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Ufficio stampa

Rassegna Stampa Idv ER dell'11-4-2012

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extra IDV

Bologna

Parma

Reggio Emilia

Modena

Imola

Ravenna

Forlì Cesena

INDICE

La politica clicca ancora su Facebook Oltre 4mila amici per Giovanardi11/04/12 Il Resto del Carlino Modena 4

Lega Nord, aperto un fascicolo sui conti11/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 5

Un altro ex critica l'era Alessandri11/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 6

«Imu? Nessuna stangata ai cittadini»11/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 7

«Oltretorrente: aumentare i parcheggi»11/04/12 Gazzetta di Parma 8

CANDIDATI A CONFRONTO - LA POLITICA FISCALE11/04/12 Gazzetta di Parma 9

«Rimborsi elettorali L’Idv sia coerente e rinunci come noi»11/04/12 Gazzetta di Reggio 13

Lega Nord, aperto un fascicolo sui conti11/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 5

Un altro ex critica l'era Alessandri11/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 6

Un mare di proteste contro Roma11/04/12 Gazzetta di Modena 15

Coalizione11/04/12 Il Resto del Carlino Modena 16

Il ministro Fornero fa marcia indietro «Riapra il sito della direzione del lavoro»11/04/12 Il Resto del Carlino Modena 17

"Le pmi subiscono i processi lenti: lavoriamo per loro, forniamo risorse per imboccare la stradatelematica"11/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 18

"Aperture domenicali: un'occasione, però..."11/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 19

Sito Dpl oscurato, Miglioli scrive alla Fornero11/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 20

La politica clicca ancora su Facebook Oltre 4mila amici per Giovanardi11/04/12 Il Resto del Carlino Modena 4

«Commissariare la gestione dell’emergenza umanitaria»11/04/12 Il Corriere Romagna Imola 21

No a facili e maliziose manipolazioni11/04/12 Il Resto del Carlino Ravenna 22

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Rimini

Giovedì senz’auto: si cerca un’alternativa11/04/12 Corriere Romagna Cesena 23

Ripiano al minimo per la Seaf11/04/12 Il Corriere Romagna Forlì 24

Intanto i Verdi lasciano la coalizione11/04/12 Il Corriere Romagna Forlì 26

Inquinamento, stop ai blocchi del traffico11/04/12 Il Resto del Carlino Cesena 27

I premi? Ridotti ma non eliminati11/04/12 Il Resto del Carlino Cesena 28

Aeroporto, coperte le perdite di Seaf11/04/12 Il Resto del Carlino Forlì 29

Notti blindate per le feste Con 100 vigili in campo fila via tutto liscio11/04/12 Corriere Romagna di Rimini 30

«Incidente aereo, violate tutte le norme11/04/12 Corriere Romagna di Rimini 31

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Lo politica clima ancora su Facebook Oltre 4mila amici per Giovanardi TOLTE alcune eccezioni, l'approccio della politica modenese all'universo di Twitter è ancora tiepido. Così non è invece per il suo predecessore, Facebook, che risulta invece molto utilizzato. Basta spulciare tra i profili dei politici locali per farsi un'idea. In un'immaginaria sfida al vertice 'virtuale' troviamo il senatore Pd1 Carlo Giovanardi con 4.143 amici e il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini, la cui 'Iran page' conta 5.126 «mi piace». Re-stando nel 'partitone' troviamo la consigliera connmale Giulia Morini (attivissima anche su Twitter) con 2.304 amici. In casa 'azzurra' invece il consigliere regionale Enrico Aimi vanta 3773 amici, seguito da Isabella Bertolini (1990). Molto attivo il Leghi-sta Mauro Manfredini, che ha attivato ben due profili.

Su>vttr1 Cavillino è i , n'ù

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ord, aperto un faschno suE cond

Pera Al Add

press unE 11/04/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

:03ASVE COOSC'à'VA Bologna acquisisce articoli e inizia interrogatori, Reggio sulla stessa strada

Lega Nord, aperto un fascicolo sui conti Lusetti, ex bracco destro di Alessandn potta documenti in Procura

a procura di Reggio sta va- lutando se aprire un fasci-

colo sui conti della Lega Nord Emula, la cu i sede "nazionale" è da oltre un decennio nella no-stra città. La Procura di. Bolo-gna lo ha già fatto dopo le tante notizie di stampa (l'ex segreta-rio leghista. di Bologna Alber-to Veronesi e l'ex revisore dei conti "nazionale" Carla. Rusti-celi hanno parlato di irre gola-rità e fondi neri, anche dalle pagin.e del nostro giornale), i magistrati bolognesi hanno deciso di vederci chiaro.

Il procuratore aggiunto Vai-ter Giovannin i, coordinatore del. pool reati. economici, di concerto con il procuratore ca-po Roberto Alfonso, ha aperto un fascicolo conoscitivo sul-l'argomento: non contiene né indagati né ipotesi di reato, ma servirà a fare chiarezza.

Testimoni Nelfascicolo, che verrà asse-

gnato a un Pin del gruppo reati economici, sono già confluiti tutti gli articoli di stampa dei giorni scorsi, dalle prime di-chiarazioni di Veronesi alle parole di Rusticelli e poi anche a quelle di Alberto Magaroli.

Tutti loro, alla luce della loro parole, saranno sentiti nei prossimi giorni., Non è esclu-so, poi, che venga convocato anche Mane s Bernardini , fl "maroniano" bolognese che punta a subentrare, con con-gresso di giugno, ad. Angelo A-lessandri alla segreteria emi-liana e - perché no? - in Parla-mento dal 2013. Bernardini giorni scorsi ha commentato le notizie dicendo che Bologna di fatto per anni non gestiva

nulla a livello finanziario, e ha scaricato sull'esta.blishment Reggio ogni responsabilità sulla tenuta dei conti.

Probabilmente, poi, se ci sa-ranno da spulciare dei bilanci o dei conti, la delega sarà data alla Guardia di Finanza.

In Procura a Bologna, poi, si ritirerà fuori anche il fascico-lo archiviato che nacque dall'esposto fatto da Veronesi. nel 2009: i magistrati ci rimet-teranno le mani alla luce delle notizie di questi giorni.

L'ospite di Grandinetti Per verill;--ire s» dn'sTvern vi

siano stati movimenti di dena-ro occulti e fondi neri del. par-tito, si muove anche la Procu-ra di Reggio. 11 sigillo dell'uffi-cialità lo metterà oggi il procu-ratore Giorgio Grandinetti previsto anche un incontro con la stampa per spiegare i dettagli. dell'Iniziativa giudi-ziaria;, che ieri ha ricevuto l'ex numero due del Carroccio emiliano Marco Lusetti., e-spulso nel 2010 proprio da A-lessa.ndri, del quale era stato il braccio destro sino a quando non aveva manifestato l'inten-zione di succedergli alla segre-teria (1.1 parlamentare é segre-

tario "nazionale" da dieci an-ni, dal 2002 l'Emilia non ha svolto alcun congresso)

«Preferisco restare in silen-zio, aspettiamo qualche gior-no», ha commentato l'ex nu-mero due, che però in Procura avrebbe lasciato parlare le car-te: da Grandine tti. infatti. non si sarebbe presentato a mani vuote, e avrebbe depositato u-na serie di atti sulle vicende da lui già denunciate nell'estate 2010, rinnovando le accuse sul-la gestione "allegra" dei fondi del partito e i fondi dei. Consi-glieri regionali . Accuse che mosse ad Alessandri anche

all'epoca della propria espul-sione dal Carroccio.

Lusetti aggiunge che riferì-rà - forte di documenti e regi-strazioni- «dell'incontro che si tenne nella sede della Coni-missione ambiente alla Came-ra tra Alessandri e Fabrizio Criveilari, direttore generale dell'Enci, l'ente cinofila di cui ero commissario ad acta di no-mina del ministro. Seguì dopo pochi giorni la lettera del Mi-nistero dove mi contestavano cose inesistenti da cui Ales-sandri prese spunto per creare il "complotto Enci" e coordi-nare la mia espulsione. In quel

mondo lui ha fatto fuori una persona che chiedeva traspa-renza e denunciava interna-mente delle problematiche» e si è liberato di un concorrente alla segreteria. «Così - aggiun-ge Lusetti.- il direttore d.ell'En-ci ha bloccato opera riforma-trice che stavo cercando di fare su mandato dle Ministro i .

Lusetti, che per la sua cono-scenza dall'interno della. Lega Nord potrebbe diventare il suo principale accusatore dell'ex amico, tramite la stampa ave-va già fatto sapere nei giorni scorsi di essere a disposizione dei magistrati.

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:993 Un giovani. o Paolo Fioroni con un altrettanto giovane Bobo Maroni in piazza a Reggio

press unE 11/04/2012

PRIMA PAGINA

Reggio Emilia e Provincia

:RRES Parla ii segretario provinciale degli anni '90, Paolo Fioroni

Un altro ex critica l'era Alessandri «Non c'era trasparenza: Bossi sapeva tutto ma non fece nulla»

E' stato il giovane segretario provin-ciale di una Lega Nord che si affacciava sulla ribalta nazionale. Ancora oggi ri-corda con entusiasmo «il tempo, le e-nergie, i soldi investiti per degli ideali in cui credevamo», i libri di Miglio e i banchetti, gli articoli di fuoco di Feltri su "L'indipendente" e i primi gazebo, le riunioni e la voglia di far qualcosa per migliorare la politica. Oggi Paolo Plo-toni è arrabbiati situo con Angelo Ales-Sa miri, che definisce amico, ma al qua-le non perdona le offese agli ex: «Chi non è più nel Carroccio forse è meglio di tanti rimasti dentro, perché i suoi i-deali di gioventù non sono stati intac-cati». Segretario reggiano nella prima metà degli anni '90, l'avvocato Fioroni della " bu riana" odierna ha un'idea ben chiara: «Bossi all'epoca stava bene e a-veva le redini di tutto, gestiva le nomi-ne importanti, ha aveva il polso delle sezioni e della situazione. Tanti hanno chiesto più trasparenza, tesorieri di-versi, ma non li si è ascoltati. Se la Lega oggi è questo, e perché si è fatta la scel-ta di tenere chi applaudiva. Lui era ed è

il padre-padrone». Dell'amico Alessandra ricorda la lun-

ga militanza, dal basso; il tantissimo vo-lontariato e il tempo investito: «Sono contento che abbia colto l'opportuni-tà di diventare segretario, poi non so cosa abbia fatto. Ma mi pare, proprio per la sua storia, inopportuno questo suo tenere atteggiamenti irridenti ver-so gli ex, questi inviti a star zitti, questo disprezzo verso persone come ad e-sempio Genesi() }All'ari, che avrebbe "perso" 50mila curo».

Rispetto alla gestione dei bilanci, l'avvocato dice di «non aver prove e non essere titolato a dare un giudizio che non sia altro che politico», Poi pun-ta l'indice verso i "portaborse": «Que-sti segretari e collaboratori. pagati in nero erano tantissimi. La Lega aveva due dipendenti in tutta l'Emilia Roma-gna, ma per ogni parlamentare c'erano queste figure: il partito era ricchissi-mo, il gruppo parlamentare davvero ampio grazie alla legge elettorale di al-lora e all'aiuto di .Forza Italia; così rice-veva una quantità impressionante di

denaro per i "portaborse". Tante sono le questioni che non sono state chiarite sulla gestione e non penso si saprà mai in che misura ci fosse del marcio. Poi io parlo della Lega, ma ogni partito faceva. così. Beh, con tutta questa ricchezza a noi a Reggio non pagavano nemmeno i volantini, non ci facevano rientrare nemmeno delle spese: c'era u sistema-tico stato di insolvenza e difficoltà del-le sezioni, di impossibilità di far fron-te... Chiedemmo al congresso nazioni, le chiarezza e dignità in nome dei mi-litanti che si impegnavano volontaria-mente: siamo stati di fatto rimossi».

Fioroni con una punta di amarezza e nostalgia soggiunge: «Va bene così, ho fatto una scelta coerente e nessuna po-lemica. Non ho voluto volare le spalle la partito, ma oggi mi dà fastidio che Bossi dica che non sapeva nulla o che si dica che siccome è malato certe cose accadevano a sua insaputa. Chiedeva-mo chiarezza e non c'è mai stata... cre-do che il sistema sia gestito malamente da molti anni . E per me è stata una grandissima sistematica delusione».

Delusione altrettanto grande quanto la «strage di intelligenze» che ha portato il Carroccio a far fuori via via chi non si allineava.

Fiuoroni conclude dicendo: «Non ce l'ho con Alessandri. Ma proprio per a-, micizia mi permetto di suggerirlo di la-sciare stare gli ex, vivi o morti come Guido Delisio. E' gente che merita ri-spetto perché è spesso stata più coe-rente di chi era dentro. C'è da chieder-si come altri siano rimasti nella consa-pevolezza di queste situazioni. che oggi leggiamo sui giornali... Se io fossi un parlamentare della Lega oggi direi che il problema delle tesorerie e dei porta-borse è in tutti i partiti e che sono ne-cessarie modifiche radicali a questo si-stema legalizzato di dazioni enormi ed arbitrarie da parte dello Stato, senza al-cun controllo sul come poi vengano u-tilizzati i fondi e in tasca a chi finiscano Se un imprenditore privato si permette di fare certe cose, il giorno dopo la Fi-nanza e l'Agenzia delle Entrate giusta-mente lo azzannano al collo. Allora perché i partiti possono permetterse-lo?».

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dmu . Nessuna stawrata ai cittadini»

PER LA GIUNTA di Caste! Maggiore il bilancio 2012 ha portato qualche aumento progressivo a secon-da del reddito di ogni cittadino facendo in modo che chi ha di più paghi di più mentre per il consigliere co-munale del Pdl, Giovanni Leporati, la manovra appro-vata dal Comune è una vera e propria stangata. L'Imu è stata fissata al 0,45 per cento e l'Irpef va da un minimo di 0,4 ad un massimo dello 0,8 per cento. Leporati attacca: «Pd e Italia dei Valori hanno votato una stangata a base di Imu e di Irpef, salatissima per cittadini. La grande novità è che il capogruppo della lista civica, Insieme per Castel Maggiore, ha votato a favore». Conti alla mano per Leporati «un'abitazione normale da 500 euro di rendita passa da 136,71 euro di Ici ai 160 curo di Imu, un alloggio da 1000 curo di rendita passa da 376,71 euro di Ici a 520 euro di Imu, un'abita-

MA L'ASSESSORE al Bilancio, Federico Palma, non ci sta: «Continueremo a privilegiare i servizi scola-stici e quelli alla persona, proprio perché le persone rimangono al centro delle nostre politiche. Abbiamo costruito un bilancio con un obiettivo preciso: riusci-re a mantenere un anno di più il livello e gli standard dei servizi comunali. L'Imu porterà al Comune un get-tito stimato di 5.550.000 euro ma è bene precisare che esso costituirà risorsa aggiuntiva ai fini dell'equilibrio di bilancio e rispetto all'incassato Ici solo nella misura di 900.000 euro. Anche per il 2012 saranno esentati dal pagamento dell'imposta i lavoratori autonomi che nel 2011 hanno prodotto un reddito non superiore ai 4800 curo, i pensionati sotto i7.500 euro e i lavoratori dipendenti che hanno guadagnato meno di Smila cu-ro».

Matteo Radogna

Aliquota allo 0,45%. L'assessore Palma illustra il bilancio, Leporati attacca i civici — CASTEL MAGGIORE — zion.e molto bella da 1500 euro di rendita passa da

616,71 curo di Ici agli 880 curo di Imu».

GIOVANE IN POLITICA

Federico Palma

assessore al Bilancio

del comune di Caste

Maggiore

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press unE 11/04/2012

n Resto del Carlino

BOLOGNA

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Udc..I fianco di Ubaldi Attenti al problemi diParna»

:k 3 RA

«Oltretorrentee au ntare i parcheggi»

Altra politica e Italia dei valori prendono posizione sull'emer-genza parcheggi in Oltretorren-te.Ilmovimento di Maria Teresa Guarnieri sottolinea che «il prossimo sindaco dovrà valuta-re molto attentamente la que-stione dando nuovo impulso a quel piano parcheggi di cui non solo i residenti hanno bisogno ma anche il commercio di vici-nato, sempre più in sofferenza».

Michele Pellerzi, responsabi-le del quartiere Oltreltorrente per l'Italia dei valori, sottolinea che «e chiaro come il sole che servono nuovi spazi, nuovi par-cheggi per i residenti e che la polizia municipale dovrebbe vi-gilare di più su coloro che dopo le 20.30 parcheggiano la propria auto negli spazi riservati a chi vi abita». •

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WALLY BONV CIN1

Buonglorno Rana! Siamo voi!

LILIANA SPAGGIAR1

Partito rointialsta del lavoratori

•• •

<Un dovere ridurre le tasse» e E' un dovere per qualsiasi sindaco ridurre le tasse il più possibile. Ci sono cittadini in grandissima difficoltà, cittad ini che non rie-scono più a condurre una vita dignitosa a causa di codesta grande crisi generata dal-le banche e che, come sempre, sarà più pagata dai più deboli. Nei giorni sam -sì il commissario Ciclosh per la prima volta ha comunicato quanto ammonta il debito del Comune verso le banche: 460 milioni dì cu-ro! Una cifra enorme: sono certa che il solo ricalcolo degli interessi anatocisticì gene-rerà un saldo importante a favore del Co-mune e pertanto dei cittadin i. Ci sono anche derivati: i consiglieri hanno a suo tempo dichiarato che sono esperti di prodotti fi-nanziari. Chiediamo a ognuno di loro di spiegare ai cittadini cos'è un derivato e ve-rificheremo che hanno dichiarato il falso.

«Noi, contro le classi agiate» O Noi siamo il Partito comunista dei Lavo-ratori, e quindi è assiomatico che perce-piamo come necessaria la lotta di classe, e la riappropriazione del proletariato delle ri-sorse depredate dalle classi agiate.

In quest'ottica è pacifico che la risposta non può essere univoca, e che dovrà ten ere conto del grave dissesto economico in cui hanno lasciato il Comune quei ridicoli e se-dicentemente all'altezza personaggi che sotto i Portici del Grano hanno albergato negli ultimil5 anni.

Certamente siamo determinati a ridurre la pressione fiscale ai redditi più bassi, fino ad azzerarla per le condizioni deí nostri fra-telli più fragili.

Deve essere esplicil:o che invece agiremo ìn modo aggressivo verso le classi che 'fino ad oggi hanno mangiato alle spalle del pro-letariato, iví inclusa la Chiesa Cattolica.

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PAOLO BUZZI

NI Cantiere popolare

FEDERICO PIZZAROTTI

Movlmento 5 stelle

ANDREA ZORAND1 idga Nord

bera

ELVIO UBAL1)1 dyllet rmisjìéara

Parma moderata ìì

«Esenzione Imu su prima N In coerenza con quanto fatto negli ultimi q uattro ann i non ho intenzione di attivare la leva fiscale locale ma di abbassare fin dal bilancio di previsione 2013 l'addizionale Ir-pef dall'attuale 0,8 allo 0,6.1noltre diminuire l'addizionale Imu dall'attuale 10,6 al 7,6, per 1000 ed applicare l'esenzione Irnu sull'abi-tazione principale, introducendo una tarff-fazione puntuale nella Tarsu (si paga ín ba-se alla quantità cii rifiuti prodotta).

Le risorse alternative andranno reperite attraverso il recupero da evasione ed elu-sione fiscale che in base alla normativa vi-gente rimangono al 1009/0 ai Comuni che effettuano il recupero.

«Recuperare l'evasione»

La tassazione deve essere progressiva. Non condividiamo le scelte portate avanti dal commissario, con tutte le aliquote al massimo. in quanto non tengono in con-siderazione la capacità contributiva delle persone.

E' quindi necessario una razionalizzazio-ne delle spese e tagli degli sprechi per riu-scire ad abbassare l'aliquota Irpef alle per-sone con minori possibilità. li nostro obiet-tivo è puntare al recupero dell'evasione ìn un gioco a somma zero. Recuperare fondi per tagliare le tasse a tutti quelli che le han-no pagate fino ad oggi. In quest' ottica è nostra intenzione a bbassare l'Imu sugli im-mobili affittati in maniera regolare e man-tenere la tassa al massimo su quelli sfitti in modo da disincentìvare affitti in nero. Ri-vedere inoltre lata_ssa sui rifiuti sulla base di una tariffa puntuale.

«Lotta contro l'abusivismo» H La nostra politica fiscale sarà imperniata sulla lotta all'evasione fiscale. all'abusivi-smo, al lavoro nero, alle proprietà ed affitti fantasma. Verranno adottate la tariffa pun-tuale per i rifiuti e incentivi alla raccolta differenziata per il riciclaggio.

Introdurremo. progressivamente, sgravi fiscali per la prima casa, per le categorie deboli, per l'agricoltura e per le nuove ini-ziative commerciali e artigianali fino alla riduzione complessiva delle aliquote, man-tenendo un effettivo equilibrio di bilancio, senza sparare percentuali ai soli fini elet-torali.

Le risorse deriveranno dalla drastica ri-duzione delle esternalizzazioni di lenze e servizi, ponendo un tetto agli sti-pendi dei livelli apicali e revisionando i costi legati alle quote dí partecipazione in enti e istituzioni.

<Da subito imu più bassa» H Quando ero sindaco dì Parma, le tasse erano le più basse in ardila. Così come era il più basso il peso finanziario dei mutui. Por-tare ai massimo consentito dalla Legge le asse e le tariffe indiscriminatamente è

sbagliato, inutile e ingiusto. Ridurrò da su-bito l'Imu sulla prima casa. Le altre imposte intendiamo ridurle, ma quando e come sì potrà dire solo una volta dentro ai conti del Comune. Non dimentichiamo che tasse e tariffe saranno modulate su reddito e ca-richi familiari grazie al "Quoziente Parma". Le risorse si reperiscono con rigore e con-teramento della spesa limitata agli inter-venti prioritari (servizi), valorizzando il per-sonale interno invece ti i eccedere nelle con-sulenze, riducendo il sistema delle parte-cipate, portando il compenso dei manager pubblici a livelli europei, evitando iniziative spot e dì comunicazione fine a se stessa e cedendo azioni e attività non strategici.

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ROBERTO GIME IT i Par a UnIta

PRIAMO BOCC i

destra

«No all'aliquota massima imu» g La politica fiscale sarà ispirata ad un prin-

cipio preciso: rientrare dal debito nel medio periodo senza vessare i cittadini.

In questo senso, applicare le aliquote massime de I l'Imu è stato affrettato, soprat-tutto sulla prima casa: si dovranno appli-care aliquote più basse.

Stesso discorso per l'addizionale Irpef. Le risorse sì possono trovare abbandonando la logica del Comune imprenditore: revi-sione totale del sistema delle partecipate, cessione di quote significative delle stesse e rinuncia, ove necessario, a qualche gioiel-lo di famiglia (azioni, immobili).

Sulla Tarsu, il discorso parte dal dover ri-vedere ì contratti dì servizio con Irenin ogni caso, è ora dì arrivare ad un modello di raccolta unico per tutta la città.

«Basta sprechi e inefficienze» tg In Italia le t:asse su famiglie e imprese sono talmente elevate (in relazione ai ser-vizi erogati) che a livello locale bisognerà ridurle clasubitoOggi a Parma le aliquote di addizionale Irpef e Imu sono ai massimi consentiti. L'aliquota Imu prima casa andrà ridotta al minimo (0,2%) così come dovran-no essere ridotte Cosap e le aliquote Imu per imprese ed esercizi commerciali. Le ri-sorse necessarie si potranno recuperare con una maggiore razionalizzazione della spesa. Occorrerà in particolare:

a) ridurre sprechi, inefficienze, consulen-ze estern e e aumentare la prod utt ivi t à della pubblica amministrazione:

b) lotta all'evasione fiscale con le moda-lit à e i nuovi strumenti concessi dal Decreto Salva Italia ed emersione immobili fanta-sma.

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•••'::::" «Tutelare le fasce deboli» it:t Prima di tutto non peseremo sul le fasce di reddito maggiormente colpite dalla crisi economica. Ridurremo l'Imu sullaprimaca-sa per le famiglie più disagiate e per gli immobili di minor valore. studiando la pos-sibilità di passare da un sistema propor-zionale ad uno progressivo di tassazione. Per le stesse fasce di reddito ridurremo l'Ir-pef. Per la Tarsu passeremo alla raccolta differenziata porta a porta con tariffazione puntuale per privati e esercizi commerciali. Per reperire risorse, inten d iarno cap ire q ua-le parte del debito possa essere dichiarata irricevibíle e dunque non debba essere pa-gata. Daremo priorità alle spese ai fornitori: l'insolvenza del Comune ha messo in gi-nocchio interi settori produttivi. Ridurremo drasticamente le consulenze esterne, ad iniziare da quelle delle partecipate, valo-rizzando il personale interno e riducendo le spese dì rappresentanza.

ROBERTA ROBERT1 Parma bene comune Rifonciazmue comunista

•..

ensionati

<Meno tasse dal 2013» ht L'aumento delle tasse, a livello locale, è stato aggravato dai pessimi risultati del malgoverno delle passate amministrazioni di centrodestra,che hanno creato un debito spropositato. Basti pensare che i soli debiti bancari superano í 460 milioni e quelli delle partecipate verso i fornitori i 90 milioni. Noi lavoreremo per ridurli progressivamente, realizzando investimenti davvero utili. Con-temporaneamente ci impegneremo per ri-durre il carico delle imposte a partire dal 2013, razionalizzando le spese di funziona-mento dell'ente, realizzando una lotta ser-rata al l'evasione, utilizzando parte dei fondi ex metro e chiedendo al Governo - assieme all'Anci - che almeno il 70% dell'imu riman-gaai Comuni, sceltacheci consentirebbe di abbassare subito le aliquote. Con l'entrata in funzione del termovalorizzatore riporte-remo le bollette dei rifiuti almenoagli stessi livelli del 2008.

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borsi elettorali L'Idv sia coerente e fin H grillino Olivieri: i partiti imparino a dare il buon esempio «Ai banchetti di Di Pietro per cire alla gente di non votare»

ci come noi»

Matteo Olivieri, movimento 5 Stelle, è consigliere comunale a Reggio

di Michela Scacchioli

Matteo Olivieri, lei - che è un grillino - in questi giorni le avrà sentite tutte. Dall'I& che dice "non c'è tempo da perde-re" e raccoglie firme per il re-ferendum abrogativo, ai Radi-cali che invocano l'azzera-mento della legge. Passando per Pd e Pdl che oggi avanza-'no ricette. Sui rhnborsi eletto-rali, complice lo scandalo in-terno alla Lega, si è scatenato un putiferio.

«Già. Peccato però che tutti quelli che oggi parlano, invoca-no, si appellano, e avanzano ti-chieste, di contro abbiano an-che intascato i soldi legati pro-prio a quei rimborsi. E sono davvero tanti soldi. Noi invece abbiamo detto "no, grazie" e li abbiamo restituiti».

Ma a chi? «Allo Stato. E' allo Stato che

finiscono i rimborsi se un parti-to decide di non usufruirne. Avevamo due possibilità: co-municare alla darne ra dei de-putati la nostra rinuncia farina-le mediante lettera, o non for-nire agli uffici preposti il nume-ro di conto corrente necessario al bonifico. Nel secondo caso, tuttavia, si rischia un'ambigui-tà. E si rischia pure che quel soldi se li spartiscano gli altri. partiti».

A quanto ammonta questa rinuncia?

«Per noi grillini, si, tratta di cir-ca 300mila curo all'anno. E va

detto: si sopravvive benissimo lo stesso».

Voi grillini a Reggio quanto avete in cassa?

«Mille e ottocento curo. Spendiamo poco, usiamo mol-to il web, e credo ci vorranno dieci anni prima che la colletti-. vità comprenda questo triodo di fare politica».

Sui rimborsi elettorali la collettività di cui lei parla si era già espressa.

«Il finanziamento ai partiti camuffato da rimborso eletto-rale è già fuori legge sulla base di un responso referendario che però è stato aggirato e io-rata negli anni. Lo si ottiene in

a quei banchetti per dire alla gente di non firmare. Anche perché materialmente non ci sono itempi tecnici per fare un referendum. L'anno prossimo si vota per le politiche, e quan-do si vota per le politiche il refe-rendum non è consentito».

Lei sta dicendo che dare l'esempio è l'unica strada per-corribile.

«Non c'è altra strada. Sui co-sti della politica, sui privilegi e sugli sprechi il modo è uno sol-tanto. Perché il rischio è che non si faccia nulla e non si muova un dito, sul breve tenni-ne, per cambiare le cose. E allo-ra, tanto per cominciare, la

scossa dobbiamo darla noi. Di Pietro il referendum lo poteva presentare tre anni fa. Oggi, se vuol essere coerente, fa prima a dire "abbiamo rinunciato" che non portare avanti questo referendum. TI buon esempio non è fl:ne a se stessa. il proble-ma è che quando si tratta di prendere soldi...». • Quando si tratta di prende-re soldi...?

«Fanno tutti massa critica. Noi firmeremo il referendum dell'Idv quando l'Idv rinunce-rà al proprio rimborso. Ma scii-. sate: i grillini sono per l'aboli-zione delle Province, giusto? Ebbene, i grillini non si sono

virtù. del consenso ottenuto con le elezioni :politiche, regio-nali ed europee. Ma non con le amministrative. Nel comples-so, si tratta di una somma enor-me: 1 miliardo di curo in dieci anni».

Ma la raccolta firme dell'Idv la appoggerete oppu-re no?

«Sia chiara una cosa: il mi-glior modo per abolire questo rimborso è rinunciarvi. E dun-que, non è possibile fare le ver-gini con una raccolta firme do-po aver intascato quei soldi per anni. No, noi non la sosterre-mo. Anzi: In maniera molto amichevole andremo davanti

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',Rimborsi eienomii sia coerente

e rinunci come noi»

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Non è possibile n N fare le vergini

L L con la raccolta firme per un referendum La politica vive comoda

mai presentati alle elezioni in Provincia. Se tutti facessero lo stesso, dal punto di vista me-dia rico sarebbe una bomba».

I vostri 300mila curo vanno allo Stato. Non vi preoccupa la destinazione finale?

«Il problema si genera, cer-to, e per quanto ci riguarda sa-rebbe splendido se quei soldi potessero essere destinati alla ricerca: l'unica cosa degna. Vi-viamo invece in un Paese che sta fallendo ma in cui i partiti campano in maniera arcii-co-moda. Nel. 2011 l'Italia dei Va-lori ha preso 2,69 milioni di cu-ro dai rimborsi.. il Pd 9,98 milio-ni, e l'Udc 2,15 milioni. Queste sono cifre da grande industria. Ma poi cosa producono queste grandi industrie?».

Lo dica lei. «Questi sono partiti che .na-

senno come grandi macchine per distribuire soldi e per far contratti. Dietro c'è un mondo che va dalle cartomanti alle se-gretarie...».

I grillini oggi ancora sono un movimento. Niente a che vedere con le strutture, le or-ganizzazioni e le gerarchie di un partito.

«Ci troviamo in una fase che credo ci porterà alle politiche cosi come siamo. A Reggio non abbiamo neanche una sede, ma ogni sabato siamo in piaz-za tra la gente».

Facciamo finta: entrate in parlamento. Vi guasterete an-che voi?

«Noi saremo CliVer:31, e l'im-portante è non essere peggiori. Ma dobbiamo essere sempre noi i più feroci controllori dì noi stessi. Prima cosa: tetto ai compensi dei parlamentari fis-sato a 3mila e Uro».

Lei giocherà la partita? «Credo che ne rimarrò fuori,

amministrative del 2014 com-prese».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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ALLEANZA DI (ENTRO-DEMOCRAZIA CRISTIANA e 108.483,56 ALLEARLA 01 POPOLO -e 6611812A ALLEANZA PER L'ITALIA e 187.446,82 MONZA RIFORMISIA (Movimento Repubblkaul Etpupel PardpSodakta IlaRano e RISI»

Democrazia Cristiana Marche Unione Popolare Cr liana) AUTONOMIA E tuoni RESIDENTE 141940,05 CAMPANIA LIBERA i16.583,13

511ENAZIOhlt DERVCRN e/1513,e FEDERAZIONE DELLA SINISTRA VERDI e 148.42186 I PUGLIESI PRI ROCCO PALESI I657112 L POPOLO DELLA LIBERTA' e 10.290.054,85

INSIEME PER nsESSa e 113.046,a5 INSIEME PER IL PRESIDENTE (Movimento Autonomo Piceno - Italia Centro - Partito € IS525,01

Repubblicano Italiano - Movimento per l'Italia) INSIEME PER LA (AL RIA (PRI -UDE V - NUOVO PSI) €_104,43934

C 203E11,30 € 2.697,483,40

LA DESTRA € 2i94115,52 LA MIGLIA PER VERDOLA € 190239,13 LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO € 242.89400 LEGA Neo € 4,663,81Z06 LIBERTK E AUTONOMIA NOI 5UB 166995,71 LISTA CIVICA CITTADINI/E PER DONINO e /un*: LISTA MARCO PANNELIA- EMMA 101010 e 143„3n1A1111 LISE CIVICHE PER DIAsuru PRESIDENTE e 77.04344 MODERATI EI 106.690.13 MOVIMENTO 5 MEI MOVIMENTO 5 STELLE REPPEGNIBITTP a rNTE MOVIMENTO PER LEAIITONOMIA 14313,61 SIPA - NUOVO PSI - PRI - ITALIANI NEL MONDO € 2681139,19 NOI CON BELANDO 4142E3,16 PARTITO DEMOCRATICO € 9.910.992.31 PARTITO PERMOMATI € 111, 6,64 PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 84.062,35 PERLA, DASPICATA LISTA PER pAaluut 23.63126 POPOLARI UDEUR 155682,30 000111.601 110111 € 32,131,w RENATA POLVERINI PRESIDENTE e 1.151195 23 NIlO . 1IAZIONE,COMIINISTA -SINISTRA El5ROPEA-a31ALINISTI ITALIANI € 580354,03 SCOPELLITI PRESIDENTE 201.009,30 SINISTRA K0E116111 LIBERIA E 709129,44 SINISTRA ECOLOGIA LIBERIA' - FEDERAZIONE DEI VERDI € 55.539.36 SROSTRA ECOLOGIA LIBERIA"- PSE alsmi SOCIALISTI E RIFORMISTI PER CUMEIRIA € 21.434,10 UOC € 21%091124 UNIONE NORD EST € 51,468.91 VERBI-VERDI 6L404,42 DECADOTI: ALLEANZA DI POPOLO, POPOLARI ORM li

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MOVìMENTO STEI.Lì ‘SEPPEÙNÙG,ITEMILIA.ROMAGNA

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e rinunci come. noi»

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EI direttor della Dpi, Eufranio Massi: per iu idarietà da tutta Italia

= 'Retromarcia dello Fremevo stil sito oscurato della DEzi i.

press unE 11/04/2012

GAllETTA DI MODENA

Un mare di proteste contro Roma Di Pietro: «Ministro, ti comporti da gerarca». Imprese e professionisti con Massi

Per fortuna che ieri non era in ufficio. Lo hanno cercato da tutta Italia per portare la soli-darietà al direttore Dpi più ci-tato d'Italia: così hanno affida-to a interventi ufficiali e com-menti sui siti internet l'appog-gio a Eufranio Massi, curatore del sito "dplmodena.it", oscu-rato dallo stesso Ministero del Lavoro. In poche ore si è mate-rializzata sul web l'avanguar-dia di quei 18 milioni di utenti che in dieci anni hanno impa-rato ad apprezzare e a usare quotidianamente il sito.

«E pensare che il ministro Brunetta sbotta in una mai Marco Bazzoni, responsabile della sicurezza di Firenze - che l'ex ministro Brunetta aveva premiato questo sito web!»

Alle interpellanze in Senato di Vita (Pd) e dell'Idv sì è ag-giunta quella del modenese Ivano Miglioli (Pd) che ha pre-sentato un'interrogazione ur-gente in Commissione Lavoro, con il testo sottoscritto da lutti i suoi colleghi di partito. «Sulla liete - dice in buona sostanza -

ci sono i siti delle Dpl di tutta Italia, un universo variegato. Perché è stato chiuso solo quello di Modena?».

Anche la Lapam modenese va dritto al cuore della questio-ne dopo aver scritto alla Forne-ro: «La scelta della chiusura del sito - è scritto iella nota è semplicemente incomprensi-bile. Un sito così utile e gratui-to, con contatti, era ed è

utile. Con tutti i problemi che ci sono in tema di lavoro per-ché il Ministero si occupa di questo anzichè di altro? Auspi-chiamo perciò un'immediata riapertura».

«Che la badessa Fornero avesse un'idea della democra-zia per cui si può fare solo quel che vuole e che piace a lei, lo avevamo capito già da un pez-zo - tuona il leader dell'idv, An-

Ionio Di Pietro - Non pensa -va-Mo però che arrivasse a dispor-re la chiusura di un sito gestito da un dirigente del Ministero del Lavoro come un qualsiasi gerarchetto fascista, perché non abbastanza 'fedele alla li-nea'. E non immaginavamo che il sobrio Monti glielo la-sciasse fare. Questa gravissi-ma censura fa il paio coni pro-getti dell'Agconi, che vorrebbe poter chiudere a piacimento i siti scomodi, e con l'insoffe-renza di questi governanti, che nessuno ha mai eletto, nei con-fronti di qualsiasi critica. Alla badessa voglio dire che per chiudere un sito "al fine di ga-rantire una rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali" bisogna aver completamente perso il lume della ragione. Monti deve in-tervenire. Capisco che lui e la Fornero siano molto preoccu-pati per le reazioni dei cittadi-

ma non_ sarà chiudendo siti o addomesticando l'informa-zione che riusciranno a risolve-re i problemi». (s.c.)

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COALIZIONE [assessore non vede di buon occhio una giunta vicina a Sei e atta sinistra Lo stesso era accaduto con Uldv

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Il

stm Fomero fa marcia indietro «Riapra. il sito della direzione del lavoro» \Dopo lo stop disposto da Roma in tanti avevano protestato

SIFO della Direzione provinciale del lavoro di Modena sarà riaperto». La notizia — attesissima — é arrivata ie-ri intorno alle 18. Si conclude così, con quest'annuncio del ministro del Lavoro

Elsa Fornero, un caso che in poche ore è montato, diventando nazio-

nale. Tutto comincia quando da Ro-ma, dai governo, arriva un 'diktat': chiudere tl portale

che si trova all'indirizzo dplmo-dena.it. «Perché?», si chiedono in tanti. «E' necessario garanti-re una rappresentazione uni-carme delle informazioni isti-tuzionali».

UN'ARGOMENTAZIO-NE che non convince, nell'ordine, il Partito demo-cratico, che chiede chiarez-za con l'assessore al Lavoro della Provincia di Modena Francesco Ori e con alcu-n i parlamentari (tra loro il modenese Ivano

Cgil, Cisl, la Con- fcooperative e — ultimo ma roboante il leader

dell'Ido Antonio Di Pie- tro. Sul suo sito internet l'ex

poi, partendo dal caso modenese, ha attaccato duramente la Fornero. «Non pensavamo che potesse arri-vare a disporre la chiusura di un

sito gestito da un dirigente del ministe-ro del Lavoro scrive come un qual-siasi gerarchetto fascista, perché non ab-bastanza 'fedele alla linea'. E non imma-ginavamo che il sobrio Monti glielo la-sciasse fare senza dire una parola. Que-sto gravissimo intervento censorio —ha aggiunto Di Pietro — là il paio con i progetti dell'Agcom, che vorrebbe po-ter chiudere a piacimento i siti scomo-di, e con l'insofferenza di questi gover-nanti, che nessuno ha mai eletto, nei confronti di qualsiasi critica o appunto.

L'ONDA Il caso è arrivato in parlamento e sui bteg dei Leader nazionali Di Pietro: «Metodo fascista»

Alla badessa Fornero voglio dire che per chiudere un sito 'al fine di garantire una rappresentazione uniforme delle in-formazioni istituzionali' bisogna aver completamente perso il lume della ra-gione». Il numero uno dell'Italia dei va- numero lori aveva anche chiesto «al presidente del Consiglio di intervenire per riaprire il sito chiuso d'autorità dal ministro. Questo paese è in ginocchio e le riforme del governo sono un rimedio peggiore del male. Capisco che Monti e Fornero siano molto preoccupati per le reazioni dei cittadini. Ma non sarà chiudendo si-ti o addomesticando l'informazione —conclude — che riusciranno a risolvere

il problema».

PAROLE al vetriolo che hanno ingros-sato un'onda già partita e diretta all'uffi-cio del ministro. Che, a fronte delle nu-merossissime richieste, ha ritirato il provvedimento preso da un suo dirigen-te. «Il sito della direzione provinciale del lavoro di Modena hanno fatto sa-pere da Roma — sarà presto riaperto. Il ministro ha parlato con il direttore della Dpl di Modena, Eufranio Massi, riba-dendo che il sito essendo istituzionale deve essere ricondotto all'interno delle regole della pubblica amministrazione e aggiornato sulla base dei documenti ufficiali».

IN PARLAMENTO il sito era stato di-feso a spada tratta anche da Miglioli„ che aveva detto: Al sito dal 2001 a oggi è riuscito a guadagnarsi grande apprez-zamento: è stato visitato, in questi anni, da ben 18 milioni di utenti e nel febbra-io dello scorso anno è addirittura stato al centro di un convegno specifico orga-nizzato proprio in occasione dei primi dieci anni di attività. Unanime — ha ag-giunto — è il riconoscimento della sua utilità da parte delle istituzioni e delle parti sociali: il sito, infimi, nel tempo, è stato capace di distinguersi per il costan-te aggiornamento su tutte le novità in materia di lavoro. Raccoglieva, infatti, non solo la normativa, ma anche le sen-tenze della giurisprudenza e le prese di posizione della dottrina».

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press unE 11/04/2012

Modena e Provincia

PgRMENTAVOM L'impegno dell'istituzione per ‹‹le imprese del territorio»

«Le pmi subiscono i processi lenti: lavoriamo per loro Forniamo risorse per imboccare la strada telematica»

„ . possibile cogliere, anche solo «..k1 dai titoli, la forza e le finalità dell'azione messa in atto dalla Fonda-zione». Lo dichiara Torreggiani com-mentando l'attività dell'ente che, da un. lato, vuole «attribuire risorse in termi-ni di mezzi affinché determinati proce-dimenti possano imboccare veloce-mente la strada telematica, percorso che garantisce a un tempo giustizia più rapida e protezione da fenomeni mala-vitosi». E dall'altro lato, proprio grazie alla presenza degli attori principali nella Fondazione, intende «generare quello scambio di esperienze, quella.

condivisione delle scelte, indispensabi-li al successo di una fase di sperimen-tazione come quella che stiamo suppor-tando». Tutto ciò è fatto «per il sistema generale delle imprese di questo terri-torio. E' tra le imprese, va detto che sono le piccole imprese a subire con maggio-re intensità gli effetti di una giustizia lenta, a sopportare gli oneri finanziari e non solo dei ritardi nei pagamenti, a

pagare a caro prezzo un sistema che rende difficile, oltre la crisi, essere competitivi ma anche e più semplice-mente ottenere il dovuto. E' a loro, in particolare, che va il nostro sforzo».

La Fondazione, che ha guardato da lontano il cambio di presidenza di Pa-lazzo di giustizia - Vittorio Zanicheili al. posto di Mauro Lugli -, fa sapere che rapporti con Tribunale e Procura «so-

no ovviamente b uon i». Per chiudere, un accenno alle polemiche stessa che risalgono all'anno scorso, quando la Fondazione fu citata in Senato poiché il parlamentare Elio Lannutti (Idv) do-mandò con un'interpellanza se «i fi-nanziamenti delle banche nel settore giustizia abbiano la finalità di attivare la riconoscenza». Torreggiani spiega che «non abbiamo avuto alcun riscon-tro rispetto all'interpellanza; sul punto mi limito a evidenziare che abbiamo provveduto a trasmettere tutte le infor-mazioni richieste dagli organi preposti ma abbiamo anche continuato a pieno regime l'attività della Fondazione».

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Modena e Provincia

LIA:LIZZAZION: I pareri dei carpigiani dopo un'interrogazione in Consiglio comunale di Pd e Idv

«Aperture domenicali: un'occasione, però...» «Attenzione alle spese di gestione» . «E alla vita in famiglia»

n ordine del giorno sulle aperture domenicali è

stato presentato dalla mag-gioranza in consiglio comu-nale. Pd e Idv insieme a firma-re una proposta che, premet-tendo e considerando il ri-spetto dei diritti contrattuali dei lavoratori e l'importanza di. un adeguato equilibrio dei tempi della vita e del lavoro, auspica ed bivi ta la giunta e il consiglio tutto «all'attenzio-ne per modelli di aperture do-menicali o festive imperniate sui valori della responsabili-tà sociale di impresa affer-mano i firmatari - concordate il più possi bile con le parti so-ciali, associazioni di catego-ria e sindacati, per favorire il maggior equilibrio possibile dei tempi di lavoro e di vita, riconoscendo ad en trarabi gli ambiti un valore fondante per la uualitfi della vita e la coesione sociale nelle nostre zone».

Le aperture domenicali, che rientrano nel piano di li-beralizzazioni dei governo, ampliano sicuramente le pos-sibilità di acquisto nell'arco temporale, meno certa la cre-scita nella quantità di acqui-sti.

«Temo sia un discorso op-posto al principio di ottimiz-zazione delle risorse -- affer-ma Luca Zirondoli, educato-re - nel senso che ci. saranno luoghi o attività che, se libe.-

Luca Zirondoli

ralizzate nelle aperture, ri-schieranno di veder aumen-tata solo la noia e le spese di gestione. sedi aperture e li be-ralizzazione si parla, sarebbe giusto che ogni posto di lavo-ro desse la stessa possibilità a chi ne può usufruire come a chi offre il servizio. Credo che l'importante in queste mano-vre e scelte sia non far pagare i costi e i rischi ai. lavoratori, impedendogli od ostacolan-dogli una vita familiare e so-ciale decente».

«È un idea che mi convince molto afferma Elisa No-blen studentessa -forse è uti-le a chi fa un lavoro molto im-pegnativo, ma non credo che

Elisa Nobler

l'apertura domenicale aiute-rà ad aumentare i consumi anche perchè sono altre le cause che li fanno ridurre».

«Ho sentito molte commes-se che non riescono a gestire la propria vita privata per questa decisione - sostiene Sanja Gasparini., studentes-sa -, una soluzione potrebbe essere turn.are ogni domeni-ca le aperure dei vari centri

Chiara Canini

Sanja Gasparini

commerciali». «TI fatto è che se tieni aperto

sette giorni su sette afferma Chiara Cattini, impegnata in un centro commerciale - stessi incassi si spalmano su più giorni».

(Paolo Caponelto )

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Modena e Provincia

poLEM:CA parlamentare modenese del Pd presenta un'interrogazione dopo la h usura del porta e

Sito DO 'oscurato', Mignoli scrive alla Fornero Il Ministro: «Non ne sapevo nulla, proweclimento eccessivo»

3''WZR)NC La sede della Direzione provinciale del lavoro a Modena,

A destra il parlamentare del Pd Ivano modi e il ministro Elsa Fornero

1 caso della chiusura del A. sito "dplmodenalt" ap-proda sul tavolo del mini-stro del Lavoro e delle po-litiche sociali Elsa Forne-ro: il parlamentare del Pd Ivano Mignoli., membro della Commissione Lavoro della Camera dei deputati, ha deciso di. presentare in proposito una interroga-zione urgente a. risposta in Commissione, Il parla-mentare modenese è il pri -

mo firmatario, ma il testo della interrogazione è sta-to sottoscritto da tutti i parlamentari Pd della Commissione Lavoro della Camera. La decisione del-la chiusura del sito della Direzione provinciale del lavoro di Modena è arriva-ta il 5 aprile scorso, annun-ciata direttamente dal se-gretario generale del Mini-stero del lavoro e delle po-litiche sociali che, ufficial-mente, ha fatto riferimen-to alla necessità di garan-tire "una rappresentazio-ne uniforme delle infor-mazioni istituzionali". Mi-glioli., nel testo della inter-rogazione, ricorda «l'ap-prezzamento che il sito dal 2001 a oggi è riuscito a gua-

lagnarsi: è stato visitato, in questi anni, da ben 18 milioni di utenti e nel feb-braio dello scorso anno è, addirittura, stato al centro di un convegno specifico organizzato proprio in oc-casione dei primi dieci an-ni di attività. Unanime è il riconoscimento della sua utilità da parte delle isti-tuzioni e delle parti socia.-li: il sito, infatti, nel tempo, è stato capace di distin-guersi per il costante ag-

giornamento su tutte le novità in materia. di. lavo-ro».

Non solo a Modena: la. polemica sul sito 'oscura-to' sta montando sullo sce-nario politico nazionale. E dopo l'affondo di Di Pietro, che ha parlato di «grave censura», è arrivato l'in-tervento dello stesso mini-stro Fornero. «Non ne sa-pevo nulla», ha detto il ti-tolare del Lavoro, «sto cer-cando di capirne di più»,

La Fornero ha riferito di a-ver parlato con Eufranio Massi, direttore della Dpl di Modena: le avrebbe spie-gato che motivo della chiu-sura sarebbe stata la pub-blicazione anticipata del testo della riforma del la-voro, scaricato dal sito del Sole 240re, prima che fos-se ufficiale e firmata. «Se così fosse - aggiunge la Fornero - la chiusura del sito sarebbe una punizione eccessiva».

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press unE 11/04/2012

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«Commissariare la gestione dell'emergenza umanitaria»

RAVENNA. A indagini ancora in corso su quanto accaduto nella notte della vigilia di Pasqua, la poli-tica è in piena bagarre. Le posizioni di maggioranza e opposizione appaiono drammaticamente di-stanti, complicando anco-ra di più il delicato mo-mento vissuto in città. «Non abbasseremo i toni -spiega Alberto Ancarani, coordinatore provinciale del Pdl - perché abbassarli significa fingere di non vedere». Ancarani chiede che domani il sindaco ri-ferisca in consiglio comu-nale sulla riunione di ieri del Comitato per l'ordine e la sicurezza. I consiglie-ri provinciali del Pdl chie-dono invece un consiglio provinciale straordinario sui fatti accaduti. Gian-guido Bazzoni, consiglie-re regionale del Pdl, invo-ca un'assunzione colletti-va di responsabilità. «Il problema è destinato a in-

gigantirsi - dice Bazzoni - finchè non si capirà che la nostra terrà non è in gra-

do di contenere 60/70/80mila immigrati, in gran parte clandestini,

perchè si crea un proble- ma di sopravvivenza fisi- ca». Luciano Spada, coor-

dinatore comunale faenti-no del Pdl, esprime invece forte dissenso verso le po-sizioni di alcuni suoi col-leghi di partito: «Non mi sognerei mai di fare una marcia contro un tunisi-no disarmato che scappa e che viene ucciso da un ca-rabiniere». Giovanni Pa-glia, coordinatore regio-nale di Sel, parla della ne-cessità che la politica co-struisca percorsi condivi-si di dialogo, inclusione e tolleranza. Invita la città a incontrare gli amici i co-noscenti della vittima del conflitto a fuoco. Elisa Renda, consigliera comu-nale per il Movimento 5 Stelle, sferra un attacco frontale al Pdl: «E' eviden-te che il Pdl mira a capi-

talizzare i problemi con-tingenti della Lega Nord e su questi temi solleva pol-veroni a caldo, facendo un pessimo servizio alla no-stra città. Da parte nostra abbiamo piena fiducia nelle nostre istituzioni e nel loro paziente lavoro quotidiano per la sicurez-za di tutti noi».

Alvaro Ancisi, capo-gruppo di Lista per Ra-venna, propone di dichia-rare lo stato di allarme e commissariare la gestio-ne dell'emergenza umani-taria trasferendola dal sindaco al Prefetto. Alber-to Ferrero, coordinatore di Fli, parla di lassismo e buonismo e chiede che l'amministrazione agisca in fretta. Il Partito repub-blicano dà pieno sostegno a Forze dell'ordine e cara-binieri; Cesare Sama di Ravenna Radicale invita invece ad attendere che le indagini facciano luce su quanto successo.

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press unE il Resto del Carlino 11/04/2012 Ravenna

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No a facili e maliziose

manipolazioni tli ELISA RENDA*

IN ATTESA che la magistra-tura faccia luce sui gravi fatti della notte di Pasqua, cuhrlina-ti in una sparatoria in cui ha perso la vita un ragazzo tunisi-no di 27 anni, facciamo alcu-ne considerazioni politiche. La preoccupazione per l'ordine pubblico, l'espressione di soli-darietà alle .forze costrette a fronteggiare senza mezzi e tutele situazioni sem-pre più complesse e rischiose e oggetto persino di inqualificabi-li insulti pubblici prima anco-ra dell'accertamento della veri-tà, non devono confondersi con maliziose manipolazioni.

CHE ALCUNE situazioni di marginalità sociale possano sfociare in comportamenti da fuorilegge deve fare interrogare le istituzioni e chi è in relazio-ne ai protagonisti di queste vi-cende, Pretendere dissociazio-ni all 'ora del lutto, come ha fat-10 il consigliere Pali Ancarani, da parte di tutti i tunisini denti a Ravenna, è un tentati-vo di manipolazione ed una provocazione pericolosa. Cia-scuno, nella propria vita conti-nuerà ad esprimere l'onestà e la rispettabilità che ogni sode,- tà richiede ed un gruppo di ra-

gazzi che manifesta in piazza rappresenta solo se stesso, l'ad-dove non si limiti alla legitti-ma espressione del lutto e delle condoglianze. Siamo certi che autorevoli commenti arriveran-no in tal senso anche da chi, non ravennate, vive e lavora qui nel nSpetto della legalità. Ogni cittadino che si senta di dissociarsi da ogni espressione inopportuna di odio verso le lane dell'ordine si esprimerà come, quando e se lo riterrà op-portuno, senza che per questo nessuno possa arrogarsi il dirit-to di gettare addosso ad un"inte-ra comunità lo stigma della connivenza con illegalità e int-punita. Cosi come, speriamo, ogni cittadino che onestamente lavora e cerca di integrarsi, pos-sa continuare a farlo senza che il comportamento fuorilegge di alcuni vanifichi le fatiche di tutti. E evidente che il Pdl mira a ca-pitalizzare i problemi contin-genti della Lega Nord e su que-sti temi solleva polveroni a cal-do, facendo un pessimo servi-zio alla nostra città. Solo la ve-rità dei fatti, una visione lungi-mirante della pace sociale ed una ferma adesione alla legali-tà possono arginare i veri, peri-coli alla nostra sicurezza. Tut-to il resto è maliziosa propagan-da. Certe scorciatoie apparente-mente facili non possono che aggravare problemi che andreb-bero affrontati risolvendo alme-no in parte le cause che li origi-nano, Piena fiducia nelle no-sor IStituzioni e nel loro pa-ziente lavoro quotidiano per la sicurezza di tutti noi. *Consigliera 5 Stelle

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CESENA. Il blocco del traf-fico del giovedì si è concluso il 29 marzo, ma il Comune è già al lavoro per contribuire a definire il nuovo Accordo regionale per la qualità dell'aria, da cui dipende an-che la decisione se confer-mare questo tipo di azione anti-smog. Nelle scorse set-timane è stata inviata una nota congiunta all'assessore regionale all'Ambiente Sa-brina Freda per fare alcune proposte, incluse misure al-ternative al blocco del traf-fico del giovedì: interventi per incentivare la riqualifi-cazione dei mezzi commer-ciali; contributi per il cam-bio delle caldaie negli edifici privati e l'implementazione

della campagna "Calore pu-lito"; sostegno del trasporto pubblico locale; integrazio-ne e completamento dei per-corsi ciclabili urbani esi-stenti; azioni per la riquali-ficazione energetica degli e-difici pubblici e privati, so-stenendo gli investimenti at-traverso un fondo rotativo.

«Il Comune di Cesena - af-fermano il sindaco Paolo

Lucchi e l'assessore alle Po-litiche Ambientali Lia Mon-talti - aderisce già da 10 anni all'Accordo regionale per la qualità dell'aria. Abbiamo promosso politiche struttu-rali per migliorare la situa-zione dell'aria che respiria-mo intervenendo sia sul fronte della mobilità sosteni-bile (parcheggi scambiatori, nuove piste ciclabili, piedi-bus, il sostegno al trasporto pubblico locale) sia sul ver-sante energetico (Piano e-nergetico comunale, inter-venti per l'efficientamento e-nergetico degli edifici comu-nali, incentivi per la conver-sione delle auto a metano). Ma siamo al tempo stesso convinti che per arrivare a

risultati significativi occor-rono strategie più incisive e di ampio respiro, che coin-volgano quanto meno l'inte-ro territorio regionale. Da qui la volontà di dare il no-stro contributo alla defini-zione del prossimo Accordo, cercando anche di indivi-duare alternative al blocco del giovedì. Del resto, già sul fronte del monitoraggio del-la qualità dell'aria, Cesena fa parte di un sistema orga-nizzato dalla Regione e da Arpa, secondo un modello che segue le direttive nazio-nali ed europee e che deter-mina la collocazione delle varie centraline sul territo-rio emiliano-romagnolo. An-che quella cesenate, posta in piazzale Franchini, rispon-de a questa logica, che ha lo scopo di delineare un quadro completo della qualità dell'a-ria, per impostare insieme politiche efficaci ad ampio raggio».

Comune al lavoro insieme agli altri enti locali in vista della prossima stagione

Giovedì senz'auto: si cerca un'alternativa Proposte inoltrate alla Regione, basate su vari eco-incentivi

Pagina 13 CronacatliCesere

press unE 11/04/2012 C 29"912, • ornare

di Forlì e Cesena

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Page 24: rassegna del 11-4-2012

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A favore Pd, Idv e Gm contro Pdl, Lega, Udc Rifondazione astenuta

FORLÌ. Attualmente il capitale sociale di Seaf, la società di gestione del "Ridolfi" è composto da: Livia Tellus Spa 49,1 per cento, Società Aeroporti Romagna Spa 29,9 per cento, Camera di commercio di Forlì-cesena 11,9 per cento, Provincia di

Ecco le attuali quote del capitale sociale

Forlì-Cesena 8,9 per cento, Confindustria di Forlì-Cesena 0,1 per cento. Secondo l'aggiornamento inviato

da Seaf si evidenza una perdita maturata dal 1 gennaio 2012 al 29 febbraio 2012 di 996 mila 254 euro, che va ad aggiungersi alla perdita di esercizio del 2011 pari a 5 milioni 601 mila euro, coperta però nel corso del 2011 per 3 milioni 985 mila euro.

Ripiano al minimo per la Seaf

Senza fine. La Provin-cia, per parte sua, la quo-ta minima per la copertu-ra del bimestre gennaio e febbraio della gestione della Seaf l'ha approvata, ma se entro questo mese non verranno segnali pre-cisi dalla bolognese Sab la fine non del sedime aero-portuale ma della gover-nance pubblica dell'aero-porto sarà inevitabile. Quella quota minima di 10 mila euro e la ricapi-talizzazione al minimo della spa per 120 mila eu-ro è stato l'oggetto del vo-to nella Provincia.

Sì di maggioranza. I gruppi Pd, Idv e Gruppo Misto hanno votato per la ricapitalizzazione sulla base della relazione dell'assessore provincia-le Maurizio Castagnoli. Il "no" secco di Stefano Gagliardi del Pdl è stato invece motivato dal fatto che «Seaf perde 350 mila euro al mese e nel 2011 ri-spetto al 2010 ha perso 295 mila euro. E' evidente che gli enti locali non posso-no permettersi simile perdite per cui siamo ve-ramente giunti alla resa dei conti. Quella finale».

Il "no" dei leghisti. Gia- nluca Zanoni, capogrup-po provinciale di Lega Nord, ha gettato la spu-gna circa il salvataggio del "Ridolfi". «Prendia-mo atto che Rimini è an-data avanti da sola, non

ha sottoscritto gli accordi nonostante le sollecita-zioni regionali. L'asse Bo-logna-Rimini si è raffor-zato, anzi con l'aumento dell'arroganza del par-tner aeroportuale del si-stema riminese». Anche

La Provincia finanzia la quota ma ora sono solo 10miia euro

FORLÌ. La copertura parziale dello sbilancio del-la Seaf per un valore di 10 mila euro è stato ap-provato, a maggioranza, dall'azionista Provincia in attesa che si ampli la presenza di Bologna.

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Ripiano al minimo per la Seaf

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Maria Grazia Bartolo-mei, capogruppo Udc, ha disarmato: «Non si vede nulla di nuovo, deve esse-re la maggioranza ad as-sumere la responsabilità di questa vicenda dove siamo oggetti passivi».

Invece per Luciano Minghini, capogruppo provinciale del Pd: «Non si è votata nessuna solu-zione finale, ma solo una delibera di ripiano se pu-re non siamo ancora in grado di esprimerci sul futuro perchè ancora non conosciamo il progetto».

Sì di Idv condizionato. Secondo Giovanna Pe-rolari, capogruppo pro-vinciale di Italia dei Va-lori: «La situazione è pe-sante, ma l'Idv ha messo un tempo limite a questo continuo esborso di dana-ro pubblico. Teniamo quindi fede all'impegno fino alla fine di aprile in attesa di un piano».

Rifondazione astenuta. Piergiorgio Poeta, capo-gruppo provinciale di Ri-fondazione chiosa con la propria astensione sulla delibera. (pi.car.)

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Intanto i Verdi lasciano la coalizione Gli ambientalisti: «Pieraccini non ha rispettato le regole tra i partiti»

ce dei comportamenti tenuti dal candi- che i partiti che lo appoggiavano si e-dato sindaco di centrosinistra - si legge rano concordemente date, per i Verdi in una nota del "sole che ride" - che con non ci sono più le condizioni per con-le sue decisioni autonome e non discus- tinuare a restare nella coalizione che so-se in alcuna sede, ha stracciato le regole stiene Pieraccini». Secondo il partito di

sinistra, dopo le primarie, si sarebbero incontrati i rappresentanti dei 4 partiti che avevano partecipato (Pd, Sel, Idv e Socialisti italiani) più Rifondazione co-munista e Verdi per accordarsi. Le ul-time due forze politiche non avevano a-vuto spazio per un loro candidato in li-sta. Poi Pieraccini avrebbe trovato po-sto ad un elemento rifondarolo, senza dare spiegazioni ai Verdi. (m.m.)

CASTROCARO. I Verdi vanno via sbattendo la porta. Luigi Pieraccini si è trovato senza uno dei sei partiti che do-vevano appoggiarlo. Marzio Matteucci, rappresentante locale del partito am-bientalista ha spiegato come la forza che rappresenta esca dalla coalizione di cen-tro sinistra. Motivo della rabbia ecolo-gista: l'ingresso del candidato di Rifon-dazione comunista, nella lista. «Alla lu-

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AMA Un controllo dei vigili urbani: evento sempre più raro nelle ultime giornate di blocco del traffico

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n Resto del Carlino

CESENA AVVIATO IL CONFRONTO TRA GLI ENTI PER IL NUOVO ACCORDO REGIONALE PER LA QUALITA DEL °ARIA

Ing ento, stop ai blocchi del traffico Il Comune propone alla Regione interventi alternativi ai giovedì senz'auto

ANCHE il Comune spinge per il superamento dei 'giovedì senz'au-to', i blocchi del traffico per ridur-re l'inquinamento stabiliti a livel-lo regionale che si sono conclusi il 29 marzo scorso. E' già in corso il confronto tra gli enti per la defi-nizione del nuovo Accordo regio-nale per la qualità dell'aria: l'am-ministrazione cesenate, insieme alla Provincia e agli altri Comuni del territorio, ha inviato una nota all'assessore regionale all'ambien-te Sabrina Freda dove si esplicita una serie di proposte per rendere più incisive le iniziative di risana-mento (definendo anche misure alternative al blocco del giovedì) Fra le idee avanzate ci sono inter-venti per incentivare la riqualifi-cazione dei mezzi commerciali; contributi per il cambio delle cal-daie negli edifici privati e l' imple-men [azione della campagna 'Calo-re pulito'; il sostegno del traspor-to pubblico locale ed interventi dei Comuni di integrazione e completamento dei percorsi cicla-bili urbani esistenti; azioni per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, attraver-so la costituzione di un fondo rota-tivo a sostegno degli investimenti coerenti con la riduzione delle emissioni che possono alterare il Il sindaco Paolo Lucchi. e l'asses-sore alle politiche ambientali Lia Montalti evidenziano l'adesione convinta del Comune alle politi-che di tutela dell'ambiente e ricor-dano gli interventi adottati sul fronte della mobilità sostenibile

(dai parcheggi scambiatori alle pi-ste ciclabili, la promozione del piedibus, il sostegno al trasporto pubblico locale) ma anche sul ver-sante energetico (con il varo del Piano energetico comunale, nu-merosi interventi per l'efficienti-me nto energetico degli edifici co-munali). «Ma siamo al tempo stes-so convinti proseguono che per arrivare a risultati significati-vi occorrono strategie più incisive e di ampio respiro, che coinvolga-no quanto meno l'intero territo-

rio regionale. Da qui la volonta di dare il nostro contributo alla defi-nizione del prossimo Accordo, cercando anche di individuare al-ternative al blocco del giovedì. Del resto, già sul fronte del mani-toraggio della qualità dell'aria, Ce-sena fa parte di un sistema orga-nizzato dalla Regione e da Arpa secondo un modello che segue le direttive nazionali ed europee e che determina la collocazione del-le varie centraline sul territorio emiliano — romagnolo».

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Inclinammo, stop a' oboi (19 traffwo

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n Resto del Carlino

CESENA

COLORI Lo stemma della Provincia sulla sede di piazza Morgagni a Porli

LA POLEMICA

I premi? Ridotti ma non eliminati LA SPESA per i dirigenti diminuirà, ma non è vista un 'taglio" dei premi. Lo ha detto ieri l'assessore provinciale all'amministrazione e controllo Maurizio Brunelli lispondendo a un'interrogazione dei consiglieri Pino Castrogiovanni e Giovanna Perolari dell'Italia dei valori. ll fondo del salario accessorio del

personale dirigente è stato approvato nel 2010 in applicazione del contratto collettivo dei dirigenti — ha detto Brunelli in consiglio provinciale . La determinazione di questo fondo nel 2010 rappresenta un punto di riferimento invalicabile e ammonta a 604.000 euro. Nel 2011 il fondo è stato ridotto a 595.000 nei 2012 e si prevede di ridurlo ulteriormente del 14,5% con una riduzione permanente del numero dei dirigenti. Ci stabibZzeremo a dieci unità di dirigenti, con in media un dirigente per 50 unita, diventando una delle Province più solerti nel rapporti tra dirigenti e dipendenti, al pari di quella di Panna e rispetto ad altre province con rapporti ben superiori. Lo riduzione di questa spesa, infine, trova i vincoli nell'applicazione dei contratti collettivi».

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delibera per coprire le perdite di Seaf; gestore dell'aeroporto maturate fino al 29 febbra ricostituendo al minimo capitale sociale le n vista dell'assel:obreadegri azionisti di d

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GAGLIARDI rivela poi sistenza, all'interno del ano regionale integrato i trasporti 2020, di un

paragrafo dedicato a Fuorr nel duale i Ridolfi

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FORLÌ

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Notti blindate per le feste Con 100 vigili in campo

fila via tutto liscio di Emer Sani

RICCIONE. Notti blinda- te: fila tutto liscio nel lun-go weekend di Pasqua. Ac-canto alle altre forze dell'ordine il Comune ha schierato in strada 110 vi-gili urbani, in turnazione fino alle 3 di notte. Sicu-rezza e rumori notturni, «buona la prima», com-menta il vicesindaco e as-sessore alla Polizia muni-cipale, Lanfranco Franco-lini. Nel mirino degli a-genti c'erano i tanto di-scussi street-bar che spesso si sono fatti "sentire" dai residen-ti per la mu-sica tenuta alta fino oltre l'orario con-sentito (l'una) . «C'è stata tanta gente e musica nei locali ma nulla di irrego-lare - prosegue Francolini -, in molte situazioni ho potuto constatare perso-nalmente. Sia i gestori che alle associazioni di catego-ria è stato comunicato che sarebbero stati dei sorve-gliati speciali. L'azione preventiva ha funzionato con il risultato che al cen-tralino del comando della municipale non sono arri-vate lamentele». Qualche giorno prima le festività

che sommando le varie di-vise c'è stato uno dispiega-mento di forze dell'ordine davvero straordinario». Tasto dolente è stato il traffico. «Per fortuna che c'è stato, significa che la città è stata presa d'assal-to: così alte concentrazio-ni di vetture causano ral-lentamenti. Un plauso va a tutti gli agenti che hanno rinunciato alle loro ferie e riposi per essere tutti pre-senti durante le festivi-tà».

Francolini: «C gente e music ma nulla di ir

'è stata tanta a nei locali regolare»

gli operatori della notte e- rano stati convocati in municipio per pianificare la gestione delle aperture delle discoteche in collina. Il Cocoricò dalle 24 di do- menica fino alle 12 di lu- nedì ha organizzato una delle serate più importan- ti dell'anno in termini di affluenza di pubblico, con migliaia di ragazzi in ar- rivo da tutta Italia. Lo scorso anno si verificaro- no diversi atti vandalici. «Il Cocoricò per evitare di- sagi ha attivato un servi-

zio di sorve- glianza con tre addetti che hanno battuto le zo- ne esterne alla discote- ca in sella a

uno scooter, inoltre in ac- cordo con il Comune i loro vigilantes hanno chiuso i viali residenziali - prose- gue Francolini -; hanno as- sodato del personale per controllare l'attività dei Pr ed evitare assembra- menti sia alla stazione fer- roviaria che sotto il tendo- ne di viale Ceccarini». Per il vicesindaco anche il fe- nomeno prostituzione è stato tenuto sotto control- lo. «Si sono viste davvero poche lucciole in strada in questi ultimi giorni, pro- babilmente dovuto al fatto

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nal blindate per le feste Con 100 vigili in campo

tnavia fiato liscio

Innonkia fuori dai .sonetti lungo ,iale Casto., Rimini

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«Incidente aereo, violate tutte le norme» Campo di volo di Santarcangelo, l'Enac proroga le autorizzazioni

Il consigliere Bertipagani non ci sta: adesso servono sanzioni SANTARCANGELO. Inci-

dente aereo sul campo volo di Santarcangelo, il consigliere comunale Massimo Bertipa-gani si scaglia contro l'Enac e la sua proroga dell'autorizza-zione alla struttura, espri-mendo «forti perplessità». «Il pilota dell'ultraleggero e il ge-store hanno scientemente vio-lato le prescrizioni di legge», dice, e ora chiede sanzioni. Quel velivolo non poteva vo-lare di venerdì, sottolinea. E' la terza volta che il consiglie-re Idv scrive all'Ente aviazio-ne civile, senza ricevere ri-

sposta e ora annuncia ogni «a-zione ritenuta necessaria», nel caso in cui Enac non ri-sponda al suo sollecito. Il ri-ferimento è sempre lo stesso: l'incidente avvenuto il 4 no-vembre scorso a due passi dal campo volo di Santarcangelo (il pilota, un 50enne di Catto-lica, ne uscì salvo per mira-colo). Bertipagani ricorda co-me all'attività di volo da di-porto sportivo sia vietato il sorvolo di centri abitati, di stabilimenti industriali, e sia possibile solo nei giorni festi-vi e il sabato. Eppure, il 4 no-

vembre, ricorda il consiglie-re, era venerdì e a pochi passi dalla pista ci sono agglomera-ti di case e «infrastrutture po-tenzialmente pericolose come Vulcangas, linee aeree ad alta tensione, importanti strade e centri abitati». Si tratta, accu-sa, di una «palese violazione delle norme vigenti oltreché delle autorizzazioni del cam-po volo ad oggi in essere e da sanzionarsi, soprattutto alla luce delle reiterazioni». La proroga all'autorizzazione al-la pista scadrà il prossimo di-cembre.

I resti del velivolo precipitato

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