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Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 1
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA
CLASSE III SEZIONE C
LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI”
A.S. 2013/2014
COORDINATore : Prof. Lucio Ficara
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 2
ELENCO DELLE DISCIPLINE E DEI RISPETTIVI DOCENTI
DISCIPLINE DOCENTI
Italiano e Latino Florinda Minniti
Scienze Angelo Cento
Insegnamento Religione Cattolica Maria Tripodi
Matematica
Lucio Ficara
Storia e Filosofia
Caterina De Leo
Fisica
Angioletta Celona
Lingua Inglese Daniela Borrello
Scienze motorie e sportive Maurizio Gismondo
Disegno e Storia dell’Arte Maria Luisa Plutino
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 3
ELENCO DEGLI ALUNNI
[01] ALATI SERENA
[02] ALLEGRA DANILO
[03] CHINDAMO SIMONE
[04] CUTRONEO CATERINA
[05] CUZZOLA ANTONINO
[06] DE STEFANO MATTEO
[07] DELFINO DOMENICO
[08] FEDELE ROCCO ANTONIO
[09] GATTO LUCREZIA MARIA
[10] GENOVESE FRANCESCO
[11] GERIA MIRKO
[12] LA CORTE ALESSIA
[13] LA SERRA NAZZARENO
[14] LAGANA' LAURA
[15] LAURENDA ANNUNZIATA
[16] LAURENDI MARTINA
[17] LEOPATRI CHIARA
[18] LUGLIESE FORTUNATO
[19] MALVAROSA ISIDORO
[20] MONTALTO MARTINA
[21] PIZZIMENTI BRUNO
[22] RISO SERENA
[23] RUSSO GIANLUCA
[24] SANTORO ALESSANDRO
[25] SERVILE ANNA
[26] STELITANO GIULIA
[27] ERRIGO SOFIA
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 4
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, composta da 27 alunni , si presenta vivace dal punto di vista comportamentale ed
eterogenea, non solo nella partecipazione ma anche nel profitto. Risulta infatti una parte della
classe corretta, attenta e partecipe, un’altra parte invece tende a distrarsi inopportunamente ed
anche l’impegno nello studio non risulta continuo. Dalla somministrazione dei test di ingresso e
dalle prime verifiche, sono emerse per alcuni alunni delle criticità, mentre un altro gruppo di
studenti è riuscito a ben figurare. Il Consiglio di classe, rispetto a quello dello scorso anno
scolastico è radicalmente cambiato, soltanto tre docenti mantengono la continuità didattica, il resto
sono docenti nuovi. Tuttavia nella prima fase dell’anno si è potuto notare che la classe è suddivisa
in tre fasce. La prima è formata da un gruppetto di 6 o 7 allievi che dimostra un grado di
preparazione buono, la seconda è costituita da una decina di studenti che evidenzia una
preparazione tra il sufficiente e il più che sufficiente ed infine c’è l’ultima fascia, formata da
un’altra decina di studenti, che dimostra delle carenze di base tali da avere un livello di partenza
insufficiente. Un numeroso gruppo di alunni manifesta lacune di base non colmate a causa di una
superficialità nell’impegno, di una debole motivazione allo studio e di una scarsa attenzione
durante lo svolgimento delle lezioni. Comunque la classe si mostra disponibile a partecipare al
dialogo educativo e all’apprendimento. Per quanto concerne l’andamento disciplinare, gli alunni
non hanno ancora la giusta scolarizzazione e il loro comportamento risulta a volte poco corretto. La
partecipazione al dialogo educativo è complessivamente positiva per la maggior parte della classe e
ciò fa ben sperare per il conseguimento degli obiettivi trasversali e disciplinari programmati.
OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI
Il Consiglio fissa gli obiettivi trasversali da raggiungere a fine anno scolastico distinguendoli in:
OBIETTIVI COGNITIVI:
Acquisire un adeguato metodo di studio;
Comprendere testi scritti e orali;
Applicare principi e regole;
Riassumere testi e individuarne i punti fondamentali;
Stabilire rapporti di causa ed effetto;
Prendere appunti;
Raccogliere e classificare dati;
Relazionare su interventi, attività, avvenimenti;
Individuare sequenze logiche;
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 5
Collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e coglierne le relazioni e i
nessi semplici;
Interpretare fatti e fenomeni ed esprimere giudizi personali;
Esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando il lessico specifico delle varie discipline;
Intervenire con pertinenza.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI:
Porsi in relazione in modo corretto con insegnanti e compagni;
Sapersi inserire nel lavoro di gruppo;
Accettare punti di vista diversi dai propri;
Adattarsi a situazioni nuove;
Essere flessibili nell’affrontare problemi nuovi;
Attivare percorsi di auto - apprendimento;
Rispettare l’ambiente scolastico.
OBIETTIVI FORMATIVI:
Produrre un insegnamento atto a superare le difficoltà degli allievi, attivando una didattica
finalizzata ai bisogni dell’alunno, al sostegno, a forme di recupero in classe od
istituzionalizzato;
Suscitare interesse e autonomia di lavoro al fine di acquisire un metodo di studio efficace dal
punto di vista cognitivo e operativo evitando apprendimenti prevalentemente mnemonici;
Incentivare gli interessi, le motivazioni e le inclinazioni, finalizzandole ad un possesso di abilità,
conoscenze, competenze, capacità proprie di una scuola che sa stare al passo dell’oggi storico,
che cambia in modo accelerato;
Rafforzare il gusto per la ricerca e per il sapere, sfruttando le opportunità offerte tanto
dall’ambito delle discipline dell’area umanistica, quanto da quelle dell’area scientifica;
Formazione di una mentalità scientifica rigorosa, attraverso l’attitudine all’osservazione, alla
ricerca, alla disposizione a verificare ed eventualmente correggere i risultati raggiunti;
Incentivare la formazione di una preparazione, sia umanistica che scientifica, che renda gli
alunni capaci di operare scelte consapevoli ed autonome sulla propria vita e nella collettività
locale, nazionale, europea.
Nello specifico, tali obiettivi possono essere tradotti in termini di conoscenze, competenze e
capacità nel seguente modo
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 6
CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’
L’allievo deve:
Conoscere i nuclei
fondamentali delle discipline ed
il loro statuto epistemologico;
Sapersi esprimere nei vari
linguaggi specifici in modo
corretto.
L’allievo deve:
Saper leggere i testi (e capire le
parole ed i concetti “chiave”),
analizzarli, contestualizzarli ed
interpretarli;
Saper operare sintesi globali;
Saper utilizzare un metodo
corretto e flessibile;
Possedere un metodo di studio
efficace sia dal punto di vista
cognitivo che operativo;
Saper usare approcci
pluridisciplinari.
L’allievo deve:
Saper valutare;
Saper autovalutarsi;
Saper progettare;
Saper essere originale e
creativo.
N.B.: Gli obiettivi didattici delle singole discipline sono riportati nei piani di lavoro dei
rispettivi docenti.
OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI
ASSE DEI LINGUAGGI LINGUA ITALIANA
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi LINGUA STRANIERA
Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi altri linguaggi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
ASSE MATEMATICO Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche
sotto forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
ASSE SCIENTIFICO – TECNOLOGICO Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
ASSE STORICO – SOCIALE
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 7
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
Obiettivi Trasversali
1. Conoscenza di dati e di fatti.
2. Formulazione di concetti generali anche astratti attraverso procedure di formalizzazione.
3. Potenziamento della capacità di classificare, descrivere, assimilare, schematizzare, rielaborare e
confrontare.
4. Promozione dello spirito di ricerca della mentalità scientifico-matematica, della sensibilità ai
valori etico-letterari, etico-religiosi, artistici ed antropologici
5. Padronanza delle strutture logico-linguistiche.
6. Potenziamento del gusto della lettura diretta e comprensione dei testi.
1. Capacità di cogliere le interazioni dei vari saperi.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO COMUNI A TUTTI I PERCORSI LICEALI
Inoltre, sulla base delle linee guida europee e tenendo conto degli obiettivi di Cittadinanza e
Costituzione per tutti i Licei, il Consiglio di Classe in questo triennio lavorerà affinché, a
conclusione del percorso educativo – didattico ogni studente dovrà:
AREA METODOLOGICA Competenze
Chiave Europee
Competenze Chiave
Cittadinanza
Aver acquisito un metodo di studio autonomo
e flessibile, che consenta di condurre ricerche
ed approfondimenti personali e di continuare
in modo efficace i successivi studi superiori,
naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di
potersi aggiornare lungo l’intero arco della
propria vita.
Comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
Essere consapevoli della diversità dei metodi
utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere
in grado di valutare i criteri di affidabilità dei
risultati in essi raggiunti.
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
Saper compiere le necessarie interconnessioni
tra i metodi e i contenuti delle singole
discipline.
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
AREA LOGICO -
ARGOMENTATIVA
Competenze
Chiave Europee
Competenze Chiave
Cittadinanza
Saper sostenere una propria tesi e saper
ascoltare e valutare criticamente le
argomentazioni altrui.
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
comunicare
agire in modo autonomo
e responsabile
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 8
competenze sociali e
critiche
Essere consapevoli della diversità dei metodi
utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere
in grado di valutare i criteri di affidabilità dei
risultati in essi raggiunti.
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
risolvere problemi
Saper compiere le necessarie interconnessioni
tra i metodi e i contenuti delle singole
discipline.
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
comunicare
acquisire ed interpretare
l’informazione
AREA LINGUISTICA E
COMUNICATIVA
Competenze
Chiave Europee
Competenze Chiave
Cittadinanza
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e
in particolare:
- dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da
quelli elementari (ortografia e morfologia) a
quelli più avanzati (sintassi complessa,
precisione e ricchezza del lessico, anche
letterario e specialistico), modulando tali
competenze a seconda dei diversi contesti e
scopi comunicativi.
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
- saper leggere e comprendere testi complessi di
diversa natura, cogliendo le implicazioni e e le
sfumature proprie di ciascuno di essi, in
rapporto con la tipologia e il relativo contesto
storico e culturale
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
comunicare
acquisire ed interpretare
l’informazione
- curare l’esposizione orale e saperla adeguare
ai diversi contesti comunicazione nelle
lingue straniere
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
comunicare
Aver acquisito in una lingua moderna, strutture,
modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro
Comune Europeo di riferimento
comunicazione nelle
lingue straniere
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
comunicare
Saper riconoscere i molteplici rapporti e
stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre
lingue moderne ed antiche
comunicazione nella
madrelingua
comunicazione nelle
lingue straniere
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
comunicare
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione
e della comunicazione per studiare, far ricerca,
comunicare
comunicazione nella
madrelingua
comunicazione nelle
lingue straniere
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
comunicare
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 9
AREA STORICO -
UMANISTICA
Competenze
Chiave
Europee
Competenze
Chiave
Cittadinanza
Conoscere i presupposti culturali e la natura
delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con particolare riferimento
all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i
doveri che caratterizzano l’essere cittadini;
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
competenze sociali e
civiche
imparare ad imparare
acquisire ed interpretare
l’informazione
Conoscere con riferimento agli avvenimenti, ai
contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto
europeo ed internazionale, dall’antichità ai
giorni nostri;
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
competenze sociali e
civiche
consapevolezza ed
espressione culturale
imparare ad imparare
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale,
relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale),
concetti (territorio, regione, localizzazione,
scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione,
senso del luogo…) e strumenti (carte
geografiche, sistemi informatici geografici,
immagini, dati statistici, fonti soggettive) della
geografia per la lettura dei processi storici e per
l’analisi della società contemporanea.
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
competenze sociali e
civiche
imparare ad imparare
individuare
collegamenti e relazioni
acquisire ed interpretare
l’informazione
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura
e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio
delle opere, degli autori e delle correnti di
pensiero più significativi e acquisire gli
strumenti necessari per confrontarli con altre
tradizioni e culture.
1.comunicazione nella
madrelingua
4.competenza digitale
5.imparare ad imparare
8.consapevolezza ed
espressione culturale
imparare ad imparare
comunicare
individuare
collegamenti e relazioni
acquisire ed interpretare
l’informazione
Essere consapevoli del significato culturale del
patrimonio archeologico, architettonico e
artistico italiano, della sua importanza come
fondamentale risorsa economica, della necessità
di preservalo attraverso gli strumenti di tutela e
della conservazione;
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
spirito di iniziativa e
imprenditorialità
consapevolezza ed
espressione culturale
imparare ad imparare
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle
sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia
delle idee;
comunicazione nella
madrelingua
competenza matematica
e competenze di base in
scienza e tecnologia
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
individuare
collegamenti e relazioni
acquisire ed interpretare
l’informazione
Saper fruire delle espressioni creative delle arti
e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo,
la musica, le arti visive;
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
consapevolezza ed
imparare ad imparare
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 10
espressione culturale Conoscere gli elementi essenziali e distintivi
della cultura e della civiltà dei paesi di cui si
studiano le lingue.
comunicazione nella
madrelingua
comunicazione nelle
lingue straniere
competenza digitale
imparare ad imparare
competenze sociali e
civiche
imparare ad imparare
collaborare e
partecipare
AREA SCIENTIFICA,
MATEMATICA E
TECNOLOGICA
Competenze
Chiave Europee
Competenze Chiave
Cittadinanza
Comprendere il linguaggi formale della
matematica, saper utilizzare le procedure
tipiche del pensiero matematico, conoscere i
contenuti fondamentali delle teorie che sono
alla base della descrizione matematica della
realtà
comunicazione nella
madrelingua
competenza matematica
e competenze di base in
scienza e tecnologia
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
risolvere problemi
Possedere i contenuti fondamentali delle
scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia),
padroneggiandone le procedure e i metodi di
indagine propri, anche per potersi orientare nel
campo delle scienze applicate;
comunicazione nella
madrelingua
competenza matematica
e competenze di base in
scienza e tecnologia
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
progettare
Essere in grado di utilizzare criticamente
strumenti informatici e telematici nelle attività
di studio e di approfondimento; comprendere la
valenza metodologica dell’informatica nella
formalizzazione e modellizzazione dei processi
complessi e nell’individuazione di
procedimenti risolutivi.
comunicazione nella
madrelingua
competenza digitale
imparare ad imparare
imparare ad imparare
progettare
risolvere problemi
E, in particolar modo, sulla base delle linee guida europee e tenendo conto degli obiettivi di
Cittadinanza e Costituzione per tutti Licei Scientifici, il Consiglio di Classe lavorerà affinché, a
conclusione del percorso educativo – didattico ogni studente dovrà:
RISULTATI DI
APPRENDIMENTO
Competenze
Chiave Europee
Competenze Chiave
Cittadinanza
Aver acquisito una formazione culturale
equilibrata nei due versanti linguistico-storico-
filosofico e scientifico; comprendere i nodi
fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche
in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di
conoscenza propri della matematica e delle
scienze sperimentali e quelli propri
dell’indagine di tipo umanistico;
3.competenza matematica e
competenze di base in scienza e
tecnologia
5.imparare ad imparare
8.consapevolezza ed espressione
culturale
7.individuare collegamenti e
relazioni
8.acquisire ed interpretare
l’informazione
Saper cogliere i rapporti tra il pensiero
scientifico e la riflessione filosofica;
3.competenza matematica e
competenze di base in scienza e
7.individuare collegamenti e
relazioni
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 11
tecnologia
5.imparare ad imparare
8.consapevolezza ed espressione
culturale
Comprendere le strutture portanti dei
procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del
linguaggio storico – formale; usarle in
particolare nell’individuare e risolvere problemi
di varia natura;
1.comunicazione nella
madrelingua
6.risolvere problemi
7.individuare collegamenti e
relazioni
8.acquisire ed interpretare
l’informazione
Saper utilizzare strumenti di calcolo e di
rappresentazione per la modellizzazione e la
risoluzione di problemi;
3.competenza matematica e
competenze di base in scienza e
tecnologia
3.comunicare
6.risolvere problemi
Aver raggiunto una conoscenza sicura dei
contenuti fondamentali delle scienze fisiche e
naturali (chimica, biologia, scienze della terra,
astronomia) e, anche attraverso l’uso
sistematico del laboratorio, una padronanza di
linguaggi specifici e dei metodi di indagine
propri delle scienze sperimentali
5.imparare ad imparare
1.imparare ad imparare
3.comunicare
6.risolvere problemi
8.acquisire ed interpretare
l’informazione
Essere consapevoli delle ragioni che hanno
prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico
nel tempo, in relazione ai bisogni ed alle
domande di conoscenza dei diversi contesti,
con attenzione critica alle dimensioni tecnico –
applicative ed etiche delle conquiste
scientifiche, in particolare quelle più recenti;
6. competenze sociali e civiche 8.consapevolezza ed espressione
culturale
3.comunicare
7.individuare collegamenti e
relazioni
8.acquisire ed interpretare
l’informazione
Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni
dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
6. competenze sociali e civiche
7.spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
8.acquisire ed interpretare
l’informazione
OBIETTIVI DISCIPLINARI E CONTENUTI
Per tale voce si fa riferimento alle programmazioni disciplinari presentate dai singoli docenti.
METODOLOGIA
I diversi argomenti saranno trattati con gradualità, procedendo dai concetti più semplici verso quelli
più complessi, per facilitare la comprensione della disciplina in tutta la sua problematica.
Per facilitare l’apprendimento si farà uso delle lezioni frontali, interattive, della discussione
dialogica guidata, della formulazione di grafici e di mappe concettuali e degli audiovisivi.
Si procederà all’analisi dei testi più significativi in relazione agli obiettivi e si effettueranno
esercitazioni attraverso questionari, trattazione sintetica di argomenti, prove semistrutturate.
Tutti gli alunni sono messi al corrente del programma da svolgere e prima dell’inizio di una nuova
unità di apprendimento, e di ciascuna unità didattica, essi saranno informati sui contenuti e sugli
obiettivi da conseguire, in modo da sentirsi direttamente coinvolti nel processo di insegnamento -
apprendimento e focalizzare la propria attenzione e il proprio impegno.
Puntuali informazioni saranno fornite circa gli obiettivi specifici, le modalità e i criteri di
valutazione di ciascuna prova di verifica.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 12
Si adotteranno le seguenti strategie:
Lavoro di gruppo, che abituerà l’allievo alla socializzazione e alla collaborazione;
Lavoro di ricerca, inteso soprattutto come acquisizione progressiva di un adeguato metodo di
studio;
Dialogo, discussione, dibattito
Questionari a risposta aperta o chiusa
Interrogazioni orali;
Lezioni frontali;
Visite guidate;
Incontri con esperti;
Esperienze di laboratorio;
Uso della Biblioteca di Istituto.
MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI
Libri di testo;
Utilizzo dei testi della Biblioteca di Istituto;
Utilizzo di riviste specializzate e di opere di consultazione generali;
Uso dei laboratori;
Materiale informatico.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
La partecipazione degli allievi alle attività extracurricolari e alle altre iniziative organizzate
nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa del Liceo sarà sostenuta e favorita dal Consiglio di
Classe, perché viene considerata occasione importante per il pieno sviluppo della personalità degli
allievi. Vengono pertanto individuate dal Consiglio le seguenti attività integrative:
Partecipazione al progetto d’inglese per la certificazione PET, rappresentazioni teatrali in
lingua;
Stage a Londra o Dublino;
Campionati sportivi studenteschi;
Olimpiadi della Matematica;
Olimpiadi di Astronomia;
Giochi di Anacleto;
Olimpiadi di Biologia;
Adesione alle attività previste nel progetto di Educazione alla Salute.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 13
Tutte le eventuali altre opportunità e proposte culturali che saranno ritenute valide e didatticamente
efficaci: partecipazione a conferenze a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, incontri con
esperti o con persone di particolare rilievo, attività programmate nell’ambito dell’autonomia
partecipazione alle iniziative svolte nei vari Dipartimenti o Laboratori dell’Istituto.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Per seguire il processo di apprendimento dell'allievo, ogni docente sul proprio registro annoterà tutti
quegli elementi da cui, successivamente, scaturirà sia la valutazione quadrimestrale sia quella
finale. Tale valutazione terrà conto della situazione iniziale dell'allievo, della frequenza, dei rapporti
scuola - famiglia, del comportamento e del risultato di tutte le verifiche (scritte, orali e pratiche)
relative ad ogni disciplina. L'organizzazione delle attività di verifica è parte integrante
dell'impostazione metodologica sopra indicata e si esplicherà tramite prove scritte, grafiche ed orali
di varia tipologia, preventivamente illustrate agli allievi, tra le quali la redazione di vari tipi di testi,
commenti, traduzioni, il ricorso a vari tipi di questionari a risposta chiusa o aperta (facoltativamente
anche per le materie in cui non vi sia obbligo di prova scritta), la risoluzione di problemi e la
produzione di disegni.
Le prove orali di verifica saranno organizzate secondo criteri quanto più possibile oggettivi e
illustrati agli allievi.
Le verifiche avranno una frequenza adeguata all'articolazione delle unità di apprendimento inserite
nei vari piani di lavoro, con valenza per lo più formativa, ma anche, periodicamente, sommativa.
Per quanto riguarda la valutazione delle prove scritte i docenti utilizzeranno le griglie di valutazione
approntate e deliberate dai Dipartimenti ed allegate ai piani di lavoro dei singoli docenti.
DEFINIZIONE DI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI
E LIVELLI DI CONOSCENZA E DI ABILITÁ
Voto Conoscenze Competenze Abilità
1 – 3 Conoscenze inesistenti o molto lacunose
con gravi errori ed espressione del tutto
impropria
Non sa utilizzare gli scarsi elementi
di conoscenza oppure, se guidato,
lo fa con gravi errori e difficoltà
applicative e logiche.
Compie analisi errate e non riesce a
sintetizzare, né a riformulare
giudizi.
4 Conoscenze carenti, con errori ed
espressione spesso impropria
Utilizza le conoscenze minime solo
se guidato, ma con errori.
Compie analisi parziali e sintesi
scorrette
5 Conoscenze superficiali, uso
parzialmente corretto del codice
espressivo della disciplina
Utilizza autonomamente le
conoscenze minime con qualche
errore
Compie analisi parziali e sintesi
imprecise
6 Conoscenze in media complete esposte
in modo semplice e con linguaggio
tecnico accettabile
Utilizza le conoscenze minime in
modo autonomo e senza gravi
errori
Coglie il significato, interpreta
semplici informazioni, rielabora
sufficientemente
7 Conoscenze complete e se guidato
approfondite, esposte con adeguato uso
del linguaggio specifico
Utilizza le conoscenze in modo
autonomo
Interpreta le informazioni, compie
semplici analisi, individua i
concetti chiave, rielabora
discretamente
8 Conoscenze complete, qualche
approfondimento autonomo,
esposizione corretta, proprietà
Utilizza le conoscenze in modo
autonomo anche rispetto ai
problemi relativamente complessi
Coglie le implicazioni, compie
analisi complete, rielabora i
concetti principali
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 14
linguistica e sicuro uso del codice
espressivo specifico
9 – 10 Conoscenze complete, approfondite ed
ampliate, esposizione fluida e
linguaggio specifico corretto e ricco
Utilizza le conoscenze in modo
autonomo e corretto anche rispetto
ai problemi complessi
Coglie le implicazioni, compie
correlazioni e analisi complete,
rielabora i concetti in modo
efficace e corretto, con personale
competenza espositiva.
FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE:
La valutazione terrà conto di:
Impegno;
Partecipazione attiva e costruttiva;
Capacità di comunicazione;
Acquisizione di competenze specifiche;
Acquisizione di un linguaggio specifico;
Rafforzamento di un metodo di lavoro;
Capacità di analizzare, sintetizzare e produrre testi scritti.
Criteri di valutazione degli apprendimenti a. s. 2013/2014 Criteri di valutazione del comportamento a. s. 2013/2014
(delibera C. d. D. 21/10/2013)
DELIBERA N° 36 – 2013/2014 VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO “... ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”. Si specifica che nel monte ore andranno calcolati gli ingressi posticipati e le uscite anticipate (DPR n. 122 del 22/6/2009 - C.M. n. 4 del 4/3/2011). Sono pertanto ammessi allo scrutinio finale gli studenti che abbiano frequentato così come riportato nella seguente tabella:
Classi Ore annue Limite minimo
delle ore di frequenza
TERZE e QUARTE 990 743
QUINTE v. ordinamento
Per gli studenti che non si avvalgono dell'ora di Religione cattolica e non svolgono l'ora alternativa, si applica la percentuale sul monte annuale ridotto di 33 ore. Al limite dei ¾ di frequenza del monte ore annuale sono ammesse le seguenti motivate e straordinarie deroghe:
motivi di salute adeguatamente documentati con certificazione ospedaliera;
terapie e/o cure programmate;
gravi ragioni di famiglia debitamente motivate (ad es.: lutto familiare, trasferimento, etc)
partecipazione a gare disciplinari, certamina di Istituto e nazionali;
partecipazioni ad attività sportive organizzate dall’Istituto;
partecipazione ad attività sportive agonistiche (di livello almeno regionale) organizzate da
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 15
Federazioni riconosciute dal CONI;
partecipazione ad eventi artistici di valenza almeno provinciale;
partecipazione a progetti di scambi culturali autorizzati e realizzati da MIUR, Agenzia nazionale LLP, Intercultura.
Tali deroghe sono previste per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non abbiano pregiudicato, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva Per gli alunni ospedalizzati (Nota MIUR - Prot. N. 7736) e/o che alternino lunghi periodi di cure domiciliari, anche non continuativi, saranno previsti programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza; tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola. DELIBERA N° 34 – 2013/2014 CRITERIO DI PROMOVIBILITA’ Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguano un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione di profitto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e che, quindi, abbiano raggiunto in ogni disciplina gli standard minimi previsti nel POF. CRITERIO DI NON PROMOVIBILITA’ Il giudizio di non promovibilità verrà espresso nello scrutinio di giugno nel caso di valutazione inferiore a sei decimi in condotta e/o di rendimento negativo caratterizzato da non raggiunti livelli di sufficienza in più di tre discipline tali da compromettere la qualità del processo educativo e di apprendimento, per cui gli esiti formativi e cognitivi risultano attestati al di sotto degli standard minimi definiti per ciascuna disciplina e contenuti nel POF. Per gli allievi che abbiano avuto la sospensione del giudizio e che siano stati scrutinati nelle operazioni di settembre, il giudizio di non promovibilità verrà espresso nel caso di non raggiunti livelli di sufficienza nelle discipline oggetto di esame, tali da compromettere la qualità del processo educativo e di apprendimento. CRITERI DI AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO Il Collegio dei Docenti recepisce le indicazioni fornite dal D.P.R. n. 122 del 22/06/2009, pertanto sono ammessi all’Esame di stato gli allievi che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a 6/10. DELIBERA N° 35 – 2013/2014 CRITERIO DI SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO (D.M. n. 80/2007 - O.M. n. 92/2007) Viene sospeso il giudizio per quegli allievi che in sede di scrutinio finale, pur avendo conseguito un voto di comportamento non inferiore a sei, non conseguano la sufficienza in una o più discipline fino ad un massimo di tre. DELIBERA N° 37 – 2013/2014 NUMERO DI VERIFICHE DISCIPLINARI PER QUADRIMESTRE Le prove scritte o scritto/grafiche saranno di norma tre al quadrimestre ed almeno due al quadrimestre per allievo; le prove orali saranno almeno due al quadrimestre per allievo. Per la valutazione delle materie per le quali è previsto un unico voto orale, grafico, pratico, i docenti potranno utilizzare strumenti diversificati quali scritti, test, questionari, ecc., ma non in via esclusiva; il numero delle prove è di norma tre per quadrimestre di cui almeno una in forma orale, grafica, pratica ed almeno due per allievo. Per le classi 1e - 2e - 3e - 4e, nelle quali è entrata a regime la riforma, il numero di prove scritte in
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 16
Fisica e in Scienze Naturali sarà, di norma, due al quadrimestre e due per allievo (con facoltà data al docente di somministrare esercitazioni individuali in caso di assenze). Le prove grafiche in Disegno e Storia dell’Arte saranno, di norma, due al quadrimestre e due per allievo (con possibilità data al docente di somministrare esercitazioni individuali in caso di assenze). Le prove orali in Scienze Motorie e Sportive, saranno almeno due al quadrimestre per allievo. DELIBERA N° 38 – 2013/2014 ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO (Allievi del secondo biennio e del quinto anno):
CREDITO SCOLASTICO (punti)
Media dei voti
Classe TERZA
Classe QUARTA
Classe QUINTA
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9< M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
Nello scrutinio finale di giugno al punteggio di base della banda d’oscillazione, individuata dalla media aritmetica dei voti conseguita, saranno aggiunte le seguenti frazioni di punto:
0,15: se la parte decimale della M è superiore fino ad ¼ di voto rispetto al voto di base (da X a X,25);
0,30: se la parte decimale della M è superiore fino ad ½ di voto rispetto al voto di base (da X,26 a X,50);
0,45: se la parte decimale della M è superiore oltre il ½ voto rispetto al voto di base (da X,51 in su);
0,15: per l’assiduità alla frequenza scolastica;
0,15: per l’interesse ed impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo;
0,20: per la partecipazione alle attività complementari ed integrative;
0,20: per uno o più crediti formativi, riconosciuti dal Consiglio di Classe. Al fine dell’attribuzione del Credito scolastico, viene considerato assiduo un allievo che si è assentato non più di trenta giorni nel corso dell’anno scolastico: dal computo delle assenze vengono detratte quelle dovute alla partecipazione a stages, a concorsi per l’ammissione ad Accademie o scuole militari, a giochi sportivi studenteschi … Nelle operazioni di attribuzione del credito scolastico (interno ed esterno) nello scrutinio finale delle classi Terze, Quarte e Quinte, i Consigli di Classe riconosceranno i crediti formativi relativi ai seguenti corsi frequentati, con esito positivo, per un minimo di 15 ore:
1. Corsi di lingua straniera:
Frequenza a corsi di lingua straniera valutabili in base ad attestati con l’indicazione dei livelli raggiunti, rilasciati da enti certificatori riconosciuti e legittimati (si ritengono enti riconosciuti e legittimati: Goethe Institut, The British Council, Trinity College, American Studies Center, Institut Français de Naples, Istituto Cervantes), che certifichino un livello di competenza pari o superiore al quello della classe frequentata;
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 17
Frequenza a corsi di lingue straniere, anche gestiti dalla scuola, ma certificati da Enti certificatori esterni;
Partecipazione a progetti di scambi culturali autorizzati dal MIUR, dall’Agenzia nazionale LLP, Intercultura ed Enti accreditati.
2. Attività sportive a livello agonistico e/o di tesserato, certificata dalle Federazioni competenti:
Partecipazione ai corsi legati ai Giochi sportivi studenteschi promossi dalla scuola. Corsi per il conseguimento del patentino di arbitro presso gli organi federali;
3. Partecipazione a corsi di formazione al volontariato o attività di volontariato, a carattere assistenziale o ambientalistico, attestate da associazioni laiche o religiose riconosciute (Protezione civile, C.R.I., etc); 4. Meriti artistici: Sono valutabili meriti in campo artistico e musicale con attestati delle istituzioni riconosciute: frequenza a corsi di pittura, ceramica o altro, gestiti da Enti o Associazioni culturali, certificati con l’indicazione delle competenze acquisite e dei livelli raggiunti; 5. Partecipazione ad attività lavorative collegate alle finalità del corso di studio regolarmente certificate, come: campagne di scavi archeologici, stage in azienda, tirocini, ecc.; 6. Partecipazione a corsi di informatica gestiti da Scuole, Enti o Associazioni riconosciute dalla Regione o dal Ministero, con esami finali o competenze similari acquisite e certificate nel corso della frequenza a corsi di Informatica da Enti certificatori esterni; 7. Collaborazione a periodici o a testate giornalistiche regolarmente registrati, con responsabile giornalista o pubblicista; 8. Corsi di preparazione alle fasi regionali, nazionali o internazionali delle Olimpiadi di Matematica, Fisica e di Scienze Naturali, certamina, su convocazione di enti o istituzioni esterne alla scuola; 9. Partecipazione a progetti in accordo con le Università o di formazione all’impresa. Nel calcolo del punteggio del Credito scolastico da attribuire, la somma delle frazioni di punto aggiuntive è arrotondata per difetto quando è < 0,50 e arrotondata per eccesso quando è > 0,50. Casi in cui non vengono aggiunte frazioni di punto al punteggio di base della banda d’oscillazione: Nei casi di “sospensione del giudizio”, nello scrutinio finale di Settembre al punteggio di base della banda d’oscillazione, individuata dalla media aritmetica dei voti nello stesso scrutinio conseguita, non saranno aggiunte frazioni di punto. Nello scrutinio di Giugno al punteggio di base della banda d’oscillazione, individuata dalla media aritmetica dei voti, non saranno aggiunte frazioni di punto agli alunni delle classi terze e quarte per i quali - in quanto il voto proposto in più discipline sia inferiore alla sufficienza - la promozione scaturisca dal “voto di Consiglio”.
Al punteggio di base della banda d’oscillazione, individuata dalla media aritmetica dei voti, non saranno aggiunte frazioni di punto agli alunni delle quinte classi che conseguiranno l’ammissione agli esami di stato solo grazie al “voto di Consiglio”.
DELIBERA N° 33 – 2013/2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTO
1) AUTOCONTROLLARSI
1. Giustificare
1) i ritardi al docente entro le 8.10
2) inderogabilmente il giorno successivo l’assenza non giustificata
2. Presentare
1) al docente della prima ora, il libretto per giustificare l’assenza
2) all’Ufficio di presidenza il libretto per l’uscita anticipata, all’inizio delle lezioni
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 18
3. Rimanere in classe
1) fra le 7.50 e le 8.00
2) durante i cambi dell’ora
4. Uscire
1) dall’aula, durante le lezioni, uno per volta e previo permesso del docente
2) dall’edificio scolastico solo con autorizzazione dell’Ufficio di presidenza
3) dall’edificio solo se accompagnati/e da genitori (per minorenni) e/o da docenti per attività didattiche autorizzate
5. Trasferirsi
da un ambiente all’altro senza recare pregiudizio a persone o cose o disturbo alle attività didattiche
6. Usare
1) solo gli spazi indicati (per i non avvalentisi dell’IRC)
2) alle condizioni indicate dal Regolamento i locali per esercitare il diritto di associazione
3) il cartellino identificativo all’interno dei locali scolastici
7. Accedere
1) alla scuola dopo il termine delle lezioni solo se autorizzati
2) alla scuola in orario extra-scolastico solo alle condizioni indicate dal Regolamento
8. Parcheggiare
all’esterno del cortile della scuola
9. Diffondere e affiggere
scritti e stampati solo con autorizzazione e sulla bacheca degli studenti
10. Astenersi da
1) usare linguaggio osceno e scurrile
2) consumare, durante le lezioni, cibi o bevande in laboratori, gradinate o palestre
3) fumare all’interno del sito scolastico, comprese le pertinenze
4) usare telefoni cellulari ed altre apparecchiature elettroniche, all’interno dell’edificio, senza autorizzazione.
* I descrittori corrispondono ai comportamenti di studentesse e studenti indicati nel vigente “Regolamento di Istituto” e rispetto ai quali è possibile che siano assunti provvedimenti disciplinari (ammonizioni e sanzioni).
2) RISPETTARE PERSONE E VINCOLI DI CONTESTO DI LAVORO
1. Rispettare
A) il T.U. 16/04/1994 art. 13 e 14 (assemblee)
B) le disposizioni dei docenti accompagnatori durante le attività educative svolte al di fuori della sede scolastica
C) le indicazioni fornite dal personale ATA
D) i regolamenti dei laboratori
E) la normativa di sicurezza nei laboratori
F) le norme relative alla difesa della salute e della sicurezza
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 19
2. Frequentare
a) essere puntuali al rientro da laboratori e palestre
b) astenersi da assenze ingiustificate e/o strategiche
* Tra le assenze ingiustificate vanno considerate le assenze di massa del gruppo classe (non vanno considerate tra queste le manifestazioni di partecipazione alla vita sociale e civile del Paese, comprese quelle di protesta, purché ci sia stata nota di preavviso da parte degli studenti al Dirigente scolastico o al docente coordinatore di classe).
c) astenersi dalla falsificazione di firme o documenti
3. Rispettare gli altri
a) rispettare il materiale altrui
b) astenersi da
1 insultare o usare termini volgari e/o offensivi
2 produrre atti o parole che consapevolmente tendano a creare emarginazione
3 ricorrere alla violenza o ad atti che mettano in pericolo l’incolumità altrui
4 utilizzare termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui
5 propagandare e teorizzare la discriminazione nei confronti degli altri
6 praticare furti e/o vandalismi
7 assumere comportamenti che ledano la sensibilità altrui o siano di ostacolo al sereno svolgimento delle lezioni o in contrasto con la serietà dell’ambiente scolastico
4. Rispettare le strutture e le attrezzature
a) mantenere puliti gli ambienti
b) avvisare immediatamente il personale addetto n caso di guasti o danni
c) astenersi da danneggiare arredi e/o attrezzature scrivere su muri, porte e banchi, ecc.)
3) FREQUENTARE LE LEZIONI
1. Lavorare regolarmente e continuativamente
a) eseguire le attività in classe
b) consegnare puntualmente le verifiche
c) svolgere le esercitazioni assegnate
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 20
GRIGLIA di VALUTAZIONE della CONDOTTA
OBIETTIVO LIVELLO VOTO da 6 a 10
voto 1) 2) 3)
1) Autocontrollarsi
2) Rispettare persone
e vincoli di contesto di lavoro
3) Frequentare le lezioni
Lodevole 10
Esemplare 9
Corretto / Regolare 8
Non del tutto corretto 7
Scorretto / Discontinuo 6
VOTO DI CONDOTTA / 10
SANZIONE DISCIPLINARE VOTO di CONDOTTA
Esclusione dallo scrutinio finale NESSUNO
Allontanamento fino al termine delle lezioni
ma con diritto ad essere scrutinata/o
da UNO
a QUATTRO
Allontanamento dalle lezioni
per un periodo superiore a 15 giorni, senza ravvedimento CINQUE
Allontanamento dalle lezioni per un periodo
superiore a 15 giorni, con ravvedimento,
ovvero non superiore a 15 gironi anche senza ravvedimento
SEI
Più di tre ammonizioni scritte, ovvero
anche una sola ammonizione scritta di grave entità. SETTE
VOTO DI CONDOTTA / 10
DELIBERA N° 48 – 2013/2014 INDICATORI PER LA VALUTAZIONE FINALE DEGLI ALLIEVI STRANIERI Per la valutazione finale degli allievi stranieri sono stati deliberati i seguenti indicatori:
il percorso scolastico pregresso;
gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza;
i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2;
i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;
la motivazione;
la partecipazione;
l’impegno;
la progressione e le potenzialità d’apprendimento. I Consigli di Classe stileranno un piano di studi personalizzato, con opportuna selezione dei nuclei tematici fondamentali di ogni disciplina in riferimento ai quali all’allievo straniero sarà permesso il
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 21
raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. DELIBERA N° 45 – 2013/2014 ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI RECUPERO Sono state deliberate le seguenti attività di potenziamento - consolidamento, approfondimento e recupero: a) Pausa didattica curata, in orario curriculare, e gestita dal docente della disciplina laddove il
numero delle insufficienze coinvolga più del 50% della classe; b) Corsi di azzeramento pomeridiani destinati agli alunni delle 1e classi; c) Sportello didattico: I docenti si rendono disponibili (in presenza ed on line), per un tot di ore in
prosieguo all’orario curriculare per chiarimenti e interventi personalizzati agli alunni che ne facciano richiesta;
d) Studio autonomo e assistito; e) Corsi di recupero pomeridiani (IDEI), qualora si riscontrino carenze strutturali e insufficienze
gravi a conclusione del 1° e 2° quadrimestre. Essi riguarderanno fino ad un massimo di tre discipline (Latino - Matematica - Inglese); laddove le criticità siano numerose potranno essere attivati, su deroga, eventuali ulteriori corsi in Fisica e Scienze.
I corsi di recupero indicati dal Consiglio di Classe saranno obbligatori, salvo liberatoria della famiglia. Potenziamento - consolidamento: su richiesta del C.d.C. si prevede la possibilità di un percorso di potenziamento/consolidamento di una disciplina. Modalità organizzative dei Corsi di recupero (IDEI): Il numero di ore per corso, sempre in base alle disponibilità economiche, ammonteranno a 20 ore max – 10 ore min. in relazione alle esigenze individuate dai membri del CdC. Modelli didattico-metodologici: lezioni laboratoriali, lavoro per gruppi, tutoring, utilizzo di metodologie personalizzate, alternative a quelle adottate in orario curriculare. Numero allievi: di norma min. 5 studenti - max 12; compatibilmente con le risorse finanziarie i corsi saranno organizzati per classe di appartenenza e se possibile dal docente di classe, in caso contrario recependone eventuali indicazioni; per gruppi di alunni inferiori a cinque può essere consigliabile lo sportello didattico. Periodi di massima: febbraio-marzo; orario: in prosieguo alle lezioni o pomeridiano; giugno-luglio (orario: mattutino e pomeridiano): con moduli della durata fino a ore 2. Verifiche e tipologia: somministrate entro la fine del mese di Marzo e ultima settimana del mese di Agosto e valutate da parte del docente titolare della disciplina; predisposte (a ridosso delle prove da apposito gruppo individuato dal D. S.), per classi parallele e atte a verificare il raggiungimento degli obiettivi minimi fissati dalla programmazione dipartimentale. Criteri di valutazione: progresso negli apprendimenti, conoscenza dei contenuti minimi essenziali della disciplina.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Al fine di coinvolgere il più possibile le famiglie nel processo formativo, secondo una logica di
corresponsabilità educativa, la scuola attiva le seguenti modalità di rapporto e contatto con i genitori
degli studenti:
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 22
Registro on-line di ogni singolo docente consultabile, attraverso area riservata, dalle famiglie
Pagella on-line
Pagelle quadrimestrali
Libretto dello studente
Ricevimento individuale dei docenti in orario antimeridiano
Incontri scuola - famiglia
Consigli di Classe
I genitori avranno la possibilità di essere ricevuti da ciascun docente in orario antimeridiano ogni
mese secondo un calendario preciso che è stato reso noto agli allievi tramite circolare (che può
essere visionata sul sito del nostro liceo) secondo il seguente orario:
DOCENTE DISCIPLINA GIORNO DI
RICEVIMENTO ORA
Florinda Minniti ITALIANO E LATINO GIOVEDI’ 2
Angelo Cento SCIENZE MERCOLEDI’ 2
Maria Tripodi RELIGIONE MERCOLEDI’ 2
Lucio Ficara MATEMATICA LUNEDI’ 3
Caterina Di Leo STORIA E FILOSOFIA SABATO 3
Angioletta Celona FISICA MARTEDI’ 3
Daniela Borrello INGLESE MARTEDI’ 2
Maurizio Gismondo SCIENZE MOTORIE VENERDI’ 4
Maria Luisa Plutino DISEGNO E STORIA
DELL’ARTE MERCOLEDI’ 2
Inoltre la scuola ha predisposto due incontri scuola - famiglia nell’arco dell’anno (il primo incontro
sarà nel mese di Dicembre ed il secondo nel mese di Aprile).
Per ulteriori dettagli e precisazioni, si invitano le famiglie a consultare il regolamento d’Istituto e a
leggere attentamente il Patto di Corresponsabilità che ogni genitore dovrà visionare e firmare.
Reggio Calabria, 31 /10 / 2013
IL COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PROF.LUCIO FICARA
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 23
Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, Reggio Calabria
Anno scolastico 2013-2014
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Materia: ITALIANO – Classe III sez. C
Docente:
prof. Maria Florinda Minniti
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 24
Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Reggio Calabria
Anno scolastico 2013-2014
Programmazione di Italiano Classe III sez. C
Nell’elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento
i seguenti documenti:
- La “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi
dell’art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008, N.112 convertito in legge 6 agosto
2008, n.135”, secondo l’Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e
professionale dei licei (PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010
- Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento
- Le competenze chiave di Cittadinanza
- Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e
competenze.
I programmi delle discipline, elaborati nell’ottica dell’inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi
in moduli che, seppur costruiti secondo scelte tematiche, rispettano dal punto di vista
metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti.
Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento,
metodologie, strategie didattiche, strumenti, standard di apprendimento, verifiche e criteri
di valutazione, si rinvia a quanto specificato nel Documento di Programmazione del
Dipartimento di Lettere, anno scol. 2012-2013.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 25
Modulo di raccordo Alle origini dell’immaginario europeo: dall’universo
cavalleresco all’invenzione dell’ “amor cortese”
TEMPI: SETTEMBRE
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Riconoscere i modelli
dell’immaginario
collettivo dell’epoca
presa in esame
Individuare gli
elementi di continuità
e di distacco tra la
produzione letteraria
francese e le prime
opere della
letteratura italiana.
Cogliere le peculiarità
tematiche e retorico-
stilistiche dei generi
letterari delle origini:
lirica, romanzo
cortese-cavalleresco,
trattati, novelle.
Cogliere nei testi
comico-parodici gli
elementi di “rottura”
rispetto alla
tradizione e metterli
in relazione con il
contesto storico,
sociale e culturale.
Conoscere i tratti
salienti della
mentalità
medievale.
Conoscere le
diverse modalità di
rappresentazione
del sentimento
religioso e
dell’amore nella
produzione
letteraria del
tempo.
U.D. 1 L’immaginario medievale e il codice cortese-cavalleresco
(raccordo con i
contenuti dell’anno
precedente: chanson de
geste, romanzo cortese
cavalleresco, lirica
provenzale)
U.D. 2 L’età comunale in Italia: sentimento religioso, amore e passione civile (raccordo con i
contenuti dell’anno
precedente: poesia
religiosa, scuola poetica
siciliana, rimatori
toscani di transizione,
tradizione comico-
parodica)
Realtà e trascendenza: le contraddizioni dell’uomo medievale TEMPI: OTTOBRE - NOVEMBRE
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Confrontare testi
appartenenti allo
stesso genere
letterario
individuando analogie
e differenze.
Attualizzare le
Riconoscere nel testo
le caratteristiche del
genere letterario di
appartenenza.
Cogliere le
contraddizioni
Conoscere le
caratteristiche del
genere lirico e le
diverse modalità di
rappresentazione
dell’amore nelle
liriche
stilnovistiche.
U.D. 1 Lo Stilnovismo e il conflitto amore-religione Testi:
G. Guinizzelli, Al cor gentil rempaira sempre amore; Io voglio del ver la mia donna laudare G. Cavalcanti, Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira; Perch’i’no spero di tornar giammai
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 26
tematiche letterarie
alla luce dei fenomeni
della
contemporaneità.
Comprendere i nessi
esistenti tra le scelte
linguistiche operate e
i principali scopi
comunicativi ed
espressivi di un testo,
acquisendo alcuni
termini specifici del
linguaggio letterario .
dell’uomo medievale
tra ricerca della
perfezione interiore e
attrazione per le
passioni terrene.
Definire le peculiarità
tematiche e
stilistiche di ciascun
autore, distinguendo
gli elementi
tradizionali da quelli
innovativi.
Conoscere il
progetto culturale,
il pensiero politico
e la poetica di
Dante dalla Vita
nova alla
Commedia.
Conoscere la vita
di Petrarca e la
produzione
letteraria in lingua
latina.
U.D. 2 Dante Alighieri e la conciliazione tra umano e divino Testi:
Dante, Rime, Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io Vita Nuova, Il primo incontro con Beatrice; La donna dello “schermo”; Il saluto di Beatrice; Tanto gentile e tanto onesta pare Convivio, Lamento per l’esilio De Vulgari eloquentia
De monarchia, Due fini e due guide: papa e imperatore
La Divina Commedia, Il
viaggio nell’aldilà; Le tre
guide; I grandi
protagonisti
U.D. 3 Petrarca sospeso tra cielo e terra Testi:
Petrarca, L’epistolario,
La salita al monte Ventoso Secretum, L’amore per Laura
Collegamento
intertestuale:
“L’Itinerarium mentis in Deum” Dante Alighieri
La Divina Commedia :
presentazione
dell’opera e struttura
dell’universo dantesco;
Inferno, Canti I, II,
III
Approfondimento
didattico:
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 27
lettura integrale di un
romanzo.
Il “relativismo” problematico nel ‘300: la crisi dell’auctoritas TEMPI: DICEMBRE - GENNAIO
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Riconoscere gli
aspetti innovativi
dell’opera di Petrarca
rispetto alla
produzione
precedente o coeva e
punti di contatto con
quella successiva.
Acquisire
consapevolezza della
nuova visione del
mondo alla luce dei
mutamenti storico-
sociali
Acquisire alcuni
termini specifici del
linguaggio letterario
e dimostrare
consapevolezza
dell’evoluzione del
loro significato.
Cogliere il progressivo
passaggio da una
visione unitaria del
reale alla molteplicità
labirintica
dell’humanitas.
Interpretare la
manifestazione del
senso terreno e
attivo della vita nel
Decameron di
Boccaccio
Saper definire le
peculiarità tematiche
e stilistiche di
ciascun autore,
distinguendo gli
elementi tradizionali
da quelli innovativi.
Conoscere
struttura,
contenuti e temi
del Canzoniere
Conoscere la vita,
l’ideologia e la
produzione
letteraria di
Boccaccio.
Conoscere i modelli
letterari della
novellistica e della
letteratura di
viaggio
U.D. 1 Amore, caducità e natura nel Canzoniere di Petrarca Testi:
Petrarca, dal
“Canzoniere”, Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono; Era il giorno ch’al sol si scoloraro; Movesi il vecchierel canuto et bianco; Solo et pensoso i più deserti campi; Padre del ciel, dopo i perduti giorni; Chiare, fresche et dolci acque; Zephiro torna, e ‘l bel tempo rimena
U.D. 2 Fortuna, natura e ingegno nel Decameron di Boccaccio Testi:
Boccaccio, La “lieta brigata”; Andreuccio da Perugia; Elisabetta da Messina; Federigo degli Alberighi; Chichibìo e la gru; Guido Cavalcanti;
U.D. 3 “Non solo
Boccaccio”: altri
esempi di prosa tra
‘200 e ‘300 Testi:
Marco Polo, Il Milione
Fioretti di San
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 28
Francesco
Collegamento
intertestuale: “Amore e
passione civile in Dante”
Inferno, Canti V, VI, X
Approfondimento
didattico:
lettura integrale di un
romanzo.
L’homo faber al centro del cosmo TEMPI: FEBBRAIO - MARZO
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Riconoscere i modelli
dell’immaginario
collettivo dell’epoca
presa in esame,
individuando le
relazioni esistenti
tra cultura,
istituzioni e scelte
espressive.
Individuare le
peculiarità dei generi
letterari attraverso
la lettura diretta di
testi di varia
tipologia.
Riconoscere
l’interdipendenza tra
temi affrontati,
Riconoscere,
attraverso la lettura
diretta dei testi più
rappresentativi, il
profondo
rinnovamento
ideologico e culturale
dell’Umanesimo-
Rinascimento.
Delineare gli aspetti
essenziali della nuova
visione
antropocentrica e la
loro ricaduta in
ambito letterario.
Cogliere la sintesi del
genio di Leonardo tra
letteratura, arte e
Conoscere il
contesto storico,
sociale e culturale
del ‘400 e la
questione della
lingua.
Conoscere la
visione del mondo
dell’Umanesimo dal
modello
antropocentrico
alla rinascita degli
studia humanitatis.
Conoscere il
contributo
originale di
U.D. 1 La civiltà umanistico-rinascimentale e il primato dell’uomo Testi:
Pico della Mirandola, L’uomo “nel mezzo del mondo” Poggio Bracciolini, L’entusiamo della riscoperta U.D. 2 Edonismo e otium nella cultura umanistica Testi:
Lorenzo de’ Medici, Canzona di Bacco A. Poliziano, i’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino
U.D. 3 La prosa scientifica: Leonardo da Vinci e lo studio
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 29
visione della società,
scelte stilistiche ed
intento degli autori
scienza Leonardo alla
formazione del
pensiero
scientifico
della natura Testi:
Leonardo da Vinci, L’omo faber al centro del mondo
Collegamento
intertestuale: “La
dignità dell’uomo e i
limiti della ragione”
Inferno, Canti XIII,
XXVI
Approfondimento
didattico:
lettura integrale di un
romanzo.
Il mito del cavaliere e gli itinerari del “meraviglioso” tra Quattrocento e Cinquecento TEMPI: APRILE - MAGGIO
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Avere consapevolezza
delle connessioni tra i
fenomeni letterari, il
mondo dell'autore e
le coordinate storico-
culturali che li
intersecano e li
condizionano.
Interpretare
autonomamente testi
di vario genere
effettuando
collegamenti
intertestuali e
approfondimenti
personali.
Cogliere la modernità
Leggere in
prospettiva
diacronica il mito del
cavaliere e il
rapporto tra realtà e
finzione nel poema
cavalleresco.
Saper risalire,
attraverso una
lettura diretta del
testo, alla poetica e
all’ideologia
dell’autore.
Individuare il
Conoscere le
caratteristiche e
la parabola
evolutiva del
poema cavalleresco
Conoscere gli
elementi innovativi
della visione del
mondo di Ariosto
tra ironia e
leggerezza
Conoscere il
dissidio interiore
di Tasso tra
U.D. 1 Valori cavallereschi e valori umanistici nell’Orlando innamorato Testi:
Boiardo, Orlando innamorato, Il proemio
U.D. 2 Ludovico Ariosto e il labirinto del desiderio Testi: Ariosto, Orlando furioso, Il proemio; La fuga di Angelica; La pazzia di Orlando; Astolfo sulla Luna U.D. 3 Torquato Tasso e l’epos della crisi
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 30
della produzione
letteraria e della
Weltanschaung di
Ariosto e di Tasso e
la sua ricaduta nella
produzione letteraria
delle epoche
successive
bifrontismo spirituale
di Tasso tra tardo
Rinascimento e
Controriforma
istanze
edonistiche e
dettami
controriformistici
Testi:
Tasso, Gerusalemme liberata, Il proemio; Fuga e risveglio di Erminia; Il combattimento di Tancredi e Clorinda Collegamento
intertestuale: “Il
rovesciamento del
meraviglioso nella
deformazione tragica
dell’uomo”
Inferno, Canto XXXIII
Approfondimento
didattico:
lettura integrale di un
romanzo.
Laboratorio di scrittura TEMPI: IN ITINERE
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Leggere,
comprendere e
interpretare testi
scritti di vario
tipo
Saper
comprendere e
decodificare un
testo, letterario e
non,
contestualizzandol
o in un quadro di
confronti e di
relazioni storico-
letterarie
Produrre testi
formalmente
rispondenti alle
tecniche
compositive
indicate e relative
Acquisire tecniche
di scrittura
adeguate alle
diverse tipologie
testuali
Saper utilizzare il
registro formale ed
i linguaggi specifici
Sviluppare le
abilità di scrittura
in relazione alle
prove proposte
all’Esame di Stato
Usare con
consapevolezza il
patrimonio lessicale
e padroneggiare
correttamente la
sintassi
Conoscere le
principali figure
retoriche,
stilistiche e
metriche dei
testi poetici.
Conoscere i
nuclei teorici
essenziali per
l’analisi di un
testo in prosa.
Conoscere le
peculiarità
strutturali delle
varie tipologie
di scrittura e le
loro fasi di
elaborazione.
Guida alla scrittura e
preparazione alla prima
prova scritta
dell’Esame di Stato.
Analisi di un
testo letterario
e non letterario
Saggio breve –
Articolo di
giornale
Recensione
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 31
alle diverse
tipologie di
scrittura previste
per l’Esame di
Stato
Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Reggio Calabria
Anno scolastico 2013-2014
Programmazione di Latino Classe III sez. C
Nell’elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento
i seguenti documenti:
- La “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi
dell’art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008, N.112 convertito in legge 6 agosto
2008, n.135”, secondo l’Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e
professionale dei licei (PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010
- Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento
- Le competenze chiave di Cittadinanza
- Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e
competenze.
I programmi delle discipline, elaborati nell’ottica dell’inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi
in moduli che, seppur costruiti secondo scelte tematiche, rispettano dal punto di vista
metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti.
Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento,
metodologie, strategie didattiche, strumenti, standard di apprendimento, verifiche e criteri
di valutazione, si rinvia a quanto specificato nel Documento di Programmazione del
Dipartimento di Lettere, anno scol. 2012-2013.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 32
Modello greco e mondo latino nell’età arcaica Tempi:ottobre-novembre
Competenze
Capacità/Abilità Conoscenze
Contenuti Cogliere l’originalità
e la specificità delle
scelte ideologiche e
letterarie
dell’intellettuale in
relazione alla
tradizione culturale
ed al potere politico
Attingere al
patrimonio culturale
del mondo classico
mediante la lettura
e l’interpretazione
di testi letterari in
lingua e in
traduzione
Consolidare capacità
esegetiche, di
astrazione e di
riflessione per
potenziare le abilità
di base, le capacità
di organizzazione
del linguaggio e di
elaborazione
stilistica
Cogliere la lenta
evoluzione di idee ed
esperienze del mondo
romano tra tradizione
e innovazione
Individuare le tappe
del processo di
contaminazione,
assimilazione e
mediazione culturali
tra mondo greco e
civiltà romana
Ricostruire i rapporti
tra epica latina e
modello greco
attraverso il nesso
testo-autore-
contesto
Conoscere i momenti
significativi della
storia di Roma e le
testimonianze
culturali dell’età
arcaica
Conoscere le prime
forme letterarie del
mondo latino, i tempi
e le modalità di
penetrazione della
cultura greca a Roma
Conoscere i
caratteri del genere
epico, i suoi rapporti
col mondo greco e lo
sviluppo a Roma
dell’epica storico-
celebrativa
U.D. 1 L’età delle
origini: eventi, forme,
modalità di un percorso
di conquista, convivenza
e assimilazione. Letture critiche
relative alla tradizione,
alla religione e alla
civitas…
U.D. 2 La cultura
romana tra oralità e
scrittura: la fase
preletteraria. Il processo di
ellenizzazione tra
rifiuto e imitazione Testi: i primi documenti
scritti Catone, Praecepta ad Marcum filium: I Greci, che brutta razza De agri cultura Origines U.D. 3 L’epica: canto dei
valori nazionali Livio Andronico: un
magnogreco diventa
poeta romano Nevio: l’innesto
nell’epica dello “spirito
romano”. Il teatro. Il
Bellum Poenicum
Ennio: primo poeta
nazionale
Annales: La leggenda di Romolo e Remo
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 33
La commedia latina tra divertimento e riflessione
Tempi: dicembre-gennaio
Competenze
Capacità/Abilità Conoscenze Contenuti
Cogliere l’originalità
e la specificità delle
scelte ideologiche e
letterarie
dell’intellettuale in
relazione alla
tradizione culturale
ed al potere politico
Attingere al
patrimonio culturale
del mondo classico
mediante la lettura
e l’interpretazione
di testi letterari in
lingua e in
traduzione
Consolidare capacità
esegetiche, di
astrazione e di
riflessione per
potenziare le abilità
di base e le capacità
di organizzazione
del linguaggio e di
elaborazione
stilistica
Cogliere analogie e
differenze tra
autori latini e
modelli greci nel
contesto storico-
culturale di
appartenenza
Collocare il teatro
plautino nell’ambito
del teatro antico e
in rapporto alla
cultura del tempo
Individuare,
attraverso
l’approccio ai testi,
il nuovo modello di
humanitas e il
filellenismo in
Terenzio
Conoscere lo
sviluppo storico del
teatro latino e i
caratteri distintivi
nei suoi diversi
generi
Conoscere i
caratteri originali
del teatro plautino
a livello
contenutistico e
formale
Conoscere i valori
di cui il teatro di
Terenzio si fa
portavoce
U.D. 1 Il teatro latino
arcaico e i suoi rapporti
con il teatro greco: la
commedia Letture di
approfondimento
sull’origine e sulla
struttura del teatro
antico
U.D. 2 Plauto e il teatro
che si “autorappresenta” Testi: Plauto, Menaechmi: il prologo; Amphitruo: Sosia e Mercurio
U.D. 3 Terenzio: un teatro,
specchio dei tempi nuovi Testi: Terenzio, Andria: il prologo; Heautontimorumenos: “Homo sum…”
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 34
Tra “otium” e “negotium”: l’affermazione del soggettivismo e la centralità dell’uomo Tempi: febbraio-marzo
Competenze
Capacità/Abilità Conoscenze
Contenuti Cogliere l’originalità e
la specificità delle
scelte ideologiche e
letterarie
dell’intellettuale in
relazione alla
tradizione culturale
ed al potere politico
Attingere al
patrimonio culturale
del mondo classico
mediante la lettura e
l’interpretazione di
testi letterari in
lingua e in traduzione
Consolidare capacità
esegetiche, di
astrazione e di
riflessione per
potenziare le abilità
di base e le capacità
di organizzazione del
linguaggio e di
elaborazione
stilistica
Individuare
l’originalità della
satira romana e la
sua novità in
rapporto alla
tradizione culturale
greca
Cogliere le ricadute
sul piano letterario
dei cambiamenti
sociali e politici del
tempo
Individuare
l’evoluzione della
concezione
dell’amore come
espressione di una
diversa visione del
mondo e dell’uomo nel
suo carattere
relazionale
Conoscere le prime
manifestazioni della
satira a Roma
Conoscere le
coordinate storico-
culturali dell’età
cesariane e i
caratteri e le forme
del genere lirico
Conoscere le
caratteristiche
formali, strutturali e
contenutistiche del
Liber catulliano
U.D. 1 Satura tota nostra est: Genesi,
forma e struttura del
genere satirico.
Lucilio Letture critiche e
testi in traduzione
U.D. 2 Caratteri
dell’età cesariana. Ars et doctrina nella
poesia neoterica. La lirica
U.D. 3 Il mondo dei
sentimenti e degli
affetti nella lirica di
Catullo Testi: Catullo, Il foedus; “Odio e amo”; La dedica; Bentornato, Veranio!; Un insolito invito a pranzo; Estremo addio al fratello
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 35
Mores et gentes nell’età di Cesare
Tempi: aprile-maggio
Competenze
Capacità/Abilità Conoscenze Contenuti
Cogliere l’originalità
e la specificità delle
scelte ideologiche e
letterarie
dell’intellettuale in
relazione alla
tradizione culturale
ed al potere politico
Attingere al
patrimonio culturale
del mondo classico
mediante la lettura e
l’interpretazione di
testi letterari in
lingua e in traduzione
Consolidare capacità
esegetiche, di
astrazione e di
riflessione per
potenziare le abilità
di base e le capacità
di organizzazione del
linguaggio e di
elaborazione
stilistica
Cogliere la
progressiva
acquisizione dei
modelli greci e la
laicizzazione della
tradizione
storiografica
Cogliere, attraverso
la lettura dei testi, il
rapporto tra
letteratura ed
esperienza diretta
Evidenziare il nesso
esistente tra la
patina arcaizzante e
il vagheggiamento
del mos maiorum
Conoscere le
modalità di
espressione e
rielaborazione del
fatto storico e le
finalità moralistiche
e didascaliche del
genere
storiografico
Conoscere l’intento
dell’autore e
l’attendibilità
storica dei
Commentarii
Conoscere la
funzione della
storiografia e il
ruolo dello storico
secondo Sallustio
U.D. 1 La storiografia:
un genere nato dal clima
politico Letture di
approfondimento
U.D. 2 Etnografia e
imperialismo nei
Commentarii di Cesare Testi: Cesare, De bello gallico: L’incipit; Ambasceria elvetica presso Cesare; La risposta di Cesare; Gli Elvezi chiedono di passare attraverso il territorio dei Sèquani; Il ponte sul Reno; Religione e organizzazione sociale dei Germani; Confronto fra Galli e Germani; Le fasi decisive e la vittoria di Cesare De bello civili: L’origine della guerra civile; Conclusione della battaglia di Farsalo
U.D. 3 Sallustio, homo novus e storico
moralista Testi: Sallustio, De coniuratione Catilinae: Il proemio; Virtù
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 36
dell’antica Roma; Il confronto fra Cesare e Catone
Laboratorio di lettura e traduzione
Tempi: in itinere
Competenze
Capacità/Abilità Conoscenze
Contenuti leggere,
decodificare e
tradurre un testo
latino in forma
corretta, fluida e
appropriata
Leggere con
naturalezza i
principali versi della
metrica latina
Individuare e
riconoscere gli
elementi
morfosintattici
presenti nel testo
Effettuare la
scansione metrica dei
versi
Conoscere le
strutture
morfologiche,
sintattiche, lessicali
e semantiche della
lingua latina
Conoscere le nozioni
fondamentali di
prosodia e metrica
latina
Riepilogo della sintassi
del
nominat
ivo.
La sintassi dei casi
accusati
vo,
genitivo, dativo,
vocativo
,
ablativo Elementi della sintassi
del verbo e del periodo
Esametro e distico
elegiaco Metri catulliani
(facoltativo)
Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” - Reggio Calabria a. s. 2013-2014
Programmazione di STORIA Classe III SEZ. C
Docente Caterina Di Leo
Area metodologica Competenze chiave: Imparare ad imparare - Progettare - Acquisire ed interpretare l’informazione.
Acquisire un metodo di studio efficace e responsabile che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali.
A (Livello 1 – avanzato) Ha acquisito una personalità consapevole, maturando una
B (Livello 2 – intermedio) Ha acquisito una discreta consapevolezza delle proprie
C (Livello 3 – base) Ha acquisito una sufficiente consapevolezza delle proprie
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 37
formazione culturale, sociale e civile in una sintesi armonica tra sapere scientifico e sapere umanistico. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le informazioni, costruendo mappe concettuali ed effettuando complesse associazioni logiche. Sa impiegare il tempo in maniera ottimale, pianificando il lavoro e verificandone i risultati.
potenzialità, maturando un’adeguata formazione culturale. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le informazioni e costruendo mappe concettuali. Sa pianificare il lavoro in modo soddisfacente.
potenzialità, maturando una formazione culturale essenziale. Se guidato, organizza i contenuti, selezionando le informazioni e utilizzando mappe concettuali. Sa pianificare il lavoro, dietro precise indicazioni.
Area logico-argomentativa Competenze chiave: Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire ed interpretare l’informazione.
Saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui; Saper argomentare una propria tesi; Saper interpretare i contenuti delle diverse forme di comunicazione; Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
A (Livello 1 – avanzato) Si esprime con un linguaggio chiaro ed appropriato, strutturando il discorso in modo logico, ordinato e coerente. Sa ascoltare, intervenire in modo pertinente nel dialogo e nella discussione, porre domande e fornire risposte appropriate ed articolate sugli argomenti trattati. Padroneggia l’uso degli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento.
B (Livello 2 – intermedio) Si esprime con un linguaggio complessivamente appropriato, con una strutturazione logica abbastanza ordinata del discorso. Sa ascoltare, intervenire adeguatamente nel dialogo e nella discussione, porre domande e fornire risposte pertinenti sugli argomenti trattati. Utilizza gli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento.
C (Livello 3 – base) Si esprime con un linguaggio chiaro e sufficientemente corretto. Sa ascoltare, intervenire, se guidato, nel dialogo e nella discussione. Utilizza occasionalmente gli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento.
Area linguistica e comunicativa Competenze chiave: Progettare - Comunicare - Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire ed interpretare l’informazione
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa.
A (Livello 1 – avanzato) Sa argomentare una tesi con una terminologia adeguata ed appropriata secondo criteri di pertinenza, coerenza e consequenzialità.
B (Livello 2 – intermedio) Sa formulare una tesi con una terminologia appropriata ed esprimerla in modo coerente.
C (Livello 3 – base) Organizza l’esposizione con un lessico adeguato ed in una forma sintatticamente corretta.
Saper leggere e comprendere e analizzare testi di diversa tipologia.
A (Livello 1 – avanzato) Analizza in modo autonomo testi scritti di tipo espositivo ed argomentativo, individuandone le principali caratteristiche tematiche in rapporto al contesto storico-culturale di riferimento.
B (Livello 2 – intermedio) Legge in modo autonomo testi scritti di tipo espositivo ed argomentativo, ed è in grado di formularne una semplice, ma consapevole interpretazione.
C (Livello 3 – base) Analizza con l’aiuto del docente testi scritti di tipo espositivo ed argomentativo, individuandone le principali caratteristiche formali e tematiche.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 38
Area storico-umanistica Competenze chiave: Comunicare - Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire ed interpretare l’informazione
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
A (Livello 1 – avanzato) Stabilisce in modo autonomo analogie e differenze tra i fatti studiati ed i fenomeni attuali ed organizza precisamente un’articolazione tematica, utilizzando in modo appropriato la terminologia specifica della Storia.
B (Livello 2 – intermedio) Stabilisce, pur con qualche incertezza, analogie e differenze tra i fatti studiati ed i fenomeni attuali ed organizza discretamente un’articolazione tematica, utilizzando talvolta la terminologia specifica della Storia.
C (Livello 3 – base) Solo se aiutato, rintraccia analogie e differenze tra i fatti studiati ed i fenomeni attuali ed organizza sufficientemente un’articolazione tematica, utilizzando sporadicamente la terminologia specifica della Storia.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE CAPACITÀ
Riconoscere le peculiarità delle scienze storico-sociali. Collocare gli eventi nella giusta successione cronologica e nella dimensione geografica. Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare periodi ed aree diversi. Comprendere e distinguere le diverse tipologie di fonte. Leggere e interpretare gli eventi per coglierne i nessi logico-causali e le conseguenti relazioni. Orientarsi sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società. Acquisire un corretto metodo di studio e la capacità di rielaborazione personale dei contenuti.
Individuare i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea. Comprendere i principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio anche dal punto di vista religioso e artistico. Conoscere le radici della cultura europea, in modo particolare in relazione alla comune radice latina. Individuare gli elementi di affinità/continuità o diversità/discontinuità fra civiltà diverse, al fine di rintracciare nel passato le radici del presente. Ricostruire l’evoluzione delle istituzioni giuridico-statali dalla Magna Charta all’età moderna. Acquisire il lessico specifico della disciplina storica.
Contenuti:
I diversi aspetti della rinascita dell’XI secolo;
I poteri universali (Papato e Impero),
Comuni e monarchie;
La Chiesa e i movimenti religiosi;
Società ed economia nell’Europa basso medievale;
La crisi dei poteri universali e l’avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie;
Le scoperte geografiche e le loro conseguenze;
La definitiva crisi dell’unità religiosa dell’Europa;
La costruzione degli stati moderni e l’assolutismo;
Le rivoluzioni inglesi.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 39
Cittadinanza e Costituzione
Lo stato: elementi e forme, poteri e strumenti - La Costituzione della Repubblica Italiana: i Principi fondamentali.
Metodologia Per raggiungere gli obiettivi indicati ci si avvarrà dei seguenti criteri operativi:
- centralità dei testi
- insegnamento come insieme di operazioni da compiere sui testi insieme con gli
studenti.
- centralità dello studente con la sua cultura e la sua sensibilità.
Strategie didattiche
- Lezioni frontali ed interattive
- Lezioni circolari
- Lezioni aperte
- Lavori di gruppo
- Relazioni orali alla classe e/o scritte per l’insegnante
- Visione e analisi di materiale multimediale anche in prospettiva della realizzazione
di ipertesti
- Partecipazione a proiezioni cinematografiche e conferenze
Strumenti:
- Libri di testo
- Lavori d'approfondimento
- Strumenti multimediali
- Uso di opere di consultazione generale
Verifiche:
Saranno effettuate almeno due verifiche orali (ed eventualmente anche una verifica
scritta) a quadrimestre
Criteri di valutazione
Per la valutazione si seguiranno i criteri stabiliti dal P. O. F. e le griglie allegate alla
presente programmazione.
La valutazione terrà conto di:
livello di acquisizione di conoscenze
livello di acquisizione di abilità e competenze
livelli raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati e rispetto alle condizioni di
partenza
processo di evoluzione e di maturazione del ragazzo
interesse
attenzione
partecipazione
impegno
comportamento
Attività di recupero
Per assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di risultati positivi, si prevedono
le seguenti attività di recupero:
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 40
recupero in itinere delle carenze degli alunni che manifestano insufficienze
lievi
studio autonomo
attivazione di strategie di sostegno per le carenze gravi e diffuse secondo
quanto stabilito dal Collegio dei docenti e indicato nel Piano dell’Offerta
Formativa.
Attività di potenziamento
Per gli alunni che hanno raggiunto una buona preparazione si prevedono:
lavori di ricerca o relazione su argomenti di particolare interesse da svolgere
individualmente o in gruppo
preparazione a concorsi, certamina, convegni o seminari
Il Docente
Caterina Di Leo
Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” - Reggio Calabria a. s. 2012-2013
PROGRAMMAZIONE DI FILOSOFIA CLASSE III SEZ. C
Docente Caterina Di Leo
Area metodologica Competenze chiave: Imparare ad imparare - Progettare - Acquisire ed interpretare l’informazione.
Acquisire un metodo di studio efficace e responsabile che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali.
A (Livello 1 – avanzato) Ha acquisito una personalità consapevole, maturando una formazione culturale, sociale e civile in una sintesi armonica tra sapere scientifico e sapere umanistico. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le informazioni, costruendo mappe concettuali ed effettuando complesse associazioni logiche. Sa impiegare il tempo in maniera ottimale, pianificando il lavoro e verificandone i risultati.
B (Livello 2 – intermedio) Ha acquisito una discreta consapevolezza delle proprie potenzialità, maturando un’adeguata formazione culturale. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le informazioni e costruendo mappe concettuali. Sa pianificare il lavoro in modo soddisfacente.
C (Livello 3 – base) Ha acquisito una sufficiente consapevolezza delle proprie potenzialità, maturando una formazione culturale essenziale. Se guidato, organizza i contenuti, selezionando le informazioni e utilizzando mappe concettuali. Sa pianificare il lavoro, dietro precise indicazioni.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 41
Area logico-argomentativa Competenze chiave: Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire ed interpretare l’informazione.
Saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui; Saper argomentare una propria tesi; Saper interpretare i contenuti delle diverse forme di comunicazione; Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
A (Livello 1 – avanzato) Si esprime con un linguaggio chiaro ed appropriato, strutturando il discorso in modo logico, ordinato e coerente. Sa ascoltare, intervenire in modo pertinente nel dialogo e nella discussione, porre domande e fornire risposte appropriate ed articolate sugli argomenti trattati. Padroneggia l’uso degli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento.
B (Livello 2 – intermedio) Si esprime con un linguaggio complessivamente appropriato, con una strutturazione logica abbastanza ordinata del discorso. Sa ascoltare, intervenire adeguatamente nel dialogo e nella discussione, porre domande e fornire risposte pertinenti sugli argomenti trattati. Utilizza gli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento.
C (Livello 3 – base) Si esprime con un linguaggio chiaro e sufficientemente corretto. Sa ascoltare, intervenire, se guidato, nel dialogo e nella discussione. Utilizza occasionalmente gli strumenti multimediali per la realizzazione di percorsi di apprendimento.
Area linguistica e comunicativa Competenze chiave: Progettare - Comunicare - Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire ed interpretare l’informazione
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa.
A (Livello 1 – avanzato) Sa argomentare una tesi con una terminologia adeguata ed appropriata secondo criteri di pertinenza, coerenza e consequenzialità.
B (Livello 2 – intermedio) Sa formulare una tesi con una terminologia appropriata ed esprimerla in modo coerente.
C (Livello 3 – base) Organizza l’esposizione con un lessico adeguato ed in una forma sintatticamente corretta.
Saper leggere e comprendere e analizzare testi di diversa tipologia.
A (Livello 1 – avanzato) Analizza in modo autonomo testi scritti di tipo espositivo ed argomentativo, individuandone le principali caratteristiche tematiche in rapporto al contesto storico-culturale di riferimento.
B (Livello 2 – intermedio) Legge in modo autonomo testi scritti di tipo espositivo ed argomentativo, ed è in grado di formularne una semplice, ma consapevole interpretazione.
C (Livello 3 – base) Analizza con l’aiuto del docente testi scritti di tipo espositivo ed argomentativo, individuandone le principali caratteristiche formali e tematiche.
Area storico-umanistica Competenze chiave: Comunicare - Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire ed interpretare l’informazione
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione filosofica occidentale, attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e riconoscere la specificità dell’indagine filosofica e i suoi raccordi con le altre discipline. .
A (Livello 1 – avanzato) Individua temi, argomenti e idee sviluppate dai principali autori trattati, cogliendone
B (Livello 2 – intermedio) Inquadra correttamente gli autori ed i testi nel contesto di riferimento.
C (Livello 3 – base) Opportunamente guidato, riesce ad inquadrare gli autori nel contesto di riferimento
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 42
e contestualizzandone tratti comuni e specificità.
Effettua opportuni collegamenti con una certa autonomia.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE CAPACITÀ
Saper comprendere e decodificare i testi filosofici esaminati, contestualizzandoli in un quadro di relazioni storiche e culturali Riconoscere la specificità dell’indagine filosofica e i suoi raccordi con le altre discipline. Orientarsi sui temi fondamentali del pensiero etico-politico nell’antichità e nel Medioevo, al fine di sviluppare le competenze relative a Cittadinanza e Costituzione. Acquisire un corretto metodo di studio e la capacità di rielaborazione personale dei contenuti.
Riconoscere e identificare periodi e linee di sviluppo della filosofia occidentale. Identificare gli autori e le opere fondamentali della tradizione filosofica occidentale, dall’antichità al Medioevo. Individuare i caratteri specifici di un testo filosofico. Acquisire il lessico specifico e le categorie fondamentali della disciplina filosofica.
Contenuti:
I presocratici
I Sofisti
Socrate
Platone
Aristotele
Il pensiero filosofico nell’età ellenistica
Il neoplatonismo
L’incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche –
Agostino d’Ippona e la Patristica
Tommaso d’Aquino e la Scolastica.
Metodologia Per raggiungere gli obiettivi indicati ci si avvarrà dei seguenti criteri operativi:
- centralità dei testi
- insegnamento come insieme di operazioni da compiere sui testi insieme con gli
studenti.
- centralità dello studente con la sua cultura e la sua sensibilità.
Strategie didattiche
- Lezioni frontali ed interattive
- Lezioni circolari
- Lezioni aperte
- Lavori di gruppo
- Relazioni orali alla classe e/o scritte per l’insegnante
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 43
- Visione e analisi di materiale multimediale anche in prospettiva della realizzazione
di ipertesti
- Partecipazione a proiezioni cinematografiche e conferenze
Strumenti:
- Libri di testo
- Lavori d'approfondimento
- Strumenti multimediali
- Uso di opere di consultazione generale
Verifiche:
Saranno effettuate almeno due verifiche orali (ed eventualmente anche una verifica
scritta) a quadrimestre
Criteri di valutazione
Per la valutazione si seguiranno i criteri stabiliti dal P. O. F. e le griglie allegate alla
presente programmazione.
La valutazione terrà conto di:
livello di acquisizione di conoscenze
livello di acquisizione di abilità e competenze
livelli raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati e rispetto alle condizioni di
partenza
processo di evoluzione e di maturazione del ragazzo
interesse
attenzione
partecipazione
impegno
comportamento
Attività di recupero
Per assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di risultati positivi, si prevedono
le seguenti attività di recupero:
recupero in itinere delle carenze degli alunni che manifestano insufficienze
lievi
studio autonomo
attivazione di strategie di sostegno per le carenze gravi e diffuse secondo
quanto stabilito dal Collegio dei docenti e indicato nel Piano dell’Offerta
Formativa.
Attività di potenziamento
Per gli alunni che hanno raggiunto una buona preparazione si prevedono:
lavori di ricerca o relazione su argomenti di particolare interesse da svolgere
individualmente o in gruppo
preparazione a concorsi, certamina, convegni o seminari
Il Docente
Caterina Di Leo
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 44
LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” REGGIO CALABRIA
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE PER MODULI DI MATEMATICA a.s. 2013/2014
CLASSE 3^ C
FINALITA’
L'insegnamento della matematica tende a promuovere:
Favorire l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione;
Consolidare la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico-naturali, formali, artificiali);
Rafforzare la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;
Potenziare l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite;
Stimolare un interesse sempre più vivo nel cogliere gli sviluppi storico-filosofici del pensiero matematico.
OBIETTIVI EDUCATIVI
Partecipazione attiva durante le lezioni.
Dialogo costruttivo con l'insegnante ed i compagni.
Rispetto delle regole della convivenza scolastica.
Disponibilità all'ascolto e al rispetto reciproco.
Senso di responsabilità (conoscenza dei propri diritti e doveri).
Ordine e precisione nella cura del materiale scolastico.
OBIETTIVI FORMATIVI (ASSE CULTURALE MATEMATICO) 1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica 2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni 3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi 4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l’ausilio di
interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico
Riepilogo dei moduli Num. Titolo Tempo
1 Insiemi numerici e strutture Settembre- Ottobre
2 Il metodo delle coordinate Novembre
3 Relazioni e funzioni - Trigonometria Novembre - Dicembre
4 Geometria analitica Gennaio – Febbraio – Marzo – Aprile – Maggio
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 45
Modulo 2: Insiemi numerici e strutture Prerequisiti Disequazioni di primo grado
Competenze disciplinari Acquisire la tecnica di risoluzione delle disequazioni per l’applicazione in vari campi degli studi successivi
Abilità Saper risolvere equazioni e disequazioni.
Conoscenze
UDA 1 Equazioni
Equazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al II, fratte. Equazioni irrazionali ed in valore assoluto.
UDA 2 Disequazioni
Disequazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al II, fratte. Disequazioni irrazionali ed in valore assoluto. Sistemi di disequazioni
Modulo 3: Il metodo delle coordinate Prerequisiti Teorema di Pitagora, punto medio di un segmento, teorema di Talete.
Competenze disciplinari Introdurre lo studio della geometria analitica formalizzando le conoscenze elementari.
Abilità Saper definire la misura di un segmento orientato. Saper determinare la distanza tra due punti, il punto medio di un segmento, il baricentro di un triangolo. Saper scrivere le equazioni di una simmetria centrale. Saper determinare e utilizzare le formule della traslazione degli assi.
Conoscenze
UDA 1 Il metodo delle coordinate
Segmenti orientati e loro misura. Ascisse sulla retta. Coordinate cartesiane ortogonali nel piano. Distanza di due punti. Coordinate del punto di mezzo di un segmento. Coordinate del baricentro di un triangolo. Area di un triangolo. Traslazione.
Modulo 4: Relazioni e funzioni - Trigonometria
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 46
Prerequisiti Teoria degli insiemi - Angolo e misura di un angolo, il radiante, geometria piana
Competenze disciplinari
Comprendere il concetto di relazione binaria, definirne e saperne riconoscere le proprietà. Definire il concetto di funzione
Convertire un’ampiezza in gradi in una in radianti e viceversa; definire le funzioni goniometriche con le loro proprietà, stabilire le relazioni fondamentali fra le funzioni, risolvere problemi che coinvolgono triangoli rettangoli .
Abilità
Saper operare con le funzioni
Saper definire le funzioni goniometriche. Saper rappresentare graficamente le funzioni goniometriche. Saper determinare le funzioni goniometriche di angoli particolari. Saper ricavare le relazioni che legano tra loro gli archi associati. Saper applicare i teoremi relativi al triangolo rettangolo.
Conoscenze
UDA 1 Relazioni e funzioni
Relazioni binarie. Funzioni. Funzioni iniettive, suriettive e biettive
UDA 2 Funzioni goniometriche
Sistema cartesiano ortogonale associato ad un angolo orientato. Seno , coseno , tangente , cotangente , secante e cosecante di un angolo orientato e loro proprietà. Funzioni goniometriche di alcuni angoli notevoli. Espressione di tutte le funzioni goniometriche di un dato angolo orientato mediante una sola di esse. Angoli associati. Riduzione al primo quadrante. Relazioni fra gli elementi di un triangolo rettangolo
UDA 3 I vettori
Coordinate cartesiane ortogonali dei vettori. Prodotto scalare tra vettori e sue proprietà. Prodotto vettoriale. Applicazioni.
Modulo 5: Geometria analitica Prerequisiti Il teorema di Talete, abilità di calcolo algebrico (equazioni e sistemi).Sistema cartesiano. Richiami di geometria euclidea sulle trasformazioni geometriche piane. Le proprietà geometriche della circonferenza, i sistemi algebrici di II grado e di grado superiore al secondo. Elementi fondamentali del piano cartesiano e della funzione lineare. Calcolo algebrico
Competenze disciplinari
Determinare l’equazione cartesiana della retta. Acquisire il significato del coefficiente angolare della retta. Studiare il parallelismo e la perpendicolarità, distanza di un punto da una retta ,angolo di due rette, equazioni di assi, bisettrici, mediane e altezze di un triangolo, fasci di rette.
Definire la circonferenza come luogo geometrico, determinarne l’equazione canonica, evidenziarne le proprietà.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 47
Definire la parabola come luogo geometrico di punti. Definire il fascio di parabole
Definire l’ellisse e l’iperbole come luogo geometrico di punti.
Abilità
Saper scrivere l’equazione di una retta. Saper determinare il coefficiente angolare di una retta. Saper determinare il punto di intersezione di rette incidenti. Saper studiare fasci di rette. Saper risolvere problemi sulla retta
Saper definire la circonferenza come luogo geometrico, saper determinare l’equazione canonica. Saper riconoscere le posizioni di una retta rispetto ad una circonferenza. Saper risolvere problemi relativi alla circonferenza ed ai fasci di circonferenze.
Saper riconoscere l’equazione di una parabola. Saper scrivere l’equazione di una parabola. Saper riconoscere parabole in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una parabola. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una parabola. Saper risolvere problemi relativi.
Saper riconoscere l’equazione di una ellisse. Saper scrivere l’equazione di una ellisse. Saper riconoscere ellissi in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una ellisse. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una ellisse. Saper risolvere problemi relativi.
Saper riconoscere l’equazione di una iperbole. Saper scrivere l’equazione di una iperbole. Saper riconoscere iperboli in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una iperbole. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una iperbole. Saper risolvere problemi relativi.
Conoscenze
UDA 1 La funzione lineare
Corrispondenza biunivoca fra retta ed equazione lineare in due variabili – Forma implicita, esplicita e segmentaria di una retta – Rappresentazione grafica di una retta – coefficiente angolare e intercette – casi particolari dell’equazione di una retta – condizione di parallelismo e perpendicolarità – intersezione fra due rette – distanza di un punto da una retta – asse di un segmento – bisettrice di un angolo – angolo fra due rette – fasci di rette propri e impropri – applicazioni
UDA 2 Circonferenza e fasci di circonferenze
L’equazione cartesiana della circonferenza. Circonferenza con particolari valori di coefficienti. Questioni elementari sulla circonferenza. Posizioni di rette e circonferenza; problema delle tangenti. Fascio di circonferenze: circonferenze per due punti; circonferenze tangenti ad un retta in un punto; circonferenze concentriche. Problemi relativi. Grafici di curve di data equazione.
UDA 3 Parabola e fasci di parabole
Conoscere la definizione di parabola . Equazione cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una parabola. Fasci di parabole.
UDA 4 Conoscere la definizione di ellisse . Equazione cartesiana. Mutue
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 48
Ellisse posizioni di una retta ed una ellisse. Ellisse traslata.
UDA 5 Iperbole
Equazione cartesiana. Iperbole equilatera. Iperbole equilatera riferita ai propri asintoti. Funzione omografica.
Indicazioni metodologiche e mezzi didattici Per attuare gli obiettivi programmati si adotterà una metodologia atta a stimolare la partecipazione consapevole degli allievi ai processi di apprendimento , in modo da suscitare il loro interesse e promuovere metodi di studio attivi. L’approccio alla conoscenza verrà posto in forma problematica, favorendo in tal modo il confronto, la discussione e la formulazione di possibili soluzioni da parte degli allievi e sollecitando una riflessione razionale ed approfondita dei contenuti proposti. Come base di questo metodo si utilizzerà la lezione dialogata, il libro di testo, usato non solo come eserciziario, ma come testo da leggere in chiave critica, verifiche scritte ed orali, l’insegnamento individualizzato e l’attività di recupero. Si farà uso, inoltre, quando possibile, del laboratorio di informatica al fine di permettere agli allievi di verificare le nozioni teoriche già apprese. Verifiche e valutazioni Le prove di verifica e valutazione avverranno mediante prove scritte fissate in almeno due per allievo per quadrimestre e tramite un congruo numero di prove orali. Il fine fondamentale della valutazione non è quello di sanzionare fiscalmente l’apprendimento (almeno per ciò che concerne la valutazione formativa), ma quello di promuovere, accompagnare e controllare i processi formativi degli allievi ed è per questo importante che essi stessi conoscano i criteri sui quali si basa la formulazione dei voti. Si allegano al presente documento la griglia di valutazione delle prove scritte e la griglia di valutazione delle prove orali.
Reggio Calabria, lì 20 ottobre 2013 Docente Prof. Lucio Ficara
Liceo Scientifico "L. da Vinci" - RC
Fisica
Programmazione modulare relativa alla classe 3^C
a.s. 2013/2014
Insegnante: Angioletta Celona
Premessa
Lo studio della fisica nel triennio, oltre a fornire allo studente un bagaglio di conoscenze
scientifiche adeguato, mira allo sviluppo di specifiche capacità di vagliare e correlare le conoscenze
e le informazioni scientifiche, raccolte anche al di fuori della scuola, recependole criticamente ed
inquadrandole in un unico contesto.
I contenuti svolti nel biennio vengono approfonditi e ampliati nel triennio, nel corso del quale,
grazie alla maggiore capacità di astrazione raggiunta dagli allievi ed anche alle conoscenze
matematiche acquisite, sono affrontati argomenti generali e di più elevata complessità per favorire
negli allievi stessi lo sviluppo delle capacità di sintesi e di valutazione.
L’insegnamento della fisica, come naturale prosecuzione dell’attività didattica svolta nel biennio,
sposta gradualmente nel triennio l’attenzione dagli aspetti prevalentemente empirici e di
osservazione analitica verso gli aspetti concettuali e la formalizzazione teorica.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 49
L'attività di laboratorio (ove possibile) e l’uso dell’elaboratore aiuteranno a comprendere le
conseguenze di determinate ipotesi e le implicazioni di un modello; inoltre, attraverso eventuali
simulazioni, si potranno effettuare confronti fra dati sperimentali e modelli, dei quali saranno
discussi i limiti di validità.
Obiettivi specifici della terza classe
Formalizzare e completare alcune conoscenze acquisite nel corso del biennio e non
sufficientemente approfondite o per mancanza di supporti matematici o per mancanza di
sufficienti capacità di astrazione degli allievi.
Fornire allo studente un bagaglio di conoscenze scientifiche adeguate mediante l’acquisizione di
contenuti e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura.
Sviluppare specifiche capacità di vagliare e correlare le conoscenze e le informazioni
scientifiche, raccolte anche al di fuori della scuola, recependole criticamente ed inquadrandole
in un unico contesto.
Potenziare l’acquisizione di una cultura scientifica di base che permetta agli studenti una visione
critica ed organica della realtà sperimentale.
Stimolare negli allievi riflessioni su temi che oltre al primario valore scientifico e all’interesse
epistemologico abbiano anche una rilevanza sociale.
Ampliare la conoscenza dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si
articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti con
concreta consapevolezza della particolare natura dei metodi della fisica.
Affinare le tecniche di esposizione facendo uso di un linguaggio corretto e sintetico.
Potenziare la capacità di fornire e ricevere informazioni.
Consolidare l’abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio e alla ricerca di un riscontro obiettivo delle
proprie ipotesi interpretative.
Competenze specifiche disciplinari
Alla fine del quinquennio gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di
seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:
padronanza degli aspetti teorici ed applicativi degli argomenti (Imparare a imparare)
possedere un linguaggio di tipo scientifico (Comunicare)
saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi
(Acquisire e interpretare l’informazione)
inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie o
differenze, proprietà varianti ed invarianti (Analizzare, strutturare ,generalizzare)
saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collegamenti e
relazioni)
saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli
strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare)
capacità di impostare e risolvere semplici problemi (Risolvere problemi)
saper trarre deduzioni teoriche confrontandole con i dati sperimentali (Individuare
collegamenti e relazioni)
essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare)
saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare
l’informazione)
proporre semplici esperimenti in laboratorio (Ideare, comunicare)
saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio
(Generalizzare, astrarre, comunicare)
saper descrivere gli strumenti e le procedure utilizzate in laboratorio e aver sviluppato abilità
connesse con l’uso di tali strumenti (Progettare)
Metodologie e strumenti
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 50
Dopo aver verificato i livelli di partenza, si cercherà di rendere omogeneo il gruppo classe mediante
opportuno raccordo a conoscenze ed abilità già possedute dagli studenti e tramite mirati interventi
di recupero nei casi che si dovessero presentare più problematici.
Ogni argomento previsto sarà sviluppato previo accertamento dei prerequisiti necessari; tale verifica
sarà effettuata per mezzo di interrogazioni, test orali e svolgimento di problemi. In caso di esito
negativo dei test di verifica, si procederà ad un recupero degli argomenti trattati attraverso un
procedimento “a spirale”. L'insegnamento sarà condotto, ove possibile, "per problemi". Questo
consiste nel prospettare una situazione problematica per la quale gli studenti possano formulare
ipotesi di soluzione non solo mediante il ricorso a conoscenze già possedute, ma anche ricorrendo
alla intuizione ed alla fantasia; si procede poi alla schematizzazione logica del procedimento, alla
scoperta delle relazioni matematiche che sottostanno al problema ed infine alla generalizzazione del
risultato ottenuto ed al suo collegamento con le altre nozioni teoriche già apprese.
Ove possibile si farà uso di strumenti didattici quali CD, DVD e software di simulazione, se ciò
dovesse ritenersi opportuno per la comprensione dei fenomeni fisici studiati.
L’azione didattica si articolerà in tre momenti interdipendenti:
elaborazione teorica che, a partire da una formulazione di alcune ipotesi o principi, deve
gradualmente portare l’allievo ad interpretare fatti empirici e ad avanzare possibili previsioni.
La conduzione dell’insegnamento avverrà attingendo a fenomeni naturali, o alla vita reale e non
mancherà il riferimento alla evoluzione storica delle varie problematiche;
realizzazione di esperimenti sia da parte del docente che da parte degli allievi, singolarmente o
in gruppi. L’attività di laboratorio, al di là della banale verifica delle leggi fisiche studiate,
consente agli studenti di confrontarsi, di acquisire manualità operando con gli strumenti di
misura, di conquistare autonomia ritrovandosi soli di fronte al problema. Si prevede di
effettuare almeno cinque esperienze di laboratorio, preferibilmente scelta fra quelle individuate
nella programmazione di dipartimento (tali esperienze vengono riportate nella presente
programmazione);
applicazione dei contenuti acquisiti attraverso esercizi e problemi che non sono certamente
intesi come automatica applicazione di formule, bensì come una analisi critica del particolare
fenomeno studiato.
Verifiche e valutazione
Le verifiche saranno sia orali che scritte; quelle orali saranno almeno due per quadrimestre per
ciascun alunno, quelle scritte almeno due per quadrimestrper alunno.
Il fine fondamentale della valutazione non è quello di sanzionare fiscalmente l'apprendimento
(almeno per ciò che concerne la valutazione formativa), ma quello di promuovere, accompagnare e
controllare i processi formativi degli allievi ed è per questo importante che essi stessi conoscano i
criteri sui quali si basa la formulazione dei voti.
Per la valutazione delle prove scritte ci si servirà della griglia allegata, elaborata e approvata dal
Dipartimento di Matematica e Fisica. Per la valutazione delle prove orali ci si servirà della griglia
allegata al documento di classe.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 51
Riepilogo dei moduli
Num. Titolo
1 Le grandezze scalari e vettoriali
2 Raccordo primo biennio – secondo biennio. Moti
3 Principio di composizione dei movimenti
4 Dinamica
5 Il moto circolare
6 Lavoro ed energia
7 La quantità di moto e il momento angolare
8 La gravitazione
9 La teoria microscopica della materia
10 Il primo principio della termodinamica
11 Il secondo principio della termodinamica
12 Entropia e disordine
Modulo 1: Le grandezze scalari e vettoriali
Prerequisiti
Teorema di Pitagora
Competenze
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico. Confrontare
grandezze scalari e vettoriali.
Abilità
Distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali. Eseguire la somma di vettori con il
metodo punto-coda e con il metodo del parallelogramma. Eseguire la sottrazione tra due
vettori, la moltiplicazione di un vettore per un numero, il prodotto scalare e vettoriale di due
vettori. Saper scomporre un vettore nelle sue componenti cartesiane utilizzando i versori.
Attività di laboratorio
Esperienze sui vettori.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Grandezze
fisiche scalari
e vettoriali
Vettori e scalari – prodotto e rapporto di un vettore per uno scalare - somma
e differenza di vettori – versori – componente di un vettore secondo una
prefissata direzione - scomposizione di un vettore lungo due direzioni
assegnate - componenti cartesiane e rappresentazione cartesiana di un
vettore; operazioni sui vettori tramite le componenti cartesiane –
goniometria e componenti cartesiane - prodotto scalare e vettoriale
Tempi: Settembre
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 52
Modulo 2: Raccordo primo biennio – secondo biennio. Moti Prerequisiti
Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi
del metodo sperimentale. La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità
media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il
coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e
massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere
equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I.
Competenze
Interpretare grafici di moto ed effettuare derivazione e integrazione grafica. Utilizzare le
leggi dei moti. Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a
individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse.
Abilità
Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper
rappresentare in grafici (spazio -tempo), (velocità - tempo) i diversi tipi di moto osservati.
Saper interpretare grafici. Saper dedurre da grafici i diversi tipi di moto osservati. Saper
enunciare le leggi relative a spostamento, velocità e tempo quando l’accelerazione è
costante. Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno
osservato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico
appropriato.
Attività di laboratorio
Moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato su rotaia.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Concetti
fondamentali
per la
descrizione del
moto
Punto materiale, traiettoria , posizione, spostamento, legge oraria,
diagramma orario – il sistema di riferimento - velocità media e istantanea,
scalare e vettoriale; il grafico velocità-tempo – accelerazione media e
istantanea, scalare e vettoriale
2. Il moto
rettilineo
uniforme e
uniformemente
accelerato
Il moto rettilineo uniforme – moto rettilineo uniformemente accelerato e
decelerato - caduta libera dei gravi – gravi lanciati verso l’alto –
accelerazione su un piano inclinato
Tempi: Ottobre
Modulo 3: Principio di composizione dei movimenti
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 53
Prerequisiti
Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi
del metodo sperimentale .La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità
media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il
coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e
massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere
equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I.
Competenze
Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le
grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse.
Abilità
Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper
individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osservato.
Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1.Principio di
composizione
dei movimenti
Principio di composizione del movimenti – moto parabolico
Tempi: Ottobre
Modulo 4: Dinamica
Prerequisiti
Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 54
uniforme. Il moto parabolico. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi
di moto. La rappresentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori
sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I.
Competenze
Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli
e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare
le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere
problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale
delle unità di misura.
Abilità
Essere in grado di definire i concetti di forza e di massa e di enunciare i principi della
dinamica. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e
riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Essere in grado di applicare
le proprietà vettoriali delle grandezze fisiche incontrate allo studio dei fenomeni esaminati e
risolvere esercizi e problemi. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non
inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni.
Attività di laboratorio
Verifica dei principi della dinamica su rotaia. Piano inclinato (liscio e scabro).
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Le tre leggi
della dinamica
Principio di inerzia - seconda legge della dinamica – massa e peso di un
corpo – principio di azione e reazione
2.
Applicazioni
del secondo
principio
La seconda legge della dinamica e la forza di attrito – moto di un corpo su
un piano orizzontale e su un piano inclinato (con attrito)
3. Leggi della
dinamica e
sistemi di
riferimento
Sistemi inerziali - trasformazioni galileiane - sistemi non inerziali e forze
apparenti
Tempi: Ottobre - Novembre
Modulo 5: Il moto circolare
Prerequisiti
Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Determinare la
posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rappresentazione grafica delle
grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 55
le unità di misura del S.I.
Competenze
Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli
e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare
le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere
problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura.
Abilità Distinguere la forza centripeta e centrifuga apparente.
Attività di laboratorio
Esperienze illustrative sulla forza centrifuga.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Il moto
circolare
uniforme
Moto circolare uniforme e grandezze relative – relazioni fra i parametri del
moto circolare uniforme – l’accelerazione centripeta nel moto circolare
uniforme – moto circolare uniforme e forza centripeta – veicoli in curva –
la forza centrifuga
2. Cinematica e
dinamica del
moto circolare
uniformemente
accelerato
Cinematica del moto circolare uniformemente accelerato - momento di una
forza rispetto ad un punto e rispetto ad un asse - momento di una coppia di
forze – relazione fra momento di una forza e accelerazione angolare -
momento di inerzia di un punto materiale
Tempi: Novembre - Dicembre
Modulo 6: Lavoro ed energia
Prerequisiti
I diversi tipi di moto. Le forze. Scomposizione delle forze. Il momento di una forza e le
condizioni di equilibrio. Le leggi della dinamica e le loro applicazioni. La rappresentazione
vettoriale delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali.
Utilizzare in modo corretto le unità del S.I. Caduta libera.
Competenze Calcolare il lavoro svolto o la potenza erogata. Distinguere tra forze conservative e non
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 56
conservative. Applicare il teorema dell’energia cinetica a situazioni semplici. Descrivere trasformazioni di energia da una forma a un’altra. Applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica.
Abilità
Pendolo elastico. La conservazione dell’energia meccanica in un pendolo. Caduta di un
corpo in un mezzo viscoso.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Lavoro,
potenza ed
energia
Lavoro di una forza costante e non costante – potenza – energia – energia
cinetica – teorema del lavoro e dell’energia cinetica - energia cinetica nel
moto circolare – energia potenziale gravitazionale – forze conservative
2. Principio di
conservazione
dell’energia
meccanica
Conservazione dell’energia meccanica – il caso delle forze non
conservative – la corrente di un fluido – l’equazione di continuità - il
principio di conservazione dell’energia ed i fluidi; equazione di Bernoulli;
effetto Venturi e teorema di Torricelli; portanza – l’attrito in un fluido – la
caduta in un fluido
Tempi: Gennaio
Modulo 7: La quantità di moto e il momento angolare
Prerequisiti
Lavoro ed energia cinetica. L’energia potenziale. L’attrito. Moto circolare uniforme. Moto
rotatorio.
Competenze
Distinguere tra forze conservative e non conservative. Utilizzare nell’analisi di un sistema
fisico la conservazione della quantità di moto totale e del momento angolare totale.
Abilità
Calcolare la quantità di moto di un corpo e l’impulso di una forza. Applicare la legge di
conservazione della quantità di moto. Comprendere la distinzione tra urti elastici e
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 57
anelastici. Analizzare casi di urti lungo una retta di urti obliqui. Individuare la posizione del
centro di massa di un sistema fisico. Applicare la conservazione del momento angolare a un
sistema fisico. Determinare il momento d’inerzia di un corpo rigido e utilizzarlo nello
studio dei moti rotatori.
Attività di laboratorio
Urti su rotaia. Urti bidimensionali. Esperienza sulla quantità di moto. Film: il principio di
conservazione del momento angolare. Conservazione del momento angolare (giroscopio).
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1.Quantità di
moto e impulso
Quantità di moto e impulso di una forza – teorema dell’ impulso
2.Principi di
conservazione
della massa,
della quantità di
moto e del
momento della
quantità di
moto
Sistema dinamicamente isolato – principio di conservazione della massa –
principio di conservazione della quantità di moto – pendolo balistico –
classificazione degli urti - urti elastici e anelastici su una retta e un caso di
urto anelastico nel piano - momento di una forza agente su un corpo e
momento della quantità di moto – il centro di massa e le sue proprietà –
dinamica del moto di un corpo rigido che ruota attorno ad un asse -
momento di inerzia per un corpo rigido in rotazione – teorema di Steiner –
momento della quantità di moto e momento di inerzia – momento di una
forza e variazione del momento della quantità di moto – conservazione del
momento della quantità di moto - energia di un corpo rigido in moto
rotatorio attorno ad un asse e relazione fra lavoro di un momento
meccanico e variazione dell’energia cinetica rotazionale - moto di una
sfera che rotola (senza attrito)
Tempi: Febbraio
Modulo 8: La gravitazione
Prerequisiti
Equazioni del moto circolare uniforme. Forza centripeta e moto circolare. Principi della
dinamica. Moto parabolico. Principi di conservazione. Definizione di ellisse.
Competenze
Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 58
e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare
le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere
problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura.
Abilità
Applicare i principi della dinamica e la legge di gravitazione universale allo studio del moto
dei pianeti e dei satelliti nel caso di orbite circolari. Applicare il principio di conservazione
dell’energia.
Attività di laboratorio
Interpretare il moto dei satelliti. Esprimere e comprendere il significato della legge di
gravitazione universale. Film: la gravitazione universale.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Descrizione
prenewtoniana
del cosmo
Leggi di Keplero – deduzione della seconda legge di Keplero dalla
conservazione del momento della quantità di moto
2. La
gravitazione
universale
La legge di gravitazione universale – esperienza di Cavendish - massa
inerziale e massa gravitazionale – applicazioni della legge di gravitazione
universale (accelerazione di gravità sulla Terra – massa della Terra –
periodo di rotazione di un satellite artificiale – deduzione della terza legge
di Keplero dalla legge di gravitazione universale) - energia potenziale
gravitazionale; concetto generale - conservazione dell’energia e moto dei
satelliti artificiali – velocità di fuga e buchi neri - il campo gravitazionale
Tempi: Febbraio – Marzo
Modulo 9: La teoria microscopica della materia
Prerequisiti
Moduli precedenti. Leggi di conservazione della quantità di moto e dell’energia meccanica.
Energia cinetica di traslazione e di rotazione dei corpi rigidi.
Competenze Riuscire a stabilire delle connessioni tra il comportamento microscopico dei gas e le loro proprietà
macroscopiche. Determinare la temperatura di un gas nota la sua velocità quadratica media.
Applicare la relazione tra pressione e velocità quadratica media.
Abilità
Comprendere la spiegazione del moto browniano. Analizzare il comportamento di un gas
dal punto di vista microscopico. Calcolare la pressione di un gas perfetto. Comprendere la
relazione tra temperatura ed energia cinetica delle molecole di un gas. Calcolare la velocità
quadratica media delle molecole e analizzare la distribuzione delle velocità. Comprendere il
significato di energia interna per un gas. Confrontare gas, liquidi, solidi dal punto di vista
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 59
dell’energia interna.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Teoria
microscopica
della materia
Il moto browniano – il modello microscopico del gas perfetto – Pressione e
temperatura di un gas dal punto di vista microscopico – calcolo della
velocità quadratica media - teorema di equipartizione dell’energia – la
velocità delle molecole e la distribuzione di Maxwell – l’energia interna
del gas perfetto – l’energia interna nei solidi, liquidi e gas
Tempi: Aprile
Modulo 10: Il primo principio della termodinamica
Prerequisiti
Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio
dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni.
Modulo precedente.
Competenze
Classificare le principali trasformazioni termodinamiche e le relative applicazioni.
Applicare il primo principio all’analisi delle trasformazioni termodinamiche.
Abilità
Comprendere le caratteristiche di un sistema termodinamico. Distinguere le trasformazioni
reali e quelle ideali. Riconoscere i diversi tipi di trasformazione termodinamica e le loro
rappresentazioni grafiche. Calcolare il lavoro svolto in alcune trasformazioni
termodinamiche. Applicare il primo principio della termodinamica nelle trasformazioni
isoterme, isocore, isobare, adiabatiche, cicliche. Calcolare il calore specifico di un gas.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 60
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Primo
principio della
termodinamica
Concetto di sistema termodinamico - l’energia interna di un sistema fisico
- il principio zero della termodinamica - le trasformazioni termodinamiche
- il lavoro termodinamico - enunciato del primo principio della
termodinamica
2. Applicazioni Le applicazioni del primo principio alle varie trasformazioni
termodinamiche - i calori specifici molari del gas perfetto - equazione e
grafico delle trasformazioni adiabatiche
Tempi: Aprile – Maggio
Modulo 11: Il secondo principio della termodinamica
Prerequisiti
Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio
dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni.
Modulo precedente.
Competenze
Determinare il rendimento di una macchina termica e confrontarlo con il rendimento di una
macchina di Carnot che operi fra le stesse temperature.
Abilità
Comprendere e confrontare i diversi enunciati del secondo principio della termodinamica e
riconoscerne l’equivalenza. Distinguere le trasformazioni reversibili e irreversibili.
Comprendere il funzionamento della macchina di Carnot. Calcolare il rendimento di una
macchina termica. Comprendere il funzionamento di un motore a scoppio. Calcolare le
prestazioni delle macchine frigorifere.
Attività di laboratorio
Macchine termiche.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 61
1. Secondo
principio della
termodinamica
Macchine termiche, loro funzionamento e loro rendimento - enunciati di
lord Kelvin e di Rudolf Clausius del secondo principio della
termodinamica e loro equivalenza - il ciclo di Stirling e il suo rendimento
– la macchina di Carnot, il ciclo di Carnot e il suo rendimento - il teorema
di Carnot – le macchine frigorigene
Tempi: Maggio
Modulo 12: Entropia e disordine
Prerequisiti
Concetto di probabilità. Modulo precedente.
Competenze
Determinare la variazione di entropia in particolari trasformazioni.
Abilità
Applicare la disuguaglianza di Clausius nello studio delle macchine termiche. Calcolare le
variazioni di entropia nelle trasformazioni termiche. Comprendere la relazione tra
probabilità ed entropia. Determinare il numero di microstati di un sistema. Utilizzare
l’equazione di Boltzmann per il calcolo dell’entropia.
Conoscenze (contenuti disciplinari)
1. Entropia
La disuguaglianza di Clausius - la definizione di entropia - l’entropia nei
sistemi isolati e non isolati - l’enunciato del secondo principio della
termodinamica tramite l’entropia - interpretazione microscopica del
secondo principio - l’equazione di Boltzmann per l’entropia - il terzo
principio della termodinamica
Tempi: Maggio
Reggio Cal., 21 - 10 - 2013 L’insegnante
Angioletta Celona
Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA SCRITTA DI MATEMATICA – FISICA - INFORMATICA
ALUNNO/A________________________________ Classe___ Sez.___ Data_________
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI MAX
VALUTAZIONE
IN 10 mi
PUNTI MAX
VALUTAZIONE
IN 15 mi
Conoscenze
Contenutistiche
Riguardano:
a) Definizioni
b) Formule
c) Regole
d) Teoremi
molto scarse
lacunose
frammentarie
di base
sostanzialmente corrette
corrette
complete
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4
1.5
2.25
3
4
4.5
5.25
6
6
Procedurali
Riguardano:
procedimenti
“elementari”
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 62
Competenze
elaborative
Riguardano:
a) La comprensione
delle richieste.
b) L’impostazione
della risoluzione del
problema.
c) L’efficacia della
strategia risolutiva.
d) Lo sviluppo della
risoluzione.
e) Il controllo dei
risultati.
a) La completezza
della soluzione
Molto scarse
Inefficaci
Incerte e/o meccaniche
Di base
Efficaci
Organizzate
Sicure e consapevoli
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4.5
4.5
1.5
2.25
3
4
4.5
5.25
6.75
6.75
Competenze
logiche ed
argomentative
Riguardano:
a) L’organizzazione e
l’utilizzazione
delle conoscenze
b) La capacità di
analisi.
c) L’efficacia
argomentativa.
d) Numero quesiti
risolti
elaborato di difficile o
faticosa interpretazione o
carente sul piano formale
e grafico
elaborato logicamente
strutturato
elaborato formalmente
rigoroso
0.5
1
1.5
1.5
0.75
2
2.25
2.25
N.B.: Tutti i punti assegnati agli indicatori dipendono dal numero di quesiti svolti.
Al compito non svolto sarà attribuita una votazione pari a 2/10.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-FORMATIVA DI SCIENZE NATURALI
Anno scolastico 2013/2014
Classe III sez. C
Docente: prof. Angelo Cento
N.B.In questo documento programmatico, adattato alla fisionomia della classe e alle esigenze degli
alunni, non vengono inseriti le Competenze Chiave di Cittadinanza, i risultati generali di
apprendimento con i livelli raggiunti, gli obiettivi formativi e cognitivi, gli standard minimi di
apprendimento per i quali si fa riferimento alla Programmazione generale del Dipartimento di
Scienze stilata per l’anno scolastico 2013/2014.
NUCLEI FONDANTI E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CONTENUTI CLASSE III
NUCLEI FONDANTI DI CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA Tempi
Richiami e approfondimenti su argomenti di chimica relativi agli anni
scolastici precedenti Settembre
Nucleo fondante A: I modelli atomici Ottobre-Novembre
Nucleo fondante B: Il sistema periodico
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 63
Nucleo fondante C: I legami chimici Dicembre- Gennaio
Nucleo fondante D: La classificazione e la nomenclatura chimica dei
composti Febbraio - Marzo
Nucleo fondante E: I minerali e le rocce Aprile – Maggio-
Giugno
Nucleo fondante F: Le soluzioni
NUCLEI FONDANTI DI BIOLOGIA
Richiami e approfondimenti su argomenti di biologia relativi agli anni
scolastici precedenti
Settembre
Nucleo fondante A : La riproduzione cellulare: mitosi e meiosi Ottobre-Novembre
Nucleo fondante B: Mendel e la genetica classica Dicembre-Gennaio
Nucleo fondante C: La biologia molecolare del gene Febbraio – Marzo
Nucleo fondante D: Le basi genetiche dell’evoluzione Aprile – Maggio-
Giugno
Nucleo fondante E: Selezione naturale e origine delle specie
Nucleo fondante F: L’ecologia
CHIMICA
NUCLEO FONDANTE A: LE PARTICELLE DELL’ATOMO E I MODELLI
ATOMICI
PREREQUISITI
Spiegare le caratteristiche macroscopiche delle trasformazioni fisiche e chimiche mediante il
modello cinetico-molecolare della materia
Definire il concetto di atomo, molecola, ione
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Descrivere la natura delle particelle elementari che compongono l’atomo.
Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo.
Confrontare modelli atomici diversi
ABILITA’
Spiegare le proprietà delle tre particelle che compongono l’atomo.
Confrontare i modelli atomici di Thomson e di Rutherford.
Identificare gli elementi della tavola periodica mediante il numero atomico e stabilire la
massa atomica degli isotopi componenti.
Descrivere le principali trasformazioni del nucleo
Descrivere la duplice natura ondulatoria e corpuscolare della luce.
Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo.
Usare il concetto dei livelli di energia quantizzati per spiegare lo spettro a righe dell’atomo.
Rappresentare la configurazione elettronica di un elemento.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 64
Identificare le basi sperimentali della struttura a livelli e sottolivelli di energia dell’atomo.
CONOSCENZE
Le particelle dell’atomo
La scoperta delle particelle subatomiche
Modello planetario dell'atomo
Le trasformazioni del nucleo-Tipi di decadimento radioattivo
L’energia nucleare –Fissione e fusione nucleare
La doppia natura della luce
Il modello di Bohr dell’atomo di idrogeno
Il modello quantomeccanico e i numeri quantici.
La configurazione elettronica degli elementi.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Saggi alla fiamma
NUCLEO FONDANTE B: IL SISTEMA PERIODICO
PREREQUISITI
Conoscere il concetto di elemento chimico
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Identificare gli elementi attraverso il loro numero atomico e mediante le proprietà intensive
di ciascun elemento.
ABILITA’
Discutere sullo sviluppo storico del concetto di periodicità
Spiegare la relazione fra struttura elettronica e posizione degli elementi sulla tavola
periodica
Descrivere le principali proprietà periodiche che confermano la struttura a strati dell’atomo
Descrivere le principali proprietà di metalli, non metalli e semimetalli
CONOSCENZE
Classificazione degli elementi
Il sistema periodico di Mendeleev
La moderna tavola periodica
La struttura della tavola periodica
Le proprietà periodiche degli elementi
Metalli, non metalli e semimetalli
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Proprietà metalliche e non metalliche (conducibilità, comportamento acido-base)
NUCLEO FONDANTE C : I LEGAMI CHIMICI
PREREQUISITI
Conoscere e spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo
Identificare gli elementi attraverso le loro proprietà periodiche
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Spiegare la struttura delle sostanze che presentano legame ionico, legame covalente e
legame metallico.
Utilizzare le diverse teorie sui legami chimici per spiegare le proprietà e le strutture delle
molecole.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 65
Spiegare le proprietà fisiche dei materiali sulla base delle interazioni microscopiche fra
atomi, ioni e molecole e della loro struttura cristallina.
ABILITA’
Saper riconoscere i vari tipi di legami e metterli in relazione con alcune proprietà delle
sostanze
Essere in grado di applicare la regola dell'ottetto per la formazione dei legami chimici
Descrivere e interpretare semplici strutture molecolari
Saper riconoscere la geometria delle molecole
Spiegare la teoria del legame di valenza e l’ibridazione.
Descrivere la teoria degli orbitali molecolari.
Disegnare le strutture elettroniche delle principali molecole
Confrontare le forze di attrazione interatomiche (legame ionico, legame covalente e legame
metallico) con le forze intermolecolari.
Spiegare le differenze nelle proprietà fisiche dei materiali, dovute alle interazioni
interatomiche e intermolecolari.
Classificare i solidi in base alle interazioni fra atomi e fra molecole.
CONOSCENZE
La regola dell’ottetto
Legami covalente, ionico e metallico
Legami intermolecolari, proprietà e classificazione dei solidi
Molecole polari e apolari
Geometria delle molecole
La teoria VSEPR
Il legame chimico secondo la meccanica quantistica
Gli orbitali molecolari sigma e pi-greco
L’ibridazione degli orbitali atomici
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
La geometria delle molecole con l’utilizzo di modelli molecolari
Classificazione sperimentale delle sostanze polari e non polari
NUCLEO FONDANTE D: LA CLASSIFICAZIONE E LA NOMENCLATURA
CHIMICA DEI COMPOSTI
PREREQUISITI
Conoscere il nome degli elementi e il relativo simbolo chimico
Conoscere i vari tipi di legami chimici
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Utilizzare le formule dei composti inorganici per classificarli secondo le regole della
nomenclatura sistematica e tradizionale
ABILITA’
Classificare i composti secondo la natura ionica, molecolare, binaria, ternaria.
Assegnare il numero di ossidazione ad ogni elemento combinato.
Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per denominare i composti
A partire dal nome scrivere correttamente la formula di un composto.
CONOSCENZE
Valenza, numero di ossidazione e formule
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 66
Reazioni di formazione dei composti
Le regole della nomenclatura tradizionale, IUPAC e di Stock.
La classificazione, le proprietà e la nomenclatura dei composti inorganici binari e ternari.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Preparazione di composti: ossidi, anidridi, idrossidi, ossiacidi e sali
NUCLEO FONDANTE E : I MINERALI E LE ROCCE
PREREQUISITI
Conoscere i vari tipi di legami chimici
Distinguere i vari tipi di composti chimici
Conoscere gli stati della materia
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Comunicare attraverso la terminologia specifica della geologia descrittiva e interpretativa,
imparando a utilizzare informazioni e dati riportati nel testo e nelle figure
Correlare le molteplici informazioni descrittive e metterle in relazione con l'interpretazione
del fenomeno
ABILITA’
Osservare e imparare a riconoscere sommariamente una roccia, a partire dall'analisi della
struttura macroscopica, per classificarla come ignea, sedimentaria e metamorfica
Osservare e imparare a riconoscere sommariamente un minerale, a partire dall'analisi della
struttura macroscopica, per poterlo classificare
Saper descrivere il ciclo litogenetico di una roccia
CONOSCENZE
I minerali: caratteristiche, proprietà e classificazione
Magmi e rocce magmatiche
Il processo sedimentario e le rocce sedimentarie
Il processo metamorfico e le rocce metamorfiche
Il ciclo delle rocce
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Riconoscimento e classificazione di campioni di minerali e rocce
NUCLEO FONDANTE F: LE SOLUZIONI
PREREQUISITI
Conoscere la differenza tra sistema omogeneo ed eterogeneo
Conoscere il concetto di mole e di massa molare
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Preparare soluzioni a concentrazione nota e spiegare la solubilità nei solventi col modello
cinetico-molecolare e le proprietà colligative delle soluzioni
ABILITA’
Identificare le caratteristiche e le proprietà delle soluzioni e comparare i vari modi per
esprimere la concentrazione
Preparare soluzioni di data concentrazione (percentuale in peso e in volume, ppm, molarità,
molalità).
Descrivere le proprietà colligative delle soluzioni.
Provare la solubilità di una sostanza in acqua o in altri solventi
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 67
Costruire la curva di solubilità in acqua, in funzione della temperatura di una sostanza solida
facilmente reperibile.
Spiegare la solubilità nei solventi mediante il modello cinetico-molecolare della materia.
Svolgere esercizi sul calcolo delle concentrazioni e sulle proprietà colligative delle soluzioni
CONOSCENZE
Caratteristiche delle soluzioni. Soluzioni acquose ed elettroliti.
La concentrazione delle soluzioni.
Le proprietà colligative
La solubilità e le soluzioni sature.
I colloidi.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Riconoscimento di sostanze elettrolitiche e non.
Preparazione di soluzioni a titolo noto
Verifica delle proprietà colligative di una soluzione
BIOLOGIA
NUCLEO FONDANTE A : LA RIPRODUZIONE CELLULARE: MITOSI E
MEIOSI
PREREQUISITI
Conoscere le strutture cellulari e le loro funzioni
Conoscere nei particolari la struttura e la funzione del DNA
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Essere in grado individuare nei processi di riproduzione cellulare e di riproduzione degli
organismi la base per la continuità della vita nonché per la variabilità dei caratteri che
consente l’evoluzione degli organismi viventi
ABILITA’
Spiegare la funzione del processo mitotico
Mettere a confronto la citodieresi delle cellule animali con quella delle cellule vegetali
Distinguere tra tumore maligno e tumore benigno
Descrivere lo stile di vita grazie a cui si potrebbe prevenire il cancro
Analizzare i processi divisionali di mitosi e di meiosi mettendoli a confronto
Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata
CONOSCENZE
La divisione cellulare negli organismi procarioti ed eucarioti
Ciclo cellulare
Mitosi
Mitosi e cancro
Meiosi e riproduzione sessuata
Meiosi nella specie umana
Errori nel processo meiotico
Malattie genetiche e prevenzione
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Osservazione di preparati microscopici relativi alla riproduzione cellulare
NUCLEO FONDANTE B : MENDEL E LA GENETICA CLASSICA
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 68
PREREQUISITI
Conoscere i processi meiotici
Conoscere le caratteristiche dei gameti
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica comprendendo come viene applicato il
metodo scientifico in questa disciplina
Acquisire i concetti di base per comprendere la trasmissione dei caratteri ereditari
Essere in grado di costruire, leggere e interpretare grafici rappresentativi della trasmissione
dei caratteri ereditari
ABILITA’
Saper illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel
Saper distinguere tra caratteri dominanti e caratteri recessivi
Saper distinguere tra genotipo e fenotipo
Individuare la differenza tra genotipo omozigote ed eterozigote
Distinguere tra dominanza incompleta, codominanza, alleli multipli.
Distinguere tra eredità poligenica e pleiotropia
Spiegare perché possono comparire fenotipi completamente diversi da quelli dei genitori
Descrivere le modalità di trasmissione di alcune malattie genetiche
CONOSCENZE
Nascita della genetica
Gli esperimenti di Mendel
Aspetti di genetica umana
Una conferma delle teorie di Mendel
Interazioni alleliche e interazioni geniche
Malattie genetiche umane
NUCLEO FONDANTE C : LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE
PREREQUISITI
Conoscere le caratteristiche e le funzioni delle proteine e degli acidi nucleici all’interno
delle cellule
Conoscere la struttura e la funzione degli organuli cellulari
Conoscere i processi di divisione cellulare
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica molecolare comprendendo come viene
applicato il metodo scientifico in questa disciplina
Acquisire la consapevolezza che tutte le informazioni per dare origine a nuove cellule sono
contenute nel DNA
Acquisire la consapevolezza che le informazioni contenute nel DNA sono trasformate in
proteine
Comprendere le complesse strategie messe in atto dalla cellula eucariote per controllare con
precisione l’espressione dei suoi geni
Acquisire la consapevolezza dello stretto legame che intercorre tra espressione genica e
corretto sviluppo embrionale
Saper cogliere l’importanza della ricerca scientifica per acquisire sempre nuove
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 69
informazioni sugli agenti infettivi, sulle malattie e sulla loro evoluzione
Disporre di una base di interpretazione della genetica di virus e batteri in modo da saper
cogliere l’importanza delle applicazioni di questa disciplina in campo medico e terapeutico
Acquisire le basi per comprendere l’importanza della regolazione genica nei batteri
ABILITA’
Ripercorrere le tappe sperimentali che hanno portato a individuare nel DNA la sede
dell’informazione ereditaria
Descrivere il modello di DNA proposto da Watson e Crick
Illustrare il processo di duplicazione e i meccanismi di auto-correzione
Spiegare in che modo sia possibile in laboratorio sintetizzare velocemente copie multiple di
una catena nucleotidica tramite la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR)
Spiegare in che cosa consistono i processi di trascrizione e di traduzione della sintesi
proteica evidenziando la funzione dell’RNA messaggero e del t-RNA.
Spiegare perché un codone è formato da triplette di nucleotidi
Utilizzare la tabella del codice genetico per mettere in correlazione i codoni dell’ m-RNA
con i rispettivi amminoacidi
Distinguere tra introni ed esoni
Spiegare la struttura e il meccanismo di azione di un operone nella regolazione genica dei
procarioti
Descrivere le diverse modalità di regolazione dell’espressione dei geni eucarioti
Spiegare lo scopo dei processi di trasformazione e di trasduzione nelle cellule batteriche
Mettere a confronto un ciclo litico virale con un ciclo lisogeno
Illustrare il meccanismo d’azione dei retrovirus
CONOSCENZE
Le basi chimiche dell’ereditarietà: struttura e duplicazione del DNA.(malattie legate ad una
inesatta duplicazione del DNA: prevenzione)
Il codice genetico, la sintesi proteica e le mutazioni genetiche(malattie legate alle mutazioni
genetiche: prevenzione)
La regolazione dell’espressione genica.
La genetica dei virus e dei batteri.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Estrazione del DNA
NUCLEO FONDANTE D: LE BASI GENETICHE DELL’EVOLUZIONE
PREREQUISITI
Conoscere la teoria cellulare
Aver acquisito i concetti di autotrofo, eterotrofo, aerobio, anaerobio
Conoscere i meccanismi dell’ereditarietà
Conoscere la teoria evolutiva di Darwin
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria
darwiniana della selezione naturale
Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento e della conservazione della
variabilità genetica all’interno di una popolazione
ABILITA’
Spiegare quali conoscenze di genetica sono state in grado di chiarire la teoria darwiniana
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 70
Distinguere tra microevoluzione e macroevoluzione
Saper riconoscere i fattori evolutivi che controllano la dinamica delle popolazioni;
Scrivere l’equazione di Hardy-Weinberg conoscendo il significato delle lettere utilizzate
CONOSCENZE
Concetto di pool genico
Ampiezza, origine, mantenimento e incremento della variabilità genetica
L’equilibrio di Hardy- Weinberg
NUCLEO FONDANTE E: SELEZIONE NATURALE E ORIGINE DELLE
SPECIE
PREREQUISITI
Conoscere i meccanismi dell’ereditarietà
Conoscere la teoria evolutiva di Darwin
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria
darwiniana della selezione naturale
Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento e della conservazione della
variabilità genetica all’interno di una popolazione
ABILITA’
Descrivere gli effetti dei diversi tipi di selezione: stabilizzante, divergente e direzionale
Descrivere l’importanza del concetto biologico di specie e i meccanismi della speciazione
Spiegare perché la teoria degli equilibri intermittenti ben si adatta alla documentazione
fossile in nostro possesso
CONOSCENZE
Fattori che modificano le frequenze alleliche
La selezione naturale
Modelli differenti di selezione naturale
L’adattamento
Concetto di specie e modalità di speciazione
Isolamento genetico e modelli evolutivi
Equilibri intermittenti
NUCLEO FONDANTE F: L’ECOLOGIA
PREREQUISITI
Saper descrivere i processi legati al metabolismo energetico dei viventi, in particolare la
fotosintesi e la respirazione cellulare
Conoscere le caratteristiche fondamentali dei viventi e i criteri per la loro classificazione
Saper leggere e interpretare grafici, tabelle e diagrammi
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Comprendere come una sola specie, quella umana, abbia influito sulla biodiversità degli
habitat
Comprendere l’importanza della biodiversità e della salvaguardia degli habitat
Comprendere l’importanza di salvaguardare la variabilità delle specie e il danno ecologico
che rappresenta l’introduzione di una specie estranea in un ecosistema
ABILITA’
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 71
Definire il termine ecosistema spiegando l’importanza per la sua sopravvivenza della
disponibilità di una fonte di energia primaria, di un flusso unidirezionale di energia e dello
svolgimento dei cicli biogeochimici
Rappresentare graficamente una catena o una rete alimentare
Saper interpretare le piramidi del flusso di energia, del numero degli organismi e della
biomassa nello studio di un ecosistema
Distinguere le peculiarità dei principali ecosistemi acquatici e terrestri
CONOSCENZE
Gli ecosistemi
Il Sole come fonte di energia primaria
Il flusso unidirezionale di energia
Ecosistemi acquatici e terrestri
LINEE METODOLOGICHE GENERALI
Lezione frontale
Discussione dialogica guidata
Individuazione, all’interno delle discipline, dei nuclei concettuali fondanti
Braistorming
Ricerca ed osservazione
Esercizi applicativi, formulazione di grafici, mappe concettuali
Problem solving
Progettazione ed esecuzione di esperienze di laboratorio
STRUMENTI
Dotazioni librarie: manuali, dizionario scientifico, quadri sinottici, quotidiani, riviste
specialistiche, mappe concettuali.
Attrezzature tecniche: aula multimediale, CD, collegamento Internet, cassette video
LABORATORIO AMBIENTALE – CHIMICO-BIOLOGICO
Le attività di laboratorio per il corrente anno scolastico avranno la seguente scansione:
Almeno una volta al mese
TEMPI
I tempi di realizzazione delle attività previste nella presente programmazione dovranno tener conto
dei ritmi di apprendimento degli allievi. Le varie attività non dovranno sovrapporsi e gli allievi
saranno informati e coinvolti, e, ove possibile, anche a livello decisionale. La programmazione
avrà scansione bimestrale. Il rispetto dei tempi previsti dalla programmazione , fatte salve le
esigenze di apprendimento sopra esposte, è utile premessa per l’attivazione di interventi di
recupero o di approfondimento.
Le verifiche orali di tipo formativo saranno frequenti ed adeguatamente collocate in rapporto allo
sviluppo delle unità di apprendimento.
Si procederà a verifiche di tipo sommativo prima delle valutazioni quadrimestrali .
ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO E DEI
PERCORSI DI ECCELLENZA
Le attività di recupero saranno molteplici e potranno essere attuate secondo le seguenti modalità:
Recupero in itinere con assegnazione e correzione di lavori personalizzati o da svolgere in
autonomia;
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 72
Didattica differenziata in orario curricolare, mantenendo fisso il gruppo classe, con attività
di recupero, potenziamento e approfondimento;
Attività di studio individuale degli studenti in grado di recuperare in modo autonomo, con
la guida dei docenti in orario curricolare.
Sportello Help
Attività di tutoring
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
La verifica sarà periodica e servirà ad accertare il livello di apprendimento raggiunto da ogni
singolo alunno, sarà inerente agli obiettivi prefissati ed ai contenuti sviluppati.
Avverrà al termine dello svolgimento di un nucleo fondante o di un’unità di apprendimento,
secondo la complessità dell’argomento o del problema o quanto meno dopo lo svolgimento della
parte più significativa di essi
Avrà tipologia diversa come:
Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi
Domande in itinere a scopo ricognitivo
Prova orale
Prova scritta
Prova grafica
Prova scritto-grafica
Risoluzione di problemi
Prova pratica di laboratorio
Questionario
Domande aperte
Prove strutturate
Prove semistrutturate
Per il triennio:
Sviluppo del percorso interdisciplinare: Visione simbolica e conoscenza della natura,
chiavi di lettura del mondo
Simulazioni III prova per la preparazione agli esami di Stato con prove miste relative ai
percorsi interdisciplinari (a trattazione sintetica, a scelta multipla, risposta aperta) in
prospettiva delle Prove Invalsi.
VALUTAZIONE
La valutazione quadrimestrale si avvarrà di tutti i dati emersi dalle varie verifiche e dalle
osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento, prendendo in considerazione
le apposite griglie di valutazione allegata al presente documento. Relativamente al numero delle
prove di verifica il Dipartimento propone almeno due prove scritte e due orali per alunno ogni
quadrimestre.
I principali elementi di cui si terrà conto maggiormente nella valutazione saranno:
Grado di conoscenza dei contenuti disciplinari
Approfondimento delle tematiche trattate
Uso appropriato dei linguaggi specifici
Capacità logiche, intuitive, critiche, di analisi, di sintesi, di rielaborazione dei concetti, di
coordinamento delle conoscenze operando collegamenti nell’ottica della
multidisciplinarietà.
Inoltre, verranno presi in considerazione anche i seguenti fattori:
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 73
Impegno
Partecipazione
Raggiungimento degli standard minimi
Progressi rispetto alla situazione di partenza
Livelli di maturazione e di inserimento sociale raggiunti .
Qualora, attraverso le verifiche, si dovessero registrare esiti non positivi, relativamente
all’acquisizione di conoscenze, di competenze o di un valido metodo di studio, potranno essere
programmati interventi didattici educativi integrativi.
PROPOSTE DI ATTIVITA’ FORMATIVE INTEGRATIVE
INTERVENTI DIDATTICI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE:
Giochi di Anacleto
LABORATORIO DI BIOLOGIA CON CURVATURA BIO-MEDICA
VISITE GUIDATE. - Parco Nazionale d’Aspromonte – Orto Botanico del Parco Nazionale
della Sila - Museo di Storia naturale di Cittanova – Dipartimento di Scienze della Terra
dell’Università di Catania - Museo delle Scienze di Napoli – Parco Nazionale del Circeo –
Gole dell’Alcantara – Pendici dell’Etna
EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLA SOSTENIBILITA’ presso il Laboratorio
Ambientale e in collaborazione con gli Enti locali
ATTIVITA’ NEL LABORATORIO CHIMICO-BIOLOGICO
COLLABORAZIONE PER LE ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
ADESIONE ALLE INIZIATIVE PROGRAMMATE E DELIBERATE DALL’ OCC
NELL’AMBITO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI
Anno scolastico 2013/2014
Cognome e Nome……………………………….Classe………..Sezione………
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI PUNTI ASSEGNATI
C
O
M
P
E
T
E
N
Z
Comprensione, analisi,
sintesi, interpretazione e
rielaborazione dei contenuti.
Applicazioni di principi e
regole risolutive
Nulle
Molto scarse
Inefficaci
Incerte e meccaniche
Di base
Efficaci
Organizzate
Sicure ed efficaci
0.50
1
2
2.50
3
3.50
4
5
Uso corretto del linguaggio
scientifico, capacità di
collegamento e di
sperimentazione
Nulle
Molto scarse
Lacunose
Imprecise
Adeguate
0.25
0.50
1
1.25
1.50
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 74
E
Complete
Complete e appropriate
Notevoli
1.75
2
2.50
C
O
N
O
S
C
E
N
Z
E
Conoscenze di fatti, principi e
tecniche procedurali
Nulle
Molto scarse
Lacunose
Incerte e mnemoniche
Di base
Corrette
Corrette e complete
Corrette, complete e
approfondite
0.25
0.50
1
1.25
1.50
1.75
2
2.50
Il voto finale risulta dalla somma dei tre indicatori (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per
difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)
PUNTEGGIO………………/10
Firma del docente………………………...........
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI
A. S. 2013/14
PROVA MISTA N° 20 QUESITI A SCELTA MULTIPLA + 6 PROBLEMI E/O DOMANDE A
RISPOSTA APERTA E/O COMPRENSIONE DI TESTO
Quesiti a scelta multipla: Per ogni quesito esatto punti 0,2 (max 4 punti) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TOT
(Risposta non data 0 punti; risposta omessa 0 punti)
Risoluzione di problemi / Domanda a risposta aperta / Comprensione di testo (max 6 punti)
INDICATORI DESCRITTORI
(RELATIVI PUNTEGGI)
PUNTI ASSEGNATI
PER QUESITO
1 2 3 4 5 6
CO
MP
ET
EN
ZE
Comprensione, analisi,
sintesi, interpretazione e
rielaborazione dei contenuti.
Applicazioni di principi e
regole risolutive
Nulle (0,3) – Molto scarse (0,6)
Inefficaci (1,2) – Incerte e meccaniche(1,5)
Di base (1,8) – Efficaci (2,1)
Organizzate (2,4) - Sicure ed efficaci (3)
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 75
Uso corretto del linguaggio
scientifico, capacità di
collegamento e di
sperimentazione
Nulle (0,15) -Molto scarse (0,3)
Lacunose (0,6) – Imprecise (0,75)
Adeguate (0,9) – Complete ( 1,1)
Complete e appropriate (1,2) – Notevoli (1,5)
CO
NO
SC
EN
ZE
Conoscenze di fatti, principi e
tecniche procedurali
Nulle (0,15) – Molto scarse (0,3)
Lacunose (0,6) – Incerte e mnemoniche (0,75)
Di base (0,9) – Corrette (1,1) –
Corrette e complete (1,2) Corrette, complete e
approfondite (1,5)
PUNTEGGIO TOTALE per quesito max 6 punti
Media dei punteggi assegnati per ogni quesito punti….... /6
(criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)
VOTO FINALE…………………../10
ALUNNO……………………………………………………..classe………..sez…………data……………………
FIRMA DEL DOCENTE……………………………………………………….
Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE
INDICATORI
DI PREPARAZIO
NE
Voto (10)
Conoscenze Abilità Competenze
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
2 Nessuna – Rifiuta la
verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica
3 Conoscenze gravemente
errate e lacunose;
espressione sconnessa
Non riesce ad analizzare; non
risponde alle richieste
Non riesce ad applicare le
minime conoscenze, anche se
guidato
INSUFFICIENTE 4 Conoscenze
frammentarie, con errori
Compie analisi lacunose e
sintesi incoerenti
Applica le conoscenze minime
solo se guidato, ma con errori
5 Conoscenze mediocri ed
espressione difficoltosa
Compie qualche errore; analisi
e sintesi parziali
Applica le conoscenze minime,
ma con errori lievi
SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base;
esposizione semplice, ma
corretta
Compie analisi
complessivamente corrette e
riesce a gestire semplici
situazioni
Applica autonomamente le
conoscenze minime
DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;
esposizione corretta
Sa interpretare il testo e
ridefinire un concetto, gestendo
autonomamente situazioni
nuove
Applica autonomamente le
conoscenze anche a problemi
più complessi, ma con
imperfezioni
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 76
BUONA 8
Conoscenze complete,
con approfondimenti
autonomi; esposizione
corretta con proprietà
linguistica
Coglie le implicazioni; individua
autonomamente correlazioni;
rielabora correttamente e in
modo personale
Applica autonomamente le
conoscenze, anche a problemi
più complessi, in modo corretto
OTTIMA 9
Conoscenze complete con
approfondimenti
autonomi; esposizione
fluida con utilizzo del
linguaggio specifico
Coglie le implicazioni; compie
correlazioni esatte e analisi
approfondite; rielabora
correttamente in modo
completo, autonomo e critico
Applica e mette in relazione le
conoscenze in modo autonomo
e corretto, anche a problemi
nuovi e complessi.
10
Conoscenze complete,
ampie ed approfondite;
esposizione fluida con
utilizzo di un lessico ricco
ed appropriato
Sa rielaborare correttamente e
approfondire in modo critico ed
originale.
Argomenta le conoscenze in
modo autonomo e corretto per
risolvere problemi nuovi e
complessi; trova da solo
soluzioni originali ed efficaci.
PERCORSO INTERDISCIPLINARE
“Portano curiosi nomi greci di derivazione dotta, che significano”il Nuovo”, “il Nascosto”,
“ l’Inoperoso”, “ lo Straniero”. Sono, appunto, talmente inerti, talmenti paghi della loro
condizione, che non interferiscono in alcuna reazione chimica, non si combinano con alcun altro
elemento, e proprio per questo motivo sono passati inosservati per secoli: solo nel 1962 un chimico
di buona volontà, dopo lunghi e ingegnosi sforzi, è riuscito a costringere “lo Straniero”a
combinarsi fugacemente con l’avidissimo, vivacissimo fluoro, e l’impresa è apparsa talmente
straordinaria che gli è stato conferito il Premio Nobel” (Tratto dall’opera “Il sistema
periodico”di Primo Levi) Argon pag.1
CONTENUTI
I gas nobili
……” non doveva essere troppo difficile, si trattava di fare un elementare calcolo stechiometrico, e
di attaccare lo zinco in granuli con acido solforico previamente diluito; concentrare, cristallizzare,
asciugare alla pompa, lavare e ricristallizzare. Zinco, zinc, Zinck: ci si fanno i mastelli per la
biancheria, non è un elemento che dica molto all’immaginazione,è grigio e i suoi sali sono incolori,
non è tossico, non dà reazioni cromatiche vistose, insomma, è un metallo noioso”. (Tratto
dall’opera “Il sistema periodico”di Primo Levi) Zinco pag.34
CONTENUTI
Le reazioni chimiche: acidi,basi, sali
I calcoli stechiometrici
“in un punto la volta era crollata, e le stalattiti invece che verso il basso erano puntate di lato,
come becchi di cicogne……..c’era adesso una enorme camera……………ancora piena di
fumo……..c’era nel cielo della cupola una fenditura, e ne cadevano gocce, ma non d’acqua:gocce
lucenti e pesanti che piombavano sul pavimento di roccia e scoppiavano in mille goccioline che
rotolavano lontano………………..abbiamo capito che era mercurio ……………. gemeva da tutte le
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 77
crepe della nuova grotta, come la birra dai tini nuovi…………”(Tratto dall’opera “Il sistema
periodico”di Primo Levi) Mercurio pag. 106 -107
CONTENUTI
Rocce vulcaniche
Rocce sedimentarie:stalattiti e stalagmiti
Il mercurio e le sue caratteristiche
PROGRAMMAZIONE INGLESE
I QUADRIMESTRE: 50 ORE ( MODULI 1 – 2 )
MODULO 1 – Primo bimestre: Ottobre - Novembre
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE
Linguistiche, letterarie e
CLIL
TEMPI
Comprendere (ascoltare
ed elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso vari
canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi scritti
di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i particolari
più significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà di
argomenti noti
Saper cogliere differenze
e analogie tra la propria
realtà e quella dei paesi
anglofoni
Sostenere conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
Parafrasare, riferire e/ o
dialogare in situazioni
note e/ o improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i vari
registri linguistici
Analizzare e confrontare
testi letterari e produzioni
artistiche provenienti da
lingue/ culture diverse
Usare la L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da discipline
non linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione per
approfondire argomenti
di studio
Present tenses
4 ore
The birth of the Nation
The ballad
Geoffrey Chaucer
16 ore
Science: The Environment
-The atmosphere
-Pollution
-The water cycle
2 ore
Verifica scritta 1 ora
Approfondimento e/o pause
didattiche
3 ore
Totale 26 ore
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 78
MODULO 2 – Secondo bimestre: Dicembre - Gennaio
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE
Linguistiche, letterarie e
CLIL
TEMPI
Comprendere (ascoltare
ed elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso vari
canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi scritti
di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i particolari
più significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà di
argomenti noti
Saper cogliere differenze
e analogie tra la propria
realtà e quella dei paesi
anglofoni
Sostenere conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
Parafrasare, riferire e/ o
dialogare in situazioni
note e/ o improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i vari
registri linguistici
Analizzare e confrontare
testi letterari e produzioni
artistiche provenienti da
lingue/ culture diverse
Usare la L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da discipline
non linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione per
approfondire argomenti
di studio
Past tenses
4 ore
Renaissance poetry
English sonnet
The Tudors
14 ore
Science: The Environment
Climate changes
2 ore
Verifica scritta 1 ora
Approfondimento e/o pause
didattiche
3 ore
Totale 24 ore
Totale ore II Quadrimestre 50 ore
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 79
II QUADRIMESTRE: 49 ORE ( MODULI 2 – 3 )
MODULO 3 – Terzo bimestre: Febbraio - Marzo
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE
Linguistiche, letterarie e
CLIL
TEMPI
Comprendere (ascoltare
ed elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso vari
canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi scritti
di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i particolari
più significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà di
argomenti noti
Saper cogliere differenze
e analogie tra la propria
realtà e quella dei paesi
anglofoni
Sostenere conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
Parafrasare, riferire e/ o
dialogare in situazioni
note e/ o improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i vari
registri linguistici
Analizzare e confrontare
testi letterari e produzioni
artistiche provenienti da
lingue/ culture diverse
Usare la L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da discipline
non linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione per
approfondire argomenti
di studio
Countable/uncountable nouns
Comparatives
Superlatives
Quantifiers
4 ore
Renaissance drama
William Shakespeare
15 ore
Science: The Cell
Parts of a cell
What is DNA?
2 ore
Verifica scritta 1 ora
Approfondimento e/o pause
didattiche
3 ore
Totale 25 ore
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 80
MODULO 4 – Quarto bimestre: Aprile - Maggio
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE
Linguistiche, letterarie e
CLIL
TEMPI
Comprendere (ascoltare
ed elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso vari
canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi scritti
di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i particolari
più significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà di
argomenti noti
Saper cogliere differenze
e analogie tra la propria
realtà e quella dei paesi
anglofoni
Sostenere conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
Parafrasare, riferire e/ o
dialogare in situazioni
note e/ o improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i vari
registri linguistici
Analizzare e confrontare
testi letterari e produzioni
artistiche provenienti da
lingue/ culture diverse
Usare la L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da discipline
non linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione per
approfondire argomenti
di studio
Modals
4 ore
James I
Metaphysical poets
John Donne
14 ore
Science: The Cell
Genetically modified foods
2 ore
Verifica scritta 1 ora
Approfondimento e/o pause
didattiche
3 ore
Totale 24 ore
Totale ore II Quadrimestre 49 ore
Totale ore anno scolastico 99 ore
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 81
Tempi I tempi previsti nella programmazione sono da ritenersi indicativi, in quanto potrebbero subire
variazioni in rapporto alla situazione delle singole classi nel corso dell’anno scolastico.
Metodologia
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante riferimento ad un approccio
comunicativo di tipo funzionale-situazionale. Gli alunni saranno continuamente coinvolti in attività
singole, di gruppo e collettive e le lezioni si svolgeranno prevalentemente in lingua straniera,
tenendo ovviamente conto della capacità di comprensione della classe.
L’articolazione di ogni unità didattica metterà in atto strategie volte allo sviluppo equilibrato delle
quattro abilità.
Gli alunni saranno sempre resi consapevoli delle fasi del loro processo d’apprendimento, nella
prospettiva di una sempre maggiore autonomia di lavoro e di giudizio sul proprio operato.
Le ore relative al CLIL saranno mirate all’apprendimento di un lessico specifico di base. Questo
approccio sarà incentrato su un ruolo sempre più attivo e collaborativo degli allievi, sia tra gli
studenti stessi, che tra studenti e docente.
Attività
-Pre-ascolto
-Ascolto
-Lettura
-Comprensione
-Osservazione ed analisi
-Rielaborazione
-Consultazione di libri di testo
-Organizzazione e-o sviluppo di schemi logici
-Analisi, sintesi e rielaborazione personale
guidata
-Acquisizione di contenuti
-Produzione orale e scritta
Mezzi e strumenti
-Libri di testo
-Registratore
-Lettore CD e DVD
-Cassette, video cassette, CD e DVD
-Laboratorio linguistico
-Documenti originali
-Giornali
-Spettacoli teatrali in lingua
-Viaggi d’istruzione
-Stage all’estero
Verifica e Valutazione
Le prove di lingua straniera, sia scritte che orali, verificano la competenza linguistica raggiunta
dagli studenti.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 82
Le prove scritte, in numero di almeno due per quadrimestre, propongono esercizi diversificati
mirati alla misurazione di:
1. competenza lessicale
2. correttezza ortografica
3. conoscenza strutture grammaticali
4. competenza comunicativa
5. comprensione
6. capacità espositiva
7. acquisizione tematiche culturali programmate
Le prove orali privilegiano il dialogo studente-insegnante, studente-studente e tendono a verificare
in primo luogo la comprensione e la competenza comunicativa, quindi la correttezza grammaticale e
fonetica, oltre che l’acquisizione delle tematiche culturali programmate.
E’ prassi consolidata, come è evidente, verificare più abilità contemporaneamente (ciò non esclude
che si possano anche utilizzare prove mirate a misurare singole abilità), anche se le verifiche scritte
tendono a verificare specialmente le abilità della lettura e della scrittura, mentre quelle orali
soprattutto il parlare e l’ascoltare.
Obiettivi Didattici Prove scritte Prove orali
Conoscenze morfosintattiche e
lessicali
Test oggettivi Esercizi grammaticali e
lessicali
Abilità:
Ascoltare Dettati, test di comprensione Prove di ascolto con verifica
orale o compilazione griglie
Leggere Prove di lettura (globale,
esplorativa, analitica) con
verifica scritta (griglie, risposte
chiuse)
Prove di lettura con verifica
orale (risposte chiuse,
controllo fonetico)
Parlare Role-play, riassunti, risposte,
resoconti e analisi di testi
scritti
Scrivere Produzione personale(domande
aperte, dialoghi guidati e non,
riassunti, paragrafi descrittivi e
narrativi, email, quesiti a
risposta chiusa sugli argomenti
letterari e scientifici svolti),
La griglia di valutazione delle prove scritte è allegata alla presente programmazione.
Recupero e potenziamento
Alla fine di ogni attività didattica (unità didattica/ percorso/modulo), i docenti attiveranno modalità
rapide di verifica (interrogazioni brevi, test/dibattiti) al fine di verificare i ritmi di apprendimento ed
il raggiungimento delle competenze. In caso di alunni in difficoltà, si attiveranno interventi di
recupero, in linea con quanto stabilito nel POF d’Istituto
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 83
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE
Classe III C
Materia d’Insegnamento : Disegno e Storia dell’Arte Anno Sc. 2013/14
Prof.ssa: Plutino Maria Luisa
1. OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ/ ABILITÀ
-Conoscere le varie forme -Sapere rappresentare le figure -Acquisire le capacità di
geometriche . geometriche seguendo le normalizzare graficamente,
,graficamentapplicazione di
esercizi compless Conoscere i metodi di
rappsentare base alle norme
vigenti;
tecniche costruttive. secondo convenzioni date,
rappresentazione grafica. Saper leggere e interpretare la rappresentazione sul piano
i disegni tecnici; di oggetti spaziali.
Saper applicare i metodi di - Acquisizione di un interesse
-Individuare il momento
storico
rappresentazione grafica. verso il patrimonio artistico
entro il quale si forma e si locale e nazionale.
esprime l’opera d’arte. -Saper distinguere e collocare i Acquisire la capacità di analisi
Riconoscere i linguaggi
espressivi dell’arte.
Possedere un adeguato lessico
tecnico.
vari periodi artistici studiati nel
contesto storico e culturale.
Saper leggere un’opera d’arte
e architettonica.
di un’opera d’arte
individuando gli elementi
relativi sia al linguaggio sia al
contenuto.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Periodo N° ore
1° quadrimestre (dal l6 settembre ………. al…31 gennaio) 33
2° quadrimestre (dal 1 febbraio …………. al …11 giugno) 33
Totale Annuo 66
a) CONTENUTI DISCIPLINARI
Tematica Periodo
Disegno: Applicazione dei metodi di rappresentazione grafica I quadrimestre I
quadrimestretrimestre Assonometria isometrica di solidi semplici e composti
Assonometria planometrica di solidi – strutture architettoniche
Le sezioni
Disegno Architettonico.
Ottobre-novembre-
Dicembre-Gennaio
Arte: Il Primo Rinascimento:Brunelleschi, Masaccio, Donatello
L. B. Alberti- Architettura e urbanistica del ‘400
Ottobre-novembre
Piero della Francesca-S. Botticelli Dicembre-Gennaio
Disegno : Le sezioni applicate a solidi e gruppi di solidi.
Prospettiva di semplici solidi
II quadrimestre
Febbraio-Marzo
Aprile-Maggio
Arte : Il secondo rinascimento:il ‘500- Bramante, L. Da Vinci,
Michelangelo,Raffaello,Giorgione,Tiziano
Febbraio-Marzo
. Il Manierismo. L’Architettura del Palladio Aprile-Maggio
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 84
3. STRATEGIE E METODOLOGIE – FORME DI COINVOLGIMENTO DEGLI ALLIEVI
Per agevolare l’apprendimento della disciplina è opportuno che ci siano momenti teorici per lo svolgimento della
Storia dell’arte, accompagnati dalla lettura e analisi di opere , non soltanto con lezioni frontali,ma anche con
ed eventualmente dalla realizzazione di tavole grafiche lezioni interattive seguite da dibattito- documentazioni video -come supporto ed integrazione dell’argomento oggetto
di studio.
Per il disegno nella fase esecutiva verranno assegnati di norma disegni da elaborare o da completare
autonomamente e non semplicemente tavole da copiare. Senza rinunciare ad una esecuzione ordinata
e ad un attento controllo dei risultati, sarà data maggiore importanza alla correttezza esecutiva piuttosto che al
graficismo. graficismo
4. CRITERI DI VALUTAZIONE
Per i criteri e gli strumenti di valutazione si fa riferimento a quelli indicati nella
Programmazione del Dipartimento di Dis.e St. dell’Arte,compreso l’utilizzo delle griglie di
valutazione.
N° verifiche orali o prove strutturate per quadrimestre - 2
N° verifiche scritto-grafiche per quadrimestre - 3
Alla fine di ogni modulo verranno somministrate verifiche parziali per accertare l’acquisizione dei contenuti, mentre
alla fine del quadrimestre le verifica finali dovranno accertare il raggiungimento degli obiettivi inerenti alla
programmazione Programmazione.
Programmazione didattica educativa del Consiglio di Classe 3^C Pag. 85
PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
CLASSE 3C anno scol. 2013-2014
OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI TRASVERSALI
In relazione al PECUP vengono individuati i seguenti obiettivi che l'alunno deve consolidare
Costruzione di una positiva interazione con gli altri e con la realtà sociale e naturale:
1)Conoscere e condividere le regole della convivenza civile 2) Assumere un comportamento
responsabile e corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche 3) Assumere un
atteggiamento di disponibilità e rispetto nei confronti delle persone e delle cose, anche
all'esterno della scuola. 4) Sviluppare la capacità di partecipazione attiva e collaborativa
Costruzione del sé:
1) Utilizzare e potenziare un metodo di studio proficuo ed efficace, imparando ad
organizzare autonomamente il proprio lavoro 2)Documentare il proprio lavoro con
puntualità,completezza, pertinenza e correttezza 3) Individuare le proprie attitudini e
sapersi orientare nelle scelte future 4)Conoscere, comprendere ed applicare i fondamenti
disciplinari 5)Acquisire capacità ed autonomia di analisi, sintesi, ed organizzazione di
contenuti ad elaborazione personale 6)Sviluppare e potenziare il proprio senso critico.
2)
OBIETTIVI COGNITIVO-FORMATIVI DISCIPLINARI
Sono riferiti all'asse culturale scientifico-tecnologico
Competenze: 1) Applicare sequenze motorie complesse adeguate alle diverse situazioni
2)Conoscere ed utilizzare le esercitazioni per il miglioramento delle qualità condizionali al fine di
mantenere una buona efficienza fisica 3)Saper eseguire combinazioni semplici e complesse. 4)
Saper eseguire i fondamentali individuali dei giochi sportivi praticati 5) Saper eseguire
l'arbitraggio di almeno un gioco sportivo.
Conoscenze: 1)Strutturazione spazio-temporale 2) Conoscere la tecnica dei fondamentali di
almeno un gioco sportivo 3) Conoscere regole e l'arbitraggio di almeno un gioco sportivo
praticato
Abilità/capacità: 1) Miglioramento delle qualità fisiche 2)Acquisizione di abilità sportive 3)
Utilizzare con tecnica adeguata i fondamentali di almeno un gioco sportivo 4) Saper riconoscere
le regole nello svolgimento di almeno un gioco sportivo
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OBIETTIVI MINIMI
Competenze: 1)Responsabilità 2)Rispetto delle norme 3)Autocontrollo 4)Applicazione corretta
dei gesti proposti
Conoscenze: 1)Essere consapevole del percorso effettuato nel miglioramento delle qualità
condizionale e coordinative e nella pratica di almeno un gioco sportivo 2) Conoscere le principali
regole ed i fondamentali individuali di un gioco sportivo
Abilità/capacità: 1) Partecipare alle attività proposte con profitto 2) Esprimersi utilizzando la
terminologia adeguata 3) Costruire relazioni positive 4) Applicare le principali regole ed i
fondamentali di un gioco sportivo
CONTENUTI DISCIPLINARI
Teoria: 1)Mobilità articolare 2) Cenni di Pronto Soccorso 3) Educazione posturale 4) La forza
Pratica: 1) Tonificazione muscolare 2) Potenziamento aerobico 3) Equilibrio statico e dinamico
4)Articolarità generale 5) Consolidamento fondamentali tecnici giochi sportivi
LINEE METODOLOGICHE E STRATEGIE DIDATTICHE
Agli alunni verrà richiesto un impegno sia pratico che di rielaborazione dei contenuti proposti
durante le lezioni. Nell'insegnamento i procedimenti seguiti saranno riferiti alle esperienze, alle
necessità ed ai ritmi personali di sviluppo dei singoli alunni; così ognuno sarà posto in condizione
di perseguire obiettivi adeguati alle proprie possibilità L'insegnamento sarà il più possibile
personalizzato Si utilizzerà il problem solving per stimolare l'intelligenza motoria degli allievi, la
loro capacità di analisi, sintesi e progettazione di risposte adeguate. Per facilitare
l'apprendimento e l'acquisizione di automatismi si utilizzerà il criterio di gradualità. La scansione
temporale dei moduli sarà condizionata dai ritmi di apprendimento e dalle variabili relazionali
degli studenti. Le tecniche utilizzabili verteranno su: Lezione frontale, interattiva,multimediale
ove possibile, cooperative learning, problem solving, attività individuali e di gruppo,
esercitazioni...
Verifiche
Si avvarranno del possibile utilizzo di test, prove pratiche, interrogazioni, monitoraggio
quotidiano
Criteri
La valutazione terrà conto del livello individuale raggiunto di acquisizione di conoscenze, di
abilità e competenze, dei progressi compiuti dal momento iniziale, dell'interesse, dell'impegno,
partecipazione, frequenza, comportamento.
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