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Pubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell ... · convergono dai tessuti e dagli organi periferici al cuore. Le vene raccolgono il sangue dopo che ha ceduto l’ossigeno

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Pubblica Assistenza ValnureVia F. Parri 10 Ponte dell'Olio (PC)

Tel.0523-877988 www.pubblicavalnure.it

2Pubblica Assistenza Valnure

Il sistema circolatorio è formato da tre parti distinte:

Una parte fluida, il sangue, che funge da mezzo di trasporto

Una rete di canali, i vasi sanguigni, per distribuire il sangue nei vari punti del corpo

Una pompa, il cuore, per tenerlo in movimento.

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Alcune delle funzioni più importanti sono:

Il trasporto di ossigeno dai polmoni ai tessuti e di anidride carbonica dai tessuti ai polmoniLa distribuzione dei prodotti della digestione a tutte le cellule dell’organismoIl trasporto di rifiuti e prodotti tossici al fegato per la disintossicazione ed ai reni per l’escrezioneLa distribuzione degli ormoni dagli organi che li secernono ai tessuti sui quali agisconoLa regolazione della temperatura corporea, in parte ottenuta adeguando il flusso sanguignoIl controllo delle perdite di sangue ottenuto tramite il meccanismo della coagulazioneLa difesa contro batteri e virus, grazie all’azione di anticorpi e globuli bianchi presenti nel sangue

4Pubblica Assistenza Valnure

Il cuore è l’organo principale dell’apparato circolatorio.

Definizione: Per apparato cardiocircolatorio si intende un

sistema composto da una pompa, il cuore, e da condotti, i vasi sanguigni (arterie, vene, capillari e linfatici) distribuiti in ogni parte del corpo umano.

La circolazione sanguigna ci consente di portare a ciascuna cellula del nostro organismo l’ossigeno e le sostanze nutritive: aminoacidi, zuccheri e grassi.

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Il Cuore

•Il cuore è un organo muscolare cavo, suddiviso in 4 cavità, di forma ovalare, della grandezza di un pugno di un individuo.• Esso è situato nel torace, più esattamente nel mediastino, cioè in quella parte di cavità toracica che si trova tra i polmoni.•E’ ricoperto da uno speciale involucro inestensibile chiamato pericardio nella sua parte esterna•Nella parte interna invece, è rivestito dall’endocardio•La parte muscolare del cuore, che è anche quella maggiormente rappresentativa si definisce comunemente miocardio.•Attraverso la ritmica contrazione di questo muscolo, e attraverso un sofisticato sistema di valvole, esso assicura la progressione del sangue nel circuito polmonare, detto anche piccolo circolo, e nel circolo sistemico detto anche grande circolo

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Il Cuore

7Pubblica Assistenza Valnure

Il Cuore

Arterie coronarie

8Pubblica Assistenza Valnure

Piccolo e grande circolo

La piccola circolazione è quella che avviene nelle parti destre del cuore. Dalle vene cave, inferiore e superiore, il sangue viene raccolto da tutto l’organismo e convogliato all’interno dell’atrio destro; da qui attraverso la valvola tricuspide, il sangue passa nel ventricolo destro, dove viene successivamente pompato all’interno dei polmoni per essere ossigenato attraverso le arterie polmonari; dai polmoni viene raccolto dalle venepolmonari all’interno dell’atrio sinistro e qui, attraverso la valvola mitrale passa nel ventricolo sinistro; dal ventricolo sinistro attraverso l’aorta il sangue ossigenato si diffonde a tutto l’organismo entrando nella cosiddetta circolazione sistemica (grande circolo).

9Pubblica Assistenza Valnure

Principali arterie e vene

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VALVOLE CARDIACHE

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VALVOLE CARDIACHE

Apertura delle valvole

12Pubblica Assistenza Valnure

VALVOLE CARDIACHE

Sistole cardiaca

13Pubblica Assistenza Valnure

VALVOLE CARDIACHE

Diastole cardiaca

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VALVOLE CARDIACHE

Sistole e Diastole cardiaca

15Pubblica Assistenza Valnure

Il Sistema di Conduzione

Diastole cardiaca

SA = nodo seno-atrialeAD = atrio destro

V = nodo atrio-ventricolareHis = fascio di His

VD = ventricolo destroVS = ventricolo sinistro

AS = atrio sinistro

Eccitazione del cuore e fasi corrispondenti ECGrafiche

16Pubblica Assistenza Valnure

Il Sistema di Conduzione

Altra rappresentazione del Sistema di Conduzione

17Pubblica Assistenza Valnure

Frequenza e Ritmo

La frequenza è il numero di battiti per minuto

Il ritmo è la cadenza dei battiti

18Pubblica Assistenza Valnure

Ritmo

Esempio di ritmo regolare e irregolare

19Pubblica Assistenza Valnure

IL SANGUE

Il sangue è un tessuto fluido attraverso il quale si realizza il trasporto di sostanze nutritive, gas,

ormoni e prodotti di rifiuto. Inoltre, esso trasporta cellule specializzate che difendono i

tessuti periferici da infezioni e malattie. Queste funzioni sono essenzialmente essenziali in

quanto un’area assolutamente priva di circolazione può morire nel giro di pochi minuti.

20Pubblica Assistenza Valnure

Il sangue nell’organismo ha le seguenti funzioni :

Trasporta gas disciolti portando ossigeno dai polmoni ai tessuti e anidride carbonica dai tessuti ai polmoni

Distribuisce le sostanze nutritive assorbite dal tubo digerente o rilasciate dai depositi del tessuto adiposo o dal fegato

Trasporta i prodotti del catabolismo dai tessuti periferici ai siti di eliminazione come i reni

Consegna enzimi ed ormoni a specifici tessuti bersaglio Regola il pH e la composizione elettrolitica dei liquidi interstiziali in ogni parte

del corpo Riduce le perdite dei liquidi attraverso i vasi danneggiati. Le reazioni di

coagulazione bloccano le interruzioni nelle pareti vascolari prevenendo modificazioni nel volume del sangue che possono intaccare seriamente la funzione cardiovascolare

Difende il corpo dalle tossine e dagli agenti patogeni: infatti trasporta globuli bianchi, cellule specializzate che migrano nei tessuti periferici per “combattere” infezioni o rimuovere detriti e apporta anticorpi, proteine speciali che attaccano microrganismi o agenti estranei. Il sangue, inoltre, riceve tossine, prodotte da infezioni, danni fisici o attività metaboliche e le consegna al fegato o ai reni dove possono venire inattivate o espulse

Aiuta a regolare la temperatura del corpo assorbendo o ridistribuendo calore. Il sangue, quasi il 50%, è fatto di acqua che ha una capacità straordinariamente elevata di trattenere calore

21Pubblica Assistenza Valnure

Componenti del sangue L’organismo umano contiene

circa 5-6 litri di sangue, equivalenti a circa l’8% del peso corporeo

Una parte liquida, il plasma, che costituisce il 55-60% del volume del sangue

Una serie di cellule specializzate (gli elementi figurati), presenti in sospensione nel plasma (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine). Mediamente questi elementi corpuscolatirappresentano il 40-45% del volume totale del sangue.

22Pubblica Assistenza Valnure

Il sangue

Uscito dal cuore, il sangue, percorre una serie di vasi: nell’ordine, arterie, arteriole, capillari, venule e vene, per tornare poi al cuore. Le arterie e le vene formano un sistema di distribuzione interna a cui il cuore fornisce la propulsione necessaria.

Sia il circolo polmonare, sia quello sistemico, partono dal cuore, attraverso tronchi arteriosi di grosso calibro in cui passa il sangue attraverso le valvole semilunari. I vasi collegati a questi tronchi si ramificano ripetutamente. Man mano che procede la ramificazione le dimensioni delle arterie si riducono gradualmente fino a che esse diventano arteriole.

Le arteriole sono i più piccoli vasi del sistema arterioso, e attraverso essi il sangue entra nella rete capillare dei vari tessuti. Il sangue che defluisce dalla rete capillare, entra dapprima nelle venule, che sono i più piccoli vasi del sistema venoso. Successivamente questi sottili vasi si uniscono a quelli vicini per formare piccole vene, quindi il sangue passa attraverso le vene di medio e di grosso calibro prima di raggiungere le vene cave (nel circolo sistemico) o le vene polmonari (nel circolo polmonare).

23Pubblica Assistenza Valnure

Arterie e Vene I vasi sanguigni che dal cuore si diramano verso la periferia sono le

arterie

Le arterie, che hanno un diametro massimo di 25-30 mm, allontanandosi dal cuore si ramificano e diventano sempre più piccole, fino a diventare delle arteriole, il cui diametro medio è di 0,2 mm. Le arteriole si continuano in vasi più sottili detti capillari arteriosi, che hanno un diametro piccolissimo, 7-30 micron (1 micron corrisponde ad un millesimo di millimetro). I capillari arteriosi sboccano nei capillari venosi e quindi nelle vene. Le vene hanno un percorso opposto alle arterie, infatti convergono dai tessuti e dagli organi periferici al cuore. Le vene raccolgono il sangue dopo che ha ceduto l’ossigeno e le sostanze nutritive alle cellule e dopo che ha raccolto le sostanze ed i gas di rifiuto dai tessuti.

Il tronco da cui derivano tutte le arterie della grande circolazione è l’aorta. L’aorta origina dal ventricolo sinistro, discende addossata alla colonna vertebrale, percorrendo prima la cavità toracica poi la cavità addominale.

24Pubblica Assistenza Valnure

Arterie Nel viaggiare dal cuore ai capillari periferici, il sangue attraversa le arterie

(elastiche), le arterie (muscolari) e le arteriole.

Le arterie elastiche sono grassi vasi di diametro superiore a 2,5 cm, possono tollerare la notevole pressione prodotta ogni volta che si verifica la sistole ventricolare ed il sangue lascia il cuore. Durante la diastole ventricolare la pressione ematica all’interno del sistema arterioso cade, e le fibre elastiche ritornano alle loro dimensioni originali, mentre, quando le pressioni salgono improvvisamente, esse si stirano. La loro espansione attutisce l’improvviso innalzamento pressorio durante la sistole ventricolare e la loro contrazione rallenta la riduzione della pressione durante la diastole ventricolare

Le arterie di medio calibro, chiamate anche arterie muscolari o di distribuzione, distribuiscono appunto il sangue agli organi periferici. Una tipica arteria muscolare ha un diametro di 0,4 cm.

Le arteriole sono più piccole delle arterie di medio calibro. Un particolare rivestimento le rende capaci di modificare il proprio diametro, modificando la pressione sanguigna e la quantità di sangue che affluisce nel suo territorio di competenza. Queste variazioni si verificano in seguito a stimoli locali, automatici ed endocrini.

25Pubblica Assistenza Valnure

Arterie

26Pubblica Assistenza Valnure

I Capillari

I capillari sono i soli vasi sanguigni le cui pareti permettono scambi tra il sangue e il circostante tessuto. Poiché le pareti dei capillari sono particolarmente sottili, le distanze di diffusione sono piccole e lo scambio può avvenire rapidamente. Inoltre, il flusso ematico nei capillari è relativamente lento, concedendo un tempo sufficiente per la diffusione o il trasporto attivo dei materiali attraverso le loro pareti.

27Pubblica Assistenza Valnure

I Capillari

28Pubblica Assistenza Valnure

Il Sistema Venoso

La struttura microscopica delle vene è simile a quella stratificata della parete arteriosa.

Il sistema venoso ha inizio con i capillari venosi e con le venule situate al termine del letto capillare. A causa del loro ampio lume e della loro parete sottile, le vene possonoimmagazzinare anche grosse quantità di sangue.

Queste ultime in caso di grossa perdita di liquidi dal sistema cardio-circolatorio (per emorragia o per eccessiva sudorazione), dispongono di acqua di riserva in modo che il circolo arterioso, cioè quello ad alta pressione, non subisca immediatamente una caduta pressoria.

29Pubblica Assistenza Valnure

Il Sistema Arterioso Venoso

30Pubblica Assistenza Valnure

Principali arterie e vene

31Pubblica Assistenza Valnure

Principali arterie e vene

32Pubblica Assistenza Valnure

Il Sistema linfatico

33Pubblica Assistenza Valnure

La Pressione Arteriosa

La pressione arteriosa che si misura è la pressione esistente nel complesso del sistema circolatorio.

La pressione arteriosa massima corrisponde alla fase sistolica , la pressione minima corrisponde alla fase diastolica.

Si può cogliere l’importanza di mantenere una pressione arteriosa adeguata se si pensa che un calo di pressione improvviso provoca in un individuo una perdita di coscienza.

La pressione arteriosa ha il compito di assicurare la circolazione del sangue e, inseguito ad una riduzione importante, non arriva più sangue al cervello; ecco perché si ha la perdita di coscienza, che in condizioni estreme può portare al collasso del sistema cardiocircolatorio e a morte.

A titolo di esempio, una persona adulta in buono stato di salute, il range pressorio standard, può essere indicato in 120 mmHgper il valore sistolica, e 80 mmHg per quello diastolico.

Pressione Pressione

Sistolica

mmHg

patologica

Pressione

Diastolica

mmHg

patologica

Adulto > 180

< 90

>110

< 60

Bambino

1-5 anni

>120

< 70

>75

< 50

Bambino

5-12 anni

>150

< 90

>85

<60

34Pubblica Assistenza Valnure

Il Dolore Toracico

Il dolore toracico è un sintomo di esordio di molte malattie a rapida evoluzione, a volte fulminea, responsabile nella stragrande maggioranza dei casi della morte improvvisa, e per questo motivo non deve mai essere sottovalutato, anche se apparentemente banale, in quanto da un momento all’altro può sfociare in un arresto cardiaco.

Le cause del dolore toracico sono diverse e perciò verranno solo accennate in quanto non è di vostra competenza fare una diagnosi, ma è fondamentale una corretta valutazione e rilevazione dei segni e sintomi proprio per prevenire le complicanze sopra accennate.

35Pubblica Assistenza Valnure

Cause di Dolore Toracico

Cause Cardiache Angina Infarto miocardico Prolasso mitralico Pericardite acuta Dissecazione aortica Assunzione di cocaina

Cause non cardiache

Pneumotorace

Pleurite

Embolia polmonare

Gastrite, Ulcera duodenale, Esofagite

Nevralgie intercostali, mialgie

Stati ansioso-depressivi

36Pubblica Assistenza Valnure

… Un’anamnesi corretta quindi …

Il paziente con dolore toracico deve essere considerato sempre comunque a rischio e perciò va fatta un’anamnesi accurata riguardo l’esordio del dolore, quando è comparso, se è stato graduale o improvviso, se è comparso durante l’attività fisica o a riposo, se dopo i pasti, se in seguito all’esposizione al freddo o in seguito al cambio di posizione.

Altrettanto importante è rilevare il tipo di dolore che può essere: acuto, oppressivo, come una pugnalata o come un senso di peso; esteso a tutto il torace o solo ad un emitorace, anteriore, posteriore o entrambi, ed eventualmente se irradiato verso il collo, la mandibola, le braccia, l’addome e il dorso.

37Pubblica Assistenza Valnure

Angina Pectoris

L’angina pectoris provoca un dolore costrittivo al torace che insorge di solito dopo uno sforzo fisico o uno stress emozionale ed ha solitamente una durata non superiore a 3-5 minuti. E’ un dolore che regredisce con il riposo e che solitamente il paziente riconosce. Per tale motivo nella maggior parte dei casi il paziente stesso, prima del vostro arrivo avrà già assunto la sua terapia.

TRATTAMENTO DELL’ANGINA PECTORIS:

Eseguire l’ABC Monitorare continuamente i

parametri vitali Non far eseguire nessun

movimento al paziente Anamnesi del paziente Somministrare O2 in

maschera (4-5 l/m) Allertamento del 118 Rassicurare il paziente Trasportare il paziente in

posizione semi-seduta Tenere a portata di mano

tutto il materiale per eseguire un’eventuale RCP

38Pubblica Assistenza Valnure

Infarto Miocardico Acuto (IMA)L’infarto miocardico acuto è la necrosi (morte cellulare) di una

parte del muscolo cardiaco, causata dalla mancanza di ossigeno. Il paziente con IMA presenta un dolore costrittivo irradiato agli arti

superiori e al collo.

Altri segni che possono presentarsi: Sudorazione profusa Cianosi periferica Pallore cutaneo Dispnea Nausea e vomito Ipotensione Tachicardia Aritmia

TRATTAMENTO DELL’IMA:

Eseguire ABC Monitorare i parametri vitali Attivare il 118 Non fare eseguire nessun

movimento al paziente Somministrare O2 in maschera

ad alti flussi (5-6 l/m) Rassicurare il paziente Preparare materiale per una

eventuale RCP Trasportare il paziente in

posizione semi-seduta Controllo continuo dei parametri

vitali

39Pubblica Assistenza Valnure

Edema Polmonare Acuto (EPA)

L’edema polmonare acuto rappresenta uno dei quadri più drammatici dello scompenso cardiaco in cui il cuore non è più in grado di assicurare un apporto adeguato di ossigeno ai tessuti a causa di una trasudazione dei liquidi negli alveoli polmonari con conseguente grave insufficienza respiratoria.

Colpisce più spesso le persone anziane con pregressa cardiopatia ischemica o ipertensiva ed ha frequentemente una brusca insorgenza (prevalentemente notturna) ed una rapida evoluzione fatale se non si instaura immediata terapia

Il paziente con EPA si presenta: Dispnoico con fame d’aria Molto ansioso ed agitato Tachipnoico (FR > 20 ar /m) Tachicardico (FC > 100 b/m) La pressione arteriosa può

essere normale, ma nella maggiori parte dei casi è aumentata

N.B. : Esiste anche l’EPA “a bassa portata” in cui la pressione arteriosa è molto diminuita ed è di solito associato ad una prognosi più infausta.

40Pubblica Assistenza Valnure

Edema Polmonare Acuto (EPA)

Vi sono alcuni segni della gravità dell’EPA quali:

L’espettorazione di schiuma rosa dalla bocca

La cianosi

Il polso radiale non rilevabile

La pressione arteriosa diminuita

Turbe dello stato di coscienza di gravità proporzionale al debito di O2 che il cervello accumula

Percezione del gorgoglio nella fase respiratoria

41Pubblica Assistenza Valnure

Edema Polmonare Acuto (EPA)

Trattamento dell’edema polmonare acuto :

Eseguire l’ABC Monitorare i parametri vitali Attivare il 118 Somministrare O2 ad elevati flussi (maschera con reservoir a

10-12 l/m) Non far eseguire nessun movimento al paziente Rassicurare il paziente Preparare materiale per RCP Trasportare il paziente semi-seduto o addirittura seduto con

le gambe declivi: questa postura aumenta il volume polmonare, diminuisce il lavoro respiratorio e riduce il ritorno venoso al cuore

Controllo continuo dei parametri vitali

42Pubblica Assistenza Valnure

Lo Shock

Lo shock è comunemente definito come una sindrome (insieme di segni e sintomi) acuta che ha nel suo esordio l’ipoperfusione (diminuzione di afflusso di sangue) ed evolve verso una diffusa ipossia cellulare (diminuzione di ossigeno ai tessuti) e disfunzione degli organi vitali.

Il comune denominatore dello shock è rappresentato da una insufficiente ossigenazione tissutale di origine circolatoria.

43Pubblica Assistenza Valnure

Alla base di uno shock si possono individuare 2 situazioni :

Ipovolemia assoluta :

che identifica una riduzione del volume ematico causato da perdita di liquidi : emorragia massiva esterna o interna con eccessiva perdita di sangue, oppure nelle gravi ustioni dove viene perso molto plasma

Ipovolemia relativa :

che deriva dalla vasodilatazione di determinate zone del corpo o può dipendere da un deficit di funzione di pompa cardiaca (shock neurogeno, shock spinale, shock cardiogeno, shock anafilattico)

44Pubblica Assistenza Valnure

Lo Shock

Qualunque sia la causa scatenante, l’organismo mette in atto una serie di reazioni fisiologiche di compenso volte a salvaguardare la funzionalità degli organi vitali che sono:

La vasocostrizione sistemica

La vasodilatazione cerebrale

La tachicardia

La tachipnea

45Pubblica Assistenza Valnure

Lo Shock

E’ di fondamentale importanza la valutazione primaria e la rilevazione dei segni e dei sintomi del paziente in stato di shock sia iniziale che conclamato in

quanto il trattamento precoce determina significativamente la prognosi.

46Pubblica Assistenza Valnure

Lo Shock Segni e Sintomi

Il paziente si presenta spaventato e sofferente

Ha vertigini con nausea

Sensazione di freddo

E di morte imminente

Nella fase iniziale è irritato e combattivo a volte non collaborante

Ma con l’evolversi del quadro clinico si tranquillizza, diventa soporoso e va verso uno stato di coma

47Pubblica Assistenza Valnure

Lo Shock Segni e Sintomi

La cute è pallida, fredda e sudata La PA (Pressione Arteriosa) può essere normale nelle prime

fasi, successivamente si abbassa drasticamente fino a non poterla più rilevare (< 50 mmHg)

La FC (Frequenza Cardiaca) aumentata è il primo segno di uno stato di shock e man mano che la sindrome progredisce aumenta sempre più fino a frequenze oltre i 150 b/m

La FR (Frequenza Respiratoria) può essere normale nelle prime fasi, successivamente il paziente diventa tachipnoicocon frequenze respiratorie > 25-30 atti/min

Lo stato di coscienza all’inizio può essere conservato, successivamente si passa al disorientamento, alla sonnolenza, al sopore, ed infine allo stato di coma

Nelle fase più tardive il respiro è polipnoico (superficiale e accelerato)

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Lo Shock Trattamento

Eseguire l’ABC Monitorare i parametri vitali Allertare il 118 Somministrare Ossigeno ad alti flussi con maschera

reservoir (10-12 l/min) Coprire il paziente per prevenire l’ipotermia Non far eseguire nessun movimento al paziente Rassicurare il paziente Preparare il materiale per la RCP Trasportare il pz. disteso (posizione anti-shock o

Trendelemburg) possibilmente con gli arti inferiori rialzati rispetto alla testa del paziente

Controllo continuo dei parametri vitali

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