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Quando si utilizzano radiazioni luminose a bassa intensità ... Tech.pdf · tipo di informazione luminosa, quali lunghezza d’onda, frequenza dei picchi ed intensità di energia,

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®Quando si utilizzano radiazioni luminose a bassa intensità per sti-molare, ridurre o inibire l’attività biologica delle cellule, si parla difotobiomodulazione.Conquestoterminesivuoleesprimerequelcomplesso di relazioni biofisiche e biochimiche atraumatiche che si instaurano tra i fotoni emessi da apparecchiature LED ed alcuni re-cettori cellulari specifici.Il tipo di trattamento si basa così sulle caratteristiche cliniche ed il tipo di informazione luminosa, quali lunghezza d’onda, frequenza dei picchi ed intensità di energia, ovvero fattori legati al tempo di tratta-mentoedall’intervallotragliimpulsiluminosi.

Lerisposte cellularisono sempre influenzate dallo stato del tessuto nelqualelecellulerisiedonoel’effettodellafotobiomodulazionedi-pendedallatexturedeltessuto,dalcoloredellapelle,dall’etàdelpa-zienteedallostatodisalutedelsoggettoedalleterapielocaliinatto.L’insieme delle frequenze oscillatorie di tutte le componenti infini-tesimali delle membrane cellulari, degli acidi nucleici (ricchissimi di strutturedirisonanzacomeilegamiidrogenotrainucleotidi)edel-le sostanze enzimatiche compongono gerarchie complesse di segnali che percorrono l’essere vivente e rappresentano un fondamentale network di relazioni da prima biofisiche e successivamente biochimi-che che controllano il metabolismo cellulare.E’ la cosiddetta omeostasi elettromagnetica. L’interazione tra la luce monocromaticaed il fotorecettoreavvienesullecomponentiprotei-che-enzimatiche della catena respiratoria mitocondriale: le citocromo-c ossidasi. Questi enzimi giocano un ruolo chiave nell’alcalinizzazione del medium cellulare con l’aumento del ph intracellulare. L’attivazione dellacatenarespiratoriaincrementalaproduzionedienergiaendo-gena sotto forma di ATP. L’incremento intracellulare della concentra-zionedegliioniHel’abilitàdeimitocondriadutilizzarelaluceèunarisorsaenergeticasimilealtrasportodeglielettroniconungradienteprotonico che avviene nei cloroplasti delle cellule vegetali durante il processo di fotosintesi clorofilliana.

Le cellule hanno la capacità di captare ed interagire con i segna-li luminosi percependo di essi sia la direzione sia la frequenza. Lo studiodeglieffetti biologicisul fibroblasta, che è il principale pro-duttore di fibre di collagene e ne favorisce l’orientamento spaziale, evidenzia i dati in letteratura e si comprende che la migrazione dei fibroblasti e delle cellule macrofagiche verso il bersaglio (e la conse-guente possibilità di modulare il processo infiammatorio locale grazie alla stimolazione di specifici segnali chemiotattici attivati dalla luce) è la chiave del ringiovanimento fotobiomodulante non invasivo. Dopo unaprimafaseproliferativainiziale,infatti,imacrofagidecresconoei fibroblasti si differenziano da fibroblasti attivi in miofibroblasti ca-pacidiesercitareunaforza longitudinalecontrattilesulcollageneedi allineamento nello spazio. Anche le mast-cellule sono presenti nel derma,inparticolarmodovicinoaivasisanguignielaluceleattivasenza provocare danni termici. Anche lo scarico linfatico di superficie aumenta: in questo modo vengono drenati lontano gli altri mediatori dell’infiammazione. * dall’alto: strutture chimiche del citocromo-c e del citocromo-c ossidasi

La combinazione sinergica di due lunghez-zed’ondaèunadellenovitàdell’apparec-chiatura led manipolante ®.Come ampiamente descritto ed illustratodalla letteratura degli ultimi dieci anni, leduefrequenze,distintamente,permettonodiincrementareglieffettiterapeutici,comela riduzione di stati infiammatori, stasi ve-nose, riorganizzazione dellamatrice extracellulare ed importanti effetti sul ringio-vanimentocutaneo, tuttoquesto in tempibrevi. Quest’ultima considerazione riflette le esigenze del pubblico che, sempre più spesso, si rivolge al professionista chieden-do trattamenti dolci e non invasivi, nonché risultatiriscontrabiliintempirapidi.

Iprogrammidifotobiomodulazionesisud-dividono in superficiale e profondo:il programma di fotobiomodulazione su-perficiale, agisce sulla parte più superficia-ledel tessuto. Il suo impiegoèconsiglia-to prevalentemente nel trattamento degliedemi superficiali, delle rughe di origine attinica, delle lesioni epidermiche causate dall’invecchiamento biologico del tessuto o da una scorretta fotoesposizione, dellecicatrici piane, delle cicatrici ipertrofiche, delle ulcere e delle piaghe da decubito.Il programma di fotobiomodulazione pro-fonda,invece,agiscealivelloconnettivaleedellecompaginimuscolari.Ilsuoimpiegoèconsigliatocome“soft-lifting”generaledelvolto,neldrenaggiodegliedemidistrettua-li e nel trattamento delle rughe di espres-sione o muscolomimiche facciali. Inoltre è consigliatonellastimolazionedellecompa-ginimuscolari, nel trattamentodelle stasivenoseenelleadiposità localizzatediartisuperiori,addomeedartiinferiori.

Ad oggi, dalla bibliografia e dall’esperien-zadecennaledimoltiprofessionistiintuttoilmondo,nonesistonocontroindicazionioeffetticollateralidirilievonell’affascinantepanoramadellafotobiomodulazione.

Gli effetti in breve:

•Miglioramentodellatexture

cutanea

• Riduzione della profondità delle

rughe (già dopo pochi trattamenti)

•Importanteriduzionedelledimen-

sionidellelesionicutanee

(effettomitogeno)

•Riduzione dello stato infiammatorio

dellezonetrattate

•Incrementodellariepitelizzazione

•Incrementodelcalibrodeivasi

sanguigni (miglioramento della circolazio-

ne)

•Incrementodelcalibrodei

vasilinfatici(effettodidrenaggio)

•Incrementodellaproduzionedi

VEGF (aumentodellaangiogenesi)

•Incrementodellaproduzionedi

Ossidonitrico(effettodivasodilatazione)

• Attività indotta sulle fibre “C”

• Innalzamento della soglia di

percezionedeldolore

(effettoanalgesico)

® è dotata di due sondeche emettono simultaneamente luce rossa ed infrarossa, secondo un particolare algoritmo,testatodalnostrostaffdiricercatori,sullabasedi varie evidenze scientifiche presenti nella letteratura dell’optoelettronica applicata allamedicina. Inoltre le risultanze dei test clinicieffettuaticonfermanoidatimatematici.La luce emessa è atermica, non invasiva (una carezza sullapelle),di facileapplicazioneedaicosticontenuti.Le due sonde, una piccola (28 cm2) per areepoco estese, ed una grande (52 cm2) pertrattare ampie zone del corpo, hanno nella cavità emettitrice rispettivamente 8 e 20 gruppi di LED, che in entrambi i casi irradiano luce infrarossa ad 880nm e luce rossa a 632nm.Ildesign,dallaformadiuna“clessidraspezzata”,lacuibasesimulailpalmodellamano,assicuraun’irradiazione isotropa dell’area trattata. Le sondesonorealizzateinalluminioanodizzatoinununico blocco, al fine di garantire l’assoluta pulizia dell’accessorioedievitare rottureaccidentalioper eccessivo uso. I LED sono alloggiati nella cavità protetta da un coperchio fotopermeabile inmaterialebio-compatibileedicolorenero.Ogni sonda gestisce un’ampia gamma diprogrammi e protocolli, calibrati per ogni zonadel corpo, dedicati sia al wellness sia all’health care.Le novità che caratterizzano ®sono molte: dal software di gestione dei LED alla strutturadellesonde,aldesigndelcontenitore.

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il targetLa matrice extracellulare gioca un ruolo attivo nella regolazione del comportamento bio-logico delle cellule e di quelle parti che la contattano. Semplicemente modificando lo stato chimico-fisico dei suoi costituenti molecolari, essa può regolare l’attività delle pro-teine,adesempioimmobilizzandoleediminuendoil lororangediazione,bloccandonestericamente l’attività, funzionandoda“riserva”diproteinedamobilizzarealbisogno,proteggendoledalladegradazioneenzimatica,ecc.Analogoruolovienesvoltoneicon-fronti di ioni ed acqua, immobilizzando e mobilizzando grandi quantità di cariche ioniche, senza l’interposizione di membrane plasmatiche. Nella matrice extracellulare sono im-mersi i nocicettori periferici e vi si muovono ioni e molecole capaci di attivarli: è quindi corretto guardare ad essa come ad un elemento tutt’altro che passivo nella regolazione microambientale, che è alla base sia dei fenomeni di vasodilatazione e vasocostrizione capillare,siadiattivazionedeinocicettori.Contemporaneamente, la matrice si interpone fra stimolazioni fisiche, applicate alla cute oattraversodiessa,enocicettoriecapillari,cercandoquindiunpossibile“trasduttore”dienergie fisiche in segnali biologici.

La profondità di penetrazione del fascio di luce rossa di bassa potenza può essere stimata in ragione di pochi millimetri, ma in associazione a luce infrarossa possiamo ipotizzare una maggiorerilevanza,persinonell’ordinedialcunicentimetri.Pertanto ®regola l’ambiente chimico-fisico della matrice extracellulare semplicemente agendo sulla distribuzionedellacaricaionicanelfascioneuro-vascolare.

La profondità di penetrazione della luce aumenta con l’aumentare della lunghez-za d’onda. Esiste una correlazione inver-sa tra la profondità di penetrazione e l’as-sorbimento: maggiore è l’assorbimento, minore la profondità di penetrazione.

Rappresentazione schematica del sistema della regolazione basale composta dall’unità funzionale di capillari, formazione terminale vegetativa, cellula libera e sostanza fondamentale.

Epidermide 590 633 880

Elastina

Macrofago

CapillareEntrocitaAssone terminale vegetativoLeucocita

Entrocita

Cellule parenchimaliParaneurone

SinapsiMembrana basaleAssone terminale

vegetativo

FibrocitaCollagene

Mastcellula

Sostanza fondamentale (proteoglicani e

glicoproteine)

Courtesy Prof. Andrea Artigiani - University of Pisa - Dermatology Clinic

Courtesy Dr.ssa Noemi Dominici - Milan - Medical Aesthetic

before 1 treatment after 6 treatments

before 1 treat. after 3 treat. before 1 treat. after 3 treat. before 1 treat. after 3 treat.

First biopsy’s scanbefore LED 880nm treatment

First biopsy’s scanafter 3 LED 880nm treatments

Before treatment 15’ after LED 880nm session

before LED 880 nm PhotoirradiationThermaCAM FLIR SYSTEM

15’ after LED 880 nm Photoirradiation

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Distribué par /Distributed by

Specifiche Tecniche Alimentazione: 230VAC 50:60Hz

Consumo max: 15 W

Emettitori: L.E.D.

Tipo di luce emessa: rossa/infrarossa

Lunghezza d’onda: 632nm + 880nm

Pw max della sonda 1: 4W

Pw max della sonda 2: 10W

Pw di picco sonda 1: 120W

Pw di picco sonda 2: 200W

Tipo di gestione elettronica: microprocessore

Interfaccia utente: Interruttori a pulsante con led

Interfaccia visiva: Display a matrice di punti

Peso: 6 kg

Dimensioni: 21x21x40 cm.

Direttiva di bassa tensione LVD 2006/95/CEE e direttiva di compatibilità elettromagnetica EMC 2004/108/CEE