6
Esame di maturità o se preferite, visita medica di idoneità per diventare atleti ed assicurarsi le credenziali per arrivare al successo. La tre giorni reatina che ha esa- minato e valutato le forze giovanili in campo, la si può intendere e giudicare in questi due aspetti. Quale dei due sia il più efficace e sincero per stabilire il rea- le stato di salute dell’atletica nostrana, è un discorso di semplice opportunità. Le cifre sono state senza dubbio positive, oltre 1.400 atleti gara, un record di par- tecipazione. Cifre che vanno però ana- lizzate in profondità, perché alcune spe- cialità, in particolare nella categoria pro- Quando la semina promette bene I Tricolori Juniores e Promesse di Rieti sono stati un interessante specchio della situazione giovanile italiana. Tanti partecipanti e molti risultati da segnalare, ma il difficile arriva ora. I segnali più con- fortanti dalla velocità, con record personali arrivati a pioggia su una pista velocissima. di Giorgio Lo Giudice Foto di Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL 36 EVENTI

Quando la semina promette bene - Atletica Bergamo 59Severino Dradi dell’Avis Sacmi Imola, altro brasiliano di nascita adottato. Qui mancava il super favorito Gottardo il qua-le si

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

  • Esame di maturità o se preferite, visitamedica di idoneità per diventare atleti edassicurarsi le credenziali per arrivare alsuccesso. La tre giorni reatina che ha esa-minato e valutato le forze giovanili in

    campo, la si può intendere e giudicare inquesti due aspetti. Quale dei due sia ilpiù efficace e sincero per stabilire il rea-le stato di salute dell’atletica nostrana, èun discorso di semplice opportunità. Le

    cifre sono state senza dubbio positive,oltre 1.400 atleti gara, un record di par-tecipazione. Cifre che vanno però ana-lizzate in profondità, perché alcune spe-cialità, in particolare nella categoria pro-

    Quando la semina promette beneI Tricolori Juniores e Promesse di Rieti sono stati un interessante specchio della situazione giovanileitaliana. Tanti partecipanti e molti risultati da segnalare, ma il difficile arriva ora. I segnali più con-

    fortanti dalla velocità, con record personali arrivati a pioggia su una pista velocissima.

    di Giorgio Lo GiudiceFoto di Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL

    ■ 36

    EVENTI

    Atletica 14_41 copia 7.0:Atletica 01_11 4-09-2006 15:41 Pagina 36

  • messe, sono state molto povere, con pre-senze che sono andate da un minimo didue atlete nel peso femminile, ad un mas-simo di 7-8.Una organizzazione senza fronzoli, cheal solito ha rasentato la perfezione. Delresto Rieti è ormai un centro riconosciu-to, un piccolo miracolo nel panorama na-zionale, che fa leva sulla Cariri, da sem-pre all’avanguardia proprio nel settoregiovanile sia maschile che femminile. Adogni modo sarà l’aria, sarà la pista magi-ca che qualcuno definisce, più o menoscherzosamente, corta di un paio di me-tri rispetto alla norma, ma un dato è cer-to: allo stadio Guidobaldi si va sul sicu-

    ro, l’atmosfera è sempre quella giusta el’entusiasmo con la voglia di atletica chec’è nella cittadina, diventano elementitrainanti per chiunque vi gareggi. Record?Soltanto uno, nei 3000 siepi ad opera diGiorgia Robaudo del Cus Genova, con10:16.02 che resisteva dal 2002, ma i pri-mati non sono elemento fondamentale,non ancora a livello giovanile, dove val-gono invece altre considerazioni. I risultati più probanti sono scaturiti dal-la velocità, grazie anche alle condizionifavorevoli, vento quasi nullo e comun-que quel poco sempre a favore, caldo sec-co e poi grandi lotte fra i protagonisti ilche ha dato sale alle gare unendo l’ago-nismo al tasso tecnico. Non è un caso seal termine di questi tre giorni, sono statiselezionati in via definitiva ben 36 atleti(19 donne e 17 uomini) che hanno stac-cato il biglietto per i Mondiali di Pechinoed una delle migliori, la giovane ostaco-lista laziale Veronica Borsi, l’anno pas-sato miglior prestazione mondiale per lasua età, ha lasciato dopo la batteria per-ché non ancora pronta dopo un infortu-nio grave e la susseguente operazione.Qualcuno il minimo lo aveva già e nellacircostanza lo ha confermato, altri inve-ce lo hanno conquistato in extremis.Molte le conferme e qualche nome nuo-vo in questa ottica.Difficile stabilire chi possa essere l’atle-ta simbolo dei campionati. A nostro pa-rere sono in due nel settore maschile edaltrettante nel settore femminile a ruba-re la scena e fare la parte del protagoni-sta. Pensiamo a Matteo Galvan, autenti-ca promessa ed uomo del futuro, è anco-ra diciottenne, che ha vinto prima i 100in 10.54, poi i 200 in 20.87. Con luiRosario La Mastra, prodotto siciliano chesi allena a Catania, lui palermitano, cheha strabattuto la concorrenza con un10.33 che lo propone addirittura in chia-ve assoluta. Due atleti importanti in unsettore che di talenti ne propone parec-chi ma che spesso se li ritrova strada fa-cendo impantanati tra infortuni e scadi-

    ■ 37

    Nella foto d’apertura, la coppia di sprinter affermatasi aRieti: Matteo Galvan e MartinaGiovanetti. Qui a fianco, l’astista Elena Scalpellini;in basso, Giulia Arcioni, miglioratasinei 200 metri fino a 23.58.

    Atletica 14_41 copia 7.0:Atletica 01_11 4-09-2006 15:41 Pagina 37

  • ■ 38

    Atletica 14_41 copia 7.0:Atletica 01_11 4-09-2006 15:41 Pagina 38

  • menti di forma.Nel settore femminile ecco un altro ta-lento emergente, capace di una doppiet-ta battendo la favorita della gara, la ro-mana Jessica Paoletta: si tratta della di-ciannovenne Martina Giovanetti dellaQuercia Rovereto che si è imposta sulledue distanze con il proprio personale.Prima 11.76, poi 24.05. Segno di grandematurità, determinazione ed anche di unapreparazione ben mirata. Non è un casose a seguire lei e l’altra velocista DorisTomasini, figlia d’arte che ha vinto i 100promesse in 11.65, altro personale, bat-tendo la favorita Salvagno, sia un ex osta-colista azzurro, Zamboni che ha trasfor-mato le due ragazze con saggezza edesperienza. La seconda protagonista del-la rassegna al femminile è sicuramenteGiulia Arcioni. Per fortuna che i figlid’arte funzionano. Se è un caso un po’strano che la Tomasini sia una velocista,lei che ha genitori rigorosamente mezzo-fondisti, per Giulia se non altro ci sono icromosomi della velocità. MammaAntonella Battaglia è stata infatti veloci-sta ostacolista azzurra e di lei ha sicura-mente preso la grinta e la cattiveria. DiPapà Fabio Arcioni mezzofondista, pro-babilmente la determinazione a non mol-lare mai e stavolta il premio è arrivatosotto forma di un 23.58, miglior risulta-to stagionale dei 200, anche se purtrop-po non è servito a strappare la convoca-zione per Goteborg. Avanti tutta senza rimpianti quindi, c’ètempo per recuperare. Segnali positivi frale donne sono arrivati anche dal mezzo-fondo. Valentina Costanza ha fatto garain solitaria nei 1500, non aveva avversa-rie degne di questo nome e dopo 400 me-tri se ne è andata insalutata ospite perchiudere in 4:31.55. Ha fatto meglio diEleonora Riga che ha vinto l’analoga ga-ra tra le promesse in 4:31.87. Qui è man-cato al solito il coraggio di lottare e diprovarci. Ci fosse stato maggior accordocon la Bongiovanni e la de Soccio, qua-si certamente ne sarebbe nato un risulta-

    to sotto i 4:30. Purtroppo ci si limita trop-po spesso alla volatina per vincere restan-do nella mediocrità. C’è da dire, a scu-sante del mezzofondo che i 1500 si sonocorsi la terza giornata di mattino con tem-peratura oltre 30 gradi. Qualche nota positiva poi nei 400 dovesi notano cenni di risveglio. Tra le don-ne la reatina Maria Enrica Spacca avevail vantaggio di giocare in casa e non hatradito le attese: si è imposta in 53.87, ab-battuto un muro importante anche se or-mai troppo tardi per pensare alla staffet-ta del miglio degli Europei. Discreta lajunior Marta Milani 54.84, decisamente

    bene invece Enrico Minetto, 47.78 perlui, un buon punto di partenza per ridareossigeno ed aiuto a Barberi e Licciardelloper costruire una staffetta importante. Un po’ alla rinfusa fra gli altri risultatigiova segnalare il ritorno di due atleticonvalescenti dopo infortuni e operazio-ni chirurgiche. E’ il caso di LauraGibilisco che ha vinto il martello con57,56. Niente di fantasmagorico, ma unritorno a misure accettabili per ridare abreve l’assalto ai 60 metri ed oltre.Quindi Andrea Lemmi nel salto in alto.Su questa stessa pedana aveva superatonel 2003 2,25. Poi operazioni, cambio di

    ■ 39

    In questa pagina, la gioia di SaraBalduchelli, campionessa juniores dei100 metri ostacoli, e l’arrivo vincentedi Martina Giovanetti nei 100. Nella pagina a fianco, una bellaimmagine del marciatore GiorgioRubino, tricolore Promesse

    Atletica 14_41 copia 7.0:Atletica 01_11 4-09-2006 15:41 Pagina 39

  • ■ 40

    Atletica 14_41 copia 7.0:Atletica 01_11 4-09-2006 15:41 Pagina 40

  • tecnico e altro. Averlo visto nuovamentereattivo superare 2,17 e mancare di unnulla 2,20, dà speranza per riavere unatleta di sicuro valore in una disciplinaal momento tra le più attive a livello az-zurro. Nuovi personali poi nei lanci perla reatina Valentina Aniballi ora in forzaall’Esercito, salita nel disco a 53,22 e peril martellista Lorenzo Povegliano. Il friu-lano che a Tampere tre stagioni fa avevaconquistato il titolo continentale, ha su-perato la fettuccia dei 70 metri, salendoa 70,62. Sempre nei lanci molto bene ilmartellista junior Rocchi dell’Assi BancaToscana, che si è imposto con 69,66 la-sciando il secondo a più di otto metri.Quindi il giavellottista Bertolini che havinto con 67,91, dove ha battuto JulianoBettin, brasiliano di nascita ora aiCarabinieri. Nella gara juniores ha vintoSeverino Dradi dell’Avis Sacmi Imola,altro brasiliano di nascita adottato. Quimancava il super favorito Gottardo il qua-le si è operato alla spalla ed è giovane dasopra 70 metri. Un peccato, sarebbe sta-to da podio ai Mondiali di categoria. Cosìcome etiope adottato è il vincitore dei1500 Merthium Crespi, il quale ha bru-ciato in extremis il bergamasco Gariboldi,3:51.42, contro 3:51.47. Infine eroe dei3000 siepi Marco Salami campione con9:04.02, nato in Italia da famiglia maroc-china stabilita si da circa 30 anni nel man-tovano. Il mezzofondo non ha brillato piùdi tanto, ancora non si esce fuori da unasituazione che aspetta qualche novità enuovi talenti che ormai mancano da tem-po. Probabilmente il risultato migliore èstato quello dell’ottocentista bareseGiovanni Bellino, diciottenne che hachiuso la sua gara in 1:51.81. Il resto èda rivedere anche perché al di là del va-lore dei singoli, le gare sono state neces-sariamente tattiche e quindi i risultati cro-nometrici ne hanno risentito.

    ■ 41

    A fianco la quattrocentista Marta Milani. Nell’altra pagina, dall’alto, il giavellottista Roberto Bertolini, la mezzofondista Adelina de Soccio, la discobola Giulia Martello, lo sprinter Rosario La Mastra, il saltatore in alto Andrea Lemmi.

    Atletica 14_41 copia 7.0:Atletica 01_11 4-09-2006 15:41 Pagina 41