61
Competenze e servizi per un territorio in evoluzione A gro Invest è lo strumento per la realizzazione del prin- cipale obievo di sviluppo del Pao Territoriale del- l'Agro Nocerino Sarnese, che consiste nella realizzazione delle aree industriali comprensoriali, nell'as- segnazione dei lo alle imprese e nell'efficiente gesone delle aree. Agro Invest, nasce come società mista di trasformazione urbana, a prevalente capitale pubblico, promossa ai sensi dell'art.17, comma 59 della legge 15 maggio 1997 n.127, oggi aut. 120 del Decreto legislavo 18 agosto 2000 n.267, con gli obievi di promuovere: l'insediamento di avità industriali nelle aree arezzate del comprensorio dell'Agro Sarnese Nocerino, secondo gli indirizzi contenu dai pro- grammi di sviluppo locale; interven di trasformazione ur- bana, secondo i principi ispiratori della vigente legislazione urbani- sca. La società nell'auazione degli scopi sociali si ispira ai principi dello sviluppo sostenibile, dando priorità, ogni volta che sarà possi- bile, al recupero ed alla riqualifi- cazione del territorio. Persegue il recupero delle aree dismesse con ogni ule azione per la più cor- rea ulizzazione dal punto di vista ambientale e dell'efficienza ed efficacia economica. Agro Invest nasce con un capitale sociale di circa 1,5 milioni di Euro, con un consistente impegno eco- nomico richiesto ai soci soo- scriori ed in primo luogo ai Comuni, che è direamente pro- porzionale all'opportunità di uliz- zare l'intero finanziamento dell'Unione Europea, pari a circa 6,9 milioni di Euro. La Agro Invest spa è, aualmente impegnata nella : gesone dell'area industriale del Comune di Nocera Inferiore- in lo- calità Fosso Imperatore; realizzazione del Piano per Inse- diamen Produvi del Comune di Sarno in località Ingegno; realizzazione del Piano per Insediamen Produvi deno- minato Taurana nei Comuni di Angri, San Marzano sul Sarno, S. Egidio Monte Albino e Pagani; promozione della riqualificazione urbana ed ambientale per lo sviluppo sostenibile, araverso un corso di alta for- mazione desnato a giovani archite ed ingegneri ara- verso il partenariato con l'Universita' Federico II di Napoli- Facoltà di Architeura -Diparmento della Progeazione Architeonica ed Ambientale. promozione di numerose altre inziave in corso di aua- zione, legate alla valorizzazione territoriale dei centri storici dell'Agro. APPROVAZIONE DEL BILANCIO A seguito dell'Assemblea straordinaria ed ordinaria della "AGRO INVEST s.p.a" tenutasi ieri, l'amministratore dele- gato, Avv. Mario Santocchio, comunica con entusiasmo che l'assemblea dei soci con unanimità ha approvato il bilancio con un avo di euro 132.722. Altresì comunica che sono state apportate le modifiche sta- tutarie che hanno stabilito una riduzione dei componen del consiglio di amministrazione da 13 a 7, riservandone alla parte pubblica 5 e alla parte privata da un minimo di 1 ad un massimo di 2. E' stata trasferita la sede legale della società ad Angri in via M. Buonarro. E' stato ampliato l'oggeo sociale che prevede la possibi- lità per la società di realizzare housing sociale e di interve- nire nel seore delle fon rinnovabili. L'amministratore delegato riene che con queste modifi- che la società riduce i cos, si adegua alle esigenze del mer- cato e può intervenire in maniera fava incontro alle fasce deboli della società realizzando abitazioni a cos accessi- bili, venendo quindi incontro agli anziani ed alle giovani coppie e rimanendo comunque sempre come punto di ri- ferimento nella realizzazione dei PIP e dei compar urba- nisci. Il presidente, avv. Amilcare Mancusi, con viva soddisfazione comunica che la società agroinvest versa in un periodo di grande rilancio. Mario Santocchio Amministratore Delegato Agroinvest Amilcare Mancusi Presidente Agroinvest IL PIANO DI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI DEL COMUNE DI SARNO La realizzazione dell'area industriale sita in località Via Ingegno- Sarno (Sa) è stata affidata ad Agro In- vest spa a seguito della spula della Convenzione con il Comune di Sarno, sooscria il 24 oobre 2002, e successivamente rinnovata in data 12 dicembre 2007. Alla società è stata affidata l'auazione del Piano degli Insediamen Produvi che si trova a ridosso della via comunale Ingegno, nelle immediate vicinanze dello svincolo autostradale Caserta Nord- Sa- lerno. L'area interessata è racchiusa, alle due estremità, dalla Provinciale Sarno- Striano e dalla SS. 367 Nolano- Sarnese, che rappresenta l'asse di collegamento comprensoriale tra i Paesi Vesuviani e l' Agro Sarnese Nocerino. Aualmente le imprese assegnatarie risultano essere n. 67, a seguito dellauazione di n. 3 bandi, di cui l'ulmo - terzo bando - che è stato pubblicato nel mese di marzo 2006. Alle predee imprese ri- sultano assegna mq. 500.000 circa di terreni costuen lo industriali. Nel corso dell'anno 2008 sono sta assegna i terreni ancora disponibili costuen lo industriali per una superficie di circa mq. 12.000 . Le imprese assegnatarie hanno tue sede nella regione Campania ed in parcolare sono pro- mosse da imprenditori dell'Agro Nocerino Sarnese e del Vesuviano. Esse svolgono avità in diversi set- tori manifaurieri quali: tessile, plasca e gomma, agroalimentare, edilizia, elerico, logisca e ausiliari, meccanico, metallurgico. I lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dellintera area sono in corso di svolgimento, i mq. interessa per le strade di progeo sono circa mq. 98.971. Il contrao d'appalto è stato spu- lato in data 27/11/2007 ed i lavori hanno avuto concreto inizio con la consegna disposta con verbale dell'11/12/2007. Il termine dei lavori è previsto per la fine dell'estate dell'anno 2009. IL PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI "TAURANA" In data 31 maggio 2004 presso la Regione Campania è stato sooscrio l'Accordo di Programma per la Realizzazione del Piano Insediamen Produvi comprensoriale di Taurana tra i Comuni di Angri, Sant'Egidio Monte Albino e San Marzano sul Sarno. Suc- cessivamente, in data 21 febbraio 2006 è stata spulata la convenzione tra i comuni di Angri, S.Marzano SS e S.Egidio del MA e Agro Invest spa con la quale veniva affidato ad Agro Invest spa il compito di auare e gesre il piano di insediamento produvo comprensoriale denominato Taurana. Punto di forza della nascente area industriale è la sua collocazione: tra la S.S. 18, che collega l'Agro Nocerino Sarnese a Napoli e a Sa- lerno e la S.S. 268, che mee in comunicazione l'Agro con i paesi della fascia vesuviana ed in prossimità di uno dei depuratori del nuovo sistema di disinquinamento del fiume Sarno, con la possibilità di consenre indubbie economie nella realizzazione di un mo- derno ciclo delle acque. Il progeo del P.I.P. è stato sviluppato secondo gli indirizzi del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Salerno, nel pieno rispeo di una pianificazione sostenibile ed eco-compabile, allo scopo di avviare - all'interno di un territorio caraerizzato da anni da interven disorganici ed avulsi dal contesto - una progressiva riduzione della pressione delle avità produve sull'ambiente e riordinare l'offerta di spazi per le imprese. Aualmente le imprese assegnatarie risultano essere n. 33, a seguito dell’auazione del bando che è stato pubblicato nel mese di luglio 2004. Alle predee imprese risultano assegna circa mq. 194.077 di terreni costuen lo industriali. I lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dell’intera area sono in corso di svolgimento, i mq. interessa per le strade di progeo sono circa 54.014. Il contrao d’appalto è stato spulato in data 09.01.2007 ed i lavori hanno avuto concreto inizio con la consegna in data 28.02.2007. Il termine dei la- vori è previsto per la fine del mese di Aprile 2009. IL PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI "SCAFATI" Con la convenzione rep. 9 del 22/03/2005 spulata tra il Comune di Scafa e Agro Invest Spa, è stato affidato ad Agro Invest spa l'auazione del P.I.P. in via S. Antonio Abate I° Stralcio. In data 14/10/2005 è stato pubblicato il bando di selezione per la cessione in proprietà di aree comprese nel I° Stralcio. Con determina n. 39 del 22.06.2007, del Responsabile del seore S/7 del Comune di Scafa Arch. Mario Donato Fanelli, è stata approvata la graduatoria definiva relava al I° Stralcio, delle imprese argianali ed industriali che prevedeva: n. 49 imprese collocate nella graduatoria im- prese argianali per un totale di superficie pari a mq. 98.676; n. 32 imprese collocate nella gra- duatoria imprese industriali per un totale di superficie richiesta di mq. 142.029; Con Ao Aggiunvo del 24.04.2007, rep. n. 6, alla Convenzione esistente tra Agro Invest Spa e il Co- mune di Scafa veniva affidata ad Agro Invest spa l'auazione integrale del P.I.P. in via S. Antonio Abate. E' stato pubblicato in data 22 oobre 2007 il secondo bando per l'assegnazione di lo pari a circa mq. 103.000, di cui mq. 52.000 per lo industriali e mq. 48.000 per lo argianali. A seguito del- l'avità di valutazione delle domande presentate svolta dall'apposita Commissione, in data 08.05.2008 è stata pubblicata la graduatoria definiva delle imprese argianali ed industriali par- tecipan al Bando relavo al II° Stralcio. Con nota del 19/05/2008 Agro Invest spa invitava le imprese industriali ed argianali collocate ulmente in graduatoria alla spula della convenzione preliminare di assegnazione. Aualmente le imprese assegnatarie risultano essere n. 69, di cui n. 49 imprese argianali per una superficie complessiva di mq. 92.804 e n. 20 imprese industriali per una superficie complessiva di mq. 85.717. Il valore complessivo delle convenzioni spulate è pari, ad oggi, a circa Euro 12.207.513,25. L'area interessata dal P.I.P. in località S. Antonio Abate, comprende porzioni di territorio del Co- mune di Scafa, in provincia di Salerno. L'area industriale si estende su una superficie complessiva dei lo previs di circa mq. 241.000 Provincia di Salerno Pao dell'Agro s.p.a. Comune di San Marzano s/S Comune di San Valenno Torio Comune di Roccapiemonte Comune di Angri Comune di Nocera Inferiore Comune di Nocera Superiore Comune di Sarno Comune di Pagani IACP Salerno Comune di S.Egidio Comune di Siano Comune di Scafa Agro Futuro Con. Tutela San Marzano D.O.P. Calenda Giudo Iaquinandi Giovanni Napoletano Giuseppe Edizioni il Sapere Moc Ciro s.r.l. Consorzio Industria 2000 Banca della Campania Aniello Longobardi s.r.l. Rodoc s.r.l. P.A.S.I.A Ortofrucola Italia 90 S.a.s Soter S.a.s. Giuszia e Liberta S.c.r.l. Intertraspor S.a.s. Agroambiente S.r.l. CONCABI S.c.r.l. E-Finance Ortobuono CTS Real S.p.a. Sintesi s.r.l. Gesa S.r.l. Consorzio conserve Campania Istuto Vigilanza La Torre S.r.l SOCI AGRO INVEST

REDAZIONALI PUBBLICITARI

Embed Size (px)

DESCRIPTION

ARTICOLI PER IL MATTINO PER CONTO PIEMME

Citation preview

Page 1: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Competenze e serviziper un territorio in evoluzioneAgro Invest è lo strumento per la realizzazione del prin-

cipale obie/vo di sviluppo del Pa.o Territoriale del-l'Agro Nocerino Sarnese, che consiste nella

realizzazione delle aree industriali comprensoriali, nell'as-segnazione dei lo/ alle imprese e nell'efficiente ges-onedelle aree.Agro Invest, nasce come società mista di trasformazioneurbana, a prevalente capitale pubblico, promossa ai sensidell'art.17, comma 59 della legge 15 maggio 1997 n.127,oggi aut. 120 del Decreto legisla-vo 18 agosto 2000 n.267,con gli obie/vi di promuovere: l'insediamento di a/vitàindustriali nelle aree a.rezzate del comprensorio dell'AgroSarnese Nocerino, secondo gli indirizzi contenu- dai pro-grammi di sviluppo locale; interven- di trasformazione ur-

bana, secondo i principi ispiratoridella vigente legislazione urbani-s-ca.La società nell'a.uazione degliscopi sociali si ispira ai principidello sviluppo sostenibile, dandopriorità, ogni volta che sarà possi-bile, al recupero ed alla riqualifi-cazione del territorio. Persegue ilrecupero delle aree dismesse conogni u-le azione per la più cor-re.a u-lizzazione dal punto divista ambientale e dell'efficienzaed efficacia economica.Agro Invest nasce con un capitale

sociale di circa 1,5 milioni di Euro,con un consistente impegno eco-nomico richiesto ai soci so.o-scri.ori ed in primo luogo aiComuni, che è dire.amente pro-porzionale all'opportunità di u-liz-zare l'intero finanziamentodell'Unione Europea, pari a circa6,9 milioni di Euro.La Agro Invest spa è, a.ualmenteimpegnata nella :ges-one dell'area industriale delComune di Nocera Inferiore- in lo-calità Fosso Imperatore;realizzazione del Piano per Inse-diamen- Produ/vi del Comune diSarno in località Ingegno;realizzazione del Piano per Insediamen- Produ/vi deno-minato Taurana nei Comuni di Angri, San Marzano sulSarno, S. Egidio Monte Albino e Pagani;promozione della riqualificazione urbana ed ambientaleper lo sviluppo sostenibile, a.raverso un corso di alta for-mazione des-nato a giovani archite/ ed ingegneri a.ra-verso il partenariato con l'Universita' Federico II di Napoli-Facoltà di Archite.ura -Dipar-mento della Proge.azioneArchite.onica ed Ambientale.promozione di numerose altre inzia-ve in corso di a.ua-zione, legate alla valorizzazione territoriale dei centri storicidell'Agro.

APPROVAZIONE DEL BILANCIOA seguito dell'Assemblea straordinaria ed ordinaria della"AGRO INVEST s.p.a" tenutasi ieri, l'amministratore dele-gato, Avv. Mario Santocchio, comunica con entusiasmo chel'assemblea dei soci con unanimità ha approvato il bilanciocon un a/vo di euro 132.722.Altresì comunica che sono state apportate le modifiche sta-tutarie che hanno stabilito una riduzione dei componen-del consiglio di amministrazione da 13 a 7, riservandonealla parte pubblica 5 e alla parte privata da un minimo di 1ad un massimo di 2.E' stata trasferita la sede legale della società ad Angri in viaM. Buonarro-.E' stato ampliato l'ogge.o sociale che prevede la possibi-lità per la società di realizzare housing sociale e di interve-nire nel se.ore delle fon- rinnovabili.L'amministratore delegato ri-ene che con queste modifi-che la società riduce i cos-, si adegua alle esigenze del mer-cato e può intervenire in maniera fa/va incontro alle fascedeboli della società realizzando abitazioni a cos- accessi-bili, venendo quindi incontro agli anziani ed alle giovanicoppie e rimanendo comunque sempre come punto di ri-ferimento nella realizzazione dei PIP e dei compar- urba-nis-ci.Il presidente, avv. Amilcare Mancusi, con viva soddisfazionecomunica che la società agroinvest versa in un periodo digrande rilancio.

Mario SantocchioAmministratore DelegatoAgroinvest

Amilcare MancusiPresidente Agroinvest

IL PIANODI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI DEL COMUNEDI SARNO

La realizzazione dell'area industriale sita in località Via Ingegno- Sarno (Sa) è stata affidata ad Agro In-vest spa a seguito della s-pula della Convenzione con il Comune di Sarno, so.oscri.a il 24 o.obre2002, e successivamente rinnovata in data 12 dicembre 2007.Alla società è stata affidata l'a.uazione del Piano degli Insediamen- Produ/vi che si trova a ridossodella via comunale Ingegno, nelle immediate vicinanze dello svincolo autostradale Caserta Nord- Sa-lerno. L'area interessata è racchiusa, alle due estremità, dalla Provinciale Sarno- Striano e dalla SS. 367Nolano- Sarnese, che rappresenta l'asse di collegamento comprensoriale tra i Paesi Vesuviani e l' AgroSarnese Nocerino.A.ualmente le imprese assegnatarie risultano essere n. 67, a seguito dell�a.uazione di n. 3 bandi, dicui l'ul-mo - terzo bando - che è stato pubblicato nel mese di marzo 2006. Alle prede.e imprese ri-sultano assegna- mq. 500.000 circa di terreni cos-tuen- lo/ industriali. Nel corso dell'anno 2008sono sta- assegna- i terreni ancora disponibili cos-tuen- lo/ industriali per una superficie di circa mq.12.000 . Le imprese assegnatarie hanno tu.e sede nella regione Campania ed in par-colare sono pro-mosse da imprenditori dell'Agro Nocerino Sarnese e del Vesuviano. Esse svolgono a/vità in diversi set-tori manifa.urieri quali: tessile, plas-ca e gomma, agroalimentare, edilizia, ele.rico, logis-ca e ausiliari,meccanico, metallurgico.I lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dell�intera area sono in corso di svolgimento,i mq. interessa- per le strade di proge.o sono circa mq. 98.971. Il contra.o d'appalto è stato s-pu-lato in data 27/11/2007 ed i lavori hanno avuto concreto inizio con la consegna disposta con verbaledell'11/12/2007. Il termine dei lavori è previsto per la fine dell'estate dell'anno 2009.

IL PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI "TAURANA"

In data 31 maggio 2004 presso la Regione Campania è stato so.oscri.o l'Accordo diProgramma per la Realizzazione del Piano Insediamen- Produ/vi comprensoriale diTaurana tra i Comuni di Angri, Sant'Egidio Monte Albino e San Marzano sul Sarno. Suc-cessivamente, in data 21 febbraio 2006 è stata s-pulata la convenzione tra i comuni diAngri, S.Marzano SS e S.Egidio del MA e Agro Invest spa con la quale veniva affidatoad Agro Invest spa il compito di a.uare e ges-re il piano di insediamento produ/vocomprensoriale denominato Taurana. Punto di forza della nascente area industriale èla sua collocazione: tra la S.S. 18, che collega l'Agro Nocerino Sarnese a Napoli e a Sa-lerno e la S.S. 268, che me.e in comunicazione l'Agro con i paesi della fascia vesuvianaed in prossimità di uno dei depuratori del nuovo sistema di disinquinamento del fiumeSarno, con la possibilità di consen-re indubbie economie nella realizzazione di un mo-derno ciclo delle acque. Il proge.o del P.I.P. è stato sviluppato secondo gli indirizzi delPiano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Salerno, nel pieno rispe.o diuna pianificazione sostenibile ed eco-compa-bile, allo scopo di avviare - all'interno diun territorio cara.erizzato da anni da interven- disorganici ed avulsi dal contesto - unaprogressiva riduzione della pressione delle a/vità produ/ve sull'ambiente e riordinarel'offerta di spazi per le imprese. A.ualmente le imprese assegnatarie risultano esseren. 33, a seguito dell’a.uazione del bando che è stato pubblicato nel mese di luglio2004. Alle prede.e imprese risultano assegna- circa mq. 194.077 di terreni cos-tuen-lo/ industriali. I lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dell’intera

area sono in corso di svolgimento, i mq. interessa- per le strade di proge.o sonocirca 54.014. Il contra.o d’appalto è stato s-pulato in data 09.01.2007 ed i lavorihanno avuto concreto inizio con la consegna in data 28.02.2007. Il termine dei la-vori è previsto per la fine del mese di Aprile 2009.

IL PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI "SCAFATI"

Con la convenzione rep. 9 del 22/03/2005 s-pulata tra il Comune di Scafa- e Agro Invest Spa, èstato affidato ad Agro Invest spa l'a.uazione del P.I.P. in via S. Antonio Abate I° Stralcio. In data14/10/2005 è stato pubblicato il bando di selezione per la cessione in proprietà di aree compresenel I° Stralcio. Con determina n. 39 del 22.06.2007, del Responsabile del se.ore S/7 del Comune diScafa- Arch. Mario Donato Fanelli, è stata approvata la graduatoria defini-va rela-va al I° Stralcio,delle imprese ar-gianali ed industriali che prevedeva: n. 49 imprese collocate nella graduatoria im-prese ar-gianali per un totale di superficie pari a mq. 98.676; n. 32 imprese collocate nella gra-duatoria imprese industriali per un totale di superficie richiesta di mq. 142.029;Con A.o Aggiun-vo del 24.04.2007, rep. n. 6, alla Convenzione esistente tra Agro Invest Spa e il Co-mune di Scafa- veniva affidata ad Agro Invest spa l'a.uazione integrale del P.I.P. in via S. AntonioAbate.E' stato pubblicato in data 22 o.obre 2007 il secondo bando per l'assegnazione di lo/ pari a circamq. 103.000, di cui mq. 52.000 per lo/ industriali e mq. 48.000 per lo/ ar-gianali. A seguito del-l'a/vità di valutazione delle domande presentate svolta dall'apposita Commissione, in data08.05.2008 è stata pubblicata la graduatoria defini-va delle imprese ar-gianali ed industriali par-tecipan- al Bando rela-vo al II° Stralcio. Con nota del 19/05/2008 Agro Invest spa invitava le impreseindustriali ed ar-gianali collocate u-lmente in graduatoria alla s-pula della convenzione preliminaredi assegnazione.A.ualmente le imprese assegnatarie risultano essere n. 69, di cui n. 49 imprese ar-gianali per unasuperficie complessiva di mq. 92.804 e n. 20 imprese industriali per una superficie complessiva dimq. 85.717.Il valore complessivo delle convenzioni s-pulate è pari, ad oggi, a circa Euro 12.207.513,25.L'area interessata dal P.I.P. in località S. Antonio Abate, comprende porzioni di territorio del Co-mune di Scafa-, in provincia di Salerno. L'area industriale si estende su una superficie complessivadei lo/ previs- di circa mq. 241.000

Provincia di SalernoPa'o dell'Agro s.p.a.Comune di SanMarzano s/SComune di San Valen&no TorioComune di RoccapiemonteComune di AngriComune di Nocera InferioreComune di Nocera SuperioreComune di SarnoComune di PaganiIACP SalernoComune di S.EgidioComune di SianoComune di Scafa&Agro FuturoCon. Tutela SanMarzanoD.O.P.CalendaGiudoIaquinandi GiovanniNapoletanoGiuseppeEdizioni il Sapere

Moc Ciro s.r.l.Consorzio Industria 2000Banca della CampaniaAniello Longobardi s.r.l.Rodoc s.r.l.P.A.S.I.AOrtofru(cola Italia 90 S.a.sSoter S.a.s.Gius&zia e Liberta S.c.r.l.Intertraspor& S.a.s.Agroambiente S.r.l.CONCABI S.c.r.l.E-FinanceOrtobuonoCTSReal S.p.a.Sintesi s.r.l.Gesa S.r.l.Consorzio conserve CampaniaIs&tuto Vigilanza La Torre S.r.l

SOCI AGRO INVEST

Page 2: REDAZIONALI PUBBLICITARI

LA MAGIA DEL NATALEARRIVA DAL PASSATO!E’ tempo di Avvento e di vacanze e tu- rivi-vono, malgrado la crisi, tradizioni, folklore e ap-puntamen+ dedica+ alla festa più a,esadell’anno. Quest’anno il Natale arriverà in ci,àsulla scia della memoria, quella della nostra in-fanzia.Profumi, colori e ricordi ormai dimen+ca+ si rin-noveranno per noi a par+re dal prossimo ve-nerdì, 5 dicembre, con l’inaugurazione di“Salerno An+quaria so,o l’albero”, la mostra-mercato dedicata all’An+quariato che saràaperta al pubblico fino all’8 dicembre, fes+vitàdedicata all’Immacolata.L’evento, che avrà luogo presso il Centro AgroAlimentare del polo industriale di Salerno, è or-ganizzato dalla galleria L’O,ocento ed è patro-cinato dal Comune e dalla Provincia di Salerno.Sono previs+ circa 80 espositori, di cui alcuniprovenien+ da Parigi, Vienna, Berlino ed altreci,à europee, tu- rigorosamente seleziona+tra i più qualifica+ operatori del se,ore.

Uno sfavillìo di luci natalizie ed un impo-nente albero natalizio con addobbid’epoca e un presepe realizzato con pa-stori dell’800 napoletano, accoglierà i vi-sitatori che si prevedono numerosi perquesta manifestazione!La mostra–mercato proporrà un’ampiavetrina esposi+va, dove troveranno spa-zio splendidi ar+coli d’an+quariato, tu-rigorosamente cer+fica+ per qualità,condizioni e origine, a garanzia della loroauten+cità. Una novità per l’occasione, il+tolare della galleria e organizzatore del-l’evento, Pasquale Garofalo, s+merà ecer+ficherà personalmente gli ar+colid’interesse dei visitatori.Grazie al ricco parterre di espositori cheporteranno alla mostra il meglio delle lorocollezioni, gli ospi+ della kermesseavranno a disposizione una vasta gamma

di espressioni dell'arte: mobili dal ‘600 all’800,dipin+, porcellane, maioliche argen+, gioielli,abi+ d’epoca e pizzi an+chi che avranno il com-pito di tes+moniare al grande pubblico il fa-scino intramontabile e l’a,ualitàdell’an+quariato.Pezzi d’eccezione in esposizione alla mostra sa-ranno: un casse,one interamente intarsiatocon bois de rose, bois de viole,e, bois de fer,con mo+vi di girali e strumen+ musicali in legnipolicromi, piano in marmo giallo di Verona,maestranze sorren+ne, epoca Luigi XVI ul+moquarto XVIII sec; un le,o a barca in mo-gano,epoca Carlo X, rifinito con bronzo e oro;importante tri-co in avorio Germania inizi XIX

sec; ceramica di Cia Manna anni '40 e una col-lezione delle ceramiche Ernes+ne ed ancora,un raro e pregevole secretaire biedermeier, la-stronato in olmo con par+colari in legno eba-nizzato, realizzato a Vienna intorno al 1815.Vere e proprie rarità non solo per i profondi co-noscitori dell’an+quariato, ma anche per coloro

che nutrono semplicemente una passione perquesto mondo incantato!Ma le sorprese sono riservate atu- gli aman+ dell’an+co: i raffi-na+ collezionis+ e cultori d’arte,infa-, potranno ammirare inesposizione un’importante se-zione di dipin+ della scuola di Po-sillipo e in par+colare tele cheraffigurano “Capri” e “ VicoEquense”a firma Carmine Giar-diello, e altri di Giovan GiordanoLanza ed ancora due coppie di di-pin+ del ‘700, con importan+ cor-nici a pagno,a, copie diMichelangelo e Piero della Fran-cesca; chi ama circondarsi di co-lori e di morbidezza scivolerà trararissimi tappe+ persiani, arazzi,savonnerie ed aubusson francesirisalen+ al secolo XIX. Ed ancora

per i più esigen+ in esposizione una parete al-les+ta con specchiere francesi e napoletane,dove, in par+colare, si potrà ammirare una raracornice di epoca Luigi XVI, intagliata in legno fi-nemente eseguito con doratura a oro fino, contreccia lavorata sul bordo esterno, interna-mente perlinato e intervallato da fascia a oropicchie,ato, esemplari simili sono visibili nei si+reali di Napoli e Caserta.

REGALI PREZIOSISOTTO L’ALBERO …Ma, come accennavamo, la Salerno An+quarianon si rivolge solo ad operatori del se,ore,bensì anche a curiosi in cerca di un regalo di-verso per le prossime fes+vità, o a semplici es+-matori dell’an+co.Per questo la Mostra-Mercato dell’an+quariatodi Salerno dedicherà una speciale sezioneesclusivamente alle na+vità e ai pastori dell’700e dell’800. Inoltre, in occasione della festa dellaMadonna Immacolata ci sarà una vetrina conuna collezione di arte sacra, statue in argento eoro d’epoca e in par+colare sarà esposta unastatua dell’800 napoletano raffigurante la Ver-gine, un’opera d’arte museale.E allora che aspe-amo … facciamoci trascinareanche noi da questo clima natalizio colmo diluci e di colori. Ci aspe,ano nuove emozioni,nuove conoscenze e chi lo sa? Forse anchenuovi doni …La mostra- mercato è visitabile pagando un bi-glie�o di 5 Euro nei seguen� orari e giorni: ve-nerdì 5 dicembre, dalle ore 17.00 perl’inaugurazione, a seguire fino alle 21.00; sa-bato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre dalleore 10.00 alle ore 22.00. Per ulteriori informa-zioni telefonare ai seguen� recapi�:3397765530/ 3313072924 /3382373481.

SSALERNOALERNO AANTIQUARIANTIQUARIASOTTOSOTTO LL’’ALBEROALBERO

Centro Agro Alimentaredel polo industriale di Salerno

5-8 dicembre 2008

Na#vità epoca '700

Base per lampada firmata Ernes#ne epoca '00

Rara cornice di epoca Luigi XVI (1780circa) doratura a oro fino ,intagliata inlegno finemente eseguito,con treccia

lavorata sul bordo esterno,internamenteperlinato e intervallato da fascia a oropicchie$ato,manifa$ura napoletana

esemplari simili sono visibilinei si# reali di Napoli e Casertadi Maria Grazia Gargiulo Napoli

Olio su cartone “Sorrento” firmato Giuseppe Carelli

Casse$one Luigi XVIAn#chità L'O$ocento

Page 3: REDAZIONALI PUBBLICITARI

E’oramai giunto alla sua terzaedizione ed è diventato un pro-do/o “da esportazione”.Il Pre-mio Best Prac.ces perl’Innovazione par.to come una

inizia.va provinciale di Confindustria Sa-lerno già al suo secondo appuntamento as-sunse una dimensione regionale equest’anno, grazie all’impegno e alla lungi-miranza di Aniello Russo e Giuseppe De Ni-cola, ha spiccato il volo diventando punto diriferimento per le altre associazioni indu-striali italiane.Ed è quanto mai singolare che ad eviden-ziare i risulta. o/enu. dall’innovazione“prodo/a”dalle imprese dei servizi innova.vi a favoredei propri clien. sia proprio una provinciaitaliana del Meridione da questo punto divista fanalino di coda in Europa. Proprio perquesto il Premio Best Prac.ces per l’Innova-zione, assume una valenza di grande pres.-gio. Come inves.re, quanto inves.re, maprincipalmente perché inves.re nell’imma-gine, nella comunicazione e nell’innovazioneè da sempre uno dei problemi che ha ri-guardato le imprese meridionali. Ancor dipiù quelle salernitane che interagiscono inun territorio in cui i servizi innova.vi sonoancora marginali nelle strategie aziendaliquando addiri/ura trascura..Ma se la patologia esiste, non significa chenon se ne conosca la terapia o la cura perevitare che il problema si cancrenizzi. Ed èproprio sulla scia di questa impostazione chevenerdì 5 dicembre alle 9,30 nella sede diConfindustria Salerno, si terrà il 3° PremioBest Prac.ces per l’innovazione, organizzatodal Gruppo Servizi Innova.vi e Tecnologici diConfindustria Salerno.I benefi ciari dell’innovazione, di processo edi prodo/o sono, sopra/u/o nel Meridione,

in forte ritardo nell’acquisizione funzionaledi servizi e consulenze, tese a spingere sullato del valore aggiunto il proprio fa/urato ea non insistere nel guardare solo al fa/oreprezzo. E’ proprio con l’innovazione che leimprese devono rispondere ai ven. reces-sivi, affi dando ad essa la possibilità di recu-perare quote di mercato, gaporganizza.vi erealizzare mi-gliori perfor-mances. IlPremio si pro-pone di fornirealle impresesuggerimen.sul mondo del-l’innovazione, diprocesso e diprodo/o, con unformat molto sem-plice: raccontare inmodo dire/o le esperienze di collaborazionetra clien. e fornitori, evidenziandone i risul-ta.. Una raccolta di proge0 concre., reali,con nomi e cognomi e numeri che raccon-tano un pezzo di imprenditoria dal di den-tro, senza retorica, con il piacere di scoprireidee e risulta., opportunità di crescita e svi-luppo. Una visione di sistema in un mo-mento in cui il sistema produ0vo habisogno di nuove mo.vazioni.Un se/ore delicato per le aziende del set-tore costre/e a confrontarsi con un mercato

non ancora pronto a recepireil conce/o di innovazione-co-municazione ma sul qualeConfindustria Salerno punta inmaniera decisa.Prova ne è che dopo la primae la seconda edizione circo-scri/a al territorio provincialee regionale, con questa terzaedizione il Premio assume unavalenza nazionale con la pre-senza Ennio Lucarelli vice pre-sidente di Confindustriaservizi innova.vi e tecnologici,Luisa Silvestri Bandini, presi-dente CNCT Comitato Nazio-nale di CoordinamentoTerritoriale Confi ndustria Ser-

vizi Innova.vi e Tecnologici e diCarlo Bonomi presidente delgruppo terziario innova.vo diAssolombarda. Chiuderà poi ilavori il console generale in Ita-lia degli Sta. Uni. D’America J.Patrick Truhn con il quale ilgruppo di Confindustria Salerno

ha anche organizzato unaserie di incontri conaziende di eccellenzadel Meridione d’Italia invista di confron. escambi con le aziendeamericane del se/ore.“Salerno diventa ponteper l’Innovazione del Sud

Italia – ha spiegato Giu-seppe De Nicola – prova

ne è che le aziende, que-st’anno, sono passate da 25

a 38 e che l’interesse semprecrescente verso questo se/oreva incen.vato e seguito ancheda parte delle is.tuzioni”.“Le aziende del se/ore – spiegaAniello Russo – oramai nellasola Provincia di Salerno impie-gano circa 5000 adde0 con unfa/urato lordo aggregato di 200milioni di euro. Una realtà conla quale fare i con. e sulla qualeinves.re per lo sviluppo del ter-ritorio”.La presenza al Premio BestPrac.ces di Confindustria Sa-lerno dell’assessore regionaleNicola Mazzocca servirà anchea fare i con. con i ritardi atavicidella Pubblica Amministrazioneche penalizza fortemente lo svi-luppo e la crescita delle aziendedel se/ore.Ed in tema di innovazione al 3°Premio Best Prac.ces 2008 saràpresentato in anteprima un“sondaggio live” un sistema chein un ora sarà in grado di offrireai relatori e agli organizzatori ilclima della platea. Come a direche innovazione è anche tecno-logia del gradimento.

PREMIO BEST PRACTICESVenerdì 5 dicembre ore 09,30 - Confindustria Salerno

TERZO

I RISULTATI DELL’INNOVAZIONE

“PRODOTTA”DALLE IMPRESE DEI SERVIZI

INNOVATIVI A FAVORE DEI PROPRI CLIENTI

IL PROGRAMMA

Salu(Agos(no GallozziPresidente Confi ndustria SalernoAniello RussoPresidente Gruppo Servizi Innova.vi e TecnologiciConfindustria SalernoRoberto MagliuloConsigliere Delegato alla Ricerca e InnovazioneConfindustria SalernoNicola Salzano de LunaPresidente Raggruppamento Regionale ServiziInnova.vi e TecnologiciConfindustria Campania

Le poli(che a sostegno dell’innovazioneGiovanni IulianoVicepresidente Assessore all’InnovazioneProvincia di SalernoNicola MazzoccaAssessore Università, Ricerca Scien.ficae Innovazione Regione Campania

Interven(Luisa Silvestri BandiniPresidente CNCT Comitato Nazionale di Coordina-mento TerritorialeConfindustria Servizi Innova.vi eTecnologiciCarlo BonomiPresidente Gruppo Terziario Innova.voAssolombardaGennaro Ferrara Re/ore Università ParthenopeNapoliEnnio LucarelliVice Presidente Confi ndustria Servizi Innova.vie Tecnologici

Premiazione Best Prac(cesGiuseppe De NicolaReferente Premio Best Prac.ces per l’InnovazioneVicepresidente Gruppo Servizi Innova.vi e Tecno-logici di Confindustria SalernoAlfonso BuonaiutoConsigliere Provinciale Delegato all’Innovazione

ConclusioniJ. Patrick TruhnConsole Generale degli Sta. Uni. d’America

Alle ore 15.30, dopo il buffet, è previsto un incontro trale aziende partecipan� al Premio e il Console Generaledegli Sta� Uni� d’America, Patrick Truhn, per una pano-ramica delle opportunità di collaborazione nell’ambitodei proge promossi dal Consolato sui temi dell’inno-vazione e sviluppo.

un momento della passata edizione

Page 4: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Da venerdì 25 a domenica 28 se.embre torna a Sa-lerno, tu/ i giorni e par-re dalle ore 16,00, al Cen-tro Agroalimentare, “Cibo e... dintorni”, il SaloneInternazionale dell’Alimentazione. La manifesta-zione, organizzata dallaNonsolomare e promossadal Comune di Salerno, dalla Provincia di Salerno,dalla Camera di Commercio di Salerno e da Con-findustria Salerno, punta a confermare e migliorarei già rilevan- da- delle passate edizioni.“Cibo e Dintorni” , fin dalla sua prima edizione, haavuto il pregio di puntare sulla qualità delle molte-plici declinazioni del comparto enogastronomico.Una qualità che comprende l'intera filiera degliespositori, delle degustazioni, delle manifestazioniculturali e convegnis-che. Anche il programma diquesta edizione propone significa-ve novità e rile-van- presenze che di certo richiameranno un pub-blico numeroso - ha dichiarato ilSindacodiSalerno,Vincenzo De Luca - Il Comune di Salerno è datempo fortemente impegnato per la valorizzazionedel patrimonio enogastronomico locale proprio apar-re dalla realizzazione del Mercato Generaleche ospita l'evento. Una stru.ura moderna e fun-zionale che ha permesso alle aziende di aumen-tare il proprio volume di affari. Riteniamo chel'alimentazione di qualità sia il presupposto per una

buona qualità di vita e che l'enogastronomia siauno straordinario a.ra.ore turis-co. Seguendoquesta duplice prospe/va, ben volen-eri soste-niamo "Cibo e Dintorni".”.Saranno 8 i Paesi che parteciperanno ai workshopcon le imprese, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio,Germania, Romania, Sta- Uni- e naturalmentel’Italia, rappresenta- dai buyers internazionali piùqualifica- che avranno la possibilità di conoscerepeculiarità e sapori dell'enogastronomia campanae non solo, ma sopra.u.o di scegliere in un’ampiagamma di offerta tra le numerosissime e qualificateaziende presen- in fiera, provenien- da tu.a laCampania, appunto, ma anche dalla Lucania e dalMolise. La caratura dei buyers internazionali, in-somma, ha ancora una volta richiamato l’eccellenzadelle piccole e grandi realtà del Meridione.“La Provincia di Salerno, in collaborazione con altri

a.ori is-tuzionali, è fortemente impegnata nella ladiffusione dell’iden-tà economica, sociale e cultu-rale del territorio. Crediamo che far conoscere l’uni-cità del nostro patrimonio, al tempo stesso an-coe nuovo, per proie.arlo nei sistemi di comunica-

zione integrata, sia un’assoluta priorità - spiega ilPresidente della Provincia di Salerno, Angelo Vil-lani - “Cibo e dintorni”, con i suoi workshop, assumeuna valenzapar-colare, se la si inquadra nella logicache muove le nostre inizia-ve di sostegno alla pe-

netrazione di nuovi merca- da parte delle nostreaziende del se.ore agroalimentare, così ricco diprodo/ di al-ssima qualità, che avranno una ve-trina d’eccezione che può solo far bene alle sor- diquesta nostra terra, nella prospe/va di una suacrescita più forte e duratura nell’ambito dell’eco-nomia globale.” Anno dopo anno “Cibo e… din-torni” si conferma quale appuntamento diprimissimo livello nel panorama fieris-co nazionaleed internazionale. Una valida pia.aforma di mar-ke-ng per raggiungere clien- abituali, ma anche esopra.u.o per allargare il proprio giro di affari eportarlo con gran facilità oltre i confini nazionali.Opinione rafforzata e supportata dagli o/mi da-,registra- sin dal primo alles-mento del Salone In-ternazionale dell’Alimentazione, nel 1999, che siconfermano in costante crescita, supporta- daicirca 30.000 visitatori nell’area esposi-va e gli oltre1.000 incontri commerciali organizza- nel 2007.Ed il 26 ed il 27 se.embre, dalle 9,00 alle 16,30, alCaffè Vi.oria, la manifestazione organizzata dallaNonsolomare vivrà la sua fase tecnica, quella deiworkshop internazionali, delle contra.azioni chesono la base portante di un evento unico nel suogenere, senza uguali nell’intero panorama interna-zionale delle manifestazioni fieris-che alimentari,un appuntamento che si perfeziona di anno inanno, un’occasione di promozione e di crescita perpiccole e grandi aziende locali, un’opportunità im-perdibile di scambio con operatori nazionali ed in-ternazionali di primissimo piano.

Dopo lo straordinario successo della scorsa sta-gione, l’VIII edizione di “Cibo e... dintorni” con-ferma il goloso, imperdibile appuntamento con la“Festa della Pasta”. Nella zona an-stante il Cen-tro Agroalimentare anche quest’anno è stata in-fa/ alles-ta “La Piazze'a Cibo e... dintorni” su

cui si affacceranno al-cuni tra i più importan-ristoratori salernitani. Ilnumeroso ed affezio-nato pubblico di visita-tori, di appassiona- diprodo/ -pici, di buon-gustai potrà degustare

tante specialità, cucinate da mani sapien- con imigliori ingredien- della nostra terra. Gli chef deiristoran- “I fratelli la bufala”, “M’ama non m’ama”e “La terrazza al Duomo” prepareranno primipia/ cara.eris-ci della nostra tradizione culina-ria. La pasta, protagonista assoluta della dieta me-diterranea sarà preparata con prodo/ -pici, sani,genuini. Fresca, secca, all’uovo, ripiena, la reginaincontrastata della nostra tavola. il pomodoro,l’olio, il basilico e poi la mozzarella di bufala, la ri-co.a. Tu.o armonizzato in pia/ unici e speciali.

Dal 25 al 28 se'embre, i pa-diglioni di “Cibo e... dintorni”accoglieranno i visitatori peruna ghio'a e coinvolgentepasseggiata enogastronomicaa'raverso gus&, sapori e spe-cialità tra numerosi stand perla degustazione di prodo(&-pici. Ed allora anche il pub-blico di appassiona& delmangiar sano e genuinopotrà conoscere ed apprez-zare la grande qualità dei pro-do( propos& dalle di'epresen&: salumi e formaggiprepara& secondo gli usi dellevarie regioni, e ancora pro-

do( da forno lucani, vini diqualità e, per i più golosi,cioccolato, torrone ed altreleccornie. Ma non si fermanoqui le inizia&ve rivolte ai visi-tatori, che, quest’anno, po-tranno diver&rsi anche con lafinalissima del “1° Campio-nato Nazionale della Pizza aRegola d’Arte”, che si svolgeràil 25 se'embre. Unmodo per

conoscere i segre& della verapizza e naturalmente per ap-prezzarne le cara'eris&cheanche grazie alla degusta-zione, che con&nuerà anche il26, 27 e 28 se'embre.

Grande a'esa per la II edizionedella “Festa Della Pasta”

Quest’anno anche il Campionato Nazionale della “Pizza a regola d’arte”

VIII Edizione - dal 25 al 28 se'embre 2008 - Centro Agroalimentare - Salerno

Per i visitatorigolosa passeggiatatra gli stand

Tu� i giorni golosi primi pia� peri visitatori di “Cibo e… dintorni”

Il Sindaco ed il Presidente della Provincia diSalerno plaudono all’inizia�va

Cibo e... Dintornial via l’VIII edizione

Page 5: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Domenico Correnteuna storia di successo con i ceci di Cicerale

Precursore della ricerca dei pro-do1 di qualità, Domenico Cor-rente,sindaco per nove anni (dal1995 al 2004) oggi vicesindaco delComune di Cicerale, nonché presi-dente della Meridionale Mul/ser-vice s.p.a. società a totale capitalepubblico in House della Provincia diSalerno, è l’ideatore della Fiera na-zionale del biologico “Cilento deli-zie” e colui che la porta avan/ da ben dieci anni. Un percorso di successo,che illustra con legi1ma soddisfazione.

Agricoltura bio e valorizzazione del territorio, cosa è cambiato in 10anni?Parliamo di un altro mondo: 11 anni fa la riscoperta dei prodo1 di ec-

cellenza e il turismo legato all’enogastronomia erano ancora un vezzo perpochi appassiona/».

Perché nasce “Cilento Delizie”?Per promuovere i prodo1 enogastronomici di al/ssima qualità. È

l’obie1vo che, fin dall’avvio della kermesse, mi sono posto assieme al va-lidissimo staff che lavora a questo evento. L’idea è puntare sulle nuovefron/ere dell’alimentazione a0raverso la genuinità dei prodo1.

Il bilancio che ne trae oggi?In ques/ anni “Cilento delizie” si è guadagnata una notevole visibilità

a livello nazionale, divenendo un appuntamento cult del se0ore biologico.Arrivare alla undicesima edizione è, di fa0o, un risultato eccezionale: vuoldire che l’evento ha sempre riscosso il gradimento del pubblico.

Le novità di questa edizione?Quest’anno la kermesse è cresciuta ulteriormente. Ospita 100 aziende,

tra le più note a livello nazionale e le più significa/ve in ambito locale. Nonmancheranno prodo1 come il cece, i fagioli di Controne, il miele del Ci-lento, i presidi “Slow food” e le Dop, i formaggi, gli oli, le castagne e mol/altri prodo1 di qualità di cui è ricca l’Italia. Per il resto la formula è quellaconsolidata: convegni a tema, folklore, spe0acolo e presentazione digrandi volumi sull’enogastronomia.

Chi ci sarà?Il giornalista esperto di enogastronomia Luciano Pignataro, il presi-

dente dell’ordine dei giornalis/ della Campania Ermanno Corsi. Il presi-dente della Provincia di Salerno, On. Angelo Villani, invece, taglierà ilnastro della kermesse: è la nostra espressione di gra/tudine verso un Enteche ha sempre sostenuto la manifestazione fin dalla sua nascita, prima conAlfonso Andria e oggi con Angelo Villani.

L’Igp ai ceci di Cicerale, a che punto siamo?Dopo anni di impegno, oggi finalmente siamo a un passo dall’Igp. Si è

infa1 cos/tuito il comitato promotore, di cui fa parte anche il Comune,proprio per supportare fino in fondo questo iter. Abbiamo intrapreso unacollaborazione con l’Is/tuito sperimentale di Agraria di Ba1paglia che ciaiuterà ad individuare la cul/var propria di Cicerale. E abbiamo già so0o-scri0o il disciplinare di produzione.

Ceci di Cicerale, star tra i legumi?Proprio così. I nostri ceci sono ama/ssimi dall’esperto gastronomo

Beppe Bigazzi, che li cita di frequente nella trasmissione “La prova delcuoco” su Raiuno. E quasi tu1 i ristoran/ dell’area li u/lizzano per prepa-rare i loro pia1 più preliba/. Ma con la fama, ahimè, sono arriva/ anchegli imitatori. L’Igp servirà a cautelare la produzione dei nostri ceci.

Anche quest’anno dal 10 al 12 agosto si rinnova a Ci-cerale in terra cilentana la fiera dei prodo& biolo-gici.Giunta alla sua undicesima edizione ha come obiet-$vo primario, ancora una volta, quello di consacrareCicerale come capitale italiana del Bio.Ducento quintali di ceci fru%o della col$vazionedelle cinquanta aziende locali sono il biglie%o da vi-sita di quella “delizia” $pica di queste zone.Per l’occasione il borgo seicentesco di Montecice-rale, con i suoi stre& e cara%eris$ci vicoli, si trasfor-merà in una grande vetrina dei più importan$prodo& biologici italiani.Nata da un’intuizione del vicesindaco DomenicoCorrente, che in questo decennio ha sempre seguito con a%enzione e fa%o crescere la manifestazione, que-st’anno saranno presen$ oltre cento aziende locali e nazionali del biologico, dell’enogastronomia di qualità, del$pico e dell’ar$gianato.Il successo delle passate edizioni ha fa%o si che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nicola Ga0ovalorizzasse ulteriormente la kermesse,fino a trasformare il borgo di Montecice-rale in un accogliente salo%o che ospi-terà gli an$chi sapori italiani, rielabora$in chiave moderna secondo l’esperienzacrea$va più consolidata.Tre serate di grande interesse per i pro-do& che le aziende provenien$ da tu%aItalia presentano e per le inizia$ve colla-terali che spaziano dall’animazione fol-kloris$ca ai convegni tema$ci.La presenza a “Cilento Delizie” è l’oppor-tunità per approfondire le conoscenzesulla sana alimentazione ed è anche l’oc-

casione per trascorrere una piacevole se-rata lontani dalla calura es$va.A par$re dalle ore 19 le aziende parteci-pan$ esporranno i prodo& biologici e $-pici italiani. Cicerale, il paese dei ceci piùbuoni del mondo, si presenta dunque ingrande s$le al giro di boa dei 10 anni .Vi aspe%ano quindi le delizie per gliocchi e per il palato all’insegna del man-giar sano, nella grande rassegna del bio-logico.

Percorrendo l’an%ca via Poseidonia,che da Paestum si snoda a'raverso ilCilento, si giunge a Cicerale, borgod’origine medievale che domina fiera-mente sul corso del fiume Alento. Ilpaesaggio circostante,pervaso dallarigogliosa e incontaminata Macchiamediterranea, custodisce i sugges%visegni della storia: le ves%gia delle ci-viltà classiche, gli an%chi eremi bizan-%ni e benede(ni, le aspre fortezze

longobarde e le austere torri normanne. Il risultato è un’ine-dita combinazione tra il fecondo riserbo dei luoghi e la spu-dorata bellezza della natura: un richiamo irresis%bile per iconquistatori del passato e per i turis% di oggi.La prima no%zia del borgo di Cicerale si ritrova in un docu-mento del 1461, anno in cui Ferdinando I d'Aragona so'rasseil feudo alla famiglia Capano per concederlo ai Sanseverino,nobile casata di origine normanna.Probabilmente, il nucleo primi%vo del paese sorgeva in loca-lità Bocca di fava e si chiamava Corbella; il piccolo centro for-%ficato subì le asprezze sia della guerra del Vespro sia dellacongiura dei Baroni: ancora oggi si possono vedere i ruderidel castello situato in ve'a al Monte Ba'aglia, lungo il ver-sante del Monte Sant’Andrea, a nord di Cicerale. La posizionestrategica del borgo Ciceralensis, di dire'o controllo sulla via-bilità tra la piana di Paestum e quella di Velia, ne consen& la

sopravvivenza a'raverso i secoli e nonostante i cambi di feuda-tari. I Sanseverino affidarono il borgo ai Gen%lcore; nel 1636 essopassò ai Carafa, in seguito al ramo dei Carafa-Primicile che lo man-tennero fino al 1806, data di abolizione della feudalità. Il nobilepassato, la vitalità e l’operosità di Cicerale trovano il loro simbolonel santo patrono: Giorgio, l’indomito cavaliere che vinse un orri-bile drago nel segno di Cristo. Inoltre, il nome del santo deriva dalgreco gheorgòs, “contadino”, e sembra richiamare un’altra “glo-riosa” tradizione del paese: i ceci, talmente unici e gustosi da me-ritare un accurato disciplinare di produzione che impone lacol%vazione biologica cer%ficata AIAB (Associazione Italiana Agri-coltura Biologica).

Raccontando... la storia

11a Fiera dei prodo1 biologici

CICERALEcciilleennttooddeelliizziiee10-11-12 agosto 2008

speciale

Page 6: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Mercoledì 3 e giovedì 4 giugno, dalle ore18 alle ore 23, alla Fabbrica dei Saporidi Ba/paglia (Via Spineta, 84/C - Info:0828/630021 - www.lafabbricadeisa-pori.it), si svolgerà la II edizione del

“Coda di Volpe Wine Fes-val e Voglia di Asprinio”,evento ideato e promosso dalla Fabbrica dei Sapori incollaborazione con il giornalista Luciano Pignataro(www.lucianopignataro.it).Questa è la prima rassegna interamente dedicata alCoda di Volpe, uno dei vi-gni bianchi campani più dif-fusi ma meno conosciu- al grande pubblico, anche seormai numerose aziende di Avellino, Benevento, Na-poli e Caserta lo producono in purezza o in blend.Quest'anno la novità è rappresentata dalla presenzadi un altro bianco considerato minore ma ricco di sto-ria: l’Asprinio d'Aversa.La loca-on è quella consueta: l’an-ca fabbrica conser-viera restaurata e trasformata in centro polifunzionale,cuore, laboratorio e sede di degustazione dei marchiCiripizza e Pizzia stru.urata con spazi dedica- alla va-lorizzazione e all’u-lizzo dei prodo/ -pici.Lo scopo dell’evento è presentare il mondo di questostraordinario vino a ristoratori, enotecari e appassio-na-. Nel corso della manifestazione le aziende parte-cipan-, oltre a presentare e far degustare il prodo.o,avranno anche la possibilità di venderlo.Prevista la presentazione di pia/ e pizze della tradi-zione in abbinamento ai vini e momen- di approfon-dimento scien-fico sulle proprietà salu-s-che delvi-gno cura- dal do.or Eugenio Luigi Iorio, presidentedell’Osservatorio Internazionale dello Stress Ossida--vo.Dire.a televisiva su Telecolore in onda anche sul ca-nale satellitare 849 di SKY.L’ingresso alla manifestazione e ai banchi di assaggio diCoda di Volpe e Asprinio di Aversa è libero.Per partecipare alle degustazioni guidate dei vini e aquelle a cura degli chef per gli abbinamen- pia/-vinioccorre prenotare allo 0828/630021.

Il Coda di Volpe, il vi gnomisteriosoIl Coda di Volpe è un vi-gno au-toctono an-co e misterioso, moltodiffuso in Irpinia nella zona di Tau-rasi, nel Sannio e sul Vesuvio, doveviene chiamato anche capre.one.Il suo nome deriva dal la-no“Cauda Vulpium”, per la sua formacara.eris-ca che ricorda appuntola coda della volpe.Il primo a citarla è Plinio il Vecchionel suo famoso Naturalis Historia;nel 1584 il Porta sosteneva checon il nome di Coda di Volpe si col--va un vi-gno iden-ficabile con leuve alopecia sebbene tale ipotesinon fosse suffragata da elemen-cer-.Fino a vent’anni fa nessuno l’avevamai e-che.ata in purezza, tu/ lau-lizzavano come uva da taglio: inquesto modo i contadini risolve-vano uno dei problemi più seri dei

vi-gni autoctoni campani, l’ele-vato tasso di acidità dovuto alterreno vulcanico.All'inizio degli anni '90 ci fu il lan-cio commerciale di questo vinobianco. Dopo il 1990 le abitudinidel mercato regionale prima e ro-mano poi imposero il consumodei bianchi campani più ricchi distru.ura, freschezza e persona-lità cara.erizza- da un incredi-bile rapporto tra la qualità e ilprezzo.Da un punto di vista agronomicoil coda di volpe è un vi-gno pocovigoroso con produzioni non eccessive, a maturazione raggiunge eleva- livelli in

zuccheri mentre l'acidità totale è piu.osto bassa: proprio per questo ci sono sempre sta- mol-dubbi sull'opportunità dell'uso del legno e la stragrande maggioranza dei produ.ori si è orientataper l'acciaio. La zona del Taburno, su cui insistono due doc, Sannio e, appunto, Taburno, sembra es-sere par-colarmente vocata per questo vi-gno e, in generale, per le uve a bacca bianca oltre cheper l'aglianico. L'esposizione a Mezzogiorno, l'altezza, la ven-lazione e l'escursione termica, il ter-reno vulcanico e argilloso rappresentano le condizioni ideali.Anche in Irpinia è molto diffuso con una peculiarità che pochi conoscono: è l'uva a bacca bianca piùdiffusa nella zona di Taurasi.Molto importante è il ruolo del Coda di Volpe sul Vesuvio dove è parte fondamentale nel blend peril Lacryma bianco: straordinaria la mineralità che cara.erizza il bicchiere.Il Coda di Volpe è un vino an-co e moderno. E’ nella sapienza colturale contadina vesuviana, irpinae sannita da sempre. E’ moderno grazie alla sua -picità, alla capacità di stare sul mercato a prezzimolto vantaggiosi per il consumatore e sopra.u.o alla sua straordinaria abbinabilità a tu/ i pia/della cucina moderna dell'alta ristorazione.

CODA DI VOLPE WINE FESTIVALE VOGLIA DI ASPRINIO SECONDA EDIZIONE

Fabbrica dei Sapori di Ba�paglia

Page 7: REDAZIONALI PUBBLICITARI

E’ considerato il re della tavola ma anche diamantenero, è lui, il tartufo. La tutela e la valorizzazione deltartufo nero di Colliano è stato sancito con un pro-tocollo d’intesa tra il Comune di Colliano e l’Asso-ciazione Pro Loco Colliano, con l’intento comune diavviare un concreto programma di a2vità promo-zionali e marke0ng territoriale del prodo1o checoinvolga non solo Colliano, ma anche i comuni delcircondario,chepun0ariposizionare l’immaginedeltartufo nero di Colliano (Tuber mesentericum), nel-l’ambito dei merca0 e rafforzarla verso l’esterno at-traverso un percorso di efficaci strategie e poli0chedi prodo1o, promuovendo un messaggio cheponga in evidenza le origini storiche del prodo1o,il suo legame con il territorio, l’unicità, quali ele-men0 di cara1erizzazione di un prodo1o 0pico.Corrado Mar#nangelo, Assessore all’Agricoltura e

Foreste della Provincia di Salerno – evidenzia chenel quadro delle a2vità programma0che di poli-0ca agraria ritenute prioritarie, finalizzate alla ri-scoperta delle 0picità locali ed alla valorizzazionedella produzione agroalimentare di qualità, ha av-viato una serie di inizia0ve ritenute u0li al fine di fa-vorire la valorizzazione commerciale del tartufo,con par0colare riferimento al tartufo nero di Col-liano.Il sindaco di Colliano Le%eriha dichiarato di essereben felice di so1oscrivere questo importante pro-tocollo che sarà un ulteriore strumento per potercon0nuare a me1ere in can0ere nuove inizia0ve

per farsi che il nostro tartufo venga conosciuto eapprezzato notevolmente. Nel quadro diquesto ac-cordo è preciso impegno dell’Assessorato all’Agri-coltura e Foreste portare avan0 un de1agliatoproge1o condiviso “Le Strade del Tartufo”, finaliz-zato alla tutela, promozione e valorizzazione delpatrimonio tartuficolo della provincia di Salerno,che contempli oltre al potenziamento della manife-stazione di Colliano, ed alla cos0tuzione dell’asso-ciazione dei raccoglitori di tartufi, facendo rilevareche sono sta0 tu1ora riconosciu0 idonei circa 70raccoglitori dalla Commissione all’uopo cos0tuitapresso l’Assessorato, a2vità forma0ve e di aggior-namento dei raccoglitori, dei tecnici degli en0 com-peten0,delpersonaleadde1oallavigilanza,nonchécorsi di addestramento dei cani ed a2vità di stu-dio, ricerca e sperimentazione applicata.“Ilproge1oLeStrade delTartufo interesseràunter-ritorio della provincia di Salerno molto ampio, daiPicen0ni alla Valle del Sele, dal Tanagro al Vallo diDiano, un’area ricca di risorse enogastronomiche0piche e di qualità, di prodo2 agroalimentari ed ar-0gianali della tradizione locale, di par0colari valenzestoriche,culturali, paesaggis0cheed ambientali” so-s0eneGerardoStrollo, assessore al turismo ed a2-vità produ2ve del comune di Colliano. E’ un grandeproge1o di marke0ng che si prefigge di valorizzaree promuovere il territorio a vocazione tartufigenaed agricola, le a2vità agroalimentari, la produzionedelle specialità enogastronomiche, i prodo2 0pici

della tradizione ar0gianale, ed incen0vare lo svi-luppo economico mediante una offerta turis0ca in-tegrata costruita sulla qualità dei prodo2 e deiservizi.Altro fine sarà quello di valorizzare le a1ra2ve na-turalis0che, storiche, culturali ed ambientali pre-sen0 sul percorso della "Strada" - con0nual’assessore Strollo che è ancora più convinto chequeste specialità debbano essere protagoniste dii0nerari tema0ci, riproposte in percorsi che miranoa esaltare oltre ai prodo2 0pici, le ricchezze stori-che e paesaggis0che e a promuovere il turismopresso le nostre aree.I prodo2 0pici possono diventare documen0 dicultura e strumen0 di reddito. Il nostro impegnodeve puntare su una differenziazione che ponga inluce i pregi nutrizionali, sensoriali, di genuinità, va-lorizzando e adeguando il binomio prodo1o-terri-torio.

VENERDI’ 10 o$obre 2008Ore 18:30Corteo Storico con la partecipazione di un gruppo di pi-stonieri con tamburi e chiarine per annunciare l’iniziodella FestaOre 19:30Cerimonia inaugurale con il saluto delle autorità e be-nedizione della mostra mercatoOre 20: 00Apertura degli standsNelle locande si potranno degustare le specialità ga-stronomiche al tartufoOre 20: 30Spe1acolo musicale con il gruppo folk “La Cilentana”Ore 24: 00Chiusura della mostra mercato

SABATO11 o$obre 2008 -Ore 09:00Apertura della mostra mercatoOre 10:30Aula Consiliare: Seminario con gli alunni della ScuolaMedia sul tema “Ecologia, esseri viven0 e funghi”interverranno: Do1. Giuseppe Carratu’Ore 13: 00Nelle locande si potranno degustare le specialità ga-stronomiche al tartufoOre 19:30 - Piazza E. EpifaniIncontro divulga0vo “Le strade del vino in Campania” acura del Ce.SA di Contursi Terme:I vini di qualità in Campania ed il corre1o abbinamentocon i pia2 0pici locali;La norma0va vi0nicola, con par0colare riferimento alPSR, al nuovo OCM e ai controlli di filieraInterverranno: dr. Agr. Maria Sarnataro, il dr. Agr. Ales-sandra Gallevi.Seguirà assaggio di vini abbina0 ai prodo2 localiOre 20: 00Piazzale Augusto – Musica Live “LOCAL HEROES”Riaprono le locande per degustare le specialità gastro-nomiche al tartufoOre 21:00Piazza E. Epifani - Concerto di musica popolare dellaCompagnia DALTROCANTOOre 24: 00Chiusura della mostra mercato

DOMENICA 12 o$obre 2008Ore 09: 00Apertura degli standsOre 11:00Piazza E. Epifani: Incontro divulga0vo sul Programma diSviluppo Rurale a cura dello STAPA – Ce.P.I.C.A. di Sa-lerno e Ce.SA di Contursi termeOre 13: 00Nelle locande si potranno degustare le specialità ga-stronomiche al tartufoore 17,00 - Piazza E. EpifaniSeminario con i ci1adini “Raccolta e commercializza-zione dei funghi freschi spontanei”interverranno: Do1. G. Carratu’ e Do1. A. ValisenaOre 20: 00Piazzale Augusto – Musica Live “LOCAL HEROES”Nelle locande si potranno degustare le specialità ga-stronomiche al tartufoOre 21:00Piazza E. Epifani - Serata musicale con il gruppo “PRO-GETTO 5”con la partecipazione, da Buona Domenica, del caba-re2sta Enzo FISCHETTI e la straordinaria esibizione deiPQUADRO - conduzione e regia di Gaetano STELLAOre 24: 00Chiusura della mostra mercato

Nei tre giorni lungo Corso Umberto I si potrà visitare il Mer-catoMedievale con ar� emes�eri –Inoltre, sono previste escursioni in quad e gite panoramichein elico�ero

COLLIANOCOLLIANOIN

10 - 12 o�obre 2008

XIIa mostra mercatonazionale del tartufo edei prodotti tipici locali

La mostra mercato nazionale del tartufo e dei prodo2 0-pici locali torna per la 12a edizione nel weekend tra il 10ed il 12 o1obre. I profumi del tartufo e di tan0 prodo20pici di qualità faranno ancora da richiamo per turis0golosi e appassiona0 innamora0 di pos0 incantevoli edel mangiare sano.Dodici anni di successo per questa importante rassegnaesposi0va dell’agro-alimentare in Campania.Tra montagne di salumi, tra assaggi di tartufi, formaggi del monte marzano, oli dop delle Colline Sa-lernitane, vini doc campani, mieli della Valle del Sele, castagne, noci, patate di montagna, taralli,dolci 0pici siciliani, i visitatori avranno l’opportunità di prendere parte a momen0 di riflessione e con-fronto sulle tema0che più care all’economia di questo territorio: dalla salvaguardia del tartufo allacorre1a raccolta dei funghi freschi spontanei, alla norma0va vi0nicola e agli strumen0 incen0van0per le imprese “PSR”.La celebre kermesse dedicata a “re tartufo”, che nel corso delle passate edizione ha visto la pre-senza di oltre 50mila visitatori proporrà un ar0colato programma.Gli stand saranno disloca0 tra la principale piazza E. Epifani ed il Viale Terlizzi.Lungo il Corso Umberto saranno aperte bo1eghe di ar0gianato 0pico ( legno lavorato, ferro ba1uto,pietra lavorata, zampogne ciaramelle) mostre pi1oriche e fotografiche ed alles0to un mercato me-dievale con ar0 e mes0eri.Ci saranno, inoltre, incontri-degustazione del pregiato diamante nero della tavola, durante i qualisi andrà alla ricerca di inedi0 e sapien0 accostamen0 culinari con i vini salernitani

Mauro Iannarella, presidente pro tempore della Pro Loco dichiara : “quest’anno il programma com-pleto della manifestazione e questo appuntamento è troppo importante e molto a1eso”.Saranno appaga0 tu2 i gus0, in primis pia2 rigorosamente al tartufo, fino ai can0 e balli di musicapopolare al cabaret conEnzoFische%ed in chiusura un gruppo emergente che fa impazzire i giovani, si tra1a dei PQuadro.Una tre giorni all’insegna della con0nuità e dell’innovazione con un ricco programma che prevedeescursioni in quad e gite panoramiche in elico1ero, ma il protagonista assoluto è sempre lui, il dia-mante nero.Invi0amo tu2 ad immergersi nel suo sugges0vo e ghio1o panorama della kermesse che quest’annovede la partecipazione di mol0 espositori provenien0 da tu1a Italia.

IL DIAMANTE NERO

PROGRAMMAfestaLe stradedel tartufo

Page 8: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Lavoro, passione ed attenzione sonoqueste le chiavi di successo dellaComel. Era il lontano 1979 quando, aSalerno, il Sig. Franco De Martino, in-sieme alla Sig.ra Rosalba Amato e al

Sig. Vincenzo De Martino ha fatto “nascere”un’azienda, la Comel appunto, che rappre-senta a distanza di trent’anni un vero e pro-prio punto di riferimento nel campo delleforniture elettriche generali.La Comel è un'azienda altamente specializ-zata in prodotti e soluzioni per il mercato neisuoi diversi settori: dalla media tensione, alcivile, all'industriale, l'automazione, la stru-mentazione all' illuminotecnica, grazie a per-sonale qualificato e specializzato nei varisegmenti.Da sempre persegue una politica aziendaleimprontanta sulla competenza e sulla com-petitività unica nel territorio, salvaguardandola propria valenza “conoscitiva, operativa ecreativa” derivante dalla realtà in cui opera.La cultura della qualità e l’attenzione al clientein ogni momento del suo contatto conl’azienda, permette oggi un approccio estre-mamente cordiale e di ascolto, diventandoallo stesso tempo il termometro sul grado disoddisfazione del Cliente.

L’obiettivodell'aziendaèdidaresempreunmi-gliore servizio al cliente senza per questo tra-scurare i principi economici che la assicurinopresente sulmercato.L’ampiadisponibilitàe l’estremavicinanzadellatangenziale di Salerno consentono una profi-

cua soluzione agli acquisti degli operatori.La Comel nasce dal nulla e lo spirito impren-ditoriale del Sig. Franco DeMartino, accom-pagnato dalla sue conoscenze professionaline è la testimonianza più concreta tant’è cheha cercato, riuscendoci a valorizzare inmodo determinante, le capacità professio-

nali dei suoi collaboratori.Una realtà azien-dale composta da circa 80 dipendenti dovenulla è affidato al caso. Una particolare at-tenzione viene rivolta alla gestione accuratadei magazzini al fine di consentire alla clien-tela di reperire costantemente i prodottielettrotecnici delle migliori aziende produt-

trici. Un’attrezzato reparto rie-sce a garantire spedizionigiornalieri in tutta la Campaniae non solo.La rapidità e l’esperienza pro-fessionale dei venditori albanco costituisce indiscutibil-mente un punto di forza dellaComel.Di fondamentale importanza èl’ampia esposizione, con an-nesso deposito che ha per-messo di gestire un maggiornumero di articoli, creando unavalida alternativa di scelta perla clientela.Nel cuore dell’azienda gli ufficigarantiscono la dovuta riserva-tezza edattenzionealle esigenzedella clientela professionale.La Comel nei suoi trent’anni diattività è riuscita a ritagliarsiuna fetta di mercato per com-petere con i più affermati gros-sisti della Campania, offrendoun servizio sempre più com-pleto con l’aggiunta di consu-

lenze tecniche specifiche.La buona organizzazione aziendale permettedi coordinare tutto il processo lavorativo alfine di ottimizzare i tempi e la qualità del la-voro svolto.L'elettricità è presente praticamente in tuttii settori, industriali e civili, da quelli tradizio-nali ai più avanzati; in un panorama cosìampio e con necessità sempre differenti, laComel si propone come partner per affron-tare e risolvere tutte le problematiche legateal ciclo produttivo delle aziende.L’esperienza acquisita nei trent’anni di atti-vità nel settore elettrico ed elettrotecnico adalto livello tecnologico unitamente ad una ri-cerca costante ed un continuo rinnovamentotecnologico, è in grado di rispondere alle ri-chieste di una clientela sempre più esigentee qualificata.Prodotti di altissima qualità di aziende al-l’avanguardia nel settore quali B-Ticino, Sie-

mens, Beghelli, Schneider, Bft, Vortice, Ova,Urmet Domus, Osram, ave, Biocchiotti, Fin-der e Disano garantiscono quel salto di qua-lità volto a soddisfare ogni esigenza postadalla clientela.Il cuore dell’azienda è senza dubbio di Sig.Franco DeMartino che ama spesso ripetere:“il raggiungimento dei traguardi, non ultimoquesto dei trent’anni di attività, è frutto dellavoro, della passione di tutti i dipendentiche lavorano in questa azienda. A loro va,senza dubbio, un mio personale ringrazia-mento perchè è grazie a loro, grazie a noitutti che quest’azienda si proietta verso il fu-turo con quella passione, con quella atten-zione, con quell’amore che è la nostra armavincente”.La Comel si è da sempre voluta caratteriz-zare dalle altre aziende nel senso che oltrealla sede di Salerno sono operative ben seifiliali a Vallo della Lucania, a Nocera Supe-riore, ad Atena Lucana, a Sapri, a S.Egidio delMonte Albino ed infine a Battipaglia.Inoltre è associata al gruppo Findea che èun’azienda intesa come entità unica e cen-tralizzata per gli acquisti di materiale elet-trico che ha saputo consolidare negli anni lapropria posizione sul mercato, diventandouno dei principali protagonisti delmondo di-stributivo, forte anche di un'organizzazionelogistica moderna e di una solida posizionefinanziaria.La Comel è quindi un’azienda che infonde fi-ducia; reagisce in modo positivo ai venti dicrisi che soffiano in ogni settore; si mettecontinuamente in discussione, insomma èdiventata una delle aziende leader del set-tore con umiltà e professionalità sempre alservizio della clientela.

CO.M.EL.srl

FORNITURE ELETTRICHE GENERALI

Page 9: REDAZIONALI PUBBLICITARI

e l l i z z i ,14.000 abi-tan., dina-

mica ci/adina dellaPiana del Sele, a 18anni dalla sua cos.-tuzione in comuneautonomo, si con-ferma “CITTA’ DEIPRIMATI”. Oggi aquesto si aggiungeanche il ruolo di“ci/à aeropor-tuale”. Infa0 l’aero-stazione del nuovoaeroporto di Sa-

lerno – Costa d’Amalfi ed i rela.vi servizi aeropor-tuali ricadono nel comune di Bellizzi, sia percompetenza territoriale che per i servizi dell’acco-glienza. Importan. i risulta. o/enu. dalla ci/à nelcampo della raccolta differenziata. Dal 2002 il si-stema di raccolta “porta a porta” ha consen.to aBellizzi di posizionarsi stabilmente tra le prime ci/àd’Italia per qualità e quan.tà di raccolta differen-ziata. Ci/à pluripremiata come Comune Riciclone,pur in presenza di una dramma.ca emergenza ri-fiu. in Campania, con oltre l’80% dei ri-fiu. ricicla..Ma Bellizzi è anche una ci/à che dedicagrande a/enzione alla cultura e allo spet-tacolo, fonte di aggregazione e di crescitasociale.L’estate a Bellizzi è anche ricca di inizia-.ve di risonanza nazionale ed internazio-nale.Infa0 “STRABILANDIA”, il tradizionaleFes.val Internazionale degli Ar.s. diStrada,giunto allasuaXIIIedizione,ospitaogni anno ar.s. di fama internazionale,provenien. da ogni angolo d’Europa e del mondo.La manifestazione, che si svolge dal 28 al 31 luglio,rende la comunità di Bellizzi un grande palcosce-nico all’aperto: “la strada come teatro”. Altro ap-

puntamentostraordinarioè cos.tuitoda “HYPPO-

FESTIVAL”, giunto alla terza edi-zione, che si terrà dal 4 al 6luglio, nel nuovo stadio comu-nale “Ci/à di Bellizzi”. Il fes.val,tra cavalli, musica e danze, co-s.tuisce un viaggio nella storia

e nella cultura equestre. Le edizioni 2006 e 2007hanno registrato un grande successo di pubblico,con oltre 15.000 visitatori, a conferma di come lamanifestazione,purgiovane,siadiventataun puntodi riferimento per gli aman. delle discipline eque-stri e per quan. amano il mondo del cavallo. Hyp-pofes.val è stato insignito della Medaglia d’Argentodel Presidente della Repubblica e si candida comeimportante tappa del circuito ippico nazionale, perla qualità delle a/razioni e degli spe/acoli rappre-senta..Dal 20 giugno al 30 se/embre Bellizzi diventa il“centro dell’ani-mazione salerni-tana”.“Oggi, il grandeincrocio, tra la SS18 e la SS 164, lastrada che unisceidealmente i Pi-cen.ni alla Pianadel Sele, è diven-tato una comu-nità viva. -dichiara il Consi-gliere Provinciale

Mimmo Volpe, già Sindaco diBellizzi ed a/ualmente Vice Sin-daco–Bellizzi, con lasua iden.tàe la sua cultura, “guarda al fu-turo” con l’innovazione e gli in-teressi economici di una granderealtà.PIP, nuovo PUC, grandi trasfor-mazioni urbane, Polo per la re-ce0vità, Polo Alberghiero,insieme alle grandi manifesta-zioni di spe/acolo e cultura,

danno l’en.tà di una ci/à in movimento.Diamo a/o alla provincia di Salerno – PresidenteAngelo VILLANI e alla totale condivisione dell’As-sessore alla Cultura GAETANOARENARE per l’im-portante sostegno dato a queste inizia.ve che siconsolidano come scelte di qualità e di largo inte-resse.” “Bellizzi, la Ci/à Possibile – aggiunge il Sin-daco Bruno Dell’Angelo – prosegue nel suo

percorso di innovazionee modernizzazione, inun proge/o di “con.-nuità nella collegialità”,nel rispe/o dell’interopercorso fa/o in ques.ul.mi 13 anni ma pro-ie/a.versonuovesfidee nuove risulta. checonsentano la crescitasociale, economica eculturaledella comunitàe del territorio.”

BELLIZZI“c i ttà dei fest ival”

ar�s� di strada

centro spor�vo comunale

l’assessore provincialealla cultura

Gaetano Arenare

il vicesindaco di Bellizzie consigliere provinciale

Mimmo Volpe

il sindaco di BellizziBruno Dell’Angelo

BDATA MANIFESTAZIONE LUOGO25-29 GIUGNO ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI MUSICA

“L. VAN BEETHOVEN” PRESENTA:VIVI LAMUSICA…CON I GIOVANI. Aula ConsiliareDIREZIONE ARTISTICA DI MARIA BERGAMO

2-3 LUGLIO L’ASSOCIAZIONE ARTE DANZA PRESENTA:FESTIVAL BELLIZZI INDANZA. OSPITE D’ONOREFRANCESCODELLA SCUOLA DI AMICI Area mercato

4-5-6 LUGLIO HYPPOFESTIVAL – CAVALLI MUSICA E DANZA Nuovo Campo Spor.vo7 LUGLIO RACCOGLI RIDUCI E RICICLA.

Campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata.SPETTACOLI E ARTISTI DI STRADA Via G. Cuomo

11 LUGLIO BELLIZZI TEATRO2008.Ospite d’onoreMaurizio CASAGRANDE Arena M. TroisiInaugurazione del nuovo Centro CulturaleMEDIATECA PRATOLE

12 LUGLIO CONCERTOD’ESTATE con gliALUNNI DEL SOLE Villa Comunale Pratole13 LUGLIO Animazione, piano bar e karaoke con il duoMENAE TONY Piazza Giovanni XXIII18 LUGLIO BELLIZZI TEATRO2008. Il Laboratorio Comunale Under 14

presenta: LA LEGALITA’ E’ UNAPAROLA…ANZI DUE Arena M. Troisi19 LUGLIO L’ASSOCIAZIONE STARLIGHT presenta:

MIXDI DANZE STANDARD E LATINOAMERICANE Piazza Giovanni XXIII20 LUGLIO BELLIZZI TEATRO2008. Il Laboratorio Comunale Senior

presenta: L’ALBERGO DEL LIBERO SCAMBIO di Feydeau Arena M. Troisi24 LUGLIO DISCOPIAZZA 2008 con Marco Vitolo and Music Master Piazza Giovanni XXIII26 LUGLIO BELLIZZI TEATRO2008. la Compagnia Stabile di Altavilla

presenta: PULCINELLAAL TEATRO SANCARLINOin ricordo di Antonio Pe.to Arena M. Troisi

28 LUGLIO CINEMASOTTO LE STELLE presenta:SMS SOTTOMENTITE SPOGLIE con Vincenzo Salemme Arena M. Troisi

30 LUGLIO CINEMASOTTO LE STELLE presenta:IL CACCIATOREDI ACQUILONI Arena M. Troisi

01 AGOSTO CINEMASOTTO LE STELLE presenta:CI STAUN FRANCESE, UN INGLESE EUNNAPOLETANO Villa Comunale Pratole

2 AGOSTO L’ASSOCIAZIONE L’ARCA presenta:LA CORRIDA…RICORDANDOCORRADO Piazza Giovanni XXIII

3 AGOSTO BELLIZZI TEATRO2008. la Compagnia IL MOSAICOpresenta:DUEDOZZINEDI ROSE ROSSE.Regia di Alfredo Rubini Arena M. Troisi

4 AGOSTO CINEMASOTTO LE STELLE presenta:IL DIVOdi Paolo Sorren'no con Toni Servillo,Anna Bonaiuto, Giulio Bose(, Flavio Bucci. Arena M. Troisi

6 AGOSTO CINEMASOTTO LE STELLE presenta:GRANDEGROSSO EVERDONE Arena M. Troisi

8 AGOSTO BELLIZZI TEATRO2008. la Compagnia INSTABILE presenta:OSCARFALIETTO di Eduardo Scarpe/a Arena M. Troisi

9 AGOSTO Gruppo ARP inTI PRESENTO IMIEI. Musica danze e cabaret Piazza Giovanni XXIII23 AGOSTO L’ASSOCIAZIONE IL MUSICHIERE presenta

l’ORCHESTRA SPETTACOLOPARATADI STELLEcon le POP STARS eRENATISSIMO…IL SOGNOCONTINUA Area mercato

24 AGOSTO DISCOPIAZZA 2008 con Marco Vitolo and Music Master Piazza Giovanni XXIII27-28 AGOSTO IL FORUM DEI GIOVANI presenta

LA FESTA PROVINCIALEDEI GIOVANI Piazza Giovanni XXIII29-30-31 AGOSTO XIII Edizione di STRABILANDIA –

Fes.val Internazionale degli Ar.s. di Strada Varie loca.on1-7 SETTEMBRE L’Associazione Oratoriana presente:

GIOCHI SENZAQUARTIERE Varie loca.on

Page 10: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Sant’Egidio del Monte AlbinoUn paese da scoprire tra cor�li e vicoli secolari

Fu Publius Helvius, magistrato nocerino del periodo augusteo, unodei primi a capire che quel territorio, dove più tardi sarebbe sortol’abitato di Sant’Egidio del Monte Albino, era un luogo baciato dagliDei.

E non si risparmiò nel ringraziamento ai suoi numi tutelari, al puntoche, a proprie spese, fece scolpire una delle sculture più belle che,ancora oggi, si conserva nella Provincia di Salerno: la fontana Hel-vius, appunto, con le rappresentazioni sui bordi del Dio Sarno. Econ quest’opera, a1ualmente collocata nella piazza principale delpaese, e con la villa praetoria, che ora cos0tuisce l’ipogeo dell’ab-bazia di S. Maria Maddalena in Armillis, impresse il marchio delleorigini romane su Sant’Egidio.Da allora, una storia fa1a di tan0 episodi con la fortunata coinci-denza di trovarsi in una località che rappresenterà anche una dellestrade di collegamento della ci1à di Nocera con i duca0 autonomidi Amalfi e Ravello.Ecco perché, i longobardi doteranno di un castrum questo luogo,allora noto come PRETURO o PETRURO, prima che la devozionecris0ana gli a1ribuisse il nome del santo benede2no Egidio.Poi una comunità di benede2ni, intorno al VIII sec. d. C., ada1erà

la villa praetoria di Publius Helvius aluogo di culto, ponendo le pre-messe per la nascita del monasterodi Sant’Egidio che darà il nome alvillaggio.Per passare agli inizi del 1500,quando il Casale Sanc0 Aegidii di-venterà l’ L’UNIVERSITAS SANCTIAEGIDII, cioè una comunità ammi-nistrata con un proprio Sindaco.In questo periodo (1506-1542), per simboleggiare la propria ric-chezza e l’accresciuta potenza economica, l’Università di Sant’Egi-dio costruirà il più bel monumento ancora presente in ci1à:l’abbazia di S. Maria Maddalena in Armillis che, per i suoi affreschimedievali, le tele del Giordano e del Solimena e per il suo gran-dioso poli2co, composto da nove tavole, verrà dichiarata monu-mento nazionale nel 1927.Per arrivare agli inizi del 1800, quando una legge di Giuseppe Bo-naparte, Re di Napoli, trasformerà l’Università in comune.Ma tu1o questo tempo, dal duumviro nocerino Helvius fino al1800, sarà stato sufficiente per creare uno dei borghi più sugge-s0vi della Campania, immerso nel verde ai piedi del monte Chiunzi,con vicoli e cor0li che rigurgitano storia da ogni pietra, con arte,storia e tradizioni tu1e da scoprire.

La manifestazioneSi tra1a di una rievocazione di quella che poteva essere una “festapopolare” del cinque – seicento.Pertanto, accolto da figuran0 in costume, il visitatore compierà unasorta di viaggio nel tempo tra “mastroda2” e “cartoman0”, “pi-stonieri” e “spadaccini”, duellan0 e figuran0 che, all’interno deicor0li, proporranno l’assaggio di alcune pietanze 0piche preparatesecondo an0che rice1e (il “fusillo sangiliano” e la pasta di “sciua-nelle”).Inoltre, con la regia di GAETANO STELLA, assisterà a sei emozio-nan0 rievocazioni all’interno di altre1an0 cor0li: il cor0le dei“cun0”, dei “can0”, del“fuoco”, dell’ “acqua”,della “terra” e dell’ “Area”,dove si passerà dalla nar-razione di an0chi raccon0,alla magia dei mangiafuo-

chi e chiroman0, per fi-nire ai can0 dellelavandaie e ai momen0del lavoro e della rivolta.Infine, a cura dell’Asso-ciazione Culturale “I Ca-valieri del Giglio”, chealles0rà un “campo me-dievale in P.zza G.B. Fer-rajoli, il visitatoreassisterà a comba2-men0 e a scontri tra ar-migeri, a dimostrazioni nell’arte della spada e scudo, mentre ilgruppo di arcieri, con il coinvolgimento del pubblico, darà vita alTORNEO DI TIRO CON L’ARCO MEDIEVALE.Alcuni momen0 ar0s0ci, invece, sono affida0 al maestro di scul-tura su legno Paolo Cibelli, al pi1ore Salvatore Capriglione e algruppo di can0 popolari “Corecorde” che proporrà una par0co-lare rivisitazione delle “villanelle” napoletane.

Il Proge�oValorizzare e rilanciare il Centro Storico

La manifestazione è solo il momento culminate di una più ampiaproposta che, da oltre un decennio, vede la Pro-Loco protagonista:fare di Sant’Egidio una meta del flusso turis0co che transita, neivari periodi dell’anno, tra l’area archeologica della Valle del Sarno

e la Cos0era Amalfitana.In tal senso, è sempre più urgente e fondamentalea1uare un’azione di tutela, salvaguardia e valoriz-zazione del Centro Storico che nelle intenzionidella Pro-Loco si sostanzia:1) nell’o1enere, ai sensi della legge della re-gione Campania n° 26/2002, il riconoscimento di“Centro Storico di par0colare pregio”;2) nell’inserirsi in un circuito di comuni vir-tuosi, aderendo all’inizia0va dell’ANCI del “Clubdei borghi più belli d’Italia”;3) nel dare a1uazione all’art. 2 della leggeregionale 26/02 e procedere alla redazione del co-sidde1o “Programma di Valorizzazione” del Cen-tro Storico che, unitamente al “Piano del Colore

per l’edilizia storica”, concorrerebbe a cos0tuire il cosidde1o “pro-gramma integrato di riqualificazione urbanis0ca, edilizia ed am-bientale del Centro Storico”.

Una serie di azioni per guadagnarsi, come il magistrato Publius Hel-vius, il favore degli Dei.

I cortili Il borgo in festaper la dodicesimaedizionedellamanifestazioneevento

Un’ar�giana al lavoro durante la manifestazione

Un momento tra i banchi nei cor�li

della storia

Sant’Egidio e sullo sfondo il Monte Chiunzi che separa l’agro dalla cos�era amalfitana

La fontana Helvius

Il campo e la giostra in Piazza Ferraioli

Sabato 20 se1embre 2008Domenica 21 se1embre 2008

Sabato 20 se1embre 2008Domenica 21 se1embre 2008

Page 11: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Quarto appuntamento, venerdì 27 giugno 2008, per il Premio dellaCucina Mediterranea – “Premio Antonio Amato” che anche que-st’anno avrà luogo nella sugges0va cornice del Lloyd's Baia Hotel diVietri sul Mare.L'obie2vo del concorso che nasce da un’idea della PromoSalerno incollaborazione con l’Academia Barilla, sia pure sempre ampliato e rin-novato, resta fedele alla sua intuizione originaria, per la quale l'edu-cazione al gusto è l'obie2vo primario, che è possibile raggiungeresolo a1raverso la qualità degli alimen0 e dei prodo2 realmente ra-

dica0 sul territorio. La valorizzazione e la tuteladei prodo2 0pici dovrà avvenire mediante unu0lizzo diverso e innova0vo degli stessi, che negaran0sca però la conservazione nell'ambitodella tradizione consolidata.Il Premio intende anche per questa edizione rin-novare il suo impegno nel rimarcare il valore cul-turale ed economico dei prodo2gastronomici mediterranei, ritenendoli veri epropri beni culturali la cui qualità rappresentaun valido lasciapassare per valorizzare il"Made in Italy" sul mercato internazionale.Ma promuovere la gastronomia mediterra-nea oltre confine non è l'unico scopo dellamanifestazione salernitana, la quale, nell'am-bito di un proge1o più ampio, rimarca la vo-lontà di abbinare prodo2 di qualità adi0nerari turis0co-gastronomici in cui si intrec-ciano percorsi del gusto, della cultura del ciboe della tutela della natura, nel rispe1o del-

l'iden0tà dei territori e delle tradi-zioni locali.Protagonis0 principali del Premiodella Cucina Mediterranea sonodunque cinque giovani talen0 pro-venien0 dagli is0tu0 Alberghieri dialtre1ante regioni coinvolte nelPremio – Basilicata, Calabria,Campania,PugliaeSicilia - ai qualiviene offerta la possibilità di usciredall’ambiente scolas0co per con-frontarsi dire1amente col mondodel lavoro ed entrare in conta1ocon l'esperienza di altri studen0 eprofessionis0 del se1ore e, so-pra1u1o, viene data l’opportunitàdi aggiudicarsi uno stage del va-lore di 15mila euro presso l’Acca-demia Barilla di Parma.Merito di una formula collaudata e corroborata dal successo dellepreceden0 edizioni, arricchita di significa0ve novità. La più rilevanteè la partnership con “AntonioAmato & C.” che, partendo da Salerno,è divenuta uno dei più importan0 pas0fici nazionali. Una realtà cheda sempre si contraddis0ngue per la sensibilità e l’impegno a favoredella tutela e valorizzazione della cultura gastronomica italiana e me-diterranea. Di qui il trait d’union con il Premio ed il suo impegno peri giovani chef: i finalis0, vincitori delle preselezioni, hanno già ricevutoun cesto di pasta e, durante la finale, adopereranno “Chef Selec0on”,

la linea AntonioAmato specialeper la ristora-zione.Ecco i nomi deigiovani finalis0che si contende-ranno la vi1oriadella quarta edi-zione del Pre-mio: GiuseppeMicca dell’Ipsardi Potenza per laBasilicata, cheproporrà “Can-dele con crema di peperone e caciorico1a”; Gianluca Brognei del-l’Ipsar di Rossano Calabro per la Calabria, che proporrà “Maltagliateal finocchie1o e alici, con invol0ni di spatola e zucchine”; CarmineSgamba) dell’Ipsar di Avellino per la Campania, che proporrà “Fusil-loni con ventresca di tonno, gamberi e tartufo di Bagnoli Irpino”; An-tonio Todisco dell’Ipsar di Molfe1a per la Puglia, che proporrà“Paccheri al pesto pugliese e fagiolini con ciambo1o di rana pesca-trice”; Rosario Messina dell’Ipsar di Catania per la Sicilia, che pro-porrà “Spatola ai profumi mediterranei in marmellata di arancia”.A valutare le proposte culinarie dei cinque finalis0 sarà come sempre

una Giuria molto qualificata, digrandi nomi e grandi esper0: Gian-luigi Zen) (Amministratore dele-gato Academia Barilla); PaoloCaldana (Presidente della Federa-zione Italiana Cuochi); LambertoSposini (Giornalista), Maristella DiMar)no (Giornalista) e Yari Gu-gliucci (A1ore).Inoltre, dal momento che tra gliobie2vi del Premio della CucinaMediterranea – Premio “AntonioAmato” figura la promozione dellosviluppo dell’ecoturismo mediter-raneo, anche quest’anno ci sarà lapresenza di una Nazione ospite:sarà la Francia a presentare unapropria rice1a 0pica con il rino-

mato chef ChristopheGirerd, che proporrà alla degustazione dei giu-ra0 una specialità transalpina “Cappuccino d’as0ce in verrina” e saràpremiato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Salerno come“Ambasciatore delle tradizioni mediterranee”. Sarà inoltre ospited’onore Monsieur Francois Cousin, Console Generale di Francia aNapoli.Né poteva mancare il tradizionale appuntamento con l’approfondi-mento: “Le nuove fron0ere del Mediterraneo per la sicurezza ali-mentare e lo sviluppo” è il tema del convegno su cui siconfronteranno - nel pomeriggio del 27 giugno, alle ore 18.30 pressoil Lloyd's Baia Hotel di Vietri sul Mare - Antonio Valiante (Vicepresi-dente della Giunta Regionale Campania ed Assessore ai Rappor0 coni paesi del Mediterraneo); Giovanni Iuliano (Vice Presidente Provin-cia di Salerno); CorradoMar)nangelo (Assessore all’Agricoltura della

Provincia di Salerno); Nino D’Asero (Deputato dell’Assemblea Regio-nale Siciliana); Gianfranco D’Angelo (Assessore al Turismo della Pro-vincia di Potenza); Vincenzo Maraio (Assessore al Turismo delComune di Salerno); Giuseppe Amato jr. (Presidente Gruppo Ali-mentare Confindustria Salerno); Gianluigi Zen) (Amministratore de-legato Academia Barilla); Paolo Caldana (Presidente dellaFederazione Italiana Cuochi). Conclusioni affidate all’On.Antonio Buonfiglio, So1osegretario al Ministero delle Po-li0che Agricole.

La quarta edizione del premio

La valorizzazionedel made in italy

L’ “Antonio Amato & C. Molini ePas0fici SpA” è da sempre a1entanel coniugare tradizione e qualitàdelle proprie produzioni. E’ unascelta che l’azienda presieduta dalCav. Lav. Giuseppe Amato riaf-ferma quo0dianamente con con-vinzione e che è ampiamentepremiata dai consumatori. La con-0nuità familiare diventa un valoreforte che assicura la persistenza diun percorso imprenditoriale coe-rente negli anni. Basta scorrerel’organigramma per accorgersi che

la guida rimbalza dal nonno, il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Amato(Presidente), al figlio Antonio (Amministratore Delegato e Dire1oreGenerale) e al nipote Giuseppe junior (Condire1ore Generale chesegue da vicino l’a2vità molitoria). “Da quel 26 giugno 1958,quando fu cos0tuita l’azienda – spiega il Cav. Lav. Giuseppe Amato– sono cambiate tante cose, ma siamo rimas0 fedeli alla nostra fi-losofia: portare sul mercato una produzione compe00va rivolta adun ampio segmento nel rispe1o di un processo altamente qualifi-cato”. I numeri dell’azienda aiutano a comprendere gli sforzi degli ul-0mi anni. Lo stabilimento, nella zona industriale di Salerno, siestende su una superficie di circa 75.000 mq. I silos per lo stoccag-gio dei grani hanno una capacità di 200.000 qli. Gli adde2 sono 140ed il fa1urato si aggira intorno ai 70 mln di euro, con un’incidenzadelle vendite all’estero pari a circa 11 mln di euro. Negli Usa, peresempio, l’azienda si accinge a raccogliere ulteriori incremen0: ri-sultato della poli0ca di rafforzamento delle quote export. “La nostraa1enzione verso l’estero – so1olinea ancora il Presidente Amato –è sempre stata costante e la conquista di nuovi Paesi è una nostrapreroga0va”. Ben consolidate le presenze sui merca0 europei e d’ol-tremare come Sta0 Uni0 e Giappone. Tu1o questo anche graziealla vasta gamma di prodo2, pasta, farina, semola e affini come sughi pron0 ecouscous. Nuove linee hanno consen0to di acquisire ulteriori spazi nei canali didiffusione: “Gli Specialissimi” (grandi forma0 trafila0 al bronzo), “Gli Speciali Ita-liani”, “La Pasta dei Campioni”. In piena a1uazione, inoltre, un importante pro-ge1o legato al food-design: “Le Due Regine”. Il nuovo brand che si colloca neicanali di vendita più esclusivi: 12 forma0 inusuali, confeziona0 in carta conun’immagine di elegante ar0gianalità. Il nome nasce dall’idea di gemellare dueluoghi che stanno molto a cuore ad Antonio Amato, Capri e St. Moritz: due lo-calità “regine” del turismo, i cui simboli diventano forma0 di pasta (Lamparedell’Isola di Capri e Sole di St. Moritz). “L’a1enzione ai merca0 – spiega l’Am-ministratore Delegato Antonio Amato – è sempre stata costante. Siamo convin0che nel medio e lungo periodo il valore della marca e la qualità totale del pro-do1o saranno sempre più determinan0”.L’azienda può vantare l’o2ma performance della divisione molitoria - seguitain prima persona da Giuseppe Amato junior, Condire1ore Generale - che con-sente di mantenere a2va l’intera filiera produ2va. “L’incremento di questocomparto aziendale - afferma Amato jr. - si è quadruplicato in termini di fa1u-rato nell’arco di pochissimo tempo. Anche in questo caso il risultato è da a1ri-buirsi al potenziamento dell’offerta e nello stesso tempo all’acquisto mirato digrani di qualità”.E’ in questo contesto aziendale e valoriale che si inserisce un’ampia ed ar0co-lata a2vità di sostegno alla diffusione della “cultura della pasta”. “Per noi - diceancora Amato jr. – è molto importante contribuire al rafforzamento dei principidella dieta mediterranea, emblema di un corre1o s0le di vita nell’alimenta-zione. E la buona cucina – come quella che ha piena ci1adinanza nel Premiodella Cucina Mediterranea – è senza dubbio il riferimento centrale per conso-lidare e conservare un rapporto con la tradizione non sta0co, ma sempre inmovimento verso gli standard più a1uali dell’enogastronomia”.

Amato, la pasta dei campioniche coniuga qualità e tradizione

Da sinistra Giuseppe Amato jr.,il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Amatoe Antonio Amato

il vincitore della passata edizione

i finalis� della terza edizione

Lamberto Sposini presente ancheall’edizione di quest’anno

le preselezioni

premio della CUCINAM E D I T E R R A N E APREMIO ANTONIO AMATO

Page 12: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Il ritorno del Fabula. Se fosseuna saga per il grandeschermo potrebbe in2tolarsicosì la nuova storia che Anto-nio Mogavero ha deciso di rac-

contare. Non un amarcord ma unnuovo proge3o che nasce dal pas-sato, quello glorioso, di un localeche a Salerno ci3à ha scri3o leprime pagine del fare ed ascoltaremusica jazz nel by night.E’ questo il Fabula 0828. Un giocotra parola e numeri per rimarcareun’iden2tà. Da un lato quella dianni ed anni di imprenditoria le-gata all’espressione madre dellamovida di oggi; dall’altra quella diun prefisso, da sempre simbolo im-mediato di un luogo.E così a Ba4paglia – ecco spiegatoil prefisso 0828 che diventa neces-sario suffisso – prende il via daquesta sera in via Gramsci la nuovavita del Fabula. “In questo mo-mento la ci3à di Ba4paglia sta vi-vendo un vita musicaleinteressante – racconta Antonio

Mogavero - L’aria frizzante che sirespira rimanda ad un fermentoculturale che penso possa sposarenella ritrovata iden2tà del Fabulaun proge3o da riscrivere”. Un lo-cale accogliente, lontano dai mini-malismi este2ci che richiamanoculture d’oltre confine distan2mille miglia. Un luogo dove potersiincontrare ascoltando musica,sperimentando gus2 e costumi. Afar da cornice l’an2ca stru3ura chesi rifà ad un torre, oggi ripresa e ri-pensata con i colori del bianco edel nero. Il contrasto. Ne3o. De-ciso. Niente di nuovo. Forse. Ed èproprio questa la scommessa diMogavero: “Riprendere il filo deldiscorso interro3o nel 2006 è

l’idea dalla quale sono par2to perripensare i modi di far movida. Nonimporta il dove.Questo lo ha insegnato il conce3oglocal del mercato. L’importante èl’iden2tà nella quale il pubblicopuò riconoscersi”.Ecco perché da domani entrando alFabula 0828 sarà come rivedere erivivere i giorni in cui Edoardo Ben-nato si sedeva ai tavolini del localedi via Porto come un normale av-ventore.A distanza di anni si potranno ria-scoltare dei diversi Fabrizio Bosso,Stefano Di Ba4sta, Robert Stewart,Lannie Arriale, Javier Giro3o, OrrinEvans, Joy Garrison, Maria Pia DeVito e Giovanni Tommaso.Ques2, infa4, sono alcuni deinomi che il libro da scrivere sul Fa-bula hanno regalato no4 indimen-2cabili.Dalle serate trascorse tra le muradelle “Bo3eghelle”, il circolo cultu-rale che aveva in un giovanissimoMimmo De Maio uno dei suoi cuori

pulsan2, Mogavero oggi torna a ri-ves2re i panni dell’imprenditoredella no3e con un locale che hal’ambizione di essere uno dei pun2di ritrovo della provincia di Sa-lerno.“L’idea di base è che la gente tornia trascorrere intere serate davan2ad un bicchierino di whisky, adascoltare musica o assistere adun’operazione culturale.Dunque non un contenitore vuotonel quale a dominare è l’animacommerciale della vendita senzascrupoli. Ma un vero e proprio ri-fugio”. E’ stata questa la regolaportata avan2 in 16 anni.Più di tre lustri trascorsi ad orga-nizzare la no3e tra musica jazz aparentesi di cabaret con un AngeloDi Gennaro prima maniera. O unSimone Sche4no ancora scono-sciuto ai più. Allora, custodito ilpassato nel grande baule dei ri-cordi da non cancellare, il Fabula0828 è pronto a ricominciare. E’

pronto a riannodare sera dopo serail discorso di una movida fa3a dicontenu2. Di storie musicali da rac-contare oltre che da suonare. Dipalcoscenici da riaprire puntando irifle3ori su chi ha ancora qualcosada dire al pubblico.“Si parla di assenza di contenitoriculturali – con2nua Mogavero – IlFabula 0828 vuole essere soprat-tu3o questo.Un contenitore da riempire di con-tenu2. Del resto è sempre quelloche ho cercato di fare andando allaricerca di chi aveva voglia di con-frontarsi con il pubblico. Ricordoancora la prima esibizione in pub-blico della raffinata voce jazz ita-liana di Nichy Nicolai che durante ilconcerto conservò un certo ros-sore in viso”.Se è vero che la storia è fa3a dicorsi e ricorsi allora c’è da aspet-tarsi che il Fabula 0828 presto diail “là” ai futuri nomi d’autore dellamusica jazz e non solo.

FABULA 0828: LA STORIA CONTINUA

LE RASSEGNE DA “FA’ BLUES” AD “OVER JAZZ”Dal 1999 si sono susseguite le stagioni del jazz tra movida, aule uni-versitarie palcoscenici

E’ il 1999 quando Antonio Mogavero confeziona la sua prima rassegna. “Fa’ blues”, era questo il ti-tolo scelto per il cartellone di dieci spettacoli, da ottobre a dicembre. Al Fabula i Delta Blues Band,gli Era Ora, i Gloomly; i Recidiva Blues Band, Andy J. Forest e Dynamyte Band; Rattlesnake, i Loope-r’s Corner; i Petard Blues Trio ed i Bastone. Una rassegna anche un po’ provocatoria, allora, verso lacittà. Tra le finalità c’era quella di ricordare che dieci anni prima proprio a Salerno si organizzava unodei più importanti festival del blues. Nel 2000 arriva “Over Jazz e Contaminazioni” con il volume,dallo stesso titolo, scritto a quattro mani da Carlo Pecoraro e Francesca Bellino, il libro catalogo suljazz salernitano dedicato a Bill Evans.Ad aprire ufficialmente la rassegna ci sono i Gipeanda, un jazz quartet nato negli anni ’80 e fondatoda Pericle Odierna. Seguono ben 23 concerti per rappresentare tutte le diverse forme e contamina-zioni del jazz. Tra i nomi anche Giovanni Imparato, gli Off Latin, Antonio Onorato, Ada Montellanico,Deidda Amato Ariano Quintet, Fortunato Santoro e Fasano De Luise. Sempre nel 2000 l’appunta-

mento con il jazz si sposta a mezzogiorno: per tre mattine, infatti, lanascente Associazione Itinerari mette in piedi altrettanti concerti in di-verse piazze – piazza Flavio Gioia e Largo Abate Conforti – con visiteguidate a cura di Carmelo Currò.Nel 2001 ancora una nuova edizione con il concerto di apertura affi-dato a Fabrizio Bosso e seguito dalla perfomance della Ryland BluesBand, dei Cuban Stories oltre Orrin Evans in trio, Javier Girotto ed una“jazzata” Francesca Alotta.Con il 2002 il Fabula fa ancora incetta di concerti con la direzione arti-stica di Carlo Pecoraro ed una pioggia di eventi musicali che puntano iriflettori sulla scuola salernitana del jazz. E’ anche l’anno in cui i grandinomi che interpretano la musica d’impianto afro americana si dividonotra le aule del campus di Fisciano e gli spazi del Fabula. Le edizioni diOver Jazz a questo punto si susseguono come perle su un filo. Ed infinel’exploit al teatro “G. Verdi” ed al Castello Arechi con anteprime e con-certi “esclusivi” che hanno scritto un altro importante capitolo nellastoria del raccontare jazz a Salerno.

Apre oggi a Ba�paglia il locale che vuol raccontare la musica

Page 13: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Un evento per rendere eterno unsogno. È “Sposissima 2009”, l’ot-tavo Salone della Sposa, che ieriha aperto i ba0en/ nei padiglionifieris/ci di Vallo della Lucania

(SA), dove prosegue fino a martedì 8 dicem-bre.Forte dei numeri, 60 espositori racchiusi inuno spazio esposi/vo di 3.000 mq e 10.000visitatori nella scorsa edizione, è l’appunta-

mento irrinunciabile per i futuri sposi dellaprovincia di Salerno e non solo. Le miglioriaziende del se0ore me0eranno in vetrina lepiù interessan/ proposte di prodo1 e ser-vizi per organizzare in ogni de0aglio il giornodelle nozze. “Sposissima 2009” / aspe0a perrealizzare tu1 i tuoi desideri: dall’abito agliaccessori, dalla bellezza al bouquet, dallacasa al ricevimento, foto, bomboniere, listanozze e luna di miele.E non solo: even/ e sfilate / regalerannoemozioni e consigli, tu0o per arrivare, rag-giante, al giorno del sì! In unico e cura/ssimocontesto troverai gli atelier con le ul/me ten-denze della moda sposa e da cerimonia, i mi-gliori fotografi, hotel, sale ricevimen/, fioraie ar/giani delle bomboniere, casa e ricevi-

mento. In pra/ca tu0o quello che serve perrendere indimen/cabile un matrimonio.

Moda sposa in passerella, sfilate diabi$-gioiello e collezioni s$le vintage

È una sfida a colpi di chiffon, seta e swaro-sky, quella che andrà in scena sulla passerellaalles/ta all’interno dei padiglioni esposi/videlle Fiere di Vallo. I due grandi appunta-

men/ con le sfilate sono in programma perdomenica 6 dicembre e martedì 8 dicembre.Domenica 6 dicembre alle ore 18.00 a cata-lizzare l’a0enzione sarà l’evento “PianetaSposa”, un defilèe e insieme un amarcarcorddel giorno più bello della vita. In apertura diserata sfileranno in passerella 15 spose chehanno celebrato le proprie nozze nell’ul/moanno, con indosso l’abito nuziale. A seguirel’a%esa sfilata della s$lista Pina Espositocon i suoi “abi$-gioielli”. Nel corso del-l’evento spazio alla grande musica con Robine Giovanna.Martedì 8 dicembre alle ore 18.00 defilèalta moda sposa e abi/ da cerimonia. Sfile-ranno in passerella gli atelier presen/ al Sa-lone, che presenteranno più di 50 splendide

creazioni nel corso dei defilèe. Gran fi-nale di serata con lo s/lista salernitanoPeppe Volturale e sua la collezione s/levintage.

Non solo sposa. In vetrinaanche l’ar$gianato salernitano

Uno spazio esposi/vo di 3mila metri quadri,con due padiglioni e oltre 60 espositori, è de-dicato all’ar/gianato di qualità e realizza unagrande vetrina di quanto di bello e di buonosi produce nel Cilento e nella Provincia di Sa-lerno. Accade alla Fiera dell’Ar/gianato, discena alle Fiere di Vallo in contemporaneacon il Salone della Sposa, fino all’8 dicembre.La Fiera, nata nel 1999, è una delle manife-stazioni più importan/ del se0ore e si svi-luppa in un percorso che /ene conto dellaprovenienza geografica degli espositori,

della riscoperta del legame tra i prodo1 pre-senta/ e la loro terra d’origine e delle tradi-zioni locali. Un momento di promozione econfronto tra tu0e le realtà imprenditorialipresen/ sul territorio, in par/colare per l’ar-/gianato pregiato, il mondo del restauro, delcollezionismo e dell’an/quariato.

FIERE DI VALLOShopping, scuola, moda e arte

IL PROGRAMMASabato 5 dicembre 2009ore 16,00 Presentazione even/

Luigi Cobellis, Sindaco di Vallo della LucaniaMarcello Feola, Assessore ai Lavori pubblici e Urbanis/ca della Provincia di Salerno

ore 17,00 Apertura Mostra :“ I Profumi ed i Colori del Mare e della Costa del Tirreno”ore 17,30 III Edizione Concorso Regionale: “Orange Flower Fashion”Scuole Partecipan/:IPIA C. Mennella – Ischia (Na); IPSIA Trani – Salerno (Sa); Is/tuto D’Arte Cascano – Sessa Aurunca (Ce); IPSIAMarconi – Vallo della Lucania (Sa); Is/tuto D’Arte Boccioni – Napoli (Na); IPIA L. Calmieri – Benevento (Bn);IPIA Marconi – Giugliano (Na); IPIA SC Dragone0o – Qualiano (Na); IPIAGalilei – Torre Annunziata (Na)ore 18,00 Incontro con l’Autore e la Sua Scri0ura Elio Goka presenta “ L’Affare e la China” edito da Edi-trice Gaia

Domenica 6 dicembre 2009ore 10,00 Circolo Dida1co di Vallo della Lucania “Coro Scolas/co White Voices – Corino/’s”ore 12,00 Scuola Media De Ma1a di Vallo della Lucania “Coro Scolas/co De Ma1a in Canto”ore 18,00 Evento Spe0acolo: “Pianeta Sposa”ore 18,30 Liceo Scien/fico Da Vinci - Vallo della Lucania Convegno:

“Clima e Storia nel territorio Cilentano”

Lunedì 7 dicembre 2009ore 17,00 Liceo Classico Parmenide di Vallo della Lucania

“Rappresentazione teatrale – A passeggio con Parmenide”ore 19,00 I.T.C. Cenni di Vallo della Lucania

“Rappresentazione teatrale – La Mia Scuola per la Pace”

Martedì 8 dicembre 2009ore 11,00 Scuola Media A. Torre di Vallo della Lucania

“Rappresentazione Musicale dell’Orchestra della Scuola”ore 18,00 Evento Spe0acolo: “Defile Alta Moda Sposa e Cerimonia”

L’evento di dicembre è alle

ORARI FIERA - ACCESSO AL PUBBLICO

Sabato 05 dicembre - ore 16/21,30Domenica 06 dicembre - ore 10/13 – 15/22

Lunedì 07 dicembre - ore 16/21,30Martedì 08 dicembre ore 10/13 – 15/22

Dal 5 all’8 dicembre alle Fiere di Vallo 50 espositori in tremila metri quadri

“Sposissima2009”, ecco le tendenzemoda e gli accessori chic

Page 14: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Èl’evento clou dello shopping natali-zio e della moda sposa a sud di Sa-lerno, ma quest’anno si arricchisceanche di un salone dedicato almondo della scuola. Dal 1° all’8 di-

cembre i padiglioni fieris0ci di Vallo della Lu-cania (SA), in 6mila metri quadri diesposizione coperta e 40mila di area a1rez-zata esterna, ospitano tre fiere a tema, unconcorso regionale di moda e una pres0-giosa mostra d’arte.

1° Salone dell’Orientamento scola-s'conel Parco nazionale del Cilento eVallo di DianoÈ l’evento per chi non sa a quale scuola iscri-versi, ma anche per chi ha le idee chiare evuole conoscere meglio l’offerta forma0vadegli is0tu0 cilentani. Dal 1° all’8 dicembre,

grazie alla presenza delle scuole di ogni or-dine e grado del distre1o di Vallo della Luca-nia e delle aree limitrofe, questo Salonerappresenta il punto di raccordo delle espe-rienze scolas0che e delle aspe1a0ve forma-0ve e lavora0ve dei più giovani.Dal 1° al 3 dicembre (dalle ore 9 alle 13)apertura per i soli studen0, accompagna0dai docen0. Negli orari pomeridiani percorsiforma0vi e di approfondimento per i do-cen0. Dal 5 all’8 dicembre apertura (negliorari della fiera) per le famiglie con interes-san0 inizia0ve collaterali curate dalle scola-resche.

XI Fiera dell’Ar'gianatoÈ la vetrina di quanto di bello e di buono si

produce nel Cilento e nella Provincia di Sa-lerno. Dal 5 all’8 dicembre la Fiera dell’Ar0-gianato ospita le migliori realtà ar0gianalipresen0 sul territorio. In esposizione l’ar0-gianato pregiato, il mondo del restauro e delcollezionismo, i manufa2 per la casa e per iltempo libero, ma anche le produzioni eno-gastronomiche di qualità.Nata nel 1999, è una delle manifestazionipiù importan0 del se1ore e si sviluppa in unpercorso che 0ene conto della provenienzageografica degli espositori e della riscopertadel legame tra i prodo2 e la loro terra d’ori-gine.

“Sposissima 2009”VIII Salone della SposaPer chi crede che dire “sì” sia per sempre evuole che, quel giorno, ogni de1aglio sia as-

solutamente perfe1o. Dal 5 al 8 dicembre ilSalone dedicato agli sposi ospita gli ateliercon le ul0me tendenze della moda sposa, imigliori fotografi, fiorai, hotel, sale ricevi-men0 e ar0giani delle bomboniere, in pra-0ca tu1o quello che serve per rendereindimen0cabile le proprie nozze.E in più: tre serate di defilèe in fiera, su unapasserella di oltre 15 metri.

“Orange Flowers Fashion”III Concorso regionaledi moda sposa ed alta modaÈ il concorso dedicato agli allievi delle ul0meclassi degli Is0tu0 tecnici, professionali e ar-0s0ci della Campania, che seguono corsi didesign, moda e modellis0ca. Patrocinato dal

Ministero dell’Istruzione, l’evento sisvolge con la collaborazione del-l’Ufficio scolas0co regionale per laCampania. Le mini-collezioni createdai giovani s0lis0, con abi0 da sposae da cerimonia, saranno presenta0in passerella il 5 dicembre.

“I profumi ed i colori del maree della costa del Tirreno”- Rassegna d’arteNella sala convegni delle Fiere diVallo, la rassegna me1e in mostra leopere a tema realizzate dagli ar0s0sulla storia e sulle bellezze paesaggi-s0che del Cilento. La direzione ar0s0ca è af-fidata al Prof. Mario Modica, che cura anchela realizzazione del catalogo. La rassegna,che da alcuni anni accompagna gli even0

fieris0ci di dicembre, dalla prima edizionead oggi ha offerto la possibilità a più di 150tra pi1ori, scultori e poe0, di farsi conosceree apprezzare dal grande pubblico.

FIERE DI VALLOShopping, scuola, moda e arte

IL PROGRAMMASabato 5 dicembre 2009ore 16,00 Presentazione even0

Luigi Cobellis, Sindaco di Vallo della LucaniaMarcello Feola, Assessore ai Lavori pubblici e Urbanis0ca della Provincia di Salerno

ore 17,00 Apertura Mostra :“ I Profumi ed i Colori del Mare e della Costa del Tirreno”ore 17,30 III Edizione Concorso Regionale: “Orange Flower Fashion”Scuole Partecipan0:IPIA C. Mennella – Ischia (Na); IPSIA Trani – Salerno (Sa); Is0tuto D’Arte Cascano – Sessa Aurunca (Ce); IPSIAMarconi – Vallo della Lucania (Sa); Is0tuto D’Arte Boccioni – Napoli (Na); IPIA L. Calmieri – Benevento (Bn);IPIA Marconi – Giugliano (Na); IPIA SC Dragone1o – Qualiano (Na); IPIAGalilei – Torre Annunziata (Na)ore 18,00 Incontro con l’Autore e la Sua Scri1ura Elio Goka presenta “ L’Affare e la China” edito da Edi-trice Gaia

Domenica 6 dicembre 2009ore 10,00 Circolo Dida2co di Vallo della Lucania “Coro Scolas0co White Voices – Corino0’s”ore 12,00 Scuola Media De Ma2a di Vallo della Lucania “Coro Scolas0co De Ma2a in Canto”ore 18,00 Evento Spe1acolo: “Pianeta Sposa”ore 18,30 Liceo Scien0fico Da Vinci - Vallo della Lucania Convegno:

“Clima e Storia nel territorio Cilentano”

Lunedì 7 dicembre 2009ore 17,00 Liceo Classico Parmenide di Vallo della Lucania

“Rappresentazione teatrale – A passeggio con Parmenide”ore 19,00 I.T.C. Cenni di Vallo della Lucania

“Rappresentazione teatrale – La Mia Scuola per la Pace”

Martedì 8 dicembre 2009ore 11,00 Scuola Media A. Torre di Vallo della Lucania

“Rappresentazione Musicale dell’Orchestra della Scuola”ore 18,00 Evento Spe1acolo: “Defile Alta Moda Sposa e Cerimonia”

L’evento di dicembre è alle

ORARI FIERA - ACCESSO AL PUBBLICOSabato 05 dicembre - ore 16/21,30

Domenica 06 dicembre - ore 10/13 – 15/22Lunedì 07 dicembre - ore 16/21,30

Martedì 08 dicembre ore 10/13 – 15/22

Page 15: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Gli ospi4 in cartellone (spe5acoli a paga-mento). Ad inaugurare la XII edizione,stasera ci sarà Carlo Buccirosso, registae protagonista della diverten4ssimacommedia musicale “Napoletani a Bro-

adway”. La frizzante ouverture, che ha tu5o il sa-pore del sogno americano, a5ende il pubblicoall’Arena Alberto Sordi della Ci5adella del Cinemadi Giffoni Valle Piana.Il cambio di residenza per gli spe5acoli di prosa ri-guarderà l’apertura e la chiusura della rassegna, aseguire invece si svolgeranno tu6 al Giardino degliAranci. Il giorno successivo (domenica 2) per il“Gran varietà” di Gennaro Cannavacciuolo la loca-4on verrà trasformata in un open garden a lume dicandela, la 4pica atmosfera dei caffè – concerto.Sa4ra poli4ca mercoledì 5 con Antonio Cornac-chione che, con l’accompagnamento musicale diCarlo Fava, proporrà un'ora e mezza di confrontostrabico con la realtà italiana di Berlusconi racchiusanel suo nuovo show “Silvio c’è”. Venerdì 7 torna sulpalco degli Aranci GianfrancoD’Angelo protagonista di “UnGiorno Lungo Quarant’anni”. Alsuo fianco la statuaria Nina Morical debu5o come a5rice. Un dop-pio spe5acolo consacra la no5edi Ferragosto. Sabato 15 prima laCompagnia di Gigi De Luca farà ri-vivere la storia di “Sik Sik L’arteficeMagico”, illusionista maldestro esqua5rinato creato da EduardoDe Filippo, mentre la secondaparte della serata sarà allietatadalla musica di Gianluigi Espositocon il suo concerto di repertorio napoletano dal1500 ad oggi “Canzone d’ogne staggione”. Aria diopere5a mercoledì 19 quando il palco del Giardinoaccoglierà Edoardo Guarnera, Pippo Santonastasoe Cose5a Gigli protagonis4 di “Al Cavallino Bianco”.Giovedì 20 si ride invece con Paolo Caiazzo, MariaMazza e Pietro Pignatelli. Sarà una piacevole pa-rentesi di pura comicità napoletana tu5a racchiusanella commedia “Non mi dire te l’ho de5o”. Show-conferenza con Giorgio Albertazzi domenica 23,quando il maestro proporrà il suo “rendez-vous”teatrale “Dante incontra Albertazzi”. Un modo perraccontare, a5raverso il suo “conci5adino”, anchedi sé, delle sue passioni e dei suoi incontri. Unicaparentesi dedicata alla danza lunedì 24. L'arte e lapoesia di Federico Garcia Lorca rivivono a5raversola musica gitano - andalusa di Juan Lorenzo e la suacompagnia Flamenco Libre con lo spe5acolo “Fe-derico Garcia Lorca In Flamenco con la straordina-ria partecipazione di Elena Pres4 nelle ves4 dicantante e ballerina. Teatro e musica mercoledì 26con lo spe5acolo “Cinque in condo5a” de I Virtuosidi San Mar4no, mentre sabato 29 agosto chiude lasezione “big” Alessandro Siani con il suo nuovoshow “Più di Prima”. Ad accompagnarlo ci saranno

anche la sua spallaFrancesco Albanese,Francesco Cicchellacon le sue imitazioni el’immancabile LelloMusella, tu6 in scenaall’Arena AlbertoSordi. Il teatro ragazzi.Saranno tre le dateche la XII edizione diGiffoni Teatro dedi-cherà alle nuove levedel palcoscenico. Sicomincia lunedì 3 congli studen4 dellascuola Primaria DonMilani protagonis4 di“Io Speriamo che…me la cavo”, spe5acolo omaggioalla ci5à di Napoli rile5o da Ciro Villano e tra5o dalcelebre ed omonimo libro. Il tes4mone passerà poi,sabato 22, ai ragazzi del Collegio di Ronciglione che

si esibiranno in “Rumori Fuori Scena”,uno spe5acolo che svelerà i meccanismie i retroscena solitamente nascos4 dal si-pario e dalle scenografie. Il tri6co sichiude giovedì 27 con il ritorno al Giar-dino degli Aranci della Compagnia FilippoSgru6endo de Scafato con “Madamequa5e solde”, la farsa di Gaetano Di Maioe Nini Masiello per la regia di LoredanaEsposito che racconta il desiderio di ri-sca5o di una donna negli anni del boomeconomico. Le compagnie locali. Qua5rogli appuntamen4 con le compagnie sta-bili del territorio. Domenica 9 agosto

aprirà la sezione la Compagnia Stabile Sianese con“Buffo Napoletano”, la leggendaria commedia diLuigi De Filippo, apologo divertente ed appassio-nato sulla napoletanità. Mercoledì 12 toccherà allaCompagnia Arcoscenico protagonista di “La Fran-cesca da Rimini”, ovvero l’esilarante storia di unosfortunato capo-comico costre5o a me5ere su unospe5acolo di fortuna. Danilo Autero sarà l’ospite didomenica 16 con “Fusi e Confusi – Le Circostanze diAdamo”, spe5acolo omaggio all’incomprensibile,meraviglioso e sempre affascinante universo fem-minile. Infine martedì 25, sarà la volta della Com-pagnia Il Sipario in scena con “L’amico di papà”, unclassico del teatro comico napoletano, qui riadat-tato da Pierluigi Iorio che firma anche la regia. Vocie suoni nel chiostro. La XII edizione dell’evento saràarricchita dalla nuova sezione dedicata alla musicaed ospitata al Chiostro del Convento di San Fran-cesco di Giffoni Valle Piana.Ad inaugurare la nuova tranche lunedì 10 sarà ilconcerto di Carlo Vitale “Novecento” il singolareracconto, tra5o dal monologo di Alessandro Ba-ricco, da cui è nato anche il film “La leggenda delpianista sull’Oceano” di Giuseppe Tornatore. Mu-sica classica e ritmi jazz invece martedì 18 con il

quinte5o di o5oni Campania Brass composto daRaffaele Alfano, Vincenzo D’Arienzo (trombe), LuigiCalabrese (corno), Rocco Grimaldi (trombone), Giu-seppe Granato (trombone basso e tuba). Musica efotografia, danza e recitazione contraddis4nguonol’appuntamento di venerdì 21 con il “Concerto perpianoforte e viloncello” di Fabrizio Maro5a e Fran-cesco D’Aracangelo, un viaggio fantas4co tra la mu-sica di sempre da Mozart a Čajkovskij. Concero inPiazza Lumiere (area del mercato domenicale). Ul-teriore “extra” di Giffoni Teatro l’appuntamento divenerdì 28 agosto in Piazza Fratelli Lumiere conl’Orchestra Sinfonica Russa Udmur4a ed il Coro li-rico Rumeno che offriranno un “Concerto LiricoSinfonico”. Il repertorio spazierà dalla musica tradi-zionale rumena, alla grande rappresentazione li-rico-sinfonica corale. Dire5ore Florian GeorgeZamfir, soprano Svetlana Sicenkova. (il concerto èad ingresso libero). Incontri al caffè. Oltre a confer-mare il suo ruolo di rassegna – laboratorio, GiffoniTeatro ripropone nel 2009 anche la formula degli“Incontri al Caffè”, il simpa4co momento di con-versazione e di confronto nella Piazza Umberto I diGiffoni Valle Piana nello stand della gelateria Bot-

tega del Gelato di Guido Costabile e Fabio Verde-rese che precede ogni rappresentazione dei “big”ed offre la possibilità al pubblico di incontrare i pro-tagonis4 delle serate, degustando gela4 e par4co-lari torte preparate rigorosamente a base dinocciole Tonda di Giffoni Igp. Tu6 gli spe5acoli an-dranno in scena alle ore 21.30. Il costo del singolobiglie5o varia dai 7 ai 30 euro. Le sezioni Teatro-Ragazzi e Voci e Suoni nel Chiostro, insieme aglispe5acoli del 9, 12, 16 25 agosto sono ad ingressogratuito con prenotazione. Tu6 gli spe5acolidella sezione “Voci e Suoni nel Chiostro” si ter-ranno presso il Convento di San Francesco di Gif-foni Valle Piana. Inoltre, l’Associazione GiffoniTeatro offre nuovamente al suo affezionato pub-blico la possibilità di so5oscrivere l’abbonamentoper 11 spe5acoli a pagamento al costo di 100euro. Per informazioni, prenotazioni e prevendita:Associazione Giffoni Teatro - tel. 339 4611502 -www.giffoniteatro.it - e.mail: [email protected]. Informagiovani via P. Scarpone Giffoni VallePiana - tel.089 866 760, biglie5eria www. go2.it,Bo5eghino del Teatro nei giorni di spe5acolo ore19.00 - 21,30.

GIFFONI TEATROComicità, varietà, prosa,lirica,

danza emusicaSi compone di tu5e le forme di spe5acolo, ac-cogliendo i grandi nomi del teatro e della te-levisione, strizzando nuovamente l’occhio allecompagnie locali ed alle nuove leve del teatrofino ad aprire una nuova sezione di appunta-men4, la XII edizione di Giffoni Teatro,l’evento promosso dall’Associazione omo-nima ed organizzato con il patrocinio di Re-gione Campania, Provincia di Salerno,Comune di Giffoni Valle Piana, ComunitàMontana Mon4 Picen4ni, Camera di Com-mercio ed Ente Provinciale per il Turismo di Salerno. Si va in scena da oggi 1 agosto a domenica29 agosto: 22 appuntamen4 non più solo al Giardino degli Aranci, ma anche su altri sugges4vi pal-coscenici della ci5à di Giffoni. In programma un cartellone fi5o e ar4colato. A cominciare dagli 11big che omaggeranno la kermesse con performance dis4nte tra il teatro classico e la commediamusicale, l’opere5a, la danza, il cabaret. A corredo dei grandi nomi, tre appuntamen4 con il Tea-

troRagazzi, 4 date affidate alle compagnie stabili del territorio e la nuova tranche denominata “Vocie Suoni Nel Chiostro”.

LA PRESENTAZIONE«Questa edizione rappresenta per noi una svolta decisiva – ha spiegato il presidente di Giffoni TeatroMimma Cafaro nel corso della presentazione ufficiale – perché oltre a diversificare la proposta di ge-nere degli spe5acoli abbiamo mol4plicato anche le loca4on, toccando altri luoghi sugges4vi dellaci5à». Una scelta accolta con grande entusiasmo da parte del Sindaco di Giffoni Valle Piana PaoloRussomando: «L’edizione es4va segna l’espansione della rassegna in altri si4 del comune – ha ag-giunto il primo ci5adino – la splendida cornice naturale del Giardino degli Aranci con4nuerà ad ospi-tare spe5acoli importan4, ma accoglieremo gli ospi4 anche all’Arena Alberto Sordi della Ci5adelladel Cinema, al chiostro del Convento di San Francesco e in Piazza Lumiere». La conferenza stampa hasegnato anche il “debu5o” ufficiale di Generoso Andria quale neo assessore provinciale alle a6vitàprodu6ve che ha tenuto a so5olineare il grande impegno dell’associazione nel me5ere in piedi«un’opera straordinaria, una rete culturale consolidata anche dalla con4nuità dell’evento con la sta-gione invernale di prosa. La cultura come espressione autonoma diventa ancora più importantequando crea economie su un territorio e questa rassegna ha tu6 i numeri per puntare a questa con-nessione in cui credo fermamente». L’ufficio stampa della manifestazione è curato dalla JaG com-munica4on tel/fax 089 797416, email: [email protected]

STASERA ALL’ARENA DELLA CITTADELLADEL CINEMA SI RIDE CON CARLO BUCCIROSSO

Page 16: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Ecco gli altri appuntamen8 in programmaper la XII edizione di Giffoni Teatro. Gli ap-puntamen8 si terranno nel Giardino degliAranci. Per maggiori informazioni Per in-formazioni, prenotazioni e prevendita: As-

sociazione Giffoni Teatro - tel. 339 4611502 -www.giffoniteatro.it - e.mail: [email protected] via P. Scarpone Giffoni Valle Piana -tel.089 866 760, biglie9eria www. go2.it, Bo9e-ghino del Teatro nei giorni di spe9acolo ore 19.00- 21,30. Stasera Edoardo Guarnera, Pippo Santo-nastaso e Cose9a Gigli in “AL CAVALLINO BIANCO”Regia di Pippo Santonastaso. Dopo “La Vedova Al-legra” Pippo Santonastaso, ma9atore efferve-scente e spumeggiante dell’opere9a, torna acimentarsi con il genere da protagonista e regista diuna nuova rivisitazione del celebre lavoro di Mül-ler e Charell sulle musiche di Ralph Benatzky. Tu:gli spe9atori sono invita8 al “Cavallino Bianco”, lalocanda delle Alpi austriache, luogo di riposo e di-ver8mento, ma anche set ideale per innamora-men8, balli, can8 ed equivoci. Gioseffa, lalocandiera, è amata dal suo primo cameriere Leo-

poldo, ma in realtà la giovane e bella proprietaria èaffascinata da un cliente italiano, l’avvocato Gior-gio Bella8 e avrà bisogno dell’aiuto di un Arciducain visita all’albergo per accorgersi di ricambiarel’amore per il cameriere. A9orno a loro si formanoaltre due coppie ‘impreviste’: quella di un sedu-cente avvocato, di cui Gioseffa sarà inizialmente in-vaghita, con la dolce O:lia, figlia dell’industrialeveneto Zane9o Pesamenole; ed infine quella delsimpa8co rubacuori Sigismondo Cogoli e dellasgraziata Clare9a, una ragazza poverissima conbuffi dife: di pronuncia. Ovviamente l’intreccioamoroso si concluderà con tre matrimoni. Testo diBenatzky, Stoltz, Granichstaedten, con Massimi-liano Drapello, Italo Ciciriello, Cris8na Ca9abiani,Guido Trebo e Piero Nannini. Domani giovedì 20agosto grande a9esa a Giffoni Teatro con il ritornodi Paolo Caiazzo e Maria Mazza in “NON MI DIRE TEL’HO DETTO” con la partecipazione straordinaria diPietro Pignatelli. La commedia in due a: raccontala storia di due amici con due cara9eri diametral-mente oppos8 ed ingarbuglia8 in un intreccio ditradimen8 ed equivoci. Da una parte un serio dot-tore impegnato a collezionare storie extraconiugali(Pietro Pignatelli), dall'altra un programmatore in-forma8co introverso e poco esperto di donne(Paolo Caiazzo). Quest’ul8mo, grazie ad un famososocial network, riesce ad agganciare su internetuna misteriosa donna, conquista un appunta-mento al buio e o:ene in pres8to dall'amico lacasa che u8lizzerà come alcova. In realtà entrambisono all'oscuro del fa9o che dietro la donna del mi-stero (Maria Mazza) si nasconde proprio la mogliedel padrone di casa. A complicare la situazione lepra8che di adozione di un bambino per la coppia edi conseguenza le visite di un assistente sociale (Ro-saria Russo) ed un ecle:co ispe9ore dell'ufficio

immigrazioni (Francesco Mastandrea). Cilieginasulla torta anche l'ingresso di un amante del dot-tore (Ada de Rosa). Un testo dunque ricco di situa-zioni sinonimo di una comicità giovane, intelligente,che Caiazzo ha inteso evidenziare suggerendo agli

a9ori un’interpretazione mai “sta8ca”, ma ricca dicon8nue evoluzioni. La regia è di Guglielmo Ma-rino. L’ufficio stampa di Giffoni Teatro è curato dallaJaG communica8on tel/fax 089 797416, email:[email protected]

GIFFONI TEATRODomenica 23 agostoGiorgio Albertazzi in“DANTE INCONTRA ALBERTAZZI”È uno show-conferenza, il cui 8tolo indica che lo spe9acolo non è tanto“dizione” o “le9ura" dei versi delle prose o della filosofia dantesca, quantopiù un tenta8vo di ri-scoprire Dante nella cultura, nelle opinioni, nella cro-naca della sua vita e nella storia del suo tempi. Albertazzi "canta" la DivinaCommedia, raccontando il suo aspe9o più umano e familiare. Racconta diFrancesca da Rimini, il vero amore del Poeta fioren8no, del suo rapportocomplicato con Beatrice, della passione per l’ardore alla conoscenza diUlisse, senza mancare di citare aneddo8 diverten8. E a9raverso il suo “con-ci9adino” il protagonista racconta di sé, delle sue passioni, dei suoi incon-tri, di quella professoressa del liceo, che forse è stata la sirena che lo haammaliato d’amore per la poesia. “Un modo per dare del “tu" al divinoAlighieri, per scovare i suo vizi e i suoi 8c, insomma toglierlo dalla didascalia dida:ca. Immagino, o forsepiù esa9amente ricordo, l'incontro con il Poeta, anche lui fioren8no, dalle par8 di Piazza della Signoria.In quell’occasione mi ha svelato una serie di segre8 sopra9u9o riguardo al suo rapporto con l’eros e conla donna angelicata. Parte della confidenza sono alcuni can8 della Divina Commedia, dall'Inferno al Pa-radiso”. (Giorgio Albertazzi)

Lunedì 24Agosto Juan Lorenzo/Flamenco Libre inFEDERICOGARCIA LORCA IN FLAMENCOL'arte e la poesia di Federico Garcia Lorca rivivono a9raverso la musica gitano - andalusa per dare vitaad uno spe9acolo in cui la voce, la chitarra, l'arpa e la danza si fondono armoniosamente esaltandosi avicenda. Un omaggio al primo fra i poe8 spagnoli che si avvicinò alla musica flamenca. Se ne ha tes8-monianza nei primi fes8val e concorsi di "Cante Jondo" (espressione del flamenco più pura), in par8-colare quello di Granada del 1922 organizzato con il musicista e compositore Manuel De Falla. Grazie aquesto incontro, l'arte flamenca, precedentemente occultata e considerata di serie B, venne ricono-sciuta ufficialmente dalla cultura dominante dell'epoca. Sei gli elemen8 della formazione capitanata dalchitarrista di origini spagnole Juan Lorenzo che, in vent' anni di a:vità, ha tenuto 2.000 concer8 colla-borando con alcune delle figure più pres8giose del flamenco internazionale, e numerosi ar8s8 pop, tracui Andrea Bocelli, i Gipsy Kings, Tony Esposito, Gianni Morandi e Pino Daniele, guadagnandosi un postoprivilegiato nel panorama concer8s8co europeo. Con lui Dario Carbonelli (percussioni), Pilar Carmonae Sabrina Logue (ballerine), Rosa Rillo (cantante). Lo spe9acolo s’impreziosisce della straordinaria par-tecipazione di Elena Pres8, splendida e versa8le a9rice, qui nelle ves8 di cantante e ballerina.

Mercoledì 26 agosto I Virtuosi di SanMar�no inCINQUE INCONDOTTAIl nuovo spe9acolo dell’ ensemble da camera trae spunto dalla loro semprecrescente volontà di indisciplina, dalla loro perenne disaffezione per tu9o ciòche, in teatro come in musica, a9raverso la retorica imperante della ripropo-sizione, diviene luogo comune. In scena uno spe9acolo di teatro - canzonesurreale ed irresis8bile che intende riaffermare l’avversione alla “disciplina do-minante”, provando a far sì che per una sera, la sua crisi riveli il suo lato comico.Procedendo alla scoperta dei “nuovi mostri” - il cantante impegnato alla cat-tolica fervente, lo storico revisionista al venditore di mine an8-uomo, il neo-li-berista prote9ore di pros8tute, il candidato alle elezioni - il gruppo invitasimpa8camente alla riflessione sui temi di a9ualità, ironizza sull’Italia di oggi,o forse dell’Europa intera, e sui suoi innumerevoli personaggi che si aggiranoper le strade, in televisione, nella vita di tu:, e che meriterebbero un voto dicondo9a da espulsione, ben più basso del cinque che i musicis8 tributano a sé stessi. Tra rime mancatee citazioni le9erarie, i Virtuosi - Roberto Del Gaudio (voce), Vi9orio Ricciardi (flauto o9avino), AntonioGambardella (violino), Dario Vannini (chitarra), Federico Odling (violoncello) - sono all’apice di un caba-ret sofis8cato, colto e trascinante al punto che nel 2002 hanno ricevuto il pres8gioso premio nazionaledella cri8ca, per la par8colarità e singolarità del loro lavoro.

Voci e suoninel chiostro

Lunedì 10 agosto Convento SanFrancesco Carlo Vitale in “NOVE-CENTO” .E’ il singolare racconto,tra9o dal monologo di AlessandroBaricco, di Danny Boodmann T. D.Lemon Novecento, da cui nel 1998 èstato tra9o anche il film “La leg-genda del pianista sull’Oceano” diGiuseppe Tornatore. È la storia di unuomo che ha trascorso interamentela sua vita all'interno del piroscafoVirginian, sul quale è nato ed èmorto senza mai me9er piede sullaterraferma: il miglior pianista di tu:i tempi, che vive a9raverso i desiderie le passioni altrui, che si realizza e siannulla con la musica, che vive so-speso tra il suo pianoforte ed ilmare, dal quale non troverà mai laforza di svezzarsi. Le musiche sonodi Francesco Cavaliere, SimoneSciumbata; al pianoforte GiovanniPaolo Palamara. La regia di EnricoSantori e Carlo Vitale.

STASERA OPERETTA CONGUARNERAE SANTONASTASO DOMANI SI RIDECON PAOLO CAIAZZO

Page 17: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Giffoni Valle Piana. L’associazioneGiffoni Teatro nasce dalla co-mune passione di un gruppo diamici aman2 del teatro di prosaed in par2colar modo di quello

napoletano e campano. E’ impegnata nellapromozione culturale della prosa sia clas-sica che diale3ale, tende a favorire ed a so-stenere l’integrazione delle a4vità teatraliall’interno dei proge4 educa2vi degli is2-tu2 scolas2ci di ogni ordine e grado.Prosa, musica, danza e … di queste disci-pline che compongono il variegato mondo

dello spe3acolo si occupa Giffoni Teatro,promuovendo, in par2colare, l’a4vità digruppi e compagnie che operano con fina-lità non professionali ma realizzano operedi qualità.Un’a3enzione par2colare viene rivolta aigiovani, sia a quelli che si sono già orienta2verso un percorso professionale nello spet-tacolo, sia a coloro che vi si avvicinano confinalità forma2ve.Inoltre, a3raverso alcuni proge4 specialivengono promosse le a4vità amatorialicon finalità sociali, i laboratori teatrali emolto altro ancora. L’associazione GiffoniTeatro organizza la rassegna teatrale es2vanel Giardino degli aranci, cinema all’apertodall’immediato dopoguerra, ubicato nellacorte dell’an2co palazzo baronale Doria

Pamphili di piazza UmbertoI, recuperato e ristru3uratodall’amministrazione co-munale alla fine degli anni’90 e assurto a luogo sim-bolo del teatro es2vo e dell’intra3enimento culturale.Il Giffoni Teatro si inseri-sce, per le sue cara3eri-s2che peculiari, tra lemanifestazioni di mag-gior rilievo e spessoreculturale della provincia edella regione, e consentead un pubblico semprepiù numeroso di acce-dere all’esperienza tea-trale.

La storia della rassegna è ricca ed illuminatadalla presenza di illustri ar2s2 che hannopresentato opere classiche e commediebrillan2. I più grandi interpre2 del teatroitaliano hanno calcato il palcoscenico delGiardino degli aranci dai mostri sacri delteatro come :Mario Scarpe3a, Peppe Barra,Luca De Filippo, Vincenzo Salemme, LinaSastri, Giorgio Albertazzi, Michele Placidoai nuovi interpre2 quali: Carlo Buccirosso,Francesco Paolantoni, Enrico Brignano,Lello Arena, Franco Oppini, Ninì Salerno,Alba Parie4, Gianfranco Jannuzzo, BiagioIzzo, Pino Insegno, gli ar2s2 dello Zelig:Dado, Cacioppo, Belardi, ma elencarli tu4è pra2camente impossibile.A ques2 grandi interpre2 si sono affianca2giovanissimi a3ori e compagnie emergen2che sentono la vitale necessità di comuni-care le proprie esperienze, di confrontarsiin una società in cui è estremamente diffi-cile farsi conoscere e che con i loro spe3a-coli stanno sviluppando nuovi percorsicrea2vi.

L’ufficio stampa della manifestazioneè stato curato dalla JaG communica(on

tel/fax 089 797416,email: press@jagcommunica(on.com

GIFFONI TEATRORussia e Romania

in un concerto lirico sinfonicoMusica in Piazza Fratelli Lumiere, Orche-stra Sinfonica Russa Udmurtia e Coro liricoRumeno in “CONCERTO LIRICO SINFO-NICO”.L’orchestra sinfonica della repubblica diUdmurtia fondata nel 1992, nel territorionoto per aver dato i natali al grande com-positore russo P. J. Čajkovskij, ha animatofin dagli esordi la propria attività concerti-stica propagandando la musica dei mag-giori compositori e le loro opere piùimportanti.Oggi la stessa orchestra ha raggiunto un li-vello qualitativo alto con 900 titoli in re-pertorio tanto da essere presente nei trepiù importanti festival della repubblicaquali: “Festival Čajkovskij,”, ”Festival deigiovani talenti” ,”Festival del jazz”. Al lorofianco il Coro Lirico Rumeno, fondato dal

M° Constantin Ungureanu. Il repertoriospazia dalla musica tradizionale rumena,alla grande rappresentazione lirico-sinfo-nica corale. Direttore Florian GeorgeZamfir, soprano Svetlana Sicenkova.

Gran finale alla ci)adella del cinemacon Alessandro Siani

Cala il sipario sulla XII edizione di GiffoniTeatro con uno spe3acolo di grande pre-s2gio. Sabato 29 agosto, Arena AlbertoSordi Ci3adella del Cinema, AlessandroSiani in “PIÙ DI PRIMA”.Grazie alla sua innata capacità di improv-visazione ed al suo spiccato senso di per-cezione delle situazioni che lo circondano,Siani va in scena con il suo nuovo spe3a-colo vivo ed inebriante, miscela di un’in-sieme di opere d’autore e di estemporaneimomen2 comici lega2 in modo specialealla dissacrazione di quei luoghi comuni dicui tanto si nutre l’atmosfera partenopea.Il fenomeno della comicità napoletana af-fronta a3raverso i suoi monologhi più riu-sci2 e le nuove parodie di Gigi D'Alessio e Eros Ramazzo4, in manierastraordinariamente irriverente, coinvolgente, emozionante, gli argomen2 che spa-ziano dalla sa2ra di costume alla vita di tu4 i giorni. Fanno da corredo la sua grandemimica corporea e le sue “facce” che, come maschere, rapiscono l’a3enzione delpubblico in un’osservazione con2nua del personaggio.Con lui la sua spalla, Francesco Albanese, le gag di Lello Musella e la sua insepara-

bile chitarra, le imitazioni di Francesco Cicchella e un sorprendente corpo di ballo. Inscena un viaggio all’insegna del buon umore nel quale, “Più di Prima”, tornano a gallail problema dei rifiu2, lo stato della poli2ca a3uale, il dramma della delinquenza e l’in-tramontabile ed irrisolto “gap” del rapporto uomo – donna. Uno show a 360 gradi,in cui si parlerà di tu3o e di tu4 e dove, come sempre, il diver2mento sarà il comunedenominatore. Le musiche dello spe3acolo sono di dj Frank Carpen2eri, la regia diMimmo Esposito.

ARCHIVIATA CON SUCCESSOLA XII EDIZIONE DI GIFFONI TEATRO

Page 18: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Iniziò così 17 anni faE’ il 1992, quando un gruppo di amici appassiona0 diauto d’epoca organizza il 1° raduno di auto e motod’epoca a Giffoni Valle Piana. La manifestazione ri-scuote da subito un enorme successo, così si cominciaa pensare di ripeterla e l‘anno successivo si cos0tuisceaddiri1ura un comitato organizza0vo. E’ il 1° ago-sto 1993 quando si 0ene la seconda edizione e nelmentre nasce l’Associazione e si crea un logo, edopo aver s0lato un regolamento si diete il via allamanifestazione, i partecipan0 furono più del dop-pio della 1° edizione. Da quel lontano 1993 ad oggie stato un susseguirsi di successi. La dinamicità delpresidente dell’associazione Stefano Troisi e Giu-seppe Russomando, con0nua a mantenere vivol’interesse di mol0 appassiona0 delle qua1ro

ruote che trovano proprio a Giffoni Valle Piana unevento sicuramente tra i primi che si 0ene sia per or-ganizzazione e riuscita nell’intera provincia di Salerno.Tante cose sono cambiate, ma l’impegno degli organiz-zatori no, anzi, è aumentato per dare al pubblico e aipartecipan0 una manifestazione sempre più ricca dieven0 ed emozioni, ciò lo dimostra il sempre maggior

numero di spe1atori, che annualmente affollanole vie percorse dalle storiche auto e, il numerosempre crescendo dei concorren0 che a1ual-mente ha raggiunto quota duecento circa. Ungrazie alla ci1à di Giffoni Valle Piana, alle autorità

e ai numerosi sponsor che annualmente contri-buiscono alla buona riuscita della manifesta-zione offrendo ospitalità di un territorio che si faammirare per le sue bellezze ad iniziare dal ri-nato borgo medievale di Terravecchia che daquando ha assunto la direzione un’associazioneguidata dal giornalista Luciano Pignataro si staaffermando oltre ogni confine nazionale. Qui gliappassiona0 proprietari di auto d’epoca ven-gono con piacere in quanto riescono a trovareospitalità culturale, gastronomica, riscoprendosempre di più luoghi e monumen0 della ci1a-

dina famosa nel mondo per il fes0val internazionale delcinema per ragazzi. L’associazione Giffoni Auto Storichesi propone di salvaguardare il patrimonio delle auto emoto d’epoca del territorio Picen0no, nonché pro-muovere inizia0ve per diffondere la cultura e la pas-sione tra i giovani. Finalmente un punto di riferimentoper i proprietari e gli appassiona0 di auto e moto di in-teresse storico. Le iscrizioni all’Associazione sonoaperte a tu2, proprietari di auto e moto e semplici sim-pa0zzan0. Offriamo ai soci: consulenza tecnica per il re-stauro di auto e moto; guida all’acquisto di ricambioriginali; iscrizione dei veicoli all’ASI; omologazione vei-coli ASI; consulenza pra0che amministra0ve; conven-zione con compagnia assicuratrice per la copertura R.C.auto con tariffe speciali. Sede: ex convento di San Fran-cesco Via Francesco Spirito Giffoni Valle Piana pressoPro Loco. E-mail: [email protected].

Ricordi in passerella con le qua�ro ruoteGiffoni Auto Storiche si fa in qua1ro per organizzare l’annuale ra-duno con la presenza di collezionis0 di ogge2 rari, auto e moto.Parlare della storia dell'automobile non è semplice, per lo spazioche richiederebbe e per l'imprecisione di alcuni da0 storici. Ad ogni modo,è importante e curioso conoscere le tappe che hanno portato un mezzo ditrasporto ad essere non solo il principale veicolo per gli spostamen0, maanche un vero e proprio status symbol.Di certo si sa che il primo veicolo semovente della storia è nato nel 1796,realizzato da Joseph Nicolas Cugnot, che come primo problema darisolvere ebbe quello dei freni.Il primo motore a scoppio venne realizzato nel 1841 da De Cristo-faris. Fu poi Benz ad applicarlo su un veicolo a tre ruote nel 1886.In Italia fu Giovanni Agnelli, nel 1899, ad aprire la prima vera fab-brica italiana di automobili: la Fiat. Da allora, l'automobile divennedapprima mezzo di trasporto per ricchi e facoltosi, a mezzo dimassa negli anni 50 del secolo scorso. Oggi, l'automobile è pre-sente in pra0camente tu1e le famiglie degli abitan0 dei paesi in-dustrializza0 e non solo. Il fascino delle auto d'epoca Negli ul0mitrent'anni par0colare passione ha suscitato il collezionismo di autod'epoca. Veicoli risalen0 a decenni passa0, i modelli più rari comequelli di larghissima diffusione, le auto classiche hanno alimentatoun mercato impressionante. Le auto d'epoca si vendono, si met-tono a posto sino a renderle perfe1amente funzionan0, si produ-cono pezzi di ricambio originali. Per poi girare in ci1à o partecipare ainumerosi raduni che si tengono in ogni angolo del mondo. Quello di Giffonisi è ritagliato uno spazio par0colare nel panorama delle qua1ro ruote edogni anno con passione e impegno l’associazione Giffoni Auto Storiche pre-sieduta da Giuseppe Russomando, Stefano Troisi, Elio Verace, VincenzoTroisi, Donato Vasso, Renzo D’Ambrosio, Luigi Dainese, Franco Cesaro, An-tonio De Cristofaro, Emilio Soldivieri, e tan0 altri appassiona0 e sostenitori,riescono a far la loro bella figura vuoi per l’affiatata organizzazione che perla straordinaria ospitalità facendo riscoprire le bellezze del territorio. Al ra-duno di questo 2009 ci saranno anche gli stand della Polizia di Stato e na-turalmente onnipresente quello del corpo dei Vigili del Fuoco di Salerno.

SpecialeGIFFONI AUTO D’EPOCA

IL PROGRAMMA

Sabato 16 maggio alle ore 16 è previsto l’arrivodegli automezzi d’epoca che resteranno in esposi-zione in Piazza Mercato fino a domenica 17 mag-gio, sistemazione dei partecipan0 presso gli alloggial Borgo Medioevale di Terravecchia. Ore 18.30presentazione delle auto a cura di tecnici e storicidell’A.S.I., visita a monumen0 e luoghi d’arte, mo-stra fotografica.

Domenica17 maggio. Alle ore 9 ritrovo dei parte-cipan0 in piazza Umberto I°, perfezionamentoiscrizioni e colazione. Ore 9.30 apertura manife-stazione con il tradizionale saluto del presidenteOnorario dell’Associazione Giffoni Auto StoricheGiuseppe Russomando, saluto delle is0tuzioni lo-cali, provinciali e regionali. Ore 10.30, visita ai mo-

numen0 storici di Giffoni Valle Piana. (aper0eccezionalmente per l’occasione). Ore 12.15 la ca-rovana delle auto storiche si recherà nel vicino co-mune di Montecorvino Rovella, sosta e aperi0voofferto dal comune. Ore 13.30, rientro a Giffoni peril pranzo. Ore 15.30, partenza delle auto per unapasseggiata e la visita alla nobile frazione di Cur0e buffet offerto dall’ Associazione Pro Cur0. Ore17.30, si ritorna in piazza Umberto I° e nel sugge-s0vo luogo del Giardino degli Aranci si procederàalla consegna di un gadget ricordo della manife-stazione a tu2 i partecipan0, seguirà una degu-stazione di gelato ar0gianale. Cerimonia dichiusura e concerto musicale.

Page 19: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Lo sviluppo della presepis:ca della Boe-mia meridionale è stato involontaria-mente favorito, così come in altre localitàdella Boemia, dalle riforme a;uate dal-l’imperatore Giuseppe II alla fine del

XVIII° secolo, che proibirono l’esposizione di pre-sepi delle chiese, in quanto ritenuto un modo in-degno e infan:le di ricordare la nascita di Gesù.I presepi, che la gente comune non voleva lasciartogliere, furono così sposta: nelle abitazioni dici;à e nelle case rus:che. Coloro che erano ri-mas: a mani vuote, decisero di procurarsi unpresepe personale. Gli abili ar:giani che fabbri-cavano i presepi per le chiese conquistarono cosìuna nuova numerosa clientela. Alcuni validi in-teressa: si fabbricarono il presepe da soli. Inquesto modo si arrivò al periodo d’oro della pre-sepis:ca popolare nella Boemia meridionale. Siri:ene che il presepe a lastre della chiesa del de-cano di Bavorov (provincia di Strakonice) sia il

presepe più an:co conservatosinella Boemia meridionale. Essoè composto di tredici lastre dilegno, alte quasi un metro, di-pinte da un lato con le figure deipresepi, raffiguran: la VergineMaria, san Giuseppe, i tre ReMagi, il sommo sacerdoteebreo, tre donatori, due pastori,il somaro e il bue. L’età del pre-sepe viene s:mata ad almeno250 anni. Pressappoco dellastessa epoca è il presepe dellachiesa di Mláka (distre;o Jin-dřichův Hradec), composto dadieci figure umane. Suppergiù dicent’anni più giovane è il raris-simo presepe di carta di Lodhé-

řov (distre;o di Jindřichův Hradec), ilquale probabilmente rappresenta il pas-saggio dai presepi a lastre di chiesa versoi tradizionali presepi popolari. Possiamosuddividere la Boemia meridionale indue località presepis:che: la prima in Šu-mava e la seconda a Jindřichův Hradec.Della Šumava ricordiamo ad esempioVimperk, Volyň, Pracha:ce e Netolicecon interessan: figure ritagliate dai pre-sepi presen: non solo nei musei e in col-lezioni private ma anche nelle chieselocali. Esemplare unico nel museo è ilpresepe fa;o di ossa del Museo di Vim-perk, fabbricato dal barbiere Jícha, cherisale alla fine del XIX° secolo. Nel museosi trova anche il presepe fa;o di legnodella seconda metà del XVIII° secolo consue le figure policrome ves:te con abi:di stoffa. Parte di queste figure ha lemani arricchite da un meccanismo ar:-colato. Le creazioni naif intagliate sonorappresentate dall’opera di Josef Chvaladi Pracha:ce, con i suoi presepi crea: so-pra;u;o nella seconda metà del XX° se-

colo. Grazie al presepe di Krýza, Jindřichův Hra-dec fa parte delle località presepis:che più co-nosciute. La prima no:zia sui presepi diJindřichův Hradec risale al 1579, ed è legata alreggente della ci;à, il quale aveva pagato ai can-tori di pastorelle che andavano cantare i can: diNatale con il presepe il 6 gennaio tre soldi emezzo. Il periodo d’oro della presepis:ca nellaci;à fu nel XIX° secolo, quando non c’era unacasa che non avesse unpresepe esposto so;oNatale. La creazione diJindřichův Hradec è ca-ra;erizzata dai presepikašírovaný. Tra questo:po di presepi, il più fa-moso è quello fabbri-cato in sessant’anni daTomáš Krýza, il localecalze;aio. Questo gran-dioso presepe con:ene1398 figurine di personee animali, delle quali133 si muovono. Le figu-rine sono state fabbri-cate in kašírovací (unmix di farina, segatura,gesso e colla) oppure inlegno. Il meccanismooriginario, inizialmentealimentato manual-mente, distribuisce ilmovimento tramite ununico motore ele;rico. Ilpresepe rappresentauna campagna poe:ca eun’archite;ura bor-ghese che tes:monianola vita della gente nelXIX° secolo. Oltre ad illu-strazioni tradizionaliboemo-meridionali pos-siamo trovare anche

scene bibliche – la fuga della Sacra Famiglia inEgi;o, la strage degli innocen: e la circoncisionedel Gesù. Il paesaggio è stato creato con cartapi;urata a colla e cosparsa di galena plumbea. Ilpresepe di Krýza è stato iscri;o nel 1998 nel librodei Guinness, dedicato ai prima: mondiali, comeil più grande presepe popolare meccanico almondo. Nel museo locale si trovano, oltre al pre-sepe di Krýza e ai presepi dei fratelli Steinocher,quasi cinquanta presepi, dei quali il più an:co ri-sale alla fine del XVIII° secolo e il più recente,ossia il presepe di Lodhéřov, è stato creato nel2008. La preziosa collezione dei presepi viene ar-ricchita ogni anno da creazioni di autori contem-poranei della Boemia meridionale, capaci disorprendere sopra;u;o per la varietà dei mate-riali u:lizza:, la cui vasta gamma spazia da ma-teriali :pici come carta, legno o ceramica, ad altri:pi d’impasto meno tradizionali come cera, digranturco, fieno, gesso, cuoio, stoffa, fil di ferro,paglia, squame di pesce e tan: altri. Già oggi lacollezione dei presepi di Jindřichův Hradec è giu-dicata la più grande della Boemia meridionale.L’associazione Pro Loco di Giffoni, grazie allagrande collaborazione del Socio Onorario Mon-signor Antonio Tedesco e al Dire;ore dell’Is:tutoCulturale Ceco a Roma Miloslav Hirsch, rendeomaggio alla Repubblica Ceca in occasione delSemestre di Presidenza dell’Unione Europea, concirca 50 presepi provenien: dalla regioneboema, dei quali uno sarà donato –in occasionedel Santo Nastale- a Sua San:tà Benede;o XVI

Il Convento San Francesco è un simbolosecolare con dipin� di scuola gio�eschi

Giffoni Valle Piana. Esisteva già neiprimi decenni del XIV secolo, come ri-sulta da cer: documen: scri< fra il1330 e il 1335. Però, il complesso con-sacrato a San Francesco potrebbe es-sere stato fondato già alla fine del XIII.Comunque sia, quando i francescaniscelsero Giffoni Valle Piana come nuovabase per la loro a<vità di predicazione,furono davvero molto ocula:. Situato presso una strada allora molto impor-tante per i collegamen: fra oriente e occidente della regione, il convento svolseal meglio la sua missione pastorale. Inoltre, con il trascorrere degli anni pro-sperò, potendo così sostenere diversi lavori di miglioramento e il progressivoabbellimento della chiesa. Il tempio, a una sola navata, conosce il suo trionfoar:s:co in una cappella che conserva affreschi risalen: al XIV secolo, di chiaraispirazione gio;esca; quelli ancora leggibili raffigurano Chiara e Francesco,Gesù, la Na:vità, San Nicola. Di poco successivi devono essere gli altri elemen:,che manifestano gradi di conservazione molto differen: fra loro, spesso moltobassi, purtroppo: un presepe murale (XIV secolo), un affresco con Adamo edEva, alcuni medaglioni monocromi illustran: sibille e profe:, una Madonnadelle Grazie. Dalla fine del Trecento, la chiesa ospitò inoltre la Spina Santa, por-tatavi dal cardinale giffonese Leonardo De Rossi. La reliquia (parte della coronaintrecciata che i solda: romani misero sul capo di Gesù per schernirlo mentrelo mandavano al Golgota) rimase lì per oltre qua;ro secoli e ne uscì insieme agliul:mi cinque fra:, quando la nuova autorità francese ebbe firmato il decretoche sopprimeva il convento; forse non era sua intenzione, ma dal 1807, annodella chiusura defini:va, si avviò un processo di costante indebolimento dellastru;ura, che solo in anni più recen: ha conosciuto un vigoroso intervento diristru;urazione. Così, piano piano Giffoni ha pienamente ritrovato uno dei suoimonumen: rappresenta:vi. Anzi, uno dei simboli dis:n:vi del suo paesaggiourbano, purtroppo oggi incassato fra al: palazzi che ne ostacolano la visione.

Il saluto is�tuzionale ad espositori e visitatoriIl presepe, simbolo della Na:vità e momento di massima spi-ritualità per i creden:, nonché espressione di un’arte, a voltesemplice ed altre crea:va, trova nella nostra Ci;à – ormai datredici anni – l’occasione di confronto tra le varie culture chearrivano dai cinque con:nen:. Anche quest’anno in uno deisimboli della rinascita culturale ed urbanis:ca di Giffoni VallePiana, il Trecentesco convento di San Francesco, sarannoesposte ai visitatori cen:naia di opere: dai presepi della tra-dizione dei maestri napoletani e campani, alle creazioni deipresepis: Pugliesi. La tredicesima Mostra di Giffoni ospiterà ipresepi della Repubblica Ceca, in par:colare della Boemia, ates:monianza dell’interesse internazionale della rassegna. Unringraziamento è doveroso ai volontari che affiancano la ProLoco nell’organizzazione del Grande evento. Un plauso va,inoltre, ai dirigen: della pres:giosa associazione ci;adina cheme;ono passione, impiegano risorse e spendono energie perla riuscita dalla Mostra. Un saluto cordiale è rivolto ai tan: vi-sitatori che visiteranno Giffoni nelle se<mane della mostra. La Mostra sarà inaugurata

sabato 29 novembre alle ore 19.

Paolo RussomandoSindaco diGiffoni valle Piana

Campania e Puglia insiemeper la Na�vità di Cristo

Saranno una tren:na i presepi provenien: da tu;a la Regione Pu-glia, dalle varie sezioni pugliesi dell’Associazione Italiana “Amici delPresepe”. Tra ques: la mostra presenta presepi in ceramica prove-nien: dal Museo di Gro;aglie; presepi di carta pesta provenien: daLecce; un presepe in pietra del Gargano. Quest’ul:mo è stato realiz-zato presso la sede dell’Associazione Superamento Handicap di SanNicandro Garganico, u:lizzando materiali reperibili in natura, con l’ag-giunta di elemen: semplici e sopra;u;o grazie alla gioia di fare deiragazzi che hanno riscoperto la gioia del Natale. La Campania, in-vece, è presente con alcuni Maestri ar:giani che nella realizzazionedel presepe natalizio sono sempre i più bravi. Le idee e gli alles:men:in questa an:ca arte non finisce mai di stupire. Il primo presepio a Na-poli viene menzionato in un documento che parla di un presepionella Chiesa di Santa Maria nel 1025. Ad Amalfi, secondo varie fon:,già nel 1324 esisteva una cappella del presepe di casa d’Alagni. Il se-colo d’oro del presepe napoletano è il Se;ecento, quando regnòCarlo III di Borbone. Per merito della fioritura ar:s:ca e culturale inquel periodo anche i pastori cambiarono il loro sembiante. I com-mi;en: non erano più solo gli ordini religiosi, ma anche i ricchi e inobili. Una delle collezioni più ricche e più grandi di presepi nelmondo si trova nel Museo Nazionale Bavarese a Monaco di Baviera.La maggior parte della collezione è arrivata al museo dalla collezioneprivata di Max Scmederer.

La Pro Loco di Giffoni Valle Piana presenta al pubblicola storia dei presepi del sud della BoemiaUn Natale “internazionale”

Page 20: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Il taglio del nastro è previsto per sabato28 novembre alle ore 19. L’annuale ap-puntamento con la Na-vità di Cristo cu-rato dalla Pro Loco si terrà negli ampisaloni del trecentesco Convento San

Francesco. Interverranno il sindaco PaoloRussomando, il presidente della Pro LocoClaudio Mancino e il dire.ore ar-s-co Car-mine Elia, l’onorevole regionale Ugo Carpi-nelli, e dolcis in fundo il giffonese, MonsignorAntonio Tedesco, dire.amente dalla SantaSede, responsabile del centro pastorale pel-legrini in lingua tedesca, che da lunghi anniassieme a Raffaele Immediata, e negli annipreceden- con l’indimen-cabile professoreVincenzo Grieco, hanno contribuito a portarea livelli internazionali la Mostra. “Il Presepe aGiffoni”. Ed è proprio grazie alle tan-ssimi co-noscenze in terra tedesca del nostro concit-tadino Don Antonio Tedesco che il quarte.o

di musicis- di strumen- a fiato “Argeter Bla-ser” provenien- dalla Germania e più preci-samente dalla Baviera, si esibiranno altermine dell’inaugurazione. Anche il monu-mentale ed imponente convento San Fran-cesco nel contesto della Mostra farò la suabella parte per i suoi straordinari saloni affre-sca- di storia e cultura. In esposizione nellamega stru.ura divisa per sezioni, ci saranno,infa/, sessanta opere inedite provenien-della Repubblica Ceca, appartenen- a diverseculture e tradizioni. Un esemplare della Re-pubblica Ceca sarà esposto anche nella capi-tale, nella chiesa del Pantheon. A Giffoni VallePiana si potranno ammirare, inoltre, sedicidiorami di notevole dimensione realizza- dalMaestri Giorgio Lombardi (Modena) e Anto-nio Pigozzi (Gazzano – Reggio Emilia), ricono-sciu- tra i migliori ar-s- europei. Nonmancheranno Na-vità realizzate in pi.ura eceramica e varie -pologie di presepi tradizio-nali. In tu.o questo la Campania con il -picopresepe napoletano, sono se.anta opere digrandi ar-s- di varie ci.à della Campania.Par-colare a.enzione è stata dedicata allacategoria dei diversamente abile, a.raverso

specializzate stru.ure salernitane collegateall’Asl Sa2 che hanno impegnato i giovaninella realizzazione delle na-vità di Cristo. Gliorganizzatori della Mostra Internazionaled’Arte Presepiale dedicheranno quest’annoanche una sezione alla Regione dell’Abruzzoed al coraggioso popolo, colpito dal terre-moto, che a.raverso l’Associazione ItalianaAmici del Presepio sta riprendendo la vita ditu/ i giorni. Al convento San Francesco sa-ranno espos- presepi e proie.a- filma-.Un’altra significa-va tes-monianza tra pas-sione e fede è quello messo in a.o da alcunigiovani studen- polacchi. Nel chiostro delconvento San Francesco sarà esposto un pre-sepe arricchito e completato grazie alla fat-

-va collaborazione professionale delprofessore giffonese Pasquale Russomando,si potranno quindi ammirare statue ligneescolpite dagli alunni del Liceo Ar-s-co po-lacco di Bydgoszez. Nel corso della manife-stazione culturale e religiosa si terranno unaserie di inizia-ve collaterali. La Mostra ri-marrà aperta tu/ i giorni fino al 6 gennaio2010, e durante le fes-vità si terranno con-

cer- natalizi a tema e serate gastronomichea base di prodo/ -pici campani a base dinocciole di Giffoni Igp. La Pro Loco per la rea-lizzazione dell’evento si avvale del patrociniodel comune di Giffoni Valle Piana che con-cede le stru.ure, di altri en- is-tuzionali delterritorio Picen-no, quali la Comunità Mon-tana, la Provincia di Salerno, la Regione Cam-pania, ed il Giffoni Film Fes-val che in piùoccasioni ha abbinato ai giovani delle scuoleche partecipano alle proiezioni dei film per ilMovie Days il doppio pacche.o, cinema emostra. Ed a.raverso le scuole la Pro Locopunta mol-ssimo in quanto i studen- dellescuole della nostra regione potranno ve-nendo a Giffoni, potranno coniugare en-trambi le esperienze. La Mostra di Giffoni haospitato presepi di varie generazioni e na-zioni, Tedeschi, Africani, Peruviani, Cechi,Russi, Polacchi, Austriaci, e grandi ar-s- divarie ci.à della regione italiana.

Tra gli affreschidel Convento, Storia

ed Arte Sacra

Il trecentesco convento di San Francesco in cuisono conserva- dipin- che rilevano i cara.eridello s-le gio.esco. Il complesso conventuale èil fiore all’occhiello del paese, sia dal punto divista storico che ar-s-co esso risale alla primametà del XV secolo. Fu edificato ai piedi della col-lina di Terravecchia. Lo s-le go-co francescano,con archite.ura essenziale, cara.erizza la strut-tura del convento che si sviluppa a pianta qua-drata su due livelli intorno al chiostro ogivale.Affreschi di notevole interesse adornano le pa-re- : a secondo piano troviamo i frammen- diuna raffigurazione del Cristo deposto dallaCroce, risalente al XV secolo mentre nelle lune.edel por-co troviamo raffigurate scene di vita diSan Francesco. All’ ingresso troviamo delle raffi-gurazioni che risalgono al ‘600 poste una difronte all’altra che rappresentano immagini diGiffoni Valle Piana. In una sala al primo piano viè un affresco che risale al 1560 raffigurante la re-surrezione di Cristo. Tu.o ciò reso possibile a se-guito dell’acquisto da parte dell’allora sindacoUgo Carpinelli della stru.ura poiché viveva inuno stato di totale abbandono. Restaurato con ifinanziamen- europei eroga- dalla Regione orarivive in tu.o il suo splendore e negli ampi sa-loni ospita da diversi anni la “Mostra Internazio-nale d’Arte Presepiale” organizzata dalla Pro Locoche ha anche la propria sede negli ambien- dellagigantesca stru.ura.

Diorami presepis�ciPer diorama si intende un modello tridimen-sionale, in scala, della realtà. Viene u-lizzato nelmodellismo e per ricreare ambien- di interessenaturalis-co o storico nei Musei. In campo pre-sepis-co un diorama è cos-tuito da una scenacostruita in prospe/va, per dare l’illusione diuno spazio più ampio e profondo, racchiusa inuna cassa che, opportunamente arrotondata edipinta, funge anche da cielo oltre che da con-tenitore.Su una parete della cassa vi è un’apertura,chiusa da vetro, da cui è possibile osservare ilpresepio in essa contenuto: un diorama in pro-spe/va infa/ non può essere visto da qual-siasi lato, poiché cambiando il punto di vista lascena non avrebbe più la giusta prospe/va.Nei diorami non vengono rappresenta- solodei Presepi, cioè ricostruzioni della Nascita diGesù, ma anche altri episodi del Nuovo Testa-mento, come l’Annunciazione, la visita a S. Eli-sabe.a, la ricerca dell’alloggio, l’annuncio aipastori, la visita dei Re Magi, la fuga in Egi.o.

XIV MOSTRA INTERNAZIONALED’ARTE PRESEPIALE

Giffoni Valle Piana

Sabato 28 novembreapertura con le Is-tuzioni

Page 21: REDAZIONALI PUBBLICITARI

L’annuale appuntamento con laNaAvità di Cristo curato dallaPro Loco guidata da ClaudioMancino conAnua con suc-cesso negli ampi saloni del tre-

centesco Convento San Francesco, erimarrà aperta fino al 6 gennaio 2010. Quisi potranno ammirare presepi provenienAdalla Repubblica Ceca, Campania ed Emi-lia Romagna con diorami di notevole di-mensione realizzaA dal Maestri GiorgioLombardi (Modena) e Antonio Pigozzi(Gazzano – Reggio Emilia), riconosciuA trai migliori arAsA europei, non manche-ranno parAcolari NaAvità realizzate in pit-tura e ceramica della Regione Campania,tra quesA il famoso laboratorio di arAgia-nato e restauro Artèmia di Napoli coordi-nato dall’arAsta TiD Serrato. Gliorganizzatori della Mostra Internazionaled’Arte Presepiale, hanno dedicata ancheuna sezione all’Abruzzo, al coraggioso po-polo, colpito dal terremoto, aCraversol’Associazione Italiana Amici del Presepio.Inoltre nello splendido scenario del chio-stro del convento San Francesco i visita-

tori saranno accolA da un presepe realiz-zato dal professore Pasquale Russo-mando e i suoi alunni della scuola mediadi Montecorvino Rovella, con un singolareabbinamento, uno splen-dido quadrato della divinacosAera amalfitana realiz-zato dal piCore GiovanniTesauro e le singolari sta-

tue lignee scolpite dagli alunni del LiceoArAsAco polacco di Bydgoszez, che alcunianni fa furono regalate a Papa GiovanniPaolo II. I visitatori potranno ammirareanche una mostra di architeCure dai bor-ghi. Le opere grafiche, inedite, ad inchio-stro di china, sono state realizzate dalMaestro Giuseppe Villani.Durante il periodo dell’evento culturale siterranno concerA natalizi, mostre, e se-rate gastronomiche a base di prodoD A-pici campani. Il cinque e il sei gennaioarriva anche “AspeCando la Befana”, re-gali per tuD i bambini giffonesi. Adia-cente il trecentesco convento di SanFrancesco conAnua la tradizionale rievo-cazione del Presepe Vivente, curato dalparroco don Generoso Bacco. Gli enA lo-cali ad iniziare dal comune da lunghi annisostengono l’iniziaAva culturale e reli-giosa. A fare da collante e da interlocu-tore negli anni per le varie sezioni esterec’è l’interessamento del nostro conciCa-dino don Antonio Tedesco, dirigente aRoma del Pantheon, direCore del centropastorale pellegrini in lingua tedesca.

Il presepe viventeCentro figuran� in scena per far rivivere

la Sacra RappresentazioneSi inizia sabato 26 e domenica27 dicembre 2009. Poi ve-nerdì 1 gennaio 2010, sabato2 domenica 3, martedì 5 edinfine mercoledì 6 gennaio,giorno dell’Epifania. Si iniziaalle ore diciannove nellosplendido scenario ai piedidella collineCa del borgo diTerravecchia adiacente in tre-centesco convento di SanFrancesco. Il Presepe Vivente,si Aene nella ciCadina famosaper il cinema per ragazzi daoltre trent'anni grazie all’impegno del parroco don Generoso Bacco che iniziocon un gruppo di amici meCendo in scena l’evento della NaAvità lungo lesponde del fiume Rio, tra caverne naturali e rocce dell’anAco borgo soCo il ca-stello di Terravecchia. Da alcuni anni lo scenario è cambiato per favorire al vi-sitatore che si reca in quesA giorni a Giffoni di poter programmare unapiacevole giornata tra naAvità rappresentate da circa una cinquanAna di gio-vani interpreA aCori impegnaA per la Sacra Rappresentazione, e la visita allaMostra dei Presepi ubicata all'interno del trecentesco Convento San France-sco, e perché no, a Giffoni si potranno visitare alcuni luoghi di culto e di storiadell’accogliente ciCadina.

Gli ar�s� presepis�CAMPANIA.Alvino Dario, Ambrosone Augusto, AmorosoGiuseppe,AngiuoniEnzo,ApreaGiuseppeArtè-mia (TiD Serrato, Anna Serrato, Dario Caruso),Arteuropa, Avolio Ciro, Balestrieri Sabino, BohrKika, BoCega San Lazzaro, Brandy Luca, BuianoBruno,CamerlingoEnzo,CascinoAnna,CatalanoBiagio, Centro Unità OperaAva Salute Mentale,Ceramica Margherita, Chiricolo Carmine, Ciavo-lino Lorenzo, Cimmino Antonio, CipolleD Clau-dio, Coriando Brunella, Costabile Colomba,D’Acunto Antonio, D’Andrea Luciano, D’AntonioAniello, D’Auria Francesco Paolo, Delle DonneFrancesco, Del Prete Antonio, Del Prete France-sco, De Rosa Mario, De Vivo Antonio, Di GiorgioLuigi, Di Muro Pierino, Faugno GioCo, FeruglioClaudio, Fruggiero Gianpaolo, Galasso Ema-nuele, Galdi Roberto, Galluccio Otello, Gamba-rota Mariarosaria, Garofalo Vincenzo, Giordano–Avallone,GrecoMarisa,GuarinoNicola,HyLo-redana, Iarocci Franco, Iervolino Giovanni, IlardiTommaso, Iodice Carmine e Susy, Landi Felice,Liceo ArAsAco “A. SabaAni”, Liguori Vincenzo,LolleD Nadia, Magistro Anna, Malacario Anto-nio,MaCaSabino, MoliterniBiagioMosè,Na/elSean, Nocerino Ofelia, Norma Raffaele, PadreAnacletoBracco,PalesePasquale,PaneAntonio,Parola Anna, Pepe Biagio, Petrone Gerardo, Pi-scopo Antonio, Poggiarella Antonio, RagozzinoCiro, Raiola Agnese, Raiola Salvatore Flavio, Ric-cio Vincenzo, Rinaldi Pasquale, Rivieccio Liborio,RomanoBarbiAngela,RomanoLaura,RufoloLo-redana,RussoGennaro,RussomandoPasquale,Russo Raffaela, Russo Raffaele, Saccardo Vin-cenzo, Santoiemma Anna, Scarfogliero Emilia,Sessa Francesco, SorrenAno Ciro, Spina Rosa,Sporil Raul, Treacy Erin, Tulimiero Angelica, Ver-dolino Annamaria, Vigilante Giuseppe, ViAelloGaetano, ViAello Livio.EMILIA ROMAGNABombelli Pierluigi, Castells F.lli, Criscione Giu-seppe, De Angelis Raffaele, Lombardi Giorgio,Marracci Francesco, Pigozzi Antonio, RamirezPedro, Valgardenz Dolfi.DALL’ABRUZZOPresepi dall’Associazione Amici del Presepio Se-zionediPenne,presepedaGenovaAssociazioneSempliceMente.REPUBBLICA CECA.BartákZdeněk,ČapovăIrena,DočekalováMarie,Dominová Ludmila, Drhovský Jiří, Fiala Ludĕk,Flašková Marie, Frencl Jaroslav, Galek Roman,HaldováJarmila,HavránekJan,Hrnčíř Jan,HrstkaVladimír, Hulíková Romana, Jochacy Milan, Ko-děra Jaroslav, KoAnskă Veronika, KotrčováNaděžda, Krob Karel, Krýza Jan, Lexa Karel, Mar-Bnek Jiří, Mazaná Věra, Morávek Vladmír, Mül-ler Vladimír, Outrata Vladimír, Pelikán Miroslav,PulcováJana,RodaJan,RyčlOldřich,RyčlOldřich,Slováček Tomáš, Sychrovský Mikuláš, Uhlíř Jiří,Vařilová Dana, Vokoun Petr, Wolková Ivana,Žďárská Jitka.

L’ASL CON IL CENTRO DI SALUTE MENTALEALLA MOSTRA CON UN PRESEPE DI CERAMICA

Il presepe è composto da diciannove pastori in ceramica rea-lizzaA dagli ospiA del centro U.O.S.M. (Unità OperaAva SaluteMentale) di Via BasAoni che fa capo alla Asl di Salerno. Al-l’interno della struCura sono presenA vari laboratori didaDciche permeCono agli ospiA di conoscere linguaggi alternaAviaCraverso l’arte. Il presepe in quesAone è l’espressione dellamanualità e della costanza con cui alcuni ospiA del centro sisono misuraA, moAvaA ed affiancaA dai responsabili del cen-tro i doCori Antonio Zarrillo (Dirigente) e Nevio Troisi (Diret-tore OperaAvo) ed il personale tuCo. L’allesAmento è curatodalla Industria CoCo Salernitano, ubicata a Giffoni Valle Pianache da sempre è sensibile ad aDvità socioculturali e che, inpassato, ha già collaborato con il Centro U.O.S.M. All’inaugu-razione della XIV Mostra Internazionale d’Arte Presepiale, ilcardinale Renato Raffaele MarAno, assieme al sindaco PaoloRussomando ed al direCore della mostra Carmine Elia, sisono soffermaA davanA al singolare presepe esposto sullabalconata del trecentesco Convento San Francesco.

Evento organizzato dalla Proloco di Giffoni Valle Piana

L’ARTE PRESEPIALE È DI SCENAFINO AL 6 GENNAIO

CON LA NATIVITÀ ATTRAVERSO I PRESEPI

SI UNISCONO I POPOLI DEI CREDENTI

Page 22: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Si rinnova l’appuntamento con “Le Giornatedella Solidarietà”, manifestazione organiz-zata dalla Fondazione Rachelina Ambrosinidi Ven/cano, giunta alla sua se1ma edi-zione.Incontri, diba1/, convegni, premiazioni,

mostre, parlando di Pace con gli studen/, lefamiglie, le associazioni, la stampa, aiu-tando chi soffre e vive nel disagio.Significa/ve le presenze che cara0erizze-ranno gli impegni che avranno come sedi

Pietradefusi, il 7 novembre, Park Hotel L’In-canto ore 10, con il do0or Michael ElmoreMeegan, medico irlandese, presidente del-l’Associazione Umanitaria ICROSS, che haposto al centro della sua vita, del suo la-voro, il bene dell’Umanità, la salute, la pace.Al do0.Meegan sarà consegnato il premiointernazionale “Angelo della Pace - 2008”.

Bari – Conversano;

Ven%cano il 12 e 13 dicembre, Hotel Eu-ropa, ore 10; si parlerà di Ambiente con glistuden/ e con Padre Alex Zanotelli;

Salerno, dal 16 al 20 dicembre, Auditoriumdella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù;

Convegno sul tema: Solidarietà, Energia Al-terna/va.

Benevento, il 6 gennaio 2009

Nel corso delle Giornate della Solidarietàsaranno premia/ gli studen/ degli Is/tu/Scolas/ci della Campania e della Puglia chehanno partecipato al 7° Concorso de0atodalla Fondazione Ambrosini: “E’ ora di cam-biare … Aria”.Le sostanze inquinan/, le piogge acide, ilbuco dell'ozono e mol/ altri fa0ori stannome0endo a serio rischio non solo la nostraesistenza, ma anche la stessa conservazionedel pianeta.Occorre rafforzare la coscienza ambientaledi chi sente la necessità di preservare la na-tura anche per le generazioni che verranno.

Vincitori del 1° premio medaglia della Pre-sidenza della Repubblica, gli alunni dellaScuola Elementare Primaria Bilingue di Be-nevento con la canzone in video “Il Casso-ne0o”.Vincitori del premio della Fondazione Am-brosini i bambini della Scuola “Hupi Ele-mentary School” di Santa Cruz, ci0adinadella provincia di Marinduque nelle Filip-pine.Numerose le Associazioni che hanno colla-

borato alla realizzazione del nutrito pro-gramma: Gioventù Francescana; Expo-scuola-Bimed; Il Forum dei Giovani; Peacey;Il Pe1rosso;Associazione Cani Salvataggio del Tirreno;Ars Dies; Parrocchia del Sacro Cuore di Sa-lerno; Caritas; Pro Loco di Ven/cano.

7° Concorso “Rachelina e i Giovani” - 2008“E’ ora di cambiare …Aria”

Le sostanze inquinanti, le piogge acide,il buco dell’ozono e molti altrifattori stanno mettendo a serio rischionon solo la nostra esistenza,ma anche la stessa conservazionedel pianeta.Occorre rafforzare la coscienzaambientale di chi sente la necessitàdi preservare la natura anche perle generazioni che verranno.

“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”

Le Giornate della Solidarietà

La FondazioneRachelinaAmbrosiniLa Fondazione Rachelina Ambrosini,Ente Morale,regolar-mente riconosciuto dal Ministero degli Interni con D.M. nel1992,nasce per volontà della famiglia Ambrosini – Sor-dillo,ed ha sede in Ven/cano(AV).La Fondazione è impe-gnata nel diba1to culturale italiano, europeo,internazionale, con le finalità di contribuire alla compren-sione dei cambiamen/ sociali e culturali.Un movimento si-lenzioso che con la forza della solidarietà,si dedica gratuitamente al servizio dellefasce più deboli della popolazione, degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via di svi-

luppo,alla protezione dell’ambiente e del patri-monio culturale,il cui obie1vo principale ècollocare la solidarietà al centro della poli/ca edella società,del rapporto tra ci0adini e is/tuzioni,tra popoli e culture, tra le persone.La solidarietà èil nostro bene comune,quello che in una Comu-nità garan/sce la promozione dell’eguaglianza edella gius/zia e che può solo portare alla Pace.So-lidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della passi-vità,dell’isolamento,dell’egoismo:“Solidarietà nonè solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”.I programmi della Fondazione sono mol/.Si ri-volge e dialoga sopra0u0o con i giovani a0ra-verso proge1 scolas/ci ed inizia/ve per dare

l’opportunità di avvicinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge1 umanitari a soste-gno di popolazioni colpite da calamità naturali,promuove inizia/ve di assistenza a favore dell’in-fanzia. (La Fondazione è a0ualmente impegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolge le piùsignifica/ve espressioni della Società civile e della cultura, le forze poli/che,economiche e so-ciali,le is/tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffondere ed incoraggiare l’adozione del-l’ideale e/co dell’altruismo come base di ogni inizia/va e la sua pra/ca a0uazione in tu0e lemanifestazioni della vita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornate della Solida-rietà” che si rinnovano anche quest’anno per la 7a volta. Nello storico Palazzo Ambrosini, sededella Fondazione,a0ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri,è data l’opportunità atan/ giovani di conoscere gli Eroi veri,a volte sconosciu/, che ogni giorno con coraggio, compe-tenza, spirito di sacrificio e sopra0u0o amore verso il prossimo pongono le basi per la democra-zia,la libertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella promozione deldialogo con altre culture e civiltà a0raverso la Pace,con un premio internazionale“Un Angelo perla Pace”.

FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI

Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven�cano (Av)h0p://www.fondazionerachelinambrosini.it

[email protected] - [email protected]

i ragazzi della fondazione

Page 23: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Il 10 dicembre si è celebrato il 60° anniver-sario della Dichiarazione Universale dei Di-ri1 dell’Uomo.Un’occasione per riportare con forza questotema nell’agenda colle1va, in un momentoin cui la dignità della persona è calpestata inaree sempre più vaste del mondo e, dovel’a0enzione dei grandi della Terra è protesaalla salvezza dell’economia industriale e delmondo finanziario.L’implosione di questa crisi pone in secondopiano il resto del mondo che con/nua adaspe0are, che con/nua soffrire, che con/-nua a morire.Quan/ si preoccupano di garan/re la minorinfelicità possibile al maggior numero di per-sone?Ricominciamo dalle cose semplici.Non sappiamo (ma chi può saperlo con cer-tezza) che cosa ci riserverà il 2009.Le ferite che si sono aperte in ques/ ul/mimesi faranno ancora soffrire a lungo ma,prima o poi, è auspicabile, si rimargine-ranno.La crisi a quel punto avrà trascinato via tu0oil superfluo.Gli orpelli, le cose e le parole inu/li nonavranno più spazio.Ricominceremo da cose semplici, essenzialie auspicabile dall’Amore per il Prossimo.Pensare agli altri prima che a sé: ecco lanorma costante che deve essere osservatada ogni buon uomo, altruismo non egoismo;ecco il principio e/co a cui dovrà informaretu0a la sua vita.Solo ispirandosi a ques/ conce1 sarà possi-bile che nasca, si affermi e si propaghi unlargo movimento di rinnovamento sociale,dal quale immancabilmente scaturisca larealizzazione di principi più al/ e nobili, chemeglio si addicano a popoli progredi/ e ci-vili e che più rispondano a quei sen/men/solidaris/ci invoca/ dalle persone di buonsenso.Abbiate il coraggio di osare con Dio, di ri-schiare con la fede e la vita diventerà piena.Abbiamo osato nel nome di Dio tenendociper mano a bambini dalla pelle color arco-baleno, superando ostacoli imprevedibili,de0a/ dall’orgoglio e dall’egoismo di per-sone che fondano il loro potere sulla buro-crazia a discapito della Vita.Mol/ ci hanno chiesto: quan/ siete? Cheesperienza avete? Cosa vi costa tu0o ciò?A tu1 ques/ interroga/vi abbiamo rispostocon una sola frase: Buona Volontà.

Tommaso Maria FerriPresidente della Fondazione Ambrosini

SOLIDARIETÀ, ENERGIAALTERNATIVA

Le Giornate della Solidarietà

La Fondazione Rachelina Ambrosini in collaborazionecon la Parrocchia della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù

di Salerno presentano la se)ma edizione delle “ Le Giornate della Solidarietà”.

Salerno, lunedì 15 dicembre alle ore 17,30 presso il Palazzo della ProvinciaConvegno dal tema: “Solidarietà, Energia Alterna(va”

Interven. di:- Mons. Luigi Mazzucato, Presidente della Fondazione Medici con l’Africa Cuamm;- arch. Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo;- prof. Alfonso Grassi, Responsabile della Fondazione AVSI.

Moderatore l’avv.Tommaso Maria Ferri, Presidente della Fondazione Ambrosini.

Nel corso della serata sarà ricordata la figura del prof. Fabio Maniscalco, archeologo, recentemente scomparso,dopo aver lo0ato con un tumore causato dall’uranio arricchito, arma da guerra silenziosa.Numerosi scienzia/ ed associazioni avevano indicato il prof. Fabio Maniscalco nobel per la pace 2007.Alla memoria sarà conferito il premio internazionale “Angelo della Pace – 2008”, ri/ra il premio la Prof.ssa Sig.raMaria Rosaria Ruggiero.Hanno reso possibile tale inizia/va:La Provincia di Salerno, la Bimed – Exposcuola, la Fondazione Mediterraneo, la Fondazione Medici per l’AfricaCUAMM.Partecipano: la Fondazione Scuola Medica Salernitana, l’A.I.S.O. Associazione Italiana di Solidarietà Oltre gliOstacoli, la Diocesi di Salerno.

Salerno, martedì 16 dicembre alle ore 9,30 e giovedì 18 dicembre alle ore 9,30presso l’Auditorium della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù:

incontro con gli studen. della provincia di Salerno e di Napoli che hanno partecipato al Concorso della Fonda-zione Ambrosini sulla salvaguardia del Creato:

7° Concorso “Rachelina e i Giovani” - 2008 - “E’ ora di cambiare …Aria”

Elenco delle scuole premiate il 16 e 18 dicembre a Salerno:Scuola Media “Alberto Pirro” di Salerno.1° Circolo Dida0co “Don Salvatore Guadagno” di Mercato S.Severino.; Scuola Media Statale “Giovanni XXIII” diCava De’Tirreni (Sa). ; Scuola Elementare Maria Ausiliatrice di Salerno.; 4° Circolo Dida0co “G.Marconi” di Frat-tamaggiore (Na).; 4°Circolo Dida0co “Ma/eo Mari”di Salerno. ; Scuola Media Statale “Card. G. Massaia SanGiorgio a Cremano (Na).Menzione speciale per i bambini della Scuola Elementare “G. Vicinanza” di Salerno, classe 3 B ins. Elvira Mar-chesan, per la realizzazione del musical “Una ci/à pulita”.Salerno, dal 16 al 20 dicembre ma0na nelle sale dell’Auditorium della Chiesa Sacro Cuore di Gesù, sarà possi-bile visitare la mostra fotografica “La nostra Africa” alles.ta dalla Fondazione Ambrosini.Orari 10/12 e 16/18.

novembre - dicembre 2008 - gennaio 2009Bari – Benevento - Napoli – Pietradefusi – Salerno - Ven(cano

La Fondazione Rachelina Ambrosini

La Fondazione Rachelina Ambro-sini,Ente Morale,regolarmente ri-conosciuto dal Ministero degliInterni con D.M. nel 1992,nasce pervolontà della famiglia Ambrosini –Sordillo,ed ha sede in Ven.-cano(AV). La Fondazione è impe-gnata nel diba0to culturaleitaliano, europeo, internazionale,con le finalità di contribuire allacomprensione dei cambiamen. so-ciali e culturali.Un movimento si-lenzioso che con la forza dellasolidarietà,si dedica gratuitamente

al servizio delle fasce più deboli della popolazione,degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via di svi-luppo,alla protezione dell’ambiente e del patrimonioculturale, il cui obie0vo principale è collocare la soli-darietà al centro della poli.ca e della società,del rap-porto tra ci/adini e is.tuzioni, tra popoli e culture, trale persone. La solidarietà è il nostro bene co-mune,quello che in una Comunità garan.sce la pro-mozione dell’eguaglianza e della gius.zia e che puòsolo portare alla Pace.Solidarietà è rifiuto dell’indiffe-renza, della passività, dell’isolamento, dell’egoi-smo:“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma ètenersi per mano”.I programmi della Fondazione sono mol..Si rivolge edialoga sopra/u/o con i giovani a/raverso proge0scolas.ci ed inizia.ve per dare l’opportunità di avvici-narsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge0umanitari a sostegno di popolazioni colpite da cala-mità naturali,promuove inizia.ve di assistenza a fa-vore dell’infanzia. (La Fondazione è a/ualmenteimpegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolgele più significa.ve espressioni della Società civile edella cultura, le forze poli.che,economiche e sociali,leis.tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffon-dere ed incoraggiare l’adozione dell’ideale e.co del-l’altruismo come base di ogni inizia.va e la sua pra.caa/uazione in tu/e le manifestazioni della vita, orga-nizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornatedella Solidarietà” che si rinnovano anche quest’annoper la 7a volta.Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fondazione,a/ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri, èdata l’opportunità a tan. giovani di conoscere gli Eroi veri,avolte sconosciu., che ogni giorno con coraggio, compe-tenza, spirito di sacrificio e sopra/u/o amore verso il pros-simo pongono le basi per la democrazia,lalibertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,siimpegna nella promozione del dialogo con altre culture eciviltà a/raverso la Pace,con un premio internazionale“UnAngelo per la Pace”.

FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI

Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven/cano (Av)h/p://www.fondazionerachelinambrosini.it

[email protected] [email protected]

Si rinnova l’appuntamento con “Le Giornate della Solidarietà”, manifestazione organizzata dalla Fon-dazione Rachelina Ambrosini di Ven.cano, giunta alla sua se0ma edizione.Incontri, diba0., convegni, premiazioni, mostre, parlando di Pace con gli studen., le famiglie, leassociazioni, la stampa, aiutando chi soffre e vive nel disagio.Significa.ve le presenze che cara/erizzeranno gli impegni che avranno come sedi: Bari, Be-nevento Napoli, Pietradefusi, Salerno, Ven.cano.Nel corso delle Giornate della Solidarietà saranno premia. gli studen. degli Is.tu. Scolas.cidella Campania e della Puglia che hanno partecipato al 7° Concorso de/ato dalla Fonda-zione Ambrosini.Vincitori del 1° premio medaglia della Presidenza della Repubblica, gli alunni della ScuolaElementare Primaria Bilingue di Benevento con la canzone in video “Il Cassone/o”.Vincitori del premio della Fondazione Ambrosini i bambini della Scuola “Hupi ElementarySchool” di Santa Cruz, ci/adina della provincia di Marinduque nelle Filippine.

“Solidarietà non è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”

Page 24: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Chiarissimo Presidente, Illustri Senatori, nel rin-graziarLa per l’opportunità che mi viene con-cessa nella qualità di ci2adino di questa nostraamataPatriaediuomochevivesuquestasplen-dida e contraddi2oria Terra, sono qui per far

ascoltare la voce di chi non parla, le parole di chi non èascoltato. Sono qui per cercare di scalfire il muro di un si-lenzio chiamato indifferenza. Tu2o ciò è ancor più gravequando parliamo di bambini, di adolescen1.Tutelare idiri3diunbambinosignificatutelare idiri3del-l’uomo che verrà. I diri3 di un bambino nascono già nelgrembomaterno,maavoltefinisconoalprimovagito.ChiLe parla è presidente della Fondazione Umanitaria Ra-chelina Ambrosini di Ven1cano –Avellino, e della BIMED -Biennale delle Ar1 e Scienze del Mediterraneo, Associa-zione di En1 Locali con sede in Salerno.Con la Fondazione Ambrosini sono appena rientrato dalleFilippine, dove s1amo completando un proge2o finaliz-zato all’assistenza alimentare, sanitaria e psicologica a fa-vore dei bambini che vivono nell’isola di Marinduque.La Biennale del Mediterraneo opera in tre se2ori specificiche a2engono alla formazione, all’arte e alla scienza.Dipar1colarerilevanza l’impegnoposto inessere infavoredellatuteladell’infanziaconlamanifestazioneWiBambiniil cui proge2o è stato trasferito in un percorso che a2ra-versa tu2a l’Italia con una staffe2a di scri2ura crea1va e,Exposcuola, il salone delle a3vità forma1ve d’Europa edel Mediterraneo.Due realtà che ogni giorno da ven1 anni camminano alfiancodi tan1ragazzinella lorovitaquo1dianafa2adisof-ferenza e di formazione, di privazioni e di domande.Le domande. A quante domande a volte noi adul1 nonsappiamo rispondere o non vogliamo rispondere.E’ facile chiudere gli occhi, girare lo sguardo da un’altraparte. Ricordiamo tu3 il protagonista del film “La vita èbella”, cercava in tu3 i modi di nascondere al figlio, unbambino a2ento e vivace, gli orrori genera1 dall’uomo.Prime vi3me sono sempre loro i bambini.I bambini, le creature più deboli ed indifese.Non possiamo rimanere inermi ed indifferen1 di frontealla strage degli innocen1, di fronte agli abor1 che cre-scono nel mondo, al massacro dei bambini vi3me della

guerra e dell’odio, che ogni giorno muoiono a causa dellasete, della fame, della mancanza di assistenza sanitaria,come pure i bambini esuli e profughi.Il nostro animo si deve ribellare contro ogni forma di vio-lenza verso ogni uomo di questa terra e sopra2u2o versoibambini. Noconvintoallapedofilia,aiminoriprofana1dagente abie2a che viola la loro innocenza, ai solda1 bam-bini, ai bambini vendu1, ai bambini uccisi per assicurare iricambi di organi, ai bambini abbandona1, ai bambinisenza padre e senza madre. No ad ogni minima offesa aqualsiasi bambino, perché essi sono il futuro bello e au-ten1codiquestaumanitàdispersaedisperata,alla ricercadi iden1tà, di valori veri e della auten1ca solidarietà tra lediverse generazioni di esseri umani. Quan1 di noi, si pre-occupano di garan1re la minor infelicità possibile al mag-gior numero di persone? Pochi. Pochi uomini di buonavolontàchecomba2onocontro l’insipienzadeipoten1delmondo. In un momento in cui la dignità della persona ècalpestata inareesemprepiùvastedelmondoe,dovel’at-tenzione dei grandi della Terra è protesa alla salvezza del-l’economia industriale e del mondo finanziario.L’implosione di questa crisi pone in secondo piano il resto

del mondo che con1nua ad aspe2are, che con1nua sof-frire, che con1nua a morire. Un esempio? La se3manascorsa ad Istanbul si è tenuto il ver1ce sull’emergenzaacqua. Bene, l’acqua è si una necessità umana fonda-mentale però nessuno ha diri2o all’acqua. I bambini nonpossono sopravvivere senz’acqua. Nella dichiarazione fi-naledelVforummondialesull’acqua la“nozionedidiri2odell’accesso all’acqua” non ha trovato posto.Come si può parlare di diri3 dell’uomo se non si parla didiri2oall’accessoall’acqua?Quasi3miliardidipersonenelmondo sono privi di acqua per uso igienico e sappiamobene quanto sia legata alla salute tale mancanza, con unrisultato per cui tu3 noi siamo colpevoli: o2o milioni dimor1l’anno, inprevalenzabambini.Masetu3ques1pro-blemi che riguardano una infanzia che non ci appar1enepossono sembrare lontani dalle nostre coscienze è arri-vato anche il momento per spalancare gli occhi, gridare edenunciare, il totale fallimento delle Italiane Case Fami-glia. Secondo da1 dell’AIBI, a2ualmente i minori fuori fa-miglia in Italia sono 34.000. I bambini che sono fuori dallelorofamigliedioriginedovrebberotrascorrerepochigiorni

nelle comunità, per entrare poi nelle famiglie affidata-rie.Questoprevedela legge,malarealtàècompletamentediversa: la maggioranza dei minori vive in is1tu1 “ma-schera1”dacase–famigliae,ci restaperuntempospessomolto lungo.In Italia sono sempre di più i minori che trovandosi in si-tuazioniritenutegravi, sonoallontana1dallefamiglied’ori-

gine.Violenza,abusi sessuali,abbandono, tra-scuratezza,situazioni familiaridegradate.La norma1va italiana in tema di diri2o difamiglia è rivolta prevalentemente a tu-telare i minori, ma paradossalmente laCasa Famiglia che dovrebbe essere unluogo di passaggio è sempre più spessoun’areadiparcheggioperragazzichenonvuole nessuno, e ad aggravare la situa-zione non ci sono fondi per mantenerequeste stru2ure. La Casa Famiglia, pertan1 bambini, adolescen1, ragazzi, è im-propriamente l’ul1maancoradisalvezza,perché oltre ad essere luogo di acco-glienza è anche uno spazio di acce2a-zione, di comprensione emo1va, unluogodovetentaredicostruireunnuovocopione di vita. Ma ora le stru2ure sonoarischiodichiusuraperché iComuninonpagano le dovute re2e. Le costan1 ina-dempienze degli En1 convenziona1,comportano la conseguente chiusuradelle Case, uno scandalo di cui nessunoparla.Tanteemergenzeprevalentementealsudechipagasonosempreibambini…Chiudono a Caserta, a Napoli, a Salernoed in altre realtà del Mezzogiorno. Ciscrivono, aiutateci: “non riusciamo piùa sostenere le spese prioritarie”.Bambini che non mangiano la fru2a permesi e mesi, colle2e tra famiglie neipaesi d’adozione, un tam-tam dal cuoredelle mamme, il tu2o nell’indifferenzadelle Is1tuzioni. Da qualche Comune larisposta è stata: “non abbiamo soldi cihanno tolto l’ICI”. Cosa si può fare?E’ necessario costruire una legislazioneche promuova l’affido familiare e stan-ziare fondi per le Comunità di Acco-glienza che meritano. Occorre puntaretu2o sull’affido, cercando di far rientrarei minori nelle famiglie d’origine.Nel 33% dei casi il mo1vo dell’allonta-namento è solo la POVERTA’! Bisognafar presto, pres1ssimo. I bambini dopo i10 anni non li vuole più nessuno.I bimbihanno bisogno di avere dei genitori.Anche quest’anno Babbo Natale e la Be-fana, hanno recapitato loro dai dino-

sauri alla play-sta1on.Ne hanno avu1 fin troppi. Giochied Assisten1 non bastano a scaldare il cuore. Hanno bi-sogno di qualcuno che appartengaloro “affe3vamente”e a cui appartenere.Per imparare la responsabilità dell’amore. Ma bisognafar presto, pres1ssimo.Ripeto, dopo i 10 anni non li vuolepiù nessuno. E’ una regola cruda, feroce, tu3 li voglionopiccoli, belli…gli altri non li prendono. Ma la burocrazia èlenta. Ci vuole un termine. Uno o due anni di aiuto ai ge-nitori, poi in assenza di segnali, dare una famiglia al bam-bino. A 18 anni “i bambini” escono dal “proge2o” ediventano merce da strada!Occorre saper guardare lontano. Una poli1ca di soste-gno alle ONG che si impegnano per proge3 all’infanzianei Paesi so2osviluppa1. Un mondo dove si può nasceresenza avere paura. Pensare un principio e1co che puòinformare anche la nostra vita poli1ca. Una idealità forteche può dar vita ad un largo movimento di rinnovamentosociale è ciò di cui il nostro Paese ha bisogno, dal qualeimmancabilmente scaturisca la realizzazione di principipiù al1 e nobili, che meglio si addicano a popoli progre-di1 e civili e che più rispondano a quei sen1men1 soli-daris1ci invoca1 dalle persone di buon senso.VorreiringraziarVi con le stesse parole con le quali sono statosalutato dal Popolo filippino: “il silenzio del cuore”.

“Solidarietà non è solo tenderela mano, ma è tenersi per mano”

Le Giornate della Solidarietà

La Fondazione RachelinaAmbrosini

La Fondazione RachelinaAmbrosini,Ente Morale,re-golarmente riconosciuto dalMinistero degli Interni conD.M. nel 1992,nasce per vo-lontà della famiglia Ambro-sini – Sordillo,ed ha sede inVen1cano(AV). La Fonda-zione è impegnata nel di-ba3to culturale italiano,europeo, internazionale,con le finalità di contribuire alla comprensione deicambiamen1 sociali e culturali.Un movimento silen-zioso che con la forza della solidarietà,si dedica gra-tuitamente al servizio delle fasce più deboli dellapopolazione, degli esclusi di casa nostra e dei Paesi invia di sviluppo,alla protezione dell’ambiente e del pa-trimonio culturale, il cui obie3vo principale è collo-care la solidarietà al centro della poli1ca e dellasocietà,del rapporto tra ci2adini e is1tuzioni, tra po-poli e culture, tra le persone. La solidarietà è il nostrobene comune,quello che in una Comunità garan1-sce la promozione dell’eguaglianza e della gius1zia eche può solo portare alla Pace.Solidarietà è rifiutodell’indifferenza, della passività, dell’isolamento, del-l’egoismo:“Solidarietà non è solo tendere la mano,ma è tenersi per mano”.I programmi della Fondazione sono mol1.Si rivolge edialoga sopra2u2o con i giovani a2raverso proge3scolas1ci ed inizia1ve per dare l’opportunità di avvi-cinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in pro-ge3 umanitari a sostegno di popolazioni colpite dacalamità naturali,promuove inizia1ve di assistenza afavore dell’infanzia. (La Fondazione è a2ualmenteimpegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coin-volge le più significa1ve espressioni della Società ci-vile e della cultura, le forze poli1che,economiche esociali,le is1tuzioni pubbliche e private;si impegnanel diffondere ed incoraggiare l’adozione dell’idealee1co dell’altruismo come base di ogni inizia1va e lasua pra1ca a2uazione in tu2e le manifestazioni dellavita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “LeGiornate della Solidarietà” che si rinnovano anchequest’anno per la 7a volta.Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fonda-zione, a2ualmente presieduta dall’avv.TommasoMaria Ferri, è data l’opportunità a tan1 giovani di co-noscere gli Eroi veri,a volte sconosciu1, che ognigiorno con coraggio, competenza, spirito di sacrificioe sopra2u2o amore verso il prossimo pongono lebasi per la democrazia,la libertà,l’uguaglianza tra ipopoli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella pro-mozione del dialogo con altre culture e civiltà a2ra-verso la Pace,con un premio internazionale“UnAngelo per la Pace”.

FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI

Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven�cano (Av)h2p://www.fondazionerachelinambrosini.it

[email protected] [email protected]

Senato della Repubblica - Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diri� umani

Intervento di Tommaso Maria Ferri, Presidentedella Fondazione Umanitaria Rachelina Ambrosini

Page 25: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Un messaggio di lucetraspare dalla vita diRachelina Ambrosini

Sono raggi che illu-minano i problemidi una umanità cheancora oggi a di-stanza di sessan-t’anni dalla suamorte non sonosta% del tu&o ri-sol%.Vicina ai contadini,agli emargina%,agli emigran%, Leiche, cresciuta inuna famiglia nella quale non poteva mancarlenulla, soffre per la gente che soffre.Giovine&a cara&erizza il suo breve cammino divita terrena, con fiore' e rinunce quo%dianeofferte alla Signora dei Cieli.Tu&o questo per alleviare con i suoi piccoli ges%le violenze di un'umanità che nei suoi anni vi-veva in piena seconda guerra mondiale, la per-secuzione, la fame, la povertà.Rachelina riceve spesso l’apparizione della Ma-donna e di Sant’Antonio che le preannunzierà ladata della sua morte.Molte sono le tes%monianze di persone chehanno beneficiato della sua intercessione versol’Al%ssimo.Solda%, mala%, persone umili e professionis%,sono sta% aiuta% con la preghiera nel mo-mento del bisogno dalla visione della “Studen-tessa Santa”, che con la sua purezza ha lasciatoun tangibile segno nelle gen% d’Irpinia e nonsolo.Alla “Serva di Dio Rachelina”, sepolta nellaChiesa di Ven%cano è in%tolata la FondazioneUmanitaria che per la volontà dei suoi genitoriè vicina ai bambini in Italia e nel Mondo e chein ques% anni è impegnata con grande spiritodi vitalità al raggiungimento di un altro obiet-%vo: quello della sua proclamazione sull’altare.A&ualmente la causa di bea%ficazione è giàaperta in Va%cano, e con le preghiere di tu'speriamo che a breve possa esserci comuni-cata la fa%dica data.

“Solidarietà non è solo tenderela mano, ma è tenersi per mano”

Le Giornate della Solidarietà

La Fondazione Rachelina Ambrosini in collabora-zione con il CONI Comitato Provinciale di Avellinoe Salerno, organizza il

9° Concorso Scolas$co“Rachelina e i Giovani 2010”

E’ una campagna di promozione e sensibilizza-zione alla pra,ca spor,va. Lo sport è salute, losport è vita.“Ricordo la festa, tu. per strada a gioire, a festeg-giare, ho sognato anch’io per un a.mo di esserecome loro Campione, e, ho deciso: scarpe di gin-nas,ca e correre, correre, sognando la vi-oria”.Il mondo dello sport. Poche stru-ure, spazi ne-ga,, cos,, inducono tan, ragazzi a non conoscerealcuna disciplina spor,va.

Il sacrificio, il sudore, una sana alimentazione,sono innanzitu-o salute. Allenamento, cono-scenza delle regole, rispe-o dell’avversario, con-tribuiscono a formare i ragazzi di oggi in buonici-adini del domani.Parlami del tuo rapporto con lo sport e quali sonoi problemi che incontri nella realtà in cui vivi.Gli studen, (anche in gruppo) potranno presen-tare i lavori ar,cola, in modo libero, realizzarecomponimen, le-erari, disegni, canzoni o brevicortometraggi.Gli Is,tu, Scolas,ci concorreranno all’assegna-zionedelpremiodellaPresidenzadellaRepubblica.Il bando del Concorso è possibile scaricarlo colle-gandosi al sito della Fondazione Rachelina Am-brosini: www.fondazionerachelinambrosini.it orichiederlo via mail ai seguen, indirizzi di postaele-ronica: [email protected] o [email protected]

La Fondazione RachelinaAmbrosini

La Fondazione Rachelina Ambrosini,Ente Morale,re-golarmente riconosciuto dal Ministero degli Internicon D.M. nel 1992,nasce per volontà della famigliaAmbrosini – Sordillo,ed ha sede in Ven,cano(AV). LaFondazione è impegnata nel diba.to culturale ita-liano, europeo, internazionale, con le finalità di con-tribuire alla comprensione dei cambiamen, sociali eculturali.Un movimento silenzioso che con la forzadella solidarietà,si dedica gratuitamente al serviziodelle fasce più deboli della popolazione, degli esclusidi casa nostra e dei Paesi in via di sviluppo,alla prote-zione dell’ambiente e del patrimonio culturale, il cuiobie.vo principale è collocare la solidarietà al cen-tro della poli,ca e della società,del rapporto tra cit-tadini e is,tuzioni, tra popoli e culture, tra le persone.La solidarietà è il nostro bene comune,quello che inuna Comunità garan,sce la promozione dell’egua-glianza e della gius,zia e che può solo portare allaPace.Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della pas-sività, dell’isolamento, dell’egoismo:“Solidarietà nonè solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”.I programmi della Fondazione sono mol,.Si rivolge edialoga sopra-u-o con i giovani a-raverso proge.scolas,ci ed inizia,ve per dare l’opportunità di avvi-cinarsi al mondo del Volontariato;si adopera in pro-ge. umanitari a sostegno di popolazioni colpite dacalamità naturali,promuove inizia,ve di assistenza afavore dell’infanzia. (La Fondazione è a-ualmenteimpegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coin-volge le più significa,ve espressioni della Società ci-vile e della cultura, le forze poli,che,economiche esociali,le is,tuzioni pubbliche e private;si impegnanel diffondere ed incoraggiare l’adozione dell’idealee,co dell’altruismo come base di ogni inizia,va e lasua pra,ca a-uazione in tu-e le manifestazioni dellavita, organizzando con i giovani del mezzogiorno “LeGiornate della Solidarietà” che si rinnovano anchequest’anno per la 7a volta.Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fonda-zione, a-ualmente presieduta dall’avv.TommasoMaria Ferri, è data l’opportunità a tan, giovani di co-noscere gli Eroi veri,a volte sconosciu,, che ognigiorno con coraggio, competenza, spirito di sacrificioe sopra-u-o amore verso il prossimo pongono lebasi per la democrazia,la libertà,l’uguaglianza tra i po-poli. La Fondazione,inoltre,si impegna nella promo-zione del dialogo con altre culture e civiltà a-raversola Pace,con un premio internazionale“Un Angelo perla Pace”.

FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI

Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven%cano (Av)h-p://www.fondazionerachelinambrosini.it

[email protected] [email protected]

Si rinnova l’appuntamento con “Le Giornate della Solidarietà”, manifestazione organizzatadalla Fondazione Rachelina Ambrosini di Ven,cano-Avellino, giunta alla sua o-ava edizione.Incontri, diba.,, convegni, premiazioni, mostre, parlando di Solidarietà e Pace con gli Stu-den,,le Famiglie, le Associazioni, la Stampa, aiutando chi soffre e vive nel disagio.Gli incontri intendono farci rifle-ere sui nodi cri,ci e le prospe.ve del processo d’integra-zione, legalità e rispe-o dell’ambiente da parte dell’uomo.Le “Giornate della Solidarietà” quest’anno hanno preso il via il 2 marzo da Santa Cruz vil-laggio nell’isola di Marinduque – Filippine, dove 500 piccoli studen, hanno tagliato il nastrodi partenza.Autorevoli le presenze che cara-erizzeranno gli impegni che avranno come sedi Pietrade-fusi e Ven,cano il 3, 4 e 5 dicembre 2009.

Lo sport è salute, lo sport è vita

“ La sofferenza è comeuna mandorla amara.Tu la bu' via , credi che siafinita nella terra fredda.Invece, ripassando per quel postodopo alcuni anni, troveraiun bel mandorlo in fiore

(Rachelina)”

Page 26: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Ricominciamodalle cose semplici

Questa traccia mi ha fa/o rifle/ere molto sullavita di oggi e mi sono chiesto: sono di più le per-sone felici o quelle infelici?. Al tempo di ogginon è più tanto facile essere felici perché il mondoè pieno di cose alle/an. ed invitan., per cui chinon le può avere, soffre perché non si contenta diquello che ha, ma vorrebbe quello che hanno glialtri o quello che non si può perme/ere. Invece lepersone felici (e credo siano poche al mondo dioggi, con i ritmi e le condizioni di vita odierna)sono quelle che si contentano di quello che hannoe non aspirano a cose grandi, ma si fanno bastarequelle che riescono ad avere; in una parola “fanno il passo secondo le proprie gambe ” e nonsono quindi invidiosi di altri che hanno auto piùlussuose o ville e condizioni di vita più invidiabili!Queste persone sanno godere delle piccole gioiedella vita, partendo dalle più semplici: avere unabella famiglia, degli amici, essere felici di come siè e di quello che si ha, in quanto basta guardarsiintorno e non spendere un euro, per gustare lastraordinaria varietà di bellezze che ci circondano,come lo sbocciare di un fiore, il lavoro instancabiledi un’ape o una bella pigna d’uva che fa bella mo-stra su di una vite o ancora il viso paffuto di unneonato … si con.nuerebbe all’infinito, nella de-scrizione delle cose semplici che ci sorridono ognigiorno! Ma l’uomo, specie gli adul., sono troppopresi dagli ingranaggi della vita,che non hanno tempo per soffermarsi su ques.aspe0 della vita!Io, che non sono ancora adulto, penso invece chela rice/a per essere felici è scegliere il senso verodel vivere, sia proprio quello di dare più valore allecose che sembrerebbero fu.li, ma che invecesono proprio quelle che rendono la nostra vitadegna di essere vissuta: assaporare gli odori dellanatura nelle varie stagioni, ammirare i fru0 dellaterra nelle loro sfumature,correre a piedi nudi sull’erba o sulla ba0gia diuna spiaggia e via dicendo, si potrebbe con.-nuare ancora e ancora…..Spero di poter vivere, quando sarò grande, unavita fondata sulla misura del quanto basta, senzasprechi come quelli a cui ci ha abituato il consu-mismo e ancora all’insegna dei sen.men. di ogni.po: amore, fratellanza, solidarietà,tolleranza, ecc… perché sono convinto che unuomo che non provi ques. sen.men., non sipossa definire tale!

Davide Rescigno, Classe 5^ B.Direzione Dida0ca Statale

1° Circolo “ D.S. Guadagno”Mercato S.Severino (Sa)

“Solidarietà non è solo tenderela mano, ma è tenersi per mano”

Le Giornate della Solidarietà

Giovedì 3 dicembre 2009 (9.30-12)Sala Conferenze – Albergo Europa, via Nazionale,Ven.cano (Avellino)Incontro con:Mercedes Arras.a TuasonAmbasciatore delle Filippine presso la Santa SedeLucia Memoli Console Onorario dell’HondurasVincenzo Salemme - A/ore - Regista

Venerdì 4 dicembre 2009 (9.30-12)Sala Conferenze – Albergo l’Incanto,via Posta Vecchia, Pietradefusi (Avellino).Incontro con:Ferdinando ImposimatoPresidente Onorario della SupremaCorte di CassazioneMaria Fida Moro Senatore della Repubblica

Sabato 5 dicembre 2009 (h.9.30-12)Sala Conferenze – Albergo Europa, via Nazionale,Ven.cano (Avellino).Incontro con:Michele Buonomo - Presidente di Legambiente

Al termine della conferenza, assegnazione del Premiodella Presidenza della Repubblica e conferimento delPremio Internazionale “L’Angelo della Pace - 2009” dellaFondazione Rachelina Ambrosini.Nel corso delle Giornate della Solidarietà saranno pre-mia. gli studen. degli Is.tu. Scolas.cidella Campania che hanno partecipato all’8° Concorsode/ato dalla Fondazione Ambrosini:“Ricominciamo dalle cose semplici”.In un mondo dove gli adul. si perdono nel labirinto delleparole, nell’illusione dell’effimero, siete Voi giovani chepotete aiutarci a ricominciare dalle cose semplici. OgniUomo è mio fratello. La Famiglia, fonte di valori. Tro-varne una per chi non l’ha.Il ritorno al conta/o umano. Accoglienza…tolleranza achi viene da lontano. Sen.re il profumo della Terra. Ri-spe/are l’Ambiente. Una passeggiata in bicicle/a. Cam-minare scalzi. Costruire un gioca/olo. Scrivere unale/era. Leggere un libro. Sorridere. Piangere. Pregare.

Vincitori del 1° premiomedaglia della Presidenzadella Repubblica, gli alunni della Scuola ElementareI°Circolo Dida0co di Barano d’Ischia (Napoli)

Vincitori del premio della Fondazione Ambrosini ibambini della Scuola “Hupi Elementary School” diSanta Cruz, ci/adina della provincia di Marinduquenelle Filippine.

Con la medaglia del Presidente della Repubblica, delPresidente del Senato e del Presidente della Cameradei Deputa., e con i seguen. Patrocini: Presidenza delConsiglio dei Ministri, Regione Campania, Provincia diAvellino, Provincia di Salerno, Comune di Ven.cano,Comune di Pietradefusi, Miur Regione Campania, Miurdella provincia di Avellino, Coni Comitato Olimpico diAvellino e Salerno, Legambiente; la Fondazione si av-vale della preziosa collaborazione del Forum dei Gio-vani di Ven.cano, della Arcidiocesi di Benevento, dellaBiennale delle Ar. e Scienze del Mediterraneo, dellalocale Pro Loco.

Elenco delle Scuole vincitrici:Scuola Media Statale “Dante Alighieri” di AvellinoScuola Secondaria di Primo Grado “Leonardo da Vinci”di AvellinoIs.tuto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Montefal-cione (Avellino)Is.tuto Comprensivo Statale di Montemile/o e Mon-teaperto(Avellino)Is.tuto Comprensivo “D.Pascucci”di Pietradefusi eMontefusco (Avellino)Liceo Classico Statale “D.Pascucci” di Pietradefusi e Fri-gento(Avellino)Is.tuto Comprensivo Statale “Giovanni Pascoli” – Ro-tondi (Avellino)Is.tuto Comprensivo “Rachelina Ambrosini” Sezionedi Torre Le Nocelle (Avellino)Is.tuto Comprensivo “Rachelina Ambrosini” di Ven.-cano (Avellino)Direzione Dida0ca VII° Circolo presso l’Ospedale Civile“G.Rummo” di BeneventoIs.tuto Comprensivo di San Giorgio la Molara – ScuolaPrimaria di Molinara (Benevento)Liceo Ginnasio Statale “Pietro Giannone” di CasertaScuola Media Statale “A. De Cur.s” di Aversa (Caserta).Is.tuto Istruzione Secondaria “Ugo Foscolo” di Teano(Caserta)Scuola Secondaria di I Grado “Carlo Gallozzi” di SantaMaria Capua Vetere (Caserta)I°Circolo Dida0co di Barano d’Ischia (Napoli)Scuola Secondaria I°Grado “F.Da.” di Boscoreale (Na-poli)Is.tuto Comprensivo Statale “E. De Nicola” di Casal-nuovo di Napoli (Napoli)Scuola Secondaria di I Grado “ A. Maiuri” di Pompei(Napoli)IV° Circolo Dida0co Scuola Primaria “Ma/eo Mari” diSalernoDirezione Dida0ca I° Circolo “Don S. Guadagno” –Mercato San Severino (Salerno)

La Fondazione RachelinaAmbrosini

La Fondazione Rachelina Ambro-sini,Ente Morale,regolarmente ri-conosciuto dal Ministero degliInterni con D.M. nel 1992,nasce pervolontà della famiglia Ambrosini –Sordillo,ed ha sede inVen.cano(AV). La Fondazione è im-pegnata nel diba0to culturale ita-liano, europeo, internazionale, conle finalità di contribuire alla com-prensione dei cambiamen. socialie culturali.Un movimento silen-zioso che con la forza della solida-rietà,si dedica gratuitamente al

servizio delle fasce più deboli della popolazione, degliesclusi di casa nostra e dei Paesi in via di sviluppo,allaprotezione dell’ambiente e del patrimonio culturale, ilcui obie0vo principale è collocare la solidarietà alcentro della poli.ca e della società,del rapporto traci/adini e is.tuzioni, tra popoli e culture, tra le per-sone. La solidarietà è il nostro bene comune,quelloche in una Comunità garan.sce la promozione del-l’eguaglianza e della gius.zia e che può solo portarealla Pace.Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, dellapassività, dell’isolamento, dell’egoismo:“Solidarietànon è solo tendere la mano, ma è tenersi per mano”.I programmi della Fondazione sono mol..Si rivolge edialoga sopra/u/o con i giovani a/raverso proge0scolas.ci ed inizia.ve per dare l’opportunità di avvici-narsi al mondo del Volontariato;si adopera in proge0umanitari a sostegno di popolazioni colpite da cala-mità naturali,promuove inizia.ve di assistenza a fa-vore dell’infanzia. (La Fondazione è a/ualmenteimpegnata in Darfur, Filippine ed Honduras); coinvolgele più significa.ve espressioni della Società civile edella cultura, le forze poli.che,economiche e sociali,leis.tuzioni pubbliche e private;si impegna nel diffon-dere ed incoraggiare l’adozione dell’ideale e.co del-l’altruismo come base di ogni inizia.va e la sua pra.caa/uazione in tu/e le manifestazioni della vita, orga-nizzando con i giovani del mezzogiorno “Le Giornatedella Solidarietà” che si rinnovano anche quest’annoper la 7a volta.Nello storico Palazzo Ambrosini, sede della Fondazione,a/ualmente presieduta dall’avv.Tommaso Maria Ferri, èdata l’opportunità a tan. giovani di conoscere gli Eroi veri,avolte sconosciu., che ogni giorno con coraggio, compe-tenza, spirito di sacrificio e sopra/u/o amore verso il pros-simo pongono le basi per la democrazia,lalibertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fondazione,inoltre,siimpegna nella promozione del dialogo con altre culture eciviltà a/raverso la Pace,con un premio internazionale“UnAngelo per la Pace”.

FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI

Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven.cano (Av)h/p://www.fondazionerachelinambrosini.it

[email protected] [email protected]

Si rinnova l’appuntamento con “Le Giornate della Solidarietà”, manifestazione organizzatadalla Fondazione Rachelina Ambrosini di Ven.cano-Avellino, giunta alla sua o/ava edizione.Incontri, diba0., convegni, premiazioni, mostre, parlando di Solidarietà e Pace congli Studen.,le Famiglie, le Associazioni, la Stampa, aiutando chi soffre e vive nel disagio.Gli incontri intendono farci rifle/ere sui nodi cri.ci e le prospe0ve del processo d’in-tegrazione, legalità e rispe/o dell’ambiente da parte dell’uomo.Le “Giornate della Solidarietà” quest’anno hanno preso il via il 2 marzo da Santa Cruzvillaggio nell’isola di Marinduque – Filippine, dove 500 piccoli studen. hanno tagliatoil nastro di partenza.Autorevoli le presenze che cara/erizzeranno gli impegni che avranno come sedi Pie-tradefusi e Ven.cano il 3, 4 e 5 dicembre 2009.

TEMA

Page 27: REDAZIONALI PUBBLICITARI

L’associazione culturale onlus IlPonte di Nocera Inferiore dal 13 al28 giugno ospita la mostra di pit-tura di Alessandro De Giovanni. Unevento unico nel suo genere poichè

viene messo in risalto un conce.o fonda-mentale, ovvero l’arte come superamentodell’handicap.L’arte può aiutare il disabile più di una qual-

siasi occupazione nella sua lo.a quo-dianaper diventare “normale” ma “se stesso”, pernon rinunciare alla sua voglia di comunicare,fare, alla curiosità di sperimentarsi, al piaceree al desiderio di esprimersi solo perchè i tempie i modi del suo essere non si manifestano neitempi e nei modi che la “normalità” richiede.Alessandro De Giovanni è nato a Nocera Infe-riore il 5 se.embre 1987. Affe.o dalla nascitada una grave mala/a gene-ca da precluder-

gli tu.e le a/vità motoriema certamente non quelleintelle/ve e quindi crea-ve;già da piccolissimo mostra ungrande interesse per il dise-gno che, negli anni, diventa lasua prima passione. Quelloche - colpisce subito di Ales-sandro è quella sua compo-nente ironica, quasidisarmante, del -po “Ales-sandro come stai?” e pun-tuale arriva la risposta“seduto!”. Il suo handicapnon ostacola la sua volontà di dipingere ele sue potenzialità crea-ve, unite ad unaa.enzione per i par-colari, gli perme.onodi creare disegni a mano libera di grandeintensità e con un tra.o molto preciso.Dipinge usando soltanto due dita, ed i suoiprimi disegni sono realizza- con penna-rello su carta poiché l’uso di materiali sem-

plici gli perme.e di dipingere con maggiorefacilità. Tra i suoi primi lavori ci sono serie didisegni dedica- a sogge/ specifici come losport e le bandiere. Oltre ai quadri e ai dise-gni Alessandro dipinge su pietre di diverse di-mensioni e forme. Disegni piccoli eprecisissimi, con diversi sogge/, che lui amacreare per gli amici e i familiari a cui ne fadono.Nella crescita ar-s-ca di Alessandro De Gio-

vanni la presenza dellaprofessoressa Pentangelosua insegnante di disegnoe storia dell’arte durantegli anni del Liceo Scien--fico ha fa.o si che Ales-sandro si perfezionasse ededicasse quindi al dise-gno molto del suo tempo.La sua innata ironia e ilsuo umorismo surreale

sono il suo primo obie/vo quello di “diver-rela gente”, farla sorridere. Ed ecco che dalle sue“dita magiche” prendono vita vigne.e, dise-gni ironici con didascalie, a volte un po’ amariche sicuramente - fanno fermare a rifle.ere,ma che riescono sempre a strappare un sor-riso. E’ questo il modo di esternare e comuni-care emozioni, di liberare i pensieri, digenerare nuovi stupori e scoprire nuovi oriz-zon-.Le sue opere sono un susseguirsi di momen-di intesa passione. Alessandro ha come riferi-mento quo-diano la televisione. Il mondo delpiccolo schermo viene rivisitato con unagrande immaginazione creando una sua per-sonale visione del mondo di ciò che potrebbeessere e che non è.Bisogna dare molto spazio a questo -po di ini-zia-ve Alessandro è solo una piccola goccia inun mare dove l’handicap è associato solo alladiversità invece deve essere sinonimo di crea--vità e di grande umanità Alcuni dei disegni diAlessandro, stampa- in formato cartolina, sa-ranno vendu- durante la mostra. Il ricavatosarà devoluto a Telethon quale contributo perfinanziare la ricerca scien-fica sulle mala/egene-che.

Nato nel 1990 per volontà di pazien- af-fe/ da distrofia muscolare allo scopo disostenere la ricerca scien-fica su questamala/a, Telethon due anni dopo haesteso il suo programma di ricerca atu.e le mala/e gene-che.

Si s-ma che in tu.o il mondo nascanoogni anno o.o milioni di bambini con ungrave dife.o di origine parzialmente ototalmente gene-ca. Far progredire laricerca scien-fica verso la cura di questemala/e trasformando ricerca eccel-lente in terapie disponibili ai pazien- èl’obie/vo a.orno a cui Telethon hastru.urato tu.e le sue a/vità met-tendo a disposizione fondi adegua- evincolandoli a criteri di scelta rigorosi ecompe--vi.

Dal 1990, Telethon ha finanziato 2160proge/ in diversi ambi- della ricerca su434 mala/e gene-che, con un inves--mento dire.o di 284 milioni di euro, lapubblicazione di 6410 ar-coli scien-ficie sopra.u.o la cura defini-va di dodicibambini affe/ da una gravissima im-munodeficienza, prima incurabile.

Le a/vità di ricerca finanziate da Tele-thon comprendono la ricerca esterna, ri-volta a ricercatori che operano in is-tu-pubblici e priva- non profit in Italia (uni-versità, ospedali, Consiglio Nazionaledelle Ricerche e Is-tu- di Ricovero eCura a Cara.ere Scien-fico), e la ricercainterna, svolta negli is-tu- Telethon.

L’eccellenza della ricerca finanziata, latrasparenza e l’efficienza nella ges-onedei fondi e il sostegno degli italiani sonoi valori che ispirano Telethon nel lavorodi ogni giorno e che ne fanno una fon-dazione di ricerca biomedica ricono-sciuta a livello internazionale.

Nocera Inferioredal 13 al 28 giugno 2009

MOSTRA DI PITTURA DI ALESSANDRO DE GIOVANNI

LLAA PASSIONEPASSIONE PIÙPIÙ FORTEFORTEDELLDELL’’HANDICAPHANDICAP

...nell’aperta misura delle ali del più libero uccello...

Page 28: REDAZIONALI PUBBLICITARI

UN PROGETTO PER IL RIPRISTINODI PRODUZIONI TIPICHE

Negli ul.mi anni è andata progressivamente af-fermandosi la necessità di qualificare il territorioanche mediante il recupero, la promozione e la va-lorizzazione di quei prodo0 agroalimentari che necos.tuiscono espressione di .picità e tradizione.Si sta assistendo al consolidarsi di stre0 legami traprodo0 e territorio. Ciò rappresenta un mezzo dipromozione reciproca di indubbio valore che so-s.ene lo sviluppo del turismo dolce e la difesa del-l’occupazione.In tale o0ca vuole inserirsi l’inizia.va promossadall’Associazione “Giovi” che ha come obie0vo ilrecupero ed il rilancio dei vi.gni autoctoni e tradi-zionali delle Colline di Salerno in par.colare; il vi-.gno della Sanguinella a bacca bianca e i vi.gni diAglianico, Pidirosso e Sangiovese a bacca rossa.L’idea è quella di creare un marchio denominato

“GIOVI colli di Salerno” quale sistema di garanzia diun processo che garan.sca complessivamentel’origine territoriale dei prodo0, la cer.ficazione,la rintracciabilità, il controllo della filiera produt-.va, i singoli processi di produzione, la loro inte-grità, l’assenza di prodo0 inquinan. nella fase diproduzione e trasformazione. In un processo dicompa.bilità ambientale, tale marchio potrà es-sere applicato sui prodo0, ma anche essere a/ri-buito ad aziende agricole, aziende di produzione etrasformazione di prodo0 agricoli, ristoran.,aziende agrituris.che, pun. vendita di prodo0 .-pici.

LA SANGINELLA DI SALERNO

La Sanginella è un vi.gno indigeno, col.vato datempo immemorabile nelle località del Paradisodi Pastena e Giovi. Le sue uve, oltre ad essere di

impareggiabile qualità peril consumo fresco, produ-cono o0mi filtra. dolciper il pronto consumo du-rante le fes.vità natalizieed anche vini asciu0 di sa-pore sui generis molto al-colici e serbevoli.Prima dell’introduzione inprovincia di altre varietà diuva da tavola, era la solaricercata sui merca. localie regionali ed in occasionedelle feste patronali di Sa-lerno, era la sola che figu-rasse sovrana in tu0 inegozi di fru/a, esposta infestoni, onus. di grappoliallinea. ed in parte om-

breggian. di fogliame delle stesse vi..A par.re dagli anni ’60 la Sanginella ha vissuto,per diverse cause, un rapido declino intu/a la zona anzi, stava scomparendodel tu/o.All’inizio degli anni 2000, grazie all’ini-zia.va di alcuni operatori che, per nondisperdere un patrimonio ricco di tradi-zioni, è stato avviato un proge/o di re-cupero di questa uva .pica, tu/’ora incorso, che vede coinvol., tra l’altro,l’Università di Napoli, la Regione Cam-pania, il Comune e la Provincia di Sa-lerno, Associazioni agricole e singoliprodu/ori.L’inizia.va in ogge/o mira a far tornarela Sanginella alla notorietà di un tempo,facendole riconquistare l’an.co ruolo diprodo/o .pico del territorio salernitano sia per leimpareggiabili qualità di uva da tavola sia per laraffinata generosità del suo magnifico vino.

IL PROGETTO VINO

Le colline di Giovi par.colarmente vocate per lavite, da tempi lontanissimi producono vini robu-s., generosi, ricchi di corpo molto richies. sul mer-cato locale e non.Nella zona in esame si è registrato gradualmenteun progressivo declino della coltura vi.vinicola.Mol. vigne. di .po promiscuo, sono anda. di-stru0 per cause diverse e non sono sta. più rico-s.tui.. Altri poi che pur possedendo eccellen.qualità, hanno subito un lento e progressivo pro-cesso di degenerazione, per cui è necessario cheessi vengano rinnova. mediante la selezione clo-nale o sos.tui. da altri vi.gni.Il primo intervento da a/uare riguarda la promo-

zione e la conoscenza del marchio a/raverso unacampagna promozionale tendente a sensibilizzarei des.natari del proge/o sulla validità del marchioe sulla sua capacità di dare risposte ai consuma-tori sulla sicurezza alimentare, sulla esigenza di tu-tela dell’ambiente. La campagna di promozionedovrà coinvolgere tu0 i sogge0 della filiera ali-mentare: produ/ori, trasformatori, consumatorie ristoratori. Accanto alla fase di avvio del marchioseguiranno le fasi di sensibilizzazione del proge/ofino ad arrivare alla realizzazione dei programmidi assistenza, consulenza e formazione a favore deipartecipan.. Questa fase va accompagnata daazioni di screaning delle aziende aderen..Infine la fase di espansione deve prevedere l’avviodi poli.che commerciali con l’u.lizzo dei mezzi dicomunicazioni più moderni, realizzazione di unsito web, commercio ele/ronico, turismo enoga-stronomico, incontri con università, is.tu. di ri-cerca, etc.

La valorizzazione del territorioattraverso lo Sviluppo Rurale

I Vini di Giovi”

Al via la II° edizione del premio amatoriale “Gio-vino”, come valorizzazione del territorio a/ra-verso lo sviluppo rurale ed i vini di Giovi, che siterrà Venerdì 3 O/obre alle ore 16.00 presso laSala del Bar “L’oasi del Gusto” – Giovi CasaD’Amato.Una notevole inizia.va, per gli aman. del pre-giato ne/are, organizzata dall’associazione“Giovi”, con la partecipazione del ConsorzioCampagna Produce di Altavilla Silen.na e dellaCoopera.va La/e Sele 89 di Ba0paglia, nataproprio per promuovere e valorizzare le pro-duzioni .piche collinari di Salerno, rivolgendouna par.colare a/enzione ai vi.gni autoctoni.I produ/ori di vino interessa. hanno conse-gnato nei giorni scorsi una bo0glia di vino da750 ml di vendemmia del 2007.La giuria sarà composta da 5 esimi esper., de-gusteranno ed esamineranno i vini in base a cri-teri standard e stabiliranno una graduatoria perpremiare con il “Giovino 2008” i tre produ/oriche maggiormente avranno fa/o propri i fon-damen. per la creazione del buon vino saler-

rnitano.

UN VINO “DA PREMIARE”L’Associazione Ci/adina “Giovi” senza scopodi lucro, nasce nel 2003 a Salerno .Lo scopo sociale è quello di migliorare le con-dizioni di vita della Frazioni Collinari e di in-cen.varne il tessuto economico, sociale eambientale; di promuovere la valorizzazionedel patrimonio aziendale e gastronomico delterritorio salernitano e in par.colare dellefrazioni collinari, realizzando a0vità di pro-mozione e valorizzazione delle produzioni .-piche, con par.colare riferimento aivi.gni autoctoni, recupero della storiaculturale, nonché servizi ed a0vità so-cialmente u.li, contribuendo in tal modoalla crescita culturale e civile dei propri as-socia. e non, offrire la possibilità al mag-gior numero di persone di aderire alle sueinizia.ve.L’Associazione in par.colare può promuo-vere la valorizzazione delle culture vi.-vi-nicole e dei vi.gni autoctoni a/raverso

inizia.ve e manifestazioni, anche a/raversola collaborazione, l’adesione e la conclusionedi accordi con En. Pubblici e priva., Is.tu.,Società, Comita. ed en.tà culturali.Organizza e ges.sce, manifestazioni, degu-stazioni, a0vità forma.va, incontri, seminarie altre a0vità pubbliche e servizi a0 al rag-giungimento degli scopi dell’Associazione.Promuove a0vità culturale di ogni forma edespressione.

L’associazione Ci�adina “Giovi”

G iovino

Grappoli uva Sanginella

Grappoli uva Aglianico

Page 29: REDAZIONALI PUBBLICITARI

E'tra i premi cinematografici più lon-gevi d'Italia e in quest'edizione com-pie il suo cinquantesimo anno. Perl'Irpinia il "Laceno d'oro", fondato nellontano 1959, è un'icona senza

tempo, un evento unico nel suo genere, untrampolino di lancio per fior di regis2 che sca-vano in quel genere tanto amato negli sessantae se3anta che risponde al nome di "Neoreali-smo".Quest'anno il premio registra un'importante no-vità: ritorna nella sua terra d'origine dopo de-cenni di "migrazioni" tra Avellino e hinterland.La manifestazione si svolge, infa4, a Bagnoli Ir-pino nel giorno di Ognissan2 ed è ar2colata indue momen2. Alle 10 è in programma la ceri-monia in onore di Pier Paolo Pasolini, mente eideatore del "Laceno d'oro". Sarà inaugurata unatarga in memoria del regista-scri3ore in sos2tu-zione di una effigie precedente andata distru3acon il sisma del 1980. A seguire è in programmaun confronto sul tema "Omaggio a Pasolini.

Nella terra del Laceno: cinquant'anni dopo". In-troduce e modera Alessandro Di Napoli. Salu2affida2 ad Aniello Chieffo, sindaco di Bagnoli eIncoronata Vivolo, assessore alla cultura del Co-mune di Bagnoli. A seguire le relazioni dei pro-fessori Teresa Romei, Paolo Saggese, GiuseppeIuliano, Nicola Prebenne, Giuseppe Liucci e Giu-seppe Panella, docente dell'Università "Nor-male" di Pisa ed autore del volume su Pasolini

"Il cinema nella terra le3era-ria".La kermesse culturale - pa-trocinata dal Comune di Ba-gnoli e dalla ComunitàMontana Terminio-Cervialto- prosegue nel pomeriggioalle 15.30 con un diba4to sultema "50° anniversario delLaceno d'Oro: analisi del pas-sato, prospe4ve per il fu-turo". Introduce e moderaGiuseppina Di Crescenzo. Sa-lu2 del sindaco AnielloChieffo. In scale3a sono at-tesi gli interven2 di GiuseppePreziuso, Mariangela Auliso,Luigi Iuppa e le relazioni diFlavio De Bernardinis, cri2cocinematografico e docente di "Storia del ci-nema" presso la Scuola Nazionale di Cinema aRoma, Carlo Di Carlo, regista vincitore del pre-

mio "Laceno d'oro" nel 1978,Vincenzo Siniscalchi, noto av-vocato, e Antonio Guerriero,procuratore della Repubblicapresso il Tribunale di San-t'Angelo dei Lombardi. Lachiusura dei lavori è affidataad Eusebio Marano, assessore al turismo del Co-mune di Bagnoli. Durante il convegno saranno

proie3a2 lo spot promozionale, in anteprima as-soluta, su Bagnoli e il "Laceno d'Oro", e il film"Per questa no3e" di Carlo Di Carlo.

Il premio, infine, si conclude con la con-segna dei riconoscimen2 e la presenta-zione del libro "Il clone di Dio" di MicheleZizza. Partecipano i giornalis2 Angelo Cor-vino (Corriere dell'Irpinia), Alessandro DeGru3ola (Media Communicator Roma) e

Lucia Ambrogi, legale del Wwf Italia Roma.. Il Pa-trocinio è affidato a Comunità Montana "Terminio-Cervialto" e Comune di Bagnoli.

Il fascino del Laceno che stregavaModugno,Proie$ e Alida ValliLa rassegna ha ammaliato i maggiori ar2s2 italiani,incanta2 dalle bellezze dei mon2 Picen2niIl premio cinematografico al quale Camillo Marino eGiacomo D'Onofrio diedero il nome di "Laceno d'Oro"nasce il 5 se3embre del 1959, promosso dalla rivista"Cinemasud" e lega le sue sor2 le sor2 ad una delle lo-calità paesaggis2che più sugges2ve della Campania:l'altopiano del Laceno, che in quegli stessi giorni inau-gurava il primo nucleo del villaggio turis2co. Il premio,infa4, è l'incontro di una duplice esigenza: dar luogoad una manifestazione cinematografica e le3erariache avesse come tema il "Neorealismo" - facendo davetrina ai lavori di giovani cineas2 alle prese con ungenere che spopolava negli anni sessanta - e pubbli-cizzare le bellezze naturalis2che del territorio, lanciando il turismo sul Laceno. Il tu3o so3o la regiadel maestro Pier Paolo Pasolini, tra i fondatori dell'evento, portato in Irpinia dal gruppo di Marino.L'amministrazione di sinistra guidata da Tommaso Aulisa premeva sull'incontro di queste due "lineeprogramma2che" di cui era stato inves2to il premio. E nei primi anni il successo fu crescente. I mag-giori le3era2, cantan2, giornalis2, regis2 che si affermavano sul panorama nazionale ed internazionalefacevano tappa alla rassegna di Bagnoli. Nella memoria colle4va del fes2val si sono sedimenta2 mo-men2 indimen2cabili: gli incontri con Pasolini e Laura Be4, la vitalità di Modugno, la serata con NanniLoy a Bagnoli, la carica sexy dell'a3rice francese Dominiq Boschero, il fascino di Lydia Alfonsi e AlidaValli e della star internazionale Vanessa Redgrave, il ballo con una giovane e disinibita Ingrid Thulin, lafur2va par2ta a scopa alle tre del ma4no alla fontana del Gavetone con l'Alfonsi e la Gaber, la vervedei giovani a3ori Franco Nero, Gigi Proie4 e Stefano Sa3a Flores, la voce calda di Milva.Per i primi se3e anni il "Laceno d'oro" si svolse tra Bagnoli e l'altopiano, dal 1966fu trasferito ad Avellino e nell'hinterland .

Il presidente della Comunità Montana:

Così si arricchisce il sistema terri-toriale della "Terminio-Cervialto"

Insieme al Co-mune di Ba-gnoli, la"Terminio-Cer-vialto", èl'unico ente adaver credutonella missioneculturale e pro-mozionale del "Laceno d'Oro", patrocinandol'organizzazione dell'evento.«La missione del Laceno d'Oro - commenta ilpresidente della Comunità Montana Car-mine Ragano - diventa una giunta culturalead una realtà ambientale e turis2ca di qua-lità, che dall'altopiano del Laceno deveestendersi con un meccanismo a raggiera sutu3o il territorio della comunità montana edei comuni viciniori.Noi dobbiamo rappresentare un sistema ter-ritoriale, dovendo rappresentare un sistematerritoriale che deve poggiare su fulcri im-portan2 come la rassegna cinematograficadi Bagnoli.Nella futura proge3ualità della programma-zione regionale - prosegue Ragano - vedo unruolo importante da assegnare sia al territo-rio del Laceno sia a quello comprensoriale.Il"Laceno d'oro" può arricchire questo per-corso, diventando dunque un evento chepuò essere messo a sistema nello sviluppocomplessivo del territorio».

SpecialePremio

CinematograficoBAGNOLI IRPINO (AV)

1 NOVEMBRE 2009

Il "Laceno d'Oro" festeggia 50 annie ritrova la “sua” Bagnoli

«Dal neorealismoal documentario ambientale:la svolta del premio rilancerà il territorio»Il sindaco di Bagnoli: rispolveriamo la missione originaria dell'evento. E fa unappello: nel 2010 manifestazione unica con Avellino

«Il 30 agosto 1959 si celebra la festa "Luci sul Laceno" per l'inaugurazioneufficiale del Villaggio Alpino e dell'impianto di illuminazione ele3rica sul-l'altopiano.La festa è patrocinata dall'amministrazione provinciale di Avellino, dal-l'ente provinciale per il turismo e dal Comune di Bagnoli e mira a far co-noscere le bellezze, l'interesse turis2co e la salubrità del clima del nostroLaceno che giustamente è stato definito "Svizzera d'Italia". (...) Nel corsodella manifestazione saranno assegna2 vari premi e sarà bandito il premio"Laceno d'oro", da conferirsi nel 1960 al regista, giornalista e ar2sta chemeglio avrà contribuito a3raverso la sua opera alla valorizzazione delluogo». La delibera della giunta che is2tuisce il "Laceno d'oro" è gelosa-mente custodita negli archivi del Comune di Bagnoli. Ha cinquant'anni anni ma è ancora a3ua-lissima. Non a caso il sindaco Aniello Chieffo, ricalcando le indicazioni di quella delibera, ha inmente di rilanciare il "nuovo corso" del premio rispolverandone la missione originaria: aggan-ciarlo ad una profonda valorizzazione del patrimonio naturalis2co. «Ci ritroviamo dove ci siamolascia2 - commenta Chieffo - nel 1959 il premio si organizzò per la prima volta in occasione del-l'inaugurazione del villaggio Laceno, oggi cade in concomitanza con una serie di proge4 finan-zia2 o in via di finanziamento sparsi sul territorio comunale: l'ammodernamento della stazionesciis2ca, l'operazione di lancio delle gro3e del Caliendo, la ristru3urazione del convento di San Do-menico. In tal senso - prosegue il primo ci3adino di Bagnoli - esauritosi il filone cinematografico

del Neorealismo, ci auguriamo che il premio possa crescere con un "occhio" di-verso. Potremmo spostare il "Laceno d'Oro" sul modello del documentario che harilevanza scien2fica, mostrando l'ambiente che si conserva inta3o». E poi, si au-gura ancora il sindaco, «nel 2010 ci deve essere un programma unico tra il "Lacenod'oro promosso a Bagnoli e quello che si con2nua a tenere ad Avellino. Per far que-sto - conclude Chieffo - è necessaria la piena sinergia tra le amministrazioni comu-nali per dare luogo ad un percorso culturale unico, costellato da even2, confron2,manifestazioni, che si estende da Bagnoli sino al capoluogo». Per l'assessore al tu-rismo del Comune di Bagnoli, Eusebio Marano, «dopo quest'edizione di rilancio sipotrà puntare ad una kermesse dai contenu2 più vas2, dove si incontrano cinema

e le3eratura, musica e cortometraggi, includendo più forme d'arte. Pertanto - chiosa - è neces-sario il supporto di tu4 gli en2 impegna2 nella "filiera culturale" affinchè il "Laceno d'oro" tornirealmente quell'evento così fortemente voluto da Pasolini».

Grande a�esa per il premio cinematografico che quest'anno ricordala memoria di Pasolini, tra i fondatori dell'evento

Page 30: REDAZIONALI PUBBLICITARI

La storiaSi tratta di un rito che non è possibile raccontaresolo a parole. E’ un susseguirsi di storie di devo-zione, di suoni, di danze, di suggestioni, di emo-zioni vere che si ripetono da oltre cinque secoli.E’ una storia fatta dalla gente che si porta ap-presso storie di vita unite a momenti di religio-sità e fede che come in tutte le tradizioni popolarisi fondono con riti arcaici e pagani.Era l’ottava di Pasqua quando fu appunto ritro-vato il quadro della madonna.Forse fu sotterrato nell´ottavo-nono secolo , persottrarlo alla distruzione della lotta iconoclasta ,che vietò il culto delle immagini sacre, o anchealle feroci incursioni e razzie dei saraceni.

Quest´immagine dopo il disseppellimento, fuconservata a lungo nel piccolo oratorio dell´An-nunziatella, detto anche Spogliaturo, perché lì iconfratelli , prima di accompagnare i morti allasepoltura, si svestivano dei loro abiti per indos-sare quelli prescritti dal rito.Lo stato di deperimento del quadro rese neces-saria la sua riproduzione su tela e ciò dovette av-venire nei primi anni del 1600, quando, a seguitodel primo miracolo ad opera della sacra imma-gine (l´improvvisa guarigione di uno storpio) ,ne seguirono in poco tempo ben altri sette.Crebbe così la devozione verso la Madonna delCarmine e nel 1610, accanto all´oratoriodell´Annunziatella, si iniziò la costruzione della

chiesa a lei dedicata, che dalla metà del secoloXVIII è conosciuta anche comeMadonna dellegalline.Nel 1954 è stata elevata a Santuario Mariano.

La festaNel pomeriggio del Venerdì in Albis si svolge ilrito dell’apertura del Santuario ai fedeli. I “tam-morrari” ed i danzatori paganesi battono le pellidi capra delle tammorre, cantano 'a figliola e dan-zano in cerchio sino a quando vengono liberaticolombi e tortore.Dopo l’apertura, la festa religiosa continua ladomenica in Albis con la Processione.La statua lignea ottocentesca della bella Ma-

donna dai boccoli d’oro, dalle nove in puntoattraversa vicoli, cortili, centro e periferia dellacittà.I fedeli, a migliaia, fanno volare coriandolidalle proprie abitazioni addobbate con drappi.I più devoti offrono galline, colombi, pavonie soldi. Gli abitanti espongono negli antichicortili un quadro della Madonna addobbato elo circondano di drappi e lenzuola del cor-redo. Prima di rientrare al suo Santuario, la

Madonna si reca inpiazza Sant'Alfonsoper ricevere le duegalline che Sant'Al-fonso personalmenteamava offrirle.La festa dura sino al-l’alba del lunedìquando i “tammor-rari” si recano al San-tuario a consegnarele tammorre che ilPriore depone aipiedi della Madonna.La sera del lunedì ini-zia il “Ritmo Festi-val”, festival di

musica popolare con esibizione di paranzelocali ed artisti di fama internazionale.

I toselliAl passaggio della processione della Madonnaper le varie strade del centro storico vengonoaperti i cosiddetti toselli. Il tosello è un luogodove l'invocazione alla Madonna si esprime informe barocche e sontuose. La sua prepara-zione inizia un mese prima dei festeggiamentie consiste nell'addobbare un angolo del pro-prio cortile per farne omaggio alla Madonna.In serata il tosello si anima di tammorrari perl'inizio della veglia alla Madonna e si sente pertutta la notte il suono delle tammorre ed ilcanto dei devoti. Solo all'alba del lunedi i tam-morrari smettono di suonare e danno vita adun corteo che si dirigerà fino al santuario dellaMadonna dove deporranno ai suoi piedi leloro tammorre. Questo sancisce la fine dei fe-steggiamenti e rimanda tutto al prossimoanno.

(le foto sono state realizzate da fotogallery montoro)

Un giorno alcune gal-line razzolando in unorto portarono alla luceun quadro una piccolatavola lignea su cui eraraffigurata la Ma-donna del Carmine, inquel luogo fu eretta unachiesa

La Fondazione PaganiCittà di Santi, Artisti e Mercanti

La Fondazione è un organismo strumentale del Comunedi Pagani, presieduto dal dottor Raffaele De Virgilio checon l’intero staff dirigenzialegestisce i servizi culturali, tu-ristici e del tempo libero, diretti al miglioramento della qua-lità della vita sul territorio comunale.L'obiettivo principale della Fondazione è di contribuire alprogresso della comunità paganese in tutti i campi dellaqualità della vita.Le principali aree di intervento della fondazione sono:* Salvaguardia, recupero e valorizzazione del patrimonio

artistico, storico, culturale ed antropologico;* Promozione della cultura e della ricerca scientifica;* Organizzazione di eventi e progetti di marketing terri-

toriale;* Interventi su progetti ed opere nel campo sociale;* Formazione della P.A.;* Progetti ed opere nel campo turistico/ricettivo;* Organizzazione e gestione di attività legate allo sport

ed al tempo liberoAlla fondazione è affidata la gestione della biblioteca comunale e delle attività collaterali con-nesse, nonché la costituzione e gestione della libera università. Oltre alla valorizzazione del ter-ritorio la fondazione promuove la conoscenza, anche attraverso il suo sito web(http://www.fondazionepagani.it), delle iniziative legate alla FestaMultisecolare dellaMadonnadelle Galline. Tra le altre iniziative quest’anno organizza il primo concorso fotografico ”Emu-ment rà fest a Maronn re galline” a tema libero che si terrà a Pagani dal 17 al 20/04/2009, col-legandosi ai festeggiamenti in onore di S. Maria Incoronata del Carmine detta delle Galline.Saranno ammesse solo le fotografie riprese sul territorio del comune di Pagani, durante la festadal venerdì 17/04 ore 17:30, a lunedì 20/04 ore 10:00. Le fotografie potranno essere inviate finoalle ore 09:00 del 20/04/2009 via e-mail all’indirizzo [email protected] o consegnate,su supporto digitale nella sede della Fondazione pagani città o nei punti succursali informativi.

Gli organi della FondazioneIl Presidente, Dr. Raffele De VirgilioIl Vicepresidente, Franco PersicoIl Consiglio Direttivo, Angelo Stile, Carmela VitelliIl Direttore, Dott. Gaetano PepeDipendenti, Tommaso Abate

InformazioniFondazione Pagani cittàvia Amendola, 93 - 84016 - Pagani (SA)www.fondazionepagani.it [email protected] - 081 5158061

Succursali informativePiazza Municipio, domenica 19/04dalle ore 15 alle ore 22:00Corso Ettore Padovano esterno Villa Comunalegiorno 19/04 alle ore 15:00 alle ore 22:00

MADONNA DELLE GALLINESpeciale

la

Pagani 17 - 22 aprile 2009

FESTAMULTISECOLARE

Page 31: REDAZIONALI PUBBLICITARI

VITIVINICOLA

AZIENDA AGRICOLA

Ven1sei anni di a3vità, undici i vini prodo3, qua2ordici e2aridi vigne aziendali, solo vi1gni autoctoni Fiano, Aglianico e Pie-dirosso, è questa la carta di iden1tà dell’azienda Vinivi1cola Ma-rino. Il punto di orgoglio su quale si base tu2a la produzione èl’aver dimostrato come le uve lavorate in modo moderno piut-tosto che con regole an1che hanno dato vita a vini migliori enel giro di pochi anni i vi1coltori locali hanno acce2ato di buongrado questo proge2o facendo proprie le tradizioni ma guar-dando in modo diverso la ricerca della innovazione.Raffaele Marino ha voluto valorizzare quei vi1gni autoctoni chequi hanno fa2o la storia nel periodo della Magna Grecia. La po-li1ca aziendale verte su tre aspe3 fondamentali: le qualità dellepersone, la storia ed il futuro. La fiducia nelle capacità e la cor-re2ezza delle persone spiega Marino è fondamentale per potercondurre questa impresa. Accanto ad un buon clima semprepresente, terreni eccezionali, vigne1 perfe3 si fondano la pas-sione e la competenza di chi lavora con cura per realizzare unprodo2o di indiscusso valore. Il fondere vecchie tradizioni conuna crescente innovazione rappresenta un altro degli aspe3fondamentali per la crescita di questa azienda. Nè è buon te-s1mone il fondatore Lorenzo Marino che ha trasferito la sua

esperienza fa2a di conoscenze ma sopra2u2o di passione;l’idea di fare da subito un vino che risultasse qualita1vamenteeccellente fu il suo primo obie3vo. Questa sua passione è statafa2a propria da Raffaele Marino che ha sviluppato a2raverso iltempo l’azienda portandola a produrre un vino sempre piùbuono vanto primario di tu2a l’azienda vi1vinicola. L’acconten-tarsi non è qualcosa che appar1ene alla famiglia Marino. Nellavasta proprietà dove sorge l’intera azienda emerge la grandecan1na o per meglio dire una vera e propria roccaforte del vinodove è possibile non solo assaggiare queste “specialità”, ma sipuò soggiornare, studiare sperimentare tu2o in un contestonaturale e affascinante fa2o di vigne e ulive1 meravigliosi. Nel-l’azienda Marino si cresce con costanza ed abnegazione ed il

successo è tes1moniato dal fa2o di o2e-nere la denominazione di origine control-lata per il Cilento Fiano, una vera e propriaperla enologica che si va ad affiancare alCilento Bianco, al Cilento Rosso, a quelloRosa ed al superbo Cilento Aglianico chequest’anno ha o2enuto l’ambito ricono-scimento di “riserva” per le annate mi-gliori. La vendemmia del Fiano è iniziata aiprimi di se2embre e l’alternarsi del clima,momen1 caldi a momen1 di clima più fre-sco, ha contribuito ad una piena matura-zione delle uve in modo da produrre unvino che ricordasse l’estate, il territorio coni suoi profumi ed i suoi colori.Assaggiare un bicchiere di questo Fiano èun’esperienza unica non solo per il palato.Il suo colore chiaro con qualche riflessoverdognolo che si coglie meglio inclinandoil bicchiere ed osservandone la superficie,fanno emergere sensazioni olfa3ve cheevidenziano quei toni fru2a1 con qualchepiacevole traccia salmastra.Proprio la sua aroma1cità e la sua inten-sità fanno del Cilento Fiano Doc un bianco per-fe2o per una cucina di mare. O3mo con iprimi pia3 semplici e profuma1 come gli spa-ghe3 alle vongole o agli scampi. Si sposa be-nissimo con i secondi come grigliate di spigole,orate, gamberoni o fri2ure del golfo.Fanno parte della famiglia dei vini dell’aziendaMarino anche i coside3 vini IGT (indicazionegeografica 1pica) dove il Piedirosso è uno diquelli che la fa da padrone.An1co e raro vi1gno impiantato per la primavolta nel Cilento dagli an1chi colonizzatori grecie all'origine di questo superbo ed originalis-simo vino. Di colore rosso rubino più o menocarico. Profumo intenso vinoso elegante conbuona percezione di fru2ato. Sapore ampio eben ar1colato nel quale affiora ricca e piace-vole una piena nota aroma1ca cara2eris1ca.Corpo vellutato modellato da passaggio in ro-vere. In gastronomia è indicato con pasta ri-piena, formaggi a pasta dura, grigliate di carnein par1colare capre2o alla brace.O3mi sono anche i “vini da tavola” quali il Fonte del Saracenosia bianco che rosso ed anche il Raus$ello bianco. Infine un’at-tenzione par1colare è rivolta anche al vino da dessert, il Rossi-tum.Le uve del Rossitum sono state vinificate in singola par1ta e con

lo stesso rigore di can1na il vino è stato preservato in-tegro nella sua origine sino all'imbo3gliamento ed èla risultante di varietà così ripar1te: Piedirosso 80% eun modesto contributo di Aglianico. La vendemmiaviene di solito eseguita a fine o2obre quando le uveraggiungono nelle annate migliori una surmaturazionesulla pianta. La fermentazione dell'uva ammostata èstata controllata in modo che la temperatura non su-perasse mai i 18°C. La permanenza delle bucce sulmosto dura circa 3 giorni.Un vino che può essere gustato con crostate di fru2a,dolci 1pici cilentani come sfogliatelle, struffoli e in par-1colare dolci a base di pasta di mandorla.Una visita in questo “paradiso” va sicuramente fa2a.Oltre alla riscoperta della an1che tradizioni, il gustareun buon bicchiere di vino rappresenta un’esperienzadavvero unica accompagnata dalla cordialità e dallaospitalità del padrone di casa.

Azienda Agricola MARINOVia Fontana Saracena - Moio84043 - Agropoli (Sa) - Parco del Cilento -Tel.: 0974.821719h%p://www.vinimarino.com - [email protected]

Il Cilento Doc come bandiera

L'Azienda agricola "Marino" nata alla fine degli anni 70 grazie alla pas-sione di Lorenzo Marino, è situata in un territorio dove madre natura èstata par!colarmente generosa.

Dolci colli si affacciano su una delle più sugges!ve coste del Mediterra-neo, dove il microclima e la composizione del terreno sono tra le più fa-vorevoli per la col!vazione della vite e dell'ulivo. Non a caso fu terra dicolonie greche e non a caso questo territorio fa parte del Parco Nazio-nale del Cilento.

L'Azienda si estende su una superficie di 30 e"ari di terreno, 14 deiquali sono col!va! a vigne! specializza!, 10 ad ulive! ed i rimanen! asemina!vo.

L'Azienda Marino è tra le più dinamiche del Cilento, produce ed imbot-!glia vini di qualità, esclusivamente dalle dalle proprie uve che sonodella varietà Fiano, Aglianico e Piedirosso tu"e autoctone.

Da oltre 30 anni l'Azienda Marino è l'espressione del territorio a cui ap-par!ene Il Cilento ed accompagna al gusto del vino le tradizioni e la cul-tura.

Olio extravergine di oliva

Gli Ulivi col1va1 nell’azienda agricola Ma-rino, su una superficie complessiva di circa10 e2ari, godono di condizioni clima1che eambientali, par1colarmente favorevoli ed iluoghi dove crescono, sono più ada3 al lorovigoroso sviluppo, si tra2a di terreni di na-tura argillosa e situa1 in collina.Qui nascevano spontanei nei millenni an1-chi, assicurando longevità a coloro che si ali-mentavano dalla primissima alla più tardaetà con i loro fru3.Le olive sono raccolte a mano all’inizio della maturazione quando

presentano il massimo di aromi ed il minimo di acidità e spremutea freddo con cura al fine di esaltarne il sapore, profumo e genuinità.Si produce in quan1ta1vi limita1 vista la rido2a superficie, e solo lemigliori par1te di olive diventano l’Olio Extravergine di Oliva CilentoD.O.P Marino di colore giallo dorato, con sapore cara2eris1co, frut-tato, delle varietà frantoio, leccino.Si usa crudo su verdure fresche e co2e, su zuppe, su carne e pescealla brace, in co2ura negli arros1 e nelle fri2ure e su tu2o ciò chela fantasia suggerisce.

L’agriturismo Marino

Si trova all'interno dell'omonima azienda vi1vini-cola, in zona panoramica collinare, che perme2onoil piacere di rilassarsi nel clima fresco e ven1lato.Dispone di 6 ampie camere confortevoli ed indi-penden1, con terrazzino con vista panoramica del golfo di Salerno e della

baia di Trentova.Ogni camera dispone di bagno, frigo, tv, ri-scaldamento autonomo.L'agriturismo Marino è a 2 km dal mare,

ed in dieci minu1 è possibile raggiungerePaestum e in 20 minu1 Velia, i1nerari sto-rico - culturali di grande sugges1one e fa-scino.L'agriturismo effe2ua solo la soluzione

B&B. Per la prima colazione l'azienda me2e a disposizione dei suoi ospi1:dolci locali, la2e, the, succhi di fru2a, fru2a di stagione, uova fresche,miele di produzione propria, pane casereccio.A richiesta degustazione dei vini prodo3 dalla azienda.

MARINO

Page 32: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Speciale Radiologia Vascolare e Interventistica

750 posti letto. 2200dipendenti. Se bastas-sero i numeri a descri-verci avremmo giàdetto tutto.Siamo l’AziendaOspedaliera di Sa-lerno, e di questa fan-tastica terrainterpretiamo le con-traddizioni tipiche diuna regione sospesatra il mare delle suecoste e la neve dellesue montagne.Siamo l‘Ospedaledalle origini più anti-che, illuminate dallaScuola Medica Saler-nitana, e contemporanea-mente viviamo un presentedi particolare fermento erinnovamento di cui laTorre del Cuore, che ve-dete nella nostra foto, èsoltanto un primo esempio.Siamo anche noi come so-spesi tra un recente passatoche ha sfiorato polemichespesso impegnative, e unfuturo che disegna traietto-rie accattivanti di rifunzio-nalizzazione ed ulterioreammodernamento.Stiamo inoltre costruendoun innovativo processo diclinicizzazione, insiemecon l’ Università di Sa-lerno, per completare, nelnostro Ateneo, la Facoltàdi Medicina.Viviamo un presente ope-roso, di elevatissima pro-

fessionalità e di abnega-zione da parte di piccoligrandi eroi quotidiani chesi dedicano alla cura dellepersone con dedizione edamore, e a guardare avanti,alla sfide che la comples-sività delle problematichelegate alla dimensione as-sistenziali ci pongono nelbreve, nel medio e nellungo periodo.Siamo profondamenteconvinti che vanno indivi-duate le coerenze e le si-nergie capaci di garantirela sostenibilità del nostrofuturo, che è già comin-ciato.Noi continuiamo a cer-carle.E siamo certi che nel no-stro percorso aumente-ranno sempre più icompagni di viaggio.

La Radiologia Interventistica èuna branca della Radiologia checonsente, attraverso l’uso diguidemetalliche e di cateteri par-ticolari, sotto la guida dei RaggiX o di altremetodiche d’imaging(come l’ ECOGRAFIA, la TAC,la RMN), di eseguire procedureterapeutichemini-invasive che, ilpiù delle volte, sostituiscono l’in-tervento chirurgico tradizionale.Grazie alle metodiche di Radio-logia Interventistica è possibiledilatare vasi ristretti, stenotici,utilizzando cateteri “a pallon-cino” e “stents” metallici, im-piantare protesi per via femoraleper curare aneurismi (endopro-tesi), iniettare attraverso il cate-tere particelle o spirali metallicheper bloccare un’emorragia, iniet-tare farmaci per disostruire unvaso occluso da un trombo; èpossibile, ancora, drenare rac-colte fluide addominali, ascessi, vie bi-liari e cavità escretrici renali, trattare ilvaricocele maschile e femminile, i fi-bromi uterini, etc. etc.Nell’Azienda Ospedaliera “S. Gio-vanni di Dio e Ruggi D’Aragona” diSalerno, da diversi anni c/o l’Unità

Operativa di Radiologia Vascolare edInterventistica, responsabile il dr. Vin-cenzo Villari, si eseguono tali proce-dure.I Medici Radiologi sono, oltre al dr.Villari, il dr. Antonio Rescigno, il dr.Vincenzo Sica, il dr. Raffaele Canta-rella; fanno parte dell’equipe il DS dr.Pasquale De Rosa, 4 Tecnici Sanitaridi Radiologia Medica, 6 infermieri, 3ausiliari s. s.E’ di fondamentale importanza la col-laborazione che negli anni si è conso-

lidata con gli altri Re-parti dell’ Ospedale,come la Chirurgia Va-scolare, la Cardiochi-rurgia, la Nefrologia,l’Urologia, l’Oncolo-gia, la Rianimazione, la Diabetologia,etc.

L’attività di RadiologiaInterventistica si svolgeutilizzando l’angiografodigitalizzato Philips In-tegris V 5000, con turnidalle ore 8 alle 20 dal lu-nedì al venerdì.L’attività di urgenzaviene assicurata nell’ora-rio notturno, il sabato edi festivi mediante laPronta Disponibilità.I campi di interesse piùimportanti sono:- la patologia traumatica:si posizionano anche inemergenza endoprotesi

aortiche e si eseguono embolizzazionisuper-selettive di vasi arteriosi sangui-nanti;- le arteriopatie periferiche: si ese-guono correntemente angioplastichetransluminali e si posizionano stents;- gli accessi venosi nei pazienti inemodialisi: si eseguono angioplastichedelle fistole e delle vene degli arti su-periori; nelle vene centrali si posizio-nano stents autoespandibili;- le procedure in Oncologia: si ese-guono quotidianamente nefrostomiepercutanee, drenaggi biliari, biopsie,ma anche chemioembolizzazioni deitumori epatici, radiofrequenze, alcoo-lizzazioni, etc.- si trattano mediante embolizzazionepatologie particolari come il varico-cele, maschile e femminile, ed i fi-

bromi uterini;Negli ultimi 3 anni sono stati eseguiti3.000 pazienti per 9.000 procedurecirca, di cui in buona parte in regimedi urgenza/emergenza.La percentuale di procedure di Inter-ventistica sul totale è di circa il 60 %.L’Unità Operativa di Radiologia Va-scolare ed Interventistica dell’AziendaOspedaliera “S. Giovanni di Dio eRuggi d’Aragona” di Salerno è centrodi riferimento regionale ed è parte in-tegrante del “trauma center”, del“bleeding center”, nella gestione deipazienti in emodialisi cronica, nei pa-zienti diabetici, etc.

Il Ruggiguarda al futuro

Radiologia Interventistica:

Lenuove frontieredella radiologia

Dissezione aortica tipo B Dopo trattamentocon endoprotesi

Stenosi dell’arteria renale sxin paziente ipertesa Dopo trattamento

con angioplastica e stent

OO.RR. SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA - SALERNOL’azienda ospedaliera di alta specialità di rilievo nazionale

Il Direttore Generaledott. Attilio Bianchi

Il Responsabile dell’U.O. di RadiologiaVascolare ed Internisticadott. Enzo Villari

Page 33: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Speciale Radiologia Vascolare e InterventisticaOO.RR. SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA - SALERNO

L’azienda ospedaliera di alta specialità di rilievo nazionale

L’elettrofisiologia si aprealla Città e alla Provinciacon gliAmbulatoriL’Elettrofisiologia si apre allaCittà e allaProvincia con gliAmbulatori.Alla Struttura di Elettrofisiologia saler-nitana afferiscono ben cinque Ambula-tori: Aritmologia, che eroga oltrecinquecentoprestazioni annue apazientiricoverati ed esterni; Pace-makers, cheespleta circa duemila controlli annui;Defibrillatori, con circa cinquecento

controlli annui; Holter, con circa 1300esami annui; Ambulatorio della Sin-cope, che, insiemeapoche altre strutturein Campania, offre la possibilità del-l’esecuzionedi esami diagnostici deltutto peculiari, come l’head-up tilttest.La richiesta delle prestazioni inerentiil settore di interesse dell’Elettrofi-siologia è in costante aumento, a te-stimonianza di una idonea rispostaqualitativa alla domanda del-

l’utenza. Le aritmie cardiache costitui-scono una delle maggiori cause di ac-cesso al pronto soccorso degli ospedali;per dare una dimensione del problema,la fibrillazione atriale (una aritmia che simanifesta con battito cardiaco veloce ed

irregolare) colpisce circa il 10%della po-polazione mondiale nella ottava decadedi vita.La diagnosi ed il trattamento delle arit-mie cardiache costituiscono il campodiapplicazione della Struttura SempliceDipartimentale diElettrofisiologia, affe-rente al Dipartimento “Cuore” del-l’Azienda Ospedaliera Universitaria diSalerno; ne è responsabile il dottorAn-drea Campana, attuale Presidente re-gionale dell’AIAC (AssociazioneItaliana diAritmologia eCardiostimola-zione), coadiuvato dai dottori Manzo,Melchiorre e Brigante e dagli Infer-mieri professionali operanti nelLabo-ratorio e negliAmbulatori annessi.L’Elettrofisiologia di questa AziendaOspedaliera raccoglie l’eredità della Se-zione di Elettrostimolazione cardiacadegliOO.RR.di Salerno, che eseguì, nel1971, il primo impianto di pace-makerdella nostra provincia; essa è un Centrodi riferimento regionale, non solo sulpiano operativo, ma anche per l’intensaattività di ricerca scientifica che vi sisvolge.

La diagnosi ed il trattamento delle aritmiecardiache presso la SSD di elettrofisiologia

Il dott. Campana con i Medici e gli Infermieri del Laboratoriio

Il Personale degli Ambulatori.

L’impianto di pace-maker e dei defibrillatoriLe bradiaritmie, relativamente frequenti, sono caratterizzate da un marcatorallentamento del battito cardiaco, che rende difficile il corretto apporto ema-tico all’organismoe soprattutto al cervello, organo chepiùdi altri soffre per unridotto apporto di ossigeno; è questa la causa delle manifestazioni che si ac-compagnano a tale tipo di disturbi del ritmo cardiaco.Presso questa Azienda Ospedaliera, le bradiaritmie vengono affrontate conl’impianto di pace-maker definitivi (ne sono stati applicati oltre 5000 dal-l’iniziodell’attività), che supplisconoalla rallentata attività spontaneadel cuore,permettendo l’espletamento di una normale attività fisica; un particolare tipodi pace-maker viene poi usato per il trattamento di casi particolari di scom-penso cardiaco, una patologia che provoca circa 65000 ricoveri ospedalieriannui in Italia. L’impegno dell’Ospedale è rivolto anche alla prevenzione dellamorte improvvisa aritmica (57000 casi/anno in Italia); dal 1995 è iniziato, nelLaboratorio di Elettrofisiologia, l’impianto di defibrillatori automatici in pa-zienti esposti a particolari condizioni di rischio.Oggi, ilCentro con sedepressol’AziendaOspedaliera salernitana impiega, in questo settore di grande valenzasociale, tecnologie di avanguardia.

Lo studio della sincopeSi calcola chequasi ogni persona sperimenti,nella suavita, un episodiodi sincope, terminescientifico che è sinonimodi svenimento co-mune; l’eziologia può essere variabile, dallapiù innocua alla più grave: questo rende ne-cessaria una diagnosi certa.Una valutazione clinico-strumentale com-pleta del paziente con sincope è realizzata siacon l’esecuzione di test non invasivi, sia conprocedureminimamente invasive come l’im-pianto sottocutaneo di “loop recorders”, di-spositivi miniaturizzati per la registrazioneprolungata (fino a 18 mesi) del ritmo car-diaco; in casi selezionati, viene eseguito lostudio elettrofisiologico endocavitario, con laregistrazione di potenziali endocardici e lastimolazione elettrica programmatanelle ca-vità cardiache.

Page 34: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Speciale Chirurgia Ortopedica e TraumatologicaLa patologia vertebraleLa patologia vertebrale, sia degenerativa(stenosi vertebrale, ernia del disco), siatraumatica (fratture), oggi si avvale ditecniche mininvasive senza necessità diincisioni chirurgiche, rispettose dell’ana-tomia e della biomeccanica, con risultati

straordinari in tempi precoci.L’ernia del disco nella quasi totalità deicasi viene trattata con tecniche a cielochiuso senza anestesia e veloce dimis-sione del paziente.La stabilizzazione delle fratture verte-brali viene effettuata sempre a cielochiuso con rispetto dei muscoli sotto-stanti, con perdita ematica ridotta e recu-pero dei pazienti alla deambulazione in24 – 48 ore .

L’artrosi dell’ancae l’artrosi del ginocchioGrazie ai moderni design protesici per-sonalizziamo la scelta delle protesi che,associate a tecniche chirurgiche minin-vasive, consente al paziente di deambu-lare il giorno successivo l’intervento.

La spallaAnche la spalla, sia traumatica che conpatologia degenerativa, può essere trat-tata con la medesima tecnica

Le frattureLa stragrande maggioranza delle frat-ture sia degli arti superiori che inferiorivengono trattate sempre con tecnichechirurgiche mininvasive a cielo chiuso,senza la necessità di esporre le frattureottenendo una stabilità meccanica ecce-zionale che consente la stabilizzazioneed il carico precoce del traumatizzatocon riduzione notevole dei tempi di gua-rigione.

Numerose sono le pubblicazioni scientificheprodotte dall’equipe della 2°U.O. di Ortope-dia e Traumatologia del “Ruggi d’Aragona”,capitanata dal dottor Antonino Valente, laquale è parte attiva, tra l’altro, alla realizza-zione di congressi nazionali ed internazionali .

Riduzione del diametro del canale vertebrale, causa dilombosciatalgia, deambulazione difficoltosa,ridotta autonomia alla deambulazione:protesi in Titanio interspinosa con ferita chirurgica

frattura vertebrale :riduzione estabilizzazione della frat-tura con incisioni chirur-giche di 1 cm, senzaincidere i muscoli;il pazientedeambula senza gessoil giorno successivol’intervento

750 posti letto. 2200dipendenti. Se ba-stassero i numeri ad e s c r i v e r c iavremmo già dettotutto.Siamo l’AziendaOspedaliera di Sa-lerno, e di questafantastica terra in-terpretiamo le con-traddizioni tipiche diuna regione sospesatra il mare delle suecoste e la neve delle sue montagne.Siamo l‘Ospedale dalle origini più antiche,illuminate dalla Scuola Medica Salerni-tana, e contemporaneamente viviamo unpresente di particolare fermento e rinno-vamento di cui la Torre del Cuore, che ve-dete nella nostra foto, è soltanto un primoesempio.Siamo anche noi come sospesi tra un re-cente passato che ha sfiorato polemichespesso impegnative, e un futuro che dise-gna traiettorie accattivanti di rifunziona-lizzazione ed ulteriore ammodernamento.Stiamo inoltre costruendo un innovativoprocesso di clinicizzazione, insieme con l’Università di Salerno, per completare, nelnostro Ateneo, la Facoltà di Medicina.Viviamo un presente operoso, di elevatis-sima professionalità e di abnegazione daparte di piccoli grandi eroi quotidiani chesi dedicano alla cura delle persone con de-dizione ed amore, e a guardare avanti, allasfide che la complessività delle proble-matiche legate alla dimensione assisten-ziali ci pongono nel breve, nel medio e nellungo periodo.Siamo profondamente convinti che vannoindividuate le coerenze e le sinergie ca-paci di garantire la sostenibilità del nostrofuturo, che è già cominciato.Noi continuiamo a cercarle.E siamo certi che nel nostro percorso au-menteranno sempre più i compagni diviaggio.

Il Ruggiguarda al futuro

OO.RR. SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA - SALERNOL’azienda ospedaliera di alta specialità di rilievo nazionale

Presso il Reparto di Ortopedia dell’AziendaOspeda-liera di Salerno, diretto dal primario dott.AntoninoVa-lente, nell’ambito del Dipartimento “ApparatoLocomotore”, diretto sempre dallo stesso dott. Valente,si realizzano quotidiani interventi chirurgici, sia in orto-pedia, sia in traumatologia, con tecniche chirurgichemi-ninvasive ed altamente all’avanguardia , per il recuperofunzionale precoce dei pazienti.

Le tecniche innovative in ChirurgiaOrtopedica e Traumatologicapresso il Ruggi di Salerno

Il dott. Antonino Valente

Il Direttore Generaledott. Attilio Bianchi

Paziente affetto da artrosi dell’anca, trattatocon tecnica mininvasiva, incisione chirurgica minima,deambula il giorno successivo all’intervento

Paziente con frattura di spalla: protesi personalizzata,mobilizzazione della spalla il giorno successivo

L’equipe del Dott.AntoninoValente

Page 35: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Campagna, storico comune di circa 16.000 abi-tan4 della provincia di Salerno situato nel cuoredei Mon4 Picen4ni, nel corso dei secoli è di-ventato una ci5à ricca di storia e di tradizioni,che ne hanno fa5o uno dei centri storici minori"più interessan4" del Mezzogiorno d’Italia. Unpatrimonio culturale e naturale ines4mabileche le è valso l’appella4vo di “Ci5à dell’Acqua”e “Ci5à del Fuoco”, “Ci5à delle due Oasi”, “Ci5àdell’Olio”, “Ci5à d’Arte”, “Ci5à Invisibile” - “ma-gica e oscura”, “Ci5à incantata” dalle preghieredi S. Berardino da Siena e “stregata” da Gior-dano Bruno, “affascinata” da Juan Caramuel yLobkowitz, la ci5à di Melchiorre Guerriero eGiulio Cesare Capaccio, due illustri campagnesi,la Ci5à “Beata” di Palatucci, la Ci5à dello ”shoah” con il più grande campo di interna-mento del sud Italia (1939-1943).Ci5à delle due Oasi. Campagna è definita, a ra-gione, la Ci5à delle due Oasi, per la presenzasul suo territorio di ben due aree prote5e,quella Montana del Polveracchio e quella flu-viale di Persano.L’Oasi del Parco naturale del Monte Polverac-chio - 1790 mt - la prima in Italia, simboleggiatadal Lupo, il “Re della Montagna”, è un’area na-turale prote5a della Campania, is4tuita nel1988. Estesa su un’area montuosa di 200 Ha,

comprendente le sorgen4 dei fiumi Tenza eAtri, si colloca ad un’al4tudine dai 1.000 metried è uno dei pos4 più sugges4vi dei Mon4 Pi-cen4ni. Dispone di un centro visite, di aree at-trezzate per la sosta e percorsi natura.L’Oasi WWF di Persano è una zona umida di im-portanza internazionale (Convenzione Ramsar)La sua estensione è di circa 110 e5ari ed è sitanella parte alta della Valle del fiume Sele nelterritorio di due comuni, quello di Serre equello di Campagna. E’ stata is4tuita nel 1981intorno ad un lago ar4ficiale formatosi in se-guito allo sbarramento del fiume Sele con unadiga ges4ta dal consorzio di Bonifica DestraSele, tale bacino rappresenta il cuore dell’Oasi.Dispone di un centro visite, tre sen4eri natura,aree a5rezzate per la sosta, capanni di osser-vazione.Ci5à della Memoria. La Ci5à di Campagna agliinizi degli anni ‘40 divenne sede di un campo diinternamento che prevedeva l’u4lizzo di duecaserme dismesse, che furono individuate nel-

l’ex Convento degli Osservan4 di Concezione enell’ex Convento Domenicano di S. Bartolomeo.In quel contesto storico, par4colare impor-

tanza assunse la funzione e la figura di GiovanniPalatucci “ L’ul4mo Questore di Fiume “, checon il sostegno dello zio, Monsignor GiuseppeMaria Palatucci - Vescovo di Campagna, e conla collaborazione della comunità Campagneseriuscì ad a6vare una rete di aiuto che fece deicampi di S. Bartolomeo e della Concezioneun’oasi di salvezza per quan4, al contrario,erano di sicuro des4na4 all’atrocità dei fornicrematori.L’eccezionalità di questa vicenda, in cui un’in-tera Ci5à aiutò gli Ebrei, ha fa5o sì che il Mini-stro dell’Interno, in data 25.09.2006, conferissealla Ci5à di Campagna una Medaglia d’ Oro alMerito Civile.Analoga Medaglia d’ Oro al Merito Civile è stataconferita in memoria di Monsignor GiuseppeMaria Palatucci, Vescovo di Campagna in que-gli anni bui.Il complesso monumentale di S. Bartolomeo, direcente ristru5urato, è stato des4nato, con de-libera di Consiglio Comunale n. 4 del30/01/2008, a “ I4nerario della Memoria dellaPace – Centro Studi Giovanni Palatucci “.Ci5à dell’Acqua e del Fuoco. Campagna con-serva i segni di una civiltà an4ca a5raversol’impegno primario di ricostruzione del territo-rio e di difesa del suo ricco patrimonio storicoe culturale. Infa6 è diventato d’uso custodiree tramandare genuine usanze e tradizioni, permantenerne viva la memoria storica.Ricordiamo che a Campagna, “Ci5à Magica edOscura”, “Ci5à del Fuoco e dell’Acqua”, l’uno

per esorcizzare e l’altra per purificare, due sonoi momen4 di maggiore a5razione ed aggrega-zione sociale: l’uno si concre4zza nel cuore del-l’estate, con la frescura della “Chiena”, l’altronel cuore zsume lo stesso valore del segno dellamemoria e del viaggio, riconosciuto all’acquadel fiume Tenza, che, in estate, a cavallo tra lu-glio ed agosto, allagando il paese an4co, dalla“fontana della piazza” a tu5o il corso princi-pale,diventa “Chiena”. Due momen4 magici, dun-que, cornice di un ricco programma di manife-

stazioni, che vedono un richiamo turis4counico, d’eccezione per la crescita e lo sviluppodell’intero territorio.Campagna Ci5à dell’Olio. Campagna è anche“Ci5à dell’Olio”, grazie alla consolidata produ-zione locale di olio DOP, che si può degustareanche partecipando alla manifestazione “Por-toni Ghio5oni”, una mostra - percorso gastro-nomico di prodo6 4pici locali.Tre serate d’agosto ospitano questo rinomatoevento: stand gastronomici di prodo6 4pici lo-cali - matass’e e fasul’e, gliummarielli, pizzellecon sciurilli, ciambu5ella, minestre di verdure,parmigiana, prodo6 caseari, insacca4, dolcietc. – vengono alles44 nei portoni di maggiorepregio del Centro Storico.L’intero percorso gastronomico, oltre alla de-

gustazione di tu6 i prodo6 4pici prepara4,condi4 con olio DOP delle colline salernitane,agevola la visita dei turis4 all’interno del Cen-tro Storico di Campagna. La manifestazionevuole coniugare la cucina 4pica locale conl’espressività che in ques4 ul4mi vent’anni siè sviluppata nella Ci5à grazie agli interven4ar4s4ci collega4 alla manifestazione–evento“Chiena” che vedono i portoni alles44 e cu-ra4 scenograficamente da ar4s4.Percorsi ben studia4, prepara4 dalla Pro-Loco, illustrano l’i4nerario gastronomico edaccompagnano i visitatori interni ed esternilungo l’ar4colato percorso, che va da Zappino,a Via Atri, San Bartolomeo, Duomo, PiazzaGuerriero, Annunziata, Via Mercato-Pro Loco,Largo Sanni4, Chiostro Seminario-Confrater-nita “Madonna del Soccorso”, Largo De Ni-gris, Largo Sant’Antonio, Via Roma, Corso

Umberto I. Gruppi folk, spe5acoli i4neran4, ar-4s4 “di strada” e tant’altro arricchiscono l’i4-nerario.

La Ci5à di Campa-gna, con deliberadella Comunità delParco regionale deiMon4 Picen4ni, èstata individuatacome una dellequa5ro porte delParco. Tale avveni-mento sarà ufficia-lizzato nei giorni 24, 25 e 26 o5obre 2008, conuna serie di inizia4ve che coinvolgeranno le Is4-tuzioni Regionali, Provinciali e Locali, gli is4tu4scolas4ci del territorio e la ci5adinanza.Il Sindaco prof. Biagio Luongo, Vice- presidentedel Parco dei Mon4 Picen4ni, inaugurerà l’UfficioPorta del Parco, sito presso il complesso munici-pale, sabato 25 alle ore 10. A fare da cornice al-l’evento saranno tre intense giornate di percorsinaturalis4ci, gastronomici e religiosi che culmi-neranno con gli spe5acoli musicali previs4 per laserata del 26.

Il patrimonio culturale e naturalis4co della Ci5àdi Campagna è grande fonte d’a5razione turis4ca.Da qui la sempre maggiore a5enzione del Sin-daco e dell’Amministrazione che ha portato allacreazione di qua5ro i4nerari – Storico-Ar4s4coReligioso, Storico-Monumentale, della Memoria edella Pace ed infine Naturalis4co – illustra4 in cor-rispe6ve brochure che accompagnano il turistaalla scoperta del territorio tu5o l’anno. Percorsimira4, che offrono al turista una vasta di scelta diluoghi. Dall’i4nerario Storico-Ar4s4co Religioso,che lo accompagna alla scoperta delle Chiese conun sugges4vo tour nei cimiteri so5erranei, all’ i4-nerario della Memoria della Pace – Centro StudiGiovanni Palatucci, ex campo di internamentodove alcuni ambien4 sono sta4 ricostrui4 co-m’erano all’epoca per non dimen4care la shoah.

E poi monumen4,edifici storici edun’immersione nelverde delle due Oasiper gli altri due per-corsi. Non mancanopun4 di ristoro. Pia64pici della tradizioneculinaria campa-gnese possono es-sere degusta4 pressoi vari agriturismi e ri-storan4 del territo-rio. Tu5o questo etanto altro ancoraper chi decide di visitare la Ci5à. Per info www.co-mune.campagna.sa.it

Inaugurazione della portadel parco regionale deimonti picentini

Gli i�nerari religiosi storicomonumentalie naturalis�ci della ci�à

CAMPAGNA

orta del ParcoP ddeeii24, 25 e 26 o�obre 2008

disegno di Gelsomino D’Ambrosio

Un patrimonio culturale e naturale

La ci�à delle due oasi

Monti Picenti

Page 36: REDAZIONALI PUBBLICITARI

“Una partnership per la qualità dellavita” è il tema della Conferenza Euro-mediterranea, organizzata l’Ordine deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatridella provincia di Salerno per il 6, 7 e 8novembre e inserita nell’ambito delleGiornate della Scuola Medica Salerni-tana, giunte, quest’anno, alla nonaedizione.L’evento, che conta su tre diverse loca-1on, il Salone di rappresentanza dellaProvincia di Salerno, la Sala convegnidell’Ordine e l’Aula magna del Campusdi Fisciano, sarà occasione per diffon-dere il Modello Alimentare Mediterra-neo, riconosciuto quale ideale a cuiimprontare uno s1le di vita salubre.Perno della tre giorni sarà l’an1caSchola salernitana con la sua prece3-

s1ca, inserita in un conte-sto internazionale teso alrafforzamento della coo-perazione scien1fico-cul-turale fra i Paesi delMediterraneo e finalizzatoalla preservazione di que-sto retaggio e all’aiutodello sviluppo economicodella stessa area.La cerimonia inaugurale siterrà giovedì 6 novembrealle 10, nel Salone Giro-lamo Bo3glieri di PalazzoSant’Agos1no, con la pre-sentazione del Presidentedell’Ordine Bruno Ravera.Sono previs1 i salu1 delPresidente della Provincia Angelo Vil- lani, del Sindaco di Salerno Vincenzo

De Luca, del Re2ore Rai-mondo Pasquino, del vicePresidente della RegioneCampania Antonio Valiantee del Ministro del Lavoro,Salute e Poli1che socialiMaurizio Sacconi.Nel pomeriggio di giovedì 6novembre è in programmala Tavola rotonda su “LaScuola Medica Salernitana:incontro delle culture medi-terranee”, cui partecipe-ranno i rappresentan1 delleSocietà internazionali di Sto-ria della Medicina e di Neu-roscienze.Venerdì 7 novembre alle 10si terrà all’Università la Ta-vola Rotonda dal 1tolo: “Lenuove fron1ere della Fa-coltà di Medicina” e alle 16 ilGiuramento di Ippocrate deineolaurea1. A seguire è pre-vista la cerimonia di conse-gna dei Premi internazionaliScuola Medica Salernitana(per la Ricerca scien1fica, laCarriera, Medico dell’anno eGiornalismo scien1fico).Sabato 8 novembre, alle 10,nel Salone di rappresen-tanza della Provincia, chiu-derà la tre giorni la Tavolarotonda sul tema: “Il mar-chio ‘dieta mediterranea’come strumento di promo-zione e tutela di un patri-monio immaterialeUnesco”, con gli indirizzi disaluto del vice Presidentedella Provincia Gianni Iu-liano, di Raffaele Ferraioliper la Fondazione Scuola

Medica Salernitana e il Comune di Sa-lerno e di Giuseppe Amato junior, Pre-sidente del Gruppo Alimentare diConfindustria Salerno.Interverrà, tra gli altri, Paolo De Castro,vice Presidente della CommissioneAgricoltura e produzione agroalimen-tare del Senato, promotore della mo-zione per il riconoscimento della DietaMediterranea Patrimonio Immaterialedell’Unesco.

Dal 3 all’8 novembre, inoltre, è alle-s1ta, a Palazzo Sant’Agos1no, la Mo-stra “La Medicina nella Filatelia” a curadell’Associazione filatelica salernitana.Giovedì 6 novembre è previsto l’an-nullo filatelico commemora1vo dellePoste italiane.Nell’ambito della tre giorni saranno or-ganizzate visite guidate ai Giardinidella Minerva e al Museo RobertoPapi.

CONFERENZA EUROMEDITERRANEA - SALERNO 6-7-8 NOVEMBRE 2008

UNA PARTNERSHIP PERLA QUALITÀ DELLA VITA

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri della provincia di Salerno che,con la collaborazione di Regione Campa-nia, Provincia di Salerno, Comune di Sa-lerno e Università degli Studi di Salerno,organizza la tre giorni di Conferenza Eu-romediterranea “Una partnership per laqualità della vita”.L’evento rientra nell’ambito delle Giornatedella Scuola Medica Salernitana, giuntequest’anno alla IX edizione, e comprende appuntamen" annuali quali il Giu-ramento di Ippocrate dei neolaurea" in Medicina e la consegna dei PremiScuola Medica Salernitana.

Presidente, qual è il filo condu&ore della tre giorni?“Un’analisi approfondita della Scuola Medica Salernitana, delle sue originifilosofiche e storiche, nell’ambito di un incontro, che vogliamo riproporreper esempio nel convegno del giorno 7, tra le culture mediterranee, maanche dello spirito che la ha animata e che vede l’uomo come protagonistafondamentale della vita, e un’analisi della Dieta mediterranea, che nascenella stessa terra che ha quindi tanto da offrire in termini di qualità dellavita”.

Non un semplice ritorno alle radici?“Non solo, il nostro obie3vo è il rafforzamento della cooperazione scien1-fico-culturale fra i Paesi del Mediterraneo, con par1colare a2enzione al pa-trimonio cos1tuito dalla Scuola Medica Salernitana, e al legame fra lapreservazione di questo retaggio scien1fico-culturale e lo sviluppo econo-mico dell’area del Mediterraneo. Elemento trainante di questa ipotesi di svi-luppo diviene il cosidde2o “Modello Alimentare Mediterraneo”, ormairiconosciuto quale modello ideale cui improntare uno s1le di vita salubre”.

Un’inizia%va che gode del patrocinio degli en% locali, ma anche del mini-stero della Salute?“Certamente, c’è la nostra ferma volontà di promuovere inizia1ve con il con-corso delle is1tuzioni nazionali, proprio partendo dall’assunto di favorire ildialogo tra diverse culture e di voler stabilire conta3 che oggi si stanno ina-ridendo”.

C’è un vuoto di inizia%ve?“Un vuoto riempito finora da fondamentalismi e da violenze. Ci me3amo inun cantuccio con la voglia di ridestare le coscienze e spingerle ad una sortadi rivoluzione culturale”.

Qual è l’obie'vo del proge&o?L’aver aderito all’organizzazione della con-ferenza “Una partnership euro mediterra-nea per la qualità della vita” è per laProvincia di Salerno mo1vo di orgoglio, es-sendo gli obie3vi dei promotori in pienasintonia con le finalità dell’Ente.La conferenza ha l’obie3vo di rafforzare lacooperazione scien1fico-culturale fra ipaesi del Mediterraneo, con par1colare at-tenzione al patrimonio cos1tuito dallaScuola Medica Salernitana e la Dieta Medi-terranea. Pertanto, nell’ambito degli incon-tri e nella tradizione della Scuola Medica, incui confluivano le grandi culture del medi-terraneo: cris1ana, araba, ebraica l’intentoè quello di promuovere il dialogo intercul-turale e scien1fico.L’evento si svilupperà in tre giornate in cui siaffronteranno le ques1oni ineren1 l’aspe2ostorico (La Scuola Medica Salernitana: in-contro delle culture mediterranee con l’in-tervento di studiosi provenien1 da Israele,Grecia, Egi2o, Italia); l’aspe2o organizza1voe scien1fico (Le nuove fron1ere delle fa-coltà di Medicina) , quello di promozionedella cultura (Il marchio “Dieta Mediterra-nea” come strumento di promozione e tu-tela di un patrimonio immateriale UNESCO)

Come simuove la provincia sul territo-rio?

La Provincia di Salerno, già nel proprio sta-tuto custodisce la memoria e il patrimoniodella scuola Medica salernitana e pertanto,in questo contesto opera affinché lo svi-

luppo del territorio siacoerente con i suoi in-segnamen1.La scuola Medica Saler-nitana, prima Univer-sità di medicina in Europa , chiusa daGioacchino Murat nell’800, ha studiato ediffuso abitudini di vita salutari, che tenes-sero conto di un corre2o regime diete1co,sonno e altri fa2ori importan1 per il be-nessere fisico di un individuo. Da tali studiha avuto origine la Dieta Mediterranea cherappresenta un modello di alimentazionebasato sulla scienza, perme2endo di viverepiù a lungo grazie ai benefici che apportaall’organismo.L’idea è quella di valorizzare un nostro fioreall’occhiello, la Dieta Mediterranea, vistocome marchio capace di promuovere l’areadel Cilento in un o3ca di marke1ng terri-toriale.È questo il mo1vo che gli interven1 a2ua1sul territorio sono finalizza1 a promuoverela dieta Mediterranea sia come bene im-materiale di cui si chiede la tutela all’UNE-SCO, sia come s1le di vita corre2o che tutelila salute dei ci2adini, l’ambiente e l’agricol-tura.All’importanza del modello alimentare, ri-preso dalla tradizione della scuola medicasalernitana, si lega poi il un altro elementochiave della conferenza: la rafforzamentodella Facoltà di Medicina che la Provinciadi Salerno sos1ene con un inves1mento di5 milioni di euro.

Intervista aGianni Iuliano, vicepresidente della Provincia di Salerno

La dieta mediterranea:un patrimonio da valorizzare

Intervista a Bruno Ravera Presidente dell’OrdinedeiMedici di Salerno

Il modello alimentaremediterraneo

Page 37: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Dall’aprile di quest’anno la ci(àdi Salerno aggiunge al suo giànutrito elenco un nuovo risto-

rante; ci riferiamo al “Pepe Nero – IlRosone”, dire(o dal giovane ed intra-prendente Massimo Esposito, già di-re(ore e proprietario di altrestru(ure nel se(ore turis'co e dellaristorazione, che ha deciso di portarea Salerno un po’ della sua Napoli,ci(à da cui proviene, rilevando un lo-cale già esistente in Corso GaribaldiN. 137-139.Il ristorante, che può ospitare 100 co-per', si presenta sobrio ed elegantenell’arredamento,maciòche lorendepar'colarmente accogliente è l’im-pronta napoletana che il Dire(ore èriuscito subito a trasme(ere alla

clientela ci(adina che ha accolto congrande entusiasmo questa nuovaapertura, mostrando di apprezzare laprofessionalità e la validità delle pro-poste di Massimo e facendo regi-strare molto spesso, a solo circa unmese dall’apertura, il pienone del lo-cale.Massimo Esposito, quindi, insieme alsuo “Pepe Nero – Il Rosone” ha giàconquistato il cuore, ma sopra(u(olo stomaco dei ci(adini salernitani;tu(o questo, però, grazie ad una so-lida esperienza nel se(ore della risto-razione che gli viene dalla suatradizione di famiglia.Luigi (de(o Peppino) e Angela Espo-sito, infa), genitori di Massimo, sonosta' i suoi veri maestri nella vita e nel

lavoro. Dal 1963, lafamiglia Espositooperanelse(oretu-ris'co alberghierograzie ad una strut-tura denominata “ILROSONE” alle faldedel Vesuvio , im-merso nel verde lus-sureggiante delParco Nazionale delVesuvio, a soli trechilometri da Pom-pei e sedici da Napoli. A tu(’oggi lastru(ura è condo(a dall’intera fami-glia, di cui fanno parte anche Luisa eLoredana, sorelle di Massimo, dedi-candosi in par'colar modo a cerimo-

nie private e collezionando sempremaggiori riconoscimen' da partedelle più autorevoli organizzazioni delse(ore, grazie alle numerose parte-cipazioni a manifestazioni gastrono-miche nazionali ed internazionali.Quello di Massimo, quindi, è stato un“volo fuori dal nido”, supportato daipreziosi consigli della sua famiglia,alla ricerca di nuovi spazi in cui poteraffermare l’esperienza acquisita intan' anni di lavoro e portare la riccae an'ca tradizione della cucina na-poletana per poi, magari, sposarlacon i sapori 'pici del territorio saler-nitano, in un matrimonio di grandesuccesso anche per i pala' più esi-gen'.

RISTO’ PIZZA BRASSERIE Esperienza, Passione e Professionalità

Una nuova cucina fa.a di sapori an-chiNella cucina proposta dal “Pepe Nero – Il Rosone”, la tradizione napoletanaregna sovrana, lavorando su an*che rice+e, su pia, rituali, su pra*che radicatenell'uso, componendole con le nuove esigenze della società moderna, trasfor-mando e modificando mol* sapori. Crea*vità e maestria degli abili chef Car-mine Pisapia e Agos*no Simiraglia, riescono ad affascinare ed accontentare laormai numerosa clientela che si lascia conquistare da ogni portata a cominciaredalla varietà infinita degli an*pas* che accoglie l'ospite che si è appena acco-modato a tavola; e poi primi pia,, sia crea*vi che tradizionali, e i secondi dimare, tra cui spiccano le varietà di pesce (pezzogne, marmore, ricciole, cuocci,ecc.) prepara* alla griglia, all'acquapazza insaporita dai classici pomodorini diPachino ed in modo contemporaneo. Qui tu+o ciò che il mare offre diventa specia-lità, pertanto le proposte variano a seconda di quello che i pescatori portano a riva.Ad esempio, un posto importante nei menu della stagione es*va è quello

occupato da saraghi, den*cie carpacci vari al tonno,pesce spada e polipo. Pernon parlare, poi, dei superla-*vi sautè di fru, di mare odelle grigliate e della fri+uramista. Grande successo ri-scuotono anche le carni, ricordiamoche il Pepe Nero è anche brassérie; legrigliate, gli spiedi, e tu+e le altre pos-sibili rice+e vedono come protagoni-ste le rinomate carni irlandesi ed

argen*ne, nelle numerose varietà che spaziano dal file+o, all’entrecote, o alla sem-plice bistecca per i più tradizionalis*. Un posto di par*colare importanza rivestonoanche i contorni che, come tu, gli altri ingredien* del menu di questo locale, sono ri-gidamente seleziona* per la loro freschezza e genuinità; saranno loro, infa,, ad im-preziosire ed esaltare, con il loro semplice sapore e grazie alle diverse preparazioni,tu, i secondi propos* dal ristorante che punta nelle sue proposte ad assecondare lastagionalità, rinunciando per questo anche ad un menu fisso. Dulcis in fundo… è ilcaso di dirlo, le proposte di pas*cceria che, in un dolce connubio tra napoletano e sa-lernitano, allietano i fine pasto dei clien* in un mix di sapori e di colori che solo la tra-dizione pas*cciera campana sa offrire. Accanto alla proposta gastronomica, inoltre, il“Pepe Nero – Il Rosone”, è in grado di offrire una numerosa varietà di vini di prove-nienza nazionale, con preferenza per quelli campani. Consiglia*, in par*colar modo, ilLacryma Chris* del Vesuvio D.O.C., nelle varietà bianco e rosso, il Gragnano D.O.C., e irinoma* Falanghina, Aglianico, Greco di Tufo e Fiano di Avellino.

Ma il “Pepe Nero – Il Rosone”, rispe.ando le sueorigini, è anche pizzeria… e se ne sono accor- so-pra.u.o i salernitani es-matori di questo pia.ounico-picamentenapoletano. In tan-sonoquelliche la richiedono qui al “Pepe Nero –Il Rosone”,apprezzandone la morbidezza dell’impasto e labontà dei semplici ingredien-. La specialità porta

naturalmente il nome di “Pepe Nero” ed è una pizza metà Marghe-rita e metà calzone, ma le fanno compagnia numerose altre specia-lità come la Biancaneve, la Primavera, la Sergente, la Speck e tantealtre. Anche qui Massimo Esposito ha puntato sulla qualità degli in-gredien- e la maestria del pizzaiolo Serafino Severino, già premiatocon medaglia d’oro e classificatosi tra i primi 10 al Fes-val Campanodella Pizza, o.enendo o/mi risulta-. Infine, e questo rappresentala ciliegina sulla torta in un locale così “IN”, le serate vengono spessoallietate da musicis- professionis- che propongono serate di musicajazz, con un saxofonista davvero bravo, oppure ricreano l’atmosferanapoletana classica accarezzando l’aria con le dolci note di chitarra emandolino. Che dire di più… ah, che il “Pepe Nero – Il Rosone”, pro-pone a pranzo un menu fisso low-cost che risulta par-colarmenteapprezzato da tu/ coloro che lavorano in zona e hanno bisogno diconsumare un pasto veloce pur senza rinnegare i profumi della cu-cina tradizionale. Non vi resta che prenotare un tavolo, ora, alTel./Fax 089 236134 ed andare a verificare di persona quanto avetefinora le.o. E … mi raccomando a non mangiare troppo, eh già, per-ché le porzioni sono, neanche a dirlo, anche abbondan-!

“PEPE NERO – IL ROSONE”

Qui sì che la pizza è napoletana!

Page 38: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Mercoledì 26 e giovedì 27 no-vembre, dalle ore 18 alle23:30, a “La Fabbrica dei Sa-pori…” di Ba/paglia (ViaSpineta, 84/C -

Info: 0828/630021 -www.lafabbricadeisa-pori.it), è di scena “Rosso rosso rosso…Pie-dirosso!”, evento organizzato e promosso da“La Fabbrica dei Sapori…” in collaborazionecon Luciano Pignataro (www.lucianopigna-taro.it).La loca-on è quella consueta: l’an-ca fab-brica conserviera restaurata e trasformatain centro polifunzionale, cuore, laboratorioe sede di degustazione dei marchi Ciripizzae Pizzia stru.urata con spazi dedica- alla va-lorizzazione e all’u-lizzo dei prodo/ -pici.Nel corso della manifestazione le aziendepartecipan- produ.rici di vino Piedirosso diIschia, dei Campi Flegrei, del Vesuvio e delSannio, oltre ad avere la possibilità di mo-strare e far degustare il prodo.o, avrannoanche la possibilità di venderlo.Prevista la presentazione di pia/ e pizzedella tradizione in abbinamento al Piedi-rosso.Mercoledì 26: Gennaro Esposito del Risto-rante Torre del Saracino di Vico Equensepresenterà la minestra di pasta mista di Gra-gnano con crostacei e pesci di scoglio, LuigiDi Lauro del Ristorante Il Mediterraneo diPollica presenterà la brusche.a di mare,Cosimo Mogavero della Pizzeria Ciripizzapresenterà la pizza al pomodoro San Mar-zano DOP con l’olio extravergine d’oliva DOPColline Salernitane.

Giovedì 27: Antonio Tubelli della Gastrono-mia Timpani e Tempura di Napoli presen-terà il sartù di riso, Marco De Luca delRistorante Il Ristoro degli Angeli di Salernopresenterà il riso.o al parmigiano con uovodi quaglia e guanciale, Fabrizio Condurrodell’An-ca Pizzeria Da Michele di Napoli pre-senterà la pizza Margherita con l’olio extra-vergine d’oliva DOP Colline Salernitane.L’ingresso alla manifestazione e ai banchi diassaggio di Piedirosso è libero.Per partecipare alle degustazioni guidate diPiedirosso (massimo 30 persone per ognidegustazione) e a quelle a cura degli chef

per gli abbinamen- pia/-vini (40 per-sone/ora) occorre prenotare allo0828/630021.

LA FABBRICA DEI SAPORI Ba/pagliaMercoledì 26 novembre

Giovedì 27 novembre

“Rosso rosso rosso…Piedirosso!”

IL PRIMO EVENTO DEDICATOAL GRANDE VINO DI ISCHIA,

DEL VESUVIO,DEI CAMPI FLEGREI

E DEL SANNIO

Il PiedirossoDopo l’Aglianico è il vi-gno a bacca rossa più dif-fuso in Campania.Rifle.e l’anima partenopea anche se, un po’come la Falanghina, è ben interpretato anche intu.a la provincia di Benevento.Un vi-gno regalato dal mare, inizia il suo per-corso -midamente in Costa d’Amalfi, è buon in-terprete nel Gragnano e nel Le.ere, ancora nelLacryma Chris- mentre a Ischia e nei Campi Fle-grei è chiamato “Per` `e palammo”, piede di co-lombo, per il colore rosso dei pedicelli quando lamaturazione delle uve è alle porte.Non manca mai, anche se non è altre.anto si-gnifica-vo, nelle altre province della Campania, dai cui confini non esce mai.Diffuso da tempo immemorabile, il Piedirosso è in genere interpretato come vinoda bere giovane e fresco ed è sempre stato il rosso più consumato nelle be.ole enelle osterie del capoluogo prima dell’avvento della birra.Più di tu/ gli altri vi-gni rossi ha sofferto la concorrenza dei bianchi sino a tu/ glianni O.anta, poi è passato decisamente in secondo piano per il boom dell’Aglia-nico.In purezza è sicuramente il rosso bandiera di Napoli e dei Campi Flegrei anche se cisono o/me interpretazioni nel Sannio.In blend con l`Aglianico è pra-camente ovunque fa.a eccezione la provincia di Ca-serta mentre fuori dalla Campania non riesce ad affermarsi.Ci vogliono idee nuove, per esempio puntare al rosato, per poterlo imporre all’at-tenzione dei consumatori perché quando si spinge verso la concentrazione in vignae in can-na è facilmente surclassato da qualsiasi Aglianico di buona stoffa mentrese si punta sul beverino soffre la concorrenza degli straordinari bianchi della Cam-pania.Eppure nessun rosso, neanche l’Aglianico, ha tante possibilità di abbinamento nellacucina classica partenopea come il Piedirosso, a cominciare dalle zuppe di pesceper con-nuare alle parmigiane di melanzane o di zucchine e via con tu.o il reper-torio vegetariano sino alla pasta con il pomodoro e il ragù.E’ presente nelle doc Campi Flegrei, Ischia, Capri, Vesuvio, Penisola Sorren-na, San-nio, Taburno, Sant’Agata dei Go- e Costa d’Amalfi. Inoltre è nelle igt Epomeo, Pom-peiano, Irpinia e Beneventano.

Page 39: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Mercoledì 22 luglio, dalle ore20 all’alba, alla Fabbrica deiSapori di Ba3paglia (Via Spi-neta, 84/C - Info:0828.630021 -www.lafabbri-

cadeisapori.it), si svolgerà la II edizione de“La Grande No2e del Rosato”, il meglio delRegno delle Due Sicilie, evento ideato e pro-mosso dalla Fabbrica dei Sapori in collabora-zione con il giornalista Luciano Pignataro(www.lucianopignataro.it).La loca1on è quella consueta: l’an1ca fab-brica conserviera restaurata e trasformata incentro polifunzionale, cuore, laboratorio esede di degustazione dei marchi Ciripizza ePizzia stru2urata con spazi dedica1 alla valo-rizzazione e all’u1lizzo dei prodo3 1pici.Nel corso della manifestazione le aziendepartecipan1 produ2rici di vino rosato diCampania, Puglia, Calabria, Abruzzo e Basili-cata, oltre ad avere la possibilità di presen-tare e far degustare il prodo2o, avrannoanche la possibilità di venderlo.Qua2ordici chef presenteranno pia3 dellatradizione in abbinamento al rosato. Ai for-nelli IreneMuccilli della Pignata di Pontelan-dolfo, Maria Mone dell’Ex Libris di Capua,Rosanna Marziale delle Colonne di Caserta,Franca de Filippis della Pergola di Gesualdo,Valen1naMartone del Megaron di Paterno-poli, Antonella Iandolo della Maschera diAvellino, Libera IovinedelMelogranodi Foriod’Ischia, Maria Rina del Ghio2one di Polica-stro, Antonella Principe di Luna Galante diNocera Superiore, Teresa Di Napoli del Pa-pavero di Eboli, Rosa Rocco della Tavernoladi Ba3paglia, Giovanna Voria dell’Agrituri-smo Corbella di Cicerale, Ersilia Baglivi del-l’Osteria da Ersilia di Perito e Lucia Schiavonedelle An1che Sere di Lesina.GabriellaMaterazzi dell’Araba Phoenix Coun-

tryHouse di SantaMaria di Castellabate pre-senterà il liquore rosa al melograno.Previs1momen1di approfondimento scien-1fico sulle proprietà salu1s1che del vi1gnocura1 dal do2or Eugenio Luigi Iorio, presi-dente dell’Osservatorio Internazionale delloStress Ossida1vo.La giornalista Maristella Di Mar1no presen-terà il libro “Le rice2e della Costa d’Amalfi”(Il Raggio di Luna Editore),448 pagine per raccontare la grande tradi-zione gastronomica dellaDivina proposta nei50migliori ristoran1 e agriturismi e scandita

in oltre 300 pia3.Dire2a televisiva su Telecolore in ondaanche sul canale satellitare 849 di SKY.Gli appassiona1potranno anche parte-cipare alla degustazione guidata sui ro-sa1 del Salento a cura di FrancescoMuci della Condo2a Slow Food Nere-tum.L’ingresso alla manifestazione e ai ban-chi di assaggio di vino rosato è libero.Per partecipare alle degustazioni gui-date a cura degli chef per gli abbina-men1 pia3-vini e a quella guidata suirosa1 salen1ni occorre prenotare allo0828/630021.

LA FABBRICA DEI SAPORI Ba3paglia22 luglio 2009

Il meglio del Regnodelle due Sicilie

Il RosatoIl vino rosato ha un colore compreso trail rosa tenue, il cerasuolo e il chiare2o.Solitamente è cara2erizzato da profumifru2a1 e va consumato a una temperatura di servizio fresca, non oltre i 14 gradi. Algusto prevalgono sensazioni di leggera acidità, aroma1cità e i lieve corposità.Molte zone vinicole del mondo, come la Provenza Francese, la Puglia (celebri i rosa1del Salento) e l'Abruzzo con il suo Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo, hanno unalunga tradizione nella produzione del rosato.I vini rosa1 sonomolto versa1li, consentono abbinamen1 enogastronomici molto in-teressan1. Gli accoppiamen1 o3mali sono con pietanze gustose a base di pesce,paste asciu2e con sughi delica1 e salumi leggeri.Possono essere prodo3 con tecniche enologiche diverse, ognuna delle quali con-sente di o2enere un prodo2o dalle specifiche cara2eris1che. Tu2avia tu3 i vini ro-sa1 sono accomuna1 dal fa2o che sono prodo3 con uve a bacca rossa. L'unicaeccezione è rappresentata dagli spuman1 rosa1 che nella maggior parte dei casi, eunico caso nell'enologia, sono prodo3 miscelando vini bianchi e vini rossi in quan-1tà variabili in modo da o2enere un vino rosato.A seconda del metodo di produzione i vini rosa1 si classificano in “vin gris”, “blushwines”, vini di una no2e, vini di un giorno e saignée.I vin gris non sono vini dal colore grigio, come si potrebbe dedurre dal loro nome, masono vini dal colore rosa piu2osto tenue grazie all’impiego di uve con capacità colo-rante molto bassa, come per esempio il Cinsaut Rose, Cinsaut Gris e Cinsaut.I blush wines sono prodo3 con uva Zinfandel, notoriamente a bacca rossa, u1liz-

zando le normali pra1che enologiche previste per i vini bian-chi.Se la macerazione ha una durata di 6-12 ore, il vino rosatoviene definito vino di una no2e, mentre con una durata dicirca 24 ore viene definito vino di un giorno.Una tecnica usata per la produzione dei vini rosa1 è il cosidde2osaignée, comunemente noto come sanguinamento o salasso checonsiste nel prelevare una certa quan1tà di mosto dalla vasca dimacerazione nella quale si sta preparando un vino rosso e vini-ficarla in bianco. La parte rimanente del mosto con1nua la suamacerazione e viene u1lizzata per la produzione di vino rosso.Generalmente i vini rosa1 sono fermenta1 in contenitori iner1,come acciaio e cemento, molto raramente in contenitori di legno,come bo3 e barrique. Dopo la fermentazione e la conseguentematurazione vengono stabilizza1, filtra1 e imbo3glia1 pron1 peressere commercializza1.Con il tempo i vini rosa1 tendono a perdere le qualità di fre-schezza aroma1ca e gusta1va e gli aromi fru2a1 e floreali percui è consigliabile consumarli prima possibile.

La grande no�e del “Rosato”

Page 40: REDAZIONALI PUBBLICITARI

LA FABBRICA DEI SAPORIBa/pagliaMercoledì 11Giovedì 12 novembre 2009

Aglianico e Aglianico

Giovedì 12 novembre,dalle ore 18, alla Fab-brica dei Sapori di Ba(-paglia (Via Spineta, 84/C- Info: 0828.630021 -

www.lafabbricadeisapori.it), in pro-gramma Aglianico e Aglianico,evento ideato e promosso dallaFabbrica dei Sapori in collabora-zione con il giornalista Luciano Pi-gnataro (www.lucianopignataro.it).Questo evento è il più grande maidedicato al vi&gno Aglianico, prin-cipe del Sud.

LA CAMPANIA

La produzione da uve Aglianico inCampania dà origine alle seguen-denominazioni: Aglianico Del Ta-burno o Taburno DOC, Cilento DOC,Costa D’Amalfi DOC, Falerno DelMassico DOC, Galluccio DOC, Guar-diolo DOC, Irpinia DOC, Sannio DOC,Penisola Sorren-na DOC, Sant’AgataDei Go- DOC e Solopaca DOC. Dauve Aglianico in Campania si pro-duce l’unica Docg a bacca rossa, ilTaurasi, prodo.o solo nell’area dei17 Comuni della provincia di Avellino(Taurasi, Bonito, Castelfranci, Castel-vetere sul Calore, Fontanarosa,Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano,Montefalcione, Montemarano,Montemile.o, Paternopoli, Pietra-defusi, Sant’Angelo all’Esca, SanMango sul Calore, Torre Le Nocelle eVen-cano). Dal 2005 negli stessi ter-ritori, ma con un’estensione piùampia, è stata autorizzata anche lanuova DOC Irpinia con la so.ozonaCampi Taurasini, che prevede la pro-duzione di vini a base Aglianico inpurezza.Gli studi promossi negli ul-mi annidalla regione Campania sul DNA suidiversi bio-pi dell’Aglianico, realiz-za- in collaborazione con il Prof.Luigi Moio, Ordinario di Enologiapresso l’Università Federico II, il Dr.Michele Manzo ex funzionario re-gionale Se.Si.R.C.A. e oggi dire.oredell’Ismecert e il Prof. Eugenio Po-marici, Docente di Economia e Poli--ca Agraria presso la Federico II,hanno dimostrato che l’Aglianico diTaurasi, Vulture e Taburno, sonoiden-ci gene-camente, anche sedal punto di vista morfologico pre-sentano delle differenze.Inoltre, la diversità viene anche daiterritori dove è col-vato e dal-

l’ada.amento dei diversi cloni aiterreni e ai diversi microclimi.

LA BASILICATAl’Aglianico del VultureOltre che in Campania, L’Aglianicoraggiunge espressioni eccellen- inBasilicata, principalmente alle pen-dici vulcaniche del Vulture.La DOCAglianico del Vulture nasce nel 1971ed è in corso l’iter per il riconosci-mento della DOCG. I comuni dellaDOC sono: Rionero in Vulture, Ba-rile, Rapolla, Ripacandida, Ginestra,Maschito, Forenza, Acerenza, Melfi,Atella, Venosa, Lavello, Palazzo SanGervasio, Banzi, Genzano di Luca-nia. La col-vazione dell’Aglianico èstata portata in Basilicata, dagli an--chi greci e incen-vata poi dai Ro-mani, sopra.u.o intorno almassiccio del Monte Vulture, un an--co vulcano ina/vo contornato dapaesaggi fiabeschi con castelli e ca-sali fa/ costruire dall’ImperatoreFederico II di Svevia. Le altre dueDOC lucane che u-lizzano l’Aglia-nico sono Val d’Agri e Colline Mate-rane.

IL MOLISE

La DOC Molise è una Denomina-zione Regionale riconosciuta nel1998 e comprende il Molise Aglia-nico prodo.o con almeno 85% delvi-gno, gradazione minima 11,5° e12, 5° per la -pologia Riserva con 2anni d’invecchiamento obbligato-rio.

LA PUGLIAL’Aglianico è ammesso nella DOCCastel del Monte, al 100% o con il35% massimo di altre uve a baccarossa raccomandate, gradazioneminima 12°, -pologia riserva mi-nimo 12,5° e due anni di invecchia-mento obbligatorio. Il Castel delMonte Aglianico deve contenere al-meno il 90% di uve Aglianico, gra-dazione minima 12°, anche inversione rosato e frizzante. La ri-serva ha minimo 12,5° e almenodue anni di invecchiamento.

L’ABRUZZOIn terra di Montepulciano, esistonobuone lavorazioni dell’Aglianico,

ammesso nelle denominazioni IGT.Le cara'eris&che sensoriali

dell’AglianicoIl naso è inizialmente vinoso, poicomplesso con l’invecchiamento, alpalato è asciu.o, sapido, sostenutoda una forte freschezza, tannicotanto da necessitare spesso di affi-namento in legno grande o piccolo.L’Aglianico è quasi certamente il vi--gno con cui i Romani facevano ilmagico Falerno, la prima DOC delmondo: per la prima volta il vino siè iden-ficato nel territorio (Agro Fa-lerno che aveva il cuore nella zonatra Mondragone, Falciano e Cari-nola, ai piedi del Monte Massico).AglianicodelVulture: sentori di vio-le.a, ciliegia matura e tabacco.Aglianico di Taurasi: petali di rosa,ciliegia marasca, chiodi di garofano,pepe nero, liquirizia e tabacco.Aglianico Taburno: aromi menospezia- e più fru.a-, sopra.u.omore e ribes e nero.

Verrone Vi&coltori

Dalla tenuta di proprietà dellafamiglia Verrone affacciatasullo splendido panoramadelle colline cilentane, in loca-lità Canne-ello (Agropoli),ecco il “VERRONE CilentoAglianico DOC” realizzato coni grappoli della vendemmia2003. Un gran bel rosso di co-lore rubino impenetrabile elimpido che verrà presentatoad Aglianico&Aglianico e chevi consigliamo di provare peraccompagnare carni rosse allabrace o i formaggi stagiona-.

LE DIVERSE ESPRESSIONI DEL VITIGNO PRINCIPE DEL SUD

Page 41: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Mercoledì 11 e giovedì 12 no-vembre, dalle ore 18, allaFabbrica dei Sapori di Ba3-paglia (Via Spineta, 84/C -Info: 0828.630021 - www.la-

fabbricadeisapori.it), degustazioni d’autorein programma nell’ambito di Aglianico eAglianico, evento ideato e promosso dallaFabbrica dei Sapori in collaborazione con ilgiornalista Luciano Pignataro (www.luciano-pignataro.it).

Mercoledì 11 novembre alle ore 20,30:Aglianico del VultureSpeciale Enolaboratorio divinoinvigna e AisNapoli sui Grandi Vini da Piccole Vigne, uncollegamento ideale (e per alcuni, come LaLuce e Musto Carmelitano, è un ritorno) alprimo Fes1val Meridionale dedicato ai vinidalle piccole vigne lo scorso agosto a Ca-stelvenere (Bn). La degustazione, condo2ada Mauro Erro e Tommaso Luongo DelegatoAis Napoli, è un focus sull'affascinante Aglia-nico del Vulture. In degustazione sei piccoli,grandi vini di appassiona1 vi1coltori, uominie donne, innamora1 della propria terra.

Le aziende e i vini:Michele La Luce Zimberno 2005Eleano: Eleano 2004Camerlengo: Camerlengo 2005Lelusi: Shesh 2006Musto Carmelitano: Serra del Prete 2007Carbone: 400some 2006L’ingresso è solo su prenotazione. Il costo dipartecipazione è di € 15,00 (tel. 081.3722670– 329.6467600 - [email protected]).

Giovedì 12 novembre: ver$cali del Bocca diLupodi Tormaresca edel Taurasi dei Feudi diSanGregorio con il raro 1993

Due degustazioni ver1cali organizzate daaziende protagoniste della crescita della vi1-coltura nelle rispe3ve regioni.Si comincia alle 20:30 con la ver1cale guidatada Angelo Di Costanzo, Primo Sommelier dellaCampania 2008, e dal giornalista PasqualePorcelli, pugliese doc. In degustazione le an-nate 2006, 2004, 2003 e 2001 di AglianicoBocca di Lupo di An1nori Tormaresca prove-niente dalla tenuta omonima di MinervinoMurge (Ba) nel cuore della doc Castel delMonte.Alle 22:00 la ver1cale del Taurasi Docg deiFeudi di San Gregorio. Grandi annate in degu-stazione: 2005, 2001, la mi1ca 1999 e poi unbalzo indietro fino al 1993. L’affascinante per-corso sarà guidato da Manuela Piancastelli,scri2rice e giornalista, nonché vignaiola in Ca-stelcampagnano (Ce), e da Franco de Luca,Sommelier e Degustatore Ufficiale Ais.L’ingresso per entrambe le degustazioni è solosu prenotazione.Il costo di partecipazione è di € 10,00 per de-

gustazione (tel. 0828.630021 - [email protected]).

O%opia&d’autoreper Aglianico e Aglianico

Una super selezione di chef campani e lucanichiama1 a interpretare il territorio e il propriovino: l’Aglianico. O2o chef hanno creato pia3speciali da abbinare a tu2o l’Aglianico in de-gustazione.Poker d’assi in cucina per le due serate.Mercoledì 11 novembre si comincia con An-gela Ciriello del famoso ristorante E’ Cur1 dapoco trasferitosi da Sant’ Anastasia (Na) aSorbo Serpico in Irpinia, terra d’Aglianico. An-

gelina prepara un classico della tradizione po-polare, “‘O SICCHIE R’A MUNNEZZA”, realizzatocon gli avanzi del pranzo della festa, soprat-tu2o in periodo natalizio. Spaghe3 con unadeliziosa salsa a base di noci di Sorrento, fru2asecca, capperi, olive e origano. Qui l’olio la fada padrone, niente di meglio che un robusto efresco Aglianico per ripulire il palato.Si rimane in Irpinia con Antonella Iandolo vi-vace chef de La Maschera di Avellino che pre-senta un pia2o tu2o autunnale: NERA PASTA

EFAGIOLICONFUNGHIPORCINIALPROFUMODI RAVECE, una preparazione tradizionale cheu1lizza fagioli neri e olio extra vergine da cul1-varRavece1picadell’Irpinia.Abbinamentocibo– vino di territorio: ovviamente Aglianico. Cispos1amoinLucania,aMaratea(Pz)qui lochefdel ristorante Il Sacello della Locanda delleDonneMonache,NelloRazzano, campanotra-piantato, u1lizza l’unico pesce della tradizionelucanaterragna,ilbaccalà,perpreparare laPAS-SATINA DI FAGIOLI DI SARCONI CON BOCCON-CINI DI BACCALA’ E CRUSCHI DI SENISE.Un’esplosionedisapori tra ildolcedeipeperonie il salato del baccalà in perfe2o abbinamentocon l’Aglianico del Vulture.Si chiude in bellezza con la chef contadinaGio-vannaVoria dell’Agriturismo Corbella di Cice-rale nel cuore del Cilento. Giovanna,u1lizzando solo prodo3 dell’agriturismo, hacreato per l’occasione un pia2o che richiedeuna paziente preparazione: GELATINA DI CIN-GHIALE ALL’AGLIANICO PROFUMATO ALMIRTO SELVATICO CON FIORI DI PEPERON-CINO SU CREMA DI CECI DI CICERALE.Giovedì 12 novembre si sale alle stelle con lochef Paolo Barrale del ristorante Marennà diSorbo Serpico, Stella Michelin quest’anno. Ilpia2o preparato da Barrale è un inno all’Aglia-nico e al territorio: GUANCIA DI MANZO BRA-SATA ALL’AGLIANICO SU PUREA DI ZUCCAE...LIQUIRIZIA, l’abbinamento con il Taurasi èd’obbligo. Da Sorbo Serpico si va nel Sannio,qui il giovane valente chef del Barry’s del Cri-s1na Park Hotel di Montesarchio (Bn),AngeloD’Amico, si cimenta in una moderna interpre-tazione del vitellone bianco sannita, ispirataalla propria passione per la lavorazione delQuintoquarto: GUANCIOLA DI VITELLO CONTORTELLO DI FEGATO E CIPOLLE. Sapori for1e succulenza della carne richiedono natural-mente l’Aglianico.La puntata in Lucania della serata vede prota-gonista Francesco Rizza$, chef dell’An1caOsteria Marconi di Potenza che con la pasta diGragnano (Na) realizza un grande pia2o di tra-dizione della Terra dei Re, la Basilicata: PEN-NONI DI GRAGNANO CON AGNELLO,PECORINO DI MOLITERNO E SPUMA DI SE-DANO. L’agnello e il Moliterno chiamano agran voce l’Aglianico del Vulture.Si chiude con il Cilento della costa di Piscio2a,lo chef del ristorante Angiolina, Rinaldo Me-rola, offre TENTACOLI DI POLPO ALL’AGLIA-NICO CON CREMOSO DI FAGIOLI BIANCHI DICONTRONE.

Le degustazioni sono gratuite con [email protected] - tel. 0828.630021

LA FABBRICA DEI SAPORI Ba3pagliaMercoledì 11

Giovedì 12 novembre 2009

le degustazionid’autore

L’ Aglianico di CalafèCalafè tes1monia da sola la semplice mapotente spinta affe3va che ha mo1vatoBenito Petrillo, un esperto di editoria, maa2ento cultore dei territori irpini da sem-pre scel1 dalla natura per produrre ilgreco e l'aglianico, a fondare un'aziendavinicola unica nel suo genere.Il greco di Tufo nasce da vigne1 che sor-gono su territori vulcanici di minieri dizolfo, con spiccate cara2eris1che di sen-tori di pesca e in par1colare di mandorlaamara con elevata acidità acce2ato cometes1monial più profondo e duraturo perl'affermazione all'invecchiamento.Oggi presenta l'aglianico in a2esa delprimo Taurasi che sarà presentato inAprile al Vinitaly.Da questo aglianico scaturiranno le nuove1pologie.I campiTaurasini,questoaglianicoal100%a temperatura controllata e a cappellosommerso con malola3ca in bo2e di ro-vere, l'affinamento di 6 mesi in bo3glia. Isuoisentori fru2a1dimarasca,ciliegiae li-quiriziamorbido,stru2urato,giustamentetannico, buona acidità persistente e riccodi sfumature da vigne1 di alta collina nelcuore della DOCG del Taurasi.

Aglianico e Aglianico

Page 42: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Mercoledì 11 e giovedì 12 no-vembre, dalle ore 18, allaFabbrica dei Sapori di Ba(-paglia (Via Spineta, 84/C -Info: 0828.630021 - www.la-

fabbricadeisapori.it), si svolgerà Aglianico eAglianico, evento ideato e promosso dallaFabbrica dei Sapori in collaborazione con ilgiornalista Luciano Pignataro (www.lucia-nopignataro.it).La loca0on è quella consueta: l’an0ca fab-brica conserviera restaurata e trasformata incentro polifunzionale, cuore, laboratorio esede di degustazione dei marchi Ciripizza ePizzia stru1urata con spazi dedica0 alla valo-

rizzazione e all’u0lizzo dei prodo2 0pici.Nel corso della manifestazione le aziendepartecipan&produ'rici di Aglianicodi Cam-pania, Puglia, Calabria e Basilicata, oltre adavere la possibilità di presentare e far degu-stare il prodo'o, avranno anche la possibi-lità di venderlo.In programma incontri con enologi che rac-conteranno la propria esperienza con l’indo-mabile Aglianico, vi0gno forte, spigoloso,longevo e dalle più varie e alte possibilitàespressive in ogni singolo territorio.O1o chef presenteranno pia2 in abbina-mento all’Aglianico. Mercoledì 11 ai fornelliAngela Ciriellodel ristorante E’ Cur0 di SorboSerpico, Antonella Iandolo del ristorante LaMaschera di Avellino,Nello Razzanode Il Sa-cello della Locanda delle Donne Monache diMaratea e Giovanna Voria dell’AgriturismoCorbella di Cicerale. Giovedì 12 sarà la voltadi Paolo Barrale del Ristorante Marennà di

Sorbo Serpico, Angelo D’Amico del Risto-rante Barry del Cris0na Park Hotel di Monte-sarchio, Francesco Rizzu& dell’An0ca OsteriaMarconi di Potenza e RinaldoMerola del Ri-storante Angiolina di Piscio1a.Dire'a televisiva su Telecolore in ondaanche sul canale satellitare 849 di SKY.Gli appassiona0 potranno anche parteciparea tre laboratori specializza0 su prenotazione,uno mercoledì 11 novembre sull’Aglianico delVulture delle aziende emergen0 del mo-mento, a cura di Mauro Erro e TommasoLuongo, gli altri due giovedì 12 novembre de-dica0 a due rappresenta0ve aziende di Cam-pania e Puglia.

LA FABBRICA DEI SAPORI Ba2pagliaMercoledì 11

Giovedì 12 novembre 2009

la più grande rassegna dedicataal vi&gno autoctono principe del Sud

L’ AglianicoL’Aglianico è un vi0gno 0picamente meridionale col0vato per lo più in Campania e Basilicata.La sua diffusione è nei fa2 più estesa, poiché è annoverato tra le varietà raccomandateanche in Molise, Puglia e in alcune province Abruzzesi. E’ autorizzato anche in Calabria e inalcune zone della Sicilia e della Sardegna.Le cara1eris0chePredilige terreni collinari, d’origine prevalentemente vulcanica, argilloso calcarei o comun-que di buona cos0tuzione anche se presenta buona ada1abilità nei riguardi del terreno.In alcune zone di col0vazione (Taurasi - Vulture) si possono trovare dei vigne0 con o2mi ri-sulta0 anche a 700 - 900 metri d’al0tudine. Resiste bene alle cri1ogame in generale (oidioe peronospora), soffre le temperature elevate e la siccità prolungata.E’ un'uva molto ricca di polifenoli, come il Nebbiolo o il Sagran0no, che ha bisogno di unaforte ed accurata selezione clonale, basse rese e di una scelta equilibrata sul 0po di legno,sulla quan0tà e sulla durata della permanenza in bo2 grandi o piccole, u0lizzate per l’affi-namento.L’Aglianico è un vi0gno scontroso: matura tardi, è intenso e brusco in principio, difficile dacol0vare e difficilissimo da vinificare, con tannini che richiedono tempo per essere am-morbidi0 ed acidità che gli assicura il tempo necessario affinché sia levigato. Inimitabile nei

sentori di viola, amarene, so1obosco e piccolifru2, la sua vinificazione lo può rendere ba-nale o eccelso.

Storia eOriginiQuesto vi0gno ha origini millenarie e si è am-bientato in tu1a la Campania: nelle zone in-torno al Vesuvio, in Irpinia, nelle province diSalerno, Caserta e Benevento, dove in purezzao in uvaggio rientra in numerose DOC. Giuntonel Mediterraneo con i primi insediamen0delle colonie greche, come tes0moniato dalsuo nome originario, Ellenico o Ellanico, la cuipronuncia si è modificata nel periodo della do-minazione spagnola in Campania tra il XV –XVI, secolo, sos0tuendo la doppia “ll” spa-gnola in “gl”. La vite è una pianta i0nerante,anche l’Aglianico si è diffuso e si ada1atomolto bene con i diversi climi della Campaniae dell’Italia meridionale. Le prime no0zie ri-salgono all’inizio dell’800 e si devono a Colu-mella Onora0.

Aglianico e Aglianico

Page 43: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Quarta edizione premio internazionaleGIOVANNI PAOLO II

L’ambito riconosimento del premio internazio-nale “Giovanni Paolo II” giunto alla sua quartaedizione suddiviso nelle varie sezioni viene as-segnato tra gli altri quest’anno a:

SEZIONE MUSICA

Maria Nazionale, Simone Carotenuto, Peppe Gior-dano, Iacen)no, Salvatore Lombardi, Antonello Buo-nocore, Enzo Marcellini, Franco Rui, I SantoCalifornia, Nunzia D’Alessio, Lina Federico, GiovanniMarra, Francesco Cimmino, Eugenio Giordano.

SEZIONE ISTITUZIONI

Do+. Vincenzo Roca (Questore di Salerno),On. Alfonso Andria (Senatore della Repubblica),Avv. Antonio Romano (Sindaco di Nocera Infe-riore), Avv. Claudio D’Alessio (Sindaco di Pompei)Do+. Vincenzo De Luca (Sindaco di Salerno)

SEZIONE CULTURA

On. Avv. Guglielmo Scarlato

SEZIONE SCUOLA

Prof. Demitris Liakopoulos

SEZIONE EDITORIA

Arduino Sacco, Editore

SEZIONE MEDICINA

Prof. Giulio Tarro, Scienziato

SEZIONE IMPRENDITORIA

Cav.Ciriaco Petrilli, Cav. Leo Peschiera

SEZIONE CHIESA CATTOLICA

S.E. Rev.ma Mons. Angelo SpinilloPadre Michele Bianco , Don Luigi MerolaMons. Filippo Salvatore Giuliano (Protono-tario Apostolico di Sua San�tà - PresidenteU.P.C:. - Unione Promozione Cris�ana)

Il Premio Internazionale “Giovanni Paolo II” nasce nel2005, a cinque mesi dalla dipar)ta del Santo Padre(morto alle 21.37 del 2 Aprile 2005).Organizzato dall’Associazione AGLAIA, ingloba so-stanzialmente gli stessi obie+vi di un altro Premionazionale ideato nel 1995 da un’idea di Espedito DeMarino ed il grande Roberto Murolo.Questo riconoscimento è tributato agli uomini e alle

donne che si dis)nguono nelle a+vita’ professionali, ar)s)che, scien)fiche,nei mes)eri e altro e per le opere di solidarieta’ connesse.Aglaia è un’associazione socioculturale ad indirizzo ar)s)co e dal 1995 hao*enuto l’ambito riconoscimento di ente di rilievo regionale che opera aScafa).Tra i proge+ che l’associazione ha in essere "Arte e musica" (incontri dipropedeu)ca musicale, musica-infanzia e adolescenza, approfondimen)e laboratori ludico-musicali, alles)mento cori e complessi musicali, labo-ratori di studi e ricerca sulla canzone napoletana, canto, percussioni, flauto,chitarra, stage di modellis)ca)-Incontri di musico-terapia rappresenta il ful-cro delle a+vità associa)ve.

Mercoledì 22 O�obre 2008 - Teatro S Pietro – SCAFATI (sa)

I premia� delle preceden� edizioni

Sua San*ta’ Papa Benede+o XVIMaestro Aldo Ciccolini

Ka*a Ricciarelli

Carlo CroccoloNunzio Gallo

Peppino di Capri

Cecilia Gasdia

Antonella Ruggiero Giacomo Rondinella Fausto CiglianoNino Buonocore

Enzo Gragnaniello

On. Giulio Andreo,

On. Antonio Di Pietro

Cardinale Ersilio ToniniCardinale Agos*no Vallini Cardinale Raffaele Mar*no

Associazione AGLAIAVia G.Ma+eo,, 17 - 84018 Scafa* (sa)

h+p://www.associazioneaglaia.itespedito.demarino@*n.it - mafalda.cavallaro@*scali.it

339/2805885 - 349/1033131 - Tel. Fax: 081/ 863 45 28

Page 44: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Dal 23 novembre 2009 e sino al 27 novembre organizzatadalla A.E.C.C. (Associazione degli ex Consiglieri Comunali)di Pagani ha preso il via la se4ma edizione del Premio In-ternazionale di Le3eratura Religiosa “Pagani ci3à di San-t’Alfonso e del Beato Tommaso Maria Fusco”.

Una kermesse ricca di appuntamen2 che ha visto il coinvolgimentodi autorità civili e religiosi ma sopra3u3o la partecipazione di nume-rosi is2tu2 scolas2ci.La manifestazione ha o3enuto il premio di rappresentanza della Pre-

sidenza della Camera dei Deputa2 nonché, quale premio di rappre-sentanza, la medaglia del Capo dello Stato.Il mo2vo condu3ore della se4ma edizione del premio è quello del“non dimen2care” ovvero un’a3enzione sempre viva sui i ricordi esulle atrocità dei deporta2 nei campi di concentramento.La scelta di premiare Edith Bruck è avvalorata dal fa3o che a3raversola sua tes2monianza non venga smarrito il ricordo di quanta crudeltàsi può macchiare la società umana, come si evince dalla mo2vazioneado3ata dal presidente della giuria Monsignor Dario Rezza. Dalromanzo di Edith Bruck “Quanta stella c’è nel cielo” prendonospunto le riflessioni tra le rappresentanze delle Scuole Medie Su-periori nella sessione ma3u2na di oggipresso il Circolo del-l’Unione di Via Ferrante. I lavori saranno coordina2 da FrancescoD’Avino, presidente del Centro Studi “Draco - Vesevus”La sessione pomeridiana oltre agli interven2 di numerosi docen2degli is2tu2 scolas2ci invita2 e di alcuni componen2 del dire4vodell’associazione ex consiglieri comunali sarà allietata da un mo-mento musicale con la partecipazione al pianoforte del MaestroAntonio Buonocore.Roberto Ritondale coordinerà la tavola rotonda alla quale inter-verranno Anna Ferrazzano, avvocato e vicepresidente della Pro-vincia di Salerno, Isabella Peroni, presidente dell’associazioneStudio 12 di Roma, Maria Olmina D’Arienzo preside del LiceoGenoino di Cava de’ Tirreni, Alba De Felice, presidente dell’AMIsezione agronocerinosarnese e Filomena Gallo, presidente dellaCommissione Provinciale Pari Opportunità.Il momento più significa2vo dell’intera manifestazione è previ-sto per il giorno 27 novembre presso il Circolo Unione di Via Fer-rante a Pagani dove alle 10.30 inizierà la cerimonia dipremiazione di Edith Bruck, vincitrice della se4ma edizione delPremio. Oltre ai salu2 del Presidente della Associazione degli exConsiglieri Comunali Gerardo De Prisco e del presidente del so-dalizio Luigi De Prisco coordinate da Ermanno Corsi, dire3ore de“Il Denaro” si terranno delle “Riflessioni” dal 2tolo “La vita vincesempre: la speranza oltre i lager” dove sono previste le parteci-pazioni del Professor Humberto Grimaldo, Cancelliere dell’Uni-versità Ca3olica della Columbia, i professori Antonio Scocozza eFrancesco D’Avino e Luigi Rossi.Dire4 dal Maestro P. Paolo Saturno il Coro Polifonico Alfonsiano el’Or-chestra Alfaterna concluderrano la sessione ma3u2na con una ode da“Quanta stella c’è nel cielo”. Presso il Centro di Quar2ere di via XXVluglio di San Lorenzo di Sant’Egidio del Monte Albino con il saluto del

sindaco della ci3à Nunzio Carpen2eri alle ore 16.00 prenderà il vial’ul2mo a3o della manifestazione con l’omaggio ad Edith Bruck dellescuole medie statali “Eduardo De Filippo “ di Sant’Egidio del Mon-t’Albino / Corbara di Sant’Alfonso Maria de Ligudi e di Aniello Cri-scuolo di Pagani con riferimento al testo “Andremo in Ci3à”, la prova

che “ quando ancora bambini bisogna viaggiare sul treno della sto-ria.”Al termine un momento musicale con la partecipazione del DuoMar-tucci, ovvero Gennaro Cardaropoli al violino e Marco Ascolese allachitarra.

(nella foto alcuni momen� della passata edizione)

VII °PREMIO DI LETTERATURA RELIGIOSA“PAGANI, CITTÀ DI S.ALFONSO E DEL BEATO TOMMASOMARIA FUSCO”

Intervista al Senatore Gerardo De Prisco,presidente della Associazionedegli ex Consiglieri Comunali di Pagani

Come nasce il “Premio internazionale di Le+eratura Religiosa?Il Premio internazionale di Le3eratura Religiosa nasce per offrire allegiovani generazioni for2 riferimen2 culturali u2li alla loro formazionemorale e civica. Se non avesse avuto questo fine non avremmo datovita ad una inizia2va che tanto credito va riscuotendo. A riguardo in-tendo so3olineare il merito di presidi e docen2 che accompagnanoi propri allievi con un percorso dida4co a3raverso la le3ura delle"Scri3ure" dell'autore premiato.

Senatore De Prisco una sua considerazione sulla scelta di premiareEdith BruckVoglio so3olineare che la pres2giosa giuria permanente del premio,sin dal marzo scorso ci aveva segnalato la Edith Bruck. E che avesseben giudicato la nostra giuria lo comprova il fa3o che la Bruck nelloscorso agosto ha ricevuto il Premio Viareggio per la narra2va con il ro-manzo "Quanta stella c'è nel cielo". Mi convince, a riguardo, la mo-2vazione che da il presidente della giuria, Mons. Dario Rezza, che inpar2colare così si esprime: “non vi affiora una ricerca di gius2fica-zioni o accuse di malasorte, ma emerge lo sgomento ingenuo di chigià dall’infanzia ha provato l’assenza di affe4 e circostanze che of-frano un buon via2co per il futuro. C’è, nello stesso tempo, il desi-derio insopprimibile, in parte illusorio e in parte confortato daesperienze concrete, di squarci insospe3a2 di luce che debbono puresistere nelle ombre del dolore”.

Possiamo sinte*zzare il tema di questo premio nel “non dimen*-care” gli eccidi dei campi di sterminio. Qualemessaggio intende leilanciare alle nuove generazioni?Il messaggio che personalmente ho colto, dopo aver le3o in par2co-lare “Quanta stella c'è nel cielo" e dopo aver organizzato il semina-

rio di studi sugli Imi con la preziosa collaborazione della ca3edra diStoria Contemporanea della Facoltà di Scienze poli2che dell’Univer-sità di Salerno del Prof. Luigi Rossi, è questo sinte2zzato in “la vitavince sempre: la speranza oltre i lager” che darà vita alle “Riflessioni”della ma4nata del 27 con Edith Bruck vincitrice della se4ma edi-zione del Premio.

Un vasto programma, un coinvolgimento di is*tuzioni ca+oliche elaiche ma sopra+u+o di molte scuole pone Pagani al centro del-l’a+enzione questa volta non per episodi di violenza. Un suo pen-siero al riguardo.Non c’è dubbio alcuno che il programma elaborato, pur con la ridu-zione del numero delle manifestazioni – ricordo che la scorsa edi-zione ha impegnato ben nove giorni – ha come punto di riferimento,assieme al “protagonismo” degli studen2, la valorizzazione delle forzesane della ci3à cos2tuite da associazioni laiche, religiose che si pon-gono l’obie4vo della crescita civile della nostra comunità. Vuole es-sere, il nostro, il contributo disinteressato perché Pagani non vengacriminalizzata periodicamente per even2 malavitosi che, purtroppo,esistono me spesso enfa2zza2 oltre misura da organi di informazionea3en2 prevalentemente alla cronaca nera perché rende di più nellevendite e negli indici di ascolto televisivi. Non ho remora alcuna neldenunciare che mi vedo costre3o ad elemosinare spazi per veicolareil Premio, confidando nell’amicizia e nella sensibilità di giornalis2 che,purtroppo, pur volendo non sempre riescono ad assecondare le miesollecitazioni.

Qualche an*cipazione per la prossima edizione?Innanzitu3o mi preme puntualizzare che ogni edizione ha una storiaa se e cioè che non mi è dato assicurare quella successiva fino aquando non ho la certezza delle risorse finanziarie per coprire lespese, quelle necessarie. E cioè acquistare i libri da dare alle scuole,offrire l’ospitalità dovuta a relatori ed invita2 illustri, la stampa de IQUADERNI, il materiale pubblicitario e quant’altro occorre per assi-curare il puntuale svolgimento delle manifestazioni con i suppor2 in-dispensabili, oltre ai trofei da consegnare agli aggiudicatari del Premioper la Le3eratura e per il Salvatore Scarano.Un dato certo è il costante lavoro della nostra autorevole Giuria per-manente che è nelle condizioni di segnalare l’autore da premiare sindall’inizio della primavera, come è successo anche per questa ul2maedizione la quale, però, ha preso corpo, e con molta fa2ca, soltantoai primi di se3embre con l’impegno del Presidente della FondazioneDr. Raffaele De Virgilio.

dal 23 al 27 novembre 2009

Chi è Edith BruckNata in Ungheria da una famiglia ebraica,Edith Bruck ha subito le discriminazioni raz-ziali e la deportazione a soli 12 anni. Soprav-vissuta ad Auschwitz, dove ha perso i genitorie alcuni paren2, ha vissuto tra l’Ungheria el’Italia, ove si è stabilita defini2vamente nel1954, dedicandosi scrupolosamente agli studiche il nazismo le ha impedito di compiere, fre-quentando i circoli le3erari dell’epoca e di-ventando amica di Montale, Ungare4, Luzi e,sopra3u3o, di Primo Levi, cui la lega la medesima esperienza passatae le difficoltà di integrazione presen2. Sollecitata da questo “amicofraterno” e dall’impellente bisogno di tes2moniare, perché il mondonon dimen2casse quell’atroce e lucida follia, ha cominciato le sue pe-regrinazioni per le scuole italiane ed europee, dove racconta agli stu-den2 la sua esperienza nei campi di concentramento.La necessità di mantenere viva la memoria della Shoah sta alla basedella sua scri3ura di autodida3a. Fra le sue pubblicazioni Nuda pro-prietà, L'a3rice, Il silenzio degli aman2, Chi 2 ama così, Transit, Duestanze vuote.

Page 45: REDAZIONALI PUBBLICITARI

24° TROFEO NAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA DEL RAGAZZOTARGA D’ARGENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Sabato 8 novembre 2008, con inizio alle ore18.00, con il sostegno benemerito dellaBanca di Credito Coopera7vo di Scafa7-Ce-

tara, si svolgerà la 24ª edizione del “Premio Sca-fa7” – Trofeo Nazionale di Poesia e Narra7vadel Ragazzo - Targa d’argento concessa dal Pre-sidente della Repubblica, con i patrocini: del Se-nato della Repubblica, della Camera deiDeputa7, del Consiglio dei Ministri, della Re-gione Campania, della Provincia di Salerno, delComune di Scafa7 e con la collaborazione del-l’Is7tuto Tecnico Industriale “A. Pacino9” diScafa7.Durante la manifestazione che si svolgerà in Sca-fa7 nella Sala-Teatro “S. Francesco” sul corso na-zionale, cavalcavia D’Amaro, verranno premia7 50tra bambini e bambine delle scuole elementari,ragazzi e ragazze delle medie e giovani dellescuole superiori.La manifestazione si svolgerà in due momen7.Inizialmente saranno declamate le 30 poesie che,tra le quasi 2000 pervenute, sono state selezio-nate da un’apposita commissione di esper7. Diqueste, tre (una per ogni fascia di età: elementari,medie e superiori) verranno indicate come le più

significa7ve rispe9vamente dalla Giuria di ra-gazzi, coordinata dalla prof.ssa Rosanna Santoni-cola, che si esprimerà in sala, con voto palese,durante la declamazione delle stesse, e dalla Giu-ria degli esper7 (Do8. Nicola Avellino, Prof.ssaAda Ciaglia, Prof.ssa Antonia Lezza, Prof. LuigiMontella, Prof.ssa Rosa Troiano, Prof. Carmine Vi-tale) che ha già espresso il suo parere in separatasede ed ha affidato i verde9 al notaio, do8. Fran-cesco Coppa, che consegnerà i responsi, in busta

sigillata, la sera della manifestazione. La sommadei punteggi consegui7 decreterà i vincitori, aiquali sarà conferito il trofeo riservato ai primi clas-sifica7. A tu8e le altre poesie sarà riconosciuto ilsecondo posto ex aequo e riceveranno ciascunauna targa di merito, così come sarà fa8o per altredieci composizioni selezionate per la Menzione diMerito.Successivamente ci sarà la consegna dei trofei aivincitori della sezione Narra7va e gli altri ricono-scimen7 a coloro che si sono classifica7 al se-condo e terzo posto. Qui, a differenza dellepoesie, una giuria di soli esper7 (Prof.ssa RedentaFormisano, Prof.ssa Conce8a Imperatore,Do8.ssa Agnese Rocca, Prof.ssa Annamaria Pon-7llo, Prof.ssa Luigia Teodosio), ha già determinatoi vincitori, selezionando i raccon7 più originali ecoinvolgen7 tra le quasi 500 opere pervenute.Com’è facilmente intuibile leggendo i numeri, lapartecipazione al concorso è stata tanto capillareda coinvolgere pra7camente scuole di tu8a la Pe-nisola ed, effe9vamente, la sera dell’8 novembreprossimo, ci saranno, nella Sala-Teatro S. “Fran-cesco”, bambini, ragazzi e giovani di tu8e le re-gioni d’Italia accompagna7, oltre che dai lorogenitori, anche dagli insegna7 e dai dirigen7 sco-las7ci.Tu8e le poesie selezionate per il concorso, quellemenzionate e i raccon7 premia7, sono raccol7 ediffusi in un’antologia che accompagna, comesempre, la manifestazione e che sarà distribuitagratuitamente in sala la sera dell’evento.Ma l’Accademia CIDAC (Centro Inizia7ve Divulga-zione Arte Cultura), che da 24 anni organizza que-sto ed altri importan7 even7 a sfondo culturale,presieduta dall’instancabile e sempre entusiastacavaliere e poeta Mario Desiderio, successore delcompianto e mai dimen7cato prof. DomenicoVangone, si pone anche l’obie9vo di segnalarepersonalità che hanno fa8o della Cultura e del-l’Arte il valore fondante della loro vita arric-chendo, con le loro opere, il patrimonio ar7s7coe culturale dell’Italia. Quest’anno il “Premio Cul-tura”, “Domenico Vangone”, sarà conferito allaDo8.ssa Marta Herling, Segretario generale del-l’Is7tuto Italiano per gli Studi Storici di Napoli,fondato da Benede8o Croce.La manifestazione, coordinata anche quest’annodal Responsabile organizza7vo M° Francesco Sca-rico, sarà condo8a da Antonio Angrisano (figliod’arte, del compianto Franco, a8ore salermitano);le poesie saranno le8e dagli a8ori Antonio Faiella,Daniela Forino e Bianca Santonicola.Interverranno in sala il Sindaco di Scafa7, do8. Pa-squale Aliber7, l’Assessore alla cultura do8. Cri-stoforo Salva7, il Presidente della Banca di CreditoCoopera7vo Di Scafa7 e Cetara, do8. MassimoCavallaro, e personalità della poli7ca e della cul-tura.

IL CIDAC

Il Centro inizia"ve divulgazione arte e cultura diScafa" (ha il compito dia) promuovere ogni inizia"va con la diffusionee la conoscenza della Cultura e dell’Arte sul ter-ritorio nazionale e su quello estero;b) organizzare manifestazioni, spe#acoli, rasse-gna, convegni, gite d’istruzione, alles"re mostre,bandire concorsi, a#ribuire premi e prendereogni altra inizia"va che valorizzi le opere degliAr"s" associa";c) promuovere ogni possibile incontro tra gli Ar-"s" ed Intelle#uali affinché si diffonda l’evolu-zione del pensiero e delle forme ar"s"che,entrambe patrimonio prezioso e invidiabile delnostro Paese;d) appoggiare l’a$vità ar"s"ca e culturale pro-mossa da altre Organizzazioni, En" e Associa-zioni i cui scopi coincidono con quelli is"tu"videll’Accademia del Cidac;e) curare l’anagrafe degli Ar"s" valorizzandonela produzione e garantendone l’auten"cità adaman" e collezionis";f) cos"tuire una Biblioteca nella quale racco-gliere anche le opere degli associa";g) pubblicare un No"ziario periodico per infor-mare i Soci in merito alle a$vità dell’Accademia.Per perseguire i suoi fini l’Accademia Cidac ar"-cola le sue a$vità nelle seguen" sezioni: Poesia,narra"va, giornalismo, saggis"ca, teatro, mu-sica, pi#ura, scultura, fotografia, stampa ar"-s"ca, archeologia e turismo.

SEZIONE “POESIA” - Anno 2008

Sezione “ROCCO SCOTELLARO”SCUOLE ELEMENTARI

ACQUA DI TUTTI di GIORGIA AMBROGINI - Sc.El. Parit.“Mar-gherita Bosco” - Casale Monferrato (Alessandria)PRIMAVERA di GIACOMO ANDREONI - Scuola Primaria “G.Dupré” - SienaESTATE CALOROSA di MONICA DE FEO - Scuola Elementare“S. Procula” - Pomezia (Roma),HAIKU di STEFANIA DONATELLI - Scuola Elementare ”C.Lo-renzini - TarantoUN REGALO PER LA MAMMA di ELIA GERARDO FARINA -Scuola Elementare 2° Circ. - Angri (Salerno)UN PICCOLO SALICE... di LORENZO GABBIANI - Scuola Prima-ria “Trento & Trieste” - Cremona,QUANDO IL CIGNO di SOFIA MENFI - Scuola Elementare “G.Garibaldi” - Marsala (Trapani)SOGNO di GIULIO NICOTRA - Scuola Elementare “Rocco DeZerbi” - Palmi (Reggio Calabria)SONO UN GRILLO PELLEGRINO di GIAMMARCO PIAZZA -Scuola Elementare ”Vi8orino da Feltre” - Caltagirone (Catania)HAIKÙ: LUCE di ALESSIA RONDINELLA - Is7tuto Compr. ScuolaElementare "A. Gramsci” - Bacoli (Napoli)

Sezione “IGNAZIO SILONE”SCUOLEMEDIE

UN ANGOLO DEL MIO PAESE di DAVIDE ANSELMO - ScuolaMedia ”A. Frank” - San Marzano Sul Sarno (Salerno)ANGELI di ANTONIO D’ERRICO - Scuola Sec. 1° Grado“G. Ga-ribaldi” - Trinitapoli (Foggia)BIRMANIA di VINCENZO FIORE - Sc. Sec.1° Grado ScuolaMedia “M. Ferrajolo” - Acerra (Napoli)SOLITUDINE di GIUSY GRIMALDI - Scuola Media “A. Genovesi”- Nocera Inferiore (Salerno)

SENSAZIONI di ANNARITA IOVINELLI - Scuola Media “A. Ge-novesi” - Nocera Inferiore (Salerno)TORMENTATA TRANQUILLITÀ di SOFIA MURATORI - Is7tutoCompr. Scuola Media “G. Padalino” - Fano (Pesaro-Urbino)FANTASIA di GIULIANO ODDO - Scuola Media “G. B. Piranesi”- RomaTI HO VISTO, UOMO, ERI TU... di TANYA ORTOLANO - ScuolaSecondaria 1° Grado Scuola Media “D.Alighieri” - AvellinoPAROLE di BARBARA POLIN - Scuola Media - Montebelluna(Treviso),UN SORRISO, UN FIORE di CECILIA SPINELLI - Scuola Media -“Winckelmann” - Roma

Sezione “MANLIOROSSI DORIA”SCUOLE SUPERIORI

GOCCE DI LACRIME... di CHIARA CALCAGNINI - Liceo Classico“Raffaello” - Urbino (Pesaro-Urbino),CREATURE NOI... di FRANCESCA M. CANALE - Liceo Ginnasio“B. Secusio” - Caltagirone (Catania)DUE, SETTE, CINQUE di ALLEGRA DI SOMMA - Liceo Classico“Plinio Seniore”- Castellammare di Stabia (Napoli),IL PARADISO DEI DIAVOLI di NUNZIA FALCONE - Liceo Scien7-

fico “G. B. Grassi” - La7naALBA CANTERINA di MARTINA GABANNINI - Liceo Classico“Raffaello” - Urbino (Pesaro-Urbino)LA GIOVINEZZA di ANTONELLA ROSSANA MIGLIORINO - LiceoScien77co “G.B.Piranesi” - Capaccio (SA)LUCCIOLE di ROSSELLA MODUGNO - Is7tuto Magistrale “V.Fornari” - Molfe8a (Bari)AGGRAPPATA A QUEL FRAGILE FILO... di ALMA SPINA - LiceoClassico “Chiabrera” - SavonaLA MIA LIBERTÀ di MARIA ROSARIA VELLO -Ist.Tecn.Com.Geo.“Pantaleo” - Torre del Greco (NA)SOLO PER AMORE di FABIO VITA - Is7t. Commerciale per Geo-metri e per il Turismo “G. Falcone” - Acri (Cosenza)

SEZIONE POESIA -MENZIONI DIMERITO

SCUOLE ELEMENTARISOLO UN BAMBINO? di MICHELE IANNIELLO - Scuola Prim.“Salv.Guadagno” - Mercato San Severino (Salerno)SOLIDARIETÀ di CHIARA LERZA - Scuola Elem. “G. Paolini” -Popoli (Pescara)PICCOLE DONNE di ELISABETTA MAUTONE - Is7t. Compr.Scuola Elem. “A. Pinto” - Piscio8a (Salerno)

SCUOLEMEDIEIL TUO SORRISO di CLARA ELMETTO - Scuola Media “Mar7rid’Ungheria” - Scafa7 (Salerno),VITA SPEZZATA di MARTINA PAOLA TOSCANO - Scuola Media“Anna De Renzio” - Bitonto (Bari)NEVE di LUANA VINCIGUERRA - Scuola Media “Dante Ali-ghieri” - Alatri (Frosinone)

SCUOLE SUPERIORIE TUTTO ANCORA SCORRE di ANNUNZIATA CIMBALI - LiceoIstruzione Secondaria “G. Alber7ni”- Nola (Napoli)IL MIO PROF di MARTINA MOCCALDI - Lic. Clas.“Don Carlo LaMura” - Angri (Salerno)COME VIVERE UN SOGNO... di ALESSIA OPPEDISANO - LiceoScien7fico - fisica/inform.“G. Da Procida” - SalernoDIMMELO di DANIELA SCUTIERO - Is7tuto Tecn.Comm. “G.Fortunato” - Angri (Salerno)

SEZIONENARRATIVAELENCO PREMIATI

SCUOLE ELEMENTARI1° Premio - LA MAGIA DI ARZANOPOLI di MARIA BOIANO -Scuola Primaria 1°Circ. “Don Lorenzo Milani” - Arzano (Napoli),2° Premio - ESTREMI RIMEDI di GIULIA SCARPETTI - Scuola Pri-maria Parificata “Margherita Bosco” - Casale Monferr. (Aless.)3° Premio - VISITA AL MUSEO EGIZIO di LUCA LA PENNA - Is7t.Compr. Scuola Elementare “P. Rose7” - Roseto Valfortore (Fog-gia)SCUOLEMEDIE1° Premio - SOS TERRA: GARA DI SOLIDARIETÀ di SABRINAAQUINO - Scuola Media “Dante Alighieri”- Avellino2° Premio - LA MIA BISNONNA MARIA di MARCO CETRAN-GOLO - Scuola Media”Teodoro Gaza” - S.Giovanni a Piro (Sa-lerno)3° Premio - LA VITA E LA MORTE di SARA MINERVINI - ScuolaMedia “L. Pirandello” - Civitanova Marche (Macerata)SCUOLE SUPERIORI1° Premio - IN FONDO AGLI OCCHI di GAIA GASPARINI - Is7tutoTecn.Geometri “In memoria...”- Chiavari (Genova)2° Premio - UMANO: TROPPO UMANO di LUISELLA CORSO -Liceo Scien7fico “G. B. Grassi” - La7na3° Premio - LA CULLA DELLA LUCE di MICHELE CARUSO - Is7-tuto Magistrale “M. Immacolata” - San Giovanni Rotondo(Foggia),Segnalazione Fuori ConcorsoDIALOGO DEL VENTO E DELLA LUNA di ELISA CAZZATO - LiceoScien7fico e Classico"G. Stampacchia"- Tricase (Lecce)

I Finalis dell’edizione 2008

i premia" della passata edizione

Premio Scafati

la giuria studentesca della passata edizione

Page 46: REDAZIONALI PUBBLICITARI

E’giunta alla V° edizione l’ini-zia3va “Sugges3oni deiMon3 Picen3ni” organizzatadall’Associazione CulturaleEmisfere. Gli organizzatori

danno appuntamento a sabato 27 dicem-bre alle ore 20 presso il Convento di SanFrancesco in Giffoni Valle Piana per la pre-miazione del vincitore del Concorso Foto-grafico “Sugges3oni dei Mon3 Picen3ni”,e la presentazione dell’omonimo Calen-dario edizione 2009.

Il Concorso, aperto a fotografi profes-sionis3 e semplici appassiona3, que-st’anno ha avuto come tema “Le donnedei Picen3ni” un inno alle donne, alle loroespressioni, emozioni, sguardi e a tu4ociò che può rappresentare la Donna, dallanascita alla maturità.

L’inizia3va, da anni, intende promozio-nare il territorio del Mon3 Picen3ni, di-fa5 le foto ammesse al concorso sonotu4e sca4ate rigorosamente sul territoriopicen3no. All'autore della foto più bella esignifica3va in premio una fotocamera di-gitale.

A tu5 i partecipan3 verrà consegnatoun a4estato di partecipazione. La seratavedrà anche l’esibizione del Soprano Ti-ziana Maddaluno che interpreterà le ariedi alcune celebri eroine e donne del re-pertorio operis3co italiano.

Le vibran3 esecuzioni del soprano, da

qualche anno voce di riferimento dei pi-cen3ni nelle manifestazioni sul territorio,e non solo, saranno accompagnate dalleesibizioni di altri piccoli talen3 giffonesi.

Nell’ambito degli appuntamen3 fes3vila Pro Loco (nella foto il presidente Clau-dio Mancino con i componen3 del diret-

3vo dell’associazione Pro Loco GiffoniValle Piana), ha riservato ai visitatori dellaXII Mostra Internazionale d’Arte Prese-piale (Repubblica Ceca, Puglia, Campa-

nia), tan3ssime a5vità collaterali dedi-cata alla Na3vità di Cristo. Domenica 28dicembre alle ore 21 Chiesa Convento SanFrancesco “Nasche4e… so4o Federico II”di Valerio Ricciardielli, spe4acolo di mu-sica popolare natalizia. Lo spe4acolo è or-ganizzato dall’associazione culturaleGiffoni Teatro dire4a da Maria DomenicaCafaro.

L’ingresso è gratuito. Interessan3ssimanella magia del Convento San Francescocon la mostra personale dell’Ar3sta saler-nitano Sabato Catapano ubicata negliampi saloni e nel chiostro del Convento diSan Francesco, con il tema “l’Arte nei Pi-cen3ni” dalle scene alle tele.

Ai piedi della mestosa stru4ura comu-nale torna anche quest’anno a par3redalle ore 18 la rappresentazione del Pre-sepe Vivente con bambini giffonesi a4oriin scene.

Gli appuntamen3 sono venerdì 26 sa-bato 27 e domenica dicembre 2008, poil’1, il 3, il 4 e il 6 gennaio 2009. Infine il 5e il 6 gennaio a4esissimo appuntamentodella Pro Loco riservato ai bambini con lamanifestazione Aspe4ando la Befana. Perno3zie più approfondite 089865218 -3200279610. Oppure, www.prolocogiffo-nivallepiana.org.

A Giffoni anche il rarissimo presepe di LodhéřovIl museo di Jindřichův Hradec possiede il grande,rarissimo presepe proveniente da Lodhéřov(Riegershlag), paese che fu precedentementecolonia tedesca, e che si trova vicino a JindřichůvHradec. Il presepe fu regolarmente esposto dallasua creazione fino al 1945 nella chiesa locale disan Pietro e Paolo. Durante il burrascoso periododel dopoguerra andò perso. Si supponeva fossefinito al macero durante le operazioni di scartoeffe4uate nei villaggi tedeschi alla fine della se-conda guerra mondiale ma fortunatamente la burocrazia d’ufficio evidentemente fallì, ecosì il presepe sopravvisse al periodo di distruzione di massa. Nel 1968 fu ritrovato nei ter-ritori del castello di Jindřichův Hradec. Successivamente fu trasferito nel museo e restau-rato, per essere conservato per le generazioni future. Si tra4a di un gruppo di quasi trentafigurine, archite4ura e piante, di cui le più alte misurano 53 cm e le più piccole 14 cm. Lefigurine sono dipinte su un so5le cartoncino, in parte incollato. Successivamente, la cartaviene incollata sulla tela che aiuta a reggere dei tronche5 piani di peccia, appunta3 inbasso, grazie ai quali le figurine vengono conficcate nella base preparata precedentemente.Le figurine vengono dapprima abbozzate con la ma3ta o lapis, e poi ritagliate e dipinte. Perla pi4ura sono u3lizza3 colori in polvere, che dopo essere sta3 trita3 sulla pietra vengonodilui3 con colla e acqua. Nel gruppo delle figurine del presepe si trovano, accanto alla SacraFamiglia con l’asino e il bue, i Re Magi con la processione, pastorelli, musicis3, anche figu-rine pi4oresche di donatori e donatrici con ricchi doni che ravvivano l’intero presepe. Ri-cordiamo che la XIII Mostra Internazionale d’Arte Presepiale organizzata dalla Pro Loco si3ene all’interno del convento San Francesco. Fino al sei gennaio 2009 sono espos3 presepiprovenien3 dalla Repubblica Ceca (Boemia), dalla Regione Puglia e dalla Campania.Per maggiori informazioni www.prolocogiffonivallepiana.it, oppure telefono 098/ 865 218.

In dono a Papa Benede�o XVIun presepe della Repubblica Ceca esposto a Giffoni

La delegazione della Pro Loco ca-peggiata dal presidente ClaudioMancino, dal dire4ore ar3s3coCarmine Elia, e Ma4eo Foglia, haraggiunto la capitale per incon-trare l’ambasciatore della Re-pubblica Ceca presso la SantaSede Pavel Vosalik, e il dire4oredell’Is3tuto Culturale Ceco aRoma Miloslav Hirsch. Insieme aMonsignor Antonio Tedesco (gif-fonese, socio onorario della ProLoco, dirigente del Pantheon)hanno preso parte all’udienza del Papa e donatogli il presepe, che per oltre ven3giorni è stato in Mostra a Giffoni in occasione della XIII edizione che quest’anno hadedicato la sezione straniera alla Repubblica Ceca.Il presepe donato a Benede4o XVI è bellissimo, ed è una vera scultura fa4a a mano.Racchiuso in una scaraba4ola è largo 110 cen3metri, alto 80 con una profondità di55 cen3metri.All’interno trenta figure a4orno alla scene della Na3vità con pastori in legno scol-pi3 a mano dagli ar3s3 intagliatori Cechi, Karel Ti4l e Pavel Svoboda.L’opera è racchiusa in legno pregiato ed è stata esposta a Giffoni.

Ai piedi dei Monti Picentini: concorso fotografico, canti natalizi,natività dal vivo e mostreA Giffoni un Natale suggestivo

Page 47: REDAZIONALI PUBBLICITARI

All'interno di un ampio programma divalorizzazione e promozione delle --picità e delle eccellenze del territo-

rio, a Sala Consilina è in corso disvolgimento la terza edizione di “Sala…gu-stando - La strada dei sapori, dei colori edelle tradizioni”. Per tre giorni, ieri, oggi edomani, di scena i prodo/ -pici ed in par--colare il fior di la.e ed il broccolo di rapa.“Sala...gustando”, nel coniugare vari ele-men-, quali la storia, le tradizioni, l’am-biente salubre, la cultura, l’arte, favoriscela promozione turis-ca e commerciale delVallo di Diano.Sono diverse le novità dell’edizione 2008della kermesse. Innanzitu.o l’inizia-va èdivenuta i-nerante con tre loca-on,ognuna in una zona diversa della ci.à ca-pofila del Vallo di Diano.Intanto ieri sera, in piazza Umberto I, nelcentro storico, si è tenuta la prima edizionedi “Agri…gustando”, il concorso gastrono-mico di rice.e della cucina tradizionale inprovincia di Salerno.Il concorso, so.olinea il sindaco di SalaConsilina, Gaetano Ferrari, avendo loscopo di valorizzare i prodo/ -pici del Sa-lernitano e, più in par-colare, quelli delVallo di Diano, mira a valorizzare i pia/ re-almente -pici, privi di contaminazioni mo-

derne ed in linea con le tradizioni propriedel territorio di riferimento”.Diversi concorren- hanno proposto pie-tanze che, come da regolamento, avevanoquali elemen- principali il broccolo salesee/o il fior di la.e. I vincitori del concorso siconosceranno domani sera, allorquando siterrà la cerimonia di premiazione in pro-gramma in via Mezzacapo.

In a.esa del momento clou di “Sala…gu-stando”, ovvero il Guinness della treccia difior di la.e più lunga del mondo, previstoper domani alle ore 18,30, questa sera apar-re dalle ore 20,00, in località Taverne,di scena il broccolo di rapa con la degusta-zione di pietanze proprio a base del -picoortaggio, elemento predominante dellecolture salesi.Ma in serata ci sarà anche l’inaugurazionedel Parco acqua-co “Taverne Lontrara”.Si tra.a, dice l’assessore comunale, Gio-vanni Aumenta, di una stru.ura che, ge-s-ta e curata dall'associazione di tutelaambientale A.T.A.P.A.S. Onlus, ospita di-verse specie i/che del fiume Tanagrocome ad esempio il gambero di fiume. IlParco acqua-co è stato riqualificato grazieanche all’impegno della Comunità Mon-tana Vallo di Diano”.Ritornando al Guinness (tu/ i par-colari

su www.salagu-

stando.com), domanipomeriggio i casari salesi(Caseificio D’Onza, Casei-ficio San Giovanni, Casei-ficio Senatore eCaseificio Sant’Antonio)si cimenteranno per ilterzo anno consecu-vonella realizzazione dellatreccia di fior di la.e piùlunga del mondo.“La manifestazione“Sala…gustando” rac-chiude in sintesi, dichiaral’assessore provinciale,Corrado Mar-nangelo, lafilosofia che da semprel’Ente provincia, guidatoda Angelo Villani, pro-muove: far conoscere e valorizzare le -pi-cità e le eccellenze del nostro territorio.Siamo, inoltre, par-colarmente orgogliosi

di poter vantare nel Salernitano un recordmondiale con la treccia di fior di la.e piùlunga del mondo. Un grosso in bocca allupo ai casari di Sala Consilina”.Il Guinness, momento centrale del pro-gramma, rappresenta “l’evento nel-l’evento”. I maestri casari lavoreranno circa40 quintali di la.e crudo offerto dalla Cen-trale del La.e di Salerno per o.enere la

singolare treccia. I casari dovranno primarealizzare tre fili di treccia, poi stenderli equindi intrecciarli per dar vita, appunto,alla treccia più lunga del mondo. La singo-larità, e, al tempo stesso, la difficoltà, con-sistono nel fa.o che i fili della trecciadovranno essere “un unicum” con-nuo,ovvero si dovrà creare una treccia senzagiunture.I casari lavoreranno a mani nude l’acquabollente per la pasta di fior di la.e e in-trecceranno i tre fili di fior di la.e senzal’ausilio dei macchinari.Per la cronaca va de.o che, nelle due pre-ceden- edizioni di “Sala…gustando”, i ca-sari sono riusci- a realizzare, nel 2006, unatreccia di fior di la.e lunga 42 metri e 40cm, e, nel 2007, superandosi, ne hannoconfezionata una lunga ben 56 metri e 50cen-metri.Al termine del Guinness, che sarà ripresodalle telecamere RAI di “Festa Italiana”, lapopolare trasmissione condo.a da Cate-rina Balivo, gli spe.atori potranno degu-stare prelibate pietanze, fra le quali:mozzarella in carrozza, orecchie.e e broc-coli, salsiccia e broccoli, zeppole ed ovvia-mente il fior di la.e salese da Guinness.

Sala Consilina: una domenica da guinness

La treccia di fior di la�epiù lunga del mondo

“Sala…gustando” evidenzia anche come il pubblico ed il privatopossono coesistere e creare una perfe.a sinergia. L’inizia-va, in-fa/, organizzata dal comune di Sala Consilina, in collaborazionecon la locale associazione “Consilinum”, gode del patrocinio di di-versi en- fra i quali la Regione Campania, la Provincia di Salerno- Assessorato alle A/vità produ/ve -, la Camera di Commercio,CASA Ar-giani Salerno ed il Piano Sociale di Zona S4.Ad affiancare gli en- is-tuzionali vi sono una serie di partners pri-va- i quali non svolgono il semplice ruolo di sponsor-finanziatorima sono parte a/va nella organizzazione dell’evento.La Pama arredamen-, la Di Carlo prodo/ -pici, l’acqua Santo Ste-

fano, la Centrale del La.e di Salerno e la New Green Energy , ciascuna per le pro-prie competenze e peculiarità, offrono un contributo logis-co-organizza-vofondamentale per la riuscita della tre giorni dedicata alla valorizzazione dei pro-do/ -pici e più in par-colare del fior di la.e e del broccolo di rapa.Insomma “Sala…gustando” è anche l’occasione per confermare, se ancora ce nefosse bisogno, che ormai il connubio pubblico-privato rappresenta il futuro per losviluppo socio economico dei nostri territori.

Gli en� ed i partners priva�di “Sala…Gustando”

la strada dei sapori,dei colori edelle tradizioni

Sala Consilina Venerdì 19, Sabato 20 e Domenica 21 se�embre 2008

SSaallaagguussttaannddoo3a edizione

Page 48: REDAZIONALI PUBBLICITARI

LA FESTA DISAN VALENTINO

Il 14 febbraio viene celebrata la ricor-renza della festa di San Valen1no ormaiconosciuta da tu3 come la festa degliinnamora1. Le origini ed il perché diquesta festa si perdono nella no2e dei

tempi. Già dal quarto secolo A.C. i romani difede pagana celebravano un rito annualededicato al Dio Lupercus.

Questa singolare celebrazione consistevanel me2ere in un’urna i nomi delle donne edegli uomini che adoravano questo Dio. Unbambino sceglieva a caso alcune coppie cheper un intero anno avrebbero vissuto in-sieme in in1mità per realizzare la auspicatafer1lità.L’anno successivo questo rito si sarebbe ri-petuto coinvolgendo altre coppie.La Chiesa Romana decisa a tu3 i cos1 nelme2ere fine a tale discu1bile pra1ca cercòun “sos1tuto”, un santo mar1rizzato benduecento anni prima.Fu così scelto San Valen1no.Vescovo di Interamna, oggi è la ci2à di Terni,Valen1no fu invitato dall’imperatore ro-mano Claudio II a conver1rsi al paganesimo.Con dignità e fede fu lui stesso, senza peral-tro riuscirci, di far conver1re Claudio al Cri-s1anesimo. Il 24 febbraio dell’anno 270 sanValen1no fu lapidato e decapitato. Tra storia

e leggenda si sos1ene che Valen1no mentreaspe2ava in prigione la sua esecuzione sifosse innamorato della figlia cieca del guar-diano Asterius.Grazie alla sua fede la figlia riebbe miraco-losamente la vista. Prima di morire Valen-1no le lasciò un biglie2o d’addio firmato"dalvostro Valen1no," una frase che visse lun-gamente anche dopo la morte del suo au-tore.Come tu2e le leggende che si rispe2anonegli annali è presente una seconda inter-pretazione.Si narra che un giorno il vescovo, passeg-giando, vide due giovani che stavano li1-gando ed andò loro incontro porgendo unarosa e invitandoli a tenerla unita nelle loromani: i giovani si allontanarono riconcilia1.Un'altra versione di questa leggenda narrache il santo sia riuscito ad ispirare amore aidue giovani facendo volare intorno a loronumerose coppie di piccioni che si scambia-vano dolci effusioni di affe2o; da questo epi-sodio si crede possa derivare anche ladiffusione dell'espressione piccioncini.Un ul1mo racconto popolare a2ribuisce alvescovo di Terni una celebrazione di un ma-trimonio tra una giovane cris1ana Serapiache era gravemente malata con un centu-rione romano Sabino. Al capezzale della mo-ribonda Serapia, Valen1no prima ba2ezzò ilcenturione e poi unì in matrimonio i duegiovani. Dopo il rito i due caddero in unsonno profondo uni1 nell’eternità.Ogni anno durante il mese di febbraio Ternirende omaggio a San Valen1no, patronodella ci2à, con una cornice di appuntamen1culturali, riflessivi, di festa, ma anche litur-gici vol1 a tenere insieme la dimensione re-ligiosa delle celebrazioni del Santo e quellacivile delle inizia1ve ispirate alla forza evo-ca1va dello stesso.Ovviamente oggi questa “festa” è diventataun appuntamento che forse con le celebra-zioni religiose non ha nulla a che fare.Le vetrine dei negozi subito dopo le feste na-talizie e di fine anno si riempiono di cuori divarie tonalità rosso e rosa con tu2e le sfu-mature ad esso connessi.I fidanza1, gli aman1 insomma chi si vuolbene in questo giorno si scambiano regalisempre accompagna1 dai classici “baci” dicioccolato.Ogni mondo è paese ed anche la celebra-zione della festa di San Valen1no nel mondosi ripete con modalità alquanto singolari.In Francia e in Inghilterra nel Medioevo eraidea comune che in questa stagione gli uc-

celli cominciassero ad accop-piarsi, nacque così il de2o che asan Valen1no ogni valen1no sceglie la suavalen1na .Per questo fin dalla fine del XV secolo in In-ghilterra prese piede tra i fidanza1 l'uso discambiarsi piccoli doni, dolce3 e biglie3ni(a simboleggiare la "scelta"). Da lì la tradi-zione passò in tu2o il mondo occidentaleIn Galles mol1 festeggiano il giorno di SanDwynwen, patrono degli innamora1 gallesi,il 25 gennaio. In Finlandia e in Estonia, il 14febbraio si chiama “Il giorno degli amici”: siricordano tu3 gli amici, e non solo gli inna-mora1. In Slovenia il 14 febbraio è il giornoin cui si comincia a lavorare nei campi, men-tre la tradizionale festa degli innamora1 èSan Gregorio, il 12 marzo. In Romania, lafesta degli innamora1 si chiama Dragobete,e cade il 24 febbraio. Dragobete è nella mi-tologia rumena il figlio di Baba Dochia, che

rappresenta a sua volta l'impazienza degliuomini nell'a2esa dell'arrivo della prima-vera. In Brasile, San Valen1no è completa-mente ignorato per via dell'importanzamaggiore assunta dal Carnevale, che può ca-dere proprio in quel periodo. La festa degliinnamora1 si festeggia invece il 12 giugno, ilgiorno prima di Sant'Antonio, in cui le donnenubili svolgono ri1 per trovare un compa-gno. Nel paese del “Sol Levante” San Va-len1no fa spendere soldi agli innamora1 dimol1 paesi - come Singapore, Cina, e Corea

del Sud. Ma in modi differen1. InGiappone, un paese sempre pronto a fe-steggiare gli accadimen1 naturali (ricor-diamo che in Giappone i giorni degliequinozi sono so2olinea1 da solenni fe-steggiamen1), le donne sono "obbligate" acomprare dei cioccola1ni ai loro colleghimaschi ("giri-choko") oppure possono scam-biarseli tra di loro ("tomo-choko").Da qualche anno, esiste anche un contrap-passo: i maschie3 res1tuiranno il favore il14 marzo, giorno noto come "giornatabianca". E chi è single? Non si sen1rà forseescluso da tu3 ques1 festeggiamen1?Niente paura, i single non ci stanno a sen-1rsi messi da parte dagli innamora1, ehanno prescelto il 15 febbraio per dar luogoai loro festeggiamen1: nel giorno di san Fau-s1no, infa3, subito dopo il tradizionale ap-puntamento che riunisce gli aman1 di tu2ail mondo si prenderanno la loro rivincita. Ma

quali sono le origini di questa par1colaregiornata? La festa di San Faus1no di Sa-rezzo, a Brescia, risale al Medioevo, ed è tut-t’ora la ricorrenza patronale più nota efrequentata dell’intera Valtrompia. In omag-gio alla tradizione, secondo la quale S. Fau-s1no, il 15 di febbraio, dava alle ragazzel’opportunità di un incontro, tan1ssime gio-vani si a2ardavano fino a no2e inoltratanella speranza di trovare il “morosò, un fi-danzato con cui condividere il resto dellavita.

Page 49: REDAZIONALI PUBBLICITARI

La FondazioneRachelinaAmbrosiniLaFondazioneRachelina Am-brosini,Ente Morale,regolar-mente riconosciuto dalMinistero degli Interni conD.M. nel 1992,nasce per vo-lontàdella famigliaAmbrosini– Sordillo,ed ha sede in Ven-0cano(AV).La Fondazione èimpegnata nel diba2to culturale italiano,euro-peo,internazionale,con le finalità di contribuirealla comprensione dei cambiamen0 sociali eculturali.Un movimento silenzioso che con laforza della solidarietà,si dedica gratuitamente alservizio delle fasce più deboli della popolazione,degli esclusi di casa nostra e dei Paesi in via disviluppo,alla protezione dell’ambiente e del pa-trimonio culturale,il cui obie2vo principale ècollocare la solidarietà al centro della poli0ca e

della società,del rapporto tra ci1adini e is0tu-zioni, tra popoli e culture, tra le per-sone.La solidarietà è il nostro benecomune,quello che in una Comunitàgaran0sce la promozione dell’egua-glianza e della gius0zia e che può soloportare alla Pace.Solidarietà è rifiutodell’indifferenza, della passività,del-l’isolamento,dell’egoismo:“Solidarietànon è solo tendere la mano, ma è te-nersi per mano”.I programmi della Fondazione sonomol0.Si rivolge e dialoga sopra1u1ocon i giovani a1raverso proge2 scola-s0ci ed inizia0ve per dare l’opportu-nità di avvicinarsi al mondo delVolontariato;si adopera in proge2umanitari a sostegno di popolazionicolpite da calamità naturali,promuove

inizia0ve di assistenza a favore del-l’infanzia. (La Fondazione è a1ual-mente impegnata in Darfur,Filippine ed Honduras); coinvolgelepiù significa0veespressionidellaSocietà civile e della cultura, leforze poli0che,economiche e so-ciali,le is0tuzioni pubbliche e pri-vate;si impegna nel diffondere edincoraggiare l’adozione dell’idealee0co dell’altruismo come base diogni inizia0va e la sua pra0ca at-tuazione in tu1e le manifestazionidella vita, organizzando con i gio-

vani del mezzogiorno “Le Giornate della Solida-rietà” che si rinnovano anche quest’anno per la

7a volta. Nello storico Palazzo Ambro-sini, sede della Fondazione,a1ual-mente presieduta dall’avv.TommasoMaria Ferri,è data l’opportunità a tan0giovani di conoscere gli Eroi veri,a voltesconosciu0, che ogni giorno con corag-gio, competenza, spirito di sacrificio esopra1u1o amore verso il prossimopongono le basi per la democrazia,la li-bertà,l’uguaglianza tra i popoli. La Fon-dazione,inoltre,si impegna nellapromozione del dialogo con altre cul-ture e civiltà a1raverso la Pace,con unpremio internazionale“Un Angelo perla Pace”.

FONDAZIONE RACHELINA AMBROSINI

Corso Luigi Cadorna, 7 - 83030 - Ven�cano (Av)h1p://www.fondazionerachelinambrosini.itrachelinambrosini@[email protected]

Il Proge"o: “Un sor…riso al cioccolato”Dal 1° se1embre 2008 la Fondazione Rachelina Ambrosini ha avviato unprogramma di aiu0 a favore dei bambini di Santa Cruz,ci1adina della pro-vincia di Marinduque nelle Filippine. In collaborazione con le Suore dellaCongregazione di Santa Teresa del Bambin Gesù nelle Filippine, il proge1o èfinalizzato all’assistenza di circa 500 bambini che frequentano la Scuola Elementare“Hupi Ele-mentary School”.Il proge1o prevede il sostegno di alcuni aspe2 della vita del bambino:la salute(curemediche e acquisto medicine),la scuola (pagamento della re1a scolas0ca e acquisto materiale di-da2co),l’alimentazione,il ves0ario,i giochi,un aiuto economico alle famiglie dei bambini.Chi sono ibambini da aiutare?Sono bambini i quali,per la difficile realtà del territorio in cui vivono,sono malnu-tri0,sono menoma0 (vi2me ancora delle tante mine ricordo della 2a guerra mondiale), sono or-fani,sono poveri e non hanno nulla per vivere.Vivono in villaggi lontani dalla scuola che raggiungonoa piedi.L’orario delle lezioni ha inizio alle ore 7.Non fanno colazione e,esaus0,ad un certo punto si ad-dormentano sui banchi.Le insegnan0,per 0rarli su,cucinano loro del riso mescolato con cacao e la1ein grandi caldaie.Il proge1o si propone di garan0re la fornitura e il sostegno economico per assicurare ogni giorno al-meno questo pasto sicuro ai bambini della scuola.L’Associazione La Regola,in occasione del suo terzo compleanno,organizza una festa alla quale desi-dera invitare,sebbene in modo“virtuale”,i bambini della scuola di Santa Cruz.Lunedì 20 o1obre pressol’Osteria Canali sarà preparata una cena di solidarietà e condivisione,il ricavato della quale sarà devo-luto interamente al proge1o“Un sor…riso al cioccolato”avviato dalla Fondazione Ambrosini.Per ade-sioni e informazioni conta1are i numeri 3388070174, 3663140643 oppure la e-mail

[email protected]

Associazione La Regola –Osteria Canali

L’Associazione Enogastronomia “La Regola” nascenel 2005,in una bellissima no1e agos0na,al frescodi ulivi secolari,da una chiacchiera tra irriducibiliaman0 di questa terra felice,nelle cui zolle affon-dano le loro radici. Radici lunghe fru1o di viaggiche portano lontano verso altre vite,perlavoro,per studio,per curiosità;ma radici for0 chelegano ai ricordi,alle persone,alle tradizioni.L’og-ge1o dell’Associazione è il Cilento, i suoi sapori,isuoi colori incredibili,i suoni che si insinuano deli-ca0 nel silenzio delle sue distese rigogliose.Cono-scere la cultura di un luogo è un cammino lungo epieno di sorprese,è come esplorare un grande pa-

lazzo an0co e una scorciatoia può essere talvolta passare dalla sua cucina, dai pia2 0pici e dalleusanze agricole e pastorali.Le tradizioni gastronomiche dicono tanto di un popolo e della sua

terra e il Cilento trova nelle sue un dizionario infallibile.Pia2 lega0 alla terra,al lavoro deicampi,verdure semplici reinventate in mille forme,formaggi della transu-manza,selvaggina,qualche volta pesce,la tavola del Cilento è solo apparentementepovera.L’Associazione ha come scopo la ricerca,il desiderio di far perdurare un mondo scom-parso a dispe1o del tempo e dell’omologazione dei sapori e degli s0li,la voglia di so1oli-neare l’iden0tà di un luogo per esaltarne il valore,la specialità,forse addiri1ura l’aspirazionea conservare la memoria della nostra infanzia, dei nostri anni anda0, dei nostri avi.Tu1e lea2vità dell’Associazione sono legate in qualche modo a questa ispirazione.Prima di tu1o lasede dell’Associazione, l’Osteria Canali, luogo dove si svolgono le serate, le cene e gli incon-tri,non è stata pensata così com’è,ci è diventata…esa1amente come una casa che acquistada sola,nel corso degli anni,la sua personalità.Il nostro mo1o è “Sen0rsi a casa…”ed anchequesto non è stato “pensato”,è stato scelto dai frequentatori stessi che in questo semplicemodo sinte0zzavano il piacere di averci trascorso una serata.Il nostro modo di fare “gastro-nomia” è legato alla terra e alle tradizioni ma non per il vezzo di seguire il mito del “territo-rio” bensì per un a1eggiamento complessivo di “ecologia” della cucina.Ricerca di prodo2locali(“a chilometri zero”),rispe1o del naturale ritmo delle stagioni senza violenze o forza-ture,valorizzazione delle piccole sacche di tradizione auten0ca al di fuori delle mode e delle“e0che1e”,ricerca minuziosa sul territorio delle peculiarità ma sopra1u1o delle persone chele curano e che le mantengono in vita,spesso a costo di mol0ssimi sacrifici.Perché dietro unprodo1o genuino c’è sempre un grandissimo lavoro e tanta fede.

i ragazzi della fondazione

un alCIOCCOLATOSOR...RISO

Page 50: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Era il 1984 quandograzie alla professio-nalità ed alle intuizio-ni di Salvatore edA n n a b e l l a

Marrazzo, venne alla luce unagrande mostra dedicata agli sposi.Nacque così l’idea di riunire in unsolo luogo diverse “tipologie di set-tore” relative all’ organizzazione delmatrimonio. Prende vita così la fieraIdea per la Sposa”.La manifestazione venne ospitatadall’Hotel Victoria Maiorino diCava de’ Tirreni ed è stata la primaad essere organizzata in Campaniaracchiudendo in un solo eventoesperti del settore fornendo ai visi-tatori preziosi consigli per un matri-monio da favola.Questo appuntamento che a Cavadurò sei anni ha riscosso lusinghieri

successi diventando un vero e pro-prio punto di riferimento.L’esigenza logistica e di territorionel 1989 “impose” il trasferimentoa Salerno, e la manifestazione fuospitata presso il Centro sociale diPastena e l’inaugurazione della stes-sa fu affidata all’allora show girl,oggi ministro, Mara Carfagna.Gli anni salernitani sancirono ladefinitiva consacrazione; furonoorganizzati all’interno della manife-stazione diversi eventi benefici coin-volgendo molti giornalisti di diverse

testate della provincia di Salernoche per un giorno si trasformano imodelli. Aumentò il numero diespositori ed i visitatori in continuoaumento risultavano essere soddi-sfatti dei consigli e delle attenzioniricevute.Ma il richiamo della terra d’originesi era fatto sempre più forte tant’èche dopo l’esperienza salernitanaNocera Inferiore diventata la tappaobbligata per leggittimare la manife-stazione e darle il giusto tributo.Sembra ieri ed invece sono passatigià venticinque anni, venticinqueanni dedicati ad un evento specificodel settore.Oggi diverse mostre “inseriscono”nei loro programmi idee per lespose cercando di realizzare qualco-sa di diverso. Quello che ha caratte-rizzato da sempre la Fiera Idea per

la Sposa è sicuramente la profes-sionalità degli organizzatori, la com-petenza degli esperti del settore e larisultante di ciò è testimoniata dalfatto che la partecipazione dei visi-tatori è stata un continuo crescendo.Anche quest’anno dal 5 all’8 feb-braio 2009 presso il Consorzio dibonifica integrata Sarno - Nocera sirinnova l’appuntamento fieristico“Idea per la Sposa” 2009.L’ingresso è completamente gratui-to.La manifestazione si tiene all’inter-no di un’ area ormai considerata fie-ristica visto il susseguirsi di eventidiversi durante l’anno. E’ un’area dioltre ventimila metri quadri di cuicirca quattromila riservati agli spaziespositivi mentre il resto “area libe-ra” sarà adibita a parcheggio.

Facilmente raggiungibile perchéequidistante sia dalla autostradaCaserta/Roma uscita NoceraInferiore, che dalla Napoli Salerno.La manifestazione raccoglie aziendeprovenienti da tutto il territorio sucitato, nomi importanti del settoresposa, sposo, alberghi, ristoranti,fotografi, fiorai, liste nozze, bombo-niere, auto da cerimonia, estetiste,parrucchieri, mobilifici, agenzie dianimazione, agenzie di spettacolo,ville e residenze storiche, agenzie diviaggio, e quanto altro occorre perrealizzare un matrimonio.Ovviamente un appuntamento danon mancare!(le foto si riferiscono alle passate edizioni)

05 - 08 febbraio 2009

Consorzio di Bonifica * Via Isaia Gabola * Nocera Inferiore

INGRESSOGRATUITO

GIOVEDÌ, VENERDÌ E SABATOdalle ore 17.00 alle ore 22.00

DOMENICAdalle ore 10.00 alle 13.00e dalle 16.00 alle 22.00

Page 51: REDAZIONALI PUBBLICITARI

A a Nocera Inferiorepresso il Consorziodi Bonifica si rinno-va l’ormai ventenna-le evento “Idea per

la Sposa”. Dal 5 al 8 febbraio 2009con ingresso gratuito la manifesta-zione ospiterà tutti gli addetti delsettore con diverse iniziative tutteda scoprireContinua, pertanto, questo viaggionel mondo degli sposi cercandoquesta volta di dare qualche consi-glio e qualche idea giusta per orga-nizzare al meglio il proprio matri-monio.

L’ABITO DELLA SPOSA

L’abito della sposa sicuramente rap-presenta, da un punto di vista este-tico, uno degli elementi più impor-tanti di tutta la cerimonia. Tutti gliocchi, quel giorno, saranno puntatisulla sposa e sul suo abito.Ovviamente la scelta è una sceltamolto personale, è inutile dare con-sigli estetici: la sposa, dopo averpreso visione di un’intera collezionedi vestiti o di cataloghi di abiti dasposa, saprà scegliere quello piùadatto alla sua personalità, al suofisico e alla sua età.La futura sposa dovrà sceglierel’abito che più esalterà le qualità fisi-che individuali e la renderà sposabellissima nel giorno delle suenozze.

L’ABITO DELLO SPOSO

Anche lo sposo non è da meno. Lamoda in questi ultimi anni ha creatodelle vere e proprie collezioni diabiti da sposo. Ovviamente deveessere in sintonia con quello dellasposa. In una cerimonia semplice lascelta su un abito classico grigioferro, ma anche blu o grigio scurocon giacca monopetto andrà benis-simo.Il vestito da sposo più giusto sarà iltight o il mezzo tight; non sonovestiti indicati per l’occasione né losmoking, né il frak.

I FIORI

E’ lo sposo che secondo la tradizio-

ne deve far recapitare il bouquet acasa della sposa il giorno dellenozze.E’ l'ultimo regalo da fidanzato delfuturo sposo ed è un messaggio diaffetto e continuità con la tradizio-ne.I fiori d’arancio rappresentano ilclassico bouquet ma oggi spesso èquasi sempre magari abbinatoall’abito e all’acconciatura.La scelta del bouquet, dei fiori inchiesa e del decoro sulle tavole delricevimento andrebbe fatta concura e senza esagere utilizzandopossibilmente colori chiari quali ilbianco, l’arancio, il giallo ed il rosa.

LE BOMBONIERE

Era nel lontano 1500 che le bombo-niere durante i matrimoni fecero laloro prima comparsa. Erano moltopreziose e per pochi eletti.Oggi rappresentano il ricordo deglisposi a tutti coloro che partecipanoalle nozze.

Gli oggetti sono di diverso tipo efattura e saranno i futuri sposi a sce-gliere quell’oggetto che più di ognialtro possa caratterizzarli.Vanno donate a ogni nucleo fami-gliare, mentre alle coppie di fidanza-ti va data una bomboniera ciascuno.

IL RICEVIMENTO

Una delle “preoccupazioni” deifuturi sposi è quella relativa al tipodi ricevimento da fare.Ovviamente tutto è legato alnumero degli invitati ed al “bud-get” previsto. La fantasia, il buongusto spesso aiutano a superarequeste piccole difficoltà.Se si opta per il pranzo sarebbeopportuno prevedere due primi edue secondi uno a base di carne euno di pesce. Un aperitivo ed unantipasto solo una buona idea periniziare.L’apertivo da servire in piediaccompagnato da stuzzichinisostanziosi per poi fare accomodaregli ospiti ai tavoli a loro assegnati. E’importante quindi utilizzare deisegnaposti.Su ogni tavolo non esagerare con lapresenza dei fiori.Qualcuno predilige anche il cosidet-to buffet all'americana dove tutte leportate sono a disposizione su untavolo: antipasti vari, primi e secon-di caldi e freddi e molte verdure.Per la cena si può fare un buffet,

con i tavoli preparati per tutti.Il menu è analogo a quello del pran-zo, in versione più leggera.L'atmosfera deve essere elegante edopo si può ballare fino a tardanotte.

LA TORTA NUZIALE

Ed è eccola qui. La classica “ciliegi-na” sulla torta manco a dirlo.Per coronare i festeggiamenti, eccola torta nuziale. Può essere a un

piano o a più piani,decorata, glassata,con in cima i classicisposini o un decorofloreale.L'importante è chela sua bontà rimanganel ricordo di tutti.La torta nuziale fa lasua comparsa inItalia negli anniVenti, introdottadagli U.S.A. e dallaGran Bretagna.

Quando è il momento, gli spositagliano insieme la prima fetta ditorta: la sposa porge allo sposo laprima fetta, gesto che simboleggia lapromessa di stare insieme al maritotutta la vita, e poi offre le fette suc-cessive alla suocera, mamma e papà.I camerieri penseranno a portarla atutti gli invitati.In genere la torta si può servireprima che si aprano le danze o versomezzanotte, se il ricevimento è disera, interrompendo la musica perpoi ballare fino a tardi.

UN MATRIMONIODA PROTAGONISTI

SSSSPECIALE

POSI2

Page 52: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Il matrimonio per moltirappresenta il giorno piùbello dalla vita ma nelcorso dei secoli questosempre più bistrattato rito

religioso e non, ha subito note-voli evoluzioni.

Un contratto tra due personeera questa l’unione presso iSumeri, gli Assiri e i Babilonesi,mentre i Greci contraevano matri-monio solo per fini economici esociali e l’amore veniva ricercatotra le cortigiane e gli amanti omo-sessuali.

Nell’antica Roma il matrimonioveniva concordato tra i genitoriquando i futuri sposi erano ancoradei fanciulli. Successivamente erail ragazzo che regalava alla pro-messa sposa il cosiddetto “anellodi fidanzamento” che era un veroe proprio metallo prezioso o diferro dove erano incise due maniche si stringevano.

In tutte le civiltà antiche eranoproibiti matrimoni tra figli e geni-tori o tra fratelli e sorelle mentrepresso gli Antichi Egizi donne euomini godevano di una relativaparità nel matrimonio; è statal’unica civiltà a favorire e permet-

tere i rapporti tra consanguinei.L’unione sacra tra marito e

moglie raggiunse il suo apice conl’avvento del Cristianesimo sancitodalla indivisibilità del legamesenza possibilità di scioglimentovolontario.

Anche il Medioevo rappresen-ta un periodo dove il matrimoniofu solo legame di interesse el’amore era solo di tipo “spiritua-

le”. Non fu da meno il periodorinascimentale.

Il vento di libertà del diciottesi-mo secolomutò il senso delmatri-monio trasformandolo da sempli-ce contratto economico in vera epropria promessa d’amore.Concetto che fu esaltato nel seco-lo del romanticismo.

Ed è da questo momento chegran parte di quelle tradizionisono tutt’oggi ancora in uso,l'abito lungo bianco, la torta nuzia-le ed il ricevimento tanto per citar-ne alcuni.

L’abito ha sempre recitato unruolo fondamentale in ogni epoca.La sposa egizia indossava una“tunica” di sottile strato di linofinissimo, trasparente, con accon-ciature o parrucche dai vari orna-menti con bende dorate, fermagli,cerchi d’oro, fiori.

Nella antica Roma, l’abito rigo-rosamente bianco, era chiuso suldavanti da un nodo d’Ercole che

doveva essere sciolto solodal futuro sposo. NelMedioevo la sposa indossaval’abito migliore che la fami-glia poteva permettersi ed èsolo nel tardo secolo XVI chefa la sua comparsa “lo stra-scico” che, quanto più eralungo, era sinonimo di ric-chezza e di prestigio sociale.L’abito del settecento inveceera ricco di motivi floreali edè durante questo periodoche nasce lo “stile impero”ovvero il vestito tagliatosotto il seno in modo da evi-

denziare meno i fianchi el’addome più pronunciato. I coloripastello la fanno da padrone.L’ottocento sancisce la definitivaconsacrazione del colore biancodel vestito della sposa che nelnovecento diventa sempre piùcorto grazie alle creazioni di CocoChanel. Ma è l’abito di Grace Kellyche nel 1956 sposa il principeRanieri di Monaco a far sognare le

donne di tutto il mondo. Fu realiz-zato con venticinque metri di rasodi seta, venticinque di taffetas,cento metri di tulle e trecentometri di pizzo antico.

Anche l’usanza delle fedi risaleall’epoca degli antichi Egizi e lascelta dell’anulare sinistro eraspiegata dal fatto che dall’anularesinistro partisse una vena che arri-vava fino al cuore, quindi un “per-corso” obbligatorio per i senti-menti. Gli ebrei invece con le fedisancivano ancora di più l’unionenuziale.

Nel corso dei secoli il matrimo-nio ha conservato e creato i suoiriti scaramantici. La tradizionevuole, ad esempio, che la sposanel giorno delle nozze, porti con sécinque cose: una cosa prestatache testimonia l’affetto delle per-sone care che rimangono vicine inquesto passaggio dal vecchio alnuovo; il bene delle persone careviene simboleggiato da “una cosaregalata”. Il blu rappresentavaanticamente la purezza e quindi èd’obbligo che la futura sposa porticon se una “cosa blu”. Una “cosavecchia” sta a simboleggiare lavita che si lascia alle spalle el'importanza del passato mentreuna “cosa nuova” è la nuova vitache sta per iniziare.

Parafrasando De Filippo, non èvero ma ci credo. Pare che unabuona riuscita del matrimoniopossa essere assicurata dall’osser-vanza di alcuni riti scaramantici. Ilproverbio vuole che non ci si sposiné di martedì, né di venerdì que-sto perché il martedì si riferisce aMarte, dio della Guerra e il vener-dì invece è il giorno in cui venneroalla luce gli spiriti maligni.Ovviamente tutto il mondo èpaese tant’è che per esempio inNorvegia sposarsi di venerdì è dibuon auspicio perché si “gode”della protezione di Venere, deadell’amore e dell’armonia.

E se piove? A tutti viene spon-taneo dire, sposa bagnata, sposafortunata! Questo perché la piog-gia rappresenta la fortuna el’abbondanza che accompagna ifuturi sposi.

Da Nord a Sud per gli amuletiper il giornodelle nozzenonc’è chel’imbarazzo della scelta.L'acquamarina per esempio assicu-ra fedeltà ed un felice matrimonio.

Chi pensa invece che il suonodei clacson durante il corteo nuzia-le all’uscita della chiesa sia solo unmodo per attirare attenzione, sisbaglia. Questo frastuonomusicalesecondo le vecchie tradizioni rap-presenta l’unicomodo permetterein fuga gli spiriti cattivi.

Il lancio del riso all’uscita deglisposi dalla chiesa è considerato unaugurio di ricchezza e gioia. Inalcuni paesi è accompagnato damonete e confetti.

Il letto degli sposi viene prepa-rato la sera prima del matrimonioda due ragazze nubili in segno dipurezza.

Infine il classico lancio del bou-quet a fine cerimonia. La sposacon le spalle rivolte verso un grup-po di amiche presenti alla cerimo-nia lancia il suo bouquet. Per laragazza che riesce ad afferrarlo,rappresenta l'augurio che possaricevere presto una richiesta dimatrimonio.

Infatti in antichità i fiori usatierano fiori d'arancio che oltre asignificare abbondanza, felicità eprosperità, significavano ancheuna richiesta di matrimonio.

IL MATRIMONIOATTRAVERSO I SECOLI

SSSSPECIALE

POSI1

Page 53: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Presso il Consorzio diBonifica di NoceraInferiore taglia ilnastro oggi 5 febbra-io 2009 la fiera “Idea

per La Sposa 2009” alla presenzadei Sindaci del comune di NoceraI n f e r i o r e ,l ’ A v v .A n t o n i oRomano, edel comune diP a g a n iA l b e r i g oGambino.

L’accesso aipadiglioni delconsorzio daràmodo ai visita-tori di ammira-re e consultare inumerosi espo-sitori che con i

loro stand (circa 50) allestiti,sapranno soddisfare ogni richiestain merito all’organizzazione delgrande evento.Per l’occasione lo chef FrancoCoppola, presidente dell’associa-zione Kappa, insieme al profGaetano Califano terranno ilgiorno dell’inaugurazione un con-vegno gastronomico alla riscoper-ta degli antichi sapori del territoriosarnese-nocerino e della costiera

amalfitana, invitando ristoratoripasticceri e pizzaioli che parteci-peranno e prepareranno un ban-chetto ideale per il giorno dellenozze delle future coppie di sposipresenti.A concludere la prima serata , unballetto di danza classica sul temadell’amore come intrattenimentoper gli spettatori.Venerdì 6 febbraio, ricordandosempre l’ apertura alle 17.00, sonoprevisti momenti di danza presen-tati dalle diverse scuole presentisul territorio, alternati a duesketch teatrali .Sabato 7 e Domenica 8 febbra-io i visitatori presenti potrannoassistere alle presentazioni dellecollezioni alta moda sposa sposo ecerimonia in una carrellata di defi-lé non stop presentati dagli atelierpiù noti delle provincie di Salernoe di Napoli.I defilé avranno inizio alle ore18.00 e fino alla chiusura i visitato-ri potranno assistere a un magicoconnubio tra i vestiti di abiti dasposa intervallati da balletti ispira-ti all’amore .Era il 1984 quando grazie alla pro-fessionalità ed alle intuizioni diSalvatore ed AnnabellaMarrazzo, venne alla luce unagrande mostra dedicata agli sposi.Nacque così l’idea di riunire in unsolo luogo diverse “tipologie di

settore” relative all’ organizzazio-ne del matrimonio. Prende vitacosì la fiera Idea per la Sposa”.La manifestazione venne ospitatadall’Hotel Victoria Maiorino diCava de’ Tirreni ed è stata la primaad essere organizzata in Campaniaracchiudendo in un solo eventoesperti del settore fornendo aivisitatori preziosi consigli per unmatrimonio da favola.Questo appuntamento che a Cavadurò sei anni ha riscosso lusin-ghieri successi diventando un veroe proprio punto di riferimento.L’esigenza logistica e di territorionel 1989 “impose” il trasferimen-to a Salerno, e la manifestazionefu ospitata presso il Centro socia-le di Pastena e l’inaugurazionedella stessa fu affidata all’allorashow girl, oggi ministro, MaraCarfagna.Gli anni salernitani sancirono ladefinitiva consacrazione; furonoorganizzati all’interno della mani-festazione diversi eventi beneficicoinvolgendo molti giornalisti didiverse testate della provincia diSalerno che per un giorno si tra-sformano i modelli. Aumentò ilnumero di espositori ed i visitato-ri in continuo aumento risultava-no essere soddisfatti dei consigli edelle attenzioni ricevute.Ma il richiamo della terra d’originesi era fatto sempre più forte tant’è

che dopo l’esperienza salernitanaNocera Inferiore diventata la tappaobbligata per leggittimare la manife-stazione e darle il giusto tributo.Sembra ieri ed invece sono passa-ti già venticinque anni, venticin-que anni dedicati ad un eventospecifico del settore.Oggi diverse mostre “inserisco-no” nei loro programmi idee perle spose cercando di realizzarequalcosa di diverso. Quello che hacaratterizzato da sempre la FieraIdea per la Sposa è sicuramentela professionalità degli organizza-tori, la competenza degli espertidel settore e la risultante di ciò ètestimoniata dal fatto che la parte-cipazione dei visitatori è stata uncontinuo crescendo.I fratelli Marrazzo rappresentantidell’A.M. Produzione eComunicazione sas e l’Associazione“Promuovi la Tua Città” di cuiSalvatore Marrazzo ne è il presiden-te, entrambi organizzatori dell’even-to, sono orgogliosi e fieri di pro-muovere eventi tali da poter offriresempre il meglio e non deludere maile migliaia di visitatori e le numero-se aziende che partecipando fidu-ciosi si aspettano numerosi risultatidi vendita.Ed allora anche quest’anno laFiera Idea per la Sposa rappresen-ta un evento da non mancare.(le foto si riferiscono alle passate edizioni)

05 - 08 febbraio 2009

Consorzio di Bonifica * Via Isaia Gabola * Nocera Inferiore

INGRESSOGRATUITO

GIOVEDÌ, VENERDÌ E SABATOdalle ore 17.00 alle ore 22.00

DOMENICAdalle ore 10.00 alle 13.00e dalle 16.00 alle 22.00

Page 54: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Per la settima edizione del 2008 del Vil-lammare Film Festival-Mediterraneo inCorto che si svolgerà dal 27 al 30 agostole presenze di maggior richiamo sono an-cora in corso di definizione. I cortome-traggi che sono stati proiettati al pubblicoin questi sei anni hanno spaziato dal noiralla commedia, dal film intimista a quellodi fantascienza, dal giallo vero e proprio a quello diazione, da quello ad impronta sociale, a quello dal finaleimprevedibile.Duro è ogni volta il processo di selezioneche porta ormai per ogni edizione del Festival alla pro-iezione di 12 opere finali divise in blocchi di massimo 4 cortometraggi a sera.Tra i corti delle varie edizioni molti hanno trovato collocazione nei palinsestidelle tv nazionali.Uno su tutti “Zinanà” di Pippo Mezzapesa, vicitore 2004, che è stato tra-smesso da Sky e ha vinto il David di Donatello.Celebre è ormai diventato anche il vincitore del Villammare Festival 2005, il re-gista Andrea Jublin.Ma al Villammare Festival sono arrivati cortometraggi cheannoverano fra gli attori volti noti come Leo Gullotta e Giorgio Celli, shortfilms che sono stati prodotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia diRoma e che hanno ottenuto la candidatura a importanti premi come appuntoil David di Donatello a cui è stato candidato anche il vincitore del 2006, VitoPalmieri. Importante poi da ricordare in questi anni la collaborazione con Sky-

Tv e le dirette via satellite e la collaborazione con Rai-Tre che lo scorsoanno portò addirittura all’attività di pre-casting per la scelta di volti nuoviper la telenovela “Un posto al Sole”.

Anche per il 2008 Villammare ha o&enuto la famosa ban-diera blu a tes%monianza di acque incontaminate e unicheche meritano di essere assolutamente visitate. Villam-mare, ci&adina dai mille colori, è ubicata nel contesto dello

splendido Golfo di Policastro, in provincia di Salerno, in posizionestrategica. Bagnata dalle limpidee pescose acque del Mar Tir-reno, è meta ideale per trascor-rere vacanze e periodi di ferieall'insegna della tranquillità, deldiver%mento e della riscopertadell'o'ma cucina cilentana.L'economia è basata, principal-mente, sulle a'vità turis%che esulle inizia%ve legate al terziario.Tipica flora e fauna mediterra-nea, Villammare dista pochi kmdalle bellezze del Monte Sirino,dalla Certosa di Padula, dallasplendida costa di Acquafredda e Maratea con le sue scogliere apicco sul mare. Il borgo di Villammare è anche ricco di tradizioni se-colari visibili all'occhio del turista, come l'an%ca torre di avvista-mento costruita per difendere la ci&adina dalle incursioni dal maredi vari popoli predatori. La ci&à è collegata con la stazione ferro-viaria di Vibona% e quella di Sapri.Nel periodo es%vo la vita no&urna rende le strade luminose e po-polate da varia umanità e gli chalet, costrui% sulla spiaggia delborgo, offrono la possibilità di trascorrervi indimen%cabili serate.

Più ci si avvicina alla data del 27 agosto e più crescono le aspettative per quello che oramai è divenuto un punto di riferimentointernazionale del cortometraggio. La 7° edizione del Villammare Film Festival Mediterraneo in Corto si arricchisce di no-vità mentre fervono i preparativi per consolidare una organizzazione che già negli anni scorsi ha dato grandi prove di profes-sionalità e di qualità. La kermesse internazionale, oramai divenuta un appuntamento irrinunciabile nel panorama italianodel settore, si svolgerà dal 27 al 30 agosto 2008 sempre nella splendida cornice della piazzetta della piccola frazione mari-nara del comune di Vibonati. Organizzata dall'emittente 105 Tv, il Festival internazionale è un concorso fra giovani corto-

makers, arricchito dalla proiezione di pellicole cinematografiche dicelebri registi italiani, da dibattiti ed approfondimenti, con il chiarointento di andare oltre la semplice gara fra prodotti cinematografici di-ventando una opportunità e un punto di riferimento per i professioni-sti sia del corto che dei veri e propri film. Fra le novità di quest’anno

la particolare attenzione di Nino Russo, vice pre-sidente nazionale dell’Associazione Cinemato-grafica Italiana che sorpreso dal clima che sirespira a Villammare in quei giorni ha inten-zione di intraprendere una più stretta collaborazione fra la sua associazione e il festival.Altra novità il grande impegno dell’artista napoletano Lello Esposito che letteralmente “RAPITO” dal festival sta impe-gnando la sua arte ridisegnando grafici e loghi del festival che in questo modo diventeranno delle vere e proprie opere d’arte.Ma non finisce qui. Per la prima volta quest’anno le categorie del Festival saranno due. Oltre al tema libero e generalista deicortometraggi si è aggiunto il tema ambientalista ed ecologista una caratterizzazione che nasce dalla vocazione di questo Fe-stival che si pone anche come punto di riferimento per un territorio che vanta una eccezionale patrimonio naturalistico.Alex Cocorullo, il patron della manifestazione, intorno al quale ruota l’intera organizzazione, è da sempre l’anima del Fe-

stival che in questi sette anni, grazie a lui e ai suoi collaboratori, ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nel pa-norama italiano focalizzando l’attenzione degli esperti del settore sull’intero Cilento e sulle particolarità di una terra riccanon solo da un punto di vista paesaggistico, ma anche di valori e di grandi tensioni ideali.Il Villammare Film Festival è un po’ tutto questo: un connubio perfetto fra l’amore per il cinema e quello per la propriaterra, la capacità di produrre una iniziativa di grande qualità e il rispetto per le tradizioni e la cultura; l’abilità di saperfondere insieme il cinema d’autore con quello documentaristico nel quale proprio il Cilento gioca il suo ruolo da protago-nista presentandosi sotto una forma smagliante e accattivante.Insomma, come un eccezionale promoter della identità cilentana Alex Cocorullo con il suo Villammare Film Festival hadimostrato negli anni che il coraggio, alla fine paga e il successo di Mediterraneo in Corto non è solo la sua vittoria, maquella di un intero territorio.Il bando per patrtecipare al festival è già da qualche giorno on line ed è scaricabile su www.mediterraneoincorto.com e perpoter partecipare ed inviare i propri lavori ci sarà tempo fino al 15 luglio.Ma il Villammare Festival non è solo films. E’ un evento culturale a 360 gradi in cui ai corti si aggiungono e si fondono

con una formula unica le grandi anteprime, i film, i dopo cinema gastronomici, gli appuntamenti culturali e gli spettacoli inuna tre giorni che lascia senza fiato in tutti i sensi. Ma l’organizzazione ha pensato anche al relax e questo con il chiaro in-tento che il Festival è anche promozione turistica di alta qualità per il Cilento. Alex Cocorullo ha pensato in questi sei anni,dopo le proiezioni, a deliziare con preziose bontà il palato del pubblico e nei dopo cinema che seguono le visioni dei film sonostati serviti piatti raffinati e gustosi, accompagnati da vini e spumanti d’annata grazie alla collaborazione con la Slow Food,che ha portato al Festival chef rinomati a livello internazionale e con l'Accademia Maestri Pasticcieri che ha reso ancora piùdolci i finali delle serate. “Non è affatto vero che di questi festival c’è una inflazione – ha spiegato Alex Cocorullo – a parteil discorso qualitativo che di fatto effettua una importante selezione c’è da considerare che questi festival danno la possibilitàal grande pubblico di poter apprezzare registi bravissimi e che solo per sfortuna, o strane coincidenze, non sono riusciti ad emer-gere e ad essere noti alla grandi platee”.

LA BANDIERA BLU

27 - 30 agosto 2008

Page 55: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Manca poco più di un mese alprimo “ciak” del Villammare Film Fe-

s/val. Il piccolo borgo marinaro che si affacciasullo splendido Golfo di Policastro è oramai la “Cannes

della Campania” e si candida autorevolmente a diven-tare punto di riferimento della cinematografia di qualità in riferi-mento ai cor/. Dal 27 al 30 agosto apre i ba0en/ la 7° edizione delVillammare Film Fes/val Mediterraneo in Corto che si arricchisce dinovità mentre fervono i prepara/vi per consolidare una organizza-zione che già negli anni scorsi ha dato grandi prove di professiona-lità e di qualità.

Organizzato dall'emi0ente 105 Tv, il Fes/val internazionale è unconcorso fra giovani corto-makers, arricchito dalla proiezione di pel-licole cinematografiche di celebri regis/ italiani, da diba1/ ed ap-profondimen/, con il chiaro intento di andare oltre la semplice garafra prodo1 cinematografici diventando una opportunità e un puntodi riferimento per i professionis/ sia del corto che dei veri e proprifilm. “Mol/ dei regis/ che nelle passate edizioni hanno presentatoi loro lavori a Villammare – spiega Alex Cocorullo patron della ma-nifestazione e vera anima dell’organizzazione – sono poi riusci/ arealizzare lungometraggi o addiri0ura film. Una cosa non facile conil sistema a0uale che non lascia certo spazio ai cortometraggi né in

Tv né nelle sale cinematografiche. Ecco allorache occasioni come il Villammare Film Fes/-val-Mediterraneo in corto, divengono unaoccasione unica, irripe/bile, per ques/ regi-s/ per potersi far apprezzare e valutare leproprie capacità”

Il presidente della giuria di questa se1maedizione, Nino Russo, vice presidente nazio-nale dell’Associazione Cinematografica Ita-liana, avrà un bel da fare per esaminare icirca 50 cortometraggi che sono già giun/alla segreteria del Fes/val e che provengonoda tu0e le par/ d’Italia e rispe0ando la vo-cazione internazionale del Fes/val anche dal-l’estero. Della “par/ta” in questa edizione2008 sarà anche l’ar/sta napoletano Lello

Esposito che le0eralmente “RAPITO” dal fes/val sta impegnandola sua arte ridisegnando grafici e loghi del fes/val che in questomodo diventeranno delle vere e proprie opere d’arte.

Ma non finisce qui. Per la prima volta quest’anno le categorie delFes/val saranno due. Oltre al tema libero e generalista dei corto-metraggi si è aggiunto il tema ambientalista ed ecologista una ca-ra0erizzazione che nasce dalla vocazione di questo Fes/val che sipone anche come punto di riferimento per un territorio che vantauna eccezionale patrimonio naturalis/co. Ed in effe1 il VillammareFilm Fes/val è un po’un connubio perfe0o fra l’amore per il cinemae quello per la propria terra, la capacità di produrre una inizia/va digrande qualità e il rispe0o per le tradizioni e la cultura; l’abilità disaper fondere insieme il cinema d’autore con quello documentari-s/co nel quale proprio il Cilento gioca il suo ruolo da protagonistapresentandosi so0o una forma smagliante e acca1vante.

Il bando per partecipare al fes/val è da tempo on line ed è sca-ricabile su sui si/ www.mediterraneoincorto.com e Villammarefil-mfes/val.it. Per poter partecipare ed inviare i propri lavori ci saràtempo fino al 15 luglio.

Ma il Villammare Fes/val non è solo films. E’ un evento culturalea 360 gradi in cui ai cor/ si aggiungono e si fondono con una for-

mula unica le grandi anteprime, i film,i dopo cinema gastronomici, gli ap-puntamen/ culturali e gli spe0acoli inuna tre giorni che lascia senza fiato intu1 i sensi.

Il Fes/val è anche promozione tu-ris/ca di alta qualità per il Cilento.Alex Cocorullo ha pensato in ques/sei anni, dopo le proiezioni, a deli-ziare con preziose bontà il palato delpubblico e nei dopo cinema che se-guono le visioni dei film sono sta/servi/ pia1 raffina/ e gustosi, ac-compagna/ da vini e spuman/ d’an-nata grazie alla collaborazione con laSlow Food, che ha portato al Fes/val chef rinoma/ a livello inter-nazionale e con l'Accademia Maestri Pas/ccieri che ha reso ancorapiù dolci i finali delle serate.

“Più che ai contribu/ pubblici che sono quasi inesten/ – diceAlex Cocorullo – il Villammare Film Fes/val si realizza grazie alla pas-sione di mol/ personaggi che amano questo terr/torio e credonoche lo sviluppo culturale e promozionale del Cilento e del Vallo diDiano passi anche a0raverso l’incen/vazione di inizia-/ve come queste e mi riferisco al professore PasqualePersico, Francesco Pinto della Rai, Lello Esposito. Per-sone alle quali sio l’organizzazione che il territorio nonsme0erà mai di dire grazie”.

Il format: “mezz’ora in corto”su 105 TV

Per perme0ere al grande pubblico di apprezzare e appas-sionarsi alla /pologia cinematografica dei cortometraggi105TV la televisione privata che organizza il Fes/val, hapreparato un format par/colare proprio per i cor/. Un pro-gramma che si chiama: “mezz’ora in corto”, condo0o daDaria Scarpi0a in cui la presentatrice illustra i cor/, nespiega il contesto, l’idea del regista, gli a0ori e poi ne per-me0e la visione. Il pubblico ha dimostrato di gradire e apprezzaremolto di più il cortometraggio proposto in questo modo.I cortometraggi che sono sta/ proie0a/ al pubblico in ques/ sei annihanno spaziato dal noir alla commedia, dal film in/mista a quello difantascienza, dal giallo vero e proprio a quello di azione, da quello adimpronta sociale, a quello dal finale imprevedibile.Duro è ogni volta il processo di selezione che porta ormai per ogniedizione del Fes/val alla proiezione di 12 opere finali divise in bloc-chi di massimo 4 cortometraggi a sera. Tra i cor/ delle varie edizionimol/ hanno trovato collocazione nei palinses/ delle tv nazionali.Uno su tu1 “Zinanà” di Pippo Mezzapesa, vicitore 2004, che è statotrasmesso da Sky e ha vinto il David di Donatello.Celebre è ormai diventato anche il vincitore del Villammare Fes/val2005, il regista Andrea Jublin. Ma al Villammare Fes/val sono arriva/cortometraggi che annoverano fra gli a0ori vol/ no/ come Leo Gul-lo0a e Giorgio Celli, short films che sono sta/ prodo1 dal CentroSperimentale di Cinematografia di Roma e che hanno o0enuto lacandidatura a importan/ premi come appunto il David di Donatelloa cui è stato candidato anche il vincitore del 2006, Vito Palmieri. Im-portante poi da ricordare in ques/ anni la collaborazione con Sky-Tve le dire0e via satellite e la collaborazione con Rai-Tre che lo scorsoanno portò addiri0ura all’a1vità di pre-cas/ng per la scelta di vol/nuovi per la telenovela “Un posto al Sole”.

MEDITERRANEOin corto27 - 30 agosto 2008

Page 56: REDAZIONALI PUBBLICITARI

La nona edizione del Tour di W i Bam-bini par1rà l’11 marzo dalla verde val-lata del comune di Tramon1incastonata fra possen1 rilievi che ri-cordano l’ambiente circostante di Valle

Dell’Angelo, il primo paesino in cui nel 2001ebbe inizio l’originale viaggio di W i Bambini.Secondo la tradizione delle giornate-tappa, laspedizione di W i bambini toccherà diversi cen-tri delle province campane, e poi farà ro2averso l’Adria1co per ritornare sulle Isole Tre-mi1 che sono state già esplorate nella finaledello scorso anno. Infine, ripiegherà sul MarTirreno poiché nuovo ambito traguardo saràl’approdo all’isola di Ponza!

Mantenendo fede alla sua mission di azionevolta alla tutela a3va dell’Infanzia, la capacitàdi riproporsi per nove anni consecu1vi sancisceil consenso accordato al format pur nella sem-plicità della sua formula di gioco-azione, rias-sunta dal mo2o “i bambini a giocare gli adul1al lavorare”. Nel tempo si sono mol1plica1 iluoghi in cui si è tenuta l’azione, dai paesi delMezzogiorno campano, a quelli extraregionalicome Lipari, il Comune di Ponza e la Provinciadi La1na, guadagnando l’affe2o di chi l’ha par-tecipata, sopra2u2o l’a2enzione delle is1tu-zioni che le hanno accordato il sostegno fino aricevere l’importante riconoscimento della me-daglia d’argento per l’alto valore morale. Con-ferita a W i Bambini 2009 dal Presidente

Giorgio Napolitano, poiché azione dedicata allatutela dell’infanzia e in potenza modello daperpetuare a livello nazionale, era già stataconcessa dalla Presidenza della Repubblica Ita-liana per il biennio 2006-2007.

W i Bambini è una festa fra classi di scuolediverse per mezzo del gioco, inteso non solocome momento ludico ma anche forma1vo,tan1 semplici giochi, insieme a laboratori di-da3co-crea1vi, il cui fine precipuo è ritagliarespazi e tempi da des1nare all’infanzia.

A Tramon1 si prevede un afflusso di oltrese2ecento bambini! L’Is1tuto Comprensivo diTramon1 (circa 400 alunni) sarà coinvolto in-teramente nella manifestazione, a2raverso ilgioco, i laboratori sull’arte “Coloriamo le emo-zioni” e sui corpi celes1 “… e quindi uscimmoa riveder le stelle”, e, nelle operazioni di ac-coglienza delle altre scuole partecipan1. La co-s1era amalfitana sarà rappresentata anchedall’I.C. di Amalfi; scenderanno in campo le de-legazioni rappresentan1 tu3 i Circoli Dida3ci(Amalfi, Conca De Marini, Furore, Atrani, Po-gerola). Le altre delegazioni in gioco sarannola_D.D. di Pagani I Circolo; I.C. di Sant’Egidio diMonte Albino; I e II C.D. di Mercato San Seve-rino e I.C. di Fisciano.

Interverranno Sindaci, Amministratori e Di-rigen1 Scolas1ci, il Questore di Salerno, la Po-lizia a cavallo di Napoli, il Gruppo Cinofili dellaGuardia di Finanza di Salerno e i Vigili del

Fuoco che saluteranno i presen1 dall’alto, abordo del loro elico2ero. La partecipazionedelle forze dell’ordine è un altro elemento con-nota1vo della carta d’iden1tà di W i Bambini.Sempre pronte a raccontare il proprio impe-gno civile in un linguaggio ada2o ai più piccoli,più che altro visivo, a2raverso interven1 spet-tacolari rela1vi alle proprie professioni, ter-ranno dal vivo vere e proprie lezioni dieducazione civica, che consen1ranno ai ragazzidi familiarizzare con figure professionali e co-noscenze necessarie per il benessere civile eindividuale.

La dedizione degli adul1 al mondo dei gio-vanissimi è il fine che W i Bambini si riprome2econ forza da nove anni, impegnandosi per fa-vorire l’ incontro fra famiglie e scuole, che sonoparte integrante e complementari dei tempi edegli spazi dell’infanzia. Ciò avviene agli occhidi amministratori e dirigen1 scolas1ci che dal-l’incontro-confronto con tan1 bambini con-ducono la loro indagine di campo sul futuro delproprio territorio; e , in paesini, lontani daigrandi centri, inonda1 da una folla in festa,come un teatro di vita giocosa che si offre a unpubblico di disabitua1 spe2atori, per un’occa-sione colle3va di compartecipazione.

W i Bambini poi è un racconto straordina-rio, la metafora di un’appassionante avventuraalla conquista di una meta … Nel 2007 l’Isolache non c’è di Peter Pan rappresentava la ri-vendicazione del diri2o di essere bambini;l’anno passato, sulla scia di A.Q.U.A i bambinisi sono tuffa1 alla ricerca di Nemo, come con-quista della fiducia in se stessi e negli altri. Perla IX edizione, W i Bambini si riapproprierà gio-cando di una importante pagina di storia ita-liana, la Spedizione dei Mille, a2ualizzandolacon le tema1che legate alla tutela dell’am-

biente, per un’Italia contemporanea più unitàe sana. In questo modo anche W i bambini, in-

sieme al format della Staffe2a di Scri2uraCrea1va: Italia in viaggio verso il 2011, si calerànell’atmosfera di preparazione ai festeggia-men1 che saranno realizza1 entro tre anni perla ricorrenza del centocinquantenario del-l’Unità d’Italia.

Si ringraziano per l’impagabile contributo al-l’azione e la loro partecipazione:

Questura di SalernoPolizia di Stato

Polizia a cavallo di NapoliGruppoCinofili,Guardia di Finanza di Salerno

Vigili del FuocoArmadei CarabinieriMarinaMilitare

L’azione riceve Medaglia di encomio dallaPresidenza della Repubblica Italiana

I luoghi diW i bambini:il comune di Tramon% e la costa diva!

Sarebbe facile ipo1zzare che da Tramon1 si possano ammirare incantevoli crepuscoli, scorci dicielo infuocato che lasciano spegnere il sole nel mare della costa diva ma bisogna riferirsi al-l’e1mologia la1na del nome “intra montes”,“tra i mon1”, per capire l’esa2o significato che ri-manda alla par1colare condizione morfologica di un esteso territorio circoscri2o da rilievimontuosi.“Qual'emozione non prova il viaggiatore quando per la prima volta visita tu2a que-st'immensa ed ampia vallata, framezzata da una lunga catena di mon1 che da Maiori si di-stende sino alla torre de2a di Chiunzo… Il viaggiatore sorpreso … crederebbe di trovarsi in unodei paesaggi della Svizzera, in cui gli occhi a2oni1 non scorgono che cielo, boschi e montagne,e dove gli svaria1 ogge3 si presentano so2o forma in tu2o vaghe e pi2oresche".Così si rivela Tramon1, suddiviso in tredici borghi, disseminato da Chiese e monumen1 che te-s1moniano il suo importante passato. Sulle sue origini permangono for1 incertezze; alcuni so-stengono che fu fondato da esuli picen1ni costre3 alla fuga dalle loro terre per l’avanzata deiromani. Conobbe il suo massimo splendore ai tempi della Repubblica Marinara di Amalfi, poi-ché al pari degli altri paesi della cos1era contribuì all’affermazione della grandezza di Amalfi,difendendola dalle lo2e che la videro protagonista contro il principe longobardo Arechi II e Si-cardo , fino alla proclamazione della Repubblica. Dalla ricchezza e dai traffici della gloriosa Re-pubblica trasse vantaggi lo stesso Tramon1 accrescendo così il proprio sviluppo commercialeed ar1s1co e giungendo a vantare un gran numero di casate e uomini illustri.La decadenza di Amalfi con l’arrivo dei Normanni, che misero in scacco anche l’ul1mo baluardolongobardo del Castello Arechi di Salerno, diede inizio al tramonto del nostro paese. Tu2avia“all'aspe2o di questo luogo magico e ridente, evvi qualche cosa di calma, di dolce, di filosofico,che prepara l'anima a sor1re dal torrente delle rapide e folli agitazioni di questa vita di fallaciillusioni! Ivi la salubrità dell'aria, la purezza del cielo e le dolci aure campestri, destano in uncuore sensibile un non so che di dolcezza e di grata impressione".

1° tappa Tramon1 (SA) 11 marzo2° tappa Angri (SA) 18 marzo3° tappa Polla (SA) 16 aprile4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile7° tappa Piscio2a (SA) 6 maggio8° tappa Colliano (SA) 8 maggio9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio11° tappa Sperone (AV) 15 maggio12° tappa Isole Tremi1 (FG) 03/04/05 giugno

13° FINALISSIMAIsola di Ponza (LT) 11 Giugno '09

IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009

Azione interistituzionalenella tutela attiva dell’infanzia e

l’ottimizzazione dell’offertaformativa del sistema scuolaWW II BBAAMMBBIINNII

Il significato del nono anno di W i bambini

Page 57: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Da nove anni W i Bambini si ricon-ferma l’appuntamento col giocoper gli alunni delle scuole elemen-tari campane e dell’intero Mezzo-giorno. Il girotondo di colore, gare

ludiche, a3vità laboratoriali, lezioni-spe2a-colo a cura delle Forze dell’Ordine Italiane, hacoinvolto i bambini di Lipari nella finale deltour 2006 e poi quelli delle Isole Tremi1 nellapassata edizione, mentre quest’anno si pre-para a raggiungere l’Isola di Ponza per la finaledi giugno.Pochi ges1 e strumen1 sono sufficien1 a tra-sformare la piazze2a del paese nel campo-giochi di W i Bambini, così come la strada chelo a2raversa, chiusa al traffico, rapidamentemuta il suo aspe2o in un segmento sicuro incui si ricorrono brio e fantasia.Paladini dell’infanzia per le giornate di W iBambini sono i componen1 dello staff di ani-mazione, i volontari delle associazioni locali, ivigili urbani, gli amministratori, i dirigen1 sco-las1ci, gli insegnan1 e quan1 ancora si ado-perano per fare delle tappe del tour momen1di scuola all’aperto, in simbiosi con la comu-nità.I giochi sono gare coinvolgen1 che spesso ri-percorrono tracce di storie animate già noteall’immaginario dei ragazzi. La recente tappadi Tramon1, che ha dato inizio alla nona edi-zione del Tour ha, tu2avia, aperto un ciclotriennale in cui W i Bambini ha assunto il ruolodi ve2ore ufficiale, insieme al format Staffe2adi Scri2ura Crea1va: Italia in viaggio verso il

2011, per le celebrazioni del 150° anniversariodell’Unità d’Italia. Per questo mo1vo le tramedella fantas1ca avventura di W i Bambini sileggono quest’anno nel libro di storia … il fa-moso personaggio chiamato a scendere incampo al fianco dei più piccoli italiani è l’eroed’Italia e dei due Mondi Giuseppe Garibaldi!Se si ritrovasse a vivere nei nostri giorni, qualesarebbe il ruolo di questo inimitabile a2orenella storia del nostro paese? Probabilmentecercherebbe di sgominare uno dei pericoli checomprome2ono la sua unità e la sua crescita;così si è scelto di ria2ualizzarne le vicende allaluce delle tema1che rela1ve alla tutela am-bientale, affinché il nostro eroe possa farsi ca-rico di una nuova missione: contribuireall’educazione civica dei giovanissimi perun’Italia ancora più unita.Familiarizzare con la storia a2raverso il giocoè uno dei momen1 forma1vi di W i Bambini,così come assistere alle azioni simulate delleForze dell’Ordine. Fra gli amici più ama1 dairagazzi ci sono i pastori tedeschi del GruppoCinofilo della Guardia di Finanza di Salernoalle prese con il loro “compito”: scovare ladroga per poter giocare con il proprio compa-gno finanziere, mostrando quanto ci sia di ne-ga1vo nell’u1lizzo di questa sostanza, equanto altro di entusiasmante si possa fare in-vece per gra1ficare la propria vita. Porsi al ser-vizio degli altri per esempio! e adoperarsi pergaran1re la sicurezza e la tutela sociale: è ilcompito della Croce Rossa, è il compito dei Vi-gili del Fuoco. Il loro elico2ero rosso giunge

spesso a salutare da vicino l’allegra folla deibambini, volando basso come quando avanzacircospe2o per salvare i boschi dagli incendi,pronto a soccorrere chi si trova in difficoltà eintervenire in ogni caso di bisogno a2raversoquei vigili coraggiosi, che si calano nel vuotocome angeli in volo. Per tu2o questo e permolto altro W i Bambini è gioco, ma il gioco èdi più … e lo tes1moniano le telecamere diMukko Pallino, nota trasmissione televisivaper ragazzi, che seguono il tour consentendoa tu3 i protagonis1 di potersi rivedere!Il mo-mento ludico è occasione di incontro, condi-visione e comprensione reciproca fra adul1 ebambini poiché il gioco è il mezzo per liberarsidagli schemi comportamentali impos1 dallasocietà ed esprimere spontaneamente la pro-pria personalità. W i Bambini coinvolge nelgioco anche “i grandi” e ciò significa assicu-rare una concreta occasione di posi1vo con-fronto generazionale, agevolando il compitodegli educatori. Sia gli adul1 che i bambinipossono acquisire una percezione diversa epiù vera gli uni degli altri; sopra2u2o è garan-1to loro di poter trascorrere insieme il tempodel gioco, il gioco, che cos1tuisce o dovrebbecos1tuire la principale occupazione dell’in-fanzia e che ha bisogno di tempi e spazi ade-gua1.

Si ringraziano per l’impagabile contributoall’azione e la loro partecipazione:

Questura di SalernoPolizia di Stato

Polizia a cavallo di NapoliGruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno

Vigili del FuocoArma dei CarabinieriMarinaMilitare

W i Bambini 2009ha ricevuto il patrocinio di

Senato della RepubblicaCamera dei Deputa'

Ministero della GioventùMinistero per le Pari Opportunità

Ministero dell’Ambientee della Tutela del Territorio e delMareMinistero del Lavoro, della Salute

e delle Poli'che SocialiMinistero dello Sviluppo Economico

L’inizia1va riceve la medaglia per gli Al� Va-lori Morali della Presidenza della RepubblicaItaliana con disposi�vo SCA/GN/0776/5.

I luoghi diW i bambini:la seconda tappa del tour 2009 adAngri

Il nome Angri appare per la prima volta nel Codex Diploma1cus Cavensis dell'856, con-servato nell'Abbadia di Cava dei Tirreni. L’an1co termine la1no “ager “ che aveva il si-gnificato di campo, vallata o termini più tardi come “angra”, acqua appantanta,“angarius”, animale da traino, “angarium”, la stazione in cui venivano ferra1 i cavalli po-trebbero aver dato origine al nome del paese per le condizioni morfologiche del suo fer-1le territorio, situato nella valle del Sarno, tra i Mon1 la2ari e il Vesuvio, e, per i rimandiall’importanza del centro agricolo, protagonista di traffici commerciali e frequentato findall’an1chità.Sebbene non si conservino tracce della storia di Angri prima del IX sec. d. C. si supponeche i primi insediamen1 risalgano almeno all’età romana, considerata la vicinanza diNuceria, Pompeios e Stabiae. Le vie che collegavano ques1 importan1 centri a2raver-savano proprio il territorio di Angri e diversi sono sta1 i rinvenimen1 di tombe e cor-redi sepolcrali. Di epoca romana è forse la torre maggiore del castello “Il Mas1o”,dall’ampia forma archite2onica, circolare e al1ssima, 1pico delle torri romane, e perla sua funzione militare dimostrata dall’u1lizzo della calce, per cementare i materiali dacostruzione, senza il ricorso alla malta esterna. Angri comincia a svilupparsi nel secoloVII d.C. come Casale della Contea di Nocera; in seguito crescendo la sua consistenzaterritoriale ed economica, è dato in feudo ai vari signori.Nel 1600 i Doria, illustre casato genovese, o2engono il feudo dagli aragonesi elevan-dolo a principato e guidandolo col rango di principi di Angri. Alla loro storia si lega lafama del paese, prima nella storia dell’arte grazie al bellissimo Palazzo Doria d'Angri, chesi trova in piazza dello Spirito Santo a Napoli, sede es1va dei Doria e in seguito per il notomarchio dell’industria conserviera.

1° tappa Tramon1 (SA) 11 marzo2° tappaAngri (SA) 18marzo3° tappa Polla (SA) 16 aprile4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile7° tappa Piscio2a (SA) 6 maggio8° tappa Colliano (SA) 8 maggio9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio11° tappa Sperone (AV) 15 maggio12° tappa Isole Tremi1 (FG) 03/04/05 giugno

13° FINALISSIMAIsola di Ponza (LT) 11 Giugno '09

IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009

Azione interistituzionalenella tutela attiva dell’infanzia e

l’ottimizzazione dell’offertaformativa del sistema scuolaWW II BBAAMMBBIINNII

Il significato del nono anno di W i bambini

Page 58: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Apoco più di mese dall’inaugurazionetenutasi a Tramon0 in cos0eraamalfitana siamo giun0 alla terzatappa del tour 2009 che si terrà aPolla (SA) il 16 aprile e vedrà scen-

dere in campo le classi quinte elementari degliIs0tu0 Comprensivi di Polla, Buonabitacolo,Sant’Arsenio, Castelcivita e Caggiano/Salvitelle,delle Direzioni Dida2che di Mercato San Seve-rino I Circolo e Montesano sulla Marcellana eancora le classi quinte delle scuole elementaridi Pertosa, Controne, Aquara, Monte San Gia-como, Casalvelino. Passando per Angri il 18marzo scorso, il percorso seguito dal campogiochi-i0neran0 condurrà quindi oltre gli Al-burni, alle Porte del Vallo di Diano. Da lì con unaforte virata volgerà, subito dopo, a Stella Cilentoavvistando di nuovo il mare.Da nove anni W i Bambini è il racconto di unpar0colarissimo viaggio che ha rubato meta-fore al mare, alle navi che salpano di porto inporto prendendo il largo alla conquista di unanuova isola; ai treni in rapida corsa dopo l’emo-zionante fischio di partenza. Non altrimen0 sipotrebbe descrivere una giornata di W i Bam-bini se non come la tappa di un’avventura che

debba potare al raggiungimento di uno scopo.Le1eralmente conquistare un’isola significaavere il coraggio di scoprire nuove realtà, su-perando i rischi connessi alla navigazione e allapaura di affrontare l’ignoto. Significa pure con-quistare la fiducia delle is0tuzioni che scelgonodi contribuire alla buona riuscita di questa im-portante Azione, ado1andola in favore del pro-prio territorio. Il viaggio di W i Bambini è di più,

una colorata metafora della si-nergia che società, scuola e is0-tuzioni debbono raggiungereinsieme per assicurare ai bam-bini una crescita che rispe2 itempi e le esigenze dell’infanzia.È poi una trasferta per i bambiniche partono dalla propria scuolae raggiungono in autobus ilpaese e la scuola ospitan0; unagiornata diversa da condividerein maniera giocosa, per arric-chire il repertorio dei ricordi piùbelli; incontrare nuovi compa-gni. Durante il tragi1o si pos-sono osservare con curiositàpos0 mai vis0 prima, fare propri

scenari inconsue0, e, in questo modo, sen0reche si ampliano i confini della propria immagi-nazione. Di tappa in tappa le giornate di W iBambini hanno acceso i rifle1ori sulle piazze dinumerosi paesi campani ed extraregionali; inalcuni casi l’appuntamento è stato rinnovato eil Tour ha fa1o sosta in luoghi già consacra0 algioco e ai bambini ritrovando comunità affe-zionate e orgogliose di rincontrare i vecchiamici.

L’arte contemporanea è emozione dacolorare!!!

Lo straordinario des0no di un’opera d’arte,sia essa dipinto, racconto, poesia… è di ap-partenere al suo autore per il solo tempodell’ideazione poiché ai mutevoli occhi delpubblico non può che assumere infiniteforme e significa0, così come mutevolisono le capacità del sen0re. Se lo sguardoè quello di un bambino, allora la “le1ura”di un’opera può dare luogo alle rivelazionipiù inaspe1ate; s0molare la sua fantasia ela sua crea0vità, misurare la sua capacitàcomunica0va e, purtroppo, me1ere inluce eventuali disagi. La tutela dell’infan-zia si a2va così in W i Bambini anche at-traverso l’Arte… “Osservo…rifle1o…mi

esprimo!”è con questo mo1o che il laborato-rio Coloriamo le Emozioni!!! intende avvicinarei protagonis0 di W i Bambini alla comprensionedei linguaggi ar0s0ci contemporanei. Si partedall’analisi iconografica di alcune opere di fa-mosi ar0s0 come Poveri in riva al mare di PabloPicasso per passare poi alla discussione sul si-gnificato emozionale dei colori u0lizza0 dall’ar-0sta, in questo caso vari toni di blu, cherimandano con efficacia sensoriale all’inquie-tudine, al freddo provato dai poveri.Sono Barbara Donnarumma, responsabile delDipar0mento Arte Bimed e Giulia Cuccaro, stu-dentessa universitaria di archeologia a teneresimpa0che lezioni ai bambini. Dapprima indi-

cano quali sono i colori primari, insegnano a di-s0nguere fra toni caldi e freddi e forniscono no-zioni di base sugli ar0s0 e sulle opere propos0,poi invogliano i bambini a associare ai colori deldipinto le emozioni che l’ar0sta ha voluto espri-mere: felicità, noia, dolore, paura, tranquillità,serenità, tristezza, leggerezza, etc.. A questopunto viene chiesto loro di scrivere su un fogliobianco il sen0mento che desidererebbero rap-presentare. Si giunge così al momento del cir-cle 0me, quando a turno ogni bambino spiegain quali occasioni ha provato il sen0mento pre-scelto e cosa esso significhi. Ma, dopo aver “os-servato” e “rifle1uto” occorre finalmente farecome i grandi ar0s0: rappresentare quel sen0-mento per grandi campiture di colore; colorarele proprie emozioni!

Si ringraziano per l’impagabile contributoall’azione e la loro partecipazione:

Questura di SalernoPolizia di Stato

Polizia a cavallo di NapoliGruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno

Vigili del FuocoArma dei Carabinieri

Marina MilitareW i Bambini 2009

ha ricevuto il patrocinio di

Senato della RepubblicaCamera dei Deputa(

Ministero della GioventùMinistero per le Pari Opportunità

Ministero dell’Ambientee della Tutela del Territorio e del Mare

Ministero del Lavoro, della Salutee delle Poli(che Sociali

Ministero dello Sviluppo EconomicoL’inizia0va riceve la medaglia per gli Al� Va-lori Morali della Presidenza della RepubblicaItaliana con disposi�vo SCA/GN/0776/5.

I luoghi di W i bambini:Polla, pronto a schierarsi ancora dalla parte di Garibaldi!

Il comune di Polla sorge sulle sponde del fiume Ta-nagro, a ridosso del versante meridionale dei Mon0Alburni, a 80 km da Salerno, a 7 dalle gro1e di Per-tosa, famose oltre che per il fascino delle forma-zioni carsiche, per la cara1eris0ca di esserepercorribili in barca, che forse sono collegate conun’altra gro1a più vicina all’abitato e de1a “Gro1adi Polla”. Probabilmente il nome del nostro paesederiva dalla presenza nel territorio di vene d’acquasorgiva, polle appunto. Il termine polla viene dal la-0no “pullare” che significava germogliare e a suavolta deriva da “pullus”, cioè “piccolo di ogni ani-male”. Ma abitata fin da tempi an0chissimi le ori-gini di Polla si perdono fra mito e leggenda cosìcome il suo nome. Secondo la tradizione localenella zona fu ritrovato un mausoleo dell'epoca diNerone realizzato per volontà della sua vedova, Insteia Polla. Gli storici interpretarono in manieraerrata la firma della donna, intendendo che il tempio fosse dedicato ad Apollo e quindi conside-rarono che il nome del paese derivasse dalla venerazione per questa divinità (fonte: www.comu-nitaliani.it).L’an0ca comunità pollese si formò grazie allo stanziamento di lucani e greci in un luogo frequen-tato già da an0chi pastori. Sopraggiunsero i romani che stabilirono un Forum, laddove oggi sorgeil Borgo di San Pietro, che in quei tempi rappresentava un’importante via di accesso verso sud.Seguì l’avvento del Cris0anesimo. Per lungo tempo, quasi fino ai nostri giorni, l’aspe1o del paeseè stato cara1erizzato da diversi agglomera0 urbani forma0si a ridosso di chiese e conven0, aspe1o0picamente medievale che derivò dai Normanni, quando si formò, sulla groppa collinare, un pic-colo gruppo recintato con mura e torri, dominato da un piccolo castello e popolato da agricoltori.(fonte:www.comune.polla.sa.it).Nell’o1ocento le vicende del paese si legano anche a quelle del protagonista più famoso dei gio-chi di W i Bambini di quest’anno, Giuseppe Garibaldi! Il Ba1aglione Tanagro con 83 pollesi su 250partecipan0, affiancò Garibaldi che risaliva dalla Sicilia nel 1860 fino alla Ba1aglia del Volturno. Ilpaese è cosi di nuovo pronto a sostenere il nostro eroe e il suo ba1aglione… di bambini!

1° tappa Tramon0 (SA) 11 marzo2° tappa Angri (SA) 18 marzo3° tappa Polla (SA) 16 aprile4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile7° tappa Piscio1a (SA) 6 maggio8° tappa Colliano (SA) 8 maggio9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio11° tappa Sperone (AV) 15 maggio12° tappa Isole Tremi0 (FG) 03/04/05 giugno

13° FINALISSIMAIsola di Ponza (LT) 11 Giugno '09

IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009

Azione interistituzionalenella tutela attiva dell’infanzia e

l’ottimizzazione dell’offertaformativa del sistema scuolaWW II BBAAMMBBIINNII

Il significato del nono anno di W i bambini

Page 59: REDAZIONALI PUBBLICITARI

La IV giornata di W i Bambini sarà all’in-segna della primavera cilentana acca-rezzata da effluvi mediterranei: colori,sapori e storia di una subregione cam-pana nota universalmente per la sua

bellezza e la complessità delle tradizioni cultu-rali. Facendo perno intorno a Monte Stella, nelcuore del Cilento, toccherà alle giovani pro-messe dei paesi limitrofi confrontarsi sulcampo-giochi i1nerante che incornicerà lapiazza di Stella Cilento. Soltanto il giorno primacolorava il Campo Spor1vo di Polla, lontano, aldi là degli Alburni e alle porte del Vallo di Diano.Alle prese con i giochi ispira1 all’a2ualizzazionedell’Impresa dei Mille nel contesto ambientaledell’Italia di oggi, che ha bisogno di incen1vareil rispe2o degli ecosistemi e del paesaggio perconsolidare la sua “unità”, il 17 aprile accorre-ranno a Stella Cilento per giocare con gli alunnidi V della scuola elementare del paese, i bam-bini delle Direzioni Dida3che di Omignano, Ru-1no, Montecorice, degli Is1tu1 Comprensivi diOgliastro Cilento, Torchiara/Laureana e i com-pagni di Lustra, Cicerale, Perdifumo, Piscio2a,San Mauro la Bruca e Santa Maria di Castella-bate. Per loro si rinnoveranno gli appuntamen1con le a3vità dei laboratori sull’Arte e sulleStelle, mentre come nella tappa di Polla nonpotrà esserci il consueto incontro con le Forzedell’Ordine, che saranno impegnate in Abruzzoper l’emergenza terremoto.Ma proprio per questo, per il fa2o che non po-tranno essere con i bambini in un clima festoso,e saranno invece impegnate in interven1 con-cre1 (e non simula1 come solitamente avvienenel Tour), al fianco di altri bambini e uomini col-

pi1 duramente da una inacce2abile tragedia, èancora più doveroso so2olineare il rilevanteruolo che i corpi militari rivestono nella com-posizione delle giornate di W i Bambini e nellatutela dell’infanzia e della società.

Le Forze dell’Ordineal fianco dei BambiniQuanto è importante che i ragazzi coniughino ilgioco e l’inven1va alla capacità cri1ca di osser-vare la realtà? Fondamentale! È necessariosaper guardare al contesto in cui si vive con laconsapevolezza dei valori da difendere maanche dei guas1 da riparare.Se dovere dalla società, dalla dimensione fami-liare a quella scolas1ca e is1tuzionale, è prov-vedere all’educazione dell’individuo e allatutela della sua crescita considerando l’ade-guatezza degli spazi des1na1 all’infanzia, la cor-rispondenza dei provvedimen1 ado2a1rispe2o alle esigenze emergen1, è vero che gliammaestramen1 devono essere concre1 enon sterili esercizi retorici. Le parole hanno unimmenso valore, e su questo non c’è da dubi-tare, ma la realtà di ogni giorno, quella menoidilliaca, quella che irrompe a sconvolgere ipensieri e il tranquillo scorrere della vita ci di-mostrano che le parole non possono assicurarela salvezza, la non violenza. Bisogna incidere amonte sulla coscienza sociale, affinché nonsiano gli interessi economici e la mancanza diconoscenza a disegnare il des1no delle proprievite. L’intervento delle Forze dell’Ordine in W iBambini assume questo cara2ere di civiltà. So-litamente fra il secondo e il terzo gioco di W iBambini, si ode il fragore delle pale dell’elicot-tero dei Vigili del Fuoco, mentre sul campo,sgomberato dai materiali di gioco, compaionole divise arancio dei vigili, oppure fanno il loroingresso i finanzieri del Gruppo Cinofilo del Co-mando Provinciale di Salerno, in compagnia deiloro fida1 pastori tedeschi, la Polizia di Statodella Questura di Salerno … Calandosi nell’at-

mosfera ludica della giornatacercano il dialogo con i ragazziche ascoltano dal bordo campocon interesse. Simulano i piùconsue1 casi del loro lavoro perrendere manifes1 anche agliocchi dei più piccoli, gli svaria1casi in cui le Forze dell’Ordinefanno della loro vita, un impe-gno straordinario per la vitadegli altri. Forniscono gli stru-men1 di conoscenza necessari arassicurare che non si è da solinelle con1ngenze più difficili,che alcune situazioni degradan1

come quelle connesse all’uso di stupefacen1possono essere superate se vince nella co-scienze un vivo sen1mento di rifiuto. Soprat-tu2o il loro intervento è necessario a s1molarel’a2enzione a uno s1le di vita Legale. Connessoalla Legalità è il benessere del Paese e la possi-bilità di non ritrovarsi a fare solo parole sul“quello che si poteva e doveva fare” quandopurtroppo non è più possibile.

WiBambini punta gli occhi al cielo!La conoscenza in W i Bambini prosegue con lascienza e il sogno puntando gli occhi al cielo perconoscere le Stelle! Nei piccoli paesi comequelli raggiun1 dal Tour è ancora possibile al-zare gli occhi al manto nero della no2e e ve-derlo puntellato di luci. Ma la vicinanza deibagliori ci2adini o, comunque, uno s1le di vitasempre più frene1co ostacolano sempre piùspesso la libertà di sollevare la testa per ficca-nasare fra i corpi celes1.C’è bisogno di “uscire fuori a riveder le stelle!”,anzi di entrare nella realtà virtuale del labora-torio sulle Stelle. Il responsabile Alberto Fiengalascia che i bambini si appassionino alla cono-scenza del Sistema Solare rappresentandolovirtualmente intorno a loro per mezzo dellaproie2azione animata della volta celeste. Nelcorso dell’a3vità di laboratorio vengono esa-

minate le principali cara2eris1che deipiane1 fino alle nuove scoperte e defi-nizioni. Si cerca di suscitare interessenel giovane pubblico pungolando la ca-pacità di osservazione e di analisi. Par-tendo dal’esperienza dell’osservazionelo si coinvolge a3vamente inculcandoil desiderio di conoscenza e la necessitàdi soddisfare le proprie curiosità po-nendo domande all’esperto responsa-bile, piu2osto che assistere a unalezione passiva. Aspe2o par1colar-mente simpa1co e interessante del la-boratorio è la rassegna dei riferimen1

storici e mitologici che hanno generato il nomedelle costellazioni individuate e delle stelle chevi appartengono.

Si ringraziano per l’impagabile contributoall’azione e la loro partecipazione:

Questura di SalernoPolizia di Stato

Polizia a cavallo di NapoliGruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno

Vigili del FuocoArmadei CarabinieriMarinaMilitareW i Bambini 2009

ha ricevuto il patrocinio di

Senato della RepubblicaCamera dei Deputa(Ministero della Gioventù

Ministero per le Pari OpportunitàMinistero dell’Ambiente

e della Tutela del Territorio e delMareMinistero del Lavoro, della Salute

e delle Poli(che SocialiMinistero dello Sviluppo Economico

L’inizia1va riceve la medaglia per gli Al� Va-lori Morali della Presidenza della RepubblicaItaliana con disposi�vo SCA/GN/0776/5.

I luoghi diW i bambini:Stella Cilento, nel cuoredel territorio al di quadel fiumeAlento

Il paese di Stella Cilento mutua il nomedal vicino Monte Stella in tempi recen1.Fino al XIX sec. era chiamato “Porcili”; se-condo alcuni perché era molto diffusa lapra1ca dell’allevamento suino, secondoaltri per una an1ca e più complessa e1-mologia che rimandava alla sua posizionerispe2o al monte Stella. Il primo topo-nimo, “Porcili” sarebbe derivato dal greco“pro”e “Kyrios”, ossia “davan1 al signore”poiché sul Monte Stella si trovava la resi-denza del Guastaldo, o castellano, l’am-ministratore dei beni del principe duranteil periodo longobardo. L’origine di StellaCilento è difa3 medievale, il primo nu-cleo sorse nel 1038 nel vallone situato difronte “alla montagna sul mare”.

1° tappa Tramon1 (SA) 11 marzo2° tappa Angri (SA) 18 marzo3° tappa Polla (SA) 16 aprile4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile7° tappa Piscio2a (SA) 6 maggio8° tappa Colliano (SA) 8 maggio9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio11° tappa Sperone (AV) 15 maggio12° tappa Isole Tremi1 (FG) 03/04/05 giugno

13° FINALISSIMAIsola di Ponza (LT) 11 Giugno '09

IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009

Azione interistituzionalenella tutela attiva dell’infanzia e

l’ottimizzazione dell’offertaformativa del sistema scuolaWW II BBAAMMBBIINNII

Il significato del nono anno di W i bambini

Page 60: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Nello splendido scenario di una dellelocalità più incantevoli del Mediter-raneo, Piscio/a, si terrà il prossimo 6

maggio la se0ma tappa dell’Italian Tour Wi Bambini 2009.L’inizia.va, come di consueto, è a/esissimasul territorio visto che coinvolgerà delega-zioni cilentane di oltre 15 comuni che si ci-menteranno in giochi e gare che rimandanoalle tradizioni del territorio e che vedrannoselezionata la delegazione che rappresen-terà il Cilento alla Finale di W i Bambini2009 prevista per il prossimo 4 giugno alleIsole Tremi.. La tappa di W i Bambini a Pi-scio/a è anche una rilevante occasione perpromuovere l’arte contemporanea, non acaso, infa0, è prevista la visita delle dele-gazioni che partecipano la giornata all’Os-servatorio Nazionale per le Ar.Contemporanee la cui sede è proprio nelPalazzo Marchesale situato nel centro sto-rico della ridente Piscio/a e in cui sono

ospitate opere di rilevan. ar.s. con-temporanei italiani.Altra azione di grande interesse chetrova la sua composizione in occasionedella Tappa di W i Bambini in Piscio/aè la firma del Protocollo d’intesa traBimed, Comune di Piscio/a e dell’O.P.“Consorzio Terra Or.” che ha qualeprecipua finalità quella di diffondereuna più ampia cultura degli ortaggi edella fru/a con l’obie0vo di determi-nare consumi maggiori di ques. pro-do0 da parte dei giovani. L’azione èemanazione di quanto la ComunitàEuropea sta promuovendo su tu/o ilterritorio di competenza anche in con-siderazione del rapporto tra la sanaalimentazione e la salute dei ci/adinieuropei. Alla firma del Protocollo par-teciperanno il Sindaco di Piscio/a, Ce-sare Festa, il Presidente di Bimed

Tommaso Maria Ferri e il Presidente delConsorzio Terra Or., Alfonso Esposito. LaCerimonia di Firma è prevista per le ore11.00 sul campo di gara di W i Bambini(presso il campe/o di calce/o di Caprioli)alla presenza di tu/e le delegazioni che par-

tecipano ai giochi. Fra storia, tradizioni eleggende i bambini della quinta elemen-tare di Piscio/a ospiteranno i compagnidi San Mauro La Bruca, Ascea, Agropoli ICircolo, S.o, Magliano Vetere, Casalve-lino, Castelnuovo Cilento, Rofrano, Al-fano, Laurito, Omignano, Stella Cilento,San Mango e gli amici più lontani del IICircolo di Mercato San Severino.

Si ringraziano per l’impagabile contributoall’azione e la loro partecipazione:

Questura di SalernoPolizia di Stato

Polizia a cavallo di NapoliGruppo Cinofili,Guardia di Finanza di Salerno

Vigili del FuocoArma dei Carabinieri

Marina MilitareW i Bambini 2009

ha ricevuto il patrocinio di

Senato della RepubblicaCamera dei Deputa(

Ministero della GioventùMinistero per le Pari Opportunità

Ministero dell’Ambientee della Tutela del Territorio e del Mare

Ministero del Lavoro, della Salutee delle Poli(che Sociali

Ministero dello Sviluppo EconomicoL’inizia.va riceve la medaglia per gli Al� Va-lori Morali della Presidenza della RepubblicaItaliana con disposi�vo SCA/GN/0776/5.

I luoghi di W i bambini:la VII tappa del Tourtra il fascino e le tradizioni di Piscio)a!

Poco lontano da Velia, colline ricoperte di an.chi ulive. digradano verso il mare a ritrovarespiagge sassose, che si spingono fino a Palinuro; in alcuni casi erose dall’acqua salata sin a for-mare nella roccia “gro/e e insenature di straordinaria bellezza”. Questo è il paesaggio, “aspro eselvaggio e ancora incontaminato” che si ammira dai vicoli del paesino di Piscio/a mentre sispecchia in un mare limpidissimo che nei mesi es.vi lascia trapelare la purezza del fondale sab-bioso.An.chi uomini, forse sfuggi. alla furia dei Saraceni hanno fondato questa “piccola Pixus”. L’im-pronta lasciata dalla cultura greca si evince in quella popolare. I greci cantavano «elthè, elthè,chelidòn (vieni rondinella)», mentre, almeno fino a poco tempo fa, quando le innovazioni lin-guis.che non avevano preferito “lucciola”, era il canto alla “catacatascia” dei piscio/ani, e dei ci-lentani in generale, a salutare l’estate. Così nelle sere in cui infuriano le tempeste e i fulmini elampi si abba/ono sulle par. più alte del paese, sono scongiuri di origine greco- bizan.na a essere lan-cia. contro l’imminente pericolo. A essere invocata è Santa Barbara che va per mare per “raccoglieretuoni e lampi per salvare tu0 quan.”.“La prima no.zia storica documentata su Piscio/a risale al periodo in cui fu scri/o il catalogus Baro-num (1148)”. È già epoca normanna quando i feudi del’Italia Meridionale erano ogge/o di compra-vendita fra i Signori. La congiura dei baroni contro Federico II prima, la diatriba fra angioni e aragonesiin seguito, segnano la storia di Piscio/a. La popolazione decresce paurosamente, per le rovine operatedai Turchi, Piscio/a viene esentata dal pagamento delle imposte. Nel 1554 Don Sancio Mar.nez deLeyna, capitano generale delle Galee del Regno, acquista per 17.000 duca. il Feudo di Piscio/a, in-sieme a quelli di Palinuro e della Molpa e decide di munire la costa di torri di avvistamento e di difesacome quella di Fiumicello, dell’Acqua Bianca, del Passariello, della Ficaiola.Oggi le torri, misurando la costa, si offrono come tappe di un amena “passeggiata in riva al mare tra ipaesi di Marina di Piscio/a e Marina di Ascea”, ma nell’O/ocento non riuscirono a proteggere il paeseda un terribile a/acco di cen.naia di brigan.. L’intera popolazione fu colpita, nessun ceto venne ri-sparmiato, le case furono bruciate, i mobili e gli arnesi da lavoro trafuga.. Per risanare i danni Gioac-chino Napoleone, Re delle Due Sicilie, emanò due decre. con i quali a/ribuiva 4500 duca. ai proprietaridelle case incendiate e stabiliva di lasciare “il Locale del Soppresso Convento di S. Francesco in Piscio/aagli abitan. del Comune che avevano perduto le proprie case per effe/o dell'incendio o dei bri-gan.”(fonte: www.piscio/a-online.it).In questo ameno paesaggio intriso di storia, la “menaica”, la famosa rete dei pescatori piscio/ani, cheseleziona le alici più grandi pedinando i loro movimen. all’inseguimento delle scie luminose del solee della luna, si prepara a portare in superficie il Gioco, per “conservare so/o sale” gli splendidi ricordidi un’importante giornata dedicata ai bambini.

1° tappa Tramon. (SA) 11 marzo2° tappa Angri (SA) 18 marzo3° tappa Polla (SA) 16 aprile4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile7° tappa Piscio)a (SA) 6 maggio8° tappa Colliano (SA) 8 maggio9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio11° tappa Sperone (AV) 15 maggio12° tappa Isole Tremi. (FG) 03/04/05 giugno

13° FINALISSIMAIsola di Ponza (LT) 11 Giugno '09

IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009

Azione interistituzionalenella tutela attiva dell’infanzia e

l’ottimizzazione dell’offertaformativa del sistema scuolaWW II BBAAMMBBIINNII

Il significato del nono anno di W i bambini

Page 61: REDAZIONALI PUBBLICITARI

Da nove anni il Tour di W i Bambini a/ra-versa l’Italia con l’intento di captare l’at-tenzionedi is.tuzioni, famiglieecomunità

sui bisogni lega. alla sana crescita dell’infanzia eallo stesso tempo di promuovere fini educazio-nali a/raverso il gioco e la crea.vità. All’internodi questo quadro non poteva mancare que-st’anno un appuntamento fondamentale comequello con l’educazione alimentare, grazie al-l’a0vazione del laboratorio sulla fru/a e la ver-dura a cura dell’O.P. “Consorzio Terra Or.”(www.terraor..it)conilquale loscorso6maggiola Bimed ha firmato il Protocollo d’Intesa.Il Consorzio, come spiega il Presidente AlfonsoEsposito,«nascedall’unionediAziendeAgricoleche hanno come obie0vo comune il migliora-mento con.nuo delle proprie produzioni sia interminiqualita.vichecommerciali», fregiandosidellasiglaO.P.chestaperOrganizzazionediPro-du/ori. L’implementazione di un DisciplinareTecnico di Produzione Integrata, ado/ato datu0 i soci per o/enere produzioni più sane e si-cure e a basso impa/o ambientale; un serviziotecnico a sostegno delle a0vità dei soci; cer.fi-cazioni volontarie quali GLOBAL G.A.P; la dispo-nibilitàdipiùprodo0eproduzionidurantetu/o

l’anno in modo da esserecompe..vi e sempre pre-sen.sulmercatonazionaleed estero sono le cara/eri-s.che precipue della O.P.Ritrovarsi di fronte a unconsumatore sempre piùinformato ed esigente «haspinto il Consorzio TerraOr. a valorizzare le produ-zioni.pichedelladietame-diterranea anche asostegnodell’agricoltura lo-cale e del Mezzogiorno.

Oggi le aziende agricole sono im-prese altamente specializzate che,grazieallostudioditecnicidise/oree all’u.lizzo delle più importan.tecnologie, riescono a garan.re lasicurezza e a conciliare o0ma qua-lità con o0ma resa, anche per leproduzioni a marchio bio» spiega ilpresidente Esposito.Cosa ha determinato la volontà dia,vare un programma di educa-zionealimentarenelle scuole?«Sarà deformazione professionalema, essendo un consorzio diaziende agricole, siamo abitua. aveder crescere le cose e il risultatomigliore si o0ene agendo quandola pianta si sta sviluppando oquando il fru/o non è ancora ma-turo! I bambini sono allo stessomodo...Ci siamoresicontodastudipubblica.surivistescien.ficheche,in par.colare in Campania, la per-centuale di bambini obesi è note-vole; è necessario quindi far capireai bambini l’importanza della fru/a

edellaverdura inunadietaequilibratae sana e nella prevenzione di patolo-gie cronico-degenera.ve, il modo mi-glioreperfarlocièsembratoassociarel’informazione al gioco, in modo taleda essere più facilmente percepitaanche dai più “sce0ci”».W i Bambini è sicuramente una ve-trina idealeper il lanciodel proge+o,per il conta+o dire+o con diversescuole in un’atmosfera giocosa e peril fa+ocheinmol*paesi raggiun*dal

Tour l’agricoltura rappresenta ancora un’im-portante risorsa economicae culturale…«Laprimaimpressioneavuta_commenta ilpre-sidente_ è stata che ques. bambini conosconoancoramoltopocoprodo0quali fru/aeortaggie ancor meno i benefici che possono apportareal benessere dell’organismo. Il nostro obie0vosaràdunque lavoraresull’informazione,sulladi-vulgazione e sopra/u/o sulla dimostrazione. Ibambini devono vedere i prodo0 dell’agricol-turaesopra/u/odevonoassaporarliperpoterliapprezzare, poi capiranno la loro importanza. IlConvivio è la scelta migliore! La realizzazione dilaboratori di assaggio/dimostra.vi di gruppo, inclima festoso crediamo sia il modo migliore pervincere i .mori e coinvolgere i bambini, in que-sto modo assoceranno il consumo di fru/a everdura a qualche cosa di buono, simpa.co enonadunprezzodapagare impostodamammaper poter giocare al computer o guardare la te-levisione. Una buona soluzione sarebbe crearedegli snack di fru/a o verdura. Me/ere nellescuole o nelle palestre, etc. dei distributori conconfezioni tascabili di fru/a e verdura di IV o Vgamma cioè freschi o co0, per esempio: mace-doniedi fru/a,succhiocentrifuga.,caro.neles-

sate, finocchi a pezze0 etc. perme/erebbe airagazzi di vedere quo.dianamente ques. pro-do0 e a lungo andare a servirsene, come alter-na.vaaglisnackdolciosala.maancheapranzo,quandosieffe/uail tempoprolungatoascuola»Qualesarà ilprossimoimpegnodel“ConsorzioTerraOr*”inmateriadieducazionealimentarenelle scuole?«Innanzitu/o l’appuntamento di Exposcuola2009, poi cercheremo di essere presen. nellescuole con personale specializzato e forniture diprodo0a/raverso laboratoridida0cioconl’in-vito rivolto alle scolaresche a visitare le nostreaziende agricole in modo tale da con.nuare acoinvolgere i bambini ed ad incen.vare il con-sumo di fru/a e verdura ma cercando anche difarappassionareibambiniaquellacheèl’a0vitàprodu0va più an.ca del mondo cioè quelladella produzione agricola, fondamentale nonsolo per l’economia ma anche per il benesseresociale»

Si ringrazianoper l’impagabile contributoal-l’azionee la loropartecipazione:

Questuradi SalernoPolizia di Stato

Polizia a cavallo diNapoliGruppoCinofili,Guardiadi Finanzadi Salerno

Vigili del FuocoArmadei CarabinieriMarinaMilitareW iBambini 2009

ha ricevuto il patrociniodiSenatodellaRepubblicaCameradeiDeputa*

MinisterodellaGioventùMinisteroper le PariOpportunità

Ministero dell’Ambienteedella Tutela del Territorio edelMareMinisterodel Lavoro, della Salute

edelle Poli*che SocialiMinisterodello SviluppoEconomico

L’inizia.va riceve lamedaglia per gli Al�ValoriMorali della Presidenzadella Repubblica Ita-liana condisposi�vo SCA/GN/0776/5.

I luoghi diW i Bambini: o+avatappa del tour a Colliano,paese dei tartufi!Toccherà a Colliano ospitare l’o/ava tappa di W iBambini! Il nuovo appuntamento, previsto per venerdì 8 mag-gio, è per le classi quinte elementari del I e II Circolo Dida0co diMercato San Severino, degli Is.tu. Comprensivi di Fisciano eSerre, e delle scuole di Calabri/o, Senerchia, Pos.glione, Con-tursi Terme, Palomonte, Aule/a, San Gregorio Magno, Rici-gliano, Laviano e naturalmente di Colliano.Il Gioco, i laboratori e tu0 gli altri fondamentali momen. dellegiornate di W i Bambini, ripresi come di consueto dalle teleca-mere di Mukko Pallino, si inseriranno nell’ameno paesaggio delMonte Marzano, sul quale il paesino ha tu/a l’aria di un piccolopresepe. È sopra/u/o il sugges.vo centro di Collianello a sug-gerire queste sensazioni, sorgendo sul picco roccioso del montecome una vede/a all’erta sull’immensa valle so/ostante. Fu suquest’altura che i collianesi si spostarono per sfuggire alla inva-sione saracena, costruendo le loro case intorno a una roccaforte.Con l’ampliamento del castello e la costruzione di mura e torria difesa del paese, Collianello acquisì quel .pico paesaggio me-dievale che oggi, in parte diroccato per l’azione del tempo maanche per il pesante bilancio del terremoto del 1980, gli confe-risce la sembianza di una naturale prosecuzione della roccia cheincanta per la sua magica atmosfera. Il vero e proprio paese diColliano sorge poco più a valle, in un luogo frequentato stabil-mente dall’epoca romana. Il nome è derivato infa0 dalla fami-glia romana Collia, nelle cui terre si rifugiarono gli abitan. deivillaggi limitrofi per sfuggire alle persecuzioni e alla malaria. Dallafine degli anni ’60 Colliano è famoso per il suo so/obosco gra-zie alla scoperta della presenza del tartufo che ha dato origineha una Fiera Mercato di valenza nazionale!

1° tappa Tramon. (SA) 11 marzo2° tappa Angri (SA) 18 marzo3° tappa Polla (SA) 16 aprile4° tappa Stella Cilento (SA) 17 aprile5° tappa Casaluce (CE) 22 aprile6° tappa Aquilonia (AV) 24 aprile7° tappa Piscio/a (SA) 6 maggio8° tappa Colliano (SA) 8maggio9° tappa S.Giorgio a Cremano (NA) 11 maggio10° tappa San Giorgio Cremano(NA) 12 maggio11° tappa Sperone (AV) 15 maggio12° tappa Isole Tremi. (FG) 03/04/05 giugno

13° FINALISSIMAIsola di Ponza (LT) 11 Giugno '09

IL CALENDARIO DELLE TAPPE 2009

Azione interistituzionalenella tutela attiva dell’infanzia e

l’ottimizzazione dell’offertaformativa del sistema scuolaWW II BBAAMMBBIINNII

In W i Bambini il consumo di fru�a e verdura è una bella scoperta, non un prezzo da pagarealle mamme per giocare al computer o guardare la televisione

L’INIZIATIVA DEL “CONSORZIO TERRAORTI”