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PSICOLOGIA DELL’ETA’ PSICOLOGIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA DELL’HANDICAPEVOLUTIVA DELL’HANDICAP
Dott. ssa Chiara TrubiniDott. ssa Chiara Trubini
QUALI DIFFICOLTA’ A SCUOLA?QUALI DIFFICOLTA’ A SCUOLA?
Classificazione delle malattie e Classificazione delle malattie e Classificazione delle malattie e Classificazione delle malattie e delle delle conseguenze conseguenze delle delle conseguenze conseguenze
Eziologia Patologia Manifestazione clinica
DA ICD A ICIDHDA ICD A ICIDH(1980)( )
Malattia, Infortunio, Malformarzione
Menomazione Disabilità Svantaggi ( )(Handicaps)
Perdite o anormalità Restrizione o carenza Condizione svantaggio transitorie o permanenti (a livello organico):
della capacità (funzionali) di svolgere un’attività
vissuta in conseguenza menomazione/disabilità che limita/impedisce
•MOTORIO
•VISIVO
quotidiane secondo “norma”
possibilità ricoprire un ruolo sociale (gruppo sociale e aspettative)
•UDITIVO
•ORGANICHE
Soresi (1998)
DISABILITA’
INABILITA’ DISABILITA’ ABILITA’
SOGGETTIVA
PROBLEMI
OGGETTIVA
PROBLEMI …
HANDICAP
1. HANDICPA SOLO SE MENOMAZIONI O DISABILITA’
2. SVATAGGIO VISSUTO
3. LEGATO A ASPETTATIVE DI AMBIENTE SOCIO-CULTURALE
4 DISCREPANZA TRA EFFICIENZA (COMPONENTE PERSONALE) E4. DISCREPANZA TRA EFFICIENZA (COMPONENTE PERSONALE) E ASPETTATIVE DI EFFICIENZA (COMPONENTE SOCIALE)
Classificazione delle Classificazione delle Classificazione delle Classificazione delle componenti della salutecomponenti della salute
Da ICDH a ICF (2001) ( )
Soresi (2007)
M d ll biM d ll bi ii i li lModello bioModello bio--psicopsico--socialesociale
Conditioni di salute Conditioni di salute ((disturbo/malattiadisturbo/malattia))((disturbo/malattiadisturbo/malattia))
Funzioni e Funzioni e strutture corporee strutture corporee
AttivitàAttività(Limitazio(Limitazio--
PartecipazionePartecipazione(Restrizione)(Restrizione)pp
(Menomazione(Menomazione))((
ne)ne)( )( )
Fattori Fattori Fattori Fattori AmbientaliAmbientali PersonaliPersonali
StrutturaStrutturaStrutturaStrutturaClassificazioneClassificazione
ICFICF
PartiParti
Parte 1:Parte 1:Funzionamento Funzionamento
e disabilitàe disabilità
Parte 2:Parte 2:Fattori Fattori
ContestualiContestuali
ComponentiComponentiFunzioni e Funzioni e Strutture Strutture CorporeeCorporee
Attività e Attività e PartecipazionePartecipazione
Fattori Fattori AmbientaliAmbientali
Fattori Fattori PersonaliPersonali pp
Costrutti/Costrutti/
pp PartecipazionePartecipazione AmbientaliAmbientali PersonaliPersonali
Cambiam.Cambiam.StruttureStrutture CapacitàCapacità PerformancePerformance Facilitatore/Facilitatore/
Cambiam.Cambiam.Funz ioniFunz ioni Costrutti/Costrutti/
qualificatoriqualificatoriStrutture Strutture CorporeeCorporee
CapacitàCapacità PerformancePerformance Facilitatore/Facilitatore/BarrieraBarriera
Ii llIi llli llli ll li llli ll
Funz.ioni Funz.ioni CorporeeCorporee
li llli ll li llli llDomini e Domini e categoriecategorie
ai diversi livelli ai diversi livelli
Iivello Iivello item:item:
11°°
22°°
33°°
livellolivelloItem:Item:
11°°
22°°
33°°
livellolivelloItem:Item:
11°°
22°°
33°°
livellolivelloitem:item:
11°°22°°
33°°
livellolivelloItem:Item:
11°°
22°°
33°°
44°°44°° 44°°44°° 44°°
OMS, 2001OMS, 2001
ComponentiComponenti delldell’’ ICFICFppFunzioniFunzioni Attività Attività u ou o
&&StruttureStrutture
tt tàtt tà& &
PartecipaPartecipa--Fattori Fattori AmbientaliAmbientali
CorporeeCorporee zionezione
BarriereBarriereCambiamenti in Cambiamenti in funzioni e funzioni e
t ttt tt
CapacityCapacity
FacilitatoriFacilitatoristrutturestrutture PerformancePerformance
OMS, 2001OMS, 2001
Funzioni e Strutture CorporeeFunzioni e Strutture CorporeeFunzioni e Strutture CorporeeFunzioni e Strutture CorporeeStrutture del sistema nervosoFunzioni mentali
Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio
Funzioni della voce e dell’eloquio
Occhio, orecchio e strutture correlateFunzioni sensoriali e dolore
Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e dell’apparato respiratorio
Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e dell‘apparato respiratorio
nell’eloquio
St tt l t l i tF i i it i i i d tti
Strutture correlate all’app. digerente e ai sistemi metabolico e endocrino
Funzioni dell‘apparato digerente e dei sistemi metabolico e endocrino
respiratoriodell apparato respiratorio
Strutture correlate al movimentoFunzioni neuromuscoloscheletriche e
Strutture correlate al sistema genitourinario e riproduttivo
Funzioni genitourinarie e riproduttive
Cute e strutture correlateFunzioni della cute e delle strutture correlate
Strutture correlate al movimentoFunzioni neuromuscoloscheletriche e correlate al movimento
correlate
OMS, 2001OMS, 2001
AttivitAttivitàà e Partecipazionee Partecipazione1 Apprendimento e applicazione delle conoscenza2 C iti li i hi t2 Compiti generali e richieste3 Comunicazione4 Movimento5 Cura della propria persona5 Cura della propria persona6 Attività domestiche7 I t i i i t li7 Interazioni interpersonali8 Attività di vita fondamentali9 Vita sociale, civile e di comunità
OMS, 2001OMS, 2001
Fattori ambientaliFattori ambientaliFattori ambientaliFattori ambientali1 Prodotti e tecnologie1 Prodotti e tecnologie1. Prodotti e tecnologie 1. Prodotti e tecnologie
2. Ambiente naturale e cambiamenti 2. Ambiente naturale e cambiamenti effettuati dall’uomo effettuati dall’uomo
3 Relazioni e sostegno sociale3 Relazioni e sostegno sociale3. Relazioni e sostegno sociale3. Relazioni e sostegno sociale
4. Atteggiamenti, valori, convinzioni4. Atteggiamenti, valori, convinzionigg , ,gg , ,
5. Servizi, sistemi e politiche 5. Servizi, sistemi e politiche
OMS, 2001OMS, 2001
Fattori ContestualiFattori Contestuali
PersonaPersonaPersonaPersonageneregenereetàetà
AmbienteAmbienteProdottiProdotti
altre condizioni di altre condizioni di salutesalutecapacità dicapacità di
ProdottiProdottiAmbiente prossimoAmbiente prossimoIstituzioniIstituzionicapacità di capacità di
adattamentoadattamentobackground socialebackground sociale
Norme socialiNorme socialiAmbiente culturaleAmbiente culturaleA bi t t itA bi t t iteducazioneeducazione
professioneprofessioneesperienze passateesperienze passate
Ambiente costruitoAmbiente costruitoFattori politiciFattori politiciAmbiente naturaleAmbiente naturaleesperienze passateesperienze passate
Stile del carattere Stile del carattere Ambiente naturaleAmbiente naturale
OMS, 2001OMS, 2001
Modello versus ModelloModello versus ModelloModello versus Modello Modello versus Modello medico socialemedico socialeProblema PERSONALE Problema PERSONALE vs vs Problema SOCIALEProblema SOCIALEcura medicacura medica vsvs integrazione socialeintegrazione socialecura medica cura medica vs vs integrazione sociale integrazione sociale trattamento individuale trattamento individuale vs vs azione socialeazione socialeaiuto professionaleaiuto professionale vsvs responsabilitàresponsabilità iindividualendividualeaiuto professionale aiuto professionale vsvs responsabilitàresponsabilità iindividuale ndividuale
& collettiva & collettiva intervento sulla personaintervento sulla persona vsvs modificazione ambientalemodificazione ambientaleintervento sulla personaintervento sulla persona vs vs modificazione ambientale modificazione ambientale politica sanitariapolitica sanitaria vsvs politichepoliticheadattamento individualeadattamento individuale vsvs cambiamento socialecambiamento socialeadattamento individuale adattamento individuale vs vs cambiamento socialecambiamento sociale
OMS, 2001OMS, 2001
Funzionamento UmanoFunzionamento Umano vsvs meramera disabilitàdisabilitàFunzionamento Umano Funzionamento Umano vsvs mera mera disabilitàdisabilità
Funzioni CorporeeFunzioni Corporee vsvs menomazionmenomazioniiFunzioni Corporee Funzioni Corporee vsvs menomazionmenomazioni i
Strutture Corporee Strutture Corporee vsvs menomazionmenomazioniipp
AttivitàAttività vsvs limitazionilimitazioni dell’attivitàdell’attività
PartecipazionePartecipazione vsvs handicaphandicap
OMS, 2001OMS, 2001
DiversDivers--abilità?abilità?
BisogniBisogni educativi speciali?educativi speciali?BisogniBisogni educativi speciali?educativi speciali?
Bisogni educativi specialiBisogni educativi speciali
CON CON DIAGNOSIDIAGNOSISENZA SENZA DIAGNOSIDIAGNOSI
ICDICD--1010 (ICDIDH(ICDIDH--2) dell’OMS & DSMIV dell’APA2) dell’OMS & DSMIV dell’APA
RITARDO MENTALERITARDO MENTALERITARDO MENTALERITARDO MENTALE
Quantitativo Quantitativo Quantitativo Quantitativo
Ritardo mentale
Funzionamento intellettivo al di sotto della media (70)
Compare prima dei 18 anni
Compromissioni del funzionamento adattivo (autonomieCompromissioni del funzionamento adattivo (autonomie sociali, personali, lavorative …)
Eziologie diverseEziologie diverse …
a. Ritardo Mentale Lieve livello del QI da 50-55 a circa 70a. Ritardo Mentale Lieve livello del QI da 50 55 a circa 70
b. Ritardo Moderato livello del QI da 35-40 a 50-55
Rit d M t l G li ll d l QI d 20 25 35 40c. Ritardo Mentale Grave livello del QI da 20-25 a 35-40
d. Ritardo Mentale Gravissimo livello del QI sotto 20 o 25.
Ritardo mentale LIEVEIl Ritardo Mentale Lieve equivale all’incirca a ciò a cui si faceva riferimento con la categoria educazionale di “educabili”. Questo gruppo costituisce la parte più g g pp p pampia (circa l’85%) dei soggetti affetti da questo disturbo. Come categoria, i soggetti con questo livello di Ritardo Mentale tipicamente sviluppano capacità sociali e comunicative negli anni prescolastici (da 0 a 5 anni di età) hannosociali e comunicative negli anni prescolastici (da 0 a 5 anni di età), hanno una compromissione minima nelle aree senso-motorie, e spesso non sono distinguibili dai bambini senza Ritardo Mentale fino ad un’età più avanzata. Prima dei 20 anni, possono acquisire capacità scolastiche corrispondenti all’incirca alla quinta elementare. Durante l’età adulta, essi di solito acquisiscono capacità sociali e occupazionali adeguate per un livello minimo diacquisiscono capacità sociali e occupazionali adeguate per un livello minimo di autosostentamento, ma possono aver bisogno di appoggio, di guida, e di assistenza, specie quando sono sottoposti a stress sociali o economici inusuali. CCon i sostegni adeguati, i soggetti con Ritardo Mentale Lieve possono di solito vivere con successo nella comunità, o da soli o in ambienti protetti.
Marco e la sua mammaMarco e la sua mamma
Un pomeriggio di fine Gennaio … mi disse che che da qualche mese aveva perso il sonno che non capiva cosa stesse succedendo a suo figlio a scuola. Quando ormai tutti gli altri bambini della sua classe avevano chi più chi meno imparato a leggere lui ancora restava lì davanti alla pagina del libro con ariaimparato a leggere lui ancora restava lì davanti alla pagina del libro con aria smarrita . A volte avvicinava il volto al foglio fino a pochi centimetri dagli occhi tanto che prima di natale su consiglio della maestra era stato portato da un oculista. La visita oculistica però aveva dato esito negativo. Anzi era stato proprio l’oculista a consigliare alla madre sia pure molto cautamente e in maniera non del tutto esplicita di condurre il bambino da uno psicologo. D’altramaniera non del tutto esplicita di condurre il bambino da uno psicologo. D altra parte la maggiore o minore distanza dagli occhi dalla pagina scritta non modificava in alcun modo la prestazione: Marco non leggeva e basta.
…..
Psicopatologia dello sviluppo (Celi, 2002)Psicopatologia dello sviluppo (Celi, 2002)
Ritardo mentale MODERATO“Addestrabili” non dovrebbe essere usato perché implica erroneamente che non possono beneficiare di programmi educazionali. p p gQuesto gruppo costituisce circa il 10% dell’intera popolazione di soggetti con Ritardo Mentale. La maggior parte dei soggetti con questo livello di Ritardo Mentale acquisisce capacità comunicative durante la prima fanciullezzaMentale acquisisce capacità comunicative durante la prima fanciullezza. Con una moderata supervisione, possono provvedere alla cura della propria persona. Possono anche beneficiare dell’addestramento alle attività sociali e lavorative, ma difficilmente progrediscono oltre il livello della seconda elementare nelle materie scolastiche. Possono imparare a spostarsi da soli in luoghi familiari Durante l’adolescenza le loro difficoltà nel riconoscere leluoghi familiari. Durante l adolescenza, le loro difficoltà nel riconoscere le convenzioni sociali possono interferire nelle relazioni con i coetanei. Nell’età adulta, la maggior parte riesce a svolgere lavori non specializzati, o semi-specializzati, sotto supervisione in ambienti di lavoro protetti o normali. Essi si adattano bene alla vita in comunità, di solito in ambienti protetti.
Ritardo mentale GRAVEIl gruppo con Ritardo Mentale Grave costituisce il 3-4% dei soggetti con Ritardo
Mentale Durante la prima fanciullezza essi acquisiscono un livello minimo diMentale. Durante la prima fanciullezza essi acquisiscono un livello minimo di
linguaggio comunicativo, o non lo acquisiscono affatto. Durante il periodo
scolastico possono imparare a parlare e possono apprendere attività p p p p ppelementari di cura della propria persona. Essi traggono un beneficio limitato
dall’insegnamento delle materie prescolastiche, come familiarizzarsi con
l’alfabeto e svolgere semplici operazioni aritmetiche, ma possono acquisire
capacità come l’imparare a riconoscere a vista alcune parole per le necessità elementari. Nell’età adulta, possono essere in grado di svolgere compiti semplici in ambienti altamente protetti. La maggior parte di essi si
adatta bene alla vita in comunità in comunità alloggio o con la propria famiglia aadatta bene alla vita in comunità, in comunità alloggio o con la propria famiglia, a
meno che abbiano un handicap associato che richieda assistenza specializzata
o altre cure.o altre cure.
Ritardo mentale GRAVISSIMO
Il gruppo con Ritardo Mentale Gravissimo costituisce circa un 1-2% dei soggetti
con Ritardo Mentale. La maggior parte dei soggetti con questa diagnosi ha una
condizione neurologica diagnosticata che spiega il Ritardo Mentale. Durante
la prima infanzia, essi mostrano considerevole compromissione del
funzionamento senso-motorio. Uno sviluppo ottimale può verificarsi in un
ambiente altamente specializzato con assistenza e supervisione costanti, e
con una relazione personalizzata con la figura che si occupa di loro. Lo sviluppo
motorio e le capacità di cura della propria persona e di comunicazione
possono migliorare se viene fornito un adeguato addestramento. Alcuni possono
l iti li i i bi ti lt t t ll ti t ttisvolgere compiti semplici in ambienti altamente controllati e protetti.
Test Intelligenza: WISC …gTest di intelligenza standardizzato (scala 100 ± 15). Si divide in 12 subtest:Si divide in 12 subtest:1. Informazioni2. Somiglianze3. Aritmetica4. Vocabolario5. Comprensionep6. Memoria di cifre7. Completamento di figure8 Storie figurate8. Storie figurate9. Disegno con i cubi10. Ricostruzione di oggetti11. Cifrario12. Labirinti
DISTURBO DISTURBO GENERALIZZATO/PERVASIVO GENERALIZZATO/PERVASIVO
DELLO SVILUPPODELLO SVILUPPO
QualitativoQualitativoQualitativoQualitativo
Disturbi pervasivi dello sviluppop pp
Sono caratterizzati da compromissione grave e generalizzata in diverse aree
dello sviluppo: capacità di interazione sociale reciproca, capacità di
comunicazione, o presenza di comportamenti, interessi, e attività stereotipate.
Le compromissioni qualitative che definiscono queste condizioni sono
nettamente anomale rispetto al livello di sviluppo o all’età mentale del soggetto.
a. Autismo
b. Rett
c. Disintegrativo della fanciullezzag
d. Asperger
Autismo Compromissione qualitativa dell’interazione sociale
1. compromissione notevole nell’uso di diversi comportamenti non verbali (per es., d di tt i d l i t t lità) h lsguardo diretto, espressione del viso, posture corporee, e gestualità) che regolano
l’interazione sociale e la comunicazione 2. Può esservi incapacità di sviluppare relazioni coi coetanei adeguate al livello di
il h ò di f d d ll’ tà I tti iù i lisviluppo che può assumere diverse forme a seconda dell’età. I soggetti più piccoli possono avere uno scarso o nullo interesse nel fare amicizia. I soggetti più grandi possono essere interessati all’amicizia ma mancare della comprensione delle convenzioni che regolano l’interazione socialeconvenzioni che regolano l interazione sociale.
3. Può esservi una mancanza di tentativi spontanei di condividere gioie, interessi o obiettivi con altre persone (per es., non mostrare, portare, o richiamare l’attenzione su oggetti che trovano interessanti)oggetti che trovano interessanti)
4. Può essere presente una mancanza di reciprocità sociale o emotiva (per es., non partecipare attivamente a semplici giochi sociali, preferire attività solitarie o coinvolgere altri in attività solo come strumenti o aiutanti “meccanici”) g )
5. Spesso la consapevolezza che il soggetto ha degli altri è notevolmente compromessa. I soggetti con questo disturbo possono essere incuranti degli altri bambini (inclusi i fratelli), possono non avere idea dei bisogni degli altri, o non ( ) g gaccorgersi del malessere di un’altra persona.
Compromissione della comunicazione verbali e non verbali1 Può esservi ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato1. Può esservi ritardo, o totale mancanza, dello sviluppo del linguaggio parlato 2. Nei soggetti che parlano, può esservi notevole compromissione della capacità di
iniziare o di sostenere una conversazione con altri o 3 uso stereotipato o ripetitivo del linguaggio o linguaggio eccentrico3. uso stereotipato o ripetitivo del linguaggio o linguaggio eccentrico 4. Può esservi anche mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei, o di
giochi di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo Quando il linguaggio si sviluppa l’altezza l’intonazione la velocità il ritmo o laQuando il linguaggio si sviluppa, l’altezza, l’intonazione, la velocità, il ritmo, o la
sottolineatura possono essere anomali (per es., il tono di voce può essere monotono o inappropriato per il contesto oppure contenere accentuazioni di tipo interrogativo in frasi affermative) Le strutture grammaticali sono spessointerrogativo in frasi affermative). Le strutture grammaticali sono spesso immature e includono un uso del linguaggio stereotipato e ripetitivo (per es., ripetizione di parole o frasi indipendentemente dal significato; ripetizione di ritornelli o di spot pubblicitari) o linguaggio metaforico (cioè, linguaggio che può essere capito chiaramente solo da coloro che hanno familiarità con lo stile di comunicazione del soggetto). La comprensione del linguaggio è spesso molto ritardata, e l’individuo può essere incapace di capire domande o indicazioni
li i U ’ lt i d ll’ ti ( i l ) d l li i isemplici. Un’alterazione dell’uso pragmatico (sociale) del linguaggio viene spesso evidenziata dalla incapacità di integrare le parole con la gestualità o di capire l’umorismo o gli aspetti non letterali del discorso come l’ironia o i significati implicitiimpliciti.
Modalità di comportamento, interessi, e attività ristretti, ripetitivi, e stereotipati
1. Può esservi dedizione assorbente per uno o più tipi di interessi stereotipati e ristretti che sono anomali o per intensità o per focalizzazioneristretti che sono anomali o per intensità o per focalizzazione
2. Sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici
3 Manierismi motori stereotipati e ripetitivi3. Manierismi motori stereotipati e ripetitivi
4. Persistente eccessivo interesse per parti di oggetti
Mostrano una gamma di interessi ristretta, e sono spesso eccessivamente assorbiti g , pper es., date, numeri di telefono, frequenze di stazioni radio, mettere in fila giocattoli sempre nello stesso numero e nello stesso modo per più e più volte, o mimare ripetitivamente i gesti di un attore della televisione. Possono comportarsi in modo monotonamente eguale e mostrare resistenza o malessere per cambiamenti banali (per es., un bambino piccolo può avere una reazione catastrofica per un piccolo cambiamento nell’ambiente, una risistemazione dei mobili o l’uso di un nuovo set di posate)mobili o l uso di un nuovo set di posate).
Vi è spesso un asservimento ad inutili abitudini o rituali, oppure un’insistenza
irragionevole nel seguire certe routines (per es., prendere ogni giorno
tt t l t t d i l ) I i ti iesattamente la stessa strada per recarsi a scuola). I movimenti corporei
stereotipati riguardano le mani (battere le mani, schioccare le dita), o l’intero
corpo (dondolarsi buttarsi a terra oscillare) Possono essere presenti anomaliecorpo (dondolarsi, buttarsi a terra, oscillare). Possono essere presenti anomalie
della postura (per es., camminare in punta di piedi, movimenti delle mani o
atteggiamenti del corpo bizzarri). Questi soggetti mostrano un persistente, gg p ) gg p ,
eccessivo interesse per parti di oggetti (bottoni, parti del corpo). Possono
essere anche affascinati dai movimenti (per es., ruote dei giocattoli che girano,
aprire e chiudere la porta, un ventilatore elettrico, o altri oggetti che ruotano
rapidamente). Vi può essere intenso attaccamento ad alcuni oggetti inanimati
(per es., un pezzo di spago oppure un elastico).
PrevalenzaIl tasso mediano è di 5 casi su 10.000 con tassi riferiti che variano da 2 a 20 casi su 10.000. Non è chiaro se i tassi più alti riferiti riflettano differenze nella
t d l i i tt t ’ t t f d ll di imetodologia o piuttosto un’aumentata frequenza della condizione.
DecorsoP d fi i i l’ di d l Di t b A ti ti i it i d i 3 i di tà IlPer definizione, l’esordio del Disturbo Autistico si situa prima dei 3 anni di età. Il Disturbo Autistico ha un decorso continuo. Nei bambini in età scolare e nell’adolescenza, sono comuni recuperi di sviluppo in alcune aree (per es., aumentato interesse nel funzionamento sociale quando il bambino raggiunge l’età scolare). Alcuni soggetti si deteriorano sul piano comportamentale durante l’adolescenza mentre altri migliorano Le capacità di linguaggio (per es lal adolescenza, mentre altri migliorano. Le capacità di linguaggio (per es., la presenza di eloquio comunicativo) e il livello intellettivo generale sono i fattori che più fortemente condizionano la prognosi definitiva. Gli studi di follow-up disponibili indicano che solo una piccola percentuale di soggetti con questo disturbo riesce, nell’età adulta, a vivere e a lavorare in modo indipendente. In circa un terzo dei casi, è possibile un certo grado di indipendenza parziale. , p g p p
Disturbo di AspergerDisturbo di Asperger
Compromissione qualitativa dell’interazione socialep q
Modalità di comportamento, interessi e attività ripetitivi e stereotipati
Non vi è un ritardo nello sviluppo del linguaggio (cambia solo la pragmatica)pp g gg ( p g )
Non vi è un ritardo nello sviluppo cognitivo, nello sviluppo della capacità di auto-accudimento e della curiosità per ambiante.
Sindrome di RettLo sviluppo di deficit specifici multipli successivo ad un periodo di funzionamento
normale dopo la nascita. I soggetti hanno un periodo prenatale e perinatale apparentemente normale. Tra i 5 e i 48 mesi di età la crescita del cranio rallenta. ppVi è una perdita di capacità manuali finalistiche già acquisite, con successivo sviluppo di caratteristici movimenti stereotipati delle mani che somigliano al torcersi o lavarsi le mani. L’interesse per l’ambiente sociale diminuisce nei primi
i d l’ di d l di b bb l’i i i lanni dopo l’esordio del disturbo, sebbene l’interazione sociale possa spesso svilupparsi in seguito lungo il decorso. Insorgono problemi nella coordinazione dell’andatura o dei movimenti del tronco. Vi è anche una grave compromissione dello sviluppo della ricezione e dell’espressione del linguaggio con grave ritardo
Disturbo disinegrativo della fanciulezza
dello sviluppo della ricezione e dell espressione del linguaggio, con grave ritardo psicomotorio.
Sviluppo normale nei primi 2 anni … prima dei 10 anni perdita significativa di prestazioni già acquisite con anomalie nelle seguenti aree:
Disturbo disinegrativo della fanciulezza
prestazioni già acquisite con anomalie nelle seguenti aree:Interazione socialeComunicazione /linguaggioAbilità motorie e interessiAbilità motorie e interessi
DSADSADSADSADSADSA
DSM IV - I Disturbi dell’ApprendimentoD D pp mICD 10 - Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche
Di t b d ll L tt (Di t b ifi d ll l tt )Disturbo della Lettura (Disturbo specifico della lettura).
Disturbo del Calcolo (Disturbo specifico delle abilità ( p
aritmetiche).
Disturbo dell’Espressione Scritta (Disturbo specifico
della compitazione).p )
Disturbi misti delle capacità scolastiche.
Disturbo dell’Apprendimento N.A.S. (Altri disturbi
evolutivi delle abilità scolastiche)evolutivi delle abilità scolastiche).
I Disturbi dell’Apprendimento: epidemiologiaI Disturbi dell Apprendimento: epidemiologia
Prevalenza calcolata tra il 5 e il 10 %.
Più frequenti nei maschi che nelle femmine.Più frequenti nei maschi che nelle femmine.
Il Disturbo della Lettura copre circa l’80% deiIl Disturbo della Lettura copre circa l 80% dei
Disturbi dell’ApprendimentoDisturbi dell Apprendimento.
Criteri …. Disturbo della LetturaCriteri …. Disturbo della Lettura
1. Il livello di lettura, misurato con test standardizzati somministrati1. Il livello di lettura, misurato con test standardizzati somministrati
individualmente, è inferiore rispetto a quanto previsto per l’età,
l’intelligenza e l’istruzione.
’ f f ’
Criterio di discrepanza
2. L’anomalia interferisce significativamente con l’apprendimento e le
attività di vita quotidiana che richiedono capacità di lettura.
3. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà vanno al di là di
quelle di solito associate ad esso.Fattore di esclusione
Dislessia Dislessia …
decodifica del testo scritto (analisi visiva,
memorizzazione integrazione visivo uditivo)memorizzazione, integrazione visivo-uditivo)
li i f l i t f l ilinguaggio … fonologia e meta-fonologia
Disturbo dell’espressione scrittap
Disortografia … scrittura strumentale (errori
t fi li i )ortografia e analisi suono …)
Disgrafia se è da solo coordinazione motoriaDisgrafia … se è da solo, coordinazione motoria
Deficit nella competenza testuale … tradurre p
pensiero in espressione scritta (pianifico,
trascrivo, revisiono) … “dire tutto quello che si sa”
Disturbo del calcolo
Discalculia evolutiva processamento deiDiscalculia evolutiva … processamento dei numeri e calcolo
Deficit nella soluzione dei problemi matematici abilità metacognitive… abilità metacognitive
Disagio nell’apprendimento della matematica …
- Timore di sbagliare (si/no)
- “Bisogna essere portati”!
PROVE MTPROVE MT
Brani diversi a seconda dell’età dell’alunno e del momento dell’anno in cui la prova viene somministrata
1 PROVA DI LETTURA:
in cui la prova viene somministrata
1. PROVA DI LETTURA: viene valutata la rapidità e la correttezza nella
lettura di un branolettura di un brano
2. PROVA DI COMPRENSIONE: vengono valutate le risposte corrette date avengono valutate le risposte corrette date a seguito della lettura di un brano
BASSO LIVELLO SCOLASTICO
AMBIENTE SOCIO CULTURALEAMBIENTE SOCIO-CULTURALE
CARATTERISTICHE FAMIGLIARI
QUALITA’ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
CARATTERISTICHE INDIVIDUALI:
MOTIVAZIONE “NON SONO PORTATO PER LA- MOTIVAZIONE … NON SONO PORTATO PER LA
MATEMATICA”
- “TRATTI TEMPERAMENTO” …
DSA : comorbilità e vulnerabilitàDSA : comorbilità e vulnerabilità
Alt i Di t bi di A di tAltri Disturbi di Apprendimento.
Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente.
Disturbi d’Ansia (con rischi di ritiro transitori o prolungati dalla scuola e conseguenti circoli viziosi).
Disturbi dell’umore.
Disturbo Distimico (con rischi di abbandono scolastico).
(P 1999)(Prosser, 1999).
Ada è una bambina di 3° elementare. Legge ancora sillabando, presenta
difficoltà nella scrittura e non riesce ad eseguire un problema aritmetico. È
t t tt t d t t di ti Al t i d i t t d istata sottoposta ad un accertamento diagnostico. Al termine dei test e dei
colloqui di routine le è stato diagnosticato un DSA.
Anna ha la sindorme di Down Fa gli stessi errori di Ada nella lettura nellaAnna ha la sindorme di Down. Fa gli stessi errori di Ada nella lettura, nella
scrittura e nella risoluzione dei problemi artimetici.
Arianna infine è una compagna di classe di Ada Legge correttamente ma èArianna, infine, è una compagna di classe di Ada. Legge correttamente, ma è
molto lenta, il suo quaderno è molto disordinato, è ha difficoltà di
comprensione Le valutazione tramite test a dato esiti negativi Ma i problimicomprensione. Le valutazione tramite test, a dato esiti negativi. Ma i problimi
continuano a sussistere …
Tutte e tre tendono ad avere tempi di attenzione molto ridotti …Tutte e tre tendono ad avere tempi di attenzione molto ridotti …
L scu l c m f tt r di La scuola come fattore di
RISCHIO per i DSA
DISTURBO DELLA DISTURBO DELLA DISTURBO DELLA DISTURBO DELLA COMUNICAZIONECOMUNICAZIONECOMUNICAZIONECOMUNICAZIONE
Disturbi della comunicazione1. Il livello di comunicazione, misurato con test standardizzati somministrati
individualmente, è inferiore rispetto a quanto previsto per l’età, , p q p p ,l’intelligenza e l’istruzione.
2. L’anomalia interferisce significativamente con l’apprendimento e le attività di vita quotidiana che richiedono capacità di lettura.
3. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà vanno al di là di quelle di solito associate ad esso
Dell’espressione del linguaggio
solito associate ad esso.
Misto dell’espressione e della ricezione del linguaggioDella fonazione BalbuzieNas
Dell’espressione del linguaggioLe caratteristiche linguistiche del disturbo variano a seconda della sua gravità e dell’età del bambino. Queste caratteristiche includono un linguaggio limitato sul
p g gg
piano quantitativo, un vocabolario limitato, difficoltà ad imparare nuove parole, errori nel trovare le parole o nel lessico, frasi accorciate, strutture grammaticali semplificate, limitata varietà di strutture grammaticali (per es., forme verbali), li it t i tà d l ti di f i ( i ti i t ti ) i i i dilimitata varietà del tipo di frasi (per es., imperative, interrogative), omissioni di parti importanti delle frasi, uso delle parole in un ordine insolito, e basso livello di sviluppo del linguaggio. Il Disturbo della Espressione del Linguaggio può essere acquisito o di sviluppoIl Disturbo della Espressione del Linguaggio può essere acquisito o di sviluppo. Nel tipo acquisito, la compromissione del linguaggio espressivo si manifesta dopo un periodo di sviluppo normale come conseguenza di una condizione neurologica o di un’altra condizione medica generale (per es encefalite traumaneurologica o di un altra condizione medica generale (per es., encefalite, trauma cranico, irradiazione). Nel tipo di sviluppo, vi è una compromissione della espressione del linguaggio che non è associata ad una lesione neurologica postnatale di origine conosciuta I bambini affetti da questo tipo di disturbopostnatale di origine conosciuta. I bambini affetti da questo tipo di disturbo spesso cominciano a parlare tardi e progrediscono più lentamente del normale attraverso le varie tappe dello sviluppo della espressione del linguaggio.Gran parte dei bambini (tipo sviluppo) migliora in modo sostanziale; in una G a pa e de ba b ( po s uppo) g o a odo sos a a e; u apercentuale più piccola le difficoltà persistono anche nell’età adulta.
MISTO del linguaggio….. Oltre difficoltà di espressione anche, una compromissione nello sviluppo della ricezione del linguaggio (per es., difficoltà nel comprendere parole, frasi, o ti i ti l i di l ) diffi ltà l ll i di ti l i ti i ditipi particolari di parole), difficoltà solo nella comprensione di particolari tipi di parole (per es., termini spaziali) o di frasi (per es., frasi complesse come costruzioni ipotetiche); vi possono essere menomazioni multiple, inclusa )l’incapacità di capire il vocabolario di base o frasi semplici, e deficit in diverse aree dell’elaborazione uditiva
comprendere errori nella produzione, nell’uso, nella rappresentazione, o
Della fonazione p p , , pp ,
nell’organizzazione dei suoni, come sostituzioni di un suono per un altro (uso del /t/ al posto del suono /k/) oppure omissioni di suoni (per es., consonanti finali) o distorsioni di suoni; deficit nella categorizzazione linguistica dei suoni dell’eloquiodistorsioni di suoni; deficit nella categorizzazione linguistica dei suoni dell eloquio (per es., una difficoltà di decidere quali suoni nel linguaggio creano una differenza di significato).
DISTURBI DELLE DISTURBI DELLE DISTURBI DELLE DISTURBI DELLE CAPACITA’ MOTORIECAPACITA’ MOTORIECAPACITA MOTORIECAPACITA MOTORIE
Disturbi delle capacità motoriep1. Il livello di capacità motorie, misurato con test standardizzati somministrati
individualmente, è inferiore rispetto a quanto previsto per l’età, , p q p p ,l’intelligenza e l’istruzione.
2. L’anomalia interferisce significativamente con l’apprendimento e le attività di vita quotidiana che richiedono capacità di lettura.
3. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà vanno al di là di quelle di solito associate ad esso
Disturbo della coordinazione motorie
solito associate ad esso.
…..
DISTURBI DA DEFICIT DISTURBI DA DEFICIT
DELL’DELL’ATTENZIONEATTENZIONE E DA E DA
COMPORTAMENTO DIROMPCOMPORTAMENTO DIROMPENTEENTE
D. Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI)
6 (o più) dei seguenti sintomi che persistano per almeno 6 mesi con un’intensità che provoca disadattamento e che contrasta con il livello di sviluppo: p ppDisattenzione (a) spesso fallisce nel prestare attenzione ai dettagli o compie errori di inattenzione nei compiti a scuola nel lavoro o in altre attività; (b) spesso hainattenzione nei compiti a scuola, nel lavoro o in altre attività; (b) spesso ha difficoltà nel sostenere l’attenzione nei compiti o in attività di gioco;(c) spesso sembra non ascoltare quando gli si parla direttamente; (d) spesso non segue completamente le istruzioni e incontra difficoltà nel terminare i compiti di scuola, lavori domestici o mansioni nel lavoro (non dovute a comportamento oppositivo o a difficoltà di comprensione); (e) spesso ha difficoltà ad organizzare compiti oa difficoltà di comprensione); (e) spesso ha difficoltà ad organizzare compiti o attività varie; (f) spesso evita, prova avversione o è riluttante ad impegnarsi in compiti che richiedono sforzo mentale sostenuto (es. compiti a casa o a scuola); ( ) d t i l i iti lt tti ità ( i tt li(g) spesso perde materiale necessario per compiti o altre attività (es. giocattoli, compiti assegnati, matite, libri, ecc.); (h) spesso è facilmente distratto da stimoli esterni; (i) spesso è sbadato nelle attività quotidiane.
Iperattività( ) l i i i di i it ll i l (b) i l i(a) spesso muove le mani o i piedi o si agita nella seggiola; (b) spesso si alza in classe o in altre situazioni dove ci si aspetta che rimanga seduto; (c) spesso corre in giro o si arrampica eccessivamente in situazioni in cui non è appropriato (in adolescenti e adulti può essere limitato ad una sensazione soggettiva di irrequietezza); (d) spesso ha difficoltà a giocare o ad impegnarsi in attività tranquille in modo quieto; (e) è continuamente “in marcia” o agisce come se fossetranquille in modo quieto; (e) è continuamente in marcia o agisce come se fosse “spinto da un motorino”; (f) spesso parla eccessivamente;
Impulsività (g) spesso “spara” delle risposte prima che venga completata la domanda; (h) spesso ha difficoltà ad aspettare il proprio turno; (i) spesso interrompe o si comporta in modo invadente verso gli altri (es irrompe nei giochi o nellecomporta in modo invadente verso gli altri (es. irrompe nei giochi o nelle conversazioni degli altri).
B. I sintomi iperattivi-impulsivi o di disattenzione che causano le difficoltà devono essere presenti prima dei 7 anni. C I problemi causati dai sintomi devono manifestarsi in almeno due contesti (esC. I problemi causati dai sintomi devono manifestarsi in almeno due contesti (es. a scuola [o al lavoro] e a casa).
Sintomi che coesistono e sintomo che possono essere confusi per …
Ci sono Ci sono patologie che possono da un lato patologie che possono da un lato simularesimularel’ADHD (diagnosi differenziale)l’ADHD (diagnosi differenziale)
Ci sono patologie che possono essere associateCi sono patologie che possono essere associateCi sono patologie che possono essere associate Ci sono patologie che possono essere associate
all’ADHD (comorbidità)all’ADHD (comorbidità)
Sca
SDAI (Cornoldi e Marzocchi) Scuola……………………………………………… Comune……………………………………………………………………… Classe……………………………………………… Nome (o sigla)………………………………………………………… L’insegnante deve valutare, per ciascuno dei comportamenti elencati qui sotto, la frequenza con cui essi compaiono Dovrà usare i seguenti valori:
ale di va
frequenza con cui essi compaiono. Dovrà usare i seguenti valori: 0, se il bambino 1, se il bambino 2, se il bambino lo 3, se il bambino lo non presenta mai lo presenta presenta abbastanza presenta molto quel comportamento qualche volta spesso spesso alutazio Si raccomanda di procedere con ordine e di rispondere per tutti i comportamenti, anche se per alcuni casi ci si sente molto incerti. 1. Incontra difficoltà a dirigere l’attenzione sui
dettagli o compie errori di negligenza 0 1 2 3 2 Spesso si agita con le mani o i piedi o si
one: SD
2. Spesso si agita con le mani o i piedi o si dimena sulla seggiola 0 1 2 3 3. Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione
nei compiti o giochi in cui è impegnato 0 1 2 3 4. Non riesce a stare seduto 0 1 2 3 5. Quando gli si parla sembra non ascoltare 0 1 2 3 6. Esperimenta una irrequietudine interna,
DAI, SD
corre e si arrampica dappertutto 0 1 2 3 7. Pur avendo capito le istruzioni e non
avendo intenzioni ostili, non segue le istruzioni o fatica a portarle a compimento 0 1 2 3
8. Incontra difficoltà a impegnarsi in giochi o in attività tranquille 0 1 2 3
9 Incontra difficoltà ad organizzarsi nei compiti
DAG, S
9. Incontra difficoltà ad organizzarsi nei compiti e nelle sue attività 0 1 2 3
10. E’ in movimento continuo come se avesse dentro un motorino che non si ferma 0 1 2 3
11. Evita o è poco disposto a impegnarsi in attività che richiedono uno sforzo continuato 0 1 2 3
12. Parla eccessivamente 0 1 2 3 DAB
13. Perde oggetti necessari per le attività che deve svolgere 0 1 2 3
14. Risponde precipitosamente prima ancora che la domanda sia stata formulata 0 1 2 3
15. Viene distratto facilmente da stimoli esterni 0 1 2 3 16. Incontra difficoltà ad aspettare il suo turno 0 1 2 3 17 Tende a dimenticarsi di fare le cose 0 1 2 3 17. Tende a dimenticarsi di fare le cose 0 1 2 3 18. Spesso interrompe o si comporta in modo invadente con altri impegnati in un gioco o in una conversazione 0 1 2 3
Test attenzione e impulsività p
Qualche riflessione …
“Non so come sarei e chi sarei senza ADHD. Non dipende solo dalla storiapassata. Le cose che amo o che odio sarebbero diverse. Così quello che so oche non so fare. So solo che sono felice quando c’è un po’ di movimento.Quando i miei occhi, le mie gambe, la mia bocca hanno qualcosa da fare. Cheper me non è mai abbastanza Che sto sospesa nel tempo come un bambinoper me non è mai abbastanza. Che sto sospesa nel tempo come un bambino.Tutto questo è l’ADHD e io sono questo. Anche le mie frustrazioni, le mieidiosincrasie, le mie inclinazioni, la mia disperazione, i miei ricordi. Tutto deveessere colorato e accecante. Amo l’autostrada. Odio andare in treno.Devo mettere in moto qualcosa, questo è l’ADHD e questa sono io. Ho soloquesta vita Non posso cambiare granché Solo la mia consapevolezza e inquesta vita. Non posso cambiare granché. Solo la mia consapevolezza e inogni modo la speranza di non mettermi più i bastoni fra le ruote da sola e dinon pestare più i piedi agli altri, di dire quel che voglio dire e non semprequello che sul momento mi viene in mente.”
Neuhaus C (2004) Gli adolescenti iperattivi e i loro problemiNeuhaus C. (2004) Gli adolescenti iperattivi e i loro problemi
“Il più grande dei miei figli ha 15 anni e da poco gli è stato diagnosticato il
“di t b d ll’ tt i li i l i ità” i tti ità“disturbo dell’attenzione con lieve impulsività”, ma senza iperattività,
associato ad uno stato ansioso. […] Lui che disegnava sempre e ovunque e
siccome non riusciva a correre o scattare come i compagni lo consolavamosiccome non riusciva a correre o scattare, come i compagni, lo consolavamo
apprezzandolo come artista. Poi, invece, sognava in un suo tema di
scoprire le “pillole energetiche” che lo avrebbero fatto sentirescoprire le pillole energetiche che lo avrebbero fatto sentire
finalmente uguale agli altri.”
Lettera di una mamma, tratta da D’Errico, Aiello (2002) Vorrei scappare in
un deserto e gridareun deserto e gridare
Un bambino ADHD non è questione di tempo, di età e “tutto passerà”, ma
il problema è che questi atomi di comportamento vanno a formare molecole diil problema è che questi atomi di comportamento vanno a formare molecole di
vita giornaliera e queste molecole giornaliere più grandi composti di esistenza
sociale settimanale e mensile e questi composti sociali strutture e passi disociale settimanale e mensile e questi composti sociali strutture e passi di
una vita da giocare su più anni. Il risultato è che l’ADHD non è l’iperattività o
la distraibilità del momento o l’incapacità a svolgere il lavoro da farela distraibilità del momento o l incapacità a svolgere il lavoro da fare
quotidianamente, ma un relativo scadimento nel modo in cui il
comportamento si organizza e si dirige verso il futuro della vita ”comportamento si organizza e si dirige verso il futuro della vita.
B kl R A (1995) T ki Ch f ADHD Th l t th it tiBarkley, R.A. (1995) Taking Charge of ADHD - The complete, authoritative
guide for parents
Disturbo Oppositivo- Provocatorio.. È una modalità ricorrente di comportamento negativistico, provocatorio, disobbediente, ed ostile nei confronti delle figure dotate di autorità che persiste per almeno 6 mesi ed è caratterizzato da frequente insorgenza di almeno uno deiper almeno 6 mesi ed è caratterizzato da frequente insorgenza di almeno uno dei seguenti comportamenti: perdita di controllo, litigi con gli adulti, opposizione attiva o rifiuto di rispettare richieste o regole degli adulti, azioni deliberate che danno fastidio agli altri, accusare gli altri dei propri sbagli o del proprio cattivo comportamento , essere suscettibile o facilmente infastidito dagli altri, essere collerico e risentirsi, o essere dispettoso o vendicativo.
Disturbo della condottaè una modalità di comportamento ripetitiva e persistente in cui i diritti
co e co e se t s , o esse e d spettoso o e d cat o
.. è una modalità di comportamento ripetitiva e persistente in cui i diritti fondamentali degli altri oppure le norme o le regole della società appropriate per l’età adulta vengono violate. Questi comportamenti si inseriscono in quattro gruppi fondamentali: condotta aggressiva che causa o minaccia danni fisici ad altre persone o ad animali, condotta non aggressiva che causa perdita o danneggiamento della proprietà, frode o furto e gravi violazioni di regole.danneggiamento della proprietà, frode o furto e gravi violazioni di regole.
… L’aggressività è appresa… L’aggressività è appresa… L aggressività è appresa… L aggressività è appresa
OSTILE• OSTILE
• STRUMENTALE
• REATTIVA
• LUDICA
… BULLISMO… BULLISMO… BULLISMO… BULLISMO
INTENZIONALITA’• INTENZIONALITA’
• RIPETITIVITA’
• ASIMETTRIA (fisica, psicologica, sociale)
• ASSENZA DI PROVOCAZIONE
Caravita S., “L’alunno prepotente”Caravita S., L alunno prepotente
Un fenomeno Un fenomeno sommersosommerso … e … e relazionalerelazionale
•• BULLO: prevaricatore BULLO: prevaricatore
•• VITTIMA: oggetto di prevaricazioneVITTIMA: oggetto di prevaricazione
•• GREGARI: aiutanti attivi del bulloGREGARI: aiutanti attivi del bullo
•• SOSTENITORI passiviSOSTENITORI passivi•• SOSTENITORI passiviSOSTENITORI passivi
•• DIFENSORI : sostenitori della vittimaDIFENSORI : sostenitori della vittima
•• ESTERNI: ESTERNI: me ne lavo le mani …me ne lavo le mani …
BULLISMO?BULLISMO?
•• BULLO VITTIMABULLO VITTIMA
Sotto la coltre del silenzio … cosa c’è?Sotto la coltre del silenzio … cosa c’è?
• AMBIENTE SOCIALE: relazioni in famiglia, in classe
• BAMBINO … bullo o vittima o bullo-vittima
1. COGNITIVE: stile attributivo, segnali sociali ambigui
2. EMOTIVE: autostima, empatia, ansia, teoria della mente
3 COMPORTAMENTI: abilità sociali (prosociali!)3. COMPORTAMENTI: abilità sociali (prosociali!)
Cause in relazione Cause in relazione …
Questionari per valutare clima di classeQuestionari per valutare clima di classeQ pQ p
SOCIOGRAMMA
NOMINA TRA PARI
Compilato da Chiara Elisa
QUASI MAI A VOLTE (1) MOLTOQUASI MAI (0)
A VOLTE (1) MOLTO SPESSO (2)
È gentile con i compagni e gli i ti
xinsegnanti
Altri bambini non vogliono parlare con lui e raccontano storie sul suo conto (V)
x
conto (V)
Inizia zuffe con altri ragazzi (B) x
Presta facilmente ai compagni i suoi xPresta facilmente ai compagni i suoi oggetti
x
Altri bambini a scuola lo picchiano, sono cattivi con lui, lo offendono (V)
x, ( )
Si rivolge ai compagni offendendoli o prendendoli in giro (B)
x
Non rivolge la parola a qualcuno e/o o o ge a pa o a a qua cu o e/osi rifiuta di stare in sua compagnia (B)
DISTURBO DISTURBO
DELL’UMORE E DELL’ANSIADELL’UMORE E DELL’ANSIADELL UMORE E DELL ANSIADELL UMORE E DELL ANSIA
DISTURBI DELL’UMORE
Distimia, Depressione, Bipolare, Ciclotimico ...
Come adulto ma ma … nei bambini prevale: nei bambini prevale:
i it bilità• irritabilità,
• lamentele somatiche
• ritiro sociale
DISTURBI DELL’ANSIA
attacchi di panico: intesa paura/disagio; improvviso, assenza di stimoli scatenantiassenza di stimoli scatenanti
fobia specifica: stimolo scatenante, paura intensa “irragionevole” (evitamento e ansia anticipatoria)irragionevole (evitamento e ansia anticipatoria)
fobiafobia socialesociale: stimoli sono situazioni sociali e prestazionali, di giudizio (scuola!)(scuola!)di giudizio (scuola!)(scuola!)
ansia generalizzata;
ansia da separazione;
Disturbo Ossessivo Compulsivo;
post-traumatico da stress ;
NASNASNASNAS
… … SENZASENZA DIAGNOSI SPECIFICADIAGNOSI SPECIFICA… … SENZASENZA DIAGNOSI SPECIFICADIAGNOSI SPECIFICA
DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTODIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO- DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTODIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO
… ritmo più lento (“poco intelligente”)(“poco intelligente”) ; svantaggio socio-culturale; secondario
ad altre difficoltà …
- PROBLEMI DI COMPORTAMENTOPROBLEMI DI COMPORTAMENTO
… iperattivoiperattivo; irrequieto; distratto; aggressivo; bullettobulletto; oppositivo; asociale ….
DISAGIO EMOZIONALE- DISAGIO EMOZIONALE
… ansioso; irritabile; “ha sempre il mal di pancia” …
DISTURBI ESTERNALIZZATI (Ipocontrollo)DISTURBI ESTERNALIZZATI (Ipocontrollo)
P t h i bi i li bbi l d i bi i
DISTURBI ESTERNALIZZATI (Ipocontrollo)DISTURBI ESTERNALIZZATI (Ipocontrollo)
• Pretesa che i bisogni personali abbiano la precedenza sui bisogni
degli altri - prevaricazione
• Ricorso all’aggressività per ottenere ciò che si vuole
• Oppositività e trasgressione di norme sociali e legaliOppositività e trasgressione di norme sociali e legali
• Irrequietezza, iperattività …
Di Pietro M., E. Bassi, G. Filoramo, “L’alunno iperattivo in classe”
Di Pietro M., Dacomo M., “Fanno i bulli, ce l’hanno con me”
DISTURBI INTERNALIZZATI (Ipercontrollo)DISTURBI INTERNALIZZATI (Ipercontrollo)DISTURBI INTERNALIZZATI (Ipercontrollo)DISTURBI INTERNALIZZATI (Ipercontrollo)
• Isolamento sociale e incapacità di provare piacere nei rapporti interpersonali
• Tendenza a somatizzare
• Passività e sottomissione nei confronti degli altri
• Talvolta sviluppo di comportamenti particolari e bizzarri
Si bb li lb i di P i l Si bb li lb i di P i l Si possono abbattere gli alberi, diceva Pericle, e Si possono abbattere gli alberi, diceva Pericle, e questi ricresceranno. Ma se abbattiamo gli questi ricresceranno. Ma se abbattiamo gli questi ricresceranno. Ma se abbattiamo gli questi ricresceranno. Ma se abbattiamo gli uomini non riusciremo a farli ricrescere tanto uomini non riusciremo a farli ricrescere tanto facilmente …facilmente …
M i i 1997M i i 1997Meazzini, 1997Meazzini, 1997