Radiorama 1960_06

Embed Size (px)

Citation preview

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    1/68

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    2/68

    occupatecon prolittoil vostroliberoimparandoper corrispondeuza

    corso radio con modula-zione di Frequenza ctr-cuiti stampati e tr-an-sistori

    RADIO ELETTRONICA TELEVISIONE~

    per iI corso Radio Elettro-nica riceverete gratis ed in vostrapr-oprleta : Ricevitore a 7 valvolecon MF tester, prova valvole,oscillatoreecc.per iI corso TVriceverete gratis ed in vostr a pro-prieta; Televisore da 17" 0 da 21"oscilloscopio, ecc. ed alia fine deicorsi possederete anche una com-pleta attrezzatura da laboratorio

    I-=r:==---, richiedete IIbelllssfmoopuscolo gra-tulto a colori:RADIO ELET-TRONICA TVscrivendo alia

    L.:b=====~~ scuola

    TVScuola Radio EleHra

    con piccola spesa ratealerate da L. 1.150

    TORINO VIA STEllONE 5/33

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    3/68

    CHIAVI A TUBO

    A ccade spesso che, dovendo avvitare un bul-lone con una chiave fissa a tubo come quellamostrata in figura, il dado penetri eccessivamenteneWinterno della cavita-guida, rendendo difficile 1'0-perazione. S i pUG ovviar. a questo inconvenienteintroducendo nella cavita stessa un batuffolo distoppa 0, meglio, un penetto di gomma piuma cheservira a mantenere il dado in prossimita deWori-flzio della chiave.BUCO

    DELLA NEL COPERCHIOPASTA SALDA

    F acendo un piccolo foro nel coperchio della sca-tola di pasta salda si puc. prelevarla in modoconveniente, economico e pulito, e nella quantitagiusta. II terminale deWelemento da saldare 0 ilfilo di stagno possono essere introdotti nel foro:togliendoli, ad essi aderira la giusta quantita dipasta salda. Facendo scaldare la scatola in un po'd'acqua calda si puc. livellare di tanto in tantola pasta stessa_

    QUASI 50 MILIONI 01 TELEVISORISecondo i risult.ti delle pi" recenti statistiche sic.lcol. che circa 49.950.000 siano I televisorl.ttu.lmante in funzione nei loli Stati Uniti,IU un totale di circa 71.500.000 apparecchi televiliYIelistenti in tutto iI mondo.La cifre sene state desu"t. da accurat. It.tistich in baM .1 dati dell. produzione Industrial., inquanto negll Statl Uniti non e,iste aleun. tanl dlabbonamento Ie 655 Itazioni televisiv8 di propriat"privata ric.vano i lere provent1 lollanto della pub-bllciti.Sflcondo la rivista mensile Variety, II pre::uomedlo del televllori prodottl negli Statl Uniti eseese d. 189,94 dollari nel 1950 (circa 119.000 lire) 135,81 dollari nel 1960 (circa 85.000). Una situa-.zion. quasi ."III09a... a quell. italiana dove, oltrea pagare un alto canone a"nuo dl abbonamento,.bbiamo un elevato casto degli apparecchi televisivl.In compenlO, pero, abbiamo peslimi programmi I

    N. 6 - GIUGNO 1960

    I . - ... * eAlia Fier. dl Mitano iI Itato esposto, per la primavolta in tutto il mondo, I'ultimo caleolatore elet-tronieo uscito dili laboratori di ricerca di unagrande societa produttrice di mezzi per I'elaborazion. dei dati. 51 tratta del colcolotore IBM 609,complstamente transistorizzato e dotato di memoriaa nuclei magnetici, nell. quale i dati sene aeees-.ibili ad alta v.locit.. La nuova macchina e dipiccolo ingombro (oecup. infatti meta spazio diuna comune Icriv.nia) ed e capace di eseguire inun secende diverse migliaia di operazioni aritme-tiche. La velocita di lettura dei dati e di perfora-ziona d.i ri.ultati it di 200 schade al minuto.Le caratteristiche distintive di questo nuovo eal-colatore (elevat. capacitl operative, dimensioni rl-dotte e basso costo) ne fanno prevedere I'impiego

    ... da parte dl un vasto gruppo di aziende.II fatto che la presentazione sui mercato mondiale diquesta nuova macchina abbia avuto IUDgo alia FJer.di Milano e una riprova dell'importanza aSJuntadalla manifestazione milanese anche presso I. ln-dustrie d'oltre oceano, che vedono in essa una eRicacissima opportunitil "-r iI lancio dei propri pre-d01l1.

    i l

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    4/68

    N. 6 - ANNO V

    IeL T 0GIUGNO, 1960

    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

    DImORE RESPONSABILEVittorio V_gli.CONDIRmORE

    Fulvio AngioliniREDAZIONETomasz CarverErmanno NanoEnrico BalossinoGianfranco FlecchiaOttavio CarroneMauro AmorettlFranco Telli$egret.ri. dl red lone:Rinalba Gamba

    4

    L'ELETTRONICA NEL MONDOTelemetria, tecnica vitale per I'esplorazione dellospazio 7Un successore del transistore? .. . . . 12Dal ... pallottoliere ai calcolatori elettronici. 52II rabdomante elettronico . . . . 58IMPARIAMO A COSTRUIREStrumento per il controllo e la rigenerazione dellepile a secco . . . . . . . . . . 17Frequenzimetro a lettura diretta 25Metronomo elettrico senza fili 31Un completo strumento di misura di formatotascabile 35Sensibile radloricevltore a un diodo e un tran-slstore 45

    51ratlco strumento per la prova dei filamentiL'ESPERIENZA INSEGNACome eliminare I disturbi dalla vostra autoradio(parte 1&) . . . . . . . . . . 13Dentro I'altoparlante ad alta fedelta 20Che cos'e una linea a 300 ohm? 38Piccole note audio . . 44Appunti sui giradischl 47Conslgli utili 54Come non si usano i transistori 66

    Archivio Fotografico: POPULAR ELECTRONICS E RADIORAMAUfficio Studi e Progelli: SCUOLA RADIO ELETIRA

    HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:Piero MarianiSimon VerdiFranco BaldiGianni LonghiArthur McMurrayVittorio Canale

    Arturo TannlMario BertiStan RobertsLuigi De RosaFranco SordelliSilvio Marcolli

    Direzione - Redazione - AmministrazioneVia Stellone, 5 .' Torino - Telef. 674.432

    clc posta Ie N. 2-12930

    IADI 0 RAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    5/68

    RIVISTA MENSILE DIVULGATIVA CULTURALEDI ELETTRONICA RADIO E TELEVISIONE

    ~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C ie t ~ 1 S ~ ~ ~ ~ . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

    LE NOSTRE RUBRICHEArgomenti vari sui transistori 27Salvatore I'inventore . . 37I consigli dl Mimmo TV 40I nostri progetti . . . . 48Piccolo dizionario elettronico di Radiorama 49Tubi elettronici e semiconduttori (parte 12a) 61Buone occasioni! . . . . . . . . . . 62LE NOVITA DEL MESENbvita in elettronica ..II diodo stabistore . . .La falciatrice del futuroEconomico rele fotoelettrico indipendenteINCONTRI

    RA D lOR A M A , rivi.ta menlile eolite oIalle5CUOLA RADIO ELEnRA .Ii TORINO in eollebo-rnione con POPULAR ELECTRONICS. - II contenuto dell'edizione americana sogge"o copyright1960 della ZIFf.DAVIS PUBLISHING CO., OnePerk Avenue, New York 16, N. Y. - E' vietat. la ripro-duzione anehe parziale .Ii artleoli, fotografle, lerviziteeniei 0 giornali.tiei. - I manoseritti e Ie fotografleanehe se non pubblieati non si restitui.eono: deremoeomunque un cenno .Ii rileontro. - Pubblieaz. autorizz.con n. 1096 dal Tribunale .Ii Torino. - 5p.oIiz. in abb.post. gruppo 3 .. - Stampa: STIG Torino Compoli.zione: Tipolervizio Torino - Diltrib. naz. Diemme DifN. 6 GIUGNO 1960

    6335 56465

    Una moslra dedicala al Calcolo autometico nel-la storle si II Ivolla recenlemenle a Milano, nelMuseo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vlncl . La manifeslazione, che ela prima del genere che abbla avulo luogo nelnoslro Paese, e Slala realizzala dalla IBM Ilalianaper celebrere iI 250 anniversario della macchinaaritmetica s che e all'origine delle modernecalcolatrlci elellroniehe, delle queli, appunlo,appare un esemplere in coperlina.

    (folocolor Loprieno)

    fUlione Milanese, vie Sope,ga 57, tel. 243.204, M;'lano - Radiorame il publi.heol in Itely * Prezao delfa.cieolo: L. 150 * Abb. .emestrale (6 num.): L. 850* Abb. per 1 anno, 12 fascicoli: in Itelia L. 1.600,ell'Estero L. 3200 ($ 5) * Abb. per 2 anni,24 fascicoli: L. 3.000 * 10 abbonamenti cumulativi elelus;'vamente riservati agli Allievi della Seuola Radio Elen,e:L. 1.500 cadauno * In ease .Ii eumento 0 dimlnuzionedel preno degli abbonamenti verri fatto iI dovuto conguaglio * I ve .. ementi per gli abbonamenti e copiearretrate vanno indi,izzeti a RADIORAMA ., via 5tell0-ne 5, Torino, Con assegno baneario 0 .ertolinevegliaoppura "e .. ando lui C.C.P. numaro 2/12930, Torino.

    5

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    6/68

    novilAI N E L E T T R O N IC ATROMBA ACUSTICADA 53 TONNELLATEC ostruita con elementi prefabbricati di ee-mento armato, la tromba da 53 tonnenatequi iIIustrata messa in opera durante lacostruzione di una camera di prova acusticapresso la fabbrica dena Goodyear AircraftCorporation a Litchfield Park, nen' Arizona. Lacamera comprenda la pi" moderne attrenatu-re per 10 studio dene onde di preuione sono-re e del loro elfetto sui componenti elettro-nici usati sugli aerei e sui missili. La tromba,che fa parte di un complesso di ben 100 ton-nellate, e stata progettata per dirigere ilsuono in camere acustiche del tipo a riverbe-ruione ad onde piane.

    GENERATORE SOLARE

    U na nuov. plla 'ftrmoel.llrica puo Irll"formata I'ane.gr. s..lara in aI.ettriC1l.d~ndou... pot nu dl circa 1,5 W, Clh. " sufficiente p.r alimenf.",. una radio-trumFttente posta neliolpnlo.C ...trult. In collabo.aziona tre gil ...-pe.rti. deU._WestingholBe " dell.. Boeing, _ puo .",..."a applic .'" .u 1...lIiti a lungavita, a .ull .. future altronavl. Un riflattora coneayo spec,,'~r. r..e

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    7/68

    T E L ETECNICA VITALE PER L'ESPLORAZIONEDELLO SPAZIO

    Trascurata sino a poco tempo fa,la TEL EMET R I Ae ora una delle tecniche elettroniche piu importanti.U n missile di 100 tonnellate, lunge 28metri, scatta verso il cielo, compie un

    arco sopra l'oceano, vacilla, cambia di-rezione senza controllo, fiammeggia e in-fine si inabissa nel mare. Dopo che gliscienziati si saranno ripresi dalla delusioneprovata, come potranno conoscere le causedell'insuccesso? La risposta e: con la tele-metria, la tecnica mediante la quale Ie mi-sure fatte in un luogo vengono inviate inun altro per l'interpretazione 0 lettura .La telernetria non deve essere confusa conil controllo a distanza. Quando, per esem-pio, si regola la temperatura di un modernoimpianto di riscaldamento, si usa un tipodi controllo a distanza; se pero l'impianto

    N.6 . GIUGNO 1960 7

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    8/68

    I. e p.rtf dl un .i.tema telemetrico lono.empre molto compaHe. Qui lopra ~ r.fRsur.to un OIcill.tor. lub-port.nt. transi-.tori; destr. in .lto appare un tr.lmeHitoreMF d. due w.H controllito a criltallo; qui. I.to un .mpliflcatore tel.metrico RF checopra I. samm. 215245 MHz.

    ha una lampada-spia che si accende quandola temperatura voluta e raggiunta, si ha unaforma di telemetria, perche un'informazione(la temperatura) viene misurata in un luogoe poi inviata in un altro luogo per la lettura.Trasmissione delle notixie, - Soltantoin questi ultimi anni si e sentito il bisognodella telemetria. Nei primi tempi dell'aero-nautica, per esempio, quando gli aerei eranomol to pili semplici di quelli attuali, l'aereoveniva guidato da un pilota collaudatore ilquale, al ritorno, notificava ai progettisti lemodifiche da apportare. Oggi, pero, nei volidi collaudo ogni cosa si svolge a una velo-cita tale che e impossibile al pilota notarecia che avviene; gli aerei moderni, inoltre,sono cost costosi e complessi che, in caso diincidente, e essenziale un metodo per deter-minare le cause del sinistro: la telemetriafornisce i mezzi per risolvere questi attualie import anti problemi.Gli strumenti per gli studi meteorologicicostruiti intorno al 1930 sono stati usaticome punto di partenza nel progetto delleapparecchiature telemetriche. Uno studiosotedesco progetto un semplice rna efficacesistema per determinare Ie condizioni atmo-sferiche a varie altitudini: carico su unpallone un radiotrasmettitore alimentato abatterie e poi college al trasmettitore vari8

    r

    elementi sensibili, che fornivano tensionielettriche variabili secondo l'altitudine, latemperatura e I'umidita; mentre il pallonesi innalzava verso il cielo, un commutatorerotante a tre posizioni collegava al trasmet-titore gli strumenti uno per volta. Ancheoggi questa semplice tecnica costituisce labase di molti sistemi telemetrici.Strurnentazione. - Isistemi telemetricisembrano complicati, rna la loro complessitae dovuta ai molti particolari, piuttosto chea complicazioni dei circuiti.II primo anello, in una catena telemetrica,e costituito dagli strumenti di misura pro-gettati per fornire in uscita tensioni propor-.zionali aIle loro letture: per misurare, peresempio, temperature comprese tra 0 e100, uno strumento con portata di 5 Vfornira tensione zero a 0 e tensione 5 Va 1000, mentre una temperatura di 50 cor-rispondera ad una tensione di 2,5 V (epratica comune, tuttavia, us are uno stru-men to di misura che fornisca + 2,5 V conzero centrale; in tale caso - 2,5 V indi-chera una temperatura di 0 e + 2,5 Vsignifichera 100).Queste variazioni di tensione ottenute daglistrumenti di misura devono essere tradottein codice prima di venir inviate al trasmet-

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    9/68

    J

    titore; per esempio, un'informazione pUGessere indicata varian do la durata di unimpulso, oppure variandone l'ampiezza; unaltro metodo consiste nel variare la posi-zione relativa di due irnpulsi.

    Temperaturad'urto

    Misuradello sforzo

    Temperaturadel

    Angolodi volo

    tradotta in codice, l'informazione prove-niente dagli strumenti di misura modulal'uscita di un trasmettitore alimentato abatterie. Nella maggior parte dei sistemitelemetrici vengono usati trasmettitori MF

    Schema a biocchi di un tipico sistema telemetrico; tutti gli eseil-latori subportanti modulano contemporaneamente il trasmettitore. OSP4svolge un cQmpito multiplo e.aminando qU""ttro differenti mi$ure inordine su';:" mentre il commutator,. ji-. . .--

    Velocite ~compcs.o

    Rullio ..

    Beccheggio _'

    Livello deiraggl gamma ------------'

    Per Ie piu alte precisioni si usa un sistemadigitale. In questo sistema, ogni misuraviene tradotta in un numero binario chepUG essere trattato con alta precisione(fino allo 0,01

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    10/68

    L'inltallni.Ro a torra I'ultimo anollo dolla catona tolemotric .Antonno ad alto guadagno, como quella a disco dol diamatrodi 18 metri qui raflgurata, inviano lognali in complicati cer-valli. oleHronici. I primi duo pannolli dol sistema a terraillusirato a deltra, conton,ono Ie app ... cchi.ture di re.istra-ziono; nel terzo pannello vi lono i ricevitori e Ie .pp.rocchi.-turo di prova; i dua pannem succossivi contengono flltri dibanda 0 discrimlnatori i pannolli 6 0 7 rivolatori 0 apparoc-chiatura IIi c rllinalftonto; iI , e n " ' ' ' ' ' . pannell. contiono unOIcilloscopio rolativi circuitl, Iftontro noWultimo pannollo adostra vi sono cinquo ro,iltratori su carta.

    ordinati e tradotti in forma comprensibile;in alcuni casi i segnali vengono decifratirnentre vengono ricevuti ( telemetria con-temporanea ), rna la maggior parte delleinformazioni viene registrata per essere stu-diata pili tardio Alcuni sistemi telemetricipili perfezionati immettono Ie informazionidirettamente in macchine calcolatrici, perla decifrazione immediata, facendo S 1 chesia possibile, per esempio, avvertire unpilota di un pericolo imminente, prima cheegli ne sia conscio.Poiche Ie installazioni telemetriche sonogeneralmente fatte apposta per determinatiscopi, esistono tanti sistemi telemetriciquanti sono... gli ingegneri provvisti diimmaginazione; tuttavia, se si conosconoi principi generali, e possibile capire facil-mente qualsiasi sistema telemetrico.Problema e soluaione, - Prendiamo untipico problema telemetrico e vediamo comesi arriva alIa sua soluzione. Supponiamo divoler lanciare un missile per una prova;poiche e improbabile che ilmissile possa ar-10

    rivare a terra intero, dovremo ottenere Ieinformazioni che desideriamo mentre il mis-sile e in volo; supponiamo di voler cono-scere il suo angola di volo, la velocita, ilrullio e il beccheggio, il livello dei raggigamma incontrati dal missile e vari altri datimisurabili: come possiamo ottenere questeinformazioni? Prima di tutto cominciamoa costruire dentro il missile un trasmetti-tore MF a batterie; poi, se abbiamo molteinformazioni da inviare a terra, possiamoscegliere tra due metodi:

    Possiamo usare oscillatori sub-portantiper creare sub-canali multiplex. Alcuni siste-mi impiegano fino a 18 sub-canali, tutticontrollati dallo stesso trasmettitore. Peresempio, se il primo oscillatore sub-portante(OSPl) ha una frequenza centrale di 400Hz, un segnale di + 2,5 V proveniente dal-l'elemento sensibile fara variare la fre-guenza di OSPI tra 370 e 430 Hz; pari-menti, OSP18 ha una frequenza centraledi 70 kHz e la sua freguenza d'uscitavariera tra 64,75 e 75,25 kHz. Le uscite

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    11/68

    di tutti gli OSP modulano contemporanea-mente il trasmettitore MP, e il ricevitorea terra seleziona e decifra le differenti fre-quenze OSP.

    Uno 0 pili OSP possono svolgere sva-riate funzioni per mezzo di un semplicesistema meccanico: un commutatore rotantecon contatti multipli puo essere collegatoin modo da irnmettere i segnali di parecchielementi sensibili in un solo OSP, uno alIavolta; mentre un piccolo motore fa ruotareil commutatore, ogni e1emento sensibileviene esaminato secondo un certo ordine(vedere to schema a blocchi).Ne1 caso che il missile possa essere recu-perato intatto, e buona precauzione mon-tare a bordo un piccolo registratore: se iltrasmettitore durante il volo si guasta peruna ragione qualsiasi, il nastro registratoa bordo sara di fondamentale importanza.Costoso, Ina econornico, - Sebbene isistemi telemetrici siano abbastanza costosi,nei progetti e nelle prove sui missili essiN. 6 - GIUGNO 1960

    rendono pili di quel che costano, poichefanno di ogni prova di lancio, per quantadisastrosa essa sia, un successo almenoparziale; i punti deboli dei progetti possonoessere analizzati anche molto tempo dopoche illancio e avvenuto, ed e cOSIpossibileeliminare gli inconvenienti prima di ten-tare un lancio successivo.Anche nell'industria la telemetria ha la suaimportanza: recentemente una grande fab-brica americana di aerei ha speso due mi-lioni di dollari (circa un miliardo e duecentomilioni di lire) per apparecchiature teleme-triche da usare nelle prove di aerei datrdsporto a reazione: il risparrnio che siotterra nelle prove di collaudo rimborserafacilmente la cifra spesa!La telemetria e una tecnica in rapido pro-gresso, che oflrira molte emozioni a coloroche amana le novita scientifiche e le ricer-che ardite; per gli altri promette voli pilisicuri e informazioni che permetteranno diaccelerare la conquista dello spazio esterno.*

    11

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    12/68

    U n s u c c e s s o r ed e lt r a n s i s t o r e ?

    GLI ESPERIMENTICONDonlIN UNA UNIVERSITA INGLESEPOSSONO APRIRENUOVE VIE ALL'ELETTRONICA

    T UHi 'anno cha un i.ol.nta .. un m.tariala .Hr.vano cui la corranta alaHric. non puo passara;tuHavia, tacnici dal labor.torio dell'Univenit. ingla.a di Birmingh.m hanno racantamenta dimo.tr.toche, in carta condizioni, eHraverio materiaIi i.olanti pOSlono circol.ra corranti eleHricha controllabili digrande inten.it'; .. que.ta una .orprendente .coperta che puo portara a nuova idee in eleHronic. e

    -I< tornare a vantaggio di tUHi.Gli esperimanti di Birmingham hanno infatti dimostrato cha, .e gli atomi ch. compongono un Isolator. sono

    i< disposti in modo p.rf.Ham.nt. r.gol.re, la corrente puo p.ss.r. tra .ssi .bbastanza facilmenta; parch..cio possa accad.re, non piil di un atomo su 1 mitiona d.v. .ss.r. fuori posto. Qua.ta disposizion.r.golar. si oHi.n. in pratica usando m.todi speci.li p.r d.ra .1I'ilol.tor. I. forma di oHimi crilt.lIi.PASSAGGIO FACILEPER LA CORRENTE.- Cio tuHavia non ... ufllci.nta, in quanto la corrente d.vaassara immassa nal cri.t.llo in modo adagu.to. Altri asparimanti hanno dimostrato che .i puo oH.nar. cio

    inserendo n.lla suparfleie del crilt.llo .d.Hi atomi metallici; cosi, .i offra alia corr.nt. un facila p.ss.ggiod.1 metallo al cristallo. Quando uno di tali crist.11i .. coll.gato in quasto modo, la .u. r.sistanzaaleHrica c.da da circa 10.000 M!l valori r.l.tivamenta b.ssi, a fo"'i corr.nti possono .Hrav.rlarlo

    it esaHament. com. pr.d.Ho dai calcoli teorici..... Cha uso si puo f.r. di qu.st. propri.t" AHu.lm.nt. gli .sperimanti .ono ai primi stadi a v.ngono

    circondati da un carta ris.rbo, ma gli usi pot.nziali sona .vid.nti.Molti probl.mi d.vono Hra ancor. risolti prima di pot.r far. un UIO pr.tico d.lI. ICOp.rtl!; p.ro si puo pr.v.d.ra fin d'ora ch. .. a f.r' n.sc.r. un s.Hor. compl.t.ment. nuovo d.II'ing.gn.rl. .Iet-tronic., leHor. che interesl.r. tuHi noi in v.ri modi.

    ~ I cristaiii poslono .ss.re ulati anche n.II'aHuala s.mplic. forma. La corr.nt. puo .correr. loltanto inun. direzion. e p.rcio il cristallo si comporta com. un r.ddrizzator.: .. dunqu. simil. .11. valvolaraddrizzatrici, pur ess.ndo molto plU piccolo ed economico. In qua.ta form. i cri.talli pOlSono .ss.r.usati in circuiti raddrizz.tori, 0 come commutatori ad a.lta v.locit.. in calcolatrici .1.Hroniche; possono

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    13/68

    Corne eliminaredisturbiI,

    dalla vostiraautoradioN on c'e nulla di pili irritante che avere 1'ascoltodi un'autoradio disturbato dai vari rumori escariche che essa puo captare. D'altra parte, seesamineremo attentamente questa problema, esoprattutto le condizioni ambientali in cui un'auto-radio si trova a' funzionare, vedremo che vi sonopili fonti di disturbi elettrici per units di volumesu un'automobile, che in qualsiasi altro posto;tuttavia e possibile avere una ricezione priva didisturbi se si adottano adeguati accorgimenti perridurre od eliminare i rumori.Tipi di disturbi elettrici. - Per quanta nonsiano facili da descrivere, i rumori possono esseresuddivisi in tre categorie: disturbi ad impulso,scariche e rumori intermittenti.I disturbi sotto forma di impulse sono costitumda una serie regolare di suoni sempre uguali;le scariche sono costituite da una serie continuadi suoni raschianti 0 scroscianti; infine i disturbiintermiitenti sono costituiti da quell'insieme dirumori non classificabili che si producono neltempo senza alcuna regolarita. II tipo di rumoreascoltato puo darvi un primo orientamento sullesue cause e sulle sue origini.N. 6 . GIUGNO 1960

    NON OCCORREESSERE

    UN SECONDO SHERLOCK HOLMESPER SCOPRIRE

    QUESTE FONTI 01 DISTURBO...QUI SONO ILLUSTRATI

    ALCUNI SISTEMICHE VI DARANNO

    UN NOTEVOLE MIGLIORAMENTONEL RAPPORTO SEGNALE/RUMORE

    13

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    14/68

    tlobina d:

    Ballerie

    Cause dei rurnori. - La fig. 1mostra Ie poten-ziali fonti di disturbo nel circuito elettrico diuna comune automobile; ciascuna delle parti illu-strate genera un differente tipo di rumore, mentreil sistema di accensione resta sempre 1 1 1 . princi-pale fonte di disturbi.L e candele sono alimentate da impulsi di cor-

    . rente generati nella bobina di accensione; questabobina ha due avvolgimenti: un secondario agrande numero d .i spire e un piu esiguo primario.C ' I! - poi una coppia e li puntlae, azionate d a unacamma .neldistributore, che ad intervalli regolarivengono in contatre; quando le punte 5 1 chiu-dono, un impulso di corrente viene Ianciara 'attrs-verso I'svvolgimenrc primsriq della boblna, ilquale induce un Impulse simile mil a potenzlaleIIlQltQ piu elevate (circa 20.000 V) nell'lIvvol-gimento secondario.Questo impulso ad alta tensione viene mandato,attraverso il distributore, alIa candela interessatache, grazie all'arco che scocca tra le sue punte,da l'accensione al cilindro. E' facile identificareil rumore generato da questa impianto attraversoil regolare crepitio che si ascolta nell'altoparlante;la sua frequenza varia proporzionalmente con ilnumero di giri del motore, andando da una sue-cessione lenta di piccole scariche quando il motoregira al minimo, ad un continuo e forte brusioquando il motore gira ad alta velocita, II rettan-golo nero posto a lato della schema dell'impiantoin fig. 1, mostra come questa disturbo apparesull' oscilloscopio: una serie di impulsi regolari,14

    del circuito di una normal.automobile che possono causare distur-bi; accanto ad ognuno di essi " ripor-tato I'oscillogramma indicant. il tipo dirumore.

    IA I (BIForma d'onda di un impulso den. cor-rente di accension.: (A) normal., (B)dopo I'installazione della resistenza di.oppressione.

    Sorge ntedi di",,,bo

    d!kl nata del djs t ur bo

    -I- Lortocucui to cheI--' dcriva solo il dis iuboSorgen'"di dlsrurbcL'inserzione di un condensatore in unalinea disturbata del circuito a e.e, equi-vale ad un effettivo cortocircuito perla componente alternata dan. correntedi disturbo.

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    15/68

    ,

    Puleggia azionatadoll. cinghi. dellaventola Morsetto dellabobina di campo

    sotto questa viteciascuno dei quali comincia con un ripido fronteche si smorza poi rapidamente.Un'altra potenziale fonte di disturbi e il sistemadi carica della batteria costituito dalla dinamo, edal gruppo regolatore; qui si potranno trovaredue tipi di rumore, entrambi illustrati daglioscillogrammi di fig. 1. L'uno e un caratteristicocrepitio causato dalle spazzole della dinamo chevaria di tono e frequenza con il variare del numerodi giri del motore; I'altro 1 : il rumore causa to dargruppo regolatore di tensione e deriva da unrapido succedersi di chiusure e aperture dellepuntine del rele posto nell'interno del regolatore.Esso e costituito da un succedersi di tac nel-l'altoparlante, e potrete facilmente confonderlo conil rumore causa to dalle candele fintantoche nonavrete imparato a distinguerne la piccola diffe-renza.Ascoltate attentamente i1 rumore: se questo edel tutto irregolare, sara probabilmente dovutoal gruppo regolatore di tensione; fate allora girareil motore al minimo: a questa velocita la dinamonon carica la batteria ed attraverso il regolatorenon passa corrente; accelerate ora lentamente edosservate l'indicatore di carica della batteria: seil rumore comincia esattamente nell'istante in cuil'indice dello strumento indica la carica oppurenell'istante in cui si spegne la lampadina spia,a seconda del tipo di indica tore, allora il disturboN _ 6 - GIUGNO 1960

    II rumore causato dalle Ipnzoledella dinamo e eliminato da uncondensatore direttamente instal-lato sulla dinamo stessa.

    e senz'altro dovuto al gruppo di regolazione.II rumore generato dalle candele, come gia estato detto, e presente a qualsiasi regime di giried e normalmente di gran lunga pili fastidioso abasso regime di giri, a causa della maggior duratadella scintilla.Un altro e molto simile rumore che tante voltetrae in inganno gli stessi esperti, viene dai varistwmenti elettrici quali l'indicatore del livellodena benzina, l'indicatore della pressione dell'olio,e simili apparecchi. La fig. 1 rappresenta soltantouno di questi e. precisamente l'indicatore dellabenzina, poiche gli altri sono del tutto simili.Nel serbatoio della benzina vi e un piccolo reo-stato comandato da un dispositivo a galleggianteche invia un'indicazione elettrica allo strumentoposto sui cruscotto. La corrente della batteria chepassa attraverso questa circuito puo causare unrumore irregolare simile a quello del gruppo diregolazione. Per identificare con sicurezza talefonte di dis turbo innestate la chiavetta ne! qua-dro e date corrente senza pero avviare ilmotore;quindi, con la radio al massimo volume rna nonsintonizzata su alcuna stazione, battete pesante-mente suI pavimento della vettura 0 premeteripetutamente suI paraurti posteriore: se sentiteuna forte scarica ogniqualvolta la macchina vienescossa, avrete senz'altro identificato il rumoredovuto all'indicatore di livello del carburante.Soppressione dei disturbi. - Si possono elimi-nare i disturbi elettrici in una vettura con duesistemi: sopprimendoli e bypassandoli . Lasoppressione e usata solo sul sistema di accen-sione e sempre suI lato ad alta tensione. Essaconsiste nell'inserire un grosso resistore in serieagli impulsi perturbatori, in modo da smorzare iloro picchi come e indicato in fig. 2-B; gli impulsinon smorzati sono indicati in fig. 2-A.

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    16/68

    Con I'aggiunta di un resistore da 10.000 Q inserie al circuito, corne indicato in fig. I-A, e pos-sibile ridurre sia l'ampiezza dei picchi sia la duratatotale dell'impulso.Questi resisteri, che sana a carbone di tipo spe-ciale, vengono inseriti sui circuito ad alta tensionetra la bobina ed il distributore; cosl il resistoreviene a trovarsi nel punto pili vicino a quelloin cui avviene I'arco pili fastidioso, che e nelcoperchio del distributore. I resistori possonoessere di tre tipi. II primo tipo comprende quellida inserire sui cavo; questi resistori presentanoagli estremi due fori filettati: per inserirli si tagliaa meta il cavo che dalla bobina va al coperchiodel distributore, quindi si avvitano i due capidel cavo cost ottenuti nei due fori filettati delsoppressore. II secondo tipo e a spina: ad unaestrernita ha una spina mentre all'altra ha unforo di innesto identico a quello del distributore;per inserirlo si toglie il filo dal foro centrale deldistributore, si infila il resistore nel distributoree poi si infila il cavo nel foro del resistore. IIterzo tipo di soppressore non e altro che unaresistenza a filo del valore di circa 10.000 Q e diaspetto simile al comune cavo di collegamento;per inserirlo basta togliere il comune cavo emettere questa al posto suo. Normalmente questeresistenze a filo, per non venire confuse con inormali fili di collegamento, portano stampata laparola RADIO ; sono comunemente usate, peresempio, sulle vetture Ford.Se nonostante I'inserzione di questa resistenza ilrumore persistesse, si puo provare a mettere suogni candela un resistore di soppressione che inquesta caso dovra essere necessariamente del se-condo tipo.Bypassaggio dei disturbi, -- L'altro sistemadi eliminazione dei disturbi consiste, come abbiamodetto, nel bypassarli (0 derivarli). Se trovateun apparecchio che produce disturbi, questisaranno sempre del tipo ad impulsi illustrato infig. 1, doe vi saranno impulsi di corrente alter-nata che si sovrappongono alla normale correntecontinua del circuito della vettura; se vogliamotogliere di mezzo queste correnti alternate la-sciando inalterate quelle continue, dovremo usarequalcosa che derivi solo la componente alternatae non quella continua: in altre parole, dovremousare un condensatore ( f ig . 3).Le correnti di disturbo e quelle continue si tro-vano sovrapposte nel circuito di uscita dell'appa-recchio disturbatore. In realra, bisogna dire chequesti disturbi, che noi abbiamo considerati dinatura alternata, non sono da considerarsi comeuna vera corrente alternata sinusoidale, rna piut-tosto come correnti continue pulsanti, che noipossiamo tuttavia trattare come vere e propriecorrenti alternate; quindi, se colleghiamo un con-densatore di capacita elevata tra I'apparecchio di-sturbatore e la massa, I'impulso di disturbo16

    trovera un percorso di minor resistenza attra-verso questa e verra derivato a massa la-sciando libera la linea. Esempi di applicazionedi questo metodo sono indicati in fig. 1 ai puntiB, C, D, E; si osservi la forma d'onda indicataaccanto ad ogni punto.I migliori risultati si ottengono collegando il con-densatore direttamente ai terminali dell'apparec-chio che genera il disturbo; ad esempio se aveteindividuato un disturbo causato dall'indicatore diIivello della benzina, dovete collegare ilconden-satore direttamente al reostato posto sui serbatoio(poiche quella e la fonte del disturbo ) e nonall'indicatore posto sui cruscotto.Per derivare i disturbi generati dalle spazzoledella dinamo, ilcondensatore dovra essere siste-mato sulla dinamo stessa, collegandolo al cava diuscita corne indicato in fig. 4. Una dinamo cheabbia il gruppo di regolazione ha sempre duefili, uno per ilcampo e I'altro di uscita; in talcaso fate attenzione a non inserire il condensatoresui cavo del campo, poiche mutereste I'azione diregolazione del gruppo e potreste addirittura au-mentare il rumore. Si possono facilmente distin-guere i due terminali in quanta il terminale diarmatura (cioe di uscita) della dinamo e quellocollegato al filo pill grosso, mentre il terminaledi campo normalmente ha un piccolo collare 0una rondella isolante rossa, quale segno di avver-timento a non collegare alcun condensatore suesso.Vi sono ancora diverse fonti di disturbo da esa-minare; concluderemo questa argomento nel pros-simo numero esaminando i rumori generati dalleruote e dalla carrozzeria ed affrontando ilproblemadei disturbi captati dall'antenna. *

    TELEVISIONE A :I D

    Una ditta britannica h. progettato un sistema perfezlonlto dl televi.lon. stereoscopici a circulto chlulOper soddi.far. I. ..igenu degli Impianti nucl ri di altri Itabilimenti in cui debbono esser. trltt.tla distanz8 materi.li pericololi.L'attrenatur. stereoscopic. utiliD. quell. Itand.,diuata clrcuito chivao della ditt. e conllste dldue canali dl carner. montetl uno accanto all'.ltroe passlntl Ie ImmlgJnJ I due monitor ~; le 1m-magini provanientl d. questi ultiml vengono 10-vrlpposte I'una sull'.ltra mediante uno specchio cristallo polarlzzato, formando un'immagine unici.Vlsto sttraverso occhi.1i polarizzati, cia produce unaimmagine a tre dlmensionl di grande r.alismo. L'lt-trezzatur. gl. e Itata lperimantata con not.vol.sueeallO in vari PHil dl Europa.

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    17/68

    N. 6 . GIUGNO 1960

    P E R I lD E l l E

    C O N T R O l lO E lAP i lE A S E C C O

    R I G E N E R A Z I O N E

    UN SEMPLICE CIRCUITO RIPORTA A NUOVAVITA LE PILE IL CUI POTENZIALE ~SC ES0 A L DIS 0 TT 0 D I 1.5 VOL T

    principio di quello descritto suI numero di gen-naio di Radiorama, rna e di tipo un po' diverso.Unproblema nasce subito per chiunque cerchidi rigenerare una pila a secco, questo: non c'ealtro mezzo per vedere di quanto e esaurita unapila, se non provarla in una lampada tascabile odin un altro apparecchio di utilizzazione. Durantela fase di rigenerazione sorge 1 0 stesso problema:non c'e un metodo immediato per determinareesattamente quando la pila e ritornata nelle con-dizioni di partenza.Con questa rigeneratore, uno scatto di un com-mutatore da I'indicazione su uno strumento delleesatte condizioni della pila; se questa e un po'scarica, rna non eccessivamente, si pone il com-mutatore in uri'altra posizione e si da inizio alprocesso di rigenerazione. L'inrensita della carica,che e regolabile, si puo rilevare dallo stesso stru-mento, mentre si possono controllare in ogniistante le condizioni della pila durante la rige-

    l piccole pile a secco da 1,5 volt, il cui usoprincipale era quello di alimentare le lampadetascabili, hanna trovato una pili larga applica-zione nei giocattoli per i bambini, nelle radio atransistori ed in ogni tipo di apparecchio elettro-nieo. Dal momento che questi elementi hannovita. piuttosto limitata, una semplice ricarica 0un sistema di rigenerazione rappresentano un verorisparmio.II circuito rigeneratore del tipo pili semplicecomprende un piccolo trasformatore, un raddriz-zatore ed 'un resistore fisso; circuiti pili complessipermettono di variare I'intensita della carica esono forniti di uno strurnento per leggere lacorrente di carica; in alcuni casi poi, si fa passareun po' di corrente alternata attraverso la pila, inquanta pare che cio migliori il risultato (proba-bilmente, grazie ad una specie di azione di me-scolamento 0 agitazione dell'elettrolita durante lacarica). L'apparecchio qui descrirto possiede tuttequeste caratteristiche; esso si basa sullo stesso

    17

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    18/68

    nerazione, semplicemente azionando l'apposito com-mutatore; se si nota che occorre ancora prolun-gare la carica, si riporta il commutatore dallaposizione di prova a quella di carica. Tutte que-ste operazioni possono essere compiute senza to-gliere la pila dall' apposito sostegno.La costrueione e molto sempIice. Si PU Q adattarequalsiasi tipo di custodia; si fanno su essa i forinecessari per l'installazione dei singoli componentie si montano questi per primi, eccezion fatta peril commutatore S1 ed il reostato di taratura R2.Le connessioni al commutatore S1 vanno fatteprima della sua installazione, avendo cura di usarefili sufiicientemente lunghi per poter raggiungereIe altre parti; il potenziornetro R2 e montato perultimo, in modo da consentire l'installazione delcornmurarore S1. II cablaggio ~on presenta alcunadifficolta, purche si osservi la polarita del diodoCD1 e della strumento Ml. I tre supporti perle pile sono collegati in parallelo con i due filiche escono dal fondo della custodia.II controllo e La taratura dell'apparecchio de-vono essere eseguin con una pila nuova di tipogrande e 51 fanno in questa modo: inserite ilcordone di linea e ponete S1 in posizione dicarica. L'indice della strumento dovrebbe muo-versi nella giusta direzione, cioe verso destra;se CI0 non accade, invertite le connessioni deldiodo. Regolate l'intensita della carica in modoche 10 strumento indichi 20 rnA e poi invertitela pila. Lo strumento potra darvi ora una letturao pili alta 0 piu bassa; la posizione che da Ia18

    AI polo+della pila =~ .. : x : : :A R2 - = t " ' J ~ ; " " = = -A R3

    AI collegamento. n . a " " " = = di Tl conil polo -della batter ie..........,==A COl (+)M I (+)

    Particolare del ablaggiodel commutstore SlInterno dell'apparecchio vista daldisotto. 5i noti che il fondoviene lasciato aperto. Nella parteesterna superiore sono installatii sostegni delle pile di diversedimensioni per poter sistemare idiversi tipi di pile da 1,5 voltesistenti in commercio.

    MATERIALE OCCORRENTE

    COl - Diodo a .rislallo IN56 0 IN34 AMI Slr.menlo een porlal. di 100 mARI POlenziomelro a filo d. 500 n . 2 WR2 - Polenziomelro semifisso do 10 n - 2 WR3 - Resislore do 330 n - 0,5 WSl .. Commutatore iii 4 vie e 2 polizioniT1 Tro.formotore d. 6,3 VVarie: sostegni per Ie pf le, terminali, basette disostegno, manopole e viti.

    lettura minore e quella giusta, Segnate allora ilterminale collegato al polo + della pila con ver-nice. rossa e in seguito rispettate sempre questapolarita con tutte le pile, sia nel controllo sianella rigenerazione.Ponete ora S1 nella posizione di prova. Lo stru-mento dovrebbe muoversi nel senso giusto; se sisposta al contrario, controllate le connessioni delcommutatore S1. Se 10 strumento da indicazionecorretta regolate, sempre con S1 in posizione dicontrollo e non di carica, il ,potenziometro ditaratura R2 finche 10 strumento raggiunge il fondoscala (100 rnA ), Q uante detto serve a fare lataratura elettrica; per fare invece la taratura dellascala in modo da suddividerla in tre zone distintecorrispondenti alle tre condizioni della pila Buona-Debole-Cattiva, e richiesto un piccolo calcolo.Dal momenta che la corrente, quale e indicatadallo strumento, e di 100 rnA e la tensione dellapila e 1,5 volt, la legge di Ohm indica che laresistenza complessiva dello strumento e di R2 e di1,5

    0,1 15 ohm(Ia resistenza lllterna di una pila nuova e asso-lutamente trascurabile). Con questa dato e pos-sibile calcolare la potenza fornita da una pilanuova al carico di 15 ohm per mezzo della rela-zione P = RP, che da appunto P = 15 (0,1)2= 0,15 watt.A questa pumo stabiliamo che: una pila in gradodi fornire, ad un carico di 15 ohm, una potenzacompresa tra quella massima e il 75% e buona;una che fornisce potenza tra il 75% e il 50%

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    19/68

    La scala dello .trumento e suddivisa in zonecolorate per una pi" immediata determinazionedelle condizioni della pila. La corrente di caricae leHa sulla normale scala dello strumento.

    COME FUNZIONAIn pasizione di carica I. corrente raddrluatadol dlodo CO l p.... .ttr.verso la pll. (attraverso Ie sezioni . e cb It del commutatoreSl e 10 strumenlo Ml), in direzione oppasts01 I8nlO norma Ie dl flulso della corrente nellapilB: questa corrente proYoca, a rovescio, alcunedell. renionl chimiche che sono all. b.18 delnorma Ie funzlonamento della pil. e eilb serve adaumentara I. dural. della pila stessa.In po.izlon. di prove C O l it di.inl8rito dallapil. e questa viene ricollegata .110 strumanta,dimodoche I. norma Ie corrente da essa e.-ogatapassa .altraverso 10 strumenta ee l il potenziometrodi taratur. R2. Poicha il .. nso di que.ta correntee opposto quello della corrente dl c.rica, Iesezioni. c e d del commutaiore invertonoi collegamentl olio .trumento.II potenziometro R2 it u.ato per portare MI fondo scala con una pUe nuova. II potenziometroRI regola I. corrente di carica attraverso I. pll .

    e debole; una che fornisce meno del 50% dellasua potenza e esaurita.Con un altro piccolo calcolo possiamo ottenerei valori di corrente in rnA che corrispondono agliestremi delle condizioni descritte:

    % POTENZA WATT rnA1008771

    1007550

    0,1500)130,075

    Se ora noi togliamo delicatamente il coperchiodella strumento e coloriamo il tratto di scala'compreso tra 87 e 100 con inchiostro verde,quello tra 71 e 87 con inchiostro giallo e quellotra 71 e 50 con inchiostro rosso, avremo esatta-mente individuato le porzioni della scala checorrispondono aIle tre condizioni: buena, debate,cattioa.

    Clips dell. pU.n C o . . . . . . . . . . 51. qui ......, ..... pOSIZloneI I i ~ , .er l'all. . . . . . '8lIion. HI'Y. tift qualsiuitrlisfor_t_ d'uconsio_ 6,3 Volt.N. 6 GIUGNO 1960

    L'uso dello strumento e quanta mai semplice.Mettete la pila in prova nel suo contenitore, os-servando Ie polarita indicate: se 10 strumentoda una indicazione suI fondo scala mentre SI esulla posizione di prova, lapila sara buona. Sel'indice non e suI fondo scala rna e pur semprenella zona verde 0 gialla (pita buona 0 semiesau-rita), allora si mette Sl sulla posizione di carica;cio dara automaticamente inizio al cicIo di rige-nerazione, e l'intensita della corrente di ricaricapotra essere regolata per mezzo di R1 e letta sullanormale scala della strumento.L'intensita della corrente di rigenerazione e unaquestione piuttosto controversa, rna in questo casoessa e limitata al valore di 50 rnA dal diodoCDl. A parte cio, la corrente di carica e limitatadalla quantita di calore sviluppantesi nella pilasotto carica; una forte intensita di corrente puoessere fatta circolare fintantoche la pila non di-venta troppo calda. La corrente massima di caricapuo essere portata fino a 100 rnA usando due diodi in parallelo, pero taluni tecnici raccomandanouna corrente di soli 10 - 20 rnA.Come vedete, si ha la possibilita di sperimentareparecchi metodi diversi; in ogni caso non bisognaattendersi risuItati molto rapidi; un tempo diricarica di parecchie ore risuIta necessario per 1amaggior parte delle pile da rigenerare.Si possono modificare altre parti, oltre a quelleindicate; per esempio, si possono impiegare quasitutti i diodi al germanio 0 al silicio a bassa ten-sione esistenti sul mercato. Lo strumento conportata di 100 rnA risulta il pili adatto per piledi formato medio, rna si puo anche usare unqua1siasi altro strumento con portata massimacompresa tra i 50 rnA e 200 rnA. Alcuni strumentidi tipo economico possono avere una resistenza in-terna troppo alta per poter andare a fondo scalacon solo 1,5 volt; essi possono essere ugualmenteadoperati, rna in questo caso il punto di massimapotenza non sara pili a fondo scala: dovra inveceessere calcolato a partire dal punto di massimaindicazione ottenuta con una pila nuova. Vice-versa, gli strumenti di cIasse pili elevata a bobinamobile hanno una resistenza bassissima e il poten-ziometro di taratura R2 dovra avere un valoredi almena 20 -s- 25 ohm.La carica di pili pile contemporaneamente (sianoesse collegate in serie 0 in parallelo) e semprepossibile, purche Ie pile siano delle stesse dimen-sioni e si trovino nelle stesse condizioni di mi-sura. II circuito che abbiamo qui illustrato serveper caricare pile in parallelo; bisognera tener pre-sente che il valore della corrente letta sullo stru-mento dovra essere diviso per il numero dellepile poste in parallelo, dimodoche il rigeneraredue pile in parallelo con una corrente di 50 rnAequivale a rigenerare ognuna di esse separata-mente a 25 rnA. * .

    19

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    20/68

    S e dovessirno indicare I'elemento pili import antedi un sistema ad alta fedelta sceglieremmo

    senz'altro l'altoparlante. Possiarno cornprendere ildifficile compito che un altoparlante deve svolgere,se ricordiamo che i vari tipi di strumenti musicaligenerano il suono in modi differenti: gli stru-menti a corda producono il suono facendo vibrareuna corda, gli ottoni forzando aria attraversoun'apertura di forma speciale e altri strumenti afiato facendo vibrare un'ancia collegata a un tubodi metallo 0 di legno, gli strumenti a percussioneper colpi dati ad un diaframma teso 0 a pezzidi metallo, legno, vetro, ecc. Ciascuno di questimetodi da uno speciale carattere al suono prodotto.L'altoparlante invece puo gene rare i1 suono inun solo semplicissimo modo: muovendo un pi-stone avanti e indietro nell'aria. E con quest'uni-co mezzo si pretende che esso, non solo riproducai suoni dati singolarmente dai vari strumenti, maanche i suoni di tutti gli strumenti quando suo-nano contemporaneamente!20

    DENTROL'ALTOPARLANTEAD ALTA FEDELTA

    IIprogetto di un altoparlantee un processo complicatoe tal volta personale.Ecco alcuni fattori da prenderein considerazione.

    Pratica pompa d'aria. _ Un altoparlante none altro che una pompa d'aria che alternativamentespinge e tira I'aria di fronte e di dietro ad esso.Questo movimento in avanti e all'indietro delconn dell'altoparlante produce compressioni e ra-refazioni dell' aria creando variazioni della pressionedi essa: tali variazioni noi Ie percepiamo comesuoni.Per fare un altoparlante si deve, percio, avereun pistone in contatto con l'aria e una speciedi motore per farlo andare avanti e indietro.Sono state costruite numerose specie di motori,rna quasi tutti gli attuali altoparlanti fanno usodel principio dinamico 0 elettrostatico .La teoria del motore dinamico e abbastanza sem-plice: se introduciamo una bobina di filo con-duttore in un magnete rotondo e se nel filo fac-ciamo circolare corrente alternata, i1 campo ma-gnetico alternato che circonda la bobina, per intera-zione con il campo magnetico fisso del magnete,fara muovere la bobina avanti e indietro; abbiamo

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    21/68

    COS1 un mot ore che puo dirsi alternativo perdistinguerlo dai motori rotativi.Se coHeghiamo questo motore a un pistone adattoper mettere in movimento I'aria, avremo il nostroaltoparlantc. In pratica la corrente alternata efornita alla bobina mobile dell'altoparlante dal-I'uscita di un amplificatore BF.Sospensione e risonanxe, - In fig. 1 e rap-presentata la sezione di un tipico altoparlantedinamico. Un dispositivo detto ragno sospendee tiene la bobina mobile nel campo magneticoin posizione tale da assicurare il migliore res ponso;ovviamente, questa sospensione deve avere unacerta elasticita per permettere alia bobina mobiledi spostarsi liberamente avanti e indietro.Un grande cono e pero troppo pesante per esseretenuto a posto dal solo ragno: e percio necessariosospendere il conn per il bordo esterno. Anchequesta sospensione deve essere molto flessibile:generalmeme e fatta di materiale f1essibile comepelle sottile, stoffa 0 gomma piuma,COS1 il eono e sospeso da due rnolle eircolari:il ragno e la sospensione ai bordi. Queste molleeomplieano Ie cose, perche quando la bob inamobile va avanti e indietro oeeorre seiupareenergia per piegarle; d'altra parte, le molle assi-curano la forza necessaria per tenere la bobinamobile eentrata non solo coassialmente suI magneterna anche lateralmente nel mezzo del campo ma-gnetico,I vantaggi dati da questa forza costano cari.Quando in un appareechio si introduce un sistemadi molle si hanno, come conseguenza inevitabile,risonanze che fanno sorgere alcuni problemi diffi-cili da risolvere, come vedremo.

    Coniprornesei di progetto. - Un altoparlantedunque e composto dai seguenti elementi: ilmagnete con il suo traferro, la bobina mobile, ilcono e la sospensione. Ciascuno di questi elementiha il suo effetto sulle prestazioni e fra tutti vie interazione.Per esempio, se il cono e pili grande, puo metterein movimento pili aria con un certo spostarnento:da cia si potrebbe dedurre che gli altoparlantidovrebbero essere costruiti con coni molto grandi.Ma se il cono dell' altoparlante e grande (e, eon-seguentemente, pili pesante), e necessaria unagrande potenza per farlo muovere e maggioredeve essere la forza delle sospensioni. Se il conodeve f;re pili ampi spostamenti e muovere costpili aria, il traferro deve essere pili profondo e Iesospensioni pili flessibili e pili lineari.

    N. 6 GIUGNO 1960

    Aumentando il campo magnetico si puo aumentareil rendimento dell'altoparlante; rna il campo ma-gnetico disponibile deve essere concentrato in untraferro profondo 0 poco profondo? Un traferroprofondo permette spostamenti maggiori dellabobina mobile,' rna riduce la forza magnetica inogni punto. Un traferro poco profondo concentrala forza rna limita la distanza che la bobinamobile puo percorrere rimanendo nel traferro.La bobina mobile, aflinche possa muoversi facil-mente, deve essere leggera il pili possibile; rnase il filo dell'avvolgimento e sottile, la resistenzaelettrica aumenta e I'energia va a scaldare la bobinapiuttosto che essere impiegata per farla muovere;se si usa filo grosso, per diminuire la resistenza,il peso della bobina aumenta ed e pili difficilemetterla in movimento.In altre parole, non c'e un sistema giusto perprogettare un altoparlante: anche se il progettistafosse libero di produrre un altoparlante senzabadare ai costi (cosa che normalmente non avvie-ne), e evidente che in ogni parte del suo progettodeve raggiungere un compromesso; non vi sonopercio altoparlanti ottimi.Un progettista di altoparlanti deve avere non solouna grande esperienza, rna anche un buon orecchio;e poiche il collaudo finale di un altoparlante siesegue facendolo suonare, il gusto personale delprogettista influira molto sul prodotto ,finale.Abbassare lo risonanza. Abbiamo gia accen-nato al fatto che il sistema di molle che sospendeil cono fa risonare I'altoparlante a certe frequenze:

    Traferro

    SQspnnSJo"..deH bordl

    Magnetepermanente mobjl~

    Fig. 1 Sezione di un tiplco altoparlante amagnete permanente. II circulto magnetico rap-pr.senta iI motore iI cono E o il piston che fa "DIuovere I'aria. .

    21

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    22/68

    Fig. 2 - Due sistemi per estender.II resPOMO aile alte frequenze diun altoparlante ad una .ola bobinamobile. In A ~ r.ppresentato iIsistema dei due cOlli e in B iI si-stema dell'anello dl di.accoppiamento.

    CGNQ PEllI BASS I

    CONO PERGLI ALTI

    CONO PERI B ASS I)

    per produrre suono alia frequenza di risonanza erichiesta un'energia molto piccola. AI di sottodella risonanza, tuttavia, Ie grandi escursioni delcono richiedono un sistema di sospensione cheabbia una flessibilita uniforme, altrimenti si generadistorsione. II rendimento di un altoparlante aldi sotto della frequenza di risonanza e basso epercio, se si desidera estendere il responso aibassi, si deve abbassare il punto di risonanza.Per ottenere cio vi sono due sistemi: alcuni pre-feriscono fare il cono grande e relativamente pe-sante, altri preferiscono invece un cono pili piccoloin una sospensione pili flessibile.Fino a poco tempo fa i costruttori americani pre-ferivano i coni grandi e quelli inglesi i coni pic-coli con sospensioni flessibili. Oggi si tende versoaltoparlanti di alta flessibilita, qualunque sia ladimensione del cono. Nuovi materiali, e special-mente la gomma sintetica, hanno reso pili facileottenere sospensioni morbide e molto flessibili.Quasi tutti i fabbricanti di altoparlanti otfronooggi altoparlanti altamente flessibili con punti dirisonanza fondamentale intorno ai 20 Hz.Estendere gli olti, - E' molto difficile cheun altoparlante ad un solo cono possa coprire inmodo soddisfacente l'intera gamma audio. In fig. 2sono illustrati due semplici sistemi per estendereil responso aile frequenze alte di un altoparlantea un solo cono.II primo metodo consiste nell'aggiungere alia stessabobina mobile, dentro il cono grande, un cono22

    B

    piu piccolo, come in fig. 2-A. L'altro sistema con-siste nel dividere il cono in due patti, congiunteda un anello flessibile di disaccoppiamento: ailefrequenze basse entrambi i coni funzionano corneun solo pistone, rna aile frequenze alte solo Iaparte intern a vibra (fig. 2-Bl.Un altro metodo ancora e quello di usare aIto-parlanti separati per Ie frequenze alte e basse:sull'altoparlan te per le note basse puo essernemontato uno indipendente per le note alre, siaesso parte del circuito magnetico del prirno, op-pure separato.

    Smoreamento,:-: Un altoparlante ideale dovrebberiprodurre il suono inviatogli e poi fermarsi;purtroppo, poiche un cono d'aItoparlante ha iner-zia, esso tende a vibrare anche dopo che ilsegnale sia cessato.In un pianoforte possiamo smorzare le vibrazionidelle corde premendo il pedale della sordina.Facendo cio si premono, appunto contro Ie corde,feltri che assorbono energia e fermano cosl Ievibrazioni.Un altoparlante puo essere smorzato in modosimile, combinando diversi fattori.

    Lo smorzamento meccanico e assicurato daIsistema di sospensione a frequenze superiori aquelle di risonanza.

    Lo smorzamento magnetico e fornito dal cam-RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    23/68

    po magnetico e si somma alio smorzamento eIet-trico; quanta pili intenso e il campo magnetico,tanto pili alto e iI potenziale di smorzamento.

    Lo smorzamento elettrico e fornito dall'ampli-ficatore che aziona l' altoparlante; se 1a bobina diun a1toparlante viene esternamente messa in corto-circuito, i suoi movimenti generano una tensioneche si oppone a1 campo magnetico e che perciosmorza la bobina mobile. Sebbene l'impedenzanominale d'uscita di un amplificatore possa essere,per esernpio, di 8 Q, 1a sua resistenza effettivapuo essere di 1 Q 0 anche meno; quanto pilibassa e 1a resistenza, tanto pili 1a bobina mobilesi avvicina aIle condizioni di cortocircuito e tantopili alta e la tensione di smorzamento che il suomovimento genera. La combinazione tra una bassaresistenza d'uscita dell' amplificatore e un altoflusso magnetico puo produrre un alto grado dismorzamento.

    La smorzamento acustico e fornito dall'arianella quale l'altoparlante funziona. L'aria liberaoffre una resistenza molto piccola, mentre l'ariaracchiusa in una scatola offre una resister;tza con-siderevole e percio smorza l'altoparlante. Quantopili piccola e la scatola, tanto pili grande e ilcarico offer to dall' aria e tanto pili alto e 1 0smorzamento.Usando una combinazione di questi vari metodipossiamo ottenere qualsiasi quantita di smorza-mento. Lo smorzamento dovrebbe essere almenosufficiente ad arrotondare il picco di risonanzadell'altoparlante, rna anche a questa propositosorge una questione di gusto. Alcuni preferisconosistemi altamente smorzati che cessano imrnedia-tamente di produrre suono quando cessa l'eccita-zione, altri preferiscono un po' di strascico percheproduce un suono pili sonoro e vivo; in alcuniamplificatori vi sono appositi controlli che per-mettono di regolare 1 0 smorzamento al puntaottimo 0 secondo il gusto dell'ascoltatore.

    JI

    Rendimento e qualita. - A parita di altrifat tori un altoparlante altamente efficiente e pre-feribile ad uno di basso rendimento, perche puoessere azionato con minore energia. Qui pero efacile fare confusione: un altoparlante con puntidi risonanza ha un rendimento malta pili altodi un altro che non ha risonanza, rna e menofedele; anche un altoparlante altamente smorzato,sebbene abbia un ottimo responso ai transitori,N. 6 GIUGNO 1960

    AFig. 3 - In It. II r'pprHent.to iI prln-cipio fondamantala di funzion.",antodall'altop.rlante elettrost.tico. Q....ndoIe armature hanno cariche di ugualasegno si raspingono, e quando lac.richa sono di sagno opposto si."'.ggono. In B si vedono i collega-menti di un .Itoparl.nta elettrost.tico.

    ha rendimento minore di un altoparlante nonsmorzato.Possiamo vedere COS1 che e molto difficile avereallo stesso tempo rendimento e qualita. AIcunidei migliori sistemi hanno rendimento bassissimoe altri rendimento alto; non c'e tra i due terminiuna necessaria correlazione, tuttavia gli altoparlantipoco efficienti richiedono amplificatori di altapotenza.Altoparlanti elettrostatici. - In questi ulti-mi anni la supremazia degli altoparlanti a bobinamobile e magnete permanente e stata sfidata daglialtoparlanti elettrostatici. Le norme di progetto diquesti altoparlanti sono note da molto tempo,

    23

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    24/68

    rna solo recentemente gli altoparlanti elettrostaticisi trovano in commercio.II principio di funzionamento e semplice, Suppa-niamo di avere due leggere armature metailichedisposte parailele e vicine (fig. 3-A): se a questearmature applichiamo un'alta tensione, esse sicaricano; se entrambe le armature hanno caricadi ugual segno si respingono e se hanno caricadi segno opposto si attraggono. Se ailora facciamovariare le cariche delle armature ad una fre-quenza audio alternata, le armature si spostanoavanti e indietro e fanno muovere l'aria produ-cendo suono.Nella maggior parte degli altoparlanti elettrostaticisi usano tre armature disposte in push-pull, com'eillustrato iri fig. 3-B. Le due armature esternesono fisse e perforate per permettere il passaggiodell'aria. L'armatura interna e caricata con altatensione.Quando aile armature esterne viene inviata unatensione audio, il segnale audio fa variare Ia

    carica dell'armatura centrale e questa vibra pro-ducendo suono come un pistone.Teoricamente il pistone potrebbe essere moltogrande, in modo che solo un piccolo movimentosia necessario per produrre basse frequenze; inpratica e difficile produrre una grande piastrache abbia la bassa massa necessaria per potervibrare liberamente se eccitata da basse tensioniaudio. L'armatura vibrante inoltre non pub esserelibera: deve essere sospesa, e cio comporta iproblemi di risonanza. La maggior parte deglialtoparlanti elettrostatici attualmente in commerciopub riprodurre solo Ie frequenze alte, tuttavia sitrovano anche tipi adatti per Ia riproduzione ditutta Ia gamnia audio.Una delle pill interessanti caratteristiche deglialtoparlanti elettrostatici e che essi non richiedono,per il Ioro funzionamento, mobili appositamenteprogettati. Gli altoparlanti dinamici, invece, perfornire i migliori risultati devono essere racchiusiin mobili adatti.La volta prossima parleremo dei separatori e deimobili per altoparlanti. *

    RADIO-TVMAGAZZINO DI VENDITA PARTI STACCATE RADIO-TV

    II nsl Magazzino II fornita di un vasto assortimento di parti staccate RADIO-TV. Inviateci Ie Vostrerichieste, Vi saranno spediti GRATIS, franco di porto, LlSTINI e ILLUSTRAZIONI.La nostra organizzazione e particolarmente attrezzata per la VENDITA per CORRISPONDENZA.

    re cnici - R ivend itori - R iparatori !!!

    MILANOVIA MULINO DELLE ARMI, 12TELEFONO 893.649 - 893.692

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    25/68

    A LETTURADIRETTA

    Questo minuscolo apparecchiomisura frequenzeda 2 0 H z a SO O OH z

    V i illustriamo qui un frequenzimetro a letturadiretta che non impiega ne valvole ne batterie:e un pratico strumento da lavoro che misura

    frequenze comprese tra 20 Hz e 5.000 Hz, pertensioni da 15 V a 200 V e che indica la fre-quenza direttamente sulla scala di uno strurnentoil quale, una volta tarato, non richiede pili alcunaregolazione. Potrete montarlo in una custodia dialluminio di circa 15 X 12 X 10 cm, disponendoi componenti a vostro piacere. I potenziometridi taratura R3 e R4 dovranno essere installatinell'interno della scatola, onde evitare che possanoessere spostati dopo che 10 strumento e statotarato.Taratura. - Per la taratura iniziale della stru-mento vi occorrera un oscillatore audio precisoche possegga la gamma da 20 Hz a 5.000 Hz eduna uscita di 15 V 0 pili.Per prima cosa girate il potenziometro Rl tuttoin senso antiorario e ponete il commutatore 51nella posizione Xl , quindi collegate l'uscita delgenera tore audio all'ingresso del frequenzimetro.II genera tore dovra essere regolato per 15 V 0pili di uscita a 500 Hz. Regolate R1 fintantochel'indice dello strumento M1 va a meta scala 0 su25 !J.A (se la tensione 0 la frequenza variano,M1 pub spostarsi dal centro della scala; se cioN. 6 GIUGNO 1960

    succede, ritoccate R1 in modo da riportare l'indicedella strurnento Ml al centro della scala). Dopocio, regolate R4 finche M2 va al fondo scala(1 mAl; successivamente diminuite Ie frequenzesecondo questa successione: 500, 400, 350, 300,250, 200, 170, 150 e quindi di 10 Hz in 10 Hz,fino a 20 Hz; segnate Ie letture di M2 ad ognifrequenza. Ripetete ora Ie stesse operazioni conil commutatore nella posizlone X10.Accordate il generatore su 5000 Hz e regolateR3 in modo che M2 vada a fondo scala; dirni-nuite poi Ie frequenze nel modo seguente: 5000,4000, 3500 e cost via come si e fatto prima,mantenendo sernpre M1 al centro della scala.Ora Ie scale saranno tarate per tutte Ie frequenzenel rapporto da 1 a 10; cioe, per esempio, i 400Hz e i 4000 Hz dovranno trovarsi allo stessopunto della scala. Se cio non avviene, vuol direche C1 non ha esattamente 1/10 della capacitadi C2; per rimediare a questa inconveniente au-mentate 0 diminuite leggermente la capacita diC1 fino a che Ie scale concordano.

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    26/68

    COME FUNZIONA

    La pole rita dano strum.nto dei diodi deveessere riopeHata. Per regioni di economia MlpUG eo.ere uno strumenlo da 1 mA anzicheda 50 itA come indicato nell' elenco dei.omponenti, mentre R2 sara de 11 kQ; in'1ueslo caso Rl dovra essere regolato inmodo che I. lellura costante su M1 sia di0,5 mA per tulle Ie misure.

    L'indicatore della tensiona in entrata MT, insie-me a Rl, R2 e CRT , serve iii fin.r. un valorecostante di tensione dl paragone. L'indicazionedata d. Ml non e critica. essendo I. stessaregolazione us.ta si. per I. tar.tur. i"izialedall'apPlrecchio Ii.per tutte Ie lattur. seguenti.Quando una tensione alternata dJ ampiezz. eforma d'ond. costanti e applicata .1 condense-tore Cl (0 C2, seconda dell. portata usat.).I. corrente che passa attraverso i condensatoreit direttamente propon:ion.le alia frequenza dii"gresso. Sa 18 frequenz. Bumanta, .nche I.corrente attrBverso iI condensatore e i diodiCR2 e CRJ aumentera proporzionalmente. La ten-sione continua in uscita d.i diodi e letta sullostrumento M2 che indicherla in tal modo lafrequenza.

    Dopo aver registrato la relazione tra rnA e fre-quenza, si puo disegnare una nuova scala od in-coIlare una tabella sulla custodia dell' apparecchio.Numerate la scala da 0 a 500 e segnate le dueposizioni del commutatore Sl con i simboli Xle XlO.

    Uso, - Ponete ilcommutatore Sl sulla portataXlO ed assicuratevi che il potenziometro Rl siatutto ruotato in senso antiorario. Collegate iterminali di ingresso dello strumento all'apparec-chio che da il segnale di tensione e frequenzasconosciute e girate R1 lentamente in senso ora-rio fino ache Ml indica 25 itA. Se l'indice di M2e press'a poco sul 50 della scala, quel valore,moltiplicato per 10, dara la frequenza in Hz.Se 10 strumento indica meno di 50, la frequenzada rilevare sara inferiore a 500 e si potra quindiusare la portata Xl. In tal caso ponete il com-mutatore nella posizione Xl , riportate M1 a 25 flAe quindi leggete direttamente la frequenza sullo

    MATERIALE OCCORRENTE

    strumento M2. *

    Cl conden.atore d. 0,01 I.1FC2 condensatore d. 0,1 I.1FCR1, CR2, CR3 diodi 1N34AFl . fusibile d. 0,1 AMl . strumento d. 50 I.1AM2 . strumento d. 1 mARl . potenziometro a filo d. 100 kn . 2 WR2 . resistore d. 220 kn . 0,5 WR3, R4 . potenziometri da 25 kn51 . commutatore a una via e due posizioni1 custodia di alluminio di 15 x 12 x 10 cmVarie: filo, prese, m.nopole, ece.

    26 RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    27/68

    a,.gornent"traDsistori

    E' interessante tentare di prevedere i pros-simi sviluppi della tecnologia dei semi-conduttori; prima, pero, di guardare

    avanti, proviamo a dare uno sguardo a quan-to e avvenuto ultimamente in questo cam-po: molti progressi sono stati fatti sottotutti ipunti di vista.Abbiarno oisto, per esempio, transistoridi potenza con alte intensita di corrente;pochi mesi fa, la Motorola ha invaso i1mercato con transistori di potenza da 25 A.Sono stati realizzati: Ie prime batteriesolari ad alta efficienza (queUe della Inter-national Rectifier hanno efficienze superiorial 10%) e, quindi, ricevitori alimentati datali batterie. Sono comparsi transistori perVHF di moderata potenza: alcuni dei nuovitransistori Mesa lavorano con potenze diingresso dell'ordine di 1 W e potenze inuscita di parecchie centinaia di milliwattsu frequenze di 100 0 pili MHz.Abbiamo anche visto strumenti di misuratransistorizzati a costo moderato, sistemi ditrasmissione e ricezione TV a transistoridi uso militare e ricevitori TV norm ali atransistori. Infine, e cio fa sempre piacere,il prezzo dei transistori e degli apparecchia transistori e notevoltnente diminuito.Attendiarno apparecchi ricetrasmettitori ericevitori MF a transistori 0 apparecchimisti per automobili, sistemi di accensionea transistori che siano usati normalmentesu numerosi modelli d'auto del '61 e sianoimpiegati quali accessori su quasi tutte leN. 6 - GIUGNO 1960

    Va,."

    27

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    28/68

    1liZ

    Fig. 1 . Preampliflc.tore a tr.n.istori p.rtlcol ....mente .dano per ridurr. iI ronzio nei compl . .. i.d alt. fedelti. H. una frequenza di ri.post.di 1 dB da 30 Hz 15 kHz con un.distorsione inferiore aWl %.

    I o n . . . .

    altre auto, il tanto sospirato transistore a due tempi , un cinescopio a semicondut-tori per possibili futuri usi in ricevitori TVtransistorizzati.Inoltre si puo sperare di vedere realizzati:una val vola a semiconduttore nella qualel'elemento semiconduttore sostituisca il nor-male gruppo di emissione formato dal fila-mento e dal catodo, speciali transistori perVHF, un transistore economico a radiofrequenza di moderata potenza, radiotele-foni misti 0 completamente transistorizzatied infine apparecchi di controllo transisto-rizzati per applicazioni domestiche.Sernplici circuiti, - Un amante dell'altafedelta ha trovato che il modo migliore perridurre il ronzio in un complesso per ripro-duzioni musicali di alta qualita e quello diusare un preamplificatore a transistori ali-menta to da una batteria ed ha adattato op-portunamente il circuito illustrato in f ig. 1.Destinato ad essere accoppiato ad un pick-up magnetico, questo amplificatore ha unarisposta di 1 dB da 30 Hz a 15 kHzcon una distorsione inferiore all'1 % ; puodare in uscita una tensione di picco di 1 Vsu un carico di 2000 Q. Lo schema include28

    lit

    81 -=...'v.-=..

    un commutatore di ingresso, l'entrata perfono e per un sintonizzatore, il controllo divolume ed i controlli dei bassi e degli acuti.Tre transistori 2N185 di tipo p-n-p sonousati in un preamplificatore a tre stadi adaccoppiamento resistivo con la disposizionead emettitore in comune, usata in tutti glistadi. r primi due stadi servono comepreamplificatore per il pick-up fonografico,mentre 10 stadio finale amplifica 0 il segnalefono proveniente dagli stadi precedenti, 0un segnale audio proveniente da un sin to-nizzatore 0 da altro apparecchio, a second adella posizione del commutatore S2.Per gli accoppiamenti tra gli stadi sonoimpiegati condensatori elettrolitici di grandecapacita, in modo da assicurare una buonarisposta sulle frequenze basse. A tutti glistadi viene applicato un potenziale di basestabilizzato, in modo da ottenere presta-zioni immutate al variare delle condizionidi temperatura.Potete costruirvi un simile preamplificatoreusando componenti cornuni: tutti i resistorihanno una dissipazione di 1/2 W e, per unmiglior risultato, devono avere una preci-sione del 5 %; i conden~atori elettroliticisono del tipo corrente, mentre icondensa-

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    29/68

    tori pili piccoli (quelli cioe di capacita in-feriore a 1 p,F) devono essere del tipo acarta 0 ceramico; la loro tensione di lavorodeve essere almeno di 50 V eccetto quandoe indicato diversamente.Per il montaggio si puo adottare il sistemaconvenzionale a chassis, oppure si puo ef-fettuare il montaggio su basetta piana;benche la disposizione dei fili ed il loroisolamento non siano critici, e necessarioavere una buona pratica di tali collegamenti.Mantenete tutti i fili che portano il segnalecorti e diretti ed assicuratevi che vi siaun'ampia separazione tra i circuiti di in-gresso e quelli di uscita. Itransistori pos-sono essere saldati direttamente sul postood installati usando gli appositi zoccoli;se li salderete direttamente fate attenzionea non danneggiarli con il calore del salda-tore. L'interruttore generale S1 puo essereun semplice interruttore separato oppurepuo venire accoppiato ad uno dei controllidi tono (molti costruttori 10 accoppiano alcontrollo degli acuti). La batteria da 27 Ve costituita da tre comuni batterie per tran-sistori da 9 V collegate in serie. Per evitareche qualche ronzio venga indotto dall'ester-no, schermate il preamplificatore racchiu-dendolo in una piccola scatola metallica.Controllate bene tutte Ie connessioni primadi installare le batterie 0 di collegare il

    Fig. 2 Paragona Ira i clrculti dlun multivibratore bistabile che utiJizz.no rispeHivamente un trigistore(Al e normaIi transistori (8). 5inoli I. particol.re semplicitil d.1circuito d.1 trlgistore.

    R3

    preamplificatore al vostro complesso ad altafedelta; fate particolare attenzione aIle po-larita dei condensatori elettrolitici. L'uscitadel preamplificatore puo essere collegata aqualsiasi normale amplificatore di potenzache richieda all'incirca 1 V di segnale perla mas sima potenza. II sintonizzatore, quan-do e usato, deve avere una bassa impedenzadi uscita e deve fornire un segnale di piccoda 0,5 a 1,5 V. Usate i soliti cavi schermatiper tutte Ie connessioni tra ivari compo-nenti del complesso.Semiconduttori di tipo speciale, - Unnumero sempre crescente di semiconduttoriper scopi speciali viene realizzato dai fabbri-canti di componenti. Molti di questi hannocaratteristiche uniche che permettono lorodi svolgere speciali funzioni in modo pilisoddisfacente di quanta 1 0 possano Ie co-muni combinazioni di diodi e transistori.Apparecchiature di commutazione di variotipo sono sempre pili richieste per appli-cazioni militari, apparecchi di controllo in-dustriali, calcolatrici elettroniche e stru-menti per la elaborazione di dati.Uno dei pili nuovi elementi in questa classee il Trigistor un semiconduttore bista-bile Ie cui caratteristiche ripetono quelledel circuito di un multivibratore bistabile(0 flip-flop).

    Cl

    +-=-82

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    30/68

    Prodotto dalla Solid State Products Inc.,il trigistore e un elemento tipo p-n-p-navente un controllo sulla sua base che puofarlo scat tare tanto in modo da farIo con-durre quanto in modo da bloccarIo; conducequando viene applicato un piccolo impulsodi potenziale positivo alla sua base, dopodi che rimane in tale condizione di condu-zione anche senza il permanere del poten-ziale di base. Un piccolo impulso negativo Iapplicato alla base fara scattare il trigistorenell'altra condizione (di interdizione), nellaquale rimarra finche non giungera un altroimpulso positivo che 1 0 fara scattare dinuovo. L'uso di un trigistore e di normalitransistori in un multivibratore bistabilee illustrato in f i g . 2: notate la maggioresemplicita del circuito che impiega il trig i-store. In entrambi i circuiti l' applicazionedi un impulso positivo seguito da uno nega-tivo, produce un solo impulso in uscita.Nuovi prodotti. - La Divisione Semicon-duttori della General Electric ha annun-ciato una nuova serie di transistori al silicioper alta frequenza capaci di dissipare 500mW a 25 "C senza alcun radiatore esterno,ed una nuova linea di raddrizzatori con-trolIati al silicio destinati alIa conversioneda corrente continua in alternata, alla inter-ruzione di c.c. statica, alla modulazione inIarghezza di impulsi, alla utilizzazione inapparecchi di conversione di potenza edin circuiti di sicurezza di limitatori di cor-rente.I transistori al silicio (tipi da 2N322A a2N336A) sono costruitt con il sistema adappoggio fisso, cio che fornisce loro unagrande rigidita meccanica, ed hanno unacaduta di tensione minima tra collettore ,ed ernettitore di 45 V con una frequenzadi taglio che va da 10 a 15 MHz. I nuoviraddrizzatori controllati sono forniti pertensioni di picco inverse di 100 V, 150 V,200 V, 250 V e 300 V e sono destinati aport are correnti fino a 1 6 A con continuitae frequenze fino a 20 kH:zt. I prezzi diquesti elementi, al -momento, sono ancoraelevati, rna si prevede che si ridurrannoentro breve tempo. *30

    ADATTATOREPER CAV I DA M ICIOFONO

    U na normale spina per fono con terminali larghia vite, pUG essere modificata par formara uneomodo adattatore per attaceo microfonieo a vite. Sala spina e del tipo che porta un sottile bullone IIIcentro, svitate semplice",ente il bulloncino e togliet.Ie due linguette terminali. Fate a"enzione a nonperdere il tubetto e la rose"a di materiale isolante;sa necessario, aggiungete rosette fino a raggiungerela testa del bulloncino in modo da avere un buonserraggio. Se la spina, anziche avere il bullone, haun rive"o, tagliatene semplicemente Ie lingue"e.

    B O R SA DI PLA STICAPER PROTEGGERE GL I APPARECCH I PORTATIL I

    Q uando Jlortate i vostri apparecchi portatili ingite in barca 0 alia spiaggia, e ottima normametterli in una borsa dl plastica: la borsa preservilI'apparecchio dai danni che la salsedine deWariamarina, forte~ente corrosiva, pU G arrecare; potreteugualmente ascoltare I. radio regolarla senza to-glierla dalla custodia. Curatevi solo di mettere laradio aWombra, poiche la borsa di plastica II solepossono portar. I'apparecchio ad una temperaturasufficiente per danneggiare i transistor; e Ie batter;e.

    LA S TA G NATU RA DI U N CO PERC HIOpuo' AIUTARV I A TOGLIERLO

    V i sara gia capitato di perdere parecchi minutinel tentare di togliere un coperchio da unvasetto di collante 0 di vernice per' bobine; infatti,una volta che un nuovo vasetto viene aperto e Iefilettature del coperchio _e del vaso sono esposteaWaria, II coperchio diviene poi cosi aderente cherisulta impossiblle rimuoverlo. Quando II vasetto haun coperchio metallico, potete facilmente rimediareall'inconveniente applicando alcune gocce di stagnotutto intorno al bordo del coperchio, come si vedenella fotografia. Le gocce di stagno impedirannoalia vostra mano di scivolare e vi permetterannoquindi di svita.. II coperchio molto f~cilmente.

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    31/68

    S ia gli amanti della musica classica sia gli appas-sionati del jazz possono scandire i1 tempo con

    questo semplice metronomo autoalimentato che siascolta attraverso una comune radio senza biso-gno di alcun collegamento. E proprio per il fattoche e trasmesso senza alcun collegamento, trove-rete che il battito di questo apparecchio e anchedivertente per fare scherzi durante ricevimentie trattenimenti.

    Si pull anche usar. un transistor. ditipo p-n-p di caraHeristich. simili,anzich~ uno di lipo n-p-n, purchltsi invertano I. polarita del con-dens.tore C2 e della baHeria.

    N. 6 - GIUGNO 1960

    MetronODlOelettricosenza fili

    Con un solo transistoretrasmette iI ritmo adun apparecchio radio

    Montato in una custodia plastica, l'apparecchioe alimentato da tre pile da 1,5 V. 11 transistoreper frequenze audio 2N35 tipo n-p-n e usato inun oscillatore Hartley, mentre un condensatoreda 25 ItF - 12 V provvede alla reazione ad audio-frequenza (se volete invece usare un transistorep-n-p, dovete invertire Ie polarita del conden-satore C1 e della batteria). In parallelo a Clc'e il resistore R2 da 6800 n, in serie con ilpotenziometro Rl che funge da controllo deltempo.

    31

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    32/68

    La bob ina Ll e costituita da un avvolgimentodi circa 700 spire di filo smaltato avvolte su unbullone di ferro del diametro di 6 mm, lungocirca 40 mm.AlIa cinquecentesima spira ~ate una presa attor-cigliando il filo su se stesso e quindi continuatead avvolgere Ie rimanenti 200 spire. Vi sara pillfacile fare l'avvolgimento se collocherete duedischetti di materiale isolante (plastica, cartone,ecc.) alle estremita del bullone. La bobina 11 eaccordata dal condensatore C2 da 0,01 [J.F.Ponete il metronome sulla radio e portate la

    D o n . l n g . P A O L O A l T AF a bb ric a m a teria li e a ppa rec ch i

    per I'elettric itaCorso S. Maurl:do 65

    TORINOGRATISLlSTIN I E CATALOG HI

    A RICHIESTA

    S U D A T O R II S T A N T A I E I

    Per veri_re I_ gemme di olcilluione delmetronomo, provate a collegare iI condensetore C2 agli estremi della bobin_ inter.o agli estremi dell. sua sezione 200 spire.

    sintonia in un punto in cui non si ricevano sta-zioni, quindi regolate Rl per il ritmo voluto.Ponendo il metronomo in una data posizioneoppure in un'altra avrete risultati diversi. L'ener-gia irradiata da questa circuito e estremamentebassa, di conseguenza il metronome dovra esserecollocato il pill vicino possibile alia radio. E'preferibile che la radio sia sintonizzata verso illato pill basso della gamma, poiche il ticchettiodel metronomo, a quelle frequenze, rassomigliaesattamente a quello di un metronomo meccanico.

    32 RADIORAMA

    *

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    33/68

    "

    F in dalla prima appanzione dei transistori, l'industria dei semiconduttori ha prodotto ungran numero di interessantissimi elementi, daidiodi a doppio anodo tipo Zener ai tyratron _solidi a strato multiplo. Benche il tecnico, ilriparatore e 1 0 sperimentatore siano tutti interes-sati alle nuove realizzazioni, essi raramente tro-vano che queste sono adattabili alle loro personalinecessita; oltre a cio, nella rnaggior parte deicasi in cui le potrebbero applicare, il costa risultaproibitivo. Tuttavia 1 0 stabistore, che e un nuovoelemento della sempre crescente lista dei semicon-duttori, e un economico esernplare le cui appli-cazioni possono essere infinite.Si eratta di un diodo progettato per entrare inazione e condurre ad una data tensione. Questae la normale conduzione diretta di un diodoanche del tipo dei diodi Zener, che entrano in conduzione quando si super a una deterrninatatensione. La fig. 1 mostra le caratteristiche ditre stabistori che attualrnente sono giii stati rea-lizzati. Potete notare che ogni curva intersecal'asse delle tensioni in un pun to di potenzialepositivo, approssimativamente di 0,2 V, 0,4 V,

    landolo cioe al contrario dei normali fusibili diprotezione che sono posti in serie. Nel casu dellostabistore la sua resistenza caratteristica, che einfinita fino a che non si raggiunge il potenzialedi interdizione, non influenzera per nulla la misuradella strumento quando venga inserito- in paral-lelo ad esso; quando la tensione applicata allostrumento diventera alta a sufficienza per poterlodanneggiare, 1 0 stabistore iniziera la sua condu-zione bypassando l'eccessiva corrente e salvando10 strumento.Si possono anche usare due stabistori collegati inparallelo e con polarita invertite, posti in deriva-zione ai morsetti di uno strumento come indica toin fig. 2, in modo da avere un voltmetro completa-mente protetto. Questa installazione speciale deglistabistori offre in pili, rispetto alla precedente, ilvantaggio di proteggere 1 0 strumento centro idanni che possono derivare da un'accidentale appli-cazione invertita del potenziale da misurare.Vi potete inoltre costruire un interessante pontesensibile alla temperatura, usando uno stabistorequale elemento sensibile, come e indicato in fig. 3.Le tensioni E, e E. sono comprese entro pochi

    IL 01000 STABISTORE

    degli ultimimembri della famigliadei semiconduttori,

    10 stabistore,ha molte pratiche

    interessanti applicazioni.

    0,6 V a seconda del tipo; al di sotto di questetensioni 1 0 stabistore non conduce: cio signi-fica che una giunzione a stabistore corrispondead un circuito interrotto fino ache la tensioneai suoi estremi non raggiunge il potenziale diconduzione: allora essa diventa praticamente uncortocircuito.Come si possono sfruttare queste caratteristiche?Vediamo qui alcune interessanti applicazioni. Pos-siamo usare uno stabistore quale dispositivo disicurezza contro i sovraccarichi su uno strumentodi misura ponendolo in parallelo ad esso, instal-N. 6 GIUGNO 1960

    millivolt di diflerenza tra una e l'altra e un muta-mento di temperatura sullo stabistore sensibiledetermina la variazione lineare di tensione tra iterminali di uscita. Tra i possibili usi di un taleponte vi sono le prove dei condotti di aspirazionenei motori a carburatori multipli 0 nei motori dacorsa per la corrispondenza della temperaturadelle prese d'acqua, il contro11o del surriscalda-mento di apparecchiature elettriche racchiuse, einfine si possono usare quali indicatori di diffe-renza di temperatura tra due ambienti.1 1 circuito a stabistore compressore di volume

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    34/68

    Fig. 1 - Curve caratteristiche distabistori relative a tre tipideUa Transitron. Non si devemai superare il massimo va-lore di corrente continua.50no consentiti picchi di cor-rente intermittente di valore4 volte maggiore.

    Fig. 2 - Voltmetro per c.c.a molte portate protetto constabistori ed' equipaggiato conresistori a 1 1 ' 1 % (per una mag-gior precisione). 50no usati duestabistori per proteggerlo siadai sovraccarichi sia dall'inver-sione del potenziale applicato.

    (E2)

    Fig. 3 - Ponte a stabistorisensibile aU. temperatura,che di, .1 variare di que-sta, un" v.riazione linearedel potenziale in uscit .La tensiona di aliment.-zion a del ponte pUG va-ria.. del 20% pur mante-nando costante la tensionein uscit .

    Fig 4 - Circuito limitatore di volume a stabistori.

    !!500.11. R.:;,&G-22

    Fig. 5 - Circuito limitatore con dua stabistori,

    34

    .'50 mAmassimicontinui

    150 mA 2000 mAmassimi massimicontinui centinui.Ie

    I V ,-'-I iiJol-Tt S(l-~~// /

    ./V J / V0.2 0.. 1;04 o.GE (V c.c.)indica to in fig. 4 ha un'uscita che aumenta disolo 0,1 V, per un incremento di 20 dB all'in-gresso. In tal modo si puo applicare una vastagamma di potenze dei segnali di ingresso ad unpreamplificatore, senza timore di sovraccaricarlo.Se ne! vostro ricevitore vi occorre un soppressore,provate ad adottare il circuito limitatore a stabi-stori indicato in fig. 5. I disturbi vari all'ingresso,aventi un livello inferiore a 0,3 V, giungerannoall'uscita con un'attenuazione superiore ai 40 dB.I segnali desiderati, aventi un livello superiorea 0,5 V, passeranno facilmente attraverso il cir-cuito con un'attenuazione di soli 6 dB.La fig. 6 illustra un'altra applicazione ancora dellastabistore, che e quell a di un partitore a poten-ziale regolato. Con tale circuito po tete otteneredue potenziali (positivo e negativo) costanti dalvostro alimentatore per trans istori usando solo 3stabistori. La variazione (lei 3 V in uscita saramantenuta entro 1'1% per variazioni del poten-ziale di ingresso del 15%. *

    . . .~. .0,c

    SG-ZZ'0> SG-ZZ'"

    SG-2Z

    Fig. 6 Tre atabistori

    + 11 VZOOn. non ",golali

    ina

    un circuitopotanziale

    p"rtitoreregol.to,

    3 V regolali

    RADIORAMA

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    35/68

    Un completostrumentodi misura

    di formato tascahile

    R iportiamo qui il circuito elettrico ed alcu-ne indicazioni che potranno bastarviper costruire un piccolo rna completovolt-ohm-milliamperometro, semplice e mol-to pratico; con la scelta di componentiappropriati potrete realizzarlo in modo cheabbia un ingombro di poco superiore aquello di un pacchetto d i sigarette. Le por-tate di tensione sono cinque in correntecontinua e quattro in corrente alternatacon un massimo di 500 V per entrambe;ivalori relativi sono indicati nello schema.Lo strumento impiegato ha una sensibilitadi 1000 ohm/volt. Nel funzionamento comeohmmetro si ha una sola portata che giungefino a 30 kQ, mentre si hanno tre portatenel funzionamento come milliamperometro(rispettivamente fino a 1 rnA, 10 rnA e100 rnA). II circuito dello strumento nonha bisogno .di particolari spiegazioni: idue interruttori $1 e $2 servono per inse-rire Ie portate d i corrente da 10 rnA e100 rnA rispettivamente. La serie di resi-stenze da R1 a R5 copre la gamma dltensioni in c.c., mentre la serie da R9 a R12copre quella in c.a.Le tensioni si misurano inserendo un ter-minale nella boccola C e I'altro nella boc-cola relativa alla portata stessa, Ie correntisi misurano tra Ie boccole C ed MA, e leresistenze tra le boccole R. La batteria B1e da 1,5 V. *N. 6 - GIUGNO 1960

    35

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    36/68

    E Ie t t r o c o s t r u z i o n i C H I N A G L I ABELLUNO - Via Col di Lana 36 C - Telef. 41.02MILANO - Via Cosimo del hnte 14 C - Telef. 833.371

    I

    Mod. 650PROVA TRANSISTORI

    PROVA PILEMod. AP - 4

    CARATTERISTICHE: Controllo dellacorrente di dispersione lebO deitransistori normali e di potenza tipoPNP - NPN - Misura del guadagnodi corrente ~ a letture direttascale da 0 a 300 - Controllo dellaresistenza inversa dei diodi a cristallo

    Dimensioni mm. 125 x 195 x 75

    Misure: L'analizzatore mod.AP-4 e idoneo alia misura ditutte Ie batterie di pi Ie asecco sotto if rispettivo Ca-rico norninele, E fornito didue scale di tensione da 1,5a 15 volt e da 6 a 200 volt,Dimensioni mm. 150x95x55

    AN - 28 - 5000 OVAN - 190 - 10000 flVAN - 138 - 20000 flV

    RAPPRESENTANTI

    Elettrotester VP.-32 Provovalvola Mod. 560 Microtester AN-22

    GENOVA - Cremonesi CarloVia Sottoripa 7 Tel .. 296697FIRENZE - Or. Ooll'Olio EnzoV:io Venezia 10 - Tel. 588431NAPOLI Termoelettric. di Greco G. e Russo G,Vi. S. Antonio Abate 268-71 - Ter'. 225244

    ROMA - In9_ Guido MarescaVia Riboly 22 - Tel. 373134CAGLIARI - Rag_ Mereu Mourin GinoVia XX Settembre 78 . Tel. 5393BARI - Benlivoglio FilippoVia Calefati 34 - Tel. 10470PALERMO Lux Radio di E. Barb.Vi. R. Pilo 28 - Tel. 13385

    G RAT IS Invle rem o I fogll teenle l pa rtle olareggla tl ehe e l rlchled ere te

    ANALIZZATOREELmRONICO

    Mod_ ANE 106

    ANALIZZATOREA TRANSISTOR.Mod. ANE 104

    OSCILLOSCOPIOUNIVERSALEMod_ 320

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    37/68

    Attenzione, Amici Lettorll .nvllte 5uggerimenti e con-ligli per nuove idee. SALVATORE L'INVENTORE Iereallnera per voi. Oltra an. pubblicazione d.1 nomedoll'lde810r8, ~ stabililo un premio: un abbonamenloInnuo in om.ggio. Coragglo, Amici!

    Ide o sug gerito do ORIO ORFANELLIdi Ramo

    U n a ( o m o d a r a s t r e l l i e r a

    Comee ormoi nato, Salvatore si dislingueper il suo omore per l'oreline, "Un postoper ogni cosa ed ogni coso 0 1 suo posto "e if suo motto! Fedele 0 1 Sl:IO spiritc, pre-sento questa voltc: un interessante tipo disostegno p_.ercondurtori muniN di bencnoa probe. E reolizzoto con il proAloto diclluminio uscto per Ie rotaie delle tendescorrevoli. I\Iel profllol'o si. proticano, conuno ~ego a con Uno lima, dkuni logli dellaIQrghezzo del fllo do collegomento usoto,inFeriori, perc, 0 1 dicrnerro dei probe 0d elle ba none , 1 1 sostegnocosi recrl izzctopuo essere ogevolmen~e cpplicoto ad agnigenere e li supper+c, patsndo, $8 necessa-ria, essere leggermente curvata. ~(.

  • 5/10/2018 Radiorama 1960_06

    38/68

    Iquesti tempi si sente parlare moltodelle impedenze caratteristiche (che sonoanche chiamate, talvolta, iterative). Che

    cosa si intende per irnpedenza caratteri-stica? Quando noi parliamo della piattina da 300 ohm per antenna TV ache cosasi riferisce quel 300 ohm?L'impedenza caratteristica di una linea ditrasmissione e I'irnpedenza misurata all'ini-zio di una linea la cui lunghezza sia infinita.Tuttavia, se noi misuriarno, ad una dataradiofrequenza, I'impedenza di ingresso diun tratto lungo alcuni chilometri di unalinea costituita dalla comune piattina da300 Q, troveremo che essa e gia con buonaapprossimazione di 300 Q; se abbiamo unbreve tratto di linea che termina su un'im-pedenza di valore uguale a quello dell'irn-pedenza caratteristica della linea, I'impeden-za che noi misureremo all'ingresso e ancoraquella caratteristica.Quanto detto vale per qualsiasi frequenza;infatti, se ad un tratto di linea da 300 Q(lungo, ad esempio, 20 metri) colleghiamouna resistenza di 300 Q, e quindi misu-riarno l'impedenza di ingresso della linea,troveremo che questa e ancora di 300 Q,e cio indipendentemente dalla frequenzaalIa quale venne misurata l'impedenza. Tut-tavia, se la linea di trasmissione termina suuna impedenza di valore diver so da quellod