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Quando ero bambina era da poco passata la guerra e · Con l' "abbise" venivano disegnati i particolari del viso. Maria Pia Dragoni Battimuro Il gioco si svolge in questa maniera:

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Ricordi, giochi, poesie e abitudini dell’infanzia e della gioventù

Poesia della mia prima elementare

Sebbene faccio la classe prima Non mi è difficile parlare in rima, teco l’augurio che il cuor mi detta babbo carissimo mamma diletta.

Vogliate vivere sani e contenti La vostra figlia buona diventi. Ed ora un bacio sopra la fronte, le labbra a darvi sono già pronte. E come augurio finale… …Buon Natale!!! Maria Pia Dragoni

La Befana

O Befana cara e santa dè non farmi lacrimare il carbone non mi portare, non mi portar per carità. Ti prometto di esser buono, alla scuola diligente. Sempre docile e ubbidiente con la mamma e col papà. Maria Pia Dragoni

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I miei giochi da bambina

Quando ero bambina era da poco passata la guerra e quindi non c'erano tanti giochi da fare. Io giocavo con la "pupa" di pezza, con la palla, con la corda, con i tappini e a "battimuro". La "pupa" veniva costruita con un pezzo di legno fatto a

forcina, per testa aveva una pallucca o un gomitolino di lana. Poi veniva ricoperta con della stoffa a forma di vestito. Con l' "abbise" venivano disegnati i particolari del viso. Maria Pia Dragoni

Battimuro

Il gioco si svolge in questa maniera: - con degli amici, si prende una moneta, di qualsiasi valore, la si tira contro il muro: vince chi riesce a lanciare la moneta piu vicino al muro. Piera Manieri

(Secondo alcuni nonni di Cantone quello da voi descritto non sarebbe il vero "battimuro" ma l'"accostamuro". Il battimuro si giocherebbe così: si sorteggia il primo giocatore che lancia la moneta dopo averla battuta nel muro; gli altri tirano a turno e vince colui che si avvicina, secondo una misura prestabilita, alla moneta lanciata dal primo. Se nessuno ci riesce vince tutto il primo giocatore)

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La mia storia...

Mi chiamo suor Marie Thérèse e vengo dal Congo in Africa. Vi scrivo a proposito di quando sono arrivata in questo paese. Sono arrivata in Italia l’ 11 settembre 2001 alle tredici a Fiumicino; ero

spaventata quando ho visto tanta gente che viaggiava e che arrivava. Ho preso il treno fino alla stazione Termini, lì ho trovato due delle mie consorelle e siamo andate nella comunità delle suore di Maria Bambina vicino al Vaticano. Le suore erano gentili ma io non potevo parlare perché non conoscevo la lingua italiana, avevo paura

quando vedevo una suora davanti a me che faceva di tutto per farmi parlare in italiano. E cosi ho imparato la lingua. Dopo due mesi ho cominciato a studiare e ho preso una specializzazione in pedagogia della vita religiosa e un master in psicologia di consulenze. Tutto questo è avvenuto tra il 2001 e il 2003. Il 21 gennaio 2004 sono arrivata a Faiolo, nella parrocchia di Montegabbione per esercitare la mia missione dentro una casa di riposo di Faiolo per l’ opera di carità di Don Giovanni Ermini, morto prima che fossimo arrivate. Dal 28 novembre 2004 rendiamo servizio nella casa della Divina Provvidenza di Ficulle. Sono contenta del servizio che sto facendo perché risponde al “carismo” (principio di spiritualità) del mio Istituto religioso. Suor Marie Thérèse.

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La festa di San Valentino

Nei tempi in cui erano giovani i nonni di adesso, il giorno di San Valentino si trascorreva diversamente. Molto spesso i genitori essendo anche sprovvisti di auto non davano nemmeno il permesso di uscire, e quindi non si poteva nemmeno andare a cena fuori con il fidanzato. I regali, inoltre

erano diversi da quelli che si fanno attualmente ed erano di un valore minore, non avendo la possibilità di spendere cifre molto alte, anche se il pensiero era maggiore. Un regalo molto diffuso da parte del ragazzo era LA MEDAGLIA DELL’AMORE: si trattava di un ciondolo di forma rotonda che veniva diviso in due parti sulle quali c’era scritto: “+ di ieri – di domani”. Oppure i ragazzi che possedevano un giardino a casa, regalavano alla persona di cui erano innamorati una rosa, simbolo del proprio amore. Loreta Mascelloni

Divertimenti di gioventù

Racconta una nostra nonna: Quando ero giovane non c’erano tutti i divertimenti che hanno i ragazzi di oggi. L’unico giorno in cui ci si divertiva di più era la domenica, quando ci si

recava a casa di alcuni amici e amiche, insieme si organizzavano feste da ballo durante le quali veniva ascoltata la musica, come quella dell’orchestra Casadei, quella di Claudio Villa...con un giradischi. I balli che solitamente si facevano erano: tango, valzer e mazurca. Intanto, come sempre, non potevano mancare i dolci, anche se pochi!!! Quelli più graditi erano i biscotti fatti in casa, portati dagli invitati.

Quando invece non era possibile organizzare delle feste si usciva per fare delle passeggiate nel paese, si parlava tra amiche e come adesso si arricchivano i discorsi anche con qualche pettegolezzo. Maria Loreta Mascelloni

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Tradizioni dei nostri nonni

Quando erano giovani i nostri nonni, la Pasqua e il Natale erano veramente una grande festa!!! LA PASQUA: L’uovo di pasqua non si riceveva, perchè non c’era la

possibilità di comprarlo e solo le famiglie più ricche se lo permettevano. Spesso per queste occasioni si preparavano delle torte come quella ancora adesso tipica di pasqua ripiena di formaggio e le uova benedette. Queste uova, come voleva la tradizione la mattina della festa

si portavano alla messa e si facevano benedire, inoltre spesso per divertimento venivano decorate a mano. IL NATALE: Quando si avvicinava il Natale c’era sempre una grandissima

gioia. Tutti preparavano l’albero di Natale, addobbato con mandarini, caramelle e anche i cioccolatini, che a dire la verità facevano molta gola...anche purtroppo fino a quando l’ albero non si sfaceva non si potevano toccare, anche perchè, i regali che si ricevevano erano proprio quelli!!! Si può dire quindi che questi giorni erano dei momenti pieni

di allegria e spensieratezza, che venivano trascorsi tutti insieme a scherzare e a giocare felici!!! Maria Loreta Mascelloni

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Detti e Proverbi del nostro territorio:

Al povero mancano molte cose, all’avaro manca tutto

Quanno ‘l gatto ‘n c’è ‘l sorce balla (Quando non c’è chi fa la voce grossa, ognuno fa ciò che

vuole)

‘Na bocca zitta l’azzitta cento

(A volte è meglio tacere)

Domandare è lecito rispondere è cortesia Scherzo lungo non fu mai buono Le buone parole ungono, le cattive pungono Gallina che non becca ha già beccato

(Chi non mangia vuol dire che ha già mangiato)

Chi di gallina nasce convien che ruspi. (Ogni figlio assomiglia sempre ai propri genitori)

La massaia operosa con poco fa la spesa

La bugia e la brutalità son due nemici dell’umanità Non ti vantar mai di cose che non sai Onestà con gentilezza supera ogni bellezza

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Merla primaiola de marzo cova l’ova, d’aprile pio pio, de maggio sciollachio (La merla primaiola a marzo cova le uova ad aprile si schiudono le uova, a

maggio i piccoli volano via)

Una mela al giorno toglie il medico di torno. (Chi mangia una mela al giorno evita molti malanni)

Rosso di sera buon tempo si spera.

(Il cielo rosso al tramonto promette buon tempo per il giorno seguente)

Meglio un uovo oggi che una gallina domani. (E’ meglio prendere poco subito che aspettare per avere molto)

Chi troppo vuole niente stringe. (Non si deve pretendere troppo per non ottenere nulla)

Chi pecora si fa, il lupo se la mangia. (Chi non ha carattere subisce i soprusi dal prossimo)

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. (I difetti non si perdono con il passare degli anni)

Non esistono maestri che ci possono correggere meglio dei nostri errori.

Chi ha fretta vada adagio.

Chi vuol vivere assai,rida di molti guai.

Per trovare un amico bisogna chiudere un occhio,per mantenerlo due.

Il tempo è come un fiocco di neve: scompare mentre cerchiamo di decidere che cosa farne.

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Proverbi stagionali

A dicembre vento e gelo, a marzo sole in cielo Gennaio fa il peccato, maggio ne è incolpato Bello di gennaio, brutto di febbraio

Febbraio nevoso, maggio gioioso Se febbraio non febbreggia marzo matteggia

A marzo il tempo bello esige sciarpa e ombrello A marzo taglia e pota se non vuoi la botte vuota

Marzo risveglia i nidi Marzo risveglia i cuori Porta le ortiche e i fiori Le serpi e l’usignol

Proverbi liguri (a cura della sig.a Andreina Bibolini)

Er dezesette de Zenae la mia er soe en ogni canae (Il 17 gennaio il sole illumina i luoghi bui)

Febrae a primavera en mae (A febbraio inizia la primavera in mare)

Se marzo non marzeggia aprile male pensa

Se la pieva per Santa Bibiana (2 dicembre) la pieva quaranta dì e’ na settimana, se la va da se cusina (Santa Lucia) la se fa emprestà na quindisina, se poi la va dal Padreterno (Natale) la se fa emprestà tutto l’ inverno! (Se piove per Santa Bibiana piove quaranta giorni e una settimana, se poi va da sua cugina si fa imprestare una quindicina, se va dal Padreterno si fa

imprestare tutto l’ inverno!)

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Proverbi…dal Congo

Il collo non deve superare la testa. (L'umiltà é più importante dell'orgoglio)

Non c'è rosa senza spine. ( Ci sono sempre delle difficoltà nella vita)

La bocca parla dell'abbondanza di cuore . (Quello che si dice é quello che si pensa)

La gloria é una stanchezza

Dopo la pioggia viene il sole. (Dopo ogni momento brutto c'è sempre qualcosa di

buono)

Le parole volano, le scritture rimangono. ( Bisogna essere attenti a quello che diciamo)

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Indovinelli

1) In cielo c’è, in terra non c’è. Le zitelle ne hanno due, le sposate non ce l’hanno. Lamberto ce l’ha davanti, Michelina ce l’ha in mezzo, Paolo ce l’ha dietro e chi è senza è quel povero Pietro.

Soluzione: lettera L 2) Ho due file di cavalli bianchi, una rossa in mezzo, le guida tutti quanti………

Soluzione: i denti e la lingua 3) Ho un lenzuolo tutto rattoppato e non c’è passato né refe né ago

Soluzione: cielo nuvoloso

4) C’è una chiesina bianca, bianca non c’è prete che ci canta se non si batte un pochino per terra non si apre e non si serra.

Soluzione: l’uovo

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A cura della sig.a Fausta Torrini

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Ricette tipiche umbre e…non solo!!!

TAGLIATELLE AI FUNGHI PORCINI E

TARTUFO

Per tutti gli appassionati di cucina propongo una sfiziosa ricetta di un primo piatto Ingredienti: Per la pasta,uova e farina!!! Per i funghi, olio, sale e pepe!!! Tartufo!!! Procedimento: In un tegame soffriggere in olio l’aglio e il prezzemolo, unire i funghi tagliati a pezzetti, sale e pepe. Farli cuocere a fiamma moderata. Lessare le tagliatelle e scolarle al dente. Metterle in un piatto da portata e condirle con il sugo di funghi e con il tartufo tagliato a scaglie. Maria Loreta Mascelloni

Pandoro farcito

Ingredienti: 3 uova, 3 cucchiai di zucchero, 3 etti di mascarpone, un pandoro e caffè per bagnarlo. Procedimento: sbattere i tuorli delle uova con lo zucchero, aggiungere il mascarpone, infine gli albumi montati a neve. Affettare il pandoro in modo orizzontale, bagnare ogni strato con il caffè, coprire con la crema al mascarpone e decorare a piacere!!! Rossella Briziobello

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Pesto alla genovese

Ingredienti: basilico pinoli o noci parmigiano grattugiato olio e sale q.b, uno spicchio d'aglio. Procedimento: mettere nel frullatore tutti gli ingredienti e frullare fino ad ottenere una salsa cremosa. Fare lessare o gnocchi o trenette che saranno conditi con il pesto. Andreina Bibolini

Frappe...cenci...chiacchiere...bugie...

Dose due uova due cucchiai di zucchero quattro cucchiai di liquore forte mezzo etto di burro buccia di limone grattata mezza bustina di dose farina quanto basta (la pasta deve essere sostenuta e farla riposare un’ ora)

Procedimento Dopo un’ ora fare le sfoglie molto sottili e tagliarle a piacere. Friggere in olio bollente, cospargere di zucchero e qualche goccia di alchermes. Maria Pia Dragoni

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Castagnole

Ingredienti: Uova, farina, zucchero, olio, latte, lievito, miele Preparazione: Sbattere le uova, aggiungere lo zucchero, la farina, l’olio, il latte e mescolare il tutto fino ad ottenere un impasto morbido. Aggiungere il lievito e lasciar riposare per alcuni minuti. Tagliare l’impasto in modo da ottenere delle palline da friggere in olio bollente. Dopo la cottura decorare con miele o zucchero a velo a volontà ! Gilda Mencarelli

IL TIRAMISU’

Ingredienti: uova, mascarpone, panna, pavesini, caffè, zucchero, cacao in polvere. Procedimento: Rompere 3 uova e separare il tuorlo dalla chiara. Sbattere il tuorlo e aggiungere 3 cucchiai di zucchero, 3 hg di mascarpone e mescolare con 200 g di panna. Aggiungere le chiare montate a neve. Mettere su un vassoio e formare degli strati alternati con i pavesini bagnati nel caffè e con la crema, infine decorare con il cacao in polvere. Maria Loreta Mascelloni

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Torta pasqualina Ingredienti: spinaci carciofi ricotta uova olio pasta sfoglia parmigiano. Pprocedimento: Mettere a cuocere i carciofi tagliati fini insieme agli spinaci in un tegame con abbondante olio. Dopo la cottura aggiungere la ricotta, abbondante parmigiano e quattro o cinque uova, sale quanto basta. Foderare un tegame rotondo con la pasta sfoglia, versare l’impasto e almeno tre uova intere. Ricoprire con la pasta sfoglia. Infornare a forno caldo a 200 o 220 gradi. Tempo di cottura circa un’ora. Andreina Bibolini

CROSTINI CON CARCIOFI

Ingredienti:

Carciofi, aglio, prezzemolo, olio, sale, pepe, mozzarella e pane. Preparazione:

Tagliare a pezzetti i carciofi, aggiungere il prezzemolo, l’aglio un pò di sale e pepe e far cuocere. Dopo la cottura metterle sopra alle fettine di pane con la mozzarella e mettere il tutto nel forno già caldo. Loreta Mascelloni

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La Burrida

Ingredienti:

1kg di stoccafisso ammollato per 3 o 4 giorni, 1kg di pomodori maturi, una manciata di funghi secchi ammollati, carote, sedano, cipolla, 1kg di patate, sale, pepe, olio d’oliva, vino bianco e olive nere. Pprocedimento: Preparare un battuto di cipolle, sedano e carote e farlo rosolare in abbondante olio d’oliva, aggiungere i funghi, lo stoccafisso sfilettato e le olive. Fare cuocere per circa mezz’ora bagnando con il vino, aggiungere le patate fatte a pezzi e i pomodori pelati e spezzati, salare e pepare, coprire il tegame e fare cuocere per altri quaranta minuti. Andreina Bibolini

Lo Zemin

Ingredienti: carciofi, fave e piselli. Procedimento: pulire i carciofi e tagliarli in quattro o cinque spicchi, sgranare le fave e i piselli. Preparare un battuto di cipolla e farlo rosolare in abbondante olio, aggiungere i carciofi, le fave e le cipolle, salare, pepare. Coprire la pentola e cuocere a fuoco lento, se necessario aggiungere un po’ d’acqua.

Andreina Bibolini

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Couscous

Ingredienti (Dosi per sei persone): Semola di couscous, 1/2kg, Olio d’oliva, un bicchiere Acqua, 2l Carne d’agnello 1/2kg Carote 1/2kg Zucchine, 1/2kg Zucca, 1/2kg Salsa di pomodoro 250g Cipolle,150g Ceci cotti, 100g Prezzemolo, 1mazzetto Pepe macinato, ½ cucchiaino Curry ½ cucchiaino 1 cucchiaino di sale 1) Pulire le verdure e tagliarle in pezzi grossi.. Nella parte bassa di una pentola, mettere mezzo bicchiere d’olio d’oliva assieme alla carne, alle cipolle, al prezzemolo e alle spezie; coprire tutto con un litro e mezzo di acqua e sale; 2) Mescolare il tutto e cuocere a fuoco per 30 minuti. Quando inizia a bollire, aggiungere le carote, le zucchine e la salsa di pomodoro; 3) Lasciare cuocere ancora 30 minuti. Aggiungere i ceci e la zucca, e cuocere ancora 15 minuti; 4) Lavare il couscous con 250cl d’acqua fredda in modo da sgranarlo bene; 5) Mezz’ora prima che il condimento sia cotto,ungere l’interno della parte superiore di una pentola con un po’ d’oliva, fare aderire le due parti della pentola servendoli di una busta di nylon in modo che il vapore di cottura attraversi la semola; 6) Dopo 15 minuti di cottura sciacquare velocemente la semola sotto l’acqua fredda e scolarla.; 7) Quindi iniziare a sgranare la semola: dopo aver aggiunto il sale e ½ bicchiere di olio risistemarla nella pentola per ultimare la cottura (15 minuti circa); 8) Quando la semola è cotta sistemarla in un piatto fondo da portata in modo da ricavare uno spazio al centro dove collocare la carne e tutto intorno le verdure . Bagnare leggermente il tutto con il brodo di cottura badando di non inzuppare la semola. Suor Marie Therese

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Le frittelle di San Giuseppe

Ingredienti: 2 etti di riso, mezzo litro di latte e un bicchiere di acqua, una buccia di limone e due cucchiai di zucchero. Procedimento: Fare bollire il tutto. Togliere dal fuoco il riso un po’ al dente. Scolare e lasciare raffreddare. Quando è freddo condire con tre cucchiai di rhum, tre cucchiai di farina, cannella in polvere e zucchero a piacere, buccia di un limone grattugiato, un pacchetto di lievito di birra sciolto in un pochino di latte, amalgamare bene e lasciare lievitare per un'ora circa. Poi a cucchiaiate passare l'impasto nell'olio bollente e friggere. Passare le frittelle nella carta assorbente e inzuccherare.

Maria Pia Dragoni

Torta di Pasqua al formaggio

Ingredienti: 10 uova; 350 g di formaggio a pezzi e grattugiato; 170 g di burro, olio e strutto; 1 kg di farina; 50 g lievito di birra; 30 g di sale; odore di pepe, cannella e garofano a piacere.

Procedimento: in una tazza di acqua mettere a bagno il lievito di birra, mescolare con un po’ di farina, non quella della dose e lasciare lievitare per 1 ora. Dopo di che impastare il tutto e dividere a pezzi nelle teglie. Lasciare lievitare per circa 2 ore poi indorarla con l' uovo e infornare.

Maria Pia Dragoni

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Ed infine una ricetta semplice e veloce, ma sempre gustosa e ben apprezzata da tutti:

Frittata con la cipolla

Ingredienti: uova - cipolla - olio - sale. Procedimento: tagliare la cipolla, sbattere le uova, mettere l'olio in padella a bollire, quando l'olio è caldo si versa l'uovo sbattuto con la cipolla e il sale e si cuoce prima da una parte e poi dall'altra.

Manieri Piera

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Disegni realizzati con il programma Paint

“La casa di campagna e di Fido” realizzato da Piera Manieri

“…la mia Africa”

realizzato da Suor Therese Ngalula

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“Baita alpina”

realizzato da Maria Pia Dragoni

“Tramonto sul mare”

realizzato da Rossella Briziobello

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“Auguri pasquali”

realizzato da Rossella Briziobello

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Si ringraziano gli autori di questo lavoro, non solo per la validità del prodotto finale, ma anche e soprattutto per l’entusiasmo, la ricchezza di idee e la partecipazione che hanno dimostrato in ogni momento del corso. È sempre bello scoprire quante cose si possono imparare ancora nella vita e quanto imparano i docenti (in questo caso i ragazzi!!!).

Nonni: Tutor: Barzi Maria Pia Di Maio Lucia

Karkaba Elmehdi

Bibolini Andreina Di Maio Lidia

Briziobello Rossella Manieri Giulia

Dragoni Maria Pia Federici Eleonora

Losi Ida Rossi Alessia

Manieri Piera Pellegrini Lorenzo Angeletti Daniele

Mascelloni Maria Loreta Rubeca Federica

Mencarelli Maria Gilda Rosi Martina

Ngalula Marie Thérése Graziani Sara

Torrini Fausta Ruina Elisabetta