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Rassegna del 13-4-2012

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Ufficio stampa

Rassegna Stampa Idv ER del 13-4-2012

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extra IDV

Bologna

Parma

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

INDICE

Alessandri pronto a lasciare la segreteria13/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 4

«Lì nacque il primo circolo omo La storia non si cancella»13/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 6

«Il Gay pride a porta Saragozza? Anche no»13/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 7

Il Gay Pride imbarazza il Pd13/04/12 La Repubblica Bologna 8

Disabili, un solo pass per entrare in centro ma il piano scontenta anche la maggioranza13/04/12 La Repubblica Bologna 10

Lega, via agli interrogatori Alessandri indagato a Reggio13/04/12 La Repubblica Bologna 11

«Istituire il registro delle unioni civili»13/04/12 Gazzetta di Parma 13

Parte la raccolta firme contro i rimborsi elettorali13/04/12 Gazzetta di Reggio 14

“Abolire il finanziamento: Di Pietro dia l’esempio”13/04/12 Il Giornale di Reggio Emilia 15

Idv in tribunale contro Riva: «Hai firmato, ora paga 130mila euro»13/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 16

Farmacie, Fantini a Pagliani: «Norme Tra le proposte rispettate»13/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 18

Alessandri pronto a lasciare la segreteria13/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 4

La resa dei conti13/04/12 Il Resto del Carlino Modena 19

Pd, weekend di fuoco. Si decide se Sitta va o resta: giunta in stallo13/04/12 Il Resto del Carlino Modena 20

Oltre ai consumi calano i rifiuti13/04/12 Il Resto del Carlino Ferrara 22

Differenziata al 50% e la crisi fa calare i rifiuti prodotti13/04/12 La Nuova Ferrara 23

ITALIA DEI VALORI13/04/12 Corriere Romagna Ravenna 25

ITALIA DEI VALORI Firmate ai tavoli13/04/12 Corriere Romagna Cesena 26

La giunta blinda il bilancio e passa all’incasso con l’Imu13/04/12 Il Resto del Carlino Cesena 27

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Rimini

Nessuna cartella

Marano, Francolini lancia il pre serale per gli hotel13/04/12 Corriere Romagna di Rimini 29

Ecco le nuove farmacie13/04/12 Il Resto del Carlino Rimini 30

Bianchini: ‘Al Marano vigilanza super’13/04/12 Il Resto del Carlino Rimini 31

Dplmodena.it riapre accordo a Roma dopo le polemiche13/04/12 Gazzetta di Modena 32

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Vedice ristretto l'altra sera in città La Lega nord avvia le pulizie di primavera anche in Emilia. Dopo l'apertura da parte della Procura di Reggio Emilia di un'inchiesta che vedrebbe nel mirino esponenti di spicco del Carroccio a nord di Bologna, il segretario amministrativo Gian Franco Barigazzi e' stato convocato dal triurnvirato federale che regge il partito dopo le dimissioni di Rossi. Barigazzi, che l'altra sera ha partecipato a Reggio Emilia a un direttivo ristrettissimo della Lega convocato dopo l'apertura di un'inchiesta della Procura locale con quattro indagati, e' una delle figure al centro, insieme al segretario Angelo Alessandri, dell'esposto presentato dall'ex numero due del movimento Marco Lusetti, espulso da Alessandri nei 2010, atto che ha dato il via alle indagini dei magistrati. Barigazzi, il cui nome figurerebbe tra quelli iscritti dalla Procura n registro degli indagati non conferma la notizia ne' la smentisce: " nulla da dire".

Nes&andri prosha a lasdare la segreteria

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press unE 13/04/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

1E cumulo NELLA BUFERA Prosegue l'attività della magistratura dopo l'apertura dell'inchiesta per i presunti fondi neri

Alessandri pronto a lasciare la segreteria Il deputato le hista indeciso se ricandidarsi ai vertice regionale NICOLA VALLI

on vede l'ora di si il dente" e andare da-

vanti ai magistrati a difen-dersi. "anche domattina". Ma Angelo Alessandri, parla-mentare e leader regionale u-scente della Lega Nord, non e-sita a criticare "modi e tempi" dell'indagine sui conti. della Lega nord in Emilia-Roma-gna. Dopotutto, Marco Luset-ti e gli altri ex da tempo for-mulano le stesse accuse. " Mi chiedo perche allora non fu a-perto un bel fascicolo, avrem-mo chiarito tutto subito. A-desso che c'e' questo clima na-zionale, mi sembra evidente che tutto viene amplificato", si e' sfogato ieri mattina il ca-po della Lega emiliana su. Ra-dio Ta u.

«Devo dire che i modi ci tempi sono un po' strani dice Alessandri - Queste cose Lu.- setti le disse fin dall'inizio e mi dissi disponibile fin dall'i-nizio a confrontarmi su tutti i punti, tanto non abbiamo nulla da nascondere e siamo tranquilli e sereni».

Lusetti, insiste Alessandri., "due an.n.i fa diceva queste co-se e nessuno si e' mosso, in questo momento le Procure si muovono con le stesse cose che diceva due anni fa. Un po' strano, questo, pero', piutto-sto che continuare a lasciare spazio a questo personaggio che continua a dire sempre le stesse cose, tanto vale affron-tarla subito cosi' ci mettiamo una pietra sopra».

Ma ancora dai. magistrati non sono arrivati segnali. «Bisogna che capiamo anzi-tutto di cosa stiamo parlando afferma Alessandri- Ancora non sappiamo chi. saranno le persone che verranno inda-gate. Dopo tutti gli articoli e quello che si e' scritto in que-sti giorni ritengo anche nor-male che Bologna e Reggio E-milia aprano fascicoli per fa-re una verifica. E' giusto che noi siamo disponibili, anzi io lo sto chiedendo in tutte le sal-se: prima ci convocano me-glio è».

Alessandri ha poi aggiunto che non si dimettera' da lea-

ALESSANDRI: I modi e i tempi sono di questa inchiesta sono un po' strani. Queste cose Lusetti le disse fin dall'inizio. „

der regionale della Lega nord. Al limite, non si rican-(lidera' alla successione di se' stesso, dopo l'apertura delle inchieste sui partito anche a Reggio Emilia e Bologna. La-sciare «prima non ha senso, tanto andiamo a congresso tra un mese", osserva il leghi-sta. "Da un anno sto ragio-nando se ricandidarmi o me-no, che e' una cosa diversa. So-no ormai oltre dieci anni che

sono segretario dell'Emilia-ricorda- sono tanti ed e' anche logorante come attivita', ma soprattutto bisogna anche prevedere un ricambio".

Questo ragionamento "lo sto facendo in giro coi. ragaz-zi, ne stiamo parlando, Loro dicono: ma sei tu il nostro lea-der, ma io credo sia anche giu-sto valutrare l'opzione Credo che serenamente, en-tro una settimana-dieci gior-ni decidiamo cosa fare».

Il passaggio congressuale, in realtà, non sarà tranquillo: «In questo momento non c'e' sicuramente serenita', figu-riamoci come posson.o averla con meno informazioni di quelle che ho io i militanti e la nostra gente. Credo ci sia molta confusione in questo momento, prima si fa chia-rezza meglio è»,

Intanto il movimento leghi-sta si sta organizzando. Ad e-sempio, con un raduno degli ex proprio nel momento in cui il Carroccio e' al centro della bufera, tra inchieste e dimissioni, Lo sta organiz-zando il bolognese Alberto Veronesi, uno dei protagoni-sti delle denunce e delle accu-

se finite sui giornali in questi giorni, che hanno convinto la Procura di Bologna ad aprire un fascicolo sui conti del Car-roccío, L'idea di un ritrovo dei "cialtroni esclusi", cosi' scrive Veronesi nella pagina di presentazione dell'evento su Facebook, si terra' il 28 a-prile a Zola Predosa, Continentai, Veronesi, pero', ha avuto un'idea: invitare il numero due del Carroccio, Roberto Mai -orti. «Se davvero ha voglia di rompere il muro venga al nostro ritrovo", dice Veronesi, che intanto si pre-para ad andare a parlare da-vanti ai magistrati di Bolo-gna e Reggio Emilia come persona informata sui fatti.

L'ex esponente del Carroc-cio, che fu 'cacciato' nel set-tembre 2010 per aver denun-ciato irregolarita' nei rim-borsi delle spese elettorali, e' convinto che il 28 aprile po-trebbero arrivare tante per-sone: "Siamo tanti, credo ad.- dirittura piu' degli iscritti al-la lega della vergogna", scri-ve, invitando a partecipare "per un vero federalismo e contro un becero feudalesi-mo».

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press LinE 13/04/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

• il CASO Grandinetti: «Ancora nessuna richiesta d'incontro»

Il procuratore corregge l'onorevole N"' essuna richiesta è

arrivata a questa • Procura da parte dell'onore- • vole Alessandri per essere

sentito in merito all'esposto presentato da Marco Luset-ti». Il procuratore della Re-pubblica di Reggio, Giorgio Gra.n.dinetti torna sulla bu-fera giudiziaria che sta inve-stendo la Lega Nord solo per chiarire alcuni punti in me-

` rito all'atto d'accusa che l'ex vicesegretario del Carroc-

• cio emiliano ha presentato in Procura. Per Grandinettl, "il compito della Procura in questo momento é di capire cosa c'è di concreto. E. so-prattutto—ha tenuto a chira-rire - non è detto che voci di bilancio che non dovessero apparire trasparenti po-tranno avere necessaria-mente rilevanza penale".

Sul. numero e sui nomi. de-

gli indagati, Grandinetti si trincera dietro l'articolo 329 del codice di procedura pe-nale, che al primo comma prevede che "gli atti d'inda-gine compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giu-diziaria sono coperti dal se-greto fino a quando l'impu-tato non ne possa avere co-noscenza". In altre parole, le persone della Lega che risul-terebbero indagate, ad oggi, non hanno ancora ricevuto comunicazione in merito. Grandinetti non ha escluso la possibilità che vengano acquisiti documenti nella sede del Carroccio in via del-l'Aeronautica. Il primo pas-so della Procura della Re-pubblica, ha infine aggiunto il procuratore, "sarà quello di approfondire con Lusetti tutti i punti dell'esposto".

(atm)

Si prepara un incontro con la base Un incontro per fare il punto della situazione, i militanti del Carroccio vogliono e devono essere informati. La Lega Nord reggiana sta organizzato per domani mattina all'Amarcord un faccia a faccia a cui, con ogni probabilità, non mancherà io stesso Angelo Alessandri. Un'occasione, dopo dopo queste giornate di tensione, per fare chiarezza sui futuro del movimento e organizzare il lavoro in vista del prossimo congresso regionale, dopo le amministrative di inizio maggio.

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Nes&andri prost a lasdare la segreteria

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il Resto dei Carlino BOLOGNA

press LITE 13/04/2012

COMUNE GLI ASSESSORI LEPORE E MONTI INSISTONO

«Lì nacque il primo circolo orno I a storia non si cancella»

«LA STORIA non si cancella». Matteo Lepore, co-ordinatore della giunta Merola, non arretra. «E un grande orgoglio potere ospitare il Gay pride», aveva detto. E ora difende la scelta — contestata anche nel Pd, e non solo dall'ala cattolica — di fare partire la parata finale della manifestazione nazionale della co-munità Lgbt (lesbica, gay, bisex e transessuale) da porta Saragozza. Luogo da cui, da secoli, entra in cit-tà l'icona della Madonna di San Luca quando scen-de dal Colle della Guardia. Certo che il Gay pride «avrà molto rispetto dei simboli religiosi», Lepore avverte, dai microfoni di Radio Città del Capo: «C'è libertà d'opinione e si può pensare quello che si vuo-le. Ma prima di tutto la storia non si cancella». Trent'anni fa nel cassero di porla Saragozza «è nato il primo circolo gay d'Italia». Fu concesso all'Arci-gay dall'amministrazione guidata dal sindaco Rena-to Zangheri. Quello è dunque «un luogo simbolico

anche da questo punto di vista. In una città plurale ci sono tanti simboli. Vanno tutti rispettati»,

ANCHE Nadia Monti, assessore al commercio del Comune, smorza gli eccessi. «E terminata l'epoca di queste polemiche: Bologna si è sempre contraddi-stinta per la sua accoglienza» e per il rifiuto di atteg-giamenti «discriminatori. Fa parte della nostra sto-ria: non chiudiamoci, non torniamo indietro». Al-la base della manifestazione, spiega, «c'è un signiti, :

cato ben preciso», legato alla rivolta diSto newall a New York, nel 1969, ritenuta : • la nascita del movimento di libera-: zione gay. «E noi lavoreremo per:,,, essere più accoglienti, ospitali e antidiscriminatori»,

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il Resto dei Carlino BOLOGNA

press LITE 13/04/2012

Gay pride a porta Saragozza? Anche no» All'interno del Pd molti dissensi sulla ,scelta. «Ma perché non partono dalla Salara?» di LUCA ORSI

SI POTEVA evitare. Di fare parti-re la parata finale del Gay pride proprio da porta Saragozza. Scelta che ha subito suscitato inevitabili (e prevedibili) critiche. Anche all'interno del Pd in Comune — e non solo nell'ala cattolica c'è chi ritiene fosse più opportuno, proprio per non innescare polemi-che, evitare di dare il via al gran fi-nale della manifestazione naziona-le della comunità Lgbt (lesbica, gay, bisex e transessuale) da un luo-go simbolo per la tradizione maria-na bolognese. Da porta Saragozza, infatti, da secoli entra in città la Madonna di San Luca. Ma lì, nel 1982, il Comune concesse all'Arci-

Sei d'accordo che l.a parata ridate deL Gay pride 2012 parta da porta Saragozza?

NO

gay la prima sede,

IL GAY pride è «un evento impor-tante per la libertà e i diritti», affer-ma Maurizio Cevenini. Ma, «nel. pieno rispetto delle scelte degli or-

MRIZO CEVENIN1 «Se ci fossero margini di mediazione si eviterebbero speculazioni e polemiche»

ganizzatori, se ci fossero margini di mediazione per il luogo della partenza si eviterebbero specula-zioni e polemiche che non condivi-do». Maurizio Ghetti definisce «superate» le polemiche su possibi-li offèse alla tradizione della città. Ma, «proprio perché certe prese posizione erano prevedibili, si teva evitare lo scontro faceta- ...0 1""M do partire la sfilata da

un'altra parte». «Se guardo alla sto-ria che c'è dietro, capisco perché il Gay pride parta da li, e la cosa non mi scompone — commenta Clau-dio Mazzanti —. Ma dico anche che, per dare un segnale alla città, si sarebbe potuto scegliere di parti-re dall'attuale sede dell'Arcigay, al-la Salata»

«UNA BELLA sede, per di più concessa gratis dal Comune: per-ché non partono da lì?», aggiunge Raffaella Santi Casali. Che cerca di evitare la polemica. «Mettere in lizza la Madonna di San Luca e la

sfilata gay? No, proprio non ce la faccio, c'è una sproporzione :fra una tradizione che dura da secoli, a cui è legata tutta la città...». La Santi Casali non risparmia però una battuta all'indirizzo degli as-sessori Matteo Lepore e Nadia Monti, che hanno difeso la scelta di porta Saragozza. «Per chi ammi-nistra — afferma la consigliera del Pd — il buon senso, la saggezza, la consapevolezza di dovere rappre-sentare tutta la città sono doti im-prescindibili e preziosissime, da coltivare e maturare con pazien-za». Più laconico Angelo Marche-

sini. Il luogo di partenza della pa-rata gay, sbotta, «non mi sembra uno dei problemi principali per questa città». Paolo Natali — già consigliere comunale pd, numero due dell'azienda trasporti Tper auspica che «il Gay pride si svolga secondo modalità non sguaiate e provocatorie». La partenza da por-. ta Saragozza, intanto, «ha il sapore della provocazione, e come tale an-drebbe evitata». Anche se «è bene dare più valore alle persone che ai luoghi, anche quando sono simbo-li importanti».

IL PRESIDENTE del comitato organizzatore del 'Bologna

pride', Emiliano Zaino, get- ta acqua sul fuoco. «Voglio rassicurare chi tenie possi- bili provocazioni: non ci interessa provocare». La parata finale del Gay pride

> ..passera da porta Saragozza (come peraltro già nel 2008, quando già tI cas- sero ospitava il Museo della Madonna di San Luca) «soltanto per-

ché quello è un 1110-

</o storico e im-portante per noi»,

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Il Gay Pride barazza il Pd I cattolici democratici ntervenaa Dormi. Camini: troppefoi nature

SILVIA BIGNAMI

IL GAYPride" p er le famiglie" agita il Pd in Comune. Sono imbarazzati e per-plessi i cattolici del partito Democrati-co, sia per la decisione di far partire il corteo del 9 giugno da Porta Saragoz-za, sotto l'effigie e il museo della Ma-donna di San Luca, sia per la scelta di mettere i bambini, figli di coppie omo-sessuali, alla testa del manifestazione. Ieri mattina è partita una telefonata ai segretario Raffaele Donini, e i cattolici Pd guardano ora al sindaco Virginio Merola, mentre la giunta tiene duro e difende le scelte del comitato :Pride.

Donini, chiamato ieri al telefono dalla consigliera comunale Raffaella Santi Casali, si tiene per ora in dispar-

te, anche se da via Rivani arriva un in-vito al dialogo, evitando contrapposi-zioni nette su temi che hanno a che fa-re con le sensibilità personali, oltre che politiche. I dubbi però restano. L'idea dei consiglieri Pd è sottoporre la que-stione a Merola. «Va bene che il sinda-co dia il patrocinio al Pride, ma stia at-tento alle singole iniziative, Non sono d'accordo che le associazioni gayspie-ghino la diversità ai bambini», dice Tommaso Petrella, riferendo si alle let-nue per i più piccoli programmate ogni sabato al Cassero.

La Santi Casali bacchetta anche «l'entusiasmo» di Lepore e dell'asses-sore al CommercioNadia Monti: «Nel-l' amministrare bisogna usare saggez-za e ricordarsi che si amministra tutta

la città, non solo una parte. Non biso-gna entusiasmarsi così, ci vuole buon senso». Perplesso anche Maurizio Ce-venini, che su Facebook suggerisce di

«valutare una p artenza diversa da Por-ta Saragozza», per evitare polemiche, e poi sui bambini in corteo dice: «Non mi è mai piaciuto che i più piccoli ve-nissero usati per le battaglie degli

adulti. Il Comune rifletta se condivide questa impostazione. Io non amo le forzature». Il capogruppo Pd Sergio Lo Giudice, da ex presidente Arcigay, di-fende il Pride: «Quella sulla partenza da Porta Saragozza è una polemica vecchia di trent'anni, Li Arcigay ha avuto la sua sede dall'82», Stop ai ma-lumori anche dalla giunta. «Non tor-niamo indietro. E finita l'epoca di cer-te polemiche, Bologna è una città ac-cogliente» dice l'assessore al Com-mercio Monti. E Lepore: «Il Cassero è nato a Porta Saragozza e la storia non si cancella, Quanto ai bambini, io mi auguro di vedere tanti passeggini e tante famiglie al Pride, sarebbe un bel segnale».

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IL CORTEO LA DEDICA LE INIZIATIVE IL COMMERCIO I Pride sfilerà ii 9 li Gay Pride 2012 Tante le iniziative. .e.ts I negozi di

giugno da Porta stato dedicato Si parte domani Confesercenti

Saragozza a alla memoria di col convegno Mit sponsorizzeranno

Piazza Maggiore Marcella Di Folco sulla legge 164 il Gay Pride

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Disabili, un solo pass per entrare in centro ma il piano scontenta anche la maggioranza L'ANNUNCIATO giro di vite sui pass per disabili, da dieci a uno per macchina, divide anche la maggioranza. Il consi-gliere P d Tommas o Petrella dice che la drasticariduzione «è quasi punitiva» e aspetta una «controproposta» dall'asses-sore alla Mobilità Andrea Colombo. Per il capogruppo P di„ Marco Lisci, i permessi dovrebbero essere tre. Mirko Piera- lisi, di Sel, dice due. Il capogruppo Idv, Pasquale Caviano, cerca un compromesso. Ma la giunta sembra intenzionata a mantenere la posizione. «Non una sola auto per pass, ma un'auto per volta», precisai' dirigente del settore mobilità.

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Lega, via agli interrogatori Alessandri indagato a Reggio VeronesiandràdallaPlazziperspiegarel'esposto

BEPPE PERSICHELLA LUIGI SPEZIA

ALBERTO Veronesi, il primo del-la lista. Il grande accusatore del modus o p eran di della Lega Nord a Bologna, candidato perdente alle regionali del 2010, sarai' pri-mo ad essere sentito dalla pm Morena Piazzi nei prossimi gior-ni. E' dal suo duplice esposto ar-rivato in Procura che riparte l'in-chiesta, di cui rimane coordina-tore il procuratore aggiunto Vai-ter Giovannin i anche per tenere i rapporti con la Procura diReggio, che nel frattempo ha indagato per reati connessi all'illecito fi-nanziamento del partito il segre-tario regionale Angelo Alessan-dri, chiamato in causa da Marco Lusetti, suo exbraccio destro. Lu-setti nel suo esposto cita anche i responsabili amministrativi re-gionale Gianfranco Barigazzi e nazionale N adiaD agrada.A Reg-gio la Finanza, nei giorni prossi-mi «potrebbe eseguire eventuali perquisizioni», ha detto il procu-ratore Giorgio Grandinetti.

L'inchiesta di Bologna "ripar-te" perché viene riesumata quel-la che archiviata dal pm Antonel-io Gustapane dopo indagini del-la Digos che non portarono anul-la. Nei nuovi esposti Veronesi fai nomi anche lui di Alessandri, Ba-rigazzi e Dagrada, che lui accusa di aver disposto un sistema per il quale i candidati alle regionali erano autorizzati dalla Lega ad aggirare la norma che prevede di rendicontare le spese superiori a 2582 euro attraverso un manda-

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tarlo, cioè un uomo di fiducia. Questo, secondo Veronesi «per costituire fondi neri». Veronesi è anche il militante leghista che di-ce di aver offerto a Lucia Borgon-zoni, senza alcuna ricevuta, 1500 euro p erpagarel'affirto diuna se-de dei giovani padani in via Mal-contenti, Su questa questione,

tesoriera di Bologna Carla Rusticelli che sarà sentita dai pm — aveva parlato di un con-tratto «metà in bianco e metà in nero». Nell'esposto presentato daVeronesii122 marzo 2011 e poi archiviato, si parlava anche di presunte irregolarità sulle spese elettorali dichiarate dai candida-ti alle regionali 2010 Marco Mambelli detto "Mambo" (pri-mo dei non eletti in Regione) e Luigi Pasquini, denuncia che ora sarà ripresa in esame.

In attesa che i magistrati met-tano infilale accuse degli ex, il se-gretario provinciale Nicla Cioni annuncia che la Lega bolognese si costituirà parte civile («Basta sparare fango», dice) mentre il consigliere regionale e comuna-le Manes Bernardini minaccia le dimissioni. «O si dimostra che possiamo fare politica in modo chiare e pulito oppure potrei an-che dire "andate a quel paese" —avverte il leghista — e tornare al-

la mia professione» di avvocato. Bernardini deve però difendersi anche dagli attacchi di Pd e Fh. «La Lega deve cambiare, ma non solo uno o due dirigenti. Di fron-te all'enormità di quello che è ac-caduto non si può parlare come fa Bernardini di un incidente di. percorso» Miri onisce Sergio Lo Giudice, capogruppo del Pd in Comune. «Il record degli arnini-

nistratori indagati è del Pd» repli-ca il leghista. All'attacco anche il finiano Enzo Raisi che ritiene «impossibile» che Bernardini non sapesse come venivano spe-si i soldi in campagna elettorale, ricordandogli «che in politica le dimissioni non si annunciano, si danno». Proprio di dimissioni si è parlato ieri in un teso consiglio federale della Lega Nord a Mila-

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no, dove Alessandri ha difeso fi-no all'ultimo Rosi Mauro, espul-sa poi all'unanimità. li tesoriere emiliano Barigazzi sarà sentito invece la prossima settimana dal triunvirato Maroni, Calderoli, Dal Lago e dovrà difendersi da una componente molto agguer-rita di " maroniani" pronti a chie-derne le dimissioni. Per Alesszm-dri, che ieri ha definito «strani» i

modi e tempi della magistratura dopo gli espo s-d. dell'ex Marco Lusetti («le procure si muovono con le stesse cose che diceva due anni fa» ha detto), il consiglio fe-derale aspetterà di vedere di cosa è accusato. I nodi si scioglieran-no comunque tra un mese, il 27 maggio, data decisa ieri per il congresso emiliano che deciderà il dopo Alessandri. Lo stesso se-

gretario della Lega Emilia ha an-ticipato che potrebbe non rican-didarsi. Nel frattempo, gli espul-si dal partito stanno organizzan-do un raduno aZolaPredosail 28 aprile. Invitato d'onore lo stesso Roberto Maroni. «Se davvero ha voglia di. rompere il muro venga al nostro ritrovo» è la sfida lancia-ta da Alb erto Veronesi.

PRODUZIONE R!S ERVATA

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MORENA PIAllI È il magistrato titolare dell'inchiesta sulla Lega

ANGELO ALESSANDRI il segretario della Lega Nord Emilia è indagato

MANES BERNARDINI Consigliere regionale e comunale della Lega

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TAUA VALOR: PROPOSTA

«Istituire il registro delle unioni civili»

«Occorre istituire un albo delle unioni civili garantendo parità di diritti e di doveri, affinché Panna diventi una città moderna ed eu-ropea». A proporlo è l'Italia dei Valori, che ricorda che «nume-rose coppie preferiscono oggi-giorno questa forma di vita in co-mune al matrimonio». Per il mo-vimento di Di Pietro si tratta di «un fenomeno relativamente nuovo da noi, mentre in altri Pae-si, soprattutto quelli scandinavi, è una realtà ormai consolidata. In Italia però la convivenza non è, al momento, disciplinata da nessu-na legge specifica. Ciò vuol dire che la situazione delle coppie di fatto spesso è vaga e confusa, con-

seguentemente i due partner ri-schiano di vedersi negati alcuni diritti fondamentali».

Eldv osserva che è errato pen-sare dire iì riconoscimento delle unioni civili riguardi esclusiva-mente le coppie omosessuali. «Se uno dei due partner ha bisogno di un intervento medico urgente e ri-schioso - spiega l'Idv - l'altro non può autorizzarlo, visto che non fi-gura come parente. Il convivente, inoltre, non può chiedere permessi di lavoro se il partner si ammala. E' frequente trovare coppie nella vita impegnate insieme anche in un'at-tività commerciale, ma occorre sa-pere che il convivente che collabora all'impresa non ha diritti».$

Pagina 10 Vini manifesti dalle vetrine irairiir ma non danli entrai. rrir

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L'INIZIATIVA DELLIDIf

Parte la raccolta firme contro i rimborsi elettorali Comincerà sabato mattina la campagna organizzata dall'Ita-lia dei Valori per porre termine al finanziamento dei partiti tramite il denaro pubblico. Il -ti-tolo della campagna è"No i miei soldi ai partiti" e consiste-rà in una serie di iniziative tra

cui la più_ importante sarà una raccolta di firme per accelera-re i tempi di_ approvazione del-la legge stessa. Oltre a questo, nel programma, verrà inserita richiesta la restituazione dell'ultima rata del rimborso ai partiti.

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Circoscrizioni, d'era ire po ilpresffiente lavora gratis

i °dati dettane le coudizieni

press LinE 13/04/2012 GAllETTA DI REGGIO

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Iverl sottili oltre ogni limite

L' assessore Bercio

"Abolire il -ti e Liana Barbati: "I Jartiti rinuncino all'ultima rata da 100 milioni"

ento: Di Pietro dia l'esempio" C AVRIAGO Gian Luca Berciotti, assessore ai Giovani, sport e tempo libero dell'Italia del Valori nel Comune di Cavriago, pungola il capo del partito, kntonio Di Pietro, sull'attualissima questione dei finanziamento pubblico ai partiti: «Vogliamo i ratti, basta teatrini! esclama Berciotti - La nascita di una commissione per la tra-sparenza e il controllo dei bilanci dei partiti politici mi sembra l'ennesima presa in giro. Quando capiranno a Roma che gli italiani vogliono fatti concreti e non commissioni? Ricordo che la commissione istituita per adeguare gli stipendi dei parlamentari italiani a quelli dei colleghi europei, dopo mesi di lavoro, si è conclusa con un flop clamoroso. Mi appello a tutti i

parlamentari di tutti i colori: non rinviate, ma rinunciate all'ultima rata (100 milioni) del finanziamento per l'elezioni del 2008 se volete riacquistare un briciolo di credibilità».

«Nei prossimi giorni - continua sarà nelle piazze per

raccogliere le Lume per una legge di iniziativa popolare per abolire il finanziamento pubblico ai partiti, io mi rendo fin da ora

disponibile per autenticare le firme, ma chiedo che il presidente Antonio Di Pietro rinunci per primo alla rata di rimborsi elettorali previsti per il 2012, atto concreto che renderebbe ancora più reale , • i impegno preso con questa raccolta firme' ».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Liana Barbati, capogruppo in Regione: «Italia dei 'Muori è disposta anche ad appoggiare la proposta della maggioranza sui partiti a condizione che si decida una riduzione forte dello stanziamento dei finanziamenti pubblici e si elimini l'ultima rata di giugno da destinare all'assi- sterì-za - sociale e si preveda un' autorità indipendente che certifi-chi la validità delle spese, e si fissi un tetto alle stesse».

L'assessore Berciotti "chiama" Antonio Di Pietro a dare il buon esempio sui finanziamento pubblico ai partiti

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Idv in tribunale contro Riva: «Hai f ato, ora paga 131 a euro» Scontro sulla "promessa di pagamento" di parte dell'indennità, sottoscritta prima del voto delle regionali 2010

BATTE cassa il partito di Di Pie-tro contro Matteo Riva. Il consi-gliere regionale (e comunale), reo di aver abbandonato l'Italia dei Va-lori, ha ricevuto un'ingiunzione di pagamento che gli ordina di paga-re 130mila curo all'Idv. La colpa? Non aver rispettato un patto sotto-scritto prima delle elezioni regio-nali del 2010, La richiesta è stata respinta dal consigliere, che ha pre-

.,....›,\TTO CON LA PENALE IL candidato si impegnava, se eletto, a dare 1500 euro al mese 13500 se non iscritto)

sentato opposizione in tribunale.

LA RICHIESTA di pagamento è stata depositata in gennaio dal Tri-bunale civile di Reggio (responsa-bile legale dell'Idv è l'onorevole Silvana Mura). Tutto parte da una "promessa di pagamento" firmata da Riva prima delle elezioni (docu-mento peraltro analogo a quello di tutti i candidati Idv). Veniva così sottoscritto l'impegno a pagare, per l'intero mandato, 3.500 curo al mese all'Italia dei Valori, sorta di

rimborso delle spese elettorali. La singolarità delrimpegno era nella possibilità di ottenere uno sconto (da 3,500 a 1.500 curo), che si pote-va ottenere iscrivendosi al partito e facendo parte del gruppo consilia-re. Di fatto una condizione che do-vrebbe essere normale per un neoe-letto. E se gli impegni non veniva-- no rispettati? Riva avrebbe dovuto pagare 100mila curo di penale.

È UNA PRASSI che partiti chie-

dono un contributo ai propri elet-ti, per recuperare le spese e finan-ziare la propria attività. Ma che questo possa essere più che raddop-piato se il candidato non è più iscritto e possa scattare una penale se l'accordo non viene rispettato, apre un capitolo nuovo nel tentati-vo di evitare le frequenti fughe dei propri rappresentanti.

RIVA e l'Idv si sono divisi, dopo scontri politici durissimi. Ora i di-

pietristi accusano Riva di non aver pagato la cifra mensile dovuta, tan-to da accumulare un debito di 30mila curo. E si aggiungono i 100mila della penale (e le spese le-gali). Riva si è opposto al decreto ingiuntivo di pagamento e in mar-zo ha depositato in tribunale la sua. difèsa, curata dall'avvocato Paola Soragni, Riva contesta la richiesta

L'EX CPiETRiiiTA «Richiesta anticostituzionale E poi vengo allontanato e mi si chiede un indennizzo?»

di pagamento, affermando che non si tratterebbe di un contratto "sottoposto", ma "imposto" come condizione per essere candidato. E afferma di aver pagato direttamen-te la propria campagna elettorale, senza aver avuto nulla dall'Italia dei Valori. Partito che ha poi - ri-lancia Riva - ottenuto i rimborsi elettorali previsti dalla legge. L'ex consigliere Idv afferma infine di aver iniziato a pagare in contanti la somma prevista mensilmente di 1.500 curo (fino a 17.500 curo) e al-lega i bollettini di prelievo.

LA DIFESA di Riva si richiama ai principi della Costituzione, tro-vando una sponda nella legge re-gionale che afferma che "ogni coni-pone tue l'assemblea legislativa rap-presenta la comunità regionale ed esercita le proprie funzioni senza vincolo di mandato". Per questo il consigliere regionale contesta la "promessa di pagamento", giudi-candola un contratto che viene in-terpretato come un "vincolo politi-co", quindi vietato dalla Costitu-zione e dallo statuto della Regione. Un contratto che Riva giudica nul-lo. Inoltre l'ex esponente Idv chie-de perchè dovrebbe versare soldi su un conto corrente che non ap-partiere al partito Idv, ma a un'as-sociazione a tre (Di Pietro - Mazzo-

leni - Mura). «Questa scelta dell'Idv è un'ulteriore offesa all'in-dignazione dei cittadini che non vorrebbero più assistere (dopo il caso Lusi della Margherita, quello della Lega e la situazione vergo-gnosa che emerge sul finanziamen-to pubblico ai partiti) all'ingordi-gia di denaro da parte degli stessi partiti. Io ho denunciato la cattiva politica di alcuni dirigenti regiona-li e provinciali e per questo sono stato messo alla porta. Non me ne sono andato io. E questa iniziativa è, per questo, ancor più ridicola. Vengo allontanato e poi mi si chie-de un indennizzo per non essere più aderente all'Idv?»

Paolo Patria

SILVANA MURA L'onorevole è legale rappresentante dell'Idv

MATTEO RIVA Ha lasciato l'Idv formando il gruppo misto

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press LinE 13/04/2012

il Resto dei Carlino Reggio

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press LinE 13/04/2012

il Resto dei Carlino Reggio

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press LinE 13/04/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

ROTTA EPOSTh

Farmacie 5 Fantini a Pagliani: «Norme rispettate»

n merito a quanto dichiarato dal con-

sigliere provinciale Giuseppe Pagliani, ca-pogruppo del Pdl, sul-l'approvazione della pianta organica delle farmacie dei comuni. della provincia di Reg-gio Emilia sono necessa-ri alcuni chiarimenti», ha precisato ieri l'asses-sore provinciale alla Si-curezza sociale Marco Fantini.

«L'azione della Provin-cia è, infatti, pienamen-te nella norma. il consi-gliere Pagliani prende un abbaglio, come so-vente gli accade sul le quest ioni amministrat ive che riguardano la Provincia. La nostra programmazione è vidi-mata dalla Regione e dal Ministero e le scelte so-no tese a offrire un mi-glior servizio ai cittadi-ni nel campo della tutela della salute, in accordo con i Comuni».

Pagliani aveva parlato di «inutile ed illegittima forzatura» con. cui la Provincia di Reggio lre-sieduta da Sonia Masini tenterebbe di indirizza-re illegittimamente le nuove aperture di far-macie favorendo esclu-sivamente i Comuni..

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IL COMMENTO di BARBARA MANICARD1

LA. RESA DET CONTI

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AMO alla resa dei conti. E i1 Pd. qualunque sia la

k„.,:` decisione finale, pagherà un conto salato. Il 'pasticcio Sitta' ha messo davvero nei guai tmi partito che ha lasciato degenerare un conflitto a tutti sin troppo evidente. Chiudere il recinto quando i buoi sono già scappati è inutile. Così come è controproducente, a due anni dalla f ine dell'attuale governo locale, aprire una crisi di giunta al solo scopo di portare a casa un rimpasto pro alleanze con Sei e Idv. La. guerra tutta interna al partitone — tra l'assessore Sitta e l'ala 'ambientalista' di Modella Attiva (cui si aggiunta la Sinistra e una parte dei cattolici) si combatte da mesi su ogni mattone che viene spostato o anche solo progettato. Tutto è fermo. E non solo a causa della crisi. E' tutto fermo perché non si è voluto e non si vuole fare innerovosire i possibili, futuri alleati. ,4 questo punto quindi O Sitta accetta le condizioni che gli verranno sottoposte in queste ffirnigerate `48 ore' o non ha altra scelta che lasciare. Ma abbiamo molti dubbi sul fatto che l'assessore possa scendere a compromessi (non solo di merito, ma anche di metodo) con quella parte di partito che fino a ieri ha combattuto aspramente.

[Continua a pagina 3]

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Pd, weekend di fuoco. Si decide se Sitta va o resta: giunta in stallo Inutile il summit coi segretari. L'assessore si autosospende, ma già domani potrebbe farsi da parte

di DAVIDE MISERENDINO L CASO

La ìka Modena Attiva attacca

Sitta: «L'autodromo di Marzagtia non

corrisponde at progetto votato in cons glio»

ez:cro I segretari Boschini e Baruffi hanno invitato

Sitta a confrontarsi con gli oppositori politici

senza attaccarli

L'assessore non ha digerito L'attacco dei suoi segretari e si è scagliato

contro Boschini definendolo «guastatore»

Fra te parti si è aperta una frattura che ha spinto

Sitta ha presentare te dimissioni. Poi La scelta di

temporeggiare

ANCORA 48 ore. Ieri il titolo di un vecchio film è diventato il tor-mentirne del Pd. 48 ore per decide-re se l'assessore all'urbanistica Da-niele Sitta, militante Pci Ds Pd della prima ora, uscirà dal partito e dalla giunta comunale, o se ri-marrà dentro. 48 ore per porre le basi di nuove alleanze ed evitare gli strappi. Ma andiamo con ordine. Il caso, tolta la retorica, è semplice: Sitta è diventato troppo ingombrante, ma nessuno si vuole prendere la responsabilità ed è comprensi-bile — di togliere di mezzo un big come lui. Stiamo parlando, va ri-cordato, di un assessore che in die-ci anni si è caricato sulle spalle montagne di deleghe, l'uomo for-te delle due giunte Pighi. Il punto politico è questo: il Pd vuole stringere alleanze, in parti-colare a sinistra. Punta a Sel, il movimento di Nichi Vendola che all'ultima tornata elettorale tanto bene ha portato ai Democratici (vedi il caso Milano). Sitta che c'entra? C'entra perché per Sini-stra ecologia e libertà rappresenta un modo vecchio e sbagliato di fa-re politica. I vendoliani evitano di parlare delle persone, ma il proble-ma — e a microfoni spenti lo am-mettono — è lui. La stessa cosa va-

le per l'Italia dei valori, con una differenza sostanziale. Lo scontro con i dipietristi si è già consuma-to sotto la Ghirlandina, e ha origi-nato un'anomalia tutta modene-se: Pd senza Idv al governo della città. Eugenia Rossi, attuale capo-gruppo, aveva detto prima delle elezioni 'con Sitta l'affare non si fa'. E il partito aveva risposto 'allo-ra ciao'. Un potenziale alleato,

W NODO ::LLEANSE it suo modo di procedere rischia di compromettere L'intesa elettorale con Set

quindi, è già stato sacrificato sull'altare dell'assessore. In via Scaglia (dove ha sede il Pd) sono disposti a farsene scappare un al-tro? La risposta è no. La risposta è no e quindi ricucire lo strappo non sarà facile. Anche perché gli attori in campo sono davvero tanti. C'è la maxi fronda interna al partito, che non coni-prende solo Modena Attiva (un la-boratorio politico che ha fatto op-posizione negli ultimi anni) ma anche tanti consiglieri scontenti. E poi ci sono i segretari cittadino e provinciale, Giuseppe Boschini e Davide Baruffi, che qualche giorno fa si sono esposti senza ri-

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sparmiarsi e di sicuro non vorran-no fare brutte figure, facendo pas-si indietro. La soluzione trovata ieri, in un summit fra l'assessore Sitta e i due dirigenti, sono le cita-te 48 ore. Due giorni — ha spiega-to il partito — per sbrogliare la matassa, inanellando una serie di incontri da togliere il sonno.

BARUFFI e Boschini ammetto-

LA FRWDA Tanti 'compagni' scontenti Arrivati a questo punto accetteranno passi indietro?

no che il confronto non è riuscito a risolvere i problemi di fondo, che permangono. E, in effetti, una ricostruzione dei botta e risposta fra le parti colloca Sitta e i suoi in-terlocutori su posizioni distanti fra loro. Vediamo perché. Partia-mo dall'assessore. Uno: è convin-to che i programmi siano più im-portanti delle alleanze. Vuole che

il partito si riallinei al programma del sindaco (del sindaco, sottoli-nea). Due: non è disposto a rinun-ciare alle sue deleghe. Tre: vuole le scuse dei suoi compagni. Passia-mo a Boschini e Baruffi, Chiedo-no — a conti fatti — un unico grande sforzo: cambiare metodo. Più concertazione, meno 'vado avanti per la mia strada'. E, soprat-tutto, più 'gentilezza' con gli allea-ti, che vanno corteggiati e non. maltrattati. E' possibile raggiungere un com-promesso? Sì, ma è difficilissimo. Lo dicono i Democratici, pratica-mente tutti. Sitta dovrebbe fare un grosso passo indietro, e la stes-sa cosa vale per i segretari di parti-to. Gli alleati dovrebbero fidarsi del nuovo assessore convertito, e le fronde ambientaliste interne al Pd dovrebbero accontentarsi di. aver accarezzato un sogno 'annaf-fiato' per mesi. insomma, se compromesso sarà, qualcuno griderà alla vittoria niu-tilata. E la storia insegna che le vit-torie mutilate non spengono gli incendi, ma li alimentano.

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segretario provinciale del Partito democratico Davide Baruffi Ieri ha incontrato l'assessore Sitta

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HRA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Oltre ai consumi calano i rifiuti

A CAUSA della crisi, oltre ai consumi calano an-che i.., rifiuti: nel 2011 Hera ha registrato una diminuzione complessiva del 6% circa: «Soprat-tutto nelle zone artigianali e industriali — spie-gano Oriano Sirri e Alberto Santini, direttore e responsabile dell'area Ambiente —; ci sono me-no imballaggi, meno scatoloni, ma in generale anche meno sfalci di potature». Resta consisten-te però la produzione di rifiuti urbani pro capite (710 kg l'anno per abitante, metà dei quali però riferibili alle famiglie ed il resto appunto alle aziende), così come è aumentata la raccolta diffe-renziata che per la prima volta, nel 2011, ha supe-rato la soglia del 50%. Nel 2005, hanno ricordato ieri Sirri e Santini assieme, la percentuale era del 36,8%. Non sarà invece raggiunto il 65% previ-sto entro fine 2012: «E' un obiettivo, non un ob-bligo — precisa l'assessore Rossella Zadro re-sta il fatto che il traguardo è irraggiungibile». E' aumentata invece la Tia (÷ 1,35% quest'anno nel Comune di Ferrara), così come sono aumentati gli introiti di Fiera anche per effetto della lotta all'evasione ed all'elusione della tassa ambienta-le: «Abbiamo recuperato il 2,6% circa, semplice-mente aumentando la base imponibile», afferma-no i dirigenti dell'azienda rifiuti. Aumentato an-che l'impegno sul fronte della raccolta differen-ziata: a maggio entrerà in funzione la nuova 'iso-la ecologica' di via Caretti, nei pressi dell'iperco-op Le Mura, sarà ulteriormente potenziato il re-cupero della plastica (+5,5% nel 2011) ed il 'por-ta a porta' dei rifiuti organici che già oggi interes-sa oltre 62mila persone, poco meno dei residenti della città.

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press LinE 13/04/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

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Pagina 15 a Nuova Ferrara

A Corsa a maggio, prima cani

press LITE 13/04/2012 la Nuova Ferrara

I DATI NERA I A PAaNAI 5

Ora sprechiamo meno: in calo i rifiuti prodotti

Cassonetti per la raccolta rifiuti

Differenziata al 50% e la crisi fa calare i rifiuti prodotti dati di I-'era sulla raccolta, a maggio la nuova stazione

Niente smaltimenti in discarica nel Comune di Ferrara

Nel mese di maggio Hera con-ta di aprire la nuova stazione ecologica in via Caretti, zona est della città: l'impatto imme-diato sarà un ínnalzamento di 3 o l punti della raccolta diffe-renziata. Anche se non sarà sufficiente a raggiungere entro 112012 l'obiettivo (non un vin-colo di legge, attenzione) di quota 65%, il passo in avanti si rivelerà sostanzioso. Come ri-levante è la soglia del 50% su-perata nel corso del 2011. Si noti che nel 2005 la percentua-le era del 36,6%. «Abbiamo im-boccato una strada positiva -spiega l'assessore comunale all'ambiente Rossella Zadro, affiancata da Oriano Sirri e Al- berto Santini, dirigenti - - dell:azienda multiservizi --- e stiamo mantenendo fede agli impegni assunti. Il tutto attra-verso progetti innovativi mes-si in campo, nel tentativo di sviluppare e affinare le modali-tà di raccolta per i cittadini, per le aziende e le attività pro-duttive. A breve ci concentre-

remo anche sui mercati nona-li».

Parola alle cifre: nel -territo-rio comunale servito da fiera a fronte di circa 710 kg per abi-tante raccolti nel 2011, ne so-no stati differenziati 363 kg (la media italiana è di 185,5).

L'anno scorso il monte rifiu-ti complessivamente prodotto si è ridotto del 5,9%; «Pesa in-dubbiamente la crisi economi-ca --- osserva Sirri -, come rile-viamo nelle aree artigianali e Industriali, ma anche il calo di sfalci e potature: il 2011 è stato un anno con poche precipita-zioni e ciò ha inciso». La sensi-bilità dei cittadini nei confron-ti delle modalità di raccolta dif-ferenziata si è progressivamen-te innalzata in questi anni; nel 2011 la campagna di comuni-cazione che ha coinvolto circa 75.000 famiglie, con i tutor am-bientali in giro casa per casa a visitare 34mila abitanti, esten-dendo in questo modo il pro-getto, partito nel corso del 2010, ai quartieri delle zone

sud ed est. Nell'ottobre scorso, poi, circa lUmila abitanti del centro storico (un quarto dell'entrai -i- tura) sono stati coinvolti nella raccolta domici-liare della plastica.

Diffuso nel corso della con-ferenza stampa, a cui hanno preso parte anche Ivan Graldi e Leonardo Malatesta di Ater-sir (l'ex Agenzia di ambito), il dettaglio delle principali fra-zioni di rifiuti raccolte in for-ma differenziata, da cui emer-ge che organico (+62%), vetro (+11%), apparecchiature elet-triche ed elettroniche (+8,2%), e plastica (+5,5%) sono le tipo-logie merceologiche di rifiuti cresciute in maniera più signi-ficativa.

Le tipologie che maggior-mente contribuiscono alla rac-colta differenziata sono per il 28% gli sfalci e potature (102 kg per abitante all'anno), per il 17% la carta e cartone (6'l kg per abitante all'anno) e per 1'8% vetro (29 kg per abitante all'armo), Sempre in merito al-

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L'assessore Zadro e i funzionari di Hera presenti ieri all'incontro

la raccolta del verde, nel 2011 Hera ha posato ulteriori 300 cassoneUi stradali, portando a circa 1.300 i contenitori di co-lor irtarrone a disposizione dei cittadini.

Infine, un altro dato signifi-cativo, relativo al territorio del comune di Ferrara, è la percen-tuale del 100% di valorizzazio-ne/recupero calcolata sui rifiu-

ti indifferenziati. Infatti da an-ni in città i rifiuti non differen-ziati non sono smaltiti in disca-rica e ciò coerentemente con la normativa europea, che im-pone di ridurre progressiva-mente i conferimenti di rifiuti urbani in discarica (la forma di smaltimento di gran lunga pila impanante).

Fabio Terminali

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a Nuova Ferrara

A Corsa a maggio, prima cani

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press LIETE 13/04/2012

Caiiere

RAVENNA

ITALIA DEI VALORI Firmate ai tavoli

In quanto Amministra-tore di un Comune non posso tacere sui danni che la corruzione sui rim-borsi elettorali, esplosa con i casi Lusi Margheri-ta e Lega, arreca anche al-la gestione quotidiana della cosa pubblica nelle città.La cosa è gravissi-ma perchè il Comune è il front office di tutti e di tutto, anche di problemi che non lo riguardano di-rettamente; è in sostanza il primo contatto della gente, che ovviamente lo identifica anche con la politica, per cui nel suo agire paga il prezzo di un sistema politico naziona-le malato. Credo quindi che sia necessario non so-lo dissociarsi e denuncia-re anche in modo eviden-te la situazione del finan-ziamento pubblico dei partiti, ma anche impe-gnarsi per far cambiare da subito questo meccani-smo perverso. E' per tale motivo che mi impegnerò direttamente ed al massi-mo in città nei prossimi

giorni per raccogliere le firme pro referendum e pro legge di iniziativa po-polare che l'Italia dei Va-lori ha promosso. Ci sa-ranno a breve i tavoli in città, tutti potranno colla-borare e firmare e potre-mo segnare anche in que-ste occasioni tanti piccoli grandi fuochi di presenza al cambiamento e di spe-ranza. Basta col dire che queste firme poi saranno superate dai fatti per i tanti motivi che sappia-mo. Servono, eccome. I fatti in questo momento sono solo meline conti-nue per cercare di cam-biare il meno possibile.

Io non ci sto a questo an-dazzo e ritengo che porta-re avanti anche questo impegno sia pure un atto di buona amministrazio-ne. Una buona ammini-strazione che deve trova-re una dimensione di pie-no contatto ed impegno.

Giancarlo Biserna (vicesindaco ed

esponente dell'Italia dei Valori)

Forlì

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ITALIA DEI VALORI Firmate ai tavoli

In quanto Amministra-tore di un Comune non posso tacere sui danni che la corruzione sui rim-borsi elettorali, esplosa con i casi Lusi Margheri-ta e Lega, arreca anche al-la gestione quotidiana della cosa pubblica nelle città.La cosa è gravissi-ma perchè il Comune è il front office di tutti e di tutto, anche di problemi che non lo riguardano di-rettamente; è in sostanza il primo contatto della gente, che ovviamente lo identifica anche con la politica, per cui nel suo agire paga il prezzo di un sistema politico naziona-le malato. Credo quindi che sia necessario non so-lo dissociarsi e denuncia-re anche in modo eviden-te la situazione del finan-ziamento pubblico dei partiti, ma anche impe-gnarsi per far cambiare da subito questo meccani-smo perverso. E' per tale motivo che mi impegnerò direttamente ed al massi-

mo in città nei prossimi giorni per raccogliere le firme pro referendum e pro legge di iniziativa po-polare che l'Italia dei Va-lori ha promosso. Ci sa-ranno a breve i tavoli in città, tutti potranno colla-borare e firmare e potre-mo segnare anche in que-ste occasioni tanti piccoli grandi fuochi di presenza al cambiamento e di spe-ranza. Basta col dire che queste firme poi saranno superate dai fatti per i tanti motivi che sappia-mo. Servono, eccome. I fatti in questo momento sono solo meline conti-nue per cercare di cam-biare il meno possibile.

Io non ci sto a questo an-dazzo e ritengo che porta-re avanti anche questo impegno sia pure un atto di buona amministrazio-ne. Una buona ammini-strazione che deve trova-re una dimensione di pie-no contatto ed impegno.

Giancarlo Biserna (vicesindaco ed

esponente dell'Italia dei Valori)

Forlì

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press LITE 13/04/2012 C 293"12, • ornare

di Forlì e Cesena

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La nta blinda il bilancio e p ali m* o con 1 Irnu Respinti tutti gli emendamenti dell'opposizione sulle nuove imposte di ANDREA ALESSANDRINI

NELLA maratona del consiglio comunale di approvazione del bi-lancio preventivo 2012 protrattasi ieri dalle 14 sino a notte — eccezio-nahneme nel cuore di aprile piut-tosto che alla vigilia di Natale per la manovra del governo sull'Inni e il nevone che hanno differito tent-pi e moltiplicato il lavoro dell'a-sessore Carlo Battisitni e del suo staff— nessuna novità dell'ultima ora sulle scelte annunciate da sin-daco Paolo Lucchi e giunta. Gli emendamenti delle opposizioni non sono stati tenuti in considera-zione. A tarda sera l'approvazione con :i voti favorevoli dei partiti di maggioranza (Pd, Idv e :Sei) e quel-li contrari di di Pdl, Lega Nord, Pri, Ude, Movimento Cinque Stel-le. Opposizioni d'accordo sulle cri-tiche di fondo: l'amministrazione non ha diminuito le spese, ha alza-to le tasse, né ha sospeso opere di cui in tempi di vacche scheletrisi può fare a meno (i 3 milioni per

piazza della Libertà, menzionati da tutti i capigruppo). Ratificate, quindi, l' Imu per la pri-ma casa al 4 per mille e l'aliquota massima consentita (pari al 10,6 per mille) per seconde case e unità immobiliari destinate ad attività (negozi, laboratori, terreni edifica-

L'ACCUSA DEL DL IL capogruppo itato Maceri: «Un tragico errore L'aliquota massima per te imprese»

bili e terreni agricoli). Grazie all'Inni entreranno in cassa 51 mi-lioni e 300mila curo, con un getti-to stimato intorno ai 34 milioni e 633mila euro (allo Stato ne andran-no 16milioni e 665mila curo). En-trate correnti per oltre S6milioni e spese correnti peri g4nt 1123800. De-cisivo il maxietnenclamento al bi-lancio del 21 marzo scorso con la stima di maggiori costi a causa del

REDDITOMI I RO

Auto dì lusso nel mirino IL COMUNE punta forte anche per il 2012 sulla lotta all'evasione fiscale e al fenomeno degli affitti 'irregolari. Alla Guardia di Finanza verranno inviate tutte le dichiarazioni Isee presentate dalle famiglie che richiedono servizi al Comune per un controllo incrociato dei dati. è prevista anche l'introduzione di un nuovo iredditometro che terrà conto anche di alcuni parametri, fra cui ad esempio il possesso delle auto di lusso,

ne vone pari a 16 milioni 441mila euro, che hanno provocato l'innal-zamento sino al massimo consenti-to dell'hall per le seconde case e gli immobili delle attività produtti-ve.

FUORI dalle cifre, il capogruppo del Pd Fabrizio Landi ha benedet-to «un bilancio contrassegnato da scelte politiche forti, difficili ma nette, di centrosinistra, che agisce con i prelievi sui capitali e non sui redditi. L'opposizione non è stata in grado di presentare una degna proposta alternativa». licapogrup-po del Pdl Italo Macori, che si è tol-to la giacca al momento di interve-nire, è stato più bellicoso del soli-to. «La giunta ha detto ----- non ha vola to ascoltare le nostre propo-ste e in un momento mai così gra-ve dell'economia territoriale ha scelto di rastrellare 153 milioni in tre anni. Un tragico errore, un'azione bovina che può distrug-gere il nostro tessuto imprendito-riale già agonizzante»

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Atomi oliaci,. i. Iblqaek.

vor

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n Resto del Carlino

CESENA

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n Resto del Carlino

CESENA

I PUNTI •

Tra settori comunali che subiranno maggiori decurtamenti la Potziia municipate (171 mita euro e Lo sviluppo produttivo (164mita).

Varnministrazione cL ha messo a

nel bilancio euro per

t10 produttivo e te eo

Meno multe Net 2012 dnuisce di 600mila euro (15%) La previsione di introiti delle contravvenzioni. R Comune le ha stimate pari tre milioni e 300mita.

Nuova consgLera Nuovo ingresso in consiglio comunale ieri: Elisabetta Mortesi (netta foto con Lucchi) è subentrata a Mara Siguzzi nel. gruppo Pd Pagina 3

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WiLVAI•i• orriere di ~int e San marino

Marano, Francolini lancia il pre serale per gli hotel RICCIONE. L'assessore Lanfranco

Francolini ha incontrato gli operatori del Marano e i residenti per affrontare l'annoso problema dei rumori notturni e della musica alta. «Ho ricordato che i lo-cali dovranno cambiare gli impianti so-nori e renderli meno potenti e più facil-mente regolabili, pena il non rilascio del-la licenza ». Francolini ha però anche au-spicato «forme di collaborazioni per feste degli hotel nel pre serata dei locali».

Pagina 13 2,9.9 MA

Quintavasca, è gara contro il tengo

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it Resto del Carlino

RIMINI CON LA MAPPA

Ecco le nuove farmacie «LA cartolina di Rimini: in che modo si smetterà mano al caos attuale?» La domanda è di Eraldo Giudici (Pdl) che ricostruisce le vicende dei «manufatti presenti negli stabilimenti balneari, spesso lì da oltre SO anni, realizzati su aree demaniali, in mancanza di regolari permessi edilizi con con3llario di permessi ambientali, demaniali, strutturali e perché no doganali». L'assessore Roberto Biagini, in vista dell'incontro decisivo fissato lunedì sui prezzi della sanatoria, fa melina: «Queste domande me le pongo anche io». Ma non va oltre. &umori (Idv) chiede conto dei lavori al teatro e sullo spostamento del mercato. L'assessore Sadegholvaad parla di 433 banchi attuali su 9.263 metri quadri: «Interessati allo spostamento un centinaio, 76 in zona cantiere, 24 nella zona d'accesso. Due le ipotesi: area Sartini a via Bastioni meridionali e piazzale Gramsci». Il tutto dopo l'estate. Confermato l'arrivo di sette nuove farmacie private a Orsoleto, in via Sacramora, a Bellariva, Tombanuova, Spadarolo, Villaggio San Martino, Gaiofana,

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ci dei suono, ai Maranea. non , smo equipara aus a:

ledi sero ai fronte a una reatina di albergatori il presidente dell'Aia lo Bianchini che cani suoi colleghi ha ben accolto il piano deirossessore

lle Attività economiche e Polizia municipale Lan franco i raancalini. I locali del arano, infatti, non potranno riaprire i battenti senza aver prima installato oW impianti dì di siano sonora. Ma tra gli operatori resta la paura di dive

insonni, intanto inau rro

arano vmplanza sup semplici consulenti. Abbiano la Prmr. Lancia la poposta

'tz.k

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eri il taglio del nastro della uova sede dell'Aia

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il Resto del Carlino

RIMINI

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GAllETTA DI MODENA

Dplmodena.it riapre accordo a Roma dopo le pole che Massi al ministero. Il sito viene inglobato in quello nazionale L'esperienza modenese giudicata ottima: farà ca esempio

Pace fatta, il sito "dplmodena. h" riapre e senza condizioni.

Da questa mattina dovreb-be essere anche visualizzato sulla prima pagina :inte rine i del sito ufficiale del Ministero del Lavoro; in tempi brevi L'espe-rienza modenese dovrebbe di-ventare un modello per tutta la comunicazione in Rete del dicastero.

E questa la sintesi del lungo incontro che si è svolto ieri mattina a Roma tra Eufranio Massi, direttore della Direzio-ne Provinciale del_ Lavoro di Modena, e il responsabile del_ settore Comunicazione del mi-nistero. L'ascia di guerra è sta-ta sepolta in pochi secondi an-che perché Massi non ha mai approfittato della pubblicità che gli è arrivata per rilasciare interviste. Anche se negli uffici di piazza Cittadella sono arri-vate telefonate da Corriere, Re-pubblica ed emittenti come Canale 7, lui è rimasto fedele al ctichè del funzionario statale. «Mi spiace ma non rilascio di-

chiarazioni». Così, sgombrato il campo dai personalismi, stato facile anche per il mini-stro Fornero preparate la retro-marcia, schivando le doman-de 01 insidiose contenute nel-le interpellanze parlamentari, arrivate soprattutto dai depu-tati del Pd modenese e dall'Ita-lia dei Valori.

L'oscuramento del sito, im-posto con una motivazione in-comprensibile da parte del se-gretario generale del ministe-ro, aveva buttato sul ministro torinese la fama sinistra di mi-nistro censore. Anzi, Di Pietro non ha perso l'occasione ed ha attaccato la ministra come "madre badessa" che aveva adottato comportamenti da "gerarchetto fascista, Attendo il dissenso".

Così la diretta interessata, già sulla graticola per le conti-nue esternazioni sull'articolo 18 e per la manifestata volontà di abrogarlo, sulla vicenda mo-denese ha fatto poca fatica a divincolarsi da una responsa-

bilità politica diretta. Sempli-cemente, nell'Intervista al blog del quotidiano torinese La Stampa.h, ha anticipato la via d'uscita che è stata adotta-ta ieri. «Non ne sapevo nulla -aveva detto in buona sostanza - Ma se il sito era così seguito e funzionava bene anziché chiu-derlo potrebbe diventare un esempio per tutta VammiM-strazione».

Come no? L'aveva già fatto Ii precedente ministro, anche perché di siti fatti gratis dai di-pendenti, carne nel caso mo-denese dove due persone pa-gano di tasca propria anche i collegamenti telefonici, in giro per l'Italia non ce ne sono mol-ti. Sicuramente nessuno al di-castero del Lavoro.

Da Roma hanno fatto sape-re, can una terminologia buro-cratica, che «il sito modenese è un esempi© di buone prati-che»: insomma, un esempio da seguire in tutta Italia, che anche le altre sedi dovrebbero imparare a seguire e praticare,

Pagina 17 Dpimodensit riapre 2CC0190 ?tono dopo le polemirhe

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GAllETTA DI MODENA

a elpo

anziché rifilare agli utenti del web una foto generica con gli orari d'apertura degli uffici, Così Massi dovrebbe testare come supervisore editoriale, mettendo in rete l'esperienza di dieci anni che ha portato 18 milioni di professionisti e sem-plici cittadini in contatto con la burocrazia fornendo modu-li, facsimile e informazioni pra-

le camparne p fiore di una vicenda che ha

ato decine di migliaia di professionistie utenti, tutti

»uun€t€in una protesta sp nt n acontro

sito, a ueraa ;sconfitta alla fine è il segretario e rale e

: miniistero,€datildeI ha adottato vvedirniento erre è s a

svocatea appenauna ^ttit Ianadopo.senatore

arboliaii (Pd) ieri raiat chiedevi ministrop lettera di pa ovvedirriento. Su b€ to dp a n€,tiziadellariapertrura Ivano

lu glnoln, deputa to Pd, cuauruu entava cc ra s brieta a vittoriavit azionte d i un intero ei t i e riuscita nel€'interato:

d aau r istituzioni si sono mosse accortat enteeciani ra.pidit

a quue€€o che ha pesata sicuurame edipiàa

p e arr€vate a Reuma da ogni pa /tal la, in test a c'e e tell lavoro, l imprese e patronati sindacali core iscritti. anche atiiarlinistrazioni pu b

svincla€eFran esco Ori> «L a pertnsn a del e uanza bu a tia la haconurrlenta to olge dai ottiraao servizio

bei pubblici».

Il direttore Eufranio Ma

responsabile della Dpl di Modena

tiche e affidabili. Il suo collega e collaboratore invece seguirà la parte più. tecnica, la catalo-gazione elettronica dei provve-dimenti amministrativi che hanno fatto del sito "dplmodena.it" uno dei più utilizzati della pubblica ammi-nistrazione in Italia.

Saverio Cime ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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