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Raccolta di ESPERIENZE, NARRAZIONI,
EMOZIONI, RELAZIONI, INCONTRI,
SCOPERTE, QUOTIDIANITA’,….
delle bambine e dei bambini
della sezione di 4 anni
della Scuola dell’Infanzia “G. Verdi”
insegnante Agostina La Rocca
Anno scolastico 2013/2014
Progetto: I TESORI DEL CASTELLO
Il progetto scelto quest’anno ha come tema “le relazioni e le emozioni”. Certi dal fatto che il
benessere dei bambini passi dalla qualità delle amicizie e degli affetti, si è lavorato per
sostenere un’educazione al SENTIRE e al COMPRENDERE. Spesso il bambino si trova
a vivere emozioni molteplici che lo possono confondere e disorientare. Aiutarlo a
conoscerle, riconoscerle e gestirle è fondamentale per uno sviluppo equilibrato della
personalità. L’educazione affettiva-relazionale è perciò lo strumento per raggiungere
questi obiettivi e attraverso essa “possiamo fare in modo che i bambini non dimentichino il
loro tesoro, che crescano vicino al cuore e che imparino a conoscere, senza temerlo, il
loro universo, popolato da tanti personaggi che noi chiamiamo emozioni, sensazioni,
pensieri, percezioni…”.
Parlami del cuore, raccontami una storia
una filastrocca che si impara a memoria..
Scaccia le paure, raddoppia la mia gioia
con il tuo racconto cancella la mia noia..
Le storie che mi doni son stelle nella notte,
mi aiutano a capire chi sono e dove vado,
con te mi sento forte, non tremo e non cado.
Comincia la tua storia, parla al mio cuore
Ogni tua parola è un lampo di colore.
A scuola arriva una lettera del fantasmino Vignolino. Appeso sul muro un disegno di un
castello senza colori, una divertente filastrocca e tante magiche storie …
A cosa servirà tutto ciò?
Inizia la nostra avventura …
andiamo alla scoperta dei tesori
del Castello di ROCCA VIGNOLINA
IL FANTASMA DI ROCCA VIGNOLINA
C’era una volta un fantasmino di nome Vignolino che viveva in un castello grande,
triste e buio; circondato da una fitta nebbia. Se ne stava tutto il giorno seduto immobile sempre solo e triste. Stanco della sua
solitudine una notte esce dal suo castello per cercare degli amici. Cerca, cerca si ferma
davanti ad una scuola ad osservare dei ritratti disegnati da alcuni bambini , ma soprattutto,
lo divertono i tanti palloncini colorati con sopra scritto i loro nomi. Subito scoprì che era la
scuola dell’infanzia “G. Verdi” di Garofalo. Contento di quella scoperta pensa che tutti i
bambini di quella sezione avrebbero voluto un fantasmino vispo e simpatico come lui e
che volentieri avrebbero ascoltato le sue storie e conosciuto i suoi tesori. Pensa di
scrivergli una lettera e di lasciare appeso il disegno del suo castello. Ma il castello è grigio!
Senza colori come la nebbia che lo copre e la tristezza che lo anima…Vignolino ritorna nel
suo castello e inizia a scrivere la sua lettera …
I bambini contenti della
sorpresa subito iniziano a
colorare il castello
È un capolavoro !!!!
IL FANTASMINO VIGNOLINO E Il SUO GRIGIO CASTELLO
ATTIVITA’: mescolando il nero con il bianco scopro il GRIGIO- TRISTEZZA
PARLIAMO DI TRISTEZZA….
quando sono triste “ MI SENTO COSI’… ”
Conversazione guidata in gruppo dopo aver ascoltato la storia.
Dove viveva Vignolino?
EMANUELE: in un castello
Perché era triste?
SARA: perché era solo
Cosa fa una notte?
FILIPPO B: va a cercare degli amici
Cosa trova?
INAS: il castello
GBRIELE: degli amici
MATTIA: trova la nostra scuola
NIKOLA: la mia sezione
Quali bambini sceglie come futuri amici?
LEON: la sezione di quattro anni
Cosa lascia appeso sul muro?
CARLOTTA: il disegno di un castello
ANTONINO: era un disegno senza colori
GABRIELE: grigio/bianco
Qual è la cosa che vi rende tristi?
SARA: quando la mamma mi sgrida
GIORGIA: quando litigo con i miei amici
DANIEL:quando sono triste piango
LEON: sono triste perché papà tutti i giorni mi sgrida ( io rompo tutti i giochini)
INAS: mamma sgrida
E a scuola quando ti senti triste?
SARA: la maestra perché no faccio “a modo”
NIKOLA: Sara perché non mi lascia giocare
GABRIELE: Rocco e Leo mi sgridano perché faccio il cattivo
Che colore potrebbe avere la tristezza?
EMMA: grigio
EMILIO: oggi scopriamo grigio/tristezza
RAYANE: nero
Quando sono triste com’è il tuo viso?
MAYA: si piange
AIA: brutto
EMILIO: con le rughe…
VIGNOLINO e i QUADRI FAMOSI
Questa mattina Vignolino ci fa trovare in sezione una copia di un quadro fatto da un pittore
molto famoso: Van Gogh dal titolo “ Tristezza ”
Osserviamo… e con le nostre parole descriviamo quello che sentiamo…
Abbiamo cercato di incoraggiare i bambini a tradurre i sentimenti suscitati dal quadro in
espressività facciale e hanno disegnato in modo semplice e schematico il loro viso.
Guardando i disegni abbiamo potuto osservare il tratto somatico caratterizzato
dall’emozione. Un passaggio successivo è stato quello di associare l’ emozione al colore.
In base al quadro osservato e dopo una piccola discussione abbiamo trovato un punto
d'accordo sulle combinazioni colore/emozione: GRIGIO /TRISTEZZA
OSSERVO…. E DICO QUELLO CHE SENTO….
Conversazione guidata a piccolo gruppo dopo aver osservato la copia del quadro.
Le domande della maestra rivolte ai bambini dopo l’osservazione dell’immagine.
Che cosa vedi in questa immagine?
Filippo B.: un signore
Leon: sembra un poliziotto ed ha la barba
Lucia: non è giovane; è un po’ vecchio
Cosa indossa?
Gabriele: un cappello
Daniel: una giacca
L’espressione del suo viso com’è?
Filippo P.: è triste!
Antonino: ha gli occhi tristi vuole piangere…
Sara: è un’immagine triste perché è solo non ha amici
Tommaso: non mi piace perché è brutto quel signore
Emilio: mi piace perché è fatta bene…
Carlotta: è triste! Mi fa sentire triste se la guardo ..
Quali colori predominano l’immagine?
Emma: non mi piace l’immagine perché è grigia e nera c’è anche un po’ di marrone
Aia: brutta perché ha colori grigi e neri
Maya: il grigio e il nero mi trasmettono tristezza
Rispondono in gruppo tutti i bambini:
“Osservando i colori scuri come il grigio e il nero in una immagine ci sentiamo tristi,
ma anche ascoltando le canzoni “ NON BASTERA’ UN SORRISO” di Povia con il
coro dell’Antoniano”
GRIGIO - TRISTEZZA
ATTIVITA’: disegna il tuo viso quando sei TRISTE
Daniel:quando sono triste
piango
Giorgia: quando litigo con i
miei amici
Una lettera speciale…. Vignolino ci scrive…
Vignola, 25/10/2013
Cari bambini,
è il fantasma di Rocca Vignolina che vi scrive.
Volevo comunicarvi che ho appeso io quel bel castello, ma come vedete è tutto grigio
senza colori … COME SONO IO …
Allora vi chiedo di colorarlo e di attaccare nelle finestrine le vostre foto, così io non mi
sentirò più solo e abbandonato.
Desidero diventare un vostro AMICO e dar vita a tante belle storie … e scoprire insieme i
tesori che ho nel mio castello. Sapete bimbi…. Io ho un potere magico ( quello di cambiare
colore) … un colore che è diverso in base a :
UMORI DEL CUORE,
SENTIMENTI,
EMOZIONI, …
e siccome sono molto timido, oggi starò con voi, ma sarò INVISIBILE poi …..
vi prometto che venerdì 31 ottobre un giorno per noi fantasmi speciale verrò a trovarvi e vi
regalerò tante sorprese.
A prestooo !!!
Vignolino vi saluta …
Che bello!!!!
La lettera di Vignolino
VIGNOLINO VIENE A SCUOLA
Questa mattina a scuola abbiamo avuto una sorpresa…
Vignolino è venuto a trovarci, eravamo tutti emozionati e curiosi di vederlo.
Ci ha portato un sacchetto di caramelle e cioccolatini per augurarci
BUON HALLOWEEN
Che bello!!! È stata proprio una sorpresa!!!
I nostri volti si sono coperti di STUPORE e MERAVIGLIA nel vedere questo buffo e
divertente fantasmino nella nostra sezione.
OH !!!
Un
fantasma …
GIALLO – STUPORE
ATTIVITA’: disegna il tuo viso quando sei MERAVIGLIATO di vedere qualcosa che ti
piace, lo STUPORE che provi quando osservi qualcuno che desideravi tanto incontrare
come il nostro simpatico Vignolino.
Filippo P:Oh!!! C’è Vignolino
in sezione …
Carlotta:E’ meraviglioso!!!
Osservare le foglie che
cadono dagli alberi tutte
colorate …
Stupore : “ALBERO DELLA VITA” di Klimt
ATTIVITA’: dopo aver osservato l’opera di Klimt colora il tuo “ albero della vita” con i colori
a cera ed uniposca oro
Oggi arte in sezione
diventiamo pittori famosi
Vignolino cambia colore dal GRIGIO tristezza diventa
tutto GIALLO come la meraviglia che prova
nell’osservare i volti dei bambini quando lui entra in
sezione durante l’appello.
Mentre si lavora ascoltiamo la canzone:
“ I BAMBINI FANNO OH OH” di Povia
… i miei cuccioli sorridono e cantano …
… una meraviglia indescrivibile osservarli …
Abbiamo gustato le
caramelle ed osservato
la zucca …
Grazie Vignolino !
VIGNOLINO CI REGALA UNA FILASTROCCA DIVERTENTE
Recitare o cantare sulla base eseguendo i movimenti indicati dal
fantasma.
SONO IL FANTASMA DI ROCCA VIGNOLINA ED ESCO FUORI LA NOTTE E LA MATTINA.
NON AVERCELA CON ME SE STASERA VERRÒ DA TE.
PRIMA BUSSO, DOPO BATTO,
FACCIO UN SALTO, GUARDO IN ALTO. NON AVERCELA CON ME
SE STASERA STARÒ CON TE.
FACCIO UN PASSO, TORNO INDIETRO, PIROETTO, POI MI SIEDO. NON AVERCELA CON ME
SE STASERA STARÒ CON TE.
ALZO UN PIEDE, DOPO UN BRACCIO, TOCCO IL CAPO, MI SCULACCIO. NON PUOI AVERCELA CON ME
SE FRA POCO ANDRÒ VIA DA TE.
MI INGINOCCHIO, DOPO STRISCIO, ME NE VADO LISCIO LISCIO.
SE VUOI STARE ANCOR CON ME IO DOMANI TORNERÒ DA TE.
Dopo la filastrocca siamo tutti molto contenti e felici, allora bambini di che colore è secondo voi la FELICITA’? COS’E’ LA FELICITA’?
I bambini sono felici quando s’incantano, ridono, giocano, esplorano ed esultano…
Mattia : nonno qui
Nikola: quando arriva Babbo Natale
Emma: quando ho visto L’orchidea rosa
Filuppo B : quando ho visto la giraffa allo zoo
Viola : quando sto con Daniel
Aia: quando la mamma mi porta al parco
Rayane : coccole mamma
Inas : quando gioco
Malak : quando è arrivato il fantasma Vignolino a scuola
Emilio : quando vado a scuola
Sara : quando la mamma mi porta al parco
Leon : quando arriva Babbo Natale
Gabriele : quando guardo i cartoni
Lucia : quando vado al parco giochi
Tommaso : quando sto con la mia mamma
Maya : ascoltare una filastrocca nuova
Filippo P : quando gioco con la mamma
Emanuele : quando gioco con i miei fratelli
Giorgia : quando faccio tanti giochi
VIGNOLINO E I COLORI DELLA FELICITA’
ATTIVITA’: ricoprire il fantasmino con tanti colori e brillantini ( giallo, rosa, arancione,
verde brillante, blu, …)
“ MA COME SI DISEGNA LA FELICITA’? ”
La mia felicità è “ Una faccia buffa ” “ I colori dell’arcobaleno”
“ Una simpatica farfalla ”
ATTIVITA’: disegno libero dopo aver osservato una copia del quadro Felicità: “ Bambina
con i giocattoli” di Renoir
TECNICA: con gli acquerelli disegno la mia felicità.
LA FELICITA’ SUL MIO VISO
ATTIVITA’: disegno il mio viso felice e contento con i pennarelli
Malak : quando è arrivato il
fantasma Vignolino a scuola
Emilio : quando vado a scuola
LA MIA FELICITA’
La conversazione è stata molto interessante, i bambini hanno cercato nuove vie
espressive. I primi suggerimenti sono di disegnare scene figurative allegre, poi pensano
che il colore è quello che da’ la felicità al disegno.
“ il NERO vuole dire PAURA”
“il ROSSO è Natale è bello…”
“il ROSA è FELICITA’, ma anche ARANCIONE, il GIALLO,…”
“anche il VERDE chiaro è felice”
“ la FELICITA’ è fatta di tanti colori”
Siamo felici quando: ascoltiamo “la FELICITA’, la CANZONE
della GIOIA ed HAPPY” ridiamo e balliamo tutti insieme ….
“ MI HANNO INSEGNATO A DISEGNARE COME RAFFAELLO … E
CI HO MESSO UNA VITA PER IMPARARE A DISEGNARE COME UN BAMBINO”
Pablo Picasso
L’evoluzione del linguaggio grafico infantile corre parallela a quella intellettuale e culturale.
La rappresentazione grafica si sviluppa spontaneamente ed è collegata allo sviluppo della
mente. È un linguaggio espressivo autonomo.
Bisogna liberare il linguaggio grafico dalla subordinazione stereotipata, quindi solo come
funzione illustrativa, senza funzione comunicativa, perché la ripetizione di stereotipi
arresta lo sviluppo creativo. Spesso l’adulto non conosce lo sviluppo grafico infantile nelle
sue manifestazioni ed interviene per condurre il bambino alla rappresentazione della realtà
secondo canoni tradizionali, viene così impedita la ricerca formale che gli permette di
comunicare in modo originale e le sue esperienze reali o fantastiche e il suo mondo
affettivo.
SONO FELICE QUANDO …
Attività : disegna liberamente la cosa che ti rende più felice
Emma : sono felice
quando mi trovo in un
campo fiorito insieme alla
mia mamma
Viola : sono felice quando
vado al parco giochi con
papà
Completo con il mio giocattolo preferito l’opera di Renoir “ Felicità” e coloro tutto il disegno con le tinte che mi
trasmettono gioia …”
Emanuele: “amo
giocare a calcio
con i miei fratelli”
Lucia: “mi piace
giocare con le
bambole”
NATALE AL CASTELLO
Il Natale sta per arrivare e Vignolino come tutti quanti ha voglia di addobbare il suo
castello con palline natalizie e festoni. Allora pensa di far conoscere ai suoi nuovi amici
una leggenda natalizia e un libro dal titolo “I tre doni del giullare” e come tutti i bambini
anche lui scrive la sua letterina a Babbo Natale. E tu, hai già scritto la tua letterina?
Vignolino è molto curioso di sapere i regali che ciascun bambino vorrebbe ricevere….
Scrivi il tuo…. Ma ricorda è un dono speciale fatto solo di una grande EMOZIONE come
l’amore, la pace, il volersi bene, la sincerita’, l’onesta, la condivisione,….
Daniel : Caro Babbo Natale vorrei … donare alla mia mamma un abbraccio!
ARIA DI FESTA
Il Natale è ricco di significato grazie alla sua tradizione, cultura, religiosità. I bambini hanno
avuto l’occasione di imparare ad ascoltare e a raccontare storie, a discutere sul significato
del dono e sulla sua reciprocità, a collaborare con gli altri per dare forma a tutte le
rappresentazioni del Natale e del vivere insieme.
Nella parete di fianco al castello abbiamo allestito l’ ANGOLO DELLE EMEOZIONI con
appese le foto dei bambini e le loro PAROLE GENTILI come doni preziosi da scambiarsi
dopo i racconti letti in sezione.
“ io mi emoziono quando il mio piccolo fratellino mi abbraccia”
“ quando gioco con il mio migliore amico”
“quando la mamma mi dice bravo”
SSS…. SILENZIO INIZIA LA MAGIA DEL NATALE
Tutti seduti davanti al castello: la maestra racconta le storie che Vignolino ci ha portato.
Storie natalizie: La leggenda delle Palle di Natale
C'era un bravissimo artista di strada molto povero che non aveva nemmeno un dono per
un Bambino appena nato, così egli andò e fece ciò che sapeva fare meglio, il giocoliere,
il Bambino iniziò a ridere.
Questo è il perché ogni anno sull'albero appendiamo le Palle colorate, per ricordarci delle
risate di un Bambino SPECIALE…
I tre doni del giullare
Un libro di Natale intenso e poetico che tocca i temi della saggezza e della generosità.
Un giullare, desideroso di saggezza, si fa guidare dalla Stella Cometa per raggiungere il
nuovo Re e offrirgli i suoi regali. Durante il viaggio, però, cede i suoi doni a tre bambini
poveri e malati. Arriva a destinazione sconsolato e a mani vuote... Il suo timore per non
avere alcun dono da offrire svanisce presto quando Maria gli mette tra le braccia il piccolo
Re che gli regala un sorriso di riconoscenza
A NATALE PUOI DONARE …
AUGURI DI
BUON
NATALE
2014
Arriva Babbo Natale in sezione con i regali per tutti i bambini buoni …
BONTA’
PACE
AMORE
I TRE DONI DEL GIULLARE
ATTIVITA’: dopo aver ascoltato la storia racconto e coloro
La leggenda delle palle natalizie
ATTIVITA’: colora ed attacca con un filo magico le tue palle natalizie
UN FILO MAGICO … QUELLO DELL’AMICIZIA
Il periodo natalizio è magico! Il nostro angolo delle EMOZIONI diventa il luogo privilegiato per costruire RELAZIONI significative ed incontri tra culture e mentalità differenti. I bambini opportunamente guidati e sostenuti, proprio nel rapporto con gli altri “ diversi da sè e dal proprio mondo” hanno cominciato a comprendere l’importanza del RISPETTO del volersi bene e scoprire le prime regole per una buona convivenza civile. Partendo dall’attività “ LA REGNATELA DELLE RELAZIONI” realizzata con un semplice filo di lana, tanto entusiasmo e tanta gioia, abbiamo portato i bambini a comprendere che siamo tutti legati gli uni agli altri dal un filo, un filo magico che loro hanno chiamo dell’amicizia. Capire che l’ amicizia che ho verso un compagno non è esclusiva ma ci fa incontrare con tanti altri bambini creando appunto una ragnatela. I punti d’incontro del filo sono stati sottolineati proprio come punti di forza di una comunità. I settori creati dal filo, opportunamente identificate con un colore e una frase- dedica verso il compagno casualmente scelto dal gomitolo di lana sono stati il luogo in cui i bambini hanno collocato i loro simboli, creando così “ UN CASTELLO PIENO DI AMICI”. Si è cercato anche in questa tappa di affrontare il tema dei diritti, o di far scoprire ai bambini quello che poteva essere il diritto adeguato all’attività trattata, è venuto fuori così, quasi per gioco, il DIRITTO AD AVERE DEGLI AMICI E DEI GIOCHI, il DIRITTO A NON RIMANERE MAI DA SOLI.
ABBIAMO SCOPERTO COSI’ IL PRIMO TESORO DEL CASTELLO…
QUELLO … DELL’AMICIZIA.
IL MIO AMICO E’ …..
SIAMO TUTTI AMICI
Mattia: mi piace giocare con Filippo in palestra
ATTIVITA’: disegna il ritratto del tuo amico/a dopo averlo toccato con le mani ed osservato
con gli occhi.
Obiettivo: scoprire l’amicizia attraverso il senso della vista e del tatto.
Sara: la mia amica
Carlotta è molto bella
ed ha una pelle
morbida e delicata,
facciamo ginnastica
artistica insieme … mi
piace giocare con lei.
Filippo : questo è il
mio amico Mattia.
È simpatico …
RITRATTO DI UN AMICO
Accogliere l’altro significa viverlo come individuo speciale, specchiarsi in lui e allo stesso
tempo distinguersi da lui …
Giocare con l’identità permette di cercare indizi per comunicare gioia, rabbia, tristezza,
sperimentando espressioni facciali, imparando a comprendere l’alfabeto dei sentimenti.
“ Le MANI sono gli strumenti propri dell’intelligenza
dell’uomo”
Le mani guardano col cuore, sentono e riconoscono un amico, si soffermano a scoprire
caratteristiche che sfuggono alla vista.
Accarezzare e lasciarsi accarezzare è riconoscere ma anche … scoprire se stessi …
Questo processo non coinvolge solo la sfera emotiva, ma il pensiero vero e proprio:
indagando, ricoscendo, attivando la memoria tattile i bambini creano ipotesi e costruiscono
conoscenze.
INSIEME PER …
“ Parlare insieme delle cose fatte a casa …”
“ fare l’appello e vedere chi c’è”
“ parliamo delle cose che dobbiamo fare … anche se
a volte non facciamo a modo”
“ascoltiamo tante storie”
“facciamo dei bei giochi,…”
“ascoltiamo tante canzoni, balliamo ci emozioniamo”
“ noi siamo tutti amici ci salutiamo e decidiamo dove
andare a giocare”
“ litigare ma poi subito fare pace"
VOGLIA DI PACE
Le voci dei bimbi il vento raccoglie e poi le sparpaglia tra i rami e le foglie
di alberi antichi, con grosse radici che sanno ascoltare le cose che dici
per poi raccontarle, giù... giù... nel profondo Cuore che batte al centro nel mondo.
Se un bimbo sorride, sorride anche il Cuore ed ecco spuntare in un prato un bel fiore.
Se un bimbo è felice, il Cuore è contento e nascon farfalle che danzan col vento.
Ma, a volte, le risa diventano pianti: le lacrime scendono, calde e pesanti,
colpiscon la Terra che trema, impaurita, vedendo la morte mischiarsi alla vita.
Ossezia, Israele, Iraq, Palestina...
tra bombe e fucili la morte cammina, portando con sé ceceni, afghani
e tanti, tantissimi bimbi africani! Bombardano, sparano e parlan di pace,
al Cuore del mondo ‘sta cosa non piace «Se di odio e violenza riempite la Terra,
non siate bugiardi: chiamatela guerra!
La pace è sorridere, darsi la mano, dormire tranquilli, guardare lontano
e in fondo vedere, nel cielo sereno,i sette colori dell’arcobaleno.
Soltanto se spargi la voglia di amare
il vento sorride e può allora portare
agli alberi antichi e alle loro radici
le voci ed i sogni di bimbi felici!»
Elio Giacone
Poesia letta ai bambini dopo aver
affrontato l’argomento sulla PACE e il
volersi BENE
Testo del canto natalizio cantato per la festa di Natale a scuola dal titolo:
Lo scriverò nel vento (dallo Zecchino d’Oro)
Riadattamento di una canzone turca, Lo Scriverò Nel Vento ha una melodia che punta dritta al cuore. I bambini vorrebbero scrivere nel vento che
amano il mondo e che vorrebbero la pace. Chiedono poi al vento di soffiare, affinché porti in tutto il mondo PACE.
La voce del vento infatti è universale, e i bambini cantano con il desiderio che tutto questo vento riesca a soffiar via tutte le lacrime per avere un mondo fatto di amore, in cui le distanze e le diversità non contino niente.
UNA VISITA INASPETTATA MOLTO PAUROSA
Il periodo natalizio con tutte le sue feste sta per terminare e Vignolino decide
di pulire e mettere in ordine il suo castello. Allora, pensa di comprare una scopa elettrica per far prima nelle faccende domestiche. Per dedicarsi alla sua passione più grande “la pittura”. Vuole dipingere le torri del suo castello con diversi colori…. Mentre era seduto a guardare la televisione vide una
pubblicità di un’ aspirapolvere spettacolare che pulisce e non lascia traccia di polvere.
Bene! Ordinerò subito il “Folletto”. Ma non si rese conto che era la notte del 5 gennaio e la sua scopa elettrica si sarebbe confusa con tutte le altre che si trovavano in giro nel cielo, con sopra tante Befane indaffarate per la loro
festa, per la consegna di regali e carbone ai bambini. Così fu… quella notte arrivò al castello una visita inaspettata….
Vignolino fu svegliato ed ebbe tanta paura da un rumore assordante di una aspirapolvere con sopra una strana vecchietta arrabbiata perché rivoleva la
sua scopa. Vignolino iniziò a tremare e cambiò colore: di giallo…. divenne
BIANCO di PAURA ….
Quella vecchietta era una befana che dopo essersi calmata chiese a
Vignolino dove si trovava e iniziò a raccontargli quello che le era accaduto. Dopo aver chiarito l’equivoco Vignolino chiede di riavere la sua scopa ma la
befana le disse di NO. Perché ormai era sua e che da quella notte lei sarebbe diventata una befana moderna come la sua nuova scopa elettrica. Arrabbiata e decisa riaccese la sua scopa e se ne andò urlando nel cielo
ci rivedremo presto … lasciando il povero Vignolino confuso e pauroso.
LA BEFANA MODERNA
“E’ una brutta strega cattiva che ha rubato il folletto, come quello di mia
mamma, al povero Vignolino …”
ATTIVITA’: colora la befana di colore verde e poi racconta con le tue parole la storia.
“Ah ah ah …
Vignolino grazie per
la nuova scopa”
“La paura di Vignolino … e la tua qual è?” La paura , come altre emozioni primarie ( gioia, tristezza, collera, felicità, sorpresa, …) fa parte di noi. Tutte le paure che esprimono i bambini sono legittime e piene di valore ed è fondamentale che il mondo adulto attribuisca loro credito, attraverso l’ascolto e la partecipazione emotiva. Abbiamo ascoltato i bambini, senza offrire soluzioni, con tenerezza e rispetto, permettendo che da soli trovassero la soluzione giusta, con il loro modo unico e speciale. Condividere le proprie paure con gli altri, permette di comunicarle e di renderle vere e reali, riuscire ad esprimere ciò che fa paura consente di non sentirsi soli e di sentirsi accolti. Spesso nei momenti di conversazione la rabbia e la paura sono le emozioni che spiccano ed emergono di più rispetto alle altre emozioni positive, dar voce ed accettarle renderà i bambini più forti e sicuri. Come sottofondo musicale abbiamo scelto le canzoni dal titolo “ Ho paura papà” e il “ ballo della tremarella” Il passo successivo è stato l’osservazione del dipinto molto suggestivo di Edvard Munch “L’urlo” con relativa scheda da colorare
Io ho paura del buio!
Io, invece, di non
essere più tua
amica….
DISEGNO LA MIA PAURA
Filippo B: io ho paura del buio
Emilio: io non ho paura di niente Maya: io ho paura dei draghi
perché il mio super eroe Roberto
mi protegge (papà), insieme costruiamo
una trappola per lupi cattivi.
Attivita’: rappresentazione grafica della PAURA
Obiettivo : riconoscere le proprie paure e saperle affrontare e superarle.
Scheda l’urlo di Munch
Attività: osserva l’opera di Munch e colora
“Mi fa paura
quell’omino tutto
nero sembra un
fantasma cattivo…”
LA PAURA SUL MIO VISO
ATTIVITA’: disegna il tuo viso quando hai paura
OBIETTIVO: riconoscere l’espressione del viso legato al sentimento della PAURA
Tommaso: aiuto!!! mi
nascondo perché ho
paura della strega cattiva
e del suoi draghi che
sputano fuoco
Gabriele : delle streghe e di
un folletto con gli occhi verdi
che mi fissa sempre in modo
cattivo e di un alieno con una
pistola che uccide tutti.
QUAL E’ LA TUA PAURA? Conversazione guidata del 13 gennaio 2014
Nikola : ho paura dei pesci grandi come gli squali
Antonino : dei pipistrelli
Francesca : delle streghe cattive
Viola : del lupo cattivo
Aia : dello squalo
Tommaso : dei draghi
Filippo P : del buio
Giorgia : degli asini
Emanuele : del buio
Lucia : del pesciolino Nemo
Inas : streghe
Malak : draghi
Emma : draghi
Maya : draghi e lupi
Daniel : del buio
Sara : del pescecane
Carlotta : del buio
Rayane : non ha risposto
Mattia : buio
Gabriele : delle streghe e di un folletto con gli occhi verdi che mi fissa sempre in modo
cattivo e di un alieno con una pistola che uccide tutti.
Filippo B: io ho paura del buio
Leon : io ho paura di un drago e dei fantasmi cattivi
FATA CRISTALLINA ARRIVA AL CASTELLO
ATTIVITA’: realizzare il vestito di fata Cristallina con una carta speciale… la tovaglia usata
dalle mamme per il bar a scuola.
Bambini vi ho
portato la neve
e la magia dei
sentimenti
IL REGALO DI FATA CRISTALLINA
La paura di Vignolino sparisce grazie a Fata Cristallina che lo va a trovare. Entra silenziosa dalla finestra e bella più che mai sussurra a Vignolino di svegliarsi e di affacciarsi dalla torre più alta del suo castello. Vignolino, contento corre sulla torre e rimane meravigliato ed incantato … tutto era ricoperto di neve! Una soffice, bianca e candida neve che ricopre tutto il paesaggio circostante al castello. Oh … come bello! Esclama Vignolino. La fata le sorride …. e con un tocco di bacchetta magica fa apparire davanti a sé una scatola. Vignolino sorpreso ancor di più ringrazia la fata e curioso più che mai rientra nel castello e apre delicatamente il suo regalo. I suoi occhi brillano di felicità… Dentro c’erano: dei bottoni, una sciarpa, un cappello, dei guanti, una carota e una bellissima storia e tanta, tanta neve ,….
Dopo aver letto la storia corre in giardino per dar vita al suo Amico Cuore Caldo che … al primo raggio di sole si scioglierà e regalerà a Vignolino il suo CUORE, grazie ad esso quel piccolo e vispo fantasma si trasformerà in un bellissimo principe dalle sembianze umane e con lui scopriremo:
IL CORPO UMANO,
I CINQUE SENSI
e una bellissima storia d’amore …
IL PUPAZZO DI NEVE “CUORE CALDO”
Attività: colora, cospargi di colla e sale, un pizzico di brillantini e poi racconta con parole
tue la storia del pupazzo di neve dal cuore caldo. Alla fine incolla il cuore di stoffa al tuo
pupazzo di neve
LA RABBIA DI VIGNOLINO
Nel giardino del castello Vignolino completa la sua opera. Finalmente, Cuore Caldo
diventò un bellissimo pupazzo di neve… Ma a causa della pioggia e di qualche tiepido
raggio di sole il pupazzo si è sciolto nel giro di poche ore. Che rabbia! Vignolino diventa
tutto rosso. Per lui è ingiusto che abbia perso in quel modo il suo amico, l’unica cosa che
gli rimane da fare è raccogliere il cuore del pupazzo e rientrare in casa …. piange… si
dispera… prende a pugni il suo soffice cuscino nella sua camera da letto… ma qualcosa
di magico sta per accadere…
MI ARRABBIO E PIANGO, A VOLTE …
Conversazione guidata in sezione dopo aver raccontato la rabbia di Vignolino.
Le domande rivolte ai bambini: QUANDO TI ARRABBI? CON CHI? DOVE? PERCHE’?
“ quando un amico mi fa i dispetti, mi arrabbio. Quando un amico non gioca con me e
gioca con qualcun altro, io mi arrabbio. Quando mi arrabbio mi sento rosso di fuoco e
urlo…”
“ quando sono arrabbiata gioco da sola e non trovo mai un gioco che mi tiri un po’ su”
“ quando mi arrabbio mi sento solo offeso, mi sento triste, mi metto a piangere, per farmi
passare la rabbia mia mamma mi fa il solletico e poi io rido”
“ io mi arrabbio quando mia sorella non mi lascia guardare la tv o mi tira i giochi che i
preferisco,…”
“mi arrabbio quando papà e mamma non mi ascoltano, e rimangono a discutere tra di loro
rispondendo solo si senza aver capito niente di quello che stavo raccontando”
“ per me la rabbia è cattiva, perché se mi comporto male devo andare in camera mia”
“ mi arrabbio a scuola perché non mi piace colorare con i colori a matita”
“ mi arrabbio quando sono al parco e mi cade il gelato a terra”
“ mi arrabbio quando un mio amico mi fa i dispetti”
“ a casa, mi arrabbio, quando la mamma non mi fa giocare come voglio io”
“ mi arrabbio quando mio fratello mi graffia la faccia, è molto dispettoso … e la mamma lo
difende sempre”
“ mi arrabbio a scuola quando non riesco a disegnare bene “
LA STORIA DI CAMILLA
“ Conosco una bambina di nome Camilla
che quando si arrabbia diventa Gozzilla.
Quando è Camilla è davvero graziosa
quando è Gozzilla distrugge ogni cosa.
Quando è bambina è felice con poco
quando è arrabbiata dal naso fa il fuoco.
Quando è Camilla ha tanti amichetti
Quando è Gozzilla fa tutto a pezzetti.
Quando succede nessuno le strilla
e se ci parlo diventa Camilla.
Attività: disegna Camilla che diventa Gozzilla
DISEGNA LA TUA RABBIA
ATTIVITA’: dopo aver descritto la tua rabbia adesso disegnala come la “senti” dentro il tuo
corpo. OBIETTIVO: riconoscere il sentimento della RABBIA
Carlotta: io mi
arrabbio quando litigo
con la mia amica
Martina e quando
Simone(fratellino) mi
vuole prendere la mia
bambola preferita. Mi
arrabbio soprattutto
quando lui mi morde
Aia: io mi
arrabbio molto
con il mio papà
quando mi
sgrida e non mi
ascolta
LA RABBIA SUL MIO VISO
ATTIVITA’: pensa qualcosa che ti fa arrabbiare poi guardati allo specchio e disegna il tuo
viso. OBIETTIVO: saper riconoscere un sentimento negativo e violento.
Leon: quando un amico
mi fa i dispetti, mi
arrabbio. Quando un
amico non gioca con
me e gioca con
qualcun altro, io mi
arrabbio. Quando mi
arrabbio mi sento rosso
di fuoco e urlo…”
Francesca:
quando sono
arrabbiata gioco
da sola e non
trovo mai un
gioco che mi tiri
un po’ su …
Un tuffo nella neve... anche quando non c'è...
così la RABBIA scomparirà.
L'inverno non ci ha regalato ancora la neve e noi abbiamo risolto in questo modo ….
abbiamo reperito tanto materiale bianco, trasparente ed argento con cui ho creato tanta
neve da far scendere in sezione dopo l’appello grazie anche alla collaborazione di alcuni
genitori.
La marionetta della fata Cristallina ha accompagnato i bimbi, una musica tranquilla li ha
aiutati a mantenere il silenzio ed esplorare i vari materiali attraverso il tatto (stoffa di
diverso tessuto, cotone, carta argentata, carta vellutina, cubetti di sale grosso con
brillantini, tantissimi pezzetti di polistirolo …)
In un secondo momento il gioco è diventato più movimentato, i bimbi si sono divertiti a
lanciarsi la neve, a nascondersi, a sdraiarsi a terra ed osservare tutto dal basso.
Direi proprio che è stata un'esperienza bellissima.
Non potrò dimenticare gli sguardi curiosi dei bambini quando hanno visto l’angolo
dell’appello trasformato in un fantastico castello innevato. Poi abbiamo scoperto i colori
dell’inverno.
Una giornata speciale: SAN VALENTINO
“Valentino nel suo grande giardino pieno di bellissimi fiori faceva giocare tutti i bambini. Si affacciava spesso dalla sua torre per sorvegliarli e si rallegrava nel vederli divertirsi. Quando veniva sera, scendeva in giardino e tutti i bambini lo circondavano con affetto ed allegria. Dopo averli salutati regalava a ciascuno di loro un fiore raccomandando di portarlo alle loro mamme: in questo modo otteneva la certezza che sarebbero tornati a casa presto e che avrebbero alimentato il rispetto e l’amore nei confronti dei genitori.”
Da questa leggenda deriva l'usanza di donare dei piccoli regali alle persone a cui vogliamo bene il giorno di San Valentino.
“Storia tratta dalla leggenda dei bambini”
Con questa leggenda i bambini della sezione scoprono il secondo tesoro del castello quello del RISPETTO nei
confronti delle persone a cui si vuole bene.
La mia mamma
è il mio
TESORO
VIGNOLINO SCOPRE L’AMORE
Tutti i bambini hanno avuto un fiore/cuore da regalare alle persone che loro amano. Ma
Vignolino non sa a chi regalarlo. Mentre giocava nel suo giardino vide una bellissima
principessa tutta vestita di viola apparire davanti ai suoi occhi. Vignolino, ebbe un colpo di
fulmine e si innamorò subito. Contento cercò di parlare con lei ma era troppo emozionato:
il suo NUOVO CUORE batteva a mille, aveva le mani sudate e balbettava,… la
principessa lo guardava e sorrideva.
Finalmente Vignolino riuscì a dire Ciao!
Ma la principessa non rispose
Allora Vignolino le chiese : “Come ti chiami?”
Ma niente, nessuna risposta …. Allora Vignolino pensò che la principessa( il suo grande
amore) non voleva fare la sua conoscenza. Fin quando la principessa le consegno in
mano una lettera, poi scoppiò in un pianto disperato.
Caro Vignolino,
ti devo svelare un segreto…
Io sono la principessa Viola che a causa di un sortilegio maledetto fatto da una strega
cattiva ho perso i miei CINQUE SENSI. Di conseguenza non riesco a:
vedere, ascoltare, toccare, parlare,
annusare
Annusare il profumo di quel bel fiore che mi vorresti donare...
Ti chiedo solo di aiutarmi a ritrovare i miei cinque sensi così anch’io potrò AMARE e dirti
che sei una persona speciale per me.
Vignolino rimane in silenzio e pensieroso …
poi abbraccia la sua principessa dandogli coraggio.
Aiuta Vignolino a trovare una soluzione e liberare la principessa Viola.
Un messaggio segreto da decifrare per i bambini da parte della strega.
( una MAPPA da ricomporre con lettere scomposte e simboli)
DOVE SECONDO VOI LA STREGA HA NASCOSTO I CINQUE SENSI DELLA PRINCIPESSA VIOLA?
Conversazione del 6 Marzo 2014
Sara: dentro la sua bacchetta magica
Emma : dentro al suo cappello
Emilio : tra i capelli della nostra compagna Viola; sotto la sedia; dietro al cartello; dentro il
cestino; nel nostro magazzino sotterraneo; nelle tasche.
Daniel : sotto il nostro tappeto dell’appello
Tommaso : nella sua giacca
Viola : dietro il cartellone del castello
Antonino : nel cassetto del banco
Inas : dentro il cassetto
Malak : dentro la lavatrice
Francesca : dentro i nostri armadietti
Leon : sotto al suo cappello
Filippo B : nel castello di una sua amica strega
Lucia : dentro la casa delle bambole
Aia : sotto al suo cappello
Maya : dentro al castello di Rocca Vignolina
Emanuele: dentro il forno della nostra cucina
Tommaso : a casa mia
Mattia : non lo so …
Rayane : ma ….
Maya : dentro un fiore
Filippo P : nel giardino della nostra scuola
Bravissimo Filippo hai indovinato il
luogo giusto per cercare i cinque sensi della
principessa …
LE MAPPE …“sono importanti, servono per trovare i tesori”
Dopo aver decifrato il messaggio della strega e scoperto dove erano nascosti i cinque
sensi della principessa Viola abbiamo organizzato nel giardino della nostra scuola una
“Caccia al tesoro dei cinque sensi”
Il nostro castello diventa laboratorio di curiosità scoperte e conoscenze, attraverso il quale il nostro percorso si sviluppa in cinque fasi una per ogni senso: tatto, vista, udito, gusto,olfatto. Nella prima fase abbiamo approfondito il senso del tatto, attraverso giochi senso-percettivi i bambini hanno potuto manipolare svariati tipi di materiali, riconoscere, denominare, classificare oggetti e materiali, individuando caratteristiche, contrasti, utilizzando mani e piedi a occhi aperti o a occhi bendati. Nella seconda fase abbiamo approfondito il senso della vista. I bambini hanno avuto la possibilità di sperimentare l’uso creativo del colore, le tonalità e riconoscere le dimensioni e le forme. Per la prima attività-gioco abbiamo predisposto un percorso con le principali forme geometriche e i colori secondari (verde, viola, arancione). Abbiamo , quindi invitato i bambini a formare degli insiemi per forma e colore Durante la terza fase il senso trattato è stato quello dell’udito. I bambini, attraverso l’uso del proprio corpo e il confronto con il mondo che li circonda, hanno affinato la percezione uditiva, hanno discriminato suoni, rumori e giocato con i ritmi. (Hanno suonato con i cucchi di legno,d’acciaio, i coperchi delle pentole hanno ballato al suon di una musica) Il senso approfondito in questa quarta fase è stato il gusto. I bambini hanno avuto l’occasione di assaggiare bevande e alimenti, per riconoscere e denominare cibi e sapori, per memorizzare gusti diversi, per esprimere attraverso l’espressione del faccino triste o sorridente sensazioni piacevoli o sgradevoli, per confrontare le proprie percezioni con quelle dei compagni attraverso una conversazione quando siamo stati alla Coop di Vignola. Nell’ultima fase abbiamo approfondito il senso dell’olfatto. I bambini hanno vissuto esperienze e giochi percettivi riguardanti gli odori sgradevoli e i profumi. Abbiamo realizzato delle tavole olfattive con vari elementi dalle verdure, alla frutta, agli aromi, ai prodotti per l’igiene personale.
Inizia la caccia
al tesoro …
forza bimbi alla ricerca
dei cinque sensi !!!
La mappa dei cinque sensi nascosti
Attività : disegna la tua mappa con i cinque tesori da trovare
Le mappe son state frutto di una spontanea ricerca, che abbiamo sostenuto e valorizzato.
I bambini e le bambine hanno disegnato mappe che li conducono alla ricerca di tesori.
Ognuno il suo. La loro rappresentazione grafica è una proiezione metaforica della loro
interpretazione. Una cartografia immaginaria e fantastica che conduce all’irreale, al
contempo alla ricerca intima dei tesori del proprio cuore…
Guardare una mappa è in genere piuttosto facile, o perlomeno si pensa sia molto intuitivo.
Crearla invece è tutta un’altra storia. Tutto si gioca sul concetto di punti di riferimento ed in
particolare su quali si scelgono per orientarsi. Nel creare le mappe-rappresentazioni
mentali che guidano il nostro processo di conoscenza.
“Creare una Mappa è PENSARE”
“Una mappa è un cartoncino dove devi andare , devi curvare e andare dritto per trovare
l’isola. Un tesoro come quello dei pirati”
“Quando c’è un tesoro bisogna cercarlo dove c’è la X. Ci sono tanti tesori, quelli dei gioielli
e quelli delle cose d’oro, ci sono i tesori che sono fatti del cuore, che ci voglio bene …
Mamma mi dice che sono il suo tesoro”
Ogni bambino ha il suo tesoro …
I tesori del CUORE …
Queste due nocciole
le porto alla mia
mamma insieme ai disegni
I tesori del mio cuore
Emanuele: mi piace quando dormo con la mia mamma nel suo letto e mi fa le
coccole
Sara: il tesoro più grande è la mia famiglia con il bebè che sta arrivando
Carlotta : io amo la mia famiglia
Attività: disegna la persona o l’oggetto che per te è il tesoro del cuore.
Finalità: riconoscere il valore delle persone o degli oggetti che per te sono importanti.
“ I TESORI DEL CUORE sono PREZIOSI” Obiettivo di questa esperienza, è capire, approfondire, chiarire mettendo a fuoco i concetti
fondamentali dei sentimenti. Imparare a pensare a fornire ai bambini gli strumenti del
pensiero.
Chiediamo ai bambini: “ Qual è il tuo pensiero prezioso? A chi è rivolto?
Conversazione del 29 aprile 2014
Daniel: la mia mamma perché è dolce
Sara : il mio papà quando torna dal lavoro
Viola : papà perché mi fa le coccole
Aia : papà perché mi coccola
Emma : la mia sorellina perché mi dice tante belle parole
Leon : papà quando è a casa
Antonino : la mamma quando mi compra le figurine
Carlotta : Simone quando mi abbraccia
Tommaso : la mia mamma perché è dolce e mi coccola
Filippo B : la mia mamma perché è carina
Nikola : il mio papà quando mi fa visitare gli animali e mi fa pescare con lui
Filippo P: la mamma perché mi aiuta ad attaccare le figurine
Giorgia : la mamma perché mi fa sempre giocare
Lucia : il papà perché mi coccola
Rayane: la mamma perché gioca con me
Inas : il mio papà perché tutti i giorni mi dà un bacio
Maya : la mia mamma quando mi abbraccia
Malak : la mia mamma perché mi compra tanti giocattoli , mi dà le fragole e mi porta alla
festa dove ci sono tanti dolci
Gabriele : papà perché mi riempie di bacini
Mattia : mamma bacini
Emilio : nonno “CICCI” perché abita su all’ultimo piano della mia casa e i miei genitori
perché mi coccolano
Francesca : la mia sorellina Stefania perché mi abbraccia
Emanuele : il mio tesoro del cuore è il mio papà perché faccio sempre dei giochi divertenti
con lui e la mia mamma perché costruiamo dei puzzle di Peppa Pig che mi piacciono tanto
“ Ci sono i pensieri della testa e i pensieri del cuore, quelli del cuore ci emozionano …”
Il nostro percorso finisce qui …
Finalmente la nostra principessa è libera del’incantesimo e può vivere felice al castello con
il suo amato principe Vignolino.
Ecco l’invito al castello che Vignolino e la principessa donano a tutti i bambini.
ALLA RICERCA DI EMOZIONI L’uscita didattica ha caratterizzato il nostro percorso, trovando un luogo carico di
emozione come la visita guidata alla Rocca di Vignola. I bambini erano entusiasti
nell’osservare quelle possenti mura, ma soprattutto volevano incontrare il loro
personaggio: Vignolino con la sua principessa. Invece, abbiamo conosciuto una ragazza
che ci ha fatto visitare il castello raccontandoci la vera storia di quella Rocca e il perché è
diventata famosa, poi insieme a lei abbiamo fatto un percorso sensoriale molto divertente.
vviviiv
“IO RACCONTO … TU RACCONTI”
“Letture al castello”
La lettura e la narrazione sono stati in tutto il percorso strumenti essenziali di comunicazione con il singolo bambino, una potente chiave di socializzazione del gruppo, un supporto ad un armonioso sviluppo del benessere psico-fisico dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia. Partendo dalla condivisione con amore di una favola, una filastrocca, una storia si costruisce un momento di piacere sia emotivo che cognitivo. Il libro non ha alcun significato per il bambino se non diventa, attraverso il suo contenuto e la mediazione di un adulto lettore, un oggetto di relazione affettiva. Si tratta di ambiti complessi di conoscenze, emozioni personali e relazioni interpersonali.
Cosa, come, dove, quando, perché leggere ai bambini che non sanno leggere
“L’importanza della narrazione: leggere ascoltando” La narrazione implica necessariamente l’ascolto, l’ascolto di sé,
l’ascolto dell’altro; un ascolto che coinvolge tutti i sensi, è un saper usare le orecchie, gli occhi, la pelle, il naso; per avvertire
pareri, significati, atteggiamenti, comportamenti, silenzi.
L’adulto che racconta e legge è simile al nostro fantasmino che fa scoprire le innumerevoli meraviglie dei libri attarverso delle storie.
La magia è nelle parole e nelle immagini che regalano favole, racconti, fiabe…. che viaggiano nella mente, sviluppando
l’immaginazione e il pensiero creativo
Nasce così la capacità di immaginare e inventare che permette al bambino di raccontare storie, desideri e sogni, questo con la speranza che da grande possa mantenere l’atteggiamento positivo e confidenziale verso il libro e la lettura che avrà
costruito sin dall’infanzia.
La nostra piccola biblioteca Tutte le storie inventate e i libri che abbiamo letto davanti al nostro castello
IL DINOSAURO TRISTE, LA PICCOLA PRINCIPESSA tristezza
LE ORIGINI DI PUZZAPAZZA , ELENA RACCONTA, PICCOLO ORSO A CACCIA DI …
FELICITA’, FACCIA BUFFA SELA (la ricetta della felicità) felicità
L’ALBERO DEI SOGNI, LA CASA DI CRISTALLO stupore
MARTINA RACCONTA , UN SIMPATICO CAVALIERE, IO NON HO PAURA DEL BUIO,
ANNA E LA PAURA PIU’ GRANDE, PAURA DI NIENTE, ATTENTI, PRONTI, BUH!,
RANOCCHIO HA PAURA paura
ANNA FURIOSA, CAMILLA CHE DIVENTA GOZZILLA, IO FUORI – IO DENTRO rabbia
e tanti altri …
I MIEI PROTAGONISTI
Emanuele
Aia Filippo B.
Sara Filippo P. Carlotta Daniel Viola
Gabriele Malak
Rayane Inas
Emilio Maya
Tommaso Francesca
Nikola Giorgia
Antonino Lucia Mattia Emma Leon
Siete stati fantastici !!!
Con affetto la vostra maestra Agostina
Un ringraziamento particolare per la sua collaborazione alla mia collega di sostegno
Filomena e alla nostra rappresentante di sezione Michela per la sua disponibilità nel
creare questo quaderno/libro.
Grazie per aver trascorso un anno fantastico insieme a tutti voi…
Una copia speciale la doniamo alla nostra Gentilissima Dirigente Tiziana Tiengo