PVC Forum Italia – PVC Center information · 8/6/2016 · Prove in scala reale per la valutazione della reazione del PVC Classificazione Europea di reazione al fuoco Reazione al

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PVC Forum Italia – PVC Center information

INDICE

Introduzione Le basi della protezione antincendio Caratteristiche del PVC nella sicurezza antincendio Prove in scala reale per la valutazione della reazione del PVC Classificazione Europea di reazione al fuoco Reazione al fuoco dei materiali che non dispongono di norma armonizzata

per marcatura CE Codice prevenzione incendi Decreto 3 agosto 2015 Decreto uffici 08/06/2016 Norma armonizzata di prodotto EN 14351-1 Guida di sicurezza antincendio delle facciate e scenari europei Metodologia sperimentale «LS Fire»

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Introduzione

Protezione antincendio: Protezione della vita, ambiente e impianti Materiali ≠ prodotti ≠ sistema Interventi per protezioni attive e passive Rischio ≠ Pericolo

CPR (ex CPD) Sicurezza in caso di incendio Classificazione dei serramenti esterni

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Le basi della protezione antincendio

Obbiettivi della sicurezza antincendio: Salvare vite Conservare proprietà Continuità delle attività Protezione dell’ambiente Conservare il patrimonio

Esigenze dei singoli ambienti, il tipo e la densità di occupazione, mezzi di fuga, scenari di incendio

→ sicurezza antincendio: un complesso argomento!


Caratteristiche del PVC nella sicurezza antincendio

Il PVC è difficilmente infiammabile e non favorisce la combustione

Il PVC non facilità la propagazione delle fiamme Il PVC non genera gocce incandescenti Il PVC non produce fumo denso, paragonato ad altri materiali Il PVC non emette più gas tossici rispetto ad altri materiali Eccetto alcune situazioni, l’impatto dell’emissione di gas acidi

non è importante, in particolare nel settore della Costruzione.


Prova in scala reale per la valutazione del comportamento del PVC

Dati statistici di riferimento per la prova sperimentale: 94% delle fatalità proviene da incidenti in casa (FR) 70% delle vittime risiedono nelle stanze da letto o cucine

(US) 70% delle vittime accade durante la notte (6 PM to 6 AM)

Scenario di riferimento per la prova sperimentale: 9 mq della stanza da letto per una persona 2 comuni situazioni Alta presenza di PVC



Composizione dei materiali presenti nelle stanze della prova:


Fuoco dalla trapunta – Durante il sonno La camera rimane chiusa


Fuoco dal cestino – Persona sveglia Camera aperta dopo 3 minuti


Risultati dalla prova Conclusione : l’HCI non risulta essere un parametro essenziale di

discriminazione per il PVC Incendio dalla trapunta:

L’allarme permette l’evacuazione dalla stanza Il fuoco viene limitato dalla ventilazione Gli effetti dei gas asfissianti sono causati dal decadimento di ossigeno nella stanza Gli effetti del calore e dei gas irritanti sono insignificanti

Incendio dal cestino: L’allarme permette l’evacuazione dalla stanza Il ˝ flash over˝ avviene dopo l’apertura della porta Gas tossici presenti solo dopo lo sviluppo del calore rilasciato nell’incendio



Classificazione Europea di reazione al fuoco

Classificazione europea reazione al fuoco per prodotti da costruzione norma EN 13501-1



REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI CHE NON DISPONGONO DI NORMA ARMONIZZATA PER MARCATURA CE

Reazione al fuoco «grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto» In relazione a ciò i materiali sono assegnati alle classi 0, 1, 2, 3, 4, 5 con l’aumentare della loro partecipazione alla combustione. Quelli di classe 0 sono non combustibili. Art.2,2 DM 26-06-1984 – classificazione di reazione al fuoco P.to 1.10 DM 30.11.83 – termini e definizioni di p.i.


Materiale «il componente o i componenti associati che può o possono partecipare alla combustione in dipendenza della propria natura chimica e delle effettive condizioni di messa in opera per l’utilizzazione. Art.2,2 DM 26-06-1984 – classificazione di reazione al fuoco P.to 1.10 DM 30.11.83 – termini e definizioni di p.i. UNI 9177 – classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili – ottobre 1987


CLASSIFICAZIONE ITALIANA vs EUROPEA





Decreto 8 giugno 2016 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di ufficio, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo

8 marzo 2006, n.139

2. Le norme tecniche di cui all’art. 1 si possono applicare alle attività di ufficio in alternativa alle specifiche disposizioni di prevenzione incendi di cui al decreto del Ministero dell’interno del 22 febbraio 2006.


REGOLE TECNICHE VERTICALI CAPITOLO V.4 UFFICI

La presente regola tecnica verticale reca disposizioni di prevenzione incendi riguardanti edifici o locali adibiti ad uffici con oltre 300 persone presenti.





V4.3 Profili di rischio 1. I profili di rischio sono determinati secondo la metodologi a di cui al capitolo G.3. V.4.4 Strategia antincendio 1. Devono essere applicate tutte le misure antincendio della regola tecnica orizzontale (RTO) attribuendo i livelli di prestazione secondo i criteri in esse definiti, fermo restando quanto indicato al successivo punto 3. 2. Devono essere altresì applicate le prescrizioni dei capitoli V. l e, ove pertinente, V.3. 3. Nei paragrafi che seguono sono riportate le indicazioni complementari o sostitutive delle soluzioni conformi previste dai corrispondenti livelli di prestazione della RTO. V.4.4.1 Reazione al fuoco 1. Nelle vie d'esodo verticali, passaggi di comunicazione delle vie d'esodo orizzontali (es. corridoi, atri, spazi calmi, filtri,...) devono essere impiegati materiali appartenenti almeno al gruppo GM2 di reazione al fuoco (Capitolo S.l). 2. Negli ambienti del punto 1 è ammesso l'impiego di materiali appa1tenenti al gruppo GM3 di reazione al fuoco (capitolo S.1) con l'incremento di un livello di prestazione delle misure richieste per il controllo dell'incendio (capitolo S.6) e per la rivelazione ed allarme ( capitolo S.7).


NORMA ARMONIZZATA DI PRODOTTO EN 14351-1





GUIDA TECNICA ʺREQUISTI DI SICUREZZA ANTINCENDIO DELLE FACCIATE NEGLI EDIFICI CIVILI ʺ


GUIDA TECNICA ʺREQUISTI DI SICUREZZA ANTINCENDIO DELLE FACCIATE NEGLI EDIFICI CIVILI ʺ


GUIDA TECNICA ʺREQUISTI DI SICUREZZA ANTINCENDIO DELLE FACCIATE NEGLI EDIFICI CIVILIʺ


REAZIONE AL FUOCO FACCIATE ESTERNE


REAZIONE AL FUOCO FACCIATE ESTERNE


LEPIR - FRANCIA

La prova viene effettuata su una parete di 3 x 3 m sottoposta, per 600 s, all’attacco termico di 300 kW. Il bruciatore lineare (1250 x 60 mm), alimentato a propano, è posizionato al centro dell’asse verticale del campione, ad una distanza di 100 mm dal suo bordo ed è posizionato lungo l’asse orizzontale per il 50% della sua larghezza all’esterno del campione e per il restante 50% al di sotto del suo bordo inferiore. Il bruciatore simula l’attacco delle fiamme da un possibile cassonetto posto alla base della parete o da fiamme che fuoriescono da una finestra al cui interno si è sviluppato un incendio.

METODOLOGIA SPERIMENTALE «LS FIRE»

METODOLOGIA SPERIMENTALE «LS FIRE»

Grazie per l’ attenzione

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