Upload
others
View
6
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
La “Quaremma” è un’antica tradizione calimerese che segna la fine del
Carnevale e l’inizio della Quaresima, un periodo questo di quaranta
giorni dedicato al sacrificio e al pentimento che si conclude con il
giorno della Pasqua.
La “Quaremma” è un fantoccio fatto di stracci con le sembianze di una
brutta vecchina; secondo una leggenda, è la moglie del signor
“Carnevale”, il quale, prima di morire, spende tutti i suoi beni in
giochi, feste e divertimenti, lasciando la sua povera vedova a
sopravvivere con pochi soldi e poco cibo per riuscire a pagare i debiti
lasciati dal marito.
La “Quaremma” è vestita a lutto con un fazzoletto nero in testa e fila
la lana con un fuso tra le mani. È posta sui balconi e sulle terrazze
delle vie del paese in modo che tutti la possano guardare e ricordare
la penitenza e il sacrificio propri della Quaresima.
Accanto a lei viene posta un’arancia amara, simbolo di povertà e
ristrettezza, nella quale sono conficcate sette penne di gallina, una per
ogni settimana che precede la Pasqua, e ogni domenica se ne sfila una
recitando una semplice filastrocca:
Unu: le mendule
Doi: le carendule
Tre: le nuci
Quattru: le cruci
Cinque: la passione
Sei: le Palme
Sette: Dumineca, se
mangia la carne.