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ANNO 66 NUMERO 313 www.ilgiornaledivicenza.it LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2012 € 1,20 EDIZIONE DEL LUNEDÌ Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza 9HRLFTB*bgjaab+[M\B\B\B\M Maino a LUGO VICENTINO OUTLET MODA 99 , 00 abito +camicia +cravatta made in Italy + un buono da 5 euro per tutti GW13550 CONCESSIONARIE RENAULT: FRANCESCHETTI VIA DEI PIOPPI, 1 - VICENZA TEL. 0444.345500 RIGONI VIA GOMBE, 12 - THIENE (VI) TEL. 0445.365222 GZ02917 CONCESSIONARIE DACIA: FRANCESCHETTI VIA DEI PIOPPI, 1 - VICENZA TEL. 0444.345500 RIGONI VIA GOMBE, 12 - THIENE (VI) TEL. 0445.365222 GZ02916 di ARIO GERVASUTTI CAMPEDELLO Cedeunargine Famigliebloccate inRivieraBerica LE POLEMICHE LiteMoretti-Zaia eultimatum Variati: «Subito ilbacino» LA GRANDE PAURA. Ore di tensione in attesa del livello massimo. Problemi anche in provincia L a catastrofe sfiorata ieri a distanza di due anni dall’alluvione è stata una sorta di prova del nove. Ha dimostrato innanzitutto che per quanto scrupolosi, bravi e tempestivi siano i tecnici, la natura segue strade che nessun calcolo matematico può prevedere al centimetro. Nel giro di tre giorni ci è stato detto che rischiavamo di vedere l’acqua del Bacchiglione a 6 metri e 80, poi a 3 metri e 50, poi a 5 metri, poi a 6 metri. Vale ciò che scrivevamo ieri: tra 3,50 metri e 6,80 c’è una via di mezzo che si doveva seguire da subito, e avrebbe consentito di avvicinarsi alla realtà plausibile. Le procedure del modello di previsione hanno quindi dimostrato di funzionare, ma vanno migliorati i meccanismi di comunicazione. In secondo luogo, c’è stata la dimostrazione che nonostante i due giorni e mezzo di preavviso e il conseguente spiegamento di uomini e mezzi l’acqua quando vuole riprendersi gli spazi, lo fa. I danni sono stati limitati ad alcuni quartieri, ma se la pioggia sulla fascia pedemontana fosse caduta per un’altra ora anche i sacchi di sabbia sarebbero stati inutili. I preallarmi, le sirene, le protezioni servono a mettere in salvo le auto, non i negozi e le abitazioni al piano terra. In terzo luogo, è ormai certo che il clima è cambiato ed è cambiato anche il territorio con quartieri e costruzioni che hanno sottratto terreni di sfogo ai fiumi: l’alluvione non sarà più un evento "epocale" ma una circostanza con la quale fare i conti quasi ogni anno. Questo ci porta all’ultima considerazione, la più importante: anche se stavolta i danni sono limitati rispetto a due anni fa, hanno comunque un costo. E un costo ce l’ha la macchina organizzativa per tamponare l’emergenza. In ogni caso la collettività deve sborsare altri soldi: non sarebbe meglio tirarli fuori, perfino un po’ di più, per fare in modo che sia una volta per tutte? Peraltro, la prevenzione costa meno della riparazione. Due anni fa la rabbia per ciò che successe mobilitò il buon senso e furono subito individuate le aree di sfogo da realizzare per mettere al sicuro i centri abitati “sacrificando“ i campi. Un paio di opere sono state concluse, altre sono a metà strada: ma i bacini indispensabili sono ancora lontani perché la loro realizzazione si scontra principalmente con due ostacoli, la burocrazia e l’opposizione di alcuni privati. Non ci interessa conoscere i dettagli dei motivi che impediscono di fare in Italia e a Vicenza ciò che altrove fanno in pochi mesi, altro che due anni: ma spetta alla politica esercitare per una volta il proprio potere anche in maniera drastica pur di spazzare via qualunque ostacolo. Se serve, anche poteri speciali: per fare qualcosa di normale senza alibi. di GIANCARLO MARINELLI RETTORGOLE L’incubosiripete Allagate50case Evacuatounalbergo MALO Una quindicina di furti a segno in poche ore f PAG 21 Stradella dei Munari, a due passi da Ponte Pusterla, è fra le vie di Vicenza finite sommerse dalla piena del Bacchiglione, che fortunatamente si è arrestata a quota 6 metri. COLORFOTO LapienadelBacchiglionea6metri:centrochiuso,vastiallagamentinellazonanord Viva la censura f MARZOTTO PAG 5 f PAG 9 Giornata di tensione e di paura a Vicenza, in attesa della piena del Bacchiglione, che verso le 15 ha toccato quota 6 metri. Abbastan- za per creare allagamenti in va- rie zone della città specie a Nord (viale Trento, viale Brotton, viale Diaz) ma anche a Sud (famiglie isolate nella zona di Campedel- lo), ma non per provocare la pa- ventata esondazione in tutto il centro. Problemi anche in molti centri della provincia, da Rettor- gole a Schio, da Cornedo a Creaz- zo, dalla Valbrenta all’Altopiano di Asiago. Flagello maltempo in tutto il Centro-Nord, acqua alta da record a Venezia. f PAG 2-10 Vicenza ancora sott’acqua Catastrofe sfiorata e danni La prova del nove E vviva: la Juve ha battuto il Pe- scara. Sono impazzito? No: ho letto le dichiarazioni del pin- gue Mino Raiola, il super pro- curatore di quei simpaticoni di Ibrahi- movic, di Balotelli e, da ultimo, del me- diano bianconero Pogba. Pogba, nelle ultime partite, ha messo a segno 2 gol; pensando di essere Messi, si è presenta- to agli allenamenti in ritardo. Conte, giustamente, lo ha punito, mettendolo fuori squadra. L'ex pizzaiolo Raiola (se le sue pizze assomigliavano alle sue interviste, com'è possibile che chi le ha mangiate sia ancora vivo?) si è violentemente im- palcato: «È un modo allucinante di ge- stire un grande giocatore. Mi sembra che Conte non sia all'altezza di questo lavoro». In effetti a Pescara Conte si è dimostrato più all'altezza del tennis che del calcio: senza l'insostituibile Po- gba, la Juve ha vinto 6-1. Basta che Raiola parli contro qualcu- no per farlo all'improvviso schizzare al primo posto del gradimento generale. Succede oggi con la Vecchia Signora, è successo ieri con Blatter e Platini defini- ti rispettivamente “Mafioso e incompe- tente“. Sembra che prossimamente lo straripante Mino se la prenderà con Berlusconi. Il Cavaliere potrebbe pun- tare alla poltrona dell'Onu. Dove non arrivano gli agenti, s'insi- nuano le mogli. La consorte di Sneijder, forse convinta d'aver sposato Salman Rushdie, denuncia preoccupa- ta l'infame censura calata dall'Inter sul genio espressivo del marito: «Gli impe- discono di scrivere su twitter». Ecco al- cune “perle“ del grande Wesley. Frasi degne di Oscar Wilde, grammatical- mente magistrali: “Grandissimi Inter“, “Forza ragazzi che insieme la squadra ce la facciamo“. Viva la censura. f SCORZATO PAG 6 SERIE A Tonfo Milan con la Viola Anche l’Inter ko f PAG 27

rassegna 12-11-12

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rassegna giornale di vicenza

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Page 1: rassegna 12-11-12

ANNO66NUMERO313 www.ilgiornaledivicenza.it LUNEDÌ12NOVEMBRE2012 € 1,20

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GW13550

CONCESSIONARIE RENAULT:FRANCESCHETTIVIA DEI PIOPPI, 1 - VICENZATEL. 0444.345500

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CONCESSIONARIE DACIA:FRANCESCHETTIVIA DEI PIOPPI, 1 - VICENZATEL. 0444.345500

RIGONIVIA GOMBE, 12 - THIENE (VI)TEL. 0445.365222

GZ02916

di ARIO GERVASUTTI

CAMPEDELLO

CedeunargineFamigliebloccateinRivieraBerica

LEPOLEMICHE

LiteMoretti-ZaiaeultimatumVariati:«Subitoilbacino»

LAGRANDE PAURA.Oredi tensioneinattesa dellivellomassimo.Problemi anche inprovincia

La catastrofe sfiorata ieri a distanza di dueanni dall’alluvione è stata una sorta diprova del nove. Ha dimostratoinnanzitutto che per quanto scrupolosi,bravi e tempestivi siano i tecnici, la

natura segue strade che nessuncalcolomatematico può prevedere al centimetro. Nel girodi tre giorni ci è stato detto che rischiavamo divedere l’acqua del Bacchiglione a 6 metri e 80, poia 3 metri e 50, poi a 5 metri, poi a 6 metri. Vale ciòchescrivevamo ieri: tra 3,50 metri e 6,80 c’è unavia di mezzo che si doveva seguireda subito, eavrebbe consentito di avvicinarsi alla realtàplausibile. Le procedure del modello di previsionehannoquindi dimostrato di funzionare, mavanno migliorati i meccanismi di comunicazione.In secondo luogo, c’è stata ladimostrazione chenonostante i due giorni e mezzo di preavviso e ilconseguente spiegamento di uomini e mezzil’acqua quando vuole riprendersi gli spazi, lo fa. Idanni sono stati limitati ad alcuni quartieri, ma selapioggia sulla fascia pedemontana fosse cadutaper un’altra ora anche i sacchi di sabbia sarebberostati inutili. I preallarmi, le sirene, le protezioniservono a mettere in salvo le auto, non inegozi ele abitazioni alpiano terra. In terzo luogo, è ormaicerto che il clima è cambiato ed è cambiato ancheil territorio con quartieri e costruzioni che hannosottratto terreni di sfogo ai fiumi: l’alluvione nonsarà più un evento "epocale" ma una circostanzacon la quale fare i conti quasi ogni anno. Questo ciporta all’ultima considerazione, la piùimportante: anche se stavolta i danni sonolimitati rispetto a due anni fa, hanno comunqueun costo. E un costo ce l’ha la macchinaorganizzativa per tamponare l’emergenza. Inogni caso la collettività deve sborsare altri soldi:nonsarebbe meglio tirarli fuori, perfino un po’ dipiù,per fare in modo che sia una volta per tutte?Peraltro, la prevenzione costa meno dellariparazione. Due anni fa la rabbia per ciò chesuccesse mobilitò il buon senso e furono subitoindividuate le aree di sfogo da realizzare permettereal sicuro i centri abitati “sacrificando“ icampi. Un paio di opere sono state concluse, altresono a metà strada: ma i bacini indispensabilisono ancora lontani perché la loro realizzazione siscontra principalmente con due ostacoli, laburocrazia e l’opposizione di alcuni privati. Nonci interessa conoscere i dettagli dei motivi cheimpediscono di fare in Italia e a Vicenza ciò chealtrove fanno in pochi mesi, altro che due anni:ma spetta alla politica esercitare per unavolta ilproprio potere anche in maniera drastica pur dispazzare via qualunque ostacolo. Se serve, anchepoteri speciali: per fare qualcosa di normalesenza alibi.•

di GIANCARLO MARINELLI

RETTORGOLE

L’incubosiripeteAllagate50caseEvacuatounalbergo

MALO

Unaquindicinadifurtiasegnoinpocheore f PAG21

StradelladeiMunari,a duepassi daPonte Pusterla,è fralevie diVicenza finite sommerse dallapiena delBacchiglione,chefortunatamente si è arrestataa quota6metri. COLORFOTO

LapienadelBacchiglionea6metri:centrochiuso,vastiallagamentinellazonanord

Viva la censura

f MARZOTTO PAG5 f PAG9

Giornata di tensione e di paura aVicenza, in attesa della piena delBacchiglione, che verso le 15 hatoccatoquota 6 metri.Abbastan-za per creare allagamenti in va-rie zone della città specie a Nord(viale Trento, viale Brotton, vialeDiaz) ma anche a Sud (famiglieisolate nella zona di Campedel-

lo), ma non per provocare la pa-ventata esondazione in tutto ilcentro. Problemi anche in molticentri della provincia, da Rettor-goleaSchio,daCornedoa Creaz-zo, dalla Valbrenta all’Altopianodi Asiago. Flagello maltempo intutto il Centro-Nord, acqua altada record a Venezia. f PAG 2-10

Vicenzaancorasott’acquaCatastrofesfiorataedanni

La provadel nove

Evviva: la Juve ha battuto il Pe-scara. Sono impazzito? No: holetto le dichiarazioni del pin-gue Mino Raiola, il super pro-

curatore di quei simpaticoni di Ibrahi-movic, di Balotelli e, da ultimo, del me-diano bianconero Pogba. Pogba, nelleultime partite, ha messo a segno 2 gol;pensandodiessereMessi,sièpresenta-to agli allenamenti in ritardo. Conte,giustamente, lo ha punito, mettendolofuori squadra.L'ex pizzaiolo Raiola (se le sue pizze

assomigliavano alle sue interviste,com'è possibile che chi le ha mangiate

siaancoravivo?)sièviolentemente im-palcato: «È un modo allucinante di ge-stire un grande giocatore. Mi sembrache Conte non sia all'altezza di questolavoro». In effetti a Pescara Conte si èdimostrato più all'altezza del tennischedel calcio: senza l'insostituibile Po-gba, la Juve ha vinto 6-1.Basta che Raiola parli contro qualcu-

no per farlo all'improvviso schizzare alprimo posto del gradimento generale.Succede oggi con la Vecchia Signora, èsuccessoiericonBlatterePlatinidefini-tirispettivamente“Mafiosoeincompe-tente“. Sembra che prossimamente lo

straripante Mino se la prenderà conBerlusconi. Il Cavaliere potrebbe pun-tare alla poltrona dell'Onu.Dove non arrivano gli agenti, s'insi-

nuano le mogli. La consorte diSneijder, forse convinta d'aver sposatoSalmanRushdie, denuncia preoccupa-ta l'infame censuracalata dall'Inter sulgenioespressivodelmarito:«Gli impe-disconodi scriveresu twitter».Eccoal-cune “perle“ del grande Wesley. Frasidegne di Oscar Wilde, grammatical-mentemagistrali: “GrandissimiInter“,“Forza ragazzi che insieme la squadrace la facciamo“. Viva la censura. •

f SCORZATO PAG6

SERIEA

TonfoMilanconlaViolaAnchel’Interko f PAG27

Page 2: rassegna 12-11-12

Ilavorisvolti

Montate anche le paratiea protezione del centroIl sindaco Marchioro:«Scelta precauzionale»

NonparliamodialluvioneMasituazionicomequestanonsidevonoripetereACHILLEVARIATISINDACODIVICENZA

INTERVENTIComune,Aim,AcqueVicentinemaanche tutteleforze dell’ordine,daivigilidel fuoco allapolizia,senzadimenticareicarabinieri, ivigili elaprotezionecivile.Tante lerisorse chesonostatemesseincampoperscongiurareilpericoloalluvione.Etantesono leoperazionirealizzatenegli ultimigiornichesonostatedecisedapalazzo Trissinoechehanno contenutoglieffettidell’esondazione:arginaturadiviale Diaz aprotezionedellazonaartigianaledi viaDivisioneFolgore,barriererealizzatelungol’arginedavialeDiaz allapasserella,chiusadi viaSartoriche ha

protettoilparcheggioAter, arginatura consacchicheha messoinsicurezzaviaDelPrete, invialeBrottonilriflusso dalfiumeèstato chiuso conunpallone e tresuquattropompehanno evitatol’allagamentofino achel’acquanonha raggiunto i5 metrie 80, alQuerini ilgeniocivileha alzatol’arginedell’Astichelloriducendol’allagamentoallazonadella Peschiera,sacchidisabbia hannochiusolaporta del papaelaporta maggiore,l'arginaturadellaroggiaRielloha limitato iproblemidello stadio. •

IL“GIALLO”.Polemica suimodellimatematicidella protezione civile

L’altalenadelleprevisionitraallarmieretromarce

DISAGI. TorridiQuartesolo e Montegaldellaconil fiatosospeso fino asera:stopaltraffico sulla strada perPadova

Tesinaa7metri,viabilità interrotta

LAGRANDEPAURA

Nicola Negrin

Un altro giorno di paura. Unaltrogiornopassato a guarda-requell’acquamarronechesa-le a vista d’occhio,minuto do-pominuto.Ancorauna voltaanovembre; ancora una voltain un giorno di festa. Il fanta-smadell’alluvione tornaama-terializzarsiaVicenza.Leana-logie con quel terribile disa-stro del 2010 sono tante: lapioggia incessante, il Bacchi-glione che cresce con il passa-re delle ore.La città rivive l’in-cubo.Garageecantinefinisco-no presto sott’acqua. Il siste-ma fognario dialcune zone vi-cineal fiume va in tilt e le stra-de si allagano. Il copione è giàscritto,ma lacatastrofe, fortu-natamente, è sfiorata.

PREVISIONI.La giornata surre-ale inizia all’alba. Le previsio-ni di sabato davanounapiena«controllabile» per il primopomeriggio, comeerastatade-finita.Ma la realtàèbendiver-sa. Il sindacoAchilleVariati sene rende conto alle 6, quandoriceve un bollettino in cui si«dice che il Bacchiglione po-trebbe raggiungere i 5,3metridi altezza». Vengono attivatedueunitàdicrisi:quellacomu-naleaSanBiagio,nella sedediAim e un’altra in prefetturacon le forzedell’ordine.

IL PRE-ALLARME. Il tempo pas-sama lasituazionenonmiglio-ra. Anzi. Quando sono le 10 ilfiumeapontedegliAngeli toc-ca i 4,13metri.Èsalitodiquasi4metri innoveore. IlComunedichiara lo stato di pre-allar-me.Dai campanili diAraceli eSan Pietro risuonano le sire-ne. Ponte degli Angeli iniziaadaffollarsi.Residenti enego-ziantivannoallacacciadeisac-chetti di sabbia, ma la ricercadiventa sempre più difficile.Le riserve si fanno attendere.

Nel frattempo un ragno mec-canico cerca di eliminare i de-triti del fiumedepositati sottol’arcata.

ALLARME.L’acquamarronesa-le sempre più rapidamente. IlBacchiglione fa troppa paura.PalazzoTrissino inviaunnuo-vo messaggio ai cittadini av-vertendolidel rischiopienaal-le 14. Passano pochi minuti ealle 11.40 viene dichiarato lostatodiallarme. Il fiume toccai 5metri e60centimetri,ma lacrescita è impressionante.Ar-rivaunnuovo bollettino a SanBiagio«incuisiafferma - fasa-pereVariati -cheesiste l’ipote-si di una piena alle 15 di 7me-tri». Il sindaco firma un’ordi-nanza in cui vieta l’accesso alcentrostoricoalleauto.Vengo-no allontanati i curiosi dalponte e dalle zone a rischio.Suonanoancora le sirene.Vie-ne utilizzata anche quella diAim. Il primo cittadino è serioin volto e pensieroso. A finegiornata non nasconderà ilsuo stato d’animo: «Sono sta-topresodallo sconforto quan-do ho sentito quel suono cherichiama laguerra».

TIMORI.L’ansia cresce.Apontedegli Angeli ancora non si ve-donoisacchi.Bisognaaspetta-re le 13. Il Bacchiglione conti-nuaasalire, cosìcomelapreoc-cupazione dei residenti. Arri-vano notizie dei primi allaga-menti:contràChioare,stradel-ladeiMunari,vialeTrento,viaDiaz e Sant’Agostino. Tutti sichiedonocosapossaaccadere.Inizia ilcontoalla rovescia.Al-le13 il fiume tocca i5,90metri.Ma lapiena èalle 15.

IN ATTESA. Passano i minuti ela situazione si stabilizza.L’ora x si avvicina.Arriva altrasabbia a ponte degli Angeli.Qui i vicentini dimostrano disaper rimboccarsi lemaniche:prendono la pala e riempionoi sacchi da si-stemare lun-go la ringhie-ra. Il Bacchi-glione alle 14tocca i 6 me-tri:sarà ilpun-tomassimo.

SOSPIRO. Nelpomeriggio itimori lascia-no il posto al-lasperanza.Quandosonopas-sate le 17 la buona notizia. IlBacchiglioneèscesoa5,86me-tri.«Diosiaringraziato-escla-maVariati,visibilmentepiùri-lassato - è il segnale che ciaspettavamo». Lo stato di al-larmerimane.Masi tiraunso-spirodi sollievo.«Ci sono statiallagamenti - ammette il sin-daco-manonsipuòparlaredialluvione».

LA FINE. L’unità di crisi conti-nua il lavoro. Ilsindacoassicu-ra che nel giro di 24 ore tuttotornerà alla normalità. Alle21.10 il fiume scendea5metri.Variati dichiara lo statodi fineallarme con tanto di sirena. Èla finediun incubo. •

© RIPRODUZIONERISERVATA

ALLARMEMALTEMPO. Una giornatadi pauraadue anni didistanzadal disastro diOgnissanti

Dinuovosott’acquaCatastrofesfiorata

StradelladeiMunari invasadall’acqua.FOTOSERVIZIO DI FULVIO IMPIUMI E FRANCESCO DALLA POZZA - COLORFOTO

Prima i 6,80 metri. Poi i 4,80.In mezzo ducento centimetriesattididifferenza.Questi iva-lori della piena previsti dalCentro funzionale decentratodella protezione civile. Dueprevisioni in due giorni diver-si.Ilprimo,quellopiùcatastro-fico, venerdì. Il secondo saba-tomattina.Finito qui? Macché. Nella

giornatadiieriunaltromodel-lomatematicoeun’altraprevi-sione. Il tutto per fare un pas-so indietro, ritornare ai 6,50metridivenerdì, aggiungendoinoltre il rischio di toccare i 7metri.

Matteo MarcolinTORRI DI QUARTESOLO

In ritardodiquattroore.Men-treaVicenzapassava lapaura,Torri di Quartesolo e Monte-galdella ieri in serata rimane-vanoconil fiatosospeso.ATor-ri il Tesina è cresciuto fino araggiungere i 7metri: alle20 ilponte palladiano che si trovain via Roma, lungo l'ex statale11 versoPadova, è stato chiusoal traffico. Sono statemontate

a tempodi record anche le pa-ratie a protezione del centroabitato in caso di eventualeesondazione.«Èstataunascel-ta precauzionale - ha spiegatoil sindacoDiegoMarchioro - imodelli matematici diconoche il picco di piena della pie-na potrebbe raggiungere gli 8metri, il livello della strada.Possiamo sbagliarci di qual-che centimetro ma, per evita-re problemi, abbiamo preferi-to intervenire. In ogni casononèstatoregistratoalcundi-sagio,senona livelloviabilisti-co, per i residenti». A causarel'aumento del livello del Tesi-na sono stati i suoi affluenticheieripomeriggiohannosca-

ricato notevoli quantità d'ac-qua, caduta anche in pianura.«Abbiamo eseguito alcuni in-terventi anche su corsi d'ac-quaminori come laMeneghi-nae ilTergola.Abbiamodovu-to intervenire anche in viaBo-lognadove era stato segnalatoun problema sul sistema fo-gnario». Il sindacoMarchioroe il gruppodellaProtezioneci-vile locale hanno analizzatopertutta lanotte, intemporea-le, l´andamentodel fenomenodi piena. Il comune, infatti,hadislocatosul territorio3stazio-ni di misura (a Pedescala sull'Astico, a Cogollo e a Bolzanovicentino). Idati, tramiteGps,sono inviaticostantementeal-

lacentraleoperativa localedel-la protezione civile. Nessunaprevisioneperòsuquandover-rà riaperto il ponte sul Tesina.Situazioneugualmentepreoc-cupante, ma anche qui sottocontrollo, a Montegaldella.Tra le 16 e le 18 ilBacchiglioneè cresciuto 10 centimetri ogni15minuti.Tra le 19 e le 20 l'in-crementoè statomaggiore:50centimetri in un'ora. Alle 21 ilfiume ha raggiunto i 7 metri,secondoidatiraccoltidaisiste-mi di misurazione posti neipressi di Villa Lampertico. Amettere in apprensione unachiavica lungo via Roma, re-centemente aggiustata (dopol'alluvione del 2010) con inie-zionidicementomacheanco-ra - a detta del sindaco PaoloDainese - potrebbe non regge-re forti pressioni d'acqua.«Non è stata ancora integral-mente sistemata - ha eviden-

ziato Dainese - in quell'area,inoltre, c'è una fitta boscagliache danneggia l'argine e chenon ci permette di stare tran-quilli. Inogni casoanchenellearee golenali almomentononci sono problemi». A monito-rare il fiume anche il gruppodellaprotezionecivileguidatoda Giacinto Corsato, presentelungo la provinciale "Grima-na". Il picco della piena do-vrebbe registrarsi nella notte.Ieri sera non c'erano però in-formazionicertecirca lapossi-bile chiusura al traffico di viaMarconi. A Montegalda la si-tuazione eradecisamenteme-no problematica. «Le chiavi-che-haspiegatoilsindacoRic-cardoLotto-hannorettobenel'urto dell'acqua. Abbiamo al-lacciatoancheun'idrovoranel-la frazione di Colzè ma non èstatonecessarioazionarla».•

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LapienadelBacchiglionetocca i6metridialtezzaCentrochiuso:scongiuratoilpericoloesondazionemanumerosiallagamenti ingarageescantinati

In poco più di 48 ore sonostati forniti 5 bollettinicon risultati molto diversiVariati: «Più precisione»

piog

gia

(mm

/h)

alte

zza

(m)

ora solare

LEGENDALivello previstoPiogge previste

Livello previsto a Ponte degli AngeliPrevisione effettuata alle ore 8 del 9-11-2012

(modello LAMI - run 2012110900)

www.ilgiornaledivicenza.it

GV08954

Nuovi videoe notiziesul sito internet:

Ilmontaggio del“mose”sul pontesul Tesina aTorri. FOTO MARCOLIN

IL GIORNALE DI VICENZALunedì 12 Novembre 20122 Primo Piano

Page 3: rassegna 12-11-12

Danniintante caseNonbastanolenuovesponde

I residenti di viale Trento si sonosvegliati ieri con l’acqua del Bac-chiglione che si alzava a vistad’occhio. Non ha mai superato ilmuro che è stato costruito e nonancoracompletatodalGeniocivi-le. Ma l’acqua ugualmente è arri-vatadalterreno.haallagatogiar-dini e cantine e anche apparta-menti.Unincubogiàvisto.«Isac-chetti per la sabbia sono arrivatidavanti al parcheggio del super-mercato solo nel pomeriggio,quando era già tutto allagato. Cisentiamo presi in giro anche inquesto»,dichiaraunresidente.

CHESI RIPETE

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DISAGI.Acqua altain viaBrigataSassari: molte famigliesenza luce

Blackouteidrovoreinzona“Produttività”

UNFILM

ILPUNTOPIÙCRITICO.Ilpontedi vialeDiaz chiusogiàapartire dalle14

AllagatelecaseeinvialeTrentoesplodelarabbia

Inuoviarginihannofattopassarel’acquadasotto,mancaancoraunmuroGAETANOCORRADINRESIDENTEDIVIALE TRENTO

Cristina Giacomuzzo

L’acqua del fiume ha beffatotutti. Non è uscita da vialeTrento, ma si è impossessatadi cantine, taverne, porzionidi giardini e, in alcuni casi, ipiù sfortunati, anche di case.Alle 15 l’onda di piena, lenta-mente, iniziava a defluire. Mala rabbia dei vicentini no.Quella resta tutta lì, tra l’ac-qua sporca risucchiata dallepompe idrovore e il fango. Co-va, insieme a tante domande.Soprattutto in quei vicentiniche fino al 2010 non avevanomaiconosciutounallagamen-to. Ieri hanno ripreso in manogli stivaloni da pioggia e lepompe e hanno iniziato a spo-stare mobili e poi a pulire.

ACQUAINCANTINA.Èilcasodelquartiere della Produttivitàche costeggia viale del Sole davia Granatieri di Sardegna fi-noall’Albera.Lì lepompehan-no lavorato inutilmente: lecantinesonostateallagate,an-che se non ai livelli del 2010.Piùall’interno,ancheunastra-da, via Brigata Sassari, era inparte allagata. Ma perché tut-ta quell’acqua che non arrivadal fiume, da viale Trento?Questione di riflussi della rete

fognaria? Oppure di quei mi-cropalichesonostaticonficca-ti sotto il Dal Molin, relativa-mente vicino, per costruire labase americana? «Domande,ma mai nessuna risposta daparte del Comune e soprattut-tonessunintervento»,denun-cianoiresidenti.Spiega lapor-tavoceGiudittaOlivieri:«Sicu-ramente un problema, già de-nunciato nel 2010, riguarda lecaditoie che non ricevono l’ac-qua, non reggono. Il quartierepoi, essendo più basso rispet-to viale del Sole, finisce sotto.Non a caso anche via BrigataRegina è parzialmente allaga-ta. Probabilmente l’area, oggioccupata dalla base america-na, rappresentava una zona didrenaggio, una sorta di cassadi espansione naturale chepermettevaalquartierenonfi-nire allagato. Ma sono suppo-sizioni».

CENTRALINE. La certezza è che

l’acqua arriva a fare capolineanelle cantine. Il grave è che inalcune diqueste sono installa-ti contatori.È il caso di viaBri-gataSassaricheierieraallaga-ta. E una quarantina di fami-gliesonorimastesenzacorren-te. In serata Aim Energia ave-varipristinatoil serviziointut-te le abitazioni, tranne ad unasola famiglia. Da segnalare al-lagamentianche lungo i terre-ni che costeggiano strada Pa-subio nel primo tratto a ridos-so dell’Albera.

IN VIALE TRENTO. Cantine alla-gate e pure un appartamentoinvialeTrento.Macomeèpos-sibile? «Il muro di conteni-mentolungolespondedelBac-chiglione non è stato comple-tato - spiega il sindaco, AchilleVariati-mancaancoralagetta-tadella reteelettrosaldataconcemento armato alla base delmuro».•

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INONDATI. Le case all’interno di viale Trento nascondono giardini cheguardano verso i nuovi argini, ma l’acqua li ha superati da sotto. Attornoallenovele prime cantineerano già allagateecresceva l’esasperazione.

L’EMERGENZA. Anziani che prendono mobili dalle cantine e li spostanoaipianisuperiorisemprelungovialeTrento.Stivaliaipiedieocchilucidietantichesi arrabbiano perché mancanosacchidisabbia.

IDETRITI.IlBacchiglionedalpontedivialeDiaz,l’ondatadipienaèarriva-tapocodopole15portandosidietrodetriti,tronchi,rifiutidiognigenere.Sgomberatoanche il camponomadie chiusalacircolazione stradale.

Inutile dire che ci sia statatanta confusione tra le previ-sioni che sono state fornite alComune dal Cfd. Lo stessoAchille Variati, che non avevanascosto le sue perplessità sa-bato,al terminediunagiorna-ta convulsa ha fatto presentetutto il suo disappunto. «Misono arrivate cinque previsio-ni diverse - commenta - senzaunacontinuità.Unaandavainalto,poi l’altrainbasso. Insom-ma, c’è stata molta confusio-ne. La dimostrazione finale èche la nostra unità di crisi, lanostra, conosce perfettamen-telacittà».Ilsindacopoiguar-daavanti.«Infuturomiaspet-terei una maggior precisione.Sono contento di questi stru-menti, perché forniscono laprevisionecon72orediantici-po. Tuttavia se c’è questo mar-ginedierroresirischiadivani-ficare un lavoro che può esse-re prezioso. Un sindaco deveprendere le decisioni in base adati esatti.Miè dispiaciuto farrisuonare l’allarme,ma l’ho ri-tenuto giusto». •NI.NE.

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Ilsoggiorno allagato inunacasadi viale Trento.È lazona incui si sonoverificati idanni piùgravi.COLORFOTO

Chiara Roverotto

La rabbia non passa. Nemme-no a due anni di distanza. An-zi, si fa ancora più forte, guar-da verso il cielo, sempre piùgrigio e carico di pioggia, conle mani alzate e con gli stivaliimmersi nel fango e nell’ac-qua che scorre nelle cantinelungovialeTrento.«Hannori-fattogliargini,dovevamoesse-re al sicuro invece ancora unavolta il Bacchiglione si trasci-na via tutto quello che abbia-mo. Una furia che ha iniziatoadalzarsipocodopole9, igiar-dini sono invasi e, poi, è tocca-to alle case». Nuca Hall è uncittadino albanese, vive in Ita-lia da oltre 15 anni, l’auto è an-cora parcheggiata in garage,intanto la cantina è invasa. Lamoglie cerca di salvare le bici-clette, qualche suppellettile.Le figlie sul pianerottolo han-no i capelli bagnati e le lacri-me agli occhi. Un deja vu tri-ste,drammatico,caricodipau-ra«Nonsiamoarrivatiai livel-li di due anni fa,ma non è pos-sibile:pioveperunanotte inte-ra e ci troviamo con l’angosciadi dover spostare tutto, con lacorrente che salta e con l’ac-quachesialza inmanierapre-occupante».Nelle condizioni di Hall tan-

ti altri residenti che dal pontedivialeDiaz si spostano lungoil viale Trento dove si snoda lazona dei campi da tennis conla passerella che collega allacittadella degli studi. L’acquadel Bacchiglione è sempre piùminacciosa, alle 11 arrivanoancoracamionconisacchi,al-la fine non basteranno, nelpiazzale del supermercato“Pam” ne verranno distribuitiin diverse ondate, ma la rab-biadellagentesalecon lostes-soimpetodel fiumechetrasci-na sterpaglie, piccoli tronchi,

bottiglie e rifiuti di ogni gene-re che girano come mulinelliattorno alle fondamenta e poicercano la via per defluire.Poco prima delle 14 su viale

Diaz si rompe il primo fronteverso viale Dal Verme, l’acquadopo aver invaso tutti i campiha raggiunto la strada, la car-reggiata è piena. I vigili sonosul posto e la circolazione vie-ne vietata anche verso il ron-dò del Villaggio del Sole. Lapiena è attesa nell’arco di po-chiminuti, i curiosisiaffaccia-no, la protezione civile li invi-taadandarsene.Glianzianiri-cordano, ma non hanno paro-le, scuotono la testa e se nevanno.GaetanoCorradin,resi-dente in viale Trento dopoaver fatto il giro in molte dellecantine allagate, spiega la suaversione . «Il nuovo argine incemento armato - afferma - èun ottimo lavoro, ma già vani-ficato perchè mancano le por-te a tenuta stagna degli acces-si al fiume. Quando l’acqua siè alzata è entrata negli scari-chi delle acque piovane e nonpiù riuscita a defluire a causadello sbarramento dato dalmuraglione,eccoperchécisia-mo ritrovati con l’acqua nellecantine e nei giardini. Manca-no levalvoledinonritornosu-gli scarichi delle acque piova-ne e l’installazione di idrovorecapaci di espellere l’acqua ineccesso». Non è finita. «Nel-l’ultima alluvione ho sborsato30 mila euro per riparare aidanni, ora nell’officina l’ac-

qua è alta 20 centimetri». Lu-ca Adogra, ha gli stivali da pe-scatore e uno sguardo che na-sconde disperazione.«Sono riuscito ad alzare le

auto, speriamo che l’acquanon salga ancora, ma non sipuò vivere così, è tremendo».Gliocchisi fannolucidi, intan-to il tempo trascorre, anzianiprendono mobili li spostanoai piani alti, mamme raduna-no biciclette lungo la strada,prendonoi figlie li caricanoinmacchina. «Siamo già senzacorrente elettrica - raccontaSabrina Mazzaron, residenteal civico 358 di viale Trento -non possiamo trascorrere lanotte in casa, vedremo comeevolve lasituazione».Nellazo-na di viale Diaz a monitorarequanto accadeva c’erano l’as-sessorealCommercioTomma-so Ruggeri e il consigliere Fi-lippo Zanetti.«Non ci sono paragoni ri-

spetto a due anni fa - spiegaWalter Casarotto con negozioin via Diaz e presidente delmandamentocittadinopergliesercenti - abbiamo seguito leistruzioni del Comune: autoin salvo, i sacchetti sono arri-vati, i messaggi anche. Certo,qualche danno ci sarà, non sa-ranno ingenti». Qualche me-tro più avanti non la pensanoallo stesso modo, intanto sisentono le prime sirene, idro-vore al lavoro, gente che correin cerca di sacchi, e il Bacchi-glione s’ingrossa, poco dopole 15 passa l’ondata di piena,gli argini reggono, ma la sciadipaurarimane.Ristagna.An-che i nomadi hanno abbando-natoleroulotte, lasciandoica-ni abbaiare al di là del cancel-lo. Si sentono sirene in lonta-nanza, laprotezionecivilearri-va. C’è chi lavora e chi guardala disperazione altrui. Accadesempre. Purtroppo.•

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«Hannorifattogliargini,manonsonoservitiperchél’acquaèpassatael’incuboètornato»Residentifuriosiperlacarenzadisacchidisabbia

ViaBrigataSassari è allagatae lacentralina elettricaè fuoriservizio

Abitazioni inondate comedue anni fa. Interrogativisugli interventi incompleticompiuti lungo il fiume

Primo Piano 3

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6CAMION CARICHI DI DETRITIRACCOLTISULPONTE

AimValore Ambiente si èrecataaponte degliAngeliconun ragnoperraccoglierei rami chesisonoincagliatisulponte.Sonostati riempitiseicamionin tutto ilgiorno

Ramie rifiuti

GiuliaGuglielmi

Ciavevano provatoaricominciare.E nonpiùtardidiunasettimana fa,soprapontePusterlasiera anchefesteggiato.Einvece? Inveceierimattina un'impietosamacchinadeltempo hariportatoindietrodidue anniicittadini, i commercianti eiprofessionistichevivono lazonadel ponte.Suonano lesirene,edèuna malauguratasveglia domenicale chenessunoavrebbe volutosentirepiù.Echechiunquevorrebbe spegnerecon unrapidocolpo dimano.«Certochefaeffetto sentirle…»:sonoquestele paroledeclinate conpiùfrequenzaecon coloridiversidachi sitrovasul posto.Epoi sicorre, daunaparteall'altra:negliocchi la pauradiripiombarenell'incubo, ma nellebracciala voglia dinonarrendersiedi prenderloincontrotempo,quelfiume. Siribellanoprestoi tombini,chesputanofango eacquasiaincontrà ChioarecheincontràMunari.E mentre"ilmarrone"sale,c'èla corsa asvuotare igarageil piùinfretta possibile.«Questastradinaèconcava -spiegaGianmariaObrietan,residentenellavia -assomigliaadunavasca. Iosono statoanchefortunatoperché ilmiopavimentoèinsalita, esonoriuscitoa salvare la motointempo.Mapoco piùavanticredosiano andatimolto piùsottodime, chissàse hanno

fattoin tempo».La gelateriaBrustolonalle 12hala cantinaallagata,ela cannadigommachedrenal'acqua dal livellosottostantequasisi perdeinmezzoai sacchidisabbia: «Stiamocercandodiarrangiarcifacendodefluirel'acqua con l'aiutodiunapompa».«Hovisto il fiumecresceresempre dipiù»,raccontaRosaliaCalia, residente incontràCanove. Epoi, lospazio diunpensieroche sifa largo: «Ilfiume sistariprendendoquelloche gli èstatotolto nelle campagne». LalibreriaMondadori haalzatolebarricatecon i sacchidisabbia, «almomentononèfiltrataacqua, mastiamoaspettando la pienaprimadipotertirare unsospirodisollievo». Ea guardarei negozi, ilmurononèsoltanto fattodisacchidisabbia, madipersone.Sonotuttischierati davanti leproprievetrine, i commercianti,quasiavolerfermare lorostessil'acquachesale.«Abbiamoacquistatodapocoil locale-raccontaMartina Costalunga,titolaredelparrucchiere Nico&co-eper fortunaabbiamo fattocostruireunastruttura diconsolidamentorivestitadaguaine.Almomentol'acqua nonèancoraarrivata».E poi,mancanopochiminutialle 13 quandoscattal'evacuazione forzata. Tra lagentesbucalavolante dellapolizia:«Abbandonatei pianiterradelleabitazioni».Èallarme. Siesce dallecaseportando sacchettieborsoni.Aspettandolapiena cheperfortuna,a distanza didueanni, hastavoltamossosolamentelapaura.•

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Tornanoifantasmi aponte Pusterla

ItombininonreggonoInondatecontràChioareestradelladeiMunari

Abbiamopresidiatolezonearischiodalleprimeoredell’albaANGELOSANNAQUESTOREDIVICENZA

Roberto Luciani

«Stavoltafamale».Hale lacri-me agli occhi Borislav Peric,operaio serbo di 39 anni resi-dente in via Allegri. Ancorauna volta il Bacchiglione habussatoalla suaporta, alpian-terreno del grande condomi-nio adagiato sulle sue rive, in-vadendo il cortile e la cantina.«La casa? Devo ancoraentrar-ci.Speriamocheisacchettiab-bianotenuto. Dopodue anni èlo stesso incubo, non è statofatto niente di ciò che dovevaessere fatto. Solo parole».

PROCLAMI E AMNESIE. Com-menti che ritornano da vialeBrotton a via Forlanini - pas-sandoperviaCarloDelPreteeviale Ferrarin - di fronte allamassa marrone che ancorauna volta ha invaso strade,giardini, garage, abitazioni. E

la vita di tanti cittadini. È ba-stata una notte di pioggia perrisvegliaredal torpore il fiumevicentinoridandovigoreapre-visioni e preoccupazioni chesembravano lontane fino alle23 del sabato. Al Brotton l’al-larme scatta all’ora di pranzo.La piena è annunciata di lì aun paio d’ore e non c’è tempoda perdere.La folla prende d’assalto i

contenitori di sacchi di sab-bia,viene inmente l’assediodiSan Martino al forno dellegrucce di manzoniana memo-ria,manonc’ètempoperlalet-teratura. In via Allegri è già inazione un’idrovora, sebbenenel condominio di Borislav latrinceasia stata piazzatadopole grate che danno luce e ariaalle cantine. Nella contiguavia Del Prete le famiglie del ci-vico 13 sono tutte fuori in giar-dino per cercare di sbarrare lastradaall'acqua.«Leièquiper

curiosare o per darci una ma-no?» urla una ragazza e perqualche minuto taccuino epenna si accomodano in tascaper lavorare. «Qui dovevanofare il muro di contenimento -sottolinea uno dei capi fami-glia - invece hanno realizzatosolo un tratto di 150 metri daviale Trento».

LE SIRENE. Si sente il suono disirene lontane, chi ha la casasul fiume continua a lavorare.All’iniziodelvialeLucaMartel-lettoedisuoifamiliarimostra-no i lavori di ristrutturazione:«Li abbiamo cominciati dopol’alluvione del 2010, avevamoquasifinito,mancavanolepor-te, ma non abbiamo fatto intempo a montarle. Ora stac-cheremoicontatoriecerchere-mo di alzare il materiale elet-trico». Di fianco il cortile diAlessandraZausaègià unapi-scina. Il marito è furioso: «E

pensare che qui il Genio civileha già picchettato tutto. Manon poteva il Comune o la Re-gione anticipare i soldi dei la-vori?».Si torna indietro. Intanto i

sacchi sono finiti. «Li abbia-mo chiesti mezz’ora fa - ci urlaun gruppo di residenti - manon si vede nessuno». Arrive-ranno a esondazione in corso.Alle14.45arrival’ondatatemu-

ta. Invadevia Allegri edal civi-co 7 anche viale Ferrarin. ViaForlanini va sotto nello stessopunto del 2010. In via Del Pre-teunadonnatoglielaprotezio-nedalcancello:«Chevadapu-re in strada, io debbo salvarela casa».

I SACCHI DI SABBIA. I camioncon il loro prezioso carico so-no sempre un miraggio. Gior-gio Carolo ricorda: «Dieci an-ni fa chiesi in una petizioneperché era stato permesso diedificarelungoil fiume.Eppu-re dopo l’alluvione dell’altravolta, qui hanno ristrutturatodue villini costruendo garageinterrati».Arriva l’assessore Antonio

Marco Dalla Pozza, parla conchisi trovaassediatodallapie-na.L’acquacrescetravialeFer-rarin e via Alfieri e complici itombini saturi sfoga pure daquesta parte del Brotton. Al2/A di questa strada Luisa Ni-coli è prigioniera incasa: «Co-me l’altra volta».Già,nulladinuovosottoilso-

le,anzi lenubi.Larabbiamon-ta, siminaccia loscioperoelet-torale.Borislavallarga lebrac-cia: «Non è questione di de-stra o sinistra, qui è la vita del-lepersone.Purtroppoperòsièperso umanità».•

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LAGRANDEPAURA

INZONAINDUSTRIALEUnazona industrialequasidesertaha attesochel’allarmepassasse. LaDiomasiè alzataa livellidiguardiafinoalle16 equalchecanale comequelloinviadell’Elettronicasi è alzatodilivello fino aquasi atoccarela strada.Unpo’ dicuriositàmista apreoccupazioneda partedeipochi automobilistichetransitavano inquell’ora.

ACACCIA DEI SACCHILunghecode diautoinvece peraccedere nellasedediAmcpsinzonaindustriale.Da una parteicittadinichechiedevano isacchi(alcunihannoprotestatoperipochiconcessi),dall’altraglioperaie ivolontaricheriempivano ibustonidiplastica.Gran lavoroinsommaperaiutareledecinedi vicentiniche ierihannodovutofar fronteall’emergenza.In seratanonsi sonosegnalati altripunticritici nellaDiomaenonci sonostatetracimazioni,solocampagneallagate.

LaDioma

Ilmuro inviaDiaz

Claudia Milani Vicenzi

Si sono preparati con un belpo’ di anticipo. Avevano trop-pa paura di rimanere senza equando,finalmente, ilcamion-cino è arrivato c’è stato un ve-ro e proprio assalto. Altro cheuna coda ordinata e compo-sta: il furgone della sabbia èstato accerchiato ed è dovutaintervenireanche lapolizia lo-cale per mantenere l’ordine.«Rimaneteinfila,nonammas-satevi»continuavanoaripete-re, mentre i residenti e com-mercianti della zona di pontedegli Angeli fremevano peravere almeno un paio di sac-chi e, soprattutto, stavano at-tenti che qualcuno non faces-se il furbetto e se ne accapar-rasse troppi. Cosa che, ovvia-mente, si è verificata, tantoche un uomo è stato bloccatodagli agenti. «Metta giù quelsacco - gli hanno intimatomentre i suoi vicini lo copriva-nod’insulti -.Ormainehapor-tatoviaunbancale intero.Ser-vono a tutti, non solo a lei». Epurtroppo non è stato l’unicoche ha tentato di approfittaredella situazione .

I COMMERCIANTI. La sabbia èandata “bruciata” . Le scortesonoarrivateversole13einpo-chi minuti sono finite perchétutticercavanodimetterealri-paro case e negozi. «Non ci re-staaltrodafare-haconsidera-to,sconsolata,unaparrucchie-ra -. L’alluvione del 2010 mi hamesso in ginocchio e non hoavutounsoldodi rimborso.Sesuccede un’altra volta chiudoper sempre». Un’altra parruc-chiera, in contrà San Pietro,dopo che si è vista rovinare il

salone si è attrezzata: «Ormaiho fatto l’abitudine agli allar-mi e al rischio esondazione -haspiegato-ehoordinatotut-ti imobiliconcavalletti,peral-zarlivelocementedioltremez-zo metro». «C’è ben poco daproteggere - ha detto, sconso-lato, ilproprietariodiunnego-zio vicino al ponte -. Il locale èvuoto, non si riesce ad affitta-re. Problema comune in que-sta zona. Molti commerciantise ne sono andati dopo il 2010e chi deve iniziare un’attivitànon ci pensa proprio a farloqui. Non ci si sente sicuri e sipreferisce andare altrove».

I CONTROLLI. Ieri, per tutto ilgiorno, polizia, carabinieri, fi-nanzieri e agenti del corpo fo-restale hanno presidiato ilponte, ritenuto uno dei puntipiùarischio.«Lamacchinaor-ganizzativa ha dimostrato difunzionareallaperfezione-haspiegato il questore Angelo

Sanna che, nonostante unagamba ingessata e la recenteoperazione, si è messo al lavo-ro all’alba -. Abbiamo control-lato tutte le zone critiche an-che per garantire l’incolumitàdellepersone.Perchépurtrop-po, anche ieri, in molti sonocorsi a vedere che cosa stessesuccedendo. Non volevanospostarsi anche se il rischioesondazione sembrava sem-prepiùimminente».E, infatti,nonsonomancatimomentiditensione: insulti ai militari,spinte ai volontari da chi pro-priononnevolevasaperedi in-dietreggiare o che tentava atutti i costi di passare dall’al-tra parte del ponte nonostan-te fosse vietato.

I SACCHI RUBATI. Dalle primeore della mattina c’è stata unavera e propria corsa contro iltempopercrearebarrierevici-no al fiume. A ponte degli An-geli, quando è stato scaricatoil carico, almeno trenta perso-ne si sono subito rimboccatele maniche e si sono messe allavoro per riuscire a riempir-ne il più possibile.Volontari dauna parte, ladri di sabbia dal-l’altra. Perché in via Allegri,con il passare delle ore, sonoinvecesparitiquelliposiziona-ti dal Comune per proteggeregli argini.«Se quella strada - ha consi-

derato ieri sera il sindacoAchille Variati - è andatasott’acqua è anche colpa diqualche sciagurato che se li èportati via per metterli davan-ti alla porta di casa. Un gestoche si è rivelato controprodu-cente.Sefosserorimastialpro-prio posto probabilmente idanni sarebbero stati moltopiù limitati». •

TENSIONEAPONTE DEGLIANGELI. Leforze dell’ordinehanno dovutointervenire econtrollare chequalche “furbetto” nonne portasseviatroppi

Presid’assaltoicamionconlasabbia

Assaltoai sacchidi sabbia

EinviaAllegriqualcunohaancheprelevatopartedellebarriereanti-esondazionemessepocoprimaIlsindacoVariati:«Stradaallagatapercolpaloro»

L’acqua escedaitombini

INZONAPISCINE. Lamelma entra nei giardini,nei garageenelle cantine. Corsaaicamion perrifornirsicon i preziosi sacchidisabbia

VialeBrottonrivivel’incubodell’acquaalta

Acquaaltaanchein viale Brotton:una scenachesi ripete.FOTO LUCIANI

MoltefamiglieavevanogiàsubitopesantidannidurantelagrandealluvionediOgnissanti2010Larassegnazione:«Questavoltafadavveromale» LAVORI MANCATI

Tantii lavorieffettuati dalGeniocivilein questidueanni.Alcuni,però, nonsonopotutiiniziare.È ilcasodelmuro diterrapensatoeprogettato invialeDiaz,paralleloallastrada.«Unintervento-annunciaVariati -chepoteva esserepronto macheèstato bloccatoperchéun residentesi èopposto.Ègiunto ilmomentodi prendersiognunoleproprieresponsabilità.Chinonvoleva quella barrieraadessodeve pensareagliallagamentiea quellochepoteva succedere.Fortunatamente siamoriuscitia tamponare lasituazioneconunaprotezioneprovvisoria. Maquell’interventodeveessereeffettuatoinmanieraimmediata». •

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www.ilgiornaledivicenza.it

GV08954

Ulterioriservizisul sito internet:

IL GIORNALE DI VICENZALunedì 12 Novembre 20124 Primo Piano

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10.000ISACCHETTI DISABBIAFORNITIDA AIM

Sonostati 7milai sacchidistribuiticon12 mezzichehanno giratoper lacittà.Altri 3milasonostatimessiadisposizione deicittadininellasedediSant’Agostino

Lebarriere

INOSPEDALE. Giornata diallerta peril pericolo degliallagamenti

SanBortolo,trasferite30miladosidivaccini

Imezzi anfibi giunti ieriserain stradellaCa’ Tosateper andare insoccorso airesidenti IlBacchiglione visto daBorgo Berganella zonadeltribunale versole14. FOTOSERVIZIO COLORFOTO ARTIGIANA

Attivata una batteriasupplementare di idrovoreper il livello preoccupanteraggiunto dall’Astichello

Eugenio Marzotto

Intrappolati dall’acqua pertutta la notte. Una ventina difamiglie, una quantantina dipersone, costrette a trasferiretuttoalsecondopianodelle lo-ro abitazioni per sfuggire adacquaefango.StradellaCa’To-sate, due anni dopo, stessodramma.Inpocopiùdiun’oradopo le 19 la via di Campedel-lo è stata invasa dall’acqua.Un metro e mezzo in strada,un metro nelle case. La spintadel fiume è stata improvvisa edirompente tanto da far arri-vare i mezzi anfibi dei Vigilidelfuocoedellapolizia.Sulpo-sto anche l’assessore ai lavoripubblici Ennio Tosetto, il vice-questore Michele Marchese egli uomini di Amcps e Prote-zione civile.È successo tutto in poco tem-

po, il fiume è tracimato inva-

dendo la strada e le case. Se-condoitecnicidelComunepo-trebbeesserecedutounodegliargini posti vicino alla chiesa.«La ciclabile sopraelevata inquell’area fa da argine, poi ab-biamo realizzato un arginello- spiega l’assessore Tosetto -. Ilfatto è che con la piena il fiu-meètracimato, forseperlarot-tura di un altro argine». Inmezz’ora il livello è cresciuto adismisura, costringendo le fa-miglie a chiamare i soccorsi.Nessunoperòhavolutoandar-sene, nemmeno una nonninadi 96 anni che vive con la ba-dante. «Abbiamo tutti viveri ecibo», hanno fatto sapere aipoliziotti. «Siamo riusciti adaprire una chiusa che ha fattodefluire l’acqua - ha spiegatoieriverso le20,30Tosetto -cer-to è che i danni alle case sonomolte».Campedelloe laRivie-ra Berica sono tra le zone piùcolpitedallapienadi ieri.Can-

tine e campagne sono andatesotto, la richiesta di sacchi disabbia è durata fino a tardaora. Così la Riviera Berica di-venta un luogo surreale dovevilla Rotonda domina quel-l’immenso lago di fanghiglia.Al civico 101 nel pomeriggio

c’è chi rivede la stessa scenadue anni dopo. Una villa del’700 aggredita ancora una vol-ta dall’alluvione, il fiume inpiena che arriva in casa nellecantine, fino al piano terra.A Villa Zorzan ci sono quat-

tro abitazioni e un immensoparco che dà sul fiume, sem-bra un’isola in mezzo al mare.«Intresecoliquestaresidenzanon ha mai subìto danneggia-menti prima che arrivasse il2010. Avevamo finito di siste-mare la casa dopo i danni didue anni fa, ed ecco di nuovoin balìa dell’acqua», racconta-no i residenti.Alessandro Zor-zan, moglie e parenti, hannocominciato alle 10,30 di ieri adarsidafare:«Abbiamoporta-to via le auto e le cose che ave-vamo nei garage, ci siamofattiuna certa esperienza... Ora bi-sognasperareche il livellodel-l’acqua resti questo», indica

Alessandro mentre l’acqua haraggiuntoilgiardinoeinonda-to il garage con un metro d’ac-qua. Sono le quattro di pome-riggio, la piena è arrivata e invia10Martiri,unadecinadifa-miglie si trova con le cantineallagateecon il fiumechesale.KatiaJacquinsièsvegliatapri-ma dell 5 per andare a lavora-re nella sua edicola di SantaCaterina: «In tre ore il Retro-ne si è ingrossato da farpaura,avevo già capito che sarebbestato come due anni fa, se viviaccantoaifiumiimpariacono-scerli dal rumore che fanno.Via Fusinato 94, ore 16,30, treVigilidel fuocosonostatichia-matid’urgenza:«Tredici fami-glie non possono uscire di ca-sa». L’acqua era arrivata a unmetro e venti nel cortile postosotto il livello strada, ha inva-so i garage e il vano scale finoal primo piano. E mentre unagiovane mamma si fa portarefuori da un vigile del fuoco,una nonnina attende: «Escosolo quando arriva mio fi-glio», gli altri guardano il cie-lo: «Si sta schiarendo, noi re-stiamo in casa».•

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L’EMERGENZA. Inmenodi un’ora l’acqua èentratanelle casecostringendo una quarantinadi residentiacercareriparoai pianisuperiori

FamiglieintrappolateaCampedello

Franco Pepe

Una giornata di allerta senzafine in ospedale fra gli ululatisinistri delle sirene, in attesacostante di notizie dal Geniocivile e dal Comune sulle pie-nedeifiumi.Ierimattinal'uni-tà di crisi, guidata dal capodi-partimento all'edilizia LuigiCrimì e dall'ingegnere capoAntonio Nardella, ha comin-ciato a lavorare ancora primache si diradassero le ombredella notte. Decine di sopral-luoghi lungo i trenta chilome-tri di scantinati, seminterrati,sotterranei che ospitano lecentrali termiche, ma anchesull'interoperimetrodell'ospe-dale. Assieme a loro il dirigen-te dell'informatica Lucio Sar-tori, ma sono giunti presto in

ospedale anche il dg AntonioAlessandrieildirettoresanita-rio Eugenio Fantuz. Per l'Ulssipericoliarrivanodaduefron-ti: il Bacchiglione che, traci-mando dal ponte degli Angeli

nell'alluvionedidueannifa,al-lagò tutti i locali più bassi del-l’edificio di via IV Novembre,dove, come si sa, si trovano gliufficidellaprevenzioneeilser-vizio di igiene pubblica, e

l'Astichello, che lambisce ilSan Bortolo, correndo attornoall'ingresso lungo laspondadifronteaParcoQuerini,machesoprattutto è stato interratosotto il primo, storico bloccodell'ospedale costruito nel1968, provocando problemiidraulici finoramai risolti.Co-sì il primo pensiero è andatoaivaccinistoccatineimagazzi-ni al piano terra di via IV No-vembre da utilizzare per lacampagna anti-influenzalechepartirà questa mattina.Si tratta di 30 mila dosi spedi-telascorsasettimanadallaSa-nofi e solo in parte distribuitea medici di base e distretti.Fantuzsièdatodafare.Ivacci-nisonostatispostatiprovviso-riamente al primo piano perevitare che l'onda del Bacchi-glione li rendesse inservibilima, in caso di emergenza rea-le, era già pronto il trasportodelle confezioni inospedale. Ilproblema del San Bortolo, co-me detto, è l'Astichello. Crimìe Nardella hanno provvedutoaunequipaggiamentosupple-tivo delle pompe idrovore perrisucchiare l'acqua. La dittache le fornisce ne ha fatto arri-vare parecchie di scorta, alcu-ne montate su carrelli, in gra-do di risucchiare 3 mila litri diacqua al minuto.•

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StradellaCa’Tosateinvasadalfiumetracimatopercolpadellarotturadiunargine

Laresidenza dellafamigliaZorzan aCampedelloinvasa dall’acqua

ContràChioareinvasadall’acqua “rigurgitata” datombini ecantine

Primo Piano 5

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LarabbiadiviaCavourIlsindaco:urgeilbacino

Lereazionidella popolazionee delleistituzioni

GiuliaArmeniCALDOGNO

«Lacolpa èdichi nonvuole chepianteedarbustineiletti deitorrentivenganoestirpati.Sonocinquant'annicheabitiamoquieintantotempononeramai successoniente,mentredadue annia questaparteviviamocon l'ansiaognivolta chepioveper piùdiqualcheora». Èun fiumeinpienala signoraRosaMiotti:residenteinvia Cavour aRettorgole,unadellezonepiùcolpite, lasua abitazione, neimurieneimobili visibilmentedanneggiati,portaancoraisegnidell'alluvionedidue annifa. Perla seconda voltalei,comei vicinidicasa, si ritrova arivivere l'incubo dell'acqua incasaedeisacrificidiuna vitaspazzativia. Mase dueanni faerala disperazionea farladapadrone,oggi a parlare èlarabbia:«Quellochestasuccedendoèinaccettabile,soprattuttose sipensa che

ancoranonabbiamo ricevuto ilsaldodeicontributi proalluvionatipromessi».Il suo vicino. FlavioPellattiero,conferma:«Purtroppoormaiabbiamo capitoche l’unicasoluzioneè arrangiarsi,perchéquidi interventi al sistema idraulicosene son vistipochi», èl'amarocommento.Già nelleprime oredelmattinoegliaveva cominciato arimboccarsi le maniche,caricandoautoefurgone eportando alsicuroanimalidomestici, vestiario,tappeti,computerela motodelfiglio:«Memore dell’ultimaalluvione,alle9 sonoandato alpuntodidistribuzione deisacchidisabbiaeho pensatoa mettereinsalvo lamia famiglia, sfollandotemporaneamentedai mieigenitori».Proprio sui sacchidisabbia,come dueannifa, piovonocritiche:«Siamostati noi cittadiniedoverrecuperarei sacchi ealle9cen’erano appenauna trentinadipronti»,osserva Pellattiero.PerTizianaDanieli, accorsaa salvarel'autodelpadre,la Protezionecivilehacomunquesvoltobene ilsuolavoro: «Sonopassati con

altoparlantiesirene,quindil'allertac'èstata, mala questioneèun'altra:anchese veniamoavvertiti, inquale modosipotrebbeevitare chel'acquainondile abitazionise non coninterventi mirati?».Larisposta ladà ilsindacoMarcelloVezzaro: «Conil bacino dilaminazionenon cisarebberostatiproblemi»,affermail primocittadino.«Bisogna farloinfretta:subitola garad’appalto dellaRegione».E ilproblema degliindennizziagli agricoltori? «Lasicurezzacollettivanon puòfermarsidavantial nodoindennizzi».Vezzarodaunlatosottolineacome positivo il fattocheilBacchiglioneabbia retto,dall’altrononriescea spiegarsichecosasiaaccaduto allaroggiaMenegatta.«Per capire epertrovaredellecontromisure»staserainconterà «ilGeniocivileeilConsorzio dibonifica.Setroviamo unasoluzione, possiamochiederecheil commissariostraordinariola finanzi».

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L’angoscia diuna residente

CALDOGNO. Gliarginidel Bacchiglionetengono, ma stavoltaesondalaroggia Menegatta

Rettorgole,incubobisSott’acqua50caseEvacuatounalbergo

FlavioPellattierosconsolatodavantialla suacasaa Rettorgole. G.A.

LAGRANDEPAURA

Marco ScorzatoCALDOGNO

«Questa è la cucina nuova,compratada20giorni...».Il fri-go sta galleggiando in trentacentimetri d’acqua marrone,la credenza in legno è zuppa,come molto altro. Questa eralacucinanuova:oraèdabutta-re. Si salva un divano, issato amezzometrod’altezza,sutavo-le approntate in extremis.«Avevo atteso due anni, dopol’alluvione, per ricomprar-la...». Ma due anni dopo, ildramma si ripete: una beffachenonlascianemmenoil fia-toper larabbia.«Sonosvuota-ta: tutto ciò non è umano».Luigina Romano trattiene astento le lacrime. Vive col ma-rito Dario Franceschetto inuna villetta di via Ponte delMarchese a Caldogno. Il se-minterratodella lorocasaèal-lagato, lepompevannoamillema ormai c’è poco da fare. È lafotografia del dramma che hacolpitolafrazionediRettorgo-le e la località Lobia. Una fotoper tante storie: una cinquan-tina di famiglie con l’acqua incasa, nei seminterrati o inter-rati. E poco cambia se, stavol-ta, ad esondare non è stato ilBacchiglione, ma un suo af-fluente, laRoggia Menegatta.

L’ESONDAZIONE. «Non era maisuccesso»,sospiraImerioBor-riero, del Consorzio di bonifi-ca Alta Pianura Veneta, allar-gando le braccia. L’alluvione-bis risparmia Cresole, ma col-pisceRettorgole: via Ponte delMarchese, via degli Aeroportie soprattutto via Cavour. È laprimastradaa trasformarsi infiume marrone, già in tardamattinata. Colpa di ciò chenessunoavevaprevisto: l’eson-dazionedellaroggiaMenegat-ta. «Il Bacchiglione con gli ar-gini rinforzati ha retto ed èuna nota positiva - dice il sin-

daco Marcello Vezzaro - il ri-gurgito viene dalla roggia edobbiamo capire cos’è succes-so». L’acqua invade i campi,poi le strade, la rotatoria diPonte del Marchese, il presi-dio No Dal Molin. I tombinisputano fango, gli scarichiostruitianzichéespellere leac-que le portano dentro alle ca-se, nei seminterrati, nei gara-ge.Molti, stavolta,hannomes-so in salvo le auto, parcheg-giandole lungo l’argine delBacchiglione.«Io alle 2 dinot-te ero là, sul fiume, alle 5 dinuovo, e poi alle 7 - raccontaLuciano Barci, anch’egli resi-dente inviaPontedelMarche-se -: non si può vivere così, vo-gliamo dormire tranquilli. C’èrabbia e tanta tristezza».

L’ALBERGOEVACUATO.NonsololaMenegatta.Anche il “canaleindustriale” (usatodaAim perprodurre energia) fa male. Co-me due anni fa l’onda invadel’Hotel Ca’ Divino, in tardamattinata: al piano terra l’ac-qua arriva a 60-70 centimetri.Il titolare Massimiliano Cat-tin, 34 anni, chiama i soccorsi:«Protezione civile e sommoz-zatori dei vigili del fuoco - rac-conta -, hanno messo in salvounadecinadiclientiei loroba-gagli, caricati sul gommone eportati in un altro hotel».A Rettorgole solo nel tardo

pomeriggio l’acqua cominciaa ritirarsi piano piano dallestrade. È un viavai di persone,constivalialti epiedi inacqua.Sull’asfalto melmoso, decinedi lombrichi: “scappano” an-cheloro.LuiginaRomanomet-te in salvo il salvabiledalla suavilletta: «Meno rotatorie e piùsicurezza», si sfoga. «Ora ba-sta-chiosailmarito,esaspera-to -QuestoPaesenonmimeri-ta: iomene vado».Ladispera-zionedel2010haormai lascia-to il posto alla rabbia.•

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RETTORGOLE. La frazione ha rivissuto l’incubodell’alluvione didue anni fa. COLORFOTO

Lavillaconcucinagalleggiante«L’avevamoappenaricomprata»

RETTORGOLE. Negozi difesidai sacchi invia Cavour. G.A.

CHIAMPO-ARZIGNANO. Tanti interventiacausa deglismottamenti,anche in zonaospedale

FamiglieconigarageinagibiliCREAZZO.Disagiper l’acquaper tuttoil giorno

Illivellonegliscantinatiharaggiuntoi2metri

Matteo PieropanSilvia Castagna

Non ha risparmiato la Val-chiampo il maltempo delle ul-time creando molti disagi.Nell'interagiornata di ieri sin-daci, tecnici, Protezione civilee altri volontari hanno lavora-to per sistemare i dissesti. Ilpensiero di tutti è andato adue anni fa, quando l’alluvio-neportò smottamentie frane.

CHIAMPO.Èlazonacheharegi-strato i danni maggiori. In viaCecchin, zona scuola media,cinquefamigliesisonoritrova-te garage e cantine allagate acausa dell’acqua proveniente

dalla collina della frazione Vi-gnaga. Sul ponte stazione ungrossotroncod’alberohainta-sato per alcune ore il deflussodel torrente. Il ponte è statochiuso al traffico ed è dovutointervenire un escavatore perevitare la tracimazione. Presi-diato anche il ponte Bioli Bas-si dove preoccupava una tuba-tura del gas. Altri smottamen-tisisonoverificati inviaCarra-dori, Biasini-Corati e Sgaggeriverso Nogarole.

NOGAROLE. Una frana ha inte-ressato la stradacheporta allafrazione di Alvese. Nel trattodove sono in corso lavori diconsolidamento del versante,con la costruzione di un muro

di contenimento a nord, è sci-volata una parte di terreno avalle della strada.

ALTISSIMO.Straripata lavallet-ta Disconzi nella frazione diCampanella con tanta pauraperiresidenti,chegiàaltrevol-te hanno avuto il problemadellaportatad’acquadellaval-le in caso di forti piogge.

CRESPADORO. Nel territorio diCrespadoro, con le tre frazionidi Campodalbero, Marana eDurlo, si sono verificati alcunismottamenti e caduta di mas-si sulle strade che collegano alcentro. I tecnici non escludo-no però ulteriori smottamentinelle prossime ore.

ARZIGNANO. Una frana in viaOspedaleNuovoeunosmotta-mento in via Poiaracca. E poisassi e terra rotolati sulla car-reggiatanelle vie Monte di Pe-na e Costalta ma senza grossidanni. In mattinata il Comu-ne aveva già allertato i tecniciper i sopralluoghi, eseguitian-chedal sindacoGiorgioGenti-lin e dall’assessore alla prote-zionecivileAngeloFrigo.«Ab-biamo verificato due piccolefrane - conferma Frigo - nelleviePoiaracca,versosanZenoeOspedale Nuovo, nel quartie-re Mantovano. Sono interve-nuti sia gli uomini che i mezzidell’ufficio tecnico con le dittedicuiciserviamoperquesti in-terventi per ripristinare la si-

tuazione».Notizie intempore-ale, invece, sono state inviarealla popolazione mediantenewsletter,post suFacebookeTwitter. Alle 18 l'emergenzamaltempo è definitivamenterientrata. •

MONTEBELLO.Il bacino. M.C.

Cinzia Ceriani

Domenicadi tensioneaCreaz-zoper l’ingrossamento del Re-trone. Tecnici comunali e vo-lontari della protezione civilehanno monitorato il fiume. Inprima fila il sindaco StefanoGiacomin,ilviceGiuseppeSer-rainoegliassessorial socialeeall’ambiente, Carmela Mare-scaeTeresaPiccoli. Scantinatiegarageallagati in localitàBa-stiana, Valdiezza e nelle vieMolini,Gorizia,Verdi,Vespuc-ci e Spino dove sono stati di-stribuiti 60 quintali di sabbia.Disagi in una palazzina di viaPetrarca6,dovel’acquaharag-

giunto i 2 metri.«I campi die-tro l’edificio erano allagati -spiega la residente SimonettaVentura-enonostantelesqua-drecomunali sianointervenu-te con le pompe, l’acqua hacontinuato a risalire dalle fo-gnature. Abbiamo investito 10mila euro per sistemare l’im-pianto fognario. La rete pub-blica, invece, non è stata ade-guata e ogni volta ci troviamocongarageecantineallagati».«Purtroppo -spiega il vice sin-daco Serraino - via Petrarca èpiùbassadellastradaregiona-le 11 e l’acqua viene convoglia-ta in quel punto. La soluzione,per ora attuabile, sarebbe ele-vare il livello della strada».•

IL GIORNALE DI VICENZALunedì 12 Novembre 20126 Primo Piano

Page 7: rassegna 12-11-12

Marco Scorzato

Acquaavvelenata.Lacatastro-fesfioratadiventaprestoterre-no di scontro politico. Se daunlatoilsindacoAchilleVaria-ti cerca di smorzare le polemi-che e invoca «il bacino anti-piene di Caldogno» come«opera non più rinviabile»,chiedendo «poteri speciali,eventualmenteconcessiai sin-daci», lasuavice, lademocrati-ca e bersaniana AlessandraMoretti, attacca dipetto la Re-gione,nellapersonadelgover-natore leghista Luca Zaia. Ilquale, senza farsi pregare, re-plica subito per le rime.

MORETTIATTACCA.«In assenzadi risorse economiche e dimancati rimborsiche icittadi-ni aspettano dal 2010 - affer-ma in una nota la vicesindacoMoretti - ilComunediVicenzahafatto tuttociòcheerapossi-bilepermettere insicurezza lacittà dai pericoli dell’alluvio-ne. Ci aspetteremmo lo stessodinamismo dal governatoreZaia, ma ciò che ha dimostra-to finora è solo lamancanza di

coraggio e l’incapacità di tute-lare gli interessi collettivi.Una soluzione c’è - aggiungeMoretti ed è l’apertura del ba-cino di laminazione a Caldo-gno. Solo la Regione può dareil via libera che aspettiamo dadiverso tempo,mailpresiden-tepreferisce sottostare agli in-teressi privati che hanno po-sto il veto, piuttosto che inve-stire in un’opera per la salva-guardia della popolazione.Spero che Zaia si renda contoche mettere in ginocchio unpoloindustrialecomeVicenzavuol dire mettere in ginocchiol’intero Paese».

ZAIAINCONTROPIEDE.Larepli-ca non si fa attendere: «C’èuna regola che si replica adognicatastrofe-dichiarailpre-sidente della Regione -: appe-na il Veneto viene colpito daun evento calamitoso, spuntaun Premio Nobel a impartirelezioni su cosa si deve fare. Co-sì accade oggi, con la vicesin-daco di Vicenza, che sveglian-dosi anzitempo dal letargonon riesce ad andare d’accor-do nemmeno con il suo sinda-co che ha appena dichiarato

che per risolvere problemicomplessi ci vogliono poterispeciali. Una parola quindi lasignora potrebbe spenderlacon il governo romano che leisostiene così vivacemente -prosegue il governatore - perindurloadarciqueipoterispe-ciali che io, e anche il suo sin-daco, chiediamo da tempo in-vano.Diunacosaperòsoncer-to:nonèbellochelavicesinda-co di Vicenza usi i problemi dichi va sott’acqua nel conflittoin corso tra Bersani e Renzi -concludeZaia -.Peresserepro-prio utile, la nostra vicesinda-copotrebbedare lapropriadi-sponibilitàallaProtezionecivi-le per mettersi al lavoro conuna vanga e cominciare a spa-

lare fango, attività meno ele-gante tra quelle in uso nei sa-lotti romani, ma di sicuro piùutile alla comunità veneta e aquellavicentina».

L’ULTIMATUM DI VARIATI. Il sin-daco Variati evita attacchifrontali e respinge le accuseche gli arrivano da centrode-stra (si veda in basso).«È evidente - afferma il pri-

mocittadino - il collassodelsi-stema fognario di frontea unapressione così forte del fiume.Tuttavia nonesistealcun lavo-ro che possa impedire questasituazione, tranne uno: la rea-lizzazione del bacino di lami-nazione di Caldogno». Per Va-riati «non ci sono più alibi,

non c’è un minuto da perde-re». E riferendosi al nodo in-dennizzi e alla protesta deiproprietari dei terreni che do-vrebbero ospitare la cassa diespansione,Variatinonrispar-miai tonidecisi:«Nessuninte-resse privato - ammonisce -può prevaricare l’interessepubblico della sicurezza delterritorio: una situazione cosìnon può continuare, la cittàmerita rispetto».E conclude: «Se la Regione

non se la sente di proseguirel’iter del bacino, dia a me e alsindaco Marcello Vezzaro diCaldogno i potere speciali perconcludere questa faccen-da».•

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LEREAZIONIDELLA POLITICA/2. Dacentrodestra critiche eproposteperla sicurezzaidraulica

IlPdl:«Sindacoscaricabarile»Conte(Fli):«Poterimilitari»

Aponte degliAngeliun“ragno” solleva idetriti dallettodelfiume

LEREAZIONIDELLA POLITICA/1. Botta erisposta tra laportavocedi Bersanieil presidenteleghista. Ilsindacochiede poteri speciali per accelerarel’iterdeilavori

Moretti-Zaia,litesulbacinoanti-alluvione

Forze dell’ordine, volontari e sacchidi sabbiaaponte degliAngeli

Lavicesindaco:«Ilgovernatoreèsenzacoraggio».Lareplica:«Prendalapalaesirendautile»Variati:«Ameipoteriperl’opera»

Stradeallagate anchein contràSan Marcocon l’acqua chespuntavadai tombini.FOTOSERVIZIO COLORFOTO

«Poteri militari». SecondoGiorgioConte,deputatodiFu-turo e libertà, non c’è altra so-luzione:soloconpoterimilita-ri si possono realizzare i baci-ni di laminazione senza anda-re alle calende greche.«Vicenza nonpuò affrontare

un'emergenza alluvione adognipioggiaautunnale-osser-va Conte in una nota -. I bacinidilaminazionesonol'unicaso-luzione ed è un parere unani-me.Isoldicisonomalagestio-necommissarialehaevidente-mente fallito, visto che questeopereancoranonpartono.Ser-vono poteri militari, altrimen-ti queste opere non si vedran-no mai. E le può realizzare ilGenio Militare, evitando garee pastoie burocratiche».La posizione di Conte va al

cuore del problema, la realiz-zazione del bacino di Caldo-gno, l’opera da 46 milioni dieuro che appena sei giorni faha ottenuto il finanziamentocompleto con lo sblocco diquei 20 milioni che mancava-no all’appello. Il bacino da 3milioni di metri cubi d’acquadovrebbe sorgere su un’areaagricoladi200milametriqua-dri. I proprietari però si sonofinora opposti, contestando ilsistema di indennizzi previ-sto.Al termine di un pomeriggio

sul filo dei nervi, intervegonocon una nota i consiglieri co-munalidel Pdl. In pienaemer-genza - scrivono FrancescoRucco,GerardoMeridio,Vale-rio Sorrentino, Lucio Zoppel-lo, Marco Zocca e Arrigo Abal-ti -abbiamopartecipatoattiva-mente assieme ai cittadini amettere in sicurezza le zone arichio della nostra città». Conloro c’erano anche, sulle stra-de,moltialtriconsiglieriditut-ti i coloripolitici.«Ancoraunavolta - aggiunge il Pdl - Vicen-za ha rischiato di rivivere latragica esperienza di due annifa. Abbiamo appreso dagli or-ganidi stampa, cheVariati an-cora una volta scarica le re-sponsabilità su altri. Anche sefosse vero, ci chiediamo cosaha fatto in questi due anni permettere in sicurezza la città.Non avrebbe potuto destinareuna parte dei 30 milioni rica-vati dalla cessione delle quotedell'autostrada ed investirli inopereadifesadalleesondazio-ni? La dichiarazione di Variaticirca l'esclusiva competenzadella Regione non tiene. Unsindaco che ha a cuore la pro-priacittàdeve dareprioritàal-la sicurezza anche contro ogniburocrazia e non usarla comescusante per le proprie ina-dempienze».•

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Gliazzurri:«Eleazioniconcrete?»Ilfiniano:«Evitarelaburocrazia»

Ungruppodi volontariin piazza XXsettembre.COLORFOTO ARTIGIANA

Primo Piano 9

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Unapartita dell’Hockey Bassanoal palasport. I fatticontestatisi riferiscono alla precedentegestione

Carlo Barbieri

«Misentoestraneoatutteque-steaccuse».ErosMerlo,64an-ni, sinoadueanni fapresiden-te dell’Hockey Bassano, non cista a rimanere nell’occhio delciclone dell’inchiesta dellaGuardia di finanza sulle spon-sorizzazione sportive false ogonfiate. Non vuole recitare laparte della vittima di un siste-ma ma non vuole neppure ve-stireipannidichiquestosiste-ma lo manovrava e, combatti-vo come sempre, ribatte alleaccuse.«Ho avuto rapporti con Bor-

riero, certo non sono qui a ne-garlo-rimarcal’expresidentis-simo dell’Hockey giallorosso -ma non so nulla dei problemi

chequellapersonamihacrea-to alle spalle, a mia insaputa».Nell’inchiesta delle Fiamme

gialle di Bassano, sviluppatesinell’arco di un anno, si parladi sponsorizzazioni gonfiate,di denaro che in parte ritornaa chi mediava fra società spor-tiveesponsor.Secondolarico-struzione delle Fiamme giallegli sponsor di recuperavanodenaro extrabilancio, in nero,e deducevano i costi fittizi del-le sponsorizzazioni. Dalle car-tedell’inchiestasiparladiunafrode fiscale da 23 milioni dieuro.«Nessuno può scagliare la

prima pietra. Si sa come fun-ziona nelle società sportive -sbotta Merlo - Bisogna sotto-stare alle condizioni che pon-gonogli sponsormadaquesto

adirecheioneabbiatrattobe-nefici ce ne passa. Due anni fa,quando è iniziata l’indaginedella Guardia di finanza, io hosubitocollaboratocongli inve-stigatori, sin dal primo gior-no».I fatti contestati a Merlo dal-

la Guardia di finanza risalgo-no al periodo 2006-2008, l’at-tuale gestione è estranea alleaccuse. Anche Fiorenzo Si-gnor, 54 anni, di Mussolente,direttore sportivo del VolleyBassano, già ieri aveva dichia-rato alla stampa che le societàsportive,privedi sostegnodel-loStato,nonriesconoasoprav-vivere. Merlo in sostanza con-ferma la tesi.«Parlopermemacredodi in-

terpretare il pensiero di chiguida il volley bassanese - pro-segue Merlo - Noi possiamoandare a testa alta. Nessunoqui ha intascato denaro. Le ci-frecheholettosonoesorbitan-ti per questo ribadisco che seanche abbiamo avuto rappor-ti con Borriero non so nulla diciò che ha messo in piedi a no-stra insaputa. Comunque, fra

il cercare di tenere in piediunasocietàsportivamalgradotutte le difficoltà economichee intascare del denaro per sè,cenepassa.Abbiamoammini-stratolenostresocietàperpas-sione, senza lucrare. Io, perso-nalmente, ci ho rimesso centi-naiadimigliaiadieuro.Perca-rità - chiude Merlo - non vo-gliofare lavittima.Hosbaglia-to, non lo nego, ma l’errore èstato quello di fidarmi di chiprometteva agganci e sponsorin tutta Italia. Di sicuro nessu-no di noi si è intascato del de-naro.Seabbiamosbagliatociòèaccadutopersostenere leno-stresocietàe lenostresquadreche vanno tenute fuori da tut-to questo». •

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CRONACADIBASSANOLargo Corona d’Italia, 3 - Bassano | Telefono 0424.528711 Fax 0424.228.018 | E-mail: [email protected]

«L’hofattosoltantoperlasocietàConlesponsorizzazioniècosìHosbagliatomahocollaboratodasubitoconleFiammegialle»

INCHIESTASPORT ESPONSOR. Merlo, ex HockeyBassano,si difende

«NellemietascheneancheuneuroVadoatestaalta»

Ispezionedi sub sottolecampatedelPonte Vecchio

«Sedavverononfosseropreoc-cupati, non spenderebbero 36mila euro per un monitorag-gio.Anostroavvisolasituazio-ne del Ponte è molto più seriadi quanto non dica l'assessoreBernardi».Dopo aver appreso che l'Am-

ministrazione comunale oggiavvierà un'indagine al laserscannersullasalutestaticadelPonte degli Alpini (oggi e do-mani sarà chiuso al transitopedonale), ilconsiglierecomu-nale e capogruppo della Lega

Nord Luciano Todaro è torna-to all'attacco dell'esecutivo,colpevole, a suo avviso, di aversino ad ora dato rassicurazio-ni che definisce «false» sullecondizioni del ponte.«Quando, lo scorso marzo,

abbiamo presentato un'inter-pellanzasuiproblemidelpon-tepalladiano-ricordailporta-voce del Carroccio -, l'assesso-re ai lavori publici Dario Ber-nardi disse che andava tuttobene.Orainvecelamaggioran-za vuole spendere 36 mila eu-

ro per un monitoraggio. Evi-dentemente, se gli ammini-stratori non fossero preoccu-pati,nonbutterebberoviaque-sti soldi».Todaro non si dice contrario

all'ispezione,masottolineaco-me il suo gruppo avesse foca-lizzatol'attenzionesullecondi-zioni dell'infrastruttura benprima che se ne occupasse lamaggioranza.«LaGiuntahadormitoalun-

go - conclude - e i problemi so-no seri». •C.Z.

L’INTERVENTO. Todaro (capogruppoLega) sull’avviodel monitoraggio

«LaGiuntaèinritardoSeriiproblemidelPonte»

QUARTIERI. Inassembleasi èparlatopuredel sagratodella chiesa

ParcheggioselvaggioeviabilitàUnaspinanelfiancodiSanMarco

DEVOZIONE

LareliquiadiBernadetteritornanelBassanese

PROBASSANO

Ifioristiaddobbanol’Avventoincentro

Lafrode

AVVISO. Intutta laPedemontanadel Grappa

Mussolente,vietatoberel’acquadelrubinetto

ErosMerlo, presidente dell’Hockey Bassanosinoa unpaio d’anni fa

Nell’ultimaassembleadiquar-tiere San Marco, i residentihannoavanzatodiverserichie-ste all’Amministrazione. In-nanzitutto, chiedono che siagarantita una maggiore sicu-rezza nella zona, perché spes-so circolano soggetti poco rac-comandabili. Per cui sarebbenecessarioaumentarel’illumi-nazionedialcunestradeepre-vedere una presenza regolaredelle forze dell’ordine. Gli abi-tanti, inoltre, auspicano chevengasistemata lazonadelsa-grato della chiesa di San Mar-co, che versa oggi in uno statodidegrado.Si trattadiun’area

di proprietà della parrocchia,dunqueserve un accordo tra ilComuneeilparrocoperproce-dere con i lavori. Ora sembrache le trattative stiano proce-dendo, ma non ci sono ancoracertezze sulle tempistiche del-la sistemazione. Anche la si-tuazioneparchegginonètran-quilla. Via Andriolo (vicino al-la stazione) ha il problema delparcheggioselvaggiodipendo-lari e dipendenti di aziendenei pressi.. Sempre relativa-mente all’urbanistica, i resi-denti hanno richiesto l’instal-lazione di un divieto di acces-so ai tir in via Velo, perché è

troppostretta e i camion avol-te rimangono incastrati. Sonoanni che lamentano questoproblema, ma sinora nessunoli ha ascoltati. Gli abitanti,inoltre, sottolineano la neces-sità della presenza costante diun nonno vigile per dirigere iltrafficoegarantirecosì lasicu-rezza dei ragazzi della scuolamediaVittorellidiviaGenera-leBasso.Ultimerichieste, infi-ne, la sistemazione della retefognaria, sistemi per preveni-regliallagamenti inalcunezo-ne e la realizzazione di qual-chemarciapiede. •E.S.

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La reliquia di Santa Bernadet-te, la 14enne che nel 1858, aLourdes, vide apparire la Ma-donna, tornerà nel Bassanese.La reliquia è già stata portatanel nostro comprensorio dal-l’Unitalsi lo scorso mese, nellechiese di San Marco a Cassolae di Stroppari, a Santa CroceBigolina, e a Bassano a CasaGerosaeaVillaBetania. Incit-tà, in via Marco Sasso 1, c'è lasede della sezione dell'Unital-si Triveneta, presieduta da Ar-mando Donello. Al Trivenetofanno capo le sottosezioni, traqueste quelle di Vicenza con32 gruppi tra i quali quello diBassano, presieduto da Barto-loMarchiorello.Lareliquiave-nerdìprossimosaràportataal-le 17 nel duomo di Rossano. Inserata, alle 20,30, è previstal'esposizionenellaParrocchia-lediSanNazario.Ilgiornosuc-cessivo,dopounasosta,alle10nella casa di riposo di Valsta-gna,alle15,30lareliquiatrove-rà posto a Bassano nella chie-sa della Ss. Trinità, con la reci-ta del rosario alle 18e lamessaalle 19. Domenica 18 la reli-quia sarà esposta a Marsannella parrocchiale,nella qualecollabora don Sante Grego, ilsacerdote che segue l'Unitalsidi Bassano. Lunedì 19 saràesposta dalle 8 nella chiesa diSantaCroce aBassano.marte-dì 20, infine, sarà portata, alle10 nella chiesa dell'ospedaleSan Bassiano, dove alle 17 saràcelebrata la messa. •L.Z.

Dopo la manifestazione dei“Giardini in città”, che ha otte-nuto un grande successo, laPro Bassano torna a far rivive-re l’atmosfera floreale, nell’at-tesadelNatale, conunanuovainiziativa, “Emozioni dall’Av-vento alla Natività: fioristi delterritorio”.Nonsarannosoltantoi fioria

farladapadronemaanchetut-to ciò che il bosco e la campa-gna mettono a disposizioneperabbelliregliaddobbiclassi-ci. Lo scenario scelto per que-sta carrellata di piccole opered’arte sarà la Loggetta del mu-nicipio.Per ammirare il prodotto di

questoimpegnativolavoro,sa-ràcreataun’atmosferapartico-lare tra muschi e licheni mon-tani,percorsiabbelliti daramidi abete e luci più o meno sof-fuse atte ad evidenziare la bel-lezzae lamagiadellecomposi-zioni.Per corroborare spirito e fisi-

co, la Pro Bassano apriràun’originalecasettadovesipo-tranno gustare marroni arro-stidelle collinebassanesi evinbrulè, il tuttonellaricostruzio-ne di un bivacco alpestre, con-tornato da piante semprever-di e abeti.Qui sarà possibile scegliere e

portare a casa tutta una gam-madipiantenataliziechevan-no dall’agrifoglio, al pino mu-go, all’abete, alla nandina e adaltre ancora.•

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Sporte sponsorizzazionifinteo gonfiate.LaGuardiadi FinanzadiBassanoaicomandi delcapitanoPietro DeAngelisha sollevato ilcoperchiosu una frodeda23milioni dieuro consponsorizzazionifittizie ogonfiate,denunciandosettepersone. Tragliindagatispiccano inomidiErosMerlo, 64 anni,diCassola,sinoadue annifapresidentedell’HockeyBassano,e FiorenzoSignor,54 anni,diMussolente,direttoresportivo del VolleyBassano.Con loro Mauro“Gianni”Borriero, 50anni,volto notodel tennis edelbasket vicentini,giàpresidentedisocietàcalcistichee del volleypureinEmilia.Con loroancheRoberto BassolieC.E.,entrambi bassanesi,F.S.diReggioEmilia,AntonioScalzottodiVicenza,oltrea 48soggettieconomici,società“cartiere”,associazionisportive edittetra Vicenza,Venezia,ReggioEmilia e Foggia.Tutte lepersone coinvolteavariotitolo nellafrodefiscaledevonorisponderediemissione o utilizzo difatturefalseperoperazionifittizie e delloroutilizzo ai finiditruffarel’Erario. •

Problemi a Mussolente e nellaPedemontana del Grappa acausa delle intense piogge diquesti giorni.Ascopoprecauzionale, infat-

ti, la società Alto TrevigianoServizi, che gestisce il servizioidrico integrato, raccomandavivamente di utilizzare l’ac-qua erogata dal pubblico ac-quedottoper soliusi civili, evi-tandone il consumo per usoalimentare almeno fino a do-mani.L’areainteressatadalprovve-

dimento è quella della Pede-montana, dei colli asolani, delMontello, delle Prealpi trevi-

giane e di parte del Bellunese.Entro domani, la società ge-strice provvederà a verificare irequisiti di potabilità dell’ac-qua erogata in queste aree.OltreaMussolente,unicoCo-

munedellaprovinciadiVicen-za a rientrare nell’ambito del-l’Altro Trevigiano Servizi. so-nointeressatituttiglialtripae-si che si trovano ai piedi delMassiccio del Grappa, comeBorso, Cavaso del Tomba, Cre-spano, Paderno, Pederobba,Possagno, Asolo, Castelcucco,Fonte,Maser,Monfumoealtridella pianura trevigiana.•

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IL GIORNALE DI VICENZALunedì 12 Novembre 2012 23