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COPIA OMAGGIO FEBBRAIO 2008 PUBBLICAZIONE A CURA DELL’UFFICIO STATISTICA DELLA PROVINCIA in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova http://statistica.provincia.padova.it In questo numero... I dati utilizzati sono quelli forniti dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) e provengono dai censimenti della popolazione e delle attività produttive e dalle rilevazioni campionarie trimestrali delle forze lavoro. E’ necessario, a questo punto, premettere alcune precisazioni sui termini utilizzati: - Popolazione: agli effetti dell’occupazione comprende i residenti che hanno dai 15 ai 64 anni compiuti. - Occupato: residente di 15 anni e più che dichiara di possedere un’occupazione o di aver effettuato nell’ultima settimana ore di lavoro. - Persona in cerca di occupazione: residente di 15 anni e più che dichiara le seguenti opzioni: 1) condizione professionale diversa da occupato; 2) di non aver effettuato ore di lavoro nell’ultima settimana; 3) di essere alla ricerca di un lavoro; 4) di aver effettuato almeno una ricerca di lavoro nei trenta giorni precedenti; 5) di essere disponibile (entro due settimane) ad accettare un lavoro offerto. - Forze di lavoro: persone occupate e persone in cerca di occupazione. - Tasso di occupazione: numero di occupati ogni 100 residenti in età 15-64 anni. - Tasso di disoccupazione: numero di persone in cerca di occupazione ogni 100 appartenenti alle forze di lavoro (occupati più persone in cerca di occupazione). La somma tra il tasso di occupazione ed il tasso di disoccupazione non fa 100, perché nel computo restano esclusi i cosiddetti inattivi (casalinghe, studenti, pensionati, inabili, ecc.), che per vari motivi non partecipano al mercato del lavoro. La prima parte del presente foglio vuole dare una immagine del mondo del lavoro dal punto di vista dell’offerta, cioè del lavoratore, presentando la distribuzione dell’occupazione maschile, femminile e giovanile e della disoccupazione sul territorio provinciale. La seconda pagina del foglio, invece, riporta come la domanda di lavoro da parte delle imprese e della amministrazione pubblica si distribuisce sul territorio. Le quattro mappe permettono di identificare quali siano le opportunità occupazionali specifiche del comune che maggiormente ci interessa. I due grafici descrivono l’evoluzione del mercato del lavoro nell’ultimo decennio nella provincia di Padova. Il primo mostra l’andamento dal 1995 al 2006 del tasso di occupazione maschile, femminile e di disoccupazione. Il secondo evidenzia, per lo stesso periodo, la variazione degli occupati nelle tre principali categorie economiche: settore primario (agricoltura e allevamento); settore secondario (industria e artigianato); settore terziario (servizi e pubblica amministrazione). Il presente foglio è stato redatto con la collaborazione del prof. Silio Rigatti Luchini e del dott. Mario Antonio Bonamin. Tutte le informazioni di questo foglio ora sono anche in Tv in un format televisivo intitolato “La Provincia in cifre”, nel quale sono approfonditi i temi trattati su ciascun numero della pubblicazione che state sfogliando. La prima trasmissione televisiva è dedicata al tema dell’occupazione nel territorio padovano. Il presidente Casarin e l’assessore Gastaldo presentano le attività promosse dall’amministrazione provinciale per favorire l’occupazione che spaziano dalla realizzazione di un centro dedicato all’innovazione tecnologica fino alla creazione di una base dati informatica per mettere in collegamento domanda e offerta di lavoro. Inoltre, nella puntata televisiva, sono riportate le opinioni di altre due importanti realtà impegnate rispetto ai problemi del lavoro: il sindacato e il mondo imprenditoriale. Ne è nata una trasmissione nella quale gli amministratori provinciali si sono messi a confronto con i vari aspetti che coinvolgono tutti noi sul tema del lavoro: i giovani nella ricerca della prima occupazione; le attività a favore di chi ha il problema di ricollocarsi nel mondo produttivo; la delocalizzazione delle attività delle imprese padovane; la competizione nell’economia globalizzata; le eccellenze economiche e imprenditoriali padovane; la sicurezza sul lavoro; ecc. Ne è nato un dibattito televisivo a tre voci - amministratori locali, esponenti del sindacato, rappresentanti delle imprese – capace di presentare a trecentosessanta gradi la realtà lavorativa della provincia di Padova. Confronto che prossimamente potrete apprezzare sugli schermi televisivi. Provincia di Padova Assessorato ai Sistemi Informatici e alla Statistica Vi sono per l’intera provincia mediamente meno donne che lavorano (57 su 100 in età 15-64 anni) rispetto agli uomini (83 su 100 in età 15-64 anni). Questo discende sia da atteggiamenti riferiti al passato, con il maschio che provvede al sostentamento della famiglia e la donna che segue i figli e la casa, sia ad una effettiva discriminazione di genere in molti ambienti di lavoro. La situazione sta cambiando e l’occupazione femminile cresce in quantità (nel 1995 lavoravano 49 donne su 100, contro le attuali 57) ma anche in qualità (oggi la donna professionista o imprenditrice non è più una rarità). I comuni dove il lavoro al femminile è maggiormente presente (tra 60 % e 63 % delle donne 15-64 anni) sono Montegrotto Terme, Santa Margherita d’Adige, Noventa Padovana, Mestrino, Saonara, Veggiano e Gazzo. I comuni con livelli più bassi (tra 47 % e 50 %) sono invece Solesino, Anguillara Veneta, Baone, Villa Estense e Cartura. TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE Percentuale di donne che lavorano rispetto alle donne residenti in età 15-64 anni. Valori medi 2006. I.P. Copia omaggio a cura della Provincia di Padova Codice Istat, denominazione e numero di persone occupate per i Comuni della Provincia di Padova. Valori medi anno 2006. Nel 2006 in provincia di Padova, hanno lavorato circa 6 giovani (15-29 anni) su 10 giovani residenti. Questa indicazione è estremamente positiva, tenendo conto che sono pochi coloro che lavorano prima dei 18 anni e che, nelle età maggiori, sono compresi anche coloro che non lavorano perché svolgono studi universitari. Complessivamente, i giovani residenti nei comuni della provincia mostrano livelli di occupazione compresi tra il 47 % ed il 71 %. La distribuzione ricalca quasi esattamente la mappa dell’occupazione maschile. Ai livelli più elevati troviamo Codevigo, Piombino Dese, Trebaseleghe, Curtarolo, Terrassa Padovana, Villanova di Camposampiero, Veggiano e Villa del Conte, tutti compresi tra il 67 % ed il 71 %. Padova raggiunge il livello minimo del 47,7 %, probabilmente per l’elevato numero di giovani residenti che frequentano gli studi superiori. TASSO DI OCCUPAZIONE GIOVANILE Percentuale di giovani in età 15-29 anni che lavorano rispetto ai residenti di pari età. Valori medi 2006 Nel 2006 nella provincia di Padova, gli uomini occupati erano l’82,8 % dei residenti in età da 15 a 64 anni. La distribuzione sul territorio è abbastanza omogenea con valori compresi tra il 77 % ed il 92 %. I comuni ove l’occupazione maschile è più elevata (più dell’88% dei residenti lavorano) sono Terrassa Padovana, San Giorgio in Bosco, Veggiano, Santa Margherita d’Adige, Massanzago, Gazzo e Vighizzolo d’Este; con gli ultimi due che superano il 90 %. Sono l’indice che anche gli anziani (oltre i 65 anni) partecipano attivamente al mondo del lavoro. I Comuni con valori più limitati, ma sempre di molto superiori alla media nazionale, sono Rubano, Boara Pisani, Este, Merlara, Megliadino San Fidenzio, Battaglia Terme, Sant’Urbano, tutti compresi tra 77 % e 79 %. TASSO DI OCCUPAZIONE MASCHILE Percentuale di uomini che lavorano rispetto agli uomini residenti in età 15-64 anni. Valori medi 2006. Nel nel corso del 2006 si sono avuti in media il 4,3 % di disoccupati a livello provinciale tra le forze di lavoro. Solitamente, si considera normale un tasso inferiore al 5 %, dovuto a persone che rifiutano un lavoro offerto perché non rispondente alle proprie esigenze. Come era da attendersi, la distribuzione mostra una rappresentazione in negativo delle mappe dell’occupazione maschile e giovanile. I comuni che hanno livelli di disoccupazione più elevati (con tassi dal 6 % al 7,6 %) sono tutti compresi nell’area a sud-ovest della provincia: Urbana, Villa Estense, Sant’Elena, Masi, Solesino, Sant’Urbano e Barbona. I livelli minori di disoccupazione si trovano nella zona ad alta concentrazione di attività industriali nel nord della Provincia. I livelli vanno dal 2,5 % di San Martino di Lupari al primato di Gazzo che è di circa l’1,9 %. TASSO DI DISOCCUPAZIONE Percentuale di persone in cerca di lavoro rispetto alle forze di lavoro. Valori medi 2006. (Fonte: Elaborazione su dati Istat) (Fonte: Elaborazione su dati Istat) (Fonte: Elaborazione su dati Istat) (Fonte: Elaborazione su dati Istat) La pubblicazione “Provincia Padova”, a cura dall’Ufficio Provinciale di Statistica in collaborazione con il dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova, giunge alla sua quarta uscita. Si affronta in questa occasione il tema del mercato del lavoro, con attenzione particolare verso la rappresentazione di quel insieme di popolazione che viene definito “forza lavoro”ed i settori di attività economica ove gli occupati trovano im- piego. Dare una rappresentazione sintetica del mercato del lavoro è una operazione importante, perché collegati con l’occupazione vi sono non solo fenomeni di na- tura economica, che determinano il benessere e la ricchezza di un territorio, ma anche ricadute in molti ambiti del sociale, come il disagio, l’emarginazione, la si- curezza, la disuguaglianza e la povertà, tanto per citarne alcuni. Da questi dati esce la rappresentazione di un tessuto territoriale variegato, ricco di attività economiche e di conseguenti prospettive occupazionali che sono net- tamente superiori alla media nazionale. L’Assessore alla Stastatistica Il Presidente Gino Gastaldo Vittorio Casarin 001 Abano Terme 8331 002 Agna 1381 003 Albignasego 8977 004 Anguillara Veneta 1889 005 Arquà Petrarca 790 006 Arre 908 007 Arzergrande 1881 008 Bagnoli di Sopra 1653 009 Baone 1299 010 Barbona 318 011 Battaglia Terme 1670 012 Boara Pisani 1089 013 Borgoricco 3352 014 Bovolenta 1424 015 Brugine 3095 016 Cadoneghe 6569 017 Campodarsego 5501 018 Campodoro 1193 019 Camposampiero 4995 020 Campo San Martino 2471 021 Candiana 1027 022 Carceri 641 023 Carmignano di Brenta 3118 026 Cartura 1815 027 Casale di Scodosia 2133 028 Casalserugo 2357 029 Castelbaldo 729 030 Cervarese Santa Croce 2365 031 Cinto Euganeo 921 032 Cittadella 8328 033 Codevigo 2693 034 Conselve 4065 035 Correzzola 2424 036 Curtarolo 3018 106 Due Carrare 4026 037 Este 6750 038 Fontaniva 3198 039 Galliera Veneta 2935 040 Galzignano Terme 1838 041 Gazzo 1778 042 Grantorto 1788 043 Granze 800 044 Legnaro 3616 045 Limena 3313 046 Loreggia 2983 047 Lozzo Atestino 1350 048 Maserà di Padova 3987 049 Masi 754 050 Massanzago 2545 051 Megliadino San Fidenzio 804 052 Megliadino San Vitale 852 053 Merlara 1179 054 Mestrino 4546 055 Monselice 7153 056 Montagnana 4049 057 Montegrotto Terme 4814 058 Noventa Padovana 4204 059 Ospedaletto Euganeo 2568 060 Padova 86904 061 Pernumia 1675 062 Piacenza d’Adige 562 063 Piazzola sul Brenta 4690 064 Piombino Dese 4033 065 Piove di Sacco 7808 066 Polverara 1159 067 Ponso 1074 068 Pontelongo 1662 069 Ponte San Nicolò 5937 070 Pozzonovo 1577 071 Rovolon 2010 072 Rubano 6259 073 Saccolongo 1926 074 Saletto 1225 075 San Giorgio delle Pertiche 4012 076 San Giorgio in Bosco 2714 077 San Martino di Lupari 5435 078 San Pietro in Gu 1990 079 San Pietro Viminario 1249 080 Santa Giustina in Colle 3185 081 Santa Margherita d’Adige 1106 082 Sant’Angelo di Piove di Sacco3163 083 Sant’Elena 861 084 Sant’Urbano 860 085 Saonara 4488 086 Selvazzano Dentro 9223 087 Solesino 2912 088 Stanghella 1893 089 Teolo 3744 090 Terrassa Padovana 1071 091 Tombolo 3331 092 Torreglia 2752 093 Trebaseleghe 5183 094 Tribano 1927 095 Urbana 925 096 Veggiano 1810 097 Vescovana 648 098 Vighizzolo d’Este 425 099 Vigodarzere 5478 100 Vigonza 9294 101 Villa del Conte 2452 102 Villa Estense 934 103 Villafranca Padovana 3856 104 Villanova di Camposampiero 2354 105 Vo’ 1443 Provincia di Padova 385472 (Fonte:elaborazioni su dati Istat)

Provincia di Padova - statistica.provincia.padova.itstatistica.provincia.padova.it/sites/statistica.provincia.padova... · numero della pubblicazione che state sfogliando. La prima

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COPIA OMAGGIO FEBBRAIO 2008

PUBBLICAZIONE A CURA DELL’UFFICIO STATISTICA DELLA PROVINCIA

in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padovahttp://statistica.provincia.padova.it

In questo numero...I dati utilizzati sono quelli forniti dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) e provengono dai censimenti della popolazione e delle attività produttive e dalle rilevazioni campionarie trimestrali delle forze lavoro.E’ necessario, a questo punto, premettere alcune precisazioni sui termini utilizzati:- Popolazione: agli effetti dell’occupazione comprende i residenti che hanno dai 15 ai 64 anni compiuti.- Occupato: residente di 15 anni e più che dichiara di possedere un’occupazione o di aver effettuato nell’ultima settimana ore di lavoro.- Persona in cerca di occupazione: residente di 15 anni e più che dichiara le seguenti opzioni: 1) condizione professionale diversa da occupato; 2) di non aver effettuato ore di lavoro nell’ultima settimana; 3) di essere alla ricerca di un lavoro; 4) di aver effettuato almeno una ricerca di lavoro nei trenta giorni precedenti; 5) di essere disponibile (entro due settimane) ad accettare un lavoro offerto.- Forze di lavoro: persone occupate e persone in cerca di occupazione.- Tasso di occupazione: numero di occupati ogni 100 residenti in età 15-64 anni.- Tasso di disoccupazione: numero di persone in cerca di occupazione ogni 100 appartenenti alle forze di lavoro (occupati più persone in cerca di occupazione). La somma tra il tasso di occupazione ed il tasso di disoccupazione non fa 100, perché nel computo restano esclusi i cosiddetti inattivi (casalinghe, studenti, pensionati, inabili, ecc.), che per vari motivi non partecipano al mercato del lavoro.La prima parte del presente foglio vuole dare una immagine del mondo del lavoro dal punto di vista dell’offerta, cioè del lavoratore, presentando la distribuzione dell’occupazione maschile, femminile e giovanile e della disoccupazione sul territorio provinciale.La seconda pagina del foglio, invece, riporta come la domanda di lavoro da parte delle imprese e della amministrazione pubblica si distribuisce sul territorio. Le quattro mappe permettono di identificare quali siano le opportunità occupazionali specifiche del comune che maggiormente ci interessa. I due grafici descrivono l’evoluzione del mercato del lavoro nell’ultimo decennio nella provincia di Padova. Il primo mostra l’andamento dal 1995 al 2006 del tasso di occupazione maschile, femminile e di disoccupazione. Il secondo evidenzia, per lo stesso periodo, la variazione degli occupati nelle tre principali categorie economiche: settore primario (agricoltura e allevamento); settore secondario (industria e artigianato); settore terziario (servizi e pubblica amministrazione).Il presente foglio è stato redatto con la collaborazione del prof. Silio Rigatti Luchini e del dott. Mario Antonio Bonamin.

Tutte le informazioni di questo foglio ora sono anche in Tv in un format televisivo intitolato “La Provincia in cifre”, nel quale sono approfonditi i temi trattati su ciascun numero della pubblicazione che state sfogliando. La prima trasmissione televisiva è dedicata al tema dell’occupazione nel territorio padovano. Il presidente Casarin e l’assessore Gastaldo presentano le attività promosse dall’amministrazione provinciale per favorire l’occupazione che spaziano dalla realizzazione di un centro dedicato all’innovazione tecnologica fino alla creazione di una base dati informatica per mettere in collegamento domanda e offerta di lavoro. Inoltre, nella puntata televisiva, sono riportate le opinioni di altre due importanti realtà impegnate rispetto ai problemi del lavoro: il sindacato e il mondo imprenditoriale. Ne è nata una trasmissione nella quale gli amministratori provinciali si sono messi a confronto con i vari aspetti che coinvolgono tutti noi sul tema del lavoro: i giovani nella ricerca della prima occupazione; le attività a favore di chi ha il problema di ricollocarsi nel mondo produttivo; la delocalizzazione delle attività delle imprese padovane; la competizione nell’economia globalizzata; le eccellenze economiche e imprenditoriali padovane; la sicurezza sul lavoro; ecc. Ne è nato un dibattito televisivo a tre voci - amministratori locali, esponenti del sindacato, rappresentanti delle imprese – capace di presentare a trecentosessanta gradi la realtà lavorativa della provincia di Padova. Confronto che prossimamente potrete apprezzare sugli schermi televisivi.

Prov inc ia d i PadovaAssessorato ai Sistemi Informatici e alla Statistica

Vi sono per l’intera provincia mediamente meno donne che lavorano (57 su 100 in età 15-64 anni) rispetto agli uomini (83 su 100 in età 15-64 anni). Questo discende sia da atteggiamenti riferiti al passato, con il maschio che provvede al sostentamento della famiglia e la donna che segue i figli e la casa, sia ad una effettiva discriminazione di genere in molti ambienti di lavoro. La situazione sta cambiando e l’occupazione femminile cresce in quantità (nel 1995 lavoravano 49 donne su 100, contro le attuali 57) ma anche in qualità (oggi la donna professionista o imprenditrice non è più una rarità).I comuni dove il lavoro al femminile è maggiormente presente (tra 60 % e 63 % delle donne 15-64 anni) sono Montegrotto Terme, Santa Margherita d’Adige, Noventa Padovana, Mestrino, Saonara, Veggiano e Gazzo. I comuni con livelli più bassi (tra 47 % e 50 %) sono invece Solesino, Anguillara Veneta, Baone, Villa Estense e Cartura.

TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILEPercentuale di donne che lavorano rispetto alle donne

residenti in età 15-64 anni. Valori medi 2006.

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Codice Istat, denominazione e numero di persone occupate per i Comuni della Provincia di Padova.

Valori medi anno 2006.

Nel 2006 in provincia di Padova, hanno lavorato circa 6 giovani (15-29 anni) su 10 giovani residenti. Questa indicazione è estremamente positiva, tenendo conto che sono pochi coloro che lavorano prima dei 18 anni e che, nelle età maggiori, sono compresi anche coloro che non lavorano perché svolgono studi universitari. Complessivamente, i giovani residenti nei comuni della provincia mostrano livelli di occupazione compresi tra il 47 % ed il 71 %.La distribuzione ricalca quasi esattamente la mappa dell’occupazione maschile. Ai livelli più elevati troviamo Codevigo, Piombino Dese, Trebaseleghe, Curtarolo, Terrassa Padovana, Villanova di Camposampiero, Veggiano e Villa del Conte, tutti compresi tra il 67 % ed il 71 %.Padova raggiunge il livello minimo del 47,7 %, probabilmente per l’elevato numero di giovani residenti che frequentano gli studi superiori.

TASSO DI OCCUPAZIONE GIOVANILEPercentuale di giovani in età 15-29 anni che lavorano

rispetto ai residenti di pari età. Valori medi 2006

Nel 2006 nella provincia di Padova, gli uomini occupati erano l’82,8 % dei residenti in età da 15 a 64 anni. La distribuzione sul territorio è abbastanza omogenea con valori compresi tra il 77 % ed il 92 %.I comuni ove l’occupazione maschile è più elevata (più dell’88% dei residenti lavorano) sono Terrassa Padovana, San Giorgio in Bosco, Veggiano, Santa Margherita d’Adige, Massanzago, Gazzo e Vighizzolo d’Este; con gli ultimi due che superano il 90 %. Sono l’indice che anche gli anziani (oltre i 65 anni) partecipano attivamente al mondo del lavoro.I Comuni con valori più limitati, ma sempre di molto superiori alla media nazionale, sono Rubano, Boara Pisani, Este, Merlara, Megliadino San Fidenzio, Battaglia Terme, Sant’Urbano, tutti compresi tra 77 % e 79 %.

TASSO DI OCCUPAZIONE MASCHILEPercentuale di uomini che lavorano rispetto

agli uomini residenti in età 15-64 anni. Valori medi 2006.

Nel nel corso del 2006 si sono avuti in media il 4,3 % di disoccupati a livello provinciale tra le forze di lavoro. Solitamente, si considera normale un tasso inferiore al 5 %, dovuto a persone che rifiutano un lavoro offerto perché non rispondente alle proprie esigenze.Come era da attendersi, la distribuzione mostra una rappresentazione in negativo delle mappe dell’occupazione maschile e giovanile. I comuni che hanno livelli di disoccupazione più elevati (con tassi dal 6 % al 7,6 %) sono tutti compresi nell’area a sud-ovest della provincia: Urbana, Villa Estense, Sant’Elena, Masi, Solesino, Sant’Urbano e Barbona.I livelli minori di disoccupazione si trovano nella zona ad alta concentrazione di attività industriali nel nord della Provincia. I livelli vanno dal 2,5 % di San Martino di Lupari al primato di Gazzo che è di circa l’1,9 %.

TASSO DI DISOCCUPAZIONEPercentuale di persone in cerca di lavoro

rispetto alle forze di lavoro. Valori medi 2006.

(Fonte: Elaborazione su dati Istat) (Fonte: Elaborazione su dati Istat)

(Fonte: Elaborazione su dati Istat)(Fonte: Elaborazione su dati Istat)

La pubblicazione “Provincia Padova”, a cura dall’Ufficio Provinciale di Statistica in

collaborazione con il dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova, giunge alla sua quarta uscita.

Si affronta in questa occasione il tema del mercato del lavoro, con attenzione particolare verso la rappresentazione di quel insieme di popolazione che viene definito “forza lavoro”ed i settori di attività economica ove gli occupati trovano im-piego.

Dare una rappresentazione sintetica del mercato del lavoro è una operazione importante, perché collegati con l’occupazione vi sono non solo fenomeni di na-tura economica, che determinano il benessere e la ricchezza di un territorio, ma anche ricadute in molti ambiti del sociale, come il disagio, l’emarginazione, la si-curezza, la disuguaglianza e la povertà, tanto per citarne alcuni.

Da questi dati esce la rappresentazione di un tessuto territoriale variegato, ricco di attività economiche e di conseguenti prospettive occupazionali che sono net-tamente superiori alla media nazionale.

L’Assessore alla Stastatistica Il Presidente Gino Gastaldo Vittorio Casarin

001 Abano Terme 8331002 Agna 1381003 Albignasego 8977004 Anguillara Veneta 1889005 Arquà Petrarca 790006 Arre 908007 Arzergrande 1881008 Bagnoli di Sopra 1653009 Baone 1299010 Barbona 318011 Battaglia Terme 1670012 Boara Pisani 1089013 Borgoricco 3352014 Bovolenta 1424015 Brugine 3095016 Cadoneghe 6569017 Campodarsego 5501018 Campodoro 1193

019 Camposampiero 4995020 Campo San Martino 2471021 Candiana 1027022 Carceri 641023 Carmignano di Brenta 3118026 Cartura 1815027 Casale di Scodosia 2133028 Casalserugo 2357029 Castelbaldo 729030 Cervarese Santa Croce 2365031 Cinto Euganeo 921032 Cittadella 8328033 Codevigo 2693034 Conselve 4065035 Correzzola 2424036 Curtarolo 3018106 Due Carrare 4026037 Este 6750

038 Fontaniva 3198039 Galliera Veneta 2935040 Galzignano Terme 1838041 Gazzo 1778042 Grantorto 1788043 Granze 800044 Legnaro 3616045 Limena 3313046 Loreggia 2983047 Lozzo Atestino 1350048 Maserà di Padova 3987049 Masi 754050 Massanzago 2545051 Megliadino San Fidenzio 804052 Megliadino San Vitale 852053 Merlara 1179054 Mestrino 4546055 Monselice 7153

056 Montagnana 4049057 Montegrotto Terme 4814058 Noventa Padovana 4204059 Ospedaletto Euganeo 2568060 Padova 86904061 Pernumia 1675062 Piacenza d’Adige 562063 Piazzola sul Brenta 4690064 Piombino Dese 4033065 Piove di Sacco 7808066 Polverara 1159067 Ponso 1074068 Pontelongo 1662069 Ponte San Nicolò 5937070 Pozzonovo 1577071 Rovolon 2010072 Rubano 6259073 Saccolongo 1926

074 Saletto 1225075 San Giorgio delle Pertiche 4012076 San Giorgio in Bosco 2714077 San Martino di Lupari 5435078 San Pietro in Gu 1990079 San Pietro Viminario 1249080 Santa Giustina in Colle 3185081 Santa Margherita d’Adige 1106082 Sant’Angelo di Piove di Sacco3163083 Sant’Elena 861084 Sant’Urbano 860085 Saonara 4488086 Selvazzano Dentro 9223087 Solesino 2912088 Stanghella 1893089 Teolo 3744090 Terrassa Padovana 1071091 Tombolo 3331

092 Torreglia 2752093 Trebaseleghe 5183094 Tribano 1927095 Urbana 925096 Veggiano 1810097 Vescovana 648098 Vighizzolo d’Este 425099 Vigodarzere 5478100 Vigonza 9294101 Villa del Conte 2452102 Villa Estense 934103 Villafranca Padovana 3856104 Villanova di Camposampiero 2354105 Vo’ 1443

Provincia di Padova 385472

(Fonte:elaborazioni su dati Istat)

Valori medi anno 2006.

Nelle mappe i singoli comuni sono identificati attraverso il codice numerico ISTAT che appare anche nell’elenco completo dei comuni riportato nelle due tabelle a fondo pagina. In queste tabelle, per ciascun comune, nella prima pagina viene indicato il numero totale di occupati e nella seconda la percentuale di occupati rispetto alla popolazione in età lavorativa 15-64 anni compiuti.Per identificare univocamente ogni singolo comune del territorio nazionale, l’ISTAT assegna un numero di tre cifre ai comuni in ordine alfabetico. I comuni compresi nel territorio della provincia di Padova sono attualmente 104, mentre erano 105 prima che Carrara Santo Stefano e Carrara San Giorgio si riunissero tra di loro. Successivamente alla fusione, vennero soppressi i codici 024 (Carrara San Giorgio) e 025 (Carrara Santo Stefano) ed a Due Carrare venne assegnato il codice 106, giungendo alla situazione attuale di complessivi 104 Comuni.

Confronti con le altre province del Veneto.A lato compare la tabella dei confronti tra le province del Veneto che permette di comparare, per quanto attiene alcuni aspetti del mercato del lavoro, la situazione della provincia di Padova con le altre province del Veneto, con la regione Veneto e con l’intera nazione..

PErCENTUALE DI OCCUPATI NEL SETTOrE PrIVATO DEI SErVIZI rISPETTO AL TOTALE DEGLI OCCUPATI. VALOrI MEDI 2006

Il settore considerato è un raggruppamento eterogeneo che comprende la ristorazione, il commercio, i trasporti, l’intermediazione finanziaria, le attività immobiliari e professionali ed i servizi domestici ed assimilati.Le attività industriali ed artigianali, per motivi di opportunità, tendono ad insediarsi a corona attorno ai grandi comuni; il settore dei servizi, invece, per sua natura, si concentra maggiormente dentro le grandi e medie realtà urbane.La concentrazione è evidente sia a Padova e nei comuni limitrofi, sia nella zona termale ove è rilevante l’attività alberghiera e dei servizi alla persona, con valori massimi ad Abano Terme (54 %) e Montegrotto Terme (56 %).

PErCENTUALE DI OCCUPATI NELL’INDUSTrIA E NELL’ArTIGIANATO rISPETTO AL TOTALE DEGLI OCCUPATI. VALOrI MEDI 2006

Il Nord-est ha sviluppato il settore dell’artigianato in modo nuovo, con una diffusione sul territorio di imprese piccole (meno di 15 dipendenti) dotate di attrezzature ad elevato contenuto tecnologico che hanno formato la vera spina dorsale del sistema economico veneto e padovano.Le zone ove maggiore è l’occupazione nel settore sono i comuni di Galliera Veneta, Grantorto, Piombino Dese, Casale di Scodosia, Villanova di Camposampiero e Villa del Conte, tutti sopra il 57%; con il massimo del 61% a Villa del Conte. Si tratta di comuni per lo più collocati nel nord-est della provincia.

PErCENTUALE DI OCCUPATI IN AGrICOLTUrA rISPETTOAL TOTALE DEGLI OCCUPATI. VALOrI MEDI 2006

La percentuale di occupati in agricoltura nella provincia è bassa (2,1 %) in confronto con il 4,3 % dell’Italia. Le zone ove è maggiore l’occupazione per il settore sono i comuni di Gazzo, Piacenza d’Adige, Sant’Urbano, Cinto Euganeo, Vò e Castelbaldo con valori che superano il 13 %; a Barbona si arriva al 23 %. I livelli minori si riscontrano prevalentemente nei grandi centri urbani e nelle zone ad elevata concentrazione di attività industriali ed artigianali, come Selvazzano Dentro, Rubano, Noventa Padovana, Cadoneghe e Padova sotto l’ 1,5 %, e Battaglia Terme con il minimo dello 0,9%.

Codice Istat, denominazione e percentuale di occupati su popolazioneresidente in età

15-64 anni per i Comuni della Provincia di Padova.Valori medi anno 2006.

OCCUPAZIONE NEI DIVErSI SETTOrI ECONOMICI NELL’ULTIMO DECENNIOPercentuale di occupati in agricoltura, nell’industria ed artigianato e nei servizi

pubblici e privati nella provincia di Padova dal 1995 al 2006. Valori medi annuali.“Percentuale di occupati nel settore primario”

Il grafico indica come si sono ripartiti nel tempo gli occupati tra settore primario (agricoltura), settore secondario (industria ed artigianato) e settore terziario (servizi privati e pubblica amministrazione). I valori degli occupati nel primario si leggono sulla scala di destra; quelli relativi al secondario e terziario sulla scala di sinistra. Nel settore primario la percentuale di occupati mostra un decremento più o meno continuo, passando dal 3,9% del 1995 al 2% del 2006, segno evidente di una realtà agricola che sta mutando.L’incremento dell’occupazione nel terziario ha avuto il suo massimo nel 2004 con 62 addetti nei servizi su 100 occupati nel complesso. È seguito un rallentamento, sino a raggiungere il 57,7% del 2006. Indice dell’articolato sviluppo dell’industria e artigianato è la tendenza che si è avuta per il secondario, che dai 37 occupati su 100 occupati nel complesso del 1995, ha perso continuamente quote sino al minimo del 34,5 % del 2002, per poi riprendere sino agli attuali 40,3%.

OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE NELL’ULTIMO DECENNIOTasso di occupazione maschile e femminile e tasso di disoccupazione

nella provincia di Padova dal 1995 al 2006. Valori medi annuali.“Percentuale di occupati nel settore secondario terziario”

Il grafico mostra l’andamento nel tempo del numero di occupati ogni 100 persone residenti in età da 15 a 64 anni compiuti, sia per il genere maschile (tasso di occupazione maschile) che femminile (tasso di occupazione femminile). I dati sono valori medi annuali dal 1995 al 2006 per l’intero territorio della provincia di Padova ed i valori si leggono sulla scala di sinistra. Compare nel grafico anche il tasso di disoccupazione, cioé il numero di persone in cerca di occupazione ogni 100 appartenenti alle forze di lavoro. I valori si leggono sulla scala di destra. L’occupazione maschile è rimasta praticamente costante passando dall’83,4 % del 1995 all’82,8 % del 2006, con un lieve calo, a partire dal 2003, dovuto alla crisi economica, oramai lasciata alle spalle. Il settore femminile esce nettamente migliorato, giungendo al 57,1% del 2006 a partire dal 49% del 1995.La disoccupazione nel decennio scende dal 5,7 % del 1995 al 4,3% del 2006, dopo il minimo del 3,7% nel 2003.

PErCENTUALE DI OCCUPATI NEL SETTOrE DEL PUbbLICO IMPIEGO rISPETTO AL TOTALE DEGLI OCCUPATI. VALOrI MEDI 2006

Il settore comprende la pubblica amministrazione, la difesa, la sanità, l’istruzione, i servizi sociali e le altre organizzazioni pubbliche in genere.Gli occupati nel settore sono presenti in tutti i comuni del territorio, con valori più elevati nei grandi e medi centri, ove si concentrano le attività pubbliche, come la giustizia, gli enti amministrativi, la sanità e l’istruzione superiore ed universitaria.Le zone ove è maggiore l’occupazione nel pubblico impiego sono: Conselve, Rubano, Monselice, Albignasego, Selvazzano Dentro, Battaglia Terme, Megliadino San Vitale, Este e Padova, con livelli che vanno dal 24 % sino al 38 % di Padova.

(Fonte: Elaborazione su dati Istat) (Fonte: Elaborazione su dati Istat) (Fonte: Elaborazione su dati Istat)

(Fonte: Elaborazione su dati Istat) (Fonte: Elaborazione su dati Istat) (Fonte: Elaborazione su dati Istat)

001 Abano Terme 64,7002 Agna 63,2003 Albignasego 63,1004 Anguillara Veneta 59,0005 Arquà Petrarca 61,7006 Arre 67,0007 Arzergrande 62,0008 Bagnoli di Sopra 65,2009 Baone 60,3010 Barbona 64,7011 Battaglia Terme 63,2012 Boara Pisani 62,3013 Borgoricco 65,1014 Bovolenta 65,8015 Brugine 65,5016 Cadoneghe 62,7017 Campodarsego 64,9018 Campodoro 66,1

019 Camposampiero 63,9020 Campo San Martino 66,1021 Candiana 64,0022 Carceri 62,9023 Carmignano di Brenta 63,9026 Cartura 62,3027 Casale di Scodosia 65,8028 Casalserugo 61,8029 Castelbaldo 66,8030 Cervarese Santa Croce 63,6031 Cinto Euganeo 65,6032 Cittadella 63,7033 Codevigo 64,2034 Conselve 62,6035 Correzzola 63,9036 Curtarolo 65,0106 Due Carrare 67,4037 Este 61,2

038 Fontaniva 62,5039 Galliera Veneta 64,0040 Galzignano Terme 63,6041 Gazzo 70,6042 Grantorto 62,0043 Granze 64,8044 Legnaro 63,9045 Limena 67,2046 Loreggia 64,7047 Lozzo Atestino 63,9048 Maserà di Padova 66,8049 Masi 62,2050 Massanzago 68,3051 Megliadino San Fidenzio 62,6052 Megliadino San Vitale 64,2053 Merlara 60,6054 Mestrino 67,8055 Monselice 62,4

056 Montagnana 64,7057 Montegrotto Terme 66,5058 Noventa Padovana 66,4059 Ospedaletto Euganeo 65,5060 Padova 63,5061 Pernumia 63,9062 Piacenza d’Adige 64,0063 Piazzola sul Brenta 65,8064 Piombino Dese 65,7065 Piove di Sacco 63,2066 Polverara 62,7067 Ponso 65,3068 Pontelongo 65,2069 Ponte San Nicolò 65,4070 Pozzonovo 64,0071 Rovolon 67,0072 Rubano 63,0073 Saccolongo 62,3

074 Saletto 66,3075 San Giorgio delle Pertiche 65,9076 San Giorgio in Bosco 65,9077 San Martino di Lupari 64,7078 San Pietro in Gu 67,2079 San Pietro Viminario 63,5080 Santa Giustina in Colle 66,1081 Santa Margherita d’Adige 69,2082 Sant’Angelo di Piove di Sacco 63,6083 Sant’Elena 63,2084 Sant’Urbano 60,2085 Saonara 68,3086 Selvazzano Dentro 62,3087 Solesino 60,8088 Stanghella 62,9089 Teolo 64,6090 Terrassa Padovana 65,4091 Tombolo 64,3

092 Torreglia 65,0093 Trebaseleghe 64,9094 Tribano 66,0095 Urbana 63,3096 Veggiano 69,7097 Vescovana 63,5098 Vighizzolo d’Este 69,6099 Vigodarzere 65,0100 Vigonza 65,7101 Villa del Conte 67,4102 Villa Estense 60,7103 Villafranca Padovana 65,7104 Villanova di Camposampiero 66,1105 Vo’ 65,8

Provincia di Padova 64,2

(Fonte: elaborazioni su dati Istat)

V

Tasso diOccupazione

Femminile%

Tasso diOccupazione

Maschile%

Tasso diDisoccupazione

%

Percentualedi occupati

nell’Industria e artigianato

Percentuale dioccupati nei

Servizi pubblici e privati

Percentualedi occupati in

Agricoltura