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volantino informativo a distribuzione gratuita numero 3 marzo - aprile 2013 4 4 www.parlamentari5stelle.it www.gravina5stelle.it 1 Circa 200 milioni di soldi pubblici sprecati e 20 anni di attese per quello che po- tremmo definire una sorta di Salerno- Reggio Calabria della sanità. Pare che tra qualche settimana l’ospeda- le finalmente si aprirà e noi ci chiediamo: dopo tutto questo tempo e dopo una va- langa di soldi pubblici, cosa sarà in grado di offrire a più di 200mila utenti del territorio murgiano? Stando ai dati acquisiti, e dopo un sopralluogo effet- tuato sul posto, possiamo dire, ad alta voce, che al danno si aggiunge la beffa! Spulciando le carte scopriamo, infatti, che quell’ospedale rappresenterà un semplice accorpamento degli ospedali di Altamura e Gravina, non costituendo nessun valore aggiunto. Si tratterà di una semplice “delocalizzazione”. E ancora. I posti letto preventivati ad inizio lavori erano stimati intorno ai 350. Ad oggi, dopo che i tagli alla sanità si sono abbattuti sulla Puglia, siamo a quota 200 posti. E non solo. Tutti i pazienti con problemi cardiocirco- latori gravi (es. infarti, seconda causa di morte in Italia, o ictus) continueranno ad essere trasferiti ad Acquaviva e Matera perché il reparto di emodinamica, ini- zialmente previsto, è stato improvvisa- mente stralciato. E ancora. Non ci sarà nemmeno la banca del sangue (anche il semplice parto cesareo sarebbe a ris- chio!). E non finisce qui. In previsione dell’enorme quantità di automezzi che circoleranno sulla SS 96 la viabilità res- ta tale e quale! Nei giorni scorsi, insie- me ai meetup di Altamura e Santeramo, abbiamo richiesto alla ASL gli atti relativi a: • Cronoprogramma per l’apertura dei reparti; • Rendicon- tazione dei costi sostenuti finora; • Piano d’investimento per il biennio 2014/2015; • Computo annuale dei costi di gestione. Inoltre abbiamo richiesto, alla Regione Puglia, un incontro pubblico urgente da parte dei vertici delle ASL, della regione e con i sindaci del territorio e l’installazione di una rotonda sulla SS 96, allo svincolo dell’ospedale. Il decreto legge su Imu/Bankitalia fatto approvare dalla Boldrini esautorando il Parlamento e violando tutte le procedure (ma i soldi del regalo di 7,5 miliardi alle banche ce li mette Vendola?) va spiegato e rispiegato. Passate parola. È un furto ai cittadini italiani. Allora, iniziamo. Le azioni della Banca d’Italia sono possedute da istituti di credito e assicurativi italiani, fra cui Unicredit, San Paolo, Generali, BNL, Monte dei Paschi di Siena e dall'INPS. Il decreto IMU/Bankitalia rivaluta le quote di Banca d’Italia da 155.000 Euro a 7,5 miliardi di Euro. Un aumento di capitale attuato senza l'emissione di nuove azioni, ma con l'aumento del valore delle azioni esistenti a 7,5 miliardi (+4.600%). Il sogno di ogni azionista. Il decreto, in aggiunta, stabilisce che gli azionisti non possono detenere più del 3% delle quote. San Paolo e Unicredit, per esempio, hanno rispettivamente il 30% e il 22% e dovranno scendere entrambe al 3% in futuro. Non perdete la calma: il 56% delle quote dovrà essere venduta (in quanto proprietà dei sei istituti che superano la soglia del 3%: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Assicurazioni Generali, Cassa di Risparmio in Bologna, INPS, Banca Carige). Al momento della vendita si genererà un'enorme plusvalenza per gli azionisti che intascheranno netti l’87,5% di quel 56% di quote (circa 3,67 miliardi) e pagheranno in tasse allo Stato il 12,5% (circa di 525 milioni). Ma non è finita, perché lo Stato, al momento della vendita (di un suo bene regalato alle banche!!) sarà cornuto e mazziato. C'è infatti una clausola a ulteriore favore delle banche. Quando venderanno per scendere al 3%, nel caso in cui non riescano a piazzare le loro quote sul mercato, queste saranno riacquistate automaticamente dallo Stato (ovviamente a prezzo rivalutato) con un costo di oltre 3,5 miliardi di Euro. E poi, vogliamo dimenticarci i grassi dividendi annuali che le banche prenderanno grazie alla rivalutazione delle azioni di Bankitalia? Non possiamo! Il decreto prevede che l’importo dei dividendi annuali possa raggiungere il 6% del capitale: saranno quindi distribuiti ai soci fino a 450 milioni di Euro ogni anno, mentre ora erano irrisori. Perché lo Stato non ha riacquistato le quote in eccedenza al 3% al prezzo nominale e successivamente provveduto alla rivalutazione? Questo decreto NON sarebbe stato approvato se Laura Boldrini avesse seguito il regolamento della Camera. L’aver violato il regolamento impedendo alle opposizioni di esprimere il loro dissenso come previsto e come sarebbe stato nei suoi doveri istituzionali, ha consentito l’approvazione di questo decreto-regalo alle banche, ovviamente alle spese dei cittadini italiani (tu che stai leggendo incluso). Grazie Boldrini! P.S.: Renzie vuole recuperare un miliardo con la riforma del Senato. Miliardo che esiste solo nella sua testa. Però non ha detto nulla contro il regalo di 7,5 miliardi di euro alle banche. Chissà perché? AGGIORNAMENTO - 28 Febbraio 2014 Decreto Bankitalia: L’Unione Europea chiede spiegazioni all’Italia per i 7,5 miliardi dati alle banche private. Per l’UE questi soldi sono un aiuto di Stato, che è vietato dalle norme europee. Il M5S aveva ragione! Il decreto IMU-Bankitalia spiegato semplice. Presentata alla Camera la nostra Proposta di Legge "Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all'editoria". Anzi, la VOSTRA proposta di legge. Per la prima volta nella storia infatti, sono stati gli stessi cittadini a scrivere i dettagli di una legge che viene presentata in Parlamento. Nel primo esperimento di democrazia diretta online della storia della Repubblica Italiana, lo "scheletro" della proposta, elaborato dai componenti della VII commissione, è stato sottoposto al contributo degli attivisti sulla piattaforma LEX del MoVimento 5 Stelle: i commenti pervenuti sono stati 4456, di cui 3269 suggerimenti, 639 integrazioni, 137 modifiche, 258 obiezioni e 57 vizi di forma. Una partecipazione straordinaria, che si è tradotta in questi punti principali: -Abrogazione delle disposizioni che prevedono finanziamenti all'editoria, ad eccezione di quelle per i contributi prevalentemente social; -Dirottare gli 80 milioni di € di fondi diretti riservati all'editoria per finanziare le start-up di progetti editoriali nel campo media per gli under 35; -Risparmiare 3 miliardi di euro delle pubbliche amministrazioni abolendo l'obbligo di pubblicazione dei bandi di gara e sostituendolo con altre modalità di pubblicazione meno costose per gli enti locali; -Mantenimento del fondo per la mobilità e la riqualificazione professionale dei giornalisti, e quello per il finanziamento delle pubblicazioni per le minoranze linguistiche; -Abolizione dei fondi per l'editoria italiana all'estero; -I tema del conflitto di interessi nell'editoria viene rimandato al lavoro della commissione giustizia. La Proposta di Legge è a prima firma Giuseppe Brescia M5S Camera... portavoce di quasi 4500 cittadini. 4 R i s p e t t a l ’ a m b i e n t e - N o n g e t t a r e a t e r r a q u e s t o v o l a n t i n o. Gravina, Marzo 2014 | Stampato in proprio QUELLO CHE I MEDIA NON TI DICONO Montecitorio Cinque Stelle - Senato Cinque Stelle Gravina 5 stelle Gravina a 5 stelle Contributi all’editoria: presentata alla Camera la legge scritta dai cittadini! Riteniamo assurdo che il mercato venga spostato in zona PIP. Questa decisione comporterà disagi per le tante famiglie che non dispongono di un'automobile e un costo aggiuntivo per le casse pubbliche, considerato che si dovrò assicurare un servizio navetta con orari comodi per tutti i fruitori. Crediamo che si debba sfruttare la zona dell'Area Fiera che, anche alla luce del DUC (Distretto Urbano del Commercio) di prossima approvazione, sarà sempre più strategica. Considerati i fondi stanziati per la sistemazione in zona industriale e atteso che per spostarsi in zona Fiera sarebbe sufficiente pavimentare parte del parcheggio retrostante, si potrebbe tranquillamente utilizzare tali somme per le opere di adeguamento necessarie che, tra l'altro, gli stessi ambulanti si sono offerti di sostenere in project financing. Se si scegliesse di utilizzare quest'area ci sarebbe uno spazio protetto dal vento e dotato di servizi igienici, si comincerebbe ad utilizzare una struttura abbandonata da un anno all'altro, tutte le attività commerciali sul percorso potrebbero beneficiare del flusso eccezionale settimanale di gente, non ci sarebbe bisogno di autobus aggiuntivi (con un ulteriore risparmio di risorse) e soprattutto si darebbe la possibilità ai cittadini di raggiungere a piedi la zona mercatale incentivando la mobilità sostenibile e con effetti sensibili anche per l'ambiente. In scelte così importanti e strategiche per la città, l'amministrazione comunale dovrebbe coinvolgere direttamente i cittadini attraverso strumenti di democrazia diretta. O forse qualcuno ha altri progetti, magari a fini personali, per il parcheggio della Fiera? Il mercato resti in città! Il futuro è a rifiuti zero... La Regione Puglia ha approvato, quasi 2 anni fa, una legge che asse- gna la competenza, in materia di raccolta dei rifiuti, agli ARO (Ambiti di Raccolta Ottimale). In pratica la raccolta dei rifiuti dovrà essere gestita per macroaree di più comuni e con un unico bando. Nell’ultimo consi- glio comunale si sarebbe dovuto discutere dell’iter procedurale che porterà il nostro ARO, di cui il sindaco Valente è presidente, all’asse- gnazione del servizio. Le premialità per i comuni virtuosi (10 milioni di euro), però, non attendono i tempi di una politica disattenta. E nem- meno l’ecotassa (circa 250mila euro) che si abbatterà sui gravine- si se entro Giugno non raggiungeremo un misero 12% di raccolta differenziata (e siamo tristemente fermi al 7%). Insieme ad altre associazioni di attivisti ed ambientalisti, riuniti nella Rete Rifiuti Zero, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere a gran voce che si cominci a guardare ai rifiuti come ad una risorsa, nel rispetto dell’ambiente e delle casse comunali. Tutto ciò attraverso semplici accorgimenti: raccolta “porta a porta” con tariffa puntuale (meno rifiuti produci, meno paghi), gestione virtuosa che sostenga e premi i cittadini attenti e le imprese che si impegnano a ridurre l'immensa mole di imballaggi e che pretenda il ritorno per i materiali differenziati resi, rispetto della legge che imponeva il 65% di differenziata già nel 2012, un impianto di compostaggio comunale, partecipazione dei cittadini per contribuire a migliorare il servizio e centri di riuso per mobili, passeggini, biciclette, seggioloni... oggetti spesso nuovi! Bocciati da Pd, Forza Italia, Ncd, Lega, Scelta Civica, Sel tre emendamenti del Movimento 5 Stelle che proponevano la restituzione di tutto il finanziamento ai partiti che secondo la Corte dei Conti è stato percepito illegittimamente dal 1999 ad oggi, oltre all’abolizione immediata di ogni sorta di rimborso

QUELLO Il decreto IMU-Bankitalia spiegato semplice....Bocciati da Pd, Forza Italia, Ncd, Lega, Scelta Civica, Sel tre emendamenti del Movimento 5 Stelle che proponevano la restituzione

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volantino informativo a distribuzione gratuitanumero 3 marzo - aprile 2013

4 4www.parlamentari5stelle.it www.gravina5stelle.it 1

Circa 200 milioni di soldi pubblici sprecati e 20 anni di attese per quello che po-tremmo definire una sorta di Salerno-Reggio Calabria della sanità.Pare che tra qualche settimana l’ospeda-le finalmente si aprirà e noi ci chiediamo: dopo tutto questo tempo e dopo una va-langa di soldi pubblici, cosa sarà in grado di offrire a più di 200mila utenti del territorio murgiano? Stando ai dati acquisiti, e dopo un sopralluogo effet-tuato sul posto, possiamo dire, ad alta voce, che al danno si aggiunge la beffa! Spulciando le carte scopriamo, infatti, che quell’ospedale rappresenterà un semplice accorpamento degli ospedali di Altamura e Gravina, non costituendo nessun valore aggiunto. Si tratterà di una semplice “delocalizzazione”. E ancora. I posti letto preventivati ad inizio lavori erano stimati intorno ai 350. Ad oggi, dopo che i tagli alla sanità si sono abbattuti sulla Puglia, siamo a quota 200 posti. E non solo. Tutti i pazienti con problemi cardiocirco-

latori gravi (es. infarti, seconda causa di morte in Italia, o ictus) continueranno ad essere trasferiti ad Acquaviva e Matera perché il reparto di emodinamica, ini-zialmente previsto, è stato improvvisa-mente stralciato. E ancora. Non ci sarà nemmeno la banca del sangue (anche il semplice parto cesareo sarebbe a ris-chio!). E non finisce qui. In previsione dell’enorme quantità di automezzi che circoleranno sulla SS 96 la viabilità res-ta tale e quale! Nei giorni scorsi, insie-

me ai meetup di Altamura e Santeramo, abbiamo richiesto alla ASL gli atti relativi a: • Cronoprogramma per l’apertura dei reparti; • Rendicon-tazione dei costi sostenuti finora; • Piano d’investimento per il biennio 2014/2015; • Computo annuale dei costi di gestione. Inoltre abbiamo richiesto, alla Regione Puglia, un incontro pubblico urgente da parte dei vertici delle ASL, della regione e con i sindaci del territorio e l’installazione di una rotonda sulla SS 96, allo svincolo dell’ospedale.

Il decreto legge su Imu/Bankitalia fatto approvare dalla Boldrini esautorando il Parlamento e violando tutte le procedure (ma i soldi del regalo di 7,5 miliardi alle banche ce li mette Vendola?) va spiegato e rispiegato. Passate parola. È un furto ai cittadini italiani.Allora, iniziamo.Le azioni della Banca d’Italia sono possedute da istituti di credito e assicurativi italiani, fra cui Unicredit, San Paolo, Generali, BNL, Monte dei Paschi di Siena e dall'INPS.Il decreto IMU/Bankitalia rivaluta le quote di Banca d’Italia da 155.000 Euro a 7,5 miliardi di Euro.Un aumento di capitale attuato senza l'emissione di nuove azioni, ma con l'aumento del valore delle azioni esistenti a 7,5 miliardi (+4.600%). Il sogno di ogni azionista.Il decreto, in aggiunta, stabilisce che gli azionisti non possono detenere più del 3% delle quote. San Paolo e Unicredit, per esempio, hanno rispettivamente il 30% e il 22% e dovranno scendere entrambe al 3% in futuro. Non perdete la calma: il 56% delle quote dovrà essere venduta (in quanto proprietà dei sei istituti che superano la soglia del 3%: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Assicurazioni Generali, Cassa di Risparmio in Bologna, INPS, Banca Carige). Al momento della vendita si genererà un'enorme p lusva lenza per g l i az ion is t i che intascheranno netti l’87,5% di quel 56% di quote (circa 3,67 miliardi) e pagheranno in tasse allo Stato il 12,5% (circa di 525 milioni).

Ma non è finita, perché lo Stato, al momento della vendita (di un suo bene regalato alle banche!!) sarà cornuto e mazziato. C'è infatti una clausola a ulteriore favore delle banche. Quando venderanno per scendere al 3%, nel caso in cui non riescano a piazzare le loro quote sul mercato, queste saranno riacquistate automaticamente dallo Stato (ovviamente a prezzo rivalutato) con un costo di oltre 3,5 miliardi di Euro.

E poi, vogliamo dimenticarci i grassi dividendi annuali che le banche prenderanno grazie alla rivalutazione delle azioni di Bankitalia? Non possiamo! Il decreto prevede che l’importo dei dividendi annuali possa raggiungere il 6% del capitale: saranno quindi distribuiti ai soci fino a 450 milioni di Euro ogni anno, mentre ora erano irrisori. Perché lo Stato non ha riacquistato le quote in eccedenza al 3% al prezzo nominale e succes s i vamen te p rovvedu to a l l a rivalutazione?Questo decreto NON sarebbe stato approvato se Laura Boldrini avesse seguito il regolamento della Camera. L’aver violato il regolamento impedendo alle opposizioni di esprimere il loro dissenso come previsto e come sarebbe stato nei suoi doveri istituzionali, ha consentito l’approvazione di questo decreto-regalo alle banche, ovviamente alle spese dei cittadini italiani (tu che stai leggendo incluso). Grazie Boldrini!

P.S.: Renzie vuole recuperare un miliardo con la riforma del Senato. Miliardo che esiste solo nella sua testa. Però non ha detto nulla contro il regalo di 7,5 miliardi di euro alle banche. Chissà perché?

AGGIORNAMENTO - 28 Febbraio 2014Decreto Bankitalia: L’Unione Europea chiede spiegazioni all’Italia per i 7,5 miliardi dati alle banche private. Per l’UE questi soldi sono un aiuto di Stato, che è vietato dalle norme europee. Il M5S aveva ragione!

Il decreto IMU-Bankitalia spiegato semplice.

Presentata alla Camera la nostra Proposta di Legge "Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all'editoria".

Anzi, la VOSTRA proposta di legge.

Per la prima volta nella storia infatti, sono stati gli stessi cittadini a scrivere i dettagli di una legge che viene presentata in Parlamento. Nel primo esperimento di democrazia diretta online della storia della Repubblica Italiana, lo "scheletro" della proposta, elaborato dai componenti della VII commissione, è stato sottoposto al contributo degli attivisti sulla piattaforma LEX del MoVimento 5 Stelle: i commenti pervenuti sono stati 4456, di cui 3269 suggerimenti, 639 integrazioni, 137 modifiche, 258 obiezioni e 57 vizi di forma.

Una partecipazione straordinaria, che si è tradotta in questi punti principali:

-Abrogazione delle disposizioni che prevedono finanziamenti all'editoria, ad eccezione di quelle per i contributi prevalentemente social;-Dirottare gli 80 milioni di € di fondi diretti riservati all'editoria per finanziare le start-up di progetti editoriali nel campo media per gli under 35; -Risparmiare 3 miliardi di euro delle pubbliche amministrazioni abolendo l'obbligo di pubblicazione dei bandi di gara e sostituendolo con altre modalità di pubblicazione meno costose per gli enti locali;-Mantenimento del fondo per la mobilità e la riqualificazione professionale dei giornalisti, e quello per il finanziamento delle pubblicazioni per le minoranze linguistiche;-Abolizione dei fondi per l'editoria italiana all'estero;-I tema del conflitto di interessi nell'editoria viene rimandato al lavoro della commissione giustizia.

La Proposta di Legge è a prima firma Giuseppe Brescia M5S Camera... portavoce di quasi 4500 cittadini.

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Gravina, Marzo 2014 | Stampato in proprio

QUELLO CHE I MEDIA NON TI DICONO

Montecitorio Cinque Stelle - Senato Cinque Stelle Gravina 5 stelleGravina a 5 stelle

Contributi all’editoria: presentata alla Camera la legge scritta dai cittadini!

Riteniamo assurdo che il mercato venga spostato in zona PIP.Questa decisione comporterà disagi per le tante famiglie che non dispongono di un'automobile e un costo aggiuntivo per le casse pubbliche, considerato che si dovrò assicurare un servizio navetta con orari comodi per tutti i fruitori. Crediamo che si debba sfruttare la zona dell'Area Fiera che, anche alla luce del DUC (Distretto Urbano del Commercio) di prossima approvazione, sarà sempre più strategica. Considerati i fondi stanziati per la sistemazione in zona industriale e atteso che per spostarsi in zona Fiera sarebbe sufficiente pavimentare parte del parcheggio retrostante, si potrebbe tranquillamente utilizzare tali somme per le opere di adeguamento necessarie che, tra l'altro, gli stessi ambulanti si sono offerti di sostenere in project financing. Se si scegliesse di utilizzare quest'area ci sarebbe uno spazio protetto dal vento e dotato di servizi igienici, si comincerebbe ad utilizzare una struttura abbandonata da un anno all'altro, tutte le attività commerciali sul percorso potrebbero beneficiare del flusso eccezionale settimanale di gente, non ci sarebbe bisogno di autobus aggiuntivi (con un ulteriore risparmio di risorse) e soprattutto si darebbe la possibilità ai cittadini di raggiungere a piedi la zona mercatale incentivando la mobilità sostenibile e con effetti sensibili anche per l'ambiente. In scelte così importanti e strategiche per la città, l'amministrazione comunale dovrebbe coinvolgere direttamente i cittadini attraverso strumenti di democrazia diretta. O forse qualcuno ha altri progetti, magari a fini personali, per il parcheggio della Fiera?

Il mercato resti in città! Il futuro è a rifiuti zero...

La Regione Puglia ha approvato, quasi 2 anni fa, una legge che asse-gna la competenza, in materia di raccolta dei rifiuti, agli ARO (Ambiti di Raccolta Ottimale). In pratica la raccolta dei rifiuti dovrà essere gestita per macroaree di più comuni e con un unico bando. Nell’ultimo consi-glio comunale si sarebbe dovuto discutere dell’iter procedurale che porterà il nostro ARO, di cui il sindaco Valente è presidente, all’asse-gnazione del servizio. Le premialità per i comuni virtuosi (10 milioni di euro), però, non attendono i tempi di una politica disattenta. E nem-meno l’ecotassa (circa 250mila euro) che si abbatterà sui gravine-si se entro Giugno non raggiungeremo un misero 12% di raccolta differenziata (e siamo tristemente fermi al 7%). Insieme ad altre associazioni di attivisti ed ambientalisti, riuniti nella Rete Rifiuti Zero, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere a gran voce che si cominci a guardare ai rifiuti come ad una risorsa, nel rispetto dell’ambiente e delle casse comunali. Tutto ciò attraverso semplici accorgimenti: raccolta “porta a porta” con tariffa puntuale (meno rifiuti produci, meno paghi), gestione virtuosa che sostenga e premi i cittadini attenti e le imprese che si impegnano a ridurre l'immensa mole di imballaggi e che pretenda il ritorno per i materiali differenziati resi, rispetto della legge che imponeva il 65% di differenziata già nel 2012, un impianto di compostaggio comunale, partecipazione dei cittadini per contribuire a migliorare il servizio e centri di riuso per mobili, passeggini, biciclette, seggioloni... oggetti spesso nuovi!

Bocciati da Pd, Forza Italia, Ncd, Lega, Scelta Civica, Seltre emendamenti del Movimento 5 Stelle che proponevano

la restituzione di tutto il finanziamento ai partiti chesecondo la Corte dei Conti è stato percepito

illegittimamente dal 1999 ad oggi, oltre all’abolizioneimmediata di ogni sorta di rimborso

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QUELLO CHE I MEDIA NON TI DICONO

In data 27 Dicembre 2013 abbiamo inviato un esposto-denuncia alla Corte dei Conti per segnalare lo spreco di denaro pubblico da parte dei nostri amministratori e in particolare in riferimento ad alcuni appalti pubblici. Di seguito alcuni passaggi della nostra denuncia.CIMITERO: Revocato repentinamente l’appalto alla ditta appaltante ed affidato ad una nuova ditta con affidamento diretto senza procedura di gara. Quali sono i reali e precisi motivi che hanno indotto il Comune di Gravina nella persona del Dirigente del servizio a revocare il suddetto appalto? Può tale revoca esporre il Comune di Gravina a risarcimenti in favore di quest’ultima ditta, che ha già preannunciato che richiederà i danni? È vera la notizia che la revoca è intervenuta perché nella documentazione richiesta alla ditta mancava un certificato per il quale vigeva la regola del silenzio assenso (certificato antimafia) da parte della Prefettura? Se ciò fosse vero la ditta appaltante non poteva essere esclusa. Inoltre, considerato il limite di spesa dell’affidamento diretto di €. 40.000,00 e stante la precisa disposizione normativa che vieta il rinnovo e/o proroghe contrattuali, perché il comune non ha con urgenza predisposto il bando di gara?PARCHEGGI A PAGAMENTO: Revocata la gara dopo mesi persi per l’espletamento della stessa, si chiede di conoscere chi risponderà dell’ingente danno erariale (circa 130 mila euro) sofferto dal Comune di Gravina a causa del mancato introito. Chi è il responsabile dell’errore che ha portato alla ripetizione della gara? Chi risponderà per tali ritardi?MENSA SCOLASTICA: Il Tar ha accolto il ricorso dell’ATI Grotta-

Pastore ed ha di fatto espressamente contestato il giudizio della commissione di gara che ha sbagliato ad ammettere l’ATI Markas e che a dire del Tar Puglia doveva essere esclusa poiché il contratto di avvalimento era carente di requisiti essenziali. Inoltre, sempre il Tar Puglia ha disposto che nella procedura di gara è stata violata una espressa disposizione normativa che dispone la verifica dell’anomalia dei prezzi. Chi era il presidente della Commissione di Gara? Chi risponderà di tali errori?TRASPORTO SCOLASTICO: Una delibera di giunta di fine Luglio dava incarico al dirigente di predisporre il bando di gara poiché l’affidamento al consorzio TRA.DA. era scaduto in data 8 giugno 2013. Ad oggi nessun bando di gara è stato pubblicato nonostante la citata delibera veniva considerata urgente e pertanto immediatamente eseguibile, stante il divieto espresso al rinnovo o proroghe di contratti pubblici. Il giorno 21 dicembre 2013 si è concluso l’appalto del consorzio TRA.DA ed anche per questo servizio ciclico, nonostante la proroga, il Comune non potrà che affidare direttamente.RIFUGIO BOSCO DIFESA GRANDE: A fine Ottobre 2013, e dopo circa 40 anni, il gestore uscente ha lasciato la gestione del rifugio del bosco Difesa Grande di proprietà del Comune e su suo invito. Era noto da anni che avrebbero lasciato, ciononostante il Comune non ha ancora pubblicato il bando per la nuova gestione ed inoltre ha sopportato 5 mila euro per murare la struttura al fine, a loro dire, di proteggerla da atti vandalici. Chi ci rifonderà dei tre mesi di mancata gestione? Chi ci rifonderà dei tanti mesi che dovranno ancora passare? Può tale revoca esporre il Comune di Gravina a risarcimenti in favore di quest’ultima ditta, che ha già preannunciato che richiederà i danni? ILLUMINAZIONE PUBBLICA: Tale servizio viene prorogato trimestralmente. Ma la proroga può sopperire alle carenze della pubblica amministrazione?

A tal proposito è utile sottolineare che il dirigente di tali servizi è stato nominato tale senza un concorso pubblico e pertanto si chiede di verificare la legittimità di tale nomina e degli eventuali rinnovi occorsi e che la procura accerti i fatti di cui sopra ed eventuali responsabilità a carico di funzionari e amministratori comunali.

Gli attivisti di Gravina 5 Stelle

Denuncia per spreco di denaro pubblico... l’ennesimo!È stato il MoVimento 5 Stelle, in questi giorni e per l'ennesima volta, a puntare le luci su un tema rimasto ben nascosto. La nostramozione che impegnava il governo a ridiscutere il famigerato Fiscal Compact è stata bocciata in aula alla Camera.Ma almeno abbiamo portato la questione all'attenzione del Parlamento. E abbiamo fatto di più: un gesto cheresterà nella Storia. Un gesto di testimonianza, una denuncia pubblica nell'aula parlamentare sovrana. Ideputati M5S, uno per uno, si sono alzati e hanno fatto risuonare i nomi di tutti i 173 politicicolpevoli di aver firmato la ratifica di MES, Fiscal Compact e Pareggio di Bilancio senza chiedere contoagli italiani. MES e Fiscal Compact sono due trattati che impegnano il nostro Paese a trovare centinaia di miliardi(centinaia!) nei prossimi anni, per il fondo Salva-Stati e il rientro del debito. Nessuno dei due era "obbligatorio" perrestare in Europa, come ci hanno fatto credere, così come il Pareggio di Bilancio. Sono favori resi all'Europa dellebanche, che metteranno in ginocchio l'Italia quello che abbiamo visto finora è nulla, rispetto a ciò che dovremoancora sacrificare. Scuola, sanità, welfare, pensioni, stipendi, salari, imprese, investimenti, tuttobruciato sull'altare del crudele Dio dell'austerità. E in aula alcuni deputati del PD si sono detti addiritturaorgogliosi di aver votato questo provvedimento che mette ancor più in ginocchio il popolo italiano. Vergogna!

Fiscal Compact: ricordiamo i 173 nomi di chi ha distrutto il Paese!

È stato approvato un emendamento del MoVimento 5 Stelle per bloccare le cartelle del fisco a fronte di crediti verso la Pubblica Amministrazione. Chi è imprenditore sa che si tratta di una importante boccata d’ossigeno soprattutto per le PMI tartassate dal fisco e asfissiate dai crediti non pagati dalle Pubbliche Amministrazioni. Per il 2014 quindi le cartelle esattoriali a carico del contribuente che al tempo stesso vanta un credito di importo pari o superiore nei confronti della Pubblica Amministrazione sono quindi sospese! Si traduce in realtà un nostro vecchio Ordine del giorno che aveva già raccolto consensi plebiscitari dall’aula della Camera, mettendo il governo con le spalle al muro. Ora vigileremo affinché il Ministero dell’Economia e quello dello Sviluppo Economico non tardino a emanare il decreto attuativo che, entro 90 giorni dall’approvazione del provvedimento, dovrà dare concretezza a un altro risultato ottenuto dal M5S in favore delle piccole e medie imprese.

Salvatore Micillo è da tutta la vita un attivista in prima linea nella Terra dei Fuochi. Oggi è un portavoce in Parlamento del M5S.Mercoledì, alla Camera, è stata approvata una legge a sua firma che finalmente, dopo vent’anni di battaglie, stabilisce i reati contro l’ambiente.La legge è passata a larghissima maggioranza, con il contributo e il voto di altre forze politiche con le quali il M5S ha dialogato, collaborato, si è impegnato. Non è perfetta, lo sappiamo, ma è un passo avanti che resterà nella Storia.Vogliamo dire grazie a Salvatore e a tutti i guerrieri che da vent’anni combattono senza paura nella Terra dei Fuochi. Avete vinto per tutti.

Il M5S fa approvare la prima legge sui reati ambientali in Italia.

M5s Parlamento - Senato Cinque Stellewww.parlamentari5stelle.it4 www.gravina5stelle.it Gravina 5 stelleGravina a 5 stelle

Niente cartelle di Equitalia per chi ha crediti con lo Stato.

Il PD schiavo delle lobby d’oro.A chi obbediscono i partiti? Ai loro elettori o ai lobbisti? La legge di Stabilità non è fatta per i cittadini ma per tutelare interessi e affari, caste e cordate. Vi sembra eccessivo? Sentite questa: il Pd, prima firma il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, presenta un emendamento alla stabilità per salvaguardare le casse dell’Inps. Viene previsto un tetto massimo di 150mila euro fra pensione e altri incarichi, pubblici e privati. Bene. Parte la discussione in commissione che si protrae per la notte. Le trattative fervono nei corridoi. Ma dopo una lunga gestazione, il Pd partorisce una riformulazione che azzera il contenuto della norma: il tetto sale fino a 294mila euro ed è applicabile solo a chi cumula pensione e incarico nella pubblica amministrazione salvando tutti i contratti in vigore. Come dire: “abbiamo scherzato, ci siamo sbagliati”. Cos’è accaduto nel mentre, fra il prima e il dopo? Quale manina è intervenuta? Per capirlo bisogna uscire dalla commissione, farsi un giro, entrare nella saletta fumatori nel cuore di Montecitorio e immergersi nella folla

dei lobbisti che assedia il Parlamento. E ascoltare: “Tu non avresti potuto fare niente al di sopra dei 150 mila euro compresa la pensione - si sente dire a una persona che parla al telefono - ho dovuto scatenare mari e monti. È stata una battaglia durissima - spiega compiaciuto mentre tesse le sue stesse lodi - …ehhh, è questo il Parlamento oggi. Io lo potrei portare… scrivere in un manuale come caso di eccellenza di azione di lobby… ho dovuto smuovere tutto”. È tutto vero! Ma chi è che parla al telefono? La voce è quella di un vecchio “lupo” di Palazzo, consigliere parlamentare in pensione con un incarico alla Camera dei Deputati. A nome di chi parla lo rivela lui stesso: “Io sono stato questa settimana in full immersion, giorno e notte perché la commissione ha lavorato giorno e notte per fare cazzate dietro... dietro a queste faccende qua, perché avevo una marea di gente che mi chiamava in questa condizione, chi per il lavoro autonomo, chi perché c'hanno privilegi che fanno i Consiglieri di Stato, i professori universitari, ste cose qua, e quindi si sono salvati pure quelli”.Il "misterioso" lobbista ha fatto calare la testa al Pd per conto dei detentori di pensioni d’oro, accumulatori seriali di incarichi, professoroni in quiescenza mai andati (veramente) in pensione. Gente come Giuliano Amato e Lamberto Dini. Ecco a chi obbedito il Pd di Renzi. Mentre le vittime sono i soliti noti. Noi. Abbiamo denunciato in aula il suo nome e la Camera dei Deputati gli ha subito dato il benservito. Fuori uno!

Oggetto: Richiesta chiarimenti sulla Convenzione Comune/Nuova Energia srl.

Sig. sindaco Alesio Valente, a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti riguardante la convenzione sull’eolico tra il Comune e la società “Nuova Energia Srl” e al successivo incontro, da noi sollecitato e avvenuto in data 10 Dicembre 2013 nei suoi uffici con alcuni nostri attivisti, siamo qui a ricordarle che, in quell’occasione, lei, consegnandoci una copia della convenzione, affermava che entro la fine dell’anno 2013, nelle casse del Comune e quindi “nelle tasche” dei cittadini, sarebbe stata versata, dalla succitata società, una somma di € 160.000,00 circa. In verità, come potrà evincere dall’allegato screenshot, lo affermava anche in un suo commento di risposta ad uno dei nostri il giorno prima. A questo punto, trascorse ormai alcune settimane dall’inizio del nuovo anno, la cittadinanza le chiede: che fine hanno fatto questi soldi? Li avete effettivamente ricevuti? Non pensa che la comunità, citata tra l’altro spesso nei suoi innumerevoli post notturni, meriti più rispetto e informazione? Le facciamo queste domande, perché dalla lettura della convenzione che avete sottoscritto, non c’è traccia di questa somma che lei ci ha imprudentemente propinato dandoci dei poco informati e chiacchieroni. Oltre a non trovare nessuna evidenza dei 160 mila euro, dalla convenzione si evince chiaramente che il comune di Gravina in Puglia, incasserà dai signori del vento i primi soldi, da quantificare alla fine di quest’anno, solo a marzo del 2015, e non come diceva lei nel 2014. Non le sembra sia arrivato il momento di parlare chiaramente, senza mezze verità e senza mistificare la realtà?

Approfittiamo dell’occasione per chiederle se avete già deciso quale sarà l’opera che la Nuova Energia srl dovrà sponsorizzare (250 mila euro) e soprattutto ci piacerebbe sapere quando questa sponsorizzazione si materializzerà. Sig. sindaco, attendiamo fiduciosi una sua risposta, per poter informare la cittadinanza. Gli attivisti di Gravina 5 stelle

Sindaco, che fine hanno fatto i 160 mila euro?