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Disturbi di personalità

Questioni storiche Psichiatria Tedesca Kraepelin: morbosità riconoscibile non per il mutamento avvenuto rispetto a precedenti periodi di sviluppo, ma

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  • Questioni storiche Psichiatria Tedesca Kraepelin: morbosit riconoscibile non per il mutamento avvenuto rispetto a precedenti periodi di sviluppo, ma solo per la loro generale deviazione dalla linea normale di sviluppo Schneider: fra le personalit abnormi (deviazioni rispetto alla oscillazione normale della personalit) dieci personalit psicopatiche che soffrono e fanno soffrire la societ. Non malattie, ma varianti abnormi dellessere Kretschmer: Temperamenti anormali, in un continuum dimensionale
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  • Questioni storiche Psichiatria Francese Psichiatria Morale: Pinel: follia senza delirio Georget: monomania senza delirio Esquirol: monomania affettiva ed impulsiva Morel:stato di sofferenza che dura tutta la vitasenza mai superare la linea di demarcazione che separa la ragione dalla follia
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  • Che cos la personalit Si pu definire la personalit come il risultato dellarticolazione reciproca degli aspetti cognitivi, emotivi, volitivi e motivazionali del singolo e della loro interazione con lambiente (Giannelli, 1993) La personalit perci descritta come la caratteristica totalit dei tratti emozionali e comportamentali di una persona che la caratterizzano nella vita quotidiana in condizioni ordinarie; relativamente stabile e prevedibile.
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  • Definizione Una fondamentale distinzione deve essere fatta fra: -tratti di personalit -disturbi di personalit
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  • TRATTI DI PERSONALIT I tratti di personalit sono modi costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dellambiente e di s stessi, che si manifestano in un ampio spettro di contesti sociali e personali. Quando i tratti di personalit sono rigidi e non adattivi e causano una compromissone funzionale significativa o una sofferenza soggettiva essi costituiscono i disturbi di personalit
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  • DISTURBI DI PERSONALIT Un disturbo di personalit rappresenta un modello di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dellindividuo. E pervasivo ed inflessibile, esordisce nelladolescenza o nella prima et adulta, stabile nel tempo, determina disagio o menomazione.
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  • DISTURBI DI PERSONALIT La diagnosi di disturbo di personalit richiede una valutazione del modello di funzionamento a lungo termine dellindividuo, le particolari caratteristiche di personalit devono essere evidenti sin dalla prima et adulta. La valutazione del funzionamento della personalit deve prendere in considerazione lambiente etnico, culturale e sociale dellindividuo.
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  • DISTURBI DI PERSONALIT I disturbi di personalit devono anche essere distinti da caratteristiche disfunzionali che emergono in risposta ad eventi stressanti situazionali o a stati mentali transitori. Un disturbo di personalit pu risultare esacerbato in seguito alla perdita di persone che rappresentano un supporto significativo o di situazioni sociali stabilizzanti precedenti.
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  • Il concetto di disturbo Contesto: Cultura, Et, e Genere Il background sociale, culturale ed etnico della persona deve essere preso in considerazione qualora ci fosse un dubbio sul disturbo di personalit
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  • Definizione I sintomi del disturbo di personalit sono spesso egosintonici (cio la persona li ritiene consoni, accettabili e coerenti con il resto della personalit) e alloplastici (cio tendono ad affliggere maggiormente le persone vicine al paziente che il paziente stesso). In genere queste persone giungono allosservazione medica o perch costrette dai familiari, amici o colleghi o per il comparire di altri sintomi come ansia, depressione, insonnia e abuso di sostanze.
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  • 1. Che cos un Disturbo di personalit? Codificato sullAsse II del DSM-IV Un aspetto caratteristico dellesperienza e del comportamento che si discosta spiccatamente dalle attese della cultura dellindividuo Si manifesta nei pensieri, sentimenti, relazioni interpersonali, e nellabilit a controllare il proprio comportamento Il modello rigido e si presenta in molteplici situazioni
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  • 2. Che cos un Disturbo di personalit? Conduce ad un disagio o ad unalterazione del funzionamento Il comportamento ha una lunga storia nella vita della persona Questo modello non deve essere il risultato di abuso di sostanze, della terapia o di una condizione medica
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  • 3. Che cos un disturbo di personalit? Aspetti chiave per la diagnosi: I tratti devono essere maladattativi. Causare al soggetto distress o danno funzionale Necessit di valutare la persona in diverse situazioni per averne un immagine globale
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  • Prevalenza PREVALENZA: 4%-10% della popolazione (Torgersen, Kringlen & Cramer, 2001) Al 30% dei pazienti che si presentano per il trattamento viene diagnosticato un disturbo di personalit (Kessler et al., 1998; Lenzenweger & Clarkin, 1996)
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  • Psychiatry 2005
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  • CLASSIFICAZIONI ICD-10 DISTURBI DI PERSONALITA (F60) Disturbo di personalit paranoide Disturbo di personalit schizoide Disturbo di personalit antisociale Disturbo di personalit emotivamente instabile: -tipo impulsivo -tipo borderline Disturbo di personalit istrionico Disturbo di personalit anancastico Disturbo di personalit ansioso (di evitamento) Disturbo di personalit dipendente DSM-IV DISTURBI DI PERSONALITA Gruppo A: Disturbo paranoide di personalit Disturbo schizoide di personalit Disturbo schizotipico di personalit GruppoB: Disturbo antisociale di personalit Disturbo borderline di personalit Disturbo istrionico di personalit Disturbo narcisistico di personalit Gruppo c: Disturbo di personalit evitante Disturbo di personalit indipendente Disturbo di personalit ossessivo compulsivo
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  • DIFFERENZE TRA DSM-IV E ICD-10 I criteri diagnostici per la ricerca ICD-10 e i criteri del DSM-IV sono differenti ma definiscono sostanzialmente le stessa condizioni. Nell ICD-10 il d. borderline di personalit viene definito come Disturbo di personalit emotivamente instabile, tipo borderline.
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  • CARATTERISTICHE: Instabilit emotiva Immagine di s, preferenze soggettive non chiare o disturbate Sentimenti di vuoto interiore Relazioni intense ed instabili (crisi emotive, sforzi di evitare labbandono, tentativi di suicidio, autolesionismo) CARATTERISTICHE: Instabilit (relazioni interpersonali, autostima e umore) Impulsivit Timore di abbandono (eccessiva dipendenza) Rabbia Percezione di s instabile Tentativi si suicidio DSM-IV DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA ICD-10 (F60.31) DISTURBO DI PERSONALITA EMOTIVAMENTE INSTABILE, TIPO BORDERLINE.
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  • Disturbi di CLUSTER A
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  • Disturbo di Personalit Schizotipico Prevalenza: 3% della popolazione Pi comune negli uomini Comorbidit con altri DP Eziologia: legame genetico con schizofrenia e depressione
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  • Disturbo di Personalit Schizotipico Ansioso in situazioni sociali Appare diverso, non conforme Sospettoso verso gli altri Credenze strane o eccentriche: ESP, magia Pensiero e discorso a volte disorganizzati Idee di riferimento, ideazione paranoide
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  • Disturbo schizotipico Sospettosit e ideazione paranoide, ad esempio credere che gli altri complottino contro la propria persona; idee di riferimento, cio interpretare come collegati tra loro eventi che non lo sono; credenze bizzarre e pensiero magico, ad esempio sentire di avere poteri speciali come prevedere gli eventi o leggere i pensieri degli altri; esperienze percettive insolite, ad esempio sentire la presenza di unaltra persona. Agli occhi degli altri appaiono spesso strani, eccentrici e stravaganti nel linguaggio, nel modo di interagire, inappropriato e rigido, e nellabbigliamento, particolare o trasandato.
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  • Disturbo schizotipico Lisolamento sociale, che spesso ritroviamo in questo disturbo, sicuramente dovuto al comportamento che gli schizotipici hanno, che inadeguato relazionalmente e che non tiene conto delle convenzioni sociali, ma anche alle sensazioni che essi provano e che li spingono a limitare le interazioni. Le persone che soffrono di questo disturbo provano un senso di disagio nelle relazioni interpersonali strette e presentano una ridotta capacit sociale
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  • Disturbo schizotipico Utilizzano un linguaggio poco comprensibile agli altri, che risulta oscuro, vago, con molte metafore, troppo elaborato o stereotipato; laspetto bizzarro e si comportano in modo strano, eccentrico. Lassenza di amici stretti o confidenti all'infuori di parenti di primo grado sembra anche dovuta alla forte ansia sociale, spesso associata a paure paranoiche, che provano in qualsiasi circostanza a prescindere dal grado di familiarit che hanno con la persone
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  • Disturbo schizotipico Conseguenze Sicuramente le conseguenze pi evidenti si hanno sul piano sociale e lavorativo: questi soggetti infatti tendono a non avere relazioni sociali ed interpersonali significative e difficilmente riescono a trovare lavoro o comunque a mantenerlo nel tempo. Possono inoltre andare incontro ad episodi psicotici ed una certa percentuale di questi pazienti (intorno al 12%) sviluppano la schizofrenia
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  • Prevalenza: 2.5% della popolazione Pi comune negli uomini maggiore incidenza tra le minoranze etniche e gli immigrati Eziologia: alto tasso di schizofrenia e disturbo delirante nella famiglia Disturbo di Personalit Paranoide
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  • Disturbo Paranoide di Personalit Caratteristiche: Diffidente o sospettoso verso gli altri Spesso misinterpreta gli eventi sociali come minacce Risentimento verso gli altri, colpevolizzazione degli altri Gelosia patologica e accuse di slealt Natura litigiosa ed ostile
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  • Disturbo Paranoide di Personalit Il disturbo paranoide di personalit caratterizzato dalla tendenza, persistente ed ingiustificata, a percepire e interpretare le intenzioni, le parole e le azioni degli altri come malevole, umilianti o minacciose. Il mondo vissuto come ostile e guardato sempre, nei contesti pi vari, con diffidenza e sospettosit
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  • Disturbo Paranoide di Personalit La sensazione prevalente, praticamente costante, nelle persone che presentano il disturbo paranoide, quella di minaccia, pericolo, aggressione. Ne conseguono uno stato di allerta e di tensione fisica insopportabili. Tipicamente le persone con disturbo paranoie di personalit, infatti, presentano pensieri del tipo:Non si pu mai abbassare la guardia!, Appena ti rilassi sono pronti a fregarti!.
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  • Disturbo Paranoide di Personalit Questi soggetti presentano, inoltre, due importanti difficolt che si rinforzano reciprocamente. 1. La prima rappresentata dallincapacit di porsi nella prospettiva dellaltro, di distinguere il proprio punto di vista da quello altrui; 2. laltra la difficolt a distinguere tra mondo esterno (realt obiettiva) e mondo interiore (proprie sensazioni e idee).
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  • Disturbo Paranoide di Personalit Chi soffre di questo disturbo , o spesso gli dicono di essere, eccessivamente permaloso o geloso e soprattutto sempre sospettoso, sul chi va l. Gli altri non ispirano quasi mai fiducia. La persona con disturbo paranoide, infatti, pensa che c sempre sotto c una fregatura e si aspetta di essere in qualche modo danneggiato, sfruttato o umiliato. In genere preferisce limitare i contatti con gli altri e tende ad isolarsi e a condurre, anche se con sofferenza, uno stile di vita solitario.
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  • Disturbo Paranoide di Personalit Pu alternare dei periodi in cui prevale lansia e la tensione, a periodi pi rabbiosi e rancorosi o anche stati di depressione e abbattimento; quello che certo che non conduce una vita serena, ma prevale comunque uno stato di sofferenza ed una difficolt a vivere bene nel mondo, con gli altri.
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  • D. Schizoide di personalit Il disturbo schizoide di personalit caratterizzato dalla difficolt nello stabilire relazioni sociali e, soprattutto, dallassenza del desiderio di stabilirle. La vita delle persone che soffrono di questo disturbo strutturata in modo da limitare le interazioni con gli altri: hanno pochi amici stretti o confidenti, scelgono lavori che richiedono un contatto sociale minimo o nullo, non sono coinvolti in relazioni intime e in genere non si costruiscono una propria famiglia
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  • D. Schizoide di personalit Appaiono distaccati e freddi, estremamente riservati e indifferenti allapprovazione o alle critiche degli altri e ai loro sentimenti. Hanno scarsa capacit ad esprimere sentimenti sia positivi che negativi verso gli altri e a provare piacere nello svolgere qualsiasi attivit.sentimentipiacere Lincapacit, o grande difficolt, di partecipare alla vita, che sembra caratterizzare i soggetti affetti da disturbo schizoide, si manifesta principalmente nella vita emotiva e di relazione
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  • D. Schizoide di personalit Le persone che presentano questo tipo di disturbo provano : un senso di lontananza, di distacco e freddezza nei confronti degli altri una mancanza di interesse verso un legame profondo con persone reali. Non mostrano e non provano forti emozioni n positive n negative, spesso appaionoemozioni si sentono indifferenti e privi di desideri (anaffettivi)anaffettivi
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  • D. Schizoide di personalit Nelle persone che presentano un disturbo evitante di personalit lisolamento sociale si ugualmente presente, ma vissuto con profonda sofferenza e domina il desiderio di avere relazioni interpersonalidisturbo evitante di personalit
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  • D. Schizoide di personalit Conseguenze un eccessivo isolamento sociale, che pu causare, oltre ad una totale assenza di amicizie, problemi e difficolt sul luogo di lavoro; possibilit di funzionare solo in spazi sociali molto ristretti e stabili; difficolt a rispondere appropriatamente ad eventi importanti della vita, reazione passiva alle circostanze avverse che porta quindi a subire anche situazioni indesiderate; assenza di piacere e unesistenza priva di significato.
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  • Cluster C: Ansioso/Pauroso Modo di essere Nervoso, Pauroso, o Angosciato personalit Evitante personalit Dipendente personalit Ossessiva-Compulsiva
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  • Disturbo di Personalit Evitante Prevalenza: 1% della popolazione Pi comune negli uomini Criteri molto simili alla fobia sociale
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  • Disturbo di Personalit Evitante Caratteristiche: Bassa stima di s Sensibile alle critiche, al rifiuto, alla disapprovazione Riducono le loro attivit per evitare limbarazzo Si ritengono incompetenti o inadeguati
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  • Disturbo di Personalit Evitante E caratterizzato dalla convinzione radicata del soggetto di valere poco; ci porta la persona a sentire un profondo senso di inadeguatezza nella vita di relazione, con un enorme timore delle critiche, della disapprovazione altrui e di esclusione. Per evitare queste esperienze dolorose e la sensazione di sentirsi escluso dagli altri, la persona con disturbo evitante di personalit tende ad avere una vita ritirata
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  • Disturbo di Personalit Evitante Questi soggetti, non hanno un gruppo di amici con i quali uscire la sera sul lavoro si mantengono ai margini rinunciando alla carriera per non essere sottoposti al giudizio altrui; tuttavia desiderano fortemente istaurare delle relazioni, poter avere un partner, condividere esperienze ed interessi con i gli altri. Ma la difficolt a vivere limbarazzo o lumiliazione li induce ad evitare il confronto.
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  • Disturbo di Personalit Evitante Quando si trovano a confrontarsi con le altre persone vivono il disagio della sensazione di non essere visti, di non essere considerati, alla stregua di persone di poco valore; questa esperienza favorisce il mantenimento della convinzione di valere poco e di non avere abilit sufficienti a stabilire e mantenere una pur minima relazione. Si sentono, infatti, incapaci nellapproccio e nel mantenere un discorso, hanno lidea di non avere nulla di interessante da proporre agli altri e di non essere attraenti.
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  • Disturbo di Personalit Evitante Quando riescono a stabilire una relazione, in genere, le persone con DEP tendono ad assumere un atteggiamento sottomesso per il timore di perderla e di ritornare ad essere soli; si attaccano, quindi, con tenacia allaltra persona assecondandola per evitare il rifiuto temuto. Con il passare del tempo, tuttavia, tale situazione di costrizione pu indurre a reazioni di rabbia non sempre controllate
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  • DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA Gli individui con APD spesso valutano attentamente i movimenti e le espressioni di coloro con cui entrano in contatto. Il loro contegno timoroso e teso pu suscitare scherno e derisione da parte degli altri, che a loro volta confermano i loro dubbi. Sono molto ansiosi per la possibilit di reagire alle critiche arrossendo o piangendo. Vengono descritti dagli altri come "riservati", "timidi", "solitari" e "isolati".
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  • DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA I comportamenti evitanti possono anche influenzare negativamente il funzionamento lavorativo, poich questi individui tentano di evitare quei tipi di situazioni sociali che possono essere importanti per soddisfare le esigenze basilari del lavoro o per una promozione. Gli altri disturbi che vengono comunemente diagnosticati insieme con il Disturbo Evitante di Personalit includono i Disturbi dell'Umore e d'Ansia (specialmente la Fobia Sociale di Tipo Generalizzato).
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  • DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA Decorso Il comportamento evitante spesso inizia nell'infanzia o nella fanciullezza con timidezza, isolamento, e timore degli estranei e delle situazioni nuove. Sebbene la timidezza nella fanciullezza sia un comune precursore del Disturbo Evitante di Personalit, nella maggior parte degli individui tende a svanire gradualmente con la crescita.
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  • DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA Al contrario, gli individui che sviluppano il Disturbo Evitante di Personalit possono diventare progressivamente pi timidi ed evitanti durante l'adolescenza e la prima et adulta, quando le relazioni sociali con persone nuove diventano particolarmente importanti.
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  • DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA Diagnosi differenziale Sembra esservi una notevole sovrapposizione tra il APD e la Fobia Sociale, Tipo Generalizzato, tanto che possono essere concettualizzazioni alternative di condizioni uguali o simili. L'evitamento caratterizza anche sia il Disturbo Evitante di Personalit che il Disturbo da Attacchi di Panico con Agorafobia, e possono anche coesistere. L'evitamento nel Disturbo da Attacchi di Panico con Agorafobia inizia tipicamente dopo l'esordio degli Attacchi di Panico, e pu variare in base alla loro frequenza ed intensit. Al contrario, l'evitamento nel Disturbo Evitante di Personalit tende ad avere un esordio precoce, in assenza di chiari fattori precipitanti, e un decorso stabile.
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  • DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA Rispetto al d.p. schizoide, gli individui con Disturbo Evitante di Personalit desiderano avere relazioni con altri, e sentono profondamente la propria solitudine, mentre quelli con Disturbo Schizoide o Schizotipico di Personalit possono accontentarsi e anche preferire il proprio isolamento sociale.
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  • Disturbo di Personalit Dipendente Prevalenza: 1.5 % della popolazione Pi comune nelle donne Eziologia: pu essere correlato ad alterate relazioni dattaccamento
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  • Disturbo di Personalit Dipendente Caratteristiche: Eccessivo bisogno di essere aiutati Sottomissione, attaccamento Ricerca di rassicurazione dagli altri Non esprime disaccordo: timore di disapprovazione o rifiuto Paura di essere messo da parte
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA Caratteristiche diagnostiche La caratteristica essenziale del Disturbo Dipendente di Personalit una necessit pervasiva ed eccessiva di essere accuditi, che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione. Questa modalit compare entro la prima et adulta ed presente in una variet di contesti. Il comportamento dipendente e sottomesso finalizzato a suscitare protezione, e nasce da una percezione di s come incapace di funzionare adeguatamente senza l'aiuto di altri.
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA 1)ha difficolt a prendere le decisioni quotidiane senza richiedere una eccessiva quantit di consigli e rassicurazioni 2)ha bisogno che altri si assumano le responsabilit per la maggior parte dei settori della sua vita 3)ha difficolt ad esprimere disaccordo verso gli altri per il timore di perdere supporto o approvazione. 4)ha difficolt ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente (per una mancanza di fiducia nel proprio giudizio o nelle proprie capacit piuttosto che per mancanza di motivazione o di energia)
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA 5)pu giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e supporto da altri, fino al punto di offrirsi per compiti spiacevoli 6)si sente a disagio o indifeso quando solo per timori esagerati di essere incapace di provvedere a se stesso 7)quando termina una relazione stretta, ricerca urgentemente un'altra relazione come fonte di accudimento e di supporto 8) si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato a provvedere a se stesso
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA Manifestazioni e disturbi associati Gli individui con DDP sono spesso caratterizzati da pessimismo e dubbi, tendono a sminuire le proprie capacit e qualit, e possono riferirsi costantemente a se stessi come "stupidi". Ritengono la critica e la disapprovazione come prova della propria mancanza di valore, e perdono fiducia in s stessi. Possono evitare posizioni di responsabilit e diventare ansiosi quando sono posti di fronte a decisioni.
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA Il funzionamento lavorativo pu risultare compromesso se viene richiesta iniziativa indipendente. Le relazioni sociali tendono ad essere limitate a quelle poche persone da cui l'individuo dipendente. Possono presentare un rischio aumentato per i Disturbi dell'Umore, Disturbi d'Ansia e Disturbi dell'Adattamento.
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA Caratteristiche collegate a cultura, et e genere Il comportamento dipendente deve essere considerato caratteristico del disturbo solo quando chiaramente in eccesso rispetto alle norme culturali dell'individuo o riflette preoccupazioni non realistiche. caratteristica di certe societ un'enfasi su passivit, gentilezza e deferenza, e possono essere malinterpretate come tratti del Disturbo Dipendente di Personalit. Analogamente, alcune societ possono incoraggiare in modo differenziato il comportamento dipendente nei maschi e nelle femmine. Questa diagnosi dovrebbe essere utilizzata con grande cautela, o non affatto, nei bambini e adolescenti, nei quali il comportamento dipendente pu essere adeguato allo stadio dello sviluppo.
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA. Il Disturbo Dipendente e il Disturbo Borderline sono caratterizzati dal timore di abbandono; ma l'individuo con Disturbo Borderline reagisce all'abbandono con sentimenti di vuoto emotivo, rabbia, e pretese, mentre l'individuo con DDP reagisce aumentando le concessioni e la sottomissione, e ricerca con urgenza una relazione sostitutiva che fornisca accudimento e supporto.
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA Gli individui con Disturbo Istrionico, come quelli con Disturbo Dipendente, hanno un forte bisogno di rassicurazione e approvazione, e possono apparire infantili e dipendenti. Comunque, diversamente dal DDP, che caratterizzato da un comportamento modesto e docile, il Disturbo Istrionico di Personalit caratterizzato da una sgargiante socievolezza, con richieste attive di attenzione.
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  • DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA Sia il Disturbo Dipendente che il Disturbo Evitante sono caratterizzati da sentimenti di inadeguatezza, ipersensibilit alla critica, e necessit di rassicurazione; comunque, gli individui con ADP hanno un timore talmente intenso di essere umiliati e rifiutati, che si ritirano a meno che non siano certi di essere accettati. Al contrario, gli individui con Disturbo Dipendente hanno un comportamento di ricerca e di mantenimento dei legami con le persone importanti, piuttosto che evitare e ritirarsi dalle relazioni.
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  • Disturbo di Personalit Ossessivo-Compulsivo Caratteristiche: Perfezionismo Preoccupazione per lordine, le regole, i dettagli Necessit di controllare Devoto al lavoro, ricerca poco tempo libero o amicizie Spesso avaro Rigido, inflessibile, ostinato Non lavora bene con gli altri
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  • Disturbo di Personalit Ossessivo-Compulsivo Diverso dal DOC in quanto non ci sono ossessioni o compulsioni Prevalenza: 1% della popolazione Pi comune negli uomini
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA Caratteristiche diagnostiche Le caratteristiche essenziali sono la preoccupazione per l'ordine, il perfezionismo e il controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilit, apertura ed efficienza. Questo quadro compare entro la prima et adulta ed presente in una variet di contesti.
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA 1) attenzione per i dettagli, le regole, le liste, l'ordine, l'organizzazione o gli schemi, al punto che va perduto lo scopo principale dell'attivit 2) mostra un perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti (per es., incapace di completare un progetto perch non risultano soddisfatti i suoi standard oltremodo rigidi)
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA 3) eccessiva dedizione al lavoro e alla produttivit, fino all'esclusione delle attivit di svago e delle amicizie 4)esageratamente coscienzioso, scrupoloso, inflessibile in tema di moralit, etica o valori (non giustificato dall'appartenenza culturale o religiosa)
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA 5 ) incapace di gettare via oggetti consumati o di nessun valore, anche quando non hanno alcun significato affettivo 6) riluttante a delegare compiti o a lavorare con altri, a meno che non si sottomettano esattamente al suo modo di fare le cose 7) adotta una modalit di spesa improntata all'avarizia, sia per s che per gli altri; il denaro visto come qualcosa da accumulare in vista di catastrofi future 8) manifesta rigidit e testardaggine.
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA Quando le regole e i programmi non forniscono una risposta corretta, il prendere decisioni pu diventare un processo dispendioso in termini di tempo, spesso doloroso. Gli individui con OCPD possono difficolt a decidere quali compiti hanno la priorit, o qual il modo migliore per svolgerli e possono non riuscire mai ad iniziarli.
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA Tendono a diventare turbati e arrabbiati nelle situazioni in cui non sono in grado di mantenere il controllo del proprio ambiente fisico e interpersonale. Le persone con questo disturbo di solito esprimono l'affettivit in modo molto controllato o ampolloso, e possono essere molto a disagio in presenza di altri emotivamente espressivi.
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA Le loro relazioni quotidiane hanno una qualit formale e seria, e possono essere rigidi in situazioni in cui gli altri sorriderebbero Si trattengono accuratamente finch non sono sicuri che, qualunque cosa dicano, sar perfetta. Sono assorbiti dalla logica e dall'intelletto, e sono intolleranti nei confronti del comportamento affettivo degli altri.
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA Spesso hanno difficolt ad esprimere sentimenti teneri, raramente fanno dei complimenti. Gli individui con OCPD possono avere difficolt lavorative, quando vengono confrontati con situazioni nuove che richiedono flessibilit e compromesso.
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA Caratteristiche collegate a cultura e genere Certe culture pongono un'enfasi particolare sul lavoro e la produttivit; i comportamenti che ne derivano nei membri di tali societ non necessitano di essere considerati sintomi OCPD.
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  • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITA Diagnosi differenziale OCD si distingue dal OCPD per la presenza di reali ossessioni e compulsioni. Una diagnosi di OCD dovrebbe essere presa in considerazione particolarmente quando la tendenza ad accumulare estrema
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  • ClusterB: Drammatico/Incostante/Emotivo
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  • ClusterB: Drammatico/Incostante/Emotivo Modo di essere imprevedibile, violento, o emotivo Personalit Antisociale Personalit Borderline Personalit Istrionica Personalit Narcisistica
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  • Disturbo di Personalit Antisociale Caratteristiche: Mostra una generale non curanza per gli altri; mancanza di rimorsi per le proprie azioni Frequenti problemi giudiziari Ingannevole Impulsivo Irritabile ed aggressivo Irresponsabile (lavoro, aspetti economici) I sintomi sono pi frequentemente comportamentali, non psicologici
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA Prevalenza Per definizione, il Disturbo Antisociale di Personalit non pu essere diagnosticato prima dei 18 anni di et. LASPD molto pi comune nei maschi che nelle femmine. La prevalenza complessiva di questo Disturbo nei campioni comunitari circa il 3% nei maschi e circa l'1% nelle femmine. Percentuali di prevalenza anche superiori sono associate con gli ambienti di trattamento per l'abuso di sostanze e in ambito carcerario o forense.
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA La caratteristica essenziale del Disturbo Antisociale di Personalit un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifesta nella fanciullezza o nella prima adolescenza, e continua nell'et adulta. Questa modalit stata anche denominata psicopatia, sociopatia o disturbo "dissociale" di personalit.
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA Criteri diagnostici A. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifesta fin dall'et di 15 anni, come indicato da tre (o pi) dei seguenti elementi:
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA 1) incapacit di conformarsi alle norme sociali per ci che concerne il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto 2) disonest, come indicato dal mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri ripetutamente, per profitto o per piacere personale 3) impulsivit o incapacit di pianificare 4)irritabilit e aggressivit, come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA 5) inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri 6)irresponsabilit abituale, come indicato dalla ripetuta incapacit di sostenere una attivit lavorativa continuativa, o di far fronte ad obblighi finanziari 7)mancanza di rimorso, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo avere danneggiato, maltrattato o derubato un altro
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA B. L'individuo ha almeno 18 anni. C. Presenza di un Disturbo della Condotta con esordio prima dei 15 anni di et. D. Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso della Schizofrenia o di un Episodio Maniacale.
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA Manifestazioni e disturbi associati Gli individui con questo disturbo possono presentare disforia, lamentele di tensione, incapacit di tollerare la noia. Possono avere Disturbi Correlati a Sostanze, Gioco d'Azzardo Patologico e altri disturbi del controllo degli impulsi.
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA Caratteritiche collegate alla cultura Il Disturbo Antisociale di Personalit sembra essere associato con uno stato socioeconomico basso e con gli ambienti urbani. Sono state sollevate preoccupazioni per il fatto che la diagnosi possa talvolta essere male applicata ad individui in ambienti in cui verosimilmente il comportamento antisociale pu essere parte di una strategia protettiva di sopravvivenza. Nel valutare i tratti antisociali, utile per il clinico considerare il contesto sociale ed economico in cui si manifesta il comportamento.
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA Familiarit Il Disturbo Antisociale di Personalit pi comune tra i consanguinei di primo grado di individui con il disturbo, che nella popolazione generale. Nell'ambito di una famiglia con un membro affetto da ASPD, i maschi hanno pi spesso il Disturbo Antisociale di Personalit e Disturbi Correlati a Sostanze, mentre le femmine hanno pi spesso il Disturbo di Somatizzazione. Comunque, in tali famiglie, vi un aumento nella prevalenza di tutti questi disturbi, sia nei maschi che nelle femmine, in confronto alla popolazione generale.
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  • DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA Il Disturbo Antisociale di Personalit deve essere distinto dal comportamento criminale intrapreso per guadagno non accompagnato dalle caratteristiche personologiche tipiche di questo disturbo.
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  • Disturbo di Personalit Istrionico Eccessiva ricerca di attenzione Eccessivamente drammatico Opinioni, emozioni sono superficiali e facilmente mutevoli Egocentrismo Eccessivamente focalizzati sullapparenza fisica Sessualmente provocanti
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  • Disturbo di Personalit Istrionico Prevalenza: 2-3% della popolazione Pi comune nelle donne;
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  • DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA Criteri diagnostici A) Un quadro pervasivo di emotivit eccessiva e di ricerca di attenzione, che compare entro la prima et adulta ed presente in una variet di contesti, come indicato da 5(o pi) dei seguenti elementi:
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  • DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA 1) a disagio in situazioni nelle quali non al centro dell'attenzione 2) l'interazione con gli altri spesso caratterizzata da comportamento sessualmente seducente o provocante 3)manifesta un'espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale 4)costantemente utilizza l'aspetto fisico per attirare l'attenzione su di s
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  • DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA 5)lo stile dell'eloquio eccessivamente impressionistico e privo di dettagli 6)Mostra autodrammatizzazione, teatralit, ed espressione esagerata delle emozioni 7) suggestionabile, cio, facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze 8) considera le relazioni pi intime di quanto non siano realmente
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  • DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA Manifestazioni e disturbi associati Gli individui con Disturbo Istrionico di Personalit possono avere difficolt a raggiungere l'intimit emotiva in relazioni sentimentali o sessuali. Senza rendersene conto, spesso recitano una parte (per es., la "vittima" o la "principessa") nelle loro relazioni con gli altri. Possono cercare di controllare il partner attraverso la manipolazione emotiva o la seduttivit da una parte, mentre manifestano una marcata dipendenza dall'altra.
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  • DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA Spesso compromettono le relazioni con gli amici dello stesso sesso perch il loro stile interpersonale sessualmente provocante pu apparire come una minaccia alle relazioni dei loro amici. Questi individui possono anche allontanare gli amici con richieste di attenzione costante. Essi si fanno depressi e sconvolti quando non sono al centro dell'attenzione.
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  • DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA Questi individui sono spesso intolleranti o frustrati dalle situazioni che prevedono una gratificazione posticipata, e le loro azioni sono spesso dirette ad ottenere soddisfazione immediata. Sebbene inizino un lavoro o un progetto con grande entusiasmo, il loro entusiasmo pu rapidamente venir meno. Le relazioni a pi lungo termine possono essere trascurate per far posto all'eccitazione di nuove relazioni.
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  • DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA Il rischio reale di suicidio non conosciuto, ma l'esperienza clinica suggerisce che gli individui con questo disturbo siano a rischio maggiore per minacce e gesti suicidari finalizzati ad attrarre l'attenzione e a costringere gli altri ad occuparsi maggiormente di loro. Il Disturbo Istrionico di Personalit risultato associato con percentuali pi elevate di Disturbo di Somatizzazione, Disturbo di Conversione
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  • DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA Diagnosi differenziale Altri Disturbi di Personalit possono essere confusi con il Disturbo Istrionico di Personalit poich hanno certe caratteristiche in comune. , quindi, importante distinguere tra questi disturbi in base alle differenze nelle loro caratteristiche specifiche Nel Disturbo Dipendente la persona eccessivamente dipendente dagli altri per quanto riguarda lodi e guida, ma senza le caratteristiche emotive appariscenti ed esagerate del HPD.
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  • Disturbo di Personalit Narcisistico Estremamente grandiosi, con forte bisogno di ammirazione Mancanza di empatia Sentimenti di superiorit Sfruttamento delle persone Pu essere molto ambizioso
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  • Disturbo di Personalit Narcisistico prevalenza: meno del 1% della popolazione Le stime della prevalenza di tale disturbo variano dal 2% al 16% nella popolazione clinica Circa il 50-75% degli individui a cui stato diagnosticato un disturbo narcisistico di personalit di sesso maschile. Eziologia: Alterato rapporto genitori-bambino
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA Molti individui di grande successo manifestano tratti di personalit che potrebbero essere considerati narcisistici. Soltanto quando questi tratti sono inflessibili, maladattivi e persistenti, e causano compromissione funzionale significativa o sofferenza soggettiva, configurano il Disturbo Narcisistico di Personalit
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA Gli individui che presentano tale disturbo ritengono di essere persone speciali ed uniche. Si aspettano di ricevere approvazioni e lodi per le proprie qualit superiori, rimanendo sconcertati quando non ottengono i riconoscimenti presumono di dover frequentare e di poter essere capiti soltanto da persone speciali, prestigiose o di elevata condizione sociale o intellettuale,
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA Richiedono uneccessiva ammirazione da parte dellambiente. Presentano laspettativa che tutto sia loro dovuto e che, per effetto del loro essere persone speciali e superiori, e che debbano ottenere trattamenti di favore Marcata tendenza allo sfruttamento ed alla manipolazione interpersonale
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA mancano di empatia, dimostrandosi incapaci di riconoscere i sentimenti ed i bisogni degli altri. Nelle relazioni tendono a mostrarsi emotivamente freddi e distaccati, nonch incuranti del dolore che generano nellaltro sono spesso assorti in fantasie di illimitato successo, potere, fascino, bellezza o amore ideale, invidiosi degli altri o convinti che gli altri siano invidiosi di loro
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA Cause Numerosi studi suggeriscono limportanza dellinfluenza genetica sullo sviluppo del disturbo narcisistico di personalit. Nello specifico, essi evidenziano lesistenza di una trasmissione ereditaria del 45% relativamente agli aspetti tipicamente narcisistici della ricerca di attenzioni, del bisogno di essere adulati e della grandiosit. Altri studi suggeriscono che, nello sviluppo del disturbo narcisistico di personalit, occupa un posto di primaria importanza linterazione che si sviluppa tra il genitore ed il bambino;
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA Le osservazioni sulle precoci interazioni bambino- genitore suggeriscono, inoltre, la presenza di uno stile di accudimento in cui il bambino viene considerato dal genitore come un mezzo attraverso il quale sviluppare e potenziare la stima di s, senza mai essere apprezzato per le proprie capacit e per i propri meriti. Sebbene lambiente familiare del soggetto con disturbo narcisistico di personalit possa apparire accogliente nei confronti di questultimo, di fatto le figure genitoriali risultano generalmente prive di empatia, emotivamente fredde e distaccate, profondamente incapaci di soddisfare i bisogni del figlio
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA I soggetti che presentano questo disturbo sembrano aver sviluppato, a partire dal rapporto con i propri genitori, delle relazioni caratterizzate principalmente da una rappresentazione di s come bisognoso di cure e da una rappresentazione delle altre persone come non disponibili a fornirle, dunque dallaspettativa di essere rifiutati. Tale condizione genera nel soggetto la tendenza ad organizzare la propria esistenza facendo a meno dellamore degli altri, contando solo su se stesso e mirando allautosufficienza assoluta. A partire da tali premesse, lintimit viene a costituire un territorio minaccioso in termini di rifiuto, per cui lindividuo ben presto impara a rinunciare ad essa svalorizzandola.
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA Unitamente a questo, il soggetto sviluppa da una parte la tendenza a dissociare aspetti di s percepiti come negativi (desideri e fragilit) in quanto lo espongono allulteriore rischio di essere rifiutato,
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  • DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA Il soggetto elabora la convinzione che la prossimit allaltro deve essere imposta o estorta mediante un controllo serrato, mirando dunque a possedere laltro, pi che a stare con lui, nella certezza che questultimo non lo accetterebbe mai, potendolo scegliere.
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  • DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA
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  • DISTURBO BORDERLINE PREVALENZA: Et desordio: infanzia adolescenza (entro la prima et adulta) Prevalenza: 2% popolazione generale 10% dei pazienti psichiatrici ambulatoriali 20% dei pazienti psichiatrici ricoverati Il 75% dei pazienti diagnosticati con DBP sono donne (DSM-IV).
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  • Disturbo di Personalit Borderline definito dal DSM-IV una modalit pervasiva di instabilit delle relazioni interpersonali, dellimmagine di s e dellaffettivit con impulsivit notevole, comparsa entro la prima et adulta e presente in vari contesti
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  • CRITERI DIAGNOSTICI Vengono forniti nove criteri diagnostici di cui ne occorrono al clinico almeno cinque per poter accertare la presenza di un BPD: 1. Sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono 2. modalit di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dallalternanza di iperidealizzazione e svalutazione 3. disturbo dellidentit: limmagine di s o il senso di s sono disturbati in maniera marcata e persistente, o instabile 4. impulsivit in almeno 2 aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto, quali spendere, sesso, uso di sostanze, guida spericolata, abbuffate
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  • CRITERI DIAGNOSTICI 5.Ricorrenti minacce, gesti o comportamenti suicidari o automutilanti. 6. instabilit affettiva causata da una marcata reattivit dellumore (ad esempio intensa disforia episodica, irritabilit o ansia che dura di solito poche ore e soltanto di rado supera pochi giorni) 7. sentimenti cronici di vuoto 8. rabbia immotivata e intensa o mancanza di controllo della rabbia (per es. frequenti eccessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici) 9. gravi sintomi dissociativi o transitoria ideazione paranoide correlata eventi stressanti
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  • IL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA Il termine inglese borderline significa letteralmente al limite, marginale, e sta ad indicare nosograficamente un disturbo mentale collocabile al confine tra le sindromi nevrotiche e psicotiche. Ci significa che i criteri sintomatologici e strutturali del BPD sono stati sempre definiti in base alle differenze che i pazienti borderline presentavano rispetto ai disturbi nevrotici e psicotici, nosograficamente meglio definiti.
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  • LORIENTAMENTO FENOMENOLOGICO- DESCRITTIVO Spitzer (1979) gett le basi per linserimento di questo disturbo nel DSM- III (1980). Lautore analizz le due condizioni psicopatologiche in cui il termine borderline veniva utilizzato: 1. la schizofrenia borderline, ritenuta una forma attenuata di schizofrenia per la presenza di gravi disturbi del comportamento, dellaffettivit, del pensiero e delle relazioni; 2. e una seconda sindrome che si manifestava con disturbi del carattere, degli impulsi e delle relazioni sociali, cui diede il nome di personalit instabile.
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  • LORIENTAMENTO FENOMENOLOGICO- DESCRITTIVO Questa classificazione stata poi ripresa nel DSM-III (1980), in cui si distingue tra : disturbo schizotipico di personalit, corrispondente alla prima sindrome descritta da Spitzer, disturbo borderline di personalit, che ha origine, invece, dalla personalit instabile studiata dallautore.
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  • IL QUADRO CLINICO Difficolt a stabilire delle relazioni interpersonali stabili: oscillano dalla idealizzazione delle persone del proprio ambiente alla loro pi completa svalutazione; in pratica, non esistono categorie intermedie di valutazione degli altri, i quali appaiono, pertanto, o tutti buoni o tutti cattivi. La stessa alternanza investe anche il piano emotivo, per cui essi possono passare indifferentemente dalla rabbia alle scuse. Questi comportamenti e vissuti fortemente contraddittori vengono sperimentati anche in relazione al S; infatti, possono coesistere indifferentemente rappresentazioni di s del tutto opposte che si alternano di continuo senza che il paziente ne abbia consapevolezza. Disturbi dellidentit: avvertono continuamente un profondo senso di vuoto e necessitano della presenza altrui per sentirsi in qualche modo delle persone vive. La sensazione di non esistere pervade lesistenza di questi pazienti che, pertanto, vanno ad instaurare delle relazioni tese alla totale dipendenza dalle persone del proprio ambiente che diventano per loro assolutamente indispensabili. Infatti, di fronte a qualsiasi tipo di abbandono, reale o immaginario, i borderline avvertono un profondo senso di annientamento che li spinge spesso a trasformare lidealizzazione dellaltro in una totale svalutazione. Esplosioni violente di rabbia, ira ed ostilit, oltre che frequenti insulti ed acting-out: il loro comportamento , in questo senso, particolarmente impulsivo e pu tradursi in una serie di atteggiamenti potenzialmente dannosi, quali labuso di sostanze stupefacenti, i furti, la guida spericolata, frequenti abbuffate e comportamenti sessuali indiscriminati.
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  • IL QUADRO CLINICO (2) Ipersensibilit allabbandono: responsabile delle intense oscillazioni emotive ed affettive che caratterizzano le relazioni di tali soggetti. Questi sono spesso sottoposti a bruschi cambiamenti di umore, che oscillano da stati depressivi a condizioni di intensa irritabilit, associati a volte a sentimenti di profonda ansia. Gesti autolesivi e tentativi suicidari a cui si accompagna una particolare tendenza a godere degli atti di automutilazione: frequentemente possono procurarsi ferite e bruciature, riferendo di non avvertire alcun dolore, ma solo una sensazione di sollievo dall angoscia e dalla rabbia (Bellodi, Battaglia, Magone, 1992). Gravi sintomi dissociativi: sono frequenti rotture dellesame di realt e distorsioni cognitive nel contesto interpersonale, che si manifestano sottoforma di episodi deliranti di abbandono da parte delle figure pi significative. In conclusione, questi pazienti sono persone di cristallo, delicate da toccare, facili a rompersi e pericolose quando sono in frantumi (Bellodi, Battaglia e Migone, 1992).
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  • DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALIT Conseguenze Tra le conseguenze principali di questo disturbo figurano linstabilit nei rapporti interpersonali, lo scarso rendimento lavorativo nonostante le capacit del soggetto, labuso di alcool e di droghe e, in casi estremi, il ricorso ad atti autolesivi e suicidari.
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  • DIAGNOSI DIFFERENZIALE DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALIT: IL BPD E I DISTURBI AFFETTIVI Analogie: senso di vuoto, frequenza dei gesti suicidari, sentimenti di solitudine e di abbandono. Gunderson (1991) Differenze 1) i sentimenti di colpa e vergogna: sono una caratteristica centrale della patologia depressiva e vengono sostituiti, nei soggetti borderline, da forti sentimenti di umiliazione, collegati probabilmente ai momenti in cui gli altri scoprono la loro diversit. 2) andamento fasico: mentre i disturbi dellumore hanno prevalentemente un andamento fasico, laffettivit depressiva del borderline ha carattere diffusivo ed fortemente dipendente dallandamento delle relazioni interpersonali. 3) Nel borderline c unaumentata propensione ad acting out rabbiosi.
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  • DIAGNOSI DIFFERENZIALE DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALIT: IL BPD E LA PSICOSI Un ulteriore problema di confusione diagnostica nasce dalla presenza, nella patologia marginale, di alcuni sintomi psicotici. possibile che questi soggetti presentino, di tanto in tanto, delle reazioni psicotiche brevi e transitorie che, in alcuni casi, lasciano pensare ad una schizofrenia. Tali episodi psicotici sono, comunque, di natura egodistonica e consentono ai pazienti borderline di apparire sicuramente pi adattati di quelli schizofrenici. Solo le difese sono essenzialmente di natura psicotica, mentre lesame di realt viene, di norma, conservato. Esistono, inoltre, nei borderline delle aree dellIO meno regredite, in cui le difese sarebbero di tipo nevrotico, e delle aree pi legate a meccanismi di natura psicotica. Infine, questi soggetti possono dare, in alcuni casi, una buona immagine di s, alternando momenti di presunta normalit ad episodi di grave patologia (Cotugno, Benedetto, 1995).
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  • FATTORI EZIOLOGICI Molti fattori sono stati identificati per leziologia del disturbo bordeline di personalit: FATTORI BIOLOGICI E GENETICI TRAUMI SESSUALI E FISICI DURANTE LINFANZIA RELAZIONI PROBLEMATICHE GENITORI-BAMBINI
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  • FATTORI BIOLOGICI E GENETICI In uno studio riguardante i disturbi di personalit, Torgersen et al. (2000) utilizzando un campione di 221 gemelli norvegesi, hanno trovato che lereditariet dell impulsivit e instabilit emotiva era del 41% nei gemelli monozigoti e del 23% per i gemelli dizigoti. NOTA: sebbene questi studi appaiono supportare lassociazione genetica tra il DBP e specifici comportamenti associati ad esso, molti critici affermano che lereditariet del DBP di per se non stata definitivamente stabilita (Dahl, 1993; White, Gunderson & Zanarini, 2003)
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  • FATTORI BIOLOGICI E GENETICI 2 In molti studi (Brodsky, Malone, Ellis, Dulit, & Mann, 1997; Stein et Al., 1998) laggressivit impulsiva stata considerata un significativo predittore del futuro tentativo di suicidio in adulti e adolescenti. Una spiegazione biologica dellespressione del comportamento impulsivo- aggressivo sostiene che la riduzione dellattivit serotoninergica, specificatamente nel sistema 5-idrossitriptofano, inibisce la capacit di una persona a modulare o controllare impulsi distruttivi (Atre-Vaidya & Hussain, 1999; Figueroa & Silk, 1997; Skodol et. Al. 2002)
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  • NOTE ovviamente i fattori biologici dellindividuo devono essere presi in considerazione non isolatamente ma in relazione ai fattori sociali e di sviluppo. le differenze individuali potrebbero essere mediate dai processi familiari e sociali oltre ai fattori individuali.
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  • TRAUMI Un altro fattore preso in considerazione per la spiegazione del DBP lesposizione allabuso sessuale nellinfanzia. Siccome molti pazienti diagnosticati con DBP hanno subito abusi sessuali durante linfanzia, molti ricercatori hanno suggerito che labuso sessuale potrebbe essere un fattore eziologico per questo disturbo (Guzder et al., 1999; Links et al., 1990; Norden et al., 1995).
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  • TRAUMI 2 Altre ricerche hanno suggerito una pi complicata relazione tra abuso sessuale nellinfanzia e DBP. infatti vero che labuso nellinfanzia potrebbe essere un fattore di rischio ma la relazione tra questi due fattori non del tutto lineare bisogna prendere in considerazione anche il ruolo di mediatore dellinstabilit emotiva o altre difficolt per lo sviluppo di questo disturbo. NOTA: alcune ricerche hanno dimostrato che esistono fattori di moderazione che potrebbero diminuire le conseguenze negative degli abusi come: la capacit dei genitori di fronteggiare la rivelazione dellabuso (disclosure) [Horwitz et al. 2001]
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  • RELAZIONI FAMILIARI I bambini abusati che ricevono supporto da parte dei genitori si riprendono pi facilmente rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto (Everson et al. 1991). Dunque le interazioni familiari positive (coinvolgimento emotivo, supporto, ascolto) giocano un importante ruolo nel mitigare gli effetti dellabuso e non contribuiscono allo sviluppo del DBP e hai problemi correlati.
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  • IN SINTESI Leziologia del DBP appare complessa e non lineare: traumi, abusi, predisposizioni biologiche, eventi ambientali, interazioni sociali e familiari sono fattori di forte influenza che interagiscono in modi complessi nello sviluppo del DBP e per questo non devono essere considerati singolarmente (Meehl, 1977).
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  • TEORIA DELLATTACCAMENTO e BORDERLINE PERSONALITY DISORDER
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  • TEORIA DELLATTACCAMENTO La teoria dellattaccamento postula che i legami affettivi che si sviluppano tra il bambino e il suo caregiver hanno conseguenze sullemergere del concetto di s e lo sviluppo del mondo sociale. Bowlby (1973) evidenzi come i bambini sviluppino attraverso le interazioni con i loro caregivers, ci che lautore chiama internal working model : rappresentazioni mentali o schemi affettivicognitivi di se stessi e degli altri e lo sviluppo di aspettative sulle relazioni interpersonali che il bambino matura; organizzano lo sviluppo della personalit; dirigono e strutturano le nuove relazioni; regolano gli affetti.
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  • STRANGE SITUATION Basandosi sulla teoria dellattaccamento di Bowlby stata sviluppata una procedura di laboratorio chiamata Strange Situation (Ainsworth, Blehar, Waters, and Wall, 1978) Viene utilizzata per valutare la qualit e lorganizzazione dellattaccamento infantile e di esplorare il comportamento in contesti stressanti. Consiste in una serie di separazioni e ricongiungimenti tra il bambino e il suo caregiver e il comportamento che il bambino manifesta sar indicativo del tipo di attaccamento che caratterizza la relazione.
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  • TIPI DI ATTACCAMENTO ATTACCAMENTO SICURO: i bambini possono protestare anche piangendo al momento della separazione e al momento della riunione si avvicinano prontamente alla madre cercando il contatto fisico. ATTACCAMENTO EVITANTE: nonostante lallontanamento della madre in un ambiente non familiare, i bambini non protestano, concentrano lattenzione sullambiente circostante si comportano amichevolmente con lestraneo e al ritorno della madre la ignorano. AT. ANSIOSO-AMBIVALENTE: i bambini al momento della separazione piangono angosciati e ricercano il contatto al momento della riunione con la madre. Tuttavia la loro angoscia mescolata a rabbia tanto che la ricerca del contatto accompagnata dal rifiuto della consolazione. AT. DISORGANIZZATO-DISORIENTATO (Aisworth and Eichberg, 1991; Hesse & Main 2000): si riferisce la mancanza di una strategia coerente per portare a termine il compito o lesplorazione iniziata. Il bambino pu assumere strane posture, interrompere bruscamente ci che sta facendo, avere stereotipie. Presenta un alternanza di modalit di rapportarsi a se stessi e al caregiver.
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  • ADULT ATTACHMENT Main, Kaplan e Cassidy (1985) hanno utilizzato il sistema di classificazione della Answorth per sviluppare l Adult Attachment Interview (AAI) che valuta gli aspetti degli internal working models dellattaccamento delle persone ai loro genitori LAAI uno strumento che permette di ricostruire la storia delle esperienze di attaccamento vissute dal soggetto con le figure significative dellinfanzia. Si tratta di unintervista semi-strutturata che consiste in una serie di venti domande che richiede agli intervistati di riflettere sugli stili genitoriali utilizzati dai loro caregivers e quanto queste esperienze hanno influenzato la loro vita. Da questo tipo di strumento derivano 4 categorie di attaccamento: - sicuro/autonomo - distanziante - preoccupato - irrisolto
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  • ATTACCAMENTO E DBP Dal principio Bowlby ha considerato la teoria dellattaccamento sia nello sviluppo normale, sia patologico. Lautore crede che le difficolt nellattaccamento aumentino la vulnerabilit alla psicopatologia. La precedente esperienza di attaccamento ha un effetto a lungo termine che tende a persistere nella vita, ma anche la maggiore determinante della organizzazione patologica della personalit.
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  • ATTACCAMENTO E DBP Diversi studi hanno cercato di individuare quale tipo di attaccamento caratterizza i pazienti con diagnosi di DBP. Le metodologie utilizzate sono: interview studies (per esempio Beck Depression inventory, Beck 1984); Rating scales (scale di valutazione); Case studies; Self-report measures (questionari);
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  • RISULTATI Da tutte le ricerche prese in esame emerge che nella maggior parte dei pazienti con diagnosi di DBP sono caratterizzati da un attaccamento ansioso-ambivalente Attaccamento ansioso ambivalente: Evitante, ossessivo compulsivo, dipendente, borderline,istrionico Attaccamento evitante: Antisociale, narcisistica, paranoide Attaccamento disorganizzato: Disturbo schizotipico, schizoide,
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  • FAMIGLIE DI PAZIENTI CON DBP Molti studi riportano che pazienti con DBP hanno genitori negligenti, non curanti, poco coinvolti ed affetti da serie patologie come depressione ed alcoolismo (Goldberg et al. 1985; Grinker, Werble, & Drye, 1968). Feldman et Al. (1995) esaminano alcune famiglie con madri affette da DBP e le comparano a famiglie con madri caratterizzate da altri disturbi di personalit. Gli autori hanno evidenziato che le famiglie con madri affette da DBP erano pi instabili, meno coesive e organizzate; ci suggerisce che tali caratteristiche potrebbero influenzare le capacit genitoriali della madre con DBP e porre i propri bambini a rischio. In unaltra ricerca, Guttman e Laporte (2000), hanno esaminato lempatia nelle famiglie considerando: - 27 donne (figlie) affette da DBP; - 28 donne (figlie) affette da anoressia nervosa; - 27 donne (figlie) senza alcuna diagnosi clinica. Le figlie e i genitori completavano dei questionari e delle interviste che rilevavano lempatia. I risultati mostrano come i punteggi relativi allempatia delle figlie affette da DBP erano pi bassi rispetto agli altri due gruppi. I punteggi dei genitori delle pazienti affette da DBP erano significativamente bassi su tutte le misure dellempatia.
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  • IL CONTRIBUTO PSICODINAMICO LORGANIZZAZIONE DI PERSONALIT BORDERLINE Kernberg (1975) sostiene lesistenza di unorganizzazione borderline di personalit che si colloca tra nevrosi e psicosi. Secondo lautore il termine organizzazione di personalit caso al limite, piuttosto che stati al limite, o altre denominazioni, descrive pi esattamente questi pazienti che hanno, infatti, unorganizzazione patologica specifica, stabile della personalit e non una situazione transitoria fluttuante fra nevrosi e psicosi.
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  • IL MODELLO DI KERNBERG: lanalisi strutturale Per Kernberg, non tanto il quadro sintomatologico che caratterizza il disturbo, quanto gli elementi strutturali della personalit borderline Gli elementi strutturali vanno ricercati in quattro caratteristiche fondamentali: manifestazioni non specifiche di debolezza dellIO; spostamento verso il tipo di pensiero del processo primario; meccanismi di difesa specifici al livello di organizzazione della personalit caso al limite; patologia delle relazioni oggettuali interiorizzata.
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  • IL MODELLO DI KERNBERG: lanalisi strutturale Aspetti non specifici di debolezza dellIo: incapacit a controllare langoscia, difficolt a controllare gli impulsi, assenza di sbocchi sublimatori sviluppati, spostamenti verso il tipo di pensiero del processo primario. Tutto ci, comunque, sempre allinterno di una buona capacit di effettuare lesame di realt. Aspetti specifici: - meccanismi di difesa primitivi tra cui la scissione che la difesa pi utilizzata e non consente ai pazienti borderline di integrare le rappresentazioni del S e delloggetto di origine aggressiva e libidica. Secondo Kernberg alla base della scissione potrebbe esserci sia unincapacit costituzionale a sopportare langoscia, sia leccessiva intensit delle pulsioni aggressive, che non consentirebbero la sintesi delle rappresentazioni opposte. Il paziente borderline avvertirebbe, inoltre, la necessit di preservare le immagini buone del S e delloggetto da quelle completamente cattive e, a tale scopo, si servirebbe anche di altre difese primitive; lidealizzazione primitiva degli oggetti esterni, in modo da assicurarsi la loro protezione contro gli oggetti cattivi; lonnipotenza e la svalutazione; lidentificazione proiettiva (nel tentativo di controllare le rappresentazioni di s e delloggetto scisse e proiettate negli altri); la negazione di pensieri o sentimenti antitetici su di s o su gli altri.
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  • IL MODELLO DI KERNBERG: lanalisi strutturale Aspetti specifici: - patologia delle relazioni oggettuali interiorizzate: per effetto della scissione, lIO non riesce ad integrare le immagini oggettuali positive e negative e non riesce neanche a sperimentare depressione, preoccupazione e colpa nei confronti delloggetto, visto che la reazione depressiva possibile solo in presenza di oggetti totali ed integrati. - grave diffusione didentit, ovvero della mancanza di un concetto integrato del S e di unimmagine stabile degli oggetti totali in relazione al S. La dispersione didentit, una sindrome tipica dellorganizzazione di personalit caso al limite.
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  • IL MODELLO DI KERNBERG: lanalisi strutturale Sviluppo delle relazioni oggettuali interiorizzate I Stadio: S oggetto indifferenziato (autismo) II Stadio : non si ancora formata una differenziazione tra il S e loggetto e lIo immaturo del bambino distingue un S oggetto indifferenziato totalmente buono e un S oggetto indifferenziato totalmente cattivo (schizofrenia) III Stadio: avvenuta la separazione tra S e Oggetto, ma non ancora lintegrazione tra il S buono e il S cattivo e tra lOggetto Buono e lOggetto Cattivo. La fissazione a questo stadio determina lo sviluppo di unorganizzazione bordeline di personalit IV stadio: avviene lintegrazione e il soggetto presenta rappresentazioni stabili del S e delloggetto
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  • IL MODELLO DI KERNBERG: lanalisi psico-genetica Alla base della patologia marginale sarebbe presente unincapacit ad integrare rappresentazioni opposte di s e delloggetto. Tale incapacit viene attribuita ad un eccesso di impulsi aggressivi scarsamente modulati, dovuto sia a fattori costituzionali sia a gravi carenze materne. Al fine di preservare le immagini positive di s e degli altri dalla distruzione da parte di questaggressivit interna, il paziente borderline opererebbe inconsciamente una scissione tra gli introietti positivi e negativi, allo scopo di separare gli aspetti contraddittori ed opposti delle rappresentazioni del S e delloggetto. Questo sforzo attivo di tenere separati aspetti contrastanti ed opposti alla base di un conflitto che, per il borderline, sembra essere di difficile risoluzione.
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  • IL MODELLO DI KERNBERG: lanalisi psico-genetica Secondo il modello patogenetico di Kernberg (1975), il paziente borderline rimarrebbe fissato alla sottofase del riavvicinamento che abbraccia il periodo compreso tra i sedici e i ventiquattro mesi. In questo spazio di tempo il bambino tende, di norma, a sperimentare una forte angoscia di separazione perch aumenta la sua consapevolezza di essere sempre pi separato dalla madre. Il bambino si trova cos ad oscillare tra il desiderio di esplorare autonomamente il mondo circostante e il bisogno di essere protetto da eventuali pericoli. In questa difficile fase di sviluppo il bambino pu sperimentare percezioni di s e della madre spesso contrastanti, che oscillano da unimmagine buona e confortevole della figura materna ad una cattiva ed indisponibile. Non avendo superato questa fase dello sviluppo, il bambino non raggiunge la costanza doggetto, e cio la capacit di integrare gli aspetti contraddittori di s e dellaltro e di confidare sulla disponibilit della madre anche in sua assenza. Tale modello evolutivo patologico spiegherebbe cos i fenomeni di depressione abbandonica e le difficolt nelle relazioni interpersonali che i pazienti borderline sperimentano con frequenza sul piano clinico.
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  • LEZIOLOGIA DEL DISTURBO: IL MODELLO PSICODINAMICO DEL CONFLITTO IL MODELLO DEL CONFLITTO: Masterson e Rinsley (1975) sostengono che la causa del disturbo borderline di personalit riconducibile ad una fissazione alla sottofase del riavvicinamento, ma a differenza di Kernberg, tale fissazione dovuta ad una reale incapacit della madre a svolgere adeguatamente una buona funzione genitoriale e non ad un eccesso di aggressivit costituzionale. Le madri dei pazienti borderline sono esse stesse affette da un disturbo borderline di personalit e, pertanto, sono incapaci di favorire nel bambino il normale processo di separazione-individuazione. Tali madri invierebbero al figlio una sorta di messaggio implicito, in cui viene affermato che la conquista di una maggiore autonomia condurr ad una perdita dellamore, del sostegno e della protezione della madre nei suoi confronti.
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  • LEZIOLOGIA DEL DISTURBO: IL MODELLO PSICODINAMICO DEL CONFLITTO IL MODELLO DEL CONFLITTO: Le madri dei soggetti borderline hanno uno stile di accudimento iperprotettivo che responsabile di un legame madre-figlio ancora di natura simbiotica. Di conseguenza, il paziente borderline sperimenta unintensa depressione abbandonica ogniqualvolta si confronta con la prospettiva di una separazione da una figura significativa del proprio ambiente di vita. Il soggetto borderline si trova di fronte ad un conflitto, quello tra il desiderio di essere autonomo, ma solo e senza il sostegno materno, e il bisogno di ricevere lamore e la protezione genitoriale rinunciando, per, alla conquista della propria individualit.
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  • Trattamento Disturbi di Personalit Personalit
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  • Trattamento Trattamento farmacologico: sintomatico Trattamento di elezione una psicoterapia cognitiva a lungo termine. Nellambito dello sviluppo della terapia cognitiva, infatti, sono stati messi a punto efficaci programmi di trattamento per i pi comuni disturbi di personalit. Il trattamento volto ad un analisi approfondita della struttura disadattiva del paziente che si riflette nel suo modo di pensare, agire, provare emozioni, fronteggiare i problemi. Fondamentale lanalisi degli schemi di base o profondi (core schema). Lo scopo dellanalisi della struttura quello di modificarla.
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  • Trattamento Il trattamento dei disturbi di personalit deve implicare di necessit la modificazione degli schemi disturbanti o disadattivi che sono convinzioni perduranti, inflessibili e pervasive su di s e sul mondo e che influenzano fortemente i pensieri, le credenze e i comportamenti. Gli scopi della terapia e il processo di cambiamento richiedono: - che la struttura disadattiva venga abbandonata; - che venga adottata una struttura maggiormente adattiva; - che la nuova struttura si generalizzi nei pensieri, nei modi di provare emozioni, nei comportamenti, e sia mantenuta nel tempo.