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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano Vasto Chieti RASSEGNA STAMPA Venerdì 10 aprile 2015

Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2 Lanciano ... · scritto il numero di coda del codice fiscale dei nati a Sulmona. Tra i partecipanti anche rappresentanti della Confesercenti,

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Regione Abruzzo Azienda Sanitaria Locale n. 2

Lanciano Vasto Chieti

RASSEGNA STAMPA Venerdì 10 aprile 2015

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CHIETI Venerdì, 10 aprile 2015

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Giovedì, 9 aprile 2015

Medici assenti… causa frana. Fangio: «Basta, ora scattano le denunce»

www.ecoaltomolise.net

CASTIGLIONE MESSER MARINO – Ostetrica e geriatra assenti… causa frana. Fangio: «Ora scattano le denunce». Frane e strade chiuse, i medici non riescono più a raggiungere il distretto sanitario di Castiglione Messer Marino.

Quella che sembra una barzelletta è invece la triste realtà che si registra al

distretto sanitario di Castiglione Messer Marino.

A causa delle frane che hanno distrutto, cancellato o occluso le provinciali di zona, neanche i medici in servizio riescono più ad arrivare sul posto di lavoro. Soprattutto se quel posto di lavoro si trova al di là di una frana.

E così al distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino non arriva più l’ostetrica, ad esempio, perché la frana di Montazzoli ha chiuso la provinciale, ma neanche il geriatra, il quale avrebbe «addirittura consigliato agli anziani di raggiungere la sede di Gissi dove lui riesce ad arrivare comodamente» riferisce l’assessore comunale Fangio.

Uno stato di cose denunciato dall’assessore comunale di Castiglione Messer Marino, Enzo Fangio.

«Ma come è possibile che un dipendente pubblico non vada a lavoro perché una strada è franata? Siamo arrivati ben oltre il limite della sopportazione. A giorni partiranno le denunce contro la Asl per interruzione di pubblico servizio, se questo è quello che vogliono siamo pronti a farlo. Anche per il servizio di logopedia interrotto da giorni, ho sentito il dirigente della Asl Flacco (a destra

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nella foto, ndr) il quale mi ha assicurato l’immediata riattivazione. Se entro lunedì prossimo non avrò risposte certe, una data di ripresa del servizio, passerò direttamente in Procura».

E in merito al caso delle presunte assenze dal servizio a causa della frana il dirigente medico del distretto di Castiglione, Alfonso Candeloro, contattato dall’Eco telefonicamente, ammettendo in sostanza quanto riferito dall’assessore, spiega a parziale rettifica: «Si è trattato di un caso isolato. Di uno spiacevole disservizio, ma non facciamo una tempesta in un bicchiere d’acqua. Ho

già parlato con l’ostetrica in questione. Mi ha assicurato di aver informato dell’assenza il suo caposervizio. Io non sono stato messo al corrente, ma ripeto, si è trattato di un caso isolato e spiacevole che non si ripeterà mai più. Frane o neve il servizio ai pazienti va garantito sempre e comunque. In merito al servizio di geriatria, il collega ha solo rinviato le visite al mese prossimo».

E sull’accaduto l’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, (nella foto a destra, ndr) ha già chiesto «puntuali accertamenti».

Francesco Bottone

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Giovedì, 9 aprile 2015

Punti nascita: sette pullman da Sulmona verso L'Aquila Per Consiglio comunale straordinario (ANSA) - SULMONA (L'AQUILA), 9 APR - Sono sette i pullman partiti da Sulmona per consentire di prendere parte al Consiglio comunale straordinario che si terrà nella Villa comunale dell' Aquila a partire dalle ore 14,00 in merito alla chiusura del punto nascita. Sei sono partiti a scaglioni dalle 12,00 in poi mentre il settimo partirà alle 13.30 a disposizione degli studenti che a quell'ora usciranno da scuola. (ANSA). M10-GU/IC 09-APR-15 13:49 Punti nascita: arcivescovo Lanciano, difendere territorio Mons. Cipollone, non cedere a logiche di potere ed economia (ANSA) - LANCIANO (CHIETI), 9 APR - "Come Chiesa locale non abbiamo grandi possibilità di far giungere la nostra voce, che è la voce degli uomini e delle donne che vivono qui, a chi sta decidendo per noi, alle nostre spalle, senza tenere conto di ciò che le persone desiderano". È questa le netta presa di posizione dell'arcivescovo di Lanciano-Ortona, Emidio Cipollone, sulla progressiva chiusura dei punti nascita negli ospedali della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, compreso il reparto di Ortona ultimo provvedimento adottato. "Mi affido a questo comunicato - aggiunge il vescovo - per dar voce a chi non ha voce, nella speranza che la nostra classe politica regionale, che ne ha la possibilità sappia far sentire alta la sua di voce per difendere ciò che davvero serve al territorio e a chi lo abita, senza cedere a logiche di potere e di economia staccate dalla realtà che, nel nome di un ottimo presunto, dimenticano il vero bene dei cittadini". Il presule rimarca "ci dicono che bisogna 'rientrare', che bisogna 'ottimizzare le prestazioni' e che, per questo, bisogna tagliare e chiudere, senza andare troppo per il sottile, senza verificare i 'costi umani' di queste operazioni". (ANSA). M08-HNZ 09-APR-15 14:21 Punti nascita: protesta 1.200 persone davanti all'Emiciclo (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - Sono circa 1.200 le persone provenienti da tutto l'Abruzzo che stanno manifestando nei pressi del Palazzo dell'Emiciclo, dove è in corso la seduta del Consiglio regionale, per protestare contro la chiusura dei punti nascita. In cinquecento circa, tra sulmonesi e cittadini provenienti dai paesi del centro Abruzzo, hanno invaso la villa comunale dell'Aquila per la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Sulmona. Striscioni, fischietti, megafoni, t-shirt con su scritto il numero di coda del codice fiscale dei nati a Sulmona. Tra i partecipanti anche rappresentanti della Confesercenti, sindacati e comitati spontanei; presenti i sindaci di Pratola Peligna, Corfinio, Anversa degli Abruzzi, Introdacqua, e alcuni amministratori di Campo di Giove. (ANSA). M10-HNZ/RST 09-APR-15 15:47

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Punti nascita: FdI, giunta D'Alfonso costringe a parto in auto (ANSA) - PESCARA, 9 APR - Il Coordinamento regionale di Fratelli d'Italia-An esprime solidarietà e vicinanza ai cittadini dei comuni di Atri, Ortona, Penne, Sulmona e di quelli limitrofi, che saranno interessati, nelle prossime settimane, dalla chiusura dei punti nascita dei relativi nosocomi; "cittadini che non ci stanno a subire sulla propria pelle le scelte sciagurate del duo D'Alfonso-Paolucci, e che in questi giorni stanno ricorrendo a forme di protesta estrema per chiedere la revoca del decreto Commissariale numero 10/2015". "Una scelta, quella della chiusura dei punti nascita, basata solo sui numeri - si legge in una nota - e finalizzata esclusivamente ad accelerare l'uscita della sanità abruzzese dalla lunga fase commissariale. Una decisione che non tiene assolutamente conto delle distanze spesso notevoli fra l'ospedale hub e l'ospedale spoke, e in particolare ignora la specificità della conformazione geografica soprattutto dell'Abruzzo interno, mettendo in serio pericolo la vita delle madri e dei nascituri. L'Assessore regionale alla Sanità Paolucci, continua a gettare fumo negli occhi parlando di una maggiore sicurezza nel partorire nei punti nascita rimanenti che, a suo dire, verranno potenziati, e trincerandosi dietro astrusi acronimi come 'Sten' e 'Stam' che altro non sono che semplici ambulanze adibite al trasporto della madre o del nascituro, ignorando che l'effetto immediato di simile scelta sarà un incremento dei parti programmati e quindi di tagli cesarei con il rischio di contravvenire ai principi statuiti dall'Oms. Per tutte queste ragioni, Fratelli d'Italia-An dice 'no' al taglio dei quattro punti nascita degli Ospedali di Atri, Ortona, Penne e Sulmona, e chiede con forza che il governatore D'Alfonso revochi il decreto commissariale di soppressione". (ANSA). COM-HNZ/RST 09-APR-15 15:57

Punti nascita: tensione all'Emiciclo, protesta sale di tono (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - Momenti di tensione all'esterno di Palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale. Circa un migliaio di manifestanti sono giunti all'Aquila per protestare contro la chiusura dei quattro punti nascita di Sulmona, Ortona, Atri e Penne, stanno rumoreggiando e lanciando dure accuse all'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, e a tutti gli amministratori regionali. I manifestanti si sono arrampicati sulla recinzione e sul cancello di entrata controllati dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa. All'interno dell'Aula non è ancora certo se il taglio dei punti nascita sarà oggetto di discussione. (ANSA). M11-PRO/RST 09-APR-15 16:28

Punti nascita: tensione all'Emiciclo, protesta sale di tono (2) (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - In un clima di tensione il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha aperto la seduta del Consiglio regionale ordinario per discutere la questione della chiusura dei punti nascita di Sulmona, Atri, Penne e Ortona, che non era iscritta all'ordine del giorno. Di Pangrazio ha chiesto un minuto di tempo perché venisse autorizzato l'ingresso di una delegazione di amministratori del Comune di Sulmona che in gran numero sta protestando dietro i

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cancelli di Palazzo dell'Emiciclo. In Aula ci sono anche molti amministratori degli altri Comuni che devono essere chiusi secondo il decreto del presidente della Giunta regionale e commissario ad acta, Luciano D'Alfonso. La discussione che probabilmente verterà su tre risoluzioni, rischia di essere sterile perché la chiusura dei punti nascita è alla base dell'accordo di ieri a Roma tra l'assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, e il Governo per far uscire l'Abruzzo entro ottobre dal commissariamento per i debiti sulla sanità sancito nel 2008.(ANSA). M11-PRO/RST 09-APR-15 16:51 Punti nascita: Consiglio Sulmona, salvare centro Abruzzo (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - Approvata all'unanimità, tra gli applausi delle oltre mille persone presenti al consiglio comunale straordinario che si è tenuto nel primo pomeriggio nei giardini della villa comunale dell'Aquila, la risoluzione per salvare il sul punto nascita presentata dal sindaco e dal consigliere di minoranza Gianfranco Di Piero. Prima della dichiarazione di voto dei singoli consiglieri comunali sulmonesi ha preso la parola il sindaco Giuseppe Ranalli "Manca finora l'ascolto da parte del consiglio regionale a questa nostra battaglia che non é soltanto in difesa del punto nascite ma per salvaguardare il centro Abruzzo." Ha sottolineato Ranalli, perché il decreto di chiusura del punto nascite dettato solo da fredde logiche numeriche significa impoverimento e annientamento del centro Abruzzo. Secondo Ranalli, il governatore regionale D'Alfonso ha adottato 37 decreti sulla sanità senza condivisione con i territori interessati, dunque, il problema é politico, é di economia e di scelte. Il sindaco ha messo in evidenza come la politica della Regione rischia di essere spaccata in due tra area interna penalizzata e area costiera avvantaggiata. "Un ulteriore passo sarà spirale che porterà al crollo del capoluogo peligno e del suo territorio - ha precisato Ranalli - auspicando un'immediata revoca del decreto sul punto nascite e la previsione di una deroga. Il sindaco ha poi ricordato come questo decreto sia stato varato dopo la decisione di investimenti infrastrutturali riguardanti l'ospedale di Sulmona e l'amministrazione comunale in carica ha svolto un duro e assiduo lavoro per garantire la realizzazione di lavori giá previsti per l'ospedale sulmonese come quelli per realizzare un nuovo blocco parto e due nuove sale operatorie. "Questa battaglia é di sopravvivenza del territorio, è una battaglia che non ha colore politico e che per questo vede il territorio, istituzioni e cittadini, tutto unito e perciò meritevole di essere ascoltato nelle sue legittime ragioni e nelle sue attese cominciando a cancellare il decreto per spianare la strada ad un suo rilancio".(ANSA). M10-PRO/RST 09-APR-15 17:26

Punti nascita: sospesa e aggiornata seduta Consiglio (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - La seduta del consiglio regionale che stava per affrontare il discorso sulla chiusura dei punti nascita e' stata aggiornata per permettere alla conferenza dei capigruppo di trovare una intesa sulle sei risoluzione presentate, di cui tre nello scorso consiglio e tre, da poco, dai grillini che peraltro hanno firmato anche quella insieme

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alle opposizioni di centrodestra. La proposta e' stata fatta dalla maggioranza di centrosinistra per bocca del consigliere regionale del Pd Camillo D'Alessandro; il centrodestra aveva chiesto subito la discussione in aula nella consapevolezza delle serie difficoltà di trovare una sintesi. Intanto, la sicurezza ha fatto entrare in aula una delegazione di amministratori della valle peligna come chiesto dal presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio,e dal consigliere di Forza Italia Mauro Febbo "per cercare di calmare le 2000 persone che sono fuori dai cancelli di palazzo dell'emiciclo". (ANSA). M11-PRO/RST 09-APR-15 17:50

Punti nascita: Paolucci obiettivo proteste manifestanti (v. 'Punti nascita: tensione...' delle 16,28) (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - Circa 300 persone hanno superato i cancelli di recinzione di Palazzo dell'Emiciclo e sono arrivati a pochi metri dall'entrata dell'aula consiliare dove si sta svolgendo la seduta del Consiglio regionale che sta esaminando la chiusura dei quattro punti nascita di Ortona, Sulmona, Atri e Penne. I manifestanti, muniti di bandiere e trombe, stanno nuovamente attaccando con slogan molto duri la maggioranza di centrosinistra e in particolare l'assessore alla Sanità, Silvio Paolucci. Ad alimentare la protesta è soprattutto la rappresentanza di Sulmona. Tra gli slogan intonati "Ci vediamo a mezzanotte". Alcuni manifestanti hanno sottolineato che i cancelli non sono stati forzati, ma che qualcuno li ha aperti per farli entrare. Fuori Palazzo dell'Emiciclo sostano ancora un centinaio di persone. A tenere seppure con difficoltà i manifestanti che sottolineano peraltro di voler protestare pacificamente, è un cordone di poliziotti in tenuta antisommossa che rispetto alle ore precedenti è stato rafforzato. Intanto la seduta del Consiglio regionale è ancora sospesa con i lavori della Conferenza dei capigruppo chiamata a trovare una sintesi tra le sei risoluzioni presentate è ancora in corso. (ANSA). M11-PRO/RST 09-APR-15 18:07

Punti nascita: sindaco Sulmona calma manifestanti (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - E' stato necessario l'intervento del sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, per convincere i manifestanti a uscire dai cancelli del Palazzo dell'Emiciclo. In un primo momento non volevano sentire ragioni, ma dopo che il sindaco ha detto che la risoluzione per salvare il punto nascita di Sulmona non sarebbe stata esaminata e quindi votata se loro non avessero lasciato il cortile antistante l'aula consiliare, i manifestanti hanno deciso di ripiegare ascoltando le parole del primo cittadino. Le oltre 500 persone che compongono il presidio restano asserragliate fuori dai cancelli in attesa dell'esito del Consiglio regionale. (ANSA). M10-PRO/RST 09-APR-15 18:10

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Punti nascita: maggioranza battuta su risoluzione Bagarre in aula e tifo da stadio, fischi per D'Alfonso (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - La maggioranza di centrosinistra va sotto sui punti nascita: il Consiglio regionale ha approvato la risoluzione urgente presentata dalle opposizioni con la quale si invita il presidente della giunta regionale e commissario ad acta della Sanità, Luciano D'Alfonso, a mantenere aperti i punti nascita di Sulmona, Ortona, Atri e Penne la cui chiusura è sancita dal decreto dello stesso commissario, e garantire la sicurezza per neonati e donne con iniziative specifiche, e contestualmente a sospendere e riesaminare il decreto di chiusura. I consiglieri di maggioranza che hanno votato con le opposizioni di centrodestra e del M5S sono Lorenzo Berardinetti (Regione Facile), Gerosonimo e Olivieri (Abruzzo Civico) e Monticelli e Pietrucci (Pd). Sui 31 votanti 17 hanno votato a favore e 14 contro. I voti contrari di D'Alfonso e di Paolucci sono stati salutati dai fischi. La votazione nominale si è svolta in un clima da stato alimentato dal tifo delle decine di amministratori che affollano l'aula consiliare. L'approvazione è stata salutata da un lungo applauso al termine della votazione ha preso la parola il consigliere regionale del Pd, nonché sottosegretario alla presidenza della Giunta, Camillo D'Alessandro, il quale, spesso interrotto dai fischi, ha sottolineato che "la verità verrà a galla". "Il confronto, le cariche di demagogia, la democrazia e le contestazioni nascono dalla difesa dell'esistente e da incomprensioni. Essere riformisti - ha continuato - significa essere coraggiosi", ha spiegato D'Alessandro che ha spiegato come il precedente governo di centrodestra, con l'allora presidente Gianni Chiodi, pur avendo attivato l'iter per la chiusura dei punti nascita non ha firmato il decreto. La seduta sta continuando con l'esame dell'emendamento presentato dalla maggioranza di centrosinistra. Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha dovuto spesso invitare i sindaci al rispetto e quindi a non interrompere gli interventi dei consiglieri regionali. (ANSA). M11-PRO/RST 09-APR-15 18:56 Punti nascita: maggioranza approva seconda risoluzione (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - Il Consiglio regionale ha approvato anche una seconda risoluzione urgente sui punti nascita, questa volta presentata dalla maggioranza di centrosinistra e votata anche dai cinque consiglieri che avevano permesso l'approvazione di quella presentata dal centrodestra che ha mandato sotto la coalizione di governo. Nel documento si impegna il presidente della Giunta regionale e commissario ad acta per la Sanità a riesaminare il decreto commissariale "nel quadro delle compatibilità programmatorie, mediante una nuova riorganizzazione dei punti nascita attuando al riguardo iniziative sostenibili e adeguate in confronto degli uffici competenti". 18 i consiglieri che hanno votato a favore, 13 quelli contrari. Monticelli e Gerosolimo, intervenendo in aula, hanno sottolineato di aver votato contro la coalizione per coscienza spiegando di aver più volte sollecitato D'Alfonso e l'assessore alla Sanità, Paolucci, ad attenzionare più profondamente la tematica. Pietrucci, che non è intervenuto, ha sostenuto la stessa tesi.(ANSA).

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M11-PRO/RST 09-APR-15 19:33 Punti nascita: D'Alfonso deluso, riunisce maggioranza (v. 'Punti nascita: maggioranza battuta...' delle 18,56) (ANSA) - L'AQUILA, 9 APR - La maggioranza andata sotto non è passata inosservata nella coalizione di centrosinistra. Il presidente della Giunta regionale e commissario ad acta, Luciano D'Alfonso, visibilmente deluso e contrariato dal voto, ha immediatamente riunito i consiglieri di maggioranza e gli assessori per fare il punto della situazione alla luce dell'esito del voto. (ANSA). M11-PRO/RST 09-APR-15 19:35

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VASTO Venerdì, 10 aprile 2015

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Giovedì, 9 aprile 2015

Sanità: Molise, Ministeri chiedono commissariamento Frattura Bocciatura da Tavolo tecnico per verifica rientro dal deficit (ANSA) - CAMPOBASSO, 9 APR - Il Tavolo tecnico per la verifica del piano di rientro dal deficit della sanità ha nuovamente bocciato oggi l'operato della Regione Molise. Alla periodica riunione che si è tenuta oggi a Roma i funzionari dei Ministeri della Salute e dell'Economia hanno incontrato il governatore e commissario della sanità regionale Paolo di Laura Frattura, il direttore generale della Salute alla Regione Molise Marinella D'Innocenzo, accompagnati da alcuni dirigenti regionali. I tecnici romani hanno rilevato inadempienze sia sul piano economico che su quello sanitario e la mancata riduzione del deficit pregresso. Per questo è stata reiterata la richiesta al governo di commissariamento dello stesso Frattura per quanto riguarda il suo ruolo di commissario. (ANSA) KQZ 09-APR-15 18:49 Sanità: governatore Molise, per Ministeri contano solo numeri Frattura contesta esito Tavolo tecnico su riduzione deficit (ANSA) - CAMPOBASSO, 9 APR - "Se per evitare il commissariamento della nostra sanità, le condizioni, che il Tavolo tecnico di Roma continua a imporci, si riducono ancora una volta all'indistinta chiusura degli ospedali pubblici, all'aumento delle tasse per i cittadini, alla contrazione di un nuovo mutuo di 290 milioni di euro e al licenziamento di centinaia e centinaia di operatori, noi per primi diciamo no. La riorganizzazione dell'offerta sanitaria, per noi, passa esclusivamente per due canali precisi, qualità ed efficienza. Parametri che per i tecnici del Ministeri dell'economia e del Ministero della salute evidentemente contano poco o niente". Così il governatore del Molise e commissario per la sanità regionale Paolo di Laura Frattura commenta l'esito del Tavolo tecnico di oggi a Roma per la verifica del piano di rientro dal deficit, riunione dalla quale è scaturita una nuova richiesta al governo di commissariamento del commissario Frattura. "Usciamo dalla nuova verifica - prosegue il governatore - con la certezza che non ci sia alcuna voglia di sentire altre motivazioni che non quelle meramente ragionieristiche. Il diritto dei cittadini alla salute, però, non è un conto matematico". Frattura infine conclude: "Il Molise non può permettersi sei ospedali pubblici, lo sappiamo, ma questo non vuol dire semplicemente: chiudiamo, semmai riorganizziamo. Puntiamo alla qualità, alla sostenibilità, all'efficienza, all'appropriatezza. Era ed è la nostra idea. Non è convincente? Ne prendiamo atto. Aspettiamo che il Governo risponda a questa nuova richiesta di commissariamento per il Molise. Non sarò io a liquidare la nostra sanità, i nostri diritti di cittadini molisani". (ANSA) KQZ 09-APR-15 19:02

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Giovedì, 9 aprile 2015

Vaccini: Aifa, 3727 reazioni avverse segnalate nel 2013 Quasi l'80% su bambini, raddoppiate quelle in bimbi fino 2 anni (ANSA) - ROMA, 9 APR - Nel 2013 sono state 3.727 le segnalazioni spontanee di reazioni avverse ai vaccini, il 31% in più rispetto al 2012, quando erano state 2.555, e raggiungendo i livelli, già elevati, registrati nel 2010 e 2011. E' questo uno dei dati contenuti nel Rapporto sulle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), secondo cui viene confermata la sicurezza dei vaccini. La maggior parte delle segnalazioni (78%) ha riguardato bambini fino agli 11 anni, il 5% adolescenti, l'11% adulti e il 6% ultra65enni. Rispetto al 2012 sono quasi raddoppiate, passando dal 34% al 63%, le segnalazioni riguardanti i bambini tra 1 mese e meno di 2 anni. Considerando il totale delle segnalazioni di effetti avversi ai farmaci, quelle dovute dai vaccini rappresentano il 9%. Dal rapporto emerge la maggiore partecipazione dei cittadini, visto che rispetto al 2012 sono aumentate le segnalazioni da parte di infermieri e pazienti, mentre sono calate quelle di farmacisti, pediatri e medici di base. Oltre la metà delle segnalazioni è arrivata dagli operatori sanitari dei centri vaccinali. Il tasso di segnalazione è stato di 18 segnalazioni ogni 100mila dosi e il maggior numero è arrivato dal Nord (29,9 ogni 100mila dosi), dove se ne sono registrate il triplo rispetto al Centro (9,9) e al Sud (7,4), e in particolare dal Veneto, che da solo conta un terzo delle segnalazioni (75,7). Numeri elevati spiegabili, precisa l'Aifa, con i vari progetti di sorveglianza attiva in corso nelle regioni. Le maggiori segnalazioni si sono avute per i vaccini esavalente, contro il batterio da pneumococco, meningococco, e tetano, e sul vaccino contro morbillo, parotite e rosolia, contro il virus della varicella, dell'influenza e il papilloma virus. Il 12% delle reazioni segnalate sono state gravi. In 3.200 casi i problemi si sono risolti o migliorati, in 16 casi ci sono stati dei postumi, mentre 8 casi sono terminati con la morte, tutti in persone anziane, di cui 7 dopo il vaccino antiinfluenzale. (ANSA) Y85-MRI 09-APR-15 17:47

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Giovedì, 9 aprile 2015

ANSA/ Influenza: si chiude stagione, a letto 6 mln di italiani Colpiti soprattutto i bambini (di Adele Lapertosa) (ANSA) - ROMA, 9 APR - E anche per quest'anno si chiude la stagione influenzale, con un bilancio di 6 milioni di italiani messi a letto. A decretare la 'fine' del periodo epidemico è il raggiungimento del valore soglia di 2 casi per mille assistiti nella settimana tra il 30 marzo e 5 aprile. Numeri che la pongono tra le stagioni di media-alta intensità, ma comunque in linea con le normali fluttuazioni che ha il virus influenzale di anno in anno. E' quanto conferma Antonino Bella, curatore del bollettino Influnet del Centro di epidemiologia dell'Istituto superiore di sanità (Iss). ''La stagione influenzale è ormai terminata - spiega - circolano solo pochi virus localmente, ma nell'ultima settimana è stata registrata un'incidenza di 1,91 casi per mille, dunque sotto il valore soglia''. Complessivamente, dall'inizio della sorveglianza, sono oltre 6 milioni gli italiani colpiti dall'influenza. ''Si può dire che in generale - continua Bella - è stata una stagione di media-alta entità. Quella precedente, che era stata a bassa incidenza, aveva registrato circa 4,5 milioni di casi, quest'anno sono di più, ma sempre nell'ambito di quanto ci si attende dalle fluttuazioni del virus''. Anche in quest'ultima settimana, come nelle precedenti, il numero maggiore di casi si è registrato tra i bambini: tra i 0 e 4 anni l'incidenza è stata di 4,97 casi per mille assistiti, e di 3,02 casi tra i 5 e 14 anni. Più contenuti i valori registrati tra gli adulti: 1,81 casi ogni mille assistiti tra i 15 e 64 anni, e 0,91 casi nelle persone sopra i 65 anni. Essendoci stati più casi, rileva Bella, ''ci sono stati anche più casi gravi e più decessi, ma sempre nella norma. Non possiamo dire, al momento, che si è trattato di una stagione eccezionale in termini di casi gravi e decessi''. Quest'anno, nella prima parte della stagione influenzale è circolato il virus AH1N1, quello del ceppo pandemico coperto dal vaccino anti-influenzale, mentre nella seconda parte ''ha iniziato a circolare l'AH3N2, non coperto dal vaccino'', e che si è diffuso soprattutto negli Usa e in Nord Europa. ''Per fortuna da noi - prosegue Bella - il numero di casi da H3N2 è stato contenuto. Chi si è vaccinato dunque, è stato coperto dal virus''. Difficile dire se il calo delle vaccinazioni, registratosi quest'anno anche dopo le segnalazioni di alcune morti in un primo momento collegate al vaccino, abbia provocato più casi. ''In Italia - conclude - la copertura vaccinale contro l'influenza è già bassa, si attesta sul 15%. Difficile dire se il calo delle vaccinazioni, che ancora dobbiamo quantificare esattamente, abbia prodotti più casi. L'aumento dei casi di quest'anno rientra più nella normale fluttuazione del virus''. (ANSA). Y85-MRI 09-APR-15 19:03

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Giovedì, 9 aprile 2015

>>>ANSA/ Primo trapianto da donatore 'samaritano' in Italia Milano, donna dona gratuitamente rene senza conoscere ricevente (ANSA) - ROMA, 9 APR - Donare un organo alla collettività, e non ad uno specifico ricevente o consanguineo che abbia bisogno di un trapianto, senza alcun tipo di remunerazione o contraccambio. E' questa la donazione 'samaritana': in Italia questo tipo di intervento è possibile dal 2010, ma solo ora è stato effettuato un primo trapianto samaritano. La donatrice è una donna e l'operazione è stata effettuata a Milano. Una modalità, quella della donazione samaritana, che ha suscitato non poche polemiche e che è possibile solo per i reni. Nel primo caso italiano, la donazione ha anche innescato un effetto cross over rendendo possibili altri trapianti a catena: sono stati così trapiantati 5 reni a coppie incompatibili, e domani il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il direttore del Centro Nazionale Trapianti (Cnt), Alessandro Nanni Costa, presenteranno i risultati di questo intervento in una conferenza stampa. E' dunque dal 2010 che tale pratica - ammessa negli Stati Uniti, in Olanda e in alcuni paesi scandinavi - è possibile anche in Italia: in quell'anno, infatti, la contemporanea offerta di 3 samaritani senza alcuna relazione fra loro in punti diversi della rete trapiantologica pose il tema in modo rilevante. Sulla delicata questione si pronunciarono, in senso positivo, sia il Consiglio superiore di sanità sia il Comitato nazionale di bioetica, sottolineando però la necessità di alcuni 'paletti', a partire dalla garanzia dell'anonimato, l'istituzione di un registro dei potenziali ed effettivi donatori e la valutazione psicologica del donatore. La questione resta però dibattuta e già nel 2010 un parere contrario alla donazione samaritana - la cui definizione deriva da un riferimento al Vangelo - venne espresso dal direttore del Centro di Ateneo di Bioetica dell'Università Cattolica, Adriano Pessina, secondo cui ''la via ordinaria della medicina deve passare attraverso il prelievo degli organi da cadavere e non può aprirsi all'idea che si possano creare mutilazioni e situazioni patologiche per rispondere alle esigenze di salute dei pazienti, creando un circolo vizioso e improprio''. Qualche perplessità, pur riconoscendo il valore della pratica, è avanzata anche dal chirurgo Mauro Salizzani, direttore del Centro trapianto di fegato all'Ospedale Molinette di Torino: ''E' una modalità che va ammirata e che porta dei vantaggi, ma non va dimenticato che il nodo vero e la priorità resta, comunque, l'incentivazione delle donazioni di organi da cadavere per fare fronte alla domanda crescente di trapianti'', afferma. La donazione samaritana, chiarisce inoltre Salizzani, ''è prevista in Italia solo per il rene e questo per ovvie ragioni: i reni sono due e, dunque, la donazione di uno dei due organi non determina rischi gravi per il donatore''. La donazione da vivente è invece possibile sia per i reni sia per il fegato, ma si tratta di un intervento ''complesso''. Anche alle Molinette, conclude lo specialista, ''abbiamo avuto due offerte di potenziali donatori samaritani, che però non sono stati ritenuti idonei; in ogni caso questo è un atto che va sicuramente plaudito e ammirato''.(ANSA). CR-BRA 09-APR-15 18:39

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Giovedì, 9 aprile 2015

Scoperta la chiave per riparare il cuore infartuato Un meccanismo per accendere la formazione di nuove cellule (ANSA) - ROMA, 9 APR - Il lavoro congiunto di un ricercatore italiano, Gabriele D'Uva, l'Università di Bologna, l'Università del South Wales in Australia e il Dipartimento "Biological Regulation" del Weizmann Institute of Science in Israele, con l'aiuto di Eldad Tzahor, ha identificato un fattore chiave che permette di rigenerare e riparare il cuore infartuato. Contrariamente alla maggior parte dei tessuti del nostro corpo, che si rinnovano per tutta la vita grazie alle cosiddette "cellule staminali", il rinnovamento delle cellule cardiache in età adulta è estremamente basso, quasi inesistente. Giusto per dare una stima sui processi di rinnovamento tissutale, ogni giorno produciamo miliardi di nuove cellule del sangue, che sostituiscono completamente le vecchie in pochi mesi. Al contrario, il processo di rinnovamento delle cellule muscolari del cuore dopo la nascita è così basso che, come conseguenza, molte di esse restano con noi per tutta la vita. Il team di ricerca del Weizmann Institute ha invece adottato come strategia l'induzione della proliferazione delle cellule muscolari cardiache. Era già noto che un fattore di crescita chiamato Neuregulina 1 svolgesse un ruolo importante nello sviluppo embrionale del cuore. Il segnale di crescita indotto da Neuregulina 1 in cellule muscolari cardiache è percepito da recettori specializzati, ERBB4 ed ERBB2, che trasmettono il suo messaggio dall'esterno all'interno della cellula. Il team di ricerca del Weizmann Institute ha scoperto che ERBB2 è necessario per la proliferazione delle cellule muscolari del cuore durante lo sviluppo embrionale e che la quantità di questo gene si riduce drasticamente nelle cellule muscolari cardiache poco dopo la nascita, limitando pertanto la loro capacità proliferativa e rigenerativa. Successivamente i ricercatori hanno ipotizzato che l'induzione del gene ERBB2 potesse spingere le cellule cardiache del topo a proliferare in fase adulta. Con sofisticate tecniche di biologia molecolare, il team ha riattivato la proteina ERBB2 nel cuore del topo adulto. Come atteso, ciò ha provocato una massiccia proliferazione delle cellule muscolari cardiache COC 09-APR-15 18:34

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Giovedì, 9 aprile 2015

ANSA/ Altezza legata a salute cuore, bassi rischiano più infarto Studio svela legame diretto, +13,5% con 6,5cm di differenza (ANSA) - ROMA, 09 APR - Le persone alte hanno un cuore più sano; quelle di bassa statura rischiano di più, invece, di soffrire di malattie cardiache come angina e infarto: ogni 6,5 centimetri di altezza in più si determina una riduzione del 13,5% nel rischio di malattie cardiache. Lo rivela un vasto studio di epidemiologia condotto da un consorzio mondiale di ricercatori coordinato da Nilesh Samani dell'Università di Leicester in Gran Bretagna e pubblicato sul New England Journal of Medicine. Tra gli autori dello studio anche l'italiano Giovanni Veronesi dell'Università degli Studi dell'Insubria. Secondo gli autori i geni che ''determinano'' la statura di un individuo giocano un ruolo anche nella salute cardiovascolare, ruolo che resta al momento misterioso. Si noti però, sottolineano gli autori del lavoro, che l'aumento di rischio cardiaco connesso con la bassa statura non è così incisivo, è infatti di gran lunga più basso rispetto a quello prodotto da ben noti fattori di rischio quali fumo e obesità. Non è la prima volta che si sospetta una qualche relazione tra statura e rischio cardiovascolare di un individuo, in particolare rischio di malattia acuta delle 'coronarie', le arterie che ossigenano il cuore e, quindi, di problemi quali angina o infarto. Ma finora si era pensato che il legame tra statura e salute del cuore fosse solo indiretto: ad esempio si ipotizzava che una scarsa qualità della nutrizione o l'insorgere di malattie infettive in età pediatrica potessero essere responsabili sia della bassa statura di un individuo, sia del suo rischio cardiaco. Ma il nuovo studio mostra che vi è l'effetto della genetica dietro il misterioso legame tra altezza e salute del cuore. Gli esperti hanno infatti eseguito analisi genetiche su un campione mondiale di individui, 65mila soggetti con malattie cardiache e 128mila non affetti da tali patologie. In particolare gli epidemiologi hanno verificato il rischio cardiaco di ciascun individuo in presenza o assenza nel suo Dna di geni già noti per influenzare la statura e hanno così riscontrato l''effetto altezza'' sulla salute del cuore. Varianti genetiche note per ''condannare'' un individuo alla bassa statura sono risultate anche associate a maggior rischio cardiaco. Gli autori hanno stimato che ogni 6,5 centimetri di altezza in più determina una riduzione del 13,5% nel rischio di malattie cardiache. Difficile dire in che modo i ''geni dell'altezza'' siano anche correlati alla salute del cuore; è possibile che i geni che limitano la statura di un individuo siano anche ''causa'' di una predisposizione a soffrire di colesterolo alto e eccesso di trigliceridi. Ma è una spiegazione solo parziale; di certo sono in gioco altri fattori al momento ignoti. E comunque, ribadiscono gli autori, il peso dei geni della statura sulla salute del cuore è minimo rispetto a quello di altri fattori di rischio ben noti quali l'obesità e il fumo. (ANSA). Y27 09-APR-15 16:56

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Sanità: Fimmg, sospeso sciopero ma rimane stato agitazione Milillo, convocati a Tavolo tecnico per 22 aprile (ANSA) - ROMA, 9 MAR - I medici di famiglia della Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale) hanno deciso di sospendere lo sciopero annunciato per il 12 maggio, ma mantenere lo stato di agitazione. Lo fa sapere il suo segretario, Giacomo Milillo. ''Abbiamo deciso di sospendere lo sciopero - precisa - in coerenza con quanto avevamo dichiarato, dopo aver ricevuto la convocazione al Tavolo tecnico per il prossimo 22 aprile per discutere sull'atto di indirizzo. Manteniamo tuttavia lo stato di agitazione, e siamo pronti a riprendere lo sciopero, perchè ci sono alcuni segnali nell'atto di indirizzo che non ci piacciono per niente, e che non lo rendono aderente all'accordo firmato lo scorso 4 marzo''. Tuttavia per la Fimmg ''conta più l'accordo che l'atto di indirizzo - continua Milillo - Per questo ci siederemo al tavolo delle trattative''. A preoccupare i medici di famiglia in particolare è il voler ''considerare il medico come strumento dell'azienda e non come agente del cittadino, svuotando così il suo rapporto di fiducia col paziente. E poi - aggiunge - si lascia intendere che le Regioni vogliono riappropriarsi delle indennità e dei fattori di produzione riconosciuti ai medici e usarli per sè''. Milillo ribadisce che ''non firmeremo mai un accordo che contenga questi concetti''. (ANSA). Y85-MRI 09-APR-15 18:13

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Giovedì, 9 aprile 2015

Obbligo certificato medico anche per chi detiene armi Fimmg, medico base attesta malattie neurologiche e dipendenze (ANSA) - ROMA, 9 APR - D'ora in poi, oltre a chi ha il porto d'armi, anche chi solo detiene e custodisce un'arma in casa dovrà presentare il certificato medico di idoneità psicofisica. E' quanto prevede la normativa europea, recepita con un decreto del 29 settembre 2013, come ricorda la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). Il medico di base, così come fatto finora per chi richiedeva il porto d'armi, dovrà rilasciare un certificato anamnestico, in cui attesta la presenza o meno di patologie neurologiche, psichiatriche, e la dipendenza ad alcol, droghe e psicofarmaci, anche per chi detiene un'arma a casa. ''Questo certificato dovrà poi essere presentato - spiega Guido Marinoni, segretario provinciale di Fimmg Bergamo - al medico dell'Asl (o anche un medico della Polizia o un medico militare ndr), che decide per il porto d'armi''. Il certificato dovrà essere presentato entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, cioè entro il 4 maggio prossimo. Trascorso questo termine, potrà essere presentato nei 30 giorni successivi al ricevimento della diffida da parte dell'ufficio di pubblica sicurezza competente. (ANSA). Y85 09-APR-15 17:03

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