40
www.infomercatiesteri.it ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo

Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

www.infomercatiesteri.it

ROMANIA

A cura di:Ambasciata d'Italia - ROMANIA

Direzione Generale per la Promozione del Sistema [email protected]

Con la collaborazione di:Agenzia per la promozione all'estero el'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE

Camere di Commercio italiane all'estero

ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo

Page 2: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

INDICE

PERCHE'

Perchè ROMANIADati generaliDove investireCosa vendere

OUTLOOK POLITICO

Politica internaRelazioni internazionali

OUTLOOK ECONOMICO

Quadro macroeconomicoPolitica economicaIndicatori macroeconomiciTasso di cambioBilancia commercialeSaldi e riserve internazionaliInvestimenti - StockInvestimenti - FlussiMaterie primeBarriere tariffarie e non tariffarie

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT

Indici di Global Competitiveness e Libertà EconomicaIndici di Apertura al commercio internazionaleFattori maggiormente problematici per fare businessBusiness CostIndice Doing Business

ACCESSO AL CREDITO

Accesso al credito

RISCHI

Rischi politiciRischi economiciRischi operativi

RAPPORTI CON L'ITALIA

OverviewScambi commercialiInvestimenti con l'Italia - StockInvestimenti con l'Italia - Flussi

TURISMO

SCHEDA TURISMO ROMANIAFLUSSI TURISTICI: ITALIA VERSO ROMANIAFLUSSI TURISTICI: ROMANIA VERSO L'ITALIA

ROMANIA

Page 3: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Vantaggi offerti dal mercato edalla posizione geografica

Vantaggi dovuti alle risorse

Vantaggi politici ed economici

Vantaggi che risultano dairapporti internazionali

Altri Vantaggi: privatizzazioni esettore infrastrutturale. PresenzaBanche Italiane.

PERCHE'

PERCHÈ ROMANIA

Vantaggi offerti dal mercato e dalla posizione geograficaVantaggi dovuti alle risorseVantaggi politici ed economiciVantaggi che risultano dai rapporti internazionaliAltri Vantaggi: privatizzazioni e settore infrastrutturale. Presenza Banche Italiane.

In posizione strategica nell'Unione Europea tra i Balcani Occidentali e la Federazione Russa,la Romania è attraversata da tre corridoi paneuropei: il 4, che collega l'Europa da ovest adest; il 9, che collega il nord al sud del continente e il 7, che facilita la navigazione all?interno

dell?Europa. Con piu' di 21 milioni di abitanti, la Romania rappresenta uno dei principali mercati dell'Europa centro-orientale. LaRomania e' una importante porta d'ingresso per il mercato unico europeo (circa 500 milioni consumatori).

•Nel Paese la forza lavoro e' qualificata (buona e' la conoscenza delle lingue straniere cosi'come la padronanza delle tecnologie/attrezzature informatiche) e i costi della manodopera

sono relativamente contenuti. •La Romania vanta incredibili risorse: agricole, minerarie, idriche. Notevole e' il potenziale energeticoalla luce anche della presenza di gas e petrolio e delle recenti scoperte di gas e 'shale gas'.

• La stagione politica che il nuovo Governo, insediatosi dopo le elezioni dello scorsodicembre, ha intrapreso rappresenta un fattore di stabilita' per gli investimenti. . La Romania

e' membro della NATO e del'UE. . Il Paese beneficia di Fondi strutturali e per la coesione che attraggono gli investimenti. .Opportunita' di ricorrere a derminate condizioni agli 'aiuti di stato'. • Imposta fissa per le persone fisiche/giuriche del 16% sui redditi eprofitti.

? La Romania e' membro delle Nazioni Unite, del Consiglio dell?Europa, dell'OSCE e dimolte altre OOII, tra cui l'Organizzazione Mondiale del Commercio.

• E' in corso l'ammodernamento della rete infrastrutturale e dei trasporti del Paese peradeguarla agli standards UE. Vi sono potenzialita' per le imprese del settore. • Leinfrastrutture industriali sono sviluppate. . Sono in corso importanti privatizzazioni. • Moltesono le Banche italiane e internazionali presenti nel Paese. . Presenza di 'zone di libero

scambio' nel Paese. . Presenza di vie di navigazione (fluviali e marittime).

Ultimo aggiornamento: 20/01/2016

^Top^

DATI GENERALI

Forma di stato Repubblica SemipresidenzialeSuperficie 238391 km2Lingua RomenoReligione Cristiano-OrtodossaMoneta RON (Leu romeno)

Ultimo aggiornamento: 22/01/2016

^Top^

ROMANIA1

Page 4: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Macchinari e apparecchiature

Prodotti dell'agricoltura, pesca esilvicoltura

Articoli di abbigliamento (anchein pelle e in pelliccia)

DOVE INVESTIRE

Macchinari e apparecchiatureProdotti dell'agricoltura, pesca e silvicolturaArticoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)CostruzioniEnergia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)

Uno degli obiettivi strategici della strategia governativa 2017-2020 è un nuovo modello dipolitica industriale, che generi crescita economica intelligente. Si intende passare da un

modello basato su industrie intensive e con un grado basso di trasformazione verso industrie innovative, energie e industrieecologiche. La politica industriale vuole essere basata su incentivi condizionati da indicatori di performance, approccio policentrico,concentrazione sui cluster di competitività. Si intende aumentare la specializzazione della produzione su industrie con intensitàtecnologica alta che possa ridurre la dipendenza delle esportazioni da alcuni settori industriali. Gli strumenti sono la ricerca-sviluppo-innovazione, lo sviluppo, accesso ai finanziamenti e ai mercati di capitale, la promozione degli investimenti come vettore di crescitaeconomica, la stimolazione dell’accesso ai finanziamenti europei. La Romania deve investire sostanzialmente nell’infrastruttura ed innuove fabbriche.

Le macchine e le attrezzature italiane sono molto apprezzate in Romania per il loro alto livello qualitativo, l’affidabilità e il favorevolerapporto qualità/prezzo. L’Italia si è mantenuta negli ultimi tre anni il secondo fornitore della Romania dopo la Germania, con unaquota sull’import tra l'11 e il 12%. Attualmente tali prodotti provengono prevalentemente dalla Germania, Italia, Cina e FranciaL’interesse della Romania nei confronti di questa tipologia di prodotti è determinato dall’importanza del settore metalmeccanicocome fattore strategico di crescita economica del Paese. La Romania tradizionalmente dispone di un potenziale produttivoimportante nel settore della lavorazione dei metalli sin dal periodo interbellico, essendo in grado di produrre materie prime e pezzi diricambio di varie dimensioni per vari settori industriali. Il settore ha registrato uno sviluppo costante nell'ultimo decennio.

Negli ultimi anni è stato registrato un aumento sostanziale degli investimenti esteri diretti nel settore della componentistica permacchine utensili. Numerose esperienze di privatizzazione delle aziende operanti nel settore hanno dato risultati positivi a costicontenuti.

La Romania si estende per 23,8 milioni di ettari e la superficie agricola utilizzata è di 14,7milioni di ha, il 61,7% del totale, uno dei rapporti più elevati in Europa. Le condizioni pedo-climatiche sono molto favorevoli alla coltivazione delle principali colture cerealicole, orticole e

frutticole ed il livello di fertilità del terreno è molto elevato. Gli stranieri possiedono un milione di ettari di terreno agricolo, di cui leaziende agricole detenute da italiani hanno una quota del 23% circa. Nonostante l’alto potenziale, i settori produttivi sonoscarsamente diversificati e si concentrano, per quanto riguarda la produzione vegetale, nella produzione di cereali e, in particolare inquest’ultimo periodo, nella produzione di colture oleaginose come la colza ed il girasole, grazie alle opportunità offerte dal mercatointernazionale degli oli combustibili di origine vegetale. Nonostante una scarsa dotazione infrastrutturale (sistemi d’irrigazione,strutture per la conservazione e trasformazione dei prodotti), esistono numerose opportunità d’inserimento nel mercato locale tantoper i prodotti italiani dell'agroalimentare quanto per macchinari e tecnologie di eccellenza. In quasi tutti i distretti della Romania visono opportunità agricole che per essere sviluppate necessitano di un idoneo know-how e di un’adeguata strumentazione tecnica.Si segnala, inoltre, un crescente apprezzamento per la dieta mediterranea e la tradizione eno-gastronomica italiana, a vantaggio diprodotti quali pasta, olio di oliva, vino, formaggi.

La crescita del reddito medio - pro-capite e il consolidarsi di una classe benestante inRomania favorisce la domanda di prodotti e beni di consumo in cui tradizionalmente il nostro Paese eccelle. Tra questi: i prodottitessili, la pelletteria e le calzature, molti dei quali sono completati in Romania con materie prime italiane.

Fra i vantaggi per la delocalizzazione della produzione in Romania vi sono ancora il livello di tassazione e il costo della manodoperaancora inferiori rispetto all’Italia, i costi bassi per le utilità ed alcune materie prime.

Nei primi sei mesi del 2017 le importazioni romene di macchine tessili sono state di 39,6 milioni di euro (+13,7% rispetto allo stessoperiodo del 2016). L’Italia e’ il secondo fornitore dopo la Germania, con quasi 10 milioni di euro.

Prospettive di crescita per tali tipologie di prodotti si rinvengono anche nella crescente concentrazione e nell'utilizzo di canali delmercato moderno (catene di negozi, ipermercati, shopping mall). Nel settore della moda (calzature comprese), la maggior parte deinegozi mono e multibrand sono ubicati a Bucarest, dove il reddito medio della popolazione è superiore a quello delle altre zone delPaese. Dopo le due “vie commerciali del lusso” (Calea Dorobantilor e Calea Victoriei), un canale importante per la vendita aldettaglio dei prodotti della moda sono le “gallerie commerciali” che accompagnano solitamente le catene di ipermercati, i cosiddetti“mall” (nel 2017 solo a Bucarest si trovavano 20 “mall”, ma la presenza e` diffusa in tutte le principali città della Romania). Nellealtre città più importanti (Timisoara, Iasi, Cluj-Napoca, Constanta, Brasov) tali negozi sono presenti prevalentemente nei centri

ROMANIA2

Page 5: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Costruzioni

Energia elettrica, gas, vapore earia condizionata (anche da fontirinnovabili)

commerciali, dove si vendono anche marchi di livello medio-alto come Prada, Valentino, Dolce Gabbana, Versace, Giorgio Armani,Etro, Fendi, Loro Piana o Cesare Paciotti, Gucci, Roberto Cavalli, Escada, Montegrappa, Moschino, Brunello Cucinelli, Max Mara,Burberry, Hugo Boss ecc.

Il mercato romeno delle costruzioni sta vivendo una lenta ripresa dopo anni di declino e leincertezze su una ventilata recessione. Oggi è valutato a circa 15 miliardi di euro annui

(incluso il settore dei materiali) con la stima di crescere del 5,8% nel 2017, secondo i dati pubblicati dalla Commissione Nazionale diPrognosi.

Nel 2017 il sostegno arriva ancora una volta dai progetti privati. Per quanto riguarda gli investimenti pubblici, confermato il lorovolume minimo perché la principale fonte di finanziamento - fondi pubblici comunitari, ai quali si aggiunge il cofinanziamentonazionale e locale - non è stato utilizzato pienamente nel 2017 dato che non sono stati elaborati i relativi progetti. Moltoprobabilmente, questi progetti saranno via via più rilevanti ma l'impatto in esecuzione arriverà dal 2018. Da sottolineare che leprincipali difficoltà con cui si confronta l'intera economia della Romania, incluso il mercato delle costruzioni, rimangono l’instabilitànormativa e l’imprevedibilità.

Ai conti fatti, per i primi sei mesi del 2017 il volume dei lavori di costruzione ha continuato la tendenza di abbassamento registrandoun calo del 7,2 % serie lorda. I principali cali sono stati registrati ai lavori di manutenzione e riparazioni correnti (-24,6%) e leriparazioni capitali (-21,9%). Per oggetti di costruzioni, le riduzioni più significative sono state registrate ai lavori di ingegneria (-26,6%), lavori non residenziali (-11,6%). L’unica crescita è stata registrata per lavori di costruzioni residenziali (+72,4%).

Tuttavia, le previsioni per il settore edile romeno in genere e le prospettive per il prossimo triennio indicano una moderata ripresaspinta dal sostegno dei finanziamenti europei, dagli investimenti con fondi pubblici e privati locali e dal previsto rilancio dei creditiimmobiliari.

Le analisi economiche nel settore immobiliare prevedono intanto una crescita della domanda di spazi residenziali nel prossimofuturo. In tale contesto, le società private di costruzioni ed i consorzi, sia romeni che esteri, potranno trovare maggiori opportunitàper il lancio di nuovi progetti ed assumeranno un ruolo decisivo nello sviluppo del settore.

L’esperienza locale unita al know-how delle società europee ed al contributo dello Stato, sia direttamente che in partenariatopubblico-privato, costituiranno gli elementi essenziali per lo sviluppo del settore edile romeno nel prossimo futuro. Il potenziale dicrescita della rete infrastrutturale, ancora limitata, è in grado di dischiudere nuove opportunità sia per le imprese italiane già operantio che ambiscano a lavorare nel settore delle costruzioni e dei trasporti sia per le altre imprese dell'indotto, con riferimento, inparticolare, ai materiali di costruzione e alle macchine e mezzi di trasporto da impiegare per la realizzazione di strade, autostrade,gallerie, ponti, ferrovie e stazioni ferroviarie.

La Romania detiene una gamma diversificata di fonti di energia primaria e dispone anche diun importante potenziale di fonti rinnovabili ancora da valorizzare. Le riserve di idrocarburisono stimate a circa 74 mil. tonnellate, mentre le riserve di gas naturale sono stimate a 185mld. m.c. con prospettive ottimistiche determinate dalle recenti scoperte di giacimenti nel

Mar Nero.

Le risorse conosciute di Carbone superiore ammontano a 700 mil. tonnellate, dei quali, attualmente, sono oggetto di concessionecirca 100 mil. tonnellate, mentre quelle di Lignite si aggirano a 1.500 mil. tonnellate dai quali 400 mil ton. in concessione.

Le risorse minerali di Uranio godono di un particolare interesse per l'economia nazionale della Romania per i previsti sviluppi dellaproduzione di energia nucleare, componente importante del piano di sviluppo energetico del Paese.

La Romania fa parte dal gruppo di paesi con capacità autonoma di produzione di energia nucleare, aventi capacità di produzione diacqua pesante, assieme agli Stati Uniti, Canada, Russia e Francia.

Tra le priorità del ministero romeno ci sono il settore del gas e gli investimenti nel settore energetico che negli ultimi anni sono statibassi. Per quanto concerne il gas, il più grande investimento è la Centrale di Iernut che produrrà 430 MW. Un altro progettosbloccato recentemente dal Ministero è il Gruppo 5 di Rovinari, un investimento importante da fondi propri che arriva a 500 milioni dilei. Di grande importanza è anche la collaborazione fra Hidroelectrica, Hidroserv e UCM Resita.

Secondo le più recenti valutazioni, il potenziale idroenergetico della Romania ammonta a 36.000 GWh/anno. La dipendenzadell'Unione Europea da importazioni energetiche è stata nel 2014 di 53,4%, più della metà dell'energia consumata dovendo essereimportata da Paesi extra comunitari. Nella classifica Eurostat, la Romania è collocata al terzo posto con una dipendenza del 17%,dopo l'Estonia (9%) e Danimarca (12,8%). Al polo contrario sono Malta, Lussemburgo, Cipro, Irlanda e Belgio, con più di 80%.

ROMANIA3

Page 6: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

La dipendenza energetica dell'UE è cresciuta sensibilmente sin dal 1990, quando si registrava un percentuale di 44,2%, mentre laRomania è riuscita a diminuire tale dipendenza nello stesso periodo da 34% a 17%.

Attualmente, il saldo energetico della Romania è il seguente: Consumo: 7585 MW Produzione: 8550 MW Saldo: -965 MW.

La struttura delle fonti energetiche romene è rappresentata come segue (valori approssimativi): - Carbone - 2.100 MW - Eolico -2.000 MW - Idro - 1.750 MW - Nucleare - 1.300 MW - Idrocarburi - 1.050 MW - Fotovoltaico - 325 MW - Biomassa - 40 MW.

Ultimo aggiornamento: 13/11/2017

^Top^

ROMANIA4

Page 7: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Energia elettrica, gas, vapore earia condizionata (anche da fontirinnovabili)

Macchinari e apparecchiature

COSA VENDERE

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)Macchinari e apparecchiatureProdotti alimentariArticoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)Costruzioni

La nuova Strategia Energetica per la Romania per il periodo 2015 – 2035 ha come principaliobiettivi la fornitura di energia nel contesto di una richiesta sempre in crescita, lacompetitività economica ad un prezzo sostenibile per i consumatori finali e la protezionedell’ambiente limitando gli effetti dei cambiamenti climatici.

Sono previste a medio termine la riabilitazione e la realizzazione di nuove unità produttive di energia per circa 7.300 MW e sarannochiuse quelle obsolete (circa 3.500 MW).

Il Programma Operativo Infrastrutturale per il periodo 2014-2020 e, in particolare, il suo Asse Prioritario 7 (Energia Pulita edEfficienza Energetica), prevede uno stanziamento di quasi 245 milioni di euro per la crescita della capacità installata derivante dafonti rinnovabili di energia elettrica e termica e per la promozione dell’utilizzo della cogenerazione energetica (elettrica e termica) adalto rendimento. Pertanto, le aziende italiane fornitrici di materiali, servizi, impianti e sistemi per la realizzazione o la riabilitazione disiti produttivi di energia hanno la possibilità di operare in un mercato che presenta ancora margini di sviluppo.

Con la Legge sull'energia rinnovabile il Governo intende concedere benefici agli operatori interessati ad investire in tale settore, conil fine dichiarato di raggiungere importanti e fruttiferi obiettivi. Il Sistema di promozione dell’energia elettrica prodotta da fontirinnovabili di energia stabilito con la summenzionata Legge si applica per l’energia elettrica fornita alla rete elettrica e/o agli utenti,prodotta da: a) energia idro prodotta in centrali con una potenza istallata inferiore ai 10 MW; b) energia eolica; c) energiesolare; d) energia geotermale; e) biomassa; f) bioliquidi; g) biogas; h) gas risultato dalla trasformazione dei residui animalio vegetali; i) gas di fermentazione dei fanghi e dei depuratori delle acque usate .

Spunti per possibili investimenti

• la biomassa è il principale combustibile rurale, essendo utilizzato principalmente per il riscaldamento delle abitazioni e dell'acquaper uso domestico. La biomassa copre circa il 7% del fabbisogno di energia primaria e costituisce circa il 50% del potenziale dirisorse rinnovabili della Romania;

• l’energia geotermale può essere utilizzata per il riscaldamento e produzione di acqua calda.

Considerata la localizzazione delle fonti, il principale potenziale di utilizzo si trova nelle zone rurali - abitazioni, serre, acquacolturaecc.;

• l’energia solare, principalmente per la preparazione dell’acqua calda domestica, permette di ridurre il consumo di combustibilifossili;

• le microidrocentrali possono rappresentare un’opzione di base per l’alimentazione delle zone rurali non collegate a reti di energiaelettrica;

• anche i generatori eolici possono coprire il fabbisogno di energia elettrica nelle zone rurali difficilmente accessibili, non elettrificate.

Il settore della lavorazione metalmeccanica in Romania, concepito come fattore di crescitaeconomica, copre circa la quinta parte dell’esportazione totale e dispone di un potenziale

produttivo importante, essendo in grado di produrre parti per vari settori industriali come, ad esempio quello energetico edautomotive. Il settore meccanico rappresenta il 20% del totale dell’industria produttiva del paese, impiegando circa 300.000 operai atempo pieno.

I sotto-settori con il più alto numero di dipendenti sono: l’industria della lavorazione dei metalli, l’industria delle macchine e degliequipaggiamenti industriali, l’industria delle automobili e dei mezzi di trasporto. Si prevede una crescita lenta dell’attivitàmetalmeccanica in Romania mirata ad arrivare ai livelli degli anni 1985-1990, quando si erano registrati i valori di produzione più altidella storia. Il settore, dopo un periodo di crisi, offre delle buone prospettive di crescita, spinto anche dal sostegno governativo edalla necessità di ammodernamento delle tecnologie esistenti (che in buona parte risalgono agli anni '70 - '80).

Nei primi sei mesi del 2017, l’Italia si è confermata come il secondo Paese fornitore di macchine utensili dopo la Germania, con unaquota del 11,1% del totale. Nel primo semestre del 2017 le importazioni di macchine e apparecchiature per trasporto hannorappresentato il 37,5 % del totale importazioni della Romania, mentre le esportazioni hanno rappresentato il 47,7 % del totaleesportazioni romene.

La crescita dell’industria meccanica ha favorito anche lo sviluppo di una produzione locale, che rappresenta ormai il 15% delle

ROMANIA5

Page 8: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Prodotti alimentari

Articoli di abbigliamento (anchein pelle e in pelliccia)

Costruzioni

esportazioni totali della Romania e dispone di un buon potenziale produttivo in grado di produrre impianti e linee produttivecomplessi.

Nella graduatoria dei Paesi fornitori nel primo semestre del 2017, l’Italia è risultata essere ilquinto Paese fornitore di prodotti agricoli ed alimentari (codici HS 01-24, fonte GTA) della

Romania (dopo Ungheria, Germania, Polonia e Paesi Bassi), con un valore di prodotti esportati di 248,5 milioni di euro e una quotadi mercato pari al 6,7%. I principali prodotti italiani importati in Romania sono tradizionalmente quelli di più largo consumo, come iprodotti ortofrutticoli, le carni e la pasta, ai quali si sono aggiunti, dopo l’entrata del Paese nell’Unione Europea, altri importantiprodotti a più alto valore aggiunto come i prodotti dolciari, il caffè, l’olio, i prodotti ittici, i succhi concentrati di agrumi, i vini. Il Made inItaly gode di un’immagine di altissima qualità, ma i prezzi dei prodotti italiani sono ancora elevati per il reddito del consumatoremedio romeno. Nicchie di mercato sono rappresentate dai ristoranti italiani (in costante aumento), dalla comunità italiana e da unafascia di acquirenti locali con maggiore potere di acquisto (calcolabile intorno all’8-10%, su una popolazione totale di 19,04 milioni diabitanti), concentrata nei maggiori centri urbani. I prodotti di largo consumo (pasta, riso, caffè, olio di oliva, prodotti ortofrutticoli,conserve vegetali, ecc.) hanno una ampia diffusione presso le catene della GDO, mentre i prodotti tipici italiani (tra cui l’olio d’olivaed i vini tipici, regionali, ecc.) trovano un discreto spazio soprattutto nei ristoranti con cucina italiana. I negozi di alta gastronomiasono quasi inesistenti, vista la scarsa capacità di assorbimento del mercato romeno, che non ha ancora maturato una sufficientecultura alimentare per tali prodotti. Per quanto riguarda i canali distributivi, la figura predominante è quella dell’importatore(generalmente esclusivista per il mercato), dotato di una rete di distribuzione sul territorio. Gli stessi importatori sono i principalifornitori anche delle catene della GDO. Per alcuni prodotti (in particolare per quelli freschi, come ad esempio per prodottiortofrutticoli) alcune catene della GDO hanno organizzato proprie piattaforme logistiche. In Romania il numero di supermercati,ipermercati e dei negozi tipo discount sono in rapido aumento. A partire dal 2009, il numero totale dei negozi del commerciomoderno si e’ triplicato. I più dinamici tipi di negozi sono stati gli iper e supermercati che hanno registrato aumenti di circa il 15% alanno, grazie all’espansione territoriale e all’attrazione di un numero più elevato di acquirenti. Nel 2016 le 12 catene di retail sonoarrivate a quasi 1.700 negozi. In tutto il Paese, il commercio moderno continua a guadagnare spazio a sfavore di quello tradizionaleche oggi detiene una quota di mercato di circa il 60%, con quote più elevate nelle zone urbane, arrivando a circa il 75% a Bucarest.Ultimamente gli iper e supermercati si orientano verso negozi di prossimità (più piccoli e ubicati nei centri abitati), adattando i formatdei negozi più vicino ai acquirenti. I punti vendita alimentari tradizionali hanno perso quote di mercato dimezzando il numero negliultimi 18 anni, mentre i negozi gourmet sono in numero limitato, anche se negli ultimi anni si registra qualche segnale di sviluppo. Lamaggior parte dei prodotti d’importazione sono veicolati attraverso la GDO; i prodotti italiani, pur essendo molto apprezzati daiconsumatori romeni, sono obbligati a confrontarsi con le regole e i vincoli di tale sistema distributivo, mostrando di conseguenzaqualche sofferenza sul fronte dei prezzi.

Da un’indagine di Euromonitor International risulta che i romeni spendono annualmente circa2,5 miliardi di euro per abbigliamento e calzature. Si stima che il mercato della modaaumenterà costantemente nei prossimi anni per toccare i 4,2 miliardi di euro nel 2020. Una

fascia di persone, in maggioranza giovani, benestanti, ben istruiti che vivono nelle grandi citta’ presta attenzione alla marca deiprodotti, associata ad una certa qualita’ e immagine. Per la maggior parte dei consumatori romeni, invece, il prezzo rimane il fattoredecisivo per l’acquisto. La struttura dei canali distributivi dei prodotti d’abbigliamento, delle calzature e degli accessori moda è moltocomplessa. Un numero elevato di soggetti diversi opera nelle fasi di importazione, distribuzione o vendita all’ingrosso o al dettaglio,con ruoli che in molti casi si sovrappongono. Lo stesso importatore può distribuire i suoi prodotti direttamente presso propri puntivendita, attraverso negozi indipendenti, all’ingrosso o anche mediante siti di commercio elettronico. Il sistema distributivo del settoreha subito importanti cambiamenti. Si va sempre più verso una crescente concentrazione, utilizzando i canali del mercato moderno(catene di negozi, ipermercati, cash-&carry, mall). Un canale importante per la vendita al dettaglio dei prodotti della moda sono le“gallerie commerciali” che accompagnano solitamente le catene di ipermercati, nonché i negozi ubicati nei mall. I principali canaliutilizzati per la penetrazione del mercato di prodotti d'abbigliamento sono: # esportazione indiretta tramite importatori locali, checurano in molti casi anche la distribuzione o la vendita al dettaglio (negozi singoli o catene di negozi). Tale modalità è la menorischiosa e costosa, in quanto il rischio si riduce grazie all'esperienza del partner locale. La figura dell’agente, meno presente sulmercato romeno rispetto ad altri Paesi europei, è maggiormente diffusa nel settore dei tessuti, delle calzature e della pelletteria.Sono generalmente persone fisiche autorizzate che agiscono in base ad un contratto di agenzia concluso con i produttori. #esportazione diretta, tramite distributori romeni o personale dipendente di filiali locali di grandi aziende (come ad es. le catene Zara,H&M, ecc.) # franchising, che consente di aumentare velocemente il numero dei punti vendita con un impegno finanziario limitato. Ilfranchisee acquisisce know how, usufruisce della forza comunicazionale del brand e del posizionamento dello stesso sul mercato,mentre il franchisor vede aumentare la notorietà del marchio e radica la propria presenza sul mercato.

Nel settore della moda, la maggior parte dei negozi mono e multibrand sono ubicati a Bucarest, dove il reddito medio dellapopolazione è superiore a quello della media del Paese. Il mercato al consumo dei prodotti del tessile-abbigliamento-calzature égeneralmente fornito da produttori locali e da importatori di articoli di abbigliamento e calzature di fascia medio-bassa a prezzicontenuti, provenienti in gran parte dalla Cina e dalla Turchia. Le importazioni provenienti dall'Italia riguardano soprattutto lecalzature e la pelletteria, l’intimo e l’abbigliamento casual e sport, destinato in particolare ai giovani e venduto prevalentementetramite negozi in franchising.

ROMANIA6

Page 9: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Costruzioni Il prodotto “made in Italy” per il settore dell'edilizia è molto apprezzato sul mercato romeno. Iprodotti maggiormente richiesti sono marmo lavorato, piastrelle ceramiche, materiali per

rivestimenti esterni ed interni, rubinetteria e termosanitari, infissi in PVC e alluminio, tubazioni e raccorderia in plastica, sistemi diriscaldamento e condizionamento, sistemi di illuminazione.

Elementi di forza del prodotto “Made in Italy” sono il livello qualitativo e i rapporti commerciali consolidati, anche in virtù dellavicinanza geografica e delle affinità linguistiche e culturali; un elemento negativo è invece costituito dal prezzo, consideratoabbastanza alto per il mercato romeno.

Ottime opportunità di inserimento esistono anche per i macchinari italiani, considerati dagli operatori del settore di alta affidabilità edelevato livello tecnico.

I principali problemi cui fanno fronte attualmente le aziende edili sono: il ritardo nel rimborso spese per i lavori finanziati dallo Stato,le procedure riguardanti l’aggiudicazione delle gare d’appalto, nonché la mancanza di forza lavoro qualificata emigrata nei paesidell'Europa occidentale.

Un importante veicolo promozionale sono le fiere internazionali del settore: CONSTRUCT EXPO (www.constructexpo.ro).– Fierainternazionale sulle tecnologie, impianti, utensili e materiali per costruzioni - periodo di svolgimento: maggio-giugno di ogni anno;ROMTHERM (www.romtherm.ro) - Fiera internazionale sulla tecnologia e gli impianti riscaldamento e condizionamento aria - periododi svolgimento: contemporaneamente con Construct Expo. T.I.B. (www.tib.ro) – Fiera internazionale dedicata ai beni strumentali(plurisettoriale) – periodo di svolgimento: ottobre di ogni anno. Expo Casa Mea (www.expocasamea.ro) - Fiera di materiali peredilizia - Periodo di svolgimento maggio di ogni anno.

Ultimo aggiornamento: 13/11/2017

^Top^

ROMANIA7

Page 10: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

OUTLOOK POLITICO

POLITICA INTERNA

Dopo poco più di sei mesi dal suo insediamento, il Comitato esecutivo nazionale del Partito socialdemocratico (PSD), principalepartito della coalizione al governo in Romania, ha ritirato il 15 gennaio u.s. il sostegno politico al premier Mihai Tudose che haannunciato le sue dimissioni. A seguito della crisi di Governo che ne è seguita, il Presidente Klaus Iohannis ha nominato PrimoMinistro Viorica Dancila - prima donna a ricoprire l’incarico. Viorica Dancila, che fa parte del Partito social democratico (PSD) dimaggioranza al governo ed è una parlamentare europea, ha ottenuto la fiducia del Parlamento il 29 gennaio u.s.. Nel nuovo governoDancila, 16 ministri su 27 hanno conservato la carica che già avevano nel precedente governo Tudose. I vicepremier scendono datre a due e resta al suo posto il Ministro dell'Interno Carmen Dan. Vi e' invece un cambio rilevante al Ministero delle Finanze, allaguida del quale torna Eugen Teodorovici, gia' Ministro delle Finanze nel 2015 in uno dei governi guidati dal socialdemocratico VictorPonta, e in precedenza Ministro per i Fondi europei. Dancila e' il terzo primo ministro romeno nel giro di sette mesi: prima delledimissioni di Tudose, nel giugno scorso il governo di Sorin Grindeanu era caduto in seguito a un voto di sfiducia.

Ultimo aggiornamento: 01/02/2018

^Top^

RELAZIONI INTERNAZIONALI

La Romania è entrata nell'Alleanza Atlantica nel 2004 e nell'Unione Europea nel 2007.

Nell'ambito della NATO contribuisce in misura rilevante alle missioni di pace nel mondo.

Sin dalla fase di preadesione la Romania ha beneficiato di finanziamenti europei. All'interno del quadro comunitario, tra gli obiettividel Governo romeno vi sono l’ingresso nello Spazio Schengen, inizialmente previsto per il marzo 2011 e successivamenteposticipato, e l'ingresso nell’eurozona. A testimonianza dell'importanza che attribuisce a quest'ultimo obiettivo, dal luglio 2011 laRomania ha aderito al sistema dei pagamenti in euro 'Target2'.

Il Paese è soggetto al monitoraggio in ambito UE, all'interno del Meccanismo di Cooperazione e Verifica, volto a registrare iprogressi effettuati nel processo di adeguamento agli standard europei in materia di riforma giudiziaria e lotta alla corruzione e allacriminalità organizzata.

La Romania è particolarmente attiva nel promuovere la cooperazione tra l’UE e i Paesi rivieraschi del Mar Nero, da un lato, e tra iPaesi attraversati dal Danubio, dall'altro. Guarda, inoltre, con particolare interesse alla realizzazione di nuove infrastruttureenergetiche e interconnessioni in genere.

Per fronteggiare la crisi economica e finanziaria, la Romania ha sottoscritto nel 2009 un accordo con FMI, BM, UE, BERS e la BEI,per ottenere un prestito di circa 20 miliardi di euro, che è stato erogato tra marzo 2009 e marzo 2011 e sarà rimborsabilegradualmente fino al 2015. Nel marzo del 2011, ha firmato un nuovo accordo biennale precauzionale (da utilizzarsi solo in casi diemergenza) con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) del valore di 3,46 miliardi di euro. Ne 2012 la Romania ha concluso unnuovo accordo di tipo “precauzionale” con il FMI e con altre Istituzioni Finanziarie Internazionali. L’intesa, la cui scadenza naturaleera inizialmente prevista per marzo 2013, è stata prorogata di 3 mesi, consentendo al Governo, in carica da pochi mesi, diraggiungere gli obiettivi di politica economica concordati. Nonostante nell’ambito di tale accordo la Romania abbia disposto di uncredito di oltre 5 miliardi di euro, non ha utilizzato tali somme, in quanto il prestito ha avuto come finalita’ principale quella disostenere la credibilità finanziaria del Paese.

Nel 2014 la Romania compie tutti i criteri di adesione dell'Eurozona: tasso di inflazione, tassi di interesse sulle obbligazioni, tasso dicambio stabile, deficit di bilancia al di sotto del 3% del PIL e debito pubblico al di sotto del 60% del PIL. Se questo trend positivoviene mantenuto, la Romania può raggiungere il suo obiettivo di essere un membro a tutti gli effetti dal 2019. La Romania haraggiunto il target per 11 dei 12 indicatori previsti dalla procedura per la sorveglianza sugli squilibri macroeconomici.

Ultimo aggiornamento: 05/08/2014

^Top^

ROMANIA8

Page 11: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

OUTLOOK ECONOMICO

QUADRO MACROECONOMICO

Il motore dell’economia romena rimane anche per il 2018 il consumo della popolazione, anche se le previsioni prevedono in leggerorallentamento della crescita.

L'economia romena è cresciuta nel primo semestre del 2018 del 4,2%. Lo scorso anno la crescita è stata del 6,9 %, rispetto al2016, il più grande progresso registrato dal 2008 ad oggi, anno in cui l'economia della Romania è cresciuta del 7,1%, in termini reali,rispetto al 2007.

Secondo i dati dell’Istituto nazionale di Statistica, il PIL romeno (serie lorda) stimato nel primo semestre 2018 è stato di 399,28miliardi di lei, ai prezzi correnti, in aumento del 4% rispetto al primo semestre del 2017. Il valore del PIL in euro è stato di 85,97miliardi di euro, al cambio medio agosto 2018 della BNR di 1 euro = 4,6440 lei.

Secondo i dati del Ministero delle Finanze, il debito pubblico (calcolato secondo la metodologia delle autorità romene) al 30 giugno2018 ha registrato un valore di 372,81 miliardi di lei (pari a cca. 79,9 miliardi di euro) pari al 39,5% del PIL, mentre secondo lametodologia europea (Maastricht debt), il debito pubblico della Romania a giugno 2018 era di 305,5 miliardi di lei (circa 65,5 miliardidi euro) pari al 34,9% del PIL.

Secondo i dati della Banca nazionale della Romania, il debito estero a lungo termine al 30 giugno 2018 ha raggiunto un valore di66,9 miliardi di euro (-2,5% rispetto al 31 dicembre 2017) e rappresenta il 70,1% del debito estero totale. Il debito estero a brevetermine ha raggiunto i 28,4 miliardi di euro, in aumento del 14,5% rispetto al 31 dicembre 2017.

Il conto corrente della bilancia dei pagamenti della Romania nel periodo gennaio – giugno 2018 ha registrato un deficit di 3,78miliardi di euro, rispetto al deficit di 3,52 miliardi di euro del corrispondente periodo del 2017.

La bilancia commerciale ha registrato nei primi sei mesi un deficit commerciale FOB - CIF di 6,3 miliardi di euro, in aumento di 482,6milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2017. Secondo i dati dell’Istituto romeno di Statistica (INS), il valorecomplessivo delle esportazioni FOB realizzate nel primo semestre del 2018 è stato di 33,97 miliardi di euro, mentre quello delleimportazioni CIF è stato di 40,28 miliardi di euro. Rispetto all'anno precedente le esportazioni sono aumentate del 10% mentre leimportazioni sono aumentate del 9,7%.

Il tasso annuo di inflazione ha fermato la sua crescita a giugno, rimanendo al 5,4% al di sopra del livello di variazione del target diinflazione. La stagnazione si è verificata nelle condizioni in cui l'accelerazione della crescita annuale in termini annuali dei prezzi deicarburanti e dei prezzi della frutta e verdura è stata compensata dall'impatto della diminuzione delle dinamiche dei prezzi dei prodottidel tabacco e dal rallentamento dell'inflazione di base.

A giugno 2018 il tasso di disoccupazione, calcolato in base ai criteri dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, è stato pari al4,5%, in diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione maschile ha superato di 0,9 puntipercentuali quello femminile (rispettivamente 4,9% quello maschile e 4% quello femminile). Il numero dei disoccupati (età 15-74),pari a 404 mila, risulta in diminuzione rispetto al mese precedente (413 mila persone) e al mese di giugno 2017 (455 mila persone). Idisoccupati di età compresa tra i 25 e i 74 anni rappresentano il 74,3% del totale stimato dei disoccupati registrati nel mese digiugno 2018.

La Commissione Nazionale di Previsioni (CNP) ha rivisto al ribasso nel mese di luglio dell’anno in corso la stima di crescitadell’economia romena da 6,1% al 5,5% nel 2018, del 5,7% nel 2019 e nel 2020 e del 5% nel 2021.

Nelle previsioni economiche di primavera pubblicate all'inizio di maggio, la Commissione europea (CE) ha mantenuto le stime per lacrescita economica della Romania nel 2018 al 4,5% e per l'anno 2019 si prevede un anticipo del 3,9%.

La Banca Mondiale ha recentemente annunciato che l'economia della Romania vedrà un aumento del 5,1% nel 2018, ma haavvertito che questa crescita è oltre il potenziale. Una crescita economica del 5% è prevista anche dal Fondo monetariointernazionale, mentre la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) stima un aumento del 4,6% nel 2018 e del 4,2%nel 2019.

Ultimo aggiornamento: 25/10/2018

^Top^

POLITICA ECONOMICA

Secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica della Romania, la crescita del PIL romeno si è attestata nel primo semestre del2017 al 5,9% rispetto al primo semestre del 2016. Per quanto riguarda le previsioni riguardanti la crescita dell’economia romena, sistima una crescita dell’economia del 5,6% per tutto il 2017 e del 5,5% nel 2018. L’aumento del PIL nel 2016 del 4,8% e del 5,9 nel

ROMANIA9

Page 12: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

primo semestre del 2017 fa pensare che tale crescita per il futuro sia verosimile. Tuttavia l’accelerazione dell’economia romena nel2017 e' dovuta principalmente alla domanda interna e la crescita appare trainata prevalentemente dal consumo pubblico e privato,mentre gli investimenti pubblici – soprattutto nel settore infrastrutturale - sono tuttora insufficienti e dovrebbero essere sostenutiperaltro da un migliore assorbimento dei fondi strutturali. E’ molto probabile quindi che un lieve rallentamento interessi il tasso dicrescita dell’economia romena il prossimo anno, crescita che appare minacciata dall’aumento della spesa pubblica (per salari epensioni). Secondo i dati del Ministero delle Finanze romeno, il debito pubblico al 30 giugno 2017 ha registrato un valore di 352,14miliardi di lei, pari a circa 77,3 miliardi di euro, equivalente al 43,2% del PIL. Secondo la metodologia europea (Maastricht debt), ildebito pubblico della Romania a giugno 2017 era di 296,9 miliardi di lei (circa 65,2 miliardi di euro) pari al 38,1% del PIL, di 10,9miliardi di lei (2,4 miliardi di euro) maggiore a quello di dicembre 2016. Per quanto riguarda il deficit pubblico, nel primo semestre del2017, questo è stato di 24,1 miliardi di lei (circa 5,3 miliardi di euro), pari al 3% del PIL. Secondo il rapporto CE (Country Report2017), il deficit pubblico romeno dovrebbe aumentare a causa dei tagli fiscali e dell’aumento della spesa pubblica. Il GovernoGrindeanu aveva costruito il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 basandosi su una stima di crescita del 5,2%con un disavanzo del 2,9%, previsione che, però, appare irrealistica: gli esperti comunitari prevedono infatti che il deficit pubblicopossa raggiungere il 3,6% del PIL nel 2017, e addirittura il 3,9% nel 2018. Fonte di preoccupazione appaiono inoltre la diminuzionedelle entrate fiscali, l’aumento dei salari pubblici e privati e l’aumento dell’inflazione. Secondo i dati dell’INS, nel mese di giugno2017, lo stipendio lordo mensile per dipendente e’ stato di 3.313 lei (721 euro circa), a fronte di uno stipendio netto medio mensilepari a 2.380 lei (pari a circa 521 euro), che ha registrato un aumento del 14,5% rispetto al mese di giugno 2016. Se l’aumento deisalari ha sicuramente assicurato una maggiore spinta sui consumi, ciò non ha significato necessariamente un aumento delbenessere e del potere d’acquisto, che è stato eroso dall’aumento del tasso d’inflazione. Infatti, secondo dati INS, a giugno 2017l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,9 per cento rispetto al corrispondente mese del 2016. Nonostante lemisure di riduzione dell’IVA attuate dal governo, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 2,83 per cento. Secondo laCommissione Nazionale di Prognosi Economica della Romania il tasso di inflazione medio annuo dovrebbe attestarsi nel 2018 al 2,5per cento, contro l’1,1 per cento del 2017. Con riferimento al mercato del lavoro, la crescente mancanza di manodopera locale inquesto Paese si accompagna ad una diminuzione del tasso di disoccupazione che e’ stato pari, a giugno 2017, al 5,3 per cento, indiminuzione dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente. Secondo i dati della C.N.P della Romania, il tasso di disoccupazionemedio annuo, pari al 5,9 per cento nel 2016, si attesterà nel 2017 al 5,3 per cento, scendendo poi nel 2018 al 5 per cento e al 4,8nel 2019, con un trend in costante discesa, che dovrebbe portare ad un ulteriore incremento dei salari in tutto il sistemaeconomico. In questo contesto economico si inseriscono le nuove misure fiscali proposte dal Governo Tudose. Si tratta inparticolare di una riduzione dell'imposta sul reddito dal 16 al 10% (a partire dal prossimo 1 gennaio). Previsti inoltre il passaggiodell’onere del versamento dei contributi previdenziali dal datore di lavoro al dipendente, l’introduzione di un’ imposta dell'1% sulfatturato per le società con un volume d’affari sino un milione di euro, l’aumento al 2,25% dell’obbligo di contribuzione delleaziende al fondo di assicurazione salariale e, infine, un ulteriore aumento del salario minimo.

Ultimo aggiornamento: 23/11/2017

^Top^

ROMANIA10

Page 13: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

INDICATORI MACROECONOMICI

2012 2013 2014 2015 2016 2017PIL Nominale (mln €) 131,8 142,8 150.200 158.071 168.153 182.800Variazione del PIL reale (%) 0,7 3,5 3 3,6 4,1 5,2Popolazione (mln) 21,33 19,04 19,93 19,83 19,73 19,73PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 8.907 9.846 19.711,63 20.355,72 21.545,85 23.709,4Disoccupazione (%) 7 7,3 6,78 6,8 6,7 5,9Debito pubblico (% PIL) 41 37,1 38,4 39,3 39,95 40,3Inflazione (%) 3,4 4,3 1,08 -0,5 0,5 1,4Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) -0,5 4,5 6,4 9,9 7,8 8,1Fonte:Elaborazioni ICE -Agenzia di Bucarest su dati della Comissione Nazioale di Prognosi, "Global Finance" per PIL pro capite PPA e debito pubblico.

Ultimo aggiornamento: 09/03/2017

^Top^

TASSO DI CAMBIO

Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia

ROMANIA11

Page 14: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

BILANCIA COMMERCIALE

EXPORT

Export 2015 2016 2017 Previsioni di crescita 2018 Previsioni di crescita 2019Totale 54.598,3 mln. € 57.386,3 mln. € 62.641,9 mln. € 8,7 % 8,6 %

PRINCIPALI DESTINATARI2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €)

GERMANIA 10.782,2 GERMANIA 12.347,6 GERMANIA 14.357ITALIA 6.786,3 ITALIA 6.659,5 ITALIA 7.034,5

FRANCIA 3.715,2 FRANCIA 4.147,4 FRANCIA 4.234,5Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:2 nd

Merci (mln. €) 2015 2016 2017Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 3.420,9 3.802 2.784,2Prodotti delle miniere e delle cave 116,1 82,3 1.095,1Prodotti alimentari 1.499,5 1.507,5 696,5Bevande 134,2 136 99Tabacco 938,6 766,9 6.696Prodotti tessili 1.085,2 1.189,8 720,5Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2.804,6 2.833,8 2.905,6Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 1.455,6 1.462,3 1.683,6Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1.735 1.575,5 779,7Carta e prodotti in carta 312 350,9 400,6Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 4,7Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 1.997,8 1.761,9 Prodotti chimici 1.661,6 1.620,4 720,6Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 880,6 725,9 512,4Articoli in gomma e materie plastiche 2.745,5 2.921,8 2.785,8Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 341,3 365,3 2.139,6Prodotti della metallurgia 2.956,1 2.685,6 1.247,3Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 1.703,3 1.838,2 455,7Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 2.921,2 3.149,4 17.422Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 5.383,4 6.410,4 9.608,9Macchinari e apparecchiature 4.755,8 5.162,8 4.933,2Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 10.621 11.837,8 8.110,8Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 1.539,9 1.589,3 491,4Mobili 2.006,5 2.138,8 2.124,5Prodotti delle altre industrie manufatturiere 484,1 546,1 500,2Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 403,4 299,1 Altri prodotti e attività 695,2 626,4 270

Elaborazioni dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali, totali e previsionali nonché per i dati relativi ai principali partner.

ROMANIA12

Page 15: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

IMPORT

Import 2015 2016 2017 Previsioni di crescita 2018 Previsioni di crescita 2019Totale 629.967,7 mln. € 67.344,5 mln. € 75.598,4 mln. € 9,4 % 9,2 %

PRINCIPALI FORNITORI2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €)

GERMANIA 12.482 GERMANIA 13.809,9 GERMANIA 15.140,9ITALIA 6.856,9 ITALIA 6.910,1 ITALIA 7.583,6

UNGHERIA 5.005,4 UNGHERIA 5.060,8 UNGHERIA 5.642,9Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: 2 nd

Merci (mln. €) 2015 2016 2017Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2.327,6 2.557,7 3.677Prodotti delle miniere e delle cave 2.696,6 2.685,5 1.196,6Prodotti alimentari 3.518,9 3.954,9 1.538,4Bevande 250 319,6 320,7Tabacco 135,1 147,5 244,1Prodotti tessili 2.934,8 3.077,6 2.504,9Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 1.086,4 1.362,3 1.339,6Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 1.399,6 1.533,8 1.689,3Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 416 508,5 421,2Carta e prodotti in carta 1.144,7 1.216,8 1.021,1Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 32,7Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 1.498,1 1.272,7 Prodotti chimici 5.429,6 5.642,4 3.587,2Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 2.685,5 2.819,2 2.619,6Articoli in gomma e materie plastiche 3.089,5 3.374,7 4.531,5Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 854,4 947,3 3.329,2Prodotti della metallurgia 3.905,7 3.746,7 1.704,5Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 2.967,3 3.149 925,7Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 5.763,4 6.160,1 1.372Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 5.419,9 5.991,7 9.080,4Macchinari e apparecchiature 6.817,9 6.823,5 7.221,1Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 6.239 7.172,6 6.014Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 418,4 623,2 288,7Mobili 478,2 580,3 616,4Prodotti delle altre industrie manufatturiere 1.028,1 1.198,5 1.357,5Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 133,2 115,5 Altri prodotti e attività 329,6 363 217,2

Elaborazioni dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali, totali e previsionali nonché per i dati relativi ai principali partner.

OSSERVAZIONI

ROMANIA13

Page 16: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI

2015 2016 2017Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) -7.776 -7.794 -12.956,5Saldo dei Servizi (mln. €) 6.936 6.794 7.962Saldo dei Redditi (mln. €) -3.806 -4.826 -5.033Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) 2.795 4.099 2.635Saldo delle partite correnti (mln. €) 2.855 2.113 -6.464Riserve internazionali (mln. €) 35.485 37.905 37.106Fonte:Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati Banca Nazionale della Romania.

Ultimo aggiornamento: 16/07/2018

^Top^

ROMANIA14

Page 17: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

INVESTIMENTI - STOCK

STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: ROMANIA (OUTWARD)

Stockdi investimenti diretti esteri

del paese:ROMANIA (Outward)

2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019

Totale (mln € e var. %) 264,1 mln. € 744 mln. € mln. € 632 mln. € nd % nd %Settori (mln. €) 2014 2015 2016 2017

Prodotti delle miniere e delle cave -237,6 34 Manufatturiero 54

Prodotti alimentari, bevande e tabacco 18,1 20 Prodotti tessili e abbigliamento 15,2 12 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 8 -207 Chimica e prodotti chimici 2,2 3 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 6,5 12 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature -5,8 -29 Macchinari e apparecchiature 13,8 11 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 0 1

Costruzioni 19,2 22 Servizi 425

Servizi di informazione e comunicazione 80,8 75 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 6,7 30 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 258,5 64 Trasporto e magazzinaggio 10,9 12 Servizi di alloggio e ristorazione -4,2 Attività finanziarie e assicurative 0 110 Attività immobiliari 23,9 21 Attività professionali, scientifiche e tecniche 71,6 Altre attività di servizi -10 25

Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati forniti dalla Banca Nazionale della Romania.

ROMANIA15

Page 18: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: ROMANIA (INWARD)

Stockdi investimenti diretti esteri

nel paese:ROMANIA (Inward)

2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019

Totale (% PIL) 0 % % -3,3 % % nd % nd %Totale (mln € e var. %) 60.198 mln. € 64.433 mln. € 70.113 mln. € 7.581 mln. € nd % nd %

PRINCIPALI INVESTITORI2014 2015 2016 2017

PAESI BASSI 14.224 PAESI BASSI 17.060 PAESI BASSI 19.638AUSTRIA 9.694 GERMANIA 9.256 GERMANIA 9.704

GERMANIA 7.482 AUSTRIA 8.336 AUSTRIA 9.575Italia Position:6 2.776 Italia Position:6 4.428 Italia Position:4 4.739

Settori (mln. €) 2014 2015 2016 2017Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 1.504 1.662 1.836 2.272Prodotti delle miniere e delle cave 3.345 1.952 1.831 1.965Manufatturiero 19.275 20.477 22.435 24.250

Prodotti alimentari, bevande e tabacco 2.430 2.198 2.382 2.517Prodotti tessili e abbigliamento 983 1.050 1.039 1.068Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta eprodotti in carta; stampa e riproduzione

1.519 1.711 1.433 1.419

Mobili 0 0 1.340Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 613,7 3.859 4.493 4.884Chimica e prodotti chimici 924,9 0 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 3.420 0 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 2.711 2.639 2.868 3.153Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0 1.456 1.431 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione eorologi

1.421 1.476 1.717 1.857

Macchinari e apparecchiature 1.432 1.675 1.615 1.715Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 2.847,3 3.803 4.710 5.626Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicolispaziali, mezzi militari)

396 0

Altre industrie manufatturiere 3.257 610 747 671Costruzioni 5.917 7.877 9.794 Servizi 26.850,4

Servizi di informazione e comunicazione 3.598 3.690 3.628 3.150Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 6.254 6.317 6.713 6.451Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 448,4 0 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 7.058 7.861 8.994 10.446Trasporto e magazzinaggio 1.029 1.191 1.215 1.247Servizi di alloggio e ristorazione 541 504 411 449Attività finanziarie e assicurative 7.798 8.428 8.844 9.398Attività immobiliari 3.400,3 0 11.611Attività professionali, scientifiche e tecniche 3.074 4.056 3.908 4.088Attività amministrative e di servizi di supporto 916,6 0 Sanità e assistenza sociale 246,7 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 44,6 Altre attività di servizi 23,6 418 504 524

Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati forniti dalla Banca Nazionale della Romania.

OSSERVAZIONI

Alcune suddivisioni della statistica romena non coincidono con la statistica italiana:

- "Legno e prodotti di legno e sugheri" nella statistica romena non esite. Abbiamo inserito i valori per la voce "Cemento, vetro eceramica" che nella statistica italiana non esiste.

- "Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio" abbiamo inserito dati relativi alla "trasformazione del greggio, prodottichimici, cauciu e plastica";

- "autoveicoli, rimorchi e semireimorchi" include anche la voce "altri mezzi di trasporto".

ROMANIA16

Page 19: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

ROMANIA17

Page 20: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

INVESTIMENTI - FLUSSI

FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: ROMANIA (OUTWARD)

Flussidi investimenti diretti esteri

in uscita dal paese:ROMANIA (Outward)

2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019

Totale (mln € e var. %) -281,5 mln. € 506 mln. € mln. € 86 mln. € nd % nd %Settori (mln. €)) 2014 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 0 1 Prodotti delle miniere e delle cave -269,6 -131 Manufatturiero 20

Prodotti alimentari, bevande e tabacco 0 1 Prodotti tessili e abbigliamento 0,5 -2 Chimica e prodotti chimici 0 1 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 2,3 2 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 17,8 -28 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 0 1

Costruzioni 0 2 Servizi -38,7

Servizi di informazione e comunicazione 0 -17 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 5,2 23 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli -33,3 7 Trasporto e magazzinaggio 1,8 2 Servizi di alloggio e ristorazione -1,8 Attività finanziarie e assicurative -7,7 4 Attività immobiliari 4,1 3 Altre attività di servizi 0 -2

Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati BNR.

ROMANIA18

Page 21: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: ROMANIA (INWARD)

Flussidi investimenti diretti esteri

in ingresso nel paese:ROMANIA (Inward)

2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019

Totale (mln € e var. %) 2.421 mln. € 3.461 mln. € 4.517 mln. € 4.797 mln. € nd % nd %Settori (mln. €)) 2014 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 62 131 290 119Prodotti delle miniere e delle cave 4,3 -310 105 245Manufatturiero 930 745 2.021 1.204

Prodotti alimentari, bevande e tabacco -6 -271 162 19Prodotti tessili e abbigliamento 143,1 33 25 47Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta eprodotti in carta; stampa e riproduzione

124 10 33 -31

Mobili 0 -66Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio -106 183 434Chimica e prodotti chimici 37,1 0 Gomma, plastica e prodotti in queste materie -7,7 0 352 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 158 -56 242 193Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi -54 -59 -32 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 168 133 164 178Macchinari e apparecchiature 111 183 -35 186Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 411 532 928 349Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali,mezzi militari)

-14

Altre industrie manufatturiere 46 57 182 -105Costruzioni 646 480 435 Servizi 1.064,4

Servizi di informazione e comunicazione 253 129 -58 -65Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 54,9 -341 480 175Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento -8,1 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 225 1.000 609 897Trasporto e magazzinaggio 92 117 65 55Servizi di alloggio e ristorazione 108 37 -91 -18Attività finanziarie e assicurative 22 926 800 960Attività immobiliari 332,4 929Attività professionali, scientifiche e tecniche 24 416 -158 274Attività amministrative e di servizi di supporto 97,2 Sanità e assistenza sociale -7,9 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 12,8 Altre attività di servizi 9 131 19 22

Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati BNR.

OSSERVAZIONI

Alcune suddivisioni della statistica romena non coincidono con la statistica italiana:

- "Legno e prodotti di legno e sugheri" nella statistica romena non esite. Abbiamo inserito i valori per la voce "Cemento, vetro eceramica" che nella statistica italiana non esiste.

- "Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio" abbiamo inserito dati relativi alla "trasformazione del greggio, prodottichimici, cauciu e plastica";

- "autoveicoli, rimorchi e semireimorchi" include anche la voce "altri mezzi di trasporto".

ROMANIA19

Page 22: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

MATERIE PRIME

MATERIE PRIME

Materia Unità 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016Acque geotermali m.c./ giorno 22612 22612 0 0 0

Acque minerali balnearie m.c./ giorno 82621 82621 0 0 0

Bosco (faggio, abete, rovere) milioni ettari 6 6,2 0 0 0

Carbone milioni tonnellate 602 602 0 0 0

Gas naturale mld. mc 185 185 127 120 0

Lignite milioni tonnellate 3296 3296 0 0 0

Minerali di oro e argento milioni tonnellate 760 760 0 0 0

Minerali di Rame milioni tonnellate 443 443 0 0 0

Petrolio grezzo milioni tonnellate 74 74 56 52 0

Sale milioni tonnellate 4390 4390 0 0 0

ROMANIA20

Page 23: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE

Market Access Database della Commissione Europea

REGIME DOGANALE

Barriere tariffarie:Dal 1° Gennaio 2007, in seguito all’ingresso del Paese nell’Unione Europea, sono stati eliminati tutti gli ostacoli alla liberacircolazione delle merci, dei servizi e dei capitali, in ottemperanza alla normativa comunitaria.Barriere non tariffarieLe importazioni di metalli preziosi sono soggette ad autorizzazione da parte dell’Autorità Nazionale per la protezione delconsumatore – Direzione Metalli e Pietre Preziose (ANPC – DMPPP). L’ingresso, l’uscita, il trasporto e la commercializzazione dimetalli preziosi sul territorio romeno sono operazioni che possono essere svolte solo con l’autorizzazione dell’ANCP – DMPPP cheviene rilasciata esclusivamente a persone fisiche o giuridiche romene.Al fine di combattere l’evasione fiscale, l’Ordinanza di Urgenza del Governo Romeno n°54 del 23 Giugno 2010 ha introdotto l’obbligodi iscrizione nel “Registro degli Operatori Intracomunitari” per le aziende romene che vogliono effettuare operazioni commercialiintracomunitarie.

Trattamento degli imballaggi in legno:Per gli imballaggi realizzati con legname di conifere europee, non è previsto alcun obbligo, tuttavia per gli altri legnami è consigliabileconsultare il servizio fitosanitario regionale.Spedizioni temporanee:Il Paese aderisce alla convenzione ATA (Admission Temporaire/Temporary Admission).È possibile esportare temporaneamente in Romania secondo le procedure del Carnet ATA che permettono l’ammissionetemporanea di:• campioni commerciali;• merci destinate a fiere, mostre e altre manifestazioni commerciali;• materiale professionale;• merci in transito;• spedizioni postali;• materiale scientifico.

DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO

Oltre alla dichiarazione doganale (DAU) usualmente richiesta per tutte le spedizioni, salvo quelle all’interno dell’Unione Europea, lespedizioni destinate alla Romania devono essere accompagnate dai seguenti documenti:• fattura commerciale: in due o tre esemplari, deve riportare la descrizione del prodotto, la valuta di pagamento e l’incoterm;• certificato fitosanitario: per la frutta, i legumi, le sementi, viene rilasciato dal servizio fitosanitario della Regione di appartenenza;• certificato sanitario: richiesto per le carni, viene rilasciato dal servizio veterinario della ASL di competenza;• assicurazione di trasporto: non è richiesta;• documenti di trasporto;• lista dei colli (Packing list).

Focus Paese: Romania numero di Novembre 2012 di International Trade di Francesca Scocco

Ultimo aggiornamento: 20/04/2015

^Top^

ROMANIA21

Page 24: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT

INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA

2015 2016 2017Val

(0 - 100)Pos.

140 paesiVal

(0 - 100)Pos.

138 paesiVal

(0 - 100)Pos.

137 paesiGCI 4,3 53 4,3 62 4,3 68Sub indiciRequisiti di base ( %) 4,6 70 4,6 72 4,6 72Istituzioni (25%) 3,7 86 3,6 92 3,7 86Infrastrutture (25%) 3,6 86 3,6 88 3,8 83Ambiente macroeconomico (25%) 5,4 34 5,5 28 5,2 38Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,5 83 5,5 88 5,5 92Fattori stimolatori dell'efficienza ( %) 4,4 44 4,3 55 4,3 58Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,5 59 4,4 67 4,4 70Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,3 73 4,2 80 4,1 92Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,1 78 4 88 4 89Sviluppo del mercato finanziario (17%) 4 55 3,7 86 3,7 88Diffusione delle tecnologie (17%) 4,6 46 4,7 48 4,8 51Dimensione del mercato (17%) 4,6 43 4,5 42 4,6 41Fattori di innovazione e sofisticazione ( %) 3,5 84 3,3 100 3,3 107Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3,7 88 3,6 104 3,5 116Innovazione (50%) 3,2 75 3,1 93 3,1 96Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index.Note:La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.

Ultimo aggiornamento: 20/10/2017

^Top^

2015 2016 2017Val

(0 - 100)Pos.

186 paesiVal

(0 - 100)Pos.

186 paesiVal

(0 - 100)Pos.

186 paesiIndice di Liberta Economica 66,6 57 65,6 61 69,7 39Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom.

Ultimo aggiornamento: 20/10/2017

^Top^

ROMANIA22

Page 25: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE

2010 2012Val

(0 - 7)Pos.

132 paesiVal

(0 - 7)Pos.

132 paesiETI 4,1 54 4 69Sub indiciAccesso al mercato (25%) 3,8 82 3,9 67Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,8 82 3,9 67Amministrazione doganale (25%) 4,5 43 4,2 57Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,8 32 4,4 53Efficienza delle procedure di import e export (33%) 4,9 48 4,7 65Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 4 51 3,5 60Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 3,8 59 3,8 68Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 3,6 85 3,4 98Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 4,1 46 3,9 47Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 3,7 48 4,1 54Contesto business (25%) 4,4 57 4 81Regolamentazione (50%) 3,6 74 3,4 100Sicurezza (50%) 5,3 41 4,7 72Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index.Note:La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.

Ultimo aggiornamento: 05/03/2013

^Top^

2010 2012Valore (%) Valore (%)

Peso % del commercio sul PIL 67,7 73,2Fonte:Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU.

Ultimo aggiornamento: 05/03/2013

^Top^

OSSERVAZIONI

Accesso al mercato interno ed esterno (100%)

Dati 2010

*Accesso al mercato interno 4,65 (valore) - 71 (Pos. su 132 paesi)

*Accesso al mercato esterno 2,23 (valore) - 90 (Pos. su132 paesi)

Dati 2012

*Accesso al mercato interno 4,8 (valore) - 50 (Pos. su132 paesi)

*Accesso al mercato esterno 2,06 (valore) - 94 (Pos. su132 paesi)

Ultimo aggiornamento: 05/03/2013

^Top^

ROMANIA23

Page 26: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS

2015 / 2016 2016 / 2017 2017 / 2018Accesso al finanziamento 14 16,6 11,9Aliquote fiscali 15,8 14,7 13Burocrazia statale inefficiente 14,7 15,9 12,9Scarsa salute pubblica 1,3 0,6 1Corruzione 8,7 10,1 11,7Crimine e Furti 0,8 0,8 1,1Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 4,3 4,7 6,5Forza lavoro non adeguatamente istruita 6,8 10,4 11,9Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 12,6 7,3 10,1Inflazione 1,3 1,1 1,7Instabilita delle politiche 3,3 3,5 6,1Instabilita del governo/colpi di stato 0,6 1,5 4,3Normative del lavoro restrittive 4,7 2,6 1,8Normative fiscali 7,4 7,4 3,1Regolamenti sulla valuta estera 1,2 0,3 0Insufficiente capacita di innovare 2,5 2,4 2,8Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index.Note:I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavolarappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo.

Ultimo aggiornamento: 20/10/2017

^Top^

ROMANIA24

Page 27: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

BUSINESS COST

Unita 2013 2014 2015Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale oChief Executive in organizzazioni medio-grandi.

€ per anno 123.819,25 123.573,85 130.459,62

Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nellemultinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o ChiefExecutive in organizzazioni piccole.

€ per anno 68.860,33 59.156,48 62.706,69

Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali oregionali.

€ per anno 74.752,46 74.384,39 79.941,23

Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management conpredominanza della responsabilita di staff.

€ per anno 27.556,13 22.809,02 26.181,72

Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenzegestionali o regionali.

€ per anno 29.020,94 24.859,94 31.140,26

Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteriasenza o con ridotte responsabilita di supervisione.

€ per anno 9.766,18 9.894,7 10.539,82

Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografisupervisionati da posizioni senior.

€ per anno 4.670,68 4.864,81 5.221,28

Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2per anno.

€ per m2per anno

351,58 302,19 317,9

Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2per anno

52,91 45,36 63,58

Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo perKwH.

€ per kwH 0,11 0,11 0,1

Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 0,99 1,03 1,04Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. € per

linea/mese7,44 2,48 22

Aliquota fiscale corporate media. % 16 16 16IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 24 24 16Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 16 16 16Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.

Ultimo aggiornamento: 08/03/2017

^Top^

ROMANIA25

Page 28: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

INDICE DOING BUSINESS

2017 2018Val

(0 - 7)Pos.

189 paesiVal

(0 - 7)Pos.

190 paesiPosizione nel ranking complessivo 36 45Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 62 64Procedure - numero (25%) 6 6Tempo - giorni (25%) 12 12Costo - % reddito procapite (25%) 2 0,4Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione diuna attivita - % reddito procapite (25%)

0,6 0,5

Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 95 150Procedure - numero (33,3%) 20 24Tempo - giorni (33,3%) 171 260Costo - % reddito procapite (33,3%) 2 2,1Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 134 147Procedure - numero (33,3%) 8 9Tempo - giorni (33,3%) 182 174Costo - % reddito procapite (33,3%) 561,1 510,9Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 57 45Procedure - numero (33,3%) 7 6Tempo - giorni (33,3%) 21 16Costo - % valore della proprieta (33,3%) 1,4 1,4Accesso al credito (Posizione nel ranking) 7 20Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8max) (37,5%)

10 9

Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 7 7Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 53 57Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 9 9Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)(33,3%)

4 4

Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria(0 min - 10 max) (33,3%)

5 5

Tasse (Posizione nel ranking) 50 42Pagamenti annuali - numero (33,3%) 14 14Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse aipagamenti (33,3%)

161 163

Tassazione dei profitti (33,3%) 11,6 11,6Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 1 1Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo(ore)

1 1

Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo(ore)

1 1

Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 26 17Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 512 512Costi - % del risarcimento (33,3%) 28,9 25,8Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 14 14Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 49 51Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business.Note:I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.

Ultimo aggiornamento: 25/11/2017

^Top^

ROMANIA26

Page 29: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

ACCESSO AL CREDITO

ACCESSO AL CREDITO

DB 2016 RANK - 7

DB 2015 RANK - 6

http://www.doingbusiness.org/data/exploreeconomies/romania#getting-credit

Ultimo aggiornamento: 20/01/2016

^Top^

ROMANIA27

Page 30: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Non si rilevano al momentoparticolari rischi politici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi politici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi politici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi politici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi politici

RISCHI

RISCHI POLITICI

Non si rilevano al momento particolari rischi politiciNon si rilevano al momento particolari rischi politiciNon si rilevano al momento particolari rischi politiciNon si rilevano al momento particolari rischi politiciNon si rilevano al momento particolari rischi politici

Rischio politico-normativo: Restrizioni sul trasferimento dei capitali - 32/100 Esproprio -57/100 Violazioni contrattuali - 57/100 Rischio di violenza politica - 39/100

N.D

N.D

N.D

Ultimo aggiornamento: 26/01/2016

^Top^

ROMANIA28

Page 31: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Non si rilevano al momentoparticolari rischi economici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi economici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi economici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi economici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi economici

Non si rilevano al momentoparticolari rischi operativi

Non si rilevano al momentoparticolari rischi operativi

Non si rilevano al momentoparticolari rischi operativi

Non si rilevano al momentoparticolari rischi operativi

Non si rilevano al momentoparticolari rischi operativi

RISCHI ECONOMICI

Non si rilevano al momento particolari rischi economiciNon si rilevano al momento particolari rischi economiciNon si rilevano al momento particolari rischi economiciNon si rilevano al momento particolari rischi economiciNon si rilevano al momento particolari rischi economici

SACE RISK INDEX Rischio di mancato pagamento da: Controparte sovrana - 41/100 Banca- 70/100 Grande impresa - 70/100 Pmi - 76/100

N.D

N.D

N.D

N.D

Ultimo aggiornamento: 26/01/2016

^Top^

RISCHI OPERATIVI

Non si rilevano al momento particolari rischi operativiNon si rilevano al momento particolari rischi operativiNon si rilevano al momento particolari rischi operativiNon si rilevano al momento particolari rischi operativiNon si rilevano al momento particolari rischi operativi

N.D

N.D

N.D

N.D

N.D

Ultimo aggiornamento: 26/01/2016

^Top^

ROMANIA29

Page 32: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

RAPPORTI CON L'ITALIA

OVERVIEW

L’Italia in Romania nel settore economico-commerciale: L’Italia è da oltre 10 anni il principale Paese investitore inRomania per numero di aziende registrate. Moltissimi sono i settori strategici che nei prossimi anni potrebberorappresentare il volano per un ulteriore consolidamento della nostra presenza imprenditoriale, grazie alle opportunitàdischiuse dai fondi europei, dai programmi di privatizzazioni, dalle prospettive di ammodernamento della reteinfrastrutturale e dei trasporti, dal buon tessuto industriale esistente e dalla grande disponibilità di risorse agricole eminerarie.

Settori strategici: AGROINDUSTRIALE - Uno dei settori più promettenti è senz’altro quello agro-industriale. Essocostituisce infatti un asset strategico per l’economia del Paese, alla quale contribuisce con una quota consistente delPIL, e un target per gli investitori in considerazione di diversi fattori quali: la buona qualità del terreno, il suo costoparticolarmente contenuto rispetto alla media degli altri Paesi europei, la possibilità di accedere ai fondi dell’UnioneEuropea e le opportunità dischiuse dalla PAC 2014-2020. Le Autorità romene puntano sulla ristrutturazione delle piccole emedie imprese agricole e, al contempo, sull’ammodernamento del sistema di irrigazione e sullo sviluppo dei servizilegati alla agricoltura quali l’agro-processing, soprattutto in segmenti in cui il nostro Paese eccelle come, ad esempio,quello della c.d. “catena del freddo” e del packaging. L’Italia, infatti, occupa la prima posizione nella classifica deiprincipali Paesi investitori in terreni agricoli romeni, con quasi il 30% del totale della superficie agricola detenuta dastranieri in Romania. Seguono la Germania e i Paesi Arabi. Da anni importanti imprese italiane, tra cui Riso Scotti,Agrimon e Maschio Gaspardo, sono presenti nel Paese con ottimi risultati. Maschio - Gaspardo, ad esempio, che ha inRomania un impianto per la produzione di macchine agricole, ha realizzato nel 2017 un giro di affari di circa 46 milioni dieuro, con una crescita del 28% rispetto al 2016.

TRASPORTI: Il Governo romeno ha adottato un Master Plan Generale dei Trasporti approvato nel 2015 dalla CE. Si trattadi un documento-chiave che stabilisce la strategia della Romania per la costruzione e l’ammodernamentodell’infrastruttura dei trasporti (terrestre, ferroviario, navale e aereo) entro il 2030 necessaria anche all’erogazione daparte dell’UE dei fondi comunitari in tale strategico settore. In Romania operano da anni aziende italiane leader nelsettore dei trasporti (ferrovie, strade, autostrade) come Astaldi, Italferr, Pizzarotti e Impregilo-Salini, molte delle quali sisono aggiudicate importanti commesse negli ultimi anni e continuano, malgrado numerose difficoltà legate al ritardo neipagamenti, a partecipare a nuove gare.

INDUSTRIA: Dopo un periodo di declino causato dalla crisi finanziaria, nel 2011, il fatturato del settore industriale haricominciato a crescere, grazie soprattutto alla ripresa della produzione manifatturiera. Quello manifatturiero è, infatti, ilsettore che, negli ultimi anni, ha mostrato maggiore dinamicità, con risultati particolarmente rilevanti nei comparti delautomotive, della lavorazione dei metalli, della produzione di motori elettrici e turbine e degli impianti petroliferi edenergetici.

Da questo punto di vista gli investimenti italiani nel settore industriale hanno fornito un contributo eccezionale allacrescita del Paese, in un primo momento soprattutto attraverso l’impegno di piccole e medie imprese (PMI), che hannosvolto un ruolo pionieristico, già venticinque anni fa, nell’avvicinarsi al nascente mercato romeno; in seguito, tramitel’interesse crescente di grandi gruppi industriali.

ENERGIA: Numerose sono le aziende italiane che hanno investito nel settore energetico in Romania, soprattutto in quellodelle rinnovabili che ha attirato dal 2010 ad oggi investimenti da oltre 6 miliardi di euro. Recenti riforme legislative, però,hanno reso il settore delle rinnovabili meno remunerativo aprendo la strada ad un graduale disinvestimento di capitalistranieri.

Ultimo aggiornamento: 25/10/2018

^Top^

ROMANIA30

Page 33: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

SCAMBI COMMERCIALI

EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: ROMANIA

Export italiano verso il paese:ROMANIA

2015 2016 2017 gen-ott 2017 gen-ott 2018

Totale 6.688,92 mln. € 6.613,65 mln. € 7.583,6 mln. € 6.062,14 mln. € 6.320,11 mln. €Merci (mln. €) 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 105,5 115,7 112,61Prodotti delle miniere e delle cave 18,1 8,26 8,62Prodotti alimentari 232,99 278,93 314,13Bevande 23,77 26,3 28,32Tabacco 0,32 0,81 12,29Prodotti tessili 792,96 806,66 790,42Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 186,89 196,1 206,75Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 599,28 614,31 639,32Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 29,74 28,16 27,47Carta e prodotti in carta 107,63 114,67 117,65Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 55,99 59,45 79,98Prodotti chimici 500,99 514,16 544,32Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 148,3 133,59 151,11Articoli in gomma e materie plastiche 371,73 397,79 442,71Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 81,85 84,02 91,65Prodotti della metallurgia 623,85 597,7 725,67Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 432,94 453,4 533,79Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 158,35 156,94 190,72Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 451,58 454,99 485,49Macchinari e apparecchiature 982,21 850,3 937,63Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 318,68 329,8 392,83Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 85,53 59,94 61,22Mobili 58,45 63,7 66,79Prodotti delle altre industrie manufatturiere 162,89 174,75 171,84Altri prodotti e attività 157,16 87,85 110,21

Elaborazioni e dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.

ROMANIA31

Page 34: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

IMPORT ITALIANO DAL PAESE: ROMANIA

Import italiano dal paese:ROMANIA

2015 2016 2017 gen-ott 2017 gen-ott 2018

Totale 6.422,62 mln. € 6.246,77 mln. € 6.555,34 mln. € 5.397,49 mln. € 6.003,35 mln. €Merci (mln. €) 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 201,12 194,32 286,32Prodotti delle miniere e delle cave 1,02 0,48 1,71Prodotti alimentari 136,22 118,13 135,69Bevande 9,89 7,52 6,95Tabacco 648,43 453,05 307,37Prodotti tessili 273,58 287,78 296,27Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 785,7 831,93 751,03Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 765,8 749,42 770,83Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 142,2 146,4 134,11Carta e prodotti in carta 23,16 22,32 43,67Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 6,42 8,04 66,8Prodotti chimici 121,85 107,67 120,74Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 54,1 4,95 5,17Articoli in gomma e materie plastiche 239,33 233,79 268,89Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 24,34 30,24 39,11Prodotti della metallurgia 354,89 304,22 333,85Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 175,49 168,33 192,61Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 343,9 399,93 458,76Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 551,6 630,69 679,56Macchinari e apparecchiature 306,75 289,99 306,93Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 688,38 703,26 800,26Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 72,95 56,49 61,67Mobili 256,75 273,24 228,44Prodotti delle altre industrie manufatturiere 92,79 99,93 117,37Altri prodotti e attività 145,36 123,75 140,46

Elaborazioni e dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.

OSSERVAZIONI

ROMANIA32

Page 35: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK

STOCK DEGLI INVESTIMENTI DETENUTI IN ITALIA DA: ROMANIA

Stock degli investimentidetenuti in Italia da:

ROMANIA

2014 2015 2016 2017

Totale 20,1 mln. € 18 mln. € 14 mln. € 9 mln. €Settore (mln. €) 2014 2015 2016 2017

Manufatturiero 2 Servizi 19,9

Attività finanziarie e assicurative 4,7 5 4 Attività immobiliari 5,4 Attività amministrative e di servizi di supporto 0 3 6

Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati BNR (Banca Nazionale della Romania).

ROMANIA33

Page 36: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

STOCK DI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE: ROMANIA

Stock di investimenti italianinel paese:ROMANIA

2014 2015 2016 2017

Totale 2.775,7 mln. € 3.349 mln. € 4.428 mln. € 4.739 mln. €Settore (mln. €) 2014 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 183,8 291 281 434Prodotti delle miniere e delle cave 9,8 7 Manufatturiero 1.573,6

Prodotti alimentari, bevande e tabacco 37,5 54 54 35Prodotti tessili e abbigliamento 269,3 394 352 341Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodottiin carta; stampa e riproduzione

37,7 68 53 56

Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 21,6 Chimica e prodotti chimici 39,5 46 49 69Gomma, plastica e prodotti in queste materie 408,5 418 425 461Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 295,1 297 296 343Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0 76 54 55Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 26,8 148 166 191Macchinari e apparecchiature 56 52 40 49Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 56 82 130 143Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali,mezzi militari)

10,5 18 19 22

Altre industrie manufatturiere 333,1 12 11 25Costruzioni 35 110 163 94Servizi 820

Servizi di informazione e comunicazione 25,9 38 28 10Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 134,5 153 657 683Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 19 11 9 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 165,5 194 216 162Trasporto e magazzinaggio 65,4 70 77 53Servizi di alloggio e ristorazione 9,8 11 17 17Attività finanziarie e assicurative 122 132 822 889Attività immobiliari 307,8 492 322 273Attività professionali, scientifiche e tecniche 35,5 2 40 Attività amministrative e di servizi di supporto 63,4 117 18 116Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 0 77 Sanità e assistenza sociale 0 21 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento -0,7 1 Altre attività di servizi 5,6 6 2 218

Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati BNR (Banca Nazionale della Romania).

OSSERVAZIONI

Per i settori nei quali sono presenti meno di tre operatori le informazioni sono confidenziali (non disponibili).

(Es.Silvicoltura, pesca, produzione prodotti farmaceutici, editoria,ricerca sviluppo ecc.)

ROMANIA34

Page 37: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI

FLUSSI DI INVESTIMENTI IN INGRESSO IN ITALIA PROVENIENTI DAL PAESE: ROMANIA

Flussidi investimenti in ingresso in Italia

provenienti dal paese:ROMANIA

2014 2015 2016 2017 Previsioni dicrescita 2018

Previsioni dicrescita 2019

Totale (mln € e var. %) mln. € -4 mln. € 3 mln. € 0 mln. € nd % nd %Settore (mln. €) 2014 2015 2016 2017

Servizi di informazione e comunicazione 1 Attività finanziarie e assicurative 0 -1,41

Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati BNR (Banca Nazionale della Romania).

ROMANIA35

Page 38: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: ROMANIA

Flussidi investimenti italiani verso

il paese:ROMANIA

2014 2015 2016 2017 Previsioni dicrescita 2018

Previsioni dicrescita 2019

Totale (mln € e var. %) 2.421 mln. € 153 mln. € 904 mln. € 237 mln. € nd % nd %Settore (mln. €) 2014 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 11 11 -7Prodotti delle miniere e delle cave -9

Prodotti alimentari, bevande e tabacco 4 -4 -4Prodotti tessili e abbigliamento -4 31 -9Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti incarta; stampa e riproduzione

4 2 4

Mobili -8 -6 Chimica e prodotti chimici 1 3 1Gomma, plastica e prodotti in queste materie 24 70 21Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature -18 -2 26Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi -4 -6 28Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 10 20 20Macchinari e apparecchiature 6 1 10Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 16 53 19Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzimilitari)

6 2 1

Altre industrie manufatturiere 2 -3 -3Costruzioni 9 34 -31

Servizi di informazione e comunicazione 8 2 -2Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) -8 -46 55Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento -7 -1 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 8 5 22Trasporto e magazzinaggio 16 3 5Servizi di alloggio e ristorazione 1 3 2Attività finanziarie e assicurative 15 699 110Attività immobiliari 7 -16 -12Attività professionali, scientifiche e tecniche 2 4 Attività amministrative e di servizi di supporto 10 53 9Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 1 Altre attività di servizi 2 0 -28

Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati BNR (Banca Nazionale della Romania).

OSSERVAZIONI

Per i settori nei quali sono presenti meno di tre operatori le informazioni sono confidenziali (non disponibili).

(Es.Silvicoltura, pesca, produzione prodotti farmaceutici, editoria,ricerca sviluppo ecc.)

ROMANIA36

Page 39: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

TURISMO

SCHEDA TURISMO ROMANIA

Graduatoria dei 5 paesi più visitati del 2016# Paese Totale viaggiatori Var % su anno precedente Quota parte su totale outgoing %1 ITALIA 265.970 0.1 242 GRECIA 176.391 -5 163 BULGARIA 152.427 26.5 13.84 UNGHERIA 117.934 5.1 10.65 SPAGNA 102.397 28.9 9.3

I 5 prodotti turistici italiani più apprezzati del 2016# Prodotto Quota

1 Grandi città d'arte 602 Italia minore 153 Montagna invernale 154 Montagna estiva 55 Natura e parchi 5

Destinazioni Italiane del 2016Le destinazioni maggiormente visitate dai turisti rumeni sono le cittá d'arte, grazie ai collegamenti aerei diretti, molti dei quali verso cittá dell'Italia

cosiddetta "minore". Sono in aumento il numero di turisti rumeni che optano per le nostre destinazioni montane per una vacanza invernaleall'insegna dello sci, soprattutto verso verso le destinazioni del Trentino, dell'Alto Adige e della Lombardia.

Anno Arrivi/viaggiatori totali in Italia Presenze/pernottamenti totali in Italia Permanenza media2016 565.924 2.145.430 3,8

Anno Spesa totale in Italia Spesa pro capite giornaliera in Italia2016 360.000.000 636

Mezzo Utilizzato per raggiungere l'Italia Quota %Aereo 60Treno nd

Bus 15Auto 25

Collegamenti aerei direttiAlitalia da Bucarest: Milano Linate, Roma Tarom da Bucarest: Milano Linate, Roma da Iasi: Roma, Torino, Bologna Blue Air da Bacau: Bergamo,

Roma, Bologna, Torino, Catania da Bucarest: Catania, Napoli, Roma, Milano Linate, Torino, Firenze, Bologna da Costantia: Roma, Bergamo,Torino da Iasi: Roma, Catania, Napoli, Firenze, Bologna, Bergamo, Milano LIN, Torino Wizzair da Bucarest:Treviso, Venezia, Bergamo, Bologna,Pisa, Roma Ciampino, Verona, Alghero, Bari, Napoli, Catania, Pescara, Perugia, Torino, Lamezia Terme da Cluj: Treviso, Roma Ciampino, Bari,

Bologna, Bergamo, Venezia da Craiova: Bergamo, Roma Ciampino, Bologna, Treviso, Venezia da Iasi: Treviso, Bergamo, Bologna, Catania, RomaCiampino, Venezia, Treviso da Sibiu: Bergamo, Milano Malpensa da Suceava: Bologna, Bergamo, Roma CIA, Venezia, Treviso da Tirgu Mures:

Roma Ciampino da Timisoara-Bari, Bologna, Bergamo, Roma CIA, Venezia, TrevisoCategoria Turisti Quota % Segmento socio economico Livello culturale Propensione al viaggio

Giovani/studenti nd medio-basso medio-alto medioSingles nd medio medio-alto medio-alto

Coppie senza figli nd medio medio-alto medio-altoCoppie con figli nd medio medio-alto medio-alto

Seniors (coppie over 60) nd medio medio-alto medio-altoGruppi nd medio medio-alto medio-alto

Uomini d'affari/professionisti (MICE) nd alto alto alto

FLUSSI TURISTICI: ITALIA VERSO ROMANIA

I turisti arrivati nelle strutture di accoglienza turistica romene nel primo semestre del 2018 sono stati 5,26 milioni (+4,11 % rispetto alprimo semestre del 2017), mentre i turisti stranieri sono passati da 1,205 milioni nei primi sei mesi del 2017 a 1,275 milioni(registrando una crescita del 5,8%). I turisti provengono soprattutto da Germania (148,6 mila), Italia (115,6 mila), Francia (82,9mila), Ungheria (77,4 mila) e Regno Unito (75,5 mila).

I turisti stranieri registrati in arrivo alle frontiere romene sono stati 5,11 milioni (+7,1% rispetto allo stesso periodo del 2017). Il 92,5%degli arrivi sono da Paesi europei, mentre il 50,9 % proviene da Paesi dell’UE. I più numerosi arrivi sono stati registrati dallaRepubblica Moldova (19,2%), Bulgaria (14,3%), dall’Ungheria (13,9%), Ucraina (11,3%), Serbia (4,8%) e dall’Italia (4,1 %).

ROMANIA37

Page 40: Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri -  · ROMANIA A cura di: Ambasciata d'Italia - ROMANIA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione

Ultimo aggiornamento: 25/10/2018

^Top^

FLUSSI TURISTICI: ROMANIA VERSO L'ITALIA

Lo sviluppo economico del Paese, l’aumento del potere d'acquisto dei rumeni e la grande quantità di collegamenti aerei verso l'Italia,offerti soprattutto da compagnie aeree low cost come Blue Air, RyanAir, Wizz Air e anche da una nuova compagnia, Ernest Airlines,stanno facendo crescere la curiosità e il desiderio di visitare il nostro Paese al turista rumeno. A fianco alle destinazioni classiche etradizionali i tour operator offrono pacchetti verso destinazioni cosiddette "minori", ma di grande valore culturale. Il turista rumenoinoltre sta scoprendo sempre di più il Sud Italia e in particolar modo le regioni Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Il solido rapportotra Romania e Italia si denota anche dal numero di voli che partono non solo dalla capitale Bucarest ma anche da altre città dellaRomania, come, Iasi, Targu Mures, Timisoara, Craiova e Cluj.

I cataloghi dei tour operator inoltre hanno rafforzato l'offerta turistica italiana invernale grazie alla costante crescita della domanda. Inparticolar modo le destinazioni sciistiche del Trentino e dell'Alto Adige, ma anche di Lombardia e Veneto, sono molto richieste.

Nonostante ci sia un certo numero di operatori turistici che offrono il prodotto turistico italiano, sono moltissimi (cca. il 60%) coloroche organizzano la propria vacanza da soli tramite internet oppure tramite amici o parenti in Italia, senza intermediari.

Per quanto riguarda le statistiche romene, secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (INSSE), rispetto ai primi sei mesidel 2017, nel periodo gennaio-giugno 2018 le partenze dei romeni all’estero sono arrivate a 9,580 milioni (+3,8%).

Ultimo aggiornamento: 25/10/2018

^Top^

ROMANIA38