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In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi Etichettatura Trucchi commerciali? Detassazione I furbetti della ”Tremonti ambientale” Prezzi Materie prime Depurazione aria Recupero o riciclo delle emissioni? Corsi Cresce il numero dei tecnici Rubriche Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi 103

PVL 103 COPIA SAGGIO

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Professione Verniciatore è nata con un obiettivo ben preciso: quello di essere "diversa" da tutte le altre riviste tecniche del settore. Ma come? In un modo non facile da raggiungere, ma sicuramente stimolante per chi si propone di renderla uno strumento utile agli utilizzatori. Si, perché "Professione Verniciatore" sta dalla parte di chi impiega prodotti e impianti per il trattamento delle superfici. Per questo motivo, cerca in tutti i numeri di dare delle informazioni utili, parlando di argomenti attuali come le prestazioni delle cabine di verniciatura e delle pistole, i rifiuti, l'etichettatura dei solventi, dei diluenti e delle vernici, i problemi legislativi e ambientali, separando in modo netto le notizie tecniche da quelle commerciali. Per abbonarsi: http://goo.gl/362qa

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RubricheNotizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

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Le nostre verniciguardano al futuro.

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Una squadra di ricercatori che lavora con passione e professionalità, dedicandosi al legno per proteggerlo, valorizzarne la bellezza e renderlo forte e resistente.La collaborazione costante con gli Enti Certificatori e i Laboratori di Ricerca per condividere le nostre scoperte e crescere insieme.Oltre cinquant’anni di esperienza; siamo stati i primi a sviluppare la tecnologia delle vernici all’acqua.Il continuo monitoraggio della nostra attività con test e certificazioni, che confermano la qualità dei nostri prodotti.Già nel 1999 Sayerlack ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 14001 “Sistema Gestione Ambientale”, che ne attesta l’impegno costante a rispettare la salute e l’ambiente.

Amiamo il legno e rispettiamo l’ambiente. Fino a quando nasceranno nuovi alberi, Sayerlack ci sarà.

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gocce più grosse pur permettendo un

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1 strato “small”le maglie 9x4 mm trattengono le gocce molto piccole. La maglia “small” era la più piccola che potesse essere prodotta prima della comparsa della tecnologia mini-mesh.

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Direttore responsabile Pierluigi Offredi

Periodicità 6 numeri all’anno

Direzione e redazione: HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano Tel. 02.39.312.736 Fax 02.33.22.04.62

Sito Web www.woodfinishing.it

E-mail [email protected]

Stampa Lalitotipo - Settimo Milanese (MI)

Registrazione tribunale di Milano: N. 592 del 05/11/1994

Vendita per abbonamento: Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro

I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre. vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio

Termini di consegna materiali

numero reDAZIonALI pubbLIcITA’

103/gennAIo 15/11/2011 06/12/2011

104/mArZo 17/01/2012 07/02/2012

105/AprILe 14/02/2012 07/03/2012

106/mAggIo 11/04/2012 02/05/2012

107/seTTembre 13/06/2012 04/07/2012

108/oTTobre 22/08/2012 05/09/2012

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Contenuti del numero 10306/ E’ il momento di rimboccarsi le maniche

Nonostante il contesto particolarmente incerto, l’industria italiana del comparto ha recuperato buona parte del terreno perso durante la crisi del 2009.

10/ Il fisco colpisce i furbetti della Tremonti ambientaleAbbiamo più volte segnalato la ”disinvoltura” con cui molte aziende hanno usufruito delle agevolazioni previste dalla cosiddetta ”Tremonti ambientale”.

12/ 150 partecipanti al convegno nazionale UniariaI requisiti minimi degli impianti di depurazione nelle nuove linee guida della Regione Lombardia.

15/ Cresce il numero dei tecnici esperti in materia di emissioni in atmosferaSono ormai quasi cento i partecipanti all’annuale corso di formazione su tecnologie di abbattimento, metodiche di prelievo e controllo delle emissioni.

18/ CLP: parte l’etichettatura globale e iniziano i trucchi commercialiPer CLP o regolamento CLP si intende il regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele.

26/ Notizie dalle aziendeLa nostra rivista consente di affrontare le scelte di comunicazione in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende.

Per consultare online l’evoluzione dei prezzi delle materie prime,

visitate il portale:

www.finishing.it

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 03

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Chiedete e vi sarà detto!

Ecco la tessera che ogni abbonato riceverà e che dà diritto ad usufruire dei servizi elencati

PROFESSIONE “SUPERVERNICIATORE”

AZIENDA

NOME

COGNOME

Tessera N°

Via Imbriani 19/A - 20158 Milano Tel: 02/39.31.27.36 - Fax 02/33.22.04.62 www.woodfinishing.it – [email protected]

I SERVIZI PER GLI ABBONATI

- Informazione sulle norme legislative

- Assistenza nella scelta di prodotti, appa-recchiature e impianti

- Analisi su campioni di diluenti “sospetti”

- Assistenza alle aziende nei rapporti con leAutorità locali e nazionali (ASL, Province,Regioni e Ministeri)

- Organizzazione di incontri di aggiorna-mento, seminari e corsi di formazione

Le consulenze diARCOBALEGNO:

qualcuno di cui fidarsi

- Scelta diluenti e vernici- Scelta pistole e cabine- Scelta sistemi di depurazione- Inquinamento aria (DPR 203)- Qualità (ISO 9000) - Sicurezza (Marcatura CE - 626)- Rifiuti- Certificazione ambientale

TELEFONICO

02/39312736

PRONTO INTERVENTO

PROBLEMI CON LE USL?

DIFETTI DI VERNICIATURA?

ProfessioneVerniciatore Verniciatore Professione

R

Il diluente ha un colore o un odore strano? La vernice si stacca?

I serramenti si imbarcano? Problemi con gli enti pubblici o con il vicinato?

C’é da acquistare la nuova cabina di verniciatura?Le emissioni sono a norma di legge?

Cosa fare delle latte sporche? Dove trovo un buon verniciatore?

LE CONSULENZE DI ARCOBALEGNO:QUALCUNO DI CUI FIDARSI

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In tempi di crisi è forte la tentazione di stringe-re i rubinetti degli investimenti, tirando i remi in barca e aspettando che il vento della recessione cessi e la tempesta passi, sperando di essere tra quelli che non andranno a fondo. Come vedrete sfogliando le pagine della rivista, noi siamo invece tra coloro che preferiscono sfidare gli eventi, cogliendo le opportunità che emergono nei momenti difficili, quando la com-petizione si fa dura e il mercato diventa più se-lettivo, anche nella scelta delle riviste da leggere e su cui investire pubblicitariamente. La ”forma é sostanza”, dicono gli esperti di co-municazione e perfino l’anticonformista Oscar Wilde, scriveva che ”solo gli imbecilli non tengo-no conto delle apparenze”.Per tutti questi motivi abbiamo deciso di fare un ulteriore passo in avanti, investendo su nuove tecnologie e su competenze tecniche interne ed esterne che ci consentono di realizzare una rivi-sta più bella, in maniera ancor più professiona-le, puntando a far crescere il numero dei nostri lettori, un obbiettivo che rappresenta il miglior premio per i nostri investimenti.Per far conoscere il nuovo formato, questo nu-mero é stato stampato e diffuso in 22.000 copie, raggiungendo in una sola volta tutte le aziende presenti nell’indirizzario della rivista, alle quali presenteremo le nostre credenziali, che possia-mo così riassumere.Durante questi anni anni ”Professione Vernicia-tore” ha raggiunto costantemente circa 5.000 abbonati paganti; la rivista é stata inviata a ro-

tazione un numero l’anno a oltre 25.000 aziende artigiane e industriali che verniciano, in proprio o per conto terzi, mobili, serramenti, cornici e accessori vari; circa un migliaio di Enti Pubblici (USSL, Province, Regioni e Ministeri) sono stati costantemente informati sull’evoluzione dei pro-dotti e delle tecnologie di verniciatura, in modo da fornire un quadro aggiornato sullo ”stato dell’arte” del nostro settore; si sono sviluppati

rapporti di collaborazione con 500 sedi nazionali e locali di associazioni, con le quali sono stati re-alizzati convegni, seminari, corsi di formazione e progetti di ricerca. Sono state vendute 10.000 copie del ”Manuale del verniciatore” e tra gli acquirenti vi sono stati 50 istituti professionali e universitari.Sono state vendute in tutto il mondo 8.000 co-pie del ”Painter’s Manual”, la versione in inglese del ”Manuale del verniciatore” e 6.000 copie della versione in spagnolo, ”El Manual del Barnizador”. E’ stata inoltre realizzata una versione in lingua basca dall’Ente universitario dei Paesi Baschi. Sono state vendute 3.000 copie del ”Manuale della levigatura”.Sono stati realizzati una cinquantina di ”Corsi di formazione e aggiornamento”, organizzati in va-rie regioni in collaborazione con le associazioni di categoria artigianali ed industriali, ai quali hanno partecipato quasi 2.000 persone. Sono stati organizzati autonomamente decine di convegni nazionali, ai quali hanno partecipato di-verse migliaia di addetti ai lavori. I nostri siti internet sono visitati annualmente da quasi 20.000 operatori del settore, che ricevono periodicamente informazioni tecniche ed econo-miche via email, al proprio indirizzo personale.Tutto questo lavoro di informazione e aggiorna-mento e gli investimenti finanziari e umani che lo sorreggono, rappresenta il nostro contributo alla ”sfida della globalizzazione”, un termine or-mai abusato, che in parole povere significa che dobbiamo cercare di guadagnare la pagnotta uti-lizzando ciò di cui il nostro Paese è sempre stato ricco: la fantasia, la creatività e la tenacia. Buon anno!

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a

giocare

editoriale

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LE CONSULENZE DI ARCOBALEGNO:QUALCUNO DI CUI FIDARSI

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 05

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prezzi

e’ il momento di rimboccarsi le maniche

a cura della Redazione

06 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 23: PVL 103  COPIA SAGGIO

Il settore delle tecnologie per la lavorazione del le-gno e dei suoi derivati ha registrato una sostanziale stabilità quasi fino alla fine dello scorso anno. Le imprese italiane si trovano di fronte tre elementi critici: uno scenario economico generale molto in-certo, la scarsa propensione agli investimenti dei ”clienti” nazionali e la forte concorrenza sui mercati mondiali dei costruttori di altri Paesi. A ciò si aggiunge la difficoltà di accesso al credito, che impedisce di fare ricerca e innovazione: non poter investire risulta fortemente penalizzante, so-prattutto pensando che sono l’elevata specializza-zione delle soluzioni produttive e la massima flessi-bilità dei processi che permettono di avere successo in molti mercati.L’ultimo dato disponibile, relativo all’in-dagine trimestrale dei mesi da luglio a settembre 2011, svolta da Acimall sulla base di un campione statistico che rappresenta l’intero settore, de-lineavano uno scenario sostanzial-mente positivo. Gli ordini di macchine e utensili per la lavorazione del legno sono aumentati del 5,8 per cento rispetto al luglio-set-tembre 2010. Sono cresciuti del 13,2 per cento gli ordini da oltre confine, mentre il mercato italiano ha fatto registrare un calo del 3,2 per cento. In ri-presa anche il fatturato (più 2,9 per cento rispetto al luglio-settembre dello scorso anno). Il portafoglio ordini era stabilmente attorno ai due mesi, mentre dall’inizio dell’anno si era registrato un aumento dei prezzi del 2 per cento.”Stabilità” è la parola d’ordine che emergeva anche dalla indagine qualitativa: il 12 per cento delle azien-de intervistate dava una opinione positiva sul pe-riodo luglio-settembre 2011. Di parere opposto il 26 per cento, mentre per il 62 per cento del campione il livello produttivo era stabile. Stabile anche l’occupazione (85 per cento del cam-pione), in contrazione per il restante 15 per cento. Stabili infine anche le giacenze (62 per cento degli intervistati), mentre il 30 per cento le riteneva in di-minuzione e l’8 per cento in crescita.Dall’indagine previsionale le indicazioni a breve ter-mine, a proposito dei mercati esteri, evidenziavano un certo ottimismo, mentre sul versante nazionale pochissimi segnali indicavano sviluppi positivi. Una situazione che le indicazioni attuali del mercato purtroppo confermano in pieno.Se guardiamo alla serie storica 2001-2011 è possi-bile notare le linee di tendenza per il settore, dalle quali risulta evidente lo scarso ”entusiasmo” degli utilizzatori italiani delle tecnologie per il legno, con

un andamento decisamente basso della domanda dalla fine del 2008 a oggi. Più in generale possiamo dire che i livelli raggiunti nel 2007 non possono più considerarsi un obiettivo realistico nel medio perio-do: è chiaramente in atto una fase di ristrutturazio-ne e di ridimensionamento del settore, in linea con l’attuale livello della domanda. L’indice destagionalizzato per giorni lavorativi, che meglio di altri permette di rilevare le fasi di espan-sione e di recessione del settore, oggi è pari a 78 (base 2001=100).Secondo il Csil (il Centro per gli studi industriali) la ri-presa del settore del mobile in Italia inizierà solo nel 2013 e, se si esclude la costante crescita dei Paesi

emergenti, soprattutto in Asia e Sud America, per cui le difficoltà coinvol-geranno su scala mondiale tutte le economia occidentali ancora colpite dalla crisi. Secondo il ”Rapporto di previsione sul settore dell’arredamento in Italia nel 2012/2013” e il ”World Furniture

Outlook 2012”, dedicato al commercio mondiale di mobili, per quanto riguarda

l’Italia, secondo i dati preconsuntivi 2011 e le previsioni 2012-2013 elaborati da Csil, l’anno

scorso ha segnato un nuovo crollo del mercato ita-liano del mobile, con una produzione a -4,7 per cento e un consumo interno che ha perso il 7,5 per cento in termini reali e non crescerà neppure nel prossimo biennio, a causa di possibili misure di consolidamen-to che comprimeranno ulteriormente i redditi. Nel 2012 la diminuzione stimata nel mercato inter-no di mobili è del 3,6 per cento a prezzi costanti, che porterà anche a una contrazione delle importazioni. Va meglio sul fronte delle esportazioni, che nel 2011 sono stimate con un incremento del 2,3 per cento in termini reali, con prospettive di ulteriore crescita nel 2012. Il commercio mondiale di mobili cresce-rà nel 2012 in modo modesto, con un’inversione di tendenza rispetto alla forte contrazione registrata nel 2009 e la ripresa fortemente differenziata fra le diverse aree che ha contrassegnato il 2010 e il 2011. I mercati in cui si acquisteranno più mobili nel 2012 saranno Asia e Pacifico (con un incremento di cir-ca 6,5%), seguiti da Sud America (poco meno del 4%), Medio Oriente e Africa (circa 3,6%), Europa centro-orientale e Russia (circa 2,8%) e Nord America (2%). L’Europa occidentale perderà circa lo 0,5 per cento, a conferma di un momento recessivo che coinvolgerà in modo differenziato i diversi Paesi: dato che la tor-ta è destinata a ridursi, è necessario rimboccarsi le maniche per mantenere almeno le proprie quote di mercato.

prezzi

Per consultare online l’evoluzione dei prezzi delle materie prime,

visitate il portale: www. woodfinishing.it

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 07

Page 24: PVL 103  COPIA SAGGIO

Variazioni costi materie prime

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03ge

n.04

gen.

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11no

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1-01

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01

/09

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01

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DIFF

11/1

1-

01/0

6

SOLV

ENTI

Acet

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utile

0.72

0.66

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1.10

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1.03

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-2.4

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.68%

14.5

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51%

7.27

%31

.11%

Acet

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0.75

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0.88

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1.01

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6.32

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0.70

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13.2

1%1.

69%

8.11

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Acet

one

0.63

0.58

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14.9

3%

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ia m

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0.40

0.37

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22.5

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50.0

0%31

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47.4

6%45

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.0.

440.

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750.

9222

.67%

58.6

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26.0

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4%

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%

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Alco

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36.9

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Butil

glico

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19.8

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MEK

(Met

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0.83

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1.02

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MIB

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2%

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0.46

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490.

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prezzi

08 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 25: PVL 103  COPIA SAGGIO

Variazioni costi materie prime

La tabella della pagina precedente descrive le variazioni e le differenze in percentuale dei prezzi delle materie prime utiliz-zate per la preparazione di solventi di lavaggio, vernici, diluenti, e svernicianti, da gennaio 2003 all’ultimo mese disponbibile, mentre la tabella in questa pagina descrive l’andamento dei prezzi rilevati all’inizio di ogni anno. (valori espressi in Kg).

gen.

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1

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0.46

0.52

0.56

0.57

0.62

0.42

0.52

0.66

0.85

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240.

440.

540.

460.

360.

490.

500.

590.

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710.

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780.9

5

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6

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0.85

0.70

0.70

0.70

0.75

0.80

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0.81

0.80

1.00

0.98

0.88

1.25

1.28

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320.

700.

730.

650.

550.

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730.

801.

021.1

4

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0.90

0.82

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0.83

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0.85

1.00

1.13

1.10

1.54

1.58

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0.62

0.48

0.48

0.46

0.57

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0.66

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0.66

0.65

0.96

0.78

0.75

1.09

1.03

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1.24

1.08

1.29

1.29

1.22

1.52

1.25

1.35

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1.50

1.59

1.45

1.12

1.18

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1.65

1.50

1.50

1.50

1.20

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1.16

1.21

1.32

1.29

1.11

1.20

1.10

1.45

1.20

1.70

1.30

1.10

1.33

1.92

1.50

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0.88

0.72

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1.29

0.90

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1.85

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1.10

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1.09

0.97

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751.

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271.1

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341.3

5

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0.88

0.88

1.65

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1.03

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0.56

0.46

0.46

1.20

0.37

0.33

0.57

0.55

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350.

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600.

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Glico

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0.34

0.60

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0.60

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0.49

0.58

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0.64

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0.40

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0.41

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1.91

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2.30

2.30

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1.06

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1.16

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1.30

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2.07

2.07

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1.95

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2.00

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1.95

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T.D.I.

1.91

1.86

2.30

2.35

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1.95

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2.70

2.87

2.10

2.02

1.82

prezzi

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 09

Page 26: PVL 103  COPIA SAGGIO

cabine

Il fisco colpisce i furbetti della Tremonti ambientale

10 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 27: PVL 103  COPIA SAGGIO

cabine

Abbiamo più volte segnalato, sulle pagine delle nostre rivi-ste, la ”disinvoltura” con cui molte aziende hanno usufruito delle agevolazioni previste dalla cosiddetta ”Tremonti am-bientale”, che prevedeva la detassazione degli investimenti in impianti che riducono l’impatto ambientale

Fino al 30/6/2010, data in cui si sono chiusi i termini per usu-fruire delle agevolazioni, alcuni costruttori, spalleggiati da con-sulenti che a fronte di provvi-gioni e/o tangenti, millanta-vano di far ottenere l’assenso alla detassazione dagli Enti competenti (assenso che in re-altà non era affatto necessario), hanno venduto apparecchiatu-re di spruzzatura, reciprocatori, robot, impianti di lavaggio, im-pianti di verniciatura, impianti di depurazione aria e trattamento delle acque, grazie all’allettan-te possibilità di detassare gran parte dell’investimento.Come spesso accade nel nostro Paese, una buona legge viene utilizzata per eludere ed evade-re il fisco, per cui tra le numero-se pratiche effettuate seguendo in modo corretto le procedure previste dalla normativa, si sono accumulati tentativi, apparen-temente ben riusciti, di detas-sazione illecita.La legge prevedeva che le aziende doves-sero solo predisporre autonomamente una relazione tecnica, attestante la particolare destinazione a tute-la dell’ambiente di una ben de-finita quota degli investimenti aziendali. Poiché la relazione che giustifi-cava la detassazione degli utili destinati a tali investimenti non veniva valutata tecnicamente da un organismo competente,

la responsabilità sulla valuta-zione della conformità ai requi-siti previsti dalla legge era solo dell’azienda (il consulente non ne risponde minimamente), che in pratica si autodetassava il reddito con una semplice auto-certificazione.Ciò non significava, ovviamente, che ognuno potesse detassare ciò che voleva: nel nostro set-tore ad esempio, la sostituzione dei prodotti a solvente con quel-li all’acqua, l’acquisto di un im-pianto che riduce l’impatto am-bientale, oppure l’installazione di un impianto di depurazione, non erano condizioni sufficienti per usufruire dei benefici fiscali, in quanto dovevano essere ri-spettate due precise condizioni:erano esclusi gli investimenti ambientali realizzati per ade-guarsi agli obblighi di legge;doveva essere individuata la parte di costo dei beni acquista-ti che consentiva di raggiungere

un grado di tutela ambientale maggiore di quello che, in base allo stato dell’arte, sarebbe ri-chiesto per esigenze produttive. Questo principio è sintetizzato dal concetto di ”approccio incre-mentale” di tutti gli investimen-ti, che già premia le aziende che operano in modo da migliorare continuamente i processi e pro-

dotti dal punto di vista ambien-tale, come previsto dalle certifi-cazioni ISO 14000 ed EMAS.Nel 2004 pubblicammo l’articolo ”soldi facili con la Tremonti am-bientale? Il fisco ha la memoria lunga”, in cui suggerivamo di non cedere alle lusinghe di co-struttori e consulenti ”disinvol-ti” e purtroppo siamo stati facili profeti, in quanto negli ultimi mesi sono arrivate in redazio-ne diverse segnalazioni di casi in cui l’Agenzia delle entrate di varie zone d’Italia ha effettuato controlli fiscali, inviando avvi-si di accertamento a numerose aziende che hanno illecitamen-te usufruito delle agevolazioni. I documenti che abbiamo potuto analizzare mostrano una no-tevole competenza tecnica da parte degli esperti del fisco, che hanno contestato dettagliata-mente la detassazione di centi-naia di migliaia di euro.Naturalmente a pagare il conto

non saranno nè i co-struttori degli impian-ti, nè i consulenti, che hanno già incassato i loro compensi, bensì

gli utilizzatori che, indipenden-temente dalla buona o malafede con cui si sono fatti convincere, saranno una volta in più ”cornu-ti e mazziati”.

A pagare il conto saranno gli utilizzatori

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 11

Page 28: PVL 103  COPIA SAGGIO

Depurazione aria

150 partecipanti al convegno nazionale uniaria

I requisiti minimi degli impianti di depurazione nelle nuove linee guida della Regione Lombardia. Sicurezza, risparmio energetico e ricircolazione degli inqui-nanti negli ambienti di lavoro: esperienze italiane ed europee nei settori della depolverazione, delle nebbie oleose e delle sostanze organiche volatili. Prestazioni ed efficienza di abbattimento degli impianti utilizzati nella verniciatura.

12 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 29: PVL 103  COPIA SAGGIO

Depurazione aria

UNIARIA (Unione Costruttori Im-pianti Depurazione Aria), prose-guendo nell’impegno per la diffu-sione di una cultura ambientale fondata sul rispetto delle norme, organizza il consueto convegno nazionale sull’inquinamento at-mosferico.Anche l’incontro di quest’anno, svoltosi a Milano nel Novembre scorso, rappresenta la dimostra-zione dello sforzo di un gruppo di aziende qualificate, che conti-nuano a investire nello sviluppo tecnologico, promuovendo la co-noscenza dei processi di depu-razione e delle loro modalità di impiego, mantenendo un costan-te confronto con gli Enti pubblici (USSL, Province, Regioni, ARPA e Ministeri competenti) e offrendo agli utilizzatori indicazioni e infor-mazioni che consentano di fare investimenti sicuri, per difender-si dalle numerose ”bufale” che li hanno resi diffidenti.

progrAmmA

Il recupero delle polveri da filtro: una soluzione per la riduzione dell’inquinamento, il risparmio energetico e la tutela della salute degli operatori.(Fabio pivetti – Wamgroup)

Registrazione del funzionamento dei bypass sugli impianti di depu-razione: un sistema di sicurezza o un modo per eludere le norme?(Lauro gatti – Air protech)

L’applicazione della normativa ATEX negli impianti di filtrazione dell’aria.(giampaolo giaccone – bWF FTI)

Aspirazione e depurazione di nebbie oleose e fumi generati da lavorazioni meccaniche con utiliz-zo di oli lubrorefrigeranti. Propo-sta per normare il ricircolo in am-biente dell’aria dopo filtrazione con filtri Assoluti EPA ed

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 13

Page 30: PVL 103  COPIA SAGGIO

Depurazione aria

HEPA certificati secondo norme EN1822. Proposta per l’osservan-za dei limiti TLV-TWA all’interno degli ambienti di lavorativi e re-visione dei limiti di emissione in atmosfera. Proposta di revisione degli Allegati Tecnici n.30, 32 e 36 del DDRL N. 532/09, alla luce delle tecnologie esistenti e di quanto si rileva nelle aziende.(raffaele Lazzarini - Ar Filtrazio-ni)

Impianti per l’abbattimento di solventi emessi da operazioni di verniciatura: prestazioni ed effi-cienza minima.(pierluigi offredi – professione Verniciatore)

Le nuove linee guida lombarde e i requisiti minimi degli impianti di depurazione.(roberto esposito – regione Lom-bardia, unità operativa preven-

zione inquinamento atmosferico, Direzione generale Ambiente)

DIbATTITo FInALe

case histories: soluzioni impiantistiche applica-te con successo. caratteristiche

tecniche e costi Depuratori per nebbie oleose (Ar Filtrazioni)

Abbattimento emissioni essic-catoi utilizzati per l’estrazione dell’olio di sansa (Tecnosida)

14 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 31: PVL 103  COPIA SAGGIO

corsi

cresce il numero dei tecnici esperti in materia di emissioni in atmosfera

Sono ormai quasi cento i partecipanti all’annuale corso di for-mazione su tecnologie di abbattimento, metodiche di prelie-vo e controllo delle emissioni, norme e modalità autorizzativeA cura della Redazione

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 15

Page 32: PVL 103  COPIA SAGGIO

corsi

gLI obIeTTIVI DeL corso

Gli operatori del settore lamen-tano da tempo la mancanza di consulenti, laboratori, tecnici e in generale di professionisti affida-bili a cui rivolgersi per risolvere i problemi legati all’inquinamento atmosferico. Col diffondersi della sensibilità ambientale e la conseguente ne-cessità di ottemperare ai limiti previsti dalle norme legislative, sempre più spesso emergono er-rori nella scelta delle tecnologie di abbattimento, nell’analisi delle emissioni e nell’esecuzione delle procedure burocratiche, dovute

all’approssimazione e alla super-ficialità con cui si affrontano le tematiche tecniche e legislative.UNIARIA (Unione costruttori im-pianti di depurazione aria), per venire incontro alle necessità di formazione e aggiornamen-to degli operatori del settore, ha promosso un corso, con l’ob-biettivo di contribuire alla divul-gazione delle tematiche legate all’inquinamento atmosferico tra le aziende pubbliche e private, creando nel contempo un grup-po di professionisti competenti e accreditati, a cui ci si potrà ri-volgere sapendo di poter contare su un bagaglio tecnico e culturale

adeguato ad affrontare le diverse tematiche riguardanti il settore delle emissioni inquinanti.Il corso approfondisce la cono-scenza delle diverse tecnologie di abbattimento, le metodiche di prelievo e controllo delle emissio-ni inquinanti, le norme legislative e le modalità per ottenere le au-torizzazioni .I docenti sono stati selezionati sulla base delle esperienze spe-cifiche maturate nel settore pub-blico e privato, dove hanno svolto un ruolo di primo piano, grazie alla competenza e autorevolezza maturata in 30 anni di lavoro sul campo.

I DocenTI

giorgio cozzi - Dal 1975 al 1995 ha lavorato presso il Servizio Protezione Aria della Regione Lombardia (CRIAL), con funzio-ni di controllo dell’inquinamen-to atmosferico di origine indu-striale, consistenti nello studio dei cicli produttivi, delle relative emissioni in atmosfera, delle possibilità tecnologiche di con-tenimento delle stesse, dell’ela-borazione di direttive tecniche

per i settori industriali. Dal 1995 opera come consulente in qua-lità di esperto dei problemi di inquinamento atmosferico e di rumore di origine industriale.Dal 2003 è socio di IBS Analysis, società operante nel settore ambientale e della sicurezza sul lavoro.

Antonio Foschi - Dal 1975 ope-ra nel settore dell’inquinamen-to atmosferico, ricoprendo vari incarichi all’interno del PMIP

(Presidio Multizonale di Igiene e Prevenzione) di Milano. Attual-mente opera all’interno di ARPA Lombardia.

pierluigi offredi - Svolge da ol-tre 25 anni l’attività giornalisti-ca nel settore del trattamento delle superfici. Dal 2001 coordina il GL7 UNI ”Impianti di trattamento degli effluenti aeriformi”, che opera nell’ambito della Commissione Ambiente.

16 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 33: PVL 103  COPIA SAGGIO

corsi

I pArTecIpAnTI

Sono oltre 60 le aziende private e pubbliche che hanno parteci-pato negli ultimi tre anni ai cor-si di formazione Uniaria, per un totale di un centinaio di tecnici partecipanti. L’elenco completo è il seguente:

Aereco, Aerofiltri, Akzo Nobel, Alcea, Api/Brescia, Ar Filtra-zioni, Arpa Forlì Cesena, Arpa Firenze, Arpa Friuli, Arpa Lom-bardia, Arpa Macerata, Arpa Pesaro, Arpa Piemonte, Arpa Umbria, Arpa Valle D’Aosta, Bal-ducci Bruno, Boero, Cam Centro Analisi Monza, Castello, Centro Servizi Lapideo del VCO, Con-sylia, Cornaz, Delta Ohm, Dizeta, Donadi Luca, Donelli Alexo, Do-erken Italia, Donaldson, Drewo, Du Pont Nemours, Ecam, Eco-progett, Ecostudio Ambiente, Ecostudio Di Braghini, Ehovoc Tecom, Est, Franchi & Kim, FZ, Geico, Geo Snc, Gruppo Imea, IMF, Inail, Indam, Indrigo Stefa-no, ITAS, Lab Control, Latekne, Linde Gas Italia, Luxottica, Made Ambiente e Sicurezza, Mam Col-lettori, Meg, Mix, Natuzzi, Nec-si, Netco, Pastore Centro Del Colore, Pontiggia Claudio, Pro-gramma Ambiente, Provincia di Bergamo, Provincia Bolzano, Provincia Gorizia, Provincia Di Mantova, Provincia Di Padova, Provincia Pavia, Provincia Rimi-ni, Provincia Di Trento, Provin-cia di Treviso, Provincia Vercelli, Regione Lombardia, Roman An-drea, Sacea, Same Deutz Fahr Italia, Sacchetto Claudia, Salchi Wood Coatings, Scalmati Livio, Sait Abrasivi, Sea Gruppo, So-tec, Studio Adriaflor, Studio Am-biente, Tama, Techint, Techno Analisys, Tecno Habitat, Tec-noimpianti Water Treatment, Tecnolab, Testori, Trafilerie San-paolo, Tribotecna, Universita’ Udine, WAM.

IL progrAmmA

emissioni in atmosfera da pro-cessi produttivi•Inquadramento normativo •Procedure di autorizzazione

Limiti alle emissioni•Disposizioni nazionali D.Lgs

152/06•Disposizioni regionali (esempi

di limiti in alcuni settori indu-striali, tra cui la verniciatura)

•Direttiva VOC 1999/13/CE: nuovi limiti, camini, emissioni diffuse, emissioni totali; piano di riduzione degli inquinanti; piano di gestione dei solventi ed emissioni diffuse

Il controllo delle emissioni convo-gliate •Scelta dei punti di prelievo•Durata del campionamento•Tipo di campionamento•Numero dei campionamenti•Determinazione della T dell’ef-

fluente•Calcolo delle velocità dell’ef-

fluente•Determinazione della portata •Normalizzazione della portata

misurata

prelievo di inquinanti corpuscolari

(richiamo delle metodiche e delle condizioni operative)•L’isocinetismo•Prelievo di inquinanti gassosi •Richiamo delle metodiche per

alcuni inquinanti comuni•Determinazioni analitiche di la-

boratorio per gli inquinanti più comuni

•Metodi automatici con misu-re effettuate direttamente in campo

•Inquinanti da combustione, COT

La determinazione delle sostanze organiche volatili•Richiamo dei limiti regionali,

nazionali ed europei•Richiamo delle metodiche men-

zionate nella normativa italiana•Effettuazione delle misure con

metodo tradizionale (adsorbi-mento su carbone attivo + ana-lisi GC)

•Effettuazione delle misure in campo con apparecchiatura a ionizzazione di fiamma (FID)

come scegliere gli impianti di de-purazione •Migliori tecnologie disponibili•Criteri di ordinazione, progetta-

zione e requisiti minimi

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 17

Page 34: PVL 103  COPIA SAGGIO

sicurezza

cLp: parte l’etichettatura globale e iniziano i trucchi commerciali

Per CLP o regolamento CLP si intende il regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele, che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e modifica il regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH). È entrato in vigo-re il 20 gennaio 2009 e si applica in tutta l’Unione europea A cura della Redazione

18 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 35: PVL 103  COPIA SAGGIO

sicurezza

TrAnsIZIone AL regoLAmenTo cLpLe disposizioni del regolamen-to CLP sostituiranno in manie-ra graduale la direttiva 67/548/CEE del Consiglio (direttiva rela-tiva alle sostanze pericolose, il cui acronimo è DSP) e la direttiva 1999/45/CE (direttiva relativa ai preparati pericolosi, il cui acroni-mo è DPP).

IL regoLAmenTo cLp rIspeTTo ALLA Dsp e ALLA DppIl regolamento CLP e la direttiva relativa alle sostanze pericolose (DSP) e la direttiva relativa ai pre-parati pericolosi (DPP) che l’han-no preceduto, riguardano tutti la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele e, in linea di princi-pio, gli stessi pericoli. Tra il rego-lamento CLP e la DSP/DPP esi-

stono tuttavia alcune differenze, dovute all’integrazione della terminologia, dei criteri di classi-ficazione e degli elementi di eti-chettatura del Sistema mondiale armonizzato delle Nazioni Unite (GHS dell’ONU) e alle procedure riprese dal regolamento REACH.

IL gHs DeLL’onuA causa dei possibili effetti nega-tivi che i prodotti chimici possono avere sull’uomo e sull’ambiente, nel mondo alcuni Stati hanno regolamentato la loro classifica-zione (identificazione della peri-colosità dei prodotti chimici) ed etichettatura.In Europa la classificazione ed etichettatura di sostanze chimi-che è regolamentata dal 1967, quella dei preparati dal 1988. Nonostante le similitudini tra le diverse legislazioni nei vari pae-

si, le differenti classificazioni ed etichettature possono generare confusione. Lo stesso prodotto chimico per esempio può essere etichettato tossico in alcuni stati, ma non in altri.Considerando che il commercio di sostanze chimiche è ormai glo-balizzato, è internazionalmente riconosciuto il vantaggio che de-riverebbe da una classificazione ed etichettatura armonizzate. Nel 2003 le Nazioni Unite han-no promosso ed organizzato il cosiddetto ”Globally Harmoni-zed System of Classification and Labelling of Chemicals” (sistema armonizzato di classificazione ed etichettatura dei prodotti chimi-ci), il cui acronimo è GHS.Lo scopo del GHS è di aumen-tare la protezione della salute e dell’ambiente armonizzando in tutto il mondo:

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 19

Page 36: PVL 103  COPIA SAGGIO

•i criteri di classificazione dei prodotti chimici;

•la loro etichettatura, ovvero la comunicazione dei potenziali pericoli, attraverso etichette e schede di sicurezza (SDS) de-stinate a lavoratori e consu-matori.

Il GHS non è una norma operati-va, ma un accordo internazionale vincolante, che deve essere im-plementato dagli Stati attraver-so legislazioni locali. In Europa la Commissione Europea ha imple-mentato il GHS attraverso il Re-golamento CLP.

IL cLp europeoL’acronimo CLP sta ad indicare il Regolamento (EC) No 1272/2008 relativo alla classificazione, all’e-

tichettatura e all’imballaggio del-le sostanze e delle miscele en-trato in vigore il 20 gennaio 2009.E’ compito dell’industria stabilire la pericolosità di sostanze e mi-scele prima che vengano immes-se sul mercato (classificazione) e informare lavoratori e consuma-tori di questi pericoli (etichetta-tura), attraversoetichette e schede di sicurezza, in modo che essi siano a conoscen-za dei possibili effetti prima del loro utilizzo. Il termine ”miscela” equivale al termine ”preparato”, utilizzato fino ad oggi.

L’etichettatura secondo il cLpSono state definite tre principali tipologie di pericoli: pericoli fisici, pericoli per la salute e pericoli per

l’ambiente. Questo sono identifi-cate come classi di pericolo defi-nite per loro natura come:•pericoli fisici, (ad esempio

esplosivi, sostanze o miscele autoreattive etc.);

•pericoli per la salute (ad esem-pio tossicità acuta, mutageni-cità etc.);

•pericoli per l’ambiente (ad esempio pericoloso per l’am-biente acquatico, acuto).

Le classi di pericolo sono divise in Categorie di pericolo, che spe-cificano la gravità del pericolo (ad esempio tossicità acuta, catego-rie 1 e 2).Per alcune classi di pericolo esi-stono anche delle distinzioni in funzione della via di esposizione (orale, epidermica, inalatoria), o

sicurezza

Tabelle di comparazione tra la precedente classificazione europea ed il CLP (cortesia Brenntag)

20 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 37: PVL 103  COPIA SAGGIO

la natura dell’effetto causato (ad esempio irritazione del tratto re-spiratorio, effetto narcotico etc).In sostituzione delle ”Frasi R”, utilizzate dal precedente siste-ma, ci sono ora gli ”hazard sta-tements”, le cosiddette Frasi H (es. H200, H201), che descrivono la natura del pericolo legato alle sostanze ed ai preparati.Le ”Frasi S” vengono sostituite dai ”precautionary statements”, detti ”Frasi P”, che indicano le misure raccomandate per preve-nire o minimizzare gli effetti dan-nosi dei prodotti chimici.Il CLP introduce anche dei nuovi simboli, i Pittogrammi, caratte-rizzati da un rombo con cornice rossa su sfondo bianco, laddove i vecchi simboli di pericolosità si presentavano come un quadrato con cornice nera su sfondo aran-cione.Altre novità introdotte dal CLP sono i termini ”Avvertenza”, una parola che indica il grado relati-vo di gravità del pericolo, per se-gnalare al lettore un potenziale pericolo, ”Attenzione” per le ca-tegorie di pericolo meno gravi e ”Pericolo” per le categorie di pe-ricolo più gravi.

ruoli dell’industria secondo il cLpGli obblighi dei fornitori di so-stanze/miscele imposti dal CLP sono fortemente dipendenti dal loro ruolo all’interno della catena di approvvigionamento. E’ fonda-mentale quindi identificare il pro-prio ruolo secondo le definizioni del CLP, che distingue tra:•produttore di sostanze, che

comprendono ogni persona fisica o giuridica stabilita nel-la Comunità, che fabbrica una sostanza all’interno della Co-munità;

•importatore di sostanze o pre-parati, che comprendono ogni persona fisica o giuridica sta-bilita nella Comunità respon-

sabile dell’importazione;•utilizzatore a valle, inclusi i

formulatori ed i re-importato-ri, che comprendono ogni per-sona fisica o giuridica stabili-ta nella Comunità diversa dal fabbricante e dall’importatore che utilizza una sostanza, in quanto tale o in quanto com-ponente di una miscela, nell’e-sercizio delle sue attività indu-striali o professionali;

•distributori, incluso il rivendi-tore al dettaglio, che compren-dono ogni persona fisica o giu-ridica stabilita nella Comunità, che si limita a immagazzinare e a immettere sul mercato una sostanza, in quanto tale o in quanto componente di una miscela, ai fini della sua vendi-ta a terzi.

Si può notare che il fornitore di sostanze e miscele può avere più di un ruolo secondo le definizioni del CLP.

obblighi dell’industria secondo il cLpE’ compito dei produttori, impor-tatori o utilizzatori finali classifi-care sostanze e miscele in accor-do con quanto previsto dal CLP, modificare le etichette, le schede di sicurezza ed in alcuni casi an-che l’imballo.Gli obblighi specifici secondo il CLP dipendono pertanto dal ruo-lo ricoperto all’interno della cate-na di distribuzione e può essere verificato nel dettaglio facendo riferimento alla pagina:http ://guidance .echa.euro-p a . e u / d o c s / g u i d a n c e _ d o -c u m e n t / c l p _ i n t r o d u c t o r y _it.pdf#page=10.Per comprendere al meglio il CLP e le implicazioni che ha su ogni attività, è quindi opportuno:•compilare un inventario delle

sostanze, miscele (incluse le sostanze che le compongono) e sostanze contenute in arti-coli, identificarne i fornitori ed

i clienti e come le utilizzano (la maggior parte di tali informa-zioni sono le stesse che sono necessarie per il REACH);

•verificare se il proprio staff tecnico è sufficiente per far fronte alle necessità o dovrà essere necessario dotarsi di ulteriori risorse o consulenze esterne;

•verificare se è necessaria una formazione specifica del pro-prio staff tecnico;

•aggiornare il software per la gestione delle schede di sicu-rezza e dell’etichettatura;

•valutare se gli imballaggi uti-lizzati sono conformi a DSD (Direttiva Sostanze Pericolose 67/548/EEC), DPD (Direttiva Preparati Pericolose 1999/45/EC) o alla legislazione sui tra-sporti e devono essere modifi-cati per il passaggio al CLP.

entrata in vigore del cLp e perio-do di transizioneIl CLP rimpiazzerà progressiva-mente la Direttiva Sostanze Pe-ricolose (67/548/EEC oltre defi-nita DSD) e la Direttiva Preparati Pericolosi (1999/45/EC oltre de-finita DPD) e dal primo giugno 2015 sarà l’unica legge valida per la classificazione, etichettatura ed imballaggio di sostanze e mi-scele.Ci sono delle scadenze secondo le quali l’industria dovrà provve-dere ad adeguare al CLP la clas-sificazione ed etichettatura di sostanze e miscele.Per quanto riguarda le sostanze, fino al 1 dicembre 2010 doveva-no essere classificate, etichet-tate ed imballate in accordo con la Direttiva 67/548/EEC, mentre dal 1 dicembre 2010 al 1 giugno 2015 le sostanze devono essere classificate sia secondo la Diret-tiva 67/548/EEC che secondo il Regolamento CLP, ma etichetta-te ed imballate esclusivamente secondo il Regolamento CLP.

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Le sostanze classificate, etichet-tate ed imballate in accordo con la Direttiva 67/548/EEC e già presenti sul mercato prima del Dicembre 2010 potranno non es-sere riimballate e rietichettate in accordo con il CLP fino al 1 Di-cembre 2012.Per quanto riguarda le miscele (precedentemente definite pre-parati nella DPD 1999/45/EC, fino al 1 giugno 2015 dovranno essere classificate, etichettate ed imballate in accordo con la Di-rettiva 1999/45/EC.

Le miscele classificate, etichetta-te ed imballate in accordo con laDirettiva 1999/45/EC e già pre-senti sul mercato prima di Giu-gno 2015 potranno non essere riimballate e rietichettate in ac-cordo con il CLP fino al 1 Giugno 2017. Sostanze e miscele pos-sono essere già classificate, eti-chettate ed imballate in accordo con il CLP, rispettivamente prima del 1 Dicembre 2010 e 1 Giugno 2015, ma in questo caso la vec-chia etichettatura deve affianca-re la nuova.

Impatto sulle aziendePer quanto si sia cercato di man-tenere il CLP il più possibile simi-le alla precedente classificazione, ci sono comunque delle differen-ze, in particolare alcuni prodot-ti chimici saranno classificati in maniera più severa e prodotti che fino ad ora non erano classificati pericolosi ora lo diverranno.Saranno inoltre inevitabili impat-ti anche su altri aspetti dell’orga-nizzazione aziendale, in quanto spesso la classificazione e l’eti-chettatura dei prodotti chimici è il legame con le normative am-bientali o di sicurezza dei lavora-tori (ad esempio la legge Seveso o il Decreto 81/2008 sulla sicu-rezza).Date le non trascurabili relazioni che esistono tra il Regolamen-to CLP, il Reach, e altre norma-tive quali la Direttiva 98/8/EC relativa ai biocidi o la Direttiva 91/414/EC, è fortemente racco-mandabile seguire l’implemen-tazione del CLP in concerto con quella delle normative preceden-temente citate.Ulteriori informazioni sono di-sponibili sui seguenti siti:•Agenzia Chimica Europea (Eu-

ropean Chemicals Agency - ECHA) http://echa.europa.eu/

•Help desk nazionali, disponibili sul sito dell’ECHA:

•http://echa.europa.eu/help/nationalhelp_en.asp ed in par-ticolare quello italiano: www.iss.it/cnsc/help/index.php

•Sezione Imprese ed Industria del Settore Chimico della Com-missione Europea (European Commission Enterprise and Industry Chemicals): http://ec .europa.eu/enterpr ise/sectors/chemicals/classifica-tion/index_en.htm

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Quadro generale delle differenze più importanti tra la Dsp/Dpp e il regolamento cLp

Dsp/Dpp regolamento cLp

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Il regolamento CLP introduce pittogrammi di pericolo che sono diversi dai simboli di pericolo esistenti,utilizzati in base alla direttiva relativa alle sostanze pericolose.I nuovi pittogrammi di pericolo, e i pittogrammi applicabili in base alla normativa in materia di trasporti, posso-no essere scaricati dal sito web dell’ONU (www.unece.org/trans/danger/publi/ghs/pictograms.html)Come dettagliato nella tabella a pagina 20, il colore dello sfondo e della cornice e l’orientamento del quadrato sono cambiati con il regolamento CLP rispetto alla DSP, secondo quanto illustrato nelle seguenti figure:

In questa fase di transizione qualche venditore sta tentando di fare il furbo, approfittando della scarsa cono-scenza dei simboli da parte degli utilizzatori.Ci è già giunta la notizia di alcune proposte di prodotti etichettati secondo le nuove regolamentazioni, che quin-di non presentano più il ben noto teschio, venduti come ”meno pericolosi” rispetto a quelli della concorrenza.Ricordiamo a tutti, fornitori e utilizzatori, che questa pratica commerciale, già applicata in passato applicando etichette di comodo, è criminosa, in quanto espone i lavoratori a pesanti rischi per la salute.Nella pagina successiva presentiamo alcuni esempi di etichettatura di solventi secondo i vecchi e nuovi criteri. La scomparsa del teschio (che contraddistingueva i prodotti tossici) e della Croce di Sant’Andrea (che contrad-distingueva i prodotti nocivi) non comporta ovviamente una riduzione della pericolosità dei prodotti: si tratta solo di una sostituzione di simboli, per cui è bene valutare con attenzione le caratteristiche dei prodotti acqui-stati, senza farsi fuorviare da nomi commerciali e sigle di fantasia.

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nuovi pittogrammi: qualcuno gioca sporco!

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Vecchia etichettatura nuova etichettatura

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Notizie dalle aziendeLa gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra.

Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovu-to agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’im-portanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le pro-prie iniziative.Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concor-rente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della ci-tazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire:

1. a chi si rivolgono i messaggi (defini-zione e scelta dei clienti);

2. che cosa si vuol comunicare (defi-nizione e scelta del contenuto della comunicazione);

3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione);

4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunica-zione);

5. dove comunicare (definizione e scel-ta dei mezzi attraverso i quali comu-nicare).

La nostra rivista consente di affronta-re queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione del-le aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente in-formati sull’evoluzione tecnologica del

settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte azienda-le che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

Per ricevere ulteriori informazioni sugli articoli

di questa rubrica scrivere a:

[email protected] il relativo numero di pagina

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• Vefim• Adler• Icro• Jota• Ica• Remmers• Plack• Sayerlack• Ive• L’Informa• Cefla

In questo numero :

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Dun & brADsTreeT rIconosce A VeFIm IL rATIng DI AFFIDAbILITÀ

Vefim Srl, l’azienda veronese che da quasi trent’anni è tra i più importanti produttori di si-stemi di filtrazione per impianti di trattamento delle superfici, di condizionamento e depurazio-ne dell’aria, ha ricevuto da Dun & Bradstreet l’at-testato di Rating 1, vale a dire il riconoscimento di massima affidabilità creditizia concesso alle aziende.Il direttore generale di Vefim, Walter Cipolla ha spiegato che ottenere da Dun & Bradstreet, lea-der mondiale nel settore della business informa-tion, l’attestato di Rating 1 non è solo la testimo-nianza del valore dell’azienda, ma è soprattutto il premio per gli sforzi compiuti in tutti questi anni di lavoro; questo prestigioso riconoscimento as-sume un valore ancora maggiore, se si considera che è stato rilasciato in un momento così difficile per l’economia. Come testimonia il grafico 1, nel Veneto le azien-de in Rating 1 sono sensibilmente diminuite, passando dal 14,68% del 2009 al 7,69% del 2011. Sono inoltre peggiorate le abitudini di pagamen-to, come conferma il grafico 2.

Cipolla ha sottolineato il fatto che l’attestato è comunque un dato dinamico, da riconfermare di anno in anno e questo stimola Vefim a fare an-cora meglio, perseguendo quella politica di rigore e trasparenza che da sempre contraddistingue l’azienda. Raggiungere un risultato di questo li-vello, rappresenta per Vefim un motivo di grande soddisfazione, da condividere con tutti coloro che hanno consentito di raggiungere un altro impor-tante traguardo: i partner, i clienti, i fornitori, ma soprattutto i collaboratori.

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Fonte: VefimPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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ADLer AQuA KrIsTALL uLTrA: coerenZA A TuTTI I cosTI

Al giorno d’oggi sono veramente tanti i produttori di vernici a base acqua per mobile che pubblicizzano la qualità ed il valore aggiunto ”ecosostenibile” derivante dall’utilizzo di questo tipo di prodotto.Pochi sono invece quelli che effettivamente dimostra-no un vero impegno nel campo della produzione di ver-nici che siano ”sicure” non solo per il cliente finale che compra il manufatto, ma anche e soprattutto per chi applica tali prodotti ogni giorno.In numero ancora minore sono poi tutti quei produttori, come ADLER, che introdu-cono modifiche al fine di perseguire un mi-glioramento della si-curezza ambientale, anche se non neces-sariamente richieste dalle norme.Per potersi effettiva-mente vantare di un tale impegno nella salvaguardia della salute dei fruitori del prodotto, infatti, non è sufficiente attener-si a quanto stabilito dalla normativa eu-ropea ed in alcuni casi prenderla come alibi.Per potersi definire ”attivamente im-pegnati” in questo senso occorre a volte precedere tali normative.Dimostrando ancora una volta coerenza con i propri principi ecologisti, la ADLER propone l’evoluzione ”eco-logica” dell’ormai famosa finitura trasparente Aqua Kristall Thix. Il suo nome è Aqua Kristall Ultra. Perché allora questa ulteriore evoluzione di un pro-dotto largamente distribuito sul mercato europeo ed in grado di produrre risultati universalmente ricono-sciuti?Recentemente la normativa europea ha modificato la soglia di concentrazione massima ammessa del com-

posto NMP (N-Methyl Pyrrolidon), abbassandola al 5%Ogni prodotto il cui contenuto di NMP è pari o su-periore al 5%, provoca il passaggio della classe di pericolosità del prodotto da Xi - R36/R38 (irritan-te), a quella ben superiore indicata con T - R61. La precedente formulazione di Aqua Kristall Thix

possedeva una con-centrazione di NMP pari al 3,5% ossia ben al di sotto dei limiti massimi imposti dal-la nuova normativa. Nonostante questo la ADLER ha deciso di riformulare radical-mente tale prodotto, escludendo comple-tamente il composto NMP.La filosofia ADLER ha sempre conseguito l’ideale di un ”lavoro pulito in un ambiente pulito”, motivo per cui l’azienda si è sempre rifiutata di utilizzare composti classificati ”T”, anche se que-sti erano comunque ammessi dalla legge, esattamente come nel caso del NMP.La revisione della for-mulazione del pro-dotto Aqua Kristall Ultra ha comportato un notevole sforzo non solo tecnico, ma anche economico,

per il lavoro svolto dai laboratori ”Ricerca & Sviluppo”. Come certificato dal CATAS, grazie al conferimento del Catas Quality Award, il risultato è un prodotto ulte-riormente migliorato dal punto di vista della tenuta in verticale, della trasparenza, del potere riempitivo, del-la resistenza chimica e meccanica, con l’indiscutibile vantaggio di una pericolosità per gli utilizzatori finali veramente bassa.

Fonte: AdlerPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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nuoVo sITo Web per Icro

E’ on-line il nuovo sito internet di ICRO: un luogo in-terattivo dove trovare tutte le informazioni sull’a-zienda e sui servizi offerti a professionisti, operatori industriali del settore legno e ai dealer ICRO, o aspi-ranti tali!La grafica accattivante e funzionale consente una navigazione rapida e agevolata e infatti scoprire i prodotti e i cicli di verniciatura suggeriti dal team di ”ricerca&sviluppo” è semplicissimo: si possono sfo-gliare gli ambienti interattivi in homepage, cliccando su ogni ”pallino” corrispondente a uno specifico ma-nufatto, visualizzando i dettagli dei prodotti da utiliz-zare e i sistemi di verniciatura da seguire. La lista di tutti i prodotti, distinti tra quelli all’acqua e a solvente, insieme ai cicli di verniciatura, sono disponibili anche nella sezione Prodotti e Sistemi, dove si possono sfo-gliare on-line tutte le novità ICRO, raggiungibili anche tramite il banner ”Sfoglia le novità ICRO” in homepa-ge e nelle diverse pagine del sito.

I professionisti, gli operatore industriale del legno, i Dealer effettivi e quelli che vogliono entrare nell’orbi-ta ICRO possono accedere ai servizi dedicati alla spe-cifica categoria di appartenenza, cliccando sul banner apposito, identificato con un codice colore. Ogni se-zione rivolta a uno specifico target prevede un ser-vizio di assistenza tecnica e commerciale, oltre che la consultazione agevolata dei prodotti e dei cicli di verniciatura.In particolare, compilando un modulo con i propri dati, nella sezione verde i professionisti possono tro-vare il rivenditore ICRO più vicino, nella sezione blu

gli operatori industriali possono contattare l’agente ICRO più vicino, mentre nella sezione rossa si ha la possibilità di inviare una richiesta per diventare un rivenditore ICRO.Come all’interno dell’azienda, anche sul sito è riser-vata una grande attenzione per le risorse umane e tecnologiche di cui ICRO di avvale: nella sezione ”in-novazione” sono illustrate le attività di laboratorio, con le debite misure per la sicurezza degli ambienti di lavoro, le attività di ”ricerca&sviluppo” e ”digital in-novation”.Infine, ma non certo per importanza, viene dato am-pio spazio all’eco-compatibilità, un capitolo sulla so-stenibilità ambientale dell’azienda e dei prodotti. Se poi si desidera dare un’occhiata all’azienda, si pos-sono guardare le immagini raccolte nella galleria fo-tografica, accessibile dal quick link in alto a destra in homepage. I quick link sono utili anche per consultare la mappa del sito e le news sulle nostre attività. di ICRO. Per conoscere tutto ciò che ICRO può offrire, non resta che...navigare! Area dealerProfessionalità, competenza e tecnologie all’avan-guardia: sono le caratteristiche dei rivenditori ICRO, a completa disposizione del professionista attraverso una rete di distribuzione in grado di fornire servizi e prodotti personalizzati che rispondono al meglio alle più esigenti necessità.Tra le innovazioni di ICRO, il sistema tintometrico su misura Colormix 2.0, studiato per la realizzazione per-sonalizzata di una vasta gamma di laccati per legno. uso industrialePersonalizzazione dei prodotti e assistenza specia-lizzata rappresentano i tratti distintivi del servizio of-ferto da ICRO agli operatori industriali del legno.ICRO dispone di un’ampia gamma di prodotti a spe-cifico uso industriale, tecnologicamente avanzati ed eco-compatibili, in grado di soddisfare ogni esigenza di applicazione richiesta.Avvalendosi di un team di ingegneri e tecnici, com-posto da 35 professionisti costantemente aggiornati sulle nuove tecnologie, ICRO garantisce prodotti in-novativi e sistemi di verniciatura avanzati su misura. uso professionaleICRO si rivolge anche al professionista del legno: l’e-sperienza ventennale maturata nel settore indu-striale viene messa a disposizione del professionista

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per offrire soluzioni di verniciatura ”ad hoc”. I prodotti ICRO ad uso professionale coniugano l’efficienza della tecnologia industriale con la facilità di applicazione, l’ottimo livello di finitura e la personalizzazione del servizio. Tra le innovazioni di ICRO, il sistema tinto-metrico su misura Colormix 2.0, studiato per la realiz-zazione personalizzata di una vasta gamma di laccati per legno. prodotti eco-compatibiliIl rispetto dell’ambiente fa parte dei valori di ICRO. I prodotti sono studiati e sviluppati secondo principi di eco-sostenibilità, con l’obiettivo di limitare al massi-mo le emissioni in atmosfera di Solventi Organici Vo-latili (SOV) e in linea con gli standard internazionali di certificazione qualità.L’attenzione ai problemi di sostenibilità ambientale ha portato ICRO a sviluppare una gamma di vernici all’acqua innovativa: la linea Acualac indoor e la linea Acualac outdoor comprendono prodotti per interni ed esterni in legno, completamente inodori e studiati per ridurre al minimo l’emissione di solventi, a tutela del-la salute dell’utilizzatore e dell’ambiente.

Digital InnovationICRO è un’azienda dinamica e moderna e, come tale, al passo coi tempi e con le nuove tecnologie a dispo-sizione. Il sistema informativo gestionale di ICRO si avvale del software ”Q9000”, uno strumento efficace e innovativo che offre numerosi vantaggi:• agevola l’inserimento dei processi del sistema

qualità, al fine di raggiungere gli obiettivi di miglio-ramento continuo preposti;

•rende disponibili gli indici qualitativi, garantendo la facilità di reperimento e di analisi per poter con-trollare l’andamento del processo di qualità;

•permette l’integrazione operativa dei vari reparti aziendali, che possono agevolmente scambiarsi informazioni, realizzando quella partecipazione al processo di qualità che è la chiave del successo;

•favorisce la diffusione della cultura della qualità a tutto il personale, necessariamente coinvolto nell’implementazione e nella gestione del softwa-re;

•rende disponibili all’utente finale dati sempre ag-giornati, grazie all’integrazione con il sistema in-formativo gestionale.

LaboratorioPresso i laboratori ICRO si svolgono analisi di qualità delle materie prime e ricerche sui nuovi materiali; inol-tre, vengono eseguiti test di resistenza e valutazione chimico-fisica per il collaudo e il perfezionamento dei prodotti finiti. I team di professionisti, 35 tra in-

gegneri, tecnici e chimici, operano in sincronia grazie ai più recenti sistemi di condivisione telematica. Per soddisfare le specifiche necessità di ogni cliente, ICRO offre assistenza tecnico-ingegneristica avanzata, con la possibilità di sviluppare prodotti nuovi e persona-lizzati. ICRO dispone inoltre di tre laboratori qualità, uno per ogni sede operativa. La stretta collaborazio-ne con il CATAS, punto di riferimento in Italia e nel mondo, completa l’offerta di know-how del team di ”ricerca&sviluppo” di ICRO.

ricerca & sviluppoDa sempre attenta al progresso tecnologico e al tempo stesso vicina alle reali esigenze dei propri clienti, ICRO sceglie di investire conoscenze e risorse per cercare soluzioni innovative ed efficaci, parten-do dal presupposto che lo sviluppo richiede ricerca. I laboratori ICRO realizzano prodotti mirati per utilizzi e applicazioni specifici, ad alto contenuto tecnologico come le vernici PUR e UV a basso contenuto di So-stanze Organiche Volatili (SOV).Tra questi, i prodotti antibatterici della linea Active, le vernici all’acqua per mobili e arredamenti interni della linea Acualac indoor, gli impregnanti e le finiture all’ac-qua per serramenti e arredamenti esterni della linea Acualac outdoor. Particolare attenzione è inoltre de-dicata al rispetto dell’ambiente e della sicurezza: tut-ti i prodotti ICRO sono eco-compatibili e in linea con gli standard internazionali di certificazione qualità.

sicurezzaCome per la qualità, anche il tema della sicurezza ri-veste per ICRO un ruolo fondamentale.L’azienda ha scelto di adottare un sistema di gestio-ne della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) conforme all’art. 30 del D.gls. 81/2008, basato sullo standard internazionale della BS OHSAS 18001.Il sistema di gestione sicurezza consente di cre-are un ambiente di lavoro sano e sicuro, mante-nendo sotto controllo l’intera azienda e riducen-do il numero degli infortuni. Secondo le linee guida

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dettate dalle normative nazionali e internazionali, ICRO organizza periodicamente corsi di formazio-ne e aggiornamento per il personale sulle proce-dure, i comportamenti e i dispositivi di protezione individuale da applicare durante l’orario di lavoro. Inoltre, gli stabilimenti sono regolarmente sottopo-sti a stretti controlli di adeguatezza degli impianti e macchinari, valutazione rischi, misure di prevenzione e protezione tecniche, organizzative e procedurali.

cicli di verniciaturaICRO mette a disposizione dell’artigiano e dell’opera-tore industriale i cicli di verniciatura all’acqua e a sol-vente studiati e testati nei propri laboratori. Ogni pro-cesso di verniciatura è descritto nell’apposita scheda tecnica, dove sono illustrate le caratteristiche dei ma-nufatti a cui applicare il ciclo, i prodotti da utilizzare, le modalità e i tempi di lavorazione e finitura.

engineeringICRO promuove l’innovazione e lo sviluppo di solu-zioni sempre migliori che possano rispondere alle esigenze specifiche dei propri clienti, professionisti e grandi industrie. Il team di ingegneri e tecnici ICRO, composto da 35 professionisti costantemente ag-giornati sulle nuove tecnologie, lavora per elaborare prodotti innovativi e sistemi di verniciatura avanzati. Grazie alle attività di ”ricerca&sviluppo” e avvalendo-si di laboratori e attrezzature all’avanguardia, ICRO garantisce prodotti di alta qualità, con particolare at-tenzione per l’eco-compatibilità e la sicurezza

sistema tintometrico colormix 2.0Si tratta di un sistema innovativo e informatizzato per la formulazione e la preparazione di una vasta gamma di laccati per legno. Semplice, efficace e pra-tico da usare, il sistema offre una serie di vantaggi ed elementi innovativi per il dosaggio, la miscelazione e la preparazione di nuove tinte.

prodottiICRO mette a disposizione del professionista e dell’o-peratore industriale un’ampia gamma di prodotti all’acqua e a solvente, utilizzabili seguendo specifici cicli di verniciatura suggeriti dal team tecnico di ICRO. In particolare, propone soluzioni per legno, materie plastiche e vetro, prodotti mirati ad alto contenuto tecnologico per utilizzi e applicazioni specifici, tutti a basso contenuto di Sostanze Organiche Volatili (SOV). Nell’apposita sezione del sito è possibile consulta-re la lista completa dei prodotti ICRO, scegliendo tra quelli all’acqua e a solvente. Ciascun prodotto è de-scritto nei dettagli in un’apposita scheda, in cui sono indicate le caratteristiche tecniche e le modalità di applicazione.

un’azienda certificataNel 1993 ICRO è stata la prima azienda italiana del settore a essere certificata ISO 9002. Il tema della qualità è vissuto in azienda come naturale sviluppo dell’attenzione verso le esigenze dei clienti. Oggi ICRO è certificata UNI EN ISO 9001:2008 per l’at-tività di ”ricerca&sviluppo”, produzione e vendita di smalti e vernici speciali, tinte e ausiliari per l’industria del mobile e del legno.I laboratori ICRO collaborano con i principali enti di certificazione internazionale e con il CATAS, l’istituto italiano per ricerca e prove nel settore legno-arredo.L’azienda ha inoltre scelto di seguire il modello orga-nizzativo ”Total Quality Management”, sistema adot-tato da tutte le aziende leader mondiali per gestire la propria attività all’insegna dell’efficienza e della qualità. Il successo di questo approccio consiste nel

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coinvolgimento di tutta l’azienda per il raggiungimen-to della mission, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e di riduzione degli sprechi, senza penalizzare la qualità dei prodotti e del servizio offerto ai clienti.

La missionICRO è un’azienda di riferimento per la produzione e la fornitura di vernici e sistemi di verniciatura a pro-fessionisti e grandi industrie operanti nel settore del legno e del mobile. La mission è offrire una gamma completa di prodotti innovativi, tecnologicamente avanzati ed eco-compatibili. Grazie ad un’organizza-zione flessibile e moderna, in linea con i cambiamenti del mercato e delle tecniche di produzione, ICRO ga-rantisce da sempre un servizio efficiente e di qualità.

La storia Ripercorrere la storia di un’azienda significa creare un momento di ricerca d’identità. Laboriosità, senso del dovere, trasparenza e lungimiranza sono i valori che, da oltre cinquant’anni, caratterizzano l’attività di ICRO per affrontare con entusiasmo e determinazio-ne le sfide del futuro: l’innovazione tecnologica, l’in-ternazionalizzazione, la sostenibilità ambientale.L’azienda nasce nell’immediato dopoguerra, nel 1948, da una precedente attività nel campo degli ausiliari tessili, per iniziativa di Carlo Moltrasio e dei soci Car-lo Castelli ed Emilio Mazzoleni. All’inizio degli anni ’50 la ICRO entra nel settore del legno con il marchio ”Didonè”. Sono gli anni del boom economico e della spinta all’innovazione: si sviluppa la prima tecnologia a spruzzo, l’introduzione del poliestere rivoluziona la verniciatura del mobile, iniziano per ICRO Didonè le prime esportazioni in Jugoslavia e Bulgaria.Alla fine degli anni ’80 Andrea Moltrasio, figlio del fon-datore, assume la guida di ICRO. L’azienda cresce, ma

non modifica la propria filosofia, orientata al cliente e al mercato: ICRO Didonè è la prima azienda italiana del settore (siamo nel 1993) ad essere certificata ISO 9002. Il tema della qualità è vissuto in azienda come naturale sviluppo dell’attenzione verso le esigenze dei clienti.Le nuove sfide del mercato in termini di internazio-nalizzazione portano a seguire una politica di alle-anze strategiche con aziende del settore: laTreffert (Germania), la Granyte (Gran Bretagna) e la Fepyr (Spagna), consentendo l’inserimento di ICRO Didonè nel circuito dei mercati e delle tecnologie a livello eu-ropeo.Verso la metà degli anni ’90 si intensifica l’attività di ”ricerca&sviluppo” e gli investimenti nelle attrezza-ture di laboratorio consentono di migliorare ulterior-mente prodotti e servizi. Nello stesso periodo cresce l’impegno nello sviluppo di tecnologie eco-compatibi-li: con il marchio ”VERNICE SI’” ICRO Didonè contras-segna tutte le iniziative aziendali rivolte alla sosteni-bilità e alla sicurezza.All’inizio del nuovo millennio, in seguito alla joint-venture con la Topver di Chignolo d’Isola (BG) e grazie alla partecipazione della Merchant Bank della Banca Popolare di Bergamo, BPB Investimenti, nasce ICRO, che oggi, grazie a importanti investimenti in ”ricerca & sviluppo”, engineering e informatizzazione, è un’a-zienda leader nel settore delle vernici ad uso indu-striale e professionale.

Fonte: IcroPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

rIcercA personALe

Icro Coatings seleziona agenti commerciali e venditori, a cui affidare lo sviluppo commerciale dell’area di competenza per le seguenti zone: Lombardia (Milano/Brianza), Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana (Firenze), Lazio, Abruzzo, Sardegna,da inserire nel proprio organico rete vendite. Si richiede:

• provenienza dal “settore legno”• buone capacità relazionali• determinazione e spirito di iniziativa• esperienza tecnica maturata nel “settore legno”.

Si offre affiancamento e formazione tecnico commerciale iniziale.selezioniamo inoltre distributori e rivenditori per tutto il territorio nazionale.Inviare le candidature a: [email protected]

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unIVerso Legno e nATurALe: grAnDe successo ALLA FIerA mADe 2011

Lo scorso ottobre Jota srl ha partecipato alla fiera Made di Milano, presentando con un particolare stand i suoi principali prodotti e marchi in esclusiva: Gori, Biofa pro-dotti naturali e attrezzi professionali.

universo Legno e naturaleIn particolare la mostra ”Universo legno e naturale” è stato visitata da numerosi partecipanti con molto inte-resse. Su ben 23 pannelli grafici e 13 pannelli con cam-pioni, il visitatore è stato informato a 360 gradi sul legno e sulla sua corretta protezione preventiva e decorativa. Non solo il visitatore ha acquisito una profonda cono-scenza dei vari nemici (funghi e insetti) del legno con campioni dimostrativi, ma anche qual è l’ottimale mo-dalità di prevenzione dai loro attacchi, idanni che pos-sono provocare e i prodotti che consentono di prevenirli.molto interesse, soprattutto tra architetti e serramenti-sti, ma non solo, ha suscitato l’informativa sulle norme previste per le costruzioni in legno. molti di loro hanno colto l’occasione per essere informati in modo semplice e chiaro sulla nuova norma en 335 e i sui compiti che ne derivano per tutti coloro che hanno a che fare con le costruzioni in legno. Il sistema applicativo che riesce a soddisfare tale norma, proposto dalla Jota, è una solu-zione valida e semplice. Inoltre con vari tipi di campioni in legno colorati e con sistemi applicativi, i visitatori sono stati informati sulle modalità per proteggere il legno all’esterno e all’interno in modo decorativo. Per coloro a cui piace lavorare in ar-monia con l’ambiente, la linea Biofa, con la sua gamma completa di protettivi legno, oli interni ed esterni, pitture murali e detersivi naturali, è la soluzione perfetta. Anche per questo tipo di prodotti la Jota, con la sua presenta-zione e foto dimostrative, è riuscita a dare tutte le solu-zioni necessarie.

Vuoi aumentare i tuoi guadagni?Per chi vuole aumentare i proprio guadagni, la Jota con lo ”Store degli attrezzi” è riuscita a dimostrare come si può arrivare a un risultato migliore anche in tempi di crisi. Il concetto è semplice: la rivendita può acquistare diretta-mente da un unico fornitore un vasto assortimento di attrezzi (pannelli, spazzole, rulli, abrasivi, guanti, nastri, coperture, spray), avendo così la possibilità di allestire con prezzi di fabbrica il proprio punto vendita con scaf-fali e display che può anche ricevere direttamente dal fornitore. In questo modo il cliente non solo ha un punto vendita attraente e uniforme, ma può trarre il vantaggio di avere un unico fornitore di fiducia, dunque un rispar-mio di tempo e denaro nel rapporto con quest’ultimo

(come per esempio nei riordini, nei pagamenti, nei sup-porti di vendita ecc.), aumentando le vendite con un set-tore remunerativo e un sistema di autoapprendimento. Jota coglie l’occasione per ringraziare tutti i visitatori e i clienti per la massiccia presenza allo stand. Tutte le informazioni per quanto riguarda la norma EN335, le soluzioni e i sistemi applicativi per essere a norma, sono disponibili sul sito www.jota.it (tel. 0471 202633, email [email protected]).

Fonte: JotaPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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AcTIVIn, IL nuoVo coLorAnTe eco-FrIenDLY per IL pArQueT

Il Gruppo ICA, specializzato nella produzione e nel-la commercializzazione di vernici speciali per legno, presenta una nuova gamma di coloranti reatti-vi pronti all’uso, specifici per Rovere e Castagno. La nuova gamma, denominata ACTIVIN, è stata studiata per soddisfare le esigenze attuali di interior design: l’interazione tra ACTIVIN e le sostanze presenti nella fibra del legno permette di ottenere colorazioni uni-che ed effetti molto particolari, esaltando le venature del legno con un effetto molto naturale.Negli ultimi anni, con lo sviluppo di una bioedilizia sempre più eco-compatibile, l’utilizzo del pavimento in legno è aumentato. Per questo la società marchi-giana, grazie alla sua esperienza, ha sviluppato gli ACTIVIN, che garantiscono ottime prestazioni, am-pliando le possibilità creative degli arredatori e dei progettisti, con una grande attenzione all’ecososte-nibilità e all’impatto sull’ambiente. I coloranti all’acqua ACTIVIN basano la loro azione sulla reattività del colore, una volta a contatto con le sostanze tanniche contenute nelle essenze quali Rovere e Castagno. In particolare, l’utilizzo di questi coloranti eco-friendly dona alle essenze trattate un

tocco di estrema naturalezza e personalità, che è im-possibile ottenere con altri tipologie di prodotti. L’im-patto estetico complessivo di una pavimentazione così realizzata crea un gioco quasi ”tridimensionale”. Un’altra caratteristica degli ACTIVIN è l’eccellente pe-netrazione nella fibra del legno che, in caso di am-maccature o graffi, garantisce una maggiore tenuta della colorazione, evitando quindi che si scopra il co-lore originale dell’essenza.Gli ACTIVIN, inoltre, riescono a esaltare la qualità delle plance di parquet anche in presenza di nodi e marez-zature, creando piacevoli e armoniose nuance della pavimentazione nel suo insieme.La gamma ACTIVIN è composta da 16 colori: si va dall’ambra all’argilla, dal tufo rosso alla creta turchi-na. Le nuove tinte ACTIVIN si inseriscono benissimo in un contesto di progettazione dove si tende sempre di più a preferire l’utilizzo del Rovere con finiture a poro aperto, nell’ottica dominante di mantenere un aspetto naturale e rendere i vari ambienti semplici ed accoglienti al tempo stesso.I coloranti ACTIVIN sono stati studiati non solo per la tinteggiatura del parquet, ma anche per l’applicazione su complementi d’arredo, sempre in Rovere e Casta-gno, nell’ambito di cicli pigmentati e decapati studiati ad hoc, con effetti e semplicità d’uso sorprendenti.

Fonte: IcaPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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remmers HoLZ-ALu sYsTem: sIsTemA proTeTTIVo-DecorATIVo per Legno-ALLummInIo

I serramenti in legno-alluminio costituiscono sicura-mente una soluzione tecnologica evoluta per tutti i casi di esposizioni estreme agli agenti atmosferici e per i casi in cui si voglia trasformare la finestra in un elemento di arredo, personalizzandola in maniera dif-ferenziata tra la parte esterna e la parte interna.Gli infissi in legno-alluminio sono però il frutto dell’ac-coppiamento di due diversi materiali e per sfruttare al massimo le potenzialità di entrambi e ridurre al mini-mo i problemi derivanti dall’utilizzo combinato, è ne-cessario pensare a sistemi vernicianti specifici.Remmers per questo progetto ha creato un gruppo di lavoro che ha coinvolto vari responsabili tecnici del-le filiali europee, un gruppo di affermati architetti, un gruppo di consumatori ed alcuni serramentisti.Dal confronto tra le parti è emersa in manierà unani-me la necessità di risolvere i problemi derivanti dall’u-tilizzo combinato di legno ed alluminio. Si è osservato come nell’interspazio tra legno ed alluminio, spesso si creano temperatura e/o umidità molto elevate, dai quali derivano: •possibili variazioni dimensionali della finestra;•possibili infezioni da parte di funghi dell’azzurra-

mento;•possibili infezioni da parte di funghi della marce-

scenza.

Assecondare le richieste estetiche dei consumatoriPotendo effettuare una scel-ta liberi da ogni condiziona-mento relativo alla protezione dagli agenti atmosferici (in quanto questa viene svolta dal profilo in alluminio esterno), è emerso che la tendenza dei consumatori è verso superfici in legno più naturali possibili, sia dal punto di vista dello spessore (vernici magre), sia dal punto di vista della riflessione luminosa. Una parte di rilievo è inoltre costituita dalla sensazione al tatto, che deve essere particolarmente morbida.Vi è una piccola parte di consumatori invece che si rivolge a personalizzazioni molto estreme, con colori molto forti e con effetti particolari.Pertanto il sistema di verniciatura più indicato per fi-nestre in legno-alluminio, secondo Remmers dovreb-be prevedere le seguenti fasi.

Trattamento di impregnazioneL’utilizzo di un impregnante particolarmente efficace, permette di mantenere inalterata nel tempo l’elegan-za del legno, risolvendo il problema dei funghi dell’az-zurramento e della marcescenza. Questo risultato si può ottenere con l’utilizzo di Remmers GW 306 LP

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Lignostab, impregnante protettivo, certificato contro i funghi dell’azzurramento e della marcescenza con una quantità di prodotto applicata di 80-100 gr/m2.

Trattamento di finituraL’utilizzo di vernici di finitura di basso spessore, alta-mente permeabili ed elastiche, permette di smaltire l’umidità in eccesso presente nel manufatto, evitando infezioni di funghi e variazioni dimensionali del sup-porto. La possibilità di utilizzare più vernici di finitura per-mette di assecondare le varie esigenze estetiche dei clienti: da superfici molto naturali, opache e morbide al tatto, fino a combinazioni ed effetti estetici particolari.

Linee di effetti verniciantiPer quanto riguarda le vernici di finitura, Remmers ha deciso di creare una nuova cartella colori con le se-guenti linee di effetti.

rHAs linea ”nature”Il legno è il protagonista assoluto, con una verniciatu-ra che ne lascia inalterato il calore e l’estetica. Si trat-ta di finiture a medio-basso spessore, molto opache, morbide al tatto. All’interno di questa linea è stato in-serito un effetto ”olio” con un prodotto a base di ma-terie prime totalmente naturali (carnauba, olio di lino, ecc.). Le finiture della linea nature sono:

•LW 720/10 Farblos;•OW 810 Spritzoel;•LW 725/00 Velvet;•Aidol Pflegeoel ”Bio”;•OW 800.

rHAs linea ”style”L’eleganza è l’elemento caratterizzante gli effetti di questa linea di verniciatura. Si tratta di finiture semi-trasparenti e laccate, opache ed a basso spessore, che valorizzano essenze legnose di prestigio. Le finiture della linea style sono:•LW 720/10 Weiss;•DW 610/20.

rHAs linea ”Vanguard”Pensata per chi vuole osare di più! Si tratta di una se-lezione di effetti particolarmente indicati per soluzioni d’arredo dai contenuti moderni ed originali.L’impatto estetico dei cicli non va a compromettere la possibilità di renderli industrializzabili, in quanto le vernici utilizzate sono in ogni caso molto semplici da applicare. Le finiture della linea Vanguard sono:•ZW 420 metallik effeckt;•DW 601/35.

Fonte: RemmersPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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nuoVe VernIcI ALL’AcQuA

Plack Vernici, azienda specializzata nella produzio-ne di vernici all’acqua per legno ad alte prestazio-ni, ha recentemente introdotto nel mercato nuove vernici all’acqua dotate di caratteristiche superiori ai tradizionali cicli con prodotti a solvente.Si tratta di vernici all’acqua utilizzabili in svariati settori: cornici per quadro, profili per edilizia, porte per interno e mobili, armadi, parquet.Queste nuove vernici di ultimissima generazione hanno come caratteristiche peculiari la rapidità di essiccazione ridotta a pochi minuti, alta copertura, trasparenza elevatissima, durezza e resistenza al graffio, morbidezza al tatto.Queste nuove vernici sono disponibili sia in versio-ne trasparente, sia pigmentata in tutti i colori.Per quanto riguarda il ciclo trasparente viene usato il fondo all’acqua FA 0608 00, applicato con qualsi-asi tipo di apparecchiatura, dalla semplice pistola a tazza fino alla pistola airless o airmix, riuscendo a coprire con una sola mano anche legni molto porosi come il castagno. Dopo pochi minuti si può proce-dere con la carteggiatura sia manuale che automa-tica, senza che la carta usata rimanga impastata.A seguire, una mano di finitura OA 6820 00 (di-sponibile in vari glossaggi), applicabile sempre con qualsiasi tipo di pistola a tazza o airless o airmix.L’essiccazione della finitura è anch’essa molto ra-pida, lasciando la superficie verniciata perfetta-mente trasparente, coperta, liscia, morbida al tat-to, dura al graffio e resistente ai comuni detergenti usati normalmente nelle case.L’intero ciclo è conforme alla normativa UNI EN 71.2, UNI EN 71.3 e LMBG , quindi idoneo per esse-re usato su legno che può venire in contatto con i bambini, che possono anche succhiare o morsicare senza che venga rilasciata alcuna sostanza noci-va per la salute. È un ciclo che può quindi essere

utilizzato per la verniciatura di camerette in legno per neonati, o di giochi in legno, nonché per camere in legno per adulti che non vogliano nessun tipo di inquinamento indoor, che normalmente si crea con l’utilizzo di tradizionali vernici a solvente.Il ciclo pigmentato prevede l’utilizzo del fondo all’acqua pigmentato bianco o nero per interno, in 2 mani su MDF o anche su legno massello, senza problemi di migrazione in superficie di macchie.Anche questo fondo con codice FA 0609 BI (bianco) oppure FA 0609 NE (nero) è di rapidissima essicca-zione, elevata copertura e ottima carteggiatura sia manuale che meccanica.A seguire, una mano di finitura all’acqua pigmen-tata bianca, o in tutti i colori di cartella RAL, NCS.Anche la finitura essicca rapidamente, dotando il manufatto di ottima copertura, morbidezza al tat-to, durezza al graffio e resistenza ai normali deter-genti di uso domestico.

Vernici per parquetPer quanto riguarda le vernici all’acqua per scale e parquet, la Plack Vernici ha recentemente introdot-to sul mercato un fondo finitura all’acqua dotato di elevata copertura, trasparenza, rapidità di essic-cazione, resistenza chimica e ai segni lasciati dalle gomme nere delle suole e dei tacchi delle scarpe.Il ciclo consigliato consiste nell’applicazione a rul-lo, spruzzo o pennello di 2 mani del fondo finitura all’acqua per parquet FF 8130 00, senza carteggia-tura tra la prima e la seconda mano, a cui segue una carteggiatura meccanica e l’applicazione di un’altra mano del fondo finitura FF 8130 00. Quindi con un solo prodotto, applicato con un totale di 3 mani, si ottiene una superficie perfettamente co-perta, trasparente e molto resistente al graffio e ai detergenti normalmente utilizzati.I vantaggi sono evidenti, in termini di rapidità di verniciatura e assenza di cattivi odori dovuti all’ap-plicazione di vernici al solvente, ancora molto dif-fuse in questo settore; infatti con questo prodotto si possono verniciare pavimenti in legno di stanze abitate senza creare alcun problema di carattere tossicologico o di odore residuo di solvente, in tem-pi molto rapidi. Per fare un esempio si può iniziare a verniciare il parquet o una scala la mattina, e la sera abitare e dormire nella stessa stanza.Con le vernici PLACK di ultima generazione, l’uti-lizzatore può finalmente raggiungere importan-ti obiettivi, fino ad oggi impensabili per le vernici all’acqua, che possiamo riassumere come segue:

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•elevata produttività, con notevole abbassamen-to dei costi;

•miglioramento dell’ambiente di lavoro per gli ad-detti, con evidente miglioramento della salute degli stessi;

•miglioramento dell’ambiente domestico per l’u-tente finale che mette in casa mobili e accessori verniciati con queste vernici (conformità UNI EN 71.3 e LMBG);

•eliminazione dei rischi di infiammabilità delle vernici e di impatto ambientale.

Vernici per esterno Le vernici per esterno di nuova generazione della Plack, presentano caratteristiche di elevata resi-stenza all’esterno e facilità di intervento durante le operazioni di manutenzione, da effettuarsi dopo alcuni anni dalla posa in opera degli infissi.Contrariamente a quanto viene proposto normal-mente per cicli ad elevata resistenza all’esterno, Plack ha recentemente ultimato dei test di invec-chiamento sia naturale (UNI EN 927.3) che accele-rato (UNI EN 71.6), effettuato mediante QUV test, uno strumento universalmente riconosciuto come affidabile e ripetibile per effettuare test di invec-chiamento accelerato per vernici da esterno.Il concetto sul quale si basa l’azienda toscana per preparare i campioni di legno su cui effettuare i test di invecchiamento , è quello di riprodurre in ma-niera estremamente fedele il ciclo di verniciatura che effettua il serramentista, utilizzando i legni più rappresentative delle due tipologie morfologiche esistenti in natura (pino per le conifere, castagno per le latifoglie), il sistema di carteggiatura e tipo-logie di grana, il modo di applicazione e gli impianti di verniciatura utilizzati.Alla luce dei risultati ottenuti alla fine dei 2 test (in-vecchiamento naturale e invecchiamento accelera-to), sono emersi dei dati molto interessanti per una valutazione oggettiva.Innanzitutto il ciclo di verniciatura che ha dato i

migliori risultati è quello che prevede l�applicazione di una mano d’impregnante, una mano di fondo a immersione e due mani di finitura.Pur rispettando quanto indicato da alcune presti-giose aziende per cicli per esterno ad elevata resi-stenza, che prevedono un numero elevato di mani e di passaggi, secondo quanto sperimentato dalla Plack cicli di verniciatura che prevedono numero di mani e di passaggi superiori a quelli appena so-pra menzionati non portano evidenti vantaggi in termini di resistenza all�esterno delle vernici, anzi fanno lievitare in maniera significativa il costo di verniciatura dei serramenti e influiscono sulla faci-lità di manutenzione durante le inevitabili periodi-che operazioni di ritonificazione del film di vernice.Il ciclo di verniciatura ad elevata resistenza all’e-sterno, prevede l’applicazione a immersione di una mano di impregnante all’acqua per esterno mor-denzato IA 0551 XX, che protegge il legno dall’at-tacco di muffe, funghi e deterioramento della li-gnina, una mano di fondo a immersione FA 0903 00, una successiva carteggiatura o spazzolatura meccanica, seguita dall’applicazione di una prima mano di finitura SA 9130 TC e di una seconda mano di finitura SA 9130 TC.Questo ciclo ha superato brillantemente la pro-va di invecchiamento accelerato con il QUV TEST, secondo la norma UNI EN 927.6, per ben 3 volte, senza presentare alterazioni particolari del film di vernice.Normalmente un ciclo di invecchiamento accelera-to con il QUV TEST corrisponde ad un esposizione naturale all’esterno di 4-5 anni.Su questo ciclo è disponibile una particolare e sem-plice forma di garanzia scritta di resistenza all’e-sterno, che la Plack offre ai propri clienti in modo esclusivo.L’ultima, ma non meno importante, novità intro-dotta dalla Plack, sono le vernici a solvente R.I.A. (Ridotto Impatto Ambientale) rivolte a tutti gli utilizzatori che momentaneamente vogliono con-tinuare ad utilizzare le tradizionali vernici a sol-vente, scegliendole però tra quelle meno nocive di-sponibili sul mercato. Informazioni più dettagliate sono disponibili nel sito internet della Plack sul sito www.plack.it.

Fonte: PlackPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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grAnDe successo per FAbbrIcHe AperTe sAYerLAcK: oLTre 400 ospITI!

Lo scorso ottobre si è svolto l’evento ”Fabbriche Aper-te Sayerlack”: lo stabilimento produttivo e gestionale di Pianoro (Bologna) è stato aperto al pubblico che, nu-meroso ed entusiasta, ha partecipato alle visite guidate organizzate dai dipendenti Sayerlack, alla scoperta del mondo delle vernici per legno.Alla manifestazione sono intervenute oltre 400 perso-ne, delle più diverse estrazioni: cittadini pianoresi, pro-fessori e studenti dell’Università di Bologna e dell’Isti-tuto Superiore Aldini Valeriani, persone interessate alla visita di una grande azienda, dipendenti e loro familiari.A partire dalle 14 si sono svolte le visite guidate, che hanno toccato i punti di maggior interesse dell’azienda: il reparto resine, il laboratorio ricerca e sviluppo, i repar-ti dedicati alla produzione dei catalizzatori, dei prodotti poliuretanici e dei prodotti all’acqua, il confezionamento e il magazzino prodotti finiti. Durante la visita è stato presentato anche l’ultimo inve-stimento realizzato dall’azienda: il postcombustore, che assicura un abbattimento considerevole delle emissio-ni di solventi in atmosfera, garantendo il rispetto delle normative in materia.Al termine della visita gli ospiti sono stati ricevuti da Alessandro Pirotta (direttore generale di Sayerlack), da Gabriele Minghetti (sindaco di Pianoro), da Matteo Aglio (direttore di Avisa-Federchimica) e da tutta la dirigenza Sayerlack, per continuare a festeggiare e brindare insie-me sulle note della musica suonata da ensamble musi-cali composti da dipendenti ed ex dipendenti Sayerlack e da persone di Pianoro. Fabbriche Aperte, manifestazione che Federchimica promuove sin dal 1987, rappresenta un momento im-portante per mostrare all’esterno che cosa sia la chi-mica e sottolineare la sua utilità. È inoltre un’occasione per rendere visibili gli investimenti continui per la difesa

della salute, la salvaguardia della sicurezza e la tutela dell’ambiente, che per Sayerlack costituiscono da sem-pre una priorità fondamentale.Sayerlack è stata fondata a Bologna nel 1954 e da quasi 60 anni è sinonimo di soluzioni innovative per il tratta-mento e la finitura del legno. Sviluppa, produce e distri-buisce i propri prodotti a marchio Sayerlack: Linea Pro, dedicata all’industria e Linea Blu, dedicata all’hobbysta.L’azienda conta due stabilimenti produttivi in Italia: Pia-noro (Bologna) e Mariano Comense, e distribuisce i pro-dotti Sayerlack in oltre 70 paesi del mondo. Nel 2010 la multinazionale americana Sherwin-Williams ha acqui-stato Sayerlack dalla multinazionale Arch Chemicals Inc. Sherwin-Williams è la prima azienda di vernici in Ameri-ca e la terza nel mondo e occupa più di 30.000 persone. L’unione delle caratteristiche di eccellenza dei prodotti e la diffusione geografica dei due marchi, ha creato un leader globale nelle vernici per legno.I prodotti Sayerlack si distinguono grazie a una consoli-data tradizione e ad una forte componente innovativa. Nel 1988, grazie a importanti interventi in tecnologia e ricerca e sviluppo, Sayerlack è stata la prima azienda in Italia a produrre vernici per legno all’acqua. I risultati raggiunti in termini di compatibilità ambientale, eccel-lente performance e costante innovazione, garantisco-no oggi a Sayerlack la leadership nel mercato europeo delle vernici per legno all’acqua. Sayerlack è il marchio in grado di soddisfare le esigenze di tutti i settori esistenti nell’industria del legno: dall’ar-redamento alla falegnameria, dalle strutture per esterni ai mobili da giardino, dai cantieri navali all’edilizia, dal settore automobilistico agli strumenti musicali.

Fonte: SayerlackPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

Da sinistra: Matteo Aglio (direttore. di Avisa-Federchimica), Gabriele Minghetti (sindaco di Pianoro) e Alessandro Pirotta (direttore. generale di Sayerlack)

Alla manifestazione sono intervenute oltre 400 persone

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serIe DuoLAcK 600: reALIZZAre un LucIDo spAZZoLATo In pocHe ore

Il 2011 è stato per IVE un anno ricco di traguardi, a partire dal 70° anniversario della società fino alla messa a punto di soluzioni di verniciatura sempre più innovative che l’azienda della Brianza sa propor-re in tutto il mondo.Una delle chiavi del successo IVE è sicuramente l’at-tenzione e la curiosità verso qualsiasi tipo di sfida… poco importa che si tratti di Israele, Cina o Brasile. Proprio quest’ultimo Paese ha visto nascere nel 2007 IVE do BRASIL, fiore all’occhiello dell’azienda. Nel 2011 Alberto Giovanni Galbiati ha scelto di tra-sferirsi nel Rio Grande do Sul per sostenere da vicino la crescita vertiginosa di un mercato emergente, che merita grazie al suo potenziale un’estrema atten-zione e linee guida precise. Ecco dunque che la sede di Seregno è oggi guidata da Massimo Galbiati che, nascendo come direttore ”R&D”, non poteva esimersi dall’intraprendere un percorso volto al miglioramento dell’offerta IVE a 360 gradi. Proprio da una sinergia Italia-Brasile na-sce la serie Duolack 600, un prodotto innovativo che sa coniugare la bellezza di un lucido poliuretanico con la produttività di un UV.Duolack 600 è una finitura lucida antingiallente ”dual-cure”, la cui polimerizzazione richiede pochi minuti di appassimento prima delle lampade UV. Una volta polimerizzato correttamente, il prodotto può essere carteggiato e spazzolato dopo poche ore. Duolack 600 può essere applicato sia a velo che a spruzzo. E’ indicato per soddisfare sia le esigenze di elevata produttività in aziende con linee di ver-niciatura automatiche, sia esigenze di flessibilità in

aziende meno strutturate. La tecnologia ”dual-cure” permette di avere una superficie lucida facilmente e rapidamente spazzolabile, ma in grado di acquistare successivamente resistenze eccellenti e certificate dai laboratori maggiormente accreditati; sono infatti già disponibili le certificazioni per quanto riguarda resistenze chimiche, al graffio, all’ingiallimento al buio ed alla luce. Non ultimo, Duolack 600 rispetta l’ambiente, grazie al basso contenuto di solventi organici volatili.Bellezza, produttività, rapidità, praticità, antingial-lenza, resistenza e sostenibilità…Duolack 600 è tut-to questo.

Fonte: IvePer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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mATerIALI e TecnoLogIe DeLL’InDusTrIA DeL mobILe

Analogamente ad altri settori indu-striali anche quello del mobile è in costante evoluzione con l’esigenza, da un lato, di una maggior organiz-zazione interna mirata all’ottimiz-zazione delle attività produttive e, dall’altro, di rispondere alle mutate esigenze del mercato che richiede, sempre più, forti personalizzazioni e prestazioni in linea con la normativa tecnica, la sicurezza e l’ambiente.Gli scenari presenti e futuri di quest’importante settore indu-striale richiedono pertanto dinami-cità, organizzazione e soprattutto una buona conoscenza sui mate-riali e sulle tecnologie disponibili.Il libro realizzato da Franco Bulian, uno dei massimi esperti del settore, con una lunga esperienza ma-turata nei laboratori del CATAS, di cui è attualmen-te vice direttore, offre un contributo su questi temi, presentando un panorama generale sui principali materiali e sulle tecnologie impiegate per la produ-zione dei mobili.Si tratta quindi di un testo basilare che descrive le caratteristiche e le lavorazioni associate al legno, ai pannelli, ai materiali di rivestimento, ai bordi, agli adesivi e alle vernici. Ogni materiale è inizialmente esaminato per quelle che sono le sue caratteristi-che costitutive; in successione sono presentate le sue proprietà, gli impieghi, le lavorazioni specifiche all’interno del settore del mobile e le problematiche, ovvero i difetti a cui può essere più frequentemente soggetto in uso.Con la consapevolezza quindi che uno dei punti di forza per il futuro sviluppo del settore del mobile è quello della ”conoscenza”, questa pubblicazione

vuole rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che già operano nel mondo dell’arre-do sia in ambito tecnico (respon-sabili e tecnici di produzione), sia commerciale (ufficio acquisti, assi-stenza, vendita), nonché per coloro che in qualità di consulenti o di pe-riti sono chiamati a fornire infor-mazioni tecniche in quest’ambito.Il libro è ovviamente rivolto anche a chi si affaccia per la prima volta a questa realtà industriale, essen-do stato specificamente concepito come testo di base per gli studenti delle Università degli Istituti Se-condari. Quello del mobile rappre-

senta un settore produttivo assai importante per gran parte degli stati industrializzati mostrando an-che una tendenza alla crescita in quelli emergenti.Il mercato mondiale del mobile vede primeggiare la Cina e gli Stati Uniti, mentre l’Europa detiene circa il trenta per cento del mercato con l’Italia quale Paese di riferimento soprattutto per ciò che riguarda il de-sign e la qualità delle finiture.Da un punto di vista tecnologico, questo settore pro-duttivo è molto variegato, includendo sia le piccole realtà a carattere familiare, sia le aziende di gran-di dimensioni, con centinaia di dipendenti dislocati anche in più unità produttive. Le professionalità e le tecnologie presenti nelle aziende del mobile sono conseguentemente molto diversificate, basandosi sia sulle tipiche attività delle falegnamerie artigia-ne, sia sull’impiego di macchine tecnologicamente avanzate, comandate e programmate da sistemi computerizzati.Quello del mobile viene spesso definito come un

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settore ”buy driven” in quanto, tendenzialmente, sono gli acquirenti che impongono modifiche nei materiali o nelle tecniche costruttive. Un esempio significativo a tal proposito, direttamente legato all’attuale situazione di globalizzazione del mercato, è il notevole sviluppo che hanno avuto alcune ca-tene di distribuzione internazionali. Queste realtà devono necessariamente porre una particolare at-tenzione alle leggi ed alle normative vigenti nei vari Paesi in cui sono presenti. Tali imposizioni ricadono conseguentemente sui loro fornitori locali, che de-vono riconsiderare e riorganizzare le proprie produ-zioni, al fine di ottemperare alle diverse imposizioni normative che derivano da questa mutata situazio-ne del mercato. La globalizzazione ha delle forti ri-percussioni anche sulle caratteristiche tecniche dei materiali, indipendentemente dagli aspetti legati alla sicurezza. La leggerezza, ad esempio, diventa un parametro sempre più importante, in funzione della necessità del trasporto dei mobili finiti anche a considerevoli distanze.Come molti altri settori anche quello del mobile è quindi in forte evoluzione con l’esigenza, da un lato, di una maggior organizzazione interna mirata all’ottimizzazione delle attività produttive, dall’al-tro il mercato richiede personalizzazioni e presta-zioni basate sempre di più su specifiche tecniche e su normative legate soprattutto alla sicurezza ed all’ambiente.L’attuale scenario di questo settore richiede per-tanto dinamicità, organizzazione e soprattutto una buona conoscenza sui materiali e sulle tecnologie disponibili.Il libro di Bulian vuole offrire un contributo in que-sti termini, presentando un panorama generale sui principali materiali e sulle tecnologie impiegate per la produzione dei mobili.Si tratta quindi di un testo di base che presenta le caratteristiche del legno, dei pannelli, dei materiali di rivestimento, degli adesivi e delle vernici. Ogni ma-teriale è inizialmente esaminato per quelle che sono le sue caratteristiche costitutive. In successione sono presentate le sue proprietà, gli impieghi speci-fici all’interno del settore del mobile e le problemati-che, ovvero i difetti, a cui può essere associato.Con la consapevolezza quindi che uno dei punti di forza per il futuro sviluppo del settore del mobile è quello della ”conoscenza”, questa pubblicazione vuole rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che già operano nel mondo del mobile, ma anche a chi si affaccia per la prima volta a que-sta realtà come gli studenti delle scuole secondarie o dell’Università. Fonte: L’Informa

Per ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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ceFLA FInIsHIng group creDe neLL’ITALIA eD Apre unA nuoVA FILIALe per LA LombArDIA neL cuore DeLLA brIAnZA

Cefla Finishing Group, leader mondiale nella vernicia-tura, finitura, decorazione e ricopertura del legno del vetro, dei materiali compositi e della plastica, ha aperto una sede di circa 700 metri quadratri in Brianza.Flavio Curioni, molto noto e di grande esperienza nel mercato del legno e del vetro, sarà la persona di rife-rimento di questa nuova filiale e sarà coadiuvato dalla società BRM di Ugo Bernasconi, che si occuperà del service post vendita e dei ricambi. La filiale, oltre ad un curatissimo showroom, avrà an-

che un fornito magazzino ricambi e tecnici altamente specializzati a disposizione dei clienti, per interventi di manutenzione e per ogni necessità tecnica.Il Cefla Finishing Group ha deciso di investire in Ita-lia, scegliendo la Lombardia, perché rappresenta uno dei più importanti distretti del mobile di alta qualità nel mondo; infatti, gli opinion leader del settore e del design sono racchiusi in questo territorio. La scelta di aprire una filiale in Lombardia, nasce dalla volontà di affiancare, servire e supportare le più importanti

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44 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

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aziende italiane nei loro investimenti, per continuare ad essere più competitivi in un mercato sempre più selettivo e globale: la vera innovazione oggi sta nel ri-uscire a consigliare i clienti nella riorganizzazione dei processi, nel consentire con la tecnologia più avanzata di produrre in maniera eccellente, con più flessibilità, meno costi e risorse associate, puntando al massimo della qualità.Cefla Finishing Group, progetta e realizza linee di fini-tura, verniciatura e nobilitazione, su misura e ”chiavi in mano”, per il mercato del legno ed è oggi all’avanguar-dia anche nel settore del vetro e della plastica. I clienti spaziano da nomi illustri nel settore dell’edilizia e arredamento, fino ad includere i segmenti aerospa-ziale e automotive. Il gruppo è costituito da aziende e marchi leader (Cefla Finishing, Delle Vedove, Düspohl, Falcioni, Sorbini), che hanno fatto dell’innovazione il loro principale punto di forza. La prossimità ai clienti è assicurata da una rete distributiva capillare, costitu-ita da filiali e da un elevato numero di dealers, oltre ad una presenza produttiva in Paesi quali Italia, Germa-nia, USA e Cina.Cefla Finishing Group opera nel massimo rispetto dell’ambiente, tramite lo sviluppo continuo di processi

di verniciatura a basso impatto ambientale e la pro-duzione di impianti per la depurazione delle emissio-ni gassose inquinate da composti organici volatili, nel pieno rispetto delle normative internazionali.Il Cefla Finishing Group ha, quindi, deciso di porta-re vicino ai clienti della Lombardia, tutto il knowhow acquisito in 80 anni di storia di un’unica azienda, con all’interno molteplici competenze nel mobile, arreda-mento, infisso, vetro, fibrocemento, plastica e metallo. In breve la più ampia gamma al mondo nella finitura, decorazione e ricopertura.Il Cefla Finishing Group conferma l’andamento molto positivo del 2011, con i dati di fatturato in forte rial-zo rispetto al 2010. Le molteplici novità di prodotto e tecnologia presentate con successo al Ligna 2011 e al Cefla Live di ottobre 2011, unito alla solidità finanziaria dell’azienda, consente al Cefla Finishing Group di es-sere la migliore garanzia per chi investe nella finitura, decorazione e ricopertura.

Fonte: CeflaPer ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]

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normATIVA ADr neI pAesI In VIA DI sVILuppo

Il trasporto di merci pericolose è soggetto a norme e regola-menti molto dettagliati, formulati in base al tipo di materiale trasportato e ai mezzi di trasporto utilizzati.Il mezzo di trasporto, prima di essere autorizzato al carico di merci pericolose, deve essere attrezzato specificatamente per la/le classi di materiali, destinato ad ospitare attrezza-ture diverse a seconda del tipo di pericolosità. Ad esempio, saranno obbligatoriamente a bordo estintori specializzati per le merci infiammabili oppure ci saranno adeguate aperture di aerazione nel caso di merci allo stato gassoso.Per quanto riguarda il trasporto, una delle prime condizioni fondamentali è che sull’autocarro sia riportato in modo molto visibile il fatto che nel vano di carico sono stivate merci rive-stenti carattere di pericolosità.A tal fine sono applicati, a seconda della modalità di trasporto (in colli, cisterna o rinfusa), sulla parte anteriore e posteriore ed eventualmente sui lati dei mezzi di trasporto, dei pannelli e delle etichette di pericolo: i primi, di colore arancione e di forma rettangolare (dalle misure di cm. 40 x 30), le seconde a forma di quadrato posto sulla punta (losanga) di cm 25x25 o 30x30.

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 45

Page 62: PVL 103  COPIA SAGGIO

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AQuILe rosA suLLe VeTTe LombArDe

Il Tennis Tavolo Aquile Rosa, la formazione mila-nese sponsorizzata dalla nostra rivista, milita da quest’anno nel campionato lombardo di serie C, dove nonostante l’età media nettamente inferiore a quella delle altre squadre, stanno competendo senza alcun timore reverenziale.La squadra, capitanata da Paola Pezzini (cate-goria seniores, 31 anni) è composta da Leilei Liu (categoria juniores, 17 anni), Elisabetta Fernando (categoria juniores, 15 anni) e Cinzia Gorla (cate-goria allievi, 14 anni).Le tre ragazze più giovani, cresciute nel vivaio del-la società TT Aquile Azzurre, hanno recentemente conquistato il terzo posto ai Campionati Regionali Giovanili a squadre di Angolo Terme (BS).

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Via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Città . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CAP . . . . . . . . . . . . . .

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Via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Città . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cap . . . . . . . . . . . . . .

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Via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Città . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cap . . . . . . . . . . . . . .

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CARTOLINA D’ABBONAMENTO

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Questo listino è stato elaborato da alcuni professionisti della sverniciatura,per dare agli utenti finali uno strumento trasparente, che consenta diacquistare il servizio di sverniciatura sulla base del rapporto ottimale traprezzo e prestazione.I prezzi sono infatti basati sulla conformità a prestazioni tecniche e ambien-tali dei cicli di sverniciatura, che consentono di differenziarsi dalla con-correnza di bassa qualità e basso prezzo, mantenendo margini di profittoadeguati alle sempre crescenti esigenze di sviluppo della categoria. Professione Verniciatore divulgherà sia sul portale www.woodfinishing.it,sia sulla rivista, il listino con i nomi dei professionisti aderenti, per dareall’iniziativa e alle aziende che la condividono la massima visibilità e auto-revolezza.

I prezzi indicati nell’accluso listino sono da considerarsi al netto dell’I.V.A.I cicli sono suddivisi in tre categorie (A, B e C) in funzione della preparazione che il manu-fatto richiede prima di essere riverniciato.La categoria A (sverniciatura di alta qualità), garantendo prestazioni elevate, non richiedeulteriori trattamenti di preparazione del manufatto dopo la sverniciatura.La categoria B (sverniciatura di media qualità), garantendo prestazioni discrete, richiedeun ulteriore trattamento di preparazione del manufatto dopo la sverniciatura (30% di lavorocirca, per arrivare al manufatto pronto da riverniciare).La categoria C (sverniciatura grossolana) garantendo prestazioni sufficienti, richiede unulteriore trattamento di preparazione del manufatto dopo la sverniciatura (50% di lavorocirca, per arrivare al manufatto pronto da riverniciare).

PRIMA

PROFESSIONESVERNICIATORE

LISTINO SVERNICIATURA

I costi sono relativi a manufatti di cui deve essere rea-lizzata una prova di fattibilità su una campionatura,procedura che rappresenta un’importante tutela peril consumatore.Si specifica che il prezzo è relativo ai metri quadratidi superficie sverniciata, per cui anche i bordi devonoessere inclusi nel conteggio della metratura.Il trasporto è a carico del produttore.

DOPO

PROFESSIONESVERNICIATORE

TIPO DI SVERNICIATURA EURO/m2

Categoria A 70

Categoria B 50

Categoria C 30

ADERISCONO AL GRUPPO “PROFESSIONE SVERNICIATORE”

BPSChorus Centro Sverniciatura

Falegnameria Freddato

Le aziende che sono interessate a partecipare al gruppo “ProfessioneSverniciatore” possono inviare una mail a [email protected]

48 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

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I costi sono relativi a manufatti di cui deve essere rea-lizzata una prova di fattibilità su una campionatura,procedura che rappresenta un’importante tutela peril consumatore.Si specifica che il prezzo è relativo ai metri quadratidi superficie sverniciata, per cui anche i bordi devonoessere inclusi nel conteggio della metratura.Il trasporto è a carico del produttore.

DOPO

PROFESSIONESVERNICIATORE

TIPO DI SVERNICIATURA EURO/m2

Categoria A 70

Categoria B 50

Categoria C 30

ADERISCONO AL GRUPPO “PROFESSIONE SVERNICIATORE”

BPSChorus Centro Sverniciatura

Falegnameria Freddato

Le aziende che sono interessate a partecipare al gruppo “ProfessioneSverniciatore” possono inviare una mail a [email protected]

Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 49

Page 66: PVL 103  COPIA SAGGIO

PRODOTTI IMPREGNANTI E PER ESTERNI

ADLer Italia

Via per Marco, 12/D38068 Rovereto TNTel. 0464/425308Fax 0464/480957

[email protected]

InDusTrIA cHImIcA ADrIATIcA s.p.a.

Via S. Pertini 52 - Zona ind. A62012 Civitanova Marche MC

Tel. 0733/8080 Fax 0733/[email protected]

WIp coATIngs - Div. IcsAmVia Martinelli 5720030 Senago MITel. 02/99010032Fax 02/9987369

[email protected]

IVm chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3

27020 Parona PVTel. 0384/25441

Fax 0384/252054www.ilva.it

[email protected]

Importatore esclusivo per l’ItaliagorI InDusTrY

Via Giotto 6/b39100 Bolzano BZTel. 0471/202633Fax 0471/204694

[email protected]

VernIcI-coLorAnTI per Legno

Via Artigianato 235010 Trebaseleghe PD

Tel. 049/9385648049/9388042

Fax 049/9385070

[email protected]

IVm chemicals-Div. milesiViale della Stazione 3

27020 Parona PVTel. 0384/25441

Fax 0384/252054numero verde 800.48.45.04

[email protected]

sIrcA s.p.a. - Div. poLIsTucViale Roma 85 - 35010

S. Dono di Massanzago PDTel. 049/9322311 Fax 049/9322322

[email protected]

remmers ITALIA s.r.l.Via Mayr - Nusser 26

39100 Bolzano BZTel. 0471/304400Fax 0471/[email protected]

sALcHI WooD coATIngs s.p.a.

Via Alcide De Gasperi 7336060 Romano D’Ezzelino VI

Tel. 0424/8386Fax 0424/37497

[email protected]

Via del Fiffo 1240065 Pianoro BO Tel. 051/770511Fax 051/777437

[email protected]

sIrcA s.p.a.

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD

Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

[email protected]

Zona Industriale CalderaioVia Galvani 7

51010 Massa e Cozzile PTTel. 0572/92711Fax 0572/78824

[email protected]

VernIcI egIDIo mILesIVia Olona 37

20017 Rho (MI)Tel. 02/9326181

Fax 02/932618300www.egidiomilesi.it

[email protected]

coLorIFIcIo ZeTAgIVia Pasubio 41

36050 Olmo di Creazzo VITel. 0444/228300Fax 0444/228366

[email protected]

cHImIcA cbr s.p.a.Via A. Rizzotti 23 - 37064 Povegliano Veronese VR

Tel. 045/7970773Fax 045/6359777

[email protected]

MATERIE PRIME PER VERNICI

eVonIK Tego cHemIe gmbHGoldschmidtstrasse 100 45127 Essen - Germany Phone +49 2011732222

Fax +49 2011731939

[email protected]

agenti opacizzanti e specialità chimiche per vernici e resine

W.r. grAce ITALIAnA s.p.a.Via Trento 7

20017 Passirana di Rho MITel. 02/93537444Fax 02/93537581

[email protected]

neucHem s.r.l.S.S. Sempione 270/a

20028 S.Vittore Olona MITel. 0331/423333Fax 0331/423303

[email protected]

DILUENTI

L’agenda dei fornitori

Linea diretta con le aziende

50 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 67: PVL 103  COPIA SAGGIO

L’agenda dei fornitori

VERNICILIQUIDE

ADLer Italia

Via per Marco, 12/D38068 Rovereto TNTel. 0464/425308Fax 0464/480957

[email protected]

Via Calabria 640060 Osteria Grande BO

Tel. 051/945107Fax 051/946516

[email protected]

AKZo nobeL coATIngs s.p.a. Divisione WoodVia Spangaro 1

30030 Peseggia VETel. 041/5898111Fax 041/5898144

www.akzonobel.com/[email protected]

Amonn coLor s.r.l.

Via Altmann 12 39100 Bolzano BZTel. 0471/904770Fax 0471/904769

[email protected]

AsTrAVernITes s.r.l.

Via dell’Industria 424052 Azzano San Paolo BG

Tel. 035/0950880Fax 035/0950881

[email protected]

boTTosso e FrIgHeTTo VernIcI s.r.l.

Viale Kennedy 20Fossalta di Portogruaro VE

Tel. 0421/700222292Fax 0421/700950

[email protected]

cITVer pAInTs s.r.l.

Via Cesare Battisti 6420092 Albiate MI

Tel. 0362/93281Fax 0362/913286

InDusTrIA cHImIcA ADrIATIcA s.p.a.

Via S. Pertini 52 - Zona ind. A62012 Civitanova Marche MC

Tel. 0733/8080 Fax 0733/[email protected]

Icro coATIngs s.p.a.

Via Bedeschi 2524040 Chignolo d’Isola BG

Tel. 035/999711Fax 035/999712

[email protected]

WIp coATIngs - Div. IcsAmVia Martinelli 5720030 Senago MITel. 02/99010032Fax 02/9987369

[email protected]

IVm chemicals - Div. ILVA Viale della Stazione 3

27020 Parona PVTel. 0384/25441

Fax 0384/252054www.ilva.it

[email protected]

IVe s.r.l.Via Toscanini 53

20831 Seregno MBTel. 0362/231401Fax 0362/229691

[email protected]

VernIcI-coLorAnTI per Legno

Via Artigianato 235010 Trebaseleghe PD

Tel. 049/9385648049/9388042

Fax 049/9385070

[email protected]

IVm chemicals-Div. milesiViale della Stazione 3

27020 Parona PVTel. 0384/25441fax 0384/252054

numero verde 800.48.45.04www.milesi.com

[email protected]

Via Arno 24 - 62010 Piediripa di Macerata MC

Tel. 0733/283600 r.a.Fax 0733/[email protected]

Via Parma 9 53049 Torrita di Siena SI

Tel. 0577/685556Fax 0577/686598

Resp. vendite: 337/700537

[email protected]

sIrcA s.p.a. - Div. poLIsTucViale Roma 85 - 35010

S. Dono di Massanzago PDTel. 049/9322311 Fax 049/9322322

[email protected]

WIp coatings - Div. roveaVia Lombardia 2

20060 Vignate MITel. 02/9593941

Fax 02/95360102

[email protected]

sALcHI WooD coATIngs s.p.a.

Via Alcide De Gasperi 7336060 Romano D’Ezzelino VI

Tel. 0424/8386Fax 0424/37497

[email protected]

Via del Fiffo 1240065 Pianoro BO Tel. 051/770511Fax 051/777437

[email protected]

JoInerYproTegge I TuoI InFIssIAkzonobel coatings s.p.a.

Divisione WoodVia Spangaro 1

30030 Peseggia VETel.041/5898111Fax 041/5898144

www.akzonobel.com/[email protected]

sIrcA s.p.a.

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Page 68: PVL 103  COPIA SAGGIO

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52 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 69: PVL 103  COPIA SAGGIO

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Anno XVII - n.103 - gennaio 2012 professione Verniciatore del Legno 53

Page 70: PVL 103  COPIA SAGGIO

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Novegro di Segrate MITel. 02/70212278Fax 02/70212319

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Tel. 039/2013587 - 2013143Fax 039/2012085

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FInITure s.r.l.Viale Veneto 13/1535020 Saonara PDTel. 049/8792458Fax 049/8797561

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Via Sant’Ambrogio 1/A 37050 Tombazosana

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54 professione Verniciatore del Legno Anno XVII - n.103 - gennaio 2012

Page 71: PVL 103  COPIA SAGGIO

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Page 72: PVL 103  COPIA SAGGIO

COMUNICAZIONE AI LETTORI AI SENSI DEL D.L. 30/06/03 n° 196

Caro lettore, gentile abbonato,

i suoi dati fanno parte dell’archivio elettronico della HB pi.erre, editrice di questa testata e vengo-no trattati nel rispetto di quanto stabilito dal D.L.30/06/03 n°196 sulla tutela dei dati personali.L’archivio elettronico è lo strumento che le consente di ricevere regolarmente la nostra rivista e ulte-riore materiale informativo e di essere così informato su tutte le iniziative promosse o segnalatedalla nostra testata. I suoi dati non sono e non saranno oggetto di comunicazione o diffusione aterzi. Per essi lei potrà richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti o cancellazio-ni, utilizzando il modulo seguente, che potrà inoltre utilizzare qualora, non essendo titolare di unabbonamento nominativo, volesse far inserire il suo nome nel nostro archivio o, viceversa, voles-se far cancellare i suoi dati personali dal nostro archivio.

COMUNICAZIONE AI SENSI DEL D.L.30/06/03 n°196(da inviare a HBPR editrice - via Imbriani 19/A, 20158 Milano)

Il sottoscritto.......................................................................................................................secondo quanto previsto dal D.L.30/06/03 n°196 sulla tutela della riservatezza dei dati personali,

C H I E D E (barrare soltanto una delle caselle sottostanti)

❐ che i propri dati personali vengano inseriti nell’archivio elettronico di HB pi.erre editrice etrattati nel rispetto di quanto stabilito dal D.L. 30/06/03 n°196, onde poter ricevere “ProfessioneVerniciatore” e i suoi supplementi ed essere informato su tutte le attività di HB pi.erre editrice

Nome...............................................................Cognome.......................................................

Società...................................................................................................................................

Via...............................................................................................N......................................

Cap.....................Città.................................................................................Prov....................

Tel....................................Fax..............................E-mail.........................................................

❐ che i propri dati personali attualmente inseriti nell’archivio elettronico di HB pi.erre editricevengano modificati, aggiornati o integrati come segue:

Nome...............................................................Cognome.......................................................

Società...................................................................................................................................

Via...............................................................................................N......................................

Cap.....................Città.................................................................................Prov....................

Tel....................................Fax..............................E-mail.........................................................

❐ che i propri dati personali vengano cancellati dall’archivio elettronico di HB pi.erre editrice

Firma.................................................... Data......................................................

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Nelle nostre vene scorre colore.

Page 74: PVL 103  COPIA SAGGIO

P

Page 75: PVL 103  COPIA SAGGIO

PDILUENTI & SICUREZZA

CAMPAGNA PER L’IMPIEGO SICURO DEI DILUENTI NELLA VERNICIATURA

UN CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTE E DELL’UTILIZZATORE

LE AZIENDE ADERENTI AL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE SI IMPEGNANO A:

1) Non usare, per promuovere tutti i propri prodotti, i termini ecologico,atossico, non nocivo

2) Rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore 3) Promuovere l’utilizzo razionale e sicuro dei diluenti e delle ver-

nici4) Promuovere la corretta gestione dei rifiuti e facilitare il recu-

pero5) Promuovere la corretta gestione degli imballi6) Utilizzare, per i fusti da 200 litri, tappi sigillati7) Sostenere iniziative di formazione e aggiornamento degli uti-

lizzatori8) Promuovere incontri periodici con gli Enti pubblici competenti

Quest'impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare più obietti-vamente i diluenti e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza perl’uomo e per l’ambiente.I fornitori che rispettano questo codice di autoregolamentazione generale sarannoidentificabili dal logo “Diluenti & Sicurezza”.

DILUENTE “CERTO”Oltre agli impegni generali previsti dalla campagna “Diluenti & Sicurezza”, i fornitori si impegnano a formulare unalinea di prodotti, denominata “Diluente Certo”, con le seguenti modalità:a) assenza di sostanze cancerogene e/o teratogene che fanno scattare le frasi di rischio R 40, R 45, R 46, R 49, R 60,

R 61, R 62, R 63, R 64b) assenza di sostanze appartenenti alla classe I e II (tab. D del DM 12.7.90). La somma totale di eventuali impurezze

deve essere inferiore allo 0.1% c) assenza di alcoli primari nei diluenti poliuretanicid) acqua in percentuale inferiore allo 0,05% nei diluenti poliuretanicie) costanza di formulazione secondo precise specifiche tecniche.

Il sistema di controlloPer controllare il rispetto degli impegni presi dagli aderenti, presso alcuni laboratori verrà depositata la formulazionedi ogni diluente marcato, corredata da scheda tecnica, scheda di sicurezza e specifiche di acquisto delle materie primeutilizzate. Ogni modifica formulativa verrà comunicata al laboratorio convenzionato prima della immissione sul mer-cato del prodotto modificato.Gli utilizzatori dei diluenti contrassegnati dal marchio “Diluente Certo”, potranno in qua-lunque momento inviare un campione ai laboratori indipendenti convenzionati con la struttura di controllo, in modo daavere la garanzia del rispetto delle condizioni previste nei punti a-b-c-d-e.

Desidero essere informato gratuitamente sulla campagna “Diluenti e sicurezza” e sul “Diluente Certo”

AZIENDA …………………………………………………… NOME DEL RICHIEDENTE ……………………………………

TEL. ………………………………………………………… FAX ……………………………………………………………

Scheda da rispedire via fax al n. 02/33.22.04.62

Page 76: PVL 103  COPIA SAGGIO
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provare la qualità dei prodotti Remmers e lasciarsi consigliare dal personale di Remmers.”Produzione annua: circa 3.000 finestre in legno e 1.500 persianeE-mail: [email protected]

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glioramento nella uniformità di impregnazione e nel-la soluzione ai problemi di risucchio di testa.””Produzione annua: circa 3.000 finestre in legno, 400 persiane, 200 portoncini.e-mail: [email protected]

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strategiche per la nostra azienda. Io sono rimasto sorpreso ma scommetto che molti altri miei colleghi lo saranno come me. “ Produzione annua: circa 4.500 tra finestre e schermi oscuranti

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