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QQUUEESSTTIIOONN TTIIMMEE
SSeedduuttaa ddeell 1177 GGeennnnaaiioo 22001199
Question Time
17.01.2019
Verbale redatto da: Stenotype Emilia S.r.l. Pagina 2 di 22
INDICE DEI PUNTI ALL’O.D.G.
Punto n. 1: Interrogazione n. 45/2018 del 15.12.2018 presentata dal consigliere
Calandrini avente ad oggetto: “Intervento di via Massaro”.
PAG. 04
Punto n. 2: Interrogazione n. 46/2018 del 20.12.2018 presentata dai consiglieri
Calvi, Miele e Ialongo avente ad oggetto: “Violazione dell’articolo 4 del Decreto
Legge 09 febbraio 2012 n. 5 coordinato con la Legge di conversione 4 aprile 2012
n. 35 recante Disposizioni urgenti in materia di Semplificazione e Sviluppo”.
PAG. 18
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Verbale redatto da: Stenotype Emilia S.r.l. Pagina 3 di 22
INIZIO SEDUTA: ORE 09:48.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Buongiorno a tutti. Ben trovati per questa seduta del Question Time del Consiglio Comunale di
Latina di oggi 17 gennaio 2019. Un buongiorno ai Consiglieri presenti, agli Assessori, al personale
dell’Ufficio del Consiglio, al pubblico e ai giornalisti presenti in aula. Vado a dare lettura di quello che è
l’ordine del giorno odierno di questa seduta di Question Time, che consta di tre interrogazioni, la
numero 45 è la prima all’ordine del giorno, è del 15 dicembre 2018, è stata presentata dal Consigliere
Calandrini avente ad oggetto: “Intervento di via Massaro”; la seconda interrogazione è la 46 del 20
dicembre 2018 presentata dai Consiglieri Calvi, Miele e Ialongo avente ad oggetto: “Violazione
dell’articolo 4 del Decreto Legge 9 febbraio 2012 numero 5 coordinato con la Legge di conversione 4
aprile 2012 numero 35 recante Disposizioni urgenti in materia di Semplificazione e Sviluppo”; la terza
ed ultima interrogazione all’ordine del giorno odierno è la numero 1 del 2019, del 3 gennaio 2019
presentata dal Consigliere Forte avente ad oggetto: “Progetto Easy Station di Reti Ferroviarie
Italiane”. Andiamo quindi ad iniziare con l’interrogazione numero 1, che è poi la 145, che era già stata
inserita all’ordine del giorno del precedente Question Time del 27 dicembre, dove non c’era stata la
presentazione, secondo quanto concesso, comunque, dalle disposizioni regolamentari, da parte
dell’Assessore competente al ramo, che invece oggi è presente, l’Assessore Ranieri.
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Verbale redatto da: Stenotype Emilia S.r.l. Pagina 4 di 22
Punto n. 1 all’Ordine del Giorno: Interrogazione n. 45/2018 del 15.12.2018 presentata dal
consigliere Calandrini avente ad oggetto: “Intervento di via Massaro”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Quindi invito il Consigliere presentante, il Consigliere Calandrini, ad esporre l’interrogazione da
lui proposta. Prego Consigliere, a lei la parola.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Grazie. Grazie Presidente. Io ho presentato questa interrogazione, Presidente, perché questa è
una storia un po’ strana, di una proposta di delibera che riguarda un intervento di quasi 8 milioni e
mezzo di Euro che praticamente si è persa nei radar dell’Amministrazione, perché ad un certo punto
ero curioso di capire dov’era questa delibera, ho fatto delle ricerche, non sono riuscito a trovare
questa proposta di delibera, che sapevo che era partita dagli Uffici dei Lavori Pubblici, per cui ho fatto
una richiesta di accesso agli atti, per capire come effettivamente stavano le cose e quindi voglio
raccontarla un attimo, ricostruendo un po’ la storia, perché è molto interessante anche per capire
come si muove poi l’Amministrazione rispetto a temi così importanti e così delicati. Partiamo dal 30
luglio del 2018, quando, come dicevo, un dirigente, anzi due dirigenti, parliamo dirigente dei Lavori
Pubblici ed il dirigente dell’Urbanistica firmano una proposta di delibera, attraverso i loro uffici, e fanno
partire questa proposta per andare chiaramente presso gli Uffici della Segreteria Generale. Questa
delibera aveva ad oggetto: “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la
sicurezza delle periferie”, quindi parliamo del finanziamento che questa Amministrazione ha acquisito
subito dopo che si è insediata, nel 2016, e che riguarda il completamento di via Massaro,
approvazione progetto definitivo in variante al Piano Regolatore Generale, quindi parliamo anche qui
di una variante al Piano Regolatore Generale. Questa proposta di deliberazione riportava i pareri di
regolarità tecnica dei due dirigenti, come le dicevo prima, Gestione e Assetto del Territorio e Servizio
Lavori Pubblici, oltre, chiaramente, al visto dei due dirigenti competenti, quindi nel caso specifico
l’Assessore Ranieri e l’Assessore Castaldo, quindi formalmente ineccepibile come impostazione.
Dopodiché che cosa succede, che con nota protocollo…, la delibera è del 31 luglio, il giorno 3 agosto,
a firma del Segretario Generale dell’ente la proposta, questa proposta di deliberazione viene
nuovamente restituita al solo dirigente dei Lavori Pubblici, quindi una delibera che parte con la firma di
due dirigenti, il Segretario Generale decide il 3 agosto di restituire questa proposta al solo dirigente dei
Lavori Pubblici, senza quindi investire anche l’altro dirigente, redattore della proposta, e che aveva
attestato la regolarità tecnica della stessa proposta, “con la generica quanto indeterminata
motivazione - questo lo dice il Segretario Generale - di una premessa fattuale prolissa ed appesantita
da continui rimandi”. Questo è ciò che dice il Segretario Generale, restituendo una proposta del valore
di quasi 8 milioni e mezzo di Euro al dirigente dei Lavori Pubblici e non a quello dell’Urbanistica, che
nella suddetta nota di restituzione si diceva, tra l’altro, che non era, “non c’era la conformità della
proposta alle previsioni del Piano Triennale per la prevenzione della corruzione, parte speciale, così
come aggiornato dalla delibera 291 del 2018”. Questo è ciò che dice il Segretario Generale. “Che
nella suddetta nota si precisa, inoltre, che le modalità di redazione di questa proposta di delibera,
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unitamente alla complessità tecnica della materia…”…, perché stiamo parlando di una variante al
Piano Regolatore Generale che è disciplinato dalla Legge ciò che bisogna fare rispetto alla variante di
Piano …”…comporterebbe un’ardua ricostruzione della vicenda fattuale, rendendo impraticabili i
controlli degli uffici preposti e che l’approvazione sarebbe sebbene implicita, di atti di natura
gestionale, non rientra nella competenza consiliare”. Questa nota di restituzione dava luogo addirittura
all’intervento di un legale, che, chiaramente di fiducia del dirigente, del solo dirigente ai Lavori
Pubblici, perché al solo dirigente è stata rinviata questa proposta, il quale censurava i contenuti della
nota della Segreteria Generale, che sarebbero stati anche sconfinati in presunti profili di illegittimità, al
punto da chiedere con diffida l’annullamento di questa nota del 3 agosto da parte del Segretario
Generale, che a seguito di questa nota nei documenti posti in visione, rispetto all’accesso agli atti di
cui ho fatto menzione poco fa, non risulta che la responsabile dell’Ufficio Anticorruzione, nonché
Segretario Generale, nonché Direttore Generale abbia riscontrato questa richiesta del legale e quindi
non si ha evidenza delle motivazioni, e secondo me questo è un fatto gravissimo, che contro
deducono i rilievi e le censure del legale e confermino, quindi, la regolarità dell’intervento o meglio dei
contenuti della nota del 3 agosto. Tanto per essere chiari, si dicono quelle frasi di cui ho fatto
menzione poco fa, ma poi non si entra nello specifico, per dimostrare qual è il motivo legato al rischio
di corruzione di questa proposta di delibera, che sta ancora oggi determinando, con gli effetti che poi
vedremo in seguito, ritardi significativi, perché ad oggi noi abbiamo quasi un terzo dell’importo
stanziato per una sola opera rispetto ai 18 milioni di Euro e dopo sei mesi, quindi mezzo anno, ancora
non sappiamo che fine farà questa proposta di delibera. Dagli atti, che da una lettura della
motivazione della proposta 126 del 31 luglio si osservava che la stessa occupava meno di 11 pagine,
di cui circa 9 contenevano l’elenco dei numerosi elaborati che compongono il progetto definitivo da
approvare in variante urbanistica, il richiamo ad atti di programmazione, l’indicazione di pareri
obbligatorio acquisiti, la undicesima pagina, cioè la penultima, riporta il richiamo alle norme di
riferimento - così come prevede la Legge - e non consente di individuare a quale parte della
motivazione si riferisce il richiamato rilievo del Segretario Generale. Questo ancora ad oggi è un
mistero, che è bene sottolineare, come dicevo poco prima, sta determinando un danno ingente
all’Amministrazione comunale, che invece si rileva dagli atti la nota del 19 novembre a firma degli
Assessori Ranieri e Castaldo, e su questo voglio anche cogliere l’attenzione dell’Assessore per dirgli
che non è la prima volta che capita, cioè non è il primo atto in cui l’Assessore Ranieri firma lettere non
in nome e per conto dell’Amministrazione comunale, come singolo Assessore rispetto ad atti e fatti su
cui l’Assessore non può firmare atti gestionali, perché, come lei sa meglio di me, gli Assessori non
possono firmare atti gestionali, però questo è a firma degli Assessori Ranieri e Castaldo, che avevano
sottoscritto la proposta e quindi l’avevano condivisa la proposta iniziale, perché c’è anche loro il visto,
con la quale, pure in assenza di controdeduzioni da parte dell’ufficio, della Segreteria Generale,
esortavano il dirigente del Servizio Lavori Pubblici, il solo dirigente, non anche quello all’Urbanistica, al
ritiro della nota diffida “al fine di ristabilire - testuali parole – il rapporto fiduciario con l’Amministrazione
comunale”. Dopodiché c’è il decreto del Sindaco, il numero 65 del 30 novembre, che senza fornire
una motivazione comprensibile a base di questa decisione e senza indicare quali fossero le
controdeduzioni ai rilievi sollevati dal legale del dirigente, ha assegnato al dirigente del Servizio
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Decoro e Qualità Urbana il procedimento amministrativo, genericamente individuato come intervento
relativo al completamento di via Massaro, richiamando e quindi facendola propria la nota degli
Assessori Ranieri e Castaldo del 19 novembre del 2018. Tra l’altro, in una intervista rilasciata ad un
quotidiano locale, il Sindaco aveva dichiarato di non voler entrare in questioni gestionali, così
com’erano quelle riferite all’oggetto di questo Question Time, mentre poi, però, per gli Assessori sono
intervenuti evidentemente in questioni gestionali, affermando addirittura “l’intervenuta mancanza del
rapporto fiduciario con la predetta dirigente”. E quindi ai fini anche di questo Piano dell’Anticorruzione,
di cui ne stiamo parlando molto anche in questi giorni, l’abbiamo affrontato anche in Commissione e
sappiamo tutti cosa dice la pagina 21 e seguenti, quindi non le voglio ripetere le cose che ci siamo già
detti in Commissione e che cosa dicono in particolare questo Piano della Prevenzione, mi sembra,
voglio usare il condizionale, che si usano in questa Amministrazione due pesi e due misure, perché
per questa delibera, legittimamente, perché io non sto facendo rilievi al Segretario Generale, io sto
facendo i rilievi per il fatto che non si capisce ancora qual è il rischio corruzione su questa delibera,
perché io ben venga l’attività del Segretario Generale, perché guai a pensare che uno voglia, in
qualche modo, limitare l’azione, però ci vuole trasparenza, non ci vuole opacità, ci vuole un “bedo” che
dev’essere aperto e quindi io mi sarei aspettato che qualcuno ci dicesse qual è il rischio corruzione
legato a questa proposta. Quindi, ben venga l’attività del Segretario Generale rispetto…, però ci deve
dire qual era il rischio legato a questa proposta, che tra l’altro vede anche l’intervento di un legale del
dirigente e a questo intervento non c’è stata nessuna risposta, per cui in questo momento non c'è
trasparenza rispetto a quella che è stata la procedura in riferimento a questo atto, ma questo poi per
far verificare se ci sono, eventualmente, due pesi e due misure in questa Amministrazione, perché le
stesse note dell’anticorruzione da pagina 21 e seguenti ci dico alcune cose anche in riferimento, per
esempio, ad altre delibere. Io ho richiamato una delle tante delibere, quella di ABC, dove vi ho
dimostrato, dicendolo in questa interrogazione, che una proposta di delibera che vale 15 milioni di
Euro, perché questo riguardava la modifica del contratto di servizio, abbiamo avuto una richiesta da
parte dell’Azienda Speciale il giorno 26 di ottobre e lo stesso giorno 26, quindi ABC fa una proposta
all’Amministrazione comunale di modifica del contratto di servizio, lo stesso identico giorno
l’Amministrazione predispone la proposta di delibera, che nell’arco di tre giorni va in una Commissione
convocata urgentemente e nel corso di sette giorni arriva in Consiglio Comunale, approvata dalla
maggioranza. E allora di che cosa stiamo parlando signori? Di che cosa parliamo? Io voglio vedere le
istruttorie anche di queste altre libere, per capire su una delibera, su una proposta che vale 15 milioni
di Euro perché non c’è stata la stessa attenzione su una che era molto importante, evidentemente,
anche quella e che riguarda, tra l’altro, un’opera pubblica, perché alla fine di tutta questa storiella che
stiamo raccontando il dramma vero lo sapete qual è? Che non rischiamo di perdere i finanziamenti
legati al “progettone” e non facciamo un’opera che è strategica per la vita futura e la prospettiva di
questa nostra città e di questa nostra marina di Latina.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
La devo invitare a concludere Consigliere.
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CONS. CALANDRINI NICOLA
Sì. E quindi chiedo anche conferma rispetto a questi diversi percorsi che si fanno su queste
deliberazioni e voglio conoscere quali siano, rispetto alla normativa di riferimento e alle evidenze della
proposta numero 126, le parti della premessa fattuale prolissa e di appesantimento dai continui
rimandi, che non hanno consentito l’ulteriore corso della proposta di deliberazione medesima e stanno
ritardando oltre ogni ragionevole tempo l’approvazione di questo progetto definitivo in variante al
Piano Regolatore Generale, opera strategica - come dicevo prima - per il Comune, i cui costi
complessivi sono quantificati in 8 milioni e 300 mila Euro. Quindi, questa è la prima domanda, vorrei
conoscere, se è possibile, quali sono i riferimenti a ciò che dice il Segretario Generale rispetto al fatto
che il 3 agosto manda indietro questa proposta. Secondo quesito: perché la proposta numero 126
anziché formare oggetto di esame da parte degli Assessori non è stata sottoposta all’esame delle
competenti Commissioni. Assessore Briganti, perché una proposta di delibera quando un Segretario
Generale legittimamente fa delle note e quindi gli sorge un dubbio, perché non se ne va nelle
Commissioni appositamente create da questa Amministrazione, che riguardano la trasparenza degli
atti e la legalità degli atti e mettono nella condizione un Consiglio Comunale, una Commissione di
conoscere di che cosa si sta parlando e si riesce ad avere informazioni solo facendo l’ennesima
richiesta di accesso agli atti, perché. Siccome è proposta di Consiglio, quindi era arrivata, dagli uffici
era stata liquidata, quindi è andata via, era arrivata al Segretario Generale, perché non la manda negli
organismi competenti, dove quegli organismi, evidentemente, potevano anche modificare questa
delibera, perché lei me lo insegna, ci sono gli emendamenti che possono modificare la libera, perché
c’è stato uno scambio di corrispondenza tra gli uffici e non si è interessato il Consiglio Comunale, che
è l’organo competente per questo tipo di materia, perché parliamo della materia urbanistica, dove la
competenza è delle Commissioni e del Consiglio Comunale, domando: perché non si è fatto questo?
E quindi chiudo cercando di capire e di conoscere se nel caso se questa proposta di modifica è stata
bloccata per tutti questi mesi e quindi se invece che assumere questo decreto il Sindaco, sindacale, si
fosse portata negli organismi competenti, intanto per una questione di correttezza istituzionale e di
conoscenza e poi eventualmente per fare le attività che legittimamente il Segretario ha messo in
campo, ponendo dei dubbi rispetto ad un fatto delicato qual è quello dell’anticorruzione. E chiudo con
la terza: quali sono i tempi ancora necessari perché gli uffici elaborino la proposta di delibera per
l’approvazione del progetto definitivo dell’opera di cui trattasi e se è stato già verificato e valutato la
loro compatibilità con i tempi concessi dal provvedimento del finanziamento, perché, come lei sa,
grazie all’ANCI, che ha dilatato un pochino i tempi, però i tempi non sono eterni, perché comunque
arriveremo a delle scadenze. Io non voglio nemmeno immaginare che ci possa essere un problema su
questa opera, perché se poco poco dovesse accadere lascio a voi le risposte rispetto a quello che è il
tema all’ordine del giorno. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Va bene. Cedo quindi la parola all’Assessore competente al ramo per la risposta, l’Assessore
Ranieri. Prego Assessore.
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ASS. RANIERI EMILIO
Buongiorno Presidente. Buongiorno ai Consiglieri, al pubblico e alla stampa. Allora, due
questioni, perché qui ne sono state riportate tante e anche sulle premesse bisognerebbe dire
qualcosa di più preciso. Mi scuso perché il 27 dicembre mi era veramente impossibile partecipare, per
vari motivi e anche perché volevo ricostruire alcune parti che non potevo, perché non c’erano tutte le
persone negli uffici disponibili a sistemare una serie di questioni. Entrerò anche nel merito tecnico se
vogliamo, perché la prima cosa che mi viene da dire è che l’approvazione del progetto definitivo è in
variante al PRG, ma un’approvazione di progetto definitivo era già stata attuata da quest’ente, cioè,
via Massaro era un progetto che ha avuto già una delibera di approvazione, la numero 336 del 7
agosto 2017. Quindi, qui c’era un problema di natura…, che si era instaurato dopo le questioni
diciamo di approvazione, perché andando avanti con la procedura ed interloquendo più volte anche
con la dirigenza, con gli uffici, si era capito che c’era una necessità di mettere a quadro alcuni altri
interventi che l’ente portava avanti, che erano in qualche maniera sedimentati e che dovevano
seguire, che riguardavano anche questioni urbanistiche, in modo particolare il Piano delle strutture
all’aria aperta, quelle del mare, che andava ad incidere sull’opera via Massaro e quindi si è lavorato
per cercare di modificare ed è stato chiamato anche in causa, diciamo, il Servizio all’Urbanistica, per
proprio evitare qualunque possibilità di difficoltà. Però vorrei entrare prima nel merito delle questioni,
diciamo dei passaggi della proposta di delibera, perché poi a questo punto io volevo capire il
passaggio per cui si dice che il 30 luglio veniva formulata al dirigente, formulata nuovamente la
proposta, no, era la prima volta che la formula, non era nuovamente. Era la prima volta, perché sentiti
gli uffici, sentito il direttore generale, io mi sono preoccupato di farla muovere subito e negli ultimi
giorni di luglio, prima della scadenza estiva, ho detto: “Cerchiamo di formularla prima del tempo, prima
di… non far passare l’estate e cerchiamo di portarla agli uffici”. Allora, viene redatta questa proposta e
quindi viene caricato sul sistema Jiride, ci sta la regolarità tecnica, viene inviato al servizio, diciamo,
finanziario, quindi fa questi passaggi e poi viene inviato sulla scrivania della Segretaria Generale, della
Segreteria Generale per i controlli. Viene trasmesso poi il fascicolo alla proposta dell’Ufficio del
Consiglio, quindi questo passaggio è l’ulteriore passaggio che poi fa sì che nasce il meccanismo
dell’Ufficio del Consiglio, viene formulato, c’è la conferenza dei capigruppo e viene poi approvato dal
Consiglio e poi viene pubblicato. Rispetto a questa, quindi, interrogazione prima di tutto vorrei
sottolineare due cose, la prima cosa è che sul punto dice “nuovamente proposta”, invece non è così,
la proposta viene caricata la prima volta il 30 luglio 2018, anche su mia sollecitazione. E poi torno
sulla storia dei visti, del fatto che noi abbiamo… 30 luglio 2018, dei visti, no no, 2018, 30 luglio 2018.
CONS. CALANDRINI NICOLA
No, non avevo capito…
ASS. RANIERI EMILIO
Sì, sì, sì. Alla proposta era, sì, legato il parere tecnico dei due dirigenti, tranquillamente,
dell’Architetto Ferraro e dell’Architetto Lanzillotta e viene mandata, il sistema, diciamo, passa alla
Ragioneria che mette la regolarità contabile e poi per la prima volta arriva alla Segreteria Generale il 3
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agosto. La Segretaria Generale risponde e manda una nota nella stessa giornata, dopo averla letta,
ad entrambi i dirigenti, quindi non è vero - al punto 3 - che viene restituita al solo dirigente dei Lavori
Pubblici, che, con due note differenti, il 3 agosto la nota viene indirizzata sia a Lanzillotta, sia a
Ferraro, perché l’avevano in qualche maniera condivisa. Quindi, entrambe le note sono partite in
tempi…, c’ho i protocolli e quindi sono state inviate le note di restituzione. Queste indicazioni
riguardavano il Piano Triennale per la prevenzione e c’erano, diciamo, dei profili legati
all’approvazione di atti gestionali richiamati nella premessa. E, faccio pure notare che, già il 3 agosto
stesso, veniva comunicata dall’Architetto Lanzillotta una nota alla Segretaria Generale, alla Segreteria
Generale, dicendo: “Perché me l’avete mandata solo a me e non a Ferraro?”. No, invece non è così,
praticamente questa nota è stata mandata…
CONS. CALANDRINI NICOLA
La richiesta agli atti non c’è comunque, se mi dà il protocollo della nota che avete mandato a
Ferraro, cortesemente, perché io ho fatto…
ASS. RANIERI EMILIO
Sì, sì, i protocolli sono…
CONS. CALANDRINI NICOLA
Ho fatto la richiesta agli atti, non mi è stata consegnata, eh.
ASS. RANIERI EMILIO
No, perché, le spiego subito, la nota…, la 105219 del 3 agosto è proprio la nota restituita a
Ferraro, non è quella restituita da Lanzillotta. La nota restituita da Lanzillotta è la 104983 del 3 agosto.
La nota riferita a Ferraro è la 105219 sempre del 3 agosto, cioè sono state mandate tutte e due
queste note. E quindi a questo punto io quando…, eravamo proprio in Consiglio mi pare il 2, il 3
agosto, perché io poi la volevo seguire, perché ero anche…, cioè eravamo interessati, come penso
tutti i cittadini, a questa cosa. Questa cosa è stata un attimo fermata, cioè ci sono dei problemi, dei
profili che andavano rivisti. Quindi, successivamente però, in data 8 agosto, alla Segreteria Generale
veniva inviata la comunicazione di questa diffida dell’Avvocato Mastromarino, dicendo di ritirare la
comunicazione in autotutela, con la sec… nel caso l’interesse pubblico richiedono, “ma veniva altresì
esortato di evitare per il futuro di assumere atti della medesima natura e contenuto” e questo, diciamo,
presuppone, diciamo, una sorta di non controllo istruttorio da parte della Segreteria Generale, che,
immagino, sia a tutela non solo della Giunta, ma sia a tutela dei Consiglieri, ma è a tutela dei cittadini,
cioè a tutela dell’interesse pubblico più importante. Sul punto dovrei fare una riflessione, le
deliberazioni a questo punto, anche perché poi ad certo punto, dopo un anno, comincio anche ad
entrare un po’ in questa…, in questa mentalità, forse nel primo anno potrei aver fatto anche degli
errori, dando degli indirizzi che sono al limite, sempre nell’ottica dell’interesse pubblico e non
prevaricando sicuramente i miei…, diciamo che i poteri che vengono nelle mani dei dirigenti, sono
provvedimenti di natura complessa, quindi c’è un indirizzo dell’Assessore e della Giunta, si avviano
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proposte redatte a cura del dirigente e poi ci sono delle paternità che vengono assunte nei vari
contesti. A tal proposito, l’avrei detto dopo ma lo dico subito, il discorso dei visti che noi poniamo sulle
delibere, io l’ho trovato, no? Io sono arrivato qui e la prassi che funzionava ai Lavori Pubblici, ma è
una prassi che so consolidata da molti anni, è quella che prima che il dirigente mandava in maniera
cartacea la proposta, per fare il suo iter, c'era un visto da parte dell’Assessore, dice: “Guarda, stiamo
mandando questo, dacci una letta. È l’indirizzo, è quello che ci siamo detti di fare”. Quindi, in linea di
massima io non potevo dire che non andava bene, si trattava essenzialmente di stralciare una parte
del Piano Campeggi per fare un’opera di rilevanza pubblica. Addirittura inizialmente io, conoscendo un
po’ la materia, ma potrei essere anche un fabbro che sta lì a fare l’Assessore, ho detto: “Vabbè, non
so se serve il parere urbanistico, perché se io faccio un’opera pubblica passo proprio come un treno
anche sull’Urbanistica”, nel senso che c’è interesse pubblico, la priorità e posso modificare il Piano
Regolatore Generale, perché quell’opera diventa di per se e quindi ci sono gli strumenti normativi che
permettono addirittura di scavalcare questa possibilità, invece, diciamo, i servizi hanno collaborato, sia
i Lavori Pubblici che l’Urbanistica, a far sì che questo quadro non inficiasse, non fosse inficiato da altri
meccanismi. E quindi questo mi sembrava importante. Il dirigente, a quel punto, anche su questa cosa
ha competenza sugli atti relativi alla regolarità, diciamo che gli competono, quelli del 107 del TUEL. Le
delibere, quindi, la cosa importante è che vengono rispettate tutte le regole che la Giunta ha
approvato e io faccio notare che il Segretario ha sollevato rilievi al dirigente e il dirigente avrebbe
potuto rispondere anche in due possibilità o adeguava la delibera ai rilievi, che voi definite generici,
oppure non l’adeguava e la inviava comunque alla Presidenza del Consiglio, perché può succedere, in
taluni casi, che anche senza, diciamo, che il Segretario esponga delle questioni di rilevanza possa
comunque procedere ed andare avanti. Quindi, l’architetto… il problema è che non ha istruito
nuovamente la delibera e ha diffidato il Segretario, quindi c’è stato…, da quel momento in poi, dalla
data della restituzione la proposta non è mai tornata, non ha ricominciato il famoso iter dal 3 agosto. E
qui io vorrei notare questa cosa, anche rilevo alla missiva che ho mandato, io non l’ho fatto per,
diciamo, interferire con gli atti, ma per cercare di trovare un raccordo tra attività di indirizzo, di gestione
e controllo. Allora io, lo dico apertamente, ho fatto delle riunioni in cui ho preso il dirigente, insieme
siamo andati a vedere qualche delibera insieme in Segreteria Generale, una me la ricordo, me la sono
segnata, era il 12 giugno, avevo fatto una riunione presso i locali della Segreteria Generale con me,
con l’Architetto Lanzillotta e con la Segretaria Generale, proprio perché su alcune tematiche era
importante che non si perdesse tempo. Quindi, da parte, diciamo, mia io ho sempre cercato prima di
tutto un rapporto di colloquio, prima di scrivere, eccetera. E quindi per mesi ho colloquiato, ho cercato
di portare a ragionamento le questioni, perché penso che sia importante condividere le soluzioni,
confrontarle e condividerle tra i tutti i soggetti che vogliono fare, diciamo, il bene dell’Amministrazione.
E quindi…, tra l’altro in questi confronti, proprio in quello del 12 giugno, io mi ricordo che ci sono stati
dei rilievi e poi il dirigente, l’Architetto aveva riformulato in modo, diciamo, perfetto la proposta, che in
seguito fu approvata in Consiglio. E così altre volte, perché sono andato almeno 2 - 3 volte, perché le
questioni, anche alcuni debito fuori bilancio potevano essere importanti, potevano anche essere cose
che erano del passato e quindi necessitavano di un supporto ancora più grosso. Quindi, in questa
ottica di relazione io dico che il colloquio, la discussione, eccetera sono un fatto molto importante.
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L’atteggiamento di cooperazione però non è stato, diciamo, diverso in occasione di questa proposta
126 e quindi io nella comunicazione ho rimarcato che la proposta era rimasta immutata e quindi o
andava avanti così…, però io c’ho parlato più volte, più volte ho sollecitato verbalmente ad una
sistemazione di questa cosa. E, ripeto quindi, i visti, i visti che vengono posti sono visti che io ho posto
su tutte le delibere, non solo su questa, qualunque delibera sia uscita dai Lavori Pubblici, per prassi
dei Lavori Pubblici, riporta una mia sigla, una mia data per dire che inizia un iter, perché? Perché mi
sembra…, forse è un retaggio di quando il meccanismo era totalmente cartaceo immagino, però di
fatto dico io ne sono a conoscenza che questa proposta procede, va avanti, eccetera. Sulla fretta,
anche rispetto - diciamo - al confezionamento delle delibere, io mi sono anche interessato e su questo
ho perso anche del tempo, no? Su quella famosa revisione contrattuale del corrispettivo, lì il
Segretario Generale so che ha fatto una relazione, che è stata consegnata al Consiglio Comunale, e
poi mi pare che c’è stata anche una Commissione consiliare in cui si è parlato di questa cosa. La
fretta non è tanto sulla necessità di…, la fretta è sull’importanza degli atti, sul fatto che comunque
l’Amministrazione deve muoversi, eccetera. Allora, per quanto concerne il contenuto della libera ci
sono varie questioni, uno, dalle informazioni che ho preso presso gli uffici della Segreteria Generale,
l’esposizione dei fatti presentava delle difformità rispetto all’anticorruzione, quindi io su questo…, e so
che ogni dirigente è referente del Piano Anticorruzione per il proprio servizio, per precisa disposizione
anche ANAC, quindi ogni dirigente risponde della regola del piano che è chiamato a redigere, questo
è riscritto anche nella parte del Piano Anticorruzione. E qui il dirigente, diciamo, non se n’è fatto
garante, ma non ha neanche corretto l’atto alla luce delle regole e questo…, poi casomai c’entriamo
su qualche importanza…, cioè su qualche fatto, quello che poi io ho rilevato anche dopo, dopo averla
riletta, no? Perché poi ad un certo punto, nel dubbio, se la rilegge, trova delle cose, senza entrare
troppo nel meccanismo, però la delibera poi me la sono riletta più volte, no? Allora, anche rispetto al
fatto delle eccessiva prolissità, appesantimento, delle nove pagine, eccetera, vorrei dire qualcosa. La
proposta determina a volte e qui leggerei proprio il Piano Anticorruzione, alcune schede, “La
formazione della delibera di Consiglio di Giunta deve essere connaturata alla trasparenza, alla
chiarezza, alla semplificazione” e, appunto, si allegavano…. alle rispettive comunicazioni. Le schede
individuano tutta una serie di rischi connessi alla formazione, ne cito qualcuno, la proposta è
presentata senza documentazione istruttoria, a volte succede, “tale carenza ne rende oscuri i
contenuti, con la conseguente impossibilità di una consapevole decisione da parte dell’organo
deliberante, in quanto di dubbia interpretazione”, perché a volte non è possibile. Alcune volte questa
mancanza di documentazione istruttoria rende il provvedimento un po’ così, oltretutto a volte possono
mancare anche dei pezzi. “La premessa è appesantita dai richiami - dice sempre la scheda – in
questo caso il rischio corruzione è travisare i fatti oppure far assumere all’ente…”, diciamo al Consiglio
o alla Giunta di andare a ratificare cose non sono prettamente di spettanza del dirigente e proprio
perché su questo fatto io poi ho dato una rilettura, la proposta della dirigente era, appunto, di
contenuto chiaramente molto tecnico, quindi c’erano 97 elaborati e presentava svariati rischi, ne porto
uno in maniera semplificativa, la delibera l’ha letta, il riferimento era 97 elaborati che erano già stati
approvati con delibera, guardiamo bene le date, del 3 agosto 2017. Nella delibera c’è scritto, tra l’altro:
“Successivamente per parti sostituiti con gli elaborati trasmessi dai professionisti incaricati con nota
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17.01.2019
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del 27 giugno 2017”. Quindi, praticamente prima si dice che è stato deliberato le prime 7, 8 pagine di
tutti…, poi ad un certo momento deliberato ad agosto, sostituiti successivamente con un protocollo, ci
sono alcuni di questi elaborati, del 27 giugno 2017, quindi precedentemente. Poi dovremmo andare a
vedere se questi codici documenti sono gli stessi, probabilmente i documenti saranno gli stessi, però,
orbene, una attenta istruttoria impone che ci pongono almeno alcune domande, perché, qual è la
ragione che induce il redattore a fare questa cosa? Io su questo mi sono confrontato anche con gli
uffici, il 27 giugno 2017, a fronte di una delibera, poi, del 7 agosto e questo non torna, perché sono
stati modificati gli elaborati precedenti? Cioè, non si capisce se questi elaborati sono gli stessi o sono
altri o comunque forse c’è qualcos’altro, ma tutta questa cosa importante è già deliberata soprattutto
sui primi 97 allegati, cioè, se è già deliberato tutto che cosa c’è, perché dobbiamo rimetterla dentro…
È già tutto deliberato, sono 97 elaborati che fanno parte del progetto definitivo dell’ente e poi c’è
questo richiamo, chi sono i professionisti incaricati a cui si fa menzione, quali sono state le procedure
di affidamento degli incarichi? Sono legittime? Tutte domande che, diciamo, nell’immediatezza non si
possono analizzare semplicemente analizzando la proposta. E soprattutto sulle note di protocollo
menzionate ci sono anche atti di gestione diciamo prettamente di pertinenza dirigenziale, così come io
noto positivamente che viene dato atto di una serie di atti propedeutici, il fatto che, e questa è
un’informazione per tutti, su via Massaro non ci sono più …(incomprensibile)… specifici, sono stati
ottenuti i pareri della Sovrintendenza già molto tempo fa, ma soprattutto sono stati acquisiti dei parere
importanti rispetto all’articolo 89 sulla “Comparità Morfologica” e sempre la Regione Lazio ha concluso
l’istruttoria rispetto alla valutazione di incidenza, cioè fatti importanti, che giustamente vengono anche
riproposti. Quindi, da questo punto di vista se il dirigente, diciamo, volesse riproporre eventuali
richiami, atti, lo dovrebbe fare, deve inserire in un’apposita relazione, da allegare al fascicolo
istruttorio, non alla proposta, firmata dal dirigente stesso, che in questo caso così lui se ne assume la
diretta paternità, e questo è molto importante, questo è molto importante, perché quando è di natura
così tecnica poi ci troviamo in grande difficoltà. Le motivazioni alla base della retribuzione di alcune
proposte, anche in passato, perché vengono richiamate, sono decisamente fondate, potrei citarne
alcune, il caso in cui l’istruttoria effettuata è emerso che incarichi affidati ad alcuni professionisti non
sono esplicitate le modalità di conferimento e sono non conformi alla normativa vigente, vedi la
proposta di delibera 5380 del 2017. In caso di una proposta di Consiglio Comunale in cui c’è stata una
ricostruzione fattuale operata in modo difforme un po’ dalla realtà, come la delibera 5120/2017, poi
riproposta la 61/2018 quella del debito Ecolatina, che, tra l’altro, poi ho relazionato io in aula. E da
ultimo anche un caso di una proposta che, diciamo, ancora non è formalizzata, la 159/2018, che ha
avuto un parere, insomma non…,c’ha proprio scritto: “Non posso trovare giuridica e corretta soluzione
per come prospettata dall’avvocatura stessa”, che dice…, questa proposta è praticamente molto
recente, del 20 dicembre scorso, questa roba qui non ha…, diciamo non può essere portata avanti.
Quindi, la questione è legata al fatto che le proposte vengono restituite quando in tante modalità ci
sono dei requisiti che non vanno, diciamo, rispettati.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
La devo invitare a concludere Assessore.
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ASS. RANIERI EMILIO
Sì. La proposta non è stata ancora oggetto di esame da parte della Commissione consiliare,
perché a seguito, diciamo, dei rilievi formulati ai due dirigenti non è stata riproposta e quindi non ha
terminato nessun procedimento amministrativo ed informatizzato, cioè, sta ancora presso il servizio.
La lettera che noi abbiamo fatto è proprio nell’interesse pubblico di completare via Massaro, il
completamento di via Massaro significa completare l’iter che c’avrà, poi, la necessità di vedere
probabilmente la via, probabilmente la parte esecutiva, che per fortuna dovrebbe essere una fase più
semplice e quindi noi ci attendiamo che l’iter di approvazione dovrebbe concludersi in tempi brevi.
Cito, e quindi lo ripeto, che il progetto definitivo da approvare è… il progetto definitivo è in variante e
gli elaborati di questa proposta, che erano in variante, erano solamente gli ultimi, quelli che sono
giustamente riportati, formalizzati su tavolo tecnico di maggio 2018, ed erano tre elaborati, che
probabilmente erano più riferiti a questioni…, diciamo però sempre di natura dirigenziale e la proposta
di delibera era stralciare l’interferenza del Piano Campeggi rispetto al completamento dell’opera
pubblica di via Massaro. Questa è la proposta, diciamo, principale, su cui dobbiamo muoverci anche
in tempi relativamente brevi. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Assessore per la sua risposta. Cedo la parola nuovamente al Consigliere interrogante,
Calandrini, per la dichiarazione finale sull’interrogazione. Prego Consigliere.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Che dire, non voglio dire forse che forse è meglio Assessore, perché questo modo di fare,
queste risposte date o non date o date parzialmente, perché, tra l’altro, lei non mi ha risposto su nulla,
in una contraddizione complessiva rispetto a tutto ciò che ha detto, perché dice tutto e il contrario di
tutto. Quando io le ho fatto riferimento al “nuovamente” lei mi ha risposto, cioè si è fatto la domanda e
si è dato la risposta da solo, perché il suo Segretario Generale, il nostro Segretario Generale…, il
riferimento al “nuovamente” non era sempre alla stessa delibera, perché lo dice il Segretario
Generale: “Con la presente si restituisce al servizio proponente la proposta di deliberazione di cui
al’'oggetto, osservando come in precedenza sottolineato per altre proposte di deliberazione”. Quindi il
“nuovamente” significa che questo tipo di atteggiamento già c’era stato altre volte e quindi questo era
il motivo per cui ho detto “nuovamente” e quindi dimostra quello che diceva lei, che in altri contesti lei
si è inserito tra la dirigente e il Segretario per cercare di dare soluzione attraverso il confronto,
attraverso la mediazione, attraverso la possibilità di capire e risolvere i difetti di comunicazione, per
questa proposta invece non c’è stata nessuna possibilità, perché l’unica possibilità che c’è stata è la
richiesta del Segretario con una nota ufficiale e il dirigente che chiaramente si è…
ASS. RANIERI EMILIO
Però, scusi Consigliere, solo questo, anche su altre proposte viene mandata una lettera, eh.
Question Time
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CONS. CALANDRINI NICOLA
Sì, sì.
ASS. RANIERI EMILIO
Non è che solo su questo è stata mandata una lettera alle istituzioni.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Perfetto. No no, ma…
ASS. RANIERI EMILIO
No, sembrerebbe che solo ‘sta volta non sia avvenuto.
CONS. CALANDRINI NICOLA
No, no, no, no, io ho detto che… io, per quelle che ho visto, ancora non vedo su atti
importantissimi di questa Amministrazione note istruttorie da parte del Segretario Generale. Io le ho
parlato di delibere che valgono 15 milioni di Euro, dove lei dice cose non vere, mi deve scusare e lei la
butta in caciara, quando parla della delibera del contratto di servizio perché dice: “È andata in
Commissione”. Io le ho detto la delibera dei 15 milioni di Euro del contratto di servizio, glielo rispiego
così, a futura memoria, arriva il 26 di ottobre in Comune, cioè ABC, quindi non c’è una Commissione
precedente, ABC manifesta le volontà il 26 di ottobre, parlo italiano corretto? Quindi non c’è nulla di
precedente rispetto ABC. Il 26 ottobre arriva la delibera, arriva la proposta, scusi, la richiesta di ABC,
fa un atto come Consiglio di Amministrazione e lo invia al 26 di ottobre. Il giorno 26 di ottobre, senza
che ci sia stato nessun passaggio precedente, nessun tipo di contesto istituzionale, almeno, si forma
la proposta di delibera, lo stesso giorno, cioè, la mattina ABC fa una richiesta al Comune che vale 15
milioni di Euro e lo stesso giorno il Comune predispone la proposta. Il Piano dell’Anticorruzione da
pagina 21 e seguenti dice che se c’è questa fretta, questa accelerazione su un atto, quello è motivo di
valutazione per quanto riguarda la corruzione e io domando: perché rispetto a quella proposta di
delibera non c’è stata un’istruttoria da parte del Segretario Generale ai fini della collusione? Perché a
pagina 21 e seguenti del piano lo richiama espressamente. Io questo contesto caro Assessore,
perché il doppio piano, perché su alcune proposte ci sono problemi e su altre non si prendono a
riferimento eventuali criticità legate ad un piano che ha approvato la stessa Giunta Municipale, è
questa la cosa che io non riesco a comprendere. Partendo da un presupposto, che la Lanzillotta l’ha
scelta il Sindaco Coletta, perché lei oggi la dirigente di fatto l’ha scaricata completamente, perché sta
ponendo dubbi rispetto a tutta una serie di attività che la dirigente ha messo in campo, perché lei,
seppure superficialmente, ha cercato di spiegarmi quali sono i motivi di ciò che ha detto il Segretario
Generale e quindi parla di atti approvati a giugno che sono stati modificati ad agosto, lei questo ha
detto, no? Io le dico che l’atto….
ASS. RANIERI EMILIO
Lei sta dicendo le cose che io non ho detto.
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CONS. CALANDRINI NICOLA
No…
ASS. RANIERI EMILIO
Quali sono gli atti cambiati a giugno e modificati ad agosto?
CONS. CALANDRINI NICOLA
No, lei ha detto che nel 2017... Assessore, poi le riprendiamo, perché è tutto registrato. Lei ha
parlato che l’anno precedente c’è stata l’approvazione, è stata già approvata una delibera, questi atti
successivamente…, io voglio parlare in italiano, così cerchiamo di capirci, questi atti successivamente
dal dirigente sono stati modificati, questo ha detto lei.
ASS. RANIERI EMILIO
No!
CONS. CALANDRINI NICOLA
“No” e chi li ha modificati questi atti?
ASS. RANIERI EMILIO
Dei professionisti.
CONS. CALANDRINI NICOLA
“Dei professionisti”. E allora questo è l’atto tipo, noi stiamo approvando un progetto definitivo, la
Legge prevede che quando si approva un progetto definitivo vanno richiamati tutti gli atti per Legge.
La Lanzillotta è stata costretta a richiamare i 97 progetti, perché…
ASS. RANIERI EMILIO
Però questi atti del 27 giugno…
CONS. CALANDRINI NICOLA
Eh!
ASS. RANIERI EMILIO
…sono già stati approvati!
CONS. CALANDRINI NICOLA
Perfetto.
ASS. RANIERI EMILIO
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Okay.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Siccome l’oggetto di questa delibera, e glielo ripeto qual è l’oggetto della delibera, è
approvazione progetto definitivo, perché si sta approvando…
ASS. RANIERI EMILIO
Si riapprova.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Si sta approvando, non è riapprovazione, perché sennò dovrei scrivere in italiano corretto
approvazione, non è riapprovazione, è approvazione progetto definitivo in variante al PRG. La Legge,
la Regione, l’ho detto anche in Commissione, c’è un vademecum se lei se lo prende, la Regione le
dice che cosa deve essere inserita in una proposta quando il Comune approva una variante e il
dirigente ha fatto tutto ciò che prevede la Regione rispetto all’approvazione tipica di un atto che è
tipico di una Amministrazione comunale.
ASS. RANIERI EMILIO
Però Consigliere…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No, no, no, no. No. Assessore. Assessore Ranieri...
CONS. CALANDRINI NICOLA
Io non ho problemi, se ci autorizza il Presidente io non ho problemi, io non voglio dire l’ultima
parola, se lei ci autorizza io sono pronto.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No, allora, sapete perfettamente qual è la struttura del Question Time. Invito il Consigliere
Calandrini a concludere e richiamo l’Assessore Ranieri, che dovrebbe sapere anche come si struttura
il Question Time, visto che ne ha fatti altri.
CONS. CALANDRINI NICOLA
Perfetto. Quindi, mi accingo a chiudere per dire che non sono assolutamente soddisfatto della
risposta data, perché non si è capito nulla rispetto a ciò, alle motivazioni che io pongo, alle domande
che io ho fatto a questa Amministrazione, perché non c’è assolutamente chiarezza, anzi sono più
confuso di questa mattina, a questo momento, rispetto a quest’atto e quindi poi vedremo quali
possono essere le ulteriori conseguenze rispetto a questa mancata trasparenza che pone in essere
questa Amministrazione. Ma l’aspetto più delicato non è solo quello legato alla mancanza di
trasparenza e al fatto che non si capisce bene perché c’è questo doppio binario in questa
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Amministrazione, che ormai diventa sempre più frequente, ma non capisco, la cosa che a me
preoccupa è la mancanza di una prospettiva rispetto al fatto che si veda il compimento di questa
opera, perché stiamo parlando da sei mesi di questa storia e il dramma di tutto questo è che noi
abbiamo 8 milioni e mezzo bloccati da questa Amministrazione, senza poter pensare ad uno sviluppo
di questa città, perché stiamo discutendo di una proposta di delibera e di una nota di un Segretario
Generale che blocca di fatto un procedimento, a torto o a ragione Assessore, è inutile che scuoti la
testa, sono i fatti che lo dimostrano. Noi dopo sei mesi, perché a gennaio sono sei mesi, potevamo già
addirittura stare in gara d’appalto e forse fra sette, otto, nove mesi avere l’inizio dei lavori di
quest’opera. Voi ve ne andrete da questa città che non ci sarà nemmeno la gara ancora predisposta
per fare quest’opera. Questo è il dramma che si vive in questa città, questo è quello che noi stiamo
vivendo e quindi la mia preoccupazione è solo quella che alla fine oltre al fatto che non c’è
trasparenza, oltre al fatto che noi saremo sempre molto attenti e guardinghi rispetto a questo doppio
binario che c’è in questa Amministrazione, ma l’aspetto più deludente è che siamo fermi, questa città
è inchiodata. Avete approvato 26 regolamenti, come usate dire molto spesso, però non avete fatto
un’opera pubblica. Non avete messo in campo un progetto per un’opera pubblica che avevate
un’autostrada davanti, perché con i 18 milioni pronti due anni fa si poteva pensare di iniziare qualche
intervento, non iniziate ancora un intervento, quindi io non vedo assolutamente la luce rispetto a
quella che può essere una prospettiva di sviluppo di questa città. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Dichiaro conclusa quindi la discussione sull’interrogazione numero 1 all’ordine del giorno
odierno del Question Time. Passiamo alla seconda interrogazione, che è la numero 46 del 20
dicembre 2018, presentata a firma congiunta dai Consiglieri Calvi, Miele e Ialongo avente ad oggetto:
“Violazione dell’articolo 4 del Decreto Legge 9 febbraio 2012 n. 5 coordinato con la Legge di
conversione 4 aprile 2012 n. 35 recante Disposizioni urgenti in materia di Semplificazione e Sviluppo”.
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Punto n. 2 all’Ordine del Giorno: Interrogazione n. 46/2018 del 20.12.2018 presentata dai
consiglieri Calvi, Miele e Ialongo avente ad oggetto: “Violazione dell’articolo 4 del Decreto
Legge 09 febbraio 2012 n. 5 coordinato con la Legge di conversione 4 aprile 2012 n. 35 recante
Disposizioni urgenti in materia di Semplificazione e Sviluppo”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Vedo presente soltanto il Consigliere Calvi tra i firmatari dell’interrogazione, quindi cedo a lui la
parola per la presentazione dell’interrogazione stessa. Prego Consigliere.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Grazie Presidente. Diciamo un’interrogazione, penso, abbastanza breve. Volevo mettere in luce
più che altro un’esigenza di un cittadino, che si è recato presso l’ufficio preposto per chiedere
sostanzialmente il tesserino europeo per i disabili, rispetto all’istanza dove praticamente il cittadino,
questa ragazza diversamente abile ha presentato il verbale della Commissione Medica Integrata ASL
ed INPS, in base all’articolo 20 della Legge del 9 agosto del 2009. Praticamente gli è stato, rispetto
al…, al posto del certificato medico legale della ASL, la persona preposta agli uffici ha visto
praticamente respingere la richiesta di questa persona diversamente abile, mettendo in evidenza che
c’era bisogno, la necessità di avere il certificato medico legale non il verbale della Commissione
Medico Legale INPS – ASL e rispetto a quest’esigenza chiaramente… e rispetto anche alla nuova
istanza che è uscito fuori che il Decreto Legge… l’articolo 4, il Decreto Legge 09 del 2012 numero 5
convertito con Legge ordinaria il 4 aprile 2012 numero 35, che vedeva il fatto proprio che si poteva
anche allegare il verbale della Commissione Medica composta da ASL ed INPS per accedere al
tesserino europeo per la disabilità. Ecco, io avevo necessità di capire se gli uffici anche rispetto a
queste esigenze che si sono venuti a creare e quindi in questo caso l’ufficio preposto, con le persone
che oggi occupano questo ruolo, hanno potuto approfondire l’argomento, perché gli è stato riferito che
rispetto a quello che il cittadino, la cittadina, la ragazza esponeva non c’era nulla di vero. Abbiamo
approfondito questo discorso, diciamo la materia è anche abbastanza chiara e volevo capire se a
questo punto gli uffici hanno potuto modificare l’approccio con un utente e dare un servizio adeguato,
senza che magari il cittadino o le varie persone che si recano presso l’ufficio per chiedere il tesserino
europeo per i disabili, di ritornare e portare le leggi e approfondire questo argomento. Io volevo capire
se, a questo punto, qualcuno fosse intervenuto rispetto a problema.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Grazie Consigliere Calvi per la sua esposizione dell’interrogazione. Cedo la parola
all’Assessore Castaldo per la risposta all’interrogazione stessa. Prego Assessore.
ASS. CASTALDO FRANCESCO
Grazie Presidente. Buongiorno a tutte e a tutti. Sì, mi sono informato un attimo, quindi posso
intanto leggerle le relazioni che mi hanno fornito gli uffici, ma intanto vorrei fare una premessa, intanto
la situazione si è risolta poi in pochi giorni, per cui è stata rilasciata questa cosa. Allora, per quanto
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riguarda la problematica della legge, la semplificazione, in realtà la legge non è che obbliga, l’articolo
4 dice che possono, quindi si tratta di capire un attimo. Dopodiché io qui ho alcuni esempi, non è stato
spiegato che effettivamente chi si dovrebbe, diciamo, adeguare prima dovrebbe essere la ASL,
perché il verbale - io c’ho qui gli esempi -, dal verbale non si evince che tipo di disabilità, cioè, quindi,
l’impiegato ha qualche difficoltà, lui segue regolarmente un regolamento nostro, approvato dal
Consiglio, non so se dal commissario, adesso questo non lo so, per cui lui ha seguito quella prassi,
semplicemente ha chiesto la certificazione, dopo brevissimo tempo gli è stata presentata
certificazione, quindi il problema è stato risolto. Normalmente quando si presenta la certificazione
richiesta da regolamento a me gli uffici mi dicono che…, anche… qualche volta anche immediata
insomma, nello stesso giorno, perché poi è una prassi corrente, per cui questa cosa è stata risolta. Io
adesso le posso leggere il rapporto che ha fatto l’impiegato che era allo sportello al dirigente e poi una
relazione, perché non è che posso dirle cose diverse, però io mi sono interessato, mi è stato detto che
la cosa è stata risolta, poi, in pochissimi giorni insomma, anche perché, insomma, mi pare anche la
situazione…, insomma, voglio dire, dovrebbe essere normale amministrazione e mi dicono che
normalmente è così. Quindi, il dirigente mi dice – poi anche l’addetto – che spesso tra la
presentazione allo sportello della richiesta, se c’è la documentazione, passano anche poche ore
insomma, si riesce a risolvere questo problema.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Il problema diciamo che non era questo, si era vista negata…, diciamo, rispetto alla
documentazione presentata eccepiva, diciamo, dai responsabili di quel servizio dicendo che…
ASS. CASTALDO FRANCESCO
Che gli serviva la certificazione, non il verbale.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Esatto. Allora, siccome lei ha detto chiaramente la Legge dice “possono”, quindi non significa
non rispe…
ASS. CASTALDO FRANCESCO
No, anche perché poi…
CONS. CALVI ALESSANDRO
In questo caso sarebbe stato opportuno magari… Va bene, comunque se possiamo leggere i
passaggi, visto poi…
ASS. CASTALDO FRANCESCO
Sì, anche perché poi, guardi, il nostro regolamento poi, alla fine, non è così diverso da tanti altri,
tant’è vero che anche il regolamento di Roma Capitale dice che va allegato il certificato medico legale
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specifico per la richiesta di un contrassegno, perché bisogna accertare la specifica disabilità insomma.
Guardi, se permette glielo leggo, poi, se vuole le lascio…, sono copie.
CONS. CALVI ALESSANDRO
No, …(incomprensibile)… un attimo…
ASS. CASTALDO FRANCESCO
Allora, l’addetto allo sportello che ha firmato qui è Luigi Treviglio, ha mandato questa nota al
dirigente: “Nel mese di dicembre 2018 presso il front office dell’Ufficio Trasporti del Servizio Polizia
Locale e Trasporti, sito alla Stazione Autolinee in via Cervone, si è presentata la signora
(naturalmente omissis, non c’è il nome) per chiedere il contrassegno ad uso disabili per conto della
madre, a tal fine ha presentato come documentazione di supporto il verbale di invalidità rilasciato dalla
Commissione Medico Legale della ASL di Latina. Il sottoscritto prendeva atto dell’istanza e
rappresentava alla cittadina che per procedere al rilascio del contrassegno richiesto era necessario
produrre il certificato medico rilasciato dal medico legale della ASL di competenza. La signora ha
espresso le proprie rimostranze in merito, dicendo che la documentazione prodotta era sufficiente e, a
supporto della sua tesi, richiamava le normative a riguardo, che, a suo avviso, le concedevano la
possibilità di acquisire il contrassegno senza ulteriore documentazione. Il sottoscritto evidenziava che
le attuali disposizioni dell’Amministrazione e nello specifico il vigente regolamento per il rilascio del
suddetto contrassegno prevedono obbligatoriamente il certificato medico legale specifico per il rilascio
dell’autorizzazione e che pertanto non poteva agire in modo differente e per propria iniziativa. La
signora a questo punto si è recata alla ASL, settore Medicina Legale, per acquisire il suddetto
certificato e tornava successivamente con tale documento, a seguito di tale documentazione gli è
stato consegnato il contrassegno, come da lei richiesto, nell’arco di breve tempo”.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Quello che vorrei chiedere Assessore…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
No, no, un attimo solo Consigliere Calvi. L’Assessore deve finire la sua risposta.
CONS. CALVI ALESSANDRO
No, ha finito.
ASS. CASTALDO FRANCESCO
Le posso leggere la…
CONS. CALVI ALESSANDRO
No, no, no, mi interessava sapere quello che aveva scritto il…
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ASS. CASTALDO FRANCESCO
Va bene. Basta così allora. Okay.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Ha concluso la sua risposta Assessore? Prego. Allora, Consigliere Calvi, la dichiarazione
relativa all’esito dell’interrogazione, prego.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Grazie Presidente. A me interessava sostanzialmente risolvere il problema Assessore, quindi
quello che ritengo in questo momento è che l’Amministrazione sia funzionale a determinati settori
dell’Amministrazione, in particolare verso il sociale, proprio perché comunque capiamo le difficoltà
delle persone che si devono recare presso gli uffici con mille difficoltà, avendo già dei problemi
familiari. Io volevo capire una cosa in questa fase, se domani mattina si presenta nuovamente una
persona con il verbale e non con il certificato medico, siccome la Legge dice: “Possono” e quindi non
significa escludere anche il verbale, in questo caso viene accolta o no? Perché non vorrei che si ricrea
un precedente e questo precedentemente chiaramente significa prendere la signora, andare alla ASL
a fare la richiesta, metterci del tempo, se c’è il passaggio, così come la Legge impo…, possono,
facciamo in modo che anche gli uffici o l’addetto alla persona sia flessibile in questo passaggio, per
ottenere e per non rimettono in circolo nei vari uffici dell’Amministrazione comunale. Io, ecco, vorrei
capire questo, se in questo momento si dovesse creare, successivamente, un nuovo caso simile a
questo, se in quel caso passa lo stesso o sono costretti a ritornare nuovamente, anche se…
ASS. CASTALDO FRANCESCO
Scusi, posso leggere…
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
È irrituale, è fuori verbale diciamo.
CONS. CALVI ALESSANDRO
Diciamo per un approfondimento rispetto ad una problematica che potrebbe riemergere anche
questa mattina insomma, ecco, questo mi interessava risolvere.
ASS. CASTALDO FRANCESCO
Sì sì, sono d’accordo con lei, il problema è che dovremmo promuovere, allora, la modifica del
regolamento, dopodiché contattare la ASL, perché se le faccio vedere i verbali che vengono presentati
effettivamente l’ufficio trova difficoltà a capire di che tipo di disabi…, a meno che non si presenta
direttamente il disabile lì, ma anche, voglio dire, lei sa, sono stati scoperti vari casi di cecità e cose del
genere, per cui l’impiegato, che ha la responsabilità, dovrebbe avere certezze, perché, ripeto, se le
faccio vedere, glielo posso far vedere, copia dei verbali presentati, non si evince, ci sono delle
difficoltà insomma. Quindi si dovrebbe agire, secondo me, sui due lati, da un lato modificare, sostituire
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anche il nostro regolamento, quel “possono” semplificarlo e dire che si può presentare il verbale, non
semplicemente una facoltà e capire un attimo con la ASL come si può rendere più chiari questo tipo di
verbali, perché altrimenti capisco che c’è…, io credo che l’obiezione che possa essere fatta dalla ASL
è che c’è un problema di privacy, per cui non si può scrivere sul verbale - infatti non c’è scritto, no -
che tipo di… Non lo so, io adesso vado un po’ così, a senso.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Abbiamo concluso anche la discussione sulla seconda interrogazione all’ordine del giorno
odierno, la terza è la numero 1 del 3 gennaio 2019 presentata dal consigliere Forte avente ad oggetto:
“Progetto Easy Station di Reti Ferroviarie Italiane”. Al riguardo dò comunicazione che il Consigliere
Forte ha richiesto la conversione della interrogazione in interrogazione a quesito a risposta scritta,
utilizzando quanto previsto dall’articolo 26 comma 6 del vigente Regolamento del Consiglio
Comunale, in accordo con l’Assessore al ramo competente per la risposta, che è il qui presente
Assessore Castaldo. Quindi questa interrogazione non verrà più discussa come interrogazione
specifica di Question Time, ma verrà discussa come interrogazione quesito a risposta scritta,
disciplinato dall’articolo 25 del Regolamento del Consiglio Comunale, quindi sarà mia cura provvedere
ad emettere una nota specifica a riguardo, con la trasmissione all’Assessore Castaldo di quanto
comunque richiesto e concordato con il Consigliere Forte, quindi la trasformiamo in una interrogazione
a risposta scritta, secondo quanto previsto dalle disposizioni regolamentari. Questa era anche l’ultima
interrogazione all’ordine del giorno del Question Time odierno, che quindi dichiaro concluso. Buon
proseguimento di giornata a tutti e appuntamento per i prossimi eventi del Consiglio Comunale del
Comune di Latina.
FINE SEDUTA ORE: 10:50.