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Rassegna del 12/09/2018

Rassegna del 12/09/2018 - CSV Vicenza · Corriere Della Sera La nuova musica dei Jalisse con le parole dei bambini - Buone Notizie 11/09/2018 p. 6 Anna Gandolfi 10 Taija, un anno

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Rassegna del 12/09/2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna del 12/09/2018

Pagina I

Altre Associazioni di Volontariato

Gruppi e associazioni incontrano i giovaniGiornale Di Vicenza 06/09/2018 p. 21 1

«Invecchiamento, sfida che chiama tutti»Giornale Di Vicenza 07/09/2018 p. 16 Gianmaria Pitton 2

Centri antiviolenza contro i domiciliari «Sono diventati la falladel sistema»

Corriere Veneto 08/09/2018 p. 3 4

Solidarietà alla sagra Il ricavato aiuta, la ricerca pediatricaGiornale Di Vicenza 09/09/2018 p. 27 Felice Busato 5

Lorenzon alla guida dei Donatori di sangueGiornale Di Vicenza 11/09/2018 p. 35 6

Combattere l'autismo con i laboratori in villaGiornale Di Vicenza 09/09/2018 p. 32 7

Tutela dei minori Amici del Villaggio nella ConsultaGiornale Di Vicenza 09/09/2018 p. 41 Elena Rancan 8

Vita da volontarioCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 4 9

La nuova musica dei Jalisse con le parole dei bambiniCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 6 Anna Gandolfi 10

Taija, un anno da incubo dopo dieci diviolenze «Serviva piùprotezione»

Giornale Di Vicenza 10/09/2018 p. 8 12

Servizio civile I posti CsvCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 6 14

L'aperitivo per aspiranti volontariCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 7 15

La Rifoma e i correttivi. un monito al governoCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 9 Luca Degani 16

Industira 4.0 La sfida eticaCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 9 Paolo Venturi 17

Migranti, le cotrapposizioni da superareCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 9 Rossella Miccio 19

L'informatica? Senza frontiereCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 11 Enzo Riboni 20

Ma quel volontariato è davvero... Involontario?Corriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 13 Paolo Foschini 23

Volontassociate a Bologna Generare sviluppo sociale (ecombattere lo spreco di cibo)

Corriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 17 25

Donatori Admo La campagna #seipropriotuCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 17 26

Le associazioni fanno reteCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 17 27

Scommessa cooperazioneCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 23 Maurizio Caprara 28

Allenanza per la lotta allo sprecoCorriere Della Sera- Buone Notizie

11/09/2018 p. 23 31

Segnalazioni

Una colletta scolastica peri bambini in difficoltàGiornale Di Vicenza 06/09/2018 p. 15 32

La lotta ai tumori Libro e mostra d'arteGiornale Di Vicenza 06/09/2018 p. 18 33

«Tra dono e carità» ciclo di incontri di IpabCorriere Veneto Vi 07/09/2018 p. 7 34

Scuola, alt a chi non è vaccinatoGiornale Di Vicenza 06/09/2018 p. 1-11 35

«Porte aperte all'Ulss per chi intende mettersi in regola congli obblighi»

Giornale Di Vicenza 07/09/2018 p. 15 38

«Proteggiamo le donne che svelano le violenze»Giornale Di Vicenza 08/09/2018 p. 15 39

Una nuova serra per prodotti bio «E attività, sociali»Giornale Di Vicenza 07/09/2018 p. 27 Luisa Nicoli 40

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna del 12/09/2018

Pagina II

Villalta: «Sì all'educazione sentimentale a scuola»Corriere Veneto 09/09/2018 p. 3 42

In Veneto tremila casi di violenza L'800/o avviene tra le muradi casa»

Corriere Veneto 09/09/2018 p. 3 43

Una fiaccolata per Tanja La figlia presa in cura dagli assistentisociali

Giornale Di Vicenza 09/09/2018 p. 13 45

Un'area di pesca per i disabili La paga il ComuneGiornale Di Vicenza 08/09/2018 p. 28 46

La sagra è solidale Si raccolgono fondi per aiutare la ricercaGiornale Di Vicenza 08/09/2018 p. 37 48

Pfas anche sotto la Pedemontana E Bruxelles guarda ai limitiveneti

Corriere Veneto Vi 11/09/2018 p. 9 49

Una corsa per dare linfa alla speranzaGiornale Di Vicenza 11/09/2018 p. 24 51

Famiglie in difficoltà Un piano per aiutarleGiornale Di Vicenza 10/09/2018 p. 12 52

Ragazzi disoccupati, un corso li salvaGiornale Di Vicenza 11/09/2018 p. 26 53

Duemila tra i filari alla vendemmia per Sammy BassoGiornale Di Vicenza 11/09/2018 p. 34 54

Si parla di noi

Azioni Solidali Vicentine 2018InformagiovaniVicenza -Volontariato

11/09/2018 Alessandro 55

Il volontariato scende in piazza Nuova casa per leassociazioni

Giornale Di Vicenza 07/09/2018 p. 26 56

Nuova casa per 36 associazioni, è festaGiornale Di Vicenza 10/09/2018 p. 14 57

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GRIS IGNANO. Si parla di volontariato

Gruppi e associazioniincontrano i giovani"Uniti per la vita": è questo loslogan scelto dalle cinque as-sociazioni di volontariato gri-signanesi che, questa sera, al-le 18.30, nell'aula magna del-le scuole medie, incontreran-no i giovani maggiorenni delpaese, per renderli partecipidelle importanti attività svol-te dai volontari di Grisigna-no. All'incontro, organizzatodai rappresentantidell'Admo, della Fidas,dell'Aido, della Croce Biancae della Protezione Civile, par-teciperanno anche il sindacoRenzo Lotto e parte della II sindaco Renzo Lotto

giunta comunale. «Abbiamoesteso l'invito a tutti i ragazzidi Grisignano di Zocco chehanno compiuto la maggioreetà negli ultimi tre o quattroanni - spiega Filippo Galup-po, in rappresentanza dellaCroce bianca -. Ogni rappre-sentante della rispettiva asso-ciazione parlerà della propriarealtà, spiegando ai ragazzicome possono partecipare inmaniera attiva all'interno delmondo del volontariato».L'obiettivo è quello di infor-mare, ma anche di sensibiliz-zare, i giovani del territorio.«Se non riusciamo a coinvol-gere i giovani nelle nostre atti-vità - conclude Galuppo -, inostri gruppi non avranno ri-cambi generazionali». • M.M.

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o-E R-ma,

Fusione, il Corone ti mDPtte35mila en

Altre Associazioni di Volontariato Pagina 1

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IPAB DI VICENZA . Dal 13 settembre al4 ottobre va inscenala seconda edizione del ciclo di incontri "Tra dono e carità" con esperti, laboratori generativi, testimonianze

«Invecchiamento, sfida che chiama tutti»Nel 2050 il 16 per cento della popolazione vicentinaavrà più di 80 anni. «Come gestiremo quella fase?Dobbiamo esplorare strade nuove e alternative»

Gianmaria Pitton

Le proiezioni più aggiornatesulla popolazione anziana di-cono che nel 2050 il 40 percento dei cittadini del com-prensorio berico, quello a cuifa riferimento l'Ipab di Vicen-za, avranno più di 65 anni. Egli ultraottantenni saranno il16 per cento, vale a dire 30mila persone rispetto alla po-polazione complessiva attua-le. «Come gestiremo quellafase?», si chiede il presidentedi Ipab, Lucio Turra. Perchéil 2050 è dietro l'angolo in ter-mini di programmazione. Disicuro la soluzione non potràq uella di costruire strutturesu strutture. Già ora l'Ipab diVicenza è satura con più di800 fra residenti e ospiti;non appena si libera un postoviene riempito subito.

E non è nemmeno questio-ne soltanto di case di riposo.La sfida riguarda tutti e va af-frontata oggi. Cercando diavere una visione diversa, diesplorare soluzioni alternati-ve. Di ripensare l'assistenza,campo nel quale Vicenza hauna lunga e gloriosa tradizio-ne. È questo uno degli obietti-vi del ciclo di incontri "Tra do-no e carità" che Ipab di Vicen-za, in stretta collaborazionecon il Comune e con realtàeconomiche locali, proponeperla seconda edizione che si

colloca tra due date simboli-che, il 5 settembre, giornatainternazionale della carità, eil 4 ottobre, giornata naziona-le del dono. «E un'iniziativa -ha commentato Silvia Mai-no, assessore alla famiglia ealla comunità - capace di toc-care temi attuali e trasversa-li, come "l'Educare al pren-dersi cura della persona e del-la comunità". È fondamenta-le l'apporto che le famiglie, apartire dai nonni, riescono adare alla società, soprattuttonella cura delle fragilità».

«È nei cromosomi dell'Ipabil prendersi cura, il dare assi-stenza - ha aggiunto il presi-dente Turra - Vorremmo chequesta rassegna fosse vista co-me un laboratorio per creareun modo di stare insieme e difar conoscere l'Ipab, bene ditutti e di ciascuno. Abbiamopassato periodi difficili, orastiamo dando l'anima per da-re un'assistenza di qualità se-condo il nostro stile, impron-tato sull'accoglienza». Se laprima edizione aveva un ta-

Dalla curadell'anzianoall'esperienzacon l'Alzheimerfino alle lineestrategiche

glio più generativo, ha ricor-dato il co-ideatore Guido Zo-vico, «in questa seconda ma-turano alcune delle idee lan-ciate allora, i pensieri e i pro-getti trovano una loro evolu-zione».

Si parte giovedì 13 settem-bre, alle 20.30, nella chiesadi San Giuliano con una ri-flessione sulla cura dell'anzia-no e i suoi sviluppi, condivisatra Marco Trabucchi, autoredel libro "Cura. Una paroladel nostro tempo" (San PaoloEdizioni) e la psicologa LuciaDe Antoni, introdotti da Lu-ca Romano, Local Area Net-work. Sabato 15 settembre, al-le 10, nella Casa Materna diLongara, Johnny Dotti, peda-gogista e imprenditore socia-le, tratterà il tema "Educare èavere cura della comunità".Lunedì 17 settembre, alle

20.30, nella fattoria sociale"il PomoDoro" a Bolzano Vi-centino, Remigia Spagnolo,autrice del libro "Un ignotopromettente: realizzare ilproprio sogno professionaleper un destino ori-geniale", eGuido Zovico, tessitore socia-le, si confronterannosull'intelligenza del sogno, in-tesa come capacità individua-le di generare benessere col-lettivo.

Giovedì 20 settembre, alle20.30, il programma di "Tradono e carità" si incrocia conquello della Fondazione Zoé

sul tema dell'Alzheimer. Nel-la sede in corso Palladio ci sa-rà l'incontro con Michele Fa-rina, giornalista del Corrieredella Sera, autore del libro"Quando andiamo a casa?"(Bur Editore).Giovedì 27 settembre, alle

17.30, nella sede Ipab di con-

tra' San Pietro, è previsto loworkshop "Verso la Carta delprendersi cura", linee guidastrategiche per gli attori so-ciali impegnati ad assistere lefragilità. Sabato 29 settem-bre, dalle 18.30, nella fattoriasociale "il PomoDoro" saràpresentato il progetto "Wel-come Family", pensato per

aiutare le famiglie con situa-zioni di disabilità a co-proget-tare il piano di vita per il lorofamiliare fragile.

Domenica 30 settembre, al-le 21, al teatro San Marco diVicenza sarà proposto lo spet-tacolo "Dies Auxilii. Il giornodell'aiuto": la compagnia didanza Kiasma rappresenta ildramma di quattro donnecon diverse problematicheche impareranno a sostener-si reciprocamente.

Giovedì 4 ottobre, infine, al-le 20.30 a San Giuliano toc-cherà alla formulazione dellaproposte con Johnny Dotti,Emanuele Alecci, presidente

del Csv di Padova, e LucioTurra. Si parlerà della proget-tazione di spazi per Buone at-tività relazionali, formulache si riassume nella siglaBar: è appunto il bar all'istitu-to "Salvi", di cui si parla datempo, uno dei luoghi dovefar sorgere un nuovo stile divita sociale per i cittadini.A tutto questo si aggiungo-

no i momenti di animazionecon gli anziani delle residen-ze e centri diurni Ipab eIpark, nonché le iniziative diformazione rivolte agli opera-tori e professionisti in ambi-to sanitario. •

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Altre Associazioni di Volontariato Pagina 2

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La passeggiata

ALLA SCOPERTADELLE OPERE D'ARTEIl programma di "Tra donoe carità" prevede persabato 22 settembre,dalle 9,"Vicenza Heritage2018': Tornano le"PasseggiatePatrimoniali"che sisvilupperanno nelcomplesso architettonicodi San Pietro, di proprietàdell'Ipab di Vicenza, checomprende l'Oratorio delBoccalotti , la chiesa e ilchiostro di San Pietro, ilCoro delle Monache. Lapresentazione dellepasseggiate si terrà alle 9nel chiostro, mentre levisite, che vedranno qualiciceroni gli studenti dellescuole secondarie disecondo grado della città,inizieranno alle 10dall'Oratorio delBoccalotti . A partire dalle9.15 il chiostro si animeràcon veri e propri laboratoridi restauro tenuti damaestri d'arte nei mestieridell'epoca : oreficeria,marmo , pelletteria,incisione, restauro ligneo. Ivisitatori potrannoconoscere i segreti delleantiche lavorazionimanuali e provare arealizzare alcune fasi dilavorazione . Sempre nelchiostro, dalle 10 alle 12sono previsti alcuniinterventi musicali.

I temi deli invecchiamento e della fragilità al centro del nuovo ciclo di incontri "Tra dono e carità"

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Altre Associazioni di Volontariato Pagina 3

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e la politica

Centri antiviolenzacontro i domiciliari«Sono diventatila falla del sistema»

VENEZIA «Non è solo una questione dinorme, ma di applicazione delle stesse:bisogna rendere più sicuri i percorsi diprotezione delle donne». Parole di PatriziaZantedeschi, presidente del Centro anti-violenza di Padova, che segue goo donneall'anno, con venti operatrici tra psicologhe eavvocatesse e dieci volontarie. «La tutela dellevittime e dei loro figli dev'essere la prioritàprosegue . E invece ci sono concettielementari non ancora assimilati dal sistemaTribunali-forze dell'ordine-Servizi sociali,come per esempio il grave rischio corso dallapersona oggetto di abusi quando il suoaguzzino esce dal carcere per andare aidomiciliari. E ha 24 ore di tempo percompletare il tragitto, durante le quali èlibero. Per non parlare della frase che spessoci sentiamo ripetere: ormai è ai domiciliari,da lì non si muove. E invece si muovono tutti.Per non parlare di ciò che accadeva nelpassato recente, ovvero mariti condannati ascontare i domiciliari a casa con la moglie cheavevano massacrato di botte. Buchi nelsistema intollerabili», chiude Zantedeschi.

Nelle stesse ore arriva la notizia cheNatalino Boscolo Zemello, lo scorso 8 agostoresponsabile dell'omicidio della moglie nellaloro casa di Cavarzere, resta in cella. Ieri ilTribunale del Riesame di Venezia ieri hainfatti rigettato il ricorso presentato dal suoavvocato Andrea Zambon, che aveva chiestol'annullamento della misura cautelare incarcere e il ritorno ai domiciliari. Ma l'ira dellapolitica per l'ultima tragedia annunciata nonsi placa. «Stavolta non possiamo imputarla alsilenzio della vi ttima,che aveva chiestoprotezione dice Manuela Lanzarin,assessore al Sociale tanto da far

condannare il suo persecutore. Le misurecautelare si sono rivelate insufficienti o forseinadeguate. E' necessaria una riflessione sulmodo migliore di proteggere la donna che hail coraggio di denunciare. La Regione e loStato stanno investendo molto nelpotenziamento della rete dei Centri anti-violenza e delle case rifugio e nellaformazione delle sentinelle del territorio, cioèoperatori sociali e del Pronto soccorso,medici, farmacisti, vigili e forze dell'ordine.Ma tutto ciò deve trovare sponda in leggi e inprocedure di tutela della donna più attente esevere». D'accordo Antonio De Poli, senatoredell'Udc: «C'è un problema gigantesco chenon possiamo più far finta di non vedere: ledonne che denunciano vanno protette, nonlasciate sole».

Incalza Cristina Guarda, consigliereregionale della Lista AMP: «E assurdo chepersone violente siano condannate solo agliarresti domiciliari. Chiederò alla Regione dimonitorare le esigenze espresse dai Centrianti-violenza e mi auguro che il Veneto facciada apripista, spronando la politica nazionale aun intervento legislativo serio ed efficace».Guarda ha sottoscritto l'interrogazione arisposta immediata presentata dal Pd, primofirmatario Andrea Zanoni, per chiedere che<da Regione si costituisca parte civile neiprocessi per femminicidio e violenza digenere». «Prendiamo esempio da chi l'ha giàfatto, come le Regioni Friuli e Puglia nel 2017o, più recentemente, il Comune di Desolonell'eventuale processo nei confrontidell'uomo accusato di aver stuprato unai5enne dice Zanoni . Il Veneto è al terzoposto nella triste graduatoria dei femminicidi,dietro Lombardia ed Emilia: ne conta già 13».

Ferma Alessandra Moretti, consigliere delPd: «È inammissibile che l'assassino fosselatitante da luglio e nessuno si siapreoccupato della sicurezza della moglie. Nelgiro di un mese in Veneto ci sono state trevittime, oltre a stupri e altre aggressioni. Unbollettino drammatico, in continuoaggiornamento. La politica deve fare la suaparte: noi abbiamo presentato una propostadi legge per il reddito di libertà, un sostegnoeconomico per aiutare le donnenell'inserimento lavorativo finalizzatoall'acquisizione della propria autonomia».

R.R.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Altre Associazioni di Volontariato Pagina 4

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POJANA11, La festa della Madonna di settembre

Solidarietà, alla sagraIlricavato aiutala ricercapediatrica,Incasso devoluto algruppo"Angeli berici" per acquistareun laser che sarà utilizzatoperla chirurgia mininvasiva

Felice Busato

Un'affollata serata all'inse-gna della solidarietà ha arric-chito al palatenda la Sagra"Madonna di settembre" del-la Pro Loco con un momentoconviviale e il successivo di-vertente spettacolo di caba-ret proposto dalla compa-gnia teatrale "I tosi dell'8 mar-zo" di Longare.

Parte del ricavato dell'inizia-tiva che ha riunito vari Comu-ni ed associazioni è stato in-fatti devoluto all'associazio-ne "Angeli berici perla chirur-gia pediatrica onlus" perl'acquisto di un laser per ope-rare con la chirurgia mininva-siva.

«Un nuovo importante con-tributo per completare la co-lonna laparoscopica già in do-tazione al reparto di chirur-gia pediatrica del S.Bortolo»,ha sottolineato il presidentedi "Angeli Berici" dr. AlbertoCorrà.

«La solidarietà e il sostegnodei cittadini sono fondamen-tali per migliorare l'assisten-za sanitaria», ha aggiunto ildirettore del reparto dr. Fa-bio Chiarenza ricordando co-

II sindaco Paola Fortuna

me «moltissimi bambini ope-rati provengano da tutta Ita-lia e non solo» e annuncian-do che «nel 2020 Vicenzaospiterà un convegno euro-peo di chirurgia pediatrica aconferma di come il S.Borto-lo sia un vanto per la sanitàvicentina». L'importanza disostenere questo obiettivo so-ciale è stata quindi ben condi-visa dal sindaco di PojanaMaggiore Paola Fortuna,dall'assessore noventano Si-mone Pellegrin e dal presi-dente provinciale dei FantiManuele Bozzetto presentecol vicepresidente nazionaleRaffaele Cecchin. •

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Altre Associazioni di Volontariato Pagina 5

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ROSA/1. È stato eletto all'unanimità alle recenti votazioni del gruppo

Lorenzon alla guidadei Donatori di sangue«È un lavoro di squadra, avanti con gli impegni»Cerimonia di premiazione per 20 iscritti benemeriti

Elena Rancan

Cambio ai vertici del Repartodonatori sangue di Rosà, unodei gruppi più numerosi delBassanese, con 630 iscritti,dei quali 280 effettivi. PaoloLorenzon è stato elettoall'unanimità nuovo presi-dente.Trascorso il suo mandato, il

presidente uscente SilvanoParolin, ha lasciato l'incaricoal nuovo consiglio direttivo,salutando i soci durante la ce-na del donatore, serata du-rante la quale c'è stato il rin-

I donatori benemeriti premiati

novo delle cariche. /f«Il nostro motto è divulgare

il dono del sangue», ha affer-mato Parolin, ricordando ¿-0l'importante traguardo delle313 donazioni al 31 agosto epremiando i venti donatoribenemeriti. È stata ancheconsegnata una targa ricor-do, per i 18 annidi collabora-zione col gruppo di Rosà, alceramista Giuseppe Lago.«Il nostro è un lavoro di squa-dra - dichiara il nuovo presi-dente Lorenzon - e sono con-tento della fiducia che il grup-po mi ha dimostrato. Cerche-rò di portare avanti il lavorofinora svolto». •

O RIPRODUZIONE RISERVATA La cena con i tanti iscritti dei gruppo rosatese

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SARCEDO. Un progetto ideato con il Comune che sosterrà l'investimento

Combattere l'autismocon i laboratori in villaCantiere da 85 mila euro al piano nobile della Ca' Dottain cui ospitare le attività di assistenza previste dall'Ulss«Quando ci si mette in rete esi lotta per obiettivi comunipossono nascere iniziative digrande spessore sociale». Neè convinto il sindaco di Sarce-do Luca Cortese che con unprogetto sperimentale fruttodella collaborazione tral'Ulss 7 Pedemontana e il Co-mune porterà presto in paeseun progetto tutto dedicato al-le persone autistiche.

«Come giunta - spiega il pri-mo cittadino - abbiamo deci-so di destinare 85 mila euro,spesa che trova copertura ne-gli attuali stanziamenti di bi-lancio corrente, per comple-tare il piano nobile di villa Ca'Dotta. Interverremo renden-dolo completamente agibilee dunque accessibile al pub-blico. Completeremo la pavi-mentazione e l'illuminazionee adegueremo il parapettodelle scale ai criteri di sicurez-za». Inoltre, stando alla con-ferma di Cortese, si procede-rà con lavori per «opere di fi-nitura degli intonaci già rea-lizzati e di protezione delletinteggiature storiche, men-tre non verranno interessatigli interventi precedenti al1891. Tutto questo serviràper dare vita a un ambienteaccogliente dove gli operato-ri dell'Ulss 7 Pedemontana

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Una delle attività didattiche per ragazzi affetti da autismo .ARCHivio

potranno attivare una seriedi laboratori didattici-ricrea-tivi pomeridiani rivolti princi-palmente ad adolescenti af-fetti da austismo. Sarà un mo-do anche per sollevare perqualche ora i loro familiariche potranno dedicarsi a ini-ziative di intrattenimento esocializzazione».

Il progetto, che si innestanel programma ministeriale"Guadagnare salute" e nei"Laboratori di didattica perla promozione della salute",il secondo in tutta Italia, par-tirà i primi mesi del 2019 eoffrirà un luogo dove i ragaz-zi possano confrontarsi, sti-molarsi a vicenda, ma soprat-

tutto stare bene grazie a speci-fici laboratori. «Non a casoabbiamo villa Ca' Dotta per-ché è uno dei luoghi simboloe più belli che ci sono in pae-se - conclude Cortese -. Que-sti adolescenti vanno aiutati,la loro malattia è ancora po-co conosciuta come sono po-co conosciute le loro immen-se capacità: dobbiamo valo-rizzare questi ragazzi e direloro che noi ci siamo. Non vo-glio sembrare presuntuosoma questo progetto è quelloche in questi anni, per l'altovalore sociale che ricopre, mirende orgoglioso di essere sin-daco». • S.D.M.

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L'insediamento della Consulta

Tutela dei minoriAmici del Villaggionella ConsultaImpegno a livello nazionaleche premia la competenza

Elena Rancan

L'associazione Amici del Vil-laggio di Rosà è stata recente-mente chiamata a Roma afar parte della Consulta delleorganizzazioni per la tuteladei minori, un traguardo diprestigio che premia l'impe-gno in favore della gioventù.

Su mandato del Garante na-zionale per l'infanzia e l'adole-scenza, l'associazione ha poiorganizzato due tavoli di con-fronto che si sono svolti a Bas-sano sui temi "Diritto al gio-co e allo sport dei bambinicon disabilità" e "Inclusionee partecipazione dei mino-

renni migranti di seconda ge-nerazione. Focus sui diritti ci-vili e di genere delle bambinee delle ragazze migranti".

La coordinatrice dell'even-to, Sabrina Cucinato, degliAmici del Villaggio, si è avval-sa del lavoro del Direttivodell'associazione e di AureaDissegna, tutore per l'infan-zia e adolescenza della Regio-ne Veneto. Sono stati invitatii referenti dell'Ulss 7 dei di-partimenti di assistenza e cu-ra dei minori, dirigenti scola-stici, assessori dei comunidel Bassanese, associazioni eanche le associazioni sporti-ve. •

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Altre Associazioni di Volontariato Pagina 8

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Vita da volontario

È dottorando in matematica all'Università Federico IIdi Napoli. Ma Michele Mele, 27 anni, gravementeipovedente, è da alcuni anni anche volontario per ilpatrimonio culturale del Touring Club di Salerno, lasua città. Proprio dall'incontro dei due mondi è nato ilprogetto pilota che ha consentito di far conoscere e,soprattutto, rendere accessibile anche ai disabili lachiesa Santa Maria de Lama , d'epoca longobarda.Le opere d'arte sono riprodotte su tavole tattilirealizzate con il centro SInAPsi: wwwsinapsi.unina.it

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Page 13: Rassegna del 12/09/2018 - CSV Vicenza · Corriere Della Sera La nuova musica dei Jalisse con le parole dei bambini - Buone Notizie 11/09/2018 p. 6 Anna Gandolfi 10 Taija, un anno

Nel 1997 Fabio Ricci e Alessandra Drusian hanno vinto Sanremo ma subito dopo su di loro è calato il silenzioEsclusi dal mercato discografico, hanno fondato un'associazione e si sono messi a lavorare con i ragazziGrazie a un accordo con il Miur hanno avviato laboratori nelle scuole e fatto crescere piccoli cantautori

La nuova musica dei Jalissecon le parole dei bambini

di ANNA GANDOLFISono scesi dal palco dell'Ari-

ston e, anziché i tappeti rossi,hanno trovato la trincea. Il loro

primo posto è stato tra i più conte-stati della storia del Festival di San-remo. Era il 1997. Bizzarra legge delcontrappasso, «Fiumi di parole» è lacanzone che ha dato loro notorietà epoi fatto calare il silenzio. Dove sonofiniti i Jalisse? E diventato un ritor-nello. Ma mentre masticavano ama-ro, Fabio Ricci e Alessandra Drusian- che sono una coppia sul palco co-me nella vita - si incamminavanosu una strada nuova. Hanno fondatoun'associazione, sono entrati nellescuole, si sono tenuti stretti alla mu-sica, «al suo lato più bello, più limpi-do. Quello capace di far brillare gliocchi ai ragazzi. E che ha aiutato an-che noi a tenere duro».La partecipazione al talent «Ora o

mai più», che Raiuno a inizio estateha dedicato alle meteore della can-zone, ha restituito ai Jalisse l'atten-zione degli spettatori. «Adesso cisentiamo dire: è come se 21 anni nonfossero passati. Invece gli anni sonopassati e sono stati duri». Vinto il Fe-stival, Drusian e Ricci sono cadutinel dimenticatoio. L'Eurofestival liha fatti conoscere all'estero, dovehanno continuato a esibirsi, ma a ca-sa loro è stato «un inferno. Eravamoi produttori di noi stessi - dicono-, questo probabilmente non haaiutato. Quasi subito il mercato di-scografico italiano ci ha tagliato fuo-ri».Parlano all'unisono. Lui romano, lei

trevigiana di Oderzo, paese dove vi-vono con le figlie Angelica e Aurora,rispettivamente di 17 e 9 anni. Oggi èuscito un nuovo singolo e una fasemigliore sembra cominciata. «Ci so-no stati momenti di grande delusio-ne, di rabbia. Ma non abbiamo maismesso di fare musica». Anche conla loro onlus, che si chiama «Cresce-

re creativi»: hanno preso per mano iragazzini facendoli diventare can-tautori, in un puzzle di parole, suonie pensieri. L'inizio dell'impegno nelsociale nel 2005, un po' per caso.Dalla scuola dell'infanzia di Angeli-ca una maestra telefona a mammaAlessandra. «Come spesso accade- ricorda lei - si cercavano genito-ri pronti a dare una mano. Voi suo-nate, mi dice l'insegnante, ci aiute-reste con la canzoncina per il saggio?Ho rilanciato: facciamo di più, rac-cogliamo le frasi dei bambini e scri-viamo noi la melodia».

L'idea funziona

L'idea fa centro. L'anno dopolo stesso progetto viene repli-cato nelle scuole di Oderzo:«In piazza c'erano 1.500 ra-gazzi che cantavano e suo-navano brani composti da

loro. Poi il piano è arrivato al Miur,ministero dell'Università e della ri-cerca, che ha sottoscritto con noi unprotocollo d'intesa». I percorsi simoltiplicano. «C'era chi si sorpren-deva: il laboratorio in classe lo fannoquelli di Sanremo?».Da allora l'impegno con la onlus

non è mai diminuito («Anzi, vor-remmo coinvolgere altri artisti»).Hanno lavorato con asili, elementarie medie del loro Veneto componen-do musica sul tema dell'ambiente edell'integrazione, con le scuole delCratere Aquilano sul trauma del si-sma, con i piccoli plusdotati dell'Ai-stap offrendo laboratori creativi edunque po' inaspettati. E, ancora,hanno guidato una sala prove nelcarcere di San Vittore e collaborato

con la Fondazione Rita Levi Montal-cini musicando 12 saggi della gran-de scienziata.

I saggi della Montalcini

«Volevamo lavorare sul tema deiNobel - racconta Fabio - e abbia-mo preso il telefono per chiamare.Era il 2009, ci rispose GiuseppinaTripodi, braccio destro di Rita LeviMontalcini, e ci disse: ma perché in-vece di lavorare su tanti Nobel nonlavorate su uno solo e ci aiutate con ilnostro lancio di borse di studio permamme africane? t nata una colla-borazione meravigliosa. Quasi nonci credevamo». Il format, dedicatosoprattutto ai ragazzi, ha alcuni ca-pisaldi: «Chiediamo loro di scriveresul tema prescelto, di spiegarcil'idea che hanno sull'argomento. Leparole diventano un testo, noi cimettiamo la musica (ma è capitatoche fossero gli studenti stessi a scri-verla) e poi si arriva al concerto. Que-sto percorso regala consapevolezza,aiuta a superare le divisioni, a faregruppo, ad andare oltre la timidez-za». Nel frattempo i Jalisse continua-no l'attività professionale. «Abbia-

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77Abbiamo collaborato con laFondazione Rita LeviMontalcini, con il carcereSan Vittore. E siamo sempreimpegnati con gli studentiai quali chiediamodi scrivere testi e poi noiaggiungiamo le note

mo fondato l'associazione proprioper tenere ben distinti i percorsi:l'impegno sociale è del tutto nonprofit e, ne siamo più che consape-voli, è stato prezioso anche per noi.Mentre affrontavamo le difficoltàabbiamo pensato alla nostra fami-glia, così come alla magia che regalauna canzone, al suo aspetto noncommerciale. Il lavoro con i ragazzi èparte della nostra quotidianità. Suc-cesso o no, ora non ci rinuncerem-mo mai». Da questa strada, indietronon si torna.

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QSul webC resce recreati vi. n etè il sito che raccontai progetti dell'associazionefondata da AlessandraDrusian e Fabio Ricci

77Gli anni sono passati e sonostati duri. Perché per moltieravamo quelli che nonmeritavano il successo,quelli che erano spariti. Masiamo rimasti aggrappatialle nostre canzoni eall'impegno sociale

LaboratorioAlessandra Drusiane Fabio Ricci conil coro «Canzonisotto le stelle»di Minturno(Latina).I bambini, con ladirettrice LavinaMartufi, sono statiprotagonistidi un laboratoriocondottodai Jalisse.Il duo è impegnatoanche nelle scuole

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L'OMICIDIO DI LONIGO. Le reazioni delle presidenti delle associazioni che seguono le vittime

Tarja, un anno da incubodopo dieci di violenze«Serviva più protezione»Zatti ("Donna chiama donna"): «Non si può denunciare e poi morire»Mainardi ("Spazio donna"): «Bisogna usare il braccialetto elettronico»

Valentino Gonzato

«Non si può aiutare una don-na a denunciare per poi mori-re». Maria Zatti, presidentedell'associazione "Donnachiama donna" che gestisceper il Comune il Centro anti-violenza di stradella dei Cap-puccini, non trova altre paro-le per commentare l'omici-dio-sucidio di Lonigo. TanjaDugalic, la trentatreenne ser-ba uccisa dal marito ZoranLukijanovic, aveva trovato ilcoraggio di chiedere aiuto do-po aver subito violenze peruna decina di anni. «Il pro-blema è che quest'uomo è riu-scito a scappare per poi torna-re dalla Serbia armato di pi-stola. Serve più protezione»,afferma Zatti.

L'esecuzione commessa ve-nerdì in via Campistorti a Lo-nigo dal camionista, che si èpoi tolto la vita con la stessaarma in un'area di serviziodell'AO a Dolo nel Venezia-no, ha posto diversi interroga-tivi. Tanja aveva subito i pri-mi maltrattamenti nel 2007,ma l'ultimo anno il suo incu-bo era peggiorato. A ottobreaveva presentato la prima de-nuncia contro il marito. Ilpubblico ministero MariaElena Pinna aveva ottenutoche l'uomo venisse allontana-to, ma a febbraio lui aveva dinuovo aggredito la donna do-po l'ennesimo rifiuto ed erafinito in carcere. Nei due me-

si trascorsi in cella Lukijano-vic pareva aver compreso ipropri errori e aveva ottenu-to i domiciliari con il permes-so di uscire per andare a lavo-rare. A fine giugno i coniugisi erano visti in tribunale perla separazione e la situazionepareva tranquilla, ma ai pri-mi di luglio erano ricomincia-te le minacce di morte. Lei

aveva avvisato di nuovo i cara-binieri, la procura aveva chie-sto ancora il carcere e il 23luglio il giudice aveva firma-to l'ordinanza. Da quel mo-mento, però, Lukijanovic eradiventato irreperibile.

Sulla base di questi elemen-ti il pm Pinna, che oltre al fa-scicolo sull'omicidio aveva se-guito anche quello per mal-trattamenti in famiglia, ha so-stenuto che «di più non si po-teva fare» perché «tutto ra-gionevolmente faceva sup-porre che lui si fosse calmato,almeno fino a luglio». E ag-giunto: «La sua collaborazio-ne, che oggi possiamo defini-re solo apparente, sembravasincera».

Secondo i detective del nu-cleo investigativo, guidati dalcolonnello Giuseppe Bertoli,il camionista era scappato inSerbia per non finire in cella.Per questo avevano contatta-to la polizia serba, ma lo stra-niero non era stato trovato.Lukijanovic è poi tornato inItalia guidando di notte po-che ore prima di uccidere la

vittima con la pistola che gliaveva dato un suo familiare.Ulteriori risposte sul delittoarriveranno dalle autopsie:oggi verrà effettuata quellasull'uomo, mentre non è sta-to ancora fissato l'esame sul-la salma della malcapitata.Gli inquirenti vicentini stan-no inoltre attendendo le rela-zioni dalla procura venezia-na, che segue l'aspetto del sui-dicio avvenuto in A4.

«La donna era stata tutela-ta a 360 gradi da tutta la rete,che ha funzionato bene - sot-tolinea Zatti -. Il problema èche quest'uomo si è fatto unbaffo dell'ordine di allontana-mento. C'è da domandarsi segli arresti domiciliari fosserosufficienti. Chiediamo alledonne il coraggio di denun-ciare e poi un uomo può tor-nare dalla Serbia con una pi-stola?». La presidente di"Donna chiama donna", cheraccoglie ogni anno un centi-naio di segnalazioni, prose-gue: «Serve più protezione.Una donna non può rimane-re chiusa in una struttura pro-tetta per tutta la vita. Biso-gna lavorare anche sul frontemaschile. È disarmante.Vuol dire che c'è ancora tan-to da fare anche da parte del-la giustizia, che deve prende-re in carico l'uomo in manie-

ra più seria e più dura».Maria Pia Mainardi, presi-

dente di "Spazio donna" diBassano, si spinge oltre: «Èancora peggio delle altre vol-te. Lei aveva denunciato lasua situazione, ma non è sta-ta tutelata a sufficienza. Èuna vicenda terribile, ancheperla bambina che è rimastasenza i genitori. Probabil-mente per queste persone ser-ve il braccialetto elettronicoper essere monitorate costan-temente». •

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«Questo casoè ancora peggiodi molti altriLei aveva trovatoforza e coraggioper segnalare»

«Si era rivolta a noie la rete avevafunzionato beneBisogna lavoraredi più sul frontemaschile»

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I militari dell'Arma impegnati con i rilievi sul luogo del delitto avvenuto a Lonigo

I protagonisti

Tanja Dugalic

,,,TanjaDugalic, 33 anni, di origineserba , è stata freddatadall'ex marito, da cui si eraseparata legalmente loscorso giugno , con trecolpi di pistola . Mamma diuna bambina di sei anni,avuta dall 'ex coniuge, oraTanja viveva in unappartamento a Orgiano.

Anche lui diorigine serba, ZoranLukijanovic,autotrasportare di 41anni, dopo avere ucciso laex compagna e averetentato di portare via lafiglia, si è tolto la vitasparandosi un colpo dipistola in testa in un'areadi servizio lungo la A4

.W'Z>,,.

II luogo del delitto

if . I l giorno dopo,sul luogo in cui è avvenutol'omicidio, in viaCampistorti , a Lonigo,sono stati lasciati unlumino e un piccolo fiorebianco . Due piccoli simboliper ricordare e rendereomaggio alla giovanemamma assassinata abruciapelo dal suo ex.

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Serviziocivile

I posti Csv

Sono almeno 1.300 (su 5.408 progetti attivi) i posti che iCentri di servizio per il volontariato mettono adisposizione con il nuovo bando dei servizio civile, siaattraverso progetti gestiti direttamente come entiaccreditati che in collaborazione con le associazioni. Lascadenza della presentazione delle domande per farneparte è il 28 settembre . Sul tavolo tante opportunità,divise in sei aree di impegno (Ambiente, Assistenza,Educazione e promozione culturale, Patrimonio artistico eculturale, Protezione civile, Servizio civile all'estero).

La nuova musica dei Jalissecon le parole dei bambini

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L'aperitivo ,per aspiranti a

volontari e

«Incontriamoci in volontariato». L'appuntamento è pervenerdì 14 settembre alle 18. 30: l'Associazione xVivaio(www.associozionexvivoio.com) organizza a Milanol'Aperitivo dei Volontariato alla «Locanda alla mano» dipiazza del Cannone, al Sempione. L'evento è l'occasioneper conoscere i giovani (e avvicinarne altri) coinvolti nelprogetto lanciato dall'associazione per favorire l'inclusione di ragazzi con bisogni speciali : gruppi diadolescenti incontrano periodicamente un coetaneo condiversa abilità, promuovendo la relazione d'aiuto tra pari.

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Rayna rema, vincee traduce Evtushenko

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L'opinione

LA RIFORMAE I CORRETTIVI:UN MONITOAL GOVERNOdi LUCA DEGANI*

I 110 agosto scorso è stato pubblicatoin Gazzetta Ufficiale il Decreto legge95/2018 per rivedere il decreto

sull'impresa Sociale (si è ancora in attesadella pubblicazione dei correttivo al Codicedei terzo Settore approvato dal Consigliodei Ministri il2 agosto). Le principali aree diintervento sono: cooperative sociali,volontariato, modifiche statutarie edinterventi fiscali. La prima novitàRIGUARDA l'introduzione di una clausoladi salvaguardia per le società cooperativePER garantire la prevalenza delledisposizioni civilistiche in materia dioperazioni straordinarie. Limitative sonoinvece le modifiche apportate in tema divolontariato. È stato ampliato il termineentro il quale le imprese sociali devonoadeguarsi alla normativa: non più 12 mesi,bensì 18 mesi dall'entrata in vigore deidecreto. Pertanto gli enti hanno tempofino a gennaio 2019 per recepire le nuovedisposizioni. È stato introdotto il principiodella non imponibilità delle sommedestinate al versamento dei contributo perl'attività ispettiva e di quelle destinate a

riserva e si è previsto che gli investimentiagevolabili siano quelli eseguiti a favore disocietà che abbiano acquisito la qualificadi impresa sociale da non più di 5 anni evengano mantenuti per un minimo dicinque anni. Quest'ultimo aspetto, comel'intero impianto delle norme di caratterefiscale del dIgs 112 e di buona parte diquelle del dIgs 117, resta però sospesafino al pronunciamento favorevole dellaCommissione europea.Nonostante la molteplicità delle aree diintervento, il correttivo non hadeterminato una revisione profonda delladisciplina dell'impresa sociale. Sarebbestato auspicabile, invece, che il decretoavesse recepito quelle modificazioni datempo dibattute in materia di Enti dinatura fondativa ed associativa chestoricamente garantiscono i servizi almondo degli anziani, dei disabili e deiminori e che trovano significativelimitazioni nella loro qualificabilità comeimprese sociali, particolarmente in terminidi governance. II Governo ha giàmanifestato la volontà di porre in essereun secondo correttivo entro la fine diquest'anno. II testo è ora all'esamedell'altro ramo del Parlamento. RestaQUINDI da comprendere l'eventualevolontà del nuovo Governo e Parlamentodi incidere più profondamente sulla interadisciplina della Riforma. Basti ricordareche formalmente la delega della legge 106non prevedeva in maniera esplicita laabrogazione delle onlus come è inveceaccaduto e che tale abrogazione è ad oggifonte di notevoli difficoltà diriqualificazione per buona parte delmondo fondativo ed associativo. Pervalutare cosa cambierà effettivamente pergli Enti del Terzo Settore si attendonoquindi tanto la pubblicazione del testodefinitivo del decreto quanto la decisionedel Governo e del Parlamento di apporrenel breve periodo eventuali nuovemodifiche.

* awocatoMembro dei consiglio dei Terzo settore

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Come governare trasformazione digitale e progressi scientifici?Perché porre la relazione alla base dei meccanismi di valore?

Sono i temi di cui si parla il 12 e 13 ottobre alle Giornate di Bertinoro

INDUSTRIA 4.0LA SFIDA ETICA

d i PAOLO VENTURI

E riduttivo identificare la quarta rivoluzione industriale uni-camente come un nuovo paradigma tecnologico: quellache stiamo vivendo è infatti una rivoluzione che contiene

un cambio d'epoca. Il passaggio radicale, segnato dalla presenzamassiva di quelle che vengono definite «tecnologie convergenti»ossia capaci di connettere, abilitare, e produrre soluzioni, primaimpensabili, sta alimentando una trasformazione che richiede,innanzitutto, di sottoporre l'osservazione al ragionamento, met-tendo in campo la ragione nella sua interezza (non solo intesa co-me razionalità). Considero infatti l'attuale traiettoria tecno-scien-tifica come qualcosa in sé positivo, e comunque inarrestabile, cheperò va governata con saggezza (cioè con ragionevolezza) e nonsolo con competenza (cioè con razionalità).Cloud, Blockchain, Internet of things, OpenData, Robot sono en-

trati attraverso le nostre (spesso inconsape-voli) azioni, dentro la vita reale, producendocambiamenti profondi, visibili in nuovi e di-versi lavori caratterizzati da modelli orga-nizzativi agili e orizzontali. In questo scena-rio, che molti vedono come nefasto per glieffetti che produrrà sull'occupazione, è cer-tamente necessario un profondo re-skillingdelle competenze ma non è sufficiente, so-prattutto per quelle organizzazioni che na-scono per perseguire finalità d'interesse ge-nerale.Ridisegnare mutualismo e socialità utiliz-

zando le competenze proprie della digitaltransformation è un passo ineludibile, maaltrettanto essenziale è il consolidamento delle motivazioni e deifini di coloro che lavorano in ambito sociale. L'agire sociale, infat-ti, svuotato del suo significato, benché più efficiente, finirebbeper essere derubricato come un'azione senza impatto, perché pri-va di quell'energia capace di rendere felice tanto chi la producequanto chine beneficia. Quando il problema della «scelta» consi-ste nel decidere tra mezzi alternativi per raggiungere un determi-nato fine «che cosa devo fare per ottenere...» il ricorso alla ragiontecnica può essere sufficiente. Ma quando la domanda diviene«che cosa è bene che io faccia ...», vale a dire quando si tratta discegliere tra fini diversi, la necessità di disporre di un criterio discelta fondato sulla categoria del giudizio di valore diviene irri-nunciabile. Nessuna competenza potrà mai fornirmi il criterio di

valore sulla cui base scegliere.Quello che voglio dire è che nell'era delle tecnologie convergenti

il fattore decisivo tocca il livello antropologico e che non dobbia-mo cadere nel rischio di sostituire la formazione/istruzione alladimensione educativa. Lo sviluppo umano è integrale o non è.L'educazione (che postula relazione ed esperienza) è la risorsaprincipale per produrre valore e cambiamento. Dentro questaprospettiva la cooperazione, l'impresa sociale e l'associazionismohanno un ruolo e una responsabilità incredibile. Intelligenza, fi-ducia e produzione del valore sono le tre parole connesse ad al-trettante sfide a cui il Terzo settore è chiamato. La concentrazione(potenzialmente infinita) di dati in un unico «spazio» (la rete), stagenerando una disintermediazione «apparente» poiché di fattosi stanno sostituendo intermediari reali con altri di natura artifi-

La cooperazione, l'impresasociale e l'associazionismohanno una responsabilitàincredibile. Intelligenza,

fiducia e produzione del valoresono le tre parole connesse

ad altrettante sfide a cuiil Terzo settore è chiamato

ciale: gli algoritmi. Intelligenze non neutra-li, che evolvono e si migliorano nutrendosidi azioni e consumi sempre più digitalizzati.Intelligenze in molti casi usate per fini pre-dittivi (già in uso nella Giustizia penale di al-cuni Stati) o per influenzare le scelte dei cit-tadini (il Social Credit System cinese, map-pando i comportamenti d'acquisto e amici-zie, sta erogando ricompense perle personeritenute più "affidabili").La seconda sfida riguarda la fiducia. La di-

mensione relazionale intatti, è attaccata daquella «strumentalità» insita in tutte quellepiattaforme che abilitano le nostre scelte e inostri consumi al solo scopo di estrarre va-

lore. La relazione, da sempre cardine per costruire identità e co-munità, sta diventando (volenti o nolenti) un indicatore chiaveper il mercato e i business model, cambiando così (terza sfida) i

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meccanismi ai produzione ciel valore cne oggi non possono pre-scindere da molecole di natura sociale (non più intesa come re-sponsabilità ma come intenzionalità). Il governo dell'intelligenzaartificiale, la creazione di piattaforme capaci alimentare relazionireali (non strumentali) e la nascita di nuove istituzioni digitali co-operative e inclusive diventano così obiettivi a cui il Terzo settore(e la società tutta) deve tendere, affinché la comunità non vengasostituita dalla comunanza e la felicità dall'utilità (di pochi).

*Aicoon - Università di BolognaCO RIPRODUZIONE RISERVATA

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Accoglienza e dintorni

MIGRANTI, LE CONTRAPPOSIZIONI DA SUPERARE

di ROSSELLA MICCIO*

L a migrazione e la sua gestione hanno portato alla luce nelnostro Paese contraddizioni spesso esasperate in contrap-posizioni violente e apparentemente irrisolvibili. La lista è

lunga ma alcune, più di altre, hanno un impatto diretto sul no-stro lavoro. Migranti economici vs rifugiati. Recentemente si èaccreditata nell'opinione pubblica l'idea che possa e debba esse-re accolto solo chi scappa da Paesi in guerra e non dalla povertà.Lo status di rifugiato non può essere deciso sulla base della pro-venienza di una persona, ma della sua storia personale. Se è veroche chi scappa da guerre e persecuzioni ha diritto a ricevere pro-tezione internazionale, è altrettanto vero che non si può cancel-lare la legittima aspirazione ad una vita dignitosa negando vielegali e sicure a chi fugge dalla povertà. Possiamo noi, nati percaso «nella parte giusta del pianeta», decidere che sia più accet-tabile morire per una carestia che per una bomba? Organizza-zioni non governative vs Italia. Dopo la chiusura di Mare no-strum le Ong hanno colmato un vuoto di azione europeo primae italiano poi, impegnandosi direttamente in attività di soccorsoin mare e non solo. In una democrazia è compito dello statogarantire i diritti fondamentali delle persone. La crisi economi-ca, la crisi dei modelli di welfare, hanno spinto lo stato a restrin-gere i suoi ambiti di azione e sono spesso le associazioni a sup-plire. Si può essere d'accordo o meno sul piano ideale, ma nei

fatti, senza la sussidiarietà, in Italia ci sarebbero fasce enormi dibisogni completamente disattesi. Criminalizzare il lavoro delleOng mina in profondità le fondamenta della coesione socialenel Paese. Identità nazionale vs multiculturalità. La narrazionedi alcuni partiti politici presuppone l'esistenza di uno stato na-zione immobile, i cui cittadini sono accomunati da lingua, cul-tura, e sostiene che chi difende i diritti dei migranti stia negan-do diritti agli italiani. La condizione di migranti ha riguardato eriguarda anche noi, visto che oltre 250 mila italiani ogni annolasciano 1Ttalia per andare a lavorare all'estero. Negare questaevidenza è anacronistico e miope. Da sempre le persone si muo-vono per fame, per paura, o semplicemente per mancanza diprospettive. Quando non possono farlo legalmente trovano altrevie, anche a costo di rischiare la vita. È come quando una perso-na intrappolata in un incendio si butta dalla finestra. ScrivevaFoster Wallace: «Morire per una caduta, rispetto alle fiamme alletue spalle, è il meno terribile dei terrori». È impossibile fermareun flusso migratorio, lo dice la storia, ma possiamo ancora deci-dere da che parte stare. È la risposta che sapremo dare a questepersone nel momento della loro massima vulnerabilità che cipermetterà di chiamarci esseri umani.

*presidente EmergencyCO RIPRODUZIONE RISERVATA

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rea ui servizii

In ottobre a Rovereto il Festival della onlus Isf per valorizzare i contenuti sociali delle tecnologie

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Dalla «computer ethic» all'inclusione nelle periferie, dal futuro della robotica ai progetti di sviluppo per l'Africa:tre giorni di confronti tra gli esperti di diverse aree uniti dall'idea di combattere l'emarginazione dei più deboli

L'informatica? Senza frontieredi ENZO RIBONI

informatica e le nuove tecnologiepossono escludere, emarginare chinon possiede le competenze neces-

sarie. E i primi a essere tagliati fuori sono ipiù deboli, chi vive in povertà, in situazionidi emarginazione sociale o in difficili conte-sti geografico-ambientali. C'è chi però hapensato che questo dato di fatto possa esse-re ribaltato, utilizzando le tecnologie pro-prio a sostegno degli esclusi e di chi è condi-zionato da disabilità. t con questa spintache, nel 2005, un gruppo di manager italianidel settore It ha costituito «Isf-Informaticisenza frontiere», una onlus che, da quelladata, ha allargato la sua strada arrivando og-gi a contare più di 300 membri e dieci sezio-ni regionali. Tredici anni fa è partita con unpiano di informatizzazione di un piccoloospedale rurale in Uganda, poi i suoi proget-ti si sono moltiplicati: applicazioni per mi-gliorare le condizioni di vita di chi soffre perdisabilità o malattie; corsi gratuiti di infor-matica nelle comunità, centri di accoglien-za, circoli di anziani e carceri; miglioramen-to della qualità di vita nei Paesi in via di svi-luppo e delle categorie sociali più deboli neipaesi sviluppati. Così, per far conoscere aipiù i contenuti dell'informatica sociale, dal12 al i4 ottobre a Rovereto, Isf lancerà il «Fe-stival di Informatici senza frontiere» in col-laborazione con DedaGroup e il Comune diRovereto e in partnership con «Buone Noti-zie». Affronterà temi quali la «Computerethic», l'inclusione informatica nelle perife-rie, il futuro della robotica e dell'impresa4.0, l'innovazione per lo sviluppo dei paesiafricani, la differenza di genere. Nei trentaincontri della tre giorni interverrannoesperti di aree diverse, tra i quali il presiden-te di fondazione Fbk Francesco Profumo,Vittorino Andreoli, don Antonio Mazzi, l'in-ventore del microchip Federico Faggin e ilsegretario della Fim Cisl Marco Bentivogli.

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Vincenzo, tetraplegico dopo un incidentesuona la tromba con l'aiuto di un joystick

r

Dino MaurizioÈ il presidente di«Isf-Informaticisenza frontiere»,onlus che utilizzale tecnologie asostegno degliesclusi disabili. Laonlus conta più di300 membri edieci sezioniregionali

er suonare la tromba ci vogliono polmoni e fiato, ma senza l'usodi braccia e dita niente da fare. 0 no? Un progetto di Informaticisenza frontiere ha annullato proprio quella limitazione, per-

mettendo a un trombettista diventato tetraplegico di tornare a suona-re. È la storia di Vincenzo Deluci, musicista di Fasano in provincia diBrindisi, che fin da giovanissimo s'è affermato come suonatore ditromba. Parte con un diploma in musica classica e jazz al Conservato-rio di Monopoli, finalista al concorso internazionale «Astor Piazzolla»,sviluppa la carriera concertistica esibendosi, tra gli altri, con VinicioCapossela, Renzo Arbore, Avion Travel e Lucio Dalla. Ed è proprio men-tre rientra in auto da un concerto, in una notte dell'ottobre del 2004,che la sua vita a trent'anni viene ribaltata: una macchina gli taglia lastrada e lo butta in un fosso. Il risveglio è sconvolto da una diagnosicatastrofica: tetraplegia. Niente più concerti, niente più tromba, solouna riabilitazione interminabile che lo porta all'uso parziale dell'avam-braccio sinistro. Ma con un sogno che non se vuole andare, visto che haancora tanto fiato nei polmoni: tornare a suonare la tromba.«Un nostro socio di Bari - racconta il presidente di Informatici senza

frontiere, Dino Maurizio - ci ha contattati alla fine del 2012: riusciamoa fare qualcosa per lui? In otto mesi di lavoro abbiamo assemblato com-petenze tecnologiche, informatiche ed elettroniche. Ci siamo così in-ventati un marchingegno, una specie di joystick che potesse manovra-re con i movimenti residui dell'avambraccio. La tromba, montata su uncavalletto diventa accessibile alle labbra di Vincenzo, mentre un mi-croprocessore collegato a quella levava a comandare tre elettrocalami-te fissate ai pistoni, permettendo di muoverli a piacimento. Alla fine,dopo un training per imparare a far corrispondere ai movimenti deljoystick le note che ha in mente, per Vincenzo il risultato è stato sor-prendente, tale da superare anche le nostre aspettative». Al punto che,da quel momento, è tornato a suonare magnificamente come prima ea fare concerti. Una rinascita che ha voluto spendere anche per aiutarealtri musicisti con disabilità fondando la onlus «Accordi abili», chepromuove la ricerca e sviluppo di tecnologie per farli tornare ad utiliz-zare uno strumento. «Il problema - conclude Maurizio - è il costo diquesti strumenti che non possono essere prodotti in serie. Dovrebbe,in qualche modo, intervenire la sanità pubblica».

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«Sensoltre», quadri e statue al buioche si vedono senza gli occhi

arte visiva, per definizione, è riservata a chi ha il dono dellavista. Com'è possibile, per esempio, godere delle forme diuna statua, delle suggestioni di un quadro, dei colori di un

Emanuela FerriÈ la curatricedi«Sensoltre»,progetto nato nel2013 con lamostra per nonvedenti dell'artistaGiovanni Pedote aBari. «Sensoltre» èpoi diventatoitinerante e hatoccato altre città

dipinto, senza vederli? Informatici senza frontiere ha voluto sfidarel'ossimoro «vedere senza vista» inventandosi un percorso multisen-soriale tra quadri al buio. Così, nel 2013, è nato «Sensoltre»: «Un cam-mino - spiega la curatrice del progetto, Emanuela Ferri - per toccare,ascoltare, immaginare oltre i sensi, esplorando le percezioni suppor-tati dalla tecnologia Nfc, la cosiddetta Comunicazione in prossimità.Con una scommessa da vincere: chi dice che l'arte debba solo vedersiper essere apprezzata?». Il punto di partenza è stata l'esposizione pernon vedenti (e vedenti bendati) nella città di Bari. Le opere, quelle del-l'artista di Polignano a Mare Giovanni Pedote, che si autodefinisce«pitto scultore» perché realizza quadri con materiali quali legno, juta,pietra, sabbia, stoffa, polvere di pomice.«Il percorso - continua Ferri - inizia, accompagnati da un volontario

non vedente, dal primo "quadro tattile". Di lì parte il contributo di Isfgrazie a una sorta di medaglia che, avvicinata al quadro, entra in co-municazione con il proprio cellulare riconoscendo la traccia audio re-lativa a quel quadro. Si riesce così a fruire di un vero e proprio viaggiomultisensoriale, accompagnato da brani musicali: questi muovonol'immaginazione con l'obiettivo di far vivere le emozioni che darebbeil vedere l'opera con gli occhi. Insomma, una grande novità per i nonvedenti e un'ottima occasione per far capire a tutti gli altri i problemi diquel tipo di disabilità». Dopo la prima esperienza barese, Sensoltre èdiventato itinerante e si è spostato prima a Benevento, poi a Bologna,poi al Festival dell'informatica sociale a Milano e poi ancora a Romaalla Camera. Sta cercando di svilupparsi per accostare alla realtà espo-sitiva anche altre disabilità oltre a quella della vista. «Per esempio -spiega Ferri - Fabrizio Lippolis di Isf ha sviluppato un visore Virtualreality che può essere utilizzato dai sordi, i quali, non potendo sentirein cuffia la guida all'esposizione, vedono proiettato il testo con le istru-zioni di fruizione». Isf ha poi partecipato a un bando di Enel Cuore perun progetto di inclusione scolastica e così, nel 2018, Sensoltre è diven-tato «Sensoltre sei tu», approdando in tre scuole medie, di Bari, Bolo-gna e Milano. La variante? Gi studenti hanno realizzato alcuni quadri.

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Ma quel volontariatoe davvero ... Involontario?

Parte lunedì prossimo su mtv.it e corriere.it la prima web serietra fiction e reality per promuovere l'impegno a favore degli altri

Cast di contutori tv, youtuber e cantanti all'Istituto dei tumoriIl progetto di Officine Buone e Fondazione Cariplo: parlare ai giovani

1ttore, neolaureato con impiegoprovvisorio da fattorino, nelconsegnare una lettera in un

ospedale incontrala giovane specializ-zanda Giulia e se ne innamora perdu-tamente. Per conquistarla cerca unpretesto che gli consenta di tornare incorsia più volte che può e si finge vo-lontario di una onlus promotrice di uncontest musicale a beneficio dei mala-ti, il talent «Special Stage». Diventeràvolontario per davvero? La conquiste-rà? Ecco: una puntata dopo l'altra e percinque puntate, tra parecchi colpi discena, comicità surreale, apparizionidi numerosi veri cantanti, musicisti,attori, nomi importanti dello spetta-colo italiano, questo è quanto si sco-prirà nel corso della web serie Invo-lontario dal 17 settembre su mtv. it e sututti i canali social di Mtv oltre che sucorriere.it: un po' reality e un po' fic-tion, di produzione indie come il gros-so della colonna sonora, tutta girataall'Istituto nazionale dei tumori, perfar passare soprattutto ai ragazzi e so-prattutto a coloro che l'universo delvolontariato non lo hanno mai incro-ciato l'assai semplice verità in base allaquale per fare il volontario non serve ilsacro fuoco, basta molto meno, bastapoco, basta dire sì e forse anzi ancorameno, basta dire perché no.La presentazione ufficiale, dopo l'an-

teprima del trailer vista al Magna Gra-ecia Film Festival di Catanzaro, sarà ili6 settembre al Fuoricinema di Mila-no. Il tutto realizzato grazie alla colla-borazione tra Officine Buone e Fonda-zione Cariplo, con la mediapartner-ship di Viacom Italia.Il cast scoppiettante è composto da

un coctali di giovani attori talentuosicome Francesco Meola nel ruolo di Et-tore, la cantante e youtub er Giulia Pen-

di PAOLO FOSCHINIna in quello di Giulia, e poi cantautori senza retorica che fare volontariatoqui alla prima esperienza di cinemacome Dario Brunori (Brunori Sas) eRoberto Dell'Era (Afterhours), o i con-duttori tv Federico Russo, Marco Mac-carini, Melissa Marchetto, mescolaticon attori importanti quali EleonoraGiovanardi e Paolo Ruffini.«La web serie - sottolinea Sergio Ur-

bani, direttore di Fondazione Cariplo -è uno strumento molto utile per parla-re in modo diverso ai giovani e avvici-narli ai temi sociali di cui ci occupia-mo. InVolontario non solo evidenzial'importanza dell'impegno per gli altrima valorizza il ruolo sociale della cul-tura anche attraverso i moderni testi-monia) che hanno messo a disposizio-ne il loro talento per una buona causa.Nel corso delle puntate faranno dascenario ai protagonisti alcuni deiprogetti che Fondazione Cariplo hapromosso nel corso degli anni comel'housing sociale di Via Cenni o i pro-grammi di Ricerca scientifica. Fonda-zione Cariplo dal 1816 raccontala filan-tropia non con i numeri ma con le sto-rie delle persone che hanno preso par-te ai progetti o ne hanno usufruitoproprio come alcuni dei principaliprotagonisti della web serie». Comeriscontrabile (anche) tramite #storie-dipersone e #conFondazioneCariplo.Ugo Vigone, fondatore di Officine

Buone, precisa che «molti pazienti cihanno chiesto di fare da comparse: laserie è ricchissima di storie ed emo-zioni vere per dire senza buonismo e

efigo». «L'ospedale rappresenta unaparentesi densa di emozioni profondee di vita - aggiunge Enzo Lucchini, pre-sidente Istituto Nazionale dei Tumori -e questa nuova iniziativa si inseriscebene nel nostro desiderio coniugarel'eccellenza scientifica e curativa conl'umanità e la sensibilità».Anche il progetto Special Stage, concui il protagonista entra in contatto,non è una invenzione della serie maesiste veramente da anni sempre gra-zie a Officine Buone in collaborazionecon la Siae e con nomi importanti del-la musica come Ornella Vanoni, MaraMaionchi, Caterina Caselli: un talentche porta la musica in ospedale capo-volgendo lo scopo dei concorrenti, ilcui obiettivo è far diventare la propriacreatività strumento sociale. «Con legiovani generazioni - chiude AndreaCastellari, ad di Viacom Italia MedioOriente e Turchia - abbiamo un rap-porto storico, veicolo di una relazioneonesta e diretta. In questo il progettodi Fondazione Cariplo si sposa perfet-tamente con i valori e il tono tipico diMtv».

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Il castGli interpreti principalidella web serieInvolontario sonoFrancesco Meola(Ettore), Giulia Penna(Giulia), Loris Fabiani(Loris), GiuseppeScoditti (Elvis), MarcoMaccarini (Elvis),Eleonora Giovanardi(Ele), con lapartecipazione diDario Brunori(Brunori Sas), PaoloRuffini, MelissaMarchetto, FedericoRusso, RobertoDell'Era (Afterhours).Soggetto esceneggiatura diSergio Spaccavento,regia de LaBuoncostume.

Melissa Marchetto: «Basta 4)ffrirc quel che si sa fare»1 mio è un ruolo piccolo ma il messaggio chegrazie a questa web serie collaboro adiffondere è grande: il volontario può farlo

chiunque, non serve chissà cosa, basta offrire quello chesi sa fare». Parola di Melissa Marchetto, volto di Quelliche il calcio, conduttrice radiofonica, e ora anche parteattiva del cast della web serie Involontario dal 17settembre su mtv.it e corriere.it: «Il mio incontro colmondo del volontariato - dice - è avvenuto diversi anni faquando ho scoperto Officine Buone. Sentivo da tempo

l'esigenza di dare una mano a qualcosa o a qualcuno manon sapevo come. E a un certo punto, come sapessimoche ci stavamo cercando a vicenda, con Officine Buone cisiamo venuti incontro. Loro facevano Special Stage,quello della musica e della conduzione è un ambito chein qualche modo conosco, collaborare è stato naturale».Sorride e conclude: «Ho scoperto persone meraviglioseche continuano a ringraziarmi a distanza di moltotempo quando invece sono io, e ogni volontario questacosa la sa, a dover ringraziare loro: provare per credere».

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Il convegnodi questaVI edizione è sullosviluppo socialegenerato dallereti progettuali

Volontassociate a BolognaGenerare sviluppo sociale(e combattere lo spreco di cibo)ri orna domenica i6 settembre al Fico di Bologna

«Volontassociate», festa del volontariato organizzata dal CsvVolabo. In questa VI edizione, il tema del convegno è lo

sviluppo sociale generato dalle reti tra enti pubblici, privato e privatosociale. Tra i relatori confermati, Andrea Segrè della fondazione Ficopresenta la case history sul riuso di eccedenze alimentari e GiorgioCasagranda, consigliere di CSVnet, parla delprogetto contro lo sprecoalimentare in Trentino. www.volabo.it/Volontassociate/

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Donatori AdmoLa campagna#seipropriotu

I iccoli eroi del quotidiano.Sono i donatori di midolloosseo che domani, 12 set-

tembre, Admo -Associazione do-natori midollo osseo Lombardiafesteggia a Palazzo Marino , a Mila-no, che s'illuminerà di rosso. In oc-casione della settimana nazionale«Match it now» (www.matchit-now. fit) dedicata proprio alla ricer-ca di nuovi donatori, Admo orga-nizza l'evento #seipropriotu per farconoscere la propria attività e so-prattutto contribuire a far cambia-re la percezione comune su questadonazione , sulla quale persistonopregiudizi e informazioni non cor-rette.Protagonisti della giornata sono

due amici, Davide e Daniele. Il pri-mo, oggi vicepresidente di AdmoLombardia, si ammalò di leucemiaalla vigilia delle nozze ed è salvograzie ad una donazione. Il secon-do, Daniele , 44 anni, imprenditorenel campo dell'abbigliamentosportivo, è un donatore effettivo dimidollo. 1 due si sono conosciuti

nella sede della associazione e, persensibilizzare alla donazione, han-no prima deciso di partecipare in-sieme ad una gara di endurance co-me il Naturaid Marocco, poi di af-frontare le vette più alte del mon-do, ad una ad una. La prima meta èstata raggiunta . Per la seconda, inautonomia, si stanno allenando.Davide è appena tornato dall'Hi-malaya, Daniele è in partenza perl'Everest.Solo una persona ogni centomila

è compatibile con un malato equella persona , dice lo slogan,«potresti essere tu». In LombardiaAdmo opera dal figgo. Oggi i poten-ziali donatori di midollo osseo so-no più di centomila . Il candidatoideale ha tra i i8 e i 35 anni, devepesare almeno 5o chilogrammi egodere di buona salute . Ma solouna persona su centomila è com-patibile con un malato. Le proce-dure di donazione non rientranofra quelle rischiose . E nel giro diquattro settimane , il midollo pre-levato viene reintegrato dall'orga-nismo, tornando così allo stato ori-ginario.Il trapianto di midollo è ancora

considerato spesso la sola stradaper salvare la vita a malati di leuce-mia, linfomi, mielomi e altre ma-lattie del sangue.

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Le associazioni fanno reteII ruolo dei volontari e la creazione di reti solide tra leassociazioni e gli altri attori della comunità, pubblici e privati è iltema dell'evento dedicato alle attività di promozione deivolontariato dei Csv «San Nicola» alla Fiera dei Levante, in viaVerdi a Bari, che si apre oggi. Titolo dell'incontro alla qualepartecipano 140 associazioni: «Fieri di esserci! Volontari per ilcambiamento». www.csvbori.com

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Scommessa40

cooperazioneCon 5,2 miliardi stanziati nel 2017 l'Italia ' al quarto posto nel G7 per gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo

Siamo tra i più rapidi nel reagire alle crisi umanitarie, tra i più benvohrti presso le popolazioni locali

Ma l'Agenzia che ha alcuni compili della Farnesina è in crisi di locali e personale: il governo manterrà gli impegni?

La viceministra Del Re: «Servono risorse». Il predecessore Giro: «I fondi non vanno usati per fermare gli sbarchi»di MAURIZIO CAPRARA

Lontano dalla ribalta politico-mediaticaesiste un settore dello Stato che è moltoutile e che potrebbe esserlo di più. Pochi

sanno che il nostro Paese è diventato uno tra ipiù rapidi nel reagire alle crisi umanitarie do-vute in altre parti del mondo a calamità e guer-re. L'Italia nel 2o16 è stata veloce nel mandareaiuti in Africa orientale quando si accentuò lacrisi di El Nino, un'alternanza di siccità e allu-vioni che fece diminuire cibo e acqua potabileper milioni di persone. In Siria, in seguito aunoscandalo su abusi sessuali che coinvolse unaorganizzazione non governativa (Ong) interna-zionale, occorreva ridurre le diffidenze nellapopolazione locale. L'Italia è stata in grado difar distribuire soltanto a donne quanto donavaad abitanti di zone piagate dai combattimenti.Perfino in uno dei buchi neri dalle parti di casanostra - le carceri libiche in mano a milizie, nel-le quali secondo una ricerca dell'Onu è abitualela tortura - la nostra Repubblica è riuscita a faragire sette Ong italiane. Affinché la situazionenon peggiorasse hanno lavorato nei limiti delpossibile, purtroppo strettissimi. Meglio diniente, comunque.Questo settore dello Stato del quale su tv e

giornali si parla di rado è la Cooperazione allosviluppo. Una macchina che, per quanto può,punta a favorire la protezione della vita e delladignità umana. Allo stesso tempo, uno stru-mento che deve sostenere la politica estera del-Iltalia, della quale, stabilisce la legge 125 del2014, è «parte integrante e qualificante».

Le zone di impegno

Per sua natura la Cooperazione gestisce dana-ro che attira corruzione e profittatori. Sarebbeperò ingiusto proiettare le ombre anche sullesue funzioni positive. Autolesionista, poi, ri-sulterebbe trascurare l'importanza che nelmondo sta assumendo l'Africa, sulla quale laCina investe per mire strategiche: non è soltan-to un continente con tante popolazioni povere.È anche quello che possiede nel suo sottosuoloenormi quantità di materie prime essenzialiper i computer e le nuove tecnologie. Snobbar-lo può costare caro.Con la Cooperazione l'Italia si impegna so-

prattutto nel Sahel, nell'Africa dell'Est e inquella a Sud del Sahara, in Tunisia, Egitto, Liba-no, nei Territori palestinesi, in Giordania, Al-bania e Bosnia Erzegovina, ma anche in Afgha-nistan, Pakistan, Myanmar, Cuba, El Salvador,Bolivia.Il divario tra propositi e realtà resta notevole.

Dagli anni Settanta l'Assemblea generale delleNazioni Unite ha indicato per i Paesi economi-camente avanzati l'obiettivo di stanziare per gli

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aiuti allo sviluppo di parti deboli del mondo lo0,7% del prodotto nazionale lordo. Oggi, stan-do alle stime di un comitato dell'Organizzazio-ne per la cooperazione e lo sviluppo economi-co (Ocse ), ne destiniamo lo 0,3% del reddito na-zionale lordo. Malgrado il divario , vanno con-siderati i precedenti.Nel 2010 la quota di reddito nazionale impie-

gata dall 'Italia per la Cooperazione si era ab-bassata allo 0,13%. I governi di centro-sinistrahanno aumentato gli stanziamenti . Due anni faammontavano a quattro miliardi e 600 milionidi euro, l'anno scorso sono stati di cinque mi-liardi e 200 milioni. Se l'Ocse certificherà le sti-me si confermerà che nel G7, composto dai Pa-esi più sviluppati della Terra , ci collochiamo intermini percentuali al quarto posto . Dopo Gran

Verso il compleannodi Buone Notizie

Bretagna, Germania e Francia. «Siamo un gi-gante della Cooperazione e la gente non lo sa»,dice Emanuela Del Re, la viceministra degliEsteri titolare della delega sull'argomento, do-cente universitaria scelta da 5Stelle, già osser-vatore internazionale nei Balcani per Onu eUnione Europea, ricercatrice in Africa e Asia.Con l'approvazione della legge del 2014, le atti-

vità che prima erano coordinate quasi intera-mente dal ministero degli Esteri sono state affi-date in parte consistente all'«Agenzia italianaper la Cooperazione e lo sviluppo». Entrata infunzione nel 2016, questa struttura si occupadelle istruttorie, dei finanziamenti, della ge-stione e della supervisione per i progetti di co-operazione.

Cercasi direttore

Il governo di Giuseppe Conte deve nominare il

successore di Laura Frigenti alla guida del-l'Agenzia, dotata di 252 dipendenti. Alla Dire-zione generale della Farnesina per la Coopera-zione allo sviluppo, che di dipendenti ne ha1o8, sono rimaste le competenze sulle emer-genze, i crediti di aiuto e gli interventi in campomultilaterale, ossia con organizzazioni com-poste da più Stati e più soggetti.L'Agenzia non ha locali a sufficienza. Un con-

corso per assumere 6o «agenti della coopera-zione», in precedenza chiamati «esperti»,aspetta di passare alla fase operativa. E tra le in-cognite dei prossimi mesi la principale è: il go-verno attuale confermerà o no la tendenza alrialzo dei fondi per la Cooperazione? «Abbia-mo bisogno di risorse adeguate. Mi impegneròmoltissimo affinché ci siano, in coerenza congli indirizzi del governo in materia di bilan-cio» risponde la viceministra Del Re.Ai~

nidi fondi più ristretti, i governi di SilvioBerlusconi rafforzarono la tendenza ad au-mentare la proporzione del danaro versato aorganizzazioni multilaterali. Per certi versi hasenso: si consolidano progetti più ampi, sistacca un assegno e non va seguita tutta la rea-lizzazione dei programmi. Tuttavia se ne ricavameno peso politico di fronte agli Stati benefi-ciati. Gli ultimi governi hanno fatto crescere ifondi che l'Italia dà direttamente ai Paesi desti-natari degli aiuti. Nel 2017 il 50,84% dei 5 mi-liardi e 200 milioni stanziati è andato alle azio-ni concordate a livello bilaterale. Il 49,16% aquelle multilaterali. Nel primo caso, il 41,2% deldanaro è stato per l'Africa. La destinazione deifondi può essere oggetto di confronti tesi.«I soldi della Cooperazione non vanno impie-

gati perle motovedette e i giubbotti antiproiet-tile da fornire a chi dovrebbe fermare flussi mi-gratori. Il ministero dell'interno li voleva perspese del genere e io mi sono opposto: la leggenon lo prevede. Abbiamo dato però medicine»,ricorda Mario Giro, il predecessore della vice-ministra Del Re. Non è da escludere che tentati-vi del genere si ripetano.«Oltre che sul canale multilaterale, che fa fini-

re i soldi in un calderone gestito da altri, dob-biamo lavorare molto sul bilaterale per pro-muovere uno sviluppo condiviso. Significa te-ner conto delle strategie dei Paesi riceventi e fa-vorire l'integrazione regionale tra Stati vicini»,afferma la viceministra Del Re. Giro aveva inprogramma di favorire l'elettrificazione confonti rinnovabili di zone dell'Africa nelle qualisenza energia non esiste economia. È il tipo diazione con benefici a lungo termine, per i de-stinatari degli aiuti e per l'Italia, al quale sareb-be sbagliato rinunciare.

dbcdanCO RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre chesul canalemultilateraleche fa finirei soldi in uncalderonegestito da altridobbiamolavorare sulbilaterale perpromuovereuno sviluppocondiviso

Abbiamobisognodi risorseadeguate:mi impegneròmoltissimoaffinchéci siano,in coerenzacon la lineadel governoin materiadi bilancio

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La carta di identitàL'Agenzia intende «agire come piattaforma operativa dei sistema italiano della cooperazione, rafforzarloe renderlo protagonista nella lotta alla povertà, la promozione della pace, la difesa dei diritti e la costruzionedello sviluppo sostenibile». Ha la sua sede centrale a Roma, una sede a Firenze e 18 sedi all'esteroper il monitoraggio, l'implementazione e l'analisi sul terreno delle esigenze di sviluppo dei Paesi partner

IL BILANCIO ( in milioni di euro)

Spese

Importi approvatiper iniziative

Stanziamenti

Cuba

per iniziative 2018 (previsioni)

COSTO AGENZIA 2017

11r

E CONCORSI

16 milionidi€

I SETTORI (in milioni di euro)

Educazione

STANZIAMENTO PER BANDI

95 milioni di €

23,4

_E SEDI NEL MONDO E LE AREE DI INTERVENTO

BelizeGuatemala

El Salvador

jNicaragua

Costa Rica

Equador

Marocco

Haiti

2016

2017

Gender

340 (290 interventi)

2016

2017

300

445

2017

0

545

í í. // rl % ,%i%ii .' 1', /r í ,i:;Z % :1./ i/,

200

(per ogni 100 eurodi iniziative

îiiflGUEt meno di5euronnnl per spese generali)

Salute

83,7

Rep. Dominicana MauritaniaHonduras

Perù-

Bolivia

SenegalGuineaSierra Leone -

Burkina Faso

Sud Sudan

OLTRE

1.000progetti attivi in tutto il mondo

(più di 200 approvati nel 2017)

Libia

Egitto

Rep. democratica del Congo

Sicurezza alimentareesvilippo rurale

63,6

AGENZIA ITALIANAPER LA COOPERAZIONEALLO SVILUPPO

502 (486 interventi)

100400

592600

645

700

PERSONALEa tempo indeterminato in Italia e nelle sedi

252 persone

000000

Cambiamento climatico Pace, stabilizzazionee tutela della biodiversità

Bosnia Erzegovina

Albania -

Tunisia 1 SerbiaKosovo

Algeria

Camerun

Rep. Centrafricana

Uganda

Paesi prioritari della CooperazioneCompetenza territoriale

Colombia

Libano

Filippine

Cambogia Vietnam

BACINO AFRICA AFRICAMEDITERRANEO OCCIDENTALE ORIENTALI VICINO

AMERICHE E BALCANI CENTRALE MERIDIONALI ORIENTE

131

Afghanistan

44

Pakistan Myanmar

ASIA

Corriere della Sera -l nfografica Sabina Castagnaviz

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Alleanzaper la lottaallo spreco

SEEDS&CH IPS

Seeds&Chips , The Global Food Innovation Summit,evento di riferimento a livello mondiale per il settoredell'innovazione della filiera agroalimentare, inaugura unanuova sede a San Francisco : farà squadra conTreasure8, realtà attiva nella sperimentazione di sistemialimentari secondo il principio dell'economia circolare, perincoraggiare il consumo sostenibile di cibo , maggiortracciabilità e sicurezza alimentare. La nuova partnershipandrà a costituire uno dei principali network globali perlafood innovation.

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LA RACCOLTA

Una collettascolasticaperi bambiniin difficoltà

L7

Bambini dei Villaggio Sos

In occasione della Giornatainternazionale dell'alfabetiz-zazione, ritorna la terza edi-zione della "Colletta scolasti-ca nazionale" organizzata daSos Villaggi dei Bambini eAuchan, attraverso la raccol-ta di materiale scolastico peri bambini che non possonocontare sul sostegno e sullapresenza della loro famiglia.La "Colletta scolastica" si

terrà sabato dalle ore 10 alle14 e dalle 15 alle 19, presso ipunti vendita Auchan e Sim-ply su tutto il territorio nazio-nale.Lo scorso anno, grazie

all'aiuto concreto dei clienti eal supporto di circa 300 vo-lontari di Sos Villaggi deiBambini e di altre 56 realtàassociative locali impegnatea favore dell'infanzia, sonostate raccolte 27 mila confe-zioni di materiale scolastico:penne, matite colorate, pen-narelli, gomme, quaderni,cartelle, diari e astucci, da de-stinare a bambini e ragazziche non possono crescerecon i propri genitori, né con-tare sulla presenza dei propricari e che hanno quindi biso-gno di essere protetti. Aiutidestinati anche alle famigliein difficoltà.Quest'anno inoltre ci sarà

una possibilità in più per do-nare: tra luglio e ottobre ne-gli ipermercati sarà possibileacquistare, a 3,99 euro, l'edi-zione speciale di 24 matite de-dicata a Sos Villaggi dei Bam-bini: per ogni confezione ven-duta verrà donato un euroall'Associazione. •

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TESTIMONIANZALa lotta ai tumoriLibro e mostra d'arteOggi alle 17.30, al centro aggre-gazione anziani di via Colombo7, per i giovedì culturali di Se-nior Veneto, si presenta il libro"La morte mi voleva.." di Anna-maria Dall'Igna, e si apre la mo-stra delle opere della pittriceArianna Marangonzin. L'iniziati-va, a cura di Aps Senior Venetoe dell'ufficio partecipazione delComune, prevede un interventodedicato alla prevenzione deitu-mori del presidente dell'associa-zione Senior Veneto Vicenza,Vincenzo Gigli, quindi l'autricedel libro illustrerà le attivitàsvolte dal servizio di fisiotera-pia di Lilt di Vicenza, dalla Fon-dazione San Bortolo e dal grup-po Amici del 5° piano del repar-to di oncologia dell'ospedaleSan Bortolo. L'incontro prevedeinfine letture a cura di AriannaMarangonzin che illustrerà lasua attività di pittrice: i suoi la-vori potranno essere ammiratioggi dalle galle 18 e domani dal-le9 alle 16.

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«Tra dono ecarità» ciclo diincontri di IpabDa una riflessione sulfuturo della curadell'anziano e finoall'analisi su una malattiacome l'Alzheimer, maanche workshop epresentazioni di libri. Al viala prossima settimana ilciclo di incontri «Tra donoe carità». L'iniziativa,promossa da Ipab Vicenzae giunta alla secondaedizione, prevede una seriedi incontri gratuiti sudiverse tematiche, tuttevicine alla curadell'anziano, nel presente enel futuro, in un calendariodal 13 settembre al 4ottobre prossimo, giornatainternazionale della Carità.Per informazioniwww.tradonoecarita. it.(g. m. c.)

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SALUTE. Dietrofront del governo: resta vietato iscrivere a materne e asili i bimbi non immunizzati

Scuola, alt a chi non è vaccinatoAVicenza i Nas scoprono due autocertificazioni false: ora scattano le prime denunce

Dietrofront della maggioranzadi governo sui vaccini: per fre-quentare scuole materne e nidiresta l'obbligo vaccinale che, se-condo la legge Lorenzin, preve-de che i bambini siano immu-nizzati con 10 vaccinazioni perpoter entrare in classe. È infatti

pronto un emendamento perconfermare l'obbligo e che abro-ga dal decreto Milleproroghe ilcomma che fa slittare l'obbliga-torietà all 'anno 2019-2020.

E a Vicenza i Nas scoprono 2autocertificazioni false.

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SCUOLA E SALUTE . I carabinieri del Nucleo antisofisticazione inviati dal ministero della Salute a verificare i documenti presentati dalle famiglie

Vaccini, i Nas scovano i falsi attestatiDue autocertificazioni taroccatescoperte durante i primi controllisulle iscrizioni negli asili di cittàe hinterland. Scatterà la denunciaVaccini. Due autocertificazio-ni fasulle. In altrettanti asilinido della città. Due mammehanno falsificato la dichiara-zione nella quale si affermache i vaccini sono stati fatti osi faranno. E cioè quel sempli-ce foglio che - secondo la fre-nata del governo dei primi diluglio per depotenziare il de-creto Lorenzin ma ora supe-rata dalla controriforma del-le ultime ore - sarebbe statosufficiente per poter iscriverei figli all'anno scolastico2018-2019. L'atto andavaconsegnato entro il 10 luglioprossimo, il termine già fissa-to dalla legge Lorenzin, e sa-rebbe stato valido un anno.Le due mamme lo hanno fat-to ma dichiarando il falso, ne-ro su bianco, e ora, oltreall'esclusione dei figli dagliasili, rischiano una denunciapenale. L'irregolarità è emer-sa ieri mattina durante un bli-tz dei Nas di Padova nei nididi Vicenza e dei Comunidell'hinterland, e negli ufficidell'Ulss di via IV Novembre,disposto per vigilaresull'obbligo dei vaccini e veri-ficare la veridicità delle auto-certificazioni presentate daigenitori, fino a ieri ritenutounico lasciapassare per con-sentire l'accesso alle scuole

Due mammehanno dichiaratofalsamente di averavviato con l'Ulssliter per laregolarizzazione

Intanto a RomaretromarciagialloverdeSbrollini (Pd):«Vittoria nostrae della scienza»

se, appunto, non si disponedi un certificato vaccinale inregola o della prenotazionechiesta all'Ulss.

L'INPUTDELMINISTERO . I mili-tari, due sottufficiali del Nu-cleo antisofisticazione e sani-tà dei carabinieri, nell'ambi-to dell'operazione di control-lo a campione in tutta Italiaordinata dal ministro dellasalute Grillo contro i furbettidelle certificazioni, prima sisono fatti consegnare dai diri-genti scolastici gli incarta-menti depositati dai genitori,e poi si sono presentati nellostudio della dottoressa PaolaCosta, direttrice del Serviziodi igiene pubbli-ca, per incrocia-re idaticon le in-formazioni del-la banca datidell'Ulss. E dairegistri vaccina-li della sede divia IV Novem-bre e dei centridistrettuali è ri-sultato che non solo i piccolinon erano vaccinati ma che igenitori non avevano neppu-re chiesto un appuntamentocon i referenti delle vaccina-zioni. Insomma, sono cadutinella rete i 2 primi "falsari", adimostrazione che il rischiopaventato da più parti, dietroil provvedimento permissivodel governo, di un possibilecaos certificazioni e di un vialibera dato a brogli, artifizi esotterfugi, non era campatoin aria. E questo, sulla sciadello scandalo esploso ad ago-sto per il caso, diventato vira-le, della mamma brescianano-vax, scoperta e denuncia-ta alla Regione Lombardia,per essersi vantava pubblica-mente su Facebook della scal-trezza con cui era riuscita adingannare i dirigenti dellascuola materna di Esine pre-sentando falsi certificati vac-cinali.

LE REAZIONI POLITICHE. Ora icontrolli dei Nas prosegui-

La normativa

ECCO COSA PREVEDELA LEGGE LOREHZIHLa legge, attualmente invigore, è quella volutadall'ex ministro dellaSalute Beatrice Lorenzined approvata nel luglio2017. La normativaprevede il divieto difrequenza di materne enidi per i bambini (da 0 a 6anni) non in regola con levaccinazioni . I vacciniobbligatori sono dieci:antipoliomielitica,antidifterica, antitetanica,antiepatite B,antipertosse,antihaemophilusinfluenzae tipo b,antimorbillo , antirosolia,antiparotite, antivaricella.I ragazzi da 6 a 16 annipossono invece accederecomunque a scuola ma in

entrambi i casi, se igenitori rifiutanoripetutamente di farvaccinare i figli incorronoin sanzioni fino a 500 euro.La legge prevedeva anchela possibilità di presentareun'autocertificazione perun periodo limitato. IIprimo cambiamento eraarrivato a luglio con lacircolare dei ministri Grilloe Bussetti : si prevede unaderoga in base alla quale igenitori possonopresentarel'autocertificazionesostitutiva dei certificatioriginali anche per tuttol'anno scolastico2018-2019. Dopodiché, adagosto era statopresentato unemendamento al decretoMilleproroghe per farslittare di un annol'obbligo di presentare icertificati per Iiscrizioneai nidi e alle materne.

ranno. Intanto, sui vaccini, èfibrillazione nella maggioran-za giallo-verde M5s e Lega,che fa un passo indietro. Unnuovo emendamento al Mil-leproroghe bloccherebbe ilprecedente approvato ad ago-sto in Senato, che quest'annoavrebbe consentito di entra-re all'asilo nido e alla scuolamaterna anche ai bambininon vaccinati, cancellandocon un colpo di spugna l'ob-bligo per i bambini da o a 6anni. Insomma, se il nuovoemendamento passa restatutto come stabilito dalla leg-ge Lorenzin. Un annuncio,questo, che fa esultare la sena-trice vicentina Pd DanielaSbrollini: «Si tratta di unaclamorosa retromarcia e diuna straordinaria vittoria del-la buona politica, della scien-za e del buon senso». Soddi-sfatta pure la consigliera re-gionale Pd Alessandra Moret-ti: «La scelta del governo dipermettere l'iscrizione conuna semplice autocertifica-zione vaccinale si confermafolle. La demagogia oscuran-tista dell'esecutivo può avereconseguenze gravissime. So-lo in Veneto i minori inadem-pienti sono oltre 81 mila». Enel Vicentino, solo nella fa-scia da 0 a 5 anni, gli inadem-pienti sono oltre 2.700. • F.P.

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I Nas sono stati incaricati dal ministero della Salute di controllare le autocertificazioni sui vaccini . ARCHIVIO

I I sindaco Francesco Rucco

«La legge va rispettataInvito alla correttezza»

«Non si può dichiarare il falso,la leggeva rispettata». Duralareazione del sindaco FrancescoRucco alla notizia dei furbettidelle autocertificazioni,smascherati in seguito aicontrolli dei Nas nelle scuolematerne della città. «Ci vuolebuonsenso nell'applicazionedella legge -spiega Rucco - male dichiarazioni mendaci vannoperseguite». L'invito del primocittadino è dunque quello di«mantenere la correttezza neiconfronti della normativa everso gli altri cittadini». Paroleche arrivano anche a marginedello stop all'emendamento aldecreto Milleproroghepresentato da Lega e M55 cheper quest'anno avrebbepermesso di entrare in nidi ematerne anche ai piccoli senzala profilassi.

Una retromarcia che arriva incoincidenza con l'iniziodell'anno scolastico. «Alla lucedell'eliminazionedell'emendamento delMilleproroghe, dovremo faredelle valutazioni diverse,

tenendo conto degli obblighi dilegge», considera il sindaco cheprosegue: «Valuteremo nelleprossime ore le condotte datenere nelle scuole alla luce dellemodifiche legislative».

Di fatto il dietrofront dellamaggioranza di governo sbarranuovamente la porta d'ingresso dimaterne ed asili ai bambini nonvaccinati. L'emendamentosoppresso avrebbe disinnescatola legge Lorenzin, cancellandoappunto il divieto di iscrizione adasili e materne per i bambini nonimmunizzati. L.P.

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I l direttore generale Pavesi

«Porte aperte all'Ulssper chi intende mettersiin regola con gli obblighi»

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L'Ulss spinge al massimo per aumentare il raggio della copertura

Anche il sindaco FrancescoRucco èfrastornato per questoinfinito cambiamento dicopione sulla scena dei vaccini«L'orientamento del Comune èdi tolleranza. L'idea è di nonlasciare nessun bambino fuori.Poi, però, 2 giorni fa a Roma ilmutamento di rotta e ora lanuova inversione di marcia.Bisogna capire fraemendamenti che sismentiscono e circolari checosa accadrà. Una cosa è certa.Se dovesse restare la leggeLorenzin, io come sindaco nonpotrò che applicarla». Intanto iNas proseguono l'operazione dicontrollo a campione passandoal setaccio le autocertificazionipresentate in questi giorni. Eper i genitori che dichiarano ilfalso si annunciano tempi duri.Un altro fatto: fino

all'approvazione del decretomilleproroghe, che dovrà avvenireentro il 23 settembre, a sostegnodell'autocertificazione rimanesoltanto la circolare-Grillo, per cuii presidi potrebbero ancoravietare l'ingresso a chi non ha unregolare certificato. L'aziendaBerica è sempre a disposizione diquanti volessero mettersi inregola. «Porte aperte a chi sivolesse vaccinare». Anche ieri il dgGiovanni Pavesi ha chiesto alladirettrice del Sisp Paola Costa ilquadro della situazione. L'Ulssspinge al massimo per aumentareil raggio della copertura. «Bisogna,però, chiedere non il colloquio mal'appuntamento vaccinale. Inquella sede si daranno tutte leinformazioni che servono, e igenitori decideranno se farvaccinare i figli». F.P.

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LE REAZIONI . I l mondo politico vicentino si solleva dopo il delitto

«Proteggiamo le donneche svelano le violenze»In Veneto lo scorso anno ci sono stati 13 femminicidi«Regione e governo diano più risorse ai centri aiuto»Anche il mondo politico vi-centino e veneto si solleva do-po il dramma del femminici-dio che si è consumato ieri aLonigo. Manuela Lanzarin,assessore al sociale della Re-gione, con delega alle politi-che di prevenzione della vio-lenza contro le donne, com-menta con preoccupazione:«Questa volta non possiamoimputare la tragedia al silen-zio della donna. E purtroppole misure cautelare si sono ri-velate insufficienti, o forseinadeguate. Credo sia neces-saria una riflessione sul mo-do migliore di proteggere ladonna. Lo scorso anno in Ve-neto sono state 13 le assassi-nate; più di una al mese. Unnumero inaccettabile».«La violenza di genere è

un'emergenza e serve una ri-sposta più forte ad ogni livel-lo istituzionale». È quanto af-ferma Alessandra Moretti,consigliere del Pd. «È inam-missibile che l'assassino fos-se latitante e nessuno si siapreoccupato della sicurezzadella moglie. Nel giro di unmese in Veneto ci sono statetre vittime, cui vanno pur-troppo aggiunti episodi distupro. Un bollettino dram-matico». Sottolinea Moretti:«Abbiamo depositatoun'interrogazione per chiede-

L'assessore Manuela Lanzarin

re alla Regione di costituirsiparte civile nei processi perfemminicidio. Sarebbe un se-gnale importante».

Un appello che è contenutoin un'interrogazione presen-tata dai consiglieri del grup-po del Pd, primo firmatarioAndrea Zanoni. «Quanto ac-caduto a Lonigo è la confer-ma che anche la politica deveagire in modo più incisivo.Questa piaga, nonostantel'indignazione a giorni alter-ni della maggioranza, non hacolore né nazionalità», dice ilconsigliere dem.

«I femminicidi sono una ve-ra emergenza e vanno affron-tati con un'azione a 360 gra-

di», aggiunge la consiglieraregionale Cristina Guarda, li-sta Lista Amp. «Chiederò al-la Regione di andare a verifi-care le esigenze espresse daicentri antiviolenza e da tuttele associazioni che si occupa-no di questa emergenza. E as-surdo che persone certificatecome violente siano ristrettesemplicemente agli arrestidomiciliari».«C'è un problema che non

possiamo più far finta di nonvedere: le donne che denun-ciano vanno protette - lo af-ferma il senatore Udc Anto-nio De Poli -. Bisogna agirenelle scuole, nei contesti edu-cativi. È indispensabile chedal governo arrivi un segnaleconcreto che vada nella dire-zione di dare risorse ai centriantiviolenza che spesso sonoil primo nucleo a cui le donneche si rivolgono».Marina Bergamin, della

Cgil di Vicenza: «Chiediamoazioni concrete per difenderele donne e i loro figli, chiedia-mo che i centri antiviolenzasiano finanziati e che le de-nunce non vengano sottova-lutate. Crediamo che si deb-ba partire soprattutto dallacultura fin dalle scuole. E diquesto si deve parlare anchenei luoghi di lavoro». • Lo.

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ARZIGNANO/i, Dopo 9 anni è arrivato l'ok all'ampliamento dell'azienda

Una nuova serraper prodotti bio<<E attività sociali»Ilsa sta investendo 1,6 milioni in una nuova struttura«Sarà a disposizione anche di persone con disagio»

Luisa Nicoli ni sono già partite, si passeràda 53 addetti ad una sessanti-na intanto». Ed è la serra adattirare l'attenzione. «Strut-tura all'avanguardia - conti-nua Girelli - totalmente tra-sparente, in vetro con impian-ti automatizzati e una tecno-logia applicata di tipo analiti-co, per "leggere" il comporta-mento delle piante trattatecon i nostri prodotti. Un pro-getto della nostra area ricer-ca e sviluppo. In pratica pro-duco internamente le pianteda cui estrarre le sostanzeche mi servono, così avrò inserrale coltivazioni per verifi-care la qualità dei miei ferti-lizzanti e biostimolanti. Tut-to in autonomia. Ci vorrà unanno di lavori».

L'idea del titolare di Ilsa è dicollaborare con i servizi socia-li del Comune. «Vorremmomettere la struttura a servi-zio della città. Aggregandoqui studenti, anziani, ma an-che giovani in difficoltà o in

situazioni di disagio, e inse-gnare loro a coltivare le pian-te. Insomma portare la comu-nità all'interno dell'azienda,dove già ospitiamo in stage epercorsi formativi studentidel Galilei e delle universitàcon cui collaboriamo. Pensoal sociale, alle associazioni lo-

cali. Tra l'altro la serra è a ri-dosso del parco fluviale, rag-giungibile anche dal percor-so degli argini».

«Nella serra verranno colti-vate piante orticali, come zuc-chine e fragole, una sorta dimodello base per lo studiodei biostimolanti - precisa

Clizia Franceschi, responsa-bile dell'area ricerca e svilup-po - officinali, vedi salvia e ro-smarino, ma anche piante dafiore».

Il via al cantiere è stato pos-sibile, dopo lunga attesa e di-verse Amministrazioni succe-dute, solo lo scorso anno: si-tuazione bloccata dal 1999,quando sono stati acquistati iterreni. «Quando ci siamotrasferiti ad Arzignano da Ve-rona abbiamo chiesto all'allo-ra consorzio di urbanizzazio-ne 50mila metri quadrati, cene hanno concessi 20mila acui abbiamo sopperito acqui-sendo altri terreni adiacenti -conclude Girelli - ma solol'Amministrazione Gentilinè riuscita a sbloccare la situa-zione, con accordi con ognu-na delle aziende proprietariedei terreni di confine. Cosìsiamo partiti per un primoampliamento di 3 mila 500metri quadrati». •

II gruppo

Una serra da 200 metri qua-drati. Con finalità anche so-ciali. Dove sperimentare bio-stimolanti e fertilizzanti peragricoltura biologica prodot-ti dalla stessa azienda. Sonoin corso all'Ilsa spa di Arzi-gnano, in via Quinta Strada,azienda leader tra gli altri nel-le biotecnologie applicateall'agricoltura, i lavori di am-pliamento degli stabilimenti,di costruzione della serra e dinuove coltivazioni all'apertonell'area di proprietà retro-stante la sede. Investimento,in questa prima fase, di 1 mi-lione 600 mila euro, di cui700 mila in nuovi impianti diconfezionamento automatiz-zati e robotizzati.

«Richiederanno un aumen-to della forza lavoro - precisail presidente di Ilsa spa PaoloGirelli - di circa il 10% dei di-pendenti attuali. Le assunzio-

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lisa spa di Arzignano ècapofila di un gruppo checonta aziende a Molfetta,in Brasile , dove nel 2019partirà la costruzione di unsecondo stabilimento diproduzione , ed ECR aSantiago . Grazieall'ingresso del GruppoBiolchim nella compaginesociale è leader mondialenel settore, con unfatturato di 114 milioni dieuro nel 2017. « 11 gruppo -sottolinea Paolo Girelli,presidente di I Isa - cipermette di vendere inostri fertilizzanti in più di80 Paesi e stiamoregistrando le nostrespecialità per l'agricolturain 11 nuovi Stati, nei 5continenti». LN.

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Paolo Girelli, presidente di Ilsa, e Clizia Franceschi , responsabile area ricerca e sviluppo. N ICOLI

Lavori in corso alla Ilsa di Arzignano perla nuova serra. N ICOLI

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L'intervista

Villalta: « Sì all 'educazionesentimentale a scuola»

«Educareall'amore»È l'editorialescritto daldirettoreAlessandroRussellosul Corrieredel Venetodi ieri

VENEZIA Gian Mario Villalta,scrittore, poeta e docente: sipuò insegnare l'educazionesentimentale a scuola?

«Certo, basta spiegare laletteratura come si deve, ilpresente è figlio del passato.Pensiamo a Calipso, Didone,Madame Bovary e alle altreprotagoniste femminili chehanno posto il problema delrapporto tra due personefortemente attrattefisicamente ma diverse sottotanti aspetti, fisico, culturale,di pensiero. La letteratura èpiena della potenza di Eros,che vuole possedere maanche dare, e della diversità,che incide nei rapporti.Nell'insegnare l'educazionesentimentale a scuoladobbiamo considerare cheoggi gli strumenti percomunicare sono invasividella privacy. Ed è difficilegestire il privato quandoviene messo in piazza».

Qual è la forza dellaletteratura?

«Può essere unostrumento per comprendere,la comunicazione vi èsempre ben rappresentata,pensiamo agli epistolari. Nonc'è più modo nè tempo dielaborare privatamentel'enorme mutamento deicostumi, che ha messo tantiuomini nella difficoltà ditrovare strumenti di

negoziazione e dialogorispetto a temi forti. Laviolenza è l'esplosione di unaforma di cecità e,paradossalmente, è il sentirsivittima da parte dell'uomo,che cade in un orrendo einaccettabile eccesso diautodifesa. Certi uomini nonreggono il contraddittoriocon la donna, perchésecondo le loro coordinatementali loro dovrebberodominare».

I ragazzi sono pronti adaccettare un'educazionesentimentale?

«Sono recettivi rispetto aciò che viene detto loro conpassione e sincerità. Sonoconsapevoli di vivere unmomento particolare eimpegnati a comprenderlo,soprattutto le ragazze, mabisogna coinvolgerli».

Come?«dl docente deve fare

l'educatore, se si mette sulloro stesso piano, perde. Puraperto e libero, deve lavoraresulle realtà reciproche ericorrere alla sua esperienza,che passa perle opere dastudiare: i testi di letteraturasono strumenti meravigliosie richiamano tutti i concetticitati. 11 mondo è semprestato orrendo e le predichenon servono a nulla».

M.N.M.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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In Veneto tremila casi di violenza«L'8003ó avi-'iene tra le mura di casa»Report della Regione, l'assessore Lanzarin: «Solo una donna su quattro denuncia»

VENEZIA Sono in pericolo tutti igiorni le donne, anche nel Ve-neto, terra che conta già tredi-ci femminicidi. Una strageche rischia di allungarsi, per-ché aumentano le vittime dibotte, abusi, stupri, crudeltàpsicologiche che si rivolgonoalla rete regionale forte di 21Centri antiviolenza (trediciprivati e otto pubblici) e 19 ca-se rifugio (permanenza me-dia di tre mesi, per un totaledi 24mila presenze, il 75% del-le quali riguardano stranierecon figli minori). Nel 2017 ilsistema ha registrato 4733contatti e ha preso in carico3107 donne, 396 in più rispet-to al 2016. I nuovi casi di don-ne arrivate per la prima voltaai Centri antiviolenza sono2092, un centinaio in più del2016. Insomma, in media unarichiesta di aiuto su due si ètradotta in un percorso di so-stegno e protezione.

Agli operatori arrivano vit-time di violenze psicologiche(2232 casi), economiche (985casi), fisiche (1705) e sessuali(309). «Cresce il numero delledonne che con-tattano i nostricentri, ma nonaumenta la per-centuale diquante denun-ciano avverteManuela Lanza-rin, assessore alSociale solouna su quattroha trovato il co-raggio di rivol-gersi alle forzedell'ordine e lefalle del sistema giustizia nonincoraggiano le altre a fare lostesso. Se, come è accadutoper l'ultimo dramma di Loni-go, la vittima che ha avuto fi-ducia nello Stato di dirittomuore, significa che rivoglio-no regole più ferree e misure

più rigide per proteggere lepersone minacciate, picchia-te, abusate».

La Regione sta facendo lapropria parte potenziandoogni anno la rete di ascolto,soccorso e tutela: nel 2018 sisono aggiunti un Centro anti-

violenza a Legnago, due caserifugio nell'Est Veronese e aTreviso e nove sportelli peri-ferici, che portano così a 5o ipunti di accesso per le donnenell'intero Veneto. «Proprioallo scopo di mantenere e po-tenziare la rete, abbiamo in-crementato i fondi regionalidedicati dai 4oomila euro del2016 ai Soomila del 2018 ri-vela l'assessore Lanzarin .Finanziamenti che si aggiun-gono ai finanziamenti statali,per un budget totale di93omila euro».

La cifra copre l'8o% dellaspesa: il resto, circa 226milaeuro nel 2017, arriva da asso-ciazioni, fondazioni, privati elibere donazioni. «Soldi spesibene, come ha certificato laCorte dei Conti riferisceLanzarin e investiti anchenella formazione delle senti-nelle del territorio deputate aintercettare le situazioni dipericolo o già disperate. Cioèmedici, operatori del Pronto

soccorso, forze dell'ordine,assistenti sociali, personaledei Tribunali e delle farmacie,presidi strategici che hannogià intercettato diversi casi bi-sognosi di aiuto». Ma chi si ri-volge ai centri antiviolenza?«Per il 69% si tratta di donneitaliane, in prevalenza tra i 31e i 5o anni, sposate o convi-venti e con un grado di istru-zione medio-alta si leggenel Report regionale sull'atti-vità dei Centri antiviolenzasei su dieci hanno conseguitoil diploma o la laurea e il 51%lavora. Due su tre hanno figli:iuo minori, pari al 64% diquelli registrati, sono vittimedi violenza assistita e accom-pagnano la madre nel percor-so di protezione». «II drammanel dramma di questa strageinfinita è che nell'8o% dei casigli abusi avvengono tra le mu-ra domestiche o comunqueall'interno della coppiasottolineano dal Centro anti-violenza di Padova, che seguegoo vittime all'anno spessole donne non denunciano illoro aguzzino proprio perchési tratta del marito, del convi-vente, del fidanzato. Non han-no il coraggio di puntare il di-to contro di lui per paura, ri-morso, vergogna, ma ancheperchè sperano sempre checambi».

Le donne si rivolgono aiCentri Antiviolenza per scelta(1042), su suggerimento di co-noscenti, amici e parenti (581)o, più spesso, perchè inviatedai servizi territoriali (786). ICentri sono aperti cinquegiorni a settimana e sono col-legate al numero nazionale dipubblica utilità 1522, attivo 24ore su 24: chiamandolo si po-trà essere indirizzati al presi-dio più vicino a casa.

Michela Nicolussi Moro© RIPRODUZIONE RISERVATA

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STRUTTURE REGIONALIDI SOSTEGNO ALLE DONNEVITTIME DI VIOLENZA

O Centri anti violenza

Case rifugio

12 Case secondo livello Belluno

Vicenza

1=1

Treviso

1=1h 1

e_ Verona

2

1_1Padova

1=1 1 Rovigo

2.Vene

DONNE PRESE IN CARICO PER PROVINCIA TIPOLOGIA DI VIOLENZA

Arino 2017

BELLUNO 97 FISICA 1.705

PADOVA 600SESSUALE 309

ROVIGO 50

MOLESTIE 1 101

TREVISO 443

VENEZIA

PSICOLOGICA 2.232

ECONOMICA 985VERONA 369

STALKING 328VICENZA 462

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ORGIANO. Mobilitazione della comunità serba §"INM

Una fiaccolata per Tanj aLa figlia presa in curadagli assistenti socialiLa comunità serba si sta mo-bilitando per ricordare Tan-ja. Nei prossimi giorni, infat-ti, a Orgiano, comune dove ladonna uccisa dal suo ex mari-to viveva assieme alla loro fi-glia di sei anni, dovrebbe te-nersi una fiaccolata. Una sfi-lata, che dovrebbe essere pro-grammata giovedì alle 20,per ricordare Tanja.

«Mi è stata accennata que-sta ipotesi - dice Manuel Dot-to, sindaco di Orgiano -. Ve-dremo se e come la cosa siconcretizzerà. Adesso co-

munque la prima cosa che mipreme è il destino di una bim-ba di sei anni che si trova im-provvisamente senza entram-bi i genitori . Tutte le nostreattenzioni vanno rivolte alei». Lunedì la figlia di Tanjae di Zoran Lukijanovic verràaffidata alle cure degli assi-stenti sociali. Presumibil-mente gli stessi che da mesistavano seguendo la separa-zione dei due coniugi poi sfo-ciata in tragedia.

«Nessuno francamente po-teva prevedere un epilogo del

Un lumino e piccolo fiore lasciati sul luogo del delitto . FOTO TROGHU

genere per questa vicenda -ripete Manuel Dotto -. Luiaveva intrapreso un percorsodi assistenza psicologica se-rio e lei sembrava finalmentestesse cominciando a respira-re un po'. Il caso non è mai

stato sottovalutato, né da par-te delle istituzioni né da par-te delle forze dell'ordine.Quanto accaduto venerdìmattina è stato uno choc pertutti quanti». •

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LONGARE/1. Verrà realizzata nell'argine sinistro del Bacchiglione

Un'area di pescaper i disabiliLa paga il ComuneInvestimento di 24 mila giuroper permettere anche ai portatoridi handicap di praticare lo sportLavori anche del Genio Civile

Giorgio Zordan

Una piattaforma dove po-ter esercitare la pesca dilet-tantistica, usufruibile an-che dai portatori di disabili-tà, a disposizione dei nume-rosi appassionati della len-za che giornalmente si dan-no appuntamento sul Bac-chiglione. Sarà realizzatasull'argine sinistro in locali-tà Secula, a valle del ponte,ad opera dell'amministra-zione comunale che per rea-lizzare il manufatto spende-rà circa 24 mila euro.«Come per altre opere -

ha dichiarato il sindacoGaetano Fontana - ancheper questa, al fine di conte-nere le spese, abbiamo atte-

so che sul posto fosserosvolti lavori da parte di unaltro ente.In questo caso di stratta

del Genio Civile che,nell'ambito delle proprie at-tività di manutenzione delBacchiglione, ha in pro-gramma un intervento di ri-pristino dell'originaria se-zione dell'alveo del fiume,con messa a nudo dei rive-stimenti esistenti, a montee a valle del Ponte di Longa-re, al fine di garantire unmigliore deflusso delle por-tate di piena. Noi ci siamoinseriti ed i due interventisaranno realizzati in con-temporanea e quindi conun risparmio perle casse co-munali. Si tratta di un'ope-ra attesa, in particolare dai

La novrtá

Vecchia carta di identitàaddio, arriva quellaelettronica. La data diinizio di emissione delnuovo documento per ilComune di Longare è statafissata per il primoottobre : a partire daquesta data sarà l'unicodocumento che potràessere rilasciato . Le carted'identità cartacee ancoravalide ovviamentecontinueranno ad esserlofino alla naturalescadenza . Il Comune diLongare fa sapere che lanuova carta d'identitàelettronica ha unprocedimento di rilasciodiverso per tempi, costi(22 euro) e modalitàrispetto a quelloattualmente in vigore. Larichiesta va effettuataall'ufficio Anagrafe. G.Z.

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numerosi soci dell'associa-zione di pesca sportiva loca-le "Assa che a magna". I la-vori dovrebbero partire nelprossimo mese di ottobre.Sarà sistemato anchel'accesso alla piattaformain maniera da agevolarnel'accesso. Oltre che per i pe-scatori locali mi auguro siadi richiamo anche per quel-li che provengono da altripaesi limitrofi o della pro-vincia».

Genio Civile Vicenza e Co-mune di Longare hannoperfezionato un appositoprotocollo di intesa allo sco-po di definire i compiti e lemodalità procedurali perlarealizzazione dell'opera.Ad occuparsi dell'elabora-zione del progetto definiti-

vo-esecutivo in due stralcisarà il Genio Civile: uno sa-rà a carico dello stesso enteprovinciale per una spesadi 33.200 euro, e l'altro delComune di Longare. La spe-sa complessiva sarà di pocosuperiore ai 57 mila euro.

La notizia della realizza-zione della piattaforma èstata ben accolta dalla loca-le associazione "Assa che amagna" che conta oltre ot-tanta tesserati.

«In quella zona - ha com-mentato il segretario An-drea Carretta - esiste già ilnostro campo di gara. Benvenga dunque una piatta-forma polivalente usufrui-bile anche a portatori dihandicap come ad esempiochi ha problemi di deambu-

lazione. L'auspicio è chevenga realizzata con i giu-sti criteri in maniera da po-terla sfruttare nel miglioredei modi. Auspichiamo uncoinvolgimento della no-stra associazione, magariper poter dare qualche sug-gerimento».

"Assa che a magna" nel pe-riodo estivo anima il Bac-chiglione, e non solo, con ilproprio campionato inter-no che è imperniato su unadozzina di gare, alle qualipossono partecipare anchepescatori esterni. General-mente il campionato è sud-diviso su quattro gare chesi disputano sul Bacchiglio-ne, ed altrettante sul Bisat-to e sul Ceresone. •

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Pescatori all'opera . A Longare l'amministrazione realizzerà un'area di pesca peri disabili . ARCHIVIO

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L'EVENTO. Oggi torna la festa di Cerealto

La sagra è solidaleSi raccolgono fondiper aiutare la ricercaFra gli appuntamenti c'è anchela marcia per la Città della SperanzaDopo che il primo fine setti-mana è stato tormentato dal-la pioggia incessante tornal'appuntamento con la sagradi Cerealto che da sempre sisvolge l'8 settembre. Oggi ilprogramma prevede alle il lamessa animata dal coro par-rocchiale mentre il pomerig-gio è dedicato ai più piccolicon il trucca bimbi e alle15.30 la minimarcia giuntaall'edizione numero 43 conla partecipazione degli asinel-li di Ciuchinando a sostegnodella "Città della Speranza".Alle 18 protagonista il grup-po corale "La Maranina" cheterrà un concerto a entrata li-bera. Alle 21 si conclude lagiornata con altra musica,quella dell'orchestra di Da-niele Nespolo. La domenicaalle 11 si svolge la messa e pertutto il giorno nella piazzadella frazione si può ammira-re l'esposizione di attrezzi del-la civiltà contadina. Durantele giornate saranno aperti glistand gastronomici. La sagradi Cerealto è da sempre an-che l'occasione per presenta-re iniziative culturali. Ognianno nella ex scuola elemen-tare viene organizzata una

Una passata edizione

mostra. Per il 2018 l'esposi-zione è dedicata al centena-rio della Grande Guerra. Sipossono ammirare oggettiche venivano usati dai milita-ri e alcune composizioni didon Adriano Campiello, par-roco di Castelvecchio che èl'artista delle schegge. Le ope-re del sacerdote sono realizza-te infatti con schegge risalen-ti alla prima guerra mondia-le. A Cerealto, oltre a un con-testo collinare molto bello, sipuò visitare sempre in occa-sione della sagra la ghiaccia-ia che è stata ripristinata nel-la forma originaria. • LCRI.

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Pfas anche sotto la PedemontanaE Bruxelles guarda ai limiti venetiLa denuncia di Covepa. Votazioni in Europarlamento sui valori nelle acqueTRISSINO «Pfas in grandi quan-tità nella falda sotto il centrodi Trissino e sotto gli scavidella Superstrada Pedemon-tana, risalenti a oltre cinquan-t'anni fa. Serve una caratteriz-zazione dell'area e indagini sututti i pozzi».

Lo chiedono i «No Pede-montana», il comitato Cove-pa, dati alla mano: alcuneanalisi effettuate da Arpav evi-denziano elevate quantità diPfoa, uno dei Pfas consideratipiù contaminanti, in un pozzodi monitoraggio della Spv invia Sauro, oltre che in un altropozzo in un terreno a valle dipiazza Giangiorgio Trissinoadiacente alla vecchia sede Ri-mar. Cioè la vecchia denomi-nazione di Miteni (Rimar sta-va per Ricerche Marzotto),che fino al 1964 aveva sedequi.

Intanto, ieri sera a Bruxellessono iniziate le votazioni permettere un limite europeo aiPfas nelle acque: ha vinto lamozione sostenuta dal Pd(Pse, in Europa) appoggiata

Sostanze di 50 anni faPer il comitatol'inquinante trovato inun pozzo del centro diTrissino è riconducibilealla vecchia Rimar

anche da Lega, Liberali e Ver-di. I valori si allineano, purnon essendo così bassi, aquelli presenti in Veneto.

I dati a cui fa riferimento ilcomitato guidato da MassimoFollesa, Elvio Gatto e MatildeCortese sono una serie di ana-lisi a campione che Arpav hacondotto in tutta la zona dovela falda è più contaminata daPfas, nell'Ovest vicentino,pubblicate nel sito regionaledell'agenzia.

Alcune sono avvenute aTrissino: in particolare, in un

pozzo-spia della Pedemonta-na (uno dei centinaia creati aidue lati dell'opera, lungo tuttoil tracciato) in via Sauro il li-vello di Pfoa riscontrato il 4maggio era di 199 nanogram-mi-litro, mentre in un altropozzo adiacente a piazzaGiangiorgio Trissino il 16marzo arrivava a 459 nano-grammi-litro.

I valori rilevati sono inferio-ri alle soglie di allarme stabili-te dalla Regione in base all'in-dicazioni dell'Istituto supe-riore di sanità (50o nano-grammi litro per il Pfoa), mafanno preoccupare il comita-to. «La collocazione geografi-ca del luogo, assieme alle mo-dalità di deflusso delle acquein quella zona del paese, inquesto caso, ci induce a pen-sare ad una presenza di Pfasnon tanto riconducibile allaMiteni (il suo stabilimento èin zona Colombaia), quantopiuttosto alle produzioni cheun tempo insistevano alla vec-chia Rimar nella parte alta diTrissino nei pressi di villa Dal-le Ore Buffa».

Il riferimento va a un «vec-chio prodotto caratteristicodella fabbrica di allora: losciogli macchia, per l'appuntoacido perfluoro-ottanico,Pfoa» osserva Follesa. «A valledella vecchia area dove avevasede la Rimar sono presentisvariati insediamenti abitativii cui approvvigionamenti idri-ci, storicamente, sono statigarantiti da pozzi privati, tut-t'oggi esistenti per uso irriguodegli orti».

Il comitato è preoccupatoanche per l'impiego idrico diquest'acqua presa dalla falda:«La stranezza che un pozzospia di Spv sia inquinato conun prodotto dismesso da al-meno un decennio dalla Mite-ni - concludono i rappresen-tanti Covepa - la dice lungasulla serietà con cui quei pro-dotti siano stati gestiti. Vor-remmo capire e accertarechiaramente da dove venga-no: serve un'indagine sulle re-sponsabilità, verifiche anchesulle precedenti proprietà».

Quanto al voto di ieri seraall'Europarlamento, è solo ilprimo di una serie che porteràalla fine alla promulgazionedella direttiva europea sulleacque. Gli europarlamentaridella Lega, che con la capo-gruppo Mara Bizzotto avevanodepositato emendamenti perfissare a quota zero i limiti diPfoa, Pfos e Pfas, nella vota-zione di ieri hanno sostenutol'emendamento del Pse.

Il testo, come aveva spiega-to nei giorni scorsi l'europar-lamentare del Pd DamianoZoffoli, propone questi limiti:0,1 microgrammi litro perPfos (in Veneto il limite è 0,03)e per Pfoa (in Veneto Pfoa piùPfos è a quota o,09). Infine, ilvalore di Pfas totali (anche acatena corta) nel progetto eu-ropeo ha un limite di 0,3 mi-crogrammi litro, in Veneto èleggermente superiore.

Andrea Alba@ RIPRODUZIONE RISERVATA

Le analisi

• Secondo ilcomitato e inbase ad analisiArpav alcunivalori rilevatisonoallarmanti.In un pozzo-spia dellaPedemontanain via Sauro illivello di Pfoariscontrato il 4maggio era di199 nano-grammi-litro,mentre in unaltro pozzoadiacente apiazzaGiangiorgioTrissino il 16marzo arrivavaa 459nanogrammi-litro. Valoriinferiori allesoglie diallarmestabilite dallaRegione inbaseall'indicazionidell'Istitutosuperiore disanità (500nanogrammilitro per il Pfoa)

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SAN VITO. Venerdì

Una corsaper dare linfaalla speranzaL' assessorato alle politichesportive e ricreative organiz-za per venerdì 14 settembre"Su e Xò per San Vito", quar-ta corsa Città della Speranzache si svolgerà sui colli sanvi-tesi lungo un percorso di 8chilometri e mezzo su asfaltoe sterrato.

Partenza alle 19,15 da piaz-za Marconi; punti di ristorolungo il tragitto e all'arrivosul piazzale del centro parroc-chiale. Informazioni ed iscri-zioni all'ufficio segreteria delComune; la quota di parteci-pazione (le iscrizioni sonoaperte ai maggiori di 16 anni)è di 10 euro. Il ricavato dellamanifestazione, promossa incollaborazione con parroc-chia, gruppo alpini, scout,progetto giovani e protezio-ne civile sarà devoluto allaFondazione "Città della spe-ranza", nata originariamen-te a Malo per finanziare l'atti-vità di ricerca medico-scienti-fica per combattere le leuce-mie infantili. • B.c.

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VALLI. Rete di volontari con Comune e Ulss

Famiglie in difficoltàUn piano per aiutarlePiena adesione della giuntaaltovalleogrina al progetto"Rete Famiglie Solidali" pro-mosso dal Comitato dei sin-daci del distretto 2 Alto Vi-centino dell 'Ulss 7.

Un'iniziativa , come spiegal'assessore ai servizi socialiPaolo Pianegonda , «condivi-sibile e meritevole di accogli-mento , considerato chel'obiettivo principale è quellodi creare nel territorio reti difamiglie per favorire lo svilup-po della cultura dell'acco-glienza e della solidarietà».In pratica, si tratta di mette-

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La facciata del municipio

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re in contatto, dopo uno spe-cifico corso formativo, le fa-miglie con ruolo centrale nel-la comunità con quelle di ruo-lo periferico e avviare un per-corso relazionale attraversouno scambio di esperienzetra nuclei familiari diversiche si aiutano a vicenda e ac-colgono altre famiglie che sitrovano in particolari situa-zioni di difficoltà o vivonomomenti di vulnerabilità. Iltutto per prevenire, con ade-guati interventi e risorse atti-vate dai servizi nel territoriosperimentale, i casi e le condi-zioni di esclusione e isola-mento familiare. Da partedel Comune è stata assicura-ta la completa collaborazio-ne al progetto. • A.D.R.

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NOVITÀ. Per aiutarli a trovare una professione stabile il Comune e la Fondazione Pegoraro-Romanatti avviano un progetto allinterno di"Casa Insieme'

Ragazzi disoccupati, un corso li salvaPreviste lezioni di grafica rivolte a chi non sta studiandooppure non ha un lavoro. Firmata un'intesa per avviarel'iniziativa formativa disponibile anche per altri territori

Alessandra Dall'igna..............................................................................

L'ufficio grafica del Comunedi Thiene trasloca e si trasfor-ma in un centro stampa diformazione per giovani disoc-cupati. Ha preso vita, graziealla firma di una convenzio-ne tra l'Amministrazione gui-data dal sindaco Gianni Casa-rotto e la Fondazione Pegora-ro-Romanatti, il nuovo pro-getto di promozione della for-mazione in editing e graficarivolto ai cosiddetti Neet, ov-vero ai giovani che non stu-diano e non lavorano. Giova-ni esclusi dalla vita sociale at-tiva anche a causa di un'ina-deguata specializzazione e diuna mancanza di esperienzapratica, a fronte di una richie-sta di figure professionaliqualificate. Ed è proprio perpromuovere l'arricchimento

Digitalizzazionedi archivi, un centroper la stampae un laboratoriodi renderingcon l'uso di droni

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in quanto si trovava all'inter-no degli ex Comboniani, edifi-cio che sarà in futuro oggettodi una profonda ristruttura-zione. A queste necessità vapoi aggiunta la positiva espe-rienza dei tirocini svolti all'uf-ficio editing da un gruppo distudenti all'interno del pro-gramma di alternanza scuo-la-lavoro. Abbiamo messo in-sieme tutti questi aspetti e sia-mo arrivati ad una soluzioneche riteniamo davvero van-taggiosa , sopratutto peri tan-ti giovani inattivi del nostroterritorio». Non appena ilcentro di formazione verràavviato , i ragazzi coinvoltinel progetto affiancherannoLuciano Torresendi, il re-sponsabile dell'ufficio edi-ting comunale che supportatutti i settori del municipio,per la creazione di manifestie di locandine di informazio-ne istituzionale , pubblicizza-zione di eventi culturali esportivi e altre manifestazio-ni. «Il mio obiettivo è far di-ventare questo centro un luo-go in cui i giovani disoccupa-ti possano far crescere i lorotalenti - afferma Giuseppe Pe-goraro, presidente della Fon-dazione Pegoraro -Romanat-ti - specializzandosi in un la-

voro innovativo e comunicati-vo. Accanto al centro stam-pa, infatti, voglio realizzare,sempre attraverso il suppor-to di volontari, anche un labo-ratorio di rendering, utiliz-zando immagini riprese con idroni, e uno di grafica-videoche permetta di creare conte-nuti con cui arricchire i siti».I giovani interessati a prende-re parte al progetto, o anche iComuni che vogliano segna-lare il nominativo di qualcheragazzo Neet, possono chie-dere maggiori informazionia "Casa Insieme" di via Bra-ghettone. •

Una delle aule utilizzata perle attività didattiche . STUDI OSTELLA ascaro

La struttura Casa Insieme "è il fulcro dell 'accordo raggiunto tra Comune e Fondazione . STuDiosTELLA- 115 cATo

delle competenze professio-nali, psico-motivazionali e re-lazionali dei giovani inoccu-pati, nel tentativo di accom-pagnarne l'inserimento lavo-rativo, che pubblico e privatosociale hanno deciso di unir-si in un innovativo progettodi formazione. Da un latol'Amministrazione mette a di-sposizione i macchinari e lacompetenza del dipendentecomunale che attualmente sioccupa della realizzazione ditutto il materiale grafico peril Comune e le associazioni lo-cali, dall'altro la Fondazioneoffre gratuitamente all'enteuno spazio all'interno di "Ca-sa Insieme" e le attrezzatureper la stampa digitale persvolgere l'attività. «Il proget-to nasce per rispondere a di-verse esigenze, sia nostre chedella Fondazione Pegora-ro-Romanatti - spiega Alber-to Samperi, assessore al lavo-ro e al personale -. Quest'ulti-ma da tempo aveva acquista-to attrezzature perché deside-rava avviare un laboratoriodidattico per attività di tipocomunicativo come, ad esem-pio, la digitalizzazione di ar-chivi e l'attività di grafica.Noi, invece, avevamo l'esigen-za di spostare l'ufficio editing

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L'EVENTO. Sui colli del Prosecco nel Trevigiano

Sammy Basso, al centro, alla vendemmia benefica contro la progeria

Duemila tra i filarialla vendemmiaper Sammy BassoVendemmia solidale, 2500persone a Le Manzane perSammy Basso. La cantina diS. Pietro di Feletto (Treviso)ha aperto le porte a famiglie,amici e ai duemila ciclisti del-la Prosecco Cycling: una gior-nata di festa per raccogliereuva e finanziare la ricerca sul-la progeria dell"Associazioneitaliana progeria Sammy Bas-so onlus. Circa 2500 personehanno contribuito alla raccol-ta fondi per finanziare la ri-cerca sulla malattia geneticararissima che ha colpito Sam-my. Forbici alla mano, in cen-tinaia hanno partecipato allavendemmia tra i filari di Gle-ra. Duemila ciclisti della Pro-secco Cycling sono transitatiin cantina per la sosta "Pro-secco e scampi" donando 1 eu-ro ciascuno alla onlus.All'evento ha preso parte an-che il governatore del Vene-to, Luca Zaia.

In un'ora e mezza sono stati

raccolti 108 quintali e mezzodi grappoli di Glera., "madre"del prosecco. Ora quell'uvasarà vinificata e spumantizza-ta separatamente e una partedel ricavato della vendita, nelperiodo prenatalizio, dellebottiglie di Prosecco Superio-re prodotto sarà donataall'associazione di SammyBasso insieme all'intero in-casso della giornata di dome-nica.A 22 anni Sammy Basso è il

più longevo al mondo tra imalati di progeria. «La ricer-ca - ha spiegato ai numerosipartecipanti all'evento - puòspalancare le porte allo stu-dio di tutte le malattie legateall'invecchiamento».

Dopo la raccolta dell'uva, lafesta è continuata con le visi-te in cantina, la merenda in"caneva", il concerto di Alber-to Ceschin e gli spettacoli digiocoleria di Manuele Pa-scal. •

úrornonee sragram.moaLa pneumologa è oóndamìala

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Informagiovani Vicenza - VolontariatoInformagiovani Vicenza - VolontariatoInformagiovani Vicenza - VolontariatoInformagiovani Vicenza - Volontariatomartedì11.09.2018 (08:47)

Azioni Solidali Vicentine 2018Azioni Solidali Vicentine 2018Azioni Solidali Vicentine 2018Azioni Solidali Vicentine 2018

[scheramata non disponibile]

Torna la nostra manifestazione annuale "AzioniSolidali Vicentine 2018" che ci vedrà sabato 29settembre abitare Piazza dei Signori… come sempre,tutti insieme, nel cuore di Vicenza per "fare rete", perincontrarci e ritrovarci, offrendo momenti condivisi dicittadinanza attiva alla comunità vicentina.

Eccovi il ricchissimo programma Azioni SolidaliVicentine – diciottesima edizione.

Sabato 29 settembre | Piazza dei Signori

dalle ore 09:00 le Associazioni di Volontariato dellaProvincia di Vicenza si incontrano;

ore 09:00 Spettacolo con il Gruppo medievale "LeContrade del Palio" di Camisano Vicentino e Gruppomusici e sbandieratori "Alfieri della Regina" diPiovene Rocchette;

ore 10:00 – Loggia del Capitaniato inaugurazioneAgenzia Eurodesk del CSV di Vicenza, a seguire TalkShow: "Quali opportunità per i giovani e ilVolontariato";

ore 16:00 Concerto del Gruppo "THE SUN"

Domenica 30 settembre | Basilica Santa Maria diMonte Berico

ore 10:00 – Santa Messa per le Associazioni diVolontariato

Venerdì 19 ottobre | Istituto Antonio Canova diVicenza

ore 8:30 – Convegno: Tecnologia e turismo… senzafrontiere per i giovani

Programma

Concorso Racconta Azioni Solidali! | VIII edizione

"Racconta le Azioni Solidali" è un concorso indettoda Volontariato in Rete – Federazione Provinciale diVicenza – Ente Gestore del CSV di VI – Centro diServizio per il Volontariato della provincia di Vicenzaper premiare opere che, attraverso foto, video,quadro, disegno, racconto o poesia, fissino unmomento significativo del Volontariato Vicentino e/odella manifestazione "Azioni Solidali 2018" inprogramma nei giorni 21 | 29 | 30 settembre | 19ottobre 2018 a Vicenza

Concorso

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EVENTI. Le inaugurazioni sono previste domenica con doppio appuntamento alle 10.30 e alle 11

Ilvolontariato scende in piazzaNuova casa per le associazioniPronto lo sportello operativo decentrato di riferimento per la provinciaVolontariato in piazza per latradizionale Festa delle asso-ciazioni a Thiene, quest'annoarricchita dall'inaugurazionedella Casa delle associazionidi via Primo Maggio e dellosportello operativo decentra-to del Centro servizi per il vo-lontariato della Provincia. Lamanifestazione thienese, or-ganizzata dalla Consulta peril volontariato e dal Comunein collaborazione con il Cen-tro di servizio per il volonta-riato provinciale, andrà inscena domenica 9 settembre:dalle 10 alle 19 in centro stori-co sarà possibile visitare glistand dei gruppi che operanoin ambito culturale, sociosa-nitario e della terza età, aiquali si affiancheranno vigilidel fuoco volontari, Protezio-ne civile, la Cri e Servos. Unavetrina per far conoscere lemolteplici e importanti attivi-tà svolte dai volontari a favo-re della collettività. Alle 11,inaugurazione della Casa del-le associazioni al civico 15 divia Primo Maggio, anticipataalle 10.30 dal taglio del na-stro nello sportello operativodecentrato del Centro serviziper il volontariato della Pro-vincia, nella stessa strada,ma al numero 14. «Finalmen-te, dopo anni, siamo riusciti adedicare una sede stabile e di-gnitosa a tante realtà associa-

La sede della nuova casa delle associazioni .FOTOSERVIzIO q SCATO

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tive che si spendono perla cit-

Sportello decentrato del Centro servizi volontariato della Provincia

tà - spiega l'assessore ai servi-zi alla persona, alla famiglia eai rapporti con le associazio-ni del volontariato sociale,Andrea Zorzan - in una strut-tura disposta su tre piani conmolte aule e aree comuni».Nell'edificio di via PrimoMaggio hanno trovato spazio36 gruppi thienesi. «La festa- dichiara Elio Dall'Igna, pre-sidente della Consulta - è unasplendida occasione per farciconoscere e per ritrovarsi traassociazioni e volontari e met-tere così in comune le poten-zialità da sviluppare in cam-po sociale, sanitario, cultura-le e ludico. Quest'annol'attenzione è rivolta in parti-colare all'impegno di tuttiper stimolare un rinnovato epiù forte senso civico». Perquesta ragione durante la fe-sta sarà possibile sostenerecon la propria firma, dalle 10alle 13 e dalle 15 alle 19 nellostand della Consulta, la pro-posta di legge per introdurrel'insegnamento di educazio-ne alla cittadinanza nellescuole. «Sarà una giornataimportante per Thiene», con-clude il sindaco Giovanni Ca-sarotto. «Ringrazio associa-zioni e Consulta per il lavorosvolto, frutto di generosità edisponibilità». • MA.ei.

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Nuova casa per 36 associazioni, è festa

Marco Billo

Oltre cinquemila persone incentro storico perla Festa del-le Associazioni: un pubblicoda record in una giornata cheil volontariato thienese ricor-derà non solo per l'elevata af-fluenza registrata, ma ancheper l'inaugurazione della Ca-sa delle Associazioni e delloSportello Operativo Decen-trato del Centro Servizi per ilVolontariato della Provinciadi Vicenza, rispettivamenteal civico 15 e 14 di via PrimoMaggio. Per il duplice tagliodel nastro sono intervenuteautorità locali - come il sinda-

co di Thiene Giovanni Casa-rotto e l'assessore AndreaZorzan, ma anche rappresen-tanze dei Comuni di Sarcedo,Lugo, Villaverla e Zugliano -l'assessore regionale ai servi-zi sociali Manuela Lanzarin,il consigliere regionale Mau-rizio Colman, le deputate Sil-via Covolo e Maria CristinaCaretta. «Questo presidioper l'associazionismo arrivain un momento in cui la nuo-va legge propone un modellotroppo centralistico che va asmantellare l'indipendenza el'autonomia locale», ha di-chiarato Lanzarin. «Sui 4 mi-lioni e mezzo di veneti, un mi-lione e mezzo è iscritto alme-

Cinquemila persone in centrotra gli stand del volontariatomentre si inaugurava la sede

no a un'associazione di volon-tariato. Il nostro modello re-gionale funziona e questosportello è vicino alle associa-zioni, anche per gli adempi-menti più formali e burocrati-ci». Durante l'inaugurazionedello sportello sono interve-nuti anche il presidente delCSV Vicenza, Marco Gianesi-ni, e la presidente del Co.Ge.Veneto, Silvana Bortolami.«Sono 176 le associazioni diThiene: qui ne ospitiamo36», ha aggiunto Casarottodurante l'inaugurazione del-la Casa delle Associazioni.«Da loro impariamo il signifi-cato del donare agli altri».«Questo è un bene comuneda utilizzare al meglio - haevidenziato l'assessore thie-nese ai rapporti con le asso-ciazioni del volontariato so-ciale, Andrea Zorzan. «ComeComune abbiamo fornito aivolontari una struttura su tre

piani attrezzata che condivi-deranno nello svolgimentodelle loro attività». Una Casadelle Associazioni ieri matti-na vuota perché, in contem-poranea al taglio del nastro,in centro è andata in scena laFesta delle Associazioni.«Con 65 stand e un pubblicodi oltre cinquemila personecontato tra le 10 e le 19, pos-siamo ritenerci più che soddi-sfatti», ha commentato ElioDall'Igna, presidente dellaConsulta per il Volontariatoche ha organizzato l'eventoin collaborazione con il Co-mune. Per tutta la giornata igruppi presenti in centro han-no allietato bimbi e passantitra l'animazione dei clown, leattività dei pompieri, musi-ca, danze. «Una vetrina permostrare le proprie compe-tenze», ha concluso Zor-zan. •

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Un gruppo di clown presenti alla festa delle associazioni . STELLA

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Page 61: Rassegna del 12/09/2018 - CSV Vicenza · Corriere Della Sera La nuova musica dei Jalisse con le parole dei bambini - Buone Notizie 11/09/2018 p. 6 Anna Gandolfi 10 Taija, un anno

THIENE/1. In mostra un modello di partecipazione che sostiene le attività dei Comuni. I I sindaco: «Così impariamo il vero significato del dono»`` : t i l a ' Y, ,_ ssU0 ^taE .a7. uslcale X~eva - ma i

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Allieve e insegnanti di una scuola di musica thienese . FOTO STELLA Il taglio del nastro della nuova Casa delle associazioni . FOTO STELLAG

L'associazione culturale El Graspo tra le più attive in città. q SCATO

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