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I VELENI QUOTIDIANI
2
ZUCCHERO&
AFFINI
LO ZUCCHERO
Lo zucchero rappresenta un vero e proprio veleno per il corpo. Esso
introduce “calorie vuote”, ovvero fa ingrassare ma non nutre! Anzi, al
contrario, impoverisce l’organismo…
PERCHÉ?
Tutti i cibi raffinati, come lo zucchero, le farine bianche e il sale, non possono essere
metabolizzati così come sono dal fisico.
Per essere metabolizzati vanno a prelevare dalle nostre scorte quegli elementi che l’uomo ha scartato con la raffinazione.
Lo zucchero, dopo il processo di raffinazione (circa 9 lavaggi chimici), non ha più niente a
che vedere con il prezioso succo delle barbabietole o di canna da cui è stato estratto.
Il consumo in Italia si attesta intorno ai 24 kg. all’anno pro-capite (non
poco: quasi 70 gr. al giorno).
Negli Stati Uniti si arriva alla pazzesca
quota di 22 cucchiaini al giorno!
(fonte: www.newsfood.com)
Attenzione: basta bere due lattine al giorno di Coca-Cola (o di altre bibite industriali) per sfiorare quella cifra!
Il consumo di zucchero è implicato in molte patologie gravi. Eccone solo alcune:
Riduzione delle difese immunitarie, aggravamento dell'asma,
dell'ipertensione, acidificazione del sangue, malattie cardiache, diabete,
calcoli biliari, artriti, predisposizione ad alcuni tipi di cancro…
In definitiva accorcia la vita!
Zuccheri raffinati (zucchero di canna, di barbabietola, sciroppo di mais, fruttosio,
ecc.)…
«Oggi, i sondaggi condotti
sull’alimentazione in Occidente mostrano
che il 56% delle calorie che ingeriamo
deriva da tre fonti:
… Farine bianche (pane bianco, pasta non integrale, riso brillato, ecc.)…
… Oli vegetali (di soia, di girasole, di mais, oli idrogenati)…
… Queste tre fonti non contengono proteine, né vitamine, né gli acidi grassi omega 3,
indispensabili al funzionamento dell‘organismo. In compenso, pare proprio che alimentino direttamente la crescita dei
tumori.»
(David Servan-Schreiber, “Un nuovo modo di vivere anti-cancro” - Ediz. Sperling & Kupfer - pag. 72-73)
«Il biologo tedesco Otto Heinrich Warburg è stato insignito del Nobel per la medicina (nel 1931) per
aver scoperto che il metabolismo dei tumori maligni dipende in gran parte dal loro consumo di glucosio, la forma che
assume lo zucchero nell'organismo una volta
ingerito…
… In effetti, la scansione PET (tomografia a
emissione di positroni), comunemente utilizzata per
individuare i tumori, non fa altro che
rilevare le regioni del corpo umano in cui è
maggiore il consumo di glucosio…
«Se una zona spicca sulle altre per un consumo eccessivo, ci sono forti probabilità
che si tratti di un cancro. Ingerendo zucchero o farine bianche, che fanno salire
rapidamente il tasso di glucosio nel sangue..., l'organismo libera subito una dose di insulina per permettere al glucosio di penetrare nelle
cellule. Alla secrezione di insulina si accompagna il rilascio di un'altra molecola,
detta IGF (Insulin-like Growth Factor-I), che ha la proprietà di stimolare la crescita cellulare...
Tomografia ad emissioni di positroni
… Parallelamente, insulina e IGF hanno in comune l'effetto di dare una sferzata ai fattori d'infiammazione, i quali, a loro volta, fungono
da fertilizzante ai tumori... ma anche la loro capacità di invadere i tessuti vicini.»
(David Servan-Schreiber, "Un nuovo modo di vivere anti-cancro" - pag. 74)
RIASSUMENDO…Fonte: https://www.facebook.com/LaStellaVegan
Il primo passo da fare subito: sostituire lo zucchero bianco con
quello grezzo (quello vero è molto scuro e si
ammassa).
Secondo passo: eliminare anche lo zucchero grezzo. Consumarlo solo occasionalmente.
Attenzione allo zucchero assunto
con i prodotti industriali già
pronti (gelati, merendine, bibite, dolci, ecc.).
LO ZUCCHERO E LA DIPENDENZA
«La maggior parte delle persone
affette da dipendenze, anche
alimentari, sono convinte di non
poter fare a meno della sostanza a
cui sono assuefatte…
… Il soggetto zucchero-dipendente, per esempio, crede che il suo corpo chieda
zucchero, ma in realtà è vero il contrario.
Le sostanze verso cui stabiliamo rapporti di dipendenza sono esattamente quelle rimosse
nella fase di lavorazione dei prodotti…
… Gli alimenti raffinati, come per esempio lo zucchero bianco, composti isolati derubati della loro
integralità da processi snaturanti, generano nel corpo umano l’attività di sostanze messaggere che
innescano il desiderio di ripristinare e quindi metabolizzare proprio le sostanze di cui gli alimenti
sono stati privati…
… I prodotti scissi o raffinati sono perciò da considerare, in linea di principio, al pari delle sostanze stupefacenti, perché il corpo, dopo
averli assunti, esigerà che gli siano restituiti gli elementi precedentemente tolti…
… In questo caso, l’organismo avverte una mancanza e si ammale:
contrae una dipendenza.»
(Barbara Hendel - Peter Ferreira, «Acqua & Sale» –
Macro Ediz., pag. 142)
COME SOSTITUIRE LO ZUCCHERO?
Sicuramente non con il fruttosio!
Il nome riporta all'immagine di un prodotto sano derivato dalla frutta, ma in realtà lo
troviamo spesso come sciroppo di fruttosio ricavato dal mais (quasi sempre transgenico).
Anche derivato dalla frutta, comunque il processo di raffinazione priva il fruttosio di ogni principio vitale come le vitamine,
gli enzimi, i sali minerali e tutti i fitonutrienti capaci di ridurne gli effetti
metabolici nefasti.
Gli effetti nefasti del fruttosio derivato dal mais sono soprattutto i seguenti:
Fa aumentare l’acido urico, appesantisce il fegato con danni simili all’abuso di
alcool, aumenta l’obesità con accumulo di grasso soprattutto sulla pancia,
inganna il sistema di regolazione dello stimolo della fame e della sazietà, per cui
si è portati ad assumere molto cibo.
Dolcificanti naturaliDatteri secchi o in crema concentrata
Uvetta secca
Succo d’uva
Succo di mela concentrato
Il problema dei dolcificanti naturali a base di frutta è che questa non si accorda bene
con alcun altro alimento.
Meglio usarli con prudenza se si è inclini alla fermentazione intestinale.
Miele sì, ma con moderazione.
Malti di cerealiI più comuni sono quelli di riso, orzo, grano, mais (da non confondere con lo “sciroppo di
mais”, tutto industriale).
Altre alternative, ma sempre con moderazione.
«Recentemente, un team di ricerca dell'Università
di Sidney che si occupa di classificare gli alimenti in base all'indice glicemico,
ha richiamato l'attenzione su un
sostituto naturale dello zucchero bianco,
contraddistinto da un indice glicemico molto
ridotto: lo sciroppo d'agave...
… Ha un gusto delizioso, paragonabile a quello di un miele molto chiaro, ma un indice glicemico
tra le quattro e le cinque volte inferiore.»
(David Servan-Schreiber, "Un nuovo modo di vivere anti-cancro" - pag. 77)
COMPARAZIONE ZUCCHERO per 100 gr. AGAVE per 100 gr.Valore energetico (kcal)
400 310
Proteine (gr.) 0 TracceGrassi (gr.) 0 TracceCarboidrati (gr.) 99,9 76di cui zuccheri (gr.) 99,9 73di cui saccarosio (gr.) 99,9 0di cui fruttosio (gr.) 0 56di cui glucosio (gr.) 0 17Fibre alimentari (gr.) 0 0,5Sodio (gr.) 1,8 0,029
TABELLA COMPARATIVA ZUCCHERO-AGAVE
Quanto a potere dolcificante, ci
vogliono 70 gr. di succo d’agave
per ottenere lo stesso risultato di
100 gr. di zucchero.
Un altro dolcificante naturale interessante è la stevia, una pianta che viene dalle montagne del Brasile e del Paraguay.
Ha una capacità dolcificante che è almeno 100 volte superiore a quella dello
zucchero, non contiene calorie, non fa salire l’indice glicemico.
Attenzione! La stevia naturale è una polvere verde scuro dal retrogusto simile
alla liquirizia.
L’industria ha messo in commercio una stevia bianca (più commerciabile), che è
addizionata con vari prodotti chimici. Da evitare!
Chi ha problemi di fermentazione intestinale deve rinunciare completamente a tutti i
prodotti che dolcificano, anche se naturali, fino a risoluzione del problema.
È comunque buona norma limitare al massimo tali prodotti che fermentano con facilità
nell’intestino.
LE BIBITE INDUSTRIALI
Le bevande industriali sono una vera e propria spazzatura: zucchero, coloranti,
conservanti, sostanze chimiche.
Esaminiamo più da vicino una delle più popolari bibite al mondo...
… la COCA COLA.
Ecco i suoi contenuti di zucchero:
In una lattina di Coca-Cola, ci sono anche 55 mgr. di sale (come
in una pizza). Questo naturalmente aumenta la sete!
Fonte: Conferenza del Prof. Robert H. Lusting, M.D. (professore in pediatria della Divisione di Endocrinologia dell’Università della California,
San Franciso. Titolo della conferenza: «The sugar, the bitter truth» («Zucchero, l’amara verità»)
Link: http://www.youtube.com/watch?v=dBnniua6-oM
Ti sei mai meravigliato del fatto che dopo aver bevuto una…
… ti viene da sorridere?
Il motivo è che… ti sballa!
Nei primi 10 minuti…
Dieci cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo organismo. La reazione immediata a questa
dolcezza così eccessiva sarebbe il vomito, ma ciò è impedito dal fatto che l’acido fosforico
diminuisce il sapore permettendoti di mantenere la bibita nello stomaco.
Dopo 20 minuti…
La tua glicemia schizza in alto causando un massiccio rilascio d’insulina. Il tuo fegato
risponde trasformando tutto lo zucchero che può “catturare” in glicogeno (zuccheri di
riserva per il corpo) e grasso.
Dopo 40 minuti…
La caffeina è stata assorbita completamente; le pupille si dilatano, la pressione del sangue
aumenta e, come risposta, il tuo fegato rilascia altro zucchero nel sistema circolatorio. I
recettori cerebrali dell’adenosina si bloccano per prevenire la sonnolenza.
Dopo 45 minuti…
Il corpo aumenta la produzione di
dopamina stimolando il centro del piacere
del cervello.
È lo stesso meccanismo di azione
della cocaina.
Dopo 60 minuti…
L’acido fosforico lega il calcio, il magnesio e lo zinco nell’intestino, causando un’ulteriore
spinta al metabolismo.
Inoltre le alte dosi di zucchero e la
dolcezza artificiale aumentano l’escrezione
urinaria di calcio.
Le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco.
È ora assicurato che con le urine verranno eliminati il calcio, il magnesio e lo zinco che erano in realtà destinati alle ossa, oltre al
sodio, a vari elettroliti e all’acqua.
Dopo l’eccitazione iniziale si avrà un crollo della
glicemia.
Potresti diventare irritabile e/o apatico. Avrai anche eliminato con le urine tutta
l’acqua presente nella bibita, ma non prima di averla infusa con preziosi nutrienti che il tuo corpo avrebbe potuto usare per scopi
fondamentali: idratare i tessuti, rafforzare le ossa e i denti.
Tutto questo sarà seguito nelle prossime ore da un crollo della caffeina... È il meccanismo
tipico delle droghe che ti indurrà ad una nuova assunzione.
Il nemico non è tanto la Coca-Cola, bensì la combinazione di dosi eccessive di zucchero,
unite alla caffeina e all’acido fosforico…
… Senza contare il caramello (E 150) ottenuto con processi ammoniacali, che dà il colore alla bibita. Senza il caramello, apparirebbe grigia
come in Olanda dove l'E 150 è vietato.
Questa combinazione, a parte il caramello, la
si può trovare nella maggior parte delle
bibite gassate (oltre a coloranti e
conservanti).
Lattina: 38 gr. pari a 140 Kcal.Bottiglia da 1 lt.: 102 gr. pari a 374 Kcal. (la Fanta ne contiene addirittura 140 gr./litro)
Bottiglia da 2 lt.: 217 gr. pari a 780 Kcal.
Concentrazione media di
zucchero nelle bibite industriali:
Forse stai pensando di limitare i danni rivolgendoti alla…
Oppure alla…
Accusata da molti medici e inchiodata da diverse ricerche, la Coca-Cola è corsa ai ripari pubblicizzando queste bevande alternative.
Ma esse contengono aspartame ed altri dolcificanti artificiali.
Così adesso, oltre all’obesità (l’aspartame ne aumenta l’incidenza), ti esponi anche al
cancro, alle malattie di cuore e ad altro ancora!
Questo perché l’aspartame, insieme al glutammato, fa parte di una classe di sostanze chiamate…
LE ECCITOTOSSINE
C’è però da dire che non è stato mai messo in discussione che nell’aspartame ci siano due
metaboliti sicuramente cancerogeni: la fenilalanina e il metanolo. Il dibattito verte
piuttosto sulla quantità da considerare tossica.
Alcune ricerche assolvono l’aspartame...
C’è anche da aggiungere che le ricerche che dichiarano sicuro l’uso di aspartame entro i limiti di 40-50 mg./per peso corporeo/per giorno, non sono forse così indipendenti…
Molecola di aspartame
Negli Stati Uniti, la FDA (Food and Drug Administration) commissiona studi di
scienziati che pubblicano sull’American Clinical Nutrition, uno dei giornali scientifici
più importanti a livello globale.
Sennonché questa rivista è sostenuta economicamente da multinazionali come
Nestle, Kraft, Mars, PepsiCo, Monsanto, The Sugar Association, ecc.
Non per niente, quando sono usciti gli esiti di queste
ricerche, la compagnia della Coca-Cola ha esultato… Come se finora avessero dimostrato
di aver a cuore la salute dei consumatori!
Fonte: http://mangiaditesta.wordpress.com/tag/diet-
coke/ (sito che cita tutte le fonti e gli studi da cui ha tratto le informazioni)
L’aspartame (acido aspartico), come tutte le eccitotossine, provoca danni
neurologici gravi.
Esso cambia la chimica cerebrale e intossica il sistema nervoso.
Il metanolo, noto anche come alcol metilico, viene immesso rapidamente nella circolazione sanguigna, dove si trasforma in formaldeide e
acido formico.
La formaldeide si lega al DNA da dove è molto difficile rimuoverla. Ne consegue che si ha, nel
tempo, un effetto cumulativo dei danni.
L’aspartame dà anche assuefazione. Ecco perché la gente ha difficoltà ad interrompere il consumo di bevande analcoliche che contengono aspartame.
Sintomi di sclerosi multipla, fatica cronica, artrite reumatoide, depressione e altri disturbi dell'umore sono scomparsi in molti pazienti dopo l'interruzione
dell'assunzione di aspartame.
Esistono ormai più di 900 studi che documentano i gravissimi danni
dell’Aspartame. Eccone un riassunto…
Diarrea Crampi di stomaco
Vertigini Emicrania
Depressione Debolezza cronica
Perdita di memoria a breve termine Sudori freddi Convulsioni
Aumento di peso Ansia
Perdita di capelli Artrite
Menopausa precoce Insonnia
Allucinazioni Ipoglicemia
Acne Umore instabile
Progressiva perdita della vista fino alla cecitàAbbassa la soglia dell'insorgenza di attacchi
apoplettici mortaliAumento vertiginoso di tumori al cervello
nelle cavie da laboratorioMelanomaLeucemiaLinfomi
Negli studi di laboratorio l’aspartame ha aumentato l’incidenza dei seguenti tumori: cervello, mammella, utero, ovaie, testicoli,
tiroide e pancreas
(Fra le tante possibili fonti, si può consultare: www.la-sclerosimultipla.net/glutammato.php)
Il glutammato monosodico (acido glutammico) è un
esaltatore di sapidità. Viene largamente usato, come additivo, dall’industria
alimentare e nei ristoranti.
Poiché costa poco aggiungere glutammato, esso copre per lo più una
scarsa qualità degli ingredienti.
(Dott. Russell Blaylock, neurochirurgo - www.la-sclerosimultipla.net/glutammato.php)
«Le cellule cancerogene esposte al glutammato monosodico sviluppano delle
estensioni dette “pseudopodia” o “falsi piedi”, e cominciano a spostarsi per i tessuti,
che è una delle prime manifestazioni cancerogene. Aumentando la dose di
glutammato, il cancro si estende come un incendio, ma quando lo si blocca, anche la
crescita del cancro rallenta.»
CARAMELLE E CHEWINGUM
L’Espresso (N° 48 - Anno 2007, reperibile online) riporta un’inchiesta
condotta da Altroconsumo su 35 diversi tipi di caramelle gommose (quelle più amate dai bambini): 16 confezionate e 19 vendute sfuse.
In particolare Altroconsumo ha cercato 9 sostanze (E102, E104, E110, E122, E124,
E129, E131, E132, E133) riscontrandole in quasi tutti i prodotti.
«Abbiamo scelto le caramelle gommose perché sono le più consumate e le più ricche di
coloranti, anche tre o quattro nella stessa caramella, un cocktail di cui non conosciamo
ancora le possibili conseguenze», spiega Simona Ovadia di Altroconsumo.
«L'alimentazione dei bambini è già fin troppo ricca di additivi chimici, di
cui ancora non conosciamo gli
effetti. E gli studi disponibili non
sono rassicuranti.»
L’articolo de L’Espresso cita la Prof. Iolanda Minoli, "guru indiscussa di bambini e dintorni dell'Università di Milano":
Continua l’articolo: «Sulla innocuità dei coloranti nessuno è
disposto a giurare. Al punto che l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ha di
recente avviato una revisione delle autorizzazioni su questi prodotti, molte delle
quali risalgono a trent'anni fa…
… L'ultimo allarme viene da un articolo pubblicato sulla rivista medica 'The Lancet', che individuava un
collegamento tra comportamenti iperattivi, irrequietezza, aggressività dei bambini e il consumo abituale di alimenti contenente un conservante, il benzoato di sodio, e alcuni coloranti (E102, E104,
E110, E122, E124, E129)…
… anche se si trattava di prodotti conformi alla legge con 300 milligrammi di colorante per
chilo per alcuni, e 50 per altri.
Di fatto, dunque: i nuovi studi mostrano che le soglie di legge non rappresentano una
garanzia assoluta…
… È vero che con un solo prodotto non è facile superare le dosi consigliate: per riuscirci con le
caramelle un bambino dovrebbe mangiarne oltre un chilo.
… Ma è anche vero che molti dolciumi contengono un mix di coloranti diversi, e che
gli additivi sono presenti in molti altri alimenti di consumo quotidiano…
… "Il problema - osserva Fernando Tateo, ordinario di scienze alimentari all'Università di
Milano - è il mix di additivi e coadiuvanti tecnologici che assumiamo insieme"…
… Non solo. Molti coloranti possono causare allergie: e
non solo prodotti di sintesi, ma anche alcuni di origine
naturale come il rosso cocciniglia E120,
l'annato E160 B o la cantaxantina E161…
… E nel complesso, i "coloranti che al momento risultano davvero sicuri sono pochi", spiega
Morena Lussignoli di Altroconsumo.
… Non solo, quando si parla di caramelle, i coloranti non sono l'unico problema.
"Per i bambini piccoli, sotto i 4 anni, lo zucchero è assolutamente controindicato - precisa Iolanda Minoli - Per i più grandi va
usato con grande cautela perché aumenta la produzione di insulina aprendo la strada a
obesità e diabete. E c'è un collegamento tra lo zucchero e diverse patologie tra cui asma e
alterazioni del sistema immunitario".»
«In genere le caramelle e i chewing gum sono i prodotti con la lista degli ingredienti scritta
più in piccolo...
Sarà un problema di spazio o un problema di
ingredienti scomodi?
Questi prodotti sono concentrati di additivi, dolcificanti, coloranti e aromi: praticamente
non esiste un chewing gum passabile.
Esistono mentine che hanno come ingredienti solo ed esclusivamente
additivi e aromi!»
(Fonte: Amos Boilini, «L’inganno nel cibo» - Mod. 2, pp. 28)
Moltissime caramelle (soprattutto quelle
gommose) contengono un additivo industriale denominato E 441 che
spesso è qualificato semplicemente come "gelatina" o "colla di
pesce".
Esistono gelificanti animali e vegetali, ma la sigla E 441 indica la provenienza animale.
In Europa la produzione della gelatina è costituita per l’80% dalla cotenna di maiale e per un 15% dal bifido bovino (il bifido è uno strato sottocutaneo dell’animale). Il restante 5% viene ottenuto quasi
tutto da ossa suine e bovine.
I gelificanti sono usati moltissimo dall’industria alimentare e si trovano in budini, gelati, prodotti light, ecc.
Video produzione di gelatina da cotenne di maiale: https://www.youtube.com/watch?v=-iLqRyBYXVc
Riguardo agli aromi, un esempio per tutti:
«Vi interessa sapere come è ottenuto il tipico aroma artificiale alla fragola, quello che troviamo in un milk
shake alla fragola di una nota catena di Fast Food? L’aroma fragola che piace tanto ai ragazzi e che tranquillizza le mamme, dato che la fragola è, o
dovrebbe essere, un frutto, è stato prodotto con questi ingredienti chimici…
… Amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato, benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-
isobutirato, cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, diacetile, dipropil-chetone, etil-acetato, etil-amil-chetone, etil-butirato, etil-
cinnamato, etil-eptanoato, etil-eptilato, etil-lactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato, etil-propionato, etil-valerato,
eliotropina, idrossifrenil-2-butanone (soluzione al 10% in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato, isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4-metilacetofenone, metil-antranilato, metil-
benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina, metil-naftil-chetone, metil-salicilato, olio essenziale di menta, olio essenziale di
neroli, nerolina, neril-osobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico, etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
BUON APPETITO!»
(Gabriele Buracchi, "Occhio alle merendine", Bracciali Ed., commercializzato da Ediz. ADV – Lega
Vita e Salute – pag. 114)
In conclusione: tieni i tuoi bambini lontani da una tale combinazone di
zucchero, chimica e schifezze!
Per approfondire (vivamente consigliato):
Seminario del Prof. Walter Veith «Tua la salute, tua la scelta»: q L’impatto degli additivi sulla salute fisica e mentale.
q Perché l’uomo è l’animale più stupido del pianeta?
q Le eccitotossine.
q E molto altro ancora…
Link: http://lightchannel.weebly.com/salute.html (1° seminario della sezione «Alimentazione»)
FINEChiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno