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1 Prototipo immagine coordinata eventi enogastronomici Analisi e studio dell’attuale sistema di comunicazione e definizione di una nuova immagine coordinata

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Prototipo immagine coordinataeventi enogastronomici

Analisi e studio dell’attuale sistema di comunicazione e definizione di una nuova immagine coordinata

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Credits

Elaborazione grafica Un Altro StudioTesti Matteo Carboni e Paolo Canto

Gruppo di lavoro

Matteo Carboni Esperto di comunicazione visivaMatteo Calzolari Presidente Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino BolognesePaolo Canto Direttore Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese Marco Tamarri Dirigente Comune di Porretta Terme settore eventi e cultura

UNIONE EUROPEAFondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: lʼEuropa Investe nelle zone rurali

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Analisi e studio dell’attuale sistema di comunicazione e definizione di una nuova immagine coordinata

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1.Studio per la definizione dei principali eventi

enogastronomici presenti sul territorio

1.1 introduzione

1.2 L’evento come progetto di marketing territoriale

1.2.1 L’evento enogastronomico

1.2.2 Tipi di eventi enogastronomici e definizione

1.3 Rilevazione eventi

1.4 Valutazione quali/quantitativa evento enogastronomico

1.4.1 Scheda di valutazione di un evento enogastronomico

1.4.2 Valutazione degli eventi rilevati nel territorio dell’Appennino Bolognese

1.5 Individuazione eventi

2 Analisi del attuale sistema di comunicazione

degli eventi e relativa immagine di presentazione

2.1 Introduzione

2.2 creazione repertorio dell’immagine dei singoli eventi individuati

2.3 Comparazione grafica

3 Definizione di nuova immagine coordinata

3.1 il progetto grafico

3.2 elemento grafico di coordinamento di immagine

3.3 applicazione elemento grafico

3.4 variazione

indice

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Studio per la definizione dei principali eventi enogastronomici presenti sul territorio1.1 Introduzione

Forti della convinzione che le Strade dei Vini e dei Sapori possano essere oggi una vera e propria opportunità di sviluppo sia in termini di promozione territoriale che di valorizzazione delle produzioni agroalimentari, crediamo nell’importanza dell’integrazione delle diverse forme turistiche ed enogastronomiche presenti sul territorio. Il territorio della Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino bolognese presenta una moltitudine di offerte turistiche ed enogastronomiche di qualità, ma completamente indipendenti le une dalle altre senza integrazioni in termini di offerta.La mancanza di coordinazione a livello progettuale conduce troppo spesso alla realizzazione di eventi dispersivi, che vedono penalizzata la promozione delle peculiarità locali in favore di prodotti di diversa origine e tipologia, con il risultato di vedere trasformati eventi dal grosso potenziale in mercati generici. Si pensi alle sempre più frequenti feste di paese dedicate ad un prodotto tipico della zona che vedono una scarsa, se non a volte totale assenza di quel prodotto sia presso lo stand enogastronomico sia all’interno del mercato dei prodotti. La mancanza di tali prodotti ed al contrario la presenza di bancarelle con prodotti di ogni genere ed origine, economicamente conveniente nell’immediato, provoca nel lungo periodo ripercussioni negative sull’immagine del territorio che perde valore in termini di attrattività e di distintività. Pertanto, l’organizzazione degli eventi dovrebbe prescindere da un coordinamento tra i vari soggetti del territorio di riferimento, sia pubblici che privati, al fine di evitare incongruenze, sovrapposizioni e migliorarne il posizionamento sul mercato turistico.La crescente necessità di misurarsi con mercati globali passa soprattutto per una richiesta sempre maggiore di un alto grado di organizzazione e cooperazione tra le parti, attraverso un’azione coordinata di promo-valorizzazione.

Da qui la necessita di creare una valorizzazione in forma coordinata del sistema eventi e relativo patrimonio delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche, dell’ambiente, della storia, della cultura e delle risorse umane mediante un’offerta integrata che sia in grado di qualificare il sistema economico. L’evento si trasforma nell’espressione diretta, nuova e propulsiva di questa strategia aggregativa di marketing territoriale.

1.2 L’evento come progetto di marketing territoriale

L’organizzazione di eventi è un settore in costante crescita, tan-to da essere divenuto una delle leve di comunicazione principali da applicare nell’ambito del marketing e della comunicazione integrata. Nell’ottica di una comunicazione efficace volta alla promozione di una vasta area turistica come l’Appennino bolo-gnese, il marketing applicato al territorio offre fertili contributi per la valorizzazione dello stesso, poiché attiva le relazioni per creare valore per i suoi pubblici di riferimento. L’organizzazione dell’evento svolge una valida attività di supporto al marketing territoriale, non solo in termini di comunicazione ma anche e soprattutto con riferimento all’indotto economico e di promozio-ne che ne consegue. Possiamo quindi confermare l’efficacia del prodotto evento sia come strumento di comunicazione all’inter-no di un mercato in continua evoluzione sia come leva economi-ca in relazione alla crescente domanda di turismo enogastrono-mico e rurale.

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1.2.1 L’evento enogastronomico

Il progetto nasce dal voler approfondire il ruolo degli eventi enogastronomici nella crescita culturale, turistica ed economica dei territori e, in particolare, di quei territori come l’Appennino Bolognese imbevuti di storia e tradizione e in cui è forte il ruolo dei prodotti agroalimentari tipici e inimitabili, riconosciuti anche a livello europeo attraverso marchi di qualità e originalità, e specchio di un vivere sano e sicuro, in netta contrapposizione con quella che è la sempre maggiore sensazione di “insicurezza alimentare” causata dall’apertura dei mercati e dei confini, fisici e non, tra i vari Paesi e le varie culture.

L’ event tourism è un segmento del turismo globale che si è sviluppato nel corso di questi ultimi due decenni, in cui si sta sempre più affermando il culinary tourism. Il turismo enogastronomico è un nuovo modo di viaggiare che sta conquistando un numero sempre crescente di persone alla ricerca di sapori e tradizioni autentiche.

Il cibo quindi assume un ruolo nuovo, diventando il vettore di una cultura e di valori legati al territorio di appartenenza: la degustazione di un ottimo vino o di un saporito piatto tipico rappresenta la strada migliore per entrare in contatto con il territorio, per conoscerne il patrimonio storico artistico e per capirne le tradizioni.I piatti tipici e i vini locali diventano così protagonisti principali di questa nuova forma di turismo in grado di costituire motivazione primaria di viaggio...

Si può quindi affermare che una forma di turismo culturale che appartiene a tutta le comunità, sempre che queste facciano parte di un’importante destinazione turistica e che abbiano incorporato cibi e bevande locali nel prodotto turistico. Questo concetto può essere rappresentato molto bene in Italia che è ben conosciuta per i suoi paesaggi, città e opere d’arte, ma forse ancor di più per i suoi piatti tradizionali che variano da regione a regione e che anch’essi raccontano storie e leggende.In numerose regioni italiane la gastronomica tipica è vista

come parte fondamentale del patrimonio locale e la vendita di produzioni agroalimentari può aiutare a promuovere e valorizzare la propria identità diventando un’attrazione turistica. Il cibo rappresenta un forte simbolo sia di qualità dello stile di vita sia di autenticità, tanto che spesso viene utilizzato come tema centrale per campagne pubblicitarie. È stato suggerito che la relazione tra cibo e turismo rappresenta un’opportunità significativa per la diversificazione rurale, la relazione tra cibo e turismo ha bisogno di essere integrata in una strategia per lo sviluppo economico locale massimizzando la leva socio economica tra industria turistica e produttori agroalimentari. Si tratta quindi di un incontro riflessivo tra la gastronomia e la cultura di un particolare territorio che rappresenta una notevole opportunità di utilizzo alternativo e diversificato del patrimonio rurale. In questo ambito la gastronomia non viene identificata solo come prodotti agroalimentari, ma comprende anche un’esperienza fatta di cibo, vino, tradizioni e paesaggio.

Gli eventi enogastronomici sono sicuramente un importante strumento di marketing territoriale per via della loro capacità di attirare turisti, diffondere e migliorare l’immagine dell’area che li ospita, attirare investimenti, attivando veri e propri processi di rigenerazione economica all’interno dei territori.Sempre più attuali sono gli studi sull’enogastronomia tanto da far tendenza nel campo di ricerca nell’ambito sociologico che antropologico.

Tale fenomeno sta interessando sempre più il settore turistico dove si sta affermando il segmento enogastronomico. Varie sono le definizioni che si trovano ma quella che ha fondato le basi è stata introdotta nel 1998 da Lucy Long per esprime l’idea che per conoscere approfonditamente altre culture è necessaria una esperienza di degustazione dei cibi e dei vini locali.

Si tratta dell’obiettivo primario che il turista si pone, ovvero di esplorare e degustare cibi e bevande per poter vivere un’esperienza culinaria unica e specifica di quella destinazione.

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Sagra

Festa

Convegno

Workshop

Seminario

Fiera

Street food

Festival

1.2.2 Tipi di eventi enogastronomici

Con il termine generico di evento si suole indicare fin dall’antichità ogni possibile avvenimento organizzato di carattere commerciale, culturale, celebrativo, relazionale. Nello specifico per quel che riguarda l’enogastronomia di possono individuati n. 9 tipologie tra le più rilevanti:

festa profana legata soprattutto alla celebrazione di prodotti della terra.

religiosa o civile, giornata non lavorativa, sancita con il riposo, con riti e cerimonie.

qualsiasi gruppo organizzato, privato o pubblico, azienda, asso-ciazione di categoria, società scientifica o culturale che intenda trasferire un messaggio, aprire un dibattito, sensibilizzare una determinata sfera d’opinione su un problema specifico. Si tratta in genere di incontri di studio che presuppongono una ricerca a monte e tendono a un trasferimento di risultati e a un contributo critico dei partecipanti.

sessioni di lavoro di un numero ridotto di specialisti, destinato alla discussione e approfondimento di un tema tecnico controverso o di attualità.

riunione di circa 50/100 partecipanti con specifica competenza, anche differenziata ma accomunata da un preciso interesse su un tema di formazione. Ha un programma di lavoro finalizzato all’arricchimento della professionalità dei partecipanti.

e/o mercato raduno di venditori ambulanti e di compratori, in pas-sato specialmente di prodotti agricoli, che si svolge periodicamen-te in occasione di feste patronali e ricorrenze o settimanalmente

evento dedicato al cibo di strada.

festa popolare con un tematismo ben definito interpretato nelle sue forme artistiche e culturali, a cadenza periodica.

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1.3 Rilevazione eventi

Il processo di rilevazione degli eventi prevede le seguenti fasi:-Definizione del periodo di rilevazione (mensile, stagionale, annuale)- Analisi situazione geopolitica finalizzata alla definizione dei soggetti promotori di eventi (proloco, consorzi, comuni, privati, ecc.)- Richiesta informazioni ai soggetti gestori (mail, telefonate,)- Rilevazione diretta attraverso il web ( web site, social,

Nel caso specifico del territorio dell’Appennino Bolognese si è proceduto nel seguente modo:- Invio mail richiesta ai Comuni attraversati dall’itinerario enogastronomico- Invio mail di richiesta alle proloco- Richiesta specifica ai consorzi di promozione turistica (Appennino Slow, Montagna Bolognese)

In relazione alle risposte ricevute si è proceduto a definire una prima tabella degli eventi svolti nell’anno 2012, poi si è proceduto a completare la rilevazione mediante una ricerca e analisi della promozione svolta nel web. Successivamente si è creata una tabella di rilevazione divisa per mesi, data luogo di svolgimento, titolo dell’evento, tipologia di evento e soggetto gestore.

Mese Data Denominazione Luogo Tipologia Gestore

Gennaio 22 Del maiale non si butta niente Monzuno Festa Proloco

Marzo 4 Festa del maiale Monghidoro Festa Comune

Aprile 6/8 Fiera agricola Vergato Fiera Comune

Maggio 19/20 Fiera della cipolla Grizzana Morandi Fiera Comitato

26/27 Festa agricoltura Castiglione - Creda Fiera Comitato

31 Disfida del tortello di patate Castiglione - Rasora Sagra Comitato

Giugno 2 Festa della ciliegia Grizzana Morandi Festa Proloco

3 Forni e fornai Monghidoro Festa Comune

3 Festa del borlengo Castel d'iano – Roffeno Festa Proloco

10 Festa agreste Monzuno Festa Comitato

17 A gaggio con gusto Gaggio Montano Festa Comitato

17 Festa del pane Porretta Festa Comune

21/24 Sagra cinghiale Grizzana Morandi - Monteacuto

Sagra Proloco

24 Festa ciliegia Castel d'aiano - Labante Festa Proloco

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Mese Data Denominazione Luogo Tipologia Gestore

24 Mercatino antichità e sapori Vergato - Tolè Mercato Proloco

25 il suino semibrado Monzuno seminario Macelleria zivieri

30 Sconti di gusto Porretta Terme Mercato Comitato

Luglio 1 Mangirò Monghidoro - Lognola Street food Forno calzolari

1 Festa del fungo Castel d'Aiano Festa Comune

8 Degustazioni vini e prodotti Loiano Street food Comitato

11 Futa jazz&food Pianoro Street food Comitato

15 Sagra porchetta Caste di Casio – Badi Sagra Proloco

15 Lacinghialata Granaglione Sagra Proloco

15 Sagra del cacciatore Gaggio Montano Sagra Comitato

15 Sagra tortellino Monghidoro - campeggio Sagra Comitato

11/15 Festa dla batdura Loiano Festa Proloco

20 Ecofesta Gaggio Montano Festa Proloco

20/22 Festa bavarese Lizzano in Belvedere Festa Proloco

20/22 Soul food street Porretta Street food Svs appennino bo

27 Sagra cinghiale Castiglione - Baragazza Sagra Comitato

Agosto 1 Cena sotto le stelle Loiano Street food Proloco

5 Sagra di cà del costa Monghidoro Sagra Comitato

5 Polenta alla piana Castiglione - Rasora Sagra Comitato

6 Fuoco Cucina con me Bologna – Mercato della terra

Street food Svs appennino bo

12 Grigliata sotto le stelle Castel d'aiano – Villa Festa Proloco

19 Sagra zuccherino Grizzana Morandi Sagra Proloco

26 Sagra pesce fritto Castel di Casio – Badi Sagra Proloco

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Mese Data Denominazione Luogo Tipologia Gestore

25/26 Festa gnoccatina fritta Castel d'aiano – Villa Festa Proloco

25/26 Supermacceronata MonterenzioCà di Bazzone

Festa Comitato

25/26 Tipicamente Monzuno Mercato Proloco

25 Bue allo spiedo Monghidoro - Campeggio Sagra Comitato

Settembre 1 Chef al massimo... Monzuno Street food Macelleria zivieri

8 Fira di sdazz Sasso Marconi Fiera Comune

14/15 September fest Loiano Festa Proloco

15 Stiancon con aieda S. Benedetto v. S. Sagra Comitato

23 Sagra patata Vergato - Tolè Sagra Proloco

30 Festa della patata Castel d'Aiano Sagra Comune

Ottobre 7 Festa del tartufo e marroni Monzuno - Vado Festa Comitato

7 Tartufesta Castiglione Festa Proloco

7 Sagra castagna Pianoro- Pian di Macina Sagra Comitato

6/7 Tartufo e cioccolata Porretta Terme Festa Svs appennino bo

13/14 C'era una volta Pianoro Sagra Proloco

14 Tartufesta Monzuno Festa Proloco

14 Fiera del marrone Loiano - Scascoli Fiera Comitato

14 Festa marroni Monterenzio Festa Comitato

14 Festa castagna e borlengo Castel d'Aiano - Labante Festa Proloco

20 Compleanno di gino Bologna Street food Forno calzolari

20 Smarronata in piazza Mazabotto – Pioppe Sagra Proloco

19/20 Tartufesta Pianoro Festa Proloco

20 Festa castagna Loiano Festa Comitato

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Mese Data Denominazione Luogo Tipologia Gestore

26/27 Tartufesta Sasso Sasso Marconi Festa Comune

27 Sagra del tortellino Pianoro Sagra Proloco

27 Il pane nel bosco Loiano Sagra Proloco

27 Sagra dei marroni Monzuno – valle Sagra Comitato

27 Festa d'autunno Monghidoro campeggio Festa Comitato

Novembre 1 Tartufesta Monghidoro Festa Comune

10 Maiale in graticola Monghidoro Festa Futa point

Da una prima analisi appaiono evidenti le seguenti:- Assenza di eventi nei mesi di dicembre e febbraio

- Assenza eventi specifici dedicati a prodotti eccelenti come: vino e uva, formaggi, salmerino, salumi - Assenza di eventi tecnici basati sull’enogastronomia workshop, seminari, convegni

Non stati presi in considerazione tre tipologie di eventi enogastronomici essendo promossi su scala nazionale o regionale e comunque valutabili solo attraverso la singola gestione per azienda: fattorie Aperte, cantine aperte e caseifici aperti.

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1.4 Valutazione quali/quantitativa evento enogastronomico

Il processo di valutazione di un evento prevede: - definire quali i dati necessari - stabilire come, quando e chi raccoglierà i dati - definire come sarà l’analisi dei datiUna volta definiti questi aspetti, ai fini di una corretta analisi dell’evento è importante valutare: - contenuti generali - contenuti di valorizzazione enogastronomica - organizzazione dell’evento - comunicazione dell’evento - valutazione generalePrecisiamo, inoltre che in funzione delle finalità di valuta-zione degli eventi e le finalità del soggetto che conduce lo studio dovrebbero essere rilevati i dati inerenti: - il controllo della redditività - il monitoraggio delle responsabilità - la finalizzazione degli obbiettivi - le statistiche di partecipazione alle singole attività - le cadute in termini economico e turistico

1.4.1 Scheda di valutazionedi un evento enogastronomico

La scheda riprodotta nella pagina seguente vuole essere un utile strumento operativo per Consorzi turistici, Enti Pubblici e Organizza-tori di eventi, per la valutazione degli eventi esistenti, ma anche per la costruzione di nuovi eventi. Partendo dalle caratteristiche generali (contenuti, organizzazione e comunicazione) di un evento, si è ritenuto necessario creare una sezione specifica dedicata valorizzazione eno-gastronomica contenente i caratteri fondamentali di cui necessità un evento enogastronomico. La scheda è stata ideata per essere di facile compilazione e semplice di lettura in fase di analisi ed elaborazione dei dati: attraverso un sistema di attribuzione di valori da 1 a 6 ad ogni

attività svolta, si è in grado di determinare un punteggio complessivo di un evento. Inoltre la creazione di macro aree generiche e di singole sottocategorie permette anche di creare subtotali personalizzabili in funzione di eventuali analisi specifiche.

SCHEDA DI VALUTAZIONE EVENTI ENOGASTRONOMICI

Denominazione e tipologia evento

Sagra Workshop Festival Street food Festa Fiera, mercato

Contenuti generali dell'evento

Contenuti di valorizzazione enogastronomica

Organizzazione dell’evento

Comunicazione dell’evento

Valutazione generale dell’evento

TotaliPunteggio finale

punteggio 1 2 3 4 5 6

a. Selezione delle tematiche

b. Coerenza rispetto alla tipologia di evento (sagra,street food, ecc.)

c. Qualità informazioni trasmesse (programma, location, ecc)

d. Tradizione/o innovazione

e. Qualità del programma e attività

punteggio 1 2 3 4 5 6

f. Presenza delle produzioni agroalimentari locali e a marchio d’origine

g. Presenza vini locali e a marchio d’origine

h. Preparazioni e spettacolarizzazioni enogastronomiche (preparazioni, cotture,ecc.)

i. Presenza aziende qualificate

j. Presenza esperti di settore (giornalisti, blogger, ecc.)

k. Valorizzazione prodotto/prodotti evento (tartufo, carni, ecc.)

l. Valorizzazione vini (calici, etichette, manifesti ecc.)

punteggio 1 2 3 4 5 6

m. Affluenza pubblico

n. Organizzazione e allestimento stands

o. Organizzazione intrattenimento e animazioni

p. Organizzazione logistica (parcheggi, accesso, ecc.)

q. Sistema prenotazioni

r. Qualità di cibi e bevende

s. Reperimento sponsor e finanziamenti

t. Qualità dell’organizzazione generale

u. Professionalità del soggetto gestore

punteggio 1 2 3 4 5 6

v. Disponibilità materiale informativo

w. Promozione evento (web, cartaceo, social,ecc)

x. Qualità della comunicazione (logo, immagine coordinata)

y. Tempestività comunicazione

z. Efficacia comunicazione

punteggio 1 2 3 4 5 6

a1. Qualità emozionale trasmessa

b1. Valutazione generale

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13il gruppo di lavoro ha scelto di valutare tutti gli eventi attraver-so la compilazione di una scheda per ogni evento e di fissare un punteggio minimo di 84 per essere inserito nel progetto di creazione dell’immagine coordinata degli eventi enogastro-nomici afferenti al territorio della Strada dei vini e dei Sapori Appennino Bolognese. Tale punteggio è stato determinato

dalla media del punteggio moltiplicato il n. Criteri (28 criteri x 3 voto sufficiente= 84). Di seguito si riporta la tabella riassuntiva di valutazione dei singoli eventi ed il grafico degli eventi che hanno ottenuto un punteggio sufficiente. Come dalla tabella si evince che solo n. 15 eventi su 67 riescono ad ottenere una valutazione sufficiente, corrispondente al 22% del totale

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z a1 b1 totali

Denominazione

Del maiale non si butta niente 1 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 30

Festa del maiale 4 3 2 2 3 3 3 4 3 3 5 3 4 3 3 2 2 3 3 2 2 1 1 1 3 2 4 3 77

Fiera agricola 3 2 2 2 3 3 2 2 3 1 2 1 4 3 2 4 1 2 4 3 3 2 1 1 3 2 1 3 65

Fiera della cipolla 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 3 1 3 3 1 2 1 2 2 3 2 1 1 1 2 2 1 2 45

Festa agricoltura 2 3 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 4 3 2 3 1 2 1 3 3 1 1 2 1 2 3 3 59

Disfida del tortello di patate 1 3 1 2 1 1 1 1 1 1 4 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 36

Festa della ciliegia 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 31

Forni e fornai 5 5 5 5 5 5 4 2 4 5 5 5 4 2 2 3 4 3 4 4 3 2 3 4 3 3 4 4 107

Festa del borlengo 2 1 2 2 1 1 1 1 1 1 4 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 2 1 1 2 2 2 2 48

Festa agreste 5 4 4 4 4 3 2 3 2 1 3 2 4 3 4 3 2 3 3 3 3 2 3 5 3 3 5 4 90

A gaggio con gusto 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 2 2 2 48

Festa del pane 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 2 40

Sagra cinghiale 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 31

Festa ciliegia 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 29

Il suino semibrado 6 6 6 6 6 6 3 3 6 6 6 4 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 160

Mercatino antichità e sapori 1 1 1 2 1 1 2 2 1 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 33

Sconti di gusto 2 1 2 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 32

1.4.2 Valutazione degli eventi rilevati nel territorio dell’Appennino Bolognese

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a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z a1 b1 totali

Mangirò 6 6 6 6 5 5 5 5 5 5 5 4 6 4 4 4 6 6 4 5 5 5 5 5 5 5 6 6 144

Festa del fungo 2 2 2 2 1 2 1 1 2 1 1 1 4 2 2 2 1 2 4 3 3 2 2 2 3 2 2 2 56

Degustazioni vini e prodotti 4 3 4 3 3 3 4 4 4 3 4 3 5 3 2 3 3 4 4 4 2 2 2 3 3 3 3 4 92

Futa jazz&food 1 1 1 1 2 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 32

Sagra porchetta 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 30

Lacinghialata 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 46

Sagra del cacciatore 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 45

Sagra tortellino 2 2 1 1 1 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 2 1 1 2 2 38

Festa dla batdura 5 5 4 5 4 4 3 3 4 2 5 2 5 5 4 5 3 4 5 5 4 3 4 4 3 4 5 5 114

Ecofesta 3 2 2 3 2 1 1 2 2 1 2 1 3 2 2 2 1 2 2 3 2 2 1 1 2 2 2 2 53

Festa bavarese 3 4 4 3 4 1 1 4 3 2 5 1 5 4 3 3 3 4 4 4 3 2 2 2 2 3 4 4 87

Soul food street 6 6 5 6 5 6 6 5 5 4 6 5 5 5 6 5 4 5 5 5 6 4 6 6 5 5 5 5 147

Sagra cinghiale 2 1 1 1 1 1 1 2 2 1 2 1 3 2 2 2 2 2 2 3 2 1 1 2 2 2 2 2 48

Cena sotto le stelle 3 4 3 3 2 2 3 3 2 3 2 2 5 2 2 4 3 4 3 3 4 3 2 2 3 3 3 4 82

Sagra di cà del costa 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 3 2 1 1 1 1 1 1 1 3 2 1 2 2 2 2 40

Polenta alla piana 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1 1 33

Fuoco cucina con me 6 5 6 6 5 4 6 5 4 6 4 5 2 2 4 3 6 4 4 6 2 4 6 3 4 4 4 5 125

Grigliata sotto le stelle 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1 2 35

Sagra zuccherino 4 2 2 3 3 2 1 2 2 2 2 1 3 2 3 3 1 3 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 62

Sagra pesce fritto 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 29

Festa gnoccatina fritta 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 48

Supermacceronata 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 2 44

Tipicamente 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 56

Bue allo spiedo 2 2 2 4 2 1 1 4 1 1 4 1 3 2 2 2 2 3 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 59

Chef al massimo... 6 6 6 6 6 5 5 6 6 6 6 5 6 6 6 6 6 6 6 6 6 5 5 5 6 6 6 6 162

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15

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z a1 b1 totali

Fira di sdazz 5 3 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 6 5 5 5 3 3 5 5 5 4 4 5 5 4 4 5 115

September fest 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 28

Stiancon con aieda 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 28

Sagra patata 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 5 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 2 48

Festa della patata 5 5 5 5 4 5 3 4 4 4 6 2 5 4 4 5 4 5 5 4 4 4 5 5 4 5 4 5 124

Festa del tartufo e marroni 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 50

Tartufesta 2 2 2 2 2 2 1 2 1 1 1 1 4 3 3 3 2 2 3 2 3 2 2 2 1 2 2 2 57

Sagra castagna 2 2 2 1 1 1 1 2 2 1 2 1 4 2 2 2 1 2 1 2 3 1 1 1 1 1 2 2 46

Tartufo e cioccolata 5 5 4 5 5 3 3 4 5 4 5 3 5 5 4 5 3 4 5 4 5 4 6 6 5 5 5 5 127

C'era una volta 2 4 2 2 2 3 3 3 2 2 3 2 4 3 3 4 1 3 3 3 3 1 2 2 3 2 1 3 71

Tartufesta 3 3 3 3 3 2 2 3 2 1 3 1 3 3 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 73

Fiera del marrone 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 4 3 2 2 2 2 3 2 2 2 1 1 1 1 1 2 48

Festa marroni 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 49

Festa castagna e borlengo 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 48

Compleanno di gino 5 5 5 5 5 4 4 5 4 4 6 3 4 4 4 4 4 5 3 4 5 4 6 6 4 5 5 5 127

Smarronata in piazza 2 2 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 38

Tartufesta 2 4 2 2 2 3 3 3 2 2 3 2 4 3 3 4 1 3 3 3 3 1 2 2 3 2 1 3 71

Festa castagna 2 2 1 2 1 1 2 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 37

Tartufesta Sasso 4 2 4 4 4 3 4 4 3 3 3 5 4 3 4 2 3 5 4 4 4 5 4 4 3 3 3 4 102

Sagra del tortellino 2 4 2 2 2 3 3 3 2 2 3 2 4 3 3 4 1 3 3 3 3 1 2 2 3 2 1 3 71

Il pane nel bosco 3 4 3 3 3 3 2 3 2 3 1 2 1 3 2 3 4 1 2 2 4 4 1 3 4 2 4 3 75

Sagra dei marroni 2 1 1 2 2 1 2 2 1 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 36

Festa d'autunno 2 1 1 1 2 1 2 1 1 2 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 35

Tartufesta 2 2 3 3 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 1 55

Maiale in graticola 2 1 1 1 1 1 2 2 2 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 34

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16

1.5 Individuazione eventi

In relazione al progetto orginario si necessitava della individuazione di minino n. 10 eventi per la creazionedel prototipo di immagine coordinata in grado di potenziare il sistema di comunicazione. Si è proceduto contattando i gestori dei singoli eventi per sottoporgli il progetto e la condivisione dello stesso, ma solo alcuni hanno accettato.

Tartufesta Sasso

Compleanno di gino

Tartufo e cioccolata

Festa della patata

Fira di sdazz

Chef al massimo...

Fuoco Cucina con me

Soul food street

Festa bavarese

Festa dla batdura

Degustazioni vini e prodotti

Mangirò

il suino semibrado

Festa agreste

Forni e fornai

102

127

127

124

115

162

125

147

87

114

100

144

160

90

107

10 20 40 60 80 100 120 140 160 180

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Analisi dell’attuale sistema di comunicazione degli eventi e relativa immagine di presentazione

La comunicazione degli eventi in questo territorio risente chiaramente della loro frammentazione organizzativa. la necessità di una seria e coordinata qualificazione del sistema economico locale che sia in grado di favorire lo spirito aggregativo degli enti pubblici e delle aziende operanti nei diversi settori produttivi si rende indispensabile anche nella loro emanazione visiva e promozionale. É attraverso un’azione di questa entità che il territorio sarà in grado di migliorare la percezione di sé stesso all’esterno, con un conseguente ritorno economico più stabile e duraturo. I concetti chiave di “valorizzazione integrata del contesto territoriale”, “spirito aggregativo”, “azione coordinata” e “fruibilità turistica” sono gli elementi sui quali riteniamo sia più opportuno lavorare allo scopo di presentarsi sui mercati globali come un territorio e non più l’insieme di diverse entità. Il marketing territoriale e l’organizzazione di eventi ben gestiti sono validi strumenti le cui potenzialità tuttavia non possono prescindere dall’instaurazione di una mentalità che ragioni secondo una visione di sistema.Ogni porzione di territorio provvede, giustamente, agli eventi di propria

competenza e trova al suo interno la maggior parte delle forze necessarie. Dal punto di vista comunicativo generalmente risente anche della scarsa conoscenza del ruolo della progettazione visiva e della sua importanza per la loro buona riuscita. Non è un problema relativo solo all’Appennino ma una mancanza di cultura visiva diffusa su tutto il territorio nazionale soprattutto se lontano dai grossi centri urbani. Questo genera di conseguenza anche una relativa mancanza di progettisti della comunicazione diffusi su questo territorio, che a sua volta porta gli organizzatori ad usufruire direttamente dei centri di stampa locale (tipografie, fotolitografie, copisterie, dcc…) sia per la produzione che per l’ideazione degli retratti comunicativi. Questi, difficilmente dotati di un centro interno di progettazione, produrranno materiali inevitabilmente carenti dal punto di vista di strategia comunicativa a largo raggio e controproducenti in una logica di promozione territoriale. La mancanza di una visione comune non farà altro che alimentare la frammentazione comunicativa, indebolendo anche il singolo evento e perdendo completamente di vista la forte esigenza

“visiva” del concetto di “rete” che è alla base di questo progetto. Per questo motivo, la Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese ha scelto di diventare anche un punto di riferimento dal punto di vista del coordinamento visivo e la creazione di un linguaggio comune. L’intenzione non è chiaramente quella di imporre dall’alto un linguaggio comune, dal momento che la forza di questo territorio è anche la varietà. L’obiettivo è quello di coordinare un processo teso alla coerenza basata sulle differenze. Ogni territorio dovrà necessariamente continuare a parlare con la sua voce e mantenere la propria identità, in quanto valore intrinseco e imprescindibile dal Genius Loci di ogni luogo.

L’analisi della situazione attuale relativa al territorio preso in esame conferma la grande varietà di linguaggi comunicativi e il relativo scollegamento tra gli stessi. Il compito estremamente complesso che ci si trova di fronte è la mediazione tra questa frammentazione e l’esigenza di coordinamento, dove il rispetto delle singole identità deve necessariamente dialogare con un nuovo patrimonio di segni tesi al coordinamento visivo.

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Festa Agreste

Il dipinto scelto per la realizzazione del manifesto riesce a trasmettere pienamente l’idea del paesaggio e delle produzioni tipiche locali, ma viene trascurata la ruralità della vita in campagna.L’inserimento di una scena rupestre arricchirebbe la comunicazione visiva creando anche un forte dinamismo nella immagine.

Da sottolineare che la scelta di un di-pinto con queste caratteristiche poco si adatta al concetto di adattabilità dell’immagine dovendo obbligato-riamente escludere lo sviluppo della stessa in orizzontale.

2.1 Introduzione

La Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese da tempo riserva molta cura alla progettazione visiva della attività di cui si occupa relazionandosi sempre con progettisti grafici professionisti, rigorosamente del luogo, con l’adeguata preparazione e contemporaneamente una giusta conoscenza del Genius Loci.

A seguire riportiamo un repertorio di 10 esempi di comunicazione locale che condividono innanzitutto il supporto; il formato del manifesto e della locandina rappresentano ancora la forma di maggiore diffusione delle informazioni, insieme ad altri supporti cartacei (pieghevoli e volantini) e una più spontanea (e meno controllabile) diffusione, spesso virale, via web.

Questi permettono di individuare degli elementi comunicativi che denotano differenti approcci alla comunicazione in relazione al messaggio da inviare, al contesto e al ricevente. In alcuni casi si privilegia il messaggio verbale con l’utilizzo di elementi tipografici forti e molto visibili e di conseguenza l’informazione arriva precisa e immediatamente memorizzabile.In altri casi si antepone il messaggio visivo a quello verbale attingendo sia ad archivi fotografici che a differenti tipologie di illustrazioni facendo leva su una maggiore interazione empatica immediata.Il ruolo della cultura di un luogo, come pratica dell’identità in senso ampio, è di permettere di definirci in quanto individui ma anche membri di un determinato gruppo e di comunità.Singolarmente ogni artefatto è estremamente rappresentativo dell’evento promosso e del contesto, e nell’ottica del generale progetto della Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese di messa in rete di tutti gli eventi diffusi sul territorio, non resta che creare una connessione visiva tra loro nel rispetto delle

singole identità comunicative e diverse strategie di promozione.

Dobbiamo quindi comunicare la cultura come strumento di coesione sociale e ricomunicare il legame tra tutte le attività, renderlo visibile ed estremamente comprensibile.

2.2 creazione repertoriodell’immagine deisingoli eventi individuati

Il manifesto e la locandina rappresenta-no ancora la forma di maggiore diffusio-ne delle informazioni, insieme ad altri supporti cartacei (pieghevoli e volanti-ni), per queste tipologie di eventi, nono-stante la comunicazione virale, dove il web la fa da padrone, inizi ad assumere un ruolo insostituibile per l’amplifica-zione del processo di trasmissione delle informazioni.Questa evoluzione modifica necessaria-mente la fase di progettazione dell’im-magine rappresentativa di un evento, in quanto occorre prevedere l’adattabilità dell’immagine al formato da utilizzar-si sia per orientamento (orizzontale e verticale) sia per i diversi formato da caricare nei siti e nei social network.A seguire i repertorio dei manifesti con relativa analisi critica

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Forni e Fornai

In questo caso si è scelto una immagi-ne estremamente evocativa che insie-me al titolo ed al font utilizzato creano i presupposti per un ottimo lavoro di comunicazione visiva.

Chef al massimo Un esempio di comunicazione attra-verso i suoi contenuti, l’attenzione viene catturata dal titolo dell’evento e dagli innumerevoli nomi degli chef . La grafica potrebbe essere migliorata attraverso l’inserimento di un elemen-to visivo evocativo

Soul Food Street

Tradizione e innovazione che prendono forma in un sistema di comunicazione fatto di lettere stampate e immagini acquerellate, ma ben definite.Dato il tematismo affrontato il mani-festo dovrebbe arricchirsi di qualche elemento grafico riconducibile alla musica.

Compleanno di gino

semplice, accattivante e estremamen-te contemporaneo. Facilmente adat-tabile alle esigenze del web risulta di facile impatto anche per azioni di marketing guerrilla.

Nota dolente è che un manifesto di questo tipo non è replicabile di anno in anno.

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Mangirò

La comprensione del manifesto ri-chiede obbligatoriamente uno sforzo cognitivo e la conoscenza dei loghi e dell’evento stesso. Nonostante questo risulta facilmente adattabile ai diversi utilizzi e strumenti di promozione.

Festa della patata

Studiato nei dettagli, questo manifesto riesce a catturare l’attenzione nell’im-mediato e a rinforzare il proprio messaggio nel momento di decifra-zione dei codici visivi: patata diventata oggetto della scrittura.

Risulta però impossibile lo sviluppo di questo scatto in orizzontale

Fuoco cucina con me

Questo manifesto è stato progettato ad hoc e vuole essere l’esemplificazio-ne di come una progettazione grafica possa agevolare la trasmissione delle informazioni, favorendo la flessibilità di modifiche e l’adattabilità dei formati

Seminario suino semibrado

Elegante e molto concettuale, per la tipologia di evento in questione sicu-ramente azzecato. Anche in questo caso essendo stato progettato ex novo è estremamente versatile e si adatta ai diversi formati.

presso il forno a legna

Piazzetta Pasolini, BolognaMERCATO DELLA TERRA

TUTTI I LUNEDÌ DALLE 17:30ALLE 21:30

1 Marcello Dall'Aglio "Trattoria San Chierlo"

8 Flavio e TomMaso "Trattoria di Via Serra"

15 Dario Picchiotti "Antica Trattoria di Sacerno"

22 Leonora Rinaldi "Vicolo Colombina"

29 Lucia Antonelli "Taverna del Cacciatore"

GLI CHEFINCONTRANOI PRODUTTORI

Giugno 2013

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Tartufo e cioccolato

sorprendete come si possa a far condi-videre due prodotti così lontani: tartufo e cioccolato...è proprio l’estremizza-zione di questa difficoltà che crea la premessa per la realizzione di questo manifesto. Innovativo e versatile.

2.3 Comparazione grafica

Singolarmente ogni artefatto è estremamente rappresentativo dell’evento promosso e del contesto, in alcuni casi si privilegia il messaggio verbale con l’utilizzo di elementi tipografici forti e molto visibili e di conseguenza l’informazione arriva precisa e immediatamente memorizzabile.

In altri casi si antepone il messaggio visivo a quello verbale attingendo sia ad archivi fotografici che a differenti tipologie di illustrazioni facendo leva su una maggiore interazione empati-ca immediata. Entrambi i casi ci permettono di individuare de-gli elementi comunicativi che denotano differenti approcci alla comunicazione in relazione al messaggio da inviare, al conte-sto e al ricevente. É in questa ottica che si inserisce il progetto della Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese di realizzazione di un prototipo di immagine coordinata in grado di mettere in rete di tutti gli eventi diffusi sul territorio.

La necessità è quella di creare una connessione visiva tra loro nel rispetto delle singole identità comunicative e diver-se strategie di promozione. Dobbiamo quindi comunicare la cultura come strumento di coesione sociale e ricomunicare il legame tra tutte le attività, renderlo visibile ed estremamente comprensibile.

Prima di entrare nel merito del progetto grafico ci sembra doveroso creare un’ipotesi di evoluzione dei due manifesti relativi agli eventi “Mangirò” e “Chef al Massimo” e di capire nel dettaglio il manifesto “Fuoco cucina con me”.

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22

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1 Marcello Dall'Aglio "Trattoria San Chierlo"

8 Flavio e TomMaso "Trattoria di Via Serra"

15 Dario Picchiotti "Antica Trattoria di Sacerno"

22 Leonora Rinaldi "Vicolo Colombina"

29 Lucia Antonelli "Taverna del Cacciatore"

LUGLio 2013

Territorioe Identità.

GLI CHEFINCONTRANOI PRODUTTORI

SESSIONI DI STREET

FOOD E COTTURE

NEL FORNO A LEGNA

TUTTI I LUNEDÍ

dalle 17.30 alle 21.30

MERCATO DELLA TERRAPIAZZETTA PASOLINI, BOLOGNA

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Definizione di una nuova immagine coordinataLa costrizione di questa nuova identità ad ombrello concorre contemporaneamente alla promozione del singolo evento su scala più ampia e alla promozione congiunta degli altri eventi moltiplicando esponenzialmente la visibilità e il bacino di utenza. Ogni evento, promuovendo se stesso, promuove senza oneri in aggiunta, tutto gli altri eventi e quindi tutto

un territorio. Non ultimo, questa nuova meta-identità diventa spontaneamente sigillo di qualità garantito dall’appartenenza ad un circuito gestito dalla Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese.Tutto questo genera anche un piano di comunicazione globale, attualmente non attivabile e gestibile dalle singole identità coinvolte. Non è possibile parlare

di strategie vincenti senza che sia stato sviluppato un adeguato piano di comunicazione. Il piano di comunicazione stabilisce le modalità concrete con cui gli obiettivi di comunicazione verranno perseguiti, facendo attenzione che tutte le attività previste siano funzionali, credibili, programmate e coordinate.

Un buon piano di comunicazione deve attenersi alla valutazione/messa in atto dei seguenti punti:

1. Definizione del “che cosa?” e del “a chi?” si vuole comunicare, con una corretta selezione delle informazioni da trasmettere, l’individuazione delle attività e degli strumenti di comunicazione e del target che si intende raggiungere. 2. Messa a punto di un’immagine coordinata e quali attività/strumenti (identità visiva, manifesti, depliant, flyer, ecc.). 3. Programmazione delle attività, lancio e distribuizione nel corso dell’anno, iniziative speciali e cadenza nella distribuzione del materiale promozionale e redazione ed invio dei comunicati stampa. 4. Definizione dei mezzi di comunicazione e conseguente acquisto degli spazi. 5. Supporto web attraverso il sito, i social network, le newsletter ed eventuale vendita di biglietti online. 6. Eventuale ricerca di sponsor e finanziamenti come base del successo di un evento.

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Con il progetto di comunicazione, le sue metodologie e i suoi strumenti si può scavare nelle tracce dei territori per raccordare le potenzialità attraverso un’azione corale e concertata di attività e azioni pianificate e strutturate in cui il design colloquia con il marketing e con le scienze sociali.

Soprattutto consente di svelare potenzialità inespresse e dare valore a risorse prima sconosciute o tenute sottotono: “Valori relativi all’ambiente fisico (ecosistemi modificati nel corso della storia dall’intervento umano), all’ambiente costruito (le eredità storiche, le infrastrutture, il sistema produttivo e i suoi prodotti e la rete di servizi) e all‘ambiente antropico (il tessuto sociale e le forme di organizzazione con cui si presenta, le visioni condivise, le conoscenze produttive).

Ogni territorio è, quindi, potenzialmente ricco ma le ragioni dell’inespressività possono essere molteplici – politiche, economiche, culturali – e gli strumenti del progetto del design della comunicazione possono essere utili a costruire trame inespresse, ricostruire immaginari e luoghi di cui si era dispersa l’identità, elaborare percorsi nei quali soggetti attivi, potenzialità e strategie possano concorrere a restituire ai luoghi il senso di una identità dispersa trasformando la in vantaggio competitivo per il suo progressivo sviluppo.

Diventa strumento, inoltre, nel quale le singole identità locali, differenziate e unite in sistema, possano concorrere a costruire una strategia di sviluppo economico.

“Scoprire, valorizzare e coltivare una risorsa significa prima di tutto accompagnarla nella costruzione della propria identità e nella capacità di ricostruire la propria narrazione.

Ogni risorsa, ogni attore coinvolto nel piano di sviluppo del territorio deve potersi riconoscere come parte integrante di esso, come risorsa appunto […].

L’ identità visiva diventa quindi scrittura del luogo, insieme di significazione in grado di interfacciarsi con l’ utente e di comunicarne tutti gli aspetti , visibili ed invisibili.

Se il sistema di identità e il conseguente progetto di identità visiva non tradiscono il luogo né lo mercificano, né lo musealizzano, né lo surrogano, allora ogni elemento del sistema potrà usufruire del valore che verrà associato al brand territoriale.

Identità come progetto significa, allora, identità nelle differenze, identità all’interno di un unico sistema narrativo nel quale però ogni attore in gioco – ogni persona – viene al tempo stesso reso visibile e riconoscibile per le sue specificità ma al contempo aumenta il proprio valore e il proprio grado di riconoscibilità.”

Daniela Piscitelli “I paesaggi produttivi”

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3.1 Il progetto grafico

In relazione a quanto detto in precedenza, pensiamo che questa nuova identità ad ombrello debba inserirsi in maniera discreta ma efficace nelle attuali singole identità, senza alterarle ma dando la percezione di coesione e coordinamento.

Sarà una identità nuova ma con segni già ampiamente radicati e riconoscibili. Non prevediamo il progetto di un nuovo marchio. La promozione degli eventi già molto ricca di marchi sia istituzionali che di partner o sponsor non lascia spazio ad uno nuovo, che andrebbe solamente ad aggiungersi ad una folta schiera fin troppo eterogenea.

In più l’ente promotore nella figura della Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese ha già una sua identità definita, consolidata e normata e l’aggiunta di altri segni iconici non farebbero che indebolirla creando confusione.

L’idea, quindi, è quella di partire proprio dal marchio della Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese ed attribuirgli un ruolo di “certificazione di qualità” facendolo dialogare con elementi grafici molto essenziali a creare una sorta di “livello” grafico e semantico superiore, in appoggio a tutta la comunicazione esistente.

A corredo di questi elementi grafici trova spazio anche una parte verbale fondamentale che in due parole “territorio e identità” racchiude tutto il significato del progetto.

Territorioe Identità.

4x

x

x

xx 3x

x

1/2x

4x

x

xx 3x

x

Territorioe Identità.

4x

x

x

xx 3x

x

1/2x

4x

x

xx 3x

x

Costruzione geometrica e normatura del marchio istituzionale dellaStrada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese

Evoluzione, costruzione geometrica e normatura del marchio nel ruolo di ente coordinatore e certificatore della comunicazione coordinata ed integrata degli eventi del territorio.Con inserimento del pay off“Territorio e Identità” composto in Fertigo pro e colorato con il pantone marrone 469c ereditato dal marchio.

pantone 469 cweb 61361dCMYK c43/m72/y90/k50

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyzFertigo pro

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Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

1/2x

1/2x

4x

1/4x

1/4x 1/4x

x 2x

2x10x 3xxx

Per definire e normare un atteggiamento di coordinamento visivo che la Strada dei Vini e dei Sapori ha già attivato da tempo e per non rischiare una eccessiva invasione grafica sul preesistente si è optato per una barra rigorosamente bianca. Quest’ultima integra il marchio SVS già dotato di pay off inserito in una “etichetta” verticale (già in parte adottata negli ultimi progetti) e ne eredita i segni e le geometrie.

3.2 Elemento grafico di coordinamento di immagine

Lavorando su un modulo X che già stabiliva le relazioni tra gli elementi del marchio generatore si è creato un rigoroso equilibrio tra gli elementi e lo spazio, creando una composizione armonica e ordinata, che, nella sua apparente semplicità assolve al ruolo di elemento di coordinamento con estrema efficacia. Il processo di “sottrazione” grafica al preesistente in favore del bianco crea il giusto spazio anche per l’inserimento del sito web.

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Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

1/2x

1/2x

4x

1/4x

1/4x 1/4x

x 2x

2x10x 3xxx

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Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

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x

x

x x x

Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

In caso di fondi chiari o bianchi è previsto un bordo nero 100% con spessore di 0,5pt.

Area di rispetto

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Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it Territorio

e Identità.www.stradappenninobolognese.it

3.3 Applicazione dell’elemento grafico

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Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

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Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

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Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

Territorioe Identità.www.stradappenninobolognese.it

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Territorioe Identità.

1/2x

1/2x

4x

1/4x

1/4x 1/4x

x

2x3x

Territorioe Identità.

x

x x

3.4 Variazione

Prevediamo anche una sola variazione nel caso la struttura grafica preesistente non permetta l’inserimento della banda bianca.Si può quindi optare per la sola “etichetta” con grande attenzione al suo posizonamento in basso a destra e all’area di rispetto indicata a seguire.

Questa soluzione può inoltre ovviare ad un problema, più frequente del previsto, di intervento di allineamento visivo su supporti prestampati. In questo caso, nell’impossbilità di intervenire in fase di progettazione o di realizzazione esecutiva del file, si possone realizzare degli adesivi da applicare direttamente sui supporti.

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Territorioe Identità.

1/2x

1/2x

4x

1/4x

1/4x 1/4x

x

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Territorioe Identità.

x

x x

Territorioe Identità. Territorio

e Identità.

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