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onneQuaderni di Scrivere 2
Festa delle DonneQuaderni di Scrivere 2© 2008 Scrivere.info
Tutti i diritti di riproduzione, con qualsiasi mezzo, sono riservati.In copertina: “Portrait 23” © 2007 Obyvatel
Prima edizione PoeBook Marzo 2008www.scrivere.info - www.poebook.it
Donna
Tuuniverso
assenzadi miriadi di fioriTerrasoleluce
Speranzadel futuro
Tu...
tuin un versoAMORE
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8 marzo
oggi loro ci incensanocon mimose profumatecome sempre pensanodi averci conquistate
non consolano i malicon leniscono la penacoi baci i fiori i regalipoi la romantica cena
fa parte ormai dei ritiquesta festa di dolorecon cui i nostri maritici ingannano il cuore
era nata l’otto marzocome lotta di lavoroed è diventata sfarzoper fare sol felici loro
che dispensano l’amorealle donne abbindolatee san stordire il cuorecon mimose profumate
e godiamo questa festacon l’augurio dei maritied il ricordo che ci restadi quei sogni arrugginiti
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Donna - ergo sunt
Demetra nacque gelosaArtemide selvaggiaAtena razionalepianse disperatail Figlio in croceMariaMaddalena di Afrodite i sensiscombussolò i discepoli-Malleus Maleficorum-il sacro e il Profanoin nome della chiesaal rogo donne streghee poiin fabbrica bruciate.
Storia – legendal’arte di vivereè già poesiacon vanto SEMPREDonna ergo sunt
Donnina d’ogni giorno
Mentre ti leggevonel magico ed armonioso
sciabordio della tua lingua
poeta, immaginavo
quella donna che tu amavie l’invidiavo
non per la forza dalle acutestelle racchiuse nel mistero della pelle
ma per quella dolce commozioneche te la rendeva caramentre più quietae stanca
stendeva al sol nascenteil tuo bucato
ero poco più di una bambina
eppur capivo
che c’era un segreto in quel mirarela danza dell’amore
tessuta fra calzini e rosmarini
così, dicevo al cuore miovorrei destare in terra e in cielo
si in cielo
la mia femminea strada
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fra gesti semplici ma saporiti
gesti senza i quali sporco sarebbel’uomo
non sui vestiti
ma nel buio dell’anima
dove la notte permane
dove la notte al chiaror dello sguardo
di una donna innamorata
non è più mondo d’orror
ma manto di baci e di carezze.
Donne
Volgi il tuo sguardo,intorno a teun brulicare di vociecheggia
sono loro
affacciate ai balconilavoratrici instancabili
sono sempre loro
ovunque, madrisoffrono in silenziooffrendo loro amore
sempre loro
spensierate fanciullecinguettano in allegria
ancora loro
attivitànon vi spaventa
sono loro
amorevoli creaturedonano tutte se stesseper una nuova vita
sempre loro
deflorate, oltraggiate
ancora loro
MADRE CELESTEche hai sofferto con amore
veglia su di loro!
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Polvere di Mimose
Il buio amniotico incombesu ugole di memoria
- dramma da ardere -
su noi, embrionidi petali gialliimplorantigocce d’ambrosia
e non bastanogrammi di pollinesoffiato sui pratiin cent’anni
per riscattarepiccoli steli bianchi
ancora fiammeviolano nell’intimoil verde
Donna
Nata per donareamoreeterea apparistisulla facciadella terra;dai agli uominiil caloredel tuo cuore...Spessoti si maltrattanon ricevii dovuti onori.Donnadai capelli biondi,donnarossa o brunadalla pelle di rosaoscura come la pecedonnadalle mani infinitedonna dal gremboche racchiude in sétutta l’umanitàDonnache sa piangerei luttiche sa donarela vita,donnache sa essere fortenelle avversitàDonnadelicatacome un fioreresistentequal giunchigliaal ventoDonna sei tuttoenon per un giornoma per l’eternità...
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La Guastafeste
Sono la donna irreverente
che tutti i santi giorni
il mondo vero, affronta.
Rossa lingua tagliente
pepe nero, che spargo
su vie sterrate
su ferite
dal tempo lasciate.
Niente mimose, grazie
non rose né bacetti,
non li voglio- per favore-
solo per poche ore
io sono donna sempre,
...se permetti!
Cori di grida
Storie acerbebarricate nelle nottidallo stesso destino.Deboli respiria contare le ore.
Occhi custoditiinchiodati sui muriattraverso le sbarreverso il cielo.
Luogo impuromaledetto da suoni di metallo.Nemmeno il ventosi arrischia ad entrare.
Marchiate come animalisanguinano ripudiatecon cori di gridacome triste inno.
Visione di tenebre notturne,la morte accarezzai morbidi capelli.
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All’inizio del gioco erano le donne
... tutto sarebbe stato più semplice...
se avessi saputo che le donne sono la simpatia,che sono la gioia,che le donne sono un riflesso del nostro doloreconsapevolezza che la realtà,senza le donnesarebbe molto meno reale.
Se avessi saputo che le donne sanno la vita;perché sono la vita.Se avessi pesato meno ogni loro sorriso,privandoli ad uno ad unodi quella poetica devozioneche ci lascia respirare.
Se avessi saputo tutto questooranon crederei a quello sguardocercato in tutte le donne sin quitrovato mai.
Ora, sìche saprei camminare in punta di piedisui sentimenti,per non svegliarlie strapparli ai sogni più bellifatti mai.
Quello sguardo non può esistereperché è troppo mio.
La nostra essenza
Nella loro menteil loro mondo,nelle loro manila dolcezza di un fiore.
Loro, madri dei figli,sentieri per uomini,vite d’assaporare,tra sogni e poesie crescono.
Frutti dei loro seni,l’amore ci riconciglierà ad esse,perché senzamoriremo come lucciole in una notte senza senso.
E làdove sarete regine,il mondo somiglierà a voiessenza di questa vita.
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Alla mia Donna
Avrei potuto dirtibuongiorno Amore,scostando le persianee fare entrare il sole.Posare le mie labbrasul viso adoratoancora assonnato.
Vedere lo scintillionel tuo sguardodi bimba sorpresa,alla cascata di Mimoseadagiate sul letto.
Gioire del radioso sorriso,nel delizioso stringerle al pettoe inspirarne il profumo.Nel ricambiare, con occhi lucidi,il mio piccolo segno d’amore.
E nel piccolo gesto dovuto,nel ricordarne la data,sentirmi io pure uomo,ahimè,miseramente appagato.Avrei potuto!
Voglio invece gridare,farlo sapere al mondo.Liberare al ventobiglietti d’amorescritti col cuore.
E non troverò paroleper dirti come sei Grande,nel tuo essere Donna,Compagna, Madre, Amante.
Donna, madre di vita
Immagini e fantasiegiochi e movenzeda donna grande, che un giorno sarainonostante tu sia un piccolo fioregià pensi all’ amoreper i figli che avrai
La speranza di un amorenegli anni più verdii segreti preziosi da svelare al più prestoall’ amica di semprescambiando risate, sospiri e parolesui giovani uomini che fan battere il cuore
Nel giorno più belloil bianco, i fiori, gli amici e l’ amoreuniti in un attimoinsieme per semprefotografie di un istanteche non sbiadirà mai
La vita di donna comincia da oraun uomo al tuo fianco, mille progettiil sogno, il destino,il senso di tutto è un attimo ancora
Un pianto di notte, un sorriso forzatonon esiste stanchezza, per un’ anima nuovada rendere bella, da rendere donnala piccola donna che è nata da te
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Io, sono donna
Non sono desiderioper voglia chiamata amore,e corpoper sete mai paga,ma donna.Non sono silenzioper fatica e dolore,o madredi figli distratti,ma donna.Io, donna,sono coloree pensiero,sono luce e purezzae tenera carezza,sono sole e vento,e balsamo al tormento,sono splendida malia,canto e ninna nanna,rapimento e alchimia,non c’è cosa ch’io non sia,perché io,io, sono donna.
Lei
Leivive nel sorriso di Monnalisasulle vesti della Verginecome angelo di Calcutta
Leiè fra i corpi sfigurati,quelli seviziatie poi smarriti
Fragile come Marilyncoraggiosa come Lady D.enigmatica come Cleopatraammaliante più di una sirena
Lei,un fiore di mimosa che siedesul trono della vita doveessere donna è già un miracolo
Misto di passione e doloreche salva con un bacioprima di dormire- Lei -
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Rubo al cielo la lunaal firmamento due stellequando di notte brillanocome le scintille.
Le labbra li dipingocon l’estro dell’Urbinoe per guarnizioneun esile nasino.
Le orecchie voglio che sianoda un’artista disegnatecome giovine conchigliedal mar naufragate.
I morbidi capelliintrecciati di mimosae lacrime di perlesulle gote tue di rosa.
Semplicemente... donna
Donna sei tu musa d’ogni mia poesiaDonna, ultimo fine della mia esistenza.Donna droga di cui son dipendenteDonna salita faticosa e ardita discesa.
Donna sei tu angelo e demonio,Donna, ciel sereno e mare in tempestaDonna, sei per me stella polare,
Donna, luna che comanda la mia marea.
Donna, con più nomi io ti posso sì chiamare,molte le accezioni che ti posso assegnare.
Potrei provare io a descriverti,ma già lo so che non ci riuscirei.Perché molte sono le parole,innumerevoli le accezioni,diverse le opinioni.
Ma tanto io lo so.Non importa come sei,tu ci sei perché ci sei,e tu sei così semplicemente: Donna
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Donna
Creatrice dell’anima libera,di magiche fortune portatrices’innalza forte verso il cielonella scala della vita, tu donna speciale,sulle ali di farfalla in voloabbigliata in regale voce detentrice.
S’erge per te dolce creaturasfumature nel fiore della bellezzaprima nell’intimo incedere,della poesia unica musanel mondo tracce universaliIn danza di soave fragranza.
Il profumo del suo albores’inebria così, ritratto in festaoggi nel ricordar splendorein scena di infinita dolcezza.
A te in alba fioritapremio in dono dato,libro dal bianco candore...artista, io in giudice, dedicatotra le braccia sue in spighe d’oroper disegnar l’infinito amore.
Decidevo di me...
Odorando l’ariache sa di nuova primaverafantastico sul mio esistere
Girando a rovesciopagine di giorni lontanievoco immagininon da riviverené da desiderare
il presente è quel che è
- intanto colpisce l’occhioil giallo delle mimosee il profumodi fresca pioggia marzolinalatenti sogni di bambinabussano insistentipronti ad espandersi d’intornospianando un futuro ancor giovane
- uno schiocco seccorichiama al quotidiano
ecletticarinnoverò di giorno in giornoil vizio di vivere.
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Fiori di parole
Sì, lo so, che non era una guerra.Nessuno era colpevole o innocente.Che non contava vincere.L’anima non è terra di conquistae neppure la mente.
Ma mi piaceva ridere.Ignoravo il presentein quel modo impazienteda distratta passante senza meta.Qualche volta piangevosenza farmi vederestraziando la paura di cambiareil mio piccolo mondo.
Nella notte, scrivevograffiando i fogli fino a farmi malelasciavo tracce lungo i muri bianchicome chiocciola dopo il temporale.E il nuovo giorno indossava un sorrisoin un fruscio di seta.Ingenuo paradiso da sfogliarelibro di favoleoppure margherita.M’ama o non m’amasì, come la vita.
I miei passi non sciupavano il pratovolevano leggeri,non erano mai stanchidel colore di un’ erba inumidita.Bevevo i desideridal fondo di un bicchiere sbeccatolavato in fretta, come le illusioni.Rattoppate bandieresbiadite come il cuore.
E fiori di parolesbocciavano, a ingannare l’inverno.Lampi gialli di solesolitari profumi tra le dita.Ma non serviva a scaldare la pellenon c’era mai abbastanza luce.
Ora guardo le stelledal posto dove nascono i sogni.Senza ventoe nemmeno un rimpianto.
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Domina
Donna
grembo e carezzecoraggio e umiltàfragilità e forza
donna
cervello perraggiungerela meta
domina
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Amami per... amarti...
Mi desiderastisin dai primordi
Per questo fui creataper esser da te amata
Vaso all’apparenza fragilema pieno di dolcezza
A te fui donatacon tanta tenerezza
I figli tuoicresciuti ho nel mio ventrecon dolore li ho partoritima amati intensamente
Ricorda il desiderioche avesti dal principio...
Amami come sonoperché io... amor ti dono
Se io son DonnaUomo... a te lo devo
Amami con tutto il cuoreti amerai davvero...
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Semplicemente... donna
Non lasciare che il tuo libero volovenga frenatoné che un tuo limpido pensierosia profanatonon fermare il fluire delle tue sensazionitra l’intimo palpitare, di sincere emozionie non farti soffocareda chi non ti sa amareda chi la tua dignitàvorrebbe calpestare...Vivi la tua vita, vivila intensamentenel tuo modo di essere semplicemente... DONNA!
Ecco il tuo giorno o Donna
Invadono i fiori giallila luce che ti circondae la pace che ti accompagnafa brillare attesi sorrisi,oggi è il giornoche a te si inchina.
Ogni uomo ha lo sguardoche si completa con il tuo,sei la madre della sua storia,sei la forza della sua gloria.
Il tuo corpo è il germogliodi un domani dall’uomo atteso,le tue mani compongono i doniper l’alto suo desiderio.
Albe e tramonti si apronocome scrigni di diamantidavanti al tuo voleree nel tuo volerealbeggia il volto dell’uomo.
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Donne nel tempo
Profumi si spargono nell’ariaodorosa di mandorli in fiore,intenso giallo di mimosatra sciolti capelli di donna.
Dolce, delicata creaturad’umanità intensa ricolma,chioccia d’amore donantea pulcini d’uomo da te coccolati.
Dura, decisa in lunghe battagliedi tempi lontani passati,quando del tuo corpoesser volevi padrona.
Perso hai un po’ del tuo stilecercando a noi d’esser simile,giuste son le tue ambizionima facci ancor sentire le tue emozioni
guidaci ai paradisi celesticome sol tu sai fare,per mano prendici felicedel mondo e di te ancora stupiscici.
Voglia d’esistere
Il riso che vedi.Il pianto che non sai.Una canzone,compagna ai giorni miei.Fa freddonelle stanze,dei consumati pensieri.Cancelli di memorie,ho chiusi.Porte di sogni,ho spalancate.E m’attraversafuriosaquesta voglia d’esistere.
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Secolo decimoundecimo
Quà ’a storia che se vedemostra sempre li coloride ’sta guera ’ncominciatatra signore e lor signori.
Dar comando a ’e regazzinepe’ e risaje o pe’ e finlandesorte fori la battajade mostrà ’n po’ più ’e gambe.
Arisponneno li maschie te sbattono ’n vetrinao te copreno cor telope’ stà sopra a mensolina,
zitta, muta e anniscostacome fosse ’na vergognasi se vedono ’n par d’occhisotto a tutta quella gonna.
’Ndove er sole è ’n po’ cambiatostamo ar tempo de’ recuperoche te l’han pensata benee s’aripijano l’utero.E così potemo scejesi abortillo o fallo nascec’hanno dato er contentinosolo p’accudì le fasce.
Posso puro partorilloe lasciallo in ospedalesolo quarche dolorinoe ’a coscienza nun fà male.State accorti maschi belliche ve state a fà fregàsolo voi siete costrettida’ esame der DieNneA’.
Però quelli già cresciutive li siete ripijaticor diritto de famijapuro er padre cjà ‘na fija.
Ma che storia strana è questach’è scappata su la teratutti cercheno ‘a pacee continua co’ sta guera.
Sarò pure ’n po’ dementech’a sognà è ’nconcludentema... si chiudo bene bene...
chiudo l’occhi e me sragiona...certe vorte a me me pared’esse’ solo ’na persona.
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A lei e per Lei
Passi nella notte, pensieri che creovigilia di un giorno che sa di specialelo stesso che parla di Donne speciali.
All’alba di un giorno sereno e felice,alle porte di una Primavera già prontaritorna il pensiero per l’otto di Marzo...
Alla donna bambina che riempie la vita,e quella che è mamma, rigonfia d’amore.
Alla donna che è moglie e l’amore da a me,e a quella che soffre e mi chiedo perché,a quella che cuce con mani spaccateo lavora magari ancor più di me,a quella che legge negli occhi il tuo cuore,e con tanto coraggio sopporta sommessail tuo brutto tradire.
Alla donna segnata da tristi ricordi,da morti e violenze che mai ha meritato,e a quella felice che invece fortunaha trovato nel fato.
A tutte le donne in un giorno speciale,che abbiano sempre un mondo da amare,che abbiano sempre dall’uomo rispetto,che credano sempre in un mondo d’affetto,che soffran di meno e che l’uomo protegga,che vedan insieme soffusi tramonti,che portino oggi lo scettro di vita cherende regine di un regno fatato,lo stesso che esplode di fiori e profumi,lo stesso che amo e che porto nel cuoreper tempi diversi, per tempi un po’ persiper uomini veri che aman le donne,le stesse a cui penso e a cui scrivo dei versi,bambine felici...
E felici da nonne!
Donna
Donnadolore e salvezzaper l’umanità credente,culla di vitache in te accoglie al mondo doni,miraggioper chi sete d’amorin te stella fulgentecerca ristoro,carezzaper l’anima morenteche a te, madre, volgeultimo pensiero.
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...anche dio è maschio
donne modernes’incontranonella festività dell’ovvio,creata ad arteda maestri illusionisti
trucchi estetici,griffate,tinte variopinte,lo specchio in primo piano
per essere esclusivema sono tutte uguali– timore di essere isolate –
triste oggi è il giornomomento di finta parità
donna
sempre sottomessausata e poi dismessa
neppure in paradiso avrai pace– anche dio è maschio –
Parlerò di te
Parlerò di te donna,parlerò di te madre, mi hai dato la vita,mi hai coltivato, teneramente mi hai cullato,mi hai guidato, incoraggiato, tutto mi haiinsegnato, per me hai gioito amato e pianto,tutto mi hai donato, senza riserve,senza rimpianto.
Parlerò di te compagna mia,hai condiviso i miei sogni,i miei errori, le mie angoscie,i miei tempi migliori,mi hai amato ogni giorno,e paziente, ogni volta che la mia mentevolava lontano, in silenzio, hai aspettato il ritorno.
Parlerò di te figlia mial’amore più grande una vita per la vita,di te, speranza e tormento,di te, guerriero armato di sogniche non ho mai realizzato,te, a cui ho affidato il domani del mondo.
Sii donna, per tutte le donne che non hanno voce,per quelle che non hanno vita,per quelle che non hanno ricordi.
Sii donna per me, per ogni uomo cheche vi ha umiliato, che vi ha usato,per tutti quelli che non vi hanno mai ringraziatoper la vita che ci avete dato.
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Non basta un fiore
Auguri per tutto l’annoDonnama auguri soprattutto aquelle che non hanno più sorrisoche non conosconola grandezza di essere madreo non hanno più occhi o sennonel piangere un figlio perdutosulla strada o in guerradi bombe o malattiaalle donne che non conosciamodi cui rispettiamo il veloe alle donne del sud della Terrache stringono tra ossute braccia unfardello di stracci e moscheche chiamano figlioalle donne partigiane che hanno insegnatoa noi il coraggio della libertà
alle donne che non hanno mai godutoil piacere di un uomoe a quelle che ne sono stateinsanguinate e preda
Ma soprattutto a tepiccola miache ancora non capisci e parliche Donnatu possaesserenon solo oggi
Mimosa
Il delicato sorrisodell’incipiente primaveras’agita lieve nel vento
e trasognato dondolatra le mani tue,amore mio.
Eppur,più simile ti sarebbel’ostinata bellezza
d’una ginestra solitaria,arroccata al viver suomalgrado il fato avverso;
sei una donna:altro non mi restache esser degno di te.
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Fragile...
Lieve conducii passi tuoisfiorando appenai fiori della terra
ti libri in altocome libellulaeterea stranierain questo mondo greve
leggiadra vocee delicato il toccodelle tua manoche seta è per sfiorare
...ma...
all’attacco inaspettatonella burrasca più nerabagliori di spadarapidamente accendi
imbracci lanciae senza scudoti batti nell’arenacome tigre nel Bemgala
non temi l’uomoche ostenta la sua forzanel tuo cuore conservila certezza arcaica
di poter ridurrequell’essere superboa cagnolino che docile ti seguelegato con un filo di guinzaglio
...ma...
se ti prende all’amo con l’Amoretorni libellulafragile e abbandonatacedi al pescatore
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Alba rosea,primo lucorche buiodella notte scaccia,sorge in quel cielo solitarioora invasoda rondini a festa.Risveglio di vita,linfa,a lungo trattenuta,irrompe.Oggi è festa!È la tua festa!O donna!Di te madre,sorellafigliacompagna di vita,che sei fulcrodi motore universale.
Otto marzo
DonnaDonnache dir di tenella tua festività?
Sei tuttovorrei donartila più bella poesia
Ecco sospirardal cuore miola letizia
Dono immensodell’Eternocompagna di vita
La mimosati raffigurain questo giorno
Dono di Primaveradono d’amorepetalo di rosa
Auguri DonnaAuguri mammaAuguri nonnaAuguri sposaAuguri figliaAuguri amicaAuguri operaiaAuguri ammalataAuguri bimba
Auguri a teche forse sei triste
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Come sospiroe trepidegiungano a voimille e mille bacie un grazie di cuore
Perché tu donna...!
Una gocciadove racchiuso è l’immensodei sensi dell’uomoL’Alfa e l’Omegail principio e la fineprimo ed unico motivo della mia esistenzaCigno di regale bellezzaimmersa in quel lago di dolcezzasinuoso corpo di infinite emozioniil tuo candido sorrisorichiamo di vita per dare la vitanei tuoi occhiscritta è la mia vitali dove leggo il libro della mia storiache gelosa conservi nel tuo cuorei miei primi vagitii sorrisi che mi hai regalatola lotta per la mia difesaamore sublime di essere mammala tua dimensione di essere donnacompagna dei miei sentimentiamica delle mie gioieconsolatrice delle mie tristezzeequilibrio del mio camminocaldo sole della mia animaApogeo di virtù nascostePerigeo di verità infinitedalla Sapienza del suo amoreper me concepitasei tu donnail suo regalo più belloquella meravigliosa creaturain cui l’uomo ha riposto la sua intelligenzatenendo per se la sola fantasiaperché tu donnasai di esserlo...
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Forza e coraggio
Io non so immaginare,e mai potrò capirecosa si può provare,una scheggia impazzitache segna la vita,e nel pensiero porta vergogna,ma non lasciare che vincaquell’ insulsa parola “violenza”,cerca di ricordare la forza,che negli occhi della gente,ha annientato tutte le distanze...Quell’esile figura albaneseche insegnava l’ amorenella terra del Gange,o quella fragile ragazzina,che dai suoi timori e pensierinacque il più famoso dei diari,il simbolo d’ amore per la patria,che tra le fiamme di quella piazzacolorò di rosso la sua giovinezza,e come dimenticare quella tale bellezzafuggita dal clamore sembrava mai esistitarimase nel tempo per sempre “la divina”,e che dir si voglia di quel peccato,per aver colto il frutto proibito,io lo credo solo, Vostro maggior coraggio
Donne
gocce s’infrangono ghiacce sulla tua pelle rosaaprendo solchi feriti sulla tua veste da sposasanguinano gli occhi del mondoal lamento di tanti bambinisi consumano labbra di mammaal di là dei nostri confinipiangono le stelle nel cieloil vento urla più forte la rabbiascende spargendosi attornocome un sudario di sabbiail burka ricopre il tuo voltoil velo che pure seducerapisce agli sguardi degli altri... la lucela grata nasconde tra le ombre la vitae nella pozza profonda degli occhisi scioglie in un piantoa bagnare il tuo cuorebasta, basta a tanto dolorenon ci sono più figli da darenon ci sono fratelli maritiimpugniamo i nostri veliconsegniamoci ai nostri nemicipresentiamoci con le mani alzatesiamo noi figlie madri sorelle sposea chiedere perdono per tuttiad accendere nel mondo... le stelle
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Spille di sacrificio
Fari riflessidi cuore-coraggiofrantumi di specchiche masticano sale
sono le Donneprivate dei dirittiche sparano molecole d’urlidai veli sulla bocca
Mercificare il sanguenon rende giustiziané neve giallasparsa a primavera
solo spille di sacrificioappuntate sul pettosaranno un giornomedaglie al valore