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QUADRO DI SINTESI
Relazione all’Assemblea Legislativa
22
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
• La Regione Emilia-Romagna ha perseguito una politica energetica per il sistema regione in attuazione del nuovo art. 117 della Costituzione del 2001 che definisce l’Energia “materia concorrente” tra Stato e Regioni. Per sviluppare tale nuova politica energetica per la Regione, la Assemblea Legislativa Regionale ha approvato:- la legge regionale 26/2004 su proposta della Giunta
• La Corte Costituzionale ha poi confermato con sentenza 2005 che le politiche energetiche debbono essere sviluppate attraverso una “intesa forte” tra Stato e Regioni interessate, quindi con la concertazione di un quadro programmatorio e con atti bilaterali (autorizzazioni, ecc.) da determinarsi con “parità delle parti”.Su questa base l’Assemblea Legislativa Regionale, su proposta della Giunta ha approvato: - il Piano Energetico Regionale P.E.R. approvato il 14 novembre 2007
3
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
Con la Legge Regionale 26/2004 e con il Piano Energetico Regionale:• È stato definito un impianto originale di programmazione energetica che
colloca e considera la evoluzione del sistema energia-ambiente fra i fattori dello sviluppo sostenibile; e individua una matrice di previsione, indirizzo, monitoraggio dello sviluppo energetico/elettrico rivolta al raggiungimento degli obiettivi indicati dal protocollo di Kyoto e dalle direttive Comunitarie.
• È stato quindi definito un quadro dell’intero sistema energetico regionale al 2015 da monitorarsi per produzione interna ed import composizione e dinamica dei diversi settori; e con una specifica attenzione all’evoluzione del sistema produzione/consumi elettrici.
• Sono state decise ed avviate azioni in tutti i settori: sistema della produzione energetica elettrica; industria, agricoltura, edilizia e sviluppo insediativo territoriale, mobilità.
Il Piano Energetico Regionale
4
La Legge Regionale n. 26/2004Funzioni di Regione ed Enti locali
FUNZIONI DELLA REGIONE
Promuove ed attiva il piano energetico regionale con il programma di interventi per i diversi soggetti attuatori e il relativo fondo
Promuove la ricerca delle risorse energetiche nel territorio regionale
Promuove la ricerca applicata per il sostegno all’innovazione in campo energetico
Disciplina le procedure autorizzative degli impianti e rilascia le autorizzazioni per impianti di produzione di energia compresi tra i 50 e 300 MW termici
Indica criteri generali tecnico costruttivi linee guida, standard prestazionali per nuovi insediamenti o per ristrutturazioni di abitazioni o stabilimenti produttivi al fine del raggiungimento degli obiettivi di uso razionale dell’energia e valorizzazione di fonti rinnovabili
FUNZIONI DELLE PROVINCE
Predisposizione ed attuazione di piani - programma per la promozione del risparmio energetico, dell’uso razionale dell’energia, della valorizzazione delle fonti rinnovabili in correlazione con la programmazione dello sviluppo territoriale (PTCP)
Gestione delle autorizzazioni di competenza ed in particolare degli impianti di produzione di energia al di sotto di 50 MW termici FUNZIONI DEI COMUNI
Predisposizione e attuazione di piani e progetti per la qualificazione energetica dei sistemi urbani, in correlazione con la programmazione urbanistica con riferimento alla promozione dell’uso razionale di energia, risparmio energetico, fonti rinnovabili negli edifici pubblici e privati, nelle reti urbane (teleriscaldamento etc..) nella illuminazione pubblica
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
5
Attuazione del Piano Energetico Regionale
Risorse regionali
Risorse statali e comunitarie
Fondo per l’attuazione del P.E.R.
Piani triennali di intervento
(approvati dall’Assemblea Legislativa)
=========================
Programmi annuali di intervento
(approvati dalla Giunta)
Realizzazione di programmi e progetti di iniziativa diretta della Regione che riguarderanno: ricerca, innovazione, sistema di qualificazione dei servizi accreditamento operatori, risparmio energetico nel sistema produttivo
Sostegno a piani programma che saranno elaborati e realizzati da Province, (per lo sviluppo delle fonti rinnovabili) e Comuni (per il risparmio energetico) anche riferiti ad interventi di altri soggetti pubblici e privati
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020
6
Gli obiettivi di Kyoto e dell’UE di riduzione delle emissioni
Obiettivo Kyoto(30.358 kton CO2)
Emissioni CO2
Dato 2005(42.432 kton CO2)
Obiettivo UE(25.974 kton CO2)
Dato 1990(32.468 kton CO2)
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020
Obiettivo Kyoto
Emissioni complessive di CO2
Obiettivo UE
Emissioni di CO2 legate agli usi finali
Emissioni di CO2 del sistema elettrico comprensivo di import
Gli obiettivi regionali di riduzione delle emissioni globali
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
8
RISPARMIO ENERGETICO
IN AGRICOLTURA
RISPARMIO ENERGETICO
NELL’INDUSTRIA
RISPARMIO ENERGETICO
NEL SETTORE CIVILE
RISPARMIO ENERGETICO
NEI TRASPORTI
Risparmioenergetico
GENERAZIONE DISTRIBUITA
E COGENERAZIONE
IDROELETTRICO
SOLARE TERMICOBIOMASSE
FOTOVOLTAICOEOLICO
GEOTERMIA
GLI OBIETTIVI
Fontienergetiche
Sintesi degli obiettivi di risparmio energetico e valorizzazione delle fonti rinnovabili al 2010
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
9
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
• La evoluzione del sistema energetico e la politica energetica regionale che si è per diversi aspetti ed in particolare per il sistema elettrico avviata (già dal 2000), ancor prima dell’approvazione della Legge Regionale e del P.E.R. e le prime azioni del P.E.R. mostrano questi risultati:
• Prosegue una grande trasformazione del sistema energetico regionale con una significativa sostituzione del consumo di petrolio con il metano nei diversi settori; in particolare si è avviata dal 2000 in avanti la la conversione del Parco di produzione termo-elettrica con la sostituzione dei vecchi impianti a olio combustibile con gli impianti a tecnologia avanzata ed alta efficienza (ciclo combinato alimentato a metano), perseguendo contemporaneamente l’obiettivo del riequilibrio, in nome di un principio di responsabilità energetica ed ambientale tra consumi elettrici e produzione elettrica realizzati in regione. Una trasformazione che ha dato significativi risultati anche sul piano ambientale soprattutto con la riduzione delle emissioni CO2 in quantità assoluta e per “unità di energia” utilizzata nel sistema elettrico.
I primi risultati delle Politiche Energetiche Regionali e del P.E.R.
10
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE• La grande riconversione del sistema elettrico regionale ha ormai quasi
raggiunto anche l’obiettivo di far corrispondere la produzione regionale con i consumi e quindi di assumere così la responsabilità e l’impegno di raggiungere “l’equilibrio Kyoto“ nella dimensione regionale senza import di energia elettrica che in realtà scarica il valore e la responsabilità delle emissioni su altri territori.
• Il sistema elettrico regionale ha così quasi raggiunto i parametri Kyoto. Si tratta ora come nelle previsioni del P.E.R. al 2015 di mantenere questo equilibrio anche in riferimento agli obiettivi indicati dall’U.E. per il 2020.
• Negli altri settori si sono già attivate con un nuovo e coordinato impegno interassessorile le azioni previste con i programmi per l’uso razionale e risparmio di energia con la qualificazione e certificazione energetica negli edifici e nella programmazione territoriale dei nuovi insediamenti residenziali, industriali, commerciali; per l’Industria, l’agro-energia, la mobilità, e si è inserito in sostegno alle problematiche energetiche ed ambientali nella rete della ricerca industriale promossa dalla Regione con Centri di rilievo come quelli impiantati da Politecnico di Milano-Piacenza, Università di Bologna, Modena e Reggio, ENEA e CNR a Bologna, Ravenna, Rimini.
11
Consumo interno lordo regionale
Fonti rinnovabili
2%
Gas naturale
44%
Energia elettrica (import)
8% Prodotti petroliferi
46% Fonti rinnovabili
2%
Gas naturale
42%
Energia elettrica (import)
11% Prodotti petroliferi
45%
Fonti rinnovabili
2%
Gas naturale
45%
Energia elettrica (import)
16% Prodotti petroliferi
36%
Fonti rinnovabili
3%
Gas naturale
61%
Energia elettrica (import)
5% Prodotti petroliferi
31%
1990: 14.443.000 tep 1995: 15.289.000 tep
2000: 16.653.000 tep 2007: 18.323.000 tep
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
Utilizzo della disponibilità energetica
12
12
Terziario
9%
Residenziale
17%
Agricoltura
3%
Industria
26%
Trasporti
24%
1990 1995
2000 2007 Altro
5% Trasformazione in energia elettrica
16%
Terziario
9%
Residenziale
17%
Agricoltura
2%
Industria
25%
Trasporti
25%
Altro
7% Trasformazione in energia elettrica
18%
Terziario
10%
Residenziale
16%
Agricoltura
2%
Industria
25%
Trasporti
22%
Altro
6% Trasformazione in energia elettrica
18%
Terziario
9%
Residenziale
15%
Agricoltura
3%
Industria
24%
Trasporti
24%
Altro
5% Trasformazione in energia elettrica
21%
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONE
13
2005
Settore energetico21%
Agricoltura3%
Industria25%Civile
22%
Trasporti29%
Incidenza % dei settori alle emissioni regionali di CO2 (2005)
Rilevazione delle emissioni di CO2 per settori
IL QUADRO DEL SISTEMA ENERGETICO REGIONALE
La Regione ha assunto gli obiettivi nazionali e comunitari di tutela del clima globale a
fondamento della programmazione energetica regionale (L.R. n. 26/04; PER)
14
ASSE 1. Promozione del risparmio energetico ed uso razionale dell’energia negli edifici e nei sistemi urbani: piani programma dei Comuni
ASSE 2. Sviluppo delle fonti rinnovabili: piani-programma delle Province
ASSE 3. Interventi per il risparmio energetico e la qualificazione dei sistemi energetici nelle imprese e negli insediamenti produttivi: piano programma regionale.
ASSE 4. Razionalizzazione energetica dei trasporti locali: piano-programma regionale (Assessorato Trasporti).
ASSE 5.Contributi a favore dell’impresa agricola e forestale: piano-programma regionale (Assessorato Agricoltura).
ASSE 6. Ricerca e trasferimento tecnologico: piano-programma regionale.
ASSE 7. Informazione, orientamento, sensibilizzazione: piano-programmaRegione/Enti-locali
Gli strumenti del Piano triennale 2007-2009:
LE AZIONI DEL P.E.R.
15
Previsione di quadro finanziario per l’attuazione del piano energetico regionale (in milioni di euro)
Le risorse del Piano triennale e programmi annuali
LE AZIONI DEL P.E.R.
16
La tastiera degli strumenti regionali di intervento a favore del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili
RICERCA E
INNVAZIONE
STANDARDPRESTAZIONALI
PER EDIFICI EIMPIANTI
SEMPLIFICAZIONEAMMINISTRATIVA
PROGETTIINTEGRATI DI
RIQUALIFICAZIONETERRITORIALE
ACCORDI VOLONTARI, ACCORDI DI PROGRAMMA,
ACCORDI DI FILIERA
SERVIZI REALIAGLI UTENTI
FINALI
INCENTIVI
EDILIZIA E TERRITORIO
INDUSTRIA E
ARTIGIANATO
AGROFORESTALEDOMESTICO
TERZIARIO
TRASPORTI
LE AZIONI DEL P.E.R.
17
Gli obiettivi del PER di risparmio energetico
SettoreRisultati conseguiti al
2008 (tep)Risultati conseguibili
al 2010 (tep)Obiettivi del PER al
2010 (tep)
Civile 220.000(1) 400.000(2) 550.000
Industria 25.000(3) 85.000(4) 400.000
Agricoltura 1.000 5.000 50.000
Trasporto infraregionale - - 680.000
(1) La valutazione è stata effettuata considerando quota parte dell’obiettivo nazionale relativo ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE) del 2008 (ipotizzato pari a 2.200.000 tep/a su scala nazionale e 200.000 tep/a per la Regione Emilia-Romagna), gli effetti della Finanziaria 2007 (stimati in 8.000 tep/a) e quelli della Finanziaria 2008 (stimati in 12.000 tep/a)
(2) Sono stati ulteriormente stimati un contributo dei TEE pari a 350.000 tep/a e un risparmio derivante dalla applicazione della D.A.L. n. 156/08 di circa 30.000 tep/a
(3) La valutazione è stata effettuata considerando quota parte dell’obiettivo nazionale relativo ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE) del 2008 (ipotizzato pari a 2.200.000 tep/a e 20.000 tep/a per la Regione Emilia-Romagna) gli effetti della Finanziaria 2007 (stimati in 2.000 tep/a ) e quelli della Finanziaria 2008 (stimati in 3.000 tep/a)
(4) Sono stati ulteriormente stimati un contributo di 40.000 tep/a dei TEE, un risparmio derivante dalla applicazione della D.A.L. n. 156/08 di circa 20.000 tep/a e un risparmio derivante dal bando a sostegno delle PMI di cui alla D.G.R. n. 1098/2008 pari a circa 20.000 tep/a
LE AZIONI DEL P.E.R.
18
Gli obiettivi del P.E.R. di sviluppo delle fonti rinnovabili
Il confronto tra gli obiettivi di valorizzazione delle fonti rinnovabili posti dal PER, i risultati conseguiti a maggio 2009 (basati
sulla potenza in esercizio) e quelli che saranno conseguiti alla fine del 2010 (basati sui dati relativi a progetti qualificati IAFR
e giunti alla fase ultima del procedimento autorizzativo), espressi come potenza aggiuntiva installata rispetto al 2000,
è offerto dalla tabella che segue:
Tipologia di impianto
Risultati conseguiti a maggio 2009 (MW)
Risultati conseguibili al 2010
(MW)
Obiettivi del PER al 2010 (MW)
Idroelettrico 12 16 16
Eolico 16 40 20
Fotovoltaico 46 67 20
Biomasse 115 300 300
LE AZIONI DEL P.E.R.
19
IMPIANTI EOLICI, FOTOVOLTAICI E A BIOMASSE IN ITALIA
Potenza fotovoltaica installata per regione al 31 dicembre 2008 (kW)
Potenza complessiva installata per regione in impianti eolici, fotovoltaici e a biomasse
al 31 dicembre 2007 (MW)
LE AZIONI DEL P.E.R.
733,5
653,1
491,1
402,6
400,1
264,3
215,1
163,5
162,0
138,8
116,9
109,3
92,2
72,5
31,7
30,2
24,1
23,2
13,1
0,9
0 200 400 600 800
Puglia
Sicilia
Campania
Sardegna
Lombardia
Calabria
Emilia Romagna
Basilicata
Abruzzi
Molise
Veneto
Toscana
Lazio
Piemonte
Umbria
Trentino Alto Adige
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Marche
Valle d'Aosta
31.460
27.773
27.177
23.625
18.402
17.296
17.053
13.646
13.264
13.233
11.461
9.286
8.436
8.004
7.494
5.972
3.245
1.877
882
177
0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000
Lombardia
Puglia
Emilia-Romagna
Trentino Alto Adige
Piemonte
Veneto
Toscana
Lazio
Marche
Umbria
Sicilia
Sardegna
Calabria
Friuli Venezia Giulia
Campania
Abruzzo
Basilicata
Liguria
Molise
Valle d'Aosta
Gli obiettivi PER di sviluppo delle fonti rinnovabili (MW)
LE AZIONI DEL P.E.R.
2000 2007 2010 2015 2020
Ciclo combinato (con o senza produzione di calore) a fonti convenzionali
439,6 4.455,7 4.500 4.700 4.700
Termoelettrico tradizionale a fonti convenzionali 2.589,0 553,0 550 500 300
Cogenerazione minore* a fonti convenzionali 734,7 604,0 700 800 1.000
Idroelettrico 278,4 290,3 294 320 350
Eolico 3,5 3,5 44 250 400
Biomasse 89,0 204,4 390 800 1.500
Fotovoltaico - 7,2 67 350 600
TOTALE 4.464,2 6.448,1 6.875 7.720 8.850
* Gli impianti a biomasse, conteggiati da TERNA all’interno della sezione termoelettrica nel suo complesso, si sono considerati facenti parte di questa
categoria
21
Fonti rinnovabili
9% Gas naturale
15% Prodotti petroliferi
75%
Fonti rinnovabili
11%
Gas naturale
87%
Prodotti petroliferi
2%
1995 2005
L’innovazione del parco elettrico regionale: i combustibili
Fonti rinnovabili
8%
Gas naturale
91%
Prodotti petroliferi
1% Fonti rinnovabili
11%
Gas naturale
88%
Prodotti petroliferi
1%
2008 2010
LE AZIONI DEL P.E.R.
22
ATTUALE PRODUZIONE MEDIA DI CO2 PER KWH PRODOTTO DA DIVERSI TIPI DI IMPIANTO
ImpiantoPotenza elettrica
MW
Rendimento elettrico medio
Produzione CO2
KgCO2/kWh
Impianto a olio combustibile 600 0,38 0,711
Impianto a carbone 600 0,36 0,946
Impianto a gas naturale 600 0,43 0,467
Ciclo combinato a gas naturale 600 0,50 0,402
Cogenerazione a vapore a contropressione 32 0,72 0,278
Cogenerazione a ciclo combinato 15 0,70 0,287
LE AZIONI DEL P.E.R.
23
Superi (+) e deficit (-) della produzione di energia elettrica rispetto alla richiesta in Emilia-Romagna dal 1973 al 2007
-80%
-60%
-40%
-20%
0%
20%
40%
60%
80%
1973
1975
1977
1979
1981
1983
1985
1987
1989
1991
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
Il riequilibrio del bilancio elettrico regionale
LE AZIONI DEL P.E.R.
24
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014
Emissioni dagli impianti in regione
Emissioni da import di energia elettrica
Emissioni totali
Emissioni regionali di CO2 legate alla produzione termoelettrica e all’import (kton CO2)
Riduzione e controllo emissioni di CO2 legate alla evoluzione del sistema elettrico regionale tenuto conto dell’import
LE AZIONI DEL P.E.R.
25
Contributo del sistema elettrico regionale alla difesa del clima globale - 1
Emissioni di CO2 per energia elettrica prodotta in Emilia-Romagna e in Italia
(tonCO2/MWh)
•La prestazione emissiva del parco termoelettrico regionale è passata da 0,58 a 0,38 ton CO2/MWh, con un miglioramento complessivo pari a circa il 34,5%
• La prestazione media nazionale è passata da 0,75 a 0,66 ton CO2/MWh, con un miglioramento complessivo pari a circa il 12%
Emilia-Romagna
Italia
LE AZIONI DEL P.E.R.
26
Contributo del sistema elettrico regionale alla difesa del clima globale - 2
• La riconversione a gas naturale delle centrali di produzione di energia ha permesso di sostituire circa 3 milioni di tonnellate equivalenti di olio combustibile con 3 milioni di tonnellate equivalenti di metano
• Tale riconversione, unitamente allo sviluppo delle fonti rinnovabili, ha portato ad un risparmio delle emissioni di CO2 rispetto all’ipotesi di mantenimento della parco termoelettrico di partenza di oltre 17 milioni di tonnellate di CO2
*
* Tale stima è stata effettuata sulla base del fattore medio di emissione annuo, senza tenere in considerazione il miglioramento prestazionale intrinseco del parco termoelettrico regionale
LE AZIONI DEL P.E.R.
Fattore di emissione (ktonCO2/ktep)
27
LE AZIONI DEL P.E.R.
• Delibera Assemblea Legislativa Regionale 4 marzo 2008 per “Nuovi standard prestazionali di rendimento energetico degli edifici e certificazione energetica”
• Delibera Giunta Regionale 30 marzo 2008 per “Programmi di qualificazione energetica degli Enti Locali”. Programma acquisizione titoli di efficienza energetica con progetti territoriali. Accordi con Confservizi, e le Aziende dei Servizi pubblici locali. Programmi per l’illuminazione pubblica L.R. 19/2003
• Delibera per il programma “Uso razionale dell’energia nella ASL”• Accordi quadro per lo sviluppo di energia rinnovabili in montagna
(Appennino Bolognese, Frignano, Reggiano)• Monitoraggio e assistenza tecnica per l’attivazione delle disposizioni
delle leggi finanziarie 2007, 2008, 2009 per il sostegno ad interventi di sostegno per risparmio energetico e sviluppo fonti rinnovabili negli edifici
QUALIFICAZIONE ENERGETICA DEL TERRITORIO, PROGRAMMI ENTI LOCALI ECOEDILIZIA
28
7.000 CERTIFICATI RILASCIATI
1.500 CERTIFICATI ACCREDITATI
NEI PRIMI 4 MESI DEL 2009
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
50.000 TEP/ANNO DI RISPARMIO ENERGETICO
30/40 MW/ANNO DI POTENZA AGGIUNTIVA A FONTI RINNOVABILI E MICROCOGENERAZIONE
NUOVI STANDARD PRESTAZIONALI
INDIRIZZI PER LO SVILUPPO DI IMPIANTI
CONSORTILI O PUBBLICI
REGOLE SULLA MANUTENZIONE E IL CONTROLLO DEGLI IMPIANTI
DI CLIMATIZZAZIONE
SERVIZI REALI AI CITTADINI PER LA DIFFUSIONE DELLE DIAGNOSI
ENERGETICHE, PER CAMPAGNE INFORMATIVE SULLE MIGLIORI PRASSI,
PER BOLLETTE ENERGETICHE TRASPARENTI
SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLA ATTIVITA’ EDILIZIA E DEL
SISTEMA INSEDIATIVO
PER IL MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO
ENERGETICO DEGLI EDIFICI
LA DELIBERA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA N.156/08
LE AZIONI DEL P.E.R.
29
Gli esiti in Emilia-Romagna delle misure di incentivo predisposte dalla Finanziaria 2007 e 2008
per il miglioramento del rendimento degli edifici
Numero pratiche 33.000
Investimento promosso 500 milioni €
Risparmio energetico promosso 270.000 MWh/a
LE AZIONI DEL P.E.R.
30
VERSO NUOVI STANDARD
REGIONALI DI ECOSOSTENIBILITA’
PROGRAMMI REGIONALI PER L’EDILIA RESIDENZIALE
PUBBLICA: I REQUISITI DI
SOSTENIBILITA’ ENERGETICA
PROGRAMMI REGIONALI PER LA PROMOZIONE
DELLA QUALITA’ ARCHITETTONICA:
SOLUZIONI PROGETTUALI
INTEGRATE EDIFICI/IMPIANTI A FONTI
RINNOVABILI
LE AZIONI DEL P.E.R.LEGGI REGIONALI N. 19/98, 24/01,
16/02 E 31/02
DELIBERAZIONI DI GIUNTA REGIONALE N. 268/00, 21/01, 1425/03
E 1105/08
31
Gli obiettivi di sostenibilità energetica e
ambientale negli strumenti di
pianificazione territoriale ed urbanistica
Contribuire al miglioramento
delle condizioni di continuità,
accessibilità, economicità dei servizi energetici
• promuovere gli interventi di risparmio energetico e uso efficiente dell'energia
• favorire la valorizzazione delle fonti rinnovabili
• migliorare la prestazione energetica degli insediamenti urbani, dei sistemi produttivi e della mobilità
• promuovere lo sviluppo di infrastrutture e servizi di interesse locale
ridurre e mitigare gli impatti delle attività
energetiche
“Gli enti locali operano tramite i propri strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica al fine di assicurare il contenimento dei consumi energetici nei tessuti urbani, favorire la valorizzazione delle fonti rinnovabili ed assimilate di energia, promuovere la dotazione e fruibilità di altri servizi energetici di interesse locale, anche nell'ambito degli interventi di riqualificazione del tessuto edilizio ed urbanistico esistente.La pianificazione territoriale e urbanistica :a. definisce le dotazioni energetiche di interesse pubblico locale da realizzare o riqualificare e la relativa localizzazione;b. può subordinare l'attuazione di interventi di trasformazione al fatto che sia presente ovvero si realizzi la dotazione di infrastrutture di produzione, recupero, trasporto e distribuzione di energia da fonti rinnovabili o assimilate adeguata al fabbisogno degli insediamenti di riferimento”
(art. 5, L.R. n.26/04)
l'energia come servizio di interesse pubblico e
pubblica utilità
LE AZIONI DEL P.E.R.Qualificazione energetica ambientale nella programmazione territoriale
LE AZIONI DEL P.E.R.Qualificazione energetica ambientale nella programmazione territoriale
CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGRAMI DI QUALIFICAZIONE
ENERGETICA
D.G.R. n. 686/07
I PROGRAMMI DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA DEI COMUNI
• Miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici• Impianti di interesse collettivo a fonti rinnovabili• Impianti di cogenerazione e trigenerazione• Reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento• Miglioramento dell’efficienza energetica nella pubblica illluminazione
I PROGRAMMI DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE PROVINCE
• Miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici• Impianti di interesse provinciale a fonti rinnovabili• Impianti di cogenerazione di interesse provinciale
I PROGRAMMI DEVONO CONSEGUIRE UN OBIETTIVO MINIMO DI RISPARMIO DI ENERGIA PRIMARIA DI 500 TEP/A
33
L’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA NEL SISTEMA
SANITARIO REGIONALE
D.G.R. n. 686/07
GARA REGIONALE PER LE FORNITURE
DI ENERGIA
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE E
ORIENTAMENTO DEGLI OPERATORI
DELLE AZIENDE SANITARIE REGIONALI
INTERVENTI EDILIZI IN CONFORMITA’ AGLI STANDARD PRESTAZIONALI REGIONALI (D.A.L. N. 156/08
SISTEMA DI MONITORAGGIO DEI
CONSUMI E DEI COSTI ENERGETICI
LE AZIONI DEL P.E.R.
34
USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA E COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO REGIONALE:
POR-FESR 2007-2013
145 PROGETTIINDUSTRIA 2015
LE AZIONI DEL P.E.R.
SOSTEGNO AL RISPARMIO
ENERGETICO E ALLA VALORIZZAZIONE
DELLE FONTI RINNOVABILI NELLE PMI (DGR N. 1098/08)
SOSTEGNO ALLA QUALIFICAZIONE DEGLI AMBITI SPECIALIZZATI PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE: ALLESTIMENTO
DELLE AREE ECOLOGICAMENTE
ATTREZZATE (DGR N. 1701/08)
SOSTEGNO ALLA RICERCA
INDUSTRIALE E TRASFERIMENTO
TECNOLOGICO: LA CREAZIONE DI
TECNOPOLI (DGR N.736/08)
Risultati del bando:
• Risparmio energetico annuo: 20.700 ktep
• Emissioni annue risparmiate: 48.100 ton CO2
• Presentate dalle Amministrazioni Provinciali 43 aree sovracomunali per la realizzazione dei futuri insediamenti industriali
• In corso la valutazione degli interventi finanziabili sulla base di criteri di sostenibilità ambientale, energetica e finanziaria
35
PROGRAMMA PER LA RICERCA E LA
SPERIMENTAZIONE
PROGETTO “BIOGAS”, “BIOMASSE E
“MICROIMPIANTI A FONTI RINNOVABILI” + 3,5 MWE
PIANO PER LA RICONVERSIONE
DEL SETTORE BIETICOLO – SACCARIFERO +
30 MWe proposti
SVILUPPO E QUALIFICAZIONE DELL’IMPRESA
AGRO-FORESTALE
IL CONTRIBUTO DEL SISTEMA AGROALIMENTARE E FORESTALE AGLI OBIETTIVI DEL PER:
PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE
MISURE DI IMBOSCHIMENTO E MIGLIORAMENTO
FORESTALE
SOSTEGNO ALLA PRODUZIONE E
VALORIZZAZIONE DI BIOMASSA LOCALE
LE AZIONI DEL P.E.R.
36SOSTEGNO ALLA INTERMODALITA’
MISURE A SOSTEGNO
DEGLI ACCORDI PER LA QUALITA’ DELL’ARIA
RINNOVO PARCO
AUTOBUS REGIONALE
AZIONI DI MOBILITY
MANAGEMENT
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI E TECNOLOGICI PER LA MOBILITA’ A BASSO
IMPATTO AMBIENTALE
INTERVENTI PER LA
MOBILITA’ CICLISTICA E
LE AREE PEDONALI
RINNOVO E POTENZIAMENTO
DELLE INFRASTRUTTURE DI
TRASPORTO FERROVIARIO
SISTEMI INTEGRATI PER IL CONTROLLO E LA
GESTIONE DEL TRAFFICO LOCALE
PROGRAMMA MOBILITA’ SOSTENIBILE 2007/2010
PIANO DI AZIONE AMBIENTALE 2008/2010
INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE E AMMODERNAMENTO RETE DISTRIBUZIONE CARBURANTI
LE AZIONI DEL P.E.R.
37
LE AZIONI DEL P.E.R.
Il Programma Tecnopoli, Misura 1 del POR FESR 2007-2013 svilupperà ulteriormente la piattaforma energia-ambiente della rete regionale Alta Tecnologia Tecnopolo Piacenza, (consorzio LEAP, Politecnico di Milano…) Tecnopolo Modena-Reggio* UniMo-RE Tecnopolo Bologna - Laboratorio ENEA Tecnopolo Bologna - Laboratorio CNR ENVIREN Tecnopolo Ravenna* – tecnologie per l’idrogeno per la cattura CO2 per
fonti rinnovabili Tecnopolo Rimini* – ECOLABEL, LIFECYCLE PRODUCT
* Nuovi progetti
LA RICERCA PER LA NUOVA ENERGIA
38
Tendenza
Indicatore Periodo (1995-2005)
Periodo 2005-2010
Consumi finali di idrocarburi
Consumi finali di energia elettrica
Intensità energetica dei consumi finali
Intensità elettrica dei consumi finali
Produzione interna su consumo interno lordo
Peso delle fonti rinnovabili nel bilancio energetico regionale
Peso delle fonti rinnovabili nel bilancio elettrico regionale
Equilibrio di bilancio elettrico in energia
Equilibrio di bilancio elettrico in potenza
Peso della cogenerazione su produzione lorda di energia elettrica
Stoccaggio di gas naturale
Attività di ricerca e coltivazione idrocarburi
Emissioni di CO2 legate agli usi finali DDaa mmoonniittoorraarree
Emissioni di CO2 per unità di energia consumata
DDaa mmoonniittoorraarree
Emissioni di CO2 per kWh termoelettrico prodotto
QUADRO SINOTTICO INDICATORI DI CONVERGENZA AGLI OBIETTIVI DEL P.E.R.
In calo
In
crescita
Stabile
LE AZIONI DEL P.E.R.
39
• Consolidare e far divenire strutturali le azioni attivate con il P.E.R. con programmi ed impegni annuali e pluriennali nei diversi settori e le regole della programmazione progettazione di sviluppo sostenibile negli atti di programmazione per lo sviluppo industriale, terziario, urbano, dei trasporti.
• Piani regolatori delle “Comunità energetiche locali”• Ecoedilizia con rigorosa applicazione già prevista anche nel nuovo Piano
Casa delle linee di qualificazione energetica dell’edilizia nuova e da ristrutturazione.
• Investimenti per l’innovazione energetica nelle Imprese e realizzazione come già definito del programma per le aree ecologicamente attrezzate nelle quali la programmazione territoriale ha previsto che sia prioritariamente contenuto l’ulteriore sviluppo dell’insediamento industriale, sviluppo agro-energia
• Far crescere la politica strutturale della nuova mobilità e della innovazione nelle tecnologie e nei combustibili.
• Consolidamento infrastrutture per il sistema metano• Ricerca e sperimentazione in particolare per nuova mobilità, tecnologie
avanzate nel solare, biomasse
LE PROSPETTIVE DEL P.E.R.
40
• Innovazione sistema elettrico con mantenimento dell’equilibrio produzione interna-consumo, con ulteriore sviluppo fonti rinnovabili; adeguamento reti e rafforzamento della capacità di risposta alle situazioni di difficoltà (micro interruzione, black-out, salti di tensione); riequilibrio territoriale della potenza installata rispetto alle aree in particolare in deficit di offerta; riduzione dei consumi e dell’intensità elettrica
-4.467
-964-1.764
-4.282
-1.973
9.794
7.504
-2.814
-1.504
-6000
-4000
-2000
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
Bologna Ferrara Forlì Modena Parma Piacenza Ravenna ReggioEmilia
Rimini
Richiesta di energia alla rete
Produzione lorda
Deficit e superi in energia
-918
-267 -334
-729
-465
1582
752
-563
-285
-1.200
-800
-400
0
400
800
1.200
1.600
2.000
2.400
Bologna Ferrara Forlì Modena Parma Piacenza Ravenna ReggioEmilia
Rimini
Richiesta di potenza alla punta
Potenza disponibile alla punta
Deficit e superi in potenza
LE PROSPETTIVE DEL SISTEMA ELETTRICOLE PROSPETTIVE DEL P.E.R.
41
ObiettivoScenario
BAU al 2020Obiettivo UE
al 2020
Parametro di convergenza rispetto agli obiettivi UE
Risparmio energetico del 20% 17.864 ktep 14.291 ktep 3.570 ktep
Fonti rinnovabili: copertura del 17% del consumo totale 1.452 ktep 3.548 ktep 2.100 ktep
Riduzione delle emissioni di CO2 del 13% rispetto al dato 2005 per il settore “NON ETS”
38.561 kton 26.059 kton 12.500 kton
Riduzione delle emissioni di CO2 del 21% rispetto al dato 2005 per il settore “ETS”
14.406 kton 9.768 kton 4.630 kton
PARAMETRI DI CONVERGENZA DEL SISTEMA ENERGETICO REGIONALE RISPETTO AGLI OBIETTIVI UE 20-20-20 AL 2020
LE PROSPETTIVE DEL P.E.R.
42
Obiettivo UE di riduzione delle emissioni di CO2 per il settore ETS (-21% al 2020 rispetto ai valori registrati nel 2005)
Emissioni settori ETS
Obiettivo UE di riduzione settori ETS
0
4.000
8.000
12.000
16.000
20.000
1995 2000 2005 2010 2015 2020
Proiezione delle emissioni regionali di CO2 del settore ETS regionali secondo gli obiettivi UE (kton CO2)
ETS (Emission Trading Scheme): sistema regolamentato dalla UE volto a fissare la quota emissiva di gas serra rilasciata dagli impianti “grandi emettitori” e a istituire un regime di scambio di dette quote
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONEI NUOVI OBIETTIVI EUROPEI
43
Obiettivo UE di riduzione delle emissioni di CO2 per il settore NON ETS del (-13% al 2020 rispetto ai valori registrati nel 2005)
Emissioni settori non ETS
Obiettivo UE di riduzione settori non
ETS
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
1995 2000 2005 2010 2015 2020
Proiezione delle emissioni regionali di CO2 dei settori NON ETS secondo gli obiettivi UE (kton CO2)
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONEI NUOVI OBIETTIVI EUROPEI
44
Obiettivo UE di valorizzazione delle fonti rinnovabili (17% del consumo energetico regionale al 2020)
Proiezione del consumo interno lordo regionale al 2020 secondo gli obiettivi UE di valorizzazione delle fonti rinnovabili (ktep)
Fonti convenzionali
Fonti rinnovabili
0
4.000
8.000
12.000
16.000
20.000
24.000
1995 2000 2005 2010 2015 2020
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONEI NUOVI OBIETTIVI EUROPEI
45
Consumi finali
Risparmio energetico
0
4.000
8.000
12.000
16.000
20.000
1995 2000 2005 2010 2015 2020
Proiezione dei consumi finali regionali al 2020 secondo gli obiettivi UE di risparmio energetico (ktep)
Obiettivo UE di riduzione dei consumi energetici (20% al 2020)
UNA POLITICA ENERGETICA PER LA REGIONEI NUOVI OBIETTIVI EUROPEI
46
Gli obiettivi di risparmio energetico, uso razionale dell’energia, sviluppo delle fonti
rinnovabili e realizzazione della riduzione delle emissioni di CO2 al 2020*
Gli obiettivi relativi alle fonti rinnovabili sono gli obiettivi aggiuntivi rispetto alle dotazioni esistenti. Nella contabilizzazione delle riduzioni delle emissioni di CO2 vanno aggiunti quelli risultanti dalle azioni indicate per la realizzazione del nuovo sistema elettrico regionale, per la riqualificazione del sistema di trasporto e distribuzione di energia, per lo sviluppo del sistema boschivo.
Fonte Rinnovabile Potenza totale
installabile (MW) Energia producibile
(GWh/a) Riduzione
emissioni (tCO2/a)
Idroelettrico 60 100 50.000
Eolico 400 400 150.000
Biomasse 1.300 5.900 2.250.000
Fotovoltaico 600 600 250.000
Sub totale A 2.360 (circa) 7.000 2.700.000
Risparmio energetico per settore
Risparmio di energia (ktep)
Riduzione emissioni (tCO2/a)
Civile 2.000 3.900.000
Industria 2.000 4.400.000
Agricoltura 150 400.000
Trasporto infraregionale 1.700 5.100.000
Sub Totale B 5.850 13.800.000
TOTALE (A+B) 16.500.000
LE PROSPETTIVE DEL P.E.R.