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Da mercoledì spettacoli a Matera e Policoro col “Consorzio Teatri Uniti Basilicata”

Il Natale dei bambini porta i giocattoli a teatro

di CLEMENTE CARLUCCI

MATERA – Il Consorzio“Teatri Uniti della Basili-cata” sta intensificando ilproprio impegno in dire-zione di allestimento dispettacoli dedicati ai bam-bini. Anche in occasione diquesto Natale con la rap-presentazione teatrale di“Tutti dicon …Buon Nata-le”. Il primo spettacolo è inprogramma, dopodomani17 dicembre, al Teatro Co-munale di Matera, con la4^ edizione della sezione“Il teatro ricomincia daibambini”. Lo stesso sarà aPolicoro, presso il cinemaHollywood”, ore 10 del 18dicembre. Poi, due atteserepliche, alle ore 10 ed al-le ore 18,30, presso la sa-la del Teatro Don Bosco diPotenza per la sezione“Di fiaba in fiaba”. Dun-que, ben quattro repliche,in tre giorni e in tre cen-tri lucani diversi, per of-frire agli spettatori dai treanni in su la possibilità digodere la gioia e la spen-sieratezza di uno spettaco-lo sul senso più autenticodel Natale. “Tutti dicon…Buon Natale”, scritto e di-retto da Sonia Viviani, chesarà sul palco con Gianfi-lippo Grasso e Mario Ri-naldoni, è uno spettacoloa dir poco molto gradevo-le. E lo si spiega con il fat-to che si tratta di una com-media musicale con braniinediti e momenti esilaran-ti, in grado di evidenzia-re e naturalmente di bia-simare lo sfrenato consu-mismo cui è ormai legatala festa di Natale. Nelmondo di “Giocattolandia”,società creata da Babbo Na-tale e la Befana, fervono ipreparativi. Natalina eGennaro, i loro rispettivifigli, stanno anche con unpo’ di affanno preparandogli ultimi regali da conse-gnare. Quante lettere,quante richieste semprepiù esose! E quanto carbo-ne! Sembra che la gente,invece di migliorare, di an-no in anno diventi semprepiù “cattiva!”. E il poveroGennaro, per aiutare lamamma, è costretto a sca-vare carbone sin dal 7 gen-naio, per le calze dell’an-no dopo! Insomma, è pos-sibile dire che con “Giocat-tolandia” ci si trovi di fron-te ad un vero ero e propriosuccesso. Va in ogni casosottolineato che il rac-conto evidenzia, come già

si accennava in preceden-za, lo sfrenato consumi-smo cui è ormai legataquesta festività con la di-menticanza del suo realesignificato. Gli spettatorisaranno coinvolti a salva-re un abete dal suo abbat-timento, uno scempio chesi ripete, ormai con pun-tualità sconvolgente, ognianno ed a realizzare un Al-bero di Natale del tutto par-ticolare. I piccoli spettato-ri saranno anche chiama-ti a consolare…..i giocat-toli che, in un solo anno,sono passati di moda e cheora più nessuno vuole. Al-la fine, a “Giocattolandia”ci sarà vera aria di festa etutto sembrerà risolto.“Pure quest’anno sarà unBuon Natale per tutti”, di-ce il racconto. Ma lo saràdavvero per tutti? E noi co-sa possiamo fare in concre-to perché ciò accada?

Marconia, associazioni, pazientie medici discutono di diabete

MARCONIA - Dibattito partecipato e denso di ar-gomenti, spunti, proposte e anche critiche co-struttive; venerdì sera nella consiliare della de-legazione comunale di Marconia si è discusso didiabete, di approccio terapeutico e degli strumen-ti offerti ai pazienti diabetici e alle loro famiglieper rendere più “umano” e agevole il percorsosanitario dei pazienti. Conclusioni affidate al dot-tor Pasquale Bellitti, diabetologo e endocrinolo-go che svolge la sua attività nell’ospedale di Tin-chi (Pisticci).Domenico Troia ha ribadito la ne-cessità e il ruolo centrale dell’ associazionismo.Il dottor Tataranno, presidente provinciale del-l’Ordine dei Medici ha auspicato l’intervento daparte della Regione per garantire maggiore ce-lerità nelle fasi diagnostiche e terapeutiche. Peril dg dell’Asm, Sacco “occorre investire sulla re-te”. Nell’intervento conclusivo, il dottor Bellittiha ricordato gli indirizzi del Piano nazionale deldiabete: centralità del paziente diabetico, equi-tà, lotta alla disuguaglianza, prevenzione, il ruo-lo delle associazioni, omogeneizzazione dell’ap-proccio alla malattia, rete integrata e approcciomultidisciplinare alla malattia.

“Il Mercante di Venezia”, in programma domani a Potenza e mercoledì a Matera, rinviato a gennaio

Albertazzi malato, slitta lo spettacolo

Giorgio Albertazzi

MATERA - Il ConsorzioTeatri Uniti di Basilica-ta e la Ghione Produzio-ni hanno comunicatoche lo spettacolo “IlMercante di Venezia”,in programma domania Potenza e mercoledì17 dicembre a Matera,è stato rinviato a metàgennaio.

Un malessere di sta-gione – fanno saperedalla Ghione Produ-zioni – ha colpito ilMaestro Giorgio Al-bertazzi. Le sue condi-zioni di salute, benchénon preoccupanti, han-no spinto il suo medi-co a consigliargli dinon intraprendere

viaggi.La Ghione Produzio-

ni ha fornito al Consor-zio Teatri Uniti di Ba-silicata come possibilinuove date dello spet-tacolo i giorni com-presi fra il 13 e il 16gennaio 2015.

Nei prossimi giornisarà definito e comuni-

cato il nuovo calenda-rio degli spettacoli.

Nell’augurare al Mae-stro Albertazzi unapronta e completa gua-rigione, il ConsorzioTeatri Uniti di Basilica-ta si scusa con il pub-blico lucano per questavariazione delle date de-gli spettacoli.

13_Matera e Provincia_ Lunedì 15 dicembre 2014

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E’ SBAGLIATO utilizzarela parola gioco quando siparla di azzardo. E i mem-bri dell’associazione “Fa -miglie fuori gioco” lo san-no bene. Perchè quel gioco,alla lunga, diventa un in-cubo, si trasforma in unamorsa che distrugge tuttoquello che sta attorno. Di-strugge rapporti, affetti,cancella figli e matrimoni.Qualche volta anche vite.

«E quando ci stai dentro -spiega Michele Cusato -

non te ne rendi conto. E’quando prendi consapevo-lezza che hai un problemache realizzi tutto quantoattorno a te è andato per-so».

Michele ora è un’altrapersona. Quattro anni fafuggì via dalla sua casa edalla sua città facendo per-dere le sue tracce per diver-si giorni. Scappò dai debitiche lo stavano facendo an-negare e dal dolore che sta-va provocando ai suoi fa-miliari. «Lo posso raccon-tare ora - dice - perchè sonoorgoglioso del percorsofatto in questi anni. Daquando ho preso consape-volezza della mia dipen-denza sono cambiate tantecose. Ma io posso dire, an-che grazie all’appoggio deimiei figli, che sono riuscitoa riprendere in mano lamia vita».

Michele è oggi il presi-dente di “Famiglie fuorigioco”, una giovane asso-ciazione che si occupa pro-prio di questo specifico tipodi dipendenza. Perchèquella dal gioco d’azzardo èoggi davvero una dipen-denza come quella dall’al -col o dagli stupefacenti. Enon se ne esce fuori se nonseguendo un percorso didisintossicazione a tutti glieffetti. E in questo percor-so il malato deve poter averaccanto il sostegno e l’af -fetto della sua famiglia.

«Senza quello è impossi-bile affrontare tutto. Per-chè è vero che deve cambia-re la vita di chi ha un pro-blema, ma contemporanea-mente è anche la mentalitàdi chi gli sta attorno che si

La battaglia dell’associazione “Famiglie fuori gioco” e del suo presidente, Michele Cusato

Quell’inferno che chiamano giocoSognando la vincita ci si indebita. E si torna a vivere solo dopo un lungo percorso

Il presidente dell’associazione “Famiglie fuori gioco”, Michele Cusato. Accanto un giocatore

Una legger egionalerimasta

lettera mortaLA Basilicata è all’a-vanguardia: è tra le po-che regioni italiane adavere una legge controla dipendenza dal gio-co d’azzardo patologi-co. E’ una legge impor-tante, salutata positi-vamente dalle associa-zioni, perchè «ricono-sce dignità all’indivi -duo, riconosce la fami-glia come parte attivanel processo di rinasci-ta, stabilisce la sensibi-lizzazione della comu-nità, introducendo an-che delle ammende neiconfronti di case giocoo sale bingo che non so-no dotate di spazi in-formativi sui rischiconnessi al gioco».

Ma questo sembra il,Paese del “fatta la leg-ge trovato l’inganno”.Perchè dopo tanto lavo-rare per avere la legge,ora si aspetta che que-sta venga fatta rispet-tare. «Se i Comuni nonesercitano la funzionedi controllo - dice Cusa-to - sarà difficile incul-care la giusta culturadel rispetto delle rego-le. Penso anche all’Os -servatorio le cui portespero verranno aperteil prima possibile, perprogrammare attività,irrobustire la rete sulterritorio e rafforzarnela capacità d’impattopositivo sulla comuni-tà. E la nostra primaproposta sarà quella diun corso di formazionedestinato a tutti gli at-tori coinvolti». Insom-ma, non lasciamo cheuna bella legge si tra-sformi in carta strac-cia. A pagarne il prezzosarebbero in troppi.

VERSO IL NATALE

deve modificare».E dovrebbe cambiare,

contemporaneamente, an-che la nostra società. So-prattutto quando ci rac-conta che con un biglietto“Gratta e vinci” puoi cam-biare la tua vita da un mo-mento all’altro. «E’ unoStato contraddittorio perquesta questione così comeper le sigarette. Si mette unavviso sul pacchetto e ci si

lava così la coscienza. Nelcaso del gioco d’azzardo sidice che “è vietato ai minorie può creare dipendenzapatologica”, ma poi si fa ditutto per incrementarne lavendita».

Uno Stato che da unaparte ammonisce e dall’al -tra intasca i proventi. E co-me aspettarsi allora unapolitica concreta di lotta al-le ludopatie?

Così i casi aumentano.Soprattutto in questi perio-di di crisi, quando si speradi superare tutti i problemicon una bella vincita. «Eper avere i soldi per giocaresi fa di tutto, spendendotutto il proprio stipendio epoi rivolgendosi alle finan-ziarie. Che continuanosempre a darti soldi, anchequando hai già diversi con-ti aperti. Ed è così che si

sprofonda».Chi si rivolge all’associa -

zione Famiglie fuori gioco,al Sert o ad altre realtà co-me Insieme onlus, di solitoha dietro si sè una pesantesituazione debitoria, anchepiù di 100.000 euro. C’è chiha la casa ipotecata e chi haperso davvero tutto.

«Per questo per diversotempo - spiega Michele Cu-sato - abbiamo collaboratocon l’associazione Interes-se uomo, che mette a dispo-sizione dei fondi contro l’u-sura. Perchè l’associazioneoffre anche un tutoraggioeconomico, per cercare disalvare il salvabile. Nel miocaso, per esempio, abbiamovisto che oltre al quintodello stipendio le finanzia-rie non potevano toccare. Ecosì alcune sono rimastesenza nulla. E io ho cam-biato completamente vita.Purtroppo il mio matrimo-nio non ha retto, ma ho sal-vato il rapporto con i figli.E del resto posso fare a me-no. non ho neanche più lamacchina. Ora che sono li-bero dalla mia dipendenzami basta davvero poco».

Antonella Giacummo© RIPRODUZIONE RISERVATA

POTENZAREDAZIONE: via Nazario Sauro, 10285100 PotenzaTel. 0971.69309 - Fax 0971.601064 [email protected]

Potenza è in piena atmosfera nataliziae si intensificano gli appuntamenti conla festa. Al Ridotto dello Stabile è statopresentato il calendario di Io Potenti-no, un appuntamento ormai immanca-

bile con il racconto della città fatto at-traverso gli scatti dei suoi cittadini.Quest’anno l’associazione ha realizza-to il progetto in collaborazione con l’as -sociazione Lucana uscite fotografiche.

A Macchia Giocoli, invece, il trio LaRicotta ha messo in scena una diver-tente parodia della Natività: un prese-pe vivente originale (foto ANDREAMATTIACCI).

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