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PROVINCIA DE CASTEDDU RASSEGNA STAMPA 15-17 GENNAIO Prime pagine Pag. 2 Taccuino avvenimenti Pag. 5 Provincia di Cagliari Pag. 7 Cronaca e politica regionale Pag. 18 La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 8.20. PROVINCIA DI CAGLIARI

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PROVINCIA DE CASTEDDU

RASSEGNA STAMPA 15-17 GENNAIO

Prime pagine Pag. 2Taccuino avvenimenti Pag. 5Provincia di Cagliari Pag. 7Cronaca e politica regionale Pag. 18

La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 8.20.

PROVINCIA DI CAGLIARI

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TAC C UINO AV V E N I M E NTI D I OG G I, LUNEDI' 17 G E N NAIO - Conferenza stampa di presentazione del Comitato cittadino di difesa dall'inquinamento ambientale del Golfo dell'Asinara e della Nurra (Porto Torres - circolo culturale Via Margutta - viale delle Vigne 18 - ore 10) - Conferenza stampa congiunta di Cgil, Cisl e Uil per presentare la marcia contro la crisi economica in Sardegna, organizzata dai sindacati per il 21 gennaio e alla quale parteciperanno le associazioni che aderiscono alla Carta di Zuri (Cagliari - sede Cisl - via Ancona 1 - ore 10.30) - Il presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, presenta alla stampa i risultati del bando per la realizzazione dell'albergo diffuso nella citta' di Nuoro e nella frazione di Lollove e l'estensione del progetto a tutti i Comuni del territorio (Nuoro - sala Giunta - Provincia - ore 10.30) - Il presidente della Provincia di Sassari e gli assessori provinciali alle Pari Opportunita' e all'Istruzione presentano alla stampa la manifestazione e lo spettacolo realizzato dai ragazzi dell'associazione WeFree, rivolti agli studenti delle scuole superiori per sensibilizzarli sul tema della lotta contro le droghe e le dipendenze (Sassari - sala Angioy - Palazzo Provincia - ore 10.30)- Conferenza stampa di Massimo Zedda per presentare la sua candidatura alle primarie di Cagliari in vista delle prossime elezioni amministrative (Cagliari - Piazzetta Savoia - ore 11) - Il presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia, assieme al presidente del Consiglio provinciale e all'assessore ai Lavori Pubblici, inaugura la rotatoria realizzata a Uta (Uta - innesto strada provinciale 2 - ore 11) - Si riunisce il Consiglio comunale di Cagliari (Cagliari - aula consiliare Comune - via Roma, 145 - ore 11) - Riprendono i lavori del Consiglio provinciale di Cagliari. Tra i punti all'ordine del giorno il trasferimento degli uffici dell'Agenzia del territorio di Cagliari da via Pintus e via Jenner (Cagliari - ex Cappella Provincia - via Giudice Guglielmo 58 - ore 17) (AGI) Rob/Cog TACCUINO AVVENIMENTI DI CULTURA E SPETTACOLO DI LUNEDI' - Proseguono le attivita' di laboratorio del progetto "Il carnevale degli animali" promosso dall'assessorato alle Politiche ambientali di Sassari in collaborazione con la cooperativa Theatre en vol (Sassari - scuola di via La Malfa - ore 16) - Presentazione del libro "Silvia che seppellisce i morti" di Claudio Bagnasco (Cagliari - Manamana' - Piazza Savoia - ore 18.30) - Letture in musica da "Donne a perdere" a cura dei Sabot nell'ambito della rassegna letteraria "Caramelle dagli sconosciuti - Una rassegna molto molto brillante" organizzata da Opifice (Cagliari - locali Hancock - viale Trieste 24 - ore 21) (AGI) Rob/Cog

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TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI- 10.00 - S. VERO MILIS - via Armando Diaz Cerimonia commemorazione caduti e a seguire consegna Costituzione italiana e Statuto sardo ai ragazzi delle scuole. - 10.30 - CAGLIARI - Sede Cisl, via Ancona 1 Conferenza stampa presentazione marcia Carta di Zuri in programma il 21 gennaio prossimo. - 11.00 - UTA - Uscita paese, svincolo Sp n. 2 Inaugurazione nuova rotatoria stradale. - 11.00 - CAGLIARI - Piazza Savoia Conferenza stampa presentazione candidato primarie centrosinistra Cagliari, Massimo Zedda. - 11.00 - CAGLIARI - Aula consiliare Comune, via Roma 145 Riunione Consiglio comunale. - 12.00 - PORTO TORRES - Capitaneria di Porto Riunione tecnico-operativa Capitaneria di porto su bonifica aree interessate a inquinamento olio combustibile in litorale sassarese. - 15.00 - PORTO TORRES - Capitaneria di Porto Conferenza stampa per fare il punto su interventi di bonifica. - 17.00 - CAGLIARI - Sede Provincia, via Giudice Guglielmo 58 Riunione Consiglio provinciale su trasferimento uffici Agenzia del territorio di Cagliari da via Pintus a via Jenner. - 21.00 - CAGLIARI - Locale Hancock, viale Trieste 24 Al via rassegna letteraria "Caramelle dagli sconosciuti" con letture in musica dei Sabot tratte dal libro "Donne a perdere". (ANSA).

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PROVINCE: CAGLIARI; CONSIGLIO 17/1 SU AGENZIA TERRITORIO CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 14 GEN - Tentare di scongiurare il trasferimento degli uffici dell'agenzia

del territorio di Cagliari da via Pintus a via Jenner, previsto entro il prossimo febbraio. E' l'obiettivo della prossima seduta del Consiglio provinciale di Cagliari che il presidente dell'assemblea, Roberto Pili, ha fissato per lunedì prossimo, 17 gennaio (ore 17). La riunione sarà aperta al contributo dei rappresentanti sindacali aziendali e territoriali di riferimento, dei rappresentanti degli ordini professionali portatori di legittimi interessi e delle associazioni di consumatori. Sono stati invitati anche il sindaco di Cagliari ed il Prefetto. Il tema, già oggetto di diverse interrogazioni consiliari, presentate da Alessandro Sorgia (Pdl) e Massimo Pusceddu (Pd), é stato affrontato nell'ultima seduta consiliare del 2010 con l'approvazione all'unanimità di un ordine del giorno presentato da Rita Corda (Pd), presidente della Commissione Programmazione che impegna "il presidente della Provincia, successivamente alla seduta del consiglio provinciale aperto, ad attivare con la stessa urgenza un tavolo tecnico ed istituzionale con il responsabile della Direzione Regionale dell'Agenzia del territorio e delle entrate che veda coinvolti tutti gli attori partecipanti al consiglio provinciale aperto". (ANSA).

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AGENZIA TERRITORIO: CONSIGLIO PROVINCIALE CONTRO TRASFERIMENTO (AGI) - Cagliari, 14 gen - Consiglio provinciale di Cagliari aperto, lunedi' prossimo, per tentare di

scongiurare il trasferimento degli uffici dell'agenzia del territorio di Cagliari da via Pintus a via Jenner, previsto entro il prossimo febbraio. Nel corso della riunione sono previsti i contributi e le testimonianza dei rappresentanti sindacali aziendali e territoriali di riferimento, dei rappresentanti degli ordini professionali portatori di legittimi interessi e delle associazioni di consumatori. Sono stati invitati anche il sindaco di Cagliari e il Prefetto.

Il tema, gia' oggetto di diverse interrogazioni consiliari, presentate da Alessandro Sorgia (Pdl) e Massimo Pusceddu (Pd), e' stato affrontato nell'ultima seduta consiliare del 2010 - si legge in una nota - con l'approvazione all'unanimita' di un ordine del giorno presentato da Rita Corda (Pd), presidente della commissione Programmazione che impegna "il presidente della Provincia, successivamente alla seduta del consiglio provinciale aperto, ad attivare con la stessa urgenza un tavolo tecnico ed istituzionale con il responsabile della Direzione Regionale dell'Agenzia del territorio e delle entrate che veda coinvolti tutti gli attori partecipanti al consiglio provinciale aperto". Il documento ripercorre la vicenda a partire dall'accorpamento dell'agenzia delle entrate con l'agenzia del territorio nel 1994 nella Cittadella finanziaria per favorire la funzionalita' e l'efficienza del servizio, fino agli ultimi avvenimenti, con la decisione assunta dalla direzione dell'agenzia del territorio di trasferire l'ufficio provinciale di Cagliari dalla cittadella finanziaria di via Pintus a via Jenner "senza acquisire il parere preventivo degli enti locali, delle organizzazioni sindacali e delle organizzazioni dei professionisti interessati e senza dare alcuna informazione circa l'economicita' dell'operazione e la ricaduta sull'utenza". Da qui la netta contrarieta' del consiglio provinciale a un trasferimento "che non ha alcuna motivazione logica, non realizza alcun beneficio economico per la collettivita' e smantella una struttura che attualmente risponde appieno alle esigenze delle utenza". (AGI) Red

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pag. 26 sabato 15 gennaio Lunedì si terrà il Consiglio Provincia mobilitata sulla vertenza Agenzia del territorio Tentare di scongiurare il trasferimento degli uffici dell'Agenzia del territorio da via Pintus a via

Jenner, previsto entro il prossimo febbraio. È questo l'obiettivo della seduta del Consiglio provinciale che il presidente dell'assemblea, Roberto Pili, ha fissato per lunedì alle 17.

SEDUTA APERTA La riunione sarà aperta al contributo dei rappresentanti sindacali delle agenzie e territoriali di riferimento, dei rappresentanti degli ordini professionali portatori di legittimi interessi e delle associazioni di consumatori. Sono stati invitati anche il sindaco Emilio Floris e il Prefetto Giovanni Balsamo.

L'IMPEGNO Il tema, già oggetto di diverse interrogazioni consiliari, presentate da Alessandro Sorgia (Pdl) e Massimo Pusceddu (Pd), è stato affrontato nell'ultima seduta consiliare del 2010 con l'approvazione all'unanimità di un ordine del giorno presentato da Rita Corda (Pd), presidente della commissione Programmazione che impegna «il presidente della Provincia, successivamente alla seduta del consiglio provinciale aperto, ad attivare con la stessa urgenza un tavolo tecnico ed istituzionale con il responsabile della Direzione regionale delle Agenzie del territorio e delle entrate che veda coinvolti tutti gli attori partecipanti al consiglio provinciale aperto».

LA VICENDA La vicenda trae le mosse quest'estate, dopo che il Direttore regionale dell'Agenzia del Territorio, Piero Ronchetti, annuncia per il prossimo febbraio il trasferimento degli uffici provinciali dell'ente, conservatoria e catasto, dall'attuale sede nella “cittadella finanziaria” di via Pintus a Pirri a quella nuova di via Jenner. Secondo Ronchetti «per la locazione della nuova sede spenderemo meno del 50 per cento», rispetto all'esborso per gli edifici di via Pintus.

PROTESTE Di opinione nettamente contraria sindacati, ordini professionali, e associazioni dei consumatori, secondo cui «il risparmio non ci sarebbe ma si creerebbero solo disagi per i cittadini, costretti a fare la spola tra l'Agenzia delle entrate, che rimarrebbe nella “cittadella”, e quella del territorio in via Jenner». Le proteste dei sindacati sono andate in crescendo. Prima con una raccolta di firme, in seguito anche con un esposto alla Corte dei conti. Non si è fermata alla magistratura contabile la Uil Agenzie fiscali, che ha promosso anche un'azione in sede penale.

Contrari anche i proprietari delle strutture della “cittadella”. Per tutelare i loro diritti hanno promosso un ricorso al Tar e richiesto l'intervento della magistratura civile.

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pag. 20 sabato 15 gennaio

La Provincia: No al trasferimento Lunedì convocato un consiglio straordinario aperto alle forze sociali

CAGLIARI. No al trasferimento degli uffici dell’Agenzia del Territorio da via Pintus a via Jenner. Per tentare di scongiurare il trasferimento, previsto entro febbraio, il consiglio provinciale,

convocato per lunedì, sarà aperto. Nel corso della riunione sono previsti i contributi e le testimonianza dei rappresentanti sindacali aziendali e territoriali di riferimento, dei rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni di consumatori.

Sono stati invitati anche il sindaco di Cagliari e il prefetto. «Il tema, già oggetto di diverse interrogazioni consiliari, presentate da Alessandro Sorgia (Pdl) e

Massimo Pusceddu (Pd), è stato affrontato nell’ultima seduta consiliare del 2010 - si legge in una nota - con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno presentato da Rita Corda (Pd), presidente della commissione Programmazione che impegna il presidente della Provincia, successivamente alla seduta del consiglio provinciale aperto, ad attivare con la stessa urgenza un tavolo tecnico ed istituzionale con il responsabile della Direzione Regionale dell’Agenzia del territorio e delle entrate che veda coinvolti tutti gli attori partecipanti al consiglio provinciale aperto».

Il documento ripercorre la vicenda a partire dall’accorpamento dell’agenzia delle entrate con l’agenzia del territorio nel 1994 nella Cittadella finanziaria, fino agli ultimi avvenimenti, con la decisione assunta dalla direzione dell’agenzia del territorio di trasferire l’ufficio provinciale di Cagliari dalla cittadella finanziaria di via Pintus a via Jenner “senza acquisire il parere preventivo degli enti locali, delle organizzazioni sindacali e delle organizzazioni dei professionisti interessati”.

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pag. 10 lunedì 17 gennaio

Asilo di via Cadello. Un ritardo ha fatto perdere il finanziamento “Ore preziose” «La Provincia ci deve dare 2.000 euro» Dieci famiglie chiedono un risarcimento all'amministrazione

Un ritardo nella richiesta di agibilità dell'asilo provinciale ha fatto perdere il finanziamento regionale “Ore preziose” alle famiglie.A pagare per un errore di cui non hanno colpe proprio non ci stanno. Così 10 famiglie hanno preso carta e penna e hanno scritto alla Provincia per chiedere il risarcimento di circa 2.000 euro a testa. Quelli che avrebbe dovuto dare loro il programma regionale “Ore preziose”, che prevede appunto un aiuto finanziario ai genitori lavoratori . Se Piazza Palazzo avesse messo in regola l'asilo provinciale di via Cadello, nei tempi richiesti dalla Regione, non ci sarebbero stati problemi. Ma per l'anno scolastico 2009-10 la Provincia ha presentato la documentazione in ritardo. Così, quando le famiglie hanno chiesto il contributo, i Comuni, gestori del programma, glielo hanno dovuto negare.LA LETTERA Dopo le proteste di ottobre, quando la notizia divenne nota, sembrava che tutto si

fosse placato e le famiglie rassegnate a perdere per sempre il finanziamento. Invece alcuni non si sono dati per vinti. Così, tra la fine di dicembre e martedì scorso una decina di famiglie hanno scritto alla Provincia, sottolineando la «palese responsabilità per la perdita del contributo» e quindi ogni genitore ha chiesto «di essere totalmente risarcito delle somme di cui non ha potuto usufruire». Sembra scontato sottolineare che se da piazza Palazzo risponderanno negativamente le coppie adiranno «le vie legali per ottenere quanto di loro spettanza».

LA PROVINCIA L'assessore provinciale alle Politiche sociali, Angela Maria Quaquero, fa sapere che «farà tutto il possibile per andare incontro alle famiglie» e che tutte le pratiche «sono state affidate all'ufficio legale». Ma sottolinea anche che «se emergerà una mancanza della Provincia sarà un tribunale a doverlo accertare. Ma spero non si arrivi a quel punto», si augura l'assessore.

LA COLPA Insomma, nessuna ammissione di colpa, come invece avrebbero voluto i genitori, che in un passaggio delle loro lettere evidenziano come «nell'anno 2008/09 non ci sono stati problemi procedurali, né sembra ve ne siano per l'erogazione del contributo per l'anno in corso». Ed è proprio l'assessore a confermare questo dato e a ricordare che «non c'è stato nessun dolo e che se ci sarà una via d'uscita la Provincia sarà ben lieta di andare incontro alle famiglie». Ma poco dopo sottolinea: «Però di soluzioni all'orizzonte non ne vedo». Quindi si preannuncia un ricorso alle aule di giustizia dove verrà appurato a cosa (o a chi) è stato dovuto il ritardo nella richiesta di agibilità dell'asilo di via Cadello e la perdita del prezioso contributo per le famiglie. MARIO GOTTARDI

Il bando Senza agibilità nessun contributo La protesta dei genitori che hanno iscritto i loro bambini all'asilo nido della Provincia di via

Cadello nasce a fine ottobre, quando hanno scoperto di non poter accedere al contributo “Ore preziose”, il programma che prevede interventi per la conciliazione dei tempi di lavoro dei genitori con la cura della famiglia. Contributi che vanno dai 150 ai 250 euro mensili, finanziati dal Por Sardegna 2007-2013.

Per avere il contributo, il nido in cui vengono iscritti i bimbi deve essere in regola con tutte le autorizzazioni prescritte dalla legge. Ma l'edificio di via Cadello non è accatastato, quindi la Provincia ogni anno deve richiedere l'agibilità. Peccato però che per l'anno scolastico 2009-2010, l'ente l'abbia chiesta in ritardo. Questa inadempienza ha causato l'esclusione delle famiglie dai contributi, che hanno protestato e chiesto all'assessore provinciale alle Politiche sociali Angela Maria Quaquero di intervenire presso la Regione. Ma l'assessore regionale Antonello Liori le ha risposto: «Le regole sono note ben prima e, soprattutto, sono uguali per tutti». Insomma, chi è causa del proprio male, pianga se stesso. (m. g.)

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PROVINCE: CAGLIARI; SELEZIONE PER GRADUATORIE ASSUNZIONI CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 15 GEN - Una selezione pubblica per le graduatorie per le assunzioni a

tempo determinato, per far fronte ad esigenze di carattere temporaneo e sostituzione di personale, è stata indetta dalla Provincia di Cagliari. In ballo ci sono oltre 500 potenziali posti di lavoro, per un periodo massimo di tre anni. La selezioni avverranno per titoli curriculari ed esame (é prevista una prova scritta): le domande devono essere presentate entro il 4 febbraio. Venti le figure professionali richieste: la modulistica è a disposizione nel sito web della Provincia. (ANSA).

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pag. 23 domenica 16 gennaio

Provincia, assunzioni a tempo La Provincia ha indetto una selezione pubblica per 500 posti di lavoro a tempo determinato con

contratti per un periodo massimo di 3 anni. Le selezioni avverranno attraverso una prova scritta e l'esame dei curricola professionali. La modulistica è a disposizione nel sito web della Provincia. Le domande devono essere presentate entro il 4 febbraio.

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PROVINCE: CAGLIARI; NUOVI LAVORI PER SICUREZZA SU STRADE CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 15 GEN - Proseguono gli interventi di messa in sicurezza delle strade

provinciali. Lunedì alle ore 11, verrà ufficialmente inaugurata la nuova rotatoria stradale (che andrà a sostituire gli impianti semaforici) realizzata dalla Provincia di Cagliari nel Comune di Uta, in uno degli innesti stradali (Strada provinciale 2) maggiormente pericolosi del territorio provinciale. All'appuntamento (uscita da Uta, svincolo per strada provinciale n. 2) saranno presenti il presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia, l'assessore ai lavori pubblici Paolo Mureddu, il presidente del Consiglio provinciale Roberto Pili e il sindaco di Uta, Ignazio Soriga. (ANSA).

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pag. 33 domenica 16 gennaio UTA Sicurezza stradale, lunedì s’inaugura la rotatoria sulla Pedemontana Una nuova rotatoria per collegare meglio e con più sicurezza il paese, vincendo l’isolamento.

Lunedì alle 11 s’inaugura il nuovo svincolo stradale realizzato dalla Provincia sulla Pedemontana. «Un intervento », commenta il presidente del Consiglio provinciale, Roberto Pili, «atteso da anni e

che ora diventa realtà». Con un finanziamento di quasi mezzo milione di euro, è stata realizzata una rotonda che consente l’accesso e l’uscita verso Uta, eliminando il precedente incrocio a raso

dove sono accaduti numerosi incidenti, anche mortali. Meno di tre mesi fa una giovane aveva subito l’amputazione di un braccio proprio a causa di uno scontro.

«La rotatoria», commenta il vicesindaco Enrico Fenu, «ci consentirà anche di progettare la nuova area artigianale lungo la Pedemontana: l’area attuale, a ridosso del campo sportivo, è troppo vicino al centro abitato». Per Uta è la seconda opera pubblica che cancella l’isolamento sopportato da

troppi anni. Il precedente era il “cavalcaferrovia”. (g.l.p.)

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pag. 19 lunedì 17 gennaio

OGGI INAUGURAZIONE Nuova rotatoria

UTA. La nuova rotatoria stradale realizzata all’uscita del paese sarà inaugurata oggi alla presenza del sindaco Ignazio Soriga. L’appuntamento è alle 11.

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pag. 36 domenica 16 gennaio

Il fatto. Preoccupazione per i tagli della Regione al sistema dei trasporti in Sardegna La finanziaria svuota il Trenino Verde La rabbia dei sindaci aderenti al Parco ferroviario Lawrence Rischiano di restare a piedi i passeggeri del Trenino Verde. La Regione taglia i fondi per il sistema

dei trasporti in Sardegna. Il Trenino Verde rischia di fermare la sua corsa. La Regione ha allentato i cordoni della borsa

lasciando a piedi centinaia di passeggeri impazienti di ripercorrere il viaggio di Lawrence attraverso la linea ferroviaria Mandas-Sorgono. Una brutta notizia arrivata con la Finanziaria regionale che prevede una serie di tagli al sistema trasporti in Sardegna. Spiega Umberto Oppus, sindaco di Mandas e consigliere provinciale chiede un incontro urgente con il presidente della Giunta Ugo Cappellacci.

LA LETTERA La richiesta, sottoscritta dagli oltre quaranta sindaci che hanno aderito al manifesto del parco ferroviario Lawrence, è stata inviata ieri al Governatore e agli assessori Angelo Carta (Trasporti), Luigi Crisponi (Turismo) e al presidente Arst Giovanni Caria.

L'incontro dovrà tenersi prima che, dal palazzo di viale Trento, passi il collegato alla Finanziaria, rendendo ogni protesta tardiva e inutile. Nei prossimi giorni a Cagliari si terrà un'assemblea pubblica promossa dalle amministrazioni comunali coinvolte nei progetti turistici legati ai percorsi del Trenino Verde. «C'è qualcosa che non quadra», dice Umberto Oppus. «Di recente, al termine di una lunga serie di battaglie, siamo riusciti a ottenere il via libera all'allungamento della stagione turistica oltre alla promessa di investimenti per l'acquisto di nuove carrozze panoramiche. Adesso ci accorgiamo che la strategia della Regione è quella di risparmiare una montagna di soldi con tagli selvaggi ai trasporti».

I FONDI Ballano 15 milioni di euro. «Ancora non è dato sapere in quali segmenti del sistema trasporti colpiranno maggiormente i tagli, ma la sensazione è che ancora una volta i percorsi turistici saranno i più penalizzati», continua Oppus. «La nostra non è una battaglia per la difesa di un pullman o di una tratta ferroviaria in più o in meno, ma è il grido di dolore di un territorio che si regge su pochissime risorse ed è continuamente messo in pericolo da scelte fatte col pallottoliere».

IL TIMORE Oltre il danno la beffa, se si pensa che a Mandas sta per essere inaugurato il parco ferroviario intitolato a Lawrence, lo scrittore britannico che nel 1921 viaggiò con le ferrovie sarde trovando l'ispirazione per scrivere il libro "Mare e Sardegna". Sadali è il centro che fa registrate più turisti sul vecchio Trenino (cinque mila solo nella stagione estiva) e che, grazie alle numerose iniziative collegate, tiene in vita cinque punti ristoro e garantisce il lavoro a un centinaio di persone. Una smentita per chi pensa che con la cultura non si mangia.

SEVERINO SIRIGU

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Pag. 4lunedì 17 gennaio

Sanità, confronto fra Pdl e alleati Consiglio, mercoledì la proposta di legge sulla caccia a febbraio Sanità, entrate e la caccia in deroga i temi forti della settimana politica che comincia domani.Giunta e Consiglio, si riparte. Dopo la mezza maratona per l'approvazione della legge finanziaria 2011, il parlamento dei sardi riapre con una serie di proposte di legge, fra cui quella sulla caccia in deroga, in attesa che il centrodestra elabori la sua proposta di riforma della sanità sarda. L'esecutivo si ritrova domani a Villa Devoto, dopo una settimana di sosta dovuta agli impegni del presidente Ugo Cappellacci. Mentre non è ancora stato definito l'ordine del giorno della seduta, il governatore ha sempre tre priorità nella sua agenda: la sanità, la vertenza sulle entrate fiscali e il confronto con il governo sulle infrastrutture stradali. A Roma, a metà settimana, Cappellacci avrà proprio un incontro con i vertici dell'Anas per definire meglio tempi e modi dei lavori per la realizzazione delle quattro corsie della Sassari-Olbia. LA GIUNTA Domani alle 10 è convocata la Giunta. Con una novità di natura tecnica all'orizzonte, legata all'ordine del giorno appena approvato dal Consiglio e legato alla richiesta dell'Aula per una immediata pubblicazione sul sito internet della Regione dei testi delle delibere appena approvate. Un'operazione di trasparenza sollecitata, nella conferenza di fine anno, dalla presidente del Consiglio Claudia Lombardo, richiesta che ha generato a stretto giro di posta la replica, diplomatica quanto distaccata, di Villa Devoto. «Le delibere si discutono, ci si confronta, un passo avanti democratico», aveva sottolineato una parte del Pdl in risposta alle contestazioni pubbliche dell'opposizione sulla mancata visibilità di alcune delibere. IL CONSIGLIO L'Aula riapre mercoledì alle ore 10. All'ordine del giorno le nomine del Corecom e dei revisori dei conti dell'Ersu di Cagliari; la proposta di legge 242 (Cuccureddu e più) sulla composizione dei consigli e delle giunte dei Comuni e delle Province sarde e altre disposizioni sugli enti locali. Quindi, il decreto legge della Giunta sulla ridefinizione dei confini tra i comuni di Arborea e Terralba e San Teodoro, Budoni e Posada. All'ordine del giorno anche la proposta di legge 209 (Ladu e più) per modificare la legge regionale 13 sulla “Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione”. Si discuterà anche la proposta di legge 237 (Steri e più) che affronta le disposizioni integrative della legge regionale 23 sulle “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia in Sardegna”. In Aula anche la delicata risoluzione sugli indirizzi per il rilascio di nuove autorizzazioni per impianti di energie rinnovabili.LA SANITÀ Oggi si sarebbe dovuto tenere il secondo vertice del Pdl sulla riforma, ma una serie di impegni del governatore e dei parlamentari ha costretto a un rinvio di qualche giorno. Nella riunione di venerdì scorso, l'atmosfera di collaborazione fra le varie espressioni del partito ha permesso di arrivare già a una prima sintesi della proposte. Entro questa settimana, il Pdl si ritroverà per elaborare un documento da sottoporre quanto prima agli alleati della maggioranza. La politica deve fare i conti con il calendario: il 31 marzo scadranno i commissari delle Aziende sanitarie e per quella data la riforma dovrà essere legge. Nomine comprese. FUTURO E LIBERTÀ «L'assessore della Sanità verifichi i curricula dei commissari straordinari e dei direttori amministrativi delle Asl sarde, soprattutto la loro attendibilità e veridicità»: questa la richiesta del consigliere Ignazio Artizzu (Fli), che presenterà un'interrogazione al presidente della Giunta e all'assessore Antonello Liori «per conoscere i criteri delle scelte dei commissari e dei direttori amministrativi: se non avremo risposte soddisfacenti ricorreremo alle vie giudiziarie. La sanità sarda, anche a giudicare dai risultati, non può essere governata da chi non ha le competenze».ENRICO PILIA

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pag. 5domenica 16 gennaio

Entrate fiscali, vertenza in bilico La Giunta: «Andiamo avanti». Il Pd: «Chiarezza»

CAGLIARI. Allarme rosso da parte dell’opposizione per le ultime notizie, poco rassicuranti, sullo stato della vertenza entrate. La strada indicata, quella di impugnare il bilancio dello Stato, sembra più in salita e, in ogni caso, domina l’incertezza sulla strategia. «Un pool di avvocati sta lavorando a Cagliari e a Roma sugli aspetti tecnici», aveva riferito l’assessore al Bilancio, Giorgio La Spisa, nella conferenza di venerdì dopo l’approvazione della Finanziaria. Le indiscrezioni trapelano poco dopo: il pool di legali ha messo sull’avviso l’amministrazione regionale sul fatto che il ricorso alla Costituzionale sulla manovra finanziaria che ignora la Sardegna e non riconosce l’entità delle entrate fiscale previste in base all’articolo 8 dello statuto d’Autonomia, è improponibile: si tratta, infatti, di una legge tabellare. A quel punto l’incidente di percorso è grave, (il Consiglio regionale si era pronunciato a favore del ricorso), e l’opposizione affila le armi. L’assessore La Spisa mantiene il segreto sulla strategia «per non dare armi». «Il presidente Cappellacci si presenti mercoledì alla ripresa dei lavori del Consiglio regionale e ci ragguagli sull’ipotesi che la Regione non impugni il bilancio dello Stato, come invece aveva deciso all’unanimità dal Consiglio», sostiene Mario Bruno. A giudizio del capogruppo del Pd «posto che rimangono dubbi sulla fondatezza giuridica della rinuncia all’impugnazione, il ricorso alla Corte costituzionale da parte di una Regione, soprattutto in casi come questo in cui è palese la lesione dei diritti sanciti da una legge di rango costituzionale, è uno strumento di pressione al quale non si può rinunciare a cuor leggero». E allora se non dovesse essere percorribile la strada dell’impugnazione del Bilancio, rimane comunque la sollevazione del conflitto di attribuzioni con lo Stato. Cappellacci dà rassicurazioni: «Sulla vertenza entrate non esiste alcuna rinuncia a portare avanti tutte le azioni concordate con il Consiglio regionale, nello spirito dell’ordine del giorno approvato dall’Assemblea». La Giunta, afferma i presidente, «andrà avanti fino in fondo con tutte le iniziative politiche e legali, con l’obiettivo di raggiungere il risultato auspicato». Il capogruppo di Sel, Luciano Uras, è perplesso: «Se gli avvocati incaricati hanno sconsigliato il ricorso», sostiene, «vorrebbe dire una resa incondizionata, una rinuncia a un diritto irrinunciabile, che non appartiene alla Giunta di centrodestra ma alla Sardegna e ai sardi. Rinunciare a centinaia e centinaia di milioni di euro indispensabili ad affrontare la crisi, per rilanciare l’economia e l’occupazione, per infrastrutturare il territorio, per contrastare le povertà, sarebbe un atto colpevole e irresponsabile». L’opposizione richiama la Giunta al rispetto integrale dell’ordine del Giorno unitario del Consiglio: «La invitiamo a procedere entro i termini di legge a presentare le impugnazioni decise dall’Assemblea consiliare», insiste Luciano Uras. E i gruppi dell’opposizione chiederanno che sia convocata la Commissione Bilancio per informarla sullo stato dell’istruttoria.

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Pag. 4lunedì 17 gennaio

Innovazione L'esecutivo vara il progetto sulla giustizia La Giunta, su proposta dell'assessore degli Affari generali Mario Floris, ha dato il via libera a un primo programma di interventi per la semplificazione amministrativa e la modernizzazione dell'apparato giudiziario in Sardegna, nell'ambito delle iniziative di digitalizzazione della pubblica amministrazione già avviate dalla Regione in collaborazione con il governo. L'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione sarà orientato al perseguimento degli obiettivi di snellimento dell'attività degli uffici giudiziari, con riduzione dei tempi di lavoro e risparmio di risorse, per il miglioramento dei servizi offerti al cittadino. Le risorse stanziate, un milione di euro, serviranno a completare il processo di informatizzazione e innovazione nella giustizia, caratterizzato da notevole complessità per la mole e la varietà dei procedimenti sia in campo civile che penale. Il programma di interventi, che sarà articolato in più fasi con il coinvolgimento di tutti gli organi giudiziari, sarà definito in maniera più puntuale attraverso un protocollo d'intesa tra il presidente della Regione e la Corte d'Appello di Cagliari e la Procura Generale della Repubblica.

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pag. 4lunedì 17 gennaio

Cgil, Cisl e Uil renderanno noti oggi i dettagli della manifestazione in programma per venerdì 21 sulle risorse per l'Isola e il patto di stabilità Entrate, i sindacati ripartono da Zuri I sindacati si rimettono in marcia, e non solo in senso metaforico: venerdì prossimo sfileranno in corteo da Zuri a Ghilarza, per continuare la loro azione sui temi della crisi economica dell'Isola. Stamattina, a Cagliari, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil presenteranno alla stampa i dettagli dell'iniziativa del 21 gennaio, che non vedrà in campo solo le organizzazioni dei lavoratori. Ci saranno l'Associazione dei Comuni e l'Unione delle Province, e poi la Pastorale ecclesiale del lavoro, le Acli, la Coldiretti e tutte le associazioni della “Carta di Zuri”: quel documento redatto proprio nel piccolo centro sul lago Omodeo, per reclamare attenzione verso i fenomeni in crescita della disoccupazione e della povertà.I NODI Si riparte da lì perché, a giudizio dei sindacati che promuovono la mobilitazione, c'è ancora bisogno di azioni energiche per dare all'Isola una speranza di sviluppo. Il tema delle entrate fiscali, quello dei finanziamenti per le infrastrutture e la questione del patto di stabilità sono i punti principali al centro della manifestazione.Da tempo Cgil, Cisl e Uil invocano certezze sulle risorse finanziarie della Regione e sulla sua reale capacità di spesa: nella convinzione che, in una fase di profonda recessione come quella che stanno conoscendo i sardi adesso, sia indispensabile un poderoso intervento pubblico a sostegno dell'economia. E invece, a loro giudizio, è esattamente la risposta della parte pubblica che tarda a farsi sentire. Lo hanno ribadito nei giorni scorsi, in occasione del primo annuncio della marcia del 21 gennaio, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, segretari rispettivamente della Cgil, della Cisl e della Uil.LA POLEMICA Non hanno nascosto, i leader delle tre sigle confederali, che la scelta di Zuri per la manifestazione di venerdì prossimo contiene anche un significato polemico nei confronti della politica regionale. Inizialmente, in effetti, si era parlato di una grande iniziativa popolare a Cagliari, o di una trasferta a Roma per portare le rivendicazioni dell'Isola (magari insieme alle istituzioni regionali) direttamente di fronte alla sede del governo, che non dà risposte certe sulla vertenza entrate e sulle risorse Fas. Poi invece si è deciso di ritornare nel piccolo centro collocato nel cuore della Sardegna, scelto a suo tempo come simbolo del malessere, della crisi occupazionale (è a pochi chilometri dalle industrie di Ottana), dello spopolamento delle zone interne.NUOVE STRATEGIE A determinare questa decisione è stata forse anche la delusione registrata dai sindacati nel sit-in del 17 dicembre davanti alla sede del Consiglio regionale, anch'esso sui temi delle entrate. Nonostante una richiesta di incontro a tutti i capigruppo del parlamento sardo, alla vigilia della discussione sulla Finanziaria 2011, molti avevano declinato l'invito, anche per un concomitante vertice di maggioranza a Villa Devoto.Da almeno un anno e mezzo, del resto, Cgil, Cisl e Uil chiedono alla politica di mettere in campo nuove strategie per rilanciare la disoccupazione e dare speranze ai circa 350mila sardi che campano con un reddito al di sotto della soglia di povertà. La mobilitazione avviata nel 2009, con il congresso delle rappresentanze del popolo sardo, è poi sfociata nello sciopero generale del 5 febbraio 2010. La firma, insieme al governatore Ugo Cappellacci, del Patto su lavoro e sviluppo, nel giugno scorso, è stato un primo risultato: negli ultimi mesi però la protesta ha ripreso fiato, anche perché i sindacati ritengono che gli impegni concordati con la Regione siano rimasti finora quasi tutti inattuati.E non bastano, per cambiare la situazione, i provvedimenti per il lavoro appena inseriti nella manovra. Le associazioni della Carta di Zuri chiedono un intervento di portata straordinaria, e venerdì torneranno lì dove nacque la mobilitazione, nel 2008, per far sentire ancora una volta la propria voce.

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Pag. 10domenica 16 gennaioDal Tar via libera all'eolico selvaggio Bocciate le delibere della Giunta. Risultato: sarà un'invasione di ANTHONY MURONIIllegittime, almeno in parte, la delibere di Giunta regionale che avevano bloccato lo sviluppo selvaggio dell'eolico nell'Isola: violerebbero i principi comunitari della libera concorrenza. Lo hanno stabilito i giudici del Tar Sardegna accogliendo i ricorsi presentati nei mesi scorsi dalle aziende del settore. LA BEFFA PER I SARDI Se questa è la legge, rischia di trasformarsi in una grande beffa per i sardi: le autorizzazioni che erano state rilasciate negli anni scorsi dalle amministrazioni precedenti, bloccate a marzo dalla Giunta Cappellacci, potranno così tornare in gioco. Tanto che le dieci società che hanno vinto i ricorsi hanno già annunciato l'intenzione di riprendere progetti e lavori che si erano interrotti. Si parla di centinaia di aero-generatori che potrebbero spuntare qua e là, in giro per la Sardegna. Senza parlare della beffa per quel che riguarda gli impianti off-shore, che alcune società vorrebbero realizzare nel Golfo degli Angeli e in quello di Oristano. Un vero oltraggio per il panorama e l'ambiente sardo, con nessuna ricaduta prevista dal punto di vista occupazionale e dell'approviggionamento energetico per la Sardegna. IL PROVVEDIMENTO «La produzione di energia anche da fonti rinnovabili», si legge nelle sentenze, «avviene in regime di libero mercato concorrenziale, incompatibile sia con riserve e monopoli pubblici, sia con privative industriali. Si tratta, in altre parole, di una attività libera, soggetta ad autorizzazione e non di una attività riservata ai poteri pubblici». E ancora: «Se gli impianti eolici danneggiano l'ambiente e il paesaggio, non si capisce perché allora la Regione riservi a sé il diritto di realizzarne con una propria società». IL GOVERNATORE Il presidente della Regione, in attesa di ricevere una relazione dall'ufficio legale, dice di non essere disponibile a fare passi indietro: «Lo spirito di quelle delibere non può essere messo in discussione da problematiche di tipo tecnico o amministrativo - commenta - la mia Giunta continuerà a tutelare gli interessi dei sardi e vieterà la speculazione selvaggia nel settore delle energie rinnovabili, sia a terra che off-shore. La società di proprietà pubblica? La volevamo per far ricadere su tutti i cittadini sardi gli introiti dello sfruttamenti delle rinnovabili. Resta inteso che, una volta esaminate le sentenze, ci riserviamo di ricorrere al Consiglio di Stato».GLI EFFETTI I pronunciamenti tagliano le gambe alle cosiddette delibere anti-eolico che la giunta Cappellacci ha varato nello scorso mese di marzo. Una prevedeva la costituzione della società “Sardegna energia”, unica autorizzata a procedere con i progetti legati allo sfruttamento del vento. Un'altra bloccava il rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti, anche a quelli con iter già avviato ma ancora sprovvisti della Valutazione d'impatto ambientale. L'ultima riguardava i parchi eolici off-shore, per i quali la Regione ha posto il divieto assoluto, richiamando alcuni provvedimenti già contenuti nella legge sul Piano casa.

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pag. 4lunedì 17 gennaio

Allarme tumori a Quirra Chieste «verità definitive» alla Regione e alle Camere Nuove iniziative, i militari malati e i loro familiari vogliono spiegazioni su polveri sottili e uranio impoverito

PIER GIORGIO PINNA

PERDASDEFOGU. Corsa contro il tempo sui misteri di Quirra. Dopo anni di silenzi e omertà sul tipo di esercitazioni fatte nel poligono da forze Nato e aziende belliche, si moltiplicano le iniziative per fare chiarezza. L’obiettivo è arrivare a una «verità definitiva», come dicono i militari che si sono ammalati e i familiari delle vittime. In questo quadro non è certo secondaria la decisione della Procura di Lanusei di aprire un’inchiesta su decessi e malformazioni. La paura è alimentata dai rischi evidenziati in alcune relazioni - per ora non definitive - svolte di recente da veterinari delle Asl di Cagliari e Lanusei (pericoli a detta di molti esperti legati alla presenza di polveri sottili derivate da uranio impoverito o da esplosioni ad altissima temperatura). Il 65% degli allevatori di questa vasta zona sarebbe ammalato di cancro. E gli ultimi allarmi si aggiungono ad altri. Dal 2000, in un’area largamente spopolata, priva di fabbriche e industrie, si sono contate una settantina di persone affette da leucemia (parecchi i morti). Tra loro, 20 pastori nel Salto di Quirra, 2 nei paesi vicini, 22 operai che hanno lavorato nella base. Un’altra ventina i casi tra i soldati, i congedati, i dipendenti civili. Vicino ai siti delle esercitazioni sono nati 15 bimbi con gravi handicap, dalla cecità a disfunzioni in organi vitali. Mentre il 7% degli agnellini avrebbe avuto deformità. Così gli ambientalisti sardi, il Pd in Parlamento (con Scanu e Soro in primo piano), Claudia Zuncheddu (Rossomori) alla Regione sollecitano la chiusura del poligono. E il deputato dell’Idv Federico Palomba chiede risposte alla sua interrogazione, presentata nei giorni scorsi, sugli standard di tutela della salute. «Vogliamo avere rassicurazioni - dice - O sulla normalità della situazione o sui provvedimenti da assumere per riportarla al rispetto della salubrità». Manca per il momento un calendario preciso con tutte le date. Ma sia in consiglio regionale sia nei due rami del parlamento si parlerà comunque molto presto dell’intera questione. Forse sin dai prossimi giorni. Nessuno ha infatti dimenticato una delle più dettagliate indagini epidemiologiche fatte nell’area. È lo studio firmato nel 2009 dal cagliaritano Massimo Coraddu, per l’Istituto nazionale di fisica, da Basilio Littarru, dipartimento d’Ingegneria del territorio sempre nel capoluogo di regione, da Mauro Cristaldi, dell’università La Sapienza, e da Massimo Zucchetti, Politecnico di Torino. Su un campione di 400 persone, a Quirra e dintorni, erano state riscontrate percentuali di leucemia 15-20 volte superiori alle medie dell’isola. Adesso il comitato «Gettiamo le basi», per voce di Mariella Cao, rinnova l’Sos sull’incidenza delle forme cancerogene e sull’inadeguatezza dei controlli. E l’Osservatorio militare, nell’interesse dei malati e dei parenti delle vittime, rilancia altre iniziative «perché nessuno si sogni d’insabbiare tutto ciò che è stato finora scoperto sulle cause delle malattie e delle malformazioni». Da qui gli appelli con richiesta d’incontro, oltre che a Napolitano, a La Russa e a Berlusconi. E sempre da qui l’idea del sit-in che il 25 settembre si terrà a Roma sotto il ministero della Difesa.

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Pag. 5domenica 16 gennaio

Fini non rinuncia a qualche stoccata Nel tour fra Cagliari e Messina critiche al governo Berlusconi Il presidente della Camera apre il suo giro del Paese che anticipa il primo congresso di Fli.Quasi un controcanto a distanza a Berlusconi - che anche ieri si è scagliato contro la magistratura - quello proposto da Gianfranco Fini ieri a Cagliari e Messina, nei primi incontri con i sostenitori del movimento in vista del primo congresso. Pur evitando di commentare direttamente il caso Ruby (definita «triste vicenda che coinvolge il premier»), il presidente della Camera ha difeso il ruolo dei magistrati e sottolineato la necessità che chi ricopre cariche politiche mostri «un'etica pubblica». Il fondatore di Fli anche sui problemi dell'economia e del lavoro ha dato indicazioni assai diverse da quelle del governo, a partire da una critica ai tagli lineari di Tremonti e dalla richiesta di varare, pur nel rigore dei conti pubblici, degli investimenti. A CAGLIARI Il presidente della Camera, accompagnato dal coordinatore nazionale di Futuro e libertà, Adolfo Urso, dai consiglieri regionali Ignazio Artizzu e Matteo Sanna e dall'ex parlamentare europea del Pdl, Maddalena Calìa, dopo la visita al teatro lirico ( della quale riferiamo in questa pagina ) ha visitato la redazione del nostro giornale. Fini ha incontrato l'editore Sergio Zuncheddu, il direttore Paolo Figus e l'amministratore Piervincenzo Podda, prima di un breve passaggio in redazione. Il leader di Fli non ha voluto rilasciare alcun commento sui fatti di stretta attualità. Intorno alle 20.30 ha raggiunto il THotel per presenziare a una cena, utile anche all'autofinanziamento, con 400 invitati paganti in perfetto stile americano. Il movimento fondato da Fini è ancora troppo giovane e si sta organizzando anche dal punto di vista economico. A MESSINA La visita di Fini ha avuto un carattere istituzionale nella sua visita al tribunale di Messina, all'ospedale “Piemonte” e alla redazione della Gazzetta del Sud . In Tribunale Fini non ha nascosto il suo pensiero, pur non citando né Berlusconi né la nuova inchiesta che lo coinvolge: «La credibilità della democrazia italiana - ha detto - è cresciuta grazie all'impegno dei magistrati, come dimostrano i colpi inferti al terrorismo e poi alla criminalità organizzata. All'interno del martirologio dei servitori dello Stato - ha aggiunto - il ruolo dei magistrati è di primo ordine, me dimenticarlo sarebbe un torto al loro impegno e al loro sacrificio». E ha poi aggiunto: «Le riforme a costo zero non risolvono i problemi o li aggravano», messaggio anche per il ministro Alfano.Concludendo poi l'affollata manifestazione di Fli al teatro Vittorio Emanuele, Fini ha dato comunque un'altra stoccata al premier: «Deluderò chi si attende da me polemiche o invettive verso il presidente del Consiglio per le nuove e tristi vicende che lo vedono coinvolto». Sulla Fiat ha detto di «non essere meravigliato» per il prevalere dei «no» tra gli operai di Mirafiori, visto la durezza del lavoro alla catena di montaggio.Ma di fronte al governo che si è tenuto fuori dalla trattativa, schierandosi implicitamente a fianco di Marchionne, il leader di Fli ha affermato la necessità di «superare la contrapposizione tra capitale e lavoro», nell'ottica di un ritorno ad un'economia non più basata sulla finanza, bensì «sulla produzione di ricchezza reale», in cui, appunto capitale e lavoro stanno dalla stessa parte. Sul governo, un altro accenno ai tagli lineari di Tremonti: è giusto il rigore di bilancio, ma occorrono anche «investimenti, altrimenti l'economia non regge e avremo pure una fuga di cervelli». Fini invita a scegliere, a indicare delle «priorità» su cui, appunto, investire denaro pubblico. E suggerisce alcuni di questi settori: giustizia, ricerca e innovazione e le infrastrutture. ( e. p. )

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Pag. 5domenica 16 gennaio

Il presidente della Camera ai dipendenti del teatro in agitazione: la cultura è un settore strategico ma è sempre il primo a essere “tagliato” Ai lavoratori del Lirico: «Solidale con voi» Il presidente della Camera ha incontrato ieri pomeriggio a Cagliari i lavoratori del Teatro lirico, che da qualche mese protestano per i tagli dei finanziamenti e la mancanza di programmazione. «Sono venuto qui per portarvi tutta la mia solidarietà», ha detto Gianfranco Fini, «ma non voglio e non posso prendere impegni sapendo che poi non possono essere mantenuti. La solidarietà è doverosa e consideratemi oggi un cittadino che prende conoscenza di una delle tante pagine di malessere sociale dell'Italia». Il presidente ha proseguito: «Pagine di disagio che in un metaforico libro, nel caso della vostra Sardegna, se ne trovano più di quanto sia lecito attendersi».IL CONFRONTO I lavoratori, che occupano per protesta il teatro, hanno illustrato al leader di Futuro e Libertà - accompagnato dal coordinatore nazionale Urso, dai consiglieri regionali Artizzu e Sanna e dalla ex parlamentare europea Calìa, la grave situazione in cui è sprofondato il teatro di Cagliari. A Fini è stata illustrata la situazione dei contributi pubblici: da Stato, Regione e Comune arriveranno 15 milioni 970 mila euro contro i 26 milioni 180 mila del 2009. «I tagli - hanno sostenuto i lavoratori - uniti a sperperi e a una cattiva amministrazione, stanno mettendo in ginocchio l'attività del Teatro. A parte gli stipendi arretrati, quello che più spaventa - hanno raccontato - è la mancanza di una programmazione e, in quest'ottica, a poco serviranno i 500 mila euro promessi in questi giorni dal ministro Sandro Bondi».Il presidente della Camera ha sottolineato che esiste la preoccupazione che ci sia una generale sottovalutazione delle emergenze del settore della cultura: «Certamente non è da oggi che la cultura, al momento delle scelte politiche sui tagli delle risorse, sia sempre quella più colpita. La polemica sui tagli - ha detto Fini - si è fatta ancora più viva in questa finanziaria con delle conseguenze che hanno colpito in po' tutti i settori del comparto». I tagli sono giustificati, ha proseguito, «dal motivo del contenimento della spesa e nessuno può negare questa necessità perché siamo il paese dell'Unione più indebitato. Credo però che una politica seria debba assumersi la responsabilità di alcune scelte, non si può certo tornare a quando si poteva spendere all'infinito, i conti devono essere tenuti sotto controllo. Però se ricordiamo che l'Italia detiene più della metà del patrimonio mondiale diventa inevitabile l'opportunità di rendere strategici gli interventi nel settore della cultura». SETTORE STRATEGICO Per Fini le forze politiche devono «riconoscere la cultura come un settore strategico per poter investire le risorse necessarie, è il momento di stabilire l'opportunita o meno di considerare prioritario e strategico quel comparto». Il prendente della Camera si è detto poi convinto che l'epoca in cui tutto era a carico della spesa pubblica sia destinato a scomparire: «Non si può però privatizzare tutto e credo che la partecipazione e gli investimenti del privato debbano essere incentivati, dando in cambio almeno degli sgravi fiscali. La riforma organica del settore dello spettacolo spetta alla volontà politica e se si dice che l'occupazione arriverà da altri settori, credo che il comparto che potrebbe far arrivare tanti posti, sarà proprio quello culturale». LE ENTRATE Il leader di Futuro e Libertà conclude con un accenno alla vertenza sulle entrate fiscali, la «madre di tutte le vertenze», come viene definita da gran parte del Consiglio regionale: «Alla luce di quello che è accaduto, nei prossimi anni l'Isola dovrà essere messa in condizioni di affrontare da sola gran parte dei suoi problemi, ma da Roma continuano ad arrivare molte buone intenzioni e pochi fatti».SERGIO ATZENI

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Pag. 9lunedì 17 gennaio

Lirico. Il segretario generale della Slc Cgil Roberto Camarra al presidente della Camera Gianfranco Fini «Date un futuro al teatro e ai precari» «Una stagione rigorosa ma di respiro e con titoli d'interesse, costruita guardando alle risorse interne al teatro, compresi i precari, maestranze ed artigiani altamente specializzati, ed un consiglio di amministrazione che decida di considerare i lavoratori del Teatro una risorsa e non un costo, di credere che i lavoratori non siano il problema ma piuttosto la soluzione ai problemi». È ciò che ha sollecitato e auspicato Roberto Camarra, segretario generale della Slc Cgil, nel suo discorso di sabato davanti al presidente della Camera Gianfranco Fini.«I problemi del lirico di Cagliari dipendono da una pessima gestione della vecchia dirigenza e sono stati molto aggravati da una scelta politica di tagli alla cultura attraverso la riduzione del Fondo unico dello spettacolo. Più in generale», ha detto Camarra, «lo Stato stanzia per la cultura, che garantisce il 2,7% del Pil, lo 0,23% del bilancio. È questo ci qualifica a livello Europeo come un paese da terzo mondo. Mentre molte nazioni investono su Istruzione, Innovazione, Ricerca e Cultura come elementi anticiclici della crisi, da noi su questi elementi strategici si è tagliato pesantemente. L'atteso decreto Milleproroghe è stato carico di cattive notizie: niente reintegro del Fus, che resta attestato sui 268 milioni di euro, disattese tutte le richieste, inascoltati perfino gli appelli del ministro Bondi e le promesse del sottosegretario alla presidenza Gianni Letta».«Il teatro lirico di Cagliari rappresenta per la Sardegna una fabbrica di cultura che ha permesso di esportarne l'immagine in tanti luoghi associandola alla musica e alle produzioni», ha aggiunto il segretario generale della Cgil. «Una dimensione ancora più importante considerando lo stato di isolamento derivante dall'irrisolto problema di una continuità territoriale che carica di un aggravio di costi qualunque attività o produzione si voglia realizzare nella nostra isola. In questo teatro oggi ci sono 240 dipendenti in attesa dello stipendio di dicembre e delle tredicesime e, paradossalmente, non rappresentano l'emergenza. Perché la vera emergenza», è la conclusione di Camarra, «è rappresentata da quei precari, molti dei quali impegnati in questo teatro da decenni, che a causa dei tagli sono in questo periodo disoccupati. Riteniamo che sia possibile tenere insieme i due temi: una stagione rigorosa ma di respiro e con titoli d'interesse, costruita guardando alle risorse interne al teatro (dove per interne si intendono anche i precari), ed un cda che decida di considerare i lavoratori del Teatro una risorsa e non un costo».

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pag. 19domenica 16 gennaio

Le coalizioni di centrodestra e centrosinistra si preparano alle selezioni interne e alle prossime elezioni comunali Floris: «Lascio il testimone a Fantola» Primarie, Delogu prende tempo: «Non sono urgenti» I Riformatori hanno presentato venerdì il progetto “Una legge per Cagliari”, che prevede lo stanziamento di 500 milioni di euro per il capoluogo, da distribuire in un quinquennio.Mentre tra due settimane il centrosinistra voterà per scegliere il proprio candidato sindaco, il centrodestra prende tempo per decidere se cedere o meno all'ipotesi delle primarie. Ufficialmente, il progetto delle selezioni interne alla coalizione è ancora in piedi anche se, ammette il coordinatore del Pdl Mariano Delogu, «non c'è tutta questa urgenza». Tradotto: si tratta solo di un'extrema ratio, il vero lavoro verrà fatto (e una buona parte è già stato fatto) nelle trattative tra i partiti per evitare di presentare più di un candidato alle prossime comunali. Ecco perché a microfoni spenti quasi tutti non scommetterebbero neanche un euro sulla celebrazione delle primarie, mentre Delogu ribadisce: «Si faranno, siamo tutti d'accordo. La sinistra le farà il 30 gennaio? Ma sono solo una recita, si sa già chi vincerà e chi sarà il loro candidato. Noi vogliamo fare una cosa diversa».FLORIS E FANTOLA Intanto Massimo Fantola ha ricevuto venerdì sera un altra dichiarazione di sostegno. L'endorsement è di quelli che pesano: dopo l'appoggio del governatore Ugo Cappellacci, è arrivato quello di Emilio Floris. «È tempo che tu prenda il mio testimone», ha detto il sindaco durante un convegno organizzato dai Riformatori sardi. «Massimo è una persona motivata e appassionata, che farà crescere la città, e auspico che diventi sindaco. Avrà il mio forte e convinto sostegno». NO ALLE PRIMARIE E che le primarie siano ormai lontane, lo si capisce facendo un riassunto dei discorsi di chi è intervenuto all'incontro. «Non ha più senso parlarne, sul nome di Fantola convergerà tutto il centrodestra», ha commentato Michele Cossa, vicepresidente del Consiglio regionale. «Non si farà in tempo», aggiunge il capogruppo Udc, Giulio Steri. LA PROPOSTA Venerdì Fantola ha presentato una proposta di legge regionale, la «Legge per Cagliari», che servirà per trasformarla in una «città-impresa», che punti «sul turismo e sul commercio; una città territorio, con un nucleo unico e forte: rafforzare Cagliari vuol dire rafforzare tutta la Sardegna», ha spiegato il professore universitario. La legge prevede lo stanziamento di 500 milioni di euro distribuiti in un quinquennio. IL CENTROSINISTRA Nella coalizione di centrosinistra invece si lavora in vista delle primarie del 30 gennaio. Il grande favorito Antonello Cabras ha inaugurato ieri la mini-campagna elettorale per le selezioni interne, mentre su Massimo Zedda, l'unico che può dare qualche fastidio al senatore di Sant'Antioco, si è espresso ieri Luciano Uras, di Sinistra e libertà (lo stesso partito che ha candidato il consigliere regionale e comunale), secondo il quale si tratta di «una candidatura vincente» e «alternativa rispetto a quella del Pd e a quelle che si annunciano nel centrodestra». Zedda è «diretta espressione di Cagliari, perché ha 34 anni, e una esperienza istituzionale già significativa». La sua sarebbe una candidatura controcorrente perché «negli ultimi 20 anni hanno prevalso nel centrosinistra, purtroppo senza successo, le cosiddette candidature “mature”. Ma all'insuccesso poi si è sommata una sostanziale assenza di coordinamento e guida anche dell'opposizione».MICHELE RUFFI(Ha collaborato Francesco Fuggetta)

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pag. 5domenica 16 gennaioLe prossime Amministrative a Cagliari Sancita la pace tra Cabras e Soru CAGLIARI. Parte la corsa per i candidati alle primarie nel Centrosinistra e ieri è stata sancita ufficialmente la pace tra Soru e Antonello Cabras, candidato del Pd. Presentato anche il candidato dei Rossomori alle primarie, Andreozzi.Quali le possibilità del centrosinistra in queste elezioni? «La gente a un certo punto si stanca - ha affermato Cabras - ha voglia di cambiare. Ci sono stati altri cinque anni di centrodestra e il nostro avversario che ancora non conosciamo si presenterà elogiando la continuità. Noi invece siamo convinti che si è chiuso un ciclo». A sostegno del senatore Antonello Cabras è intervenuto il suo acerrimo ex nemico, Renato Soru. Le «divergenze» tra i due si erano registrate quando Soru, allora anche presidente della Regione, era sceso in campo per la segreteria del Pd. Furono fatte anche allora elezioni primarie e prevalse Cabras tra ricorsi e infocate assemblee a Tramatza. Ora è scoppiata la pace. «Questo è lo spirito giusto», ha detto ieri Cabras, «queste elezioni interne non devono essere una competizione, ma una consultazione. Il nostro compito nella elaborazione del programma è quello di sintetizzare i problemi del capoluogo anestetizzato durante questi anni della Giunta Floris». Sulla stessa linea Giuseppe Andreozzi dei Rossomori che ha presentato il programma ricordando che la candidatura è rivolta a tutto il centrosinistra.Pag. 24 «La città vuole voltare pagina» Giuseppe Andreozzi e Antonello Cabras iniziano la campagna CAGLIARI. Ieri è iniziata la campagna elettorale in vista delle Comunali dei candidati a sindaco per le primarie del centrosinistra: Antonello Cabras per il Pd e Giuseppe Andreozzi per i Rossomori. «Lo spirito è quello giusto - ha precisato ieri mattina il senatore dei Pd nell’incontro tenuto all’hotel Mediterraneo - queste elezioni interne non devono essere una competizione, ma una consultazione. Il nostro compito nella elaborazione del programma è quello di sintetizzare i problemi di questa città anestetizzata durante questi anni. Dobbiamo partire dalla realtà: capire perchè Cagliari cambia voto rispetto ad altre consultazioni quando ci sono le Comunali». Anche Andreozzi, che ha presentato il suo programma ieri sera al Caesar’s hotel, ha sottolineato come la sua candidatura sia rivolta a tutto il centrosinsitra. L’importante, ha sottolineato, è recupeare i temi in grado di permettere «un salto di qualità a Cagliari e ai suoi abitanti». Tra le altre cose Andreozzi ha precisato come in città manchi una programmazione e come il centrodestra si muovi a vista. «Non si sono nemmeno accorti - ha spiegato - di avere un piano del verde, a suo tempo commissionato da Mariano Delogu all’architetto Kipar (del comitato scientifico di Legambiente), che se applicato sarebbe ottimo. Eppure è inutilizzato e fermo da anni». Quali le possibilità del centrosinistra in queste elezioni? «La gente a un certo punto si stanca - ha affermato Cabras - ha voglia di cambiare. E nel frattempo ci sono stati altri cinque anni di centrodestra. Il nostro avversario che ancora non conosciamo si presenterà elogiando la continuità. Noi invece siamo convinti che si è chiuso un ciclo e che ora noi siamo pronti a progettare la città per i prossimi 20 anni». Tra gli interventi, oltre alle introduzioni di Juri Marcialis, Ninni Depau, Silvio Lai e Gianfranco Carboni, l’appoggio esplicito di Graziano Milia e Renato Soru (ex avversario interno di Cabras). Intanto è stata predisposta la macchina per le primarie (in programma domenica 30 gennaio). A disposizioni degli elettori vi sono oltre 130 sezioni distribuite in 14 seggi in tutta la città: dal Comune di via Roma sino a via Dei Partigiani a Pirri. Potranno votare i cittadini in possesso dei diritti di voto, chi ha compiuto 16 anni, gli studenti fuori sede e gli extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno. Il voto si esprimerà tramite un unico segno tracciato su uno dei nomi dei candidati. E non sarà possibile esprimere più di una preferenza. In lizza cinque persone: oltra ad Antonello Cabras e Giuseppe Andreozzi, anche Tiziana Frongia (per i Verdi), l’indipendente Filippo Petrucci e Massimo Zedda (per la Sel). (r.p.)

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pd Cabras: «Ripartiamo dai progetti in campo» Non le chiama primarie, ma una semplice «consultazione dei cittadini». Antonello Cabras sa di essere il prossimo candidato sindaco del centrosinistra, salvo cataclismi. Che saranno ancora più difficili se alle urne si presenteranno tante persone: «Ecco perché vorrei un'affluenza alta». Più salgono i numeri, più è facile che la struttura e la popolarità del Pd abbia la meglio sugli altri partiti.LA CAMPAGNA «Lo spirito è quello giusto», ha detto ieri il senatore nel primo incontro che ha aperto la mini-campagna elettorale in vista delle primarie del 30 (ma è più giusto parlare di antipasto di campagna per le comunali). «Queste elezioni interne non devono essere viste come una competizione, ma una consultazione. Il nostro compito nella elaborazione del programma è quello di sintetizzare i problemi di questa città anestetizzata durante questi anni. Dobbiamo partire dalla realtà: dobbiamo capire perché Cagliari, ed è capitato in diverse occasioni, cambia voto rispetto ad altre consultazioni quando ci sono le Comunali». OBIETTIVO COMUNE A chi gli contesta di incarnare un vecchio modello di politica, magari anche per via dell'anagrafe (ha 61 anni), risponde così: «Mi definiscono esperto, ma questa espressione buonista nasconde insoddisfazione. Io dico: un sindaco anzianotto può rappresentare una leva per la classe giovane». Il senatore, nato a Sant'Antioco nel 1949 («ma ho trascorso quasi tutta la mia vita a Cagliari, dove ho studiato e mi sono formato come professionista») crede nell'impresa di strappare il governo della città al centrodestra: «Le possibilità del centrosinistra in queste elezioni? La gente a un certo punto si stanca ha voglia di cambiare. E nel frattempo ci sono stati altri cinque anni di centrodestra. Il nostro avversario che ancora non conosciamo si presenterà elogiando la continuità. Noi invece siamo convinti che si è chiuso un ciclo e che siamo pronti noi a progettare la città per i prossimi 20 anni». Il programma? Cabras dice che non c'è bisogno di grandi programmi, ma basta riprendere in mano progetti elaborati negli anni scorsi durante la giunta Soru. Al battesimo ufficiale di questa mattina all'hotel Mediterraneo erano presenti tra gli altri i vertici del partito (Silvio Lai, Yuri Marcialis, Emanuele Sanna, Paolo Fadda, Claudio Cugusi), il presidente della Provincia Graziano Milia e l'ex governatore Renato Soru.FONDI Cabras ha anche indicato quali potrebbero essere gli ostacoli se dovesse raggiungere il governo della città. «Viviamo in tempi in cui i trasferimenti statali sono sempre meno. Ecco: dobbiamo riuscire a raccogliere gli stessi fondi. Sembra impossibile ma si può fare senza aumentare la pressione fiscale. Dobbiamo ingegnarci, magari sfruttando il settore dell'energia». Dice sì alla metropolitana di superficie e no a quella sotterranea, propone di rivedere completamente la gestione dei servizi sociali «che incidono 60-70 milioni nel bilancio, soldi che servono solo per pagare le bollette ma non cambiano l'impianto sociale» .L'unica frecciata al sindaco uscente Emilio Floris è sul vecchio slogan di «Cagliari capitale del Mediterraneo»: «Io mi accontenterei di far riconoscere la città come capitale della Sardegna». ( m.r. )

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Rossomori. Il candidato ha illustrato le sue proposte per la città Nel programma di Andreozzi più verde e il campus universitario «Il campus universitario e il Betile sono progetti che devono essere rilanciati»: per Giuseppe Andreozzi, candidato sindaco dei Rossomori alle primarie del centrosinistra, «il Betile poteva piacere o non piacere, ma è stata un'occasione persa. Così come il campus che sarebbe dovuto sorgere nell'area dell'ex semoleria, essenziale per i 18mila fuorisede che studiano in città».LE CRITICHE Andreozzi, avvocato originario di Lanusei e vicepresidente della quarta circoscrizione (San Benedetto), in vista dell'appuntamento del 30 gennaio, ha presentato ieri il suo programma al Caesar's Hotel. Prima, però, ha messo in evidenza quelle che ritiene le maggiori colpe dell'amministrazione uscente: «Il ripascimento del Poetto, su cui il Comune ha lasciato fare, e la lottizzazione del colle di Tuvixeddu, due situazioni di emergenza». Per il candidato, il sindaco e la giunta hanno «la mentalità dei vecchi castellani, incapaci di amministrare il territorio e guardare all'area vasta: Cagliari è un tutt'uno, e occorre riprogrammare il rapporto fra la città e l'hinterland». Un'altra critica riguarda le case popolari e quelle per le giovani coppie: «Si costruisce senza alcuna logica, bisognerebbe invece valorizzare il centro storico».LE PROPOSTE Previsto dal programma anche un piano per il commercio, che abbia l'intento di favorire i consumi all'interno della città e non nei centri commerciali. Andreozzi esorta ad usare i mezzi pubblici, «che andrebbero potenziati, magari con l'uso delle energie alternative». C'è poi il recupero dei beni militari dismessi, ora inutilmente abbandonati, e l'idea di un piano del verde «con i colli circondati dalla vegetazione e uniti da piste ciclabili: un progetto che esiste già ma che è stato tenuto nel cassetto dall'attuale giunta». Un pensiero va anche alle circoscrizioni, che presto saranno abolite: «È stata un'esperienza piacevole, e occorrerà creare qualche altra forma di democrazia partecipativa». ( fr. fu. )