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Ufficio stampa

Rassegna Idv ER del 4-4-2012

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Bologna

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

INDICE

«Marciamo perché nessuno muoia più come il mio Giuseppe»04/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 5

VARIANTE DI VALICO Defranceschi contro la Regione04/05/12 Il Resto del Carlino Bologna 8

Test elettorale per l’Emilia si vota da Parma a Comacchio04/05/12 La Repubblica Bologna 9

Il Pd vuole l’en plein e boccia l’antipolitica “I grillini cresceranno e dovranno riflettere”04/05/12 La Repubblica Bologna 11

Bugani e il sogno a 5 stelle “Ora puntiamo ai ballottaggi”04/05/12 La Repubblica Bologna 12

Le bandiere bianche delle vedove della crisi04/05/12 La Repubblica Bologna 13

“Italiani in anestesia, anche nel dopo B.”04/05/12 La Repubblica Bologna 14

AEROPORTI Al Ridolfi la rabbia dei lavoratori: «Non chiudeteci»04/05/12 Unità edizione Bologna 15

Fisco locale attento a famiglie e più deboli, la ricetta di Dosi tra equità e progressività04/05/12 Libertà 17

L’Idv:sull’Imu quanta demagogia leghista04/05/12 Libertà 18

Il matrimonio con Piacenza? Piazza della Pace approva04/05/12 Gazzetta di Parma 19

Manifestazione no-stop04/05/12 Gazzetta di Parma 21

Pizzarotti: da Parma può ripartire la speranza04/05/12 Gazzetta di Parma 22

Michele Pellerzi: voce ai cittadini04/05/12 Gazzetta di Parma 23

«Qui non c’è più nulla da tagliare»04/05/12 Gazzetta di Reggio 24

«Continuità è la parola chiave»04/05/12 Gazzetta di Reggio 25

“Il grillino Olivieri degno erede del populismo del Carroccio”04/05/12 Il Giornale di Reggio Emilia 26

Caos Lega Nord, sentito Lusetti04/05/12 Il Giornale di Reggio Emilia 27

Tra grillini e Pd è già alta tensione pre-elettorale04/05/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 28

Lusetti in Procura conferma le accuse04/05/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 29

Passa la fondazione, vincono i genitori04/05/12 Gazzetta di Modena 30

Cinque candidati per la successione a Lalla Reggiani04/05/12 Gazzetta di Modena 32

Tweet04/05/12 Gazzetta di Modena 33

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Imola

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

Nazionale

Pdl contrario: «Scelta fatta per inseguire l’alleanza a sinistra in vista delle elezioni»04/05/12 Il Resto del Carlino Modena 34

Fondazione, sì tra i dubbi dei ‘richettiani’ Leoni (Pdl): «Scelta dettata dalla politica»04/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 35

Alleanze, scintille tra Sel e Udc04/05/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 36

A Castelnuovo, invece, se la giocano i partiti04/05/12 Modena Qui 37

Il Pd pensa già alle elezioni 201404/05/12 Modena Qui 38

E il Pd si spaccò sui nove tablet: «Acquisto eticamente scorretto»04/05/12 Modena Qui 40

Società servizi, i paletti degli alleati04/05/12 Il Resto del Carlino Imola 42

Ultimi comizi dei candidati prima del voto di domenica E l’assenteismo fa paura04/05/12 Il Resto del Carlino Ferrara 43

Il dottor Renzo Bossi, laureato in Albania04/05/12 La Nuova Ferrara 45

Ravenna Runners club, una stagione ‘piena’04/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 46

«Puntiamo sul turismo culturale»04/05/12 Corriere Romagna Cesena 47

Socialisti con Battistini04/05/12 Corriere Romagna Cesena 48

La Lega Nord vede la Romagna calpestata04/05/12 Il Corriere Romagna Forlì 49

Salta l’interrogatorio a Pini04/05/12 Il Corriere Romagna Forlì 50

Ermes Battistini: «Razionalizzare spese e risorse»04/05/12 Il Resto del Carlino Cesena 51

Quattro liste in lizza per il Comune dopo l’uscita di scena di Pascucci04/05/12 Il Resto del Carlino Cesena 52

Esplode la rabbia dei lavoratori «Politici, dovete dimettervi!»04/05/12 Il Resto del Carlino Forlì 53

«Contro la Lega terrorismo mediatico»04/05/12 Il Resto del Carlino Forlì 54

Realtà o invenzione? “Il Comune ha già saldato il conto con Gesturist”04/05/12 La Voce di Romagna Cesena 55

Pini indagato L’interrogatorio in Procura è stato rinviato04/05/12 La Voce di Romagna forlì 56

Sotto scacco i locali del Marano Congelate le licenze per il ballo04/05/12 Il Resto del Carlino Rimini 57

Nessuno tocchi gli stipendi d’oro di Hera04/05/12 La Voce di Romagna Rimini 58

Il bilancio del partito Utile di 63mila euro Si punta alle 4500 tessere04/05/12 La Voce di Romagna Rimini 59

Il Salotto ha il suo sgabuzzino: viale Latini04/05/12 La Voce di Romagna Rimini 60

No ai rimborsi ai partiti: firme per il referendum04/05/12 La Voce di Romagna Rimini 61

La sfida delle liste civiche Candidati sindaci, una marea04/05/12 Il Resto del Carlino 62

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Nessuna cartella Le borse di studio Pizzigati-Minoja ai tre poliedrici ingegneri del futuro04/05/12 Libertà 64

A Novi mai clima così caldo: tra le sei liste la gara è ancora aperta04/05/12 Modena Qui 65

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SOTTO 150 bandiere bianche questa mattina parte la marcia nazionale per le vittime della crisi. In testa al corteo, che prenderà il via alle 10 dall'ospedale Maggiore e terminerà davanti alle Commissioni tributarie in via Nanni Costa, ci sarà la foto di Giuseppe Campaniello, l'artigiano di Ozzario che si è tolto la vita il 28 marzo scorso per i suoi

o Giuseppe» nella sede fiscale di via Nanni Costa

debiti con il fisco. La manifestazione, che sarà seguita anche dalle televisioni estere, nasce proprio per volontà della vedova, Tiziana Marrone, che insieme a Elisabetta Bianchi, al comitato 'Casa di Giuseppe Campaniello' e all'Unione donne italiane ha dato vita a una mobilitazione che punta a portare a Bologna anche le vedove

«Mara4 o perché n o muoia più come il La moglie di Campaniello hi testa al corteo che partirà alle 10 dal Maggiore e arriverà

degli altri imprenditori che si sono tolti la vita negli scorsi mesi. «Un corteo silenzioso ma pieno di dignità— ha assicurato Bianchi —, perché il nostro grido muto vale più di mille parole». Nello stesso punto dove il marito si è dato fuoco, Marrone leggerà i nomi delle 'vedove della crisi', mentre è già partito l'appello alle istituzioni per una targa in memoria degli imprenditori

scomparsi. In corteo ci saranno anche il sindaco di Ozzano, Loretta Masotti, la presidente del consiglio comunale Simona Lembi (Pd), Nadia Tolomelli (Cgil), lo psichiatra Vito Totire (Associazione esposti amianto) e l'assessore comunale al welfare, Amelia Frascaroli, che si è anche attivata per trovare un posto di lavoro alla vedova.

• V. m.

„‘',MELA FR,‘',SCAROLI «SONO CONTENTA CHE LE VEDOVE ABBIANO TROVATO IL CORAGGIO DI PARLARE, NONOSTANTE IL DOLORE, PER RENDERE IL PROBLEMA UN TEMA COMUNE»

il nUo Giuseppe»

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BOLOGNA

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di ENRICO BARBUTI

QUAL è messaggio che vole-te lanciare con lo vostra mani-festazione?

«La nostra iniziativa parte dalla memoria di questi morti. Il mes-saggio che vogliamo lanciare è semplice: bisogna fare qualcosa per fare in inodo che queste morti non succedano più — dice Tizia-na Marrone, vedova di Giuseppe Campaniello, l'artigiano che si è dato fuoco lo scorso 28 marzo nel parcheggio delle commissioni tributarie in via Nanni Co-sta —. Se c'è stata tanta ri-sonanza

vuoi dire che c'è qualcosa che non ftlIEZi011a. NeSSUIE0 può dire che erano persone esaltate o depresse; mio inarito non lo era di certo, era una persona sanissima, almeno da quel punto di vista. Erano per-

,

SCHIENA DIRITTA

«Mio marito e gli altri non erano esaltati o depressi: erano persone dignitose che sistema ha spinto a gesti estremi»

sone con una dignità e la loro di-gnità li ha portati 23 commettere questi gesti: è il sistema che li ha spinti 23 tanto»

Che partecipazione prevede? «Non ho idea di quante persone possano partecipare. Sappiamo di avere ricevuto tante adesioni da privati e associazioni. Il numero io vedremo domani (oggi, ndr)».

Secorado lel COSin hin catalizzo-lInteresse, anche dei medio iraternozionali, attarraa allo vostra irai-ziativa?

«L'attenzione è tanta. Mi hanno cercata anche la

Bbc e la Cbs. Io penso signi-:::fichi che la mia tragedia e tutte le .':Htragedie degh ultinú tempi. siano yercepite come vergognose anche luori dall'Italia Non mi risulta Hche nei paesi anglosassoni e negli :21-tri paesi europei ci sia genie che :si suicida come sta avvenendo Hqui».

A parte in Grecia. ..<<.Lid parte in Grecia dove c'è una

:n.erissima. Quando mi sento :Hdire da una persona che ha respon- ::sabilità pubbliche che in Italia non siamo ancora arrivati ai mor- ti della Grecia, questa frase mi

UN LUNGO FILO NERO

.estz Uwe.sz Nella notte tra L'i e 2 un imprenditore di 52 anni si impicca nella cabina del proprio camion a Volpago del Montana (Treviso)

si`S\ ie;e2, NO:\ SS.S,.

IL 2 maggio, a Catania, Luciano Di Fazio„ 35 anni, si uccide lanciandosi net vuoto dal quinto piano. Da gennaio cercava lavoro

'Info Giusepp e»

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riempie di sdegno. Rispond.o 'ver- gogna'. Vogliono aspettare i inor- ti della Grecia per fare qualcosa?».

Dopo vostro corteo, come andrete avanti e con quali scopi?

«Sicuramente non ci fermeremo qui ma bisogna vedere cosa acca-drà in futuro. Non possiamo limi-tarci alla manifestazione. Questi morti non vanno dimenticati, fer-marsi al corteo sarebbe come non avere fatto niente. Gli italiani de-vono unirsi e non avere paura di questo sistema».

Nei questi giorni trascorsi dal-le] morte di suo marito, cosa le ha doto più' conforto?

«Quello che mi ha fitto piacere è stato percepire tanta solidarietà, anche da gente che non COIMSCO,

dal tassista che mi porta in stazio-:n.e, dalla gente che incontro in tre-no, anch.e dai gior:n.alisti, pur nel-

la crudezza del vostro lavoro. Tut-ta questa solidarietà significa che la gente è stanca. Il fatto ha desta-to molto scalpore e le persone han-no un cervello. La g,enté non è stu-pida, alle cose ci aniva. Purtrop-po il singolo cittadino è impoten-te, non possiamo fare qualcosa se non tutti insieme. Forse, tutti uni-ti, a qualcosa si arriva, ma siamo troppo occupati a salvare quello che abbiamo».

Si è senfita urtata oppure offe-se] do ctualcoso in queste ulti-me settgrrnone?

«Ciò che mi ha forse infastidito è stata findifferenz:a delle istituzio-ni. Non di tutte però: il sindaco di Ozzano e il Comune di Bolo-gna si sono mossi. Poi nidi che si è impegnata per questa manifesta-zione e la Cna di Ozzano che C013-

aua a starmi vicin.o. Altri io non ne ho visti né sentiti».

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A Napoli, it 30 aprite, un portiere dì 57 anni si a M mazza in casa:, to hanno Licenziato

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IL 27 aprite a Mamolada (Nuero) un imprenditore di 55 anni si spara in testa parche costretto a licenziare í due figti

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IL 22 aprite a Bosa LOristano) un artigiano si suicida. Lascia scritto: «Scutatemi, ma forse non è setO colpa mia»

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Z‘ezne R 13 aprite a Donnatucata (Ragusa) si impicca un imprenditore agricoto di 20 anni che aveva moglie e due figli

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it 4 aprite, a Roma, H, titolare di un'azienda

....in.fase fallimentare ••:•:,:sitogliclavítacenonam: ::::,:ftitilataAveva:59atintH

SINOKIA LEMBI G'01 «L'INVITO DI QUESTE DONNE MI HA MOLTO COLMO: QUELLO DEI SUICIDI È ORMAI UN FENOMENO, NON SI TRATTA PIÙ DI GESTI ISOLATI»

SILURA MURA IIBY3 «SVENTOLIAMO LA BANDIERA BIANCA CON QUESTE DONNE CONTRO LA CRISI. SPERIAMO CHE IL LORO CORAGGIO NON RIMANGA INASCOLTATO»

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BOLOGNA

IL TAVOLO Il prefetto e gli assessori regionali

V.VnAN7ZD V,*‘, LCO

Defranceschi contro la Regione

- BOLOGNA -

«SODDISFAZIONE per l'esito dell'approfondimento che consente di mantenere un'alta precauzione nell'avanzamento dei lavori al fine di garantire la sicurezza della popolazione coinvolta e del territorio». Gli assessori regionali alle infrastrutture, Alfredo Peri, e alla difesa del suolo, Paola Gazzolo, sottolineano così l'esito della riunione del tavolo tecnico della Prefettura sulla frana di Ripoli. «La Giunta regionale si è mossa e si muove seguendo il principio di precauzione per garantire la massima tutela dei cittadini e del territorio e la massima informazione», sottolineano gli assessori. A breve, ricorda una nota di viale Aldo Moro, verrà programmata in Regione anche un'audizione pubblica all'Assemblea legislativa, cui parteciperanno i tecnici e in cui verranno ascoltati i cittadini di Ripoli e i rappresentanti dei comitati. Audizione che però, sottolinea Andrea Defranceschi del Movimento 5 stelle, «non è altro che il frutto di una nostra richiesta dell'ottobre 2011». «La faccia tosta della Regione aggiunge il grillino non ha limiti».

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Test elettorale per l'Emilia si vota da Parma a Comacchio Trecentomila ai seggi, 85 candidati in 18 comuni DINO COLLAZZO GIULIA FOSCHI

DOMENICA dalle 8 alle 22 e lu-nedì dalle 7 alle 15 più di trecen-tomila cittadini voteranno per rinnovare diciotto amministra-zioni comunali dell'Emilia Ro-magna. Di queste, sei sono go-vernate dal centrodestra, undici dal centro sinistra e una da una li-sta civica di sinistra senza Pd. Ot-tantacinque i candidati alla pol-trona di Sindaco, e oltre mille ot-tocento gli aspiranti consiglieri. Mentre nelle città più grandi i principali schieramenti politici sipresentano con i propri simbo-li, neipiccoli Comuniprevalgono le liste civiche. Panna, Piacenza, Budrio e Comacchio le città con più di quindicimila abitanti, ban-co di prova più appetibile per la politica, per pesare - nella terra del Pd - la crisi che ha colpito la Lega Nord e testare la crescita an-nunciata del Movimento Cinque Stelle. E anche p ervedere, da p ar-te del centrodestra, l'effetto che fa andare al voto per la prima vol-ta senza Berlusconi in campo.

Quest'anno, a proposito, il Carroccio corre da solo ovunque. Dopo gli scandali che hanno fat-to tremare i vertici del partito, le amministrative di maggio sono il primo test con gli elettori. A Par-ma, dove i cittadini hanno prete-so e ottenuto le dimissioni del Sindaco Pdl Pietro Vignali, coin-volto con l'intera giunta in un'in-dagine per corruzione e falso, la Lega Nord punta ad affermarsi con il suo candidato Andrea Zo-randi.APiacenza l'obiettivo è su-perare il 4,9 per cento del 2007 con il candidato Sindaco Massi-mo Polledri. A dar manforte al centrosinistra piacentino, gui-dato da Paolo Dosi, ci penserà in-vece il segretario del Partito De-mocratico Pierluigi Bersani che oggi, dopo una conferenza stam-pa, chiuderà la campagna eletto-rale come ospite d'onore del pranzo deimilitanti e sostenitori.

Per il Movimento Cinque Stel-le è la provincia di Bologna il ter-ritorio in cui sfondare. Forti del-l' acco glienza del 26 aprile, quan-do più di duemila persone hanno

applaudito Beppe Grillo in Piaz-za Filopanti a Budrio, i grillini scommettono su Antonio Gia-con. La sfida delle amministrati-ve emiliane si gioca anche tra Movimento Cinque Stelle e Pd: il comico genovese non ha rispar-miato critiche al centrosinistra,

attaccando la giunta comunale a tutto campo . A temere una possi-bile avanzata dei grillini non è so-lo il Partito Democratico. In via Bellerio, sede della Lega Nord, la paura è quella di un possibile ar-retramento nella conquista della regionerossa avantaggio delMo-

vimento Cinque Stelle. Variegata la composizione

anagrafica dei candidati sindaci nei 18 comuni. A Coriano (Rimi-ni) il più giovane, il diciottenne Matteo Squadrani della lista Sini-stra Critica. A Longiano (Forlì-Cesena) il più anziano, Cesarino

Bemanì otz

cankna.: eZzA;ora:e

Soldati, del 1939, candidato per LaD estra. Se la media dell' età mi-gliora, attestandosi attorno ai quarantacinque anni, ancora molto bassa è la rappresentanza femminile: solo due candidate Sindaco su dieci sono donne.

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11Pd,uolel'enplemehocclarampohtea enllatre ■cconeedomnnonflettere

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BU DRIO

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CARPAN ETO PIACENTINO

M ONTIC ELLI D'ONGINA

DA VILLAN OVA SULL'AR

N OVI DI MODENA

ERRAMAZZONI 5 ' • • .•';‘•'•••;;"

E PORRETTA TERM

comuni alle u rne

Giunte dì centrodestra Giunte di centrosinistra

COMUNI CON PIU' DI 15.000 ABITANTI

PARMA (commissariato)

PIACENZA .

Prciv

PR

PC •

Sindaco uscente

COMACCHIO (commissariato)

COMUNI CON

BETTOLA

ENO DI 15.444 ABITANTI

PC

CAMPEGINE

CASTELNUOVO RANGONE (corrimi sanato)

CASTROCARO TERME

DOVADOLA

LONGIANO (commissaria

PIOLO TERME

CORIANO (commissariato) , dimesso ,,décecluto

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11Pd•uole l'enplen ehoccla I anni•ohtea 'Y eiilI cre,ccono edo•rono nflettere

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Il segretario regionale Pd Bonaccini: "La Lega un anno fa voleva colorare di verde l'Emilia, si è visto com'è andata"

Il Pd vuole l' en plein e boccia l' antipolitica "I grillini cresceranno e dovranno riflettere" SILVIA BIGNAMI

«E dire che un anno fa spuntava-no ovunque i manifesti della Lega che voleva " colorare diverde" l'E-milia...». E invece la regione è più che mai rossa, scommette il se-gretario Pd Stefano Bonaccini. Il leader Democratico punta alla vittoria in tutti e quattro i Comu-ni con più di 15mila abitanti: Par-ma, Piacenza, Comacchio e Bu-drio. «Alle ultime elezioni ne con-quistammo solo due, Piacenza e Budrio. Questa volta, pur nelle difficoltà di questi tempi, speria-mo nell'enplein» spiega B onacci-ni, fiducioso in un Pd che dopo la minaccia leghista, ora punta a su-perare anche quella grillina. «Grillo dice che è tempo per un suo sindaco? Lo diceva anche la Lega, e abbiamo visto com'è an-data...».

Segretario, queste sono le pri-me elezioni dopo la caduta di Berlusconi. Quali sono le sue previsioni?

«Prevedo certamente un calo del Pdl e della Lega Nord. Non so-lo per le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Carroccio, ma soprattutto perché hanno fallito sia nel governo del Paese, sia nel-le amministrazioni locali. Guardi

a Parma, dove il sindaco Vignali s'è dimesso per gli scandali, e a Comacchio, pure quella com-missariata perché il governo di centro destra non ha retto».

Tutte vicende che però hanno alimentato il vento dell'antipoli-tica. Crescerà il Movimento 5 Stelle?

«Probabile che Grillo cresca

sull'onda della sfiducia verso la politica. Ora oltretutto può pe-scare non solo trai delusi del cen-tro sinistra, ma anche tra quelli di Pdl e Lega. Non è però di populi-smo e di salvatori della patria che abbiamo bisogno».

Eppure un buon risultato dei candidati grillini può portarvi al ballottaggio. A Budrio ad esem-

pio, o aParma. Cercherete accor-di con loro, al secondo turno?

«Accordi non ne vogliono fare. Ma invito gli elettori grillini a ri-flettere: non siamo tutti uguali. A Parma ad esempio, in caso di bal-lottaggio, ad affrontarsi sarebbe-ro il nostro Bernazzoli e il candi-dato di centrodestra Ubaldi. Se vincesse il Pdl tornerebb ero quel-

li che hanno portato il Comune al disastro: è questo che gli elettori grillini vogliono?».

Si vota in 18 Comuni. Voi alle scorse elezioni ne avete vinti 11. Cosa si aspetta per il Pd?

«Uno in più dell'altra volta mi farebbe contento. Ma soprattutto guardo alla sfida nel quattro Co-muni con più di 15mila abitanti.

Vorrei l' en plein, al primo turno o al ballottaggio. Se vincessimo Parma e Piacenza poi tornerem-mo a governare tutte e 13 le città con più di 50mila abitanti, in Emi-lia. Non accadeva da 15 anni, quando la Lega era molto bassa, e le liste Grillo non esistevano».

Il Pd appare un po' in affanno però, a Roma.

«E noi dall'Emilia possiamo dare una gran mano verso le poli-tiche de12013.Io spero che B ersa-ni si candidi, ma serve anche un forte rinnovamento nel gruppo dirigente. Non a caso in queste elezioni candidiamo persone giovanissime: a Campegine il candidato sindaco è Paolo Cervi, 27 anni, nipote di uno dei sette fratelli. A Castrocaro una candi-data compie 18 anni domenica».

Più difficile il rinnovamento a livello nazionale. Ci sono resi-stenze anche sulle primarie per i parlamentari.

«Eppure io sono determinato a farle, se non cambia la legge elet-torale. In Emilia il Pd ha vinto le primarie intuttii sette i Comuni in cui le ha fatte, il partito è rimasto unito e abbiamo allargato il cen-trosinistra a molte liste civiche: il rinnovamento è stato enorme».

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Pd olcl Impleineboom l'Aipktwa cre,eunno edommno riflettere"

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Bugani e il sogno a 5 stelle "Ora puntiamo ai ballottaggi" A BUDRIO, Comacchio, Parma e Piacenza i grillini devono difendere il 7% ottenuto alle regionali del 2010, con picchi del 10% co-me a Bologna. «Il nostro risultato sarà otti-mo. Ma se l'Emilia Romagna resterà l'apri-pista, il cavallo di razza del Movimento 5 Stelle, lo diranno le altre regioni. Ese non sa-remo più i primi, non sarà per demerito no-stro» assicura il consigliere comunale Mas-simo Bugani. Cosa si aspettano i grillini dal voto? «In alcune città come Parma e Pia-cenza le nostre liste sono pronte da anni —dice Bugani — i nostri candidati sono molto conosciuti sul territorio. Parma credo andrà al ballottaggio è lì saremo decisivi».

Anche a Budrio con l'arrivo di Grillo la piazza era piena. «Resta comunque una sfi-da difficile — sostiene il consigliere di Bolo-gna — Budrio è un fortino rosso ben radica-to. Ma anche lì c'è voglia di novità e il nostro candidato sta lavorando benissimo». L'in-terrogativo è se i grillini sapranno approfit-tare di un sentimento anti partitico sempre più forte. «La maggior parte dei nostri elet-tori — sottolinea Bugani — non è contro i partiti, è con noi, apprezza il nostro lavoro e il programma. È però vero che il Pd è in dif-ficoltà per i suoi piccoli e grandi scandali. Come la Lega Nord, chesicuramentesubirà un contraccolpo. Con noi, siachiaro, si cam-bia rotta». E se si arriverà al ballottaggio? «Non ci saranno indicazioni di voto, gli elet-tori del movimento non sono pecore». (b. p.)

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BUGANI Il consigliere grillino Massimo Bugani

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Le bandiere bianche delle vedove della crisi Corteo delle mogli degli imprenditori che si sono tolti lavita. Lettera al Papa: "Ci aiuti"

ENRICO MIELE

DALLE vedove che hanno perso il marito a causa della crisi ai lavo-ratori "esodati" rimasti senza un impiego dopo lariformaFornero. In mezzo gente comune e piccoli imprenditori. L'appuntamento per tutti è questa mattina alle 10 davanti all'ospedale Maggiore di Bologna, dove partirà la prima marcia nazionale delle "bandiere bianche". L'evento sarà ripreso anche dalle telecamere della bri-tannica Bbc. I familiari delle "vit-time della crisi" hanno scritto an-che a papa Benedetto XVI: «Ab-biamo bisogno di aiuto, Santo Pa-dre, che la dignità di ogni uomo possa tornare a essere unvalore».

A "colorare" il corteo oggi sa-ranno 150 drappibianchi. Intesta il grande striscione del comitato la "Casa di Giuseppe Campanel-lo", dedicato all'artigiano di Oz-zano che si è tolto la vita a fine marzo p er i debiti con il fisco . Non a caso, la marcia si concluderà in via Nanni Costa, luogo e simbolo della tragedia. Lì la vedova del-l'imprenditore, Tiziana Marro-ne, dopo aver depositato una co-rona di fiori, leggerà i nomi delle donne rimaste sole negli ultimi mesi (da inizio anno, secondo la Cgia diMestre, sono 23 i suicidi di artigiani legati a motivi economi-ci). Nel frattempo, si moltiplica-no le adesioni. All'ultimo minuto annunciano la loro presenza esponenti diPd, Idv e Pdl.Idem la Lega Nord che ieri ha tenuto un sit-in davanti la sede di Equitalia in via Tiarini: «Quando la gente arriva a darsi fuoco davanti agli uffici esattoriali — dice Manes Bernardini — vuol dire che c'è un sistema che strozza le persone».

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Gli fa eco Rossella Lama del Pd: «La marcia è un monito p eril pas-sato e un avvertimento per il fu-turo, la crisi c'è e servono rispo-ste». In piazza ci saranno l'asses-sore al Welfare, Amelia Frascaro-li, che si è impegnata a trovare un lavoro alla donna, l'Udi e Simona Lembi (Pd). Resta invece il dub-bio sulla partecipazione di altre vedove, viste le difficoltà delle or-ganizzatrici a contattare le don-ne.

Il comitato, che ha già in can-tiere un libro sulla vicenda, chie-derà al Comune una targa in me-moria dell'artigiano. Oggi il pre-sidente del Consiglio provincia-le, Stefano Caliandro (Pd), aprirà la seduta con un intervento a so-stegno del corteo. Lodi arrivano perfino dal presidente del Paler-mo Calcio, Maurizio Zamparini, e il suo "Movimento p erla gente": «Il corteo di Bologna è importan-te — dice il patron dei rosanero —visto che i nostri politici non scendono mai in piazza per capi-re come stanno i cittadini. Ormai sono 10 milioni quelli che la not-te non dormono per colpa di Equitalia».

Insomma, contro ogni prono-stico la marcia ha raccolto un consenso inaspettato, richia-mando anche l'attenzione della stampa estera. Come testimonia la lungalettera che la Marrone, ie-ri ospite di Michele Santoro nel suo "Servizio Pubblico", ha scrit-to sul quotidiano The Guardian di Londra per raccontare la sua storia.

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SUL PALCO Marco Travaglio, giornalista e scrittore. È vicedirettore de II Fatto quotidiano

"Italiani in anestesia, anche nel dopo B." BRUNELLA TORRESIN

ERA iniziata proprio da Bologna, poco più di un anno fa, la tournée di «Aneste-sia totale», lo spettacolo creato da Mar-co Travaglio su testi suoi e storiche con-siderazioni di Indro Montanelli affidate alsabellaFerrari, e conle musiche diVa-lentino Corvino. Chi trasecolava alla prima battuta di Travaglio - «Finalmen-te è finita, lui non c'è più», e invece Ber-lusconi c'era - ora può liberamente ri-dere. Per questo «Anestesia totale» tor-na in scena, stasera e domani alle 21 al Teatro delle Celebrazioni (via Saragoz-za 234), aggiornato al «dopo B.».

Travaglio, gli italiani le sembrano ancora sotto anestesia?

«Sì: Monti è stato accolto con gli stes-si atteggiamenti di consenso fideistico da parte di quasi tutta la stampa e le te-levisioni. È preoccupante. Solo ora si in-travede qualche critica, perché la crisi è talmente bestiale che la gente non ne può più, e questo governo non ha il con-trollo militare sulle tv. Direi che lo spet-

tacolo è ringiovanito». E c'è ancora Isabella Ferrari con lei? «Certo, eValentino Corvino. Dopo 75

repliche Anestesia totale diventerà an-che un cd, con un inedito di Lucio Dalla e Marco Alemanno. Ed è a Lucio che de-dico questa ripresa. Era ben più di un cantante».

Settantacinque repliche sono tan-te...

«...E c'è sempre gente. Io lo dico, guardate che non c'è niente da vedere, solo da ascoltare. Certo si ride molto, ma qui c'è una messa in discussione di noi come cittadini. Qualcuno l'avrà pur vo-tato il Trota, no? Undicimila persone...»

Non teme l'antipolitica. «Anzi. Io spero di alimentare senti-

menti di antipolitica, fintantoché la po-litica sarà quella praticata dai politici di professione. Sono loro che hanno crea-to il fenomeno Grillo. Io voglio che la gente si occupi di p olitica, seriamente, e dell'informazione usata per rimbecil-lirla».

C RIPRODUZIONE RISERVATA

La voce di Berardi e Shout ALESSANDRA Berardi, poetessa ed umorista(nellafoto), incontra l'ar-tista Shout (Alessandro Gottardo) e ne nasce un albo raffinatissimo, per bambini, che s'intitola "C'era una voce" e verrà presentato oggi alle 18, dagli autori e da Deanna Belluti, alla libreria Trame di via Goito 3/c. È un racconto in versi (edito da Topi-pittori) che narra di una vivace crea-zione del mondo e vuol essere un in-no alla creatività e alla poesia. Pagina 18

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Aeroporto Forlì, la rabbia dei lavoratori SAMUELE LOMBARDO FORLÌ

La protesta dei lavoratori del «Ridol-fi» di Forlì non ne ferma la messa in liquidazione: ieri i soci pubblici di Seaf, la società di gestione dello sca-lo romagnolo, hanno sostanzialmen-te certificato che la chiusura è «inevi-tabile». Non ci stanno però i lavora-tori, che si sono ritrovati di fronte al-

la sede della società di gestione per protestare, con striscioni e slogan contro amministratori e industriali, insieme ai sindacati Cgii, Cisl e che hanno proclamato lo stato di agi-tazione. Oggi il sindaco Balzani si re-cherà all'Enac: ci sono voli program-mati fino a ottobre, e quindi bisogne-rà capire se c'è la possibilità di far vi-vere l'aeroporto almeno fino ad allo- ra. ---> ALLA PAGINA VII

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Al Ridolfi la rabbia dei lavoratori: <{Non chiudeteci» sziaca proclamano lo stato di agitazione

ma la «liquidazione è inevitabile» dicono i soci

SAMUELE LOMBARDO FORLi erniliaromagnaPunitait

spiode la rabbia dei lavora- tori di Seaf, la società di ge- N.N.N.N.N.W stione dell'aeroporto di Forlì ormai avviato verso

la liquidazione, Ieri una cinquanti- na di addetti (i dipendenti sono 42, ma poi c'è da considerare l'indot- to), si sono radunati di fronte alla sede dell'impresa per protestare contro ii mancato salvataggio del- lo scalo alla luce del «no» della bo- lognese Sab all'integrazione cerca- ta fino all'ultimo dalla Regione. Cartelli e cori con «dimissioni'>, «vergogna» e sarcastici. «grazie tan- te» hanno accompagnato l'entrata del sindaco Vincenzo Balzani, del presidente della Provincia, Massi- mo Bulbi, dei suo assessore Mauri- zio Campagnoli e dell'assessore re- gionale Alfredo Peri, arrivati nel po- n-ieriggio. Non mancano critiche agli industriali: «Cosa hanno fatto le imprese per salvare 1 nostro sca- lo? E i commercianti? E il Comune di Cesena? E gli albergatori di Cer- via? Niente», è i ritornello tra la- voratori. E ancora: «Prima Bolo-

In provIncla dì Bologna Al centro Feste di

via Berlinguer

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9gU,9USN: Al Parco del Chiù. Me 19 «Scuola e territorio» con Francesca Puglisi, responsabile Scuo-la Pd nazionale, Marilena Lenzi, vice-sindaco di Sasso Marconi, e Stefano Rizzoli, sindaco di Monte S. Pietro.

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Aeroporto Po>, la rabbie dei 1,Aerateori

gna ci ha scippato Ryanair, poi Rimi-ni ci ha scippato Wind. Jet. Questi po-litici si dimettano se hanno un po' di dignità», gridano i dipendenti. Da parte loro, Cgil, Cisl eUil hanno pro-clamato lo stato di a itazione.

«Non d rassegniamo al declino dello scalo e alla chiusura delle trat-tative per una società regionale uni-ca con più piste, la Regione ha gli strumenti politici per attuarlo», ar-ringa la folla di addetti dell'aeropor-to riunitisi di fronte alla sede di Seaf il segretario della Camera del lavoro forlivese, Paride Amanti, che preci-sa: «Vogliamo la copertura delle ol-tre 100 maestranze dell'aeroporto solo in subordine, la priorità è man-. tenere vivo lo scalo». Intanto, dopo le contestazioni iniziali, Balzani, Bul-bi e Peri hanno accettato di incontra-re una delegazione di lavoratori. Ma la decisione «inevitabile» della mes-

pn no lIza n Oggi il sindaco a l'Enac che potrebbe gestire lo scalo fino a ottobre

sa in liquidazione è stata presa, co-me si legge nel comunicato firmato da. Regione, Comune di Forlì, Provin-cia di Forlì-Cesena e Camera di com-mercio di Forlì-Cesena. «In questo momento di particolare difficoltà e delicatezza - chiude la nota - voglia-mo ribadire il nostro totale impegno per salvaguardare e tutelare i lavora-tori di Seaf». Stamattina Balzani si recherà alla direzione generale di Enac, l'ente dell'aviazione civile, per chiedere il parere ai titolari della concessione totale e trentennale con-cessa nel settembre del 2010 a _Forti (ma mancherebbe la firma del mini-stero, come denunciato dal Pd1). Lu-nedì, in Regione, i sindacati tratte ranno gli ammortizzatori peri lavo-ratori interessati, nel pomeriggio della stessa giornata il primo cittadi-no tratterà il tema in Consiglio comu-nale. Gli scenari possibili non sono tanti: o i'Enac chiuderà definitiva-mente lo scalo, o gestirà il Ridolfi per un periodo transitorio che con-senta di mantenerlo aperto, o si prenderà tempo per decidere ogni azione. Sui voli attivi al «Ridolfi» con le uniche due compagnie rima-ste, Wizz Air e Belleair, ci sono dei contratti che arrivano fino ad otto-bre ma ancora nulla è certo, così co-me non si può stimare il costo della liquidazione: «Ci faremo carico di tutti gli obblighi della società e cer-cheremo di tutelare a dovere tutti i lavoratori. Nessun costo della liqui-dazione stimato per ora», ha sottoli-neato Badzani a fianco degli altri so-ci..

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LIBERTÀ Q138313138 1.1113311,1031181, 8.1Ernesto Prall 881 1883

Fisco locale attento a famiglie e più deboli, la ricetta di Dosi tra equità e progressività

(mir) Lotta all'evasione, pro-gressività dell'addizionale Irpef con applicazione del fattore-fa-miglia, Imu calibrata per aiutare i più deboli. Si poggia su questi tre capisaldi la politica fiscale proposta per i prossimi 5 anni dalla coalizione di centrosinistra sinistra che sostiene Paolo Dosi. A presentarla, oltre al candidato sindaco, Francesco Cacciatore, capolista del Pd, Luigi Gazzola (Idv), Luigi Rabuffi (Sinistra per Piacenza), Giovanni Castagnetti (civica Moderati e piacentini per

Dosi) e la deputata Paola De Mi-cheli, ex assessore al bilancio del-la giunta Reggi.

Le parole chiave sono due: «E-quità e progressività. Abbiamo deciso di parlare di fisco e tassa-zione locale per dire parole chia-re, che ci differenziano dal cen-trodestra che ha governato il Pae-se e che ha privilegiato i "furbi". Noi siamo quelli che puntano sulla lotta all'evasione e all'elu-sione fiscale, non a caso nel 2010-2011 abbiamo accertato somme del 2.700% in più rispet-

to al 2006-2009, portando a casa oltre 3,5 milioni in. due anni dal-la sola evasione Ici. Tutto ciò - hanno aggiunto - ci consentirà per la prima volta di arrivare alla progressività dell'addizionale ir-pef, permettendoci di introdurre il "fattore famiglia". L'obiettivo è inserire un ulteriore principio di equità che valuti il numero dei fi-gli e le tipologie di persone a ca-rico, come anziani, disabili e stu-denti, Aumentando ulteriormen-te la soglia di esenzione per i più deboli». Gazzola ha inoltre evi-

denziato i positivi risultati dell'al-leanza anzi-evasione fiscale in at-to con l'Agenzia delle entrate, mentre Cacciatore ha ricordato che <de buone prassi amministra-tive che hanno caratterizzato la giunta Reggi hanno consentito di diminuire l'indebitamento del Comune di oltre 13 milioni di giu-ro, a fronte delle opere pubbliche realizzate». «La modulazione del-la tassazione locale legata alla progressività è un ottima cosa -ha aggiunto Rabuffi - a differen-za dell'Imu, voluta dalla Lega che così coree stata immaginata è u-na forzatura e va rivista». «Offria-mo un modello inclusivo - ha concluso Castagnetti - opposto a quello degli altri. Al centro ci so-no le persone con i loro bisogni».

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LIBERTÀ

L'Idv: sull Imu quanta demagogia leghista Gazzola: perché il Carroccio non dice quali servizi tagliare abolendo l'imposta? ININE «E' decisamente accatti-vante in campagna elettorale la proposta della Lega ai sin-daci di non far pagare Peccato che per stabilirne le modalità Maroni rinvii arguta-mente al 25 maggio, dopo il turno di ballottaggio. Uno specchietto per allodole che dimostra quanto poco rispet-to abbia la Lega per i cittadini e quanto sia scarsa la cono-scenza sul funzionamento dei bilanci comunali. Perché la Le-ga non dice anche di quali ser-

vizi intende privare i cittadini come conseguenza del man-cato introito? Le refezioni sco-lastiche? L'assistenza agli an-ziani? Le manutenzioni di stra-de e scuole? »,

Così l'assessore al bilancio Luigi Gazzola, candidato al consiglio comuinale per «Il rispetto per i cittadini im-pone di dire loro la verità an-che quando purtroppo è sgra-devole», afferma Gazzola in u-na nota, «di balle negli anni passati ne hanno sentite anche

troppe, proprio da parte di chi, come la Lega, di fronte al bara-tro della crisi propone ancora, oggi come venti anni fa, rivol-te fiscali, senza essere mai riu-scita a trovare risposte efficaci quando è stata al governo»,

«Ritengo tuttavia che per quanto riguarda Piacenza oc-corra ponderare bene l'appli-cazione dell'Imu (voluta pro-prio dalla Lega nell'ambito del federalismo fiscale) per venire incontro in primo luogo alle e-sigenze di chi possiede solo la

L'assessore Luigi Gazzola, candidato in consiglio per l'Italia dei Valori

noni, fienili, serre, ecc. In ogni caso è chiaro che l'Imu, come tutte le entrate tributarie a di-sposizione del Comune, non

può che essere analizzata con-testualmente al Bilancio di previsione il cui slittamento non e stato dettato, come ven-tilato, da "fughe di responsabi-lità" ma dall'esigenza di atten-dere la definizione da parte del parlamento di un quadro nor-mativo di maggiore chiarez-za».

OGGI APERITIVO DI CHIUSURA - E oggi pomeriggio si chiude la campagna elettorale dell'Idv con un aperitivo in largo Batti-sti dalle 17 alle 20.

prima casa, mantenendo ad e-sempio l'aliquota allo stesso li-vello preesistente, e per gli alloggi in locazione, preve-dendo agevolazioni per le di-verse articolazioni. Per non penalizzare ulteriormente il fattore primario della produ- zione agricola già pesante- mente colpito dalla crisi eco-nomica si potrebbe prevedere inoltre l'esenzione totale dal-l'Imo per i fabbricati rurali a u-so strumentale diversi dalle a-bitazioni, come stalle, capan-

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Il matrimonio con Nacenza Piazza della Pace approva Ma tutti chiedono al Governo maggiore chiarezza e una proposta lineare

Chiara Pozzati

Un ritorno al passato nemmeno troppo traumatico. In previsione dell'eventuale accorpamento di province, il «matrimonio-bis» con Piacenza non solleva polve-roni nel Palazzo di piazza della Pace. Certo sarebbe meglio con-tinuare in solitaria, ma l'idea del vecchio Ducato non sembra ali-mentare antiche rivalità. Almeno entro i confini di Parma.

«Ilnodo della questione rimane un altro - chiariscono i politici di casa nostra - occorre più chiarezza da parte del Governo. Ancora non sappiamo se le Province verranno abolite, accorpate o che altro».

Il più rivoluzionario rimane Gian Luca Armeilini, capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale. «Unirci a Piacenza, perché no? L'importante sarebbe passare sal-to la Lombardia: di questa realtà "bolognacentica" non ne possia-mo più». Della serie l'unione fa la forza, il pidiellino insiste sulla «naturalezza di questo collega-mento con Piacenza, vicina a noi non solo per quanto riguarda i chi iometri». E aggiunge: «Resta iì fatto che da Roma dovrebbero ar-rivare direttive chiare, anche per rispetto dei dipendenti dell'ente».

Non va giù ad Armellini il con-tinuo valzer di proposte e contro-proposte. Dello stesso avviso an-che Pier Luigi Ferrari, il vicepre-sidente di piazza della Pace, che torna a sottolineare il «valore di un o rdine logico, s peciatine nte per :Interna delicato e ricorrente co me quello dei futuro delle province».

Secondo Ferrari infatti: «Fino ad ora è stato speso un fiume di parole, ma non esiste un indirizzo preciso sul tema». E per l'accor-pamento? «E' chiaro che sarebbe meglio andare avanti da soli - continua . Ma una soluzione del

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Libè: «Un tema ora ignorato da quasi tutti i partiti: ma in politica gli impegni vanno rispettati» :m Districarsi nel ginepraio delle Province (e del loro fu-turo) non è affare semplice.

E, a parte la questione delle antiche rivalità sollevata dal Corriere della Sera, il nodo ri-mane un altro.

A che punto siamo? Cancel-lare le province o accorparle? E in quest'ultima eventualità, quali parametri potrebbero guidare l'accorpamento? l tec-nici ministeriali sono al lavoro, così come la commissione Af-fari costituzionali di Monte& tarlo. Le ipotesi principali sono due. La prima: le Province po-trebbero essere soppresse dall'elenco degli enti che co-

stituiscono la Repubblica. La seconda: un accorpamento (o taglio) delle Province sotto un certo numero di abitanti. Tra le numerose proposte, spicca-no sicuramente quelle del de-putato parmigiano Mauro Libé. L'esponente Udc, che fa parte della commissione, ribadisce: «La strada maestra è quella dell'abolizione di questo ente. In quest'ottica, Casini ed io abbiamo presentato una pro-posta di legge che punta sulla riforma costituzionale per l'abolizione della Provincia. Chiaramente, la riforma costi-tuzionale ha un iter burocra-tico piuttosto lungo, ecco per-

ché, con altri colleghi, ho pre-sentato un'altra proposta di legge, questa volta di riforma ordinaria». Decisamente meno complessa.

«In sintesi, abbiamo propo-sto che le province sotto i 500mila abitanti venissero ac-corpate».

E ricorda: «Nel 2008 il tema dell'abolizione delle province ha alimentato la campagna elettorale di molti: dal Pd al Pdl, Udc, Idv. Oggi, solo noi sia-mo rimasti coerenti e, devo am-mettere, anche Di Pietro, tutti gli altri hanno dimenticato. In politica, però, gli impegni van-no rispettati».*Ch.Poz.

genere non è poi così distante da una realtà già. effettiva. Parma e Piacenn sono già unite in nome-rose partite che le vede vicine. E' chiaro Che bisognerebbe trovare un equilibrio». Chi proprio non si sbilancia è Giovanni Carancini, capogruppo del Carroccio in Pro-vincia: «Troppo presto valutare questa proposta, occorre organiz-zare prima una fase di studio. Ah-biamo sempre difeso il valore del-la Provincia e certo speriamo che non venga abolita. Ma se un ac-corpamento non garantisce un ri-sparmio, perché farlo?»,

Giovanni Battista Tombolato, altro consigliere leghista, vede nell'unione Parma-Piacenza «un primo passo verso la nascita delle macroregioni». Per ora, nessuno si sente di scendere nel dettaglio. Nemmeno di affrontare quelle an-tiche frizioni. che in tre secoli di «ap-passionatamente insieme» hanno reso Parma la petit Parigi e Piacen-za figliastra della Lombardia, •

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Pizzarotti: da Parma può ripartire la speranza Il candidato sindaco del Movimento 5 stelle: «Occorre onestà, trasparenza e impegno»

«Parma è una grande oppor-tunità: da qui può ripartire la speranza. E arrivato il momento di osare, di dare una svolta vera a questa città». A sostenerlo è il candidato sindaco del Movi-mento 5 stelle, Federico Pizza-rotti, che in una nota definisce la nostra città «annichilita dalla politica delle parole, spesso vuo-te, spesso utilizzate a sproposi-to» e invoca «fatti concreti, vi-sibili, palpabili, riconoscibili. Il 6 maggio questa possibilità di cambiamento è messa nella ma-ni dei parmigiani. Nelle mani dei giovani perché sono il nostro :fu-turo. Ma anche nella mani dei giovani di ieri, che siamo sicuri sono disillusi e senza speranza, non credono più alla possibilità di un cambiamento vero». In-vece secondo Pizzarotti il cam-biamento è possibile: «La strada per dare un segnale importante alla città esiste, ed è quella del voto, della personale scelta ed indirizzo per il governo della cit-tà. Ed è importante partecipare, esserci, spendere il proprio voto in modo consapevole. Osservare da vicino le proposte per poi fare la propria scelta»,

Secondo il «grillino» non ha più senso oggi parlare di destra e sinistra: «Sono parole vuote di senso, prive di significato. Noi dobbiamo pretendere onestà, trasparenza, impegno per la col-lettività. Sembrano concetti troppo semplici, eppure questi valori si sono sbiaditi in questi anni, non solo a Parma, ma in tutto il Paese. Un Paese deluso e vilipeso, proprio nei suoi valori fondamentali, dettati dalla Co-stituzione e ancora oggi validi, importanti, non emendabili. Il valore del lavoro, il valore del-l'uguaglianza, che significa smettere di prendere ordini dai poteri forti e riportare al centro dell'attenzione i cittadini e i loro bisogni primari. Il valore del be-

ne comune, che significa anche un ambiente sano, senza assurdi camini che ci porterebbero solo danni alla salute, all'economia, al inondo del lavoro».

In questo clima generale, se-condo Pizzarotti Parma può rap-presentare il punto da cui ripar-tire, a patto che la nostra sia «una città che sappia ascoltare davvero i cittadini, dando loro la parola, dando valore alla scelta della maggioranza sulle decisio-ni importanti, sui progetti di grande respiro». Una città che invece, per il candidato sindaco, «fino ad oggi ha sempre sbattuto fa porta in faccia ai cittadini at-tivi, quelli che non si acconten-tano degli spot televisivi e di car-telloni patinati, ma si Impegna-no ogni giorno per andare a fon-do ai problemi, per comprende-re quali siano le vie più rispettose della comunità per risolverli».

Quello che serve, continua Pizzarotti, è «una politica nuova, che si concretizza aprendo le porte dei palazzi, facendo entra-re le telecamere, mettendo in chiaro tutte le procedure, le de-cisioni, i conti. Il 6 maggio è una occasione straordinaria per ri-mettere al centro i cittadini, per-ché solo in questo modo è pos-sibile dare un futuro e una spe-ranza concreta alla nostra città. Noi, come candidati del Movi-mento 5 stelle, siamo pronti a metterci la testa e il cuore», +

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TAGLI ALLA SPESA »

«Qui non c'è più nulla da tagliare» H vicesindaco Filomena De Sciscio sulla Spending Review: di nostro Comune la attua da cinque anni»

ILSulla "spending review", tinta parola d'ordine lanciata dal Governo, è facile avanzare sospetti.

L'uso dell'inglese al posto dell'italiano "revisione della spesa" fa pensare alla solita cortina fumogena adatta a co-prire la scarsa capacità o vo-lontà di incidere sugli sprechi dell'amministrazione pubbli-ca, a cominciare dal costo del-la politica.

Il fatto, poi, che i ministri tecnici abbiano nominato altri tecnici, che a loro volta chiedo-no suggerimenti ai cittadini, ha alimentato il sarcasmo dei commentatori. I comuni, pe-rò, non ridono. Come ultimi anelli della catena amministra-tiva hanno subito da anni i ta-gli più dolorosi e quindi riten-gono ormai irricevibile a ridurre ulteriormente le usci-te del bilancio o ad imporre ai cittadini l'Imu 2 per far qua-drare i conti. Filomena De Sci-scio, vicesindaco e assessore al bilancio, rimanda volentieri al-la classe dirigente nazionàle e allo stato, finora inadempien-te, la responsabilità di rivedere la spesa.

Che cosa significa per il co-mune di Reggio l'incarico affi-dato dal Governo a Enrico Bondi, il risanatore di Parma-lat, in merito alla spending re-view?

«Non so di cosa Bandi stia parlando. Ho solo l'impressio-ne che stia sparando addosso ai comuni, che da anni sono stati costretti a ridurre le spe-se. A Reggio abbiamo ormai ra-schiato il fondo del barile».

Quali risparmi sono stati realizzati negli ultimi anni?

«I risparmi previsti dalla nor-mativa che impone ai comuni di presentare ogni anno un piano di razionalizzazione. A Reggio lo si fa da cinque anni. Per quanto riguarda il mio mandato, abbiamo ridotto la spesa di 5,6 milioni di curo nel 2010 e di 6,7 mitiooni nei 2011. Nel bilancio preventivo di quest'anno, che presentere-mo la settimana prossirna, è

incluso un ulteriore risparmio di due milioni. Non vedo che cosa possiamo ancora tagliare nel 2013, se non decurtando pesantemente i servizi».

Come prevede, intanto, il Comune di ridurre di due mi-lioni le uscite del 2012?

«Sostanzialmente raziona-lizzando la spesa corrente e di-minuendo fortemente l'iride-bitamento. Sorto operazioni

che incidono su tutti settori dell'anuninistrazione, in mo-do da farli funzionare con me-no personale e meno risorse».

In quale misura viene dimi-nuito il numero dei dipenden-ti?

«Esiste da anni il blocco qua-si completo del turn over. Ogni cinque dipendenti che vanno in pensione se ne può assumere soltanto uno».

L'ASSESSORE AL BILANCIO

L L blocco del turn-over del personale è tina realtà ormai da anni: stiamo difendendo i servizi forniti ai cittadini

Com'è possibile, in queste condizioni, svolgere ancora i servizi essenziali?

«Lo facciamo anzitutto mi-gliorando l'organizzazione del lavoro e attuando la mobilità interna, ma anche proceden-do con la digitalizzazione, gra-zie a piccoli investimenti in in-formatica. Una parte dell'ana-grafe è già on tingi. Incomincia ad esserci anche l'edilizia».

Quali spese subiscono le contrazioni più consistenti? «Le spese generali del comu-ne, come il facchinaggio, le pu-lizie, il vestiario e i servizi che vengono reinternalizzati, Non abbiamo autoblii nè abbona-menti al teatro. Per l'autono-leggio spendiamo 10mila eu-ro».

E le spese per investimenti? «Siamo scesi nel 2012 a 17 mi-lioni. La spesa annua fra il 2001 e il 2008 era di 58 milioni, ridotti a 21 nel 2011. Abbiamo in cassa 58 milioni più altri 45 di residui da riscuotere, ma non ti possiamo investire a causa del patto di stabilità».

Luciano Salsi ©RIPPODUZ!GNE RISERVATA

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«Qui nati ife più india da tagliare» „ ,„ , ,„,

press LinE 04/05/2012 GAllETTA DI REGGIO

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INSIEME PER CAMPEGINE

«Continuità è la parola chiave» Paolo Cervi, nipote di Gelindo, guida la coalizione Pd-Idv-Sel

CAMPEG1NE

Continuità è la parola chiave dei programma presentato dal-la lista "Insieme per Campegi-ne", che candida a sindaco Pa-olo Cervi, studente universita-rio di 27 anni — nonché nipote di Gelindo, uno dei sette fratel-li Cervi vincitore delle prima-de del Pd. Sulla carta, Cervi si presenta ai blocchi di partenza con i crismi del favorito, avva-lendosi anche del sostegno di Scie dell'Italia dei valori. «Con-dividiamo in pieno — afferma Cervi — il bilancio di previsione appena approvato dall'ammi-nistrazione comunale. La con-tinuità si concretizza sul tema

del mantenimento della quali- tà dei servizi, ed è anche

fiscale che voglia-mo spenderci: pagare tutti e pagare meno».

Giovani e volontariato sono il punto di partenza per la lista di Cervi: «Crediamo che vada valorizzato il contributo delle politiche giovanili del paese, Ci

spenderemo molto per dare ai giovani un luogo sicuro di ritro-vo, dove potranno essere utili alla comunità e alle associazio-ni. Vorremmo elaborare un progetto in grado di mettere in rete i vari soggetti che si occu-pano della realtà giovanile, che consenta loro di fare sistema e di trovare sostegno reciproco».

Infine, un chiarimento sulla "posizione" della lista. «La no-stra coalizione ha al suo inter-no sentimenti di tutto il centro-sinistra. La volontà è quella di rappresentare la maggior parte di Campegine e della sua sto-ria, oltre che offrire una conti-nuità di buona amministrazio-ne», (a.v.)

Paolo Cervi studente universitario di 27 anni candidato sindaco della lista Insieme per Campegine

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Polemica sul governo Monti con il deputato pd Marchi

"Il grillino Olivieri degno erede dei populismo del Carroccio"

«SÌ, SIGNOR grillino Mat-teo Olivieri, io sono un espo-nente del Partito Democrati-co senza. vergogna, perché io non ho nulla di cui vergo-gnarmi e ritengo che anche il Pd non abbia nulla di cui ver-gognarsi». Inizia così la replica dei deputato reggiano daino Marchi al capogruppo dei Grillini Matteo Olivieri: «Il Primo maggio in piazza la Cna e le altre associazioni hanno posto il problema della liquidità delle imprese. Quei problema, ha nome e cognome: Giulio 'Frementi. La stessa Corte dei Conti sul rendiconto 2010 ha scritto che c'è stata una strategia di slittamento dei pagamenti. Il Pd ha sempre contrastato questa strategia e la linea economica del governo Ber-lusconi fin dal 2008. Dicem-mo che ci avrebbe portato al disastro anche quando tante associazioni di categoria., tanti sindacati, tanta società civile invece dimostrava ampi consensi. A questo siamo arrivati, a sfiorare la Grecia. Se fosse restato Ber-:uscc.)ni e anche se si fosse andati alle elezioni anticipate saremmo finiti come la Gre- cia. Per evitarlo abbiamo sostenuto e sosteniamo il

governo Monti. Dovremmo vergognarci di operare per evitare il fallimento dell'Ita-lia'?».

Continua Marchi: «Sui pagamenti, questione da 90 miliardi, si è iniziato ad ope-rare. Per la prima volta si è inserito il recepimento della direttiva. europea nella legge comunitaria e si sono messi un po' di miliardi. Non basta. Bisogna fare di più e il Pd continua a. insistere, soprat-tutto per -un parziale allenta-mento dei patto di stabilità interno. Sosteniamo il gover-no Monti, ma sulla riforma del mercato del lavoro non abbiamo rinunciato a dire la nostra, a difesa dei lavorato-ri. E continuiamo a batterci affinché per la crescita e il lavoro non ci si limiti alle regole, ma si intervenga per il rilancio degli :investàTfieriti, per politiche industriali e per cambiare le politiche euro- pee. Si vergogni piuttosto Olivieri e il suo movimento guidato da irresponsabili, populisti e pronti a riprende-re le paro:e d'ordine della Lega Nord, sfruttando le sue disgrazie. Ma quelle parole d'ordine ci hanno portato e ci porterebbero anche in futuro al disastro».

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Procura e Finanza al lavoro per far luce sulle eventua egol ità

Caos Lega Nord, sentito L CONTINUANO le indagini sulla Lega Nord reggiana, per accertare le eventuali irregolarità commesse da alcuni esponenti del partito della nostra città. Marco Lusetti - ex membro del partito, e braccio destro, in passato-, di Angelo Ales-sandri, prima di essere espulso dal Carroccio - sarebbe stato sentito nei giorni scorsi dagli inquirenti. Resi arto però top secret le argo-mentazioni portate all'attenzione degli investigatori da Lusetti che, presentando in procura un espo-

sto, aveva dato il via al filone reg-giano delle indagini. La magistra-tura ira confermato che ci sono alcuni indagati - ca cui, si è sup-posto, lo stesso Alessandri - ma al momento non ci sono conferme certe sui loro nomi. E ha detto che, se le accuse di Luseiti fosse-ro reali, si tratterebbe di fatti penalmente rilevanti, e non poco. Gli avvocati Matteo lotti e Gian-luca Vinci, entrambi consiglieri comunali del Carroccio, nonchè legali rispettivamente di Giacomo

Giovannini (capogruppo in Sala del Tricolore) e di Francesca Car-lotti (consigliere provinciale) hanno depositato una richiesta per sapere se i due assistiti siano, cot ne emerso da alcune notizie di stampa, effettivamente indagati. La risposta della procura, tuttavia, non è ancora arnvata: «Se l'iscri-zione è comunicabile - aveva detto il procuratore capo Giorgio Grandinetti - faremo sapere. -Se non lo è per motivi di indagine non lo diremo». (al cod.)

Marco Lusetti

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

LA POLAMiCA Dopo le dure critiche di 5 Stelle per aver partecipato al corteo deve aziende contro la manovra del Governo

Tra grillini e Pd è già alta tensione pre elettorale L'on. Marchi: «Non abbiamo nulla da vergognarci, da noi un appoggio costruttivo all'esecutivo» i vergognino

« Sì, signor grillino Mat-teo Oli v ieri, io sono un espo-nente del Partito Democrati-co senza vergogna, perché io non ho nulla di cui vergo-gnarmi e ritengo che anche il PD non abbia nulla di cui ver-gognarsi».

Le elezioni - almeno quelle politiche - sono lontane anco-ra qualche mese, ma domeni-ca, e lunedì il test delle ammi-nistrative si sta caricando di un peso rilevante, riassumi-bile in un "Pro o contro Mon-ti e i partiti che lo appoggia-no". La sfida è stata lanciata dal grillino Matteo che ha scelto la piazza del Pri-mo Maggio per criticare il Pd, che a Roma sta con Monti, mentre nelle piazze italiane - così come nel corteo reggia-no - si fa vedere al fianco delle aziende e i lavoratori che nro-

testano contro Monti. Un'accusa che ha fatto su-

bito scattare sulla difensiva mista all'attacco il parlamen-tare reggiano del Pd Maino Marchi.

«In piazza CNA e altre asso-

ciazioni hanno posto il pro-blema della liquidità delle imprese» dice Marchi. «Quel. problema ha nome e cogno-me: Giulio Tremon ti. La stes-sa Corte dei Conti sul rendi-conto 2(110 ha scritto che c'è stata una. strategia di slitta-mento dei pagamenti. il PD ha sempre contrastato que-sta strategia e la linea econo-mica del Governo Berlusconi fin dal 2008. Dicemmo che ci avrebbe portato al disastro anche quando tante associa-zioni di categoria, tanti sin-dacati, tanta società civile in-vece dimostrava ampi con-sensi. A questo siamo arriva-ti, a sfiorare la Grecia. Se re-stava Berlusconi e anche se si andava alle elezioni antici-pate saremmo finiti come la

Grillini? Movimento guidato da irresponsabili, populisti e pronti a riprendere le parole d'ordine della Lega, sfruttando le sue disgrazie

Grecia» puntualizza Marchi. Che rilancia: «Per evitarlo abbiamo sostenuto e soste-niamo il Governo Monti., Do-vremmo vergognarci di ope-rare per evitare il fallimento dell'Italia? E sui pagamenti,

questione da 90 miliardi, si è iniziato ad operare. Per la prima volta si è inserito il re-cepimento della direttiva eu-ropea nella legge comunita-ria e si sono messi. un po' di miliardi. Non basta. Bisogna

fare di più e il PD continua ad. insistere, soprattutto per un parziale allentamento del patto di stabilità interno». E sull'accusa specifica, Marchi sottolinea: «Sosteniamo il Governo Monti, ma sulla ri-forma del mercato del lavoro non abbiamo rinunciato a di-re la nostra, a difesa dei lavo-ratori. E continuiamo a bat-terci affinché per la crescita e il lavoro non ci si limiti alle regole, ma si intervenga per il rilancio degli investimenti, per politiche industriali e per cambiare le politiche euro-pee. Questo fa il PD e per que-sto va in piazza con le impre-se e con i lavoratori a testa al-ta. Si vergogni piuttosto Oli-vieri e il suo movimento gui-dato da irresponsabili, popu-listi e pronti a riprendere le parole d'ordine della Lega, sfruttando le sue disgrazie».

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PRIMA PAGINA

Reggio Emilia e Provincia

:NCHIESTA SULLA LEGA NORD Interrogato ieri a Reggio, dove ha presentato un dettagliato esposto

Lusetti in Procura conferma le accuse La sfida ad Alessandri: «Venga, proverò in pubblico quello che dico»

indagine sulla Lega Nord Emilia scaturita

dagli esposti di Marco Lu-setti. ed altri ex militanti procede in sordina, ma non si arresta. La Procura sta la-vorando con grande discre-zione dopo la clamorosa conferenza stampa con la quale, pur annunciando l'a-pertura di un fascicolo, il. procuratore Grandine tu ha voluto mettere a tacere illa-zioni e ipotesi di stampa. Ie-ri Loschi è stato interroga-to proprio a palazzo di Giu-stizia, e ha iniziato ad entra-re nel, merito di qual 14 pun-ti sui quali si articola il suo "dossier". Nomi, date, luo-ghi, e tanta documentazio-ne:fotocopie di atti, di fattu-re, di documenti interni del Carroccio emiliano, del quale è stato numero due a lungo. Una documentazio-ne corposa - raccolta perché non. si sa mai e perché si ve-devano "cose che non anda-vano" - che indirettamente, la dice lunga sul clima che

sarebbe regnato per mesi nella segreteria di via dell'Aeronautica.

L'onorevole Angelo Ales-sandri, che dal 2010 è nel mi-rino di Lusetti, sarebbe sta-to al centro del colloquio con il magistrato. Le ac-cuse sono sempre quelle: relative alla gestione del finanziamento pubblico dei partiti, i rapporti tra Reggio e Milano (ci. sa-rebbero contatti anche tra le due inchieste) in re-lazione ai rimborsi delle spese elettorali, il siste-ma di fatturazione adot-tato, ma anche presunti fondi neri e presunti ille-citi avvenuti nel reggia-no in occasione di cam-pa.gne elettorali e i tenta-tivi di non far trapelare

cosa accadeva che, a parere di Lusetti avrebbero provo-cato la sua espulsione (con il pretesto della gestione dell'Enci) proprio nel mo-mento in cui lui aspirava al-la segreteria "nazionale" e-

miliana. Dopo la "visita" in Procu-

ra, l'ex dirigente leghista ha lanciato una sfida ondi-ne proprio ad Alessandri.

Parlando si sé in terza persona, scrive su Face-

book: che Marco Lusetti • «è stato espulso dalla Le-

ga Nord in modo illegitti-mo, violando Statuto e Regolamento. Nessun Giudice e nessun Tribu-nale ha mai smentito questo fatto e/0 senten-ziato qualcosa di. diver-so». Ma anche specifica che «non ha mai chiesto di rientrare in Lega Nord, tantomeno di ria-vere la tessera di parti-to».

Poi, riferendosi alla. campagna di pulizia che

Roberto Maroni. dovrebbe intraprendere, aggiunge: «Questa Lega Nord ha tra-dito tutti i valori in cui ho creduto; già nel Dicembre 2008 denunciai. interna-mente quanto stava acca-dendo; dopo due anni di "battaglie", culminate con. la mia espulsione 117 Luglio 2010, iniziai a denunciare la "malagestio" anche in mo-do pubblico».

Infine lancia il guanto: «Sfido On. Angelo Ales-sandri ad un confronto pub-blico; io proverò quello che dico, come sempre, docu-menti alla mano, vedremo se lui saprà fare altrettanto. Scelga pure 1' On. Angelo A.- lessandri "Quando" e "Do-ve", io non ho nulla da na-scondere, ci sarò di certo».

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di Davide Berti

SCUOLE D'INFANZA » NI.10V0

Passa la fondazione, cono i genitori Non si parla ancora del numero di istituti, ma dovrebbero essere quattro. Oggi delicato passaggio coi sindacati

Per la città è la vittoria dei geni-tori, ieri presenti a decine con bambini al seguito e palloncini colorati col logo del comitato "Giù le mani dagli asili", nato per difendere le scuole comu-nali e capace di arrivare a sette-- mila firme che si sono fatte sen-tire tutte in questa trattativa durata due mesi e concretizza-tasi ieri dopo oltre quattro ore di dibattito. Per la politica è la vittoria di chi parla di innova-zione partendo dalla conserva-zione dell'esistente. A perdere, in q uest a fase, è l privato. ?viali giorno del giudizio, per l'ammi-nistrazione che ieri ha visto ap-provare dal consiglio comuna-le la nuova fondazione che ge-stirà alcune scuole dell'infan-zia, sarà soprattutto oggi po-meriggio, quando al tavolo non ci sarà un gruppo Pd che tutto sommato ha superato le perplessità iniziali di alcuni consiglieri, ma gli agguerriti sindacati, soprattutto Cgil e au-tonomi. La vera partita si gio-cherà lì, quando ci sarà da ri-spondere una volta per tutte ai quesito che la delibera di ieri ha sviato: quante e quali saran-no le scuole da gestire atnaver-so la nuova fondazione dopo che la legge di stabilità consen-tirà agli enti locali di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limi-te del 40 per cento della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente? Un qua-dro mutato rispetto a quando era nato il percorso della deli-bera, molto più stringente per-ché prevedeva solo una quota del 20 per cento che avrebbe negato, senza un nuovo rnodel-lo gestionale, l'apertura di alcu-ne scuole per mancanza di per-sonale. Oggi Cgil vorrà ridurre al minimo il numero delle scuole da mettere sotto la cam-pana della fondazione, ma dai primi calcoli sul personale que-ste sembra che non possano essere comunque meno di quattro.

Servirà coraggio per chiude-

COMITATO SODDISFATTO

Decine di famiglie con bambini hanno seguito i lavori e hanno donato all'assessore Querzè una maglia celebrativa

re il tavolo positivamente, quel coraggio che in parte è manca-to ieri quando si è preferito pre-sentare una delibera completa-mente epurata da tutti i riferi-menti ai concetti di privato, di esternalizzazione e di numero delle scuole coinvolte per dare un segnale, tra gli altri, anche alla Cgil.

La giunta, e la Querzè che

nelle ultime 24 ore è stata pro-tagonista di un'opera dì tessi-- tura piuttosto complicata an-che all'interno della stessa squadra dei colleghi assessori, dovranno dimostrare coi fatti che si è trattato di una scelta politica lungimirante e non di un provvedimento dettato dall'emergenza del momento. Se si decide di scommettere sulla fondazione, è lì che deve andare il sistema scolastico modenese per evitare disparità ma soprattutto produrre tutte quelle sinergie e quei risparmi - ammonterebbero almeno ad un milione e mezzo di euro all'anno se tutte le scuole co-munali fossero gestite dalla fondazione che devono stare alla base di un'operazione così strategica e fondamentale. E non sarà facile non solo tenere

CPRAIRTTICISHOECIALI

Cgil pretende ancora più chiarezza verso i dipendenti Modenacinquestelle vota a favore, astenuta Sinistra per Modena

insieme i sindacati sul tema del personale, ma soprattutto quel terzo settore che è stato, in questa partita, per certi versi accantonato.

L'assessore Querzè, che ha ricevuto in dono dal comitato una maglia celebrativa, ha in-trodotto la delibera chiarendo che la «fondazione di parteci- . nazione è uno strumento inno- n ,. „ „, . „ • „. •

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la fondazione, vincono i genitori

IlConigIkt comunale di ieri che ha avuto per pro agonist enitori del co t "Giù le mani dagli asili"

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vativo, una scelta strategica, e non una risposta emergenzia-le, Fino ad oggi ha spiegato - il Comune ha gestito direttamen-te le scuole comunali. La fon-dazione ha lo scopo di mante-nere la centralità del pubblico, salvaguardare il patrimonio di conoscenze e competenze, ga-rantire la continuità didattica, favorire un'occupazione non precaria e di qualità, incentiva-re la partecipazione attiva dei genitori, ma anche di altri sog-getti». Basta, però, che questi non si chiamino privati. Alme-no in questo primo anno, dopo il quale anche il capogruppo del Pd Paolo Trande ha chiari-to che «dovrà essere effettuata una verifica sul modello gestio-nale è questa la mediazione trovata dal gruppo Pd coi più scettici - basata su analisi quali

la qualità del servizio, quella del lavoro e sui costi di gestio-ne. In caso di esito positivo alla fondazione potrà essere affida-ta la gestione di altri servizi sco-lastici ed educativi nella fascia zero sei anni».

Provvedimenti che secondo Pighi «sono necessari» e con ef-ficacia nelle sue conclusioni ha sottolineato come «Modena non si poteva permettere di ri-tornare alla lista d'attesa per le scuole materne. Così è stato salvaguardato un sistema».

Le scuole da trasferire alla fondazione saranno scelte te-nendo conto del numero di in-segnanti a tempo determinato presenti in ciascuna struttura. La fondazione assumerà gli educatori e gli insegnanti a tempo indeterminato, utilizze-rà gli edifici scolastici in como-dato gratuito e progressiva-mente acquisirà gli appalti di servizi.

Dal dibattito è emersa, a sor-presa, l'astensione di Sinistra per Modena, dopo che gli "amici" di Sei, insieme a Verdi e Pdci, si erano spesi sempre ie-ri in difesa della fondazione, definendola «una via strategi-ca in alternativa alla continua erosione di pezzi di welfare ge-stiti direttamente dal pubblico da indirizzare verso la privatiz-zazione». Ha invece votato a fa-vore Vittorio Ballestrazzi di Mo-denacinquestelle, che ha evi-denziato con soddisfazione l'ascolto della posizione dei ge-nitori «che sono riusciti in un miracolo, far cambiare idea a questa giunta che era partita per esternalizzare». Astensio-ne anche per Lega Moderna, mentre Torrini, che aveva già espresso chiaramente le sue perplessità, anche ieri non ha risparmiato colpi. Così come il Pdl, che con Pellacani si è espresso così: «Questo è il sim-bolo di un sistema inefficiente dai costi troppo elevati, legato ad un conservatorismo del pas-sato che ci ha portato nel bara-tro. Vi siete dimenticati del ter-zo settore».

©R;PRODUZ1ONE RISERVATA

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fondazione, vincono i genitori

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CASTELNUOVO

Gran finale per la campagna elettorale coni cinque candi-dati a sindaco che si sono sii-dati nel corso di un confron-to serrato sui temi più scot-tanti, dall'economia al socia-le. L'incontro, dopo quello avvenuto sull'impianto Inal-ca, si è svolto all'auditorlum "Renzo Bavieri." ed è stato or-ganizzato dalle associazioni di categoria. Carlo Bruzzi, Claudio Botti, Giancarlo Ci-ni, Isa Seidenari e Paolo Fer-rari. Cinque nomi per altret-tante liste, in cui sono ancora i partiti tradizionali a prevale-re in una tornata anticipata, a cui si è dovuto ricorrere per la prematura scomparsa di Lal-la Reggiani.

In vista della chiusura della campagna elettorale, c'è an-cora qualche iniziativa che accompagnerà le liste verso l'adunanza alle urne. Stasera, infatti, "Centrosinistra per Castelnuovo e Montale" si

presenterà alla Sala delle Mu-ra in via della Conciliazione, alle 20.45. Durante la serata si terrà l'intervento conclusi-vo del candidato Carlo Bruz-zi, accompagnato dai candi-dati al consiglio comunale. Chiusura in festa per Giancar-lo Gni, candidato di punta della Lega Nord, per il quale arriverà a sostegno l'onorevo-le Angelo Alessandri, coordi-natore del Carroccio in Emi-lia Romagna. La serata prose-guirà al Sombrero di Setteca-

ni. I votanti per scegliere il

nuovo primo cittadino e i componenti del consiglio co-munale sono quasi 10.800, per la precisione 10.739 gli aventi diritto con le donne (5144) in maggioranza sugli uomini (5295). Dodici i seggi che sono stati predisposti sul territorio comunale.

Entrando nel vivo dei sin-goli schieramenti, Bruzzi è appoggiato da un fronte con Pd, Idv, Sei, Psi e Pdci. Sem-

pre guardando a sinistra, Claudio Botti si candida a sin-daco per Rifondazione Co-munista. Spostandosi nel centrodestra, si ripresenta isa Seidenari con "Il centro-destra per Castelli -uovo e Montale", mentre Giancarlo Cirri è il candidato per Lega Nord che può vantare pure il sostegno del movimento Am-biente í Territorio. Si è pre-sentato anche il Terzo Polo Unione Terre di Castelli con Paolo Ferrali, (s.a.)

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IERI L'ULTIMO CONFRONTO ELETTORALE

Cinque candidati per la successione a Lalla Reggiani municipio astelnuove

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TaV, Grilla in tribunale per la rottura di un sigillo: "Giustizia fortissima coni deboli": e il debole chi è, Grillo?

Simone Tosi (aSi mon eTosi

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LEONI E SA NTORO Si UNISCONO ALLE C:trNCEE Di TORS:NI DELL'UDC. SEL DALLA PARTE DELLA GaENT,',

Pdl contrario . «Scelta fatta per inseguire l'alleanza a sinistra in vista delle elezioni» sinistra . , _

DAVIDE Torrini, consigliere dell'Udc, si è già pronunciato più volte sul tema: a suo pare-re la fondazione controllata dal Comune per gestire gli asili non permette di risparmiare e dequalifca solamente le scuole materne e gli asili nido a gestione privata. Sulla stessa lunghezza d'onda il Pdl, che ieri ha votato contro le linee di indirizzo. «Era molto meglio esternalizzare ai privati — ha detto Luigia Santoro garantendo qualità dei servizi e risparmiando realmente fondi dell'amministrazione». «Questa scelta — ha detto invece Andrea Leo-ni — è esclusivamente politica: la giunta inse-gue alleanze pre elettorali con Sei, pensando già alle elezioni del 2014. ci aspettavamo che almeno su questo tema ci fosse un'inversione

di tendenza. Invece niente. Si continua a privi-legiare l'ideologia ai danni dei cittadini. De-cenni di dirigismo sono duri a morire e il 'ri-chiamo della foresta' a sinistra hanno fatto il resto. L'ipocrisia — ha aggiunto Leoni — re-gna sovrana in Comune perchè la metà delle scuole di infanzia a Modena è gestita dal priva-to, sia sociale che convenzionato. La qualità del servizio è ottima e gli utenti sono soddisfat-ti. Per le scuole d'infanzia non ho assistilo a proteste e nascita di fondazioni». E in effetti Sei, insieme a Verdi e Pdci, è sulla linea della scelta effettuata dalla giunta: «La proposta di fondazione per le scuole comunali dell'infanzia non risponde solo ad un vincolo normativo recentemente introdotto circa la scelta di ridurre le assunzioni nella pubblica

amministrazione — si legge in una nota con-giunta ma anche a delineare una via strate-gica in alternativa alla continua erosione di pezzi di welfare gestiti direttamente dal pub-blico da indirizzare verso la esternalizazione privatizazione. Sfugge all'Udc che le scuole co-munali costano di più in quanto caricate di oneri impropri come la maternità e la malattia dei dipendenti ecc, mentre altri tipi di gestio-ne scaricano questi oneri sugli istituti prepo-sti; sfinge che i contratti di lavoro applicati al di fuori degli enti locali costano mediamente il 30% in meno in termini di retribuzione dei dipendenti e tanta inaccettabile precarietà, sfinge che il livello qualitativo è quasi sempre garantito da attività formative in carico al pub-blico».

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Lifundaziont GeArL al.neao asrli» 5,

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il Resto del Carlino

MODENA

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di Modena e Provincia

SCUOLE MATERNE Approvata la delibera per la creazione del nuovo ente: nei prossimi giorni la decisione sul numero

Fondazione, si tra i dubbi dei ‘richeritianr Leoni (Pdl): «Scelta dettata dalla politica» di LUCA CARDINALE

on cinque, ma tbrse nemmeno tre, ‘, Saranno probabilmente quattro

le scuole materne cittadine che passe-ranno dalla gestione comunale a quel-la della nuova fondazione che di. fatto nata ieri, con il via libera del Consiglio comunale alla delibera di giunta..

Giornata concitata E' l'esito di una giornata piuttosto

concitata soprattutto in casa Pd, con u-na. serie di. incontri che hanno precedu-to la seduta del Consiglio per fare il punto sulla situazione modificata dalla legge del 26 aprile. Una novità che in so-stanza aveva portato il rapporto tra nuovi assunti e cessazioni di contratti da 2 a 10 a a 10: un «bel segnale», come lo ha. definito ieri il sindaco Pighi, che di fatto aveva cambiato l'agenda dei giorni scorsi in casa giun.M e Pd. Con la possibilità di. assumere nuovi inse-gnanti, insomma, l'ipotesi principale in campo era quella di diminuire il nu-mero di scuole destinate a passare alla fondazione - da 5 a 1. o magari anche a 3 - anche se qualcuno sperava addirittu-ra di scongiurare la stessa nascita della fondazione. Ieri pomeriggio, dopo un. vertice pre-Consiglio, la decisione: si alla delibera, ma con un emendamento delPd che elimina il rife,rimento ai mi-mero di scuole coinvolte (quelle previ-ste erano ahneno 5, mentre ora si parla del «inininio necessario rispetto agli o-biettivi di contenimento dei costi») e prevede una verifica annuale. Il nume-ro sarà decisone simigiorni,ma l , ma improbabile che si scenda sotto alle 4

scuole. Per quanto riguarda.il persona-le, invece, le assunzioni saranno a tem-po indeterminato.

«Scena strategicag La delibera è stata illustrata all'aula

dall'assessore all'Istruzione Adriana .

Querù, che ha posto I 'a ccento sulla «scelta strategica della fondazione, che ha lo scopo di mantenere la centralita del pubblico, salvaguardare il patrimo-nio di. conoscenze e competenze, garan-tire la continuità didattica, favorire un'occupazione non precaria e di qua-lità, incentivare la partecipazione atti-va dei genitori, ma anche di altri sog-getti». La delibera dà così mandato alla. giunta di elaborare una proposta per costituire la fondazione e stabilisce le linee di indirizzo: «Il fondatore origl nario sarà il Comune e in un momento successivo potranno aderire, in quali-tà di fondatori aderenti, altri soggetti, purché esclusivamente pubblici. Il go-verno rimarrà in capo al Comune e lo

statuto dovrà identificare la modalità per assicurare la più ampia ed efficace partecipazione da parte dei genitori».

Per quanto riguarda 'costi, per il pri.- mo anno sarà il Coniune a trasferire gli importi delle rette alla fondazione, in-sieme a un contributo per i costi di ge-stione, «nel rispetto di efficienza ed e-conomicità, garantendo un'offerta coerente con le scuole a gestione diret-ta, con costi non superiori»,

dibattito Molto acceso il diba iti consiliare,

con. Andrea Leoni (Pdl) che ha sottoli-neato «l'importanza della scelta che il Consiglio sta facendo. Una scelta che non riguarda solo il modello gestiona-le, il futuro delle alleanze che la mag- gioranza mole mettere in campo. Così, per mantenere lo stesso modello, il Co-mune non. guarda in faccia alla realtà, facendo una scelta dirigista: si poteva aprire a un privato sociale, tua si e pre-ferito fare una scelta politica». Dello

stesso avviso Davide Torrini(Vdc), che parla di :<dellbera che chiarisce in ma-niera inequivocabile la scelta del Co-mune: oggi avremmo la possibilità di tagliare la spesa pubblica di alcuni mi-lioni, garantendo il servizio, semplice-mente calibrando diversamente il rap-porto tra pubblico e privato. S.:trattaci]. un brutto segnale, soprattutto nei con-fronti. dei genitori i cui figli frequenta-no scuole gestite dai privati».

Segnali Passando al. Pd, i malumori sono sta-

ti soprattutto quelli dei consiglieri 'l'i-chettianif, che avrebbero preferito ar-rivare a una vera est ernalizzazione o a una fondazione aperta da subito ai pri-vati: Stefano Prampolini. è uscito dall'aula. al momento del voto, mentre Fabio Rossi non era presente alla. sedu-ta. Più positivo Stefano Rimini, che ha votato delibera e emendamento, facen-do però notare «il percorso ;Libici e om-bre che ci ha portati qui» e ricordando che «oggi bisogna mettere da parte l'i-deologia e pensare alla sostenibilità del welfare del futuro». Malumori an-che a sinistra, con Federico Ricci (Sini-stra per Modena) che si à astenuto, preoccupato per l'indebolimento della. funzione di controllo del Comune. Alla fine, la delibera è passata con il voto fa-vorevole di Pd, Modena5stelle.it, con l'astensione di Lega moderna e Sini-stra e il no di Pdi e Ude, Passato anche l'emendamento del Pd, mentre è stato respinto l'odg di Balle s Mazzi. che impe-gnava il Comune «ad attuare tutte le a-zioni che possano evitate di privatizza-re le scuole d'infanzia comunali».

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press LinE 04/05/2012

di Modena e Provincia

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A eagelnu,e.

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A Castelnuovo, invece, se la giocano i partiti Il partito. A Castelnuovo c'è. Se nella presente tornata elettorale delle ammi-nistrative si assiste ad un diluvio di liste civiche, un fiorire di candidati che si de-finiscono apartitici, (per poi scoprire che hanno il sostegno e neanche tanto velato di formazioni partitiche classi-che), a Castelnuovo a cinque liste corri-

spondono cinque simboli. Classici, sto-rici e tradizionali. C'è il centro destra che pur presentan-dosi come lista civica fa pieno riferi-mento al centrodestra. Nessuna finzio-ne, l'indicazione per l'elettore è chiara. A guidarlo c'è Isa Seidenari con cen-trodestra per Castelnuovo e Montale'. C'è la Lega Nord che nel simbolo pa-dano ag unge la scritta 'Cini sindaco'

per mettere in evidenza il candidato Giancarlo Cini, sostenuto anche da `Ambiente e Territorio'. C'è il Terzo Polo che a Castelnuovo, unico paese dei tre che si avvicinano alle urne, si presenta quasi al completo. Il candidato Paolo Ferrari è in quota Udc ma ha l'appoggio anche dei fini ani

di Fli e del Mpa che inseriscono, ognuno, il simbo-lo nel logo della li-sta: Terzo Polo Terre di Castelli. C'è il centro sini-stra, `Centrosini-stra per Castel-nuovo e Monta-le', che qui si pre-senta largo e può contare su una si - mil Unione (ver-sione Prodi) con Pd, I dv, Sel. Psi e Pdci che sostiene il candidato Car-lo Bruzzi. Curio-samente però la

Federazione della sinistra si divide in due tronconi: i Comunisti Italiani (quelli di Di liberto) corrono con il cen-tro sinistra, Rifondazione Comunista (quella di Ferrero) balla da sola con Claudio Botti alla guida della lista con il nome di partito. Cinque candidati che lottano per succe- dere a Maria Laura talla' Reggiani. Il primo cittadino scomparso prematura-

mente il 28 ottobre scorso, dopo una lunga malattia. La sua morte ha desta-to enorme emozione in paese, con cen-tinaia di persone accorse in piazza il 31 ottobre per i funerali tenuti all'aperto in un grande abbraccio collettivo. Un lutto doloroso per la comunità. Ma ora i 10.739 cittadini domenica e lunedì devono rinnovare il consiglio comunale. Per i programmi il candida-to del centrodestra, Isa Seidenari, pun-ta su sicurezza (Ripristineremo il servi-zio di polizia municipale; aumentere-mo gli strumenti di controllo del terri-torio e ridurremo i servizi in capo al-l'Unione Terre di Castelli e li trasferire-mo nella sfera comunale'), risparmi (Prevediamo una riorganizzazione dei servizi, ora troppo costosi e lontani dai cittadini'), vendita di beni pubblici co-me la farmacia comunale. Anche Gian-carlo Cini guarda con attenzione alla sicurezza ma da buon imprenditore ha un'attenzione particol are sulle questio-ni economiche quindi lotta agli sprechi e ridimensionamento delle spese inuti-li. Il centrosinistra con Carlo Bruzzi pun-ta sulla continuità amministrativa (as-sessore uscente all'urbanistica) e candi-da tre col leghi assessori: Massimiliano Meschiari (vice-sindaco); Benedetta Brighenti (Ambiente e Patrimonio); Massimo Tomasselli (Scuola e Sport). E ci sono anche sci consiglieri uscenti a confermare la continuità con l'ammini-strazione precedente. Tra i temi quelli dello sviluppo del paese e la crescita

dell'economia. Discontinuità chiede in-vece il comunista Cladio Botti con: `Stop alle privatizzazioni dei beni co-muni con particolare riferimento alla gestione dell'acqua. Stop anche alle pri-vatizzazioni, già in cantiere, dei servizi cimiteriali e della manutenzione delle strade'. il Terzo Polo unito è la novità di Castelnuovo che cosi potrà contare forza e numeri della nuova coalizione politica. C'è da ricordare che nel paese prima della discesa in pista 'solitaria' dei terzopolisti, con Paolo Ferrari, l'U-dc con il segretario provinciale Fabio Vicenzi aveva proposto una sorte di `Grosse Koalition' allargata a Pd e Pdl. Un'unione dei moderati senza le ali estreme ma il Pd forte del quasi 60% alle ultime elezioni non ne ha voluto sentire di condividere il potere con al-tre forze politiche. Chiara espressione della convinzione di poter fare da solo, l'autosufficienza veltroniana ma in una situazione in continua evoluzione (il contesto nazionale influenza anche il livello locale) non bisogna mai dare niente per scontento. E il laboratorio di Castelnuovo sarà pure l'occasione per testare se il Terzo Polo ha tela da tesse-re in provincia di Modena. Risultati che possono avere dei riflessi anche per le prossime elezioni di Modena dove anche se prevale l'orientamento pro si-nistra c'è qualcuno che guarda con in-teresse al centro. E i risultati di Castel-nuovo sono utili anche per questo. Per il Pd e per il Pdl, per possibili alleanze e scenari. Sempre in evoluzione.

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A Novi mai clima così caldo: tra le sei liste la gara è ancora aperta Larwri s rPrlil ara non ei savaara

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con o u fotovol ,

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Il Pd pensa già alle elezioni 2014 Grandi manovre nel partitone in cerca di riscossa: inizia il toto-candidato e la lotta tra vecchi e giovani SASSUOLO - Non solo maggioran-za: anche nell'opposizione, Pd in particolare, è tempo di grandi mano-vre,ma stavolta in vista delle prossi-me amministrative sassolesi del 2014 dove il centrosinistra tenterà la rivin-cita nel capoluogo della piastrella dopo la bato sta del 2009.

SENIOR Si fanno i nomi

di Claudio Pistoni Sonia Pistoni, Marco

Fiori e Sandro Mori ni

GLI. JUNIOR Sembra che i Gd stiano per calare

cognome pesante di Sandro Prodi

Fonti interne al Pd riferiscono di tan-ti i nomi di candidati in pectore, che molto probabilmente si sfideranno alle primarie. «Da Claudio Pistoni -scrive un anonimo che già in passato si è dimostrato ben informato - at-tuale sindaco di Fiorano già vicesin-daco con Laura Tosi e sostenuto dal-la federazione modenese, passando per l'ex dei verdi Sonia Pistoni attua-le segretario del partito sostenuta dall'ex sindaco Ferruccio Giovanelli e gli ex 'nuove presenze' di Antonio Caselli. Anche i rottamatori nostra-ni si muovono, sotto l'attenta regia di Matteo Richetti, e studiano la can-didatura migliore (due ex assessori della giunta Pattuzzi in lizza, Marco Fiori e Sandro Morivi). Ci sono poi i Giovani Democratici, che come an-nunciato dal dirigente sassolese Enri-co Maria Sighinolfi (ex Idv con cui fu candidato al consiglio nel 2004) si presenteranno con un loro uomo al-le primarie del prossimo anno». Sembra che i GD stiano per calare un cognome pesante: «Prodi - conti-nua l'anonimo - quel Sandro Prodi (parente dell'ex premier Romano) già candidato nelle liste del Pd alle ultime amministrative e assessore al-le politiche giovanili in pectore qua-lora dalle urne sarebbe uscito vitto-rioso Pattuzzi. E' lui a rompere gli indugi su Facebook ed a lanciare un appello attorno alle 15 del 2 maggio: `Penso sia giunto il momento di al-zarsi le maniche ed informarsi, parte-cipare attivamente. Da tempo ci so-no persone che 'lavorano' per qual-cosa di meglio. Bisogna saper far cre-scere le foreste senza trattenere nulla per sé. I compromessi sono spesso inevitabili, ma è solo il sacrificio per-sonale l'unico strumento capace di giustificarli'. L'appello si conclude con una chia- mata alle armi: 'Molti di voi legge-

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11 Pd pensa già alle elezioni 2014 Grcmdi mano.rene(^arritnne in turca di riscossa:

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Asnue a:scora ;M. Pd (s39pra \ X Se.1eabre) .r. p k:Sa vgt9

ranno questa lettera e la considere-ranno l'ennesimo vuoto e lungo giro di parole. Non li giudico. Mi auguro che altrettanti invece la considerino un punto di partenza; di qualcosa che esiste, che respira, che c'è e a cui speriamo possano dar forza in pri-ma persona. Abbiamo delle idee per questo nostro distretto e oltre, non siamo tutti uguali. Siamo pronti a fa-re il nostro tentativo'. In calce all'appello molte firme di giovani dirigenti del Pd e della sua giovanile, anche extra distretto. Con-siglieri comunali come Marco Biagi-ni, capogruppo Pd a Fiorano, Gio-

vanni Gilli, Giuseppe Cau, l'assesso-re, sempre fioranese, Marco Busani, il presidente dell'associazione Con-cretamente Gino Venturelli, il segre-tario della stessa associazione Ales-sandro Poggi. A marcare stretto l'azione dei giovani, anche i due pa-pabili candidati alle primarie Marco Fiori e Sonia Pistoni». Insomma, i giovani partono all'at-tacco: il tema non è stato inserito nel-l'ordine del giorno della riunione del direttivo sassolese in programma ieri sera, ma sicuramente nelle varie ed eventuali si è parlato della cosa. E mancano ancora più di due anni...

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11 Pd pensa già alle elezioni 2014 Grcmdi mano.rene(^arritnne in turca di riscossa:

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E il Pd si spaccò sui nove tablet: «Acquisto eticamente scorretto»

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E il Pd si spaccò sui nove tablet: «Acquisto eticamente scorretto» Arletti esce allo scoperto e non le manda a dire

«In questo momento di grave crisi economica, dove in ogni famiglia si tagliano spese superflue e capricci, trovo profondamente ed eticamente scorretto l'acquisto dei tablet da par-te della giunta». E' con queste dure parole che Rober-to Arletti, consigliere comunale in quota Pd, rinfocola la polemica sui nove Ipad comprati di recente dalla giunta per oltre 8mila euro. Un ac-quisto che non è andato giù a molti: il primo a sollevare la questione è stato il consigliere e coordinatore cittadi-no del Pdl Cristian Rostovi, seguito dal consigliere di 5 stelle e Prc Loren-zo Paluan. Certo, anche nel Pd ci sa-ranno stati mal di pancia, ma in po-chi avrebbero scommesso anche solo un euro che qualcuno all'interno del partitone sarebbe uscito allo scoper-to. Eppure lo ha fatto Roberto Arlet-ti, consigliere che ha già dimostrato ampiamente di dire ciò che pensa, an-nziché dire ciò che il partito vuole che dica. E allora via con la critica all'ac-quisto scriteriato: «Trovo profonda-mente ed eticamente scorretto l'ac-quisto dei tablet da parte della giunta anche alla luce del fatto che proprio a causa dei tagli quest'anno verrà sop-pressa la tradizionale manifestazione per i bambini 'Una città per giocare'. Come oggi i genitori rinunciano a comprarsi qualcosa per sè per com-

prarlo ai loro figli, anche la giunta avrebbe dovuto, a mio avviso, fare altrettanto, rinunciare a quei tablet ma non a quell'importante manife-stazione per i bambini». Una città da giocare si teneva a Carpi da dodici anni: attraverso giochi, at-tività ricreative e laboratori i bambi-ni e i ragazzi avevano la possibilità in questa occasione di conoscere me-glio l'ambiente in cui vivono per im-parare ad amarlo e quindi a rispettar-lo. La festa faceva inoltre parte del 'Pro-getto Carpi, amica delle bambine e dei bambini', che ha preso il via nel 1998 e che si ispirava alla convinzio-ne che una città attenta ai bisogni dei bambini possa rispettare e riconosce-re maggiormente le esigenze di tutti. Quest'anno in nome dell'austerity la giunta ha deciso di cancellare l'inizia-tiva e al contempo ha preso un'altra decisione discutibile: comprare nove costosissimi palmari. La forte presa di posizione da parte di Arletti arriva a qualche giorno di distanza dai tentativi della giunta di giustificare gli Ipad. Che peraltro non sono nemmeno stati acquistati, ma solo noleggiati, per la modica ci-fra di 8mila euro. «Il Comune di Carpi - ha precisato una nota di Palazzo Scacchetti - è il primo ente in provincia ad aver av-viato la `dematerializzazione degli at-

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E il Pd si spaccò sui nove tablet: «Acquisto eticamente scorretto»

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discute guardandosi negli occhi, do-ve si avverte tutto il calore di una stretta di mano o di una pacca sulla spalla e non quella fredda, finta, fat-ta solamente nei blog». Fin troppo chiaro il riferimento all'assessore To-

,2•2•>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>2~.

Speriamo torni presto quell'autentica politica

fatta di contatto umano, dove si discute

guardandosi negli occhi

ti amministrativi', il che significa usa-re sempre meno carta per i suoi atti, come delibere e determine In questo quadro di ammodernamento dell'en-te, si è proceduto a dotare anche la giunta di strumenti di lavoro adegua-ti». Una spiegazione che lascia perplesso il consigliere Arletti: «Quei tablet ser-

viranno solo per smaltire carta? Non lo so, non mi convince...». L'affondo di Arletti si fa poi più ge-nerico, lasciando trasparire tutta l'amarezza per i rapporti interni al partito e tra partito e giunta; «Speria-mo torni presto quell'autentica poli-tica fatta di contatto umano - spiega il consigliere ex Margherita -, dove si

si, titolare della delega alla comunica-zione e gestore di vari siti internet, istituzionali e non. E' stato lui a chiu-dere la pagina facebook della giunta. Lo stesso Tosi ha creato e gestisce il blog della giunta e possiede anche un blog personale. Sempre lui ha voluto difendere con un'altra nota stampa (come se non fosse bastata quella del Comune) i perché di quella scelta: «Se qualcuno pensa che siano un giochino che si è comprato la giunta non solo è fuori strada, ma giudica scarsa anche la nostra intelligenza».

■ Daniele Franda

Le ragioni della giunta

Gli ipad non sono un giochino

e ci permettono dì risparmiare sullo

spreco di carta

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IMOLA

LA SINISTRA E L'IDV MEI - ONO IN GUARDIA LA GIUNTA: «SEI PUNTI INDEROGABILI»

Società servizi, i. paletti degli alleati SEI PUNTI, sei condizioni inde-rogabili che il sindaco Manca do-vrà garantire per ottenere il via li-bera alla costituzione della società strumentale del Comune. Quei punti li hanno messi nero su bian-co i 'compagni' di giunta e mag-gioranza in consiglio: in ballo c'è la tenuta dell'alleanza. Prc, Pdci, Verdi e Sinistra arcobaleno sanno bene quanto il progetto sia impo-polare tra quel centinaio di lavora-tori del settore manutenzione, ver-de pubblico e sport che si vuole trasferire nella nuova società di servizi. Così ieri sono arrivati i puntini sulle i della Sinistra, pre-mettendo che le risorse calanti de-gli enti locali, il patto di stabilità, il tetto alle spese del personale e il blocco dei contratti pubblici ren-dono l'ipotesi della società stru-mentale «quella che garantirebbe in futuro un livello manutentivo

adeguato allo standard della cit-tà». Tra le richieste ci sono la ga-ranzia delle condizioni previden-ziali anche in caso di cambio di contratto, la possibilità di rientro in Comune dei dipendenti in caso di chiusura della società, garanzie rispetto alle modifiche dell'artico-lo 18, un piano industriale che in-vesta i primi utili nella crescita professional.e, il minimo costo per le spese dell'amministratore unico e quelle generali, e il pieno controllo del Comune sulle scelte societarie. Dal canto suo la Cgil fit sapere di essere ancora in attesa di un incontro col sindaco nonostan-te la richiesta sia stata avanzata da una settimana, mentre il segreta-rio Pd Fabrizio Castellarì è con-vinto che «lo spazio per una scelta condivisa con i lavoratori e le par-ti sociali esista ancora».

e. cl. Antonella Caranese di Rífondazíorse Comunista

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di CATERINA VERONESI

Ultimi comizi dei candidati p a del voto di domenica E l'assenteismo fa paura Alle urne, domenica e lunedì, 19.930 coniacchiesi

A POCO MENO di 48 ore dal vo-to per l'elezione del sindaco di Co-macchio, i sei candidati affronta-no gli scorci della campagna elet-torale più breve che si ricordi: po-co meno di due mesi per decidere alleanze, candidati e linee pro- grammatiche. Domenica e lune- di, quasi ventimila comacchiesi (19.930) sono chiamati alle urne. In chiusura di settimana elettora-le, abbiamo chiesto ai candidati le ultime battute prima del voto. Ec-cole.

MAURA TOMASI Ottimista e pragmatica, per nulla intimorita dai sondaggi negativi che danno la Lega (a livello nazionale) in ca-duta libera, la candidata della Le-ga Nord va subito al dunque: «In-vito i cittadini dice a votare con responsabilità politica, guar-dando alle persone che si impe-gnano unicamente per la nostra comunità e non per seguire i pro-pri interessi».

ALBERTO LEALINI Leader di Voce Giovane, movimento a forte componente cattolica, senza lega-mi con la politica tradizionale, ri-corda agli elettori che «quando apriranno la scheda e vedranno il simbolo del megafono — ride — lo devono barrare. Così faranno un investimento sui giovani; è il momento di scegliere col voto un presente che abbia la possibilità di diventare un futuro migliore per tutta la comunità».

FABIO CAVALLARI E' il can-didato sindaco della sinistra radi-cale, è cresciuto a pane e politica (il padre Berlo è stato assessore nella giunta Cicognani) ed è otti-mista: «Abbiamo una buona per-cezione, sentiamo la gente vicina, puntiamo al ballottaggio; un son-daggio ci dà molto vicini al Pdl, al 15% e questo aprirebbe scenari in-teressanti. Paura dell'astensioni-smo? Ce ne sarà tanto, speriamo di non superare quello degli anni scorsi (35%); ma rispetto a 2 anni fa Io scenario è cambiato, con 6

IL RISULUTO Lo spoglio delle schede elettorali terminerà attorno alte 16 di lunedì

candidati si può scegliere».

MARCO FABBRI Per sostenere la sua corsa il guru del Movimen-to 5 Stelle, Beppe Grillo, ha riem-pito l'intera area vicina ai Trep-ponti: «Noi abbiamo fiducia per-ché la gente ha voglia di cambia-re, questo si avverte soprattutto con i .3 candidati giovani. C'è pre-occupazione per il buco di Bilan-cio da 3 milioni: diverse ammini-

strazioni hanno difficoltà a paga-re gli stipendi e non è detto che con l'entrata dell'Imu si risolva...

ANTONIO DI MUNNO E' l'im-prenditore prestato alla politica, di eentrodestra: «Chiedo ai citta-dini di andare a votare, perché è giunto il momento di moralizzare la politica: senza laboratori, senza sperimentazioni, ma con onestà e fatti concreti per il bene di Comac-ani. Il buco da .3 milioni rende ancora più pesante la situazione, vedremo dove andarli a prendere, sicuramente si dovrà tagliare..,».

ALESSANDRO PIERMTI E' alla sua quarta candidatura, ha da-to vita a un'alleanza Medita che mette insieme progressisti e mo-derati perché punta a vincere, an-che se con quei 3 milioni che mancano dal Bilancio si rischia di ridare indietro le chiavi del Co-mune. Non è vero che si compen-sa con l'Imu, è un presupposto er-roneo. Se i Comuni non hanno ri-sorse decenti, addio crescita e la gente lo sa. Si può governare con pochi soldi ma si deve avere la cer-tezza del diritto, Il idi in quanto a proposte sta a zero. i tre candida-ti giovani sono un bell'aspetto di. questa campagna. Serve distingue-re tra chi urla e chi parla. Assentei-smo? Sarà il primo partito».

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it Resto del Carlino

FERRARA

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Maura ramasi, 47 ari avvocato, sposata con du figli, già vice sindaco nell'amministrazione Paolo Cadi, si presen atte comunali di dom per la Lega Nord; è l'unica donna in corsa ;p coprire la poltrona più importante del Comune

Antonio Di Munno, 5 anni, minitaurea in scienze dell'amministrazione, sposato con un figlio imprenditore, è il candidato sindaco de centrodestra sosten dal Pcll e dalla lista civica Il Faro

Marco • Marco Fabbri, 29 anni Laureato alla facoltà d scienze politiche a Bologna, dipendente dell'amministrazione comunale di Messila è candidato sindaco del Movimento 5 Stette, costituito a Comacchi proprio pochi mesi fa

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it Resto del Carlino

FERRARA

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Renzo Rossi e nel riquadro il diploma di laurea conseguito in Albania

press LITE 04/05/2012 la Nuova Ferrara

11 dottor Renzo Bossi, laureato in Alb Dalla cartella "The family" sequestrata a Belsito spunta il diploma dell'università privata pagata dalla Lega

dì Maria Beriinguer ROMA

In Italia ha faticato un bel po' ma In Albania è stato un razzo, recuperando il tempo perduto per colpa degli insegnanti me-ridionali come denunciò il pa-dre. Dalla cassaforte di France-sco Belsito, l'ex tesoriere del Carroccio, spunta la laurea in Albania di Renzo Dossi COnSe-pita il 29 settembre del 2010. La laurea, scovata dalla Guar-dia di Finanza, era custodita nella cartella "The family" e il sospetto è che il corso sia stato pagato con i soldi della Lega. Bossi junior, per tutti il trota, è FILISC1t0 in. un vero miracolo: in Italia ha preso il diploma nel 2009, a 21 anni. Ma .Ele univer-s ità privata di Kristal ha battu-to ogni record, sostenendo 29 esami del corso di gestione aziendale e acquisendo 180 crediti. Il corso dura tre anni. Il trota però ha bruciato le tappe e, come attesta il certificato, tutto rigorosamente in lingua albanese, è riuscito a laurearsi In un anno solo, come registra-no i voti del documento.

L'università albanese deve essere un "must" tra i leghisti. Sempre nella cassaforte di Bel-sito e sempre nella cartellina The family i finanzieri hanno rintracciai() ll diploma univer-sitario conseguito da Pierange-lo Mascagiuro, caposcorta di Rosv Mauro, la vicepresidente del Senato, personaggio chia-ve di quel cerchio magico di stretta osservanza bossiana e familista. Anche per Mascagiu-ro, che risulta laureato il 29 giu-gno del 2011, sono in corso ac-certamenti per verificare se i suoi studi siano stati pagati cori i soldi della Lega.

«Le nostre lauree sono vere! Espulsioni subito», recitava lo striscione esibito dal Movi-mento degli universitari pada-ni alla serata dell'orgoglio le-ghista, a Bergamo. Ieri la foto è comparsa sul profilo facebook (li Roberto Milioni, anche se .l'ex ministro ha poi smentito di averla postala lui. Le agen-zia di stampa avevano appena battuto la notizia sulla cartella ritrovata nella cassaforte di Belsito che dimostrerebbe co-me fossero veri i sospetti che i soldi del Carroccio siano stai dirottati su interessi che poco o nulla hanno a che vedere con i padani. Maroni ha co-munque voluto specificare con i cronisti che lui si è laurea-to «regolarmente alla Statale di Milano».

co leghista di Varese che il cer-chio magico voleva espellere dal movimento.

Molto dipenderà anche dall'esito del voto amministra-tivo del 6 e del 7 maggio. La Le-ga correrà da sola dopo la rot-tura con il Pdl e sono in molti a temere l'effetto Grillo sull'elet-torato del Carroccio dopo gli scandali.

Tocca a uno dei triumviri, Roberto Calderoli, cercare di placare gli animi. Solo il con-gresso può eleggere il segreta-rio, avverte Calderoli stigma-tizzando una iniziativa della Padania. «Non parlo mai per disciplina di partito ma oggi è necessario per prevenire la sin-drome di Tafazzi», dice.

CRIP RODUZ IONE RISERVA I

Pagina 2 detioe Rerizo ik,ssi, laurea(,) kiliaora

Dopo l'annuncio «a sorpre-sa» di Umberto Bossi (li volersi ricandidare a segretario fede-rale, nella Lega la tensione te-sta comunque altissima. I m a-roniani, spiazzati dalla mossa dell'anziano fondatore finora hanno cercato il compromes-so cercando di non rompere con il Senattir fino al congres-so che avrebbe dovuto incoro-

naie l'ex ministro dell'Interno. Ma la strategia potrebbe subi-re una drastica scossa. Di fatto Rossi, scegliendo di ricandi-d arsi, ha dichiarato guerra a Mamni. Scatenando la reazio-ne soprattutto dei leghisti ve-neti. Ma non solo. «Non si può andare contro la volontà della base e degli elettori, il prossi-mo segretario federale sarà Ro-

berto Maroni. Punto» scrive su Facebook il deputato leghista Giafiluca Pini «Bossi non ha intenzione di candidarsi ma of-fre Una disponibilità per evita-re forti contrapposizioni e spaccature nel movimento, ma non credo che si arriverà a questo: il nuovo segretario sa-rà sicuramente Bobo Maroni», assicura Affilio Fontana, sinda-

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press LinE

il Resto del Carlino 04/05/2012 Ravenna

Definito it programma

Ravenna Runners club, una stagione 'piena'

Ravenna UN 2012 tutto di corsa. Il Ravenna Runners Club ha allestito per questa stagione un ricco programma di iniziative. Si partirà in giugno con il primo appunta-mento in notturna e si proseguirà fino a novembre, con l'evento clou della Maratona internazionale di Ravenna. Il programma è stato presentato in munici-pio, con l'intervento, fra gli altri, degli assessori allo sport di Ravenna, Guido Guerrieri, e di Bagno di Ro-magna, Claudia Valbonesi, di Umberto Suprani presi-dente provinciale del Coni, di Paolo De Lorenzi presidente di Atletica Ravenna, di Stefano Righini presi-dente di Ravenna Runners Club. Primo appuntamento il 26 giugno, con il Ravenna night club - Memo-ria' Maurizio Rivano, una sfida che, sul selciato di piazza del Popolo, san-cirà il ragazzo e la ragazza più veloci di Ravenna. A seguire la tradiziona-le Ravenna Night Run, sui 5 chilo-metri. Ravenna Runners Club organizzerà poi due manife-stazioni fuori provincia: il 25 agosto una corsa sotto le stelle a San Piero in Bagno e il 7 ottobre il Giro podistico di Seivapiana. Torniamo a Ravenna. Il 3 no-vembre è in programma la Conati. Family Run, corsa in famiglia tra i monumenti del centro storico. Il gior-no successivo è previsto l'evento clou, la quattordice-sima Maratona internazionale Ravenna città d'arte e Half Marathon; la gara partirà dal Pala De Andrè e, dopo aver attraversato i lidi, si concluderà nel centro storico, in Largo Firenze, dopo 42 chilometri e 195 metri. Il 4 novembre sarà anche il giorno della Hall Marathon, in contemporanea si svolgerà la 10 chilo-metri non competitiva. Nell'ambito della Maratona internazionale si svolgerà anche il campionato italia-no open bancari-assicurativi; sempre domenica 4 no-vembre si svolgerà il Gran Prix Promesse di Roma-gna. Per la prima volta la Maratona internazionale Ra-venna città d'arte è inserita nell'elenco ufficiale delle maratone internazionali Aimc (Associazione interna-zionale maratone città).

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«Puntiamo sul turismo culturale» Insieme per Longiano ha illustrato la linea

LONGIANO. Prospettive per cultura e turismo: «occorre saper vendere be-ne le emozioni, oltre a creare una fi-liera e tirare fuori nuove idee». La li-sta "Insieme per Longiano" (Pd, Lon-giano che vogliamo, Sel e Prc) ha pro-mosso un'assemblea pubblica alla sa-la San Girolamo su "Cultura e turi-

smo: sviluppo dell'entroterra". Han-no partecipato come relatori i longia-nesi Alan Lugaresi ed Ermes Battisti-ni, l'assessore provinciale al turismo Iglis Bellavista, il presidente dell'Apt Regione Emilia Romagna (e vice sin-daco di Bagno di Romagna con delega al turismo) Liviana Zanetti.

La lista di centrosini-stra, dopo aver promosso un convegno sul futuro dell'agricoltura, ha mes-so sotto la lente d'ingran-dimento altre due eccel-lenze del borgo collinare che occupano anche una parte importante nel pro-gramma elettorale di "In-sieme per Longiano". «Longiano annovera (co-me anche Bagno di Roma-gna) la bandiera arancio-ne - ha sottolineato Za-netti - un bollino di qua-lità che tutti dobbiamo di-vulgare. Poi teniamo con-to degli scenari futuri del turismo: in pochi anni il popolo dei turisti si ele-verà all'ennesima poten-za. Anche il presidente O-bama ha intuito che per fare uscire dalla crisi gli Usa dovrà saper sfruttare al massimo le potenziali-tà del turismo. A Longia-no per vendere bene il tu-rismo prima dei posti let-to bisogna saper vendere bene le emozioni. Longia-no ha il teatro Petrella, il

castello malatestiano e vari musei. Un patrimo-nio straordinario che va abbinato ai prodotti dell'enogastronomia e a tutta la filiera del turi-smo. Per vincere occorre che tutti remino nella stessa direzione. Il turi-sta vero non è quello che arriva a Longiano per ri-partire in giornata, ma è quello che si ferma la not-te. E Longiano annovera sul suo territorio oltre 100 posti letto. Occorre che la lista di Battistini passato il termine del 7 maggio si metta in moto per rendere consapevoli e partecipi i longianesi, altrimenti tutto sarà va-no. Poi si tenga presente che entro novembre oc-correrà comunicare alla Regione il calendario del-le iniziative promosse a livello locale, visto che nel 2013 sarà inserito un calendario unico regio-nale delle manifestazio-ni».

I marchi identificativi

come le aree e le Terre del Rubicone ci sono già. «I nostri territori hanno ec-cellenze - ha concluso l'assessore provinciale Bellavista - ma spesso so-no "diamanti grezzi" che vanno raffinati. Il passa-parola a volte rende più di tante inserzioni».

«Dopo il 7 maggio - gli ha fatto eco il candidato sindaco Ermes Battistini - ci rimboccheremo le maniche e metteremo i cittadini in grado di cono-scere e far conoscere i te-sori del posto».

Poi si è aperto il dibat-tito e dal pubblico sono arrivati 5 tra domande e suggerimenti. In partico-lare è stato chiesto anche di prevedere un percorso per le passeggiate in gruppo di notte , con l'au-spicio che il teatro Petrel-la torni presto a funziona-re, mentre al castello ma-latestiano venga rimesso in funzione il bar inter-no.

Giorgio Magnani

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O PuntiQuto sul turismo culturale"

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Socialisti con Battistini Orlando, dopo le smentite, con Zandoli "a titolo personale"

LONGIANO. Alla fine si schierano anche i sociali-sti: invitano a sostenere e votare la lista di centro si-nistra "Insieme per Lon-giano", sostenuta da Pd, Longiano che vogliamo, Sel e Prc. Si chiede un «im-pegno per la lotta alla crisi economica che dovrà pas-sare attraverso l'insedia-

mento di nuove attività capaci di produrre indotto e con un modello produt-tivo di forte innovazione con il rilancio di agricol-tura e turismo per lo svi-luppo dell'occupazione».

La lista "Longiano per bene" con Flaviano Zan-doli è l'altra con appoggi "esterni". Presentatasi co-

me lista civica pura ha raccolto l'adesione di Pdl, Lega nord e Pri, oltre a quella del gruppo "Lon-giano bella" e dell'ex sin-daco Raggini. E in extre-mis si è schierato con Zan-doli anche Ivan Orlando: dopo aver smentito l'ade-sione del Pdci ha dato la sua a titolo personale.

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Puntiamosulturisnioculturale,

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FORLÌ. Numerose le reazioni alla situazione del "Ridolfi". «Si è fatto di tutto (in particolare da parte del Comune e della Provincia) per difendere questa infrastruttura e i posti di lavoro ad essa collegati, direttamente e indirettamente. E biso-gnerà continuare a far-lo» dice Marco Di Maio, segretario del Pd forlive-se. «La Romagna per l'ennesima volta calpe-stata dallo strapotere di Bologna, Vasco Errani abbandona il PD roma-gnolo e lascia sul lastrico Balzani e Gnassi» inter-

viene il segretario pro-vinciale del Carroccio, Jacopo Morrone. An-che il capogruppo in con-siglio provinciale di Le-ga Nord, Gian Luca Za-noni accusa il Pd locale e regionale. «Ha fallito perché dapprima ha bloccato il piano di pri-vatizzazione e il possibi-le arrivo di Save, poi non ha mai sbattuto i pugni per la difesa dello scalo. Gli unici a impegnarsi sono stati Gianluca Pini

e Massimo Bulbi, mentre il sindaco Balzani se ha un minimo di dignità do-vrebbe dimettersi». «Forlì - afferma Ales-sandro Rondoni, capo-gruppo del Pdl in consi-glio comunale - rischia di non volare più, viene declassata per la debo-lezza della Giunta, di chi comanda e dell'intera classe dirigente». Stefa-no Gagliardi, capogrup-po Pdl in Provincia pre-senta un'interrogazione

al presidente Bulbi per a-vere chiarimenti. Per Daniele Baldini (Fli) «L'unica salvezza era la conversione in scalo merci regionale come proposi nel 2009». Da Bo-logna Bruno Filetti, presidente della Camera di commercio di Bolo-gna, azionista di maggio-ranza di Sab dice che «Il sistema regionale resta comunque uno strumen-to interessante di cresci-ta ed evoluzione che può

avere utili applicazioni». »Forse sul sistema regio-nale bisognava fare qual-cosa qualche anno fa» ammette l'ex assessore regionale alle Attività produttive, oggi presi-dente della Fiera di Bo-logna, Duccio Campa-gnoli. «Credere alla pos-sibilità di creare un'uni-ca società aeroportuale è stata una grande illusio-ne politica. Il fallimento del progetto di mettere a sistema gli aeroporti re-

gionali ne era la riprova» commenta Lucia Bon-garzone (Pd). «Era da anni che andavamo ripe-tendo che l'aeroporto di Forlì doveva essere ridi-mensionato e utilizzato solo per il vero indotto, ovvero il Polo tecnologi-co e le scuole di volo» ri-corda Nicola Candido, segretario del Partito della Rifondazione Co-munista-FdS. «Un pla-teale fallimento da parte di tutti gli enti locali ro-magnoli che non hanno saputo, o voluto, evitar-lo» attacca Stefano An-geli, segretario provin-ciale del Partito Liberale Italiano.

La Lega Nord vede la Romagna calpestata Marco Di Maio (Pd): «E' statofittto tutto il possibile, pensiamo ai lavoratori»

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In pista la disperazione IIMAIranlogrjaltomaapadareond

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Il parlamentare disposto a parlare, ma aveva precedenti impegni

Salta l'interrogatorio a Pini FORLÌ. Come ampiamente annunciato è saltato l'inter-rogatorio a al parlamentare Gianluca Pini, previsto per la giornata di ieri alle 18. Il le-ghista non appena ricevuto, una decina di giorni fa, l'av-viso a comparire come perso-na indagata per il caso di pre-sunta evasione e appropria-zione indebita, aveva imme-diatamente avvertito la Pro-

cura tramite il suo legale Carlo Nannini, che il 3 mag-gio alle 18, come fissato dalla Procura, aveva impegni pre-si precedentemente. Lo stes-so avvocato Nannini, è impe-gnato in un delicato processo in altra città. Pini si è però detto disponibile a chiarire

tutto al Procuratore Sergio Sottani e al Sostituto fabio Di Vizio. I due magistrati conte-stano reati gravi al parla-mentare: secondo le accuse, Pini avrebbe "svuotato" una società accusata di un'eva-sione di 2 milioni e ne avreb-be costituita un'altra del tut-

to simile con la stessa licenza di importare caffè al ginseng dalla Malesia per non pagare al fisco ciò che era stato con-testato e di aver indebita-mente prelevato 400 mila eu-ro poi scudati da San Marino all'Italia. Al contrario Pini dice di essere vittima e di es-sere pronto a spiegare che ha agito in maniera trasparente e corretta.

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Ermes Ba-ttistini: «Razionalizzare spese e risorse»

Ermes Battíst'in'i

INSIEME per Longiano è la lista che candida Ermes Battistini, 52 anni, dirigente comunale a Gatteo resideilt a Btiirrdi0 e che con sePd: il movimento ^La Longiatio che vogliamo', Sei, Rifondazione diee .. se sarò PaL B ar le io, cercherò di inquadrare lo statoeconomico del comune. Capire se c" sono possibilità

z . l' it2 dì razionalizzare izzare meglio le spese e semplificare il più possibile tutti i procedimenti amministrativi. Un volta individuate le risorse penserà ai lavori pi-ioi-itari soprattutto con particolare riguardo alla cultura e al patrimonio, con grande attenzione agli edifici scolastici. Inoltre mì piacerebbe monitorare gli anziani soli o in coppia per verificare le eventuali necessità e in quale modo l'amniinistrazione comunale può essere di aiuto e di sostegno a chi ha dei problemi ad arrivare a fine niese e a procurarsi il cibo indispensabile

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IL 6 E 7 MAGGIO •r•

Urne elettorati aperte domenica dalle ore 7 atte 22 e Lunedì dalle ore 7 [te 15. i seggi sono net potuogo, netta materna Batignano, Badia. ritti at voto sono 5491

ntendenti scesi ín campo tre su quattro hanno una connotazione mica anche se attirano impatie di centrosinistra

e centrodestra; ta quarta sta) è più politica

GIOIELLO II centro storico di Longiano

ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Quattro liste in lizza per il. Comune dopo l'uscita di scena di Pascucci

ULTIME battute a Longiano di una campagna elet-torale finora senza picchi. Recente la decisione di Pdl, Lega Nord e Pri di appoggiare la lista 'Longia-no per bene' che candida sindaco Flaviano Zandoli. Il voto a Longiano (circa 7mila abitanti) sarà dome-nica e lunedì, 6 e 7 maggio: gli elettori sono 5mila 491, (2314 maschi e 2.777 femmine). Sei i seggi dove si potrà volare dalle S alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì: il numero 1 e il numero 5 nella scuola materna di Longiano capoluogo in via Circon-vallazione, il 3 e il 6 nella scuola materna di Baligna-no in via Balignano 2595, il 2 nell'ex scuola elemen-tare di Badia via Cesena 2400 e il 4 al centro 'Giorgio Gaber' di Badia in via Badia 1622. Ai 5.491 elettori di Longiano vanno aggiunti 19 (14 femmine e 5 ma-schi) cittadini comunitari che hanno diritto al voto dopo avere presentato domanda, I longia:n.esì dome-

nica e lunedì sceglieranno tl sindaco, per i prossimi cinque anni, fra quattro liste. Intanto oggi si conclu-de ufficialmente la campagna elettorale. A Budrio stasera festa di chiusura della lista 'Insieme per Lon-giano' che candida sindaco Ermes Battistini appog-giato da Pd, movimento `La Longiano che voglia-mo', Sei, Rifondazione e, ultimi arrivati, dal Psi. Ieri sera in piazza Tre Martiri la chiusura della campa-gna della lista 'Longiano per bene' che candida Fla-viano Zan.doli. A lui l'appoggio di Pdl, Lega e Pri. Nella scheda elettorale la lista numero l è la civica `Aria fresca' che candida Giacomo Pasini e che ha avuto l'appoggio di idv; la lista numero 2 è 'Insieme per Longiano' con Ermes Battistini; la numero 3 e Longiano per bene' di Flaviano Zandoli; la quattro è la lista della 'Destra' con candidato Cesarino Solda-ti.

Ermanno Pasolini

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di LUCA BERTACCINI

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Esplode la rabbia dei lavoratori «Politici, dovete dimettervi!»

Contestati il sindaco Balzani e Bulbi

SI comincia con i fischi, gli ululati e i «di-mettiti» indirizzati al presidente della Pro-vincia Massimo Bulbi e all'assessore pro-vinciale Maurizio Castagnol i e si continua con la richiesta di «dimissioni» al sindaco Roberto Balzani. C'è anche chi, appena no-ta l'arrivo del primo cittadino, invita i colle-ghi «ad applaudirlo forte questo». Ieri po-meriggio, via Seganti, assemblea dei soci di Seaf„ gestore dell'aeroporto Ridolfi. Ad at-tendere i rappresentanti istituzionali i di-pendenti di Seaf, 42 in totale, oltre ai 100 dell'indotto. In tutto c'erano una cinquanti-na di persone, alcune con le lacrime agli oc-chi. Ieri infatti, alla fine di una lunga gior-nata, Regione, Comune, Provincia e Came-ra di Commercio (i soci di Seaf), hanno dif-fuso un comunicato che non apre alcun nuovo scenario. «I soci — si legge — riten-gono inevitabile studiare l'opportunità dell'avvio delle procedure Per 113e:+Sa in liquidazione di Seaf. In ques sti mesi abbia-mo messo in campo ogni possibile sforzo per garantire la funzionalità dello scalo e ri-lanciare la società in condizioni molto diffi-cili ma convinti di dover salvaguardare una importante infrastruttura del territo-rio. In questo momento vogliamo ribadire il nostro totale impegno per salvaguardare e tutelare i lavoratori di Seaf». Per loro, ha garantito l'assessore regionale Alfredo Pe-ri, scatteranno gli ammortizzatori sociali. I lavoratori però chiedono altro. «L'aeropor-to deve continuare a volare — tuona Ales-sandro Ghetti . Il Comitato Ridotti e i sindacati sono uniti (anche se ieri c'è stato qualche momento di tensione con il segre-tarie della Cgil. Paride Amanti, Vasco Errasti e Pesi devono dimettersi. Dove so-no poi Camera di Commercio e industriali, dove sono?». Per far conoscere la sorte del-

lo scalo giovedì prossimo dovrebbe esserci un collegamento in diretta della trasmissio-

di La7 'Piazza Pulita'. siano stati già resi contatti anche con Striscia la Noti-zia.

I LAVORATORI del Ridolfi annunciano poi la loro presenza al consiglio comunale di lunedì (inizio alle 15.30). Quali saranno i prossimi passi? Oggi il sindaco Balzani sa-rà a Roma per capire quali sono le intenzio-ni di Enac, che dovrà riassegnare l'area ae-roportuale. Potrebbe finire stelle mani dei bolognesi di Sab, gestori del Ridolfi, ritenu-ti i killer dello scalo cittadino (socio dí mag-gioranza di Sab è la Camera di Com:urterei% presieduta da Bruno Filetti)? «Direi pro-prio di no sostiene Peri Pero il futu-ro non lo conosco».

TENSIONE E FISCHI Pessima accoglienza

per il sindaco Roberto Balzani e per

il presidente della

Provincia Massimo Bulbi ieri al Ridolfi,

plausi per scherno e richiesta di

dimissioni per i

politici Qualche momento di tensione

coni sindacalisti (foto Riccardc Fantini)

RISPETTO a Filetti nessuno si sbilancia o si lascia scappare una parola di troppo. Quali sono i rapporti del Comune con Filet-ti? «Buoni, risponde Balzani sorridendo. «Con Rimini invece non ci sono mai stati». Diplomatico anche Peri. djhe rapporti ci sono con Filetti? Normali». Poi però ag-giunge (e lo conferma chi era presente) che «l'altro giorno, durante la riunione di Sab, la mia faccia diceva più di mille parole». -La mancata n»o»ita di una società unica degli scali è un segnale di debolezza del Partito democratico? «No replica Peri . Po-trei ricordare le diverse posizioni che sull'aeroporto hanno il Pdl di Forlì, di Ri-mini e di Bologna, il Movimento 5 Stelle di

Rimini e Bologna e così via». 'Tiran-do le fila però «a vincere è stato il populi-smo». Che ne è stato del parlamentare le-ghista Gianitica Pini, sempre molto attivo

sul fronte aeroportuale? Ci sono stati con-tatti? Peri risponde con una battuta: «Né quesce (la quercia è l'ex simbolo dei Ds, ndr) né Pini», aggiungendo poi che «mette-remo da subito impegno per rivedere e si-lanciare la strategia sugli aeroporti dell' Emilia-Romagna come infrastrutture fon-damentali per le politiche della Regione». Per il segretario del Pd Marco Di Maio è stato «un epilogo profondamente lontano e deludente rispetto alle aspettative, rispetto agli obiettivi che il territorio forlivese si era dato con le ricapitalizzazione sostenute da-gli enti pubblici e dal Partito Democratico — (l'unica forza politica che ha sempre vo-lato a sostegno dell'aeroporto, anche in quando era impopolare farlo). Ci abbiamo creduto, hanno prevalso i campanili. Ora bisogna tutelare i lavoratori e le loro fami-glie».

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«Contro la Lega terrorismo mediatico» IN QUESTO periodo si sta facendo del 'terrori-smo mediatico' nei confronti di persone che ap-partengono o semplicemente laanno appartenuto alla Lega Nord: degli assurdi attacchi mediatici che hanno solo il fine di sminuire il lavoro ed i sacrifici nei confronti di chi come :fine di assolve-re gli impegni presi nei confronti dei propri elet-tori. Con infinita desolazione anche l'opposizio-ne a Meldola agisce sull'onda di ciò che sta acca-dendo a livello nazionale e regionale, non accor-gendosi che facendo in questo modo non solo get-ta fango sul lavoro dell'intera amministrazione di cui anche se in parte 'minore(in quanto a nu-meri) fa parte, ma anche su una parte di elettora-to che vive nel paese ed è parte integrante della cittadina. Io penso profondamente che intaccare l'operato e la privacy di una persona per raggiun-gere scopi che celano 'ambizioni' sicuramente 'poco nobili' non sia una politica costruttiva che va nell'interesse di tutti e senz'altro a lungo anda-re questo atteggiamento si ritorcerà anche con-tro gli stessi che esultano nel vedere un 'articolet-t& scritto da qualcuno che l'unico modo che ha per acquisire visibilità è quello di mettere il no-me di qualcun altro per apparire e gonfiarsi l'ego... Ma queste stesse persone non hanno ob-biettivi più seri per il futuro del paese. Voglio ri-badire, non è sicuramente una difesa ma è un fat-to che corrisponde alla realtà che anche se vivo a Brescia, purtroppo non sono figlia di qualcuno o raccomandata o altro e vengo da una famiglia

umile, che non vivo lontana da Meldola da un anno a questa parte per motivi futili od altro, ma per ragioni di lavoro e che come gran parte delle persone nel nostro paese 'annaspo' tra mille diffi-coltà economiche, ma nonostante tutto, l'amore per la Romagna e per .Meldola, mi spinge, ogni volta che posso ad ogni consiglio comunale e fac-cio i salti per esserci, mi metto in macchina o in treno a mie spese e non è facile, e questo non lo dico vergognandomi, ma con una punta d'orgo-gli() e giungo a destinazione. Ogni giorno mando e ricevo mail dal Comune e chiamo il mio asses-sore referente e il mio impegno a volte è più forte di chi sta ad accusare ed a sindacare il mio opera-to, a volte esserci con il solo corpo non basta, ma è la mente ed il cuore che deve esserci, smettia-mola di nasconderci dietro frasi :fatte o semplice-mente dietro ad opportunismi partitici... Questo riguarda anche le Commissioni o altro e detto chiaramente se avessi l'opportunità di vivere e la-vorare ancora a Meldola sicuramente il mio im-pegno si vedrebbe rafforzato, ma per questo non mollo e non mi farò certo intimidire da 'isteri-smi demagogici'. La maggioranza a cui apparten-go sta lavorando a 360' gradi ed è compatta, for-se è questo che non va giù... E colgo l'occasione per ribadire che mia è ferma intenzione di conti-nuare il percorso intrapreso seppur con sacrifici e mi sento di esprimere piena solidarietà a Gian Luca Pini che prima di un politico è stato un amico ed è una persona seria.

Evelyn Zanola

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Il gestore è scappato e iì Comune paga il conto

Iluspeinazione;:iial; LinterMe.teffirmiloeuro

Realtà o invenzione? "II Comune ha già saldato il conto con Gesturist" CESENATICO Il Movimento 5 Stelle interviene sulla questione della scissione di Gesturist e "dai documenti emergono novità importanti su cui fare chiarezza, in particolare gli atti concernenti crediti del va-lore di circa 3,5 milioni di euro che la Cesenatico Servizi ha avuto in eredità da Gesturist". Sulla questione interviene il consigliere Alberto Papperini: "Questi crediti deriverebbero da lavori effettuati da Gestu-rist, che non hanno riscontri accertati, per cui sorgono molti inter-rogativi. L'ex presidente di Gesturist, Giancarlo Paganelli, 1'8 giugno 2011 ha scritto al sindaco Buda, elencando i crediti maturati in 10 anni da Gesturist con il Comune, per un importo complessivo di 3 milioni e 535mi1a euro, per lavori effettuati dal 2001 fino a marzo 2011. Questi milioni di presunti crediti significheranno nuove tasse? Il sindaco aveva l'obbligo di controllare i lavori affidati a Gesturist, come si spiega la richiesta del pagamento di un credito di tale entità? Il debito è supportato da prove o è inesistente? Dagli ultimi riscontri risulterebbe che i pagamenti per le prestazioni manutentive venivano saldati in modo forfettario, se ciò fosse vero nulla sarebbe dovuto da parte del Comune poiché tutti i lavori sono già stati pagati. Ora siamo in attesa di conoscere le decisioni che il sindaco adotterà".

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IL DEPUTATO LEGHISTA N iN SI PRESENTA

Pini indagato L'interrogatorio in Procura è stato rinviato FORLÌ Nessun interrogatorio oggi al palazzo di giustizia di Forlì per Gianluca Pini, il deputato della Lega Nord inda-gato dalla Procura forlivese per evasione fiscale e appro-priazione indebita. Il `maroniano' romagnolo, come emer-so anche nei giorni scorsi, è accusato di non aver pagato due milioni di euro di tasse (compresi interessi e sanzioni) e di avere indebitamente prelevato 400mila euro da una sua società, la "Nikenny Corporation", poi scudati da San Marino all'Italia e tramutati in obbligazioni dell'istituto Cre-dito di Romagna. Pini, che ha respinto in una nota alla stampa ogni accusa, aveva ricevuto dal procuratore capo Sergio Sottani e dal sostituto Fabio di Vizio un invito a far-si interrogare. I magistrati avevano chiesto di potere senti-re oggi il parlamentare, che però tramite il proprio legale Carlo Nannini ha comunicato la sua indisponibilità per pre-cedenti impegni. Pini verrà sentito in una giornata ancora da fissare a partire dalla seconda metà di maggio.

Gianluca Pini Deputato della Lega Nord

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Seicentomilaeuro di tasse per un forno

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RIC.CIONE PRIMA GLI IMPIANTI ANTIRUMORE POI I PERMESSI

Sotto scacco i locali del Marano Congelate le licenze per il ballo VIETATO ballare, almeno per ora. Ai locali del Marano, il Comune non ha ri-lasciato alcuna licenza per il ballo. Per tutti si prospetta una corsa contro il tempo per evitare che la stagione, quel-la vera, parla in tono minore. «Al mo-mento chi ha aperto - conferma il vice-sindaco Lanfranco Francolini - può fa-re ristorazione e musica di sottofondo perché è in possesso solo della licenza da pubblico esercizio. Per avere la li-cenza per il ballo, prima dovrà dotarsi dei nuovi impianti acustici». Quest'an-no la giunta ha mantenuto la promessa data in inverno, quando Francolini aveva detto: «Daremo le licenze solo se i locali adegueranno gli impianti di dif-fusione sonora». Detto e fitto. Ai titola-ri non rimane che adeguarsi in tempi rapidi perché tra chi ha già inaugurato, è il caso dell'Operà, e chi lo farà a bre-ve, l'Hakuna aspetta i maggio, ai clienti non si potrà dire di no se qualcu-no vorrà allungare la serata sperando nel dj e nella pista che vibra dei bassi sparati dalle casse. «Nel momento in cui - riprende Fran- colini - i locali monteranno le america- ne a sostegno degli impianti, e avranno

MOV1DA Notte di festa in uno dei locali del Marano

finito i lavori, si muoverà la commissio-ne preposta per fare i controlli e rila-sciare la licenza. Fino a quando questo non verrà finto, la commissione non po-trà rilasciare alcunché». Chiarezza e dono della sintesi per il vi-cesindaco che ammette come «i locali si stiano già adeguando ed hanno otte-nuto le autorizzazioni per poter monta-re le strutture e gli impianti». Perciò

«se non ci saranno problemi potrebbe-ro ottenere le licenze in tempi tutto sommato brevi». In municipio non ci tengono a fare la parte di chi blocca la stagione dei locali sulla spiaggia, ma «le regole vanno rispettate e devo fare presente che ho trovato nei titolari dei locali la voglia di mettersi in regola». Cosa cambierà è presto detto. «I nuovi impianti acustici avranno micro-diffu-sori che permetteranno di contenere la musica offrendo al medesimo tempo ai clienti quello che cercano». Questo è quanto dovrà accadere in estate, ma non è tutto. Dalla Soprintendenza è ar-rivato un nullaosta che potrebbe cam-biare la storia dei locali sulla spiaggia. «E' stato autorizzato in via sperimenta-le il primo tetto sonoro, chiesto dagli stessi titolari dei locali». In estate al Ma-rano si potrà realizzare sulla spiaggia un vero e proprio 'tetto' fonoassorben-te a copertura della zona dedicata al bal-lo, con all'interno centinaia di micro-diffusori acustici che dovranno garanti-re un suono di migliore qualità e non udibile nelle zone a monte di viale D'Annunzio, dove si trovano case e al-berghi,

Andrea Oliva

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a Resto del Carlino 04/05/2012

Rimini

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Nessuno tocchi Odi stipendi d'oro di Hera

SOLDI E TERRITORIO La protesta dei grillini: "Con quale coraggio si chiedono sacrifici ai cittadini e non ai dirigenti delle partecipate?"

Nessuno tocchi gli stipendi d'oro di Hera

uali sindaci hanno votato a favore del mantenimen-to delle attuali retribuzioni in Hera? Se lo chiedono gli

espoi ti del Movimento 5 Stelle di Rimini, che in una nota prendono di mira i sindaci Pd di Bologna e Rimi-ni, Virginio Merola e Andrea Gnassi, con riferimento all'ultima assemblea dei soci dell'utility: "Chi ha votato per il mantenimento dei loro stipen-di d'oro? Di certo il sindaco di Bolo-gna Merola. Ma come ha votato Gnassi (oppure il suo delegato)? Chiedeteglielo e pubblicate la rispo-sta per favore. Pensiamo che i rimi-nesi saranno molto interessati. Dopo Imu e addizionale Irpef, con quale coraggio si chiedono sacrifici ai cit-tadini e non ai dirigenti delle aziende a partecipazione e maggioranza pub-blica?". Una domanda a cui Gnassi risponde glissando e in polemica con le ultime uscite del leader del movi-mento 5 Stelle, Beppe Grillo ("la ma-fia non strangola i suoi clienti, si li-mita a chiedere il pizzo, mentre la po-litica strangola le sue vittime, i citta-dini italiani"). "Che pensino alle loro dichiarazioni dei redditi. Mentre si parlava di queste cose, io ero a par-lare di lotta alla mafia, una piaga ve-ra". Insomma, polemica con i grillini insolenti, ma nessuna dichiarazione sulla questione da loro sollevata.

Le domande dei consiglieri a 5 stelle hanno spinto a spulciare tra le

generose retribuzioni del cda dell'u-tility. I primi due a cadere sotto la lente dei grillini Tomaso Tommasi di Vignano e Maurizio Chiarini: "Il fan-tastico duo a capo di Hera 'Vignano-Chiarini' percepisce 810.000 euro an-nui (che con l'aggiunta di premi, contributi, benefit costano attorno al milione e mezzo). Soldi che gli for-niamo gentilmente con le nostre bol-lette e con gli incentivi dello Stato, sempre da noi pagati". A questi costi, ricorda il M5s riminese, occorre poi aggiungere i compensi del vice pre-sidente e dei consiglieri di ammini-strazione. Tra i consiglieri riminesi si segnala Bruno Tani, con un com-penso fisso di 58.333 euro, a cui si ag-giungono i 16.667 euro come com-penso per la partecipazione al comi-tato per la remunerazione nel perio-do da maggio a dicembre scorso. Al-tro consigliere riminese Valeriano Fantini, con un compenso di 50mila euro tondi per incarichi ricoperti in società.

I 'grillini' tornano sull'ultima as-semblea del gruppo: "Alcuni sindaci di piccoli Comuni, durante l'ultima assemblea dei soci convocata per ap-provare stipendi e bilancio, avevano timidamente chiesto una revisione, almeno simbolica, delle loro inden-nità visti i tempi di vacche magre. Neanche a parlarne - conclude il M5S - anzi il presidente si è detto of-feso per la richiesta...".

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Li» E P ►LIMA

Pd Il bilancio del partito Utile di 63mila euro Si punta alle 4500 tessere RIMINI II Pd di Rimini prova a rispondere al-l'ondata di antipolitica locale e nazionale lan-ciando l'operazione "trasparenza", ovvero rendendo pubblici i conti del partito e il bilan-cio 2011 fresco di approvazione all'unanimità. A presentarlo il segretario provinciale Emma Petitti, il tesoriere Renzo Casadei e il neo se-gretario comunale Federico Berlini. Un bilan-cio "solido" quello presentato dal partito, che presenta un avanzo di esercizio di 62.971,17 euro, differenza tra entrate di 334.416,01 euro e costi di 271.498,884. Spese limitate soprat-tutto grazie al fatto che le otto sedi che il Pd usa per i circoli e per il centro di via Beltra-melli sono affittati dalla Fondazione Rimini Democratica per la Sinistra, nata dopo lo scioglimento dei Ds e che raccoglie tutto il patrimonio degli "avi" dei democratici. "Sono affittati ad un prezzo politico" ammette il te-soriere, parlando dei 18.342 annui euro spesi per le sedi dei circoli e i 39.249,31 spesi per la grande sede di via Beltramelli. La voce di spesa più impegnativa riguarda il personale: 113.385,94 euro tra stipendi, contributi e tfr per i sei dipendenti del partito, tre a tempo pieno e gli altri part time (lo stipendio del se-gretario provinciale si aggira sui 1300 euro). Completano le voci di spesa le attività politi-che (69.254,94), spese varie per 22.568,65 euro e spese verso la regione di 8.698 euro. I ricavi si fondano sui contributi dagli eletti e dai rappresentanti istituzionali, pari a 118.275,37: per statuto ogni esponente eletto del Pd deve il 10% della sua retribuzione al partito. Per la prima volta il partito ha incas-sato anche il finanziamento pubblico per le e-lezioni regionali del 2010 pari a 35.556,78 eu-ro. Circa 67mila euro arrivano dalla pubblicità nelle feste del Pd mentre 2lmila dalle sotto-scrizioni. L'obiettivo del 2012 è allargare la quota dei tesserati, che ora si aggira sui 4200 e che ha portato nelle casse del Pd 62.577 euro. Si punta ad arrivare a 4500. (t.ant.) L'obiettivo del 2012 è superare i 4500 tesserati

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L'imboccatura su viale Dante di viale Latini, chiusa dai mezzi

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NIENTE SHOPPING Auto e camion del cantiere all'angolo parcheggiati a ogni ora occupando il vicolo. "I negozi hanno perso gli incassi. Va avanti da ottobre ma, nonostante le segnalazioni in Comune, non è cambiato nulla"

Il Salotto ha il suo sgabuzzino: viale Latini ia? Quale via?" Para- frasando la gobba di Igor (Il film è Frankenstein Junior), ecco quello che pen-

serebbe chi passasse in viale Dante e cercasse viale Latini, una piccola via con alcuni negozi, in pieno Salotto di Riccione, un po' dimenticata. Quello che chi ha la proprietà o gestisce un negozio che si affaccia sulla via segnala da mesi è il fatto che le auto e i camion - riconducibili in parti- colare al cantiere per sistemare l'edificio all'angolo fra viale Dan- te e viale Latini, sopra Sephora - da mesi utilizzano viale Latini o la sua imboccatura come par- cheggio. Peccato che non lo sia: siamo in un'isola pedonale, il viale è pubblico e ci sono negozi. Che non tollerano la presenza di auto in sosta. E il fatto che, no- nostante le segnalazioni al Co- mune, la situazione non sia cambiata. Insomma, a quanto pare non sono stati mandati i vi- gili per fare qualche multa. Co- me spiega Sandra Gobbi, pro- prietaria delle mura di uno dei negozi, che ha dato in affitto (A- bitini srl), "questa situazione va avanti da ottobre. Ci sono le auto e i camion parcheggiati pratica- mente sempre e questo non per- mette ai negozi di lavorare". Sono tre attività, non molte, ma anche loro avranno i loro diritti. 'Abbia- mo allertato l'assessore Franco- lini e i vigili ma non è cambiato nulla". Infatti la signora ha docu-

mentato con fotografie, in diversi giorni e a diverse ore, la presenza delle auto, condividendo il tutto sull'immancabile gruppo Face-book ("Come vorremmo la no-stra Riccione"). "I negozi hanno perso gli incassi a Natale, a Pa-

squa e per il ponte del Primo Maggio. Si stanno quantificando i danni, tramite un legale, per i mancati incassi". Le auto e i ca-mion, anche se avessero un per-messo per accedere all'isola pe-donale di viale Ceccarini, per ef-

fettuare il carico e scarico o svol-gere lavori relativi al cantiere, non possono certo restate par-cheggiate lì solo perché non si paga la sosta. "Tra l'altro un ne-gozio ha messo un cartello di su viale Dante per segnalare la sua presenza ed è stato multato", cir-ca 50 euro. La multa ci stava, però come mai nessuno sanzio-na il parcheggio selvaggio? 'Ag-giungiamo poi che il mercatino che si teneva in viale Latini è sta-to spostato nella vicina piazzetta del Faro". Infine, "noto che il car-

L'assessore Franco-lini: "Mandiamo i vigili a controllare"

tello del cantiere non ha la data di fine lavori". Giriamo il tutto all'assessore alla Polizia Munici-pale Lanfranco Francolini. "Pre-messo che viale Latini ha le stes-se restrizioni di viale Ceccarini, i mezzi sono autorizzati a stare so-lo su viale Dante, e non su viale Latini, e solo per il tempo neces-sario ai lavori. Ho chiamato tem-po fa la proprietà e l'impresa del cantiere all'angolo per chiedere un comportamento rispettoso". Ma, visto che le buone maniere hanno sortito poco effetto, "ho chiesto ai vigili di fare controlli", e assicura che saranno fatti. At-tendiamo l'arrivo della munici-pale, siamo sicuri che da palazzo mantengono le promesse. (c.r.)

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II Salotto ha il suo sgabuzzino:li* Latini

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IdV No ai rimborsi ai partiti: firme per il referendum Il "finanziamento ai partiti", an-che se non più possibile, dopo gli scandali Lusi (Pd-Margheri-ta) e Belsito (Lega nord) è diven-tato un tema rovente nel Bel-paese, stretto in una crisi che non accenna a diminuire la sua presa e un rigore imposto dal goveno tecnico di cui ormai gli italiani sono stanchi. E così c'è chi prova a cancellare anche quel "finanziamento", che in ve-rità è un rimborso spese eletto-rali ai partiti. L'Italia dei Valori è tra questi e anche a Santarcan-gelo, oggi, raccoglierà le firme per il referendum abrogativo di quella legge che ha scatenato l'i-ra dei cittadini negli ultimi mesi: un rimborso in certi casi che su-pera ampiamente le spese dei partiti, e che spesso è stato uti-lizzato anche per fini personali. Insomma, il contrario di quello che dovrebbe avvenire. La po-stazione IdV sarà presente tutta la mattina presso i portici di Piazza Ganganelli e replicherà domani mattina e pomeriggio, sempre in piazza Ganganelli.

Pagina 21 SANTARCANGELO rì

Il presepe neiia odi. operi di un satanisin

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La sfida delle liste civiche Candidati sindaci, una marea

Romagna e Marche, mezzo milione al voto. La Lega te ie un arretramento

Domenica e Lunedì urne aperte in 1 comuni detnErnitia Romagna e in 15 delle Marche. Complessivamente sono chiamati at voto 495304 cittadini

Pier Luigi Martelli BOLOGNA

QUASI MEZZO milione fra emilia-no-romagnoli e marchigiani sa-ranno chiamati domenica e lune-dì al voto in 33 comuni: 18 in Emilia Romagna, 15 nelle Mar-che. Le urne resteranno aperte do-menica dalle 8 alle 22 e lunedì dal-le 7 alle 15. L'eventuale ballottag-gio per le città con più di 15mila abitanti (Parma, Piacenza, Co-rnacchie e Budrio in Emilia; Fa-briano, ,lesi, Civitanova Marche, Tolentino, Porto San Giorgio e Sant'Elpidio a Mare nelle Mar-che) è previsto per il 20 e 21 mag-gio. Sugli elettori si è abbattuta una va-langa di liste civiche e candidati. Il poco invidiabile primato spetta a Parma, con 20 candidati sindaci (ma Piacenza con 14 non schen. za...). Ed e proprio nel capoluogo verdiano che si gioca la sfida più pesante dopo gli scandali che han-

no portato al commissariamento del Comune. Lega e Pdl divisi, prima ancora del terremoto che ha scosso i padani. Quindi, il voto di domenica e lunedì, sarà una bella cartina dì tornasole per Bos-si & c. più che mai alle prese con le spaccature interne e soprattut-to con ammanchi e lauree troppo brevi. Anche a Comacch io le urne dovranno sancire il dopo-commis-sario, così come a Coriano (Rimi-ni) il paese dí Marco Simoncelli.

COMPLESSIVAMENTE, in Emi- lia Romagna saranno 85 i candida- ti in corsa per le 18 poltrone di sin-

daco. Gli aspiranti consiglieri, so-no 1858 (per 231 posti) raggruppa-ti in ben 109 liste, Un voto largamente deciso dalle donne, che vanno benissimo nel ruolo di elettrici, ma non sfonda-no in quello dì elette. Dei 328mila aventi diritto ai voto in Regione, oltre 172mila sono donne a fronte di 156.796 maschi. Quando però si passa dall'altra parte ; la musica cambia (vedi riquadro). Se Parma dall'alto dei suoi 186mi-la abitanti è ii gigante di questa tornata, Dovadola è il cucciolo, con appena 1708.

Il candidato sindaco più giovane in Emilia Romagna è Matteo Squadrani (sinistra critica) con i. suoi 18 anni. Quello più anziano, Cesaiino Soldati ; 73 anni; di Lon-giallo ( L,a Destra).

NELLE MARCHE, 166mila eletto-ri e occhi puntati su Fabriano do-ve domani il presidente della Re-gione Gian Mario Spacca, fabria-nese disc, chiuderà la campagna elettorale nel segno del 'suo' mo-dello. La cittadina è ormai l'ulti-mo baluardo dell'alleanza Pd-Udc-Idv che governa la Regione .

Altrove, l'LTdc ha scelto di correre

da sola. Riflettori puntati anche su Civitanova Marche dove il can-didato della Federazione della Si-nistra, Tommaso Claudio Corvat-ta ha vinto le primarie del Pd bat-tendo il candidato 'designato' e ora sfida il sindaco uscente, Massi-mi) Mobili del Pdl con un affolla-to cartello composto da Idv, Uniti per Cambiare, Sel, Prc-Pdci, La Nuova Città e Pd.

UNA CAMPAGNA elettorale 'fiac-ca' a giudizio unanime. I big han-no girato al largo, in altre regioni affacendati, anche perchè qui non ci sono capoluoghi di provincia in lizza. L'unico a rompere il si-lenzio, Beppe U rtllo, piombato da queste parti col suo camper. An-che qui non si sono funi mancare nulla: fino a otto liste per comuni dr 16-17mila abitanti, una bella mina per chi sperava di chiudere

al primo turno, Spicca Lesi, con otto candi- dati, seguita a ruota da Fa- bríano, Porto san Giorgio

e Sant'Elpidio a Mare con sette, Civitanova e Tolentino si sono fermati a cinque. In lutto sono 56 i candi-dati che corrono per quindici fasce

tricolori.

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Saranno ingegneri, ma alla passione per i progetti e le installazioni uniscono an-che l'impegno per la musica, lo sport e le attività sociali. L questo il [il rouge che acco-muna Cristiano Foppiani, Berardino Puglielli e Monica Bassi, iscritti ai corsi di lau-rea in Ingegneria Meccanica o dei Trasporti nella sede piacentina del Politecnico di Milano ma soprattutto vin-citori delle tre borse di stu-dio intitolate ad Augusto Piz-zigati e a Camilla Minoja del valore di 6.305,94 euro cia-scuna. La consegna dei rico-noscimenti è avvenuta ieri mattina in municipio alla presenza dell'assessore Luigi Gazzola, del prorettore del Politecnico Dario Zaninelli, del dottor Alessandro Mi-noja in rappresentanza degli eredi dei due intestatari del-la borsa di studio e ovvia-mente degli studenti pre-miati (assente Monica Bassi per il più che giustificato motivo di un esame univer-

sitario da sostenere) e delle famiglie orgogliose: le borse di studio "Pizzigati-Minoja" rappresentano ormai una tradizione che si man tiene dall'anno accademico 199912000, come lasciato scritto nelle loro volontà te-stamentarie da Livia ed Enri-chetta Pizzigati per omag-giare la memoria dei coniugi Pizzigati-Minoja.

In questi anni tanti sono stati gli studenti del Politec- nico d' i Piacenza premiati dal riconoscimento che viene assegnato a chi è iscritto alla facoltà di Ingegneria e si è distinto anche per le espe-rienze e i risultati conseguiti in attività culturali e didatti-che portate avanti in ambiti extrascolastici: nello specifi-co, Foppiani vanta un passa-

to da valente pallanuotista che più volte si è distinto an-che In gare nazionali mentre Puglielli ha un trascorso co-me volontario impegnato nelle numerose iniziative or-ganizzate dalla parrocchia del Corpus Domini e Bassi si divide fra il Politecnico e il conservatorio "Nicolini".

ringraziamento ad Ales-sandro Minoja è (l'obbligo perché con queste borse di studio sono tanti i ragazzi del nostro Politecnico che sono stati sopportati nel loro impegno universitario ed ex-traun iversi tarlo» ha com-mentato soddisfatto Zani-nelli. A fargli eco anche Mi-noja che ha ricordato la figu-ra di Augusto Pizzigati, «vali-do ingegnere e docente all'u-niversità di Bologna morto giovane per la malaria con-tratta sul delta del Po», e del-la moglie Cam illa Minoja, «rimasta vedova con tre figli che hanno lasciato al Comu-ne un lascito per istituire le borse di studio». Ma più sod-disfatti di tutti sono parsi i premiati «per un riconosci-mento che gratifica gli sforzi fatti e ci sprona ad andare a-vanti sempre meglio».

Betty Para boschi

Le borse di studio 1) . igati-Minoja ai tre poliedrici ingegneri del futuro

La premiazione ieri in Municipio di due dei tre futuri ingegneri

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LIBERTÀ

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Ecoo i nipotini di Giana

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A Novi mai clima così caldo: tra le sei liste la gara è ancora aperta La Turci si ricandida, ma per il Pd il risultato non è scontato E a Novi è arrivato il 'dibattito'. Non quello degli anni settanta ma il con-fronto, stile americano, tra i sei candi-dati a sindaco. Quasi un format reso possibile dalle associazioni di categoria Cna e Lapam che hanno coinvolto e messo su un palco i sei sfidanti alla fa-scia tricolore. E c'erano tutti: Tania Andreoli (Per il centro-destra'), Euro Cattini ('Alterna-tiva per Novi'), Mauro Fabbri (Pro-getto Comune. E' tempo per noi'), Ro-berto Guerra (`Uniti per Novi, Rovere-to S. Antonio'), Luisa Turci (`Centro sinistra con Novi') e Marco Zelocchi

(Mpa Umilia Romagna'). Un collage tra civiche e partiti tradizionali per una campagna elettorale combattuta come dimostrano le recenti polemiche su ga-zebo, manifestazioni, autorizzazioni (negate) per il 25 aprile. Un altro tema d'interesse politico è la spaccatura al-l'interno del centro sinistra che si pre-senta in tre forme (leggi liste) diverse che possono creare non pochi proble-mi alla continuità amministrativa del-l'uscente Luisa Turci che non è riuscita a tenere insieme tutti i pezzi del polo di centrosinistra. E su questo fronte non sono mancati frizzi e lazzi tra i diversi candidati che, in teoria, appartengono alla stessa famiglia politica. Quindi in corsa per il centro sinistra c'è il sindaco uscente Luisa Turci che può contare sull'appoggio di Pd e Sel. Sempre per il centrosinistra, ma con altra lista, il can-didato Roberto Guerra ( in quota Idv), nonostante la formazione si vuole ca-ratterizzare come civica. Vestito politico indossato anche dalla lista 'Progetto comune' guidata dal consigliere comunale Mauro Fabbri che pur collocandosi a centrosinistra

non presenta simboli. Sul fronte centrodestra c'è la lista di Tania Andreoli che fa riferimento pure al movimento di Scilipoti. Al centro c'è

solo Mpa, la lista guidata da Marco Zelocchi che dimostra la volontà di ra-dicamento, presenta candidati in tutti i comuni al voto, di questo partito.

Infine la Lega Nord schiera Euro Catti-ni che da consigliere comunale a Carpi ha traslocato alla guida della lista leghi-sta di Novi. Insomma ci sono quasi tutti. L'argo-mento che maggiormente divide i can-didati è la Cispadana, la strada madre di tutte le polemiche e le battaglie di chi non crede che l'arteria porti svilup-po ma problemi ambientali. Un impatto riconosciuto da tutti an-che se c'è chi pensa a interventi per mi-tigare il peso ecologico dell'opera (po-sizione della Turci e Fabbri), chi non la contesta ma non la ritiene una prio-rità assoluta (Andreoli), chi non è pie-namente convinto (Zelocchi) e i decisa-mente contrari (Cattini e Guerra). Di-vide anche il tema Unione dei comuni Terre d'Argine che da alcuni candidati è considerato uno strumento che non porta benefici alla popolazione di No-vi. Solo costi e pochi ritorni sia econo-mici che di servizi. Insomma i temi `caldi' non mancano, pure le passioni (leggi gli scontri tra le liste) e i candida-ti (in gran quantità). Agli elettori la scelta.

A Novi mai clima così caldo: tra le sei liste la gara è ancora aperta

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