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Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
1
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Campania – Molise
Sede centrale di Napoli
Ufficio Comunicazione e Stampa
Rassegna Stampa N. 55
del 24.07.2014
Responsabile: Clarissa Campodonico
Collaboratori : Iolanda Cacciuottolo
S e d i : Ileana Labruna (Avellino/Benevento)
Teresa Gnasso (Napoli)
La presente rassegna stampa completa è riservata al personale del Provveditorato; in forma
ridotta, è consultabile sul sito del provveditorato:www.provveditorato-ooppcampaniamolise.it
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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Indice
Pag. 3 – STAMPA NAZIONALE
Pag. 26 – STAMPA LOCALE
Pag 39 – AGENDA DEL PROVVEDITORATO
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
3
NAZIONALE
� Il Sole 24 Ore
� La Repubblica
� ItaliaOggi
� Il Secolo XIX Levante
� Edilportale.com
� Il Messaggero
� Il Fatto Quotidiano
� Webmasterpoint.org
� La Stampa
� Lavoripubblici.it
� Il Velino.it
� Il Giornale.it
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(…)
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(…)
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Ance: la situazione è drammatica, forse è il caso di chiudere le imprese
Le proposte dei costruttori edili: attuare il Piano Scuole coinvolgendo le imprese di tutta la filiera, puntare sulla rigenerazione delle città
- “La situazione è così drammatica per il settore delle costruzioni che viene spontaneo
chiedersi se non sia il caso di chiudere le nostre imprese con il minor danno possibile
per i nostri dipendenti”. Con queste parole il Presidente dell’Ance Paolo Buzzetti ha
aperto l’Assemblea annuale martedì scorso a Roma.“Anche se si respira un nuovo
clima di fiducia grazie agli importanti annunci del Governo - ha detto Buzzetti -, ora
servono misure concrete, perché i continui ‘stop and go’ non stanno facendo ripartire
il motore dell’economia. È indispensabile un patto tra Governo e la filiera delle
costruzioni, primo vero motore economico del mercato interno italiano e unico in
grado di far ripartire in modo stabile occupazione e crescita”.
Qualcosa però comincia a muoversi. “Abbiamo firmato ieri un importante protocollo
volto a risolvere il problema dei pagamenti alle imprese di costruzione” - ha detto
Buzzetti. “L’impegno formale del Governo di allentare il Patto di stabilità per
consentire una soluzione strutturale a questo grave malcostume che ha causato la
chiusura di centinaia di aziende è una buona notizia alla quale speriamo segua un atto
concreto”.
Quanto agli investimenti in infrastrutture, il presidente dell’Ance ha ricordato che
“oggi solo l’1,6% del bilancio dello Stato è destinato alle opere pubbliche, ma il
debito pubblico è cresciuto perché è aumentata la spesa corrente. Bisogna capire che
spendere nella manutenzione del Paese, nelle scuole e nelle infrastrutture è l’unica
soluzione per far ripartire il Pil dell’Italia”.
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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E ben venga dunque il Piano Scuole del Governo, illustrato alla platea dal
Sottosegretario all’istruzione Roberto Reggi. “Ora però è necessario - secondo l’Ance
- garantire che questi interventi avvengano con il massimo della trasparenza e con il
coinvolgimento delle imprese di tutta la filiera: dagli artigiani per gli interventi
minori fino alle imprese di costruzione”.
Per quel che riguarda tutte le altre opere pubbliche, un’importante apertura è arrivata
dal Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, che nel suo
intervento ha dichiarato che “il via libera al decreto ‘Sblocca Italia’ dovrebbe arrivare
entro il prossimo 31 luglio”, confermando le parole del Ministro Maurizio Lupi.
“Abbiamo riacceso i riflettori sul grave problema del dissesto idrogeologico, con il
web-doc di denuncia #DissestoItalia e con un pacchetto di proposte presentati a
Palazzo Chigi. Il piano di manutenzione ormai è stato lanciato, noi ci attiveremo
affinché i cantieri siano modello di efficienza, sicurezza e qualità” - ha proseguito
Buzzetti.
“La casa è diventata il bancomat del Paese, la patrimoniale ripetuta” - ha detto il
presidente dell’Ance, fornendo i dati: si è passati da 9 miliardi a 26 di gettito fiscale.
“Le prime case sono inaccessibili, le seconde non sono più un investimento, gli affitti
non sono più remunerativi! Occorrono misure e incentivi fiscali come quelli adottati
in Francia e Germania che hanno fatto ripartire il mercato”.
“Anche le aziende e i loro beni strumentali sono tartassati da un regime fiscale
iniquo e penalizzante: per i capannoni con l’effetto dell’Imu e della Tasi si è
praticamente raddoppiato il valore del prelievo fiscale e c’è il rischio che, con la
riforma del catasto, arrivi una nuova batosta” - ha avvertito Buzzetti.
Il futuro, secondo i costruttori, è la rigenerazione delle città. Il loro rilancio può fare
in modo che le nostre città tornino a competere a livello internazionale. Secondo
l’Ance “occorre un nuovo modello sulla scorta di quello francese: centralità del
Governo con piani nazionali, declinati poi a livello locale con il coinvolgimento degli
amministratori e di tutti gli stakeholders. I soldi per realizzare un grande Piano Città
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ci sono: i fondi europei che non riusciamo a spendere ogni anno e che invece
potrebbero fare da grande volano”..(…)
http://www.edilportale.com/news/2014/07/lavori-pubblici-appalti/ance-la-situazione-
%C3%A8-drammatica-forse-%C3%A8-il-caso-di-chiudere-le-
imprese_40723_11.html
Edilportale.com 24.07.2014
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(…)
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Centrali uniche di committenza verso il rinvio e niente varianti all'ANAC per gli appalti sotto soglia La Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati, nelle due sedute del
21 e del 22 luglio, nel corso dell'esame della legge di conversione del decreto-legge
n. 90/2014, ha approvato alcuni emendamenti relativi alle centrali uniche di
committenza ed alle varianti in corso d'opera.
Entrando nel dettaglio, nella seduta del 21 luglio la Commissione ha approvato un
emendamento con cui viene inserito l'articolo 23-bis il cui testo, composto da 3
commi è il seguente:
"1. Le disposizioni di cui al comma 3-bis dell'articolo 33 del decreto legislativo 12
aprile 2006, n.?163, introdotto dall'articolo 9, comma 4, del decreto-legge 24 aprile
2014, n.?66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n.?89,
entrano in vigore il 1o gennaio 2015, quanto all'acquisizione di beni e servizi e il 1o
luglio 2015 quanto all'acquisizione di lavori. Sono fatte salve le procedure avviate
nelle more dell'entrata in vigore della presente disposizione.
2. Le disposizioni di cui al predetto comma 3-bis dell'articolo 33 del decreto
legislativo 12 aprile 2006, n.?163, non si applicano alle acquisizioni di lavori, servizi
e forniture da parte degli enti pubblici impegnati nella ricostruzione delle località
dell'Abruzzo indicate nel decreto-legge 28 aprile 2009, n.?39, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n.?77, e di quelle dell'Emilia-Romagna
indicate nel decreto-legge 6 giugno 2012, n.?74, convertito, con modificazioni, dalla
legge 1o agosto 2012, n.?122.
3. I comuni con una popolazione superiore ai 10.000 abitanti possono procedere
autonomamente per gli acquisti di beni, servizi e lavori di valore inferiore ai 40.000
Euro"
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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Con questo emendamento la Commissione, recependo l'accordo sottoscritto tra Anci
e Governo, ha spostato l'avvio delle Centrali uniche di committenza all'1 gennaio
2015 per quanto concerne l'acquisizione di beni e servizi ed all'1 luglio 2015
relativamente all'acquisizione di lavori.
Il rinvio predisposto con l'emendamento approvato costituirà, dopo la conversione in
legge del decreto-legge n. 90/2014, la soluzione attesa dai piccoli Comuni, ma tale
soluzione si avvererà soltanto con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della
legge di conversione e, quindi, è presumibile un'entrata in vigore della norma per
l'inizio del mese di agosto. Con il comma 3 del nuovo articolo 23-bis i comuni con
una popolazione superiore ai 10.000 abitanti potranno procedere autonomamente agli
acquisti di beni, servizi e lavori di valore inferiore a 40.000 euro.
La Commissione ha, poi, nella successiva seduta del 22 luglio sostituito,
integralmente, il testo dell'articolo 37 del decreto-legge n. 90/2014 relativo alla
"trasmissione ad Anac delle varianti in corso d'opera" con il seguente nuovo testo:
"1. Fermo restando quanto previsto in merito agli obblighi di comunicazione
all'Osservatorio previsti dall'articolo 7 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.?163,
per gli appalti di importo pari o superiore alla soglia comunitaria le varianti in corso
d'opera di cui al comma 1, lettere b) e) e d) dell'articolo 132 del decreto legislativo 12
aprile 2006, n.?163 di importo eccedente il 10 per cento dell'importo originario del
contratto sono trasmesse, unitamente al progetto esecutivo, all'atto di validazione e ad
apposita relazione del responsabile del procedimento, all'Autorità nazionale
anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazione pubbliche
entro trenta giorni dall'approvazione da parte della stazione appaltante per le
valutazioni e gli eventuali provvedimenti di competenza.(…)
http://www.lavoripubblici.it/news/2014/07/lavori-pubblici/Centrali-uniche-di-
committenza-verso-il-rinvio-e-niente-varianti-all-ANAC-per-gli-appalti-sotto-
soglia_13727.html
LavoriPubblici.it 24.07.2014
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Varianti in corso d’opera, i documenti da inviare
all'ANAC
Le Stazioni Appaltanti devono inoltrarli all’Autori tà entro 30 giorni
dall’approvazione delle modifiche
L’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) rende nota la documentazione da
consegnare in caso di varianti in corso d’opera alle infrastrutture.
Con il comunicato diramato sul proprio sito web, l’Authority ha spiegato che nella
realizzazione delle opere pubbliche, le Stazioni Appaltanti sono tenute a trasmettere,
per ciascuna variante in corso d’opera, la relazione del responsabile del
procedimento, il quadro comparativo di variante, l’atto di validazione e il
provvedimento definitivo di approvazione.
Deve inoltre essere indicato il numero di CIG, codice identificativo di gara, ed essere
disponibili ad integrare la documentazione progettuale nel caso in cui gli uffici
dell’Autorità lo richiedano.
La documentazione dovrà essere inviata all’indirizzo pec [email protected]
entro trenta giorni dall’approvazione delle modifiche al progetto iniziale da parte
della Stazione Appaltante. In caso di ricorso alla posta ordinaria, i documenti
andranno spediti all’indirizzo: "Autorità Nazionale Anticorruzione – Via di Ripetta,
246 – 00186 Roma."(…)
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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http://www.edilportale.com/news/2014/07/lavori-pubblici/varianti-in-corso-d-opera-
i-documenti-da-inviare-all-anac_40631_11.html
Edilportale.com 21.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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Pensioni, riforma Scuola, Giustizia, Lavoro,
Italicum Renzi: piano riforme 1000 giorni inizia da
settembre. Nuovi ritardi
Nuovi tempi di lavoro per il governo Renzi e nuovo piano: il
ministro Boschi “A settembre presenteremo il programma dei
1000 giorni”. La situazione fino ad oggi
Si continuano a scandire nuovi tempi di lavoro per questo nuovo governo per cui il
premier Renzi aveva in principio annunciato una riforma al mese, poi è scattato il
programma dei cento giorni, ora annunciato quello dei mille giorni, che, come
dichiarato dal ministro Boschi, partiranno a settembre. “A settembre presenteremo il
programma dei 1000 giorni. Poi diventerà la scadenza naturale della legislatura,
quindi ci serve un altro mandato”, avrebbe detto la Boschi. I tempi sono quelli che
avrebbero dovuto, e dovranno, scandire l’attuazione di nuove riforme ed interventi
necessari perché l’Italia, come auspicato dal premier Renzi, torni agli antichi albori,
torni a correre.
Sono i tempi necessari per riorganizzare quelle pensioni tanto ingarbugliate cercando
di non toccare gli 80 miliardi di euro di risparmi che la riforma Fornero dovrebbe
assicurare; i tempi per rivedere le riforme costituzionali e il funzionamento del nostro
Senato; i tempi per rivede Giustizia, Scuola e Lavoro, volani della ripresa. Ma, a
parte la certezza degli 80 euro in più in busta paga, tutti gli altri piani e le riforma
annunciata, al momento sono solo annunci e parole. E la strada perché diventino
realtà sembra ancora molto lunga. Le idee del governo, in realtà, ci sono, la
determinazione anche, i progetti da attuare pure e non mancano confronti e
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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modifiche, ma ciò che manca sono le risorse. Il problema dell’Italia di ora, e dei suoi
processi di cambiamento, è la difficoltà economica alla luce della quale il governo
deve risolvere le sue emergenza e procedere ai cambiamenti, agendo nei margini
possibili. E proprio a causa di questa crisi tutto è in stallo, a partire dalla complicata
questione pensioni che fra necessità di uscite flessibili e anticipate a sostegno dei
lavoratori ma anche per favorire l’occupazione (altro punto dolente per il nostro
Paese), proposte sempre diverse proposte, e casi esodati e Quota 96, sembra davvero
di difficile definizione ancora. Il premier aveva, poi, per esempio, annunciato
“Riforma del Senato entro il 10 giugno. (…)
http://www.webmasterpoint.org/news/pensioni-riforma-giustizia-senato-scuola-
lavoro-italicum-renzi-piano-1000-giorni-parte-da-settembre_p61378.html
Webmasterpoint.org 23.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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P.A., le imprese pagheranno meno alle camere di
Commercio
Roma - Arrivano i primi cambiamenti al dl Pa su alcuni dei punti più caldi, dalla
razionalizzazione delle Authority alla rimodulazione del taglio dei diritti camerali,
che viene spalmato in più tranche. Dopo le novità, per lo più tecniche sul processo
telematico e l’ampliamento del divieto di incarichi per i pensionati , è stata la
volta degli emendamenti a firma del relatore e del governo. In realtà le proposte
dell’esecutivo sono solo delle anticipazioni, mentre per il pacchetto vero e proprio
bisognerà aspettare qualche ora. L’obiettivo è portare venerdì il decreto legge
nell’Aula di Montecitorio per la discussione generale, concludendo giovedì
l’esame da parte della commissione Affari costituzionali della Camera. Quanto
alle camere di commercio, il provvedimento nella stesura originale prevede il
dimezzamento secco degli importi che le imprese ogni anno pagano al sistema.
La proposta avanzata dal sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona
Vicari, è di rendere più graduale la riduzione, diluendola in due anni: al 40%
nel 2015 e al 50% al 2016.«Contestualmente viene stabilita - spiega Vicari -
l’introduzione di costi standard per alcune attività che le camere di commercio
esercitano» e il pensiero va «soprattutto ai diritti di segreteria». La proposta
dovrebbe quindi finire nell’insieme di emendamenti che l’esecutivo sta mettendo a
punto e che dovrebbe scegliere i nodi più complicati. Vicari parla anche del ddl
delega, l’altra gamba della riforma della Pubblica Amministrazione, spiegando che
viene dato mandato al governo per «la riscrittura dell’organizzazione territoriale e
delle competenze delle camere di commercio», con «riduzione di funzioni e
accorpamento territoriale».(…)
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2014/07/21/ARmis3JB-
commercio_imprese_pagheranno.shtml
Il Secolo XIX..it 22.07.2014
(…)
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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Edilizia scolastica, al via il piano #scuolebelle
Dal Ministero dell’Istruzione l’elenco degli oltre 7.700 plessi
destinatari di 150 milioni di euro nel 2014
Iniziano questa settimana gli interventi di piccola manutenzione per il ripristino
del decoro e della funzionalità delle scuole.
Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’elenco completo (aggiornato al 18 luglio)
delle istituzioni scolastiche, per un totale di 7.751 plessi, interessate quest’anno dal
programma #scuolebelle del Piano per l’edilizia scolastica del Governo, al quale è
destinato un finanziamento di 150 milioni di euro per il 2014.
La nota spiega che il Miur verserà gli importi direttamente alle scuole; saranno poi i
dirigenti scolastici ad ordinare i lavori attraverso gli appalti Consip o ricorrendo ai
vecchi appalti, nel caso in cui quelli nuovi non siano ancora stati attivati.
Scarica il Piano Ripartizione Interventi Edifici Scolastici
Oltre al programma #scuolebelle, il Piano prevede anche #scuolenuove per la
costruzione di nuovi edifici scolastici e per la realizzazione di manutenzioni
importanti, che assorbirà 244 milioni di euro per 404 cantieri.(…)
http://www.edilportale.com/news/2014/07/lavori-pubblici/edilizia-scolastica-al-via-
il-piano-scuolebelle_40672_11.html
Edilportale.com 22.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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Debiti P.A.: pagati 26 miliardi di euro
Grazie al D.L. n.35/2013, al D.L. n. 102/2013 e alla Legge di Stabilità per il 2014,
sono stati effettivamente pagati 26,1 miliardi di euro di debiti arretrati dalle pubbliche
amministrazioni.
A comunicarlo è stato il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) con il
comunicato 21 luglio 2014, n. 179 che ha anticipato la ripartizione di altri 6 miliardi
di fondi aggiuntivi dal D.L. n. 66/2014. In particolare, dei 47, 5 miliardi di euro
stanziati fin'ora, il 91% è già stato ripartito tra le amministrazioni debitrici (43,2
miliardi), il 63% è stato materialmente erogato alle amministrazioni che ne hanno
fatto richiesta (30,1 miliardi), e più della metà è stato effettivamente pagato ai
creditori: 26,1 miliardi pari al 55% delle risorse stanziate e all'87% delle risorse
erogate. Inoltre è cominciata la fase di attuazione del recente decreto legge 66/2014,
che assegna 9,3 miliardi di risorse aggiuntive.
Risorse stanziate 2013/2014
La circolare del MEF ha evidenziato il dettaglio delle risorse stanziate nel 2013 dai
D.L. 35 e 102 era parti a 27,2 miliardi, messi a disposizione delle amministrazioni
debitrici che ne hanno fatto richiesta per il 92% e l'87% risulta anche effettivamente
pagato ai creditori.
Nel 2014 con la nuova Legge di Stabilità sono stati stanziati altri 20,3 miliardi di euro
di cui sono state ripartite il 79%, assegnate per il 25% ed effettivamente utilizzate per
pagare i creditori il 12% (2,5 miliardi).
Sempre nel 2014, il D.L. n. 66/2014 ha stanziato ulteriori 9,3 miliardi, portando il
totale delle risorse disponibili per smaltire i debiti arretrati a circa 57 miliardi. Le
risorse aggiuntive sono state così distribuite:
• 3,8 miliardi alle Regioni e alle Province Autonome;
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
23
• 5 miliardi agli enti locali
• 0,55 miliardi ai ministeri
Il D.L. n. 66/2014 ha inoltre esteso l'ambito di applicazione dell'istituto della
certificazione del credito, finora relativo a Stato, enti pubblici nazionali, regioni e
province autonome, enti locali e enti del Servizio Sanitario Nazionale, arrivando ad
includere la totalità delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2,
del decreto legislativo n.165 del 2001.
Dai prossimi giorni sarà disponibile la garanzia dello Stato sui crediti commerciali di
parte corrente delle imprese maturati al 31 dicembre 2013, certificati dagli enti
debitori, che siano oggetto di cessione alle banche e agli altri intermediari finanziari
autorizzati. Grazie alla garanzia dello Stato, il costo massimo della cessione del
credito è stabilito in base a una convenzione con l'Associazione Bancaria Italiana
nella percentuale dell'1,9%, largamente inferiore al prezzo di mercato praticato
secondo le prassi commerciali correnti. Tale quota si riduce all'1,60% per l'importo
eccedente i 50.000 euro di ammontare della cessione. (…)
http://www.lavoripubblici.it/news/2014/07/lavori-pubblici/Debiti-P.A.-pagati-26-miliardi-di-
euro_13723.html
LavoriPubblici.it 23.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
24
Debiti Pa, firmato accordo tra Stato, enti locali e imprese Così Padoan vuole accelerare i pagamenti della pubblica
amministrazione
Un altro piccolo passo verso il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione.
Dopo che sono state sbloccate solo alcune tranche dei diversi milioni che lo Stato
deve alle imprese, è stato sottoscritto al ministero di Economia e finanza l'accordo
con enti locali, Cassa depositi e prestiti e banche per accelerare i pagamenti.(…)
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/debiti-pa-firmato-accordo-stato-enti-locali-e-
imprese-1039547.html
IlGiornale.it 22.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
25
Debiti PA, Ance: protocollo Mef svolta per i
pagamenti opere pubbliche
Debiti PA, Ance: protocollo Mef svolta per i pagamenti opere pubbliche
L’Ance saluta con soddisfazione la firma del protocollo con il Ministero
dell’Economia sullo smaltimento dei debiti della pubblica amministrazione.
“Estremamente positivo l’inserimento all’interno del protocollo di un impegno
formale affinché sia trovata una soluzione anche ai pagamenti in conto capitale,
quindi delle opere pubbliche, che finora sono stati i più penalizzati”. È il commento
del presidente dell’Associazione costruttori, Paolo Buzzetti. “Si tratta di una svolta
politica alla quale ci auguriamo facciano presto seguito ulteriori misure per consentire
il pagamenti di tutti i debiti di parte capitale, in particolare attraverso l’allentamento
del Patto di stabilità interno. (…)
http://www.ilvelino.it/it/article/2014/07/21/debiti-pa-ance-protocollo-mef-svolta-
per-i-pagamenti-opere-pubbliche/a3541c19-6863-4a58-871f-d0903ba054b9/
Il Velino.it 21.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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LOCALE
� Il Mattino
� Il Centro
� Casertanews.it
� PrimapaginaMolise.com
� Il Sannio
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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(…)
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(…) 24.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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(…) 24.07.2014
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(…) 24.07.2014
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(…)
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33
(…) 24.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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Rifiuti: completamente svuotato il sito di Ferrandelle
AMBIENTE | S.Maria La Fossa - Martedì 29 luglio, alle ore 11,30, presso la Sala Giunta del palazzo della Provincia
in corso Trieste a Caserta, si terrà una conferenza stampa per annunciare la
conclusione dell'attività di svuotamento del sito di stoccaggio di Ferrandelle, che si
trova nel territorio del Comune di Santa Maria La Fossa. All'interno del sito, che è
stato completamente liberato dalla Gisec (la società provinciale che si occupa del
ciclo dei rifiuti), erano abbancate all'incirca 500mila tonnellate di rifiuti.(…9
http://www.casertanews.it/public/articoli/2014/07/22/144747_ambiente-s-maria-fossa-rifiuti-
completamente-svuotato-sito-ferrandelle.htm
Casertanews.it 22.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
35
(…)
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
36
Acqua che si perde, parte la rivoluzione: la
Regione stanzia 43milioni di euro
"L'obiettivo è quello di ridurre in regione la dispersione idrica, che oggi sfiora il 70 per cento, fino al 20 per
cento". Il governatore Paolo Frattura presenta così il Piano inerente le perdite idriche, la riqualificazione
degli impianti di fognatura e depurazione, Piano varato nei giorni scorsi dalla giunta regionale con un
importo complessivo di poco superiore ai 43 milioni di euro (nel dettaglio: 26 milioni e 800mila destinati
alle reti idriche comunali e 16 milioni e 494 mila destinati invece al sistema fognario e depurativo).
"Il Programma che abbiamo varato - ha spiegato, durante una conferenza stampa tenuta insieme al
Presidente della Regione, l'assessore regionale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni - è il frutto di un puntuale
lavoro di ricognizione delle criticità e di condivisione delle priorità, effettuato nei mesi scorsi dalla struttura
dell'Assessorato, dal Servizio regionale 'Idrico integrato' e dalla struttura della Programmazione che opera
sul Fondo di Sviluppo e Coesione, con i sindaci e i tecnici di tutti i 136 Comuni della Regione". Nagni ha
anche sottolineato che si tratta dell'intervento "più consistente" da quando si è insediata la nuova
amministrazione regionale. "Un lavoro - ha concluso - iniziato dal governo precedente e che noi abbiamo
rivisto e portato a compimento".
"In questo modo - ha aggiunto invece il governatore Frattura - diamo un segnale tangibile di come i sacrifici
fatti in quest'ultimo anno siano serviti a rendere disponibili liquidità sul territorio. Questo nell'interesse dei
servizi e dei cittadini". (…)
http://www.primapaginamolise.com/detail.php?section=politica&news_ID=52516&goback_link_ajax=gene
rate_section_list(%27%3Fajax_call%3D1%26amp%3Bsection%3Dpolitica%27)
Primapaginamolise.com 21.07.2014
Rassegna Stampa N.55 del 24.07.2014
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Alfano: "Controlli abitazioni, rimodulazione Proget to Strade Sicure e Grande Progetto La Bandiera Blu del Litorale Domizio" POLITICA | Mondragone "Controlli nelle abitazioni, rimodulazione del Progetto Strade Sicure e realizzazione
del Grande Progetto La Bandiera Blu del Litorale Domizio". Sono questi i punti
chiave indicati dal Sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa a margine
dell'incontro di ieri pomeriggio a Pescopagano con il Sottosegretario di Stato alla
Difesa Gioacchino Alfano, il Prefetto di Caserta Carmela Pagano, il Sindaco di Castel
Volturno Dimitri Russo ed i vertici locali delle forze dell'ordine. "Le attuali
circostanze – ha commentato il Sindaco Schiappa – ci inducono a rifiutare azioni che
evocano le classiche risposte emergenziali, che non farebbero altro che sedare gli
animi per i primi tempi e moltiplicare i disagi nel lungo periodo. Per questo territorio
– ribadisce Giovanni Schiappa - richiediamo attenzioni di medio e lungo periodo che
siano in grado di riportare una ordinaria serenità per la popolazione di questo
territorio. Attraverso l'avvio delle imminenti opere tanto attese per decenni, inoltre,
potremo finalmente cominciare a lavorare all'acquisizione del complesso al
patrimonio pubblico". Il Sindaco Giovanni Schiappa si è poi soffermato sulla
presenza del Sottosegretario Alfano: "E' il segnale chiaro che lo Stato è presente e
siede al tavolo di Pescopagano insieme a noi, senza alcuna remora o riserva. Per il
momento, sia dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano, sia dal Sottosegretario alla
Difesa Gioacchino Alfano, abbiamo avuto degli importanti segnali positivi che per
Pescopagano, senza ombra di dubbio, rappresentano una forte discontinuità col
passato. Ora speriamo che questi segnali si tramutino in azioni concrete e decisive per
il ripristino della legalità e del rispetto delle regole". Questa mattina sono già partiti i
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primi controlli: "Siamo passati immediatamente – continua Giovanni Schiappa –
dalla programmazione di ieri all'azione concreta sul territorio di stamane.(…)
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