12
RAPPORTO DI FINE MANDATO sottoposto dal presidente uscente Tommaso Detti all’assemblea ordinaria dei soci – Marsala, 19 settembre 2007 Alla scadenza del mio mandato quadriennale anch'io, come il mio predecessore Raffaele Romanelli, desidero anzitutto ringraziare i molti soci che nel corso di questi anni hanno dato il loro apporto alla vita della società. L'elenco è imponente, ma proprio per questo tengo a ricordarli possibilmente tutti (e mi scuso sin d'ora se ne ometterò qualcuno). Sono infatti convinto che la principale risorsa della Sissco risieda nell'abnegazione dei suoi soci e nel costume di lavoro collegiale che l'ha sempre contraddistinta. Ringrazio in primo luogo i membri del Consiglio direttivo: Agostino Giovagnoli, Andrea Graziosi, Fulvio Cammarano e Simona Colarizi, che dal 2003 a oggi si sono avvicendati alla vicepresidenza della società, e con loro Barbara Bracco, Maura Palazzi, Marco Palla, Federico Romero, Antonella Salomoni, Silvia Salvatici, Stefano Trinchese e Simona Troilo. Particolare gratitudine debbo inoltre ai tesorieri Marco Palla e Agostino Bistarelli e ai segretari Emmanuel Betta e Marco Rovinello: il rapporto tra loro e il presidente è in effetti così intenso che non è passato quasi giorno che non ci siamo sentiti o scambiati messaggi di posta elettronica. Ad essi aggiungo Ilaria Porciani, Alfio Signorelli e Gia Caglioti, che in questi anni hanno coordinato la redazione dell'Annale "Il mestiere di storico", le segretarie di redazione Mariapia Casalena e Catia Papa, i redattori Salvo Adorno, Giulia Albanese, Stefano Bottoni, Enrica Capussotti, Barbara Curli, Andrea D'Onofrio, Enrico Francia, Guido Formigoni, Massimo Mastrogregori, Giancarlo Monina, Silvano Montaldo, Alessandro Polsi, Silvia Salvatici, Giovanni Scirocco, Adolfo Scotto di Luzio, Luciano Segreto, Elisabetta Tonizzi e Simona Troilo. Ma questo ringraziamento va esteso a tutti coloro che hanno contribuito anche soltanto con una scheda alla realizzazione di un'impresa così impegnativa. E ancora la redazione delle attività on line: il responsabile Emmanuel Betta, Anna Badino, Giulia Beltrametti, Elisabetta Bini, Angelo Bitti, Giuseppe Bosco, Salvatore Botta, Enrica Bricchetto, Riccardo Brizzi, Gia Caglioti, Monica Campagnoli, Enrica Capussotti, Maddalena Carli, Silvia Dettori, Antonio Ferrara, Marco Fontana, Giuseppe Lauricella, Michele Marchi, Danilo Raponi, Monica Rebeschini, Elena Salsi, Elena Sodini, Maddalena Terzani, Giulia Tonelli, Giovanni Villari e Nadia Zonis. A questo ringraziamento desidero naturalmente associare coloro che si sono sobbarcati l'onere della realizzazione dei nostri incontri: nel 2004 la giornata romana di studio su "Identità collettive. Sull'uso di alcune categorie analitiche nella ricerca storica" e il convegno di Bolzano su "Confini/Grenzen"; nel 2005 la giornata di studio fiorentina su "Fedeltà altre e appartenenze conflittuali. Una discussione sulle scelte di campo nel XX secolo", quella bolognese su "L'insegnamento della storia nei licei" e la terza edizione dei "Cantieri di storia", svoltasi anch'essa a Bologna; nel 2006 la prima edizione del seminario nazionale dottorandi "Storie in corso", svoltasi a Napoli, il convegno di Viterbo 1

RAPPORTO DI FINE MANDATO - sissco.it · Fiorino, Marco Gervasoni, Giulio Guderzo, Rosario Lentini, Umberto Levra, Marco Palla, Paolo Pombeni, Maria Marcella Rizzo, Carlo Romeo, Fabio

  • Upload
    vantu

  • View
    223

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

RAPPORTO DI FINE MANDATO sottoposto dal presidente uscente Tommaso Detti

all’assemblea ordinaria dei soci – Marsala, 19 settembre 2007

Alla scadenza del mio mandato quadriennale anch'io, come il mio predecessore Raffaele Romanelli, desidero anzitutto ringraziare i molti soci che nel corso di questi anni hanno dato il loro apporto alla vita della società. L'elenco è imponente, ma proprio per questo tengo a ricordarli possibilmente tutti (e mi scuso sin d'ora se ne ometterò qualcuno). Sono infatti convinto che la principale risorsa della Sissco risieda nell'abnegazione dei suoi soci e nel costume di lavoro collegiale che l'ha sempre contraddistinta. Ringrazio in primo luogo i membri del Consiglio direttivo: Agostino Giovagnoli, Andrea Graziosi, Fulvio Cammarano e Simona Colarizi, che dal 2003 a oggi si sono avvicendati alla vicepresidenza della società, e con loro Barbara Bracco, Maura Palazzi, Marco Palla, Federico Romero, Antonella Salomoni, Silvia Salvatici, Stefano Trinchese e Simona Troilo. Particolare gratitudine debbo inoltre ai tesorieri Marco Palla e Agostino Bistarelli e ai segretari Emmanuel Betta e Marco Rovinello: il rapporto tra loro e il presidente è in effetti così intenso che non è passato quasi giorno che non ci siamo sentiti o scambiati messaggi di posta elettronica. Ad essi aggiungo Ilaria Porciani, Alfio Signorelli e Gia Caglioti, che in questi anni hanno coordinato la redazione dell'Annale "Il mestiere di storico", le segretarie di redazione Mariapia Casalena e Catia Papa, i redattori Salvo Adorno, Giulia Albanese, Stefano Bottoni, Enrica Capussotti, Barbara Curli, Andrea D'Onofrio, Enrico Francia, Guido Formigoni, Massimo Mastrogregori, Giancarlo Monina, Silvano Montaldo, Alessandro Polsi, Silvia Salvatici, Giovanni Scirocco, Adolfo Scotto di Luzio, Luciano Segreto, Elisabetta Tonizzi e Simona Troilo. Ma questo ringraziamento va esteso a tutti coloro che hanno contribuito anche soltanto con una scheda alla realizzazione di un'impresa così impegnativa. E ancora la redazione delle attività on line: il responsabile Emmanuel Betta, Anna Badino, Giulia Beltrametti, Elisabetta Bini, Angelo Bitti, Giuseppe Bosco, Salvatore Botta, Enrica Bricchetto, Riccardo Brizzi, Gia Caglioti, Monica Campagnoli, Enrica Capussotti, Maddalena Carli, Silvia Dettori, Antonio Ferrara, Marco Fontana, Giuseppe Lauricella, Michele Marchi, Danilo Raponi, Monica Rebeschini, Elena Salsi, Elena Sodini, Maddalena Terzani, Giulia Tonelli, Giovanni Villari e Nadia Zonis. A questo ringraziamento desidero naturalmente associare coloro che si sono sobbarcati l'onere della realizzazione dei nostri incontri: nel 2004 la giornata romana di studio su "Identità collettive. Sull'uso di alcune categorie analitiche nella ricerca storica" e il convegno di Bolzano su "Confini/Grenzen"; nel 2005 la giornata di studio fiorentina su "Fedeltà altre e appartenenze conflittuali. Una discussione sulle scelte di campo nel XX secolo", quella bolognese su "L'insegnamento della storia nei licei" e la terza edizione dei "Cantieri di storia", svoltasi anch'essa a Bologna; nel 2006 la prima edizione del seminario nazionale dottorandi "Storie in corso", svoltasi a Napoli, il convegno di Viterbo

1

su "La storia contemporanea attraverso le riviste" e quello di Bertinoro su "In media(s) res. Comunicare il passato oggi"; nel 2007 la seconda edizione di "Storie in corso", che ha avuto luogo nuovamente a Napoli, il convegno di Milano su "La storia e i nuovi archivi. La ricerca nell'era di Internet" e infine la quarta edizione dei "Cantieri di storia", in programma a Marsala nel prossimo mese di settembre. Per realizzare queste iniziative la Sissco ha potuto contare sulla collaborazione di numerose istituzioni culturali, con le quali ha allacciato proficui rapporti e che pure desidero ricordare : la Facoltà di Scienze umanistiche dell'Università di Roma "La Sapienza"; il Gruppo di ricerca per la storia regionale - Arbeitsgruppe Regionalgeschichte, l'Accademia europea, il Comune e la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione autonoma Trentino Alto Adige; la Società italiana delle storiche, la Società italiana per la storia dell'età moderna e "Reti medievali"; il Gabinetto scientifico-letteraio G.P. Vieusseux di Firenze; il Dipartimento di discipline storiche e il Dipartimento di Politica, istituzioni, storia dell'Università di Bologna, la Regione Emilia Romagna, il Comune e la Provincia di Bologna, la Facoltà di Scienze politiche “Roberto Ruffilli” di Forlì, le Case editrici Laterza, Franco Angeli e il Mulino; la rivista "Contemporanea"; il Dipartimento di Scienza dello Stato dell’Università “Federico II” e l’Istituto Italiano per gli studi filosofici di Napoli; il Centro studi per la storia dell’Europa mediterranea, Facoltà di Scienze politiche, dell’Università della Tuscia di Viterbo; il Dipartimento di Scienze della storia e della documentazione storica e il Dipartimento di Storia della società e delle istituzioni dell'Università di Milano, il Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell'Università di Milano-Bicocca, la Mediateca S. Teresa della Biblioteca nazionale Braidense di Milano; la Giunta centrale per gli studi storici; il Laboratorio di ricerche mediterranee, l'Associazione amici del Liceo classico e il Comune di Marsala; la Regione Sicilia. Al successo dei nostri convegni e dei nostri seminari hanno inoltre contribuito a vario titolo (ma questa volta per non eccedere ometto vari soci che ho già menzionato per altri motivi) Margherita Angelini, Roberto Balzani, Andrea Baravelli, Raffaella Baritono, Gian Marco Bresadola, Silvia Cassamagnaghi, Carolina Castellano, Marina Cattaruzza, Stefano Cavazza, Maria Coccia, Antonella Cuccoli, Vanni D'Alessio, Alberto De Bernardi, Fulvio De Giorgi, Giorgio Delle Donne, Andrea Di Michele, Paola Donatucci, Nando Fasce, Yuri Guaiana, Giulia Guazzaloca, Rosario Lentini, Marzia Maccaferri, Marco Meriggi, Roberta Medda-Windischer, Sandro Mezzadra, Simone Neri Serneri, Roberto Pertici, Stefano Petrungaro, Paolo Pezzino, Irene Piazzoni, Maria Serena Piretti, Carlo Romeo, Emanuela Scarpellini, Carlotta Sorba, Pierangelo Toninelli, Simona Urso e Claudio Visentin. Last but not least ringrazio di cuore tutti gli autori delle relazioni, ai quali naturalmente si deve l'elevato livello qualitativo dei nostri convegni. Delle Commissioni elettorali per il rinnovo delle cariche sociali hanno fatto parte in questi anni Emmanuel Betta, Fulvio Cammarano, Simona Colarizi, Cecilia Dau Novelli, Marco De Nicolò, Anna Lucia Denitto, Andrea Graziosi, Silvano Montaldo, Simone Neri Serneri, Federico Romero e Mariuccia Salvati; delle Commissioni giudicatrici del Premio Anci Storia Salvo Adorno, Roberto Balzani, Gia Caglioti, Renato Camurri, Elisabetta Colombo, Gustavo Corni, Vinzia

2

Fiorino, Marco Gervasoni, Giulio Guderzo, Rosario Lentini, Umberto Levra, Marco Palla, Paolo Pombeni, Maria Marcella Rizzo, Carlo Romeo, Fabio Rugge, Giovanni Sabbatucci, Pierre-Yves Saunier, Carlotta Sorba e Angelo Ventura. A tutti va il mio più sentito ringraziamento. Il loro contributo (e quello dei molti altri – soci e non soci – che sicuramente ho dimenticato e con i quali torno a scusarmi) è ciò che più di ogni altra cosa spiega la vitalità della Sissco e il rilievo crescente delle sue iniziative. Ma vediamo quali risultati abbia prodotto questo vero e proprio spiegamento di forze. Rinnovato nell'impostazione grafica e stampato dall'editore Rubbettino, l'Annale "Il mestiere di storico" ha pubblicato anche nella sua prima parte alcuni importanti contributi, tra i quali segnalo in particolare la sezione monografica dedicata nel 2004 ai musei di storia contemporanea e, nel 2005, i resoconti di due impegnative indagini sulla didattica della storia contemporanea nei nuovi ordinamenti universitari e sugli insegnamenti a contratto. Ma sono state naturalmente le recensioni ad assorbire il grosso delle energie della redazione, consolidando ulteriormente il ruolo di informazione, bilancio e orientamento critico già acquisito negli anni precedenti. 474 schede nel 2004, 439 nel 2005, 367 nel 2006 si sono aggiunte alle 144 del 2000, alle 233 del 2001, alle 368 del 2002 e alle 513 del 2003 fino a un totale di 2.538 opere recensite, senza contare quelle segnalate nel presente volume.

Dopo sette anni si avvertiva peraltro la necessità di un rinnovamento della formula dell'Annale e a questo obiettivo, in base a un progetto elaborato da Gia Caglioti e discusso collegialmente, si è dedicata con grande impegno la redazione. I risultati sono a mio parere estremamente positivi, ma su di essi non mi soffermo perché soltanto in occasione dei "Cantieri" di Marsala saranno sotto gli occhi dei soci. Tengo ad esprimere alla Fondazione Lelio e Lisli Basso – Issoco la gratitudine della società e mia per il prezioso supporto che ha offerto alla redazione dell'Annale. A fianco dell'Annale, l'attività editoriale della società è stata caratterizzata dalla pubblicazione di alcuni volumi di sicuro interesse. Se due di essi – Il mondo visto dall'Italia, a cura di A. Giovagnoli e G. Del Zanna e La storia contemporanea tra scuola e università, a cura di G. Bosco e C. Mantovani – restituiscono i risultati di alcuni convegni degli anni precedenti, il terzo – Confini, a cura di S. Salvatici – è scaturito dal convegno di Bolzano del 2004. Con gli ultimi due abbiamo inaugurato una nuova collana della Sissco, pubblicata anch'essa presso l'editore Rubbettino, che si arricchirà a breve di un terzo titolo tratto dal convegno di Viterbo del 2006. Parte dei contributi presentati al convegno di Bertinoro dello stesso anno sono stati infine pubblicati sulla rivista "Contemporanea". Per il resto la Sissco ha confermato il proprio ruolo di promozione della ricerca e del dibattito storiografico, non mancando di "irradiare" in numerose altre sedi i contributi discussi nei suoi convegni e nei suoi seminari, a partire naturalmente dai "Cantieri di storia". Un altro settore di rilievo difficilmente sottovalutabile nel quale la Sissco ha conquistato un posto di spicco nel panorama italiano (e se non presumo troppo internazionale) è quello delle attività on line. Il nostro sito web ha ormai

3

acquisito una massa critica davvero imponente, con un numero di pagine pubblicate che oggi ammonta a 16.863. Di esse, 8.123 sono costituite da altrettanti articoli apparsi su numerosi quotidiani italiani e stranieri e spogliati dai membri della redazione. Come le 2.538 recensioni tratte dall'Annale, queste rassegne sono pubblicate su un database che consente molteplici interrogazioni. Ma tutte le pubblicazioni della Sissco, come anche l'intera documentazione delle sue attività, sono consultabili su www.sissco.it, alle cui consuete sezioni si sono recentemente aggiunte una biblioteca virtuale e – sulla scia del successo dei seminari nazionali dottorandi – una banca dati delle tesi di dottorato. I dossier del sito tuttora in via di sviluppo sono sei, tra i quali segnalo quello su Negazionismi, legislazioni curato da Betta, Barbara Armani e Cristiana Fiamingo, che si sono aggiunti ad altri cinque "chiusi" ma naturalmente sempre consultabili. Alla crescita di www.sissco.it, oltre ai redattori e ad altri collaboratori, hanno validamente contribuito anche gli studenti della Facoltà di Scienze umanistiche dell'Università "La Sapienza" di Roma, in base a una convenzione con la Sissco per la realizzazione di un programma di tirocinio. Come i soci avranno notato, inoltre, di recente è stato inaugurato un secondo sito, basato su più moderne ed efficaci tecnologie di content management. A breve esso sostituirà interamente il vecchio, consentendoci un ulteriore salto di qualità. Sia pure con una serie di alti e bassi dovuti a ricorrenti problemi tecnologici (infine risolti anche grazie al prezioso supporto di Riccardo Rencinai, sistemista della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena), il numero dei visitatori è cresciuto di pari passo con lo sviluppo del sito: se nel 2003-2004 avevamo una media mensile di 8.100 visitatori, nel maggio 2007 ne abbiamo registrati 18.368 e il numero delle pagine visitate è cresciuto in proporzione. A fianco del sito web, infine, anche la nostra mailing list – alla quale sono attualmente iscritti 506 soci – ha mostrato una notevole vitalità, qualificandosi non soltanto come un prezioso strumento di informazione e circolazione delle notizie, ma anche come un luogo di vivace e libero confronto tra le opinioni. Come osservava quattro anni fa Romanelli nel suo rapporto di fine mandato, questo è in fondo il fine ultimo – vorrei dire la ragion d'essere – della nostra società. A tale fine tendono infatti, senza eccezione alcuna, tutte le nostre iniziative, dai convegni e dai seminari fino ai premi Sissco e Anci Storia, essi pure confermatisi come importanti riconoscimenti. Anche per questo desidero ricordare i loro vincitori: per il premio Sissco "opera prima" Gabriella Chiaramonti, Paola Pizzo, Carolina Castellano e Giovanni Focardi, Simona Merlo; per il premio Sissco dedicato a un'opera matura di sintesi Ennio Di Nolfo, Gaetano Quagliariello, Gabriele Ranzato e Alberto M. Banti; per il premio Anci Storia Giulio Guderzo, Alberto Ferraboschi, Federico Lucarini ed Elisabetta Colombo. Colgo con piacere l'occasione per ringraziare il Dr. Nicola Cirimele dell'Anci per la sua preziosa e amichevole collaborazione. A fronte di tutto ciò non poteva non stare l'incremento del numero dei soci, già molto sensibile negli anni precedenti ma proseguito in misura superiore alle mie stesse previsioni anche in questo quadriennio: eravamo passati da 185 soci nel 1999 a 429 nel 2003 e oggi ne contiamo 705. Tra questi, in verità, figura ancora

4

qualche decina di soci morosi che forse non si metteranno tutti in regola con le quote sociali, ma l'esperienza ci insegna che molto spesso i loro ritardi sono frutto di distrazione e perciò confidiamo di poterne ancora recuperare un buon numero. È del resto ragionevole pensare che la crescita della Sissco non possa proseguire indefinitamente al ritmo degli ultimi otto anni.

Fig. 1. I soci della Sissco dal 1999 al 2007

Quattro anni fa Romanelli scriveva giustamente: "Proprio perché la Sissco altro non è che l'insieme dei suoi soci, credo che sia utile tracciare un loro profilo". Condividendo anche in questo caso la sua opinione, aggiornerò i dati da lui forniti quattro anni fa, riproducendoli in parte e più in generale seguendone l'ordine e i criteri a fini comparativi. Come si può notare dalla Tab. 1, che distingue i soci per genere, l'aumento relativo è stato leggermente maggiore per le donne che per gli uomini. Scorporando le istituzioni (cresciute in buona parte allo scopo di poter acquisire l'Annale per le loro biblioteche), le donne risultano infatti aumentate dell'1,5%, gli uomini diminuiti nella stessa misura.

Tab. 1. I soci della Sissco dal 2003 al 2007. Dati per genere

2003 2007 N. % N. % Donne 164 38,4 273 38,7

5

Uomini 260 60,9 406 57,6 Istituzioni 3 0,7 26 3,7 Totale 427 100,0 705 100,0

Fig. 2. I soci della Sissco dal 2003 al 2007. Dati per genere

La percentuale dei soci che hanno inviato il loro curriculum vitae appare diminuita dal 77 al 76%, ma anche questo dato risente dell'aumento delle istituzioni, tolte le quali siamo al 78%. Gli iscritti alla lista di discussione sono in totale il 73%, ma mentre tra le istituzioni si scende al 27%, tra le donne il dato sale fino al 78%. Venendo allo "statuto lavorativo" dei soci, balza agli occhi in primo luogo il fatto che la componente più numerosa non sono più i professori universitari di prima fascia, ma i dottorandi. Nel loro insieme i giovani studiosi (dottorandi e postdoc) sono passati dal 27,2 al 34,5% del totale dei soci, mentre le tre fasce della docenza universitaria, pur aumentando sensibilmente in cifre assolute – i ricercatori anche in percentuale –, sono scese dal 51,3 al 42,6%. È un dato che considero estremamente lunsinghiero: le giovani leve della nostra storiografia hanno fatto della Sissco la loro casa comune, l'hanno fatto in misura maggiore dei loro stessi professori e in ciò deve essere individuata a mio parere una risposta molto confortante alla specifica attenzione che la società ha rivolto a loro e al loro lavoro, al costume informale e non paludato dei nostri rapporti interpersonali e alla grande apertura del confronto tra le idee all'interno della società.

Tab. 2. Statuto lavorativo dei soci Sissco (dati tratti dai cv e dal Cineca)

2003 2007 F M I T % F M I T %Prima fascia 26 69 95 22,2 30 83 113 16,0Seconda Fascia 32 45 77 18,0 44 52 96 13,6Ricercatore 18 29 47 11,0 41 50 91 12,9Docente estero 2 13 15 3,5 9 15 24 3,4Precariato postdoc 27 34 61 14,3 46 59 105 14,9Dottorando 30 25 55 12,9 58 80 138 19,6Fuori ruolo 1 7 8 1,9 1 7 8 1,1

6

Totale universitari 136 222 358 83,8 229 346 575 81,6Ricercatore enti 5 6 11 2,6 7 7 14 2,0Archivista 1 2 3 0,7 1 3 4 0,6Bibliotecario 1 3 4 0,9 3 4 7 1,0Funzionario AP 1 5 6 1,4 4 4 0,6Informazione-editoria 2 3 5 1,2 2 5 7 1,0Insegnante medio 11 8 19 4,4 16 8 24 3,4Altro 4 7 11 2,6 13 28 41 5,8Istituzioni 3 3 0,7 26 26 3,7n.d. 3 4 7 1,6 2 1 3 0,4Totale 164 260 3 427 100,0 273 406 26 705 100,0

Dobbiamo invece prendere atto che l'auspicio di Romanelli che potesse accrescersi la presenza nella Sissco dell'universo degli storici non universitari non ha avuto seguito. Il lieve incremento percentuale di queste figure è dovuto essenzialmente alle istituzioni e la Sissco continua ad essere per oltre l'80% un'associazione accademica. Ugualmente modesta è rimasta la proiezione internazionale della società: benché più che raddoppiati di numero (da 18 a 40), percentualmente i soci residenti fuori dall'Italia sono cresciuti appena dell'1,5%. I paesi più rappresentati sono la Svizzera con 8 soci, la Francia e gli Stati Uniti con 6 soci ciascuno, la Germania e il Regno Unito con 5.

Tab. 3. Regione di lavoro dei soci Sissco

2003 2007 F M I T % F M I T %Abruzzo 1 1 2 0,5 5 10 1 16 2,3Basilicata 1 1 0,2 Calabria 2 2 0,5 4 5 9 1,3Campania 8 10 18 4,2 15 24 39 5,5Emilia Romagna 24 30 54 12,6 35 52 4 91 12,9Friuli Venezia Giulia 3 6 9 2,1 8 10 18 2,6Lazio 29 50 2 81 19,0 33 49 4 86 12,2Liguria 9 3 12 2,8 8 12 20 2,8Lombardia 16 24 40 9,4 36 35 5 76 10,8Marche 1 5 6 1,4 8 9 2 19 2,7Molise 3 3 0,4Piemonte 13 19 32 7,5 11 27 2 40 5,7Puglia 3 5 8 1,9 11 14 25 3,5Sardegna 1 4 5 1,2 2 5 7 1,0Sicilia 2 11 13 3,0 3 18 21 3,0Toscana 36 52 88 20,6 49 58 2 109 15,5Trentino Alto Adige 2 4 1 7 1,6 6 7 3 16 2,3Umbria 4 5 9 2,1 3 7 2 12 1,7Valle d'Aosta 1 1 0,1Veneto 8 14 22 5,2 12 25 1 38 5,4Estero 4 14 18 4,2 19 29 48 6,8n.d. 5 6 11 1,6Totale 164 260 3 427 100,0 273 406 26 705 100,0

7

Fig. 3. Distribuzione regionale dei soci della Sissco, 2003-2007

Come mostrano la Tab. 3 e la Fig. 3, la distribuzione dei soci tra le regioni italiane ci vede assenti soltanto in Basilicata, ma come quattro anni fa le maggiori concentrazioni sono in Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia e Piemonte. L'attuale distribuzione territoriale della società è comunque più regolare, come mostra anche soltanto il dato della regione di punta – la Toscana – che, pur essendo salita da 88 a 109 soci, in percentuale è però calata di cinque punti. Ciò non toglie che anche distribuendo i soci per province se ne confermi la forte concentrazione in alcune di esse: il 58,3% si trova a Roma (122 soci), Firenze (62), Bologna (60), Milano (56), Torino (45), Napoli (26), Pisa (24) e Genova (16). Almeno in parte questa geografia corrisponde del resto a quella delle sedi universitarie: dei 300 docenti di ruolo iscritti alla Sissco, il 49% lavora a Bologna

8

(30 soci), Firenze (21), Napoli e Torino (20), Pisa (17), Milano, Roma e Siena (13 soci ciascuna). Se adesso ci concentriamo su questi 300 soci, notiamo innanzi tutto come la loro distribuzione tra i settori scientifico-disciplinari sia rimasta sostanzialmente invariata: prevedibilmente il settore M-Sto/04 ne copre i tre quarti con 226 soci. Tra gli altri settori quello più rappresentato è Sps/05 (Storia e istituzioni delle Americhe) con 15 soci e la distanza è davvero rilevante. Va peraltro considerato che al settore Sps/05 fanno capo in tutto 37 docenti.

Tab. 4. Settori scientifico-disciplinari dei docenti universitari di ruolo iscritti alla Sissco

2003 2007 I F. II F. R. T. % I F. II F. R. T. % CHIM/03 1 1 0,5 1 1 0,3 IUS/09 1 1 0,5 1 1 0,3 IUS/19 1 1 0,5 L-ART/06 1 1 0,5 L-OR/23 1 1 0,3 M-DEA/01 1 1 0,3 M-FIL/06 1 1 0,3 M-GGR/01 1 1 0,5 1 1 0,3 M-PED/01 1 1 0,5 1 1 0,3 M-PED/02 1 1 2 4 1,8 1 1 3 5 1,7 M-STO/02 2 2 4 1,8 1 1 3 5 1,7 M-STO/03 2 2 1 5 2,3 4 1 2 7 2,3 M-STO/04 75 58 30 163 74,4 88 75 63 226 75,3 M-STO/07 1 1 0,5 1 1 2 0,7 SECS-P/12 3 3 1 7 3,2 3 3 2 8 2,7 SPS/01 1 1 0,3 SPS/02 2 2 0,9 2 1 3 1,0 SPS/03 5 3 8 3,7 6 2 8 2,7 SPS/05 3 5 4 12 5,5 5 8 2 15 5,0 SPS/06 1 1 1 3 1,4 1 1 3 5 1,7 SPS/07 1 1 0,5 1 1 0,3 SPS/13 1 1 0,5 1 1 3 4 1,3 SPS/14 1 1 2 0,9 1 1 2 0,7 Totale 95 77 47 219 100,0 113 96 91 300 100,0

Sigle dei settori scientifico-disciplinari: CHIM/03 Chimica generale e inorganica, IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico, IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno, L-OR/23 Storia dell'Asia orientale e sudorientale, M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche, M-FIL/06 Storia della filosofia, M-GGR/01 Geografia, M-PED/01 Pedagogia generale e sociale, M-PED/02 Storia della pedagogia, M-STO/02 Storia moderna, M-STO/03 Storia dell'Europa orientale, M-STO/04 Storia contemporanea, M-STO/07 Storia del Cristianesimo e delle Chiese, SECS-P/12 Storia economica, SPS/01 Filosofia politica, SPS/02 Storia delle dottrine politiche, SPS/03 Storia delle istituzione politiche, SPS/05 Storia e istituzioni delle Americhe, SPS/06 Storia delle relazioni internazionale, SPS/07 Sociologia generale, SPS/13 Storia e istituzioni dell'Africa, SPS/14 Storia e istituzioni dell'Asia.

9

I dati complessivi dei docenti delle tre fasce appartenenti al settore M-Sto/04 in servizio nelle università italiane nel 2003 e nel 2007 sono riportati nella Tab. 5, che per maggiore comodità di analisi è stata duplicata, in modo da mostrare nella prima parte le percentuali di colonna, nella seconda quelle di riga. Come si vede il loro numero è salito da 480 a 524, con un incremento del 9,2%. La percentuale della prima fascia è aumentata dello 0,7%, quella dei ricercatori del 3%, mentre i docenti di seconda fascia sono diminuiti del 3,6%.

Tab. 5. Docenti del settore M-Sto/04

27 giugno 2003 6 giugno 2007

M % F % T % M % F % T %

I fascia 140 42,6 28 18,5 168 35,0 154 43,8 33 19,2 187 35,7II fascia 105 31,9 59 39,1 164 34,2 98 27,8 62 36,0 160 30,5Ric. e ass. 84 25,5 64 42,4 148 30,8 100 28,4 77 44,8 177 33,8

Totale 329 100,0 151 100,0 480 100,0 352 100,0 172 100,0 524 100,0

M % F % T % M % F % T %

I fascia 140 83,3 28 16,7 168 100,0 154 82,4 33 17,6 187 100,0II fascia 105 64,0 59 36,0 164 100,0 98 61,3 62 38,8 160 100,0Ric. e ass. 84 56,8 64 43,2 148 100,0 100 56,5 77 43,5 177 100,0

Totale 329 68,5 151 31,5 480 100,0 352 67,2 172 32,8 524 100,0

Ed ecco i dati relativi a quelli di loro che risultano iscritti alla Sissco alle due date. La Tab. 6 mostra che in questi quattro anni i nostri soci sono complessivamente aumentati in misura molto rilevante: da 163 a 226 (+38,7%). In rapporto ai docenti del settore l'incremento, che nella prima fascia è stato del 2,4%, si deve soprattutto alla seconda fascia, dove i nostri soci sono passati dal 18,3 al 46,9% della categoria, mentre tra i ricercatori e gli assistenti sono diminuiti del 4,7%. Da segnalare, infine, come si confermi una presenza particolarmente forte della società tra le donne, laddove le nostre socie sono passate dal 40,4 al 52,3% delle loro colleghe.

Tab. 6. Docenti del settore M-Sto/04 iscritti alla Sissco

27 giugno 2003 M MS MS% F FS FS% T T S TS % I fascia 140 52 37,1 28 23 82,1 168 75 44,6 II fascia 105 19 18,1 59 11 18,6 164 30 18,3 Ric. e ass. 84 31 36,9 64 27 42,2 144 58 40,3 Totale 329 102 31,0 151 61 40,4 480 163 34,0 6 giugno 2007 M MS MS% F FS FS% T T S TS% I fascia 154 62 40,3 33 26 78,8 187 88 47,1 II fascia 98 38 38,8 62 37 59,7 160 75 46,9 Ric. e ass. 100 36 36,0 77 27 35,1 177 63 35,6

10

Totale 352 136 38,6 172 90 52,3 524 226 43,1

Legenda: M = uomini, MS uomini iscritti alla Sissco, F = donne, FS = donne iscritte alla Sissco, T = totale, TS = totale iscritti alla Sissco.

Pur con queste differenze, si tratta in tutti i casi di dati molto lusinghieri: nella prima e nella seconda fascia i nostri soci sono attorno al 47% del totale e complessivamente siamo saliti dal 34 al 43% dei docenti del settore. La rappresentatività della Sissco si è insomma sensibilmente accresciuta, e con essa il suo ruolo nella storiografia contemporaneistica italiana. Se quattro anni fa potevamo pensare di aver già raggiunto una sorta di "soglia fisiologica", questi risultati - ottenuti in una fase di espansione quantitativa del settore M-Sto/04 – autorizzano a mio giudizio a ritenere che in realtà da quella soglia siamo ancora distanti.

Fig. 4. Docenti del settore M-Sto/04 iscritti alla Sissco

Recentemente, del resto, la rappresentatività della Sissco è stata riconosciuta anche in occasione delle consultazioni effettuate dal Consiglio universitario nazionale in vista dell'accorpamento dei settori scientifico-disciplinari richiesto dal Ministero dell'università per il bando delle tre tornate di concorsi a ricercatore inserite dalla legge finanziaria 2007. Nella discussione che a tale riguardo si è sviluppata all'interno della nostra mailing list dopo che il Consiglio direttivo ha approvato una presa di posizione pubblica su questi problemi, alcuni soci sono tornati ad auspicare che la Sissco assuma un atteggiamento più "interventista" su alcune questioni cruciali per il futuro della disciplina. Si tratta di un problema delicato. Le vicende dei pochi documenti pubblici sottoscritti dal direttivo durante la mia presidenza (penso in particolare a quello del 23 gennaio 2004 sul riordino dello stato giuridico e del reclutamento dei

11

professori universitari o a quello del 16 luglio dello stesso anno sulle indicazioni nazionali per i piani di studio della scuola primaria e secondaria di primo grado) hanno infatti messo in luce come su temi del genere convivano all'interno della Sissco opinioni anche molto diverse e perciò difficilmente riconducibili ad unità. Per questo, d'accordo con i membri del direttivo, ho consapevolmente limitato le nostre esternazioni pubbliche, cercando di evitare da un lato prese di posizione su questioni esorbitanti l'ambito disciplinare dell'attività della Sissco e tali da chiamare in causa le differenti opinioni politiche dei soci, dall'altro (e soprattutto) interventi che rischiassero di coinvolgere la società in quelli che quattro anni fa Romanelli definì come "gli affari della corporazione". Anche nella recente discussione sull'accorpamento dei settori scientifico-disciplinari, del resto, sia il documento del direttivo sia il mio intervento all'incontro delle aree 10-11 del CUN svoltosi il 5 giugno 2007 sono stati centrati essenzialmente su questioni scientifiche e di metodo. Abbiamo evitato con cura, insomma, ogni indicazione che potesse prefigurare questo o quell'interesse concorsuale e apparisse suscettibile di fare della Sissco – anche in minima parte – una delle tante lobbies accademiche. Mi rendo conto di quanto sia sottile il confine lungo il quale ci siamo mossi e mi guardo bene da sottovalutare i rilievi dei quali questa linea è stata fatta oggetto da parte di alcuni soci. Personalmente, tuttavia, rimango convinto che su questo terreno – dagli ordinamenti universitari e scolastici al finanziamento della ricerca, al reclutamento ecc. – il compito fondamentale della Sissco debba continuare ad essere quello che ne ha caratterizzato l'intera storia dal 1990 a oggi: informare, mettere a confronto, discutere con la massima trasparenza, affermare criteri più che formulare specifiche proposte in questa o questa direzione. È possibile che in futuro risulti utile e opportuno spostare questa linea di confine. Lasciando doverosamente aperta la soluzione di questo problema, a me preme soltanto tornare a sottolinearne la delicatezza e ricordare che le scelte effettuate dal direttivo in questi anni, quanto meno, non hanno ostacolato la vigorosa crescita della Sissco. Nel 2003, subentrando a un presidente che si era mostrato capace di imprimere grande dinamismo alla nostra società, francamente dubitavo che fosse possibile proseguire senza rallentamenti sulla stessa strada. Oggi posso dire con soddisfazione che così è stato. Lo affermo senza timore di apparire immmodesto perché consolidare il nostro sodalizio, farlo crescere ancora e permettergli di conseguire i successi che hanno arriso alle sue iniziative non sarebbe mai stato possibile senza il fondamentale apporto dei tanti soci che vi hanno speso le loro energie. A ciò si deve se la Sissco ha raggiunto traguardi così importanti e su ciò poggia la mia convizione che il futuro possa riservarcene molti altri.

Tommaso Detti

12