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PROGRAMMI CORSI SSIS III E IV CICLO STORIA ED EPISTEMOLOGIA DELLA FISICA a.a. 2002-2003 Prof. Mario CASTELLANA Testi: A. CHALMERS, Che cos’è questa scienza? La sua natura e i suoi metodi , Milano, Arnoldo Mondatori Editore, 1979 M. L. DALLA CHIARA – G. TORALDO DI FRANCIA, Introduzione alla filosofia della scienza, Bari-Roma, Laterza, 1999. E. BITSAKIS, Basi della fisica moderna, Bari, Ed. Dedalo, 1992 Orario ricevimento specializzandi: mercoledì ore 12,00-14,00, Palazzo “Parlangeli”, IV piano. INSEGNAMENTO Pedagogia generale SEDE Bari AREA Trasversale Gruppo da definire DOCENTE Prof.Giuseppe Russillo ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 11-13 Mercoledì ore 16-18 OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone attraverso un breve excursus storico-comparato di ripercorrere l’itinerario che ha portato la pedagogia ad articolarsi nelle scienze dell’educazione, pervenendo all’attuale ristrutturazione di scienza dell’educazione multireferenziale. Contestualmente il corso vuole sottolineare 1

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PROGRAMMI CORSI SSIS

III E IV CICLO

STORIA ED EPISTEMOLOGIA DELLA FISICA

a.a. 2002-2003

Prof. Mario CASTELLANA

Testi:

A. CHALMERS, Che cos’è questa scienza? La sua natura e i suoi metodi, Milano, Arnoldo

Mondatori Editore, 1979

M. L. DALLA CHIARA – G. TORALDO DI FRANCIA, Introduzione alla filosofia della scienza, Bari-

Roma, Laterza, 1999.

E. BITSAKIS, Basi della fisica moderna, Bari, Ed. Dedalo, 1992

Orario ricevimento specializzandi: mercoledì ore 12,00-14,00, Palazzo “Parlangeli”, IV piano.

INSEGNAMENTO Pedagogia generale SEDE BariAREA Trasversale

Gruppo da definireDOCENTE Prof.Giuseppe RussilloORARIO DI RICEVIMENTO

Martedì ore 11-13 Mercoledì ore 16-18

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone attraverso un breve excursus storico-comparato di ripercorrere l’itinerario che ha portato la pedagogia ad articolarsi nelle scienze dell’educazione, pervenendo all’attuale ristrutturazione di scienza dell’educazione multireferenziale.Contestualmente il corso vuole sottolineare l’importanza che lo sviluppo di tali discipline ha avuto nel rinnovamento del sistema formativo e nel promuovere competenze e abilità degli operatori.

PROGRAMMA Pedagogia e scienze dell’educazione:Aspetti epistemologici e problematiche attuali del sistema formativo.

BIBLIOGRAFIA R.Laporta,Avviamento alla pedagogia, Roma Carocci,2002.G.Russillo,Il primato dell’educazione,

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Vol.IIBari,Palomar.2000.G.Russillo,La scuola verso l’autogestione, Bari,Palomar,2001.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.Giuseppe RussilloProf.Antonio Genise (Cultore della materia)Dott.ssa Donatella Romanazzi(Dottore di ricerca)

INSEGNAMENTO Didattica della Chimica (classe 59 A)SEDE BariAREADOCENTE Prof. Francesco FRACASSIORARIO DI RICEVIMENTO

tutti giorni 9-12 e 16-18 Dipartimento di Chimica, campus universitario Via Orabona, 4. E’ consigliabile concordare un appuntamento (tel. 080 5442009)

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di definire l’approccio da seguire nell’illustrazione dei principi fondamentali della chimica generale, inorganica ed organica agli studenti delle scuole medie. Saranno anche evidenziati e discussi gli approcci errati piu’ comunemente utilizzati che portano ad una visione distorta della realta’.

PROGRAMMA Chimica generale, organica, inorganica, chimica, fisica e chimica biologica. Struttura della materia, Struttura atomica e molecolare. Legami chimici tra atomi. Legami chimici tra molecole. Il numero di ossidazione. Reazioni chimiche. Nomenclatura chimica. Gli stati di aggregazione della materiaI passaggi di stato. I gas. Acidi e basi Gli indicatori acido-base. L’acqua. L’ossigeno. L’idrogeno. Elettrochimica. La chimica e l’ambiente I. La chimica e l’ambiente II.

BIBLIOGRAFIAPROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.Francesco FracassiProf. Riccardo d’AgostinoProf. Piero Favia

INSEGNAMENTO: STORIA DELLA SCUOLA E DELLE ISTITUZIONIEDUCATIVE SEDE:         BARIAREA:        M-PED/02DOCENTE:  PROF.VITTORIANO CAPORALETELEFONO:  080/5714501(UNIVERSITA')DIPARTIMENTO:  SCIENZE PEDAGOGICHE E DIDATTICHEORARIO DI RICEVIMENTO: LUNEDì:8.30-12; MERCOLEDì8.30-12OBIETTIVI DEL CORSO: PROMUOVERE UNA COSCIENZA PROFESSIONALE DAL

PUNTO DI VISTA STORICO-SCOLASTICO

PROGRAMMA:  LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA SECONDARIA: DALL'ATTIVISMO

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PADAGOGICO E DALLA CONTESTAZIONE DEL ' 68 ALLE SCUOLE ALTERNATIVE;-SVILUPPO STORICO DELLA SCUOLA ITALIANA: DALLA RIFORMA GENTILE E DAI DECRETI DELEGATI DEL 1974 ALLA LEGGE SULL'AUTONOMIA DEL 1997 N.59;-IL DIBATTITO PEDAGOGICO SULLE COMPETENZE PROFESSIONALI NEI PROCESSI FORMATIVI FUNZIONALI ALLA SCUOLA ATTUALE NELLA PROSPETTIVA DELL'EDUCAZIONE PERMANENTE E DELLA SOCIETA' EDUCANTE;-PEDAGOGISTI ED EDUCATORI DEL PASSATO CHE HANNO ANTICIPATO LA RIFORMA DELLA SCUOLA ATTUALE,-VERSO LA RIFORMA DEL SISTEMA SCOLASTICO.

 BIBLIOGRAFIA:VARI,SCUOLA E SOCIETA' NELL'ITALIA UNITA, LA SCUOLA,BRESCIA,2002;V.CAPORALE,DESCOLARIZZAZIONE E AUTONOMIA,CACUCCI,BARI,2001.PROF.VITTORIANO CAPORALE

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica delle Scienze (Settore Biologico)SEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE Prof. Vito ScattarellaDIPARTIMENTO ZoologiaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi ore:10-12OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli specializzanti i fondamenti del laboratorio di

PaleobiologiaPROGRAMMA Lo scheletro. Craniometria: il neurocranio, i punti cranici,

strumenti antropometrici, misure assolute del cranio, gli indici cranici, la capacità cranica. La faccia: punti di repere e indici, la mandibola, i denti. Lo scheletro post-craniale: osteometria, misure ed indici, statura, indice schelico. Diagnosi di sesso. Diagnosi di età. Cenni di paleodemografia. Indicatori scheletrici e dentari di stress biomeccanico, nutrizionale e di malattia.

BIBLIOGRAFIA

INSEGNAMENTO Istituzioni di storia medievale e moderna SEDE BariAREA Trasversale CLASSE 37\A. Indirizzo Scienze umaneDOCENTE Prof. Angelantonio SpagnolettiORARIO DI RICEVIMENTO

Lunedì, ore 9-12Martedì ore 9-12 presso il Dipartimento di Scienze storiche e sociali (Palazzo Ateneo), stanza n.5; tel. 080\5714407

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone, nella sua prima fase, di ricostruire attraverso un excursus storico-giuridico i momenti che hanno portato alla formazioni di istituzioni politiche e amministrative nell'Europa

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tra XI e XVIII secolo, a partire dalla disgregazione dei poteri universalistici e alla diffusione del particolarismo fino alla creazione degli Stati nazionali e al loro articolarsi entro solide strutture di governo. Largo spazio sarà dedicato, successivamente, all’esame di temi e di questioni che attengono alla storia medievale e moderna esaminate sul versante, religioso, culturale, economico, spaziale e sociale. Non mancheranno riferimenti alle fonti a stampa e manoscritte e alle modalità del loro impiego.

PROGRAMMA La fine dell'unità imperiale romana, feudo e signoria, l'Impero, la Chiesa e il Papato, il Comune, il passaggio alla Signoria e al Principato, la ripresa dell'autorità monarchica, i Parlamenti, lo Stato moderno, le monarchie composite, uffici e ufficiali, l'assolutismo, monarchie e repubbliche,l’Europa e il nuovo mondo, la Riforma e il disciplinamento, la famiglia, i gruppi sociali, le istituzioni educative, le riforme settecentesche, le rivoluzioni dell'Occidente, la nascita della monarchia amministrativa, istituzioni centrali ed istituzioni periferiche, gli archivi e le biblioteche.

BIBLIOGRAFIA G. GALASSO, Poteri e istituzioni in Italia, Torino, Einaudi, 1974, pp. 1-173;M. ASCHERI, Istituzioni medievali, Bologna, Il Mulino, 1994;P. PRODI, Introduzione allo studio della storia moderna, Il Mulino, Bologna, 1999;1978;un manuale a scelta di Storia medievale e di Storia moderna.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.Angelantonio SpagnolettiProf. Elena PapagnaProf. Vincenzo Pepe

INSEGNAMENTO Didattica delle Scienze settore abiologicoSEDE BariAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Prof. Annamaria FornelliE-MAIL [email protected] 080-5442661DIPARTIMENTO Geomineralogico Univ. BariORARIO DI RICEVIMENTO Martedi ore 15-17

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PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso si propone di richiamare i concetti base dei diversi settori delle scienze della terra e di illustrare delle esperienze didattiche in aula al fine di suggerire modalità di insegnamento di tipo deduttivo. I concetti generali potranno essere ricavati dalle esperienze pratiche

- Contenuti: Le scienze della terra nelle sue diverse componenti geologiche, geomorfologiche mineralogiche e petrografiche. La tettonica delle placche come modello di formazione ed evoluzione della crosta terrestre. Principi di geologia, petrografia e mineralogia. Studio di carte geologiche. Stratigrafia e tettonica. Scala dei tempi geologici. Riconoscimento di minerali nelle rocce e di rocce sedimentarie, magmatiche e metamorfiche. Cenni sui processi petrogenetici.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Appunti delle lezioniD’Argenio, Innocenti, Sassi – Introduzione allo studio delle rocce-Utet

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Annamaria Fornelli, Vincenzo Festa (ricercatore), Antonio Paglionico (professore associato, supplente)

INSEGNAMENTO LABORATORIO di DIDATTICA della LINGUA LATINASEDE BARIAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A – 52/A

DOCENTE Prof. MATTEO MASSAROTELEFONO 0805717925 / -7902 (ufficio) - 0805014858 (anche fax)DIPARTIMENTO Studi classici e cristianiORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, ore 10-12 (dip. Studi classici e cristiani – Borgo

antico); oppure dopo le lezioni, o previo appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Analizzare, valutare e sperimentare gli strumenti e i

procedimenti didattici per guidare validamente alla interpretazione linguistica e alla traduzione dei testi latini

PROGRAMMA -         Esame e valutazione di grammatiche latine in uso nella scuola

-         formulazione di proposte di ordinamento e di esposizione didattica degli aspetti linguistici del latino (lessicali, morfosintattici, stilistici, metrici)

-         esercitazioni didattiche all’uso del vocabolario (e capacità di consultazione del fondamentale strumento lessicale di riferimento, il Thesaurus linguae Latinae)

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-         esercitazioni di illustrazione didattica degli aspetti linguistici di testi latini

-         revisione e valutazione di prove scritte di traduzione dal latino

BIBLIOGRAFIA Grammatiche latine, raccolte di temi di versione e vocabolari in uso nella scuola, con particolare attenzione agli strumenti più moderni (p.es. la Grammatica di Dionigi – Morisi – Riganti, ed. Laterza, 1997, e il vocabolario Conte – Pianezzola - Ranucci, Le Monnier 2000

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della lingua grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Piero TotaroTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell'AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 14-16

Martedì, ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente

fondata, dei complessi fenomeni linguistici riguardanti le varie parlate greche di età storica, utile ad acquisire rigorosa consapevolezza nell'offerta didattica della lingua greca.

PROGRAMMA Strumenti per lo studio della lingua greca.Percorsi didattici di lingua greca.• L'articolo e le sue funzioni sintattiche• Pronomi (dimostrativi, aujtov", interrogativi, indefiniti)• Aggettivi (funzione attributiva e predicativa)• Il verbo e la sua diatesi- attivo- medio (intensivo, di interesse, causativo, come passivo)• Aspetti, tempi, modi del verbo- aspetto verbale (azione duratura e non compiuta; azione compiuta e sue

conseguenze; azione puntuale)- uso e valore dei tempi presente (generico, iterativo, di conato,

gnomico, storico, ecc.)aoristo (propriamente detto, gnomico,

ingressivo, egressivo)perfetto (con valore di presente, azione

resultativa)- uso e valore dei modi congiuntivo (dubitativo, volitivo)

ottativo (desiderativo, concessivo,

potenziale)imperativo (positivo e negativo)

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infinito (sostantivato, imperativo,

esclamativo, assoluto, limitativo, con

valore finale-consecutivo)e proposizione infinitivaparticipio (sostantivato, attributivo,

predicativo, congiunto, assoluto)• Le proposizioni subordinate con i loro tempi e modi- proposizioni sostantive o complementari dirette dichiarative

sostantive al congiuntivo

verba timendi, cavendi, curandi

interrogativepronomi relativi e relativi-

indefiniti, proposizioni relative (improprie, attrazione

direztta e inversa del pronome

relativo, prolessi del

relativo, nesso relativo)- proposizioni complementari indirette finali

consecutivecausalitemporaliconcessive

periodo ipotetico (indipendente, misto, dipendente) - Traduzione e analisi di brani da Tucidide, Platone, Aristotele, Polibio, Plutarco.

BIBLIOGRAFIA I corsisti potranno avvalersi di un qualunque testo di grammatica greca, tra quelli in uso nei licei.Ulteriori riferimenti bibliografici e testi di autori greci (in xerocopie) saranno forniti durante il corso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Piero Totaro (presidente)Prof. Giuseppe MastromarcoProf. Olimpia Imperio

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della Letteratura grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Giuseppe MastromarcoTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Scienze dell'Antichità

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ORARIO DI RICEVIMENTO LunedÏ, ore 11.30-13.30MartedÏ, ore 11.30-13.30

OBIETTIVI DEL CORSO Ci si propone di sperimentare metodologie specifiche per la didattica della letteratura greca circa (a) líorigine del linguaggio díamore in et‡ arcaica; (b) la traduzione dei testi comici del teatro ateniese di et‡ classica.

PROGRAMMA (a) Dallíepica omerica alla lirica: poesia díamore nella Grecia arcaica; (b) La traduzione dei testi teatrali comici: teoria e prassi.

BIBLIOGRAFIA Un manuale di storia della letteratura greca a scelta tra: Canfora (Laterza), Del Corno (Principato), Privitera-Pretagostini (Einaudi), Rossi (Le Monnier).Uníantologia dei lirici greci a scelta tra: Degani (La Nuova Italia), Ferrari (Cappelli).Uníantologia di testi comici (xerocopie).Ulteriori riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Mastromarco, Imperio, Totaro

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Letteratura grecaSEDE BARIAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

L-FIL-LET/02

DOCENTE IMPERIO OLIMPIADIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell’Antichità - tel. 080-5714404ORARIO DI RICEVIMENTO Lun.-mart.-merc. Ore 15.15 – 17.15OBIETTIVI DEL CORSO Sperimentare e verificare metodologie specifiche per la

didattica della letteratura greca, attraverso l’analisi filologico-linguistica, drammaturgica e letteraria delle due tragedie sofoclee in rapporto a un nucleo tematico fondamentale: la caratterizzazione del personaggio di Odisseo nella tragedia greca in rapporto alla problematica etico-politica della ‘Ragion di Stato’.

PROGRAMMA La figura di Odisseo nell’Aiace e nel Filottete di SofocleBIBLIOGRAFIA Sofocle. Aiace (Marsilio, Venezia). Sofocle. Trachinie. Filottete

(Rizzoli, Milano). Ulteriore bibliografia sarà fornita durante il corso.Un manuale di letteratura greca a scelta tra: Canfora (Laterza, Roma-Bari), Privitera-Pretagostini (Einaudi, Torino), Rossi (le Monnier, Firenze).

PROPOSTA DI COMMISSIONE IMPERIO-MASTROMARCO-TOTARO

INSEGNAMENTO Laboratorio di storia della storiografiaSEDE Bari, Dipartimento di Scienze Storiche e SocialiAREA Scienze umaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Biagio SalveminiDIPARTIMENTO Scienze Storiche e Sociali

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ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e martedì, ore 10-12OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di discutere temi di storia degli spazi

umanizzati sulla base di alcuni testi classici della storiografia francese del Novecento.

PROGRAMMA La storiografia francese e gli spazi umanizzati.1. Il vocabolario dello storico e quello degli attori sociali2. Relazioni fra uomo e ambiente3. L’insediamento4. I flussi5. Ceti e poteri territoriali6. Identità e rappresentazioni dello spazio7. L’apogeo del territorio: lo Stato post-napoleonico8. Gli spazi industriali e post-industriali

BIBLIOGRAFIA L. Febvre, La terra e l’evoluzione umana. Introduzione alla geografia storica, Torino 1980;M. Bloch, I caratteri originari della storia rurale francese, Torino 1973;B. Salvemini, Luoghi di antico regime. La costruzione dello spazio nella storiografia francese, in “Storica”, 1997, n. 9, pp. 7-62.

INSEGNAMENTO Didattica della microbiologiaSede LECCEAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE Domenico TricaricoTELEFONO 080-5442802DIPARTIMENTO Farmacobiologico, II pianoORARIO DI RICEVIMENTO Ore 15-16 lunedì e venerdìOBIETTIVI DEL CORSO Fornire indicazioni per

Impostazione didattica del corso di MicrobiologiaInformazioni aggiornate su patologie infettivee terapi

PROGRAMMA Generalità sui batteriMorfologia e funzione della cellula battericaColtivazione dei batteri Metabolismo dei batteriGenetica dei batteriBatteri patogeniMetodi di controllo della proliferazione battericaAntibioticiInibitori della sintesi di acidi nucleiciChinoloniRifamicinePerturbatori del metabolismoSulfamidiciInibitori della sintesi della parete cellularebeta-lattamiciPerturbatori della membrana plasmaticaPolimixine, anfotericina, nistatina

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Inibitori della sintesi proteicaaminoglicosiditetraciclinecloramfenicolimacrolidi come l’eritromicinaAntifunginiGeneralità sui VirusMorfologia e strutturaGenetica dei virusReplicazione viraleTipi di VirusBatteriofagiAntiviraliAnti HIVAntierpeticiTerapia epatiteInterferoniVacciniSieri

BIBLIOGRAFIA Microbiologia e Immunologia, G. Poli, Utet

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA

SEDE BARIAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43a – 50a

DOCENTE PROF. RUGGIERO STEFANELLITELEFONO 080.5714732DIPARTIMENTO LINGUISTICA LETTERATURA E FILOLOGIA MODERNAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì – Venerdì – Sabato h. 8,30-9,30/11,00-12,00OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio si propone di attivare, in prospettiva delle pratiche

di applicazione didattica, le metodiche di approccio e di sistemazione della lingua italiana in ordine alla comprensione, alla fruizione e all’uso della stessa in tutte le sue funzioni e forme: dalla morfologia al lessico e allo stile attraverso la realizzazione della “grammatica in classe”.

PROGRAMMA Esercitazioni per lo sviluppo delle abilità di base. La pratica fonetica e l’ortoepia. Il riconoscimento del segno linguistico. Selezione e combinazione dei segni per la costruzione dell’enunciato. Le funzioni dell’enunciato. Logica e consequenzialità della concatenazione verbale. La scelta dell’espressione: questioni didattiche per il miglioramento delle capacità espressive. Gli strumenti didattici per l’organizzazione della lingua: corrispondenza, relazione, cronaca, riassunto, questionario, intervista, invenzione, lettura formativa, ortografia, elaborazione concettuale, correzione. I registri dell’espressione: funzionalità e infunzionalità.La prosa, la poesia. La conquista dello “stile”.

BIBLIOGRAFIA CRAICI Laura, Parlare italiano e scrivere, Milano (Vallardi) 1998.

PROPOSTA DI PROF. RUGGIERO STEFANELLI

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COMMISSIONE

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA LETTERATURA ITALIANA

SEDE BARIAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43a – 50a - 51a

DOCENTE PROF. Vanna ZaccaroTELEFONO 080.5714734DIPARTIMENTO LINGUISTICA LETTERATURA E FILOLOGIA MODERNAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì – Venerdì h. 8,30-9,30/11,00-12,00OBIETTIVI DEL CORSO Si intende offrire/cercare insieme alla comunità interpretativa

degli specializzandi una ipotesi curriculare, modulare, per l'insegnamento della letteratura italiana nella scuola media e superiore.

PROGRAMMA Costruzione di percorsi storico-culturali, tematici, di genere, pensati in modo da favorire l'interisciplinarietà. Proposte di piani di lavoro annuali

BIBLIOGRAFIA R. STEFANELLI, Programmazione modulare e strumenti didattici della letteratura italiana, Stampa del doge, Bari, 2002; G. ARMELLINI, A. COLOMBO, La ,letteratura italiana. Manuale per l'insegnante, Zanichelli, Bologna 1999, R. LUPERINI, Insegnare la letteratura oggi, P. Manni, Lecce 2000.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Vanna Zaccaro, R. Stefanelli

INSEGNAMENTO Metodologia e Didattica della Letteratura LatinaSEDE BariAREA Linguistico-letterarioCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 A; 52 A

DOCENTE Paolo FedeliTELEFONO 080-5714420DIPARTIMENTO Scienze dell’AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 10-13OBIETTIVI DEL CORSO Insegnamento della didattica della storia letterariaPROGRAMMA Proposte metodologiche e didattiche per l’insegnamento della

letteratura latinaBIBLIOGRAFIA Verranno fornite fotocopie dei brani da analizzarePROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.ssa Rosalba Dimundo

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica Di Storia e Fondamenti della Matematica

SEDE BariAREA Fisica-Matematica-InformaticaCLASSE/CLASSI 49 A

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Prof. Margherita BarileDIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO secondo appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Indicare agli studenti possibili metodi (sperimentati e non) di

insegnamento della matematica che diano la prevalenza all’aspetto sematico-fondazionale anziché a quello sintattico-strutturale, con riferimento all’origine storica dei concetti.

PROGRAMMA Esperienze e riflessioni su vari argomenti matematici tratti dai programmi delle scuole superiori, tra cui: il metodo assiomatico-deduttivo, i numeri complessi, le coniche, la probabilità.

INSEGNAMENTO Didattica della Fisica ISEDE BariAREA 2

Indirizzo Fisico-Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 A38 A – 34 A

DOCENTE Rosa StellaTELEFONO 080-5443217DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 17-18

Venerdì ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO Analizzare le problematiche connesse al processo di

insegnamento/apprendimento della Fisica presentando i presupposti teorici di riferimento.Discutere criticamente strategie, metodi e strumenti al fine di un loro utilizzo flessibile ed efficace nella progettazione e gestione delle attività didattiche per un apprendimento significativo della Fisica.

PROGRAMMA Modelli di apprendimento. Modelli di insegnamento. Costruttivismo e schemi di conoscenza.Conoscenza ed educazione scientifica. Formazione scientifica nella Scuola Secondaria.L’educazione scientifica e la professionalità dei docenti.

Conoscenza di senso comune e conoscenza scientifica: analisi dei risultati della ricerca didattica di alcuni schemi concettuali alternativi in Fisica.

Strategie di insegnamento e cambiamento concettuale. Modelli di cambiamento concettuale.Esempi di percorsi basati sull’uso di modelli di cambiamento concettuale. (continua )Riflessione approfondita su problemi concettuali, interpretativi, metodologici che emergono dall’analisi didattica di un argomento scientifico. L’esemplificazione dello studio del movimento. Proposte di percorsi centrati sulle attività sperimentali e sulle esplorazioni delle idee: dall’analisi dei fenomeni alla modellizzazione newtoniana.

BIBLIOGRAFIA Dispense del docente12

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A. Arons 1992 Guida all'insegnamento della fisica trad. it. Bologna Zanichelli

A. Arons 1997 Teaching introductory Physics John Wiley & Sons

M. Vicentini, M. Mayer (a cura di) 1996 Didattica della Fisica Firenze La Nuova ItaliaN. Grimellini Tomasini, G. Segrè (a cura di) Conoscenze

scientifiche: le rappresentazioni mentali degli studenti 1991 Firenze: La Nuova Italia

M. Michelini, R. M. Sperndeo 2002 Proposte didattiche su Forze e movimento Forum Editrice Universitaria Udinese

AREA: FISICA, MATEMATICA ED INFORMATICACORSO DI DIDATTICA DELLA FISICA IIDocente: prof. Chiara EvangelistaOrario di ricevimentoOgni mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.Obiettivo del corsoIl corso si propone di :· mettere in evidenza  le difficoltà concettuali e di ragionamento deglistudenti;· esaminare criticamente la trattazione di alcuni concetti fondamentaliin libri di testo di grande diffusione;· stabilire percorsi di sviluppo logico dei concetti;· valutare l'efficacia didattica di tali percorsi, attraverso criteri emetodi di verifica dell'apprendimento.ProgrammaI campi della Fisica su cui si articola il corso sono:Elettrostatica, Correnti elettriche, Elettromagnetismo, Onde, Ottica.Testi consigliatiArnold B. Arons,    "Guida all'insegnamento della Fisica" ,  Zanichelli.M. Vicentini e M. Mayer,  "Didattica della Fisica",  La Nuova ItaliaEditrice.Per la parte relativa all'Ottica, si farà riferimento anche ad ipertestiinterattivi in rete,   contenenti animazioni Java.

INSEGNAMENTO Psicologia dell’handicap e della saluteSEDE BariAREA Scienze motorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29/30A – 2/40A

DOCENTE Antonietta CurciTELEFONO 080 5714213DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, 15.00-17.00

Venerdì, 11.00-12.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire le linee guida alla comprensione

psicologica dei comportamenti rilevanti per la salute, di definire il concetto di malattia in un’ottica psicosociale, di introdurre il tema dell’handicap e della riabilitazione e di proporre una comprensione psicosociale dei problemi del pregiudizio e degli

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stereotipi sull’handicap.PROGRAMMA Salute e malattia

Processi psicologici e psicosociali rilevanti per la salute Definizione e classificazione delle menomazioniRitardo mentale, adattamento e competenza socialePregiudizi e stereotipi sulle disabilitàIntegrazione delle disabilità

BIBLIOGRAFIA Soresi, S. (1998). Psicologia dell’handicap e della riabilitazione. Bologna: Il Mulino.Zani, B. e Cicognani, E. (2000). Psicologia della salute. Bologna: Il Mulino.

INSEGNAMENTO Tradizione cristiana e culture europee SEDE BARIAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A

DOCENTE VITO LOZITOTELEFONO 080 5714706DIPARTIMENTO Scienze storiche e geograficheORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi 10-12OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di analizzare, seguendo un itinerario storico-

antropologico, i rapporti intercorrenti tra religione e magia, presenti nelle tradizioni culturali europee, allo scopo di individuare le influenze da essi determinati, specie in epoca medievale, nei sistemi di vita sociale ed economica.

PROGRAMMA Attraverso la lettura delle opere di autori medievali, si vorrà cogliere gli aspetti del fenomeno del messaggio cristiano che affermatosi nelle regioni europee, ne sconvolse le strutture economiche, sociali e culturali. L’affermazione della religione cristiana nell’Irlanda e nei Paesi anglosassoni provocò il tramonto di una tradizione eroica e culturale, che tuttavia si ritrova nelle rune finniche e nelle leggende germaniche, le quali vedono nella diffusione del cristianesimo la fine di un mondo regolato dalle imprese di guerrieri, di maghi, di semidei, di divinità femminili.

BIBLIOGRAFIA V. Lozito, Agiografia Magia Superstizione ed. Levante, Bari 1999E. Petoia, Miti e Leggende del Medioevo ed. Newton Compton, Roma 1992

PROPOSTA DI COMMISSIONE V. Lozito, A. Giganti, G. Mongelli

INSEGNAMENTO Tradizione cristiana e culture europee SEDE FOGGIAAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A

DOCENTE VITO LOZITOTELEFONO 080 5714706DIPARTIMENTO Scienze storiche e geografiche

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ORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi 10-12OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di analizzare, seguendo un itinerario storico-

antropologico, i rapporti intercorrenti tra religione e magia, presenti nelle tradizioni culturali europee, allo scopo di individuare le influenze da essi determinati, specie in epoca medievale, nei sistemi di vita sociale ed economica.

PROGRAMMA Attraverso la lettura delle opere di autori medievali, si vorrà cogliere gli aspetti del fenomeno del messaggio cristiano che affermatosi nelle regioni europee, ne sconvolse le strutture economiche, sociali e culturali. L’affermazione della religione cristiana nell’Irlanda e nei Paesi anglosassoni provocò il tramonto di una tradizione eroica e culturale, che tuttavia si ritrova nelle rune finniche e nelle leggende germaniche, le quali vedono nella diffusione del cristianesimo la fine di un mondo regolato dalle imprese di guerrieri, di maghi, di semidei, di divinità femminili.

BIBLIOGRAFIA V. Lozito, Agiografia Magia Superstizione ed. Levante, Bari 1999E. Petoia, Miti e Leggende del Medioevo ed. Newton Compton, Roma 1992

PROPOSTA DI COMMISSIONE V. Lozito, A. Giganti, G. Mongelli

Corso di DIDATTICA di ALGORITMI E STRUTTURE DATIa.a. 2002-03 (III semestre)

DOCENTE: Dott. Stefano Ferilli

Programma Provvisorio

1. Algoritmi e programmi

Lo sviluppo del software e la qualità dei programmi. Principi di progettazione e tecniche di programmazione. Il ruolo delle tecniche di astrazione nel progetto di programmi: Astrazione dei dati e

astrazione funzionale. Richiami sull’astrazione funzionale, la modularizzazione ed il passaggio di parametri.

2. Algebre di dati

Dati e rappresentazioni, requisiti delle astrazioni di dati, costrutti. Astrazioni di dati e dati primitivi. Specifica sintattica e semantica tramite pre- e post-condizioni sulle operazioni. La realizzazione.

3. Strutture lineari di dati

Liste: specifiche, realizzazioni attraverso rappresentazioni sequenziali e collegate. Pile: specifiche e realizzazioni alternative, pile e procedure ricorsive. Code: specifiche e realizzazioni alternative. Valutazione della complessità degli operatori realizzati. Scelta, implementazione e verifica di algoritmi per la ricerca, l'ordinamento e la fusione

delle strutture dati proposte.

Libri di riferimento15

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A. Bertossi "Algoritmi e Strutture di Dati" UTET

Comunico anche che il mio orario di ricevimento studenti e' fissato il mercoledi' dalle ore 10 alle ore 12.

INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE LECCEAREA Area 1 – Formazione per la funzione docenteCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Discipline trasversali

DOCENTE Prof. Pietro Mario PEDONEDIPARTIMENTO Docente esterno a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO Da concordare e definire con gli specializzandiOBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha la finalità di introdurre gli specializzandi allo studio e

all’approfondimento di temi, problematiche e procedure valutative in contesti educativi e formativi, allo studio sistematico, quindi, della docimologia, la cultura della valutazione.Al fine di far acquisire ben precise competenze in tema di valutazione, requisiti essenziali per obiettive e ottimali prestazioni docimologiche, le metodologie di lavoro saranno critico-espositive e partecipative, con lezioni frontali e interattive e con gruppi di lavoro.

PROGRAMMA 1. Il concetto di valutazione;2. La docimologia:

- valutazione ed età generazionali;- valutazione e gradi di scuola;- valutazione e scuola secondaria superiore;- insegnamenti e processi valutativi;

3. Docimologia e psicopedagogia:- forme, momenti, caratteristiche e funzioni della

valutazione;4. Chi e cosa valutare:

- gli allievi;- i ritmi e i livelli di apprendimento;- le conoscenze;- le competenze;- l’istituto;

5. La valutazione- tramite test a scelta multipla, di rendimento, di

profitto, prove strutturate e questionari;- tramite l’osservazione partecipante, l’intervista

(strutturata, semistrutturata e non strutturata), i colloqui, le analisi di casi specifici;

6. L’autovalutazione:- oggetti del valutare. Soggetto insegnante/azione di

insegnamento;- scopi del valutare: controllo/sviluppo;- soggetti del valutare: esterno/interno;- metodi del valutare: paradigma

docimologico/paradigma ermeneutico;- il portfolio: nuovo strumento di valutazione e

autovalutazione;16

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- autovalutazione e sviluppo professionale: l’autovalutazione degli insegnanti; la professionalità docente; autoanalisi e efficacia dell’insegnamento;

- valutazione dell’azione didattica: ambiti di indagine dell’insegnamento, dimensione organizzativa, dimensione metodologica, dimensione relazionale, la flessibilità come principio chiave;

- autoanalisi di istituto;- valutazione di sistema;- autonomia scolastica e professionalità docente.

BIBLIOGRAFIA - Testi base per l’esame:1. L. Santelli Beccegato – B.M. Varisco,

Docimologia. Per una cultura della valutazione, Guerini e Associati, Milano 2000;

2. P. Pedone, Psicologia e Scienze dell’educazione, Vol.1°, Cappelli Editore, Bologna 2000 – Capp. 6,7,8.

3. P. Pedone, Psicologia e Scienze dell’educazione, Vol.2°, Cappelli Editore, Bologna 2000 – Capp. 5,6,7,8,9,10,11.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE DISCIPLINE ECONOMICO – GENERALI

SEDE BARIAREA ECONOMICO – GIURIDICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

19 A

DOCENTE Prof. Giovanni SCARANOORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì dalle 14 alle 15OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti un itinerario didattico- metodologico che,

mediante lezioni, esercitazioni, ricerche e lavori di gruppo, solleciti quelle capacità di analisi, di eleborazione e di sintesi, che dovranno poi essere trasferite nella pratica quotidiana dell’insegnamento.

PROGRAMMA PRIMA PARTE (teoria): Libertà ed autonomia d’insegnamento del docente, con particolare riguardo alle discipline economico generali.I programmi ministeriali: premesse e avvertenze.I contenuti essenziali per la formazione di base.Il cd. “contratto formativo” relativo all’apprendimento delle discipline economiche. Lettura di un P.O.F..La lezione: l’insegnamento in classe e mediante l’ausilio di nuovi strumenti audiovisivi; le tecnologie dell’informazione.Autonomia didattica ed organizzativa: dai blocchi tematici ai moduli; L’organizzazione modulare e flessibile della didattica; Ritmi e stili di apprendimento; La modularità come strategia formativa e come architettura di sistema.Programmazione didattica e progettazione modulare.Il problema della valutazione scolastica; classificazione, misurazione e valutazione; la funzione della valutazione;

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Metodi e mezzi di valutazione.Modularità, crediti formativi e certificazioni delle competenze.L’integrazione degli alunni portatori di handicap.SECONDA PARTE (pratica): La programmazione dell’attività didattica delle discipline economiche negli istituti scolastici superiori. Programmazione disciplinare ed individuale.Lavoro di gruppo: impostazione e simulazione di una lezione.Esame libri di testo più usati: considerazioni metodologiche e strutturali.L’attività di recupero; gli IDEI e lo sportello HELP: pregi e difetti. La funzione del coordinatore e del “tutor”.Lavoro di gruppo: simulazione di un’attività di recupero. Progetti, “stage” e visite guidate afferenti le discipline economiche.Lavoro di gruppo: simulazione di uno “stage”.

Gli argomenti innanzi riportati non saranno trattati secondo il suddetto ordine bensì intervallati dalle relative esercitazioni che si rendessero via via necessarie per soddisfare le esigenze didattiche dei corsisti.

BIBLIOGRAFIA Dispense

INSEGNAMENTO Storia delle istituzioni e della società romanaSEDE FoggiaAREA Linguistico letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 A

DOCENTE Giorgio Paolo MaselliTELEFONO 080.5714425 – 080.5717507DIPARTIMENTO Scienze dell’Antichità (Università degli Studi di Bari)ORARIO DI RICEVIMENTO Nelle ore immediatamente precedenti e susseguenti quelle di

lezioneOBIETTIVI DEL CORSO Approfondimento delle componenti di storia economica e

sociale della res publica, anche mediante l’analisi di testi letterari ed epigrafici

PROGRAMMA Economia e società romana dal IV sec. a.C. ad AugustoBIBLIOGRAFIA Cicerone, In difesa di Lucio Flacco (a cura di G. Maselli),

Padova, Marsilio, 2000; G. Clemente, Guida alla storia romana, Milano, Mondadori, 1990; G. Maselli, Argentaria. Banche e banchieri nella Roma repubblicana, Bari, Adriatica Ed., 1986; G. Maselli, Sulle prime attività bancarie in Roma, in “AION” (Sez. Fil.Lett), 2-3, 1980-81, pp. 125-141; G. Maselli, Valenze didattiche e valenze sociali nell’epigrafe di un affarista, in AA.VV. Didattica del classico. Nuovi orientamenti fra continuità e tradizione, Foggia, Leone Ed., 1991, pp. 534-541

PROPOSTA DI COMMISSIONE G. P. Maselli, De Filippis, Russo, Cipriani

INSEGNAMENTO Metodologia e Didattica della StoriaSEDE BariAREA Linguistico Letteraria – terzo semestre

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43-50-51A

DOCENTE Prof.ssa Giovanna Da MolinTELEFONO 080/5714755DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Storiche e GeograficheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì – ore 15.30 –19.00 c/o Dipartimento di Scienze

Storiche e GeograficheOBIETTIVI DEL CORSO Per incentivare nel discente della scuola media inferiore e

superiore, la percezione della concreta attualità della conoscenza storica nel mondo della “globalizzazione” e della “comunicazione multimediale”, occorre attivare nella preparazione dell’insegnante i legami tra ricerca e didattica curando le indispensabili premesse propedeutiche e metodologiche.Questo non solo per consentire al docente consapevoli adozioni di percorsi e strumenti di indagine, ma anche per perseguire una piena padronanaza della disciplina quale requisito fondamentale e preliminare ad una buona qualità del suo insegnamento.Obiettivo del corso SSIS di “Metodologia e didattica della storia” tenuto dalla Prof.ssa Da Molin, è quindi quello di orientare i futuri insegnanti della scuola secondaria nella scelta di metodi e strumenti per l’insegnamento della storia, senza trascurare il supporto didattico fornito dalle nuove tecnologie.I temi delle lezioni sono finalizzati all’elaborazione di un percorso didattico che porti allo sviluppo delle competenze storiche del docente e alla capacità di utilizzarle in modo autonomo.

PROGRAMMA G. Da Molin, Famiglia e matrimonio nell’Italia del Seicento, Cacucci, Bari 2000.

G. Greco, Elementi di metodologia e di didattica della storia, 2 ed., “Le categorie e l’identità della storia” n. 1, Clueb 2000

R. Neri, Insegnare la storia nella scuola media: una proposta, La Nuova Italia, Firenze 1998

I corsisti dovranno concordare un testo col docente. Inoltre saranno forniti appunti di studio.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

A) Metodologia applicata alla storia

G. Greco, Elementi di metodologia e di didattica della storia, 2 ed., “Le categorie e l’identità della storia” n. 1, Clueb 2000

A. D’Orsi, Piccolo manuale di storiografia, B. Mondadori, Milano, 2002

S. Guarracino, Le età della storia. I concetti di Antico, Medievale, Moderno e Contemporaneo, B. Mondadori, Milano 2001

P. Delogu, Introduzione allo studio della storia medievale, Bologna, Il Mulino, 199419

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A. Placanica, L’età moderna. Alle radici del presente: persistenze e mutamenti, B. Mondadori, Milano 2001

P. Pombeni, Introduzione alla storia contemporanea, Bologna, Il Mulino, 1997

P. Macry, La società contemporanea. Una introduzione storica, Bologna, Il Mulino, 1992

F. Braudel, I tempi della storia. Economia, società, civiltà, Dedalo, Bari 1985

C. M. Cipolla, Introduzione allo studio della storia economica, Il Mulino, Bologna, 1988

F. Braudel, La storia e le altre scienze sociali, Laterza, Bari 1974

P. Macry, Introduzione alla storia della società moderna e contemporanea, Bologna, Il Mulino 1980

P. Sorcinelli, Il quotidiano e i sentimenti. Viaggio nella storia sociale, B. Mondadori, Milano 2002

M. Barbagli, Sotto lo stesso tetto. Mutamenti della famiglia in Italia dal XV al XX secolo, Il Mulino, Bologna 1984

M. Barbagli – D. Kertzer (a cura di), La storia della famiglia in Italia, Il Mulino, Bologna 1992

M. Barbagli – D. Kertzer (a cura di), Storia della famiglia in Europa. Dal Cinquecento alla Rivoluzione francese, Laterza, Roma-Bari, 2002

G. Da Molin, Famiglia e matrimonio nell’Italia del Seicento, Cacucci, Bari 2000

G. Delille, Famiglia e proprietà nel Regno di Napoli, Einaudi, Torino 1988

A. Brusa, M. Cecalupo, La terra abitata dagli uomini, Progedit, Bari 2000

M. Bloch, Apologia della Storia, Laterza, Roma – Bari 1998

F. Braudel, Scritti sulla storia, Mondadori, Milano 1973

B) Didattica applicata alla storia

S. Guarracino, Guida alla storiografia e didattica della storia: per insegnanti di scuola media e superiore, Roma., Editori Riuniti 1992

S. Guarracino - D. Ragazzini, L’insegnamento della storia: operazioni storiografiche e operazioni didattiche, Scandicci 1991

S. Guarracino - D. Ragazzini, Storia e insegnamento della storia: problemi e metodi, Feltrinelli, Milano 1980

S. Guarracino - A. De Bernardi, Dizionario di storia, Mondadori, Milano 1995

S. Guarracino - A. De Bernardi, Dizionario di storiografia, Mondadori, Milano 1996

R. Neri, Insegnare la storia nella scuola media: una proposta, La Nuova Italia, Firenze 1998

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R. Dondarini, Per entrare nella storia. Guida allo studio, alla ricerca e all’insegnamento, “ 2 ed., “Heuresis. Scienze Storiche”, Clueb 2000

T. Cornacchioli, Storia e mediazione didattica. Ipotesi per una didattica della storia, “I sentieri di Minerva”, Le Nuvole 2000

D. Antiseri, Didattica della storia. Epistemologia contemporanea, 3 ed. “I problemi della didattica”, Armando 1999

G. Deiana, Io penso storia ti piace. Proposte per la didattica della storia nella scuola che si rinnova, 2 ed. “Strumenti per una didattica rinnovata” n. 1, Unicopli 1999

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della storiaSEDE BariAREA Scienze Umane – terzo semestreCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37 A

DOCENTE Prof.ssa Giovanna Da MolinTELEFONO 080/5714755DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Storiche e GeograficheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì – ore 15.30 –19.00 c/o Dipartimento di Scienze

Storiche e GeograficheOBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio di didattica della storia ha lo scopo di insegnare ai

futuri docenti come organizzare essi stessi un laboratorio didattico e operativo per l’insegnamento di questa disciplina. Questo solleciterà gli studenti a interrogarsi su “come” si fa storia, conoscendo e facendo propri alcuni strumenti dello storico: costruire ipotesi, argomentare le tesi con prove, comparare fenomeni, utilizzare le fonti.In particolare il corso sarà articolato in esercitazioni di gruppo in cui saranno lette e interpretate alcune fonti per lo studio della famiglia del passato (stati delle anime e catasti) con la successiva immissione dei dati nel computer ed elaborazione grafica degli stessi. Queste esercitazioni hanno lo scopo di dimostrare come “la fonte” non sia solo uno strumento di ricerca per lo storico ma possa diventare lo strumento per un apprendimento che, stimolando nel discente alcune operazioni mentali di decodificazione, analisi e sintesi, risulta più coinvolgente, motivante e duraturo. Inoltre saranno organizzati lavori di grppo per l’elaborazione di mappe concettuali su alcuni argomenti esposti durante il corso.

PROGRAMMA G. Da Molin, I figli della Madonna, Cacucci, Bari 2001

R. Neri, Insegnare la storia nella scuola media: una proposta, La Nuova Italia, Firenze 1998

Appunti di studio sulle “Fonti archivistiche e ricerca storica”

I corsisti dovranno concordare un testo col docente. Inoltre saranno forniti appunti di studio.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO21

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S. Guarracino, Guida alla storiografia e didattica della storia: per insegnanti di scuola media e superiore, Roma., Editori Riuniti 1992

S. Guarracino - D. Ragazzini, L’insegnamento della storia: operazioni storiografiche e operazioni didattiche, Scandicci 1991

S. Guarracino - D. Ragazzini, Storia e insegnamento della storia: problemi e metodi, Feltrinelli, Milano 1980

S. Guarracino - D. De Bernardi, Dizionario di storia, Mondadori, Milano 1995

S. Guarracino - A. De Bernardi, Dizionario di storiografia, Mondadori, Milano 1996

R. Neri, Insegnare la storia nella scuola media: una proposta, La Nuova Italia, Firenze 1998

G. Greco, Elementi di metodologia e di didattica della storia, 2 ed., “Le categorie e l’identità della storia” n. 1, Clueb 2000

R. Dondarini, Per entrare nella storia. Guida allo studio, alla ricerca e all’insegnamento, 2 ed., “Heuresis. Scienze Storiche”, Clueb 2000

N. Baiesi – G. Dicaro – M. Russo, Il laboratorio di didattica della storia, “Paidos” n. 15, Il Ponte Vecchio, 1994

T. Cornacchioli, Storia e mediazione didattica. Ipotesi per una didattica della storia, “I sentieri di Minerva”, Le Nuvole 2000

D. Antiseri, Didattica della storia. Epistemologia contemporanea, 3 ed. “I problemi della didattica”, Armando 1999

G. Deiana, Io penso storia ti piace. Proposte per la didattica della storia nella scuola che si rinnova, 2 ed. “Strumenti per una didattica rinnovata” n. 1, Unicopli 1999

P. Sorcinelli, Il quotidiano e i sentimenti. Viaggio nella storia sociale, B. Mondadori, Milano, 2002

G. Da Molin , I figli della Madonna, Cacucci, Bari 2001

INSEGNAMENTO TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO

SEDE FOGGIAAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/A – 50/A

DOCENTE LECCESE DAVIDE ANTONIODIPARTIMENTOORARIO DI RICEVIMENTO Ogni mercoledì, dalle 16,15 alle 17,15OBIETTIVI DEL CORSO Fornire consapevolezza professionale e competenza formativa

nelle Tecniche di valutazione del comportamento linguistico1. Gli specializzanti saranno guidati nel problema generale della valutazione scolastica, con specifico approdo a quella della comunicazione e del

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comportamento linguistico (nella trasversalità della funzione formativa e didattica)

2. La centralità della comunicazione, nella relazione insegnamento/apprendimento, sarà analizzata nei suoi aspetti teorico-pratici, prima che valutativi e nel superamento della unicità dei messaggi e dei contenuti disciplinari. Particolare risalto verrà dato ai linguaggi settoriali, ai codici disciplinari e alla interazione tra i linguaggi dichiarativi e quelli esplicativi della persona/alunno. Si farà riferimento – sia pur incidentale – alle teorie e agli aspetti psicologici della comunicazione.

3. Saranno analizzati gli aspetti specifici e professionalizzanti delle teorie della Linguistica, sia con sviluppo storico, che sociale e didattico.

PROGRAMMA 1. Presentazione del Corso2. La valutazione scolastica : Teorie, tecniche, sistemi

applicativi, laboratorio esemplificativo.3. La comunicazione: Teorie, tecniche, sistemi applicativi,

Laboratorio esemplificativo4. La Linguistica : Teorie, tecniche, sistemi didattici

applicativi, laboratorio esemplificativo.BIBLIOGRAFIA Si forniscono i testi suddivisi in tre ambiti; i corsisti sono tenuti

a scegliere almeno un testo per ambito.LINGUISTICA:

1. R. SIMONE – Fondamenti di Linguistica – Manuali Laterza, Bari, 2001

2. R. SIMONE – La Terza Fase – Editori Laterza, Bari, 2002, Euro 6,50

3. M. BERRETTA – Linguistica ed educazione linguistica. Guida all’insegnamento dell’italiano – Piccola Biblioteca Einaudi, 1977.

4. G. C. VINCENZI – Le forme delle parole – pp. 168, CLUEB

5. POSTMAN NEIL – WIENGARTNER CHARLES – La linguistica. Una rivoluzione nell’insegnamento – pp.272, Armando, 1982

6. R. CACCIATORI – Il discorso narrativo. Proposta di modello ed esercitazioni – pp.244, F. Angeli

7. M. DELLA CASA - La comprensione dei testi. Modelli e proposte per l’insegnamento – pp. 312 – F. Angeli.

COMUNICAZIONE1. CAPRETTINI G. PAOLO – La comunicazione –

Appiano Ave – pp, 240, Vallardi a.2. PONZIO AUGUSTO – La comunicazione – £. 15.000,

1999, Graphis (Ba)3. ROSSI L. – Comunicazione didattica e tecnologie

dell’istruzione - £. 15.000, Paravia/Scriptorium4. SANTO ANNAMARIA – Comunicazione didattica fra

programmazione e tecnologie – Pensa Multimedia, 1999, £. 28.000

5. DI RAIMONDO GIANI GABRIELLA – Comunicazione e linguaggi – 1979, Le Monnier

6. PORCHEDDU A. – Insegnamento e comunicazione – 1984, Giunti & Lisciani

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7. SCHODER HARTWIG – Comunicazione, informazione, istruzione – Armando

VALUTAZIONE1. L. GUASTI – Valutazione degli apprendimenti e

didattica.Tre modelli a confronto – pp.160 – F. Angeli, £. 24.000

2. MARTIGNON F. – La valutazione come formazione orientata – pp. 160, UCIIM, Roma

3. L. CALONGHI – Valutazione delle composizioni scritte. Indicazioni docimologiche e psicometriche pratiche – pp. 272, Armando

4. Altro testo sui sistemi di valutazione, a scelta del corsista

INSEGNAMENTO Didattica della storiaSEDE BariAREA Scienze UmaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37 A

DOCENTE Annastella CarrinoDIPARTIMENTO Scienze storiche e socialiORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì – martedì, h. 10-11OBIETTIVI DEL CORSO a) Fornire elementi di base per l’acquisizione di competenze,

conoscenze ed abilità nell’ambito dell’insegnamento della storia. b) Individuare applicazioni concrete di insegnamento-apprendimento della storia.

PROGRAMMA Il corso si articolerà in due parti. Nella prima si solleciterà una riflessione su finalità,

programmi e metodologie dell’insegnamento della storia, con particolare attenzione all’utilizzo del manuale di base, alla costruzione di moduli ed unità didattiche, al reperimento e all’uso di fonti documentarie da sottoporre all’attenzione del gruppo-classe.

Nella seconda parte si seguirà la costruzione di un percorso tematico centrato sul territorio. Ci si soffermerà sulla selezione dei temi da affrontare, sull’aggancio con i moduli di storia generale, sui problemi di «scala», sul rapporto con la realtà territoriale in cui docenti e discenti sono calati.

BIBLIOGRAFIA J. Le Goff, Ricerca e insegnamento della storia, Firenze, La Nuova Italia, 1991

G. Greco, Elementi di metodologia e di didattica della storia, Bologna, CLUEB, 2000

G. De Martino, La didattica della storia. La libertà di insegnare e di sperimentare, Napoli, Liguori, 2001

P. Corrao e P. Viola, Introduzione agli studi di storia, Roma, Donzelli, 2002

A. Carrino (a cura di), Territorio e identità regionali. La storia della Puglia, Bari, Edipuglia, 2002

- Il manuale di base a cui si farà riferimento sarà:F. Benigno e B. Salvemini, Progetto storia, Roma-Bari,

Laterza, 2002-12-27, in particolare la sezione Tempi e problemi. Politica, istituzioni, società, vol. I: 1350-1650; vol. II:

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1650-1900; vol. III: 1900-2000

INSEGNAMENTO Principi di glottodidatticaSEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45A; 46A

DOCENTE Prof.ssa PATRIZIA MAZZOTTATELEFONO univ. 080.5717408DIPARTIMENTO Pratiche linguistiche e analisi di testiORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e martedì: ore 11,00 – 12,00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire i fondamenti teorici e metodologici della

glottodidattica, allo scopo di promuovere la conoscenza dei processi di insegnamento e apprendimento delle lingue e di rendere più consapevoli ed efficaci le scelte operative dei futuri docenti.

PROGRAMMA Competenza linguistica e competenza comunicativa; il processo di apprendimento delle lingue: modelli teorici e metodologici; i soggetti del rapporto glottodidattico; le abilità linguistiche; strategie e tecniche glottodidattiche; la programmazione glottodidattica nella scuola secondaria; tassonomia degli obiettivi e costruzione del sillabo; verifica e valutazione: aspetti teorici e language testing.

BIBLIOGRAFIA P. Mazzotta , Didattica delle lingue straniere nella scuola di base, Milano, Guerini, 2001.P. Balboni, Le sfide di Babele, Torino, UTET Libreria, 2002.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof.ssa Patrizia Mazzotta (Presidente)Prof. Giuseppe Mazzotta (componente effettivo)Dott. Mario Cardona (ricerc. sett. L-LIN 02. Componente effettivo)Dott. Matteo Santipolo (ricerc. sett. L-LIN 02. Componente supplente)

INSEGNAMENTO Comprensione e produzione orale e scrittaSEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45A; 46A

DOCENTE Prof.ssa Patrizia MazzottaTELEFONO univ. 080.5717408DIPARTIMENTO Pratiche linguistiche e analisi di testiORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e martedì: ore 11,00 – 12,00OBIETTIVI DEL CORSO Si metteranno in luce gli aspetti strategici del processo di

comprensione, che consentono il passaggio dalla mera decodificazione all'interpretazione.Si affronterà il problema delle "implicature" conversazionali e delle presupposizioni pragmatiche nonché delle strategie conversazionali che i parlanti mettono in atto per realizzare le proprie intenzioni comunicative. Si esamineranno gli scopi e le modalità di lettura e le relative implicazioni didattiche e si

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cercherà di fornire una conoscenza approfondita riguardo ai principi costitutivi e ai requisiti del testo sia orale che scritto, al fine di favorire nei futuri docenti una maggiore consapevolezza sulle procedure e le tecniche di strutturazione del discorso e del testo scritto.

PROGRAMMA Abilità di base e abilità integrate; differenze tra oralità e scrittura; forme del parlato: monologo, dialogo, parlato recitato;procedure e tecniche di sviluppo della comprensione e produzione orale; la lettura: scopi, direzioni e modalità; la scrittura: differenze di genere e scelte stilistiche; i requisiti del testo e la strutturazione del testo scritto; procedure e tecniche di sviluppo della comprensione e produzione scritta.

BIBLIOGRAFIA P. Mazzotta (a cura di), Europa, lingue e istruzione primaria, Torino, Utet Libreria, 2002C. M. Coonan, La lingua straniera veicolare, Torino, Utet Libreria, 2002.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof.ssa Patrizia Mazzotta (Presidente)Dott. Mario Cardona (ricerc. sett. L-LIN 02. Componente effettivo)Dott. Matteo Santipolo (ricerc. sett. L-LIN 02. Componente effettivo)Prof. Giuseppe Mazzotta (Componente supplente)

INSEGNAMENTO Didattica GeneraleSEDE BariAREA TrasversaleCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Riccardo PaganoTELEFONO 0805714871 DIPARTIMENTO Scienze pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi 10-12; Giovedi 9-10OBIETTIVI DEL CORSO Far acquisire le conoscenze teoriche e i principi per l’azione

d’insegnamento elaborati in una prospettiva epistemologica ermeneutica.

PROGRAMMA -La didattica come teoria della prassi insegnativa-La didattica e la pedagogia ermeneutica-L’analisi ermeneutica della pratica insegnativa-La didattica in classe-Le didattiche-I modelli didattici-L’autonomia nella didattica nella scuola dell’autonomia

BIBLIOGRAFIA C. Laneve, Elementi di Didattica Generale, La Scuola, Brescia 1998;R. Pagano, Educazione e interpretazione, La Scuola, Brescia 2001.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

R. Pagano (presidente), L. Perla (ricercatore universitario in pedagogia generale, membro effettivo), P. Salerno (cultore della materia, membro effettivo), C. Gemma (ricercatore universitario in pedagogia generale, membro supplente)

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INSEGNAMENTO Laboratorio di Scienze dell’Educazione IISEDE BariAREA TrasversaleCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Riccardo PaganoTELEFONO 0805714871DIPARTIMENTO Scienze pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi 10-12; Giovedi 9-10OBIETTIVI DEL CORSO Far acquisire le abilità e le competenze pedagogico-didattiche

per la scuola dell’autonomia. PROGRAMMA -La didattica come sintesi di apporti pluridisciplinari

(psicologia dell’educazione, sociologia dell’educazione, pedagogia);-La didattica come pedagogia dell’apprendimento;-L’organizzazione della didattica nel Piano dell’offerta formativa; -L’insegnamento in situazione (la didattica in classe);-L’insegnamento disciplinare e le didattiche (modulare, orientativa, multimediale, concettuale, del cooperative-learning)-Modelli di lezione con esercitazioni pratiche

BIBLIOGRAFIA C. Laneve, Il Campo della didattica, La Scuola, Brescia 19978PROPOSTA DI COMMISSIONE

R. Pagano (presidente), C. Gemma (ricercatore universitario in pedagogia generale, membro effettivo), P. Salerno (cultore della materia, membro effettivo), L. Perla (ricercatore universitario in pedagogia generale, membro supplente)

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCIENZE (SETT. ABIOLOGICO)

SEDE LECCEAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE STEFANO MARGIOTTADIPARTIMENTO SCIENZE DEI MATERIALIORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni 10-12OBIETTIVI DEL CORSO

Introduzione dei principali concetti della Geologia stratigrafica.Lettura delle Carte Geologiche

PROGRAMMA Introduzione al Rilevamento GeologicoAttrezzatura da rilevamentoCarte topograficheC.G.I.

Principi di StratigrafiaConcetto di FormazionePrincipio di sovrapposizione stratigraficaConfini di trasgressioneConfini per eteropia

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Concetto di lacuna stratigrafica

TettonicaConcetto di piegaAnticlinali e sinclinaliConcetto di fagliaFaglie dirette, inverse e trascorrenti

Scala dei tempi geologiciEsempio di evoluzione paleogeografica di un’area all’interno del bacino del Mediterraneo

Lettura delle Carte GeologicheCriteri generaliSezioni geologiche

Esercitazioni con presentazione e discussione di diapositive inerenti glia argomenti trattati durante il corso.

BIBLIOGRAFIA CARTA GEOLOGICA D’ITALIA II EDIZIONE (1968), Foglio Leuca, LecceCARTA GEOLOGICA DELL’ESTREMITA’ MERIDIONALE DEL SALENTO (1986)- Bossio A., Mazzei R., Monteforti B., Salvatorini G. Università degli Studi di SienaCARTA GEOLOGICA DEL SALENTO SUD ORIENTALE (1997) – Bossio A., Mazzei R., Monteforti B., Salvatorini G. Università degli Studi di Siena

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Margiotta S., Varola A., Sansò P.

INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE Area 1 – Formazione per la funzione docenteAREA 1CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M-PED/04Gruppo:Didattica Generale – Docimologia – Laboratorio di Scienze dell’Educazione

DOCENTE Donato ANCONADIPARTIMENTO Docente a contratto, in servizio presso l’ISISS di Martano (LE)ORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni

Tutoraggio on-line ( http://groups.msn.com/DocimologiaSISS )

OBIETTIVI DEL CORSO Conoscenza e comprensione dei principi fondamentali della valutazione scolastica e della docimologia; analisi delle caratteristiche degli elementi di prova; analisi ed applicazione delle scale di punteggio e delle metodiche per l’attribuzione di voti e giudizi; conoscenza delle modalità di svolgimento degli esami di stato conclusivi del ciclo di scuola secondaria superiore.

PROGRAMMA 1. Valutazione e scuola2. Caratteristiche della valutazione scolastica3. Valutazione e programmazione4. La docimologia5. I saggi

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6. Il colloquio orale7. Le prove strutturate8. Punteggi, voti e giudizi9. Gli esami

BIBLIOGRAFIA Dispense del corso, a cura del docente;G. Domenici, Manuale della Valutazione, Ed. Laterza Bari (consigliato).

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Docente del corso di Docimologia (effettivo);docente del corso di Didattica Generale (effettivo);docente del Laboratorio di Scienze dell’Educazione (suppl.).Fungerà da Presidente della Commissione il più anziano in servizio tra i membri effettivi.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di storia dell’arteSEDE Strada Torretta, 6 (Borgo Antico)AREA Area dell’Arte e del Disegno + TecnologicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25 A – 28 A indirizzo ARTE e DISEGNO

DOCENTE Prof.ssa Giuseppina PetruzzelliDIPARTIMENTO Centro Interdipartimentale di ricerca “Seminario di Storia della

Scienza” dell’Università di Bari - Accademia di Belle Arti di Bari

ORARIO DI RICEVIMENTO La docente riceve al termine di ogni lezione OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio si propone di fornire indicazioni operative sulla

didattica e sulla programmazione dell’Educazione artistica e del Disegno e della Storia dell’arte, sugli strumenti di lavoro testuali, visuali e virtuali, all’interno del circuito comunicativo i cui poli sono l’alunno, la scuola, il territorio.

PROGRAMMA La scienza della visione come base fisico-psichica nell’approccio all’oggetto della conoscenza storico-artistica.La funzione dell’insegnamento storico-artistico all’interno del processo educativo-formativo della persona. I programmi di studio nei vari ordini di scuola, le metodologie d’insegnamento, i luoghi e gli strumenti operativi della conoscenza storico-artistica.La comunicazione del Contemporaneo inteso come tappa ineludibile nella formazione di un alunno integrato nel proprio tempo e di un cittadino consapevole, che del territorio valorizzi sia le testimonianze storiche e sia la produzione presente, in un approccio unitario alla conoscenza artistica.Il laboratorio nel fornire le strategie dell’insegnamento storico artistico promuove al tempo stesso azioni di simulazione didattica di cui i frequentanti sono gli animatori.

BIBLIOGRAFIA Lamberto MAFFEI, Adriana FIORENTINI, Arte e cervello, Firenze, Zanichelli, 2000.Maria Luisa GATTI PERER, Funzione dell’arte nell’educazione della persona, in AAVV, L’uomo di fronte all’arte, Milano, Vita e Pensiero, 1986, pp.21-47.Mario GENNARI, Lo sguardo iconico. Per un’educazione all’immagine, Brescia, La Scuola, 1986.Sigfrido HOBEL, Angela IAVARONE, Insegnare Educazione

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Artistica Arte e Disegno, Napoli, Edizioni Simone, Napoli, 2001.Giuseppina PETRUZZELLI, Per una didattica della storia dell’arte 1. Obiettivi e metodi, in «Nuova Secondaria», febbraio 1989, anno VI, pp. 82-87.Giuseppina PETRUZZELLI, Per una didattica della storia dell’arte 2. Difficoltà e proposte didattiche, in «Nuova Secondaria», maggio 1989, anno VI, pp. 83-87.Giuseppina PETRUZZELLI, Storia dell’arte, in «Nuova Secondaria», settembre 1990, anno VIII, pp. 99-101.Giuseppina PETRUZZELLI, Un’unità didattica interdisciplinare per un istituto d’arte, in «Nuova Secondaria», dicembre 1991, anno IX, p 90.AAVV (Cecconi, Nardi, Tomasucci Fontana, Vertecchi…), Estratti di pubblicazioni del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Roma Tre, relativi alla Didattica Generale e Museale, Firenze, La Nuova Italia, 1996. Udo KULTERMANN, Storia della storia dell’arte, Vicenza, Neri Pozza, 1997.AAVV, Introduzione all’arte contemporanea. Arte contemporanea e scuola, a cura di Giorgio Bonomi, IRRSAE dell’Umbria, Perugia, GESP EDITRICE, 1996.Enrico CRISPOLTI, Come studiare l’arte contemporanea, Roma, Donzelli, 1997.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.ssa Pina Belli D’Elia, Dr.ssa Luisa De Rosa

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della composizioneSEDE LecceAREA Musica e spettacoloCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

32A

DOCENTE De Benedetto Maria ClotildeDIPARTIMENTO Insegnante a contratto esternoORARIO DI RICEVIMENTO Dopo le lezioniOBIETTIVI DEL CORSO a)Fornire gli strumenti metodologico-didattici volti a stimolare

l’interesse, la fantasia e la creatività degli alunni.b)Acquisire le competenze necessarie per programmare e realizzare attività didattiche che consentano agli alunni un uso personale e creativo delle conoscenze acquisite, della voce, degli strumenti musicali, degli oggetti, dei gesti suono e delle apparecchiature sonore (radio, registratore, ecc.).c)Simulare ed analizzare le attività progettate al fine di coglierne gli aspetti di particolare interesse metodologico-didattico.

PROGRAMMA L’elaborazione ritmica: invenzione di brani ritmici ad una o più parti; la variazione ritmica; accompagnamenti ritmici liberi ed ostinati; imitazione e canone ritmico; improvvisazione ritmica libera e controllata, individuale e di gruppo.L’elaborazione melodica: invenzione di melodie; la variazione melodica; il pedale e il bordone; invenzione di ostinati melodici

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e controcanti; l’imitazione; accompagnamento armonico; improvvisazione melodica libera e controllata, individuale e di gruppo.Fiabe e racconti, poesie e filastrocche diventano spunti per l’elaborazione e l’improvvisazione. Movimenti, immagini, oggetti, situazioni e personaggi reali e fantastici stimolano la creatività e l’espressività favorendo l’integrazione dei linguaggi.

BIBLIOGRAFIA G.PIAZZA, Orff-Schulwerk. Musica per bambini. Manuale. Edizione italiana elaborata sulla base dell’opera didattica di C.ORFF e G.KEETMAN, Milano, Suvini Zerboni 1983.G.PIAZZA, Orff-Schulwerk. Musica per bambini. Esercitazioni pratiche. Edizione italiana elaborata sulla base dell’opera didattica di C.ORFF e G. KEETMAN, Milano, Suvini Zerboni 1983.C.DEL FRATI, Trio. Corso di educazione musicale. Leggere, fare, inventare, Napoli, Morano 1995, pp.243-268.MAURIZIO DELLA CASA, Pensare la musica. Corso di educazione musicale per la scuola media, Brescia, La Scuola 1993, pp.1-355.R.P.CASTELLO, Esperienze sonore.Nuova edizione.Volume B-Didattica della musica, Milano, Minerva Italica 1997, pp.47-129.C.GALLI-M..PAPESCHI-G.SINISCALCHI, Preludio secondo, Bologna, Poseidonia 1999, pp.105-123.

Altri riferimenti bibliografici saranno forniti durante il laboratorio

INSEGNAMENTO Anatomia, Fisiologia, Patologia, Neurofisiologia della visione, indirizzo Sanitario e della Prevenzione. SEDE Bari AREA indirizzo sanitario e della prevenzione CLASSE 2/40 A DOCENTE Silvana Guerriero DIPARTIMENTO Oftalmologia e Otorinolaringoiatria. ORARIO DI RICEVIMENTO martedi 14-15. OBIETTIVI DEL CORSO Fornire le principali nozioni di anatomia, fisiologia, patologia dell'apparato oculare, dei suoi annessi e delle vie ottiche.PROGRAMMA  Anatomia: Morfologia generale dell'apparato visivo - Stutture protettive (Orbita, Palpebre, Congiuntiva, Apparato lagrimale)- Bulbo oculare ( Cornea, sclera,Coroide, Corpo Ciliare, Iride,Camera anteriore, Camera posteriore, Umore acqueo, Cristallino, Corpo Vitreo, Retina)- Vie ottiche ( Nervo Ottico, Chiasma Ottico, Tratto Ottico,Corpo Genicolato Laterale, Radiazioni Ottiche, Corteccia Visiva) - Strutture motorie estrinseche ed intrinseche- Strutture nervose.Fisiologia:Fisiologia della motilità oculare estrinseca, fisiologia della cornea, della coroide e della retina,fisiologia dell'umre acqueo,  neurofisiologia sella visione (ricezione ed elaborazione dello stimolo luminoso, percezione dello stimolo luminoso, del colore, della forma e della grandezza, dei movimenti, visione binoculare).Patologia: Principali aspetti della patologia dell' orbita. delle palpebre, della congiuntiva, della cornea, dell'uvea e della retina. Patologia dell'idrodinamica oculare ( glaucoma) Patologia del cristallino (cataratta). BIBLIOGRAFIA Manuale pratico di oftalmologia - L.Bonomi.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica, di interventi preventivi e profilattici delle funzioni visive SEDE Bari

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AREA Sanitaria e della prevenzione CLASSE 2A/40ADOCENTE  Silvana GuerrieroDIPARTIMENTO Oftalmologia e ORL ORARIO DI RICEVIMENTO Martedi 14-15 OBIETTIVI DEL CORSO fornire le principali conoscenze sugli esami clinici e strumentali per l'individuazione e la prevenzione delle principali alterazioni delle funzioni visive.PROGRAMMA  I vizi di refrazione e le tecniche di correzione. Campimetria. Esami Elettrofunzionali.Ecografia ed Ecobiometria. Fluorangiografia . Laser in Oftalmologia. Patologie oculari secondarie a patologie sistemiche. Retinopatia dei prematuri. pronto soccorso in oftalmologia.BIBLIOGRAFIA Manuale pratico di oftalmologia. L.Bonomi.

INSEGNAMENTO Lingua materna e lingua straniera: analisi contrastivaSEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45A; 46A

DOCENTE Prof. Giuseppe MazzottaTELEFONO univ. 080.5717408DIPARTIMENTO Già appartenente al Dip. di Pratiche linguistiche e analisi di testiORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì: ore 09,00 – 10,00 oppure, se necessario, in altra data

da concordare con i corsisti.OBIETTIVI DEL CORSO Acquisizione da parte dei corsisti delle modalità e procedure

dell’analisi linguistica, soprattutto sotto il profilo della linguistica contrastiva.

PROGRAMMA Si metteranno in luce i caratteri propri della linguistica contrastiva che, a differenza della linguistica comparativa, preoccupata di cogliere le affinità e le somiglianze tra le lingue, tenta d’individuare le dissimmetrie e i punti di discordanza e di contrasto tra la madrelingua e la lingua straniera oggetto di apprendimento.Il programma verterà in particolare sui sistemi fonologici italiano, francese e inglese, lingue conosciute dai corsisti.Il vocalismo e il consonantismo saranno studiati attraverso la tecnica della sovrapposizione, sia a livello uditivo che produttivo.L’analisi contrastiva sarà estesa anche ad alcuni aspetti significativi della morfosintassi e del lessico.

BIBLIOGRAFIA Per il francese: G. Mazzotta, Italiano, francese, spagnolo: sistemi fonologici a confronto, Bergamo, Minerva Italica.Per l’inglese: A. D’Eugenio, Manuale di fonologia contrastiva italiano - inglese, Foggia, Atlantica.Ulteriore materiale di studio sarà fornito nel corso delle lezioni.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Giuseppe Mazzotta (Presidente)Prof.ssa Annamaria Sportelli (Componente effettivo)Prof. Domenico Torretta (Componente effettivo)Prof.ssa Patrizia Mazzotta (Componente supplente)

LABORATORIO DELLA DIDATTICA DEL COMPUTER GRAFICAIng. Giovanni Mongiello

Cenni sulle caratteristiche del sistema operativo Microsoft Windows 200032

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Caratteristiche principali del pacchetto AutoCAD Avvio di AutoCAD Descrizione dell'ambiente operativo e modalità di selezione dei comandi

o selezione dei comandi: barra strumenti, menu, riga di comando (alias dei comandi)o utilizzo dei comandi in modalità trasparente (apostrofo)

I sistemi di coordinateo il sistema di riferimento generale WCS e i sistemi di coordinate utente UCSo inserimento di coordinate cartesiane o polari (assolute o relative)

Entità di disegno: la linea (comando LINE)o utilizzo delle opzioni annulla (u) e chiudi (c)o inizio di una linea dal punto finale dell'ultima entità disegnata (con il tasto INVI0)

Comandi di modifica: cancellazione di oggetti (comando ERASE)o il cursore di selezione e impostazione delle sue dimensioni (comando PICKBOX)o selezione delle entità con finestre che le contengono (WINDOWS) o che le

intersecano (CROSSING) Comandi di modifica- annullamento di operazioni errate (comandi UNDO, REDO e OPPS)

o creazione di un riferimento nei livelli di annullamento (opzione MARK) La gestione della visualizzazione (comandi ZOOM e PAN)

o zoom e panoramiche in tempo realeo altre modalità di Zoom: tutto, dinamico, estensione, finestra e precedente

La memorizzazione dei disegni (comandi SAVE, SAVE AS, OPEN) La precisione del disegno: lo snap a oggetti e l'AutoSnap La precisione del disegno: il passo e l'ortogonalità (comandi SNAP e ORTHO)

o modalità di attivazione (tasti di funzione o barra di stato)o impostazione del valore del passo

Entità di disegno: l'arco e la circonferenza (comandi ARC e CIRCLE)o disegno di un arco con diversi parametri di input (punto iniziale, punto finale, punto

intermedio, raggio, tangenza)o disegno di una circonferenza con diversi parametri di input (tre punti, due punti e

raggio, tangenza e raggio) Comandi di modifica base: spostamento, copia, rotazione, scalatura (comandi MOVE,

COPY, ROTATE, SCALE)o utilizzo della modalità copia e incolla per copiareo la modalità di copia multiplao utilizzo delle maniglie (GRIPS) per l'esecuzione rapida di questi comandi

L'organizzazione delle entità del disegno: i piani (comando LAYER)o proprietà dei piani (acceso/spento, congelato/scongelato, bloccato/sbloccato)o colore e tipo di linea di default del piano (BYLAYER)

Le proprietà delle entità: piano, colore, tipo di lineao scelta del tipo di linea dall'archivio di AutoCADo assegnazione rapida del colore e tipo di linea dalla barra delle proprietà

Entità di disegno: polilinee e loro modifica (comandi PLINE e PEDIT)o opzioni di disegno delle polilinee (spessore WIDTH, archi ARC, annullamento U)

Entità di disegno: punti, ellissi, poligoni, anelli (comandi POINT, ELLIPSE, POLYGON, DONUT)

Comandi di modifica aggiuntivi: taglio, estensione, stiratura, interruzioneo modalità di proiezione delle linee di riferimento (TRIM ed EXTEND)o come operare una selezione per il comando STRETCHo interruzione di una entità in uno o due punti (BREAK)

Comandi di modifica aggiuntivi: specchio, raccordo, cimatura, sfalsamentoo utilizzo di raccordo e cimatura a raggio zeroo utilizzo di OFFSET per accelerare le operazioni di disegno

Metodi per la selezione di oggetti (modalità FENCE, PREVIOUS, LAST)

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L'utilizzo delle maniglie per la modifica delle entità (modalità GRIP-EDIT) Importazione ed esportazione di disegni (comandi DXFIN, DXFOUT)

o inserimento di disegni in altre applicazioni Windows (videoscrittura, impaginazione) Creazione di blocchi interni (BLOCK) ed esterni (WBLOCK)

o proprietà dei blocchi (punto di inserimento, scala, rotazione)o modifica di blocchi già inseriti

Inserimento di blocchi in un disegno (INSERT)o inserimento di blocchi interni od esterni

Funzione di raggruppamento delle entità (comando GROUP) Inserimento di immagini nel disegno (IMAGE) La funzione di autocomposizione (wizard) per la creazione di un nuovo disegno I comandi accessori presenti nel menu BONUS di AutoCAD

o comandi per la gestione dei layero strumenti di modifica aggiuntivio strumenti di aiuto

Inserimento di campiture (comando HATCH)o realizzazione di campiture associativeo eliminazione delle isoleo anteprima della campitura

Modifica di campiture associative (comando EDITHATCH) Inserimento di testi (comandi TEXT, DTEXT, MTEXT)

o differenze tra i tre comandio modalità di giustificazione del testoo scelta dello stile del testo con il comando STYLE

Modifica di testi (comando DDEDIT, CHT)o utilizzo di funzioni di ricerca e sostituzioneo modifica individuale dei testio cambiamento veloce di altezza e stile

Creazione di serie di oggetti (comando ARRAY)o serie rettangolari o polario orientamento dell'oggetto nelle serie polari

La quotatura del disegno (comando DIM)o quotature lineari e allineateo quotature di archi e circonferenze

Impostazione degli stili di quotatura in un disegno (DIMSTYLE) Comandi per la misurazione di entità (DIST, LIST, AREA) Comandi di disegno (DIVIDE e MEASURE)

o utilizzo di un blocco da inserire nella divisione I sistemi di coordinate utente (comandi UCS e PLAN) Lo spazio del modello e lo spazio carta

o creazione di viste del modelloo gestione delle finestre multiple sullo schermo

Il riferimento a disegni esterni (comando XREF)o inserimento ed eliminazione di riferimenti esterni

Cenni sulla modellazione solida e sul rendering degli oggetti La stampa del disegno (comando PRINT)

o determinazione della scala di plottaggioo inquadramento dell’area da stampareo posizionamento del disegno nel foglioo impostazioni relative alla stampante

Filtraggio di una selezione (comando FILTER)o utilizzo degli operatori booleani AND, OR, NOT

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Programmi esterni in linguaggio LISP Risorse su AutoCAD disponibili in rete

o struttura della rete Interneto scambio dei dati in rete

Esercitazioni grafiche: costituiscono parte integrante del programma alcuni elaborati che lo studente svolgerà su indicazioni del docente durante i seminari.

INSEGNAMENTO    Storia delle istituzioni e della società grecaSEDE     BariAREA    Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell¹area 1 indicare ilgruppo)     52ADOCENTE    Domenica Paola ORSITELEFONO    080-5714409DIPARTIMENTO    Scienze dell¹AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO   lunedì: 10-11 OBIETTIVI DEL CORSO    il corso mira a fornire una conoscenza di base  deglisviluppi istituzionali e sociali con approfondimenti specifici di tematicheparticolarmente rilevanti ai fini dell’insegnamentoPROGRAMMA    Sviluppi istituzionali in Grecia dall¹età micenea all¹etàellenistica. Dinamiche sociali con affermazione di ceti emergenti in etàarcaica e classica.Le ultime tre ore del corso saranno dedicate ad una verifica scritta che servirà come punto di partenza per l’esame oraleBIBLIOGRAFIA    L. Braccesi, F. Cordano, M. Lombardo A. Mele, Manuale di Storia Greca, Monduzzi ed., Bologna 1999 oppure C. Orrieux-P. Schmitt Pantel, Storia Greca, Il Mulino, Bologna 2003. G: Poma, Le istituzioni politiche della Grecia in età classica, Il Mulino, Bologna 2003PROPOSTA DI COMMISSIONE    Domenica Paola Orsi, Franca Ferrandini, Paola AntoniaStimolo

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica dell'Educazione MusicaleSEDE LECCEAREACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE OSTUNI PIERLUIGIDIPARTIMENTO Docente esterno a contrattoORARIO DI RICEVIMENTOOBIETTIVI DEL CORSO Saper progettare la propria azione didattica ;Conoscenza e

utilizzo pratico delle più aggiornate metodologie didattiche relative all'EDUCAZIONE MUSICALE;Acquisizione di un metodo di lavoro basato sulla consapevolezza delle proprie conoscenze e sull'efficacia del loro impiego .

PROGRAMMA Il programma del Laboratorio verterà sull'analisi,progettazione e simulazione di attività didattiche finalizzate all'acquisizione delle necessarie attitudini e competenze nel campo dell'EDUCAZIONE MUSICALE con relative metodologie didattico-disciplinari.

BIBLIOGRAFIA M. Spaccazocchi, DIDATTICA della MUSICA,ed. La Scuola;

35

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Tafuri-Spaccazocchi,GUIDA all'ESAME di ED.MUSICALE,

Manuali di EDUCAZIONE MUSICALE di uso comune nella scuola media.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIRITTO SCOLASTICOSEDE LECCEAREA COMUNECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M/Z

DOCENTE Dr. Francesco G. NUZZACIORARIO DI RICEVIMENTO Da concordare nel primo incontro con i corsisti.

OBIETTIVI DEL CORSO

In una materia tuttora fluida, quale il diritto scolastico, si tratterà di assicurare ai corsisti, in un modulo di 30 ore, le necessarie istanze di ordine e di rigore scientifico e nel contempo di evidenziare le implicazioni dei diversi istituti sulla professionalità docente chiamata ad agire nel rivoluzionato assetto autonomistico delle istituzioni scolastiche.Pertanto, operata una necessaria e “mirata” selezione dei contenuti si integrerà la “lezione” con la prospettazione di situazione di insegnamento astrattamenti ricorrenti, in uno con la problematizzazione di eventuali esperienze nel settore maturate dai corsisti.

PROGRAMMA

1. Le fonti del diritto scolastico;2. L’autonomia scolastica: dalla legge 59/97 alla legge

costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;3. Profili organizzativi del servizio scolastico;4. L’ordinamento degli studi;5. L’esercizio della funzione docente nella scuola

dell’autonomia;6. Personale direttivo e ispettivo. Personale amministrativo,

tecnico ed ausiliario;7. Norme comuni al personale della scuola: diritti, doveri,

responsabilità.L’inizio del corso è previsto nel mese di gennaio 2003.

BIBLIOGRAFIA

- F. NUZZACI, Tra testo unico e legislazione in fieri. Note di diritto scolastico, Lecce, 1998;

- F. NUZZACI, L’autonomia scolastica nel quadro della “riforma globale” della pubblica amministrazione, in F. NUZZACI, Il dirigente scolastico nel sistema dell’autonomia. Norma giuridica e regole di azione, Lecce, 2002, da pag. 37 a pag. 104.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Francesco NUZZACI, Anna COLACI.

INSEGNAMENTO MALATTIE DELL’APPARATO LOCOMOTORIOSEDE FOGGIAAREA SCIENZE MOTORIECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti

29A - 30A

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trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE DOTT. ALESSANDRO BERTOLINOTELEFONO +39 080/5478572 - FAX: +39 080/5593204DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE NEUROLOGICHE E

PSICHIATRICHEPROGRAMMA SCLEROSI MULTIPLA

MIASTENIA GRAVIS SCHIZOFRENIA DISTURBI DELL’UMORE DISTURBI D’ANSIA AUTISMO INFANTILE

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati: Bergamini – Neurologia Giberti , Rossi – Manuale di Psichiatria Mini DSM IV

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Letteratura LatinaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI 51/A 52/ADOCENTE Aldo LUISITELEFONO 080.5717927DIPARTIMENTO Studi Classici e CristianiORARIO DI RICEVIMENTO 9-12 (Lunedì-Venerdì)OBIETTIVI DEL CORSO Acquisizione di tecnica e metodologia idonee

all’insegnamento della Letteratura latina PROPOSTA DI COMMISSIONE

LUISI-LASSANDRO

Programma del corso SSIS

MODULO I: Il laboratorio della didattica

N. ore ARGOMENTO Materiale teorico

1 Presentazione del corso. Distribuzione delle ore. Esami. Colloqui.

2 La didattica della letteratura latina: metodologia e tecnica. Fotocopia di articolo pubblicato

3 La scelta degli autoriLa scelta dei braniLa tecnica dell’interpretazioneLa metodologia del commentoIl confronto tra gli autori

Appunti di lezione

MODULO II: Ovidio e la poesia dell’esilio

N.ore ARGOMENTO Materiale teorico

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4 Possibili cause del suo esilio Testo: Il Perdono negato, pp. 79-117.

5 Gli accadimenti politici; Augusto e il problema della successione; le correnti politiche.

Ibid.pp. 125 ss.

6 La scelta nefasta di Ovidio. La corrente filoantoniana di opposizione al regime.

Ibid. pp. 133-146.

7 Germanico, le due Giulie e gli altri amici. Ibid.pp. 119-132.

MODULO III: Letteratura e commento di brani significativi

N. ore ARGOMENTO Materiale teorico

8 Ovidio, Tristia 2, 1-180. Testo:Culpa Silenda,pp. 60-97; 174-162.

9 Ovidio, Tristia 2, 207-240. Idem. pp.70-73; 163-166.

10 Ovidio, Tristia 1, 3, 1-102. Idem. pp. 42-47;127-133.

11 Ovidio, Tristia 3, 2; 3, 5. Idem. pp. 76-81; 168-176.

12 Ovidio, Epistulae ex Ponto Testo:Culpa silenda,

13 Ovidio, Epistulae ex Ponto, 1, 5. Idem pp. 92-97; 191-198.

14 Ovidio, Epistulae ex Ponto, 2, 5, 73 ss. Idem pp. 106-107; 219.

15 Ovidio, Epistulae ex Ponto, 4, 6, 15. Idem pp. 114-117; 230-237.

MODULO IV: La Satira di Giovenale

N. ore ARGOMENTO Materiale teorico

16 Principi, teorie, modelli della satira romana. Appunti di lezione

17 La satira in epoca imperiale: Giovenale, satira IVIl doppio senso

Testo: Il Rombo e la Vestale

MODULO V: Lettura e commento della satira IV

N. ore ARGOMENTO Materiale 38

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teorico18 Giovenale, satira 4, 1-36. Testo:

uno a scelta; oppure Il Rombo e la Vestale, pp. 82-85.

19 Giovenale, satira 4, 37-75. Idem pp. 85-87.

20 Giovenale, satira 4, 76-149. Idem pp. 87-91.

MODULO VI: I poeti augustei di fronte alla guerra

N. ore ARGOMENTO Materiale teorico

21 Virgilio e Orazio. Lettura di passi significativi. Materiale da distribuire in aula

22 Tibullo e Properzio. Lettura di passi significativi. Materiale da distribuire in aula

23 Il caso Ovidio. Lettura di passi scelti dalle opere dell’esilio. Testo già in possesso

24 Conclusioni

N. ore ARGOMENTO Materiale teorico

25 Verifica scritta: proposta di tre argomenti, uno per ciascuna tematica svolta; ne sarà sorteggiato uno solo

Materiale da distribuire in aula

26 Prosecuzione della verifica scritta Idem27 Prosecuzione della verifica scritta Idem28 Colloquio individuale 29 Colloquio individuale 30 Colloquio individuale

Testi consigliati:

A. LUISI, Lingua latina, oggi. Didattica innovativa: una lezione tipo, in «Centro culturale "L. Einaudi" San Severo (Fg)», Atti 1998. Primo convegno europeo di latino, vol. 7, 119-133;

A. LUISI, Il perdono negato. Ovidio e la corrente filoantoniana, Bari 2001;A. LUISI - N.F. BERRINO, Culpa silenda, Bari 2002;A. LUISI, Il Rombo e la Vestale. Giovenale, satira IV, Bari 1999;

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A. LUISI, L’idea di guerra nei poeti elegiaci di età augustea, in «Il pensiero sulla guerra nel mondo antico», Contr. Ist. St. Ant. Univ. Catt., 27, Milano 2001, 173-193;

A. LUISI, Il pensiero di Orazio sulla guerra, in «Guerra e diritto nel mondo greco e romano», Contr. Ist. St. Ant. Univ. Catt., 28, Milano 2002, 229-242.

N. B. Le lezioni si terranno presso il Dipartimento di Studi Classici e Cristiani, Strada Torretta (S. Teresa dei Maschi) Bari-Borgo Antico, secondo l’orario definito dal comitato di proposta.

Il docente riceve i corsisti dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9:00 alle 12:00,presso la sede del Dipartimento di Studi Classici e Cristiani

BIBLIOGRAFIA

A. LUISI, Lingua latina, oggi. Didattica innovativa: una lezione tipo, in «Centro . culturale "L. Einaudi" San Severo (Fg)», Atti 1998. Primo convegno europeo di latino, vol. 7, 119-133;

A. LUISI, Il perdono negato. Ovidio e la corrente filoantoniana, Bari 2001;A. LUISI - N.F. BERRINO, Culpa silenda, Bari 2002;A. LUISI, Il Rombo e la Vestale. Giovenale, satira IV, Bari 1999;A. LUISI, L’idea di guerra nei poeti elegiaci di età augustea, in «Il pensiero

sulla guerra nel mondo antico», Contr. Ist. St. Ant. Univ. Catt., 27, Milano 2001, 173-193;

A. LUISI, Il pensiero di Orazio sulla guerra, in «Guerra e diritto nel mondo greco e romano», Contr. Ist. St. Ant. Univ. Catt., 28, Milano 2002, 229-242.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCIENZE (SETTORE ABIOLOGICO)

SEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE PROF. MORESI MARCOTELEFONO 080 5442599 - FAX: 080 5442591DIPARTIMENTO GEOMINERALOGICO, CAMPUS UNIVERSITARIOORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI E MARTEDI, ORE 11 - 13 (orario provvisorio, in

attesa di conoscere l'orario delle lezioni e la disponibilità temporale degli specializzandi)

OBIETTIVI DEL CORSO Apprendimento ed insegnamento, specialmente attraverso applicazioni pratiche atte a guidare l'informazione, dei metodi di indagine che permettono di caratterizzare i vari aspetti compositivi del mondo inorganico.

PROGRAMMA COSTITUZIONE FONDAMENTALE DELLA MATERIA. L'atomo, il nucleo e la radioattività, la sfera elettronica ed i caratteri chimici.STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA NEI

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COMPOSTI INORGANICI. Coordinazione fra elementi, il reticolo cristallino, gli elementi di simmetria.COSTITUZIONE E DINAMICA DELLA TERRA. La forza di gravità e le onde sismiche come strumenti di studio, evoluzione della crosta terrestre.MINERALI E ROCCE. Processi genetici, riconoscimento macroscopico, criteri classificativi.STUDIO DI MINERALI E ROCCE (OBIETTIVI DELLA RICERCA E TIPI DI INDAGINE). Proprietà fisiche e proprietà chimiche, i metodi di analisi, impiego dei raggi X, indagini basate sullo studio dei processi radioattivi. LE LEZIONI FRONTALI SARANNO ACCOMPAGNATE DA DISCUSSIONI DI APPROFONDIMENTO SUGLI ARGOMENTI TRATTATI, DA OSSERVAZIONI DIRETTE E DA APPROCCI PRATICI SU MATERIALI E STRUMENTAZIONI, DA PROVE DI IMPOSTAZIONE DELLA DIDATTICA.

BIBLIOGRAFIA Appunti estraibili dalle lezioni e dalle sperimentazioni.

INSEGNAMENTO Storia ed epistemologia della geografia antropica ed economica

SEDE BariAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A-50A-51A-52A

DOCENTE Giorgio ArcangelaDIPARTIMENTO Scienze Storiche e Geografiche

Via Quintino Sella n. 268-BariORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì dalle ore 18 alle 19 e Martedì dalle ore 11 alle 13OBIETTIVI DEL CORSO Far comprendere la funzione educativa e sociale della Geografia,

i suoi concetti-chiave , l’evoluzione del pensiero geografico e strumenti e metodi della Geografia moderna

PROGRAMMA La rivoluzione geografica. I nuovi quadri concettuali e paradigmatici della Geografia.

BIBLIOGRAFIA P. Gould, “ Il mondo nelle tue mani”, Milano, Franco Angeli 1988

PROPOSTA DI COMMISSIONE

A. GIORGIO, M. FIORI; componente supplente: G. NAGLIERI

INSEGNAMENTO Didattica della Geografia Antropica ed EconomicaSEDE BariAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A-50A-51A-52A

DOCENTE Giorgio ArcangelaDIPARTIMENTO Scienze Storiche e Geografiche

Via Quintino Sella n. 268-BariORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì dalle ore 18 alle 19 e Martedì dalle ore 11 alle 13OBIETTIVI DEL CORSO Far acquisire concetti e abilità geografiche. Indicare strategie di

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utilizzazione didattica e metodologie didattiche della Geografia moderna. Insegnare a decodificare la complessa realtà territoriale anche attraverso l’interpretazione di carte, grafici, fotografie e dati statistici.

PROGRAMMA Gli approcci didattici, le metodologie, gli strumenti e il linguaggio della Geografia moderna.

BIBLIOGRAFIA A.A.Bissanti, “Puglia geografia attiva perché e come”, Bari, Adda, 1993A.A. Bissanti, “Puglia geografia attiva”, Bari, Adda, 1993. G. De Vecchis e G. Staluppi, “Fondamenti di didattica della Geografia”, Totino, UTET, 1997..

PROPOSTA DI COMMISSIONE

A. GIORGIO, M. FIORI; componente supplente: G. NAGLIERI

PROGRAMMA DI STORIA DELLA SCUOLA E DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE – PROF. ERNESTO BOSNA 1° ANNO, 1° SEMESTRE, A. A. 2002 – 2003-

ARGOMENTO DEL CORSO:Lo sviluppo del sistema formativo italiano tra progettualità pedagogica e idealità politiche.

ARTICOLAZIONE DEL CORSO:

- Eredità vichiana e tendenze illuministiche nelle proposte degli intellettuali italiani della seconda metà del ‘700 – Vincenzo Cuoco e la pedagogia rivoluzionaria – Le riforme scolastiche dei “Governi provvisori”: il caso della Toscana – La legge Casati – Il dibattito sulla obbligatorietà della istruzione – La politica scolastica dell’età giolittiana – La riforma Gentile – La scuola nel secondo dopoguerra – Il dibattito pedagogico e politico sull’istituzione della scuola media dell’obbligo – Il processo di sviluppo della scolarità media dagli anni ‘50 ai giorni nostri – Le riforme degli anni ’70 e i recenti tentativi di riforma della scuola secondaria superiore – Formazione e sviluppo economico – La scuola dell’autonomia- Il lento avvio della “civiltà del libro” nelle province meridionali.

TESTI CONSIGLIATI:

E. BOSNA, STATO E SCUOLA, Bari, ed. Cacucci, 2000.

E. BOSNA, LOTTE E CONTRASTI PER L’ALFABETIZZAZIONE DELLE POPOLAZIONI MERIDIONALI PRIMA E DOPO L’UNITÀ, Bari, ed. Cacucci, 1999.

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’educazione letteraria e linguisticaSEDE LecceAREA Area 2 (linguistico-letteraria)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A (sede Lecce)50A (sede Lecce)51A (sede Lecce)52A (sede Lecce)

DOCENTE prof. Giuseppe A. CamerinoDIPARTIMENTO Filologia, Linguistica e Letteratura (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO mercoledì e giovedì dalle 10:00 alle 12:00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici necessarî

all’analisi del testo letterario.PROGRAMMA Il corso verte sul seguente argomento: Semantica e analisi del

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testo letterario. Si articola nei seguenti punti:(a) Problemi di teoria e metodologia di analisi del testo letterario: differenza tra commento e valutazione critica; il dialogo tra lettore e testo; la ricostruzione delle coordinate semantiche di un testo e il concetto di “significato complesso” o di “significato” simbolico. L’esemplificazione sul punto (a) è derivata dai vv. 28-89 di Inf. V; dal canto XIII del Purgatorio; dal sonetto di Petrarca RVF189; dal Filippo di Alfieri e dalla lirica Arano di Pascoli.(b) Semantica e analisi del Leopardi lirico, che consiste nel documentare la coerente e ininterrotta evoluzione di stilemi, costrutti, figure topiche, parole-chiave e corrispondenze semantiche nell’intero arco della poesia leopardiana, dalle prime composizioni e dai testi e dagli abbozzi dell’adolescenza fino alle ultime prove.(c) Semantica e analisi della prosa di Svevo, che consiste nell’individuare tutte le possibili relazioni semantiche che i concetti sveviani peculiarissimi e irripetibili di inettitudine, senilità e malattia costruiscono in una variegata rete di significati affini nell’intera opera di Svevo, scrittore di origine abraica e di formazione culturale mitteleuropea.

BIBLIOGRAFIA La bibliografia sul punto (a) rimanda a studî dei seguenti autori: W. Benjamin, H. G. Gadamer, T. Todorov; G. Contini; J. Lotman e C. Segre.La bibliografia sul punto (b) rimanda ai seguenti studî: G. A. Camerino, L’invenzione poetica in Leopardi. Percorsi e forme, Napoli, Liguori, 1998 e D. De Robertis, Leopardi. La poesia, Firenze, Le Lettere, 1999.La bibliografia sul punto (c) rinvia al seguente testo: G. A. Camerino, Italo Svevo e la crisi della Mitteleuropa, Milano, Istituto di Propaganda Libraria, 1996.

INSEGNAMENTO Storia dell’Arte ISEDE BariAREA Dell’Arte e del DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A-28A

DOCENTE Prof. Giuseppina(Pina) Belli d’EliaTELEFONO 080/5717921DIPARTIMENTO Studi Classici e Cristiani. (S.Teresa dei Maschi, Strada Torretta)ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 11-12OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di preparare alla funzione docente

attraverso:a) l’approfondimento e l’ampliamento delle conoscenze dei fondamenti epistemologici della disciplina b) la formazione di una coscienza critica nei confronti dei diversi modi di approccio alle Arti visive, della classificazione delle Arti e della loro periodizzazione; c)l’ampliamento ed approfondimento delle conoscenze dei contenuti disciplinari e delle loro potenzialità interdisciplinari, con particolare riferimento alla produzione del Mondo Antico e del Medioevo.

PROGRAMMA Il Corso è strutturato in due parti. Parte I, a carattere propedeutico nei confronti della disciplina in generale: a)Arte e Arti. Arti visive e storia. Il linguaggio delle Arti visive.

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b)Letteratura artistica, Critica d’arte e Storiografia artistica.c) Fondamenti teorici dei metodi di lettura dell’opera d’arte e analisi critica dei manuali.Parte II, rivolta all’approfondimento dei contenuti disciplinari: a) Necessità e limiti delle classificazioni e delle periodizzazioni.b)Architettura, Scultura, Pittura, Arti applicate, attraverso l’analisi di esempi tratti dalla produzione artistica del Mondo Antico preellenico, greco e romano, della Tarda Antichità e del Medioevo europeo (secoli VI-XIII).

BIBLIOGRAFIA R.Assunto, Critica, in EUA, IV,coll. 127-156;L.Salerno, Storiografia dell’Arte, in EUA, coll.47-74; E.Holt, Storia documentaria dell’ arte, Milano, Feltrinelli1972; G.Becatti, L’arte dell’età classica, Firenze, n.ed.1986; A.M.Romanini, L’arte medievale in Italia, Firenze 1988.P.Belli D’Elia,Per una educazione al vedere, in Media Significati Metodi nella Formazione, 1, Bari 1993, pp.161-175;P. De Vecchi- E Cerchiari, Arte nel Tempo, vol. I, tomo I e II, Milano Bompiani 1994.S.Hobel-A.Javarone, Insegnare Educazione artistica, Arte e Disegno, Napoli, Simone, 1999(con bibliografia specifica).

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Pina Belli D’Elia PRESIDENTEDott. Luisa Derosa (Ricercatore)Dott. F.Saverio Maurizio Triggiani (Cultore della Materia)

Programma del corso di Metodologia e didattica della storia, per la classe 43a-50a-51a, indirizzo linguistico letterario, sede di Foggia, prof. Russo Saverio Non mi è stato possibile compilare in formato elettronico il modello contenuto nel sito, per cui trasmetto in calce al presente messaggio il testo del programma, da tempo comunicato ai corsisti.  P. PRODI, Introduzione allo studio della storia moderna, Bologna 1996, pp. 13-46, 126-133, 149-154.  Inoltre, I programmi di storia dal secondo dopoguerra ad oggi, dispensa distribuita dal Docente. Orario di ricevimento: martedì, dalle ore 11.30 alle ore12.30.

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della Matematica ISEDE LecceAREA Fisico-informatico-matematicaCLASSE/CLASSI 47-48-49A

DOCENTE Diego PallaraDIPARTIMENTO di Matematica ``E.De Giorgi’’ - LecceORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi ore 9.30OBIETTIVI DEL CORSO Mostrare l’evoluzione dei concetti di integrale e di misura dalla

nascita dell’Analisi fino ai concetti moderni, anche attraverso il ricupero delle idee classiche sulla rettificazione delle curve e il metodo di esaustione.

PROGRAMMA Il concetto di integrale prima di Cauchy. L'integrale di Cauchy e il Teorema fondamentale del calcolo. Sviluppo del concetto di funzione e integrale di Riemann. Osservazioni sul metodo di esaustione in Euclide ed Archimede: l'area del cerchio negli

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Elementi. Integrali multipli e misura di Peano-Jordan. Il concetto astratto di misura. La misura e l'integrale di Lebesgue. Integrali di linea e lunghezza delle curve. La rettificazioneDella circonferenza nell'eta’ classica. Curve di lunghezza (localmente) infinita. Area delle superficie e approssimazioni poliedrali: l'esempio di H. Schwarz. L'area delle superficie come limite di integrali di volume e il content di Minkowski. La definizione dell'area data da Lebesgue. Misure di Hausdorff. Dimensione e dimensioni non intere. Insiemi autosimili. Frattali.

BIBLIOGRAFIA R. Courant e H. Robbins, Che cos'e’ la Matematica, Boringhieri Euclide, Elementi, UTETE. Giusti, Analisi Matematica I e II, BoringhieriM. Kline, Storia del pensiero matematico, EinaudiL. Russo, La rivoluzione dimenticata, Feltrinelli

PROPOSTA DI COMMISSIONE D. Pallara, G.Micelli; suppl. M. Carriero, G.Metafune

INSEGNAMENTO Comprensione e produzione orale e scrittaSEDE Lecce AREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45A-46A

DOCENTE Matteo SantipoloDIPARTIMENTO Di pratiche linguistiche e analisi di testi – Facoltà di Lingue –

Università di BariORARIO DI RICEVIMENTO per appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Sviluppo della competenza didattica, teorica e pratica, per

l’insegnamento della comprensione e produzione orale e scrittaPROGRAMMA La competenza comunicativa

Le abilità linguisticheComunicazione e contesto socialeTeorie, approcci e metodiTecniche glottodidatticheGlottotecnologie e sviluppo della competenza comunicativa orale e scritta Analisi di materiali didatticiInterazione tra linguaggi verbali e non verbali

BIBLIOGRAFIA Appunti delle lezioniBALBONI, P. E. (1998), Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, Torino, Utet LibreriaSANTIPOLO, M. (2002), Dalla sociolinguistica alla glottodidattica, Torino, Utet Libreria.Ulteriore bibliografia potrà essere fornita nel corso delle lezioni.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Da stabilire

INSEGNAMENTO Didattica della letteraturaSEDE Lecce AREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45A-46A

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DOCENTE Matteo SantipoloDIPARTIMENTO Di pratiche linguistiche e analisi di testi – Facoltà di Lingue –

Università di BariORARIO DI RICEVIMENTO per appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Sviluppo della competenza didattica, teorica e pratica, per

l’insegnamento della letteraturaPROGRAMMA Premesse neuro- e psicolinguistiche dell’insegnamento

linguistico e letterarioL’unità di acquisizioneLa comunicazione letterariaCultura, civiltà e letteraturaLetteratura “estesa” Microlingue, letteratura e critica letterariaGlottotecnologie e letteraturaApprocci alla didattica del testo letterarioCompetenza testuale e analisi guidata di testi

BIBLIOGRAFIA Appunti delle lezioniBALBONI, P. E. (1989), Microlingue e letteratura nella scuola superiore, Brescia, La Scuola.SANTIPOLO, M. (2002), Dalla sociolinguistica alla glottodidattica, Torino, Utet Libreria.Ulteriore bibliografia potrà essere fornita nel corso delle lezioni.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Da stabilire

INSEGNAMENTO DIDATTICA DI RETISEDE BariAREA Fisico – Informatico - MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42 A

DOCENTE Prof. Filippo LanubileTELEFONO 080 5443261DIPARTIMENTO Dip. di InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì 12-14OBIETTIVI DEL CORSO Conoscere i concetti e i protocolli fondamentali alla base delle

moderne reti di calcolatori, con particolare attenzione all'architettura di Internet e alla pila di protocolli TCP/IP, incluso il livello applicazioni.

PROGRAMMA Concetti fondamentali delle reti di calcolatoriArchitetture a livelliTecnologie LANInstradamento e indirizzamento in InternetServizi per applicazioni InternetDNSEmailWeb

BIBLIOGRAFIA Consigliato:- Comer, Internet e reti di calcolatori, Addison Wesley Longman Italia, 2000Per approfondimenti:- Tanenbaum, Reti di Computer, terza edizione, UTET (Prentice Hall), 1997- Kurose, Ross, Computer Networking, second edition, Addison

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Wesley, 2003PROPOSTA DI COMMISSIONE Lanubile, Bianchi, Caivano

INSEGNAMENTO Lab. di DIDATTICA della LETTERATURA LATINASEDE FOGGIAAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 A

DOCENTE IRMICI Giovanna Maria SoccorsaTELEFONO 0881-614909 (segr.telef.); DIPARTIMENTO LatinoORARIO DI RICEVIMENTO MERCOLEDI’ ORE 11.00 – 12.30OBIETTIVI DEL CORSO a) conoscenza dei fondamenti epistemologici della disciplina

b) conoscenza di valenze formative, obiettivi, metodi, strumenti e contenuti della didattica della letteratura latina

c) capacità di costruire modelli didatticid) capacità di costruire progetti didatticie) capacità di realizzare autonomamente, attraverso l’analisi

testuale, percorsi trasversali e/o modulari, pluri- e interdisciplinari

f) conoscenza e utilizzazione delle nuove tecnologiePROGRAMMA 1- Fondamenti epistemologici della Didattica del Latino : analisi

disciplinare. La “sindrome di Tristano”. Bibliografia:

N. Flocchini, Insegnare latino, La Nuova Italia, Firenze 2000

Leopardi, Operette Morali: “Dialogo di un Tristano e un amico” (qualunque ediz.)

2 - Tipologie e paradigmi di percorsi letterari modulari. Bibliografia:

Cipriani, Storia della Letteratura latina, Einaudi, Milano 1999G. B. Conte, Scriptorium, Le Monnier, Firenze 2001

3 - LABORATORIO: Le lacrime delle donne innamorate: modelli comunicativi a confronto . Testi di riferimento (testi greci con trad. a fronte): Lacrime raccontate da uomini: Eurip. Medea 160-167; 204-212; 230-251 Apoll. Rodio Arg. IV, 1062-1067 Cat. lib. 64, 132-144 Horat. carm. III, 12 Verg. Aen. IV, 296-392 Seneca Medea 1010 sgg. Ovid. fast. 3, 469-475 ; heroid. 7, 181-188 Rinaldo d’Aquino Già mai non mi conforto Boccaccio Elegia di Madonna Fiammetta, III Ariosto Furioso X, 20-34 Tasso Liberata XVI, 42-45 Metastasio Didone abbandonata atto I, scena XVII Manzoni Adelchi atto IV, scena I, 162-210 Ungaretti Cori descrittivi di stati d’animo di Didone III

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Lacrime raccontate da donne: Saffo, fr.102 Lobel-Page Sulpicia, III,14=IV, 1-2 Compiuta Donzella, A la stagion che ‘l mondo Tullia d’Aragona, Se forse per pietà del mio languire Isabella di Morra, D’un alto monte onde si scorge il mare Gaspara Stampa, Se poteste, signor, con l’occhio interno Sylvia Plath, Le Muse inquietanti Anna Achmatova, Risposta Testi iconografici: Codice vaticano Latino 3225 (f. 39v.) Maestro dei Cassoni Campana, Storia di Teseo e Arianna, (Avignone, Musée du Petit Palais) G.F.Romanelli, Didone implora Enea (Pasadena, Norton Simon Foundation) G.B.Tiepolo, Rinaldo abbandona Armida (Villa Valmarana, Stanza di Tasso)

BIBLIOGRAFIA vedi sopra (PROGRAMMA)PROPOSTA DI COMMISSIONE G. IRMICI, G. CIPRIANI

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Letteratura Italiana SEDE Foggia Area Linguistico-letteraria Classe/classi 43/A – 50/A – 51/A (per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE IZZI PIERANGELA DIPARTIMENTO Linguistico-letterario OBIETTIVI DEL CORSO 1. Acquisire criteri operativi per l’insegnamen-

to della letteratura italiana: centralità dei testi rispetto ai quadri storici, centralità del lettore studente, insegnamento letterario come insieme di operazioni da compiere sui testi. 2. Offrire un’ipotesi curricolare “modulare” con implicazioni rilevanti sia per gli studenti che per l’insegnante.3. Fornire criteri, tecniche, procedure, strumenti di valutazione per una realizzazione modulare della disciplina. Esempi pratici di educazione letteraria.4. Prendere coscienza della possibilità di collaborare con i docenti delle altre discipline, al fine di pervenire ad una visione complessiva delle tradizioni letterarie italiane.

PROGRAMMA Teoria della letteratura. Che cos’è la letteratura.

La letteratura in prospettica antropologica. Letteratura e scrittura. Codici, generi e tecniche. Il contesto. L’interpretazione. I metodi critici. La storia letteraria. Problemi di geo-storia letteraria.

A che punto è l’insegnamento di letteratura. Il dibattito sulla storia letteraria. Le finalità dell’insegnamento letterario: la formazione del buon lettore; l’educazione al senso della storia e della complessità. Il problema del curricolo: la dilatazione del campo di studio; la questione del canone; la scelta modulare; percorsi e unità.

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Programmi e orientamenti nell’insegnamento dell’italiano nella scuola media e nei principali indirizzi della scuola secondaria superiore.

Il curricolo modulare e le unità didattiche. La tipologia delle unità didattiche e gli obiettivi caratterizzanti. Individuazione degli elementi strutturali di un’unità didattica concepita come tassello di un Modulo o di un Percorso didattico-disciplinare. Il numero delle unità didattiche e la scansione triennale.

Indicazioni metodologiche per la realizzazione delle unità storico-culturali su Le origini della lingua e della letteratura in volgare e su La rivoluzione scientifica.

Indicazioni metodologiche per la realizzazione delle unità per genere su La novella nel Duecento e nel Trecento e su La lirica moderna. Attività laboratoriale sull’unità tematica (concordata con i corsisti) La questione meridionale e la polemica antiborghese nel secondo Novecento.

Attività laboratoriale per la realizzazione delle unità “incontro con un’opera” (concordata con i corsisti) La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda e “ritratto d’autore” su Giacomo Leopardi.

Il curricolo modulare nei programmi di Letteratura Italiana: Progetto Brocca e programmi I.G.E.A. La tipologia dei moduli e gli obiettivi caratterizzanti. Indicazioni metodologiche per la realizzazione di un modulo. Attività laboratoriale sul modulo storico-culturale La seconda metà dell’800: realismo e simbolismo.

Attività laboratoriale per la realizzazione dei moduli su L’epica e sul Romanzo. Attività laboratoriale per la costruzione del modulo su La visione della donna e la concezione dell’amore nel basso medioevo.

Attività laboratoriale sui moduli “incontro con un’opera” La Gerusalemme liberata” e “ritratto d’autore” su Matteo Maria Boiardo” su Gabriele D’Annunzio.

Conclusioni metodologiche. Una didattica centrata sui testi: difficoltà di applicazione o sviluppo di nuove abilità?

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati (da integrare con il materiale fornito durante le lezioni)

1. G. Armellini, Come e perché insegnare Letteratura, Bologna, Il Mulino, 1987.

2. A. Colombo, La letteratura nel triennio. Proposte di un curricolo modulare, Bologna, Cappelli, 1990.

3. A. Colombo, La letteratura per unità didattiche, Firenze, La Nuova Italia, 2001.

4. R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Lecce, Piero Manni, 2000.

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5. E. Manzotti A. Ferrari, Insegnare italiano. Principi, metodi, esempi, Brescia, La Scuola, 2000.

6. P. Del Rosso, Come leggere “Gente in Aspromonte” di C. Alvaro, Milano, Mursia, 1994.

7. F. Grisi, Corrado Alvaro e la Calabria, Cosenza, Pellegrini, 1985.

8. V. Esposito, Vita e pensiero di Ignazio Silone, Cerchio (L’Aquila), Studio Bibliografico Adelmo Polla, 1993.

9. E. Signorini, Ignazio Silone e l’editoria dell’esilio, in “Nuova antologia”, 1995, n. 2195, pp. 120-146.

10. F. De Nicola, Introduzione a Vittorini, Bari-Roma, Laterza, 1993.

11. G.Contini, Introduzione alla “Cognizione del dolore”, Torino, 1970, 259-260.

12. R. Dombroski, Introduzione allo studio di C. E. Gadda, Firenze, 1974.

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della lingua grecaSEDE Università di Lecce (Palazzo Parlangeli)AREA Classica. Indirizzo linguistico-letterarioCLASSE/CLASSI 52/ADOCENTE Prof.ssa Rosanna SARDIELLOTELEFONO 0832 336605 0832 336602 UfficioDIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO martedì, mercoledì, giovedì: h.12-13

venerdì: h.11-13Sede: Palazzo Parlangeli, piano IV, stanza 41D

OBIETTIVI DEL CORSO Fornire le conoscenze di base e gli strumenti indispensabili per una corretta ed efficace didattica della lingua greca.

PROGRAMMA Argomento del corso :-Il ruolo dell’insegnamento della lingua greca nella scuola secondaria.-Strumenti di base e strategie d’insegnamento.-Strumenti elettronici per la didattica del greco.-Analisi testuale fondata sull’esame diacronico e sincronico della struttura linguistica.-Riflessioni sul lessico.-Intertestualità e tecnica allusiva.-Approfondimenti bibliografici.-Lettura didattica di testi funzionali all’insegnamento della lingua greca di base.-Lettura didattica di testi funzionali ad un successivo approfondimento della lingua greca.Programma d’esame :-Conoscenza degli argomenti svolti durante il corso.-Conoscenza dello sviluppo della lingua greca nelle sue diverse articolazioni.Modalità d’esame :-Impostazione di una lezione su di un testo letterario scelto in funzione del livello scolastico al quale è destinato: lettura didattica del brano con particolare riguardo agli aspetti lessicali,

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morfo-sintattici, retorico-stilistici e, possibilmente, intertestuali.

BIBLIOGRAFIA

M.MORANI, Introduzione alla linguistica greca, ed. Dell’Orso, Alessandria 1999B.GUARINI, La didattica del greco e del latino, a c. di L.PIACENTE, Edipuglia, Bari 2002B.M.TRENTIN, Greco. Grammatica, ed. Alpha Test, Milano 2002

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELL'ECONOMIA AZIENDALE ISEDE BARIAREA ECONOMICO-GIURIDICAINDIRIZZO ECONOMICO-AZIENDALECLASSE 17 ADOCENTE PROF.ssa MARCIELLO R. A. ORARIO DI RICEVIMENTO Dopo l’orario previsto per le lezioni fino a che sia possibile e nei giorni e secondo orario da concordare con gli studenti successivamente. OBIETTIVI DEL CORSO Il corso , trattando gli argomenti specifici disciplinari programmati, si propone :

1) Di far conoscere gli attuali programmi di Ec. Aziendale onde poter stabilire l'inserimento di argomenti in Moduli o U.D. sempre considerando la spendibilità dello stesso nella realtà operativa e gli obiettivi cognitivi ed operativi da raggiungere.

2) Insegnare ai corsisti a costruire Moduli e U.D. di Economia Aziendale tramite esemplificazioni e studi di gruppo prendendo in esame: abilità e conoscenze pregresse degli studenti, eventuale recupero, obiettivi, metodi, tipologie di verifiche formative e sommative , valutazione con la creazione di griglie e attività di recupero

3) Di offrire validi spunti di analisi sulle dinamiche del processo insegnamento- apprendimento dell’economia aziendale, onde poter sviluppare schemi mentali di elaborazione riutilizzabili, per favorire uno studio motivante, orientativo.

4) Trasmettere esperienze didattiche e strategie metodologiche per rendere pregnanti argomenti considerati “ostici”.

5) Discutere criticamente “l'area di progetto", sistema di studio interdisciplinare, che aiuta a far emergere i “talenti” individuali e che è di ausilio alla preparazione della 3° prova degli esami di Stato.

6) Di far riflettere sul miglior funzionamento dei “gruppi”.

BIBLIOGRAFIA - TESTI SCOLASTICI IN USO NEGLI IGEA-ERICA-MERCURIO- PROGRAMMATORI

- CODICE CIVILE - APPUNTI TRATTI DA : ARNOLDI BRUNETTI E CODA ECONOMIA AZIENDALE - Il Mulino, CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE – Onesti - DISPENSA della docente “ il docente formatore della scuola autonoma integrata con ichiami di didattica dell’Economia Aziendale

PROGRAMMA DI DIDATTICA DELL’ECONOMIA AZIENDALE I

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DATA(salvo

variazioni)

ORARIO

DAL ALLE

CONTENUTO OREPresentazione degli attuali programmi IGEA del biennio e del triennio focalizzando i rispettivi obiettivi da raggiungere. Cenni sulla dinamica del funzionamento dei gruppi di lavoro orizzontali, verticali e misti Cognitivismo e studio dei tempi dell'elaborazione per lo sviluppo di schemi mentali

17.3015.1520/12/02 3

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Cosa si chiede oggi alla scuola. Cosa possono fare i docenti di Economia Aziendale per rispondere alle esigenze Territoriali in armonia con l'interesse condiviso dal collegio docenti. Esemplificazione "test d'ingresso" (classe III)

10/01/03 15.1517.30

3

Didattica del Modulo: Fondamenti dell'attività economica - UD Principi del prelievo fiscale e sistema tributario italiano (classe I). Didattica del Modulo: Il credito e i calcoli finanziari – UD Regolamento unico di più

17.30

15.1513/01/03 3

Didattica del Modulo: La Gestione Aziendale e i suoi risultati "Reddito e Patrimonio" U.D. Gestione delle Aziende di produzioneUD. Il patrimonio delle impreseUD. Il risultato economico delle imprese e la sua determinazione (classe III)Didattica del Modulo: La contabilità generale delle imprese mercantili

17.30

15.1515/01/03 3

Didattica del Modulo: - L’economicità aziendale (classe III)Didattica del Modulo: - Principio di economicità – Lettura e interpretazione del bilancio- (configurazioni dello S.P. e del C.E, i ratios) (classe V)

317.30

15.1517/01/03

317.30

15.1527/01/03

Didattica del Modulo : "Spa" (classe IV)UD Incremento di Capitale sociale.UD Prestito Obbligazionario : Emissione- gestione-estinzioneModulo: La gestione finanziaria (classe IV)

Didattica del modulo: Reddito fiscale - Ammortamento fiscale con i dovuti confronti con amm.to civilistico utilizzo della riserva straordinaria e del fondo imposte differiteSpese di manutenzione e riparazione Plusvalenza fiscale)

17.30

15.1520/01/03 3

Didattica del Modulo: Aspetti strutturali, gestionali e contabili delle imprese industriali (Costruzione in economia, Leasing nell’aspetto contabile e fiscaleDidattica del modulo: Bilancio consolidato.

315.15 17.3

022/01/03

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INSEGNAMENTO Didattica del diritto privato e del diritto commercialeSEDE BariAREA Indirizzo Economico giuridicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

19/A

DOCENTE Prof. Nicola ScannicchioTELEFONO 080 5717134DIPARTIMENTO Diritto PrivatoORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì – ore 9/13 – dip. Diritto privato – Fac. Sc. Giur., II

pianoOBIETTIVI DEL CORSO Metodologie di apprendimento basate sull’ applicazione pratica

di taluni istituti fondamentali del diritto privato e commeciale. In particolare il corso si svolgerà in due fasi. Nella prima verranno approfondite le regole positive e le problematiche principali di un problema ai grande interesse attuale, quello dell’ unificazione del diritto civile europeo, attraverso il filtro della teoria generale delle fonti. Le conseguenti problematiche verranno nella successiva fase attraverso l’ analisi di problemi pratici di disciplina del contratto, con particolare riferimento alle norme codicistiche che regolano la gestione delle innovazioni tecnologiche.

PROGRAMMA Sistema delle fonti del diritto privato e unificazione del diritto civile europeo dei contratti, con particolare riferimento alla

disciplina del commercio elettronicoPARTE I

1. Illustrazione delle problematiche esaminate nel corso: il sistema delle fonti tra integrazione e disintegrazione. Internazionalizzazione, globalizzazione, Segmentazione. 2. Cominciare dall' inizio. Caratteri unitari della cultura giuridica europea e loro collegamento al sistema dei valori politici e socialiLettura: Wiacker, Sulle costanti della civiltà giuridica europea,

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Didattica dell’U.D scritture di assestamento e valutazione con particolare riguardo alle rimanenze di mat. prime, semi lav. prodotti finiti e delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione (classe V)

17.30

15.1529/01/03 3

Didattica del Modulo: Analisi di bilancio per flussiU.D Rendiconto delle variazioni di liquidità (classe V)Didattica del Modulo: Sistemi di qualità d' Impresa (classe IV Istituti professionali per il commercio)

317.30

15.1503/02/03

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Riv. Trim. dir. Pubbl. 1986, 33. L' incidenza dell' integrazione europea sul sistema delle fonti: concetti generali e problemi costituzionali4. L' Incidenza del diritto europeo sulle fonti del diritto privato: A. Mercato comune, mercato unico, e processi di armonizzazione. 5 (segue). Gli strumenti concreti di unificazione giuridica e la loro attuazione.Lettura: N. Scannicchio, Le fonti del diritto privato europeo, in Lipari, diritto privato europeo, 1997, I.6. Dall' integrazione economica a quella sociale nel trattato di Amsterdam e nella Carta dei diritti fondamentali.Lettura: S. Rodotà, Diritto, diritti, globalizzazione,Riv. Giur. Lav., 2000

PARTE II1. Diritto uniforme e disciplina del contratto2. Integrazione delle fonti e diritto del contratto: il caso del commercio elettronico e la legge applicabile ai contratti.Lettura: N. Scannicchio, La conclusione del contratto nella direttiva europea sul commercio elettronico, Quad. dir. Priv., 2000, IV.3. Il perfezionamento del contratto nel codice civile e nella diretiva comunitaria sul commercio elettronico.4. Forma e prova della dichiarazione negoziale nel TU sul documento elettronico e nella giurisprudenza.

BIBLIOGRAFIA Le lezioni saranno basate sull’ esame dei saggi indicati e di materiali legislativi e giurisprudenziali che verranno forniti di volta in volta. Ove non diversamente indicato le lezioni saranno basate sui seguenti scritti:

Parte I : N. Scannicchio, Le fonti del diritto privato europeo, in Lipari, diritto privato europeo, 2002, Vol. I, Sez. 1-3;Parte II: N. Scannicchio, La conclusione del contratto nella direttiva europea sul commercio elettronico, ivi, Vol. III.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. N. Scannicchio – Presidente; Dott.ssa Donatella Solda – dottoranda – cultrice della materiaDott.ssa A. Genovese – assegnista di ricercaDott.ssa Stefania Scadigno - ricercatrice

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Storia e Fondamenti della FisicaSEDE LecceAREA Fisica - Informatica - MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 A

DOCENTE Livio RUGGIERODIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 10-13 e su appuntamento telefonico.OBIETTIVI DEL CORSO Fornire gli elementi di base per affrontare lo studio dello sviluppo

di alcune delle idee della fisica attraverso l’analisi di testi ed apparecchi didattici di interesse storico. Suscitare l’interesse per

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la strumentazione didattica storica, al fine di stimolare l’attenzione alle collezioni eventualmente presenti nelle sedi di lavoro, per promuoverne la conservazione e la utilizzazione.

PROGRAMMA Analisi di testi di Fisica del ‘700 e ‘800.Analisi di strumentazione storica per la didattica della Fisica:Meccanica. La macchina di rotazione. L’apparecchio per lo studio degli urti. Apparecchi per lo studio dell’equilibrio. Il tubo di Newton. Il pendolo di Foucault. La bilancia di torsione. Il piano inclinato.Meccanica dei fluidiI vasi comunicanti. l’Apparecchio di De Haldat. Il Baroscopio. Apparecchi per lo studio della capillarità. Apparecchio di Plateau. La misura della densità. Apparecchio di Hope. Barometri e manometri. Apparecchio di Pascal. Le fontane. Le macchine pneumatiche.Termologia e termodinamicaDilatoscopi, termoscopi, termometri. Apparecchio di Tyndall. Apparecchio per osservare la convezione nei liquidi. La pentola di Papin. Calorimetri. La macchina a vapore. Specchi per i raggi termici. Il Banco di Melloni. Igroscopi e igrometri.AcusticaDiapason. Ruota di Savart. Sonometro a corde. Soffieria a mantice. Tubo di Weinhold.OtticaSpecchi, lenti, prismi. Microscopi, cannocchiale, stereoscopio. Occhio diottrico di Vitali. Spettroscopio.MagnetismoMagneti. Aghi d’inclinazione e di declinazione.ElettricitàMacchine elettrostatiche. Pendolini elettrici ed elettroscopi. Elettroforo di Volta. Apparecchi per mostrare il potere delle punte. Apparecchi di Biot, di Mach, di Faraday-Beccaria. Gabbia di Faraday. Apparecchio di Vandervliet. Bottiglia di Leyda. Pile elettriche.ElettromagnetismoApparecchio di Oersted-Ampère. Banco di Ampère Galvanometri ed elettrometri. Rocchetto di Ruhmkorff. Pendolo di Waltenhofen. Dinamo.Scariche elettricheL’uovo elettrico. I tubi di Geissler. I tubi a raggi catodici e a raggi canale. I tubi a raggi X.

BIBLIOGRAFIA Indicazioni e materiale bibliografico verranno forniti dal Docente.In particolare, per la descrizione delle apparecchiature di interesse storico, verranno fornite, a ciascun partecipante e in uso temporaneo, copie dei volumi (non in commercio):A. Rossi & L. Ruggiero (a cura di): Il Gabinetto di Fisica del Collegio Argento. I Gesuiti e l’insegnamento scientifico a Lecce. Lecce 1998A. Rossi & L. Ruggiero (a cura di): Il Gabinetto di Fisica dell’Istituto Tecnico “O. G. Costa” a Lecce. Immagini del patrimonio scientifico salentino. Lecce 2000

INSEGNAMENTO Didattica della FisicaSEDE LecceAREA Scienze Naturali

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59.AScienze Matematiche, Chimiche, Fisiche, Naturali nella Scuola Media

DOCENTE Livio RUGGIERODIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 10-13 e su appuntamento telefonico.OBIETTIVI DEL CORSO Affrontare il problema dell’insegnamento interdisciplinare delle

problematiche scientifiche poste dall’osservazione della Natura, con particolare riguardo ai fenomeni che si verificano nella vita quotidiana, con speciale attenzione a quelli oggetto di dibattito sui media.Proporre agli aspiranti insegnanti di operare in modo che i ragazzi acquistino capacità di osservazione critica di quanto accade intorno a loro e si approprino, in misura compatibile con l’età, delle modalità di reperimento e di analisi delle informazioni, non solo scientifiche, per avviarsi a maturare quell’indipendenza di giudizio che è fondamento essenziale della libertà culturale.

PROGRAMMA Gli argomenti che verranno presi in considerazione, con approfondimenti compatibili con il tempo a disposizione, saranno:La forma dei corpi. Solidi, liquidi, gas.Il moto. Spazio, tempo, velocità, accelerazione.Le forze. Il peso, la massa e la gravitazione universale.Energia cinetica e potenziale. Lavoro. Conservazione dell’energia.Forze e pressione. La pressione atmosferica e i fenomeni connessi.Statica e dinamica dei liquidi. Vasi comunicanti e capillarità. Spinta idrostatica e sue applicazioni.Calore e temperatura. La dilatazione dei corpi.Calore e lavoro meccanico. Le macchine termiche e i principi della termodinamica.Onde meccaniche e onde elettromagnetiche. Il suono e la luce.L’ottica geometrica. L’occhio, i colori e la visione. Cenni di ottica fisica.Fenomeni elettrici e magnetici. Cariche elettriche e correnti elettriche. Elettricità e magnetismo naturali. Temporali e bussole. Elettromagnetismo.Misura delle grandezze, unità di misura e strumenti. Incertezze ed errori.Matematica, Fisica, Chimica e Scienze Naturali: uno strumento unico per capire la Natura.Verranno mostrati e discussi esempi di unità didattiche e di realizzazione di semplici esperimenti.

BIBLIOGRAFIA M. Laeng, Insegnare Scienze. Editrice La ScuolaA. Cavadi Gerardini, Didattica delle scienze chimiche, fisiche, naturali. Editrice La Scuola.A. Frova, Perché accade ciò che accade. BUR

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA CHIMICASEDE LECCEAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI 60/A-59A

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE PROF. COSIMINO MALITESTADIPARTIMENTO SCIENZA DEI MATERIALIORARIO DI RICEVIMENTO GIO 13-14 VEN 13-14OBIETTIVI DEL CORSO APPROFONDIMENTO MEDIANTE L’USO DI

APPLICAZIONI DI TEMI PROPRI DELLA DIDATTICA DELLA CHIMICA

PROGRAMMA Richiami sulle mappe concettuali. Uso delle mappe concettuali nello sviluppo di unità didattiche. Esame di mappe concettuali, preparate preventivamente dagli studenti o disegnate durante la lezione, riguardanti argomenti di Chimica da proporre ad allievi della Secondaria. Discussione sui criteri per la scelta del libro di testo. Esemplificazione attraverso l'esame di alcuni libri di testo recenti.Risorse didattiche disponibili nella Rete.

BIBLIOGRAFIA R.Cervellati, D.Perugini, Guida alla didattica della Chimica nella Scuola Secondaria Superiore, Zanichelli (1991)Articoli da "La Chimica nella Scuola", SCI-Roma Siti INTERNET di interesse per la Didattica della Chimica

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della matematica 1SEDE BariAREA Fisico-informatico-matematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Luigi BorzacchiniTELEFONO 080-5442654DIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì-giovedì-venerdì 9.30-10.30 (ma potrebbe cambiare

nel ii semestre)OBIETTIVI DEL CORSO Dare uno sguardo d’assieme a tutta la storia della matematica

cercando nell’ultima parte sulla matematica moderna di chiarire gli aspetti fondazionali. In questa analisi si privilegiano aspetti di spiccato valore didattico, quali la dimostrazione, l’infinito ed il continuo.

PROGRAMMA STORIA E FONDAMENTI DELLA MATEMATICA I. (S.S.i.S. a.a. 2002-2003) (prof.Luigi Borzacchini. Dipartimento di Matematica) 1. INTRODUZIONE- Storia della matematica e questioni fondazionali per la

didattica.- Questioni metodologiche: il metodo storico e quello

matematico-scientifico. Il problema delle 'fonti'.- La storia e i fondamenti per la didattica della matematica.- Temi centrali: il pensiero formale, l'infinito ed il continuo.

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- I segni e la rappresentazione sintattica.2. LA MATEMATICA ANTICA- Matematica babilonese, egiziana e cinese. Carattere visuale

della matematica antica.- Gli albori della matematica greca e la 'questione' pitagorica.

L'incommensurabilità. Musica e Matematica- Filosofia e Matematica in Grecia: da Parmenide ad

Aristotele- Gli "Elementi" di Euclide.- Il numero. L'infinito e il continuo.- La logica e il metodo assiomatico-deduttivo in Aristotele e

in Euclide. La dimostrazione per assurdo.- Il metodo di esaustione e il "metodo" di Archimede.- L'aritmetica greca e l'algebra di Diofanto.3. IL MEDIOEVO E L'INIZIO DELLA MATEMATICA MODERNA.- La trasmissione del pensiero matematico greco: dagli arabi

alle prime edizioni in volgare.- La Matematica e il Cristianesimo- La matematica e la fisica nella Scolastica.- Neo-platonismo e inizi della scienza moderna: l'infinito ed il

continuo.- Algebra e geometria nel Rinascimento in Italia.- Il metodo e le regole cartesiane. Il numero reale e la misura.- L'algebra e la fisica moderna. La scienza come 'scienza di

segni', l'esperimento ed il laboratorio.4. L'ARITMETIZZAZIONE DELL'ANALISI E LA LOGICA- Gli inizi dell'analisi infinitesimale e sue difficoltà

concettuali- Kant e la distinzione tra verità ed oggettività.- L'aritmetizzazione dell'analisi. Il concetto di limite.- Fisica e geometria, logica ed aritmetica- L'assiomatizzazione e Dedekind. L'infinito ed il continuo in

Cantor- Frege e la logica matematica.5. IL DIBATTITO SUI FONDAMENTI- I paradossi- Il Logicismo, l'Intuizionismo e il Formalismo - Il programma di Hilbert - Il teorema di Gödel e gli altri teoremi limitativi. La nascita

della computer science- L'ipotesi del continuo e l'assioma della scelta. Paradossi

della misura.- Tendenze attuali: tra Platonismo e Quasi-empiricismo.

BIBLIOGRAFIA BOYER. Storia della Matematica Dispense.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Luigi Borzacchini (pres.) Innocente Candela

INSEGNAMENTO Didattica per le scienze settore biologicoSEDE LecceAREA 2 1indirizzo scienze naturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59 A

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DOCENTE Luciana DiniDIPARTIMENTO Scienze e Tecnologie Biologiche ed AmbientaliORARIO DI RICEVIMENTO Martedi’ pomeriggio OBIETTIVI DEL CORSO Promuovere lo sviluppo delle conoscenze di alcuni nuovi aspetti

della biologia fornendo agli insegnanti specifiche ma chiare nozioni di base. Discutere le tecniche e le strategie didattiche più opportune per educare gli alunni.

PROGRAMMA Scuola e salute- Aspetti cellulari e molecolari di base- Apoptosi e proliferazione- L’ambiente e l’insorgenza dei tumori e delle allergie- Patologia, epidemiologia ed altri aspetti del cancro- Analisi e monitoraggio dell’ambiente per una migliore

qualità di vita - Educazione alla prevenzione- Educare gli alunni alla tutela della loro integrità fisica e

psicologicaBIBLIOGRAFIA www.univ.trieste.it/eurekaPROPOSTA DI COMMISSIONE Presidente Luciana Dini

Membro effettivo Patrizia Pagliara ricercatore presso DiSTeBA settore Bio 06Membro supplente Emanuela C.Carlà Assegnista di ricerca presso presso DiSTeBA settore Bio 06

INSEGNAMENTO STORIA ED EPISTEMOLOGIA DELLA MATEMATICASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE LUCIANO FAGGIANOTELEFONO 0805442679DIPARTIMENTO MATEMATICAORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ORE 9.00-11.00OBIETTIVI DEL CORSO Far comprendere il modo e le motivazioni dello sviluppo della

Matematica, cogliendo i momenti di difficoltà e di crisi, in quanto questi possono fornire elementi per migliorare il proprio insegnamento e per capire le difficoltà dei ragazzi.

PROGRAMMA 1. Scienza e falsificabilità. Le teorie scientifiche. La dimostrazione. Argomentare e dimostrare.2. La matematica delle origini. La Matematica nella civiltà greca: il passaggio dal concreto all’astratto. Gli “Elementi” di Euclide. La modernità di Archimede.3. I contributi delle altre civiltà: i cinesi, gli indiani e gli arabi. La nascita dell’algebra e il suo sviluppo. Fondamenti geometrici dell’algebra. La Matematica nel rinascimento. Astronomia e matematica.4. Geometria analitica e geometria proiettiva. Lo sviluppo dell’analisi infinitesimale. I grandi matematici del ‘600 e del ‘700. La ricerca del rigore. L’aritmetizzazione dell’analisi.5. Le geometrie non euclidee. Le strutture algebriche. Il

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“paradiso“ di Cantor. La logicizzazione dell’Aritmetica. La cosiddetta “perdita della certezza”.6. La natura della Matematica. Matematica applicata e topologia. Fondamenti della geometria. Misura e integrazione. La teoria della probabilità. I calcolatori elettronici.

BIBLIOGRAFIA Boyer: Storia della Matematica MONDADORIKline: Storia del pensiero matematico EINAUDIKline: La matematica nella cultura occidentale FELTRINELLI

PROPOSTA DI COMMISSIONE Luciano Faggiano, Michele Pertichino, Claudio Di Comite.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE LUCIANO FAGGIANOTELEFONO 0805442679DIPARTIMENTO MATEMATICAORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ORE 9.00-11.00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire gli strumenti per un insegnamento della Matematica

adeguato alle esigenze della società e che punti essenzialmente non alla acquisizione di tecniche ma aiuti gli allievi a sviluppare un autonomo e critico metodo di lavoro.

PROGRAMMA 1. L’insegnamento e l’apprendimento della Matematica nella scuola Media inferiore. Tecniche didattiche. La valutazione. I materiali didattici. Rapporti con le altre discipline. Strumenti, modelli e metodi della Matematica. 2. Principali modelli di insegnamento. Il contratto didattico. Il triangolo insegnante-allievo-sapere. La trasposizione didattica. La teoria delle situazioni didattiche. Concetti. Ostacoli. 3. Il concetto di numero naturale. Numeri primi. Criteri di divisibilità. Le frazioni. Gli irrazionali. Le approssimazioni. Gli ordini di grandezza. Il concetto di probabilità. La statistica.4. La geometria. Rappresentazione dello spazio fisico e difficoltà relative. Il problema delle definizioni e la scelta dei termini primitivi. Il concetto di misura. Le trasformazioni geometriche. 5. I problemi. Problemi di routine e situazioni “insolite”. I ragazzi e i problemi. Il linguaggio nei problemi. L’insegnamento per problemi.6. Matematica e linguaggio. Lingua comune e linguaggio della Matematica. La logica. Insiemi, relazioni funzioni. Il linguaggio del calcolatore.

BIBLIOGRAFIA D’Amore: Elementi di didattica della Matematica. PITAGORAD’Amore: Problemi F.ANGELISperanza: Matematica per insegnanti di Matematica ZANICHELLIGrugnetti – Villani: La matematica dalla scuola materna all’Università PITAGORA

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PROPOSTA DI COMMISSIONE Luciano Faggiano, Michele Pertichino, Claudio Di Comite.

Classe 59A - Storia ed Epistemologia della FisicaProf. Nicola CUFARO PETRONI

L'orario ricevimento studenti e'LU-ME-VE  ore 16:00 - 18:00PROGRAMMA

1. Introduzione al problema del metodo Caratteristiche della scienza moderna

2. Induttivismo Scienza e senso comune Induzione e deduzione Principio di induzione e sue giustificazioni Discussione e problemi Relazioni fra osservazioni e teoria

3. Falsificazionismo Falsificabilità come criterio di valutazione Gradazioni di falsificabilità Modifiche ad hoc delle teorie Conferma delle teorie Retroterra scientifico ed audacia delle teorie Fallibilità delle falsificazioni Inadaguatezza storica: la Rivoluzione Copernicana, un esempio

4. Programmi di ricerca (Lakatos) Teorie come strutture complesse Euristica dei programmi di ricerca Nucleo di un programma di ricerca e sua difesa Confronto fra programmi: degenerazione

5. Paradigmi scientifici (Kuhn) Importanza della storia e dei fattori sociologici Comunità scientifica, paradigmi e scienza normale Anomalie, crisi e rivoluzione scientifica Progresso scientifico

Testo consigliato: A.F.Chalmers: Che cos’è questa scienza? trad. Aldo Runfola; Mondadori (1979)

Cenni storici su: F.Bacon, J.Black, N.Bohr, T.Brahe, H.Cavendish, N.Copernico, A.Eddington, M.Faraday, A.Fresnel, J.Galle, D.Hume, H.Hertz, J.Kepler, T.Kuhn, I.Lakatos, A.Lavoisier, U.Le Verrier, H.A.Lorentz, I.Newton, J.C.Maxwell, S.D.Poisson, K.Popper, W.Röntgen, J.J.Thomson, W.Thomson (Lord Kelvin), C.Tolomeo.

Un punto di vista contemporaneo: Steven Weinberg: Sokal hoax; The New York Review of Books (August 8, 1996) Steven Weinberg: The revolution that did not happen; The New York Review of Books

(October 8, 1998) Steven Weinberg: Can science explain everything? Anything?; The New York Review of Books

(May 31, 2001)

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Lingua GrecaSEDE LecceAREA Linguistico-Letteraria

Dipartimento Interateneo di Matematica dell’Università e del Politecnico di Bari; via Amendola 173, 70126 BARI; Tel 080-5443212-2689; Fax 080 5442470;

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegna-menti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Rosanna GUIDOTELEFONO 0832/336602 UniversitàDIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO lunedi-martedi-mercoledi ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO - accertare le conoscenze e le competenze linguistiche di base

- sviluppare le abilità di traduzione- esercitare alla traduzione all’impronta- abituare alla traduzione in funzione didattica- potenziare l’attitudine all’analisi morfo-sintattico-lessicale- individuare percorsi tematici che raccordino l’esercizio di traduzione con la storia letteraria- acquisire le nozioni fondamentali circa l’evoluzione storica della lingua greca- aggiornare sulle nuove metodologie di insegnamento della lingua greca- potenziare le capacità di contestualizzazione e di raccordo interdisciplinare.

PROGRAMMA tradurre brani di autori di difficoltà graduale con l’ausilio delle seguenti metodologie:

- analisi delle parole- analisi della struttura delle frasi- traduzione guidata (come indagine)- confronto testo/contesto storico- riferimenti extratestuali- riferimenti intertestuali- letture di approfondimento e discussione guidata- collegamenti interdisciplinari.

BIBLIOGRAFIA i più recenti contributi scientifici tratti dalle riviste on line: - Gnomon (www.gnomon.ku-eichstaett.de)- Rassegna degli Studi Informatici per lo Studio dell’Antichità Classica (a cura di A. Cristofori www.unibo.it)

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della FisicaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Antonio SerraDIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Universita’ di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi’ 10.30-12.30

Martedi’ 10.30-12.30Giovedi’ 10.30-12.30

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso di Laboratorio di Didattica della Fisica intende fornire agli specializzandi una metodologia di insegnamento delle principali leggi della Fisica Classica marcando il carattere fortemente interdisciplinare degli argomenti trattati.

PROGRAMMA Nel Corso di Laboratorio di Didattica della Fisica (Cl. 59)

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verranno affrontati i percorsi educativi con i quali illustrare le principali leggi della Fisica classica. Particolare attenzione sara’ rivolta alla metodologia di insegnamento dei vari argomenti, articolandoli in precise unita’ didattiche. Partendo dall’osservazione sperimentale, saranno trattati criticamente i seguenti argomenti: Massa, peso e densita’ media di un corpo Dinamica dei fluidi (Spinta di Archimede e Legge di Stevino,

Principio dei vasi comunicanti, Legge di Pascal, Comportamento di un gas)

Leggi della Dinamica Equilibrio di un corpo rigido (Leve) Acustica (Le onde sonore, propagazione e fenomeni di

interferenza e risonanza) Ottica geometrica (Lenti sottili, Fenomeni di riflessione e

rifrazione) I principali fenomeni dell’elettrostatica e

dell’elettromagnetismo. BIBLIOGRAFIA Appunti del corso

Dispense a cura del Docente

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di comprensione e produzione orale e scritta

SEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45-46 A

DOCENTE Prof.ssa Valeria Dell’EraDIPARTIMENTOORARIO DI RICEVIMENTO Da definireOBIETTIVI DEL CORSO - Acquisizione di tecniche e procedure didattiche relative

alle abilità di comprensione/produzione orale e scritta- Disamina e analisi critica di schemi e modelli operativi

didattici- Rielaborazione autonoma di percorsi didattici, attraverso

esercitazioni guidate, miranti all’acquisizione e allo sviluppo delle abilità linguistiche oggetto del corso

PROGRAMMA - Introduzione sulle abilità linguistiche: listening, speaking, reading, writing - abilità di base e abilità integrate

- Comprensione orale: classificazione delle attività – fasi didattiche (pre-listening, while listening, post-listening) – elaborazione guidata di un percorso didattico su ascolto

- Produzione orale: tecniche e strategie per la conversazione - role play - problematiche relative alla produzione orale in classi numerose – elaborazione di role play -

- Comprensione scritta: attività, tecniche e strategie didattiche applicabili alla lettura – skimming e scanning – silent reading e reading aloud – fasi didattiche (pre-reading, while reading, post-reading) - elaborazione guidata di un percorso didattico su testo

- Produzione scritta: attività libere e guidate- Unità didattica: le abilità linguistiche all’interno dell’unità

didattica – elaborazione su traccia di un’unità didattica 63

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BIBLIOGRAFIA Paolo E. Balboni Tecniche didattiche per l’educazione linguistica Utet 1998Susan Taylor AA. VV. Didactic notes – speaking, listening, reading, writing CPE 2001

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA ISEDE BARIAREA INDIRIZZO FISICO-INFORMATICO-MATEMATICOCLASSI 47A 48A 49ADOCENTE DI COMITE CLAUDIOTELEFONO 0805442698 (Dipartimento) DIPARTIMENTO DI MATEMATICAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ MERCOLEDI’ E VENERDI’ ORE 10-11OBIETTIVI DEL CORSO SAPER GUIDARE GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI AD

APPRENDERE LA MATEMATICAPROGRAMMA Processi educativi: generalità. Gli obiettivi delle unità

didattiche: come esprimerli in modo efficace specificando comportamento, condizioni e criterio. La metodologia d’insegnamento per problemi: esempi. Relazioni e funzioni: come far pervenire gli studenti alla padronanza di detti argomenti. Come introdurre le funzioni di proporzionalità. Qualche esempio di proporzionalità in geometria da far scoprire in classe. Come introdurre i numeri figurati (triangolari, quadrati, rettangolari) e come utilizzarli in semplici dimostrazioni di carattere generale. Come guidare gli studenti alla scoperta dei criteri che permettono di ottenere i resti delle divisioni in N senza effettuarle. Loro applicazioni. Come far pervenire gli studenti alla nozione di algoritmo e far acquisire padronanza dell’argomento. Come far comprendere agli studenti cos’è un diagramma di flusso strutturato. L’uso dei polinomi di secondo grado in attività in cui si metta in pratica la metodologia della ricerca. Come organizzare l’attività in classe al fine della scoperta dei coefficienti binomiali. Come ottenere il triangolo dei coefficienti binomiali (triangolo di Tartaglia) e come dedurne alcune uguaglianze. Dimostrazioni di dette uguaglianze anche mediante l’uso di problemi. Come guidare gli studenti al concetto di operazione (legge di composizione) e alla scoperta delle proprietà delle operazioni. Le proprietà delle operazioni massimo comune divisore e minimo comune multiplo. Come far imparare a risolvere le equazioni di primo grado mediante semplici diagrammi. Le equazioni di grado superiore al primo: come avviare gli studenti alla scoperta dei metodi di risoluzione. L’uso della seconda legge delle inverse nelle studio delle equazioni di secondo grado. Le equazioni come variabili proposizionali dipendenti: come introdurre in classe l’argomento e far pervenire gli studenti ai teoremi comunemente noti come principi di equivalenza delle equazioni.

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BIBLIOGRAFIA W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Algebra intuitiva Boringhieri.W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Ricerca del metodo, Boringhieri.B. Spotorno, V. Villani, Guida all’insegnamento della matematica nelle scuole secondarie superiori, La Nuova Italia.G. Polya, La scoperta matematica, Boringhieri.R.Mager, Gli obiettivi didattici, Giunti e Lisciani.D. Antiseri, La metodologia della ricerca, La Scuola.G. Prodi, Matematica come scoperta, G. D’Anna.F. Speranza, A. Rossa Dell’Acqua, Il linguaggio della matematica, Zanichelli.L. Lombardo Radice, L. Mancini Proia, Il metodo matematico, Principato. C. Di Comite, P. Ronchi, Pascal e matematica, Ladisa. M. Gardner, Show di magia matematica, Zanichelli.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA IISEDE BARIAREA INDIRIZZO FISICO-INFORMATICO-MATEMATICOCLASSI 47A 48A 49ADOCENTE DI COMITE CLAUDIOTELEFONO 0805442698 (Dipartimento) DIPARTIMENTO DI MATEMATICAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ MERCOLEDI’ E VENERDI’ ORE 10-11OBIETTIVI DEL CORSO SAPER GUIDARE GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI AD

APPRENDERE LA MATEMATICA La rappresentazione dei numeri naturali in una base qualunque:

come presentare l’argomento agli studenti. I numeri reali sotto forma di allineamenti decimali: come organizzare il lavoro a partire dai numeri razionali. Le difficoltà relative all’introduzione dei numeri reali sotto forma di sezioni di Dedekind del campo dei razionali. I numeri reali ( a partire dal classico problema di Achille e la tartaruga) sotto forma di scatole cinesi (G: Prodi: Matematica come scoperta). Come introdurre in classe i termini punto e retta. Le isometrie costruite mediante fogli di carta: come far scoprire empiricamente agli studenti che ogni isometria è necessariamente una simmetria assiale o una glissosimmetria o una traslazione o una rotazione. Come dimostrare (teoricamente) che ogni isometria è necessariamente una simmetria assiale o una glissosimmetria o una traslazione o una rotazione. Come far comprendere agli studenti con un semplice esempio che cos’è un sistema di assiomi (completo, coerente, costituito da assiomi indipendenti). Gli assiomi della geometria euclidea in “G. Prodi: Matematica come scoperta”: quali vantaggi per l’apprendimento? Il concetto di angolo in “G. Prodi: Matematica come scoperta”. La misura angolare introdotta assiomaticamente. Qualche semplice dimostrazione. Le isometrie in “G. Prodi: Matematica come scoperta”. Le rotazioni in “G. Prodi: Matematica come scoperta”.

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Sull’assioma che serve nel progetto Prodi per dimostrare l’unicità della retta per un punto parallela ad una retta assegnata. L’introduzione dell’area (funzione addittiva d’insieme) nel progetto Prodi. Le nozioni di lunghezza, ampiezza e area secondo la teoria delle grandezze:difficoltà di insegnamento- apprendimento connesse. La congruenza (come termine primitivo) introdotta mediante assiomi. Qualche semplice dimostrazione.

BIBLIOGRAFIA W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Algebra intuitiva Boringhieri.W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Ricerca del metodo, Boringhieri.B. Spotorno, V. Villani, Guida all’insegnamento della matematica nelle scuole secondarie superiori, La Nuova Italia.G. Polya, La scoperta matematica, Boringhieri.R.Mager, Gli obiettivi didattici, Giunti e Lisciani.D. Antiseri, La metodologia della ricerca, La Scuola.G. Prodi, Matematica come scoperta, G. D’Anna.F. Speranza, A. Rossa Dell’Acqua, Il linguaggio della matematica, Zanichelli.L. Lombardo Radice, L. Mancini Proia, Il metodo matematico, Principato. C. Di Comite, P. Ronchi, Pascal e matematica, Ladisa. M. Gardner, Show di magia matematica, Zanichelli.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA corso B

SEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A-50A; 51A; 52A

DOCENTE Alessandra GIANNELLIDIPARTIMENTO Scienze Economico-aziendali, Giuridiche, Merceologiche e

Geografiche -Università degli Studi di Foggia ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 15OBIETTIVI DEL CORSO Saper leggere e interpretare carte geografiche, saper elaborare e

rappresentare, graficamente e cartograficamente, dati statistici, saper osservare, sintetizzare e interpretare un territorio dato, saper lavorare individualmente e in gruppo, saper elaborare efficaci strategie didattiche e unità didattiche.

PROGRAMMA Metodi e tecniche didattiche: analisi del paesaggio, lettura e uso di carte geografiche, costruzione e uso di carte tematiche e altre rappresentazioni grafiche, raccolta ed elaborazione di dati statistici, peer teaching, Delphi, progettazione di unità didattiche.

BIBLIOGRAFIA A.A. Bissanti, “Che cos’è una unità didattica”, in Foglio di informazioni della Sezione Puglia e Basilicata dell’A.I.I.G., 9, 1988, pp. 59-68A.A. Bissanti,” Sapere e saper fare in Geografia. I perché di un progetto”, in Foglio di informazioni della Sezione Puglia e Basilicata dell’A.I.I.G., 9, 1988, pp. 35-43A.A. Bissanti, Puglia geografia attiva, Bari, Adda ed., 1991

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A.A. Bissanti, Puglia geografia attiva – perché e come, Bari, Adda ed., 1991A.A. Bissanti e G. Naglieri, “Tecniche didattiche: perché e come”, in G. Bellencin Meneghel (a cura di), Didattica della Geografia. Nuove prospettive, Atti del convegno in onore di G. Valussi, Udine, 1993, pp. 41-60M. Fiori, “Lucidi per lavagna luminosa: come farli e come usarli”, in Foglio di informazioni della Sezione Puglia e Basilicata dell’A.I.I.G., 9, 1988, pp. 85-97I. Varraso, “Come fare la correlazione cartografica”, in Foglio di informazioni della Sezione Puglia e Basilicata dell’A.I.I.G., 9, 1988, pp. 98-107

Laboratorio di Didattica della Letteratura italiana- sede di LecceArea : Linguistico-letterariaClassi: A043, 050 e 051- Materie letterarieDocente : prof. Emilio FilieriDIPARTIMENTO: Facoltà di Beni Culturali -Insegnamento di Letteratura italiana (prof.Gino Rizzo)-Università LecceORARIO RICEVIMENTO : H. 9.00-10.30 del Venerdì c/o Aula Z-Pal.Ateneo"Codacci Pisanelli".OBIETTIVI DEL CORSO: acquisire conoscenze di didattica, di programmazione e di modularità;individuare contenuti e scegliere strategie; trasferire conoscenze in situazione; acquisire competenze programmatorie in realtà scolastica e nel gruppo classe;utilizzare competenze didattico-disciplinari in situazione;motivare e trasferire competenze nei gruppiclasse e nei sottogruppi (eccellenza, recupero, rinforzo).PROGRAMMA:Oltre la pedagogia, la Didattica: dall'educazione in generale ai processi.Letteratura italiana tra ricerca e didattica:la testualità recuperata e la centralità del lettore.Individuazione e confronto: i manuali in uso, ragioni e giustificazioni della storia-antologia di letteratura. Dal Programma alla Programmazione.L'insegnamento di Letteratura italiana dagli anni '70 agli anni'90.La Programmazione per Unità Didattiche; forza e limiti delle Unità didattiche. La mappa concettuale.Esercitazioni.Verso il Modulo: disciplinarità, multi- e pluridisciplinarità; esercitazioni. Il modulo in Domenici e in Bertocchi e Quartapelle: lancio e negoziazione.Esercitazioni: a) storico culturale; b)per genere; c)per tematica; d) incontro con l'opera;e) ritratto d'autore. Modulo di Letteratura italiana e stili di apprendimento.Esercitazione.ICT: Information and Comunication tecnology.Programmazione modulare realizzata.BIBLIOGRAFIA: E.FILIERI, Letteratura e scienza tra Salento e Napoli, Galatina, Congedo, 2002 (con specifico studio dei capitoli relativi alla Didattica della letteratura italiana, tra unità di apprendimento, curricoli e moduli);G.DOMENICI, Manuale dell'orientamento e della didattica modulare, Bari, Laterza, 1999; M. TIRITICCO, La programmazione modulare nella scuola dell'autonomia, Napoli, Tecnodid, 2000; D: BERTOCCHI-F:QUARTAPELLE,Proposte per una didattica modulare, Milano, FrancoAngeli, 1999; R. MELCHIORI, La tecnologia dell'informazione e della comunicazione nell'istruzione scolastica, Milano, FrancoAngeli, 2000.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANASEDE FOGGIAAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/A – 50/A

DOCENTE Valerio VianelloORARIO DI RICEVIMENTO martedì ore 15,30-16,30

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OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di individuare le funzioni, gli scopi e gli ambiti d’uso della lingua;approfondire la conoscenza dei processi di apprendimento della lingua italiana;presentare gli strumenti metodologici tradizionali e aggiornati necessari per la specificità dell’educazione linguistica;attivare pratiche consapevoli di applicazione didattica.

PROGRAMMA L’educazione linguistica nei programmi scolastici.Insegnare la grammatica. Le strutture dell’italiano.Il curricolo di educazione linguistica.Le abilità linguistiche.Le abilità orali. Il parlato a scuola.Le abilità di lettura. Leggere a scuola.Le abilità di scrittura. Il testo e i suoi requisiti fondamentali. Forme e generi testuali nel curricolo di scrittura.Scrivere per apprendere.La scrittura documentata.L’analisi del testo.Le didattiche dell’innovazione.

BIBLIOGRAFIA M.G. LO DUCA, Esperimenti grammaticali. Riflessioni e proposte sull’insegnamento della grammatica dell’italiano, Firenze, La Nuova Italia, 1997;S. FERRERI-A.R. GUERRIERO (a cura di), Educazione linguistica vent’anni dopo e oltre, Firenze, La Nuova Italia, 1998;C. LAVINIO, Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia, 1990;L. SERIANNI, Italiani scritti, Bologna, Il Mulino, 2003;R. SIMONE, Fondamenti di linguistica, Bari, Laterza, 2001.Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni, tenendo conto delle specifiche esigenze dei partecipanti e della diversità delle classi di concorso.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCIENZE IISEDE LECCEAREA SCIENZE AMBIENTALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60\A

DOCENTE DOTT. MAURIZIO PINNADIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE

BIOLOGICHE ED AMBIENTALI (DISTEBA)ORARIO DI RICEVIMENTO TUTTI GIORNI SU APPUNTAMENTO TELEFONICOOBIETTIVI DEL CORSO La didattica delle scienze è una disciplina orientata a

discutere gli aspetti teorici e pratici relativi sia alla comprensione che alla traduzione didattica delle più importanti conoscenze scientifiche. I laboratori hanno perciò il compito di fornire gli strumenti più idonei per testare le ipotesi scientifiche ed analizzare la complessità dei fenomeni naturali. In particolare, l’obiettivo del Laboratorio di didattica delle scienze II

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sarà quello di favorire l’acquisizione di conoscenze fondamentali per la comprensione dei processi ecologici e delle problematiche ambientali, ormai di interesse quotidiano, utilizzando un approccio di alto livello gerarchico, il livello ecosistemico, per descrivere ed analizzare la struttura e le funzioni degli ecosistemi naturali ed antropici. Il corso perciò è articolato in lezioni introduttive, in lezioni di laboratorio ed escursioni su campo in cui, utilizzando un esempio pratico di studio scientifico, saranno trattati i temi relativi al campionamento ed all’analisi delle informazioni qualitative e quantitative delle componenti e delle funzioni di un ecosistema. Questo approccio integrato sembra essere il più efficace per tentare di capire la complessità dei fenomeni naturali dai quali dipende il progresso scientifico.

PROGRAMMA Argomenti. Introduzione al corso. Il ruolo dell’ecologia nelle scienze naturali. I componenti di un ecosistema. Lo stagno ed un bosco: componenti comuni ed elementi di differenziamento tra ecosistemi. Componenti tassonomici e struttura della distribuzione delle specie. Scale temporali e spaziali di eterogeneità negli ecosistemi. Relazioni tra funzione e struttura nell’ecosistema. La diversità biologica, teorie ed evidenze sperimentali sulle relazioni tra diversità e funzioni. Flussi di energia e metabolismo. Energia e materiali. Le relazioni tra flusso di energia e biomassa stabile. Catene alimentari e livelli trofici. Un modello funzionale rappresentato da uno schema di flusso di energia a forma di Y. Rappresentazione grafica degli ecosistemi e misure delle velocità del flusso di energia. I modelli a compartimenti. Un esempio di modello a compartimenti di un lago. Tecniche di campionamento dei componenti principali di un ecosistema acquatico. Principi di analisi statistica dei dati ecologici. Un approccio allo studio dei compartimenti principali di un lago: nutrienti, autotrofi, consumatori e decompositori. Gli scopi delle escursioni su campo.Laboratorio. Elementi per il riconoscimento dei macroinvertebrati d’acqua dolce. Uso delle tavole dicotomiche. Il processo di decomposizione in ambiente acquatico. La struttura delle comunità. Elementi di calcolo e misure di dispersione delle medie. Uso dei software di calcolo Modelli di variazione spaziale e temporale della decomposizione in una laguna costiera. Escursioni. Escursioni didattiche di fine corso nelle Oasi Naturali di “Le Cesine” e Torre Guaceto, sistemi acquatici costieri sulla costa Adriatica.

BIBLIOGRAFIA Townsend C. R., Harper J. L. & Begon M., 2001. L’essenziale 69

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di ecologia. Zanichelli.Ferrari M., Marcon E., Marconi M. & Menta A., 2000. Esercitazioni di ecologia. Calderini.

INSEGNAMENTO Educazione alla saluteSEDE LecceAREA MED42 CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A Scienze Naturali

DOCENTE Prof. Maria Antonella De DonnoDIPARTIMENTO DiSTeBA Lecce – Lab IgieneORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì dalle ore 9.00 alle 14.00OBIETTIVI DEL CORSO iObiettivo del corso è l’approfondimento delle conoscenze sulle

attuali strategie di educazione e di promozione della salute e sulle metodologie degli interventi di prevenzione. Verranno sviluppati gli argomenti relativi alla sorveglianza e profilassi delle principali malattie infettive e cronico-degenerative, all’igiene ambientale, all’igiene degli alimenti e allo stile di vita e salute. Al termine del percorso formativo proposto i docenti, inoltre, potranno collaborare agli interventi di educazione alla salute nelle scuole in collaborazione con gli operatori sanitari, sociali e scolastici.

PROGRAMMA - Definizioni e finalità

- Concetto di salute e fattori che la determinano

- L’epidemiologia per la promozione della salute- Metodologia e obiettivi della prevenzione- Educazione alla prevenzione malattie- L’educazione sanitaria e gli screening- Danni alla salute da errato stile di vita- Educazione ambientale- Igiene degli alimenti ed educazione all’alimentazione

BIBLIOGRAFIA Barbuti, Salvatore; Bellelli, Ennio; Fara, Gaetano Maria; Giammanco, GiuseppeIgiene e medicina preventiva (Volume I e Volume II)Monduzzi, 1993, II ed.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: Prof.ssa Maria Antonella De DonnoMembro effettivo: Dott. Marcello GuidoMembri supplenti: Dott. Francesco Bagordo Dott.ssa Antonella Zizza Dott.ssa Donatella Liaci

INSEGNAMENTO Laboratorio Scienze dell’educazione-DIRITTO SCOLASTICO

SEDE LECCEAREA Laboratori trasversaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Tutte

DOCENTE Michele ZURLO

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DIPARTIMENTO Docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO L’ora successiva alla conclusione delle lezioni, nei giorni fissati

dal calendario per l’insegnamento di DIRITTO SCOLASTICOOBIETTIVI DEL CORSO - Conoscenza dei principi costituzionali regolanti il servizio

scolastico.- Conoscenza della normativa che disciplina l’Ordinamento

Scolastico.- Conoscenza del contratto di lavoro.- Conoscenza del diverso valore delle varie fonti della

normativa scolastica: norma costituzionale, norma ordinaria, norma contrattuale, norma amministrativa.

PROGRAMMA - Il servizio scolastico- Il Diritto scolastico- I principi costituz.: libertà d’insegnamento; parità scolastica.- “ “ : diritto e dovere d’istruzione.- “ “ : integralità dell’istruz.; ruolo dello Stato.- L’Ordinamento : i cicli scolastici- “ : l’istruzione non-statale- “ : gli scrutini; gli esami; gli esami di Stato.- “ : l’Amministrazione centrale e periferica- “ : gli Istituti scolastici: l’autonomia- “ : “ “ :dirigente,docenti,disc.- Il contratto di lavoro dei docenti: struttura del rapporto- “ “ “ : diritti e doveri- “ “ del dirigente: diritti e doveri- Lo statuto giuridico del discente

BIBLIOGRAFIA Diritto e Legislazione scolastica-VIII ediz. Simone 2001Testo Unico delle norme scolastiche(qualsiasi edizione)Contratto Collettivo di lavoro in vigore(qualsiasi edizione)La professione docente- Carra EditoreIstituzioni di Diritto Scolastico- Giuffrè Editore

INSEGNAMENTO Didattica della Fisica IISEDE LecceAREA Indirizzo informatico matematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A

DOCENTE Luigi RennaDIPARTIMENTO Fisica - LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì pomeriggio, ore 16-18 o su appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Saper trattare didatticamente i nodi concettuali della

fisica. Conoscere differenti strategie d’insegnamento (percorsi concettuali e percorsi didattici, rappresentazioni, modelli, schematizzazioni, teorie). Conoscere gli aspetti generali delle relazioni tra didattica della fisica e tecnologie informatiche. Saper analizzare libri di testo e software preconfezionato. Essere in grado di effettuare ricerche didattiche e auto-aggiornarsi.

PROGRAMMA Il problema della didattica: gli operatori d’azione, i contesti e i saperi disciplinari.

Il processo di costruzione della conoscenza.

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Metaconoscenza. Le metodologie scientifiche. La gestione dell’errore. Il metodo delle mappe concettuali. Mappe concettuali come strumento per accertare l’apprendimento in fisica.

La didattica breve. Distillazione e ricerca metodologico-disciplinare. Esempi.

Dinamica concettuale. Le leggi di Newton. Questionari. Gli errori nelle approssimazioni numeriche e

nell’elaborazione dei dati. Analisi delle cause d’errore. Un approccio geometrico al calcolo numerico.

L’insegnamento con modelli. Il modello in fisica. Grandezze fisiche. Leggi. Teorie. La modellizzazione newtoniana. Esempi. Didattica della fisica centrata sul processo di costruzione di modelli concettuali della realtà osservata. Modellizzazione alla Hestenes.

La risoluzione dei problemi in fisica. Esempi. L’atomo. Il nucleo. Struttura subnucleonica.

Radioattività alfa, beta e gamma. Reazioni nucleari: fusione e fissione. Raggi cosmici. Interazioni fondamentali. Cenni sulle simmetrie. Origine degli elementi. Cenni sulle particelle.

Reperimento e analisi di materiale didattico in rete.BIBLIOGRAFIA Vicentini, Mayer - Didattica della fisica (La Nuova

Italia, 1996) Bernardini, Tarsitani, Vicentini – Thinking Physics for

Teaching (Plenum, 1995) Hestenes, D. "Toward a Modeling Theory of Physics

Instruction" 1987, American Journal of Physics, Vol. 55, pp. 440-454.

Hestenes, D. " Modeling Game in the Newtonian World",1992, American Journal of Physics, Vol. 60, pp. 732-748

U. Amaldi – Corso di Fisica (Zanichelli, 1999) U. Amaldi – Fisica Interattiva (Meccanica, termologia,

onde), CD-ROM (Zanichelli) Dispense del corso. Materiale reperibile in rete:o http://www.unipa.it/~sperande/IMOFI/IMOFI.htmlo http://wwwps.lnf.infn.it/particle/adventure.html

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Luigi Renna e Luigi Martina

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCELTE FINANZIARIE APPLICATE

SEDE BARIAREA Economico GiuridicaCLASSE/CLASSI 19/ADOCENTE ANDREA DI LIDDO DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Economiche, Matematiche e

Statistiche UNIVERSITA’ DI FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ ORE 14.00-15.00OBIETTIVI DEL CORSO Elaborazione di unità didattiche consistenti nella presentazione

ed utilizzazione dei concetti quantitativi di base per le scelte di natura economica e finanziaria.

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PROGRAMMA Interesse semplice. Interesse composto. Rendite, prestiti e obbligazioni. Modellizzazione e risoluzione di semplici problemi di

tipo finanziario in condizioni di certezza. Modellizzazione e risoluzione di semplici problemi di

tipo finanziario in condizioni di incertezza. BIBLIOGRAFIA -G. Manzone & Consolini, Matematica con Applicazioni

Informatiche 3, Tramontana Editore, Milano, 1991.-S. Warner & S. R. Costenobile, Strumenti quantitativi per la gestione aziendale, Apogeo, 2002

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA FINANZA D’IMPRESA

SEDE BARIAREA Economico GiuridicaCLASSE/CLASSI 17/ADOCENTE ANDREA DI LIDDO DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Economiche, Matematiche e Statistiche

UNIVERSITA’ DI FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ ORE 14.00-15.00OBIETTIVI DEL CORSO Elaborazione di unità didattiche consistenti nella presentazione

ed utilizzazione dei concetti quantitativi di base per la valutazione delle scelte di natura finanziaria in ambito aziendale.

PROGRAMMA La valutazione di azioni e obbligazioni. Criteri per le decisioni di investimento dell’impresa: il

valore attuale netto (VAN); la regola del tempo di recupero (“payback period”); la regola del tempo di recupero attualizzato (“discounted payback period”); il rendimento medio contabile; il tasso interno di rendimento (TIR); l’indice di redditività (IR).

Il rendimento e il rischio dei portafogli: il Capital Asset Pricing Model (CAPM) e l’Arbitrage Pricing Model (APM).

BIBLIOGRAFIA -S. A. Ross, R. W. Westerfield & J. F. Jaffe, Finanza aziendale, Il Mulino, 1996.-R. C. Hanson, Problemi e soluzioni di finanza aziendale, Il Mulino, 1996.

Metodologia e didattica della letteratura greca(IV semestre 2002-2003)

Il corso si propone di:

- consolidare le conoscenze storico-letterarie;

- sviluppare le capacità di verifica critica dei testi;

- sollecitare l'attenzione al rapporto tra testo originario e traduzione;

- potenziare la capacità di mettere i testi in relazione con il contesto culturale e storico-politico in cui furono prodotti, sviluppando così il senso storico;

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- sviluppare la capacità di analisi dei testi in quanto prodotti letterari.

In vista di questi obiettivi il corso

- fornirà sui vari periodi e sui vari generi letterari notizie che consentano un approccio critico ai vari argomenti;

- procederà all'analisi di alcuni testi significativi (appartenenti ai diversi momenti della storia letteraria greca) secondo un modello che ne metta in rilievo, da una parte, gli aspetti culturali ed antropologici e, dall'altra, le qualità letterarie.

Il docente ufficiale del CorsoPietro Giannini

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA ZOOLOGIASEDE LECCEAREA 2 – Indirizzo 1 (Scienze naturali)CLASSE/CLASSI 60ADOCENTE STEFANO PIRAINODIPARTIMENTO Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali (Di.S.Te.B.A.)ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì-Giovedì 9-18 c/o Di.S.Te.B.A. campus Ecotekne

Lecce. E’ consigliabile concordare un appuntamento (tel. 0832 320 616) o scrivere a [email protected]

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire un aggiornamento delle conoscenze ed un percorso didattico per la divulgazione della biodiversità animale.

PROGRAMMA Elementi di Zoologia generaleDefinizione, origine e valore della biodiversità. Biotecnologie e biodiversità:risorse e rischi.I domini e i regni del mondo Nomenclatura eTassonomia, Classificazione e Sistematica. La classificazione gerarchica degli organismi. Phylum e bauplan. Evoluzione dei piani corporei. Fondamenti di biologia evoluzionistica: lamarckismo, darwinismo, neodarwinismo. Il concetto di specie. Rapporti evolutivi tra i viventi. Evoluzione morfologica ed evoluzione molecolare. Livelli di organizzazione funzionale sovracellulari: tessuti, organi, sistemi. Omeostasi ed omeoresi Funzioni organismiche: locomozione e sostegno, alimentazione, circolazione e scambi gassosi, escrezione, osmoregolazione, sistemi di informazione e controllo. Riproduzione e cicli biologiciFilogenesi e sistematicaProcarioti, protisti ed eucarioti.I domini dei procarioti: Bacteria ed ArcheaLa diversità dei protisti: flagellati, sporozoi, sarcodini, ciliati. Archeozoi, endosimbiosi, e origine della cellula eucariotica.Geni homeobox e definizione di zootipo. Poriferi (Parazoa), PlacozoiRadiata: Cnidari e Ctenofori. Animali a simmetria bilaterale: protostomi (Lophotrochozoa, Ecdysozoa) e deuterostomi (Echinodermi, Emicordati e Cordati)Origine ed evoluzione dei vertebrati

BIBLIOGRAFIA Purves et al. Biologia. ZanichelliPROPOSTA DI COMMISSIONE S.Piraino, C. Gravili, J. Schmich

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INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA ISEDE FOGGIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE LUCA GRILLIDIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE, MATEMATICHE E

STATISTICHEORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 10.00-11.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire agli specializzandi le competenze

per l’elaborazione di unità didattiche, in particolare verranno trattati i concetti di base dell’algebra lineare attraverso esempi di natura economica e finanziaria. Gli specializzandi, alla fine del corso, dovranno preparare una lezione in aula su uno degli argomenti trattati.

PROGRAMMA I dati economici e finanziari rappresentati in forma vettoriale: prezzi di n beni, paniere di consumo, movimenti di cassa di una operazione finanziaria.Operazioni tra vettori: uguaglianza, ordinamento (parziale), somma, moltiplicazione di uno scalare per un vettore.Interpretazione finanziaria delle operazioni su vettori: flusso monetario generato da un portafoglio costituito da più operazioni finanziarie; esecuzione di una operazione finanziaria su una data scala.Movimenti di cassa generati da un portafoglio: il concetto di combinazione lineare di vettori.Costo complessivo di un paniere di beni: il concetto di prodotto scalare tra vettori.Il valore attuale di un numero finito di operazioni finanziarie ed il prodotto di una matrice per un vettore.Rappresentazione di problemi aziendali per mezzo del prodotto righe per colonne di matrici.Proprietà delle operazioni su matrici. Matrici invertibili e matrici inverse.Portafogli generabili con un certo numero di operazioni finanziarie elementari: il concetto di indipendenza lineare di vettori e di rango di una matrice.Determinante di una matrice quadrata e proprietà.Il modello economico di Leontief ed il concetto di sistema lineare.Il teorema di Cramer ed il teorema di Rouché-Capelli. Risoluzione di un sistema lineare mediante triangolazione della matrice dei coefficienti.Mobilità dei consumatori tra prodotti di marche diverse: esempi di matrici di transizione.Il concetto di equilibrio di una catena di Markov discreta e la gestione di un parco autoveicoli di una azienda.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati:L. Peccati, S. Salsa e A. Squellati, Matematica per l’Economia e l’Azienda, EGEA, Milano, 1999.M. D’Amico, Esercizi di Matematica per l’Economia e l’Azienda, EGEA, Milano, 1999.

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INSEGNAMENTO Didattica delle Strutture Organizzative delle Unità Complesse+ Laboratorio di Didattica delle Strutture Organizzative delle Unità Complesse

SEDE BARIAREA Economico-giuridicaCLASSE/CLASSI 17ADOCENTE Prof. Fabrizio BaldassarreOBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire:

- gli elementi necessari a capire il funzionamento delle organizzazioni, e in particolare dell’organizzazione d’impresa- strumenti concettuali e tecniche per l’analisi, la diagnosi e la progettazione dell’organizzazione aziendale in contesti complessi- strumenti e tecniche per facilitare l'apprendimento scolastico dei contesti organizzativi complessi: role-play, case histories, simulazione di casi aziendali da studiare in gruppo. - basi di valutazione del rapporto tra organizzazione e contesto competitivo, tecnologico e istituzionale e delle relazioni tra i gli attori della vita economica e sociale

PROGRAMMA 1-1- strumenti e tecniche per facilitare l'apprendimento scolastico dei contesti organizzativi complessi: role-play, case histories, simulazione di casi aziendali da studiare in gruppo.

2-2- Elementi preliminari di organizzazioneElementi preliminari di organizzazione aziendaleaziendale e di didattica delle disciplinee di didattica delle discipline organizzaztiveorganizzaztive

3-3- Strutture Organizzative delle UnitàStrutture Organizzative delle Unità Complesse (il modello tradizionale)Complesse (il modello tradizionale)La struttura funzionale: staff e line.- Il marketing- le vendite- La produzione- La logistica (oggetto di approfondimento in un modulo distinto).- Gli acquisti. (oggetto di approfondimento in un modulo distinto).- I sistemi informativi- La gestione delle risorse umane.- La progettazione .- L’amministrazione (finanza e controllo di gestione oggetto di approfondimento in un modulo distinto).4- Strutture Organizzative delle Unità4- Strutture Organizzative delle Unità Complesse (i nuovi modelli)Complesse (i nuovi modelli)Particolare attenzione verrà rivoltaParticolare attenzione verrà rivolta all’organizzazione process-driven.all’organizzazione process-driven.La gestione per attività e processi.- Gli obiettivi prestazionali transfunzionali.- La costruzione dei processi aziendali.- L’analisi dei processi e la definizione delle performances.- Il ridisegno del

processo. 5- Strategie e Strutture dell'impresa 5- Strategie e Strutture dell'impresa GlobaleGlobale6- L'impresa come sistema aperto6- L'impresa come sistema aperto

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7- La progettazione organizzativa7- La progettazione organizzativaLa didattica, con frequente uso di esercitazioni eLa didattica, con frequente uso di esercitazioni e di studio di casi nel "Laboratorio", è focalizzatadi studio di casi nel "Laboratorio", è focalizzata sui problemi organizzativi che, analizzati alla lucesui problemi organizzativi che, analizzati alla luce delle teorie che ne facilitano l’interpretazione,delle teorie che ne facilitano l’interpretazione, consentono di dedurre criteri di progettazione econsentono di dedurre criteri di progettazione e di comportamento.di comportamento.

BIBLIOGRAFIA Baldassarre F., "Metodologie Didattiche per l'Insegnamento delle Discipline Organizzative e Gestionali delle Imprese:Dalla lezione tradizionale al metodo dei casi", Edizioni dal Sud-Modugno, 2002-Scicutella M., La Gestione d’Impresa tra innovazione tecnologica e flessibilità organizzativa, Cacucci Editore 1999Saranno inoltre fornite dispense a cura del docente Altre letture saranno consigliate durante il corso

INSEGNAMENTO Applicazioni di Geometria descrittivaSEDE BariAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Vincenzo Paolo de SimoneDIPARTIMENTO Scienze Ing. Civile e ArchitetturaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 15:00 / 18:30OBIETTIVI DEL CORSO Conoscere i fondamenti matematici dei metodi e dei

procedimenti proiettivi di tipo grafico.Esaminare i precedenti, le origini e gli sviluppi della prospettiva rinascimentale e dei secoli XV e XVI attraverso l'esame delle opere pittoriche e dei procedimenti esposti nei trattati.Saper eseguire una rappresentazione prospettica applicando diversi procedimenti grafici con padronanza dei principi teorici.Apprendere i concetti fondamentali relativi al problema della determinazione della forma e delle dimensioni degli elementi raffigurati in una rappresentazione prospettica (problema del procedimento inverso o della restituzione prospettica).

PROGRAMMA ELEMENTI DI GEOMETRIA PROIETTIVA GRAFICAEnti fondamentali e forme geometriche fondamentali; i postulati della Geometria euclidea e il postulato fondamentale della Geometria proiettiva; gli enti impropri; il piano e lo spazio proiettivo; operazioni fondamentali della geometria proiettiva; corrispondenze biunivoche tra forme di identica specie; corrispondenze tra forme di specie diversa; proiezione conica e proiezione cilindrica nel piano e nello spazio; tracce e punti limite.CENNI DI STORIA DELLA PROSPETTIVAIl processo della visione. Ottica e teoria della visione nella filosofia greca. Tentativi di rappresentazione dello spazio nell'antichità classica. Perspectiva naturalis e artificialis. La rappresentazione dello spazio tra il Duecento e il Trecento. La prospettiva rinascimentale. I trattati rinascimmentali. Gli strumenti per il disegno prospettico. Prospettiva lineare, aerea e di colore. Spazio reale/spazio illusorio. Anamorfosi,

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quadraturismo, prospettiva scenografica.PROIEZIONI CENTRALI E PROSPETTIVA APPLICATAproiezioni centraliIl sistema di riferimento delle proiezioni centrali; il punto principale e la circonferenza di distanza; la rappresentazione degli enti geometrici; le condizioni di appartenenza, parallelismo e perpendicolarità.prospettiva applicataLa prospettiva applicata come caso particolare del metodo delle proiezioni centrali; il sistema di riferimento; le variabili della prospettiva; la prospettiva a quadro verticale; il geometrale e la linea d’orizzonte; rappresentazione degli enti; tracce e fughe di rette e piani; condizioni di appartenenza e di parallelismo; punti di distanza, punti di misura e loro funzione; condizioni di perpendicolarità tra rette; prospettiva di rette generiche; prospettiva centrale.cenni di storia della prospettivaIpotesi sui procedimenti di Brunelleschi; i metodi di Leon Battista Alberti; il metodo di Piero della Francesca; le aberrazioni marginali; i procedimenti meccanici di Dürer.

BIBLIOGRAFIA MANUALI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA E PROIETTIVAUgo Saccardi, Applicazioni della Geometria Descrittiva, IV ed., LEF Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, s.d.Mario Docci, Riccardo Migliari, Scienza della Rappresentazione, NIS Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.Riccardo Migliari, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, Kappa, Roma, 2000.Giuseppina Masotti Biggiogero, Lezioni di Geometria Proiettiva, Masson, (?), (?).INTERPRETAZIONE EPISTEMOLOGICA DELLA PROSPETTIVA E DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVAErwin Panofsky, La Prospettiva come Forma Simbolica, (Berlino, 1927), Feltrinelli, Milano, 1976.Hubert Damish, L’Origine della Prospettiva, (Flammarion, Parigi, 1987), Guida Editore, Napoli, 1992.STORIA DELLA GEOMETRIAPaolo Freguglia, La Geometria fra Tradizione e Innovazione, Bollati Boringhieri, Torino, 1999.STORIA DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVAprospettivaLuigi Vagnetti, De Naturali et Artificiali Perspectiva, Quaderno dell’Istituto di Disegno della Facoltà di Architettura di Firenze, Firenze, (?).Giorgio Bagni, Bruno D’Amore, Alle Radici Storiche della Prospettiva, Franco Angeli, Milano, 1994.Mario Docci, Riccardo Migliari, Scienza della Rappresentazione, NIS Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.Martin Kemp, La Scienza dell’Arte, (Yale University Press, New Haven e Londra, 1990), Giunti, Firenze, 1994.Agostino De Rosa, Anna Sgrosso, A. Giordano, La Geometria nell’Immagine - Dall’Antichità al Medio Evo, UTET, Torino, 2000.Agostino De Rosa, Anna Sgrosso, A. Giordano, La Geometria

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nell’Immagine - Rinascimento e Barocco, UTET, Torino, 2001.Filippo Camerota (a cura di -), Nel Segno di Masaccio, L’Invenzione della Prospettiva, Giunti, Firenze, 2001assonometriaMassimo Scolari, “Per una Storia dell’Axonometria”, in Casabella, n.500.Mario Docci, Riccardo Migliari, Scienza della Rappresentazione, NIS Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.Stefano Filippi, “Il Disegno Assonometrico”, in Malvina Borgherini (a cura di -), Teorie e Metodi del Disegno, Città Studi, Milano, 1994.PSICOLOGIA E FISIOLOGIA DELLA PERCEZIONE IN RAPPORTO ALLA PROSPETTIVAR. L. Gregory, Occhio e Cervello. La Psicologia del Vedere, Saggiatore, Milano, 1996.Michael Kubovy, La Freccia nell’Occhio, (Cambridge University Press, 1986), Franco Muzzio Editore, Padova, 1992.Ruggero Pierantoni, L’Occhio e l’Idea, Bollati Boringhieri, Torino, 1981.ALTROLeon Battista Alberti, De Pictura.Jurgis Baltrusaitis, Anamorfosi, (Flammarion, Parigi, 1984), Adelphi, Milano, 1990.Ludovico Cardi detto Il Cigoli, Trattato Pratico di Prospettiva, a cura di R. Profumo, Buonsignori, Roma, 1992.Gino Loria, Storia della geometria Descrittiva, Hoepli, Milano, 1921.Alison Cole, La Prospettiva, (Dorling Kindersley, Londra, 1992), De Agostini, Novara, 1993.Riccardo Migliari, La Costruzione dell’Architettura Illusoria, Gangemi Editore, Roma, 1999 (?)Agostino De Rosa, Giuseppe D'Acunto, La Vertigine dello Sguardo, Tre saggi sulla rappresentazione anamorfica, Cafoscarina, Venezia, 2002Fauzia Farneti, Stefano Bertocci, L’architettura dell’inganno a Firenze, Alinea, 2002

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Arch. Luigi MongielloArch. Vincenzo Paolo de Simone

DOCENTE D’INNOCENZO ANTONIODIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI FISICA-UNIVERSITA' DI LECCEORARlO DI RICEVIMENTO GIOVEDI' ore 11-13 Venerdì ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO Acquisizione degli strumenti di base necessari per l'esecuzione

di esperimenti di fisica e per l'analisi dei risultati delle misure.PROGRAMMA LABORATORIO DIDATTICO DI FISICA I (a.a. 2002/2003)CLASSE 49 INDIRIZZO FIS-INF-MAT

Il metodo sperimentale nell'indagine scientifica. Importanza delle osservazioni sperimentali nella formulazione di una legge fisica.Grandezze fisiche: definizione operativa. Grandezze fisiche fondamentali e derivate. Dimensioni delle grandezze fisiche. Unità di misura e campioni unitari.Il Sistema Internazionale di unità di misura.Misure di grandezze fisiche: concetti e definizioni di base. Misure dirette ed indirette. Inevitabilità delle incertezze nella misura di una grandezza fisica. Misure riproducibili e non riproducibili. Incertezze sistematiche ed accidentali.

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Valutazione dell’incertezza in alcuni semplici casi. Cifre significative del risultato di una misura. Arrotondamento dei valori finali. Incertezze casuali nelle misure dirette: errori di tipo massimo e di tipo statistico. Incertezze assolute ed incertezze relative. Metodo passo-passo per la valutazione degli errori nelle misure indirette. Propagazione delle incertezze nelle misure indirette: formula compatta con le derivate parziali per l’errore massimo e formula di propagazione in quadratura per l’errore statistico nel caso di misure indipendenti.Il problema della interpretazione dei dati sperimentali: uso di tabelle e grafici. Best fit lineare: stima dei parametri e loro incertezza col metodo dei minimi quadrati.Analisi statistica dei dati sperimentali: distribuzioni di frequenza.Diagrammi a barre ed istogrammi. Curva limite di frequenza. Misure di posizione e di dispersione per una distribuzione di frequenza: media, moda, mediana, range, deviazione standard, deviazione standard della media. La distribuzione normale degli errori.Principali caratteristiche degli strumenti di misura: intervallo difunzionamento, prontezza, sensibilità, precisione, accuratezza. Taratura di uno strumento.Principio di funzionamento degli strumenti utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio.Esperienze di laboratorio su argomenti di meccanica e di termodinamica

BIBLIOGRAFIA 1) G. Cannelli: "Metodologie sperimentali in Fisica” Ed. EdiSES2) M. Severi: "Introduzione alla esperimentazione fisica" Ed. Zanichelli3) A. D'Innocenzo: “Alcune note sul trattamento dei dati sperimentali e delle loro incertezze”4) A. D'Innocenzo:"Guide alle esperienze di laboratorio del corso"

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Programmazione e AlgoritmiSEDE BariAREA Fisico – Informatico – MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Prof.ssa Antonietta LanzaTELEFONO 0805443265DIPARTIMENTO Informatica – Facoltà di Scienze - CampusORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11-13 presso il DIB, studio n.516, V piano OBIETTIVI DEL CORSO Il corso di Laboratorio è sede di riflessione e di elaborazione

attiva da parte dei corsisti di quanto hanno già acquisito negli insegnamenti precedenti, sia quelli trasversali che il corso disciplinare ad esso corrispondente, rispetto alle esigenze cognitive in Programmazione e Algoritmi ed alla pratica concreta richiesta nella Istruzione Superiore.

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PROGRAMMA L’insegnamento della programmazione e degli algoritmi nella Scuola Media Superiore.MetodologiaSi presume che ai corsisti siano state già presentate le principali problematiche didattiche della materia e siano state fornite loro indicazioni metodologiche al riguardo.Sono analizzati criticamente i programmi ministeriali relativi all’insegnamento di Informatica negli Istituti Superiori. Sono esaminate anche alcune programmazioni didattiche reali, reperite anche in rete, inserite nei principali progetti in essere (ABACUS, Mercurio). I corsisti sono attivamente coinvolti anche nel reperimento del materiale. Durante tale attività il docente evidenzia alcuni argomenti “critici” in sé o in quanto meritano una maggiore attenzione durante la istruzione secondaria (N.B. non ci sono attualmente pre-requisiti in Informatica per la iscrizione all’omonimo corso di laurea, ma la maggioranza delle matricole arrivano già con un bagaglio di conoscenze spesso scolastiche in Informatica). Sono presi in esame anche alcuni libri di testo in adozione nelle Scuole Secondarie. Nel Laboratorio è previsto lo svolgimento di attività di analisi, progettazione e simulazione di attività didattiche che vertono su temi inerenti la Programmazione e gli Algoritmi. Dunque, ad ogni corsista (singolarmente o in gruppo) è assegnato, sulla base del profilo individuale ed alla specifica attribuzione nell’ambito del tirocinio, un argomento “problematico” rispetto al quale egli è chiamato a:

organizzare una unità didattica o, in alternativa, analizzare criticamente una unità,

definire le modalità di verifica della unità didattica, individuare attività e strumenti di rinforzo ad eventuali

difficoltà di apprendimento.BIBLIOGRAFIA Dispense, articoli e riferimenti bibliografici sono forniti durante

il corsoPROPOSTA DI COMMISSIONE Lanza, Malerba, Ferilli

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELL’ELETTRONICA DIGITALESEDE Bari (Politecnico)AREA TECNOLOGICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34 A

DOCENTE Prof. VITTORIO PASSARODIPARTIMENTO Elettrotecnica ed ElettronicaORARIO DI RICEVIMENTO GIO 10-12, VEN 10-12OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di illustrare gli argomenti fondamentali

dell’Elettronica Digitale con alcuni esempi pratici. La didattica degli argomenti sara’ curata in modo semplice al fine di una ottimale comprensione. Il docente chiarira’ alcuni aspetti di forte interconnessione esistenti tra i moderni sistemi elettronici, i circuiti, i dispositivi, la tecnologia, le applicazioni.

PROGRAMMA Introduzione all’Elettronica analogica e digitale. 81

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Sistemi numerici e sistema binario. Codici.Algebra booleana e regole fondamentali. Le porte logiche.Circuiti combinatori (multiplexer, full adder, codificatori, ..).L’invertitore logico ideale e reale. Caratteristiche circuitali.Le famiglie logiche fondamentali (cenni).Circuiti sequenziali (latch SR, flip-flop, registri, contatori, ..).Memorie ROM e RAM. Memorie EPROM e EEPROM.Sistemi logici programmabili. Microprocessore.

BIBLIOGRAFIA - M. Masetti, I. D’Antone, “Elettronica Digfitale”, Zanichelli, 1991- P. Spirito, “Elettronica Digitale”, McGraw-Hill Italia, 2a Ed. 2002.

PROPOSTA DI COMMISSIONE V. Passaro, M.N. Armenise, C. Ciminelli

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’ApprendimentoSEDE LecceAREA AREA 1 – Formazione per la funzione docenteCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Ing. Lucio Tommaso De PaolisDIPARTIMENTO Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione

Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO dopo ogni lezione su prenotazioneOBIETTIVI DEL CORSO fornire le competenze necessarie per diventare utilizzatori

consapevoli dei sistemi di elaborazione al fine di utilizzarli per scopi didattici

PROGRAMMA Hardware modello a blocchi funzionali di un calcolatore il processore la memoria le principali periferiche

Software il sistema operativo software applicativo linguaggi di programmazione

Problematiche di sicurezza informatica virus controllo degli accessi transazioni in rete crittografia

Reti di calcolatori ed Internet topologie di rete metodi di accesso mezzi di trasmissione reti locali e geografiche storia di Internet utilizzo del browser la posta elettronica i motori di ricerca

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servizi su Internet

Applicazioni multimediali gli strumenti multimediali analisi di applicazioni multimediali presentazione di percorsi didattici

BIBLIOGRAFIA Comi - PC visto da vicino 2/ed - Mc Graw Hill Calvo, Ciotti, Roncaglia, Zela – Internet 2000 –

LaterzaMATERIALE DIDATTICO lucidi delle lezioni

fotocopie fornite dal docente

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’InsegnamentoSEDE LecceAREA AREA 1 – Formazione per la funzione docenteCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Ing. Lucio Tommaso De PaolisDIPARTIMENTO Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione

Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO dopo ogni lezione su prenotazioneOBIETTIVI DEL CORSO fornire le competenze necessarie per utilizzare i sistemi di

elaborazione ed alcuni programmi applicativi per scopi didattici

PROGRAMMA Sistema operativo - Windows

o introduzione ai sistemi operativi;o il desktop di Windows;o accessori di Windows;o editing e disegno;o operazioni su file e cartelle;o il pannello di controllo;o stampa.

Elaborazione di testi - Wordo operazioni di base;o le barre degli strumenti;o strumenti di formattazione del testo;o elenchi puntati e numerati;o intestazione e piè di pagina;o tabelle;o correzione ortografica;o inserimento di immagini e clipart;o collegamenti ipertestuali;o didascalie e riferimenti incrociati;o inserimento di un sommario.

Strumenti di presentazione – PowerPointo operazioni di base;o schema e struttura della diapositiva;o tipi di visualizzazione;o animazione personalizzata.

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BIBLIOGRAFIA Roberto Candiotto – Laboratorio di Word 2000 – Apogeo

Francesco Corazzo, Roberto Candiotto – Laboratorio di Power Point 2000 – Apogeo

MATERIALE DIDATTICO lucidi delle lezioni fotocopie fornite dal docente

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLE SCIENZE : Settore abiologicoSEDE LECCEAREA 2. Indirizzo: SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Prof. Antonio SPAGNOLODIPARTIMENTO Prof. a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO Subito prima o al termine delle lezioniOBIETTIVI DEL CORSO - Potenziare le conoscenze specifiche delle discipline e le

competenze didattiche, relazionali ed organizzative dei docenti nella Scuola dell’Autonomia.

- Stimolare le capacità di osservazione e di descrizione al fine di sviluppare una mentalità scientifica di studio e di lavoro.

PROGRAMMA La scelta degli argomenti tiene conto delle “Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di I grado” e dell’ambiente terrestre e marino in cui vivono gli studenti.I Principali moti della Terra: rotazione e rivoluzione con prove e conseguenze. Cenni sui moti millenari. Il reticolato geografico.La dinamica interna della TerraLa crosta terrestre: minerali e rocce.Le rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche. Il ciclo litogenetico.I fenomeni vulcanici: magma e lava. Edifici vulcanici, vulcanismo effusivo ed esplosivo.I fenomeni sismici: natura ed origine dei terremoti, le onde sismiche, interno della Terra e discontinuità sismiche.La distribuzione geografica dei terremoti e dei vulcani.La Tettonica a placche. L’espansione dei fondali oceanici. Le dorsali oceaniche.I margini delle placche. Subduzione ed orogenesi.La dinamica esterna della TerraIl modellamento della superficie terrestre. Degradazione meteorica: disgregazione ed alterazione delle rocce. Le pianure alluvionali ed i meandri. Il carsismo.Le caratteristiche chimico-fisiche delle acque marine.Il moto ondoso.

BIBLIOGRAFIA E. L. Palmieri – M. Parotto “Il Globo Terrestre e la sua evoluzione” Ed. Zanichelli

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della GeografiaSEDE FoggiaAREA Linguistico letterariaCLASSE/CLASSI 43 A – 50 A – 51 A

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE NAGLIERI GIUSEPPEORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì 16.30OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio di didattica della Geografia intende far

acquisire: 1. alcune tecniche didattiche, 2. l’abitudine alla riflessione sull'utilizzazione strategica,

per fini formativi e per un apprendimento significativo, di contenuti e tecniche geografiche,

3. capacità di pianificazione e progettazione didattica in Geografia,

4. l’uso del linguaggio della geograficità.Obiettivi trasversaliSaper:

1. lavorare/progettare in gruppo; 2. comunicare/discutere in pubblico progettazioni;3. utilizzare la lavagna luminosa; 4. ricercare collegamenti trasversali con altre discipline; 5. utilizzare il linguaggio della geograficità in modo

trasversale; 6. applicare/utilizzare quanto acquisito negli insegnamenti

SISS dell’area 1 e dell’area 2; 7. riflettere sull’intero processo formativo per: individuare e

pianificare in modo coerente strategie, metodi e tecniche didattiche, contenuti, reti di concetti e procedimenti operativi significativi; dare senso ad ogni intervento didattico; analizzare e valutare in modo critico gli interventi operati e i risultati ottenuti.

PROGRAMMA 1° incontro Questionario ingresso. Presentazione del laboratorio. Decreto interministeriale esami di abilitazione. Calendario attività. Compiti. Tecniche didattiche in Geografia.2° incontro La tecnica di "Delphi". Esperienza didattica: "La tecnica didattica di Delphi". Rappresentazione di superfici di stati mediante areogramma quadrato. Come fare acquisire il concetto di densità utilizzando grafici.3° incontro Tecniche didattiche: elaborazione di dati stastistici, produzione di areogrammi, produzione di istogrammi, produzione di una carta tematica.4° incontro Tecniche didattiche: lettura di una carta 1/50.000 IGM, orientamento sulla carta con rosa dei venti e righello. (Scala grafica e scala numerica); orientamento con la bussola sul terreno e con la pianta; le simulazioni in geografia.

5° incontro La progettazione didattica in Geografia. Esempi di percorsi didattici (Moduli e Unità didattiche). Programmi di Geografia della Scuola elementare, della scuola media e per il biennio (commissione Brocca) Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado (Geografia)6° incontro Progettazione in gruppo di percorsi didattici. 7° incontro Progettazione in gruppo di percorsi didattici. 8° incontro Presentazione (con uso di lavagna luminosa) di schemi di percorsi didattici realizzati in gruppo. Discussione.9° incontro Presentazione (con uso di lavagna luminosa) di

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schemi di percorsi didattici realizzati in gruppo. Discussione.10° incontro Presentazione (con uso di lavagna luminosa) di schemi di percorsi didattici realizzati in gruppo. Questionario finale. Valutazione del corso. Consegna progettazioni individuali

BIBLIOGRAFIA A.A. BISSANTI, Puglia. Geografia attiva. Perché e come, Bari, M. Adda ed., 1991A.A. BISSANTI e G. NAGLIERI, “Tecniche didattiche: perché e come”, in G. BELLENCIN MENEGHEL (a cura di), Didattica della Geografia. Nuove prospettive, Atti del Conv. in onore di G. Valessi (Udine, 10 – 11 dic. 92), Udine, Sez. AIIG Friuli – Venezia Giulia, 1993), pp. 41 – 60G. DE VECCHIS - G. A. STALUPPI, Fondamenti di didattica della Geografia, Torino, UTET Libreria, 1997M. FIORI, “Lucidi per lavagna luminosa: come farli e come usarli”, Foglio di Informaz. Della Sez. Puglia e Basilicata dell’AIIG, 9 n.s. (1988), pp. 85-97.

PROPOSTA DI COMMISSIONE prof. Giuseppe Naglieri – professoressa Giorgio Gabriella

Insegnamento Storia delle istituzioni del diritto pubblicoSede BariArea Economico giuridicoClassi 19 AB e 17 ABDocente Proff.ssa. Iandolo ElviraDipartimento Delle Istituzioni delle Libertà e AmministrazioneOrario di ricevimento

Giovedì 10:00 – 12:00 presso la Facoltà di Giurisprudenza IV° piano

Obiettivi del corso Diritto positivo con metodologia adeguata ai mutamenti intervenuti nel nostro sistema giuridico. Approccio critico a significative vicende giuridiche con materiale documentativo opportunamente introdotto e illustrato

Programma Caratteri del fenomeno giuridico; Le forme dello stato e le forme del governo nell’evoluzione storica; assetto istituzionale dal 1848 al 1948; Dalla caduta del fascismo alla Repubblica e alla attuazione della Costituzione; Il corpo elettorale; Il Parlamento; Il Presidente della Repubblica; Il Governo della Repubblica.

Bibliografia Massimo Severo Giannini: Il Pubblico potere;Caretti De Siervo: Trittico giuridico;Giandomenico Falcon: Lineamenti di Diritto Pubblico;

Proposta di commissione

Proff.ssa Iandolo Elvira; Proff.ssa Campanella Elvira; Dott.ssa Azzolino Diana

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA: I MATERIALI DELLA

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STORIA, FONTI E LORO USOSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterarioCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43 A – 50 A

DOCENTE RAFFAELE LICINIODIPARTIMENTO Università degli Studi di Foggia, Facoltà di LettereORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 16-17 (+ un’ora da concordare con i frequentanti)OBIETTIVI DEL CORSO Nel contesto delle relazioni tra fonti storiche e letteratura

storiografica, il corso si propone di individuare e analizzare i problemi relativi all’uso dei materiali della storia e all’attendibilità della ricostruzione del passato, e di promuovere concrete esperienze didattiche e di progettazione curricolare che valorizzino il ruolo anche di strumento didattico della fonte.

PROGRAMMA Il programma prevede un forte intreccio tra l’acquisizione di conoscenze teoriche di base, l’approfondimento della natura e delle interpretazioni delle fonti storiche (scritte, materiali e orali; volontarie e involontarie), e l’esemplificazione concreta del loro utilizzo nell’insegnamento della storia. In particolare si tratterà di: selezione delle fonti; concezione statica e concezione dinamica delle fonti; rapporto tra documento come scelta consapevole dello storico e monumento come eredità del passato; classificazione, datazione e verifica dell’autenticità e attendibilità delle fonti: limiti e problemi; documenti storici e nuove tecnologie informatiche: le metafonti; costruzione di unità didattiche articolate su alcuni tipi di fonti.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati:J. LE GOFF, Documento/Monumento, in Id., Storia e memoria, Torino 1982, pp. 443-456;P. DELOGU, Introduzione allo studio della storia medievale, Bologna 1996, Il Mulino (le pp. che saranno indicate nel corso delle lezioni);P. PRODI, Introduzione allo studio della moderna, Bologna 1999, Il Mulino (le prime 40 pp.)M. FLORES – N. GALLERANO, Introduzione allo studio della storia contemporanea, Milano 1995, Bruno Mondadori editore (le pp. che saranno indicate);A. ZORZI, Documenti, archivi digitali, metafonti, in “Archivi e computer”, 3, 2000, pp. 274-291.Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Presidente: prof. Raffaele LicinioMembro effettivo: prof. Maria Teresa Santelli (cultore della materia)Membri supplenti: da definire

Fondamenti dell’Informatica per l’ApprendimentoProposta di Programma

Prof.ssa Vacca Paola

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L’obiettivo fondamentale del corso è di fornire una metodologia e gli strumenti per l’insegnamento

dei fondamenti di principi e tecniche dell'informatica, con particolare riferimento ai modelli

sequenziali di computazione. In particolare verranno considerati gli aspetti relativi all’insegnamento

degli elementi della teoria della rappresentazione dell’informazione, dei linguaggi e dei principi

funzionali e organizzativi degli elaboratori elettronici. Inoltre, si analizzeranno le metodologie per

fornire un approccio sistematico alla "programmazione in piccolo", con particolare riferimento alla

soluzione di problemi di tipo numerico ed avviare all'utilizzo dei sistemi di calcolo e all'impiego di

strumenti per lo sviluppo di programmi, e di librerie predefinite per la soluzione di problemi

numerici.

Fondamenti dell’Informatica per l’InsegnamentoProposta di Programma

Prof.ssa Vacca Paola

L’obiettivo fondamentale del corso è di fornire una metodologia e gli strumenti per l’insegnamento

dei fondamenti delle metodologie e delle tecniche progettazione e di sviluppo di programmi, con

particolare riferimento alla programmazione di tipo imperativo. In particolare verranno considerati

gli aspetti relativi all’insegnamento degli elementi della teoria della programmazione strutturata e

dei linguaggi visuali di supporto alla progettazione di programmi. Verranno considerate le

metodologie top-tawn e bottom-up e la metodologia mista.

INSEGNAMENTO Tecniche di valutazione del comportamento linguisticoSEDE LecceAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A-50A

DOCENTE Marcello AprileDIPARTIMENTO Filologia, Linguistica e letteraturaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 10.00-12.00OBIETTIVI DEL CORSO Le varietà dell’italiano PROGRAMMA Le varietà dell’italiano e dei suoi dialetti saranno collocate nel

quadro teorico stabilito da Francesco Sabatini (1985). Si tratta di considerare l’esistenza di sei varietà, due per i dialetti (il dialetto locale e quello regionale) e quattro per l’italiano vero e proprio: l’italiano popolare, l’italiano regionale, l’italiano dell’uso medio e l’italiano standard. Nel corso sarà approfondito in particolare l’italiano dell’uso medio, definibile come la varietà parlata e scritta, in condizioni mediamente formali, dagli italiani di qualunque ceto sociale e grado di istruzione. Si valuterà l’italiano dell’uso medio sia in sé, sia nei suoi rapporti con lo standard, e lo si collocherà nel vivo della produzione scolastica parlata e scritta.

BIBLIOGRAFIA Francesco Sabatini, “L’«italiano dell’uso medio»: una realtà tra le varietà linguistiche italiane”, in Günter Holtus et al. (a cura

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di), Gesprochenes Italienisch in Geschichte und Gegenwart, Tübingen, Narr, 1985, pp. 154-184 [fotocopie fornite dal docente].

PROPOSTA DI COMMISSIONE Con M. Aprile (Presidente) si propone la nomina della dott.ssa Beatrice Stasi (Letteratura italiana, membro effettivo).

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DELL’EPISTEMOLOGIASEDE BariAREA Scienze UmaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A037

DOCENTE Valerio BernardiORARIO DI RICEVIMENTO Martedì dopo le lezioni. Sabato 9-9.50 presso Liceo Artistico

Via Timavo, 25 – BariOBIETTIVI DEL CORSO Conoscere in linea fondamentale le tappe principali della

filosofia della scienza dall’Antichità ai giorni nostri.Conoscere le principali problematiche che l’epistemologia ha affrontato nel corso della sua storia.Essere capaci di applicare tali conoscenze alla pratica dell’insegnamento.

PROGRAMMA La filosofia della scienza nel mondo antico e medievale.Il modello di conoscenza scientifica secondo Aristotele.L’alternativa platonico-pitagoreo.Gli Elementi di Euclide, modello di scienza assiomatico-aristotelico.La sperimentazione scientifica nel Medio Evo.L’induzione secondo il modello di Duns Scoto.La filosofia della scienza in età moderna.La rivoluzione copernicana.Il metodo scientifico in Galileo.La questione del metodo e le due alternative: Cartesio e Locke.Il radicalismo della proposta Humeana.La filosofia della scienza nel XIX secolo.Il Positivismo.Il dibattito tra Whewell e J.S. Mill.

La filosofia della scienza nel XX secolo.Il logicismo matematico (Russell, Frege)L’apporto del primo Wittgenstein.Il Circolo di Vienna.L’apporto epistemologico della seconda rivoluzione scientifica: il metodo scientifico secondo Einstein e il principio di complementarità di E. Bohr.Karl Popper e il modello falsificazionista.Il Post-popperismo: Kuhn, Lakatos e Feyerabend.Il modello quiniano di epistemologia.

BIBLIOGRAFIA J. Losee, Filosofia della scienza. Un’introduzione, Milano, Il Saggiatore, 2000.D. Oldroyd, Storia della filosofia della scienza, Milano, Il Saggiatore, 1989.Boniolo, Vidali, Filosofia della scienza, Milano, Bruno Mondadori, 2002Boniolo, Sinigaglia et alii, Epistemologia, Milano, Cortina,

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2002.PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Valerio Bernardi

Prof. Ferruccio De NataleProf. Mario De Pasquale

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELL’ECONOMIA AZIENDALE IISEDE BARIAREA ECONOMICA GIURIDICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A

DOCENTE PROF. GIUSEPPE VERONICOORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni su appuntamento telefonicoOBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha lo scopo di introdurre alla didattica delle diverse

problematiche dell’economia aziendale e di offrire loro chiavi interpretative per comprendere le logiche attraverso le quali le aziende svolgono le loro attività.Obiettivo ulteriore del corso è quello di far apprendere i contenuti delle diverse logiche attraverso le quali intraprendere le funzioni aziendali.Gli obiettivi generali mirano a far acquisire una visione organica della dinamica aziendale nel suo complesso e la capacità di riconoscere e far riconoscere i vari aspetti dell’attività economica e coglierne i collegamenti essenziali, individuare i vari tipi di aziende identificando gli aspetti caratterizzanti e le generali modalità di funzionamento.E’ stato impostato l’insegnamento in modo da far cogliere qual è l’oggetto della disciplina ( le aziende viste come sistemi), quali sono i suoi obiettivi (lo studio di tali sistemi per determinarne il funzionamento), quali i suoi metodi ( le modalità, le tecniche di osservazione e di analisi)

PROGRAMMA SSIS PUGLIA Anno Accademico 2002/2003 DIDATTICA DELL’ECONOMIA AZIENDALE II Prof. Giuseppe Veronico PROGRAMMA1 Il bilancio civilistico: il sistema civilistico del bilancio2 Principi di redazione del bilancio3 La struttura dello stato patrimoniale4 La struttura del conto economico5 La nota integrativa6 Il passaggio del bilancio civilistico a quello fiscale7 Le imposte e il reddito fiscale d’impresa8 La dichiarazione dei redditi : società di persone e di capitali9 Le operazione bancarie di raccolta fondi : depositi, pronti contro termine, obbligazioni, certificati di deposito10 Le operazioni bancarie di impiego fondi: il fido, le aperture di credito, lo sconto cambiario, il portafoglio s.b.f., il riporto

BIBLIOGRAFIA N. DI CAGNO – “Informazione contabile e bilancio d’esercizio”, Cacucci Editore Bari,2001N. DI CAGNO- S. ADAMO- F GIACCARI- “Lezioni di economia aziendale” Cacucci Editore Bari 2002

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof .Giuseppe Veronico Prof.ssa R.A. Marciello

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INSEGNAMENTO Storia e Fondamenti della Fisica ISEDE BariAREA Fisico-Informatico-MatematicaCLASSE/CLASSI 49/ADOCENTE Prof. Augusto GaruccioTELEFONO 080 544 3216DIPARTIMENTO Dipartimento Interateneo di Fisica – Università e Politecnico di

BariORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 16-18OBIETTIVI DEL CORSO Fornire un inquadramento storico-fondazionale alla didattica

disciplinare della FisicaPROGRAMMA Ruolo e metodologie della Storia della fisica.

L’approccio storico alla didattica della fisica alla luce dei nuovi curricula per la scuola secondariaI fondamenti della Fisica: i concetti di spazio, tempo, causalità, forza e campo. Esempio di approcci storici: La storia dell’ottica da Talete ad Einstein (ottica

geometrica, ottica fisica, ottica fisiologica, ottica quantistica)

Le ricerche in Fisica alla fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecento.

BIBLIOGRAFIA Dispense del Docente L. Motz, J.H. Weaver La storia della fisica Cappelli,

Bologna 1991 (consigliato) V. Ronchi Storia della luce Laterza, Bari 1983 (consigliato) B. Carazza Da Galileo ad Einstein Edizioni Zara, Parma

1982 (approfondimento) S. F. Mason Storia delle scienze della natura Feltrinelli,

Milano 1971 (approfondimento) E. Segrè Personaggi e scoperte nella fisica classica

Mondadori Milano 1976 (approfondimento) E. Segrè, Personaggi e scoperte nella fisica

contemporanea Mondadori, Milano 1976 (approfondimento)

R.B. Lindsay, H Marcenau, Foundation of Physics; Ox Bow Press, Woodbridge, CT, 1981 (approfondimento)

INSEGNAMENTO: DIDATTICA DELLA BIOCHIMICASEDE:                             LECCEINDIRIZZO: SCIENZE NATURALICLASSE:                         60ADOCENTE:                       PROF. SALVATORE PRESICCEORARIO DI RICEVIMENTO: MEZZ'ORA PRIMA E MEZZ'ORA DOPO LE LEZIONIOBIETTIVI DEL CORSO:    IL CORSO SI PROPONE DI ILLUSTRARE ALCUNE

ESPERIENZE DIDATTICHE IN AULA E IN LABORATORIO ALLO SCOPO DI FAVORIRE LA CONOSCENZA DEI CONCETTI DI BASE E DELLE FORME DIDATTICHE PIU' OPPORTUNE NELL'INSEGNAMENTO DELLA BIOCHIMICA NELLE SCUOLE SECONDARIE.

PROGRAMMA:                  - OBIETTIVI DELL'INSEGNAMENTO DELLA BIOCHIMICANELLA SCUOLA SECONDARIA - LA SCELTA E LA DISTRIBUZIONE DEGLI ARGOMENTI NELL'INSEGNAMENTO DELLA BIOCHIMICA.

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- PRINCIPI PER UN'EFFETTIVA PROGRAMMAZIONE NELL'INSEGNAMENTO DELLA BIOCHIMICA.- TRATTAZIONE DI ALCUNI IMPORTANTI ARGOMENTI DI BIOCHIMICA (LE MOLECOLE ORGANICHE DEGLI ESSERI VIVENTI, ACIDI NUCLEICI, ENZIMI. LA FERMENTAZIONE, LA RESPIRAZIONE, LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA.- MOMENTI SPECIFICI NELL'INSEGNAMENTO DELLA BIOCHIMICA.- IMPIEGO DEI SUSSIDI AUDIOVISIVI NELL'INSEGNAMENTO DELLA BIOCHIMICA.PREPARAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UNA LEZIONE DI BIOCHIMICA.LE FORME DIDATTICHE CONSIGLIATE NELL'INSEGNAMENTO DELLA BIOCHIMICA.- ESEMPI DI LEZIONE.                                          

INSEGNAMENTO Storia dell’Arte IISEDE BariAREA Dell’Arte e del DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A-28A

DOCENTE Prof. Giuseppina(Pina) Belli d’EliaTELEFONO 080/5717921DIPARTIMENTO Studi Classici e Cristiani. (S.Teresa dei Maschi, Strada Torretta)ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 11-12

Obiettivi del corso:Il corso si propone di preparare alla funzione docente nella specifica disciplina, attraverso:

1)l’approfondimento e l’ampliamento delle conoscenze dei contenuti disciplinari e dei rapporti interdisciplinari con la Storia e la Geografia, la Letteratura e le Scienze, sulla base di esempi tratti dalla produzione del Tardo gotico, del Rinascimento, dell’Età barocca. 2)l’apertura nei confronti di discipline affini quali la

Letteratura artistica e la Storia della Critica d’Arte. 3) l’acquisizione di una coscienza critica nei confronti

dei diversi manuali per quanto riguarda l’età moderna.4) il confronto tra il rapporto con l’ opera d’arte mediato

da altri linguaggi e il contatto diretto. ( Museo e territorio).PROGRAMMA Il corso si divide in due parti.

Parte I, a carattere generale e metodologico; 1)Letteratura artistica, Critica d’Arte e Storiografia. Arte italiana e arte in Italia: fondamenti dell’Arte italiana. Il “Sistema delle Arti”. Nozioni di letteratura artistica dal Rinascimento al Barocco.

2) Analisi critica dei manuali.Parte II, rivolta all’approfondimento dei contenuti disciplinari: La periodizzazione relativa all’Età Moderna; Architettura, Scultura, Pittura, Arti applicate: esempi tratti dalla produzione artistica italiana di età tardo gotica, rinascimentale e barocca. Le lezioni saranno integrate, ove possibile, da visite a Musei e monumenti cittadini.

BIBLIOGRAFIA Per i problemi didattici, si rinvia a :

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S.Hobel-A.Javarone, Insegnare Educazione artistica, Arte e Disegno, Napoli, Simone, 1999(con bibliografia specifica). Per le problematiche di carattere generale si consiglia:F.Bologna, La coscienza storica dell’Arte d’Italia, Torino (UTET) 1982 (pp.27-201Per l’approfondimento dei contenuti disciplinari si consigliano:E. Gombrich, La storia dell’Arte. Ed. Milano 1998.P. De Vecchi- E Cerchiari, Arte nel Tempo, voll. II- III. Milano Bompiani 1994.E.Bairati. A.Finocchi, Le ricche miniere. Voll.3,4.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Pina Belli D’Elia PRESIDENTEDott. Luisa Derosa (Ricercatore)Dott. F.Saverio Maurizio Triggiani (Cultore della Materia)

INSEGNAMENTO Laboratorio di scienze dell’educazione ISEDE LecceCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Laboratori trasversali

DOCENTE Ingrosso VincenzaPROGRAMMA 1) Dalla pedagogia alle scienze dell’educazione;

2) Il processo educativo (educazione, istruzione, formazione)3) I compiti educativi della famiglia, della scuola e di altre

agenzie nella prospettiva di una “società educante”;4) Le teorie dell’apprendimento (da Piaget a Gardner)5) La relazione educante;6) La scuola dell’autonomia. La Riforma della scuola.7) La qualità della scuola e il POF8) Il processo di integrazione dei soggetti in situazione di

handicap9) Le tecnologie dell’istruzione10) L’identità professionale degli operatori scolastici nella

scuola dell’autonomia

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica per l'analisi e la progettazione di strumenti multimediali per l'insegnamento della matematica

SEDE LecceAREA 49ADOCENTE Raffaele VitoloORARIO DI RICEVIMENTO

Giovedi' 15.30-17.30 Fac. Ingegneria - La Stecca

OBIETTIVI DEL CORSO

Introdurre i partecipanti ai principali programmi utilizzati nella didattica della Matematica: LaTeX (per la tipografia), Derive, Mathematica in particolare, e cenni su altri (Matlab, Maxima, Octave, Yacas, ecc..).

PROGRAMMA Programma del corso. Lezione 1. Introduzione alla videoscrittura in Matematica. I principali formati tipografici. Introduzione a TeX e LaTeX. I programmi per utilizzare LaTeX. Illustrazione di OpenCD, fornito agli studenti, con il software illustrato in precedenza.

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Lezione 2. Utilizzo di LaTeX, esperienza pratica in laboratorio.

Lezione 3. Realizzazione di presentazioni con LaTeX.

Lezione 4. Utilizzo di Derive per la didattica della matematica.

Lezione 5. Utilizzo di Mathematica per la didattica della matematica.

Lezione 6. Utilizzo di Mathematica: approfondimenti.

Lezione 7. Altri strumenti per la didattica della matematica: maxima, octave, yacas, ecc..

INSEGNAMENTO Storia del pensiero giuridicoSEDE Università degli Studi di LecceAREA Economico-GiuridicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A19/A

DOCENTE Prof. Michele Carducci DIPARTIMENTO Studi Giuridici – Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 9,00 – 10,30PROGRAMMA La costituzionalizzazione del diritto nella storia del NovecentoBIBLIOGRAFIA G. VOLPE, Il costituzionalismo del Novecento, Bari – Roma,

Laterza, 2001; M. CARDUCCI, Tecniche costituzionali di argomentazione e normazione, Lecce, PensaMultimedia, 2003

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Michele Carducci, Vincenzo Tondi della Mura, Luigi Melica

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’educazione letteraria e linguisticaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43 A- 50 A; 51 A; 52 A;

DOCENTE Prof.ssa Wanda De Nunzio SchilardiTELEFONO 080/5714328DIPARTIMENTO ItalianisticaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì e Venerdì ore 10.00-12.30 presso Dip. di ItalianisticaOBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti la conoscenza del dibattito teorico sui

problemi di storiografia letteraria e di ricezione del testo. Offrire loro esempi di diversi percorsi metodologici per l’insegnamento della letteratura italiana. Esemplificazione pratica di educazione linguistica e letteraria su testi narrativi dell’Otto-Novecento con particolare attenzione all’opera di Giovanni Verga.

PROGRAMMA 1. Per un approccio “consapevole” al testo letterario 1. Vita dei campi di Giovanni Verga

BIBLIOGRAFIA R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Lecce, Manni 2000;AA.VV., Letteratura italiana: esempi di metodologia e

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didattica. 1. Percorsi del testo letterario, a cura di F. Tateo, Bari, Graphis 2002; (Capitoli:I; II; V;VII; VIII;)R. Stefanelli, Programmazione modulare e strumenti didattici della letteratura italiana, Stampa Del Doge 2002;G. Verga, Vita dei campi, a cura di R. Riccardi, Firenze, Le Monnier 1987 o qualsiasi altra edizione;

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della filosofia IISEDE BariAREA Scienze UmaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A037

DOCENTE Mario De PasqualeORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, ore 12,00-13,00 presso SSIS, Via giulio Petroni.OBIETTIVI DEL CORSO Promuovere o consolidare l’apprendimento di conoscenze e

competenze relative all’esercizio della professione di “docente di filosofia” nella Scuola Secondaria, nella molteplicità dei suoi aspetti, mediante riflessioni teoriche ed esercitazioni pratiche, , che valorizzino sia le conoscenze apprese nei corsi teorici sia l’esperienza di tirocinio,.

PROGRAMMA Prima Parte. La filosofia come oggetto di insegnamento Problemi e modelli di insegnamento della filosofia Il curricolo di filosofia nella secondaria La relazione educativa

Seconda Parte Costruire un Curricolo Programmare in filosofia (modeli di programmazione,

costruzione di percorsi, nuclei tematici, moduli e unità didattiche,ecc.)

La progettazione di attività didattiche per la realizzazione di esperienze di filosofia in classe.

Mediazione didattica tra linguaggi ordinario e filosofia=dalle rappresentazioni ai concetti= esercitazioni

L’uso del testo filosofico in classe: operazioni sul testo e a partire dal testo. La comunità di ricerca. Strategie, metodi e tecniche=esercitazioni

La lezione frontale e dialogata, il laboratorio, la discussione organizzata, la drammatizzazione, “esplorazioni filosofiche”, =esercitazioni

Gli esercizi, orali e scritti, di filosofia in classe La scelta e l’uso del manuale di filosofia, dei sussidi

didattici La verifica e la valutazione in filosofia: modelli teorici ed

esercitazioni Modelli di comunicazione e di relazione educativa: modelli

teorici e pratici Filosofia e computer. Internet e l’Ipertesto in

filosofia:esercitazioni BIBLIOGRAFIA E.Ruffaldi, Insegnare filosofia, La Nuova Italia, Firenze 1999;

E.Berti, A.Girotti, Filosofia, La Scuola ed., Brescia 2000;P.Baranger,M.Benoit,C.Vincent, Apprendere a filosofare nella

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scuola superiore,Calderini, Bologna 2000;D.Folscheid-J.J.Wunenburger, Metodologia Filosofica, La Scuola, Brescia 1996.M.De Pasquale ( a cura), Filosofia per tutti,FrancoAngeli, Milano 1998.Dispense e materiali cartaceiSitografia:www.ilgiardinodeipensiero.comwww.sfi.itwww.swif.lgxserver.uniba.it/lei/didattica

PROPOSTA DI COMMISSIONE Mario De Pasquale, Valerio Bernardi (doc. SSIS Storia e fondamenti di Epistemologia), Ferruccio De Natale (doc. SSIS Didattica della filosofia)

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica delle funzioni masticatorieSEDE BariAREA Sanità e prevenzioneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

2A-40A

DOCENTE Michele De BenedittisDIPARTIMENTO Odontostomatologia e ChirurgiaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 12,00-13,00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire le nozioni essenziali sulla biomeccanica del ciclo

masticatorio e sulle modalità di descrizione di essoPROGRAMMA Richiami di anatomia e fisiologia dell’apparato stomatognatico

Basi neurologiche della funzione masticatoria Il ciclo masticatorio: descrizione Il ciclo masticatorio e le multifunzioni dell’apparato stomatognatico Didattica del ciclo masticatorio

INSEGNAMENTO Anatomia fisiologia e patologia dell’apparato masticatorioSEDE BariAREA Sanità e PrevenzioneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

2A-40A

DOCENTE Massimi PetruzziDIPARTIMENTO Odontostomatologia e ChirurgiaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 13,00-14,00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire gli elementi essenziali sull’anatomia, la fisiologia e la

patologia dell’apparato stomatognaticoPROGRAMMA Anatomia dentaria

Basi anatomiche del distretto oro-maxillo facciale Fisiologia dell’ apparato stomatognatico Rapporti intermascellari: Classi dentarie e classi scheletriche Le disgnazie Patologie a carico dei tessuti duri intraorali Patologia a carico dei tessuti molli Le parafunzioni Patologia disfunzionale cranio-cervico-facciale.

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della Matematica I96

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SEDE FoggiaAREA Fisico –informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE Lucia MaddalenaDIPARTIMENTO Scienze Economiche, Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 9,00, Venerdì, ore 14.00OBIETTIVI DEL CORSO Inserire la matematica nella sua dimensione storica ,come

processo di ricerca e di scoperta in continuo sviluppo. Questo inserimento ha lo scopo di relazionarla con le altre scienze (fisica, biologia, economia, filosofia e politica) e stimolare la progettazione di situazioni problematiche che possano suscitare curiosità e interesse negli studenti.

PROGRAMMA Le origini: il concetto di numero e le origini della geometria.La matematica in Egitto e in Mesopotamia.La matematica nell’antica Grecia : Talete , Pitagora, Zenone, Platone, Aristotele, Euclide e Archimede.Rinascita e declino della matematica greca: Diofanto.L’egemonia araba .La Matematica nel Medioevo. FibonacciIl Rinascimento : Tartaglia, Cardano, Bombelli, Werner.Preludio alla Matematica moderna : Galilei, Bonaventura, Pascal, Cartesio, Fermat, TorricelliL’evoluzione del concetto di misura e integrale partendo dalla rettificazione delle curve e dal metodo di esaustione.

BIBLIOGRAFIA Carl B.Boyer : Storia della Matematica. Oscar Mondadori. M. Kline : Storia del pensiero Matematico. I Dall’antichità al Settecento. Biblioteca Einaudi

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della Matematica IISEDE FoggiaAREA Fisico –informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE Lucia MaddalenaDIPARTIMENTO Scienze Economiche, Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi ore 9,00, Venerdì, ore 14.00OBIETTIVI DEL CORSO Inserire la matematica nella sua dimensione storica ,come

processo di ricerca e di scoperta in continuo sviluppo. Questo inserimento ha lo scopo di relazionarla con le altre scienze (fisica, biologia, economia, filosofia e politica) e stimolare la progettazione di situazioni problematiche che possano suscitare curiosità e interesse negli studenti.

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PROGRAMMA Il calcolo infinitesimale: Newton e Leibintz.L’epoca di Bernoulli, Eulero, Gauss,Cauchy.La geometria non euclidea.L’aritmetizzazione dell’analisi.L’algebra astratta.La Matematica nel xx secolo

BIBLIOGRAFIA Carl B.Boyer : Storia della Matematica. Oscar Mondadori. M. Kline : Storia del pensiero Matematico. II Dal Settecento ad oggi. Biblioteca Einaudi

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE ISEDE FOGGIAAREA LABORATORI TRASVERSALIDOCENTE MARIA DE ROSEORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni OBIETTIVI DEL CORSO Far acquisire:

1. conoscenze sulla specificità del paradigma di sapere rappresentato dalla scienza pedagogica contemporanea

2. coordinate concettuali e strumenti operativi per esercitare la professionalità docente nella scuola dell’autonomia

PROGRAMMA La pedagogia come ‘sapere generale sulla formazione’ e come ‘scienza di confine’.

La dialettica tra le dimensioni teorica ed esperienziale della scienza pedagogica.

Pensiero della relazione, ragione problematica ed educazione alla complessità.

Società complessa e bisogni formativi. Il sistema scolastico italiano dall’impianto gentiliano alla

scuola dell’autonomia: riferimenti storici ed inquadramento concettuale.

Mappa delle riforme della scuola - dalla Legge 59/’97(art.21) ad oggi.

L’autonomia scolastica fra organizzazione e complessità.

Le categorie dell’autonomia - flessibilità, integrazione, responsabilità - ed ambiti di applicazione.

Il rapporto insegnamento/apprendimento. Learning theories: comportamentismo, cognitivismo,

costruttivismo.BIBLIOGRAFIA Verranno distribuiti ai frequentanti i documenti e i materiali su

cui si svolgerà l’attività di laboratorio e le dispense, a cura della docente, relative agli argomenti trattati. TESTI: F.FRABBONI-F.PINTO MINERVA, Manuale di pedagogia

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generale, Laterza (Introduzione, Parte prima, III, Parte seconda, I)E.MORIN, I sette saperi necessari all’educazione, Raffaello CortinaM.DE ROSE, Il pensiero della relazione, Schena, (Parte III) PER IL CONSEGUIMENTO DELL’IDONEITA’E’ PREVISTA UNA PROVA FINALE SCRITTA.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE IISEDE FOGGIAAREA LABORATORI TRASVERSALIDOCENTE MARIA DE ROSEORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioniOBIETTIVI DEL CORSO Far acquisire:

1. competenze didattiche per l’esercizio della professionalità docente nella scuola dell’autonomia

2. abilità comunicative per la gestione dei rapporti interpersonali, mirate a facilitare i processi di apprendimento e a migliorare la relazione educativa

PROGRAMMA La comunicazione nel contesto scolastico: le funzioni comunicative.

La relazione educativa in ambito scolastico: analisi dei fattori correlati all’insuccesso scolastico, elaborazione/condivisione di strategie e piste di lavoro.

Apprendimento e motivazione: problematizzazione teoretica del rapporto conoscenza/volontà.

La progettazione formativa: il Piano dell’Offerta Formativa (definizioni, funzioni, struttura,osservazione ed analisi di diverse tipologie di POF).

La progettazione curricolare: la programmazione didattica ed educativa

(glossario, funzioni, struttura, fasi).

La costruzione del curricolo: dalle conoscenze alle

competenze.

La rilevazione e l’analisi dei prerequisiti.

Strategie e strumenti per l’individualizzazione dell’insegnamento /apprendimento.

Insegnamento disciplinare e didattica laboratoriale.

Didattica modulare: esemplificazione di moduli disciplinari ed interdisciplinari.

La multimedialità come ambiente di apprendimento.

BIBLIOGRAFIA Verranno distribuiti ai corsisti i documenti e i materiali su cui si

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svolgerà l’attività di laboratorio e le dispense, a cura della docente, relative agli argomenti trattati. TESTI: F.FRABBONI-F.PINTO MINERVA, Manuale di pedagogia generale, Laterza (Parte terza, I, II)G.DOMENICI, Manuale dell’orientamento e della didattica modulare, Laterza (Parti: I,II,IV,V, IX,X)M.DE ROSE, L’educazione dell’intelletto, Guida (Introduzione, Parte III) PER IL CONSEGUIMENTO DELL’IDONEITA’ E’ PREVISTA UNA PROVA FINALE SCRITTA

SSIS PUGLIAPROGRAMMA DEL LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCIENZE

(SETTORE BIOLOGICO)

Docente: Prof. Giovanni Zurlini (Dip. di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, Università di Lecce)

Il Laboratorio di Didattica si soffermerà su esempi didattici concreti, per mostrare come operativamente la didattica delle scienze per il settore biologico possa essere effettuata partendo dalle esperienze di vita comuni degli studenti. Il Laboratorio prevederà incontri e visite nell’area universitaria (es. Museo dell’Ambiente) nonché l’accesso a portali web utili al raggiungimento degli obiettivi.

Temi:- Livelli di organizzazione del mondo vivente- Autoecologia e sinecologia- L’ecosistema e la comunità- Popolamenti autotrofi ed eterotrofi- I fattori ambientali- La comunità: habitat e nicchie ecologiche- L’ipotesi GAIA di James Lovelock- Esempi di ecosistemi

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica: Verifica e ValutazioneSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45 e 46A

DOCENTE Prof. Vito Antonio BaldassarreTELEFONO 080/5714508DIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni e per appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO A. Obiettivi

Nell’apprendimento delle lingue straniere come in ogni altro apprendimento l’obiettivo di base è sempre quello di mettere

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in condizione chi apprende di sapere e saper fare qualcosa che non sapeva e non sapeva fare all’inizio del processo di apprendimento.In tale operazione, fondamentale rimane la definizione del target di riferimento in quanto a questo è connessa la determinazione più approssimata possibile di quel che gli appartenenti al target hanno bisogno di fare con una lingua straniera in quella precisa fase del loro processo di apprendimento.Le specificazioni più importanti sono quelle relative a:

1. Le SITUAZIONI in cui essi avranno bisogno di usare la lingua straniera;

2. I RUOLI che gli utenti della lingua hanno da svolgere;

3. Il SETTING in cui essi svolgeranno quei ruoli;4. Gli ARGOMENTI che sono chiamati a trattare.Il laboratorio di didattica:verifica e valutazione per le classi 45A e 46A, pertanto, intende focalizzare l’attenzione sullo sviluppo e sulla costruzione di conoscenze e competenze relative a criteri, tecniche, procedure e strumenti atti a valutare gli apprendimenti e a verificare l’andamento del processo di insegnamento/apprendimento di una lingua straniera.

PROGRAMMA B.ContenutiLe componenti fondamentali dei contenuti di insegnamento del laboratorio sono relative alla elaborazione e alla costruzione di criteri, tecniche, procedure e strumenti atti a valutare in ordine ai seguenti contenuti didattici:

1. Le situazioni in cui la lingua straniera sarà usata, compresi gli argomenti con i quali ha a che fare;2. Le attività linguistiche in cui chi apprende è impegnato;3. Le funzioni linguistiche che chi apprende deve essere in grado di adempiere;4. I concetti linguistici generali che chi apprende deve

dimostrare di possedere;5. Le forme linguistiche che chi apprende deve essere

in grado di usare;6. Il processo di insegnamento/apprendimento messo

in atto da chi insegna.C. Metodologia di lavoroLa metodologia di lavoro che si propone di utilizzare tenderà all’attivazione di processi di costruzione di criteri, tecniche, procedure, strumenti di valutazione da parte degli stessi frequentanti.Si utilizzerà la metodologia del workshop e del groupware di modo che gli stessi frequentanti possano essere messi in grado di produrre piuttosto che acquisire conoscenze e competenze nel settore.

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BIBLIOGRAFIA Da concordare in sede di incontri e di lezione

Università degli Studi di BariFACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

Dipartimento di Scienze Storiche e GeograficheVia Q. Sella 268 C.F.80002170720

Classe 37 – A

Insegnamento di

STORIA DELLA STORIOGRAFIAProgramma: fra storia politica e storia sociale: le tradizioni

storiografiche nel settore della storia del lavoro e

del sindacato

Testo: Vito Gallotta, Al di là delle tradizioni

storiografiche.

Braccianti e immigrati, Bari, Cacucci, 1999.

prof. Vito Gallotta

INSEGNAMENTO Didattica della Matematica IISEDE LecceAREA 2CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Indirizzo Fisico-Informatico-MatematicoClassi 47/A, 49/AIV Ciclo (II Semestre)

DOCENTE Sebastiano RizzoDIPARTIMENTO Dipartimento di Matematica Università di Lecce

ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì ore 11 - 13OBIETTIVI DEL CORSO Presentare il modo e le motivazioni dello sviluppo della

Geometria dai momenti di crisi e difficoltà alla concezione di Klein; scopo: migliorare le proprie conoscenze e quindi il proprio insegnamento e comprendere meglio le difficoltà degli alunni.Presentare e discutere le tecniche e le strategie didattiche più opportune per un insegnamento della Matematica che miri non solo all’acquisizione di tecniche ma aiuti gli alunni a sviluppare con logicità un autonomo metodo di lavoro.

PROGRAMMA La questione dei fondamenti della Geometria; Geometria secondo Klein : dalla crisi dei fondamenti alla scoperta delle geometrie non euclidee e alla concezione attuale.Trasformare nel piano e nello spazio : dalle isometrie alle trasformazioni topologiche.Il ponte fra algebra e geometria conduce ad un nuovo modo di dimostrare e ad una nuova impostazione dei problemi : analisi del testo di un problema, approccio geometrico e analitico, schemi logici, confronti.

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BIBLIOGRAFIA Klein ( introd. di Agazzi, trad. di Bernardo) Il programma di Erlangen, La Scuola D’Amore, Elementi di didattica della Matematica, PitagoraDedò, Trasformazioni geometriche, Zanichelli DecibelScaglianti-Zwirner - , Pensare la Matematica, Vol. 1, 2, 3S. Rizzo, Dispense del corso

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Matematica SEDE LecceAREA 2CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Indirizzo Fisico-Informatico-MatematicoClassi 48/A, 49/AIII Ciclo ( III Semestre )

DOCENTE Sebastiano RizzoE-MAIL [email protected] 0832 320422DIPARTIMENTO Dipartimento di Matematica Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì ore 11 - 13OBIETTIVI DEL CORSO Conoscere le principali e più recenti teorie

sull’apprendimento della Matematica. Acquisire tecniche e strategie didattiche per l’attuazione di una efficace programmazione didattica.

PROGRAMMA Caratteristiche generali di una unità didattica di Matematica.Problematiche dell’insegnamento e dell’apprendimento della Matematica.Come progettare una u. d. ; esempi : programmazione lineare, il concetto di limite, le coniche, le isometrie, massimi e minimi, integrale di Riemann.

BIBLIOGRAFIA Speranza, Matematica per gli insegnanti di Matematica, ZanichelliSpotorno-Villani, Mondo reale e modelli matematici, Guida all’insegnamento della Matematica nelle scuole secondarie superiori, La Nuova ItaliaScaglianti-Zwirner - , Pensare la Matematica, Vol. 1, 2, 3S. Rizzo, Dispense del corso

Programma d’esame del corso di Storia e fondamenti della Filosofia IIIProf. Costantino Esposito

Lettura di R. Cartesio, Meditazioni metafisiche (1641) con le Obbiezioni e risposte, trad. it. di A. Tilgher e F. Adorno, a cura di E. Garin, Laterza, Roma-Bari 1986 (o un’altra edizione).In particolare:

La lettera “Al Decano e ai dottori della Sacra Facoltà Teologica di Parigi” – “Prefazione dell’autore al lettore” – “Riassunto delle sei meditazioni che seguono” – Meditazioni I-VI – Risposte alle prime obbiezioni – Risposte alle seconde obbiezioni.

Per un approfondimento della prospettiva di lettura:

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Finito infinito, letture di filosofia a cura di C. Esposito, G. Maddalena, P. Ponzio, M. Savini, Edizioni di Pagina – Centro culturale di Milano, Bari-Milano 2002.

Bibliografia essenziale su Cartesio e le Meditazioni: G. Crapulli, Introduzione a Descartes, Laterza, Roma-Bari 1995 S. Di Bella, Le «Meditazioni metafisiche» di Cartesio. Introduzione alla lettura, La Nuova Italia

Scientifica, Roma 1997 E. Scribano, Guida alla lettura delle «Meditazioni Metafisiche» di Descartes, Laterza, Roma-

Bari 1997. J. Cottingham, Cartesio, Il Mulino, Bologna 1991.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica dell'espressione e della comunicazione non verbale

SEDE LecceAREA 2CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

32A

DOCENTE Maria LuisiDIPARTIMENTO Dipartimento dei beni delle arti e della storiaORARIO DI RICEVIMENTO martedì ore 12.30-13.30OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di realizzare, attraverso lezioni teoriche ed

esercitazioni, una serie di possibili percorsi didattici orientati al duplice obiettivo di sviluppare il concetto di musica come linguaggio e di favorire una programmazione didattica fondata sull'interrelazione tra i linguaggi non verbali, secondo una prospettiva interdisciplinare.

PROGRAMMA - Analisi del percorso didattico attraverso le fasi percettiva, riproduttiva, creativa e cognitiva- Ascoltare e ri-creare- Ricezione e comunicazione- Il rapporto tra linguaggio, poesia ed espressione musicale- Musica, voce, corpo e gestualità- Linguaggio musicale e linguaggio figurativo- Gli strumenti della didattica, le fonti bibliografiche e le ipotesi di programmazione

BIBLIOGRAFIA AA. VV, Musica perché, a c. di P. Dalla Vecchia, Padova, CLEUP, 1998.S. LUCCHETTI - S. BERTOLINO, Alle origini dell'esperienza musicale, Milano, Ricordi, 1992.Esperienze d'ascolto nella scuola dell'obbligo, a c. di C. Delfrati, Milano, Ricordi, 1987.M. DELLA CASA, Educazione musicale e curricolo, Bologna, Zanichelli.C. Delfrati, La casa dei suoni. I: La musica delle cose; II: Musica per giocare; III: Musica e spettacolo, con due guide didattiche ai volumi, Milano, Ricordi, 1995.Atti dei Convegni dell'Associazione Corale Goriziana «C. A. Seghizzi» dedicati alla didattica musicale.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA: 104

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USO E VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTASEDE FOGGIAAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/A – 50/A – 51/A

DOCENTE GIOVANGUALBERTO CARDUCCIORARIO DI RICEVIMENTO MARTEDÌ ore 15.30-16.30 OBIETTIVI DEL CORSO Al termine dell’attività di laboratorio gli specializzandi

dovranno essere in grado di - classificare le prove di accertamento del profitto in

rapporto alle caratteristiche dello stimolo offerto e della risposta richiesta

- definire i concetti di “validità” e “attendibilità” di una prova

- conoscere le molteplici tipologie di prima e terza prova scritta previste nel nuovo esame finale di Stato

- ideare e costruire una prova scritta in funzione degli obiettivi valutativi

- elaborare griglie di valutazione - assegnare i punteggi ad una prova scritta

PROGRAMMA Nozioni fondamentali di docimologia: significato e funzione della valutazione; strumenti della valutazione; validità ed attendibilità delle rilevazioni; classificazione delle prove di verifica; definizione degli obiettivi e coerenza delle prove di verifica; i metodi di valutazione; misurazione degli apprendimenti, attribuzione dei punteggi grezzi, analisi e interpretazione dei dati valutativi; le prove semistrutturate; le prove oggettive di verifica; descrittori dell’apprendimento e griglie di valutazione. Aspetti normativi dei nuovi esami conclusivi di Stato. Esercitazioni per la costruzione e la valutazione delle diverse tipologie della prima prova scritta dei nuovi esami conclusivi di Stato della scuola secondaria superiore:

- L’analisi del testo- Il saggio breve- L’articolo giornalistico - Il tema (storico e di ordine generale).

Esercitazioni per la costruzione e la valutazione delle diverse tipologie della terza prova scritta dei nuovi esami conclusivi di Stato della scuola secondaria superiore.

BIBLIOGRAFIA G. DOMENICI, Gli strumenti della valutazione, Napoli, Tecnodid, 1991;

L. CALONGHI, Strumenti di valutazione. I saggi, Teramo, Lisciani & Giunti, 1992;

L. CALONGHI, Valutazione delle composizioni scritte, Roma, Armando Editore, 19964;

E. DEGL’INNOCENTI, Le prove del nuovo Esame di Stato. Metodi, testi ed esercizi di scrittura, Torino, Paravia, 2000;

G. DOMENICI, Manuale della valutazione scolastica, Bari-Roma, Editori Laterza, 2001;

A. GIAMBÒ, La valutazione negli Esami di Stato. Criteri e Procedure, Napoli, Tecnodid, 2002.

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Programma per il corso diLaboratorio di Didattica di Computer-Grafica II

dott. Nicola Veneziani

1. Introduzione

Le immagini nell’arte, nelle scienze e nella comunicazione.Lo sviluppo delle tecnologie per immagini: cenni storici.Il contenuto informativo: tono, contrasto, colore, tessituraLe immagini digitali.

Cenni matematici

2. Luce, colore ed immagini.

La luce e le sue misureLe immagini Multispettrali.Elementi di Fotometria e ColorimetriaIl sistema RGBSpazi colorimetrici alternativi.

Percezione visiva.

3. Immagini in forma numerica.

Il processo di formazione dell’immagine ed il rumoreCampionamento e Quantizzazione.

Misura del contenuto informativo di una immagine.Istogramma e grandezze statistiche di base.Grandezze statistiche di secondo ordine.Le frequenze spaziali.I contorni e le misure di forma.

I dispositivi per l’elaborazione numerica delle immagini.Gli strumenti di digitalizzazione.Le memorie.I dispositivi di visualizzazione e stampa.

L’elaboratore elettronico.Cenni su struttura e software di base.La codifica dei dati (numerici e non).La compressione delle immaginiI formati dei files immagine maggiormente in uso.Rappresentazione grafica degli algoritmi di elaborazione.

4. Tecniche di elaborazione puntuale.

Elaborazioni radiometriche sulla singola immagineEnfatizzazione del contrasto.L’equalizzazione dell’istogramma.Immagini in pseudo-colore ed in falso colore.

Elaborazioni puntuali su immagini multipleOperatori per la combinazione di immagini.

5. Cenni di filtraggio numerico.

La convoluzione.

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Regolarizzazione dell’immagine.Operatori di media aritmetica.Filtro mediano.

L’esaltazione dei contorni.Gradiente e Laplaciano.Aumento del contrasto.

Filtraggio nel dominio delle frequenze spaziali.

6. Tecniche di segmentazione

Segmentazione di immagini monocrome.Mediante uso dei contorni.Mediante uso di soglie.

Segmentazione di immagini RGB.

7. Traformazioni geometriche.

Interpolazione e ricampionamento.Tecniche lineari.

Traslazione, rotazione e variazione di scala. Trasformazioni non lineari e deformazioni prospettiche.

Il corso avrà la durata complessiva di 30 ore, secondo un calendario in corso di definizione.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica 2SEDE LecceAREA FIS - INF - MATCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49

DOCENTE Daniela MannoDIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Universita’ di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi’ 10.30-12.30

Martedi’ 10.30-12.30Giovedi’ 10.30-12.30

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso di Laboratorio di Didattica della Fisica 2 intende fornire agli specializzandi una metodologia di insegnamento delle principali leggi della Fisica Classica marcando il carattere fortemente interdisciplinare degli argomenti trattati.

PROGRAMMA Nel Corso di Laboratorio di Didattica della Fisica 2 (Cl. 49/A) verranno affrontati i percorsi educativi con i quali illustrare le principali leggi dell’elettromagnetismo. Particolare attenzione sara’ rivolta alla metodologia di insegnamento dei vari argomenti, che saranno articolati in precise unita’ didattiche. Partendo dall’osservazione sperimentale, saranno trattati criticamente i seguenti argomenti: Campi elettrici, legge di Gauss, potenziale elettrico Capacita’ e dielettrici, corrente e resistenza, circuiti Campi magnetici e sorgenti del campo magnetico Fenomeni di induzione Equazioni di Maxwell Introduzione alla fisica moderna Ottica elettronica

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BIBLIOGRAFIA Appunti del corsoDispense a cura del Docente

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica 1SEDE LecceAREA Fisico-Informatico-MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49/A

DOCENTE Antonio TeporeDIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Universita’ di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi’ 10.30-12.30

Martedi’ 10.30-12.30Giovedi’ 10.30-12.30

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso di Laboratorio di Didattica della Fisica 1 intende fornire agli specializzandi una metodologia di approccio e di insegnamento delle principali leggi della meccanica e della termodinamica.

PROGRAMMA Nel Corso di Laboratorio di Didattica della Fisica 1 (Cl. 49/A) verranno affrontati i percorsi educativi con i quali illustrare le leggi della meccanica e della termodinamica. Particolare attenzione sara’ rivolta alla metodologia di insegnamento dei vari argomenti, che saranno articolati in precise unita’ didattiche. Partendo dall’osservazione sperimentale, saranno trattati criticamente i seguenti argomenti: Meccanica del punto materiale Meccanica dei corpi rigidi Meccanica dei fluidi Onde meccaniche Termometria e Termodinamica

BIBLIOGRAFIA Appunti del corso

INSEGNAMENTO Laboratorio Didattico di Fisica 1SEDE BARIAREA Fisica – Informatica - MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

38A/49A

DOCENTE Prof. ssa Enrichetta Maria FIOREDIPARTIMENTO Dipartimento Interateneo di FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 11.00 - 13.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di richiamare le problematiche connesse al

“metodo scientifico” e illustrarne l’applicazione in alcune esperienze di laboratorio, facilmente riproducibili, al fine di utilizzare il metodo sperimentale nelle attività didattiche.

PROGRAMMA Il metodo Scientifico. Richiami di teoria della misura. Richiami di teoria degli errori. Esperienze di laboratorio.

BIBLIOGRAFIA G. Cannelli – Metodologie sperimentali in FISICA – EdiSES; Appunti forniti dal docente

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Ssa Enrichetta Maria FIORE, Prof. Vincenzo AUGELLI

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INSEGNAMENTO Didattica della MatematicaSEDE LecceAREA Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59 A

DOCENTE Lorenzo BARONEDIPARTIMENTO Di Matematica di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO Richiamare le nozioni di base della Matematica, suggerendo

come proporli agli studenti di scuola media. Analisi critica dei libri di testo normalmente usati.

PROGRAMMA Dai numeri naturali ai numeri reali. Numeri primi e rappresentazione dei numeri in varie basi. La classe dei resti modulo m e l’aritmetica dell’orologio. Criteri di divisibilità e metodi per il calcolo del MCD e mcm. Relazioni d’ordine e di equivalenza. I numeri razionali e la loro rappresentazione. Le serie numeriche ed in particolare la serie geometrica. Le operazioni di estrazione della radice quadrata e delle radici n-me. Soluzione di semplici problemi della vita quotidiana e modelli matematici. I numeri reali e la loro rappresentazione. Il problema dell’approssimazione. Equazioni algebriche e non : metodi numerici. Il calcolo numerico in generale e l’uso dei calcolatori. Alcuni programmi in Basic. Cenni di probabilità e di statistica. Calcolo combinatorio e rappresentazione dei dati. Metodo induttivo e metodo deduttivo.

BIBLIOGRAFIA 1) G. C. Barozzi : Aritmetica. Un approccio computazionale. Zanichelli 1991

2) E . Casari : La Filosofia della matematica del ‘900. Sansoni 1973.

3) E . C. Titchmarsh: Introduzione alla matematica. Garzanti 1963.

4) F.Waismann :Introduzione al pensiero matematico. Boringhieri 1971

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DI PSICOLOGIA DELLE COMUNITA’

SEDE BARIAREA INDIRIZZO SANITARIO E DELLA PREVENZIONECLASSI CLASSE 2A – 40A

DOCENTE BRUNO MARCHIORARIO DI RICEVIMENTO Il docente riceverà immediatamente prima o immediatamente

dopo (per un’ora) le lezioni così come previsto dal calendario.OBIETTIVI DEL CORSO Il corso, anche attraverso momenti pratici e di ricerca, si

propone di fornire l’orientamento sufficiente alla comprensione delle diverse modalità di intervento di tipo comunitario.

PROGRAMMA 1. COMUNITA’ E SOCIETA’2. MODELLI ORGANIZZATIVI3. COMUNITA’ TERAPEUTICHE, COMUNITA’

PSICHIATRICHE, COMUNITA’ PSICOPEDAGOGICHE.

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4. LA DEISTITUZIONALIZZAZIONE.5. LE COMUNITA’ RIABILITATIVE E

PSICOPEDAGOGICHE PER MINORI.6. LE COMUNITA’ RIABILITATIVE PER

ADOLESCENTI CON PROBLEMATICHE PSICHIATRICHE E/O PSICOPATOLOGICHE.

7. VARIABILI ORGANIZZATIVE CHE INFLUENZANO I LIVELLI D’ANSIA.

8. TRE MODULI CULTURALI.9. IL PROCESSO DI DISTACCO DALLA COMUNITA’10. VISITA GUIDATA AD UNA COMUNITA’

RESIDENZIALE PER ADOLESCENTI.BIBLIOGRAFIA Kaneklin C. e Orsenigo A. Il lavoro di comunità, La Nuova

Italia Scientifica, Milano, 1992Marchi B.. Psicoterapia e istituzioni, monografia su Modelli di Terapia e Riabilitazione Psichiatrica, Bari-Roma, Edizioni la Biblioteca, Anno VII, n. 2/2000.

INSEGNAMENTO Tecniche dell’espressione letterariaSEDE BariAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A – 50A

DOCENTE Prof. Ruggiero StefanelliTELEFONO 080/5714732DIPARTIMENTO Dipartimento di Linguistica, Letteratura e Filologia ModernaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 9 – 12 presso il Dipartimento di Linguistica,

Letteratura e Filologia Moderna – Via de Rossi 235 – 1° pianoOBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di prospettare le metodologie utili a

riconoscere, attraverso l’analisi dei testi scelti, le tecniche dell’espressione letteraria adottata nel tempo da scrittori diversi.

PROGRAMMA Il Corso si prorpone di: 1) chiarire il quadro complessivo delle pertinenze teoriche della disciplina;2) procedere all’individuazione di vari registri compositivi per la poesia;3) procedere all’individuazione di vari registri di scrittura per la prosa;4) approfondire la portata “comunicazionale” della similitudine e della metafora attraverso l’analisi di testi letterari.

BIBLIOGRAFIA R. STEFANELLI, Comunicazione e letteratura, Bari 2002, (dispensa a cura del Dipartimento di Linguistica, Letteratura e Filologia Moderna).

PROPOSTA DI COMMISSIONE R. Stefanelli, G. Dell’Aquila.

Insegnamento Storia della Scuola e delle Istituzioni EducativeSede Foggia

Area Trasversale

Docente Prof. Giuseppe Decollanz

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Orari ricevimento Dopo la lezione

Obbiettivi del Corso Far conoscere agli specializzandi l’evoluzione del sistema

scolastico italiano dalla Legge Casati ad oggi.

Presentare e illustrare il quadro delle riforme in atto.

Programma 1° ANNO: la Legge Casati – Le riforme della “sinistra storica”

– L’Età Giolittiana – La riforma Gentile – La Carta della

Scuola del Bottai – L’ordinamento scolastico italiano dal 1950

al a970 – Progetti di riforma della scuola secondaria

superiore – Legge delega 477/73 e Decreti delegati – La

Legge 517/77 – La Scuola Media - La scuola secondaria

superiore dal 1992 al 1997;

2° ANNO: Il disegno riformatore della scuola negli anni del

centrosinistra – La Legge n. 59/97 art. 21 – L’Autonomia delle

Istituzioni Scolastiche – Obbligo scolastico e obbligo

formativo – la parità scolastica – I cicli scolastici – La Legge

n. 300/2000 – Le riforme sospese – Le SSIS e la formazione

dei docenti – Il Federalismo e la Scuola – La riforma Moratti.

Bibliografia E. Bosna, Stato e Scuola – Materiali per una storia della

scuola italiana, Cacucci Editore, Bari, 2000; G. Decollanz, La

scuola italiana tra presente e futuro (in corso di

pubblicazione).

INSEGNAMENTO LA TRADIZIONE MEDIEVALE ED UMANISTICASEDE LECCEAREA LINGUISTICO LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 A

DOCENTE TIBERIO SACCOMANNODIPARTIMENTO STUDI STORICI DAL MEDIOEVO ALL’ETA’

CONTEMPORANEAORARIO DI RICEVIMENTO MARTEDI 17.00/18.00OBIETTIVI DEL CORSO IL CORSO SI PROPONE DI INDIVIDUARE LE

CONDIZIONI STORICHE DELLA CULTURA MEDIEVALE ED UMANISTICA ATTRAVERSO LO STUDIO DEI PRINCIPALI AUTORI E DEI GENERI LETTERARI PIU’ DIFFUSI

PROGRAMMA - ILLUSTRAZIONI DEI PRINCIPALI AUTORI DELLA LETTERATURA MEDIOLATINA ED UMANISTICA

- INDIVIDUAZIONE DEI GENERI LETTERARI PIU’ DIFFUSI

- APPROFONDIMENTO DI ALCUNI AUTORI ATTRAVERSO LO STRUMENTO OFFERTO DALLA FILOLOGIA LATINA MEDIEVALE PER L’ANALISI CRITICA DEI TESTI

BIBLIOGRAFIA A.A.VV., Lo spazio letterario del Medioevo 1. Il Mediovo 111

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Latino, Salerno Editrice;E.R. CURTIUS, Letteratura Europea e Medioevo Latino, La Nuova Italia, Firenze, 1982; VINAY, Altomedioevo Latino. Conversazioni e non, Guida, Napoli, 1978.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Analisi del Movimento e Apprendimento Motorio

SEDE BARIAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI 29/A, 30/ADOCENTE Prof. FRANCESCO FISCHETTIDIPARTIMENTO Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Foggia

Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e SportiveORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 17.30 – 18.30OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di presentare i più attuali paradigmi

sull’Apprendimento Motorio utilizzabili in ambito scolastico. In particolare verranno presentati ed approfonditi, su di un piano metodologico, gli apetti senso-motori e cinestetici del movimento umano e la strutturazione delle fasi dell’ apprendimento ad essi correlati.

PROGRAMMA Data la natura di Laboratorio dell’insegnamento, per ciascuno degli argomenti qui presentati, verranno formulati percorsi didattici aventi lo scopo di concretizzare su di un piano prevalentemente applicativo i concetti appresi:La teoria motoria della percezione Simulazione, emulazione, rappresentazione del movimentoDalla propriocezione alla “visione” del movimentoLa teorie dell’accettore La teoria del comparatore (Bernstein)Coerenza ed unità percettiva Spazio corporeo ed extra corporeoMemoria topografica: basi neurali ed esecuzione del movimentoL’equilibrio come elemento di reazioneAdattamento, sostituzione, apprendimentoPercezione, senso – motorio ed emozione

BIBLIOGRAFIA Berthoz A., Il senso del movimento, Mc Graw Hill, 1998PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Fischetti Francesco, Prof. Radogna Donato

INSEGNAMENTO Didattica dei Movimenti AutoreferenzialiSEDE BARIAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI 29/A, 30/ADOCENTE Prof. FRANCESCO FISCHETTIDIPARTIMENTO Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Foggia

Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e SportiveORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 17.30 – 18.30OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di presentare l’orientamento didattico che

consideri la centralità della semantica del movimento che attraverso segni e messaggi corporei/motori, orienta forme educative verso il contesto extralinguistico dell’espressione corporea;

PROGRAMMA Le Boulch J.: “Il carattere espressivo del movimento”Linguaggio motorio: simbolo e comunicazione

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L’espressione del Sé: referenzialità Percezione di Sé, rappresentazione di sé, rappresentaione di sé agli altriIl gesto che comunica, il gesto che esprimeAautoreferenzialità, eteroreferenzialitàAutoreferenzialità individualeAutoreferenzialità di gruppo La ricerca di significato: concetto “Bruneriano” applicato alla didattica del movimentoLa didattica autoreferenziale: dalla prestazione all’essere al mondoPercorsi didattici individuali e di gruppo;Esiste una Metodologia per la didattica “autoreferenziale”?Progetti didattici sulla autoreferenzialità.

BIBLIOGRAFIA Le Boulch J., Verso una scienza del Movimento Umano: introduzione alla Psicocinetica, Armando, RomaNeri C., Gruppo, Borla, Roma, 2002Lapierre, Acouturier, La simbologia del Movimento, Edipsicologiche, Cremona.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Fischetti Francesco, Prof.ssa Cassibba Linda

BIBLIOGRAFIA F. Petruccelli “Psicologia dello sviluppo” Franco Angeli, 2000

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DI GUIDA E GESTIONE DEI GRUPPI E DELLE ATTIVITA’ GRUPPALI

SEDE BARIAREA 29 A 30 ACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

SCIENZE MOTORIE, SANITARIO E DELLA PREVENZIONE

DOCENTE GIUSEPPE MOROTELEFONO 0805714711DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO - Analizzare i fenomeni psicosociali che regolano la vita

dei gruppi; - Aiutare i corsisti dd acquisire le competenze e le

tecniche necessarie a saper leggere i fenomeni gruppali e a saper gestire le dinamiche di gruppo

PROGRAMMA definizione di gruppo e tipologie;la gerarchia di status;la differenziazione dei ruoli; la costruzione delle norme;la leadership; i processi di influenza;la socializzazione;la costruzione dei sentimenti di appartenenza;la partecipazione; l’uscita dal gruppo

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BIBLIOGRAFIA G. Spettini, Stare in gruppo, Il Mulino, Bologna 2001PROPOSTA DI COMMISSIONE G. Moro. R. Cassibba.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Basi di DatiSEDE BariAREA Fisico – Informatico – MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42A

DOCENTE Ezio LefonsTELEFONO 080 544 3280DIPARTIMENTO Informatica – Univ. di BariORARIO DI RICEVIMENTO martedì ore 10-12, mercoledì ore 14-15OBIETTIVI DEL CORSO Conoscenza dei linguaggi dei sistemi di gestione di basi di dati

e, in particolare, apprendimento del linguaggio SQL standard ed esercitazioni pratiche utilizzando MS Access.

PROGRAMMA Storia ed evoluzione dei sistemi di gestione di basi di dati; sistemi navigazionali, relazionali, ad oggetti.Linguaggi di basi di dati: linguaggio di definizione, di manipolazione, di interrogazione.Linguaggio SQL, storia di SQL, incapsulazione di SQL nei linguaggi di programmazione ospite.Standard SQL: definizione dello schema della base di dati, delle relazioni, dei vincoli di integrità, e politiche di reazione alla violazione dei vincoli di integrità referenziale. Aggiornamento dello schema delle relazioni. Popolamento e modifica delle istanze di relazione. Interrogazione tramite l’istruzione Select-From-Where: selezione, proiezione, prodotto cartesiano. Join interno ed esterno. Ridenominazione. Operatori aggregati e funzioni di raggruppamento. Interrogazioni nidificate.Esercitazioni con il linguaggio SQL di MS Access, e panoramica delle funzionalità grafiche e di report di Access.

BIBLIOGRAFIA Dispense fornite dal docentePROPOSTA DI COMMISSIONE E. Lefons (giudizio di idoneità).

INSEGNAMENTO Didattica generaleSEDE BariAREA 1CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Corso C

DOCENTE Margherita MieleTELEFONO 080/5714088DIPARTIMENTO Scienze pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 9 – 11 Stanza n. 12 OBIETTIVI DEL CORSO - Sollecitare una riflessione problematica e critica sui processi

di insegnamento/apprendimento nella scuola secondaria- Promuovere la consapevolezza del sé professionale - Realizzare condizioni di esercizio della funzione docente.

PROGRAMMA - Brevi cenni sugli aspetti epistemologici della disciplina (l’oggetto di studio, i luoghi, i metodi di indagine, etc.).

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- Definizione del concetto di insegnamento, di apprendimento, del rapporto insegnamento/apprendimento, del ruolo dell’insegnante.

- Analisi dei diversi modelli di progettazione del curricolo (per obiettivi, per concetti, per problemi, per moduli).

BIBLIOGRAFIA - CALVANI A. (2000), Elementi di didattica. Problemi e strategie, Carocci, Roma.

- DAMIANO E. (a cura di) (1994), Insegnare con i concetti. Un modello didattico tra scienza e insegnamento, SEI, Torino.

- GRASSILLI B. (1996), Insegnamento, apprendimento, ruolo dell’insegnante, in AA.VV. Realtà e forme dell’insegnamento, La Scuola, Brescia.

- LANEVE C. (1998), Elementi di didattica generale, La Scuola, Brescia.

- MARGIOTTA U. (1998), Comprendere il curricolo. Aggiornamenti per la ricerca sul curricolo in un contesto globale, in “Studium Educationis” n. 4.

- PELLEREY M. (1994), Progettazione didattica. Metodi di programmazione educativa scolastica, SEI, Torino.

- QUARTAPELLE F. (1999), Proposte per una didattica modulare, Angeli, Milano.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Margherita Miele, Leonardo Di Gregorio

INSEGNAMENTO Didattica di Sistemi Informativi SEDE BariAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42 A

DOCENTE Filippo TangorraTELEFONO 080-5443281DIPARTIMENTO INFORMATICAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 11,00-13,00OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di illustrare le tematiche sui sistemi

informativi inquadrandole nell’ambito del ciclo di vita dello sviluppo dei sistemi informativi. Particolare attenzione è dedicata alla fase di progettazione ed è dettagliatamente affrontata la progettazione dei dati nella classica successione concettuale-logico-fisica. Nello studio delle diverse fasi e attività, sono analizzati i modelli dei dati, i linguaggi per la loro definizione e manipolazione e le metodologie di progettazione, approfondendo in modo critico quelli oggetto di studio nei corsi di formazione della Scuola Superiore come da programmi ministeriali, al fine di fornire gli elementi per una loro corretta programmazione didattica.

PROGRAMMA Storia ed evoluzione dei sistemi informativi. Il ciclo di vita dei sistemi informativi. La fase di progettazione. Uso di modelli concettuali per la progettazione delle basi di dati. Il modello Entità-Relazione (ER): tipi di entità, insiemi di entità, attributi e chiavi; associazioni, tipi di associazione, ruoli e vincoli strutturali, tipi di associazione di grado maggiore di

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due; tipi di entità debole; diagrammi ER.Modello Entità-Relazione Esteso (EER) e modellazione ad oggetti: sottoclassi, superclassi ed ereditarietà; specializzazione e generalizzazione vincoli caratteristiche di specializzazione e generalizzazione diagrammi EER. Strategie di progettazione concettuale delle basi di dati.

Progettazione logica delle basi di dati. Modelli logici di basi di dati. Modello relazionale. Relazioni. Vincoli d'integrità. Algebra relazionale. Traduzione da schemi ER e EER a schemi ER semplificati e da questi in schemi relazionali. Normalizzazione degli schemi di basi di dati in BCNF.

Progettazione fisica. Organizzazione logica dei dati. Indici e tipi di indici.

BIBLIOGRAFIA P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di Dati. Modelli linguaggi di interrogazione. McGraw-Hill Italia 2002.

R. Elmasri, S.B. Navathe, Sistemi di basi di dati: fondamenti, A.Wesley 2000, 1a ed. italiana.

E. Bertino, B. Catania, E. Ferrari, G. Guerrini. Sistemi di basi di dati. Concetti e architetture. CittàStudi Edizioni 1997.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. F Tangorra (Presidente)Prof. E. Lefons (Componente)

TECNOLOGIE GLOTTODIDATTICHEDott.ssa Maddalena Bellanova

PROGRAMMA DELLE LEZIONI

Test d’ingresso per la verifica di conoscenze relative alle tecnologie informatiche Introduzione dei concetti di base delle tecnologie informatiche Il PC e le sue componenti; vari tipi di computer; unità di input e di output Introduzione ad Internet: i motori di ricerca; navigare e ricercare nel web; composizione dell’URL Outlook Express e la posta elettronica: le principali cartelle di una e-mail; inviare e ricevere un messaggio La posta elettronica: rispondere ed inoltrare un messaggio; la rubrica utenti; come inviare un file in allegato Gli operatori logici; navigazione ed esamina di alcuni dei più importanti siti didattici concernenti la lingua

straniera

La macchina per insegnare; il magister; il pedagogus; il database; il sussidio didattico integrato; il CALL Multimedialità ed ipermedialità; natura della tecnologia glottodidattici Il computer e il trattamento delle lingue Il laboratorio multimediale Il software per l’insegnamento delle lingue Gli ipertesti; vantaggi e svantaggi dell’ipertesto e dell’ipermedialità I corsi di lingua e l’editoria multimediale Analisi dell’International E-Mail Tandem Network

Alcune lezioni sono state svolte nell’Aula di Self-Access per esercitazioni pratiche applicative

Dott.ssa Maddalena Bellanova

INSEGNAMENTO Docimologia

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SEDE BariAREA Scienze dell’EducazioneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Disciplina trasversale Corso A

DOCENTE Prof. Vito Antonio BaldassarreTELEFONO 080/5714508DIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni e per appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO A. Obiettivi

Il Corso di Docimologia intende 1.focalizzare l’attenzione sugli aspetti epistemologici, storici e di sviluppo del discorso docimologico e , più in generale, valutativo.2.mettere in condizione i corsisti di far emergere in loro stessi gli aspetti di latenza della valutazione.3.consentire di stabilire un rapporto diretto tra concetti, paradigmi,criteri, indicatori e pratica didattica.

PROGRAMMA B.Contenuti Origini e sviluppo del discorso scientifico sulla

valutazione. Forme e caratteristiche della valutazione. La valutazione quantitativa: i prodotti La valutazione qualitativa: i soggetti L’autovalutazione:processi e contesti.Testo di studio:Mason Lucia, Valutare a scuola. Prodotti, processi, contesti dell’apprendimento, CLEUP, editrice, Padova.

Testi e fonti di consultazione: Tessaro F.,La valutazione dei processi formativi,

Roma, Armando Editore, 2000 Margotta U.,(a cura di) Manuale di valutazione.

Come assegnare valore a prodotti e processi nella scuola dell’autonomia, Roma, Armando Editore, 2001

Domenica G., Manuale della valutazione scolastica, Roma-Bari, Gius. Laterza & Figli, 1998.

Siti Internet: www.cede.it www.far.unito.it www.unive.it (pagina SSIS) www.bdp.it

C. Metodologia di lavoroLa metodologia di lavoro che si propone di utilizzare

tenderà all’attivazione di processi di costruzione di criteri, tecniche, procedure, strumenti di valutazione da parte degli stessi frequentanti.

Si utilizzerà, oltre che la metodologia d’aula anche la metodologia del workshop e del groupware di modo che gli stessi frequentanti possano essere messi in grado di produrre piuttosto che acquisire conoscenze e competenze nel settore.

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INSEGNAMENTO Epistemologia delle discipline economico-generaliSEDE LecceAREA Economico-GiuridicoCLASSE/CLASSI 19ADOCENTE Dott.ssa Marcella ScrimitoreTELEFONO 0832/298772DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Economiche e Matematico-Statistiche,

Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Ogni mercoledì a partire dal 23 aprile, h.12.30OBIETTIVI E PROGRAMMA Il corso si propone di analizzare i fondamenti della teoria delle

scelte nella scienza economica. Viene indagato in particolare il concetto di scelta razionale negli specifici contesti e nelle differenti interpretazioni della moderna teoria microeconomica, l’ambito scientifico in cui il problema delle scelte ha avuto la sua più completa realizzazione e il più ampio spazio d’indagine. L’analisi dei principali modelli della teoria è condotta al fine di caratterizzare il comportamento razionale degli individui nelle sue manifestazioni individuali e collettive.Al fine di comprendere la portata prescrittiva del modello di scelta razionale, vengono presi in considerazione i tradizionali paradigmi di scelta del consumatore e dell’imprenditore. Tali modelli vengono successivamente ampliati per accogliere contesti di scelta in condizioni di incertezza e di interazione strategica. Un’estensione del concetto di razionalità permette per ultimo di prevedere gli esiti dell’interazione tra gli individui quando si prendano in considerazione motivazioni diverse, ad esempio motivazioni non strettamente egoistiche.L’incapacità degli individui, in ambienti complessi e con informazione incompleta, di comportarsi come i soggetti razionali descritti nei classici modelli di scelta, conduce all’individuazione di modelli che descrivono processi decisionali alternativi di fatto seguiti dagli operatori, e che regolano i comportamenti delle organizzazioni. La razionalità è assunta in questo caso come obiettivo, non come ipotesi di comportamento, e i modelli economici assumono un carattere più propriamente descrittivo e non normativo.

Gli esempi e i problemi proposti sono volutamente semplificati; sebbene offrano una rappresentazione necessariamente incompleta della realtà economica, consentono tuttavia di cogliere l’essenza dei processi decisionali nei loro aspetti metodologici e nelle loro implicazioni. L’analisi viene costantemente svolta in una logica di equilibrio parziale, la più adeguata per la valutazione degli effetti diretti delle scelte individuali e la più agevole dal punto di vista analitico.

BIBLIOGRAFIA - Cellini, R. e L. Lambertini, Una Guida alla Teoria dei Giochi, Clueb, Bologna, 1996.- Chirco A.e Scrimitore M., Microeconomia. Metodi e strumenti, Esculapio, Bologna, 2001- Delbono F., Zamagni S., Microeconomia, Il Mulino, Bologna, 1999.- Montrucchio L, Introduzione alla teoria delle scelte, Carocci, Roma, 1998.

PROPOSTA DI Dott.ssa Marcella Scrimitore118

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COMMISSIONE Prof.ssa Manuela Mosca

PROF. DAVIDE A. LECCESEIV SEMESTRESEDE DI FOGGIAA.A. 2002/2003

PROGRAMMA SVOLTOTECNICHE DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO

1. Illustrazione della materia e coordinate culturali delle questioni correlate2. Cosa s’intende per comportamento linguistico: I LINGUAGGI3. La linguistica: caratteri generali e sottosistemi4. La valutazione: caratteri generali e sottosistemi, in relazione al comportamento linguistico5. La tassonomia di Bloom applicata al comportamento linguistico6. Gli obiettivi didattici e la valutazione del comportamento linguistico7. Tassonomia: valutazione in decimi8. Gli obiettivi di

a. Padronanza (performance)b. Competenzac. Impegnod. Partecipazione

9. Il comportamento linguistico: la gestualità10. Punti di vista sul linguaggio11. Le prevenzioni valutative

Il corsista commenterà, con riferimento ai testi consigliati e alle fotocopie fornite, a sua libera e motivata scelta, le questioni proposte fornendo un’analisi comparativa delle varie posizioni degli Autori, con particolare attenzione ai tre nuclei fondamentali del Corso:Comportamento

ValutazioneLinguaggio

INSEGNAMENTO Didattica di Fisica ISEDE LecceAREA Indirizzo Fisico - Informatico - MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Prof. Luigi MartinaDIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Martedi', ore 15-17, o su appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende evidenziare agli specializzandi le

problematiche che, in un ambito didattico, emergono in relazione all'interpretazione di una specifica fenomenologia fisica (l'ottica e l'interazione radiazione - materia), la formulazione di ipotesi e di modelli, lo sviluppo di procedure quantitative sperimentali e teoriche atte a sostenerli, la definizione a priori del loro ambito di validita', la necessita' di

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rivederne i principi alla luce di nuovi fatti osservativi. L'esame di tali problematiche conduce anche a alla proposta di differenti strategie d'insegnamento, che possono trarre origine sia dalle osservazioni naturalistiche e di laboratorio, che dalla necessita' di poter interpretare fatti ed applicazioni rilevanti in contesti tecnologici, produttivi, sociali e culturali non specificatamente scientifici. Quindi l'insegnamento della fisica si connota sempre piu' come palestra culturale di carattere generale. Per converso lo studio specifico dell'interferenza e della diffrazione costituisono di per se' delle esperienze formative cosi' ricche, da potersi proporre come contenuti irrinunciabili in ogni curriculum. Inoltre essi svolgono il ruolo di ponte sia verso l'elettromagnetismo classico, sia verso un approccio alla fisica quantistica, sottolineandone il carattere fondamentale. Infine, nel corso viene sottolineato come la formulazione dei modelli teorici proceda lungo percorsi espressi da costruzioni formali, le quali tipicamente esprimono gruppi di trasformazioni di enti fisicamente interpretabili. Da qui la necessita' di introdurre in fisica il concetto base di simmetria e, di conseguenza, l' insegnamento della stessa.

PROGRAMMA 1 I problemi dell'insegnamento dell'ottica nella scuola secondaria.

I preconcetti nell'interpretazione dei fenomeni ottici. Prime osservazioni ed esperimenti di base

 in ottica geometrica.Effetto stereoscopico e stroboscopico.Approccio del progetto PLONIl principio di Fermat e sue applicazioni. Analogie meccaniche. Specchi ed esperimenti con specchi. Focalizzazione. Immagini

reali e virtuali.Esperimenti sulla rifrazione e le sue leggi. Le leggi del diottro

sferico e delle lenti sottili. Gli strumenti ottici.L'occhio umano.I colori: sensazioni, codifiche, origini fisica.L'arcobaleno: l'interpretazione in ambito di ottica geometrica. L'ipotesi ondulatoria della luce: aspetti fenomenologici e

storici.Analogie con altri fenomeni ondulatori.Il principio di Huygens e sue

applicazioni in ottica fisica.Reinterpretazione dell'arcobaleno in ambito ondulatorio.Le caustiche.Le equazioni di di Maxwell e

le Onde Elettromagnetiche.Interferenza e diffrazione della luce: fenomenologia,

interpretzione ondulatoria, tecniche di osservazione. Didattica del fenomeno.

Polarizzazione della luce. Percorso storico ad una introduzione della Meccanica

quantistica. Analisi qualitativa degli esperimenti critici della fisica

classica: Effetto Fotoelettrico, la Radiazione di Corpo Nero, la Spettroscopia dell'idrogeno. Ipotesi per una loro didattica in laboratorio.

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L' ipotesi di quantizzazione dell'energia e la legge di Planck.

Il concetto di fotone.L'esprienza di Davisson e Germer. L'ipotesi di de Broglie. Il Principio di Heisenberg.L' esperimento di Stern Gerlach e la   quantizzazione del

momento angolare. Il concetto di simmetria nel mondo antico e nella matematica

moderna. Simmetrie nel mondo fisico.

BIBLIOGRAFIA ? R. P. Feynman, R.B. Leighton, M. Sands: La Fisica di Feynman, Addison -Wesley Pub. Co.(Amsterdam,1975)

A. Frova: Luce, Colore, Visione, BUR (2000)C. La Rosa et al: Commonsense knowledges in Optics, Europ.

J. Sci. Math. 3 (1984) 268.K. Wosilait et al. : Development and assessment on a

researched -base tutorial in light and shadow, Am. J. Phys. 66 (1998) 906.

V. Ronchi: Storia della luce, Laterza (Bari, 1983)L. Stefanini: La Fisica nella Scuola, Quaderno 9, XXXIII AIF,

(Modena, 2000).M. Recchi, S. Pugliese -Jona: La Fisica nella Scuola, Quaderno

10, XXXIII, AIF, (Modena, 2000)C. Bottino, S. Pugliese -Jona:La Fisica nella Scuola, Quaderno

13, XXXV, AIF, (Modena, 2001)M. Branca et al: La rifrazione della luce in un mezzo non

omogeneo, La Fisica nella Scuola, XXXIV (2001) 24J. Adam: A Bridge over Colored Water, in Notices of AMS

Vol 49 (2001) 1360.H.N. Nussenzveig: L'arcobaleno, Le Scienze, 108 (1977), 65.R.P. Feynman: QED, Adelphi (1985)G. Holton et al: Fisica , a cura del PSSC, trad di A. Suvero,

Zanichelli (Bologna, 1973).R. Eisberg et al: Quantum physics of atoms, molecules and

nuclei, John Wiley & Sons (New York, 1974).B. Rossi: Ottica, Masson (Milano, 1984).H. Weyl: La simmetria, Feltrinelli (Milano, 1962)E. Castellani: Simmetrie e Natura, Laterza (Bari, 2000)E. Castellani (a cura di) : Simmetrie e Realta', Quaderno 118 di

Le Scienze (Milano, 2001).U. Amaldi: Corso di Fisica (Zanichelli, Bologna 1999)M.E. Bergamashini et al. : L'indagine del mondo fisico, Carlo

Signorelli (Milano, 2001).A. Caforio et al.: Nuova Physica 2000, Le Monnier (Firenze,

2000)Appunti del docenteMateriale reperibile in rete:http://www.uniud.it/CIRD/secif/http://lucevirtuale.nethttp://ppp.unipv.it/Silsis

INSEGNAMENTO Laboratorio didattico di Fisica II121

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SEDE LecceAREA Fisico-Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 AL

DOCENTE Stefania AcquavivaDIPARTIMENTO FisicaOBIETTIVI DEL CORSO a) Discutere il problema dell’insegnamento del Laboratorio di

Fisica nella Scuola Secondaria e la relativa organizzazione didatticab) Presentare alcune metodologie e proposte didattiche relative all’insegnamento del Laboratorio Didattico di Fisica IIc) Lo specializzando dovrà acquisire le competenze e le metodologie culturali, disciplinari e didattiche legate all'insegnamento del Laboratorio di Fisica

PROGRAMMA Il Corso di laboratorio didattico di Fisica II consiste in una serie di lezioni, esercitazioni di laboratorio e discussioni comuni sui temi e le esperienze elencate nel programma.Il Corso é organizzato in due parti: nella prima parte saranno trattati gli argomenti di ottica geometrica ed elettromagnetismo come riportato nei contenuti del programma di seguito riportati e saranno date le linee guida per poter eseguire alcune prove pratiche in laboratorio, nella seconda parte saranno eseguite le esperienze didattiche in laboratorio e discusse con gli specializzandi.Contenuti: Considerazioni introduttive sull’insegnamento del

laboratorio di Fisica Luce e sensazioni luminose. Natura elettromagnetica delle

varie radiazioni. Corpi opachi e corpi trasparenti. Indice di rifrazione assoluto e relativo. Principio di Fermat. Teorema di reciprocità. Leggi della riflessione e della rifrazione. Angolo limite. Riflessione totale. Specchi piani e diottri piani. Prisma ottico. Specchi sferici. Equazione dei punti coniugati di uno specchio sferico nell’ipotesi dei raggi parassiali. Ingrandimenti trasversale ed angolare per uno specchio sferico. Costruzione grafica dell’immagine di un oggetto data da uno specchio sferico. Diottro sferico. Equazione dei punti coniugati di un diottro sferico. Ingrandimenti trasversale ed angolare per un diottro sferico. Sistemi diottrici centrati. Punti cardinali. Equazione dei punti coniugati di un sistema diottrico centrato. Lenti. Lenti sottili. Vari tipi di lenti sottili.

Misure in corrente continua. Grandezze fisiche caratteristiche (equazioni dimensionali e unità di misura). Elementi ideali di un circuito. Leggi di Kirchhoff. Resistenze in serie e parallelo. Teorema di sovrapposizione e reciprocità. Generatori di tensione e di corrente reali. Strumenti per misure di corrente in continua: amperometro a bobina mobile. Voltmetro. Tester e multimetro digitale. Misure di corrente, di tensione, di resistenza. Metodo Volt-Amperometrico. Misure in corrente alternata. L’oscilloscopio a raggi

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catodici. Circuito RC serie.

Esperienze di laboratorio:1. Misura dell’indice di rifrazione del prisma con il metodo

della deviazione minima2. Verifica sperimentale dei punti coniugati di una lente sottile

convergente di vetro in aria3. Verifica della legge di Ohm con il metodo Volt-

Amperometrico4. Studio di un circuito RC serie passa-alto

BIBLIOGRAFIA 1. Ottica, Enrico Persico - Bologna: Zanichelli, 19792. Introduzione alla esperimentazione fisica, Marco Severi –

Bologna: Zanichelli, 1985

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Antonio D’InnocenzoLABORATORIO DI DIDATTICA DELLA LETTERATURA

Dott.ssa Maddalena Bellanova

Date lezioni: 18, 25, 27 marzo; 09, 15, 16, 22, 23, 28, 29 aprile 2003.

L’esame si svolgerà il giorno 29 aprile c.a presso l’Istituto “Costa” di Lecce, dalle ore 14.45 alle ore 17.00

PROGRAMMA DELLE LEZIONI Analisi di testi letterari supportati da cd-rom didattici multimediali. The importance of being Earnest di Oscar Wilde: a multimidial approach to literature; osservazioni

sull’organizzazione del testo.

Le Roi Arthur et les chevaliers de la table ronde: analisi didattica. Attività di comprensione del testo ; esercizi di espansione lessicale; esercizi di grammatica.

Le Petit Prince di Antoine de Saint-Exupéry : analisi della struttura delle attività didattiche

Lancelot: la struttura del testo; analisi delle attività didattiche; analisi del cd-rom didattico multimediale.

Waiting for Godot di Samuel Beckett: esempio di unità didattica; la motivazione; gli obiettivi; la verifica e la valutazione.

Le Detective Stories di Arthur Conan Doyle: attività di pre-reading, while-reading e post-reading

Frankenstein di Mary Shelley: esercizi e glossario; immagini e suoni.

Confronto delle edizioni letterarie per ragazzi della Express Publisher e della Oxford University Press

INSEGNAMENTO Didattica della linguaSEDE LecceDOCENTE Mario CardonaDIPARTIMENTO Facoltà di lingue e lett. straniere di Bari

Dip. Di Pratiche linguistiche e analisi dei testi.ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì h. 11OBIETTIVI DEL CORSO Fondamenti di glottodidattica e metodologia dell’insegnamento

delle lingue straniere modernePROGRAMMA - Presentazione del corso, gli approcci glottodidattici

- Premesse neurolinguistiche e psicolinguistiche- Aspetti della glottodidattica umanistico-affettiva- Gli approcci integrati

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- Le tecniche didattiche- Lo sviluppo del lessico e il Lexical Approach- L’insegnamento della grammatica- Il language testing- L’analisi dell’errore- Dall’UD al modulo, aspetti della programmazione

didatticaBIBLIOGRAFIA Balboni P. , 2002, Le sfide di Babele, UTET Libreria, Torino

Cardona M. , 2001, Il ruolo della memoria nell’apprendimento delle lingue, , UTET Libreria, Torino

INSEGNAMENTO Laboratorio di lingua: comprensione e produzione orale e scritta

SEDE LecceDOCENTE Mario CardonaDIPARTIMENTO Facoltà di lingue e lett. straniere di Bari

Dip. Di Pratiche linguistiche e analisi dei testi.ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì h. 11OBIETTIVI DEL CORSO Metodologia dell’insegnamento delle lingue straniere moderne,

con particolare riferimento alle tecniche e alle attività didattiche inerenti al tema del corso. Lavori di gruppo e preparazione del materiale didattico

PROGRAMMA - Presentazione del corso Introduzione alla comprensione orale

- Processi cognitivi: percezione ed elaborazione dell’input nella comprensione orale

- La comprensione orale e le tecniche didattiche Lavori di gruppo e discussione

- La comprensione scritta e i processi di lettura- Approccio al testo scritto: tecniche didattiche per la

comprensione. Lavori di gruppo e discussione- La produzione orale: tecniche di drammatizzazione.

L’interazione strategica- Elaborazione di UD con particolare riferimento alla

comprensione e produzione orale e scritta. Presentazione dei lavori e discussione

- Tecniche per verificare la produzione scritta. Lavori di gruppo e discussione

- Tecniche per verificare la produzione orale. Lavori di gruppo e discussione

- Tecniche per verificare la comprensione scritta. Lavori di gruppo e discussione

- Tecniche per verificare la comprensione scritta. Lavori di gruppo e discussione

BIBLIOGRAFIA Balboni P. , 1988, Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, UTET Libreria, TorinoCardona M. , 2001, Il ruolo della memoria nell’apprendimento delle lingue, , UTET Libreria, Torino

Metodologia e didattica della letteratura, a.a. 2002-2003, I semestre.

Percorsi e metodologia della didattica: - Che cos'è la letteratura. Indirizzi di critica letteraria. I generi letterari. La storiografia letteraria. Contesti e confini della letteratura. letteratura e cinema.

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- L'idealizzazione femminile nell'amore cortese: Dante, Petrarca, Boccaccio.   Il letterato e l'ideologia cortigiana: Ariosto, Castiglione, T. Tasso.   Moderati e radicali nel Romanticismo italiano: Manzoni e Leopardi   Ottocento al bivio: Naturalismo e Antinaturalismo   Scrittori del Decadentismo: Pirandello, Svevo   La poesia del Novecento da Montale a Pasolini

- Testi indicativi: G. Baroni - M. Puppo, Manuale critico bibliografico per lo studio della letteratura italiana. SEI Ed.                              Letteratura italiana: esempi di metodologia e didattica. 2. Contesti e confini (a cura di F. Tateo).                              B. A. Graphis                              G. Petronio - V. Masiello, L'educazione letteraria. storia e antologia della letteratura italiana,                              G. B. Palumbo ed.

prof. Raffaele Cavalluzzi

INSEGNAMENTO Epistemologia delle discipline economico- aziendaliSEDE LecceAREA Economio-GiuridicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A

DOCENTE Fabio CaputoE-MAIL f.caputoeconomi.unile.itTELEFONO 0832/298828DIPARTIMENTO Dipartimento di Studi Aziendali, Giuridici ed AmbientaliORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 15,00 - 17,00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire le basi epistemologiche dell’economia aziendale,

percorrendo l’evoluzione delle teorie aziendali.PROGRAMMA L’economia aziendale nell’ambito della scienza economica

Il sistema aziendale:-         finalità ed obiettivi delle aziende-         le tipologie aziendali-         le componenti del sistema aziendale-         funzioni e processi aziendali-         il soggetto aziendale-         i modelli di governo-        la dinamica dei mezzi aziendali: struttura del capitale e del reddito-         l’equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico.Le rilevazioni aziendali-        le tipologie di rilevazioni (preventive, concomitanti, consuntive);-        lineamenti di contabilità generale e bilancio.Testi consigliati:-        Di Cagno N. – Adamo S. – Giaccari F., Lezioni di Economia aziendale, Cacucci, Bari 2003.-        Di Cagno N., Informazione Contabile e Bilancio d’Esercizio, Cacucci Editore, 2001.

BIBLIOGRAFIA - Costa M. “Le concezioni delle Ragioneria Italiana” Giappichelli

- Gonnella E. “Attinenze tra ragioneria ed economia 125

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politica. Il problema in alcune posizioni dottrinali di fine ‘800 e fine ‘900 - Giuffrè

- Di Cagno – Adamo- Giaccari “Lezioni di Economia Aziendale” - Cacucci

PROPOSTA DI COMMISSIONE F. Caputo – S. Marchetti – M. Turco

INSEGNAMENTO Psicologia dell’educazioneSEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Corso C

DOCENTE Rosalinda CassibbaTELEFONO 080-5714716DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 13-15OBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende presentare i principali modelli teorici relativi alla

psicologia dell’educazione. Inoltre, intende affrontare alcune problematiche della comunicazione allievo-insegnante per offrire al docente una chiave di lettura di alcune situazioni problematiche che si possono presentare in classe

PROGRAMMA - Modello gerarchico delle abilità educanti- Grammatica e pratica della comunicazione- Tecniche di comunicazione e di ascolto- Le abilità della mente- Come generare strategie di problem-solving- Come gestire lo stress- Come confrontarsi con la collera- Il fenomeno del bullismo

BIBLIOGRAFIA P. Meazzini (2000), L’insegnante di qualità, Giunti, Firenze

STORIA DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA

(prof. GABRIELLA SAVA)

Orario di ricevimento degli studenti:

giovedì e venerdì, ore 11-12.TESTI:

1. R. MAIOCCHI, Storia della scienza in Occidente, Firenze, La Nuova Italia, 2000.

Parte IV : Umanesimo e Rinascimento

II. La nascita della modernità (pp. 207-244).

Parte V : La rivoluzione scientifica

L’unificazione tra cielo e Terra: Keplero e l’astronomia ( pp. 249-252).

Galileo Galilei (pp. 253-281).

La filosofia della nuova scienza: il meccanicismo (pp. 282-287).126

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VI. La meccanica, scienza regina (pp. 322-334).

Parte VI : Il Settecento: trionfo del newtonianesimo

La complessità del pensiero newtoniano (pp. 339-344).

Varianti del newtonianesimo (pp. 345-368).

Parte VII : L’Ottocento: il trionfo dello specialismo

La fisica nell’Ottocento (pp. 376-410).

III. La chimica nell’Ottocento (pp. 427-449).

IV. La biologia nell’Ottocento (pp. 450-469).

Parte VIII : Le rivoluzioni novecentesche

I. La fisica atomica (pp. 475-510).

II. La teoria relativistica (pp. 511-523).

2. H. METZGER, Il metodo filosofico in storia delle scienze, con introduzione di M. Castellana e

postfazione di A. Rossi, Manduria, Barbieri, 2002.

Introduzione (pp. 7-41).

Parte I: Del metodo in storia delle scienze (pp. 45-104)

Parte II: Riflessioni su alcuni approcci parenti e avversi (pp. 107-183).

Postfazione (pp. 239-260).

Commissione d’esame:

Presidente: prof. Gabriella Sava

Membro effettivo: prof. Arcangelo Rossi

Membri supplenti: prof. Mario Castellana

STORIA DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA

(prof. ARCANGELO ROSSI)

Orario di ricevimento degli studenti:

giovedì e venerdì, ore 11-12.TESTI:

1. R. MAIOCCHI, Storia della scienza in Occidente, Firenze, La Nuova Italia, 2000.

Parte IV : Umanesimo e Rinascimento

II. La nascita della modernità (pp. 207-244).

Parte V : La rivoluzione scientifica

L’unificazione tra cielo e Terra: Keplero e l’astronomia ( pp. 249-252).

Galileo Galilei (pp. 253-281).

La filosofia della nuova scienza: il meccanicismo (pp. 282-287).

127

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VI. La meccanica, scienza regina (pp. 322-334).

Parte VI : Il Settecento: trionfo del newtonianesimo

La complessità del pensiero newtoniano (pp. 339-344).

Varianti del newtonianesimo (pp. 345-368).

Parte VII : L’Ottocento: il trionfo dello specialismo

La fisica nell’Ottocento (pp. 376-410).

III. La chimica nell’Ottocento (pp. 427-449).

IV. La biologia nell’Ottocento (pp. 450-469).

Parte VIII : Le rivoluzioni novecentesche

III. La fisica atomica (pp. 475-510).

IV. La teoria relativistica (pp. 511-523).

2. H. METZGER, Il metodo filosofico in storia delle scienze, con introduzione di M. Castellana e

postfazione di A. Rossi, Manduria, Barbieri, 2002.

Introduzione (pp. 7-41).

Parte I: Del metodo in storia delle scienze (pp. 45-104)

Parte II: Riflessioni su alcuni approcci parenti e avversi (pp. 107-183).

Postfazione (pp. 239-260).

Commissione d’esame:

Presidente: prof. Arcangelo Rossi

Membro effettivo: prof.Gabriella Sava

Membri supplenti: prof. Mario CastellanaProgramma Didattico

Psicologia dell’EducazioneProf. Andrea Bosco

1) Giorno 7/10a) Contratto di Formazione e introduzione al corso

Leggere le parti relative al comportamentismo che trovate nei capitoli 1, 3 e 4.2) Giorno 14/10

a) Introduzione all’approccio Comportamentistab) La motivazione ad apprendere nell’approccio comportamentistac) Question timed) Verificae) Feedback

3) Giorno 16/10a) L’organizzazione del gruppo classe secondo l’approccio comportamentistab) Question timec) Verifica

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d) Feedback4) Giorno 17/10

a) Introduzione all’approccio Cognitivistab) La motivazione ad apprendere nell’approccio cognitivistac) L’organizzazione del gruppo classe nell’approccio cognitivistad) Question timee) Verificaf) Feedback

5) Giorno 21/10a) Introduzione al modello costruttivista di Piagetb) Introduzione al modello socioculturale di Vygotskijc) Question timed) Verificae) Feedback

6) Giorno 23/10a) La motivazione ad apprendere nell’approccio socioculturaleb) L’organizzazione del gruppo classe nel costruttivismo socialec) Question timed) Verificae) Feedback

7) Giorno 24/10a) La cultura e sviluppo per stadi: Brunerb) Intelligenze multiple: Gardnerc) Question timed) Verificae) Feedback

8) Giorno 28/10a) Community of learners: il gruppo che apprendeb) Knowledge building communityc) Question timed) Verificae) Feedback

9) Giorno 31/10 primo moduloa) Partecipazione dei corsisti ad un esperienza pratica di ricercab) Apprendimento cooperativoc) Question timed) Verificae) Feedback

10) Giorno 31/10 secondo moduloa) Lavoro di gruppo e verifica dei prodottib) Feedbackc) Chiusura del Corso

Testo di Base:Cacciamani, S. (2002). Psicologia per l’Insegnamento. Roma: Carocci

Per approfondimenti:

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Petter, G. (1992). La preparazione psicologica degli insegnanti. Firenze: La Nuova Italia. (sugli sviluppi e sulla vita della classe)

Carugati, F. Selleri, P (2001). Psicologia dell’Educazione. Bologna: Il Mulino.Pontecorvo, C. (1999). Manuale di Psicologia dell’educazione (a cura di). Bologna: Il MulinoEntrambi i volumi sono orientati all’approccio socio-culturale.

INSEGNAMENTO Storia delle Istituzioni e della Società romanaSEDE BARIAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI 51A / 52ADOCENTE Vozza PasqualinaDIPARTIMENTO Scienze dell’Antichità – Facoltà di Lettere - BariORARIO DI RICEVIMENTO Prima e dopo la lezione OBIETTIVI DEL CORSO Fornire un quadro globale del sistema economico della società

romana in età repubblicana (in particolare nei settori della produzione, dell’investimento, degli affari) e delle classi imprenditoriali attraverso la lettura di testi storico-letterari.

PROGRAMMA Politica economica nella res publica romanaBIBLIOGRAFIA Fotocopie messe a disposizione dei corsisti.

INSEGNAMENTO Patofisiologia dello sviluppo sensitivo-motorio applicato all’handicap

SEDE FoggiaAREA IV cicloDOCENTE Prof. Antonello Bellomo DIPARTIMENTO Facoltà Medicina e Chirurgia - Università di Foggia ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 14-15 c/o Struttura complessa di Psichiatria – OO.RR.

FoggiaOBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire le conoscenze utili per inquadrare i

principali quadri patologici in età evolutiva nelle prospettive nosografia, clinica e relazionale

PROGRAMMA I disturbi dello sviluppo I disturbi neuropsicologici Il danno cerebrale in età evolutiva Le psicosi infantili e l’autismo Il ritardo mentale Le malattie genetiche L’epilessia Ansia ed inibizione intellettiva  L’organizzazione nevrotica in adolescenza

BIBLIOGRAFIA J. De Ajuriaguerra – D. Marcelli Psicopatologia del bambino- Masson ed., 1992Altri testi saranno indicati nel corso delle lezioni

PROPOSTA DI COMMISSIONE A. Bellomo, P. Fiore

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della MatematicaSEDE FoggiaAREA Fisico Informatico Matematico

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE Luca GrilliDIPARTIMENTO Scienze Economiche, Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 10.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire agli specializzandi gli strumenti per

utilizzare, in laboratori didattici attrezzati, il software “Derive” . Questo software è uno strumento fondamentale a supporto delle lezioni teoriche di matematica applicata.

PROGRAMMA Introduzione al software “Derive”. Funzioni di base. Equazioni e disequazioni. Espressioni e sottoespressioni. Successioni e famiglie di curve. Curve nello spazio. La finestra grafica 3D-plot.Funzioni di due variabili: determinare il dominio, rappresentazione grafica mediante le curve di livello e disequazioni lineari in due incognite. Massimi e minimi per funzioni di due variabili, derivate parziali, stremi liberi e vincolati. Applicazioni economiche.Soluzione di sistemi lineari. Applicazioni economiche.Problemi di scelta: il costo medio, la scelta tra diversi processi produttivi, scelta con effetti differiti.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati:Lineamenti di Matematiche per il triennio degli Istituti tecnici commerciali. Moduli A, B, C, D, E. Ghisetti e Corvi editori.Il materiale per le esercitazioni sarà fornito dal docente nel corso delle lezioni in laboratorio.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Matematica per l’Economia.SEDE FoggiaAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48°

DOCENTE Luca GrilliDIPARTIMENTO Scienze Economiche, Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 10.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire agli specializzandi gli strumenti per

utilizzare, in laboratori didattici attrezzati, il software “Microsoft Excel” come supporto alle lezioni di matematica applicata all’economia e alla finanza.

PROGRAMMA Introduzione al software “Microsoft Excel”.I fogli di lavoro, insiemi di celle. Le formule e le funzioni. Copiare e spostare. I riferimenti relativi e assoluti. La stampa, formattare i numeri e il testo. Gestire le righe e le colonne. La formattazione condizionale, la funzione incolla speciale. Le serie, funzioni logiche e funzioni logiche nidificate. La visualizzazione. I grafici. La risoluzione di problemi di programmazione lineare.Il grafico di una funzione reale di variabile reale.Applicazione delle funzioni logiche e logiche nidificate a problemi di carattere economico e finanziario.

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La gestione dei dati finanziari.Cenni sull’analisi delle serie storiche.

BIBLIOGRAFIA Testo consigliato (non è necessario acquistarlo):Corazzo, F e Candiotto, R. “Laboratorio di Excel 2000”, Apogeo, Milano, 2001Il materiale per le esercitazioni sarà fornito dal docente nel corso delle lezioni in laboratorio.

INSEGNAMENTO    Storia delle istituzioni e della società grecaSEDE     BariAREA    Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell¹area 1 indicare ilgruppo)     52ADOCENTE    Domenica Paola ORSIDIPARTIMENTO    Scienze dell¹AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO    martedì, ore 10.30-12.00OBIETTIVI DEL CORSO    il corso mira a fornire una conoscenza di base  deglisviluppi istituzionali e sociali con approfondimenti specifici di tematicheparticolarmente rilevanti ai fini dell’insegnamentoPROGRAMMA    Sviluppi istituzionali in Grecia dall¹età micenea all¹etàellenistica. Dinamiche sociali con affermazione di ceti emergenti in etàarcaica e classica.Le ultime tre ore del corso saranno dedicate ad una verifica scritta che servirà come punto di partenza per l’esame oraleBIBLIOGRAFIA    L. Braccesi, F. Cordano, M. Lombardo A. Mele, Manuale di Storia Greca, Monduzzi ed., Bologna 1999 oppure C. Orrieux-P. Schmitt Pantel, Storia Greca, Il Mulino, Bologna 2003. G: Poma, Le istituzioni politiche della Grecia in età classica, Il Mulino, Bologna 2003PROPOSTA DI COMMISSIONE    Domenica Paola Orsi, Franca Ferrandini, Paola AntoniaStimolo

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica ISEDE BariAREA Indirizzo Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI 49A e 38ADOCENTE Prof. Leonardo AngeliniTELEFONO 080 5443212DIPARTIMENTO Dipartimento Interateneo di FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e mercoledì dalle 16 alle 18OBIETTIVI DEL CORSO Formulazione di unità didattiche che, a partire dallo studio di

un particolare fenomeno, ripercorrano il ciclo di costruzione di un modello fisico. In particolare viene affrontata la simulazione del modello come fase di convalidazione, di valutazione di parametri teorici e di predizione.

PROGRAMMA Il processo di modellizzazione in Fisica. La costruzione dei modelli. I vari livelli della conoscenza scientifica. L'apprendimento come processo di modellizzazione.

Ruolo della simulazione numerica nell'apprendimento della Fisica. Il problema dell'integrazione numerica. Stabilità delle soluzioni e controllo dell'errore.

Integrazione numerica di equazioni differenziali del I ordine. Uso del foglio elettronico. Applicazione allo studio dei circuiti elettrici.

Integrazione numerica di equazioni differenziali del II 132

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ordine. Simulazioni del moto in una dimensione: caduta di un grave, oscillatore armonico, pendolo semplice.

Integrazione numerica di sistemi di equazioni differenziali del II ordine. Simulazioni del moto piano per forze centrali e forze dissipative: moto dei pianeti, moto di un proiettile.

L'introduzione dell'integrazione numerica nella scuola media superiore: suggerimenti per una esposizione.

BIBLIOGRAFIA • M. Michelini, L. Santi, R. M. Sperandeo: Proposte didattiche su forze e movimento, Forum – Editrice Universitaria Udinese Srl (2002).

• A. B. Aarons: Guida all’insegnamento della Fisica, Zanichelli Editore (1995).

• Dispense del docente.PROPOSTA DI COMMISSIONE L. Angelini

INSEGNAMENTO Storia dell’Arte ISEDE BariAREA Dell’Arte e del DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A-28A

DOCENTE Prof. Giuseppina(Pina) Belli d’EliaTELEFONO 080/5717921DIPARTIMENTO Studi Classici e Cristiani. (S.Teresa dei Maschi, Strada Torretta)ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, ore 11-12OBIETTIVI DEL CORSO Obiettivi del corso:

Il corso si propone di preparare alla funzione docente nella specifica disciplina, attraverso:

a) l’approfondimento e l’ampliamento delle conoscenze dei fondamenti epistemologici della disciplina.

b) la formazione di una coscienza critica nei confronti dei diversi approcci alle Arti visive, della classificazione delle Arti e della loro periodizzazione

c) l’approfondimento dei contenuti disciplinari e delle loro potenzialità interdisciplinari, sulla base di esempi tratti dalla produzione del Mondo antico e del Medioevo.

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PROGRAMMA Il corso è strutturato in due parti. Parte I, a carattere propedeutico:

a) Arte e arti. Arti visive e storia. Il linguaggio delle Arti visive. b) Letteratura artistica, Critica d’arte e Storiografia artistica. c) Fondamenti teorici e storici dei metodi di lettura dell’opera d’arte.

Parte II, intesa all’approfondimento dei contenuti disciplinari: a) Analisi critica delle classificazioni e periodizzazioni. b ) Architettura, scultura, arti applicate: analisi di casi esemplari tratti dalla produzione artistica del Mondo antico e del Medioevo europeo.

BIBLIOGRAFIA R. Assunto, Critica, in EUA, IV, coll. 127-156;L. Salerno, Storiografia dell’Arte, in EUA, coll.47-74;E. Holt, Storia documentaria dell’arte, Milano Feltrinelli 1972;G. Becatti, L’arte dell’età classica, Firenze n. ed. 1986;A.M Romanini, L’arte medievale in Italia, Firenze 1988;P. Belli D’Elia, Per una educazione al vedere, in Media Significati Metodi nella Formazione, I, Bari 1993, pp. 161-175;P. De Vecchi – E. Cerchiari, Arte nel Tempo, vol. I, tomo I e II, Milano Bompiani 1994.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Pina Belli D’Elia PRESIDENTEDott. F.Saverio Maurizio Triggiani (Cultore della Materia)

INSEGNAMENTO Storia dell’Arte di PugliaSEDE BariAREA Dell’Arte e del DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A-28A

DOCENTE Prof. Giuseppina(Pina) Belli D’EliaTELEFONO 080/5717921 DIPARTIMENTO Studi Classici e Cristiani (S. Teresa dei Maschi, Strada Torretta)ORARIO DI RICEVIMENTO martedì, ore 10-11OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire adeguati strumenti di conoscenza

dei rapporti tra le diverse realtà regionali e il contesto storico nazionale e internazionale, attraverso l’analisi delle testimonianze storico-artistiche presenti sul territorio; di approfondire la conoscenza dei contenuti disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento al Medioevo ( secoli X-XIV) e al XVII secolo.

PROGRAMMA Il corso si articola in due parti: Parte I, dedicata a: problemi di carattere generale e al quadro storico geografico della regione dal Medioevo all’Età Moderna; alla storia degli studi, a partire dai contributi di viaggiatori ed eruditi dell’800 e ‘900. Parte II, dedicata all’analisi di alcuni significativi esempi di architettura, scultura, pittura, arti applicate dall’XI al XVII secolo, con particolare attenzione al Medioevo.

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BIBLIOGRAFIA A.Massafra, B. Salvemini, Storia della Puglia, voll.2-3, Bari 1999;Civiltà e culture in Puglia:2. La Puglia tra Bisanzio e Occidente, Milano 1980.Civiltà e culture in Puglia:2. La Puglia tra Barocco eRococò, Milano 1982.Icone di Puglia e Basilicata dal Medioevo al Settecento, catalogo della mostra a cura di P. BELLI D’ELIA, (Bari 1988), Milano 1988; P. BELLI D’ELIA, Patrimonio artistico italiano. Puglia Romanica. Milano 2003

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Pina Belli D’EliaDott. F. SaverioMaurizio Triggiani (Cultore della Materia)

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’educazione letteraria e linguisticaSEDE LecceAREA Area 2 (Linguistico-letteraria)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A-50A; 51A; 52A

DOCENTE Giuseppe Antonio CamerinoTELEFONO 0832 296467DIPARTIMENTO Filologia Linguistica Letteratura (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì dalle 16:30 alle 17:30OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici

necessarî all’analisi del testo letterarioPROGRAMMA Il corso verte sul seguente argomento: Semantica e analisi del

testo letterario. Si articola nei seguenti punti:(a) Problemi di teoria e metodologia di analisi del testo letterario:differenza tra commento e valutazione critica; il dialogo tralettore e testo; la ricostruzione delle coordinate semantiche di untesto e il concetto di "significato complesso" o di "significato"simbolico. L'esemplificazione sul punto (a) è derivata dai w. 28-89 di Inf. V; dal canto XIII del Purgatorio, dal sonetto di PetrarcaRVF189; dal Filippo di Alfieri e dalla lirica Arano di Pascoli.(b) Semantica e analisi del Leopardi lirico, che consiste neldocumentare la coerente e ininterrotta evoluzione di stilemi,costrutti, figure topiche, parole-chiave e corrispondenzesemantiche nell'intero arco della poesia leopardiana, dalle primecomposizioni e dai testi e dagli abbozzi dell'adolescenza fino alleultime prove.

(e) Semantica e analisi della prosa di Svevo, che consistenell'individuare tutte le possibili relazioni semantiche che iconcetti sveviani peculiarissimi e irripetibili di inettitudine,senilità e malattia costruiscono in una variegata rete di significatiaffini nell'intera opera di Svevo, scrittore di origine ebraica e diformazione culturale mitteleuropea.

BIBLIOGRAFIA La bibliografia sul punto (a) rimanda a studi dei seguenti autori:W. Benjamin, H. G. Gadamer, T. Todorov; G. Contini; J. Lotmane C. Segre.La bibliografia sul punto (b) rimanda ai seguenti studi: G. A.Camerino, L'invenzione poetica in Leopardi. Percorsi e forme,Napoli, Liguori, 1998 e D. De Robertis, Leopardi. La poesia,Firenze, Le Lettere, 1999.La bibliografia sul punto (e) rinvia al seguente testo: G. A.

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Camerino, Italo Svevo e la crisi della Mitteleuropa, Milano,Istituto di Propaganda Libraria, 1996 (nuova edizione rinnovata eampliata: Napoli, Liguori, 2002)

PROPOSTA DI COMMISSIONE Secondo quanto previsto dal modulo

INSEGNAMENTO Psicologia e psicopatologia dello sportSEDE FoggiaAREA Area SanitariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A 30A

DOCENTEProf.ssa Anna Rita Carone-Craig

E-MAIL [email protected] 080/5478531DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche.

Psichiatria IIORARIO DI RICEVIMENTO Merc. 15:00 – 17:00OBIETTIVI DEL CORSO Lo studente sarà messo in grado di operare una diagnosi

strutturale e relazionale dello sviluppo adolescenziale.PROGRAMMA Psicologia evolutiva: Lo sviluppo psico-fisico

Lo sviluppo psicologico;Lo sviluppo emotivo;Lo sviluppo psico-sociale;Teorie analitico-transazionali: Stati dell’Io, Transazioni, Rackets, Strutturazione del tempo, Piano di vita inconscio, Minicopione ovvero un metodo di diagnosi immediata.

BIBLIOGRAFIA A.R. Carone-Craig, V. Martino. “ Psicologia generale e clinica” Edizioni Piccin 2001.A. R. Carone_Craig, “Il metodo multisistemico” Edizioni Germi. Foggia 1994

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Dott. Tiziano Valentino Cultore della materia.Prof.ssa Anna Rita Carone-Craig.

INSEGNAMENTO Psicologia e clinica e dell’età evolutivaSEDE FoggiaAREA Area SanitariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

2A40A

DOCENTE Prof.ssa Anna Rita Carone-CraigE-MAIL [email protected] 080/5478531DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche.

Psichiatria IIORARIO DI RICEVIMENTO Merc. 15:00 – 17:00OBIETTIVI DEL CORSO Lo studente sarà messo in grado di poter avere conoscenze sullo

sviluppo evolutivo, sulle teorie, i trattamenti e la psicodiagnostica dei disturbi in età evolutiva.

PROGRAMMA Psicologia evolutiva: Lo sviluppo psico-fisicoLo sviluppo psicologico;Lo sviluppo emotivo;Lo sviluppo psico-sociale;

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Teorie della personalità e psicoterapia: Teorie analitiche introspettive;Teorie cognitivo-comportamentali;Teorie relazionali-sistemiche;Minicopione;Teorie dei sistemi e della famiglia: tecniche interattive brevi.

BIBLIOGRAFIA A.R. Carone-Craig, V. Martino. “ Psicologia generale e clinica” Edizioni Piccin 2001.A. R. Carone_Craig, “Il metodo multisistemico” Edizioni Germi. Foggia 1994Codispoti O. , Bastianoni P. “ Che cos’è la psicologia clinica” Roma . Cacucci, 2001.Carli R., “Psicologia clinica: Introduzione alla teoria e alla tecnica. UTET (TO). 1987.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Dott. Tiziano Valentino Cultore della materia.Prof.ssa Anna Rita Carone-Craig.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica: comprensione e produzione orale e scrittaSEDE LecceAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell'area 1indicare il gruppo) 45 A 46 ADOCENTE Giovanna CesanoORARIO DI RICEVIMENTO Da concordareOBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio come luogo privilegiatodell'attivazione di strategie motivanti per l'apprendimento della linguastraniera. Produzione orale e scritta.PROGRAMMA · INTRODUZIONE Il contesto dell'insegnamentolinguistico e le quattro abilitàApprocci e metodi nell'insegnamentolinguisticoL'insegnamento come processodinamicoComunicazione/Motivazione/FlessibilitàStrategie motivanti perl'apprendimentoLa funzione del laboratorio di didattica e la praticadell'insegnamento· LA COMUNICAZIONE ORALEListeningHearing vsListeningListening with a purposeFasi dell'attività di listening Presentareun testo d'ascoltoIl background e la culturaLa scelta di materialiEsempipratici di ascoltoSpeakingLa natura dello speakingInsegnare lo speakingLaproduzione della lingua parlataParlare con uno scopoAllargare l'area dellospeakingProdurre Speaking strutturato e organizzato· LA COMUNICAZIONESCRITTAReadingProblema di lettura o di lingua?Cultural knowledge ereadingMetodi per guidare la letturaMotivazione interna o esterna allaletturaLa scelta del testoPresentare un testoDifficoltà di letturaWritingIldiscorso scritto e il discorso parlatoOrganizzazione dellacomposizioneLayout e rhetorical patternsCoherence e cohesionSyntax elexiconSelf monitoring· INTEGRAZIONE DI ABILITA'Comunicazione e interazionein classeApprendimento e insegnamento come processo attivoCreativitànell'insegnamentoFattori che influenzano il successo di un programma dilinguaCome programmareBIBLIOGRAFIA Alatis- Altman - Alatis, The second Language Classroom,Oxford, University Press, 1981;Alderson - Urquhart, Reading in a foreignLanguage, Longman, 1984;Brown G., Listening to spoken English, Longman,1981;Brown - Yule, Teaching the spoken Language, Cambridge UniversityPress, 1993;Finocchiaro, English as a Second Language: from theory topractice, O.U.P. 1977;Johnson - Morrow, Communication in the classroom,Longman, 1983;Nash W, Design in Prose, Longman, 1980;Nunan D.,Collaborative Language Learning and Teaching, Cambridge University Press,1993;Richards J, Reflective teaching in second Language classrooms,Cambridge University Press, 1995Richards - Rodgers, Approaches and Methods

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in Language teaching, Cambridge University Press, 1993;Richards J, Thecontext of language teaching, Cambridge University Press, 1991;Rivers W,Interactive Language Teaching, Cambridege University Press, 1993.

INSEGNAMENTO Didattica della letteraturaSEDE LecceAREA 2CLASSE/CLASSI A045/46 Lingue straniereDOCENTE Prof. MARIALUISA D’ASCENZOORARIO DI RICEVIMENTO Da definireOBIETTIVI DEL CORSO Al termine del percorso formativo gli

specializzandi dovranno essere in grado, a partire da un qualunque testo letterario, di elaborare e di attuare in situazione di simulazione, un mini-percorso di analisi del testo, motivante e metodologicamente fondato, che presenti concrete possibilità di trasposizione metodologica in un curricolo scolastico concreto e di raccordo trasversale con altre discipline.

PROGRAMA Contenuti: Principi, mezzi, tecniche dell’analisi di un testo letterario (nuclei fondanti): la didattica dell’analisi del testo: come motivare gli apprendenti, come attivare le strategie di apprendimento tenendo conto degli stili cognitivi, come promuovere le attività di problem reading, brain-storming, di prise de note, di contrazione, schematizzazione, di information gap;come elaborare una mappa concettualeMezzi: brani scelti di opere letterarieTempi: 30 ore Strategie: cognitive, metacognitive, socio-affettiveMetodologia di conduzione

:non direttiva; format didattico a caratterizazione cognitiva e meta-cognitiva: si attiverà una riflessione sulle dinamiche nell’ambito stesso della esperienza in atto

Costruzione collaborativa della conoscenza in piccoli gruppi

Simulazione di situazioniValutazione

Produzione di materiali in situazioni-stimolo

Follow-up finale, al termine del percorso formativo

BIBLIOGRAFIA Sarà proposta nel corso del 1 incontro

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER L’ECONOMIA

SEDE LECCEAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI 48ADOCENTE LUIGI DE CESARE

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TELEFONO 0832 298789DIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE E MATEMATICO-

STATISTICHE UNIVERSITA’ DI LECCEORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ ORE 12.00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire esempi di applicazione della matematica

per risolvere problemi economici con l’ausilio anche del computer.

PROGRAMMA Applicazioni economiche dell'algebra lineare.Una versione semplificata del modello ISLM. Un esempio di mercato competitivo. Due mercati competitivi: prodotti complementari e surrogati. Il modello di Leontief. Impostazione e soluzione di un problema lineare con opportuni software (es. Matlab, Scilab).Applicazioni economiche del calcolo differenziale.Derivate e funzioni marginali. Elasticità. La funzione di Cobb-Douglas. Funzioni di utilità. Massimizzazione del profitto di un impresa: il caso della concorrenza perfetta e il caso del monopolio. Massimo dell'utilità del consumatore con il vincolo di bilancio.

BIBLIOGRAFIA Guerreggio e Salsa, Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali, Giappichelli Editore.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER L’ECONOMIA

SEDE LECCEAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI 48ADOCENTE LUIGI DE CESARETELEFONO 0832 298789DIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE E MATEMATICO-

STATISTICHE UNIVERSITA’ DI LECCEORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ ORE 12.00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire le competenze per l’elaborazione di

unità didattiche per affrontare semplici problemi di matematica per l’economia.

PROGRAMMA Algebra lineare.Definizioni e notazioni per matrici e vettori. Operazioni fra matrici e relative proprietà. Prodotto scalare di due vettori. Norma di un vettore. Prodotto righe per colonne. Matrice inversa. Determinante. Teorema di Laplace. Regola di Sarrus. Minori complementari e complementi algebrici. Matrice aggiunta e calcolo della matrice inversa. Lineare indipendenza. Rango. Cenni agli spazi vettoriali. Basi e dimensione.Sistemi lineari.Sistemi lineari in forma matriciale. Sistemi di n equazioni in n incognite. Regola di Cramer. Sistemi di m equazioni in n incognite. Teorema

139

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di Rouché-Capelli.Sistemi omogenei. Autovalori e autovettori. Matrici definite.Cenni alle funzioni reali di più variabili reali.Limiti e continuità. Funzioni convesse e concave. Funzioni omogenee. Derivate parziali e differenziale. Formula di Taylor. Funzioni definite implicitamente. Teorema del Dini.Ottimizzazione di funzioni reali di più variabili reali.Estremi assoluti e relativi. Condizioni necessarie per massimi o minini relativi: teorema di Fermat. Matrice Hessiana. Condizioni sufficienti per massimi e minimi relativi. Estremi vincolati. Il metodo dei moltiplicatori di Lagrange

BIBLIOGRAFIA Guerreggio e Salsa, Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali, Giappichelli Editore.

INSEGNAMENTO Didattica della Fisica IISEDE BariAREA Indirizzo Fisico – Informatico - MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 A 38 A

DOCENTE Chiara EvangelistaTELEFONO 0805442342DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Ogni martedì dalle ore 10 alle ore 12OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di :

· mettere in evidenza  le difficoltà concettuali degli studenti;· esaminare criticamente la trattazione di alcuni concetti fondamentali in libri di testo di grande diffusione;· stabilire percorsi di sviluppo logico dei concetti;· valutare l'efficacia didattica di tali percorsi, attraverso criteri emetodi di verifica dell'apprendimento.

PROGRAMMA I campi della Fisica su cui si articola il corso sono:Elettrostatica, Correnti elettriche, Elettromagnetismo, Onde, Ottica.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliatiArnold B. Arons,    "Guida all'insegnamento della Fisica" ,  Zanichelli.M. Vicentini e M. Mayer,  "Didattica della Fisica",  La Nuova Italia Editrice.Per la parte relativa all'Ottica, si farà riferimento anche ad ipertesti interattivi in rete contenenti animazioni Java.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Rosa Stella, Chiara Evangelista

INSEGNAMENTO Storia e Fondamenti della Fisica IISEDE LecceAREA Fisico-informatico-matematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti

49°

140

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trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Claudio GarolaTELEFONO 0832 297438 (dipartimento)DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Martedi’ 11-13OBIETTIVI DEL CORSO La Meccanica Quantistica costituisce una delle teorie

fondamentali su cui si basa la fisica moderna. Tuttavia essa non viene trattata nei corsi universitari di laurea in matematica e ingegneria, ed anche nel corso di laurea in fisica non ne vengono usualmente discussi gli aspetti problematici e il retroterra epistemologico. Il corso si pone pertanto i seguenti obiettivi.

(i) Raggiungimento di una comprensione accurata dei concetti fondamentali della Meccanica Quantistica in una forma elementare-intuitiva che possa servire da base per una presentazione didattica a livello di scuola secondaria superiore.

(ii) Acquisizione di una visione critica della Meccanica Quantistica che ne metta in evidenza gli aspetti metodologici, le scelte epistemologiche e i problemi interpretativi .

PROGRAMMA Metodi matematici della Meccanica Quantistica da un punto di vista elementare: formalismo di Dirac; spazi vettoriali su reali e complessi in dimensione finita e infinita; spazi di Hilbert; operatori lineari e loro rappresentazioni; operatori autoaggiunti; rappresentazione spettrale secondo von Neumann e secondo Dirac; prodotti tensoriali. Le basi empiriche e i concetti fondamentali della Meccanica Quantistica: analisi di processi di misura ideali e loro risultati; non-oggettivita’ delle proprieta’; conseguenze problematiche e critica della non-oggettivita’; stati, effetti, effetti esatti, filtri; stati puri e miscele; informazione associata a uno stato; probabilita’ epistemica e ontologica.I postulati della Meccanica Quantistica: rappresentazione di stati e osservabili; equazione di Schrodinger; regole di calcolo delle probabilita’; postulato di proiezione; posizione e momento di una particella singola; compatibilita’; funzioni d’onda, ampiezza di probabilita’; principio di corrispondenza; principio di indeterminazione; sistemi composti, stati entangled.Esempi di applicazioni della Meccanica Quantistica: cenni sulla teoria del momento angolare; oscillatore armonico e quantizzazione dell’energia; atomo di idrogeno e numeri quantici.Problemi e paradossi in Meccanica Quantistica: i problemi della teoria quantistica della misura; il paradosso di EPR e la nonlocalita’.

BIBLIOGRAFIA D. Albert. Meccanica Quantistica e senso comune, Adelphi, 2000.C. Garola. Appunti delle lezioni del corso di Storia e Fondamenti della Fisica II, manoscritto (in distribuzione gratuita).

PROPOSTA DI COMMISSIONE Claudio Garola, Arcangelo Rossi.

INSEGNAMENTO Istituzioni di Storia medievale e moderna141

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SEDE LecceAREA Scienze umane (terzo semestre)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37/A

DOCENTE Francesco GaudiosoE-MAIL [email protected] 0832/296824

347/0965899DIPARTIMENTO Studi Storici dal Medioevo all’Età contemporaneaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, martedì, mercoledì (ore 10-11). Monastero Olivetani, st.

n. 22.OBIETTIVI DEL CORSO Fornire un quadro storico generale delle principali questioni di

storia medievale e moderna, con riferimenti ad aspetti delle realtà storico-culturali locali.

PROGRAMMA 1. Istituzioni e società nell’età medievale 2. Dall’unitarietà del mondo medievale alla molteplicità del

mondo moderno3. Le scoperte geografiche e le loro conseguenze nella vita

mondiale4. Sistema degli Stati italiani e guerre per il predominio in

Europa5. Riforma e Controriforma6. Stato moderno e monarchie assolute7. L’Italia durante il predominio straniero8. Guerre ed egemonia nell’Europa del Settecento9. La prima Rivoluzione industriale10. La rivoluzione americana11. Illuminismo e movimento riformatore12. La Rivoluzione francese13. L’Europa napoleonica

BIBLIOGRAFIA Le indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Francesco Gaudioso, dott. Salvatore Barbagallo, dott.

Gino L. Di Mitri, dott. Giuseppe Patisso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Storia della StoriografiaSEDE LecceAREA Scienze umane (terzo semestre)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37/A

DOCENTE Francesco GaudiosoTELEFONO 0832/296824DIPARTIMENTO Studi Storici dal Medioevo all’Età contemporaneaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, martedì, mercoledì (ore 10-11). Monastero Olivetani, st.

n. 22.OBIETTIVI DEL CORSO Fornire padronanza metodologica in ordine alla disciplina;

capacità di progettare, programmare e sviluppare percorsi formativi finalizzati al raggiungimento di obiettivi didattici definiti e verificabili; capacità di produrre materiali didattici e strumenti metodologici finalizzati ad un’efficace azione di insegnamento, compresa la realizzazione di criteri e mezzi per

142

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la verifica e la valutazione dell’apprendimento.PROGRAMMA 1. Storia e storiografia

2. Il laboratorio dello storico: le fasi della ricerca3. Saperi storici e nuove tecnologie4. Dalla storiografia classica alla storiografia medievale5. La storiografia umanistica6. La storiografia dell’età confessionale7. La storiografia illuministica8. La storiografia romantica9. La storiografia positivista10. La scuola delle “Annales”11. La storiografia socio-religiosa12. La storia sociale del crimine13. La storiografia sullo Stato unitario italiano

BIBLIOGRAFIA Le indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Francesco Gaudioso, dott. Salvatore Barbagallo, dott.

Gino L. Di Mitri, dott. Giuseppe Patisso.

Laboratorio di didattica per l’analisi e la progettazionedi strumenti multimediali per l’insegnamento della matematica (47A-49A)

Docente: Felice Iavernaro

PARTE TEORICACalcolo degli zeri di funzioni: Metodo delle successive bisezioni. Iterazionefunzionale. Teoremi di convergenza. Metodo di Newton. Metododi Newton modificato. Metodo delle secanti. Criteri di stop. Ordine di unmetodo iterativo.Approssimazione di dati: la retta di regressione lineare, applicazioni.Integrazione: Formule composte dei trapezi e di Simpson: propriet`a diconvergenza.Soluzione numerica di Equazioni Di_erenziali Ordinarie:Metodo di Eulero esplicito per problemi del primo ordine e di_erenza centraleper problemi del secondo ordine. Il pendolo lineare e non lineare. Altreapplicazioni di interesse fisico.

PARTE APPLICATIVADiagrammi di flusso. Cenni sulla programmazione strutturata. Per ogniargomento teorico trattato si prevede la costruzione e l’implementazione deirelativi algoritmi. Ambienti di calcolo scientifico utilizzati: Matlab, Octave,Scilab.

Laboratorio di didattica della fisica IDOCENTE D’INNOCENZO ANTONIODIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI FISICA-UNIVERSITA' DI LECCEORARlO DI RICEVIMENTO GIOVEDI' ore 11-13 Venerdì ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSOdi LABORATORIO DIDATTICODI FISICA I

Scopo del corso è l’acquisizione degli strumenti di base per l'esecuzione di esperimenti di fisica e per l'analisi dei risultati delle misure.

PROGRAMMA 2003/2004 Il metodo sperimentale nell'indagine scientifica. Importanza delle osservazioni sperimentali nella formulazione di una legge fisica.Grandezze fisiche: definizione operativa. Grandezze fisiche fondamentali e derivate. Dimensioni delle grandezze fisiche.

143

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Unità di misura e campioni unitari.Il Sistema Internazionale di unità di misura. Misure di grandezze fisiche: concetti e definizioni di base. Misure dirette ed indirette. Inevitabilità delle incertezze nella misura di una grandezza fisica. Misure riproducibili e non riproducibili. Incertezze sistematiche ed accidentali. Valutazione dell’incertezza in alcuni semplici casi. Cifre significative del risultato di una misura. Arrotondamento dei valori finali. Incertezze casuali nelle misure dirette: errori di tipo massimo e di tipo statistico. Incertezze assolute ed incertezze relative. Propagazione delle incertezze nelle misure indirette: formula compatta con le derivate parziali per l’errore massimo propagato.Formula di propagazione in quadratura: errori correlati e non correlati.Analisi statistica dei dati sperimentali: distribuzioni di frequenza. Diagrammi a barre ed istogrammi. Curva limite di frequenza. Misure di posizione e di dispersione per una distribuzione di frequenza: media, moda, mediana, range, deviazione standard, deviazione standard della media. La distribuzione normale degli errori di misura. Calcolo di probabilita’ con la gaussiana.Il problema della interpretazione dei dati sperimentali: uso di tabelle e grafici. Best fit lineare: stima dei parametri e loro incertezza.Principali caratteristiche degli strumenti di misura: intervallo di funzionamento, prontezza, sensibilità, precisione, accuratezza. Taratura di uno strumento.Principio di funzionamento degli strumenti utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio.Esperienze di laboratorio su argomenti di statistica, meccanica e termologia

BIBLIOGRAFIA 1) G. Cannelli: "Metodologie sperimentali in Fisica” Ed. EdiSES2) M. Severi: "Introduzione alla esperimentazione fisica" Ed. ZanicheIli3) A. D'Innocenzo:"Guide alle esperienze di laboratorio del corso"

INSEGNAMENTO Tecnologie innovative per l’insegnamento e l’apprendimento della matematica

SEDE BariAREA 2CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A

DOCENTE Prudenza MaffeiE-MAIL [email protected] DI RICEVIMENTO c/o SSIS, via Giulio Petroni martedì dalle 13 alle 14 o per

appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Acquisire conoscenze relative all’uso di risorse

informatiche nell’insegnamento della matematica in relazione ai curricoli, in sperimentazione ed in progettazione, della scuola secondaria superiore.

Analizzare proposte didattiche, che mettano in evidenza 144

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la significatività, il guadagno formativo, le difficoltà concettuali nell’uso di software per la geometria e per il calcolo simbolico.

PROGRAMMA Breve presentazione dei nuovi curricoli di matematica per la scuola superiore (PNI-Brocca, Indicazioni UMI)

Ambienti informatici per l’insegnamento e l’apprendimento della matematica: generalità su software per la geometria dinamica, ambienti per il calcolo simbolico, risorse web.

“Cabri gèomètre II”: strumenti, costruzioni di base. Le macro-costruzioni. Usi possibili di un sw per la geometria dinamica: esempi e proposte di attività.Esplorare, scoprire, congetturare. Dalla congettura alla dimostrazione.Cabri e le trasformazioni geometriche. I luoghi geometrici. Il piano cartesiano di Cabri. Costruzione di grafici di funzioni. Problemi di massimo e minimo.Cabri Java.

Ambienti per il calcolo simbolico: problematiche didattiche connesse alla computer algebra. Esempi con “Derive”. Le calcolatrici grafico-simboliche. Classe in laboratorio e laboratorio in classe.

Apprendere la matematica in rete: applet, archivi di storia della matematica, gare e giochi, ipertesti.

BIBLIOGRAFIA Materiali:Programmi PNI-BroccaIndicazioni dell’UMI per i nuovi curricoli della secondaria superiore “La matematica per il cittadino”Bollettini e quaderni di Cabrirrsae, IRRE Emilia-Romagna in particolare Bollettino n° 35-36 aprile-luglio 2003Ministero della P: I. Direzione classica Quaderno 44 Il progetto Labclass scaricabile da sito Libri:Margiotta, G. a cura di Matematica e software didattici IRRSAE Emilia Romagna, 1999;A cura di Accascina, Margiotta, Olivieri Problem solving e calcolatore Franco Angeli, 2001Testi scolastici:Boieri, P., Dané C., Geometria con Cabri. Costruire, scoprire e dimostrare, Loescher, 2003Siti internet:a cura di Luigi Tomasi Elenco di siti Internet su Cabri GéomètreI link relativi alle indicazioni bibliografiche possono essere richiesti all’indirizzo e-mail [email protected]

INSEGNAMENTO Laboratorio Didattico di Fisica IISEDE LecceAREA Fisico-Informatico-MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti

49/A

145

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trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Daniele MartelloTELEFONO 0832-297451DIPARTIMENTO Dip. Di Fisica – Universita’ di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Merc. 11-13 ; Giov. 11-13 OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare ulteriormente il senso delle misure, la verifica delle

leggi e l'uso degli strumenti in particolare nel campo dell’ottica e dell’elettromagnetismo.

PROGRAMMA 1. Ottica GeometricaPropagazione della luce, legge della riflessione, legge di Snell. Sistemi ottici: diottro sferico, lente sottile, prisma

2. Ottica Fisica (cenni)3. Circuiti in continua

Legge di Ohm, resistenze in serie e parallelo, comportamento di un condensatore

4. Circuiti in alternataCorrenti sinusoidali, comportamento di resistenze e condensatori, introduzione al metodo simbolico, legge di Ohm generalizzata.

5. Esperienze Verifica dell’equazione della lente sottile e

determinazione della distanza focale di una lente Determinazione dell’indice di rifrazione del mezzo

di cui e’ composto un prisma Verifica della legge di Ohm e determinazione del

valore di una resistenza incognita con il metodo volt-amperometrico

Realizzazione di un filtro passa alto e verifica del suo comportamento

BIBLIOGRAFIA B. Rossi “Ottica” E. Ragazzino, M.Giordano, L.Milano “Fondamenti

di Fisica” G. Poggi “Esperimenti di elettricita’ e

magnetismo” E.M.Purcell – La Fisica di Berkeley Elettricita’ e

Magnetismo Collana Schaum’s “Beginning Physics II”

INSEGNAMENTO Storia delle istituzioni e della società romanaSEDE FoggiaAREA Linguistico letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il

51 A

146

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gruppo) DOCENTE Giorgio Paolo MaselliTELEFONO 0805714425 - 0805717507DIPARTIMENTO Scienze dell’Antichità (Università degli Studi di Bari)ORARIO DI RICEVIMENTO Nelle ore immediatamente precedenti e susseguenti quelle di

lezione (Foggia) ed inoltre venerdì ore 10,30 –12,30 (Facoltà di Lingue –Università degli Studi Bari).

OBIETTIVI DEL CORSO Approfondimento delle componenti di storia economica e sociale della res publica, anche mediante l’analisi di testi letterari ed epigrafici. Inquadramento prosopografico di esponenti del commercio e dell’attività bancaria repubblicana.

PROGRAMMA Economia e società romana dal IV sec. a. C. ad AugustoBIBLIOGRAFIA Cicerone, In difesa di Lucio Flacco (a cura di G. Maselli),

Padova, Marsilio, 2000; G. Clemente, Guida alla storia romana, Milano, Mondadori 1990; G. Maselli, Argentaria. Banche e banchieri nella Roma repubblicana, Bari, Adriatica Ed., 1986; G. Maselli, Sulle prime attività bancarie in Roma, in “AION” (Sez.Fil.-Lett.), 2-3, 1980-81, pp. 125-141; G. Maselli, Valenze didattiche e valenze sociali nell’epigrafe di un affarista, in AA.VV. Didattica del classico. Nuovi orientamenti fra continuità e tradizione, Foggia, Leone Ed., pp. 534-541; G.G. Belloni, La moneta romana, Roma, Carocci, 1993 (testo di sussidio).

PROPOSTA DI COMMISSIONE G.Maselli, D.De Filippis, S. Russo, G. Cipriani

INSEGNAMENTO LABORATORIO di DIDATTICA della LINGUA LATINASEDE BARIAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51A - 52A

DOCENTE Prof. Matteo MASSAROTELEFONO 0805717925 / -7902 (uff.) / -7918 (fax uff.)DIPARTIMENTO STUDI CLASSICI E CRISTIANIORARIO DI RICEVIMENTOOBIETTIVI DEL CORSOPROGRAMMABIBLIOGRAFIAPROPOSTA DI COMMISSIONE

INSEGNAMENTO Didattica della Matematica per L’Economia e la FinanzaSEDE BariAREA FSICO-INFORMATICO- MATEMATICOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47/A

DOCENTE Rosa Maria MININNITELEFONO 080-5442700DIPARTIMENTO Matematica – Università dedgli Studi di Bari – Via Orabona, 4

– 70125 Bari ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 16:00 – 17:00OBIETTIVI DEL CORSO Rivisitare gli argomenti di Probabilità e Statistica contenuti nel

147

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programma ministeriale per la classe 47/ A. Suggerire delle metodologie semplici per superare le difficoltà concettuali ed espositive, facilitando così l’apprendimento da parte degli studenti.Confrontare in modo critico i vari testi di più recente pubblicazione consigliandone il più idoneo.

PROGRAMMA Calcolo Combinatorio: riconoscere la natura dei raggruppamenti che si possono fare con n oggetti. Determinare il numero di disposizioni, permutazioni e combinazioni semplici e con ripetizione.

Concetto di evento e operazioni tra eventi. Valutare la probabilità di un evento in base alla teoria classica, frequentista e soggettivista fino ad arrivare all’impostazione assiomatica. Probabilità condizionata e Teorema di Bayes.

Variabili casuali discrete e continue. Significato e proprietà di valore atteso, varianza e scarto quadratico medio.

Concetto di gioco equo e di guadagno aleatorio. Alcuni risultati fondamentali sui giochi di sorte.

La Statistica Descrittiva : sintesi dei dati campionati tramite le tabelle di frequenza. Come interpretare una tabella. La rappresentazione grafica di una tabella di frequenza. Gli indici di posizione e di variabilità. Interpolazione statistica col metodo dei minimi quadrati.Alcune applicazioni: tavole di sopravvivenza e probabilità di sopravvivenza. Prestazioni finanziarie aleatorie e valutazioni attuariali. Problemi di decisione in condizioni aleatorie.

BIBLIOGRAFIA R. MANFREDI – E. FABBRI – C. GRASSI: Moduli di Lineamenti di Matematica. Modulo L: Calcolo delle Probabilità e Elementi di Statistica Inferenziale.GHISETTI & CORVI Editori, 2001.

M. TROVATO: Metodi e Strumenti di Matematica Generale e Applicata IGEA, Vol. 2-3.GHISETTI & CORVI Editori, 2002.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della letteratura greca(30 ore) A.A. 2003/2004 - IV Semestre

SEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Matteo PellegrinoDIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’Antico - Università degli Studi di

FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, ore 10.30-12.30 (IV SEMESTRE)

OBIETTIVI DEL CORSO Ci si propone di fornire ai corsisti una prospettiva di studio dei motivi fondanti del teatro attico, utile ad acquisire una più

148

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matura consapevolezza critica nell’offerta didattica di un fondamentale capitolo della storia letteraria greca.

PROGRAMMA Lettura, traduzione e analisi storico-letteraria di testi euripidei e aristofanei.

BIBLIOGRAFIA Indicazioni specifiche saranno fornite durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della lingua greca (30 ore) A.A. 2003/2004 - III Semestre

SEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Matteo PellegrinoDIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’Antico - Università degli Studi di

FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, ore 10.30-12.30 (III SEMESTRE)

OBIETTIVI DEL CORSO Ci si propone di sperimentare attività di laboratorio specifiche per la didattica della lingua greca, con particolare riferimento allo studio delle peculiarità dello ionico, dell’eolico e dell’attico.

PROGRAMMA Lettura, traduzione e analisi linguistico-grammaticale di testi tratti dalla poesia epica, dalla lirica arcaica e dalla commedia attica antica.

BIBLIOGRAFIA Indicazioni specifiche saranno fornite durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Storia SEDE LecceAREA Scienze umaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37A

DOCENTE Giuseppe PoliTELEFONO 080.5714721DIPARTIMENTO Scienze storiche e geograficheORARIO DI RICEVIMENTO 14,00-14.30; 17,00-17,30OBIETTIVI DEL CORSO Nuovi approcci all’insegnamento della storiaPROGRAMMA Fonti e insegnamento della storia BIBLIOGRAFIA A. Placanica, L’età moderna. Alle radici del presente:

persistenze e mutamenti, Milano, B. Mondadori, Milano 2001;

S. Guarracino, Le età della storia. I concetti di Antico, Medievale, Moderno e Contemporaneo, B. Mondadori, Milano 2001;

P. Sorcinelli, Il quotidiano e i sentimenti. Viaggio nella storia sociale, B. Mondadori, Milano 2002;

F. Braudel, Scritti sulla storia, Mondadori, Milano 1973;

149

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F. Braudel, La storia e le altre scienze sociali, Laterza, Bari 1974;

F. Braudel, I tempi della storia. Economia, società, civiltà, Dedalo, Bari 1985;

S. Guarracino – D. Ragazzini, Storia e insegnamento della storia: problemi e metodi, Feltrinelli, Milano 1980;

C. M. Cipolla, Introduzione allo studio della storia economica, Il Mulino, Bologna, 1988;

S. Guarracino, Guida alla storiografia e didattica della storia: per insegnanti di scuola media e superiore, Roma, Editori Riuniti 1992;

P. Delogu, Introduzione allo studio della storia medievale; Bologna, Il Mulino, 1994;

P. Macry, La società contemporanea. Una introduzione storica, Bologna, Il Mulino, 1992;

P. Pombeni, Introduzione alla storia contemporanea, Bologna, Il Mulino, 1997;

P. Macry, Introduzione alla storia della società moderna e contemporanea, Bologna, Il Mulino 1980.

PROPOSTA DI COMMISSIONE G. Poli, F. Gaudioso, S. Barbagallo

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della matematica per l’economia e la finanza

SEDE BariAREA AREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47 A – IV semestre

DOCENTE Palmira RonchiE-MAIL [email protected] DIPARTIMENTO SSIS PUGLIA sede di BARIORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 11OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio si propone di fornire ai corsisti un itinerario didattico-

metodologico che mediante lezioni, esercitazioni, ricerche e uso di opportuni ambienti informatici (Excel, Derive, Cabri Geométrè, programmi in linguaggio Pascal), li solleciti ad analizzare, valutare e sperimentare strumenti e procedimenti didattici nella trattazione dei modelli matematici applicati all’economia e alla finanza.

PROGRAMMA Matematica finanziaria e risoluzione di problemi finanziari: regimi di capitalizzazione; principio di equivalenza finanziaria, tassi equivalenti, rendite, ammortamenti, leasing.Matematica attuariale: funzioni biometriche, la speranza matematica e il principio di equivalenza per le assicurazioni.Calcolo differenziale e funzioni economiche (domanda, offerta,

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costi e ricavi): marginalità ed elasticità di una funzione. Ricerca operativa: ottimizzazione delle funzioni economiche, problemi di decisione in condizioni di certezza e incertezza. Programmazione lineare: problemi risolvibili con metodo grafico o col metodo del simplesso. Problemi di analisi previsionale di tipo aziendale: interpolazione e perequazione, il metodo dei minimi quadrati con modelli lineari e non. Analisi di una serie temporale. Regressione e correlazione.

BIBLIOGRAFIA M. Venè, F. Betti Matematica per istituti ad indirizzo economico commerciale, Milano Sansoni 2002L.Peccati, S. Salsa, A. Squillati, Matematica per l’economia e l’azienda, Milano EGEA 1999B. de Finetti, B. Tedeschi, G. Ottaviani, Seminari di matematica finanziaria e attuariale, Archivio Didattico dell’istruzione tecnica e professionale, Roma Tipografia del Senato, G. Bardi 1958C. Rossi Parliamo di regressione a scuola, Induzioni - Demografia, probabilità, statistica a scuola, Pisa-Roma Istituti editoriali e poligrafici Internazionali, 15, 1997, [89-99].

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DELLA FISICA ISEDE LECCEAREA MATEMATICO-FISICO-INFORMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A

DOCENTECOMMISSIONE DI ESAME

ARCANGELO ROSSIARCANGELO ROSSI - CLAUDIO GAROLA

DIPARTIMENTO FISICA

ORARIO DI RICEVIMENTO MERCOLEDI’ 10-11GIOVEDI’ 10-11

OBIETTIVI DEL CORSO Acquisire consapevolezza della metodologia della fisica in generale nella ricerca e nella didattica a confronto con la storia della disciplina

PROGRAMMA 1. L’induttivismo e la sua critica 2. Dipendenza dell’osservazione dalla teoria 3. Il falsificazionismo e la sua critica 4. La metodologia dei programmi di ricerca scientifici 5. I paradigmi di T.S.Kuhn 6. Verita’, realismo e strumentalismo 7. Strumentalismo radicale o realismo pluralistico 8. Materialismo ed anarchia epistemologica.

BIBLIOGRAFIA A. F. Chalmers, Che cos’e’ questa scienza. La sua natura e i suoi metodi, Test Mondadori, 1979.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Storia e Fondamenti della FisicaSEDE LecceAREA Fisica - Informatica - MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 A

DOCENTE Livio RUGGIERO151

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TELEFONO 0832.297 554DIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO

Giovedì 10-13 e su appuntamento telefonico.OBIETTIVI DEL CORSO Fornire gli elementi di base per affrontare lo studio dello sviluppo

di alcune delle idee della fisica attraverso l’analisi di testi ed apparecchi didattici di interesse storico. Suscitare l’interesse per la strumentazione didattica storica, al fine di stimolare l’attenzione alle collezioni eventualmente presenti nelle sedi di lavoro, per promuoverne la conservazione e la utilizzazione.

PROGRAMMA Analisi di testi di Fisica del ‘700 e ‘800.Analisi di strumentazione storica per la didattica della Fisica:Meccanica. La macchina di rotazione. L’apparecchio per lo studio degli urti. Apparecchi per lo studio dell’equilibrio. Il tubo di Newton. Il pendolo di Foucault. La bilancia di torsione. Il piano inclinato.Meccanica dei fluidiI vasi comunicanti. l’Apparecchio di De Haldat. Il Baroscopio. Apparecchi per lo studio della capillarità. Apparecchio di Plateau. La misura della densità. Apparecchio di Hope. Barometri e manometri. Apparecchio di Pascal. Le fontane. Le macchine pneumatiche.Termologia e termodinamicaDilatoscopi, termoscopi, termometri. Apparecchio di Tyndall. Apparecchio per osservare la convezione nei liquidi. La pentola di Papin. Calorimetri. La macchina a vapore. Specchi per i raggi termici. Il Banco di Melloni. Igroscopi e igrometri.AcusticaDiapason. Ruota di Savart. Sonometro a corde. Soffieria a mantice. Tubo di Weinhold.OtticaSpecchi, lenti, prismi. Microscopi, cannocchiale, stereoscopio. Occhio diottrico di Vitali. Spettroscopio.MagnetismoMagneti. Aghi d’inclinazione e di declinazione.ElettricitàMacchine elettrostatiche. Pendolini elettrici ed elettroscopi. Elettroforo di Volta. Apparecchi per mostrare il potere delle punte. Apparecchi di Biot, di Mach, di Faraday-Beccaria. Gabbia di Faraday. Apparecchio di Vandervliet. Bottiglia di Leyda. Pile elettriche.ElettromagnetismoApparecchio di Oersted-Ampère. Banco di Ampère Galvanometri ed elettrometri. Rocchetto di Ruhmkorff. Pendolo di Waltenhofen. Dinamo.Scariche elettricheL’uovo elettrico. I tubi di Geissler. I tubi a raggi catodici e a raggi canale. I tubi a raggi X.

BIBLIOGRAFIA Indicazioni e materiale bibliografico verranno forniti dal Docente.In particolare, per la descrizione delle apparecchiature di interesse storico, verranno fornite, a ciascun partecipante e in uso temporaneo, copie dei volumi (non in commercio):A. Rossi & L. Ruggiero (a cura di): Il Gabinetto di Fisica del

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Collegio Argento. I Gesuiti e l’insegnamento scientifico a Lecce. Lecce 1998A. Rossi & L. Ruggiero (a cura di): Il Gabinetto di Fisica dell’Istituto Tecnico “O. G. Costa” a Lecce. Immagini del patrimonio scientifico salentino. Lecce 2000

INSEGNAMENTO Fondamenti di Filologia ClassicaSEDE Università degli Studi di FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52/A

DOCENTE Giuseppe SolaroDIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’AnticoORARIO DI RICEVIMENTO Dopo la lezioneOBIETTIVI DEL CORSO Instillare capacità di approccio filologico nello studio dei testi

letterari a fini didattici. Indurre consapevolezza dei problemi connessi con la trasmissione dei testi in ordine alla difficoltà di definire un testo assoluto di un’opera letteraria. Suscitare l’acquisizione di una concezione storica e dinamica della cultura classica in rapporto alla società contemporanea.

PROGRAMMA Nozioni di storia della filologia. Aristarco anticipatore dei criteri di evidenza interna della critica testuale. Il ruolo della filologia neostestamentaria nello sviluppo metodologico delle recensio. Il metodo lachmanniano. La stemmatica maasiana. Pasquali: recensione chiusa e recensione aperta. Esempi di problemi testuali. Uso e riuso di fonti antiche e medievali nelle biografie lucreziane umanistiche.Filologia e storia della tradizione classica. Filologia degli antichi e filologia dei moderni: la testimonianza di Marziano Capella. La testimonianza di Novalis e la critica della filologia letterale. Seneca e Nietzsche. Vitelli, Pasquali e Romagnoli. Libertà degli antichi e libertà dei moderni: Benjamin Constant. I classici nella letteratura americana: il mondo antico in Masters e Thornton Wilder.

BIBLIOGRAFIA G. Pasquali, Filologia e storia (Le Monnier, Bibliotechina del Saggiatore); Reynolds-Wilson, Copisti e filologi (ed. Antenore); G. Solaro, Lucrezio. Biografie umanistiche (Dedalo 2000); G. Solaro, Omero a Spoon River (Palomar 2003); Moses I. Finley, La democrazia degli antichi e dei moderni (ed. Laterza).

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Giuseppe Solaro (Università degli Studi di Foggia); Dr. Stefania Montecalvo (Assegnista di Ricerca dell’Università degli Studi di Bari)

INSEGNAMENTO Tecniche dell’espressione letterariaSEDE BariAREA 2 – linguistico – letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A – 50A

DOCENTE Ruggiero Stefanelli

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DIPARTIMENTO Linguistica Letteratura e Filologia ModernaTELEFONO 080 5714732ORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi 09 – 11OBIETTIVI DEL CORSO Riconoscere, attraverso l’analisi di testi scelti, le tecniche

dell’espressione letteraria adottata nel tempo da scrittori diversiPROGRAMMA Il corso si propone di:

chiarire il quadro complessivo delle pertinenze della disciplina;procedere all’individuazione dei vari registri compositivi per la poesia;procedere all’individuazione dei vari registri di scrittura per la prosa;approfondire la portata “comunicazionale” della similitudine e della metafora.

BIBLIOGRAFIA R. StefanelliPROPOSTA DI COMMISSIONE R. Stefanelli, Vanna Zaccaro

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIRITTO SCOLASTICOSEDE LECCEAREA COMUNECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M/Z

DOCENTE Dr. Francesco G. NUZZACIORARIO DI RICEVIMENTO Da concordare nel primo incontro con i corsisti.OBIETTIVI DEL CORSO In una materia tuttora fluida, quale il diritto scolastico, si tratterà

di assicurare ai corsisti, in un modulo di 30 ore, le necessarie istanze di ordine e di rigore scientifico e nel contempo di evidenziare le implicazioni dei diversi istituti sulla professionalità docente chiamata ad agire nel rivoluzionato assetto autonomistico delle istituzioni scolastiche.Pertanto, operata una necessaria e “mirata” selezione dei contenuti si integrerà la “lezione” con la prospettazione di situazione di insegnamento astrattamente ricorrenti, in uno con la problematizzazione di eventuali esperienze nel settore maturate dai corsisti.

PROGRAMMA 1. Le fonti del diritto scolastico;2. L’autonomia scolastica: dalla legge 59/97 alla legge

costituzionale 18 ottobre 2001 n.3; prospettive di devolution;

3. Profili organizzativi del servizio scolastico;4. L’ordinamento degli studi; prospettive di riforma;5. L’esercizio della funzione docente nella scuola

dell’autonomia;6. Il personale della scuola: diritti, doveri, responsabilità.

L’inizio del corso è previsto nel mese di gennaio 2004.BIBLIOGRAFIA Indicazioni specifiche saranno date nei vari incontri in cui si

articolerà il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della Lingua ItalianaSEDE BariAREA Linguistico – Letteraria

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A – 50A

DOCENTE Ruggiero StefanelliTELEFONO 080 5714732DIPARTIMENTO Linguistica, Letteratura e Filologia ModernaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 09,00 – 11,00OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio di propone di attivare, in prospettiva delle pratiche di

applicazione didattica, le metodiche di approccio e di sistemazione della lingua italiana in ordine alla comprensione, alla fruizione e all’uso della stessa in tutte le sue funzioni e forme.

PROGRAMMA Esercitazioni per lo sviluppo delle abilità di base. La pratica fonetica e l’ortoepia. Il riconoscimento del segno linguistico. Le funzioni dell’enunciato. La didattica dell’organizzazione grammaticale: esercitazioni relative al pronome, all’aggettivo, al verbo. I registri dell’espressione: funzionalità e infunzionalità; coordinazione e subordinazione sintattica

PROPOSTA DI COMMISSIONE

R. Stefanelli, Vanna Zaccaro

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di storia dell’arteSEDE BariAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A; 28A

DOCENTE Francesco Saverio Maurizio TriggianiORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 9-12OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio si propone di fornire strumenti teorici e pratici

attraverso i quali fruire, interpretare e produrre immagini e oggetti significanti in proiezione educativa e didattica.

PROGRAMMA Le attività didattiche elaborate nei programmi scolastici relativi alle aree 25 A e 28 A tendono a privilegiare il rapporto tra messaggio visivo, inteso come fruizione, interpretazione e riproduzione, e struttura del linguaggio visivo, da tradursi come tecnica di acquisizione, interpretazione e produzione artistica.Il laboratorio attraverso l’uso di strumenti didattici e di altrettanti strumenti grafici, fotografici e digitali proporrà un contatto diretto e mediato con le opere di pittura, scultura e architettura presenti nei contesti territoriali (nazionali e regionali). In tale prospettiva si prevedono visite a Musei e Monumenti cittadini.Inoltre sarà evidenziato il passaggio necessario dal “guardare” al “vedere” per poter così identificare i processi che portano alla produzione ed alla relativa fruizione del messaggio visivo. Questo lavoro sarà svolto attraverso la ri-produzione e interpretazione delle opere d’arte presenti nel contesto territoriale dal Medioevo sino all’età contemporanea con una particolare attenzione al concetto del ‘narrare attraverso le immagini’ che focalizzerà i fenomeni percettivi e comunicativi sulle proprietà delle sequenze narrative dalle icone medievali

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alle strip fumettistiche, alle icone pop contemporanee.

BIBLIOGRAFIA - HOBEL, Angel IAVARONE, Insegnare Educazione Artistica Arte e Disegno, Napoli, Ed. Simone 2001

- Ave APPIANO, Manuale di immagine, Roma, Meltemi 1998

- Pina BELLI D’ELIA, Per una educazione al vedere, in Media Significati Metodi nella Formazione, a cura di V.A. BALDASSARRE, Modugno 1993, pp. 161-176

- Corrado MALTESE, Semiologia del Messaggio Oggettuale, Milano, Mursia 1970

- J.C. Schmitt, Il gesto nel Medioevo, Laterza 1999- Scott Mcloud, Capire il Fumetto, Pavesio 1999- E.H. Gombrich, J. Hochberg, M. Black, Arte, Percezione e

Realtà, Einaudi 1997

INSEGNAMENTO Didattica della Fisica IISEDE LecceAREA Indirizzo informatico matematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A

DOCENTE Luigi RennaTELEFONO 0832 297436DIPARTIMENTO Fisica - LecceORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì pomeriggio, ore 16-18 o su appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Saper trattare didatticamente i nodi concettuali della

fisica. Conoscere differenti strategie d’insegnamento (percorsi concettuali e percorsi didattici, rappresentazioni, modelli, schematizzazioni, teorie). Conoscere gli aspetti generali delle relazioni tra didattica della fisica e tecnologie informatiche. Saper analizzare libri di testo e software preconfezionato. Essere in grado di effettuare ricerche didattiche e auto-aggiornarsi.

PROGRAMMA Il problema della didattica: gli operatori d’azione, i contesti e i saperi disciplinari.

Il processo di costruzione della conoscenza. Metaconoscenza. Le metodologie scientifiche. La gestione dell’errore. Il metodo delle mappe concettuali. Mappe concettuali come strumento per accertare l’apprendimento in fisica.

La didattica breve. Distillazione e ricerca metodologico-disciplinare. Esempi.

Dinamica concettuale. Le leggi di Newton. Questionari. Gli errori nelle approssimazioni numeriche e

nell’elaborazione dei dati. Analisi delle cause d’errore. Un approccio geometrico al calcolo numerico.

L’insegnamento con modelli. Il modello in fisica. Grandezze fisiche. Leggi. Teorie. La modellizzazione newtoniana. Esempi. Didattica della fisica centrata sul processo di costruzione di modelli concettuali della realtà osservata. Modellizzazione alla Hestenes.

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La risoluzione dei problemi in fisica. Esempi. L’atomo. Il nucleo. Struttura subnucleonica.

Radioattività alfa, beta e gamma. Reazioni nucleari: fusione e fissione. Raggi cosmici. Interazioni fondamentali. Cenni sulle simmetrie. Origine degli elementi. Cenni sulle particelle.

Reperimento e analisi di materiale didattico in rete.BIBLIOGRAFIA Vicentini, Mayer - Didattica della fisica (La Nuova

Italia, 1996) Bernardini, Tarsitani, Vicentini – Thinking Physics for

Teaching (Plenum, 1995) Hestenes, D. "Toward a Modeling Theory of Physics

Instruction" 1987, American Journal of Physics, Vol. 55, pp. 440-454.

Hestenes, D. " Modeling Game in the Newtonian World",1992, American Journal of Physics, Vol. 60, pp. 732-748

U. Amaldi – Corso di Fisica (Zanichelli, 1999) U. Amaldi – Fisica Interattiva (Meccanica, termologia,

onde), CD-ROM (Zanichelli) Dispense del corso. Materiale reperibile in rete:o http://www.unipa.it/~sperande/IMOFI/IMOFI.htmlo http://wwwps.lnf.infn.it/particle/adventure.html

PROPOSTA DI COMMISSIONE Luigi Renna e Luigi Martina, suppl. Antonio D’Innocenzo

Laboratorio di didattica di COMPUTER GRAFICA I° area dell’arte e del disegno,/ SCUOLA INTERATENEO DI SPECIALIZZAZIONE PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA SECONDARIA/ SEMESTRE III, CICLO IV A.A.2002/03 / ARCHITETTO DOMENICO SPINELLIPROGRAMMA

CONTENUTO:il laboratorio di didattica di computer-grafica I°è finalizzato all’apprendimento e all’insegnamento delle metodologie,delle tecniche e della rappresentazione graficacon l’ausilio del computer e di programmi applicativi specificiper l’elaborazione delle immagini, il ritocco delle fotoe la creazione di soluzioni grafiche innovative,l’applicazione di software specifici per la produzione di disegni nell’insegnamento “amplia gli orizzonti delle elaborazioni delle immagini”introducendo quindi strumenti potenziati per la didattica del disegno.

PROGRAMMA:Il corso si articola attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni in laboratorio.Le comunicazioni avranno carattere monografico e, per quanto possibile, integrate da ricerche svolte dagli stessi frequentanti del laboratorio.

ARGOMENTI: Premessa; introduzione alla computer grafica. Concetti di base. Le sezioni; gli strumenti di disegno. I livelli; trasformare gli elementi; modificare le immagini. Filtri; effetti.

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Strumenti supplementari.

MODALITA’ DI VALUTAZIONE:La frequenza è obbligatoria,(il corsista deve aver frequentato il laboratorio almeno per il 70% delle ore previste).Le esercitazioni grafiche al computer saranno individuali ed obbligatorie.Premesso che la verifica è individuale,e comunque essa non può costituire un unico episodio finale,si procederà per stadi di avanzamento della ricerca.L’idoneità sarà conseguita dopo una prova grafica conclusiva, e non sono previsti appelli.

ORARIO DI RICEVIMENTO:ogni martedì prima della lezione dalle ore 14,00 alle ore 15,00

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica: i materiali della storia, fonti e loro uso

SEDE BariAREA Linguistico letterarioCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A; 50A

DOCENTE Prof.ssa GIOVANNA DA MOLINTELEFONO 080/5714755DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche, Via Q. Sella,

268, BariORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 15.30-19.00 c/o Dipartimento Scienze Storiche e

Geografiche, Via Q. Sella, 268, Bari OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio di didattica: i materiali della storia, fonti e loro

uso ha lo scopo di insegnare ai futuri docenti come organizzare essi stessi un laboratorio didattico e operativo sulle fonti della storia. Questo solleciterà gli studenti a interrogarsi su “come” si fa storia, conoscendo e facendo propri alcuni strumenti dello storico, tra cui in primo piano le fonti e il loro utilizzo. In particolare, il corso sarà articolato in esercitazioni di gruppo in cui saranno lette e interpretate alcune fonti per lo studio della popolazione, della famiglia e della società nel passato: fonti ecclesiastiche (registri parrocchiali di battesimo, di sepoltura, di matrimonio e stati delle anime) e fonti civili (catasti antichi, catasti onciari, registri di stato civile). Seguirà l’immissione in computer delle informazioni, l’elaborazione dei dati e la presentazione grafica dei risultati. Queste esercitazioni hanno lo scopo di dimostrare come la fonte non sia solo uno strumento di ricerca per lo storico ma possa diventare lo strumento per un apprendimento che, stimolando nel discente alcune operazioni di decodificazione, analisi e sintesi, risulta più coinvolgente, motivante e duraturo.

PROGRAMMA Ai corsisti sarà fornita una dispensa di studio sulle Fonti archivistiche e ricerca storica

BIBLIOGRAFIA G. Da Molin, A. Carbone, Fonti e demografia. Documenti per lo studio della popolazione italiana dal XV al XXI secolo, Bari Cacucci 2003.G. Da Molin, Famiglia e matrimonio nell’Italia del Seicento, Bari Cacucci 2000.G. Da Molin, I figli della Madonna. Gli esposti all’Annunziata

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di Napoli (secc. XVII-XIX), Bari Cacucci 2001.G. Da Molin (a cura di), Lo stato delle persone. Demografia e società nel passato, Bari Cacucci 2001.P. Sorcinelli, Il quotidiano e i sentimenti. Viaggio nella storia sociale, B. Mondatori, Milano 2002.S. Guarracino, D. Ragazzini, L’insegnamento della storia: operazioni storiografiche e operazioni didattiche, Scandicci 1991S. Guarracino, D. Ragazzini, Storia e insegnamento della storia: problemi e metodi, Feltrinelli, Milano 1980. R. Neri, Insegnare la storia nella scuola media: una proposta, La Nuova Italia, Firenze 1998.G. Greco, Elementi di metodologia e di didattica della storia, 2 ed., “Le categorie e l’identità della storia”, n. 1, Clueb 2000.R. Dondarini, Per entrare nella storia. Guida allo studio, alla ricerca e all’insegnamento, 2 ed., “Heuresis. Scienze Storiche”, Clueb 2000.T. Cornacchioli, Storia e mediazione didattica. Ipotesi per una didattica della storia, “I sentieri di Minerva”, Le Nuvole 2000.G. Deiana, Io penso storia ti piace. Proposte per la didattica della storia nella scuola che si rinnova, 2 ed., “Strumenti per una didattica rinnovata”, n. 1, Unicopli 1999.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Presidente: Giovanna Da MolinComponente: Dott.ssa Angela Carbone

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti dell’EpistemologiaSEDE LecceAREA Scienze UmaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37A

DOCENTE Fiorentino FernandoDIPARTIMENTO Filosofia e Scienze SocialiORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giovedì dalle h. 10 alle h. 11OBIETTIVI DEL CORSO Scopo del corso è quello di far conoscere agli specializzandi

non solo le teorie della conoscenza formulate nel corso dei secoli dai vari filosofi, avendo cura di focalizzarne in particolar modo gli aspetti fondativi oltre che il loro sviluppo storico, ma di esaminare anche i principali procedimenti metodologici, che hanno consentito il nascere e l’affermarsi delle varie scienze positive.

PROGRAMMA Teorie e metodi del conoscere dalle origini ai nostri giorniBIBLIOGRAFIA D. OLDROYD, Storia della filosofia della scienza, Il Saggiatore

(capp. VI, VII e VIII);F. FIORENTINO, Fondamenti di epistemologia e di metodologia,

EDI (escluso le due appendici);F. FIORENTINO, Il problema della verità nei filosofi antichi, EDI

(capp. III, IV e VI).Dispense.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof.ssa Giulia Belgioioso

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Letteratura greca

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SEDE BARIAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

L-FIL-LET/02

DOCENTE IMPERIO OLIMPIADIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell’Antichità - tel. 080-5714404ORARIO DI RICEVIMENTO mercoledì ore 15.15 – 17.15 / venerdì ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO Sperimentare e verificare metodologie specifiche per la

didattica della letteratura greca, attraverso l'analisi (traduzione e commento filologico-linguistico, drammaturgico e letterario) di passi celebri della commedia greca, selezionati nell'ambito della produzione superstite e frammentaria di Aristofane e degli altri commediografi dell'archaia, e generalmente riconosciuti di primaria importanza nella formazione del linguaggio della critica letteraria nell'antichità.

PROGRAMMA Il linguaggio della critica letteraria nella commedia attica antica

BIBLIOGRAFIA Un'antologia di passi in xerocopie sarà fornita durante il corso.Un manuale di letteratura greca, già in possesso dei corsisti, a scelta tra: Canfora (Laterza), Del Corno (Principato), Montanari (Laterza), Privitera-Pretagostini (Einaudi Scuola), Rossi (Le Monnier).

PROPOSTA DI COMMISSIONE IMPERIO-MASTROMARCO-TOTARO

INSEGNAMENTO Lab. di DIDATTICA della LETTERATURA LATINASEDE FOGGIA AREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 a - 52 a

DOCENTE IRMICI Giovanna Maria SoccorsaTELEFONO fax 0881-614909; 0881-770079DIPARTIMENTO LatinoORARIO DI RICEVIMENTO martedì , ore 11.30-12.30OBIETTIVI DEL CORSO a) conoscenza dei fondamenti epistemologici della disciplina

b) conoscenza di valenze formative, obiettivi, metodi, strumenti, ecc., della didattica della letteratura latina

c) capacità di costruire progetti e modelli didatticid) capacità di realizzare, mediante competenze di analisi

testuale, autonomi percorsi didattici, trasversali e/o modulari, pluri- e interdisciplinari

e) conoscenza e uso delle moderne tecnologiePROGRAMMA

1- I fondamenti epistemologici della Didattica del Latino: l’analisi disciplinare.2- Tipologie e paradigmi di percorsi letterari modulari3- LABORATORIO: La comunicazione in Roma antica a - IL MERCATO LIBRARIO E LA TRADIZIONE DEI TESTI

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Testi di riferimento:Cat. lib. 14, 8-20Cic. phil. II, 21 ; tusc. IV, 6, sgg.Hor. ep. I, 20Ov. trist. 471 sgg.Plin. ep. V 10, 2-3; 12, 1-2; VII 20, 1-2Mart. xen. XIII, 3, 4

b- L’EPISTOLA: modelli comunicativi a confronto Testi di riferimento:Omero il. VI, 168-69Cic. ad Att. I, 2; VII, 10Hor. ep. I, 9Sulpicia III, 14=IV, 1-2Ovidio (heroid. 7, 181-188) e Foscolo (Ultime lettere, 11 ottobre 1797)Plin. ep. X, 96-97Petrarca ep. fam. IV, 1Seneca (ep. ad Luc. 47, 1-4) e Voltaire Lettres philosophiques XIII, Paris 1964Freud, Lettera del 27 aprile 1815 (prefaz. a Anonima viennese)

c- L’ODEPORICA: il viaggio e la comunicazione Testi di riferimento:Luc. III, 97-145Caes. de bell. gall. VII, 89Hor. serm. I, 5Rut. Namat. de red. I, 179-204Manzoni Adelchi, atto II, scena III Testi iconografici: La nave di Ulisse, Roma, Museo Vat. Traiano a cavallo, Arco di Costantino La via Emilia Metopa di Adamklissi Statua equestre di M.Aurelio Stele di Kostolac , Belgrado, Narodni Muzej Sarcofago Ludovisi , Roma, Museo Naz. Cod. Vat. Lat. 3225 (f.39 v) Anubi e il defunto, Mosca, Museo Puskin I pirati, Tunisi, Museo del Bardo Virgilio, Tunisi, Museo del Bardo Tomba di Aelia Arisuth, Gargaresh J. Vermeer, Fanciulla che legge una lettera, Dresda,

Gemaldegalerie V. Van Gogh, Natura morta, Otterlo, Kroller-Muller

Museum D. Induno, La lettera, Napoli, Museo di Capodimonte

BIBLIOGRAFIA N.Flocchini, Insegnare latino, Firenze 2000 G.Cipriani, Storia della Letteratura latina, Milano 2003

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fotocopie dei testi fornite dal docentePROPOSTA DI COMMISSIONE G.Irmici, G.Cipriani

INSEGNAMENTO STORIA DEL PENSIERO GRECOSEDE LECCEAREA 2 LINGUISTICO-LETTERARIADOCENTE Prof. Loris STURLESEDIPARTIMENTO Filologia classica e scienze filosofiche, Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO lunedì 11-12, martedì 11-12, mercoledì 11-12 e dopo le lezioniOBIETTIVI DEL CORSO L’Etica Nicomachea di Aristotele

Il corso sarà dedicato all’inquadramento storico, alla lettura e all’analisi dell’Etica Nicomachea di Aristotele come monumento del pensiero morale e della cultura greca classica.

PROGRAMMA Aristotele, Etica Nicomachea, in una edizione con testo originale completo ed eventualmente traduzione italiana a fronte. I partecipanti sono pregati di munirsi sollecitamente del testo. Le lezioni si svolgeranno in forma seminariale.

BIBLIOGRAFIA Testo:Aristotele, Etica Nicomachea, ed. Bywater, Oxford 1894 (e rist.) id., testo or. e tr. it. C. Mazzarelli, Milano, Bompiani 1993 (rist.)Commentari:id., hrsg. v. F. Dirlmeier, Darmstadt/Berlin 1956 (tedesco)id., comm. R.A.Gauthier-J.Y. Jolif, Louvain 1970 (francese)id., comm. H.G. Apostle, Dordrecht 1975 (inflese)Letteratura:G. Reale, Introduzione ad Aristotele, Roma 1993Studi sull’etica di Aristotele, a cura di A. Alberti, Napoli 1990I. Düring, Aristotele, Milano, Mursia 1976O. Höffe, Die Nikomakische Ethik, Berlin 1995

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della matematica IISEDE LecceAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A

DOCENTE Albanese Angela AnnaTELEFONO 0832/297426DIPARTIMENTO Di Matematica “E. De Giorgi’’ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 9.00-11.00OBIETTIVI DEL CORSO Metodologia nelle applicazioniPROGRAMMA Funzioni Polinomiali. Operazioni tra polinomi. Divisibilità tra

polinomi. Divisione di un polinomio per un binomio. Regola di Ruffini. Principio di identità tra polinomi. Interpolazione ed estrapolazione polinomiale.Approssimazione degli zeri di una funzione. Metodo di bisezione. Metodo delle secanti. Metodo di Newton. Alcune applicazioni .

BIBLIOGRAFIA Appunti del docente.

INSEGNAMENTO PATOFISIOLOGIA DELLO SVILUPPO SENSOMOTORIO APPLICATO ALL’HANDICAP FISICO E MENTALE

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SEDE DIPARTIMENTO DI SCIENZE NEUROLOGICHE E PSICHIATRICHE (Auletta multimediale – I piano)

AREA SCIENZE MOTORIE (II semestre)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A; 30A

DOCENTE ALESSANDRO BERTOLINOTELEFONO + 39 080/5478572 Fax. +39 080/5593204DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE NEUROLOGICHE E

PSICHIATRICHEPROGRAMMA Basi neuroanatomiche del comportamento

Cenni di neuroanatomia macroscopica Cenni di neuroanatomia microscopicaLo sviluppo del sistema nervoso centrale Cenni di neuroembriologia Fattori che influenzano la formazione delle connessioni

nervose Cause che determinano la crescita e lo sviluppo del sistema

nervoso centraleComunicazione ed elaborazione dell’informazione nel sistema nervoso Cenni sulla fisiologia della neurotrasmissione Le sinapsiElaborazione dell’informazione nel sistema percettivo La stimolazione visiva: fisiologia e patofisiologia La stimolazione uditiva: fisiologia e patofisiologia La stimolazione vestibolare: fisiologia e patofisiologia La stimolazione somatosensoriale: fisiologia e patofisiologia La stimolazione olfattiva e gustativa: fisiologia e

patofisiologiaElaborazione dell’informazione nel sistema motorio Lo sviluppo delle funzioni motorie Il controllo centrale e periferico dei movimenti Patofisiologia del sistema motorioCenni sui disturbi neuropsicologici piu’ comuni nell’eta’ dello sviluppo

BIBLIOGRAFIA Testo di riferimento: M.R. Rosenzweig, A.L. Leiman. Psicologia fisiologica. A cura della Piccin Editore

Fondamenti di filologia e didattica DELLA LETTERATURA ITALIANA

Davide Canfora

ARGOMENTO DEL CORSO

1. Elementi essenziali di filologia italiana

2. Fondamenti di istituzioni di letteratura italiana

3. Filologia e circolazione di testi: il De infelicitate principum di Poggio

Bracciolini

TESTI

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1. Alfredo Stussi, Breve avviamento alla filologia italiana, Bologna, Il Mulino,

2002

2. Francesco Tateo, Istituzioni di letteratura italiana, Bari, Graphis, 20012

3. Poggio Bracciolini, L’infelicità dei principi, a cura di Davide Canfora, Palermo,

Sellerio, 1999

ORARIO DI RICEVIMENTO

ogni mercoledì, dalle ore 10 alle 12.30, presso il III piano del Dipartimento di

Italianistica (stanza n.° 173) - Palazzo Ateneo

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLE SCELTE ECONOMICHE E FINANZIARIESEDE FOGGIAAREA FISICO – INFORMATICO – MATEMATICA CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

164

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DOCENTE Prof. Domenico FACCIORUSSODIPARTIMENTO Docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO Martedì: dalle ore 17:15 alle ore 18:15OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti strumenti e metodologie didattiche per la

formulazione, presentazione e risoluzione di problemi nelle situazioni che implicano scelte sia economiche che finanziarie, mediante lezioni frontali ed esercitazioni.

PROGRAMMA Soluzioni approssimate di equazioni:generalità - limitazione delle radici – separazione delle radici – metodo delle corde – aspetti geometrici del metodo delle corde - metodo delle tangenti o di Newton – aspetti geometrici del metodo delle tangenti – soluzioni approssimate di equazioni trascendenti.Metodi iterativi per la risoluzione di sistemi lineari: generalità - metodo iterativo semplice o di Jcobi – metodo iterativo di Gauss/Siedel.Interpolazione matematica: scopi dell’interpolazione - la rappresentazione analitica – polinomio interpolante di Lagrange – formula di Newton alle differenze divise – derivazione numerica.La programmazione lineare: generalità – la costruzione di un problema P. L. - il problema di Rosentiehl - il metodo del simplesso – le tabelle di simplesso – la risoluzione meccanica dei problemi P. L. – la prima fase dei problemi P. L. – la seconda fase dei problemi P. L. – il problema duale – la programmazione lineare a numeri interi – la programmazione lineare stocastica.Il problema dei trasporti: generalità - metodo dell’angolo nord-ovest – metodo di Houthakker – metodo delle penalità.Problemi di assegnazione: generalità - matrice dell’efficienza – la soluzione ottima. Scorte e rifornimenti: generalità - lotto ottimo e livello di riordino. Problemi di scelta in condizioni di certezza e in condizioni di incertezza: il criterio del valor medio – la matrice delle alternative – ulteriori condizioni al criterio del valor medio – il criterio della massima utilità sperata – la perdita condizionata di opportunità – scelte in condizione di certezza con effetti immediati scelte in condizione di certezza con effetti differiti.

BIBLIOGRAFIA - Ilio Galliani, Elementi di analisi numerica – Edizioni Calderoni – Bologna

- Taro Yamane, Matematica per economisti – ETAS LIBRI – Milano

- Edvvard T. Dovvling, Matematica per economisti (teoria e problemi) – Collana Schaum – ETAS LIBRI – Milano

- A. Guerraggio/S. Salsa, Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali – Giappichelli Editore – Torino

- L. Muracchini, Programmazione matematica – UTET –Torino

- B. Moro, Programmazione lineare e teoria dell’impresa – Franco Angeli Editore – Milano

- S. Vinci, Programmazione lineare e teoria economica – Boringhieri – Torino

- Q. Paris, Programmazione lineare – Il Mulino Bologna165

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- Testi in uso nei trienni degli Istituti Tecnici Commerciali.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof Domenico FacciorussoComponente: prof.ssa Lucia MaddalenaComponente: dott. Massimo RussoComponente (supplente): prof. Luca Grilli

INSEGNAMENTO Didattica della letteraturaSEDE LecceAREA Lingue StraniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45/A - 46/A

DOCENTE MOCERA TizianaORARIO DI RICEVIMENTO Per appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti elementi base, competenze necessarie,

conoscenze, fondamenti teorici e metodologici per promuovere la consapevolezza del processo di insegnamento e di apprendimento della letteratura al fine di rendere più efficaci e consapevoli le loro scelte operative. Al termine di questo ciclo di lezioni i corsisti dovranno essere in grado di elaborare ed attuare un percorso di analisi del testo motivante e metodologicamente fondato.

PROGRAMMA Conoscenza dei fondamenti epistemologici della disciplina; il potenziale formativo della letteratura; obiettivi e metodi della didattica della letteratura; definizione del concetto di insegnamento/apprendimento; programma e programmazione; l’educazione letteraria ed i programmi scolastici; il modulo e l’unità didattica; modelli didattici; conoscenza e utilizzazione delle nuove tecnologie; principi, mezzi e tecniche di analisi di un testo letterario; didattica dell’analisi di un testo, la motivazione; la traduzione del testo letterario; relazione tra letteratura e scrittura; la lettura: modalità e scopi; relazione tra letteratura e lingua; il canone letterario; cultura, civiltà e letteratura; percorsi tematici; letteratura e interdisciplinarietà; il manuale; letteratura e web.

BIBLIOGRAFIA C.Acutis (a cura di), Insegnare letteratura, Parma, Pratiche editrice, 1991.

G.Armellini, Come e perché insegnare letteratura, Bologna, Il Mulino, 1987.

A.Bernardelli – R. Pellerey, Il parlato e lo scritto, Milano, Bompiani, 1999.

A.Calvani, Elementi di didattica. Problemi e strategie, Roma, Carocci, 2000.

A.Colombo, Letteratura per unità didattiche, Firenze, la Nuova Italia, 2001.

A.Compagnon, Il demone della teoria. Letteratura e senso comune, Torino, Einaudi, 2000.

M.Costantino (a cura di), Letteratura e scuola, Milano, Francoangeli, 2002.

G.Freddi, Glottodidattica, Torino, Utet, 2002. E.N. Girardi, Letteratura come arte. Lezioni di teoria della

letteratura, Napoli, Esi, 1991. R.Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Lecce, Piero Manni,

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2000. R.Melchiori, La tecnologia dell’informazione e della

comunicazione nell’istruzione scolastica, Milano, Francoangeli, 2000.

F.Muzzioli, Teorie letterarie contemporanee, Roma, Carocci, 2000.

L.Rega, La traduzione letteraria, Torino, UTET, 2001.

INSEGNAMENTO STORIA DEL PENSIERO GRECOSEDE FOGGIAAREA INDIRIZZO LINGUISTICO-LETTERARIOCLASSE 52 ADOCENTE ROSATI PierpaoloDIPARTIMENTO Tradizione e fortuna dell’AnticoORARIO DI RICEVIMENTO Un’ora prima di ciascuna lezioneOBIETTIVI DEL CORSO 1) offrire un esempio di didattica efficace, intesa a individuare

i saperi minimi ma irrinunciabili del curricolo storico-filosofico greco;

2) fornire una trattazione essenziale ma documentata (attraverso la lettura diretta delle fonti) degli argomenti in programma;

3) prendere in esame le teorie storiografiche più recenti, e - su alcuni temi specifici - i risultati storico-critici proposti dal docente;

4) sottolineare la valenza ‘formativa’ del pensiero greco: consapevolezza professionalmente importante in chi si prepara ad insegnare nella scuola secondaria superiore;

5) suggerire una corretta mediazione ‘didattica’ in grado di rendere gli argomenti in programma efficacemente trasmissibili nella pratica scolare;

6) illustrare le possibilità di espandere l’insegnamento filosofico di ispirazione ‘socratica’ in tutto il sistema scolastico, in linea con i principi della philosophy for children (l’eventuale diffusione di tale metodologia potrebbe consentire, infatti, un ampliamento delle possibilità occupazionali riservate ai laureati e agli abilitati dell’indirizzo linguistico-letterario e storico-filosofico).

PROGRAMMA ELENCO DEGLI ARGOMENTI:1. Presentazione del corso: obiettivi e contenuti; gli strumenti

di lavoro dello storico del pensiero greco;2. Eraclito e Parmenide;3. Democrito;4. I Sofisti;5. Socrate;6. Platone;7. Aristotele. GLI ARGOMENTI SOPRA ELENCATI TROVERANNO, NEL CORSO DEL LORO SVOLGIMENTO, “ESPANSIONI” DI VARIO CARATTERE: STORICO-CRITICHE, FILOLOGICO-LETTERARIE, PEDAGOGICO-DIDATTICHE, STORICO-FILOSOFICHE, STORICO-CULTURALI. Si fornisce un breve elenco di tali “espansioni”: La componente ‘letteraria’ nei frammenti di Eraclito e di

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Parmenide; L’interpretazione ‘scientista’ e marxista-leninista’

dell’atomismo antico; La “filosofia del linguaggio” di Protagora e di Prodico e la

sua modernità; Il “Socrate” di Guido Calogero, nel centenario della nascita

del “filosofo del dialogo”; Socrate e i Presocratici: modelli di scrittura e strategie

linguistico-retoriche nella costruzione dell’argomentazione filosofica;

Socrate e la Philosophy for children; Platone, Lachete: la musica nella cultura greca antica (a

confronto con la moderna musica occidentale: tonalismo e modalismo);

Aristotele: la ricostruzione cronologica della testimonianza aristotelica su Democrito (per una interpretazione ‘evolutiva’ e ‘non-sistemica’ dello Stagirita).

BIBLIOGRAFIA I RISULTATI STORICO-CRITICI PROPOSTI DAL DOCENTE SONO RIPORTATI NEI SEGUENTI CONTRIBUTI: Pierpaolo ROSATI, L’APXE eraclitea (fr. 103 D.K.):

filosofia o letteratura?, in Atti del Symposium heracliteum 1981 (Chieti), vol. I, Studi, a cura di Livio Rossetti, Edizioni dell'Ateneo, Roma 1983 pp. 203-08;

Id., Eraclito in 'cammino'. Intorno al fr. 60 D.K., in Studi di filosofia preplatonica, a cura di Mario Capasso, Francesco De Martino e Pierpaolo Rosati, con una Premessa di Marcello Gigante, Bibliopolis, Napoli 1985 pp. 47-62.

Id., Democrito tra ideologia e scienza, in "Il Contributo", IV 2, 1980, pp. 33-46.

Id., Le "Antilogie" protagoree, in “Atti dell'Accademia di Scienze Morali e Politiche di Napoli”, vol. LXXXVIII 1977, pp. 331-45.

Id., Intorno a Prodico di Ceo, in "Logos. Rivista di Filosofia", 3, 1972, pp. 389-414.

Id., Socrate, les Sophistes et la "juste longueur des discours", in The Sophistic Movement. Papers Read at the First International Symposium on the Sophistic Movement (Athens, 27-29 September 1982, Library of Philosophy, Athens 1984, pp. 277-80.

Gli articoli sopra citati, raccolti in volume unico, revisionati e aggiornati, sono in corso di stampa.Il libro ripresenta in Appendice il “Socrate” di Guido Calogero, comparso originariamente in “Nuova Antologia” XC 1955 pp. 291-308.Per un inquadramento STORICO-FILOSOFICO di “scuola calogeriana, cfr.: La “Filosofia prearistotelica” di Gabriele

GIANNANTONI, in “Storia della Filosofia diretta da M. Dal PRA”, Volume III, Vallardi, Milano 1975 pp. 3 - 224;

Id., La ricerca filosofica, Vol. I, La filosofia greca, Loescher, Torino 1992.

ALTRI CONTRIBUTI BIBLIOGRAFICI:Capizzi, La Repubblica cosmica. Appunti per una storia non peripatetica della nascita della filosofia in Grecia, Edizioni

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dell’Ateneo, Roma 1982;Id., La porta di Parmenide, Edizioni dell’Ateneo, Roma 1975; Id., Introduzione a Parmenide, Laterza, Bari 1975.Id., Eraclito e la sua leggenda. Proposta di una diversa lettura dei frammenti, Edizioni dell’Ateneo, Roma 1979.Per una recente interpretazione ‘filosofica’ di Eraclito, maturata attraverso la rivisitazione di Nietzsche e di Heidegger, cfr. U. Curi, Pólemos. Filosofia come guerra, Torino 2000 pp. 110-17, 145-55, 162-74.G. Colli, La sapienza greca. I testi dei pensatori greci antichi in edizione critica, con traduzione, introduzione e commento, Adelphi, Milano (Voll. 3), 1977, 1978 e (a cura di D. Del Corno) 1980.Id., Gorgia e Parmenide (a cura di Enrico Colli), Adelphi, Milano 2003.F. De Martino, Un aedo dolcissimo da frustare, in “Belfagor”, XXXVII 1982 pp. 439-52.Id., Eraclito e gli Efesii “sempre ottusi”, in “L’Antiquité Classique”, LII 1983 pp. 221-27.PER L’ASPETTO STORICO-MUSICALE:G. Comotti, La musica nella cultura greca e romana, in “Storia della musica”, Vol. I, EDT, Torino, 1998³;Anna Di Gilio, Strumenti delle Muse. Lineamenti di organologia greca (Femio 6), Levante, Bari 2000;P. Rosati, Il sistema armonico-tonale, in A.A.V.V., “Corso ipermediale di Educazione alla musica” (CD Rom), Progetto scientifico di Pierpaolo Rosati, MIUR - USR per il Veneto, Venezia 2003.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Il Docente del Corso (modulare): - Prof. Pierpaolo ROSATI;- Prof. Pasquale CORSI (Docente di “Civiltà bizantina”);- Prof. Alvaro CALANCA (Docente di “Storia delle

Istituzioni della società greca”).

INSEGNAMENTO Didattica della Politica EconomicaSEDE LecceAREA Economico-GiuridicoCLASSE/CLASSI 19ADOCENTE Dott.ssa Marcella ScrimitoreDIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Economiche e Matematico-Statistiche

– Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, h.11, studio docente (stanza n.3 al piano terra del

Dipartimento)OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di offrire schemi e modelli di intervento

formativo nel campo della politica economica di base, in prospettiva teorica ed empirica, con particolare riferimento alla realtà istituzionale italiana. Obiettivo del corso è quindi quello di costruire un percorso formativo utile ai fini di un efficace apprendimento di contenuti e, al tempo stesso, di tecniche didattiche.Nella fase di progettazione didattica vengono definiti e ordinati gli obiettivi di apprendimento. I contenuti, indicati dettagliatamente nel programma, sono successivamente strutturati in unità didattiche. Vengono analizzati alcuni temi fondamentali di politica economica con particolare riferimento alle politiche del lavoro, alle politiche di welfare, alle politiche

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per la concorrenza, alla politica fiscale e monetaria.PROGRAMMA Vengono ripercorsi i principali modelli economici che

rappresentano la realtà oggetto di studio. L’analisi, condotta sia per intenti conoscitivi sia per fini di politica economica, riguarda contemporaneamente la teoria economica positiva, che spiega i fenomeni economici, e la teoria normativa, che invece studia il modo in cui è possibile influire sui fenomeni economici in modo da orientarli nel senso desiderato. La spiegazione analitica del modello, e quindi la conoscenza degli strumenti di cui il policy maker dispone, consente infatti di determinare la tipologia e l’entità degli interventi necessari per raggiungere dati fini di politica economica. Si individuano dunque le caratteristiche dell’intervento pubblico e le diverse forme in cui esso si realizza. Per ultimo vengono analizzati i fallimenti dell’intervento pubblico e i possibili rimedi.Le unità didattiche riflettono la metodologia suggerita dai modelli economici, nonché il dibattito che si sviluppa attorno a ogni tema e l’evidenza empirica a sostegno delle argomentazioni. La conoscenza di tali elementi appare preordinata all’individuazione degli obiettivi cognitivi e operativi e all’indicazione degli strumenti di analisi didatticamente più appropriati. Essa consente inoltre di cogliere interessanti spunti di interdisciplinarietà e di guidare l’alunno fino alla fase finale di verifica e di valutazione. La costruzione delle unità didattiche avviene in classe, sulla base di schemi predisposti dal docente.

BIBLIOGRAFIA Acocella N. (2003), Le politiche microeconomiche Artoni R. (1998), Elementi di scienza delle finanze, Il

Mulino. Bentivogli C. e Trento S.(1998), Economia e politica

della concorrenza, Carocci. Brucchi Luchino (2001), Manuale di economia del

lavoro Dornbusch R., Fisher S. e Startz R. (1998),

Macroeconomia, Mc Graw-Hill

Durante il corso verranno distribuiti:

Lucidi tratti dalle lezioni Dispense curate dal docente Schemi tipo di moduli e unità didattiche

INSEGNAMENTO Storia delle istituzioni e della società romanaSEDE LecceAREA Linguistico – LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51A – 52A

DOCENTE Giusto TrainaTELEFONO 0832-294742DIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 010,00 – 11,00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende promuovere la sensibilità alla didattica e

all’interdisciplinarità, relativamente ai problemi della storia di 170

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Roma antica, dalle origini fino al VI secolo d.C:. Per consentire i necessari approfondimenti, il corso avrà carattere monografico.

PROGRAMMA Insegnare il Tardoantico. Problemi storici e didattici.Testi.:a. Lettura, traduzione, commento e approfondimenti bibliografici di un testo classico a scelta di età tardoantica (in latino per la classe 51a, in greco per la classe 52a). Il commento sarà svolto in forma seminariale, e discusso con il docente nel corso delle lezioni. Il calendario verrà fissato nel mese di gennaio. b. Un libro a scelta tra le seguenti monografie:- P. BROWN, Genesi della tarda antichità, trad. it., Torino, Einaudi, 2001.- A. CAMERON, Il Tardo Impero romano, trad. it., Bologna, Il Mulino, 1995.- Il mondo tardoantico. Antologia delle fonti a cura di A. MARCONE, Roma, Carocci, 2000.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

G. Traina, Bernadette Tisé

INSEGNAMENTO Storia dell’arte 2SEDE BariAREA Dell’arte e del disegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A28A

DOCENTE Rosanna BiancoTELEFONO 080-5714446DIPARTIMENTO Beni Culturali e Scienze del LinguaggioORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, dalle ore 11.00 alle ore 13.00OBIETTIVI DEL CORSO Attraverso l’analisi del paesaggio naturale e costruito si intende

realizzare un percorso tematico attraverso la storia dell’arte moderna (dalla seconda metà del XV secolo al XVIII secolo). Il tema scelto e il suo svolgimento costituiscono un esempio di unità didattica, realizzabile con mezzi e strumenti di base: manuale di storia dell’arte, diaproiettore e diapositive. Obiettivo primario è quello di consentire ai futuri docenti di riproporre – anche per altri temi – lo stesso percorso di indagine.

PROGRAMMA Paesaggio naturale e paesaggio costruito fra XV e XVIII secolo: architettura, urbanistica e pittura1. Il paesaggio tra realtà, fantasia e tradizione 2. Città ideale e città reale3. Architettura urbana ed architettura extraurbanaIn particolare saranno analizzati alcuni esempi da Piero della Francesca, Mantegna, Dürer, Giovanni Bellini, Leonardo da Vinci, Perugino, Raffaello, Bramante, Michelangelo, Giorgione, Tiziano, Lorenzo Lotto, Correggio, Tintoretto, Palladio, Carracci, Caravaggio, Pietro da Cortona, Bernini, Borromini, Tiepolo, Canaletto, ecc.

BIBLIOGRAFIA Manuale consigliato: P. De Vecchi-E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani, ed. aggiornata. Bibliografia specifica sarà indicata o fornita durante il corso.

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INSEGNAMENTO Teoria e Storia della StoriografiaSEDE LecceAREA Scienze UmaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37 A

DOCENTE Silvana ArcutiDIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì: ore 9.00-11.00

Martedì: ore 9.00-11.00OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare la conoscenza della storia come scienza del

cambiamento e della trasformazione; riflettere sui concetti fondamentali della storia; illustrare e promuovere una nuova forma di storia collegata con le altre scienze sociali e con le altre forme di sapere.

PROGRAMMA La storia come scienza sociale; periodizzazione, concetti e modelli interpretativi; la storiografia contemporanea; audiovisivi e computer nella ricerca storica.

BIBLIOGRAFIA P. BURKE (a c. di), La storiografia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1993.P. CORRAO - P. VIOLA, Introduzione agli studi di storia, Donzelli Editore, Roma 2002.M. MORELLI – M. RICCIARDI (a c. di), Le carte della memoria. Archivi e nuove tecnologie, Laterza, Roma-Bari 1977.

INSEGNAMENTO Teoria Tecnica e Didattica delle Attività Motorie ScolasticheSEDE FoggiaAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29-30/A

DOCENTE Colella DarioDIPARTIMENTO Scienze BiomedicheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì: 11-13; Martedì: 15-17OBIETTIVI DEL CORSO Individuare la struttura disciplinare dell’educazione motoria

e fisica; Definire gli Obiettivi formativi e le Competenze motorie Applicare modelli della programmazione didattica

differenti; Distinguere obiettivi, i contenuti disciplinari e i metodi

didattici; Progettare un percorso didattico-educativo relativo all’età

evolutiva Definire gli obiettivi trasversali dell’educazione motoria e

fisica; Applicare i metodi di Valutazione delle abilità motorie delle

conoscenze e dei comportamenti socioaffettivi

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PROGRAMMA 1. L’analisi disciplinare ed i nuclei essenziali dell’Educazione Motoria e Fisica nell’età evolutiva; le attività motorie nell’età evolutiva: fondamenti epistemologici

2. Gli obiettivi formativi e le Competenze Motorie3. L’Unità di apprendimento4. I Modelli della programmazione didattica in Educazione

Motoria e Fisica;5. I Modelli della valutazione didattica in educazione motoria e

fisica: i test motori; l’osservazione sistematica; i descrittori dell’apprendimento e del comportamento socioaffettivo; le prove strutturate di conoscenza;

6. Misurazione e Valutazione nelle attività motorie scolastiche: le scale di misura

7. L’individualizzazione dell’insegnamento8. Stili d’insegnamento e Metodi didattici9. Didattica e innovazione: La Ricerca-azione nelle attività

motorie10. L’analisi dell’insegnamento

BIBLIOGRAFIA 1. Colella, D. (2003), Competenze Motorie e Processo di Valutazione, PensaMultimedia, Lecce. 2. Hotz, A. (1996), L’apprendimento qualitativo dei movimenti, SSS, Roma.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Colella Dario; Rosa Rosa Anna (Docente a contratto c/o il cdl in Scienze delle Attività Motorie e Sportive); Sannicandro Italo (Docente a contratto c/o il cdl in Scienze delle attività Motorie e Sportive)

INSEGNAMENTO Didattica della Probabilita’ e della Ricerca Operativa per l’Economia e la Finanza

SEDE BariAREA Fisico-Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE Prof. Marcello DE GIOSADIPARTIMENTO DISTA – Universita’ del Piemonte OrientaleOBIETTIVI DEL CORSO Rivisitare gli argomenti di Probabilità’ e Ricerca Operativa

contenuti nei programmi ministeriali per la classe 48°.Evidenziare le maggiori e piu’ comuni difficolta’ espositiveLettura critica di testi utilizzati nelle scuole.

PROGRAMMA Raggruppamenti fra gli elementi di due o piu’ insiemi.Disposizioni. Permutazioni. Combinazioni.Problemi di applicazione del calcolo combinatorio.Sviluppo della potenza di un binomio.La probabilita’ nella concezione classica.La probabilita’ nella concezione frequentista.La probabilita’ nell’ impostazione assiomatica.Probabilita’ condizionata.Eventi dipendenti ed indipendenti.Probabilita’ del prodotto logico di eventi.Probabilita’ completa o totale.Problema delle prove ripetute.Teorema di Bayes.Variabili casuali. Distribuzioni di Probabilita’.Funzione di ripartizione.

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Variabili casuali doppie.Valore medio delle variabili casuali.Proprieta’ del valore medio teorico.Varianza e scarto quadratico medio. Proprieta’ della Varianza.Valori caratteristici delle variabili casuali doppie.Teorema di Bienayme’-Chebishev.Asimmetria e curtosi.Standardizzazione di una variabile casuale.Distribuzione Binomiale. Distribuzione di Poisson.Legge dei grandi numeri.Distribuzione continue di probabilita’ .Distribuzione Uniforme. Distribuzione Normale.Approssimazione della Binomiale con la Normale.RICERCA OPERATIVASistemi e modelli.Scopi e metodi della ricerca operativa.Problemi di decisione.Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati.Scelta in condizioni di incertezza.Il problema delle scorte.Richiami su massimi e minimi di funzioni lineari.Problemi di P.L. in due variabili:metodo grafico.Problemi di P.L. in tre o piu’ variabili risolubili con metodo grafico.Problemi di P.L. in n variabili: metodo algebrico.Problemi di P.L. in n variabili: metodo del simplesso.L’algoritmo del simplesso.Cenno sulla dualita’Problemi particolari di P.L.: problemi di trasporto.Problemi particolari di P.L.: problemi di assegnazione.

BIBLIOGRAFIA Anna Maria Gambotto Manzone, Claudia Susara LongoPROBABILITA’ E STATISTICA 1TramontanaAnna Maria Gambotto Manzone, Claudia Susara LongoPROBABILITA’ E STATISTICA 2TramontanaAnna Maria Gambotto Manzone, Claudia Susara LongoINFERENZA STATISTICA E RICERCA OPERATIVATramontana

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Marcello DE GIOSA, Prof.ssa Rosamaria Mininni

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Matematica per l’EconomiaSEDE BariAREA Fisico-Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48°

DOCENTE Prof. Marcello DE GIOSADIPARTIMENTO DISTA – Universita’ del Piemonte OrientaleOBIETTIVI DEL CORSO Presentazione di alcuni software utili per la Didattica della

Matematica.Evidenziare le maggiori difficolta’ espositive degli argomenti con confronto critico fra i corsisti.

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PROGRAMMA Calcolo di disposizioni, combinazioni, fattoriale e relativi grafici con Excel e Derive.Simulazione del lancio di uno o piu’ dadi con Excel e Derive.Simulazione di numeri casuali con Derive.Laboratorio di didattica su: Probabilita’ condizionata, Eventi dipendenti ed indipendenti, Probabilita’ del prodotto logico di eventi, Probabilita’ completa o totale, Prove ripetute, Teorema di Bayes.Laboratorio di didattica su: Variabili casuali, Variabili casuali doppie, Funzione di ripartizione.Laboratorio di didattica su: Valore medio, Varianza e scarto quadratico medio.Laboratorio di didattica su: Valori caratteristici delle variabili casuali doppie, Teorema di Bienayme’-Chebishev, Asimmetria e curtosi, Standardizzazione di una variabile casuale.Laboratorio di didattica su: Distribuzione Binomiale e di Poisson, Legge dei grandi numeri, Distribuzione continue di probabilita’ , Distribuzione Uniforme, Distribuzione Normale,Approssimazione della Binomiale con la Normale.Laboratorio di didattica su: Sistemi e modelli, Scopi e metodi della ricerca operativa, Scelte in condizioni di certezza e incertezza, Il problema delle scorte.Laboratorio di didattica su: Massimi e minimi di funzioni lineari, Problemi di P.L. in due, tre o piu’ variabili.Laboratorio di didattica su: Problemi di P.L. in n variabili, Problemi di trasporto, problemi di assegnazione.

BIBLIOGRAFIA Anna Maria Gambotto Manzone, Claudia Susara LongoPROBABILITA’ E STATISTICA 1Tramontana

Anna Maria Gambotto Manzone, Claudia Susara LongoPROBABILITA’ E STATISTICA 2Tramontana

Anna Maria Gambotto Manzone, Claudia Susara LongoINFERENZA STATISTICA E RICERCA OPERATIVATramontana

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Marcello DE GIOSA, Prof.ssa Rosamaria Mininni

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della Letteratura grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Giuseppe MASTROMARCOTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Scienze dell’AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 14.30-16.30

Martedì, ore 14.30-16.30OBIETTIVI DEL CORSO Ci si propone di sperimentare metodologie specifiche per la

didattica della letteratura greca circa: (a) modelli e forme 175

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letterarie di secondo grado (specialmente allusione e parodia) presenti, a partire dall'età arcaica, nella letteratura greca; (b) la traduzione dei testi comici del teatro ateniese di età classica.

PROGRAMMA (a) Modelli e forme di citazione nella letteratura greca (allusione e parodia); (b) La traduzione dei testi teatrali comici: teoria e prassi.

BIBLIOGRAFIA Un manuale di storia della letteratura greca a scelta tra: Canfora (Laterza), Del Corno (Principato), Privitera-Pretagostini (Einaudi), Rossi (Le Monnier).Un’antologia di testi letterari greci (xerocopie).Un’antologia di testi comici (xerocopie).Ulteriori riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della lingua grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Piero TotaroTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell'AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, 15-17

Giovedì, 15-17OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente

fondata, dei complessi fenomeni linguistici riguardanti le varie parlate greche di età storica, utile ad acquisire un metodo rigoroso nell'offerta didattica della lingua greca.

PROGRAMMA Percorsi didattici per lo studio della lingua greca.BIBLIOGRAFIA I corsisti potranno avvalersi di un qualunque testo di grammatica

greca, tra quelli in uso nei licei.Ulteriori riferimenti bibliografici e testi di autori greci (in xerocopie) saranno forniti durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della lingua grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Piero TotaroTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell'AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, 15-17

Giovedì, 15-17OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente

fondata, dei complessi fenomeni linguistici riguardanti le varie parlate greche di età storica, utile ad acquisire rigorosa consapevolezza nell'offerta didattica della lingua greca.

PROGRAMMA Strumenti per lo studio della lingua greca.BIBLIOGRAFIA I corsisti potranno avvalersi di un qualunque testo di grammatica

greca, tra quelli in uso nei licei.

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Ulteriori riferimenti bibliografici e testi di autori greci (in xerocopie) saranno forniti durante il corso.

INSEGNAMENTO Tradizione cristiana e culture europeeSEDE LecceAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 / A

DOCENTE Valerio UgentiTELEFONO 0832294689 DIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 8-9

Mercoledì 8-9Venerdì 10-12Nel peridodo di lezioni, anche subito prima e subito dopo le lezioni medesime

OBIETTIVI DEL CORSO Far acquisireai corsisti la consapevolezza critica che la cultura europea si fonda su due pilastri: humanitas classica e messaggio cristiano. Sarebbe più corretto parlare di reinterpretazione cristiana della humanitas classica.

PROGRAMMA 1) Profilo storico della evoluzione del cristianesimo antico e medievale.

2) Il conflitto tra cultura cristiana e cultura classica.BIBLIOGRAFIA 1) a: appunti dalle lezioni

b) M. Simonetti – E. Prinzivalli, Storia della letteratura cristiana anticaoppure Cl. Moreschini – E. Norelli, Manuale di letteratura cristiana antica greca e latina.2) Gregorio di Nazianzo. Contro Giuliano l’Apostata: Orazione IV, a c. di L. Lugaresi, Nardini Ed., Firenze 1993.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Valerio UgentiRosanna GuidoPietro Giannini (suppl.)

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica per l'analisi e la progettazione di strumenti multimediali per l'insegnamento della matematica

SEDE Lecce

AREA 47, 49

DOCENTE Raffaele Vitolo

ORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi' 15.30-17.30 Fac. Ingegneria - La Stecca OBIETTIVI DEL CORSO Introdurre i partecipanti ai principali programmi utilizzati

nella didattica della Matematica: LaTeX (per la tipografia), Mathematica (per il calcolo simbolico), Matlab-Octave (per il calcolo numerico), ed una panoramica su altri software di interesse per la didattica della Matematica: Maxima, Yacas, ecc., nonche' una breve introduzione a Linux._Tutto il

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materiale didattico e' disponibile sul sito web del docente: http//poincare.unile.it/vitolo/SSIS.html Inoltre, il docente ha realizzato, in collaborazione con il Prof. F. Paparella del Dipartimento di Matematica, un CD contenente software gratuito per la matematica, che verra' distribuito ai partecipanti.

PROGRAMMA Lezione 1. Illustrazione di OpenCD, fornito agli studenti, con software gratuito di interesse per la didattica della Matematica. Introduzione alla videoscrittura in Matematica. I principali formati tipografici. Introduzione a LaTeX. I programmi per utilizzare LaTeX. Realizzazione di un compito in classe.Lezione 2. Realizzazione di una lezione in LaTeX sulla geometria analitica da presentare con videoproiettore.Lezione 3. Introduzione a Mathematica.Lezione 4. Utilizzo di Mathematica per la didattica della Matematica: disegno di funzioni, superfici, ecc., studio di funzioni.Lezione 5. Introduzione a Matlab-Octave.Lezione 6. Utilizzo di Matlab-Octave per la didattica della matematica: algebra elementare delle matrici, risoluzione di sistemi lineari, ecc..Lezione 7. Altri strumenti per la didattica della matematica: maxima, octave, yacas, ecc..

INSEGNAMENTO Didattica della matematica IIISEDE LecceAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47 A

DOCENTE Prof. Giuseppe CongedoDIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 15-17OBIETTIVI DEL CORSO Mettere in evidenza le difficoltà che si presentano

nell’apprendere i vari argomenti trattati e di approntare le strategie necessarie per superare le difficoltà

PROGRAMMA Programma di Didattica della Matematica IIIa.a. 2003-2004

Prof. Giuseppe Congedo(Classi 47 A)

(quarto semestre)Serie numeriche e serie di funzioni.Definizioni e proprietà. Serie convergenti divergenti ed oscillanti. Serie geometrica. Criterio di convergenza di Cauchy. Condizione necessaria di convergenza. Resto parziale ennesimo. Serie a termini positivi. Criterio di confronto. Criterio asintotico. Criterio di condensazione. Criterio della radice. Criterio del rapporto. Convergenza assoluta e convergenza semplice. Criterio di Leibniz. Serie di funzioni . Convergenza puntuale assoluta ed uniforme. Convergenza totale. Criterio di convergenza uniforme di Cauchy. Teorema di Weiestrass. Condizione necessaria di totale convergenza. Teorema sulla continuità della somma. Teorema di derivazione per serie. Teorema di integrazione per serie. Serie di potenze .Criterio di

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convergenza puntuale. Raggio di convergenza . Teorema di Cauchy -Hadamard. Teorema di derivazione di ordine k di una serie. Teorema di Habel. Serie di Taylor : definizioni ed esempi. Esempi di funzioni di classe C e non sviluppabili in serie di Taylor. Due condizioni sufficienti di sviluppabilità in serie di Taylor. Sviluppi in serie di Taylor di alcune funzioni elementari.Equazioni differenziali ordinarieIl problema di Cauchy. Teorema di Cauchy di esistenza ed unicità locale. Il teorema di esistenza ed unicità globale. Prolungabilità delle soluzioni. Risoluzione di alcuni tipi di equazioni differenziali del primo ordine in forma normale. Risoluzione di alcuni tipi di equazioni di ordine superiore al primo. Equazioni differenziali lineari. Integrale generale di un’equazione differenziale lineare. Equazioni omogenee a coefficienti costanti. Equazioni a coefficienti costanti con termini noti di tipo particolare.

BIBLIOGRAFIA N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, 2001, “Analisi Matematica Due”, Liguori Editore

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. G. Congedo, Prof. S. Rizzo, Prof.ssa A. Albanese

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della matematicaSEDE LecceAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A; 48A; 49 A

DOCENTE Prof. Giuseppe CongedoDIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 15-17OBIETTIVI DEL CORSO Mettere in evidenza le difficoltà che si presentano

nell’apprendere i vari argomenti trattati e di approntare le strategie necessarie per superare le difficoltà

PROGRAMMA Laboratorio di Didattica della Matematica (ind.fisico-inform.-mat.-)

a.a. 2003/2004 (terzo Semestre)Prof. Giuseppe Congedo

Teoria elementare della misura nel piano.Classe dei poligoni. Misura dei poligoni. Limitatezza di insiemi del piano. Misura interna e misura esterna. Misurabilità secondo Peano-Jordan. Caratterizzazione di insiemi misurabili. Insiemi di misura nulla. Estensione della teoria ad insiemi non limitati del piano. Caratterizzazione.Calcolo integrale per funzioni di una variabile.Calcolo integrale: somme inferiori e superiori, integrale inferiore e superiore, funzioni integrabili, condizione necessaria e sufficiente di integrabilità; integrabilità delle funzioni continue, integrabilità delle funzioni monotone, integrabilità delle funzioni generalmente continue (s.d.), somme alla Cauchy, limite di successioni generalizzate, proprietà delle funzioni integrabili, teorema della media integrale, teorema

179

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fondamentale del calcolo integrale. Integrale indefinito: metodi di integrazione indefinita: teorema di integrazione per parti, teorema di integrazione per sostituzione. Integrazione delle funzioni elementari. Calcolo degli integrali definiti, integrali impropri. Esercizi.Calcolo integrale per funzioni di due o più variabiliIntegrale di Riemann, integrabilità delle funzioni continue e proprietà dell'integrale. Insiemi normali del piano ed integrali doppi: integrali doppi su insiemi normali, insiemi limitati misurabili, proprietà di additività dell'integrale, teorema di riduzione per gli integrali doppi. EserciziSuccessioni di funzioniDefinizioni ed esempi. Convergenza puntuale e uniforme.: relazione fra le due convergenze. Teorema sulla continuità della funzione limite, teorema di passaggio al limite sotto il segno di integrale, teorema di passaggio al limite sotto il segno di derivata

BIBLIOGRAFIA P. Marcellini, C. Sbordone, 2002, “Analisi Matematica Uno”, Liguori Editore

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. G. Congedo, Prof. S. Rizzo, Prof.ssa A. Albanese

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica: Verifica e Valutazione SEDE LecceAREA Lingue StraniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45A / 46 A

DOCENTE Carmen INDIRLIDIPARTIMENTO Docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO Da concordare e definire con gli specializzandiOBIETTIVI DEL CORSO Gestire con consapevolezza e competenza il processo di

verifica e valutazione dell’insegnamento/apprendimento delle Lingue Straniere attraverso un approccio globale e integrato per una nuova cultura della valutazione

Acquisire e applicare competenze relative a criteri, procedure, tecniche e strumenti per monitorare e valutare il processo di insegnamento /apprendimento di una Lingua Straniera

PROGRAMMA Nel percorso formativo verranno illustrati i differenti tipi di valutazione, gli attori che la mettono in atto, gli oggetti di valutazione, con particolare riguardo all’analisi disciplinare, alla progettazione di prove di valutazione per le lingue straniere e agli strumenti implementabili su sistemi assistiti dalle Tic. Il percorso si articolerà in due fasi: Nella prima fase saranno offerti spunti di riflessione e di

confronto critico su uno dei più dibattuti temi della professione docente: quello della valutazione, con particolare riferimento al processo di verifica e valutazione dell’insegnamento/apprendimento delle Lingue Straniere.

Nella seconda fase, si utilizzerà la pratica didattica come stimolo di partenza e laboratorio di idee da approfondire e sistematizzare, fornendo elementi di riflessione mirati e occasioni di applicazione virtuale di tecniche e risorse.

Contenuti180

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1^ FASE: I nuovi scenari della valutazione- I vari aspetti della valutazione e le implicazioni che

essa ha nei percorsi e nelle situazioni didattiche- Riflessioni sui tre termini chiave: testare- misurare-

valutare- e sulla loro interazione- La funzione demotivante di una eccessiva

‘correzione’- Il ‘lavoro di riparazione’ come trattamento dei

problemi che sorgono durante l’uso linguistico interattivo

- La positività dell’errore: motivi razionali e intelligenti nella produzione di alcuni errori

- Come cambiano processi e strumenti di valutazione nella scuola delle competenze

- Dalla valutazione all’autovalutazione: il portfolio linguistico per una valutazione in progress ‘autentica’ e alternativa

- Condivisione di criteri e strumenti di valutazione in una prospettiva metacognitiva

2^ FASE: Progettazione di prove di valutazione per le Lingue Straniere

- Tipologie di valutazione e tipologie di prove- Validità e attendibilità degli strumenti di rilevazione- Definizione operativa degli obiettivi didattici- Strategie di somministrazione- Punteggio assegnato agli item- Matrici di punteggi- Raccolta ed elaborazione dei dati in funzione della

finalità della valutazione- Valutazione dell’apprendimento basato su sistemi

automatici- Progettazione e gestione di test assistiti da computer

Metodologia Il lavoro di gruppo sarà il format privilegiato nel quale si condivideranno esperienze, si elaboreranno strutture e strategie di mediazione in un confronto sistematico tra i contenuti da insegnare, i destinatari dell’insegnamento e le motivazioni dell’azione didattica.

BIBLIOGRAFIA Da definire in sede di incontri e di lezione

INSEGNAMENTO Civiltà BizantinaSEDE FoggiaAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Classe 52 A

DOCENTE Pasquale CorsiDIPARTIMENTO Scienze Storiche e SocialiORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, ore 12 – 14OBIETTIVI DEL CORSO Quadro generale della civiltà bizantina e suoi rapporti con il

mondo occidentale, in particolar modo con l’ Italia meridionale.PROGRAMMA Cultura e società a Bisanzio. Il Mezzogiorno d’ Italia durante il

dominio bizantino, in particolare per gli aspetti riguardanti la Puglia.

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BIBLIOGRAFIA 1) S. IMPELLIZZERI, Per antiche e per moderne carte, Biblios, Bari 2003;

2) P. CORSI, Ai confini dell’ Impero, Biblios, Bari 2002.PROPOSTA DI COMMISSIONE Pasquale Corsi (Presidente), Pasquale Rossi e Rosanna Bianco

(se non si tratta di esame modulare)

INSEGNAMENTO Teorie e Tecniche del Controllo dello StressSEDE FoggiaAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A - 30A

DOCENTE Antonietta CurciTELEFONO 080 / 5714255DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, 11.00-13.00

Venerdì, 15.00-16.00OBIETTIVI DEL CORSO Acquisizione dei fondamenti teorici e delle principali tecniche

di gestione dello stress, specialmente in riferimento all’ambito lavorativo e scolastico.

PROGRAMMA Eustress e distressLo stress e gli stressoriAppraisal e copingLe risorse individuali e gli stili di copingStess e malattiaLa riduzione degli stressoriGli interventi sull’ambienteGli interventi sulla personaIl sonnoLe tecniche di rilassamento

BIBLIOGRAFIA Farnè, M. (1999). Lo stress: Bologna: Il Mulino.Selezione di articoli a cura del docente.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Antonietta Curci (Presidente)Giannangela Mastrorilli (I membro)Giacinto Ricchetti (supplente)

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA CHIMICA ANALITICA

SEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE 13ADOCENTE PROF. COSIMINO MALITESTATELEFONO 0832297255

DIPARTIMENTO SCIENZA DEI MATERIALIORARIO DI RICEVIMENTO Per appuntamento presso Dipartimento di Chimica (Bari)OBIETTIVI DEL CORSO APPROFONDIMENTO MEDIANTE L’USO DI

APPLICAZIONI DI TEMI PROPRI DELLA DIDATTICA DELLA CHIMICA ANALITICA

PROGRAMMA Uso di fogli elettronici nella teoria generalizzata delle titolazioni. Esercitazioni. Richiami sulle mappe concettuali. Uso delle mappe concettuali nello sviluppo di unità didattiche. Esame di mappe concettuali,

182

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preparate preventivamente dagli studenti o disegnate durante la lezione, riguardanti argomenti da proporre ad allievi della Secondaria. Risorse didattiche disponibili nella Rete. Ruolo delle simulazioni di esperimenti.

BIBLIOGRAFIA R.Cervellati, D.Perugini, Guida alla didattica della Chimica nella Scuola Secondaria Superiore, Zanichelli (1991)Articoli da "La Chimica nella Scuola", SCI-Roma e da “Journal of Chemical Education” –ACS Siti INTERNET di interesse segnalati dal docente

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della lingua italianaSEDE LECCEAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A/50A

DOCENTE Annarita MigliettaDIPARTIMENTO Filologia, Linguistica e LetteraturaORARIO DI RICEVIMENTO venerdì ore 9-10OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di approndire i caratteri salienti del sistema

linguistico italiano e di guidare i docenti all’elaborazione di unità didattiche (e moduli) che prevedano la selezione dei materiali e l’individuazione di percorsi e strategie di insegnamento.

PROGRAMMA Definizione di un curricum di italiano (sulla base dei Programmi Ministeriali vigenti)Il ruolo della grammatica nell’insegnamentoStrategie e tecniche per lo sviluppo delle abilità linguisticheTendenze dell’italiano contemporaneoL’Unità didattica Analisi e produzione di materiali didatticiVerifica e valutazione delle competenze linguistiche

BIBLIOGRAFIA Calò R. e Ferreri S. (a c. di), Il testo fa scuola. Libri di testo, linguaggi ed educazione linguistica, Firenze, La Nuova Italia, 1997.Cardinale U. (a c. di), Insegnare italiano nella scuola del 2000, Padova, 1999.I programmi Ministeriali per la scuola mediaI programmi predisposti dalla Commissione BroccaLo Duca M., Lingua Italiana ed educazione linguistica, Roma, Carocci, 2003Manzotti E. e Ferrari A.(a c. di), Insegnare Italiano, Brescia, editrice La Scuola, 1994.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Miglietta-Filieri

INSEGNAMENTO Comprensione e produzione orale e scrittaSEDE LecceAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il

45-46 A

183

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gruppo) DOCENTE Prof.ssa Valeria Dell’EraORARIO DI RICEVIMENTO Su appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO - Acquisire tecniche e procedure didattiche relative alle

abilità di comprensione/produzione orale e scritta- Analizzare e saper utilizzare schemi e modelli operativi

didattici- Saper elaborare percorsi didattici miranti

all’acquisizione e allo sviluppo delle abilità linguistichePROGRAMMA - Abilità di base e abilità integrate, differenze fra oralità e

scrittura, forme del parlato- Comprensione orale: strumenti, classificazione delle

attività, fasi didattiche- Produzione orale: tecniche e strategie per la

conversazione, problematiche relative alla produzione orale in classi numerose

- Comprensione scritta: attività, tecniche e strategie didattiche applicabili alla lettura, fasi didattiche

- Produzione scritta: attività libere e guidate- Le abilità linguistiche all’interno di un percorso

didattico- Analisi di materiali didattici vari

BIBLIOGRAFIA Paolo E. Balboni Tecniche didattiche per l’educazione linguistica Utet 1998Susan Taylor AA. VV. Didactic notes – speaking, listening, reading, writing CPE 2001

PROPOSTA DI COMMISSIONE Da definire

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA CHIMICA ANALITICASEDE BARICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13/A

DOCENTE ANGELA TRAINITELEFONO 0805442022DIPARTIMENTO CHIMICAORARIO DI RICEVIMENTO 14.01.04 ore 17.15-19.30; 21.01.04 ore 17.15-19.30; 28.01.04

ore 17.15-19.30; 04.02.04 ore 17.15-19.30; 06.02.04 ore 17.15-19.30; 11.02.04 ore 17.15-19.30; 16.02.04 ore 17.15-19.30; 18.02.04 ore 17.15-19.30; 19.02.04 ore 15.00-17.15; 20.02.04 ore 17.15-19.30

OBIETTIVI DEL CORSO Obiettivo generale del corso sarà fornire gli strumenti metodologici di valutazione ed utilizzo dell'intero processo analitico come progressiva sequenza decisionale.In questa prospettiva si procederà ad analizzare le basi teoriche fondamentali riguardo agli equilibri degli ioni in soluzione, i fondamenti delle principali tecniche di analisi quali-quantitative, strumentali e non per giungere alla strategia essenziale per la messa a punto di un metodo di analisi.In particolare, gli specializzandi saranno posti in grado di acquisire i requisiti metodologici didattici riguardo a:· campionamento secondo le opportune metodiche;· scelta della tecnica analitica in funzione dei risultati richiesti, in termini di precisione, accuratezza ed economicità;

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· scelta del metodo di misura tenendo conto del numero delle analisi, delle interferenze, ecc.;· trattamento del campione con gli opportuni reagenti e apparecchiature;· esecuzione dell'analisi nell'ambito delle norme di sicurezza e di rispetto dell'ambiente, nonché sulla base delle necessarie operazioni di controllo sugli strumenti utilizzati;· elaborazione e presentazione dei dati analitici.

PROGRAMMA Introduzione alla Chimica Analitica Ruolo della Chimica Analitica nelle Scienze

Analisi qualitativa e quantitativaTipi di metodi di analisi quantitativa:

gravimetricititrimetricielettrochimicispettroscopicicromatograficichemometrici

Fasi tipiche di una analisi quantitativa:campionamentopreparazione del campionemisurapresentazione dei dati

Chimica delle soluzioni acquose La composizione chimica delle soluzioni acquose

Equilibrio chimico Metodi di analisi titrimetrici Alcuni aspetti generali della titolazione volumetrica

Soluzioni standardCalcoli volumetriciCurve di titolazione Indicatori

Trattamento dei dati Errore ed incertezza

ProbabilitàDistribuzione normaleStatistica univariataGradi di libertàAnalisi della varianzaTest t e test FScarto dei dati

Metodi potenziometrici Elettrodi di riferimento

Elettrodi di misuraUsi analitici dei metodi potenziometrici

Metodi spettrofotometrici Radiazione elettromagnetica

Processi di assorbimento, emissione e fluorescenzaUsi analitici dei metodi spettrofotometrici

INSEGNAMENTO GESTIONE E SICUREZZA DEI LABORATORI DIDATTICI

SEDE BariAREA AREA DELL’ARTE E DEL DISEGNO + TECNOLOGICOCLASSE/CLASSI 34A

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE prof. ing. Giuseppe CavoneTELEFONO Uff.: 0805963303

Fax: 0805963410DIPARTIMENTO Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di

Bari, via E. Orabona n.4, 70125 BariORARIO DI RICEVIMENTO In concomitanza delle lezioni, in funzione dell’orario e della

disponibilità degli studenti.OBIETTIVI DEL CORSO L’organizzazione e la gestione di un laboratorio sperimentale

dedicato alle attività didattiche richiedono scelte e revisioni che necessitano e contemporaneamente costruiscono un grande bagaglio di esperienze. Lavorare in un ambiente sicuro è diritto di ogni lavoratore, contribuire a renderlo sicuro è un dovere nei confronti di se stessi e del prossimo. L'applicazione di questo principio richiede la conoscenza da parte di ognuno delle norme di sicurezza che riguardano il proprio ambiente di lavoro ed il D.Lgs. 626/94 afferma la necessità di una adeguata formazione del personale.Questo corso ha lo scopo di dare indicazioni per la pianificazione, la realizzazione e la gestione di un laboratorio didattico nonché illustrare sia i principi fondamentali della sicurezza degli ambienti di lavoro (ed in particolare dei laboratori didattici), sia i rischi trasversali che si incontrano in ogni ambiente.

PROGRAMMA L’organizzazione del laboratorio didatticoI problemi del laboratorio sperimentale didattico, le variabili strutturali, didattiche e personali. La struttura del laboratorio, la sicurezza del laboratorio, gli aspetti didattici e la verifica dell’apprendimento. Le attrezzature e le esercitazioni, i requisiti di sicurezza degli strumenti di misura, la manutenzione.Gli aspetti legislativi e normativiLa legislazione riguardante la sicurezza e la sicurezza elettrica, Enti di normazione, normativa tecnica e regola d’arte, Direttive comunitarie per il materiale elettrico e le macchine, la marcatura CE, la certificazione e l’autocertificazione di prodotto, le imprese abilitate. Aspetti di carattere generale: definizioni, sicurezza e rischio; affidabilità e sicurezza, rischio indebito e fattore umano.Sicurezza elettricaEffetti della corrente elettrica sul corpo umanoElettrofisiologia, la soglia di sensibilità, tetanizzazione, arresto della respirazione, fibrillazione ventricolare, ustioni, limiti di pericolosità, pericolosità della corrente in funzione di: tempo, frequenza, forma d’onda, il corpo umano come conduttore, pericolosità della corrente elettrica con il percorso, la curva di sicurezza.Il terreno conduttore elettricoDefinizioni, il terreno conduttore elettrico, resistenza verso terra di una persona, tensione totale di terra, tensioni di passo e di contatto, l’impianto di terra.Contatti diretti ed indiretti

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Definizioni, misure di protezione contro i contatti diretti, classificazione dei sistemi elettrici sulla base della tensione, classificazione dei sistemi elettrici sulla base della messa a terra del neutro, protezione dai contatti indiretti nei sistemi TT, protezione dai contatti indiretti nei sistemi TN, protezione dai contatti indiretti nei sistemi IT.Misure e verifiche per la sicurezza degli impianti elettriciLa documentazione di riferimento. Gli esami a vista. Misure e prove sugli impianti elettrici: misura della resistenza di terra, misura della resistività del terreno, misura della resistenza dell’anello di guasto nel terreno, misura della resistenza dell’anello di guasto, verifica della efficacia dell’impianto di terra nei sistemi TT, misura delle tensioni di passo e di contatto, prova degli interruttori differenziali, verifica del collegamento delle masse all’impianto di terra, misura della resistenza di isolamento verso terra.L’impianto elettrico nel laboratorioQualificazione del personale, impianto di distribuzione, banchi di prova elettrificati, protezioni.VideoterminaliQualità e limiti del vedere, l’attenzione, la visione, leggibilità di testi. Protezione degli addetti al videoterminale (D. Lgs. 626/94), posto di lavoro al videoterminale, l’ambiente di lavoro.Esposizione a radiazioni ionizzantiIntroduzione e definizioni, interazione con la materia, effetti sul corpo umano, sorgenti di radiazioni, barriere protettive.Esposizione a raggio laserIntroduzione e definizioni, classificazione degli apparecchi laser, requisiti di sicurezza, rischi associati alla radiazione laser, effetti sugli occhi e sulla pelle, sistemi di protezione e norme di utilizzo.Esposizione a radiofrequenze e microondeInterazione del campo elettromagnetico con il tessuto biologico, effetti fisiopatologici sul corpo umano, limiti di esposizione, protezione.Esposizione a campi elettromagnetici a bassissima frequenzaLe sorgenti del campo elettromagnetico a bassissima frequenza, gli effetti del campo, limiti normativi.Il rischio incendioIntroduzione, informazioni preliminari, situazioni a rischio, prevenzione, mezzi estinguenti, tipo di incendio, procedure di emergenza, riferimenti normativi.Il rischio chimicoCaratteristiche del rischio chimicoInfiammabilità, reattività, tossicità, vie di penetrazione nell’organismo, livelli di esposizione, effetti combinati, fonti di pericolo.Caratteristiche delle sostanzeSostanze pericolose, identificazione ed etichettatura, esplosivi, sostanze comburenti e infiammabili, sostanze tossiche, sostanze nocive, corrosive, irritanti, sensibilizzanti. Agenti cancerogeni.Gestione del rischio chimicoInventario, stoccaggio, ventilazione, uso e manipolazione, agenti cancerogeni, emergenza, sorveglianza medica, frasi di rischio e consigli di prudenza.Il rischio biologicoBatteri, virus, funghi, parassiti, il rischio biologico e la sua gestione, adempimenti legislativi.RumoreL’apparato uditivo, pericoli connessi all’esposizione al rumore, la difesa acustica.

BIBLIOGRAFIA - Gorini, S. Sartori: “Il laboratorio didattico”, gennaio 1984

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- V. Carrescia: “Fondamenti di sicurezza elettrica”, Edizioni TNE, 1998.

- SAFELAB, La sicurezza nei laboratori: “Multimedia di formazione alla sicurezza nei laboratori” Istituto Nazionale per la Fisica della Materia, INFMedia Laboratori, 1999.

- UNI 10380:Illuminotecnica - Illuminazione di interni con luce artificiale, ottobre 1994

- Impianti a norme CEI – verifiche, Edizioni TNE, 2001.PROPOSTA DI COMMISSIONE prof.ssa Caterina Ciminelli

INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE BariAREA trasversaleDOCENTE Prof/ssa Angela CHIONNADIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e DidatticheTELEFONO 080 5714546ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 11-12,30OBIETTIVI DEL CORSO IL corso si propone di introdurre allo studio sistematico delle

pratiche valutative nelle situazioni educativo/formative scolastiche. In particolare, l’obiettivo riguarda l’acquisizione di competenze relative a significati, finalità, procedure attinenti alla valutazione dei processi educativi/formativi in situazione scolastica.

PROGRAMMA Parte istituzionale: La docimologia e lo sviluppo delle ricerca nel settore; l’evoluzione storico del significato di valutazione; la metodologia della ricerca valutativa; la riflessione comparata sugli studi docimologici nei vari paesi .Parte monografica: I metodi osservativi nella ricerca e nella valutazione. I modelli di valutazione delle azioni educative/formative.

BIBLIOGRAFIA L. Santelli Beccegato – B.M. Varisco, Docimologia. Per una cultura della valutazione, Guerini Associati, Milano, 2000.G. Elia (a cura di), La valutazione nel processo di insegnamento-apprendimento,Guerini, Milano 2003.L. Intrieri, Le prove oggettive nella valutazione scolastica, La Scuola, Brescia 1997.

Programma del corso di STORIA E FONDAMENTI DELLA MATEMATICA II

Prof. Innocente Candela

La geometria egiziana e babilonese. La geometria ellenica pre-euclidea: Talete, Pitagora, Ippocrate di Chio. Il primo libro degli Elementi di Euclide. La posizione del V postulato negli

Elementi. Analisi storico-critica della sistemazione euclidea della geometria. Il V postulato presso i Greci. Posidonio; Proclo. Il V postulato nel Rinascimento. J. Wallis; G. Saccheri; J.H. Lambert; A.M. Legendre; W. Bolyai. I fondatori della geometria non euclidea. La sistemazione di Hilbert della geometria.

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Questioni di non contraddittorietà, di indipendenza e di completezza. Una breve introduzione alle geometrie non euclidee.

Testi consigliati: Agazzi-Palladino La geometria non euclidea e i fondamenti della geometria,

Ed. La Scuola R. Trudeau La rivoluzione non euclidea, Ed. Bollati-Boringhieri M. Kline Storia del pensiero matematico Voll. I e II, Ed. Einaudi

Programma del corso di Fondamenti dell’Informatica

per l’Apprendimento a.a. 2002/2003

Prof. Mario Refice

Modulo: Fondamenti dell’Informatica per l’Apprendimento

Lezioni (15 ore)

Informatica come disciplina. Le applicazioni dell’Informatica. Reti informatiche: Internet; protocollo uniforme www. Funzioni principali del Sistema Operativo.Modello della macchina di Von Neumann: C.P.U. , Memoria centrale, dispositivi di I/O.Paradosso della macchina di Von Neumann: bootstrap, memoria RAM e ROM.Rappresentazione dei dati in memoria: rappresentazione dei caratteri, codice ASCII; rappresentazione dei numeri: sistema binario; conversione decimale-binario e viceversa. Rappresentazione dei suoni, delle immagini e dei filmati. Istruire il computer: linguaggi di alto livello; traduttori automatici.Diagrammi di flusso e algoritmi. Proprietà degli algoritmi. Linguaggi di programmazione.Esempi di semplici algoritmi. Diagrammi di flusso e codifica in Pascal.

Testo di riferimento: D.P.Curtin, K.Foley, K.Sen, C.Morin:”Informatica di base”, McGraw-Hill

Laboratorio (15 ore)

Windows: avvio e spegnimento del sistema; uso del mouse, il desktop, risorse del computer. Finestre: avvio di una applicazione; menù di contesto.Cartelle, files: collegamenti a file o cartelle; operazioni su cartelle e su files.Microsoft Word: avvio di Word; caratteristiche della finestra di lavoro. Creazione di un nuovo documento Word, modifica e salvataggio. Impostazione di pagina di un documento Word; formattazione del testo di un documento Word; operazioni sul testo di un Documento Word. Inserimento di elementi grafici (ClipArt, WordArt, grafici e tabelle)Lo Stile (definizione, assegnazione, intestazione). Controllo Ortografico. Il Dizionario dei sinonimi. Stampare un Documento Word.Microsoft EXCEL: introduzione ai Fogli Elettronici; tipologia di dati. Inserimento di formule e funzioni.Inserimento e gestione di grafici. Stampa di un foglio di lavoro o di parte di esso.Microsoft PowerPoint: creazione di una presentazione; inserimento di una nuova diapositiva e scelta del layout.Modifica di una diapositiva. Inserimento di testo in una diapositiva. Visualizzazione delle diapositive e presentazione in una sequenza predefinita.

Riferimento: dispense distribuite durante il corso

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Programma del corso di Fondamenti dell’Informatica

per l’Insegnamentoa.a. 2002/2003

Prof. Mario Refice

Modulo: Fondamenti dell’Informatica per l’Insegnamento

Lezioni (15 ore)

La tecnica dell’Istruzione programmata. Sua derivazione dalla Scienza del comportamento e dalla tecnologia dell’istruzione. Caratteristiche generale e specifiche dell’I.P.Esempi concreti di Istruzione Programmata. Sperimentazione in aula di semplici moduli di I.P. Discussione sul metodo: vantaggi e limiti di tale tecnica. Organizzazione logica di un modulo di I.P. Struttura dei frames. Problemi connesi con l’analisi della risposta. Struttura generale di un modulo didattico basato sulla I.P. Struttura lineare (Skinneriana) e struttura articolata (Crowderiana). Composizione dei frames. Risposte corrette e risposte errate. Rinforzo. Esempi e discussione.

Riferimento: dispense distribuite durante il corso.

Laboratorio (15 ore)Il pacchetto applicativo ToolBook Instructor: concetto di libro, proprietà della pagina, inserimento oggetti. Proprietà degli oggetti e delle pagine.Pulsanti di navigazione. Sfondo e inserimento immagini e testo. Interattività, elementi statici ed Hyperlinks. Sequenze di pagine. Pulsanti di comando e di risposta. Question Objects. Realizzazione concreta di un modulo didattico con l’uso di ToolBook Instructor.

Riferimento: dispense distribuite durante il corso.

Programma dei corsi“Fondamenti di informatica per l’apprendimento” - “Fondamenti di informatica per

l'insegnamento”Sede di Foggia - A.A. 2002-2003

Prof. Ing. Francecomaria Marino

Internet e il WWW. Che cos’è una home page. I protocolli di http, telnet, ftp. La comunicazione in videoconferenza e in e-mail. La navigazione e i motori di ricerca.

L’informatica oggi. La distinzione Hw e Sw. I sistemi informativi. L’informatica nel commercio, nell’industria, nel tempo libero, nella scienza nello spettacolo e nell’arte.

La numerazione posizionale. Numerazione binaria. Algoritmi di conversione fra basi. Il bit e il byte.

La multimedialità e i dati digitali multimediali. La digitalizzazione di numeri, testi, suoni, immagini (statiche e in movimento). Concetto di ipertesto e di ipermedia.

L’Algebra di Boole. Variabili e funzioni booleane (definizioni). Operatori (OR, AND, NOT, NAND, EXOR).

Il software: I livelli di linguaggio in un computer. Il linguaggio macchina, il sistema operativo, il software applicativo.

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L’hardware. Le componenti fondamentali di un elaboratore. Il bus (indirizzi-dati-controllo). Sincronizzazioni (bus sincrono, semisincrono, asincrono)

differenze e utilizzi. Il sistema di memoria. Memorie a semiconduttore: RAM, ROM, PROM, EPROM. Differenze

SRAM/DRAM. Memorie di massa (dischi) Memorie gerarchiche: la memoria virtuale e la cache, il principio di località temporale e spaziale

La CPU e i parametri usati per misurarne le prestazioni. I dispositivi di I/O: stampanti, mouse, tastiere, monitor, lettori di bande magnetiche, lettori di

dischi, tavolette grafiche, ecc. ecc.

L’uso di un PC. Famigliarizzare con mouse e tastiera. Il sistema operativo Windows. L’uso di finestre e della barra strumenti. Creare, nominare, spostare una cartella. Cercare file e cartelle nel disco con lo strumento trova. Cancellare e spostare un file. Il pannello di controllo.

La videoscrittura: MS winword.Avvio di Microsoft Word, Inserimento del testo, Inserimento ed eliminazione del testo per modificare un documento, Come annullare le modifiche, Salvataggio del documento, Spostare e copiare il testo per trascinamento, con i pulsanti, con i tasti di scelta rapida, con il menu a tendina, Applicazione della formattazione di carattere e paragrafo, cambiare l’allineamento dei paragrafi, definizione dei rientri, creazione dei rientri personalizzati con il righello, allineamento del testo con le tabulazioni, modifica della spaziatura tra i paragrafi, Impostazione delle pagine di un documento, creazione di intestazioni e piè di pagina, numerazione di diverse parti di un documento, inserimento di note a piè di pagina, Inserimento di colonne, inserimento di collegamenti di ipertestuali, Inserimento di segnalibri, Inserimento di riferimenti incrociati, Applicazione degli Stili. esercitazione pratica relazione verosimile. applicazione degli stili, applicazione della formattazione di carattere e paragrafo, comandi di scelta rapida, impostazione delle pagine di un documento, creazione di intestazioni e piè di pagina, numerazione di diverse parti di un documento, inserimento di colonne, inserimento di collegamenti di ipertestuali, inserimento di segnalibri, inserimento di riferimenti incrociati, applicazione degli stili. inserimento di immagini, modifica delle impostazioni immagini attraverso tutto il menu formato immagine.

I fogli elettronici: MS Excel. Immissione e modifica dei dati, spostamento e copia di celle sul foglio di lavoro, scrittura di semplici formule, Aggiunta di formule per i calcoli, utilizzo dei nomi delle celle e delle etichette per rendere le formule più comprensibili, Formattazione delle celle, formattazione dei numeri, Inserimento dei dati attraverso un modulo, Applicazione di un filtro per visualizzare, un insieme di record correlati, presentazione dei dati in un grafico, Tipi di grafici, Esempi di utilizzo di funzioni di controllo.

Presentazioni multimediali: MS PowerPoint: esportazione dei grafici dal programma excel al programmi powerpoint e word attraverso il copy and past e attraverso l’inserimento di oggetti, esercitazione: presentazione di una relazione di fine quadrimestre, salvataggio in modalità presentazione pps, animazioni, raggruppamento di oggetti, collegamenti ipertestuali, bottoni, inserimento di diapositive, utilizzo dello schema, transizioni di diapositive. Esportazione dei grafici dal programma excel al programmi powerpoint e word attraverso il copy and past e attraverso l’inserimento di oggetti, esercitazione: presentazione di una relazione di fine quadrimestre, salvataggio in modalità presentazione pps, animazioni, raggruppamento di oggetti, collegamenti ipertestuali, bottoni, inserimento di diapositive, utilizzo dello schema, transizioni di diapositive.

Ipertesti multimediali: Asymetrix Toolbookintroduzione, avvio di toolbook, modalità di esecuzione e selezione delle tipologie, full specialist: creazione guidata, le scelte, la distribuzione, il pannello frontale, gli oggetti le proprietà, un esempio di creazione guidata.

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esercitazione sull’applicazione full specialist riepilogo della lezione precedente, visualizzazione reader e writer, presentazione della schermata e visualizzazione di tools utili, catalog, browser property, browser page e browser object, background e foreground, visualizzazione di griglia e righelli, inserimento di semplici oggetti, hyperlink: automatic menu, utilizzo del pop up e del go to page, salto della pagina, utilizzo dei collegamenti esteri al book, pulsanti, proprietà grafiche, significato della “&” nella caption, utilizzo degli effetti di transizione. animazioni: definizione di un percorso, utilizzo di percorsi curvilinei, animation settings, utilizzo del trigger, raggruppamento di oggetti.esercitazioni. Esercitazione realistica a partire da dati. full specialist. inserimento grafico. collegamento ipertestuale di grafico. modifiche del backgrownd. inserimento di testo dal programma word. animazione di una immagine. inserimento di un filmato movie. inserimento di un clip sonoro. attivazione di un unico trigger. inserimento e modifica di una domanda a multiscelta.

Testo di riferimento: “Informatica di base-con CD-ROM” (D. P. Curtin, K. Foley, K. Sen, C. Morin), Ed. Mc Graw-Hill

Il docente del corso, Prof. Ing. Francescomaria Marino

Corso di PEDAGOGIA GENERALEa.a.2002-03

La docente del corsoProf.ssa L. Santelli Beccegato

Programma Analisi critica del discorso pedagogico e delle istituzioni educative

Approfondimenti dei significati, ragioni, finalità educative nell’età contemporanea.

Le metodologie di lavoro saranno critico-espositive e partecipative con l’intento di far emergere conoscenze ed esperienze pregresse dei corsisti.

Saranno valorizzate connessioni intra e interdisciplinari

BibliografiaL. Santelli Beccegato, “Interpretazioni pedagogiche e scelte educative”, La Scuola, Brescia 1998.M. Tarozzi ( a cura di), Pedagogia generale, Guerini, Milano 2001

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE“Progettare il parallelismo valutativo: conoscere,

comprendere e costruire i modelli della programmazione didattica”

SEDE BariAREA COMUNEDOCENTE Prof/ssa Angela CHIONNAORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 11-12,30.RAGIONI E OBIETTIVI

La necessità di comprendere i problemi che caratterizzano i percorsi valutativi a qualsiasi livello essi avvengano e in qualsiasi luogo essi si sviluppano, sottolinea l’attenzione alla programmazione e a tutte le modalità attuative in grado di favorire il più alto livello qualitativo del processo di insegnamento-apprendimento.In particolare le attività di laboratorio intendono aiutare gli specializzandi ad:- Approfondire la correlazione esistente tra modelli di

valutazione e modelli di programmazione;

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- Approfondire i modelli delle programmazioni più diffusi nelle attività di insegnamento e maggiormente codificati negli studi più recenti;

- Sperimentare la decostruzione e la costruzione di programmazioni.

PROGRAMMA - La storia della progettazione nella cultura scolastica italiana e nella legislazione vigente:

- La scuola dell’autonomia ed i nuovi sviluppi delle attività progettuali.

- La programmazione per obiettivi.- La programmazione per concetti.- La programmazione modulare.

PROVA FINALE Lo studente risulterà idoneo se avrà frequentato le attività di laboratorio e se avrà svolto con profitto la prova finale consistente nella valutazione e nel commento critico di una programmazione già strutturata.

STRUMENTI DI LAVORO - Ricerca sul web della necessaria documentazione legislativa relativa alla progettazione.

- Raccolta di programmazioni già in uso nella scuola.- Materiale cartaceo di documentazione e consultazione

fornito dal docente.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica delle Scienze (settore abiologico)SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Prof. Angelo VarolaDIPARTIMENTO Scienza dei Materiali - Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 10-11 e su appuntamento telefonico/e-mailOBIETTIVI DEL CORSO Potenziare le conoscenze specifiche delle discipline Geo 1-4-5-

6-7,richiamarne i concetti di base attraverso esperienze didattiche in laboratorio in modo da stimolare le capacità di osservazione e di descrizione dei candidati.

PROGRAMMA Le scienze della terra,introduzione alladinamica crostale e storia della terra,minerali e loro classificazione,le rocceignee,metamorfiche e sedimentarie,calore interno,vulcani,plutoni.Espansione dei fondi oceanici,tettonica delle placche,deformazioni della crosta terrestre,processi sedimentari.Degradazione atmosferica erosioneFossili,evoluzione e stratigrafia-Decadimento radioattivoe datazioni assolute e relative.Ere geologiche.Carte geografiche.topografiche e geologiche.

BIBLIOGRAFIA E.L.Palmieri-M.Parotto"Capire la terra" Ed.Zanichelli.-A.Bosellini "LeScienze della Terra" Ed.Bovolenta-Mottana-Crespi,Liborio "Minerali e Rocce" Ed.Mondadori.

PROPOSTA DI COMMISSIONE A.Varola-Sergio Negri

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Chimica GeneraleSEDE BariAREA Scienze Naturali

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13 A

DOCENTE Potenzo GiannoccaroE-MAIL [email protected] 080-5442093ORARIO DI RICEVIMENTO lunedì-mercoledi OBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende fornire:

a) gli elementi indispensabili per programmare ed eseguire in

modo corretto gli esperimenti nel campo della didattica della

chimica, in modo tale che i concetti di base di questa disciplina

vengano appresi facendoli emergere direttamente dagli

esperimenti stessi;

b) le procedure e le modalità per scegliere tra i vari esperimenti

che si possono condurre, quelli più significativi, di più facile

realizzazione e possibilmente privi di rischi per gli allievi;

c) stimolare i corsisti a formulare dei modelli pratici per

l’illustrazione e l’acquisizione delle leggi della chimica.

PROGRAMMA Funzione del laboratorio nella didattica della chimica; Norme di sicurezza nei laboratori e responsabilità del docente e degli studenti; Primi soccorsi in caso di incidente; Stoccaggio e smaltimento dei rifiuti prodotti in laboratorio; Leggi fondamentali della chimica e esperimenti da realizzare per la loro verifica; Modelli su scala macroscopica per evidenziare che quantità in grammi pari alle masse atomiche relative contengono un ugual numero di particelle; Trasformazioni della materia e verifica sperimentale; Leggi dei gas e loro verifica; Equilibri chimici ed esperienze significative per illustrare il principio di Le Ch’atelier;Cinetica chimica e esperimenti da realizzare; Pile e aspetti termodinamici

BIBLIOGRAFIA 1) “Il laboratorio di Chimica”, Mario Consiglio , Vincenzo Frenna, Santino Orecchio, EDISES; 2) Esercitazioni di Chimica, M.J. Sienco, R.A. Plane, S.T. Marcus, Piccin editrice; 3) Appunti e fotocopie date a lezione

PROPOSTA DI COMMISSIONE P. Giannoccaro; M. Capitelli;

INSEGNAMENTO Storia e Fondamenti della Matematica IIISEDE LecceAREA 2CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Indirizzo Fisico-Informatico-MatematicoClasse 47/A IV Ciclo ( III Semestre )

DOCENTE Vincenzo Conserva

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E-MAIL [email protected] Dipartimento di Matematica Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì ore 11 - 13OBIETTIVI DEL CORSO Fare apprendere le origini e gli sviluppi del calcolo infinitesimale

per una più efficace e completa presentazione didattica . PROGRAMMA Archimede e il metodo di esaustione - Commentatori e

continuatori di Archimede – Il metodo degli indivisibili – Il problema delle tangenti e la derivata – Velocità e derivata – Il teorema di inversione – Isaac Newton – Gottfried Leibniz

BIBLIOGRAFIA G. Castelnuovo, Le origini del calcolo infinitesimale nell’era moderna, FeltrinelliCarl C. Boyer, Storia della Matematica, Isedi

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Storia e Fondamenti della Matematica

SEDE LecceAREA 2CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Indirizzo Fisico-Informatico-MatematicoClassi 47/A, 49/A IV Ciclo ( III Semestre )

DOCENTE Sebastiano RizzoE-MAIL [email protected] Dipartimento di Matematica Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì ore 11 - 13OBIETTIVI DEL CORSO Conoscere le principali e più recenti teorie sull’apprendimento

della Matematica. Acquisire tecniche e strategie per l’attuazione di una efficace programmazione didattica.

PROGRAMMA Caratteristiche generali di una unità didattica di Matematica.Problematiche dell’insegnamento e dell’apprendimento della Matematica.Come progettare una u. d. ; esempi : programmazione lineare, il concetto di limite, le coniche, le isometrie, massimi e minimi, integrale di Riemann.

BIBLIOGRAFIA Speranza, Matematica per gli insegnanti di Matematica, ZanichelliSpotorno-Villani, Mondo reale e modelli matematici, Guida all’insegnamento della Matematica nelle scuole secondarie superiori, La Nuova ItaliaScaglianti-Zwirner - , Pensare la Matematica, Vol. 1, 2, 3S. Rizzo, Dispense del corso

INSEGNAMENTO Didattica dei Movimenti AutoreferenzialiSEDE FOGGIAAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI 29/A, 30/ADOCENTE Prof. FRANCESCO FISCHETTIE-MAIL [email protected] Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Foggia

Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e SportiveORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 11.00 – 12.00 OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di presentare l’orientamento didattico basato

sul caratere autoreferenziale del movimento umano. Verrà considerata la centralità della semantica del movimento la

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quale, attraverso segni e messaggi corporei/motori, orienta forme educative verso il contesto extralinguistico e l’espressione corporea;

PROGRAMMA Le Boulch J.: “Il carattere espressivo del movimento”Linguaggio motorio: simbolo e comunicazione L’espressione del Sé e referenzialità nella didattica del movimentoPercezione e rappresentazione di SéComunicazione gestuale, espressione gestualeAutoreferenzialità: Sé – altro/iLa ricerca di significato: concetto “bruneriano” applicato alla didattica del movimentoLa didattica autoreferenziale: dalla prestazione all’essere al mondoPercorsi didattici individuali e di gruppoEsiste una metodologia per la didattica “autoreferenziale”?Progetti didattici sulla autoreferenzialità

BIBLIOGRAFIA Berthoz A., Il senso del Movimento, Mc Gow Hill, MilanoLe Boulch J., Verso una scienza del Movimento Umano: introduzione alla Psicocinetica, Armando, Roma

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Fischetti Francesco, Prof. Radogna Donato, Suppl. Prof. Antonello Bellomo,

INSEGNAMENTO Didattica delle Scienze (settore abiologico)SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Prof. Sergio NegriE-MAIL [email protected] 0832297563DIPARTIMENTO Scienza dei Materiali - Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 10-11 e su appuntamento telefonico/e-mailOBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di richiamare i concetti base dei diversi

settori delle scienze della terra e di suggerire modalità di insegnamento di tipo deduttivo

PROGRAMMA Lo studio della Terra solida: metodi geologici, petrologici, geochimici, geofisici. Bilancio termico della Terra. I terremoti, l’interno della Terra e le placche. La deriva dei continenti. I principali moti della Terra. Campo gravitazionale e magnetico della Terra. La tettonica globale. Le deformazioni della crosta terrestre. Elementi della Terra fluida: il mare, l’atmosfera, il clima. Le acque sotterranee e il carsismo. Elementi di cartografia.

BIBLIOGRAFIA A. Bosellini, Le Scienze della Terra, Italo Bovolenta editore, 1986;F. Press, R. Siever, Introduzione alle Scienze della Terra, Zanichelli, 1994;

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P. Kearey, F. j. Vine, Tettonica Globale, Zanichelli, 1998;P. Gasparini, M. S.M. Mantovani, Fisica della Terra, Liguori editore, 1981;dispense fornite dal docente

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. S. Negri, Prof. A. Varola

Programma di Didattica della Chimica Prof. Ciccarese Antonella

L'area scientifica: evoluzione della ricerca didattica in ambito scientifico e quadro generale del curriculo di Scienze (CNS, La Chimica nella Scuola, Gennaio-Febbraio 2001). Il decalogo didattico di Alex Jonstone (Editoriale CNS, La Chimica nella Scuola, Gennaio-Febbraio 1998). “Non ingolfare le menti” (Edit. CNS, Maggio-Giugno 1996). Criteri di scelta nell’adozione di un buon testo di Chimica. Progettazione e Metodi di attuazione della Didattica nell’insegnamento della Chimica. L’attività “Problem Solving”. Il Programma di Chimica per il biennio ITI. Suggerimenti per la stesura dei piani di lavoro: organizzazione strutturale ( Unità Didattiche ), prerequisiti, obiettivi, contenuti, linee generali di metodologia, attività di laboratorio. Sperimentazione del Progetto ChemCom per l’insegnamento della Chimica (CNS, Novembre-Dicembre 1999): l’apprendimento delle conoscenze di base attraverso la trattazione di problemi inerenti la realtà quotidiana.Sistemi e Sostanze. Definizione di fase. Unità Didattica: Le proprietà fisiche della materia ed unità di misura: prerequisiti, obiettivi, metodologia, attività pratiche, problem solving, verifiche. Uso del picnometro per la determinazione della densità di un solido e di un liquido. Unità Didattica: miscugli omogenei ed eterogenei. Le separazioni e le trasformazioni della materia. Metodi fisici di separazione: filtrazione, centrifugazione, cromatografia, distillazione, estrazione.Attività di modellizzazione nell'ambito della chimica di base (CNS Gennaio-Febbraio 2001): strategia "costruttivista" per la costruzione di un modello particellare; il laboratorio nella nuova strategia didattica. Attività pratiche: studio della fusione e solidificazione del tiosolfato di sodio. Novak, le mappe concettuali e l'insegnamento scientifico (CNS Marzo-Aprile 1998).Contrastare in classe le concezioni difformi: un’iniziativa della Royal Society of Chemistry (CNS, Gennaio-Febbraio 2001). Sulla correttezza di alcuni libri di testo di chimica per la scuola secondaria superiore (CNS Maggio-Giugno 1997).Gli stati fisici della materia: problemi relativi alla Didattica a livello di istruzione obbligatoria (CNS, Maggio-Giugno 1996): gli stati fisici della materia, definizioni e limiti di applicabilità dei termini; cambiamenti di stato fisico: problemi didattici e loro risoluzione attraverso esperienze realizzabili in sede scolastica. Collegamenti con il modello particellare. La definizione di ebollizione, una proposta didattica: considerazioni sulla definizione di concetti chimici; costruzione del concetto di ebollizione. Percorso didattico per la definizione dell'ebollizione dell'acqua (CNS Gennaio-Febbraio 1998).Unità didattica: Le interazioni Energia-Materia.Ipotesi per il Curricolo di Chimica (CNS Novembre-Dicembre 2000): le leggi macroscopiche della Chimica e la concettualizzazione della fenomenologia chimica nella scuola di base e nella

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secondaria superiore. Riflessioni su alcuni concetti fondamentali della chimica: il concetto di sostanza; il concetto di composto; il concetto di elemento. I gas.Unità Didattica: Proprietà chimiche della materia. Le Reazioni Chimiche. Considerazioni sul concetto di reazione chimica (CNS, Marzo-Aprile 1998). Attività pratiche: reazione di dissoluzione del marmo. Sintesi di CuSO4.5H2O e cristallizzazione del sale; sintesi di BaSO4 e separazione

meccanica di un solido da un liquido. Sistemi di filtrazione. Pompa da vuoto ad acqua. Unità Didattica: L'Equilibrio Chimico. Spostamento di equilibrio al variare della temperatura. Spostamento di equilibrio al variare delle concentrazioni. Unità Didattica: la Nomenclatura chimica: i composti. Attività pratiche: formazione di ossido e di idrossido di magnesio a partire dal metallo; formazione di idrossido di calcio a partire dal metallo; formazione dell'idrossido di sodio a partire dal metallo. Unità didattica: La Composizione della materia: dalle Leggi ponderali al primo modello di atomo. Problem solving: Verifica sperimentale della Legge di Lavoisier. Principio di Avogadro ed introduzione del concetto di "molecola". Le formule molecolari. Attività pratiche: determinazione della massa atomica e della massa molecolare delle sostanze gassose attraverso la misura della densità dei gas.Unità Didattica: Lo stato disordinato della materia: i gas. Le Leggi dei Gas. Unità di misura della pressione. Attività pratiche (conduzione di dimostrazioni sulle leggi dei gas): Determinazione della massa molare di sostanze gassose o facilmente gassificabili con il metodo di Victor Meyer. Dipendenza del Volume di un gas dalla Pressione, in condizioni di massa e temperatura costanti. Verifica sperimentale della legge di Boyle con manometro ad U a tubo aperto. Determinazione della massa molare di un gas in base alla velocità di diffusione (Legge di Graham).Unità didattica: Struttura atomica e sistema periodico. Attività pratiche di laboratorio: proprietà fisico-chimiche dei metalli alcalini. Conduzione di saggi alla fiamma.Proprietà ossidanti degli alogeni.Unità Didattica: il Legame chimico. Analisi di alcune proprietà fisiche: temperature di ebollizione degli idruri del IV e VI gruppo. Unità Didattica: forma e polarità delle molecole, legami intermolecolari. Attività pratiche: solubilità e miscibilità di liquidi. Unità Didattica: Molecole e Moli. Esperienze didattiche: molecole, moli e…..pastine (CNS, Novembre-Dicembre 2000). Unità Didattica: le formule e i nomi dei composti. Unità Didattica: le equazioni chimiche. Unità Didattica: le soluzioni. Unità Didattica: Acidi e Basi. "Quale concetto di acido e base nella parte terminale dell'obbligo scolastico?" ( CNS Maggio-Giugno 2001). Problem solving: come diluire un acido (CNS Novembre-Dicembre 1996). Il Laboratorio di chimica in classe: una proposta per esaltare l’efficacia delle lezioni di chimica (CNS Maggio-Giugno 1998). La sicurezza in laboratorio. Modulo: Energetica, cinetica ed equilibrio delle reazioni. Equilibri di solubilità: influenza della temperatura sulla solubilità; influenza del pH sulla solubilità degli idrossidi di metalli poco solubili. Equilibri di complessamento. Attività pratiche: processi di precipitazione e risolubilizzazione di AgCl. Unità Didattiche: Aspetti Energetici dei sistemi chimici. Criteri di spontaneità delle reazioni. Esperienza di determinazione di entalpie di processi di solubilizzazione (di NaOH in acqua), di neutralizzazione ( di NaOH con HCl).

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Unità Didattica: Cinetica Chimica. Studio della velocità di reazione del permanganato con acido ossalico. Influenza dello sviluppo della superficie di contatto sulla velocità di reazione. Le marmitte catalitiche. Profilo di una reazione con e senza catalizzatore.Unità Didattica: Trasferimento di elettroni e reazioni di ossido-riduzione. Unità Didattica: Elettrochimica. Definizione di "Equivalente" di specie chimiche ossidanti e di riducenti. Celle galvaniche. Le pile in pratica. Pile e ambiente. Elettrolisi di soluzioni acquose. Elettrodeposizione di metalli (galvanotecnica). Corrosione, passivazione e protezione di metalli. Attività pratica di laboratorio: Costruzione di una pila Daniell.

PROGRAMMA PREVISTO DI LABORATORIO DI FISICA II.2003 - 2004

Prof. Vincenzo Augelli.

Esperimento 1: studio della capacità termica di un calorimetro. Analisi dei dati. Esperimento 2: misura della resistenza interna di un voltmetro e di un amperometro. Analisi dei dati. Esperimento 3: verifica della legge di Ohm; resistenze in serie e in parallelo. Analisi dei dati. Esperimento 4: dipendenza della corrente dalla tensione applicata ad un conduttore non ohmico; caso della lampadina a incandescenza. Analisi dei dati. Esperimento 5: studio della scarica di un condensatore; condensatori in serie e in parallelo. Analisi dei dati. Esperimento 6: misura della distanza focale di una lente sottile mediante l’uso della legge dei punti coniugati. Analisi dei dati. Esperimento 7: misura dell’indice di rifrazione. Analisi dei dati.

INSEGNAMENTO Fondamenti di Filologia classicaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52 A

DOCENTE Renata RoncaliTELEFONO 080-5714226DIPARTIMENTO Scienze dell’AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO martedì, ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO Insegnamento dei Fondamenti di Filologia classica. Teoria e

prassi.PROGRAMMA Argomenti di studio: Enciclopedia e Filologia – Scoperte e

riscoperte recenti di manoscritti – Storia della tradizione del testo di un autore latino: Virgilio – Storia della tradizione di un corpus di scrittori greci di narrativa – Papiri e codici medievali – Casi di doppie redazioni – Tradizione diretta e tradizione indiretta a confronto – L’interpolazione – Vari tipi di errori e modifiche nella tradizione manoscritta – Dagli strumenti tradizionali ai nuovi strumenti informatici per l’analisi dei testi classici.

BIBLIOGRAFIA L.D. Reynolds e N.G. Wilson, Copisti e filologi. La tradizione dei classici dall’antichità ai tempi moderni, Padova, Antenore.M.L. West, Critica del testo e tecnica dell’edizione, Palermo, L’Epos.M. Scialuga, Introduzione allo studio della filologia classica, Alessandria, Ed. dell’Orso.E.G. Turner, Papiri greci, Roma, Carocci.

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PROPOSTA DI COMMISSIONE

R. Roncali, C. Petrocelli, G. Mastromarco

Metodologia e didattica della storia

Antonio Brusa

PROGRAMMA

1. Finalità dell'insegnamento della storia: tradizione ottocentesca e problemi contemporanei

2. Il programma di storia italiano. Cenni storici. Il programma Moratti e sue differenze principali con i programmi attuali

3. Gli strumenti dell'insegnamento: il manuale. Cenni storici. Uso didattico

4. Gli strumenti dell'insegnamento: il laboratorio didattico.

5. Storia e intercultura: punti di vista, problemi attuali, proposte di soluzione

6. Gli stereotipi nell'insegnamento della storia.

7. Storia mono e pluridimensionale

8. La lettura didattica dei contenuti: la preistoria e la storia antica

9. Il Medioevo

10. L'età contemporanea

IL testo in adozione è AA VV., La terra abitata dagli uomini, Progedit, Bari 2000; inoltre gli articoli fotocopiati e consegnati durante le lezioni.

INSEGNAMENTO STORIA DELLE ISTITUZIONI E DELLA SOCIETÀ GRECA

SEDE FOGGIAAREA INDIRIZZO LINGUISTICO LETTERARIOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE PIETRO COBETTO GHIGGIADIPARTIMENTO Docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 18 febbraio 2004 h.17,30-18,30

Venerdì 26 marzo 2004 h.17,30-18,30Mercoledì 31 marzo 2004 h.17,30-18,30Lunedì 5 aprile 2004 h.15,30-17,00Altri orari possono essere concordati direttamente con il docente prima delle lezioni

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: fornire una panoramica esauriente dei fenomeni giuridici dell’antica Grecia, collocata nell’op-portuno contesto storico e sociale, rilevando analogie e differenze in rapporto ai sistemi giuridici occidentali moderni e contemporanei.

200

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- Contenuti: 1) una serie di lezioni circa i lineamenti generali della storia greca e delle istituzioni dalle origini sino alla fine del V secolo a.C., cui si aggiungera una breve introduzione sugli eventi sino alla morte di Alessandro Magno (323 a. C.);

2) l’analisi dei più salienti istituti giuridici attici, con particolare riguardo al diritto privato:- La nozione di diritto e la nascita delle sue categorie nel

pensiero dei Greci.- La conoscenza dei diritti della Grecia Classica: una

prospettiva “ateno-centrica”.- La demokratia rappresentativa e le sue strutture: l’eredità di

Atene classica?- La sovranità del tribunale nell’Atene di età classica: modello

anglosassone e ruolo della volontà popolare.- Devolution e regionalismo nell’Atene del IV secolo a.C.:

“Atene maestra dell’Ellade”, tribunali e “beghe” di paese.

Per l’esame finale saranno richieste:a) Conoscenza dei principali eventi della storia greca sino alla

morte di Alessandro Magno (323 a.C.), per il cui studio si consiglia la consultazione di:D. Musti, Introduzione alla storia greca, Ed. Laterza, Roma-Bari 2003, pp. 1-186a cui per una valida sintesi potrà essere affiancatoD. Lotze, Storia Greca, Ed. Il Mulino-Universale Paperbacks, Bologna 1998

b) Conoscenza degli argomenti svolti a lezione, che saranno integrati da sezioni tratte dai seguenti testi e fornite dal docente:A. Biscardi, Diritto greco antico, Milano 1982, pp. 249-272A. R. W. Harrison, Il diritto ad Atene, I, La famiglia e la proprietà, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2001, pp. 1-63

c) Lettura in italiano della V orazione di Iseo, la cui traduzione sarà direttamente fornita dal docente ai frequentanti il corso. A puro titolo di riferimento, il testo seguito sarà: Iseo. Contro Leocare (Sulla successione di Diceogene), Ed. ETS, Pisa 2002, pp. 87-101.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: saranno fornite durante le lezioni.

DATE APPELLI - I Appello da stabilire- II Appello da stabilire- Appello straordinario da stabilire

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pasquale CORSI e Pierpaolo ROSATI

DIDATTICA DELLA MATEMATICA III201

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Classe 47AIV semestre

Prof.ssa Margherita BarilePROGRAMMA

Il corso intende proporre alcune tematiche attuali riguardanti la ricerca e la sperimentazione didattica in matematica. Verranno trattati, alla luce di recenti pubblicazioni, i seguenti argomenti:La matematica nella divulgazione.I problemi didattici dell’algebra, della logica e della geometria.Proposte innovative per l’insegnamento della matematica.Il ruolo della storia nell’insegnamento della matematica. Matematica e internet.L’insegnamento della matematica nel mondo.Il materiale bibliografico di complemento alle lezioni (articoli, appunti) sarà distribuito in aula durante il corso.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCIENZE I°SEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60 A

DOCENTE PROF. MORESI MARCOE-MAIL [email protected] 080 5442599 - FAX: 080 5442591DIPARTIMENTO GEOMINERALOGICO, CAMPUS UNIVERSITARIO

ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI E MARTEDI, ORE 11 – 13 (orario provvisorio, in attesa di conoscere l’orario delle lezioni e la disponibilità temporale degli specializzandi)

OBIETTIVI DEL CORSO Illustrazione, impostazione ed esecuzione di sperimentazioni pratiche a supporto della didattica delle Scienze della Terra.

PROGRAMMA Richiami su: stato cristallino della materia, reticolo cristallino, simmetria nei cristalli. Applicazioni pratiche su descrizione, individuazione e rappresentazione grafica degli elementi di simmetria; proiezioni stereografiche.

Composizione del Pianeta Terra. Richiami sui processi genetici di minerali e rocce. Aspetti macroscopici e caratteri sensoriali utili al riconoscimento. Modalità di descrizione.

Caratteri fisici di minerali e rocce (densità, peso specifico, durezza, plasticità,…), aspetti applicativi, esperienze didattiche di metodi analitici.

Caratteri chimici di minerali e rocce, esperienze didattiche di analisi qualitative di diagnosi preliminare e di analisi quantitative con metodi ponderali e volumetrici.

Le radiazioni elettromagnetiche (con particolare riferimento ai raggi X) nell’analisi di minerali e rocce. Esperienze ed

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applicazioni in Diffrattometria RX e Fluorescenza RX. Nozioni sui processi radioattivi e sulle loro applicazioni

(Scienze della Terra, Archeometria,…). BIBLIOGRAFIA Appunti estraibili dalle lezioni e dalle sperimentazioni.

INSEGNAMENTO Tecniche di valutazione del comportamento linguisticoSEDE BariAREA LINGUISTICO - LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A - 50A

DOCENTE MARIA ROSARIA DE FANOE-MAIL [email protected] 080/5714750 DIPARTIMENTO Dipartimento di Linguistica, Letteratura e filologia modernaORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso si propone di fornire la consapevolezza professionale attraverso ipotesi e suggerimenti per l’individuazione di strumenti che facilitino forme di accertamento degli appr endimenti linguistici.Esso mira, inoltre, a sollecitare riflessioni sui problemi che riguardano la valutazione scolastica.

- Contenuti:

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:INSEGNAMENTO Didattica della BiochimicaSEDE BARIAREA Scienze NaturaliCLASSE 60ADOCENTE Annalisa De PalmaE-MAIL [email protected] 0805442786DIPARTIMENTO Farmaco-biologico, I pianoORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì ore 11.00 / 12.00 OBBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende fornire indicazioni didattiche per

l’insegnamento delle principali classi di molecole biologiche e delle loro trasformazioni nella dinamica cellulare.

PROGRAMMA La cellula ed i suoi compartimenti. Zuccheri. Lipidi. Nucleotidi. Amminoacidi. Proteine. Enzimi. Il metabolismo. Glicolisi e fermentazione. Ossidazione degli acidi grassi. Ciclo di Krebs. Catabolismo degli amminoacidi. Catena di trasporto degli elettroni e

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fosforilazione ossidativa. Fotosintesi. DNA. RNA. Trascrizione e traduzione.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

De Palma AnnalisaTricarico Domenico

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di guida e gestione dei gruppi e delle attività gruppali

SEDE FoggiaAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI 29A; 30A.DOCENTE Annamaria PetitoDIPARTIMENTO Scienze Mediche e del Lavoro sez. di Psichiatria. Università degli

Studi di Foggia.ORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi’ ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO -Analisi delle dinamiche di interazione e comunicazione come

sistema vitale del gruppo.-Conoscenza e applicazione di tecniche educative atte all’assimilazione di processi funzionali e disfunzionali del gruppo.- Acquisizione di competenze necessarie alla gestione dei gruppi e delle attività gruppali.

PROGRAMMA Definizione e caratteristiche dei gruppi.Identità sociale e bisogno di appartenenza.Processi di formazione dei gruppi.Interazione nei gruppi.Scelta delle strutture di comunicazione.Ruoli e atteggiamenti dei membri del gruppo.Costruzione delle norme.La leadership.Funzionalità e disfunzionalità del gruppo. Il gruppo come strumento e luogo di lavoro.Il contatto intergruppi.

BIBLIOGRAFIA Voci A: Processi psicosociali nei gruppi. Editori Laterza. Bari, 2003.Speltini G: Stare in gruppo. Il Mulino, Bologna, 2002.Remocker AJ & Storch ET: Gesto come parola. Edizioni Omega, Torino, 1983.Bellomo A: Psicologia Medica e Abilità Relazionali. Minerva Medica, in press.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

A. Petito; A. Bellomo.

Programma del corso SSIS Laboratori Didattici Di Chimica AnaliticaProf. Caselli

Scopo del laboratorio di Chimica Analitica. Progettazione delle esperienze didattiche. Preparazione delle esperienze. L’analisi qualitativa inorganica come mezzo per la comprensione degli equilibri chimici. I esperienza: Preparazione della soluzione alcalina e analisi di alcuni anioni.II esperienza . Analisi di una miscela di cationi. Concetto di solubilità e di azione di massa. Relazione tra solubilità e prodotto di solubilità. Precipitazione e analisi di una miscela di Fe, Al, Cr, Mn.

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III esperienza: Separazione di due metalli (Cu e Al) in soluzione mediante aggiunta di un terzo metallo in polvere. Identificazione del metallo utilizzato sulla base di una tabella dei potenziali di Nernst. Reazione di conferma del metallo utilizzato.

L’analisi quantitativa volumetrica come mezzo di caratterizzazione di prodotti commerciali e come metodo per studiare i rapporti stechiometrici nelle reazioni chimiche. La necessità di standard primari. IV esperienza: Uso della bilancia. Preparazione e standardizzazione di una soluzione di acido cloridrico. Determinazione approssimata delle percentuali relative in una miscela di carbonato bicarbonato con l’uso di indicatori. V esperienza: Determinazione esatta delle percentuali mediante titolazione della somma carbonato + bicarbonato, Aggiunta di un eccesso titolato di NaOH , precipitazione del carbonato con cloruro di Bario e titolazione dell’eccesso di NaOH. VI esperienza Determinazione esatta delle percentuali mediante titolazione potenziometrica.

Introduzione alle analisi strumentali. Curve di taratura. Caratteristiche di bontà di un metodo. : analitico strumentale. VII esperienza: Analisi spettrofotometrica: Principi generali di funzionamento dello spettrofotometro. Determinazione dello spettro di assorbimento di una sostanza.Costruzione della curva di taratura. Equazione della retta di interpolazione. Determinazione quantitativa di un campione incognito.VIII Esperienza.: Analisi cromatografica. Principi generali di cromatografia. Analisi degli anioni dell’acqua potabile .

INSEGNAMENTO DIDATTICA DEL DIRITTO PRIVATO E COMMERCIALE

SEDE LecceAREA AREA SCIENZE ECONOMICO GIURIDICHECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

19A

DOCENTE Ernesto CapobiancoDIPARTIMENTO Studi Aziendali Giuridici e AmbientaliTELEFONO 0832298749ORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 15-16 o via e-mail prof.capobianco!libero.itOBIETTIVI DEL CORSO Conoscere i fondamenti della didattica della disciplina in

rapporto ai metodi della ricerca Progettare percorsi didattici innovativi Conoscere ed applicare i nuovi metodi e strumenti della

civilistica. PROGRAMMA Realtà sociale e ordinamento- Le fonti del diritto civile- I

principi – Metodo giuridico e interpretazione – Gli Istituti del diritto civile – Le applicazioni: in particolare le

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trasformazioni del contratto.BIBLIOGRAFIA PERLINGIERI e FEMIA, Nozioni introduttive e principi

fondamentali del diritto civile, Esi, Napoli, 2000; CAPOBIANCO, Diritto comunitario e trasformazioni del contratto, Esi, Napoli, 2003

PROPOSTA DI COMMISSIONE E. Capobianco, T.V. Russo, E. Tanzarella (supplente R. Morea)

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Chimica Organica (classe 13A)

SEDE BariDOCENTE Prof. Cosimo CardellicchioORARIO DI RICEVIMENTO

Tutti giorni 9-10 e 16-18. Dipartimento di Chimica, via Orabona 4, Bari. E’ possibile fissare un appuntamento (E-mail [email protected], oppure tel. 080-5442077).

OBIETTIVI DEL CORSO Discussione e preparazione teorica di esperimenti di chimica organica aventi particolare rilevanza ai fini didattici.

PROGRAMMA Discussione sulla messa a punto di sintesi organiche di prodotti di uso comune, come ad esempio farmaci, aromi, detergenti, coloranti. Trattazione di miscugli complessi di origine naturale. Potenzialità didattiche dell'esperimento se applicato a composti di uso quotidiano.

BIBLIOGRAFIA Clayden, Greeves, Warren, Wothers, "Organic Chemistry", Oxford University Press, 2001.

Pavia, Lampman, Kriz, "Il laboratorio di Chimica Organica", Sorbona, 1994.

Hehre, Shusterman, Huang "A Laboratory Book of Computational Organic Chemistry", Wavefunction, 1996.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: Cosimo CardellicchioCommissario: Gianluca Maria Farinola

INSEGNAMENTO Storia dell'arte 3SEDE PolitecnicoAREA Area dell'Arte e del Disegno + TecnologicoCLASSI 25 A - 28 A indirizzo ARTE e DISEGNODOCENTE Prof.ssa Giuseppina PetruzzelliDIPARTIMENTO Accademia di Belle Arti di Bari - Centro Interdipartimentale di ricerca "Seminario di Storia della Scienza" dell'Università di Bari.ORARIO DI RICEVIMENTO La docente riceve al termine di ogni lezione.OBIETTIVI DEL CORSO Ci si propone di fornire una metodologia per l'insegnamento dell'arte contemporanea nell'ambito delle discipline "Educazione artistica" e "Disegno e Storia dell'arte". Le fonti del Contemporaneo, i luoghi, gli strumenti di lavoro testuali, visuali e virtuali saranno altrettanti approcci alle tematiche dell'arte "presente". Si daranno indicazioni sul Contemporaneo del territorio pugliese e delle regioni limitrofe.PROGRAMMA Dalle correnti della seconda metà dell'800 si svilupperà il discorso sulle Avanguardie storiche primo-novencentesche e sui loro sviluppi e mutazioni lungo il '900. La lettura degli scritti teorici e dei testi

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autobiografici degli artisti fornirà materiale alla comprensione più diretta delle poetiche e delle estetiche del Novecento.Il Contemporaneo ed il territorio: la conoscenza dell'arte degli ultimi decenni (dal periodo compreso fra la fine della II guerra mondiale ed oggi) sarà proposta come tappa ineludibile per la formazione di un alunno integrato nel proprio tempo e di un cittadino consapevole, che del territorio valorizzi sia le testimonianze storiche e sia la produzione presente, in un approccio unitario alla conoscenza artistica. A tal proposito, oltre all'informazione sui luoghi (gallerie, istituzioni, musei) utili alla conoscenza del Contemporaneo, si faranno relazionare gli specializzandi con gli artisti.BIBLIOGRAFIA Ernesto FRANCALANCI, Arte contemporanea, Bologna, Zanichelli, 2001.AAVV, Introduzione all'arte contemporanea. Arte contemporanea e scuola, a cura di Giorgio Bonomi, IRRSAE dell'Umbria, Perugia, GESP EDITRICE, 1996.Enrico CRISPOLTI, Come studiare l'arte contemporanea, Roma, Donzelli, 1997.L'elenco degli scritti degli artisti sarà fornito a parte.PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof.ssa Pina Belli D'Elia, Dr.ssa Luisa De Rosa

INSEGNAMENTO Metodologia dell’insegnamento del testo letterario ISEDE BariAREA Lingue straniereDOCENTE Maurizio PirroTELEFONO 080.5717449DIPARTIMENTO Lingue, Letterature e Tradizioni Culturali AnglogermanicheORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, ore 9PROGRAMMA - Il corso intende fornire un quadro sintetico su alcuni

momenti fondamentali nella produzione di teorie interpretative del testo letterario nel corso degli ultimi tre-quattro decenni. Testi di riferimento, che saranno resi disponibili in fotocopie nelle parti di specifico interesse, saranno L’atto della lettura di Wolfgang Iser (Il Mulino, Bologna 1987) e Raccontare il postmoderno di Remo Ceserani (Bollati Boringhieri, Torino 1997)

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica delle scienze (settore biologico)SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Prof. Giovanni ZurliniE-MAIL [email protected] 0832 298886DIPARTIMENTO DISTeBA – Ecotekne, LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 15-16PROGRAMMA Il Laboratorio di Didattica si soffermerà su

esempi didattici concreti, per mostrare come operativamente la didattica delle scienze per il settore biologico possa essere effettuata partendo dalle esperienze di vita comuni degli studenti. Il Laboratorio offrirà numerosi esempi di didattica delle scienze nel settore biologico costruendo opportunità didattiche che potranno essere

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opportunamente sfruttate. L’obiettivo del corso è quello di mettere in condizione gli studenti di presentare delle schede didattiche compilate sui temi in oggetto. Tali schede saranno discusse e oggetto di esame finale.Temi:

- Livelli di organizzazione del mondo vivente-- Autoecologia e sinecologia-- La nozione moderna di ecosistema e di

comunità-- I processi stabilizzanti e destabilizzanti-- I fattori ambientali, le driving forces, le

pressioni, lo schema DPSIR-- L’ecologia del paesaggio; ecologia, cultura,

valori storico culturali- L’analisi dei sistemi socio-ecologici-- Le driving forces: turismo e pressioni

-PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Giovanni Zurlini, Dott. Nicola Zaccarelli, Dott. Irene Petrosillo

INSEGNAMENTO Didattica dell’Economia Aziendale IISEDE LecceAREA Economico-GiuridicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17 A

DOCENTE Prof. Fabio CaputoE-MAIL [email protected] 0832/298828DIPARTIMENTO Dipartimento di Studi Aziendali, Giuridici ed AmbientaliORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 15.00 – 17.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso propone l’approfondimento delle tematiche prettamente contabili nell’ambito del più ampio contenute dell’Economia Aziendale

- Contenuti:Per quanto attiene i contenuti, gli stessi possono essere individuabili nell’ambito dell’acquisizione del processo di formazione del bilancio di esercizio.

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- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Informazione Contabile e Bilancio di Esercizio (Di Cagno N., Cacucci Editore)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):- Prova orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

- nessuna

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: Prof. Fabio CaputoComponenti: Proff. Mario Turco e Simona Marchetti

INSEGNAMENTO Didattica della botanicaSEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60/A

DOCENTE Viviana CavallaroE-MAIL [email protected] 080-5442169 fax 080-5442148DIPARTIMENTO Scienze delle produzioni vegetaliORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì ore 9.00-11.00 presso l’Orto Botanico PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- identificare i criteri per classificare un insieme di oggetti di tipo diverso,

- descrivere un sistema di classificazione biologica,- comprendere i principali cicli ontogenetici nei vegetali- identificare le principali caratteristiche delle piante ,- comprendere come si sono evoluti i vegetali, - collegare i diversi adattamenti evolutivi degli organismi

viventi al loro habitat, - conoscere le principali caratteristiche della flora e della

vegetazione della Puglia

- Contenuti:

- Concetto di specie vegetale, i cicli ontogenetici nelle piante.

- La diversità nel mondo vegetale: le alghe, i muschi, le felci e le piante a seme.

- La biodiversità vegetale in Puglia.

- La conservazione in situ ed exsitu: alcuni esempi per la Puglia

- Testi Strasburger – Trattato di Botanica- S. Pignatti – Ecologia vegetale-

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- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Cavallaro, De Palma

INDIRIZZO TECNOLOGICOCLASSE 34ADIDATTICA DELL’ELETTRONICA ANALOGICA CON CAD

Docente: Dott. Caterina Ciminelli

Obiettivo:Metodologia didattica

Contenuto della disciplina: Discussione critica sulla scelta e l’impostazione di esercitazioni con CAD relativi ad

alcuni dei principali dispositivi e circuiti elettronici con collegamenti alla fisica dei dispositivi ed ai modelli circuitali equivalenti

Conoscenze attese alla fine del modulo:Competenze utili ad effettuare un confronto tra risultati sperimentali e teoria

Verifica della preparazione: Tesina in cui, partendo dal lavoro svolto, venga descritta una proposta di metodologia

didattica relativa ad un argomento non trattato Discussione orale

Programma1) Esercitazioni CAD sui diodi

Fisica del dispositivoCaratteristiche dei principali circuiti a diodi

2) Esercitazioni CAD sui BJTFisica del dispositivoModelli circuitali equivalentiConfigurazioni degli amplificatori a BJTRisposta in frequenzaMultistadio

3) Esercitazioni CAD sui MOSFETFisica del dispositivoModelli circuitali equivalentiConfigurazioni degli amplificatori a MOSFETRisposta in frequenzaMultistadio

4) Amplificatori operazionaliParametriPrestazioniApplicazioni

INSEGNAMENTO Lab. Didattica della Letteratura italianaSEDE LecceAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43-50-51

DOCENTE Emilio FILIERI

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DIPARTIMENTO Letteratura italiana - Beni Culturali sede di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Ore 11-13 del venerdì presso Aula Z – Pal. Ateneo Lecce

INSEGNAMENTO Didattica della botanica (8 ore)SEDE BariAREA Scienze naturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60/A

DOCENTE Mario De TullioE-MAIL [email protected] 080 5442157DIPARTIMENTO Biologia e Patologia VegetaleORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire dei percorsi didattici su

tematiche di biologia vegetale- Contenuti: La teoria cellulare; Fotosintesi; Biotecnologie- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di

testi): Dispense fornite dal docente- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

misto- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Cavallaro, De Palma

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica: uso e valutazione della prova scritta.

SEDE LECCEAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A43 A50A51

DOCENTE Emilio FilieriORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì h.11.30-12.30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: individuare elementi e fattori nella

strutturazione della prova scritta;- Distinguere e valutare le specificità delle differenti prove

scritte;- Saper stimare la prova scritta in riferimento al contesto e

ai tempi di apprendimento;- Saper allestire efficaci griglie di valutazione;- Saper misurare in decimi e/o quindicesimi, anche in

rapporto a prove strutturate e semistrutturate;- Saper programmare prove scritte in relazione alla

modularità.- Contenuti: dalla pedagogia alla didattica, uso e usi della

“prova scritta”; il modello di prova scritta tradizionale, di ascendenza letteraria. Dal “tema” ai testi pragmatici.

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Programmazione delle prove scritte: saggio breve e articolo di giornale. Valutazione come atto di stime e sorgenti di errore. Misurazione e allestimento di “griglie” di valutazione. Consegne e destinazione delle prove scritte. Misurazione in decimi, in quindicesimi; prove strutturate e semistrutturate. Modularitàe prove scritte.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): vedi elenco in Laboratorio di didattica della letteratura italiana.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

elaborato scritto- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

lavori di gruppo e dibattito assistito.PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Emilio Filieri

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Letteratura italianaSEDE LecceAREA Linguistico - letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A43 A50 A51

DOCENTE Emilio FilieriDIPARTIMENTO Letteratura Italiana – Beni delle Arti e della Storia - Facoltà di

Beni Culturali - Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì ore 11.30 – 12.30 e su appuntamentoPROGRAMMA - Obiettivi del corso: individuare le principali linee storico-

critiche della Letteratura italiana nella scuola tra gli anni ’60 e’90; riconoscere e storicizzare le modalità di insegnamento di Letteratura italiana; saper cogliere i limiti dei programmi e saper formulare proposte integrative, flessibili, rivedibili; saper individuare le differenti tipologie modulari di letteratura italiana e saper programmare; utilizzare strumenti e strategie efficaci per l’insegnamento-apprendimento di Letteratura italiana.

- Contenuti: oltre la pedagogia, la didattica della letteratura; la testualità recuperata tra centralità del testo e del lettore. Confronto e specificità dei più recenti manuali di storia-antologia di Letteratura italiana. Dal Programma alla Programmazione; la Letteratura italiana nella Scuola degli anni ’70 e ’80. La Programmazione per Unità Didattiche, loro caratteristiche, punti di forza e limiti; verso la Programmazione Modulare, tra disciplinarità, multi-, inter- e transdisciplinarità. Il Modulo in G. Domenici, D. Bertocchi, F. Quartapelle e M. Tiriticco. Tipologie Modulari (tematica, ritratto d’autore, incontro con l’opera, per genere) e stili di apprendimento. Tecnologie didattiche, tra informazione, comunicazione e ricerca. Il Curricolo e il Modulo di letteratura italiana, tra sistema nazionale e realizzazioni territoriali.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): E. FILIERI, Letteratura e scienza tra Salento e Napoli, Galatina, Congedo, 2001; Proposte per una

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didattica modulare, a c. di F. Quartapelle e D. Bertocchi, Milano, Angeli, 1999; M. TIRITICCO, La progettazione modulare nella scuola dell’autonomia, Napoli, Tecnodid, 2000.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): scritto.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:- esercitazioni individuali- microteaching- lavoro di gruppo

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Emilio Filieri Prof. Fabio D’ Astore

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LE ASSICURAZIONISemestre IV Ciclo IV - Anno Accademico 2003/2004

SEDE S.M.S. “G. Laterza” – BARI – Dip. Matematica (Campus)AREA Indirizzo Fisico-Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI Classe 48/ADOCENTE Michele BALDASSARREORARIO DI RICEVIMENTO Al termine dell’orario fissato per le lezioniOBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di evidenziare problemi e difficoltà

legati all'insegnamento della Matematica per le assicurazioni; a tal fine si partirà dalla presentazione dei contenuti della matematica attuariale nei corsi di studio della scuola secondaria superiore; si analizzeranno quindi le possibili strategie di approccio alla materia con confronto fra i vari testi in uso nella scuola e con la costruzione di alcuni possibili percorsi didattici.

PROGRAMMA-Spunti operativi di riflessione per i lavori di gruppo in aula.

ProgrammaGli argomenti che saranno affrontati: Modelli di apprendimento e loro utilizzo

nell'insegnamento della Matematica attuariale. Trattazione didattica dei nodi concettuali della

Matematica per le assicurazioni. Tecnologie, strumenti e modelli didattici della

Matematica Attuariale. Criteri e metodi di verifica dell'apprendimento.Contenuti Presentazione del corso Analisi dei programmi della scuola media superiore Individuazione delle strutture portanti dei programmi. Problematiche dell'insegnamento della Matematica

attuariale Utilizzo didattico delle tecnologie informatiche e di

software per applicazioni pratiche in situazione (Excel, ecc)

Nodi concettuali essenziali Tavole di sopravvivenza e mortalità. Assicurazioni in caso di vita. Assicurazioni in caso di morte.

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Assicurazioni miste Premi periodici e caricamento. Riserva matematica. Gli strumenti informatici: il computer come ausilio alla

didattica della matematica attuariale.Modalità di esame per l’idoneità

Ciascuno specializzando preparerà sull’unità didattica assegnata materiale di lavoro (lucidi, presentazioni multimediali, ecc.) e schede di verifica in forma di test a scelta multipla e/o a risposta aperta in forma cartacea ed elettronica (floppy disk o CD).L’esame finale si svolgerà in forma di laboratorio partendo da proposte di interventi didattici sugli argomenti trattati, con simulazione di lezione in aula sul tema assegnato dal docente e predisposto dallo specializzando, per terminare con una verifica sugli altri temi proposti durante gli incontri.Sarà inoltre richiesta la capacità di utilizzare gli strumenti informatici e in particolare la conoscenza del foglio elettronico (Excel o simili) e dell’applicazione Equation Editor (o Mathtype o Tex) per la scrittura elettronica dei testi scientifici.

BIBLIOGRAFIA E MATERIALI DI LAVORO

Materiale cartaceo e digitale di documentazione e consultazione fornito a cura del docente

Siti con materiale utile alla costruzione di interventi didattici di matematica per le assicurazioni (le indicazioni saranno date in aula)

Raccolta di materiale relativo ad interventi didattici sulla matematica attuariale forniti dal docente

Testi in uso negli istituti scolastici Per consultazione: Bowers, N. L. J., Gerber, H. U., Hickman, J. C., Jones, D. A., and Nesbitt,C. J. (1997) Actuarial Mathematics. The Societies of Actuaries, Schaumburg, Illinois.Hess, C. (2002) Actuariat, Methodes Mathematiques de l’Assurance.Pitacco, E. (1994) Introduzione alla Matematica Attuariale. LINT, Trieste.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LA FINANZASemestre IV Ciclo IV - Anno Accademico 2003/2004

SEDE S.M.S. “G. Laterza” – BARI – Dip. Matematica (Campus)AREA Indirizzo Fisico-Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI Classe 48/ADOCENTE Michele BALDASSARREORARIO DI RICEVIMENTO Al termine dell’orario fissato per le lezioniOBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di evidenziare problemi e difficoltà

legati all'insegnamento della Matematica per la finanza; a tal fine si partirà dalla presentazione dei contenuti della matematica finanziaria nei corsi di studio della scuola secondaria superiore; si analizzeranno quindi le possibili strategie di approccio alla materia con confronto fra i vari testi in uso nella scuola e con la costruzione di alcuni possibili percorsi

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didattici.PROGRAMMA-Spunti operativi di riflessione per i lavori di gruppo in aula.

ProgrammaGli argomenti che saranno affrontati: Modelli di apprendimento e loro utilizzo

nell'insegnamento della Matematica Finanziaria. Trattazione didattica dei nodi concettuali della

Matematica Finanziaria. Tecnologie, strumenti e modelli didattici della

Matematica Finanziaria. Criteri e metodi di verifica dell'apprendimento.Contenuti Presentazione del corso Analisi dei programmi della scuola media superiore Individuazione delle strutture portanti dei programmi. Problematiche dell'insegnamento della Matematica

Finanziaria Utilizzo didattico delle tecnologie informatiche e di

software per applicazioni pratiche in situazione (Excel, ecc)

Nodi concettuali essenziali Regime finanziario dell’interesse semplice. Regime finanziario dell’interesse composto. Scindibilità e non scindibilità delle leggi di

capitalizzazione. Principio di equivalenza finanziaria. Tassi equivalenti Lo sconto. Vari tipi di sconto. Le rendite. Vari tipi di rendite. Costituzione dei capitali. Ammortamenti. Gli strumenti informatici: matematica finanziaria al

calcolatore.Modalità di esame per l’idoneità

Ciascuno specializzando preparerà sull’unità didattica assegnata materiale di lavoro (lucidi, presentazioni multimediali, ecc.) e schede di verifica in forma di test a scelta multipla e/o a risposta aperta in forma cartacea ed elettronica (floppy disk o CD).L’esame finale si svolgerà in forma di laboratorio partendo da proposte di interventi didattici sugli argomenti trattati, con simulazione di lezione in aula sul tema assegnato dal docente e predisposto dallo specializzando, per terminare con una verifica sugli altri temi proposti durante gli incontri.Sarà inoltre richiesta la capacità di utilizzare gli strumenti informatici e in particolare la conoscenza del foglio elettronico (Excel o simili) e dell’applicazione Equation Editor (o Mathtype o Tex) per la scrittura elettronica dei testi scientifici.

BIBLIOGRAFIA Materiale cartaceo e digitale di documentazione e

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E MATERIALI DI LAVORO

consultazione fornito a cura del docente Siti con materiale utile alla costruzione di interventi

didattici di matematica per la finanza (le indicazioni saranno date in aula)

Raccolta di materiale relativo ad interventi didattici sulla matematica finanziaria forniti dal docente

Testi in uso negli istituti scolastici

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA ZOOLOGIASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE GIOVANNI SCILLITANITELEFONO 0805443360DIPARTIMENTO ZOOLOGIAORARIO DI RICEVIMENTO MARTEDÌ – GIOVEDÌ ore 10-12OBIETTIVI DEL CORSO 1. Comprendere la diversità evolutiva e strutturale del regno

animale e le cause che la determinano2. Coglierne gli aspetti più importanti dal punto di vista della

formazione culturale dello studente3. Saper utilizzare materiali didattici, laboratori e realizzare una

collezione zoologica scolastica4. Saper pianificare una lezione sul campo5. Saper interagire con strutture esterne (musei, parchi)6. Saper impostare un curriculum didattico di zoologia7. Cogliere gli elementi più importanti per la valutazione

dell’apprendimento della zoologiaPROGRAMMA La diversità animale: cause e conseguenze. L’evoluzione.

Animali al microscopio. Laboratori e collezioni zoologiche. Strumenti didattici multimediali. Gli animali in natura. Lezioni sul campo. Parchi, musei e didattica. Il curriculum di zoologia. La valutazione dell’apprendimento in zoologia

BIBLIOGRAFIA Longo C. Didattica della Biologia. La Nuova Italia.Giordan A. Una Didattica per le scienze sperimentali. Armando.

LABORATORIO DI DIDATICA DELLE SCIENZE II

PROF. ANGELO TURSI

PROGRAMMA DEL CORSO

Introduzione al Laboratorio di Didattica delle Scienze II : metodologie e finalità del Laboratorio.Approccio ecologico allo studio dei sistemi ambientali - Anelli di feedbak - Esempi pratici. Il campionamento ecologico: concetto di campione ecologico; proprietà; tipologie di campionamento - analisi campionaria; analisi inferenziale delle popolazioni. Il Museo Naturalistico: obiettivi, finalità ed utilizzazione didattica.Il clima: strumentazione ed analisi, temperatura - piovosità. Esercizi sul clima: Ventosità: strumentazioni e analisi. Esercizi. Acqua e suolo: strumentazione per campionamento. GIS. Il territorio: cartografia di base. Il territorio: cartografia ecologia. Esercitazione.Popolazione: Analisi delle età/taglie. Esempi pratici di analisi di popolazioni.

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Comunità: Indici di biodiversità.

Ricevimento: ogni giorno della settimana (lunedì-venerdì)dalle ore 13,00 alle ore 14,00.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Letteratura italianaSEDE LecceAREA Linguistico - letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A43 A50 A51

DOCENTE Emilio FilieriDIPARTIMENTO Letteratura Italiana – Beni delle Arti e della Storia - Facoltà di

Beni Culturali - Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì ore 11.30 – 12.30 e su appuntamentoPROGRAMMA - Obiettivi del corso: individuare le principali linee storico-

critiche della Letteratura italiana nella scuola tra gli anni ’60 e’90; riconoscere e storicizzare le modalità di insegnamento di Letteratura italiana; saper cogliere i limiti dei programmi e saper formulare proposte integrative, flessibili, rivedibili; saper individuare le differenti tipologie modulari di letteratura italiana e saper programmare; utilizzare strumenti e strategie efficaci per l’insegnamento-apprendimento di Letteratura italiana.

- Contenuti: oltre la pedagogia, la didattica della letteratura; la testualità recuperata tra centralità del testo e del lettore. Confronto e specificità dei più recenti manuali di storia-antologia di Letteratura italiana. Dal Programma alla Programmazione; la Letteratura italiana nella Scuola degli anni ’70 e ’80. La Programmazione per Unità Didattiche, loro caratteristiche, punti di forza e limiti; verso la Programmazione Modulare, tra disciplinarità, multi-, inter- e transdisciplinarità. Il Modulo in G. Domenici, D. Bertocchi, F. Quartapelle e M. Tiriticco. Tipologie Modulari (tematica, ritratto d’autore, incontro con l’opera, per genere) e stili di apprendimento. Tecnologie didattiche, tra informazione, comunicazione e ricerca. Il Curricolo e il Modulo di letteratura italiana, tra sistema nazionale e realizzazioni territoriali.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): E. FILIERI, Letteratura e scienza tra Salento e Napoli, Galatina, Congedo, 2001; Proposte per una didattica modulare, a c. di F. Quartapelle e D. Bertocchi, Milano, Angeli, 1999; M. TIRITICCO, La progettazione modulare nella scuola dell’autonomia, Napoli, Tecnodid, 2000.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): scritto.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:- esercitazioni individuali- microteaching- lavoro di gruppo

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Emilio Filieri Prof. Fabio D’ Astore

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INSEGNAMENTO Fondamenti dell' informatica per l’apprendimentoSEDE LecceAREACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Paola VoccaDIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11.00-13.00OBIETTIVI DEL CORSO Realizzazione di moduli didattici basati su strumenti tecnologiciPROGRAMMA L’obiettivo fondamentale del corso è apprendere e utilizzare gli

strumenti informatici per la realizzazione di unità didattiche. Particolare riferimento è stato prestato all’ambiente Office e agli strumenti per Internet e agli strumenti e metodologie specifiche delle varie aree (Ambienti matematici tipo Mathlab o Matematica, Sw statistici etc.

BIBLIOGRAFIA Dispense e appuntiPROPOSTA DI COMMISSIONE Ing. Lucio Tommaso De Paolis

INSEGNAMENTO Fondamenti dell' informatica per l' insegnamentoSEDE LecceAREACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Paola VoccaDIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11.00-13.00OBIETTIVI DEL CORSO Progettazione di moduli didattici basati su strumenti tecnologiciPROGRAMMA L’obiettivo fondamentale del corso è di fornire una metodologia

e gli strumenti per l’insegnamento dei fondamenti delle metodologie e delle tecniche progettazione e di sviluppo di unità didattiche In particolare verranno considerati gli aspetti relativi all’insegnamento degli elementi della teoria della programmazione strutturata e dei linguaggi visuali di supporto alla progettazione di programmi. Verranno considerate le metodologie top-down e bottom-up e la metodologia mista.

BIBLIOGRAFIA Dispense e appuntiPROPOSTA DI COMMISSIONE Ing. Lucio Tommaso De Paolis

PROGRAMMA DEL CORSOSTORIA E FONDAMENTI DELLA MATEMATICA II

Le origini del numero. Antichi sistemi di numerazione. Il sistema posizionale decimale.Origini dell’algebra. Introduzione del simbolismo e l’algebra simbolica. Le equazioni algebriche.Equazioni di primo grado. Antichi metodi di risoluzione: i metodi di falsa posizione, i metodi geometrici dei greci.

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Equazioni di secondo grado. La formula di risoluzione classica. Metodi geometrici dei greci. Le equazioni di secondo grado nella matematica araba. Le risoluzioni geometriche di Cartesio e Steiner. Altre formule risolutive.Equazioni di terzo grado. Risoluzione usuale dell’equazione cubica. Il caso irriducibile. Altri procedimenti risolutivi. Metodi geometrici e metodi pratici per la risoluzione di equazioni cubiche.Equazioni di quarto grado. Risoluzione col metodo di Eulero e col metodo del Ferrari.Equazioni di grado superiore al quarto. Alcune classi di equazioni risolubili per radicali. I contributi fondamentali d J. Lagrange, P. Ruffini e N. Abel. E. Galois e la caretterizzazione delle equazioni risolubili per radicali. Il Prof. Uff. del corsoGiuseppe Micelli

Testi consigliati.BOYER C., Storia della matematica , Mondadori, Milano 1980.DANTZIG T., Il Numero, La Nuova Italia, Firenze.FRANCI R. – TOTI RIGATELLI L., Storia della teoria delle equazioni algebriche, Mursia, 1979.Kline M., Storia del pensiero matematico, Einaudi, 1986.

DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LE ASSICURAZIONI

Prof. Luca Anzilli

Assicurazioni sulla vita.

Generalità sul contratto di assicurazione sulla vita. Descrizione di una polizza. Antidurata.

Scadenzario.

Tavole demografiche e funzioni biometriche.

Tavole demografiche. Probabilità di vita e di morte. Funzioni biometriche. Vita media incompleta.

Vita media completa. Vita probabile.

Valutazione di premi e riserve.

Flusso aleatorio delle prestazioni. Flusso aleatorio dei premi. Valori attuariali. Basi tecniche.

Calcolo del premio unico puro e dei premi periodici per le seguenti forme assicurative:

Assicurazioni in caso di vita: Assicurazione di capitale differito. Assicurazioni di rendite

vitalizie.

Assicurazioni in caso di morte: Assicurazione temporanea caso morte. Assicurazione caso morte

a vita intera.

Assicurazioni miste: Assicurazione mista semplice. Assicurazione mista doppia. Assicurazione

mista a capitale raddoppiato.

Relazione tra premio e tasso tecnico.

Riserva matematica prospettiva.

Calcolo della riserva matematica con il metodo ricorrente. Equazione di Kanner-Fouret.

Programma di “Storia della Scuola e delle istituzioni educative” storia della scuola italiana dall'Unità ad oggi nuclei centrali della storia dell'educazione

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Riferimenti bibliografici: - H.A.CAVALLERA, Introduzione alla storia della pedagogia, Brescia, La Scuola, 1999; - un manuale a scelta.

Prof. H.A.Cavallera Programma di “Laboratorio di scienze dell'educazione II”

il concetto di valutazione e programmazione le tassonomie formazione dell'unità didattica

                   Sono state offerte delle dispense. Prof. H.A.Cavallera

DIDATTICA DELLA MATEMATICA I                        

Dai numeri naturali ai numeri reali: proprietà fondamentali.

Insiemi finiti e insiemi infiniti.

Principio di induzione e applicazioni.

Successioni reali, progressioni aritmetiche e geometriche con applicazioni.

Funzioni elementari nel campo reale.

Limiti,  continuità e applicazioni. Discontinuità. 

Derivazione e applicazioni.

Approssimazione di funzioni in un intorno di un punto.

  Prof. Michele Carriero

PROGRAMMA DI PEDAGOGIA GENERALE

Prof. Greco Nicola

1. MODERNITÁ, SCIENZA E PEDAGOGIA TRA OTTO E NOVECENTO L’affermarsi della civiltà moderna L’educazione come “fatto naturale” Durkheim: l’educazione come socializzazione

2. IL MOVIMENTO PER L’EDUCAZIONE NUOVA I caratteri dell’educazione nuova Dalle “scuole nuove” alla pedagogia dell’attivismo Funzionalismo ed esperienza in John Dewey Democrazia, educazione e scuola Il cenacolo ginevrino e la psico-pedagogia di E. Claparède Altre esperienze dell’attivismo psico-pedagogico: O. Decroly L’educazione nuova in Italia e Maria Montessori La teoria della “mente assorbente”

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3. PEDAGOGIA DEI VALORI IDEALISTI, NEO-UMANISTI E MARXISTI NEL PRIMO NOVECENTO

Georg Kerschensteiner e la Scuola del lavoro La reazione anti-positivistica nell’idealismo di G. Gentile La riforma dell’educazione nel sistema gentiliano La riforma scolastica del 1923 Gentile e i “gentiliani” nella vita scolastica italiana L’educazione come egemonia in Antonio Gramsci

2. LA PEDAGOGIA CATTOLICA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Tradizione e modernizazione: il caso di don Bosco e dei Salesiani La riflessione di Antonio Rosmini I cattolici e l’idealismo La critica di Casotti a Gentile Alcune esperienze: sorelle Agazzi, Boschetti Alberti, Agosti

3. LE PEDAGOGIE DELLA CRISI Marxismo e psicoanalisi nella Scuola di Francoforte

4. PEDAGOGIA E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE NELLA CULTURA CONTEMPORANEA

Jerome Bruner e le critiche a Dewey e Piaget Le teorie dell’apprendimento: “mastery learning” e curricoli L’apprendimento come mediazione Dall’intelligenza alla mente Le pedagogie del dialogo – Ebner e Buber Le pedagogie del dialogo – Capitini e Dolci

Testo consigliato: G. Chiosso, Novecento Pedagogico, EDITRICE LA SCUOLA

Programma di "Tecniche dell'espressione letteraria"

Prof. Pietro Sisto

La finalità essenziale del corso è stata individuata nell'esame della specificità del testo letterario,

della sua dimensione essenzialmente connotativa nonché dei diversi, molteplici approcci di

interpretazione e fruizione dello stesso testo da parte del lettore comune o del critico. Sono stati

pertanto indicati agli specializzandi gli strumenti metodologici utilizzabili nelle scuole medie

inferiori e superiori per lo studio degli aspetti più propriamente stilistico-formali della nostra

tradizione letteraria.

Lezioni più specifiche, invece, sono state dedicate al sistema dei generi letterari (con particolare

riferimento all'epica, alla lirica, al dramma, alla letteratura pastorale, al romanzo e alla novella, alla

storiografia, alla satira e alla epistolografia) e al sistema retorico analizzato non solo e non tanto nei

suoi aspetti più propriamente "tecnici", ma anche nella sua dimensione "diacronica" ovvero come

un insieme di regole che dalla civiltà antica sono state trasmesse prima al mondo medievale, poi a

quello moderno e contemporaneo. Sono stati oggetto di analisi e riflessioni le parti dell'oratoria

(inventio, elocutio, dispositio, memoria, pronunciatio), i topoi e gli schemi, le tematiche, gli

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argomenti, i tropi e le figure di parole e di pensiero. Si è infine insistito sul diverso atteggiamento

che di volta in volta ha accompagnato la "storia" della retorica e soprattutto sulla presenza di alcune

"regole" dell'arte del dire e di alcune metafore anche nel linguaggio quotidiano, nel linguaggio

televisivo e pubblicitario ovvero in quei settori che possono maggiormente prestarsi ad una

utilizzazione di tipo didattico.

Bibliografia di riferimento: F. Tateo, Istituzioni di letteratura italiana, Bari, Graphis, 2001; B.

Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Milano, Bompiani, 2000; D. Maraini, Amata scrittura.

Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni, Milano, Rizzoli, 2002

Programma primo semestre SSIS III Ciclo

1.      Le parti costitutive dei personal computer moderniDescrizione delle architetture hardware dei computer e del lorofunzionamento

2.      Il sistema operativo WindowsDescrizione e utilizzo del sistema operativo di un personal computer

Programma secondo semestre ssis

1.      Incontro con il computerUso del mouse e della tastiera. Avviare un programma: il tasto "start".Spostare e ridimensionare una finestra. Rendere attiva , chiudere e ridurread icona una finestra. Aprire più finestre contemporaneamente.

2.      Creare i propri archiviUso del programma Blocco note, copiare ed incollare, salvare il lavoro,modificare il lavoro. Creazione di cartelle, spostamenti dei propri archivitra cartelle. Descrizione degli spazi di lavoro.

3.      Scrivere un documento complesso con WordScrittura di un documento con l'uso di font differenti, uso dei righelli,centratura del testo

4.      Utilizzo di Internet per il Web e per la posta elettronica

ing. Angelo B. Capodieci

Programma di Pedagogia Generale(Prof. O. Petrelli)

Anno Accademico 2001-2002 III° Ciclo

- Genesi e sviluppi della Pedagogia

- La Pedagogia nei suoi rapporti con Filosofia, Psicologia, Sociologia e Antropologia

Culturale222

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- Paradigmi pedagogici e prospettive sulla educabilità umana

- Addestramento, Socializzazione, Educazione

- I luoghi dell’Educazione (Famiglia, Scuola, Gruppo dei pari, Società)

- I tempi dell’educazione (le fasi dell’età educativa)

- Continuità e discontinuità in Educazione

- Devianza e Prevenzione educativa

- La Progettazione educativa

- La Pedagogia della Scuola

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