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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155 Un Piano - quello regionale per la Salute e i servizi alla persona 2011-2014, approvato ieri dal consiglio regio- nale - che riforma incisivamente la sanità lucana. E che, al contempo, mantiene i livelli di assistenza ai cittadini che la “spending review” e i tagli del governo mettono a rischio. L’assessore Martorano ha spiegato nella sua relazione i quattro punti cardine del provvedimento ap- pena divenuto legge regionale. E il presidente De Filippo ha ribadito il desiderio degli amministratori regionali di andare oltre le lamentele e le denunce delle ristrettezze attuali, per non rinunciare al ruolo di “programmatori”. Ridare ossigeno al set- tore delle costruzioni recuperando alloggi da destinare a famiglie a basso reddito riqualifi- cando il tessuto urbano. Ieri a Potenza sono stati sottoscritti gli accordi di programma tra la Regio- ne e i Comuni di Aliano e Bernalda. In totale, tra fondi pubblici e privati, saranno investiti 4 milio- ni di euro. Nel paese di Levi recuperate 7 abita- zioni. A Bernalda ricon- versione dell’ex matta- toio con 8 nuove case. “E’ una risposta sociale e occupazionale”, il com- mento del presidente De Filippo. Accordi di programma, a Bernalda e Aliano case per famiglie meno ricche Sottoscritta l’intesa con la Regione. Investiti 4 milioni. Saranno costruite 15 abitazioni De Filippo: risposta sociale e occupazionale Vasta la riforma della sanità lucana Pif, 111 beneficiari Approvati 3 progetti Lavoro, nuove idee valicano i confini Il no profit va salvaguardato Mastrosimone: si scommette sulla qualità Presentato bando “Mobilità transnazionale” Impegno di De Filippo in Conferenza Regioni Ortofrutta lucana A PAG. 4 ALLE PAG. 2 e 3 A PAG. 4 Sono ai vertici della classi- fica nazionale, gli studenti lucani: lo hanno stabilito i test Invalsi, ossia le prove del ministero utili a misu- rare il grado di prepara- zione dei ragazzi che fre- quentano le scuole dello Stivale. La Basilicata peral- tro si qualifica in contro- tendenza rispetto al resto del Sud. Un muro d’acqua che, uni- to al vento forte e ai fulmi- ni, ha creato danni in tutta la Regione ad agricoltura, strade, case, aziende. Un nubifragio memorabile. E c’è anche una vittima: Nicola Falcone di San’Ar- cangelo, folgorato dalla corrente elettrica mentre nel suo fondo era alle pre- se con l’acqua. In tanti ieri hanno manife- stato a Roma per protesta- re contro la soppressione del tribunale di Melfi. E hanno trovato un inspera- to alleato negli stessi ver- tici dell’amministrazione comunale di Sala Consili- na. Dalla Campania hanno ribadito il proprio no deci- so all’accorpamento con Lagonegro. Prove Invalsi Maltempo Giustizia C’è anche una vittima Chiusura tribunale, ieri corteo a Roma Bravi in algebra e in italiano Tragico nubifragio Melfi protesta con l’aiuto di Sala Si distinguono gli studenti lucani Anno 2 Numero 144 del 25.07.2012 Una sanità rinnovata Il consiglio regionale approva il Piano della Salute proposto dalla giunta. Interessate 4 aree tematiche Posti letto senza tagli, esenzioni per i ticket, programmazione integrata Riqualificazione urbana Si punta a stimolare il tessuto produttivo A PAG. 4 La mano del volontariato A PAG. 5 Il Quotidiano della Basilicata La Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

Quotidiano Regione Basilicata inserto di ... · Un Piano - quello regionale per la Salute e i servizi alla persona 2011-2014, approvato ieri dal consiglio regio - nale - che riforma

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Un Piano - quello regionale per la Salute e i servizi alla persona 2011-2014, approvato ieri dal consiglio regio-nale - che riforma incisivamente la sanità lucana. E che, al contempo, mantiene i livelli di assistenza ai cittadini che la “spending review” e i tagli del governo mettono a rischio. L’assessore Martorano ha spiegato nella sua

relazione i quattro punti cardine del provvedimento ap-pena divenuto legge regionale. E il presidente De Filippo ha ribadito il desiderio degli amministratori regionali di andare oltre le lamentele e le denunce delle ristrettezze attuali, per non rinunciare al ruolo di “programmatori”.

Ridare ossigeno al set-tore delle costruzioni recuperando alloggi da destinare a famiglie a basso reddito riqualifi-cando il tessuto urbano. Ieri a Potenza sono stati sottoscritti gli accordi di programma tra la Regio-ne e i Comuni di Aliano e Bernalda. In totale, tra

fondi pubblici e privati, saranno investiti 4 milio-ni di euro. Nel paese di Levi recuperate 7 abita-zioni. A Bernalda ricon-versione dell’ex matta-toio con 8 nuove case. “E’ una risposta sociale e occupazionale”, il com-mento del presidente De Filippo.

Accordi di programma,a Bernalda e Aliano caseper famiglie meno riccheSottoscritta l’intesa con la Regione. Investiti 4 milioni. Saranno costruite 15 abitazioni De Filippo: risposta sociale e occupazionale

Vasta la riforma della sanità lucana

Pif, 111 beneficiariApprovati 3 progetti

Lavoro, nuove ideevalicano i confini

Il no profit vasalvaguardato

Mastrosimone: si scommette sulla qualità Presentato bando “Mobilità transnazionale” Impegno di De Filippo in Conferenza Regioni

Ortofrutta lucana

•A PAG. 4

•ALLE PAG. 2 e 3 •A PAG. 4

Sono ai vertici della classi-fica nazionale, gli studenti lucani: lo hanno stabilito i test Invalsi, ossia le prove del ministero utili a misu-rare il grado di prepara-zione dei ragazzi che fre-quentano le scuole dello Stivale. La Basilicata peral-

tro si qualifica in contro-tendenza rispetto al resto del Sud.

Un muro d’acqua che, uni-to al vento forte e ai fulmi-ni, ha creato danni in tutta la Regione ad agricoltura, strade, case, aziende. Un nubifragio memorabile. E c’è anche una vittima: Nicola Falcone di San’Ar-cangelo, folgorato dalla

corrente elettrica mentre nel suo fondo era alle pre-se con l’acqua.

In tanti ieri hanno manife-stato a Roma per protesta-re contro la soppressione del tribunale di Melfi. E hanno trovato un inspera-to alleato negli stessi ver-tici dell’amministrazione comunale di Sala Consili-na. Dalla Campania hanno

ribadito il proprio no deci-so all’accorpamento con Lagonegro.

Prove Invalsi Maltempo Giustizia

C’è ancheuna vittima

Chiusura tribunale,ieri corteo a Roma

Bravi in algebrae in italiano

Tragiconubifragio

Melfi protestacon l’aiuto di Sala

Si distinguonogli studenti lucani

Anno 2 Numero 144 del 25.07.2012

Una sanità rinnovataIl consiglio regionale approva il Piano della Salute proposto dalla giunta. Interessate 4 aree tematiche

Posti letto senza tagli, esenzioni per i ticket, programmazione integrata

Riqualificazione urbana

Si punta a stimolare il tessuto produttivo

•A PAG. 4

La mano del volontariato

•A PAG. 5

Il Quotidiano della BasilicataLa Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

Basilicata Mezzogiorno

Nessun posto letto eli-minato, esenzione per i ticket e politche sociali contemperate con i ser-vizi sanitari: questi alcuni dei punti essenziali del il Piano regionale della salu-te e dei servizi alla perso-na 2011-2014, approvato ieri dal consiglio regionale della Basilicata.

I punti cardineIl Piano interviene, princi-palmente, su quattro aree tematiche, producendo riforme strutturali del si-stema che corrispondo-no alle azioni già avviate con le Leggi regionali n. 12/2008 e n.17/2011.

Si tratta delle macrostrut-ture aziendali, dell’orga-nizzazione territoriale distrettuale e di ambito, della rete ospedaliera e la connessione ospeda-le–territorio attraverso le reti assistenziali e dell’in-tegrazione socio sanitaria, la residenzialità protetta e la rete dei servizi sociali.

Le macrostruttureaziendaliIl Piano individua le indi-cazioni organizzative per superare la frammenta-zione dei servizi sanitari e dei servizi generali del sistema. Confermati i grandi dipartimenti azien-dali quali i dipartimenti di prevenzione, divisi in

dipartimenti di prevenzio-ne collettiva della salute umana e dipartimenti di prevenzione della sanità e benessere animale, il di-partimento interaziendale dell’emergenza sanitaria (118), i dipartimenti di salute mentale e le loro articolazioni territoriali. Creati anche nuovi dipar-timenti interaziendali su funzioni strategiche per la sostenibilità del siste-ma. Le funzioni di service generale (acquisti di beni e servizi, gestioni comu-ni) vengono affidate ad una Centrale regionale di Committenza, nuovo Dipartimento interazien-

dale che, sulla scorta dei modelli nazionali, provve-derà a unificare funzioni oggi frammentate, realiz-zando economie di scala e migliore qualità di funzio-namento. Previste, inoltre, forme di autoassicurazio-ne, con l’accantonamen-to dei fondi necessari e la creazione di un Diparti-mento interaziendale per la gestione dei sinistri.

OrganizzazioneterritorialeLa riforma dell’organizza-zione sul territorio, uno dei punti centrali del Pia-no, prevede la creazione di nove Distretti di comu-nità, le cui delimitazioni territoriali coincidono

con gli Ambiti socio ter-ritoriali e con le Aree pro-gramma. Al Distretto di comunità, che fungerà da sportello unico per il cit-tadino, verranno affidate le attività fondamentali. Agli ospedali distrettuali spetta il ruolo di livello di riferimento per le funzio-ni assistenziali complesse territoriali (integrazione multispecialistica per le attività di assistenza come oncologia territoriale, va-lutazioni diagnostiche, prestazioni specialistiche chirurgiche, day service e day surgery).

Rete ospedalieraNon subisce tagli di po-sti letto, la rete lucana degli ospedali, formata dall’Azienda Ospedalie-ra S.Carlo, dall’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, dall’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Crob di Rionero e dagli ospedali, sedi di Pronto soccorso attivo, di Lagonegro, Melfi, Policoro e Villa d’Agri. Nemmeno il decreto sulla cosiddetta “spending review” taglia posti letto, ma anzi si ac-quisisce la possibilità di ulteriore qualificazione. La gestione dei posti letto si rifà al metodo del bed management, ossia alla flessibilità della logistica assistenziale rispetto alla funzione clinica.

Integrazione socio-sanitariaSono previste tre forme principali d’integrazione: quella istituzionale tesa

ad abbattere le frontiere di competenza tra or-ganizzazione sanitaria e organizzazione degli Enti locali; l’integrazione gestionale che prevede il coordinamento di Di-stretti e Ambiti per pro-gettare e gestire servizi e risorse finanziarie; l’in-tegrazione professionale che deve produrre con-dizioni operative unitarie e sinergiche tra le diverse figure professionali. Par-ticolare attenzione viene data, inoltre, alla residen-zialità protetta, passando dai circa 200 posti oggi disponibili ad una previ-sione di 1179 posti resi-denziali e semiresidanziali in ambito regionale. La loro attivazione sarà gra-duale nel tempo. Il Piano, infine, definisce anche le linee guida per la stesura dei Piani intercomunali dei servizi sociali e socio sanitari.

I ticketLa proposta di revisione dei ticket è stata spiegata

nel dettaglio in aula dalla relazione dell’assessore al ramo Attilio Martorano (per la relazione, vedere ar-ticolo nella pagina a fian-co).Prevista una fascia di esenzione totale per i redditi familiari (Isee) in-feriori a 16.000 euro, una successiva progressione per i redditi compresi tra i 16.000€ e i 25.000 euro, una invarianza rispetto all’impianto attuale per i redditi compresi tra i 25 e i 35.000 euro e un in-nalzamento della quota di compartecipazione per i redditi compresi tra 35.000 e 50.000 e, nel-la misura massima per i redditi superiori ai 50.000 euro. Prevista anche una rimodulazione del ticket sulla farmaceutica, con un innalzamento della fascia di esenzione per reddito Isee che passerebbe da 14.000 euro a 16.000 euro per renderla coerente con l’esenzione per la specia-listica, e un innalzamen-to delle fasce di reddito

inferiori, lasciando però invariata la misura massi-ma, che la legge regionale indica in 2,50 euro.Per la cronaca, il Piano è stato approvato a mag-gioranza (19 voti favore-voli di Pd, Idv, Mpa, Grup-po Misto, Udc, Pu, Api e Psi e 3 astensioni, quelle di Romaniello (Sel), Navazio (Ial) e Benedetto (Idv ). Al voto non ha partecipato il gruppo Pdl che aveva abbandonato l’aula per protesta.Sul Piano sanitario, in aula, sono intervenuti i consiglieri Scaglione (Pu), Navazio (Ial), Venezia, Pici, Rosa, Mattia, Napoli e Pa-gliuca (Pdl), Romaniello (Sel), Singetta (Api), Stra-ziuso e Braia (Pd), Mollica e Falotico (Mpa), Mazzeo e Autilio (Idv). La replica a cura del presidente della Regione, Vito De Filippo. Per dichiarazione di voto sono intervenuti i consi-glieri Restaino (Pd), Molli-ca (Mpa), Romaniello (Sel), Vita (Psi), Autilio (Idv), Bra-ia (Pd). (bm3)

Non subisce tagli di posti letto la rete lucana degli ospedali, nemmeno con la “spending review”

Esenzione totale per i redditi Iseeinferiori a 16.000 euro

TICKET

Una sanità nuova in 4 mosseLe aree riformate: macrostrutture, organizzazione, rete e integrazione

I punti essenziali del Piano regionale per la Salute e i servizi alla persona 2011-2014 approvato dal consiglio

Le funzioni di service generale (acquisti di beni e servizi, gestioni comuni) vengono affidate a una Centraledi committenza, nuovo Dipartimentointeraziendale

PAG. 225.07.2012 N. 144

Basilicata Mezzogiorno

Invece di rintanarsi nel proprio angolino a pian-gere per i tagli del gover-no, la Regione Basilicata ha deciso di reagire e an-dare avanti, facendo ciò che va fatto: questo il sen-so ultimo dell’intervento del presidente Vito De Fi-lippo in aula dopo il dibat-tito sul Piano per la Salute.Dice De Filippo: “Ci sono due modi di affrontare le difficoltà: subirle limi-tandosi alla lamentela e, casomai, alla denuncia, o provare a governarle. La Regione Basilicata, in un momento di indiscus-sa difficoltà finanziaria dell’intero Paese non intende derogare alla propria funzione di pro-grammazione, specie su materie così importanti

per la vita dei cittadini quali la sanità e le politi-che sociali e l’approvazio-ne del Piano è un atto di qualità e di responsabili-tà”.“Abbiamo il dovere di evi-tare - aggiunge - che la catena di tagli ai trasferi-menti, anche sulla Sanità, che si sono verificati del recente passato, e ancor più quelli che si annuncia-no per il prossimo futuro ci consegnino una sanità pubblica che navighi a vista, che si faccia guidare

dalla logica dei numeri e non da quella dei bisogni dei cittadini, pur dovendo necessariamente tener conto delle esigenze fi-nanziarie”.

“Per questo - prosegue il presidente della Regione Basilicata - a 15 anni di distanza dal precedente Piano sanitario regionale, abbiamo messo in pista

una nuova pianificazione che pone al centro la ne-cessità di garantire servizi di qualità ai cittadini e in campo strumenti orga-nizzativi e di governance per ottenerne una fattibi-lità economica. Il concetto centrale è e resta la garan-zia costituzionale del dirit-to alla Salute, per ottenere la quale abbiamo dovuto affrontare con decisione, responsabilità ed efficacia le modalità organizzative al contorno”.Un’esortazione prima del

voto: “Nella prima mano-vra di assestamento che affrontammo dopo le ele-zioni del 2010 - ricorda - ci fu immediatamente una roboante discussione sul-la situazione sanitaria e ci fu l’approvazione di un emendamento che impe-gnava il governo regiona-le a fare una proposta di Piano al consiglio in tempi brevi. E noi facemmo di tutto per adempiere, met-tendo in campo professio-nalità di alto profilo. Ricor-dando questo dovremmo abbassare i pregiudizi relativi a una presunta accelerazione per giun-gere all’approvazione del primo grande obiettivo che questa assemblea si è posta in termini program-matici”. (bm3)

Servire i cittadini e farlo in maniera sostenibile: questo il compito, difficile, dell’amministratore, come ha ricordato l’assessore re-gionale alla Salute, Attilio Martorano, nella sua rela-zione svolta in consiglio regionale. “Il programma-tore regionale - dichiara infatti - è chiamato a una duplice responsabilità: garantire la coerenza eco-nomica del suo welfare costruito in ragione del perseguimento di indi-sponibili livelli essenziali di assistenza”. Ripercorso l’iter che ha portato in aula il Piano: “Il presidente De Filippo - ricorda Martorano - as-sunse in quest’assise, nel corso della seduta del 27 luglio 2010 l’impegno di proporre il nuovo Piano per aggiornare le politiche regionali, sanitarie e so-

ciali, entro la fine del 2010, atteso che i piani, tuttora vigenti, sono quello sa-nitario varato nel 1997 e quello sociale varato nel 1999, a quando il piano venne approvato in giun-ta, il 29 dicembre 2010, all’ampio confronto che c’è stato con gli Stati ge-nerali della sanità e delle politiche sociali, dal titolo Ammalarsi meno, Curarsi meglio, che impegnarono per 3 mesi, in 8 giornate

dedicate, dall’ottobre a dicembre 2010, un’ampia platea di relatori, di valen-za regionale e nazionale e chiamò a discutere tutte le forme organizzate del mondo delle professioni, del sindacato, della coo-perazione sociale, della politica e del volontariato, oltre che tanti singoli cit-tadini”.“Oltre 60 incontri - pro-

segue - divisi tra incontri bilaterali, convegni de-dicati e audizioni in IV commissione che hanno consentito di annotare suggerimenti, proposte e valutazioni che hanno contribuito a un significa-tivo lavoro di rifinitura, di cui oggi il documento in discussione si giova, aven-do già riportato al suo in-terno molti emendamenti proposti ed approvati dal-la IV Commissione consi-

liare”.Tra le scelte operate, im-portante quella di piani-ficare congiuntamente servizi sanitari e politiche sociali, in un’ottica di “pro-grammazione integrata - spiega l’assessore - che ci distingue nel panorama nazionale, essendo oggi solo 10 le Regioni che hanno scelto di operare in tal senso. Le profonde trasformazioni nel quadro demografico (riduzione ed invecchiamento del-la popolazione), epide-miologico (incremento delle patologie cronico – degenerative), sociale (incremento delle con-dizioni di fragilità legate alla progressiva perdita dell’autosufficienza ol-trechè all’affermarsi delle condizioni di povertà rela-tiva), politico-istituzionale (riforma del titolo 5 della Costituzione con ripensa-mento in senso federale dello Stato e conseguen-temente della sanità), eco-nomico-finanziario (crisi della finanza pubblica con progressiva riduzione dei

finanziamenti destinati al settore sanitario), non consentono più di circo-scrivere gli interventi di cambiamento nell’ambi-to di un’unica politica, di confermare uno status quo di organizzazioni e di servizi, ma impongono la necessità di mettere in-sieme politiche diverse ed integrarle”.L’assessore insiste sull’in-certezza finanziaria che ha caratterizzato l’ultimo periodo. “La quota di per-tinenza della Basilicata del fondo nazionale per le po-litiche sociali - rammenta - è passata dagli oltre 9,5 milioni di Euro del 2006 ai poco più di 2 milioni di euro del 2011”. “Può essere affermato - continua - che le azioni che il governo regionale ha impostato in questi ultimi due anni ha con-sentito alla regione di ri-manere nel limite del 5% del disavanzo nonostante la riduzione del fondo sa-nitario, l’aumento dell’Iva, la nuova normativa sugli ammortamenti non steri-lizzati, il mancato trasferi-mento di 7.200.000 euro in cambio del ticket fisso

di 10 euro sulla specialisti-ca, un adeguamento con-trattuale nazionale per tutto il comparto che ha comportato una soprav-

venienza passiva di 2,5 milioni di euro”. In prospettiva, un ulterio-re taglio di 8,730 milioni per l’anno in corso e pro-babilmente di altri 40 per il 2013. L’assessore Martorano sottolinea quindi i rimedi attuati: dai risparmi - ad esempio quelli ottenuti sulla spesa farmaceuti-ca convenzionata con un’economia di circa 9 milioni - a quelli ora messi in campo con la centrale

unica di committenza e le autoassicurazioni, che porteranno ancora a sal-vare 20 milioni, e, ancora, i 6,2 milioni di euro ottenuti “grazie alla scelta fatta dai cittadini di altre regioni, che al di là di tutto hanno preferito la nostra sanità a quella della propria regio-ne di appartenenza”. In questo quadro com-plesso, il Piano acquisisce un valore ancora mag-

giore: “Rappresenta - è l’analisi dell’assessore - il perimetro entro il quale il governo regionale e l’intero sistema sanitario

devono muoversi. Il piano sanitario non è, come evi-dente, né un atto azienda-le né un conto economico. E’ piuttosto il documento di più alta programmazio-ne a scala regionale”. “Potremmo di contro affermare, forse un po’ provocatoriamente - prosegue l’esponente dell’esecutivo della Basili-cata - che data l’incertezza della finanza pubblica e dei conseguenti effetti sui sistemi regionali, l’assenza

di un documento di pro-grammazione rendereb-be più libera e incondizio-nata l’azione del governo regionale con, di contro, il rischio di perdere la visio-ne d’insieme e l’omoge-neità del sistema”.Martorano ha evidenziato la necessità di compiere delle scelte. “La crisi della finanza pub-blica - sostiene l’assessore - non è purtroppo l’unica difficoltà che dobbiamo superare, ma certamente la più emergente. Sottrar-si alle responsabilità delle scelte in questo particola-re momento storico non gioverebbe alla tutela del welfare regionale e né alla tutela della salute e dell’equità e né ai diritti di cittadinanza sociale”, con-clude Martorano. (bm3)

Una duplice responsabilità“Il programmatore deve garantire coerenza economica e salvare i livelli di assistenza”

La lunga relazione dell’assessore Martorano ricorda il quadro di difficoltà in cui è stato pensato il Piano

Oltre 60 incontri bilaterali, convegni e audizioni per annotare suggerimenti, proposte e valutazioni che hanno contribuito alla rifinitura

“Davanti alle difficoltàla Regione va avanti”Il discorso del presidente De Filippo in aula dopo il dibattito

Il presidente De Filippo. Sotto, l’assessore Martorano

Pianificati congiuntamente servizi sanitari e politiche sociali: una scelta che ci distingue nel panorama nazionale

Il provvedimento non è né un atto aziendale né un conto economicoE’ piuttosto il documento di più alta programmazione a scala regionale

PAG. 325.07.2012 N. 144

Basilicata Mezzogiorno

Valorizzare le produzioni ortofrutticole, agroali-metari e lattiero-casearie puntando sulla qualità e l’ammodernamento delle aziende. La giunta regionale ha approvato tre Progetti integrati di filiera (Pif ). L’elenco dei 111 beneficiari e partners, che sono in possesso dei requisiti per accedere ai contributi, sarà a breve di-sponibile sul portale isti-tuzionale della Regione.In particolare, Ortofrutta Magna Grecia mira al mi-glioramento del reddito globale, all’ammoder-namento e alla ristrut-turazione delle imprese nonché al rafforzamento delle competenze e alla formazione di nuove figu-re professionali. Prevede un numero complessivo di 24 beneficiari per un totale di 2.889.992 euro di cui 2.146.634 derivanti dall’Asse 1 e 743.288 dal 3.

Il Pif Latte Basilicata Mar-mo-Platano-Melandro, invece, ammette a finan-ziamento 73 beneficiari. Per questo progetto sono stati negoziati complessi-vamente 2.816.500 euro (di cui 2.092.096 sull’As-se 1 e 724.404 sul 3) per quelle aziende lucane che

producono latte alimen-tare da bere e Pecorino di Filiano doc.Per il Pif Ortofrutticola lucana Pifol, i beneficia-ri sono 14 e le risorse sono pari a 4.056.643 (3.013.275 sull’Asse 1 e 1.043.369 sul 3).“Si tratta di un provvedi-

mento che mira a raffor-zare il settore primario lucano - ha dichiarato l’as-sessore regionale all’Agri-coltura, Rosa Mastrosi-mone – in una logica di infrastrutturazione strate-gica, valorizzazione e ca-ratterizzazione delle pro-duzioni agro-alimentari. In questo particolare mo-mento storico che pena-lizza fortemente le piccole imprese del settore orto-frutticole e agroalimentari – ha continuato - occorre sostenere le aziende che con sacrifici e professiona-lità cercano di sopravvive-re a questa fase puntando sulla qualità dei prodotti e l’ammodernamento delle aziende”.Ai progetti hanno aderito anche diversi partners che hanno il compito di pro-muovere lo start-up e le azioni di supporto per la crescita locale dei fattori socio economici. (bm2)

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Esportare nuove proposte industriali. Gli assessori re-gionali alla Formazione, Vincenzo Viti e alle Attività Pro-duttive, Marcello Pittella hanno incontrato a Potenza aspiranti e neoimprenditori per presentare “Mobilità transnazionale per i lucani portatori di idee imprendi-toriali”. “Si tratta di un’azione sperimentale su cui la Re-gione punta per stimolare il tessuto produttivo e favo-rire la crescita delle capacità imprenditoriali attraverso un’esperienza transnazionale”, hanno dichiarato Viti e Pittella. L’avviso e tutti i riferimenti utili saranno a breve disponibili su www.fse.basilicata.it, www.prodestonli-ne.it e www.regione.basilicata.it.

Presentato a Potenza il bando. A brevedisponibili in rete tutti i riferimenti utili

Viti e Pittella: stimolare il tessuto produttivo

Mobilità transnazionalee nuove idee industriali,a giorni l’avviso pubblico

Pif, sono 111 i beneficiari“Si punta sulla qualità”Via libera ai tre Progetti integrati di filiera. Approvato l’elenco delle aziendeMastrosimone: valorizzare le produzioni sostenendo le imprese agricole

Alloggi per quattro milioniFirmati in Regione gli accordi per la riqualificazione di Aliano e Bernalda

Le abitazioni saranno destinate a famiglie povere. Il presidente De Filippo: risposta sociale e occupazionale

Quattro milioni di euro complessivi per riquali-ficare il tessuto urbano, offrire alloggi a famiglie indigenti e dare ossigeno al settore edile. Un ulte-riore passo in avanti per il programma di ammoder-namento del centro stori-co di Aliano e di Bernalda, dove è prevista la ricon-versione dell’area dell’ex mattatoio.Firmati ieri mattina a Po-tenza tra il presidente, Vito De Filippo e i sindaci gli accordi di programma alla presenza del direttore generale del dipartimento Infrastrutture, Mario Cer-verizzo e dell’amministra-tore dell’Ater di Matera, Innocenzo Loguercio. La sottoscrizione consentirà ai Comuni di presentare il progetto esecutivo alla Regione che successiva-mente potrà trasferire le risorse. Il cofinanziamento del massimo ente lucano si aggiunge a quello dello Stato (2.676.955,73) e dei privati.“La firma delle convenzio-ni è un passo importante

per l’avvio della fase at-tuativa del programma – ha affermato il presidente De Filippo - In questo mo-

mento di stallo dell’eco-nomia, la Regione, impe-gnando risorse proprie,

ha voluto dare un segnale di attenzione al settore dell’edilizia e favorire la costruzione di alloggi a

costi sostenuti e accessi-bili a famiglie che versa-no in situazioni di disagio

sociale. Oltre alla risposta sociale - ha proseguito - gli interventi consentiran-no di migliorare la qualità architettonica e urbanisti-ca in centri di attrazione turistica, elevando i livel-li di vivibilità, salubrità, sicurezza, sostenibilità ambientale ed energe-tica, anche attraverso la risoluzione di problemi di mobilità, promuovendo e valorizzando la partecipa-zione di soggetti pubblici e privati”.“Contiamo sulla collabora-

zione tra i Municipi e l’Ater – ha aggiunto il direttore del dipartimento Mario Cerverizzo – affinchè ven-ga rispettato il cronopro-gramma dei lavori. L’invi-to ai Comuni è quello di presentare speditamente il progetto esecutivo per poi procedere alla realiz-zazione degli alloggi. In questo modo, oltretutto mettiamo in circolo oltre 4 milioni per dare una boc-cata di ossigeno al settore delle costruzioni”. I lavori avranno inizio entro 12

mesi.Ad Aliano saranno recu-perati immobili di pro-prietà comunale nel cen-tro storico, nel rione “Carlo Levi”, tra via Cisterna e via Collina, da cui si ricaveran-no sette alloggi. Le abita-zioni saranno concesse in locazione a canone soste-nibile per almeno 25 anni. Il costo complessivo am-monta a 1.709.920 euro, di cui 769.400 di contributi Stato-Regione, 407.195 a carico dell’Ater di Matera e 533.260 investiti dal Co-mune.A Bernalda, invece, sa-ranno riqualificate le aree dell’ex mattatoio. Prevista la realizzazione di una struttura polifunzionale e di otto alloggi di edilizia residenziale pubblica. In una fase successiva sa-ranno realizzate le opere di completamento e fini-ture (interventi di siste-mazione della piazza, dei parcheggi, della viabilità, dell’anfiteatro). Il costo del programma è di 2.500.000 euro a totale carico della Regione. (bm2)

Nel paese di Levirecuperate sette caseNella cittadina jonicariconvertito il mattatoio

Gli interventi

Uno scorcio di Aliano Una veduta di Bernalda

Tipici prodotti lattiero-caseari lucani

Basilicata MezzogiornoPAG. 525.07.2012 N. 144

Dal primo gennaio le amministrazioni pubbliche non potranno acquisire servizi onerosi

Missione romana di De Filippoper salvare il volontariatoIl presidente lucano porrà all’attenzione del governo il grido d’allarme sul terzo settore lanciato da De Stefano del Csv Basilicata

Oggi a Roma il presidente della Regione Vito De Filip-po porta all’attenzione del Governo le preoccupazio-ni che agitano il mondo del volontariato lucano. A partire dal primo gennaio del 2013, secondo quan-to previsto dal disegno di legge 95/2012 che detta disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, le amministra-zioni pubbliche non po-tranno acquisire a titolo oneroso servizi da enti di diritto privato, quali sono le associazioni di volonta-riato. De Filippo s’è detto preoccupato per gli effetti pratici che l’applicazione di questa norma potrebbe avere sulle attività poste in essere dal terzo settore nel campo socio-sanitario. E quindi nella gestione delle case di accoglienza, degli istituti per anziani, nella lotta alle tossicodi-pendenze e all’assistenza

alle categorie svantaggia-te. “Facendo venir meno organismi di confronto e di concertazione della società civile, si corre il ri-schio di alimentare perico-lose forme di antipolitica e di disimpegno sociale. Il contenimento della spesa pubblica – ha sottolinea-

to – non può penalizzare quei settori, come il non profit, che proprio grazie all’apporto disinteressato e gratuito di migliaia di volontari consentono alle pubbliche amministrazio-ni di garantire servizi ef-ficienti a costi contenuti. L’alternativa sarebbe quel-

la di cancellare, quasi con un colpo di spugna, anni e anni di impegno da parte di associazioni, comitati e fondazioni nella creazione di un sistema di welfare, che ha sinora consentito di venire incontro ai biso-gni delle fasce più deboli, garantendo anche un fu-turo alle nuove genera-zioni”. Secondo De Filippo, che ha compreso il grido d’allarme lanciato dal pre-sidente del Centro servizi di volontariato di Basili-cata Genesio De Stefano, non si comprendono le ragioni che porterebbero all’abolizione di organismi di partecipazione demo-cratica, senza costi per la pubblica amministrazio-ne, come l’Osservatorio nazionale sul volontaria-to di promozione sociale, l’Osservatorio nazionale del volontariato e la Con-sulta per l’integrazione dell’immigrazione.

Dal ConsiglioFolino riceve la direttrice dell’istituto Ramos Pinto

Il presidente del Consiglio regionale ha ricevuto Maria Teresa Roberto, proprietaria e direttrice dell’ istituto scolastico privato Sociedade Educacional ‘Ramos Pinto’, con sede a Rio de Janeiro. Figlia di satrianesi emigrati in Brasile negli anni ’50, è un’imprenditrice di successo. La scuola, che conta 350 iscritti, offre corsi di inglese e spagnolo.Vorrebbe offrire la possibilità di seguire un percorso didattico ai lucani residenti in Brasile che non possono garantire un’istruzione adeguata ai loro figli. “Una pro-pensione tipicamente lucana- ha detto Folino- quella di tendere la mano a chi ha bisogno”. Folino ha ribadito la necessità di costruire il progetto in collaborazione con la Federazione e le Associazioni dei lucani in Brasile.

Piano salute/1Vita (Psi)

Il Piano della Salute si caratterizza per tre significati che cominciano con la ‘i’: interazione, interconnessione ed integrazione. Compito della politica è assicurare ai lu-cani una sanità di qualità e omogenea; non sono più tollerabili tante disfunzioni e tanti ritardi e nemmeno ci possiamo consentire cittadini di serie A e di serie B”.

Piano Salute/2Scaglione (Pu)

Il Piano appare fuori dal tempo se non si rispettano i bi-sogni dei cittadini lucani e dei territori. Come non ascol-tare il grido di dolore dei sindaci sui distretti di base, come non immaginare una politica diversa nel socio assistenziale. C’è un caso Vulture Melfese, affrontiamolo prima che quell’area si senta emarginata anche con la riduzione dei servizi del Crob e dei suoi Ospedali. E se il San Carlo è centrale nel disegno strategico, si diano risorse per implementare i suoi servizi a favore di tutta la popolazione regionale.”

MaltempoCastellucio (Pdl)

Molte zone del materano sono state gravemente dan-neggiate da una straordinaria grandinata e da una tromba d’aria. Ingenti i danni alle colture soprattutto ortofrutticole: susine, kiwi, percoche, agrumi. Ho chie-sto l’intervento rapido dell’assessore regionale all’Agri-coltura, Rosa Mastrosimone, per fare il punto della situa-zione nelle zone colpite e di provvedere a qualunque azione possibile per poter aiutare gli agricoltori ed gli operatori economici colpiti.

Il presidente della giunta regionale della Basilica-ta, Vito De Filippo, ha incontrato nella mattinata di ieri nel Palazzo della Regione Basilicata a Potenza, il generale di Brigata Mauro Cipolletta, che dopo aver svolto l’incarico di Comandante della Legione ca-rabinieri “Basilicata” di Potenza, lascia il capoluogo lucano per altro incarico. Il presidente De Filippo ha ringraziato l’esponente dell’Arma dei carabinieri “per la visita” e “per l’impegno e la dedizione con cui ha svolto il suo lavoro in Basilicata negli ultimi tre anni”. De Filippo poi, a nome di tutto il popolo lucano, ha espresso gli auguri “per il prestigioso incarico che svolgerà a Roma”.Il generale dei carabinieri ha detto che lascia la Ba-silicata “dopo aver conosciuto questa bella regione, la sua gente e i suoi paesaggi. Spero – ha aggiunto Mauro Cipolletta – di tornare da visitatore e turista per poter nuovamente apprezzare questa terra dove sono ancora vivi nobili sentimenti e tradizioni”. Il ge-nerale ha poi firmato il Libro d’onore della Basilicata, dove tutti gli ospiti illustri che visitano la Regione la-sciano un ricordo del loro passaggio. All’incontro con il Presidente Vito De Filippo ed il generale di Brigata, Mauro Cipolletta era presente, inoltre, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Fo-lino.

Il generale di Brigata, dopo aver svolto l’incarico di comandante della Legione carabinieri a Potenza, parte per Roma

Arma, Cipolletta lasciala Basilicata dopo 3 anni“terra ancora con valori”

Sì all’acqua di rubinetto“Acqua di rubinetto? Si, grazie!” e “Imbrocchiamola” sono le due iniziative che partono stasera alle 17:00 da Piazza Risorgimento di Montalbano Jonico, per ripetersi a Grumento, Sasso di Castalda e Moliterno la seconda settimana di agosto. Due campagne di informazione e di sensibilizzazione per promuove-re l’uso dell’acqua casalinga a scapito di quella in bottiglia, ritenuta erroneamente migliore. “Acqua di rubinetto” si rivolge ai cittadini che saranno guidati alla scoperta di un’acqua sicura, di qualità e rispet-tosa dell’ambiente. “Imbrocchiamola” invece, si ri-volge principalmente ai ristoratori per incentivarli a rispolverare le brocche e dire basta agli sprechi.

Acquedotto Lucano

Ad essere penalizzate naturalmente sareb-

bero le fasce più deboli

Comunicazione radio e tvIl Corecom di Basilicata ha recepito quattro proposte del vicepresidente dell’organismo, Maico Fortuna-to, da trasformare in Protocolli d’Intesa. Le quattro bozze d’accordo riguardano: la tutela della figura femminile; il miglioramento della qualità tecnica del-le trasmissioni radiofoniche e televisive; la qualità dell’informazione e della comunicazione radiofonica e televisiva, della tecnologia digitale e dei servizi di telecomunicazione; la tutela dei minori in Internet e sul web. Con la La prima proposta si intende stigma-tizzare messaggi lesivi della reputazione femminile. Il secondo schema, da raggiungere con la Direzione regionale della Rai, si pone la finalità di promuove-re iniziative per la formazione e di una consapevole partecipazione dell’utenza. La terza proposta rivolta all’Anci di Basilicata, intenderà sviluppare iniziative a favore del miglioramento del sistema di informazio-ne nel territorio lucano. La quarta iniziativa, da pro-porre alla Polizia Postale delle Comunicazioni, ha lo scopo lo scopo di svolgere un’attività di divulgazione sulle norme in materia di tutela dei minori dalla diffu-sione di materiali e contenuti illeciti e inadatti.

Quattro proposte del Corecom

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 25.07.2012 PAG. 6

IL FUTURO DELLA FIAT

Tra Sata e indotto 9mila lavoratori, ma quest’anno la produzione (in proiezione) sarà di sole 150mila auto contro le 234mila del 2011

“A rischio 2.500 posti di lavoro”Rapporto dell’Osservatorio industria della Cgil sui possibili effetti della crisi sulla Fiat di Melfi

Per Fiom e Cgil il rischio è che «siconcretizzi una produzione di auto che

determini un fabbisogno di manodoperapari solo a due turni giornalieri»

Un repartodello stabili-mento FiatSata diMelfi.Asinistral’esternodello stabili-mento

I livelli occupazionali a rischio secondo lo studio della Fiom

Giuseppe Cillis dell’Osser-vatorio industria della Cgil

I numeridella Sata

Giorni di cassa integrazione nel 2012 al 24 agosto: 85

Giorni di cassa integrazione nel 2011: 66

Auto prodotteda gennaioa luglio 2012:

100mila

Auto prodotte nel 2011:

234mila

MELFI- Se i volumi produt-tivi dovessero restare quel-li attuali, tra Sata e indot-to ci sono 2.500 posti di la-voro a rischio. E’ questa laproiezione di Cgil e Fiom cheieri, tramite l’Osservato-rio industria Basilicata,hanno presentato un rap-porto sulla Fiat di Melfi e lacrisi. Partendo da un dato,ovvero i giorni di cassa in-tegrazione ordinaria nellostabilimento lucano delLingotto che, solo al pros-simo 24 agosto, toccheran-no in questo 2012 le 17 set-timane per un totale di 85giorni non lavorati. E poi idati delle auto prodotte, cir-ca 100mila da gennaio a lu-glio, ma con una proiezio-ne a fine anno di circa 150mila contro le 234mila del2011. Un quadro che fa ipo-tizzare a Fiom e Cgil «il ri-schio che si concretizziuna produzione di auto chedetermini un fabbisogno dimanodopera pari solo a dueturni giornalieri». Con ef-fetti a cascata sull’indotto.Attulmente, infatti, tra Fiate aziende “satellite” lavora-no all’incirca 9mila addet-ti. Solo nel sito Sata, tra di-pendenti Fiat, le tre socie-tà terziarizzate (Sirio, Ppge Fenice Energia) si conta-no poco più di 6mila dipen-denti, comprensivi dei di-pendenti delle aziende di ser-vizio (mensa e pulizia) cheoperano esclusivamenteper Sata e per l’indotto. Nel-le 18 aziende dell’indotto diprimo livello, che con l’ec-cezione della Fdm (logisti-ca) sono tutte aziende di as-semblaggio che costituisco-no l’indotto storico dello sta-

bilimento, i dipendenti so-no scesi a poco più di 2.500contro i 3.100 del decennioscorso.

Solo qualche giorno do-po la chiusura della Pcmadi Pisticci con il licenziamen-to di 81 lavoratori, anche laCommer Tgs ha aperto la

procedura per la messa inmobilità di 40 dipendenti dei106 complessivi motivando-lo con la riduzione perma-nente dei volumi Fiat-Satae Pomigliano. L’aziendaproduce sin dall’inizio(1994) le imbottiture in po-liuretano espanso per i se-

dili che sono poi assembla-ti dalla Lear di Melfi, dallaLear di Pomigliano, e per ilDucato prodotto dalla Sevel(gruppo Fiat) in Abruzzo. A

questo si ag-giunga chegià dalloscorso anno6 aziende(Benteler,CommerTgs, GirSud, HT&LFitting, Pro-ma Ssa,

Stampiquattro e Ti Group)sono già passate dalla cas-sa integrazione ordinaria aquella straordinaria a rota-zione per i loro 711 dipen-denti.

Per l’Osservatorio Indu-stria della Cgil lucana «il ri-corso alla cassa integrazio-ne straordinaria rappresen-ta un chiaro segnale di cri-ticità per le imprese, che nondipende più da eventi tem-poranei dovuti al calo del-le vendite e quindi delle com-messe, ma ad uno stato didifficoltà sotto il profilo in-dustriale dovuto anche alfatto, che ad oggi, non ci so-no indicazioni sul piano in-

dustriale da parte di Fiat inrelazione alle produzioni perl’immediato futuro».

Ecco dunque che sulla ba-se dei dati riferiti alle pro-duzioni di Sata per il 2012e di una così forte riduzio-ne dei volumi rispetto alle300mila e passa vetture pro-

dotte nel periodo antecrisi,per Fiom e Cgil si può de-durre «che il taglio del 40%della forza lavoro avviatocon la richiesta di mobilitàda parte della CommerTgs, se venisse esteso allealtre aziende dell’indotto, sitradurrebbe in una riduzio-ne della forza lavoro dell’in-dotto Fiat di Melfi di circa1.000 lavoratori solo nell’in-dotto di primo livello e a ca-scata per le altre aziende cheoperano nel sito, nell’attivi-tà di servizi e negli altri sta-bilimenti legati a Fiat Sata,per altri 200 lavoratori».«Ma se consideriamo lastessa Fiat-Sata e le azien-de che operano diretta-mente all’interno del sito perle attività di pulizia, manu-tenzione, mensa, ecc. - ag-giungono Fiom e Cgil - esi-ste il rischio concreto che siconcretizzi una produzionedi auto che determini un fab-bisogno di manodopera pa-ri solo a due turni giorna-lieri. In altri termini esisteun rischio relativamente alricorso alla cassa integra-zione straordinaria ancheper la Sata di Melfi». Un ri-schio che per la Cgil «vacompreso anche nel quadrodegli investimenti esteri diFiat, a partire da quanto staaccadendo nello stabili-mento di Kragujevac in Ser-bia dove l’azienda sta con-cludendo l’allestimento del-le linee di produzione di au-to dello stesso segmento ”B”attualmente assegnato aMelfi, con il supporto di per-sonale della Fiat Sata e del-le aziende dell’indotto di Mel-fi». La guardia, dunque, nonpuò che rimanere alta.

Preoccupazione per le mossedel Lingotto nella fabbricadi Kragujevac, in Serbia, dove si stanno allestendo

linee di produzioneanche per il segmento “B”

La tabellariepilo-gativasull’occu-pazionedelrapportoFiom

Mercoledì 25 luglio 20128 _Primo Piano Basilicata__Basilicata_

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 25.07.2012 PAG. 7

IL FUTURO DELLA FIAT

Fiom: ecco i temi per salvaguardare il sito automotive di San Nicola di Melfi

72 vetture per occupato, “siamo già tra i più produttivi d’Europa”

Marchionne e il quadrodell’auto-motive comeda rapportoFiom

Fiat e indotto, quadro delle aziende e dell’occupazioneMELFI- La presentazionedel rapporto sulla Sata diMelfi e la crisi, è stata an-che l’occasione per laFiom e la Cgil per torna-re ad attaccare gli accor-di separati messi in cam-po dalla Fiat «che ad og-gi hanno determinato so-lo l’annuncio della chiu-sura di stabilimenti in Ita-lia». Ma per la Fiom sonoanche altri i temi da af-frontare per lo stabilimen-to di Melfi nell’ambito delsettore auto.

INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE«Gli investimenti an-

nunciati per gli stabili-menti italiani dal Piano In-dustriale 2010-2014, dicui ad oggi c’è solo l’au-

mento della Cigo - sotto-linea la Fiom - non potran-no basarsi solo sull’ipotiz-zato aumento dell’inten-sificazione produttiva,ma dovranno riguardareanche la qualità del pro-dotto ed in particolare laprogettazione e l’effettivaproduzione di autoveico-li innovativi dal punto divista della motorizzazio-ne poiché solo sulla com-ponente del-l’innovazio-ne di pro-dotto si gio-cherà la ve-ra competi-tività deiprossimianni tra leprincipalicase auto-mobilisti-che. Allostesso mo-do, lo svi-luppo delsettore autodi Melfi, al-l’interno diun progettogenerale,dovrà orien-tarsi sempre di più versoil campo della Ricerca edell’Innovazione al fine difavorire, anche in Basili-cata, lo “Sviluppo di un po-lo Industriale” che coniu-

ghi la presenza di lavora-zioni tradizionali con l’at-tività di ricerca sui nuo-vi materiali e sulla produ-zione di automobili a bas-so impatto ambientale,

evoluzione tecnologicanaturale della propulsio-ne a metano. Con un pro-getto che apra una forterelazione in termini di fi-liera meridionale dell’au-

tomotive, connettendo leproduzione di Termoli aquelle di Bari, dalla Cam-pania a Melfi, accettandola sfida di fare dell’Italiaun paese produttore e non

solo cliente delle futureautomobili a basso impat-to ambientale (oggi a me-tano, domani anche inconnessione con un circui-to di produzione di ener-gie rinnovabili per nuoveforme di propulsione apartire dall’idrogeno).Detto in altri termini tut-to ciò che può in terminidi investimenti, formazio-ne, maggior specializza-zione dell’indotto, andareverso il po-tenziamen-to delle atti-vità di Ri-cerca, Speri-mentazionee Progetta-zione suinuovi mate-riali relati-vamente al-la scoccadell’auto esu nuovapropulsione (anche at-traverso una più struttu-rale e coordinata attivitàdo collaborazione conl’Università di Basilicatae con altri organismi di ri-cerca esistenti in Regio-ne e nel resto del Mezzo-giorno, per esempio l’Uni-versità dell’Idrogeno diBari) è un passo nella di-rezione giusta che comeFiom e Cgil Basilicata ri-

teniamodebba co-minciare afarsi senzapiù perdereulterioretempo».

RELA-ZIONI

INDU-STRIALI

Per laFiom«l’esperien-za contrat-tuale degliultimi annia Melfi indi-ca chequando siaccetta l’ele-mento della

contrattazione come stru-mento della mediazionedei diversi interessi incampo (lavoratori e azien-da) è possibile trovare leeque soluzioni organizza-

tive e produttive in gradodi coniugare gli obiettividell’impresa con le ri-chieste dei lavoratori a tu-tela dei diritti e delle lorocondizioni di lavoro. Perquesto motivo il Piano diinvestimento e sviluppodel comparto della compo-nentistica a Melfi non puòessere subordinato aduna logica esclusivamen-te aziendale ed autorita-ria senza riconoscere il

ruolo effet-tivo dellacontratta-zione tra leparti». Aquesto pro-posito laFiom e laCgil di Basi-licata riba-discono«che è ne-cessarioriaffermare

una concezione democra-tica dell’industria, chené fa il luogo della media-zione sociale tra impresee lavoratori, proponendocome terreno di confron-to l’esigenza di fare mas-sa critica per lo sviluppodi una nuova strategia in-dustriale per il rilanciodella presenza dell’auto-motive nel Sud e a Melfi,assumendo come terrenocomune i 2 punti seguen-ti».

PRODUTTIVITÀE COMPETITIVITÀ«Il comparto “automo-

tive” di Melfi (Sata e indot-to) con una produzione di72 vetture per occupato -spiega la Fiom - si collo-ca già oggi ai primi postiper livelli di produttivitàtra gli stabilimenti auto-mobilistici a livello euro-peo. Ciò significa che ul-teriori ed eventuali incre-menti di produttività nonpotranno ricercarsi nel-l’intensificazione ulterio-re dei ritmi di lavoro, masolo su nuovi investi-menti e sull’aumento del-l’occupazione anche al fi-ne di non compromettereulteriormente le condizio-ni di salute dei lavorato-ri che finora vi hanno con-corso in maniera determi-nante».

“Serve un progettoche apra una forte

relazione intermini di filieraconnettendo leproduzione diTermoli, Bari,

Campania e Melfi”

“Bisogna accettarela sfida di fare

dell’Italia un paeseproduttore e nonsolo cliente dellefuture automobili a basso impatto

ambientale”

9_Primo Piano Basilicata_ Mercoledì 25 luglio 2012_Basilicata_

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 25.07.2012 PAG. 8

12 Mercoledì 25 luglio 2012

In una notte la quantità d’acquache precipita in genere in un mese

Maltempo

Il terribilenubifragioFolgorato a Sant’Arcangelo: muore un sessantenneA Potenza il cielo a giorno raccontato su Facebook

Primo piano

di VALERIA GENNARO

SANT’ARCANGELO – A nulla so-no valsi i tentativi di rianimare ierisera Nicola Falcone, l’uomo rima-sto folgorato a Sant’Arcangelo do-po aver toccato un pozzettodell’elettricità. E’, forse, anche luiuna vittima del maltempo.

L’ex autista della Sita, attual-mente in pensione (lascia moglie etre figli), si trovava in serata, intor-no alle 19, ieri, in contrada Fonta-na d’Acciaio, vicino a casa. L’uomoè stato stroncato da un arresto car-diaco, causato con tutta probabili-tà da una scossa elettrica.

In pochi minuti, subito dopo l’in -cidente, è arrivata sul postol’eliambu -lanza, con ilpersonalemedico del118. Ma l’in -tervento de-gli operatorisanitari nonè servito amolto. I cara-binieri inda-gano ancoraper accertarele causedell’inciden -te. Ma il nubi-fragio vio-lento che hainteressatola zona neigiorni scorsipotrebbeaver danneg-giato qual-che cavo del-la corrente.L’uomo, chevi si è avvici-nato, forsestava cercan-do di collega-re la pompadell’acquaquando è ri-masto folgo-rato.

E’ questo ilcaso più gra-ve che, inqualche mo-do, sembrari-conducibileall’ondata dimaltempoche si è abbat-tuta anchesulla Basili-cata in questeore.

Il Potenti-no è la zonapiù colpitadalla pioggiae da raffichedi vento che,in alcuni casi, sono arrivate a supe-rare i 100 chilometri orari. Solo suPotenza, in 24 ore, è caduta la stes-sa quantità di pioggia che, in gene-re, cade in un mese. E basta un girosulle bacheche social dei potentiniper capire con quanta paura siastata vissuta la notte tra lunedì emartedì. «Maivista unacosa così».La frequenza dei lampi è stata tan-

to alta che il cielo sembrava illumi-nato a giorno. Si sono inseguitebattute, commenti per sdramma-tizzare un po’, citazioni più o menoironiche. E ogni like cliccato sottouno status segnava il tempodell’ennesimo rumoroso tuono.Nel frattempo la città si allagava: ivigili del fuoco e i vigili urbani so-no stati impegnati in decine e deci-

ne di interventi. «Aiuto mi si allagacasa», segnalava chi, si Facebook,faceva notare come l’acqua entras-se persino attraverso gli infissichiusi, tanto era violenta la forzadell’uragano cittadino.

Si è allagata persino la scuolaDomenico Savio, nel parco BadenPowell: gli operatori della coopera-tiva Venere che gestisce il parco

hanno avuto ieri mattina la’marasorpresa. In alcuni rioni le stradesono diventate impraticabili in po-co tempo. Detriti, terra, foglie e ra-mi spezzati hanno bloccato il flus-so dell’acqua, otturato tombini ereso difficile la circolazione. In al-cune contrade tetti rotti e contai-ner capovolti, un po’ dappertuttoanche i cassonetti pieni sono stati

rovesciati dalla forza del vento.Chi si è trovato ad attraversare la

superstrada Basentana durante ilnubifragio racconta di un’espe -rienza di grande paura: alberi aterra, visibilità assente, corsie alla-gate. In città l’acqua ha persino di-velto l’asfalto in molti punti. Da ieripomeriggio la conta dei danni.Sperando nel maltempo.

I danni delmaltempo nelMetapontino allacolture e aPotenza allestrade:allagamentiovunque e lapaura in direttasui social network

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 25.07.2012 PAG. 9

Mercoledì 25 luglio 2012 13

LA POLITICA SI ATTIVA

«Intervenire subito»VISTI i danni causati dal maltempo il consigliere regionale del Pdl, Paolo Castelluccio ha spiegato inuna nota di aver interessato l’assessore all’agricoltura Mastrosimone «per poter avere l’attenzione del-la Regione Basilicata su quanto accaduto. Ho chiesto l’intervento rapido e senza indugi dell’assessoreper innanzitutto fare un sopralluogo nelle zone colpite e poi provvedere a qualunque azione possibile».Su Potenza, invece, intervengono dal Prc-Feds. «Una città che aspetta, nota ma non denuncia il cattivostato del manto stradale, non sono solo le calamità naturale ad affondare le nostre auto e a rendereimpercorribili i percorsi dei nostri temerari pedoni, ma un nesso di inefficienza e mancata vigilanzadell’amministrazione comunale che si ripete in più occasione». L’invito del segretario cittadino dellasigla, Luciano Picerni, è perché l’amministrazione vigili «un po’ di più ed esca dalle stanze di potere».

Nel Metapontino danni alle colture, salva Scanzano

Colpite Nova Siri e PolicoroMolte piante sradicate

La fotocentrale diAndreaMattiacci

Primo piano

Danni alle colture nel Metapontino

di PIERANTONIO LUTRELLI

METAPONTINO – Le locali-tà Pane e Vino di Tursi, Tri-saia diRotondella emolte zo-ne di Nova Siri e parte dellastessa Policoro (in particola-re zona Pretullo, Bosco So-prano eparte diBosco Sotta-no) sono state gravementedanneggiate da una straor-dinaria quanto imprevistagrandinata. Nell’area è arri-vata proprio una trombad’aria.

I danni sono stati ingenti:a fare le spese di questa onda-ta di maltempo soprattutto lecoltivazioni agricole e orto-frutticole (susine, kiwi, percoche,agrumi), conlosradi-camento, in alcuni casi, per-sino delle intere piante.

Nella zona di Nova Siri incontrada Laccata sono anda-ti distrutti alcuni vigneti. APolicoro, il sindaco e l’ammi -nistrazione comunale si so-no adoperati da subito per ve-rificare i danni causati dalmaltempo che si è abbattutonell’agro cittadino. Dopo ilcaldo torrido delle ultimesettimane, un violento nubi-fragio e una grandinatahanno interessato diversearee del territorio comunale:danni alle colture (kiwi, per-coche, susine e agrumi) nellezone a ridosso della contradadi Panevino diTursi, in zonaMadonnella e nell’area situa-ta a sud, in zona Bosco Sopra-no e Sottano. Il sindaco dellacittà ionica, RoccoLeone, e ilconsigliere comunale dele-gato all’agricoltura, Giovan-ni Lippo, hanno effettuato ie-ri mattina, diversi sopral-luoghi per conoscere nel det-taglio i danni causati dalmaltempo che si è abbattutonelle ore della notte appenatrascorsa. «In mattinata ab-biamo provveduto ad infor-

mare di quanto accadutol’assessore regionaleall’Agricoltura, Rosa Ma-strosimone – ha commenta-to il sindaco Leone –chieden -do al dipartimento all’Agri -coltura un sopralluogo im-mediato per quantificare idanni e intervenire in meri-to. Contestualmente – haproseguito Leone – abbiamoprovveduto a informare leassociazioni di categoria chepossono avviare le comuni-cazioni di rito ai singoli asso-ciati per richiedere agli enticompetenti un sopralluogo equantificare gli eventualidanni arrecati alle singoleaziende. Siamo vicini almondo agricolo – ha conclu-so il primo cittadino – moni -torando la situazione e inter-pellando i tecnici per fareuna stima dei danni: neiprossimi giorni conoscere-mo nel dettaglio a quantoammontano i danni che haprodotto il maltempo di que-ste ore all’agricoltura».

ScanzanoJonico siè, inve-

ce, salvata dal grosso deidanni. «A Rotondella – hadetto al Quotidiano l’asses -sore all’Agricoltura, Vin-cenzo Montesano – c’è statanella notte tra lunedì e mar-tedì una forte pioggia conannessa grandinata che siabbattuta a macchia di leo-pardo nell’intero agro comu-nale, causando danni allecolture orticole in atto (po-modori, peperoni e zucchi-ne), nonché agli impianti ar-borei di susine, percoco, pe-sco tardivo, actinidiae agru-mi. Purtroppo – ha spiegatol’assessore –sono tutte coltu-re assicurabili. La cosa mi-gliore èproteggersi conunapolizza grandine. Per chinonloha fatto,possogaran-tire tutto il mio impegnopresso gli uffici regionali af-finchè – ha concluso - si pos-sa giungere previo accerta-mento ad un ristoro del dan-no subitoalle nostreaziendeagricole di qualità che già de-vono far fronte con la gravecrisi di mercato in atto».

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 25.07.2012 PAG. 10

TRIBUNALI SOPPRESSI

Ieri sotto il Senato manifestazione nazionale contro la chiusura dei presidi giudiziari. Anche Pisticci in prima fila

“No alla soppressione del tribunale”, Melfi a Roma (con la sponda di Sala Consilina)

La protestadi ieri aRomacontro lasoppres-sione ditribunali euffici giudi-ziari in tuttaItalia. Inbasso ladelegazionelucanapresentealla manife-stazione

In tanti hanno sfilato con la maglia simbolo della protesta:

“Tribunale di Melfi, da intangibile a soppresso: justice review”

“Incostituzionale”. Avvocatura pronta ad azioni giudiziarie

POTENZA- La riforma prevede la soppressione dimille uffici giudiziari è «invasiva» e presenta «pa-lesi profili di incostituzionalità». Lo denuncia il pre-sidente dell’Organismo unitario dell’Avvocatura(Oua) Maurizio De Tilla prima di entrare in audi-zione in Commissione Giustizia alla Camera. Se-condo l’avvocatura, il rischio maggiore qualora do-vesse passare questo progetto è «l’impatto, la ri-caduta -spiega De Tilla- che tale riforma avrà suitribunali». De Tilla pensa ad esempio alla situazio-ne nelle Marche: «Se in questa regione verrannoabolite quattro sezioni penso che il Tribunale di An-cona non sarà in grado di reggere l’impatto. Il fat-to è che è mancata una verifica preventiva dell’im-patto». L’Avvocatura, poi, fa sapere di avere rac-colto diversi pareri di giuristi che denunciano «pa-lesi profili di incostituzionalità». «Se passerà la ri-forma - ammonisce De Tilla - vorrà dire che siamoin un regime antidemocratico». Per quello che liriguarda, gli avvocati sono pronti a dare battaglia:«Abbiamo in mente una serie di azioni giuridizia-rie per bloccare l’attuazione della riforma. Siamopronti a rivolgerci sia alla Consulta che alla Cor-te dei conti». Un avvertimento anche all’Anm: «Seresterà ferma sulla sua posizione, chiederemo disospendere il patto», conclude De Tilla.

di CLEMENTE CARLUCCI

POTENZA- La protestadei sindaci (aderenti all’An-ci) e degli avvocati (a lorovolta aderenti all’Oua, or-ganismo unitario dell’av-vocatura), naturalmentequelli delle città in cui so-no stati soppressi tribuna-li ed uffici giudiziari a se-guito del decreto del Gover-no Monti per risparmiaresulla spesa pubblica, si ètrasferita ieri a Roma da-vanti a Palazzo Madama,la sede del Senato della Re-pubblica. Tantissime fascetricolori, compresa quelladei primo cittadino di Ro-ma on. Alemanno, e pureun’infinità di avvocati tut-ti intenti a sgolarsi con slo-gan polemici nei confron-ti del ministro Paola Seve-rino e ad esibire striscionicon frasi a difesa dei “loro”presidi di giustizia che, senon interverranno fattinuovi (modifiche del Par-lamento che dovrà conver-tire il decreto in legge en-tro sessanta giorni), saran-no chiusi in modo defini-tivo. Una soluzione un po’ovunque contestata in Ita-lia, dal Piemonte alla Sici-lia, passando anche per lanostra regione. Melfi e Pi-sticci, in tal senso, hannotanto da dire. Nella città fe-dericiana si vuol chiudereun Tribunale con una sto-ria di 150 anni, di grandeefficienza e prestigio, pergiunta di riferimento perun’area che è al centro difenomeni di malavita orga-nizzata di stampo mafioso.Lo stesso per Pisticci (pre-sente anche il sindaco DiTrani) che si vede privatodi uffici giudiziari dalfunzionamento più che

consolidato e rilevante.Pure le due città lucane so-no state presenti nella ca-pitale per protestare. C’era-no i vertici municipali coni gonfaloni a fianco di mol-te centinaia di avvocati ar-rivati in pullman dopoviaggi durati più di cinqueore. Si vedeva la stan-chezza, ma tutti hanno cer-cato di non darlo a vedere.Vincenzo Bufano, presi-dente del Consiglio comu-nale di Melfi ed egli stes-so giovane legale, ha det-to che “privare la Basilica-ta di due importanti pre-sidi giudiziari come quel-li di Melfi e Pisticci è soloun atto di pressappochi-smo e scarsa conoscenzadei problemi e dei territo-ri interessati” e che “chiu-derli significherebbe met-tere nelle mani della delin-quenza le sorti di intere zo-ne, con il risultato di rispar-miare poche centinaia dimigliaia di euro annui”.Pure l’avv. Dino Di Ciom-mo, presidente dell’Ordineforense di Melfi, in prima

fila e con addosso la ma-glietta simbolo della pro-testa (con su scritto “Tri-bunale di Melfi, da intan-gibile a soppresso: Justicereview”) ha evideziato chei tribunali non si devonotoccare “se nel Paese si vuo-le in ogni caso salvaguar-dare la tenuta dei valori digiustizia, li-bertà e de-mocrazia”.“Qui nessu-no sogna -ha detto DiCiommo -.Sappiamoche sarà dif-ficile modifi-care il de-creto di soppressione, maper quanto riguarda Mel-fi ci sono più che semplicisperanze. Chiediamo chetutto si muova in applica-zione della legge delega vi-gente in materia di strut-ture e uffici giudiziari. E

cioè a dire, tra l’altro, chesi tenga conto della clau-sola che impedisce l’accor-pamento di Tribunali fa-centi capo Corti d’Appellodi diverse regioni”. Un ri-ferimento rivolto a Lago-negro con l’annessionedel Tribunale di Sala Con-silina? A questo riguardo

Di Ciommonon ha ag-giunto altro,ma al suoposto si èfatto avantiun collegalucano cheha precisa-to: “Qui cisono pure

colleghi di Sala Consilinache dicono le nostre stes-se cose a proposito dellalegge delega e che non sela sentono di essere annes-si come Tribunale ad unarealtà giudiziaria diversae distante dalla Campania”.

Dalla Campaniaribadito il no

all’accorpamentoa Lagonegro “cheva contro la stessa

legge delega”

5_Primo Piano Basilicata_ Mercoledì 25 luglio 2012_Basilicata_

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 25.07.2012 PAG. 11

Mercoledì 25 luglio 2012VI I

SCUOL AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

L’Italia è spaccata in due sui livelli diapprendimento, ma la Basilicata è incontrotendenza rispetto al resto del Sud

Ottimi risultati anche nelle prove diitaliano. Le classi quinte della Basilicataal primo posto insieme con le Marche

Studenti lucanibravi in matematicaLa primaria si conferma ai vertici della classifica nazionale

MASSIMO BRANCATI

l Test a risposta multipla perverificare la preparazione degli alun-ni e creare una mappa nazionale dellivello d’istruzione raggiunto dai ra-gazzi. È questo l’obiettivo delle proveInvalsi, terminologia ormai familia-re per i genitori di studenti chefrequentano le seconde e quinte ele-mentari, prime e terze medie e, daquest’anno, anche in tutte le secondesuperiori, ai quali sono stati som-ministrati questi test.

I risultati delle pro-ve ci dicono che an-che in questo campol’Italia è praticamen-te spaccata in due,con gli alunni delNord mediamentepiù preparati di quel-li del Sud. Ma la Ba-silicata fa eccezione.Sì, perché sono ot-time le performancedei lucani nella lin-gua italiana e in ma-t e m at i c a .

Notevole successo, in particolare,della scuola primaria che migliora ilprimato in matematica che già de-tiene da qualche anno, collocandosinettamente sopra la media nazionale(200): la Basilicata è volata al primoposto per le classi seconde (punti 206al pari della Valle D’Aosta) mentreper le classi quinte si colloca alsecondo posto assoluto a livello na-zionale (punti 204 al pari delle Mar-ch e ) .

Ottimi risultati si registrano anchenelle prove di italiano, dove le nostreclassi quinte si collocano al primoposto nella classifica nazionale in-sieme con le Marche ((punti 204).

Bene anche le prove di italiano ematematica per quanto riguarda lascuola secondaria di primo grado,dove nelle classi prime la Basilicata siconferma al primo posto nel Sud eIsole. Analogo risultato è conseguito,per le stesse discipline, per la se-condaria di secondo grado.

Soddisfatto il direttore generaledell’ufficio scolastico regionale,Franco Inglese: «Questi successi, ol-tre ad essere un punto di orgogliodell’intera comunità scolastica dellanostra regione - dice - determinano

una riduzione del di-vario complessivotra le regioni delNord e quelli del Sudtanto più se si con-sidera che la granparte delle regionidel Sud, ad eccezionedi alcune, hanno con-seguito risultati in-feriori alla media na-zionale». Inglese ri-volge un particolaree sentito ringrazia-mento agli alunni

«che con questo nuovo successo for-niscono diffusa testimonianza delproprio impegno quotidiano per lacrescita complessiva del loro pro-cesso formativo, del nostro territorioe dell’intera comunità nazionale».

Il monitoraggio delle prove Invalsi,lo ricordiamo, ha coinvolto 2 milionie 900 mila alunni italiani di 141 milacl a s s i .

Lo scopo dichiarato dal ministerodell’Istruzione «è quello di miglioraree rendere più omogenea la qualitàdella scuola italiana, elaborando va-lutazioni oggettive e mettendo a di-sposizione delle istituzioni e dellesingole scuole i risultati».

La schedaUn monitoraggio

che «divide» la scuolaLe prove Invalsi sono test pre-

parati dall’l’Istituto Nazionale perla Valutazione del Sistema dell'I-struzione che dovrebbero servire,nelle intenzioni del ministero dellaPubblica Istruzione (l’idea è dell'al-lora ministro Moratti), per valutareil livello di preparazione degli alun-ni italiani, in Italiano e Matematica.Si tratta di un monitoraggio che hacalamitato spesso delle critiche.L’accusa principale: sono assurda-mente difficili, non misurano nulla,sono un enorme spreco di denaro,tempo e fatica e i test sembranoredatti da chi, non solo non ha maiinsegnato né alle elementari né al-le medie e vuole proprio cheemerga che le scuole pubblichesfornano incompetenti perché ilpersonale è incompetente.C’è, però, un’altra scuola di pen-siero secondo cui i test standardiz-zati sono un ottimo strumento didiagnostica dei mali e delle caren-ze del nostro sistema formativo.L’evidenza empirica che portanopermetterebbe, in un paese nor-male, di poter discutere di riforme,interventi e bisogni in maniera se-rena e guidata da un interesse al disopra di tutti gli altri: migliorare lascuola italiana. Allo stesso tempo,va ribadito quel che i test non fan-no e non potranno mai fare. I testnon possono sostituire la valuta-zione fatta dai docenti del singolostudente e i test non possono va-lutare da soli l’operato del singolodocente o dirigente. Non valutanoil singolo studente perchè questolo fa già la scuola nella sua routinequotidiana.

I RISULTATI SU SCALA NAZIONALE. BASILICATA IN CONTROTENDENZA RISPETTO AL SUD

Una «radiografia»dell’apprendimento

R I S U LTAT IA destra ungraficoriassuntivosui risultatidei testInvalsiottenuti daglistudenti dellaBasilicata. Inalto unascheda chespiega cosasono le proveInvalsi

D I R E T TO R E Franco Inglese

P R OV E Studenti alle prese con i test

l È una fotografia dei livelli diapprendimento raggiunti dagli stu-denti nella comprensione della letturae nella matematica, quella che emergedai risultati delle prove Invalsi 2012.Dati che confermano, almeno in parte,quanto già emerso nelle rilevazionidegli anni precedenti, con le regionidel Nord che registrano risultati mi-gliori rispetto al Mezzogiorno. Anchese non mancano al Sud regioni comePuglia, Abruzzo e Basilicata che pre-sentano risultati decisamente inco-ra g gianti.

Introdotte nel 2007, le prove og-gettive e standardizzate elaboratedall’Invalsi hanno raggiunto per laprima volta tutte le scuole del Paese,statali e paritarie, e tutti gli studentidelle classi II e V della primaria, I e IIIdella secondaria di primo grado. Perla prima volta in assoluto le prove sisono svolte anche nella classe II dellasecondaria di secondo grado. Com-plessivamente sono state coinvolte31.000 scuole, 141.000 classi e 2.900.000studenti.

Ma vediamo, in generale, quali sonostati i risultati. In italiano, in seconda

elementare, tutte le aree geograficheitaliane (Nord-Est, Nord-Ovest, cen-tro, Sud, Isole) sono abbastanza vi-cine. Posta a 200 punti la media na-zionale, gli alunni delle regioni set-tentrionali si collocano sopra la me-dia: 204 punti per quelle del Nord-Ove-st e 201 per le regioni poste aNord-est). Anche i piccoli delle re-gioni centrali sono ben piazzati (204punti) mentre i piccoli meridionaliarrancano: 196 punti per quelli delSud e 195 per i bambini delle due isolemaggiori. Divario che è quasi nullo inmatematica: 199 e 198 punti rispet-tivamente per le regioni del Nord-Este del Nord-Ovest, 202 per quelle cen-trali e del Sud, e 198 per i piccoli dellei s o l e.

Una forbice che cresce in Italiano sesi analizzano i risultati degli alunnipiù grandi e che assume proporzioniconsistenti per gli studenti delle se-conde classi delle scuole superiori.Che al Nord, sempre con la medianazionale posta a quota 200, raggiun-gono 211 punti, lasciando indietrotutti: 197 per gli studenti di Toscana,Lazio, Umbria e Marche, 194 per i

ragazzi delle regioni meridionali eaddirittura 185 punti per quelli diSicilia e Sardegna. Mentre in secondaelementare il divario tra Nord e Sud èdi 9 punti, dopo otto anni si è dilatatoa 26 punti. «In altri termini - sot-tolinea il rapporto - l'operare del si-stema scolastico non sembra in gradodi contrastare tali divari, che risul-tano anzi acuiti col progredire dellacarriera scolastica degli alunni». Ep-pure, nell'ultimo triennio le regionimeridionali hanno recuperato qual-cosa, ma evidentemente non basta.

POTENZA CITTÀ

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 25.07.2012 PAG. 12

Mercoledì 25 luglio 2012

25

Il percorso formativo di 14 ragazzi dell’area del Marmo Platano

Il turismo e il web: nuoveopportunità di lavoro

ARRESTATO A POTENZA

Dà problemi in comunità e vieneportato in carcerePOTENZA – Nella tarda mattinata di ieri, il perso-nale della squadra mobile della Questura del ca-poluogo potentino, ha arrestato Giuseppe Man-cusi, 32 anni, residente a Potenza è stato, così,condotto in carcere su diposizione del gip di Po-tenza, Tiziana Petrocelli, mentre si trovava giàagli arresti domiciliari, presso la Comunità Insie-me.

Dunque, un aggravamento di misura cautelareper il pregiudicato che, presso la struttura tera-peutico riabilitativa, sita in viale del Basento, haarrecato diversi problemi, dimostrando di mante-nere i contatti con il mondo della droga e di nonessere affatto motivato al cambiamento, così co-me si auspicava il personale del centro.

Così, dalla comunità destinata all’accoglienzadi tossicodipenti e di altre dipendenze patologiche- come quella da gioco d’azzardo e dell’alcool - incui l’intervento riabilitativo è personalizzato ed ar-ticolato in una serie di proposte terapeutiche indi-viduali e di gruppo, sono partite diverse segnala-zioni che evidenziavano come la presenza diMancusi potesse arrecare danni anche agli altripazienti, in cura presso la struttura.

Pertanto, per il pusher è stato necessario di-sporre la traduzione in carcere. Mancusi, aveva ri-chiesto il patteggiamento della pena nell’ambitodell’inchiesta "Baden Powell", che ha contribuitoa stanare molti degli spacciatori del capoluogo edei comuni limitrofi.

Antonella Rosa

Prima iniziativa sul Monte Vulturino

L’Ambientefruibile per tuttioltre la disabilità

MONTE VOLTURINO - Loscorso 24 giugno, a Pianodell' Imperatore (MonteVolturino) si è svolto unappuntamento del proget-to “Noi per l'Ambiente eper la Vita”, iniziativa chemettendo in rete variegateesperienze della società ci-vile, ne mette in luce le po-tenzialità di aggregazionee complessiva proposta so-ciale e culturale.

L’iniziativa, partita dalWwf Potenza e aree inter-ne, ha coinvolto le associa-zioni Lucana Autismo,Lucani in Natura, Luca-niaworld, Fish e Zer0971 econ la presenza dell' asso-ciazione Falco Naumanndi Matera.

Il progetto ha la finalitàdi rendere fruibile l'am-biente naturale per tutti,compresi i soggetti svan-taggiati, mettendone in ri-salto l'importanza socialee culturale, si richiede, al-le istituzioni e alla societàcivile l'impegno a sottrar-lo ad interessi sempre piùpressanti, come quelli del-le multinazionali del pe-trolio, che rischiano di di-struggerlo in maniera ir-recuperabile. “Noi perl’ambiente e per la vita”

rientra tra i progetti ap-provati nell’ ambito delbando “Progetti Innovati-vi- 2010”della regione Ba-silicata, con esso si vuoleoperare in un contesto ter-ritoriale caratterizzato daaspetti contrastanti, la cit-tà di Potenza, caratteriz-zata da una conformazio-ne e da una organizzazio-ne che creano difficoltà difruibilità (disordine urba-nistico, difficoltà neglispostamenti ecc. ) a tutti icittadini e in specie ai sog-getti più svantaggiati e ilterritorio che lo circonda,ancora caratterizzato, no-nostante la crescentepressione antropica, datratti ancora incontami-nati e in cui sopravvivonoaree naturali e paesaggi-stiche di forte valenza.Nelle attività sono previ-ste una fase di incontri diinformazione e condivi-sione sulle tematiche dellatutela ambientale e dellabiodiversità , della cono-scenza del territorio e del-la natura locali. Segueuna fasedi escursioni e vi-site sul territorio in areedel territorio di particola-re pregio e valenza natu-ralistica.

Il manifesto dell’iniziativa

SATRIANO - Quattordici ragazzi lu-cani, tutti laureati e diplomati resi-denti nell’area del Marmo PlatanoMelandro, hanno partecipato a uninteressante percorso formativo perla presentazione di una innovativapiattaforma web nel campo del turi-smo.

Il progetto è stato realizzato tra re-sponsabili di struttura di informa-zione e accoglienza turistica, Linkenterprises di Satriano di Lucania,l'Istituto di ricerche sulle attivitàterziarie di Napoli, Tab consultingdi Potenza e le associazioni, Opera diMelfi e Pro loco di Muro Lucano.

Le attività di stage ed il percorsoformativo effettuato ha permesso atutti gli allievi di predisporre pac-chetti turistici che, oltre ad indicareilprezzo previstoper il soggiorno inBasilicata nei diversi siti individua-ti, fornisce preziose informazionistorico e paesaggistiche inserite inpratiche schede ben impaginate e fa-cilissime da consultare.

Così tre giorni e due notti sui sen-tieri del Fiumelandro arrivano a co-stare centotrenta euro; due giorni euna notte con visita guidata neiprincipali culturali di Muro Lucano,Baragiano, l'antica Satrianum co-stano novantacinque euro.

«Oltre ai pacchetti turistici - speci-fica la responsabile del soggetto ca-pofila Link enterprises, Grazia Pa-lermo - gli allievi hanno realizzatouna interessante piattaforma web digeolocalizzazione orientata al turi-

smo cherappresenta unvalido stru-mento di immediata fruibilità».

L'attività didattica, svolta da do-centi individuati dai partner del-l'A.T.I. è stata diretta da Maria Gra-zia Palermo ed il coordinamento ge-nerale del progetto, finanziato dallaregione Basilicata, è stato curatodall'esperto di programmazione egestione di interventi integrati perlo sviluppo locale, Gaetano Schiavo-ne.

Vittorio Laviano

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 25.07.2012 PAG. 13

Mercoledì 25 luglio 2012 I V

LA CITTÀ VIVIBILEOPERE PUBBLICHE

le altre notizieCONSUMI

Sostegno per i gruppidi acquisto solidalen Come fronteggiare la crisi e

aiutare le famiglie. Questamattina, alle 10, nella sala 3del Consiglio regionale, è inprogramma un incontropromosso dal consigliere re-gionale e segretariodell’Mpa della Basilicata,Roberto Falotico, per illu-strare la proposta di leggeper il sostegno dei Gruppid’acquisto solidale e popola-re (Gasp) e per la promozio-ne dei prodotti alimentarida filiera corta e di qualità.

Verde e arredi da rinnovareda via Lazio alla villa comunaleSanta Maria, lavori di riqualificazione per un importo di 450 milioni di euro

GIOVANNA LAGUARDIA

l Lavori in corso a Santa Maria. Daqualche settimana a questa parte sumarciapiedi ed aiuole dello storicoquartiere potentino sono comparse del-le aree di cantiere dove fervono i lavori.Si tratta del completamento dell’in -tervento di riqualificazione program-mato con il Por 2000/2006 che diede vitaal tanto controverso «vespasiano» difronte al Principe di Piemonte e cheoggi il Comune, avuto un finanzia-mento di 450.000 euro dalla Regione staprocedendo a completare, a partire davia Lazio, risalendo fino alla villa co-munale. Si sta provvedendo al rifa-cimento dello zoccolo di molti dei mar-ciapiedi del quartiere e al recuperodella fontana del leoncino, mentre abreve le alberature esistenti, sovran-numerarie e senescenti, saranno so-stituite con filari di tigli. Non solo.«Andando avanti con i lavori - spiega ildirigente comunale Pino Brindisi -sistemeremo l’area antistante la scuo-la, che verrà ripavimentata e messa insicurezza con una ringhierina, mentre

sarà recuperata l’area verde della Ma-donnina. Sono in programma ancheinterventi di ripristino della recin-zione esterna della villa di Santa Ma-ria, di allargamento e adeguamentodell’ingresso fronte chiesa e, se riu-sciremo a fare delle economie, anchedell’ingresso fronte caserma». Scom-

pariranno, invece, le basole tra il «ve-spasiano» e il distributore di benzina.« L’idea originaria di creare una zonasempiedonale - spiega Brindisi - è ve-nuta meno e siccome quella pavimen-tazione non è adatta a sopportare iltraffico, verrà rimossa e la strada ria-sfaltata. Lungo via Lazio, inoltre, sa-

C O N S U M AT O R I SCIOPERO DEI DISTRIBUTORI IL 4 E 5 AGOSTO. IERI A POTENZA INCONTRO DELLA FEGICA- CISL

«La benzina dovrebbecostare meno tutti i giorni»

ranno previsti una serie di passaggipedonali». I lavori, per creare menodisagi possibili ai cittadini, verrannoeffettuati per sezioni, ma il Comuneconta di portarli del tutto a termine almassimo per i primi giorni di set-tembre, prima che ricomincino le scuo-l e.

CANTIERE I lavori a Santa Maria [foto Bianchi]

SANITÀ

Tr a s f e r i m e n t odegli uffici del Siann Dai locali ubicati in corso

Umberto gli uffici del Sian(Servizio Igiene degli Alimen-ti e Nutrizione) di Potenza sitrasferiranno presso la sederecentemente ristrutturataAsp di via Ciccotti. L'AziendaSanitaria si scusa con l'uten-za per gli eventuali disserviziche potrebbero verificarsi an-che per la disattivazione dellelinee telefoniche del Sian Ser-vizio Igiene degli Alimenti eNutrizione di Potenza. Ulte-riori trasferimenti di sedi eServizi Asp verranno comu-nicati nei prossimi giorni.

l Il 4 e 5 agosto prossimi «serrata» deidistributori di benzina su iniziativa della FegicaCisl. Uno sciopero deciso per protestare controla campagna di sconti dell’Eni, definita dalsindacato «ingannevole», e la mancata rine-goziazione delle condizioni economiche cheriguardano la categoria. Ieri, nell’hotel Vittoriadi Potenza, incontro promosso dall’org anizza-zione sindacale alla presenza del segretarionazionale Roberto Timpani che ha voluto ve-rificare di persona la situazione in cui versa ilcomparto in Basilicata. Dito puntato contro glisconti del week-end decisi dall’Eni. Gli impiantisono presi letteralmente d’assalto dagli au-tomobilisti lucani, ma Timpani mette in guardiada facili entusiasmi: «L’industria petroliferaadotta una modalità di sconto dopo aver alzato iprezzi nel resto della settimana. La verità - diceil segretario della Fegica-Cisl - è che ci sarebberole condizioni per abbassare il costo della ben-zina anche durante tutti gli altri giorni e nonsolo nel week-end. Siamo di fronte ad una presain giro del consumatore con l’avallo di un

governo che ha il compito di intervenire e,invece, resta in silenzio». Secondo Timpani,dunque, in Italia il prezzo del carburante po-trebbe essere diminuito di almeno 8 centesimi allitro: «Altro che campagna di sconti. Così fa-cendo si stanno mandando in tilt le altre com-pagnie. Su 250 impianti almeno la metà nonvende un litro perché il consumo è concentratonel fine settimana. Siamo di fronte ad unaconcorrenza sleale che alla fine si tradurrà infallimenti e chiusure: a settembre, quando ter-minerà il programma dell’Eni, almeno il 30 percento degli impianti dovrà chiudere i battenti.C’è una responsabilità del governo sul pianopolitico». Timpani parla di responsabilità diRoma anche di fronte al rifiuto dell’industriapetrolifera di «rinegoziare le condizioni eco-nomiche ferme da circa tre anni. Ci sono accordiscaduti da tempo e che penalizzano - concludeTimpani - gli operatori. Un esempio: su 50 euroche il cittadino paga per l’acquisto del car-burante, il gestore porta a casa un euro. All o rd o » .

ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA PREFETTURA

CANTIERE Al lavoro per rifare la pavimentazione [foto Tony Vece]

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POTENZA CITTÀ

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 25.07.2012 PAG. 14

Mercoledì 25 luglio 2012 I IX

BIGLIETTO DA VISITAC’È UN BANDO PER RIDISEGNARLO

INTERESSA IL CENTRO STORICOTra gli obiettivi perseguiti dall’entelocale vi è quello di realizzare pianidi riqualificazione dei siti mercatali

Misure per rilanciarel’immagine della cittàDestinatarie sono le imprese commerciali, singole o associate

EFFETTUATI CONTROLLI A TAPPETO SCOPERTI ANCHE 30 LAVORATORI IRREGOLARI. DI QUESTI 24 SONO STATI INDIVIDUATI IN UN’UNICA STRUTTURA RICETTIVA

Sullo Jonio scovati 7 evasori totaliFiamme gialle in azione, sotto la lente stabilimenti balneari, villaggi e porti turistici

Ecco i problemi segnalati da Confcommercio«Occorre maggiore pulizia nel cuore della città»

«È dannoso all’immagine turistica della città la mancata attenzioneche si dedica alla pulizia di alcune strade del centro e, in particolare, divia del Corso. Il salotto buono della città meriterebbe ben altre cure rap-presentando, con i Sassi, il biglietto da visita di Matera oltre che il centrod’aggregazione della comunità». Lo sostiene in un comunicato Con-fcommercio secondo cui «i cestini gettacarte “sopravvissuti” non ven-gono svuotati, vanificando cosi la loro funzione. Quelli distrutti, ovvia-mente, non vengono sostituiti. La pulizia dei marciapiedi non viene ef-fettuata se non dai titolare degli esercizi che, tornando indietro di mezzosecolo, hanno rispolverato il “fai da te”. La carreggiata, ovviamente,non presenta una condizione brillante e nel corso della giornata diventaricettacolo di immondizie. Dal livello di “presentabilità” del centro stori-co cittadino, però, dipende gran parte del giudizio complessivo sulla cit-tà che oltre ad avere, per fortuna, un grande patrimonio monumentaledeve dimostrarsi capace di venderlo. È opportuno che l’Amministrazio -ne comunale ponga mano alla razionalizzazione del servizio - concludela nota - atteso anche che è stata attenta a “rivedere” le tariffe della Tar-su».

CARMELA COSENTINO

l Stanziati 911 mila euro perrivitalizzare il centro storicodella città di Matera e perrealizzare piani di riqualifi-cazione dei siti mercatali dicompetenza diretta dell’ammi -nistrazione comunale. Un’op -portunità per migliorare l’im -magine della città, e natural-mente per far crescere e svi-luppare il tessuto urbano ecommerciale con operazioniche permetteranno ai titolaridi esercizi commerciali di ade-guarsi alla richieste del mer-cato offrendo ai cittadini e alturista un servizio in linea conle nuove strategie di marketinge di comunicazione. Parliamodel bando pubblicato sul sitodel Comune di Matera(www.comune.mt.it) che preve-de la ripartizione dei fondi alcinquanta per cento per met-tere in campo due azioni che“andranno a rafforzare - haspiegato l’assessore comunalealla Cultura e al turismo Cor -nelio Bergantino - da unaparte la promozione e l’atti -vazione dell’offerta integratadi servizi comuni commercialiper migliorare l’attrattività tu-ristica nelle aree individuatedel centro storico, attraversou n’azione di riqualificazionedelle attività commerciali esi-stenti e dall’altra favorirannosoprattutto gli interventi voltiall’integrazione del commer-cio con altri settori produttiviin modo da creare uno scambioe una collaborazione profi-

cua».I destinatari del bando sono

dunque le imprese commer-ciali, singole o associate, chedovranno realizzare progettipromossi, sviluppati e coordi-nati dai Centri di AssistenzaTecnica e concertati con l’Am -ministrazione Comunale. Lerisorse saranno assegnate sul-la base di un’unica gradua-toria, che comprenderà tutte leistanze pervenute, ammesse avalutazione e risultate idonee.Sono ammissibili alle agevo-lazioni, gli interventi per larivitalizzazione degli esercizicommerciali situati nei centristorici attraverso la riqualifi-cazione delle vetrine, delle im-magini, dei prospetti e deglielementi di arredo sia internoche esterno nel rispetto tut-tavia delle caratteristiche am-bientali, architettoniche e ur-banistiche. Sono incluse inol-tre opere di ammodernamentodei singoli punti vendita, «an-che attraverso - si legge nelbando - l’innovazione di pro-cesso, di prodotto ed organiz-zativa», come ad esempio l’al -lestimento di spazi per la for-nitura di altri servizi nell’am -

bito della stessa unità locale, oancora «azioni di marketing,promozione e animazione diun qualificato livello di ani-mazione economica, sociale eculturale», come ad esempio larealizzazione, anche su sup-porto elettronico, di un’imma -

gine coordinata, la creazione dicarte fedeltà e sistemi vari difidelizzazione, azioni coordina-te finalizzate all’ade guamentodell’offerta commerciale e delmiglioramento del servizio alconsumatore, interventi sullamobilità e accessibilità alle

unità locali, come ad esempiol’abbattimento delle barrierearchitettoniche purché stretta-mente funzionali all’area di ri-ferimento e al miglioramentodel servizio.

Per partecipare al bando, tut-ti i soggetti interessati che han-

no sede operativa nel centrostorico di Matera e sede legalenella Regione Basilicata, do-vranno presentare domanda dicontributo utilizzando l’appo -sita modulistica predispostadal Comune di Matera, dispo-nibile sia nell’Ufficio Relazioni

L’I N T E R V E N TOSi vuol rivitalizzare

la zona più frequentatadel tessuto urbano

IL CENTRO DELLA CITTÀ Luogo di incontro preferito dai materani [foto Genovese]

PIAZZA VITTORIO VENETO Una veduta dall’alto [foto Genovese]

MATERA CITTÀ

con il Pubblico (Urp) sia sulsitowww.comune.matera.it. Lerichieste dovranno essere cor-rettamente inviate entro e nonoltre il 90 esimo giorno suc-cessivo alla data di pubblica-zione del bando, all’Albo pre-torio del Comune di Matera.

Metaponto, bloccati due tentativi di rapinaIntensa giornata di lavoro per i carabinieri della Compagnia di Pisticci

l Controlli a trecentosessantagradi,come sempre. Questa volta, in partico-lare, l’attenzione si è concentrata soprat-tutto sulle località balneari della fasciaionico-metapontina, dove sono state sot-toposte a controllo numerose attività delsettore turistico, con particolare riguar-do a stabilimenti balneari ed altre strut-ture ricettive di maggiore consistenza.

La Guardia di Finanza ha attuato,nell’ultimo week end, un Piano Coordi-nato di Controllo Economico del Terri-torio che ha interessato diverse aree dellaprovincia di Matera. Nell’ambitodell’operazione, che ha visto impegnaticirca 80 Finanzieri di tutti i Reparti dellaprovincia, hanno operato sia pattuglie"in divisa", impegnate nell’attività di con-trasto e prevenzione degli illeciti feno-meni dell'abusivismo commerciale e del-la minuta vendita di merci contraffatte,sia pattuglie di militari in "abiti civili",contestualmente impegnate nel control-lo della regolare emissione di scontrini ericevute fiscali da parte di contribuentioperanti in vari settori commerciali.

I dati. Complessivamente, sono statecontrollate 62 attività e constatate irre-golarità (violazioni per mancata o irre-golare emissione di tali documenti fisca-li) in 29 casi, con una percentuale di ir-regolarità del 49 per cento.

Particolarmente significativa l’azionedi controllo in materia di lavoro: nel cor-so dei controlli concentrati sui lidi e suvillaggi turistici, infatti, sono stati sco-perti 30 lavoratori irregolari. Di questiben 24 sono stati individuati in un’unicastruttura ricettiva.

Le Fiamme Gialle hanno visitato an-che i porti turistici della fascia ionica,dove sono state controllate numerose im-barcazioni da diporto, mediante l’iden -

tificazione dei relativi proprietari/pos-sessori e verificato il pagamento dellatassa di stazionamento delle imbarcazio-ni di lunghezza superiore ai 10 metri.

In materia di contrasto all’abu s iv i s m oed alla vendita di prodotti contraffatti opericolosi per la salute, sono stati ese-guiti diversi interventi, che hanno por-tato al sequestro di 17.700 pezzi (tra cuiarticoli di bigiotteria e giocattoli privi deirequisiti di sicurezza comunitari) ed allasegnalazione alle competenti Autorità di8 persone di varia nazionalità.

Tre extracomunitari responsabili del-la commercializzazione di prodotti con-traffatti erano immigrati clandestini,privi di permesso di soggiorno, nei cuiconfronti sono state avviate le pratiche diespulsione dal territorio nazionale.

Nel corso del piano di controllo sonostati, infine, scoperti 7 soggetti comple-tamente sconosciuti al fisco (cc.dd.“eva -sori totali”) tra i quali un installatore diimpianti elettrici, un imprenditore edilee tre titolari di sedicenti circoli culturalie ricreativi che svolgevano, invece, unavera e propria attività di somministra-zione di alimenti e bevande.

I "Piani Coordinati" hanno, infatti,quale obiettivo fondamentale anche quel-lo di tutelare gli operatori economici "re-golari" dalla sleale ed illecita concorren-za degli abusivi e di coloro che non ri-spettano la normativa in materia di la-vo ro.

L’intervento dell’ultimo week end siinquadra in consolidate metodologie d'a-zione, sistematicamente attuate anchenella specifica prospettiva di utilizzare idati "caldi" acquisiti sul campo per in-tegrare ed attualizzare le attività di mo-nitoraggio ed analisi del tessuto "econo-mico-finanziario".

l Gran lavoro per i militari dell’Ar -ma. A Metaponto quattro persone con ilvolto coperto hanno tentato di strappareil bancomat dell’istituto di credito “Ca -rime”, mediante l’utilizzo di fasce da im-bragaggio. Fasce che hanno abbando-nato sul posto quando hanno subodoratol’intervento dei carabinieri della Com-pagnia di Pisticci. I malviventi si sonodileguati su una Audi 6 di colore nero.

Qualche ora più tardi, i soliti ignotihanno tentato di portare via la cassettadell’accettatore banconote «iper self»dell’area di servizio Eni sulla statale 106Jonica, direzione sud. Sul posto, una vol-

ta scattato l’allarme, sono piombati i mi-litari dell’Arma. A qualche chilometrodi istanza, sulla strada 407 Basentana, èstato invece ritrovato un fuoristradamitsubishi risultato rubato poco prima.I ladri, sorpresi, si sono dileguati su altredue autovetture di grossa cilindrata.

Mentre accadeva tutto questo, semprei carabinieri di Pisticci, hanno arrestatoM.A, 25 anni, del posto in esecuzioneordine di carcerazione, per espiare lapena di anni 1 e mesi 4 di reclusione.Provvedimento scattato a causa di varidelitti contro il patrimonio. L’uomo èstato sottoposto agli arresti domiciliari.

GUARDIA DI FINANZA Uno dei controlli eseguiti sul territorio materano