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PROVINCIA DI MANTOVAAREA AMBIENTALE
Rapporto sulla produzione di rifiuti urbani
e raccolta differenziata
in Provincia di Mantova
Anno 2001
A cura del
SERVIZIO RIFIUTI E INQUINAMENTO
OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI
INDICE
SITUAZIONE pag. 5
• Abitanti
• Rifiuti urbani totali
• Rifiuti urbani indifferenziati (RSU)
• Rifiuti ingombranti (RI)
• Rifiuti cimiteriali (RC)
• Rifiuti inerti
• Rifiuti speciali assimilati agli urbani (RSAU)
• Raccolta differenziata
FRAZIONI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA pag. 15
CENNI SULLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI pag. 21
IL CICLO DEI RIFIUTI URBANI pag. 23
AUTOSUFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI pag. 27
PROSPETTIVE pag. 29
• Progetto Tributo
ALLEGATI pag. 33
ABITANTI
Dal 1996 la popolazione provinciale mantovana è in progressivo aumento, dopo alcuni an-ni di diminuzione, attestandosi, nel 2001, a 379.328 abitanti (+0,83% rispetto all'annoprecedente). Il tasso di crescita medio annuo si attesta a +0,50%, in aumento, significativo sia da unpunto di vista demografico e non più trascurabile per quanto concerne la produzione com-plessiva dei rifiuti urbani.Significativi aumenti della popolazione si registrano in diversi Comuni dell'Alto mantova-no, appartenenti al polo industriale della calza, in quelli confinanti con il capoluogo ed inalcuni Comuni che ospitano realtà industriali in forte sviluppo (p.e. Pomponesco eBorgoforte).D'altro canto lo stesso capoluogo e diversi Comuni del Destra Secchia registrano ancora si-gnificativi cali demografici, così come in alcuni Comuni del Medio Mantovano (p.e.Bigarello, Bozzolo, Gazzuolo, S. Martino dall'Argine), anche se qualche segnale di miglio-ramento si riscontra in alcuni Comuni del Destra Secchia (p.e. Villa Poma eMagnacavallo).
5
SITUAZIONE
BLU: significativo aumento demograficoROSSO: significativo calo demografico
Abitanti Estensione [Km2] Abitanti Tasso medio annuo
PROVINCIA 2.338,84 379.328 +0,50%
369.190 368.775 368.725
369.977370.635
372.022
374.012
376.187
379.328
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
ANDAMENTO STORICO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE
Pri
mi 5
Ultim
i 5
Viadana 102,16Marcaria 89,68Goito 78,82Asola 73,57S.Benedetto Po 69,60
Pomponesco 12,29Casalromano 11,91Ponti s/Mincio 11,61Commessaggio 11,61Mariana Mantovana 8,81
Mantova 48.298Castiglione d/Stiviere 18.564Suzzara 17.830Viadana 16.972Porto Mantovano 13.833
S.Giovanni d/Dosso 1.177Commessaggio 1.151Borgofranco s/Po 877Pieve d/Coriano 836Mariana Mantovana 594
Casalmoro +3,11%S.Giorgio d/Mantova +2,87%Casalromano +2,45%Motteggiana +2,10%Casaloldo +1,95%
S.Giacomo d/Segnate -0,76%Sustinente -0,76%Revere -0,83%Felonica -1,22%Borgofranco s/Po -1,81%
RIFIUTI URBANI TOTALI
Anche nel 2001 si registra un ulteriore ed inarrestabile aumento della quantità totale di rifiutiurbani prodotti, che registra un nuovo record a 205.365.696 Kg, equivalenti ad una produ-zione pro-capite annua di 541 Kg. Il tasso di crescita medio annuo si attesta a +4,25%, alli-neato alla variazione registrata rispetto all’anno precedente.
Dall'analisi dei tassi di crescita non si ravvisano ancora segnali di rallentamento, anche se nelmedio-lungo periodo è auspicabile che l’ormai tanto attesa introduzione del nuovo sistema ta-riffario di smaltimento, la cui entità sarà anche proporzionale alla quantità di rifiuti prodotta,porti dei benefici in tal senso. Tuttavia, dopo diversi anni nei quali si registravano tassi di cre-scita progressivamente più elevati, negli ultimi tre anni il tasso medio annuo tende ad oscillarein maniera stabile intorno al 4%-4,5%. Nonostante la percentuale di rifiuti raccolti in manie-ra differenziata (RD) continui ad aumentare a scapito, perlopiù, del rifiuto indifferenziato(RSU), è da notare che, in termini assoluti, la RD “assorbe” l’aumento della produzione deirifiuti urbani, senza che la raccolta degli indifferenziati ne risenta.Questo risultato sembra lasciare intendere che nel complesso la raccolta differenziata è aggiun-tiva rispetto a quella indifferenziata e non sostitutiva o concorrenziale alla stessa.Se questa osservazione dovesse trovare conferma nella realtà gestionale dei Comuni mantova-ni, già nel medio periodo emergerebbero difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi fissatinel Piano Provinciale Rifiuti, soprattutto a causa della non sostenibilità economica della ge-stione dei rifiuti. Per quanto riguarda i rifiuti ingombranti (RI), la loro quota relativa rimanepressoché stabile, mentre i rifiuti cimiteriali (RC) ed i rifiuti INERTI, questi ultimi costituitida calcinacci e materiali da demolizione abbandonati sul suolo pubblico ed inviati a smalti-mento, costituiscono quote trascurabili rispetto al totale.
6
BLU: assestamento o diminuzione del pro-capiteROSSO: forte aumento del pro-capite
Rifiuto urbano totale
70/70(100%)
Quantità [Kg] Pro-capite [Kg/ab] Tasso medio annuo
PROVINCIA 205.365.696 541 +4,25%
1,111,16 1,14
1,201,25
1,29
1,40 1,431,48
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
ANDAMENTO STORICO DELLA PRODUZIONE PRO-CAPITE[KG/(AB*D)]
I m
iglio
riri
sultati
I peggio
riri
sultati
Mariana M.na 311.180Borgofranco s/Po 456.501Commessaggio 494.100Pieve d/Coriano 516.640Redondesco 517.785
Porto Mantovano 8.112.237Suzzara 9.171.895Castiglione d/Stiviere 10.066.920Viadana 10.832.431Mantova 31.012.678
Monzambano 322Casalmoro 363Casalromano 372Redondesco 373Solferino 385
Viadana 638Mantova 642S.Benedetto Po 687Volta Mantovana 726Gonzaga 791
Casalmoro -6,46%Castiglione d/Stiviere -0,20%Solferino +0,59%Monzambano +1,27%Dosolo +1,31%
Redondesco +11,69%Gonzaga +12,81%S.Giacomo d/Segnate +13,49%S.Giovanni d/Dosso +14,04%Pieve d/Coriano +15,03%
7
-
50.000.000
100.000.000
150.000.000
200.000.000
250.000.000
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
Qu
anti
tà [
Kg
]
INERTI
RD
RC
RI
RSU
RIPARTIZIONE PERCENTUALE DEL RIFIUTO URBANO TOTALE
ANDAMENTO STORICO DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI RIFIUTO URBANO
RD30,12%
RC0,04%
RI7,47%
INERTI0,04%
RSU62,32%
8
RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI (RSU)
In questa sede per rifiuti urbani indifferenziati si intendendo:• i rifiuti urbani domestici indifferenziati (normale rifiuto da cassonetto);• i rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale;• i rifiuti speciali assimilati agli urbani inviati a smaltimento.Dopo la brusca diminuzione avvenuta durante il 1997, il sostanziale consolidamento nel1998, l’impennata registrata nel 1999, la quantità di rifiuto indifferenziato è stata di127.987.154 Kg (-0,01% rispetto all'anno precedente), pressoché stabile rispetto al datodel 2000, che rappresenta il record assoluto degli ultimi nove anni.I rifiuti urbani indifferenziati rappresentano ancora oltre il 60% dei rifiuti totali (62,32%nel 2001), in costante diminuzione nel tempo, anche se ciò è da imputare più all’aumentodei rifiuti totali, piuttosto che alla diminuzione degli indifferenziati.A conferma di quanto appena affermato, basta osservare l’andamento del pro-capite, cheoscilla, negli ultimi nove anni, intorno ad una media di 335 Kg/ab.Del resto il tasso medio annuo è assestato a +0,32%, a significare una sostanziale stabilitàdei quantitativi di rifiuto indifferenziato raccolti.Il risultato complessivo sintetizza, però, risultati locali assai diversi, come ben si vede nellacartina.Infatti in diversi Comuni si registrano forti diminuzioni (in blu) di rifiuto indifferenziato,controbilanciati da altri (in rosso) nei quali si registrano forti aumenti di rifiuto indifferen-ziato, ben al di sopra della media provinciale.Come accennato in precedenza, solo nel momento in cui la quantità di rifiuti indifferenzia-ti comincerà a diminuire in maniera significativa, si potrà affermare che la raccolta differen-ziata è competitiva e non solo aggiuntiva, anche da un punto di vista economico.
BLU: diminuzione del pro-capiteROSSO: forte aumento del pro-capite
RSU
COPERTURA
70/70(100%)
Quantità [Kg] Pro-capite [Kg/ab] Tasso medio annuo
PROVINCIA 127.987.154 337 +0,32%
333,96
345,44
334,76
332,00
325,72 326,22
337,99
340,25
337,40
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
ANDAMENTO STORICO DELLA PRODUZIONE PRO-CAPITE[KG/AB]
I m
iglio
riri
sultati
I peggio
riri
sultati
Mariana M.na 173.320Casalromano 267.760Borgofranco s/Po 289.600Redondesco 304.670S.Giovanni d/Dosso 306.710
Porto Mantovano 5.072.010Suzzara 5.479.540Castiglione d/Stiviere 6.155.640Viadana 8.084.460Mantova 20.214.961
Casalromano 182Cavriana 202Casalmoro 205Redondesco 220Guidizzolo 225
Ostiglia 394Pieve d/Coriano 400Mantova 419Viadana 476Borgoforte 485
Dosolo -4,07%Bozzolo -2,71%S.Giorgio d/Mantova -2,70%Porto Mantovano -2,18%Curtatone -1,70%
Viadana +4,36%Magnacavallo +4,47%S.Giovanni d/Dosso +4,80%Gonzaga +6,01%Pieve d/Coriano +9,73%
9
RIFIUTI INGOMBRANTI (RI)
Per rifiuti ingombranti si intendono beni di consumo durevoli (lavatrici, frigoriferi, …), diarredamento (mobili, scaffali, …), di impiego domestico, di uso comune, provenienti dainsediamenti civili o da attività economiche, purché, in quest’ultimo caso, il Comune abbiaprovveduto ad assimilare agli urbani questi rifiuti, altrimenti classificati speciali.Condizione necessaria affinché si possa parlare di raccolta differenziata dei RI è che questisiano costituiti da un materiale omogeneo e, possibilmente, destinati a recupero di materia,tuttavia ciò si verifica solo di rado, dal momento che sono costituiti da materiali diversi espesso sono conferiti in discarica o in impianti di selezione, dove la parte recuperata è piut-tosto scarsa.In conformità con quanto previsto dal D.Lgs. 22/1997, in questo paragrafo sono conside-rati solo i rifiuti ingombranti inviati a smaltimento, mentre quelli “monomateriale” raccoltiin maniera separata, sono conteggiati nella raccolta differenziata come "beni durevoli" o"frigoriferi". Il quantitativo raccolto durante il 2001 è stato di 15.340.518 Kg, corrispon-denti a circa 40 Kg/ab, superiore di circa il 3,6% rispetto a quello dell'anno precedente, ri-sultando, pertanto, il peggior risultato degli ultimi nove anni.Come conseguenza dei dati registrati, l'aumento appare progressivo, con un tasso di crescitamedio annuo di poco inferiore al 9%, anch’esso in aumento rispetto agli anni precedenti edin particolare il più alto registrato negli ultimi nove anni.La preoccupazione che può sorgere dalla lettura dei dati sopra illustrati, è mitigata dal fattoche i RI rappresentano il 7,47% del rifiuto urbano totale, pertanto anche forti aumenti deiquantitativi raccolti non provocano la medesima conseguenza a livello complessivo. Tuttavia ciò non deve indurre a distogliere l’attenzione dalle dinamiche legate alla raccoltadei RI.
BLU: diminuzione del pro-capiteROSSO: forte aumento del pro-capite
RI
COPERTURA
70/70(100%)
Quantità [Kg] Pro-capite [Kg/ab] Tasso medio annuo
PROVINCIA 15.340.518 40,44 +8,88%
28,0130,03
27,40 26,43
35,55 36,2137,28
39,3840,44
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
ANDAMENTO STORICO DELLA PRODUZIONE PRO-CAPITE[KG/AB]
I m
iglio
riri
sultati
I peggio
riri
sultati
Quingentole 3.510Casaloldo 5.030Curtatone 10.920Commessaggio 12.660Viadana 18.780
Porto Mantovano 491.900Marmirolo 633.880Ostiglia 1.035.160S.Bemedetto Po 1.357.460Suzzara 1.505.840
Curtatone 0,89Viadana 1,11Casaloldo 2,32Quingentole 2,81Mantova 8,72
Cavriana 116,19Motteggiana 123,47Ostiglia 143,81Acquanegra s/Chiese 154,40S.Benedetto Po 180,25
Curtatone -43,35%Viadana -24,00%Casalmoro -23,06%Quingentole -22,72%Gonzaga -20,93%
S.Giacomo d/Segnate +39,86%Felonica +64,24%Porto Mantovano +65,72%Schivenoglia +81,31%Pomponesco +107,50%
10
RIFIUTI CIMITERIALI (RC)
Il D.Lgs. n. 22/97 (decreto “Ronchi”), all’Art. 7 comma 2, definisce tra i rifiuti urbani: “i ri-fiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, …”.Si segnala che con Decreto Ministeriale 26/06/2000 n. 219 sono state definite le procedureper la corretta gestione dei rifiuti cimiteriali, sia provenienti da esumazioni ed estumulazioni,sia da altre attività cimiteriali. Stante la specificità della disciplina sopracitata e la complessitàdelle procedure introdotte, è opportuna un'attenta lettura del testo normativo, ai fini di unacorretta gestione dei rifiuti cimiteriali. Durante il 2001 sono stati raccolti 83.150 Kg di rifiuticimiteriali in 36 Comuni mantovani, pari allo 0,04% di tutti i rifiuti urbani. Rispetto all'an-no precedente il quantitativo raccolto, equivalente a 0,22 Kg/ab, è diminuito di circa il 30%,abbassando in questo modo anche il tasso medio annuo a +16,32%.
RIFIUTI INERTI
Il D.Lgs. n. 22/97 (decreto “Ronchi”), all’Art. 7 comma 2, definisce tra i rifiuti urbani: "irifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche, …".In questo senso sono da ritenersi rifiuti urbani anche i rifiuti cosiddetti "inerti", quali calci-nacci e residui da demolizioni, che sono stati abbandonati sul suolo pubblico.Qualora questi rifiuti sono successivamente inviati a particolari centri di recupero, previstidal D.M. 05/02/1998, sono contemplati nella raccolta differenziata, mentre in questo para-grafo si considerano solo quelli inviati a smaltimento (discarica).Durante il 2001 sono stati ritrovati in 3 Comuni mantovani e smaltiti 91.170 Kg di rifiutiinerti, corrispondenti allo 0,04% di tutto il rifiuto urbano raccolto.Rispetto all'anno precedente il quantitativo raccolto, equivalente a 0,24 Kg/ab, è diminuitodi circa il 69%, abbassando in questo modo anche il tasso medio annuo a +107%, rispettoa +434% dell’anno precedente.Si ricorda che solo in caso di ritrovamento su suolo pubblico i rifiuti inerti sono rifiuti ur-bani, in ogni altro caso tali rifiuti sono classificati speciali e quindi l'onere dello smaltimen-to è a carico del produttore.
0,12
0,16
0,300,32
0,22
1997 1998 1999 2000 2001
ANDAMENTO STORICO DEL PRO-CAPITE DI RIFIUTI CIMITERIALI [KG/AB]
11
RIFIUTI SPECIALI ASSIMILATI AGLI URBANI (RSAU)
Per rifiuti speciali assimilati agli urbani si intendono i rifiuti non pericolosi provenienti dalle at-tività produttive, assimilati, con apposito regolamento comunale, agli urbani.In attesa del previsto decreto, i rifiuti speciali che possono essere assimilati agli urbani (cosid-detti assimilabili) sono ancora quelli elencati al punto 1.1.1 della Delibera del ComitatoInterministeriale del 27/07/1984 (DCI 1984). È facoltà di ciascun Comune assimilare dei ri-fiuti speciali non pericolosi, ma non esiste alcun obbligo normativo, quindi, se un Comune de-cidesse di procedere in tal senso, dovrà specificare, nell’apposito regolamento, quali rifiuti inelenco nella DCI 1984 sono, sul proprio territorio, assimilati agli urbani. Dovrà inoltre specifi-care i criteri quantitativi adottati, ovvero quanti degli RSAU sopra specificati potranno essereconferiti al servizio pubblico. In questo senso ogni Comune potrà utilizzare i criteri che riterràpiù opportuni e congeniali al fine di una gestione ottimale del flusso dei RSAU.I RSAU sono rifiuti urbani a tutti gli effetti, quindi una volta raccolti saranno destinati arecupero o a smaltimento. Il quantitativo di RSAU raccolto e destinato a recupero di mate-ria può essere considerato parte della raccolta differenziata, mentre quello destinato a smal-timento (discarica, termotrattamento) è da considerare come RSU o RI se, in quest’ultimocaso, i rifiuti siano tali da essere ritenuti effettivamente ingombranti. In ogni caso risultaimpossibile quantificare in maniera separata il flusso di RSAU e la sua incidenza sull’interaproduzione di rifiuti urbani, anche se è da rilevare che la maggioranza dei Comuni manto-vani provvede a ritirare RSAU.
RACCOLTA DIFFERENZIATA (RD)
Dal 1996 tutti i 70 Comuni della provincia hanno attivato la raccolta differenziata (RD) dei ri-fiuti urbani ed in particolare nel 2001 sono state raccolte 30 frazioni distinte di rifiuto (-1 ri-spetto al 2000), per un totale di 61.863.705 Kg, che rappresenta il 30,12% (circa 3 punti inpiù rispetto al 2000) dei rifiuti urbani complessivamente raccolti, superando di gran lunga l’o-biettivo del 25% fissato dal D.Lgs. 22/1997.
0,03
1,07
0,77
0,24
1998 1999 2000 2001
ANDAMENTO STORICO DEL PRO-CAPITE DI RIFIUTI INERTI A SMALTIMENTO [KG/AB]
12
Rispetto all'anno precedente il quantitativo complessivo delle varie raccolte differenziate, equi-valenti a 163 Kg/ab, è aumentato del 16,58%, mentre il tasso medio annuo, pur positivo, è di-minuito, allineandosi a +16,45%.Nonostante il cospicuo numero di frazioni raccolte, sono ancora frazione verde, carta e vetro afare la parte del leone, rappresentando circa il 78% di tutta la raccolta differenziata.Tuttavia si registra una progressiva diminuzione di questa percentuale rispetto agli anni prece-denti, in quanto altre frazioni, i cui quantitativi sono aumentati in maniera significativa, con-quistano sempre maggiori quote relative, come, ad esempio, legno (5,34% della RD), inerti arecupero (5,11% della RD), ferro (4,29% della RD), plastica (2,96% della RD) e FORSU(1,91% della RD).A fronte del fatto che le prime 8 frazioni più rappresentative costituiscono poco più del 97% ditutta la RD, ne consegue che tutte le altre 22 frazioni insieme non raggiungono il 3%.
Altro2,87%
VETRO15,54%
CARTA25,80%
LEGNO5,34%
INERTI5,11%
FERRO4,29%
PLASTICA2,96%
VERDE36,19%
F.O.R.S.U.1,91%
BATTERIE AUTO0,49%
BENI DUREVOLI0,78%
INDUMENTI0,48%
ALLUMINIO0,33%
PNEUMATICI0,22%
OLI ALIMENTARI0,10%
FRIGORIFERI0,22%
ALTRO 20,25%
RIPARTIZIONE PERCENTUALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Tuttavia questo non deve indurre a trascurare l’importanza della raccolta di alcune frazioni po-co rappresentative in termini quantitativi, ma degne di particolare attenzione, vuoi per il lorovalore economico (p.e. alluminio e rame), vuoi soprattutto per la loro pericolosità (v. cosiddettiRUP – Rifiuti Urbani Pericolosi).Dall'analisi complessiva sulla raccolta differenziata, si evidenziano due segnali importanti:• l’aumento del quantitativo totale raccolto (maggior gettito);• l’aumento della copertura territoriale.Durante il 2001 sono stati 10 i Comuni che hanno infranto la soglia del 35% di rifiuti raccoltiin maniera differenziata, prossimo obiettivo fissato dal D.Lgs. 22/1997 per il 2003: Gonzaga,Volta Mantovana, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Moglia, Curtatone,Pegognaga, Castel Goffredo, Roncoferraro e Castiglione delle Stiviere.
13
In quasi tutti i Comuni mantovani si registrano aumenti della raccolta differenziata, anche senon sempre corrispondono risultati soddisfacenti, prova ne è che ben 22 Comuni sono rimastisotto la soglia del 25% e di questi ancora 4 sono al di sotto del 15%.
Nel complesso, quindi, la situazione appare positiva e sembra scongiurare il rischio di non rag-giungimento degli obiettivi di breve termine fissati dal Piano Provinciale Rifiuti.Come già evidenziato in altri capitoli precedenti, al fine di garantire il raggiungimento degliobiettivi di medio-lungo termine fissati dal Piano Provinciale Rifiuti, è necessario porre moltaattenzione al fatto che la raccolta differenziata dei rifiuti urbani diventi sostitutiva o concorren-ziale a quella dei rifiuti indifferenziati, perché se così non fosse l’intero sistema di gestione di-venterebbe insostenibile da un punto di vista economico, mettendo a rischio anzitempo quellache dovrebbe essere una corretta ed equilibrata gestione dei rifiuti urbani.
0
3
1
6
12
21
17
5
2 21
[0%,5%]
[5%,10%]
[10%,15%]
[15%,20%]
[20%,25%]
[25%,30%]
[30%,35%]
[35%,40%]
[40%,45%]
[45%,50%]
[50%,55%]
N. C
omun
i
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE RACCOLTA DIFFERENZIATA
■ % RD≥35%■ 25%>%RD≥15%■ 35%>%RD≥25%■ %RD<15%
RACCOLTADIFFERENZIATA
Pro-capite [Kg/ab] % RD Tasso medio annuo
PROVINCIA 163,09 30,12% +11,71%
9,20%10,40%
12,43%
17,32%
20,74%
23,28%
26,18%27,04%
30,12%
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
ANDAMENTO STORICO DELLA PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA
I m
iglio
riri
sultati
I peggio
riri
sultati
Gonzaga 419,96Volta Mantovana 350,09S.Giacomo d/Segnate 259,83S.Giovanni d/Dosso 236,60Moglia 220,42
Ostiglia 77,97Solferino 65,08Acquanegra s/Chiese 41,15Monzambano 27,80Roverbella 25,67
Gonzaga 53,07%Volta Mantovana 48,24%S.Giacomo d/Segnate 45,91%S.Giovanni d/Dosso 43,32%Moglia 41,76%
Solferino 16,92%Ostiglia 12,65%Monzambano 8,63%Acquanegra s/Chiese 7,60%Roverbella 5,93%
Redondesco +146,55%Piubega +46,07%Felonica +38,54%Castelbelforte +37,84%Medole +31,88%
Villa Poma +2,55%Pegognaga +0,99%Roverbella -0,24%S.Benedetto Po -0,90%Monzambano -12,07%
15
Di seguito si riassumono i dati relativi alle frazioni di rifiuto urbano raccolte in manieradifferenziata durante il 2001.Nelle tabelle seguenti per “copertura” si intende il rapporto percentuale tra il numero diComuni che hanno attivato la raccolta del rifiuto considerato ed il numero totale deiComuni mantovani (70), mentre per “tasso” si intende il tasso tendenziale annuo. La varia-zione è calcolata rispetto all’anno precedente.
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
91% 22.391.450 59,03 +13,76%
+1 punti +14% +7,04 Kg/ab -13 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
97% 15.958.823 42,07 +14,64%
-2 punti +9% +3,19 Kg/ab -2 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
100% 9.613.083 25,34 +7,90%
= +4% +0,72 Kg/ab -2 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
53% 3.301.790 8,70 +56,92%
+13 punti +35% +2,22 Kg/ab -6 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
17% 3.163.990 8,34 +183,32%
+7 punti +271% +6,07 Kg/ab +18 punti
VERDEVARIAZIONE
CARTAVARIAZIONE
VETROVARIAZIONE
LEGNOVARIAZIONE
INERTIVARIAZIONE
FRAZIONI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
91% 2.651.878 6,99 +25,01%
+1 punto +2% +0,07 Kg/ab -12 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
81% 1.830.146 4,82 +32,45%
+7 punti +32% +1,16 Kg/ab -25 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
76% 484.780 1,28 +43,91%
+16 punti +728% +1,12 Kg/ab +21 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
89% 305.870 0,81 +14,93%
-2 punti +3% +0,02 Kg/ab +1 punto
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
23% 297.749 0,78 +117,23%
+4 punti +4% +0,02 Kg/ab -44 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
17% 202.382 0,53 +52,70%
+6 punti -37% -0,32 Kg/ab -84 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
21% 133.990 0,35 +82,10%
+10 punti +147% +0,21 Kg/ab +13 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
23% 133.297 0,35 +568,11%
+10 punti +39% +0,10 Kg/ab -2.532 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
29% 62.927 0,17 +6,07%
+6 punti +36% +0,04 Kg/ab +3 punti
ALLUMINIOVARIAZIONE
BATTERIEVARIAZIONE
INDUMENTIVARIAZIONE
BENIDUREVOLI
VARIAZIONE
FRIGORIFERIVARIAZIONE
OLIALIMENTARI
VARIAZIONE
PNEUMATICIVARIAZIONE
PLASTICAVARIAZIONE
FERROSIVARIAZIONE
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
71% 23.302 0,06 +3,34%
-2 punti +15% +0,01 Kg/ab +6 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
57% 21.203 0,06 -3,81%
-4 punti -3% = -3 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
31% 4.265 0,01 +4,84%
-8 punti -62% -0,02 Kg/ab -42 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
17% 3.583 0,01 +0,79%
+8 punti +94% = +22 punti
ALTRE FRAZIONI
Di seguito si riassumono i dati relativi alle frazioni di rifiuto urbano raccolte in manieradifferenziata, ciascuna delle quali non raggiunge il 15% di copertura.
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
10% 1.179.429 3,11 +21,69%
+1 punto +12% +0,31 Kg/ab -3 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
11% 40.601 0,11 +99,71%
+7 punti +85% +0,05 Kg/ab -56 punti
17
FARMACIVARIAZIONE
ZINCOVARIAZIONE
NEONVARIAZIONE
PILEVARIAZIONE
FORSUVARIAZIONE
ELETTRONICIVARIAZIONE
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
6% 24.010 0,06 +5,97%
-3 punti -18% -0,01 Kg/ab -15 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
10% 19.817 0,05 +106,06%
+1 punto +223% +0,04 Kg/ab +41 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
7% 9.855 0,03 +33,88%
+3 punti -22% = +29 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
3% 2.091 0,01 N.D.
N.D. N.D. +0,01 Kg/ab N.D.
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
3% 1.204 trascurabile +41,96%
= -3% = -30 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
6% 1.140 trascurabile -20,45%
-1 punto +15% = -1 punto
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
14% 639 trascurabile -2,49%
+4 punti -85% -0,01 Kg/ab -68 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
3% 400 trascurabile N.D.
N.D. N.D. = N.D.
POLISTIROLOVARIAZIONE
PRODOTTICHIMICI VARI
VARIAZIONE
RAME VARIAZIONE
CONTENITORI T/F
VARIAZIONE
TONERVARIAZIONE
FILTRI OLIOVARIAZIONE
18
OLIMINERALI
VARIAZIONE
TUBICATODICI
VARIAZIONE
19
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
1% 7 trascurabile +40%
= +40% = +40 punti
COPERTURA QUANTITÀ PRO-CAPITE TASSO[Kg] [Kg/ab]
1% 4 trascurabile -4,84%
= -85% = +11 punti
MERCURIOVARIAZIONE
SIRINGHEVARIAZIONE
21
CENNI SULLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI
La gestione diretta, od in economia, dei rifiuti urbani è ormai scomparsa e limitata alla rac-colta di alcune frazioni di rifiuto differenziato, mentre si ricorre sempre più a società a capi-tale pubblico o prevalente pubblico, quali le ex municipalizzate.I soggetti gestori nel 2001 sono stati 9 per i 70 Comuni mantovani, come di seguito sinte-tizzato, anche se a questi devono essere aggiunti soggetti terzi che operano in regime di sub-appalto, soprattutto per la gestione della raccolta differenziata, la cui contabilizzazione ètuttavia difficile e non viene quindi riportata.
1 In questo caso per provenienza si intende la provincia dove la Ditta ha la propria sede legale.2 In questo caso per provenienza si intende la provincia dove la Ditta ha la propria sede legale.
PROVINCIA DI PROVENIENZA1 N. SOGGETTI COMUNI SERVITI
Mantova 3 40Brescia 2 25Bologna 1 2Milano 1 1Modena 1 1Verona 1 1
PROVINCIA DI PROVENIENZA2 N. SOGGETTI
Mantova 45Brescia 17Verona 13Milano, Modena 6Reggio Emilia 5Parma 4Bergamo 3Como, Rovigo 2Bologna, Ferrara, Lecco, Lodi, Napoli, Prato, Ravenna, Trento, Varese, Vicenza 1
La situazione diventa assai più variegata se si considerano i soggetti gestori degli impianti di re-cupero o smaltimento verso i quali sono conferiti i rifiuti urbani. La varietà di soggetti dipendenon tanto dagli impianti di smaltimento, ma da quelli che recuperano o riciclano i rifiuti pro-venienti dalla raccolta differenziata. I destinatari dei rifiuti urbani raccolti nei 70 Comunimantovani nel 2001 sono stati 113 (+9 rispetto al 2000), come di seguito sintetizzato.
Per la maggior parte si tratta di imprese specializzate aventi strutture societarie diverse (SocietàSemplici, S.n.c., S.r.l., S.p.A.), comprese le ex municipalizzate, trasformate in società di capitale(S.p.A. o S.r.l.).
23
Il D.Lgs. 22/1997 definisce in maniera chiara la nuova strategia di gestione dei rifiuti ed inparticolare stabilisce una precisa gerarchia di azioni:
• Riduzione della produzione dei rifiuti (prevenzione);
• Recupero dei rifiuti comunque prodotti, con priorità per il recupero di materia ed in su-bordine il recupero di energia.
Queste priorità, associate al divieto di conferimento in discarica di rifiuti che non sianoinerti o decadenti dalle attività di riciclaggio, recupero o smaltimento, rinforzano l'obietti-vo esplicito di disincentivare il ricorso alla discarica quale sistema di smaltimento dei rifiutiprodotti.Tale obiettivo è senzaltro ambizioso se si tiene conto che in Italia la quota di rifiuti urbaniconferiti in discarica è ancora preponderante, seppure in costante diminuzione rispetto alpassato. Nella figura successiva è schematizzato il ciclo dei rifiuti urbani della provincia di Mantovaaggiornato al 2001(vedi figura 1).Negli ultimi tre anni circa il 44% dei rifiuti urbani raccolti in provincia di Mantova è statoconferito in discarica, tuttavia la quota di rifiuti urbani indifferenziati ed ingombranti chevi è destinata senza alcun trattamento rappresenta solo il 7% del rifiuto prodotto, mentre lamaggior parte del rifiuto conferito in discarica proviene invece dagli impianti di selezione etrattamento (36% circa), anche se è da registrare una sensibile flessione rispetto agli anniprecedenti, dovuta al miglioramento dell'efficienza degli impianti, che trattano oltre il 63%del rifiuto urbano raccolta.Si stima che circa il 21% del rifiuto totale sia stato recuperato come materia prima (riciclag-gio), mentre la quota di rifiuto inviata a recupero energetico è in sensibile aumento, supe-rando il 6% del totale e stimabile in circa 5.300 t.e.p. (tonnellate equivalenti di petrolio) dienergia primaria risparmiata.Un ulteriore 7% del rifiuto raccolto si stima sia stato inviato ad impianti intermedi per lesuccessive lavorazioni, mentre a termotrattamento è destinato lo 0,05% dei rifiuti costituitiper la maggior parte dai rifiuti cimiteriali, oltre che siringhe e farmaci scaduti, per i qualinon è possibile altro tipo di trattamento.Nella figura successiva è schematizzato il ciclo del recupero dei rifiuti urbani, anch'esso ag-giornato al 2001 e reso più dettagliato rispetto agli anni precedenti.(vedi figura 2)Balza agli occhi il virtuosismo del ciclo del recupero, dal momento che circa il 67% del ri-fiuto che vi entra è recuperato, soprattutto riciclato (recupero di materia).
IL CICLO DEI RIFIUTI URBANI
24
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CICLO DEI RIFIUTI URBANI - ANNO 2001 (figura 1)
25
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ICICLO DEL RECUPERO - ANNO 2001 (figura 2)
26
Ben posizionato ed in aumento il ricorso al compostaggio dei rifiuti organici (FORSU efrazione verde), che interessa oltre il 25% dei rifiuti conferiti a recupero.In quest'ottica è da accogliere con favore il potenziamento di alcuni impianti di compo-staggio e la previsione di apertura di nuovi impianti che possono soddisfare appieno le esi-genze di trattamento.In progressione è il recupero energetico attuato per lo più attraverso la produzione di com-bustibile derivato dai rifiuti (cosiddetto CDR), da utilizzarsi in impianti di combustione inalternativa ai combustibili tradizionali, cui si aggiungono aliquote di altri materiali idoneialla combustione (p.e. plastiche e pneumatici).Ulteriore sviluppo al recupero energetico dei rifiuti a costi sopportabili, potrebbe veniredall'integrazione del CDR ai combustibili convenzionali in impianti di combustione giàesistenti, come centrali termoelettriche e cementifici.In sintesi si può dire che l'obiettivo di non conferire direttamente del rifiuto in discarica èprossimo al raggiungimento, mentre più lenta è la diminuzione del rifiuto proveniente da-gli impianti di selezione e trattamento, per i quali è auspicabile sia un aumento dell'effi-cienza di processo, sia un'apertura del mercato per il CDR.Ai fini del recupero di materia i migliori risultati si ottengono ricorrendo alla raccolta diffe-renziata, che permette di separare meglio quelle tipologie di rifiuto compatibili con i pro-cessi di riciclaggio.
27
Al fine di ottimizzare la gestione dei rifiuti urbani, il D.Lgs. 22/1997 prevede la suddivisio-ne del territorio nazionale in ambiti territoriali ottimali (a.t.o.) per la gestione dei rifiuti ur-bani, che, salvo diversa disposizione stabilita con apposita legge regionale, coincidono conle Province (tutta la provincia di Mantova è a.t.o.).
In tali a.t.o. le Province assicurano una gestione unitaria dei rifiuti urbani e predispongonoappositi piani di gestione dei rifiuti.
Sono, inoltre, fissati alcuni obiettivi per gli a.t.o., quali il raggiungimento di quote progres-sive nel tempo di raccolta differenziata e l'autosufficienza dello smaltimento dei rifiuti ur-bani non pericolosi.
La provincia di Mantova, con il 30% circa di rifiuto raccolto in maniera differenziata, hacentrato e superato anche il secondo obiettivo fissato dalla legge per il 2001 (25%) e si ap-presta a centrare l'ultimo obiettivo fissato per il 2003, vale a dire il 35% di raccolta diffe-renziata, anche se sarà necessario ottimizzare la gestione del ciclo del recupero, soprattuttoper rispettare le più ambiziose previsioni del Piano Provinciale Rifiuti.
La provincia di Mantova nel 2001 ha ottemperato al disposto normativo di autosufficienzaper quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi, anche se non in termi-ni rigorosi, dal momento che 12.370 Kg di rifiuti ingombranti non pericolosi sono staticonferiti ad un impianto dislocato in provincia di Verona.
Tutti i rifiuti cimiteriali, che non devono sottostare a criteri di bacinizzazione in quanto ri-fiuti pericolosi, sono stati conferiti in impianti di termodistruzione esterni alla provincia diMantova, in particolare:
AUTOSUFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
PROVINCIA QUANTITÀ (KG)
BRESCIA 45.718
VERONA 20.432
MILANO 17.000
Il 68%, in diminuzione rispetto agli anni precedenti, del rifiuto raccolto in maniera diffe-
renziata, per il quale non esiste alcun obbligo di bacinizzazione, è conferito in impianti del-
la provincia di Mantova, mentre la quota rimanente è conferita in impianti dislocati in altre
province, secondo la distribuzione seguente:
28
PROVINCIA QUANTITÀ (KG)
MANTOVA 41.240.877
VERONA 10.835.572
BRESCIA 3.100.262
PARMA 1.960.819
REGGIO EMILIA 1.692.876
COMO 661.961
MODENA 358.934
PRATO 175.320
FERRARA 138.250
BOLOGNA 91.310
LODI 76.120
ROVIGO 24.588
MILANO 21.065
TRENTO 11.700
BERGAMO 10.170
LECCO 3.884
RAVENNA 3.810
VICENZA 1.820
VARESE 880
NAPOLI N.D.
29
PROGETTO TRIBUTO
PREMESSACome già più volte espresso in precedenza, la normativa comunitaria, nazionale e regionaleha consolidato nel tempo una precisa gerarchia di gestione dei rifiuti, volta alla riduzionedella produzione degli stessi (prevenzione) ed al loro recupero di materia (da privilegiare) odi energia.La prevenzione è senza dubbio l'obiettivo prioritario da perseguire, in quanto ridurre laquantità di rifiuti prodotti significa mitigare il problema alla fonte.Se da un lato il D.Lgs. 22/1997 definisce generici obiettivi di prevenzione, dall'altra fissa, adeterminate scadenze temporali, precisi valori di percentuale di raccolta differenziata, daraggiungere in ogni a.t.o.: 15% entro il 1999, 25% entro il 2001 e 35% entro il 2003.
IL PROGETTOIl progetto "Tributo" rappresenta un'iniziativa volta alla prevenzione, che nasce dall'idea distrutturare un sistema premiante per quei Comuni la cui gestione dei rifiuti urbani è coe-rente, nei risultati e nei tempi, con gli obiettivi nazionali e comunitari e disincentivarequelli difformi.In pratica, si utilizza l'imposta provinciale per l'esercizio delle attività di tutela, protezione edigiene dell'ambiente (per semplicità "tributo provinciale"), istituita con il D.Lgs. 504/92.Così facendo, si vuole incidere sulla bolletta pagata dai cittadini e dalle imprese per lo smalti-mento dei rifiuti urbani tramite la TARSU, o quantomeno sui bilanci dei Comuni.Per determinare quali Comuni saranno destinatari degli incentivi fiscali si utilizza un modellomatematico che elabora alcuni parametri descrittivi della produzione di rifiuti e dell'eventualerecupero degli stessi, valutando così la coerenza, rispetto ai principi fondamentali (prevenzio-ne e recupero), della gestione dei rifiuti a livello locale.Il modello matematico elabora i seguenti quattro parametri:
1. produzione pro-capite annua di tutti i rifiuti urbani, riferita all'ultimo anno di rilevamento;
2. tasso medio annuo della produzione pro-capite annua, calcolato come media delle va-riazioni degli ultimi cinque anni, che sintetizza l'andamento storico del parametro;
3. percentuale della raccolta differenziata (%RD), riferita all'ultimo anno di rilevamento;
4. tasso medio annuo della percentuale di raccolta differenziata, calcolato come media del-le variazioni degli ultimi cinque anni, che sintetizza l'andamento storico del parametro.
PROSPETTIVE
30
La produzione pro-capite espressa in Kg/ab fornisce informazioni sulla produzione specifi-ca di rifiuti, quindi l’analisi temporale di questo parametro permette di stabilire la tenden-za a raggiungere o meno l’obiettivo generale di prevenzione, prioritario rispetto a qualsiasialtro obiettivo.La raccolta differenziata, intesa come “raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in fra-zioni merceologiche omogenee” è propedeutica al secondo obiettivo da perseguire, cioè ilrecupero.La percentuale di raccolta differenziata è il parametro che permette di quantificare implici-tamente il flusso di rifiuti inviati al recupero, quindi l’analisi temporale di questo parame-tro permette di stabilire la tendenza a raggiungere o meno l’obiettivo di recupero.Il modello di calcolo prevede l'attribuzione di specifici punteggi a seconda del verificarsi dideterminate condizioni, così come riassunto nella TABELLA 1 (All. 2).I punteggi così assegnati a ciascun Comune, sono sommati e definiscono il punteggio glo-bale (P) di ciascun Comune.Una volta calcolati i punteggi globali di tutti i Comuni, si calcola la media aritmetica diquesti, che costituisce il punteggio medio provinciale (P*).Si calcola poi la deviazione standard s (escludendo dal campione il 10% dei punteggi piùalti ed il 10% di quelli più bassi), dopodiché si attribuisce a ciascun Comune la classe diappartenenza, secondo lo schema seguente:
Alla classe A appartengono quei Comuni che nel tempo hanno raggiunto e mantenutoobiettivi coerenti con gli obiettivi nazionali e comunitari di prevenzione e recupero, otte-nendo anche risultati migliori rispetto alla realtà provinciale e pertanto saranno beneficiaridel maggior sconto sulla aliquota del tributo provinciale.Alla classe B appartengono quei Comuni che hanno raggiunto parte degli obiettivi fissati,ma non sempre coerenti con quelli nazionali e comunitari di prevenzione e recupero, otte-nendo, tuttavia, risultati in linea con quelli registrati a livello provinciale. In sede di primaapplicazione del progetto, tra i Comuni appartenenti a questa classe saranno beneficiari diun particolare sconto sulla aliquota del tributo provinciale, quelli che si sono contraddi-stinti nel raggiungimento e mantenimento di elevati livelli di raccolta differenziata. In par-ticolare solo quei Comuni che negli ultimi cinque anni, rispetto all'anno di riferimento,hanno registrato percentuali di raccolta differenziata superiori alla media provinciale di cia-scuno degli anni considerati, beneficeranno dello sconto.Alla classe C apparterranno quei Comuni che hanno raggiunto, nel migliore dei casi, soloalcuni obiettivi fissati, ma non tutti coerenti con quelli nazionali e comunitari di preven-zione e recupero, ottenendo, inoltre, risultati non in linea con quelli registrati a livello pro-vinciale. Questi Comuni pertanto non saranno beneficiari di alcuno sconto sull'addiziona-le provinciale. Al fine di rendere compatibile la diminuzione del gettito fiscale, conseguenteagli sconti riconosciuti, con le previsioni di bilancio, in sede di prima applicazione del pro-getto sono previste le seguenti aliquote del tributo provinciale:
CLASSE A B C
Condizione P > P* + σ P* - σ ≤ P ≤ P* + σ P < P* - σ
31
* Comuni che negli ultimi cinque anni, rispetto all'anno di riferimento, hanno registrato percentuali di raccolta differenziata superiorialla media provinciale di ciascuno degli anni considerati.
In TABELLA 2 (All. 3) sono illustrati i risultati ottenuti dall'applicazione del nuovo siste-ma, utilizzando i dati relativi all'anno 2001, che sono sintetizzati di seguito:
* Comuni che negli ultimi cinque anni, rispetto all'anno di riferimento, hanno registrato percentuali di raccolta differenziata superiorialla media provinciale di ciascuno degli anni considerati.
Alla luce dei risultati sopra esposti il mancato gettito del tributo provinciale, conseguenteagli sconti riconosciuti, ammonta a circa 150.000,00 €, pari al 10% del totale riscosso.Per una corretta e puntuale applicazione del sistema è di primaria importanza l'elaborazio-ne dei dati relativi alla produzione dei rifiuti e alla raccolta differenziata, che ogni anno vie-ne svolta da parte dell'Osservatorio Provinciale Rifiuti, pertanto è stato introdotto il se-guente vincolo:
• ai Comuni che non consegnano la scheda di rilevamento dei dati necessari all'elabora-zione finale, nei modi e nei tempi previsti, si applicherà comunque l'aliquota massimadel tributo, a prescindere dall'eventuale punteggio che si potrà determinare a seguito delreperimento dei dati in tempi successivi.
CLASSE A B C
Aliquota attuale 5,0% 5,0% 5,0%
Nuova aliquota 3,0% 4,5%* 5,0% 5,0%
Sconto 40% 10%* - -
CLASSE A B C
Aliquota attuale 5,0% 5,0% 5,0%
Nuova aliquota 3,0% 4,5%* 5,0% 5,0%
Sconto 40% 10%* - -
n. Comuni 13 7* 28 22
32
CONCLUSIONEIl progetto è da ritenersi uno strumento di prevenzione aggiuntivo rispetto a quelli già uti-lizzati, quali sono le campagne di informazione e sensibilizzazione, o che si utilizzeranno infuturo, come la tariffa in luogo della TARSU.Tuttavia è da evidenziare la sua struttura innovativa, infatti, per la prima volta, è possibilerendere operativo uno strumento fiscale che si modula in rapporto ai risultati gestionaliraggiunti a livello comunale, incentivando quelle gestioni conformi ai principi previsti dallanormativa nazionale ed europea e disincentivando quelle difformi.In quanto strumento fiscale basato su incentivi, il sistema proposto vuole soprattutto pro-muovere il raggiungimento di sempre migliori obiettivi nella gestione dei rifiuti (minoreproduzione e maggiore recupero).In ogni caso l'utilizzo di questo sistema porta ad accelerare il processo di miglioramento giàin atto nella provincia di Mantova.Massima attenzione è rivolta al fatto che il sistema di calcolo ed attribuzione delle classi èoggettivo e non soggetto ad interpretazioni, rendendo così trasparente ogni passaggio delprocesso.
33
PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ANNO 2001 ALLEGATO 1
ACQU
ANEG
RA S
/CHI
ESE
2.93
6�
1.01
5,75
0�
453,
320�
0,00
00,
000
120,
820�
1.58
9,89
0�
542�
7,60
%�
ASOL
A9.
484�
2.95
6,79
0�
289,
620�
0,00
00,
000
1.20
3,00
6�
4.44
9,41
6�
469�
27,0
4%�
BAGN
OLO
SAN
VITO
5.46
6�
2.03
9,07
0�
222,
100�
1,49
50,
000
797,
751�
3.06
0,41
6�
560�
26,0
7%�
BIGA
RELL
O1.
621�
551,
380�
64,4
70�
0,00
00,
000
212,
940�
828,
790�
511�
25,6
9%�
BORG
OFOR
TE3.
277�
1.58
8,35
0�
72,9
40�
0,80
00,
000
407,
230�
2.06
9,32
0�
631�
19,6
8%�
BORG
OFRA
NCO
S/PO
887�
289,
600�
34,4
80�
0,10
00,
000
132,
321�
456,
501�
515�
28,9
9%�
BOZZ
OLO
4.10
2�
1.17
7,31
0�
109,
780�
0,00
00,
000
482,
091�
1.76
9,18
1�
431�
27,2
5%�
CANN
ETO
S/OG
LIO
4.56
4�
1.16
9,40
0�
248,
490�
0,00
00,
000
545,
366�
1.96
3,25
6�
430�
27,7
8%�
CARB
ONAR
A DI
PO
1.34
0�
401,
620�
43,6
60�
0,48
00,
000
172,
790�
618,
550�
462�
27,9
3%�
CASA
LMOR
O2.
100�
430,
480�
136,
220�
0,00
00,
000
194,
621�
761,
321�
363�
25,5
6%�
CASA
LOLD
O2.
172�
711,
190�
5,03
0�
1,57
00,
000
264,
921�
982,
711�
452�
26,9
6%�
CASA
LROM
ANO
1.47
5�
267,
760�
151,
000�
0,14
50,
000
130,
261�
549,
166�
372�
23,7
2%�
CAST
ELBE
LFOR
TE2.
604�
928,
770�
109,
180�
0,00
00,
000
281,
954�
1.31
9,90
4�
507�
21,3
6%�
CAST
EL D
'ARI
O4.
232�
1.54
8,82
0�
94,3
10�
0,00
00,
000
696,
348�
2.33
9,47
8�
553�
29,7
7%�
CAST
EL G
OFFR
EDO
9.96
3�
2.93
8,57
0�
317,
340�
1,36
00,
000
1.99
1,14
0�
5.24
8,41
0�
527�
37,9
4%�
CAST
ELLU
CCHI
O4.
877�
1.31
6,79
0�
123,
970�
1,02
50,
000
607,
139�
2.04
8,92
4�
420�
29,6
3%�
CAST
IGLI
ONE
D/ST
IVIE
RE18
.564�
6.15
5,64
0�
372,
240�
0,34
00,
000
3.53
8,70
0�
10.0
66,9
20�
542�
35,1
5%�
CAVR
IANA
3.65
4�
737,
940�
424,
540�
0,00
00,
000
401,
658�
1.56
4,13
8�
428�
25,6
8%�
CERE
SARA
2.47
2�
649,
250
=12
8,82
0�
0,65
00,
000
229,
342�
1.00
8,06
2�
408�
22,7
5%�
COM
MES
SAGG
IO1.
151�
373,
710�
12,6
60�
0,96
00,
000
106,
770�
494,
100�
429�
21,6
1%�
CURT
ATON
E12
.314�
3.81
9,27
0�
10,9
20�
0,00
00,
000
2.40
9,76
0�
6.23
9,95
0�
507�
38,6
2%�
DOSO
LO3.
133�
965,
400�
89,2
00�
1,93
30,
000
496,
007�
1.55
2,54
0�
496�
31,9
5%�
FELO
NICA
1.64
1�
573,
720�
54,4
00�
0,00
00,
000
302,
588�
930,
708�
567�
32,5
1%�
GAZO
LDO
D/IP
POLI
TI2.
532�
723,
630�
103,
700�
0,26
00,
000
373,
430�
1.20
1,02
0�
474�
31,0
9%�
COM
UNE
abita
nti
RSU
[ton]
RI [t
on]
RC [t
on]
INER
TI [t
on]
RD [t
on]
TOTA
LE [t
on]
Kg/a
b%
RD
34
PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ANNO 2001 ALLEGATO 1
GAZZ
UOLO
2.45
8�
749,
600�
105,
860�
0,80
50,
000
213,
405�
1.06
9,67
0�
435�
19,9
5%�
GOIT
O9.
569�
3.00
0,59
0�
411,
060�
1,97
20,
000
1.04
8,41
7�
4.46
2,03
9�
466�
23,5
0%�
GONZ
AGA
8.12
0�
2.93
4,96
0�
80,0
20�
0,00
00,
000
3.41
0,05
0�
6.42
5,03
0�
791�
53,0
7%�
GUID
IZZO
LO5.
182�
1.16
3,96
0�
480,
480�
1,83
60,
000
803,
487�
2.44
9,76
3�
473�
32,8
0%�
MAG
NACA
VALL
O1.
785�
466,
830�
73,4
20�
0,00
01,
350
237,
841�
779,
441�
437�
30,5
1%�
MAN
TOVA
48.2
98�
20.2
14,9
61�
421,
148�
25,9
8081
,120
10.2
69,4
69�
31.0
12,6
78�
642�
33,1
1%�
MAR
CARI
A6.
960�
2.30
2,25
0�
385,
530�
0,24
00,
000
722,
867�
3.41
0,88
7�
490�
21,1
9%�
MAR
IANA
MAN
TOVA
NA59
4�
173,
320�
31,8
80�
0,00
00,
000
105,
980�
311,
180�
524�
34,0
6%�
MAR
MIR
OLO
7.24
6�
2.34
2,92
0�
633,
880�
0,00
00,
000
987,
357�
3.96
4,15
7�
547�
24,9
1%�
MED
OLE
3.34
6�
755,
270
=87
,320�
0,00
00,
000
452,
840�
1.29
5,43
0�
387�
34,9
6%�
MOG
LIA
5.71
3�
1.60
3,46
0�
152,
360�
0,00
00,
000
1.25
9,23
7�
3.01
5,05
7�
528�
41,7
6%�
MON
ZAM
BANO
4.54
5�
1.16
5,06
0�
173,
440�
0,00
00,
000
126,
360�
1.46
4,86
0�
322�
8,63
%�
MOT
TEGG
IANA
1.98
4�
697,
710�
244,
960�
0,00
00,
000
219,
550�
1.16
2,22
0�
586�
18,8
9%�
OSTI
GLIA
7.19
8�
2.83
9,08
0�
1.03
5,16
0�
1,02
00,
000
561,
241�
4.43
6,50
1�
616�
12,6
5%�
PEGO
GNAG
A6.
613�
2.08
2,37
0�
215,
100�
0,00
00,
000
1.44
1,78
6�
3.73
9,25
6�
565�
38,5
6%�
PIEV
E DI
COR
IANO
836
=33
4,30
0�
51,8
00�
0,06
00,
000
130,
480�
516,
640�
618�
25,2
6%�
PIUB
EGA
1.64
0�
556,
810�
96,7
50�
0,00
00,
000
182,
407�
835,
967�
510�
21,8
2%�
POGG
IO R
USCO
6.33
4�
2.40
7,68
3�
369,
170�
0,61
50,
000
774,
383�
3.55
1,85
1�
561�
21,8
0%�
POM
PONE
SCO
1.57
0�
523,
740�
64,1
40�
0,05
00,
000
129,
030�
716,
960�
457�
18,0
0%�
PONT
I S/M
INCI
O1.
935�
528,
600
=17
6,28
0�
0,00
00,
000
163,
265�
868,
145�
449�
18,8
1%�
PORT
O M
ANTO
VANO
13.8
33�
5.07
2,01
0�
491,
900�
7,82
08,
700
2.53
1,80
7�
8.11
2,23
7�
586�
31,2
1%�
QUIN
GENT
OLE
1.24
8�
353,
820�
3,51
0�
0,00
00,
000
173,
500�
530,
830�
425�
32,6
8%�
QUIS
TELL
O5.
847
=1.
992,
180�
158,
140�
0,00
00,
000
807,
820�
2.95
8,14
0�
506�
27,3
1%�
REDO
NDES
CO1.
387�
304,
670�
75,9
80�
0,82
00,
000
136,
315�
517,
785�
373�
26,3
3%�
COM
UNE
abita
nti
RSU
[ton]
RI [t
on]
RC [t
on]
INER
TI [t
on]
RD [t
on]
TOTA
LE [t
on]
Kg/a
b%
RD
35
PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ANNO 2001 ALLEGATO 1
REVE
RE2.
504�
975,
070
=57
,260�
1,34
40,
000
376,
415�
1.41
0,08
9�
563�
26,6
9%�
RIVA
ROLO
MAN
TOVA
NO2.
852�
806,
440�
113,
520�
0,07
80,
000
442,
370�
1.36
2,40
8�
478�
32,4
7%�
RODI
GO5.
021�
1.41
1,07
0�
215,
000�
0,00
00,
000
828,
381�
2.45
4,45
1�
489�
33,7
5%�
RONC
OFER
RARO
6.64
5�
1.81
9,03
0�
222,
760�
0,00
00,
000
1.14
9,55
6�
3.19
1,34
6�
480�
36,0
2%�
ROVE
RBEL
LA7.
701�
2.99
5,81
0�
137,
600�
0,60
00,
000
197,
651�
3.33
1,66
1�
433�
5,93
%�
SABB
IONE
TA4.
294�
1.17
8,08
0�
128,
560�
0,00
00,
000
617,
030�
1.92
3,67
0�
448�
32,0
8%�
S. B
ENED
ETTO
PO
7.53
1=
2.17
4,08
0�
1.35
7,46
0�
15,9
700,
000
1.62
5,91
6�
5.17
3,42
6�
687�
31,4
3%�
S. G
IACO
MO
D/SE
GNAT
E1.
708�
432,
210�
89,6
10�
0,94
00,
000
443,
792�
966,
552�
566�
45,9
1%�
S. G
IORG
IO D
I MAN
TOVA
7.50
8�
2.61
6,02
0=
212,
190�
0,00
00,
000
1.41
0,78
7�
4.23
8,99
7�
565�
33,2
8%�
S. G
IOVA
NNI D
/DOS
SO1.
177
=30
6,71
0�
57,6
60�
0,00
00,
000
278,
479�
642,
849�
546�
43,3
2%�
S. M
ARTI
NO D
/ARG
INE
1.85
3�
486,
590�
83,9
80�
0,42
00,
000
188,
346�
759,
336�
410�
24,8
0%�
SCHI
VENO
GLIA
1.24
0�
371,
640�
30,4
40�
0,00
00,
000
199,
640�
601,
720�
485�
33,1
8%�
SERM
IDE
6.52
4�
2.13
3,80
0�
228,
020�
4,20
00,
000
1.22
7,27
0�
3.59
3,29
0�
551�
34,1
5%�
SERR
AVAL
LE A
PO
1.66
5�
483,
160�
84,3
10�
0,15
20,
000
185,
670�
753,
292�
452�
24,6
5%�
SOLF
ERIN
O2.
308�
673,
400�
63,3
30�
0,82
00,
000
150,
194�
887,
744�
385�
16,9
2%�
SUST
INEN
TE2.
276�
637,
430�
174,
880�
0,00
00,
000
275,
470�
1.08
7,78
0�
478�
25,3
2%�
SUZZ
ARA
17.8
30�
5.47
9,54
0=
1.50
5,84
0�
0,00
00,
000
2.18
6,51
5�
9.17
1,89
5�
514�
23,8
4%�
VIAD
ANA
16.9
72�
8.08
4,46
0�
18,7
80�
1,88
00,
000
2.72
7,31
1�
10.8
32,4
31�
638�
25,1
8%�
VILL
A PO
MA
2.02
2�
568,
900�
123,
060�
0,74
00,
000
262,
717�
955,
417�
473�
27,5
0%�
VILL
IMPE
NTA
2.10
8�
672,
090�
79,5
00�
0,00
00,
000
261,
741�
1.01
3,33
1�
481�
25,8
3%�
VIRG
ILIO
10.1
23�
3.71
9,37
0�
231,
880�
0,00
00,
000
1.50
7,63
8�
5.45
8,88
8�
539�
27,6
2%�
VOLT
A M
ANTO
VANA
6.66
4�
2.06
5,89
0�
433,
200�
3,67
00,
000
2.33
2,96
8�
4.83
5,72
8�
726�
48,2
4%�
COM
UNE
abita
nti
RSU
[ton]
RI [t
on]
RC [t
on]
INER
TI [t
on]
RD [t
on]
TOTA
LE [t
on]
Kg/a
b%
RD
TOTA
LE P
ROVI
NCIA
379.
328�
127.
987.
154�
15.3
40.5
18�
83.1
5091
.170
61.8
63.7
05�
205.
365.
696�
541�
30,1
2%�
36
TABELLA 1 - Attribuzione Punteggi ALLEGATO 2
tPROC ≤ 0 6
tPROC > 0 2
tPROC < t*PROC 4
tPROC ≥ t*PROC 0
PROC > PROC* + σ 0
(PROC* - σ) ≤ PROC ≤ (PROC* + σ) 2
PROC < PROC* - σ 4
t%RD ≤ 0 0
t%RD > 0 3
t%RD ≤ t*%RD 1 se t%RD > 00 se t%RD ≤ 0
t%RD > t*%RD 2 se t%RD > 01 se t%RD ≤ 0
%RD > %RD* + σ 2
(%RD* - σ) ≤ %RD ≤ (%RD* + σ) 1
%RD < %RD* - σ 0
CONDIZIONI PUNTEGGIO
LEGENDA
PROC produzione pro-capite giornaliera di tutti i rifiuti urbani, clacolata nell'anno di riferimento
tPROC tasso medio annuo d'incremento della produzione pro-capite giornaliera, calcolato sugli ultimi 5 anni
%RD Percentuale di raccolta differenziata, calcolata nell'anno di riferimento
t%RD Tasso medio annuo d'incremento della percentuale di raccolta differenziata, clacolato sugli ultimi 5 anni
σ Deviazione standard clacolata escludendo le code ± 10% (il 10% dei valori più alti e più bassi)
* Con l'aterisco si identifica il parametro calcolato a livello provinciale
37
ALLEGATO 3
Acquanegra s/Chiese 5,00% C 5,00%Asola 5,00% A 3,00%Bagnolo S.Vito 5,00% C 5,00%Bigarello 5,00% C 5,00%Borgoforte 5,00% C 5,00%Borgofranco Po 5,00% C 5,00%Bozzolo 5,00% A 3,00%Canneto s/Oglio 5,00% A 3,00%Carbonara Po 5,00% A 3,00%Casalmoro 5,00% A 3,00%Casaloldo 5,00% B 5,00%Casalromano 5,00% B 5,00%Castelbelforte 5,00% C 5,00%Castel d'Ario 5,00% B 5,00%Castel Goffredo 5,00% A 3,00%Castellucchio 5,00% B 5,00%Castiglione d/Stiviere 5,00% A 3,00%Cavriana 5,00% B 5,00%Ceresara 5,00% B 5,00%Commessaggio 5,00% B 5,00%Curtatone 5,00% A 3,00%Dosolo 5,00% B 5,00%Felonica 5,00% C 5,00%Gazoldo d/Ippoliti 5,00% B 5,00%Gazzuolo 5,00% A 3,00%Goito 5,00% B 5,00%Gonzaga 5,00% C 5,00%Guidizzolo 5,00% A 3,00%Magnacavallo 5,00% B 5,00%Mantova 5,00% B* 4,50%Marcaria 5,00% C 5,00%Mariana Mantovana 5,00% C 5,00%Marmirolo 5,00% C 5,00%Medole 5,00% B 5,00%Moglia 5,00% B 5,00%
COMUNE ALIQUOTA CLASSE ALIQUOTAATTUALE NUOVA
Evidenziati i Comuni che non hanno consegnato la scheda di rilevamento dati
38
ALLEGATO 3
Monzambano 5,00% C 5,00%Motteggiana 5,00% C 5,00%Ostiglia 5,00% C 5,00%Pegognaga 5,00% B* 4,50%Pieve d/Coriano 5,00% C 5,00%Piubega 5,00% C 5,00%Poggio Rusco 5,00% B 5,00%Pomponesco 5,00% B 5,00%Ponti s/Mincio 5,00% A 3,00%Porto Mantovano 5,00% B* 4,50%Quingentole 5,00% B 5,00%Quistello 5,00% B 5,00%Redondesco 5,00% B 5,00%Revere 5,00% C 5,00%Rivarolo Mantovano 5,00% B 5,00%Rodigo 5,00% B* 4,50%Roncoferraro 5,00% A 3,00%Roverbella 5,00% C 5,00%Sabbioneta 5,00% B 5,00%S.Benedetto Po 5,00% C 5,00%S.Giacomo d/Segnate 5,00% B* 4,50%S.Giorgio d/Mantova 5,00% B* 4,50%S.Giovanni d/Dosso 5,00% B 5,00%S.Martino d/Argine 5,00% B 5,00%Schivenoglia 5,00% B* 4,50%Sermide 5,00% C 5,00%Serravalle Po 5,00% B 5,00%Solferino 5,00% B 5,00%Sustinente 5,00% B 5,00%Suzzara 5,00% B 5,00%Viadana 5,00% C 5,00%Villa Poma 5,00% A 3,00%Villimpenta 5,00% B 5,00%Virgilio 5,00% B 5,00%Volta Mantovana 5,00% C 5,00%
COMUNE ALIQUOTA CLASSE ALIQUOTAATTUALE NUOVA
Evidenziati i Comuni che non hanno consegnato la scheda di rilevamento dati
Finito di stampare nel mese di luglio 2003presso la Tipografia Commerciale Cooperativa
in Mantova