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Ufficio stampa

Rassegna Stampa Idv ER del 10-4-2012

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Page 2: Rassegna del 10-4-2012

Bologna

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Imola

Ferrara

Forlì Cesena

INDICE

Nel mondo di Twitter Cremonini supera tutti10/04/12 Corriere di Bologna 3

Soldi ai partiti,domani nuove norme10/04/12 Libertà 4

“Per il Bene Comune”:scandalosa l’ammissione al voto di liste abusive10/04/12 Libertà 5

Per il bene comune: la «guerra» del nome10/04/12 Gazzetta di Parma 6

Riva contro l'Idv: "Una presa in giro le firme contro i rimborsi ai partiti"10/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 7

"Bocciate il taglio dei costi della politica? E noi esponiamo i vostri nomi in piazza"10/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 8

Iren, Francesco Fantuzzi (Idv) e il caso Edison/Edipower10/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 10

«Il sito del lavoro era utile Ora il ministro lo riapra»10/04/12 Il Resto del Carlino Modena 11

Caso Marcegaglia Alzare il livello10/04/12 Il Corriere Romagna Imola 12

In breve10/04/12 Il Resto del Carlino Ferrara 13

ITALIA DEI VALORI Caso Marcegaglia Alzare il livello10/04/12 Corriere Romagna Cesena 14

Auto elettriche, una “speranza”10/04/12 Il Corriere Romagna Forlì 15

Trecento cittadini insorgono: ripristinate via Cadore10/04/12 www.forli24ore.it 16

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163.168 cantante

Cesare Cremonini

3.253 Il slndaco Virginio Merola

4.492 La squadra

Bologna Calcio Pagina 7 Nebbondo di trernauini Alpera IitIi

press LinE 10/04/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Soda! network I followers dei bolognesi. li collettivo Bartleby straccia il rettore che vuole sfrattarlo

Nel mondo di tter • • Cremo supera tuffi \ ler& primo politico, Di Vaio surclassa il Bologna

11 «sindaco», nel regno cin-guettante di Twitter, non è cer-to Virginio Merola. E Cesare Cremonini che, in quanto a fol-lowers i seguaci che si è conquistato nel social network che sta strap-pando il primato dà po-polarità a Facebook — al sindaco vero gliele canta e gliele suona. Il confronto sui numeri parla chiaro: il cantatl-le è seguito da 163.168 persone, il pri-mo cittadino da 3.253,

Siamo andati a spul-ciare tra alcuni dei bo-lognesi noti. (persone ma anche società spor-tive, istituzioni, enti culturali) che hanno scelto Twitter per far-si conoscere, diffonde-re opinioni, progetti, notizie. Cesare Cremo-nini. «schizza» al pri-mo posto, mentre Me-rola si deve acconten-tare del dodicesimo. E a fare concorrenza (in casa) ai sindaco è per-sino Twiperbole, il profilo ufficiale del Co-mune, nato per aggior-nare in tempo reale i cittadini con tutte le novità amministrative: è al-l'undicesimo posto della no-stra classifica con 3.372 foi-lowers,

Sport, musica, cultura sono i settori che strappano più at-tenzioni ai bolognesi. Basti pensare che il secondo posto è della Ducati (59.076 fol-lowers) e il terzo, con un di-stacco deciso, è dei rossoblù

Marco Di 'Vaio (24.461). Resta-no su numeri alti i seguaci del cantante Luca Carboni (22.858) e, a sorpresa, dì Ballo (Nicola Balestri), il bassista di Cremonini che è seguito da 22.530 persone. Un numero spropositato, se raffrontato con quello dei followers di Francesco Guccini che ne ha

8.883, addirittura meno di quelli che ha il collettivo dà scrittori Wu Ming, seguito da 15.551 persone.

Qualche sopresa la riserva anche la politica, perché Mau-rizio Cevenini del Pd., «mister matrimoni», su Twitter ha so-lo 17 seguaci, complici forse anche i tre profili Facebook. Appena sotto, con 15 fol-lowers, l'edicolante del RH Da-niele Carena. Al contrario, il grillino Giovanni Favia ha 2.647 seguaci, frutto anche di una politica che sfrutta molto i nuovi media. Che è forse la stessa ragione per cui Matteo Lepore, giovane assessore al Marketing abituato a lavorare anche con la Rete, di followers ne ha 1.276.

Ducati a parte, lo sport non «esplode» su Twitter. Sono tutto sommato pochini i

4.492 tifosi che seguono il Bo- logna calcio e invece pochi io sono decisa-

mente i fol - lowers dì Virtus

(1.807) e Fortitudo (315). Tra gli enti e le istituzioni

si guadagna il primato il Mam-

2.322 Lo scalo L'aeroporto Marconi

bo (.1..2©1 foltowers), ma non se la cava male nemmeno la Regione (4.169). rianno un lo-ro pubblico di appassionati la Sala Borsa (1.370) e l'aeropor-to Marconi (2.322). E sono ad-dirittura 1.037 quelli che se-guono l'Urban Center per capi-re come diventerà la città, cui si aggiungono i 642 che seguo-no il profilo dei «T clays»,

E in fondo alla lista? 11 retto-re Ivano Dionigi. Che Twitter lo usa poco e ha solo io fol-lowers. Superato (alla grande) dal collettivo culturale Bart-leby (1.171 seguaci) a cui il ret-tore ha dedicato proprio il suo ultimo twit il 14 dicembre scorso: «4Bartleby se ne deve andare. Nessuna tollerenza verso i violenti».

Daniela Cornee arcorrm(ci? -cs.1 t

CAD RiPROD11 -ZIONE RISERVA FR

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Soldi ai partiti, domani nuove norme Alfano, Bersani e Casini accelerano sulla riforma. Più trasparenza

ROMA- Meglio intervenire subi-to, prima che Fantipolitica cre- scente e lo spettro dell'asten-sionismo portino alla scom-parsa dei partiti o quasi. La va-langa giudiziaria che ha travol-to la Lega e ha costretto Uni-berto Bossi a dimettersi ha prodotto una impressionante accelerazione ai vertici della maggioranza. Sotto la minac-cia di un referendum contro il finanziamento pubblico, agita- ta dall'Ido di. Di . Pietro, i leader di Pd, Pdl e Terzo polo decido-no di correre subito ai ripari. Con un giro di telefonate, Alfa-no, Bersani e Casini decidono che non c'è più tempo da per-dere e fanno sapere che entro mercoledì prossimo verrà pre-sentata una proposta di rifor-ma che garantisca la trasparen-za del finanziamento dei parti- ti. giorno dopo, giovedì, ci sa-ranno i contatti con le altre for-ze parlamentari e quindi la ve- rifica di un percorso che sia il più «efficace e rapido».

Il Pdl, con Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, esclude la possibilità di procedere con un decreto legge ma intende co-munque garantire l'approva-zione delle nuove norme in tempi record e spiega come: «La decisione di varare con ra-pidità nuove norme per la tra-sparenza dei bilanci dei partiti

chi giorni. Sono ben 39 le proposte di

legge sulla disciplina dei parti- ti presentate alta Camera. e al Senato da esponenti di diversi gruppi parlamentari. Ma le norme in preparazione (e che potrebbero ottenere il disco verde) dovrebbero essere quel-le di cui si è molto parlato, so-prattutto in casa Udc, dopo l'e-splosione dello scandalo Lusi: Ia certificazione dei bilanci, il controllo su di essi da parte della Corte dei Conti, l'obbligo

della pubblicazione su Intem.et dei resoconti finanziari dei partiti, l'abbassamento della soglia per le donazioni anoni-me (5 mila euro per i privati, 50 mila per le società). Dovrebbe-ro essere previste anche san-zioni «crescenti» per i partiti che non rispetteranno i criteri indicati dalla legge.

Il primo a muoversi per sol-lecitare un intervento sulla tra-sparenza dei partiti è stato Ber-sani giovedì scorso, subito do-po lo scandalo scoppiato nel

Carroccio. 1.1 segretario del Pd ha scritto una lettera ad Alfano e Casini per chiedere loro un'a-zione «immediata» e poi, con un'intervista al Corriere della Sera, ha lanciato l'idea di una proposta di legge in quattro ar-ticoli da approvare subito con una corsia «ultrapreferenziate».

La decisione di cambiare le regole del finanziamento ai partiti con una leggina che possa essere approvata in tem-pi record piace ad. Emma Boni-no e ad. Antonio Di. Pietro, che proprio in questi giorni sta av- proprio la raccolta delle firme per un referendum abrogativo della legge sui rimborsi eletto-rali e ora si dice disposto ad ac-cogliere la proposta A-B-C, «L'Italia dei Valori è pronta a dare il proprio contributo. Non c'è tempo da perdere. Per que-sto» aggiunge Di. Pietro «siamo disponibili anche ad una solu-zione immediata che porti ad una buona legge come ripro-posto, oggi, da alcune forze po-litiche». La riforma, insomma, dovrebbe vedere presto la luce e il più soddisfatto e certamen-te Pier Ferdinando Casini: «Noi crediamo che la democrazia viva anche attraverso l'azione dei partiti. Riformiamoli subi-to e rendiamo la loro vita chia-ra e trasparente».

g. r.

è più che opportuna. A tal fine il Pdl. proporrà di procedere in commissione in sede legislati-va, per garantire tempi rapidi sia alla Camera che al Senato». I due capigruppo si dicono «certi» che gli altri gruppi par-lamentari aderiranno alla pro-posta della «sede legislativa» che permetterà l'approvazione della proposta di legge in com-missione senza passare dal-l'aula. Questo vuoi dire che le nuove misure potrebbero di-ventare legge dello Stato in po-

Pagina 2 soldi ai partiti, domani P9Me n

press LinE 10/04/2012 I.JBYRT

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"Per il Bene Comune": scandalosa l'ammissione al voto di liste abusive La presidente Benini: la legge al nostro fianco ow «E' scandaloso che ci siano uffici elettorali che oggi hanno ammesso al voto liste palese-mente abusive, con nomi appar-tenenti a uno schieramento poli-tico già presentatosi alle elezioni politiche del 2008». La presiden- te di Per Bene Comune Monia Benini (movimento ferrarese che aveva inviato all'ufficio elettora-le di viale Beverora e alla prefet-tura una diffida nei confronti del-la lista "Piacenza Bene Comune", chiedendo che non venisse am-messa alle elezioni del 6-7 mag-gio) usa toni. molto duri prean-nunciando consistenti richieste di risarcimento danni a tutte «le liste abusive e ricorsi al Tar». «O-ra che le liste sono state presen-tate è ancora più evidente il fatto che si tratta di raggruppamenti che fiancheggiano o sono espres-sione di Sel, Rifondazione, Pd o Idv - afferma in una nota -. Un e-norme danno per un soggetto politico nato distinto e distante da tutti i partiti, di ogni schiera- mento: è gravissimo quanto sta succedendo ad opera di una si-nistra squalificata. Noi abbiamo

elaborato un progetto nuovo per il paese, dirompente rispetto alla solita minestra riscaldata dei par-titi di centro destra sinistra», ag-giunge Mania Benini.

«Procederemo immediata-mente e saremo inflessibili ri-spetto a chi si presenta all'inse-gna del furto del nostro nome, in-quinando le nostre idee e annul-lando di fatto il lavoro svolto in quattro anni -. prosegue la presi-dente di Per il Bene Comune -.In Abruzzo nel 2009 facemmo rin-viare le elezioni di due settimane con il nostro ricorso al Tar. Anche questa volta abbiamo la legge dalla nostra parte. La cosa però che grida ven. detta è che sian. a le comunità e quindi tutti i cittadi-ni a dover sostenere gli eventua-li costi che deriveranno dall'at-teggiamento amichevole o quan-to meno inadempiente degli uffi-ci elettorali comunali che hanno autorizzato queste palesi viola-zioni, ma soprattutto dai capi e capetti locali di schieramenti po-litici che evidentemente non so-no neppure stati capaci di inven-tarsi un nome originale».

Pagina 15 17 candidati sulla"graticola tivù"

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Antrr4=2`,. i.

Per il bene comune: la «guerra» del nome Benini: «Faremo ricorso». Replica il movimento della Roberti

La lista civica nazionale Per il Bene Comune minaccia ricorsi al Tar. «E' scandaloso che ci siano uffici elettorali che oggi hanno ammasso al voto liste palesemen-te abusive, con nomi appartenen-ti a uno schieramento politico già presentatosi alle elezioni politi-che del 2008. Denominazioni de-positate oltretutto presso l'Ufficio nazionale Marchi e Brevetti», scrive la presidente del movimen-ti) che ha sede a Ferrara, Morda Benini, preannunciando «cons stenti richieste di risarcimento danni a tutte le liste abusive e ri-corsi al tribunale amministrati-vo». Nella nostra città ad essere tirata in ballo potrebbe essere la lista «Panna bene comune» che sostiene, assieme al Prc, la can-didata a s indaco Roberta Roberti. Il movimento, però, rispedisce al mittente le accuse.

«Per il Bene comune» «Ora che le liste sono state pre-

sentate - scrive la Benini - è ancora più evidente il fatto che si tratta di raggruppamenti che fiancheggia-no o sono espressione di Sei, Ri-fondazione, Pd o Idv. Un enorme danno per un soggetto politico nato distinto e distante da tutti i partiti, di ogni schieramento: E' gravissi-mo quanto sta succedendo ad ope-ra di una sinistra squalificata, sen-za programmi originali e corre-sponsabile dell'attuale situazione

in cui si trovano i cittadini. No: ab-biamo elaborato un progetto nuo-vo per il paese, dirompente rispetto alla. solita minestra riscaldata dei partiti di centro destra sinistra».

«Parma bene comune» «Siamo certi che le dichiarazio-

ai di Monia Benini non siano a noi indirizzate, e per diverse ragioni - scrive Panna Bene Comune - In-nanzitutto, la denominazione del

nostro, che, lo ricordiamo, è un movimento politico e non un par-tito, è palesemente diversa da quella del movimento della signo-ra Benini; in secondo luogo, ci pare sia evidente che siamo qualcosa di ben distinto dai Partito della ri-fondazione comunista, che appog-gialo stesso candidato sindaco, ma con una propria lista elettorale, un proprio simbolo ed un proprio programma regolarmente deposi-tato; in terzo luogo siamo convinti che la lettura del nostro program-ma elettorale possa essere in gran parte condivisa da "Per iì Bene Co-mune" e che non si presti a nes-suna delle critiche e delle osser-vazioni avanzate nel testo del co-municato. Ribadiamo infine la no-stra ferma intenzione di lavorare affinchè sia possibile realizzare un'ampia convergenza program-matica con tutti gli aitri soggetti che veramente si impegnano nella difesa dei diritti e dei beni comuni a qualsiasi livello territoriale», •

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434,ceta' le 3T.liodd costi dela polieca t„ffihniam“ i rot■ n,,mi in pia,.

ACCOLTA firm una presa peri fondel

lori (ora consigliere del gruppo gionale) attacca l'iniziativa del SUO eX pi anche a Reggio, intende proporre

del

la raccolta per ur

ch e chieda l'abolizione della legge rimborso elet- nai j

Italia dei Valori nicassato per quella stessa l so u - 13 nii. due anni, 41 milioni dì curo dichiarando dì averne '

calci 3,5 milioni e giustificandone, realmente, solo 2,6 iriilio- po la presa in giro su a )o izione delle Province dove, se

'Tdv ne volesse realmente l'abolizione a Reggio, come in il la Romagna, basterebbe fin cadere le g

così al termine il mandato e, quindLi, lailn e c

alla e ss:stiene pol: -) mborsi elettorali sarebbe stato fare come i grl'ilinppl iceehsesieloillie'- ;

i non li hanno accertati e lì hanno lasciati nelle casse del o, dunque di tutti noi;,

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il Resto dei Carlino Reggio

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«Bocciate il taglio dei costi della politica E noi esponi o i vostri nomi in piazza» Reggio Democratica metterà i cartelloni dopo il voto in consiglio comunale

ANTONIO Casella, anche se in modo indiretto k vostra mozione popolare sui costi della polinca riesce ad arriva- re in consiglio comunale.

«Lunedì noi di Reggio Democrati-ca faremo un presidio davanti al municipio. E poi faremo dei ban-chetti in piazza e metteremo dei cartelloni con i nomi di chi voterà contro i tagli».

Una gogna mediatica? «No: è giusto che la geste sappia chi è per il bene comune e chi di-fende ancora la casta».

Il vostro testo era stato giudi- cato inammissibile, ma sulle proposte dovevate incontra-

' • LA SQUADRA k DEGLI EX

«Ma siamo io e Panarari a essere usciti da Pd e Idv, o piuttosto sono questi partiti a essere usciti dai toro valori?»

ANTONIO CASELLA Ex candidato Pd alle comunali di Reggio, Casella è promotore di Reggio Democratica con ex ldv Zeno

Panarari. Sulla mozione popolare hanno avuto l'appoggio dei grillini e di "Pane pace lavoro", movimento vicino a Matteo Riva

Il taglio degli assessori da die-ci a otto è già previsto.,

«Tra un anno e mezzo si dovrà :fare per forza. Ma allora perchè non si può fare adesso? Così fanno pensa-re che dalla prossima legislatura avremo sette fenomeni. O che i die-ci di oggi siano ritenuti incapaci d.i farcela senza questo supporto nu-merico».

Quanto risparmierebbe il Co- mune con le vostre proposte?

«Con un calcolo indicativo, pensia-mo a 500-600mila curo».

Che differenza c'è tra la vo-stra mozione popolare e il te-sto presentato da Matteo Ri-va (gruppo misto) con altri consEglieri?

«Nessuna, è cambiata solo la paro-

re il sindaco. «Ci sono mille cittadini, in gran parte di centrosinista, che hanno firmato la mozione e che stanno aspettando la risposta del sindaco. Era stato il consiglio a dire che era Dell'io a doversi esprimere».

Il vostro slogan è: "Meno as-sessori, più asili".

«La nostra proposta è nell'interes-se della scuola. Anche per questo speriamo molto che a sostenerci, ol-tre a quanti ci hanno già appoggia-to in passato, ci siano anche due in-segnanti e consigliere comunali del Pd come Rossana Cavatorti e Gigliola Venturini».

Quali sono le vostre propo-ste?

«Tagliare da dieci a cinque gli asse-essori, tagliare da due a quattro i di-rettori d'area, eliminare il diretto-re generale».

Pagina 5

«Ricci" tuglio dd costi deka polii:ca'S

6 Eri opRiam“ i ostii Rimi in pia.izt

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a Resto det Carlino Reggio

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la contestata. Il consiglio comuna-le non ordina più al sindaco, ma suggerisce di fare i tagli».

Avete criticato k bocciatura della progressività dell'Irpef.

«La progressività delle tasse do-vrebbe essere accolta geneticamen-te da una giunta di centrosinistra. Sono cose di cui non si dovrebbe neppure discutere: è giusto costitu-zionalmente e socialmente».

Lei è un ex M, il suo collego di Reggio Democratica (Zeno Panarari) è un ex Idv, persi-no chi ho presentato lo §-nozio-ne (Riva) è un ex Idv.

«Ma siamo sicuro che siamo usciti noi da Pd e ldv, o piuttosto sono

jjk IN CAMPO ALLE ELEZIONI

«Noi vogliamo fare un partito perché crediamo nella politica. E potremmo assolutamente presentarci al voto, col centrosinistra»

questi partiti a essere usciti dai lo-ro valori? Io non mi sono allonta-nato dai valori del Pd».

Reggio Democratico si pre-senterà alle elezioni arnmirsi-strative?

«Noi vogliamo fare un partito per-chè crediamo nella politica. E po-tremmo assolutamente presentar-ci, dentro d centrosinstra».

State preparando altre grakt-ihíve?

«Un'altra mozione popolare sugli enti di secondo grado, le partecipa- te. Raccoglieremo firme per la libe- ralizzione dei servizi. Ma non per metterli sul mercato, quello che vo- gliamo è liberarli dalla politica. Perchè i beni comuni devono esse- re gestiti da persone competenti, non da politici non eletti che devo- no essere messi da qualche parte».

Paolo Patria

CC,•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•«

LA STORIA

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Reggio DemocitatitaP::::::: (nella foto Zeno Panerati)'''"""

aveva lanciatouna raccolta firme per tagliare i costi

della politica reggiana

h1ammis$bRe

Per un errore ne la formulazione del testo,

la mozione è stata dichiarata inammissibile,

vanificando così la richiesta di mille cittadini

Matteo Riva (gruppo misto) ha rilanciato IL

testo presentando una mozione pressoché

identica, firmata da altri consiglieri di opposizione

Meno a5sesso\-- Drastica la proposta

della mozione: dimezzare iL numero

degli assessori comunali dagli attuali

dieci a cinque

Meno capi ar Viene chiesto anche il

dimezzamento dei capi area (da quattro a due) e

l'eliminazione della figura del direttore generale

(Mauro Bonaretti)

Pagina 5

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il Resto det Carlino Reggio

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press LinE 10/04/2012

il Resto dei Carlino Reggio

VOLTE un «non» pipò ti

mod'f - • il,r

e"andazzisens0 uFfl'afferTazioz,/. e - segnala F an

anzzl (Idv) Nell'articol rpus e bebllocare It to, si b „ a,a. sulla situazione n ,i9ne !re f a impresa si e privata d .

lkiluidi per fare l op?razione dison del 2010, O, non per far l 5','41.11sizione Edipow d all'anno successivo

.,configurandosi la

stessa come un assaggio azionano».

Pagina 7

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Page 11: Rassegna del 10-4-2012

tirdnístro dei Lavoro, Elsa Fornero

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IL CASO

‘nese Il sito internet detta Direzione territoriale del Lavoro dì Modena è stato oscurato dallo stesso Ministero

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Giutietti e Vita: «IL ministro spieghi perché, attrimenti si potrebbe pensare a un provvedimento censorio»

CASO OSCURATO IL PORTALE DELLA DIREZIONE MODENESE

«Il sito del lavoro era utile Ora il tro lo riapra» continuano le proteste contro la scelta della Fornero CONTINUANO le proteste con-tro la chiusura del sito www.dpl-modena.it, il portale internet della Direzione territoriale del Lavoro, disposta la settimana scorsa dal se-gretario generale dello stesso Mi-nistero. Ora Giuseppe Giulietti, portavo-ce di Art.21, e Vincenzo Vita, se-natore Pd, ipotizzano che «l'oscu-ramento sarebbe stato deciso dal ministro del Lavoro, Elsa Forne-ro», chiedendo conferme e rispo-ste, e annunciando un'interroga-zione.

A FORNERO aveva giù chiesto spiegazioni Confcooperative, do-po che Cgil e Cisl avevano denun-ciato la chiusura come una scelta «incomprensibile, grave e ingiu-stificata»: attraverso quel sito «era possibile reperire dati, informa-

zioni, riferimenti legislativi e nor-mativi», utili a chi si occupa del mercato del lavoro, di questi tem-pi al centro di una importante ri-forma. Nei giorni scorsi aveva protestato anche l'assessore provinciale al

MOTIVAZIONE «La decisione presa per uniformare L'informazione istituzionaLe»

Lavoro, Francesco Ori, e un'altra interrogazione parlamentare era stata preannunciata dalla senatri-ce Patrizia Bugnano (Idv).

ORA Giulietti. e Vita rilevano che sebbene la chiusura venga motiva-ta con la necessità di «unificare le informazioni sui siti istituzionali,

peccato che la decisione di oscura-re, comunque intollerabile, sia sta-ta assunta solo nei confronti del si-to di Modena, uno dei più apprez-zati e consultati in Italia, come per altro ha documentato nella sua denuncia l'avvocato Guido Scorza, uno dei più accreditati esperti del settore».

«COMUNQUE stiano le cose aggiungono Giulietti e Vita — la vicenda della chiusura del sito in-ternet della Direzione territoriale del Lavoro di Modena non è ac-cettabile: spetta ora al ministro chiarire e soprattutto predisporre la immediata riapertura del porta-le web, evitando il solo sospetto che si sia trattato di un provvedi-mento censorio, magari deciso da un funzionario troppo zelante — concludono — assunto nei con-fronti di un sito sgradito'».

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Carriere o E CIRCONDARIO

press LinE 10/04/2012

ITALIA DEI VALORI Caso Marcegaglia Alzare il livello

La questione Marcega-glia deve essere portata a livello regionale dove le parti e le istituzioni pos-sono confrontarsi con maggiore serenità. Se sa-rà necessario lo chiedere-mo con una mozione che nei prossimi giorni pre-senteremo in consiglio comunale. La discussio-ne deve ripartire basan-dosi sul patto per la cre-scita intelligente, sosteni-bile ed inclusiva, patto sottoscritto da tutti i sin-dacati e le associazioni di categoria. Tutte le parti in causa devono rimuove-re ogni posizione ideolo-

gica e riportare la situa-zione all'interno della normale dinamica di re-lazioni e di trattative tra le parti.

Tommaso Montebello (segretario Idv

Forlì-Cesena) (Fo rlì)

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Ferrara Musica Dal Ministero in arrivo fondi per 247mita euro NELLA RIPARTIZIONE dei fondi del Ministero dei Beni Culturali, sono in arrivo 247mila curo destinati a «Ferrara Musica»; lo stanziamento rientra fra i 12 milioni di curo complessivi decisi a livello nazionale, ed in cui la parte del leone la fa la Biennale di Venezia (5 milioni di curo). Per l'Associazione Ferrara Musica budget più modesto.

Unindustria incontri con imprese che guardano a Cina e Hong Kong

Unindustria organizza per oggi dalle 15.30 in Montebello 33 incontri gratuiti con il dr. Zunarelli e l'avv. Naronte dello Shanghai Office che offre consulenza specializzata nelle diverse aree del diritto di impresa; gli incontri affronteranno gli aspetti giuridici utili alle imprese che guardano verso Cina, Hong Kong, Singapore e Corea del Sud.

Economia Patrizio Bianchi all'Accademia delle Scienze

OGGI alle 1730 nella sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di via Scienze è in programma un incontro pubblico con l'assessore regionale alla Pubblica

Istruzione, 'economista 'errarese Patrizio Bianchi (nella foto). L'incontro è promosso dall'Accademia delle Scienze.

Circoscrizione 4 in Comm ione l'acquisto di un'area verde

Per esprimere un parere sulla richiesta di acquisto di una porzione di area verde in via Calzolari a Boara, la Commissione Urbanistica e Lavori pubblici della Circoscrizione 4 torna a riunirsi questa sera, dopo la pausa per le festività pasquali. L'incontro dei consiglieri è in programma a partire dalle 18.30 nella sede di via Naviglio 11.

Biogas Giovedì al Venere di Ravalle assemblea pubblica sulle centrali

Si terrà gi.Ovedì sera dalle 21 presso il teatro Venere di via /Martelli a Ravalle l'assemblea pubblica promossa dalla Circoscrizione 3 sul tema delle centrali a biogas; all iniziativa saranno preSentl,

oltre alla presidente Paola

Boldrini, le assessore all'Ambiente Rosselb Zadro e all'Urbanistica Roberta Fusari (in foto).

Commerdo Due anni rnunícazIone unIca»

pgersotrtottaoFsuelrara dalla Camera di sulla «C'oPtirl°uPrirleai° zìinOilierunileliea l si

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press LinE 10/04/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

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Page 14: Rassegna del 10-4-2012

press LinE 10/04/2012 di Forti e Cesella C 2PZ,JAtU o ornere

ITALIA DEI VALORI Caso Marcegaglia Alzare il livello

La questione Marcega-glia deve essere portata a livello regionale dove le parti e le istituzioni pos-sono confrontarsi con maggiore serenità. Se sa-rà necessario lo chiedere-mo con una mozione che nei prossimi giorni pre-senteremo in consiglio comunale. La discussio-ne deve ripartire basan-dosi sul patto per la cre-scita intelligente, sosteni-bile ed inclusiva, patto sottoscritto da tutti i sin-dacati e le associazioni di categoria. Tutte le parti in causa devono rimuove-re ogni posizione ideolo-

gica e riportare la situa-zione all'interno della normale dinamica di re-lazioni e di trattative tra le parti.

Tommaso Montebello (segretario Idv

Forlì-Cesena) (Fo rlì)

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C 2t)igAiIU o ornere di Forli e Cesella

A Forlì le prime colonnine di ricarica E in corso Garibaldi ok per la ciclabile

FORLÌ. Entro la fine dell'an-no anche Forlì protrebbe ave-re le prime cinque colonnine di ricarica diffuse per l'ali-mentazione delle auto elettri-che. Ad anticiparlo l'assesso-

re alla mobilità Giancarlo Bi-serna, che ha anche comunica-to il parere positivo da parte del Ministero per realizzare la pista senza cordolo in corso Garibaldi.

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Auto elettriche, una "speranza"

Dall'alto

corso

Garibaldi e

una

colonnina

per la

ricarica

se di ultimazione con l'ul-timo tratto di viale Italia in pratica già finito». Dall'amministratore, poi, ringraziamenti alla Fiab (Federazione amici della bicicletta) che aveva chie-

Quest'ultima vedrà i ve-locipedi percorrere in en-trambe le direzioni - quin-di anche contromano ri-spetto al senso delle auto -la storica strada cittadi-na. «Per poterlo fare - ri-corda Biserna - il Ministe-ro delle infrastrutture ci aveva chiesto alcune con-dizioni che il nostro corso e il progetto relativo pos-siedono: la Zona 30 che abbraccia tutto il percor-so e quella a traffico limi-tato per alcuni tipi di vei-coli». La deroga da Roma potrebbe accelerare il processo che porta alla realizzazione concreta del percorso protetto.

Alle viste l'incontro con cittadini interessati in u-na assemblea pubblica e, poi, cantiere estivo e fine lavori entro l'anno. «La deroga che abbiamo avu-to come Comune - ripren-de Biserna - ci permette di accelerare e semplificare

sto l'eliminazione del pe-ricoloso cordolo.

La seconda sfida è sulla cosiddetta mobilità elet-trica. Su questo fronte, di-ce l'assessore, «nei pros-simi mesi dovrebbe esser-

ci la firma di un protocol-lo specifico in Regione con Enel che permetterà anche al nostro Comune di poter installare colon-nine di ricarica diffuse». Postazioni che. come ri-

cordato, dovrebbero esse-re complessivamente cin-que, «in punti funzionali, che consentiranno, visto che tale sistema coinvol-ge tutte le città principali della Regione, una agevo-lazione non da poco ai possibili utilizzatori di auto elettriche. Fin da o-ra, poi, i possessori di questi mezzi possono transitare liberamente dentro Ztl e area pedona-le, con tanto di sosta gra-tuita negli stalli blu».

la messa in opera del pro-getto di riordino e regola-mentazione delle tante zone del centro storico u-tili alla ciclabilità, in mo-do da collegarle al circui-to esterno sui viali, in fa-

Auto elettriche, una "speranza"

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FORLI'240RE.it

Trecento cittadini insorgono: ripristinate via Cadore Petizione presentata in Comune contro le modifiche attuate con l'apertura del nuovo svincolo tangenziale

Depositate in Comune 300 firme a sostegno della petizione popolare di modifica del riassetto stradale di via Cadore.

Le sottoscrizioni e la petizione sono state consegnate al sindaco Roberto Balzani, all'assessore al traffico Giancarlo Biserna e al presidente della Circoscrizione 1 Piero Fusconi. "Chiediamo — si legge nel documento - la modifica del riassetto della Via Cadore all'altezza della nuova rotonda di svincolo della Tangenziale, con particolare riferimento all'isola spartitraffico sita fra via Cadore e via Monte San Michele, ed il ripristino della svolta immediata a sinistra".

"Sappiamo — dichiara Daniela Valentini a nome dei 4 organizzatori della sottoscrizione — che a Forlì ci sono problemi più gravi del nostro, tuttavia, come cittadini già penalizzati dal fatto di abitare in una strada trafficata e pericolosa perché stretta, con auto parcheggiate ovunque e con una lunga serie di incidenti (e anche morti) nel passato, chiediamo un intervento urgente per risolvere questo ulteriore disagio".

La via Cadore con direzione via Bengasi, è sempre stata utilizzata come valida alternativa alla parallela via Gorizia, notoriamente più trafficata e pericolosa. "Il nuovo assetto stradale — continua l'atto - obbligando quanti provengono da via Trentola a dirigersi su via Gorizia, senza poter accedere direttamente al nuovo ingresso tangenziale né proseguire sulla stessa via Cadore con direzione Pianta, ha di fatto leso l'elementare diritto di avvalersi di un servizio che DEVE essere fruibile dall'intera cittadinanza".

La cosa che più brucia ai residenti è che, nonostante il continuo riferimento dei politici e governanti di turno al concetto di "democrazia partecipativa", "nessuna azione è stata intrapresa per rendere partecipi di tale progetto i cittadini maggiormente coinvolti da questo cambiamento, per dare modo agli stessi di manifestare pubblicamente le loro perplessità ed eventuali osservazioni". Alla fine, i 300 firmatari della petizione chiedono "con cortese urgenza" anche un incontro con il Sindaco, per illustrare le ragioni di questa scelta.

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