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1 COPERTINA QUESTO LIBRO È DI __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ CLASSE 1° ___

QUESTO LIBRO È DI - · PDF fileLa bella tartaruga nel mare va perché ma perché, ma perché? fa i bagni e poi si asciuga, dai tempi di Noè eh eh eh eh eh eh . 8 La tartaruga, lenta

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COPERTINA

QUESTO LIBRO È DI

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CLASSE 1° ___

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PRESENTAZIONE.

Questo libro, contiene tutte le canzoni dei vari progetti, attraverso cui abbiamo svolto molta della didattica delle discipline, durante questo anno scolastico, con la classe prima.

Questa raccolta ha come obiettivo non solo fare musica, ma anche farla in modo diverso: ogni canzone e ogni progetto, infatti, sviluppano vari argomenti portati avanti nelle varie discipline, affinché i bambini possano imparare con un metodo nuovo, allegro, divertente, coinvolgente e mai noioso.

Questa è anche una delle ragioni che ci hanno spinto a lavorare insieme, sia in palestra che in teatro, che negli altri spazi usati, con le due classi prime (B e C) unite, “a classi aperte”, con gruppi misti ed eterogenei, ecc.

I progetti sono tre:

- il progetto “Karaoke”, di cui si parlerà in modo approfondito in seguito, che coinvolge tutte le discipline… “in musica”;

- le “Canzoni di Re Alfabeto”, pensato in modo particolare per l’Italiano, comprende le canzoni che venivano presentate dal nostro libro di testo;

- le canzoni della “Discopalestra”, chiamata così perché prevede, attraverso l’uso di canzoni mirate, di effettuare una serie di esercizi in palestra, per una maggiore consapevolezza del proprio corpo in movimento nello spazio, delle parti del corpo, del proprio battito cardiaco, della respirazione, dell’igiene personale (in collaborazione con Scienze), ecc.

Si sa che, se ci si diverte, si impara meglio. E questo è proprio l’obiettivo fonda-mentale di questo libro. Speriamo di esserci riuscite.

Le insegnanti

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PREMESSA.

Il progetto “Karaoke” nasce su iniziativa del Prof. Grison e del Prof. De Marco, del CSA (ex Provveditorato agli Studi) di Verona. Esso è rivolto principalmente alle classi prime e seconde della scuola primaria (scuola elementare) ed ha lo scopo di insegnare le varie discipline attraverso la musica. In particolare, viene privilegiato l’Italiano, con canzoni riguardanti l’apprendimento della letto-scrittura e della grammatica.

Il Progetto viene portato avanti, in via sperimentale, da molti Istituti della pro-vincia di Verona ed ha coinvolto anche alcuni insegnanti della nostra scuola (classi prime e seconde).

Gli insegnanti che hanno frequentato il corso di aggiornamento relativo al Pro-getto, tra cui l’insegnante D. Lucchese per la classe 1°C e l’insegnante L. Foggetti per la classe 1°B, hanno ricevuto una serie di canzoni con cui iniziare il percorso.

Le insegnanti, poi, hanno rielaborato le canzoni e ne hanno aggiunte altre, per adattare alle loro classi quanto proposto.

L’insegnante Foggetti e l’insegnante Lucchese, in particolare, per sviluppare il Progetto nelle loro classi, hanno collaborato molto, sia nella stesura della parte teorica che nella realizzazione della parte pratica. Inoltre, la maggior parte delle volte, hanno svolto le attività “a classi aperte”, con le due prime insieme.

L’esperienza è stata molto positiva, sia per quanto riguarda il Progetto, sia per quanto riguarda le modalità di realizzazione dello stesso.

In particolare, il lavoro “a classi aperte” è stato molto proficuo, in quanto ha dato modo sia alle due docenti di collaborare anche nelle osservazioni delle risposte degli alunni e nell’adeguamento delle proposte didattiche, sia ai bambini di cono-scersi meglio, di ritrovare compagni della scuola dell’infanzia che non frequenta-no la stessa classe, di imparare a collaborare al di fuori del “gruppo classe”, di lavorare in modo cooperativo e di imparare divertendosi.

Alle canzoni del progetto “Karaoke”, vanno aggiunte quelle di “Re Alfabeto”, specifiche per l’apprendimento dell’Italiano e quelle relative al “Corpo e il mo-vimento. La Discopalestra”, riguardanti Scienze Motorie e Sportive, che ab-biamo svolto in palestra.

Le insegnanti.

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CANZONE n°1 : “PIPPI CALZELUNGHE” - (Sigla del telefilm “Pippi Calzelunghe”)

ECCO SONO QUI PIPPI CALZELUNGHE COSI' MI CHIAMO CREDO PROPRIO CHE UNA COME ME NON C'E' STATA MAI.

OGNI VOLTA CHE DEVO FAR QUALCOSA COMBINO GUAI MA ALLA FINE POI VEDO CHE SON TUTTI AMICI MIEI.

PIPPI PIPPI PIPPI CHE NOME FA' UN PO' RIDERE MA VOI RIDERETE PER QUELLO CHE FARO'. PIPPI PIPPI PIPPI CHE NOME FA' UN PO' RIDERE MA VOI RIDERETE PER QUELLO CHE FARO'.

TUTTO IL GIORNO STO CON UNA SCIMMIETTA E UN CAVALLO BIANCO CON UN TOPO CHE TUTTO IL MIO FORMAGGIO SI VUOL MANGIAR.

FORSE NON LO SAI MA IO QUALCHE VOLTA DIVENTO MAGICA QUELLO CHE TU VUOI DILLO A ME CHE FORSE TE LO DA-

RO'

PIPPI PIPPI PIPPI CHE NOME FA' UN PO' RIDERE MA VOI RIDERETE PER QUELLO CHE FARO' PIPPI PIPPI PIPPI CHE NOME FA' UN PO' RIDERE MA VOI RIDERETE PER QUELLO CHE FARO' ( Instrumental ) PIPPI PIPPI PIPPI PIPPI PIPPI PIPPI PIPPI PIPPI PIPPI

CANZONE n°2 : “IL PIRATA ZIO FABIAN” (da “Pippi Calzelunghe”)

IL PIRATA ZIO FABIAN, DALLE ANTILLE AL MARZAPAN, PERCORRENDO TUTTI I MAR, SE NE ANDAVA A SACCHEGGIAR.

ARRIVATO NEL PERÙ, LA BANDIERA ISSATA SU, CON PIRATI TRENTATRÈ FECE PRIGIONIERO IL RE.

RUBA ORO IN QUANTITÀ IL PIRATA ZIO FABIAN. TUTTO IL MONDO GIÀ LO SA E GRAN PAURA NE HA.

IL PIRATA ZIO FABIAN, DALLE ANTILLE AL MARZAPAN, PERCORRENDO TUTTI I MAR, SE NE ANDAVA A SACCHEGGIAR.

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D’ UN CORSARO COL COLTEL PRIGIONIERO È IL SUO PAPÀ. PIPPI A LIBERARLO ANDRÀ DALLA TORRE DEL CASTEL.

SULLA ROTTA SIAMO GIÀ CHE DA TE CI PORTERÀ. PIPPI SA QUEL CHE SI FA E I CORSARI ANNIENTERÀ.

CANZONE n°3 : “SE SEI FELICE”

SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI LE MANI

SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI LE MANI SE SEI FELICE E TU LO SAI E MOSTRAR-MELO POTRAI SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI LE MANI

SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI I PIEDI

SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI I PIEDI SE SEI FELICE E TU LO SAI E MOSTRAR-MELO POTRAI SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI I PIEDI

SE SEI FELICE E TU LO SAI CHIUDI GLI

OCCHI SE SEI FELICE E TU LO SAI CHIUDI GLI OCCHI SE SEI FELICE E TU LO SAI E MOSTRAR-MELO POTRAI SE SEI FELICE E TU LO SAI CHIUDI GLI OCCHI

SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI LE MANI, BATTI I PIEDI, CHIUDI GLI OCCHI SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI LE MANI, BATTI I PIEDI, CHIUDI GLI OCCHI SE SEI FELICE E TU LO SAI E MOSTRAR-MELO POTRAI SE SEI FELICE E TU LO SAI BATTI LE MANI, BATTI I PIEDI, CHIUDI GLI OCCHI

(VARIANTI: SCHIOCCA LE DITA, FAI UNO STARNUTO, FAI UNA RISATA, FAI L'OC-

CHIOLINO, FAI L'AUTOSTOP...)

CANZONE n°4 : “TORERO CAMOMILLO” (Da “Lo Zecchino D’Oro”)

LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LALLA-RA LALLARA LALLARA LALLA LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LA. OLÉ!

GIÀ-IL TORO-È NELL'ARENA PERÒ NON C'È-IL TORERO...

COS'È QUESTO MISTERO? CHISSÀ DOVE SARÀ... OLÉ! LO CERCANO DOVUNQUE, LA FOLLA-INTANTO GRIDA CHE VUOLE LA CORRIDA CHE VUOLE-IL MATADOR... OLÉ OLÉ OLÉ!

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IL MATADOR CHI È? TORERO CAMOMILLO, IL MATADOR TRANQUILLO CHE DORME-APPENA PUÒ. TORERO CAMOMILLO, SE-IL TORO TI-È VICINO TU SCHIACCI-UN PISOLINO E NON CI PENSI PIÙ.

LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LA. OLÉ!

ED ECCO FINALMENTE CHE SCENDE NELL'ARENA: NON SEMBRA DARSI PENA, VA CON TRANQUILLITÀ. OLÉ! AVANZA LEMME LEMME, SI PIEGA SUI GINOCCHI E SI STROPICCIA GLI-OCCHI IL GRANDE MATADOR... OLÉ OLÉ OLÉ! IL MATADOR CHI È? TORERO CAMOMILLO, IL MATADOR TRANQUILLO CHE DORME-APPENA PUÒ. TORERO CAMOMILLO, SE-IL TORO TI-È VICINO TU SCHIACCI-UN PISOLINO E NON CI PENSI PIÙ.

LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LA. OLÉ!

LA FOLLA VA INDIETRO VEDENDO QUEL TORERO ACCAREZZARE-IL TORO E POI DORMIRCI SU. OLÉ! E' BUONO-E SOTTOMESSO QUEL TORO GRANDE-E GROSSO CHE FA DA MATERASSO AL GRANDE MATADOR... OLÉ OLÉ OLÉ! IL MATADOR CHI È? TORERO CAMOMIL-LO, IL MATADOR TRANQUILLO CHE DORME-APPENA PUÒ. TORERO CAMOMILLO, SE-IL TORO TI-È VICINO TU SCHIACCI-UN PISOLINO E NON CI PENSI PIÙ. IL MATADOR CHI È? TORERO CAMOMIL-LO, IL MATADOR TRANQUILLO CHE DORME-APPENA PUÒ. TORERO CAMOMILLO, SE-IL TORO TI-È VICINO TU SCHIACCI-UN PISOLINO E NON CI PENSI PIÙ.

LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LALLARA LALLARA LALLARA LALLA LA. OLÉ OLÉ OLÉ OLÉ OLÉ!

CANZONE n°5 : “LA BELLA TARTARUGA” (Bruno Lauzi)

La bella tartaruga che cosa mangerà? Chi lo sa, chi lo sa. Due foglie di lattuga e poi si riposerà. ah ah ah … ah ah ah La tartaruga, un tempo fu un animale che correva a testa in giù: come un siluro, filava via che ti sembrava un treno sulla ferrovia.

Ma avvenne un incidente: un muro la fermò; si ruppe qualche dente e allora rallentò…

La tartaruga, da allora in poi, lascia che a correre pensiamo solo noi, perché quel giorno, poco più in là, andando piano lei trovò la felicità: un bosco di carote, un mare di gelato, che lei correndo troppo non aveva mai guardato e un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa! La bella tartaruga nel mare va perché ma perché, ma perché? fa i bagni e poi si asciuga, dai tempi di Noè eh eh eh … eh eh eh

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La tartaruga, lenta com’è, afferra al volo la fortuna quando c’è; dietro una foglia, lungo la via lei ha trovato là per là, la felicità: un prato d’insalata, un lago di frittata,

spaghetti alla chitarra per passare la serata; un bosco di carote, un mare di gelato, che lei correndo troppo, non aveva mai notato e un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa!

CANZONE n°6 : “VOLEVO UN GATTO NERO” (“Lo Zecchino D’Oro” 1969)

Un coccodrillo vero, un vero alligatore, ti ho detto che l’ avevo e l’avrei dato a te. Ma i patti erano chiari: un coccodrillo a te e tu dovevi dare un gatto nero a me. Volevo un gatto nero, nero, nero; mi hai dato un gatto bianco ed io non ci sto più! Volevo un gatto nero, nero, nero; siccome sei un bugiardo, con te non gioco più!

Non era una giraffa di plastica o di stoffa, ma una in carne ed ossa e l’avrei data a te. Ma i patti erano chiari: una giraffa a te e tu dovevi dare un gatto nero a me. Volevo un gatto nero, nero, nero; mi hai dato un gatto bianco ed io non ci sto più! Volevo un gatto nero, nero, nero; siccome sei un bugiardo, con te non gioco più!

Un elefante indiano, con tutto il baldacchino, l’avevo nel giardino e l’avrei dato a te. Ma i patti erano chiari: un elefante a te e tu dovevi dare un gatto nero a me. Volevo un gatto nero, nero, nero; mi hai dato un gatto bianco ed io non ci sto più! Volevo un gatto nero, nero, nero; siccome sei un bugiardo, con te non gioco più! (Interludio)

I patti erano chiari: l’intero zoo per te e tu dovevi dare un gatto nero a me. Volevo un gatto nero, nero, nero; invece è un gatto bianco quello che hai dato a me! Volevo un gatto nero, ma insomma nero o bian-co, il gatto me lo tengo e non do niente a te!

CANZONE n°7 : “CI VUOLE UN FIORE” (Gianni Rodari e Sergio Endrigo) Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare.

Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l'albero, per fare l'albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il frutto ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.

Per fare un fiore ci vuole un ramo, per fare il ramo ci vuole l'albero, per fare l'albero ci vuole il bosco,

per fare il bosco ci vuole il monte, per fare il monte ci vuol la terra, per far la terra ci vuole un fiore, per fare tutto ci vuole un fiore.

Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l'albero, per fare l'albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il frutto ci vuole il fiore, ci vuole il fiore, ci vuole il fiore, per fare tutto ci vuole un fio-o-re.

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CANZONE n°8 : “LA BELLA LAVANDERINA” (Tradizionale)

La bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città. Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un'altra volta, guarda in su guarda in giù dai un bacio a chi vuoi tu.

La bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città. Fai un salto, fanne un altro, fai la riverenza, fai la penitenza, guarda in su guarda in giù dai un bacio a chi vuoi tu. (Interludio)

La bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città. Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un'altra volta, guarda in su guarda in giù dai un bacio a chi vuoi tu.

La bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città. Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un'altra volta, guarda in su guarda in giù dai un bacio a chi vuoi tu.

La bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città. Fai un salto, fanne un altro, fai la riverenza, fai la penitenza, guarda in su guarda in giù dai un bacio a chi vuoi tu.

CANZONE n°9 : “COSA SENTI” (Mela Music) CON I PIEDI SCALZI CORRI SOPRA IL PRATO

E SENTI CHE L’ERBETTA SOLLETICO TI FA SE QUELLO CHE MANGI È DOLCE O UN PO’ SALATO

SENTI CON LA LINGUA, CHE SAPORE HA.

COL NASO PUOI SENTIR TUTTI GLI ODORI. CON LE ORECCHIE TUTTI I SUONI ED I RUMORI.

COI SENSI PUOI SENTIRE PROPRIO TUTTO

E VEDERE IL MONDO INTORNO A TE.

RIT. SE... SE... SENTI olfatto

gusto

COSA SENTI. tatto

vista udito SE... SE... SENTI QUANTE COSE DIVERTENTI, OGNI GIORNO SCOPRIRAI

CON LE MANI SENTI SE QUELLO CHE TOCCHI È FREDDO OPPURE CALDO, LISCIO OPPURE NO

SE NON SEI CONVINTO, APRI BENE GLI OCCHI

E COSÌ OGNI DUBBIO IN FRETTA SVANIRÀ.

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CON LE ORECCHIE PUOI SENTIRE UN SUONO E DIRE SE È VICINO O PIÙ LONTANO. COI SENSI SENTI ANCHE SE NON VEDI

PER SCOPRIRE IL MONDO INTORNO A TE.

RIT. SE... SE... SENTI olfatto

gusto

COSA SENTI. tatto

vista udito SE... SE... SENTI QUANTE COSE DIVERTENTI, OGNI GIORNO SCOPRIRAI

CANZONE n°10 : “LA REGINA DELLO STAGNO” (Mela Music) SON LA REGINA DELLO STA-

GNO SONO BELLA E NON MI LAGNO SONO VERDE E CARINA CANTO SEMPRE LA MATTINA

MA SE GUARDO LE FOTO

DI QUAND’ERO PICCOLINA NON MI RICONOSCO PIÙ PERCHÉ ERO UN PO’ BRUTTINA.

SOMIGLIAVO A UN PESCIOLINO

MI CHIAMAVANO GIRINO DOPO LA TRASFORMAZIONE

ERO UNA RANA D’ECCEZIONE

SON LA REGINA DELLO STAGNO

SONO BELLA E NON MI LAGNO SONO VERDE E CARINA CANTO SEMPRE LA MATTINA.

MA SE GUARDO LE FOTO

DI QUAND’ERO PICCOLINA NON MI RICONOSCO PIÙ PERCHÉ ERO UN PO’ BRUTTINA.

SOMIGLIAVO A UN PESCIOLINO

MI CHIAMAVANO GIRINO DOPO LA TRASFORMAZIONE ERO UNA RANA D’ECCEZIONE

CANZONE n° 11: “44 GATTI” (Zecchino d’Oro 1968) Nella cantina di un palazzone tutti i gattini senza padrone, organizzarono una riunione per precisare la situazione.

Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due, si unirono compatti in fila per sei col resto di due.

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Coi baffi allineati in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate in fila per sei col resto di due. Sei per sette quarantadue più due quarantaquattro

Loro chiedevano a tutti i bambini, che sono amici di tutti i gattini, un pasto al giorno e all'occasione poter dormire sulle poltrone

Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due, si unirono compatti in fila per sei col resto di due. Coi baffi allineati in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate in fila per sei col resto di due. Sei per sette quarantadue più due quarantaquattro.

Naturalmente tutti i bambini tutte le code potevan tirare, ogni momento e a loro piacere con tutti quanti giocherellare

Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due, si unirono compatti in fila per sei col resto di due. Coi baffi allineati in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate in fila per sei col resto di due. Sei per sette quarantadue più due quarantaquattro

Quando alla fine della riunione fu definita la situazione, andò in giardino tutto il plotone di quei gattini senza padrone.

Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due, marciarono compatti in fila per sei col resto di due. Coi baffi allineati in fila per sei col resto di due, le code dritte dritte in fila per sei col resto di due. (stacco)

Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due, col resto di due

CANZONE n° 12: “BIA” (Sigla Cartone Animato)

B e A, B e E, BA BE, B e I, BA BE BI, B e O, BA BE BI BO, B e U, BU, BA BE BI BO BU

C e A, C e E, CA CE, C e I, CA CE CI, C e O, CA CE CI CO, C e U, CU, CA CE CI CO CO E COSÌ TU MI SFIDI AD IMITARE BIA ED A FARE QUALCHE MAGIA IO FARÒ SPARIRE UN FAZZOLETTO SE NON LO TROVI VAI SUBITO A LETTO. E UN CAVALLO DA UN STELLA NON LO SO SE MI RIUSCIRÀ MA CANTIAMO INSIEME LA CANZONE FORSE BIA CI AIUTERÀ

B e A, B e E, BA BE, B e I, BA BE BI, B e O, BA BE BI BO, B e U, BU, BA BE BI BO BU

C e A, C e E, CA CE, C e I, CA CE CI, C e O, CA CE CI CO, C e U, CU, CA CE CI CO CO (Strumentale)

D e A, D e E, DA DE D e I, DA DE DI D e O, DA DE DI DO D e U, DU DA DE DI DO DU

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F e A, F e E, FA FE F e I, FA FE FI F e O, FA FE FI FO F e U, FU FA FE FI FO FU

APPESA AD UN OMBRELLO COLORATO, BIA È SCESA SULLA TERRA PER NOI VIENE DA UN PAESE MOLTO LONTANO, DOVE I BAMBINI SI DANNO LA MANO DOVE CI SON SOLO AMICI E PUOI FARE TUTTO QUELLO CHE VUOI E QUEL MONDO SE CON LEI TU CANTI LO RITROVERAI.

B e A, B e E, BA BE, B e I, BA BE BI, B e O, BA BE BI BO, B e U, BU, BA BE BI BO BU

C e A, C e E, CA CE, C e I, CA CE CI, C e O, CA CE CI CO, C e U, CU, CA CE CI CO CO

CANZONE n° 13: “ABC” (Da “La Mela Music”)

A come alligatore

che finge di dormire.

B come bandierone

che sventola sul pennone.

C come canguro

che salta sul tamburo.

D come delfino

che indossa il costumino.

E come elefante

che balla sulle punte.

F come frutta

che me la mangio tutta.

G come gelato

ma si è tutto squagliato.

H come hotel

bello come un castel.

ABC ABC l’alfabeto è questo qui.

ABC ABC l’alfabeto è questo qui.

I come imbianchino

che dipinge lo scalino.

L come luna,

nel cielo è solo una.

M è la maglietta

che mi va un po’ stretta.

N è la neve

che dal cielo scende lieve.

O come orsacchiotto

che la notte è nel mio letto.

P come pallone

che rimbalza sul portone.

Q come quaderno

che nella cartella alterno.

R come rana

che ora sta nella fontana.

ABC ABC l’alfabeto è questo qui.

ABC ABC l’alfabeto è questo qui.

S come spugna

che se strizzi sai ti bagna.

T come topino

che si mangia un formaggino.

U come usignolo

canta sempre quando è solo.

V come violino

che suona quel bambino.

Z come zucca

che indossa una parrucca.

Ecco l’alfabeto

ora tocca a te.

ABC ABC l’alfabeto è questo qui.

ABC ABC l’alfabeto è questo qui.

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CANZONE n° 14: “IL LIBRO DI RE ALFABETO” (di Cristina Piazzini)

A… E - I – O - U SCIALALLA LALLA LALLÁ A… E - I – O - U SCIALALLA LALLA LALLÁ

NELLA PIAZZA DEL PAESE L’OROLOGIO SEGNA LE TRE, C’È GRAN FESTA NELLE CASE, PER LA STRADA PASSA IL RE CON UN LIBRO SOTTO BRACCIO, LO TIENE STRETTO CHISSÁ PERCHÉ, QUALE MISTERO SI NASCONDE IN QUELLE PAGINE COSA C’È?

CI SONO STORIE DI FOLLETTI NEL PAESE DI BOSCOBLU, LE AVVENTURE DI STREGHE E MAGHI AL TEMPO DI RE ARTÚ… MA CHE DISASTRO… IL LIBRO APERTO, MENTRE IL SOVRANO SI ADDORMENTÒ SOGNANDO CAPPUCCETTO ROSSO, PAGINE BIANCHE RITROVÒ.

RE, RE, RE ALFABETO NASCONDE IL SEGRETO DENTRO AL SUO LIBRO COSA C’È? CI SONO MILLE E PIÚ PAROLE CHE FANNO LE STORIE CHE PIACCIONO A TE!

RE, RE, RE ALFABETO NASCONDE IL SEGRETO DENTRO AL SUO LIBRO COSA C’È? CI SONO MILLE E PIÚ PAROLE CHE FANNO LE STORIE CHE PIACCIONO A TE!

A… E - I – O - U SCIALALLA LALLA LALLÁ A… E - I – O - U SCIALALLA LALLA LALLÁ

TUTTE LE LETTERE PARTITE, VANNO A VEDERE UN PO’ COM’È IL GRANDE MONDO DA SCOPRIRE, DA RACCONTARE, DA DIRE A TE. C’È LA M CHE STA SUL MARE, MENTRE LA C GUARDA IL CIELO, PENSA LA S: “ARRIVA IL SOLE! E DOMANI SARÁ SERENO!”

FORZA A CERCARLE IN QUA E IL LÁ PER RIMETTERLE NEL LIBRO DEL RE! CI SONO TUTTE? MANCA MA… QUELLA VOCALE GUARDA UN POCO DOV’È:

A… È STESA AL SOLE E… È SOPRA AD UN SASSO I… GUARDA CHE SPASSO O… SU QUEL CESPUGLIO

A… È STESA AL SOLE E… È SOPRA AD UN SASSO I… GUARDA CHE SPASSO O… SU QUEL CESPUGLIO

PUÒ DARSI CHE MI SBAGLI MA… NE MANCA UNA? TROVATA! U… STAI QUI CON ME!

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RE, RE, RE ALFABETO NASCONDE IL SEGRETO DENTRO AL SUO LIBRO COSA C’È? CI SONO MILLE E PIÚ PAROLE CHE FANNO LE STORIE CHE PIACCIONO A TE!

RE, RE, RE ALFABETO NASCONDE IL SEGRETO DENTRO AL SUO LIBRO COSA C’È? CI SONO MILLE E PIÚ PAROLE CHE FANNO LE STORIE CHE PIACCIONO A TE!

A… E - I – O - U SCIALALLA LALLA LALLÁ A… E - I – O - U SCIALALLA LALLA LALLÁ

CANZONE n° 15: “CON UN CI” (di Stefano Bordiglioni)

CON UN CI,

CI FACCIO UN CILINDRO, CON UN CE,

INVECE UN CESTINO.

CON UN GE,

UN GELATO AL LIMONE, CON UN GI,

UN GIRETTO IN GIAPPONE.

CON UN CI, METTO INSIEME UN CICLONE,

CON UN CE, FACCIO UN CERVO MARRONE,

CON UN GE, UN BEL GESTO VIRILE, CON UN GI,

UN GIGANTE GENTILE.

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CON UN CI,

UN CITOFONO ROSA, CON UN CE, UNA CENA SUCCOSA. CON UN GE, UN GENIETTO GENIALE, CON UN GI,

UNA GITA A NATALE.

(solo musica)

CON UN CI, CI FACCIO UN CILINDRO, CON UN CE, INVECE UN CESTINO. CON UN GE, UN GELATO AL LIMONE, CON UN GI, UN GIRETTO IN GIAPPONE.

CANZONE n° 16: “ACCA” (di Stefano Bordiglioni)

ACCA COME EHI! MI STAI A

SENTIRE?

ACCA COME OH! CHE MERAVIGLIA!

ACCA COME AHI! MI HAI FATTO

MALE! ACCA COME HAI, HAI VOGLIA DI

DORMIRE? ACCA COME HO UNA BICI NUOVA.

ACCA COME HAI UN PUPAZZO DI

VELLUTO. ACCA COME HAI BEI VOTI A

SCUOLA. ACCA COME HANNO UN NASO UN PO’ PUNTUTO.

ACCA COME HO FATTO IL BAGNO NELLO STAGNO. ACCA COME HAI, HAI DETTO CHE SBAGLIAVO. ACCA COME HA, HA PERSO LA SCOMMESSA. ACCA COME HANNO, HANNO VISTO UN TIPO STRANO.

CANZONE n° 17: “UN CUOCO CON LA C” (di Stefano Bordiglioni)

Un cuoco con la c, tal Quinto con la q,

portava in mano un giorno un quaderno con la q, andava a scuola c, alle otto e un quarto q, a scuola di cucina tutte e due con la c. E a scuola con la c, il cuoco con la c, spennò poi quattro quaglie tutte quante con la q

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e cosse quindi c, le quaglie con la q ed erano squisite quelle quaglie con la q.

Un cuoco con la c, tal Quinto con la q,

portava in mano un giorno un quaderno con la q, andava a scuola c, alle otto e un quarto q, a scuola di cucina tutte e due con la c.

E a scuola con la c, il cuoco con la c, spennò poi quattro quaglie tutte quante con la q e cosse quindi c, le quaglie con la q ed erano squisite quelle quaglie con la q.

CANZONE n° 18: “CQ” (di Stefano Bordiglioni) Cq, cq, cq, cq per fare l’ acqua

cq, cq, cq, per fare l’ acquazzone,

cq, cq, cq, per fare un buon acquisto, cq, cq, cq, cq, cq, cq.

Cq, cq, cq, cq ed ecco un acquitrino,

cq, cq, cq e nuoti in un acquario.

Cq, cq, cq là pronto un acquedotto, cq, cq, cq, cq, cq, cq. Cq, cq, cq, cq, cq, cq.

Cq, cq, cq, cq per fare l’ acqua cq, cq, cq, per fare l’ acquazzone, cq, cq, cq, per fare un buon acquisto, cq, cq, cq, cq, cq, cq. Cq, cq, cq, cq, cq, cq.

Cq, cq, cq, cq ed ecco un acquitrino, cq, cq, cq e nuoti in un acquario. Cq, cq, cq là pronto un acquedotto, cq, cq, cq, cq, cq, cq. Cq, cq, cq, cq, cq, cq.

CANZONE n° 19: “LO SCERIFFO” (di Stefano Bordiglioni)

Lo sceriffo a stelle e strisce, è scivolato, giù in piscina: l’ han fasciato a fasce strette l’ han lasciato

là in cascina.

Se mi riesce, si capisce, quelle fasce, io le sfascio: da quel guscio, lo sceriffo, a stelle e strisce, io lo lascio.

Con un’ ascia, sfascio l’ uscio e lo sceriffo, scivolato,

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lascio uscire, dalla cascina, da quella scena, di scivoli e piscina.

Lo sceriffo a stelle e strisce, è scivolato,

giù in piscina: l’ han fasciato a fasce strette l’ han lasciato là in cascina.

CANZONE n° 20: “HO SOGNATO UNA GN” (di Stefano Bordiglioni)

Ho sognato una GN, era dentro a un legno.

Ho sognato una GN, nuotava nello stagno. Ho sognato una GN, scritta alla lavagna. Ho sognato una GN, ho sognato una GN, ho sognato una GN.

Ho sognato una GN, era dentro a una pigna.

Ho sognato una GN, assomigliava ad un cigno.

Ho sognato una GN, mi ha quasi dato un pugno. Ho sognato una GN, ho sognato una GN, ho sognato una GN. Ho sognato una GN, era chiusa nel bagno. Ho sognato una GN, era proprio un bel sogno. Ho sognato una GN, che faceva un disegno. Ho sognato una GN, ho sognato una GN, ho sognato una GN.

Ho sognato una GN, che mi pestava un calcagno.

Ho sognato una GN, nella tela di un ragno. Ho sognato una GN, che provava vergogna. Ho sognato una GN, ho sognato una GN, ho sognato una GN.

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CANZONE n° 21: “È MEGLIO” (di Stefano Bordiglioni)

È meglio non perdere i bagagli.

È meglio non sbatter sugli scogli. È meglio non frenare gli sbadigli. È meglio non cadere in un imbroglio.

È meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio. È me-e-e-e-glio! È meglio non perdere il portafoglio.

È meglio quando dormi non esser sveglio. È meglio non avere orecchie da coniglio.

È meglio non dovere fare mai uno sbaglio.

È meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio. È me-e-e-e-glio!

È meglio non riscaldarsi con un ventaglio.

È meglio non diventare mai e poi mai un

bersaglio. È meglio bere un buon brodo invece che brodaglia. È meglio non perdere nessuna battaglia.

È meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio, è meglio. È me-e-e-e-glio!

CANZONE n° 22: “SE PERDI UNA ELLE” (di Stefano Bordiglioni)

Se prendi una pala e aggiungi una elle,

diventa una palla e non scavi più.

Se poi prendi un Polo e aggiungi una elle,

diventa un bel pollo, con la cresta all’insù.

Se prendi una casa e aggiungi una esse, diventa una cassa e non ci stai più.

Se prendi una stele e aggiungi una elle, diventa due stelle

che brillan lassù.

Se prendi una zana e aggiungi una enne, diventa una zanna e non dormi più.

Se poi prendi un cane e aggiungi una enne, diventa due canne e non morde più.

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CANZONE n° 23: “FILASTROCCA DEL TOCCA TOCCA” (Editrice “La Spiga”)

Filastrocca del tocca tocca tocca la testa tocca la bocca tocca il naso tocca l’orecchio tocca la gamba tocca il ginocchio.

Filastrocca dentro il secchio tocca la schiena tocca l’orecchio tocca il pollice e il mignolino tocca le spalle tocca il piedino.

Filastrocca sul panchetto tocca la pancia toccati il petto tocca la coscia tocca il culetto per guadagnare un altro confetto.

CANZONE n° 24: “CIAO CIAO” (Editrice “La Spiga”)

Per la strada camminiamo, La-La-La-La-La-La, se un amico noi vediamo or su svelti sorridiamo: con la mano salutiamo…

Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao.

Per la strada camminiamo, La-La-La-La-La-La, se un amico noi vediamo or su svelti sorridiamo: con il piede salutiamo…

Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao.

Per la strada camminiamo, La-La-La-La-La-La, se un amico noi vediamo or su svelti sorridiamo: con il naso salutiamo…

Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao Ciao-Ciao-Ciao (ad libitum).

CANZONE n° 25: “SE SEI FELICE” (Editrice “La Spiga”)

Se sei felice tu lo sai… batti le mani. Se sei felice tu lo sai… batti le mani. Se sei felice tu lo sai e mostrarmelo potrai… Se sei felice tu lo sai… batti le mani.

Se sei felice tu lo sai… batti i piedi. Se sei felice tu lo sai… batti i piedi. Se sei felice tu lo sai e mostrarmelo potrai… Se sei felice tu lo sai… batti i piedi.

Se sei felice tu lo sai… chiudi gli occhietti. Se sei felice tu lo sai… chiudi gli occhietti. Se sei felice tu lo sai e mostrarmelo potrai… Se sei felice tu lo sai… chiudi gli occhietti.

Se sei felice tu lo sai… fai tutto insieme.

Se sei felice tu lo sai… fai tutto insieme.

Se sei felice tu lo sai e mostrarmelo potrai… Se sei felice tu lo sai… fai tutto insieme.

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CANZONE n° 26: “LA PECORELLA AL BOSCO” (Editrice “La Spiga”)

E va… e va… e va… la pecorella al bosco. Che cosa c’è in quel bosco? C’è l’erba per mangiare. Fra l’erba di quel bosco c’è un piccolo laghetto, all’ acqua del laghetto lei si può dissetar.

CANZONE n° 27: “IL CUORE” (Editrice “La Spiga”)

Come un tamburo chiuso nel petto, io batto un ritmo sempre perfetto. Spingendo il sangue nelle tue vene, per farti stare davvero bene.

Sono il tuo cuore sempre in movimento e non mi fermo neanche un momento.

Nemmeno quando fai sogni d’ oro, o giochi a scuola, o canti in coro.

Batto più forte se sei felice o se gridando alzi la voce.

Se adesso mi vuoi proprio ascoltare una mano sul petto devi appoggiare…

Tum-tu Tum-tu Tum-tu

CANZONE n° 28: “IL BALLO DELLE BOLLE DI SAPONE” (Editrice “La Spiga”)

Prendi il sapone, lava le mani, con lo spazzolino sfrega le unghie, anche ai piedi sul momento fai lo stesso trattamento. Sfrega, sfrega, sfrega per bene vedi che poi non son più nere…

Segui il ballo delle bolle fatte col sapone. Quando il ballo avrai finito anche tu sarai pulito.

Nella vasca fai il bagnetto, con la schiuma bene attento. Lava, lava per benino, gambe, braccia, anche il pancino. Versa lo shampoo sulla testa, chè ai pidocchi rovini la festa.

RIT

Sciacquati e asciugati per benino, prendi in mano lo spazzolino, mettici un po’ di dentrificio, sfregalo bene sul dentino. Ora se vuoi metti un po’ di profumo: più bello di te non c’è nessuno.

RIT

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CANZONE n° 29: “PIM PAM” (Editrice “La Spiga”)