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Da più di ventanni si è studiato, scritto, parlato di futuro globale, futuro che ormai è diventato il presente che stiamo vivendo. Quando qualche anno fa le persone sentivano parlare di globalizzazione, non avrebbero certo immaginato che il prezzo da pagare a questa inevitabile evoluzione socio-economica sarebbe stato così alto. Molto probabilmente tante persone non avrebbero nemmeno immagi- nato che il tipo di cambiamenti personali ai quali si sarebbero dovuti adeguare potevano essere così impegnativi da vivere. Il mondo della formazione e del management ha da tempo messo a disposi- zione di persone, aziende e organizzazioni quegli strumenti adatti per aiutare e favorire i grandissimi cambiamenti e le conseguenti innovazioni, ma solo da poco tempo imprenditori e persone si stanno rendendo conto dell’indispensabilità di essere aiutate a gestire positivamente gli effetti e le opportunità create dalla globalizzazione. Come sempre nella vita, ogni cambiamento porta con sé potenzialità e insidie e forse per troppo tempo, in Italia, si è sperato di non essere intaccati così fortemente da questi cambiamenti mondiali, ma i fenomeni erano sotto gli occhi di tutti e chiunque avrebbe potuto rendersene consapevole. Oggi siamo tutti pienamente coinvolti in questo nuovo modo di vivere, ma siamo interessati ancora troppo a considerare gli effetti più problematici legati alla crisi, anziché concentrarci sulle nuove opportunità che si creano e le innovazioni possibili. Qualche anno fa, puntare sullo sviluppo della qualità personale e professionale sembrava un’esigenza di pochi avanguardi- sti o di alcuni benestanti borghesi, oggi, in modi diversi, è diventata un’esigenza di tutti. Nel recente passato anche occuparsi di migliorare le proprie capacità manageriali sembrava essere un bisogno solo dei grandi imprenditori o dei manager, oggi è diventato inevitabile acquisire mentalità e strategie manageriali anche per professionisti, artigiani, commercianti, piccole e medie imprese. Molti in questo momento sembrano entrare in confusione, ora che la crisi sta quasi per finire, perché vorrebbero recuperare il tempo perduto nell’innovarsi e adeguarsi, altri stanno pensando di mollare perché non si sentono più adeguati e in grado di evolvere. Per tutti ci può essere una grande opportunità di miglioramento da cogliere, di cambiamento positivo, di ripartenza e sviluppo. I più lungimiranti e accorti stanno già da tempo agendo con un modo nuovo di fare le cose, innovando prodotti e servizi, seguendo nuove strategie e impostazioni più flessibili, più moderne, più efficenti. Nel frattempo che il futuro possibile diventava presente, tanti hanno saputo formarsi e investire su se stessi per essere cittadini più consapevoli e integrati in un mondo nuovo che abbiamo a disposizione per proget- tare un futuro migliore. a cura di Claudio e Damiano Frasson EDITORIALE - IL FUTURO GLOBALE É DIVENTATO PRESENTE.

Quadrimestrale FiloStraTa n° 47

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Quadrimestrale di informazione edito da GRUEMP sui temi della formazione per adulti utile allo sviluppo personale, aziendale e professionale.

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Page 1: Quadrimestrale FiloStraTa n° 47

Da più di ventanni si è studiato, scritto, parlato di futuro globale, futuro che ormai è diventato il presente che stiamo vivendo. Quando qualche anno fa le persone sentivano parlare di globalizzazione, non avrebbero certo immaginato che il prezzo da pagare a questa inevitabile evoluzione socio-economica sarebbe stato così alto. Molto probabilmente tante persone non avrebbero nemmeno immagi-nato che il tipo di cambiamenti personali ai quali si sarebbero dovuti adeguare potevano essere così impegnativi da vivere. Il mondo della formazione e del management ha da tempo messo a disposi-zione di persone, aziende e organizzazioni quegli strumenti adatti per aiutare e favorire i grandissimi cambiamenti e le conseguenti innovazioni, ma solo da poco tempo imprenditori e persone si stanno rendendo conto dell’indispensabilità di essere aiutate a gestire positivamente gli effetti e le opportunità create dalla globalizzazione. Come sempre nella vita, ogni cambiamento porta con sé potenzialità e insidie e forse per troppo tempo, in Italia, si è sperato di non essere intaccati così fortemente da questi cambiamenti mondiali, ma i fenomeni erano sotto gli occhi di tutti e chiunque avrebbe potuto rendersene consapevole. Oggi siamo tutti pienamente coinvolti in questo nuovo modo di vivere, ma siamo interessati ancora troppo a considerare gli effetti più problematici legati alla crisi, anziché concentrarci sulle nuove opportunità che si creano e le innovazioni possibili. Qualche anno fa, puntare sullo sviluppo della qualità personale e professionale sembrava un’esigenza di pochi avanguardi-sti o di alcuni benestanti borghesi, oggi, in modi diversi, è diventata un’esigenza di tutti. Nel recente passato anche occuparsi di migliorare le proprie capacità manageriali sembrava essere un bisogno solo dei grandi imprenditori o dei manager, oggi è diventato inevitabile acquisire mentalità e strategie manageriali anche per professionisti, artigiani, commercianti, piccole e medie imprese. Molti in questo momento sembrano entrare in confusione, ora che la crisi sta quasi per finire, perché vorrebbero recuperare il tempo perduto nell’innovarsi e adeguarsi, altri stanno pensando di mollare perché non si sentono più adeguati e in grado di evolvere. Per tutti ci può essere una grande opportunità di miglioramento da cogliere, di cambiamento positivo, di ripartenza e sviluppo. I più lungimiranti e accorti stanno già da tempo agendo con un modo nuovo di fare le cose, innovando prodotti e servizi, seguendo nuove strategie e impostazioni più flessibili, più moderne, più efficenti. Nel frattempo che il futuro possibile diventava presente, tanti hanno saputo formarsi e investire su se stessi per essere cittadini più consapevoli e integrati in un mondo nuovo che abbiamo a disposizione per proget-tare un futuro migliore. a cura di Claudio e Damiano Frasson

T1 - IMPEGNO-AMBIZIONE-RESPONSABILITÁSono tre dei sette concetti utili per sviluppare l’autodisciplina SODIART. In un mondo che sembra valorizzare trasgressione e superficialità, l’importanza di recuperare un proprio senso di autodisciplina appare sempre più importante. Sapersi prendere le proprie responsabilità, mante-nere un giusto grado di ambizione personale e profondere con determinazione l’impegno necessario al raggiungimento dei nostri obiettivi, è fondamentale. In questa sessione del corso A.MI.CO. T1, i partecipanti hanno l’opportunità di approfondire i tre concetti utilizzando una modalità formativa che si basa sui concetti stessi: una formazione di metodo e contenuto che arricchisce ulteriormente di significato l’allenamento al miglioramento continuo.

T1 - GALLERIA D’ARTEL’utilizzo della metafora, come strumento per incrementare le proprie strategie di apprendimento, è una modalità fortemente stimolante e creativa. Esprimere, anche in forme artistiche, pensieri, stati d’animo e comportamenti, diventa una forma di comunicazione diretta, coinvolgente e molto efficace. Realizzare in gruppo questa proposta formativa diventa un importante esercizio di teambulding, in quanto i significati che ognuno attribuisce alla metafora arricchiscono il bagaglio di conoscenza ed esperienza di ogni altro partecipante. Una condivisione creativa e allo stesso tempo profonda da cogliere come opportunità per sperimentare se stessi e relazionarsi con gli altri.

a cura di Donato Frigotto

T1 - ENERGIE PER IL CAMBIAMENTOOggi risulta sempre più importante sviluppare una visione strategica del cambiamento. I più recenti studi indicano sette passi per gestire il cambiamento, partendo dalle emozioni e riuscendo così a percepire meglio la realtà. “Vedere e poi sentire” per poter cambiare diventano i passaggi chiave, in alternativa ai più razionali e spesso insufficienti “analizzare e pensare”.I partecipanti sono guidati attraverso questi passaggi a considerare una reale situazione della propria vita per iniziare a “smuovere”, da subito, le energie per il cambiamento.

A.MI.CO. T1 è un percorso formativo di grande impatto motivazio-nale che prende spunto dalle logiche dell’apprendimento graduale “step by step” dell’imparare “facendo”, coniugate con la filosofia della qualità di tipo Kaizen. Questo corso è parte integrante del percorso Avventura Vincente ed è riservato alle migliaia di persone che hanno partecipato a Corsa nella Luce dal 1995 ad oggi e altre che periodicamente vi parteciperanno. Il Corso è strutturato in 11 serate annuali, con cadenza mensile di 2 ore ciascuna; il numero totale degli incontri monotematici è di 44 (per un ciclo completo quadriennale). Ci si può iscrivere di anno in anno. Ogni parteci-pante può così affrontare ogni mese, argomenti che lo aiutano ad applicare al meglio quanto già appreso in corsi precedenti, ma anche a predisporsi bene nel fare ulteriori corsi di approfondimento. Nel 2013 questo corso giunge al suo 18° anno di organizzazione ed è attualmente attivo nelle zone di Padova, Treviso, Vicenza, S.Bonifacio, Verona, Brescia, Bergamo, Milano.

Le AREE MONOTEMATICHE del corso sono principalmente otto:

n Strategie di Problem Solving; n Management per obiettivi; n Self Empowerment; n Sviluppo del Potenziale;n Gestione del Cambiamento; n Autodisciplina per l'Autodirezione; n Senso di Autostima; n Comunicazione interpersonale.

EDITORIALE - IL FUTURO GLOBALE É DIVENTATO PRESENTE.

4 QUADRIMESTRALE FILOSTRATASETTEMBRE 2013

Siamo in una fase di costante cambiamento ormai dal lontano 1997 quando, diventando una delle prime aziende d’Italia nell’ambito della Formazione con la certificazione ISO 9001, decidemmo di puntare tutto sulla qualità. Così è stato e così oggi accade: siamo riusciti a realizzare e offrire servizi di forma-zione consulenza e coaching di qualità. I nostri processi organizzativi sono diventati di maggiore qualità, per non parlare dei livelli di soddisfazione della clientela che sceglie GRUEMP per lo sviluppo personale e professionale. Da qualche tempo stiamo affrontando una fase nuova, un ulteriore sviluppo di qualità diventando un’azienda smart, agile, snella, veloce, sempre più aperta e vicina alle persone e alle aziende. L’introduzione di nuove tecnologie è da sempre stata un MUST per noi di GRUEMP, eravamo tra i pochi che utilizzavano filmati formativi in Italia venti anni fa, oggi quasi tutti li usano. Il carattere interattivo e polimediale è sempre stato il nostro stile, adeguandolo nei tempi ai nuovi strumenti, rendendo così sempre molto appassionanti, dinamici e coinvolgenti le nostre proposte. Il nostro primo sito internet lo abbiamo presentato nel ‘98, quando nemmeno forse i clienti capivano cos’era, d’altra parte non avevano internet a casa come hanno oggi, da tre anni siamo nei social, prima su YouTube, poi Facebook, poi Twitter e quest’anno abbiamo presentato una nuova APP I-GRUEMP mentre nel 2011 abbiamo realizzato il nostro Audiolibro. Recen-temente abbiamo riproposto una nuova versione del nostro sito e abbiamo presentato il nuovo blog FormazioneAmica. Stiamo lavorando a nuovi progetti per il futuro e sviluppando idee per rendere sempre più fruibile agli utenti tutto ciò che è ormai un grande patrimonio di conoscenze e competenze, sviluppato e approfondito negli anni, oltre che con continui studi e formazio-ne, assieme alle persone e alle aziende per offrirlo alle persone e alle aziende.

Con GRUEMP Mediaform, ci dirigiamo verso il futuro che potremmo fissare idealmente nel 2020, periodo che anche molti studiosi di sociologia ed economia dichiarano sarà un punto di svolta dopo i grandi stravolgimenti del passaggio di secolo. Purtroppo spesso constatiamo come le persone siano in una fase di disorientamento, dovuta senz’altro alla crisi, ma anche ad una troppo prolungata pigrizia di molti nell’attivarsi per fare i cambiamenti necessari. In questi tempi tanti ci dicono: “grazie per averci messi sulla strada giusta in anticipo, offren-doci strumenti utili ad interpretare meglio e positivamente la nostra vita personale e professionale”. Noi sappiamo bene che il merito è soprattutto loro, perchè sono persone che hanno saputo fidarsi, rischiare e cambiare assieme a noi. Ci auguria-mo che anche i nuovi strumenti tecnologici, possano avvicinare molte più persone e renderle realmente autonome nell’informarsi, riflettere, decidere, di scegliere la formazione per migliorarsi e tornare a crescere. Il tempo del declino può finire solo se si accetta di essere tutti più SMART, più 2.0, cercando e costruendo insieme una futura realtà sociale più rassicurante, più integrata, più innovativa, che sappia mantene-re il meglio della nostra matrice culturale, ma impegnandosi per far superare la frustrazione di tantissime persone e aziende, oggi deluse e disorientate da istituzioni e politica.

a cura di Claudio Frasson

CON GRUEMP 2.0IN-FORMA VERSO IL 2020

Page 2: Quadrimestrale FiloStraTa n° 47

FORMAZIONE PERSONALE

FORMAZIONE AZIENDALE

FORMAZIONE EDUCATORI

FORMAZIONE MULTIMEDIALE

UN CAPITALE ANTI “SPREAD”

LE AZIENDE DIVENTANO

SMART

GENITORI E FIGLI UNITI PER IL FUTURO

APPRENDERE SEMPRE ANCHE CON I MEDIA

Il bagaglio di conoscenze, apprendimenti e competenze che una persona acquisisce nella vita, è molto di più di una semplice esperienza come la si intendeva un tempo. Sapersi districare positivamente nel labirin-to giornaliero fatto da incertezza e cambia-menti continui, è una capacità fondamentale che oggi, attraverso le “competenze trasver-sali”, rende più semplice un approccio aperto, possibilista ed efficace alle questio-ni cruciali della vita. Ciò che rende il capita-le umano “più sicuro”, è la possibilità diret-ta che ogni persona ha giornalmente di farlo

termine della scuola materna e della scuola elementare. Alla fine, io e mia moglie eravamo contenti nel vedere che nostra figlia aveva capito qualcosa d'importante di sé, e che ciò la faceva stare più serena e motivata”. [S. Brignoli - 48 anni - Imprenditore di Bergamo] Si tratta di una delle testimonianze emerse da un gruppo di 48 parteci-panti (su oltre 300) al corso “genitori interattivi”, che hanno risposto ad una delle nostre recenti indagini di verifica della soddisfazione post corso e dei risultati ottenuti. I riscontri sono stati veramente eccellenti, sia nelle tante piccole-grandi storie di crescita come genitori e figli, sia nei numeri che esprimono l’auto percezione di miglioramento delle persone come qui di seguito riportato: “in un range che va da un minimo di 1 ad un massimo di 5, il livello medio di soddisfazione generale espresso dalle persone, anche a distanza di più di un anno dalla partecipazione al corso, è pari a 4,6: un risultato veramente ottimo. Aggiungiamo poi che 41 persone su 48 desidererebbero partecipare ad un corso di approfondimento per mantenere ed incrementare ulteriormente la qualità del loro ruolo educativo”.

Potete essere certi che GRUEMP risponderà a questo desiderio e proseguirà con altre iniziative e corsi oltre che integrando continuamen-te strategie volte al miglioramento continuo. Del resto ci auguriamo sempre e lavoriamo, per aumentare nelle persone la possibilità che vivano e raccontino le loro esperienze terminando con la frase “… e vivemmo più motivati, più consapevoli, più felici, più interattivi e più contenti!”.

fruttare a suo piacere, in base ai propri obbiettivi, in funzione delle proprie reali esigenze. Il grado di controllo del nostro capitale umano e della sua adeguatezza ai nostri bisogni e desideri, è per certi versi molto superiore a quella che possiamo avere rispetto al capitale econo-mico e immobiliare. Le variabili che rendono più o meno redditizio il capitale umano sono meno influenzate di altre dalle grandi questioni globali, e permettono quantomeno di avere margini di adattamento più elevati perché la persona è il primo agente di cambiamento, e si pone come motore di tutto ciò che la circonda. Molti hanno dovuto affrontare complicate questioni economiche e lavorative dovute alla crisi. Quelli che ce la stanno facendo meglio di altri, sono proprio quelle persone che disponevano di un buon capitale umano, che ha permesso loro di reggere e fronteggiare le difficoltà progettando tempi, metodi e azioni utili a riproporsi. Avere quindi interesse e una priorità rivolta alla propria formazione continua personale e professionale è cosa buona e giusta, per garantirsi un mantenimento di capitale umano il più possi-bile adatto ai tempi, sviluppando le nostre facoltà cognitive, emotive, relazionali, motivazionali e comportamentali. Per avere un capitale umano di qualità, che regga le altalenanti fortune dello spread econo-mico di cui sembriamo tutti vittime, serve strutturarsi il tempo e le risorse economiche necessarie per fare formazione per lo sviluppo della qualità personale e per lo sviluppo aziendale e professionale. Quello che ne otterremo può essere di gran lunga più redditizio in termini di risultati concreti e benefici generalizzati, di quanto investito a livello economico.

Un giorno trascorsi un po’ di ore con una coppia di genitori mentre tenevo un corso di formazione per migliorare il rapporto fra genitori e figli. É stata una piacevole esperienza formativa che nel tempo ha dato un importante risultato. I due genitori hanno una figlia di 13 anni, un‘adolescente come tanti. Come capita spesso con i ragazzi, a volte è difficile capirsi e trovare la giusta sintonia. Dopo qualche mese, il papà mi manda questa lettera: “Poche settimane fa nostra figlia stava terminando la scuola (3^ media) e si stava preparando per gli esami. Appa-riva distratta e poco impegnata, mi sono accorto di questo, ho preso del tempo durante la pausa pranzo per parlare con lei, ed insieme fare luce per su quello che le stava succedendo. É stato interes-sante e commovente scoprire che stava vivendo una separazione importante da alcune sue compagne, con le quali temeva di non poter più condividere tempo ed esperienze scolastiche future. Questo la stava facendo soffrire ed il parlarne con me le ha fatto ricordare che questo distacco lo aveva già vissuto al

Qualche anno fa, quando si parlava alle persone di capitale umano e si cercava di fare capire quanto sarebbe stata la risorsa strategica indispensabile sulla quale basare lo sviluppo personale, professionale e sociale, molti strabuz-zavano gli occhi pensando fosse un nuovo concetto inventato per fare colpo sulle persone durante i corsi di forma-zione. La maggioranza non ne voleva sentire parlare, storditi dall’idea che l’unico capitale degno di essere chiamato tale, fosse quello economico e/o immobiliare. Oggi ci si rende conto a tutti i livelli di che cosa si intende per capitale umano e di quanto sia decisivo per ogni cambiamento e ogni migliora-mento, che le persone possono fare nella vita privata e professionale.

Il mondo aziendale Italiano è in costante cambiamento da almeno una ventina d’anni, ma quello tecnologico che stiamo affrontando sembra essere di gran lunga il più rivoluzionario. Dai primi anni ‘90 fino ai primi anni 2000, le innovazioni tecnologiche sono state, per il mondo azienda-le, un toccasana, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti legati alla produzione, in alcuni casi alla logistica e alla managerialità. Ora però il fermento esponenziale di nuovi dispositivi e applicativi tecnologici in versione mobile, oltre all’avvento dei social media, stanno creando un altro step decisivo per l’innovazione nella gestione dei dati aziendali, dei processi di lavoro e ancor più per la gestione della comunicazione con i mercati e con i clienti potenziali oltre a quelli già acquisiti. Ma allora cosa intendiamo quando parliamo di Smart Company?

Sentiamo parlare spesso di smart city, letteralmente “città intelligente”. Se andiamo a cercare una definizione su Wikipedia troviamo: “un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. La città intelligente riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie anche all'im-piego diffuso e innovativo delle TIC (Tecnologie dell'informazione e della

comunicazione), in particolare nei campi della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica. Benché il significato di tale espressione non sia ancora stato univoca-mente definito nei dettagli, si riscontra un certo accordo sulle caratteristiche di atten-zione ai bisogni delle persone, di gestione oculata delle risorse, di sviluppo sostenibile e di sostenibilità economica”. Quindi le aziende “smart” sono imprese, che diventano integrate, interconesse, che punta-no sulla qualità capitalizzando a 360° la mole enorme di dati aziendali, che puntano

Il taglio di questo intervento può risultare provocativo, in effetti vuole suscitare riflessioni, uno stimolo ad interrogarsi. Le persone hanno accettato che non basta più ciò che hanno imparato a scuola? I genitori hanno compreso cosa comporta e compor-terà essere “genitori interattivi”, in un mondo che si svilupperà anche grazie al contributo dei loro figli “nativi digitali”? I Giovani stanno comprendendo che essere

abili nell’uso di tecnologie soltanto per finalità ricreative, di passatempo o di socializzazione virtuale può diventare un boomerang negativo? Gli imprenditori hanno veramente accettato che per stare in questo nuovo mondo serve dotarsi e parlare con strumenti e i linguaggi attuali? Proviamo a rispondere in modo semplice, sicuro e concreto. L’etimologia del termine "apprendere" deriva dal latino "ad prehendere" ovvero mette in evidenza il carattere attivo, afferrare, impossessarsi di qualcosa con la mente.

L'arte dell’apprendimento si può definire come acquisizione di competenze, di qualunque tipo si tratti. Il processo di apprendimento generalmente inteso si completa in tre stadi: 1) acquisizione di un input dall’esterno, 2) rielaborazione personale dei dati, 3) verifica dei risultati raggiunti. Tutti gli orientamenti dei massimi organismi mondiali ed europei scrivono e parlano di apprendimento, formazione, educazione da più di 20 anni per definire i nuovi cittadini e lavoratori del mondo globalizzato detti anche knowledge worker (lavoratori della conoscenza) nella learning society (società in apprendimento). Oggi finalmente l’apprendimento può essere dovunque, sempre in ogni momento e in ogni luogo (life long & life wide learning) come auspicava già il buon Comenio nel XVII secolo, a patto però che si voglia ancora impa-

sulla sostenibilità produttiva, energetica e finanziaria. Sono aziende moderne che pensano, ragionano, decidono in modo rapido e brillante in un mondo locale ma globale (glocal). Le strategie di marketing si fondano ormai su di una gestione efficace di queste innovazioni e per l’impresa risulta cruciale conoscerle e gestirle. Alcune fonti autorevoli danno in crescita anche in Italia le aziende intelligenti, soprattutto tra le piccole e medie imprese che, di per sé, sono già predi-sposte ad assorbire questi cambiamenti, in quanto sono più agili e orientate a soddisfare il loro cliente prima del mercato. Forse, come accade spesso, diventeranno intelligenti prima le imprese che le città, mentre pensare che le persone siano già sufficentemente intelligenti e consapevoli, basandosi sul fatto che stanno usando sempre di più molti di questi nuovi strumenti e tecnologie, è questione più complessa.

2 QUADRIMESTRALE FILOSTRATASETTEMBRE 2013 3QUADRIMESTRALE FILOSTRATA

SETTEMBRE 2013

A cura di Claudio Frasson

A cura di Fabio Bonaldo

A cura di Damiano Frasson

A cura di Damiano Frasson

rare, a patto che le persone abbiano la curiosità e il desiderio interiore di cercare, conoscere, imparare e utilizzare ciò che imparano. Le nuove tecnologie possono essere di grande supporto e oggi anche molto efficaci per facilitare in diversi contesti e situazioni, l’apprendimento. La vita che si vive quotidianamente, come anche un corso di formazione, rimangono la via privilegiata per un certo tipo di apprendimenti “relazionali e comportamentali”. Integrarli anche con step di verifica, approfondimento e riflessione, utilizzando le tecnolo-gie, può essere molto positivo e utile. Qui di seguito riportiamo alcuni argomenti tratti dal I° Festival dell’Apprendimento 3 - 6 ottobre 2013 organizzato a Padova da AIF (Associazione Italiana Formatori) in collaborazione con l‘Università.

• Apprendere il futuro attraverso la lettura• Cittadinanza in apprendimento e nuove frontiere• Filosofia, intelligenza, emozioni e apprendimento• Le comunità di apprendimento nella pratica• Stato e prospettive dell’apprendimento nelle Imprese• Imparare il digitale come nuova opportunità• Formazione Sport e apprendimento• Luoghi e servizi a supporto dell’apprendimento

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FORMAZIONE PERSONALE

FORMAZIONE AZIENDALE

FORMAZIONE EDUCATORI

FORMAZIONE MULTIMEDIALE

UN CAPITALE ANTI “SPREAD”

LE AZIENDE DIVENTANO

SMART

GENITORI E FIGLI UNITI PER IL FUTURO

APPRENDERE SEMPRE ANCHE CON I MEDIA

Il bagaglio di conoscenze, apprendimenti e competenze che una persona acquisisce nella vita, è molto di più di una semplice esperienza come la si intendeva un tempo. Sapersi districare positivamente nel labirin-to giornaliero fatto da incertezza e cambia-menti continui, è una capacità fondamentale che oggi, attraverso le “competenze trasver-sali”, rende più semplice un approccio aperto, possibilista ed efficace alle questio-ni cruciali della vita. Ciò che rende il capita-le umano “più sicuro”, è la possibilità diret-ta che ogni persona ha giornalmente di farlo

termine della scuola materna e della scuola elementare. Alla fine, io e mia moglie eravamo contenti nel vedere che nostra figlia aveva capito qualcosa d'importante di sé, e che ciò la faceva stare più serena e motivata”. [S. Brignoli - 48 anni - Imprenditore di Bergamo] Si tratta di una delle testimonianze emerse da un gruppo di 48 parteci-panti (su oltre 300) al corso “genitori interattivi”, che hanno risposto ad una delle nostre recenti indagini di verifica della soddisfazione post corso e dei risultati ottenuti. I riscontri sono stati veramente eccellenti, sia nelle tante piccole-grandi storie di crescita come genitori e figli, sia nei numeri che esprimono l’auto percezione di miglioramento delle persone come qui di seguito riportato: “in un range che va da un minimo di 1 ad un massimo di 5, il livello medio di soddisfazione generale espresso dalle persone, anche a distanza di più di un anno dalla partecipazione al corso, è pari a 4,6: un risultato veramente ottimo. Aggiungiamo poi che 41 persone su 48 desidererebbero partecipare ad un corso di approfondimento per mantenere ed incrementare ulteriormente la qualità del loro ruolo educativo”.

Potete essere certi che GRUEMP risponderà a questo desiderio e proseguirà con altre iniziative e corsi oltre che integrando continuamen-te strategie volte al miglioramento continuo. Del resto ci auguriamo sempre e lavoriamo, per aumentare nelle persone la possibilità che vivano e raccontino le loro esperienze terminando con la frase “… e vivemmo più motivati, più consapevoli, più felici, più interattivi e più contenti!”.

fruttare a suo piacere, in base ai propri obbiettivi, in funzione delle proprie reali esigenze. Il grado di controllo del nostro capitale umano e della sua adeguatezza ai nostri bisogni e desideri, è per certi versi molto superiore a quella che possiamo avere rispetto al capitale econo-mico e immobiliare. Le variabili che rendono più o meno redditizio il capitale umano sono meno influenzate di altre dalle grandi questioni globali, e permettono quantomeno di avere margini di adattamento più elevati perché la persona è il primo agente di cambiamento, e si pone come motore di tutto ciò che la circonda. Molti hanno dovuto affrontare complicate questioni economiche e lavorative dovute alla crisi. Quelli che ce la stanno facendo meglio di altri, sono proprio quelle persone che disponevano di un buon capitale umano, che ha permesso loro di reggere e fronteggiare le difficoltà progettando tempi, metodi e azioni utili a riproporsi. Avere quindi interesse e una priorità rivolta alla propria formazione continua personale e professionale è cosa buona e giusta, per garantirsi un mantenimento di capitale umano il più possi-bile adatto ai tempi, sviluppando le nostre facoltà cognitive, emotive, relazionali, motivazionali e comportamentali. Per avere un capitale umano di qualità, che regga le altalenanti fortune dello spread econo-mico di cui sembriamo tutti vittime, serve strutturarsi il tempo e le risorse economiche necessarie per fare formazione per lo sviluppo della qualità personale e per lo sviluppo aziendale e professionale. Quello che ne otterremo può essere di gran lunga più redditizio in termini di risultati concreti e benefici generalizzati, di quanto investito a livello economico.

Un giorno trascorsi un po’ di ore con una coppia di genitori mentre tenevo un corso di formazione per migliorare il rapporto fra genitori e figli. É stata una piacevole esperienza formativa che nel tempo ha dato un importante risultato. I due genitori hanno una figlia di 13 anni, un‘adolescente come tanti. Come capita spesso con i ragazzi, a volte è difficile capirsi e trovare la giusta sintonia. Dopo qualche mese, il papà mi manda questa lettera: “Poche settimane fa nostra figlia stava terminando la scuola (3^ media) e si stava preparando per gli esami. Appa-riva distratta e poco impegnata, mi sono accorto di questo, ho preso del tempo durante la pausa pranzo per parlare con lei, ed insieme fare luce per su quello che le stava succedendo. É stato interes-sante e commovente scoprire che stava vivendo una separazione importante da alcune sue compagne, con le quali temeva di non poter più condividere tempo ed esperienze scolastiche future. Questo la stava facendo soffrire ed il parlarne con me le ha fatto ricordare che questo distacco lo aveva già vissuto al

Qualche anno fa, quando si parlava alle persone di capitale umano e si cercava di fare capire quanto sarebbe stata la risorsa strategica indispensabile sulla quale basare lo sviluppo personale, professionale e sociale, molti strabuz-zavano gli occhi pensando fosse un nuovo concetto inventato per fare colpo sulle persone durante i corsi di forma-zione. La maggioranza non ne voleva sentire parlare, storditi dall’idea che l’unico capitale degno di essere chiamato tale, fosse quello economico e/o immobiliare. Oggi ci si rende conto a tutti i livelli di che cosa si intende per capitale umano e di quanto sia decisivo per ogni cambiamento e ogni migliora-mento, che le persone possono fare nella vita privata e professionale.

Il mondo aziendale Italiano è in costante cambiamento da almeno una ventina d’anni, ma quello tecnologico che stiamo affrontando sembra essere di gran lunga il più rivoluzionario. Dai primi anni ‘90 fino ai primi anni 2000, le innovazioni tecnologiche sono state, per il mondo azienda-le, un toccasana, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti legati alla produzione, in alcuni casi alla logistica e alla managerialità. Ora però il fermento esponenziale di nuovi dispositivi e applicativi tecnologici in versione mobile, oltre all’avvento dei social media, stanno creando un altro step decisivo per l’innovazione nella gestione dei dati aziendali, dei processi di lavoro e ancor più per la gestione della comunicazione con i mercati e con i clienti potenziali oltre a quelli già acquisiti. Ma allora cosa intendiamo quando parliamo di Smart Company?

Sentiamo parlare spesso di smart city, letteralmente “città intelligente”. Se andiamo a cercare una definizione su Wikipedia troviamo: “un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. La città intelligente riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie anche all'im-piego diffuso e innovativo delle TIC (Tecnologie dell'informazione e della

comunicazione), in particolare nei campi della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica. Benché il significato di tale espressione non sia ancora stato univoca-mente definito nei dettagli, si riscontra un certo accordo sulle caratteristiche di atten-zione ai bisogni delle persone, di gestione oculata delle risorse, di sviluppo sostenibile e di sostenibilità economica”. Quindi le aziende “smart” sono imprese, che diventano integrate, interconesse, che punta-no sulla qualità capitalizzando a 360° la mole enorme di dati aziendali, che puntano

Il taglio di questo intervento può risultare provocativo, in effetti vuole suscitare riflessioni, uno stimolo ad interrogarsi. Le persone hanno accettato che non basta più ciò che hanno imparato a scuola? I genitori hanno compreso cosa comporta e compor-terà essere “genitori interattivi”, in un mondo che si svilupperà anche grazie al contributo dei loro figli “nativi digitali”? I Giovani stanno comprendendo che essere

abili nell’uso di tecnologie soltanto per finalità ricreative, di passatempo o di socializzazione virtuale può diventare un boomerang negativo? Gli imprenditori hanno veramente accettato che per stare in questo nuovo mondo serve dotarsi e parlare con strumenti e i linguaggi attuali? Proviamo a rispondere in modo semplice, sicuro e concreto. L’etimologia del termine "apprendere" deriva dal latino "ad prehendere" ovvero mette in evidenza il carattere attivo, afferrare, impossessarsi di qualcosa con la mente.

L'arte dell’apprendimento si può definire come acquisizione di competenze, di qualunque tipo si tratti. Il processo di apprendimento generalmente inteso si completa in tre stadi: 1) acquisizione di un input dall’esterno, 2) rielaborazione personale dei dati, 3) verifica dei risultati raggiunti. Tutti gli orientamenti dei massimi organismi mondiali ed europei scrivono e parlano di apprendimento, formazione, educazione da più di 20 anni per definire i nuovi cittadini e lavoratori del mondo globalizzato detti anche knowledge worker (lavoratori della conoscenza) nella learning society (società in apprendimento). Oggi finalmente l’apprendimento può essere dovunque, sempre in ogni momento e in ogni luogo (life long & life wide learning) come auspicava già il buon Comenio nel XVII secolo, a patto però che si voglia ancora impa-

sulla sostenibilità produttiva, energetica e finanziaria. Sono aziende moderne che pensano, ragionano, decidono in modo rapido e brillante in un mondo locale ma globale (glocal). Le strategie di marketing si fondano ormai su di una gestione efficace di queste innovazioni e per l’impresa risulta cruciale conoscerle e gestirle. Alcune fonti autorevoli danno in crescita anche in Italia le aziende intelligenti, soprattutto tra le piccole e medie imprese che, di per sé, sono già predi-sposte ad assorbire questi cambiamenti, in quanto sono più agili e orientate a soddisfare il loro cliente prima del mercato. Forse, come accade spesso, diventeranno intelligenti prima le imprese che le città, mentre pensare che le persone siano già sufficentemente intelligenti e consapevoli, basandosi sul fatto che stanno usando sempre di più molti di questi nuovi strumenti e tecnologie, è questione più complessa.

2 QUADRIMESTRALE FILOSTRATASETTEMBRE 2013 3QUADRIMESTRALE FILOSTRATA

SETTEMBRE 2013

A cura di Claudio Frasson

A cura di Fabio Bonaldo

A cura di Damiano Frasson

A cura di Damiano Frasson

rare, a patto che le persone abbiano la curiosità e il desiderio interiore di cercare, conoscere, imparare e utilizzare ciò che imparano. Le nuove tecnologie possono essere di grande supporto e oggi anche molto efficaci per facilitare in diversi contesti e situazioni, l’apprendimento. La vita che si vive quotidianamente, come anche un corso di formazione, rimangono la via privilegiata per un certo tipo di apprendimenti “relazionali e comportamentali”. Integrarli anche con step di verifica, approfondimento e riflessione, utilizzando le tecnolo-gie, può essere molto positivo e utile. Qui di seguito riportiamo alcuni argomenti tratti dal I° Festival dell’Apprendimento 3 - 6 ottobre 2013 organizzato a Padova da AIF (Associazione Italiana Formatori) in collaborazione con l‘Università.

• Apprendere il futuro attraverso la lettura• Cittadinanza in apprendimento e nuove frontiere• Filosofia, intelligenza, emozioni e apprendimento• Le comunità di apprendimento nella pratica• Stato e prospettive dell’apprendimento nelle Imprese• Imparare il digitale come nuova opportunità• Formazione Sport e apprendimento• Luoghi e servizi a supporto dell’apprendimento

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Da più di ventanni si è studiato, scritto, parlato di futuro globale, futuro che ormai è diventato il presente che stiamo vivendo. Quando qualche anno fa le persone sentivano parlare di globalizzazione, non avrebbero certo immaginato che il prezzo da pagare a questa inevitabile evoluzione socio-economica sarebbe stato così alto. Molto probabilmente tante persone non avrebbero nemmeno immagi-nato che il tipo di cambiamenti personali ai quali si sarebbero dovuti adeguare potevano essere così impegnativi da vivere. Il mondo della formazione e del management ha da tempo messo a disposi-zione di persone, aziende e organizzazioni quegli strumenti adatti per aiutare e favorire i grandissimi cambiamenti e le conseguenti innovazioni, ma solo da poco tempo imprenditori e persone si stanno rendendo conto dell’indispensabilità di essere aiutate a gestire positivamente gli effetti e le opportunità create dalla globalizzazione. Come sempre nella vita, ogni cambiamento porta con sé potenzialità e insidie e forse per troppo tempo, in Italia, si è sperato di non essere intaccati così fortemente da questi cambiamenti mondiali, ma i fenomeni erano sotto gli occhi di tutti e chiunque avrebbe potuto rendersene consapevole. Oggi siamo tutti pienamente coinvolti in questo nuovo modo di vivere, ma siamo interessati ancora troppo a considerare gli effetti più problematici legati alla crisi, anziché concentrarci sulle nuove opportunità che si creano e le innovazioni possibili. Qualche anno fa, puntare sullo sviluppo della qualità personale e professionale sembrava un’esigenza di pochi avanguardi-sti o di alcuni benestanti borghesi, oggi, in modi diversi, è diventata un’esigenza di tutti. Nel recente passato anche occuparsi di migliorare le proprie capacità manageriali sembrava essere un bisogno solo dei grandi imprenditori o dei manager, oggi è diventato inevitabile acquisire mentalità e strategie manageriali anche per professionisti, artigiani, commercianti, piccole e medie imprese. Molti in questo momento sembrano entrare in confusione, ora che la crisi sta quasi per finire, perché vorrebbero recuperare il tempo perduto nell’innovarsi e adeguarsi, altri stanno pensando di mollare perché non si sentono più adeguati e in grado di evolvere. Per tutti ci può essere una grande opportunità di miglioramento da cogliere, di cambiamento positivo, di ripartenza e sviluppo. I più lungimiranti e accorti stanno già da tempo agendo con un modo nuovo di fare le cose, innovando prodotti e servizi, seguendo nuove strategie e impostazioni più flessibili, più moderne, più efficenti. Nel frattempo che il futuro possibile diventava presente, tanti hanno saputo formarsi e investire su se stessi per essere cittadini più consapevoli e integrati in un mondo nuovo che abbiamo a disposizione per proget-tare un futuro migliore. a cura di Claudio e Damiano Frasson

T1 - IMPEGNO-AMBIZIONE-RESPONSABILITÁSono tre dei sette concetti utili per sviluppare l’autodisciplina SODIART. In un mondo che sembra valorizzare trasgressione e superficialità, l’importanza di recuperare un proprio senso di autodisciplina appare sempre più importante. Sapersi prendere le proprie responsabilità, mante-nere un giusto grado di ambizione personale e profondere con determinazione l’impegno necessario al raggiungimento dei nostri obiettivi, è fondamentale. In questa sessione del corso A.MI.CO. T1, i partecipanti hanno l’opportunità di approfondire i tre concetti utilizzando una modalità formativa che si basa sui concetti stessi: una formazione di metodo e contenuto che arricchisce ulteriormente di significato l’allenamento al miglioramento continuo.

T1 - GALLERIA D’ARTEL’utilizzo della metafora, come strumento per incrementare le proprie strategie di apprendimento, è una modalità fortemente stimolante e creativa. Esprimere, anche in forme artistiche, pensieri, stati d’animo e comportamenti, diventa una forma di comunicazione diretta, coinvolgente e molto efficace. Realizzare in gruppo questa proposta formativa diventa un importante esercizio di teambulding, in quanto i significati che ognuno attribuisce alla metafora arricchiscono il bagaglio di conoscenza ed esperienza di ogni altro partecipante. Una condivisione creativa e allo stesso tempo profonda da cogliere come opportunità per sperimentare se stessi e relazionarsi con gli altri.

a cura di Donato Frigotto

T1 - ENERGIE PER IL CAMBIAMENTOOggi risulta sempre più importante sviluppare una visione strategica del cambiamento. I più recenti studi indicano sette passi per gestire il cambiamento, partendo dalle emozioni e riuscendo così a percepire meglio la realtà. “Vedere e poi sentire” per poter cambiare diventano i passaggi chiave, in alternativa ai più razionali e spesso insufficienti “analizzare e pensare”.I partecipanti sono guidati attraverso questi passaggi a considerare una reale situazione della propria vita per iniziare a “smuovere”, da subito, le energie per il cambiamento.

A.MI.CO. T1 è un percorso formativo di grande impatto motivazio-nale che prende spunto dalle logiche dell’apprendimento graduale “step by step” dell’imparare “facendo”, coniugate con la filosofia della qualità di tipo Kaizen. Questo corso è parte integrante del percorso Avventura Vincente ed è riservato alle migliaia di persone che hanno partecipato a Corsa nella Luce dal 1995 ad oggi e altre che periodicamente vi parteciperanno. Il Corso è strutturato in 11 serate annuali, con cadenza mensile di 2 ore ciascuna; il numero totale degli incontri monotematici è di 44 (per un ciclo completo quadriennale). Ci si può iscrivere di anno in anno. Ogni parteci-pante può così affrontare ogni mese, argomenti che lo aiutano ad applicare al meglio quanto già appreso in corsi precedenti, ma anche a predisporsi bene nel fare ulteriori corsi di approfondimento. Nel 2013 questo corso giunge al suo 18° anno di organizzazione ed è attualmente attivo nelle zone di Padova, Treviso, Vicenza, S.Bonifacio, Verona, Brescia, Bergamo, Milano.

Le AREE MONOTEMATICHE del corso sono principalmente otto:

n Strategie di Problem Solving; n Management per obiettivi; n Self Empowerment; n Sviluppo del Potenziale;n Gestione del Cambiamento; n Autodisciplina per l'Autodirezione; n Senso di Autostima; n Comunicazione interpersonale.

EDITORIALE - IL FUTURO GLOBALE É DIVENTATO PRESENTE.

4 QUADRIMESTRALE FILOSTRATASETTEMBRE 2013

Siamo in una fase di costante cambiamento ormai dal lontano 1997 quando, diventando una delle prime aziende d’Italia nell’ambito della Formazione con la certificazione ISO 9001, decidemmo di puntare tutto sulla qualità. Così è stato e così oggi accade: siamo riusciti a realizzare e offrire servizi di forma-zione consulenza e coaching di qualità. I nostri processi organizzativi sono diventati di maggiore qualità, per non parlare dei livelli di soddisfazione della clientela che sceglie GRUEMP per lo sviluppo personale e professionale. Da qualche tempo stiamo affrontando una fase nuova, un ulteriore sviluppo di qualità diventando un’azienda smart, agile, snella, veloce, sempre più aperta e vicina alle persone e alle aziende. L’introduzione di nuove tecnologie è da sempre stata un MUST per noi di GRUEMP, eravamo tra i pochi che utilizzavano filmati formativi in Italia venti anni fa, oggi quasi tutti li usano. Il carattere interattivo e polimediale è sempre stato il nostro stile, adeguandolo nei tempi ai nuovi strumenti, rendendo così sempre molto appassionanti, dinamici e coinvolgenti le nostre proposte. Il nostro primo sito internet lo abbiamo presentato nel ‘98, quando nemmeno forse i clienti capivano cos’era, d’altra parte non avevano internet a casa come hanno oggi, da tre anni siamo nei social, prima su YouTube, poi Facebook, poi Twitter e quest’anno abbiamo presentato una nuova APP I-GRUEMP mentre nel 2011 abbiamo realizzato il nostro Audiolibro. Recen-temente abbiamo riproposto una nuova versione del nostro sito e abbiamo presentato il nuovo blog FormazioneAmica. Stiamo lavorando a nuovi progetti per il futuro e sviluppando idee per rendere sempre più fruibile agli utenti tutto ciò che è ormai un grande patrimonio di conoscenze e competenze, sviluppato e approfondito negli anni, oltre che con continui studi e formazio-ne, assieme alle persone e alle aziende per offrirlo alle persone e alle aziende.

Con GRUEMP Mediaform, ci dirigiamo verso il futuro che potremmo fissare idealmente nel 2020, periodo che anche molti studiosi di sociologia ed economia dichiarano sarà un punto di svolta dopo i grandi stravolgimenti del passaggio di secolo. Purtroppo spesso constatiamo come le persone siano in una fase di disorientamento, dovuta senz’altro alla crisi, ma anche ad una troppo prolungata pigrizia di molti nell’attivarsi per fare i cambiamenti necessari. In questi tempi tanti ci dicono: “grazie per averci messi sulla strada giusta in anticipo, offren-doci strumenti utili ad interpretare meglio e positivamente la nostra vita personale e professionale”. Noi sappiamo bene che il merito è soprattutto loro, perchè sono persone che hanno saputo fidarsi, rischiare e cambiare assieme a noi. Ci auguria-mo che anche i nuovi strumenti tecnologici, possano avvicinare molte più persone e renderle realmente autonome nell’informarsi, riflettere, decidere, di scegliere la formazione per migliorarsi e tornare a crescere. Il tempo del declino può finire solo se si accetta di essere tutti più SMART, più 2.0, cercando e costruendo insieme una futura realtà sociale più rassicurante, più integrata, più innovativa, che sappia mantene-re il meglio della nostra matrice culturale, ma impegnandosi per far superare la frustrazione di tantissime persone e aziende, oggi deluse e disorientate da istituzioni e politica.

a cura di Claudio Frasson

CON GRUEMP 2.0IN-FORMA VERSO IL 2020