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QUANDO LE EMOZIONI DIVENTANO
INGOMBRANTI: i correlati emotivi nei DSA
Chiara StampatoriPsicologo – Psicoterapeuta cognitivo
comportamentale
Consulente per la diagnosi dei DSA presso ASST Spedali Civili di Brescia
ManoCasaLinoNidoFinestraControlloNazionaleProcessoMedicoZampognaroCoppiereRicrescitaUnguentoToponimo
Tutte?
Osservare i comportamenti:
irrequietezza, isolamento, nervosismo,aggressività, noia, apatia, minoreiniziativa, stanchezza, disturbi delsonno, EVITAMENTO …
E’ tardi per il bambino che sono stato …
la paura che non sia riconosciuta la mia autorità dai dipendenti; la vergogna di
farmi correggere ogni manoscritto in inglese dalla segretaria; ma soprattutto la difficoltà
a rimanere concentrato nelle lunghe riunioni in cui i dipendenti che attendono
mio parere e indicazioni.L’esperienza scolastica di mio figlio ha risvegliato molti ricordi ed emozioni dolorose della
mia vita scolastica, costellata da umiliazioni e senso d’inferiorità: (…)
studiavo tanto ma senza imparare davvero (…) e allora ho smesso di
studiare.
Con questa nuova attività volevo dimostrare di
essere capace anch’io di fare qualcosa di buono (…)
Sapere di essere dislessico oggi mi dà sollievo,
ma è tardi per il bambino che sono stato”
«farò una pessima figura davanti a tutti
e deluderò i miei genitori»
Riduzione della
funzionalità del bambino
Fatica a concentrarsi, a addormentarsi; mal di pancia.
Già una settimana prima…
Yerks e Dodson, 1908
Evitamento“Capacità di focalizzarsi sull’anticipazione dell’evento che sa gli procurerà
disagio è caratteristica spiccata del bambino dislessico” (Ryan 2006)
Immaginano situazioni spiacevoli che si basano sulle esperienze passate negative, su fatti reali che hanno sperimentato e continuano a sperimentare con profondo senso di fallimento e impotenza.
Comportamento evitante e generalizzato
AnsiaAllarme
Quanto sono frequenti i disturbi psicopatologici nei DSA?
Dal 20 al 30% (Gagliano et al.,2007; Rourke et al., 2004)
50% dei suicidi in adolescenza sono DSA. 75% di questi aveva avuto problemi con la giustizia.(Luci e Ruggerini 2010)
40%DSA abbandona la scuola 6 volte superiore rispetto a non DSA(Daniel et al., 2006)
Incidenza doppia di disturbidell’umore e tripla dei disturbid’ansia rispetto ai coetanei nonDSA.(Goldston et al., 2007; Riddick 2010;Mammarella et al., 2014; )
Maggior rischio di ideazionesuicidaria e di TS in bambini,adolescenti e adulti.
Life span: minaccia alla salutementale complessiva a tutte leetà nella popolazione con DSA.
(APA 2014)
Relazioni sociali
DSA multiplo: maggior difficoltà a mantenere relazioni amicali rispetto a DSA singolo (Martinez 2004)
I ragazzi con dislessia riportano di
essere vittima di un
maggior numero di episodi di
bullismo rispetto ai
compagni senza dislessia.
(Luciano e Savage, 2007; Takizawaet. al, 2014)
La soddisfazione dei criteri diagnostici per DSA in età maggiore comporta maggiore rischio psicopatologico.
ma anche rispetto a ragazzi con Disortografia isolata, o ragazzi con Disortografia e Discalculia.(Donfrancesco e Mugnaini, 2001; Mugnaini 2009)
Ragazzi con dislessia presentano sintomatologia depressiva significativamente maggiore rispetto a ragazzi senza dislessia,
I TRAUMI DEI DISLESSICI A SCUOLA:
� Evento traumatico singolo di forte impatto
� Complex PTSD: serie di eventi traumatici o esposizione prolungata e persistente.
Alexander-Passe 2012
Il bambino si identifica con quanto ha prodotto
Pratelli, 1995
Quando il DSA è visibile a tutti …
Disgrafia sottovalutata
Estremamente visibile
Certezza assoluta della
propria incompetenza
Causa-effetto ?
Psicopatologia emerge dopo la scolarizzazione (Orthon et al., 2013)
Disturbi emotivi
DSA
Psicoterapia inefficace
Ma mio figlio è diventato dislessico perché ci siamo separati?
MODELLO VULNERABILITA’-STRESS
“In Italia la cultura neuropsichiatrica e psicologica dell’età evolutiva è
stata fortemente influenzata da modelli interpretativi a ispirazione
psicodinamica, in modo tale che (…) c’è stata una diffusa tendenza a
interpretare i disturbi a esordio infantile come disturbi di natura
psicologica, derivanti da distorte relazioni tra il bambino e l’adulto o, più
in generale, tra il bambino e l’ambiente.
In conseguenza di questo atteggiamento, si sono ritrovate molte
diagnosi di «inibizione affettiva e intellettiva» o di «disturbo
psicoaffettivo», che in realtà erano la conseguenza di un disturbo di
apprendimento non identificato”.
Stella, 2004
Disturbo ossessivo compulsivo (DOC)
Disturbo da attacchi di panico
Fobia sociale
Fobia scolastica
ESTERNALIZZANTI ipocontrollo
INTERNALIZZANTIipercontrollo
Depressione
Disturbi dell’umore
Disturbo d’ansia generalizzato
Disturbi della condotta
ADHD
Disturbi d’ansia
Depressione
I bambini non sonoimmuni dal soffrire didepressione (Stark 1995)
Nel tentativo di liberarsi dai sintomi depressivi il bambino cerca di mascherare la sua condizione mostrandosi spesso aggressivo.
Visione negativa
Di sè
Del mondo
Del futuro
Impotenza appresa
Rinforzi esterni- affermazioni
svalutative- confronto con i
compagni
RassegnazionePassivitàScarsa fiducia nel futuro
Percezione di inutilità dello sforzo
Immagine negativa di sè
Continui fallimenti scolastici
Infanzia
Insonnia
Disturbi somatoformi
In diagnosi differenziale con ADHD o disturbi della condotta
maschi = femmine
Tendenza al pianto
Senso di colpa
Difficoltà di concentrazione
noia
Pensieri sulla morte (persone care)
Rabbia, agitazione, irritabilità
Facile affaticabilità
Adolescenti
Anedonia
Senso di colpa e impotenza
Inerzia, apatia
Ipersonnia
Cambiamenti di peso
Ideazione suicidaria
Femmine > maschi
Isolamento sociale
Fobia socialeLa caratteristica essenziale della Fobia Sociale è una paura marcata e persistente che riguarda le situazioni sociali o prestazionali.
Timore del giudizio degli altri
Inadeguatezza
UmiliazioneImbarazzoVergognaInferiorità
Fobia scolastica
2% della popolazione scolastica, in particolare al passaggio
dei cicli (6 anni e 11 anni)
Intensa e irrazionale paura della scuola con reazioni emotive negative a qualche componente dell’ambiente scolastico (i compagni, la valutazione, un docente in particolare).
L’astensione dalla scuola rinforza la fobia
Può portare a gravi forme di isolamento e depressione.Insufficiente sviluppo delle proprie potenzialità e minori opportunità lavorative. (Moè, 2007)
Riguarda anche gli studenti più capaci.
Disturbo ossessivo compulsivo
� Ossessioni
� Compulsioni
Ossessioni egodistoniche nell’adultoegosintoniche nei bambini.
- Contaminazione- Ordine - Dubbi ripetitivi -> controllo
E chi aiuta la famiglia?
I compiti a casa diventano banco di prova
delle relazioni familiari. Stella, 2004
“La difficoltà di apprendimento compare in età scolare come un evento il più delle volte inaspettato (… ) e costituisce una prova impegnativa per il bambino e i suoi genitori”
(Ruggerini et al., 2004)
Segnalazione della scuola: resistenza, diffidenza, timore di discriminazione.
Consapevolezza delle proprie proiezioni relativamente alle difficoltà
Le relazioni familiari
L’instabilità di apprendimento dei bambini con DSA
genera ansia, preoccupazione per il futuro del figlio,
senso di colpa, solitudine, sensazione di mancanza
di controllo sulle attività del figlio, scarsa percezione
di autoefficacia genitoriale, rassegnazione
(Sanzeni 2006, Schectma e Gilat 2005).
I vissuti emotivi dei genitori influenzano gliatteggiamenti e le emozioni dei figli nei cfr degliapprendimenti, lo stile attributivo e le emozioni(Sanzeni 2006).
Cosa può fare il genitore?
Spiegare al bambino cosa è un DSA
� Incoraggiamento e sostegno costante e consistente.
Un disturbo condivisibile è meno pericoloso di un
disturbo innominabile
� Aiutare a distinguere gli aspetti riparabili da quelli che non lo sono.
� Ciò che accade dipende dalle proprie capacità (accresce l’autostima): incoraggiare a sperimentare la capacità di agire sulla realtà esterna per modificarla.
� Aiutare ad accettare quello che non è modificabile.
GENITORE (Crabtree, 2001)
� Valorizzazione delle abilità.
� Premiare gli sforzi, non i risultati.
� Distinguere tra ciò che dipende dall’impegno e ciò che deriva dal disturbo e non utilizzare le parole “svogliato”, “pigro”, “incorreggibile”, ecc…
� Porsi e porre obiettivi semplici e realistici.
� Investire e sviluppare autoefficacia in ambiti extrascolastici (sport, attività artistiche, ecc).
� Concedere il diritto di sbagliare
� Prestare attenzione ai sentimenti del bambino/adolescente cercando di trasformare la rabbia in parole;
I nostri studenti che «vanno male»
non vengono mai soli a scuola. In
classe entra una cipolla: svariati
strati di magone, paura rancore,
rabbia, desideri insoddisfatti, rinunce
furibonde accumulati su un
substrato di passato disonorevole, di
presente minaccioso, di futuro
precluso. (…)
La lezione può cominciare dopo che
hanno posato il fardello e pelato la
cipolla.
Pennac 2008.
GRAZIE!