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20 ORTO VITA IN CAMPAGNA 12/2004

ORTO

Nei pressi di Tours, in Francia, vi è un’autentica opera d’arte «vegetale» do-ve gli ortaggi rappresentano gli elementi fondamentali di un orto-giardino situato attorno al complesso del castello di Vil-landry. Questo orto-giardino riprende i disegni originali risalenti al XVI seco-lo, che a loro volta si ispirano agli or-ti dei monasteri medioevali; ogni aiola contiene sia piante da frutto che piante di rose. Sono presenti anche altri fi ori, ma in quantità limitate. Qui, ogni anno, vengono messe a dimora, complessiva-mente tra prima e seconda coltura, circa 100.000 piante con prevalenza di ortaggi da foglia (lattughe, cavoli, bietole da co-ste, porri, ecc.) in un armonico accosta-mento di forme e colori. I numerosissimi visitatori possono anche acquistarli.

Anche da noi la tradizione degli or-ti-giardini, diffusi soprattutto nelle zo-ne alpine, è particolarmente presente; tale tradizione non è legata a iniziati-ve di singole, meritevolissime, perso-ne, ma a una grande passione che va a costituire un patrimonio da salvaguar-dare, diffondere e tenere vivo. Gli orti-giardini alpini costituiscono un ulterio-re arricchimento di un ambiente in cui la natura si è espressa sovente in modo inimitabile.

Anche in una piccola superficie si possono mettere in atto alcuni accor-gimenti per migliorare l’aspetto visivo del proprio orto, e pure della zona che circonda la casa, oppure di una rimes-sa o di altri fabbricati, o la zona lungo un marciapiede o una bordura. In questi spazi spesso è possibile inserire piante utili e nello stesso tempo decorative.

Di seguito riportiamo un elenco di piante da orto, aromatiche, offi cinali e da fi ore che egregiamente si prestano per questo scopo.

SONO ASSAI NUMEROSI GLI ORTAGGI CHE HANNO

FORME E COLORI ATTRAENTI

Sono soprattutto gli ortaggi da foglia – ma nono solo – quelli che presentano un buon valore estetico; tra questi i mi-gliori sono la bietola da coste e da or-

to, i cavoli, le lattughe, il peperoncino, il porro, il prezzemolo, il rabarbaro, il radicchio, il sedano, lo spinacio e il to-pinambur.

La bietola da coste-1. Il verde più o meno intenso, la maggiore o minore bollosità delle foglie, il picciolo largo e bianco conferiscono un aspetto piutto-sto gradevole a questo ortaggio. Vi sono poi a disposizione selezioni con foglie i cui piccioli e nervature hanno colo-ri diversi, dal giallo all’arancio, dal ro-sa al rosso scuro-1a. Questo permette di comporre delle aiole molto originali.

La bietola da orto. Specialmente le varietà che hanno la radice di colore rosso cupo (come ad esempio la «Piat-ta d’Egitto»-2) possiedono delle foglie con costolature di tonalità rossastre piuttosto evidenti.

I cavoli. Molti cavoli possiedono un aspetto esteriore piacevole. Sono da segnalare in particolare i cappucci rossi-3, il cavolo nero, o di Toscana-3a, il cavolo di Bruxelles-3b, i cavoli cinesi-3c, la verza violacea di Verona-3d, il cavolo rapa-3e.

Le lattughe. La forma e il colore del-le foglie di molte varietà sono veramente attraenti sia che si coltivino per il taglio che da cespo. Alcune varietà da segnala-re sono «Lollo rossa»-4, «Gentilina»-4a, «Salad bowl»-4b e «Red salad bowl»-4c, a «Foglia di quercia»-4d (viene chia-mata anche con altri nomi), «Riccia ros-sa d’America»-4e, «Rossa di Trento»-4f, «Meraviglia dell’estate» o «Maravilla de Verano»-4g e sue selezioni, «Meraviglia delle quattro stagioni»-4h e sue selezio-ni. Pure la «Romana»-4i, la «Brasilia-na»-4l (detta anche Iceberg) e quella a cappuccio tradizionale-4m possono co-stituire delle piacevoli aiole.

Il peperoncino-5. È tra le piante col-tivate nell’orto una di quelle che possie-dono un aspetto esteriore assai attraen-te, soprattutto per le forme e i colori dei frutti in contrasto con il verde intenso delle foglie. Si può inserire benissimo nel giardino ed è molto adatto alla col-tura in vaso.

Il porro-6. La forma stessa e il colo-re delle foglie, in particolare delle varie-tà invernali, che hanno spesso tonalità

Nell’orto, che sovente è il protagonista – assieme al frutteto e al giardino – delle piccole superfi ci coltivate, si può creare un ambiente gradevole utilizzando anche gli ortaggi consueti, piante

aromatiche, offi cinali e fi ori. Vediamo quali specie e varietà impiegare per migliorare l’aspetto estetico dell’orto, ma anche della superfi cie attorno alla casa dove è collocato

Orto-giardino: l’attenta scelta delle specie dà all’orto valore e rilievo ornamentali

Anche in una piccola superfi cie si possono mettere a dimora, gli uni accanto agli altri, ortaggi e fi ori (spesso assieme anche a qualche pianta da frutto che non ri-chiede trattamenti antiparassitari) in armonico accostamento. L’orto-giardino, d’altra parte, ha origini antiche; da noi è diffuso soprattutto nelle zone alpine

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VITA IN CAMPAGNA 12/2004 ORTO 21

bluastre, possono risultare decorative.Il prezzemolo-7. Il prezzemolo co-

mune e ancora di più quello riccio-7a, possiedono foglie che possono formare simpatiche aiole. Entrambi i tipi riesco-no assai bene anche in vaso.

Il rabarbaro-8. È una pianta di aspet-to esteriore molto attraente per le ampie foglie e per l’infi orescenza molto svi-luppata. È però poco diffuso, tranne che negli orti di alcune zone alpine.

Il radicchio. Soprattutto quando so-praggiunge il freddo i radicchi (di Chiog-gia-9, di Verona-9a) manifestano la loro tinta rossa in tonalità molto attraenti. Al-tri radicchi, meno attraenti dei preceden-ti, quando sono nelle aiole diventano dei piccoli gioielli di estetica dopo che sono stati posti in bianco (ad esempio quello di Treviso, ancora a dimora-9b, o quel-lo di Castelfranco-9c, che è stato defi ni-to «il fi ore che si mangia» oppure «insa-lata orchidea», dopo l’imbianchimento).

Il sedano-10. Le piante di sedano nelle diverse varietà disponibili hanno valore estetico pari se non superiore a quelle della bietola da costa. Il sedano da taglio ha poi caratteristiche simili a quelle del prezzemolo.

Lo spinacio-11. La forma comples-siva della pianta, la maggiore o mino-re bollosità delle lamine fogliari, il co-lore rendono attraente pure questa pian-ta orticola che può formare aiole di bel-l’aspetto visivo.

Il topinambur-12. È una pianta or-ticola abbastanza conosciuta, ma poco diffusa, che fornisce apprezzate radici tuberizzate e produce fi ori dai vivacis-simi colori gialli. Si prestano molto be-ne a delimitare il confi ne tra orto e giar-dino e, data l’altezza (che può superare i due metri), a nascondere una recinzio-ne o a circondare, magari parzialmente, una piccola costruzione.

LE PIANTE AROMATICHE E OFFICINALI RICORDANO GLI ANTICHI MONASTERI

MEDIOEVALI

Molte piante aromatiche e offi cina-li, diffusamente coltivate in passato ne-gli orti-giardini dei monasteri medioe-vali, hanno un aspetto esteriore che ben le fa fi gurare nelle aiole del giardino ol-tre che nell’orto.

Salvia (ne esistono alcuni tipi orna-mentali come ad esempio la Salvia of-fi cinalis «Tricolor»-13 ), rosmarino (da prendere in considerazione pure il tipo prostrato-14), lavanda-15, maggiorana-16, timo (se ne coltivano alcune varie-tà come ad esempio la «Doone walley»-17), origano-18, erba cipollina-19, men-ta (anche in questo caso se ne coltivano alcune specie come ad esempio la Men-

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tha aquatica-20), santoreggia-21, borra-gine-22 e altre costituiscono una vasta gamma di specie tra cui poter scegliere per abbellire orto e giardino. Numerose di queste si possono coltivare in vaso.

Un posto particolare tra le piante aro-matiche e decorative ha il basilico per-chè può presentare tipi con caratteristi-ca forma della pianta e delle foglie. Si va dal basilico «Greco»-23 a quello «Geno-vese»-24, da quello a foglia di lattuga-25 a quello con foglie violacee-26 (detto pure basilico rosso). Tutti possono vege-tare egregiamente anche in vaso.

I FIORI ARRICCHISCONO TUTTO L’INSIEME DI VIVACI COLORI

La scelta delle piante da fi ore è piut-tosto vasta perchè nell’orto, o lungo i confi ni tra orto e giardino, si possono inserire (talora è sufficiente una sola pianta) numerose specie.

Per primi sarebbero da segnalare i ta-gete-27 per la facilità di coltivazione, la scelta tra varietà diverse, lo sviluppo in genere contenuto. A questo bisogna ag-giungere le proprietà di opporsi ai dan-ni provocati dai nematodi che sono te-mibilissimi parassiti tanto degli ortaggi che dei fi ori.

Tra le altre piante più comuni che si possono impiegare per arricchire di vi-vaci colori tutto l’insieme, si possono ri-cordare l’alisso-28, le dalie-29 (special-mente nane, ma pure di varietà alte se poste ai confi ni dell’orto), le bocche di leone-30, gli astri-31, le calendule-32, la cosmea-33 e i girasoli ornamentali-34 (sempre ai bordi dell’orto).

Chi ama poi adornare la casa con fi ori recisi può coltivare in un’aiola del-l’orto le specie desiderate senza tagliar-le dal giardino; infatti è piuttosto antie-stetico vedere in un giardino piante or-namentali disarmoniche perchè sottopo-ste a numerosi tagli.

Secondo le usanze degli antichi mo-nasteri si possono inoltre inserire nel-l’orto delle piante di rosa-35. Quelle di maggiore sviluppo come le rampicanti è consigliabile che vengano collocate ai margini dell’orto.

LE QUALITÀ ESTETICHE DEGLI ORTAGGI HANNO ISPIRATO

ANCHE IL MONDO DELL’ARTE

Le soluzioni per rendere migliore l’area che circonda la casa e altri fabbri-cati che servono per le attività lavorati-ve o di altro tipo sono quindi assai nu-merose e si possono ottenere migliora-menti con limitati e poco costosi inter-venti, basta inserire qualche pianta che con il suo aspetto possa ravvivare tut-

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to l’ambiente. È facile poi cambiare so-luzione di anno in anno per ottenere ef-fetti diversi.

Va sottolineato ancora che numerosi ortaggi possono avere un valore esteti-co rilevante, tanto nell’aspetto che han-no quando sono ancora nelle aiole come appena colti (ad esempio quelli che pro-ducono frutti) e pure nel momemto in cui sono pronti per l’utilizzazione (co-

me ad esempio le endivie e i radicchi da cespo).

Ricordiamo a proposito i dipinti del-l’Arcimboldi (Giuseppe Arcimboldi 1527-1593) e il grande numero di natu-re morte dove i prodotti dell’orto soven-te sono i protagonisti. Anche famosi fo-tografi hanno scelto come tema delle lo-ro opere gli ortaggi (note sono le foto-grafi e di peperoni di Edward Weston e

del cavolo rapa di Ralph Weiss).Per ultimo va ancora ricordato che

alcuni fi oristi sono abili nel mettere as-sieme composizioni che contengono or-taggi di stagione e molti ristoratori ab-belliscono le tavole componendo centro tavola e altri addobbi in cui gli ortaggi sono gli indiscussi protagonisti.

Giuseppe Cipriani