1
Eventi Lunedì 27 Febbraio 2012 La Sanità tra Pubblico e Privato 11 A Ravenna, la Fondazione Flaminia Agopuntura (presidente Romano Brando- lini) è un po’ un’istituzione. Il centro è presente, infatti, dal 1980, tempi in cui l’agopuntu- ra era, più che altro, una spe- rimentazione. A distanza di oltre trent’anni, le cose sono molto cambiate e, oggi, l’ago- puntura, ampiamente “accolta” dalla medicina ufficiale, vie- ne considerata una metodica terapeutica efficace a tutti gli effetti per un gran numero di patologie. In Italia, la sua pra- tica è riservata ai medici, con una formazione post-laurea di almeno quattro anni. La Fon- dazione Flaminia Agopuntura si presenta come una struttura privata all’interno dell’Ospe- dale Santa Maria delle Croci di Ravenna, con un’entrata aperta sul territorio e in grado di offrire sia prestazioni a pa- gamento che in convenzione. “Da noi lavorano sei me- dici che effettuano oltre 14mila prestazioni all’an- no - afferma il direttore sa- nitario, Angelo Matteucci -. Circa 6.400 sono prestazioni in convenzione, questo il tetto massimo fissato dall’Usl, che eroghiamo agli anziani di oltre 65 anni con diagnosi di artro- si, ai pazienti con diagnosi di malattia reumatica in atto ed ai portatori di handicap con invalidità superiore al 70%. Le rimanenti 8mila prestazioni annue sono rivolte a privati cittadini che ne fanno richiesta e vengono proposte a un prez- zo concordato e agevolato pari a 45 euro a seduta”. Le malattie che si possono curare con l’agopuntura sono molteplici: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha in- dividuate più di 30. Tra queste, la più rappresentata è di sicuro la patologia artroreumatica. “L’agopuntura non è una forma di analgesia, è una vera e pro- pria terapia che tra, l’altro, in- nesca meccanismi antinfiam- matori - spiega Matteucci -. Per la cura delle malattie ar- troreumatiche è meglio degli antinfiammatori e degli anti- dolorifici, di cui spesso si abu- sa. È chiaro che non può far regredire l’artrosi, ma aiuta il rallentamento dei processi de- generativi e comporta un mi- glioramento funzionale legato alla diminuzione dell’infiam- mazione locale”. Se è vero che l’agopuntura non può essere utilizzata da sola per tutte le patologie, è sicu- ramente utile per i dolori e le infiammazioni osteoarticolari, muscolari e tendinee, nelle pa- tologie gastro-intestinali, spes- so legate a fattori emozionali, per le malattie neurologiche come le cefalee, le nevralgie trigeminali, ansia e depressio- ne ed anche in molte malattie in ambito ginecologico. Una seduta dura circa 25 mi- nuti e occorrono dalle 8 alle 12 sedute per ciclo. Come è noto, l’agopuntura consiste nel trattamento di punti cutanei con aghi sottili di lunghezza diversa. I punti sono più di 2000, anche se quelli che si utilizzano più comunemente sono circa 360. Di volta in vol- ta si possono utilizzare punti diversi per patologie simili, oppure punti molto simili per patologie diverse. Questo perché la medicina cinese e, di conseguenza l’agopuntura che fa parte della metodolo- gia terapeutica della medicina cinese, parte dallo studio delle persone, non delle malattie. “In questo senso, una gastrite in una persona sovrappeso e rubiconda è molto diversa da una gastrite in una persona minuta e smunta e, per la me- dicina cinese, le due patologie vanno curate in maniera dif- ferente - afferma Matteucci -. Al contrario, nella medicina occidentale si curerebbero nel- lo stesso modo”. Non da meno, l’agopuntura è in grado di attivare processi di auto guarigione. “Ripren- diamo l’esempio della gastri- te - continua il direttore -. Se invece di somministrare farmaci antiacidi che compor- tano effetti collaterali, si rie- scono a riequilibrare i fattori che portano alla produzione di un eccesso di succhi gastri- ci, ecco allora che lo stomaco si mette a posto da solo”. La medicina cinese si compone di 5 branche fondamentali, tutte finalizzate a preservare la salute e a migliorare la qualità della vita. Oltre all’agopuntura, comprende la fitofarmacolo- gia, la dietetica, il “Qigong”, una ginnastica medica dolce e il “Tuina”, cioè il massaggio. “Queste metodiche sono sem- pre collegate fra di loro - spiega Matteucci -. Nel centro non siamo strutturati per occupar- ci di “Qigong e di “Tuina”, ma offriamo un ottimo servizio di dietetica”. Ma in cosa consiste esatta- mente la dietetica cinese? Se si accetta la premessa che una parte di salute passa dal cibo, la dietetica cinese si basa su una tecnica terapeutica che utilizza i cibi sia per curare disturbi e malattie, sia per mantenere la salute. “Il nostro modo occi- dentale di vedere il cibo stu- dia le calorie, le percentuali di grassi, proteine e carboidrati, mentre la dietetica tradizio- nale cinese studia i cibi non in base a criteri biochimici, ma considerandone le proprietà rilevabili dalla loro interazio- ne con il nostro organismo - spiega la dottoressa Anna Maria Seghetti, che si occu- pa di dietetica cinese presso la Fondazione Flaminia -. In altre parole, gli alimenti vengono studiati nelle loro caratteristiche di sapore (l’aci- do e l’aspro, l’amaro, il dolce, il piccante, il salato) e di natura. Ogni alimento ha, infatti, 4 na- ture: può essere caldo, freddo, tiepido o leggermente fresco”. Un esempio? Il sapore dolce viene usato per tonificare, per apportare energia, ed è un ele- mento che ha anche proprie- tà rilassanti e antispastiche. L’amaro invece è un sapore che si caratterizza per un’azione evacuante e serve anche per allontanare il calore. Una volta entrato nel corpo umano, ogni cibo, in base a tutte queste sue caratteristiche peculiari, agisce sull’energia vitale e sull’equi- librio Yin – Yang. E, di con- seguenza, ha un’azione sullo stato di salute del corpo. Conoscendo dunque le carat- teristiche dei cibi e scegliendo quelli più adatti alla situazione si possono curare quegli stati di squilibrio che sono le ma- lattie. La scelta dei cibi, per essere di giovamento, deve anche se- guire le stagioni dal momento che, studiando la natura e i sapori degli alimenti, si sco- pre che ogni stagione offre le giuste combinazioni di qualità necessarie per affrontare il suo clima. “Alcuni si avvicinano alla die- tetica cinese per problemi di eccesso ponderale - afferma Seghetti - altri perché hanno problemi di gonfiore o brucio- ri allo stomaco ma, molti altri ancora solamente per conse- guire un miglior benessere”. Dietistica e agopuntura sono due metodiche della Medicina Tradizionale Cinese che spesso vengono associate. “L’unione con l’agopuntura è ottimale perché, ad esempio, negli eccessi ponderali contri- buisce a un miglior controllo sulla fame, alla diminuzione dell’ansia e ha anche leggero effetto diuretico” conclude la dottoressa Seghetti. ■■ RAVENNA / La Fondazione Flaminia Agopuntura è una struttura privata, che opera all’interno dell’Ospedale Santa Maria delle Croci Sono più di 30 le malattie che si possono curare con l’agopuntura Tra queste, la più rappresentata è la patologia artroreumatica, in quanto aiuta il rallentamento dei processi degenerativi e comporta un miglioramento funzionale. La Fondazione offre anche servizi di dietetica cinese Il dottor Angelo Matteucci con una paziente L’agopuntura non è una forma di analgesia, ma è una vera e propria terapia che tra l’altro innesca meccanismi antinfiammatori L a medicina cinese si occupa più delle malattie funzionali che di quelle organiche. Se è ve- ro che la medicina occidentale poggia le sue basi nella materialità delle persone e studia l’anatomia, gli organi e gli apparati, quella cinese, al contrario, studia le funzioni. La medicina tradizionale ha compiuto enormi progressi nella cura di tutte quelle malattie in cui viene ri- chiesto un intervento sulla somaticità, sulla parte corporea visibile. La medicina cinese, invece, si occupa soprattutto del funzionamento, e quindi dei metodi che in qualche modo possano ripristinare un corretto funzionamento, senza andare ad incidere sulla organicità. In questo senso, le due medicine sono altamente compatibili, si possono usare entrambe in contempora- nea in molte malattie e con grandi benefici. La medicina cinese non è cioè “alternativa”, bensì integrativa della nostra medicina occidentale. La medicina cinese integra quella occidentale Il dottor Angelo Matteucci mentre visita alcuni pazienti La dietetica cinese si basa su una tecnica terapeutica che utilizza i cibi sia per curare disturbi e malattie, sia per mantenere la salute

RAVENNA La Fondazione Flaminia Agopuntura è una · PDF fileEventi Lunedì 27 Febbraio 2012 La Sanità tra Pubblico e Privato 11 A Ravenna, la Fondazione Flaminia Agopuntura (presidente

Embed Size (px)

Citation preview

EventiLunedì 27 Febbraio 2012 La Sanità tra Pubblico e Privato 11

A Ravenna, la Fondazione Flaminia Agopuntura

(presidente Romano Brando-lini) è un po’ un’istituzione. Il centro è presente, infatti, dal 1980, tempi in cui l’agopuntu-ra era, più che altro, una spe-rimentazione. A distanza di oltre trent’anni, le cose sono molto cambiate e, oggi, l’ago-puntura, ampiamente “accolta” dalla medicina ufficiale, vie-ne considerata una metodica terapeutica efficace a tutti gli effetti per un gran numero di patologie. In Italia, la sua pra-tica è riservata ai medici, con una formazione post-laurea di almeno quattro anni. La Fon-dazione Flaminia Agopuntura si presenta come una struttura privata all’interno dell’Ospe-dale Santa Maria delle Croci di Ravenna, con un’entrata aperta sul territorio e in grado di offrire sia prestazioni a pa-gamento che in convenzione.“Da noi lavorano sei me-dici che effettuano oltre 14mila prestazioni all’an-no - afferma il direttore sa-nitario, Angelo Matteucci -.Circa 6.400 sono prestazioni in convenzione, questo il tetto massimo fissato dall’Usl, che eroghiamo agli anziani di oltre 65 anni con diagnosi di artro-si, ai pazienti con diagnosi di malattia reumatica in atto ed ai portatori di handicap con invalidità superiore al 70%. Le rimanenti 8mila prestazioni annue sono rivolte a privati cittadini che ne fanno richiesta e vengono proposte a un prez-zo concordato e agevolato pari a 45 euro a seduta”.Le malattie che si possono curare con l’agopuntura sono molteplici: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha in-dividuate più di 30. Tra queste, la più rappresentata è di sicuro la patologia artroreumatica.“L’agopuntura non è una forma di analgesia, è una vera e pro-pria terapia che tra, l’altro, in-nesca meccanismi antinfiam-

matori - spiega Matteucci -.Per la cura delle malattie ar-troreumatiche è meglio degli antinfiammatori e degli anti-dolorifici, di cui spesso si abu-sa. È chiaro che non può far regredire l’artrosi, ma aiuta il rallentamento dei processi de-generativi e comporta un mi-glioramento funzionale legato alla diminuzione dell’infiam-mazione locale”.Se è vero che l’agopuntura non può essere utilizzata da sola per tutte le patologie, è sicu-ramente utile per i dolori e le infiammazioni osteoarticolari, muscolari e tendinee, nelle pa-

tologie gastro-intestinali, spes-so legate a fattori emozionali, per le malattie neurologiche come le cefalee, le nevralgie trigeminali, ansia e depressio-ne ed anche in molte malattie in ambito ginecologico. Una seduta dura circa 25 mi-nuti e occorrono dalle 8 alle 12 sedute per ciclo. Come è noto, l’agopuntura consiste nel trattamento di punti cutanei con aghi sottili di lunghezza diversa. I punti sono più di 2000, anche se quelli che si utilizzano più comunemente sono circa 360. Di volta in vol-ta si possono utilizzare punti diversi per patologie simili, oppure punti molto simili per patologie diverse. Questo perché la medicina cinese e, di conseguenza l’agopuntura che fa parte della metodolo-

gia terapeutica della medicina cinese, parte dallo studio delle persone, non delle malattie. “In questo senso, una gastrite in una persona sovrappeso e rubiconda è molto diversa da una gastrite in una persona minuta e smunta e, per la me-dicina cinese, le due patologie vanno curate in maniera dif-ferente - afferma Matteucci -.Al contrario, nella medicina occidentale si curerebbero nel-lo stesso modo”.Non da meno, l’agopuntura è in grado di attivare processi di auto guarigione. “Ripren-diamo l’esempio della gastri-te - continua il direttore -.Se invece di somministrare farmaci antiacidi che compor-tano effetti collaterali, si rie-scono a riequilibrare i fattori che portano alla produzione di un eccesso di succhi gastri-ci, ecco allora che lo stomaco

si mette a posto da solo”. La medicina cinese si compone di 5 branche fondamentali, tutte finalizzate a preservare la salute e a migliorare la qualità della vita. Oltre all’agopuntura, comprende la fitofarmacolo-gia, la dietetica, il “Qigong”, una ginnastica medica dolce e il “Tuina”, cioè il massaggio. “Queste metodiche sono sem-pre collegate fra di loro - spiega

Matteucci -. Nel centro non siamo strutturati per occupar-ci di “Qigong e di “Tuina”, ma offriamo un ottimo servizio di dietetica”.Ma in cosa consiste esatta-mente la dietetica cinese? Se si accetta la premessa che una parte di salute passa dal cibo, la dietetica cinese si basa su una tecnica terapeutica che utilizza i cibi sia per curare disturbi e malattie, sia per mantenere la salute. “Il nostro modo occi-dentale di vedere il cibo stu-dia le calorie, le percentuali di grassi, proteine e carboidrati, mentre la dietetica tradizio-nale cinese studia i cibi non in base a criteri biochimici, ma considerandone le proprietà rilevabili dalla loro interazio-ne con il nostro organismo -spiega la dottoressa Anna Maria Seghetti, che si occu-pa di dietetica cinese presso la Fondazione Flaminia -.In altre parole, gli alimenti vengono studiati nelle loro caratteristiche di sapore (l’aci-do e l’aspro, l’amaro, il dolce, il piccante, il salato) e di natura. Ogni alimento ha, infatti, 4 na-ture: può essere caldo, freddo, tiepido o leggermente fresco”.Un esempio? Il sapore dolce viene usato per tonificare, per apportare energia, ed è un ele-mento che ha anche proprie-tà rilassanti e antispastiche. L’amaro invece è un sapore che si caratterizza per un’azione evacuante e serve anche per allontanare il calore. Una volta entrato nel corpo umano, ogni cibo, in base a tutte queste sue caratteristiche peculiari, agisce sull’energia vitale e sull’equi-librio Yin – Yang. E, di con-seguenza, ha un’azione sullo stato di salute del corpo.Conoscendo dunque le carat-teristiche dei cibi e scegliendo quelli più adatti alla situazione si possono curare quegli stati di squilibrio che sono le ma-lattie.La scelta dei cibi, per essere di giovamento, deve anche se-guire le stagioni dal momento che, studiando la natura e i sapori degli alimenti, si sco-pre che ogni stagione offre le giuste combinazioni di qualità necessarie per affrontare il suo clima.“Alcuni si avvicinano alla die-tetica cinese per problemi di eccesso ponderale - afferma Seghetti - altri perché hanno problemi di gonfiore o brucio-ri allo stomaco ma, molti altri ancora solamente per conse-guire un miglior benessere”. Dietistica e agopuntura sono due metodiche della Medicina Tradizionale Cinese che spesso vengono associate.“L’unione con l’agopuntura è ottimale perché, ad esempio, negli eccessi ponderali contri-buisce a un miglior controllo sulla fame, alla diminuzione dell’ansia e ha anche leggero effetto diuretico” conclude la dottoressa Seghetti.

■■■ RAVENNA / La Fondazione Flaminia Agopuntura è una struttura privata, che opera all’interno dell’Ospedale Santa Maria delle Croci

Sono più di 30 le malattie che si possono curare con l’agopuntura Tra queste, la più rappresentata è la patologia artroreumatica, in quanto aiuta il rallentamento dei processi degenerativi e comporta un miglioramento funzionale. La Fondazione offre anche servizi di dietetica cinese

Il dottor AngeloMatteucci con una paziente

L’agopuntura non è una forma di analgesia,

ma è una vera e propria terapia che tra l’altro innesca meccanismi

antinfiammatori

La medicina cinese si occupa più delle malattie funzionali che di quelle organiche. Se è ve-ro che la medicina occidentale poggia le sue basi nella materialità delle persone e studia

l’anatomia, gli organi e gli apparati, quella cinese, al contrario, studia le funzioni. La medicina tradizionale ha compiuto enormi progressi nella cura di tutte quelle malattie in cui viene ri-chiesto un intervento sulla somaticità, sulla parte corporea visibile. La medicina cinese, invece, si occupa soprattutto del funzionamento, e quindi dei metodi che in qualche modo possano ripristinare un corretto funzionamento, senza andare ad incidere sulla organicità. In questo senso, le due medicine sono altamente compatibili, si possono usare entrambe in contempora-nea in molte malattie e con grandi benefici. La medicina cinese non è cioè “alternativa”, bensì integrativa della nostra medicina occidentale.

La medicina cinese integra quella occidentale

Il dottor Angelo Matteucci mentre visita alcuni pazienti

La dietetica cinese si basa su una tecnica terapeutica che utilizza

i cibi sia per curare disturbi e malattie, sia per

mantenere la salute