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Ravenna e Galla Placidia

Ravenna e Galla Placidia - unibo.itBasilica di San Vitale Uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana in Italia. La sua costruzione fu iniziata dal vescovo Ecclesio

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Ravenna e Galla Placidia

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Chiesa di San Giovanni EvangelistaEdificata nel V secolo da Galla Placidia come ex voto per essersi salvata durante una tempesta in mare. Venne gravemente danneggiata durante il secondo conflitto mondiale, i bombardamenti aerei causarono la perdita degli affreschi del XII e XIV secolo e la distruzione del mosaico absidale.

Basilica di Santa CroceVoluta da Galla Placidia nella prima metà del V secolo, era la

chiesa a cui era collegato il Mausoleo di Galla Placidia. Nel corso dei secoli ha subito rimaneggiamenti come si può osservare dai

resti archeologici situati attorno a questa.

Mausoleo di Galla PlacidiaPiccolo Mausoleo fatto erigere da Galla Placidia, sorella dell’imperatore Onorio, tra il 425 e il 450. Edificio esternamente molto semplice, internamente presenta una ricca decorazione musiva.

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Ravenna e Teodorico

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Palazzo di TeodoricoSecondo alcuni studiosi questi resti sarebbero da attribuire ad un corpo di guardia che sorvegliava l’accesso al palazzo degli esarchi; secondo altri sarebbero i resti dell’ardica della chiesa di San Salvatore ad Calchi. Al suo interno custodisce i resti dei pavimenti musivi del Palazzo di Teodorico.

Basilica di Sant’Apollinare NuovoVoluta da Teodorico come chiesa del suo palazzo, inizialmente di culto

ariano. Dopo la conquista bizantina cambiò culto, da ariano ad ortodosso. Qui, nel IX secolo, vennero traslate da Sant’Apollinare in Classe le

reliquie del santo per paura di incursioni piratesche.

Chiesa dello Spirito SantoDapprima di culto ariano venne consacrata al culto cattolico dall’arcivescovo Agnello nel 560. È stata rimaneggiata nei secoli anche a causa della subsidenza. Ora vi si pratica il culto ortodosso.

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Battistero degli ArianiBattistero un tempo collegato alla vicina chiesa di Santo Spirito, fatto erigere da Teodorico una volta consolidato il suo potere, tanto che l’arianesimo divenne religione di Stato.

Museo Arcivescovile e Cappella di Sant’AndreaRealizzato all’interno del Palazzo dell’Arcivescovado, al suo interno è possibile osservare la cattedra di

Massimiano, una delle più celebri opere in avorio eseguita da artisti bizantini nel VI secolo; e la Cappella di Sant’Andrea, patrimonio UNESCO, unico esempio di cappella arcivescovile paleocristiana giunta sino a noi intatta. Voluta da Pietro II come luogo di preghiera per i vescovi cattolici quando a Ravenna il

culto dominante era quello Ariano.Battistero Neoniano

Uno dei più antichi monumenti ravennati. Edificato attorno agli inizi del V secolo per iniziativa del vescovo Urso. Al tempo del vescovo Neone venne restaurato con la realizzazione della decorazione musiva.

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Basilica Cattedrale Metropolitana della Santa ResurrezioneChiesa completamente ricostruita tra il 1734 e il 1745 su progetto di Giovanni Francesco Buonamici nel luogo dove sorgeva la chiesa cattedrale, la Basilica Ursiana.

Mausoleo di TeodoricoEretto da Teodorico come luogo per la sua sepoltura nel 520 d.C., è

realizzato interamente in pietra d’Istria. Al suo interno si trova una vasca in porfido, dove vennero deposte le spoglie di Teodorico e dove

restarono fino alla conquista bizantina, in questo periodo il Mausoleo venne trasformato in un oratorio consacrandolo al culto ortodosso

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Ravenna e Giustiniano

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Chiesa di Sant’Agata MaggioreUna delle chiese più antiche della città, costruita nel V secolo sotto il vescovato di Pietro II.

Chiesa di San Michele in AfriciscoCostruita nel VI secolo fu finanziata da Giuliano Argentario e da un suo parente,

Bacanda, come voto all’arcangelo Michele. Venne consacrata da Massimiano nel 547. Soggetta a continui restauri. A causa delle requisizioni napoleoniche venne sconsacrata nel 1805 e venduta nel 1812. I mosaici che conteneva al suo interno sono

custoditi ora al Bode Museum di Berlino.

Chiesa di Santa Maria MaggioreVenne edificata dal vescovo Ecclesio tra il 525 e il 532. Nel 1671 venne completamente restaurata in stile barocco su progetto di Pietro Grossi. Al suo interno custodisce un dipinto di Luca Longhi e la tomba di Camillo Morigia.

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Basilica di San Vitale

Uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana in Italia. La sua costruzione fu iniziata dal vescovo Ecclesio intorno al 530 e completata nel 547 da Massimiano, successore di Ecclesio, quando Ravenna era già stata conquistata dall’imperatore bizantino Giustiniano.

Basilica di Sant’Apollinare in ClasseEdificata da Giuliano Argentario per volere dell’arcivescovo

Ursicino. Il luogo dove venne costruita era occupato precedentemente da un’area cimiteriale, dove si pensa fosse

sepolto il protovescovo Apollinare.

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Ravenna e Dante

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Museo DantescoAllestito all’interno del Centro Dantesco dei Frati Minori vicino alla Tomba di Dante. Venne inaugurato l’11 settembre 1921 in occasione del sesto centenario della morte di Dante Alighieri. Il Museo fu voluto da Ambrogio Annoni e Corrado Ricci. Il nucleo tematico del museo è l’iconografia dantesca.

Basilica di San FrancescoCostruita nel V secolo, ha subito rimaneggiamenti nel tempo. Durante il

periodo medievale era la chiesa della famiglia Da Polenta e venne frequentata anche da Dante durante il suo soggiorno a Ravenna, qui vennero celebrati i

suoi funerali nel 1321.

Tomba di Dante

Costruita tra il 1780 e il 1782 per volere di Luigi Valenti Gonzaga, cardinal legato. Il progetto fu affidato all’architetto Camillo Morigia. Le spoglie di Dante vi sono custodite dal 1865, anno in cui furono rinvenute dai frati francescani. Affianco alla tomba vi è il Quadrarco di Braccioforte, un antico oratorio, nel quale sono conservati due sarcofagi del V secolo riutilizzati dalle famiglie Pignata e Traversari.

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Biblioteca ClassenseL’edificio venne edificato dal 1512 e si trattava inizialmente di un’abbazia camaldolese. Al suo interno custodisce l’Aula Magna o Libreria, realizzata fra Seicento e Settecento dall’abate Pietro Canneti e il grande refettorio che custodisce un dipinto realizzato dalla famiglia Longhi.

Museo d’Arte della città di RavennaRealizzato all’interno del complesso monumentale della Loggetta

Lombardesca, il monastero cinquecentesco collegato alla chiesa di Santa Maria in Porto. Dal 2002 è un Istituzione del Comune di Ravenna. Al suo interno ospita mostre d’arte temporanee e tre collezioni permanenti: una

collezione antica nella quale spicca la statua che ritrae GuidarelloGuidarelli, una collezione moderna e una contemporanea.

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Ravenna e iVeneziani

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Porta NuovaSituata all’inizio di Via di Roma, venne aperta nel 1580 con il nome di Porta Gregoriana. I preziosi marmi che la decorano provengono dall’antica Port’Aurea.

Porta SisiSituata in fondo a Via Mazzini, era uno dei due ingressi principali

della città. Citata per la prima volta nel X secolo, potrebbe avere origini più antiche. Sistemata nel 1568 e restaurata nel 1649. Contiene

la lunetta di ferro battuto del portone del Monastero di San Vitale, qui collocata nel 1885.

Porta San MamanteEdificata nel XI secolo, prese il nome della chiesa e del monastero che sorgevano nei pressi della porta. Quella che vediamo oggi in laterizio e pietra d’Istria, risale al 1613.

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Porta RavegnanaVenne realizzata nel 1785 su progetto dell’architetto Camillo Morigia per celebrare la sistemazione di Via Ravegnana. Non si tratta di una vera e propria porta.

Porta GazaCitata per la prima volta nel 1168. L’aspetto attuale si deve a lavori di restauro eseguiti dopo la seconda guerra

mondiale.

Porta AdrianaSituata tra Via Cavour e Piazza Baracca, venne collocata qui nel 1545 dal Cardinale Legato Capoferro e venne riedificata con l’aspetto attuale nel 1583. Era uno dei due accessi principali della città.

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Porta SerrataPosta al termine di Via di Roma. Chiamata anche Porta Anastasia o Porta Cybo. Venne citata per la prima volta nel 1235. È costruita in mattoni con inserti di Pietra d’Istria.

Rocca BrancaleoneCostruita dai veneziani a partire dal 1457 per rafforzare le difese della

città. È costituita dalla Rocca e dalla Cittadella, utilizzata per gli alloggi delle guarnigioni e come deposito. Attorno ad essa fu realizzato

un fossato.Torre CivicaCostruita nel XII secolo, è alta quasi 39 metri, veniva utilizzata come torre di avvistamento, è inclinata a causa del terreno poiché si trova vicino al percorso dell’antico fiume Padenna.

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Piazza del PopoloRealizzata dai veneziani, prendendo spunto da Piazza San Marco vi furono collocate due colonne, inizialmente recanti sulla loro sommità il leone di San Marco, in una, e nell’altra Sant’Apollinare. Il leone venne sostituito con San Vitale nel 1509.

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Ravenna e l’Archeologia

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Chiesa di Sant’EufemiaCostruita tra il 1742 e il 1747 su progetto dell’architetto Buonamici sopra ad un tempio antico attribuito leggendariamente a Sant’Apollinare. Oggi è utilizzato anche come ingresso per la Domus dei Tappeti di Pietra.

Domus dei Tappeti di PietraScoperta tra il 1993 e il 1994 durante i lavori per la realizzazione di un

garage sotterraneo. Si tratta di un complesso di strutture edilizie da datare tra l’età romana repubblicana e il periodo bizantino. Tra i mosaici

pavimentali qui contenuti il più importante è “La Danza delle Stagioni”

Chiesa di San Nicolò e Museo TamoEdificata nella seconda metà del Duecento. Cambiò aspetto nel corso dei secoli, alla fine del XVII secolo un allievo del Guercino, Cesare Pronti, affrescò due cappelle e dipinse le pale d’altare. Fu utilizzata come chiesa fino al 1866, anno nella quale divenne proprietà del Ministero della Guerra. Nel 1983 diventa di proprietà del Comune di Ravenna. Dal 2012 accoglie la mostra permanente TAMO, interamente dedicata all’arte musiva. Il percorso museale parte da reperti eccellenti dell’età antica, per giungere a mosaici tardoantichi e medievali, fino a produzioni moderni e contemporanei.

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Cripta Rasponi e Giardini PensiliCollocata all’interno del Palazzo della Provincia, realizzato tra il 1925 e il 1928, è il nucleo più antico di questo. È una piccola cappella gentilizia, ma non accolse mai i defunti della famiglia Rasponi. Il pavimento musivo proviene dalla basilica di San Severo di Classe. Il giardino presenta una parte pensile con vista su Piazza San Francesco.

Museo Nazionale di RavennaAllestito all’interno del monastero di San Vitale. Raccoglie importanti reperti archeologici, tra cui i resti di Port’Aurea.

Custodisce anche gli affreschi di Santa Chiara, chiesa non più esistente.

Porto Antico di ClasseIl sito archeologico corrisponde all’area portuale dell’antica città di Classe, porto nato nel 27 a.C. per volere di Augusto. Il sito comprende una serie di magazzini costruiti lungo le banchine di un canale nelle vicinanze di una strada lastricata in traciti. Il parco archeologico propone un itinerario che presenta una visione dell’antico porto tra il V e il VI secolo.