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Rassegna 02.10.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

02.10.2012

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extra IDV

Regionale

Bologna

INDICE

Spending review | Emilia Romagna: le province si riducono a 402/10/12 Bologna Today 5

Il Forum Antimafia di SEL Bologna presenta l’ultimo libro di Francesco Forgione, Porto franco02/10/12 Bologna2000.com 6

Hera-Acegas, a Bologna Sel non vota la fusione. E il Pd chiede aiuto al Pdl02/10/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 7

CESENATICO Soragni nella bufera02/10/12 Il Resto del Carlino Cesena 8

L’ex sindaco Venturi se ne va (tacendo)02/10/12 Il Resto del Carlino Forlì 9

La piccola Ferrara è salva02/10/12 La Nuova Ferrara 10

Province, sì al binomio Reggio-Modena02/10/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 11

Quei 4 milioni di euro in 4 anni spesi per gli emiliani all’estero02/10/12 La Repubblica Bologna 12

Precisazione/102/10/12 La Repubblica Bologna 13

Savio beach in commissione Presentato il progetto preliminare Il definitivo solo nell’incontro pubblico conla città02/10/12 La Voce di Romagna Cesena 14

Favia candidato M5S all’ucio presidenza02/10/12 La Voce di Romagna Rimini 15

REGIONE Favia candidato M5S all’ucio presidenza02/10/12 La Voce di Romagna forlì 16

M5S, Favia: ''Si cade e ci si rialza, ma il futuro è con Grillo''02/10/12 Reggio:24h 17

Hera-Acegas, a Bologna Sel non vota la fusione. E il Pd chiede aiuto al Pdl02/10/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 7

Spending review | Emilia Romagna: le province si riducono a 402/10/12 Bologna Today 5

Giovanni Favia: inchiesta in Regione peggio di Tangentopoli02/10/12 Bologna Today 18

Il Forum Antimafia di SEL Bologna presenta l’ultimo libro di Francesco Forgione, Porto franco02/10/12 Bologna2000.com 6

Fondi, la riforma va in aula Grillini e Idv: pubblicare ora02/10/12 Corriere di Bologna 19

In giro per il mondo: la Consulta da 3 milioni e oltre02/10/12 Corriere di Bologna 22

Indagini, l'ipotesi è peculato Nel mirino anche 2011 e 201202/10/12 Corriere di Bologna 24

Fusione Hera-Acea, no di Sel e Idv Maggioranza a un passo dalla crisi02/10/12 Corriere di Bologna 25

Quanto è triste scoprire che non siamo più diversi02/10/12 Corriere di Bologna 26

FUSIONE FREDDA APALAZZO02/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 27

Imminente il blitz della Finanza Carte di credito e bancomat nel mirino02/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 28

Tre milioni di euro in 4 anni: «Chiudetela»02/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 29

Regione, la Finanza prepara il blitz il Consiglio vota subito i nuovi tagli02/10/12 La Repubblica Bologna 31

Provincia, la contabilità dei partiti Draghetti: “Qui niente ricevute pazze”02/10/12 La Repubblica Bologna 33

Quei 4 milioni di euro in 4 anni spesi per gli emiliani all’estero02/10/12 La Repubblica Bologna 12

I vendoliani contro la grande Hera in Comune traballa la maggioranza02/10/12 La Repubblica Bologna 34

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Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Precisazione/102/10/12 La Repubblica Bologna 13

Prove di dialogo sulle linee di mandato02/10/12 Libertà 36

Dosi:ecco i nostri 92 progetti c’è tutto l’impegno a realizzarli02/10/12 Libertà 37

Si avvera l'auspicio del sindaco: «Valutato l'aspetto artistico»02/10/12 Gazzetta di Parma 38

La débâcle della politica02/10/12 Gazzetta di Parma 39

M5S, Favia: ''Si cade e ci si rialza, ma il futuro è con Grillo''02/10/12 Reggio:24h 17

Più controlli contro l’abbandono dei rifiuti02/10/12 Gazzetta di Modena 40

Scoperto il partito di “Cazzuola Lesta”02/10/12 Gazzetta di Modena 41

Poca acqua, estesa l’ordinanza antisprechi02/10/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 42

Abbandona 25 sacchi di materiale edile, denunciato02/10/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 43

Province, sì al binomio Reggio-Modena02/10/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 11

Votata ieri la proposta di riordino, reggiani isolati02/10/12 Modena Qui 44

Unione Hera-Acegas, il centro-sinistra perde pezzi da ogni dove02/10/12 Modena Qui 45

Per ora la governance blinda le decisioni del management. E in futuro?02/10/12 Modena Qui 47

«Un polverone, ma ho chiesto verifiche all’Asl»02/10/12 Il Resto del Carlino Ferrara 49

La piccola Ferrara è salva02/10/12 La Nuova Ferrara 10

Il dado è tratto. Ecco la ‘provinciona’02/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 50

Pressing degli ultras: «Dateci il Benelli»02/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 53

La tavola rotonda ‘Costruiamo l’acqua’ con tanti rappresentanti istituzionali02/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 54

Tutto pronto per il bando del chiosco di piadin02/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 55

La Cmc è una risorsa per la città02/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 56

Favia candidato M5S all’ucio presidenza02/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 57

‘Dialogare non basta, parliamo di contenuti’02/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 58

Piadineria al parco Strocchi: c’è il bando02/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 59

‘Epidemia’ al volante, studenti a piedi02/10/12 Il Resto del Carlino Cesena 60

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Rimini

Nessuna cartella

CESENATICO Soragni nella bufera02/10/12 Il Resto del Carlino Cesena 8

Scontro tra sindaci a causa di un ispettore ‘negato’02/10/12 Il Resto del Carlino Cesena 64

L’ex sindaco Venturi se ne va (tacendo)02/10/12 Il Resto del Carlino Forlì 9

Savio beach in commissione Presentato il progetto preliminare Il definitivo solo nell’incontro pubblico conla città02/10/12 La Voce di Romagna Cesena 14

REGIONE Favia candidato M5S all’ucio presidenza02/10/12 La Voce di Romagna forlì 16

In viale della Libertà arrivano i divieti di sosta02/10/12 La Voce di Romagna forlì 65

Il Comune assume la grillina come ispettore dei vigili02/10/12 Il Resto del Carlino Rimini 66

Favia candidato M5S all’ucio presidenza02/10/12 La Voce di Romagna Rimini 15

Inalca: «Dai grillini solo falsità sull’impianto»02/10/12 Il Resto del Carlino Modena 67

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02/10/2012 press unE Bolognaliroday

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Matteo Scarlino

Spenffing reAew Emilia Romagna: le province si dducono a 4 Sofferto l'accorpamento delle Province dell'Emilia Romagna, che scendono da 9 a 4, per effetto della revisione dei cosa: delle P.A. voluta da Monti par risanare l'economia. :te:comp•- ssw 13 pala passa altra Ragione e infine ai Parlamento

di Redazione -1 ottobre 2012

Riordino delle province: nasce Bologna Metropolitana, in Emilia la 'Provincia di Piacenza e Parma' e quella di 'Reggio

Emilia e Modena'; rimane la Provincia di Ferrara, mentre Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna si uniscono nella 'Provincia

di Romagna'. E la decisione presa oggi dal Comitato delle Autonomie Locali (Cal), guidato dal Presidente della

Provincia di Ferrara Michele Zappaterra, per attuare un precetto di Spending Review. Non hanno votato due comuni del

reggiano, le Presidenti della Provincia di Bologna Draghetti e di Reggio Masini, il sindaco di Sassuolo Caselli, astenuto il

Sindaco di Parma Pizzarrotti.

Sarà l'Assemblea legislativa della Regione a concludere l'iter locale entro il 23 ottobre e a mandare la risoluzione al

Governo entro il 31 che la valuterà in sede di Conferenza Stato-Regioni-Entil locali. Poi la parola passa al Parlamento. In

prima battuta, il tutto era da concludere entro l'anno, ma manca il Decreto del Presidente del Consiglio, atteso per il 5

settembre, che assegna ai Comuni le risorse e le funzioni che prima erano delle Province.

Non si è trattata di un'approvazione a cuor leggero: tempi stretti e riorganizzazione forzata, lamenta il Presidente Cal,

mentre il sindaco di Reggio Emilia Delrio avrebbe voluto una grande Provincia d'Emilia. Tutti concordi nel passare la palla

alla Regione che possa trasformare un riordino un po' fumoso in misura operativa ed efficace.

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02/10/2012 press unE BOLOGNA

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Il Forum Antimafia di SEL Bologna presenta l'ultimo libro di Francesco Forgione, Porto franco

Coop Ambasciatori, domani 2 ottobre alle 18,00. Saranno presenti l'autore e Santo della Volpe. L'evento è organizzato in collaborazione con

Libera, Tilt, Dieci e venticinque e Coop. Il 3 ottobre alle 20,30 presso la Sala Imbeni del comune, il Forum Antimafia di SEL Bologna presenta il

Dossier sulle mafie in Emilia Romagna. Parteciperanno Gaetano Alessi e Giulia Di Girolamo redattori del dossier sviluppato dall'Università di

Bologna. L'evento è organizzato in collaborazione con la rete No Name e il Gruppo dello zuccherificio.

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02/10/2012 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Hera-Acegas, a Bologna Sel non vota la fusione. E il Pd chiede aiuto al Pdl Alia maggioranza di centrosinistra in cons 'io comunale mancheranno i voti dei vendoliani e dell'Idy, che fanno propri i dubbi dei comitati per l'acqua bene comune: "Siamo contro questa nrivatizzazione perché contro

referendario" ln soccorso ai democratici il centrista Aidrovandi, ex presidente Hera, e la minoranza beriusconiana

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E' ufficiale. A Bologna Sinistra Ecologia e Libertà annuncia il proprio no alla fusione tra Hera e Acegas-Aps, le due multiutility che in Emilia Romagna, Veneto e Friuli si occupano di acqua ma anche di rifiuti e energia. Un "no" che va a sommarsi a quello dell'Italia dei valori, che ha già espresso il proprio parere negativo. Brutte notizie per il Partito Democratico bolognese, e proprio nel Comune che con il 19% delle azioni guida il patto di sindacato che controlla l'azienda. Per non incappare in un clamoroso stop il Pd dovrà dunque cercare l'appoggio dell'opposizione di centro destra. A cominciare da Stefano Aldrovandi, ex amministratore delegato di Hera spa e artefice della quotazione in borsa della società. Aldrovandi, eletto in comune con una propria lista, ha già annunciato il proprio sì, e potrebbe quindi risultare determinante per la votazione prevista il prossimo 8 ottobre. Sempre che tutti i consiglieri democratici si presentino in aula, e che con loro voti anche il sindaco Virginio Merola.

Una situazione, quella di Bologna, che non è isolata. Nei giorni scorsi i malumori si sono trasformati in voti, e a Porretta Terme ad esempio la fusione Hera-Acegas è stata bocciata proprio dal Pd, che si è astenuto in blocco. No alla fusione anche a Predappio e a Civitella di Romagna, mentre in altri Comuni emiliani i democratici sono riusciti a far passare la propria linea anche a costo di perdere qua e là il voto di alcuni consiglieri. A San Lazzaro invece si teme per la tenuta della maggioranza, e il voto è stato rinviato al 9 ottobre, dopo quello bolognese. "Già le prime tappe di questa operazione di fusione confermano le nostre preoccupazioni — scrive sul proprio sito Cathy La Torre, capogruppo di Sel sotto le Due Torri — Come ci ha detto il presidente Hera non è stato possibile coinvolgere prima i Consigli Comunali interessati nella discussione perché l'operazione andava tenuta riservata per non falsare il mercato azionario". Sel dunque fa propria la posizione dei Comitati per l'acqua bene comune, che da tempo stanno ostacolando in tutti i modi un'operazione che a loro giudizio privatizzerà nei fatti Hera, a meno di un anno di distanza da un referendum che invece avrebbe dovuto portare al ritorno al pubblico per tutte le società che gestiscono il ciclo idrico.

A prendere posizione contro la fusione anche i piccoli azionisti di Hera. Dopo aver bocciato un piano industriale giudicato "imprudente" e una gestione che ha portato in 5 anni ad un calo del 40% del valore degli azioni, ora Enrico Nannetti, presidente dell'associazione dei piccoli azionisti, chiede al patto di sindacato pubblico che controlla l'azienda di fermare la fusione. "Ci sembra che le cose non stiano andando nella direzione giusta — scrive Nannetti in una lettera indirizzata a tutti i sindaci emiliani — L'attuale governance non permette che le risorse in entrata (soldi delle bollette pagate dai cittadini) rimangano sul territorio (investimenti utilizzando risorse, beni e servizi locali). Ci sembra che l'attuale top management di Hera, circa cinque o sei persone al massimo, stia finanziarizzando la società, trasformandola in una conglomerata per puri motivi finanziari, in assenza di logiche industriali plausibili. Chiediamo un Vostro intervento prima che le cose arrivino ad un punto di non ritorno".

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il Resto del Carlino

CESENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

02/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

02/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

PRIMO CI I I ADINO DAL 2004 AL 2009, SI DIMETTE DA CONSIGLIERE COMUNALE

L'ex sindaco Venturi se ne va tacendo) L'EX SINDACO di Meldola Lo-ris Venturi rinuncerà al suo inca-rico di consigliere comunale. «Non ho niente da dire. Quando deciderò lo saprete», è la replica di Venturi di fronte alla domanda specifica. Venturi, esponente del Partito democratico, di fronte al quesito secco `ma abbandone-rà o no il suo posto in consiglio' la mette giù così: «Pronto? Non sento bene. Magari dopo ri-chiamo». Dell'ex primo cittadino però poi non abbiamo avuto più notizie. Fatto sia che il suo addio al ruolo di amministratore è di fat-to già stato deciso. Tanto è vero che se ne sarebbe dovuto discute-re nel consiglio comunale del 28 settembre. Il passaggio di conse-gne è stato però solo posticipato, con tutta probabilità alla prossi-ma seduta. Impossibile accertare con precisione i motivi che han-no spinto Venturi a prendere que-sta decisione. All'origine della scelta non ci sono però, racconta-no esponenti del Partito democra-tico meldolese, divergenze politi-che. Più probabile che l'ex sinda-co abbia semplicemente deciso di passare la mano, impegnato con la sua attività professionale (ha in-fatti uno studio tecnico) e forse

stanco di un ruolo di secondo pia-no dopo aver governato Meldola nella legislatura 2004-2009.

PRIMA della grande sorpresa che portò alla vittoria la lista di centro destra 'Noi Meldolesi' gui-data dall'attuale sindaco Gian Lu-ca Zattini, che si aggiudicò le am-ministrative con il 54% dei voti validi, contro il 45,92% della lista 'Centro sinistra insieme per Mel-dola', che candidava proprio Ven-turi. A questo punto, una volta uf ficializzate le dimissioni da consi-gliere, a Venturi subentrerà il pri-mo dei non eletti. Alla luce delle preferenze ricevute nel 2009 fini-rà sui banchi del consiglio comu-nale Peppino Vaienti di Sinistra Ecologia Libertà, che già sfiorò il parlamentino cittadino. Vaienti — SeL faceva parte della coalizio-ne che sosteneva Venturi — colle-zionò infatti 72 preferenze, con-tro le 73 di Federica Flamigni (Pd). Il nuovo gruppo consiliare 'Centro sinistra insieme per Mel-dola' dovrebbe dunque essere composto da Michele Bertaccini (Pd, capogruppo), Flamigni e Va-lentina Ghetti, Romano Paglia, (esponenti dei democratici) e Va-ienti.

L'ADDIO A sinistra l'ex sindaco Loris

Venturi in costume d'epoca durante

l'evento °Falchi et Archi .; a

destra l'attuale primo cittadino di Meldola Gian

Luca Zattini stringe la mano

a Venturi

là LORIS VENTURI

Non ho niente da dire su questa vicenda. Quando deciderò it da farsi Lo saprete. Ora non parto

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02/10/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 13.462

Diffusione: 9.640

La piccola Ferrara e salva Province, approvato il piano di riordino. Zappaterra: attenzione ai referendum

Il riordino delle Province è cosa fatta e Ferrara è salva. Ieri il Consiglio delle autonomie loca- li (Cals) ha votato il documento che :Marcella Zappaterra, presi-- dente del Cal e della Provincia di Ferrara, aveva messo a pon - to. Dalle attuali 9 Province si passa al nuovo assetto 1+4: Cit-tà metropolitana di Bologna, Provincia di Parma e Piacenza, Provincia di Modena e Reggio Emilia, Provincia unica roma-pala (che riunisce Ravenna, Ri-niloi e Farli-Cesena), Provincia di Ferrara. Su 39 presenti, il do-cumento è stato approvato con 33 voti favorevoli, tra cui quello del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliarli; il sindaco di Parma Fe-derico Pizzarotti (M5S) si è aste-nuto; cinque membri del Cal hanno messo a verbale l' inten-zione di non partecipare al voto (Beatrice Drag -fletti e Sonia Ma-- sini, rispettivamente presidenti della Province di Bologna e di Reggio Emilia, più tre' sindaci del reggiano); il sindaco di Reg-gio Graziano Delrio aveva la-sciato l'assemblea prima di arri-vare ai momento del voto. Ora la palla passa atta Regione che entro [123 ottobre dovrà appro-vare la proposta e :inviarla al go-verno.

Marcella Zap paterra , presi-dente si definisce «soddisfatta per la larga condivisione» della proposta di riordino.

Ma i nodi non sono tutti sciolti. Quello più grosso ri-guarda l'ipotesi Emilia Nord

Marcella Zappaterra

(da Modena a Panna) e il più piccolo è relativo a Ferrara, che ha i requisiti di legge (po-polazione, superficie) per con-servare la propria identità, ma deve fare in conti con tentazio-ni centrifughe come quella di Comacchio che guarda alla Ro-magna.

«Nel contesto dato - afferma Zappaterra - abbiamo elabora-tela migliore soluzione possibi-le, una soluzione che ha il van-taggio di non precludere assetti pio avanzati nel futuro. Adesso nei quadro di incertezze sul de-finitivo riordino diventava ri-schioso dare vira a delle m ega aree vaste».

Ferrara resta da sola, men-tre le Province della Romagna si sono unificate.

«I casi sano motto diversi; nessuna delle tre Province ro-

magnole aveva i requisiti, non potevano fare diversamente».

D'accordo, sono stati di fat-to obbligati a unificarsi, ma con un Città metropolitana e tre grandi Province, la piccola Ferrara che fine farà?

<dl vero ambienta non è esse-re grandi o piccoli, ma sapere se le Province conteranno ancora qualcosa oppure no. Per adesso Ferrara ha il grande vantaggio di mantenere i suoi confini».

Ma forse prima o poi biso-gnerà scegliere insieme a chi stare, con la Romagna o con Moden a, ad esempio.

«Abbiamo fatto una cosa giu-sta e sensata mantenendo la no-stra identità e i nostri confini, Ferrara, lo ripeto, ha i requisiti per restare autonoma, non ave-va obblighi di scioglimento. In ogni caso una scelta affrettata non avrebbe consentito di coin-volgere i cittadini e secondo me non possono decidere poche persone in una stanza dei botto-ni se andare con Modena o con Ravenna».

Ma i Comuni potranno lo stesso indire dei referendum per cambiare Provincia.

«Non subito però. Ora il rior-dino è stato fatto e non può es-sere messo in discussione fino alla chiusura dell'iter legislativo (previsto per l'inizio dei prossi-mo anno). A quel punto i Comu-ni potranno avvalersi dell'arti-colo 133 della Costituzione che consente di promuovere un re-- ferencium per cambiare Provin-

cia». Lei sembra voler scoraggia-

re queste fughe verso altri ter-ritori.

«La questione è un'altra: se alle Province restano le poche funzioni previste dal decreto sulla spending :review stare in una Provincia o in un'altra cam-bierà ben poco. Ma c'è un'altro tema, che è molto importante e che sia gli amministratori che i cittadini debbono avere ben chiaro: cambiare Provincia si-gnifica anche sottostare a una nuova e diversa programmazio-ne, parlo di scuole, ospedali, strutture sanitarie che oggi so-no dimensionati sul territorio ferrarese e domani dovranno essere configurati in un ambito diverso, pii: grande».

Vuole spaventare qualcu-no?

«No, penso però che bisogna stare attenti alle facili strumen-talizzazioni che non tengono conto delle possibili consegu en- ze per il territorio. Ferrara così con. l'è conserverà gli uffici e le funzioni periferiche dello Stato: questura, carabinieri, vigili del fuoco, direzione provinciale del lavoro e via elencando».

Insomma lei è per lasciare le cose come stanno.

Wediarno prima che ne sarà effettivamente delle Province e se un giorno decideremo che i tempi sono maturi per aggre-garci a un territorio lo faremo per scelta e non per costrizio-ne». (imp.)

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. su verso la riòrganivazione

02/10/2012 pressunE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Lf `E C S O\E H Cal ieri ha approvato l'atteso documento di riordino. Bocciata l'idea di Grande Emilia

Province, si al binomio Reggio-Modena I voti favorevoli sono stati33 su 39 presenti. Il Pd: «Proposta convincente»

lla fine è passata la propo- sta di Modena (sostenuta

in primis dal presidente Emi-lio Sabattini), a discapito di quella reggiana.

La nuova provincia non sarà la Grande Emilia sognata dal-la presidente Masini, ma sem-plicemente il risultato della Pa-sione tra Reggio Emilia e Mo-dena.

Lo ha deciso ieri il Consiglio delle autonomie locali (Cal) dell'Emilia-Romagna appro-vando il documento sul riordi-no delle Province che la Regio-ne, entro 1123 ottobre, dovrà in-viare sotto forma di proposta al Governo.

Il documento delinea un as-setto regionale composto da Città metropolitana di Bolo-gna, Provincia di Parma e Pia-cenza, Provincia di Reggio E-milia e Modena, Provincia di Ferrara e Provincia unica ro-magnola.

Su 39 presenti, il documento è stato approvato con 33 voti fa-vorevoli: si aggiunge l'asten-sione del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, oltre a cinque dichiarazioni che han-no messo a verbale l'intenzio-ne di non partecipare al voto (Beatrice Draghetti e Sonia Masini, rispettivamente presi-

dente della Provincia di Bolo-gna e presidente della Provin-cia di Reggio Emilia, più tre sindaci del reggiano).

Il sindaco di Reggio, Grazia-no Delrio, aveva lasciato l'as-semblea prima di arrivare al momento del voto. llarcella Zappaterra, presidente del Cal e della Provincia di Ferrara,

subito dopo il voto si definisce «soddisfatta per la larga condi-visione» ottenuta dal docu-mento.

Positivo anche il commento del segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini. «La propo-sta di riordino delle province approvata dal Cal dell'Emi-lia-Romagna è convincente -

afferma Bonaccini -. Oltre al l'istituzione, finalmente, delle citta' metropolitana di Bolo gna, si dimezza il numero de gli attuali enti, che peraltro di venteranno di secondo grado L'obiettivo sarà aumentare ef ficienza e ridurre burocrazia La definizione dei confini a cm: si è giunti oggi è quella che lu oggi il massimo di condivisio ne, ma che non preclude per i futuro ulteriori ridefinizio ni».

Bonaccini, ricorda anche co me «se tra poche settimane : cittadini dei cinque comun: della Valsarnoggia si esprime ranno, col referendum, a favo re del progetto di fusione, que sta potrebbe diventare espe rienza che ne innesca altre, ne: territori dell'Emilia-Roma gna, ma penso anche in altrE parti del Paese. Sarebbe la con creta dimostrazione che s possono fondere comuni tre loro, attraverso il consensi delle comunità locali».

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Page 12: Rassegna stampa 02.10.2012

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PRESIDENTE Silvia Bartolini, presidente della

Quei4n,ilionidieuroin4 anni spesi per gli calami all'estero

Afel

02/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

ei 4 milioni di euro in 4 anni spesi per gli emiliani all'estero /costi della consulta istituita nel 2006 e ancora in vigore

CATERINA GIUSBERTI

QUATTRO milioni di euro negli ultimi quattro anni, dal 2009 al 2012. È la cifra stanziata dalla Re-gione per finanziare la consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, l'organismo che viale Al-do Moro ha creato con legge re-gionale nel 2006 per «attuare in-terventi a favore degli emiliano-romagnoli residenti all'estero». I soldi effettivamente spesi dal 2009 al 2011 si aggirano invece in-torno ai 3 milioni di euro. Per la precisione, nel 2009 sono stati stanziati1.253mila euro e ne sono stati spesi 1.205mila. Nel 2010 si scende a 1.066mila euro stanziati e 932mi1a spesi, nel 2011 quelli stanziati sono 965mila, quelli spesi 817mila. Nel 2012 c'è al mo-mento solo il dato sulle spese stanziate: 739mi1a euro. Quasi la metà della cifra di quattro anni fa, ma comunque ancora parecchi soldi.

Apresiedere la consulta è Silvia Bartolini, l'ex candidata sindaco di Bologna sconfitta da Giorgio Guazzaloca, che percepisce uno stipendio annuo di 45mila euro lordi. Nel fanno parte 52 membri, si chiamano consultori, di cui 23 (15 rappresentanti ordinari e 8 rappresentanti giovani) vengono un po' da tutto il mondo tra Ar-gentina (la delegazione più gros-sa, 5 membri), Australia, Brasile, Cile, Costa Rica, Venezuela, Fran-cia, Gran Bretagna, Sudafrica, Svizzera, Stati Uniti, Sudafrica, Uruguay.

Quest'anno l'organismo si è

riunito solo una volta in sessione plenaria a Bolo gna, il 13 e il 14 set-tembre scorso. «Anche noi sen-tiamo la crisi», spiegaAntonio Pa-renti, delegato del sindaco di Pa-vullo . Per partecipare a una riu-nione, infatti, i consultori ricevo-no un rimborso per il viaggio, il vitto e l' alloggio e «un rimborso di natura forfettaria pari all'inden-nità di trasferta all'estero per i di-rigenti regionali>. Quando si abi-ta a diverse ore difuso orario di di-stanza, si tratta di cifre considere-

voli. All'ultima assemblea, Luca Ferrari, consultore per l'Austra-lia, ha comunque ricordato come «la presenza della consulta è giu-stificata dal punto di vista politi-co», e ha spiegato che nello stato delnuovo Galles del Sud sono sta-te istituite dal governo «specifi-che consulte in base alla prove-nienza dei cittadini che parteci-pano democraticamente allo svi-luppo nazionale». Una curiosità: uno dei delegati dell'Argentina, Marcelo Gabriel Carrara, oltre ad

essere consigliere dell'Emilia-Romagna, è anche consigliere e presidente dei giovani molisani nel mondo e membro dei Veneti nel inondo.

Le voci di spesa della consulta sono le più svariate. Vanno dagli interventi a favore degli emilia-no-romagnoli nel mondo, alle spese di funzionamento (gettoni di presenza e rimborso spese per iviaggi), ai finanziamenti di borse di studio, corsi di italiani all'este-ro, mostre, musei, convegni. Nel

2010 troviamo l'organizzazione della conferenza giovani emilia-no-romagnoli nel mondo a San-tiago del Cile, 28.650 euro, l'orga-nizzazione di corsi di italiano al-l'estero, 73.900 euro, la gestione di siti internet dedicati agli emi-liano-romagnoli, 30mila euro. Nel 2011 ci sono 30mila euro per l'organizzazione del soggiorno dei discendenti emigratiresiden-ti in Paesi europei, nel circuito Costa Hotels di Riccione, 18.456 euro per il catalogo della mostra ingegneri e architetti emiliano-romagnoli nel mondo in Svizze-ra, 50mila euro per corsi di italia-no in America Latina, 55mila eu-ro per "supporto redazionale ai siti della consulta",50mila euro ai Comuni per favorire il rientro di emiliano-romagnoli emigrati.

Andando a guardarei numeri si scopre che dal 2009 in avanti ca-lano le spese per i progetti (200mila euro nel 2009 a l OOmila euro nel 2012) ma restano quasi immutate quelle per il funziona-mento della macchina (275mila euro nel 2009, 285mi1a euro nel 2010, 265mi1a euro nel 2011, 249mila euro nel 2012).

Sul tavolo dell'assemblea legi-slativa pendono attualmente quattro progetti di legge per l'a-brogazione della legge regionale 3/2006 proposti rispettivamente daldv, Movimento 5 Stelle, Lega e Udc. Ma non sono mai stati, fino-ra, messi in discussione. Chissà che il nuovo vento che soffia in Viale Aldo Moro non li porti al-l'ordine del giorno.

RIFRODUZIONC FISCRVATP

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02/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Precisazione/1 NELL'articolo di Ilaria Venturi del 30 set-

tembre si legge che il solo Francesco Errani si sia dichiarato disponibile, tra i consiglieri comunali, a certificare le firme per il referen-dum consultivo su finanziamenti alla scuola privata. Leconsiglieree i consiglieri dei grup-pi «Con Amelia per Bologna con Vendola» e «Movimento5 stelle» sono impegnati dal pri-mo giorno nello svolgimento della certifica-zione.

Massimo Bugani e Mirco Pieralisi

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DELUSIONE ANNUNCIATA

Savio beach in commissione Presentato il progetto preliminare Il definitivo solo nell'incontro pubblico con la città

Lasciati a piedi dal bus Esposto in Procura

ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Franco Fregni

02/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

CESENA All'ultimo punto del giorno, dopo lunghe esposizioni relative altri argomenti, e introdotto da una lunga esplicazione progettuale da parte del Servizio tecnico di bacino che si è protratta fin quasi alle 21. L'approdo in commissione consiliare del proget-to preliminare su Savio beach, strap-pato da Pri, Lega e M5S con il ricorso al regolamento (che rende obbligato-rio il passaggio se richiesto da un quinto dei componenti dell'organo), non ha soddisfatto i richiedenti. Poco il tempo disponibile per la discussio-ne (o meglio, troppo tardi) e poca la

materia su cui dibattere. Ad essere il-lustrato, infatti, è stato solo ed esclu-sivamente il progetto preliminare ela-borato dal Servizio tecnico di bacino e relativo all'intervento di riqualifica-zione idraulica sul fiume. Mancava, come ha sottolineato lo stesso asses-sore ai Lavori pubblici Maura Mise-rocchi, tutta la parte progettuale am-bientale, che è in fase di ultimazione da parte dello Studio Lands dell'ar-chitetto Kipar, già autore di diversi altri lavori nel cesenate. In pratica la seconda "gamba" del progetto che, secondo l'assessore, sarà pronta per

l'evento "Carta bianca" coi cittadini, nel corso del quale sarà illustrato. "Non siamo passati prima dalla com-missione - dice Miserocchi - perché comunque il progetto non era defini-tivo, e quindi ci dovrà essere un ulte-riore passaggio". "Era prevedibile finisse così - lamenta Luigi Di Placido, capogruppo Pri - An-che se speravo che questa sera (ieri per chi legge, ndr)potesse emergere qualcosa dell'anima commerciale del-l'intervento. Invece nulla. Non vogliono rovinare l'effetto sorpresa e la risonan-za mediatica dell'incontro del 12 - 13

ottobre. Ma è impossibile che ad oggi, cioè ad appena 10 giorni di distanza, non ci sia ancora qualcosa di pronto. Questa sera ci hanno dato in pasto so-lo chiacchiere".

Michela Conficconi

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LAWOCE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

02/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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press unE

Direttore Responsabile: Franco Fregni

ROMAGNA

PrimoNia libera allaprovincia di Romagna

REGIONE

Favia candidato M5S all'ufficio presidenza

E' Giovanni Favia il "candidato del movimento 5 stelle", parole del ca-pogruppo Andrea De Franceschi, all'Ufficio di presidenza dell'Assem-blea legislativa dell'Emilia Roma-gna che oggi eleggerà un suo membro. La notizia della candida-tura del consigliere regionale in rotta con Beppe Grillo è fornita da un comunicato del movimento, che riporta anche le parole del prota-gonista del fuori onda contro Ro-berto Casaleggio che ha fatto dire al comico genovese che Favia non ha più la sua "fiducia". "Se dovessi essere eletto - dice Favia - ma non credo che le altre forze politiche siano disposte ad inserire un gra-nello di sabbia nel loro meccani-smo, mi dimetterò dalla guida della VI commissione, per non sommare incarichi... La priorità assoluta in Regione va al controllo dei conti e alla trasparenza. Il Pd non puo' continuare a lasciarci fuori". "Due anni e mezzo fa,- dice Defranceschi - ci sembrò strano essere esclusi dall'Ufficio di Presidenza con il 7% dei consensi. Il Pd ha preferito 2 membri del Pdl piuttosto che uno dell'MSs. Oggi capiamo il perché, visto che l'Up non ha garantito un uso oculato delle risorse".

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E ROMAGNA FORLÌ & CESENA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

02/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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press unE

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ROMAGNA

PrimoNia libera allaprovincia di Romagna

REGIONE

Favia candidato M5S all'ufficio presidenza

E' Giovanni Favia il "candidato del movimento 5 stelle", parole del ca-pogruppo Andrea De Franceschi, all'Ufficio di presidenza dell'Assem-blea legislativa dell'Emilia Roma-gna che oggi eleggerà un suo membro. La notizia della candida-tura del consigliere regionale in rotta con Beppe Grillo è fornita da un comunicato del movimento, che riporta anche le parole del prota-gonista del fuori onda contro Ro-berto Casaleggio che ha fatto dire al comico genovese che Favia non ha più la sua "fiducia". "Se dovessi essere eletto - dice Favia - ma non credo che le altre forze politiche siano disposte ad inserire un gra-nello di sabbia nel loro meccani-smo, mi dimetterò dalla guida della VI commissione, per non sommare incarichi... La priorità assoluta in Regione va al controllo dei conti e alla trasparenza. Il Pd non puo' continuare a lasciarci fuori". "Due anni e mezzo fa,- dice Defranceschi - ci sembrò strano essere esclusi dall'Ufficio di Presidenza con il 7% dei consensi. Il Pd ha preferito 2 membri del Pdl piuttosto che uno dell'MSs. Oggi capiamo il perché, visto che l'Up non ha garantito un uso oculato delle risorse".

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1-117 1-71 ILIA 02/10/2012 press unE

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi

M5S, Favia: "Si cade e ci si rialza, ma il futuro è con Grillo"

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle dell'Emilia-Romagna Giovanni Favia, a margine dell'appuntamento di domenica 30 settembre a Ferrara sulla democrazia interattiva partecipativa organizzato dall'ex consigliere M5S nella città estense Valentino Tavolazzi, è tornato sulla questione dei suoi recenti screzi con il leader Beppe Grillo, della cui fiducia il grillino non gode più dopo il caos generato dal celebre "fuorionda" trasmesso durante una puntata di Piazzapulita, su La7, nel quale lo stesso Favia denunciava senza mezzi termini la mancanza di democrazia all'interno del movimento.

"Stiamo un po' tutti perdendo il contatto con la realtà - ha detto ai microfoni di TmNews - Quello che è successo è successo, si cade e ci si rialza, magari con le ginocchia un po' sbucciate. Bisogna cercare di essere positivi e di trasformare anche quelli che

sono degli incidenti in delle risorse. Il Movimento è una grande speranza per l'Italia. La strada da fare è tanta, gli ostacoli ci saranno, non sarà tutto rose e fiori, dobbiamo prepararci. Il futuro è al fianco di Beppe Grillo ma è nelle mani dei cittadini, lui è un megafono, lui è il detonatore ma la dinamite sono i cittadini e di questo lui ne è cosciente".

Ferrara, flop dei ribelli M5S: "Andare oltre Grillo"

Era stato definito il raduno degli eretici, degli epurati e dei dissidenti della coppia del Movimento 5 Stelle formata dal leader Beppe Grillo e dal guru Gianroberto Casaleggio, ma alla fine l'appuntamento di domenica 30 settembre a Ferrara sulla democrazia interattiva partecipativa sul web non ha raccolto che un centinaio di partecipanti dal vivo e qualche altra decina di persone collegate alla diretta streaming dell'iniziativa.

In sala diversi esponenti del Movimento 5 Stelle in rotta di collisione con il fondatore sulle questioni relative alla democrazia interna e ai rapporti tra il vertice e la base grillina: in prima fila, naturalmente, l'organizzatore Valentino Tavolazzi, ex consigliere M5S della città estense (ora capogruppo della lista Progetto per Ferrara) al quale fu inibito l'uso del simbolo a 5 stelle dopo un'iniziativa analoga a quella di domenica; ma anche i grillini di Cento, cacciati a loro volta da Grillo per aver chiesto spiegazioni sull'allontanamento di Tavolazzi, e il consigliere regionale Giovanni Favia, messo ai margini del Movimento dopo l'incauto "fuorionda" trasmesso dalla trasmissione tv Piazzapulita su La7 a inizio settembre, oltre a diversi altri eletti e attivisti dell'Emilia-Romagna.

Sul palco, a parlare, anche il coordinatore europeo del Partito pirata Daniele Monteleone e l'altro esponente dei "pirati" Giuseppe Cal, che ha spiegato il funzionamento della piattaforma Liquid Feedback, il software open source ideato dai tedeschi di Interaktive Demokratie proprio per consentire ai cittadini-utenti della rete di essere protagonisti dei processi decisionali di un movimento o un'associazione. Lo scopo primario dei "ribelli", infatti, resta quello di realizzare compiutamente l'articolo 4 del non-statuto grillino, quello che prevede la realizzazione di uno strumento di consultazione online per la scelta dei candidati e per votare in tempo reale su tutte le questioni programmatiche.

All'evento ferrarese, aveva giurato Tavolazzi, "inviteremo tutti, anche il Movimento5Stelle". Eppure la risposta è stata piuttosto fredda sia - come era lecito aspettarsi - da parte dei militanti ancora fedeli "senza se e senza ma" a Grillo che da parte di quelli almeno parzialmente critici con alcune imposizioni del comico ligure, forse per non esporsi troppo agli occhi del vertice del soggetto politico che si appresta a presentarsi per la prima volta alle elezioni politiche, nel 2013, per portare in parlamento una nutrita truppa (almeno stando ai sondaggi) di cittadini al loro primo mandato.

In sala, come promesso, comunque nessun accenno diretto a Grillo né polemiche per le periodiche espulsioni di militanti ed eletti, ma solo approfondimenti tecnici sul sistema di democrazia diretta che i "ribelli" vorrebbero implementare, trovando al momento inadatto e inefficace il solo blog di Beppe Grillo come punto di riferimento globale di tutta l'attività del Movimento 5 Stelle. "Noi poniamo un problema di democrazia perché vogliamo che sia risolto - ha spiegato Tavolazzi alla stampa - perché il Movimento deve camminare con le proprie gambe e deve avere un futuro oltre Grillo e oltre Casaleggio".

Poco credito, dunque, alle promesse di trasparenza e partecipazione del leader visto che a pochi mesi dall'appuntamento elettorale della piattaforma promessa da Grillo non si vede che un primo accenno. Un problema non da poco data l'urgenza e la necessità di individuare il candidato presidente del consiglio a 5 stelle, di selezionare gli altri candidati per un posto in parlamento e di definire il programma nazionale a 5 stelle. A sintetizzare ci ha pensato Favia: "Non c'è bisogno di un nuovo leader. Lo spirito deve essere quello di una rivoluzione dei cittadini. Grillo ha dei meriti perché è riuscito a a innescare questo meccanismo, lui è il nostro riferimento culturale".

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02/10/2012 press unE

BolognaToday

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Matteo Scarlino

Fondi Regione, Favia: "Effetto domino peggio di Tangentopoli" "Aspettavo da tempo questo momento" scrive Giovanni Favia su Facebook dichiarando di pretendere un'operazione verità sulla faccenda dei rimborsi. "Oggi il palazzo trema"

di Redazione - 2 ottobre 2012

I l consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni

Favia, protagonista del fuorionda (VIDEO)che ha fatto

tremare Bepe ), si è espresso chiaramente

sull'indagine aperta dalla Procura di Bologna sui fondi dei

gruppi della Regione Emilia Romagna: "Oggi il palazzo

trema, dove non arriva la politica e l'etica, arriva la Procura.

Ma l'hanno voluto loro con anni di chiusura e di auto-

conservazione di privilegi, benefit, fiumi di denaro fuori

controllo. Sarà un effetto domino, più forte di

tangentopoli. E da un po' che aspettavamo questo

momento". Questo il post pubblicato sul suo profilo

Face book.

"Al consiglio noi andremo fino in fondo. Vogliamo un'operazione verità. Questa schiera di

consiglieri regionali apra i cassetti e mostri i conti degli anni passati", attacca Favia che aggiunge:

"Noi non ci facciamo dettare l'agenda né dalle procure e né dai media. Dal primo giorno in cui

siamo entrati in Regione, abbiamo espresso, sul tema delle trasparenza e del taglio ai costi

della politica, una linea costante e chiarissima. Gli altri consiglieri ci bollavano come populisti.

La verità è che loro sono come delle bandierine al vento, seguono ronda mediatica, non hanno

né integrità ne onestà intellettuale".

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Fondi, LI riformo mila Crani e IdE pubblicare ora

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02/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Direttore Responsabile: Armando Nanni

Fondi, la fifa a va in aula G e Idv: pubblicare ora Ma gli altri partiti si oppongono alle ricevute on line da subito Alla seduta di oggi presenti anche le telecamere di «Porta a Porta»

Oggi la riforma del finanziamento dei gruppi consigliari arriva all'esame delratt-la dell'assemblea legislativa regionale. I ri-flettori, compresi quelli di Porta a l'orto, saranno concentrati su viale Aldo Moro per diverse ragioni. Intanto perché nel pa-lazzo della Regione è attesa da qualche giorno la visita della Guardia di Finanza per dare seguito all'annuncio della procu-ra di una maxi-inchiesta sull'utilizzo dei fondi pubblici da parte dei gruppi consi-gliari. In secondo luogo perché è bene non dimenticare che con l'approvazione dell'or-- dine del giorno sul quale c'è l'accordo di tutti i gruppi consigliari si darà vita ad una seria riforma del finanziamento. Una rifor-ma certo decisa con il fiato sul collo degli scandali nazionali e delle inchieste locali ma destinata a cambiare in modo radicale le cose. La riforma prevede il controllo esterno dei bilanci dei gruppi affidato alla Corte dei Conti, un taglio del 30% dei bud-get, l'azzeramento delle spese di rappresen-tanza e la pubblicazione integrale di tutte le altre spese. Ma c'è un terzo motivo, al-trettanto importante, del perché oggi i ri-flettori saranno puntati su viale Aldo Moro e per capirlo bisogna partire da ieri quan-do è stata convocata una riunione straordi-naria dei capigruppo. Il motivo? «Si è cerca-to ---- spiega il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Andrea De Franceschi — di mandare in aula un testo con Va.ccordo di tutti. Noi però abbiamo detto chiaramente

che non rinunceremo a presentare i nostri emendamenti».

La questione non è formale ma sostan-ziale. Infatti il più importante degli emen-damenti del Movimento Cinque Stelle ri-guarda la pubblicazione di scontrini e fat-ture anche del pregresso e cioè di questa legislatura. Con ogni probabilità i grillini chiederanno il voto elettronico in modo che sia visibile, consigliere per consigliere, chi vota a favore e chi vota contro la propo-sta. «Per noi era un punto irrinunciabile questo della totale trasparenza», chiude il ragionamento De Franceschi. Naturalmen-te, salvo clamorosi colpi di scena la linea del Pd e del Pdl e degli altri partiti è quella

Cinque Stese all'ttacco Defranceschi «Non rinunceremo ai nostri emendamenti», Favia: «H palazzo trema, l'effetto domino sarà peggio di Tangentopolí»

Effetto mediatrice il rischio, per tutti partiti maggiori, è che l'immagine simbolo diventi non l'ok alla riforma ma il no alla pubblicazione del pregresso

di votare contro questa proposta. Però non sarà comunque una passeggiata. So-prattutto perché non è escluso che altri se-guano il comportamento dei grillini. «Noi i documenti non ce li abbiamo più perché ce li ha la Guardia di Finanza — osserva la capogruppo delrldv, [lana Barbati ---- ma io potrei anche essere favorevole all'emen-damento del Movimento Cinque Stelle. Noi confermiamo che nei prossimi giorni pubblicheremo tutte le nostre nuove spe-se». Se anche il partito di Di Pietro votasse per pubblicare il pregresso non cambiereb-be la sostanza dei numeri ma forse cambie-rebbero le cose dal punto di vista politico. Il rischio, soprattutto per il Pd, è che il bli-tz dei grillini non solo faccia passare in se-condo piano una pur importante riforma ma che rovesci il campo. E che l'immagine simbolo della giornata di oggi siano i con-siglieri che votano contro la pubblicazione di scontrini e fatture sulle spese già fatte. Nella serata di ieri il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Giovanni Fa-via ha alzato il tiro: «Oggi il palazzo trema, dove non arriva ta politica e l'etica, arriva la Procura. Ma l'hanno voluto loro con an-ni di chiusura e di auto-conservazione di privilegi, benefit, fiume di denaro fuori controllo. Sarà un effetto domino più forte di Tangentopoli».

Olivio Romardni (Aivio.nytnan kcipres.it

Nanni e te cene 11 caso che ha acceso la scintilla Paolo 11 OlI 031010011e

bui pila legislatura rèissata, è indagai:, per pecul -,ito dalla Procura di Bologna. E accusato di avere UdiL17210 a fini personali fondi delfinat dalla Regione al SUO gruppo, all'e... composto unicamente :la lui. Nixi tornano i conti sulle .pene e hiso dei taxi, ,,.- bui)',i quali risultano addirittura simultanei, e su alcuni C.0,3 ,,,,,, uhe nella ealta non si sarebbero mai

suoli. Le. accuse arrwarorio Procura a maggio scorso attraverso un esposto deli'ex dipietrista Sancim

L'accordo N uo \e regole: conti controllati e lutto on line in viale Aldo Moro passa la

del presidente deillAssernblea, Matte Richattp che -pon navailo del governamre Basco Errani riesce a convinpere i partiti --- alcuni dei quali stavano anch'essi preparando proposte

riForma — a canabiPre regole di rendicontazlone delle ,pcs, i bl:,Pri,1 gruppi consiliari dovranno ,253ére approvati dalla Corte dei Conti (ora basta rok dei revisori dei conti nominati dalla s ,es,a Rogione). ineritre le raBui -e e le ricevute dovraiino essere pubblicate su Internet. Il budget totale sarn tagbalodo 30%

L'inchiesta AI setaccio tutte le spese dei gruppi

procuratore capo lobero AlForiso incarica due pn Morena Piazzi e Antoriella SrAndellari 15 dea' dall'aggiunto VaBer Giovarvi:n), e nn podi di dinne finanzieri di cercare nei bliand dei partiti in Regione e nelle spese dell'ufficio

presidenn. 111 I, LO il dagli. ad ampio paggloB, dice Atomo iIl prima bailura l',,ggetto delle indagini doveva essere solo la legislaulm 2005- 2010, poi si deciso di ester,dere. anche agli ultimi due anni In 1/111 0.110 dovrebbero r2S fare (peri le spese del presidente e della giuMa

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Page 20: Rassegna stampa 02.10.2012

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Fondi, h rithrula vana aula e t.dE ,,dbblitre

02/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

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Direttore Responsabile: Armando Nanni

iietrit#MIOntan • .

«In agosto lavoro sempre anche se l'aula e chiusa»

Roberto Montanari (Pd) lei è uno dei dieci consiglieri regio - nali che ad agosto del 20:1 1 han-no ottenuto per 12 volte (il mas-simo all'epoca consentito) i rim-borsi chilometrici: 1.423 euro per i viaggi da Argenta (Fe) a Bo-logna e ritorno.

Stakanovista anche d'esta-te?

«Tutti sanno che da sempre io lavoro anche ad agosto».

L'assemblea è chiusa, idem le COM311iSSi011i. Cosa fa un consigliere regionale d'estate?

«Il fatto che l'assemblea sia chiusa non significa che chiuda-no i problemi. Ad agosto si pre-para il lavoro per settembre. Ho incontrato delle persone. Mi so-no occupato dei problemi di estrazione degli idrocarburi. Tra le altre cose, c'era la mano-vra con i tagli del governo ed ero in sala macchine per rime diare a una manovra che taglia-va su Comuni, Province e Regio-ni. E poi mi sono occupato dei ticket sanitari».

Nell'estate 2011 era già in vi-gore il badge per vincolare i rimborsi all'effettiva presenza dei consiglieri. Ma se qualcu-no dimenticava la tessera, era sufficiente un'autocertificazio- ne. Lei ha strisciato sempre?

«I-Io strisciato il badge tutte le volte che risulta. Il controllo elettronico è stringente. Anzi le dirò di più».

Cosa? «Da quando è iniziato il regi-

me di strisciare il cartellino io sono trai consiglieri più presen-ti, in alcuni mesi ho anche 16 presenze. Solo che quelle rim-borsabili una volta erano al mas-simo 12».

Le risulta che anche i suoi colleghi siano stati così ligi?

«Io giuro su me stesso e sul sistema di controllo del badge che era molto rigido».

Nel 2012 sono cambiate le re-gole: i rimborsi sono passati da o,8 a 0,5 el3r0 a chilometro ma non c'è più il limite di 12.

Anche ad agosto di quest'an-no, è andato spesso in Regio-ne?

«Meno dell'anno scorso, per-ché stavolta la priorità, per me, era stare nelle zone terremotate. Io concepisco ancora la politica come servizio. Possibile che la lettura debba sempre partire dal fatto che il politico, quello che fa, lo fa per se stesso e alla pri-ma occasione ruba?».

Niente da imputare alla poli-tica?

«So che pedalo contro vento ma il fatto che la politica possa essere descritta come voi fate è prima di tutto colpa della politi-ca medesima che ha dato pessi-ma prova di sé, non è certo col pa della stampa o altro ancora. Io però sono uno che si è sem-pre battuto per ridurre i costì».

Cosa ha fatto? «Mi sono battuto per ridurre

il rimborso chilometrico e per-ché fossero tracciatili percorsi e presenze e per diminuire i bu-dget dei gruppi consiliari. In Emilia-Romagna siamo stati primi a tagliarci lo stipendio. E sempre uno stipendio alto, con-frontato con la gente normale e se chiediamo sacrifici a loro, è giusto farli pure noi. Anzi, è giu-sto che sia il governo a tagliare il numero e gli stipendi dei con-siglieri, in tutte le Regioni».

Nerpaolo Veloreà GJ R,P1-Z00,1730NIIRSERvATA

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02/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

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Direttore Responsabile: Armando Nanni

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«Troppi cui .a curo Non dipendeva (141, me...»

Quando si è ritrovato tra i consi-glieri presenti in Regione anche ad agosto del 2on («Consiglieri, lo strano caso dei rimborsi chilo-metrici. Salati anche ad agosto», Corriere di Bologna, 3o settembre 2012), l'avvocato Roberto Corradi da Parma ha sentito un brivido di indignazione: «Ma come, lavoro anche ad agosto e se la prendono con me?». E ha dettato un vibran-te comunicato: «Le mie presenze in Regione nel mese di agosto, cer-tificate dalla "timbratura" del car-tellino e con ogni singolo viaggio documentato dal Telepass auto-stradale, sono servite allo scriven-tem (testuale, ndr), tra l'altro, per depositare un'interrogazione in data io agosto; un'ulteriore inter-rogazione depositata agosto; ed una risoluzione depositata in data .1.7 agosto», si legge nella no-ta del gruppo consiliare Lega. Nord Padania.

Di che si trattava? «Una riguardava il Centro ippi-

co di Ferrara, un'altra le qualifiche delle Asl, ma sono tut-

te sul sito della Regione, verifichi lei...».

Le crediamo sulla parola, ci mancherebbe.

«Lei mi può dire che potevo pre-sentarle a luglio, a giugno...».

Ma no, avrà avuto un motivo per depositarle ad agosto. Ad ogni modo, in quel mese, non ri-sulta esserci stato tre volte ma al-meno dodici, cioè il massimo rimborsabile secondo le regole di allora, come altri nove consi-glieri di vari gruppi che sono an-che loro grandi lavoratori. E sic-come abita a Parma, anche in quel mese estivo ha percepito un sostanzioso rimborso chilome-trico, pari a 81 centesimi di curo moltiplicati per il percorso anda-ta/ritorno più l'autostrada, per

un totale di 2.852,64 euro. «Sono tanti dice? È vero, ma.

non dipende certo da me». È andato in Regione dodici vol-

te in piena estate? «C'è il badge, anche se lei può

dire che magari sono amico del-l'uscere che lo strisciava al posto mio...».

Non mi permetterei mai. Però in quell'agosto i rimborsi chilo-metrici dei consiglieri sono co-stati 44nalla euro, meno dei 68-7omila abituali ma neppure spiccioli.

«Ho le ricevute del telepass, ec-cole qua».

Può controllare quante sono? «Allora, nel 2011 mi risulta

agosto, il 5, il 6, il 7, l'8, il 9, il ao, il 12i, il 17, il 24, ìl 26... A quanto siamo?».

Undici. Ma di rimborsi ne ha presi dodici.

«E sicuro?». Lo leggo nei doma

dalla Regione, «Aspetti, ricontiamo, l'i, il 5, il

6.„ ». Sono sempre undici. Ma ci sa-

rà stato un errore, va' a fidarti delle macchine...

«Forse un'altra volta ci sono an-dato in moto, forse con una mac-china senza Telepass, magari quel-la di mia moglie. Adesso non ricor-do,..».

Ora che il rimborso è stato ri-dotto a o,5o euro al chilometro ma senza più il tetto di dodici viaggi, il suo di quanto è sceso in inedia?

«Non ho il cedolino con me, mi dispiace».

Ma all'incirca da 2.852 curo è sceso di tanto o di poco?

«Non lo so, ma lo può chiedere all'Ufficio di presidenza».

Alessandro Mantovani 0 RIPRODUZ0NE RISERVALA

d'egne e prenem con mc,,, Souniac

dodìeagno Fm'rò UW ozM,,

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Gli esempi

• • Viaggi in Argentina Una missione del 2009 o stò quasi 30niiia euro. La costò

nte Silvia dartoUn d e tornata questianno: spesa di quasi 18mila euro

Soggiorno a Cattolica L'Iniziativa a beneficio degli anziani di origine emiliano-romagnola in Riviera è costata tre anni fa

ziiiist„«.15 circa 40mila euro

lofiginh 111mtesi é pe,ilnio Nel , -nirftle 'anche 2011 e 11012

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Per gli emiliani all'estero Le missioni: dai convegni su ingegneri e architetti in Svizzera alle missioni in Sudamerica

In giro per il mondo: la Consulta da 3 milioni e oltre «Dobbiamo moltiplicare gli sfor-

zi affinché sia chiaro il nostro con-tributo alla promozione dell'Emi-lia--"Romagna all'estero». Parole (re-centi) dì Silvia Bartolini, dal 2006 presidente della consulta degli emi-liano-romagnoli nel mondo. In ef-fetti, negli ultimi tempi, l'importati.- za di questo contributo è diventata sempre meno chiara. E il molo del-la Consulta che ha vissuto il suo periodo d'oro nella seconda metà degli anni 2000 è stato spesso messo in discussione. Non solo da alcuni consiglieri regionali (grilli.- ni, Ude, Lega e Idv) che ne hanno chiesto un forte ridimensionamen-to. Ma anche da coloro che ogni qual volta si parla di crisi e di spesa pubblica impazzita • non posso-no fare a meno di pensare ai costi della consulta.

Non sono proprio briciole. Solo negli ultimi 4 anni, ci sono voluti oltre tre milioni per mantenere in piedi il carrozzone, foraggiare asso-ciazioni ed enti locali per progetti ad hoc. I conteggi sono del M5S: quasi un milione di euro nel 2009, 981 mila euro l'anno successivo, 700 mila euro nel 2011 e 490 mila euro quest'anno. Missioni all'este-ro, viaggi, progetti. Il flusso di de-naro è calato, ma è rimasto sempre alto. qualche esempio? Per restare al 2009, una missione in Argentina — dal 19 febbraio al 14 marzo — costò 29.672 euro. Sempre nello stesso anno, furono spesi 55 mila euro per l'organizzazione di «con-vegni, congressi e altre spese di rappresentanza». Quasi 40 mila eu•- ro per l'organizzazione di un sog-giorno a Cattolica «pro anziani di origine emiliano-romagnola>. Un'altra missione in Canada costò oltre 16 mila euro; il mila euro per andare in Svizzera; 25 mila euro per il Brasile dal 28 ottobre al 12 no.- 5,rembre. E poi manifestazioni in Portogallo, a Londra, a Santiago del Cile. Sempre in tour, sempre at-

tiva, la Consulta. Realizzazione di siti internet per gli emiliano-roma-gnoli; 30 mila curo nel 2010); 30 mila euro al Costa Hotels di Riccio - ne (maggio 201 i) per organizzare il soggiorno dei «discendenti emi-grati residenti nei paesi europei»; 18 mila euro per il catalogo e i pan-

nelli del progetto «ingegneri ed ar-chitetti emilia.noromagnoli nel mondo». Dove? In Svizzera.

Negli anni, si diceva, il flusso di denaro è diminuito. Ma le missio-ni, seppure a ranghi ridotti, conti.- nuano. Ad aprile di quest'anno

Bartolini è andata per l'ennesi-

ma volta in Argentina: Buenos Ai-res, Mar de La Plata, La Plata, Villa Geseil; in parte del viaggio è stata accompagnata dal consultore Pier-paolo Bergamini. Ha visitato i co-mitati direttivi della delle associa-zioni che fanno parte della Consul-ta e il club degli imprenditori emi-

'kin° romagnoli. Il costo? 3.200 euro di aereo; più 41 euro di taxi da casa al Marconi e viceversa. E 633 euro di alberghi. A quel viag-gio, è stato abbinato un finanzia-mento (8.200 euro) per il volume La nostra America, storie di emi-grazioni eniiiiano-romagnole in Ar-gentina) e 5.600 euro per il proget-to «Ricerca e produzione documen-tario famiglie emigrate". Dal 20 maggio all'S giugno la Bartolini era ancora in viaggio: in Brasile (San Paolo e Curitiba) con una collabora-trice. «Sarà necessario affrontare al-cune spese in loco», si legge nella delibera della Regione. E così sono stati stanziati 9.50o euro.

P. V.

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Confronto I costi di rappresentanza sommati sono meno della metà di quelli dei consigliere regionale cori la disponibilità più bassa

I conti degli altri: come spendono Comune e Provincia Per andare a controllare gli scontrini e le

fatture, delle spese di rappresentanza dei consiglieri regionali ci è voluta un'inchie-sta della Procura e l'ausilio della Guardia di finanza. 11 Comune e la Provincia, invece,

azie al decreto legge del 13 agosto 2011 devono già pubblicarle on line. Le cifre che circolano fanno quasi sorridere rispetto a quelle della Regione. Il dato di fatto è che nel 2011 Comune e Provincia hanno avuto spese di rappresentanza che, insieme, non raggiungono la metà del budget totale che ha a disposizione il consigliere re gionale con la disponibilità più bassa. Il Comune, ad esempio, nei 201.1 ha speso complessiva-mente 2.081 euro. Per cosa? Un pranzo del commissario Anna Maria Cancellieri con una delegazione da Saragozza per 140 euro e uno con degli armninistratori locali da 225 euro. Un pranzo del sindaco Merola da 290 curo con alcuni amministratori locali, un altro pranzo del sindaco da 105 curo. La spesa più rileva nte?1338 euro spesi per l'in-

terprete che ha dovuto tradurre quello che diceva una delegazione cinese in visita. E ancora, tra le spese i 198 curo pagati dall'as-sessore Nadia Monti per un aperitivo alla delegazione che arrivava da Lipsia. E la Pro-vincia? Nel corso dei 2011 ha speso in rap-presentanza 164)33. A questi soldi vanno aggiunti 4;109 euro per ogni gruppo consi-gliare all'anno e un bonus sempre annuale di 1.126 euro per ogni consigliere. L'uscita più consistente è stata quella per comprare le targhe, ì trofei e le medaglie per glì even-ti sportivi (7.031 euro), mentre la pubblica-zione II consiglio prouinci.ae, la storta at-traverso le strade è costato 2.745 euro. Un po' care se vogliamo sono state le spille comprate per festeggiare l'Unità d'Italia (66o curo), il resto è stato speso in pranzi e per acquistare fiori per le varie commemo-razioni.

Naturalmente non tutto funziona a mera-viglia, C'è ad esempio ancora un po' dì stra-da fare sulla trasparenza delle missioni. Si

51.046 Pa'azzo Malvezzi

la cifra incassata complessivamente da tutti consiglieri provinciali per i rimborsi chilornetrici nell'intero 2011. Alla giunta sono andati invece 14.835 euro

22e911 Palazzo «Acca mio I soldi spesi per missioni in Italia e fuori dalla giunta Merda. Nel 2011, anno di parziale gestione commissariale, la cifra si era fermata a 15.287 euro

tratta di spese tracciate ma di difficilissimo accesso per i cittadini. Nel 2oin la Provin-cia ha speso 3.218 euro per le missioni dei consiglieri e 15.839 euro per quelle della giunta. Non è disponibile il dettaglio delle missioni ma da quanto si è appurato non ci sono stati viaggi all'estero mentre le mis-sioni più costose sono state le trasferte a Roma in aereo. Nello stesso anno i consi-glieri provinciali hanno incassato 51.046 euro per i rimborsi chilometrici 14.835 li ha presi la giunta. in Comune invece nel corso del 2011, anno in parte attraversato dalla gestione commissariale, si è speso per missioni 15.287 caro. Per il 2012 infine la giunta Merola ha impegnato 22.911 eli - m. La strada verso la trasparenza totale è sempre difficile: ad esempio la promessa di pubblicare on line tutti gli atti amministra-tivi, a partire dalle deterinine è rimasta solo una promessa.

O. Ra. MVRUIR1101,11,511,2,,

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Procuratore capo 11 magistrato Roberto Alfonso

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Passaggio formale Ora un'eventuale archiviazione dovrà passare per forza ai vaglio di un giudice per le indagini preliminari

La denuncia dBrambonate Il presidente dei Giornalisti: «Abbiamo chiesto alla Regione le ricevute sulle interviste tv, nessuno ci ha risposto»

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Piazza Trento e Trieste ieri il vertice tra magistrati e le Fiamme gialle

Indagini, l'ipotesi è peculato Nel mirino anche 2011 e 2012 Si partirà con le spese dei gruppi consiliari

Non è un'indagine conosciti-va. Un supplemento di valuta-rione ha consigliato alla Procu-ra di aprire la maxi inchiesta sui partiti in Regione con l'ipo-tesi di peculato, al momento formulata a carico di ignoti. L'ipotesi c'è ed è quella che qualcuno abbia utilizzato i fon-di a disposizione dei gruppi rappresentati all'Assemblea le-gislativa regionale per finalità proprie. La differenza è forma-le, le direttive in vigore invita-no a limitare al massimo i fasci-coli senza ipotesi di reato, ma

risponde anche a esigenze di ca-rattere investigativo. Significa, tra le altre cose, che un'even-tuale archiviazione non potrà essere disposta in via ammini-strativa dalla Procura ma dovrà passare per il vaglio di un giudi-ce per le indagini preliminari.

Titolari del fascicolo sono le pm Morena Piazzi e Antonella Scandellari, con la supervisio-ne del procuratore aggiunto Valter Giovannini e del procu-ratore capo Roberto Alfonso. Ie-ri i magistrati hanno incontra-to i cinque investigatori della

Guardia di Finanza che nelle prossime settimane si occupe-ranno a tempo pieno di questa inchiesta, due ufficiali e tre sot-tufficiali guidati dal tenente co-lonnello Antonio Gorgoglione. I finanzieri si muoveranno subi-to alla volta di viale Aldo Moro per acquisire la documentazio-ne. in questa fase, a quanto si apprende, la Procura chiede lo-ro di acquisire solo le carte rela-tive alle spese dei gruppi conti-lieti, che per il 2011 ammonta-no a 4,8 milioni di euro: spese per l'attività politica, per le pub-

blicazioni (comprese le intervi-ste sulle tv locali, a quanto pa-re), rappresentanza, oneri del personale eccetera. La delega della Procura si riferisce al peri-odo 2005-2012, quindi alla legi-slatura passata e a quella in coi'-so: la documentazione relativa alla prima, chiusa nel 2010, è o dovrebbe essere depositata al-l'Ufficio di presidenza dell'As-semblea. legislativa, i blianci de-gli ultimi due anni e mezzo do-vrebbero trovarsi nelle sedi dei gruppi. La mari inchiesta rap-presenta un'evoluzione di quel-le in corso sull'ex capogruppo idv Paolo Nanni, sulle intervi.- se a pagamento e sull'ex capo-gruppo leghista Maurizio Par-ma. Per dare un'idea, solo per la Lega la Procura ha acquisito 7 faldoni di carte sulle quali

stanno lavorando gli uomini della Digos. L'obiettivo della Procura, tra gli altri, è fare pre-sto. Per il momento i finanzieri non chiederanno la documenta-zione delle spese dell'Ufficio di presidenza dell'Assemblea, le cui attività confinano da vicino

con quelle dei gruppi, né quel-la relativa ai rimborsi chilome-Cid. pagati ai consiglieri resi-denti fuori Bologna e imputati a un diverso capitolo di bilan-cio (nel 2011 sono stati circa 7omila euro di media al mese).

Sul versante delle interviste a pagamento, la Guardia di fi-nanza ha sentito come testimo-ne anche il capogruppo del ?di Antonio Villani. Anche lì si pro-cede per peculato contro igno-ri. A questo punto sono stati sentiti tutti. E lutti, a quanto pa-re, hanno detto che quella era «la prassi». Sul caso procede anche l'Ordine dei giornalisti, i professionisti coinvolti sono quattro. Ieri al convegno del-l'Aser il presidente dell'ordine Gerardo Bornbonato ha denun-ciato la mancanza di collabora-zione da parte di partiti e presi-denza dell'Assemblea regiona-le, senza la quale non si posso-no avere prove sulla condotta dei gionalisti: «Abbiamo chie-sto la documentazione e nessu-no ci ha risposto».

A. Man.

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Il caso I vendoliani: «Da mesi siamo contro l'unione», Il via libera appeso al voto di Aldrovandi

Fusione liera-Acea no cli Sel e Idv Maggioranza a -un passo dalla crisi Merola duro: «Lascino la città fuori dalla campagna elettorale»

La fusione tra Hera e Acegas porta la maggioranza a un pas-so dalla crisi e fa scricchiolare il centrosinistra a Palazzo d'Ac-C1137d0 come mai prima d'ora. Vendoliani e clipietristi, in vista del voto in consiglio, annuncia-no la «totale contrarietà» alla fusione tra le due multiutility. Spingendo il primo cittadino a scendere in campo per non far saltare il banco. «Teniamo fuori Bologna dalla campagna eletto-rale, se continuano a compor-tarsi così sarà dura governare a Roma insieme», dice Merola agli alleati, convocati domani per un summit chiarificatore. Ma i vendoliani non sembrano disposti alla marcia indietro: «La nostra contrarietà è nota da mesi».

Lo stop da sinistra sull'opera-zione Hera-Acegas, pronta a far nascere un colosso da 4,5 mi-liardi di fatturato annui, arriva durante la commissione che istruisce la delibera il vista del voto di lunedì prossima «Noi. siamo contrari alla nascita di una grande multiutility del Nord secondo una logica d.i in-teressi finanziari e speculativi

dice la capogruppo della li-sta Amelia-Sel, Cathy La Torre — ma questo non significa met-tere in discussione l'accordo elettorale che abbiamo a Bolo-gna». Sul fronte del no si schie-ra anche il capogruppo dipietri-sta Pasquale Caviano, secondo cui la fusione tra le due multiu-tility significherà «maggiore privatizzazione nonostante il re-ferendum sull'acqua. E un au-mento dei compensi degli a.m-rninistratori Fiera, che sono già allucinantb>.

Dichiarazioni politiche die-tro cui si nasconde un proble-ma numerico mica da poco. Con il voto contrario di vendo-liani e dipietrist i, insieme a. quello delle opposizioni, il Pd si fermerebbe a 18 voti, incluso

quello del sindaco Merola. ll di-ciannovesimo sì per approvare la delibera lo garantisce ai mo-mento il civico Stefano Aldro-vandi. «Non me ne frega niente se sostengo la maggioranza spiega — io rappresento gli in-teressi dei cittadini e questa fu-sione va in quella direzione». La frattura politica nel centrosi-nistra, però, non è solo una que-stione di numeri. E così tocca al primo cittadino richiamare, bruscamente, gli alleati di Sel.

«Le loro affermazioni mi sembrano molto gravi, vorrei che tenessero Bologna fuori dal-la campagna elettorale naziona-le», dice Merola, rivendicando

cm

il «forte controllo pubblico che ci sarà dopo questa fusione». E criticando l'atteggiamento di rottura che caratterizza sempre più spesso i rapporti Pd-Sel (in corso c'è anche lo scontro sulle paritarie, ndr). «Ogni volta che votano contro dicono che il go-verno locale non c'entra — fa notare il sindaco — sarà un po' dura andare insieme al governo nazionale su questi presuppo-sti». Per cercare di arginare la crisi di maggioranza è stato messo in calendario un mini vertice già domani, ma i vendo-liani non sembrano disposti a fare marcia indietro. Anche per-ché nelle tre regioni protagoni-

ste dell'operazione Hera-Ace-gas, Sel ha già chiesto ufficial-mente cli rinviare il voto. «Quando Merola dice che "la convivenza con Sel al governo nazionale sarebbe un po' dura" fa più il gioco di Renzi che di Bersani», lo provoca il consi-gliere Lorenzo Cipriani. Mentre i coordinatori Luca Basile e Gio-vanni Paglia danno un altro gi-ro di vite: «La nostra valutazio-ne negativa sulla fusione è nota da oltre due mesi, ci dispiace che Merola non se ne sia accor-to».

Francesco Rosa no arcesco io , orto ancs

oRlPnODunOhc RiSSeSSTS

AZIERIZEICIE

All'attacco II sindaco Virginio Manda ha accusato Soli «Coloro affermazioni sono molto gravo'

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Le risp cti VITTORIO MONTI

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()'VANTO f;_ .J TRISTE SCOPRIRE CHE NON SIAMO Ple DIVERSI

icono che c'è stata una parento- poli dentro ailldv della Regione,

spero che non sia vero o almeno che sia tutto in regola, ma invito chi de-ve ma non solo la Procura a fare tut-ti gli accertamenti perché certe cose proprio non vanno, in questo momen-to dove si muore alla ricerca di un la-voro senza trovarlo. E poi si dovesse vedere che anche da noi con una rac-comandazione o con una buona pa-rentela politica tutto diventa facile allora sarebbe deinoralizzante per chi come me ha sempre pensato di vi-vere in un posto diverso da altri.

B.M. La raccomandazione è sempre sta-

ta un male nazionale. Anche il Patto che non tutti i figli o tutte le mogli

sono uguali. Chi ha per buon amico un politico che conta, spesso è più uguale degli altri. Insomma, soprat-tutto davanti al bisogno di lavoro emerge il bisogno di garantire «pari opportunità».

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il Resto del Carlino

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IL PUNTO di LUCA ORSI

.,1J-SIONH, FREDDA A PALMA() • \s.‘„, AGG1ORANZA a rischio,

e consiglio comunale, A. sulla fusione delle

multiutilities Vera e Acegas ariveneto). Spina nel. tico del ‘Dtl, i vendoliani di Sei e i dipietristi: i loro no potrebbero fare saltare l'accordo. Il Pd precetta per il voto di lunedì tutti i 7.7 consiglieri: chi manca, si sarebbe detto ai tempi del Pci„ rischia la Siberia. Pallottoliere alla mano, l'ago della bilancia potrebbe pero essere il civico Ste fano A /gromma, l'ex ad che piThtò Hera in Borsa. sottotraccia. il Pd manderà segnali anche alla minoranza del Pdt. Per non correre rischi. (Nell'emergenza, Pdl non °le°. Come è d'uSo in questi casi, a sinistra si tira la corda, ma non tanto da spezzarla. Operazione in cui erano maestri i compagni

movimentista della coalizione che sosteneva Sergio ("offerta. Finché, un bel giorno, fa lui a scaricarli. A scanso di equivoci, la vendoliana Cathy La Torre fi sapere che il no alla ffisione Bera-Acegas «non mette in discussione l'accordo che abbiamo e il governo della città. Ma sarebbe bene che ci confrontassimo su questi temi per alleanze future». Le primarie dercentrosinistra sono in -vista. Cominciano le

Virginio manovre. sindaco

Virgínio Merolo, seccato, convoca .per domani un vertice di maggioranza. avverte: «i'Von vorrei che iniziasse troppo presto la campagna elettorale. Teniamone júori Bologna».

«cculato». Scatta !a resa d3-17AnC

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I PROTAGONISTI

Im.nitenie il bli,z della Filia,Ua Cane di eredito e haoconen PCI flprns,

v a

T,e milieffli di curo

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il Resto del Carlino

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02/10/2012 press unE

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mente il blitz della fin a Carte di credito e bancomat nel

O e

o Nel j hscicolo sui conti dei gruppi consiliari si ipotizza il reato di peculato

di GILBERTO DOND1

COMINCIA a prendere consi-stenza l'inchiesta della Procura sui fondi regionali. Il fitscicolo in-fatti non è più solo conoscitivo, ma da ieri ipotizza il reato di pecu-lato, al momento contro ignoti. In Procura si è svolta la prima riu-nione organizzativa fra i pm Mo-rena Piazzi e Anionella Scandella-ri e il pool della Guardia di finan-za, composto da cinque uomini, appositamente creato per passare ai raggi X i conti di viale Aldo Mo-ro. All'incontro ha partecipato, in veste di supervisore, anche il pro-curatore aggiunto Valter Giovan-nini, capo del nucleo di magistra-ti che si occupa dei reati della pub-blica amministrazione.

IL PROSSIMO passo sarà quello di andare in Regione a prendere tutte le cane. Il blitz della Finan-

za, a questo punto, è davvero im-minente. Nel corso del briefing si è deciso da dove partire, cioè quali capitoli di spesa guardare e quin-di quali documenti acquisire per primi. Per cominciare, l'inchiesta venera sui rendiconti di tutti i gruppi consiliari, dal 2005 ad og-gi. Si esamineranno cioè tutte le

L'INCHI ESTA Ora parte sul serio: il team esaminerà conti dai, 2005 ad oggi. Un fiume dì denaro

spese, guardando una per una le fatture e le pezze d'appoggio, rela-tive alle spese sostenute dai nove gruppi, nella scorsa legislatura e nei primi due anni dell'attuale. Spese di rapprensentanza, cene, viaggi, iniziative politiche, rim-

borsi, personale, consulenze, pub-blicazioni. Tutto. Un fiume di sol-di, se si pensa che nel solo 2011 ai gruppi. sono andati quasi 4 milio-ni di curo.

RESTA fuori, per il momento, una larga fetta di denaro utilizza-to sempre dalla Regione, ma su al-tri canali. Ad esempio le missioni. istituzionali, pagate non dai grup-pi ma dall'Assemblea o, nel caso degli assessori, dalla giunta. Così. come non saranno acquisiti, per il momento, i conti relativi ai rim-borsi chilometrici che ogni consi-gliere chiede mensilmente, nell'ordinaria attività, per rag-giungere viale Aldo Moro. Anche queste non sono spese dei gruppi, ma della Regione, dunque saran-no esaminale in un secondo mo-mento. Gli inquirenti hanno infat-ti deciso di procedere per gradi, vi-sul l'enorme mole di documenti

Morena Piazzi Faentina, è II pm dell'Inchiesta sul Delhorio, e sui rimborsi elettorali della Lega nord. La procura le ha affidato l'indagine sull'uso dei fondi ai gruppi in Regione Emilia Romagna

Antonetta Sudatimi V Bolognese, classe '62, è il pm contitolare dell'inchiesta sulla coop Terremerse e sulle interviste a pagamento in tv come pure sui fondi k\\., , dell'Italia dei valori

da passare al setaccio. Basti un so-lo esempio: nell'inchiesta sulla Lega, già in corso da mesi e affida-ta alla Digos per far luce sulle spe-se elettorali, sono stati raccolti ben 17 faldoni di carte.

OGNI gruppo ha un conto cor-rente in cui confluise il denaro e un carta di credito in uso, solita-mente, al capogruppo. Ma non c'è solo la carta di credito. Ci sono an-che i bancomat, molti di più, che invece sono dati ai consiglieri. E' ovvio che saranno proprio queste uscite, che lasciano una traccia si-cura, fra le prime a finire sotto la lente dei finanzieri. A ogni voce di spesa dovrebbe corrispondere, in teoria, la relativa fattura o scon-trino. In teoria. Quel che voglio-no accertare gli inquirenti è se, in tutti questi anni di vacche grasse, una pratica un po' più morbida ab-bia soppiantato la rigida teoria.

Matteo Richetti Sassolese, classe '74, è stato eletto presidente dell'assemblea regionale net 2010. Tra i fondatori del Pd modenese, ha criticato la 'timidezza' di Emani: «Sui tagli serve più autonomia»

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Tre oni di euro in 4 anni: «Chiudetela» Tanti i soldi ricevuti dalla Consulta degli attillati° romagnoli nel mondo Ude, Lega, grillini e ldv all'attacco

OLTRE tre milioni di curo in quattro anni. A tanto ammontano i soldi che la giunta re-gionale ha elargito alla Consulta degli emi-liano romagnoli nel mondo, presieduta da Silvia Bartolini, la donna che perse le stori-che elezioni comunali contro Giorgio Guaz-zaloca. Un organo di cui ora, in questo 1110-

mento di grave crisi, molti chiedono la chiu- , » sura. A partire da `. grillini, passando per Ude, Lega , Nord, fino all'Idv, Ls,„‘„ Nel 2009 la consul- ta ha ricevuto 978mila euro, 2010 781mila, ne 2011 700mila e quest'anno circa 780mila. Un. trend in calo, ma sernpre con cifre considerevoli. La voce maggiore, circa il 50%, è per «gli in-terventi e azioni a tivore degli emiliano ro-magnoli all'estero», Poi le altre voci di spesa sono «i contribuiti ad associazioni e organiz-zazioni e istituzioni private senza fini di lu-cro con sede all'estero per attività socio-assi-stenziali, culturali e formative» e «master universitari a favore di studenti emiliano ro-magnolì che si sono distinti nel diversi set-tori all'estero». insomma, un'attività variegata che prevede, ovviamente, missioni all'estero per tenere "t

contatti con le 110 associazioni di emiliano romagnoli sparse per il mondo. Le ultime due, in ordine di tempo, sono sta- te in Argentina e Brasile. Nel maggio scorso

una funzionaria della Consulta è andata a San Paolo e Curitiba assieme a un gruppo musicale nell'ambito del «Momento Italia Brasile>. Eventi clou: due rnostre itineranti dal titolo « 00-120-150 Pellegrino Allusi e l'unità italiana in cucina» e «La musica de-

gli occhi», Se-condo il rendi-conto, sono sta-ti stanziati 9.500 curo per affitto di sale (1.5001 noleg-gio strumenti musicali, tra- sporti (taxi, mezzi pub- blici, auto- noleggio) per gli spo-

starnenti del gruppo (5.000) e 3mila per «imprevisti», L'altro viaggio, in Argentina, ha visto la par- tecipazione della Bartolini e di un altro membro dell.a Consulta. Spesa: circa zlinila

L'ORGANISMO N N

NN.\\ N

Net 2009 ha ricevuto uno stanziamento di 978mita euro, che scendono a 781mila per il 2010. Net 2011 sono 70Ornita euro e q uest`a nno 780.000.

curo con tappe a Buenos Aires, Mar de La Plata e Villa Gesel. Nell'ambito del.lo stesso progetto, sono poi Stati finanziati con 8.200 curo tiri libro, «La nostra Americ.a.. Storie di emigrazioni emiliano-romagnole Argenti-na», e con 5.600 curo un documenatatio con un video dal titolo «Gli sguardi dell'emigra-zione».

RES DENTE Bartotini: «Gli emigrati sono

una ricchezza. Ancora oggi mandano soldi per il loro territorio»

«E' NA'TURALE — afferma Silvia Bartoli-nì — che in un momento dì crisi ci sia qualcu-E10 CLIC 'A che serve la Consulta? Chiu-diamola. Io dico che abbiamo un dovere mo-rale vers. o le persone che sono emigrate, che hanno mandato i soldi a casa determinando lo sviluppo di alcune aree della nostra Regio-ne. Ci sono comunità di bolognesi Ushuaia, in Patagonia, in Australia e in tanti altri Pae-

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si lontani. Va tenuta viva la loro memoria. Ci sono tante associazioni con cui tenere i colle-gamenti. Ora sono diventate una rete, che promuove la nostra cultura, i nostri cibi e le nostre aziende. Loro fanno tanto per noi, hanno anche raccolto 170mila curo per le zo-ne terremotate». La Bartolini ammette che i tempi forse imporrebbero una modifica della Consulta: «C'è la crisi, ne siamo ben consci. La scorsa seduta infatti ci siamo detti che, se la giunta deciderà di ridurre i contributi, noi ci adegueremo e faremo con quello che ci dà. Noi siamo disponibili a cambiare, ma dico no alla chiusura. Anche perché la nostra atti-vità è fissata dalla legge, iì nostro budget deli-berato dalla giunta e controlli sono rigorosi». La Consulta organizza corsi di formazione, stage in azienda, corsi di lin-gua, - tttività I UI

Bartolini pren- • de un'indennità di 2.100 curo ar . Mese.

GilberW

IMPEGNI Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo A sinistra, Rio de Janeiro, in Brasile

il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

02/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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Provincia. «Niente spese pazze» «SPESE scandalose» tra i banchi della Provincia? La presidente Beatrice Draghetti non ci sta e sfodera in aula le cifre, perché «sono soprattutto i bilanci— dice — nella toro trasparenza e leggibilità, a parlare per noi lungo gli e a questi bisogna rifarsi per poter dire qualcosa di sensato». Nel 2011, dunque, Palazzo Malvezzi ha speso 16.993 euro in «spese di rappresentanza — spiega ----tutto pubblicato or: line voce per voce. Ma nella cifra sono compresi circa 4.000 euro per le celebrazioni del 60 anniversario dell ente. Le previsioni del 2012 sono inferiori». Per il Consiglio provinciale, ogni gruppo ha a disposizione 4.109 euro di quota fissa, più 1.126 eurci a consigliere ogni anno,

PIANO TRASPARENZA ori line tutti i conti

ma solo dal 2013 5 Stelle protesta

SI TERRA'. oggi la seduta dell'Assemblea legislativa che dovrà varare il piano dì trasparenza e atisterity della Regi(ine. Un piano che pe-rò, nonostante i roboariti an-nurtei, non dovrel)be avere l'accordo di tutti, Ieri i capi-gruppo hanno infiltri discusso a lungo per eliminare le divergenz,e, ma l'unaniniità non. e arrivata. Il MOVÌMCR- .. , io Stelle e pronto astenersi. Questo perché, spiega il capogruppo An-drea Defranceschi, il piano <prevede di mettere tutti conti on lite, comprese le singole lui otre e gli scontri- -

ma solo dal l gennaio 2013. E gli anni precederi-ti„?. Una trasparenza non retroattiva, insomrtia. Oggi inoltre deranno Giovanni Favia co- me inenlbro dell'Ufficio di presidenza, nel posto elle tu . di Maurizio Ceverilni.

L'ORGANISMO N N

NN.\\

Nel 2009 ha ricevuto uno stanziamento di 978mila euro, che scendonoa 7e1 :miha per Nei 201 1 sono 700mita euro e quest'anno 70.000.

, mLsÌon1 à We tero Le ultime due sono state in Argentina e in Brasile. Qui in particolare gli eventi sono stati una mostra su Pettegilne Artusi e una rassegna di musica

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cie.la con[abiliffileipmili etti: 'Quimentences.

Regione. la Finanza prepara il blitz la Consiglio otasubno I nuovi tagli

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02/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

L' inchiesta della procura non è più solo conoscitiva: ora ipotizza un reato contro ignoti. Ieri altro vertice del pool

Regione, si indaga per peculato Oggi il Consiglio vota i tagli annunciati. La Finanza prepara il blitz

GIÀ nelle prossime ore la Guardia di Finanza arriverà in viale Aldo Moro con la de-lega della Procura per acqui-sire tutta la documentazione delle spese dei gruppi consi-liari dell'Assemblea regiona-le. Il fascicolo è contro ignoti con il titolo di reato di pecu-lato, come già per le inchieste in atto suLegallord e Idv. Og-gi l'Assemblea discute il provvedimento che sancisce tra l'altro il taglio del 30% dei budget dei gruppi.

SERVIZI A PAGINA II

Regione, la Finanza prepara il blitz il Consiglio vota subito i nuovi tagli L'ipotesi èpeculato. Bombonato e le interviste omertosi

BEPPE PERSICHELLA LUIGI SPEZIA

STAper arrivare in viale Aldo Mo-ro del pool anti- sprechi della Fi-nanza, mentre il consiglio regio-nale discute questa mattina dei nuovi tagli alle spese.

Il fascicolo conoscitivo aperto pochi giorni fa per esaminare i conti dei gruppi consiliari, ieri ha cambiato natura. Non è più solo conoscitivo, ma per permettere alla Finanza di chiedere la docu-mentazione all'ufficio di presi-denza dell'Assemblea regionale, si ipotizza ora il peculato, lo stes-so reato per il quale è indagato l'ex capogruppo dell'Idv Paolo Nanni dal pmAntonella Scandel-

lari e, in un'altra inchiesta del pm Morena Piazzi, l'ex capogruppo della Lega Nord Maurizio Parma, ora vicepresidente della Provin-cia di Piacenza. Un fascicolo co-munque contro ignoti, cointe-stato alle due pm già impegnate su questo fronte e con la supervi-sione del procuratore aggiunto Valter Giovannini e del procura-tore Roberto Alfonso. Il fascicolo potrebbe cambiare ancora di modello se emergeranno ipotesi di responsabilità nell'uso dei fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari e in tal caso i nomi ver-rebbero iscritti nel registro degli indagati.

Per definire il piano di azione ieri pomeriggio in Procura si è te-nuto un vertice tra i magistrati e i finanzieri, ai quali è stata conse-

gnata la delega per acquisire la documentazione utile a rico-struire i passaggi di denaro e le voci di spesa, dai rimborsi chilo-metrici ai viaggi all'estero dei consiglieri al budget assegnato all'ufficio di presidenza. Per ave-re un'idea del lavoro che attende il pool, solo nell'inchiesta di Plaz-zi su Parma sono stati raccolti 17 faldoni di documenti. Se risulte-ranno anomalie non è escluso che le Fiamme gialle vadano a ve-dere anche altri centri di spesa, come i conti della Consultap er gli emiliano-romagnoli del mondo. Anche se per il momento la deci-sione è prematura.

Il tema tagli è all'ordine del giorno dell'Assemblea regionale

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cie.la con[abililkleipmili ettr'Quimentences.

Regione. la Finanza prepara il blitz il Consiglio otasubno I nuovi tagli

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02/10/2012 press LinE

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di questa mattina e dopo la riu-nione dei capigruppo di ieri po-meriggio (in contemporanea con il summit in Procura) si capisce che ci sarà discussione. I cardini del provvedimento, in vigore dal prossimo primo gennaio, sono quattro e il 27 settembre avevano messo tuttid'accordo, conia sod-disfazione del presidente p d Matteo Richetti. Si tratta di un ta-glio del trenta per cento dei fondi riservati al funzionamento dei gruppi, il controllo dei bilanci af-fidato alla Corte dei conti, la fine delle spese di rappresentanza e la pubblicazione on line delle spese sostenute dai gruppi. I grilliniAn-dreaDefranceschi e GiovanniFa-via hanno già annunciato che si

asterranno sull'ordine del giorno della maggioranza, in primo luo-go perché chiedono che sia mes-sa on line non solo la rendiconta-zione della passata legislatura 2005-2010, ma anche i conti at-tuali con i nomi dei collaboratori pagati dai gruppi politici. Divide anche il taglio lineare del 30% del budget, misura che né i grillini né altri gruppi come Sel o Lega Nord vedono con favore: sostengono che in questo modo i gruppi più piccoli sarebbero penalizzati. Non è chiaro se oggi saràmessa ai voti anche la nomina di chi dovrà sostituire alla segreteria dell'As-semblea Maurizio Cevenini. Un nome che circola è quello della consigliera di Sel - Verdi Gabriel-

la Meo, ma il Movimento 5 Stelle ha già fatto sapere che candiderà Favia. E proprio Favaia ieri ha lanciato accuse durissime: «L'in-chiesta produrrà un effetto do-mino più forte di tangentop oli». E ha aggiunto: il palazzo trema, in consiglio andremo fino in fondo, vogliamo un'operazione verità».

Per l'altra inchiesta sulle inter-viste a pagamento alle tv locali la Finanza ha sentito intanto l'ulti-mo dei capigruppo dell'Assem-blea Luigi Villani, del Pdl. E il pre-sidente dell'Ordine dei giornali-sti Gerardo Bombonato ha attac-cato Richetti e i capigruppo dei partiti: «Non collaborano, è un si-stema omerto so ».

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Regione. la Finanza prepara il blitz il Consiglio otasubno I nuovi tagli

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ProaRaiscofflabilERdeipAill Dr,hetts 1,ER mente neenve pane"

02/10/2012 press LinE

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A ogni gruppo 4mila euro all'anno, ai consiglieri non più di 1.840 al mese

Provincia, la contabilità dei partiti Draghetti: "Qui niente ricevute pazze"

ENRICO MIELE

SCATTA l'operazione verità sui costi della Provincia. Mentre a viale Aldo Moro i partiti discuto-no sui tagli ai fondi dei gruppi, Palazzo Malvezzi gioca d'antici-po e diffonde le cifre delle spese di rappresentanza. «Sono i bi-lanci, nella loro trasparenza e leggibilità, a parlare per noi» af-ferma la presidente Beatrice Draghetti. Rivendicando quelle «regole molto stringenti» che impediscono di effettuare «spe-se pazze». Parole pronunciale nel giorno in cui il Comitato del-le autonomie locali (assente la Draghetti) propone di portare il numero delle province emiliano romagnole da nove a cinque (per effetto della spending re-view). Oltre a Bologna e Ferrara, nascerebbero così "Piacenza e Parma", "Reggio Emilia e Mode-na" e la "Romagna".

solo per giornali, rimborsi te-lefonici e poco altro: «Si facciano i confronti con le cifre che leg-giamo in questi giorni» conclu-de con orgoglio la presidente. In effetti, di fronte al budget del consiglio regionale (circa 37,6 milioni euro), i costi della Pro-vincia sono decisamente ridotti. L'intera macchin a politica si fer-ma a 1,46 milioni di euro (viale

Aldo Moro cos la 26 volle in più). Nel conto l'indennità mensile della Draghetti (7.577 euro lor-di), ilnumero due Giacomo Ven-turi (5.682 curo) e i sette assesso-ri (4.925 curo), cifre a cui la giun-ta aggiunge le sue fatture telefo-niche (3.583 euro) e il noleggio di auto blu (21.968 euro). I36 con-siglieri, conia sola eccezione del presidente Stefano Caliandro (che prende quanto un assesso-re), non ricevono uno stipendio fisso ma un gettone di presenza (93 curo lordi) per le sedute d'aula e le commissioni. I politi-ci più assidui possono arrivare a 1.840 euro al mese. A queste vo-cifis se, nel corso de12011 si som-mano i rimborsi chilometrici dei consiglieri (51.000 euro) e della giunta (14.800 euro). Infine le spese per le missioni dei mem-bri dell'aula (3.218 euro) e quel-le degli assessori (15.839 curo).

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PALAllO MALVEZZI La presidente della Provincia Beatrice Draghetti

Tornado ai conti, ne12011 alla voce "spese di rappresentanza" la giunta di Palazzo Malvezzi raggiunge 16.993 euro. Nel con-to rientrano 55 pasti (tra pranzi, coffee break e buffe i) consuma-ti durante incontri con sindaci e associazioni o eventi finanziati dalla stessa Provincia. Altri 4mi-la euro rigu ard ano le spese perle celebrazioni dei 60 anni

te. E ancora meno fondi si use-ranno quest'anno, visto che la voce "rappresentanza" nel pri-mo semestre si ferma a3.175 eu-ro. Passando al consiglio, ogni gruppo ha a disposizione 4.109 euro l'anno come quota fissa e 1.126 euro per ciascun consi-gliere. A differenza dei più "ric-chi" colleghi della Regione, gli eletti qui possono usare i fondi

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FUSIONE A RISCHIO Il no di Sel in Comune mette a rischio la nascita della grande Hera

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IvendebúcentrolaprideHera inConmetraballalamac,ior

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02/10/2012 press LinE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Lunedì in consiglio a rischio la fusione con Acegas. Il sindaco convoca la maggioranza

No di Vendola alla grande Hera in Comune vacilla la coalizione

SCONTRO in maggioranza a Palazzo d'Accursio. Sel si oppo-ne alla grande Hera, il colosso che nascerà dalla fusione della mulitiutility bolognese e di Ace - gas. Un no, voluto da Vendola, che fa vacillare la coalizione e mette a rischio la nascita di un'azienda da4,5 miliardi di fat-turato con 8.300 dipendenti. Merolaconvocalamaggioranza e striglia Sel: "Ci ripensino, non siamo in campagna elettorale".

DI RAIMONDO A PAGINA VII

I vendoliani contro la grande Hera in Comune traballa la maggioranza

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I numeri del colosso dell'energia

01111 (4) tlaP

Operatore Operatore Operatore Operatore italiano per acqua nella nella vendita per rifiuti venduta distribuzione

del gas di energia elettrica

5,4 milioni 300 milioni 1,9 miliardi 650mila di tonnellate di metri cubi di volumi

distribuiti clienti

Operatore nella vendita di gas naturale

2,8 miliardi di metri cubi e 1,4 milioni di clienti

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02/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

ROSARIO DI RAIMONDO

L'ARGOMENTO è di quelli che scottano. Sul piatto ci sono fat-turati a nove zeri, migliaia di po-sti di lavoro e la nascita di un co-losso dei servizi che, dall'acqua ai rifiuti, entrerebbe nelle case di tre milioni di famiglie. Lunedì prossimo il consiglio comunale di B olo gna dovràvotare sullafu-sione tra Hera e la multiutility Acegas-Aps di Trieste e Padova. Ma la maggioranza è spaccata, con Sel e Idv che rischiano di far saltare tutto annunciando il lo-ro "no" all'operazione e chie-dendo maggiore confronto sul tema. La decisione fa infuriare il sindaco Virginio Merola, che per domani ha convocato un vertice di maggioranza con la vendoliana Cathy La Torre e il capogruppo Pd Sergio Lo Giu-dice. «Non vorrei che fosse ini-ziata troppo presto la campa-gna elettorale — scandisce il sindaco — la fusione va nell'in-teresse dei cittadini».

La battaglia è politica, con il Pd in fibrillazione in vista dei numeri risicati coni quali si pre-senterà in consiglio lunedì

le del consigliere comunale Lo-renzo Cipriani: «Siamo chiama-ti a ratificare un accordo fatto da due società quotate in borsa, senza una discussione demo-cratica, senza tener conto del referendum sulla gestione del-l'acqua pubblica votato da mi-lioni di cittadini l'anno scorso».

La tensione è alta perché al-tissimo è il valore economico della fusione, che ha già avuto parere favorevole a luglio da parte dei cda diHera eAce gas. In gioco un colosso da 4,5 miliardi di euro di fatturato, 8.300 dipen-denti, 140 milioni di utile netto. E soprattutto, dividendi più so-stanziosi per i comuni soci, da Bologna a Padova fino a Trieste. Che fanno gola in epoca di tagli da Roma. La paura è che il gi-gante dei servizi (sarà il primo in Italia per la raccolta dei rifiuti, secondo nel settore idrico, terzo nella distribuzione del gas,

quinto nell'energia elettrica) possa perdere la vocazione pubblica, anche se il solo "no" di Bolognapotrebbe nonbastare a fermare il progetto. «Il controllo

pubblico sulla multiutility non verrà meno — assicura il vice-sindaco Silvia Giannini — la fu-sione va nella direzione di risol-vere i problemi, non di aggra-

varli. Sel pone domande giuste, le risposte si troveranno con la fusione, quel passaggio facili-terà le cose». Dieci giorni fa To-maso Tommasi di Vignano, presidente di Hera, ha assicura-to che con l'operazione «la quo-ta di azioni in mano pubblica aumenterà dal 58,8% delle quo-te al 59».

Dai consigli comunali di Trie - ste e Padova, soci fondamentali di B olo gna, il sì è già arrivato i125 settembre. Nella città veneta, la notizia è stata accolta con un lancio di petardi in piazza e uno scontro tra No global e polizia: due agenti contusi. In quel caso solo da Rifondazione comuni-sta si è opposta. Mentre, come racconta il Mattino di Padova, Idv e Sel hanno votato a favore ottenendo in cambio un giro di vite sulle poltrone nei cda e su-gli stipendi dei manager.

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IL FATTURATO Il volume d'affari della grande Hera dopo la fusione con Acegas-Aps è di 4,5 miliardi di euro dall'anno 2013. È il secondo gruppo in Italia per fatturato e primo nel settore dei rifiuti

I CLIENTI Sono le famiglie servite da Hera e Acegas-Aps

YZ:

I DIPENDENTI I lavoratori occupati nel nascente colosso delle multiutility sono complessivamente 8.300. Si tratta di una delle più grandi aziende in assoluto con quartier generale nella regione Emilia Romagna

3,8 GLI INVESTIMENTI È la cifra spesa da Hera in investimenti in dieci anni

I SOCI PUBBLICI Le azioni in mano pubblica al termine dell'operazione

0».a AscWa una me the

sAace aì mercati. Ma a i'ad.:va „Se dRsse Sì alla fusk:n,

prossimo. Sono 17votisu36, più quello del sindaco e dell'ex ad Hera Stefano Aldrovandi, favo-revole all'operazione. Contrari tutti gli altri. E non si fa mistero, nello stesso gruppo di Sel, che il il no alla fusione sia arrivato di-rettamente da Nichi Vendola. «Da mesi chiediamo un con-fronto politico trasparente e partecipato, non c 'entrata cam - p agna elettorale» attaccano Lu-ca Basile e Giovanni Paglia, ri-spettivamente coordinatore provinciale e regionale di Sel. L'accusa è riassunta nelle paro-

I PROFITTI È l'utile netto previsto nel primo bilancio post fusione

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Pagina 14 PENA RE ChabgA APE ERRA mandate

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

02/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Ok ai programma 2012-17, astenuti i grillini: No del centrodestra: documento generico La maggioranza: c'è una visione di città

Prove di dialogo sulle linee di mandato Pd e civici: lavoro comune su risorse e welfare. Il Pdl: 4-5 grandi temi da condividere

Contrapposi.zion.e tra gli schieramenti, ma con toni assai misurati. Tanto che a emergere dal consiglio comunale di ieri che ha visto l'approvazione a maggioranza delle linee pro-grammatiche di mandato 20 12- 17 (con annesso Piano generale di sviluppo) è in particolare una linea di dialogo che bene si è col-ta in alcuni intervento.

Su tutti quello di Stefano Bo-rotti (Pd) che, nel sottolineare la condivisione «compatta e senza sbavature» delle linee di manda-to da parte del centrosinistra, ha esortato i suoi a cogliere la «sfi-da» del momento difficile dal punto di vista economico «sfor-zandosi di fare le cose insieme alla minoranza». Segnatamente le commissioni, più che l'aula, possono essere la sede di questo «lavoro comune da portare a-vanti soprattutto su due argo - menti», ha indicato Borotti: le politiche di bilancio (risorse eco n. ()miche) e un nuovo welfare dando «spazio al privato sociale sia come progettazione dei servi-zi sia come gestione», ma da «in-cardinare in un «sistema pubbli-co con regole certe e all'insegna dell'equità».

Una mano tesa all'opposizio-ne subito rilanciata sia da Gio-vanni Castagnetti dei Piacentini per Dosi («Dai. banchi della mi- n. .oranza ho notato un segnale nuovo, interventi costruttivi che credo vadano presi in considera-zione») sia da Roberto Colla (Mo-derati), e con il sindaco Dosi che, da parte sua, è riuscito, usando parole suadenti, a far ritirare ai grillini i loro nove emendamenti spiegando che sarebbero stati re-spinti non giudicandosi perti-nenti proposte di modifica di un documento di natura speciale come le linee di mandato, «ela-

borace da un'amministrazione che si è confrontata con la sua coalizione e che prendono spun-to da un programma elettorale votato dai cittadini».

Movimento 5 stelle si è così convinto di buon grado al passo indietro, richiamando le parole di Borotti sul dialogo nelle com-missioni («Anche noi ci aspettia-mo molto in quelle sedi in fermi-ni di lavoro comune», ha detto Andrea Gabbiani). E non è poli-ticamente da trascurare che sul programma di mandato i grillini si siano astenuti.

Ha votato no il centrodestra anche se va detto che Tommaso Poti (Pd1) - che pure è stato tutt'altro che tenero definendo le linee 2012-17 «una ribollita indi-geribile, un elenco scopiazzato da rimasugli di campagna elet-torale» - ha riconosciuto al sin-daco di essere «persona di buona volontà e di buona fede».

Al centro della critica di Fon la «genericità» e la portata «effime-ra» di linee di mandato colpevo-li di non prendere di petto i pas-saggi «decisivi» per il futuro di Piacenza. Una critica a cui ha però dato un taglio costruttivo: «Vogliamo fare insieme una ri-flessione sulle quattro, cinque e-mergenze che si vogliono condi- videre? », ha esortato indicando la partita delle aree militari e de-

maniali, la convenzione di Borgo Faxhall, il ruolo del Comune nel «duro confronto-scontro» con Parma che si aprirà alla luce del-l'accorpamento delle due Pro-vince, e soprattutto il Piano strutturale (Psc) che «è la madre di tutte le battaglie» per far usci-re una città urbanisticamente «bloccata».

Nelle linee di mandato «ci so-no tante cose belle, ma astratte,

mentre servono cose fattibili», ha incalzato Paolo Garetti (Sve-glia) tornando a invocare che «si ascolti il punto di vista di tutto il consiglio comunale». «Spero che le mie propste non cadano nel vuoto», ha fatto eco Marco Colo-simo (Piacenza viva). «Non si co-glie un cambio di rotta rispetto a un'amministrazione assistenzia-lista», è l'opinione di Giovanni Botti (Pdl), mentre Marco Tassi

(Pdl) ha polemicamente indica-to la priorità di intervento nei «problemi sociali impellenti».

«Anche cinque anni fa l'oppo-sizione diceva che non c'erano progetti concreti, poi i cittadini ci hanno votato ancora ricono-scendo che la città si è mossa», ha replicato Carlo Paliavicini (Si-nistra per Piacenza) indicando nella lotta al precariato una del-le priorità. «Il nostro fiore all'oc-chiello è il continuo investimen-to nel sociale all'insegna del "nessuno resti indietro"», secon-do Christian Fiazza (Pd), e la vi-sione per il futuro c'è eccome, si chiama «lavoro, giustizia sociale e beni comuni». «Sono linee di. mandato che danno risposte ai bisogni della città», gli ha dato man forte Giulia Piroli (Pd) por-tando a esempio il «modello di eccellenza» dei nidi comunali.

Gustavo Roccella gustavo. roccelia@liberta. it

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Due momenti della seduta

del Consiglio: un intervento di Marco Tassi

(a sinistra) e (a destra)

i banchi del sindaco

e della Giunta. (foto Luníni)

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Page 37: Rassegna stampa 02.10.2012

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- • . • •• • . , • • Prove dialogo sulle linee mandate

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

02/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

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Dosi: ecco i nostri 92 progetti c'è tutto l'impegno a realizzarli

(pro) «Questo non è un pro-gramma elettorale, ne trae ispi-razione, sono invece 92 progetti che ci impegniamo a realizzare». Così il sindaco Paolo Dosi ieri in consiglio comunale replicando alle accuse di documento generi-co e scopiazzato dal programma elettorale levatesi dal centrode-stra. Se certi temi importanti mancano, è «semplicemente perché non è questa la pratica in cui si poteva dilungare, ci saran-no momenti dedicati».

Il sindaco nell'illustrazione preliminare delle linee di manda-

to aveva proceduto per punti. Al primo c'è il lavoro, «l'impegno a creare nuove opportunità anche con l'apertura dello sportello u-nico del lavoro e dell'iinpresa». In agenda a breve un Forum per la semplificazione amministrativa e burocratica basato sul confron-to con le categorie economiche.

C'è poi il capitolo dell'innova-zione, ricerca e università, un po-lo che si vuole ampliare «special-mente in chiave di internaziona-lizzazione».

Salute, solidarietà, coesione sociale significa puntare sui ban-

di anti-crisi, sulla rimoduiazion.e delle tariffe in base al carico fa-miliare favorendo l'accesso agli asili nido, aumentare l'offerta per i disabili e i posti in centri diurni e case protette per gli anziani, compiere una riflessione attenta sulle strutture per lungodegenti.

Il settore ambiente prevede il miglioramento degli spazi verdi, la realizzazione di nuovi giardini in ogni quartiere, collegare i par-chi di Galleana e Montecucco. In agenda lo sviluppo del teleriscal-damento, la dotazione di im-pianti a risparmio energetico ne-

cittadino forte impegno nella lot-ta all'evasione fiscale. Infine il te-nia delle aree militari con la vo-lontà di recuperare tutta a verde l'ex Pertite.

Da segnalare, durante il dibattito, le segnalazioni critiche all'indirizzo di Seta da parte del-le minoranze. Ma anche Roberto Colla (Moderati) ha chiesto che la dotazione di bus sia tecnologi-camente adeguata, e così Stefa-no Cugini (Pd) con particolare ri-guardo all'accessibilità peri disa-bili.

Sempre Col-la si è detto contrario alla ripresa in mano del progetto originario di palazzo uffici: «Una razionaliz-zazione degli spazi è necessaria, ma senza una nuova sede nell'a-rea ex Unicem».

gli edifici pubblici a partire dalle scuole.

In. tema di mobilità si parla di completamento e interconnes-sione della rete delle piste cicla-bili e di potenziamento dei colle-gamenti con Milano.

Il capitolo sicurezza prevede la rimozione delle forme di degra-do, l'aumento dei presidi di pros-shnità.

Le politiche culturali vedranno l'impegno per il recupero del'ex chiesa del Carmine e la valoriz-zazione del binomio offerta cul-turale e turistica. Per i servizi al

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T tro Regio II sindaco soddisfatto con il questore Longo

nel 1 rupo

02/10/20/2 pressunE

GAZZETIA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

oye Pizza otti soddisfatto: E d

do

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rà lav

a ani sogn e o rare»

Si avvera l'auspicio del sindaco: «Valutato l'aspetto artistico» Lucia Brigheriti

C he il l° ottobre parlasse la musica e le polemi-che restassero fuori dal Teatro Regio, era l'au-

gurio che si facevano in molti. Nel giorno dell'inaugurazione del Festival Verdi, iniziato ieri sera con «Rigoletto», anche il sindaco Federico Pizzarotti, en-trando nel foyer, si era unito a questo auspicio: «Mi auguro che venga valutato il livello ar-tistico. Da domani bisognerà la-vorare». Così è stato, perché il primo titolo del Festival Verdi è stato accolto bene ital pubblico e, dopo il secondo atto, Pizzarot-ti si è detto «molto contento». Alla prima s'è visto un pubblico in parte rinnovato: molti volti nuovi, moltissimi giornalisti, presenti per verificare il polso della serata e se Beppe Grillo si sarebbe presentato al :Regio con Pizzarotti, come aveva ventilato («Grillo è sempre Invitato» ha detto il sindaco). Al primo in-tervallo l'atmosfera era già più rilassata: Pizzarotti e l'assessore alla cultura Laura Ferraris han-no fatto visita al loggione. «L'ho pila. visitatamolte volte - ha, det-

Rii oscanini «Responsabilità e orgoglio erano sentimenti

della Filarmonica all'inizio dell'opera»

to la Ferraris questa, è la prima volta che lo vedo in corso d'opera. Il Regio è sempre una. grande emozione». Il presidente della Fondazione Toscanhii, Maurizio noi, la cui orchestra per la prima volta suonava al Festiva 1, ha raccontato: «Re-sponsabilità e orgoglio, sono

questi i due sentimenti preva-lenti che c'erano in buca prima dell'inizio dell'opera. LIFE:ar-monica Toscanini ha già lavora-to con Oren e con Nucci, ma il luogo ha il suo peso». «Il Regio riesce sempre ad attrarre un grande pubblico - ha detto if presidente di Fondazione Cari-

parm a (sponsor del Festival), Carlo Gabbi - tutta la città deve sostenere questa tradizione». Naturalmente non mancavano gli appassionati, tra cui il Club dei 27 il cui presidente, Enzo Pe-trolini, ha sintetizzato: ( ,.Meglio un bel Rigoletto che un brutto Otello». «Grandi interpreti e un

allestimento che ha delle vere genialità sceniche», ha com-mentato il prefetto Luigi Viana. «Sono cresciuto a culatello e Ri-goletto ha scherzato il principe Diofebo Meli Lupi di Soragna - e devo dire che tra Pretti e la Pratt è uno dei più bei Rigoletti cui ho assistito». Quanto ai meno as-sidui della lirica, molti non vo-gliono dare un parere, ma chi parla, come i signori Tavolini-na, hanno apprezzato l'allesti-mento classico di Samar nani; «Con i" NUCCi 'Vai sul sicuro» aggiunge Matteo Carboni. Su Nucci d'accordo anche un criti-co come Andrea Merli, «impic-cione viaggiatore» della Barcac-cia di Radio Tre, «è RigoLeo, or-mai l'incarnazione di questo molo, in cui l'ho visto debuttare nel 1979». Molti i pareri positivi anche sul tenore e su Jessica Pratt («Ma è meglio che faccia soprattutto Bellini e Donizetti», aggiunge il costurnista e sceno-grafo Allenalo Cabassi che muo-ve qualche appunto alla ripresa delle scenografe di Samaritani). Presenti alla serata anche la se-natrice Soliani, il deputato Mol-ta e l'ambasciatore francese Alain Le Roy.4

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02/10/20/2 press LinE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

La déb'àcle della politica Egregio direttore, la ringrazio anticipatamente dello spazio che vorrà conce-dermi. In merito all'editoriale del 27 uftimo scorso a filma di Fe-derico Guglia, dal titolo «Il ver-detto degli italiani: basta soldi alla politica», condivido piena-mente quanto scritto dal gior-nalista. Vorrei aggiungere che la politica sarà credibile quan-do non vi saranno più così tan-ti soldi e interessi in essa. I politici quando parlano di passione e amore nello svol-gimento delle mansioni loro assegnate, prendono in giro l'intelligenza degli italiani. Sarebbe più onesto da parte loro, ammettere che lo fanno solo ed esclusivamente per de-naro e benefici personali; poi-ché mestiere che non richiede, purtroppo, alcuna capacità, in-telligenza, cultura, preparazio-ne e titoli particolari. Non voglio annoiare i lettori con i recenti nomi di politici che hanno rubato e che tutti conosciamo, ma alfine di dare un contributo a quanto pre-cedentemente detto, è Indica-tiva una lista aggiornata ad agosto 2011, facilmente reperi-bile e verificabile su :Internet, del numero di politici condan-nati, prescritti, indagati, impu-tati e rinviati a giudizio: 68 del Pdl; 1 di Forza Italia; 20 del Pd; 7 di Udc; 1 di Udeur; 8 della Lega; 1 di API; 1 di IDV; 4 del Gruppo Misto; Corrado Passera Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrut-ture nell'attuale governo Mon-ti: totale n° 112 politici. Quel partito che è senza peccato sca-gli la prima pietra! Gli italiani onesti che pagano ite tasse, i pensionati, i giovani disoccupati e quelli che non

hanno futuro, devono conti-nuare a mantenere questo sta,- tus quo? Direi proprio di no! I fini legislatori hanno potuto con formula magica aggirare e violare un referendum come quello del 1993, dove il popolo aveva votato dicendo di non volere mai più finanziamenti pubblici ai partiti, ma non pos-sono togliere quel diritto che i cittadini potranno esercitare prossimamente: il voto. Sono già iniziate le false pro-messe da parte dei partiti, qua-li: immediato provvedimento anticorruzione; revisione dell'art. 18; tagli alla politica; abolizione dell'Inni; modifica della legge sulle pensioni del Ministro Fornero, ecc. Una frase indicativa di Leonar-do Sciascia, tratta da «Il ca-valiere e la morte» del 1988, dice: «La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cit-tadini»

Oreste Biacca Brescello, 28 settembre

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Wd.

I.'appelio della madre; ,.:Cercate ancora Cristiana

Pii coni: olb rol abbandono dei r i fiuti

02/10/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465

Diffusione: 10.513

Più controlli contro l'abbandono dei rifiuti Castelfranco. La municipale rintraccia chi aveva lasciato per strada 25 sacchi di materiale edile Venticinque sacchi di carion - gesso proveniente da demoli-zione di materiale edile sono stati ritrovati abbandonati in via Canale in un'attività di controllo della polizia munici-pale. L'abbandono di questo grosso quantitativo di rifiuti è stato avvistato dalla polizia numicipale che ha colto sul fatto il titolare di un'azienda individuale di Castelfranco mentre depositava i sacchi.

I vigili, appostandosi su via Canale, hanno notato un uo-mo che agiva con fare sospet-to e i dubbi sono stati poi con-fermati.

«Ho visto quest'uomo di

nazionalità straniera spiega il vice comandante della poli-zia municipale Cesare Di

— scaricare dei rifiuti e, immediatamente, è scattato il deferimento dello stesso all'Autorità Giudiziaria, dal momento che si tratta di un reato penale». Quest'opera-zione dei vigili urbani rientra. in un programma più ampio di intensificazione dei con-trolli.

«"L'abbandono di rifiuti —commentano gli assessori Barbara Padovan e Massimi-liano Vigarani — comporta gravi danni per l'ambiente e un onere economico impor-tante che si riversa completa-mente su cittadini e imprese.

l controlli per contrastare questa prassi incivile prose-guiranno con maggiore inten-sità. E necessaria tuttavia una collaborazione attiva della cit-tadinanza con l'amministra-zione comunale, finalizzata alla segnalazione dei compor-tamenti scorretti. Ricordia-mo inoltre, - concludono i due assessori comunali -- l'im-portanza del corretto utilizzo dei cassonetti nelle stazioni ecologiche di base, diffuse su tutto il territorio e delle due isole ecologiche. Si ricorda in-fine che fiera mette a disposi-zione di tutta la cittadinanza un servizio di raccolta ingom-branti gratuito a chiamata, tel 800 999 500».

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02/10/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.465

Direttore Responsabile: Enrico Grazioli Diffusione: 10.513

scoperto il partito di "Cazzuola Lesta" M Complimenti sinceri all'azio-ne del consigliere Drusiani. Com- plimenti per avere avuto l'acu-me di accorgersi dell'esistenza in seno al Consiglio Comunale di Formigine di un partito traversa-le, che sotto-sotto, propina buo-ni affari, sotto egida di interessi personali di parte. Compi intenti per avere avuto iI coraggio di dissentire e di avere avanzato un esposto a chi, la Magistratura, avrà potere e dovere per investi-gare e. se mai. di ravvisare la commissione di reati. al Sindaco dice che, invero, è tutto regolare! D'altronde, non ci si può aspetta- re altra presa di posizione per-ché, se così non fosse, Egli perde- rebbe il sostegno, venendogli meno la fiducia della maggioran-za del partito della larga intesa. Come si fa a non capire che Co-struttori ed immobil iaristi, entra- no in Consiglio Comunale per propinarsi interessi di parte, co-me si fa a non rendersi conto che anche in questo Ente può esserci il malcostume di costituire un Comitato d'Affari? Tutto mondo è paese, succede a Milano, a Ro-ma, a Carpi, a Castelfranco, a Ser-ramazzoni ed ora anche a Form i- gine. Vorrei non fosse vero, ma temo molto che anche qui sia nato il partito trasversale di "Cazzuola Lesta". Che squallore!

Satira Farina

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Heretioegas, la fusione non paese

IbUo rimandata alla prossima sede

02/10/2012 press LinE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

FO.RM:G:NE H Comune ha prorogato fino al 31 ottobre il divieto di irrigare e lavare le auto fino alle 19

Poca acqua, estesa l'ordinanza antisprechi L'assessore Bigliardi: «Invitiamo i cittadini a evitaregli usi impropri»

— amministrazione comunale di For- ungine, in accordo con il Servizio i-

drico integrato di Mera, ha deciso di pro-rogare fino al prossimo 31 ottobre l'ordi-nanza dirigenziale per la limitazione dell'uso dell'acqua, che scadeva domeni-ca scorsa. Il provvedimento dispone che i cittadini possano irrigare orti e giardini, pulire aree cortili-n, lavare autoveicoli e motoveicoli, utilizzando acqua prove-niente dall'acquedotto comunale (con l'e-sclusione degli impianti espressamente autorizzati), solamente dopo le ore 19 e fi-no alle ore 7 del mattino seguente.

La mancata osservan-za delle disposizioni dell'ordinanza compor-terà l'applicazione della sanzione amministrati-va da 51 a 154 Euro, ai sen-si della legge 689/81. I controlli sono demandati alla polizia municipale e al corpo provinciale delle Guardie ecologiche. «La situazione critica per il lungo periodo estivo di siccità con scarse precipitazioni. - affer-ma l'assessore alle Politiche ambientali Renza Bigliardi (nella foto) - impone a

tutti noi un utilizzo più corretto e responsabile della risorsa idrica, con l'impegno di eliminare gli sprechi che ogni gior-no, anche inconsapevol-mente, compiamo nelle nostre case. Sono piccoli gesti quotidiani che però, messi insieme, possono a-vere un grande impatto positivo; per questo invi-tiamo i cittadini, le asso-

ciazioni, gli enti, le polisportive e le par-rocchie ad evitare usi impropri e ad un u-tilizzo limitato e razionale dell'acqua.».

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N N

02/10/2012 pressunE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

CS .CO Blitz della municipale in via Canale. Più controlli sul corretto smaltimento dei rifiuti

Abbandona 25 sacchi di materiale edile, denunciato II Comune: «Danni per l'ambiente e tasse che si riversano su cittadini e imprese»

N

iù controlli su abbandono e corretto smaltimento

dei rifiuti. Si sta potenziando in questo senso l'attività della polizia municipale di Castel-franco Emilia (nella foto, un controllo). Un esempio recen-te arriva proprio dall'intercet-tazione di 25 sacchi di mate-riale edile abbandonati in via Canale, per i quali il responsa-bile, trattandosi di reati pena-li, è stato denunciato. E' uno straniero residente in città.

«L'abbandono di rifiuti -commentano gli assessori Barbara Padovan e Massimi-liano Vigaranì - comporta gra-vi danni per l'ambiente e un o-nere economico importante che si riversa completamente su cittadini e imprese. I con-trolli per contrastare questa prassi incivile proseguiranno con sempre maggior intensi-tà. E' necessaria tuttavia una collaborazione attiva della cit-tadinanza con l'amministra-

zione comunale finalizzata al-la segnalazione dei comporta-menti scorretti».

Gli assessori ricordano inol-tre «l'importanza. del corretto utilizzo dei cassonetti nelle stazioni ecologiche di base, diffuse su tutto il territorio e delle due isole ecologiche. Ed Mera mette a disposizione del-la cittadinanza un servizio di raccolta ingombranti gratuito a chiamata (tel. 800-999500)».

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en.a

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

02/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Votata ieri la proposta di riordino, reggiani isolati Parma andrà con Piacenza, la Romagna si federa, Ferrara resta invece da sola

La Conferenza delle autonomie loca-li (Cal) dell'Emilia-Romagna ha a provato ieri il documento sul riordi-no delle Province che la Regione, en-tro il 23 ottobre, dovrà inviare sotto forma di proposta al Governo. Nes-suna sorpresa nello schema affidato al documento, che delinea un assetto regionale composto da Città metro-politana di Bologna, Provincia di Parma e Piacenza, Provincia di Reg-gio e Modena, Provincia di Ferrara e Provincia unica romagnola. Su 39 presenti, il documento è stato approvato con 33 voti favorevoli: si aggiunge l'astensione del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, oltre a cinque dichiarazioni che hanno mes-so a verbale l'intenzione di non par-tecipare al voto (Beatrice Draghetti e Sonia Masini, rispettivamente presi-dente della Provincia di Bologna e presidente della Provincia di Reggio Emilia, più tre sindaci del reggiano). Il sindaco di Reggio, Graziano

Delrio, aveva lasciato l'assemblea prima di arrivare al momento del vo-to. Marcella Zappaterra, presidente del Cal e della Provincia di Ferrara, su-bito dopo il voto si definisce «soddi-sfatta per la larga condivisione» otte-nuta dal documento.

Il presidente della Provincia di Mo-dena, Emilio Sabattini, da sempre so-stenitore come tutti gli amministra-tori modenesi della fusione con Reg-gio, invita i colleghi d'Oltresecchia, a costituire «una cabina di regia per concorrere alla progettazione delle nuove funzioni». Fino ad ora il rior-

dino è stato imposto per motivi fi-nanziari, dunque è giunto il momen-to che politica e istituzion diventino «protagonisti di questo processo di riforma istituzionale». Il presidente della Provincia di Par-ma, Vincenzo Bernazzoli, che in un primo momento non era contrario alla Grande Emilia e poi si è conver-tito alla fusione con Piacenza una volta preso atto che la proposta era irrealizzabile, ieri ha detto che «Pur in quadro dove permangono incer-tezze e contraddizioni, la scelta di da-re vita ad una unica Provincia di Par-ma e Piacenza, tiene conto delle espressioni assunte di recente dai due Consigli provinciali. Siamo terri-tori molto s mili, che già ora lavora-no su progetti comuni», Il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini plaude alla riforma, «è convincen-te», e lascia aperto uno spiraglio a Delrio e la Masini, «non preclude per il futuro ulteriori ridefinizioni».

Critico invece il sindaco di Sassuolo Luca Caselli, che non ha partecipato alle votazioni. «Non è creando delle mini regioni che si attua l'abrogazio-ne delle Province; meglio allora la proposta di Renzi di affidare al sin-daco del capoluogo la gestione di un ente di secondo livello, senza spese supplementari. La riforma sulla qua-le oggi il Cal è stato chiamato a vota-re è il solito compromesso all'italia-na: frettoloso, estemporaneo e privo di organicità con il resto della legisla-zione sugli enti locali. Voterò in ma-niera convintamente favorevole nel momento in cui verranno realmente abolite le Province». Il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, pur approvando la scelta del Cal, tie-ne a precisare che è «assolutamente inaccettabile per ragioni storiche, culturali, economiche e geopoliti-che, che la nuova provincia si chiami provincia di Reggio Emilia e Mode-na».

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Imprese, musica e buona tavola I tanti record di due ex province Un supmerritorio da 133 mila ditte e Se Comuni

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ro-sinistra perde pezzi da ogni dove ifa modenese For nu,ine ha età nemo

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L'AZIONARIATO

en.a

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

02/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Unione Hera-Acegas, il cent ro-sinistra perde pezzi da ogni dove A Bologna Sel e Idv fanno traballare la giu zta. E nel modenese Formigine ha già negato l' ok

La fusione tra Hera e l'utility norde-stina Acegas Aps sarà operativa dal-1'1 gennaio 2013. 0 forse no. Sì, per-ché se i board delle due società hanno dato via libera alla fusione a fine lu-glio, ora tocca agli enti locali azioni-sti della multiutility bolognese ratifi-

MAGGIORANZE n Piazza Grande

e sotto le Due Torri Pd può farcela da solo

Ma Io smacco è forte

care o meno l'operazione (per un rias-sunto vedere l'articolo afianco). E alla luce degli ultimi sviluppi sembra che il mal di pancia si stia estendendo a macchia d'olio. Soprattutto nelle am-ministrazioni di centro-sinistra, dove crescono le voci di dissenso. A Bolo-gna, per esempio, la burrasca tra il Pd e gli alleati ha portato a traballare vi-stosamente la maggioranza che so-stiene il primo cittadino Virginio Me-rola. Ieri il gruppo di Sinistra e Libertà, seconda forza del governo cittadino, ha ribadito la propria contrarietà al-l'operazione e, dunque, diventa estre-mamente probabile che lunedì prossi-mo in Consiglio i quattro consiglieri guidati da Cathy La Torre votino `no'. Stesso discorso per il dipietrista Pasquale Caviano, che sembra orien-tato a dare parere negativo. Conside-rando che il Consiglio è fatto di 30 seggiole, ora il Pd è in preallarme: per stare sul sicuro dovranno essere in aula (e votare sì) tutti i 17 componen-

ti del gruppo consiliare, e per essere davvero tranquilli è meglio che ci sia pure il sindaco medesimo. In alternativa, i democratici potreb-bero appoggiarsi addirittura al sì (quasi certo) sì del civico Stefano Al-drovandi, che di Hera è stato ammi-nistratore delegato e che ieri mattina, in commissione, ha descritto l'espan-sione in Triveneto come «un'oppor-tunità». Sembra praticamente scon-tato, infine, che ai voti contrari dei vendoliani si uniranno quelli delle opposizioni, Pdl, Lega e Movimento 5 stelle. Per oggi è stato invece fissato una sorta di mini-summit di maggio-ranza, a cui dovrebbero partecipare il primo cittadino, il capogruppo del Pd, Lo Giudice, e la presidente del gruppo dei vendoliani, La Torre. Dif-ficile dire a cosa potrà portare il chia-rimento col sindaco, certo è che SeL-

non sembra avere alcuna intenzione di tornare su una decisione già presa. Prendendo la direzione della Ghir-landina la musica non cambia. Piaz-za Grande e i Comuni della provin-cia detengono il 12,52% della multiu-tility bolognese tramite la società vei-colo Hsst-Mo (in cui Modena ha la maggioranza con il 73,14%) ed entro metà ottobre dovrà approvare la di-scussa unione. Ma il timore di perde-re peso nella governance sta generan-do non poche perplessità all'interno del Pd. L'ex capogruppo del partito Michele Andreana, giorni fa in Com-missione Seta, ha bocciato un'opera-zione che, a suo dire, «risponde solo a esigenze di rendimento economi-co», senza tener conto delle «ricadu-te negative nel servizio sul territo-rio». E' curioso come le argomenta-zioni di Andreana siano poi le stesse delle opposizioni, che voteranno 'no' alla fusione. «Si tratta di una mera operazione speculativa che ha l'obiet-tivo di accrescere la quotazione di Borsa delle azioni di Hera spa, che con l'incorporazione di Acegas au-menterà il volume dei ricavi e presu-mibilmente assicurerà maggiori divi-dendi agli azionisti», ha tuonato gior-ni fa il capogruppo del Pdl, Adolfo M or andi. Non va meglio tra gli alleati del sin-daco Giorgio Pighi, alleati che vor-rebbero maggiori lumi su un'unione per cui non c'è mai stato un reale con-fronto in Consiglio. «Non abbiamo mai nascosto la falsa gestione pubbli-ca di Hera, di fatto un monopolio», ha dichiarato nei giorni scorsi Mario Cardone del coordinamento provin-

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L'AZIONARIATO Conami

Enti Locali Romagna-Bo-Fe*' .

HSST-MO**

Comune di Bologna

Holding Romagna-Ferrara

TOT SINDACATO Dl voig:,ja TRA ENTI PUBBLICI

8,780%

815%

Cp1 Concordia

Fondazione Cr-Mo

Lazard Am

Gas Rimini

irpo

0,023%

1,962%

2,013%

2,010%

2,057%

41 , 164%

MERCATO 33 099%

IVATI

io azioni che i Comuni delle tre aree non hanno conferita a delle holding * "Holding dei principali enti locali soci della provincia di Modena

Fonti: Consob e Comune di Modena (in bordeaux i soci dell'area modenese)

■ Vincenzo Malara

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ro-sinistra perde pezzi da ogni dove iel mod For nu,ine ha5 t,no

L'AZIONARIATO

02/10/2012 press LinE en.a

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

ciale del Psi. «Ora vorremmo sapere qualcosa di più sull'operazione Cas-sa Depositi e prestiti che entra nell'a-zionariato, e sulla sua eventuale pre-senza nel cda e entra nel patto di sin-dacato». Ora: a Modena i Socialisti hanno un assessore, e nessun seggio in Consiglio. Alle loro domande sul-la Cdp, poi, le risposta ci sono già, ed è positiva. Nondimeno, il quesito fo-tografa alla perfezione un timore dif-fuso: se anche la Cassa è considerata

pienamente ente pubblico, con il suo ingresso si va sempre più verso logi-che privatistiche, dove l'utile è il solo fine, a scapito della qualità dei servi-zi. E' vero, le amministrazioni comu-nali manterranno una quota del 56%; ma oltre il 10% andrà ai Comu-ni di Padova e Trieste, per cui l'Emi-lia-Romagna non avrà più la mag-gioranza assoluta. E allora appare evidente come non tutti, a sinistra, gradiscano che nel cda e nel manage-

ment di Hera arrivino uomini non vi-cini, in senso sia geografico sia politi-co. In provincia, poi, il puzzle fra favore-voli e contrari si gioca tra ammini-strazioni che rimandano il voto e al-tre che si stanno accodando al coro dei 'no'. A Formigine, nell'ultimo consiglio di giovedì scorso, la delibe-ra sulla fusione ha racimolato solo 13 voti a favore, pareggiando con i pare-ri negativi dell'opposizione. Un se-gno X che, da regolamento, non è ba-stato per far passare la delibera. So-no state molte le critiche evidenziate che hanno determinato il disgregarsi della maggioranza: onerosità dell'ini-ziativa, allontanamento dei centri de-cisionali, perdita di ogni forma di controllo reale, compito di mera rati-fica assegnato ai Consigli Comunali, costi crescenti e qualità dei servizi in calo per i cittadini. Hanno votato contro tutti i consiglieri d'opposizio-ne, più IdV e Comunisti Italiani. A Pavullo i vendoliani, che sostengo-no il sindaco Canovi, hanno messo nero su bianco il proprio dissenso, con una lettera firmata dal coordina-tore Fausto Gianelli in cui si conte-sta, in particolare, il mancato rispet-to del risultato referendario sull'ac-qua pubblica. In Appennino, tutta-via, Sel non è numericamente abba-stanza forte per far saltare il banco. L'Unione Terre di Castelli, invece, che pure ha approvato il rinnovo del patto di sindacato, continua a riman-dare il voto sulla fusione. Questa se-ra, per la cronaca, tocca a Maranello.

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Pcr ora la gc alce blinda le decisioni IO

Unione Hera-Aeegas, il ceni A Bologna 1,11 Janno traballare la gio,

en.a

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

02/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

Per ora la governance blindale decisioni del Ir unagement. E in futuro?

Il voto dei Consigli comunali emilia-no-romagnoli sulla fusione tra Hera e Acegas-Aps ha scatenato un dibat-tito politico condito da divisioni in-ter-partitiche e intra-partitiche che mai erano affiorate con tanta eviden-za, per quanto ne fosse nota l'esisten-za sotto traccia. Movimento 5 Stelle contro le maggioranze di centro-sini-stra, IdV e SeL contro il Pd, Pd con-

tro se stesso, ovvero diviso al suo in-terno. Sullo sfondo, il consueto atti-vismo del Comitato per l'Acqua pub-blica. che trovano particolarmente sgradito l'ingresso nel capitale di He-ra del fondo F2i (vedere articolo a fianco), «che nulla ha a che vedere con il rafforzamento del ruolo pub-blico sancito invece dai cittadini con il voto referendario del 2011», si leg-

ge in una nota. Tutta-via, per il momento questo attivismo non sembra in grado di pregiudicare il compi-mento della fusione, salvo clamorose sor-prese nelle votazioni che devono conclu-dersi entro il 15 otto-bre, giorno dell'as-semblea. Il patto di sindacato di Hera, e ancor pri-ma la peculiare com-posizione azionaria (vedere grafico a la- to), blindano a dop- pia mandata le deci-

sioni del management, guidato dal presidente Tomaso Tommasi di Vi-gnano e dall'ad Maurizio Chiarini. Prendete i Comuni modenese azioni-sti della multiutility: essi non vi parte-cipano direttamente, ma tramite una socie-tà-veicolo che si chia-ma Hsst-Mo. Ciascu-na delle amministra-zioni non può quindi votare per conto pro-prio, ma deve trova-re una linea unitaria con gli altri soci di Hsst-Mo. E la linea unitaria è presto tro-vata: poiché il Comu-ne di Modena ha ol-tre il 73'z'o di questa sub-holding, è il voto del Consiglio comu-nale di piazza Gran-de che fa il bello e il cattivo tempo. Il mancato sì al proget-to di fusione da parte del Comune di Formi-gine, che peraltro po-

trebbe essere inficiato da equilibri po-litici specifici, è dunque molto impor-tante simbolicamente, ma meno dal punto di vista sostanziale. Ma ammettete pure che il Comune di

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Pcr ora la gc alce blinda ledecisioai dcl

Unione Hera-Aeegas, il cent A Bologna Me Ah fanno traballare la

en.a

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

02/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Modena, sorpresa delle sorprese, si dichiari contrario alle nozze con Ace- gas, e che quindi pure Hsst-Mo espri- ma parere negativo: non è detto che questo si traduca in un voto negativo

anche all'assem- blea dei soci di Hera. Perché qui scatta il se- condo livello di protezione delle statuizioni del management, e questo secondo livello consiste nel «sindacato di voto». In bre- ve, e chiedendo venia ai giuristi, un «sindacato di voto» è quan- to segue: se in un'azienda vi so- no più azionisti, una parte di que- sti può unirsi in un patto, cosic- ché tutti loro si comportino alla

stessa maniera. Come se fossero un solo soggetto, insomma, e non tanti. All'interno di Hera spa, il patto di sindacato vincola tutti gli enti pubbli-ci presenti nel capitale e/o le loro hol-ding, che in tutto detengono, almeno per ora, la maggioranza assoluta, con il 58,8%. Ebbene: se anche i Comuni modene-si fossero contrari all'espansione a Nord-Est, dovrebbero convincere tutte le altre amministrazioni, da Bo-logna a Rimini. Ma, come visto nel-l'articolo sopra, anche sotto le Due Torri, nonostante le palesi difficoltà e gli evidenti imbarazzi, la giunta Me-rola sembra avere ancora i numeri per far passare la fusione con Ace-gas. L'unica speranza, per i dissidenti dipietristi e vendoliani, sarebbe una spaccatura del Pd, che potrebbe inge-nerare un effetto domino nelle città vicine. Uno scenario, invero, affatto facile da concretizzare. Ma, a forza di scavare, le gocce che si versano nel vaso delle proteste contro Hera po-trebbero un giorno portare a qualche sorpresa.

■ Nicola Tedeschini

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FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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«Un polverone, ma ho chiesto verifiche all'Ash Sanità, così il presidente (al: Unione dopo la denuncia di disservizi del consigliere Idv di CHIARA MODONESI

LO SFOGO di Giuliano Giulia-ni, consigliere dell'Italia dei Valo-ri, sulla riorganizzazione sanita-ria copparese, fa scoppiare la pole-mica nella maggioranza. Gli am-ministratori non ci stanno ad esse-re definiti «segretari imboccati da altri, soldatini, pedine mosse dai piani alti». Primo fra tutti il sinda-co, Nicola Rossi, da sempre in trincea per il San Giuseppe: «Cre-do che il consigliere Giuliani ab-bia una gran confusione dice —. Criticare solo per fare il più uno della situazione non ha alcun senso. Il percorso sanitario che Copparo ha intrapreso è stato da sempre condiviso da Giuliani, sep-pure si sia battuto per l'emergen-za, come tutti noi. Credo che la sua analisi sia personale, ma in quanto tale poteva essere mossa già da tempo, avendo, anche fino a poco fa, l'assessore Federico Mo-nesi di Idv in giunta». E aggiun-ge: «L'incontro con il prektto, ri-chiesto dal comitato 'Salviamo l'ospedale', è un passo in più, ma sarà lui a valutare se il servizio sul territorio non è adeguato. Se lo è invece, ognuno farà le proprie considerazioni. 11 118 è stato po-tenziato, abbiamo un'ambulanza a Copparo e una dislocata nel ter-ritorio oltre all'amomedica. Serra-

valle e Berra hanno implementa-to il servizio accordandosi con gli ospedali di Adria e Rovigo che presidieranno anche il loro terri-

IL SINDACO ROSSI Credo che la sua sia un'analisi personale, poteva farla prima quando c'era Monesi in giunta

torio». Sul giudizio mosso al siste-ma dei trasporti ai poli sanitari, Cristiano Benetti di Assp rispon-de: «Si tratta di trasporto sociale non d'emergenza. 1 volontari so-

no una grande risorsa del territo-rio. Anteas, Auser, Berra Soccor-so sono alcune delle associazioni che garantiscono questo servizio. Non si tratta solo di reddito basso come dice Giuliani, ma vanno va-lutate le esigenze familiari, le si-tuazioni di priorità». Ma la critica più accesa di Giuliani è quella ri-volta a Filippo Parisini, presiden-te dell'Unione: «Da tutti, fuorché da Giuliani — dice parisini — mi sarei aspettato un tale polverone, soprattutto essendo lui un profes-sionista all'interno della sanità. Gridare sui giornali non mi sem-bra il modo corretto di reagire,

preferisco il confronto diretto, vi-sta anche l'appartenenza alla stes-sa coalizione. Direi che andrebbe data una tirata d'orecchie al modo di stare insieme. Non è a seconda di come la si vede che si indossa la tuta del dipendente, del disabile del politico. In ogni modo, ho vo-luto chiedere conto all'azienda ospedaliera, sollecitandola a dare un ulteriore chiarimento che pen-so non si farà attendere». Il capo-gruppo Pd Maurizio Braghini. ri-serva una risposta tagliente a Giu-liani: «Siamo stupiti dalle parole di Giuliani. Prima condivide e adesso cosa fa? Speriamo non ci si sia ridotti ad un problema di pol-trone, visto che ora manca l'asses-sore del suo partito in giunta. Non crediamo che Giuliani viva su un altro pianeta, ma noi che vi-viamo sulla terra siamo consape-voli dei tagli alla sanità. La riorga-nizzazione del San Giuseppe, ha visto tagliare un punto di primo soccorso inutilizzato visto il servi-zio di 1-112, inoltre è stato poten-ziato il 118. Questa risposta sulla carta ci soddisfa, è presto giudica-re a 15 giorni dall'entrata in vigo-re della Casa della Salute. Fare al-larmismo tra i cittadini non serve a nulla, soprattutto perché essen-do un consigliere politico si ha un peso maggiore, bisognerebbe ren-dersene conto delle proprie di-chiarazioni».

lì polverGae, 1-11._ lxìcLie,to rtiGle As»

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Ravenna La "città dei mos

conta 385.856 abitant ma it suo territori è inferiore ai 2.50 chilometri quadrati

indicati dalla legge

, ,

Urna popolazione 322.294 abitanti una superficie

che si estende 861 chilometri.

Conta in tutto 27 Comuni

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02/10/2012 press unE il Resto del Carlino

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Il dado è tratto. Ecco la 'pro ciona' Il Comitato delle autonomie locali ha detto sì al matrimonio con Forlì-Cesena e Riin

ARRIVA un passo in avanti sulla strada della provincia unica romagnola: ieri il Comitato delle autonomie locali, che rag-gruppa gli enti amministrativi della regio-ne, ha dato parere positivo a uno schema di riordino delle Province, che compren-de anche l'unione di Ravenna, Forlì-Ce-sena e Rimini. La proposta é stata appro-vata senza voti contrari, solo con alcune astensioni, tutte di parte emiliana: sem-

bra insomma che anche i dubbi riminesi siano stati, per ora, messi da parte. «Il pa-rere del Cal è ampiamente condiviso —commenta il presidente della Provincia Claudio Casadio — e la Regione lo farà suo. Da qui inizia il percorso per costrui-re un vero sistema istituzionale, sulla ba-se delle leggi che dovranno essere appro-vate: il quadro noi. ínativo è ancora incer-to» Inizialmente, infatti, il decreto sulla

revisione di spesa assegnava ai nuovi en-ti le sole competenze su trasporti, viabili-tà e ambiente, a cui è stata aggiunta l'edi-lizia scolastica.

TIYITO il resto dovrebbe passare ai Co-muni e alle Regioni. Si tratta di aspetti importanti anche per chi, nell'ente di piazza dei Caduti, ci lavora: la Provincia conta 461 dipendenti, divisi in nove unità

organizzative. In teoria dovrebbero 'mi-grare' i dipendenti dei settori cultura, for-mazione e politiche agricole, e parte dei lavoratori delle altre unità. Ma molto re-sta ancora da stabilire. «Alcune politiche non possono essere rinchiuse in ambito municipale, ma richiedono una scala più ampia — dice Casadio —. Penso, ad esempio, all'agricoltura, alla sanità, al tu-rismo».

CC,•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•. CC,•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■N

NOL. ...E I CUGINI

A temere per l'accorpamento

dette province son o i dipendenti. A Ravenna

la Provincia ne conta 421 divisi in nove

unità organizzative

e provincia dì Forli-Cesena racchiude un totale di di 390.381 abitanti che vivono su

na superficie estesa per 2.377 chilometri. I uni totali sono 30

IleacIo tratto. EzeoIs •proviacILa'

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EURO LORDI L'ANNO

à rindennità di funzione di Gabriele Rossi,

presidente del consiglio: come un assessore

EURO AL SEMESTRE

È La spesa sostenuta dalle Provincia per il funzionamento del

gruppo consiliare dei Pd

02/10/2012 press unE il Resto del Carlino

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FUNZIONAMENTO DELL'ENTE DI PIAZZA CADUTI

Ai partiti vanno 1000 euro al mese I FONDI erogati dalla Provincia ai gruppi consiliari per il loro funzionamento ammontano a poco meno di 14mila curo. Sono gli ultimi dati disponibili, relativi al periodo da giugno a dicembre del 2011. La quota mag-giore assegnata in base alla consistenza numerica è appannaggio del Partito democratico, a cui sono anda-ti 4.230 curo. Poi ci sono la Lega con 2.133 e il Pdl con 1900. A Italia dei valori, Udc, Sel e Federazione della sinistra, con un unico consigliere eletto, è toccato un rimborso di poco più di 1400 euro. Cifre distantissime da quelle medie nazionali che hanno suscitato indigna-zione. «Sono convinto che se il Governo darà indicazio-ni sulle modalità di spesa della politica, noi — dice Claudio Casadio, presidente della giunta — noi potrem-mo addirittura guadagnarci. Battute a parte, qui si ope-ra con buon senso». La giunta, nel complesso, costa 267mila curo. L'onere maggiore è assorbito dalle inden-nità del presidente e degli assessori, per un totale di 207mila curo. Per i rimborsi chilometri, la spesa è di 24mila curo.

IN CONSIGLIO provinciale, l'unica indennità di fun-zione spetta al presidente, Gabriele Rossi, che è anche coordinatore provinciale dell'Italia dei valori: riceve un assegno annuo lordo di 24.160 C11370 I consiglieri ri-cevono rimborsi chilometrici e gettoni di presenza; la partecipazione alle sedute delle commissioni e delle riu-nioni in aula determinano un costo di 36.750 curo. In totale il funzionamento dell'assemblea di piazza Caduti è pari a 131rnila curo, che copre anche le spese a carico dell'ente per i rimborsi ai datori di lavoro e per le mis-sioni istituzionali dentro e fuori il territorio provincia-le.

caro tratto. k. •previacILa'

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STAKANOVISTA IN PROVINCIA

Sono l'unico consigliere detta Federazione della sinistra e cerco di seguire ai meglio L'attività delle commissioni e dell'aula

CHILOMETRI MACINATI

Abito a Conselice. In poco più di un anno, tra lavoro, attività istituzionale e impegno politico, ho percorso 33mila chilometri

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Z,:N=W3TS BORDONI RICEVE 3600 EURO DI GE1 1 ONI

«Con la politica non si diventa Paperoni» È LO STAKANOVISTA di piazza Caduti. Nel se-condo semestre del 2011, coincidente con l'inizio del nuovo mandato in consiglio provinciale, Tizia-no Bordoni, della Federazione della sinistra, ha in-cassato 3600 euro per le sedute in commissione e in consiglio provinciale e altri 1200 per rimborsi spe-se di viaggio.

Elordoni, a scorrere àl rendiconto delle spese sostenute dalla Provincia, lei sembra il princi-pe dei gettoni di presenza.

«Molto più semplicemente sono l'unico consigliere della Federazione della sinistra e cerco di seguire ii più possibile i lavori delle commissioni e del consi-glio. Chi viene eletto negli enti locali deve tener fe-de all'impegno assunto nei confronti dei propri elet-tori. Vivo il mio ruolo come missione, non certo pensando a guadagnarci. Guardi, sarei pronto a di-mezzarmi i gettoni di presenza».

Dice davvero? «Certo. Vorrebbe dire che la Federazione della sini-stra ha due consiglieri perché ha raddoppiato il suo consenso elettorale!».

E i rimborsi spese? «Sono quelli fissati dalla legge. Abito a Conselice e di strada ne sto macinando parecchia dall'inizio della legislatura: fra lavoro e attività di consigliere, il contachilometri è arrivato a 33mila».

A Ravenna dunque nessuno spreco? ui siamo lontanissimi dagli esempi negativi di

cui si stanno occupando la magistratura e gli orga-ni di informazione».

E della Provincia di Romagna cosa pensa? «Sono contrario a questo tipo di riforma, in cui si discute di forma e non di contenuti».

IleacIo tratto. Ezeo •proviacILa'

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Pressing degli uttras: «Dateci il BeneLli» IL Ravenna in Promozione è un problema. Oggi incontro in Comune per sciogliere il nodo capienza

Riive:n n a ENTUSIASMO alle stelle, squadra competitiva, vittorie che comin-ciano ad arrivare e avversari fra il nervoso e il frustrato. C'è un po' di tutto in questo avvio di stagio-ne a tinte giallorosse. Ma c'è an-che di più. Ovvero un problema, probabilmente, sottovalutato all'inizio. Il problema si chiama stadio. «Finora il Ravenna commenta l'assessore allo sport Guido Guerrieri — ha giocato quattro partite di campionato in quattro campi differenti, in prati-ca, sempre fuori casa». La situazio-ne è il frutto dell'eredità lasciata da Aletti, che ha lasciato cadere nell'oblio il Benelli. L'inagibilita dello stadio cittadino (disp- onibi- le, forse, a metà novembre) ha co-

stretto la neonata cooperativa gial-lorossa a chiedere ospitalità al 'Si-rotti' di Marina di Ravenna, la cui tribuna è capace di contenere cir-ca duecento spettatori.

L'ARRIVO della capolista, e il gran fermento maturato attorno alla squadra di mister Affatigato, hanno imposto lo spostamento del match contro il Meldola nel più capiente 'Brigata Cremona' di Alfonsine. Ma adesso il problema torna di attualità, anche perché,

ultras, non l'hanno certo man-data a dire: «La nostra casa è il Be-nelli.». Stamattina è in calendario una riunione fra l'amministrazio-ne comunale e il Ravenna cui par-teciperanno anche i tecnici di pa-lazzo Merlato. Una soluzione va

trovata. Nel mirino ci sono alme-no altre quattro partite casalinghe (Torconca, Pietracuta, Tropical Coriano, Sant'Ermele). Conside-rando il crescente entusiasmo, è facile prevedere che i 600 di Al-fonsine possano diventare un pia-cevole standard. Ma, 600 spettato-ri, al `Sirotti' non ci stanno. «La riunione che ho convocato spiega Guerrieri è finalizzata proprio ad individuare una solu-zione. Al momento ci sono solo delle ipotesi, ma è fuori di dubbio che tifosi e sportivi abbiano ragio-ne». Ipotesi, dunque: «Aprire l'area del ‘Sirotti' dietro la porta opposta agli spogliatoi potrebbe essere una idea. Ma si potrebbe anche valutare l'opportunità di montare una piccola gradinata».

'n•MBUNA Spalti grenrild ad Alfonsine nella gara con l Meldola

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CNA INCONTRO SULLE RISORSE IDRICHE

La tavola rotonda 'Costruiamo L'acqua' con tanti rappresentanti istituzionali

ALLE 20.45 nella sede Cnat (viale Randi 90) sí svolge la tavola rotonda 'Costruiamo l'acqua'. Parteciperan-no gli assessori all'ambiente della Provincia e del Comune di Ravenna, Mara Roncuzzi e Guido Guerrie-ri; il direttore del Consorzio Bonifica della Romagna, Vincenzo Bosi; il direttore di Hera Ravenna, Tiziano Mazzoni; direttore dei Consorzio Ciicai, Claudio Bassi; Il responsabile di Cna installazione e impian-ti, Roberto Belletti e Roberto Piva. L'iniziativa tocche-rà gli aspetti che coinvolgono l'acqua in termini di im-pianti, innovazione, ricerca, natura, paesaggio, arre-do urbano, interior design, sostenibilità.

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COMUNE APPROVATE LE LINEE DI INDIRIZZO DELL'ASTA SULL'AREA AL PARCO STROCCHI

Tutto pronto per IL bando del chiosco di piadine SONO STATE approvate in Comu-ne le linee di indirizzo per il bando d'asta pubblica relativo alla conces-sione di un'area adiacente al parco Celso Strocchi per l'installazione di un chiosco di piadina. Hanno votato favorevolmente i gruppi di maggio-ranza, la Lista per Ravenna e il Pdl, si sono astenuti Lega Nord, Movi-mento Cinque Stelle e il consigliere del Pdl Maurizio Bucci.

PRELMATEZZA Ecco alcune gustose piadine, alimento tipico dei territorio romagnolo

«Nel 2008 c'è stato un bando ha spiegato l'assessore Valentina Mori-gi -----, ma per diversi motivi la gara è andata deserta. Abbiamo deciso quindi di procedere a un nuovo ban-do, per un chiosco di piadina ridise-gnando i criteri dei punteggi, dando la possibilità di realizzarlo in una zo-na meno centrale del parco, più visi-bile dalla strada, e favorendo perso-ne con problemi di lavoro. Si è deci-

so anche che la concessione dell'area pubblica avrà la durata di 12 anni, per consentire l'ammortamento de-gli investimenti, e che non sarà pos-sibile cedere l'azienda prima di quat-tro anni». Il consigliere del Pdl Bucci, astenen-dosi, ha dichiarato: «Ritengo siano stati posti troppi vincoli e affermo che il libero mercato funziona facen-do selezione e non mettendo palet-ti».

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LWTERVENTO

La Cmc o

e una risorsa per la città

dì CARLO ZINGARETT1*

IL 13 ottobre a Ravenna si terrà una manifestazione contro la Cmc organizzata dai No Tav, dai centri socia-li, altre associazioni, a cui aderiscono anche i perché accusata di essere una grande impresa che vin-ce appalti invece di perder-li, La Cmc è diventata un ber-saglio da quando si è aggiu-dicata alcuni appalti: l'am-pliamento della base Usa di ✓icenza, l'alta velocitlt in ✓ai di Susa e in altre parti d'Italia, l'Expo di Milano. Non è la prima manifesta-zione di questo tipo che si tiene a Ravenna ma questa volta vuole avere un marca-to carattere nazionale ed è innegabile che siamo in pre-senza di una escal.ation., Ad-dirittura il manifesto fa ve-dere la Cmc che uccide la terra con un mitra mentre i manifestanti sono simboli-camente ritratti con un albe-rello in mano, perché vor-rebbero che tutto fosse un bosco fatato come nei film di cartoni animati di Walt D isney.

NON CONDIVIDO per

nulla questa visione sempli-cistica e sbagliata, che peral-tro riflette una ignoranza della storia delle cooperati-ve e del 10170 ruolo in una economia di mercato. Manifestazioni come (pie-na non possono essere sotto-valutate perché conferma-no che siamo in un periodo in cui non si salva nulla. C'è una pulsione nichilista, ali-mentata dagli scandali di cui la politica è protagoni-sta, che non offre futuro, non dà prospettive. La poli-tica però è solo il parafulmi-ne su cui si scarica un disa-gio più profondo, una rab-bia conservatrice, connessi alla crisi economica, alla glo-balizzazione, ad un divisio-ne internazionale del lavoro che ha profondamente scos-so le basi della nostra econo-mia, senza ancora offrire al-ternative percorribili. Que-sto renderà le prossime ele-zioni politiche del tutto inu-tili perché alla fine sarà an-cora a Monti che si dovrà da-re fiducia per proseguire la sua azione e farà ulterior-mente crescere il malcon-tento.

AL Dl LA di queste opina-bili considerazioni, credo che Ravenna dovrebbe far sentire con più vigore la sua vicinanza alla cooperativa, la sua solidarietà alla Cmc che è una grande risorsa del-la città. Chi protesta, urlan-do e intimidendo, deve ren-dersi conto che è isolato.

* Ravermadomani

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press unE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

02/10/2012

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ROMAGNA

PrimoNia libera allaprovincia di Romagna

REGIONE

Favia candidato M5S all'ufficio presidenza

E' Giovanni Favia il "candidato del movimento 5 stelle", parole del ca-pogruppo Andrea De Franceschi, all'Ufficio di presidenza dell'Assem-blea legislativa dell'Emilia Roma-gna che oggi eleggerà un suo membro. La notizia della candida-tura del consigliere regionale in rotta con Beppe Grillo è fornita da un comunicato del movimento, che riporta anche le parole del prota-gonista del fuori onda contro Ro-berto Casaleggio che ha fatto dire al comico genovese che Favia non ha più la sua "fiducia". "Se dovessi essere eletto - dice Favia - ma non credo che le altre forze politiche siano disposte ad inserire un gra-nello di sabbia nel loro meccani-smo, mi dimetterò dalla guida della VI commissione, per non sommare incarichi... La priorità assoluta in Regione va al controllo dei conti e alla trasparenza. Il Pd non puo' continuare a lasciarci fuori". "Due anni e mezzo fa,- dice Defranceschi - ci sembrò strano essere esclusi dall'Ufficio di Presidenza con il 7% dei consensi. Il Pd ha preferito 2 membri del Pdl piuttosto che uno dell'MSs. Oggi capiamo il perché, visto che l'Up non ha garantito un uso oculato delle risorse".

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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

02/10/2012

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IL M55 SUI CONSIGLIERI AGGIUNTI

`Dialogare non basta, parliamo di contenuti' Domani (ore 9.30) la Commis-sione consiliare 1 discuterà il te-ma del rinnovo delle modalità per l'elezione dei Consiglieri aggiunti, rappresentanti dei cit-tadini extra UE che a Ravenna erano eletti in corrispondenza con le elezioni circoscrizionali, ora soppresse. Lo Statuto del Comune lo ha previsto in ot-temperanza con la Convenzio-ne sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a-dottata dal Consiglio d'Europa ed in vigore dal 1 2 maggio 1997: "A nostro parere - scrive in una nota Elisa Renda, consi-gliera Movimento 5 stelle - questo istituto è importante sia per una reale integrazione di questi residenti, sia perchè rappresenta un'occasione di confronto per tutta la politica ravennate. Per questi motivi la scorsa primavera avevamo chiesto al Sindaco se e come intendesse dare attuazione allo Statuto ripristinando questa figura e con quali passaggi normativi. La risposta del-l'Assessore Monti ci ha rassicurato sul fatto che l'amministra-zione, nel riorganizzare la partecipazione attraverso i Consigli territoriali, non stava dimenticando questi residenti. Infatti, l'i-potesi che si andrà a discutere in Commissione, è proprio quella di un percorso parallelo tra le elezioni per selezionare i Consi-glieri aggiunti, con alcuni poteri consultivi anche rispetto al Consiglio comunale, e le elezioni per i consigli territoriali. Ma perchè - chiede la Renda - è così importante la partecipazione degli stranieri residenti alle decisioni sulla propria città? Rispetto a chi non è 'ravennate doc', non è solo promuovendo in astratto il dialogo interculturale che si realizza la coesione sociale. L'in-tercultura è un tassello importante, ma è solo la precondizione per aprire le menti al dialogo. Dopodichè questo dialogo va portato sui contenuti. Noi siamo convinti - aggiunge la grillina - che tutti i cittadini onesti debbano essere coinvolti nella riso-luzione dei problemi della comunità e offrire la propria pro-spettiva sui fatti e le soluzioni. Questo è sì un diritto, ma anche assunzione di responsabilità e di presa in carico del luogo in cui si vive. Ci auguriamo quindi che dalla commissione passino le soluzioni più idonee per realizzare al meglio la partecipazione di tutti i ravennati, sia cittadini italiani, sia stranieri".

La "grillina" Elisa Renda

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A ~esso hiomodell'alibi di [soldi

'raro sindaco, solio dmori infinIdati Ita,mmia non è la Nal di S'usa..."

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

In un anno fatturato triplicato

Martin Mondine. deleernLa Querei

Piadineria al parco Strocchi: c'è il bando Il consiglio comunale ha approva-to le linee di indirizzo per il bando d'asta pubblica relativo alla con-cessione di un'area adiacente al parco Celso Strocchi per l'installa-zione di un chiosco di piadina. Fa-vorevoli: gruppi di maggioranza, LpRa e Pdl, astenuti Lega Nord, M5S ed il consigliere Bucci (Pdl). Respinto coi voti favorevoli dei gruppi d'opposizione e quelli con-trari dei gruppi di maggioranza un emendamento del Movimento 5 Stelle.

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La fusone difficile START Rorilapia è la società di tranorto , „. punnuco net area 1,0nlagnoia /iena quaie

sorio eontIalte le tre aziende storiche di gestione del fcrasPoxio, ovvero Alnu, Atni e l'rani

differenze contrattuali inti avorizti3ti Pir»veníentì dill diverse aziende pubbliche locali scínotrg i motivi alla bage delle Isrote$te deti autinì e dei rapporti tesi con „ azlerA. erte vanno avanti da diirersi triesi„

IL DATO ,

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Resto del Carlino

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IL 30% DEGLI AUTISTI IERI SI E DATO MALATO: SI INASPRISCONO I RAPPORTI TRA LAVORATORI E START ROMAGNA

'Epidemia' al volante, studenti a piedi Impossibile sostituire tuffi gli assenti, corse saltate e gravi disagi in tutta la città

E' STATO un vero e proprio lu-nedì nero' per il trasporto scolasti-co e anche oggi si annuncia una giornata campale con disagi e ine-vitabili polemiche. Un terzo degli autisti in servizio a Cesena ieri si è dato malato mandando in tilt li-nee e collegamenti, in particolare in orario scolastico. Una catastro-fe per tanti genitori costretti preci-pitosamente a recarsi a scuola per recuperare í figli abbandonati sul-la strada. Start Romagna, l'azien-da che gestisce il servizio, non è riuscita intimi a far fronte alla so-stituzione dei 35 conducenti che hanno spedito il certificato medi-

LA REAMONE Esposto dell'azienda e sono già partite le visite fiscali

co. Un'epidemia sospetta, visti rapporti sindacai tesissimi e la concomitanza con Io sciopero na-zionale in programma oggi. L'ipo-tesi è che le assenze siano 'strategi-che' per evitare la preceuazione oggi. L'azienda intimi ha messo le mani avanti ieri ; annunciando di non essere in grado in que-ste condizioni — di garantire ap-pieno la regolarità del servizio nel-le fasce orarie di garanzia che nel bacino di Forlì-Cesena vanno dal-le ore 5.30 alle 830 e dalle 13 alle 16.

START Romagna, rilevando «urta situazione anomala che sot-tintende una chiara forma di pro-testa ingiustificata ed illegale che colpisce pesantemente prima an-cora dell'azienda gli utenti dei ser-vizi, auspica una presa di distanze ed una posizione di condanna an-che da parte delle organizzazioni sindacali». Ieri è partito subito un esposto alla Procura e sono già ini-ziate le visite fiscali per capire

l'esatta entità dell'epidemia che ha colpito í conducenti. I FORTI disagi registrati ieri in città ---- III particolare per gli allie-vi dei plessi di Calisese, della me-dia Pascoli e di Villarco che non hanno trovato il bus per tornare a casa — hanno suscitato l'indigna-zione del sindaco Paolo Lucci -li e dell'assessore Maura Miserocchi, che hanno scritto al presidente di S tari Romagna Sergio Amadori per esprimere «forte contrarietà e preoccupazione in merito alla si-tuazione del trasporto pubblico» e chiedere «di essere costantemen-te aggiornati sugli sviluppi», «Esprimiamo la nostra preoccupa-zione per gli effetti di queste as-senze — hanno scritto gli ammi-nistratori cesenati e ci auguria-

mo che l'azienda abbia preso tutti i provvedimenti utili a ridurre i. disagi ai cittadinl in particolare per il trasporto scolastico». Alber-to Tassinari e Filippo Pieri, rap-presentanti locali di Filt Cgil e Fu t (lisi, si sono dissociati dalla forma di protesta degli autisti ma hanno sottolineato i problemi irri-solti all'interno dell'azienda e il perdurare di un clima interno molto teso. Anche il segretario re-gionale di FiL. Maurizio Astolfi, ha condannata questo tipo di lot-ta aria ha aggiunto ---- riflette lo scompiglio all'interno di Start. Abbiamo chiesto un incontro ur-gente, l'azienda sta disattendendo gran parte degli impegni del pro-tocollo che abbiamo firmato il 25 novembre 2010. Così non si va avanti».

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ALBERTO PESARESI

ANDREA k PRIVATO

JESSICA MUKA

LUNGHE ATTESE In alto studenti in attesa ieri mattina al Punto Bus. Sotto; una ragazza tirnbra il biglietto

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CON3CCENT:CONTRAI I O, ORARI E ORGANIZZAZIONE TRA LE RIVENDICAZIONI

«Li capisco, ma noi lavoriamo in condizioni molto difficili» C'È UN UOMO, capelli brizzola-ti e camicia azzurra, che osserva da lontano gli studenti che prote-stano. Fa l'autista, sospira e non vuole dire come sì chiama. Ma rac-conta i fatti dal punto di vista di chi sta al volante, ogni giorno in mezzo al traffico dell'ora di punta a guidare veicoli strapieni, pregan-do che non capitili° imprevisti. «I ragazzi hanno ragione — soli-darizza —, noi stiamo cercando

in tutti i modi di farlo capire ai vertici aziendali, ma per ora senza successo: Chiediamo più mezzi e più autisti. E' anche per questo che facciamo sciopero». Oggi i conducenti incroceranno le braccia, promettendo però di garantire il servizio durante gli orari più caldi della giornata, che coincidono con l'entrata e l'uscita dalle scuole. «Che è successo oggi? Non so,

non sono di turno in questo mo-mento, non ho seguito la situazio-ne e quindi non mi esprimo. Però mi dispiace che i ragazzi siano ar-rabbiati. Da parte nostra l'impe-gno è massimo, cerchiamo di cari-care più gente possibile, per per-mettere a tutti. di andare a scuola. Si dice che non si può. E' vero, ci sono dei l imiti e la sicurezza è fon-damentale. E allora cosa fai.? Chiu-di le porte e li lasci a piedi?». Mentre la protesta monta, nel

piazzale si vedono diversi autisti: è l'ora del cambio del turno. Parla-no tra loro, ma ufficialmente han-no le bocche cucite. Confermano lo sciopero, ma non vanno oltre, mentre di sui:lecchi osservano la scena. E' già pomeriggio, quasi tutti quei ragazzi salteranno il pranzo e quelli che abitano a Ba-gno di Romagna arriveranno a ca-sa che sarà ormai ora di. cena. «No — un sussurro —, così non va be-ne».

Oggi è stato un caso eccezionale mai disagi sono continui: viaggiamo stretti come sardine e arriviamo in ritardo

Abito a San Carlo e bene che mi vada arriverò a casa un'ora e mezza dopo la fine della scuola

Gli autobus sono vecchi e in pessime condizioni: il servizio non è certo adeguato al costo dei nostri abbonamenti

o Paga o H a I o o

non è riuscitoa andare a scu u alle i non è passato il hus dalla stazion

dì Ceseria per Ferii, dve mio figlio frequenta il primo anno dell'Istituto Aeronautico ---- protesta cirtzia arduzzi ono

dato al punto bus in piazzale Moro a chiedere spiegazioni e hanno detto che si erano ammalati molti autisti e anche

ani (oggi, per chi legge) non si è certi che il servizio funzio r zzesco: Per l'abbonamento al bus abbiamo speso 31-I etico e ion so ancora se sarò costretta a prendere una giorno di ferie,

vergogna Fin gin successo il& giorni scorsi a Forli quando gli() dove,,,m tornare a casa con il bus delle 1335, che none

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SERVIZI IN BILICO

Sciopero nazionale, oggi un'altra giornata

di passione OGGI scatta lo Sciopero nazionale generale per il contratto nazionale indetto Fili Cgil, Cisl Uiltrasporti, Cisal - Fast-Confsal - Ugl. Ufficialmente Start Romagna aveva annunciato che sarebbero state garantite le linee di trasporto pubblico locale dalle ore 5.30 alle 8.30 e dalle 13,00 alle ore 16.00 ma l'inusuale forma di protesta scatenata autonomamente dagli autisti al di fuori delle indicazioni sindacali potrebbe vanificare l'impegno verso gli utenti.

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La rabbia esplode e i ragazzi danno l'assalto al Punto Bus

«Non potete trattarci come bestie ammassate dentro un carro» IL PENTOLONE tracima poco prima delle 14, quando un ploto-ne di studenti che aspetta l'auto-bus per tornare a casa su una delle banchine nel terminal davanti al-la stazione ferroviaria, si accorge che la corsa è saltata. La rabbia esplode con un grido collettivo, dopo di che i ragazzi si riversano tutti verso il punto bus agitando le mani e chiedendo ri-spetto. «Non potete trattarci co-me bestie da ammassare dentro un carro!». Le voci si accavallano, la tensione sale. «I problemi sono tanti — spiega Andrea Privato, che abita a Bacciolino e non riguardano solo la giornata di oggi, che è un caso eccezionale, visto che tutti di-cono che mancano un mare di au-tisti. E' un disagio continuo, per-ché ogni giorno viaggiamo stipati

come sardine e facciamo le corse arrivando sempre sul filo di lana della campanella. Basta un picco-lo ritardo per rischiare di rimane-re fuori dalla porta. Io per esem-pio che frequento il `Comandinf, parto da Bacciolino alle 7,10, arri-vo a Cesena, cambio bus davanti a Ragioneria e poi raggiungo Sant"Egidio dove c'è la scuola. Og-gi sono arrivato alle 8.20». Le lamentele riguardano anche la qualità dei mezzi: «Gli autobus so-no vecchi e in pessime condizioni — racconta Alberto Pesaresi, che abita a Bora —, i sedili sono rotti e pieni di polvere. Il servizio non è adeguato al costo dei nostri ab-bonamenti». L'attesa si prolunga e le lamente-le aumentano. C'è chi si mette il cuore in pace e ripiega su un pani-no al baie chi si butta su una pan-china con gli occhi sull'orologio.

«Abito a San Carlo — sospira Jes-sica Muka e oggi, bene che mi vada, arriverò a casa un'ora e mez-za dopo la fine della scuola. Perde-rò lutto il pomeriggio». Il malcontento serpeggia non solo tra quelli che assediano l'ufficio di Start Romagna: «E' evidente che servono più autobus — sono tutti d'accordo, dai ragazzi in odo-re di patente alle 'matricole' di quattordici anni —. Paghiamo l'abbonamento annuale e non ab-biamo a disposizione mezzi di tra-sporto alternativi. Puntano su questo e ci penalizzano. Siamo troppi per i veicoli che ci mettono a disposizione, stiamo tutti appic-cicati, ma che dobbiamo fare? Aspettare il bus successivo signifi-ca perdere la scuola». «Oggi un bus da Cesenatico è sal- tato grida una ragazza». «An- che da C,aliseseb>, fa eco un'altra.

In ogni classe c'è stato qualcuno che è arrivato col fiatone. «Se la protesta degli autisti servis- se a cambiare le cose, allora ben vengano due giorni di sacrifici, ma il problema è che qua si va di male in peggio», «In certi orari e per certi tragitti sono state intro- dotte le navette: quelle possono es- sere una soluzione, ma il servizio deve essere esteso e potenziato, per fare in modo che la conquista di un posto non sia più una guer- ra». «Chi abita lontano —la chio- sa arriva da un ragazzotto di terza Ragioneria — si sveglia prima dell'alba per fire un tragitto che in auto si coprirebbe in mezz'ora e che invece col bus è un suppli- zio da affrontare in piedi, scomo- di, sudati e stressati. Ancor prima che inizino le lezioni, siamo giù esausti e coi nervi a fior di pelle»

Luca Ravaglia

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N convegno è organizzato daH'Atr

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CONVEGNC NTRK'ss\S:ONALE

Mobilità sostenibile,

la sfida del futuro

PERCHÉ in Italia l'uso del mezzo privato (auto o moto) sfiora il 70%, mentre solamente il 14% usa il trasporto pubblico, quando in Europa, al contrario, la tendenza ad usare il mezzo privato ha già da diversi anni invertito la rotta ed è scesa al di sotto del 50% degli spostamenti? Parte da questa stridente contrasto l'analisi della situazione e l'indicazione di prospettive e strategie al centro del convegno sul tema «Regolazione del trasporto pubblico locale e buone pratiche per la mobilità sostenibile» promosso da Atr-Agenzia per la mobilità domani all'Hotel della Città di Farli a partire dalle 8.45. Si confronteranno esperti del settore e verranno illustrate le diverse soluzioni adottate in Canada, Svezia, Inghilterra, Spagna, Austria e Olanda. A seguire tavola rotonda con l'assessore regitmale alla mobilità Alfredo Peri, Pier Domenico Laghi (Alma), Roberto Cavalieri (direttore Sidri Romagna) Guido Del Mese (Ass. nazionale trasporti), Maura Ai iserocchi (assessore mobilita Cesena), Marino Montesi (assessore provinciale mobilità), Giancarlo Bis"? (vicesindaco Moderatore Emanuele Chesi del Resto del Carlino.

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1127:',571 Sconror, .ihelaci a caos di un ispettore

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CESENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

02/10/2012 press LinE

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GAN371',.,: LE I I ERA AL VETRIOLO DI LUCCHI A GARAVINA

Scontro tra sindaci a causa di un ispettore 'negato Cesena ha respinto la richiesta per carenza d'organico

DISACCORDO sindaci di Gambettola Rader Garavina e di Cesena Paolo Lucchi, entrambi del Pd

SCONTRO istituzionale tra i sin-daci di Cesena e Gambettola a cau-sa della richiesta (non accolta) di 'prestito' (in termini burocratici viene definita 'assegnazione in co-mando') di un ispettore della poli-zia municipale dal Comune di Ce-sena a quello di Gambettola.

ALCUNE settimane fa U Comu-ne di Gambettola ha chiesto a quello di Cesena di avere a dispo-sizione, per alcune ore ogni setti-mana, l'ispettore della polizia m u-nicipale Marco Serra. 1114 settem-bre Stefania Tagliabue, dirigente del Settore Personale del Comu-ne di Cesena ha invialo al sindaco di Gambettola Iader Garavina una nota con la quale comunicava di non poter accogliere la richie-sta e spiegava le motivazioni rela-tive alla carenza d'organico della Pra di Cesena che già ha 'prestalo'

VOCI INFONDATE Lucchi ha chiesto a Garavina un intervento per informare correttamente i cittadini

a Gambettola, fino alla fine del 2012, l'ispettore Paolo Zarnagni per sostituire il comandante Muri-zio Marchi, in aspettativa sindaca-le.

NEI GIORNI successivi, però, qualcuno metteva in giro la voce secondo cui il 'prestito' del vigile era stato concordato tra i due sin-daci e a impedirlo era stato il pare-re negativo di Ernesto Grippo, co-mandante della Polizia municipa-le di Cesena. Questo ha irritato il sindaco di Ce- sena Paolo Lucchi che ieri s'è messo al computer e ha scritto

una mai' a Iader Garavina, suo omologo di Gam bettola. Lucchi ha manifestato sorpresa che a Gam bettola d sia qualcuno che so-stiene che il Comune di Cesena sull'argomento abbia dato due ri-sposte divergenti, la prima (positi-va) a voce e la seconda (negativa) per iscritto.

«NON È COSÌ, come ai ben sai, perché tale argomento non è mai. stato oggetto di colloquio tra noi due sindaci» ha scritto Lucchi a Garavina, spiegandogli che la ri-sposta inviatagli il 14 settembre ri-fletteva il parere unanime suo, dell'assessore alla Polizia munici-pale Ivan Piraccini e del coman-dante Ernesto Grippo. Per questo Lucchi ha chiesto a Garavina di «intervenire per infor-mare tutti dell'effettivo svolgersi delle cose».

pa.mo.

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02/10/2012 press LinE L VOCE DI CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Franco Fregni

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In viale della Libertà arrivano i divieti di sosta IN GIUNTA L'assessore Biserna porta sul tavolo del sindaco la proposta di limitare il parcheggio nelle ore di entrata e uscita delle scuole

pensiamo di mettere dei divieti di sosta sul viale della Libertà ma solo nella mezz'ora più cal-

da: quella dalle 7.45 alle 8.15". Il vice sindaco Giancarlo Biserna ne parlerà oggi in giunta con i colleghi e con il sindaco. Sul viale della stazione l'affollarsi dei bus (dopo il trasferimento dal capo-linea dalla piazza) sta creando si-tuazioni caotiche a cui si cer-cherà oggi di dare una risposta. Come? Il metodo scelto pare es-sere quello di vietare la sosta alle

auto, specialmente nei tratti più intasati. "Un primo divieto - dice Biserna, anche assessore alla mobilità - riguarderà il contro-viale che co-steggia la scuo-la media "Pal-mezz ano". Lì per una mezz'ora non si potrà parcheg-giare per per-mettere il deflusso del traffico che arriva da piazzale della Vit-toria e va verso la stazione. Sosta

vietata anche davanti alla scuola De Amicis, stavolta sul viale. Qui lo scopo è quello di permettere ai genitori di accostarsi in sicu-

rezza per far scendere i ra- gazzi. Oggi in molti si ferma- no e lasciano l'auto in dop- pia fila diven- tando un osta-

colo per il passaggio dei bus e creando situazioni di ingorgo".

Nelle prossime settimane il

Comune dovrebbe dare il via li-bera anche agli altri provvedi-menti annunciati. In piazza Saffi dovrebbe tornare a fermare la li-nea diretta per l'ospedale e an-che la navetta numero sei do-vrebbe vedere il suo percorso modificato per tornare a far tap-pa sotto la pensilina.

Il capolinea alla stazione però non si tocca. "Faremo degli ag-giustamenti e vedremo come va".

E la petizione per farlo tornare in piazza? "So che c'è, nient'al-tro". (ri)

Auto bandite in due tratti della strada dalle 7.45 alle 8.15

LA VIA DEL CAOS

Sul viale della Libertà ogni giorno transitano decine di bus e migliaia tra studenti e lavoratori diretti in centro e costretti a salire su navette affollatissime

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FORLì

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L . La consigliera del Movimento 5 stelle Carla Franchini

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COnid, 13r1, i 2, ari, C., .12.5

il Resto del Carlino 02/10/2012 press unE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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COPANC POLEMICA PER LA SCELTA DELLA FRANCHINI

Il Comune assume la come ispettore dei vigil i

La donna è in aspettativa e consigliere a Rimini CON un bando 'lampo' la g,rillina Carla Franchini, unica candidata ammessa, viene assunta nel Co-mune di Coriano. Apriti cielo con le proteste che piovono dall'oppo-sizione. «In precedenza il Comu-ne aveva modificato il piano occu-pazionale rinunciando alla pro-grammata assunzione di due ope-rai specializzati per l'ufficio lavori pubblici, per affiancare un istrut-tore di polizia municipale a quel-lo attuale che andrà in pensione tra circa tre mesi» contestano Fa-bia Tordi ed Emiliano Righetti, gli avversari del sindaco Domeni-ca Spinelli alle ultime elezioni. Questo è solo il principio visto che a essere criticate sono anche le modalità del bando oltre alla ne-cessità di ricorrere a una figura esterna per coprire il ruolo nella municipale. Non si tratta di un settore come un altro a Coriano. Il sindaco Spinelli già in campa-gna elettorale, aveva detto che avrebbe voluto dividere i coman-di di Coriano e Riccione, «Innan-zitutto servono vigili sulle strade, quindi se proprio si voleva ricorre-re ad assunzioni era logico cerca-re un agente» premette Emiliano

Riglietti che in passato è stato co-mandante dei vigili proprio a Ric-cione. «Inoltre, se il sindaco vole-va un ispettore, bastava che chie-desse a Pironi (primo cittadino a Riccione) la disponibilità di uno dei sette in forza al comando che già conoscono il territorio, sfrut-tando la mobilità interna». Al con-trario, contestano i due consiglie-ri, «è stato fatto un bando per mo-bilità esterna pubblicato il 6 set-

«Da mesi senza segretario» i1141 Ce reaSì segreto? to .comunale. A porre 10 questione nell'ulunto e:M,S1g110 CO»Ittitale

Coriano, ci ha pensato Fabia Tordi. «D giugno il Comune è senza Mffetc1110 e le sue jhutzion t possono essere n'?/se

periodi lintitati dal funztnario 'area M.,1•2 1121

finanzian, Per quattto rimarremo senza segretario 2 )»,

tembre per la sola durata di 14 giorni e con una successiva deter-mina è stata dichiarata ammissibi-le la sola domanda di partecipazio-ne pervenuta dalla signora Fran-chini». Righetti e Tordi si chiedono an-che che garanzie di presenza quo-tidiana potrà offrire il nuovo di-pendente visto che «la Franchini è in regime di part-time dal 2008 e attualmente in aspettativa, per svolgere le funzioni di consigliere comunale a Rimini e dedicarsi all'attività libera professionale di. consulenza». A non tornare sono altri aspetti della procedura di se-lezione. «Perché è stata pubblica-ta la nomina della commissione giudicatrice solo dopo l'avvenuto svolgimento della seduta della stessa commissione?». Arrivati a questo punto, dalla mi-noranza chiedono conto anche di tutte le spese per consulenze adot-tate dall'amministrazione, «Vor-remmo che il sindaco spiegasse se alcuni sostenitori del movimento Progetto comune svolgono fin-zioni di ausilio o staff per l'ufficio del sindaco, e se sono stati affidati. incarichi».

Andrea Oli va

IL BANDO

III bando per mobilità esterna è durato solo 14 giorrii, dopodichè è stata dichiarata ammissibite come unica candidata Carla Franchini

iìì ,

:1E):0:imandano i consiglieri Righettii «Se it

aco voleva un perchè non t' ha

a Riccione che ne ha:sette in forza?»

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pressunE il Resto del Carlino 02/10/2012

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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CAST,VTak." L'AZIENDA A DEFRANCESCHI: «IL RENDERING NON PORTA CONTRIBUTI, S'INFORMI MEGLIO»

CASTELVETRO — «LE affermazioni del 'Movimento 5 stelle' so-no false e strumentali, visto che non sussiste alcuna forma di finanziamento pubblico per gli impianti di rendering». La replica alla tesi esposta con un'interrogazione dal consigliere regionale 'grillino' Defranceschi arriva diretta-mente da Inalca (nella foto). Che aggiunge: «L'accusa che l'azienda voglia avere accesso a contributi energetici non dovuti è semplice-mente ridicola, perché sarebbe riferita a quella parte di progetto, il cogeneratore, a cui l'azien-da ha rinunciato. Questa comunicazione, stru-mentale e a fini politici che nulla hanno a che vedere con l'Inalca, arreca danno alla cittadi-nanza, cui viene negato il diritto a un'effettiva conoscenza nel merito delle proposte indu-striali dell'azienda. Non esiste nessuna 'intri-cala vicenda' per l'impianto da noi proposto. Dall'agosto 2011 si è avviato l'iter previsto dal-le norme per studiare la proposta, con appro-fondimenti durati quasi un anno e un ampio

coinvolgimento della cittadinanza e degli enti locali. Come risulta da una delibera provincia-le, nell'attesa di avere risposte precise dai Mi-nisteri competenti, Inalca ha ritirato la propo-sta originaria, che prevedeva anche l'impianto di cogenerazione, mantenendo solo il cosiddet-to 'rendering', che in nessun caso permette l'accesso a contributi legati all'energia verde». «Tuttavia — continua l'impresa — solo per

una questione di principio e correttezza va pre-cisato che è falsa l'affermazione secondo cui i prodotti ottenuti da materiali di 'categoria 1' , tra cui rientrano anche le carcasse animali, non possono beneficiare degli incentivi pub-blici per la produzione di energia da fonti rin-novabili. Nella legislazione italiana i grassi di categoria l sono espressame nte considerati co-nte fonti rinnovabili. Falso anche che le recen-ti modifiche del Regolamento europeo abbia-no escluso i materiali di categoria i da questi impianti: invece hanno solo aggiunto modali-tà di trasformazione dei sottoprodotti di origi-ne animale senza intaccare la regolarità dell'impianto proposto zl.a Inalca. Troviamo poi sorprendente che un consigliere regionale confonda l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, che non ha potere legislativo ma consultivo, con la Commissione europea, che regolamenta sul piano tecnico-sanitario il set-tore, generando così ulteriore confusione nei cittadini su una materia già complessa».

Pagina 15 «Ptostine in sll,d2 a ogni en, è intelieran,

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