PROTOCOLLO SICUREZZA Emergenza epidemiologica da COVID-19

Largo Gemelli 1, Milano

Ordinanza Ministero della salute 20 marzo 2020 “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19,

applicabili sull’intero territorio nazionale”

“Accordo tra il Governo e le Parti sociali per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in relazione all’emergenza Coronavirus” 14 marzo 2020,

integrato dall’Accordo 24 aprile 2020

Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 11 giugno 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per

fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza

epidemiologica COVID-19”

Milano 2020

Redazione: Approvazione: Data approvazione: Edizione: firma

Prevenz. e Prot. Angelo Giornelli 28 luglio 2020 4.0

Titolo documento: Protocollo sicurezza Emergenza epidemiologica COVID-19

«Affidiamo, infine, all’intercessione di Maria Ausiliatrice tutti i discepoli del Signore e tutte le persone di buona volontà che, in questo tempo difficile, in ogni parte del mondo lavorano con passione e impegno per la pace, per il dialogo tra le nazioni, per il servizio ai poveri, per la custodia del creato e per la vittoria dell’umanità su ogni malattia del corpo, del cuore e dell’anima».

Papa Francesco, 24 maggio 2020

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Sommario

Sommario 3

Premessa 4

1. Obblighi generali dei lavoratori 6

2. Norme di comportamento operative 8

3. Spazi comuni 9

4. Sanificazione e igiene personale 11

5. Dispositivi di protezione individuale 15

6. Accesso esterni 18

7. Gestione dell’attività di Ristorazione 19

8. Gestione della Residenzialità (Residenze, Collegi e Foresteria) 20

9. Assistenza sanitaria: Centro Sanitario 21

10. Gestione di una persona sintomatica 22

11. Sorveglianza sanitaria 24

12. Informazione dei lavoratori 25

13. Comitato Emergenza 26

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Entrata in vigore 29 luglio 2020

Validità Fino a revoca

Premessa

Il 12 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che il focolaio internazionale di infezione da nuovo coronavirus SARS-CoV-2 può essere considerato una pandemia ma che, nonostante questa definizione, può essere ancora controllata. La decisione è stata presa a causa della velocità e della dimensione del contagio e perché, nonostante i frequenti avvertimenti, l’OMS si definisce preoccupata che alcuni Paesi non si stiano avvicinando a questa minaccia con un adeguato livello di impegno politico necessario per controllarla. Pertanto l’OMS ha chiesto ai Paesi di adottare una strategia su quattro fronti1:

Prepararsi ed essere pronti. Individuare, prevenire, curare. Ridurre ed eliminare la trasmissione del virus. Innovare e migliorare.

In relazione alla diffusione del virus e delle incertezze ad esso collegate, ogni attività deve essere dettata dalla prudenza e dall’attenzione, oltre che dal rigoroso rispetto delle norme vigenti e di tutte le disposizioni impartite dalla Fondazione e per gli spazi condivisi con l’Università dall’Ateneo. Si rammenta come la prima e più efficace misura di sicurezza sia l’esercizio costante e attento di un comportamento responsabile da parte di ciascuno attraverso le seguenti azioni:

rispetto individuale delle norme igieniche e del distanziamento sociale; utilizzo corretto dei dispositivi di protezione; mantenimento di condizioni di pulizia e igiene degli ambienti di lavoro (anche con

azioni personali). L’emergenza ha coinvolto anche il mondo del lavoro. Per questo motivo, il Governo e le parti sociali hanno collaborato al fine di definire le misure più idonee a tutelare i lavoratori.

1 Cfr. Il Discorso del Direttore generale dell’OMS tenuto il 12 marzo 2020 “WHO Director-General's opening remarks at the Mission briefing on COVID-19 - 12 March 2020”.

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L’“Accordo tra il Governo e le Parti sociali per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in relazione all’emergenza Coronavirus” è stato emesso in prima versione il 14 marzo 2020 ed integrato il 24 aprile 2020. Il presente documento è diretto a definire le misure di prevenzione e protezione che tutti i soggetti che accedono ai luoghi di lavoro della Fondazione, siano essi lavoratori diretti, lavoratori di terzi, collaboratori, ospiti, utenti, sono tenuti ad osservare al fine di prevenire il contagio. Il “Protocollo sicurezza Emergenza epidemiologica COVID-19” fa riferimento alla normativa nazionale e locale vigente ed è stato predisposto dalla Direzione con l’ausilio del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, d’intesa con il Comitato Covid-19, sentite anche le OO.SS. Obiettivo primario è garantire tutte le condizioni di salute e sicurezza che assicurino il rischio contagio come “possibile” e non accettare le situazioni che potrebbero comportare un rischio “probabile”. Qualora, per prevenire l’attivazione di focolai epidemici, nelle aree maggiormente colpite dal virus, l’autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, come ad esempio, l’esecuzione del tampone per i lavoratori, la Fondazione fornirà la massima collaborazione.

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1. Obblighi generali dei lavoratori

Tutto il personale della Fondazione, ad eccezione di coloro che sono addetti alle attività essenziali2, ed appositamente autorizzati dal Direttore, dovrà continuare a prestare la propria attività lavorativa a domicilio. Coloro che per ragioni di garanzia del servizio dovessero avere la necessità di recarsi presso gli uffici della Fondazione, dovranno farne richiesta preventivamente al proprio Responsabile, il quale le sottoporrà alla Direzione per la relativa autorizzazione. Ciascun Responsabile dovrà inoltrare le richieste ricevute al Dott. Stefano Terraneo (stefano.terraneo@educatt.it), possibilmente secondo una programmazione settimanale. La richiesta di accesso potrà avvenire anche su iniziativa del Responsabile, per comprovate necessità di operatività dell’attività svolta dal lavoratore. La Direzione potrà autorizzare le richieste pervenute in base all’effettiva necessità e alla garanzia delle condizioni di distanziamento sociale e di non addensamento negli spazi (uffici, spazi comuni, servizi igienici, ingresso). Nella valutazione verranno altresì considerate:

– l’età, le eventuali fragilità e/o patologie, d’intesa con il Medico Competente3; – le particolari condizioni familiari del richiedente4; – la distanza dalla sede di lavoro e le relative difficoltà di trasferimento con utilizzo dei

mezzi di trasporto pubblico.

2 Le attività essenziali sono state stabilite dalla Direzione in relazione alla normativa emanata in materia ed ai codici Ateco e concordate con l’Università Cattolica (Ristorazione, Residenzialità, servizi essenziali di supporto quali Acquisti, Contabilità, Facility e Sicurezza laddove non previsti in “lavoro a domicilio”). 3 A scopo esemplificativo, ma non esaustivo, le “condizioni di particolare fragilità” includono: − persone di età superiore ai 60 anni; − stato di gravidanza; − malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (incluse asma grave, displasia broncopolmonare,

fibrosi cistica e broncopatia cronico ostruttiva-bpco); − malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese cardiopatie congenite e acquisite; − diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusa obesità con bmi > 30); − insufficienza renale/surrenale cronica; − malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, - tumori; − malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione

indotta da farmaci o da hiv; − malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali; − patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (es. Malattie

neuromuscolari); − epatopatie croniche; − patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici.

4 Art 90 Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34 (Lavoro Agile).

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Al fine di garantire le ottimali condizioni di sicurezza, potrà essere programmata la presenza con la rotazione o la turnazione del personale. Al lavoratore viene raccomandato di misurare la propria temperatura corporea, prima di lasciare l’abitazione per recarsi al lavoro.

Il lavoratore ha l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre superiore a 37.5° o altri sintomi influenzali.

Il lavoratore non può entrare o permanere nei luoghi di lavoro se, anche successivamente all’ingresso: − sussistono le condizioni di pericolo di cui al comma precedente; − il lavoratore provenga da zone a rischio o contatto consapevole con persone positive

al virus nei 14 giorni antecedenti; − in tutti i casi in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il medico di

famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio. La ripresa dell’attività lavorativa da parte di un lavoratore che sia stato sottoposto ad isolamento obbligatorio per COVID-19, dovrà essere preceduta dalla trasmissione della certificazione attestante la fine della quarantena rilasciata dal Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’ATS. Il lavoratore si impegna a rispettare in modo responsabile tutte le disposizioni delle Autorità e del Datore di lavoro nel fare accesso nei luoghi di lavoro, in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene, così come specificato nei paragrafi seguenti. Il lavoratore si impegna ad informare tempestivamente e responsabilmente il Datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale, difficoltà respiratoria, tosse, contatto consapevole con persone risultate positive al virus nei 14 giorni antecedenti, avendo cura di restare a casa. A tal proposito, il numero telefonico di riferimento e l’indirizzo di posta elettronica sono i seguenti: tel. 338 6608324 – indirizzo mail: sicurezza@educatt.org.

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2. Norme di comportamento operative

I lavoratori sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento operative: a) acconsentire alla misurazione della propria temperatura corporea all’ingresso del

luogo di lavoro, secondo le modalità definite sede per sede; b) utilizzare mascherina di protezione per il tragitto casa lavoro5; accedere al luogo di

lavoro indossando la mascherina6; c) non utilizzare l’ascensore per raggiungere il posto di lavoro7; d) osservare gli eventuali percorsi di ingresso e uscita segnalati; e) in caso di accesso contemporaneo di altri lavoratori, fermarsi ed entrare uno alla

volta, mantenendo almeno 1,5 metri di distanza;

f) osservare sempre la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri; g) evitare ogni situazione di aggregazione, assembramento e affollamento; h) effettuare e garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti dove sono

presenti postazioni di lavoro e personale, aprendo con maggiore frequenza le diverse aperture: finestre e balconi (Rapporto ISS COVID-19 - n. 5/2020 Rev.2);

j) lavarsi spesso le mani, soprattutto prima e dopo l’utilizzo dei servizi igienici; qualora impossibilitati a lavarsi le mani con acqua e sapone utilizzare il gel idroalcolico messo a disposizione dalla Fondazione nei vari ambienti di lavoro8;

i) sostituire e lavare spesso l’abbigliamento utilizzato per il lavoro.

5 Salvo differenti indicazioni normative nazionali o locali. 6 Vedi § 5 - Dispositivi di Protezione Individuale, p. 15. 7 Salvo differenti indicazioni specifiche di ogni Edificio. 8 Vedi § 4 - Sanificazione ed igiene personale, p. 11.

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3. Spazi comuni

L’accesso agli spazi comuni, quali bagni, spogliatoi, aree ristoro, viene contingentato; pertanto:

Principi generali a. deve essere sempre rispettato il mantenimento della distanza di sicurezza di

almeno 1,5 metri tra le persone che li occupano; b. se un lavoratore comprende che non è possibile rispettare tale distanza, deve

astenersi dall’accedere allo spazio comune; c. il tempo di sosta all’interno di tali spazi deve essere ridotto allo stretto

necessario; d. areare i locali periodicamente; e. mantenere costantemente una corretta igiene personale;

Sale riunioni f. evitare di effettuare riunioni in presenza; g. qualora si utilizzino le sale riunioni per necessità indifferibili, a seguito di

autorizzazione della Direzione, sarà consentita la presenza del numero massimo di persone indicato all’ingresso della sala con apposita segnaletica, garantendo la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri e utilizzando la mascherina;

Bagni h. utilizzare i bagni una persona per volta; i. nel caso in cui il bagno sia occupato, rimanere fuori dall’antibagno mantenendo

almeno 1 metro di distanza dalla porta;

Spogliatoi j. utilizzare il locale spogliatoio una persona per volta o, comunque, nel numero

massimo di persone indicato all’ingresso dello spogliatoio con apposita segnaletica;

k. nel caso in cui lo spogliatoio sia occupato, rimanere fuori mantenendo almeno 1 metro di distanza dalla porta;

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Sala pranzo (mensa) l. la sala pranzo deve essere utilizzata dai lavoratori della Fondazione secondo le

indicazioni e la cartellonistica esposta sede per sede9; m. durante il pranzo i tavoli devono essere distanti tra loro di almeno 1,5 metri ed i

lavoratori devono essere seduti in diagonale, garantendo almeno 1,5 metri di distanza tra loro; i posti da occupare saranno adeguatamente segnalati;

Aree ristoro n. l’accesso all’area ristoro deve essere limitato al numero massimo di persone

indicato all’ingresso dell’area con apposita segnaletica, mantenendo la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri;

o. è preferibile prelevare la bevanda e consumarla al proprio posto di lavoro evitando ogni forma di assembramento;

p. è fatto divieto di utilizzare delivery food e piatti da asporto negli ambienti di lavoro;

q. è vietato consumare il pasto al proprio posto di lavoro. In considerazione delle suddette premesse, tutti i luoghi di lavoro della Fondazione EDUCatt sono dichiarati smoking free ed è pertanto proibito fumare ovunque.

9 Vedi § 7 - Gestione dell’attività di Ristorazione, p. 18.

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4. Sanificazione e igiene personale

Per la pulizia e sanificazione la Fondazione adotta la seguente procedura: Sanificazione preventiva di tutti i luoghi di lavoro per abbattimento della

carica batterica e virale; Sanificazione degli impianti di areazione; Sanificazione periodica in base all’utilizzo del luogo di lavoro; Pulizia giornaliera a fine giornata, con particolare attenzione ai piani e

attrezzature di lavoro, agli spogliatori e ai bagni. La Fondazione aggiorna costantemente i protocolli per la pulizia, la sanificazione e l’igienizzazione mettendoli a disposizione del proprio personale e di quello in appalto. Nel caso di presenza di una persona con positività Coronavirus all’interno del luogo di lavoro, la Fondazione si attiverà immediatamente per la sanificazione straordinaria secondo apposita procedura.

All’interno del luogo di lavoro sono distribuiti dispenser con prodotti igienizzanti.

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Si richiamano ai lavoratori le precauzioni igieniche personali ormai consolidate: a. lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, con la seguente procedura:

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b. in caso di necessità, qualora non fosse possibile provvedere all’immediato lavaggio delle mani con acqua e sapone, utilizzare i mezzi detergenti e igienizzanti messi a disposizione dalla Fondazione;

c. evitare il contatto ravvicinato comunque, ed in particolare con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;

d. evitare strette di mano; e. evitare abbracci; f. evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri; g. non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

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5. Dispositivi di protezione individuale

I Dispositivi di protezione individuale per i lavoratori sono i seguenti: mascherine; guanti monouso.

Le mascherine sono distribuite ai lavoratori e messe a disposizione degli stessi lavoratori presso i diversi luoghi di lavoro. L’utilizzo della mascherina è fortemente raccomandato sin dal momento in cui si esce dalla propria abitazione e per tutto il tragitto casa-lavoro, a meno che non si utilizzi il veicolo privato. L’utilizzo della mascherina è obbligatorio per tutto il periodo di permanenza all’interno dei luoghi di lavoro della Fondazione EDUCatt, tranne il caso in cui si lavori in un ufficio o altro ambiente da soli. È essenziale seguire alcune regole per indossare e rimuovere in modo corretto una mascherina:

prima di indossare una mascherina, lavare le mani con acqua e sapone o pulirle con un disinfettante;

assicurarsi che il bordo modellabile sia rivolto verso l’alto prima di applicare la mascherina sul viso;

assicurarsi che il lato corretto della mascherina sia rivolto verso l’esterno; nel coprire la bocca e il naso, assicurarsi che non vi siano spazi tra il viso e la

mascherina indossata; evitare di toccare la mascherina mentre la si utilizza e, se necessario farlo, pulire

prima le mani; per togliere la mascherina: rimuoverla da dietro, senza toccare la parte anteriore; sostituire la mascherina quando necessario e, comunque, almeno una volta al

giorno; al termine dell’utilizzo gettare la mascherina nell’apposito contenitore.

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I guanti sono distribuiti ai lavoratori e messi a disposizione degli stessi presso i luoghi di lavoro. L’utilizzo dei guanti è obbligatorio per le attività operative presso le mense ed i collegi, facoltativo negli altri casi.

Togliersi sempre i guanti prima delle pause o dell’utilizzo dei servizi igienici. Smaltire i guanti nell’apposito contenitore.

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6. Accesso esterni

Presso gli uffici, non sono consentiti inviti ad esterni (consulenti, personale esterno, ecc.), se non autorizzati dalla Direzione. Per quanto riguarda l’accesso ai luoghi di lavoro da parte di altri esterni (ad esempio fornitori di materiali, alimenti, manutentori, ecc..) sono predisposte specifiche regole di comportamento da affiggere all’ingresso dei luoghi di lavoro:

a. suonare ed attendere istruzioni; b. se possibile non accedere al luogo di lavoro; c. ove strettamente necessario, accedere muniti di mascherina e guanti monouso; d. se sprovvisti, richiedere la consegna di mascherina e guanti; e. acconsentire alla misurazione della propria temperatura corporea; f. mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri; g. sostare nel luogo di lavoro per il minor tempo possibile.

In caso di necessità, sono individuati e destinati specifici servizi igienici, a disposizione dei lavoratori terzi.

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7. Gestione dell’attività di Ristorazione

L’attività di ristorazione viene così regolamentata: a. per accedere alla mensa occorrerà indossare la mascherina; b. tutti gli utenti della mensa dovranno essere sottoposti al controllo della

temperatura corporea; c. se la temperatura corporea risulterà superiore a 37,5° non sarà consentito

l’ingresso in mensa; sarà attuata la specifica Istruzione Operativa10; d. Sarà obbligatoria l’igiene delle mani, mediante l’utilizzo del gel a base alcolica a

disposizione nella mensa; e. dovrà inoltre essere garantita la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri

dall’ingresso nella mensa sino all’occupazione del posto al tavolo, rispettando la segnaletica presente e le indicazioni del personale della Ristorazione;

f. l’occupazione del posto al tavolo sarà regolamentata da specifica segnaletica; il personale della Ristorazione potrà fornire ulteriori indicazioni in base alla situazione contingente;

g. al momento del pagamento si dovranno evitare contatti diretti; saranno attuate misure di distanziamento e di protezione degli operatori.

10 Vedi il documento “Procedura rilievo temperatura corporea”.

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8. Gestione della Residenzialità (Residenze, Collegi e Foresteria)

Data la complessità della funzione Residenzialità, la Fondazione ha predisposto il documento “Gestione dell’emergenza causata dal covid-19 - Vademecum per Collegi e Residenze universitarie”, scaricabile all’indirizzo web:

www.collegiunicattolica.it/documenti/EDUCatt-Emergenza-Covid-19-Vademecum-per-i-collegi-e-le-Residenze.pdf

e sempre disponibile, insieme a tutti gli altri moduli e materiali relativi all’emergenza, nell’area web www.educatt.it/covid19.

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9. Assistenza sanitaria: Centro Sanitario

Data la complessità della funzione Assistenza Sanitaria è stato predisposto il “Protocollo per la sicurezza del Centro Sanitario-Consulenza psicologica” consultabile all’indirizzo web

www.educatt.it/covid19/EDUCatt-Protocollo-sicurezza-Centro-Sanitario.pdf

e sempre disponibile, insieme a tutti gli altri moduli e materiali relativi all’emergenza, nell’area web www.educatt.it/covid19.

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10. Gestione di una persona sintomatica

Nel caso in cui un lavoratore presenti una temperatura superiore a 37.5 °C al momento dell'accesso al luogo di lavoro o manifesti sintomi sospetti durante il turno di lavoro (es. temperatura superiore ai 37.5 °C, tosse, difficoltà respiratoria ecc.):

a. deve dichiararlo immediatamente alla Fondazione, utilizzando i canali indicati al punto 1;

b. qualora i sintomi sospetti si presentino durante il turno di lavoro, la Fondazione procederà al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria, facendogli indossare mascherina e guanti;

c. il Medico Competente avvertirà immediatamente le autorità sanitarie competenti tramite il portale ATS, anche acquisendo le informazioni tramite l’Ente, e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute: Lombardia: 800.89.45.45; Lazio: 800.11.88.00; Emilia-Romagna: 800.033.033; numero di pubblica utilità Covid-19:1500. Qualora il Medico Competente non sia reperibile, il lavoratore viene invitato a ritornare al proprio domicilio e a contattare prontamente il proprio medico di medicina generale. In questo caso la segnalazione del Medico Competente è sostituita da una dichiarazione dell’Ente, sottoscritta dal lavoratore, in cui si invita il lavoratore con sintomi sospetti a ritornare al domicilio e a contattare il proprio medico di medicina generale, rimanendo in isolamento fino a diversa disposizione del medico di medicina generale;

d. qualora il lavoratore risulti positivo al tampone, sarà convocato d’urgenza il “Comitato COVID-19”;

e. la Fondazione collaborerà con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” del lavoratore riscontrato positivo al tampone COVID-19; ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie misure di quarantena. I “contatti stretti” sono le persone che sono state a contatto con un caso confermato di COVID-19 nelle 48 ore precedenti l'insorgenza dei sintomi del caso e fino al momento della diagnosi e dell'isolamento del caso con la seguente casistica (se il caso è asintomatico si considerano le 48 ore precedenti la data di effettuazione del tampone)*: vivere nella stessa casa di un caso di COVID19;

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avere un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;

trovarsi in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;

fornire assistenza sanitaria diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;

viaggiare seduti in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo);

* Si precisa che gli operatori sanitari e socio-sanitari che durante l’attività assistenziale hanno utilizzato idonei DPI non sono considerati contatti stretti;

f. nel periodo dell’indagine, la Fondazione potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente la struttura, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria;

g. il “Comitato COVID-19” potrà stabilire ulteriori misure di prevenzione.

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11. Sorveglianza sanitaria

Il Medico competente garantisce la prosecuzione della sorveglianza sanitaria, privilegiando, quando necessarie per lo specifico fine della dichiarazione di idoneità, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia. Il medico competente porrà particolare attenzione ai lavoratori che presentano condizioni diverse di fragilità e patologie pregresse e attuali al fine di suggerire, se del caso, al Datore di lavoro, in collaborazione e consultazione, rispettivamente con l’RSPP e l’RLS, interventi a garanzia di maggior tutela. Tali attenzioni ed interventi specifici dovranno essere svolti nel rispetto della disciplina della privacy.

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12. Informazione dei lavoratori

I lavoratori sono informati in merito a: a. obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre superiore a 37.5° o

altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di medicina generale e l’autorità sanitaria;

b. consapevolezza e accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di non poter permanere nel luogo di lavoro e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo;

c. impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del Datore di lavoro nel fare accesso al luogo di lavoro (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene);

d. impegno a utilizzare i dispositivi di protezione messi a disposizione. I mezzi di informazione da utilizzare sono preferibilmente:

− email istituzionale individuale; − avviso nella Intranet aziendale; − avviso su appropriata pagina del sito web.

Sono stati inoltre affissi avvisi informativi diretti a chiunque acceda, circa le disposizioni delle Autorità e della Fondazione in merito all’emergenza sanitaria. Tutte le procedure inerenti all’emergenza Coronavirus, le norme e le infografiche sono reperibili all’indirizzo www.educatt.it/covid19, raggiungibile anche attraverso il seguente QR Code:

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13. Comitato Emergenza

Il “Comitato COVID-19”, incaricato di applicare e verificare le regole previste dal presente Protocollo, è così composto:

Ing. Angelo Giornelli, Datore di lavoro; Dott. Cosimo Calabrese, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; Dott. Franco Saporiti, Medico competente; Dott. Renato Colombo, Dirigente sicurezza; Dott. Pietro Rossi, Dirigente sicurezza; Dott. Alberto Astuto, Dirigente sicurezza; Dott. Stefano Terraneo, Risorse Umane; Dott. Giuseppe Balletta, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; Sig. Fabrizio Bordoni, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; Dott. Pietro Parmeggiani, Coordinatore del Gruppo di Monitoraggio e Verifica

(GMV Covid-19). Il Comitato COVID-19 prevede anche una modalità integrata con le rappresentanze sindacali della Fondazione.