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84 La Caccia al Cinghiale - N° 83 - Gennaio-Febbraio 2015 Armi Sauer 303 Black velvet cal.308 winchester La prova finale

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84 La Caccia al Cinghiale - N° 83 - Gennaio-Febbraio 2015

Armi

Sauer 303 Black velvetcal.308 winchester

La prova finale

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Siamo arrivati al termine della prova della carabina Sauer 303 Black Velvet calibro 308 Winchester.

Sullo scorso numero avevamo registrato qualche inceppamento con il caricatore da cinque colpi

utilizzando palle dalla granitura estrema. Sostituito il caricatore difettoso abbiamo nuovamente portato la

nostra carabina al poligono di Carrù, affinché fossero i cacciatori della zona a terminare la nostra lunga ed

interessante (almeno per noi) prova, arrivando a 1500 colpi esplosi senza alcuna manutenzione o pulizia.

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di Sauer) e non manifesta alcun segno di usura nonostante l’arma non sia mai stata lubrificata e sia stata sia a caccia (anche sotto la pioggia) che in poligono. In più, durante il giorno (di notte la ripo-nevo in cassaforte) è stata per più di due mesi esposta all’umidità ed all’atmosfera salmastra sul mio terrazzo, che dista cir-ca 200 metri dal mare. Certo, non è una prova quantificabile scientificamente, ma provate a farlo con armi dotate di brunitu-ra tradizionale e poi vedrete che un risul-tato simile è tutt’altro che scontato!Un altro piccolo difetto è costituito dal fatto che nella parte anteriore in basso della finestra di espulsione ci sia impressa una scritta (forse la matricola?), che con l’uso intenso è stata abrasa dallo sfrega-mento della manetta di armamento: ma sta benedetta scritta dovevano proprio metterla lì?Un’altra cosa che secondo me non è in-dovinata sono le mire metalliche: per ra-gioni estetiche sono nere, come il resto dell’arma (non a caso si chiama “Black Velvet”), prive di qualsiasi riferimento ad alto contrasto. Servono a poco, occorre sostituirle con altre ad alta visibilità. Una

Vi dirò, la mia smania di poter provare a fondo un’altra carabina mi fa poco

rimpiangere il fatto di terminare con que-sto servizio la mia prova della Sauer 303 Black Velvet.Tuttavia so già che prima o poi la rimpian-gerò: dopo aver esploso millecinquecen-to colpi esplosi nelle mani di numerosi tiratori la “mia” 303 va benissimo, non si inceppa mai, è molto precisa e non dimo-stra affatto gli abusi subiti. Insomma, non posso che promuoverla a pieni voti.Certo, per pura sfortuna inizialmente ho ricevuto un caricatore difettoso, e que-sto fatto ha messo in discussione il buon comportamento della Sauer 303, tuttavia, avendone ricevuti altri due che invece funzionano benissimo, posso dire che ho difficoltà a trovare un difetto importante in questa carabina.Ad esser sinceri è forse un poco pesan-te, ma questo non è di per sé un difetto, poiché da un lato testimonia la bontà dei materiali utilizzati (poca plastica e tanto acciaio) e dall’altro trova la Sauer 303 in compagnia di numerosi altri competitor.La finitura è assai robusta (si utilizza il trat-tamento protettivo “Nitrobond”, esclusiva

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Magic Trigger” dal peso di sgancio di soli 950 gr) e di conseguenza così cara.Come dice Burkhard Bonarius, il “mar-keting manager” dell’azienda, Sauer pro-duce la Mercedes delle semiauto, solo in quest’ottica si può capire chi spende più di 3000 euro per questa bella ma costosa carabina.Devo ringraziare Sauer ed il suo importa-tore italiano Bignami di Ora (Bz) per aver potuto esercitare questa prova in piena li-bertà, usufruendo dell’arma per ben otto mesi. L’inconveniente del caricatore è stato recuperato (si è scoperto che quello che avevo in dotazione era difettoso), per cui alla fine, di fronte a decine di caccia-tori presenti il 25 novembre al poligono di Carrù, alla presenza di Burkhard Bo-narius abbiamo dimostrato come la Sauer 303, senza essere lubrificata nè pulita, sia in grado di sparare 1500 colpi calibro 308 Winchester senza incepparsi, conser-vando una precisione rimarchevole.Tuttavia devo anche ringraziare tutte le aziende che mi hanno fornito le munizio-ni per effettuare questa prova senza sve-narmi economicamente (vedi box), mol-te delle quali “concorrenti” del marchio Sauer.Inoltre un ringraziamento particolare va a Giorgio Rosso, titolare del poligono di Carrù (Cn) invitandovi ad iscrivervi anche voi a questa bella struttura, fornita di li-nee di tiro dai 50 ai 300 metri.

a.c.

spesa aggiuntiva ad un’arma che di per sé costa già abbastanza.Altre cose degne di nota non ne vedo: qualcuno dice che la leva di armamento posta dietro al fusto in posizione ambide-stra sia troppo dura da azionare, ma a me sinceramente piace così, perché è impos-sibile che possa essere inserita acciden-talmente, magari in un difficile passaggio nella vegetazione intricata.Alla luce di quanto è emerso, anche attra-verso prove aperte al pubblico, non pos-siamo che essere soddisfatti del compor-tamento della carabina Sauer 303 Black Velvet: anche maltrattata (non vede olio da otto mesi), mai pulita (la canna è sporca, così come la valvola dei gas), utilizzata con munizioni di ogni tipo e con diverso profilo di palla non mi ha mai tradito: gli “stove pipe” (il bossolo espulso viene bloc-cato dall’otturatore che avanza mettendo il colpo in canna) a cui avevo assistito un paio di volte lo scorso anno in Bulgaria durante le prove in poligono (vedi numero 77) non si sono mai manifestati.Ogni voce che vuole la Sauer 303 non an-cora messa a punto è dunque priva di fon-damento: questa carabina funziona alla perfezione e non richiede cure particolari e dunque vale tutti i soldi che costa.Resta però da chiedersi il motivo per cui Sauer abbia deciso di produrre una cara-bina semiautomatica così sofisticata (non dimentichiamo che ha lo scatto “Black

La prova finale

Ecco dimostrato come il caricatore da cinque utilizzato in precedenza sia difettoso: a sinistra il caricatore da due, al centro un caricatore da cinque normale ed a destra il caricatore difettoso. Gli inceppamenti registratisi nel corso della prova pubblicata sul precedente numero sono dunque imputabili non all’arma o alle munizioni impiegate ma ad un singolo caricatore non conforme.

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I cinghialai della Granda provano la Sauer 303

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Le munizioni impiegate

Bignami Spa: www.bignami.itRWS Silver Selaction - Evolution 184 grRWS Evolution Green 136 grs.Norma - Jaktmatch FML 150 grs.American Eagle - FMJ Boat Tail 150 grsWolf FMJ 150 grs.

Beretta Spa: www.beretta.it- Sako - Powerhead Barnes 165 grs.Sako - Hammerhead Soft Point 200 grs.Sako - Hammerhead Soft Point 180 grs.Sako - Super Hammerhead Bonded Soft Point 150 grsSako - Super Hammerhead Soft Point 180 grs.

Paganini: www.paganini.itBrenneke - Bleifrei TUG 132 grs.Remington - Core-Lokt PSP 150 grs.Remington - Core-Lokt PSP 180 grs.Barnes VOR-TX 150 grs.

Fiocchi Munizioni Spa: www.fiocchi.it Freccia Nera 165 grsFreccia Nera 180 grs.Extrema SST 150 grs.Extrema SST 180 grs.

Carrù Shooting Club (Cn)

È possibile iscriversi come soci al poligono di Carrù, struttura idonea al tiro con armi lunghe da 50 a 300 metri. Per informazioni Giorgio Rosso 347 9692677

In queste pagine, anche una cacciatrice ha voluto provare la Sauer 303 Black Velvet, riportandone impressioni molto positive. A fianco a sinistra alcune rosate ottenute con la carabina a canna caldissima (avevamo già sparato 200 colpi) alla distanza di 50 metri con l’arma in appoggio usando ottica Zeiss Victory HT 1,1 - 4 x 24 senza ingrandimento. La precisione è buona, notare come in mano a tiratori diversi l’arma spari al centro, in basso o in alto. In queste pagine due particolari che non ci sono piaciuti della carabina Sauer 303 Black Velvet: la manetta di armamento dell’otturatore sfrega sulla parte inferiore della carcassa, cancellando la matricola (ma dovevano proprio metterla lì?) e gli organi di mira che se da un lato si sposano esteticamente con la livrea nera, dall’altro sono scarsamente visibili e poco utili per il tiro in battuta: a nostro avviso occorre sostituirli con altri a riferimenti ben visibili.