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non è più natura. Oggì diventaappassionante riscoprire l’interno dellanostra regione, c’è una netta inversione ditendenza che ci porta a guardare verso lanaturalità dei borghi, dei paesini con le loroiniziative e le loro spontanee peculiarità”.È ancora giusto parlare di una bensedimentata diversitò e lontananza fracomuni limitrofi della stessa provincia? Adesempio, l’iniziativa di Cattolica verràrecepita da Rimini e Riccione?“I Comuni citati hanno tutte lecaratteristiche della cultura di mare che sibasa fondamentalmente su una socialitàistantanea e non durevole. Accade quelloche è solito verificarsi in una gitaorganizzata: si conoscono i compagni diviaggio, si fa amicizia, poi, al momento deisaluti ci si ripromette di vedersi ma alla fineognuno andrà per la sua strada. Questi sonoi rapporti fra Rimini, Riccione e Cattolica:si socializza per un breve periodo ma nonci si focalizza. Il bello di SlowSparkling èproprio la sua controtendenza rispetto aqueste a abitudini: tra i suoi obiettivi c’è ilvoler accrescere la conoscenza del territorioin primo luogo dei residenti (prima che deinuovi viaggiatori), promuovendo eventi edesperienze interessanti anche sotto il profilodella socializzazione”.

e cose che ci eccitano. L’importante èrimanere nell’accezione positiva dei duetermini. Il progetto non contempla, tantoper dire.. ciò che ci fa ‘addormentare’ o ciòche ci ‘sfinisce’.. Entrambi i concetti sonolegati sia a un modo di essere, che a unmodo di fare. Dipende se si parte da noi oda ciò che ci circonda. Ciò premesso, nonandrei a definire nel dettaglio ‘cosa’ è Slowe Sparkling. Concettualmente, Slow è tuttoquanto rientra nella ricerca e nel saperapprezzare e Sparkling quanto rendeeffervescente tale piacevolezza, essendogià l’effervescenza stessa un potenzialemotivo di apprezzamento. Per questo ilprogetto si chiama SlowSparkling, poichèl’insieme virtuoso fa si checonvivano culturaaspetto leisure, così come enogastronomiae wellness, arte e sport, natura e tecnologia.Possiamo dire che líentroterra è Slow e laRiviera è Sparkling? Non vorrei finire nelgioco di cosa è ‘lento’ e cosa è ‘rock’.. sipeccherebbe anche di mancata originalità(anche se questíultima non va forzata, neiprogetti). La mia preoccupazione è, conun’opportuna mappatura preventiva e disuccessivo, virtuoso abbinamento, esaltarel’identità locale e la vocazioneSlowSparkling del nostro territorio".C’è stato un appoggio istituzionale da partedelle Istituzioni al Festival?"Dapprima il Comune di Cattolica, nellapersona dellíAssessore Claudia Gerboni, siË reso disponibile ad accogliere il Festivale patrocinarlo: al momento il Comune nonha disponibilità immediate, ma sono certoche nel tempo la Città (e non solo), se il

progetto saprà farsi valere, farà di tutto peraiutarne la crescita, intendo ancheeconomicamente; intanto il Comune midato gli spazi, che non è poco. Desiderocomunque ringraziare anche le realtà chegiò mi hanno dato fiducia, aiutandomifinanziariamente, aiuto che io vedo comeun investimento assieme a me. Dunquegrazie ancora. Ho inoltre ottenuto ilPatrocinio dalla Provincia di Rimini, dallaProvincia di Pesaro e Urbino, dalla RegioneEmilia-Romagna, dalla Regione Marche,dalla C.C.I.A.A. di Rimini, dalla C.C.I.A.A. diPesaro e Urbino, inoltre, dai Comuni di:Acqualagna, Gabicce, Mare, Gradara,Mondavio, Montefiore Conca, Morciano diRomagna, Novaferltria, San Giovanni inMarignano, Piobbico, San Leo, SantíAgataFeltria, Urbino, Verucchio. Una bellasquadra, no"?Quale obiettivo ti poni per SlowSparkling?“Gli obiettivi sono sostenzialmente 4, di cuiparlo ampiamente sul sitowww.slowsparklingfestival.it. Ilconivolgimento e il ‘tifo’ dei residenti èuna grande speranza, mentre la messa apunto di un progetto di qualità coordinatocon la realtà imprenditoriale, traslandonegli asset portanti in ambito turisticol’entusiasmo e l’appoggio materiale delleIstituzioni è una cosa necessaria,ovviamente con la condivisione delleresponsabilità e dei successi. Perchè‘condividere’ è un valore importante, se sivuole fare davvero sistema".

Com’è nata l’idea del Festival?Sicuramente alla base ci sono due cosefondamentali: una è che sono innamoratodel nostro territorio e soprattutto credonella grande potenzialità, líaltra è che mipiace il mio lavoro e da molto tempo ho inanimo di creare un progetto per il rilanciodella nostra realtà, che ovviamente deveavvenire a step, partendo dalla fase diconsapevolezza dei residenti. Dato che il“pensare”, anche se in modo strategico ecreativo, rientra nell’intangibile e, cometale, non è purtroppo sempre compreso,avere questo incarico ‘commissionato’risulta piuttosto utopico. Così ho ritenutodi farmi creatore e promotore diSlowSparkling, partendo da uno dei suoi 4segmenti strategici, un Festival ubicato aCattolica, ‘città di mezzo’ tra le due Provincee Regioni, una volta considerata la ‘via almare’ e oggi, direi, la ‘via verso l’entroterrae la cultura’.Cos’è Slow e cos’è Sparkling nel nostroterritorio?"Premesso che l’obiettivo non è dividerelo Slow dallo Sparkling, bensì unirli in unasimbiosi virtuosa, è chiaro che occorre anchedefinire cosa è maggiormente assimilabilenellíuna o nellíaltra sfera. Senzadimenticare che ciò che per qualcuno èSlow, per qualcun altro può essereSparkling, e viceversa, specie se intendiamolo Slow come piacevole rilassatezza eSparkling come emozionanteeffervescenza. Ci sono cose che ci rilassano

Paolo Fabbri, vate della semiologia,èispirato ed apprezzato collaboratore delprogetto Slow Sparkling. Dal suo amabileeloquio si evince la poetica sottesa alprogetto: “L’accostamento fra Slow eSparkling non è un ossimoro, comepotrebbe apparire, ma una modulazionedi un atteggiamento fondamentalmentesimile che si nutre in primis del gustodell’assaporare il tempo. In questíepocacosì concitata la lentezza non rientra certonella sfera dei complimenti ma lo ‘Slow’che noi intendiamo è un lento buono, hauna connotazione positiva, accarezza líideatrovare il tempo e goderne. “Sparkling”,poi, non corrisponde all’ansia, alla fretta,ma alla vivacità che caratterizza i fenomeni.Credo molto nella visione ‘SlowSparkling’avuta da Diego Olivieri e nella prospettivada lui conferitagli. Per questo motivo hoaccettato volentieri di fornire il miocontributo. Il nucleo del progetto, di cui ilFestival è solo il primo passo - continuaFabbri - l’idea dell’invenzione del territorio,il ritrovarlo in maniera creativa. LaRomagna è una regione mobile (lo dice lasua storia fatta di tipicità e separazioni,basti pensare all’antica quaestio fra Emiliae Romagna) e deve ritrovare una suaidentità narrativa”.Ma qual è il vero genius loci del nostroterritorio secondo il nostro professore?“Sicuramente il genius loci non corrispondepiù al luogo comune della spiaggia che,negli anni, è divenuta sempre più artificiale

L ’ideatore è Diego Olivieri, cattolichinodoc, direttore dell’omonimo studio dicomunicazione, che ha promosso efinanziato un Festival (raccogliendo e lapartecipazione di menti eccellenti delterritorio e l’adesione di alcuni graditissimisponsor, nonchè il Patrocinio di 14 Comuni,delle Province di Rimini e di Pesaro eUrbino, delle CCIAA di Pesaro Urbino e diRImini, della Regione Emilia Romagna edella Regione Marche) per lanciare ilprogetto che, seppure al suo primo passo,promette di lasciare il segno.Il termine Slow va inteso come significatodell’essere, non associandolo alla lentezza,bensì ad un approccio che, in un mondofrenetico in cui saper correre è d’obbligo,porta a rallentare per apprezzare la qualitàe le particolarità di ogni esperienza. Nelcontempo, una particolare e dinamicacapacità attrattiva, produttiva e seduttiva,in grado di mostrare una certaeffervescenza, rivela un’anima Sparkling.Nel rispetto della tradizione e al passo conl’innovazione, Olivieri ha voluto unire i duetemi in simbiosi virtuosa, valutandoneanche il potenziale appeal traslato sulmercato turistico. vuole esaltare líidentitàlocale attraverso temi globali,contestualizzando la realtà culturale,progettistica, produttiva, commerciale,professionale, artistica del territorio in polidistinti e opportunamente interpolati,dando vita a 4 segmenti di progetto,complementari in stretta connessione.

Approda a Cattolica un nuovo progetto per valorizzare l’identità del nostro territorio dalla costa all’entroterra:

SlowSparkling Festivaldi C.F.

Il Progetto L’intervista a Paolo Fabbri L’intervista a Diego Olivieri

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non è più natura. Oggì diventaappassionante riscoprire l’interno dellanostra regione, c’è una netta inversione ditendenza che ci porta a guardare verso lanaturalità dei borghi, dei paesini con le loroiniziative e le loro spontanee peculiarità”.È ancora giusto parlare di una bensedimentata diversitò e lontananza fracomuni limitrofi della stessa provincia? Adesempio, l’iniziativa di Cattolica verràrecepita da Rimini e Riccione?“I Comuni citati hanno tutte lecaratteristiche della cultura di mare che sibasa fondamentalmente su una socialitàistantanea e non durevole. Accade quelloche è solito verificarsi in una gitaorganizzata: si conoscono i compagni diviaggio, si fa amicizia, poi, al momento deisaluti ci si ripromette di vedersi ma alla fineognuno andrà per la sua strada. Questi sonoi rapporti fra Rimini, Riccione e Cattolica:si socializza per un breve periodo ma nonci si focalizza. Il bello di SlowSparkling èproprio la sua controtendenza rispetto aqueste a abitudini: tra i suoi obiettivi c’è ilvoler accrescere la conoscenza del territorioin primo luogo dei residenti (prima che deinuovi viaggiatori), promuovendo eventi edesperienze interessanti anche sotto il profilodella socializzazione”.

e cose che ci eccitano. L’importante èrimanere nell’accezione positiva dei duetermini. Il progetto non contempla, tantoper dire.. ciò che ci fa ‘addormentare’ o ciòche ci ‘sfinisce’.. Entrambi i concetti sonolegati sia a un modo di essere, che a unmodo di fare. Dipende se si parte da noi oda ciò che ci circonda. Ciò premesso, nonandrei a definire nel dettaglio ‘cosa’ è Slowe Sparkling. Concettualmente, Slow è tuttoquanto rientra nella ricerca e nel saperapprezzare e Sparkling quanto rendeeffervescente tale piacevolezza, essendogià l’effervescenza stessa un potenzialemotivo di apprezzamento. Per questo ilprogetto si chiama SlowSparkling, poichèl’insieme virtuoso fa si checonvivano culturaaspetto leisure, così come enogastronomiae wellness, arte e sport, natura e tecnologia.Possiamo dire che líentroterra è Slow e laRiviera è Sparkling? Non vorrei finire nelgioco di cosa è ‘lento’ e cosa è ‘rock’.. sipeccherebbe anche di mancata originalità(anche se questíultima non va forzata, neiprogetti). La mia preoccupazione è, conun’opportuna mappatura preventiva e disuccessivo, virtuoso abbinamento, esaltarel’identità locale e la vocazioneSlowSparkling del nostro territorio".C’è stato un appoggio istituzionale da partedelle Istituzioni al Festival?"Dapprima il Comune di Cattolica, nellapersona dellíAssessore Claudia Gerboni, siË reso disponibile ad accogliere il Festivale patrocinarlo: al momento il Comune nonha disponibilità immediate, ma sono certoche nel tempo la Città (e non solo), se il

progetto saprà farsi valere, farà di tutto peraiutarne la crescita, intendo ancheeconomicamente; intanto il Comune midato gli spazi, che non è poco. Desiderocomunque ringraziare anche le realtà chegiò mi hanno dato fiducia, aiutandomifinanziariamente, aiuto che io vedo comeun investimento assieme a me. Dunquegrazie ancora. Ho inoltre ottenuto ilPatrocinio dalla Provincia di Rimini, dallaProvincia di Pesaro e Urbino, dalla RegioneEmilia-Romagna, dalla Regione Marche,dalla C.C.I.A.A. di Rimini, dalla C.C.I.A.A. diPesaro e Urbino, inoltre, dai Comuni di:Acqualagna, Gabicce, Mare, Gradara,Mondavio, Montefiore Conca, Morciano diRomagna, Novaferltria, San Giovanni inMarignano, Piobbico, San Leo, SantíAgataFeltria, Urbino, Verucchio. Una bellasquadra, no"?Quale obiettivo ti poni per SlowSparkling?“Gli obiettivi sono sostenzialmente 4, di cuiparlo ampiamente sul sitowww.slowsparklingfestival.it. Ilconivolgimento e il ‘tifo’ dei residenti èuna grande speranza, mentre la messa apunto di un progetto di qualità coordinatocon la realtà imprenditoriale, traslandonegli asset portanti in ambito turisticol’entusiasmo e l’appoggio materiale delleIstituzioni è una cosa necessaria,ovviamente con la condivisione delleresponsabilità e dei successi. Perchè‘condividere’ è un valore importante, se sivuole fare davvero sistema".

Com’è nata l’idea del Festival?Sicuramente alla base ci sono due cosefondamentali: una è che sono innamoratodel nostro territorio e soprattutto credonella grande potenzialità, líaltra è che mipiace il mio lavoro e da molto tempo ho inanimo di creare un progetto per il rilanciodella nostra realtà, che ovviamente deveavvenire a step, partendo dalla fase diconsapevolezza dei residenti. Dato che il“pensare”, anche se in modo strategico ecreativo, rientra nell’intangibile e, cometale, non è purtroppo sempre compreso,avere questo incarico ‘commissionato’risulta piuttosto utopico. Così ho ritenutodi farmi creatore e promotore diSlowSparkling, partendo da uno dei suoi 4segmenti strategici, un Festival ubicato aCattolica, ‘città di mezzo’ tra le due Provincee Regioni, una volta considerata la ‘via almare’ e oggi, direi, la ‘via verso l’entroterrae la cultura’.Cos’è Slow e cos’è Sparkling nel nostroterritorio?"Premesso che l’obiettivo non è dividerelo Slow dallo Sparkling, bensì unirli in unasimbiosi virtuosa, è chiaro che occorre anchedefinire cosa è maggiormente assimilabilenellíuna o nellíaltra sfera. Senzadimenticare che ciò che per qualcuno èSlow, per qualcun altro può essereSparkling, e viceversa, specie se intendiamolo Slow come piacevole rilassatezza eSparkling come emozionanteeffervescenza. Ci sono cose che ci rilassano

Paolo Fabbri, vate della semiologia,èispirato ed apprezzato collaboratore delprogetto Slow Sparkling. Dal suo amabileeloquio si evince la poetica sottesa alprogetto: “L’accostamento fra Slow eSparkling non è un ossimoro, comepotrebbe apparire, ma una modulazionedi un atteggiamento fondamentalmentesimile che si nutre in primis del gustodell’assaporare il tempo. In questíepocacosì concitata la lentezza non rientra certonella sfera dei complimenti ma lo ‘Slow’che noi intendiamo è un lento buono, hauna connotazione positiva, accarezza líideatrovare il tempo e goderne. “Sparkling”,poi, non corrisponde all’ansia, alla fretta,ma alla vivacità che caratterizza i fenomeni.Credo molto nella visione ‘SlowSparkling’avuta da Diego Olivieri e nella prospettivada lui conferitagli. Per questo motivo hoaccettato volentieri di fornire il miocontributo. Il nucleo del progetto, di cui ilFestival è solo il primo passo - continuaFabbri - l’idea dell’invenzione del territorio,il ritrovarlo in maniera creativa. LaRomagna è una regione mobile (lo dice lasua storia fatta di tipicità e separazioni,basti pensare all’antica quaestio fra Emiliae Romagna) e deve ritrovare una suaidentità narrativa”.Ma qual è il vero genius loci del nostroterritorio secondo il nostro professore?“Sicuramente il genius loci non corrispondepiù al luogo comune della spiaggia che,negli anni, è divenuta sempre più artificiale

L ’ideatore è Diego Olivieri, cattolichinodoc, direttore dell’omonimo studio dicomunicazione, che ha promosso efinanziato un Festival (raccogliendo e lapartecipazione di menti eccellenti delterritorio e l’adesione di alcuni graditissimisponsor, nonchè il Patrocinio di 14 Comuni,delle Province di Rimini e di Pesaro eUrbino, delle CCIAA di Pesaro Urbino e diRImini, della Regione Emilia Romagna edella Regione Marche) per lanciare ilprogetto che, seppure al suo primo passo,promette di lasciare il segno.Il termine Slow va inteso come significatodell’essere, non associandolo alla lentezza,bensì ad un approccio che, in un mondofrenetico in cui saper correre è d’obbligo,porta a rallentare per apprezzare la qualitàe le particolarità di ogni esperienza. Nelcontempo, una particolare e dinamicacapacità attrattiva, produttiva e seduttiva,in grado di mostrare una certaeffervescenza, rivela un’anima Sparkling.Nel rispetto della tradizione e al passo conl’innovazione, Olivieri ha voluto unire i duetemi in simbiosi virtuosa, valutandoneanche il potenziale appeal traslato sulmercato turistico. vuole esaltare líidentitàlocale attraverso temi globali,contestualizzando la realtà culturale,progettistica, produttiva, commerciale,professionale, artistica del territorio in polidistinti e opportunamente interpolati,dando vita a 4 segmenti di progetto,complementari in stretta connessione.

Approda a Cattolica un nuovo progetto per valorizzare l’identità del nostro territorio dalla costa all’entroterra:

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Il Progetto L’intervista a Paolo Fabbri L’intervista a Diego Olivieri

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DIEGO OLIVIERI

SlowSparkling mood

Classe 1967, cattolichino, formazione marketing e comunicazione a tuttotondo e pubblicitario di professione, ci racconta la passione per il suo lavoroe per il suo progetto di rilancio “qualitativo e seducente” (come lui lo definisce)del territorio tra Romagna e Marche, il cui STEP 1 è appena stato realizzatoa Cattolica, “città di mezzo” (con eventi anche a Gradara e Gabicce),patrocinato da quest’ultima in buona compagnia delle Regioni EmiliaRomagna e Marche, delle Province di Rimini e Pesaro-Urbino, di 13 Comuni(dalla costa verso l’entroterra), della Camera di Commercio di Rimini e diquella di Pesaro e Urbino, incotrando il consenso di intellettuali, il sostegnodi importanti imprese e attività del territorio, nonché la partecipazione direlatori d’eccezione, che all’unanimità hanno espresso il proprio entusiasmo.

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La manifestazione grifferà eventi musicali artistici edenogastronomici durante tutto l'arco dell'anno perchéSlowSparkling è un marchio innovativo che valorizzal’identità del territorio tra la Provincia di Rimini, Pesaroe Urbino, dalla costa verso l’entroterra.Mentre il festival è il preludio di altri appuntamenti, ilmarchio diventa sinonimo di qualità volto a promuovereil territorio in occasione di importanti manifestazioniitaliane ed europee, per conquistare líinteresse delpubblico come SlowSparkling Expo per presentare ilterritorio allíExpo di Milano 2015.Il termine “Slow” (precisa Diego Olivieri) rappresentala lentezza a difesa degli stili di vita e suggerisce unapproccio rallentato per apprezzare meglio la qualità.“Sparkling” è la caratterialità attrattiva, produttiva eseduttiva dall’anima effervescente del nostro territorio,conclude l'ideatore della kermesse, oltre a suggeriredi visitare il sito www.SlowSparklingFestival.it, perconoscere l’anima del progetto, per leggere recensioni,tenersi aggiornati sul percorso del medesimo ediscriversi alla newsletter.

Come è nato in te l’interesse e l’impegno per unprogetto così bello ma al tempo stesso piuttostocomplesso? Semplicemente dalla fusione tra 3durature passioni: quella per il nostro meravigliosoterritorio, quella per il mio lavoro e quella per le relazionipiacevoli e intelligenti... beh, mettiamoci anche laprobabile inclinazione per i percorsi meno facili, comequalche amico mi dice.Perché non un nome italiano al progetto? Perchènon un nome internazionale, mi chiedo, seinternazionale è il pubblico che intendiamo intercettare?La lingua italiana è meravigliosa ma non è al centrodel mondo. La nostra cultura lo è, intendo ilRinascimento e quanto tutti sanno dare identità evalore al nostro Paese, ma per attirare un nuovo targetin un territorio come il nostro è importante comunicarequalcosa che vada oltre il valore dell’indicazionegeografica. Occorre trasmettergli elementi checostituiscono una sorta di “promessa territoriale”.Conferire un nome internazionalmente comprensibilemi è sembrata una buona idea. Inoltre, è una simbiosivirtuosa tra due parole-concetti ormai diffusi. È vero,qualcuno mi ha detto “Cus cl’è”? Non è ignoranza, avolte credo sia un pò di pigrizia mentale. Infatti, appenastimolo un riferimento al cibo, subito mi viene detto“Ah, si .. come lo Slow food”.. oppure “Sparkling, comel’acqua.. effervescente”. Ma allora è facilissimo!In che senso parli di rilancio “qualitativo eseducente”? Direi che la parola chiave non èseduzione, ma qualità. Di fatto, tanti parlano diqualità,ma è discutibile La qualità non è solo nelprodotto, ma anche il modo in cui essa viene proposta,che diventa una forza intrinseca dell’offerta, sia di unprodotto servizio, sia di un territorio. Comunicare benesignifica farlo già a partire dal momento stesso in cuisi approccia al “fare sistema”, per poi rivolgersi altarget in modo condiviso, affiché quest’ultimo riconoscalo stesso territorio anche in proposte diverse, che nonsi fanno competizione ma che si completano graziealla diversificazione. Quanto alla seduzione, nonsignifica ammaliare con fuochi fatui, ma condurre asè, affascinando con eccellenze culturali, artistiche,architettoniche e paesaggistiche, le quali possonointerpolarsi con esigenze o desideri di vario tipo, dallavacanza di piacere al soggiorno di lavoro, dallo sportallo shopping, dal cibo al benessere, dalla musica allareligione. Imprese e territorio si devono valorizzare avicenda. Bisogna dunque proporre la nostra identitàlocale attraverso temi di globale interesse, facendo levasulle varie opportunità che già abbiamo. “Datemi unleva e solleverò il mondo”.. e non l’ho certo detto io..Quale il prossimo passo? A fine ottobre presenteròil video dello Step 1 del progetto (cioè il numero zerodi SlowSparkling Festival), realizzato assieme a unvolitivo gruppo di giovani emergenti (Matteo Di Grazia,Silvia Fabbri, Diego Ricci, Francesca Binatti),chehanno realizzato anche le foto e che proprio nei giornidel festival hanno dato vita a “Il Merlo Produzioni”. Ilvideo girerà su La 7 Gold, grazie alla disponibilità diFabio Feretti con cui, assieme al giovane gruppo, hoin mente un’azione interessante per iniziare a crearee divulgare contenuti SlowSparkling al alto valoreaggiunto. Presto un calendario eventi.

lowSparkling Festival, l'evento ideato epromosso da Diego Olivieri in seno al progettoSlowSparkling, ha chiuso con grande successo

il primo step del progetto, tenutosi dal 9 al 12 settembretra Cattolica, Gabicce e Gradara: un susseguirsi dieccellenze alternate da mostre d' arte contemporanea,concerti jazz, seminari, degustazioni.

S

“Il progetto si propone di rappresentare la cultura ditutto un territorio ricco di saperi e di sapori. Ma nonsoltanto questo. Grazie a piaceri sensibili e ai gustiintellettuali, la competenza di Diego Olivieri vuolcostruire un ponte abitato tra i luoghi di eccellenzache ha scelto e hanno accettato la sfida.. Il Festivalè un percorso ricco di incontri inattesi e di graditesorprese; un itinerario ‘Slow’, che bandisce i frettolosiconsumi e suggerisce un modo esemplare e anche‘Sparkling’ di assaporare le culture vive del corpo edella mente” ha sottolineato il semiologo Paolo Fabbri,relatore di una delle conferenze.

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eventi

Di recente, a Cattolica, si è dato inizio al numero zero di “SlowSparkling Festival”, uno dei 4 segmenti, nonché lo “Step 1” del più ampio progetto “SlowSparkling” che, in una visio-ne virtuosa del territorio compreso tra la provincia di Pesaro Urbino, verso l’entroterra, ne vuole rilanciare eccellenze, ma-nifestazioni, bellezze, attività, attraverso una strategia di valo-rizzazione identitaria. Il tutto ideato da Diego Olivieri, titolare dell’omonima impresa di marketing e comunicazione, che è riuscito ad avere il consenso di menti eccellenti, il supporto di importanti aziende e attività del territorio, nonchè il Patrocinio di 14 Comuni, delle Province di Rimini e di Pesaro e Urbino, delle CCIAA di Rimini e di Pesaro Urbino, della Regione Emi-lia Romagna e della Regione Marche per lanciare il progetto che, seppure al suo primo passo, ha già lasciato un segno.

La visione “SlowSparkling”Il termine Slow va inteso in una sua particolare accezione: in-nanzitutto come significato dell’essere, non associandolo alla lentezza, bensì ad un approccio che, in un mondo frenetico in cui saper correre è d’obbligo, porta a rallentare per apprezza-

re qualità e particolarità delle cose nel contesto di interes-santi e piacevoli opportunità esperienziali. Dopo una sua prima associazione nel seg-mento “food & beverage” (in contrapposizione al mondo fast) è oggi, come risposta estesa a un modo di essere, anche un modo di fare: con-cepire, produrre, proporre, anticipando e incentivando la

domanda. Nel contempo, una particolare e dinamica capacità attrattiva, produttiva e seduttiva, in grado di mostrare una cer-ta effervescenza, rivela un’anima Sparkling. Attraverso questa visione, si può arrivare a definire la dinamica “identità mobile” della realtà e del territorio (contrapposta alla più frequente im-magine di identità fissa), abbandonando le rigide iconizzazioni. Un concetto che si può collegare ad un’ancora che, da un punto di vista, concede un riferimento sicuro e dall’altro consente una deriva controllata, senza il rischio di incorrere nell’immobilità o nel naufragio identitario, come afferma il Prof. Paolo Fabbri.

“Ho scelto una denominazione internazionale poiché il proget-to, tra i propri obiettivi, ha quello di intercettare un pubblico internazionale. In primo piano ci sono le eccellenze di un ter-ritorio esteso tra Marche ed Emilia Romagna come pure tra costa ed entroterra, in cui Cattolica, geograficamente, è “città di mezzo”. Nel progetto turistico di SlowSparkling in primo luogo è importante imparare a raccontare le nostre valenze e, per fare questo, prima dobbiamo conoscere la nostra cultura territoriale, le bellezze ed eccellenze della nostra terra, crea-re intelligenti e suggestive connessioni, per essere in grado di stimolare l’attenzione di un nuovo viaggiatore e creare nuovi flussi turistici. Il nostro territorio è ricco di realtà belle e im-portanti, di manifestazioni di ogni genere distribuite nel corso dell’anno da Fano a Rimini, da Mondavio a Santarcangelo, per fare un esempio sia sulla costa che nell’entroterra.Ora si tratta, dunque, di fare Prodotto attraverso una strategia di sistema, perché il prodotto e fondamentalmente la valenza del-la somma dei singoli servizi turistici, integrati ed organizzati.

Per il numero zero di SlowSparkling Festival, oltre a convegni con temi importanti sul grande potenziale del nostro territorio

sia sotto il profilo vocaziona-le che produttivo, abbiamo avuto il piacere di avere re-latori d’eccellenza in tema di ospitalità, design, energia, ovvero temi globali in cui spicca l’identità locale, ho pensato di inserire un concer-to del grande jazzista Fabri-zio Bosso, oltre a 2 mostre, una Slow e una Sparkling, nonché un corollario ludico che fornisce già il senso di un’attrattiva diversificata, in grado di mettere in campo le nostre risorse nel modo migliore. Dal video che un gruppo di giovani emergenti

realizzeranno a seguito delle loro riprese in questi giorni, che grazie alla disponibilità del gruppo 7 Gold verrà trasmesso tra un paio di mesi circa sul circuito Emilia Romagna e Marche, desidero proprio fornire in una visione di 10 minuti il grande potenziale diversificato tra costa e collina.. sebbene realizzato nel corso di un piccolo evento, anche se grande nel pensiero. Poi sappiamo che esistono grandi eventi.. con grandi nume-ri.. ma che di “pensiero” ne hanno davvero poco. Comunque, questo progetto non vuol lasciare spazio alle polemiche, bensì della costruttività. Un aspetto importante che il Progetto Slow-Sparkling vuole mettere in luce è l’importanza di collegare tra-dizione e innovazione, ma facendolo veramente e in modo crea-tivo ed efficente. Evincere la nostra identità attraverso le nostre eccellenze. Il territorio si propone anche attraverso aziende ed eventi: un esempio per tutti è dato dal Rossini Opera Festi-

val che si svolge a Pesaro, territorio ricco di scuole mu-sicali e di concerti durante tutto l’anno. Tale evento richiama un flusso turistico con un target di nicchia che dobbiamo saper intercettare con proposte complementari attraverso opportune siner-gie territoriali. Ho definito SlowSparkling “Un progetto in divenire, per il rilancio qualitativo e seducente del Territorio e delle sue eccel-lenze”. Mi sembra che renda

l’idea delle intenzioni. Ringrazio sin d’ora gli Enti Patrocinanti il Comune di Cattolica, ringrazio i relatori per la disponibilità e, per la fiducia, le aziende che hanno creduto in questa mia iniziativa ancora embrionale ma concreta nella strategia (al contrario di come qualcuno pensa, solo perché non riesce al momento ad abbracciarne la portata) e che spero possa riscuo-tere successo non solo per i suoi obiettivi, ma anche grazie al fiducioso supporto, istituzionale ed aziendale, necessario alla sua attuazione nel periodo previsto. Ringrazio tutti i presenti. La creatività permette l’evoluzione del pensiero e l’innovazio-ne, nostra e del territorio”

SLOWSPARKLING: IDENTITÀ E VIRTÙ

tel. 0541 96 15 80

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Menti e strumentiper l’immagine e la comunicazione integratadelle aziende, delle attività e del territorio

Diego Olivieri

Da sinistra: Marco Gaudenzi, Loris Casalboni, Alber-to Drudi, Nardo Filippetti, Gianfranco Tonti, Paolo Fabbri, Diego Olivieri

Lo stilista Gimmi Baldinini con Diego OlivieriIl jazzista Fabrizio Bosso

Guidumberto ChiocciPres. Enti Concerti PS

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Le risorse del Territorio secondo “SlowSparkling”

Il nostro territorio presenta molte realtà legate alla tradizione nonché ad asset innovativi, in uno scenario ricco di valore e di brio, individuando l’insieme delle caratteristiche socio-cul-turali, architettoniche, di linguaggio, di abitudini che caratte-rizzano un luogo, un ambiente, in un contesto di Genius Loci. Un concetto trasversale, sinonimo di simbiosi virtuosa delle ec-cellenze, tra cui bellezze artistiche e paesaggistiche, imprese, attività, eventi che lo rendono identificabile tra altri.

I 4 segmenti del progetto “SlowSparkling” attraverso i quali attuare il rilancio qualitativo del territorio, sono:

a) SlowSparkling Festival: un importante appuntamento an-nuale a Cattolica, città di confine tra le due Province;

b) SlowSparkling Events: realizzare eventi nell’arco dell’an-no, sempre nel territorio ma anche fuori Cattolica, nei vari Comuni sin d’ora interessati e coinvolti al Festival (nelle due Province) e nell’entroterra, anche all’interno di manifestazioni già esistenti e in dinamica sinergia, utilizzandone la cassa di risonanza;

c) SlowSparkling Land: traslare il concept SlowSparkling (ap-plicato al territorio suddetto) in ambito turistico, e promuovere il territorio in occasione di importanti manifestazioni italiane ed europee, per far leva sul mercato di riferimento e conquista-re l’interesse di un target nuovo, considerando l’appeal temati-co, capace di esaltare le eccellenze e marcare l’identità;

d) SlowSparkling Expo: creare coerentemente un nucleo im-portante e rappresentativo per presentare con sistema il territo-rio all’Expo di Milano 2015, condividendo fondamentali linee guida.

Durante le 4 giornate di SlowSparkling Festival, dal 9 al 12 set-tembre, hanno avuto luogo incontri tematici su argomentazioni fortemente identificative del territorio, happenings enogastro-nomici, concerti di qualità e ludiche serate a tema durante le

SLOWSPARKLING: IDENTITÀ E VIRTÙ

quali sapori e ristoranti diversificati per vocazione sono stati i protagonisti e ospiti, tra costa e collina, di momenti suggestivi, tra cui una bellissima parata in costume tradizionale da parte dei Comuni dell’entroterra. Tutto ciò non era certo l’obiettivo fondamentale, ma solo un piacevolissimo e significativo con-torno volto ad arricchire un primo interessante e costruttivo confronto sul rilancio del territorio nell’ambito del progetto SlowSparkling, partecipato da figure istituzionali e della cul-tura, nonché da un pubblico molto interessato. I relatori, che hanno gentilmente partecipato ai convegni esclusivamente per la qualità e le intenzioni del progetto, nonché per motivi stima e amicizia nei confronti di Diego Olivieri, si sono dichiarati entusiasti dell’iniziativa e hanno fornito contributi molto in-teressanti.

Nella Prima metà di Dicembre sarà presentato il video dell’evento durante una serata pre-natalizia.

Per informazioni: www.SlowSparklingFestival.it

Tel. 0541 961580

SlowSparklingTra Romagna e Marche, un progetto in divenire,

per il rilancio qualitativo e seducentedel Territorio e delle sue eccellenze.

eventi

La parata dei Comuni dell’entrotera all’Hostaria del Castello a Gradara

Gli Avvocati Salvatore di Grazia e Veniero Accreman, in qualità di storici

Piero Cecchini, Giacomo Boschetti, Massimo Briani

“Non è la Toscana, bensì il nostro bellissimo entroterra

tra Romagna e Marche”

Diego Olivieri

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menti e strumentiper l’immagine e la comunicazione integratadelle aziende, delle attività e del territorio

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un concetto virtuoso alla base del progetto di rilancio

“SlowSparkling”: 1a parte del report (segue in Dicembre)

Speciale Territorio

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per attrarre e sensibilizzare il pubblico, residente e non, proponendo in Cattoli-ca “temi globali” di forte interesse, quali l’arte, i sapori, l’ambiente, la musica, il design, la moda, la storia, lo sport, la dan-za ed altri ancora, tra cultura, formazione, edutainment, leisure, sostenibilità e con-tribuendo nel contempo a fissare “l’iden-tità locale”, tenendo conto non solo delle tradizioni, ma anche delle nuove risorse strutturali, produttive, ricettive ed organiz-zative che oggi la caratterizzano. Proprio per tale motivo abbiamo creato un concept di progetto basato su linee guide “glocal”.

Le risorse del Territorio secondo “Slow-Sparkling”Il nostro territorio presenta molte realtà legate alla tradizione nonché ad asset in-novativi, in uno scenario ricco di valore e di brio, individuando l’insieme delle carat-teristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio, di abitudini che caratteriz-zano un luogo, un ambiente, una città in un contesto di Genius Loci. Un concetto trasversale, che riguarda le caratteristiche proprie di un ambiente interlacciate con l’uomo e le abitudini con cui vive in questo ambiente, ovvero il carattere di un luogo, in cui il concetto SlowSparkling è anche sinonimo di simbiosi virtuosa delle eccel-lenze che lo rendono identificabile tra altri. I 4 segmenti del progetto “Slow-Sparkling” attraverso i quali attuare il rilancio qualitativo del territorio, sono:a) SlowSparkling Festival: un importante appuntamento annuale a Cattolica, città di confine tra le due Province;b) SlowSparkling Events: realizzare eventi nell’arco dell’anno, sempre nel ter-ritorio ma anche fuori Cattolica, nei vari Comuni sin d’ora interessati e coinvolti al Festival (nelle due Province) e nell’entro-terra, anche all’interno di manifestazioni già esistenti e in dinamica sinergia, utiliz-zandone la cassa di risonanza;c) SlowSparkling Land: traslare il con-cept SlowSparkling (applicato al territorio suddetto) in ambito turistico, e promuove-re il territorio in occasione di importanti manifestazioni italiane ed europee, per far leva sul mercato di riferimento e conqui-stare l’interesse di un target nuovo, consi-derando l’appeal tematico, capace di esal-tare le eccellenze e marcare l’identità;d) SlowSparkling Expo: creare coerente-mente un nucleo importante e rappresenta-tivo per presentare con sistema il territorio all’Expo di Milano 2015, condividendo fondamentali linee guida.

Durante le 4 giornate di SlowSparkling Festival, dal 9 al 12 settembre, hanno avuto luogo incontri tematici su argomen-

Giovedì 9 settembre ha avuto luogo, presso il Palazzo del Turismo di Cat-tolica, si da inizio al numero zero di “SlowSparkling Festival”, ideato dal cattolichino Diego Olivieri. Il Festival è uno dei 4 segmenti, nonché lo “Step 1”, come l’ideatore ha voluto definirlo, del più ampio progetto “SlowSparkling” che, in una visione virtuosa del territorio, ne vuole rilanciare eccellenze, manife-stazioni, bellezze, attività, attraverso una lungimirante strategia di valorizzazione identitaria. Ovviamente in un percorso plu-riennale, necessario per fare sistema, ma con importanti tappe e traguardi intermedi.

La visione “SlowSparkling”Il termine Slow va inteso in una sua par-ticolare accezione: innanzitutto come significato dell’essere, non associan-dolo alla lentezza, bensì ad un approc-cio che, in un mondo frenetico in cui saper correre è d’obbligo, porta a ral-lentare per apprezzare qualità e partico-larità delle cose nel contesto di interes-santi e piacevoli opportunità esperienziali.Dopo una sua prima associazione nel seg-mento “food & beverage” (in contrapposi-zione al mondo fast) è oggi, come rispo-sta estesa a un modo di essere, anche un modo di fare: concepire, produrre, propor-re, anticipando e incentivando la domanda.Nel contempo, una particolare e dinami-ca capacità attrattiva, produttiva e sedut-tiva, in grado di mostrare una certa ef-fervescenza, rivela un’anima Sparkling.Attraverso questa visione, si può arrivare a definire la dinamica “identità mobile” della realtà e del territorio (contrapposta alla più frequente immagine di identità fis-sa), abbandonando le rigide iconizzazioni.Un concetto che si può collegare ad un’an-cora che, da un punto di vista, concede un riferimento sicuro e dall’altro consente una deriva controllata, senza il rischio di incor-rere nell’immobilità o nel naufragio identi-tario, come afferma il Prof. Paolo Fabbri.

Un evento di marketing territoriale di forte valore identitarioAttraverso il concetto “SlowSparkling”, il progetto ha come fine la valorizzazione del territorio, mediante iniziative ed eventi pensati, organizzati e coordinati conside-rando la rinnovata vocazione territoriale e la volontà di evidenziare le eccellenze presenti. Infatti, alla base del progetto, vi è l’applicazione di tale concetto, origina-le, innovativo e non discriminante, quale chiave interpretativa del territorio stesso. Per passare dalla fase di identificazione della realtà a quella di coinvolgimento at-tivo, “SlowSparklingFestival”, è il “con-tenitore emozionale” che funge da mezzo

tazioni fortemente identificative del territo-rio, happenings enogastronomici, concerti di qualità e ludiche serate a tema durante le quali sapori e ristoranti diversificati per vocazione sono stati i protagonisti e ospiti, tra costa e collina, di momenti suggestivi, tra cui una bellissima parata in costume tradizionale da parte dei Comuni dell’en-troterra. Tutto ciò non era certo l’obiettivo fondamentale, ma solo un piacevolissimo e significativo contorno volto ad arricchire un primo interessante e costruttivo confron-to sul rilancio del territorio nell’ambito del progetto SlowSparkling, partecipato da figure istituzionali e della cultura, nonché da un pubblico molto interessato. Un’idea che ha avuto il Patrocinio delle Regioni e Province confinanti, delle Rispettive Ca-mere di Commercio e di ben 14 Comuni, nonché il sostegno di aziende e attività. In queste pagine andiamo a raccontare cosa è successo durante SlowSparkling Festival, cosa hanno detto i relatori, che hanno gen-tilmente partecipato ai convegni non certo a gettone, ma solo ed esclusivamente per la qualità e le intenzioni del progetto, nonché per motivi stima e amicizia nei confronti di Diego Olivieri.

1a Giornata - Giovedì 9 Settembreore 17.00 - inaug. SlowSparkling Festival

Diego Olivieri - ideatore del progetto“Ho scelto una denominazione internazio-nale poiché il progetto, tra i propri obiet-tivi, ha quello di intercettare un pubblico internazionale. In primo piano ci sono le eccellenze di un territorio esteso tra Mar-che ed Emilia Romagna come pure tra co-sta ed entroterra, in cui Cattolica, geografi-camente, è “città di mezzo”. Nel progetto turistico di SlowSparkling in primo luogo è importante imparare a raccontare le nostre valenze e, per fare questo, prima dobbia-mo conoscere la nostra cultura territoriale, le bellezze ed eccellenze della nostra terra, creare intelligenti e suggestive connessio-ni, per essere in grado di stimolare l’at-tenzione di un nuovo viaggiatore e creare nuovi flussi turistici. Il nostro territorio è ricco di realtà belle e importanti, di manife-stazioni di ogni genere distribuite nel corso dell’anno da Fano a Rimini, da Mondavio a Santarcangelo, per fare un esempio sia sulla costa che nell’entroterra.Ora si tratta, dunque, di fare Prodotto at-traverso una strategia di sistema, perché il prodotto e fondamentalmente la valenza della somma dei singoli servizi turistici, integrati ed organizzati. Per il numero zero di SlowSparkling Festival, oltre a conve-gni con temi importanti in cui si parlerà del grande potenziale del nostro territorio, sia sotto il profilo vocazionale che produtti-

vo, con relatori d’eccellenza su ospitali-tà, design, energia, ovvero temi globali in cui spicca l’identità locale, ho pensato di inserire un concerto del grande jazzista Fa-brizio Bosso, oltre a 2 mostre, una Slow e una Sparkling, nonché un corollario ludico che fornisce già il senso di un’attrattiva diversificata, in grado di mettere in cam-po le nostre risorse nel modo migliore. Dal video che un gruppo di giovani emergenti realizzeranno a seguito delle loro riprese in questi giorni, che grazie alla disponibilità del gruppo 7 Gold verrà trasmesso tra un paio di mesi circa sul circuito Emilia Ro-magna e Marche, desidero proprio fornire in una visione di 10 minuti il grande po-tenziale diversificato tra costa e collina.. sebbene realizzato nel corso di un piccolo evento, anche se grande nel pensiero. Poi sappiamo che esistono grandi eventi.. con grandi numeri.. ma che di “pensiero” ne hanno davvero poco. Comunque, questo progetto non vuol lasciare spazio alle pole-miche, bensì della costruttività. Un aspetto importante che il Progetto SlowSparkling vuole mettere in luce è l’importanza di collegare tradizione e innovazione, ma facendolo veramente e in modo creativo ed efficente. Evincere la nostra identità attraverso le nostre eccellenze. Il territo-rio si propone anche attraverso aziende ed eventi: un esempio per tutti è dato dal Ros-sini Opera Festival che si svolge a Pesa-ro, territorio ricco di scuole musicali e di concerti durante tutto l’anno. Tale evento richiama un flusso turistico con un target di nicchia che dobbiamo saper intercetta-re con proposte complementari attraverso opportune sinergie territoriali. Ho definito SlowSparkling “Un progetto in diveni-re, per il rilancio qualitativo e seducente del Territorio e delle sue eccellenze”. Mi sembra che renda l’idea delle intenzioni. Ringrazio sin d’ora gli Enti Patrocinanti il Comune di Cattolica, ringrazio i relato-ri per la disponibilità e, per la fiducia, le aziende che hanno creduto in questa mia iniziativa ancora embrionale ma concreta nella strategia (al contrario di come qual-cuno pensa, solo perché non riesce al mo-mento ad abbracciarne la portata) e che spero possa riscuotere successo non solo per i suoi obiettivi, ma anche grazie al fidu-cioso supporto, istituzionale ed aziendale, necessario alla sua attuazione nel periodo previsto. Ringrazio tutti i presenti. La crea-tività permette l’evoluzione del pensiero e l’innovazione, nostra e del territorio”.M. C. Gerboni - Ass. Turismo Comune Cattolica “Il Comune di Cattolica ha abbracciato il Progetto SlowSparkling perché vuole dare voce ai saperi e ai sapori del nostro territo-rio. Questo progetto esaudisce il desiderio di Cattolica di diventare la foce di un fiume

28Novembre2010

menti e strumentiper dare una straodinaria immagine

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un concetto virtuoso alla base del progetto di rilancio

“SlowSparkling”: 1a parte del report (segue in Dicembre)

Speciale Territorio29 Novembre2010

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Prof.ssa E. Ciuffoli e Dott. S. Abbatini“La conferenza di oggi presenta le modalità della comunicazione in modo non standar-dizzato. I Media Hunters: sono i nuovi cac-ciatori di canali di comunicazione inediti, figure importantissime per la ricerca delle strutture di supporto alla pubblicità inno-vativa, come il Marketing esperienziale. Lo scopo della comunicazione non convenzio-nale è quello di andare a intercettare le per-sone quando meno se lo aspettano perché hanno abbassato la soglia di attenzione per evitare di guardare la pubblicità. Alcune formule sono: il Graffitismo, il Guerrilla Marketing, la Performance Advertising”.

ore 18.00 - “L’Identità Locale: Slow o Sparkling?” Tradizione, innovazione ed eccellenze.

Gradara - Filippo Gasperi - Segreteria del Sindaco“Lo slogan di Gradara è ‘Benvenuti nella storia’ e circola su YouTube e sulla web-tv di Gradara. Cinque anni fa è partito un progetto turistico con il marchio registrato “Gradara, capitale del Medioevo”. Il ca-stello è del XV secolo. E’ il monumento più visitato nelle Marche. Gradara ha 4.600 abitanti e registra 200.000 biglietti annui per la visitare la Rocca. Montefiore - Filippo Sica - Ass. Turismo“Montefiore è uno dei borghi più belli d’Italia. Dal 2006 al 2008 è stata avviata la ristrutturazione del Castello. Meno noto-rietà rispetto ai castelli di Gradara e di San Leo. Perciò è necessario portare avanti del-le attività che richiamino un maggiore af-flusso di visitatori: dentro il Castello sono stati istituiti dei laboratori di arti grafiche con l’insegnamento sia di tecniche antiche che innovative da parte di professori pro-venienti da tutta Europa, dall’America e dal Giappone. E’ in crescita la sinergia con i Comuni di Cattolica, San Leo e Gradara. Martina Scalini - Coord. Cast. Montefiore“Per la sua imponenza sproporzionata ri-spetto al borgo è diventato la’sentinella di pietra delle terre malatestiane’. Costruito alla fine del ‘300 ha ospitato vari monar-chi. Molti gli eventi, tra i quali: ‘Mangiare Sano’, la ‘Sagra della castagna’, il ‘Presepe Vivente’, la ‘Processione del Venerdì San-to’, la ‘Gran Festa alla Corte di Malatesta Ungaro’, ‘In Vino Veritas’, ‘Sapori e Dis-sapori’, ‘Fantastici Castelli’ e l’evento clou di Montefiore ‘Rocca di Luna’”.San Leo - Carla Bonvicini - Ass. Turismo“Il Comune di San Leo fa parte dei ‘Borghi più Belli d’Italia’. Ha ottenuto il riconosci-mento della Bandiera Arancione del Tou-ring Club, come Gradara. Nel 963 San Leo divenne la capitale del Regno Italico e vi si trovavano la Pieve, il Duomo e la Torre Campanaria. Oltre San Francesco e Ca-gliostro, anche Dante passa in San Leo. Il 2004 è stato l’anno con il maggior numero di visitatori: 100.000 biglietti. A fine giu-gno, 15.000 persone in due giorni hanno partecipato al “Festival dei Giullari” e, in

che unisce le vallate della Valmarecchia e della Valconca e le due province di Rimini e di Pesaro Urbino. Altro elemento in cui crediamo fortemente è attrarre la nicchia del turismo culturale creando eventi come questo dove si alternano momenti di rifles-sione a momenti di svago. In ogni mani-festazione di questo Festival è presente l’amore per il nostro territorio”.M. Gottifredi - Dirig. LegaCoop Rimini “Definisco SlowSparkling Festival come un evento coraggioso che merita un soste-gno. Bisogna capire quale sia l’orizzonte entro cui costruire i due elementi Slow e Sparkling. Oggi il turista si muove non solo per staccare la spina dal ritmo fre-netico della vita quotidiana ma anche per riattaccare la spina a elementi di interesse personale quali cibo, cultura e sport. Fare il giro delle cantine è ad esempio una fru-izione slow nell’assaggio dei vini che re-sta nella memoria dell’esperienza di quel viaggio unita al racconto del produttore delle varie fasi di lavorazione dell’uva nel-la sua cantina. Una rete di accessori e di servizi che portino a situazioni emozionali con efficienza e tempismo è fondamentale per la riqualificazione del territorio”.

ore 22: Concerto al Teatro della Regina:“Fabrizio Bosso Dynamic Trio Slow Sparkling”Fabrizio Bosso: tromba e filicornoLuca Mannutza: organo hammond e fender rhodesLorenzo Tucci: batteria

2a Giornata - Venerdì 10 Settembreore 16.30 “CommunicAction”: la comu-nicazione pubblicitaria non convenzio-nale” a cura della Facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino.Diego Olivieri“Cos’è la Comunicazione? È quell’azione così semplice e così spontanea compiuta da ciascuno di noi per dare un messaggio, nel senso più vasto del termine, ad uno o più interlocutori. Tanti possono essere i mes-saggi, a seconda delle nostre “intenzioni comunicazionali”. Ad esempio, potremmo desiderare di comunicare una nostra idea. In realtà, le idee sono spesso la forza delle persone, così come di un’Azienda. Le idee, divenute prodotti e servizi aziendali, han-no bisogno di Comunicazione, ovviamente intesa come attività più complessa rispetto a quell’azione semplice e spontanea com-piuta da ciascuno di noi. Questa attività deve essere frutto di un’azione volta a con-cepire, progettare, realizzare e divulgare il messaggio di cui l’Azienda necessità. La Comunicazione ha fondamentalmente un duplice compito: da un lato rendere ricono-scibili e facilmente identificabili le Azien-de, le Attività e le Professioni, in modo da offrire loro la possibilità di trovare proficue sinergie; dall’altro contribuire, in regime di libera concorrenza di mercato, al successo di un prodotto o di un servizio”.

agosto, “Alchimie”, con 19.000 presenze”.Novafeltria – M. Letizia Valli - Ass. Turismo“Novafeltria è un Comune giovane, nato nel 1907 dal distacco di alcuni Comuni da Talamello. Il mercato di Talamello, così si chiamava prima Novafeltria, era nato come tale perché situato sulla strada che collega Rimini alla Toscana. Fa parte di un terri-torio, l’Alta Valmarecchia, ricca di luoghi storici. Novafeltria si identifica con la sua Piazza del Mercato. All’Accademia Lirica delle Voci del Montefeltro si impara il can-to lirico. Perticara, frazione di Novafeltria, è stata una grossa fonte di ricchezza per la sua miniera di zolfo, dove hanno lavorato fino a 1.500 operai”.Sant’Agata Feltria - M. Marini Pres. ProLoco“Sant’Agata Feltria conta circa 3.000 abi-tanti e ha avuto 150.000 visitatori alla Fiera del Tartufo in quattro giorni. Eventi clou sono la Fiera del Tartufo in ottobre e i mer-catini di Natale con un enorme afflusso di visitatori, in un ambiente incontaminato di boschi e castagneti. Abbiamo bellez-ze architettoniche come il teatro Angelo Mariani del ‘600 ed il castello di Rocca-fregoso. Sviluppato il turismo religioso per i conventi delle suore Clarisse e dei frati Capuccini. La gastronomia è di nicchia con la riscoperta dei piatti dell’ Avvento. E’ stata realizzata la Casa di Babbo Nata-le con grande cura negli allestimenti, nelle luminarie e negli addobbi particolari per-ché tutti creati con materiali del territorio. I bambini trascorrono così giornate molto diverse da quelle dettate dal consumismo più sfrenato dei nostri tempi. Acqualagna – Andrea Pierotti - SindacoAcqualagna da tempo ha attivato una siner-gia eccellente tra la costa e l’entroterra. A tal proposito domani è stata infatti organiz-zata da Diego Olivieri una serata presso il ristorante “Gente di Mare”, con un menu in cui i sapori del mare incontrano il tar-tufo, prodotto tipico di Acqualagna, città nota come la “Capitale del tartufo”, con 100.000 visitatori all’anno. La ricerca del tartufo è una vera e propria arte tramanda-ta con luoghi segreti conservati nella me-moria del ricercatore. Cani addestrati alla ricerca.Acqualagna appartiene al territorio della riserva del Furlo nota per la sua bel-lezza paesaggistica.Piobbico - Mochi Giorgio - Sindaco “Dobbiamo puntare sull’ambiente e sulle bellezze artistiche per far conoscere l’en-troterra. Se c’è un sistema di aliscafi per la Croazia che partono da Rimini ogni gior-no, deve anche esistere una rete di collega-mento tra la costa e l’entroterra. Piobbico dista ben 90 km da Cattolica con difficol-tà per i collegamenti. In maggio un even-to sulla musica rock richiama a Piobbico molti giovani. Inoltre, altre iniziative sono realizzate con il contributo dell’Istituto Al-berghiero per la preparazione e degustazio-ne dei piatti tipici del nostro territorio, la rassegna “DiVino Festival Jazz”, la “Festa della Montagna”, con mostre fotografiche

sul Monte Nerone ed escursioni organizza-te, la “Festa Rinascimentale” la “Festa del Pane e della Pannocchia”, la “Sagra della polenta” e la famosissima “Festa dei Brut-ti”. Per quest’ultima arrivano troupe tele-visive dalla Germania e persino dal Giap-pone. La Mostra del Fungo in ottobre e in dicembre il Presepe Vivente che coinvolge tutto il borgo rinascimentale chiudono gli eventi. Il Castello Brancaleoni offre uno spettacolare colpo d’occhio. Mondavio – Stefano Dominici – Assesso-re Turismo e Cultura“Mondavio è il Comune più a sud del territorio. Conta 4.000 abitanti e l’ attivi-tà principale oggi è il turismo. La Rocca rinascimentale è stata ultimata nel 1492. Altre attività hanno portato al riconosci-mento nel 2003 della Bandiera Arancione per la vivibilità e la sostenibilità, dopo la Bandiera Verde ottenuta nel 2009 per la qualità delle coltivazioni e una gestione sana dell’agricoltura. La rievocazione sto-rica della Rocca roveresca è giunta alla 51esima edizione. In gennaio è stato ria-perto dopo anni di restauro con i contributi dell’Unione Europea il Teatro Apollo, fine ‘700, con 40 posti. Le iniziative sono tut-te concentrate nel periodo estivo: ‘Musica sotto le stelle”, musica lirica rappresenta-ta in un chiostro francescano. Nel centro storico si evidenzia un’altra iniziativa: la scuola di Italiano per tutti gli stranieri che vengono ospitati dalle famiglie del posto nel periodo di agosto. Rievocazione storica della caccia al cinghiale. Ci siamo gemel-lati con una cittadina spagnola. Nella parte superiore della Rocca è stato aperto il Mu-seo delle Armi. Banchetto al chiostro con cena rinascimentale”.Candelara – Piergiorgio Pietrelli – Ass. Cult. “Candelara in festa”Candelara oggi è una frazione nell’entro-terra della provincia di Pesaro. Da 6 anni a viene organizzata la famosa “Festa delle candele” dal 4 all’8 dicembre. La creatività degli abitanti del borgo è riuscita a creare una manifestazione importante. Candelara era Comune fino al ’29, con 1.000 abitan-ti e riesce a ospitare 8.000 visite al gior-no. La tradizione dei mercatini natalizi è partita dal Nord Europa, poi è arrivata nel Nord Italia e infine a Sant’Agata Feltria e a Candelara. L’idea vincente di “fare” le candele ha dato un valore aggiunto a que-sta manifestazione. Vengono presentate le tecniche di lavorazione antica e la candela viene fatta sotto gli occhi degli spettatori che poi la ricevono. Durante le serate ci sono tre momenti di “buio”, illuminando il borgo intero a lume di candela per un quar-to d’ora, iniziativa che ha avuto risonanza a livello nazionale. Anche lo stemma del pa-ese riporta tre colline e tre candele accese. Perciò la storia di Candelara è da sempre legata alle candele.

... SEGUE su La Piazza di Dicembre

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EVENTS | SLOWSPARKLIG FESTIVAL

Con consenso di menti eccellenti, il supporto di importanti aziende e attività del territorio, nonché il Patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Re-gione Marche, delle Province di Rimini e di Pesaro e Urbino, delle delle CCIAA di Rimini e di Pesaro Urbino e di ben di 14 Comuni, Diego Olivieri e il suo staff hanno ha dato inizio al numero zero di “SlowSparkling Festival”. Svoltosi in settembre a Cattolica, “città di mezzo” tra le due regioni e le due province, il Festival è stato lo “Step 1” ed è solo uno dei segmenti del più ampio progetto “SlowSparkling” che, attraverso una strategia di valorizzazione identitaria e in una visione virtuosa, vuole rilanciare il territorio compreso tra la provincia di Pesaro Urbino, verso l’entroterra, nelle sue eccellenze, manifestazioni, bellez-ze, attività. I segmenti del progetto “SlowSparkling” attraverso i quali attuare il rilancio qualitativo del territorio, sono 4:a) SlowSparkling Festival: un importante appuntamento annuale a Cattolica, città di confine tra le due Province;b) SlowSparkling Events: realizzare eventi nell’arco dell’anno, sempre nel territorio ma anche fuori Cattolica, nei vari Comuni sin d’ora interessati e coinvolti al Festival (nelle due Province) e nell’entroterra, anche all’interno di manifestazioni già esistenti e in dinamica sinergia, utilizzandone la cassa di risonanza;c) SlowSparkling Land: traslare il concept SlowSparkling (applicato al terri-torio suddetto) in ambito turistico, e promuovere il territorio in occasione di importanti manifestazioni italiane ed europee, per far leva sul mercato di ri-ferimento e conquistare l’interesse di un target nuovo, considerando l’appeal tematico, capace di esaltare le eccellenze e marcare l’identità;d) SlowSparkling Expo: creare coerentemente un nucleo importante e rap-presentativo per presentare con sistema il territorio all’Expo di Milano 2015, condividendo fondamentali linee guida.

Il concetto “SlowSparkling”Il termine Slow va inteso innanzitutto come significato dell’essere, non alla lentezza nella sua accezione negativa. In un mondo in cui saper correre è importante, lo è altrettanto il saper rallentare per apprezzare qualità e parti-colarità delle cose, seguendo stili di vita e opportunità esperienziali. Nel con-tempo, una particolare e dinamica capacità attrattiva, produttiva, sedativa ed effervescente, è il significato di Sparkling. Attraverso questo concetto, si può arrivare a definire la dinamica “identità mobile” della realtà e del territorio, abbandonando le rigide iconizzazioni. Un concetto collegabile ad un’ancora che, da un punto di vista, concede un riferimento sicuro e dall’altro consente una deriva controllata, senza il rischio di incorrere nell’immobilità o nel nau-fragio identitario, come afferma il Prof. Paolo Fabbri, semiologia di fama inter-nazionale e fortemente ispirato dall’idea di Progetto.

Diego Olivieri - Ideatore “SlowSparkling”“Ho scelto questo nome per il progetto poiché un obiettivo importante è proprio quello di inter-cettare un pubblico internazionale. In primo pia-no ci sono le eccellenze di un territorio esteso tra Marche ed Emilia Romagna come pure tra costa ed entroterra, in cui Cattolica, geograficamente, è “città di mezzo.. la via al mare e oggi all’entro-terra”. E’ importante conoscere la nostra cultura territoriale, tra bellezze ed eccellenze, creare in-

telligenti e suggestive connessioni, per creare un nuovo prodotto,i stimolare l’attenzione di un nuovo viaggiatore e creare nuovi flussi turistici. Il nostro territorio è ricco di realtà belle e importanti, di manifestazioni di ogni genere distribuite nel corso dell’anno. Ora si tratta di porre in essere una strategia di sistema, integrando e organizzando i singoli servizi e le singole strutture. Per

il numero zero di SlowSparkling Festival, oltre a convegni con temi importanti sul grande potenziale del nostro territorio sia sotto il profilo vocazionale che produttivo, abbiamo avuto il piacere di avere relatori d’eccellenza in tema di design, ospitalità, energia, ovvero temi globali in cui spicca l’identità locale. Ho inserito un concerto del grande jazzista Fabrizio Bosso in trio, oltre a 2 mo-

stre, una Slow e una Sparkling, curate dalla Prof.ssa Carlotta Frenquellucci, oltre ad eventi ludici in location particolari, cosa che fornisce già il senso di un’attrattiva diversificata. Un aspetto impor-tante che il Progetto SlowSparkling vuole mette-re in luce è l’evincere la nostra identità attraverso

le nostre tradizioni ed eccellenze a tutto campo. SlowSparkling è ‘un progetto in divenire, per il rilancio qualitativo e seducente del Territorio e delle sue ec-cellenze’. Desidero ringraziare tutti gli Enti Patrocinanti il Comune di Cattolica, i relatori per la disponibilità e le aziende che hanno creduto in questa mia iniziativa per la loro fiducia. Grazie a loro il pensiero strategico che da tempo mi appassiona ha acquisito maggior credibilità”.

Carlo Bulletti - Vice Pres. provincia RN“Il risveglio di una città sopita. Il riscatto di gente operosa. Cultura che diverte, all’insegna di nuovi stili di vita che caratterizzeranno il nostro futuro, migliorandolo. Slow Sparkling è un richiamo agli stili di vita e a piaceri che si poggiano sul bello e questo dovrebbe essere il primo motivo per intercettare i flussi turistici, muovendo nella dire-zione di modernità.”

Paolo Fabbri - Semiologo“Il progetto di SlowSparkling Festival si propone di rappresentare la cultura di tutto un territorio ricco di saperi e di sapori. Ma non soltanto que-sto. Grazie piaceri sensibili e ai gusti intellettuali, la competenza di Diego Olivieri vuol costruire un ponte abitato tra i luoghi di eccellenza che ha scelto e hanno accettato la sfida.. Il Festival pro-gramma un percorso ricco di incontri inattesi e

di gradite sorprese; un itinerario “slow”, che bandisce i frettolosi consumi e suggerisce un modo esemplare e anche “sparkling” di assaporare le culture vive del corpo e della mente. Oltre alla persuasione sui contenuti alla quale il progetto mi ha condotto è anche la curiosità del titolo: se avessimo detto ‘Lento ma brillante’, probabilmente non si sarebbero trovati i medesimi con-sensi, perché ‘lento’ ha una connotazione negativa, al contrario di ‘Slow’ no. ‘Sparkling’ è qualcosa di sfavillante. Come si fa ad essere lenti e sfavillanti nel contempo? La scommessa è proprio questa: assaporare qualcosa che abbia, insieme, rilevanza e brillantezza.”

Massimo Gottifredi - Dirig. LegaCoop RN“Il progetto SlowSparkling ha grandi potenzialità poiché valorizza il territorio tra sapori, saperi, ele-menti che compongono il modo moderno di fare turismo. Già nel titolo ci sono elementi forti. Slow: il turismo è sempre più quello dell’esperienza e le esperienze si assaporano lentamente. Sparkling perché oggi è più che mai difficile costruire delle offerte che siano attrattive per gente che viene da lontano, dunque è fondamentale dare alle medesime una connotazione effervescente.”

SLOWSPARKLINGidentita’ - esperienza - effervescenza

MARCHE E ROMAGNA NO BORDER

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EVENTS | SLOWSPARKLIG FESTIVAL

Nardo Filippetti - Pres. Eden Viaggi Bisogna cercare di intercettare la domanda. Grazie per questo progetto d’incontro, di con-fronto e d’intelligenza che non pone confini tra le due province e le due regioni. Sostengo che lItalia è tutt’una e figuriamoci se si possono mettere berriere a così breve distanza. Si propo-ne un Territorio, che sia Marche o Romagna, con la naturale evoluzione verso il mare. Questo progetto e i suoi momenti d’incontro

sono un’opportunità per far comprendere che è importante investire ora. Molte imprese possono essere spostate in altre parti del mondo, ma il territo-rio non è delocalizzabile. E’ importante non solo valorizzare e organizzare le nostre eccellenze, ma anche comunicarle. A volte per alcuni progetti eccelsi non non è stata prevista un’adeguata azione per comunicare. Sarebbe me-glio fare meno, centrando l’obiettivo e comunicare adeguatamente. Mi con-gratulo con Diego Olivieri per la sua iniziativa, sperando nel suo prosieguo e avrà tutto il supporto da parte delle Istituzioni, dalle imprese private sensibili; Eden Viaggi in primis lo affiancherà nello sviluppo di questa iniziativa.

Alberto Drudi - Pres. CCIAA Pesaro e UrbinoSiamo in un momento in cui vince chi ha più idee. Questa è un’idea brillante, un’iniziativa che fa ragionare il territorio su quali siano le eccellenze del territorio, inteso come parte della Romagna più a sud e delle Marche più a nord, che innesca un meccanismo di alimenta-zione delle attività come volano, che funge da “moltiplicatore” e si riversa poi inevitabilmente sul turismo, costruendo per il settore un nuovo

prodotto e dunque incentivando le visite alle nostre bellezze, ai centri storici, ai musei, ai negozi, alle aziende, ai siti di rilevante importanza.

Stefano Cerni – Agronomo Provincia RN“L’idea di realizzare un progetto che abbraccia, tra le eccellenze, la cultura e l’enogastronomia, è particolarmente indicato e sentito nel nostro territorio, specie approcciando in modo così in-novativo all’esigenza di promuovere assieme i prodotti, le aziende e il loro luogo, quale fonda-mentale fattore identitario”.

Gilberto Grazia – Vice Pres. LegaCoop RN“SlowSparkling Festival rappresenta un Proget-to dalle forti connotazioni di valorizzazione e promozione delle potenzialità che il territorio “di confine” esprime. Il Progetto esalta l’inesti-mabile patrimonio storico, culturale, ambien-tale, architettonico, di cui il territorio dispone, che affiancato alla consapevolezza dell’identità, al dinamismo e dalle capacità d’innovazione,

rappresenta un’importante leva di qualificazione economica e sociale. Un augurio ed un saluto SlowSparkling”.

Loris Casalboni - Pres. Oltremateria “Di solito per trovarmi a parlare assieme a un panel di relatori come quello organizzato da Diego Olivieri sul tema del Design quale ele-mento di congiunzione tra eccellenze del terri-torio, devo spostarmi all’estero. Invece è impor-tante avere l’opportunità di parlarne a Cattolica, durante SlowSparkling Festival. Le idee valoriz-zano il territorio e quest’ultimo, relativamente al prodotto offerto, deve avere in primis una

progettazione nata dal pensiero, dalla creatività e dalla capacità”.

Alfredo Monterumisi – docente e consulente di turismo enogastronomico“Il bello ed il buono del nostro Paese l’abbiamo negli occhi e nel gusto, ma soprattutto è nel cuore e nella memoria di milioni di turisti che ogni anno vengono sulla costa della Romagna. Dai viaggi di Goethe di due secoli fa al turismo di massa degli ultimi cinquanta anni sta na-scendo il turismo “Amanti della Conoscenza”. E’ un tipo di vacanza selettiva, rispettosa dell’am-

biente ed anche colta. I fruitori delle nuove forme di turismo (enoturismo, agriturismo, turismo rurale, enogastronomico, culturale, sportivo amatoriale, ecc.) stanno crescendo. Se la costa vorrà riconquistare il turismo internazio-nale bisognerà che dia risposte sempre più professionali, non distratte e ri-tuali. “Slow Sparkling Festival” sta andando in questa direzione; cerca l’inte-grazione fra le aziende ed i territori confinanti della Romagna e delle Marche, sapendo che è l’unione che fa la forza”.

Gianfranco Tonti - Presidente Industrie IFILe imprese manifatturiere innovative perpe-tuare l’atteggiamento dell’esploratore: andare in territori che non conosce, trovare prodotti nuovi, che non esistono sulla terra per soprav-vivere deve avere iniziative efficienti ed efficaci. Ma prodotti che abbiano contenuti umani. Fare innovazione è creare qualcosa che non esiste. L’impresa va ricondotta a quel nucleo di per-sone animate all’innovazione, che non si sco-

raggiano davanti a esperimenti. E’ un percorso coinvolgente per realizzare, un giorno, il frutto di un lungo lavoro di ricerca. Al tempo stesso l’impresa deve avere e sostenere iniziative efficienti ed efficaci e SlowSparkling ne è un esempio degno di merito, pertanto auguro lunga vita a SlowSparkling e che, grazie alla sua strategia e dinamicità, riesca nel suo obietivo di rivalutazione identitaria del territorio.

Veniero AccremanNarra la leggenda che il romagnolo Zavalloni, anarchico e ateo, si convertì a credere all’esi-stenza di Dio dopo che ebbe gustato i sardoni dell’Adriatico e il vino Sangiovese. In questi anni gira un interrogativo: è tutto finito? A me sem-bra di sognare quando sento parlare della fine del turismo nella Riviera Romagnola. Bisogna rendersi conto del cambiamento delle tecnolo-gie. Oggi dobbiamo ripensare alla Riviera come

villaggio globale. il progetto SlowSparkling è fortemente innovativo e saprà valorizzare le eccellenze e creare nuove ed importanti stimoli.

Il prossimo appuntamento: SlowSparkling video in... 18a bucaDurante SlowSparkling Festival un gruppo di giovani emergenti riminesi ha realizzato le riprese e successivamente ha montato il video che, grazie alla disponibilità del gruppo 7 Gold, verrà trasmes-so sul circuito Emilia Romagna e Marche (in digitale). Ed è proprio in una struttura meravigliosa come il Riviera Golf Resort di San Giovanni in Marignano, che a metà dicembre verrà presentato questo video. Proprio re-centemente la direzione del Riviera Golf Resort ha scelto una linea strategica del tutto assonante al progetto SlowSparkling, facendosi promotore del ter-ritorio attraverso un’accurata scelta di prodotti locali d’eccellenza per il “tee restaurant and lounge”, proponendoli con la tradizionale quanto innovativa arte gastronomica dello Chef Giuseppe Ciavarelli. Sarà un’autentica espres-sione del territorio, nella sua forma più bella, nonchè prima integrazione del progetto con una struttura ricettiva.

INFO: www.SlowSparklingFestival.it Tel. 0541 961580

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