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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 12 FERRARA________________________________________pag. 13 RAVENNA_______________________________________pag. 14 - 17 RIMINI___________________________________________pag. 18 PIACENZA_______________________________________pag. 19 - 20 AGENZIE_________________________________________pag. 21 - 26 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 10-06-2011

rassegna del 10-06-2011

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rassegna del 10-06-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 12

FERRARA________________________________________pag. 13

RAVENNA_______________________________________pag. 14 - 17

RIMINI___________________________________________pag. 18

PIACENZA_______________________________________pag. 19 - 20

AGENZIE_________________________________________pag. 21 - 26

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 10-06-2011

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino••15BOLOGNACRONACAVENERDÌ 10 GIUGNO 2011

LA MOSSA della primagiunta Merola che ha can-cellato la tassa di iscrizionealle materne, fino a 250 eu-ro l’anno, inserita dal com-missario Cancellieri non èpiaciuta al deputatodell’Udc Gian Luca Gallet-ti che la definisce «una deci-sione demagogica e sbaglia-ta». «Da politico — spiegaGalletti — capisco che to-gliere una tassa rende sim-patici, ma un sindaco chedenuncia un buco da 60mi-lioni di euro in bilancio ene provoca uno da 600milaeuro compie un atto da irre-sponsabile». Secondo Gal-letti, il provvedimento del-la giunta viene adottato inun momento in cui «ancoranon si è a conoscenza dellostato esatto dei conti» di Pa-

lazzo d’Accursio. Ma Gallet-ti non si limita a criticare lacancellazione della tassa.«Avrei condiviso la decisio-ne della giunta — sottoli-nea —, se avesse riguardatochi ha un reddito mediobasso mentre chi ha un red-dito alto è giusto che la pa-ghi. Così è solo un’operazio-ne di marketing politicoche va contro l’interesse del-la città e che provocherà unaltro buco. Merola partemale, a volte i politici devo-no fare delle scelte che noncoincidono con le aspettati-ve di tutta la città».

SULLA STESSA linea ildeputato del Pdl, Fabio Ga-ragnani. Anche lui se laprende contro la decisionedel sindaco di eliminare la

tassa d’iscrizione alle scuo-le materne, accusandolo difar prevalere l’ideologia. «Ilproblema — sostiene Gara-gnani — è di assoluta rile-vanza, ma il modo disinvol-to con il quale il sindacoMerola lo sta affrontando ri-schia di aggravarlo e noncerto di risolverlo».

SECONDO Garagnani«non si può dire via la tassadi iscrizione senza porsi ilproblema di come reperirele risorse adeguate, evitan-do di incorrere nei macro-scopici errori delle giuntedi sinistra degli anni ’70» ericorda «il biglietto gratui-to per gli autobus».Garagnani auspica anche«un pieno riconoscimentodella funzione delle scuoleparitarie» che, a detta deldeputato del Pdl, «consenti-rebbe di far fronte all’emer-genza più che con provvedi-menti demagogici che ri-schiano di provocare la ban-carotta del comune. Nellanostra realtà l’ideologia èdura a morire».

e. a.

SI RIAPRE la partitaper l’attivazione dell’in-dirizzo musicale al liceoLaura Bassi. La Provin-cia infatti è riuscita a co-prire questa voce graziealla disponibilità delConservatorio Martini edei musicisti della Filar-monica del Teatro comu-nale. In pratica il Conser-vatorio, che fin dall’ini-zio aveva siglato la con-venzione necessariaall’attivazione del liceomusicale, è disponibile acoprire le ore laboratoria-li di musica d’insiemepreviste dal piano didatti-co, senza costi aggiuntiviper l’Ufficio scolastico re-gionale. Allo stesso tem-po «i musicisti della Fi-larmonica del Teatro co-munale — spiega l’asses-sore provinciale all’Istru-zione De Biasi — si sonoresi disponibili a copriretutte le 60 ore mensili diinsegnamento specialisti-co di musica strumenta-le» relative agli strumen-ti presenti nella stessa Fi-larmonica». Per quantoriguarda i due strumentimancanti (piano e chitar-ra) e gli insegnamenticomplementari, altre orepotranno garantirle duedocenti ‘trovati’ dalla

Provincia: uno in servi-zio al Laura Bassi e unoall’ex istituto magistraledi Imola. Insomma sutre cattedre di strumentopiù due complementari,lo sforzo della Provinciaè arrivato a coprire tre

cattedre e mezza: per leore mancanti PalazzoMalvezzi si rivolgeall’Usp per chiudere ilconto. Detto questo,«prosegue la trattativacon il ministero per otte-nere un organico dedica-to» per il nuovo indiriz-zo. A questo punto, perpoter dire che anche Bo-logna avrà il suo liceomusicale. già dall’annoscolastico 2011-2012,manca solo l’autorizza-zione da parte dell’Usr.Nell’ex Convento di SanMattia, intanto fino a do-mani sarà possibile vede-re i testi, le foto e i docu-menti esposti e che han-no caratterizzato i 150 an-ni di vita delle Laura Bas-si.

PROTESTA DUE GIORNI DI SCIOPERO IL 14 E 15 GIUGNO

L’Usbblocca gli scrutini contro i tagli alla scuola

MATERNE GALLETTI CONTRO LA GIUNTA. GARAGNANI : «TROPPA IDEOLOGIA»

«Senza la tassa nuovo buco in bilancio»

BLOCCARE almeno per un giorno gliscrutini, per mandare al Governo unsegnale contro i tagli. l’Unionesindacale di base (Usb) ha proclamatosciopero per il 14 e 15 giugno. Nellescuole sede di seggio, però, lo scioperosi limita al 15 perché gli istituti vengonomessi di nuovo a disposizione solo ilgiorno prima. Ma dovrebbe bastare

comunque. «L’anno scorso siamoriusciti a bloccare gli scrutini in unascuola media grazie allo sciopero di unbidello», racconta Francesco Bonfini,responsabile scuola dell’Usb.L’obiettivo è proprio «far rinviare ilmaggior numero di scrutini con ilminor numero di scioperanti», spiegaBonfini.

LA PROVINCIASULLE LAURA BASSI

«Trovate le risorseper il liceo musicale»

DE BIASI«Grazie aimusicistidella Filarmonicae al Conservatorio»

UDC Gian Luca Galletti

3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

••9BOLOGNAPOLITICAVENERDÌ 10 GIUGNO 2011

QUARTIEREBORGOPANIGALE

RITORNOAPALAZZO PARCODELCAVATICCIOOGGIALLE 17APRIRÀLEPORTEALPUBBLICOILNUOVOPARCODELCAVATICCIO, DOPOUN INTERVENTODA3,4MILIONI DI EURO

LEPORE ‘MILANESE’«NONSARÀCOME INAVIGLI,MALOSKYLINECHEORASI PUÒOSSERVAREÈMOLTOEVOCATIVO»

SICUREZZA«CONQUESTO INTERVENTOALPARCOÈSTATODEBELLATO ILFENOMENODELLOSPACCIO INQUELLA ZONA»

Da oggi via le autoNiente più posti per politici, dirigenti e giornalisti

DOPO il ‘battesimo del fuoco’ diBorgo Panigale, primo dei Quar-tieri a vedere insediato il parla-mentino, ieri è stato il turno diPorto e San Vitale. Clima disteso,segnali di dialogo: la parola d’or-dine tra maggioranza (in entram-bi i casi di centrosinistra) e oppo-sizione è ‘disponibilità’. Toni ap-prezzati dal sindaco Merola, inter-venuto alle due sedute per la con-valida dei consiglieri eletti e l’ele-zione del presidente del consigliodi quartiere. Al San Vitale, si ag-

giudica la carica Milena Naldi diSel (11 voti favorevoli, 5 astensio-ni e 2 contrari). Al Porto si inse-dia Elena Leti (Pd), con 9 voti fa-vorevoli e 6 contrari: la minoran-za Pdl-Lega ha infatti votato (sim-bolicamente) il giovane consiglie-

re Mattia Kolletzek. «Ci impegne-remo — assicura Naldi — perpiazza Verdi e la riqualificazionedella zona universitaria. Dobbia-mo sanare la frattura tra universi-tari e città». Linea approvata, sul-la carta, da Pdl-Lega. «Possiamo

dire di condividere, a parole, ilprogramma della maggioranza —commenta Loris Folegatti —: sisi tradurrà in fatti, siamo dispostia collaborare». Anche il Movi-mento 5 Stelle (che al San Vitalepresenta un giovanissimo debut-

tante: Andrea Marchesini, classe1989) esprime ‘condivisione’:«Ma ci riserveremo di deciderenel merito delle singole decisioni– assicura Marchesini – collabo-rando senza pregiudiziali ideolo-giche con maggioranza e opposi-zione»

Tra le priorità del Quartiere Por-to, la presidente del consiglio Le-ti elenca «l’area dei Prati di Capra-ra, il Parco Urbano, i servizi socia-li, la delega ai quartieri». «Prioritàalla lotta al degrado e all’insicurez-za — annuncia Kolletzek — in zo-na come via dei Mille e piazza deiMartiri. Massima attenzione alcittadino, soprattutto sul profilodei servizi sociali. Collaborazio-ne? Certo, purchè la si dimostrinei fatti».

Alberto Magnani

DA OGGI niente più parcheggidentro Palazzo d’Accursio. Nonperde tempo la giunta Merola sul-la promessa revisione dei passd’ingresso al centro storico. E co-mincia, letteralmente, dal cortiledi casa. Cancellate le strisce blu,quindi, che permettevano di par-cheggiare l’auto ad alcune ristret-te categorie che in Comune ci van-no per lavoro: politici, dirigenti egiornalisti. Restano in vigore an-cora per un po’ invece i permessiper la Ztl, ma spariranno anchequelli. Un «gesto simbolico», loha definito l’assessore alla Mobili-tà Andrea Colombo, ma «signifi-cativo». E tanto non perdere tem-po, la giunta raccoglie la sfida lan-ciata dal leghista Manes Bernardi-

ni di riservare lo stesso trattamen-to anche ai politici della Provin-cia, visto che Palazzo Malvezzi èin via Zamboni, in pieno centrostorico: «Il sindaco ci penserà. Co-gliamo il suggerimento» assicurail coordinatore Matteo Lepore. Il

‘suggerimento’ non piace a tutti:Mauro Sorbi, capogruppo Udc inProvincia, annuncia che rinunce-rà al pass quando Bernardini«metterà a posto quell’abuso edili-zio nel Comune di Zola».Insomma, l’argomento pass e in-

gressi in centro resta caldo. E nontranquillizza i commercianti la di-chiarazione di Colombo che dicedi volere un «modello via D’Aze-glio anche per via Zamboni». Nelpiano della giunta infatti la pedo-nalizzazione coinvolgerà tutta lazona est del centro «da piazza ReEnzo a piazza Aldrovandi», percompletare «un percorso già ini-ziato con la zona ‘U’. Finito il can-tiere di piazza Verdi — spiega in-

fatti — avremo alla fine una viaZamboni completamente pedona-lizzata, come via D’Azeglio».Promette passaggi «progressivi»con il coinvolgimento di cittadinie associazioni, ma per ora nessuncenno al problema parcheggi, già

sottolineato dall’Ascom, che an-che ieri è tornata a chiedere che«non si pensi a pedonalizzazionicome quella della zona universita-ria» e che «contemporaneamentealle chiusure si facciano anche i la-vori per i parcheggi».

Werter Danielli

Silvia Lolli

ELEZIONIIl sindacoMerola (alcentro)all’insediamen-to del PortoManuela Zuntini

Saverio Bui

Sergio Tedesco

Annamaria Russo

Antonio Lesce

Franco Zaccaro Serena Saetti

RAFFAELE Donini, Maurizio Cevenini, Antonio Mumolo, Ri-ta Ghedini, Donata Lenzi e Sandra Zampa: è questa la squadrache il Pd ha messo in campo per sostenere i referendum di dome-nica e lunedì e che questa mattina dalle 8 alle 9 saranno alla Sta-zione centrale per distribuire volantini e materiale informativosui quattro quesiti che interessano il nucleare, l’acqua e la giusti-zia. Dalle 18 alle 21, poi, partirà da piazza Ravegnana un corteoorganizzato da Italia dei Valori per sensibilizzare al voto.Si moltiplicano dunque gli appelli e le prese di posizione, dall’esi-sto tutt’altro che scontato, e che spaccano trasversalmente tanto ilcentrodestra quanto il centrosinistra. Se nei giorni scorsi ha susci-tato un certo scalpore l’uscita pro-sì del numero uno della LegaManes Bernardini, che si è attirato subito la reprimenda del Pdl,alla vigilia del voto emergono visioni dif-ferenti anche nel centrosinistra e all’in-terno del Pd.L’assessore provinciale all’Ambiente,Emanuele Burgin (nella foto), è infattidubbioso sul secondo dei quesiti relativiall’acqua (quello sulla tariffa del servizioidrico in base all’adeguata remunerazio-ne del capitale investito) e annuncia chenella scheda segnerà un no. Immediatala presa di distanza di Matteo Lepore, co-ordinatore della giunta Merola a Palazzod’Accursio. «Burgin? Lui è un rottama-tore, noi siamo costruttivi...». Burgin in-fatti si richiama alle posizioni del sinda-co di Firenze Matteo Renzi. Ma per Lepore «il segnale politico diquesto referendum è molto importante» e Bologna, è convinto ilneo assessore, «darà un grande contributo per il raggiungimentodel quorum». E sempre dalla Provincia arriva l’appello dell’Idvperché «gli assessori del Pd, ma anche la presidente della Provin-cia Beatrice Draghetti, dicano cosa voteranno al referendumsull’acqua». Il capogruppo Paolo Nanni infatti definisce «legitti-mo, anche se preoccupante, l’annunicato no di Burgin al secondoquesito sull’acqua», ma proprio per questo «il centrosinistra suireferendum è vicinissimo a una storica vittoria, e quindi non biso-gna lasciare dubbi ai cittadini».E l’esito del voto assume un peso politico importante anche per ilsegretario della Cgil Danilo Gruppi: l’eventuale vittoria dei sì —sostiene — servirebbe «a rimettere al centro una nuova politicaeconomica e industriale che chiuda definitivamente una fin trop-pa lunga fase storica, dominata dal pensiero unico secondo cuinon ci sarebbero alternative al dominio dei mercati e della finan-za».

Giorgio Borelli

Luca Lambertini

QUARTIERI

Debuttano anchePorto e San Vitale

DECISIONEA destra, il cortile diPalazzo d’Accursioancora per le autoA sinistra, la Provincia

Chiara BrighentiChiara Gualano

Luca StanzaniNicola De Filippo

dal ComuneA rischio i pass per la Provincia

REFERENDUM, VOLANTINAGGI E CORTEI

E l’assessore Burginsull’acqua dà un no

4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Nell’agenda e nei «pizzini»di alcuni indagati e di MarcoPirani, il dentista che per pri-mo ha rotto il silenzio davantiagli inquirenti, ci sarebbe an-che il nome di Beppe Signori.Intanto è stato identificato

il presunto intermediario traBeppegol e i bookmaker asiati-ci. A fare il nome dell’ex calcia-tore Gigi Sartor è stato il com-mercialista Manlio Bruni. Trale partite «sospette» indicatedal bookmaker Skysport365c’è anche Chievo-Bologna 2-0.

A PAGINA 10 Rotondi

Figurine

Giri in carrozzella

L’ annuncio del vi-cesindaco SilviaGiannini che ilsindaco intende

fare dei bandi pubblici per lenomine di sua spettanza nel-le società partecipate è im-portante. Altrettanto, se nonpiù importante, è la precisa-zione che verrà richiesta agliinteressati un’esplicita, per-sonale autocandidatura. I lo-ro curricula che, immagino,dovranno anche conteneregli elementi necessari a illu-minare le loro competenze ecredenziali, sarannomessi inrete di modo che tutti potran-no prenderne visione. Que-sta pubblicizzazione costitui-sce, al tempo stesso, una ga-ranzia sia per ciascuno deipretendenti che non sarà tra-scurato o eliminato per moti-vi che nulla hanno a che farecon la sua biografia profes-sionale sia per la cittadinan-za che si troverà, a sua volta,in condizione di controllare,nei limiti del possibile, se so-no davvero stati scelti i mi-gliori. Naturalmente, trattan-dosi di società partecipate, ilsindaco potrebbe anche vole-re scegliere persone che, ol-tre ad avere un curriculumadeguato, condividano unasua visione, che lui stesso in-dicherà, presentando i nomi-nati, e godano anche dellasua fiducia. Inoltre, dovrà te-nere conto del fatto che alcu-ne nomine sono congiunte erichiedono consultazionicon i rappresentanti degli al-tri enti interessati.

Fin qui tutto apprezzabile.Quello che non condivido af-fatto è la necessità di proce-dere alla nomina di tre saggiche coadiuvino il sindaco fa-cendo da filtro delle doman-de pervenute. Comincereicon il fare valere nei loro con-fronti lo stesso ragionamen-to da applicare ai pretenden-ti alle cariche nelle societàpartecipate. Perché non chie-dere a chi si reputa abbastan-za saggio di inviare curri-culum e credenziali per esse-re prescelto? Incidentalmen-

te, questa procedura non im-pedirebbe di presentarsi an-che agli eventuali saggi cheabbiano qualche legittima enient’affatto squalificante ap-partenenza partitica, evitan-do o smussando le resisten-ze dei non pochi potenzialilottizzatori (sì, questo è il ter-mine giusto) che si trovanoin Consiglio comunale e deiloro partiti di riferimento.

Credo, peraltro, che si deb-bano avanzare obiezioni diun certo spessore ai saggi eai loro compiti. In primo luo-go, chi compie un lavoro tan-to delicato, come dare pun-teggi ai candidati e selezio-narli per cariche oggettiva-mente importanti e spessoadeguatamente remunerate,merita di essere pagato in ba-se all’impegno e alla rilevan-za del suo lavoro. In secon-do, luogo, se i saggi sono dav-vero tali, il sindaco non do-vrebbe subito annunciareche, comunque, la scelta defi-nitiva dei rappresentanti nel-le partecipate spetterà co-munque a lui. Statutariamen-te, infatti, è proprio il sinda-co che ha il potere di nomina-re. Deve assumersene tutta laresponsabilità e non mante-nersi l’opzione dello scarica-barile sui «saggi» i quali po-trebbero giustamente sentir-si sminuiti e demotivati. Me-glio sarebbe, allora, che il sin-daco facesse affidamento in-formale sulle persone compe-tenti che hanno sostenuto lasua candidatura e che lui saessere dotate di conoscenze,di capacità e dell’autonomiadi giudizio per consigliarloin maniera flessibile e soddi-sfacente. Un sindaco che de-cida in maniera trasparente eche nomini senza contratta-zioni e senza lottizzazioni ac-quisirà sicuramente autore-volezza e, se i nominati saran-no all’altezza dei compiti lo-ro affidati, non dovrà neppu-re temere le ripicche dei par-titi (che già si sono fatte sen-tire, eccome, attraverso i ca-pigruppo).

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LE DECISIONI E IL METODO

S e è vero che Viviano smania dallavoglia di andare alla Roma, glielo

porto io in macchina. La sua: cosìentriamo in centro e parcheggiamoin qualche stallo per handicappati.

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PERUNPUGNODI SAGGI

di LUCA BOTTURA

Il centrosinistra che vota no

di GIANFRANCO PASQUINO

Un libro e unamostra: Bologna e il boom

La svoltadi Stefano Benni:addio alla Feltrinellidopo 28 anni

Economia

I curricula in Provincia

Stasera l’inaugurazione

http://figurine.corrieredibologna.corriere.it/

Referendum,la frondadegli indisciplinati

Se il lavoro èmiraggio:un giovane su tre è senza

La gran corsadegli «ex qualcosa»per un posto in cda

Apre il Cavaticcio,parco da 3,5 milioni«Diventerà un’icona»

Da oggi Palazzo D’Accursio off limits. Ora tocca alla Provincia

Passa a Sellerio

E la Frascaroli non segue Sel: sulle nomine ha ragione il sindaco

Calcioscommesse: chiesta la scarcerazione, ma ci sono nuovi guai

A PAGINA 7

Duecento immagini, rare ecuriose, che testimoniano la vitain città negli anni 60: domaniinaugura una mostra fotograficaa Palazzo d’Accursio che saràanche un libro.

A PAGINA 14 Cavina

A PAGINA 8

A PAGINA 3

A PAGINA 6

Merola, prima grana: le poltrone

Politici: via il parcheggio, resta il passE l’assessore accelera sulle aree pedonali:«Via Zamboni sarà stile via D’Azeglio»

Il nome di Signori nei «pizzini» di Pirani

di PIERPAOLO VELONÀ

Noi, nei Sessanta

Sul Corriere della Sera

di MARCO MADONIA

Vendoliani, Idv e opposizione criticano il varo del comitato per la scelta dei consiglieri nelle partecipate

Addio parcheggio a Palazzo d’Accursio per politicie giornalisti. Al via da oggi l’ordinanza che vieta lasosta dentro il Comune. Ma per ora resta l’accessoalla Ztl. L’opposizione: «Demagogia».Spunta l’ipotesi di chiudere piazza Rossini. Dra-

ghetti: «Faremo ciò che vuole il Comune», ma ser-peggia il malumore tra i consiglieri del Pd. L’assesso-re Colombo: «Via Zamboni pedonalizzata, nuovi filo-bus e car sharing». A PAGINA 5 Amaduzzi, Corneo

Si consuma sulla questione delle no-mine nelle società partecipate del Co-mune la prima crepa tra la maggioran-za di centrosinistra e la giunta di Virgi-nio Merola. Il comitato dei saggi che ilsindaco vuole nominare per valutarele candidature alle poltrone dei cda, in-fatti, inciampa nella prima riunionedei capigruppo.«Vogliamo essere coinvolti nella scel-

te dei criteri con cui verranno indicati isaggi», dicono all’unisono i capigruppodell’Idv e della lista Amelia-Sel. Stoppa-ti dal coordinatore di giunta Matteo Le-pore: «Il consiglio non ha voce in capi-tolo, la scelta spetta al sindaco». Una li-nea sposata anche dall’assessore ai Ser-vizi Sociali Amelia Frascaroli, che rom-pe con la sua stessa capogruppo CathyLa Torre. «Lei dice la sua, io la mia —dice Frascaroli —ma il sindaco ha fattoun grosso passo avanti verso la traspa-renza e l’autonomia dai partiti, è giustoche scelga lui i saggi».

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VENERDÌ 10 GIUGNO 2011 ANNO V - N. 137 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE - Via Baruzzi, 1/2 - 40138 Bologna - Tel 051-3951201 - Fax 051-3951251 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Il politologo «I requisiti? Devono avere indipendenza certa, competenza e strumenti adeguati»

Bernardini (Lega)Il comitato rischiadi non contare nullase fatto così

Il comitato di saggi che aiute-rà il sindaco Virginio Merola ascegliere le nomine nelle parte-cipate scatena le prime frizioninella maggioranza. Mentre Me-rola sperava in un via libera dalprossimo consiglio, in vista del-le scelte da fare a breve, alla pri-ma riunione dei capigruppo lalista Amelia-Sel e l’Idv lascianoda solo il Pd, spingendo l’attoal rinvio in commissione. «Ilconsiglio va coinvolto nei mec-canismi di scelta del comitato»,dicono dipietristi e vendoliani,che come l’opposizione chiedo-no maggiore voce in capitolo.Stoppati dal coordinatore digiunta Matteo Lepore: «Nontocca al consiglio mettere boc-ca sulle nomine». E anche Ame-lia Frascaroli, nonostante le cri-tiche della sua lista, sposa la li-nea Merola: «È giusto che scel-ga solo il sindaco».

Già mercoledì in giunta Me-rola aveva chiesto un atto di fi-ducia sui tre saggi che lo affian-cheranno per valutare le nomi-ne. «Fidatevi, saranno personecompetenti», è stato il messag-gio del sindaco, che non ha co-municato ai suoi assessori i no-mi dei tre saggi che ha già inmente. In pole ci sarebbero ilpolitologo Carlo Galli e la do-cente Paola Bonora, a cui si po-trebbe affiancare l’amministra-tivista Luciano Vandelli. Ma lasvolta impressa alla questionedalla riunione dei capigruppodi ieri potrebbe rimescolare lacarte.

I partiti che siedono in consi-glio non concedono infatti dele-ghe in bianco sulla definizionedell’organismo di garanzia. «Seil controllato nomina il control-lore, i saggi non contano nullae si rischia che sia il sindaco ascegliere i soliti trombati», ac-cusa il leghista Manes Bernardi-ni, il primo a chiedere che laquestione venga discussa incommissione prima del voto inconsiglio. Richiesta sottoscrittadal Pdl Marco Lisei: «Se la pro-cedura vuole essere trasparen-te, allora vogliamo capire chi so-no i saggi e come vengono no-minati». Il problema, per il Pd,è che anche Sel e Idv hanno i lo-ro dubbi sui saggi. La capogrup-po della lista Amelia-Sel Cathy

La Torre chiede che ai consiglie-ri «venga garantita la funzionedi controllo sui criteri di selezio-ne del comitato». L’Idv Pasqua-le Caviano sottolinea che «ilconsiglio è sovrano e va coin-volto». Il muro dell’assessore

Lepore agli alleati, che non han-no nemmeno avuto una copiadell’atto di indirizzo, è netto:«Non è nelle vostre prerogati-ve». Di fronte all’impasse, suproposta del presidente dell’au-la Simona Lembi, l’atto viene

rinviato in commissione. «Saràuna procedura rapida», smorzai toni il capogruppo del Pd Ser-gio lo Giudice dopo la riunione.Ma il rischio (concreto) è chese la discussione sui saggi siprolungherà fino a luglio, il sin-

daco nominerà da solo i consi-glieri di Fiera e Aeroporto chespettano al Comune.

Il coordinatore della giuntarivendica la stop agli alleati sul-la nomina dei saggi. «Se fosse ilconsiglio comunale a metterebocca sulle nomine — dice Le-pore — sarebbe un problema:vorrebbe dire che le nomine so-no di natura politica e la leggelo vieta». La trasparenza, spiegail coordinatore della giunta, vaintesa «nei confronti dei cittadi-ni, attraverso la pubblicazioneon line dei curricula dei candi-dati. Il consiglio qui ha lo stes-so ruolo dei cittadini». Una li-nea condivisa dall’assessoreAmelia Frascaroli, che non se-gue la sua capogruppo. «Cathyè libera di dire le sue cose, io lemie — si sgancia Frascaroli —il sindaco avrebbe potuto conti-nuare a fare le nomine da solo,invece ha fatto un passo versola trasparenza e l’autonomiadai partiti: la scelta del comita-to dei saggi spetta solo a lui»

Francesco [email protected]

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❜❜L’assessoreSe ci mette bocca ilconsiglio, le nominediventano politiche

La Torre (Sel)Ci va garantita unafunzione di controllosulla selezione

I protagonisti

Il nodo sono i «saggi» per le designazioni nelle partecipate. Vendoliani e Idv: vogliamo dire la nostraLepore: non spetta a loro. La Frascaroli: sto con Virginio. E l’atto non andrà subito in consiglio

Cup2000 e BolognaFiere,Errani prepara i suoi uomini

Ha detto

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I dubbi di Pombeni:«Strumento ambiguo,dipende chi sceglie»

Il loro parere sarà soloconsultivo, d’accordoMa il sindaco farà faticaa non seguirlo, se vieneda persone autorevoli

❜❜

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Comune La prima grana

I partiti vogliono direla loro? Non mi stupisce:la richiesta di nomineindipendenti vale solofuori dal Palazzo...

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Si chiuderà all’inizio della prossimasettimana la partita sulle presidenze del-le otto commissioni consiliari di Palaz-zo d’Accursio. Ma in vista del voto inconsiglio restano tesi i nervi di maggio-ranza e opposizione, dove il Movimen-to cinque stelle chiede al centrodestraun’intesa che aggrava le tensioni inter-ne al Pdl.

Nelle sei commissioni guidate dallamaggioranza ci saranno sicuramentel’Idv Pasquale Caviano (Sanità) e MircoPieralisi di Sel, che guiderà la commis-sione Scuola. Il Pd ha infatti deciso diaccettare le richieste degli alleati, con ilrisultato di non accontentare tutte learee del partito. Sono quattro infatti iposti a disposizione dei Democratici:l’Urbanistica dovrebbe andare all’ex pre-sidente del Navile Claudio Mazzanti,l’ex Margherita Mara Raffaella Ferri do-vrebbe guidare le Elette, mentre Rossel-la Lama e Francesco Critelli si giocanole commissioni Traffico e Attività Pro-

duttive. Una composizione che rischiadi lasciar fuori l’area del partito che alloscorso congresso faceva riferimento aPiergiorgio Licciardello. E così in moltisi attendono mugugni alla riunione delgruppo del Pd di martedì.

La partita delle due presidenze dicommissione in mano all’opposizione,Affari generali e Bilancio, ha invece sca-

tenato una guerra aperta nel Pdl che tro-verà la sua soluzione soltanto nella riu-nione che i berlusconiani faranno pri-ma di mercoledì. Ieri il capogruppo delMovimento cinque stelle Massimo Bu-gani, che conta ormai sulla nomina delgrillino Marco Piazza alla commissioneBilancio, ha lanciato una mano tesa alcentrodestra per evitare che sia la mag-

gioranza a risolvere la questione in au-la: «Sigliamo un documento unitario co-me si è fatto per l’ufficio di presidenzadel consiglio».

Il capogruppo del Pdl Marco Liseinon lo esclude. «Ne discuteremo allariunione del gruppo— dice il berlusco-niano — lì i consiglieri voteranno laproposta che avanzerà il coordinatoreFabio Garagnani». Garagnani dovrebbeindicare Lorenzo Tomassini, avvantag-giato dall’alto numero di preferenze,ma in corsa c’è da tempo anche Valenti-na Castaldini. «Le preferenze non sonomai stato il criterio di scelta per certiruoli», avverte Lisei. Ma Tomassini nonmolla: «Le primarie di cui parla Berlu-sconi le abbiamo fatte con le preferenze— rivendica — non si può disattenderela linea del presidente alla prima occa-sione». Al voto dei berlusconiani in Co-mune spetterà dire chi ha ragione.

F. Ro.© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Non bastano le formule, non ba-sta nominare dei saggi. Bisogna ve-dere chi sono e cosa fanno». Per-ché, secondo il politologo PaoloPombeni, la scelta di VirginioMero-la di affidare a una commissione adhoc la questione nomine potrebbeanche ritorcersi contro lo stesso pri-mo cittadino: «Il sindaco si è auto-costruito una sfida. Ma non basta».Cosa manca?«Deve dimostrare che i saggi sia-

no realmente tali. La capacità e l’au-torevolezza, riconosciuta, di questepersone sono l’unica garanzia per

essere indipendenti dal sindaco eed estranei al mercato della politicache spesso caratterizza il tema dellenomine».Intanto c’è lo strumento.«Che, per usare un anglicismo, è

un truismo, una verità ovvia: sevuoi guarire da una malattia, vai daun medico bravo. Ma devi trovarloil medico bravo».Che caratteristiche deve avere

questo «dottore»?«Avere indipendenza certa, com-

petenza e disporre di strumenti ade-guati».

Un potere esclusivamente con-sultivo è poco?«Non necessariamente, dipende

da chi è il saggio. Se, per dire, fosseDraghi, potrebbe dare anche solopareri, sarebbero vincolanti, perchéal sindaco costerebbe lasciarli ina-scoltati. Se poi ci mette mia zia incommissione...».I capigruppo hanno già frenato

sulla proposta. Opposizione emaggioranza. Qualche partito, co-me Sel, ha chiesto di contribuireal meccanismo.«I partiti sono come il lupo e non

perdono il vizio. Quando sono fuoridal palazzo chiedono nomine indi-pendenti dalla politica. Poi, una vol-ta dentro, vogliono dire la loro».E come farà Merola a evitare

contrasti nella maggioranza?«La scelta è una sua prerogativa.

Poi deve dimostrare di aver scelto imigliori, figure che possono dire aipartiti: "Zitti, abbiamo le competen-ze". Se fai un concorso è una bella co-sa. Se fai un concorso truccato no».

Come giudica i primi giorni delsindaco Merola?«Lui ha aperto una sfida di cam-

biamento e di innovazione. Vedia-mo se seguiranno i fatti o se hasemplicemente ripetuto ciò chel’opinione pubblica voleva sentirsidire».Aspettare e osservare?«Non deve fare l’errore di Berlu-

sconi, che annuncia una cosa e poinon riesce mai ad arrivare fino infondo».

Renato Benedetto© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nei cda e collegi sindacali

GovernatoreVasco Errani è da16anni il presiden-te della RegioneEmilia-Romagna

Nomine, crepe in maggioranzaE Merola divide Sel da Amelia

Otto posti in palio, ma nei Democratici qualcuno resterà fuori. Nel centrodestra è (ancora) duello

Vasco Errani si prepara alle grandi manovre dellenomine. Il governatore ieri ha aperto le ostilità. Abreve con una delibera di giunta nominerà duerappresentanti nel cda di Cup2000. Con un decretoindicherà il presidente del collegio sindacale diBolognaFiere. Stesso strumento per la nomina delnumero uno del collegio sindacale dell’expò riminese.Nei prossimi giorni via Aldo Moro dovrà giocare acarte scoperte per i ruoli di primo piano. A partire dalMarconi dove la Regione è azionista con l’8,8% dellequote. Errani, a breve, incontrerà il presidente dellaCamera di commercio, Bruno Filetti — che è socio dimaggioranza dello scalo con il 50,5% delle azioni —per decidere sul futuro dei vertici in scadenza. Stessamusica per BolognaFiere. Di via Michelino la Regioneha il 7,83% delle quote. Insieme a Comune (11,41%),Provincia (12,85%) e Camera di Commercio (13,52%),i soci pubblici hanno il compito di indicare ilpresidente. Il 29 giugno l’assemblea dei soci.

M. M.© RIPRODUZIONE RISERVATA

In pectorePasquale Caviano (Idv), ClaudioMazzanti (Pd) e Lorenzo Tomassini (Pdl)

Commissioni: guerra nel Pdl, mugugni nel Pd

2 Primo Piano Venerdì 10 Giugno 2011 Corriere di BolognaBO

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Ecco chi «spicca» nella graduatoria della Draghetti

Requisiti

Numeri

Nella lista non sono ammessicondannati e amministratori diuna società pubblica con trebilanci consecutivi in perdita

I nomi sono 170. Molti sono(quasi) sconosciuti. Ma tantisono vecchie conoscenze delsistema poltico-amministrativo

Volti (più o meno) noti

Accordi e disaccordi

Gaudenzio GaraviniEx direttore del perso-nale in Regione e diret-tore generale del Co-mune con Delbono

Enrico BaldottoSindacalista della Fialse protagonista dellebattaglie degli orche-strali del Comunale

Raffaele BrognaHa provato a offrirsia Merola comeassessore low cost.Senza successo

AndreaDePasqualeDelegato provincialedel Pd ed ex consigliereprovinciale dal 2004al 2009

Raffaele FinelliEx sindaco di Malalber-go edex consigliere pro-vincialein quota al Pd

Tutti in fila da Beatrice Draghetti.Nel valzer delle nomine la Provinciadi poltrone da distribuire ne ha pa-recchie (una nel cda del Marconi,uno in Fiera, una al Cup più unamanciata tra i collegi dei revisori).Un bel bottino. Il regolamento impo-ne alla numero uno di Palazzo Mal-vezzi di attingere da una lista certifi-cata di 170 nomi. Un elenco omag-gio alla post-modernità. Un’epocanella quale siamo tutti ex qualcosa.In questo caso parliamo di ex asses-sori, ex sindaci, ex consiglieri. Delresto, nella lista non sono ammesisindaci, presidenti di provincia, as-sessori e consiglieri in carica. Oltreai condannati e agli amministratoridi una società pubblica con tre bilan-ci consecutivi in perdita.

La lista è stata riaperta ad aprile,in vista del valzer estivo delle nomi-ne. Il pezzo da 90 è Loretta Ghelfi.Chiusa l’esperienza di 16 anni inCna è rimasta vicepresidente dellaCamera di Commercio, ora sta allafinestra. Altro nome eccellente èquello di Gaudenzio Garavini. Ex di-rettore generale del Comune nellabreve era Delbono con uno stipen-dio da quasi 200.000 euro. L’iscrizio-ne al registro degli indagati — perconcorso in abuso d'ufficio nel Cin-zia-Gate— non è un bel biglietto davisita. Tra le new-entry spicca Giu-seppe Paruolo. Primo dei non-elettiin Regione, l'ex assessore dell'eraCofferati ha perso la possibilità dirientrare in via Aldo Moro per colpa

del doppio seggio (Comune e Regio-ne) di Maurizio Cevenini. Ex consi-gliera comunale dei Ds è Arianna Ca-mellini. Poi ci sono quelli che, nellimbo da qualche anno, attendonoche Beatrice (Draghetti) li porti finoin Paradiso (un cda qualunque congettone di presenza). Qui spiccauna stella. Quella del dipietrista Raf-faele Brogna, classe 1982. Nonostan-te la giovane età, le ha provate tutte.Candidato, senza fortuna, per il con-siglio comunale Idv nel 2009. Nonce l’ha fatta nemmeno alle ultimeAmministrative. Astuto, ha tentatodi rientrare a Palazzo dalla finestra.Si è proposto per un posto da asses-sore con una strategia low-cost:«Mi accontento della metà dello sti-pendio», annunciò. Il sindaco Virgi-nio Merola, però, rispose con un

cortese «no, grazie».Nella pattuglia dei dipietri-

sti-per-un-posto-in-un-cda c'è an-che Shawky El Sayed. Il trentenneegiziano già candidato a Budrio, inProvincia e in Comune. La lista dicollocamento dei «trombati» prose-gue con Stefano Alvergna. Una car-riera tra Dc, Udeur e Pd, fino all'as-sessorato alla comunicazione in Pro-vincia. Poi il salto del fosso, verso ilTerzo polo. Il tracollo di Stefano Al-drovandi gli ha negato un seggio inconsiglio comunale. Elezioni avaredi soddisfazioni anche per Paolo Na-tali, anche lui nell'elenco. Con Mau-ro Bosi, invece, la Provincia è già sta-ta clemente quando lo nominò nelcda di Atc. Poi una legislatura in Re-gione, conclusa con la beffa di risul-tare il primo dei non-eletti. MarcoCalandrino, invece, è stato consiglie-re comunale nel 1999 e, dal 2005 al2009, membro del cda di Hera Bolo-gna. Il curriculum di Raffaele Finellidice sindaco di Malalbergo e consi-gliere provinciale. Dove era compa-gno di Andrea De Pasquale anchelui nella lista degli aspiranti. Erma-no Tarozzi, invece, ha speso una vi-ta all’Acer da direttore generale.

Nell’elenco spunta anche il nomedi Matteo Lepore. Ora che è l'asses-sore meroliano più carico di dele-ghe non aspira più a nulla. Ancheperché è tra i pochi a non essere exqualcosa.

Marco Madonia© RIPRODUZIONE RISERVATA

La lista degli «ex qualcosa»a caccia di una poltronatargata PalazzoMalvezzi

Sopra, il sindaco Virginio Merola e l’assessore al WelfareAmelia Frascaroli. La lista con cui è stata eletta (che includeSinistra ecologia e libertà) ha immediatamente chiestodi poter dire la propria sui «saggi» che a loro volta dovrannoaiutare il sindaco sulle nomine delle partecipate.Ma l’«assessora» non è d’accordo con i vendolianiA sinistra, il politologo Paolo Pombeni

Giuseppe ParuoloEx segretario dellaMargherita ed ex as-sessore (e vicesinda-co) sotto Cofferati

Loretta GhelfiHa appena lasciato(dopo16 anni) la guidadiCna.È vicedellaCa-mera di commercio

Stefano AlvergnaEx assessore provin-ciale in quota Udeur(Mastella), si è candi-dato con Aldrovandi

Il caso In Provincia il bando per le società pubbliche c’è da due anni

3Primo PianoCorriere di Bologna Venerdì 10 Giugno 2011

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

M. RodaDi questi tempiall’acqua servel’adeguamentodelle tariffe

P. NataliChi è per il sìsottovalutale necessitàdella rete idrica

E. BurginSe vince il sìsull’acquai servizi sonoa rischio blocco

Dissenso

❜❜

La festa del «Sì» invade il Crescentone

❜❜

❜❜L’assessore, Zacchiroli, Roda e Natali tra i contrariA due giorni dal voto sui refe-

rendum, si moltiplicano nelcentrosinistra gli appelli per an-dare alle urne, dal governatoreVasco Errani in giù. I vertici delPd invitano a votare quattro«Sì». Ma tra i Democratici fa ca-polino una fronda capitanatadall’assessore provinciale al-l’Ambiente Emanuele Burgin in-tenzionato a scrivere «No» sulsecondo quesito: laddove sichiede se sia giusto omeno ade-guare la tariffa dell’acqua al ca-pitale investito. Il comitato peril «Sì» sostiene di voler impedi-re di «fare profitti sull’acqua»;per i sostenitori del «No», sen-za remunerazione dei capitali, iprivati non avranno interesse agestire il servizio.

Burgin, contraddicendo la li-nea di partito, si schiera per il«No» a questo secondo quesito(«Sì» per tutti gli altri) seguen-do così l’esempio di MatteoRenzi, convinto che se vincesseil sì non ci sarebbero più soldiper rifare le fognature di Firen-ze: «A Bologna la situazione sa-rebbe esattamente la stessa —si sfoga Burgin su Facebook—.Si rischia il blocco dei servizipubblici perché i Comuni nonhanno i fondi».

A richiamare Burgin ci pensaMatteo Lepore, coordinatoredella giunta comunale: «Bur-gin? Lui è un rottamatore, noisiamo costruttivi. Il segnale po-litico di questo referendum èmolto importante e Bologna da-rà un contributo al raggiungi-mento del quorum».

Ma il dissenso dell’assessoreprovinciale non è isolato. Sischiera dalla sua parte il consi-gliere comunale del Pd Benedet-

to Zacchiroli: «Anch’io sul se-condo quesito sono orientatoverso il no». Mentre Paolo Nata-li, dell’esecutivo Pd, voterà ad-dirittura due «No», entrambisull’acqua: «Chi sostiene il prin-cipio dell’acqua pubblica sotto-valuta il fatto che servono gran-di infrastrutture a cui va garan-tita la manutenzione e rilevantirisorse economiche».

La fronda non si ferma qui.Voterà «No» al secondo quesi-

to anche Mauro Roda, ex teso-riere del Pd, ed è una voce chepesa parecchio, perché Rodasiede pure nel cda di Hera (ilcui ad, Maurizio Charini, hadettato la linea sulla schedagialla): «Con i chiari di luna del-la finanza locale — spiega Ro-da — fatico a pensare che sen-za tariffe adeguate agli investi-menti saremo in grado di finan-ziare l’acqua. Vorrei però un au-tority esterna indipendente e

pubblica». Idem Giancarlo To-nelli, altro membro del cda diHera in quota Udc.

Nonostante le voci fuori dalcoro, la linea ufficiale del Pd,ribadita dal segretario provin-ciale Raffaele Donini è di vota-re quattro «Sì». Lo hanno ripe-tuto ieri il sindaco Merola, lavicepresidente della RegioneSimonetta Saliera, il vicepresi-dente della Provincia Giaco-mo Venturi, il possibile futuropresidente della Fiera DuccioCampagnoli e il leader dellaCgil Danilo Gruppi. Nel Pdl, in-vece, l’orientamento è diserta-re le urne. Mentre il leghistaManes Bernardini ha già dettoche voterà «Sì» su nucleare e ac-qua pubblica.

Pierpaolo Velonà© RIPRODUZIONE RISERVATA

Si chiude la campagna dei promotori

Tariffe dell’acqua, no di BurginE il secondo quesito divide il Pd

Si chiude oggi la campagna referendaria(domani si rispetta il silenzio) con un carnetdi iniziative organizzate dal fronte del sì checulminano stasera in Piazza Maggiore. Lafesta conclusiva, organizzato dal comitatoreferendario «Acqua bene comune», è dalle21 a mezzanotte sul Crescentone con ibanchetti delle associazioni, mentre sulpalco si alterneranno i testimonial della lottareferendaria: il poeta Stefano Tassinari, bandcome Il Parto delle nuvole pesanti, Skiantose Fuoco negli occhi, il dj Oddo e lacantautrice Ivana Cecoli. A condurre la serataci sarà Eraldo Tura. Per tutta la giornata, ilgiardino del Laboratorio Crash (via dellaCooperazione 10), ospita i banchetti del

mercatino biologico, assemblee e musicalive. Il Pd si mobilita invece nelle stazioniferroviarie di tutta la regione, dove sarannodistribuiti volantini e gadget informativi. ABologna l’appuntamento è dalle 8 alle 9 inpiazza Medaglie d’Oro con il segretarioprovinciale Raffaele Donini, i consiglieriregionali Maurizio Cevenini, AntonioMumolo e Marco Monari, i parlamentari RitaGhedini, Donata Lenzi e Sandra Zampa. L’Idvdarà invece vita a un corteo, dalle 18 alle 21,con partenza da piazza Ravegnana: anche idipietristi vogliono convincere quanta piùgente possibile ad andare alle urne.

P. V.© RIPRODUZIONE RISERVATA

ReferendumDonini chiede quattro «sì». Lepore: «Emanuele è un rottamatore»

7CronacaCorriere di Bologna Venerdì 10 Giugno 2011

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione

4 VENERDÌ 10 GIUGNO 2011

Le prime “grane”I consiglieri vogliono discutere le linee guida. Lepore fa la voce grossa: non vi spetta

Comitato di saggi per le nomineI gruppi tirano il freno a manoUrto tra giunta e maggioranza

Si consuma subito, e suun tema caldo come

quello delle nomine nellesocietà partecipate, il pri-mo urto tra giunta e mag-gioranza, con la prima, perbocca dell’assessore Mat-teo Lepore, il più “p e s a n-te” nella squadra di Virgi-nio Merola, che fa la vocegrossa con i capigruppo,tutti, compresi quelli dellacoalizione di centrosini-stra. Tutto comincia con u-na sonora tirata di freno amano, andata in scena ierimattina durante la primariunione dei capigruppodi Palazzo d’Accursio. Sultavolo c’è il comitato disaggi che la giunta vorreb-be nominare in vista dellescelte per le società parte-cipate. Le linee guida sonostate approvate l’a l t rogiorno nella prima giuntaoperativa, ma i capigrup-po, compresa la maggio-ranza, ieri hanno deciso dirinviare l’atto di indirizzoin commissione, per capi-re di cosa si tratta e dareun parere. «Sarà comun-que una procedura rapidae breve», si affretta ad as-sicurare il numero uno delPd, Sergio Lo Giudice, ten-tando di dare un messag-gio distensivo alla giunta.Che, per altro, ha purefretta, visto che scadono afine mese i cda di Fiera eAeroporto. «Vogliamo se-guire la legittimità delleprocedure - spiega la capo-gruppo di Sel, Cathy LaTorre - non vogliamo certoscavalcare le prerogativedel sindaco, ma vogliamocomunque dare il nostrocontributo su un meccani-smo trasparente». Se si vasul l’opposizione, i dubbiovviamente aumentano:«La scelta è del sindaco -ammette il capogruppo P-dl Marco Lisei - ma se laprocedura vuole esseredavvero trasparente, alloravogliamo capire chi sonoquesti saggi e sulla base diquali criteri vengono no-minati».

La risposta dell’e secuti-vo di Merola arriva a stret-to giro, e fa rumore. «Sefosse il consiglio comuna-

le, quindi i gruppi politici,a mettere bocca sulle no-mine - dice secco Lepore -sarebbe un problema. Vor-rebbe dire che sono nomi-ne di natura politica e par-titica. Per questo la leggelo vieta». Permettere in-somma ai consiglieri di in-f luenzare l’iter «sarebbecontro la legge». La traspa-renza, avverte il coordina-tore della giunta, «è neiconfronti dei cittadini.Stiamo parlando di nomi-ne che solitamente veniva-no fatte in uffici chiusi.Noi stiamo dicendo chedevono essere fatte inpiazza, su internet. Il con-siglio comunale in questocaso ha lo stesso ruolo chehanno i cittadini». Sono gliindirizzi sulle nomine, ri-corda Lepore, quelli dicompetenza consiliare: laprocedura di trasparenzacon tre saggi e tutto sulweb, invece, è voluta daMerola ed è «di esclusivacompetenza del sindaco.Su questo - manda a dire

Lepore ai capigruppo -non credo che ci sia ungrande dibattito da fare».Eppure i consiglieri hannoun’arma di ricatto sull’attodelle linee guida, che pas-serà in commissione e inconsiglio. Lepore lo sa. «Ilsindaco per procedere allenomine deve attenderel’approvazione di questoatto, quindi prima si fa emeglio è, anche perchéc’è una serie di nomine inscadenza». Tra queste, ap-punto, quelle fondamenta-li per il rinnovo dei verticidi Fiera e Aeroporto, inscadenza a fine giugno. Ilsecondo consiglio comu-nale sarà mercoledì 15 giu-gno, posticipato per il re-ferendum. Solo allora sidecideranno i presidentidelle commissioni, chequindi cominceranno a la-vorare presumibilmente lasettimana dopo. Insomma,sui saggi e sulle nomine siannuncia per la giunta unacorsa contro il tempo.

(pf)

Corsa contro il tempo per le nomine di Fiera e AeroportoIl sindaco Virginio Merola vuole un comitato di tre saggi che sovrintendaalle nomine nelle società partecipate, di competenza del primo cittadinoLe linee guida della proposta, approvate dalla giunta, hanno bisognodella ratifica del consiglio comunale, ma i capigruppo di opposizionee maggioranza ieri hanno chiesto un passaggio in commissione per chiariremeglio l’atto: una scelta che ha causato le prime frizioni con la giunta

POMBENI CAUTO

Cauto il giudizio del po-litologo Paolo Pombeni sul-le prime mosse del nuovosindaco di Bologna, Virgi-nio Merola. Indicano «vo-lontà di innovazione, ve-diamo a cosa portano», so-spende il verdetto Pombe-ni, a margine del convegnopromosso dalla FondazioneCarisbo e dalla Fondazionedel Monte sul Risorgimen-to. Il politologo è ancorapiù prudente rispetto al-l'ipotesi della nuova am-ministrazione di istituire uncomitato di saggi per lenomine nelle partecipate.«Voglio vedere come fun-ziona e chi sono i saggi.Non bastano le formule,non basta nominare deisaggi, bisogna vedere chisono e cosa fanno», av-verte Pombeni.

Il Pdl vorrebbe entrambe le commissioni di garanzia, il Movimento 5 Stelle non ci sta

Commissioni, minoranze senza accordoCastaldini la spunta su Tomassini. Pd, sei in corsa per quattro posti

In pole position con l’appoggio ClValentina Castaldini versola presidenza della prima

commissione, Tomassini resta fuori

PRIMO

LA SCACCHIERA

I l tempo comincia a stringere per leopposizioni in consiglio comunale

che devono ancora trovare una quadrasulle due commissioni di garanzia chespettano alle minoranze. E al momentolo stallo sembra totale. Il numero uno delMovimento 5 stelle a Palazzo D'Accur-sio, Massimo Bugani, ha chiesto ufficial-mente a Pdl e Lega nord di trovare un ac-cordo. Ma nel centrodestra sembra chela richiesta non abbia trovato terreno fer-tile. Nel Pdl, in particolare, la tensione èalta, con Valentina Castaldini (appoggia-ta da Cl) sempre più vicina alla presiden-za della commissione Affari istituzionalie l'ex capogruppo Lorenzo Tomassini,vicesindaco in pectore se avesse vinto ilcentrodestra, a un passo dal restare sen-za ruolo. Per lui, infatti, dovrebbe essercila presidenza della commissione Bilan-cio, ma senza un accordo tra tutte le op-posizioni (grillini compresi), la maggio-ranza di centrosinistra appoggerà per lo

stesso ruolo il grillino Marco Piazza. Lariunione dei capigruppo di ieri mattinaha fissato la seconda seduta del Consi-glio comunale per mercoledì prossimo,15 giugno, visto che lunedì è giornata divoto per il referendum e per martedì èconvocato il consiglio del Quartiere Re-no per l'insediamento. «In capigruppoho chiesto che tra le minoranze si arrivi aun accordo sulle due commissioni di ga-ranzia - spiega Bugani al termine dellariunione - firmando un documento uni-tario». Il numero uno del Pdl, Marco Li-sei, alza gli occhi al cielo, quando i cro-nisti gli chiedono qual è la risposta delcentrodestra. Ed evita di rispondere an-che il capogruppo della Lega nord, Ma-nes Bernardini. Nel Consiglio comunaledella settimana prossima, dunque, sa-ranno nominati i presidenti delle duecommissioni di garanzia che spettano al-l'opposizione, ovvero la Affari istituzio-nali e la Bilancio. Allo stato attuale delle

cose, i presidenti dovrebbero essere ap-punto Castaldini (Pdl) e Piazza (M5S). Lacapigruppo ieri ha deciso di mantenerele otto commissioni istituite già nel man-dato della Giunta Delbono. «Saranno so-lo ritoccati i settori di competenze - spie-ga il numero uno del Pd, Sergio Lo Giu-dice - sulla base delle deleghe assegnateagli assessori da parte del sindaco».

Nel centrosinistra, al momento sonodue le certezze: la commissione Scuolasarà affidata a Mirko Pieralisi di Sel, men-tre la commissione Sanità all'Idv Pasqua-le Caviano. Ancora fluida, invece, la si-tuazione nel gruppo Pd, che dovrebberiunirsi all'inizio della settimana prossi-ma per definire il quadro. Sono in sei perquattro posti: Francesco Critelli (Attivitàproduttive o Traffico), Francesco Errani,Claudio Mazzanti (Urbanistica), RossellaLama (Elette), Raffaella Santi Casali e Ma-riaraffaella Ferri, sponsorizzate dall’a re acattolica e quindi in concorrenza.

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione

8 VENERDÌ 10 GIUGNO 2011 L’INFORMAZIONE il Domani

Verso il votoTutti contro tutti Dopo le schermaglie nel centrodestra, tocca al Partito Democratico: Donini

invita a votare quattro Sì, Natali invece si dichiara per due No sull’acqua. L’Idv chiede chiarezza

Il referendum divide il PdBurgin: «No al secondo quesito». Lepore: «Un rottamatore»

Cgil: «Quattro Sì»Anche il segretario generaleCgil Emilia RomagnaVincenzo Colla sollecita arecarsi alle urne per scriverequattro Sì sulle schede: «Aquesta battaglia democraticanon può mancare ilcontributo della Cgil».

Ancescao: tutti a votareAndare a votare su tutti iquesiti referendari: è l’appellodel Coordinamento regionaleAncescao, l'AssociazioneNazionale dei Centri Sociali,Comitati Anziani e Orti, che inEmilia-Romagna conta132.500 iscritti e 315 circoli.

Due giorni al CrashOggi e domani si svolgerà, algiardino del LaboratorioCrash una due giorni cheporrà al centro dell’a t te n z i o n ei temi dell’acqua come benecomune e alla necessità dibloccare i progetti di ritorno alnucleare in Italia.

LE INIZIATIVE

Prima Manes Bernardini, poi la Cisl,infine tocca al Pd. Il referendum

divide, disegnare la mappa del Sì e delNo diventa complicato, perché le vocifuori dal coro sono quelle che si sen-tono di più. Il candidato sindaco delCarroccio ha dichiarato il suoi tre Sì suiquesiti sull’acqua e sul nucleare, la Cislvoterà quattro Sì nonostante il parerecontrario del segretario generale Bo-nanni. Ora il Partito Democratico cheesprime diverse posizioni: mentre Do-nini e Merola («acqua ed energia sonoargomenti fondamentali per le cittàche vogliono essere all'avanguardia eguardare al futuro. Il legittimo impedi-mento va contro il principio costitu-zionale secondo il quale la legge è u-guale per tutti. Dobbiamo schierarcicontro l’ennesima legge ad personamdel premier») invitano gli elettori ametter la croce sui quattro Sì, Emanue-le Burgin, assessore provincialeall’Ambiente, seguirà la linea del sinda-co di Firenze Matteo Renzi, che al se-condo quesito sull’acqua dirà No: «Sevincesse il Sì, il giorno dopo non ci sa-rebbero più i soldi per il rifacimentodelle fognature di Firenze. A Bolognala situazione sarebbe esattamente lastessa - spiega Burgin - Si rischia il bloc-co dei servizi pubblici perché i Comu-ni non hanno i fondi. Il vero quesitoper l’acqua pubblica è il primo (la can-cellazione del 23 bis), il secondo po-trebbe rivelarsi solo un’inutile ideolo-gia. Con la vittoria del Sì da lunedì a-vremo meno investimenti e una tariffapiù alta».

Va su tutte le furie Matteo Lepore,coordinatore della giunta Merola:«Burgin? Lui è un rottamatore, noi sia-mo costruttivi. Il segnale politico diquesto referendum è molto importan-te». Non avrà di sicuro fatto piacere al-la direzione del Pd nemmeno l’inten -zione di voto (due no sull’acqua) diPaolo Natali, componente dell’esecu -

tivo del Pd di Bologna dove si occupadi urbanistica, territorio e mobilità:«Apparve evidente il carattere stru-mentalmente emotivo e fuorviante de-gli slogan guida della campagna refe-rendaria: non è mai stata in discussio-ne la natura dell’acqua come benepubblico indisponibile alla captazioneda parte dei privati, nè il potere pub-blico di regolazione, ma unicamente lagestione del servizio idrico, da affidaretramite gara a società pubbliche, pri-vate o miste. Chi sostiene il principiodell'acqua pubblica e ritiene che sia unbene privo di rilevanza economica edesente dalle logiche di mercato - argo-menta Natali - sottovaluta il fatto cheper portarla ai nostri rubinetti nella

quantità desiderata e della qualità ne-cessaria servono grandi infrastrutturedi cui va garantita la manutenzione erilevanti risorse umane ed economi-che per la gestione del servizio. Sonoun convinto sostenitore della necessi-tà che i poteri pubblici abbiano la ge-stione diretta di una serie di servizidavvero strategici per la collettività -spiega Natali - dove l’assoluta priorità equalità da garantire al servizio pubbli-co può comunque accompagnarsi aduno spazio lasciato all’iniziativa priva-ta, convenzionata o libera, ma comun-que soggetta a controllo pubblico. Al-tri servizi, come quelli ambientali, e-nergetici o di trasporto, vanno libera-lizzati, cioè aperti alla concorrenza di

società a capitale privato, pubblico omisto». Insomma, troppi dubbi nelcentrosinistra alla vigilia del voto, cosache spaventa l’Idv (che ha organizzatoun corteo dalle 18 alle 21 da piazza Ra-vegnana per sensibilizzare sull’impor -tanza di andare a votare, tra i promo-tori del referendum. Chiedono chia-rezza al Pd: «Gli assessori del Pd, ma an-che la presidente della Provincia, Bea-trice Draghetti, dicano cosa voteran-no al referendum sull’acqua. Se l’asses -sore provinciale all'Ambiente, Ema-nuele Burgin ha dei dubbi sul sì al se-condo quesito referendario sull’acquaallora anche gli altri democratici devo-no dire come la pensano».

(Vincenzo Barreca)

«Siamo in un momentocrucialedella nostra vita de-mocratica, una fase di fortimutazioni sociali e di crisieconomica, un momento incui a tutti è richiesto un pic-colo sforzo in più per far sìche il nostro Paese sia mi-gliore. Quella di domenicae lunedì è un’occ as io nepreziosa per contribuire aquesto processo di miglio-ramento: non buttiamolavia».

Così il presidente della Re-gione Emilia-Romagna, Va-sco Errani, nel suo corsivosul referendum pubblicatosu presidenterrani.it.

«Prescindendo dalle opi-nioni di ciascuno - spiega -oggi è il momento di andareal voto, onorando la parte-cipazione consapevole deicittadini a questo strumen-to di democrazia diretta». Ilpresidente ricorda che «pertre decenni, dopo il 1948, lapartecipazione attiva deicittadini al voto politico,amministrativo e ai referen-dum è stata altissima e - sot-tolinea il presidente Errani -non è un caso che proprioquegli anni abbiano coinci-so col massimo sviluppodell’Italia».

Ultimi giorni I comitati continuano lacampagna con banchetti, iniziative e manifesti

Rottura Pd Emanuele Burgin, in alto asinistra Matteo Lepore, in basso Paolo Natali

nLEGITTIMO IMPEDIMENTOIl quesito sul legittimo im-pedimento mira ad abro-gare una parte della leggenr. 51 del 7 aprile 2010dal titolo “Disposizioni inmateria di impedimento acomparire in udienza”. È lanorma che introduce lapossibilità per chi è im-pegnato in attività di go-verno di non comparirenelle aule di giustizia. Perabrogarla bisogna votareSì.

nPRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUAIl titolo completo del quesito è“Modalità di affidamento e ge-stione dei servizi pubblici lo-cali di rilevanza economica” esi riferisce all'abrogazione del-l'art. 23 bis della Legge n.133/2008. Sono le normeche permettono l'affidamentodei servizi idrici ai privati. Vo-tando Sì, si vota contro laprivatizzaione dell'acqua. Vo-tando No, si lascia intatta lapossibilità di affidare i serviziidrici ai privati.

nPROFITTI SULL’ACQUA Ilsecondo quesito propone l'a-brogazione di una parte del-l'art.154 del Decreto Legisla-tivo n. 152/2006. Nello spe-cifico, se vincessero i Sì sa-rebbe abrogata la norma cheprevede che i privati possanostabilire una tariffa per il ser-vizio idrico tenendo contodell’“adeguatezza della remu-nerazione del capitale investi-to”, ovvero garantendosi unprofitto. Votando No, la normarimarrebbe valida.

nNUCLEARE Il titolo delquesito, riformulato dallaCassazione alla luce dellenorme introdotte col de-creto “Omnibus”, è “A b r o-gazione delle nuove normeche consentono la produ-zione nel territorio nazio-nale di energia elettricanucleare”. Per votare con-tro il nucleare in Italia, glielettori dovranno scegliereil Sì.

SCHEDA ROSSA SCHEDA GIALLA SCHEDA GRIGIA SCHEDA VERDE

ERRANI

«Va onoratala partecipazione

democratica»

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il Domani

10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNAbologna.repubblica.it

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VENERDÌ 10 GIUGNO 2011

Tempi sempre più duriper i ladri di bicicletteun 38enne condannatoa un anno di reclusione

PARMA.REPUBBLICA.IT

Bologna.it Parma.it

Disoccupazione al 5,7%in Emilia Romagnaa Bologna senza lavoroun ragazzo su tre

BOLOGNA.REPUBBLICA.IT

Idirigenti della Cineteca hanno scritto una lettera discuse ai bolognesi per aver proiettato per nove giornidi fila al Lumiere il film “The tree of live” invertendo i

due tempi iniziali. La lettera inizia però dai saluti finali.(federico taddia)

IL BOLOGNINO

Il film di Malicke il dirittodello spettatoreemancipato

L’intervento

GIACOMO MANZOLI

IMMAGINATE che il distribu-tore faccia un errore e invertaun rullo di Ombre Rosse o La-

dri di Biciclette, tanto per citaredue capolavori universali e diver-si fra loro. Dopo trenta seconditutti capiscono che qualcosa nonva. Dopo cinque minuti il pubbli-co rumoreggia, fischia, qualcunosi alza e avvisa la cabina, le luci siaccendono, il proiezionista ri-mette le cose a posto e il film tor-na a scorrere.

Invece, a Bologna, per ottogiorni più volte al giorno, è statoproiettato il vincitore dell’ultimoFestival di Cannes a rulli invertitie nessuno si è accorto di niente.Magari qualcuno ha percepitoche c’era qualcosa di strano, mapoi tutti zitti, a fare come se fossenormale vedere un cane con dueteste. Magari, fra i tanti, ci sarà an-che chi ha elucubrato sulle ragio-ni recondite che avranno spintoTerrence Malick, il Regista, l’Au-tore, l’Autorità, a optare per quel-la particolare e originale strutturanarrativa. Magari qualcuno sisarà dato articolate spiegazioniper il logo del produttore checompariva a metà film. Questi ar-tisti…

In realtà, si tratta di una vicen-da che deve far riflettere, perché sidice sempre che la cultura do-vrebbe incoraggiare le capacitàcritiche. In otto giorni, al Lumière,non c’è stato un solo spettatorecon sufficiente capacità critica dacapire che quella roba che avevavisto non tornava? Impossibile.

SEGUE A PAGINA XI

Dall’estate al via le prove di chiusura alle auto nei punti nevralgici del centro. Colombo: “Modello D’Azeglio per via Zamboni”

La pedonalizzazione va in piazzaAldrovandi, Mercanzia e Minghetti per iniziare la sperimentazione

PEDONALIZZAZIONI “speri-mentali” nelle piazze del centrogià dall’estate. Mentre oggi en-tra in vigore il taglio dei 290 passZtl per politici e giornalisti, lagiunta prepara micro-pedona-lizzazioni nei mesi estivi. Ipotesisu piazza della Mercanzia e piaz-za Roosevelt, e uffici al lavorosull’idea di stop alle auto nella“T” nei weekend. Tutto in attesadella maxi-pedonalizzazione,da piazza Aldrovandi e via Rizzo-li, che sarà anticipata da un con-fronto con la città, a settembre.

BIGNAMI A PAGINA II

Il referendum e il Nettuno A PAGINA V

La scelta di campo del sindacomentre la politica si divide

Merola e la sfidadel quorum sul web“In gioco 4 temifondamentali”

Sacrati, partita in tribunalela Fortitudo appesa a un filo

OGGI alle 9.20 si gioca il de-stino della Fortitudo e di Sa-crati al Tribunale fallimen-

tare. I creditori aspettano risposte,il giudice dovrà decidere se chiu-dere l’istruttoria o concedere altrotempo all’imprenditore, che speradi farcela con la vendita di quotedel Parco delle Stelle, da realizzarein area Caab su terreni già edifica-bili. Intanto, oltre ai creditori, at-tende pure Giulio Romagnoli, ilnumero uno della Conad che haconvinto Marco Scapoli ad entra-re ed aspetta altri soci del Bologna,vagheggiando la polisportiva.

FORNI A PAGINA XVII

Romagnoli e Scapoli alla finestra: avanza l’idea della polisportiva con il Bologna

Lo sport

Come s’insegna l’arte ai bimbiil Mambo dà lezioni al Moma

PAOLA NALDI

«GREAT». Magnifico.Wendy Woon, diret-tore del dipartimento

educativo del Moma di New Yorkieri ha visitato le aule didattichedel Mambo che a breve si anime-ranno per ospitare i campi estivi,aperti da giugno a settembre. E neè uscita entusiasta. «Sono qui - haspiegato - per toccare con manol’esperienza educativa e pedago-gica del museo, un lavoro che me-rita di essere maggiormente co-nosciuto ed evidenziato».

SEGUE A PAGINA XI

Wendy Woon, direttrice del Dipartimento educativo, in visita alle “aule” di via Don Minzoni

Il museo

Già in tilt i “fittoni” del Pratelloil traffico invade la via dei pedoni

Erano stati inaugurati il 7 giugno

IVIGILI dicono che è tutto a posto, ma a quattro soli giorni dall’atti-vazione tutti i fittoni che dovrebbero impedire alle auto di entrare nelPratello sono già fuori servizio. Il presidente del quartiere: «Si è gua-

stata a una centralina, stiamo intervenendo». La rabbia dei residenti.

GULOTTA A PAGINA III

Da mezzogiorno a mezzanotte concerti, performances e manifestazioni per il Sì

Referendum, ultimi appellioggi tutta la città si mobilitaFESTA in piazza Maggiore, sta-sera alle 21, per l’ultimo sprintall’inseguimento del quorum.Per tutto il giorno volantinaggi,cortei e iniziative in vista del re-ferendum del 12 e 13 giugno,mentre si allunga la lista dei ne-gozi che propongono sconti achi presenterà la tessera eletto-rale timbrata. E si moltiplicanogli appelli al voto, dal Pd alla Cgil,dall’Idv all’associazione deglianziani di centri sociali e orti.

I SERVIZI ALLE PAGINE IV E V

La direttrice Wendy Woon Gilberto Sacrati

Il Mambo e il Cavaticcio

Alle 17 il sindaco taglia il nastrodel giardino tra Mambo e Cineteca

Apre il Cavaticciotredici anni di attesaper un restauroda 3 milioni e mezzoCAPELLIA PAGINA VII

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA � V

@VENERDÌ 10 GIUGNO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww. santommasoisback. comacquabenecomunebologna. wordpress. com

DA UNA parte la mobilitazionedal basso, con aperitivi, flashmob, catene umane, biciclettateper chiamare tutti al voto ai refe-rendum. Dall’altra i distinguodella politica sui quesiti delleschede del 12 e 13 giugno chemandano in “tilt” partiti e schie-ramenti. Nel merito del voto sul-l’acqua i democratici di si divido-no, come già prima di loro su nu-cleare e legittimo impedimentogli alleati del Polo (Bernardinidella Lega voterà 3 sì, nel Pdl pre-vale l’astensione). Ieri l’assesso-re provinciale all’ambiente,Emanuele Burgin (Pd), ha sposa-to la “linea Renzi”, cioè quella cheporterebbe a votare “no” al se-condo quesito sull’acqua. Burginaffida a Facebook la sua riflessio-ne: «Il sindaco di Firenze, MatteoRenzi, voterà “no” al secondoquesito sull’acqua, quello sull’a-deguata remunerazione del ca-pitale, perché se vincesse il sì ilgiorno dopo non ci sarebbero piùi soldi per il rifacimento delle fo-gnature di Firenze. A Bologna lasituazione sarebbe esattamentela stessa». Arriva a stretto giro di

posta la replica dell’assessore co-munale Matteo Lepore, sempredel Pd: «Si vede che Burgin è unrottamatore, noi siamo costrutti-vi e pensiamo che 4 sì siano me-glio di 3, perché qui c’è in ballouna scelta di campo. Bolognadarà un grande contributo per ilraggiungimento del quorumperché siamo una città all’avan-guardia». La posizione di Burgin

agita anche l’Idv che chiede, poi-ché «si è vicini a una storica vitto-ria e non bisogna lasciare dubbiagli elettori», anche agli altricomponenti della giunta dellaProvincia di esprimersi in meri-to. Nessun dubbio per GiacomoVenturi, vice presidente di Palaz-zo Malvezzi, che sposa la linea «4sì ai referendum». In Comune, unsì convinto, (anzi quattro) arriva

cia che voterà 2 sì (su nucleare elegittimo impedimento) e 2 no(sull’acqua pubblica). «Il partitoe Pierluigi Bersani si sono sempredichiarati a favore delle liberaliz-zazioni - scrive Natali sul suo sito- oltretutto appare evidente il ca-rattere strumentalmente emoti-vo e fuorviante degli slogan guidadella campagna referendaria:non è mai stata in discussione lanatura dell’acqua come benepubblico indisponibile». Spazzavia ogni dubbio il segretario Raf-faele Donini che scrive una lette-ra agli elettori per invitare a vota-re quattro sì. Si contendono inve-ce il primato di paladini del refe-rendum Sel e i grillini in Regione.Gian Guido Naldi di Sel accusa ilMovimento 5 stelle di «palese vo-lontà di ostruzionismo» nei con-fronti di una risoluzione che «seapprovata, avrebbe impegnatola Giunta in vista del referen-dum». I grillini rispondono: «Èparadossale che si accusi chi haorganizzato migliaia di banchet-ti per la raccolta firme».

(e. c.)

Il caso Dopo lo strappo del leghista Bernardini ripreso da Bignami del Pdl, l’assessore del Pd Lepore zittisce il collega della Provincia Burgin

Su acqua e nucleare la politica va in tiltda destra a sinistra sfida a colpi di distinguo

anche da Luca Rizzo Nervo, neoassessore ai lavori pubblici, che èconvinto che «si tratti di ribadireconcetti che stanno nella culturadi questa città, tanto che in que-sti giorni sono oggetto di discus-sione ovunque, dalle piazze alleparrocchie». Ma, sempre tra i de-mocratici, anche Paolo Natali,membro dell’esecutivo del parti-to, ha una sua strategia e annun-

Le reazioni

Merola lancia sul web la sfida del quorum“Sono in gioco questioni fondamentali”

È BUFERA sulle dichiarazioni diMaurizio Chiarini, l’amministratoredelegato di Hera che ieri in un’in-tervista a Repubblica ha chiarito leragioni del suo “no” al referendumsull’acqua, spiegando che la vitto-ria dei “sì” bloccherebbe gli inve-stimenti e porterebbe a un aumen-to delle tariffe.

Se il sindaco Virginio Merola sce-glie di non commentare le paroledell’ad della multiutility, ad attac-care Chiarini interviene il presiden-te della Provincia di Rimini StefanoVitali: «Considero le sue parole uno“scivolone”. Così crea solo confu-sione». Ma il numero uno di Hera in-siste: «Ribadisco che se vince sì ilproblema investimenti è concre-to». Merola si tiene alla larga dallaquerelle («No comment», dice inmattinata), e pubblica sul web il suoappello al voto «per raggiungere ilquorum e scrivere sì per un futuromigliore». Il sindaco ribadisce i suoi4 “sì” ai referendum: «Dopo la con-fusione creata dal governo sul nu-

cleare, è il momento di compiere ungesto concreto a difesa del futurodel nostro paese. Il voto è sempreun dovere oltre che un diritto — di-ce citando Giorgio Napolitano —tanto più quando si è chiamati a de-cidere sui diritti fondamentali».

I due quesiti sull’acqua pubblica,

in particolare, «sono per mantene-re l’acqua bene pubblico, accessi-bile a tutti e sul quale non si specu-la. Il referendum infatti vuole abro-gare norme che puntano a privatiz-zare l’acqua, che ne affidano la ge-stione ai privati e garantiscono pro-fitti agli investitori che entrano inquesto nuovo mercato».

Il presidente dellaprovincia di Riminiattacca Chiarini: “Unoscivolone il suo no”. Ilmanager Hera rilancia

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L’Idv

Piazza Ravegnanaper i dipietristi

«I quattro “Sì” possonoporre chiari limiti a unmodello di sviluppo in-sostenibile, che ignoracosti ambientali, socialie i beni comuni». Non hadubbi, il coordinatoreprovinciale di Idv San-dro Mandini, su cosa fa-re domenica e lunedì.«Siamo pronti a scen-dere in piazza per il cam-biamento», annuncia.Oggi i dipietristi si dannoappuntamento alle 18 inPiazza Ravegnana, perun corteo che sensibiliz-zi sull’importanza delvoto. «Se il referendumpassa, costringerà lapolitica a cancellare al-cune delle peggiori leg-gi di sempre».

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Con l’avvicinarsi del referen-dum, si moltiplicano glisforzi per portare la gente avotare: stamattina i parla-

mentari e gli esponenti locali del Pd,a partire dal segretario regionale Ste-fano Bonaccini, volantineranno nellestazioni ferroviarie dei capoluoghi,mentre stasera (alle 20.30) i demo-cratici bolognesi si ritroveranno inpiazza Maggiore per la chiusura del-la campagna. Eppure, anche all’inter-no dei democratici, non mancano levoci che rompono il fronte comuneper i quattro «sì».

Come quella di Emanuele Burgin,assessore all’Ambiente della Provin-cia di Bologna che, sul suo profilo Fa-cebook, spiega il suo «no» al secondoquesito sull’acqua. Prende ad esem-pio Matteo Renzi, sindaco di Firenze,che «ha dichiarato di voler votare“no” al questito sull’adeguata remu-nerazione del capitale perché, se vin-cesse il “sì”, il giorno dopo non ci sa-rebbero più i soldi per il rifacimentodelle fognature nel capoluogo tosca-no. A Bologna - sostiene Burgin - lasituazione sarebbe esattamente lastessa, si rischia il blocco dei serviziperché i Comuni non hanno fondi».Per l’assessore democratico, «il veroquesito sull’acqua è il primo, e voterò“sì”, il secondo potrebbe rivelarsi so-lo un’inutile ideologia». Il distinguo

non è passato inosservato, creando -di fatto - un piccolo scontro tra istitu-zioni. Tra i primi a replicare a Burgin,infatti, c’è l’assessore e coordinatoredella giunta comunale, Matteo Lepo-re, che stoppa il collega: «Burgin? Luiè un rottamatore, noi siamo costrutti-vi. Il segnale politico di questo refe-rendum è importante». Anche il sin-daco Virginio Merola conferma chevoterà 4 «sì». Poche ore dopo, esconoanche le note del vicepresidente del-la Provincia, Giacomo Venturi, edell’assessore regionale SimonettaSaliera, entrambi convinti del quadri-plo «sì». L’uscita di Burgin, che irritaanche il consigliere Idv Paolo Nanni,il quale chiede a Beatrice Draghetti diesprimersi, non è isolata. Voterà en-trambi «no» ai quesiti sull’acqua (ma«sì» contro nucleare e legittimo impe-dimento) Paolo Natali, componentedell’esecutivo Pd, che ricorda come ilsuo partito sia stato «passivo e neutra-le» durante la raccolta firme, «a cau-sa del carattere fuorviante degli slo-gan guida della campagna referenda-ria. Non è mai stata in discussione lanatura dell’acqua come bene pubbli-co, ma solo la gestione del servizio daaffidare tramite gara a società pubbli-che, private o miste». Nel pomerig-gio, la nota ufficiale del Pd ribadiscela linea del partito: «Votare è un dirit-to e un dovere. Servono quattro “sì”,a tutti i quesiti». A parlare è il segreta-rio Raffaele Donini, che chiede «unultimo sforzo personale e politico»per raggiungere il quorum. È ancheun punto politico: una vittoria dei«sì» può dare un’ulteriore spallata algoverno.

LosabeneDaniloGruppi, segre-tario della Cgil di Bologna, che sognaun duplice traguardo: «Alimentare ul-teriormente quel vento di cambia-mento cresciuto in questi mesi, perimporre un’altra agenda politica, edare corpo e sostanza alla necessitàdi un altro modello di sviluppo soste-nibile». Anche nei sindacati, le vocidissonanti non mancano: AlessandroAlberani, numero uno della Cisl bolo-gnese, ha fatto outing dicendo che vo-terà 4 «sì». In netta controtendenzacon quanto indicato dal suo segreta-rio nazionale, Raffaele Bonanni, chemetterà nell’urna 4 «no». ❖

REFERENDUM

ANDREA BONZI

Come voterà al Referendum?«Dirò sì a tutti e quattro i quesiti.Queste sono le mie motivazioni. Sulnucleare ci siamo espressi tanti annifa e non mi sembra né meno perico-loso né più utile di prima. Non misembra cambiato proprio niente.L'acqua deve essere un bene il piùcomune e pubblico possibile e, priva-tizzarla, non mi sembra dia vantag-gi tali da passare sopra questo princi-pio. Il legittimo impedimento, infi-ne, è un'aberrazione, perché la leg-ge è uguale per tutti. In più questaparticolare legge è anche fatta maleperciò è un'aberrazione a maggiorragione. Se non ci fosse sarebbe mol-to meglio».Perchéè importanteandareavotare,in ogni caso?«È sempre fondamentale andare avotare. Io lo farò perché il referen-dum è uno strumento di democra-zia che va custodito e utilizzato. Cre-do, fra l’altro, che questo, in partico-lare, sarà molto partecipato. E' di-ventato molto importante e se nesta parlando moltissimo. In più hapreso una valenza politica ben defi-nita. Mi sembra, poi, che ci sia unacerta voglia da parte della gente ditornare ad esercitare i suoi diritti e afar sentire la propria opinione. Sonosperanzoso sulla vittoria, anchese...è sempre un azzardo!»PAOLABENEDETTAMANCA

I sindacati

www.unita.it

Obiettivo quorumL’assessore Burgin:«No al secondoquesito o i Comuniperderanno soldi»La replica di Lepore:«È un rottamatore»L’appello diMerola:«Andate a votare sì»Oggi volantinagginelle stazioni dei trenipoi stasera chiusurain piazzaMaggiore

Gli appelliIl Pd invitaai quattro sì,ma sull’acquac’è dissenso

[email protected]

«Fondamentalevotare e la gentevuole esercitarei propri diritti»

Carlo Lucarelli

Carlo Lucarelli

LO SPILLOIl Pd E-R ha prodottooltre 500mila volantini,6.000 manifesti e 4.000magliette per il «sì». ABologna, un numero perle informazioni attivodomenica (10-17) elunedì al 051/4198201

La Cgil: «Alle urne percambiare». Alberani nonsegue Bonanni (Cisl)

Primo PianoII

VENERDÌ10GIUGNO2011

13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

FERRARA - Carlino

14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

RAVENNA - Carlino•• 2 RAVENNAPRIMOPIANO VENERDÌ 10 GIUGNO 2011

Le opposizioni si sonoaccordate sul nomedell’esponente delCarroccio., elettovicepresidente delconsiglio, anche luiall’unanimità

PaoloGuerra

LECARICHEDI GARANZIA

LiviaMolducciCome da previsioni,la consigliera del Pdè stata elettapresidente, con 32voti a favore eun’astensione (lasua)

MATTEUCCIAVEVACHIARITOCHENONAVREBBEACCETTATOATTACCHIPREGIUDIZIALI ALLE BABY ASSESSORE

ILPRIMOCONSIGLIO VANDINI CONTESTATOREIL LEADERDELMOVIMENTO 5STELLEHASOSTENUTOL’OPPORTUNITA’ CHELAPRESIDENZAVADAALL’OPPOSIZIONE

IL PALLONE INAULARAPIDADISCUSSIONESULL’INCHIESTADELCALCIOSCOMMESSE: SI VALUTERA’ SULLACOSTITUZIONEDIPARTECIVILEDELCOMUNE

di FRANCESCO MONTI

LA POLEMICA sulle originistraniere dell’assessore OuidadBakkali e sulla giovane età dellacollega Martina Monti mette unpo’ di pepe nella pentola del pri-mo consiglio comunale. A diffe-renza di quanto successo in Pro-vincia — dove nella prima sedutaaveva prevalso il fair play istituzio-nale — l’assemblea di PalazzoMerlato esordisce all’insegna del-la tensione.Ad aprire le ostilità è il sindacoFabrizio Matteucci, che nelle sueprime comunicazioni al consigliofa riferimento, en passant, «ad al-cune considerazioni offensive ver-so le due assessore più giovani.

Considerazioni alle quali non ri-spondo». Replica subito NereoFoschini del Pdl, che ribadisce pa-rola per parola quanto detto neigiorni scorsi riguardo alle originidi Ouidad Bakkali (nata in Maroc-co e con doppia nazionalità, mavissuta a Ravenna dall’età di unanno): «Il multiculturalismo, og-gi molto di moda, non può esseremesso davanti alle caratteristichedella nostra civiltà. Non abbiamopregiudizi, e valuteremo Bakkalie Monti alla prova dei fatti, ma sia-mo preoccupati». A questo puntoriprende la parola Matteucci, chetorna sul comunicato diffuso dalpartito di centrodestra nei giorniscorsi: «Foschini, sono cattolicocome te — dice, rivolgendosi al ca-pogruppo Pdl — ma scrivere suBakkali che ‘È il simbolo che rap-presenta a essere preoccupante’ èun’affermazione ai limiti del razzi-smo. Ouidad Bakkali è una perso-na, non un simbolo». Ad assumer-si l’insolito ruolo di ‘pompiere’ èla Lega Nord, all’esordio in consi-glio: Paolo Guerra — appena elet-to vicepresidente — rimarca co-

me la Lega «non abbia espressogiudizi preventivi» e che «il multi-culturalismo può andare avanti,purché si rispettino i valori dellanostra città». Solidarietà a Bakka-li, oltre che dal Pd, arriva da Sa-rah Ricci di Sel e dal Movimento5 stelle (che però contesta l’asse-gnazione di due assessori all’Idv,«che nelle urne ha avuto il 3 percento»). Toni bassi per Alvaro An-cisi di Lista per Ravenna: «Mi ri-sulta che qui dentro siamo tuttiitaliani, e quanto all’età, sono sta-to anch’io un giovane assessore.Sulla giunta sospendo il giudizio,anche se, per confrontarsi alla pa-ri con il sindaco, un assessoreavrebbe bisogno di esperienza».

PER IL RESTO, il ‘primo gior-

no di scuola’ fila via senza sorpre-se. La presidenza va come previ-sto a Livia Molducci del Pd, an-che se Pietro Vandini del Movi-mento 5 stelle contesta il metodo:«Abbiamo saputo dalla stampa ilnome della candidata della mag-gioranza. Siamo convinti che lapresidenza dovrebbe andareall’opposizione». Anche i tre con-siglieri ‘grillini’, comunque, fini-scono per votare, come tutti gli al-tri, a favore della Molducci. Quan-to alla vicepresidenza, come anti-cipato, le opposizioni convergonosul nome del leghista Paolo Guer-ra: il Carroccio si assicura quindiil ruolo di vicepresidente di en-trambi i consigli (in Provincia erastato eletto Rudi Capucci). Che i‘padani’ ravennati aspettassero

con trepidazione l’ingresso nelleistituzioni lo testimoniano i tantifazzoletti verdi tra il pubblico.Assistono alla seduta diverse fac-ce note, da Gianguido Bazzonidel Pdl, a Rudi Capucci, al vice-presidente della Provincia Gian-ni Bessi, all’ex assessore — e pros-simo presidente di Sapir — Mat-teo Casadio (in apertura il sinda-co aveva ringraziato gli assessori ei consiglieri della precedente legi-slatura). Si rivede anche Saman-tha Comizzoli di Ravenna puntoa capo, che filma l’intero consi-glio.

L’ULTIMO punto all’ordine delgiorno è la discussione sullo scan-dalo scommesse che ha travolto ilRavenna Calcio. Riprende la paro-la Matteucci, che riferisce di averappena incontrato il patron Gian-ni Fabbri, e di avergli comunica-to che «il Comune non ha inten-zione di occuparsi di una trattati-va tra privati» e «non pone veti sunessuno, ma non spinge neanchealla cessione». Quanto alla costitu-zione parte civile del Comune —proposta nell’ordine del giorno diAncisi — «è un aspetto che va va-lutato». Lo stesso Ancisi e Mauri-zio Bucci del Pdl parlano di «in-trecci tra sponsorizzazioni, politi-ca e sport». «L’unione di calcio eaffari — aggiunge Bucci — hadanneggiato la città». Sul puntointerviene anche Pietro Vandini,che continua a battere sulla vicen-da Carburanti del Candiano:«L’azienda ha garantito una cifraspropositata in relazione a quel ti-po di sponsorizzazione».

ScintilletrasindacoePdl, laLegafaLa polemica innescata dai giudizi sulle due nuove giovani assessore. Poi fair play

dapompiereper eleggere presidente e vice

LABATTUTADI ANCISI«SIAMOUNANOVITÀ ASSOLUTA, ALMENOPERDUETERZI»HASCHERZATO IL CONSIGLIEREDILUNGOCORSO, RIGUARDOALGRUPPODI LPR

RodolfoRidolfi (Pdl) ea lato Andrea

Manetti

DOLCE ATTESA A PALAZZO In arrivo un piccolo ‘consigliereaggiunto’: Valentina Brunelli (Pd) è al sesto mese di gravidanza

«NON VADO a votare perchéla Costituzione me lo consentee perché questi referendum so-no inutili e strumentali». Rodol-fo Ridolfi, del coordinamentoregionale del Pdl, non ha dubbisu quale decisione prendere inmerito ai referendum di dome-nica e lunedì su nucleare, gestio-ne dell’acqua e legittimo impe-dimento. E se l’esponente delPdl difende con orgoglio il suoastensionismo, di tutt’altro av-viso è Andrea Manetti, titolaredello stabilimento balneareFandango di Marina di Raven-na, che ha deciso di offrire unlettino a chiunque domenica

andrà a votare. Basterà presen-tarsi al bagno con la tessere elet-torale timbrata. «Craxi — ricor-da Manetti — invitò gli italianiad andare al mare anziché a vo-tare. Io invece dico di andare avotare e poi di venire al mare.Che ognuno voti come vuole,ma che vada a votare. Se poi vo-terà ‘bene’ tanto meglio».A spingere Manetti non è certolo spirito imprenditoriale, «midispiacerebbe se qualcuno pen-sasse che lo faccio per pubbliciz-zare il bagno». Parla invece diimpegno civile, «cos’altro ci è ri-masto ormai?», e della necessitàdi agire per arginare chi, com-

presi alcuni personaggi pubbli-ci, disincentivano al voto spin-gendo la gente alla disaffezione.«Guardandomi in giro — ag-giunge l’imprenditore — notoparecchie cose che non mi piac-ciono. Mi sono sempre occupa-to di politica, ora lo faccio indi-rettamente, ma credo che temicome l’acqua e il nucleare mi ri-guardino da vicino». La notiziadella sua singolare offerta è giàsu facebook e i clienti sembra-no apprezzarla. «Vedremo do-menica — conclude sorridendo— e se arriverà un’intera fami-glia, vorrà dire che oltre ai letti-ni offrirò anche l’ombrellone».

a.c.

REFERENDUM RIDOLFI (PDL): «IO NON ANDRO’ A VOTARE»

Manetti: domenica lettino gratisa chi va ai seggi e poi al mare

«Nessun maschilismo nelladesignazione di Valgimigliper la giunta provinciale».Liliana Salvo, responsabileprovinciale del Prc per la‘democrazia di genere’ ri-sponde così allo sfogo di Mi-ra Testi (nella foto), chenon è stata confermata nel-la squadra del presidenteCasadio. «L’indicazione diSecondo Valgimigli alla no-mina di assessore è l’esito diuna discussione approfondi-ta elaborata all’interno de-gli organismi dirigenti delPrc e della Federazione del-la sinistra alla quale ha par-tecipato e votato a favore lastessa Testi. Questa nostrascelta — afferma la Salvo —risponde esclusivamente al-la necessità di ricomporregli assetti organizzativi perqualificare ulteriormente lanostra presenza nei territorie rinvigorire l’azione politi-ca. Mi stupiscono le dichia-razioni della compagna Te-sti quando afferma cheall’interno del Prc non c’èinteresse verso la democra-zia di genere, ignorandoche su 7 assessori, nei diver-si consigli comunali, 3 sonodonne e che nella segreteriaprovinciale su 9 componen-ti 4 sono donne».

SCONTRONereo Foschini,capogruppo del Pdl,ha ribadito le«preoccupazioni»del suo partito peralcune scelte fatteda Matteucci almomento dicostituire la nuovagiunta e attribuire ledeleghe. Subito hareplicato il sindaco

FOLTO PUBBLICOIn sala tante ‘camicie verdi’,ex assessori e la Comizzoliche filma l’intera seduta

Prc: «Nessunmaschilismonella scelta

di Valgimigli»

15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

RAVENNA - Carlino

16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

RAVENNA - Corriere

17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

RAVENNA - Carlino

18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

RIMINI - Carlino

19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

PIACENZA - Cronaca

La Cronaca cittadinaVENERDÌ 10 GIUGNO 2011

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Parco della PertiteVotano anche i 16enniIeri l’ufficializzazio-ne del Comune. Sialza il quorum: biso-gnerà arrivare aquota 45mila

Anche i 16enni potranno vo-tare al referendum sul futu-ro della Pertite. La novità,

annunciata ieri dal Comune, difatto “stravolge” le carte in tavolaalla vigilia del voto. Il quorum perla validità della consultazione volainfatti a quota 45mila. Un risultatoche, per essere raggiunto e per la-sciare uno spiraglio aperto allapossibilità che Piacenza possa ave-re un nuovo parco, dovrà fare forteaffidamento sulla buona volontàdei ragazzi e delle ragazze, che, co-me ha spiegato il segretario comu-nale Emilio Binini, «dovranno an-dare a ritirare l’attestato di dirittoal voto negli uffici di via Beverora».Sull’attestato sarà indicato il seggioelettorale in cui potranno esercita-re il diritto al voto.

Il Comitato per il parco dellaPertite, che ieri aveva indetto unaconferenza stampa per lanciare unultimo appello ai piacentini, avràquindi un giorno per cercare di in-vogliare i giovani cittadini a mette-re una crocetta per il bosco incittà. Preoccupazione, però, nonpare essercene. «Siamo consapevoli- spiega Maria Pia Romano, presi-dente del Comitato Pertite - che sialza il quorum, ma siamo moltocontenti, perché abbiamo semprelavorato per i giovani, per il loro

futuro, quindi vengano pure a vo-tare tutti i 16enni, noi saremo solocontenti, sarà un successo». Tra leanime del Comitato, a ben vedere,i maggiori timori sono stati solleva-ti in merito alla visita del sottose-gretario alla Difesa Guido Croset-to, programmata per oggi. Per al-cuni, infatti, risulta difficile com-prendere il motivo della visita alla

vigilia del voto: «Dobbiamo aspet-tare di capire cosa verrà a dire -spiega Romano, aggiungendo cheal Comitato - piacerebbe incontra-re il sottosegretario per parlare deiproblemi legati alle aree militari, apartire da quella della Pertite,quella che ci interessa maggior-mente».

Antonio Corciulo

Il Comitato per il parco della Pertite ieriha lanciato un nuovo appello al voto. Oradovrà concentrarsi anche sui giovanissi-mi, che potranno ritirare la scheda per ildiritto al voto negli uffici comunali di viaBeverora

Meles ha disertato l’incontro

INTERVENTO DI REGGIL’invito del sindacoa recarsialle urneIl sindaco Roberto Reggi invita ipiacentini ad andare a votare peri referendum: «Le consultazionidi domenica e lunedì - dice - sa-ranno l’occasione per dare provadi quell’esercizio di etica civileche sta alla base delle societàdemocratiche. Il referendum èun diritto previsto espressamen-te dalla Costituzione e rappresen-ta un’essenziale e diretta manife-stazione di volontà del popolo so-vrano». Aggiunge il sindaco: «So-prattutto quando sono in giocobeni comuni e diritti fondamenta-li, costituzionalmente tutelati, lamanifestazione del voto è ancheun dovere di solidarietà politica esociale, a cui nessuno, mi augu-ro, si sottrarrà. Nel suo esserediritto e dovere, il voto costitui-sce non solo la più alta conquistadella modernità, ma il mezzo concui ognuno di noi può contribuire,nell’ottica di una democraziacompiuta e partecipata, alle scel-te fondamentali che investono ilnostro Paese e il nostro futuro».«Infatti - prosegue Reggi - il dirit-to al voto è il frutto di un faticosopercorso, ma anche un dovereche necessita ogni giorno di ulte-riori e nuove consapevolezze. Ilreferendum, che nella nostracittà si distinguerà per la presen-za accanto a quelli nazionali di unquesito, quello sulla Pertite, cheriguarda in modo specifico la no-stra comunità, rappresenta unimportante segnale per riaffer-mare la nostra coscienza civica.E’ fondamentale l’opportunità diun coinvolgimento diretto, parte-cipato e vivo, perché ognuno pos-sa esprimere le proprie convin-zioni, con responsabilità e sensodi appartenenza a una Repubbli-ca che sull’espressione libera delproprio pensiero fonda le sue ra-dici».

La lamentela delle circoscrizioni«L’Amministrazione non ci ascolta»

Le osservazioni e le richieste dellecircoscrizioni vengono quasi sempreignorate dall’Amministrazione co-munale. E’ questo quello che èemerso ieri nel corso della commis-sione decentramento, riunita a Pa-lazzo Mercanti per recepire le rela-zioni con cui i quattro quartieri han-no fatto un consuntivo dei problemirilevati.

A dimostrazione della veridicitàdell’osservazione mossa dalle circo-scrizioni si potrebbe portare comeesempio la scarsa partecipazione deiconsiglieri alla seduta di ieri; ma vacerto a discapito dei quartieri l’as-senza di rappresentanti della circo-scrizione tre, colmata proprio men-tre il presidente Carlo Pallavicini siapprestava a chiudere la seduta dal-l’arrivo di un consigliere giunto inpieno “tempo di recupero”.

La seduta ha permesso di passarein rassegna le osservazioni raccoltedai presidenti, a partire da Alba Sag-gini (quartiere uno), che ha parlatodella «necessità di una maggiore pre-senza della municipale». Saggini èpoi passata “all’attacco”, sottoli-neando che «l’incisività di quello cheviene detto in circoscrizione è quasinulla». Inoltre, per il presidente,«manca una visione articolata e com-plessiva del centro storico, che si pa-lesa in interventi realizzati a macchiadi leopardo». La conseguenza sareb-bero i «disagi per i residenti e i com-mercianti e gli effetti devastanti, co-me la desertificazione via Scalabrinie la chiusura di molti negozi». Croni-ca la mancanza di parcheggi.

Pierangelo Solenghi del quartieredue ha invece lamentato la «scarsaattenzione degli assessorati anche sutemi che dovrebbero essere prioritariper il politico di professione: l’atten-zione alle esigenze dei cittadini, dallastriscia pedonale non rifatta, alle bu-

Ieri sul campo di San Sepolcro le rap-presentative di calcetto dell’Italia dei Valorie del Partito Democratico sono scese incampo per la “Partita del Quorum”. L’ini-ziativa, promossa dai giovani dipietristi, èstata accettata di buon grado dai democra-tici che alla vigilia del match avevano pro-messo battaglia sportiva nei confronti deglialleati del centrosinistra.

«Si avvicina lo sprint finale del voto refe-rendario del 12 e 13 giugno - hanno spie-gato in una nota i rappresentanti dell’Idv -Per i nostri militanti sono state settimaneintense durante le quali abbiamo volutosensibilizzare la cittadinanza a votare “sì”(per dire no) sui quattro quesiti riguardantinucleare, acqua e legittimo impedimento.L’evento è stato organizzato in modo di-

verso dalla solita partitella: sono infatti sta-ti giocati quattro tempi - quattro come iquesiti referendari - per dare provocatoria-mente nel primo tempo della partita un“calcio” al nucleare, nel secondo e terzoun calcio all’acqua privatizzata e infine, nelquarto tempo, al legittimo impedimento».

«L’iniziativa politico-sportiva è ottima edè anche la prima di questo genere pensataper attrarre l’attenzione dei media sui temidei referendum - hanno affermato i rappre-sentanti del Pd -. Il nostro sport nazionaleper eccellenza, il calcio, sarà dunque unbuon veicolo per attrarre l’attenzione ditutti gli indecisi affinché domenica 12 e lu-nedì 13 vadano a votare per esprimerequattro sì per il bene della democrazia».

Stefano Pancini

che, agli alberi tagliati male». Un cit-tadino, dopo due anni di disinteressedell’Amministrazione, ha deciso ditracciare da solo delle strisce dei par-cheggi che necessitavano un ritocco:«Ok l’impegno civico - ha detto So-lenghi - ma non dovrebbe funzionarecosì. Avete approvato la carta etica:

trasformiamo gli intenti in cose con-crete. Mi riferisco a interventi davve-ro minimali dal punto di vista eco-nomico».

A lamentare meno problemi è sta-to il quartiere quattro. Il presidenteMarco Angelo Bertoncini ha espres-so soddisfazione per i tanti punti diaggregazione e ha invitato l’Ammini-strazione a tener presenti le osserva-zioni fatte dal quartiere in merito al-l’ampliamento richiesto dalla Catto-lica, visto di buon occhio, a pattoche vengano apportate migliorie via-bilistiche. Unico cruccio il Capitolo,che, ha detto Bertoncini, potrà mi-gliorare solo se tutti remeranno dallastessa parte.

A fare le veci del quartiere tre èstato l’ex presidente Stefano Fronti-ni, oggi consigliere di Piacenza libe-ra, che ha messo in risalto la pessimaqualità delle ciclabili.

(a.cor.)

“Partita del quorum”:quattro calci per quattro “sì”

Uno yacht all’ombra del GoticoPER I VENERDÌ PIACENTINI

Ha “attraccato” ieri all’ombra del Gotico l’imbarcazione da 40piedi della Atlantis portata in piazza per vivacizzare i Venerdìpiacentini. Non pochi i piacentini stupiti.

(ac)

20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

Pertite,votano anche 16ennie stranieri.Ma il quorum saleSu 1.700 minorenni solo due sinora hanno chiesto l’attestato elettoraleArriva Crosetto, i timori dei fan del parco: strana questa visita alla vigilia

■ Anche i 16enni e i 17enni so-no chiamati a votare domenica elunedì al referendum consultivosul parco della Pertite. Una no-vità ricordata ieri dal segretariogenerale del Comune Emilio Bi-nini nella conferenza stampa delcomitato referendario parco Per-tite, e però ben poco presa inconsiderazione se si considerache, a ieri pomeriggio, erano so-lo due i minorenni presentatisiall’ufficio elettorale per ritirarel’apposito certificato - un’attesta-zione di ammissione al voto - ne-cessario per recarsi alle urne.

Una scarsa mobilitazione ched’altra parte può trovare spiega-zione nella mancanza di infor-

mazioni sull’inedita opportunitàresa possibile dal regolamentosul referendum consultivo. C’èperò ancora tempo. I 1.703 16en-ni e 17enni residenti a Piacenza(italiani e stranieri) possono riti-rare l’attestazione per il voto al-l’ufficio elettorale di viale Beve-rora che oggi e domani è apertodalle 8.15 alle 19, mentre dome-nica e lunedì resterà accessibiledurante l’orario di votazione, ecioè dalle 8 alle 22 domenica edalle 7 alle 15 lunedì.

L’ingresso dei nuovi votantiminorenni, ma soprattutto deicittadini stranieri (in totale15.310) comporta l’innalzamen-to del quorum della votazione,

che toccherà quota 46.343 voti (lametà più uno degli elettori), «equesto ci dispiace», ha osservatoMaria Pia Romano, presidentedel comitato Pertite, «siamo peròsoddisfatti della grande opportu-nità offerta ai giovani di Piacen-za, finalmente anche i ragazzipotranno partecipare a una con-sultazione importante per il lorofuturo. Invitiamo tutti gli aventidiritto a votare sì al referendum».

In conferenza stampa, il comi-tato non ha inoltre nascosto cer-ti retropensieri sull’arrivo oggi aPiacenza del sottosegretario allaDifesa Guido Crosetto prean-nunciato dai deputati TommasoFoti (Pdl) e Massimo Polledri (Le-

ga): «La visita a due giorni dal vo-to è singolare, e non vorremmoche dichiarazioni fatte alla vigiliadel referendum possano turbarela situazione, innescando pole-miche che non giovano alla tran-quillità dei cittadini», ha annota-to Marco Natali, «siamo convintiche questa visita possa esserel’occasione per far conoscere aCrosetto la volontà dei cittadinisul tema della Pertite, e siamo di-sponibili a incontrarlo. Speriamopoi che il consiglio comunalecambi nel Psc la destinazionedell’area Pertite, rendendola daedificabile a parco pubblico».

Ma domenica e lunedì si votaanche per i quattro referendum

nazionali per l’acqua pubblica(due), contro il nucleare e il legit-timo impedimento. Consideratoche gli elettori sono circa 75mila(92.686 per la Pertite), il conto deltotale delle schede che l’ufficio e-lettorale deve smistare tra i seggidistribuiti in città è presto fatto:sono circa 400mila. I seggi per ireferendum nazionali sono sepa-rati dai 32 del quesito per la Per-tite ubicati negli stessi edifici, main aule differenti.

Da annotare infine che lunedìgli sportelli polifunzionali di viaBeverora chiuderanno al pubbli-co alle 14, per consentire le ope-razioni di raccolta delle schede.

Chiara Cecutta

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12 e 13Giugno

Verso i referendum

Acqua, passeggiata tra le fontanelle◗◗ Ieri alle 17,30 ai giardini Margherita il gruppo "Direzione Italia" hapromosso una manifestazione sui due quesiti sulla gestione dell’acqua.Dalla fontanella dei giardini è partità una breve passeggiata per alcunestrade del centro (viale Il Piacentino,via delle Benedettine,via GiordanoBruno) che ha raggiunto piazzetta della Ferma presso la cui fontanella èstata data lettura di alcuni approfondimenti sul tema dei referendum,intervallata dall’esecuzione di alcuni brani in versione acustica da partedei cantautori piacentini Davide Cignatta ed Edoardo Cerea.

Stasera la festa in piazza CavalliBiciclettata alle 17,30. Alla stazione volantinaggio del Pd■ Oggi giornata di chiusuradella campagna referendariapiacentina. Si inizia alle 17,30-18 con ritrovo alla fontanella delPubblico Passeggio, angolo viaGiordani per una biciclettatalungo le strade del centro finoalla periferia. Alla sera, in piaz-za Cavalli, a partire dalle 21 mu-sica con artisti di livello interna-zionale che si esibiranno gratui-tamente a sostegno del referen-dum del 12 e 13 giugno.

«Hanno aderito a questo e-vento, in modo totalmente gra-tuito», informano gli organizza-tori, «moltissimi artisti di famanazionale e internazionale(musicisti della Scala di Milano,jazzisti, attori e cantanti¿) chedalle 21 si susseguiranno sulpalco a favore dei referendum».

"Noi diciamo Sì" è il titolo

della serata nata grazie al con-tributo di Danilo Rossi, primaviola della Scala di Milano. Conlui ci saranno altri musicisti del-la Scala quali Gianni Della Tur-ca (tromba), Augusto Mianiti(oboe), Kaori Osakawa (violi-no), ma anche di altre orchestrecome Marion Reinhard (fagot-to) dei Berliner Philarmoniker oi pianisti Corrado Casati e Ma-rio Zara.

In programma poi l’esibizio-ne de "I Musetta", gruppo stori-co della tradizione piacentina,del Coro Gospel "Cake and Pi-pe", del direttore Roger Catino,del sassofonista Gianni Azzali,del soprano Anna Maria Chiuri,della pianista Donatella Tacchi-nardi.

Ma a calcare venerdì sera ilpalco di piazza Cavalli saranno

anche la nota Lucia Vasini, ilcantante Diego Bragonzi, il fo-tografo Stefano Schirato, ilquartetto jazz "Cromazonequartet", la compagnia teatrale"Diurni e notturni".

Ma tanti altri ancora «gli arti-sti di grande rilievo» che aderi-scono alla serata, promettonogli organizzatori invitando i pia-centini a partecipare «numero-si per una serata all’insegna del-l’arte, del divertimento e dellaconoscenza, per riaffermare lanostra democrazia e per direancora una volta quanto sia im-portante andare a votare ai re-ferndum del 12-13 giugno».

Sempre oggi, dalle 7.30 alle8.30 alla stazione ferroviaria(piazzale Marconi), si terrà unvolantinaggio del Partito demo-cratico per sensibilizzare la cit-

tadinanza a partecipare al refe-rendum del 12 e 13 giugno e vo-tare quattro Sì. Parteciperannoil consigliere regionale del Par-tito democratico Marco Carini,il capogruppo in Provincia delPd Marco Bergonzi, il capo-gruppo in consiglio comunale aPiacenza del Pd Pierangelo Ro-mersi, il segretario provincialeVittorio Silva e il segretario cit-tadino Christian Fiazza, assie-me ai Giovani democratici.

▼L’APPELLO

Il comitato pro Pertite (foto Cravedi)

«Sull’area militare cigiochiamo il futuro»■ Destinare l’area militareex Pertite a parco pubblico.Ecco l’appello di 36 cittadini:«Invitiamo tutti i piacentini aesercitare il diritto di voto edesprimere un Sì, consideratoche la consultazione riguardaun problema di fondamenta-le rilevanza per il futuro dellanostra città». Firmato:

Carli Bernardo ex presideliceo artistico;

Curallo Giuseppe, presi-dente cineclub piacenza;

Achilli Fabrizio, presidenteistituto resistenza;

Arcelli Fontana Marco, eco-nomista;

Azzali Gianni, musicista;Mazzoli Marco, professore

universitario;Solenghi Piero, presidente

quartiere 2;Meles Luciana, presidente

quartiere 3;Bertoncini Marco, presi-

dente quartiere 4;Novara Daniele, pedagogi-

sta;Mosti Antonio, psicotera-

peuta;Gazzola Eugenio, critico

d’arte;Bellocchio Piergiorgio,

scrittore;Bellocchio Marco, regista;Cravedi Mario presidente

anpi;Domenico Ferrari-Cesena,

presidente Fai Piacenza;Gelmini Marco, ex assesso-

re;Lanati Aldo, ex assessore;Milani Giorgio, artista;Magistretti Giovanni, stori-

co;Miglioli Sandro, avvocato

ed ex consigliere;Peretti Mario attore;Schicchi Gianni, attore;Spiaggi Pino, attore;Pronti Stefano, storico;Quagliaroli Stefano, gior-

nalista;Carrà Ettore, giornalista;Fontanelli Carla, presiden-

te Tampa Lirica;Sesenna Maurizio, attore;Scagnelli Maddalena, mu-

sicista;Fiori Giorgio, storico;Tonelli Roberto, artista;Xerra William, artista;Zanardi Landi Orazio, ex

presidente Piacenza turismi;Tibaldi Montenz Milena,

pres Ist. italo-tedesco;Piepoli Massimo, medico.

■ Fioccano gli appelli alla par-tecipazione a due giorni dal votoper i referendum. Il sindaco Reg-gi invita i piacentini ad andare al-le urne: «Le consultazioni di do-menica e lunedì saranno l’occa-sione per dare prova di quell’e-sercizio di etica civile che sta allabase delle società democratiche.Il referendum è un diritto previ-sto espressamente dalla Costitu-zione e rappresenta un’essenzia-le e diretta manifestazione di vo-lontà del popolo sovrano». Ag-giunge il sindaco: «Soprattuttoquando sono in gioco beni co-muni e diritti fondamentali, co-stituzionalmente tutelati, la ma-nifestazione del voto è anche undovere di solidarietà politica e so-ciale, a cui nessuno, mi auguro,si sottrarrà. Nel suo essere dirittoe dovere, il voto costituisce nonsolo la più alta conquista dellamodernità, ma il mezzo con cuiognuno di noi può contribuire,nell’ottica di una democraziacompiuta e partecipata, alle scel-te fondamentali che investono ilnostro Paese e il nostro futuro».«Infatti il diritto al voto è il fruttodi un faticoso percorso, ma an-che un dovere che necessita ognigiorno di ulteriori e nuove con-sapevolezze. Il referendum di do-menica e lunedì, che nella nostracittà si distinguerà per la presen-za accanto a quelli nazionali diun quesito, quello sulla Pertite,che riguarda in modo specifico lanostra comunità, rappresenta unimportante segnale per riaffer-mare la nostra coscienza civica.

E’ fondamentale l’opportunità diun coinvolgimento diretto, par-tecipato e vivo, perché ognunopossa esprimere le proprie con-vinzioni, con responsabilità esenso di appartenenza a una Re-pubblica che sull’espressione li-bera del proprio pensiero fondale sue radici».

A tale proposito, il sindaco citaqueste parole di Carlo AzeglioCiampi: «È ovvio che l’astensioneè legittima, ma io ho votato perla prima volta a 26 anni, perchéprima in Italia non era dato, e daallora l’ho sempre fatto perchéconsidero il voto una conquistae un diritto da esercitare». «Credoche questo sia un insegnamentoprezioso», conclude Reggi, ag-giungendo: «I quesiti referendarici coinvolgono direttamente e suquesti temi nessuno può sentirsiestraneo, perché riguardano ilbene comune. Domenica e lu-nedì sarà un’occasione per pren-dere in mano il nostro presente eparte del nostro futuro. Andiamodunque a votare, evitando che ungrande strumento democraticocome il referendum possa tra-dursi in una sterile quanto super-ficiale rinuncia».

Di «grande strumento di eser-cizio della sovranità popolare»parla la Federazione della Sini-stra, secondo cui «questi referen-dum rappresentano un doveremorale che tutti noi abbiamo neiconfronti della nostra terra, delnostro territorio, della nostra sa-lute, della nostra vita. Un doveremorale che abbiamo soprattutto

nei confronti delle giovani gene-razioni, già precarie in tutto. Digrande importanza diventanoquindi i nostri cinque Sì», Pertitecompresa.

Si dichiarano anche i compo-nenti della segreteria della Ca-mera del Lavoro che parlano discadenza «di grande importanzaper il nostro Paese. Per questosollecitiamo tutti gli iscritti e i cit-tadini a recarsi alle urne per ga-rantire il quorum e a scriverequattro Sì sulle schede: Sì perl’acqua pubblica, Sì per bloccareil ritorno al nucleare e Sì per lademocrazia, che richiede unagiustizia uguale per tutti». «I que-siti referendari – proseguono ivertici locali della Cgil - riguarda-no aspetti di fondo della vitaquotidiana delle persone e delmodello di sviluppo, che deve es-

sere sostenibile sul piano econo-mico e sociale: l’acqua è un benecomune, un diritto inalienabile euniversale, è inaccettabile che lasua gestione venga privatizzata;il ritorno al nucleare è pericolosoe costoso, non vogliamo altreCaorso, la strada giusta stia nelleenergie alternative e rinnovabili;la legge sul legittimo impedi-mento, infine, determina ancorauna volta privilegi sbagliati e perpochi».

Due No e due Sì è l’invito al vo-to di Alleanza per l’Italia (Api) che«invita tutti gli elettori, indipen-dentemente dal voto che vorran-no esprimere, a partecipare ai re-ferendum».

Nello specifico. Sul nucleare(scheda grigia) la proposta è divotare Sì «sia perché il rischiodell’attuale nucleare appare an-

cora troppo alto (Fukushima in-segna) sia perché tutte le regionidel Nord, che sono le uniche conbasso rischio sismico e dove sa-rebbe possibile installare dellecentrali, hanno già dichiarato laloro aperta contrarietà indipen-dentemente dal colore politico».

Sull’acqua (schede rossa e gial-la), la proposta è un No a entram-bi i quesiti: «Api ritiene che l’ ob-bligo di gara ad evidenza pubbli-ca, per l’ affidamento della distri-buzione per un periodo di tempodeterminato, prevista dalla nor-mativa che si vuole abrogare sia,in realtà, l’unica strada per giun-gere a garantire da una parte laliberalizzazione del servizio sce-gliendo il miglior gestore e, dal-l’altra parte, consentire ai privatidi immettere i necessari capitaliper rendere più efficiente la reteacquedottistica a fronte di unagiusta remunerazione. Sarà com-pito del pubblico, che sarà co-stretto anch’esso a divenire piùefficiente, svolgere quella neces-saria funzione di controllo e/o dicompartecipazione che la leggegli assegna per evitare abusi e ga-rantire la necessaria socialitàpropria dei servizi pubblici».

Sì infine contro il legittimo im-pedimento (scheda verde).

E per attirare l’attenzione suireferendum e invitare i cittadiniad andare a votare e votare Sì sì èsvolta ieri sera al campo del SanSepolcro una partita di calcio trai Giovani democratici e i Giovanidell’Idv intitolata: “La partita delquorum”.

Reggi:prendiamo in mano il destino,no all’astensioneAnche Prc e Cgil invitano alle urne: scriviamo quattro Sì sulle schede. L’Api propone due No sull’acqua

Ieri sera la “partita del quorum”tra i Giovani del Pd e dell’Idv (foto Cravedi)

LIBERTÀVenerdì 10 giugno 201124

21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

AGENZIE

(ER) REFERENDUM. BOLOGNA, NATALI (PD): VOTO 2 ‘NO’ SULL’ACQUA“MONOPOLIO PUBBLICO E’ DAVVERO MIGLIORE SOLUZIONE DI GESTIONE?”

(DIRE) Bologna, 9 giu. - Due “si’” ai quesiti su nucleare elegittimo impedimento, due ‘no’ sull’acqua. Votera’ cosi’ PaoloNatali, componente dell’esecutivo del Pd di Bologna dove sioccupa di urbanistica, territorio e mobilita’. Lo annuncia sulsuo sito, spiegando il perche’. Innanzitutto, ricorda, i duereferendum sull’acqua furono promossi dall’Idv e dai comitati“espressione della sinistra ambientalista”, mentre il Pd e’ stato“sostanzialmente passivo e neutrale”: il partito ed il suo leaderPierluigi Bersani “si sono sempre dichiarati a favore delleliberalizzazioni” e inoltre “apparve evidente il caratterestrumentalmente emotivo e fuorviante degli slogan guida dellacampagna referendaria: non e’ mai stata in discussione la naturadell’acqua come bene pubblico indisponibile alla captazione daparte dei privati, ne’ il potere pubblico di regolazione, maunicamente la gestione del servizio idrico, da affidare tramitegara a societa’ pubbliche, private o miste”. Natali avrebbe preferito una modifica parlamentare del decretoRonchi, ma ora si arriva al referendum e allora dice: “Misembrano prevalenti le ragioni a favore di due ‘no’”. E spiega:“Chi sostiene il principio dell’acqua pubblica e ritiene che siaun bene privo di rilevanza economica ed esente dalle logiche dimercato, sottovaluta il fatto che per portarla ai nostrirubinetti nella quantita’ desiderata e della qualita’ necessaria”e per farla poi arrivare in mare senza che sia inquinata, servono“grandi infrastrutture di cui va garantita la manutenzione erilevanti risorse umane ed economiche per la gestione delservizio”. E allora viene da chiedersi: il monopolio di unasocieta’ pubblica e’ “davvero la soluzione gestionale preferibiledal punto di vista dell’efficienza, efficacia ed economicita’?”.

(ER) REFERENDUM. BOLOGNA, IDV: ASSESSORI PD ESPLICITINO LORO VOTO“LEGITTIMO MA PREOCCUPANTE NO DI BURGIN, CITTADINI DEVONO SAPERE”

(DIRE) Bologna, 9 giu. - Gli assessori del Pd, ma anche lapresidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti, dicanocosa voteranno al referendum sull’acqua di domenica e lunedi’. Sel’assessore provinciale all’Ambiente, Emanuele Burgin ha deidubbi sul si’ al secondo quesito referendario sull’acqua, alloraanche gli altri democratici devono dire come la pensano. Perche’il centrosinistra sui referendum “e’ vicinissimo a una storica

22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

AGENZIE

vittoria”, e quindi “non bisogna lasciare dubbi ai cittadini”.L’appello arriva dal capogruppo dell’Idv in Consiglioprovinciale, Paolo Nanni che definisce “legittimo, anche sepreoccupante, l’annunciato ‘no’” di Burgin al secondo quesitodell’acqua. A questo punto, quindi, “al di la’ del merito e della pienalegittimita’ della scelta di Burgin, sarebbe auspicabile-conclude il dipietrista in una nota- che anche gli altriassessori del Pd e la presidente medesima si esprimessero sulsecondo quesito dell’acqua pubblica”.

(ER) ENERGIA MODENA. “SOLE PER TUTTI”, OK A PIANO PROVINCIALESABATTINI: FORTE IMPEGNO PER RISPARMIO E USO FONTI RINNOVABILI

(DIRE) Bologna, 9 giu. - Il Piano energetico della Provincia diModena e’ stato approvato dal Consiglio provinciale con il votofavorevole di Pd e Idv. Astenuti Pdl, Lega nord e Udc. Discussoin occasione del Consiglio straordinario che si e’ svolto ieri aVignola, per la Giornata mondiale dell’ambiente, il Piano prevedela riduzione del 18% delle emissioni di anidride carbonica entroil 2020, l’incremento delle fonti rinnovabili per arrivare aprodurre almeno un chilowatt di energia elettrica per ognicittadino da impianti fotovoltaici, un maggiore risparmio e unamaggiore efficienza energetica. Evidenziando la mancanza di una decisa politica europeasull’energia e la necessita’, da parte del governo nazionale, diun quadro di certezze sulle politiche e sugli investimentienergetici, il presidente della Provincia Emilio Sabattini haaffermato che l’obiettivo del Piano “e’ dare un senso diprospettiva e una strategia in cui si inserisca lo sviluppo delnostro territorio”. Il presidente del Consiglio Demos Malavasi hasottolineato che il Piano “pone al centro un forte impegno per ilrisparmio energetico e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Questescelte confermano la volonta’ della provincia di Modena per unosviluppo sostenibile capace di coniugare la tutela dell’ambientecon la crescita di imprese e di lavoro ad alto contenutotecnologico e di ricerca”. Durante il Consiglio e’ stato inoltre presentato da un gruppodi studenti della quinta A dell’Iti Levi di Vignola il progetto“Scuola zeroCO2” elaborato in classe che ha analizzato come,attraverso la produzione di energia elettrica e termica da fontirinnovabili come il fotovoltaico e la cogenereazione si possanoridurre gli sprechi energetici e l’inquinamento.(SEGUE)

23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 10 - 06 - 2011

AGENZIE

(ER) ENERGIA MODENA. “SOLE PER TUTTI”, OK A PIANO PROVINCIALE -2-

(DIRE) Bologna, 9 giu. - Per Sergio Pederzini (Idv) le risposteal crescente fabbisogno energetico “non devono venire dalnucleare ma dalle fonti rinnovabili e dal risparmio energetico, ecompito della politica e’ imporre percorsi che vanno nelladirezione della tutela dell’ambiente”. Serena Bergamini (Pd) haaffermato che l’efficacia del Piano dipendera’ anche “dalcoinvolgimento dei territori nell’applicazione delle azionipreviste e dalla partecipazione informata dei cittadini”. Critico con la preferenza data al fotovoltaico Bruno Rinaldi(Pdl) per il quale si tratta di una tecnologia “che da sola nonrisolve i problemi energetici ed e’ difficile da smaltire. E’necessario quindi essere aperti a soluzioni diverse e miglioridei pannelli solari e non ostacolare la ricerca nell’ambitodell’energia nucleare”. Anche per Fabio Vicenzi (Udc) perrispondere al fabbisogno di energia e’ necessario ricorrere a unmix di energie rinnovabili, “che pero’ da sole non sonosufficienti. Il Piano provinciale su questo tema non ha il giustoequilibrio: sostenere le rinnovabili non significa rinunciare ainvestire in altri tipi di produzione energetica, nuclearecompreso”. Secondo Luca Gozzoli (Pd), per funzionare bene “ilPiano si deve integrare con gli altri strumenti diprogrammazione, dal territorio al commercio alla mobilita’, inmodo che la tutela dell’ambiente diventi parte di ognipianificazione”. Condivisibili i principi del Piano per DenisZavatti (Lega nord) che pero’ ne contesta l’applicazione: “Da unaparte, con il patto dei sindaci, ci si impegna a ridurre leemissioni di CO2, dall’altra si autorizza una nuova lineadell’inceneritore, sicuramente inquinante”. Anche per GiovannaBertolini (Pdl) la Provincia “dice cose giuste ma non agisce diconseguenza, per esempio cominciando a migliorare l’efficienzadegli edifici di sua proprieta’”.

(ER) ACQUA FORLI’. IDV A BARTOLINI: QUI E’ CARA? VOTA DUE SI’MONTEBELLO A CONSIGLIERE PDL: C’E’ IL REFERENDUM, SII COERENTE

(DIRE) Forli’, 9 giu. - L’Italia dei Valori di Forli’-Cesenasfida il consigliere regionale del Pdl locale Luca Bartolini, cheha gia’ snobbato il referendum e che oggi ha accusato Hera pervia delle “bollette piu’ care” in Romagna rispetto all’Emilia.“Sfido Bartolini ad essere coerente su questa sua posizione,recandosi alle urne domenica e lunedi’ per far si’ che l’acqua

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torni sotto la gestione del pubblico”, scrive in una nota ilsegretario provinciale dipietrista Tommaso Montebello. Bartolini, secondo Montebello, “giustamente fa notare come lebollette dell’acqua nella nostra provincia siano tra le piu’ altedell’intera regione: concordo con lui sottolineando come l’acquanon debba essere usata per fare utili”. I soldi dei cittadini,sottolinea il segretario Idv, “invece di essere divisi tra i sociazionisti dovrebbero essere impiegati unicamente in investimentiper evitare di ritrovarci in situazioni spiacevoli come quelladel depuratore”.

(ER) COMUNE BOLOGNA. COMMISSIONI, M5S CHIEDE INTESA TRA MINORANZE -2-

(DIRE) Bologna, 9 giu. - Nel Consiglio comunale della settimanaprossima, dunque, saranno nominati i presidenti delle duecommissioni di garanzia che spettano all’opposizione, ovvero laAffari istituzionali e la Bilancio. Allo stato attuale dellecose, i presidenti dovrebbero essere appunto Castaldini (Pdl) ePiazza (M5s). La capigruppo di questo mattina, poi, ha deciso dimantenere le otto commissione istituite gia’ nel mandato dellaGiunta Delbono. “Saranno solo ritoccati i settori di competenze-spiega il numero uno del Pd, Sergio Lo Giudice- sulla base delledeleghe assegnate agli assessori da parte del sindaco”. Nel centrosinistra, al momento sono due le certezze: lacommissione Scuola sara’ affidata a Mirko Pieralisi di Sel,mentre la commissione Sanita’ all’Idv Pasquale Caviano. Ancorafluida, invece, la situazione nel gruppo Pd, che dovrebberiunirsi all’inizio della settimana prossima per definire ilquadro. Attualmente sono in sei i democratici in corsa perquattro posti: Francesco Critelli (Attivita’ produttive oTraffico), Francesco Errani, Claudio Mazzanti (Urbanistica),Rossella Lama (Elette), Raffaella Santi Casali e MariaraffaellaFerri, con le ultime due, entrambe sponsorizzate dai cattolicidel Pd, in concorrenza diretta tra loro.

(ER) COMUNE RIMINI. GIUNTA GNASSI FRA 10 GIORNI, E SOGNA URBINATI -2-

(DIRE) Rimini, 9 giu. - La coordinatrice comunale dell’Italia deivalori, Vittoria Vitale, assicura di non aver avuto “indicazionirecenti da Gnassi su alcuna nomina”, ne’ “di aver propostoqualche nome, se non aver ribadito le linee guide in cui tutta lacoalizione crede e che Gnassi ha sempre indicato, come le quote

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rosa e un rinnovamento della giunta”. Bertino Astolfi, l’uomo dipunta della lista civica Rimini per Rimini che si e’ imposta alleultime elezioni come terza forza della coalizione vincitrice Pd eIdv, racconta, nonostante il suo nome (“senza che io sappiaperche’”, precisa) sia stato indicato tra i possibili assessori,di “non sapere nulla, ma di sicuro sono a disposizione perqualunque richiesta del sindaco. Di certo penso che non cisarebbe nulla di male se a questa lista venisse riconosciuta unagratificazione per il risultato che siamo riusciti a esprimere inpoco piu’ di un mese”. Una delle candidate piu’ accreditate a un posto in giunta,Emma Petitti, ha gia’ espresso la sua volonta’ di rimaneresemplice consigliere comunale e concentrarsi su una eventualenomina a segretaria provinciale del Partito democratico, di cuioggi e’ segretario cittadino. Gli unici due ex di Ravaioli ancorain lizza per una carica parrebbero essere l’assessore uscente condeleghe a Urbanistica, Sicurezza e Polizia municipale RobertoBiagini e il suo collega ai Lavori pubblici e Mobilita’ JuriMagrini: la conferma di Biagini significherebbe sicuramente unavolonta’ di continuita’ con la precedente amministrazione perquanto riguarda Piano strutturale comunale, Regolamentourbanistico ed edilizio e Piano operativo comunale.

(ER) REFERENDUM. BOLOGNA, DOMANI POMERIGGIO CORTEO IDV PER 4 SI’PARTENZA ALLE 18 DA PIAZZA DI PORTA RAVEGNANA

(DIRE) Bologna, 9 giu. - Domani dalle 18 alle 21, partira’ dapiazza Ravegnana, sotto le Due torri a Bologna, un corteoorganizzato dall’Italia dei valori per sensibilizzaresull’importanza di andare a votare per il referendum. “L’Idv e’pronta a scendere in piazza per il cambiamento”, dichiara SandroMandini, coordinatore provinciale dei dipietrista a Bologna. “Con i quattro ‘si’’- continua- potremo infatti porre chiarilimiti a un modello di sviluppo ormai insostenibile, che ignora icosti ambientali, sociali e i beni comuni, e a un potere politicoche da troppi anni calpesta impunemente giustizia e democrazia.Un successo dei ‘si’’ al referendum costringera’ finalmente lapolitica a fare i conti con la volonta’ dei cittadini,cancellando alcune delle peggiori leggi di sempre, introdotte daquesto Governo”.

(ER) BOLOGNA. APPUNTAMENTI DI VENERDI’ 10 GIUGNO -5-

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(DIRE) Bologna, 9 giu. - Questi gli appuntamenti a Bologna eprovincia:

17.30- Bologna (Villa Due Torri/via del Gomito 30)- Dibattitopromosso da Coldiretti sul tema “Terra di cambiamento, cultura ecreativita’” e presentazione dei finalisti del concorso “OscarGreen”. Partecipano F.Grillini presidente Commissione regionalePolitiche economiche, T.Rabboni assessore regionale Agricoltura,M.Dall’Olio segretario regionale Giovani Impresa Coldiretti,M.Tonello presidente regionale Coldiretti, G.Lelli direttoreregionale Coldiretti.

18.00- Bologna (P.za Ravegnana)- Corteo indetto da Idv persensibilizzare l’opinione pubblica in vista del referendum(12-13/6).

18.00- Imola (P.za Caduti per la liberta’)- Iniziativa promossadal Pd in vista del referendum (12-13/6) e intervento di MatteoOrfini responsabile Cultura segreteria nazionale Pd.

18.30- Bologna (Quartiere Savena/via Faenza 4)- Consiglio delQuartiere Savena. Partecipa il sindaco V.Merola.

20.00- Bologna (Quartiere Saragozza-sala Cenerini/via Pietralata60)- Consiglio del Quartiere Saragozza. Partecipa il sindacoV.Merola.

20.30- Bologna (Villa Torchi/via Colombarola 40)- Nell’ambitodella Festa Pd del Navile, incontro sul tema “Verso la citta’metropolitana”. Partecipano il senatore W.Vitali, G.Monteraassessore provinciale Agricoltura.(SEGUE)