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PROVINCIA AUTONOMA Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano 7-8/2012 Agenzia unica per gli appalti Certificazioni linguistiche Organismo di valutazione AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

PROVINCIA AUTONOMA

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Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano

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provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano7-8/2012

agenzia unica per gli appalti

Certificazionilinguistiche

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28 Intensa l’attività estiva dei musei altoatesini In questo numero vengono illustrati alcuni dei principali appuntamenti dei musei altoatesini durante i mesi estivi.

16 Europa: Cittadini europei nel 2020Il testo di questo numero pone l’accento sull’aumento della disoccupazione nei Paesi che compongono l’Unione Europea e sul rischio povertà per fasce non trascurabili della popolazione.

30 Euregio: Comunità euroregionale di giovani musicisti Bilancio positivo per Uploadsounds che ha visto confrontarsi giovani di Alto Adige, Tirolo e Trentino.

34 Ladinia – Detlarazions de rujeneda ladinaI resultac demostra n trend positif dl’identità ladina

35 Seduta congiuntaI pres. Minniti, Dorigatti e van Staa vogliono rivalutarla.

37 Edilizia agevolataLa nuova legge accorpa sussidio casa e contributi all’affitto.

39 Respinta la sfiduciaMinniti e Unterberger confermati al vertice del Consiglio.

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2 operativa l’agenzia unica per gli appalti È operativa l’Agenzia unica degli appalti, una struttura che offre ai Comuni ed agli enti pubblici consulenza e sostegno nella preparazione della gare d’appalto.

4 tre gruppi stabiliRilevata dal Censimento la consistenza dei tre gruppi linguistici in Alto Adige.

6 Svolta per le certificazioni nelle scuole italianeIllustrate dal vicepresidente Tommasini le iniziative realizzate nelle scuole di lingua italiana nel campo delle certificazioni e dei potenziamenti linguistici.

8 Vigile sugli enti locali L’amministrazione pubblica è in trasformazione. Un ruolo importante è affidato all’Organismo di valutazione.

12 La cultura non va in vacanza Grazie a progetti culturali sostenuti dal Dipartimento cultura italiana della Provincia sono varie le proposte culturali nel periodo estivo.

22 mediatori tra passato e presenteLo sono i beni culturali per la conservazione dei quali la Provincia nel 2010 ha investito oltre 9 milioni di euro.

sommario

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colophon

Editrice: Giunta provinciale

Direttore responsabile: Silvana Amistadi

numero coordinato da: Franco Grigoletto

redattori: Michele Bolognini Maja ClaraPaolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle

inserto consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier

Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner

abbonamento gratuito e info: Servizio StampaBolzano, piazza Silvius Magnago 1 [email protected] Tel. 0471 412213

chiusura numero: 21 giugno 2012 © USP

L’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione

In copertina:Uno degli obiettivi dell’Agenzia unica per gli appalti è la standardizzazione dei procedimenti per facilitare l’accesso alle gare a tutti gli operatori del settore.Foto: USP/B.Ravanelli

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Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano7-8/2012

agenzia unica per gli appalti

Certificazionilinguistiche

organismodi valutazione

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il presidente

Care lettrici, cari lettori,

appuntamenti

14 luglioInizia l’ottava edizione di musica in Miniera”, ciclo di concerti a Ridana-Monteneve

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18 luglioIniziano le visite guidate al Museo del vino diCaldaro rivolte ai bambini

p. 28

dal 3 agosto al 2 settembre

“Summercircus” presso il Parco Europa a Bolzano

p. 11

5 settembreScade il 5 settembre il termine per l’iscrizione in Austria ai corsi universitari

p. 07

22 settembre“La lunga notte dei Musei” altoatesini

p. 29

28 settembreGiornata dell’educazione permanente all’Accademia Cusanus di Bressanone

p. 34

4 ottobreScade il 4 ottobre il termine per presentare le domande per le borse di studio

p. 24

28 ottobre“Lunga notte della ricerca” al Museo di Scienze Naturali

p. 29

Con la norma approvata nel 2005 la dichiarazione di appartenen-

za o di aggregazione linguistica è stata prevista completamente anonima e utilizzabile esclusiva-mente a fini statistici. L’obiettivo era quello di arrivare, attraverso il censimento linguistico decen-nale, ad una valutazione maggior-mente oggettiva sulla consistenza globale dei singoli gruppi in Alto Adige, evitando possibili dichia-razioni di comodo. Sulla base della consistenza dei gruppi linguistici, come noto, si basa il sistema della proporzionale nella formazione degli organi istituzionali, nella ri-partizione delle risorse della Pro-vincia, nell’assunzione negli uffici pubblici.I risultati del censimento condotto nell’autunno 2011, che abbiamo po-tuto ufficializzare a metà giugno, sono in questo senso significativi: gli spostamenti nella consistenza dei gruppi italiano, tedesco e ladi-no sono lievi rispetto ai risultati del 2001 e si mantengono entro lo 0,5%. Questa stabilità dei dati del censimento linguistico rispetto a dieci anni fa dimostra che le di-chiarazioni rese nei mesi scorsi sono veritiere come lo erano nel 2001 e che già allora le cosiddette dichiarazioni di comodo non fu-rono così rilevanti. È una confer-ma che i cittadini sono soddisfatti all’interno del rispettivo gruppo. A fronte di questi minimi scostamen-ti, nell’applicazione della propor-

zionale e nella rappresentanza po-litica non cambia sostanzialmente nulla.Con serenità gli altoatesini hanno dichiarato l’appartenenza al grup-po linguistico che sentono proprio: un compito fondamentale perché garantisce la corretta rappresenta-tività e i diritti dei gruppi lingui-stici e, di conseguenza, favorisce la pacifica convivenza. In Alto Adige la costruzione di un futuro comune si ottiene infatti soltanto nel reci-proco rispetto, in un clima di equi-librio, di dialogo e di collaborazio-ne. Il tema del censimento non deve essere politicizzato per alimentare provocazioni e confronti tra i grup-pi. Quei tempi ora possono essere definitivamente archiviati.

Luis Durnwalder

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storia di copertina

È operativa l’Agenzia unica degli appalti, una struttura che offre ai Comuni ed agli enti pubblici non solo consulenza, ma anche la possibilità di preparare le singole gare d’appalto. La Giunta provinciale ha infatti approvato recentemente lo statuto, la convenzione e la nomina degli organi dell’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici, lavori, servizi e forniture, istituita con la Legge finanziaria provinciale 2012.

Franco Grigoletto

L’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti

pubblici, lavori, servizi e forniture assume la funzione di stazione uni-ca appaltante per gli enti pubblici, con il compito di svolgere attività di consulenza, ma anche prepara-zione, indizione e aggiudicazione delle gare relative a lavori pubblici, servizi e forniture. Sinora le diver-se strutture pubbliche nell’asse-gnazione degli appalti seguivano percorsi diversi tra loro, ma ciò portava, in considerazione delle competente provinciali, nazionali ed europee in questo settore, a diffi-coltà interpretative e ad incertezze sotto il profilo giuridico. Attual-mente in base alle normative vi-genti le amministrazioni pubbliche sono obbligate ad indire una gara d’appalto se l’importo delle opere edili supera il milione di euro e nel caso in cui le prestazioni di servizio

o le forniture superino l’importo di 200.000 euro. Presidente dell’ente strumentale è stato nominato il direttore della Ri-partizione Affari comunitari Tho-mas Mathà, che guiderà l’Agenzia nella fase iniziale e potrà contare su un Comitato di coordinamento composto da esperti della Provin-cia, delle associazioni imprendito-riali, degli albi professionali, del Consorzio dei comuni, dei Consorzi di bonifica, dell’Azienda sanitaria e della Camera di commercio. Diret-tore dell’Agenzia è Alfred Aberer, direttore dell’Istituto provinciale di statistica (Astat), mentre revisore dei conti è Giulio Lazzara, direttore dell’Ufficio provinciale bilancio.“L’Agenzia unica degli appalti” spiega il presidente della Provincia, Luis Durnwalder “è una sorta di sportello che offre ai Comuni e agli enti pubblici non solo consulenza ma anche la possibilità di prepara-re le singole gare d’appalto”. Sino-

operativa l’agenzia unica per gli appalti

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storia di copertina

ra molte amministrazioni, soprat-tutto quelle di piccole dimensioni, si affidavano ad agenzie private oppure ai segretari comunali, con il risultato che mancava una vera uniformità nell’applicazione delle norme relative agli appalti, senza contare che la materia è complessa e soggetta a continue modifiche a livello di norme provinciali, nazio-nali ed europee. “La nuova Agenzia garantirà un maggiore e migliore coordinamento da questo punto di vista e la pubblica amministrazio-ne potrà risparmiare tempo e de-naro nello svolgimento delle gare”, aggiunge Durnwalder. Il personale, una decina di unità, è stato reperito all’interno dell’Amministrazione provinciale e dei Comuni, quindi senza costi aggiuntivi. All’Agenzia gli amministratori co-munali potranno rivolgersi innan-zitutto per chiedere informazioni e consulenze. Il nuovo servizio è importante in particolare per i piccoli Comuni che non hanno la possibilità di creare una struttura specifica: potranno anche avvalersi dell’Agenzia per il bando della gara

d’appalto che riguarderà sia i lavori pubblici che l’acquisto di materiali o la fornitura di servizi. Il servizio avrà un costo che sarà a carico dei richiedenti: nessun onere in più, perché già oggi le amministrazioni pagano personale proprio che si oc-cupa degli appalti o si rivolgono ad agenzie esterne. Possono rivolgersi all’Agenzia unica degli appalti tutte le unità organizzative della Provincia, le aziende e gli istituti, le strutture formative, gli enti di diritto pub-blico, le società create o comparte-cipate dalla Provincia, organizza-zioni ed associazioni, enti locali, aziende, istituti di tipo autonomo e di diritto pubblico. “Questi servizi” rileva il diretto-re dell’Agenzia, Alfred Aberer “si possono limitare ad una semplice consulenza o riguardare l’intero iter di espletamento della gara d’appalto. Uno degli obiettivi del-la nostra attività è rappresentato dalla standardizzazione dei pro-cedimenti per facilitare a tutti gli operatori del settore l’accesso alle gare stesse. Un ruolo importante

in questo senso viene svolto dalla comune piattaforma telematica utilizzare per l’assegnazione del-le gare d’appalto grazie alla quale siamo in grado di garantire traspa-renza ed una concorrenza corretta tra le imprese concorrenti”.“Un ulteriore obiettivo prioritario per l’Agenzia unica degli appalti” secondo il presidente Thomas Ma-thà “è quello di ottimizzare l’effi-cienza dei costi per l’amministra-zione pubblica”. Grazie a questa sorta di centrale unica provinciale per gli acquisti di beni e di servi-zi sarà possibile avere un rappor-to più corretto con il mercato ed effettuare gli acquisti ottenendo i prezzi più vantaggiosi e quindi un considerevole risparmio per le cas-se pubbliche. L’Agenzia per i proce-dimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici, lavori, servizi e forniture aprirà la propria sede in autunno nell’edificio che ospitava la Camera di Commercio. FG

Alla presenza del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, del sindaco e del vicesindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli e Klaus Ladinser, e di numerose autorità si è svolta recentemente la cerimonia ufficiale di intitolazione della piazza antistante Palazzo Widmann a Silvius Magnago.

La cerimonia, alla quale erano presenti numerose autorità, si è

svolta all’insegna del ricordo e della riconoscenza nei confronti dell’ope-rato di Silvius Magnago e per questa

ragione è stata ritenuta particolar-mente adatta e ricca di aspetti sim-bolici l’intitolazione della piazza an-tistante Palazzo Widmann.Il presidente Durnwalder ha sot-tolineato che Silvius Magnago ha sempre operato nell’interesse dei tre gruppi linguistici, ha saputo indi-care con grande forza e passione la linea politica da seguire superando numerosi ostacoli ed ha sempre te-nuto nella massima considerazione il futuro dell’Alto Adige. Analoghi concetti sono stati espressi da par-te del sindaco e dal vicesindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli e Klaus La-dinser. Al termine della cerimonia è stata scoperta l’iscrizione in marmo che indica la nuova denominazione di Piazza Silvius Magnago.

Piazza intitolata a Silvius magnago

www.ausschreibungen-suedtirol.it/.

info

Il presidente Durnwalder con il sinda-co Spagnolli e il vicesindaco Ladinser

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censimento

tre gruppi stabili

Paolo Ferrari

Con il Censimento generale della popolazione e delle abitazioni,

l’ISTAT e l’ASTAT effettuano, a ca-denza decennale, anche la rilevazio-ne della consistenza dei tre gruppi linguistici in Alto Adige. Tutti i re-sidenti in Alto Adige alla data del 9 ottobre 2011 (dai 14 anni di età) con cittadinanza italiana sono stati in-vitati a rendere una dichiarazione individuale di appartenenza o di aggregazione ad uno dei tre gruppi linguistici italiano, tedesco o ladino. Dichiarazione che viene resa in for-ma anonima e nel 2011, per la prima volta, con fini puramente statistici. Va ricordato che invece la dichiara-zione nominale del cittadino resta confermata e può essere resa in qual-siasi momento in caso di bisogno. A metà giugno il presidente Luis Durnwalder e l’ASTAT hanno reso noti ufficialmente i dati dell’ultimo censimento linguistico: in base alle dichiarazioni rese dai cittadini, le percentuali di appartenenza risulta-no del 26,06% per il gruppo italiano, del 69,41% per il gruppo tedesco ed del 4,53% per quello ladino. Nel 2001 le percentuali erano state del 26,47% per il gruppo italiano, del 69,15% per il gruppo tedesco e del 4,37% per quello ladino. Rispetto a dieci anni fa, la consistenza del gruppo lin-guistico italiano in Alto Adige è di-minuita dello 0,41%, mentre quella relativa al gruppo tedesco è aumen-tata dello 0,26% e quella del gruppo ladino è cresciuta dello 0,16%. Sco-stamenti lievi quindi, tutti al di sot-to dello 0,5%, che sostanzialmente non avranno grosse ripercussioni

sul sistema della proporzionale per posti e servizi pubblici né sulla rap-presentanza politica e istituzionale. Qualche dato nei Comuni: la varia-zione percentuale maggiore rispetto al 2001 si registra a Ponte Gardena, dove il gruppo tedesco è calato del 9,20%, quello italiano è aumentato del 4,67% e quello ladino del 4,61%. Forti variazioni percentuali a favore del gruppo italiano si verificano a Andriano, Trodena, Vadena e Nal-les. I Comuni a maggioranza italia-na sono 5: Bolzano (73,8%,con un aumento dello 0,8% rispetto al 2001, mentre il gruppo tedesco nel capo-luogo è calato dello 0,77%), Laives (71,5%, con un più 1,08%), Bronzo-lo (62,01%, con un incremento del 2,16%), Salorno (61,85% ma in calo dello 0,34%) e Vadena (61,50% con un aumento del 4,41%). Riguardo ai maggiori centri della provincia,

a Merano il gruppo italiano si at-testa sul 49,06% con un aumento dell’1,05%, a Bressanone è al 25,84% (più 0,19%), a Brunico al 15,24% (au-mentato dello 0,33%), a Vipiteno è al 25,95% (in crescita dell’1,76%) men-tre a Silandro è al 5,19% (in calo del-lo 0,62%). Per dati assoluti, le dichia-razioni valide per il gruppo italiano sono state 118.120, quelle del gruppo tedesco 314.604, quelle dei ladini 20.548. Le dichiarazioni non valide sono state 4934 (erano 13mila dieci anni fa), le buste riconsegnate vuote 435 (3mila nel 2001). Le dichiarazioni di aggregazione (il cosiddetto “al-tro”) sono state 7.625, pari all’1,68%: dieci anni fa erano 9.500. Appunta-mento al 2021.

In Alto Adige si sono dichiarati appartenenti al gruppo linguistico italiano il 26,06% dei cittadini (meno 0,41% rispetto a dieci anni fa), a quello tedesco il 69,41% (più 0,26%) e a quello ladino il 4,53% (più 0,16%).

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Variazione della consistenza dei gruppi linguistici per comune - Confronto Censimento della popolazione 2001 e 2011

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Variazione della consistenza dei gruppi linguistici per comune - Confronto Censimento della popolazione 2001 e 2011

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www.provincia.bz.it/astat

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anniversario autonomia

Grazie ai due Presidenti

a Vienna la Festa dell’autonomia

Il presidente della Repubblica au-striaca Heinz Fischer sarà in Alto

Adige il 5 settembre per ricevere la massima onorificenza della Provin-cia in occasione dei 40 anni dell’au-tonomia: lo ha confermato a Vien-na nell’incontro con il presidente Durnwalder, prima che la Giunta provinciale partecipasse alla festa organizzata nel Parlamento in oc-casione dei vent’anni della chiusu-ra della vertenza internazionale. Fischer ne ha parlato anche con il presidente italiano Giorgio Napoli-tano, cui Durnwalder ha rivolto lo stesso invito nell’incontro di inizio giugno al Quirinale. Alla Hofburg Durnwalder ha rin-graziato attraverso il Capo dello Stato l’Austria “che assieme alle forze democratiche dell’Italia ha saputo accompagnare lo sviluppo dell’Alto Adige. Non c’è stato nulla di scontato nell’autonomia, solo con il dialogo e l’impegno congiunto sono state create le condizioni per la pacifica-

Vent’anni fa l’Austria consegnava la quietanza liberatoria che san-

civa l’adempimento delle misure del Pacchetto per l’Alto Adige: nel-lo stesso giorno e nella stessa sala in cui il Nationalrat aveva dato via libera alla chiusura della contro-versia internazionale tra Austria e Italia, a metà giugno a Vienna una cerimonia ha ripercorso il cammino dell’autonomia e anticipato i passi futuro di questo sviluppo di succes-

zione, il lavoro, il benessere dei tre gruppi linguistici. Per questo vo-gliamo insignire i due Presidenti.” Fischer ha indicato la strada per il futuro dell’autonomia: rispetto dei patti e degli impegni presi e allo

stesso tempo adeguamenti, se ne-cessari, alle nuove condizioni della società e ai nuovi rapporti. Appun-tamento al 5 settembre (la data del-la firma dell’Accordo Degasperi-Gruber) in Alto Adige.

so. Alla cerimonia nel Parlamento di Vienna hanno partecipato tra gli al-tri l’intera Giunta provinciale, l’am-basciatore italiano a Vienna Euge-nio d’Auria, i ministri austriaci Karl Heinz Töchterle e Claudia Schmied, il sindaco di Bolzano Luigi Spagnol-li, molti protagonisti di ieri e oggi della scena politica euroregionale. Cinque i relatori: la presidente del Nationalrat Barbara Prammer e il ministro degli Esteri Michael Spin-

delegger, i presidenti della Provin-cia di Bolzano Luis Durnwalder, del Trentino Lorenzo Dellai e del Tirolo Günther Platter. Durnwalder ha premesso che “la cerimonia di Vienna è un’occasione per dire grazie a tutti coloro che ci hanno portato fino a questo punto del cammino dell’autonomia”. Ha citato Magnago, Benedikter, Riz, Berloffa, due in particolare tra gli austriaci: il cancelliere Kreisky e il ministro Mock. I vantaggi del secon-do statuto, ha ricordato Durnwalder, “sono stati fondamentali, ci hanno permesso di fare una politica in gra-do di rispondere ai bisogni della no-stra terra.Un Alto Adige in sofferenza è diven-tato una provincia moderna e con un certo benessere. Ora dobbiamo confermare il livello raggiunto, as-sicurare anche in futuro ai cittadini un lavoro, una casa, i servizi neces-sari e di qualità.” Il presidente Durnwalder mentre tiene il suo discorso nel Parlamento di Vienna

Il presidente Durnwalder accolto al Quirinale dal Capo dello Stato Giorgio napolitano

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scuola

Svolta per le certificazioni nelle scuole italiane

Franco Grigoletto

“Negli ultimi anni il numero delle certificazioni linguistiche effettua-

te nelle scuole di lingua italiana ha fatto registrare un vero e proprio sal-to di qualità e questo conferma che il lavoro fatto in questi anni va nella giusta direzione” con queste parole l’assessore provinciale alla scuola e cultura di lingua italiana, Christian Tommasini, ha espresso la propria soddisfazione per i risultati ottenuti nel campo delle certificazioni e dei potenziamenti linguistici. Ed in effetti i dati illustrati nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Widmann parlano da soli e lasciano intravedere una vera e pro-pria svolta per quanto riguarda l’at-teggiamento del gruppo linguistico italiano nei confronti dell’apprendi-mento della seconda lingua, ma an-che dell’inglese e del francese. La certificazione linguistica è, in sostanza, un attestato formale, con valore internazionale, del livello di conoscenza di una lingua, rilasciato da un ente certificatore riconosciu-to. La certificazione linguistica è quindi lo strumento di identificazio-ne e di riconoscimento ufficiale del-

le competenze d’uso di una lingua straniera moderna, che stabilisce in maniera pubblica ed oggettiva che cosa una persona “sa fare” in quella lingua. Dopo il riconoscimento dell’equipol-lenza delle certificazioni linguisti-che, rilasciate ad esempio dal “Go-ethe Institut” per quanto riguarda la lingua tedesca, vi è stato un vero

e proprio boom delle iscrizioni a queste certificazioni che sono rico-nosciute oltretutto a livello interna-zionale. Per quanto riguarda il tedesco sono attualmente 49 le scuole di lingua italiana, di ogni ordine e grado, compresi gli istituti paritari, che effettuano le certificazioni. Per com-

prendere appieno la svolta avviata in questo campo è sufficiente notare che tali istituti nel 2009 erano sola-mente 11. Per quanto riguarda la lingua ingle-se il numero degli istituti è passato dai 19 del 2011 agli attuali 40. Mentre nel 2009 gli alunni iscritti alle certificazioni linguistiche (per le lingue tedesco, inglese e francese) erano solamente 322 quest’anno il loro numero ha raggiunto le 1259 unità.

Un reale salto di qualità

“Uno degli obiettivi principali della legislatura era quello di realizzare un salto di qualità nell’apprendi-mento della seconda e della terza lingua” sottolinea Tommasini “poi-ché solamente cittadini e giovani bi- e trilingui possono avere una marcia in più nel mondo del lavoro e nel contempo sentirsi cittadini a pieno titolo di questa terra. Il pluri-linguismo è quindi a tutti gli effetti un importante elemento di cittadi-nanza. Una forte spinta è venuta dalle fami-glie e da parte della politica è quindi giunto un sostegno ad un’esigenza profonda e diffusa tra la popolazione di lingua italiana. La certificazione

Illustrate nel corso di una conferenza stampa, dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, le iniziative realizzate nelle scuole di lingua italiana nel campo delle certificazioni e dei potenziamenti linguistici. Presenti alla conferenza stampa anche la sovrintendente scolastica, Nicoletta Minnei, il suo vice, Renzo Roncat, e l’ispettore scolastico Franz Lemayr.

abbiamo realizzato un salto di qualità nell’apprendi men-to della seconda e della terza lingua poiché solamente cittadini e giovani bi- e trilingui possono avere una

marcia in più nel mondo del lavoro e nel contempo sentirsi cittadini a pieno titolo di questa terra.”.

Il vicepresidente Christian tommasini

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scuola

linguistica rappresenta una verifica importante e concreta per definire la correttezza dell’impegno sinora investito nel campo dell’apprendi-mento linguistico delle nuove gene-razioni”. Questo processo muove i suoi primi passi già nell’asilo con l’apprendi-mento ludico della seconda lingua e prosegue quindi nei vari ordini di scuola allo scopo di stimolare nei giovani la voglia e l’entusiasmo nei confronti dell’altra lingua, intesa come un veicolo di comunicazione importante con l’altro gruppo lin-guistico. Altri strumenti fortemente sostenu-ti ed incentivati da parte del Diparti-mento sono in primo luogo l’anno in L2, i soggiorni trimestrali in Germa-nia e naturalmente i gemellaggi con le scuole parallele in lingua tedesca. L’anno in L2 prevede, in sostanza, l’inserimento di pochi studenti di lingua italiana nelle parallele classi di lingua tedesca allo scopo di con-sentire a coloro che scelgono questa esperienza di essere in una situazio-ne di “full immersion”. Dal 2003 al 2012 121 studenti di lingua italia-na hanno frequentato un anno nella scuola di lingua tedesca e nell’anno scolastico appena concluso sono sta-ti complessivamente 28. Sono invece una cinquantina i gio-vani che hanno partecipato a sog-giorni-studio trimestrali in Ger-mania nel corso del quarto anno

delle scuole secondarie di II grado. Le destinazioni comprendono 24 lo-calità distribuite tra la Baviera ed il Baden-Württemberg in 25 istituti (24 Gymnasium ed una Realschule). Il periodo va dal 17 settembre sino al 7 dicembre. I gemellaggi rappresentano il set-tore più evoluto visto che nel corso dell’anno scolastico 2011/12 hanno coinvolto 118 scuole provinciali (62 primarie, 27 secondarie di I grado, 24 secondarie di II grado e 5 scuole professionali) con quasi

3000 alunni. Il gemellaggio, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa l’in-tendente scolastica per le scuole di lingua italiana, Nicoletta Minnei, coinvolge le coppie di scuole in una vera e propria sperimentazione in materie e tematiche di comune inte-resse come, ad esempio, l’educazio-ne alla salute, l’animazione teatrale e l’educazione ambientale. Le scuole e quindi le singole classi condividono, in pratica, una parte molto significativa del loro percor-so formativo.

Tedesco - Iscritti per livello di certificazione - Anni a confronto

71

125

239

386

12 20

73

198

818

62

134

8 13

4151

0

50

100

150

200

250

300

350

400

2009 2010 2011 2012

A2 B1 B2 C1

La Ripartizione Diritto allo studio, Università e Ricerca Scientifica in-forma che la nuova modifica alla legge austriaca del 2002 che regola-menta lo studio universitario in Au-stria prevede, dal semestre invernale 2012/13, una tempistica diversa ri-guardo l’accesso allo studio.

Il termine per l’accesso allo studio dei corsi universitari di Bachelor, Diplom- o Lehramtsstudium è ora fissato a livello generale dal 1 luglio e perentoriamente entro il 5 set-tembre 2012. Ciò vale sia per i nuovi immatricolati che per coloro i quali si iscrivono a semestri successivi ov-vero per qualsiasi prima o nuova im-matricolazione e per la prosecuzione degli studi dopo un periodo di inter-ruzione degli stessi.Per l’accesso agli studi per i quali è prevista una particolare forma di ammissione (ad es. Medicina, Vete-rinaria, studi artistici, Psicologia, Scienze della comunicazione, Scien-

Scadenze per le università in austria ze sportive) le singole università pos-sono prevedere termini d’iscrizione più lunghi.L’accesso agli studi di Master e di dottorato è comunque previsto entro il termine del 30 novembre 2012; ciò vale inoltre per quelle università che prevedono particolari normative.Tutti gli studenti e tutte le studen-tesse che vogliono intraprendere un corso di studio di Bachelor-, Diplom-, Lehramt- o Master sono pregati di voler provvedere all’inserimento on-line dei propri dati nei sistemi infor-matici delle singole università prima di provvedere all’iscrizione vera e propria.

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provincia autonoma | luglio-agosto 20128

amministrazione

L’amministrazione pubblica è in trasformazione. Snellimento e flessibilità sono le parole d’ordine. Un ruolo di rilievo in tal senso in Alto Adige è affidato all’Organismo di valutazione.

Silvana Amistadi

In seguito all’Accordo di Milano ed alla conseguente modifica del-

le norme finanziarie dello Statuto di Autonomia (art. 79) i controlli finanziari sull’attività ammini-strativa dell’Amministrazione pro-vinciale, degli enti dipendenti, del Consiglio provinciale, dei Comuni, dell’Azienda sanitaria, dell’Univer-sità e della Camera di Commercio sarà controllata dall’Organismo di valutazione.

Controllo finanziario

Albert Plitzner, che ha coordinato finora il Nucleo di valutazione ora riorganizzato in Organismo e da lui presieduto, sottolinea che spetta alla Corte Costituzionale definire in che termini saranno espletati i con-

trolli finanziari passati dalla Corte dei Conti alla Provincia. Da orga-nismo interno all’amministrazione provinciale il Nucleo di valutazio-ne si trasforma in un organismo di controllo esterno degli enti locali con compiti riferiti non solo al con-trollo amministrativo interno.Il controllo si riferisce alla corretta ed economica gestione delle risorse finanziarie pubbliche, alla legittimi-tà, all’imparzialità ed al buon anda-mento dell’azione amministrativa. In particolare l’Organismo verifica il raggiungimento degli obiettivi mediante valutazione comparati-va dei costi e dei rendimenti e del livello di qualità ai sensi del patto di stabilità. A tal proposito formula delle proposte per il miglioramento strutturale ed organizzativo dei ser-vizi.

Organo collegiale

Tra le novità introdotte vi è la pre-disposizione di un programma an-nuale e della stesura di una rela-zione, sempre annuale, sull’attività svolta che vengono resi pubblici per mezzo della loro trasmissione al Consiglio provinciale ed alla Corte dei Conti.Il Nucleo di valutazione, ora Or-

ganismo di valutazione, è stato istituito con legge provinciale del 1994 e è divenuto operativo nel 1995. Insediato presso la Direzione gene-rale della Provincia l’Organismo di valutazione, in seguito all’am-pliamento dei compiti sarà dotato di ulteriori funzionari. Presieduto da Albert Plitzner, si compone di Sabrina Sonetti, Gilbert Gasser ed Elena Eccher, di Klaus Unterweger (nominato dal Consiglio provincia-le) e di un membro in rappresen-tanza dei Comuni (alla chiusura di redazione la nomina non era ancora avvenuta).

Vigile sugli enti locali

L’organismo di valutazione ha il compi-to di eseguire controlli sulla correttezza e sull’economicità dell’azione ammini-strativa degli enti pubblici locali.

Il dott. Eugenio Bizzotto è il nuovo direttore dell’Agenzia per lo svi-

luppo sociale ed economico (ASSE)

che ha sede in via Gamper,1 a Bol-zano. Eugenio Bizzotto che dal 1997 ha diretto l’Ufficio famiglia, donna e gioventù della Provincia. A segui-to della fusione dell’Ufficio previ-denza ed assicurazioni sociali con il settore degli invalidi civili, dell’Uf-ficio per persone con handicap del-la Ripartizione famiglia e politiche sociali, nella nuova Agenzia ASSE, vengono gestite le prestazioni di previdenza (pacchetto famiglia), cura e invalidità civile da un’unica unità organizzativa. Un unico interlocutore per usu-fruire delle seguenti prestazioni a sostegno delle famiglie: assegno di

cura, assegno al nucleo familiare provinciale, regionale e statale, as-segno statale di maternità, pensio-ni regionale di vecchiaia (Pensione casalinghe), prosecuzione volonta-ria della contribuzione previden-ziale per casalinghe e molto altro ancora. L’agenzia si occupa inoltre della gestione patrimoniale del fon-do pensione casalinghe (gestori pa-trimoniali scelti tramite bando di gara europea) e dei finanziamenti riferiti alla realizzazione di opere pubbliche o progetti di sviluppo economico commissionati dalla Provincia.L’Agenzia è presso il Palazzo 12, via Gamper,1 a Bolzano; Tel. 0471 41 83 00; Web: http://www.provincia.bz.it/asse.

nuovo direttore per l’aSSE

Il dottor Eugenio Bizzotto

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provincia autonoma | luglio-agosto 2012 9

lavori pubblici

Il presidente Durnwalder, e gli assessori Mussner e Berger hanno compiuto un sopralluogo al primo tratto della strada della Val Sarentino.

Franco Grigoletto

Nel corso del sopralluogo al can-tiere per la sistemazione del pri-

mo tratto della strada della Val Sa-rentino, al quale hanno preso parte anche gli assessori Florian Muss-ner ed Hans Berger, il presidente della Provincia, Luis Durnwalder ha sottolineato che la realizzazio-ne dei lavori rappresenta un passo importante per rendere più sicura la strada della Val Sarentino, una delle più pericolose dell’Alto Adige, e per elevare in maniera sensibile la qualità della vita degli abitanti della vallata.Anche il sindaco di Sarentino, Franz Locher, ha posto in rilievo l’importanza della realizzazione per assicurare un collegamento sicuro e rapido tra la vallata ed il capoluogo, anche in considerazione del fatto che quotidianamente circa 1400 pendolari e 400 studenti si re-cano a Bolzano per raggiungere il posto di lavoro e le scuole.

Due lunghe gallerie

Nell’ambito della sistemazione del-la strada della Val Sarentino è pre-vista la realizzazione di due gallerie nel tratto iniziale da Bolzano. La prima galleria, già perforata, mi-sura complessivamente 1.520 m ed è dotata di 2 vie di fuga, mentre la se-conda che sarà realizzata nell’ambi-to della seconda fase di lavori, sarà lunga quasi due chilometri e dispo-ne di 3 vie di fuga. Tra le due gallerie, per 180 m, la strada corre all’aperto presso la cava denominata “Goldegg” per

collegarsi al km 7,800 al tratto già sistemato della strada. Grazie alla costruzione di queste due nuove gallerie, sarà possibile by-passare le 15 gallerie esistenti.

Primo tratto consegnato nel 2007

I lavori relativi al 1° stralcio di pro-getto sono stati consegnati nell’otto-bre 2007 e consistevano nella realiz-zazione di un preforo da Bolzano in direzione Sarentino con impiego di una fresa meccanizzata. Completa-to il cunicolo pilota, la galleria G1 è stata scavata allargando tale foro con l’utilizzo di esplosivo, proceden-do in direzione opposta dalla cava verso Bolzano. Con l’abbattimento dell’ultimo dia-framma si sono conclusi i lavori di sparo per la galleria G1 e per la caverna impianti tecnici. Sempre nell’ambito del 1° stralcio di pro-getto, sono stati terminati anche i lavori di messa in sicurezza della galleria, unitamente ai lavori di costruzione del rilevato nel tratto all’aperto della cava, per rendere utilizzabile l’accesso alla statale, dal portale nord, in caso di emer-genza.

I lavori relativi al 2° stralcio di progetto sono stati consegnati il 10 maggio scorso al “Consorzio Stabile Costruttori Alto Adige CONBAU”. Nell’ambito di questo stralcio di progetto sarà scavata la seconda galleria G2 (L=2.000 m), con la tec-nica tradizionale con esplosivo, cui seguirà la sua messa in sicurezza. Allo stesso modo, sempre con la tec-nica ad esplosivo, saranno scavate le 2 vie di fuga relative alla galleria G1 e le 3 vie di fuga della galleria G2. Entrambe le gallerie saranno quindi rivestite in calcestruzzo.

Un lavoro da 58,5 mio di E Infine l’opera si concluderà con gli stralci di progetto 3 e 4 (impianti tecnici e lavori di finitura delle due gallerie, costruzione dei 4 portali, del corpo stradale e lavori all’aper-to). Dal punto di vista tecnico si può prevedere l’apertura al traffico nella primavera 2015. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 58,5 Mio €, dei quali 11,8 riguardano il primo lotto già realizzato, 27,7 milioni il secondo lotto i cui lavori sono stati avviati oggi e 19 milioni di euro ri-guardano i lotti 3 e 4.

Sopralluogo al cantiere della Val Sarentino

Da sx: l’assessore Hans Berger, il presidente Luis Durnwalder, il sindaco di Sarentino Franz Locher e l’assessore Florian mussner

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provincia autonoma | luglio-agosto 201210

dalla giunta provinciale

economia

La Giunta provinciale ha messo a disposizione 88 milioni di euro

a favore delle aziende altoatesine, che potranno avere accesso a cre-

diti agevolati attra-verso il fondo di ro-tazione. “Con i nuovi mezzi finanziari messi a disposizio-ne potremo accoglie-re tutte le richieste giacenti”, spiega il presidente Luis Durn walder. Gli 88 milioni per le im-prese provengono da

due fonti di entrata. Da un lato 60 milioni come fondi “freschi” previ-sti per il fondo di rotazione, dall’al-tro 56 milioni frutto dei rientri da mutui ammortizzati dagli attuali beneficiari, la metà dei quali però (quindi nel caso specifico 28 milio-ni) confluisce nel fondo per l’inno-vazione, che verrà alimentato fino a raggiungere la soglia massima (prevista entro l’anno) di 150 mi-lioni. I restanti 28 milioni sono da subito disponibili nel fondo di ro-tazione. In tal modo la Giunta pro-vinciale stanzia 88 milioni di euro ai settori economici e alle strut-ture priviate attive nel settore sa-nitario. Un’analisi del fabbisogno per garantire un finanziamento dal fondo di rotazione alle doman-de già approvate ha evidenziato che sono necessari 84 milioni, che i mezzi a disposizione potrebbero tranquillamente coprire.

88 milioni per le imprese

sociale

50 posti di lavoro per disabili

Ampliare il progetto “Plus +35” che favorisce l’inserimento nel mon-

do del lavoro delle persone con disa-bilità: è quanto ha deciso la Giunta provinciale su proposta dell’asses-sore Richard Theiner. Saranno cre-ati ulteriori 50 posti a tempo pieno, allargando il contingente a un totale di 115. La positiva esperienza registrata dai datori di lavoro conferma la bontà della strada inau-gurata dalla Giunta nel set-tore pubblico. La Provincia finanzia i contratti di lavoro negli enti pubblici (Azienda sanitaria, Comuni, Comuni-tà comprensoriali, Istituzio-

ni pubbliche di assistenza e benefi-cenza) per le persone diversamente abili e in tal modo sono stati già cre-ati 65 posti, di cui hanno beneficiato - considerato che molti lavorano a part time - 94 persone. Questo inse-rimento al lavoro aumenta il grado

di soddisfazione e la qualità della vita degli interessa-ti e al contempo riduce le prestazioni sociali dell’ente pubblico, liberando risorse finanziarie che la Provincia può investire in altre misu-re sociali. Costi aggiuntivi di 150mila euro coperti dal-la Ripartizione provinciale Politiche sociali.

innovazione

33 milioni per la ricerca

Via libera della Giunta provin-ciale, su proposta dell’assessore

Roberto Bizzo, al programma 2012 per l’innovazione: i fondi destinati a questo settore, considerato fon-damentale per lo sviluppo futuro dell’Alto Adige, ammontano a 33 milioni di euro, quasi 7 milioni in più rispetto all’anno passato. Il so-stegno diretto ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione delle singole imprese ammonta a 19,2 milioni, al-tri 1,5 milioni vengono destinati alle attività di consulenza e formazione delle imprese, mentre sono circa 6 milioni i fondi destinati al TIS per lo svolgimento di determinati ser-vizi. Nel bilancio 2012 del TIS figu-

rano anche i 315mila euro necessari a coprire le spese di organizzazione dell’Innovation Fe-stival in programma dal 27 al 29 settembre a Bolzano. Altri 5,1 milioni di euro sono destinati all’istituto di ricerca Fraunho-fer Italia, IIT e al pro-getto per l’acquisto di autobus ad idrogeno (3,9 milioni), mentre il sostegno finanzia-rio alle consulenze in materia di innovazione da parte di Camera di Commercio e associazioni di catego-ria è di 1,1 milioni di euro.

L’assessore Roberto Bizzo

L’assessore Richard theiner

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Il presidente Luis Durnwalder

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provincia autonoma | luglio-agosto 2012 11

sanità

Si è svolta recentemente la manifestazione conclusiva del progetto “Attiviamoci per una pausa sana” che ha coinvolto alcune scuole altoatesine.

Franco Grigoletto

Si è conclusa presso la sede dell’Eurac a Bolzano la quarta

edizione della manifestazione tran-sfrontaliera “Attiviamoci per una pausa sana” che ha visto la parte-cipazione di alcune scuole superio-ri dell’Alto Adige e del Tirolo. Per sottolineare l’aspetto trasfrontalie-ro del progetto erano presenti alla cerimonia sia l’assessore provincia-le alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, che il suo omologo del Tirolo, Bernhard Tilg. Nel corso del suo saluto l’assessore Theiner ha sottolineato l’importan-za dell’iniziativa che si muove nel campo della prevenzione promuo-vendo sia una sana alimentazione che una maggiore attività fisica per gli studenti. È ormai assodato, infatti, che la qua-lità dell’alimentazione in età scolare incide in misura determinante sulle competenze alimentari dell’adulto. Fin dagli anni dell’infanzia, infatti, ciò che mangiamo o beviamo svilup-

pa e consolida le nostre preferenze organolettiche e le nostre abitudini alimentari dell’età adulta. La voglia di concederci una merenda sana an-che nella vita lavorativa, infatti, di-pende anche dalle esperienze e dalle abitudini maturate negli anni della scuola. “Secondo quanto afferma l’Organiz-zazione mondiale della sanità” ha quindi affermato l’assessore Thei-ner “solo il 10% della nostra salute dipende dalle strutture sanitarie come gli ospedali e gli ambulato-ri, mentre oltre il 50% dipende dal nostro stile di vita, da ciò che man-giamo, da quanto movimento fisico svolgiamo nel corso della giornata.

Iniziativa transfrontaliera

Il progetto “Attiviamoci per una pausa sana” si muove proprio in questo ambito e per questa ragione siamo particolarmente lieti di so-stenere questa iniziativa transfron-taliera che coinvolge istituti supe-riori dell’Alto Adige e del Tirolo”. Analoghi concetti sono stati quindi sottolineati dal suo collega tirolese, Bernhard Tilg, dal direttore e dal presidente della Fondazione “Vi-tal”, rispettivamente Franz Plörer e Florian Zerzer, il quale ha anche auspicato l’allargamento del pro-getto anche alle scuole superiori del Trentino.

Il progetto è stato ideato dalla Fonda-zione Vital come iniziativa pilota in una scuola di Merano, e quest’anno è stato esteso ad altri istituti altoate-sini con la collaborazione dei Servi-zi di educazione alla salute di lingua italiana e ladina, del Servizio di con-sulenza e sostegno di lingua tedesca e del Dipartimento per la sanità e i servizi sociali della Provincia di Bol-zano.

Tremila partecipanti

Quest’anno hanno aderito al pro-getto tre scuole superiori dell’Alto Adige, fra cui l’Istituto tecnico per il turismo e le biotecnologie “Ma-rie Curie“ di Merano, il Centro di formazione professionale di Bru-nico e il Liceo delle scienze umane con indirizzo economico-sociale di Bolzano, oltre alla scuola media di Innsbruck “Mittelschule Innsbruck-Hötting” per un totale di 3000 allievi. Agli interventi delle autorità sono seguite le esposizioni da parte delle singole scuole dei progetti realizza-ti nel corso dell’anno scolastico. Il progetto è stato coordinato a livello provinciale da Michela Morandini ed Alex Nösslinger. Una caratteristica importante del progetto è che sono gli stessi alunni, insieme ai docenti, ai presidi e ad altri operatori della scuola, a svilup-pare e realizzare delle proposte con-crete per rendere più sana la pausa scolastica. Oltre all’aspetto prettamente ali-mentare della “merenda” e delle be-vande consumate, il progetto preve-de iniziative anche per migliorare il senso di benessere all’interno della scuola e per promuovere un conte-sto favorevole all’apprendimento, per esempio incoraggiando l’attivi-tà fisica, rendendo più accogliente l’ambiente in cui si svolge l’interval-lo, migliorando la comunicazione in-terpersonale e intessendo rapporti umani improntati al rispetto ed alla collegialità.

ok il progetto “Per una pausa sana”

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provincia autonoma | luglio-agosto 201212

cultura

Grazie a progetti culturali sostenuti dal Dipartimento cultura italiana della Provincia, sono varie le proposte culturali nel periodo estivo.

Silvana Amistadi

Sono molteplici i progetti cultu-rali avviati negli ultimi anni dal

Dipartimento Cultura italiana per portare la cultura nei quartieri e territori della provincia, rendendo-la accessibile e vicina a tutti. Anche per l’estate 2012 vengono proposte alcune iniziative.Nella convinzione che la cultura crea benessere, come pone in eviden-za il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, è importante promuovere programmi culturali nei quartieri al fine di renderli più belli e vivaci, anche d’estate, perché la cultura non va in vacanza.

Aspettando una piazza….

Fino ai primi di agosto 2012 il Par-co delle Semirurali in via Alessan-dria a Bolzano farà da palcoscenico agli spettacoli della stagione estiva “Don Bosco, Aspettando una piaz-za”, sostenuta dal Dipartimento cul-tura italiana. La rassegna accoglie

le proposte formulate nel corso del progetto “Partendo da Via Cagliari”, che posto in essere nel 2011, ha coin-volto in modo significativo oltre ad un importante numero di abitanti, diverse Associazioni del quartiere Don Bosco ed in particolare la Circo-scrizione con i suoi Consiglieri.Ne è nata una stagione estiva che comprende una serie di manifesta-zioni presso il Parco delle Semiru-rali, che spaziano tra serate danzan-ti, rappresentazioni interattive con il pubblico del quartiere, giovane e meno giovane, e concerti dal vivo. L’ingresso agli spettacoli e ai con-certi sarà sempre gratuito.Dopo due date in giugno, dal 16 al 21 luglio 2012 in collaborazione con il 28° Festival Bolzano Danza nell’am-bito di “Ristretto liscio” saranno proposte azioni coreografiche in strada; è un progetto performativo di Camilla Parini e Anita Faconti che sarà realizzato con gli abitanti del quartiere bolzanino Don Bosco anche con serate di balera aperta a tutti il 18, il 20 ed il 21 luglio. Sabato 21 luglio in piazza Maria in Augia il clou con della serata, dalle ore 21.30 con il ballo liscio assieme all’Orchestra Casadei. Venerdì 27 luglio al Parco delle Semirurali nell’ambito di Bolzano Danza in col-laborazione con il “Südtiroler Kultu-rinstitut” sarà possibile partecipare

a lezioni di Hip Hop e Funky. Chiu-sura in bellezza il 1° agosto 2012 alle ore 21.00 con l’Orchestra Haydn che propone il Concerto di apertura del Bolzano Festival Bozen.

Torna il Summercircus

Dal 3 agosto al 2 settembre 2012 presso il Parco Europa angolo via Resia a Bolzano, stazionerà il Sum-mercircus proponendo spettacoli e laboratori, un’offerta alternati-va, che ha ottenuto molto succes-so già lo scorso anno. Si tratta di un’iniziativa per animare l’estate dei bolzanini, e in particolare de-gli abitanti dei quartieri Firmian, Casanova e Don Bosco. All’interno del tendone del circo l’associazione Arteviva organizza laboratorio di giocoleria circense per bambini, e novità 2012 laboratori linguistici con Hocus & Lotus, corsi di teatro, nonché musica dal vivo e anima-zione per giovani e giovanissimi, per imparare divertendosi. Un pro-gramma trasversale ed eterogeneo, che cercherà di soddisfare le esi-genze dei bambini e delle famiglie. Oltre saggi finali dei laboratori sa-ranno proposti anche spettacoli di Nuovo Circo. Vi saranno inoltre le incursioni dei laboratori nel quartiere Firmian e Casanova e quelle dei trampolieri e

La cultura non va in vacanza

Il vicepresidente tommasini con i bambini e gli artisti che hanno partecipano all’edizione 2011 di “Summer Circus”

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provincia autonoma | luglio-agosto 2012 13

mobilità

È entrato in servizio il Timmelbus, il primo bus di linea transfronta-

liero che attraverso Passo del Rom-bo collega la Val Passiria con la val-le dell’Ötz in Austria.Spartiacque continentale europeo e valico di confine tra Italia ed Au-stria, antica strada commerciale e terra di contrabbandieri: Il Pas-so del Rombo da sempre è stato elemento divisorio e di unione al tempo stesso. Da 44 anni una stra-da collega le regioni ai due lati del passo, ed ora anche un servizio bus di linea.“Per la sua storia intrigante ed i pa-norami mozzafiato, la strada alpina che varca il Passo del Rombo è una meta escursionistica molto ama-ta. Il nuovo collegamento autobus transfrontaliero è una misura che tiene conto del nostro obiettivo di-chiarato di trasferire il traffico indi-viduale sui mezzi pubblici in misu-ra crescente anche nel tempo libero. Oltre agli ovvi benefici che ne deri-vano per l’ambiente circostante, ne approfitteranno anche i visitatori stessi: non dovendo concentrarsi sulla guida, potranno godersi il pae-saggio spettacolare con tutta la cal-ma e senza distrazioni”, come sot-tolinea l’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann.

Attrazioni

Numerosi punti d’attrazione lungo la strada invitano inoltre a soffer-marsi: così ad esempio “l’emozio-ne”, una serie di sculture architetto-niche incisive, nate da un progetto Interreg IV Italia Austria, raccon-tano la ricca storia e cultura, l’am-biente naturale, gli aspetti sociali

ed economici del territorio di Passo Rombo. Altre mete escursionisti-che suggestive raggiungibili con il “Timmelbus” sono il Bunker Moo-seum a Moso in Passiria, la Minie-ra Schneeberg, la malga Hohe Mut a 2.670 metri e la funivia/seggiovia Top Mountain Star (3.080 m) situata a Hochgurgl. Gli amanti dello sport e della vacanza attiva apprezzeran-no soprattutto i portabiciclette di cui è dotato il “Timmelbus”.

Quattro viaggi giornalieri

Fino al 2 settembre, la nuova li-nea autobus „Timmelbus“ effet-tuerà quattro viaggi giornalieri tra Moso in Passiria (I) e Obergurgl (A) e ritorno; il tempo di percorrenza per l’intera tratta è di 1 ora e 20 mi-nuti. A Moso in Passiria il „Tim-melbus“ parte ogni giorno alle ore 08.40, 09.40, 13.40 e 16.40. Per l’intero percorso o per le tratte singole si possono acquistare dei bi-glietti di corsa singola (tariffe ridot-te per bambini ed anziani e per chi è in possesso di AltoAdige Pass, che

otterranno una riduzione del 45% ca. rispetto alla tariffa ordinaria). Chi viaggia con Mobilcard, mu-seumobil Card, bikemobil Card, la BusCard Merano e dintorni oppu-re con la Ötztal Card può viaggiare gratuitamente su tutto il percorso del “Timmelbus”.

Progetto pilota

Il servizio, che quest’anno è stato istituito in forma di progetto pilo-ta, viene effettuato dall’azienda di trasporto austriaca ÖVB (Ötztaler Verkehrsbetriebe); i costi sono sud-divisi a seconda delle tratte di com-petenza tra Provincia autonoma di Bolzano (2/3) ed i partner austriaci (1/3). Il servizio transfrontaliero „Timmelbus“ è un progetto tran-sfrontaliero comune della Provin-cia di Bolzano, del Land Tirol e dei seguenti partner: Verkehrsverbund Tirol, Bergbahnen Obergurgl, Ge-meinde Sölden, Comune Moso in Passiria, Associazione turistica Val Passiria, Ötztal Tourismus e Tim-melsjoch Hochalpenstraße AG.

giocolieri per le vie del centro stori-co di Bolzano.

Trailers

In occasione della Sagra del risotto tipico Mantovano organizzata dal Circolo virgiliano Alto Adige agli inizi di settembre farà tappa nel piazzale di Regina Pacis in via Dal-

mazia a Bolzano l’apecar dei Trai-lers. “Trailers - Centro Culturale in mezzo alla città” è il nuovo progetto sostenuto dal vicepresidente della Provincia Christian Tommasini e sviluppato in sinergia con la Con-fesercenti di Bolzano ed un gruppo di lavoro ad hoc. Presso l’apecar del progetto, allestita dall’artista Ales-sandro Nassiri, i cittadini troveran-

no materiali informativi riferiti alle numerose offerte culturali. L’obietti-vo perseguito è quello di avvicinarli alla cultura. Le persone contattate potranno candidarsi ad essere testi-monial per la campagna “mi ci vedi a teatro” che sarà lanciata nell’au-tunno del 2012. L’incursione di Trai-lers alla sagra sarà accompagnata da spettacoli di strada.

Passiria-Ötztal collegate

Il timmelbus al via

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provincia autonoma | luglio-agosto 201214

formazione

Sono 763 i progetti approvati finora nell’ambito del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo Obiettivo 2 2007–2013 “Competitività regionale e Occupazione”. Erogati oltre 60 milioni ed impegnati quasi 118 milioni di Euro. I destinatari delle misure sono 34.440 dei quali il 31,4 per cento donne.

Silvana Amistadi

Per la programmazione Fondo so-ciale europeo 2007–2013, come ha

riferito il presidente Durnwalder, la Provincia dispone di una dotazione finanziaria pari a 160,220 milioni di Euro con l’obiettivo di promuo-vere lo sviluppo dell’Alto Adige at-traverso misure che favoriscano la competitività, la piena occupazione e la coesione sociale attraverso po-litiche finalizzate all’innovazione del sistema economico e dei sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro.

Nel corso del 2011, come ha riferi-to Thomas Mathà, direttore della Ripartizione Europa, la Provincia nell’ambito del Programma Ope-rativo del Fondo Sociale Europeo Obiettivo 2 2007–2013 “Competiti-vità regionale e Occupazione” ha proseguito la programmazione su tutti gli assi prioritari di interven-to. Dal 31 luglio 2007, data di inizio del-la programmazione FSE, al 31 di-cembre 2011 sono stati approvati 763 progetti su 1338 progetti presentati. L’Asse I – Adattabilità vede il mag-gior numero di progetti approvati pari a 310, seguito dall’Asse IV – Ca-pitale umano con 211.Questo a dimostrare, come ha riferi-to il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, la grande attenzione delle imprese altoatesine alla forma-zione e all’aggiornamento del le com-petenze dei propri lavoratori e l’im-portanza che viene data al capitale umano al fine di mantenere compe-titività anche rispetto all’interna-zionalizzazione dei mercati. Attra-verso le azioni di ricerca su lavoro ed innovazione, inoltre, è possibile sostenere lo sviluppo. Una particola-re attenzione vene rivolta a misure atte ad affrontare la crisi economica e finanziaria.

Impegni per 118 milioni

Tra il 2007 ed il 2011 l’Autorità di Gestione ha impegnato in totale 117,725 milioni di Euro pari al 73,5 per cento circa del finanziamento complessivo ed erogato pagamen-ti pari a 60,523 milioni di Euro. I destinatari avviati sono 34.440 di cui il 31,4 per cento (10.828 unità) donne. La Provincia di Bolzano ha superato l’importo di spesa ne-cessaria per evitare il disimpegno automatico come ha riferito An-drea Mancini, rappresentante del-la Commissione Europea in seno al Comitato. L’efficacia e la quali-tà dell’attuazione del Programma operativo del Fondo Sociale Euro-peo da parte della Provincia, infat-ti, viene verificata annualmente da un rappresentante della Commis-sione Europea.Rispetto alla condizione sul mer-cato del lavoro gli occupati sono il 78,4 per cento, seguiti dagli inat-tivi con il 16,1 per cento e dai di-soccupati con il 5,5 per cento, dei quali il 56,5 per cento è costituito da donne. La fascia di età prevalen-te è quella degli adulti con il 72 per cento (25-54 anni), seguita dai gio-vani dai 15 a 24 anni con il 24 per cento.

Capitale umano al centro

un momento della riunione del Comitato di sorveglianza del Programma operativo FSE obiettivo 2 2007-2013

Foto

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formazione

Comitato di sorveglianza FSEIl Comitato di sorveglianza del

Fondo Sociale Europeo ha prin-cipalmente il compito di accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazio-ne del Programma operativo del Fondo Sociale Europeo della Pro-vincia. Presieduto dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, è composto dal rappresentante della Commissione europea An-drea Mancini, dai rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del Ministero dell’Economia e delle Finanze,

del Ministero dello Sviluppo eco-nomico, del Dipartimento per i diritti e le pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri. Ne fanno parte anche l’as-sessore della Giunta Provinciale Roberto Bizzo, il direttore della ripartizione Europa Thomas Ma-thà e la direttrice dell’Ufficio FSE Judith Notdurfter, i rappresentan-ti delle parti economiche e sociali della Provincia e rappresentanti e funzionari di diverse Ripartizioni provinciali.

In valutazione 44 progetti

Come ha riferito Judith Notdurf-ter, direttrice dell’Uffico FSE, al momento sta giungendo al termine

la fase di valutazione tecnica dei 44 progetti presentati nell’ambito del primo Avviso riferito alla pre-sentazione di Azioni di sistema da realizzare nel periodo 2012-2013

sull’asse Occupabilità, accessibi-lità e invecchiamento attivo per lo sviluppo locale nelle aree pe-riferiche soggette a fenomeni di spopolamento. A tal fine è previsto un finanziamento di 3 milioni di Euro. È, invece, in fase di appro-vazione un avviso per la presen-tazione di progetti di formazione e orientamento da realizzare sem-pre nel periodo 2012-2013 sull’asse I Adattabilità, sull’asse II Occupa-bilità, accessibilità e invecchia-mento attivo, sull’asse III Inclusio-ne sociale e sull’asse IV Capitale umano. Sono previsti in totale co-finanziamenti per 25 milioni di Euro.L’Ufficio FSE, inoltre, sta iniziando la programmazione per il program-ma operativo 2014-2020 in linea con la strategia dell’Europa 2020 per giungere ad una crescita intelligen-te, sostenibile e solidale.

È giunto quest’anno alla sua decima edizione il gemellaggio avviato nel 2002 tra la Scuola professionale per la frutti-, viti-, orti- e floricoltura di Laimburg e la Scuola di agraria di Giarre in provincia di Catania. Il decennale è stato celebrato con una festa presso la cantina di Laimburg.

Nello scorso mese di aprile 23 stu-denti e quattro insegnanti della

Scuola professionale per la frutti-, viti-, orti- e floricoltura di Laimburg hanno avuto l’opportunità, grazie all’ormai decennale gemellaggio con l’analogo Istituto “Mazzei” di Giarre in provincia di Catania, di visitare alcune strutture agricole siciliane, nonché il Duomo di Paler-mo e la Cattedrale di Monreale. Recentemente la Scuola di Vadena ha ricambiato l’ospitalità con una festa nella cantina di Laimburg alla quale ha preso parte anche l’asses-

sore provinciale all’agricoltura, Hans Berger. Il gemellaggio tra le due scuole agrarie è stato avviato nel 2002 per iniziativa dell’assesso-re provinciale all’agricoltura, Hans Berger, e del suo omologo della Re-gione Sicilia, Ignazio Gambino.Nel corso della cerimonia che ha ce-lebrato i dieci anni di gemellaggio tra i due istituti agrari l’assessore Berger ha posto l’accento sull’im-portanza di questi scambi tra scuo-

le così lontane e diverse tra loro ma accomunate dalla stessa missione e passione nei confronti della natura e dell’agricoltura nelle sue più va-rie espressioni. Nei dieci anni di scambi tra i due istituti circa 800 studenti hanno po-tuto usufruire dell’opportunità di visitare le due diverse strutture e di raccogliere quindi preziose espe-rienze per la loro futura attività professionale. FG

10 anni di gemellaggio tra scuole agrarie

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europa

L’attuale situazione occupazionale in Europa è oltremodo preoccupante e il tasso di disoccupazione ha raggiunto livelli tali da produrre rischio povertà per fasce non trascurabili di popolazione ed influire negativamente sulla coesione sociale.

Inoltre le previsioni per il futuro non promettono miglioramenti.La Commissione europea, il 18 apri-le scorso, ha presentato un pacchet-to occupazione e una comunicazio-ne politica “Verso una ripresa fonte di occupazione” con le quali si indi-viduano priorità e misure concrete da adottare, per dare nuovo impulso al mercato del lavoro europeo e com-battere la disoccupazione in Euro-pa.Si tratta di un insieme di misure da attuare, nel contesto economico at-tuale, per realizzare l’obiettivo della strategia Europa 2020 che si prefigge di assicurare entro il 2020, occupa-zione per il 75% di uomini e donne tra i 20 e i 64 anni.La proposta definisce in che modo gli Stati membri dovrebbero inco-raggiare le assunzioni, in particola-re evidenzia la necessità di ridurre gli oneri fiscali e sostenere maggior-mente l’avvio di nuove imprese e suggerisce anche i settori che sem-brano poter garantire maggior svi-luppo occupazionale in futuro: l’eco-nomia “verde”, i servizi sanitari e le tecnologie per l’informazione e la comunicazione (TIC).

Il “Pacchetto Occupazione” invi-ta gli Stati membri a rafforzare le loro politiche nazionali per l’occu-pazione e a concentrarle in parti-colare nei tre settori sopraindicati.I settori dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili potrebbe-ro da soli creare cinque milioni di posti di lavoro entro il 2020 pertanto gli Stati membri sono invitati ad in-cludere l’occupazione verde nei loro Piani nazionali per l’occupazione ed a favorire l’ accrescimento della conoscenza e delle abilità richieste nell’economia verde.L’occupazione nei settori dell’assi-stenza sociale e sanitaria della UE è in rapida crescita a causa dell’in-vecchiamento della popolazione. Gli Stati membri si devono adoperare per migliorare la pianificazione e la previsione delle necessità di ma-nodopera nella sanità per meglio equilibrare la domanda e l’offerta di operatori sanitari offrendo loro pro-spettive di lavoro di lungo periodo.Anche la domanda di professionisti delle TIC è in continua crescita. L’oc-cupazione fra gli operatori specia-lizzati è cresciuta del 3% circa ogni anno e la domanda di personale ha superato l’offerta. Lo sviluppo e l’uti-lizzo di applicazioni TIC assumeran-no un’importanza cruciale per accre-scere la competitività internazionale delle imprese europee e quindi per aumentare l’occupazione.Al fine di conseguire le priorità che l’Unione europea si è posta per i prossimi anni è necessario riforma-re i mercati del lavoro, rendendoli più dinamici e inclusivi. A tal fine i principi in materia di flessicurez-za sono di fondamentale importan-za. Infatti questi ultimi dovrebbero combinare una serie di politiche del mercato del lavoro in modo integra-to e coerente, allo scopo di stimolare contemporaneamente flessibilità e sicurezza.Il pacchetto occupazione mira alla creazione di un effettivo mercato del lavoro europeo cercando di facilita-

Elena Mengon

Da quanto emerge dalle statistiche della Commissione, sono soprattut-to i giovani a pagare gli effetti della stagnazione o recessione economi-ca. Prendendo in considerazione il 2008, anno di inizio della crisi econo-mica e finanziaria mondiale, il tas-so di disoccupazione generale era del 7,1% contro quello attuale del 10,2%, mentre quello delle persone al di sotto dei 25 anni è passato dal 15,8% al 22,6%.Questo significa sei milioni di posti di lavoro persi nell’ Unione a partire dal 2008.

Cittadini Europei nel 2020: occupati o disoccupati?

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europa

re la mobilità occupazionale all’in-terno dell’Unione. Infatti, come sot-tolineato dall’analisi annuale della crescita per il 2012 svolta dalla Com-missione europea, la mobilità dei lavoratori in Europa è troppo bassa rispetto alle dimensioni complessi-ve dei mercati del lavoro della UE e alla popolazione attiva.Per migliorare la mobilità del lavo-ro, la Commissione è impegnata a fondo a rimuovere gli ostacoli giuri-dici e pratici che si frappongono alla circolazione dei lavoratori.Anche gli Stati membri avranno la loro parte: dovranno permettere l’esportazione delle prestazioni di disoccupazione e tutele sociali (per un periodo fino a 6 mesi) alle per-sone che cercano lavoro in un altro paese ed eliminare le restrizioni che impediscono ai cittadini di altri Sta-ti membri l’accesso a determinati impieghi nella pubblica ammini-strazione.Le indicazioni del pacchetto occu-pazione sono in parte già tra le due delle sette “iniziative faro” della strategia Europa 2020, riguardan-ti l’occupazione e la formazione e di cui una, “Un’agenda per nuove competenze e per l’occupazione”, intende dare nuovo impulso alle riforme del mercato del lavoro, per aiutare le persone ad acquisire le competenze necessarie per future professioni, creare nuovi posti di la-voro e rivedere il diritto del lavoro europeo.Al riguardo, alcune misure concrete sono:- il forum università-impresa che

incoraggia il dialogo tra mondo del lavoro, istituzioni universita-rie e centri di formazione .

- il Quadro europeo delle qualifi-che che uniforma la definizione e classificazione delle competenze derivanti dal curriculum scola-stico, rendendole, a sostegno del-la mobilità, più leggibili in tutta Europa. Ad esempio, l’indica-zione delle conoscenze linguisti-che, con un sistema di sei livelli di riferimento, (A1, A2, B1, B2, C1 e C2) sempre più diffusamen-te accettati come parametri per valutare il livello di competenza e abilità linguistica individuale conseguita.

Inoltre la proposta di trasformare la

rete dei servizi europei dell’occupa-zione (EURES), destinato alle per-sone in cerca di lavoro, in un vero e proprio strumento europeo di collo-camento e di reclutamento.La Commissione europea ribadisce poi, la necessità di offrire ai giovani effettive opportunità di sviluppare l’apprendimento permanente, ele-mento chiave per la produttività e per assicurare occupazione.Nell’ambito dell’iniziativa faro “Youth on the Move”, (gioventù in movimento) lanciata nel 2010 e fa-cente parte della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e solidale, rientrano va-rie proposte che mirano a migliora-re il livello d’istruzione e le prospet-tive professionali dei giovani.A tal fine si prevede:- un maggior ricorso al Fondo So-

ciale Europeo da parte dei gover-ni nazionali per mettere a punto programmi di apprendistato, per i giovani che avviano un’impresa e per nuovi progetti.

- l’iniziativa “Il tuo primo lavoro EURES”, finalizzata, da un lato ad incrementare la mobilità per chi è alla ricerca di un lavoro all’in-terno dell’UE e non ha superato i 30 anni, dall’altro a supportare le imprese interessate ad assumere personale di altri paesi europei. La fase iniziale di quest’iniziati-va ha preso il via in Italia, Ger-mania, Spagna e Danimarca con il supporto dei servizi nazionali per l’impiego.

- il Programma Erasmus e Leo-nardo Da Vinci, rientranti en-trambi nel Lifelong Learning

Programme (Programma d’azio-ne comunitaria per l’apprendi-mento permanente) grazie al quale, nel 2012, saranno finan-ziate per studenti universitari e in formazione professionale, 130.000 esperienze lavorative in aziende di altri Paesi dell’UE.

- il Programma Erasmus per im-prenditori che prevede 600 collo-camenti di giovani imprenditori in piccole imprese di altri paesi dell’UE.

- il Servizio Volontario Europeo, che finanzia 10.000 opportunità di volontariato in tutti i paesi dell’UE.

Le misure descritte diventeranno concrete a partire dal 2014. Attual-mente sono in atto discussioni, negoziati in seno al Parlamento e al Consiglio dell’Unione europea per riformare, non solo il settore dell’occupazione, ma anche quello della ricerca, dell’agricoltura, della politica di coesione.L’auspicio è che le decisioni siano rapide ed incisive per rendere l’Eu-ropa più competitiva nell’era della globalizzazione ma soprattutto per poter essere al servizio dei cittadini ed in futuro essere in grado di af-frontare meglio e più velocemente possibili crisi.

Riferimenti normativi:

Comunicazione della Commissione, Bruxel-

les, 18.4.2012 COM(2012) 173 final.

Verso una ripresa fonte di occupazione:

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUri-

Serv.do?uri=COM:2012:0173:FIN:IT:PDF

info

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euregio

Euregio dei giovani musicisti

Il 16 giugno 2012 con la serata con-clusiva che ha visto premiati quali

vincitori assoluti i Rebel Rootz (band di reggae/ska di Trento), e per le se-zioni locali in Alto Adige i gardenesi Nolunta’s (folk/rock) e per il Tirolo i Falling for Beautiful (band femmi-nile di Innsbruck) si è chiuso Uplo-adsounds, la quinta edizione del fe-stival per giovani musicisti Upload.

La nuova formula “euroregionale” è stata vincente: non solo un festival o un concorso, ma soprattutto un’occa-sione di scambio tra giovani. Così si esprimono gli organizzatori. Il valo-re di un progetto come Uploadsoun-ds sta proprio qui, nell’utilizzare la musica come mezzo per superare i confini linguistici e geografici. Pro-getto molto sentito dal vicepresiden-te della Provincia Christian Tom-masini avviato cinque anni fa dal Dipartimento Cultura italiana della Provincia di Bolzano, per la prima volta “Upload” ha coinvolto appieno le tre province dell’Euregio: Trenti-no, Alto Adige e Tirolo, che hanno investito su un unico progetto di pro-mozione musicale, rivolto ai giova-ni. È nato così un circuito comune di concerti e giovani band che unisce le tre province e ben due stati. Upload-sounds nel 2012 ha impostato le basi per la creazione di una comunità

euroregionale di giovani musicisti, che hanno avuto modo di incontrar-si e confrontarsi apprezzando molto l’iniziativa. Come sottolinea Tom-masini “Si tratta della prima espe-rienza di cooperazione rafforzata fra le realtà del GECT, una collaborazio-ne che si esplica attraverso la musi-ca e la cultura, un fattore che contri-buisce a creare cittadinanza attiva fra i giovani. Upload è un contributo importante allo sviluppo di politi-che promozionali culturali comuni, per aree che presentano dimensioni territoriali e culturali molto simili. La dimensione transfrontaliera del progetto, in terre ponte fra culture, rappresenta una potenzialità nuova e importante. Tutto ciò nella convin-zione del valore fortemente formati-vo dello scambio, a livello artistico ma anche personale, per i nostri gio-vani musicisti.”

Export di talenti

La prossima tappa sarà la promozio-ne e l’export dei giovani talenti mu-sicali dell’Euregio in tutta Europa, perché il territorio dell’arco alpino non si identifichi più solamente con gli incantevoli paesaggi e gli ottimi prodotti culinari, ma venga ricono-sciuto anche per la grande offerta culturale e in particolare modo per la cultura musicale giovanile, met-tendo in luce il valore artistico dei giovani musicisti euregionali, che a detta della giuria internazionale, capitanata dal presidente Claudio Astronio, quest’anno era molto ele-vato. Questo è l’obiettivo dell’inizia-tiva Uploadosundexport, che per il prossimo anno, in vista della sesta edizione del progetto, sta portando avanti. Gli organizzatori di Upload-sounds infatti, pensano all’export di questi giovani talenti e lo fanno attraverso alcuni primi step, come ad esempio la realizzazione di un concerto a Bruxelles il prossimo settembre per i primi classificati di tirolo, trentino e Alto Adige al contest 2012. Si stanno inoltre in-crociando fruttuose collaborazione con altri festival internazionali del tenore quali il Mei di Feanza, il

Bilancio positivo per Uploadsounds che ha visto confrontarsi giovani musicisti di Tirolo, Alto Adige e Trentino. Tra i propositi per il futuro la promozione e l’export dei giovani talenti musicali dell’Euregio in tutta Europa.

Il vicepresidente della Provincia Christian tommasini premia i nolunta’s, gruppo di ortisei vincitore della sezione local altoatesina di upload 2012.

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euregio

Medimex di Bari, il Reeperbahn festival di Hamburg e molti altri ancora …

I numeri di upload 2012

Il bilancio di Uploadsound 2012 è positivo, perché si chiude con ben 4.000 presenze ai concerti organiz-zati in 28 tappe nell’Euregio, da Caldonazzo a Kufstein, passando per Bolzano, Trento ed Innsbruck. Uploadsounds è una rete di scambio tra i giovani di Alto Adige, Trentino e Tirolo, che attraverso la musica e un calendario di concerti organizza-ti sui tre territori, ha offerto l’occa-sione di suonare assieme ed esibirsi al di fuori dei confini della propria provincia. Delle 119 band iscritte all’unico contest Euregionale (gra-tuito) più di 60 gruppi si sono esibi-te live. L’Upload on tour ha permes-so hai giovani musicisti di esibirsi e farsi ascoltare da pubblici differenti rispetto al loro bacino d’utenza.

Altri numeri: 3 mesi di musica, 28 concerti, 4.000 presenze ai concer-ti live, 119 band iscritte di cui 60 si sono esibite live in uno dei concer-ti organizzati da upload, 8 giurati di fama internazionale, oltre 15 tra giornalisti e operatori del settore italiani ed europei portati in regio-ne da upload per discutere di musi-ca emergente. Circa 5.000 voti al concor-so on line dei quotidiani “Alto Adige”/”Trentino”, 40 news sul sito www.uplaodsounds.eu, 20mila click sul sito, www.uplo-adsounds.eu, più di 20 video su you tube che sono visitati in media da 300 persone, quindi 6.000 per-sone che hanno ascoltato e visto i gruppi di Upload su youtube; più di 150 uscite sui quotidiani euroregionali, oltre 30 segnala-zioni sui principali portali di musica, amici su facebook 3.200, 31.500 la portata di facebook di upload.

Upload come investimento

Va ricordato inoltre che upload è un ottimo esempio di come la cultura possa essere anche investimento eco-nomico in grado di generare nuova occupazione giovanile e di alimenta-re un settore produttivo, quello della musica, composto soprattutto di gio-vani imprenditori. upload ha infatti coinvolto più di 100 tra associazioni, giovani imprenditori, liberi profes-sionisti, cooperative e ditte private ... coinvolgendo complessivamente oltre 300 persone che a vario titolo hanno lavorato ad Upload, sia per la programmazione artistica che per allestimenti, servizi, logistica, assistenza, etc...un ottimo esempio quindi di come l’ente pubblico possa essere volano di nuovo sviluppo at-traverso la cultura SA

www.uploadsounds.eu

info

Fissati dalla Giunta i criteri generali validi a livello provinciale per l’accesso alle prestazioni dell’assistenza domiciliare.

accesso all’assistenza domiciliare

Nel corso del 2011 le prestazioni di assistenza domiciliare han-

no riguardato quasi 350.000 ore con la consegna a domicilio di oltre 445.000 pasti. La persona che richiede le presta-zioni, in base alla valutazione pro-fessionale della responsabile tec-nica o del responsabile tecnico del servizio di assistenza domiciliare, non dispone delle necessarie capa-cità e possibilità in riferimento alle prestazioni che richiede ed è impos-sibilitata ad organizzarle e realiz-zarle senza un sostegno esterno. Le risorse familiari e/o extrafa-miliari della persona, in base alla valutazione professionale della re-

sponsabile tecnica o del responsabi-le tecnico del servizio di assistenza domiciliare, non sono presenti o sono presenti in misura insufficien-te; quindi la situazione della perso-na non può essere risolta senza il contributo dell’assistenza domici-liare (principio di sussidiarietà).Le prestazioni di assistenza do-miciliare riguardano ad esempio l’igiene personale a domicilio, l’at-tività socio-pedagogica e socio-ge-riatrica, l’ attivazione e l’animazio-ne, le cure mediche di base, l’aiuto domestico, il trasporto e l’accom-pagnamento, i pasti a domicilio, il bagno / doccia con assistenza, l’igiene del piede (Pedicure), il ser-vizio di lavaggio della biancheria.L’assessore provinciale Richard Theiner sottolinea che i nuovi criteri hanno lo scopo principale di rafforzare l’auto- responsabiliz-zazione degli utenti e di legare in maniera più marcata l’intervento dell’assistenza domiciliare alle ef-fettive esigenze e necessità delle persone. FG

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provincia autonoma | luglio-agosto 201220

economia

Si è svolta a Martello, alla pre-senza dell’assessore provincia-

le, Thomas Widmann, la presen-tazione delle proposte elaborate nell’ambito del progetto “Luoghi vivi”Il progetto prevede l’elaborazione e l’attuazione di misure atte a valoriz-zare le attività commerciali nei cen-tri storici, attraverso la salvaguardia

del servizio di vicinato e della vivibi-lità dei luoghi. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i progetti per sviluppare le attività commerciali ed economi-che in genere della zona, tra queste ad esempio la valorizzazione della lo-cale produzione di fragole e di picco-li frutti per la loro trasformazione in sciroppi, marmellate e succhi di frut-ta, la raccolta di erbe officinali per la preparazione di tisane e prodotti adatti ai centri wellness ed anche la lavorazione della carne di cervo, di manzo e maiale locale per la produ-zione di insaccati. Tra i progetti vi è anche quello di aumentare l’efficienza energetica locale con l’utilizzo di moderne tec-nologie di cluster con la costruzione di edifici CasaClima, incentivando l’isolamento delle case ed installan-do collettori solari, impianti foto-voltaici ed impianti di riscaldamen-

to che utilizzano fonti rinnovabili. Al termine dell’esposizione dei vari progetti l’assessore Widmann ha espresso la propria soddisfazione per la varietà dei progetti proposti grazie ai quali sarà possibile, a suo avviso, contribuire ad un ulteriore sviluppo delle attività economiche della zona. Il primo appuntamento concreto sarà rappresentato dalla festa delle fragole di Martello, un prodotto par-ticolarmente apprezzato e divenuto nel corso degli anni una sorta di sim-bolo per l’intera zona. I comuni pilota in Alto Adige nei quali viene portato avanti il progetto “Luoghi vivi” sono Santa Cristina, Glorenza, Lasa, Marlengo, San Leo-nardo in Passiria, Monguelfo-Tesido, Vipiteno, Valdaora, Falzes, Rasun/Anterselva, Perca, San Lorenzo, Me-rano, Egna, Bolzano (quartiere Euro-pa-Novacella), Martello e Laives.

“Luoghi vivi” a martello

Il presidente della Provincia ha inaugurato recentemente il vivaio

forestale Piglon situato nel Comune di Vadena. Nel corso della cerimonia di inau-gurazione del nuovo vivaio foresta-le Piglon, nei pressi di Laimburg, il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha sottolineato che si tratta di un modello di sinergia, uti-le e necessaria, tra la Ripartizione foreste ed il Centro di Sperimenta-zione di Laimburg realizzato grazie al sostegno del Comune di Vadena e dell’Autostrada. “Nel vivaio forestale coltiviamo le piante per le feste degli alberi, i castagni, nonché diversi tipi di la-tifoglie e cespugli. Il vivaio Piglon sostituisce i vivai di Redagno, Ca-stelvetere e Corona e ci permette di produrre e distribuire le piantine da un appezzamento centrale e fa-cilmente raggiungibile” spiega Paul Profanter, direttore della ripartizio-ne Foreste. La produzione annua di piantine a Piglon è di 50 mila, cor-rispondente al 13,5% delle piante di-

stribuite dalla Ripartizione foreste sul territorio della provincia. Il Cen-tro di Sperimentazione Laimburg ha messo a disposizione l’area per il nuovo vivaio a Piglon (1,35 ettari), dove si trovano sia vigneti che frut-teti del Centro stesso. Il vivaio forestale Piglon è stato co-struito tra il 2009 e il 2011. L’edificio corrisponde allo standard Casaclima “A” ed è dotato di magaz-zini, impianti sanitari e servizi assi-stenziali. Il vivaio è dotato di un poz-

zo proprio e lo stabilimento di una pompa di calore per l’acqua calda ed il riscaldamento. L’impianto fotovoltaico può coprire il fabbisogno annuale di corrente elet-trica del vivaio. Inoltre ci sono due serre per la coltivazione del castagno da frutto innestato. Il costo di co-struzione della struttura ammonta a 700.000 Euro. L’azienda di Laimburg, oltre a mettere a disposizione l’area, ha contribuito con 200.000 Euro alla realizzazione della struttura. FG

Inaugurato il vivaio forestale Piglon

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La nuova sede del vivaio

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turismo & agricoltura

Sciroppo alla frutta e alle erbe, in-fusi di the, prodotti cosmetici bio,

il tutto “made in Alto Adige”. Riu-niti sotto un marchio comune, due masi dell’Alta val d’Isarco hanno scoperto una nicchia innovativa e che consente loro di ottenere la metà del giro d’affari dai mercatini di Na-tale. Sono il maso “Boten” a quota 1.200 metri a Fleres e il maso Steirer a Prati di Vizze: hanno dato vita as-sieme ad un’attività di coltivazione delle piante officinali, con un vero e proprio giardino, per poi promuo-vere i loro prodotti sotto il marchio

unico “Kräutergärten Wipptal”. I due masi hanno tradotto nella pra-tica il messaggio che da tempo l’as-sessore provinciale Hans Berger sta trasmettendo alle imprese nei setto-ri del turismo e dell’agricoltura: la necessità di aprire l’azienda a nuo-ve idee, occupare nuove nicchie di mercato, cercare la cooperazione an-ziché farsi concorrenza. I due masi hanno saputo sfruttare così bene le sinergie tra agricoltura e turismo da creare un canale di distribuzio-ne che negli ultimi anni ha portato i prodotti e il marchio a sbarcare

nei mercatini di Natale di Vipiteno e Bressanone. Il risultato: in tempi normalmente “morti” per i contadi-ni, i due masi ricavano la metà del loro giro d’affari annuale. A questa iniziativa si aggiungono le escursio-ni botaniche nelle malghe, le spie-gazioni sulle varie erbe e piante of-ficinali, le degustazioni organizzate con l’Associazione turistica locale. La collaborazione con otto tra hotel e ristoranti locali, a cui i contadini forniscono erbe e piante, rappresen-ta un valore aggiunto per contadini, albergatori e ospiti. PF

… e il concorso Euregio

“Il turismo incontra l’agricoltura” è anche un premio aperto alle tre

regioni dell’Euregio, ovvero Tirolo, Alto Adige e Trentino. “Con questo concorso - sottolinea l’assessore Hans Berger - confidiamo di dare nuovo impulso alla collaborazione in due settori strategici per i nostri territori”. Il concorso “Il turismo incontra l’agricoltura” è giunto alla sua seconda edizione, e può con-tare sul sostegno della Ripartizio-ne agricoltura, della Ripartizione turismo, dell’Unione albergatori e pubblici esercenti, dell’Unione

agricoltori/Bauernbund e dell’as-sociazione Transkom. “Il concorso - prosegue l’assessore Hans Berger - offre la possibilità di elaborare progetti innovativi in grado di va-lorizzare la collaborazione fra turi-smo e agricoltura, e di presentarli ad un pubblico più ampio”. Al con-corso possono partecipare imprese, comuni, associazioni, istituzioni o scuole che presentino iniziative completate o in corso di esecuzione negli anni 2011 e 2012, nonchè idee e progetti realizzabili che mettano al centro la sinergia fra agricoltura

e turismo. Il termine per la presen-tazione delle domande che devo-no essere inviate a Transkom (via Vittorio Veneto 18, Bolzano), scade il 31 luglio, informazioni telefoni-che allo 0471 289087 oppure sul web www.transkom.it, [email protected]. I vincitori dei premi, per un tota-le di 6mila euro, verranno scelti da una giuria che si esprimerà entro il prossimo ottobre. PF

Due masi, un marchio…

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provincia autonoma | luglio-agosto 201222

cultura

Lo sono i beni culturali per la conservazione dei quali la Provincia nel 2010 ha investito oltre 9 milioni di Euro. A fine maggio è stata presentata la relazione sull’attività svolta.

Silvana Amistadi

I monumenti sono un sostegno alla memoria e ricordarsi delle proprie

origini e del proprio passato con-sente di progettare meglio il pro-prio futuro come ha detto citando Martin Lutero l’assessora Sabina Kasslatter Mur presentando la rela-zione 2010 sugli interventi eseguiti per la loro tutela. La Ripartizione Beni culturali, come ha proseguito, è il custode e l’avvocato dei beni cul-turali che costituiscono i mediatori fra passato e presente di una terra. A tal fine la Provincia nel 2010 ha

investito 9,2 milioni di Euro mante-nendo la spesa ai livelli degli anni precedenti, nonostante le misure di risparmio. Di questi fondi 5,530 milioni di Euro sono stati spesi per la conservazione dei beni artisti-ci ed architettonici (in prevalenza con l’erogazione di contributi ai proprietari dei beni), 2,3 milioni di Euro sono stati destinati agli scavi archeologici e circa 100.000 Euro alle attività dell’Archivio provin-ciale, sia per l’acquisizione di fondi archivistici che per l’erogazione di contributi per la conservazione di beni in archivi privati ed ecclesia-stici.

Recupero alla cultura

Leo Andergassen, direttore Ripar-tizione Beni culturali, ricordando come la cultura della memoria ri-chieda un atteggiamento di atten-zione consapevole per l’oggetto tramandato, ha sottolineato che prendersi cura di esso significa ga-rantirne concretamente la soprav-vivenza recuperandolo appieno alla cultura dell’epoca presente. Per ga-rantire la tutela dei beni culturali è necessario che la percezione dei

rischi venga condivisa e pertanto un agire collettivo. In questa opera-zione difesa e tutela devono concen-trarsi sulle opere realizzate dall’uo-mo in tutte le epoche; per tale ragione l’attenzione della Riparti-zione beni culturali si focalizza ora sui beni culturali del Novecento, soprattutto su strutture risalenti al periodo fra i due conflitti mondiali. Tra i beni inseriti per la prima volta nella lista dei monumenti sotto tu-tela vi sono l’edificio “Lutzenhaus” nei pressi della clinica V. Guggen-berg a Bressanone, il restauro della Stube presso il maso “Musshof ” a Malles o gli interventi al Ponte sulla Rienza a Valdaora.La “Lutzenhaus” a Bressanone è una costruzione a quattro piani. L’edificio è citato già nel 1220, il nu-cleo della costruzione attuale è del XV/XVI secolo.Il “Musshof ” a Malles è un edificio in muratura a tre piani che presen-ta una Stube con pregevole perlina-tura d’epoca barocca (XVII secolo).Il Ponte sulla Rienza a Valdaora è un ponte ad arco degli anni Tren-ta realizzato su incarico dell’allora Azienda autonoma Statale della strada (AA.SS.).

mediatori fra passato e presente

Beni Culturali: nel 2010 investiti 9,2 milioni di Euro. L’ass. Sabina Kasslatter mur assieme al tema della Ripartizione Beni culturali (da sx: andergassen, ass. Kasslatter mur, marzoli, Roilo, Kofler Engl)

Strada provinciale 37 i tornanti di Sciarè nel 1960 (Fondo Genio Civile)

Foto

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cultura

216 interventi

Waltraud Kofler Engl, direttrice Uf-ficio Beni architettonici e artistici, da parte sua, ha posto in evidenza come la tutela dei beni culturali costituisca anche una sfida della cultura di una società. Nel corso del 2010 come ha riassunto sono stati impegnati 5,530 milioni di Euro, di cui 5.140 sono andati in contributi, dei quali al 40 per cento per inter-venti di restauro su oggetti sacri (sono stati in totale 101) e per il 60 per cento su monumenti profani (in totale 115). Circa 360.000 Euro sono stati impiegati per interventi diretti. Fra questi un intervento se-guito direttamente dall’Ufficio beni artistici ed architettonici ha inte-ressato la chiesa di San Cesario a Flutsch/Laudes nel comune di Mal-les. Si tratta della chiesa filiale eret-ta nel XVI secolo presumibilmente su un edificio precedente dopo le devastazioni della battaglia della Calva. Gli interventi di conserva-zione hanno interessato gli interni. Tra questi sono state pulite e lieve-mente ritoccate le pitture a racemi tardogotiche nella volta reticolata. Anche l’altare maggiore è stato sot-toposto a interventi conservativi. Il restauro generale della chiesa si è concluso con la ricostruzione delle finestre con partizione in traversi-ne in piombo (Butzenscheiben).

Ceramiche della prima Età del FerroCatrin Marzoli, direttrice reggente Ufficio Beni archeologici, ha ricor-dato una serie di nuovi importanti ritrovamenti eseguiti nel 2010, fra i quali strati con ceramiche risalen-ti alla prima Età del Ferro a Vade-na; i ritrovamenti sono avvenuti nell’ambito degli scavi estesi con-dotti dalla Ripartizione sull’areale dell’ex Maso Stadio. Fra essi una notevole quantità di frammenti di recipienti ceramici parte dei quali pregevolmente decorati ed oggetti in bronzo.Parlando di archeologia, come ha riferito, è necessario trovare il con-senso della popolazione; a tal fine assumono grande rilievo le attività per incrementare l’accettanza qua-li visite guidate ai siti, testi per la

stampa e pubblicazioni scientifiche, e le mostre temporanee (come quel-la presso l’Abbazia Monte S.Maria) o permanenti (come quelle allestite per esempio a Fié, Gudon, San Lo-renzo).

Fondi e sigilli

Christine Roilo, direttrice dell’Ar-chivio provinciale, ha ricordato l’assunzione di una serie di fondi archivistici da parte di vari Uffici dell’amministrazione provinciale, ma in particolare del Fondo Silvius Magnago, o del Fondo Karl Stuhl-pfarrer o della Raccolta Josef Fonta-na con gli atti dei processi contro gli attentatori sudtirolesi (1957-1977), oppure per citarne un altro, l’Ar-chivio del Partito dei “Verdi”. Ha,

inoltre ricordato le pubblicazioni tra queste quella dedicata a quattro figure storiche femminili attorno al 1800 in Tirolo, o quella sugli “Spo-stamenti forzai” in seguito alle Op-zioni. Tra le iniziative vi è anche la mostra “Tornante dopo Tornante” sulla costruzione della rete strada-le della Val Badia a fine Ottocento ospitata al Centro visite del Par-co naturale Fanes-Senes-Braies a San Vigilio di Marebbe. In mostra il materiale fotografico del Fondo del Genio Civile che documenta in particolare la costruzione del colle-gamento stradale da La Villa a Val-parola in alta Val Badia, oggi Strada provinciale 37.Un altro dei progetti seguiti nel 2010 è stato quello del restauro dei sigilli in cera dell’archivio Künigl.

altar maggiore chiesa San Cesario a Flutsch nei pressi di Laudes (malles Venosta)

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in breve

Gli studenti delle scuole superiori e professionali hanno tempo sino al 4 ottobre per presentare la domanda per il conferimento di una borsa di studio per l’anno scolastico 2012/13.

Possono presentare la domanda entro il 4 ottobre prossimo

studenti che nell’anno scolastico 2012/2013 sono iscritti e frequenta-no una scuola secondaria di II gra-do ed artistica in Alto Adige o una scuola professionale a tempo pieno rispettivamente una scuola agraria o economico-domestica esistente in Alto Adige - durata minima di cin-que mesi. Secondo le linee guida della Giunta provinciale, il reddito famigliare depurato per il 2011 non deve supe-rare inoltre i 25.000 euro. Lo scorso

anno hanno usufruito delle borse di studio complessivamente circa 9000 studenti delle scuole superio-ri e professionali. Per ulteriori in-formazioni gli interessati possono consultare il sito della Ripartizione diritto allo studio, università e ri-cerca scientifica, Ufficio assistenza

scolastica, via Andreas Hofer,18 (II piano, stanza 205) Tel. 0471 413305 - 412924 – 412925. Ulteriori informazioni sono dispo-nibili nel sito della Ripartizione all’indirizzo: http://www.provincia.bz.it/diritto-allo-studio/default.asp. FG

Entro il 4 ottobre le domande per borse di studio

Completata la guida ai corsi di ag-giornamento per collaboratori

e volontari dei Servizi sociali edi-ta dal Servizio sviluppo personale della Ripartizione Politiche Sociali relativa all’autunno 2012.Il programma d’aggiornamento è

stato realizzato in conformità allo specifico programma delle Poli-tiche Sociali e della Sanità ed in accordo con i diversi Enti gestori privati e pubblici. Le varie iniziative di aggiorna-mento contribuiscono ad ampliare

le specifiche conoscenze ed a acqui-sire nuove competenze nell’attività sociale oppure preparare a nuove sfide professionali. Con la formazione comune vengo-no promossi inoltre lo scambio e la collaborazione tra operatori/trici di differenti professioni e diversi Servizi. Non tutte le iniziative previste nel programma d’aggiornamen-to vengono organizzate ed offerte dal Servizio Sviluppo Personale, ma questo si avvale anche della collaborazione delle Scuole Profes-sionali per le professioni sociali, dei Centri di formazione e di altre Agenzie formative.Si può richiedere l’opuscolo al Ser-vizio per lo sviluppo del personale che ha sede in via Gamper,1 a Bol-zano Tel.: 0471 418221-22; Fax 0471 418229 [email protected] o scaricarlo dal sito Internet:http://www.provincia.bz.it/politiche-so-ciali/servizi/1786.asp. FG

Formazione continua autunno 2012 per il sociale

La sede della Scuola per le professioni sociali “Levinas” di Bolzano

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in breve

Competitività regionale ed occupazione

Cinque sono stati gli inviti a pre-sentare proposte progettuali

nell’ambito del programma “Com-petitività regionale ed occupazione FESR 2007/2013”. Dei 159 i progetti presentati fino-ra, 37 si riferiscono al quinto con scadenza a metà aprile 2012. Dei progetti presentati 88 sono stati ap-provati; di questi 40 sono anche già stati portati a termine. Finora sono

stati destinati 67 dei 74 milioni di Euro in dotazioneIl bilancio sull’andamento e l’attua-zione del programma è stato stilato dal Comitato di Sorveglianza riuni-tosi a Bolzano agli inizi di giugno 2012.

lavoro

In tale occasione è stato approvata anche la Relazione annuale 2011 e sono state fornite informazioni in merito al prossimo periodo di pro-grammazione 2014-2020. Per ulte-riori informazioni www.provincia.bz.it/europa/it SA

“L’invecchiamento nelle profes-sioni: le scuole materne come

esempio” questo il tema al centro del nuovo numero di “Mercato del lavoro news” .Osservando la struttura per età del personale delle scuole materne degli ultimi anni, si nota anzitutto quanto marginale sia la presenza di lavoratrici nate prima del 1955: nel 2006 si contavano 113 maestre o assistenti con 52 o più anni, di cui solo 11 con più di 55 anni. La note-vole differenza rispetto alle genera-zioni immediatamente successive è legata appunto ai cosiddetti “baby - ensionamenti”, che hanno inte-ressato solo in misura marginale il personale delle materne nato dopo il 1954. Il risultato di tale normativa è che all’inizio degli anni ’90 la stra-

grande maggioranza delle maestre e assistenti d’asilo aveva meno di 40 anni. Con il passare degli anni, il numero di ultra-40-enni è cresciuto per il sempliceavanzare dell’età. Nel 2006 l’effetto dell’abolizione delle “baby pensio-ni” era visibile appunto tra i 51 e 52 anni e nel 2011 tra i 55 e 56 anni. Un’altra conseguenza dei “baby - pensionamenti” consiste nel fatto che attualmente solo una piccola parte del personale delle scuole materne cessa il servizio per pen-sionamento: circa una decina per anno, cosicché le nuove assunzioni sono dovute quasi esclusivamente o alla sostituzione di personale in aspettativa, o alla copertura di posti part-time o alla copertura di nuovi posti dovuti all’incremento di bam-

bini iscritti alle materne oppure a posti lasciati vacanti da personale che si dimette uscendo dal mercato del lavoro o cambiando professione. Il ridotto numero di personale re-lativamente anziano in rapporto al numero di scuole materne e di sezioni, ha fatto sì che soprattutto in passato fosse possibile riservare alle maestre d’asilo e alle assistenti meno giovani degli incarichi alter-nativi o comunque meno faticosi, come ad esempio la dirigenza del-la singola scuola materna nel caso delle maestre d’asilo. Tali soluzioni sono però – a parità di età – sempre meno praticabili: Nel 2006 a fronte di 332 scuole materne e 732 sezioni si contavano 228 maestre o assisten-ti con più di 50 anni; nel 2011 erano già 457, ovvero 230 in più a fronte di solo 5 scuole materne e 40 sezioni in più. Tra 5 e 10 anni i numeri raggiunge-ranno valori ancora più elevati: nel 2016 si può pensare che ci saranno 600–700 maestre e assistenti over-50 e nel 2021 circa 800–900, ovvero il doppio rispetto ad adesso. Quest’ul-timo dato indica che verosimilmen-te tra meno di dieci anni vi saranno più professioniste over-50 che sezio-ni. FG

“mercato del lavoro news” invecchiamento nelle professioni

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È stata consegnata ufficialmente alla dirigente scolastica Maria

Concetta Capilupi dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e dall’assessore, Christian Tomma-sini, la nuova palestra ristrutturata ed ampliata del centro scolastico in lingua italiana “Falcone e Borsel-lino” e della scuola professionale “Enrico Mattei” di Bressanone.La ristrutturazione della palestra si è resa necessaria poiché la pree-sistente struttura, costruite negli anni ’80, non era più in grado di far fronte alle esigenze del centro scola-stico di lingua italiana di Bressano-ne che ospita 350 studenti ed inoltre è un punto di riferimento per nume-rose associazioni sportive. I lavori sono iniziati nel febbraio del 2011 e si sono conclusi in questi giorni con un costo complessivo di 3,55 milioni di euro. La nuova pale-stra è passata da 7.100 agli attuali 10.000 mc ed è dotata di nuovi spo-gliatoi, attrezzature e di una tribu-na per il pubblico. Nel corso della

cerimonia l’assessore Tommasini ha sottolineato la volontà della Giunta provinciale, anche in tem-pi di tagli di bilancio, di investire nelle strutture scolastiche e nella cultura, un segno della volontà di investire nel futuro e nelle nuove generazioni.Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha posto l’accento sullo sforzo portato avanti dalla Provincia nel corso degli ultimi decenni per realizzare strutture scolastiche moderne ed efficienti al servizio della popolazione ed in primo luogo dei giovani e del loro futuro. La struttura inaugurata a Bressa-none è la testimonianza, ha aggiun-to il presidente, che non sempre è necessario costruire ex novo ed an-che grazie ad attente ristrutturazio-ni ed ampliamenti è possibile met-tere a disposizione della collettività strutture moderne ed efficienti. Il sindaco di Bressanone, Albert Pürgstaller, ha quindi avuto parole

di elogio per l’opera dei progettisti, ben inserita nel tessuto urbano che contribuirà ad un ulteriore miglio-ramento della qualità della vita nel capoluogo della Val d’Isarco. FG

Inaugurata nuova palestra a Bressanone

Il presidente Durnwalder e l’assessore tommasini consegnano le chiavi della palestra alla dirigente scolastica

scuola

Premiate sette imprese simulate

Assegnati dalla Camera di Com-mercio i “Marchi di qualità” a

sette imprese simulate create dagli Istituti provinciali per il commer-cio dei tre gruppi linguistici. Per la prima volta quest’anno 7 delle 44 imprese simulate create dagli istituti superiori per il com-mercio altoatesini hanno ottenu-to la certificazione di qualità ed il relativo attestato è stato conse-gnato loro nel corso di una cerimo-nia tenutasi presso la sede della Camera di Commercio di Bolzano ed alla quale hanno preso parte l’as-sessora provinciale alla scuola e cultura tedesca, Sabina Kasslat-ter Mur, l’intendente scolastico per le scuole di lingua tedesca, Peter Höllrigl, il presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, l’ispet-trice Eva Brunnbauer ed il coordi-natore del progetto Wolfgang Lanz. Quest’anno per la prima volta han-no preso parte all’iniziativa anche

tre scuole superiori di lingua ita-liana. La certificazione di qualità è stata assegnata da una giuria au-striaca che ha sottoposto i progetti alla verifica di 21 criteri di idoneità che spaziano dal settore aziendale a quello pedagogico. L’IFS è un’impresa nella quale gli alunni apprendono i procedimenti reali del processo di gestione azien-dale dall’acquisizione dei fattori

produttivi, all’amministrazione, fino alla fase di vendita dei prodotti o servizi offerti. I principali obiettivi dell’iniziativa sono quelli di potenziare la collabo-razione di studenti e insegnanti con le imprese altoatesine; favorire il contatto precoce dei giovani con il mondo dell’economia e del lavoro e consentire alle imprese di conosce-re la formazione dei giovani. FG

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Sono state premiate le migliori proposte emerse dal concorso scolastico di pittura “Crazy Bike 2012”, promosso a livello provinciale nell’ambito del progetto InterregIV-A-Italia-Austria “Le scuole si mobilitano” dall’Ökoinstitut Alto Adige.

Franco Grigoletto

Sono stati assegnati recentemente i premi del concorso “Crazy Bike

2012” rispettivamente ad Ariane Peer della scuola primaria di Cor-tacci, a Carina Kuprian della scuola primaria di Pfunds (Tirolo) ed a Ta-nia Brusadin della scuola primaria di Arzene (Friuli). Al concorso “Crazy Bike 2012”, pro-mosso a livello provinciale nell’am-bito del progetto InterregIV-A-Ita-lia-Austria hanno preso parte classi delle scuole primarie dell’Alto Adi-ge (111 classi di 65 istituti con 1415 elaborati), del Tirolo del Nord (74

classi di 46 scuole con 874 disegni) e del Friuli Venezia Giulia (24 classi di 6 scuole con 210 disegni).L’obiettivo del concorso è quello di avvicinare i bambini al tema del-la bicicletta, proponendola come mezzo di trasporto ecologico e alla moda. I bambini hanno potuto dise-gnare, grazie a questa iniziativa, la bicicletta dei loro sogni. In ciascu-na regione partecipanti sono state scelte le biciclette vincitrici del con-corso che sono state riprodotte nei minimi particolari da uno specia-lista e sono state quindi consegna-

te ai relativi vincitori in occasione della premiazione finale transfron-taliera di questa mattina. Hanno preso parte alla premiazione oltre all’assessora Sabina Kasslat-ter Mur, il direttore dell’Ökoinsti-tut, Harald Reiterer, Roberto Rubbo, direttore della Ripartizione mobili-tà, Ekkehard Allinger incaricato del Land del Tirolo del Nord per il settore della tutela del clima, Silva-no Trolese, dell’Intendenza scolasti-ca italiana ed Heidi Ottilia Nieder-stätter, dell’Intendenza scolastica tedesca.

Concorso di pittura “Crazy Bike”

premi

Tra i vincitori del concorso “Tar-ga blu 2011” per la sicurezza stra-

dale vi è anche il Dipartimento lavo-ri pubblici della Provincia. Il Premio “Targa Blu”, una sorta di “Certificazione di Qualità” assegna-to dal Centro Studi Indipendente sul-la Sicurezza Stradale, si prefigge di mettere in evidenza gli enti proprie-tari di strade che si siano distinti, sia in Italia, che all’estero, per aver contribuito allo sviluppo ed alla rea-lizzazione di una maggiore sicurezza sulle strade ed al miglioramento del-la mobilità, attraverso iniziative che perseguano l’obiettivo primario del-la riduzione del numero delle vittime e dei feriti causati dalla circolazione stradale. Il riconoscimento della “Targa Blu 2011”, quindi, rappresen-ta una sorta di attestato-certifica-

zione di qualità riservato agli Enti Proprietari delle Strade (Comuni, Province, Regioni, ecc.) che abbiano dato prova di impegno e virtuosismo per garantire la sicurezza sulle stra-de di propria competenza, ed è fina-lizzato a mettere nella giusta luce tali Enti al fine di stimolare anche una positiva emulazione da parte degli Enti meno attenti a tali questioni.L’assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner, in merito all’assegnazione del premio ha di-chiarato che “Questo riconoscimen-to è l’attestazione del nostro impegno nel campo della sicurezza stradale. Negli ultimi tre anni il numero de-gli incidenti stradali in Alto Adige è costantemente diminuito e quella di Bolzano è una delle sei province italiane nelle quali è stato raggiunto

Premio “targa blu 2011” questo ambito risultato. Il premio è stato ritirato, in rappresentanza del-la Provincia di Bolzano e del Diparti-mento lavori pubblici, da Paolo Mon-tagner, direttore del Servizio strade della Provincia.

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golare “kids@museum”, speciale visita guidata per i più piccoli dai 6 anni in su. Ammirando gli ogget-ti esposti, essi potranno scoprire molte curiosità interessanti sulla vite e sull’uva. Ascolteranno inol-

“kids@museum” s’intitola la speciale visita guidata, con laboratorio pratico, pensata dal Museo provinciale del vino a Caldaro per i più piccoli. Primo appuntamento mercoledì 18 luglio alle ore 10.

Il museo del vino per i bambini!

Il Museo del vino di Caldaro a mi-sura di bambino: nel periodo tra

il 18 luglio e il 29 agosto, infatti, il museo propone a cadenza re-

tre leggende e storie, sempre su questo tema, imparando modi di dire e proverbi contadini e si ci-menteranno, infine, nella stampa di piccole borse di stoffa. Il primo appuntamento con kids@museum è previsto per mercoledì 18 luglio, con inizio alle ore 10 e termine alle 12. Le altre date sono: 25 luglio e 1, 8, 22 e 29 agosto, sempre in orario 10-12. E’ gradita la prenotazione allo 0471/963168.Info: Museo provinciale del vino, vicolo dell’Oro 1, Caldaro (BZ), tel. 0471/963168, www.museo-del-vino.it. IB

musei

Parte il 14 luglio l’ottava edizione di “Musica in miniera”, suggestivo ciclo di concerti ospitato nelle gallerie del Mondo delle miniere Ridanna Monteneve.

Igor Bianco

Sarà perché lo scenario è presso-ché unico (i tunnel minerari del-

la miniera di Ridanna Monteneve), sarà perché l’offerta musicale è a dir poco originale (ce n’è per tutti i gusti), ma anche questa edizione 2012, l’ottava, di “Musica in minie-ra” si presenta allettante. A dare il “la” – è proprio il caso di dirlo – ci penseranno le sei dame di “La Val-se”, orchestra da salone viennese tutta al femminile, che riproduce una formazione dei tempi degli Strauß, celebre dinastia di compo-sitori. Le magnifiche sei di “La Val-se” offriranno al pubblico piacevoli walzer imperialregi e – perché no? - anche tanghi e musiche da film. Questo primo appuntamento con la “Musica in miniera” si terrà sabato 14 luglio con inizio alle 20.30.Sabato 21 luglio (ore 20.30) sarà invece la volta dei vicecampioni del mondo di armonica a bocca del

“Mundharmonika Quar-tett Austria”: Gerald Seyr, Hans Ortner, Brigitte Laska e Thomas Stckhammer, che da una ventina d’anni incantano il pubblico di tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti, con armoniche di ogni tipo e formato. Non importa il ge-nere di musica: con il loro virtuosismo i quattro san-no interpretare capolavori classici come danze popolari, romantiche ballate, energiche “oldies” e colonne sonore. Più usuali per le nostre latitudini, ma non meno accattivanti, sono le melodie dei fratelli Niederba-cher, provenienti da una famiglia che da generazioni si dedica alla musica popolare tirolese. Due anni fa si sono anche piazzati secondi al “Grand Prix international” di questo particolare genere. I fratelli Niederbacher si esibiranno sabato 28 luglio, alle 20.30.Per chiudere in bellezza, anche quest’anno saranno ospiti della rassegna, domenica 5 agosto, alle ore 17.30, i “Tun Na Kata 2”, gruppo composto da otto ragazzi diversamente abili diretti dal noto percussionista Paolo “Jack” Ale-manno. I ritmi dei Tun na Kata 2 sono celtico-irlandesi, e la loro mu-sica trasmette gioia di vivere e en-

tusiasmo. Si consiglia al pubblico di indossare abiti caldi e calzature robuste, in quanto gli spettacoli, a parte quello dei Tun na kata 2, si terranno nelle gallerie minerarie. Il museo metterà a disposizione coperte e cuscini. Dopo i concerti verrà offerta una zuppa calda nel-la “stube dei minatori”, il risto-rante della miniera. Inoltre, prima o dopo il concerto sarà possibile visitare lo spazio espositivo del museo. Per assistere a “musica in miniera” è necessario prenotar-si telefonicamente allo 0472/656364 o via e-mail a [email protected]. Partecipare costa 15 euro, ridotto a 7 euro per studenti e bambini fino ai 14 anni. Il Mondo delle miniere Ridanna Monteneve si trova a Masseria 48, Ridanna.

musica in miniera

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musei

Vedere da vicino il lavoro dei ricercatori del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige: è possibile il 28 settembre 2012, in occasione della terza edizione della Lunga notte della ricerca.

museo di Scienze naturali: “Lunga notte della ricerca”

Anche il Museo di Scienze Natu-rali dell’Alto Adige di via Bottai

1 a Bolzano partecipa all’edizione 2012 della Lunga notte della ricerca. L’appuntamento è fissato per vener-dì 28 settembre: dalle ore 17 alle 24 il museo rimarrà aperto ai visitatori, che avranno l’opportunità di dare uno sguardo dietro le quinte e cono-scere meglio i progetti di ricerca e le attività scientifiche in corso.

Sarà anche possibile incontrare e parlare direttamente con i ri-cercatori che nel museo lavorano. Quattro stazioni interattive forni-ranno degli approfondimenti su al-trettanti accattivanti temi, ovvero “Funghi: invisibili e misteriosi”, “Pipistrelli: cacciatori della notte”, “Scolpire la roccia” e “Quanto era-no veloci i dinosauri?”. L’ingresso è libero.La Lunga notte della ricerca si è te-nuta per la prima volta in Alto Adi-ge nel 2008 e giunge in questo 2012 alla terza edizione. Grazie a decine e decine di stazioni disseminate per tutta la città di Bolzano e il coin-volgimento di numerose istituzio-ni e aziende attive nei settori della ricerca e dell’innovazione, adulti e bambini possono immergersi nel multiforme mondo della scienza. Il programma proposto va da si-

Porte aperte con iniziative speciali a ingresso libero in numerosi musei su tutto il territorio altoatesino: è la Lunga notte dei musei, che quest’anno avrà luogo sabato 22 settembre.

La Lunga notte dei musei

Un’occasione per scoprire mu-sei e collezioni altoatesine e

i tesori, ancora troppo poco noti, che custodiscono; ma anche una serata piacevole, ricca di eventi avvolti da una suggestiva atmo-sfera notturna. Si presenta così la Lunga notte dei musei 2012, che si svolgerà sabato 22 settembre. Dal-le ore 18 alle 23, decine di musei e collezioni altoatesine rimarranno aperti gratuitamente al pubblico proponendo un programma spe-ciale con visite guidate alle mostre in corso, laboratori, letture, dimo-strazioni di artigianato artistico,

giochi, musica, prodotti tipici e molto altro. La Lunga notte è anche a portata di bambino: la maggior parte delle istituzioni partecipan-ti allestirà, infatti, delle iniziative tagliate su misura per i più piccoli.Il programma dettagliato della Lun-

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mulazioni a laboratori e esperi-menti, fino a giochi, visite guidate, installazioni interattive e stand informativi. Obiettivo della mani-festazione è di sensibilizzare il pub-blico, soprattutto i giovani, sull’im-portanza della scienza per la vita umana avvicinandolo al lavoro dei ricercatori. L’iniziativa si inserisce nella cornice della European Rese-archers’ Night, in occasione della quale numerose città del vecchio continente promuovono attività per avvicinare società e scienza. IB

ga notte dei musei 2012 con l’elenco dei musei aderenti sarà disponibile a breve alla pagina web www.provin-cia.bz.it/lunga-notte-musei. Attenzione: i musei di Bolzano cele-breranno la loro lunga notte venerdì 30 novembre 2012. IB

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ambiente

Dagli inizi di luglio è operativa la nuova unità amministrativa per gestire in modo complessivo le risorse territoriali e paesaggistiche.

Silvana Amistadi

Obiettivo della Giunta provin-ciale è quello di raggruppare

risorse e sinergie e avere una sem-plificazione delle procedure am-ministrative. In tal senso, come fa presente Flavio Ruffini, direttore del Dipartimento all’urbanistica, ambiente ed energia, si pone l’ac-corpamento le due Ripartizioni Natura e Paesaggio e Sviluppo del territorio in un’unica grande unità amministrativa. Del resto, come prosegue, è sempre più un dato di fatto che paesaggio e territorio costituiscono un insieme inscindibile e che ogni area deve es-sere considerata tenendo conto dei vari aspetti. Gli uffici delle due Ripartizioni ven-gono mantenuti ed eventuali suc-cessivi cambiamenti, come ricorda Ruffini, verranno intrapresi con un ridimensionamento della struttura del personale, ovvero i funzionari che andranno in pensione non sa-ranno sostituiti con nuovi addetti. L’accorpamento delle due Riparti-zioni è avvenuto con Decreto Nr. 20 del 15 giugno 2012, pubblicato il 19 giugno 2012 sul Bollettino Ufficiale della Regione è entrato in vigore quindici giorni dopo.

Consulenza e sussidiarietà

La nuova Ripartizione unificata sarà diretta da Anton Aschbacher che fa presente come la sfida che l’attende sarà quella di valutare congiuntamente gli aspetti paesag-gistici, ecologici e di utilizzo terri-toriale per favorire uno sviluppo sostenibile dell’Alto Adige.

Questo abbinato al coinvolgimento maggiore dei Comuni e degli enti lo-cali ai quali sarà attribuita maggio-re libertà decisionale pur affiancati da una consulenza qualificata. Per sostenere i Comuni sono in fase di predisposizione delle linee guida ad hoc (a cura del direttore dell’Uffi-cio provinciale tutela del paesaggio, Adriano Oggiano); inoltre, saranno organizzate unità formative per i funzionari per incremenatare la loro competenza in materia.

Osservazione e programmazione

Un’altra iniziativa prevista è l’os-servazione sistematica del territo-rio che tenga conto dei vari aspetti. Grazie a questo strumento si inten-de verificare, come spiegano Anton Aschbacher e Artur Kammerer, di-rettore dell’Ufficio Parchi naturali della Provincia, se la strada intra-presa è giusta e analizzare i mu-tamenti qualitativi del “territorio Alto Adige”.La nuova Ripartizione Natura, Pae-saggio, Sviluppo del Territorio,

come annuncia il suo direttore, nei prossimi anni avrà il compito di ve-rificare e stabilire le linee di svilup-po ed i piani strategici. Queste misure dovranno sfociare in una strategia complessiva a livello provinciale e distrettuale. In tal modo, come prosegue Asch-bacher, dovrebbero essere poste le basi per giungere alla creazione di strumenti giuridici e di program-mazione per regolare e guidare lo sviluppo dell’ambiente naturale e socio-economico dell’Alto Adige.

La nuova legge

L’espressione concreta di questi in-dirizzi sarà la nuova legge per il ma-nagement delle risorse territoriali e paesaggistiche. Una proposta di legge dovrebbe essere presentata al più presto. Vi stanno lavorando il professore Emanuele Boscolo, docente presso l’Università di Milano ed esperto di sviluppo territoriale, coadiuvato da esperti dell’amministrazione pro-vinciale: Johanna Ebner ed Eleono-ra Gallo.

natura, Paesaggio, Sviluppo del territorio

uno dei compiti della nuova Ripartizione sarà quello di “guidare” lo sviluppo dell’ambiente naturale e socio-economico dell’alto adige.

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Il progetto “Bookstart-I bebè amano i libri” nell’arco di cinque anni, dal

2007 al 2012, è riuscito a raggiungere 20.000 famiglie altoatesine. Il 75 per cento dei genitori ha optato per il cofanetto in lingua tedesca, mentre il 25 per cento per quello in lingua italiana. Il 2,5 ha scelto un cofanet-to di libri misto nelle due lingue. L’obiettivo del progetto “Bookstart-I bebè amano i libri”, avviato nel 2007 dalla Ripartizione cultura tedesca, e quindi seguito anche dal Dipar-timento cultura italiana, è quella di stimolare il piacere alla lettura fin dalla più tenera età. Le famiglie ricevono un pacchetto di libretti e materiali al compimento del sesto mese di vita del loro bambino e pos-sono ritirarne in biblioteca un altro un anno più tardi. Sondaggi attesta-no che il 98,1 per cento dei bambini manifestano desiderio di sfogliare libri con i genitori ed anche un con-seguente incremento nella fruizione dei servizi offerti dalle biblioteche (24,6 per cento).Il progetto “bookstart”, come ha

annunciato l’assessora Sabina Kas-slatter Mur, sarà proseguito anche in futuro con l’obiettivo di coinvol-gere un numero sempre più grande di genitori, ovvero di giungere a co-prire il 100 per cento delle famiglie. In particolare si punterà al raffor-zamento della comunicazione ed al coinvolgimento delle famiglie con background migratorio. Il linguag-gio, infatti, rappresenta un fattore particolarmente importante per

una buona integrazione sociale del-le famiglie di immigrati. Inoltre, si cercherà di ampliare e consolidare la collaborazione con le biblioteche e le librerie. Come ha detto il vicepresidente del-la Provincia Christian Tommasini “bookstart” costituisce un investi-mento piccolo dal punta di vista economico, ma grande per il futuro della società altoatesina con influssi nel medio e lungo periodo. SA

Scelto da 20.000 famiglie

cultura

“Dipendenze sul posto di lavoro (in particolare da alcool): che fare?

Scambio di esperienze e consigli per i dirigenti “ questo il tema al centro del recente appuntamento di “Forum Café” organizzato dall’Ufficio svilup-po del personale della Provincia.Nel corso dell’incontro, che ha avuto come relatore Helmuth Zingerle, re-sponsabile del Centro terapeutico di Bad Bachgart di Rodengo, sono sta-te prese in esame le problematiche riguardanti la dipendenza da alcol, medicinali e gioco compulsivo, le loro ripercussioni sul posto di lavoro e l’approccio più corretto da attuare nei confronti dei collaboratori affet-ti da questo tipo di patologie. Il dott. Zingerle ha sottolineato nel corso del suo intervento l’importan-za da parte dei quadri dirigenti di avviare un dialogo chiaro con il col-laboratore, ma ha anche posto l’ac-cento sul fatto che un trattamento

nei confronti della dipendenza può richiedere tempi lunghi e consiste in una fase caratterizzata dal ricovero in strutture sanitarie al quale segue un trattamento ambulatoriale. Da parte del direttore del personale, Engelbert Schaller, e della direttrice

dell’Ufficio sviluppo del personale, Manuela Pierotti, è stata quindi sot-tolineata l’importanza della rete di sostegno operante nel settore delle dipendenze e la stretta collaborazio-ne con il Centro terapeutico di Bad Bachgart. FG

“Forum Café” incentrato sulle dipendenze

I materiali di bookstart consegnati in due riprese ai genitori di bimbi nati in alto adige.

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Scola y Cultura ladina

Scuadra nterladina per l’Europeada

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materiai nueves per l’alfabetisazion te de plu rujenedes

Tla prima tlasses dla scoles ele-menteres puderal d’autonn unì

adurvà materiai nueves per nsenië la rujenedes. Per la situazion spezifi-ca dla scoles ladines iel unì anjenià materiai per l alfabetisazion te de plu rujenedes. Chësta abineda de mate-riai nueves à inuem “Alfabetier”. I sculeies ti luesc ladins crësc su cun de plu rujenedes te familia y tla cu-menanza. Te scola ie nsci debujen de n’alfabetisazion sistematica nia me te una rujeneda, ma te de plu rujene-des tl medemo mumënt. Sun la basa de materiai y esperienzes che i nse-nianc à fat ti ani passei à l Servisc de Inovazion y cunsulënza dl Deprati-mënt Educazion ladina laurà ora na lingia de materiai aldò. I materiai se adateda a mparé a scrì y liejer tla ru-jeneda dl’oma y tl medemo mumënt nce tl’autra rujenedes.Pra la prejentazion à l assessëur pro-vinziel ladin metù a cuer la mpur-tanza de vester davierc y nia se temëi da d’autra cultures. “L mparé de de plu rujenedes, cun l aiut di materiai nueves gëura portes nueves ala ge-nerazion che vën do” à dit Florian

Mussner. I materiai dl’abineda “Al-fabetier” ie pensei per l mumënt plu delicat dl mparé la rujenedes, canche i sculeies vën metui a cunfront cun la rujeneda scrita. N gran aiut y vanta-je iel per i sculeies sce i possa mparé i pustoms pensan te chëla rujeneda che ti sta plu a cuer. Per chësta rejon iel unì njenià na tabela di sonns cun simboi dl medemo sonn de scumen-ciamënt te cater rujenedes: ladin,

talian, tudësch y nglëisc. Sun chësc prinzip iel nce uni laurà ora n alfa-betier a mur, n alfabetier da mëter te fuia y de plu juesc. Na bela pert di materiai nueves possa unì adurvei te trëi rujenedes. Acioche i pitli scu-leies ne feje nia cunfujion vëniel fat orden cun l aiut di culëures: vërt per l ladin, ghiel per l talian y cuecen per l tudësch. Nsci ie i pitli bele usei dala scolines ladines.

Pra la campionat per mendranzes “Europeada” à per l prim iede

nce fat pea na selezion ladina. Tres l juech al palé iel unì prejentà la men-dranza ladina a livel nternaziunel y per i jugadëures iel sëuraprò stat n bel cuntat danter la cin valedes ladi-nes dla Dolomites.“Cun chësta scuadra nterladina ie-sen sautei sëura la sëides dla cher-tes geografiches ruvan a na culabu-razion danter la valedes ladines de gran valor” à dit l assessëur Florian Mussner pra la prejentazion tla sën-ta dl Istitut Ladin Micurà de Rü. La reprejentanza nterladina ie unida sustenida dal Assessorat provinziel ladin per fé pea l campionat a Lau-sitz (Sachsen) ti Paejes Tudësc. Pra chësc campionat dla mendranzes autoctones dla FUEV à fat pea 20 mendranzes de 13 stac.

Prejentà la scuadra ladina per l’Europeada 2012: (dancà d.m.d.) l presidënt dl Istitut Ladin albert Videsott, l assessëur Florian mussner, l cuordinadëur Giorgio Costabiei y l cumpaniadëur Klaus Costner;

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Nosta generazion vif te n tëmp de globalisazion cun truepa nfluen-

zes de autra rujenedes y cultures. Nsci iela nce tl turism, l ciamp de lëur prinzipel tla valedes ladines, ulache aldidancuei ne basta nia plu l’autra doi rujenedes dla provinzia. “Nce sce on chësta nfluenzes ie l sentimënt ladin mo for n vita y l se n stà monce bën de sanità” dij l’as-sessëur provinziel ladin. Aldò di resultac dla detlarazions de

rujeneda se à la mendranza ladina nia me mantenì n cont de cumpëi-da, ma le se à nchinamei svilupà inant. Permez ala cumpededa dla jënt dl 2001 iel stat 1.812 persones de plu che se à detlarà ladines. “Chësc ie n aumënt de feter 10% te tëmp de 10 ani” sorissea Mussner. De ndut iel stat 20.548 persones che se à detlarà ladines. 314.604 perso-nes se à detlarà tudësces, 118.120

I resultac dla detlarazion de grupa de rujeneda vën valutei dal assessëur Florian Mussner sciche sëni sterch de identità y sëni de legrëza de vester ladins. La jënt ladina se an giaurì a d’autra rujenedes y à mpomo curà si rujeneda y cultura dl’oma. Tulan chësta streda ie nchinamei jita su la cumpëida de zitadines y zitadins che se sënt ladins.

talianes. Metan chësta cumpëides n relazion, fejel ora 4,53% ladins, 69,41 % tudësc y 26,06 % taliani. A chësta maniera vëniel a se l dé me de pitla mudazions dl pruporz. I la-dins ie cresciui de 0,16% i tudësc de 0,26% y la perzentuela di taliani ie caleda de 0,41%.L assessëur Mussner recunësc te chësc resultat n sentimënt sterch de identità y legrëza de vester ladins, “l aumënt de detlarazions ladines ie nce na valutazion positiva dl lëur che ie tl’ultima generazion unì fat per y cun la mendranza ladina. La posizion dla rujeneda y dla cultura ladina ie aldò di resultac segureda”. Cialan de reviers ti ani, ne ova i ladins tla provinzia de Bulsan mo mei arjont na proporzion tan auta. “Aldò dla zifres possen udëi ora n trend positif dl’identità ladina y che la va bel plan, n pitl var al iede, suvier cun l ladin” valutea Florian Mussner.L ultimo autonn ie la detlarazions de rujeneda per l prim iede unides dates ju anonimamënter cun na mëndra fazion sun la situazion per-sunela, ma cun na fazion essenziela per duta la grupa de rujeneda. “Dal resultat possen udëi ora che la popu-lazion ladina à tenì adum per se fé valëi permez ala majera grupes de

rujeneda” se ncunforta l assessëur.A Urtijëi y te Sëlva, i sëui doi che-muns ladins ulache la proporzion de detlarazions ladines fova nchi-namò sota l 90%, iel stat n aumënt de belau 2%. Chësc desmostra aldò de Mussner che nce te chisc majeri luesc ie cresciuda la legrëza de ve-ster ladins.

Rujeneda ladina

n sëni sterch de identità ladina

Detlarazions de rujeneda

2011 2001 desfrënza

ladins 4,53 % 4,37 % +0,16tudësc 69,41 % 69,15 % +0,26taliani 26,06 % 26,47 % -0,41 ladins 20.548 18.736 + 1.812tudësc 314.604 296.461 +18.143taliani 118.120 113.494 + 4.626NDUT 453.272 428.691 +24.581

Detlarazions ladines

2011 2001 desfrënza

Sëlva 89,74 % 87,84 % +1,90Urtijëi 84,19 % 82,32 % +1,87Badia 94,07 % 93,43 % +0,64Ciastel 15,37 % 14,74 % +0,63S.Crestina 91,40 % 91,20 % +0,20La Val 97,66 % 97,67 % -0,01S.Martin 96,71 % 97,27 % -0,56Mareo 92,09 % 93,30 % -1,21Corvara 89,70 % 91,00 % -1,30

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educazione permanente

Il 28 settembre 2012 presso l’Accademia Cusanus di Bressanone si terrà la Giornata dell’educazione permanente Tema: l’autobiografia ed il racconto come metodo nell’educazione permanente “Una valigia piena di storie”.

L’iniziativa, organizzata dagli Uf-fici per l’educazione permanente

delle Ripartizioni Cultura italiana e tedesca, è rivolta in primo luogo agli operatori delle agenzie educati-ve e di educazione permanente del territorio, ma è aperta anche a tutte le persone interessate.Il programma della giornata pre-vede relazioni, workshops, presen-tazioni di progetti, l’intervento di alcuni “libri viventi” e un raccon-to teatrale. Le relazioni saranno tenute da Marta De Chiusole, che oltre ad illustrare il metodo teori-co, presenterà il progetto “Circolo di studio sull’autobiografia” che da alcuni anni viene promosso da

UPAD per dare la possibilità a chi lo desidera di raccontarsi. Karin Thier, relatrice germanica, parlerà invece dell’approccio disciplinare “storytelling” applicato al mondo aziendale e dell’impresa.

Best practice

Saranno inoltre presentati due pro-getti già realizzati con successo. Il primo progetto è ”La biblioteca vivente” a cura del Centro Multi-lingue: alcuni “libri viventi”, vere persone in carne ed ossa, si met-tono a disposizione dei lettori che possono “consultarli” e farsi rac-contare episodi della loro vita di solito legati a temi specifici. Il secondo progetto è “Suoni d’epo-ca”, presentato dai responsabili dell’agenzia di educazione per-manente “Musica blu”: si tratta di un progetto di animazione mu-sicale rivolto agli ospiti delle case di riposo o delle sale dei quartieri con l’obiettivo di ricordare, attra-verso l’ascolto di brani musicali, le emozioni un tempo vissute e di stimolare rievocazioni, ricor-di ed attività ricostruendo in questo modo sia le piccole storie

personali che la grande storia.Nella forma di un racconto teatra-le dal titolo “Palabirn und Ober-wind”, Ludwig Fabi descriverà la nascita di un comitato di educazio-ne permanente.Il pomeriggio sarà dedicato a 3 workshops sui seguenti temi: Il Bi-lancio di competenze (Fiammetta Bada), L’autobiografia dell’appren-dimento (H. Auer) e Storytelling (K. Thier).Moderatrice della giornata sarà Kathrin Gschleier, autrice, dram-maturga, fondatrice dello Studio per la Comunicazione narrativa di Bressanone; Lucia Piva e Hansjörg Auer, rispettivamente direttrice dell’Ufficio educazione permanente e collaboratore dell’Ufficio svilup-po del personale concluderanno la giornata con una sorta di sintesi dei maggiori temi e punti affrontati e discussi.Il programma definitivo sarà a di-sposizione all’inizio di agosto.

una valigia piena di storie

Ufficio educazione permanente, biblioteche

e audiovisivi, tel. 0471 411247, e-mail

[email protected]

info

Racconti al Centro multilingue proposti nell’ambito del progetto

“La biblioteca vivente”

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rilevato la necessità di inserire all’ordine del giorno della prossi-ma Seduta congiunta - nel 2013 ad Innsbruck - una relazione sull’atti-vità del GECT, Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale. Secondo Dorigatti, gli incontri istituzionalizzati saranno un’oc-casione preziosa per valorizzare il punto di vista regionale all’interno di un’Europa sempre più influente nella vita economica, sociale e po-litica dei singoli Paesi; egli ha pro-posto quindi anche degli incontri tra le Commissioni consiliari che si occupano di temi europei, ed invi-tato a rivedere il regolamento della

Seduta congiunta in modo da arri-vare al prossimo appuntamento con focus già definiti su cui deliberare. Minniti ha accolto la necessità di ripensare il regolamento e con esso il ruolo delle assemblee legislative: le mozioni da discutere potrebbero essere emanazione di queste, anzi-ché dei singoli consiglieri, oppure espressione di un terzo di questi, come proposto da van Staa, che ha anche invitato a riflettere sulla Ma-croregione Alpina. Tutto ciò sarà valutato nel primo incontro tra presidenti, capigrup-po e Uffici di presidenza dei tre Consigli.

Più forza alla Seduta congiunta

minoranze dal Bangladesh

I presidenti dei Consigli di Alto Adige, Trentino e Tirolo per una riforma del regolamento.

Delegazione delle CHT in Consiglio provinciale.

Su invito del presidente Mauro Minniti, i presidenti delle as-

semblee legislative dell’Euregio si sono incontrati a Bolzano per fare il punto sugli obiettivi comu-ni. Nel corso dell’incontro è stata valutata in particolare l’efficacia delle decisioni della Seduta con-giunta, ovvero della riunione dei tre Consigli che si svolge ogni 2 anni alternativamente in Alto Adi-ge, Trentino o Tirolo: Herwig van Staa, presidente del Landtag del Tirolo, Bruno Dorigatti, al vertice del Consiglio provinciale di Tren-to, e lo stesso Minniti hanno con-cordato sulla necessità di riveder-ne la prassi operativa, per rendere più efficaci le mozioni approvate. I tre hanno inoltre deciso di istitu-zionalizzare i loro incontri, da or-ganizzare almeno due volte l’anno, e di promuovere riunioni annuali allargate a Uffici di Presidenza e capigruppo. Van Staa ha anche

Una delegazione dalle Chitta-gong Hill Tracts (CHT), regione

autonoma del Bangladesh, è stata ricevuta in Consiglio dal presiden-te Mauro Minniti e dalla segre-taria questora Veronika Stirner Brantsch. Le CHT sono abitate da 13 gruppi etnici diversi dalla po-

L’incontro tra i presidenti a Bolzano.

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polazione bengalese: per decenni hanno combattuto per la l’autono-mia fino ad arrivare a un accordo di pace nel 1997. Il min. Dipankar Ta-lukdar e gli altri ospiti hanno rivol-to molte domande sull’Autonomia e anche sul sistema scolastico: a que-sto proposito, Stirner Brantsch ha sottolineato l’importanza del pluri-linguismo, ma anche la necessità di conservare la madrelingua.

Veronika Stirner Brantsch (al centro) con la delegazione dalle CHt.

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Beni culturali

Impugnazione

Ora è possibile la concessione a privati.

Il decreto sulla concorrenza ritenuto lesivo dello Statuto.

Così come accade per i beni patri-moniali, anche i beni culturali

della Provincia possono ora essere concessi a persone giuridiche, as-sociazioni e privati: lo prevede la norma dell’ass. Florian Mussner approvata con 27 sì, 1 no e 5 schede bianche.A favore si sono espressi Hans Heiss (Gruppo Verde) e Pius Leitner (F), apprezzando che le opere escano dagli scantinati e dubitando però della possibilità di imporre ai pri-vati l’esposizione al pubblico. Elena Artioli (Lega Nord) ha espresso il timore di favoritismi nell’assegna-zione delle opere, e Sven Knoll ed Eva Klotz (SF) hanno chiesto di spe-cificare meglio i criteri. Mussner ha risposto che i suggerimenti saranno

accolti nelle direttive, che esistono già tabelle di beni alienabili e che si intende rendere accessibili, a scopi di studio, le caserme dismesse.Respinti due ordini del giorno. Con il primo, Andreas Pöder (BU) pro-poneva che gli accordi di scambio Stato/Provincia fossero valutati in commissione legislativa: Elmar Pichler Rolle (SVP) ha proposto piuttosto un’audizione, e Mussner ha promesso un opuscolo con i det-tagli, segnalando che con gli scam-bi concordati a più riprese con la Difesa la Provincia aveva ricevuto molti terreni in zone preziose. Con il secondo, Pius Leitner (F) invita-va a considerare, nell’ambito degli scambi, i diritti degli espropriati dal fascismo: Mussner ha sottolineato che non è possibile riparare certi torti e che la Provincia ha diritto di prelazione.

Il d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, “Disposi-zioni urgenti per la concorrenza”,

convertito nella legge 27/2012, de-stina allo Stato le maggiori entrate derivanti dagli incrementi delle ali-quote dell’accisa sull’energia elettri-ca previsti dai decreti ministeriali del dicembre scorso: il Consiglio ha aderito alla posizione della Giunta che lo ritiene lesivo dello Statuto di

Autonomia, in base al quale spet-tano alle Province autonome i pro-venti dell’imposta erariale, riscossa nei rispettivi territori, sull’energia elettrica qui consumata. Inoltre esso vìola il sistema pattizio e del princi-pio consensuale su cui si basa la re-lazione finanziaria della Provincia con lo Stato. Di conseguenza, la delibera della Giunta che impugna il decreto da-vanti alla Consulta è stata approvata con 20 sì e 3 astensioni.

Dimessosi da assessore, resta consigliere.

Tra le commissioni scuola dei Consigli di Sassonia e Bolzano.

michl Laimer

un confronto

In seguito al suo rinvio a giudizio chiesto dalla Procura della Repub-

blica in relazione al caso della centra-le idroelettrica di S. Antonio, Michl Laimer ha dato le dimissioni da as-sessore provinciale, accolte dall’aula con 27 sì, 2 no e 3 schede bianche.Il plenum ha approvato poi (20 sì, 9 no, 3 ast.) la richiesta di Elmar Pichler Rolle (SVP) di rinviare l’elezione di un nuovo assessore all’urbanistica, ambiente ed energia, richiesta cui si sono opposti Riccardo Dello Sbar-ba (Gruppo Verde) e Alessandro Urzì (FLI), ritenendo importante che le competenze siano affidate al più presto a un nuovo responsabile. Pichler Rolle ha chiarito che la SVP voleva avere il tempo di affrontare la questione valutando anche un’even-tuale riduzione della Giunta.

La 1a commissione legislativa del Consiglio, guidata da Josef Nog-

gler, ha incontrato l’omologa com-missione del Parlamento della Sas-sonia. Molti i temi di confronto: dai sistemi elettorali (gli ospiti si sono stupiti della legittimazione persona-le che garantiscono le preferenze), all’immersione linguistica, dai rap-porti con il Governo ai compensi dei consiglieri. I politici sassoni, guidati da Heinz Lehmann, si sono interessati in par-ticolare all’autonomia della politica scolastica provinciale e allo studio della seconda lingua.

Il forte asburgico di Fortezza.

Lehmann, noggler e ulli mair (da sx).

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ordini del giornoDue quelli approvati.

Chi già gode del contributo alle spese di locazione e accessorie

previsto dal decreto 11 agosto 2000 nr. 30 (per grave disabilità fisica) potrà continuare ad accedervi, e una quota di alloggi per il ceto medio sarà riser-vata a giovani tra i 23 e i 29 anni: lo ha deciso l’aula approvando gli ordi-ni del giorno alla legge sull’edilizia proposti rispettivamente da Ales-sandro Urzì e Mauro Minniti.

Respinte, invece, le proposte di Pius Leitner di assegnare ai Comuni l’ob-bligo di vigilare sull’utilizzo degli al-loggi convenzionati e di considerare in pieno e senza autocertificazioni il patrimonio all’estero degli stranieri che richiedono un alloggio: nel pri-mo caso, Tommasini ha replicato che l’introduzione dell’Agenzia è stata ben valutata, nel secondo, Par-deller e Dello Sbarba hanno sottoli-neato che gli immigrati danno di più di quanto ricevono.

novità nell’edilizia agevolataLa nuova legge accorpa sussidio casa e contributo all’affitto e introduce l’agenzia per i controlli.

Unificazione di sussidio casa e con-tributo alle spese di locazione in

un unicum gestito dai servizi sociali (ma per i contratti in corso rimane il sussidio, per 4 anni al massimo), creazione di un’Agenzia che vigile-rà sul rispetto dei vincoli di edilizia agevolata e urbanistici, bandi inter-comunali per aree edificabili, possi-bile aumento di 10.000 € dei mutui per famiglie con un disabile: sono le principali novità introdotte dalla legge di modifica dell’ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata (19 sì, 14 no, 1 scheda bianca).In generale, è stata apprezzata l’eli-minazione del doppio contributo, ma Andreas Pöder (BU) ha invita-to ad abolirlo del tutto, poiché cau-sa un aumento degli affitti: mentre Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) e Mauro Minniti (PdL), hanno ribattuto che eliminarlo non servirebbe, Donato Seppi (Unita-lia) ha confermato che “ci guada-gnano solo i padroni di casa” e Tho-mas Egger (Die Freiheitlichen) ha invitato a limitare il contributo al 30% dell’affitto. Dello Sbarba ha so-stenuto che la legge è “un salto nel vuoto”, mancando chiarezza sul fu-turo, come segnalato anche da Sep-pi e Alessandro Urzì (FLI). Questi, con Elena Artioli (Lega Nord), ha lamentato anche che chi patirà dei tagli sarà il ceto medio. Eva Klotz (SF) ha apprezzato il passaggio del-la competenza al settore sociale, così l’IPES potrà dedicarsi alla ge-stione delle case; ha chiesto però di intervenire sugli alloggi sfitti. L’Agenzia dei controlli è stata giu-dicata in maniera ambivalente dall’aula: se per Klotz e Artioli essa contribuirà a sanare irregolarità, per Martha Stocker (SVP), Mau-rizio Vezzali (PdL-Berlusconi per l’Alto Adige) e Dello Sbarba si trat-ta di una soluzione positiva, ma di ripiego, dato che i Comuni delega-

no le loro competenze, e per Pius Leitner ed Egger (F) di una “capi-tolazione dei Comuni”.Un’altra novità della legge è l’esclu-sione per 8 anni dalle graduatorie di chi rifiuta un alloggio IPES: ini-zialmente era prevista l’esclusione a vita, ma è prevalso poi, condivi-so da Egger, M. Stocker, Veronika Stirner Brantsch (SVP), il com-promesso raggiunto in commis-sione. Inoltre, non verranno più liquidati gli importi di contributo inferiore ai 50: una misura critica-ta da Minniti, che ha proposto di li-quidarli ogni 6 mesi. Osteggiati, in-fine, soprattutto da Artioli e Urzì, i margini di discrezionalità previsti per la Giunta e il presidente IPES. Per l’opposizione la legge non risolve il “problema casa”: non interviene sul caro affitti, non riforma l’intero settore, risolve parzialmente la que-

stione controlli. Stirner Brantsch e M. Stocker, invece, l’hanno ritenuta un compromesso sensato. Dal canto suo, l’ass. Christian Tommasini ha respinto le accuse di “salto nel vuoto”, sottolineando il mantenimento del contributo di locazione, meno burocratico e più trasparente poiché ancorato al red-ditometro, ed evidenziando che il passaggio di competenza ai servi-zi sociali consentirà di riformare l’IPES. Ha ammesso che il sussidio casa può aver condizionato i prezzi, ma eliminarlo porterebbe difficol-tà sociali: l’introduzione dell’IMU potrebbe comunque portare nuo-vi alloggi sul mercato. In merito ai programmi di costruzione, essi esistono e sono coperti finanziaria-mente: i bandi intercomunali facili-teranno l’individuazione delle aree edificabili.

nuove regole per l’edilizia agevolata.

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meno burocraziaNoggler: ridurne i costi.

È stata approvata all’unanimità la mozione di Josef Noggler,

Arnold Schuler e Elmar Pichler Rolle (SVP) per la misurazione, tramite un’agenzia, dei costi ammi-nistrativi delle leggi esistenti e in fieri, la loro riduzione e l’acquisi-zione d’ufficio, da parte di un’ammi-nistrazione, dei documenti necessa-ri per un iter tenuti da altri uffici. Eva Klotz (SF) ha segnalato che anche per risolvere questo proble-ma era utile abbandonare l’Italia; Sigmar Stocker ha ricordato la

proposta dei Freiheitlichen di un ufficio di smantellamento burocra-tico presso la Giunta, respinta dalla SVP. Andreas Pöder (BU) ha rile-vato che alcune associazioni creano al loro interno burocrazia ed Elena Artioli (Lega Nord) ha sottolineato il peso burocratico per le PMI; Hans Heiss (Gruppo Verde) ha chiesto di ridurre i passaggi burocratici e pro-muovere l’e-government. Il pres. Luis Durnwalder ha ac-colto la mozione, ma chiarito che alla sburocratizzazione si oppone la necessità di controlli, e che l’e-government è poco accessibile ai cittadini anziani.

Imparare le lingueArtioli e Stirner Brantsch chiedono sostegno e uno studio in merito.

Il Consiglio è favorevole alla pro-mozione dell’insegnamento delle

lingue: lo dimostra l’approvazione di due mozioni di Elena Artioli (Lega Nord) e Veronika Stirner Brantsch (SVP). La prima (17 sì, 6 ast., respinte le premesse che si riferivano all’insegnamento veico-lare) mira a migliorare il sostegno alle scuole italiane con potenzia-mento linguistico; la seconda (5 ast.) ad effettuare un rilevamento nelle scuole sulle conoscenze di L2. Nei dibattiti è emerso l’atteggia-mento favorevole a iniziative di im-mersione da parte di Alessandro Urzì (FLI), che ha ritenuto la mo-zione di Artioli impoverita, senza le premesse, e Maurizio Vezzali (PdL – Berlusconi per l’Alto Adi-ge), e la richiesta di un approccio alla L2 meno ansiogeno sul tema da parte di Hans Heiss (Gruppo Ver-de). Pius Leitner (F) ha invitato a una maggiore apertura verso la se-conda lingua, ma Sigmar Stocker (F) ha chiesto di tutelare il diritto

“a sentirsi a casa”. Eva Klotz e Sven Knoll (SF) hanno preso le di-stanze dall’insegnamento veicola-re, sottolineando che sono già stati fatti sufficienti studi e non esiste il bilinguismo perfetto: affermazio-ne, questa, contestata da Artioli. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha ap-prezzato la proposta di rilevamenti e chiesto di migliorare la formazio-ne degli insegnanti. Gli assessori Christian Tommasi-ni e Sabina Kasslatter Mur han-no accolto le mozioni evidenziando rispettivamente l’importanza del plurilinguismo e la necessità di avere dati per rendere più efficaci le ore di L2.

I Freiheitlichen: va tutelata.

PdL: “bonus” per i meno abbienti.

Biodiversità

Sport per tutti

Sottolineando che la diversità del-le specie è alla base del benesse-

re economico, sociale e culturale, Pius Leitner (F) ha chiesto che il Consiglio si dichiarasse favorevole a misure di salvaguardia delle specie, aggiungendo che un’agricoltura di piccoli appezzamenti rappresenta un contributo in questo senso. Per Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) la mozione, apprezzabile, non considerava però che un certo tipo di agricoltura ha contribuito a ridurre la biodiversità, né faceva riferimen-to alla caccia. Maria Hochgruber Kuenzer (SVP) ha invece difeso le esigenze di chi vive della terra. Il pres. Luis Durnwalder ha ritenu-to che la mozione contenesse “cose che già si fanno”, anche perché che in Alto Adige c’è un’agricoltura non intensiva e priva di OGM; per quan-to riguarda la caccia, essa non è li-bera ma di selezione. La mozione è stata approvata con 1 astensione.

Mauro Minniti (PdL) ha chie-sto di promuovere nelle scuole

l’avvicinamento alle varie discipli-ne e prevedere “bonus sport” per i meno abbienti. Favorevoli Ve-ronika Stirner Brantsch (SVP), Andreas Pöder (BürgerUnion) e Ulli Mair (F); Pius Leitner (F) ha invitato a inserire nelle scuole in-segnanti specializzati e aggiunto, come Eva Klotz (SF), che esistono anche sport poco costosi.Il pres. Luis Durnwalder ha repli-cato che la Provincia spende già 20 mio. € per attività sportive scolasti-che e non, e che ci sono esigenze di risparmio: ha aggiunto che le strut-ture ci sono e che va rispettata l’au-tonomia delle scuole e dei Comuni. La mozione è stata respinta con 11 sì e 14 no.

una lezione di L2 in classe.

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provincia autonoma | luglio-agosto 2012 39

minniti e unterberger restano

no all’inno a scuola

Respinta la mozione di sfiducia delle opposizioni.

Mozione trasversale contro Mameli in classe.

Motivandola con il fatto che il 7 marzo il pres. Minniti non ave-

va svolto il suo compito di garante e la vicepres. Unterberger aveva viola-to prassi e regolamento dichiarando irricevibili alcuni emendamenti e non consentendo un’interruzione, le opposizioni (SF, Unitalia, Lega Nord, Gruppo Verde, BU, FLI e PdL-Berlu-sconi per l’Alto Adige) hanno chiesto di sfiduciarli. Per Donato Seppi (Unitalia), Unter-berger, “vera presidente dell’aula”, almeno fa il gioco del suo partito, al contrario di Minniti che non rap-presenta la minoranza. Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit) e Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) han-no criticato le assenze “strategiche” di Minniti nelle sedute chiave, af-fidate a Unterberger con l’obietti-vo finale di portare a casa la legge elettorale SVP, come ritenuto anche da Pius Leitner, Ulli Mair (Die Freiheitlichen) ed Elena Artio-li (Lega Nord). Mentre Maurizio Vezzali (PdL-Berlusconi per l’Alto

Su iniziativa di Sven Knoll (SF), l’aula ha dichiarato inaccettabi-

le (25 sì, 2 no e 3 ast.) il ddl nazionale che prevede l’insegnamento obbli-gatorio dell’inno di Mameli nelle scuole, invitando il Parlamento a esentare quelle tedesche e ladine. Eva Klotz (SF) ha parlato di affron-to verso il gruppo tedesco, e la mo-zione è stata firmata anche da Pius Leitner, Sigmar Stocker e Ulli Mair (F), contrari all’imposizione anche per le scuole italiane, da An-dreas Pöder (BU), Elena Artioli (Lega Nord), fiera che il suo partito fosse stato l’unico ad opporsi anche

Adige) ha evidenziato che votava la mozione per la sua fondatezza no-nostante ordini di partito contrari, Alessandro Urzì (FLI) ha sostenu-to che la sola compattezza delle op-posizioni avrebbe dovuto indurre i vertici a dimettersi, come condiviso da Thomas Egger (F). Andreas Pöder (BürgerUnion) ha denuncia-to svantaggi per le opposizioni an-che in commissione regolamento, mentre Hans Heiss (Gruppo Verde) ha segnalato che la mozione ratifi-ca la sfiducia espressa ai vertici fin dall’inizio. Presidente e vice sono stati difesi per la SVP da Georg Pardeller, che ha criticato la pras-

a Roma, e da 8 consiglieri SVP, tra cui Elmar Pichler Rolle, che ha ri-tenuto di lasciare al gruppo italiano libertà di scelta, e Veronika Stirner Brantsch, contraria agli inni nelle scuole.Donato Seppi (Unitalia) ha apprez-zato il riferimento alle sole scuole tedesche e ladine, che invece Ales-sandro Urzì (FLI) avrebbe voluto coinvolgere. Hans Heiss e Riccar-do Dello Sbarba (Gruppo Verde) hanno respinto “a priori” un inno espressione di valori nazionalistici, come sostenuto anche da Thomas Egger (F). Christian Tommasini (PD) ha invitato a non enfatizzare, e il vicepres. Hans Berger ha auspi-cato che il Parlamento tenga conto della sensibilità locale.

minniti e unterberger: fiducia confermata.

Gruppo Verde: accolgano più immigrati e disabili.

Scuole private

Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) hanno

chiesto di vincolare i contributi alle scuole paritarie a una maggiore ac-coglienza di alunni disabili e immi-grati, ma la mozione è stata respinta.Favorevole Stirner Brantsch (SVP), mentre Knoll (SF) si è oppo-sto, Leitner e Egger (F) hanno cita-to gli effetti negativi della presenza in classe di molti immigrati, Hoch-gruber Kuenzer (SVP) ha difeso l’accoglienza delle Orsoline. L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha replicato che esistono già vincoli di accoglienza; si cercherà però di dare di più alle scuole più aperte.

si di attacchi personali, ed Elmar Pichler Rolle che ha sottolinea-to le modifiche introdotte a favore dell’opposizione e della trasparenza. Il pres. Mauro Minniti ha negato assenze strategiche e dichiarato il suo rispetto imparziale per l’aula. La vicepres. Julia Unterberger ha am-messo che un atto di forza era stato necessario per impedire che l’opposi-zione bloccasse le leggi della maggio-ranza, cosa inaccettabile. Si trattava anche, è vero, della legge elettorale: “La maggioranza ha diritto di modi-ficarla”. La sfiducia a Minniti è stata respinta con 21 no e 14 sì, quella a Un-terberger con 19 no e 16 sì.

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Sottoscritto da Burgi Volgger quale presidente EOI.

Difesa civica: accordo per i diritti umani

Quale presidente dell’Istituto Europeo dell’Ombudsman, la

difensora civica della provincia di Bolzano Burgi Volgger ha siglato recentemente il Memorandum of understanding tra l’EOI e l’Isti-tuto italiano dell’Ombudsman, controfirmato da Marco Mascia, direttore del Centro diritti uma-

ni dell’Università di Padova, sede dell’istituto. Esso prevede la predisposizione di progetti (ricerche, seminari, pubblicazioni, scambi) per la pro-mozione dei diritti umani, della cultura della pace e dello sviluppo dell’istituto della Difesa civica. Si inizierà con la pubblicazione di un’analisi comparata dell’espe-rienza dei difensori civici di Paesi diversi e l’organizzazione di tiro-cini per studenti.

Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde

Barriere antirumore

Elmar Pichler Rolle ha chiesto se è previsto l’allestimento di barriere an-tirumore anche a Prato Isarco. L’ass. Florian Mussner ha spiega-to che l’accordo Provincia-RFI com-prende anche Prato Isarco, ma non prioritariamente: prima viene Bol-zano. I finanziamenti della Provin-cia sono sospesi per i tagli imposti dal Governo, ma si dovrebbe partire dal 2013.

Case di riposo

Pius Leitner ha domandato dove sono state realizzate case di riposo negli ultimi 5 anni e a che prezzo. L’ass. Richard Theiner ha rispo-sto che strutture nuove sono state realizzate a Montagna (7,6 mio v) e Monguelfo, mentre ricostruzioni sono state effettuate a a Lasa (10 mio.) Lana, Laion (9 mio.), Foiana (12 mio.) Tesimo (8,9 mio.) e Ultimo (11 mio.). I posti sono 330. Il finan-ziamento proviene da donazioni, mutui e fondi pubblici, e i costi cor-

rali, non informata preventivamente, ha mandato una nota al proprietario: “Stiamo aspettando la risposta e va-lutiamo costantemente nuovi edifici per verificare le esigenze di tutela”.

Aree militari

In val di Quaira è stata individuata un’area per esercitazioni militari: Eva Klotz ha chiesto come mai non ne sono stati informati i Comuni, i contadini e altri interessati. L’ass. Hans Berger ha risposto che la Provincia vorrebbe eliminare un campo di addestramento nel parco naturale, a Braies, e che ha proposto all’Esercito come alternativa, tra gli altri, il sito di Casies. Tuttavia, non è stato raggiunto un accordo, quindi il campo di addestramento rimarrà a Braies.

Attentato di Vandoies

Andreas Pöder (BürgerUnion) ha chiesto informazioni sullo stato del-le indagini sull’attentato alla centro profughi di Vandoies. Il vicepres. Hans Berger ha ribadi-to la ferma condanna della Giunta verso l’attentato, sottolineando che colpiva rifugiati ben accolti e ricor-dando che a livello comunale c’era-no stati partiti che non avevano con-dannato l’accaduto. Le motivazioni, ha aggiunto, sono ancora oscure, anche se alcune voci chiamano in campo dei minorenni.

renti sono coperti dalla tariffa paga-ta da parenti e azienda sanitaria.

Posta certificata

Molti cittadini hanno attivato la propria e-mail certificata - PEC, ha segnalato Elena Artioli, ma la Provincia continua a inviare rac-comandate: quando userà il nuovo sistema e quanto spende ora? Secondo l’ass. Hans Berger, dal 2006 chi fornisce la sua PEC può ricevere comunicazioni digitali dagli uffici, ma si spendono ancora 1,5 mio. € in posta tradizionale: certi atti si devo-no obbligatoriamente inviare cosi.

Edificio INA

La rimozione della scritta dall’edifi-cio INA di p.zza Domenicani a Bolza-no è stata oggetto delle interrogazio-ni di Alessandro Urzí e Hans Heiss, che hanno chiesto se la Giunta ne promuoverà il ripristino. L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha re-plicato che la Ripartizione beni cultu-

Barriere antirumore: arriveranno anche a Prato Isarco.

Da sx: mascia, Volgger e Josef Siegele, vicepresidente EoI.

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provincia autonoma | luglio-agosto 2012

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enti e serviziGiunta provincialep.zza S. Magnago 1 | 39100 BolzanoTel. 0471 411111 (centrale)www.provincia.bz.it

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Giunta regionaleSede di Trento: Via Gazzoletti 2Tel. 0461 201111Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3Tel. 0471 322111/12www.regione.taa.it/

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Ufficio EuregioViale Druso 1 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected]

Servizio esami di bi- e trilinguismoVia Perathoner 10 | 39100 BolzanoTel. 0471 413902www.provincia.bz.it/[email protected]

Difesa civicaVia Cavour 23 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected]

centro tutela consumatori e utenti alto adigeVia Dodiciville 239100 BolzanoTel. 0471 975597Fax 0471 [email protected]

inFopollini 0471 950431www.provincia.bz.it/pollini

informazione statisticaVia Canonico Gamper 139100 BolzanoTel. 0471 418400www.provincia.bz.it/[email protected]

centrale provinciale di emergenzaTel. 118 (Servizi di soccorso)Tel. 115 (Vigili del fuoco)

centrale viabilitàTel. 0471 200198 | Fax 0471 201157www.provincia.bz.it/[email protected]

inFoMobilità 840 000471

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valori dell’ariaTel. 0471 417140www.provincia.bz.it/[email protected]

info valanghe e meteoVia Mendola 33 | 39100 BolzanoTel. 0471 414740/41Bollettino telefonico 0471 270555www.provincia.bz.it/[email protected]

e Touriseum e Giardini di castel TrauttmansdorffMerano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

r Museo archeologico dell’alto adigeBolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

t Museo provinciale del vino Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

u castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della provincia di Bolzano castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze naturali dell’alto adigeBolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

p Museo provincialedegli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Museo delle miniere predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654298 | www.museominiere.it

centro climatico predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654523 | www.io-respiro.it

s Museum Ladin ciastel de Tor S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa „Jan Batista Rinna“tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

a Museo provinciale delle minierewww.museominiere.it

Mondo delle miniere ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it

avventura in miniera Monteneve passiria Moso in PassiriaRifugio MonteneveCorvara 42/43tel. 0473 647045 | www.monteneve.org

Museo delle miniere Granaio cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

Passo Resia1507m

Weißkugel3738m

Silandro

Lana

Merano

Bolzano

Brunico

CuronVenosta

Fürstenburg

Castel Coira

Adige

Isarco

Rienza

Prato allo Stelvio

Laces

Castelbello

Tirolo

Ridanna

Mareta

Neustift

Teodone

WaldaoraMonguelfo

Dobiacco

San Candido

Heinfels

Predoi

Campo Tures

Cadipietra

SillianVelturno

San Marinoin Badia

Sciliar

TrostburgFischburg

MallesStiftMarienberg

Passo Stelvio2757m

Ortler3905m

Zufallspitze3757m

Catinaccio3002m

Marmolada3343m

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LaivesCaldaro

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Mezzocorona

Cortinad’Ampezzo

Mt. Cristallo3221m

Hochfeiler3509m

Brennero1374m

Tre Cime2998m

Bressanone

Vipiteno

Adige

musei provinciali

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Editrice: Giunta provinciale di Bolzano · Stampa: Tezzele by Esperia Srl - Bolzano - via Innsbruck, 27 · responsabile: Silvana Amistadi · registrazione: Tribunale di Bolzano n. 31 del 4 novembre 1991 · il mensile «Provincia Autonoma» non è in vendita; può essere richiesto gratuitamente alla Segreteria del Servizio stampa della Giunta provinciale, 39100 Bolzano, piazza Silvius Magnago 1, tel. 0471 412211, fax 0471 412220 · e-mail: [email protected] · Tiratura: 48.000 copie, di cui 29.000 in lingua tedesca e 19.000 in lingua italiana - Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Bolzano. TAXE PERCUE/TASSA PAGATA. anno XXi - n. 7-8/2012 Luglio-agosto

Die lange Nacht der Museen

La lunga notte dei musei

La nuet longia di museums

22.09.12Museen in Südtirol

Musei dell’Alto AdigeMuseums te Südtirol

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