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Prospet tive per la Sanità e i Servizi Socio Sanitari nel Veneto Orientale Caorle, 22 marzo 2014

Prospettive per la Sanità e i Servizi Socio Sanitari nel Veneto Orientale

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22 Marzo Caorle

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  • Prospettive per la Sanit e i Servizi Socio Sanitari nel Veneto Orientale Caorle, 22 marzo 2014

  • Le Nuove schede ospedaliere della Regione Veneto applicano la spending review:Lo standard non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie

  • Al Veneto Orientale sono stati assegnati solo 2,8 PL x acuti contro la media regionale di 3,5 e 86 posti letto di riabilitazionelungodegenza = 0.39 per mille invece di 0,7 per i post-acuti.

    Oggi sappiamo anche che la regione ci ha finanziato con una delle quote pi basse pro-capite?Perch?

  • Due poli?La Regione fa per questa ULSS la proposta attuativa di due poli ospedalieri, uno ++medico a SD e uno ++chirurgico a PG. Non si mai visto un ospedale smembrato in due aree che sono a distanza di 40 min. una dallaltra!La Direzione Gen. dellULSS 10, senza un via libero certo e completo dei Sindaci, ha avviato liter per un ospedale pubblico unico per tutto il territorio: una nuova struttura da costruire e arredare ex novo e da collocare, dove??

  • anche in attesa dellospedale unico, oltre ai rischi in urgenza per i pazienti e gli alti costi sociali per i pi deboli, questa decisione porter a un decadimento complessivo dei presidi ospedalieri, che avr ripercussioni su tutto il territorio. Non ci guadagna lassistenza ospedaliera in generale, quindi nemmeno la vita e salute dei malati acuti !!Per gli acuti:

  • Inoltre per i cronici = soprattutto gli over 65 :La popolazione affetta da patologia multiorgano e i pazienti cronici che abbisognano di molti ricoveri per anno, causa la carenza generale di posti letto sar costretta anche a migrare in altre ULSS, con disagi e costi per le famiglie, a danno dei pi deboli

  • Ma vero che la soluzione migliore lospedale unico?rimane lontano da tutti i poli abitativi maggiori ( = aumento costi sociali)incentiva la mobilit verso est e verso ovest, ( TV, Mestre,PN.. )= aggravamento passivit= meno soldi per tutte le risorse necessarieNon si vista ancora la garanzia di finanziamento per una definitiva acquisizione e gestione pubblicaEcc.

  • I problemi veri sono altri, non le strutture e il loro numeroPer la efficacia delle cure, per la salute e la vita cio, la risorsa fondamentale la qualit clinico-assistenziale nei servizi = la qualit dei professionisti e dei processi ( organizzazione ottimale dellassistenza). Non basta scrivere un libro dei sogni.Nessun vero e duraturo miglioramento senza:Eliminazione dal sistema di ogni connubio col mondo degli affari Miglioramento della dirigenzaPortare il SSN fuori dal mercato e dall aziendal.one

  • Scadenze nel 2014 da considerare

    31.5.14 disattivazione PL pediatria PG31.10.14 trasferimento ORL da SD a PG ?31.10.14 trasferimento PL psichiatria a SD30.11.14 riduzione PL a 10 in Chirurgia a SD ( ric. Ordinari ? )30.11.14 riduzione a 10 PL di Ortopedia di SD

  • Scadenze nel 2015 da considerare1.2.15 attivazione apicalit PS a Jesolo=cessa a SD1.3.15 disattivazione cardiologia a PG30.5.15 trasferimento risorse Laboratorio a PG, da SD31.12.15 Trasferimento Anatomia Patologica a PG31.12.15 disattivazione terapia intensiva a SD31.12.15 disattivazione 2 PL Pat. Neonatale

  • Sintesi dellapplicazione del nuovo atto aziendale entro il 31.12.2015 si smantella lattivit di emergenza-urgenza e di quelle chirurgiche dellospedale attuale di SD, cio: senza un primario di PS, senza Rianimazione, senza attivit chirurgiche a ciclo continuo, senza anatomia patologica, col laboratorio fortemente impoverito, non sar pi un ospedale di rete e sar disertato dai migliori professionisti. Ha senso farlo in attesa dell OU? ( = falsi problemi e falsi obiettivi? )

  • cosa succeder nel Territorio ?avremo un solo distretto ( budget. ok) , una sola UOC delle Cure Primarie e una sola UOS per le Cure Domiciliari anche SerD, Psichiatria, Consultorio Familiare, NPI, Ser. Disabili vengono unificate per tutto il territorio =ma la responsabilit clinica non pu essere attenuata senza rischio!

  • PL nel Territorio e Ass.1^Strutture intermedie ( H di Com., CTRP, x disabili, Hospice )Centri servizi anziani ( case di riposo ecc)Programmati PL sufficienti, ma da realizzare concretamenteAssociazioni funzionali territoriali (AFT = coordinamento dei MMG di un dato ambito t.le) per assicurare lassistenza primaria H 24; ne sono programmate 9 = ca. 1 per 25.000 assistiti, ok ma quando saranno attive?

  • Cosa pu accadere allassistenza primaria o medicina di base?Cosa comporta avere una sola UOC Cure Primarie e una sola UOS Cure Domiciliari ( che sono la parte clinico-assistenziale del DSSB) in assenza della copertura globale del territorio con AFT e la Medicina di gruppo integrata, e poi come si raccordano medici convenzionati ( l.p. ) con i servizi distrettuali ?Dio solo lo sa. Meriterebbe uno studio pi serio e multi-professionale e pi democratico di quello che c stato.

  • ..e ancoraLa convezione nazionale con i Medici di medicina generale( MMG ) in alto mare, c dissenso con le ipotesi governative, e neppure laccordo regionale va a gonfie vele, che cosa succederebbe se partisse la riorganizzazione dei Servizi dustrettuali senza collegamento con le future Medicine di Gruppo Integrate ?Lassistenza primaria H 24, efficace e che non intasa i PS, sarebbe un flop.

  • Scadenze entro 2014 nel territorio

    Avvio Distretto unicoAvvio centrale operativa territorialeRealizzazione Aggregazioni funzionali territorialiProgetto assistenza primaria H 12

  • Scadenze entro 2015 nel territorio

    Attivazione medicina integrata di gruppoAvvio sperimentazione Ospedale di comunit e Unit riabilitativa TerritorialeCOT a regime ( presa in carico e gestione unitaria pazienti protetti)

  • Se applicato Atto aziendale e cronogramma, risulta

    un sovvertimento organizzativo, rispetto allattuale situazione, sia nellassistenza ospedaliera che in quella del territorio Un cambiamento di tale portata implica processi lunghi e complessi, che se non meditati ed eseguiti frettolosamente produrranno rischi certi alla salute dei singoli e della comunit.

  • La trasformazione del sistema saluteRichiede passi graduali e verificati in progressioneLe scelte regionali e lapplicazione delle ULSS non lo sono. Sono premature, poco trasparenti, diseguali fra ULSS pi forti e quelle meno garantite presso il governo regionaleIl buon cambiamento non consiste solo nella riformulazione e concentrazione di strutture e denominazioni, ma in un approccio che tenga conto di tutti i fattori in causa e dellesito desiderato, prima che sostenibile.

  • Per intendersi!Non si pu disfare quello che cSenza essere prontiPer quello che ci sar

  • Dalle linee strategiche regionali invece sembra che:1.Il risparmio si realizza solo dai tagli alla spesa del personale con un dimagramento destrutturante delle posizioni dei professionisti2. Si avvia un business che va solo incontro alla crisi delledilizia, dellindotto e degli affari connessi 3. C un maggior coinvolgimento del privato sia nella gestione delle grandi strutture ( P.F. per i nuovi ospedali ) che nella erogazione ( pi PL delle C.C. e meno nel pubblico ) = Avvio di una graduale privatizzazione tramite la spesa di tasca propria ed eventuali assicurazioni per scaricare sui cittadini la sostenibilit del welfare?

  • Una riorganizzazione cos importante, secondo noi del Comitato e molti altri autorevoli soggetti, andrebbe meglio meditata con gli operatori professionali, in relazione ai veri problemi del sistema-salute che non sono solo economici.

    E valutata con la partecipazione dei cittadini per alcuni aspetti, soprattutto sociali, e per una reale e approfondita conoscenza dei bisogni di salute e benessere, che riguardano molti aspetti della nostra vita individuale e collettiva.

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