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Rassegna del 5-4-2012

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Rassegna del 5-4-2012

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Ufficio stampa

Rassegna Stampa Idv ER del 5-4-2012

Pagina 1 di 29

extra IDV

Bologna

Parma

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

INDICE

‘Tangenziale, svincolo buio: serve segnale lampeggiante’05/04/12 Il Resto del Carlino Modena 4

"Gli esodati rischiano di restare senza pensione e senza stipendio"05/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 5

Edifici con amianto: per i grillini la mappatura è una farsa05/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 6

L’esposto in procura dell’ex leghista “Indagate sui soldi del Carroccio”05/04/12 La Repubblica Bologna 7

Cassintegrati senza formazione, Manfredini (Lega Nord): “politiche attive della Regione solo sulla carta”05/04/12 Bologna2000.com 9

T chiusa, il Comune stoppa tutti: "Solo battaglie di retroguardia"05/04/12 Corriere di Bologna 10

L'addio di Papignani: "Fiom lasciata sola"05/04/12 Corriere di Bologna 11

Elezioni, a Budrio record di liste05/04/12 Il Resto del Carlino Bologna 12

Weekend a piedi, la giunta tira dritto “Chi contesta fa lotte di retroguardia”05/04/12 La Repubblica Bologna 13

L’esposto in procura dell’ex leghista “Indagate sui soldi del Carroccio”05/04/12 La Repubblica Bologna 7

Ammessi tutti i candidati e le liste Dall'urna esce prima la Bonvicini05/04/12 Gazzetta di Parma 14

Il caso dei terreni acquistati da Spip05/04/12 Gazzetta di Parma 16

Tanzi: «Su Tarsu e Ici c'è molta evasione Noi la contrastiamo»05/04/12 Gazzetta di Parma 17

"Tagliate gli stipendi d'oro"05/04/12 Gazzetta di Reggio 18

Idv all’attacco «In tre anni quali i risultati dell’Unione dei Comuni?»05/04/12 Il Resto del Carlino Reggio 19

"Gli esodati rischiano di restare senza pensione e senza stipendio"05/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 5

Edifici con amianto: per i grillini la mappatura è una farsa05/04/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 6

Via Crucis con trecento figuranti05/04/12 Gazzetta di Modena 20

«Facciamo la lista su base comunale»05/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 21

Bilancio, via libera anche in Consiglio05/04/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 22

‘Tangenziale, svincolo buio: serve segnale lampeggiante’05/04/12 Il Resto del Carlino Modena 4

Assemblea sulle centrali05/04/12 Il Resto del Carlino Ferrara 23

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Forlì Cesena

Nazionale

«Pronti a tutto per difendere il nostro ospedale»05/04/12 Il Resto del Carlino Ferrara 24

La Consulta attacca "Il nostro ospedale non va toccato"05/04/12 La Nuova Ferrara 25

Furti a raffica in due quartieri Controlli notturni straordinari05/04/12 Corriere Romagna Cesena 26

Il Comune chiede aiuto alle forze dell’ordine05/04/12 Il Resto del Carlino Cesena 27

Furti a Ronta, il 75% delle imprese ha paura05/04/12 La Voce di Romagna Cesena 28

Di Pietro, attacco choc a Monti Alfano: «Meglio la bozza precedente»05/04/12 Il Resto del Carlino 29

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'Tangenziale svincolo buio: serve segnale

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-FORMIGINE-

«SULLO svincolo della tangen-ziale Modena-Sassuolo (nella fo-to, tratta dal sito dei grillini), nel punto in cui c'è l'uscita per Conio, i residenti chiedono che venga po-sto su quel tratto mal illuminato, almeno un segnale lampeggiante che, operando da dissuasore, fac-cia rallentare la corsa delle vettu-re ed autocarri in transito». A sottolinearlo è il Movimento Formigine a cinque stelle che ha svolto una serie di sopralluoghi in alcune aree segnalate dai cittadi-ni. Anche in via Stradella a Uber-setto, «abbiamo riscontrato — spiega Rocco Cipriano — che la piccola carreggiata è in pessime condizioni e nonostante sia ben evidenziato con grandi cartelli che il tratto è percorribile in mac-china solo dai residenti (che altri-menti non avrebbero altra strada per raggiungere le proprie abita-zioni), nei fine settimana è invece preso d'assalto, essendo presente in via Stradella l'area adibita agli orti per gli anziani. I residenti hanno voluto precisare, che l'area degli orti è una pregevole iniziati-va, ma via Stradella in queste infi-me condizioni rende la zona ivi-vi bile». Infine, vari residenti nella frazione di Casin.albo «segnalano la situazione di pericolo in cui possono incorrere i ciclisti che at-traversano i binari tra via San'Am-brogio e via Bassa Paolucci».

49 hir.lb: a riseli:o,

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press LinE 05/04/2012

il Resto del Carlino

MODENA

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PRIMA PAGINA s eggio mi ia e rovincia

press unE 05/04/2012

lotti solleva U caso reggano della Terex

senza pensione e senza stipen d (1(;11 es()(lidi rischiati() (il resta re

Alessan-o di fron rno che

l - caso Reggiano continua a far p lila-

re di sé: il tema degli "e-sodati" rappresenta un nodo intricato che il Go ,- verno non sa o non vuole risolvere». Lo affermano l'onorevole Angelo Ales-sandri e il consigliere co-munale Matteo lotti.

I dati allartnanti sulla disoccupazione <‹non fan-no ben sperare - prose-guono Nel nostro Paese, infatti, i disoccupati han-no raggiunto la quota del 9,8 0,0 (dato più alto dal 2004), che arriva al 31,9% se si considera la fascia d'età 15 24 anni».

In questo contesto gli e-sodati, ossia i lavoratori che hanno scelto in ac-( orde con le aziende di la-sciare l'impiego e che o-i a, in seguito alla rifor-ma delle pensioni, «ri-schiano li restare senza pensione e senza stipen. dio, rappresentano un'e-mergenza nell'emergeii-za».

Le aziende che hanno tatto ricorso a queste mi-suro straordinarie, le hanno fatto perché erano in crisi o, peggio ancora, perché stavano per chiu-dere.

Nel caso delle Reggia-ne, ad esempio, la. Terex (società che ha acquista-to le Reggiane e sta at-tuando una forte riduzio-ne del personale) «si tro-verebbe con 40 dipenden-ti che anche se volesse, non saprebbe come utiliz

zare». c.)inmentano

dri e lotti: «Siam te ad un Gove cambia, con effetto re-troattivo, le norme che permettevano di supera-re le crisi aziendali. Nor-me che avevano come in-teresse la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e la sopravvivenza delle a-ziende».

Le paure cdi timori per l'incertezza dì questa si-tuazione «assalgono sem-pre di più le famiglie de-gli esedati, lasciati soli anche dai. sindacati».

Per i leghisti, 4 ore di sciopero generale «rap-presentano il nulla, ri-spetto a quello che i sin-dacati mostravano contro il Governo precedente su questioni meno impor-tanti».

Occorre chiarezza sin da subito - aggiungono-, por questa ragione i Par- lamentari della Lega - Nord (tra cui io stesso A-

hanno presentato interrogazio-ni ed atti di indirizzo par-lamentare volti a risolve-re questo spinoso e perì col os(,) ernpasse».

La conclusione: «Occor-re trovare una risposta e bisogna farlo subito. E in-fatti inainissibile che lo Stato abbandoni questi lavoratori, che tanto han no dato alle aziende pres-so le quali erano impiega-ti e per la crescita del Pa se».

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PRIMA PAGINA

press unE 05/04/2012

s eggio mi ia e provincia

LUT.E PUBUICA Reggio seconda in regione per siti

Edifici con amianto: per i grillini la mappatura è una farsa

econdo grilllini la mappatura regionale dei siti inquinati da amianto (che individua 544 edifici) sarebbe una farsa: «Quan-

do avremo bonificato questi 544 edifici non saremo liberi dall'a-mianto», dice il capogruppo regionale Franceschi ricordando che Modena è prima con 107 edifici e Reggio « la città più "asbestosa"» ha 42 edifici da bonificare. «I dati Arpa diffusi poche settimane fa., dicono che la curva di mortalità è destinata a durare a lungo, forse oltre l'atteso - spiega il capogruppo -. La cronaca poi smentisce il "censimento colabrodo" cui solo un terzo degli interpellati aveva risposto... Ora scopriamo i numeri aggiornati a fine marzo della nuova mappatura regionale: sono rimasti 544 edifici; calano len-tamente, circa un centinaio all'anno. Di questo passo avremmo la nostra inutile statistica "pulita" nei 2017. E poi? E poi si tratterà di fare un vero censimento, non questa carta straccia». Alla solleci-tazione della Regione infatti rispose solo il 30% degli interpellati: «Abbiamo due terzi degli edifici pubblici di cui non sappiamo nul-la. Per non parlare degli edifici privati. In Aula ci hanno bocciato la proposta di fare un censimento su base comunale... E evidente che per il Pd sia più importante la facciata che la sostanza».

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IRggiauhrnmugoneliCain;Pabemalrffilvo

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press unE 05/04/2012

la Repubblica

BOLOGNA

L'esposto in procura dell'ex leglús ta "Indagate sui soldi del Carroccio" Veronesi: alla Digos avevo detto deirimborsi irregolari

LUIGI SPEZIA

«CHIEDO che venga riaperta l'in-chiesta». I cacciati ritornano alla carica. Dopo la bufera sulla Lega che ha colpito la famiglia Bossi, l'ex militante storico Alberto Ve-ronesi, che fu espulso dal coordi-natore locale Angelo Alessandri nel settembre 2010, insieme al consigliere di Castel San Pietro Al-berto Magaroli, per le sue critiche alla gestione del partito, chiede che venga riaperta l'inchiesta del-la Procura di Bologna sui rimbor-si elettorali che lui stesso aveva fatto aprire con le sue dichiarazio-ni. «Oppure che gli atti vengano inviati per competenza alla Pro-cura di Milano. Presenterò un nuovo esposto». Racconta Vero-nesi: «Il sistema-Lega lo descrissi alla Digos, dove mi recai in tre oc-casioni. Parlai per molte ore. Por-tai documenti scritti di suo pugno da Nadia D agrada». È la dirigente amministrativa della Lega a Mila-no, la cui abitazione è stata per-quisita ed è stata sentita ieri dai pm di Milano e l'altro ieri da quel-li di Napoli ma non è indagata. «La mia denuncia venne dopo le ele-zioni regionali del 2010 — spiega Veronesi —. Nadia Dagrada veni-va a e diceva come comportarci per i rimborsi elettorali. A ciascu-no chiedeva quanto risorse pote-

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LE DENUNCE Veronesi, candidato alle regionali del 2010, aveva parlato di irregolarità nei rimborsi

LE INDAGINI La Digos non aveva trovato riscontro alle denunce di Veronesi e l'inchiesta si avvia alla archiviazione

L'ESPULSIONE Per le critiche alla gestione del partito, Veronesi è stato espulso dalla Lega con un altro militante

vamo impiegare e in base a quello, a parte il primo posto riservato a Manes Bernardini, ci collocava nella lista».

Il punto critico, secondo Vero-nesi, riguardava i pagamenti delle spese elettorali. «Lei diceva che non avevamo bisogno di un man-datario, cioè di una persona che garantisse la provenienza del de-naro. Diceva che il mandatario era la Lega. Noi dovevamo semplice-mente spedire un preventivo di spesa, mettiamo per una compar-sa in tv, alla sede del partito a Reg-gioEmilia eversare inostri soldi ad un conto corrente da loro indica-

to». Secondo Veronesi, che aveva denunciato anche un candidato per le irregolarità nella dichiara-zioni delle spese sostenute duran-te la campagna elettorale, «questa procedura la seguii fino ad un cer-to punto e dicendo questo ni sono anche auto denunciato.P oiaffidai le mie risorse non alla Lega, ma ad un avvocato. Io chiedo di sapere a quale scopo laLe ga aggirasse le re-gole deirimborsi stabiliti dallaleg-ge 515 del '93».

La Digos non trovò nessun ele-mento per poter proseguire le in-dagininell'inchiesta del pmAnto-nello Gustapane. Ora Veronesi

IN PIAllA Bossi con Bernardini e Rosi Mauro in piazza Maggiore, sopra un presidio della Lega

..lonvano non enra

:~vonienza

spera che dopo ciò che è emerso sui fondi della Lega l'inchiesta si possa riaprire. E un'inchiesta si può riaprire se emergono ele-menti nuovi. Dopo la campagna elettorale de12010, le dichiarazio-ni di spesa di alcuni candidati del-la Lega Nord vennero spulciate anche dal collegio digaranzia del-la Corte diApp ello. A Re ggio Emi-lia Alessandri, affiancato poi nel-la gestione del partito dalla vice-presidente del Senato Rosi Mau-ro, aveva anche espulso anche il vicesindaco di Guastalla Marco Lusetti.

e RIPRODUZIONE RISERVA,

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press unE 05/04/2012

la Repubblica

BOLOGNA

Veronesi, espulso nel 2010: denunciai alla Digos i rimborsi irregolari, il caso va riaperto

"Indagate sui soldi della Lega" Esposto sul Carroccio in Emilia

Bossi in piazza Maggiore

ALBERTO Veronesi, ex candidato della Lega alle regionali, chiede di indagare sui soldi del Carroccio. «Presenterò un esposto», dice il militante che fu espulso dal coor-dinatore Alessandri. «Il sistema-Lega lo descrissi alla Digos, dove mi recai in tre occasioni. Portai dei documenti scritti da Nadia D agrada». È la dirigente ammini-strativa della Lega a Milano senti-ta ieri dai pm lombardi. «Sui pa-gamenti delle spese elettorali ci diceva che non c'era bisogno di una persona che garantisse sulla provenienza del denaro».

SPEZIA A PAGINAVII

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press LinE 05/04/2012 Bologna 2000

Cassintegrati senza formazione, Manfredini (Lega Nord): "politiche attive della Regione solo sulla carta"

Nelle 'misure di politica attiva peri lavoratori , contenute nella delibera 294.2012 della Giunta regionale del[Emilia-

Romauna, non sarebbero previste attività formative per i lavoratori in cassa integrazione in deroga e in mobilità.

E . quanto denuncia il consigliere regionale Mauro Manfredini d_eaa nord in un interrogazione, in cui ricorda come. al

punto 1 della delibera. si precisi che le prestazioni di sostegno del reddito in deroga saranno garantite per [intero

anno 2012, terminando però inderogabilmente al 31 dicembre dello stesso anno" e. al punto 22. sia previsto il

contatto con i Centri per l'impiego competenti per la 'presa in carico - dei lavoratori. ma non sia indicata alcuna

misura riguardante le attività formative.

Manfredini cita, a questo proposito. [Intesa Stato Reaioni 2011-2012 sugli ammorti=atori sociali in deroga e sulle

politiche attive, che impeanerebbe anche le Reaioni • a programmare e attuare a favore dei lavoratori percettori di

ammortizzatori sociali in deroaa politiche attive del lavoro tenuto conto del periodo temporale e della ripetizione

d8 Utl l_0 degli ammorti:ratori sociali in deroga al fine di una formazione efficace e non derivante soltanto dagli

obblighi formali relativi all'utili=o del Fondo Sociale Europeo

L'esponente della Lega ricorda anche che [assessore regionale Simonetta Saliera. rispondendo a una stia

precedente interroaazione sull - attivazione dei corsi professionali destinati ai lavoratori in cassa intearazione in

deroga, avrebbe detto che i fondi nazionali 130 milioni di euro: destinati dal ministero 'non possono essere utili=ati

dalla Regione per il finanziamento delle attività formative in favore di tali lavoratori'

Nel documento - Fatto per la crescita intelligente. sostenibile e inclusiva - . del 30 novembre 2011. inoltre. [assessore

regionale Giancarlo Mu=arelli — scrive Manfredini — afferma che: La formazione delle persone in mobilità sarà

finan zi ata con i fondi nazionali che lo Stato ha assegnato alla Regione con [accordo Stato-Regioni del 12. ,'0'22009'

L'esponente della LeQa vuole quindi sapere per quali raaioni nella delibera 294 ,2012 non siano previste attività

formative destinate ai lavoratori in cassa Integrazione in deroga e in mobilità e se la Reaio.ne abbia oraani=ato corsi

di formazione destinati a questi lavoratori nel 2010 utiliando le risorse del Fondo sociale europeo ma senza

stanziarne delle proprie. cosi come previsto nell'Intesa Stato-Reaioni.

Manfredini chiede inoltre per quali motivi. nonostante [Intesa Stato-Reaioni Io prevedesse esplicitamente. la Regione

non abbia oraaniato corsi di formazione per i lavoratori nel 2011 e nel 2012, ,:isto che con il decreto del 28 luglio

2011 la firma Tremonti-Sacconi il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva assegnato alla Regione Emilia

Romagna 30 milioni di euro al fine della concessione o proroga di trattamenti di cassa integrazione guadagni.

ordinaria e'o straordinaria. di mobilità. di disoccupazione speciale ai lavoratori a tempo determinato ed

indeterminato. risorse legate e subordinate allo svolgimento di corsi di formazione professionale per il reinserimento

dei lavoratori nelle aziende

II consigliere domanda infine se [assessorato regionale alla Formazione professionale intenda contraddire le

affermazioni di kli_arelli e vuole sapere perché la Regione. nel caso in cui intendesse continuare a sostener& che i

-fondi nazionali X30 milioni di euro: non possono essere utili=ati dalla Regione per il finanziamento delle attività

formative in favore di tali lavoratori - . non abbia protestato formalmente con il Governo Berlusconi. visto lo stato di

difficoltà economica vissuto dall'Emilia-Romagna negli ultimi anni e il pericolo di perdere i contributi per ali

ammortiatori sociali in deroga, che sono subordinati alla partecipazione dei lavoratori ai corsi di formazione

professionale.

II consigliere leahista chiede infine per quali motivi la Regione non abbia comunque destinato risorse proprie per il

finan zi amento dei corsi formativi destinati al reinserimento occupazionale dei lavoratori, cosi come previsto in tutte le

Intese Stato-Reaioni dal 2009 al 2012.

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Andrea Colombe Assessor e «fio Mobirità

Patrizia Gabellini Assessore Urbanistica

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ettinan. il Coniane «toppa toAt «Solo battaglie di retroguardia»

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press LITE 05/04/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

T chiusa, il Com e stoppa tutti! «Solo battaglie di retroguardia» I commercianti pronti ad andare in causa. I dubbi dell'I& su piano

Hanno detto

Ce. n'è già stata ume ilamni tua í no mit scesi in strada durante i days

Stkimo vani-tondo ricorsi, Decideremo dopo Pasqua come mobilitarci, non esehidiamo nulla

La critiche ai T days ogni weekend? «Battaglie di retro-guardia». Le urla durante la pre-sentazione del piano della pe-donalità? «Proteste organizza-te». All'in.dornarti dell'accelera-zione sulla pedonalizzazione del centro, accompagnata da un'infuocata assemblea in Sala Borsa, la giunta Merola tiene ferma la barra. E respinge le pretese di commercianti, comi-tati e opposizioni. «Questa cit-tà ha bisogno di un cambia-mento», dice l'assessore alla Mobilita Andrea Colombo. Le associazioni di categoria, però, non si arrendono. «Siamo pron-ti ai ricorsi», annuncia Ascom, mentre Confesercenti fa volan-tinaggio tra i negozi del centro: «Serve una mobilitazione». In-tanto sulla pedonalizzazione del centro resta teso il clima tra il Pd e gli alleati dell'Iclv.

Dopo aver affrontato marte-dì sera fischi e urla per quasi tre ore, l'assessore all'Urbanisti-ca Patrizia Gabellin i non ha dubbi. Le proteste in Sala Borsa erano «una cosa organizzata, molti dei presenti non conosce-vano nemmeno il piano». Bolo-gna però, sostiene l'assessore, non era tutta in quella sala. «I sondaggi dicono che la maggio-ranza è con noi», dice Gabelli-ni, dunque Palazzo d'Accursio «andrà avanti». Come sottoli-nea in modo ancora più netto l'assessore Colombo, chiuden-do la porta in faccia alle aspetta-tive dei commercianti. «Abbia-mo sempre detto che il percor so non sarebbe stato di concer tazione„ ma di consultazione». Come dire: cittadini e associa-zioni parlano, ma la scelta fina-le tocca comunque al Comune.

Poco importa, dunque, che il centrodestra minacci addirit-tura la piazza. «La manifestazio-ne c'è già stata e l'hanno fatta i 6o mila bolognesi scesi in stra-da durante i primi T days so-stiene Colombo su Radio città del Capo l'esigenza di un. centro pedonale è trasversale, chi dice il contrario fa una bat-taglia di retroguardia». L'im-pressione però è che l'accelera-zione impressa dalla giunta Me - rola con l'annuncio dei T days ogni weekend dal 12 maggio

abbia lasciato spiazzata tutta la città. Provincia inclusa. Tanto che l'assessore alle Attività pro-duttive Graziano Prantoni sot-toscrive i timori dei commer-cianti del centro. «Vanno ascol-tati e tenuti in considerazio-ne», dice Prantoni, che chiede «soluzioni condivise per alleg-gerire il traffico urbano».

Le associazioni di categoria, che dietro la T pedonale vedo-no l'apocalisse commerciale, non mollano comunque la pre-sa. Ascom pensa già ai ricordi. «Vogliamo sapere se questi provvedimenti comportano modifiche del piano generale del traffico urbano», sottolinea. il direttore Giancarlo Toneili, che prepara per le prossime set-timane «iniziative di infonna-zione, protesta e una forte mo-bilitazione della categoria». La prospettiva di rivedere i com-mercianti in piazza contro il sindaco, come accadde ai tem-pi di Cofferati, forse non è così peregrina. Anzi. «Decideremo dopo Pasqua come mobilitarci, ma non escludiamo niente», di-ce il presidente di Confesercen-ti Sergio Ferrari, mentre fa vo-lantinaggio contro il piano del-la pedonalità tra i vicoli del

Quadrilatero. «Ci vuole una spinta dal basso, devono .nuto-versi tutti i commercianti che lavorano in centro».

Resta teso anche il clima tra ldv e Pd, visto che i dipietristi sembrano tutt'altro che convin-ti del salto in avanti sulle pedo-

nalizzazioni. «Ci sarebbe piaciu-to avere un disegno complessi-vo prima di dire "partiamo"», dice su Radio Tau il coordina-tore dell'I& Sandro Mandini, rassicurato dal capogruppo del Pd Sergio Lo Giudice: <dì dialo-go continuerà, anche con le as-

sociazioni». Mentre il leghista M.artes Bernardini lancia la pro-posto di un (nuovo) referen-dum: «Ma solo per i cittadini in-teressati dalla pedonalizzazio-ne».

F. Ro. O RiPRODUI!ONE R , SESVATA

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Remo Imbenì Ex sindaco

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pressunE 05/04/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

L'addio di Papignani: «Fiom lasciata sola» Header delle tute blu passerà la mano a fine mese: «:Rapporto imprescindibile con la. Cgil»

«Preferivo che questa volta. i giornali non si occupassero di me», dice il leader della VIOM, Bruno Papignani, che, presumibilmente entro fine mese, lascerà il suo ufficio di via Marconi per trasferirsi alta guida delle tute blu dell'Emi-lia-Romagna. «E una proposta che mi ha fatto il segretario na-zionale, Maurizio Landini, io ho accettato di buon grado continua Papignani — però prima la designazione deve es-sere condivisa da tutti gli orga-nismi preposti».

Un passaggio burocratico che chiuderò un'era per le tu-te blu della Camera del lavo-ro di Bologna delle quali è sta-to leader indiscusso per oltre otto anni. Quando la prima tessera della Flom?

«Nel 1975 quando mi sono trasferito a Bologna, sono di-ventato operaio alla Menarini e ho fatto la tessera. Nel 1976 sono entrato nel consiglio di fabbrica. Combattevamo per i finanziamenti pubblici per il settore dei bus e all'epoca c'era Eugenio Menarini, un grande presidente degli indu-striali che per certi versi è sta-to un maestro. Si facevano an-che 150 ore di sciopero per tro-vare un accordo».

All'epoca alla guida della Fiom c'era Bruno Trentin,

«Facevo servizio d'ordine al congresso del 1976 a Bologna e non sapevo neanche chi fos-se Trentin. Lui non aveva il cartellino per l'entrata, non l'ho riconosciuto e l'ho tenuto fuori. Gli altri sì sono arrabbia-ti parecchio»,

Dopo qualche anno da fun-zionario e in segreteria a :Ban-co di Landini, nel 2004, l'ele-zione a segretario. Com'è cambiata l'industria bologne-se in questo periodo?

«Tantissimo. Prima discute-vamo con aziende bolognesi che avevano mercato interna-zionale. Ora sono più spesso aziende bolognesi che sono state acquistate da gruppi in-ternazionali. E poi c'è un patri-monio industriale che è spari-to del tutto. Penso alla Calzo-ni, alla &Nem, alla Casaralta, Rimaniamo un'eccellenza ma. la nostra base produttiva si è ridimensionata se non si consi-dera iI packaging che resta di altissimo livello».

Coni padroni, come li chia-ma lei, gran liti pubbliche e gran concertazione dietro le quinte.

«Distinguiamo i piani. Sul

piano personale ho sempre avu-to ottimi rapporti con Maurizio Marchesini, Alberto Vacchi Guidalberto Guidi. Per me se c'è chiarezza anche lo scontro duro non è un problema»,

A volte è sembrato più vici-no agli industriali che alla COL

«La Fiom, sia chiaro, non può prescindere dalla COL Ma vale anche il contrario. Dicia-

mo che nell'ultima fase spesso ci siamo sentiti un po' soli».

Passiamo alla politica. «Una volta essere dellaTiorn

voleva dire essere comunisti e votare Pci, Ora siamo slegati

dai partiti, completamente. Tra di noi c'è chi vota. Lega Nord o simpatizza per Beppe Grillo. lo resto di sinistra, una. sinistra che non c'è più».

E sul sindaco? «Sono legato a Merola da

un rapporto di amicizia e gli auguro di far uscire Bologna. dal medioevo nel quale si è cacciata. In passato ho stimato Renzo Ilmbeni e Renato Zan-gheri».

Per ll post-Papignani si fa il nome del segretario Fiom di Modena, Giordano Eiora-ni. Che ne pensa?

«Non decido io. Però è una persona molto autorevole che ha tutte le caratteristiche adat-te per guidare la Fiorii di Bolo - gna».

Marco Madorda

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Antonio Giacon

il Resto dei Carlino

BOLOGNA press LITE

05/04/2012

Elezioni, a Budrio record di liste I candidati sindaci a quota 7. Tutti i nomi dei 'papabili' consiglieri

LISTE e ancora liste. Una valanga di sim-boli, siti internet e profiliFfacebook, si è ab-battuta sugli elettori del Comune di Bu-drio. I numeri da record delle elezioni del 6 e 7 maggio sono sotto gli occhi di tutti. Si parla di 11 liste e 7 candidati sindaci. Ce n'è per tutti i gusti. Dalle quattro liste civi-

che al centrodes tra spaccato con la Lega che come ormai vuole l'ultima tendenza, corre da sola. Il centrosinistra perde, inve-ce, i pezzi. I socialisti sono fuori dalla mag-gioranza che si presenta con l'estrema sini-stra, gli ecologisti e l'Italia dei Valori. Il vi-cesindaco, Alessandro Ricci, ha presentato

una sua lista civica appoggiata dall'Udc ed è di fatto un avversario del candidato Pd, Giulio Pierini ( anche assessore al bilancio ). Un esempio di democrazia Budrio, non c'è che dire, visto che nessuno si è dimesso dalla propria carica in giunta. Soprattutto Ricci che è uscito dal centrosinistra, ma ve-

de però incoerenze nel suo avversario. Pie-rini però, sembra abbastanza sicuro di far-cela anche senza il ballottaggio. Un sondag-gio non ufficiale lo da tra il 49 e il 52 per cento. Diverso il discorso per Pasquale Gianfrancesco del Pdl che si accontentereb-be di un 20 per cento.

Matteo Radogna

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Partito Democratico per Giulio Pierini sindaca Luisa Cig . tgnerti (ctzpolísta), Debora Bacliali, Carlo 1e,rsc az. r) 4 ( i,.T<CITUCTCi0B7z onaga, 9ianfranco Brini; 13aola (37,c

2ombellt,zingelo;Davalli, la Donati, Eugenio Go-cani,Tahar Kaukbi, Isaceo Mi-narelli, Voleri° O'nI 'i » iSonia

Cinzu7 Vettutroli,

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1 :‹ALORI 1L1A dei

Italia &i Valori: Igor Aprilc, Elisabetta Btmfiglioli, Gtuliana (2asatInt, Cesare (:iaccia, Gtie tino De

(3-iorgio Gra GundraitcoKollerzek, Lau- riola, Basiho Limuti, Annalisa Afariotti, Sa/notare Nuecto, Sakatore Ognibene,Fedk.rica Rimondì,

. . .

ra Rubbutt, Anna Cottgiwia Tarottt, Donumico Tra-passo,

Giulio Pierini

Movimento Cinque Stelle: Anto-ni© Giacon, Dimitri Cardin, An-drea Mingozzi, Luca Gherardi, Ga-briele Canotti, Barbara S'pettoli, Scada Jama Mohainud, Fabio Ca-stellini, Fabio Menagli°, ',nana Gambilongo, Armando Di France-sco, Marco Poli, ClaudiaMagnani.

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press unE 05/04/2012

la Repubblica

BOLOGNA

L'assessore Colombo replica alle critiche. "Basta battaglie di retroguardia". L'opposizione insiste: pronti a tutto

Centro chiuso, indietro non si torna "Mille bici e 70 nuovi posteggi"

LA GIUNTAtira dritto sulla p edo-nalizzazione, malgrado le conte-stazioni di martedì sera in Sala Borsa e le proteste dei commer-cianti e diPdl e Lega, che pensano a un referendum. «Quella contro un centro più p edonale è una bat-taglia di retroguardia», ha dichia-rato ieril'assessore Colombo. Dal 12 maggio la zona T sarà chiusa al traffico nel fine settimana.

PERSICHELLA A PAGINA II

Weekend a piedi, la giunta tira dritto "Chi contesta fa lotte di retroguardia" Colombo: subito la garapermille biciclette e 70 posteggi

BEPPE PERSICHELLA

TIRA dritto Palazzo d'Accursio, di fronte alle critiche di commercianti e residenti per i T Days nei weekend e nei giorni festivi, a partire dal 12 mag-gio, mentre Pdl e Lega Nord sono se-riamente tentati dal referendum. Il Comune non si ferma nemmeno di fronte alle più rumoros e e sguaiate la-mentele di alcuni cittadini che, mar-tedì sera in Sala Borsa, alla presenta-zione del piano, hanno continua-mente interrotto gli interventi del-l'assessore al Traffico Andrea Colom-bo (che si è sentito dare anche del «buffone» e del «fascista») e dell'as-sessore all'Ambiente Patrizia Gabel-lini, che ha ripreso i contestatori: «Pensavo che Bologna fosse una città civile».

Ieri mattina la stessa Gabellini ha rilanciato, stigmatizzando le conte-stazioni, e parlando di una protesta «organizzata» in cui «molti dei pre-senti non conoscevano nemmeno il piano». Non è sfuggita ai due ammi-nistratori la presenza in sala dei con-siglieri del Pdl Lorenzo Tomassini e Marco Lisei, che hanno preso parte alla protesta. Ma se Gabellini, forte dei sondaggi, getta acqua sul fuoco («la maggioranza è con noi»), va giù duro invece Colombo dai microfoni

di Radio Città del Capo. «Quella con-tro un centro più pedonale è una bat-taglia di retroguardia», afferma l'as-sessore, ricordando come le stesse preoccupazioni esistessero già nel 1968, quando in Comune si discuteva la pedonalizzazione di piazza Mag-giore e via D 'Azeglio. L'aneddoto non tranquillizza di certo il centrodestra, pronto a darbattaglia anche attraver-so il referendum, come ipotizza To-massini. Con lui c'è anche il capo-gruppo del Carroccio Manes Bernar-dini, che vorrebbe però far esprimere

il direttore generale Giancarlo Tonel-li. L'obiettivo è quello di condurre una «guerra di posizione», sottopo-nendo ogni provvedimento della giunta averifiche tecniche e ammini-strative, senza escludere ricorsi lega-li. Assieme ai commercianti ieri si so-no aggiunti anche i tassisti diUri Taxi, mentre dentro la maggioranza conti-nuano le resistenze dell'Idv, che spe-rava in una maggior attenzione della giunta alle proposte diAscom e Con-fesercenti.

Nemmeno il segretario provincia-

le della Cisl Alessandro Alberani na-sconde le sue preoccupazioni e a Ra-dio Tau chiede «attenzione ai sogget-ti più deboli, alle persone anziane, ai dis abili e ai lavoratori». Palazzo d'Ac-cursio intanto guarda avanti e preno-ta mille bici per il nuovo sistema di bike sharing (che si andranno ad ag-giungere alle centottanta già a dispo-sizione), con 70 postazioni installate in tutto il centro storico. Il nuovo ser-vizio, a differenza dell'attuale, sarà completamente elettronico. Per usa-re la bici (a pagamento dopo la prima mezz' oradi utilizzo) basteràuna card elettronica o «strisciare» la propria carta di credito. Il nuovo sistema è già finanziato per circa 5 milioni di euro, ma per assegnare la gestione del ser-vizio tramite bando di gara s eroe l'ap-provazione del bilancio.

Presumibilmente quindi, l'eserci-to delle mille bici diventerà realtà so-lo nel 2013. Decisamente più stretti i tempi per i T Days, tanto che Tper, la società che ha inglobato Atc, si dice già pronta alle novità. «Saremo tem-pestivi nel dare risposta ai cambia-menti», assicura la presidente Giu-seppina Gualtieri. Ma alcune solu-zioni per far arrivare i bus più vicini al-la zona pedonale sarebbero già state «studiate».

O RIPROCUZIONE RISERVATA

solo i cittadini interess ati. Nemmeno i commercianti l'hanno presa bene.

«Retroguardia? Spero non si rife-risse a noi», avverte Loreno Rossi di Confesercenti che ieri pomeriggio ha distribuito 400 volantini nei negozi della T. Lo stato maggiore diAscom si riunirà il 17 aprile per decidere come contrastare il piano. «Siamo pronti a qualsiasi forma di protesta», anticipa

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Pagina 2 Weekend piedi,la giuntatira dritto "Chi contesta tit lotte di retoguardia"

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Sorteggio [estrazione delle liste ieri pomeriggio al Due.

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Dall'urna esce.

Ammessi tutti i candidati e le liste Dall'urna esce prima la Bonvicini Ieri il sorteggio della posizione sulla scheda: Ubaldi nono, Bernazzoli decimo

ì La suspense è durata lino all'ultimo, e il sorteggio è ini-ziato con una ventina di minuti di ritardo a causa di ulteriori ve-rifiche sulla documentazione presentata da Panna che cam-bia e dal Partito comunista dei lavoratori. Chiariti gli ultimi dubbi, la commissione elettora-le circondariale ha aperto le por-te del quarto piano del Due per procedere al sorteggio della po-sizione dei sindaci e delle liste elettorali sulla scheda che sarà consegnata agli elettori il giorno delle votazioni, il 6 e il 7 mag-gio.

La prima conferma è che tutti i dieci candidati e le 20 liste sono state ammesse alle amministra-tive, e in base ad una curiosa coincidenza Wally Bonvieini e la sua Buongiorno Italial Siamo Voi, che ieri è stata l'ultima a presentare la documentazione alla segreteria generale del Co-mune, è stata la prima ad essere sorteggiata. Quindi, sarà il no-me della stilista a comparire in alto a sinistra nella scheda elet-torale. Di contro, l'ultimo sarà Vincenzo Bernazzoli, anche se i delegati del Pd sono stati fra i primi a presentare la documen-tazione in municipio. In base al

sorteggio, dopo la BODA ci saranno Liliana Spaggiari af-fiancata dalla falce e martello del Partito comunista dei lavo-ratori, Roberto Ghiretti con Par-ma Unita, Priamo Bacchi de La Destra, Paolo Buzzi sostenuto nell'ordine da Cantiere popola-re e dal Popolo della Libertà, Fe-derico Pizzarotti del Movimento 5 stelle, Roberta Roberti affian-cata da. Parma Bene Comune e

poi dal simbolo di Rifondazione comunista, Andrea Zorandi del-la Lega Nord, ed Elvio sostenuto da Parma moderata, libera e solidale, Ude e Civiltà parmigiana, che fra i tre simboli è stato quello sorteggiato per ul-timo.

Per Vincenzo Bernazzoli, che sarà affiancato da ben sette sim-bOli così come era accaduto per Alfredo Peri nel 2007, la sorte ha

voluto che di fianco ai suo nome ci saranno i Comunisti italiani e non il Pd. Il primo simbolo col-legato al candidato è stato quello di Altra politica, seguito da Italia dei valori, Per Parma progres-sistasocialistae laica, Comunisti italiani, Lista consumatori e pensionati, Parma che cambia e, a chiudere la scheda, il Partito democratico. «Dato che le liste a sostegno di Bernazzoli sono set-

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centro, il Pdci gode di una po-sizione ottima, in quanto è pro-prio di seguito al candidato -spiega Arcangelo Cocconcelli, segretario provinciale del Psi Per lo stesso caso fortunato, noi socialisti, a Brescia, a fine mai '90 prendemmo ii 10 per cento, mentre nei 2004 a Modena il 3.5 per cento dei voti, A Reggio, in-vece, i Comunisti italiani, anche per il fatto di essere di fianco al nome del candidato, presero il 7 per cento». Tornando con la mente alla Prima RepUbblica, Cocconcelli ricorda: «Di solito il Pci era il primo simbolo sulla scheda, perché era quello in alto a sinistra, mentre la Dc era in fondo, così si diceva di votare in basso a destra».

Le operazioni di sorteggio dei candidati e delle liste sono state affidate alla commissione elet-torale circondariale, presieduta dal viceprefetto vicario, Michele Formiglio, e composta dal vice-prefetto Vincenzo Maria Pa-squa, da Faliero Zambelli e Al-fredo Piccoli in rappresentanza del consiglio provinciale, men-tre la segretaria di nomina com-missariale era Elena Duri.. P.Dall.

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L'ordine dei candidati

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Pagina 10 Ammessi tutti i candidati e le liste -- Dall'urna esce prima la Bonvicini

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A.',,ZMCKE REPLICA A PD, IDV E PRC

Tanzi: «Su Tarsu e Ici c'è molta evasione Noi la contrastiamo»

Nessuna caccia alle streghe sui tributi. Almeno secondo il vice-sindaco Stefano Tanz i, che replica all'intervento degli esponenti di Pd, I& e KifoiRlazione.

«Il Comune di Fidenza applica i propri ttibuti, secondo le dispo-sizioni di legge, compresa l'attività di contrasto dell'evasione, poco diffusa, e soprattutto dell'elusione

spiega Tanzi -. Nell'applicazione della Tarsu, l'elusione consiste nel dichiarare una superficie inferiore a quella effettivamente utilizzata. Questa prassi discende dal passa-to, quando la dichiarazione dei lo-cali occupati era effettuata senza presentare la planimetria. In que-sti anni gli strumenti di verifica e di controllo della superficie soggetta alla tassa rifiuti si sono affinati.

«Oggi - prosegue Tanzi - gli uf-fici comunali possono accedere direttamente alle banche dati del Catasto e dell'Agenzia delle En-trate, per verificare la superficie soggetta. a tassa rispetto a quella dichiarata e pagata. Sulla base di queste verifiche, che il Comune è obbligato ad effettuare, si invitano i contribuenti a regolarizzare la propria posizione. Quando emer-ge un utilizzo dei locali diverso da quello dichiarato (ad esempio una cantina/lavanderia trasformata in taverna o il solaio utilizzato co-me mansarda), si recupera la mag-gior tassa dovuta applicando le sanzioni previste dalla legge, poi-Ché la dichiarazione iniziale, sot-toscritta dal contribuente, preve-deva l'obbligo di denunciare le va-riazioni della superficie e dell'uti-

Vicesindace Stefano Tanzi

'az() che fossero sopravvenute». «Per l'Ici - sottolinea il vicesin-

daco - dal 2008, ossia da quando l'abitazione principale è stata esclusa dall'imposta, diversi sog-getti passivi si so no impropritunen-te attributi l'esenzione dal paga-mento del tributo senza posseder-ne i requisiti. L'ufficio tributi, in questi anni, ha concentrato la pro-pria attività su questa fattispecie elusiva, avvalendosi dell'anagrafe comunale (per verificare la resi-denza e l'eventuale scissione fittizia di nuclei familiari) e dei consumi di acqua, gas ed energia elettrica, messi a disposizione dalle aziende erogatici di pubblici servizi, per accertare l'effettiva dimora dei con-tribuente nell'immobile possedu-to. Le attività e i controlli sopra ri-feriti non sono vessatori, ma rispet-tosi di un principio di equità». •

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Avevano rubato a Salse i due maldavi areestati martedi

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«Tagliate gli stipendi d'oro» L'Idv: solo a Reggio verranno a mancare 3 milioni, ora basta

Emanuele 7agnani (9 )

«Non bastavano solo i vari ta-gli susseguiti nel corso dell'an-no a martoriare le amministra-zioni locali, ora le "belle noti-zie" arrivano anche da ken». A dirlo è Emanuele Magnani, sc-orciarlo cittadino dell'Ido ma anche consigliere provinciale. Che sul dividendo ai soci azio-nisti interviene così: «Appren-diamo all'indomani del consi-glio di amministrazione che i dividendi, come buon uso, ver-ranno elargiti alle amministra-zioni, ma l'importo sarà pari al ridicolo (0,013 euro ad azio-ne). Il Comune di Reggio Emi-lia prevede una perdita di ben

3 milioni di euro, le altre am-ministrazioni dei Comuni piìt piccoli dovranno affrontare in egual misura».

«Conte abbiamo più e pili volte rimarcato anche con il nostro responsabile del dipar-timento Finanza, Francesco Fantuzzi, delle numerose scel-te sbagliate, logoranti e di catti-ve prospettive (si veda la fusio-ne con Edison e A2A) per la co-stituzione della acclamata "multiutility del Nord risolutri-ce di tutti i guai". Oltre il dan-no la beffa. Nonostante questi continui problemi e svaluta-zioni del titolo in Borsa, i com-

ponenti del consiglio di ammi-nistrazione continuano a pren-dere stipendi d'oro da far invi-dia al vicepresidente degli Sta-ti Uniti. 1 sindaci soci dell'azienda devono interveni-re su questa insostenibile si-tuazione, come è stato altresì rimarcato nella seduta di bi-lancio dal Comune di Reggio.

Come Italia dei Valori cre diamo fortemente che si deb-ba rivedere l'assetto e le previ-sioni del futuro dell'azienda Iren, per continuare a mante-nere in mano pubblica un pa-trimonio che non possiamo la-sciare "immani mani private"».

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n, rahSia dei sindaca: daisci piè

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TRESNARO - SECCM:

Idv all'attacco «In tre anni quali i risultati dell'Unione dei Comuni?»

«QUALI sono stati i risultati ottenuti dall'Unione dei comuni `'resinare - Secchia' negli ultimi tre anni?». L'interrogativo viene dal coordinamento dell'Italia dei Valori dell'Unione: Stefano Giovannini, Fabrizio Vitale (vicesindaco e presidente del consiglio di Casalgrande), Paolo Ioni (vicesindaco di Castellarano), Salvatore di Gregorio, Giuseppe Guarino (assessore all'ambiente e consigliere di Rubiera), Stefano Giacomucci e Sandro Grillenzoni (assessore al patrimonio e consigliere di Scandiano). «Nella seduta dello scorso 27 febbraio — dichiarano i sette esponenti dell'Idv —sono stati presentati i dati consultivi di bilancio relativi agli ultimi tre anni di attività. Da questi ultimi però non emerge una chiara quantificazione dei risultati ottenuti A fronte di questa lacuna,

lunedì è stati presentata al presidente di turno, Alessio Mammi, una lettera dove chiediamo un documento dal quale possa emergere una precisa analisi dei risultati per poter dimostrare, con numeri alla mano, l'effettivo risparmio derivante da una gestione associata dei servizi». L'Unione dei Comuni, costituita nella primavera del 2008, gestisce alcuni servizi sociali, la polizia municipale, il difensore civico, l'ufficio informazioni stranieri e quello di pianificazione sanitaria. «La richiesta — spiegano sette — nasce come doveroso atto di trasparenza nei confronti dei 70 mila cittadini che compongo l'Unione e come elemento di gestione amministrativa competente e dedita al risparmio di denaro pubblico».

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il Resto del Carlino

REGGIO

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FRASSINORO

Conto alla rovescia per il gran-de e suggestivo spettacolo della via Crucis, in programma do-mani sera. Tra le storiche cele-brazioni del venerdì Santo che si svolgono in Appennino, la Via Crucis Vivente di Frassino-ro, a cadenza triennale, è quel-la forse più importante dell'in-tera regione. Tutto il paese è in-fatti coinvolto nell'organizza-zione dell'evento con l'obietti-vo di una fedele ricostruzione storica della Palestina di due-mila anni Lo.

Oltre trecento figuranti in co-stume d'epoca, tatti abitanti. nella zona, danno vita alle quin-dici stazioni dedicate alla Pas-sione di Cristo, le 14 tappe tra-dizionali a cui si aggiunge la scena relativa all'Orto degli Uli-vi. A ciascun quadro rappresen-tato corrisponde un "capostazione", il cui incarico viene tramandato di padre in li-

LA TRADIZIONE

glio per conservare la tradizio-ne. Durante la processione ver- rà letto un testo. scritto per l'oc-casione. Intercalato alla lettura del testo, saranno inseriti per la prima volta brani cantati di na-tura religiosa.

La prima Via Crucis Vivente di Frassinoro si è celebrata nei 1906, grazie a don Francesco Bernardi e già negli anni '20 e '30 viene organizzata da un co-mitato locale che comprende: la parrocchia e il comitato Via Crucis Vivente di Frassinoro, con l'alto patrocinio della Presi-denza del Consiglio dei Mini-stri, della Provincia, del Comu-ne e dall'Unione dei Comuni appennino Modena Ovest.

Via Crucis con trecento figuranti Quindici tappe per la storica celebrazione in programma domani

L'inizio della Via Crucis è previ-sto alle 21, subito dopo la fun-zione religiosa che avrà luogo alle 20 presso l'abbazia bene-dettina. Per assistere alla sfilata è consigliabile entrare in paese per tempo: dalle 19 di domani, infatti, è vietato il transito ai vei-coli nei pressi dell'abbazia.

Sabato alle IO, al teatro Buc-ciardi si apre la conferenza "La teologia, la filosofia, e l'antro-pologia si confrontano sulla passione di Cristo, sofferenza dell'uomo". Dopo i saluti del parroco don Luca Pazzaglia e del sindaco Gianni Fontana, Mario Galli, vicepresidente del-la Provincia, introdurrà i lavori e le relazioni del prof Emanue-le Morandi, presidente dell'isti-tuto Filosofico di studi -fornisti-ci e preside della scuola di Stu-di filosofici, docente universita-rio, sociologo, antropologo e di Gabriele Cingolani, religioso della Congregazione dei Passio-nisti.

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Una scena 'ultíana Via Crucis vivente

press LinE 05/04/2012 GAllETTA DI MODENA

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PRIMA PAGINA press unE 05/04/2012 Modena e Provincia

IL COMMENTO capogruppo ìn Regione de hiP, «Questa class ficaz one e carta stracda»

«Facciamo F mo la lista su base comunale» Defrarceschr «I! Pd ha dimostrato disinteresse per la salute pubblica»

l censimento degli edifici pubblici e tiniana fa, in aula, il Pd, da solo e con chi giorni fa ha presentato una debole privati, aperti ai pubblico con prese 1-

za di amianto non convince il Movimen-to 5 stelle regionale che, infatti, solleva il

un aula abbandonata da 20 consiglieri su 50, ha avuto l'ardire di bocciare le no-stre quattro risoluzioni contro l'amian-to e anche quelle di idv e Sei accusa il capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, Andrea Defran-coschi — dimostrando un assoluto disin.

risoluzione per rifare il censimento. Ma se e 2 anni che io chiediamo e ci hanno sempre detto che va benissimo così?».

E Defrance selli a questo proposito cita alcuni siti modenesi; «Dalle scuole ma-terne di. Castelvetro (la scuola privata "Doti Papazzoni" e la scuola di Soligna-

dubbio che la lista, sia poco rappresenta-tiva della reale presenza di amianto sui territorio; e si sofferma proprio su alcu-ni esempi modenesi, provincia che sem-bra abbia da fare ancora con i suoi 103 siti in elenco, su 544: «Solo qualche set-

teresse per per la salute pubblica». no Nuovo) alle elementari e medie d i No- 11 grillino attacca l'elenco diffuso vi ("Anna Frank" -GasP

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in dall'Arpa; «Sono i n

,.: ile rispose solo il 30% degli cialità del sondaggio e ilfatto che interpellati. Quindi abbiamo

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tare un ..ensiihen tenti fino a che non o . sala tutto sparito aie , alta quale, Peral- Fra l'altro, «visto che si spende se

tro, l'assessore Carlo 1_,usenti per iscrit- rire tanto per grandi opere inutili, p to ci diede disponibillt, E' evidente che feriremmo che quei fondi venissero per il Pd sia più importante la facciata vestiti in smaltimento dell'amianto: e che la sostanza, più essenziale poter gio- un'attività costosa, ma utile, che muove care a Risiko con le bandierine che ga- rebbe anche un po' l'economia» lantile la salute dei propri cittadin i: i^ r

ciPtrite‘i'aiattíainpAroliploase hanno dai 3 no bocciato Pare essere letale. Dunque, Don saremo ,

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re mmo re abe una sottovalutazionedel p -reli›e:

a nostra 2017. E e statistica "Pulita" nei lila: «La vedn'a ehe jnostri- amministra poi"

vero censimento. p o1 g<Aj' Alla sollecitazionet er d fare un tori ' galifieranne petto per questi ii

della Regione

meri in calo, dimenticando la sup-c,,larftli.--

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PRIMA PAGINA press unE 05/04/2012 Modena e Provincia

z1NMOV.,z1ZRME La maggioranza vota a favore della previsione 2012

Bilancio, via libera anche in Consiglio E l'assessore Vincenzi risponde al Pd: «Totale incoerenza sull'Ira»

J i bilancio preventivo 2012 ha rice-I vuto il via libera del civico conses-so. Nella seduta serale di martedì è stato approvato il documento varato dalla giunta comunale con i voti favo-revoli di Pdì., Lega Nord, Lista civica. per Sassuolo, Gruppo Misto e del pri-mo cittadino Luca Caselli, quelli con-trari di Pd, 1dv Lista civica Sassuolo per Pattuzzi. Non hanno preso parte al voto i consiglieri in seno al Pd, San-dro Morini e Giuseppe Megale, in to-tale dissenso col govern.o cittadino «per non aver saputo fornire adegua-te informazioni relative ad un capito-lo di spesa alla voce investimenti per 4 milioni di curo complessivi».

Unanime consenso ha ricevuto l'e-mendamento presentato dai gruppi di maggioranza relativo all'introdu-zioni di modifiche alle aliquote Imu,

manovra tesa a ridurre la pressione percentuale della tassazione sugli im-mobili. Con un voto identico a quello riguardante l'approvazione del bilan-cio, il consiglio ha detto si all'adegua-mento alle medie del distretto vicino Sassuolo del Fondo di produttività per i dipendenti comunali. A propo-sito il sindaco Luca Caselli, chiarisce: «Per ridurre la spesa corrente è ne-cessario rimodulare la premialità a-deguandola ai tempi e alle dinamiche

sociali e territoriali e nel contempo destinando risorse alle fasce di popo-lazione maggiormente colpite dalla crisi».

Ed è arrivata, intanto, anche la ri-sposta al Pd da parte dell'ammini-strazione comunale in merito ai conti. e al bilancio di previsione.

«Le critiche e le accuse alla giunta sono incorenti, infondate e conferma-no il vuoto politico di una opposizio-ne incapace di avanzare proposte al-ternative». Sono parole di Paolo Vin-cenzi., assessore al Biian.cio in rispo-sta alle critiche avanzate dal gruppo Pd in conferenza stampa ed in Consi-glio comunale

«Il gruppo Pd ha dimostrato totale incoerenza sul tema dell'Imu, criti-cando in conferenza stampa ciò che poi ha condiviso in Consiglio comu-nale ha aggiunto Vincenzi -, appro-vando l'emendamento relativo alle a-gevolazioni delle aliquote presentato dalla nostra maggioranza. In pratica, un giorno dice una cosa e la sera dopo ne fa un'altra».

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press LinE 05/04/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

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«Pronti a tutto per difendere il nostro ospedale» Consulta e i consiglieri provinciali Pdl chiedono uno stop fino all'elezione del sindaco

PER RIMETTERE in discussio-ne il teorema della riorganizzazio-ne sanitaria — che penalizza il S.Camillo, avviato a Casa della salu-te o giù di lì, assieme agli ospedali di Copparo e Bondeno Manrico Mezzogori (presidente della Con-sulta popolare) parte dal peccato originale, dalla madre di tutti gli imbrogli, secondo la sua lettura: «Il completamento della truffa or-ganizzata di Valle Oppio del 1990». Il Mezzogori-pensiero è racchiuso in una cartellina gialla fitta di docu-menti che fotografano la geografia sanitaria del territorio dagli anni '90 in poi: «Tutta la programmazio-ne sanitaria (Delta ma anche Cona) è stata inventata per dare ossigeno alla Coopcostruttori che già nel '97 non godeva di buona salute». Una prima pesante accusa è rivolta alla Regione per la delibera del 19 di-cembre 2000 con la quale vengono assegnati 15 miliardi per l'acquisto delle attrezzature per Valle Oppio in fase di trasloco «accusando i co-macchiesi che ne avrebbero irt]pe-dito il trasferimento dal S.Camillo. Ma è stata una vergognosa messin-scena sostiene Mezzogori per-ché quei macchinari erano vecchi e il loro valore non superava i 600 mi-lioni di lire. La verità è che la Re-gione stanziò quei soldi extra appal-to, denaro che invece faceva parte del finanziamento dello Stato». Ricorda che nel '92, Usi 33 di Codigoro, annullò l'appalto alla Costruttori perché l'accordo preve-deva proprio il recupero dei mac-chinari. Così come, tornando alla storia recente del travagliato desti-no del San Camillo, non si possono ignorare gli accordi, ben due (2001

e 2006), sottoscritti tra la Regione e i cittadini di Comacchio sulla conti-nuità della programmazione sanita-ria ospedaliera del San Camillo. «Come è possibile fare finta di nien-te e invocare oggi la riorganizzazio-ne sanitaria? chiede — su questi punti si sviluppa la lotta dei coniac-chiesi. Abbiamo voluto coinvolge-re anche alcuni consiglieri provin-ciali, perché come pubblici ammi-nistratori hanno il dovere di con-trollo della legittimità degli atti». E proprio oggi i consiglieri provin-ciali Paolo Carli, Luciano Tancini, Stefania M ilani, Luigi Corvini, Cri-stiano Di Martino (Pd1) e Fabio Bergamini (Lega) presenteranno un ordine del giorno che sintetizza l'intera vicenda: gli accordi sotto-scritti, e oggi messi in discussione, e chiede, attraverso la mediazione con la Regione della presidente Zappaterra, confronto, condivisio-ne ma soprattutto di fermare il per-

corso della riorganizzazione. Alme-no fino a quando, presto, verrà elet-to il nuovo sindaco di Comacchio. «Con la riorganizzazione — chiude Mezzogori non si recuperano soldi, c'è scritto nel documento dell'Asl. Siamo disposti a tutto, se vogliono il morto lo avranno sulla coscienza». «Per tutte queste ragio-ni, Comacchio è un discorso a par-te e va visto in un'ottica diversa — dice l'ex sindaco Carli la Casa della salute qui è un progetto inac-cettabile». «L'Asl nel suo pseudo documento dice Bergamini — per la chiusura di Bondeno ha usa-to una 'lingua di legno' per nascon-dere la verità. E ricordo, per Co-macchio, che anche il commissario prefettizio Pinuccia Niglio ha irtvit-tato alla concertazione». Presenti ieri anche i consiglieri Re-nata Chendi (Rifondazione) e Ales-sandro Rorato (Idv).

Caterina Veronesi

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LA BATTAGLIA Mezzogori, Carli, Chendi, Manfredini alla conferenza stampa di ieri

press LinE 05/04/2012

it Resto del Carli no

FERRARA

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Rappresentanti della Consulta e consiglieri provinciali

La Consulta attacca «Il nostro ospedale non va toccato»

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press LITE 05/04/2012 la Nuova Ferrara

La Consulta attacca «Il nostro ospedale non va toccato» Il portavoce Mezzogori invita alla mobilitazione Oggi in consiglio provinciale si discute l'argomento

COMACCHIO

Consulta Popolare San Camil-lo ancora sul piede di guerra dopo le voci insistenti, dei giorni scorsi, che volevano im-minente la chiusura dell'ospe-dale di Comacchio. «Sono sta-ti spesi 14 milioni di euro per la ristrutturazione edilizia del nosocomio comacchiese nel 2011 e ora ci dicono che dovrà essere chiuso. E' impossibile immaginare che siano cam-biate le carte in tavola di pun-to in bianco». Sbotta così Man-rico Mezzogori, portavoce del-la lista civica Alt£rnativa de- mocratica, durante un incon-tro in piazza Municipale a Fer-rara, il quale ha fatto luce sugli antefatti che riguardano la vi-cenda del San Camillo, un fit-to copione che si legge da oltre 11 anni.

«Abbiamo chiesto ai consi-glieri provinciali - sottolinea -di mettere a verbale i docu-menti sottoscritti dai politici e dalla consulta, documenti in cui si chiede il rispetto degli accordi e che l'eventuale rior-ganizzazione ospedaliera sia discussa con la nuova ammi-nistrazione comunale. Siamo pronti a discutere, in un con-fronto condiviso, anche se i ta-gli che sono stati proposti fino ad oggi, di fatto, sono l'antica-mera della chiusura del San Camillo verso la Casa della Sa-lute». Ma Mezzogori non ri-sparmia i rappresentanti di Provincia e Regione. «E' una truffa legalizzata a beneficio degli ospedali di Cona e di Val-le Oppio iniziata nel 1990 - so-stiene a gran voce - e soprat-tutto della CoopCostruttori e lo ,dico senza mezzi termini.

L'appalto di Valle Oppio era da intendersi chiavi in mano, mentre si sono spesi fondi per anni. Chiediamo quindi cosa sia stata la vicenda di Valle Op-pio, dimostrata anche dall'ac-quisto degli arredi e delle at-trezzature sempre mantenen-do il finanziamento a carico dello Stato pur diminuendo il progetto di almeno 16 miliar-di di lire. Nel 2000 i cittadini comacchiesi vengono accusa-ti di impedire il trasloco delle attrezzature sanitarie dal San Camillo a Valle Oppio: l'enne-sima menzogna messa in cam-po dal sistema di potere del cerchio magico della politica. Con la nuova direzione azien-dale ci viene detto che l'ospe-dale San Camillo doveva esse-re svuotato e chiuso il pronto soccorso. A questo punto vo-gliamo chiarezza e un con-

fronto in un apposito tavolo di lavoro». E per oggi è attesa la discussione in consiglio pro-vinciale con, all'ordine del giorno, proprio la questione San Camillo.

«Pdl e Lega Nord interver-ranno - conclude Paolo Carli del Pdl - con la richiesta si so-spendere , come consigliato dal commissario straordina-rio di Comacchio, Pinuccia Ni-g,lio, qualunque piano che pre-veda la riduzione di servizi e prestazioni sanitarie all'inter-no dell'ospedale San Camillo quantomeno fino all'insedia-mento della nuova giunta, do-po le elezioni comunali di maggio». All'incontro erano presenti anche Renata Chendi (Prc), Alessandro Rorato (Idv), Fabio Bergamini (Lega Nord) e Davide Verri (Udc).

Federica Achilli

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308 SICUREZZA Furti a raffica in due quartieri

Controlli notturni straordinari Richiesta di sindaco e assessore a polizia e carabinieri

CESENA. Un piano di intervento «immediato, specifico, accurato e deci-so nella zona dei quartie-ri Ravennate e Cervese nord» per bloccare i furti notturni e garantire una maggiore sicurezza ai cit-tadini e alle imprese del territorio. E' la richiesta che il sindaco e l'assesso-re alla Promozione delle sicurezze Ivan Piraccini rivolgono alle forze dell'ordine, attraverso u-na lettera inviata ieri mattina al dirigente del commissariato e al co-mandante della compa-gnia dei carabinieri.

L'iniziativa ha preso le mosse dalle ripetute se-gnalazioni arrivate dai cittadini delle frazioni dei due quartieri, che ne-gli ultimi mesi hanno la-mentato la crescita del fe-nomeno, manifestando tutta la loro preoccupa-zione e insicurezza.

«E' vero - ricordano il sindaco e l'assessore -che, a seguito di ciò, le for-ze dell'ordine hanno raf-forzato l'attenzione e le misure necessarie per contrastare il fenomeno. La stessa amministrazio-ne comunale ha sentito il dovere di intervenire, an-che se le questioni riguar-danti l'ordine e la sicurez-

za pubblica esulano dalle sue competenze specifi-che, per garantire la pro-pria vicinanza ai cittadi-ni e per questo ha pro-grammato pattugliamen-ti straordinari, serali e notturni, della polizia municipale, nelle zone di

Martorano, Ronta, San Martino e San Giorgio».

Inoltre, sempre a cura della polizia municipale, è stato attivato un moni-toraggio delle attività commerciali e dei pubbli-ci eservizi della zona, per valutare con maggior pre-

cisione le problematiche collegate alla sicurezza degli imprenditori e dei residenti. Dalla rilevazio-ne è emerso che, delle 32 imprese verificate, il 41% sia stato vittima di furti; il 41% abbia subito dan-neggiamenti o vandali-

smi; il 75 % si ritenga in una condizione di non sufficiente sicurezza.

«E' evidente - scrivono sindaco e assessore - co-me il quadro offerto da questi dati non possa che preoccuparci, mettendo in luce una situazione di

insicurezza degli impren-ditori e dei residenti della zona in oggetto, che non può essere in alcun modo ignorata. Va inoltre con-siderato come l'area inte-ressata sia particolar-mente esposta, poiché do-tata di un ampio reticolo viario, che offre molti percorsi alternativi ai malintenzionati ed essen-do attigua alla stessa au-tostrada A14».

Da qui la richiesta alle forze dell'ordine di un piano di intervento speci-fico per le zone interessa-te. «Naturalmente - con-cludono il sindaco e l'as-sessore - l'amministrazio-ne comunale continuerà a fare quanto nelle sue possibilità, proseguendo con un impegno da parte della polizia municipale che gli stessi cittadini ci risulta abbiano notato, ma chiediamo alla Polizia di Stato e all'Arma dei Ca-rabinieri di rafforzare l'a-zione di indagine e di re-pressione del fenomeno, al fine di contrastare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini di quelle frazioni. E ciò, na-turalmente, senza ridur-re in alcun modo l'atten-zione per la sicurezza in tutti gli altri quartieri e frazioni di Cesena».

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n Resto del Carlino

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Il Comune chiede aiuto

alle forze dell'ordine UN NANO di intervento «immediato, specifico, accurato e deciso nella zona dei quartieri Ravennate e Cervese Nord» per bloccare i furti notturni e garantire una maggiore sicurezza ai cittadini e alle imprese del territorio. E' questa la richiesta che il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore alla Promozione delle sicurezze [nati Piraccini rivolgono alle

forze dell'ordine, attraverso una lettera inviata al Dirigente del Commissariato e al Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Cesena. L'iniziativa ha preso le mosse dalle ripetute segnalazioni arrivate dei cittadini delle frazioni dei due quartieri, che negli ultimi mesi hanno lamentato la crescita del fenomeno, manifestando tutta la loro preoccupazione e insicurezza. Nel frattempo il Comune assicura di aver intensificato la vigilanza anche notturna da parte della polizia municipale. Dal monitoraggio effettuato su aziende e esercizi della zona è emerso come, delle 32 imprese verificate, il 41% sia stato vittima di furti; il 41% abbia subìto danneggiamenti o vandalismi; il 75% si ritenga in una condizione di non sufficiente sicurezza. «E' evidente atferma una nota del Comune — come il quadro offerto da questi dati non possa che preoccuparci, mettendo in luce una situazione di insicurezza degli imprenditori e dei residenti della zona in oggetto, che non pia) essere in alcun modo ignorata».

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L'amministra-zione chiede a Polizia e Cara-binieri un pia-no di sicurezza, specifico e ur-gente, in zona

impmse ha paura Furti a 'tonta. il 75', delle

IL COMUNE LANCIA L'SOS Su 32 imprese monitorate tra Martorano e San Giorgio, il 41% ha subito estorsioni e altrettante vandalismi

Furti a Ronta, il 75% delle imprese ha paura

Una maniglia forzata dai ladri in un'abitazione

u 32 attività commer-

ciali e pubblici eserci-

zi monitorati nei quartieri di Martora- no, lionta, San Marti-

no e San Giorgio, la zona presa di mira negli ultimi mesi da u-

na raffica di furti a privati e im-prese, il 41% per cento, cioè

quasi la metà, è stato vittima di furti; mentre un altro 41% ha

subito danneggiamenti e van-

dalismi e il 75% si ritiene in una condizione di non sufficiente

sicurezza. Il dato shock è del Comune, che ha attivato attra-

verso la Polizia municipale una

rilevazione a seguito delle con-tinue segnalazioni da parte dei

cittadini dell'area. "E' evidente come il quadro offerto da que-

sti dati non possa che preoccu-

parci - affermano il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore alla Sicurezza Ivan

Piraccini - mettendo in luce una situazione di insicurezza degli imprenditori e dei residenti

della zona in oggetto, che non uni) essere in al-

cun modo ignorata". Anche perché la zona, lo-

gisticamente vicina a un ampio reticolo viario che offre molle vie di fuga a malintenzionati, si presta particolarmente ad alli delinquenziali.

Un deciso cambio di registro da parte del-

l'amministrazione, che finora ha sempre mini-

mizzato il problema microcri-

minalità sostenendo che i dati

disponibili non evidenziavano alcun inasprimento del feno-meno. Ora sindaco e assessore

affermano invece che l'allarme c'è, eccome. Tanto che ieri han-

no preso carta e penna per scri-vere al dirigente del Commis-

sriato e al comandante della compagnia dei Carabinieri di

Cesena per chedere "un piano

d'intervento immediato, speci-fico, accurato e deciso nella zo-

na dei quartieri Ravennate e Cervese Nord", al fine di bloc-

care i furti notturni e garantire

una maggiore sicurezza. E' vero, sottolineano gli am-

ministratori, che le forze del-l'ordine hanno rafforzato l'at-

tenzione e le misure necessarie

per contrastare il fenomeno, così come il Comune attraverso pattugliamenti

straordinari, serali e notturni, della Polizia mu-nicipale, ma "chiediamo alla Polizia di Stato e

all'Arma dei Carabinieri di rafforzare l'azione

di indagine e di repressione del fenomeno, al

fine di contrastare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini delle frazioni colpite. E ciò, naturalmente, senza ridurre in alcun modo

l'attenzione per la sicurezza in tutti gli altri

quartieri e frazioni di Cesena".

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SODDISFATTO BERSANI. IL LEADER IDV: IL PREMIER HA SULLA COSCIENZA I SUICIDI

Di Pietro, attacco choc a Monti Alfano: «Meglio la bozza precedente» Antonella Coppari

ROMA

FELICI e scontenti. L'esito della maratona notturna regala due fac-ce diverse di una stessa medaglia: la riforma del lavoro. C'è quella stanca ma soddisfatta di Bersani che può esibire come un successo personale «l'importantissimo pas-so avanti» fatto con il ritorno del reintegro dei lavoratori licenziati senza validi motivi economici: de-ciderà il giudice. E quella meno gratificata di Alfano che considera-va più congeniale la bozza prece-dente: «Il Pd non ce l'ha fatta a re-sistere alla tentazione di rimettere in mezzo i magistrati. Ci sono mar-gini di miglioramento del testo in Aula». Al di là delle parole di circo-stanza, quanto strappato sulle par-tite Iva insieme ad alcune precisa-zioni (vantaggiose per le imprese) sui rapporti di collaborazione e sull'apprendistato non pare bilan-ciare i frutti raccolti dai democrati-ci sulla flessibilità in uscita. An-che ai piani alti di via dell'Umiltà, però, si assiste con sconcerto allo show di Antonio Di PiCITO. Duran-te il voto a Montecitorio sul decre-to semplificazioni l'ex pm lancia accuse durissime al premier. «Lei dice bugie su una crisi che sarebbe finita. Ci sono persone che si suici-dano, persone che ha sulla coscien-za». Al fuoco di fila della maggio-ranza in difesa del professore, fa da contraltare il secco «no» che il professore rivolge a chi gli chiede: vuole rispondere? Anche se poi di-ce: «Serve senso della misura in tutti coloro che hanno responsabi-lità pubblica». Bersani, stavolta, ri-tiene di aver utilizzato bene la sua. Ha difeso il fortino, si è fatto ri-spettare da Monti e Fornero ed è riuscito a centrare l'obiettivo. Rac-cogliendo zero critiche nel partito

ansie che si stavano diffondendo tra i lavoratori». Casini cerca di placare gli animi- «Ha vinto l'Ita-lia». Ma c'è malumore nel Pdl per quel compromesso siglato da Mon-ti per tenere insieme la maggioran-za: i berlusconiani sono consape-voli di dover votare il provvedi-mento. Sperano in compensazioni su giustizia e Rai, intanto non na-scondono di ritenere la riforma sbilanciata a sinistra: «Il Pdl avreb-

be votato l'altra bozza», sottolinea Alfano. Delle 7 richieste scritte da Cazzola e presentate dal segretario Pdl alla Fornero solo tre sono sta-te accolte. Non piace nemmeno che il testo del disegno di legge sia passato per il Quirinale prima di andare ai partiti: letta come ulte-riore conferma del ruolo di Napoli-tano nell'operazione. Di certo, c'è la soddisfazione che :filtra dal Col-le per l'intesa.

FOCUS

Roma Aveva 59 armi L'imprenditore rornano, in difficoltà economica, che ieri si è sparato al, petto. La sua azienda, specializzata in costruzioni in alluminio, era in fallimento. E il secondo suicidio in pochi giorni nella Capitale

M tano Un a utotrasportatore di 51 anni si e impiccato a una trave di una cantina nelle case popolari dove viveva con i genitori L'uomo aveva perso t lavoro e si era separato dalla moglie. Una sessantina i SUICEdi io Italia negli ultimi 6 mesi

e una certa soddisfazione a Corso d'Italia, sede della Cgii. L'incubo della guerra fratricida tra Pd e sin-dacato non diventerà realtà grazie alla grinta sfoderata durante il ver-tice. Dove, raccontano, ha tenuto testa al viceministro Grilli che an-cora difendeva la trincea dei licen-ziamenti senza reintegro in nome della crisi. In tv la mette così: «Quell'articolo non è stato scritto con la mia penna ma risponde alle

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