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Gli immobili da ristruttura- re possono essere un buon affare in sede di compraven- dita perché permettono di spuntare qualche sconto. Piacciono invece di meno quelli che necessitano impor- tanti lavori di ristrutturazio- ne. Sono le indicazioni che emergono dallo studio Tec- nocasa sugli ultimi sei mesi del 2011, una tendenza che già si era evidenziata in pas- sato. «Le tipologie abitative usate ma in buone condizio- ni hanno, ancora una volta, riscontrato un maggior inte- resse tra i potenziali acqui- renti. Anche le tipologie da ristrutturare possono incon- trare il favore dell'acquiren- te soprattutto se si possono spuntare notevoli ribassi sui prezzi richiesti dai vendito- ri. Il quartiere e il contesto in cui è inserito l'immobile sono importanti per la scelta finale dell'acquisto», dice l'analisi di Tecnocasa ag- giungendo che «Continuano adesserepocoapprezzatigli appartamenti ai piani alti ma senza ascensore e quelli che necessitano di importan- ti lavori di ristrutturazione. Su questo fronte novità im- portanti arrivano dal decre- to salva-Italia. Il bonus Irpef del 36% pre- visto per gli interventi di ri- strutturazione degli immobi- li diventa infatti permanen- te. Il decreto stabilisce infat- ti che questo bonus fiscale sulle ristrutturazioni edilizie non ha più scadenza. Una buona occasione per molte famiglie che vogliono rispar- miare sui costi. Non senza soglie e tetti da valutare ca- so per caso. A regime anche la detrazione relativa agli in- terventi di ristrutturazione, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di co- struzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperati- ve edilizie, che provvedono, entro sei mesi dalla data di termine dei lavori, alla suc- cessiva vendita o assegnazio- ne dell'immobile. In questi ca- si, l'acquirente o l'assegnata- rio della singola unità immobi- liare potrà usufruire del bo- nus Irpef del 36% degli inter- venti eseguiti. Questo valore è pari al 25% del prezzo di vendi- ta o di assegnazione e,comun- que, entro l'importo massimo di48.000euro. Cambia poi anche la forma di comunicazione con l'aboli- zione dell'obbligo di invio del- la comunicazione di inizio la- vori al Centro operativo di Pe- scara. Ora è sufficiente indica- re nella dichiarazione dei red- diti i dati catastali identificati- vi dell'immobile e, se i lavori siano stati effettuati dal deten- tore, gli estremi di registrazio- ne dell'atto che permette l'uti- lizzo dell'unità immobiliare e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione. Il contribuente dovrà conserva- re ed esibire, a richiesta degli uffici finanziari, la comunica- zione all'Asl, fatture e ricevu- te comprovanti le spese soste- nute, ricevute dei bonifici di pagamento. [S. RIC.] Parte dal Piemonte lanuovasfida dei Costruttori italiani 36% Il bonus Irpef Lo sconto fiscale previsto per gli interventi di ristrutturazione degli immobili diventa infatti permanente “Tutelare l’ambiente aiuta la crescita” Appello dell’Associazione Na- zionale costruttori per supera- re il momento difficile ma an- che per guardare al futuro conserenità. «Il nostro settore è nel pie- no della crisi - ha dichiarato Giuseppe Provvisiero, presi- dente piemontese - Non vo- gliamo però rimanere passivi di fronte a queste difficoltà e per questo abbiamo formula- to un pacchetto di proposte in grado di risollevare il setto- re. Per prima cosa occorre sbloccare i pagamenti e rive- dere il Patto di stabilità inter- no. È inoltre necessario sfrut- tare il ruolo anticiclico dell' edilizia con investimenti in in- frastrutture e con procedure in grado di agevolare l'utiliz- zo del partenariato pubblico e privato. Altri aspetti chiave su cui continuare ad insistere sono la semplificazione norma- tiva e amministrativa, l'allinea- mentodelcostodelpersonalee della fiscalità con quelli appli- cati negli altri Paesi europei, la creazione di una rete per l'in- ternazionalizzazione attraver- so 'antenne' piemontesi nei Pa- esi esteri, una maggiore atten- zione alle piccole medie impre- se e ai giovani, anche attraver- so una adeguata formazione e specializzazione». sostenibilità ambientale «In questa situazione critica la sostenibilità ambientale rappresenta un'occasione di crescita: occorre più che mai affrontare le possibili sinergie tra innovazione e sostenibilità nel settore delle costruzioni, proponendo soluzioni che ri- spondano alle mutate esigen- ze socio-economiche dei frui- tori del prodotto edilizio e alle nuove sensibilità in tema di so- stenibilità e di attenzione alle risorse naturali sempre più li- mitate». Il territorio «In molte parti del nostro terri- torio, a fronte di un decremento demografico si è paradossal- mente verificato un incremento delle superfici urbanizzate. Le cause di questo fenomeno sono spesso legate alle esigenze fi- nanziarie degli Enti locali, che utilizzano l'edificabilità dei suo- li come strumento di politica di bilancio. Il patrimonio esistente è una grande risorsa oggi mal utilizzata che richiede un recu- pero di qualità e di funzionalità e di rendere fattibili interventi di demolizione e di sostituzione, come da tempo avviene in altri paesi europei. Stiamo portando avanti una iniziativa politica che detti i principi fondamenta- li in materia di governo del terri- torio e che favorisca la riqualifi- cazione dei centri urbani e delle periferie, tema che riteniamo strategico per la crescita e la competitività del Paese. Occor- re una cultura sistemica della trasformazione e riqualificazio- ne urbana proiettata nel medio e lungo periodo che generi svi- luppo sostenibile e coesione so- ciale. Riteniamo pertanto che la demolizione e la ricostruzione, al posto della ristrutturazione, possa contribuire ad un minor consumo del suolo, oltreché per- mettere di realizzare al meglio edifici ecosostenibili e nel ri- spetto dei requisiti antisismici". Enti locali «Siamo in attesa che, a garan- zia della corretta applicazione del Piano Città a livello regiona- le, la Regione Piemonte approvi una norma, finalizzata alla ra- zionalizzazione del patrimonio edilizio esistente e alla riqualifi- cazione di aree urbane degrada- te, che dovrà prevedere il rico- noscimento di una volumetria premiale, l'ammissibilità di mo- difiche di destinazione d'uso nonché di modifiche della sago- ma necessaria all'armonizzazio- ne architettonica con gli edifici esistenti". Investimenti Il 23,2% delle imprese ha in pro- gramma investimenti per i pros- simi sei mesi: nel 13,6% dei casi si tratta esclusivamente di inve- stimenti "immobiliari" mentre nel restante 9,6% dei casi sono previsti "solo o anche investi- menti non immobiliari". Le in- tenzioni d'investimento riguar- dano una quota di aziende infe- riore rispetto a sei mesi fa (25,7%), per una diminuzione della quota degli investimenti "immobiliari" (13,2% contro 17,3% nel secondo semestre 2011); quella "solo o anche non immobiliare" passa dall'8,4% di seimesifaal9,6%. Occupazione Il 30,2% delle imprese prevede una riduzione del personale mentre solo lo 0,5% intende au- mentarlo; il saldo è pari a -29,7 (sei mesi fa era -25,9). Le indica- zioni di riduzione riguardano tutte le classi dimensionali. Le intenzioni di ricorso a manodo- pera esterna peggiorano rispet- to alla scorsa indagine. L'au- mento è previsto dal 5,1% delle imprese e la riduzione dal 35,4%, con un saldo pari a -30,3, valore peggiore rispetto alla scorsa indagine (-23). Le difficol- tà di reperimento di personale qualificato e generico si riduco- no. Il problema riguarda il 18,6% delle aziende per la mano- dopera qualificata e il 2,3% per quella generica. Sei mesi fa le percentuali erano rispettiva- mente24,1%e5,2%. Tempi medi di pagamento Nel secondo semestre 2011 i tem- pi medi di pagamento dei com- mittenti che operano in ambito pubblico e privato sono stati in media 110 giorni, in linea con il dato del semestre precedente (110,4); i tempi medi di pagamen- to dei committenti pubblici pas- sano invece da 155,5 giorni di sei mesi fa a 150. Gli indicatori relati- vi alle dilazioni pattuite dalle im- prese con i fornitori sono rispet- tivamenteparia75,3giorniconi fornitori, 49,9 con i fornitori con posa in opera e 54,7 giorni con i noleggiatori a caldo, mentre nel semestre precedente i valori era- no rispettivamente 79,5, 49,4 e 57,4giorni. Nel corso del primo seme- stre del 2012 il costo effettivo del credito bancario è risultato parial5,9%. 48 mila euro La cifra massima prevista come risparmio fiscale Con la primavera alle porte ormai il pensiero vo- la verso la bella stagione e alla lunghe giornate estive. Mare o montagna che sia, dunque, si avvi- cina il tempo del relax. Per chi vuole ristruttura- re la casa delle vacanze o acquistarla può farlo scegliendo ItalCasa, azienda di Alzano Lombar- do,inprovinciadiBergamo. I punti di forza dell’azienda bergamasca sono: la valutazione corretta dell'immobile, alle provvi- gionidovutesoloadaffareconcluso;dalleperizie e dal calcolo dei mutui gratuiti, alla possibilità di ottenere il miglior risultato nel minor tempo pos- sibile. E ancora: i pagamenti in contanti, la possi- bilità di avere a disposizione e per ogni esigenza tecnica o consulto un numero telefonico costan- temente disponibile, oltre alla gestione completa e computerizzata di atti e pratiche legali, fanno dell'ItalCasalasceltaideale. L'azienda offre la possibilità di immobili sia in montagna che al mare. Tra le vette e i verdi pa- scoli del Trentino Alto Adige, della Val Scalve e della Val Serina o lungo le dorate spiagge della Sardegna. Ecco alcuni esempi. Per chi non vuole investire troppo denaro ci sono soluzioni meno costose ma altrettanto vantaggiose, come il resi- dence affacciato sulle bellezze naturali della Co- sta Paradiso: 8 chilometri di scogliere rosse mo- dellate dal vento e trasformate in curiose scultu- re offrono uno scenario imperdibile; per non par- lare delle enormi verande di questo nuovissimo residence con piscina. A pochi minuti da qui, poi, potrete trovare la spiaggia de La Marinedda: stu- penda e incastonata tra rosse rocce di granito che rendono unico questo luogo. Con poche mi- gliaia di euro ItalCasa, grazie al Centro Turistico Italia di via Provinciale, 29, ad Alzano Lombardo (contatti allo 035.24.18.34, email: italcasa_berga- [email protected]) offre soluzioni con camera, bagno con finestra, soggiorno con angolo cottura, clima- tizzazione ed ampia veranda con vista mare; c'è poi la possibilità di una soluzione diversa per chi, adesempio,necessitàdiunastanzainpiù. Ma ci sono anche soluzioni per palati più esi- genti come gli immobili delle Dune Bianche, sem- pre in Sardegna. In un angolo di paradiso, ada- giate su una bianchissima spiaggia lambita dalle azzurre acque del mare più bello d'Italia, trovere- te ville uniche per regalarvi magici momenti di benessereerelaxeunavacanzadasogno. Per ogni informazione è possibile visionare il sito dell'azienda: www.italcasabergamo.it. Case e cantieri per le vacanze I CONSIGLI PER CHI DEVE INVESTIRE E PUNTA SUL MATTONE Acquistare e ristrutturare conviene Il bonus per chi fa interventi sulle abitazioni esistenti diventa permanente CASA & RISTRUTTURAZIONE 38 SPECIALE LA STAMPA / PUBLIKOMPASS MARTEDÌ 20 MARZO 2012

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Pagina Fisica: LASTAMPA - NAZIONALE - 38 - 20/03/12 - Pag. Logica: LASTAMPA/PSP/PAGINE [CASA_02] - Autore: SAMPOZ - Ora di stampa: 19/03/12 21.45

Gli immobili da ristruttura-re possono essere un buonaffare in sede di compraven-dita perché permettono dispuntare qualche sconto.Piacciono invece di menoquelli che necessitano impor-tanti lavori di ristrutturazio-ne. Sono le indicazioni cheemergono dallo studio Tec-nocasa sugli ultimi sei mesidel 2011, una tendenza chegià si era evidenziata in pas-sato. «Le tipologie abitativeusate ma in buone condizio-ni hanno, ancora una volta,riscontrato un maggior inte-resse tra i potenziali acqui-renti. Anche le tipologie daristrutturare possono incon-trare il favore dell'acquiren-te soprattutto se si possonospuntare notevoli ribassi suiprezzi richiesti dai vendito-ri. Il quartiere e il contestoin cui è inserito l'immobilesono importanti per la sceltafinale dell'acquisto», dicel'analisi di Tecnocasa ag-giungendo che «Continuanoad essere poco apprezzati gliappartamenti ai piani altima senza ascensore e quelliche necessitano di importan-ti lavori di ristrutturazione.Su questo fronte novità im-portanti arrivano dal decre-to salva-Italia.

Il bonus Irpef del 36% pre-visto per gli interventi di ri-strutturazione degli immobi-li diventa infatti permanen-te. Il decreto stabilisce infat-ti che questo bonus fiscalesulle ristrutturazioni edilizienon ha più scadenza. Unabuona occasione per moltefamiglie che vogliono rispar-miare sui costi. Non senzasoglie e tetti da valutare ca-so per caso. A regime anchela detrazione relativa agli in-terventi di ristrutturazione,riguardanti interi fabbricati,eseguiti da imprese di co-struzione o ristrutturazioneimmobiliare e da cooperati-ve edilizie, che provvedono,entro sei mesi dalla data ditermine dei lavori, alla suc-

cessiva vendita o assegnazio-ne dell'immobile. In questi ca-si, l'acquirente o l'assegnata-rio della singola unità immobi-liare potrà usufruire del bo-nus Irpef del 36% degli inter-venti eseguiti. Questo valore èpari al 25% del prezzo di vendi-ta o di assegnazione e,comun-que, entro l'importo massimodi 48.000 euro.

Cambia poi anche la formadi comunicazione con l'aboli-zione dell'obbligo di invio del-la comunicazione di inizio la-vori al Centro operativo di Pe-scara. Ora è sufficiente indica-re nella dichiarazione dei red-diti i dati catastali identificati-vi dell'immobile e, se i lavorisiano stati effettuati dal deten-tore, gli estremi di registrazio-

ne dell'atto che permette l'uti-lizzo dell'unità immobiliare egli altri dati richiesti per ilcontrollo della detrazione. Ilcontribuente dovrà conserva-re ed esibire, a richiesta degliuffici finanziari, la comunica-zione all'Asl, fatture e ricevu-te comprovanti le spese soste-nute, ricevute dei bonifici dipagamento. [S. RIC.]

Parte dal Piemontela nuova sfidadei Costruttoriitaliani

36%Il bonus

Irpef

Lo scontofiscaleprevisto

per gliinterventidi

ristrutturazionedegli immobilidiventa infatti

permanente

“Tutelare l’ambiente aiuta la crescita”

Appello dell’Associazione Na-zionale costruttori per supera-re il momento difficile ma an-che per guardare al futurocon serenità.

«Il nostro settore è nel pie-no della crisi - ha dichiaratoGiuseppe Provvisiero, presi-dente piemontese - Non vo-gliamo però rimanere passividi fronte a queste difficoltà eper questo abbiamo formula-to un pacchetto di propostein grado di risollevare il setto-re. Per prima cosa occorresbloccare i pagamenti e rive-dere il Patto di stabilità inter-no. È inoltre necessario sfrut-tare il ruolo anticiclico dell'edilizia con investimenti in in-frastrutture e con procedurein grado di agevolare l'utiliz-zo del partenariato pubblico

e privato. Altri aspetti chiavesu cui continuare ad insisteresono la semplificazione norma-tiva e amministrativa, l'allinea-mento del costo del personale edella fiscalità con quelli appli-cati negli altri Paesi europei, lacreazione di una rete per l'in-ternazionalizzazione attraver-so 'antenne' piemontesi nei Pa-esi esteri, una maggiore atten-zione alle piccole medie impre-se e ai giovani, anche attraver-so una adeguata formazione especializzazione».

sostenibilitàambientale«In questa situazione criticala sostenibilità ambientalerappresenta un'occasione dicrescita: occorre più che maiaffrontare le possibili sinergietra innovazione e sostenibilitànel settore delle costruzioni,proponendo soluzioni che ri-spondano alle mutate esigen-ze socio-economiche dei frui-tori del prodotto edilizio e allenuove sensibilità in tema di so-stenibilità e di attenzione allerisorse naturali sempre più li-mitate».

Il territorio«In molte parti del nostro terri-torio, a fronte di un decrementodemografico si è paradossal-mente verificato un incrementodelle superfici urbanizzate. Lecause di questo fenomeno sonospesso legate alle esigenze fi-nanziarie degli Enti locali, cheutilizzano l'edificabilità dei suo-li come strumento di politica dibilancio. Il patrimonio esistenteè una grande risorsa oggi malutilizzata che richiede un recu-pero di qualità e di funzionalitàe di rendere fattibili interventidi demolizione e di sostituzione,come da tempo avviene in altripaesi europei. Stiamo portandoavanti una iniziativa politicache detti i principi fondamenta-li in materia di governo del terri-torio e che favorisca la riqualifi-cazione dei centri urbani e delleperiferie, tema che riteniamostrategico per la crescita e lacompetitività del Paese. Occor-re una cultura sistemica dellatrasformazione e riqualificazio-ne urbana proiettata nel medioe lungo periodo che generi svi-luppo sostenibile e coesione so-

ciale. Riteniamo pertanto che lademolizione e la ricostruzione,al posto della ristrutturazione,possa contribuire ad un minorconsumo del suolo, oltreché per-mettere di realizzare al meglioedifici ecosostenibili e nel ri-spetto dei requisiti antisismici".

Enti locali«Siamo in attesa che, a garan-zia della corretta applicazionedel Piano Città a livello regiona-le, la Regione Piemonte approviuna norma, finalizzata alla ra-zionalizzazione del patrimonioedilizio esistente e alla riqualifi-cazione di aree urbane degrada-te, che dovrà prevedere il rico-noscimento di una volumetriapremiale, l'ammissibilità di mo-difiche di destinazione d'usononché di modifiche della sago-ma necessaria all'armonizzazio-ne architettonica con gli edificiesistenti".

InvestimentiIl 23,2% delle imprese ha in pro-gramma investimenti per i pros-simi sei mesi: nel 13,6% dei casisi tratta esclusivamente di inve-

stimenti "immobiliari" mentrenel restante 9,6% dei casi sonoprevisti "solo o anche investi-menti non immobiliari". Le in-tenzioni d'investimento riguar-dano una quota di aziende infe-riore rispetto a sei mesi fa(25,7%), per una diminuzionedella quota degli investimenti"immobiliari" (13,2% contro17,3% nel secondo semestre2011); quella "solo o anche nonimmobiliare" passa dall'8,4% disei mesi fa al 9,6%.

OccupazioneIl 30,2% delle imprese prevedeuna riduzione del personalementre solo lo 0,5% intende au-mentarlo; il saldo è pari a -29,7(sei mesi fa era -25,9). Le indica-zioni di riduzione riguardanotutte le classi dimensionali. Leintenzioni di ricorso a manodo-pera esterna peggiorano rispet-to alla scorsa indagine. L'au-mento è previsto dal 5,1% delleimprese e la riduzione dal35,4%, con un saldo pari a -30,3,valore peggiore rispetto allascorsa indagine (-23). Le difficol-tà di reperimento di personale

qualificato e generico si riduco-no. Il problema riguarda il18,6% delle aziende per la mano-dopera qualificata e il 2,3% perquella generica. Sei mesi fa lepercentuali erano rispettiva-mente 24,1% e 5,2%.

Tempimedi di pagamentoNel secondo semestre 2011 i tem-pi medi di pagamento dei com-mittenti che operano in ambitopubblico e privato sono stati inmedia 110 giorni, in linea con ildato del semestre precedente(110,4); i tempi medi di pagamen-to dei committenti pubblici pas-sano invece da 155,5 giorni di seimesi fa a 150. Gli indicatori relati-vi alle dilazioni pattuite dalle im-prese con i fornitori sono rispet-tivamente pari a 75,3 giorni con ifornitori, 49,9 con i fornitori conposa in opera e 54,7 giorni con inoleggiatori a caldo, mentre nelsemestre precedente i valori era-no rispettivamente 79,5, 49,4 e57,4 giorni.

Nel corso del primo seme-stre del 2012 il costo effettivodel credito bancario è risultatopari al 5,9%.

48milaeuro

La ciframassimaprevista

comerisparmio

fiscale

Con la primavera alle porte ormai il pensiero vo-la verso la bella stagione e alla lunghe giornateestive. Mare o montagna che sia, dunque, si avvi-cina il tempo del relax. Per chi vuole ristruttura-re la casa delle vacanze o acquistarla può farloscegliendo ItalCasa, azienda di Alzano Lombar-do, in provincia di Bergamo.

I punti di forza dell’azienda bergamasca sono:la valutazione corretta dell'immobile, alle provvi-gioni dovute solo ad affare concluso; dalle periziee dal calcolo dei mutui gratuiti, alla possibilità diottenere il miglior risultato nel minor tempo pos-sibile. E ancora: i pagamenti in contanti, la possi-bilità di avere a disposizione e per ogni esigenzatecnica o consulto un numero telefonico costan-temente disponibile, oltre alla gestione completae computerizzata di atti e pratiche legali, fannodell'ItalCasa la scelta ideale.

L'azienda offre la possibilità di immobili sia inmontagna che al mare. Tra le vette e i verdi pa-scoli del Trentino Alto Adige, della Val Scalve edella Val Serina o lungo le dorate spiagge dellaSardegna. Ecco alcuni esempi. Per chi non vuoleinvestire troppo denaro ci sono soluzioni menocostose ma altrettanto vantaggiose, come il resi-dence affacciato sulle bellezze naturali della Co-sta Paradiso: 8 chilometri di scogliere rosse mo-dellate dal vento e trasformate in curiose scultu-re offrono uno scenario imperdibile; per non par-lare delle enormi verande di questo nuovissimoresidence con piscina. A pochi minuti da qui, poi,potrete trovare la spiaggia de La Marinedda: stu-penda e incastonata tra rosse rocce di granitoche rendono unico questo luogo. Con poche mi-gliaia di euro ItalCasa, grazie al Centro TuristicoItalia di via Provinciale, 29, ad Alzano Lombardo(contatti allo 035.24.18.34, email: [email protected]) offre soluzioni con camera, bagnocon finestra, soggiorno con angolo cottura, clima-tizzazione ed ampia veranda con vista mare; c'èpoi la possibilità di una soluzione diversa per chi,ad esempio, necessità di una stanza in più.

Ma ci sono anche soluzioni per palati più esi-genti come gli immobili delle Dune Bianche, sem-pre in Sardegna. In un angolo di paradiso, ada-giate su una bianchissima spiaggia lambita dalleazzurre acque del mare più bello d'Italia, trovere-te ville uniche per regalarvi magici momenti dibenessere e relax e una vacanza da sogno.

Per ogni informazione è possibile visionare ilsito dell'azienda: www.italcasabergamo.it.

Case e cantieriper le vacanze

I CONSIGLI PER CHI DEVE INVESTIRE E PUNTA SUL MATTONE

Acquistare e ristrutturare convieneIl bonus per chi fa interventi sulle abitazioni esistenti diventa permanente

CASA & RISTRUTTURAZIONE

38 SPECIALE LA STAMPA / PUBLIKOMPASSMARTEDÌ 20 MARZO 2012

Page 2: Rassegna Stampa Geoweb

Il Sole 24 Ore

Sabato 17 Marzo 2012 - N. 76 13

CONTROLLI

Eliminare adempimenti inutiliAlfinedieliminarecomplessitàsuperflue,èprevistaunarevisionesistematicadeiregimifiscali.Restylinganchepergliadempimenti,conparticolareriferimentoaquellichedannoluogoaduplicazioniocherisultinoinutiliperl’accertamentoononconformialregimediproporzionalità.Cambianoanchelefunzionideisostitutid’impostaedidichiarazione,deicentridiassistenzafiscaleedegliintermediari,conpotenziamentodell’informatica

TUTORAGGIO

Rendite meno sperequatePersuperareleattualisperequazioniilGovernopuntaallarevisionedelcatastoeallaridefinizionedeifabbricatiinbaseavaloriecriteripiùaggiornati:localizzazione,qualitàdell’immobileesuperficieinmetriquadrianzichéinvani.Serviràilcontributodell’AgenziadelterritorioedeiComuniche,conl’avventodell’Imu,hannoancorapiùinteresseacollaborare.Nondovràesserci l’aumentodelprelievo:lemaggiorirenditesarannocompensatedariduzionidialiquote

FONDO IRPEF

IRI

Revisione degli interpelliPrevistalarevisioneel’ampliamentodel«tutoraggio»perattuareunamiglioreassistenzaaicontribuenti,conparticolareattenzioneaquellididimensionipiùpiccoleeoperanticomepersonefisiche,perl’assolvimentodegliadempimenti,lapredisposizionedelledichiarazionideiredditieperilcalcolodelleimposte.Scattapurelarevisionedegli interpellipergarantireunamaggioreomogeneitàancheperunamiglioretutelagiurisdizionale

Da Ires a IriL’ideaèquelladisepararelatassazionedell’impresadaquelladell’imprenditore.Sostituendodifattol’Iresconl’Iri.Insostanzasiprevedel’applicazionedellanuovaIriatutteleattivitàdiimpresa(oprofessionali)laddoveilredditochel’imprenditore(oilprofessionista)percepiscedall’impresa(odallostudioprofessionale)comeremunerazionedelsuocontributolavorativovieneassoggettatoall’Irpefchemantienelasuaprogressività

Arriva la carbon taxRiprendendolapraticaeuropeadellegreentaxesperfinanziarelosvilupposostenibile,l’Esecutivopuntaaintrodurreunacarbontaxconcuifinanziarelosviluppodellefontienergeticherinnovabili.L’ideaèquelladirenderepiùpesantileacciseenergetichesuiproduttoridicombustibili fossiliinfunzionedellorocontenutodicarbonio.Ilsensoèquellodifarpagarelariduzionedelleemissionisoprattuttoaisoggetticheconlaloroattivitàinquinanodipiù

La destinazione del gettitoCosìcomeperl’evasionefiscale,ancheilfenomenodell’erosionesaràoggettodimonitoraggio.Comeavvenuto conil rapportosullespese fiscali (taxexpenditures)dello scorsonovembreche dovrebberappresentare la primaesperienzain tale senso.Ilgettitoconseguente alla lottaall’evasionee all’erosioneconfluirà in unapposito Fondostrutturale,destinatoadalimentare eventualisgravi fiscali

ABUSO DEL DIRITTO

CARBON TAX

Proporzionalità delle peneSivaversounarevisionedelsistemadellesanzioni,secondocriteridi«predeterminazioneeproporzionalità»rispettoallagravitàdeicomportamenti,dandorilievoallaconfigurazionedelreatotributariopericomportamentifraudolenti,simulatoriofinalizzatiallacreazioneeutilizzodidocumentazionefalsa.Siescludelarilevanzapenalepericomportamentiascrivibiliall’elusione

SEMPLIFICAZIONI

Procedure extra-giudizialiAlfinediaccelerarelecontroversiedicompetenzadellecommissionitributarie,siprevedeilricorsoaprocedureextragiudizialididefinizionedellepiccoleliti.Sempreconlostessoobiettivo,siparladiestensionedellaconciliazionegiudizialeallafasediappelloealgiudiziodirevocazionee,poi,dimiglioramentodell’efficienzadellecommissionitributarieedellaprofessionalitàdeicollegigiudicanti

IVA

SANZIONI

CATASTO EVASIONE

Nove mesi per l’attuazioneLa bozza in 17 articoli prevede la revisione delle agevolazioni fiscaliCambiano sanzioni penali e interpelli, codificato l’abusodel diritto

CONTENZIOSO

Arriva la norma generaleTraiprincipiecriteridirettivinonpotevamancarel’appuntamentoconl’abusodeldiritto.Unanormageneraledovrebbedefinirneicontorni,unificandolaconquelladell’elusioneerendendolaapplicabileatuttiitributi.Talenormanondovràesserevincolatadaun’elencazionetassativadifattispecieedovràprocedereall’assimilazionetraelusioneeabuso.Inoltre,lanormageneraledovràaccompagnarsiancheallafissazionediregoleprocedurali

Arriva l’Iva di gruppoSull’Ivaladelegapropone,daunlato,larazionalizzazionedeisistemispeciali infunzionedellaparticolaritàdeisettori interessatie,dall’altro,l’introduzionedell’Ivadigruppoprevistadalladirettiva2006/112/Ce.Altempostessovienemessaincantierelarevisionediunaseriediimposteindirette:bollo, ipotecarieecatastali,concessionigovernative,assicurazionieintrattenimenti.Accorpandonealcune,semplificandogliadempimentierazionalizzandolealiquote

Misurazione e monitoraggioLadelegaprevedeladefinizionediunametodologiadirilevazione,dariferireatuttiitributi,basatasulconfrontodeidatidicontabilitànazionaleconquellidell’anagrafetributaria.Ladelega«eventualmente»prevedel’istituzionediunacommissioneindipendente,partecipatadall’Istateanchedall’amministrazione.Unrapportoannualeillustreràl’andamentodell’economiasommersaeforniràunastimaattendibiledell’evasione

Sinergia con altre banche datiÈprevista,dovepossibile,lasinergiaconaltreautoritàpubblichenell’otticadimigliorarel’efficaciadellemetodologiedicontrollo.Ègarantitainoltrel’assolutariservatezzanell’attivitàdicontrollofinoallacompletadefinizionedell’accertamento.Nelcorsodelleindagini,poi,bisognaridurrealminimogliostacolialnormalesvolgimentodell’attivitàeconomicadelcontribuenteinteressato

TEMPIE PROCEDURE

MANOVRA E MERCATI

Ladelegafiscale

I pilastri della delega

Marco MobiliROMA

Ecco la delega. E con tantenovità. Dall’addio all’Ires (l’im-posta sul reddito delle società)chesaràsostituitadall’Iri(lanuo-vaimpostasulredditoimprendi-toriale), alla nuova tassazioneambientale,ingradodiassicura-re un doppio dividendo sia perlariduzionedelle emissionino-civesiaperunaredistribuzionedel carico fiscale compatibilecon un sviluppo sostenibile. Cisono poi la revisione dei regimifiscali,degli interpelli,dell’assi-stenza fiscale, del contenzioso,delle sanzioni penali e del cata-sto. Rilancio, poi, per la lottaall’evasione eall’elusione fisca-le, accompagnata dal riordinodelle tax expenditures. Ma so-prattutto c’è la conferma che irecuperidella lotta all’evasionesaranno redistribuire a chi letasse le paga correttamente: lerisorsesarannorestituiteacitta-dini e imprenditori onesti sottoforma di sgravi, premiando so-

prattutto quelli sottoposti a unprelievo maggiore. È quantoprevedelabozzadelladelegafi-scale messa a punto dal Gover-no Monti e presentata giovedìseranelcorsodelverticepoliti-co con i leader di Pd, Pdl e Udc.Ieri nel corso del Consiglio deiministri è stato annunciato cheilvarodei17articolidelprovve-dimentoavverràper la finedel-laprossimasettimana.

Per attuare la riforma, si leg-ge nell’articolo 1, il Governo siconcede 9 mesi di tempo peremanare uno o più decreti legi-slativi. Tre sono i capi: il primoèdedicatoall’equitàeallarazio-nalità del sistema; il secondoall’evasione e all’elusione e alrapportotrafiscoecontribuen-ti; ilterzorivedelatassazioneinfunzione della crescita dell’in-ternazionalizzazione delle im-presee la tuteladell’ambiente.

L’equità fiscale passa soprat-tuttoperlariformadelcatastoedel prelievo sugli immobili chein futuro dovrà: far riferimento

a valori medi ordinari espressi«dalmercato inun arco tempo-rale triennale»; definire gli am-biti territoriali del mercato im-mobiliare; rideterminare le de-stinazioni d’uso catastali ordi-narie e speciali; determinare ilvalorepatrimonialemedioordi-nario (per i dettagli si rinvia alserviziodellapaginaa fianco).

Oltreal riordino delle agevo-lazioni e degli sconti concessidal Fisco, la delega prevede ilmonitoraggio annuale dell’ero-sione e dell’evasione fiscale: inquesto modo sarà possibile ali-mentare il fondo per la riduzio-nedellapressionefiscaleprevi-sto dall’articolo 5. Nel secondocapitolosulcontrastoall’evasio-ne fiscale viene disciplinatol’abusodeldirittoel’elusionefi-scale. Saranno contrastate lepianificazioni fiscali prive diadeguatefinalità economiche.

Misureadhoc sarannoprevi-ste per gestire il rischio fiscale,così come la governance azien-dale. In sostanza si prevede una

maggiore cooperazione tra am-ministrazione finanziaria eaziendeingradodiprevederesi-stemiaziendalistrutturatidige-stione e di controllo del rischiofiscale.Ci saranno il rilanciodeltutoraggioelarevisionedegliin-terpelli, così da assicurare unamaggioretutela giuridica.

Conl’articolo8vengonofissa-tiiprincipiperuna«revisionesi-stematica» dei regimi fiscali so-prattuttonell’otticadieliminareinutili adempimenti. La revisio-ne riguarderà anche i compitideisostituti d’impostaedeiCaf .

Ladelegariscriveràancheilsi-stemasanzionatorioeinpartico-lare quello penale. L’obiettivo èquello di ricalibrare le sanzionisecondocriteridipredetermina-zione e proporzionalità rispettoalla gravità dei comportamenti.Sarà esclusa «la rilevanza pena-lepericomportamentiascrivibi-liall’elusionefiscale»esaràrivi-sto il regime della dichiarazioneinfedele e del sistema sanziona-torioamministrativo.

Molto atteso dalle imprese,soprattuttointerminidicertez-za del diritto, la previsionedell’articolo9secondocui lari-formaporteràalla«definizioneapplicativa della disciplina delraddoppio dei termini». Il rad-doppio dei termini si verificasoltanto in presenza di effetti-vo invio della denuncia dell’ar-ticolo 331 del Cpp «effettuatoentro il termine correlato allospirare del termine ordinariodidecadenza».

Sarà ulteriormente rafforza-tal’attivitàconoscitivaedicon-trollo. In questo senso sarà po-tenziatalatracciabilitàdeipaga-menti così come l’utilizzo dellafattura elettronica. Non solo.L’accertamento sintetico ai finiIrpef avrà rilevanza anche ai fi-ni del rispetto degli obblighicontributivi o di altre impostein relazione all’attività svoltadalcontribuente.

La grande rivoluzione delladelega arriva con l’addio al-l’Ires e l’introduzione di un’im-

postasulredditoimprenditoria-le.Insostanzasipuntaasepara-re la tassazione dell’impresa daquella dell’imprenditore o delprofessionista. Ci sarà così unatassa allo stesso modo tutte leimprese (e professioni) indi-pendentementedallaformagiu-ridica (individuale, società dipersoneodicapitali).

Particolare rilievo assumeràanche l’articolo 13 con la razio-nalizzazione del reddito d’im-presa. In questo senso si puntaalla revisione dei sistemi di de-ducibilità degli ammortamenti,nonchédeicostisostenutiinPa-esi black list, nonché il regimedelleperditesucrediti.

Arriverà anche in Italia unacarbon tax, il cui gettito dovràessere utilizzato «prioritaria-menteperrivedere il sistemadifinanziamentodellefontirinno-vabili. Infine, la clausola di sal-vaguardia:ovvero la delegacheriscriveràilnuovoFisconondo-vràpesaresui contipubblici.

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Rivoluzione in arrivo per il reddito d’impresaEcco la delega fiscale: Iri al posto dell’Ires, «carbon tax» sulle emissioni, sgravi Irpef finanziati dalla lotta all’evasione

I tempiIlprimodei17articoliche

compongonolabozzadiDdlcheIlSole24Oreèingradodianticipare,assegnaalGovernoladelegaaemanareunoopiùdecretilegislativiperlasuaattuazioneentronovemesi.Eventualicorrettividovrannoarrivarenei18mesisuccessivi

La proceduraOgnidecretolegislativoemanato

dalgovernodovràesserevagliatodallecompetenticommissioniparlamentaricheavranno30giorniditempo(piùaltri10qualoralamateriaesaminatasiadiparticolarecomplessità).Incassatol’okilDlgssaràapprovatoinviadefinitiva

Page 3: Rassegna Stampa Geoweb

Martedì 20 Marzo 2012 29

DI ANTONIO CICCIA

Accordo di conciliazione come il rogito. Se ri-guarda immobili deve contenere tutti gli ele-

menti dell’atto notarile: deve contenere l’identifi cazione cata-stale, gli estremi urbanistici e le menzioni sulla certifi cazione energetica; si devono assolvere le disposizioni antiriciclaggio e quelle sulle modalità di paga-mento. E così via. Tutte forma-lità che potrebbero spingere le parti in sede di conciliazione a stipulare un più semplice e sin-tetico accordo obbligatorio, che le obblighi ad andare da notaio per la stipula dell’atto di trasferi-mento. E senza impegolarsi nella redazione di un atto complesso, che, comunque, il notaio, per ot-tenere la trascrizione nei registri pubblici, deve controllare da capo a piedi. Il Consiglio nazionale del notariato ha stilato un decalogo sugli accordi raggiunti al termine della procedura di mediazione di-sciplinata dal decreto legislativo 28/2010, che proprio oggi entra a regime, nella forma di conciliazio-ne obbligatoria, per le controver-sie condominiali e risarcimenti danni da circolazione veicoli e natanti. Vediamo i punti essen-ziali del decalogo per la corretta stipulazione di quel particolare contratto, che è appunto l’accordo di conciliazione.

Innanzi tutto l’accordo va di-stinto dal verbale della seduta di conciliazione, che va certifi-cato dal conciliatore. L’accordo è, invece, l’atto nel quale le parti sottoscrivono le condizioni della composizione della lite. Le fi rme in calce all’accordo devono essere autenticate da un pubblico uffi -ciale (il notaio) ogni volta che, con l’accordo, si concludono atti soggetti a pubblicità nei pubblici registri, immobiliari e commer-ciali.

Detto questo, il notaio deve verificare che l’accordo sia in-tervenuto su diritti disponibili o, comunque, su diritti che possono formare oggetto di regolamento negoziale privato o, comunque, non in violazione di norme im-perative. Ad esempio un accordo di conciliazione non può avere ad oggetto diritti patrimoniali atti-nenti al regime della famiglia, ob-blighi di contribuzione o relativi ai fi gli o agli obblighi nascenti dal matrimonio; con la conciliazione non possono assumersi validi obblighi a donare, e non possono raggiungersi accordi in violazione al divieto dei patti successori.

Un problema particolare è l’ammissibilità di un accordo conciliativo avente ad oggetto l’accertamento dell’acquisto del diritto di proprietà o di altro di-ritto reale di godimento per in-tervenuta usucapione, e la sua trascrivibilità. Su questo ultimo aspetto si richiama la decisione del Tribunale di Roma del 22 luglio 2011, per cui non può es-sere trascritto l’accordo avente a oggetto l’accertamento dell’ac-

quisto del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento per intervenuta usucapione. Da ciò altra sentenza (Trib. Varese, 20/12/2011) fa discendere che, ad-dirittura, la mediazione sull’usu-capione non sia obbligatoria, ma solo facoltativa.

Il notaio, poi, deve verifi care il rispetto delle formalità previste dalla legge: necessità di atto pub-blico con i testimoni come per le donazioni, patti di famiglia; for-malità particolari in caso di parti analfabete, sorde, mute o di lin-gua straniera.

La verifi ca deve riguardare la capacità delle parti e la loro legit-timazione a disporre dei beni og-getto di accordo: capacità di agire, regime patrimoniale coniugale. Se, poi, interviene un rappresen-tante, anche per l’accordo, si deve controllare il rispetto delle norme in materia di rappresentanza vo-lontaria, legale od organica delle parti.

L’accordo non è esente, poi, dal rispetto scrupoloso di tutte le nor-mative dettate per il bene che ne forma oggetto: ad esempio qualo-ra con l’accordo si trasferisca o si costituisca un diritto reale su un bene immobile dovranno essere rispettate tutte le relative nor-mative urbanistiche, catastali, fi scali. Inoltre come in ogni atto notarile le fi rme di tutte le par-ti devono essere autenticate in calce all’accordo, a margine dei fogli intermedi e degli allegati. Non basta, dunque, depositare l’accordo agli atti del notaio, a meno che il deposito avvenga ad opera di tutte le parti dell’ac-cordo e il contenuto dell’accordo stesso sia riprodotto nel verbale notarile di deposito sottoscritto da tutte le parti. In sostanza si deve fi rmare davanti al notaio.

Il pubblico uffi ciale deve, poi, astenersi dall’autenticare ac-cordi amichevoli in violazione di norme imperative, dell’ordi-ne pubblico, che non abbiano ad oggetto diritti disponibili, che abbiano ad oggetto fattispecie che non possono essere oggetto di regolamentazione con atto negoziale di autonomia priva-ta o comunque accordi invali-di. In ogni caso in cui l’accordo possa essere raggiunto con lo strumento contrattuale, ma sia carente di requisiti richiesti per la sua validità, il notaio redige-rà autonomo atto di convalida o riproduttivo dell’accordo annul-labile o nullo, completo di tutti i requisiti richiesti dalla legge. Il notaio deve osservare le nor-me in materia di conservazione degli atti a raccolta, precisandosi al riguardo che il deposito del ver-bale, ed allegato accordo, presso la segreteria dell’organismo di mediazione non derogano alla normativa prevista per gli atti notarili, da considerarsi comun-que speciale: dunque ci saranno due depositi.

Infi ne andranno osservati gli adempimenti fi scali e di pubbli-cità nei pubblici registri.

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Decalogo dei notai. Oggi a regime

La conciliazione è come il rogito

Avviso ai sensi dell’articolo 41, comma 6, del Regolamento adottato dalla Consob con deliberan. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato

ai sensi dell’articolo 102 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58avente ad oggetto azioni ordinarie di

Apulia Prontoprestito S.p.A.

OFFERENTIBanca Apulia S.p.A. e HDI Assicurazioni S.p.A.

Veneto Banca S.c.p.A. è considerata, ai sensi dell’articolo 101-bis, comma 4-bis, lettera b) del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 soggetto che agisce

di concerto con Banca Apulia S.p.A.

HDI V.a.G. (HDI Versicherung auf Gegenseitigkeit, società di mutua assicurazione) è considerata, ai sensi dell’articolo 101-bis, comma 4-bis, lettera b) del Decreto Legislativo

24 febbraio 1998, n. 58 soggetto che agisce di concerto con HDI Assicurazioni S.p.A.

Consulenti finanziari dell’offerta

Intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesionisul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Banca Apulia S.p.A. e HDI Assicurazioni S.p.A. (gli “Offerenti”), ai sensi dell’articolo 41, comma 6,del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, comesuccessivamente modificato e integrato (il “Regolamento Emittenti”), e in conformità a quantoprevisto dal Paragrafo F.3 del documento di offerta pubblicato in data 27 gennaio 2012 (il“Documento di Offerta”), rendono noto che in data 16 marzo 2012 si è concluso il periodo diadesione relativo all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria (l’“Offerta”) promossa, ai sensidell’art. 102 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (“TUF”), dagli Offerenti e avente adoggetto n. 44.700.000 azioni ordinarie (le “Azioni”) di Apulia Prontoprestito S.p.A. (l’“Emittente”o “Apulia Prontoprestito”), rappresentative del 18,94% del capitale sociale di Apulia Prontoprestitoe pari alla totalità delle azioni emesse alla data di pubblicazione del Documento di Offerta, dedottele n. 191.300.000 azioni detenute dagli Offerenti, rappresentative complessivamente dell’81,06%del capitale sociale dell’Emittente.Alla data di chiusura dell’Offerta risultano portate in adesione complessivamente n. 21.249.667Azioni che rappresentano il 47,538% delle Azioni oggetto dell’Offerta ed il 9,004% del capitalesociale dell’Emittente, per un controvalore complessivo di Euro 6.374.900,10. Si precisa che, nel corso del periodo di adesione all’Offerta, gli Offerenti non hanno effettuato nédirettamente né indirettamente acquisti aventi ad oggetto Azioni. Il pagamento del corrispettivo dell’Offerta, pari ad Euro 0,30 per Azione (il “Corrispettivo”), avverràin data 21 marzo 2012, data di trasferimento agli Offerenti della titolarità delle Azioni portate inadesione all’Offerta.Sommando le Azioni portate in adesione all’Offerta a quelle già possedute dagli Offerenti, questiultimi verranno a detenere, ad esito dell’Offerta, complessive n. 212.549.667 Azioni, pari al90,063% del capitale sociale dell’Emittente.

Pertanto, poiché all’esito dell’Offerta, gli Offerenti verranno a detenere una partecipazione superiore al90% ma inferiore al 95% del capitale sociale dell’Emittente, avendo gli Offerenti dichiarato nelDocumento di Offerta l’intenzione di non ripristinare un flottante sufficiente ad assicurare il regolareandamento delle negoziazioni, ricorreranno i presupposti di legge relativi all’obbligo di acquistare, aisensi dell’art. 108, comma 2, del TUF, (l’“Obbligo di Acquisto”) dagli azionisti dell’Emittente che nefacciano richiesta, le residue Azioni non ancora portate in adesione all’Offerta, e quindi (dedotte lecomplessive n. 191.300.000 Azioni già nella titolarità degli Offerenti e le n. 21.249.667 portate inadesione all’Offerta) n. 23.450.333 Azioni, pari al 9,937% del capitale sociale dell’Emittente (le “AzioniResidue”), ad un corrispettivo che verrà determinato da Consob ai sensi dell’art. 108, comma 4, del TUF. L’adempimento dell’Obbligo di Acquisto avrà luogo non appena possibile a seguito delladeterminazione del corrispettivo per l’adempimento dell’Obbligo di Acquisto delle Azioni Residueda parte di Consob.Con ulteriore avviso verranno fornite indicazioni sulle modalità e termini con cui gli Offerentiadempiranno l’Obbligo di Acquisto.Si fa infine, presente che Borsa Italiana S.p.A. revocherà le Azioni dalla quotazione sul MercatoTelematico Azionario organizzato e gestito dalla stessa, a decorrere dal giorno di borsa apertasuccessivo all’ultimo giorno di pagamento del corrispettivo dell’Obbligo di Acquisto, ovvero, alricorrerne dei presupposti, tenuto conto dei tempi previsti per l’esercizio dell’eventuale diritto diacquisto di cui all’articolo 111 del TUF.

Bari, 20 marzo 2012

OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO VOLONTARIA TOTALITARIA

Page 4: Rassegna Stampa Geoweb

Il Sole 24 Ore

Domenica 18 Marzo 2012 - N. 77 9

ARTICOLO 10Verràrafforzatol’utilizzodapartedell’Amministrazionefinanziariadicontrollimirati,usandoinmodoappropriatoecompletoglielementicontenutinellebanchedatieprevedendosinergieconaltreautoritàpubblichenell’otticadimigliorarel’efficaciadellemetodologiedìcontrollo.Previstol’obbligodigarantirel’assolutariservatezzanell’attivitàconoscitivaedicontrollofinoallacompletadefinizionedell’accertamento.Inoltre,ilFiscosiimpegnaall’effettivaosservanza,nelcorsodell’attivitàdicontrollo,delprincipiodiridurrealminimogliostacolialnormalesvolgimentodell’attivitàeconomicadelcontribuente,garantendoinognicasoilrispettodelprincipiodiproporzionalità.Verrà

rafforzatoilcontraddittorionellafasediindagineconlasubordinazionedeisuccessiviattidiaccertamentoeliquidazioneall’esaurimentodelcontraddittorioprocedimentale.Èprevistaunasempremaggioretracciabilitàdeipagamentieilpotenziamentodeglieffettidell’accertamentosinteticoche,salvoprovacontraria,faràsìcheilmaggiorredditoaccertatosinteticamenteaifiniIrpefassumarilevanzaanchepergliobblighicontributivielealtreimposte

VENEZIA

c

ROMA

ALIQUOTA IRESPERMANENZA MASSIMA IN AZIENDA

LAPAROLACHIAVE

FIRENZE

MILANO

CASA

NEGOZIO

3.400

VERIFICHE IN AZIENDA MENO INVASIVESINTETICO CON EFFETTO ANCHE AI FINI INPS

CONCILIAZIONE ESTESAAD APPELLO E REVISIONE

NELL’IMPRESA DEBUTTERÀ L’IRIPER I CONTRIBUENTI MINORI TASSE A FORFAIT

1.246

DOSSIER DELEGA FISCALE/3IMMOBILI E ACCERTAMENTI

L’ELUSIONE NON AVRÀRILEVANZA PENALE

495

NUOVOCATASTOCONSALVAGUARDIAIl conto potrebbe crescere anche se una clausola ad hoc impone di impedire aggravi per i contribuenti

30 giorni

Contenzioso

27,5%

Lotta all’evasione. Le nuove strategie

791

474

ARTICOLO 11Ancheilcontenziosotributariocambieràparzialmentepellealfinediaccelerareladefinizionedellecontroversiedicompetenzadellecommissionitributarie.Lanormainquestioneprevede,conquestefinalità,diavviareprocedurestragiudizialididefinizionedellelitidimodestaentità.Ma,soprattutto,sihainmentediestenderelaconciliazionegiudizialeallafasediappelloealgiudiziodirevisioneampliandonelaportatarispettoaquelcheaccadràconl’avviodellamediazionefiscale.Inoltre,l’obiettivoèunmiglioramentodell’efficienzadellecommissionitributarieedellaprofessionalitàdeicollegigiudicanti

Sanzioni

ARTICOLO 12Sulfrontedellatassazionedeiredditiprodottidalleimpreseedailavoratoriautonomisiprevedeun’impostaunica(Iri)sututtiiredditiprodottinell’eserciziodiattivitàdiimpresaodilavoroautonomo(compresiquelliprodotti informaassociata)dagliattualisoggettipassiviIrpefoIres.Inparticolare,siprevedeladeducibilitàdallanascenteimpostaunicadellesommeprelevatedall’artistaoprofessionistaedaisocioassociatiovverodall’imprenditoreodaisoci,elaconcorrenzaditalisommeallaformazionedeiredditocomplessivoimponibileaifiniIrpef.Pericontribuentidiminoridimensioniregimiconpagamentoaforfaitdiun’unicaimposta

7 La bozza del disegno di legge delegafiscale si propone di rivedere e ampliare iconfini del tutoraggio, cioè quel complessodi attività che vengono svolte da partedell’agenzia delle Entrate a favore deicontribuenti, in rapporto diretto con loro(per esempio nel caso sia di piccoli che digrandi contribuenti). L’obiettivo è semprequello di instaurare un rapporto checonsenta di favorire l’adempimentospontaneo dei contribuenti, al di là diinterventi "costrittivi". La delega punta, inparticolare, ad attuare una miglioreassistenza ai contribuenti, in particolare diminori dimensioni che operano comepersone fisiche, per arrivare a facilitare gliadempimenti, le dichiarazioni e il calcolodelle imposte

Abuso di diritto

MILANO

CATANIA

FIRENZE

FOGGIA

1.013

1.448

Le disparità dei valori catastali

ARTICOLO 9Revisionedelsistemasanzionatoriopenalesecondocriteridipredeterminazioneeproporzionalitàrispettoallagravitàdeicomportamenti,dandorilievoallaconfigurazionedelreatotributariopericomportamentifraudolenti,simulatoriofinalizzatiacreazioneeutilizzodidocumentazionefalsa.Saràesclusalarilevanzapenalepericomportamentiascrivibiliall’elusionefiscale.Possibilelariduzionedellesanzioniperlefattispeciemenogravi.Saràdefinitalaportataapplicativadelladisciplinadelraddoppiodeitermini,incasiridottirispettoaquelliattuali

NAPOLI

BARI

495

BOLOGNA

LATINA

2.582

2.219TORINO

COSENZA

Dario DeottoLacertezzadeldirittorisultailcaposal-

do delle misure in materia di contrastoall’evasione (ma non solo), contenute nellabozzadeldisegnodileggedelegadellarifor-mafiscale.

Nella relazione viene scritto a chiare let-tere: bisogna dare una maggiore certezza alsistema tributario italiano, e in questa dire-zione vanno le misure in materia di abusodeldiritto,dirivisitazionedellesanzionipe-nali e amministrative, il migliore funziona-mento del contenzioso tributario (si veda-noanchegli approfondimentia fianco).

Gli interpelli

Considerando nello specifico alcune dellemisuredicontrastoall’evasione,vannosot-tolineate quelle relative alla gestione del ri-schiofiscale edel tutoraggio.Traqueste,varilevataladisposizionesullarevisionedegliinterpelli.Attualmente,comesegnalatopiùvoltesulSole24Ore,visonointerpelliantie-lusivi per questioni che non hanno nulla ache fare con l’elusione, mentre, magari, de-vono essere attivati interpelli ordinari persituazionicomplesse,ancheriferibiliafeno-meni elusivi. Senza tener conto che vi sonointerpellifacoltativieinterpelliobbligatori,per i quali occorre valutare attentamente,soprattuttosottoilprofilodelgiudiziotribu-tario, le eventuali conseguenze derivantidalle risposte dell’amministrazione. E pro-prio questi aspetti vengono colti dal dise-gno di legge delega, visto che si prevede larevisione degli interpelli «per garantireuna maggiore omogeneità anche ai fini diunamigliore tutela giurisdizionale».

Tra le disposizioni relative alla gestionedelrischiofiscaleedeltutoraggio,sipreve-de, inoltre, un ampliamento di quest’ulti-mo,al fine di attuare una miglioreassisten-zaaicontribuenti, inparticolarealleperso-ne fisiche. Sul punto, va rilevato che il re-cente decreto legge «salva Italia» (n.201/2011) ha già in parte anticipato tale pre-visione, introducendo,dal2013, ilnuovore-gimedellatrasparenza,alqualepossonoac-cedere, oltre alle persone fisiche, anche lesocietà di persone.

Sempretra lemisuredicontrastoall’eva-sione,c’è la revisione del sistema sanziona-torio.Traivariinterventi,vasegnalatoquel-losulraddoppiodei terminidiaccertamen-to«prevedendochetaleraddoppiosiverifi-chi soltanto in presenza di effettivo inviodella denuncia ai sensi dell’articolo 331 delcodicediprocedurapenaleeffettuatoentroun termine correlato allo spirare del termi-neordinariodi decadenza».

Inoltre, sempre tra le varie disposizionirelative alle sanzioni, viene esclusa la rile-vanzapenalepericomportamentiascrivibi-liall’elusione,aspettoquest’ultimomoltosi-gnificativo alla luce dell’ultima giurispru-denzasul tema(Cassazione 7739/2012).

Peraltro, come si è rilevatogià sul Sole 24Ore di ieri, la delega interviene anche perri-definire i "confini" dell’elusione fiscale.In sostanza, poiché elusione e abuso del di-

rittosonoconcettiquasisovrapponibili,vie-ne previsto che questi due concetti verran-no unificati, come accade in Francia e inGermania,oltrechémeglio definiti.

Il confronto

Vanno sottolineate anche le misure sul raf-forzamento dell’attività conoscitiva e dicontrollo, tra le quali spicca la rilevanza delcontraddittorio. Viene stabilito chequest’ultimodeveessererafforzatonellafa-se di indagine e che gli atti di accertamentodevono essere subordinati allo svolgimen-to del contraddittorio procedimentale. Sitrattadi unaspettorilevantissimo,mutuatodalla giurisprudenza comunitaria (senten-zaSopropèe altre), chedovrebbe fare cam-biare moltissime norme sull’accertamento,oggi molto spesso fondate sull’"abuso"dell’utilizzodelle presunzioni legali, basatesuunfattonotostabilitodallaleggechecon-sentedieffettuareautomaticamentel’accer-tamento. È il caso, per esempio, delle pre-sunzioni derivanti dalle indagini finanzia-rie,per lequali lagiurisprudenzadellaCor-tedi cassazione nega l’obbligodi attivare ilcontraddittorio prima dell’accertamento,creando una situazione paradossale vistochelanormastabiliscechecertemovimen-tazioni si presumono reddito o ricavo se ilcontribuente non dà una certa giustifica-zione all’amministrazione. Ma quest’ulti-ma non può che essere data all’ufficiodell’amministrazione finanziaria primadell’accertamento.

Una seria rivisitazione delle misure inmateriadievasionenonpuòcheprevedere,come ultimo intervento, la revisione delcontenzioso tributario, considerando che èil giudice in ultima istanza a decidere se c’èevasione (o elusione) o meno. Importantesoprattuttoilriferimentoalla«professiona-litàdeicollegi giudicanti».

Per le liti minori viene prevista la possi-bilità di procedure stragiudiziali. Tra que-ste, un "anticipo" è dato dal reclamo e del-la mediazione, istituti che verranno pre-sentati ufficialmente domani dall’agenziadelle Entrate.

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Angelo BusaniLariformadelCatastoèainastridipar-

tenza. Il riordino collegherà i valori fiscalidegli immobiliaquellidimercato: inalcunicasi,potrebbeessereacostozeropericon-tribuenti in quanto è prevista una riduzio-ne delle aliquote delle imposte sui trasferi-menti in parallelo all’aumento della baseimponibile catastale. È quanto emerge dal-labozzadeldisegnodi leggedelegadelGo-verno sulla riforma del sistema fiscale checontieneanchelelineeguidaperammoder-nare ilCatasto.

L’attesa che si tratti di una riforma chenoncomportiun aumento del caricotribu-tario per i cittadini sarà, probabilmente,una pia illusione: oggi i valori catastali nonhannonullaachefareconquellidimercatoe quindi il risultato della riforma sarà quel-lochetuttipagherannoinrelazionealrealevaloreealrealeredditodeipropri immobi-li,senzaleattualedistorsioni.Maèprobabi-leche tutti, oquasi tutti,pagherannodipiù.

IlprogettodelGovernoèquellodiaboli-rei"moltiplicatori"(valeadireicoefficien-ticheconsentonooggidicercaredi"aggior-nare" le rendite attribuite dal Catasto allesingole unità immobiliari), e fare in modochelapressionefiscalesiainlineaconilrea-le valore del bene o la sua reale redditività,asecondadell’impostadaapplicare:unave-ranovità, infatti, saràrappresentatadal fat-to che il Catasto censirà sia il valore patri-

moniale che il reddito, in modo da fornire iparametridicalcolodellevarieimposte.In-somma, l’obiettivo è che la vita reale sia laprotagonista del sistema della fiscalità im-mobiliareechetutti i contribuentipossanoavere parametri certi ed equamente deter-minatipervalutarelaconvenienzadiacqui-sti e affitti. La conseguenza effettiva dellariforma dovrebbe, quindi, essere la scom-parsadelle sperequazioni peggiori (si vedala tabella a fianco con alcuni esempi): oggi,peresempio,inmediailvaloredimercatoè

paria tre-quattrovoltequellocatastale,masenellecittadineminori laforbicespessosilimitaalle due volte, nellegrandi città siar-riva anche al record di dodici volte. Con ilrisultato che per l’Imu del prossimo futuroatemeredipiùsaràesserechioggihailcen-simento catastale meno allineato ai valoridimercato.

L’attuale sistema catastale, che è datato1939, del resto, era nato per rappresentare

nonilvaloredell’immobile,malasuareddi-tività. Ma nessuno ha mai considerato (o,meglio, si è fatto finta di non considerare)che la redditività è un parametro che, senonprontamenteeregolarmenteaggiorna-to,invecchiarapidamente:anchelarevisio-ne che venne disposta nel 1988/89 entrò invigore già ampiamente superata dalla real-tà del mercato. E pure il sistema dei molti-plicatori sièrivelato fallimentare:nonsoloper determinare il valore tassabile si parti-vadallaredditivitàdei fabbricati, checonilvalore c’entra poco, ma anche si è stabilitoche il parametro per agganciare rendita evalore fosse il moltiplicatore 100, una spe-cie di numero magico che nessuno scoporaggiungevasenonquellodipermettere difare i calcoli senza la calcolatrice. Ed è pro-prio per questo che,nel disegno governati-vo, si parla ora di individuare, con la rifor-madelCatasto,duevalori:quelloredditua-le (cioè il canone medio al netto delle spe-se) e quello patrimoniale (il prezzo di mer-cato). Aggiornabili con un algoritmo checonsentediaveredatirivistiperiodicamen-te, senza lasciar passare un lasso di tempotroppo lungo. Si passa, inoltre, dal sistemaantiquatodel "vano", che mai il mercato hariconosciuto valevole, a quello del metroquadrato, operazione che non è difficile darealizzareperché il Catasto già da tempo sièpreparatoa questoevento.

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ROMA

SALERNO

969

831

AREZZO

752

4.057

3.459

NAPOLI

1.476

Fonte: Elaborazione Il Sole-24 Ore del Lunedì

Imuadaliquota base, ineuro, perun appartamento inaffitto di 100mq inzona semicentraleeperun negoziodi 10mq incentro.Confrontotra letrecittàpiù care d’Italiae altre località simili

Contraddittorio e tutoraggioper controlli meno aggressivi

Antonio Iorio

Lanuovadisposizionepercontrastarel’abusodeldiritto,cheassorbiràanche

quellaantielusivavigente,saràdicaratteregeneraleetuteleràtuttiitributi.Sarannoresponsabilitutticolorochepartecipanoall’operazionee,quindi,verosimilmenteancheiprofessionisti.Èquantoemergedallaletturadeldisegnodileggedelega.Lanuovanormadeveinsostanza:a)avereportatagenerale,comeormairipetutamenteaffermatosiadallaCortedigiustiziasiadallaSupremacorte,nonlimitandosiquindiallesoleimpostedirettecomeattualmenteprevistodall’articolo37bisdelDpr600/73perilcontrastoaicompartimentielusivi;b)riguardaretuttelecondotte,probabilmentecaratterizzatedapianificazionifiscali,privedivalideragionieconomiche,diversedalrisparmiofiscale,anchese,lesingoleoperazionieffettuatesonodipersélecite;c)disciplinareunefficaceespecificoconfronto-contraddittoriotracontribuenteeamministrazionealfinedisalvaguardareidirittidelladifesa.

Il contenutodella nuovanormadovràesserebenponderato inquanto,alla lucedellenumerosepronuncedellagiurisprudenzadi legittimità,ancheasezioniunite, èormai pacifico chenelnostroordinamentovige unageneraleclausolaantiabusodidirettaderivazionecostituzionale.Neconsegueche se illegislatoredelegatonondisciplinerà benelanuova fattispecie, si rischiacomunquelasovrapposizionecon altrecensureditipoantiabuso,chetrovano la loro fontedirettamentedallaCostituzione.Vienepoiprevista l’estensione dellaresponsabilitàachiunquepartecipiall’operazionedipianificazionecensurata.Tale locuzionepotrebbe,verosimilmente, lasciar presagireunchiaroe direttocoinvolgimentodeiprofessionistie dialtri soggetti terziche, avariotitolo, partecipanoe collaboranodirettamenteconilcontribuenteperl’esecuzionedell’operazionecensurata.

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Responsabilitàestensibileaiprofessionisti

Laleggedelegaprevedelarevisionedelcontenziosotributarioperaccelerarela

definizionedellecontroversie.Aldi làdell’enunciazionedelprincipiononèbendefinitocomeil legislatoredelegatodebbaintervenire.Viè, infatti,ungenericoriferimentoalladefinizionedellelitidimodestaentitàinviastragiudizialeedallaestensionedellaconciliazioneancheallafasediappelloedalgiudiziodirevocazione.

Sarebbeopportunoabbandonarelasceltadelreclamoaffidataall’Agenziacherappresentaun’eccezionealleordinarieregolechedisciplinanotutti i tipi icontenziosi: l’organocheaccusaedèparteincausaèanchegiudice.

Lanormaprevedepoiunmiglioramentodell’efficienzadellecommissionitributarieedellaprofessionalitàdeigiudici.Larelazionesi limitaarilevarel’opportunitàdiproseguirel’indirizzoultimamenteadottatodipuntareadunamaggioreprofessionalizzazionedeicollegigiudicantiedamigliorarel’efficienzadellecommissioni.Nonsononoti iprovvedimentirecentichehannopuntatosullamaggioreprofessionalizzazionedeigiudicitributaricuifariferimentolarelazione.Èevidenteperòchesesicontinueràconl’esclusionedeiprofessionistidaicollegi- iqualiobiettivamentehannodinormaunpregressopatrimonioprofessionalepiùidoneoperricopriretaleruolorispetto,adesempio,achisièinteressatosoltantodidirittopenalemilitare-saràobiettivamentedifficileperseguiresullaviadellaprofessionalizzazione.

Ladelegapotrebbeessere, invece, lasedeperunacompletariorganizzazionedellagiustiziatributariaconlaprevisionedigiudicispecialisti.Al fine,poi,diridurreitempidelcontenziosooccorrerebberifletteresullanecessitàdelricorsopercassazioneattesocheinaltriprocessiesistonosoltantoduegradidigiudiziosenzalanecessitòdirivolgersiallaSupremacorte.

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L’obiettivodi collegispecializzati

Secondounritualeormaibennoto incampopenal-tributario, la legge

delegaprevedeuna revisione dellanormativadei reati fiscalivoltaa limitarelasanzione penale allesole fattispeciepiùgravie fraudolenti.Si ripetecosìpuntualmentequanto giàavvenutonel2000conil Dlgsn.74 rispettoallaprecedente legge 516/82(Manette aglievasori).

Edeccoche,dopoaver esageratamenteinasprito lesanzionipenalisolo qualchemesefa (legge148/2011), oraci si rendecontochesistanno inutilmente intasandogliufficigiudiziari ottenendoesattamentel’effettocontrarioalla ipotizzatadeterrenza.Si tratterebbesolodicapirecomemai lecondivisibili riflessioni,oraevidenziatenel disegno di leggedelega,sianosfuggite qualchemese fa. Inconcretosembrerebbe che larilevanzapenaleverrà attribuitaallesoleviolazioniconnotatedafraudolenza efalsità.

Dovrebbeessereradicalmentemodificata, in talecontesto, l’attualefattispeciedidichiarazione infedele,chesaràancorataaicasipiù gravi, conprevisionedi soglie dipunibilitàpiùaltechetenganoanchecontodella tipologiadelcontribuenteedelle suedimensionieconomiche.Sono esclusidall’ambitopenale i comportamenti elusivi.Vadaséche,nelmomento incui dovesseroesseremodificate leattuali condottepenali insensofavorevole alcontribuente,per ilprincipiodel favor rei, di fatto,siverificherebbeuna depenalizzazionedelleattuali fattispecie piùsfavorevoli.Vienepoi ricondottaa buonsensoelogicità laprevisione sulraddoppio deiterminididecadenzadell’azionediaccertamento inpresenzadinotiziadireato,prevedendo che ladenunciadebbaessereeffettuataprimadelloscaderedegliordinari terminialtrimenti il raddoppiononsi verificherà.Èpoiprevistaancheunarevisione dellesanzioni tributarie perrenderlepiùgraduali.

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Rilanciatoil diritto penale«minimo»

IMAGOECONOMICA

Tutoraggio

1.563

1.444LE LINEE GUIDAIl riordino cercherà di collegarei valori fiscali degli immobilia quelli di mercato facendo levasull’elementoredditualeesu quello patrimoniale

Page 5: Rassegna Stampa Geoweb

33Sabato 17 Marzo 2012SabatoI M P O S T E E TA S S E

Da oggi le nuove regole. Stop all’autofattura dal fornitore comunitario

Iva sui servizi, si cambiaRapporti esteri, conta la fi ne della prestazione

DI FRANCO RICCA

Al via la nuova discipli-na sulle prestazioni di servizi generiche scam-biate con partner este-

ri: da oggi, 17 marzo 2012, sono in vigore i criteri speciali sulla determinazione del momen-to di effettuazione dell’operazione nei rapporti con sog-getti passivi esteri, nonché le partico-lari modalità di ap-plicazione dell’Iva alle prestazioni ri-cevute da fornitori comunitari. Questo per effetto delle mo-difi che che l’art. 8 della legge n. 217/2011 ha apportato alle disposizioni del dpr 633/72, fondamentalmente al fi ne di re-cepire la direttiva comunitaria 2008/117/CE, ma andando oltre quanto necessario allo scopo.

Momento di effettuazione delle prestazioni. A partire da oggi, diventa operativa la modi-fi ca apportata all’art. 6 del dpr 633/72, nel quale la legge n. 217/2011 ha aggiunto un com-ma fi nale che stabilisce che «in deroga al terzo e al quarto com-ma, le prestazioni di servizi di cui all’articolo 7-ter, rese da un soggetto passivo non stabilito

nel territorio dello stato a un soggetto passivo ivi stabilito, e le prestazioni di servizi diver-se da quelle di cui agli articoli 7-quater e 7-quinquies, rese da un soggetto passivo stabilito nel territorio dello stato ad un soggetto passivo che non è ivi stabilito, si considerano effet-

tuate nel momento in cui sono ultima-te ovvero, se di ca-rattere periodico o continuativo, alla data di maturazio-ne dei corrispettivi. Se anteriormente al verificarsi de-gli eventi indicati nel primo periodo

è pagato in tutto o in parte il corrispettivo, la prestazione di servizi si intende effettuata, li-mitatamente all’importo paga-to, alla data del pagamento. Le stesse prestazioni, se effettuate in modo continuativo nell’arco di un periodo superiore a un anno e se non comportano pagamenti anche parziali nel medesimo pe-riodo, si considerano effettuate al termine di ciascun anno solare fi no all’ultimazione delle presta-zioni medesime». Pertanto, per le prestazioni generiche scambiate con soggetti esteri, da oggi il mo-mento di effettuazione è:

- la data di ultimazione del ser-

vizio, ovvero- la data di maturazione dei

corrispettivi, qualora si tratti di prestazioni continuative o perio-diche, ovvero

- il 31 dicembre di ciascun anno, se si tratta di prestazioni continuative di durata ultran-nuale che non prevedono paga-menti nel corso del periodo.

In ogni caso, l’eventuale paga-mento, anche parziale, del corri-spettivo anteriormente al verifi -carsi dei predetti eventi comporta l’effettuazione della prestazione, limitatamente all’importo paga-to; non è rilevante, invece, l’even-tuale emissione anticipata della fattura in assenza degli eventi prima menzionati (ultimazione, maturazione, scadenza dell’anno, pagamento).

Si deve sottolineare che le mo-difiche riguardano soltanto le prestazioni di servizi cosiddet-te «generiche» (quelle, cioè, alle quali si applica la regola gene-rale di territorialità basata sul domicilio del committente) che siano scambiate fra un soggetto passivo nazionale e un sogget-to passivo estero (comunitario o non comunitario, anche se la direttiva consentiva di limita-re l’effi cacia ai rapporti Ue). Al di fuori di tale ambito, dunque, non cambia nulla, per cui, ad esempio, tutte le prestazioni di

servizi scambiate fra soggetti passivi nazionali si considerano effettuate al momento del paga-mento del corrispettivo.

Applicazione dell’Iva sulle forniture Ue. Sempre a par-tire dalle operazioni effettuate da oggi, la legge n. 217/2011 ha modifi cato l’art. 17, secondo comma, del dpr n. 633/72, pre-vedendo che «nel caso delle pre-stazioni di servizi di cui all’ar-ticolo 7-ter rese da un soggetto passivo stabilito in un altro sta-to membro dell’Unione, il com-mittente adempie gli obblighi di fatturazione e di registrazione secondo le disposizioni degli artt. 46 e 47 del decreto legge 30 agosto 1993, n. 331». Pertanto, il committente nazionale che rice-ve servizi generici da fornitori Ue, per assolvere l’imposta non deve emettere l’autofattura, ma deve integrare la fattura del fornitore comunitario, seguendo le stesse regole (termini e mo-dalità) previste per gli acquisti intracomunitari dagli artt. 46 e 47 del dl n. 331/93. Soltanto nel caso in cui non si riceva la fattura del fornitore entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione si dovrà emettere, entro il mese seguente, autofattura in unico esemplare.

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DI ROBERTO ROSATI

Uffi cializzata la decorrenza del 1° aprile 2012 per l’opera-tività della nuova soglia di 5.000 euro per la compensa-zione libera dei crediti Iva. È stato infatti fi rmato ieri, 16 marzo 2012, il provvedimento del direttore dell’Agenzia del-le entrate che fi ssa l’effi cacia temporale della riduzione da 10.000 a 5.000 euro disposta dal dl n. 16/2012. Il contenu-to del provvedimento era stato anticipato da un comunicato stampa dell’agenzia (si veda ItaliaOggi del 14 marzo scor-so), allo scopo di permettere agli interessati di effettuare le compensazioni in scadenza ieri avvalendosi della vecchia soglia di 10.000 euro.

A decorrere dal 1° aprile prossimo, dunque, la com-pensazione del credito Iva, annuale o infrannuale, per importi superiori a 5.000 euro annui può effettuarsi solo dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione o istanza dalla quale emerge il credito. Dal-la stessa data, inoltre, coloro che intendono effettuare com-pensazioni del credito Iva per importi superiori a 5.000 euro annui sono tenuti ad utilizza-re esclusivamente i servizi te-lematici dell’agenzia (entratel o fi sconline). Il provvedimento precisa che al raggiungimento della soglia di 5.000 euro con-corrono anche le compensazio-ni effettuate precedentemente al 1° aprile 2012. Si rinvia, per il resto, alle disposizioni del precedente provvedimento del 21 dicembre 2009.

Nel comunicato stampa vie-ne evidenziato che non è stato invece modifi cato il limite di 15.000 euro, oltre il quale la compensazione del credito Iva annuale è possibile soltanto se la dichiarazione reca il visto di conformità oppure la sotto-scrizione dell’organo di con-trollo contabile.

Si deve osservare che lo slittamento al 1° aprile della decorrenza delle nuove di-sposizioni, rispetto alla data del 2 marzo 2012 di entrata in vigore del dl 16/2012, non ha effetto concreto sul credito infrannuale del primo trime-stre 2012, che sconterà infatti la limitazione a 5.000 euro in considerazione del fatto che il primo giorno utile per la compensazione di tale credi-to è il 1° aprile 2012, giorno successivo alla fi ne del periodo di riferimento, per cui coinci-de con la decorrenza fi ssata dall’Agenzia.

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A 5 MILA EURO

Compensazioni con il tetto

dall’1 aprile

DI GIOVANNI GALLI

Abitazioni e uffici sa-ranno misurati non più solo in metri qua-drati ma anche in

vani e le tasse si pagheranno non solo sulla base del valore patrimoniale dell’immobile ma anche considerando le spese di gestione e di manutenzione. Il governo è al lavoro sulla delega fi scale che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri la set-timana prossima: dopo l’annun-cio dato da Mario Monti, una traccia delle misure sul fi sco è stata esposta dal vice ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ai leader dei partiti della mag-gioranza nel vertice notturno di giovedì di palazzo Chigi. La questione sarebbe stata affron-tata solo molto marginalmen-te al Consiglio dei ministri di ieri.

Il governo è al lavoro su un disegno di legge delega «per una riforma fiscale orientata alla crescita». Il testo è in via di defi -nizione, anche se, spiegano fonti di governo, all’interno dell’ese-cutivo ci sarebbe anche chi ha proposto di emendare la vecchia

delega del governo Ber-lusconi, considerando che il provvedimento è già in Parlamento e che la via potrebbe essere più rapida. Ma al di là dello strumento, secondo quanto emerge, il gover-no si muoverà nella di-rezione di semplifi care la giungla delle agevolazio-ni e delle detrazioni e di spostare il prelievo dalle imposte dirette a quelle indirette. Ma anche di ra-gionare sulla possibilità di ridurre il peso fi scale per i contribuenti ‘‘onesti’’, utiliz-zando i proventi della lotta all’evasione e attraverso il meccanismo dello ‘‘Spending review’’, a patto che non ci siano sforamenti sui conti. Lo stesso Mario Monti, in Commissione alla Camera, ha spiegato che le «politiche redistributive si pongono come un ‘‘posterius’’ rispetto alle politiche di sviluppo non defi citarie». Un report della Bce, riferisce un esponente del governo, certifi ca che l’Italia centrerà gli obiettivi di fi nan-za pubblica senza bisogno di

misure correttive. E dunque la pos-sibilità che si possa agire sul lato dell’alleggerimento fi scale

senza pesare sui conti è una via percorribile.

Tuttavia, viene spiegato, nella delega non si dovrebbe intervenire direttamente sulle aliquote Irpef, ma piuttosto si inciderà su un aumento delle detrazioni per alcune categorie di contribuenti e per le fami-glie numerose. Stesso obiettivo dovrebbe ottenere il riordino delle agevolazioni: gli inter-venti che potrebbero trovare posto nella delega, riferiscono fonti parlamentari, riguarde-rebbero l’incremento delle de-trazioni per familiari a carico e le detrazioni previste per pensionati e lavoratori di-pendenti.

L’idea già annunciata dal Governo è quella di rivedere il meccanismo di calcolo del-le imposte sugli immobili. Non è tramontata inoltre la possibilità di agire sull’Iva ed evitare l’aumento di un punto per entrambe le ali-quote che scatterà alla fi ne di settembre. Sarebbero

confermati infi ne gli interventi sugli immobili già annunciati dal governo.

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DELEGA FISCALE/ Provvedimento in dirittura al prossimo Consiglio dei ministri

Abitazioni e uffici saranno misurati non solo in metri ma anche in vani

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Le modifi che apportate dalla legge 217/2011 alle norme del 1972

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Il testo del prov-vedimento sul sito www.italiaoggi.it/documenti

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Page 6: Rassegna Stampa Geoweb

E le organizzazioni scendono in piazza

Agriventure: impieghi agricoli in crescita del 10%D a una parte la batosta

dell’Imu, dall’altra lastretta creditizia: il mondoagricolo si sente sempre piùtartassato dalle ultime mossedi governo e banche, che alconvegno sull’agribusinesspromosso a Firenze da Agri-venture, società di consulen-za del gruppo Intesa Sanpao-lo, hanno provato a scrollarsidi dosso il ruolo di «cattivi».«La manovra sull’Imu fattanel dicembre scorso – ha sot-tolineato il ministro MarioCatania – ha inciso pesante-mente sulle imprese agricole,che sono già in forte sofferen-za. Ma non si può chiedere

loro di contribuire più diquanto possano: per questo ilgoverno ha aperto un tavolodi discussione sulla fiscalitàagricola, e per questo io viassicuro che non lascerò solele organizzazioni a discuterecol ministero dell’Econo-mia». Catania ha ammessoche sull’Imu «non tutto è sta-to messo in perfetta sinto-

nia», ma non ha potuto pro-mettere di più sulla rimodula-zione dell’imposta che sta ge-nerando allarme tra gli agri-coltori,

La stretta creditizia – sotto-lineata in particolare dal presi-dente Ismea Arturo Semerari,che ha mostrato il crollo delfondo di garanzia sussidiariadell’Istituto nel terzo e quartotrimestre 2011, protrattasi an-che nel primo trimestre 2012,segno della «drastica riduzio-ne di erogazioni al mondoagricolo» – non sembra inve-ce essere avvertita dal gruppoIntesa Sanpaolo che, anzi, nel2011 ha aumentato gli impie-

ghi al settore agroindustriale:«Abbiamo dinamiche di cre-scita degli impieghi molto so-stenute negli ultimi tre anni»,ha sottolineato il direttore ge-nerale vicario Marco Morelli.Nei primi nove mesi del 2011il gruppo Intesa Sanpaolo haerogato a favore del settoreagricolo e agroindustriale773 milioni in più rispetto al31 dicembre 2010, con unacrescita del 6,6% e uno stockdi impieghi che ha raggiunto12,5 miliardi. «Per il solocomparto agricolo l’incremen-to di impieghi a medio e lun-go termine è stato addiritturadel 10% – ha aggiunto Vanni

Bove, direttore generale diAgriventure –. Stiamo stimo-lando l’innovazione di proget-ti, e il nostro ruolo nella fir-ma del contratto di rete sullapasta toscana ne è un esem-pio». Sulla necessità di ricom-porre la proprietà fondiariaha insistito Federico Vecchio-ni, presidente di Agriventure,secondo il quale «con setteettari per azienda non si vada nessuna parte». Per il pre-sidente Commagri, Paolo DeCastro, va sviluppato e pro-mosso lo strumento del fondomutualistico per la stabilizza-zione dei redditi non solo co-me misura a copertura dei ri-

schi, ma anche come formulaattiva di gestione di risorsefinanziarie che può favorirel’accesso delle aziende agri-cole al credito». Oltre che dallato dell’offerta, le preoccupa-zioni arrivano anche da quel-lo della domanda: nel 2011 iconsumi interni di prodottialimentari secondo uno stu-dio di Intesa Sanpaolo, sonoscesi dell’1,5% a prezzi co-stanti, con la conseguenzache, in termini di spesa pro-capite, si è tornati indietro diquasi 30 anni. ●

SILVIA PIERACCINI

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Tra le richieste la revisione della tassa sui terreni e il trattamento agevolato per coldiretti e Iap

L e organizzazioni e ilministero delle Politi-che agricole hanno

messo sul tavolo i numeri sul-la nuova Imu. Che continua-no però a essere molto lontanida quelli dell’Economia. Leassociazioni sostengono infat-ti che tra tassazione sulle casee sui fabbricati strumentali ilconto sfonda 1,5 miliardi. Ilministero dell’Economia, ba-sandosi sui dati dell’Agenziadel territorio, per i soli fabbri-cati strumentali valuta un in-troito di circa 150 milioni ecomplessivamente non si su-perano i 400 milioni.

Le associazioni ribattonoche le loro cifre derivano darilievi puntuali, quelli del-l’Economia da stime di uncatasto non aggiornato per-ché molti fabbricati non risul-tano ancora registrasti corret-tamente. Molti edifici infattisono segnati nei fabbricati ur-bani e non nella categoria giu-sta D10 per la quale la sca-denza dell’iscrizione è rinvia-ta al 30 novembre. Per questoil mondo agricolo chiede difermare le macchine e partirecon la tassazione quando siavrà un quadro certo. Per orale stime sono ritenute non at-tendibili: un milione di fabbri-cati non può dare 400 milio-ni.

Massimo Bagnoli, respon-sabile del servizio fiscale del-la Cia, afferma che il lavorocompiuto dalla sua organizza-zione «è eccellente, siamopartiti – spiega – da un cam-pione di 300 aziende tipo intutta Italia e abbiamo stimatoun impatto di 600 milioni peri fabbricati strumentali,250-300 milioni per quelliabitativi e 400 milioni per latassazione sui terreni, per untotale di circa 1 miliardo dacui vanno sottratte Ici e Irpefsul reddito dominicale e dun-

que alla fine il conto sarà piùsalato per un miliardo». Cifreche corrispondono a quelledelle altre organizzazioni. Ilpunto dunque è che la sottosti-ma del ministero dell’Econo-mia porta a un aggravio inso-stenibile per il settore. Finoradunque il nodo non è statosciolto. L’Economia sta stu-diano i numeri e in tempi bre-vi dovrebbe riconvocare i pre-

sidenti di Coldiretti,Confagricoltura e Cia per pre-sentare una proposta.

«Tra Imu e carburanti –dice Bagnoli – è concreto ilrischio default».

Le associazioni agricole ri-tengono che i correttivi giàapportati dal ministro Cata-nia sono importanti, ma nonbastano perché il conto è inso-stenibile.

Da qui la richiesta di esen-tare dall’Imu i terreni agricolidegli agricoltori professionalie cioè coltivatori diretti e Iap.Gli esperti fanno notare chela nuova tassa è particolar-mente penalizzante per le pic-cole imprese che usufruivanosull’Ici dei terreni della fran-chigia e degli sconti progres-sivi all’aumento della baseimponibile. Agevolazioni in-

vece che sono del tutto salta-te.

Insomma la situazione è ta-le che, ad avviso delle orga-nizzazioni, se non si cambiaregistro a giugno molti agri-coltori non saranno in condi-zione di onorare gli impegnitra obblighi tributari e previ-denziali.

«Un provvedimento ini-quo – ha ribadito il presiden-te della Confagricoltura, Ma-rio Guidi – contro il qualefaremo tutte le battaglie delcaso, fiduciosi nella possibili-tà di essere ascoltati».

E intanto si profila un altroproblema, l’aumento di duepunti dell’Iva. Un interventoche per l’agricoltura va a im-pattare sulle percentuali dicompensazione. Per il vino,per esempio, l’aumento ri-schia di creare dei problemialla competitività del prodot-

to made in Italy. La Cia espri-me la sua netta contrarietà.«Così si allontana la ripresa esi rende difficile la situazionedelle aziende agricole».

La Coldiretti, da parte suavaluta che «Il previsto aumen-to non mancherà di determi-nare ulteriori effetti depressi-vi sulla spesa per i generialimentari».

«L’aumento dell’Iva saràuna mazzata per i consumato-ri perché vale 3 miliardi dieuro – ha sottolineato il presi-dente di Federalimentare, Fi-lippo Ferrua Magliani nel cor-so di una trasmissione –. Sti-miamo un aggravio per i con-sumatori con un’ulteriore ri-duzione dei consumi e quindianche una difficoltà delle im-prese». ●

ANNAMARIA CAPPARELLI

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S tangata Imu, ma non so-lo, il mondo dell’agricol-

tura è in piena mobilitazione.I primi a scendere in piaz-

za davanti a Montecitorio so-no stati Confagricoltura, Ciae Copagri che in una manife-stazione unitaria hanno chie-sto la revisione della mano-vra economica del governo«che sta penalizzando pesan-temente il settore e di inter-venti e provvedimenti miratialla riduzione dei gravosi co-sti e al rilancio di sviluppo ecompetitività delle aziende. Iltutto per creare le premesseper una nuova politica agra-ria nazionale».

I presidenti Giuseppe Poli-ti (Cia), Mario Guidi(Confagricoltura) e Franco

Verrascina (Copagri) hannolanciato l’allarme: «così simette a rischio il futuro dimigliaia di aziende. Un salas-so di 1,3 miliardi dall’impo-sta sui fabbricati rurali e suiterreni agricoli. Sugli impren-ditori pesano troppi costi, dalcaro-gasolio agli oneri contri-butivi. A questi si aggiungo-no i pesanti danni (oltre 500milioni di euro) causati dalmaltempo. Il settore in crisi eserve una nuova politica agra-

ria nazionale, soprattutto invista della riforma Pac post2013».

Secondo le tre organizza-zioni quintuplicare la tassa-zione in agricoltura significamettere fuori mercato miglia-ia di imprese. Dagli agricolto-ri di Cia, Confagri e Copagrie arrivato dunque «un fermono all’Imu sui fabbricati rura-li e sui terreni agricoli».

«L’agricoltura – hanno ri-cordato i presidenti delle treorganizzazioni – è una risor-sa vitale per il nostro paese enon possiamo affossarla connuove pesanti tasse. Il gover-no ha fondato il suo program-ma sull’equità, ma questomeccanismo non è per nullaequo». Il mondo agricolo non

si tira indietro, è pronto a farela sua parte, ma non ci sta adavallare «misure distruttivedell’imprenditoria agricola».

Da qui la richiesta di atten-zione con misure per supera-re l’emergenza e una nuovapolitica agraria che affronti iproblemi strutturali, recupericompetitività al settore, valo-rizzando le forti risorse.

In piazza anche laColdiretti con presidi a Mon-tecitorio e presso il ministerodello Sviluppo economico.

Il cahier de doleance dellaColdiretti è lungo. Tra le prio-rità la difesa del vero made inItaly partendo dai contributiriservati al pecorino prodottoin Romania. Ma tra i temicaldi anche la stangata Imu

(«perché chi con la terra cilavora e ci vive si è vistoaumentare l’Imu in manieramaggiore di chi la terra la usaper divertirsi o speculare»). Eancora l’esclusione del setto-re che occupa 1,2 milioni dilavoratori dal tavolo della ri-forma del mercato del lavoro.

E infine il decreto sull’eti-chetta, cavallo di battagliadell’organizzazione agricola,che però è rimasto finorainapplicato impallinato tra iveti incrociati interni e comu-nitari.

«Un’occasione comunqueper affermare la centralità delsettore agroalimentare, unadelle poche leve competitivedi cui il paese dispone perricominciare a crescere». ●

MOBILITAZIONI

CREDITO

CONTI BALLERINI

Imu, braccio di ferro con l’Economia

Ma Semerari (Ismea)ha segnalato uncalo delle erogazioni

Manifestazioneunitaria di Cia,Confagri e Copagri

Secondo le organizzazioni l’impatto supera il miliardo, sottostimate le cifre fornite dal ministero

LA CIFRA CONTESTATA

1 miliardoÈ l’impatto calcolato dalleorganizzazioni agricole pereffetto dell’Imu al netto de-gli sconti Irpef sul redditodominicale. Secondo il mini-stero dell’Economia invecel’aggravio non supera i 400milioni

16-22 MARZO 2012 IN PRIMO PIANO 3

Page 7: Rassegna Stampa Geoweb

Da una parte c’è chi non riesce ad affronta-re l’acquisto della prima casa (target medioe medio-basso della popolazione) perchécrescono le difficoltà all’accessio al credito,dall’altra c’è chi invece si fa attendista per-ché spera in una diminuzione dei prezzi eperché intende valutare l’impatto della nuo-va tassazione (target medio-alto). L’unicodato certo nel panorama immobiliare italia-no è la contrazione delle compravendite im-mobiliari. «È una situazione che ha iniziatoa evidenziarsi in particolare a partire dalloscorso novembre - spiega a B&F FrancescaFantuzzi, responsabile ufficio studi di Ga-betti - L’incertezza sul fronte dei mercati fi-nanziari, i mutamenti dell’assegovernativo e la stretta sui mu-tui sono i freni che gravano sulcomparto». E queste dinamicheinevitabilmente si riversano sul-l’andamento dei prezzi del mat-tone. A livello di prezzi, secon-do lo studio di Gabetti, il secon-do semestre del 2011 ha vistouna flessione media del 2% perquanto riguarda le grandi città:Milano, Roma e Torino hannomostrato una sostanziale tenu-ta dei prezzi, si è riscontratauna stabilità delle quotazioni a Verona e Ge-nova, una flessione del 3% a Bologna, Caglia-ri e Firenze e un calo del 5% a Napoli e Bari.«Per Milano e Roma emerge una situazionedi sostanziale stabilità delle quotazioni, perquanto riguarda le aree centrali e semicen-trali, con lievi ribassi per le zone più periferi-che e le soluzioni immobiliari di minore qua-lità - commenta Fantuzzi - Rispetto alle dina-miche presenti nei capoluoghi secondari ledue metropoli mantengono un maggiore ap-peal a livello di domanda di investimento»,con una presenza di acquirenti e investitori

più facoltosi. Da segnalare inoltre che le di-verse iniziative in campo sia nella capitale,sia nel capoluogo lombardo nell’ambito dinuovi sviluppi residenziali, riqualificazioni epotenziamento infrastrutturale favorirannoin un’ottica di medio termine la rivalutazio-ne delle aree interessate». A livello geografi-co, le zone che hanno evidenziato contrazio-ni delle quotazioni maggiori sono le regionidel sud (-4,1%) e del centro Italia (-3,3%),mentre nel nord si è avuta una sostanzialetenuta dei prezzi (-0,9%). «Per il primo seme-stre del 2012 - continua Fantuzzi - prevedia-

mo un leggero repricing, soprat-tutto per le soluzioni immobilia-ri di minore qualità e le locationpiù periferiche. Siamo in medianell’ordine del 1-3% per le gran-di città e del 3-5% per i capoluo-ghi minori. Non si tratta quindidi una diminuzione che contri-buirà in modo determinante a ri-durre il disallineamento tra do-manda e offerta».Oltre che sul prezzo, le difficol-tà del mercato immobiliare si ri-flettono anche sui tempi di ven-

dita. «In media si attestano intorno ai 6,5mesi nelle grandi città, ma si assiste a unatendenza all’aumento soprattutto per le so-luzioni di minore appeal - spiega la respon-sabile dell’ufficio studi di Gabetti - E nei ca-poluoghi secondari il mercato è risultatomaggiormente in difficoltà con tempi medidi vendita in aumento, con punte fino a 12mesi per le soluzioni in contesti periferici edi scarso livello qualitativo, con sconti in se-de di chiusura delle trattative in lieve au-mento». Lo sconto medio che i proprietariconcedono in sede di chiusura delle trattati-

ve è molto variabile a seconda del contestoe della necessità di vendita del proprieta-rio: in media si è intorno al 10 -15%.

COME CAMBIA LA DOMANDA. La fa-scia più colpita dalla crisi è quella costituitada giovani coppie e stranieri intenzionati al-l’acquisto della «prima casa», domanda po-tenziale che si sta spostando verso la loca-zione. «Questo mercato rimane dinamicograzie anche alla costante richiesta in loca-zione per studenti nelle zone universitariee per lavoratori fuori sede nelle principaligrandi città», aggiunge Fantuzzi. In aumen-to invece la propensione all’acquisto immo-biliare dell’investitore privato per protegge-re il patrimonio. «Questo si concretizza nel-l’acquisto di tagli medio-piccoli per i figli oda mettere a reddito alla ricerca di rendi-

menti, che in media si attestano intorno al3,5% - afferma Fantuzzi - Tale percentualepuò aumentare in base al rapporto tra cano-ne annuo e investimento in particolari con-testi urbani,. Lo stesso vale per le locazioniper studenti, che si confermano tra le opzio-ni che offrono rendimenti maggiori».Infine, restano incerte le conseguenze rela-tive all’introduzione dell’Imu, che prevedeun aumento della tassazione sia sulle pri-me sia sulle seconde abitazioni e alla rifor-ma in programma relativa al sistema esti-mativo del catasto. «Per il 2012 si prevedeuna lieve ripresa delle compravendite, dipari passo con la ritrovata propensione del-le banche a concedere mutui e alla riduzio-ne degli spread applicati - conclude Fantuz-zi - L’orizzonte temporale atteso per una ri-presa significativa del mercato è il 2013».

SILVIA DE MATTIA

La ripresa vera può attendere. Il 2013

IMMOBILIARE

È la nuova tendenza. O forse è semplice-mente la risposta del mercato in tempo dicrisi. Secondo un’indagine di Immobilia-re.it emerge che un numero crescente diproprietari immobiliare prova a riconverti-re le proprietà pur di trovare nuovi acqui-renti. E così il garage o il negozio diventa-no casa: vetrine e saracinesche sparisconoe gli alti soffitti vengono sfruttati con sop-palchi e scale a chiocciola. Ad esempio,ben il 12% degli annunci relativi locali com-merciali riporta la possibilità di riconver-sione in abitazione. «La grande distribuzio-ne sta soffocando il commercio al detta-glio - spiega Carlo Giordano, amministrato-re delegato di Immobiliare.it - e i negozi

lungo le vie cittadine perdono di interesse,con un conseguente crollo della domandaper questi locali (-12% nell’ultimo anno).Da ciò deriva la loro trasformazione in verie propri loft cittadini». E i punti di forza diquesti nuovi spazi sono la dimensione e laposizione nei centri cittadini. Per quel cheriguarda la dimensione si tratta immobilicompresi tra i 50 e i 100 metri quadrati: perchi compra o affitta rappresentano la pos-sibilità di avere un bilocale con un rispar-mio medio di oltre il 10% sia sul prezzo ametro quadro, sia sul canone d’affitto.Ma la riconversione interessa non solo nego-zi e uffici. Anche un garage si può trasforma-re in un loft. Ormai i box vengono realizzati

nei sotterranei dei palazzi, ma quelli costrui-ti fino a 20 anni fa sono a livello strada e die-tro alle loro saracinesche si nascondono am-pi spazi, semplici da personalizzare e di faci-le trasformazione in ambienti di design.I numeri provano l’aumento delle conver-sioni di negozi e garage: tra i 700.000 annun-ci presenti su Immobiliare.it la presenza diloft è cresciuta nell’ultimo anno, media-mente, del 5%, con picchi del 9% a Bolognae del 7% a Torino. Diversa la situazione diMilano e Roma, che non registrano in que-sto periodo grandi cambiamenti perché ilprocesso è, per la carenza di spazi tradizio-nali, in corso da tempo. Stesso trend inascesa è registrato dalle riconversioni del-

le vecchie soffitte in mansarde. Questi loca-li, usati in passato come depositi, vengonotrasformati in unità abitative vere e pro-prie, in cui la mancanza di alcuni servizi,come l’ascensore, permette a chi compra oaffitta di risparmiare tra il 10% e il 20% ri-spetto a un appartamento nella stessa zo-na. In confronto a un anno fa, l’offerta dellemansarde è cresciuta di quasi il 7%, con pic-chi nelle città di medie dimensioni come Fi-renze (+10%) e Parma (+9%). Un’avverten-za: i vincoli legati alla categoria catastale.«Se si vuole acquistare un loft accatastatocome C3 - spiega Giordano - non vi si potràprendere la residenza e ottenere un mutuoprima casa; se parliamo di una mansarda èda verificare che ci sia l’abitabilità e consi-derare che, per via dei tetti spioventi, i me-tri quadrati commerciali si riducono di mol-to rispetto alla superficie».

Negozi, garage, soffitte e cantine diventano abitazioni da vendere o dare in affittoSpesso si possono trovare delle occasioni. Attenzione però alle categorie catastali

VAR II SEM VAR I SEM VAR II SEM VAR I SEM VAR II SEM 2011 2011 2010 2010 2009

BARI -5,00% 0,00% -1,10% -5,50% -1,40%

BOLOGNA -3,00% -5,00% 0,30% -5,90% 0,00%

FIRENZE -3,00% -5,00% -1.0% -2,50% -3,00%

CAGLIARI -3,00% -5,00% -1,90% -2,10% 0,00%

GENOVA 0,00% 0,00% -2,40% -2,70% -1,30%

MILANO -0,20% 0,00% 0,00% -1,10% -2,60%

NAPOLI -5,00% 0,00% -0,60% -0,40% -1,50%

ROMA -0,30% -1,00% -0,40% -1,30% -3,20%

TORINO -0,20% 0,00% -0,50% -0,40% -0,20%

VERONA 0,00% 0,00% 0,00% -2,10% -1,60%

Ora va di moda rinconvertire l’immobile

L’andamento dei prezzi nelle grandi cittàFonte: Ufficio studi Gabetti su dati Gabetti, Professionecasa e Grimaldi

MERCATO RESIDENZIALE/ITALIA

Difficoltà a ottenere un mutuo e incertezza dei mercati finanziari i frenidel mercato immobiliare. Fantuzzi (Gabetti): «Si allunganoi tempi di vendita»

FRANCESCA FANTUZZIUff. studi Gabetti

32 Sabato 17 marzo 2012

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20/03/2012 1Pag. ItaliaOggi(diffusione:88538, tiratura:156000)

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